nalu- uniti nel tempo

di fairypiecefansGaia123
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'incontro ***
Capitolo 2: *** una lettera dal passato ***
Capitolo 3: *** L'allenamento ***
Capitolo 4: *** La prima missione ***
Capitolo 5: *** memoria ***
Capitolo 6: *** Lullaby ***



Capitolo 1
*** l'incontro ***


Era iniziato un nuovo giorno a Fairy Tail, la gilda di maghi più potente di tutto il continente di Fiore, e a Magnolia, la città dove vi risiedeva la gilda, la mattina sembrava tranquilla.
All'interno della gilda i maghi erano sparsi un po' ovunque: c'era chi stava in piedi davanti al tabellone delle richieste, chi stava seduto ai tavoli e chi invece stava litigando.
Come al solito, ognuno nella gilda era immerso nella propria quotidianità:
Cana era già ubriaca, seduta su un tavolo abbracciata a una botte di liquore; Mira serviva ai tavoli schivando, ogni qualvolta che le era possibile, tavoli e sedie volanti lanciati a caso non di meno da Gray, Gajeel e da suo fratello Elfman, tutti e tre coinvolti nella solita e chiassosa rissa; mentre Erza si trovava a un tavolo pronta a gustarsi la sua amatissima torta alle fragole in un angolo apparentemente appartato, eppure disgraziatamente vicino al trio scatenato.
 
Proprio nel momento in cui Erza prese la forchetta per addentare quella squisitezza, un Gray volante colpì il tavolo facendo volare la torta al centro di quella rissa, ma nessuno sembrava essersene ancora accorto tanto che Gray si rialzò subito, pronto a rivendicarsi del calcio che Elfman gli aveva dato, ma in quell'attimo di distrazione Gajeel colpì Elfman con un calcio volante, non abbastanza forte da scaraventarlo via tuttavia abbastanza da allontanarlo. Finì dunque così con l'atterrare proprio sulla torta, sotto lo sguardo attonito di Erza.
-La mia torta... la mia torta... la mia torta...- Ripeteva a bassa voce tremando di rabbia
Fu solo quando Gajeel si rese conto di essere atterrato su qualcosa di
morbido che abbassò lo sguardo sbiancando, reazione che fu subito eseguita anche dagli altri due.
Con le movenze di un robot, il trio si girò pian piano verso Erza, la quale ora se ne stava in piedi e avvolta in un'aura maligna, che da sola riusciva a trasmettere tutte le maledizioni che la maga stava pensando dopo quello che quei tre avevano fatto. Un attimo dopo, Erza era li, con i pugni in aria, in piedi su i corpi,o meglio dire cadaveri, di quei tre poveretti che avevano osato schiacciare la sua preziosissima torta, vittime della sua brutale punizione. 
Poco più in là, in un angolo appartato da tutti, Natsu osservava annoiato la scena, facendo colazione insieme al suo inseparabile amico Happy. Dopo l'incidente di due anni prima, Natsu non era più stato lo stesso: ne era uscito così devastato che non aveva più la grinta di unirsi alle risse dei suoi compagni e non gli interessava più parlare con nessuno, se non con Happy. Aveva smesso di essere allegro e sorridente poiché era talmente chiuso nel suo dolore da non riuscire più a sentire quanto fossero realmente preoccupati per lui i suoi amici.Accettava solo Happy, l'unico amico in grado di capirlo e aiutarlo. Ma ogni tanto, riusciva ad aprirsi solo un po' unicamente con Mira, oltre che con Happy, solo perché le ricordava lei. 
Finito di fare colazione si alzò dirigendosi verso il tabellone per scegliere una missione attirando inevitabilmente l'attenzione di tutti. Una volta arrivato, infastidito dai continui e seccanti sguardi che gli rivolgevano, si girò di scatto, guardandoli in modo truce
- 'Cazzo avete da guardare?!-
Molti maghi abbassarono lo sguardo colpevoli, altri ritornarono a fare ciò che stavano svolgendo, mentre altri ancora continuavano a osservarlo con sfrontatezza.
- Allora?- chiese rivolto proprio a quei maghi
- Oh niente. Ti stavo solo guardando, cervello bruciato. Sai, è così raro averti qui con noi- Rispose Gray
Natsu assottigliò lo sguardo innervosito.
- Mister mutande ha ragione: perché non vieni a scazzottarti qui con noi? O hai paura di prenderle, fiammifero?- provocò Gajeel
- Non tentarmi ferraglia, sarei capace di spaccarti i denti con un solo pugno se lo volessi. Poi chi la guarderebbe la tua brutta faccia?-
- Vedo che ti piace dare aria alla bocca! Perché non ci fai vedere cosa sai fare, fiammella?!-
- Ghiacciolo, i miei pugni neanche li riusciresti a vedere se mi impegnassi sul serio!- Ribatté Natsu, vistosamente seccato.
Ora ne aveva abbastanza della loro testardaggine.
Strinse i pugni infuocandoli mentre Gray  ghiacciò i propri e Gajeel li fece diventare d'acciaio. Erano pronti a scatenare un'altra rissa, decisamente più pericolosa delle altre, ma una voce autoritaria li bloccò sul nascere
-Fermi!- Si mise in mezzo Erza. -Cosa pensate di fare mentre il Master non c'è? Finché non tornerà dalla riunione ci sono io al comando, perciò basta risse per oggi.-
Il trio in questione si ricompose, ognuno a modo proprio, ma tutti e tre infastiditi. Gray e Gajeel erano anche leggermente impauriti dalla rossa. 
In quello stesso frangente di tempo, Happy fece in tempo ad avvicinarsi alla sua amata Charle, ovviamente solo dopo aver finito il suo adorato pesce. Charle se ne stava seduta accanto alla piccola Wendy, la quale osservava Natsu con uno sguardo preoccupato: lo aveva sempre considerato un fratello maggiore, ma vederlo così non faceva altro che angosciarla.
- Ciao Charle, come stai oggi?- chiese il gatto blu con fare innocente
-Ciao anche a te Happy.- Lo salutò un po' preoccupata. -E' da un po' che ho delle strane visioni.- Gli rispose poi appoggiando una sua zampina sulla fronte, come per attenuare il dolore provocato dalle immagini nella sua mente.
- Riguarda il futuro? Cosa vedi?-
-Non ne sono sicura... non vedo chiaramente: le immagini sono troppo veloci.Però riesco a distinguere una ragazza, bionda, e poi... vedo Natsu.-
Happy sgranò gli occhi. 
-Natsu?- Si voltò poi verso il suo migliore amico.
A quel punto Wendy si intromise rispondendo per l'amica. 
- Si. Charle ne è sicura, ma è strano vedere Natsu in compagnia di qualcuno che non sia tu, specialmente se questo qualcuno è femmina-
Ora capiva perché Wendy gli era sembrata molto preoccupata appena arrivato. Happy rivolse il suo sguardo verso l'amico, notando che la situazione sembrava stesse peggiorando. Erza, a braccia conserte, osservava Natsu come se si aspettasse chissà cosa.
-Allora? Dove hai intenzione di andare?- Gli chiese lei appunto.
Sul volto di Natsu apparve un ghigno, chiuse gli occhi e cominciò a ridere,ma non fu la solita risata contagiosa che aveva avuto fino due anni fa, bensì una risata sadica, come se l'avesse fatta per prenderla in giro.
-Oh... Scusa mammina, non pensavo di dover rendere conto a te.- Le disse stringendo gli occhi a due fessure subito dopo aver smesso di ridere. -Hai qualche problema se ti dico che sto andando in missione?-
- Non dovresti andare da solo. Lascia che...-
- Non sono solo e non ho bisogno del vostro aiuto. Happy basta e avanza.- La interrompe sul nascere Natsu.
Non voleva seccatori tra i piedi, poteva farcela benissimo esclusivamente con l'aiuto di Happy. Non voleva più creare un team con qualcuno. Si avvicinò al balcone per far registrare la missione a Mira, la quale lo guardò preoccupata
- Stai attento...- Gli disse soltanto, nonostante volesse ancora dirgli una miriade di cose.
-Lo sono sempre.- Le rispose ringraziandola mentalmente di non averlo assillato anche lei di domande.
Happy! Andiamo!- Urlò dando una spallata a Erza, senza paura, per poi uscire definitivamente dalla gilda.
-Aye...- Happy salutò la gatta, ancora pensieroso per via di ciò che lei gli aveva rivelato, iniziando poi a seguire l'amico fuori. 
-Allora dove andiamo?- Chiese una volta averlo raggiunto. 
-Ho trovato un lavoro non molto lontano dal mare: è facile, così una volta finito potremo passare del tempo libero insieme. Ho sentito dire che c'è anche un fiume nei paraggi, potremo fermarci a pescare.-Il gatto sorrise, entusiasta.
- PESCE!!!- Urlò allora svolazzando in aria.
Natsu rise al comportamento dell'amico, una risata che ormai dedicava solo a lui e a nessun'altro, e Happy non poté fare a meno di fermarsi a pensare a quanto gli fosse mancata tale risata in gilda
-Tutto ok?- Si preoccupò Natsu, non sapendo di essere lui il fulcro dei pensieri del suo migliore amico.
Happy si ridestò e annuì verso l'amico per non farlo preoccupare
- Allora andiamo!-
- Aye!!-
Dopo la dura giornata di lavoro, divertimento e pesca Natsu e Happy erano esausti. Arrivarono a casa con due sacchi: uno contenente il pesce pescato per cena e l'altro contenente il denaro per il lavoro svolto. Fu proprio lì, che appena Natsu appoggiò i due sacchi, avvertì uno strano odore provenire dal cielo.
Happy notò subito l'amico fermarsi per annusare l'aria.
 -Va tutto bene Natsu?-
- Si.. è solo che c'è un strano..- Non fece in tempo a finire la frase che all'improvviso apparve una colonna di luce proprio alle loro spalle, mettendoli subito i guardia.
La colonna di luce dalla forma circolare brillava di una luce propria,(accecante da rendere difficile l'intendo di guardarla, ma durò pochi secondi prima di scomparire nel nulla, proprio come era arrivata. Il soffitto della sua casa si era inevitabilmente bucato e ora l'odore che aveva avvertito si era fatto sempre più forte. Natsu si avvicinò al buco lasciato dalla colonna luminosa, ma dopo aver fatto un passo verso il piccolo cratere subito una giovane ragazza dai capelli biondi precipitò sul posto sbattendo la testa.
-Cosa...?!- Urlò Natsu, sorpreso.
Happy invece guardava il cratere a occhi spalancati. 
"Una ragazza... bionda! Natsu...! La premonizione di Charle!" 
- Presto Natsu! Dobbiamo portarla alla gilda! È ferita!-
-Sì, subito!- Natsu la prese in braccio e corsero verso la gilda.
Per fortuna non abitavamo molto distanti dalla sede! Con un calcio, Natsu spalancò il portone, talmente forte da far sbattere le ante, attirando in questo modo l'attenzione di tutti i presenti.
Molti speravano di rivedere il vecchio Natsu, che era solito aprire il portone in questo modo, ma appena sollevarono lo sguardo, trovandosi un Natsu ansimante e una ragazza sconosciuta e ferita tra le sue braccia, un verso sorpreso si alzò nell'aria.
- Mira!!- Gridò lui in cerca della maga
Sentendo il suo nome, la ragazza spostò lo sguardo dalla piccola Wendy al nuovo arrivato, soffocando un urlo appena notò chi portava in braccio. Wendy e Charle sgranarono gli occhi nel vedere la ragazza tenuta in braccio,ricordandosi della visione. La gatta diede una sguardo veloce a Happy, il quale stava dietro Natsu, con la stessa espressione che avevano le due e le stava osservando, come per confermare i loro sospetti. Le tre si avvicinarono al mago per visionare la ragazza e, dopo i primi controlli, Wendy chiese a Natsu di portarla in infermeria.
Nessuno aveva osato fiatare o chiedere spiegazioni. Erano tutti sconvolti nell'aver visto Natsu portare tra le braccia una sconosciuta in gilda. Una domanda però nessuno riusciva a non farsi."Che cavolo sarà mai successo?"
 

Angolo dell'autrice

Questo è il primo capitolo della mia storia spero che vi piaccia e che non abbia commesso troppi errori. Voglio informarvi che in questa storia Wendy, Gajeel, Juvia hanno sempre fatto parte di Fairy Tail e che, a differenza del manga, i draghi sono già usciti dai loro corpi e sono morti davanti ai dragon slayer. Ringrazio tutti coloro che leggeranno questa storia e ci vediamo al prossimo capitolo.

 

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Capitolo 2
*** una lettera dal passato ***



-Una colonna di luce?- Ripeté Cana dopo aver posato il suo bicchiere di vino sul bancone.
-Sì. Una colonna che mi ha spaccato il soffitto.- Continuò Natsu seccato per l’intromissione della maga.
-Ti ha spaccato il soffitto?- Si fece avanti Gray, incredulo.
-Sì.- Sbuffò il diretto interessato. -E poi è apparsa dal nulla quella ragazza.-
-Come dal nulla?- Si intromise anche Gajeel.
-E che cazzo! La volete smettere di ripetere ogni dannata parola che dico?!- Urlò Natsu alterandosi.
 
Dopo aver lasciato l’infermeria dove aveva posato la ragazza sul lettino, Natsu si ritrovò circondato dai suoi compagni che, sfortunatamente per lui, questa volta non si fecero intimorire dagli insulti pur di sfamare la loro sete di sapere.
Elfman e Bixlow presero l’iniziativa avvicinandosi a Natsu e, con forza, lo trascinarono al centro della gilda, su una panchina. Inutile dire che le iniziali ribellioni abbellite con minacce di morte non fecero nessun effetto a quei due, intestarditi nel scoprire la verità.
In men che non si dica la sua visuale fu bloccata dalle facce arrabbiate, divertite e sconvolte dei suoi compagni: davanti a lui stava Cana, completamente brilla; al lato sinistro della sua visuale stavano invece Erza, col suo solito sguardo severo, Gajeel, col suo solito ghigno, e Levy; dal lato opposto Gray, che lo fissava indifferente senza maglia, e Juvia, più interessata a lui che a Natsu in se; infine dietro di lui, come due cani da guardia che non vogliono far scappare la propria preda, stavano Elfman e Bixlow pronti in caso di tentata fuga da parte del mago “intrappolato” .
Laxus, insieme al resto dei Raijinshuu, stavano invece in disparte, ma comunque a portata di orecchio.
-Scusa ma non è colpa nostra se la tua storia è così assurda!- Rispose Gray.
-Nessuno vi obbliga a credermi.- Assottigliò gli occhi Natsu. -Anzi dovreste ringraziarmi per avervi raccontato i fatti. Se proprio non volete credermi non chiedermelo neanche, cervello ghiacciato.- 
-Fermi tutti!- Si mise in mezzo Gajeel. -Ehi fiammella, dimmi una cosa…-
Gajeel prese il posto di Cana appoggiando le mani per bilanciarsi meglio vicino al suo viso. E dopo un lungo e penetrante sguardo che aveva preso alla sprovvista anche Natsu, Gajeel riprese la parola.
-Non è che il tuo naso non funziona più?-
-Cosa?- Rimase intontito per un primo momento il dragon slayer di fuoco. 
-Per non aver sentito l'odore di quella donna il tuo naso deve per forza essere andato.- Continuò serio.
-Stupido ferro vecchio, sei scemo o cosa?! Cosa non hai capito fra "apparsa" e "dal nulla"?! Altro che naso! A te si è arrugginito il cervello!- Lo spinse furioso facendolo cadere all’indietro.
-Come ti permetti fiammifero da quattro soldi!- Ribattè lui alzandosi.
-State zitti! Tutti e due!- Li freddò Erza con uno sguardo gelido, ricevendo come risposta uno sbuffo da parte di Gajeel e un'occhiata infastidita da parte di Natsu. -Quello che Gajeel intende è come ha fatto quella ragazza ad apparire dal nulla.- 
-Juvia è d'accordo con Erza e Gajeel. Juvia pensa che ogni cosa abbia un proprio odore e che voi dragon slayer possiate non solo sentirli, ma anche identificarli. Gajeel una volta ha detto a Juvia che Levy ha un buon odore.- Dichiarò con tutta tranquillità  la maga.
I due appena nominati arrossirono fino alla punta dei capelli.
Levy dopo aver lanciato un'occhiata piena di imbarazzo a Juvia, si coprì il volto con le mani sotto l'insistente sguardo di Erza e Cana che volevano saperne di più mentre Gajeel si voltò da un’altra parte per non far vedere il suo viso arrossato.
-Oh oh! Allora Gajeel, questa mi è nuova. Da quand'è che ti interessa la piccoletta?- Infierì Bixlow.
-E’ da veri uomini corteggiare le ragazze!-  Si mise a parlare Elfman.
-Ehi! Non inventatevi storie! Io non sto col gamberetto e non ho mai detto quella frase.- Si difese Gajeel notando troppo tardi lo sguardo deluso di Levy.
-Ecco… io… Levy.-
-Non importa.- Rispose subito Levy allontanandosi da loro, seguita da una Juvia molto dispiaciuta.
-Attenzione ferro vecchio, sarà dura recuperare!- Disse Gray.
-Sta zitto spogliarellista del cazzo! Pensa per te, che mi dici di Juvia? Eh?-
-Juvia? E adesso che c'entra quella stalker?!- Rispose con un velo di imbarazzo.
-Perché non le vai a parlare?- Continuò lui notando la sua reazione. -Dopo esserti messo i vestiti, si intende.-
-Cosa?! Quando me li sono tolti?!- Esclamò andando alla ricerca dei suoi vestiti.
"Non dovevamo parlare di quella biondina?! Come ci siamo finiti su questo argomento? Hanno proprio una bella faccia tosta questi qua!" Pensò Natsu perdendo le staffe.
Dopo quel che gli era successo discussioni del genere erano tabù per lui e ora ne stavano parlando come se lui non fosse lì.
Stava per dire di smetterla, ma un’altra voce gli impedì di intervenire come avrebbe voluto.
-Smettetela tutti quanti! Non sono qui per sentire le vostre stupidi questioni amorose.- Urlò Laxus attirando l’attenzione di tutti quanti, scatenando la curiosità anche di Levy e Juvia.
-Me lo stavo giusto chiedendo, tu che ci fai qui, lampadina?- Parlò Natsu a nome di tutti ricevendo come risposta un’occhiataccia.
-È vero, tu non sei certamente il tipo che parla di queste cose.- Confermò Erza.
-Non dirmi che anche tu sei preoccupato per la ragazza!- Sgranò gli occhi Levy.
-Certo che no! Quella lì mi è del tutto indifferente.-
-Allora Juvia si chiede il motivo per cui Laxus sia ancora qua nonostante l’ora tarda.-
-Non sono affari vostri.- Rispose facendo salire la curiosità a tutti.
-Su, su perché non ce l’ho dici? Non ci starai mica nascondendo qualcosa, vero?- Ghignò Gajeel facendo un occhiolino a Bixlow che, traditore, capì al volo.
-Ma come? Gajeel, non lo sai?- Continuò infatti Bixlow. -È qui per vedere la bella MiraJane.-
-Cosa?! La sorellona?!- Cadde nella trappola Elfman.
-Non starete mica insieme.- Si aggiunse Gray facendo girare gli occhi a Laxus che ormai aveva capito il loro stupido piano per far incazzare Elfman.
-Non è da veri uomini rubare le sorelle d’altri!- Gridò correndo verso Laxus fermato però da Freed e Evergreen.
-Non è da veri uomini rubare le sorelle altrui!- Esclamò l’energumero, il quale prese a correre verso Laxus, ma non riuscì mai a raggiungerlo per colpa dell’intervento di Evergreen e Freed, che subito scattarono per poterlo bloccare.
-Fermo, non osare fare un solo passo.- Lo minacciò Freed puntandogli la spada sul petto.
-Datti una regolata, scimmione.- Continuò Ever.
-Ma Ever… lui... la sorellona…-
-Io me ne vado.- Proruppe all’improvviso Natsu interrompendo il discorso.
-Aspetta Natsu!- Lo fermò Happy. -Non sei preoccupato per quella ragazza?-   
-No. Perché mai dovrei esserlo?- Chiese come se quella domanda fosse la più banale del mondo.
"Sono sicuro che quella ragazza scioglierà il cuore di Natsu. Non posso sprecare quest’occasione, che lui lo voglia oppure no” Pensò Happy, deciso.
-Ma è apparsa in casa nostra. Non sei un minimo curioso?-
-Hai ragione Happy.- Concordò Natsu facendo illuminare il viso dell’amico. -Mi deve pagare il soffitto.- Disse facendo cadere a terra tutti i presenti.
-Natsu!- Gli urlò di rimando venendo però subito trattenuto da PantherLily.
-È inutile Happy. Lascia stare.-
-Happy ha ragione Natsu, dovresti tu per primo chiederti da dove viene quella ragazza e come ha fatto a piombare in casa tua?- Chiese Erza per poi ricordarsi una cosa. -E poi che cosa intendevi per "apparsa da nulla"?-
-Non è mica colpa mia se non capite. E io detesto ripetermi.-
-Natsu.- Assottigliò lo sguardo Erza, ma era inutile. Ormai su di lui non funzionava più.
-Io me ne vado, se proprio ci tieni a saperlo chiedilo a lei quando si sveglia.-
-Questo sfortunatamente non è possibile.-
Tutti i presenti si girarono verso l'infermeria, notando lì Mira, Wendy e Charle ferme davanti alla porta.
Sotto lo sguardo di tutti, le tre avanzarono lentamente, fino a raggiungere i loro compagni che nel frattempo smisero di litigare, persino Natsu si calmò.
-Che intendi dire Mira?- Parlò Erza.
-La ragazza sta bene, ha preso un brutto colpo, ma con la mia magia l'ho guarita, tuttavia non si è ancora svegliata.- Rispose Wendy.
-Fra quanto tempo credete che si sveglierà?- Chiese Lily.
-Deve riposarsi, probabilmente domattina sarà già sveglia. Ha bisogno di riposo assoluto quindi vi conviene frenare il vostro entusiasmo così come la vostra curiosità.- Disse Charle fermando fin da subito l’intenzione di alcuni.
-Natsu.- Continuò Mira facendo un passo verso di lui. -Lo so che detesti ripeterti ma… non potresti per favore dirci cosa le è successo?- Chiese speranzosa.
Natsu la osservò attentamente, di solito una richiesta del genere l’avrebbe rifiutata non prima di qualche insulto rivolto a chi gli aveva fatto la domanda, ma con lei no. Quel viso, quei capelli, quei occhi... gli ricordavano Lisanna e non riusciva proprio a dirle di no.
-Io e Happy eravamo appena tornati a casa dalla missione quando all’improvviso ho sentito un odore strano. Non era forte e non riuscivo bene a distinguerlo, come se fosse sfocato.- Iniziò a raccontare lui dopo uno sbuffo. -Man mano l’odore si faceva più forte fin quando non è apparsa la colonna di luce e quando la luce sparì, l’odore è diventato chiaro e forte. Quando mi sono avvicinato per accertarmi che fosse tutto apposto, lei mi è quasi piombata addosso. Questo è tutto quello che so.-
-Grazie Natsu.- Lo ringraziò con un sorriso Mira.
-Happy, andiamo.- Disse allora Natsu lasciando subito dopo la gilda.
 
