Una nuova Luce

di Alex Ally
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo due ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre ***
Capitolo 5: *** capitolo quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque ***
Capitolo 7: *** capitolo sei ***
Capitolo 8: *** Capitolo sette ***
Capitolo 9: *** Capitolo otto ***
Capitolo 10: *** Capitolo nove ***
Capitolo 11: *** Capitolo dieci ***
Capitolo 12: *** Capitolo undici ***
Capitolo 13: *** Capitolo dodici ***
Capitolo 14: *** Capitolo tredici ***
Capitolo 15: *** Capitolo quatrodici ***
Capitolo 16: *** Capitolo quindici ***
Capitolo 17: *** capitolo sedici ***
Capitolo 18: *** Capitolo diciasette ***
Capitolo 19: *** capitolo diciotto ***
Capitolo 20: *** Capitolo dicianove ***
Capitolo 21: *** Capitolo venti ***
Capitolo 22: *** Capitolo vent'uno ***
Capitolo 23: *** capitolo ventidue ***
Capitolo 24: *** ventitre ***
Capitolo 25: *** Capitolo ventiquattro ***
Capitolo 26: *** Capitolo venticinque ***
Capitolo 27: *** Capitolo ventisei ***
Capitolo 28: *** Capitolo ventisette ***
Capitolo 29: *** Capitolo ventotto ***
Capitolo 30: *** Capitolo ventinove ***
Capitolo 31: *** Capitolo trenta ***
Capitolo 32: *** capitolo trent'uno ***
Capitolo 33: *** Capitolo trentadue ***
Capitolo 34: *** Capitolo trentatre ***
Capitolo 35: *** Capitolo trentaquattro ***
Capitolo 36: *** Capitolo trentacinque. ***
Capitolo 37: *** Capitolo trentasei. ***
Capitolo 38: *** Capitolo trentasette ***
Capitolo 39: *** Capitolo trentatotto ***
Capitolo 40: *** Capitolo trentanove ***
Capitolo 41: *** Capitolo quaranta ***
Capitolo 42: *** Capitolo quarant'uno ***
Capitolo 43: *** Capitolo quarantadue ***
Capitolo 44: *** Capitolo quarantatre ***
Capitolo 45: *** Capitolo quarantaquattro ***
Capitolo 46: *** Capitolo quarantacinque ***
Capitolo 47: *** Capitolo quarantasei ***
Capitolo 48: *** Capitolo quarantasette ***
Capitolo 49: *** Capitolo quarant'otto ***
Capitolo 50: *** Capitolo quarantanove ***
Capitolo 51: *** Capitolo cinquanta ***
Capitolo 52: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Era sera inoltrata e molte persone del quartiere avevano deciso di approfitare del bel tempo per mangiare all'aria aperta.
Nel cortile di una casa un bambino di circa cinque anni stava ammirando amirato da dietro le lenti degli occhiali le piccole automobiline sfeciare sul tracciato circolare del circuito eletronico.
“Hai visto come vanno veloce fratellone?” chiese indicando i giocatoli con un sorisso. “Certo Syrus ho visto.” rispose un altro bambino poco più grande con i capelli sul blu scuro\verde.
“Ragazzi, venite in casa è pronto.” disse una voce di donna.
“Si, mamma.” rispose il bambino più grande aiutando il fratellino a stistemare i giocatoli.
“Ehm, Zane posso chiederti una cosa?” chiese Syrus sulla soglia.
“Si, cosa c'è?”
“Ecco... quando... si, insomma quando avrai finito quella scuola speciale...”
“Si chiama Cyber Dojo.”
“Si, quella. Tu... tu tornerai, vero?”
Zane sorrise divertito e scompiglio la chioma azzurra del fratello. “Ovviamente se n'è come potrei giocare alle machinine con te.”

Cinque anni dopo...

“Ti va di giocare?” chiese Syrus in piedi sulla soglia della camera di suo fratello.
“No, sono occupato.” rispose Zane senza alzare gli occhi dal libro che stava leggendo.
Syrus ingoio a vuoto, anche stavolta gli aveva detto no. Ormai era quasi un'anno che non giocava più con lui.
Che avesse fatto qualcosa di sbagliato? L'aveva fatto arrabiare?
I suoi occhi grigi cadere sul mazzo di suo fratello e gli venne un'idea.
“Perché non duelliamo?” chiese speranzoso.
“Non dire schiochezze! Non riesci nemmeno a battere i tuoi compagni di classe come pensi di potermi sfidare.” rispose suo fratello sempre senza degnarlo di uno sguardo.
“Si, ma io intendevo solo per divertimento e...” si blocco quando vide gli occhi blu di Zane puntargli addosso uno sguardo glacciale “Sai che ti dico lasciamo perdere. Magari un'altra volta.” deto questo Syrus torno in camera sua e dopo escersi chiuso la porta alle spalle si sedette per terra con la shiena appoggiata ad essa.
Stringendo la piccola macchina giocatolo in mano Syrus inizio a piangere.