 
*
 
 
Il mattino seguente arrivò presto a Magnolia e la gilda già brulicava di gente. Molti si chiesero quali fossero le condizioni della giovane, altrettanti, invece, cercarono di raggiungere l’infermeria, prontamente fermati da Elfman. All’interno di quel locale, Mira e Wendy aspettavano pazientemente il suo risveglio, risveglio che non si fece attendere molto in quanto avvenne nell’esatto momento in cui quella mattina le due varcarono l’uscio della porta per comunicare agli altri le sue condizioni.
-D-dove sono?- Chiese sedendosi la bionda, tutta dolorante, con una mano premuta sulla testa.
Le due maghe, entusiaste del suo risveglio, richiusero la porta e si avvinarono alla ragazza.
- In questo momento ti trovi nell'infermeria della nostra gilda. Sei caduta e hai sbattuto la testa, un nostro compagno ti ha portato qui. - Spiegò con calma. - Sono MiraJane, ma tutti mi chiamano Mira e la ragazza qui accanto è Wendy.- Disse indicando la piccola dragon slayer.
-Gilda?- Chiese Lucy guardando le due.
-Si, la gilda di maghi più forte del continente: Fairy Tail.- Le rispose a sua volta Wendy mostrando il suo tatuaggio.
-Maghi?- Ripeté Lucy alzandosi dal letto, sempre più confusa, poco prima di venir colta da una forte emicrania.
MiraJane prontamente la sostenne in tempo prima che potesse cadere e la fece sedere sul lettino.
E osservandola meglio, sia Mira che Wendy non poterono non notare diverse stranezze in lei: non per peccare di presunzione, ma nessuno non conosceva il nome della loro gilda, tanto meno restavano confusi dalla parola “maghi”. Dopo ulteriori accertamenti per assicurarsi che la ragazza stesse bene, Wendy le si avvicinò.
-Ora come stai?- Chiese con la sua solita gentilezza.
-Meglio, grazie. Comunque… cosa intendete con maghi?- La guardò interrogativa la ragazza.
Wendy aggrottò la fronte.
-Per coloro che usano la magia.- Rispose la piccola non capendo i suoi dubbi.
-Magia? Ma la magia esiste solo nelle favole.- Lucy era mezza confusa, non capiva se quelle due la stessero prendendo in giro o no.
Mira e Wendy si osservarono per qualche secondo preoccupate. I loro dubbi si stavano facendo sempre più chiari e non era di certo un buon segno.
-Posso sapere come ti chiami?- Chiese dunque Wendy girandosi di scatto verso la diretta interessata.
-Io… io mi chiamo… mi chiamo…- Lucy, con entrambe la mani sulla testa, incominciò a sudare freddo. -Io... no… non ricordo.- Continuò con lacrime agli occhi.
-Ehi ehi calma, non ti agitare.- La confortò subito Mira.
-Mi dispiace, non posso fare nulla per la perdita di memoria... mi spiace…!- Incominciò a piangere la piccola Wendy.
-Non c’è bisogno di preoccuparti, non è colpa tua.- Cercò immediatamente di rassicurarla. -Sono certa che mi tornerà.- E Lucy provò a sorridere pur di non farla sentire in colpa per qualcosa che nemmeno la riguardava.
-Non riesci a ricordare proprio niente?- Si intromise gentilmente Mira mettendosi al suo fianco.
-No, mi dispiace.-
-Ho un’idea per provare a farle ricordare qualcosa!- Improvvisamente Mira si illuminò.
-E sarebbe?- Chiese curiosa Wendy, asciugandosi le lacrime.
-Una piccola dimostrazione di magia.-
-Una dimostrazione?-
-Quando le abbiamo parlato di magia e maghi mi era sembrata scettica. Se le dimostriamo chi siamo magari si ricorderà qualche dettaglio!-
-Ok, allora inizio io!- Esclamò Wendy, eccitata. -Ho notato che hai dei dolori alla testa. -Disse poi mettendo le mani vicino alla tempia della ragazza. -Io sono un dragon slayer del cielo e possiedo la magia curativa oltre a quella che uso per difendermi.-
Detto questo, dalle sue mani apparve una luce bluastra che all’inizio sorprese e spaventò Lucy.
Wendy allora mise tutta se stessa per tranquillizzare la ragazza e in men che non si dica riuscì a toglierle quel tremendo dolore alla testa.
-Allora? Come ti senti adesso?-
Quasi meravigliata, Lucy esclamò gli occhi non sentendo più dolore.
-Bene! Mi sento leggera!-
-Sono contenta di sapere che tu stia meglio, ma ora tocca a me.- Mira si pose tra loro regalando un occhiolino a Lucy. -Io sono una maga del take-over e posso cambiare aspetto.- Spiegò poco prima di brillare di una luce che costrinse Lucy a chiudere leggermente gli occhi.
Quando la luce svanì davanti a lei non c'era Mira, ma una copia di lei stessa.
-Wow…- Si lasciò sfuggire Lucy, sbalordita.
-E non è tutto qui! Ci sono molti altri maghi qui alla gilda che non vedono l’ora di conoscerti e mostrarti le loro capacità!- Le parlò ancora Mirajane dopo essere tornata normale.
-Questi tipi di magia ti sono familiari?- Chiese Wendy.
-No, mi dispiace.- Scosse la testa la ragazza.
-Ora però abbiamo un problema, non sappiamo come chiamarti.- Fece presente Mira, cercando di distogliere l’attenzione di Lucy e portarla su altro. -Per ora andiamo all’entrata principale, ti farò conoscere gli altri e insieme troveremo un modo per farti riavere i tuoi ricordi.- Le  disse sorridente prendendole un braccio.
La ragazza, ancora troppo debole, si lasciò trascinare dalla forza della sua nuova amica finendo quasi nell’inciampare e fu proprio in quel momento che una lettera uscì fuori da sotto la maglietta di Lucy.
Mira si fermò e la raccolse leggendo il nome sopra.
-“Per Lucy”... che sia questo il tuo nome?- Mira guardò la ragazza, speranzosa.
-Non lo so, non sapevo nemmeno di averla quella lettera.-
-Allora facciamo che per il momento di chiamiamo così, dopotutto da ora in avanti dovremmo pure chiamarti con un nome.- La rincuorò di nuovo, consegnando la lettera a Lucy. -Ma ora andiamo che tutti ti aspettano.-
Tutti alla gilda erano impazienti di scoprire cosa fosse successo, ma probabilmente nessuno si sarebbe immaginato un evento del genere. Quando le tre uscirono dalla gilda furono assalite da diversi ragazzi curiosi messi prontamente a tacere da Erza e Charle insieme.
-Ascoltate tutti! Lei è Lucy e ha perso la memoria, perciò fate in modo di prendervi cura di lei.- Disse diretta Mira facendo salire un verso sorpreso da tutta la gilda.
-Ha perso la memoria?- Chiese all’improvviso un anziano signore bassotto, sbucando tra i vari membri della gilda.
-Master.- Lo salutò subito Mira.
-Master?- Venne naturale a Lucy chiederselo.
-E’ il capo della gilda.- La informò Wendy, chiarendo i suoi dubbi.
-Master, mentre ieri sera stava tenendo una riunione con gli altri Master è successa una cosa spiacevole.
-Natsu ha portato Lucy, questa ragazza, ferita, qui nella gilda e a quanto pare sembra abbia perso la memoria.- Continuò Wendy.
-Capisco.- Rispose annuendo in un primo momento, per poi finire con il sgranare gli occhi dalla sorpresa. -Hai detto Natsu?!-
-Si, proprio lui.-
-Chi è questo Natsu?- Sussurrò Lucy alla piccola Wendy con una certa curiosità.
-E’ colui che ti ha portato qui. Anche lui è un dragon slayer come me, ma del fuoco. Sei caduta nella sua casa, tuttavia…- Le rispose guardandosi attorno. -Non è ancora arrivato.-
-Fa niente.- Rispose Lucy un po’ delusa. -Ci tenevo a ringraziarlo.-
-Ho compreso la situazione. Lucy, non ti preoccupare, Fairy Tail ti aiuterà,  stanne certa.- Riprese a parlare il Master dopo aver analizzato la situazione.
-Grazie mille.-
-Come fate a sapere che si chiama Lucy, se lei ha perso la memoria?- Si intromise Gray.
-Ho trovato una lettera tra i miei vestiti, lì c'era scritto il nome. Abbiamo presupposto che la lettera fosse indirizzata a me e che quindi Lucy sia il mio nome.- Rispose Lucy.
-Che ne dici di leggerla, magari ti farà venire in mente qualcosa o comunque a capire come sei finita in questa situazione.-
Lucy stava per rispondere quando la porta della gilda si aprì: un ragazzo dai capelli rosa e un gatto blu fecero il loro ingresso nell’insolito silenzio di quella stanza. Appena i due si resero conto di chi c'era, si avvicinarono.
-Ehi biondina, finalmente ti sei svegliata. Ora puoi pagarmi il soffitto.- Con fare prepotente, Natsu allungò la mano.
-Cosa?! E perchè mai?! Sei arrivato qui e pretendi soldi! Almeno presentati e spiegati!- Lo sfidò la diretta interessata schiaffeggiando via la mano del ragazzo.
-Se c’ è qualcuno che devi presentarsi qui sei tu e non io.- Rispose a sua volta lui, più risoluto che mai.
-Fermo.- Mira si frappose fra di loro, lanciando uno sguardo a Natsu prima di riprendere a parlare. -Lucy: lui è Natsu, colui che ti ha portato qui. -Disse girandosi verso di lei. -Natsu: lei è Lucy e ha perso la memoria.-
-Uhm, hai perso la memoria eh? Credi che questo cambi qualcosa? Hai sfondato il mio soffitto, non importa come hai fatto, ma voglio i soldi per ripagare un danno che mi hai fatto tu!- Continuò, ma poi sotto lo sguardo insistente di Mira e di Makarov, lasciò perdere allontanandosi.
-Ti chiedo scusa per il suo comportamento, ma sappi che lui non è stato sempre così.- Le sussurrò tristemente Mira. -Comunque ora che ne dici di leggere la lettera? Forse Gray ha ragione, in questo modo potremmo scoprire qualcosa di utile.-
Lucy annuì.
-Quale lettera?- Chiese il piccolo gatto blu che accompagnava Natsu.
-Quel gatto parla?- Si sorprese Lucy.
-Ehi! Io sono Happy e sono un Exceed!- Si offese il piccolino.
-Scusami…- Era strano per lei parlare con i gatti.
-E’ una lettera che aveva Lucy, probabilmente ci sarà scritto qualcosa che potrebbe farle ricordare il passato.- Spiegò pazientemente Wendy.
-Allora la tiro fuori.-
-Natsu, vuoi ascoltare anche tu?- Cercò di convincerlo Happy.
-No.- Rispose secco. -A meno che non riguarda i soldi che mi deve.-
Tutti rotearono gli occhi.
-Io ci ho provato.- Scrollò Happy le spalle, sconsolato.
Lucy lo guardò con un po’ di compatimento, dopo di che aprì la busta, più decisa.
-Ok. Allora comincio.-
 
 “Cara Lucy,
probabilmente in questo momento sarai confusa, spaventata e disorientata, ma sappi che sei più al sicuro lì che qui.
Non ho mai avuto del tempo per raccontarti di quel mondo diverso dal nostro, di quella magica dimensione, dove la magia esiste realmente e non solo nelle favole.”
-Cosa? Bunny-chan viene da un altro mondo?- La interrompe Gajeel, sorpreso.
-Bunny-chan?- 
-Zitto e lasciala continuare.- Lo fulminò Levy. -Ha il brutto vizio di dare soprannomi che piacciono solo a lui.-
Lucy annuì, un po’ confusa per poi continuare.
 
 “Il mondo in cui ora ti ritrovi non è altro che il nostro mondo di origine, il mondo in cui noi, io, te e tuo padre, abbiamo vissuto finché non siamo stati costretti a fuggire via.
Anche se ti sembrerà  assurdo sappi che è la pura verità.
Avevi solo tre anni quando abbiamo abbandonato quella dimensione e probabilmente non te lo ricordi, ma il motivo della nostra fuga era solo uno: Acnologia.”
-Acnologia?!- Esclamarono tutti, sotto shock.
Questa volta a interromperla non era stato solo Gajeel, ma anche Wendy e, sorprendentemente, anche Natsu.
I tre Exceed si guardarono a vicenda come per chiedere se uno di loro sapesse qualcosa di quell’improvvisa reazione, ma nessuno dei tre trovò risposta.
-La volete lasciare finire?!- Con il suo tono e sguardo truce, Erza li intimorì ignorando il loro stato d’animo.
“Acnologia… lui… non può essere! Che c'entra quel verme con questa ragazza?!” Pensò serio Natsu diventando all’improvviso molto interessato alla lettera di Lucy.
 “Acnologia, il drago nero della distruzione, ecco chi è: portatore di disastri, nemico di tutti gli umani e assassino della maggior parte, se non di tutti, i draghi.
Il suo potere era troppo grande e distruttivo, doveva essere sigillato. Tale compito fu affidato alla mia antenata, Anna Hearthphilia, maga degli spiriti stellari, il cui compito consisteva nel rinchiudere Acnologia nel portale Eclipse grazie alle dodici chiavi d’oro dello zodiaco.
Tuttavia, rinchiuderlo dentro quel portale, era solo una strategia temporanea.
Il portale non poteva reggere per sempre a tutto quel potere, ma allo stesso tempo non erano in grado di batterlo in altro modo.
Fu così che Anna, accordandosi con i pochi draghi rimanenti, sigillò insieme ad Acnologia i 5 dragon slayer, bambini da loro stessi accuditi con lo scopo di distruggere quella minaccia nel caso il portale avesse ceduto in futuro.
Anna e i suoi discendenti avevano invece il compito di controllare il portale e sigillarlo ancora se sarebbe stato necessario e così continuarono a fare fino ad arrivare a me.
Dopo 400 anni il portale sembrava essersi indebolito e in una notte, si aprì.
Cinque luci schizzarono via in cielo seguite da Acnologia.
Il mio compito in quanto discendente di Anna e maga degli spiriti stellari, era quello di sigillare il drago nero, ma col tempo le chiavi d’oro andarono disperse e, con quelle che avevo non ho potuto adempiere al mio compito.
Con le dieci chiavi in mio possesso fui in grado di relegare parte del suo potere, ma non abbastanza per impedirgli di fuggire.
Solo i maghi degli spiriti celestiali potevano aprire il portale Eclipse, per questo non potevo restare ferma e aspettare che tornasse.
Chiesi dunque aiuto al Re degli spiriti stellari, che ci trasportò lontano da lui, al sicuro in un altro mondo, privo di magia, inaccessibile ad Acnologia. O almeno così pensavamo.
Quattordici anni dopo, mi trovai di nuovo di fronte a lui, non ho potuto lasciare che potesse ferirti.
Così ho pensato che fossi più al sicuro lì, con la magia dalla tua parte, ma non potevo permettere che ti seguisse o mettesse le mani sulle chiavi: avrei dovuto convincerlo che io ero l’ultima maga degli spiriti stellari.
È così che ho deciso, insieme a Jude, di trattenere Acnologia così che tu, grazie al potere delle chiavi, potessi viaggiare al sicuro su Earthland.
Non so come sia riuscito a raggiungerci, ma di certo non lavora da solo, probabilmente ha ricevuto un aiuto e potrebbe tornare da un momento all’altro.
Ora sarà compito tuo e dei cinque figli di drago sconfiggere Acnologia.
Sono sicura che puoi farcela: tu non lo sai ancora, ma hai ereditato anche tu la magia degli spiriti stellari e sono certa che riuscirai a padroneggiarla alla perfezione.
Proteggi le chiavi e sappi che ovunque tu sarai la tua mamma sarà sempre lì con te.
 Ti voglio bene,
 Layla.”
Angolo dell'autrice
con questo ho finito il secondo capitolo. Chiedo scusa a tutti quelli che hanno aspettato ma per un po' di tempo sarò impegnata a fare uno stage che mi tiene impegnata fino alle 19 di sera, quindi capite anche voi che il tempo a mia disposizione è poco. Per questo che ho deciso di pubblicare di sabato o di domenica, quando ho più tempo libero.
ora parlando del capitolo che ne pensate?
mi immaginavate che avrei fatto perdere la memoria a Lucy? la storia vi sembra credibile? i vostri commenti non sono che fonte di ispirazione per me, quindi scrivetemi cosa ne pensate e cosa avete immaginato. mi fanno molto piacere anche le vostre opinioni
alla prossima  
 

 

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Capitolo 3
*** L'allenamento ***



Silenzio.
Nessun membro della gilda osò fiatare.
Gli unici suoni udibili al momento altri non erano che i brusii della gente all’esterno che, ignari di tutto, continuavano la loro giornata ideale.
Diversi gruppi di maghi si guardarono tra loro, indecisi e preoccuparti per Lucy, ma non era l’unica di cui bisognava preoccuparsi.
Natsu, Gajeel e persino la piccola Wendy dopo aver ascoltato quella lettere si intontirono, fissando il vuoto con occhi sgranati. Per quanto gli costava ammetterlo anche Gray era preoccupato per l’amico, tanto da iniziare a spogliarsi. Erza, invece, con occhi chiusi e braccia incrociate, annuì tra sé a sé immersa nei suoi imprevedibili pensieri.
Un singhiozzo improvviso ruppe il silenzio, seguito da un altro e un altro ancora. Lucy, sconvolta e spaventata, strinse a sé la lettera che le aveva lasciato la madre mentre fiumi di lacrime solcano i suoi grandi occhi marroni.
-Lucy, vedrai… Sono sicura che se la caveranno.- Cercò di confortarla Mira.
-Non è per questo… è che…- Cominciò Lucy aumentando il pianto. -... dopo tutto questo non riesco ancora a ricordarli.-
-Sono sicuro che la memoria ti tornerà, tutto a tempo debito.- Tentò di consolarla anche il vecchio Makarov.
Erza, che fino a quel momento era rimasta immersa nei suoi pensieri, si avvicinò a Lucy prendendole le mani.
-Stai tranquilla Lucy, Fairy Tail è qui per aiutarti. Non permetteremo a nessuno di farti del male, né ad Acnologia né al misterioso aiutate. Non è vero Master?-
-Certamente, quando si tratta di proteggere qualcuno, Fairy Tail non si tira mai indietro, soprattutto se si tratta uno dei miei figli.- Rispose lui avvicinandosi alla ragazza.
-Che intende dire?- Chiese quest’ultima cercando di frenare le lacrime.
-Intendo dire se vuoi unirti a noi.-
-C-cosa!! I-io? Non posso! Non sono una maga!! Vi farei fare solo brutta figura…-
-Sciocchezze.- Si intromise Laxus -A Fairy Tail la fama è l’ultima dei nostri problemi.-
Il Master si girò orgoglioso verso suo nipote.
-Laxus… Mi fa piacere sentirtelo dire.-
-È bello vedere come sei cambiato.- Sorrise amorevolmente Mira -Anche se fino a qualche mese fa continuavi a sostenere quanto debole fosse la gilda, tentando di  prendere il ruolo di Master con la forza.-
-L’ultima affermazione te la potevi risparmiare Mira.- Replicò lui facendo alzare una sonora risata.
-Quindi cosa mi rispondi?- Riprese a parlare Makarov lasciando i due da soli.
-Ecco… Non so che dire… siete sicuri di volermi?- Chiese più a sé stessa che al Master.
-Indubbiamente.-
Mira, dopo aver lasciato Laxus, si avvicinò a Lucy pronta a riprendere il discorso.
-Se proprio ti preoccupa il fatto che tu non sei una maga, possiamo insegnarti, o meglio conosco qualcuno che ti potrebbe aiutare.-
-Per quale motivo non potete insegnami voi la magia?- Domandò subito lei.
-La magia degli spiriti stellari è molto rara.- Si intromise Gray.
-Juvia pensa che l’unica ad usare quella magia sia Yukino.-
-Yukino è una maga della gilda di Sabertooth. Quest’ultima si può considerare la seconda gilda più forte e siamo in ottimi rapporti. Sono sicura che se chiederemo al Master della Saber il permesso, non ce lo negherebbe di certo.- Continuò Mira.
-Allora accetto, spero solo di non causarvi troppo disturbo.-
-Nessun disturbo Lucy, per noi sarà un piacere averti con noi. Vero ragazzi?- Domandò Erza a tutti i membri.
Un sonoro grido tipico di Fairy Tail vibrò nell’aria, con coppe di vino e sake  che sbattevano tra loro, musica e piccoli scontri proprio come se fosse tornato tutto alla normalità. Sfortunatamente per loro non era ancora finita.
Erza si girò, furente e infuriata, tanto che bastò un misero sguardo per far bloccare tutti al proprio posto. Con passi lenti, ma decisi, si incamminò verso gli unici tre che non stavano festeggiando. Natsu, Gajeel e Wendy nemmeno si accorsero della sua presenza, ancora sconvolti dalla lettera, fino a quando Erza non si mise a parlare.
-E voi tre? Perché avete interrotto la lettura della lettera?! La madre di Lucy ha lasciato quella lettera per avvisarla del pericolo che corre e a voi invece sembra non importare niente!-
-Acnologia.- Sussurrò Gajeel stringendo pugni e denti dalla rabbia, non accennando però a continuare.
-Allora!?- Si spazientì Erza non ricevendo alcuna risposta.
-Ha ucciso i nostri genitori.- Rispose sorprendentemente Natsu.
-H-ha… U-ucciso… ma...- Deglutì Lucy.
-Lucy… Come ti ho già detto noi siamo dragon slayer. I dragon slayer di prima generazione come noi sono cresciuti dai draghi. E lui… - Wendy si bloccò per colpa delle lacrime che le impedivano di parlare.
-Non posso ancora crederci… Gajeel lo sapevi?- Chiese Levy.
-Che è stato lui a uccidere Metallicana? Certo che sì, che razza di domande fai gamberetto.-
-Non fingerti ignorante. Levy ovviamente intendeva se sapevi di venir dal passato. Oppure lo hai scoperto ascoltando la lettera?- La difese Lily.
Gajeel si morse il labbro, voltò lo sguardo e con occhi chiusi sospirò.
-Beh… Diciamo che lo abbiamo scoperto prima che i nostri draghi venissero… uccisi.-
 “Inutile mentire” pensò.
-Se lo sapevi perché non mi hai mai detto nulla a riguardo?-
-Levy ha ragione. Non siamo forse una squadra?- Intervenne Lily in sua difesa. -Non ci hai nemmeno detto niente di questo Acnologia.-
-Non ci avresti mai creduto.- Rispose serio Gajeel.
-Perché dici così?- Gli chiese Levy.
-Perchè quando Acnologia arrivò loro erano dentro di noi…- Alzò finalmente lo sguardo Wendy. - Anche se per affrontare quel mostro sono dovuti uscire. Per questo non ho mai detto niente nemmeno a te Charle.-
-In che senso? Che significa che “erano dentro di voi”? Non capisco.- Domandò Charle.
-La tecnica del “dragon soul”, eh?- Commentò Makarov tra sé a sé.
Tale frase tuttavia non sfuggì alle orecchie del dragon slayer del ferro che subito si agitò.
-Ne sai qualcosa vecchio?-
-Poco e niente. So solo che è una tecnica che permette di trasferire un’anima.-
-È grazie a loro se noi ora siamo qui.-
-Che intendi dire Natsu?- Domandò Happy all’amico.
-La prima generazione di dragon slayer è diversa dalle altre. La nostra magia non utilizza una lacrima come quelli della seconda generazione, come Laxus. Noi utilizziamo “il seme del drago” ed è grazie a esso che noi abbiamo potuto apprendere la magia direttamente dai draghi. Tuttavia, il seme ha un prezzo: più usiamo la magia e più diventiamo simili a loro. Per evitare questo problema, i nostri genitori sono entrati in noi, approfittando così del piano di quella maga, fermando così la dragonificazione.- Rispose Natsu.
Gray, che non aveva ancora capito, prese per il colletto Natsu.
-E questo che centra?-
-Mollami!- Ordinò lui, liberandosi con uno strattone.
-Non è poi così difficile da capire, Iceboy. Se loro non fossero stati dentro il nostro corpo a fermare la dragonificazione, noi a quest’ora saremmo dei draghi!- Rispose Gajeel.
-Ma il processo è stato più faticoso di quanto pensassero e si sono indeboliti.- Continuò Wendy. - E quando è arrivato Acnologia…-
Il silenzio regnò ancora sovrano nella hall della gilda. Troppe informazioni erano emerse dal nulla, e per questo impossibile assimilarle tutte insieme, troppo complicate per poterle capire totalmente.
Nessuno si sarebbe mai immaginato che l’arrivo di quella ragazza avrebbe potuto portare alla luce tutto ciò.
Il clima ora era diventato teso e complicato, tutto l’opposto del normale clima che solitamente infestava Fairy Tail, infatti nessuno osò fiatare.
I pianti di Wendy e Lucy man mano diminuirono, Natsu e Gajeel si rilassarono mentre gli altri cercavano di assimilare il tutto.
-Hic… questo Acnologia mi sta già sulle palle hic...- Disse Cana, smorzando l’atmosfera tesa che si era creata.
-Cana, già ubriaca di prima mattina.- La rimproverò Erza.
-Hic… Che vuoi che sia un goccetto hic...-
-Ho parlato fin troppo per i miei gusti. Happy, andiamo in missione.- Parlò improvvisamente Natsu dirigendosi alla bacheca.
-A-aye-
-Avresti dovuto dirmelo Gajeel. Io ti avrei creduta.- Proferì poi offesa Levy.
-Non pensavo che ci tenessi così tanto a me.- Rispose il diretto interessato abbassandosi all’altezza della ragazza. - Vedrai gamberetto, la prossima volta ti racconterò tutto.- Ammiccò.
-Baka!- Rispose Levy arrossendo in un lampo mentre lui non smetteva di prenderla in giro.
-Ci risiamo.- Alzò le spalle Lily.
Intanto, al centro della gilda, Makarov e Mira cercarono di tranquillizzare la povera Lucy. Assimilare tutte queste informazioni non aveva fatto bene a nessuno, tanto meno a lei che non si ricordava nulla. Lucy continuò a chiedersi come fosse stata la sua vita prima di perdere la memoria, di come erano i suoi genitori, se andava d’accordo con loro…
-Qualunque cosa di cui avrai bisogno noi siamo qui per te, non esitare a chiedere.- Disse Mira prima allontanarsi a prendere una specie di timbro.
-Dammi la mano, Lucy.-
-Oh?- Curiosa allungò la mano destra.
Mira gliela afferrò, imprimendole un timbro.- Benvenuta a Fairy Tail, Lucy.- Festeggiò lei mentre Lucy osservava il simbolo della sua nuova famiglia impressa sul dorso della sua mano.
-Ehi Mira, mi registri questa missione?- Si intromise Natsu porgendole la richiesta.
-Ti andrebbe invece di accompagnare Lucy da Sting e Rogue?-
-E perché mai dovrei accompagnare questa bella smemorata da quei due pseudo-gemelli?- Chiese con un sopracciglio alzato.
-Lascia stare Mira, non voglio come accompagnatore uno che fa l’idiota ai quattro venti.- Stizzita dal suo comportamento, Lucy si intromise.
-Idiota io?! Non ti preoccupare principessina non è mai stata mia intenzione quella di farti da babysitter! E poi dubito che una come te possa imparare a usare la magia! Ti consiglio di imparare a fare la cameriera come quella là.- disse indicando Kinana.
Detto ciò girò i tacchi e varcò l’uscio della porta seguito dal suo inseparabile amico.
-Ma chi si crede di essere quella Lucy… - Sussurrò piano pur di non farsi sentire da Happy, visto che gli era affianco.
Inutile dire che Happy aveva sentito tutto per filo e per segno, ma si trattenne dal ridere coprendosi la bocca con le zampine.
“Lucy…”
-Ma che gli prende a quello!? È da quando l’ho incontrato che mi tratta con sufficienza! Non lo sopporto più! Glielo faccio vedere io come sono capace! Io non sono una cameriera.-
-Ti posso assicurare che lui non è sempre stato così.-
-Che intendi dire Mira?-
-Devi sapere che due anni fa... gli è morta la ragazza davanti ai suoi occhi. Oggi invece ha dovuto raccontare la triste verità su suo padre, facendo così riaffiorare i suoi ricordi. Non deve essere facile per lui…- Lo difese Mira. -Ognuno qui a Fairy Tail porta una ferita nel cuore ed è grazie ai nostri compagni se possiamo superare queste paure.-
-Però sembra avere più confidenza con te.-
-Questo perché la sua ragazza era mia sorella Lisanna.- Disse con occhi velati di tristezza.
-Io… mi dispiace, io... non lo sapevo.-
-Non ti preoccupare, tra noi solo Natsu non ha superato la sua morte, lui vive ancora nel passato…-
-Se vuoi posso accompagnarti io da loro- Si offrì la piccola Wendy.
-Vengo anch’io.- Si intromise Gajeel. -Voglio aggiornare personalmente quei due delle novità su quel bastardo.-
-Allora vengo anch’io, è da un pò che non vedo Yukino, voglio salutarla.- Decise Levy. -E magari durante il viaggio potremmo parlare un po’.-
-Grazie mille a tutti quanti, quando partiamo?-
-Ora.- Rispose Gajeel incamminandosi.
-Ma, cosa?! Aspetta!-
-Bunny-chan, sbrigati non abbiamo tempo da perdere. Anche tu gamberetto.-
-Non chiamarmi così!- Urlarono in simultanea entrambe.
 
*
 
Lucy imparò subito che la gilda della Sabertooth non era poi così lontana da loro. Per raggiungere la loro sede, infatti bastava prendere il treno e scendere a un paio di fermate da lì, alla fermata di Malva.
L’arrivo era previsto nelle due ore successive, ore nelle quali solo Lucy e Levy ne avevano goduto il viaggio. Wendy e Gajeel, sin da quando avevano messo piede sul treno, avevano incominciato a stare male: le loro facce avevano assunto un colore verdastro e una forte nausea colpì i due tanto da obbligarli a stare attaccati al finestrino pur di avere un po’ d’aria.
In un primo momento Lucy fu preoccupata dalla loro reazione, ma Levy l’assicurò di stare tranquilla, informandola che a tutti dragon slayer veniva la cinetosi su un qualsiasi mezzo di trasporto.
-Ma siete sicuri che vada tutto bene?-
-Si Lucy, non ti preoccupare. Ti assicuro che capita ogni volta.-
-È per questo che prima insisteva nell’andare a piedi.- Intervenne Lily.
Charle invece si avvicinò a Wendy, accarezzandole la schiena con dolcezza.
-È un vero peccato che Wendy non può usare la sua magia per se stessa.-
Durante il viaggio Lily e Charle continuarono a consolare i rispettivi dragon slayer, mentre Lucy e Levy parlarono molto dei loro hobby.
-Lucy, a te piace leggere?-
-Credo di sì… Leggere la lettera mi ha trasmesso molte sensazioni, era come se leggere fosse per me una cosa abituale, ma non ne sono sicura.-
-Io ne sono certa! Quando torniamo a Magnolia ho intenzione di prestarti un po’ di libri, almeno quelli che riguardano un po’ questo mondo.-
-Ne sarei molto felice.- Ringraziò Lucy. -Ma più che altro vorrei conoscere i miei nuovi compagni. E poi chi sono Sting e Rogue? Mira li ha accennati a Natsu…-
-Sting e Rogue sono altri due dragon slayer, per la precisione di terza generazione. Appartengono tutti e due alla Saber, di cui Sting ne è il Master, e Rogue è il suo migliore amico.-
Lucy piegò la testa, più confusa che mai.
-Terza generazione?-
-Si, sono dragon slayer che hanno al loro interno una lacrima col potere del dragon slayer. Insomma un misto fra la prima e la seconda generazione-
-Natsu si è riferito a loro con “pseudo-gemelli”. Perché?-
-Capire cosa gli passa per la testa è ormai diventato impossibile tuttavia credo che gli abbia affibbiato quel nomignolo per i loro rispettivi poteri.- Fece un pausa per bere un sorso d’acqua e continuò. -Devi sapere che Sting è il dragon slayer della luce, Rogue dell’ombra. Loro due vengono chiamati i draghi gemelli perché lavorano sempre in coppia. Probabilmente è su questo che si basa Natsu.-
-Comunque alla gilda c’era un tipo strano mezzo nudo. È normale?-
-Ahahahah sì Lucy, è normale. Vedrai che alla fine ti abituerai a tutte queste stranezze. Quel ragazzo si chiama Gray e, come hai appena citato, ha il brutto vizio di spogliarsi, senza che se ne accorga.-
-Senza che se ne accorga?! Ma com’è possibile?-
-E questo è niente rispetto agli altri.- Sogghignò Levy divertita. -Hai presente la ragazza dai capelli e occhi blu oceano?-
-Sì… Alla gilda mi è sembrato che dicesse tipo “rivale in amore”…-
-Beh lei è perdutamente innamorata di Gray, è possessiva e gelosa tanto da considerare tutte le ragazze della Gilda rivali in amore per paura che qualcuno gli rubi il suo “amato” Gray.-
-E lui? Cosa dice al riguardo?-
-Niente, la ignora e basta. Anche se infondo secondo me un pochino gli piace.-
-E il ragazzo che continuava a gridare la parola “uomo” chi è?-
-Lui è Elfman e, anche se non sembra, è il fratello minore di Mira.-
-Eh?! Il fratello di Mira?! Ma non si assomigliano per niente!-
-Vero?- Scherzò Levy. -Ho sentito dire che si è innamorato di Evergreen, da non crederci!-
-Evergreen?-
-Lei è l’unica ragazza della squadra dei Raijinshuu, la guardia del corpo di Laxus, anche se non credo che lui ne abbia bisogno. Devi sapere che Laxus è il nipote del master e un dragon slayer di seconda generazione.-
-Il nipote del Master!? Incredibile, e chi sono gli altri Raijinshuu?-
-Bixlow e Freed. Loro tre sono un gruppo scelto e ascoltano soltanto Laxus.-
-Ce ne sono di personaggi strani a Fairy Tail, chi è quella ragazza che era già ubriaca di prima mattina?-
-Ti riferisci a Cana? Non farci caso, lei è sempre ubriaca, è quando è sobria che bisogna preoccuparsi.-
-Un’altra domanda. Il mio arrivo è stato piuttosto improvviso, eppure alcuni non mi sembravano troppo sorpresi. O forse è stata una mia impressione?-
-Al dire il vero, quando Natsu è entrato con te in braccio siamo rimasti davvero sorpresi. Vederlo con una ragazza dopo due anni è stato un shock per tutti. La mattina successiva, prima del tuo risveglio, Charle ha raccontato a me e ad altri della tua apparizione nella sua visione. Forse è per questo che alcuni erano meno sorpresi di altri.-
-Charle? Visioni?-
-Charle è l’Exceed di Wendy è ha un potere molto particolare che, per l’appunto, le permette di vedere di poco il futuro.-
Tempo di raccontare di tutti ed erano già arrivati a Malva.
Gajeel e Wendy non esitarono un secondo a scendere da quel mezzo, per loro infernale, facendo ridere tutti i presenti. Una volta usciti dalla stazione, la strada per la sede della Sabertooth e dritta e spianata, non che molto visibile viste le dimensioni della Gilda.
A prima vista sembrava un enorme castello fatto in pietra e sistemato su una grossa collina al nord della città. Oltre ai diversi stendardi sparsi sulle diverse torrette, posizionato al centro vi era un’enorme tigre dai denti a sciabola, rappresentante la loro gilda.
Gajeel ghignò guardando la reazione di Lucy a quella vista.
-Bunny-chan chiudi la bocca o ci entreranno le mosche.- La prese in giro Gajeel avanzando al suo interno seguito da Wendy.
-Tranquilla Lucy, anch’io la prima volta che l’ho vista sono rimasta impressionata.- La rassicurò Levy prima di seguirli.
Se l’esterno sembrava enorme, l’interno non era da meno, tanto spazioso quanto ampio. C’erano maghi ovunque: chi parlava, chi partiva e chi tornava dalle missioni.
Appena entrate una coppia di maghi lì notò e si avvicinarono a loro.
-Ehilà Gajeel, come stai?- Salutò radioso un ragazzo alto dai capelli biondi con una cicatrice che andava a spezzargli il ciglio destro.
-Sempre allegro come al solito, Sting?-
-Cosa vi porta qui da noi?- Domandò poi un altro ragazzo, un po’ più cupo dell’altro dato l’abbigliamento scuro e i capelli mori, i quali per via della loro lunghezza, andavano a coprirgli il giusto parte del volto.
-Eddai Rogue! Non dire così sembra quasi che la loro presenza ti dia fastidio.- Lo rimproverò l’amico.
-Abbiamo un favore da chiederti e delle cose di cui mettervi al corrente.- Parlò Wendy.
-Oh Wendy, non mi ero accorto di voi! Come stai? E tu Levy?- Le salutò Sting per poi voltarsi verso di Lucy e bloccarsi. -E tu… tu chi sei?-
-Io sono Lucy, piacere di conoscerti.- Salutò timida lei.
-Ho capito: una nuova arrivata! Piacere allora! Lascia che mi presenti: io sono Sting, Master di Sabertooth e questo qui affianco a me è Rogue.-
-Bene ora che ci siamo presentati, di cosa volevate parlarci di così importante da venire fin qui di persona?-
-Forse è meglio parlarne in privato.- Disse serio Gajeel.
-Andiamo.- Disse Rogue capendo che la situazione era molto seria.
Una volta isolati dagli altri maghi, iniziarono subito a raccontare di Acnologia, del portale, dell’altro mondo e di Lucy.
Per tutta la conversazione, Lucy poté notare i loro sguardi inizialmente scettici, diventare sempre più seri fino a manifestare gran parte della loro ira quando iniziarono a parlare di Acnologia.
Rogue, solitamente calmo e pacato, reagì stringendo i pugni. Al contrario, Sting invece non riuscì a trattenersi dal distruggere un muro con un pugno.
-Che si faccia avanti quel bastardo! Lo sistemerò io!-
-Sting sta calmo.-
-Come faccio a stare calmo dopo tutto questo Rogue? Acnologia potrebbe arrivare da un momento all’altro! Non possiamo lasciarlo fare.-
-Ti dimentichi che ora non è qui! Invece di agitarti al tuo solito dovresti ringraziare Gajeel e Wendy che non solo hanno fatto tutta questa strada per informarci, ma che hanno dovuto parlarne ancora, costringendosi così a rivangare ancora nel passato!-
-Hai ragione.- Sting si calmò. -Grazie di tutto, deve essere stata dura raccontarlo.- Si scusò poi.
-A dire il vero c’è un altro motivo per cui siamo venuti fin qui.- Aggiunse Levy.
-E sarebbe?- Chiese Rogue.
-Abbiamo bisogno di Yukino.- Disse Charle.
-Che c'entra lei con questa storia?- Si allarmò il master.
-Lei niente, ma serve a Lucy.- Continuò Lily.
-Sua madre Layla le ha lasciato delle chiavi degli Spiriti Celestiali e Yukino è l’unica maga che conosciamo a saper usare la sua stessa magia.- Disse Wendy.
-Capisco, vado a chiamarla.- Disse Sting uscendo dalla porta.
-Se Yukino la dovrà allenare dovrai restare qui con noi.- Disse Rogue rivolgendosi a Lucy.
-Per me non c’è nessun problema.- Rispose un po’ insicura Lucy, in quanto avrebbe dovuto già separarsi dalle persone con cui aveva da poco avuto modo di familiarizzare.
-Resteremo qui anche noi.- Disse convinta Levy, appoggiata da Wendy.
-Anche noi? Ma gamberetto! Non sai nemmeno quanto tempo ci metterà ad imparare come si deve a utilizzare la magia!-
-Davvero Gajeel? Lo sai che se torneremo dovremo prendere il treno vero?-  Lo guardo sott'occhio.
-Q-quasi quasi me ne resto qui con te.- Risposte Gajeel terrorizzato nel prendere il treno da solo.
-Eccoci qua.- Entrò Sting con una ragazza albina e due Exceed al seguito. -Le ho spiegato a grandi linee la situazione ed è disposta ad aiutarti Lucy.- Disse alla ragazza mentre l’albina si avvicinava.
-Salve, io sono Yukino, sarà un piacere per me aiutarvi.- Si presentò cordiale.
-Ciao, io sono Lucy. Grazie mille per quello che stai facendo.- Contraccambiò lei stringendole la mano. -Per favore chiamami semplicemente Lucy.-
-Ciao Lucy! Io sono Lector e lui è Frosch.- Si presentarono anche i due Exceed.
-Ciao Lector, Frosch è bello conoscervi.- Rispose Lucy inginocchiandosi sorridendo per poter parlare con loro.
-Anche Fro lo pensa.-
-Ok Lucy, per te è un problema iniziare adesso?-
-Niente affatto prima comincio e prima farò vedere quanto valgo a quell’impertinente! Lo lascerò a bocca aperta!- Disse Lucy con gli occhi in fiamme per l’entusiasmo.
-Chi?-
-Niente, una lunga storia.-
-Allora seguimi, ti porterò alla palestra della nostra gilda.- A quel punto Yukino uscì dalla stanza seguita da Lucy.
-Allora come vanno le cose da voi?- Cominciò a parlare Sting.
-Come al solito, siamo pieni di clienti, il lavoro non ci manca e ci si diverte come sempre.- Rispose Gajeel pur sapendo che non era questo ciò che lui intendeva.
-E Natsu?- Chiese, per l’appunto, Rogue.
-Niente di nuovo, si comporta da coglione come al solito.-
-In verità una novità ci sarebbe…- Si intromise Wendy.
-Quale?- Chiesero entrambi.
-Ho avuto una visione… Era molto confusa, ma sono sicura di aver visto Natsu e una ragazza bionda insieme.- Rispose Charle.
-E quella ragazza è Lucy?- Domandò Sting sorpreso.
-Già…-
-Pensi che quella ragazza possa cambiare Natsu?- Chiese Sting.
-Questo non lo so, come ho già detto non ho visto bene…-
-È comunque un passo avanti.- Constatò Rogue.
-Puoi dirlo forte, Natsu ha già cominciato a torturarla e ora Lucy è più determinata che mai a farsi valere di fronte a lui. Scommetto  tutto quello che ho che tra loro nascerà una bellissima storia.- Rise Levy seguita da Wendy, sognanti.
-Se lo dite voi.-
 
*
 
-La magia è parte di questo mondo, è intorno a noi e dentro di noi. Si scatena con la determinazione e la forza dell’amore. Prova a pensare a chi vuoi battere, o a chi vuoi proteggere o a chi ami, e riversa questa determinazione nella chiave che hai in mano.- Provò a spiegare Yukino.
-Sembra difficile, ma non mi arrendo! Dopo cosa devo fare?-
-Devi aprire il portale dello spirito. Per farlo basta che chiamare lo spirito della chiave. Ti faccio un dimostrazione.- Yukino fece qualche passo indietro, dopo di che prese una chiave. -Apriti portale della bilancia, Libra.-
Detto ciò al suo fianco apparve una ragazza con dei bilancieri, vestita come una danzatrice del ventre.
-Lei è Libra, manipola la gravità. Una volta chiamato uno spirito, bisogna stipulare un contratto con loro, e quindi stabilire insieme quale giorno in cui è possibile invocarlo e quale no perché anche loro possono essere impegnati.-
-Ok, ci provo.- Rispose Lucy dopo che lo spirito di Yukino se n’era andato.
Lucy chiuse gli occhi, prese un profondo respiro e seguì le istruzioni della maga.
Pensò all’unica persona che al momento le venne in mente, la stessa che voleva superare, che odiava, ma che allo stesso tempo l’attraeva più di chiunque altro. Natsu.
E con questi pensieri prese una chiave in mano e riversò la magia in essa.
-Apriti, portale del leone, Leo.-
All’improvviso, in una nuvola di fumo, apparve un ragazzo, apparentemente di circa vent'anni, dai capelli ramati. Indossava degli occhiali da sole azzurri e un completo elegante.
Il ragazzo si avvicinò a Lucy, prendendole una mano per baciarla.
-Buongiorno bellezza, mi ha chiamato?-
Con un po’ di imbarazzo, Lucy rispose alle sue avance ritirando la mano.
-I-io sono Lucy, piacere.-
-La bellissima figlia della splendida Layla, è un piacere conoscerti.- Fece qualche passo indietro. -Io sono Leo, il leader degli Spiriti Celestiali.- Si presentò sistemandosi gli occhiali. -Ma tu puoi chiamarmi Loki.-
-Ecco… per il contratto…-
-Non ti preoccupare, puoi chiamarmi quando ti pare e piace, posso anche apparire di mia iniziativa in casi di pericolo.- La informò Loki.
-Davvero?-
-Ma ora le cose importanti.- Disse diventando all’improvviso serio. -Ti va di vederci stasera? Noi due… una cenetta a lume di candela…-
-No, grazie. Chiudi il portale.-
Detto questo Leo svanì in una  nuvola di fumo, come era apparso, sorprendendo Yukino che le si avvicinò subito dopo.
-Sono sbalordita! Sei riuscita a fare una chiusura forzata del portale!- Esclamò Yukino.
-Chiusura forzata? Ho soltanto detto di chiudere il portale… visto che posso aprire un portale ho immaginato di poterlo anche chiudere.-
-Un portale si chiude quando sia lo spirito sia il mago sono d’accordo o nel caso in cui lo spirito è gravemente ferito. Leo non era né ferito né intenzionato ad andarsene, anzi…- Rispose la maga lasciando la frase in sospeso.
-Cosa vai a pensare!? Io e lui…?- Lucy si imbarazzò divenendo rossa come un peperone.
-Dai il prossimo.- Rise sotto i baffi Yukino.
-Il prossimo è la chiave dell’Acquario.-
-Acquario hai detto?-
-Si perché?-
-Quella chiave è diversa dalle altre, per aprirla serve dell’acqua.-
-Tipo dentro un bicchiere?- Disse indicando un tavolo non molto lontano da loro.
-Esatto.-
Lucy si avvicinò al tavolo in questione, prese la chiave in mezzo al mazzo e la immerse nell’acqua.
-Apriti portale dell’Acquario, Acquarius.-
Davanti a loro apparve una bellissima sirena, dai capelli e dalla coda color azzurro, con un’ancora stretta sul grembo.
-Ciao, mi chiamo Lu…-
-Ehi tu! Mocciosetta! Come ti permetti di evocarmi in questo modo!?-
-E-ecco… i-io.-
-Vedi di non infilare la mia chiave in posti strani o non adatti, ci siamo capiti?- La fulminò lo spirito.
-Signorsì signora!- Rispose terrorizzata la ragazza.
-Bene ora posso andarmene.-
-Come? Di già?-
-Sì, ho un appuntamento col mio F-I-D-A-N-Z-A-T-O.- Disse specificando bene l’ultima parola per poi svanire.
-Lei faceva paura.- Uscì fuori dal suo nascondiglio Yukino.
-S-si.-
-Riesci a continuare? Infondo è già tardi.-
-No sto bene.- Mentì Lucy.
In realtà si sentiva stanca, ma non voleva perdere quella sfida fatta a sé stessa.
-Allora evoca un altro spirito.-
-Apriti, portale del Capricorno, Capricorn.-
Questa volta ad apparire davanti a loro non fu né un uomo né una sirena, ma… un caprone? Vestito elegantemente con occhiali da sole neri.
-Buongiorno signorina Lucy, sarà un onore per me, il suo fedele Capricorn, servirla in tutto ciò che lei ha bisogno.- Si inchinò lui.
-Come sai il mio nome? Questa è la prima volta che ti evoco.-
-È identica a vostra madre, la signora Layla.- Disse facendola arrossire. -Non mi ci è voluto molto capire che voi siate quella graziosa bimba di tre anni, di cui mi occupavo molto tempo fa.-
-Ci siamo già incontrati?-
-Si, ma voi eravate troppo piccola per ricordare.-
-Capisco.-
-Se per voi non è di troppo disturbo io avrei un allenamento per poter migliorare il vostro potere spirituale. Anche vostra madre fece tale allenamento ed è diventata una grandissima maga degli spiriti.-
-Davvero?-
-Sarebbe possibile per me partecipare a questo allenamento?- Chiese Yukino, molto interessata all’argomento.
-Certamente, ora col vostro permesso, mi congedo.- Disse inchinandosi per poi sparire.
-Ok possiamo ora con… - Non finì la frase che cadde in ginocchio.
-Lucy non puoi continuare all’infinito! Per evocare gli spiriti bisogna consumare molto potere spirituale e probabilmente tu lo hai finito. Non sforzarti troppo, domani mattina continueremo.-
-O-ok.-
-Ora ritorniamo dagli altri.- Le disse amorevolmente aiutandola ad alzarsi.
 
*
 
-Apriti portale della vergine, Virgo.-
-Ho sentito dire che Virgo è uno spirito molto leale e fedele al suo padrone.- Disse Yukino mentre la nuvola di fumo spariva.
-Davvero? Non vedo l’ora di… che?!-
Davanti a loro, a discapito di quello che pensavano, davanti a loro apparve un gorilla, anzi no... un uomo? O una donna di statura enorme, in sovrappeso con due codini e un viso decisamente brutale.
-Salve.- Salutò lo spirito con voce profonda.
Messa in soggezione per il suo aspetto, incominciò a osservarla più del dovuto, dimenticandosi di rispondere al saluto. Rendendosi conto di non aver ancora dato risposta, Lucy scosse la testa e parlò.
-S-salve, devo dire che ti immaginavo un po’ diversa.-
-Se questo aspetto la turba posso assumere un’altra forma.- Disse poco prima di sparire lasciando il posto a una giovane ragazza vestita da maid con catene ai polsi e capelli viola. -Va meglio così padroncina?-
-Sei del tutto un’altra persona!- Urlò Lucy scioccata per tale differenza.
-Voi dite, padroncina?- Domandò invece lei piegando la testa su un lato, perplessa.
-Assolutamente. Tuttavia non voglio che tu ti riferisca a me come padrona.-
-Allora posso chiamarla signora?-
-No, suona da vecchia.- Si imbarazzò Lucy.
-Signorina?-
-Uhm no, non va bene…-
-Che ne pensa di hime?-
-Perfetto! Vada per quello.-
Virgo tirò fuori dal nulla un pacco regalo e lo consegnò a Lucy.
-Hime questo è per lei.-
Lucy afferrò il pacco e con delicatezza lo aprì; dentro vi era un piccolo oggetto di forma cilindrica. Appena Lucy lo afferrò, un getto d’acqua circondato da una luce bianco-arancione, partì da una delle due estremità, andando così a creare una frusta magica.
-È una frusta del regno degli spiriti. Si può allungare e può afferrare gli oggetti. Le sarà molto utile in battaglia, sia per difendersi che per attaccare.-
-Se vuoi posso insegnarti a usarla.- Si propose Yukino.
-Grazie mille, a entrambe.-
-E di cosa? Sono qui per insegnarti a usare la magia. E poi anche tu mi aiuterai ad aumentare il mio potere. Questo è il minimo.-
-Merito una punizione, hime?- Disse invece Virgo.
-Cosa? No, perché?-
-Arrivederci hime.- Rispose invece lo spirito, lasciando la domanda in sospeso.
-Che sia masochista?- Si chiese Yukino.
-Sapevo che era troppo perfetta…-
 
*
 
L'allenamento durò 7 giorni, durante il quale di mattina evocavano gli spiriti, di pomeriggio subivano l’allenamento di Capricorn e di sera si allenavano con la frusta.
Nonostante l’intenso programma, Lucy non si arrese, più determinata che mai, decisa in tutto e per tutto ad affrontare ancora una volta quell’antipatico di Natsu e fargli vedere di che pasta era fatta.
 
 
Ciao a tutti, finalmente sono tornata con questa revisione. Per chi ha già letto questo capitolo prima della mia revisione, leggete e ditemi che ve ne pare! Per chi non l'ha letta divertitevi nel leggere questa nuova versione! 
ps. sto avendo problemi col nome del io account perché mi hanno cambiato nome, peccato che la richiesta l'ho fatta circa 1/2 mesi fa! Ho intenzione di cambiarlo di nuovo, sperando non ci metta ancora 2 mesi! 
Grazie ancora a tutti per leggere la mia storia, non ho intenzione di andare avanti finché non avrò finito questa revisione. Cercherò di finirla il più presto possibile, nel fra tempo abbiate pazienza!

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Capitolo 4
*** La prima missione ***