Angolo dell'autrice: come va, gente? Visto che qui le storie sono cosi poche ho deciso di scriverne una io. Per ora la storia vera e propria non è ancora iniziata, ma lo farà nel prossimo capitolo. Mi sono sentita il dover scrivere questo prologo per motivi che capirete in seguito; anche se mi ha fatto sentire un mostro. Povero Syrus d'altronde la regola del preferito colpisce sempre. Spero che vi sia piaciuto e a quei pochi matti(perchè se leggi le cose orribilanti che scrivo io sano di mente non puoi essere)che hanno letto do appuntamento alla prossima volta.

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Capitolo 2
*** Capitolo uno ***


“Cavolo!” grido una ragazza mentre percorevva di corsa le strade della città.
“Tutto perché oggi la moto non si decideva a partire!” sbuffo finendo di mangiare il paninno che aveva in mano.
La ragazza su i quindic'anni aveva i capelli corvini legati in due odango e gli occhi viola come due ametiste, al collo portava un pendente con uno zaffiro e indossa dei jeans e una maglietta rosa.
“Finalmente" sbuffo arrivata davanti alla struttura della Kaiba Corp. dove avrebbe eseguito l'esame d'ammisione per l'Accademia del Duellante.
Si guardo intorno e notò con immenso sollievo che non era poi cosi in ritardo come credeva.
La corvina si porto davanti all'addetto che smistava i candidati rimanenti. Quando arrivo il suo turno le chiessero il nome e dopo un profondo respiro si presento.
“Lucy Hikari.” disse.
“Lucy... Hikari?” domando l'addeto con aria titubante.
Lucy sbuffo sonoramente, quanto odiava il suo nome. “Si, è sordo per caso.” disse con dissapunto.
“Bè è un nome un po' insolito.”
“I miei sono due persone della fervidà immaginazione.” l'uomo annui e gli indico l'arena dove avrebbe duellato.
Lucy si avvio un po' irritata ancora una volta si era presentata e ancora una volta si penasava scherzasse o che gli stesse predendo in giro; era talmente assorta nei suoi pensieri che non si accorse della ragazza che stava procedendo nella sua stessa direzione e senza che se n'è accorgese ci sbatte contro finendo per terra sbattendo il sedere sul pavimento.
“Ahia! Che male!” disse massagiandosi il sedere, con suo grande dissapunto vide che tutto quello che aveva in borsa si era rovesiato per terra.
“Ti sei fatta male?” domando una voce.
Lucy alzo gli occhi e vide davanti a se una ragazza più o meno della sua età con lunghi capelli biondi e occhi nocciola; portava una minigonna blu e una cannotiera bianca con rifiniture blu.
“Si... cioè no... sto bene, grazie dell'interessamento.” rispose Lucy iniziando a raccogliere le sue cose.
“Aspetta ti do una mano.” disse la sconosciutta.
“Grazie mille. Io sono Lucy.” disse appena stistemo tutto e allungando la mano verso la bionda.
“Alexis Rhodes. Se qui per gli esami?”
“Si. Ora che ci penso devo proprio andare, grazie ancora per l'aiuto.”