Il sole splendeva sulla tranquilla cittadina di Malva, segno dell’inizio di una splendida giornata. Lucy alzò lo sguardo al cielo, assaporandosi la lieve brezza proveniente da ovest.
Era giunto per lei il momento di partire, di tornare a Fairy Tail, non poteva approfittare ancora della loro gentilezza. I maghi della Sabertooth si erano presi cura di lei per un’intera settimana, dandole un luogo dove poter dormire, mangiare e allenarsi.
-Sei certa di voler partire?- Ruppe il silenzio, una voce alle sue spalle.
Lucy abbassò lo sguardo e si voltò verso la nuova arrivata, sorridendo felice per essere riuscita a incontrarla prima della sua partenza.
-Sì, sono sicura. Sto approfittando fin troppo della vostra ospitalità.-
-Che vai a dire Lucy! Noi siamo contenti di averti con noi, non devi neanche considerarti un peso. Non devi sentirti costretta ad andartene…-
-No Yukino.- La fermò Lucy. -È inutile cercare di farmi cambiare idea. Ho preso la mia decisione. Sono molto grata a voi della Saber per tutto l’aiuto che mi state dando, ma io sono comunque una maga di Fairy Tail non posso restare qui per sempre.-
-Certo, lo capisco ma come farai per l’allenamento? È vero che hai fatto degli enormi progressi da quando sei arrivata, ma non puoi andartene adesso! Ti sei esercitata solo per una settimana, questo non si può considerare un allenamento.- Tentò di convincerla lei, seriamente preoccupata per l’amica.
-Questo è vero, infatti, una volta tornata a Magnolia, continuerò ad allenarmi costantemente. Grazie a te ora so come sprigionare la magia, mi hai insegnato anche a usare la frusta. Non so proprio come ringraziarti.- Affermò Lucy decisa, ormai nulla le avrebbe fatto cambiare idea.
-Sono io quella che deve ringraziati, grazie l’allenamento di Capricorn sento che il mio potere spirituale è aumentato di molto.- Yukino si avvicinò a Lucy, allargando le braccia, lo stesso fece l’altra.- Vedo che non c’è modo di farti cambiare idea, eh?-
-No.- Rispose Lucy abbracciandola. -Mi mancherai molto Yukino, spero che possiamo incontrarci presto.-
-Anch’io.- La maga di Sabertooth strinse di più l’abbraccio sorridendo.
In questa settimana Lucy aveva avuto anche l’opportunità di passare un po’ di tempo anche con Sting e Rogue, notando quanto simili fossero tra loro seppur con caratteri opposti.
Una sera si era scontrata con Minerva, appena tornata da una missione, mentre si stava allenando con la frusta nella loro palestra e fu accusata addirittura di intrusione. Per fortuna Sting e Yukino arrivarono in tempo spiegandole la situazione. Quella sera per scusarsi Minerva le offrì la cena, imparando a sue spese quanto temibile fosse lei in questo campo.
Mentre con Orga il dialogo era quasi impossibile, ogni momento era per lui un’occasione per cantare - in modo terribile - vantandosi contemporaneamente della sua forza.
Stretta in quel abbraccio Lucy ricordò tutti i momenti passati insieme a Yukino durante  l’allenamento con Capricorn, dai più duri ai più divertenti, e si ripromise di tornare a farle visita una volta trovato un appartamento in cui vivere.   
Sting uscì dalla gilda, con Levy al suo seguito e, non appena scorse le ragazze, alzò il braccio attirando così la loro attenzione. 
-Ehilà Lucy!- Urlò allegro e vivace come al solito.
-Eccomi.- La salutò in modo più pacato e tranquillo Levy.
Al loro arrivo, le ragazze sciolsero l’abbraccio prestando attenzione ai nuovi arrivati. In particolar modo, Lucy osservò con uno sguardo fintamente arrabbiato  la maga del Solid Scrip, visibilmente assonnata, arrivare alle spalle di Sting.
-Vi stavo aspettando. Levy, sei in ritardo! Se non ci sbrighiamo perderemo il treno!-
-Scusa, non volevo.- Si scusò la maga con uno sbadiglio. -È solo che stamattina il mio corpo non accennava proprio a svegliarsi…-
-Ci mancherai moltissimo, Lucy.- Si mise in mezzo Sting. -Ricorda: sei sempre benvenuta qui alla Sabertooth.- Aggiunse stringendola in un abbraccio.
-S-Sting… Così non respirò più…- Sospirò Lucy non appena le fu concessa l’opportunità di respirare.
-Scusa. Non era mia intenzione.- Si scusò lui liberandola da quell’abbraccio mortale.
-Nessun problema.- Gli sorrise lei, riprendendo fiato.
-Piuttosto Lucy, come mai tutta questa fretta? Anche se perderete questo treno, tra qualche ora né arriverà un altro.- Domandò Sting perplesso.
Non capiva perché l’amica avesse così tanta fretta di andarsene, di tornare a Fairy Tail.
“Se avesse perso uno o due treni, la gilda sarebbe sempre stata lì, non sarebbe scomparsa.” Gli venne da pensare mentre osservava attentamente la ragazza.
-La nostra neo maga vuole farsi notare al più presto da un certo mago di nostra conoscenza.- Si intromise Levy osservando l’amica con un sorriso leggermente malizioso.
-Ti stai sbagliando di grosso Levy!- Ribatté con le guance arrossate la maga degli spiriti stellari, facendo confondere il dragon slayer di luce.
-Sai Sting, prima di partire da Magnolia, Lucy e Natsu hanno avuto una piccola discussione.- Proseguì la maga, chiarendo così in fretta i suoi dubbi.
-Piccola?! Mi ha deriso! A differenza di quello che aveva detto, sono riuscita a dominare la magia. È normale il fatto che voglia fargli vedere quanto si sbagliava!- Proferì Lucy, cercando di convincere non solo loro, ma anche se stessa.
-Peccato che Wendy e Gajeel siano già partiti. Mi sarebbe piaciuto salutarli.- Interruppe i suoi pensieri una voce alle sue spalle.
Lucy si girò di scatto, portando una mano davanti alla bocca dallo spavento. Una volta riconosciuto il volto, spostò la mano al petto, sospirando per rallentare i battiti.
-Rogue! Che spavento, smettila di apparirmi alle spalle.-
-Non era mia intenzione.- Fece un passo indietro lui mortificato, come se quello spaventato fosse lui.
-Ciao Rogue, Minerva.- Salutò Levy. -Siete appena tornati dalla missione?-
-Sì, abbiamo cercato di fare più in fretta possibile per potervi salutare come si deve.- Rispose Minerv, affiancandosi al dragon slayer. -Sfortunatamente non abbiamo fatto in tempo a incontrare quei due. La loro avversione contro i mezzi di trasporto proprio non la capisco.-
-Lo dici solo perché non hai mai avuto la nausea su un qualsiasi mezzo di trasporto…- Intervenne Sting, appoggiato dall’amico.
-Se la sono svignata quando li ho informati che oggi avremmo dovuto prendere il treno.- Aggiunse Levy. -Hanno preferito farsi la strada a piedi, invece di due ore di viaggio in treno.-
-Orga non c’è?- Domandò Lucy, notando la sua assenza.
-Mi dispiace, ma Orga non tornerà per diversi giorni. Sta svolgendo una missione alquanto pericolosa e dubito che tornerà presto.- Le rispose dispiaciuta Yukino,.
-Peccato, mi sarebbe piaciuto salutarlo.-
Levy fece qualche passo avanti sistemandosi al fianco di Lucy.
-Credo che sia giunto il momento di salutarci. Se non ci sbrighiamo, perderemo davvero il treno.-
-Hai ragione. Statemi bene Lucy, Levy.- Le abbracciò di nuovo Yukino.
-Spero torniate presto a farci visita.- Salutò Rogue visibilmente felice.
-Certamente Rogue, e quando tornerò sarò più forte di prima!- Affermò Lucy più determinata che mai.
-Vi porgo i saluti anche da parte di Orga.- Riferì alle due maghe Minerva.
-Salutalo anche da parte nostra. A proposito Minerva…- Sussurrò Levy, facendo segno di avvicinarsi. -Spero di trovare miglioramenti tra te e Rogue al nostro prossimo incontro!- Le ammiccò sottovoce non appena fosse certa che nessun altro potesse sentirle.
-Eh? Una cosa del genere io…!- La maga sgranò gli occhi imbarazzata.
Si accorse in un secondo momento di aver alzato la voce attirando inevitabilmente l’attenzione di tutti sotto lo sguardo divertito di Levy.
Tutti notarono il tempestivo cambiamento di carattere della maga e la strana agitazione insinuata dalla domanda appena fatta; ed è tale comportamento che  incuriosì oltremodo i suoi compagni, visto il suo risaputo atteggiamento rigoroso e inflessibile, in cui difficilmente perdeva la calma
-Che è successo, Minerva?- Si incuriosirono quindi gli altri.
-Assolutamente nulla.- Diede a loro le spalle pur di non far vedere le guancie arrossate.
-Le porte della nostra gilda sono sempre aperte per voi ragazze!- Salutò  Sting avvicinandosi alle due maghe di Fairy Tail. -Lucy, quando tornate salutatemi Natsu, per piacere.-
-Natsu? Perché proprio lui?- Chiese Lucy ripensando al suo ultimo - nonché primo - incontro col dragon slayer del fuoco.
-Ho sempre ammirato Natsu fin da piccolo e vederlo in quello stato mi rattrista molto. Voglio fargli sapere che non è solo e che lo sostengo anche se da lontano.-  Sorrise pensando ai vecchi tempi. -Forse per lui ora non sono altro che un insetto fastidioso, ma io non voglio arrendermi. Sono sicuro che alla fine tornerà quello di una volta.-
-Che belle parole.- Commentò Levy. “Chissà se ci starà a sentire…”
-Gli riferirò il messaggio, stanne certo.- Lo rassicurò con un sorriso sincero Lucy.
-Grazie Lucy.-
Era bello vedere tanta amicizia nei confronti di qualcuno, anche se, secondo lei, Natsu non se la sarebbe meritata.
Le due ragazze partirono, lasciando alle spalle la gilda della Saber per tornare alla propria, Fairy Tail.
Dopo una corsa dell’ultimo secondo, raggiunsero la stazione e salirono sul treno proprio nell’esatto momento in cui il capotreno fischiò la chiusura porte e quindi l’immediata partenza del treno. Tutto il tragitto lo passarono a rilassarsi, discutendo di tanto in tanto delle nuove esperienze avute in questi ultimi giorni.
Arrivarono a Magnolia senza problemi, raggiungendo con tutta calma la loro sede, non prima di aver fatto un giro turistico della città a Lucy. Levy la guidò verso la maestosa cattedrale di Kardia fin al South Gate Park; le mostrò il dormitorio, dove alloggiava e la sua stanza, promettendole che un giorno l’avrebbe accompagnata nella sua biblioteca di Magnolia preferita; le mostrò anche il bagno pubblico, ideale quando dopo aver terminato una missione o dopo un duro allenamento.
Fu proprio quando stettero per varcare l’uscio della porta che una voce fastidiosa alle loro spalle impedì alle ragazze di compiere un altro passo.
-Guarda un po’ chi è tornato! La bella smemorata in compagnia della sua amichetta secchiona.- Schernì Natsu mentre, con dei lenti movimenti, le due ragazze si voltarono verso di lui.
-Natsu…- Sbuffarono le ragazze irritate per come le aveva chiamate.
Tale gesto spinse Natsu a continuare, mentre giungeva alle sue spalle Happy, incuriosito nel vedere l’amico fermo sull’uscio della porta. -Hai capito che la magia non fa per te e ti sei rassegnata a diventare cameriera?-
Lucy stava per ribattere, tuttavia tale intenzione le fu rubata da qualcun altro.
-Vedi di smetterla Natsu!- Sgridò come mai aveva fatto prima Happy.
-Happy?- Domandò lui sorpreso, era la prima volta che gli rispondeva così.
Happy era appena arrivato e due cose lo avevano colpito tanto da sentire il dovere di intervenire: la prima cosa in assoluto che lo colpì, fu il crescente potere spirituale che aveva percepito in Lucy tanto diverso dal primo giorno in cui si sono visti alla gilda; il secondo è stata la frase dettata da Natsu. Se persino lui riusciva a distinguere il suo potere spirituale, era impossibile per Natsu non accorgersene.
-Perché non ammetti di aver sbagliato per una buona volta?! È impossibile che tu non ti sia accorto del suo miglioramento, e tutto ciò in una sola settimana.-
-Grazie Happy, sono felice cha almeno qualcuno se ne sia accorto di questo cambiamento.-  Sottolineando le ultime parole.
-E vedrai che non sono l’unico.- Le sorrise lui.
-Uff…- Sbuffò soltanto Natsu, proseguendo dritto come se nulla fosse.
Raggiunse in fretta il portone, ignorando completamente le maghe. Non voleva aver a che fare con loro due, anzi aveva parlato fin troppo secondo i suoi standard. Fu tuttavia bloccato sull’uscio della porta dalla mano forte e ferma di Lucy; con viso impassibile girò a malapena il volto guardando la ragazza con la coda dell’occhio.
-Non toccarmi.- Proferì freddo lui.
-Ho un messaggio da parte del Master della Sabertooth: Sting e Rogue ti portano i loro saluti.- Riferì fiera e determinata quello che poche ore prima i gemelli le avevano affidato.
-Non ho il minimo interesse per quei due.- Si liberò dalla stretta di Lucy, entrando nella gilda e sparendo così dalla loro visuale.
-Che modi!- Si offese lei.
-Non ti lamentare, è già tanto che ti ha ascoltato.- Intervenne Levy, spingendola a fare ad entrare. -Dai andiamo.-
Appena varcato il portone, subito si poteva notare la solita aria di festa, tipica della gilda.
Diversi uomini, compreso il Master, erano raggruppati in un angolo della sede con bicchieri stracolmi di birra e vino; molte ragazze invece si erano radunate attorno a Cana, per la lettura delle carte, tipica della sua magia; sul palco posto di fronte alla gilda, un’esibizione canora era in corso, rendendo l’aria festosa più allegra che mai.
Lo sguardo delle due maghe si fermò al centro della gilda, sul balcone, al quale sedute si trovavano Erza, alla sua sinistra Wendy, con Charle in braccio, e alla loro sinistra Gajeel e Lily. Mira stava servendo una fetta di torta a Erza, un succo di arancia a Wendy e a Charle, dei chiodi arrugginiti a Gajeel e dell’acqua a Lily.
-Ciao ragazze.- Le salutò la barista.
Le due, una volta raggiunto il bancone, salutando si sedettero negli ultimi due posti liberi, alla destra di Erza.
L’attenzione fu rivolta tutta a loro, ma prima che potessero salutare Gajeel si alterò, sbattendo le mani sul balcone e alzandosi di poco per poter guardare meglio le due ragazze.
-Sei in ritardo, Gamberetto! Il vostro treno è arrivato più di un’ora fa! Che cosa hai fatto per tutto questo tempo?- Le aggredì subito lui.
-Vedi di smetterla con quel nomignolo!- Gonfiò le guance lei.- Ho fatto da guida a Lucy, le ho mostrato diverse attrazioni di Magnolia. Invece di scagliarti su di me dovresti ringraziarmi, avrei potuto mostrarle dell’altro e metterci più tempo.-
-Gajeel, per quale motivo tutta questa fretta?- Si incuriosì Erza, mentre si affrettava a divorare il dolce appena servito.
Gajeel non rispose, suscitando in Erza un certo nervosismo. Detestava quando la ignoravano o non gli rispondevano.
-Gajeel non vede l’ora di andare in missione. Aveva convinto Levy a lavorare una volta tornati.- Rispose al suo posto Lily, calmando gli spiriti bollenti della maga.
-In effetti, è da una settimana che non facciamo niente.- Aggiunse pensierosa Charle, dando un sorso alla sua bibita.
-Scusate… è successo perché siete dovuti venire con me…- Abbassò lo sguardo colpevole,  Lucy.
-Non preoccuparti Lucy! Eravamo consapevoli di tutto ciò, è solo Gajeel che ne sta facendo dramma.- La consolò Levy mentre fulminò l’amico.
-Ehi! Non ho detto questo!- Cercò di difendersi lui.
-E per le missioni? Come farete? E se sono rimaste solo quelle difficili?- Chiese preoccupata.
-Questo difficilmente accade.- La assicurò Erza, continuando a deliziarsi del dolce.
-Ogni giorno arrivano sempre nuove richieste, dalle più semplici alle più complicate, e per tutte le età. Siamo abbastanza famosi.- Le fece l’occhiolino Mira.
-E nel caso di assenza di missioni tranquille, non hai da preoccuparti.- Le sorrise Levy. -Anche se non sembra Gajeel è molto forte, quasi come Natsu.-
-Ti sbagli Gamberetto, io quel fiammifero lo distruggerei a occhi chiusi.- Si vantò il dragon slayer.
-E tu Wendy?- Si preoccupò Lucy per la più piccola.
-Avevo promesso a Romeo che una volta tornata, sarei andata in missione con lui.- Le rispose timidamente le guancie arrossate e un sorriso innocente, scemando così  ogni sua preoccupazione.
-A proposito di missioni… che ne dite di affidarne qualcuna a Lucy?- Propose Erza attirando l’attenzione dei presenti. -Wendy ci ha raccontato di quanto duramente ti sei allenata, pochi avrebbero potuto mantenere un ritmo così difficile. Direi che una missione è più che meritata.-
-Sono d’accordo con Erza, tuttavia sono un po’ preoccupata. È un bene andare da sola?- Si chiese Mira. -Non voglio dire che non saresti in grado, ma hai pur sempre perso la memoria…-
-Mira ha ragione! La memoria potrebbe tornare da un momento all’altro e in questi casi avere qualcuno accanto aiuta molto.- Intervenne Wendy in quanto amica e medico della gilda.- Non può assolutamente andare da sola!-
-In questo caso Bunny-chan, devi trovarti qualcun altro che ti accompagni in missione. Io, Levy e Lily non siamo disponibili.- Espresse la sua opinione Gajeel, che non vedeva l’ora di rimanere solo con il suo Gamberetto.
-Purtroppo anch’io non posso…- Abbassò tristemente lo sguardo Wendy, venendo però subito consolata da Charle.
-Non preoccuparti Wendy. Sarà per la prossima volta.- La consolò pure Lucy.
Mira posò il bicchiere, ora asciutto, insieme con gli altri esprimendo anche la sua situazione.
-Io mi devo occupare della gilda, quindi…-
L’unica rimasta, Erza, alzò gli occhi dalla torta notando gli sguardi di tutti puntati addosso. Infilzò con la forchetta l’ultimo pezzo di torta e con un sospiro scosse la testa.
-Niente da fare ragazzi. Questo pomeriggio parto per una missione di classe S e come potete capire, farebbe meglio a non venire.-
-Che cos’è una missione di Classe S?- Domandò lei, non capendo la differenza con una missione normale.
-È una missione pericolosissima dove si mette in gioco anche la vita in cambio di un compenso più alto rispetto le alte missioni; più pericolose sono le missioni e più il compenso è alto.- Spiegò in modo abbastanza semplice Levy.- Per questo solo maghi di rango S possono parteciparvi.-
-Erza è una maga rango S?- Chiese di nuovo lei, ancora più curiosa di prima.
-Già, un giorno ti mostrerò tutta la mia vera potenza Lucy.- Si vantò la rossa, fiera dello sguardo pieno di ammirazione che le stava rivolgendo.
-Oltre a Erza chi sono gli altri maghi di rango S?- Si rivolse sta vola a Erza.
-Oltre a me, ci sono Laxus e Gildarts; quest’ultimo è considerato il mago più potente di tutta la gilda. Peccato però che sia sempre in viaggio per lavoro. In questo momento sta svolgendo la missione dei 100 anni, in altre parole una missione incompleta ormai da un secolo.-
-Wow… deve essere potentissimo questo mago… spero di riusciere a incontrarlo-
-Ci puoi scommettere Bunny-chan, è partito tre anni fa, ma nessuno di noi ha mai pensato che possa essere stato sconfitto.-
-Tre anni fa… quindi…- Ragionò ad alta voce.
-Sì, prima della morte di Lisanna.- Continuò la frase Lily.
-Capisco.- Abbassò lo sguardo Lucy, temendo di aver riaperto una ferita per tutti.
-E poi c’è anche la sottoscritta- Si indicò Mira,  per nulla risentita. -Anch’io sono una maga di classe S.-
-Non sapevo che anche tu fossi così potente, Mira!- Esclamò sorpresa Lucy.
-Non farti ingannare, un tempo ero anche più forte di Erza, sappilo!- Si vantò lei sta volta.
-Tieni a bada la lingua!- Aggrottò la fronte l’interpellata. -Da quanto mi ricordo io ti ho sempre battuta.-
-Mi sa che hai sbattuto la testa Erza. Ero io quella che vinceva a ogni nostro scontro.-
-Ferme tutte e due!!- Si sovrappose Gajeel, temendo il peggio. -Non siamo qui per parlare dei bei vecchi tempi, ma di chi deve accompagnare Bunny-chan alla sua prima missione.-
-Hai ragione, tuttavia ognuno di noi ha un impegno…-
-Non c’è bisogno di scomodarsi tanto… se nessuno di voi può, sarà per un'altra volta.- Tentò di convincere Lucy.
Era rimasta un po’ delusa, ma sicuramente non poteva obbligare nessuno di loro a cambiare i loro piani solo per lei.
Il silenzio calò per un’attimo: ognuno stava pensando a un modo per poterla aiutare.
“Ci sarà qualcuno disponibile per accompagnare Lucy in missione?”
Tutti erano così presi a rispondere a tale domanda tanto da non ascoltare neanche la protagonista dei loro pensieri, ma nessuno di loro si sarebbe mai aspettato che proprio lui offrisse inconsapevole la soluzione a tal enigma.
-Ehi Mira, registrami questa missione.- Apparve Natsu porgendo la richiesta in questione.
Mira accettò volentieri il foglio e si mise a leggerlo attentamente.
“Rapine a Oshibana… Non sembra difficile… Gilda oscura…” Rifletté Mira. Fece un sorriso. “Beh a quella ci penserà Natsu!”
Bastò uno sguardo per far capire le sue intenzioni agli altri, eccetto Lucy, ma tale gesto non fu invisibile a Natsu che incominciava a sospettare qualcosa.
-Mira?- Chiese dubbioso.
-E va bene, te la registro...- Gli disse porgendogli il foglio.
Nell'esatto momento in cui Natsu lo stava per afferrare, Mira ritirò immediatamente a sé la richiesta, sorridendo maligna.
-A una condizione!-
-Una condizione?- Si sorprese lui, intimorendosi allo stesso tempo lui.
Non sapeva cosa avesse in mente, ma di certo non sarebbe stato niente di buono. Lei era l’unica persona che poteva veramente intimidirlo e di certo lei che ne era consapevole, avrebbe approfittato di questa sua capacità. Infatti…
-In questa missione devi portare Lucy con te.-
-Eh? Non ho intenzione di andare in missione con uno/a come questo/a qui!! – Gridarono contemporaneamente indicandosi a vicenda.
-Visto? Siete pure sincronizzati! Andrete d’accordissimo.-
-Dai Mira! Non scherzare, piuttosto che andare con lui preferisco aspettare una settimana!-  Pregò Lucy, indicando il mago affianco a lei.
-Non ho intenzione di portarmi dietro una palla al piede!- Aggiunse Natsu fulminand0 sia la barista  che  la “neo-maga”.
-Palla al piede chi?!- Si rivolse a lui, furiosa.
-Chi altri se non tu!- Le rispose lui in altrettanto modo.
-Smettetela immediatamente voi due!- Intervenne esasperato lui Happy.
Erano due lunghi anni in cui Natsu  si faceva i fattacci suoi, non litigando con nessuno, limitandosi a ignorare tutto e tutti; ma quando ha incontrato Lucy, trovava sempre un pretesto per andargli contro. E ovviamente quello che doveva fermare i loro litigi era il povero Happy!
-Lucy, anche se ora probabilmente non ci crederai Natsu è molto forte.- Si intromise Erza, la quale voltò lo sguardo verso Natsu squadrandolo per bene. -Natsu, Lucy è forte, ma ha bisogno di esperienza. Non possiamo permetterci di mandarla da sola e dato che tutti noi siamo già impegnati, quindi…-
-Quindi un corno! Siccome voi non potete, la volete scaricare a me!-
-Natsu!- Lo rimproverò MiraJane.
I due si fissarono con occhi freddi e determinati, nessuno dei due aveva intenzione di perdere quella sfida perché avrebbe significato cedere alla testardaggine dell’altro. Natsu tuttavia non resistette molto, i ricordi s’impadronirono di nuovo di lui e lo costrinsero ad abbassare lo sguardo e ad accettare la resa.
-E va bene!- Accettò scocciato più che mai. -Ma che sia la prima e l’ultima volta!-
Lei inclinò la testa e sorrise vittoriosa consegnadoli la missione registrata.
-Buona fortuna.- Sorrise mesta.
-Quindi non ho scelta…- Sospirò Lucy.
-Smemorata, non startene lì impalata! Il viaggio è lungo, partiamo subito.- La informò passandole accanto.
-Eh?! Subito? Ma se sono appena tornata!-
-Non me ne frega un cazzo!- Le urlò contro uscendo in fretta e furia dalla gilda.
-Antipatico! Almeno dimmi in cosa consiste la missione!- Si mise a rincorrerlo.
-Te lo spiegherò io una volta che saremo arrivati.- Rispose Happy alle sue spalle.
Una volta usciti anche loro, nella gilda calò il silenzio. Cana e il Master avevano smesso di bere, altri avevano sospeso persino di litigare, rimanendo tutti a bocca aperta. Con occhi pieni di determinazione, Mira ruppe il silenzio creato.
-La “Missione Nalu” è appena stata avviata.- Disse, soddisfatta.
-Mira…- Si avvicinò Gray sorpreso. -Cosa gli hai detto per convincerlo?-
-Veramente non gli ho detto niente di particolare.- Rise tranquillamente lei.
 
Intanto fuori dalla gilda…
 
-Natsu aspetta! Vai troppo veloce!-
-Meno chiacchiere. Più svelta. Se ti perdi, è colpa tua.- Le rispose senza neanche guardarla.
Lo sapevo. Parlare con lui è impossibile!” Pensò lei cercando di raggiungerlo.
 
~

 
Una volta lasciata Magnolia, i tre avventurieri si inoltrarono in una fitta boscaglia, la quale poteva sembrare un enorme labirinto per i forestieri ma non per Natsu che percorreva quel sentiero ogni giorno.
Lucy notò subito il profumo delle foglie bagnate dalla brezza mattutina. A pochi passi da lei, si trovava uno scoiattolo, raggomitolato nella sua tana, mentre sgranocchiava le nocciole.
Si guardò intorno, constatando quanto quel bosco non fosse poi così tanto deserto: gli alberi rossastri e secolari nascondevano animali di ogni genere, sin da sopra i rami che sotto le radici. Per terra vi era un tappeto di foglie di tanti colori diversi: verdi, gialle, rossicce, marroni.
Lucy si risvegliò da quell’incanto raggiungendo Natsu, il quale invece era rimasto immune da tale splendore. 
Per tutto questo tempo Natsu non le aveva rivolto la parola, neanche per sbaglio, e questa situazione la faceva impazzire. L’unico suono a tenerle compagnia era un leggero, ma comunque armonioso cinguettio di un uccellino, nascosto chissà dove.
Per quanto bello e rilassante non poteva continuare così! Non sapeva neanche in cosa consisteva la missione. Avevano fatto una pausa per mangiare il cibo gentilmente offerto da Mira, ma l’unico a farle compagnia fu Happy e il suo pesce crudo.
A ormai due di viaggio, in totale silenzio, non ne potè più.
-Insomma! Se non vuoi rivolgermi la parola almeno fammi vedere di che missione si tratta!- Si spazientì lei, fermandosi di colpo.
Ovviamente, anche stavolta da Natsu non ricevette risposta.
-Dobbiamo catturare dei ladri nella cittadina di Oshibana.- Le rispose Happy, ignorando l’occhiataccia di Natsu. -Oshibana è famosa per essere un paese abbastanza ricco e le sue banche stanno venendo rapinate da membri di una gilda oscura.-
-Cos’è una gilda oscura?- Contenta che finalmente qualcuno le parlava.
-Una gilda cattiva! Compie soprattutto richieste di assassinio e non sono sotto il controllo del consiglio della magia. In poche parole sono gilde illegali, al contrario di noi.-
-E noi dovremo affrontare maghi del genere!?- Tremò all’idea Lucy. -Aspetta! Se Mira non lo avesse convinto a portami, sarebbe andato tutto da solo?-
-Aye! Natsu è molto forte!- Affermò lui, sicuro di ciò che aveva appena detto.
-È per caso un mago di classe S?- Chiese ingenuamente Lucy, suscitando in Happy una fragorosa risata.
-Non esagerare! Non è così forte!- Rise Happy.
-Happy, guarda che ti sento.- Lo rimproverò Natsu.
-Ops.-
-Allora ce l’hai la voce! Perché non mi rispondi?!- Chiese dunque lei venendo però nuovamente ignorata.
-Uffa! Faccio davvero fatica a credere che prima fosse un tipo socievole!- Sbuffò sottovoce, cercano di non farsi sentire.
-Ma è così Lucy! E non solo! Sono sicuro che tu riuscirai a farlo tornare come prima.-
-Perché proprio io? E perché ne sei così sicuro?- Gli chiese osservando la determinazione che aveva negli occhi.
-Perché sei apparsa nella visione di Charle.- Continuò lui, alzando leggermente la voce.
-Cosa c’entra ora la visione di Charle?- Gli chiese più confusa di prima.
-Tra tutte le persone che ci sono sei apparsa proprio da Natsu!- Affermò con determinazione Happy. -Devi sapere che la sera in cui sei partita per allenarti non ha fatto che parlare di te e del tuo comportamento irrispettoso verso di lui.-
-Cosa? Lui si sarebbe lamentato di me? Sono io che avrei dovuto lamentarmi di lui!-
-Non è questo il punto Lucy!- La interruppe Happy. -Non ha mai parlato così tanto di una ragazza da quando Lisanna non c’è più.-
Lucy si calmò.
-Dici davvero?-
-Aye! Per questo ti chiedo di portare pazienza, sono sicuro che la tua presenza lo stia in qualche modo influenzando.-
“Sarà vero? Lui non fa altro che prendermi in giro però…” Pensò lei.
Tra una chicchera e l’altra era ormai giunta la sera. La luce del tramonto tinse il cielo di varie sfumature rosa, rosso, giallo, arancio così come le nuvole che si persero all'orizzonte e, con gli ultimi raggi del sole ancora presenti, si poterono già ammirare i piccoli puntini luminosi nel cielo, le stelle.
Natsu alzò lo sguardo, constatando che tra non molto si sarebbe fatto buio. Si fermò di colpo, non dando il tempo agli altri due di accorgersene, finendo così con lo sbattere il viso sulla sua schiena.
-Ahi! Perché ti sei fermato all’improvviso?!- Lucy si massaggiò il naso dolorante.
-Ci accampiamo qui.- Proferì Natsu, ignorando il lamento dell’amica.
-Oh…! Finalmente mi hai risposto… Aspetta! Che significa che ci accampiamo qui?!- Si agitò lei, realizzando in un secondo momento ciò che realmente aveva detto.
-Non mi hai sentito alla gilda? Ti avevo avvertito che il viaggio sarebbe stato lungo.-
-Sì, ma non avevi minimamente accennato che ci saremmo dovuti accampare all’aperto!-
-Smettila di lamentarti. Io faccio sempre così.- Le rispose voltandole le spalle. -Vado a prendere da mangiare, Happy potresti prendere della legna?- Gli chiese più gentilmente.
-Aye!-
-Happy.- Lo richiamò Lucy. - Tu sei d’accordo? Intendo... di accamparci per la notte.- Cercò il suo sostegno Lucy.
-Aye! È vero che sarebbe stato più comodo sul treno, ma anche all’aperto non è male.-
-A-aspetta, treno hai detto? Se c’era un treno perché non ci siamo andati!?-
-Natsu soffre i mezzi di trasporto.- La informò, allontanarsi subito dopo alla ricerca della legna.
-È vero… Anche Natsu è un dragon slayer…- Mormorò a se stessa Lucy.
In meno di cinque minuti, i due svolsero i loro compiti e dal poco tempo impiegato, Lucy poté constatare quanto i ragazzi fossero abituati a vivere questo genere di situazioni.
Alla fine si sedettero tutti intorno al falò creato dal potere di Natsu, aspettando pazientemente la giusta cottura del pesce catturato da lui stesso.
-Hai intenzione di non parlarmi per tutta la missione?- Provò a introdurre un discorso Lucy.
-Non vedo di cosa dovremo parlare.- Gli rispose secco lui.
“Voglia di parlare pari a zero.”
-Avremmo potuto parlare della missione. Se non fosse per Happy, non saputo nulla.-
-Bene, ora che ne sai qualcosa, non credo tu abbia bisogno di continuare a parlare.- Le rispose afferrando il suo pesce ormai ben cotto.
Tale gesto fu seguito da Lucy e Happy, il quale se ne stava ben zitto a guardare la scena tra loro due, stanco ed esasperato per poter intervenire ancora.
-Sei per caso arrabbiato con me perché sono venuta? Se è così, potevi non accettarla l’idea di Mira! E poi io non sapevo niente di niente di questa storia! Hanno organizzato tutto loro. La prossima volta andrò da sola.- Si espresse lei delusa dal suo comportamento.
Forse il discorso con lui era davvero impossibile…
-Come se avessi scelta contro quella là.- Rifletté ad alta voce Natsu finendo il suo pesce. -Si vedeva lontano un miglio che l’idea di accollarti a me fosse partita da Mira, o da Erza.-
-Allora non capisco perché sei arrabbiato. E poi, perché vuoi stare solo? Quando si perde qualcuno non bisogna mai restarsene in disparte. Io per esempio che non mi ricordo più di nessuno, sono entrata a far parte della gilda proprio per sostituire il vuoto lasciato dalla mia memoria.-
Forse aveva detto una parola di troppo. Happy gli aveva riferito che non ama parlare del suo passato.
-Tutto ciò non ti deve interessare e non ho bisogno di aiuto, specialmente del tuo.- Le soffiò acido. -E non parlarmi come se mi capissi, tu che non ricordi se i tuoi genitori sono morti o no. Sei così fortunata! Per questo non ti sopporto! Anch’io avrei voluto dimenticare tutti questi dolorosi ricordi così da lasciarmi tutto alle spalle, ma non ci riesco…-
paf!
Il rumore di uno schiaffo risuono nell’aria, seguito da un inquietante silenzio. Lucy era in piedi, con la mano tesa verso la guancia ci Nastu, frastornato per quel improvviso dolore apparso sulla guancia mentre Happy osservo preoccupato la scena.
-Sei un idiota!- Lo proferì lei con le lacrime agli occhi. -Sei tu quello fortunato e sei tu quello che non potrai mai capire come mi sento! Non ricordare come mi chiamo e non sapere nemmeno dove ti trovi! Sapere di avere dei genitori e non ricordarli nemmeno, che potrebbero essere in pericolo o peggio ancora morti! E tu questa la chiami fortuna? Io non ricordo neanche come si chiamano, non ricordo che lavoro facevano o quando giocavamo! Tu invece ricordi sia tuo padre sia Lisanna, ma vuoi dimenticare tutto quello che hai passato con loro solo per dei brutti ricordi! Non posso credere che con loro tu non abbia mai avuto dei momenti felici, di gioia, ma soprattutto non posso credere questi ricordi tu li voglia cancellare come se niente fosse!-
Lucy non riuscì più a trattenersi urlandogli contro tutto quello che provava, mentre con i suoi occhi, rossi per il forte pianto, osservava senza mai distogliere lo sguardo da quello ormai divenuto scioccato di Natsu.
Il dragon slayer del fuoco assimilò parola per parola, senza fiatare. Nessuno gli aveva mai detto cose del genere, nessuno lo aveva mai fatto ragionar tanto sul passato quanto lei e nessuno gli aveva dato dell’idiota senza pagarne le conseguenze, ma in quel momento non riusciva a muovere un dito.
Il suo discorso lo aveva colpito e affondato. Era apparsa in questo mondo solo da poche settimane e già riusciva a far vacillare la barriera che si era costruito in quei due lunghi e dolorosi anni.
-Natsu!- Lo risvegliò Happy. -Questa volta hai esagerato! Lo sanno tutti che Lucy vorrebbe ricordare i suoi genitori… - Lo sgridò l’amico.
-Dov’è finita?- Gli domandò Natsu notando solo in quel momento che Lucy fosse sparita.
-Siccome te ne stavi lì imbambolato e non le rispondevi più si è andata via, verso il fiume qui vicino, dicendomi che voleva restare sola.-
-Forse ho esagerato…- Ammise lui sottovoce, ma venendo comunque sentito dall’amico.
-Ci puoi scommettere! Ti conviene andare a sistemare tutto altrimenti non ti perdonerò questa volta!- Lo minacciò Happy.
Annuì soltanto, immergendosi in quella fitta boscaglia, dritto verso il fiume dove poco prima aveva pescato dell’ottimo pesce.
“Per quale motivo tutti oggi non fanno altro che ricattarmi?” Si ritrovò a pensare mentre raggiunse la riva
Poco lontano da lui, Lucy se ne stava seduta con le gambe a penzoloni su una roccia, immergendo la punta dei piedi nel fiume tanto limpido che si potevano vedere i pesciolini attorno a lei.
Lucy sentì un rumore di passi verso la sua direzione, ma non si girò per capire chi fosse, infondo in quel posto c’erano solo loro tre.
-Che vuoi?- Chiese allora lei con un tono tanto glaciale che lo fece sussultare impercettibilmente.
-Non è sicuro stare da soli quando c’è buio.-
-Mi sono allenata intensamente per un’intera settimana, posso resistere anche da sola se qualche bandito cerca di derubarmi. Anche se dubito di poter attrarli visto la mia mancanza di gioielli o soldi.-
-Smettila di comportati così e torniamo all’accampamento.-  Insistette lui, con il solito tono indifferente, facendo alterare la maga.
-Io dovrei smetterla di comportarmi così?!- Si infuriò ancora alzandosi e girandosi verso di lui. -Sei venuto qui solo per rompere le scatole? Se è così, saresti pregato di tornartene da dove sei venuto!-
-Niente affatto.- Natsu afferrò la sua mano trascinandola con difficoltà verso il falò.
-Lasciami!- Cercò di divincolarsi ancora arrabbiata lei.
-Scusa.- Le sussurrò calmandola di colpo. -Non dovevo parlare così dei tuoi genitori.-
Non fece in tempo a rispondergli che l’aveva già riportata all’accampamento venendo colpita al petto da una palla azzurra.
-Lushi!- Biascicò il piccolo e tenero gatto alato.
-Happy!-
Lucy guardò Natsu tirare fuori dal suo zaino un sacco a pelo che successivamente le porse, o meglio, glielo lanciò addosso.
-Tieni.-
Ignorando il come glielo aveva dato, Lucy si staccò da Happy e appoggiò a terra il sacco a pelo gentilmente offerto da Natsu.
-E tu dove dormi?- Gli chiese Lucy notando che non avesse tirato fuori un altro.
-Sei tu l’unica ad avere problemi nel dormire all’aperto.- Si sdraiò lui dandole le spalle.
-Grazie.- Sorrise lei per poi immettendosi nel sacco.
“Forse mi sono fatta l’idea sbagliata su di lui.”  Pensò addormentandosi.
La mattina successiva fu dura da digerire per Lucy, come una gettata di acqua gelida in faccia, poiché Natsu l’aveva svegliata praticamente all’alba, ma era comunque felice perché tra poco avrebbe svolto la sua prima missione e perciò non vedeva l’ora di fare vedere a quello scorbutico quanto forte fosse diventata.
Dovettero ancora camminare per almeno tre ore prima di intravedere la cittadina in cui dovevano svolgere il loro lavoro. L’ingresso della città e le vie in sé erano stranamente vuote. Non si vedeva nessuno e le case sembravano deserte.
Natsu aveva un brutto presentimento.
I due raggiunsero il municipio venendo accolti da un uomo alto e slanciato con dei piccoli tatuaggi neri vicino agli occhi. Aveva capelli grigio-scuro, raccolti in una pettinatura fluente con un lungo ciuffo che gli copriva parzialmente il viso. Aveva con sé una sciarpa nera intorno al collo, abbinata con una camicia grigio scuro e dei pantaloni neri con, ai piedi, due sandali.
-Salve io sono Grim, Grim Reaper, il sindaco di questa splendida città. Voi dovreste essere i maghi di Fairy Tail, giusto?- Forzò un sorriso.
-Sì, sono Natsu, lui è Happy mentre quella lì è Lucy.- Si presentò lui, indicando i suoi compagni di viaggio.
-Questa è la prima volta che mi chiama per nome. - Sussurrò Lucy all'orecchio di Happy.
-Aye! Vi piaaaacete.- Sussurrò lui, soffocando una risata ricevendo per questo come risposta uno sguardo glaciale da entrambi.
-Prego accomodatevi.- Il sindaco li fece sedere su delle poltrone poste di fronte alla sua.-
-Ho notato che in giro non c’è nessuno. È normale?- Chiese subito Happy.
-Con tutto quello che sta succedendo, molti hanno deciso di rinchiudersi in casa mentre altri si sono trasferiti temporaneamente in un’altra città. Come biasimarli…- Si strofinò gli occhi l’uomo. -Vado dritto al punto. I ladri hanno già svaligiato quasi tutte le banche di questa città. Ne manca solo una.-
-Hanno già svaligiato tutte le banche!?!- Si sorpresero Happy e Lucy al contrario di Natsu che se rimase impassibile davanti a tale informazione.
-Già… Ogni volta si inventano trucchi nuovi e non sappiamo proprio come respingerli tanto meno catturarli! C’è anche da considerare che sono dei maghi, noi, gente comune, non possiamo nulla a confronto.-
-Ci faccia vedere la banca.- Si alzò Natsu.
-Speravo che lo dicessi.- Sussurrò maligno il sindaco.
Tale frase non passò inosservata da Natsu che incominciò subito a squadrarlo.
-Come prego?-
-Stavo dicendo che sono felice che ti stia interessando tanto la faccenda. Prego, andiamo.- Sembrò correggersi l’uomo.
Seguendo il sindaco e le sue guardie del corpo, raggiunsero l’unica banca rimasta illesa dall’attacco dei ladri. Tuttavia il brutto presentimento che Natsu aveva avvertito appena arrivato non accennava a sparire: non sapeva il perché, ma il sindaco Grimm non gli donava molta fiducia e il suo istinto di solito non sbagliava mai.
Dopo averli condotti per le vie della città, il gruppo arrivò ai piedi di un edificio.
-Questa è la banca.- Aprì la porta il sindaco facendoli entrare.
L’unica cosa che trovarono entrati nella struttura fu un anziano signore legato e imbavagliato che si agitava costantemente.
Che cosa…!” Pensò Lucy sgranando gli occhi insieme a Natsu e Happy.
Non fecero in tempo a dire o fare qualcos’altro che altri due uomini apparvero dal nulla e senza poter far nulla, li stordirono facendo perdere i sensi a tutti e tre.
Il sindaco li guardò sdraiati sul pavimento. E ghignò.
-Buonanotte fatine.-        
Il sole splendeva sulla tranquilla cittadina di Malva, segno dell’inizio di una splendida giornata. Lucy alzò lo sguardo al cielo, assaporandosi la lieve brezza proveniente da ovest.
Era giunto per lei il momento di partire, di tornare a Fairy Tail, non poteva approfittare ancora della loro gentilezza. I maghi della Sabertooth si erano presi cura di lei per un’intera settimana, dandole un luogo dove poter dormire, mangiare e allenarsi.
-Sei certa di voler partire?- Ruppe il silenzio, una voce alle sue spalle.
Lucy abbassò lo sguardo e si voltò verso la nuova arrivata, sorridendo felice per essere riuscita a incontrarla prima della sua partenza.
-Sì, sono sicura. Sto approfittando fin troppo della vostra ospitalità.-
-Che vai a dire Lucy! Noi siamo contenti di averti con noi, non devi neanche considerarti un peso. Non devi sentirti costretta ad andartene…-
-No Yukino.- La fermò Lucy. -È inutile cercare di farmi cambiare idea. Ho preso la mia decisione. Sono molto grata a voi della Saber per tutto l’aiuto che mi state dando, ma io sono comunque una maga di Fairy Tail non posso restare qui per sempre.-
-Certo, lo capisco ma come farai per l’allenamento? È vero che hai fatto degli enormi progressi da quando sei arrivata, ma non puoi andartene adesso! Ti sei esercitata solo per una settimana, questo non si può considerare un allenamento.- Tentò di convincerla lei, seriamente preoccupata per l’amica.
-Questo è vero, infatti, una volta tornata a Magnolia, continuerò ad allenarmi costantemente. Grazie a te ora so come sprigionare la magia, mi hai insegnato anche a usare la frusta. Non so proprio come ringraziarti.- Affermò Lucy decisa, ormai nulla le avrebbe fatto cambiare idea.
-Sono io quella che deve ringraziati, grazie l’allenamento di Capricorn sento che il mio potere spirituale è aumentato di molto.- Yukino si avvicinò a Lucy, allargando le braccia, lo stesso fece l’altra.- Vedo che non c’è modo di farti cambiare idea, eh?-
-No.- Rispose Lucy abbracciandola. -Mi mancherai molto Yukino, spero che possiamo incontrarci presto.-
-Anch’io.- La maga di Sabertooth strinse di più l’abbraccio sorridendo.
In questa settimana Lucy aveva avuto anche l’opportunità di passare un po’ di tempo anche con Sting e Rogue, notando quanto simili fossero tra loro seppur con caratteri opposti.
Una sera si era scontrata con Minerva, appena tornata da una missione, mentre si stava allenando con la frusta nella loro palestra e fu accusata addirittura di intrusione. Per fortuna Sting e Yukino arrivarono in tempo spiegandole la situazione. Quella sera per scusarsi Minerva le offrì la cena, imparando a sue spese quanto temibile fosse lei in questo campo.
Mentre con Orga il dialogo era quasi impossibile, ogni momento era per lui un’occasione per cantare - in modo terribile - vantandosi contemporaneamente della sua forza.
Stretta in quel abbraccio Lucy ricordò tutti i momenti passati insieme a Yukino durante  l’allenamento con Capricorn, dai più duri ai più divertenti, e si ripromise di tornare a farle visita una volta trovato un appartamento in cui vivere.   
Sting uscì dalla gilda, con Levy al suo seguito e, non appena scorse le ragazze, alzò il braccio attirando così la loro attenzione. 
-Ehilà Lucy!- Urlò allegro e vivace come al solito.
-Eccomi.- La salutò in modo più pacato e tranquillo Levy.
Al loro arrivo, le ragazze sciolsero l’abbraccio prestando attenzione ai nuovi arrivati. In particolar modo, Lucy osservò con uno sguardo fintamente arrabbiato  la maga del Solid Scrip, visibilmente assonnata, arrivare alle spalle di Sting.
-Vi stavo aspettando. Levy, sei in ritardo! Se non ci sbrighiamo perderemo il treno!-
-Scusa, non volevo.- Si scusò la maga con uno sbadiglio. -È solo che stamattina il mio corpo non accennava proprio a svegliarsi…-
-Ci mancherai moltissimo, Lucy.- Si mise in mezzo Sting. -Ricorda: sei sempre benvenuta qui alla Sabertooth.- Aggiunse stringendola in un abbraccio.
-S-Sting… Così non respirò più…- Sospirò Lucy non appena le fu concessa l’opportunità di respirare.
-Scusa. Non era mia intenzione.- Si scusò lui liberandola da quell’abbraccio mortale.
-Nessun problema.- Gli sorrise lei, riprendendo fiato.
-Piuttosto Lucy, come mai tutta questa fretta? Anche se perderete questo treno, tra qualche ora né arriverà un altro.- Domandò Sting perplesso.
Non capiva perché l’amica avesse così tanta fretta di andarsene, di tornare a Fairy Tail.
“Se avesse perso uno o due treni, la gilda sarebbe sempre stata lì, non sarebbe scomparsa.” Gli venne da pensare mentre osservava attentamente la ragazza.
-La nostra neo maga vuole farsi notare al più presto da un certo mago di nostra conoscenza.- Si intromise Levy osservando l’amica con un sorriso leggermente malizioso.
-Ti stai sbagliando di grosso Levy!- Ribatté con le guance arrossate la maga degli spiriti stellari, facendo confondere il dragon slayer di luce.
-Sai Sting, prima di partire da Magnolia, Lucy e Natsu hanno avuto una piccola discussione.- Proseguì la maga, chiarendo così in fretta i suoi dubbi.
-Piccola?! Mi ha deriso! A differenza di quello che aveva detto, sono riuscita a dominare la magia. È normale il fatto che voglia fargli vedere quanto si sbagliava!- Proferì Lucy, cercando di convincere non solo loro, ma anche se stessa.
-Peccato che Wendy e Gajeel siano già partiti. Mi sarebbe piaciuto salutarli.- Interruppe i suoi pensieri una voce alle sue spalle.
Lucy si girò di scatto, portando una mano davanti alla bocca dallo spavento. Una volta riconosciuto il volto, spostò la mano al petto, sospirando per rallentare i battiti.
-Rogue! Che spavento, smettila di apparirmi alle spalle.-
-Non era mia intenzione.- Fece un passo indietro lui mortificato, come se quello spaventato fosse lui.
-Ciao Rogue, Minerva.- Salutò Levy. -Siete appena tornati dalla missione?-
-Sì, abbiamo cercato di fare più in fretta possibile per potervi salutare come si deve.- Rispose Minerv, affiancandosi al dragon slayer. -Sfortunatamente non abbiamo fatto in tempo a incontrare quei due. La loro avversione contro i mezzi di trasporto proprio non la capisco.-
-Lo dici solo perché non hai mai avuto la nausea su un qualsiasi mezzo di trasporto…- Intervenne Sting, appoggiato dall’amico.
-Se la sono svignata quando li ho informati che oggi avremmo dovuto prendere il treno.- Aggiunse Levy. -Hanno preferito farsi la strada a piedi, invece di due ore di viaggio in treno.-
-Orga non c’è?- Domandò Lucy, notando la sua assenza.
-Mi dispiace, ma Orga non tornerà per diversi giorni. Sta svolgendo una missione alquanto pericolosa e dubito che tornerà presto.- Le rispose dispiaciuta Yukino,.
-Peccato, mi sarebbe piaciuto salutarlo.-
Levy fece qualche passo avanti sistemandosi al fianco di Lucy.
-Credo che sia giunto il momento di salutarci. Se non ci sbrighiamo, perderemo davvero il treno.-
-Hai ragione. Statemi bene Lucy, Levy.- Le abbracciò di nuovo Yukino.
-Spero torniate presto a farci visita.- Salutò Rogue visibilmente felice.
-Certamente Rogue, e quando tornerò sarò più forte di prima!- Affermò Lucy più determinata che mai.
-Vi porgo i saluti anche da parte di Orga.- Riferì alle due maghe Minerva.
-Salutalo anche da parte nostra. A proposito Minerva…- Sussurrò Levy, facendo segno di avvicinarsi. -Spero di trovare miglioramenti tra te e Rogue al nostro prossimo incontro!- Le ammiccò sottovoce non appena fosse certa che nessun altro potesse sentirle.
-Eh? Una cosa del genere io…!- La maga sgranò gli occhi imbarazzata.
Si accorse in un secondo momento di aver alzato la voce attirando inevitabilmente l’attenzione di tutti sotto lo sguardo divertito di Levy.
Tutti notarono il tempestivo cambiamento di carattere della maga e la strana agitazione insinuata dalla domanda appena fatta; ed è tale comportamento che  incuriosì oltremodo i suoi compagni, visto il suo risaputo atteggiamento rigoroso e inflessibile, in cui difficilmente perdeva la calma
-Che è successo, Minerva?- Si incuriosirono quindi gli altri.
-Assolutamente nulla.- Diede a loro le spalle pur di non far vedere le guancie arrossate.
-Le porte della nostra gilda sono sempre aperte per voi ragazze!- Salutò  Sting avvicinandosi alle due maghe di Fairy Tail. -Lucy, quando tornate salutatemi Natsu, per piacere.-
-Natsu? Perché proprio lui?- Chiese Lucy ripensando al suo ultimo - nonché primo - incontro col dragon slayer del fuoco.
-Ho sempre ammirato Natsu fin da piccolo e vederlo in quello stato mi rattrista molto. Voglio fargli sapere che non è solo e che lo sostengo anche se da lontano.-  Sorrise pensando ai vecchi tempi. -Forse per lui ora non sono altro che un insetto fastidioso, ma io non voglio arrendermi. Sono sicuro che alla fine tornerà quello di una volta.-
-Che belle parole.- Commentò Levy. “Chissà se ci starà a sentire…”
-Gli riferirò il messaggio, stanne certo.- Lo rassicurò con un sorriso sincero Lucy.
-Grazie Lucy.-
Era bello vedere tanta amicizia nei confronti di qualcuno, anche se, secondo lei, Natsu non se la sarebbe meritata.
Le due ragazze partirono, lasciando alle spalle la gilda della Saber per tornare alla propria, Fairy Tail.
Dopo una corsa dell’ultimo secondo, raggiunsero la stazione e salirono sul treno proprio nell’esatto momento in cui il capotreno fischiò la chiusura porte e quindi l’immediata partenza del treno. Tutto il tragitto lo passarono a rilassarsi, discutendo di tanto in tanto delle nuove esperienze avute in questi ultimi giorni.
Arrivarono a Magnolia senza problemi, raggiungendo con tutta calma la loro sede, non prima di aver fatto un giro turistico della città a Lucy. Levy la guidò verso la maestosa cattedrale di Kardia fin al South Gate Park; le mostrò il dormitorio, dove alloggiava e la sua stanza, promettendole che un giorno l’avrebbe accompagnata nella sua biblioteca di Magnolia preferita; le mostrò anche il bagno pubblico, ideale quando dopo aver terminato una missione o dopo un duro allenamento.
Fu proprio quando stettero per varcare l’uscio della porta che una voce fastidiosa alle loro spalle impedì alle ragazze di compiere un altro passo.
-Guarda un po’ chi è tornato! La bella smemorata in compagnia della sua amichetta secchiona.- Schernì Natsu mentre, con dei lenti movimenti, le due ragazze si voltarono verso di lui.
-Natsu…- Sbuffarono le ragazze irritate per come le aveva chiamate.
Tale gesto spinse Natsu a continuare, mentre giungeva alle sue spalle Happy, incuriosito nel vedere l’amico fermo sull’uscio della porta. -Hai capito che la magia non fa per te e ti sei rassegnata a diventare cameriera?-
Lucy stava per ribattere, tuttavia tale intenzione le fu rubata da qualcun altro.
-Vedi di smetterla Natsu!- Sgridò come mai aveva fatto prima Happy.
-Happy?- Domandò lui sorpreso, era la prima volta che gli rispondeva così.
Happy era appena arrivato e due cose lo avevano colpito tanto da sentire il dovere di intervenire: la prima cosa in assoluto che lo colpì, fu il crescente potere spirituale che aveva percepito in Lucy tanto diverso dal primo giorno in cui si sono visti alla gilda; il secondo è stata la frase dettata da Natsu. Se persino lui riusciva a distinguere il suo potere spirituale, era impossibile per Natsu non accorgersene.
-Perché non ammetti di aver sbagliato per una buona volta?! È impossibile che tu non ti sia accorto del suo miglioramento, e tutto ciò in una sola settimana.-
-Grazie Happy, sono felice cha almeno qualcuno se ne sia accorto di questo cambiamento.-  Sottolineando le ultime parole.
-E vedrai che non sono l’unico.- Le sorrise lui.
-Uff…- Sbuffò soltanto Natsu, proseguendo dritto come se nulla fosse.
Raggiunse in fretta il portone, ignorando completamente le maghe. Non voleva aver a che fare con loro due, anzi aveva parlato fin troppo secondo i suoi standard. Fu tuttavia bloccato sull’uscio della porta dalla mano forte e ferma di Lucy; con viso impassibile girò a malapena il volto guardando la ragazza con la coda dell’occhio.
-Non toccarmi.- Proferì freddo lui.
-Ho un messaggio da parte del Master della Sabertooth: Sting e Rogue ti portano i loro saluti.- Riferì fiera e determinata quello che poche ore prima i gemelli le avevano affidato.
-Non ho il minimo interesse per quei due.- Si liberò dalla stretta di Lucy, entrando nella gilda e sparendo così dalla loro visuale.
-Che modi!- Si offese lei.
-Non ti lamentare, è già tanto che ti ha ascoltato.- Intervenne Levy, spingendola a fare ad entrare. -Dai andiamo.-
Appena varcato il portone, subito si poteva notare la solita aria di festa, tipica della gilda.
Diversi uomini, compreso il Master, erano raggruppati in un angolo della sede con bicchieri stracolmi di birra e vino; molte ragazze invece si erano radunate attorno a Cana, per la lettura delle carte, tipica della sua magia; sul palco posto di fronte alla gilda, un’esibizione canora era in corso, rendendo l’aria festosa più allegra che mai.
Lo sguardo delle due maghe si fermò al centro della gilda, sul balcone, al quale sedute si trovavano Erza, alla sua sinistra Wendy, con Charle in braccio, e alla loro sinistra Gajeel e Lily. Mira stava servendo una fetta di torta a Erza, un succo di arancia a Wendy e a Charle, dei chiodi arrugginiti a Gajeel e dell’acqua a Lily.
-Ciao ragazze.- Le salutò la barista.
Le due, una volta raggiunto il bancone, salutando si sedettero negli ultimi due posti liberi, alla destra di Erza.
L’attenzione fu rivolta tutta a loro, ma prima che potessero salutare Gajeel si alterò, sbattendo le mani sul balcone e alzandosi di poco per poter guardare meglio le due ragazze.
-Sei in ritardo, Gamberetto! Il vostro treno è arrivato più di un’ora fa! Che cosa hai fatto per tutto questo tempo?- Le aggredì subito lui.
-Vedi di smetterla con quel nomignolo!- Gonfiò le guance lei.- Ho fatto da guida a Lucy, le ho mostrato diverse attrazioni di Magnolia. Invece di scagliarti su di me dovresti ringraziarmi, avrei potuto mostrarle dell’altro e metterci più tempo.-
-Gajeel, per quale motivo tutta questa fretta?- Si incuriosì Erza, mentre si affrettava a divorare il dolce appena servito.
Gajeel non rispose, suscitando in Erza un certo nervosismo. Detestava quando la ignoravano o non gli rispondevano.
-Gajeel non vede l’ora di andare in missione. Aveva convinto Levy a lavorare una volta tornati.- Rispose al suo posto Lily, calmando gli spiriti bollenti della maga.
-In effetti, è da una settimana che non facciamo niente.- Aggiunse pensierosa Charle, dando un sorso alla sua bibita.
-Scusate… è successo perché siete dovuti venire con me…- Abbassò lo sguardo colpevole,  Lucy.
-Non preoccuparti Lucy! Eravamo consapevoli di tutto ciò, è solo Gajeel che ne sta facendo dramma.- La consolò Levy mentre fulminò l’amico.
-Ehi! Non ho detto questo!- Cercò di difendersi lui.
-E per le missioni? Come farete? E se sono rimaste solo quelle difficili?- Chiese preoccupata.
-Questo difficilmente accade.- La assicurò Erza, continuando a deliziarsi del dolce.
-Ogni giorno arrivano sempre nuove richieste, dalle più semplici alle più complicate, e per tutte le età. Siamo abbastanza famosi.- Le fece l’occhiolino Mira.
-E nel caso di assenza di missioni tranquille, non hai da preoccuparti.- Le sorrise Levy. -Anche se non sembra Gajeel è molto forte, quasi come Natsu.-
-Ti sbagli Gamberetto, io quel fiammifero lo distruggerei a occhi chiusi.- Si vantò il dragon slayer.
-E tu Wendy?- Si preoccupò Lucy per la più piccola.
-Avevo promesso a Romeo che una volta tornata, sarei andata in missione con lui.- Le rispose timidamente le guancie arrossate e un sorriso innocente, scemando così  ogni sua preoccupazione.
-A proposito di missioni… che ne dite di affidarne qualcuna a Lucy?- Propose Erza attirando l’attenzione dei presenti. -Wendy ci ha raccontato di quanto duramente ti sei allenata, pochi avrebbero potuto mantenere un ritmo così difficile. Direi che una missione è più che meritata.-
-Sono d’accordo con Erza, tuttavia sono un po’ preoccupata. È un bene andare da sola?- Si chiese Mira. -Non voglio dire che non saresti in grado, ma hai pur sempre perso la memoria…-
-Mira ha ragione! La memoria potrebbe tornare da un momento all’altro e in questi casi avere qualcuno accanto aiuta molto.- Intervenne Wendy in quanto amica e medico della gilda.- Non può assolutamente andare da sola!-
-In questo caso Bunny-chan, devi trovarti qualcun altro che ti accompagni in missione. Io, Levy e Lily non siamo disponibili.- Espresse la sua opinione Gajeel, che non vedeva l’ora di rimanere solo con il suo Gamberetto.
-Purtroppo anch’io non posso…- Abbassò tristemente lo sguardo Wendy, venendo però subito consolata da Charle.
-Non preoccuparti Wendy. Sarà per la prossima volta.- La consolò pure Lucy.
Mira posò il bicchiere, ora asciutto, insieme con gli altri esprimendo anche la sua situazione.
-Io mi devo occupare della gilda, quindi…-
L’unica rimasta, Erza, alzò gli occhi dalla torta notando gli sguardi di tutti puntati addosso. Infilzò con la forchetta l’ultimo pezzo di torta e con un sospiro scosse la testa.
-Niente da fare ragazzi. Questo pomeriggio parto per una missione di classe S e come potete capire, farebbe meglio a non venire.-
-Che cos’è una missione di Classe S?- Domandò lei, non capendo la differenza con una missione normale.
-È una missione pericolosissima dove si mette in gioco anche la vita in cambio di un compenso più alto rispetto le alte missioni; più pericolose sono le missioni e più il compenso è alto.- Spiegò in modo abbastanza semplice Levy.- Per questo solo maghi di rango S possono parteciparvi.-
-Erza è una maga rango S?- Chiese di nuovo lei, ancora più curiosa di prima.
-Già, un giorno ti mostrerò tutta la mia vera potenza Lucy.- Si vantò la rossa, fiera dello sguardo pieno di ammirazione che le stava rivolgendo.
-Oltre a Erza chi sono gli altri maghi di rango S?- Si rivolse sta vola a Erza.
-Oltre a me, ci sono Laxus e Gildarts; quest’ultimo è considerato il mago più potente di tutta la gilda. Peccato però che sia sempre in viaggio per lavoro. In questo momento sta svolgendo la missione dei 100 anni, in altre parole una missione incompleta ormai da un secolo.-
-Wow… deve essere potentissimo questo mago… spero di riusciere a incontrarlo-
-Ci puoi scommettere Bunny-chan, è partito tre anni fa, ma nessuno di noi ha mai pensato che possa essere stato sconfitto.-
-Tre anni fa… quindi…- Ragionò ad alta voce.
-Sì, prima della morte di Lisanna.- Continuò la frase Lily.
-Capisco.- Abbassò lo sguardo Lucy, temendo di aver riaperto una ferita per tutti.
-E poi c’è anche la sottoscritta- Si indicò Mira,  per nulla risentita. -Anch’io sono una maga di classe S.-
-Non sapevo che anche tu fossi così potente, Mira!- Esclamò sorpresa Lucy.
-Non farti ingannare, un tempo ero anche più forte di Erza, sappilo!- Si vantò lei sta volta.
-Tieni a bada la lingua!- Aggrottò la fronte l’interpellata. -Da quanto mi ricordo io ti ho sempre battuta.-
-Mi sa che hai sbattuto la testa Erza. Ero io quella che vinceva a ogni nostro scontro.-
-Ferme tutte e due!!- Si sovrappose Gajeel, temendo il peggio. -Non siamo qui per parlare dei bei vecchi tempi, ma di chi deve accompagnare Bunny-chan alla sua prima missione.-
-Hai ragione, tuttavia ognuno di noi ha un impegno…-
-Non c’è bisogno di scomodarsi tanto… se nessuno di voi può, sarà per un'altra volta.- Tentò di convincere Lucy.
Era rimasta un po’ delusa, ma sicuramente non poteva obbligare nessuno di loro a cambiare i loro piani solo per lei.
Il silenzio calò per un’attimo: ognuno stava pensando a un modo per poterla aiutare.
“Ci sarà qualcuno disponibile per accompagnare Lucy in missione?”
Tutti erano così presi a rispondere a tale domanda tanto da non ascoltare neanche la protagonista dei loro pensieri, ma nessuno di loro si sarebbe mai aspettato che proprio lui offrisse inconsapevole la soluzione a tal enigma.
-Ehi Mira, registrami questa missione.- Apparve Natsu porgendo la richiesta in questione.
Mira accettò volentieri il foglio e si mise a leggerlo attentamente.
“Rapine a Oshibana… Non sembra difficile… Gilda oscura…” Rifletté Mira. Fece un sorriso. “Beh a quella ci penserà Natsu!”
Bastò uno sguardo per far capire le sue intenzioni agli altri, eccetto Lucy, ma tale gesto non fu invisibile a Natsu che incominciava a sospettare qualcosa.
-Mira?- Chiese dubbioso.
-E va bene, te la registro...- Gli disse porgendogli il foglio.
Nell'esatto momento in cui Natsu lo stava per afferrare, Mira ritirò immediatamente a sé la richiesta, sorridendo maligna.
-A una condizione!-
-Una condizione?- Si sorprese lui, intimorendosi allo stesso tempo lui.
Non sapeva cosa avesse in mente, ma di certo non sarebbe stato niente di buono. Lei era l’unica persona che poteva veramente intimidirlo e di certo lei che ne era consapevole, avrebbe approfittato di questa sua capacità. Infatti…
-In questa missione devi portare Lucy con te.-
-Eh? Non ho intenzione di andare in missione con uno/a come questo/a qui!! – Gridarono contemporaneamente indicandosi a vicenda.
-Visto? Siete pure sincronizzati! Andrete d’accordissimo.-
-Dai Mira! Non scherzare, piuttosto che andare con lui preferisco aspettare una settimana!-  Pregò Lucy, indicando il mago affianco a lei.
-Non ho intenzione di portarmi dietro una palla al piede!- Aggiunse Natsu fulminand0 sia la barista  che  la “neo-maga”.
-Palla al piede chi?!- Si rivolse a lui, furiosa.
-Chi altri se non tu!- Le rispose lui in altrettanto modo.
-Smettetela immediatamente voi due!- Intervenne esasperato lui Happy.
Erano due lunghi anni in cui Natsu  si faceva i fattacci suoi, non litigando con nessuno, limitandosi a ignorare tutto e tutti; ma quando ha incontrato Lucy, trovava sempre un pretesto per andargli contro. E ovviamente quello che doveva fermare i loro litigi era il povero Happy!
-Lucy, anche se ora probabilmente non ci crederai Natsu è molto forte.- Si intromise Erza, la quale voltò lo sguardo verso Natsu squadrandolo per bene. -Natsu, Lucy è forte, ma ha bisogno di esperienza. Non possiamo permetterci di mandarla da sola e dato che tutti noi siamo già impegnati, quindi…-
-Quindi un corno! Siccome voi non potete, la volete scaricare a me!-
-Natsu!- Lo rimproverò MiraJane.
I due si fissarono con occhi freddi e determinati, nessuno dei due aveva intenzione di perdere quella sfida perché avrebbe significato cedere alla testardaggine dell’altro. Natsu tuttavia non resistette molto, i ricordi s’impadronirono di nuovo di lui e lo costrinsero ad abbassare lo sguardo e ad accettare la resa.
-E va bene!- Accettò scocciato più che mai. -Ma che sia la prima e l’ultima volta!-
Lei inclinò la testa e sorrise vittoriosa consegnadoli la missione registrata.
-Buona fortuna.- Sorrise mesta.
-Quindi non ho scelta…- Sospirò Lucy.
-Smemorata, non startene lì impalata! Il viaggio è lungo, partiamo subito.- La informò passandole accanto.
-Eh?! Subito? Ma se sono appena tornata!-
-Non me ne frega un cazzo!- Le urlò contro uscendo in fretta e furia dalla gilda.
-Antipatico! Almeno dimmi in cosa consiste la missione!- Si mise a rincorrerlo.
-Te lo spiegherò io una volta che saremo arrivati.- Rispose Happy alle sue spalle.
Una volta usciti anche loro, nella gilda calò il silenzio. Cana e il Master avevano smesso di bere, altri avevano sospeso persino di litigare, rimanendo tutti a bocca aperta. Con occhi pieni di determinazione, Mira ruppe il silenzio creato.
-La “Missione Nalu” è appena stata avviata.- Disse, soddisfatta.
-Mira…- Si avvicinò Gray sorpreso. -Cosa gli hai detto per convincerlo?-
-Veramente non gli ho detto niente di particolare.- Rise tranquillamente lei.
 
Intanto fuori dalla gilda…
 
-Natsu aspetta! Vai troppo veloce!-
-Meno chiacchiere. Più svelta. Se ti perdi, è colpa tua.- Le rispose senza neanche guardarla.
Lo sapevo. Parlare con lui è impossibile!” Pensò lei cercando di raggiungerlo.
 
~
 
Una volta lasciata Magnolia, i tre avventurieri si inoltrarono in una fitta boscaglia, la quale poteva sembrare un enorme labirinto per i forestieri ma non per Natsu che percorreva quel sentiero ogni giorno.
Lucy notò subito il profumo delle foglie bagnate dalla brezza mattutina. A pochi passi da lei, si trovava uno scoiattolo, raggomitolato nella sua tana, mentre sgranocchiava le nocciole.
Si guardò intorno, constatando quanto quel bosco non fosse poi così tanto deserto: gli alberi rossastri e secolari nascondevano animali di ogni genere, sin da sopra i rami che sotto le radici. Per terra vi era un tappeto di foglie di tanti colori diversi: verdi, gialle, rossicce, marroni.
Lucy si risvegliò da quell’incanto raggiungendo Natsu, il quale invece era rimasto immune da tale splendore. 
Per tutto questo tempo Natsu non le aveva rivolto la parola, neanche per sbaglio, e questa situazione la faceva impazzire. L’unico suono a tenerle compagnia era un leggero, ma comunque armonioso cinguettio di un uccellino, nascosto chissà dove.
Per quanto bello e rilassante non poteva continuare così! Non sapeva neanche in cosa consisteva la missione. Avevano fatto una pausa per mangiare il cibo gentilmente offerto da Mira, ma l’unico a farle compagnia fu Happy e il suo pesce crudo.
A ormai due di viaggio, in totale silenzio, non ne potè più.
-Insomma! Se non vuoi rivolgermi la parola almeno fammi vedere di che missione si tratta!- Si spazientì lei, fermandosi di colpo.
Ovviamente, anche stavolta da Natsu non ricevette risposta.
-Dobbiamo catturare dei ladri nella cittadina di Oshibana.- Le rispose Happy, ignorando l’occhiataccia di Natsu. -Oshibana è famosa per essere un paese abbastanza ricco e le sue banche stanno venendo rapinate da membri di una gilda oscura.-
-Cos’è una gilda oscura?- Contenta che finalmente qualcuno le parlava.
-Una gilda cattiva! Compie soprattutto richieste di assassinio e non sono sotto il controllo del consiglio della magia. In poche parole sono gilde illegali, al contrario di noi.-
-E noi dovremo affrontare maghi del genere!?- Tremò all’idea Lucy. -Aspetta! Se Mira non lo avesse convinto a portami, sarebbe andato tutto da solo?-
-Aye! Natsu è molto forte!- Affermò lui, sicuro di ciò che aveva appena detto.
-È per caso un mago di classe S?- Chiese ingenuamente Lucy, suscitando in Happy una fragorosa risata.
-Non esagerare! Non è così forte!- Rise Happy.
-Happy, guarda che ti sento.- Lo rimproverò Natsu.
-Ops.-
-Allora ce l’hai la voce! Perché non mi rispondi?!- Chiese dunque lei venendo però nuovamente ignorata.
-Uffa! Faccio davvero fatica a credere che prima fosse un tipo socievole!- Sbuffò sottovoce, cercano di non farsi sentire.
-Ma è così Lucy! E non solo! Sono sicuro che tu riuscirai a farlo tornare come prima.-
-Perché proprio io? E perché ne sei così sicuro?- Gli chiese osservando la determinazione che aveva negli occhi.
-Perché sei apparsa nella visione di Charle.- Continuò lui, alzando leggermente la voce.
-Cosa c’entra ora la visione di Charle?- Gli chiese più confusa di prima.
-Tra tutte le persone che ci sono sei apparsa proprio da Natsu!- Affermò con determinazione Happy. -Devi sapere che la sera in cui sei partita per allenarti non ha fatto che parlare di te e del tuo comportamento irrispettoso verso di lui.-
-Cosa? Lui si sarebbe lamentato di me? Sono io che avrei dovuto lamentarmi di lui!-
-Non è questo il punto Lucy!- La interruppe Happy. -Non ha mai parlato così tanto di una ragazza da quando Lisanna non c’è più.-
Lucy si calmò.
-Dici davvero?-
-Aye! Per questo ti chiedo di portare pazienza, sono sicuro che la tua presenza lo stia in qualche modo influenzando.-
“Sarà vero? Lui non fa altro che prendermi in giro però…” Pensò lei.
Tra una chicchera e l’altra era ormai giunta la sera. La luce del tramonto tinse il cielo di varie sfumature rosa, rosso, giallo, arancio così come le nuvole che si persero all'orizzonte e, con gli ultimi raggi del sole ancora presenti, si poterono già ammirare i piccoli puntini luminosi nel cielo, le stelle.
Natsu alzò lo sguardo, constatando che tra non molto si sarebbe fatto buio. Si fermò di colpo, non dando il tempo agli altri due di accorgersene, finendo così con lo sbattere il viso sulla sua schiena.
-Ahi! Perché ti sei fermato all’improvviso?!- Lucy si massaggiò il naso dolorante.
-Ci accampiamo qui.- Proferì Natsu, ignorando il lamento dell’amica.
-Oh…! Finalmente mi hai risposto… Aspetta! Che significa che ci accampiamo qui?!- Si agitò lei, realizzando in un secondo momento ciò che realmente aveva detto.
-Non mi hai sentito alla gilda? Ti avevo avvertito che il viaggio sarebbe stato lungo.-
-Sì, ma non avevi minimamente accennato che ci saremmo dovuti accampare all’aperto!-
-Smettila di lamentarti. Io faccio sempre così.- Le rispose voltandole le spalle. -Vado a prendere da mangiare, Happy potresti prendere della legna?- Gli chiese più gentilmente.
-Aye!-
-Happy.- Lo richiamò Lucy. - Tu sei d’accordo? Intendo... di accamparci per la notte.- Cercò il suo sostegno Lucy.
-Aye! È vero che sarebbe stato più comodo sul treno, ma anche all’aperto non è male.-
-A-aspetta, treno hai detto? Se c’era un treno perché non ci siamo andati!?-
-Natsu soffre i mezzi di trasporto.- La informò, allontanarsi subito dopo alla ricerca della legna.
-È vero… Anche Natsu è un dragon slayer…- Mormorò a se stessa Lucy.
In meno di cinque minuti, i due svolsero i loro compiti e dal poco tempo impiegato, Lucy poté constatare quanto i ragazzi fossero abituati a vivere questo genere di situazioni.
Alla fine si sedettero tutti intorno al falò creato dal potere di Natsu, aspettando pazientemente la giusta cottura del pesce catturato da lui stesso.
-Hai intenzione di non parlarmi per tutta la missione?- Provò a introdurre un discorso Lucy.
-Non vedo di cosa dovremo parlare.- Gli rispose secco lui.
“Voglia di parlare pari a zero.”
-Avremmo potuto parlare della missione. Se non fosse per Happy, non saputo nulla.-
-Bene, ora che ne sai qualcosa, non credo tu abbia bisogno di continuare a parlare.- Le rispose afferrando il suo pesce ormai ben cotto.
Tale gesto fu seguito da Lucy e Happy, il quale se ne stava ben zitto a guardare la scena tra loro due, stanco ed esasperato per poter intervenire ancora.
-Sei per caso arrabbiato con me perché sono venuta? Se è così, potevi non accettarla l’idea di Mira! E poi io non sapevo niente di niente di questa storia! Hanno organizzato tutto loro. La prossima volta andrò da sola.- Si espresse lei delusa dal suo comportamento.
Forse il discorso con lui era davvero impossibile…
-Come se avessi scelta contro quella là.- Rifletté ad alta voce Natsu finendo il suo pesce. -Si vedeva lontano un miglio che l’idea di accollarti a me fosse partita da Mira, o da Erza.-
-Allora non capisco perché sei arrabbiato. E poi, perché vuoi stare solo? Quando si perde qualcuno non bisogna mai restarsene in disparte. Io per esempio che non mi ricordo più di nessuno, sono entrata a far parte della gilda proprio per sostituire il vuoto lasciato dalla mia memoria.-
Forse aveva detto una parola di troppo. Happy gli aveva riferito che non ama parlare del suo passato.
-Tutto ciò non ti deve interessare e non ho bisogno di aiuto, specialmente del tuo.- Le soffiò acido. -E non parlarmi come se mi capissi, tu che non ricordi se i tuoi genitori sono morti o no. Sei così fortunata! Per questo non ti sopporto! Anch’io avrei voluto dimenticare tutti questi dolorosi ricordi così da lasciarmi tutto alle spalle, ma non ci riesco…-
paf!
Il rumore di uno schiaffo risuono nell’aria, seguito da un inquietante silenzio. Lucy era in piedi, con la mano tesa verso la guancia ci Nastu, frastornato per quel improvviso dolore apparso sulla guancia mentre Happy osservo preoccupato la scena.
-Sei un idiota!- Lo proferì lei con le lacrime agli occhi. -Sei tu quello fortunato e sei tu quello che non potrai mai capire come mi sento! Non ricordare come mi chiamo e non sapere nemmeno dove ti trovi! Sapere di avere dei genitori e non ricordarli nemmeno, che potrebbero essere in pericolo o peggio ancora morti! E tu questa la chiami fortuna? Io non ricordo neanche come si chiamano, non ricordo che lavoro facevano o quando giocavamo! Tu invece ricordi sia tuo padre sia Lisanna, ma vuoi dimenticare tutto quello che hai passato con loro solo per dei brutti ricordi! Non posso credere che con loro tu non abbia mai avuto dei momenti felici, di gioia, ma soprattutto non posso credere questi ricordi tu li voglia cancellare come se niente fosse!-
Lucy non riuscì più a trattenersi urlandogli contro tutto quello che provava, mentre con i suoi occhi, rossi per il forte pianto, osservava senza mai distogliere lo sguardo da quello ormai divenuto scioccato di Natsu.
Il dragon slayer del fuoco assimilò parola per parola, senza fiatare. Nessuno gli aveva mai detto cose del genere, nessuno lo aveva mai fatto ragionar tanto sul passato quanto lei e nessuno gli aveva dato dell’idiota senza pagarne le conseguenze, ma in quel momento non riusciva a muovere un dito.
Il suo discorso lo aveva colpito e affondato. Era apparsa in questo mondo solo da poche settimane e già riusciva a far vacillare la barriera che si era costruito in quei due lunghi e dolorosi anni.
-Natsu!- Lo risvegliò Happy. -Questa volta hai esagerato! Lo sanno tutti che Lucy vorrebbe ricordare i suoi genitori… - Lo sgridò l’amico.
-Dov’è finita?- Gli domandò Natsu notando solo in quel momento che Lucy fosse sparita.
-Siccome te ne stavi lì imbambolato e non le rispondevi più si è andata via, verso il fiume qui vicino, dicendomi che voleva restare sola.-
-Forse ho esagerato…- Ammise lui sottovoce, ma venendo comunque sentito dall’amico.
-Ci puoi scommettere! Ti conviene andare a sistemare tutto altrimenti non ti perdonerò questa volta!- Lo minacciò Happy.
Annuì soltanto, immergendosi in quella fitta boscaglia, dritto verso il fiume dove poco prima aveva pescato dell’ottimo pesce.
“Per quale motivo tutti oggi non fanno altro che ricattarmi?” Si ritrovò a pensare mentre raggiunse la riva
Poco lontano da lui, Lucy se ne stava seduta con le gambe a penzoloni su una roccia, immergendo la punta dei piedi nel fiume tanto limpido che si potevano vedere i pesciolini attorno a lei.
Lucy sentì un rumore di passi verso la sua direzione, ma non si girò per capire chi fosse, infondo in quel posto c’erano solo loro tre.
-Che vuoi?- Chiese allora lei con un tono tanto glaciale che lo fece sussultare impercettibilmente.
-Non è sicuro stare da soli quando c’è buio.-
-Mi sono allenata intensamente per un’intera settimana, posso resistere anche da sola se qualche bandito cerca di derubarmi. Anche se dubito di poter attrarli visto la mia mancanza di gioielli o soldi.-
-Smettila di comportati così e torniamo all’accampamento.-  Insistette lui, con il solito tono indifferente, facendo alterare la maga.
-Io dovrei smetterla di comportarmi così?!- Si infuriò ancora alzandosi e girandosi verso di lui. -Sei venuto qui solo per rompere le scatole? Se è così, saresti pregato di tornartene da dove sei venuto!-
-Niente affatto.- Natsu afferrò la sua mano trascinandola con difficoltà verso il falò.
-Lasciami!- Cercò di divincolarsi ancora arrabbiata lei.
-Scusa.- Le sussurrò calmandola di colpo. -Non dovevo parlare così dei tuoi genitori.-
Non fece in tempo a rispondergli che l’aveva già riportata all’accampamento venendo colpita al petto da una palla azzurra.
-Lushi!- Biascicò il piccolo e tenero gatto alato.
-Happy!-
Lucy guardò Natsu tirare fuori dal suo zaino un sacco a pelo che successivamente le porse, o meglio, glielo lanciò addosso.
-Tieni.-
Ignorando il come glielo aveva dato, Lucy si staccò da Happy e appoggiò a terra il sacco a pelo gentilmente offerto da Natsu.
-E tu dove dormi?- Gli chiese Lucy notando che non avesse tirato fuori un altro.
-Sei tu l’unica ad avere problemi nel dormire all’aperto.- Si sdraiò lui dandole le spalle.
-Grazie.- Sorrise lei per poi immettendosi nel sacco.
“Forse mi sono fatta l’idea sbagliata su di lui.”  Pensò addormentandosi.
La mattina successiva fu dura da digerire per Lucy, come una gettata di acqua gelida in faccia, poiché Natsu l’aveva svegliata praticamente all’alba, ma era comunque felice perché tra poco avrebbe svolto la sua prima missione e perciò non vedeva l’ora di fare vedere a quello scorbutico quanto forte fosse diventata.
Dovettero ancora camminare per almeno tre ore prima di intravedere la cittadina in cui dovevano svolgere il loro lavoro. L’ingresso della città e le vie in sé erano stranamente vuote. Non si vedeva nessuno e le case sembravano deserte.
Natsu aveva un brutto presentimento.
I due raggiunsero il municipio venendo accolti da un uomo alto e slanciato con dei piccoli tatuaggi neri vicino agli occhi. Aveva capelli grigio-scuro, raccolti in una pettinatura fluente con un lungo ciuffo che gli copriva parzialmente il viso. Aveva con sé una sciarpa nera intorno al collo, abbinata con una camicia grigio scuro e dei pantaloni neri con, ai piedi, due sandali.
-Salve io sono Grim, Grim Reaper, il sindaco di questa splendida città. Voi dovreste essere i maghi di Fairy Tail, giusto?- Forzò un sorriso.
-Sì, sono Natsu, lui è Happy mentre quella lì è Lucy.- Si presentò lui, indicando i suoi compagni di viaggio.
-Questa è la prima volta che mi chiama per nome. - Sussurrò Lucy all'orecchio di Happy.
-Aye! Vi piaaaacete.- Sussurrò lui, soffocando una risata ricevendo per questo come risposta uno sguardo glaciale da entrambi.
-Prego accomodatevi.- Il sindaco li fece sedere su delle poltrone poste di fronte alla sua.-
-Ho notato che in giro non c’è nessuno. È normale?- Chiese subito Happy.
-Con tutto quello che sta succedendo, molti hanno deciso di rinchiudersi in casa mentre altri si sono trasferiti temporaneamente in un’altra città. Come biasimarli…- Si strofinò gli occhi l’uomo. -Vado dritto al punto. I ladri hanno già svaligiato quasi tutte le banche di questa città. Ne manca solo una.-
-Hanno già svaligiato tutte le banche!?!- Si sorpresero Happy e Lucy al contrario di Natsu che se rimase impassibile davanti a tale informazione.
-Già… Ogni volta si inventano trucchi nuovi e non sappiamo proprio come respingerli tanto meno catturarli! C’è anche da considerare che sono dei maghi, noi, gente comune, non possiamo nulla a confronto.-
-Ci faccia vedere la banca.- Si alzò Natsu.
-Speravo che lo dicessi.- Sussurrò maligno il sindaco.
Tale frase non passò inosservata da Natsu che incominciò subito a squadrarlo.
-Come prego?-
-Stavo dicendo che sono felice che ti stia interessando tanto la faccenda. Prego, andiamo.- Sembrò correggersi l’uomo.
Seguendo il sindaco e le sue guardie del corpo, raggiunsero l’unica banca rimasta illesa dall’attacco dei ladri. Tuttavia il brutto presentimento che Natsu aveva avvertito appena arrivato non accennava a sparire: non sapeva il perché, ma il sindaco Grimm non gli donava molta fiducia e il suo istinto di solito non sbagliava mai.
Dopo averli condotti per le vie della città, il gruppo arrivò ai piedi di un edificio.
-Questa è la banca.- Aprì la porta il sindaco facendoli entrare.
L’unica cosa che trovarono entrati nella struttura fu un anziano signore legato e imbavagliato che si agitava costantemente.
Che cosa…!” Pensò Lucy sgranando gli occhi insieme a Natsu e Happy.
Non fecero in tempo a dire o fare qualcos’altro che altri due uomini apparvero dal nulla e senza poter far nulla, li stordirono facendo perdere i sensi a tutti e tre.
Il sindaco li guardò sdraiati sul pavimento. E ghignò.
-Buonanotte fatine.-        

Angolo dell’autrice
Scusate per il ritardo, per questioni di scuola non ho potuto aggiornare. Spero vivamente che questo capitolo aggirnato vi sia piaciuto.Spero che il capitolo si stato di vostro gradimento e che l'attesa non sia stata vana.
ps. il nome del mio accuonnt fa schifo, lo so. E' da mesi che cerco di cambiarlo chissà se un giorno ci riuscirò....

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Capitolo 5
*** memoria ***


memoria

memoria

POV Narratore


Buio.

Tutto attorno a lei era buio. Non percepiva niente, non vedeva nessuno, in quel momento lei era sola immersa nell’oscurità . Si massaggiò la testa dolorante avanzando di qualche passo quando una voce melodiosa interruppe il silenzio che si era creato.

- Lucy...-

- chi È ?- chiese girandosi non vedendo nessuno

- Lucy...- disse più forte la misteriosa voce

- dove sei!- cominciò a correre lei

- Lucy- disse per la terza volta

Questa volta non ebbe bisogno di chiedere Lucy chi era poiché come un fantasma apparve una donna dai biondi capelli legati in una lunga coda che le arrivava fino a metà schiena e con occhi di color marrone come i suoi. Con i suoi vestiti molto eleganti di color rosa pallido, camminava lenta e composta verso di lei, con un sorriso calmo e sincero a contornare il suo viso.

- che sei?- chiese Lucy titubante

- Svegliati- disse questa volta afferrandole le spalle

- eh?-

- Ho detto svegliati!- disse cominciando a strattonarla

All'improvviso il buio attorno a lei sparì lasciando il posto a una vecchia casa di legno e al posto di quella signora c’era Natsu che continuava a darle degli spintoni con le spalle poiché aveva le mani legate. Un secondo dopo le tornò tutto in mente: la missione, il sindaco e poi l’attacco a sorpresa. Cercò di muoversi o per lo meno di alzarsi da terra ma costatò che anche lei era legata.

- Che È successo?- chiese cercando di togliersi le manette

- oh finalmente ti sei svegliata! Saranno dieci minuti che ti sto dando delle spallate hai il sonno pesante sai!- disse Natsu alzando subito la voce

- per una volta della tua vita potresti smetterla di prendermi in giro e dirmi che È successo?- gli rispose di rimando

- non lo riesci a capire da sola? Era una trappola, quello non era il vero sindaco, ci ha attaccato di spalle e ci ha messo queste manette anti-magia- disse facendole vedere le manette- con queste addosso puoi scordarti di usare la magia-

- C-cosa? E adesso?-

- che ne so, si vedrà - rispose con noncuranza

- come “si vedrà ”?- chiesa irritata “possibile che non prenda mai niente sul serio?!?!”

- fidati di lui Lucy- intervenne Happy, anche lui legato, prima del finimondo- È sempre riuscito a cavarsela anche nelle situazioni più disperate-

- em... se lo dici tu- disse poco convinta- ma se quello non È il sindaco allora chi È?-

- non lo so- disse Natsu scuotendo la testa

- lo so io- disse una voce maschile alle spalle di Lucy

Dietro di lei, infatti, si trovava l’anziano signore dai lunghi capelli grigi che poco prima era stato usato come esca per distrarre i ragazzi. A differenza dei due il sindaco, essendo a corto di poteri magici, era stato legato con manette del tutto normali.

- chi sei ?- chiese Happy

- io sono il vero sindaco di questa città e colui che vi ha ingaggiato. Sono io che ho mandato la richiesta-

- il vero sindaco?- chiesa stupita Lucy

- Ehi vecchio, se tu sei il sindaco chi È quell’altro?- domandò sgarbato Natsu

- un po’ di rispetto Natsu!-

- io parlo come voglio-

- È un mago- disse interrompendo i due da un possibile e inutile litigio- appartiene alla gilda oscura di Eisenwald ed È conosciuto come Shinigami,Erigor.(*)-

- una gilda oscura eh?-

- che È successo? Mi era sembrato di capire che rapinavano banche, perché hanno fatto questo?- domandò Lucy.

- veramente non lo so, dopo che hanno rapinato anche l’ultima banca, io ero disperato, avevo appena ricevuto la notizia che qualcuno aveva accettato la mia richiesta quando lui e altri quattro uomini hanno sfondato la porta catturandomi. -

- e quindi hanno scoperto che ci hai ingaggiato e hanno finto di essere te per ingannarci-

- esattamente signorina. Vedete, da quello che ho potuto capire delle loro discussioni mentre ero legato, i soldi rubati dovrebbero essere in una sede poco lontana dalla città , dove si nascondevano tra una rapina e l’altra. Hanno intenzione di portare la refurtiva tutta in una volta quindi i soldi dovrebbero essere li-

- Indovinato, peccato per voi che non possiate muovervi?- apparrì il falso sindaco

- Bene bene bene le fatine si sono svegliate eh?- parlò un uomo abbronzato col naso a punta e anelli neri su tutte le dita dietro di lui

- Intendi forse dire mosche vero Rayule? Moscerini che non sono altro!- schernì un altro ragazzo di media statura con la coda di cavallo

- Hai ragione Kageyama, sono cascati nella nostra trappola come le mosche che sono attratte dell’immondizia- rise seguito dagli altri due

Natsu e Lucy non potevano far altro che subire quegli insulti uno dopo l’altro, impossibilitati a muoversi. Natsu era incredibile: dopo tutti gli insulti subiti rimaneva calmo ma teso. Si poteva capire quanto fosse arrabbiato, si vedeva che voleva pestare quei tre con tutta la sua forza, eppure non muoveva un dito, si limitava a serrare i pugni e i denti e abbassare la testa. In passato, come detto da Happy, lui si sarebbe agitato fino a rompersi un braccio pur di far tacere chiunque avesse insultato il nome della sua gilda, ma dopo quello che ha passato ha incominciato a pensare oltre che agitare i pugni e aveva capito che era inutile agitarsi adesso visto che prima o poi l’avrebbero pagata, con gli interessi.

- Allora cosa ne faremmo di voi?- chiese sarcastico Erigor

- Io proporrei di chiedere un riscatto alla gilda-

- Troppo semplice, io proporrei di ucciderli e di mandare i corpi alla gilda, chissà che faccia faranno quando sapranno che due membri della loro gilda sono morti- propose Kageyama

- Ottima idea, io direi di bruciarli vivi insieme al sindaco- continuò Rayule

A quell’idea, il sindaco tremò come foglia spaventato a morte, al contrario Natsu e Happy sorrisero senza però farsi vedere.

- Idiota!- lo riprese Erigor- non sai che quello li È Salamander? Il dragon slayer di fuoco di Fairy Tail? Ha lui il fuoco gli fa il solletico- disse indicando Natsu che aveva perso il suo sorrisino

“cavoli” pensò

- S-scusa capo non lo sapevo- si difese lui

- Io adesso vado a controllare se quei due abbiano preparato tutto per partire con i soldi vero la gilda, voi due occupatevi di questi insetti- disse per poi sparire in una nuvola di vento

- Un po’ mi dispiace di non poter affrontare il grande Salamander di cui si sente tanto parlare ma dubito che mi saresti stato all’altezza- disse Kageyama avvicinandosi

- Liberami e ti faccio vedere io chi sono!- ringhiò lui

- È un vero peccato bambolina, se non ti fossi unita alle fate, ora potresti essere la mia donna- disse ammiccando un sorriso Rayule

- Manco morta- disse disgustata

Erano a un passo da loro, pronti a colpirli quando a Lucy venne in mente un'idea, ma prima doveva allontanarsi da quei due. rotolò quindi di lato, schivando il colpo di Rayule e con la coda dell’occhio aveva visto fare la stessa cosa anche a Natsu. Sorrise guardando il nemico, e, con fatica, raggiunse con la mano il mazzo di chiavi che fortunatamente aveva ancora con sé

- Che cosa credi di fare signorina? Con quelle manette non puoi di certo evocate i due spiriti in soccorso-

- Invece ti sbagli- sorrise attirando l’attenzione anche di Natsu e Kageyama

- Che intendi fare?- chiese Happy

- Lo vedrete io mi fido dei miei spiriti e sono sicura che verranno in mio soccorso- disse chiudendo gli occhi- Loki!!- gridò

- Belle parole ma È inutile- disse caricando il colpo- per te È finita

- Lucy!!!- gridarono sia Natsu sia Happy alla vista della compagna immobile con nessuna intenzione di schivare il colpo

Successe tutto in un attimo. Del fumo attorno a una figura sconosciuta che tendeva un pugno davanti a lui e Rayule a terra, con sangue al naso e un’espressione sconvolta in viso

- Ho sentito che mi hai chiamato ma non sono riuscito a raggiungerti. Così ho capito che eri nei guai e ho utilizzato la mia energia magia per arrivare qui- informo lo sconosciuto sistemandosi gli occhiali da sole- e ora chi siete? Come avete osato toccare la mia bellissima Lucy?- disse infuriato

- Loki- sussurrò contenta Lucy

- Lucy- disse guardandola negli occhi avvicinandosi

- Ehi voi due vi sembra il momento!!!- dissero i tre in coro

- Si piaaaaaciono- rise invece Happy, vedendo la reazione di Natsu

"un rivale in amore gli farà solo bene”

- Loki invece di fare lo stupido liberami dalle manette per favore- disse imbarazzata Lucy

- Certamente mia principessa- disse prima di distruggere con i suoi poteri le manette che la incatenavano le mani

- E libera pure loro due, anche se ha un caratteraccio Natsu mi serve non posso sconfiggere tutti da sola-

- Simpatica- disse sarcastico lui massaggiandosi i polsi

- a proposito Natsu ma prima sbaglio o mi hai chiamato per nome? E sembravi pure preoccupato- infierì Lucy

- non È vero. Ti stai sbagliando!- rispose secco alla sua provocazione

-mi stai dicendo che non mi hai chiamata per nome?-

-si che l’hai chiamata per nome, ti ho sentito anch’io- si intromise Happy

-non intendo quello, non ero preoccupato-

-allora confermi che mi hai chiamato per nome- sorrise vittoriosa Lucy

-È stato un errore- rispose guardando altrove

-come un errore!- disse tra il dispiaciuto e l’offeso, cominciando cosi un nuovo litigio

I due erano cosi impegnati nella loro discussione che non si accorsero che i due maghi di Eisenwald si erano ripresi e guardavano allibiti la scena. I due, dopo un fugace sguardo, uscirono dalla baracca per riferire la situazione a Erigor, indisturbati poiché Natsu e Lucy erano ancora intenti a litigare. Happy, tuttavia non si era perso quella scena, nonostante le rumorose chiacchiere dei suoi due amici lo infastidivano parecchio.

-BASTAAA!!!- disse gridando attirando la loro attenzione- non vi siete accorti che mentre voi litigavate come dei bambini loro due sono fuggiti?!?!-

-S-scusa- dissero in coro imbarazzati

-ora smettetela di perdere tempo e andiamo a prenderli!-

-hai ragione Happy io vi precedo- disse correndo via

-Aspetta.... -tentÒ di fermarlo Lucy- come non detto... come faccio a raggiungerli io...-

-lascia fare a me- disse Happy facendo apparire le ali e prendendola in braccio

-grazie Happy- lo ringraziò Lucy felice di poter volare

-L-lushi Sei pensante- le rispose lui cercando di sbattere le ali

-sta zitto brutto gattaccio!!-



Intanto da Natsu



-incredibile che quei moscerini si facciano chiamare “maghi”- rise Rayule correndo verso la foresta

-distrarsi sul campo di battaglia, imperdonabile!- disse Kageyama seguendo il compare

-FERMI!!!!- disse una voce dietro alle loro spalle

I due girarono trovando a pochi metri da loro il mago che prima stava discutendo animatamente con la sua compagna. Stavano per entrare nella foresta dove lì di sicuro l’avrebbero seminato ma Natsu glielo impedì superandoli e mettendosi davanti a loro

-come diavolo ha fatto a superarci!!-

-ma non stava litigando con quella bambolina?!?-

-non chiamarmi “bambolina”!!- disse una voce femminile proveniente dall’alto

Rayule non fece in tempo ad alzare la testa che si ritrovò a terra con un piede in faccia e il naso storto. Era stanco di ricevere pugni, o calci, sul naso pensò lui dopo che Lucy fu scesa da lui per mettersi affianco a Salamander.

-bella mira- sorrise divertito Natsu

-tu sei troppo veloce, mi stavi per lasciare indietro- disse con fare offeso, anche se in realtà era ammaliata dallo splendido sorriso che aveva

-bhe c’È Happy per questo-

-Natsuuuu, Lushi È troppo pesante- si accasciò sulla sua testa il povero Exceed

-non È vero stupido gattaccio sei tu che sei troppo leggero!!- disse voltando sguardo

-ma se riesce a portarmi senza problemi- rise Natsu - ma ora abbiamo altro da fare che parlare del peso di Lucy- continuò osservando i due maghi di Eisenwald che si erano già preparati per la battaglia

-aye-

-io non sono grassa- disse gonfiando le guance prendendo in mano le chiavi

-non sottovalutateci!!!- dissero in coro

Rayule non perse tempo facendo uscire dagli anelli delle lunghe bende nere dirigendole verso Lucy, che fece in tempo a schivarle e allontanarsi da Natsu per poter combattere meglio.

-sei stata brava a non farti prendere vediamo per quanto ci riesci!- disse Rayule continuando a scagliarle addosso le bende.

-lo vedremo- rispose prendendo in mano la frusta e aiutandosi con essa ad allontanare quelle bende

-pensi che una semplice frusta possa fermare la mia magia?!?!- disse iracondo bloccando la sua frusta con le bende di una mano

Le bende dell’altra mano invece si mossero verso Lucy, che bloccata la frusta, non potè difendersi e venne bloccata con i bracci lungo i fianchi, lasciando cosi cadere la frusta.

-ora che mi dici bambolina? Come pensi di poter scappare legata come un salame?- schernì lui avvicinandosi al suo viso

-ho detto di non chiamarmi bambolina- rispose furente allungando le mani più che poteva afferrando il mazzo di chiavi- Apriti portale del cancro, Cancer!- gridò infine facendolo scaraventare a terra

In una nuvola di fumo apparve una figura con i capelli neri e delle treccine rosse intrecciate con sei zampe di granchio che fuoriuscivano dalla sua schiena. Portava una camicia a righe blu e pantaloni scuri con due strisce color acquamarina su ogni lato, anche con gli stivali ai piedi con una collana d'oro al collo e occhiali da sole con lenti verdi.

- presto Cancer taglia queste bende- ordinò Lucy

- se si tratta di tagliare lascia fare a me, ebi- disse lui tagliando le bende in un nanosecondo

-Cosa! Le mie bende! Non È possibile-gridÒ Rayule più furioso che mai

-e non È tutto- disse per poi afferrare la chiave del leone- Apriti portale del leone, Leo!-

-Ci si rivede- disse la figura di Loke

-tu....!!- digrignò i denti

Rosso della rabbia Rayule caricò verso Loke un’infinità di bende provenienti da tutte le direzioni che a prima vista sembrava bloccare lo spirito celestiale. Ma l’apparenza inganna, infatti, Cancer si parò davanti a lui sminuzzando tutte le bende che provavano ad avvicinarsi al suo capo mentre Leo, sottordine di Lucy, attaccò direttamente il nemico che non potendo difendersi venne colpito in pieno.

-M-maledetta…... me la pagherai disse tentando di scappare nella direzione opposta alla sua

Pessima mossa.

Ad aspettarlo, infatti c’era Cancer, che con un colpo di forbici lo denudò facendolo restare in mutande mentre Leo si apprestava a colpirlo con il potere regulus verso la mia direzione. Nel momento in cui il suo corpo era abbastanza vicino gli scagliai un Lucy kick in faccia stendendolo definitivamente.

-ce l’ho fatta- disse esausta avvicinandosi al corpo svenuto di Rayule

- oh Lucy sei stata splendida- disse Leo con il suo solito modo di parlare da cascamorto

-ottimo lavoro,ebi- disse Cancer

-grazie mille ragazzi, ora potete tornare nel vostro mondo- disse con un sorriso calmo e tranquillo mentre li salutava

-sei stata brava- disse una voce molto familiare alle sue spalle



10 minuti prima



-non sottovalutateci!!!- dissero in coro

Mentre Rayule si concentrava su Lucy, Kageyama non perse tempo e si gettò contro Natsu che, dopo essersi allontanato da Lucy, non si era intimorito e si era lanciato verso di lui a sua volta. Proprio in momento in cui lo stava per colpire però il suo avversario scomparve per poi colpirlo alle spalle con un calcio abbastanza forte per allontanarlo ma non per sconfiggerlo.

-sembri alquanto sorpreso- sghignazzò lui- se pensi che sarà una passeggiata ti sbagli di grosso

-Knuckle Shadow!!- disse manipolando la sua ombra a forma di pugno

-ora che ho capito come funziona la tua magia mi coglierai più di sorpresa- disse schivando facilmente tutti i pugni d’ombra che gli lanciava fino ad arrivare a un passo da lui

-Karyū no Hōkō!

-Guard Shadow- un’infinità di pugni circondarono Kageyama creando cosi una barriera capace di resistere persino al ruggito di fuoco di Natsu

-cosa!-

-Vieni a prendermi, moscerino!- lo provocò per poi sparire nella sua ombra come prima per poi dirigersi verso il bosco

-Happy!!- disse cominciando a seguirlo a piedi

-Aye!!- lo raggiunse volando prendendolo per la maglietta in modo tale da trasportarlo più velocemente

- sei proprio un ingenuo, Salamander!- disse la voce di Kageyama

Happy fermò la sua avanzata, mollando Natsu a terra, mentre lui si guardava attorno per trovare qualche traccia di quel mago oscuro. La foresta era composta di alberi molto alti e con una fitta chioma che impediva alla luce del sole di passare attraverso. Era il posto ideale per uno che utilizza la magia dell’ombra e Natsu l’aveva capito troppo tardi di essere finito nella sua trappola, ma poco gli importava.

- che c’È scappi, codardo?! Fatti vedere!- lo provocò allo stesso modo

- non ti conviene fare il gradasso con me in questa situazione-

Da sotto i suoi piedi apparve un pugno d’ombra che però riuscì a schivare, non capendo in realtà che era una trappola infatti, un altro pugno arrivò da dietro le sue spalle mentre era in volo, facendolo sbattere violentemente contro un albero.

-dannazione!- cercò di rimettersi in piedi Natsu

Un enorme mano fatta d’ombra gli si avvicinò alle spalle ma fortunatamente riuscì a schivarlo facendo un salto indietro, peccato però che non era lui il bersaglio di quell’attacco, infatti la mano continuò la sua avanzata verso l’albero, avvolgendo la sua base. In meno che non si dica la parte d’albero coperta dalla mano svanì nel terreno e il restante albero non potè far a meno di cadere verso il dragon slayer. Schivarlo per lui era facile ma ancora una volta, quando era in aria, una serie di pugni lo colpirono a sorpresa da ogni direzione.

-credo che sia giunto il momento di farla finita- uscì dal suo nascondiglio Kageyama

-mi hai veramente stancato!- sbuffò lui

-con la mia prossima tecnica non potrai più scappare, i miei serpenti ti inseguiranno fino al capo al mondo, Shadow Orochi!- una serie di serpenti sbucò dai suoi piedi diretti verso di lui

-io? Scappare? Ma se sei tu quello che non fa altro che nascondersi!- disse Natsu caricando un pugno- Metsuryū Ōgi Guren Karyūken -una serie di pugni infuocati colpì tutti i serpenti che si avvicinavano disintegrandoli e non solo, colpì anche il mago oscuro che esterrefatto non fece in tempo a schivarlo e venne sbattuto in dietro svenendo sul colpo

-Ecco perché continuava a nascondersi- disse Natsu con un ghigno sulla faccia- ero troppo potente per lui per affrontarmi a faccia a faccia-

-Aye-

-perfetto, portiamo alla banca e leghiamolo- disse prendendolo a sacco di patate- ho come la sensazione di starmi dimenticando qualcosa

-Aye- concordò con l’amico - Lucy!- disse dopo un'illuminazione!

-Cavoli È vero! Quella smemorata potrebbe essere in pericolo se le succede qualcosa Mira mi uccide- disse correndo nella direzione da cui era arrivato

Una volta uscito dalla foresta si immaginava di trovarsi il peggio: una Lucy piangente e ferita, che implorava di non toccarla oppure una Lucy che fuggiva incapace di sconfiggere il suo avversario e quindi terrorizzata ma nulla di tutto ciò si avverò davanti ai suoi occhi. Davanti a lui in ginocchio non c’era la ragazza ma Rayule che guardava cagnesco il tipo apparso prima e quello strano parrucchiere con due forbici in mano. Lo aveva visto lottare, schivare inutilmente e venire colpito dagli attacchi combinati di quei due e di Lucy rimanendo a bocca aperta. Happy d’altro canto non aveva mai dubitato del potenziale di Lucy per questo non era tanto scosso quanto lui e sogghignava davanti a quello spettacolo: vedere quanto Natsu fosse attratto verso qualcun altro come in momento era uno spettacolo da non perdere.

- visto Natsu riesci a evocare ben due spiriti!- disse gettando benzina sul fuoco

- G-giÀ - disse voltando lo sguardo per non far vedere il suo viso leggermente arrossato al suo amico

“che mi prende! È normale che sia diventata forte dopo essersi allenata cosi duramente”- pensò ricordando il discorso fatto da Happy con Lucy che aveva origliato

All’improvviso gli venne in mente il momento in cui poco prima Lucy aveva calciato via Rayule trovandola veramente carina. Dopo aver realizzato ciò che aveva appena pensato scosse violentemente la testa avanzando verso la biondina impassibile.

-sei stata brava-

-Natsu! Non arrivare cosi di soppiatto! Mi hai fatto venire un infarto!-

-da come ti muovevi prima non mi sembrava che ti spaventassi cosi facilmente, comunque dobbiamo andare. Leghiamo questi qua e poi troviamo i soldi- disse con nonchalance prendendo il mago steso a terra e avanzando

-Natsu- lo richiamò Lucy

-em?-

- grazie- disse con un sorriso sincero che lo incantÒ- questo È il primo complimento che mi hai fatto-

-non fartene un’abitudine- borbogliò lui girandosi di scatto con impressa in mente il suo sorriso

Lei ridacchiò seguendolo felice, forse incominciava a capirlo. Dopo averli legati non ci misero molto a trovare il loro rifugio e a sconfiggere i due rimasti e fu lì che si accorsero che non solo mancavano i soldi ma anche il capo banda,Erigor.

-Avanti! Ti conviene dirmelo!- li urlò in faccia Natsu a un tipo scuotendolo

-se ci dici subito quello che vogliamo sapere ti prometto che non ti faremo tanto male- disse più gentilmente Lucy

-E-e va b-bene... Erigor si È diretto a n-nord verso la nostro gilda

-bene, andiamo- disse lanciandolo contro il muro

-e loro?-

- ho chiamato il consiglio dovrebbero essere qui tra poco inseguiamo quel tipo-

-ok- disse per poi seguire Natsu in col grazie all'aiuto di Happy

Per fortuna non era scappato da quel rifugio da molto tempo e quindi per Natsu e il suo naso non fu difficile rintracciarlo,in più con i sacchi pieni d’oro che si portava appresso non È stato neanche troppo difficile per i due maghi raggiungerlo e pararsi davanti a lui.

-arrenditi Erigor, abbiamo sconfitto tutti i tuoi compagni- parlò lei

-manchi solo tu- aggiunse Natsu scrocchiandosi le mani

Erigor sorrise maligno poggiando i sacchi a terra e volando, grazie alla sua magia del vento sopra le loro teste

-spero per voi che non vi siete montati la testa! Quelli che avete affrontato non erano niente in confronto a...- non finì la frase che Natsu con un pugno infuocato lo fece scaraventare via spezzando qualche albero

-smettila di darti tante arie e combatti-

- misera mosca- digrignò lui i denti per poi rimettersi a fluttuare

-Wind Palm-disse congiungendo le mani e sparando una grossa raffica di vento

Il colpo colpì violentemente il terreno, perché i due maghi lo schivavano con non poche difficoltà , la terre si sgretolò ed enormi massi di terra volavano da tutte le direzioni colpendoli lo stesso insieme ad alcuni alberi.

- Karyū no Tekken - cercò di colpirlo

-Storm Mail- si difese lui

Un muro di vento ricopri il suo corpo difendendolo da colpo di Natsu e respingendolo con forza verso il terreno

-mi di spiace per te Salamander! Nessuno È mai riuscito a superare la mia Storm mail- ghignò lui divertito- È ora di farla finita ora perÒ-

Dopo ciò posizionò i due indici e i due diti medi delle mani a formare una X raccogliendo a se il vento

-Emera Baram-disse scagliando violentemente il vento raccolto verso di loro

-Ci pendo io- disse Lucy con in mano la chiave dell’ariete- Apriti portale dell’ariete, Aries!-

Un enorme muro fatto di lana rosa li avvolse prima che la potente tecnica di Erigor lo potesse fare a fettine. Una volta disperso la povere alzata dal vento, il muro sparì e oltre a rivelare i due maghi illesi,Erigor poteva scorgere una terza figura. Era una ragazza dai capelli rosa con delle piccole corni ai lati, occhi marrone e un vestitino bianco.

-grande Aries- la ringraziò Lucy

-Scusatemi....- aveva detto prima di scomparire

-carina quella- aveva commentato Natsu

-non È possibile!-disse Erigor sconvolto - sei stata brava ragazzina. Non pensavo che la mia tecnica più potente sarebbe stata battuta cosi facilmente, ma finche sono qui dentro non mi potrete fare niente!-

-senti Natsu-

-che c’È?-

-so come neutralizzare quella barriera-

-cosa!- esclamarono i due

-non È possibile!- disse Erigor

-ne sei sicura?-

-si- disse ignorando Erigor- se io neutralizzo quella barrire tu riuscirai a sconfiggerlo? Io ho quasi finito il mio potere magico e...-

- tu trova un modo per togliere di mezzo quella barriera al resto ci penso io- la interrupe lui

-ok- disse facendo qualche passo indietro- Apriti portale dello scorpione, Scorpio!-

In una nuvola di fumo apparve un ragazzo con i capelli bicolore e una grossa coda da scorpione sulla schiena.

-Weeee Lucy-

-Scorpio vedi quello- disse indicando Erigor- colpisci più forte che puoi-

-sarÀ fatto!- disse capendo dove la sua padrona andasse a parare

Si posizionò a quattro zampe direzionando la coda verso il mago in aria e dopo un secondo dalla coda fuoriuscì un lungo getto di sabbia. Essa, seguendo il vento circondo lo Storp mail andando non solo a ricoprire la sua visuale ma finendo anche nei suoi occhi. Come da Lucy previsto, la barriere di vento si disparse rivelando Erigor che cercava di togliersi la sabbia dagli occhi e Natsu ne approfittò subito con un pugno di fuoco ben assestato da farlo svenire a terra.

-bella pensata...-disse alla biondina per poi vederla a seduta a terra sfinita- tutto bene?-

-si sono solo un po’ stanca-

-Happy aiutala tu-

-Aye-

Dopo aver catturato Erigor si diressero in città dove il consiglio aveva appena catturato i due maghi e stavano aspettando solo noi per poter consegnare il capo di bella mini-banda. Il sindaco, liberato dagli uomini del consiglio, si avvicinò ai ragazzi ringraziandoli e consegnadoli i soldi la cui modesta cifra arrivava fino ai 140000 milioni di Jeweels.

-se volete potete rimanere qui per la notte, mi farebbe molto piacere- propese il sindaco

-ci farebbe molto-

-niente da fare dobbiamo subito tornare in gilda-

-ma Natsu io non voglio dormire di nuovo all’aperto!-

-se È per questo ho già risorto, ho comprato una tenda, cosi non dovrebbero esserci problemi, no?- disse mettendosi in viaggio

-non È questo il punto! Uffa! Arrivederci signore- disse prima di raggiungere il compagno

Il tramonto era arrivato e le stelle incominciavano a illuminare il cielo rossastro. Lucy stava pigramente osservando quello splendido paesaggio ma la sua mente era altrove. Lucy non faceva altro che pensare a chi fosse quella donna dal volto gentile che aveva intravisto, le sembrava familiare ma non riusciva proprio a ricordare chi fosse. Wendy le aveva detto che la natura della mia perdita di memoria sia il colpo alla testa che aveva subito quando È arrivata ed È per questo che lei era sicura che la memoria sarebbe sicuramente tonata presto o tardi. Forse quella donna era il segno che stava per ricordare

-Ehi pigrona alzati!-

-Uffa Natsu! Non fai altro che darmi dei nomignoli, e pensare che prima mi avevi chiamato per nome- rinfacciò lei

-come ho già detto È stato un errore ma ora alzati che preparo la legna-

-certo- disse un po’ scocciata

-di un po’ Lushi, a che stavi pensando?- chiese Happy mentre masticava un pesce crudo

-oggi quando ero svenuta ho intravisto una donna, ma non mi ricordo chi fosse disse per poi perdersi ancora nei suoi pensieri

-forse era tua madre- azzardò Natsu impilando i pesci e mettendosi vicino al fuoco

-T-tu dici?- disse ridestandosi avvicinandosi a lui

-forse stai iniziando a ricordare qualcosa- aggiunse Happy

-mia madre.- ragionò Lucy guardando il fuoco

Dopo che i pesci furono cotti a puntino tutti li mangiarono, tranne per Happy che li preferiva crudi. Il buio della notte coprì con le sue stelle completamente accese il cielo, dando una vista spettacolare agli occhi di chi non stava dormendo. Diversamente da Lucy Natsu riuscì a vedere quel favoloso panorama che guardava sempre in compagnia di Lisanna, prima che se ne andasse.

Lucy apri gli occhi ritrovandosi in una sontuosa camera sdraiata su in letto a baldacchino color pesca in sintonia con le pareti dell’enorme stanza. Alzandosi poteva notare che a destra del letto si trovava una scrivania dove erano disposti vari libri mentre a sinistra delle grosse finestre portavano al terrazzino fuori dal balcone. Di fronte a lei c’era un enorme portone fatto di legno pregiato mentre a destra, affianco alla scrivania, c’erano altre due porte. Si alzò a fatica, stanca per aver usato troppa magia, e andò ad aprire la prima porta a destra: si trattava di un lussuoso bagno con vasca ad idromassaggio , un enorme specchio con cui truccarsi e un box doccia. Dopo un’occhiata veloce lasciò il bagno andando aprire la seconda porta che portava nell’armadio: c’erano vestiti di ogni genere anche se per la maggior parte erano molto lunghi e pesanti gonne formali. Una scarpiera grande come la parete segnava la fine di quell’armadio lasciandola di stucco

- ma dove siamo finiti Natsu?-

ma si accorse solo ora di essere sola

-dove sei?- chiese titubante

In quel momento un forte bussare alla porta sobbalzò la ragazza che stava per aprire quando qualcuno entrò senza permesso seguita da una tata un po’ bassina

- mocciosa ti vuoi svegliare o no!-

-Aquarious?!? T-tu-

Davanti a lei con la sua solita faccia da imbronciata si trovava il suo spirito stellare con l’unica differenza che al posto della coda si trovavano un paio di gambe

-sbrigati a vestiti che aspettando solo te- disse ignorando il suo sbigottimento

- suvvia Aquariuos, È normale che la padroncina sia un po’ intontita appena sveglia

-sei troppo gentile Spetto-

-non ti preoccupare la preparo io- disse la vecchia tata scacciando via Aquariuos

-dove devo andare?-

-ma come padroncina non ricordate?- disse lei avviandosi al bagno- oggi È il compleanno del padrone e voi e vostra madre andrete per i negozi alla ricerca di un regalo

-mia madre?-

-sembra proprio che lei abbia la testa sulle nuvole questa mattina- rise incitando la maga a seguirla in bagno- si sieda che le sistemo i capelli-

-posso fare da sola-

-non ci pensar nemmeno e mio compito quello-

Dopo cinque minute era pronta e truccata e Spetto la condusse fuori da quell’enorme villa. Prima di uscire dalla stanza però notò un ultimo particolare che prima non aveva visto: sui due comodini che si trovavano ai lati del letto si trovavano due foto; su quello a destra c’erano due persone e una bambina che constatò essere lei; su quello a sinistra si trovava lei, sempre da bambina che scherzava con Aquariuos, il cui volto c’era stampato un sorriso. Lucy non sapeva cosa stava accadendo ma trovata tutto cosi familiare che decise di stare al gioco. Uscita dal portone principale la luce del sole le colpì in pieno il viso costringendola a chiudere gli occhi e mettere una mano davanti per farsi ombra. Soltanto dopo essersi abituata alla luce riuscì ad aprire gli occhi trovandosi davanti la stessa persona della foto.

-ce ne hai messo di tempo Lucy- rise quella che doveva essere sua madre

-m-madre…-...-

-andiamo?- chiese dolcemente lei avviandosi alla carrozza che aspettava fuori al portico

Lucy annui e basta, in capace di dire niente. Il resto della giornata la passarono in giro per i negozi fermandosi a mangiare da qualche parte e divertendosi ma mentre erano sulla via del ritorno che sua madre sorse qualcosa all’orizzonte. incominciò a sudare e a tremare, cambiammo direzione non capendo nemmeno lei stessa il motivo per cui accellererono il passo

- che succede, mamma?- provò a chiedere

-Niente, dobbiamo andare- la freddo semplicemente con tre parole

una volta tornati si chiuse in camera portandosi dietro Aquariuos a sua volta preoccupata. Lucy non capiva, cosa stava succedendo? Si avvicino alla porta per origliare meglio

-ne sei sicura Layla, non la rivedrai piÙ-

- non ho altra scelta Aquariuos, per favore pensaci tu d’ora in poi!-

-Lucy- disse una voce maschile alle sue spalle- che stai facendo?-

Dietro di lei c’era l’uomo che era affiancato a sua madre nella foto e quindi non ci mise molto a capire che lui quindi era suo padre. Portava un completo elegante con in mano una ventiquattrore, aveva i capelli biondo tirati all’indietro de un paio di baffi perfettamente curati

- E-ecco niente È che la mamma si È chiusa qui dentro con Aquariuos e sembrava molto preoccupata volevo solo sapere che fosse successo- i suoi occhi sgranarono non appena analizzò ciò che la figlia le aveva detto

- vado a vedere che succede- inventò una scusa pur di entrare e venir informato della situazione

provò a origliare di nuovo ma fu portata via da Spetto che la doveva preparare un cambio d’abito per la cena. La stessa si svolse in silenzio e soprattutto senza la padrona di casa.

- Lucy non ti preoccupare, Layla ha solo avuto un malore- disse suo padre vedendo il suo sguardo alla ricerca della madre

-o-ok-

Quella stessa notte un’esplosione fuori dal cancello fece allarmare tutti nella casa. Aquariuos buttò giù la porta portando con forza poco moderata Lucy per il braccio verso la stanza di sua madre

-che succede!-

- non c’È tempo dobbiamo andare lui È qui!-

-Lucy- raggiunse la madre in camera sua- devi scappare-

-non capisco madre, che sta succedendo?-

-non preoccuparti Lucy, È tutto scritto in questa lettera- disse lei nascondendo tale busta nei suoi vestiti- Aquariuos -

- sono pronta- disse per poi formare un cerchio di luce e sparire dentro la busta che le aveva dato

-ascoltami Lucy, un uomo pericoloso sta cercando me e le chiavi che io custodisco. Se Acnologia ne viene in possesso sarà la fine per tutti-

-Acnologia- “no non È possibile”

Un rumore proprio fuori dalla stanza fece voltare a Lucy la testa distraendosi e Layla non perse tempo spingendola verso il cerchio.

-ricordati che ti voglio bene mia cara Lucy-

Successe tutto in un attimo: la porta sfondata, il corpo inerme di suo padre, due occhi neri come la pece e per finire lunghi capelli blu.

-MAMMA!!!- non aveva fatto in tempo a gridare che si ritrovò cadere nel vuoto

-ma che...- senti solo da una voce sconosciuta dopo aver sbattuta la testa violentemente
*. 7 anni dopo Erigor scappÒ di prigione unendosi a i nuovi Oracions Sies sotto il nome di Grimm Reaper


Angolo dell’autrice

ed eccomi qua con un nuoco capitolo.

Lo so che sono in ritardo ma per motivi familiari non ho potuto continuare la storia. Allora cosa ne pensate? Ho fatto del mio meglio per descrivere gli scontri, non so se gli ho descritti bene. Finalmente Lucy ha recuperato i ricordi, cosa succederà d’ora in poi? Perché Aquariuos aveva le gambe? Ma soprattutto come reagirà il nostro Natsu?

grazie a tutti quelli che hanno aspettato pazientemente il mio ritorno

Gaia

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Capitolo 6
*** Lullaby ***


Lullaby

Lullaby

POV Narratore


Leggere L’angolo dell’autrice È importante


Il buio della notte copriva completamente il cielo stellato visibile dalla fitta boscaglia, dove si erano accampati. Il silenzio regnava sovrano tra gli alberi, si sentiva solamente il leggero scoppiettare del fuoco acceso. Un lamento svegliò Natsu dal suo stato di trance mettendolo in allerta, per poi scoprire che proveniva dalla tenda di Lucy. Si sdraiò di lato ignorando ciò concentrandosi sul suo piccolo amico che mai lo aveva abbandonato quando un altro lamento lo fece incuriosire.

- Ma che sta facendo?- si disse curioso avvicinandosi

Un lamento più forte proveniente dalla stessa tenda svegliò Happy e allarmò Natsu

- Che succede?- disse il povero Exceed assonnato

- Non lo so, Lucy continua a lamentarsi per qualcosa- disse lui indeciso se aprire quella tenda o no

- Forse sta male, prova ad aprire- disse preoccupato, ora sveglio del tutto

- Ok-

scostò la tenda silenziosamente per non svegliarla, ma ciò che vide non gli piacque affatto: Lucy era lì a pochi metri da lui e stava sudando; teneva gli occhi chiusi forzatamente, il suo viso era corrucciato e non riusciva stare ferma. Stava avendo un incubo.

- Pa...pa...no- mormorò lei facendo allarmare i due

- Non dirmi che...-

- SÌ Happy, sembra che la memoria le stia tornando-

- Da come reagisce, non sembra affatto piacevole-

- No...- cominciò di nuovo a farfugliare- A..Acnologia..-

- Acnologia!-

I due si guardarono spaventati e come se avessero parlato telepaticamente cominciarono a scuotere la ragazza nel vano tentativo di svegliarla e di porre fine a quelle sofferenze.

- Lushi ... Lushi ... Lushi - continuava a chiamarla Happy

- Ehi Lucy svegliati riprenditi È solo un sogno non È reale-

Come se lo avesse sentito si calmò e lentamente aprì gli occhi. Si guardò intorno intontita ricordando solo in un secondo momento di essere in una tenda, accorgendosi dopo dello sguardo preoccupato dei suoi compagni.

- Tutto apposto?- chiese Natsu sedendosi accanto a lei

Tempo un secondo e Lucy si fiondò tra le sue braccia, con occhi pieni di lacrime e il corpo tremante. Natsu fu colto di sorpresa da quel gesto, non aveva permesso a nessuno di avvicinarsi in quel modo, ma il corpo tremante della bionda blocca il suo intento di cacciarla via.

- Lushi...- mormorò Happy

- I-io...Sigh...ora r-ricordo....Sigh- farfugliò lei stringendosi più forte a Natsu

- e che È successo?- chiese Natsu ancora indeciso se allontanarla o lasciarli lì com’era

- -Ho..visto mia m-madre..Sigh... e poi ...Sigh... Mio p-p-padre- si blocco scoppiando a piangere

- Lushi non devi dircelo se stai cosi male- disse Happy preoccupato per l’amica

- -Sigh...È stato lui...Sigh... È per colpa sua che lo non ci sono più... A-Acnologia- disse lei stringendo le mani

Natsu, che fino a quel momento teneva le braccia distese, cinse in un abbraccio Lucy sentendo quel nome, lo stesso che stava cercando di uccidere da anni, lo stesso che ha ucciso suo padre. Non ci volle molto per capire cosa quel maledetto aveva fatto, quando ha ucciso Igneel lui era insieme a Gajeel, Wendy, Sting e Rogue, mentre lei ha dovuto subire la morte dei propri genitori da sola. Il minimo che poteva fare era consolarla, sapeva cosa si provava a perdere qualcuno di cosi caro davanti ai propri occhi.

- ho vissuto anch’io un’esperienza simile Lucy- disse sorprendendo lei sia per l’abbraccio che per averla chiamata per nome- ho visto morire mio padre senza che potessi fare niente, impotente- continuò lui guardando dritto

- N-Natsu... - si scostò leggermente lei per guardarlo

- ma ora È diverso, non ho intenzione di scappare o di nascondermi come l’ultima volta. Ora sono cresciuto e pronto per affrontarlo e sconfiggerlo, vendicando cosi mio padre. Te lo prometto Lucy!- disse ora guardandola negli occhi- configgerò Acnologia con queste stesse mani! vendicherò mio padre, e visto che ci sono anche il tuo- disse l’ultima frase con tono scherzoso

- non dimenticare i genitori di Wendy e degli altri dragon slayer- disse asciugandosi le lacrime sorridendo

Quel discorso l’aveva calmata, stupita e incoraggiata, il tutto detto da Natsu che fino a quel pomeriggio neanche la chiamava per nome. Si era dimenticata che Natsu aveva visto morire suo padre proprio dalla stessa persona che aveva ucciso il suo. Questo però le aveva fatto ricordare una cosa molto importante.

- Natsu?-

- Mn?-

- lo sai che ora puoi lasciarmi vero?- scherzò lei per poi ridergli in faccia quando se né accorse anche lui

- io provo a consolarti e tu invece mi prendi in giro- disse con fare offeso

- suvvia Natsu sei stato carino- disse Happy

- Grazie Natsu, comunque- parlò Lucy allontanandosi da quelle calde braccia- quello che volevo dirti È un’altra cosa-

- e sarebbe? che ti ho chiamato per nome? si lo fatto va bene! una volta che lo faccio non lamentarti!-

- veramente no... non me ne ero nemmeno accorta...-

- eh? e allora cosa?-

- ecco riguardo a ...Acnologia, quello che ha ucciso mio padre e mia madre... era un uomo non un drago!-

- non È possibile! È un drago me le ricordo alla perfezione quelle squame nere come la pece che attaccarono in volo mio padre-

- ed ti assicuro che quello che ho visto io era un uomo di carnagione scura con lunghi capelli blu e occhi neri come la pece. L’unica cosa strana È che portava un vecchio telo che usava come mantello, sembrava vestito da straccione!-

- Natsu non È possibile che entrambi gli Acnologia che avete visto siano la stessa persona? -

- e come sarebbe possibile secondo te?-

- Natsu, nel mio sogno mi sono ricordata di un fatto particolarmente strano...-

- quale?

- ero fuori con mia madre per cercare un regalo per mio padre quando a un certo punto lei si fermò all'improvviso; aveva lo sguardo puntato dritto su qualcuno ma c’erano troppe persone per vedere chi stava guardando, e subito dopo la sentì tremare e sudare freddo, portandomi via da quel posto-

- quindi mi stai dicendo che È possibile che lei lo aveva visto?-

- ma Natsu allora c’È qualcosa che non va! se fosse un drago di certo la gente lì intorno lo avrebbe notato non credi?-

- quindi lui può trasformarsi sia in un umano che in un drago?- chiese più a se stesso che agli altri

- e poi c’È da contare un altro fatto-

- cosa?-

- io l’ho visto di sfuggita quindi lui non sa nemmeno che esisto. In questo momento potrebbe essere ancora in quel mondo a cercare le chiavi-

- come ha fatto a raggiungervi in un altro mondo?- chiese Natsu

- non lo so, tutto quello che so È racchiuso in quella lettera che ho letto settimana scorsa...-

- quindi potrebbe esserci un complice in giro- concluse Natsu

- ma se c’È qualcuno in giro che crea portali c’È il rischio che vedendo Lucy in questo mondo possa riportare Acnologia qui!- si allarmò Happy

- già , sarà meglio avvisare la gilda di questo fatto-

- scusate- disse Lucy abbassando lo sguardo- È colpa mia se adesso sto mettendo nei guai anche la gilda-

- e si può sapere dov'È il problema?-

- Ma Natsu io...-

- Grazie a te potrò sconfiggere Acnologia dopo tanto tempo-

- ascolta Lushi, ora che fai parte di Fairy Tail fai parte della famiglia e il problema di uno È un problema di tutti! non importa chi affronteremo nessuno ti abbandonerà !

- Grazie Happy, Natsu-

- L’unico che non si vuole far aiutare È un certo imbecille troppo cocciuto e testardo di mia conoscenza- scherzò lui alzando le braccia

- non starai parlando di me spero-

- e di chi altri se no? te ne stai sempre chiuso in te stesso e non vuoi superare il passato-

- non ho bisogno dell’aiuto di nessuno-

La situazione da scherzosa diventò in un attimo seria. Era ancora notte fonda e il sonno si faceva sentire alla povera Lucy che fino a quel momento non si era per niente rilassata. Aveva bisogno di un bel sonno ristoratore, per non parlare di tutte le cose che ancora doveva fare una volta arrivata: fare rapporto,dire di aver recuperato la memoria, avvisare tutta Fairy Tail del pericolo incombente ma soprattutto trovare una casa in cui stare. Da quando era arrivata non stava mai in un posto fisso da chiamare casa: dal suo mondo alla casa di Natsu, dalla casa di Natsu all’infermeria, dall’infermeria alla gilda Sabertooth e una volta tornata si era messa subito in viaggio.

- basta con questi discorsi È notte e ho sonno quindi levate le tende!-

- ma come non possiamo dormire anche noi qui?- chiese innocentemente Happy

- no-

- come vuoi Happy andiamo- disse uscendo dalla tenda- un momento Lucy-

- si?-

- prima di andare a letto vieni qui fuori-

- cosa c’È di tanto importante da farmi vedere?- disse mentre superava Natsu per poi vederlo indicare il cielo

seguì il dito con lo sguardo e quando i suoi occhi raggiunsero il cielo stellato rimase a bocca aperta. Diverse stelle cadenti solcavano intrepide il cielo notturno dando un non so che di magico a quel panorama stupendo.

In quel momento le venne in mente il discorso di Natsu, quello che l’aveva incoraggiata. Le venne in mente il forte abbraccio in cui l’aveva stretta per consolarla, e gli venne in mente quella promessa che le aveva fatto con sorriso sincero e pieno di determinazione.

“voglio che Natsu torni com’era un tempo” pensò Lucy prima che la stella cadente sparì dalla sua visuale

- che hai espresso?-

- non posso dirtelo! altrimenti non si avvera! È una cosa che sanno tutti-

- ma io voglio saperlo!-

- puoi chiedermelo quanto ti pare ma la risposta È sempre no-

- ma che ti costa-

- ho detto no-

- un indizio-

- no-

- ma sono curioso-

- non me ne frega niente-

Un'altra stella cadente passò sopra le loro teste ma i due non se ne accorsero troppo impegnati parlare

“spero che quando staranno insieme non litigano cosi” desiderò Happy tappandosi le orecchie, convinto al cento per cento che quei due fossero fatti l'uno per l’altra

- io vado a letto,buona notte- disse tirando le tende

- forse si È montata la testa visto che non le do più dei nomignoli- borbottò lui

Natsu guardò il cielo nello stesso istante in cui apparve una stella cadente esprimendo anche lui un desiderio.

“vorrei tornare a essere in pace con me stesso” pensò entrando in tenda con l’amico per poi addormentarsi al coperto

Senza neanche saperlo i tre avevano desiderato un futuro in comune, una risposta per i tre desideri e che mai avrebbero immaginato.



***




Il mattino arrivò troppo presto secondo Lucy, ancora stanca per la nottata movimentata. La fessura leggermente aperta della tenda faceva in modo che la luce del sole arrivasse dritta in faccia, facendola girare nel sacco a pelo che Natsu la sera precedente gli aveva prestato. Con il sole alle spalle Lucy si rilassò tranquillamente constatando che nonostante sia ancora mattina, che si trovavano in mezzo a un bosco e per terra, dentro quella tenda il calore non mancava. Ci mise diversi minuti a capire che faceva troppo caldo in una situazione simile e dopo aver realizzato ciò aprì gli occhi. Davanti a lei, a pochi metri dal suo viso, si trovava Natsu con ancora gli occhi chiusi dal sonno e con il volto rilassato, e ai piedi c’era Happy rannicchiato su se stesso. Lucy si alzò di scatto sorpresa di vedere quei due lì dopo averli cacciati via ma a nulla era servito a quanto pare.

- voi due uscite immediatamente da qui- gridò lei sganciando un Lucy Kick

- Aho ma che ti È preso? Mi hai fatto male- disse Natsu massaggiandosi la testa dolorante

- Ben ti sta, ti avevo detto di uscire dalla tenda invece sei rimasto-

- ma Lushi... volevamo starti vicino nel caso ti venisse un altro incubo...- si difese il piccolo Happy

- oh Happy- lo abbracciò lei

- parla per te io volevo solo dormire al chiuso-

- ma senti questa, non eri tu che preferivi dormire sotto il cielo stellato?-

- a proposito... che cosa hai desiderato ieri notte?-

- ancora con queste storia?ho detto di no, non te lo dico? e poi rispondimi-

- prima rispondi tu! -

- Sono io che ti ho chiesto per prima! -

- Allora mettiamoci in marcia - disse ignorando deliberatamente Lucy uscendo dalla tenda

- Sei quasi insopportabile quando fai cosi - borbottò tra sé prima di seguirlo fuori

Dopo aver spento il falò e tirato su la tenda i tre ripresero la strada per Magnolia. Il viaggio fu abbastanza veloce e silenzioso e in meno di un’ora erano già davanti al portone della gilda. Natsu si avviò per entrare appoggiando le mani su portone facendo un sospiro di sollievo

- Finalmente siamo arrivati, non ne potevo più -

- Scusami tanto per il disturbo- rispose seccata lei superandolo per poi dirigersi al balcone da Mira

- Tutto bene, Lucy? Allora com'È andata? -

- Tutto bene... - rispose con poco entusiasmo

- come È andata la tua prima missione?-

- È stato bellissimo, e mi sono fatta valere-

- non sembra da come parli- disse preoccupata l’amica

- si scusa È che sono sovrappensiero e poi c’È lui- rispose voltando lo sguardo verso Natsu

- oh...non mi dire...tu e lui...-disse divertita Mira sogghignando

- NON E’ AFFATTO COME PENSI - disse battendo le mani accorgendosi in un secondo momento di aver alzato la voce- È che quando ho recuperato la memoria e gli ho detto che era stato Acnologia a uccidere i miei sembrava cosi gentile e simpatico ma ora invece...- continuò sbuffando

- hai recuperato la memoria?- si sorprese lei- e com’È andata? ora ricordi i tuoi genitori?-

- basta Mira- la interruppe Natsu con sorpresa di tutti

- N-Natsu?-

- abbiamo cose più importanti da discutere invece che fare inutili domande a Lucy- continuò avvicinandosi alle due- dov’È il Master?-

Silenzio, nessuno emise un fiato. C’era chi sgranava gli occhi e chi si avvicinava credendo di aver sentito male. Un unico pensiero girava per la testa a tutta la gilda :”l’ha chiamata per nome? e pensare che il giorno prima non smetteva di deriderla”

- Allora Mira?- si impazienti lei ancora sconvolta, pensava che non voleva legarsi con nessun’altra per questo non chiamava per nome nessuno e lo prendeva in giro. Sentire il nome di qualcun altro se non il suo o di Happy le faceva uno strano effetto

- Si, vado a chiamarlo-

- e voi altri che avete da guardare?-

- Ecco... ci fa strano sentire che hai chiamato per nome qualcuno... non lo fai da anni- disse Levy, “la voce del popolo”

- e questo che vuol dire? decido io come chiamarvi ma se preferisci posso farti scegliere se chiamarti impicciona o secchiona- disse stizzito lui

- ehi fiammella! lasciala in pace!- intervenne in sua difesa Gajeel

- che ti immischi ferraglia- rispose Natsu a tono

- Allora Natsu- si sovrappone tra i due Makarov-Mira mi ha avvertito che hai qualcosa da dirmi. Di che si tratta?-

- si giusto...-

Dopo 10 minuti, Natsu e Lucy spiegarono tutto, dalla memoria di lei fino ad arrivare a Acnologia, dei sospetti che fosse sia un drago che un umano, e che potrebbe tornare in questo mondo da un momento all’altro alla ricerca delle chiavi.

- Acnologia? Questo È un problema...- rifletté a voce alta Makarov

- Scusate, È colpa mia se vi trovate in questa situazione...-

- Lucy non ti preoccupare, ora fai parte della famiglia il problema di uno È un problema di tutti!-

- il problema non È il nemico in sÉ- continuò Makarov- È che non sappiamo quando esattamente attaccherà -

- per non parlare del tizio che lo ha spedito lÌ- disse Gray

- potrebbe benissimo portarlo in questa dimensione-continuÒ Gajeel

- Ho deciso! Esporrò il problema alla prossima riunione dei Master e poi vedremo che soluzione adoperare, ma una cosa È certa- disse Makarov fissando con occhi determinati Lucy- non lo faremo avvicinare né a te né alle tue chiavi-

- Ah Lucy- intervenne Mira- non hai ancora un posto dove stare giusto?-

- E-ecco... no non ho avuto il tempo per cercare-

- perfetto, ho fatto delle ricerche e ho trovato un appartamento non molto distante dalla gilda, se vuoi ti posso accompagnare?-

- Davvero?-

- l’affitto È di soli 70000 Jeweels al mese, meno di quello del dormitorio, e con i soldi della missione che hai fatto con Natsu poi tranquillamente pagare l’affitto-

- non so che dire, grazie mille Mira- disse lei abbracciando l’amica

- prego, allora andiamo?-

- oh? Adesso?-

- certo se no quando?- domandò lei scherzando per poi incamminarsi verso l’uscita

- allora Natsu? Come è andata con la nuova arrivata?- chiese un po’ su di giri Cana

- non ho intenzione di parlare con un’alcolizzata come te- disse girando i tacchi e uscire anche lui

- e pensare che per un momento ho creduto che fosse tornato come prima- disse Wakaba espirando il fumo della sua pipa

- ma a quanto pare ci siamo sbagliati tutti...- continuò Macao

- Natsu-nii-chan...- mormorò Romeo

- io non direi- sogghignò Happy

- che intendi dire?- domandò Lily

- presto lo vedrete- rispose lui tornando a casa insieme a Natsu



***




Il sole quella mattina brillava Magnolia più forte che mai. In una strada che costeggia il fiume si trova un piccolo appartamento, le cui finestre spalancate davano libero accesso ai raggi del sole che ricadono dritto in faccia a Lucy, ancora addormentata. E’ passata solo una settimana dal suo stabilimento in quel locale, aveva conosciuto la scorbutica proprietaria della palazzina e aveva anche constatato che da lì alla gilda la strada non era poi cosi lunga, proprio come detto da Mira. In quella settimana si era data un gran da fare nell’arredare l'appartamento ma soprattutto nel comprare dei vestiti per riempire il suo guardaroba, per non parlare del cibo, non poteva sempre mangiare alla gilda. Dopo diverse proteste Lucy si alzò dal comodo letto, ricordandosi che oggi non aveva tempo per dormire. Con tutte le spese che aveva fatto questa settimana Lucy si era accorto di non avere molto in tasca e per pagare l'affitto doveva andare in missione. Si vestì velocemente con una maglietta rosa con una striscia bianca al petto e una minigonna rossa per poi dirigersi con tutta tranquillità verso la gilda. Appena entrata, dopo aver salutato tutti, camminò verso il tabellone delle richieste e dopo un rapido sguardo notò una missione ben pagata. L’afferrò trovando strano che nessuno l’avesse ancora presa per poi dirigersi al balcone dove Mira e Wendy stavano tranquillamente chiacchierando

- Ciao Mira, vorrei andare in missione- disse tranquillamente porgendo il foglio sul tavolo

- Mira appena visto la richiesta sogghignò divertita, al contrario Wendy la guardò con occhi alquanto preoccupati.

- Lucy... veramente questa missione...- tentò di dire Wendy venendo zittita da uno sguardo truce di Mira

- Uh? C’È qualche problema?- domandò Lucy non capendo cosa ci fosse di male in quella missione che aveva scelto

- no nessun problema. Wendy era solo preoccupata per la tua prima missione da sola- disse Mira per poi guardare Wendy- non È vero Wendy?-

- s-si- annuì col sudore sulla fronte come terrorizzata da qualcosa

- sicura di stare bene Wendy?- chiese Lucy

- si certo, ora scusami ma devo andare- disse in tutta fretta per andare a salutare Romeo

“c’È qualcosa che non va” pensò lei

- Tieni Lucy- la distrae dai suoi pensieri- ho registrato la missione a tuo nome-

- grazie Mira, sai dirmi come arrivare a Shirotsume? La richiesta dice che devo andare da un certo signor Kaby Melon, ma non so dove si trova-

- È semplicissimo, devi prendere il treno in direzione Clover e scendi alla prima fermata. Una volta arrivati lì basterà chiedere dove si trovi la villa del signor Kaby, non È un paese molto grande sono sicura che tutti ti sapranno indicare la strada-

- ok, allora vado-

Nell’esatto momento in cui Lucy varcò felice e contenta la porta per uscire e dirigersi alla stazione, Natsu entrò, senza salutare nessuno dirigendosi verso il tabellone. Sgranò gli occhi appena vide che la missione che aveva scelto il giorno precedente non c’era più. Ieri sera aveva minacciato più volte tutti di non prendere quella missione perché vista per primo, però non tutti si facevano intimorire: Erza, non era tornata dalla sua missione di classe S; Gajeel era sicuro che fosse partito con Levy e Lily e non sarebbe tornato fino a sera tardi; Gray non c’era visto che era in missione con Juvia. Scosse la testa andando da Mira, era lei che registra le missioni, qualcosa gli diceva che c’era lei dietro la sparizione della richiesta.

- ehi Mira, che ne È stato della mia missione?-

- quale missione Natsu?-

- la mia missione! Quella dove pagavano circa 200 mila di Jeweels per distruggere uno stupido libro a Shirotsume!-

- ah... intendi quella del libro Lullaby... l'ho data per sbaglio a Lucy-

- Cosa?!?!-

- sì, È appena uscita, in questo momento si sta dirigendo verso la stazione-

- non gli premetterò di prendere la mia missione- disse correndo fuori prendendo per la coda il povero Happy che stava parlando con Charle

- ahi Natsu che succede!?-

- niente chiacchiere andiamo alla stazione! Lucy ha preso la mia missione-

- Lucy?-

In meno di 5 minuti arrivò alla stazione di Magnolia, dove l’unico treno stava per partire. Entrò in fretta e furia spintonando tutti e tutte prima che il treno potesse partire. Nell’ultima carrozza seduta su tavolino c’era Lucy che leggeva attentamente la richiesta.

- Ehi! Tu-

- N-Natsu? Che ci fai qui? Mi hai spaventata!- chiese sorpresa

- come che ci faccio qui! Mi riprendo la mia missione!- strappando il foglio dalle sue mani

- tua? Non È tua, l’ho registrata a mio nome!- disse riprendendosi il foglio

- ti sbagli! L’avevo scelta ieri e avevo intimato tutti di non prenderla

- no, È stata Mira stessa a darme....- disse un po’ incerta- ora ho capito cosa mi stava per dire Wendy prima che Mira la fermasse...-

- bene visto che hai appurato che hai sbagliato consegnami la missione-

Il fischiettare del treno distolse Natsu dal foglio che Lucy stava per consegnare. Il treno aveva chiuso le porte, il controllore aveva fischiato il via alla corsa e in poco tempo il treno iniziò a muoversi.

- oh no... devo scen...- non finì la frase che cadde sdraiato sul divanetto opposto a quello di Lucy, col viso verde e le mani a tapparsi la bocca

- stai bene?- chiese preoccupata lei

- Aye! Sta sempre cosi, non sopporta i mezzi di trasporto ricordi?-

- Happy!- disse sorpresa visto che fino a quel momento non lo aveva notato

- fatemi... scendere...- borbottò lui nauseabondo, sporgendosi dal finestrino

- ormai il treno È partito, credo che faremo un’altra missione insieme- continuò Happy sedendosi affianco l’amico

- Beh non c’È altra scelta- concordò Lucy con l’amico guardando poi il paesaggio fuori dal treno scorrere sempre più velocemente


Angolo dell’autrice

Salve a tutti quelli che leggono la mia storia, vorrei iniziare col dirvi che avrei voluto pubblicare sabato/ domenica ma a causa di un imprevisto non ho potuto continuare a scrivere. Ho per sbaglio versato sul mio pc portatile della coca cola, per fortuna i pc è salvo ma la mia tastiera non altrettanto e quindi devo mandare il pc a farlo aggiustare.

Vorrei anche aggiungere che per il prossimo mese sarò in vacanza e non potrò continuare a scrivere.

Detto questo che ne pensate del capitolo? Vi È piaciuto? La reazione che ha avuto Natsu È come ve lo siete immaginato?

Grazie a tutti quelli che seguono la mia storia nonostante tutti i ritardi non mi abbandonano :D:D:D

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