Aveva vinto.
Non era sorpressa si era allenata tanto e finalmente tutto il suo impegno aveva datto i suoi frutti.
“Non vedo l'ora di andare all'Academia.” disse alla sua immagine allo specchio. Si trovava nel bagno e in quel momento non c'era nessuno oltre a lei.
“Spero solo che tu non la prenda come un gioco.” disse una voce alle sue spalle.
“Sai Biondina dovresti cercare di rilassarti un po'.” disse Lucy voltandosi e incrociando lo sguardo con quello di Ragazza Arpia.
Era stata la sua prima carta in assoluto e fin da quando aveva sei anni il suo spirito di Duel Monsters.
“Te l'ho già detto che la tua idea di andare in Accademia non è per niente buona o sbaglio?” disse lo spirito incrociando le braccia al petto.
“E io ti ho già detto dove secondo me posso andare i tuoi suggerimenti.” rispose acida Lucy quando Arpia faceva la sapputela non la sopportava.
Indignata la Ragazza spari facendo la linguaccia. Lucy rise divertita consapevole che lei e il suo spirito si comportavano essatamente come due bambine dell'asilo.
Usci dal bagno e vide che una folla si era raggrupata in un punto. Spinta da curiosità Lucy si avvicino e si mise vicino a due duelleanti che aveva osservato prima uno era alto con i capelli neri e gli occhi scuri mentre l'altro era leggermente meno basso di Lucy e aveva capelli azzurri e occhi grigi inoltre portava gli occhiali.
«Quel tizio sembra troppo serio per i miei gusti, il piccoletto invece non so perchè ma mi ispira simpatia.» penso Lucy.
“Che sta succedendo?” chiese.
“Jaden sta duellando contro un'insegnante.” rispose il ragazzo più basso. «È chi è sto Jaden? Crede che sia un'indovina per caso?»
“Contro un'insegnante? E perché?”
“Perché non c'erano più avversari disponibili. L'ultimo duello è stato quello di una ragazza dal nome assurdo.” disse quello alto.
“Ah! E com'era il nome assurdo?” disse Lucy già sapendo bene che in realtà stava parlando di lei.
“Lucy Hikari. Certo che dare un nome del genere alla propria figlia...” il ragazzo scosse la testa.
“Secondo me è un nome carino.” disse quello basso prima di puntare di nuovo la sua attenzione al duello.
“Sono d'accordo con te visto che sia il mio nome.” disse Lucy; il ragazzo alto la fiso, ma lei si limito a fargli la linguaccia e ad andarsene.
“Sai ho l'impressione che per te sarà un'anno molto lungo.” disse Ragazza Arpia tornando al suo fianco.
“Mi sa che hai ragione biondina.” disse Lucy sospirando.

Angolo dell'autrice: bene eccomi con il primo vero capitolo e un piccolo annuncio: oddio lasciarè le storie in sospesso ma è necessaria almeno una recensione(sia buona che cattiva) a capitolo se volete che la pubblicazione continui. Detto questo vi presento la mia protagonista e vi spiego subito perché tante storie sul suo nome. In inlgesse Lucy è un nome che significa luce mentre la parola Hikari significa luce in giaponesse. In pratica la ragazza si chiama Luce Luce e quindi è decisamente strano. Ho saltato il suo duello per motivi pratici datto che non avevo un mazzo per il suo avversario mentre per quello di Lucy ho utilizzato quello che possiede la sottoscritta infatti Ragazza Arpia è la mia carta preferita. Bene spero presto in una vostra recensione e alla prossima... cioè se ci sarà una prossima volta.

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Capitolo 3
*** Capitolo due ***


Lucy era comodamente seduta sull'areo che avrebbe portato lei e gli altri studenti sull'isola dell'Academia. Per passare il tempo visto che nessuno si era seduto vicino a lei si mise a leggere un libro. Notò con immenso piacere che i tre ragazzi che aveva notato il giorno degli esami erano sull'areo insieme a lei.
Invece Alexis non c'era «Il che è un vero peccato. Aveva un'aria gentile forse saremmo potute diventare amiche.» penso Lucy. Non avevano ancora communicato a nessuno dei passegeri il dormitorio dove sarebero stati assegnati e Lucy era quasi elletrizati all'idea dei dormitori.
Per tutta l'infazia aveva vissuto con il padre e la nonna quasi sempre in vecchie e scuqlide barracche anche se questo era la cosa che la infastidiva di meno durante i loro viaggi. Sospiro e torno a leggere anche se avrebbe preferito chiacchierare con qualcuno anche con la biondina, ma le aveva vietato di mostrarsi in pubblico prima di tutto per non sembrare una pazza che parlava con il “nulla” e secondo perché sospettava che ci fosse qualcun'altro in grado di vedere gli spiriti.
E almeno per il momento era meglio mantenere un basso profillo ed evitare di attirare troppo l'attenzione.
Punto il suo sguardo fuori dal finestrino e finalmente potè vedere l'isola. Non potè fare a meno di sorridere estasiata in tutti i suoi viaggi non aveva mai visto niente del genere.
Una volta atterati gli studenti furono divisi e Lucy fu accompagnata in una stanza dove gli consegnarono la sua divissa appena la vide però sbianco di colpo.
“Se pensano che indosserò qualcosa del genere sono matti!” grido mentre osservava la gonna blu che a suo parere era fin troppo corta. “Andiamo Lucy è solo una gonna.” disse Ragazza Arpia coparendo al suo fianco. “Questa non è una gonna è un fazzoletto! E piuttosto che indossarla mi butto dalla scogliera!” grido la ragazza rossa in viso per la rabbia.
“Indossarla è obbligatorio, perciò cosa pensi di fare?” domando lo spirito incrociando le braccia al petto. Intanto la corvina si guardava intorno cercando di pensare ad una soluzione. Apri la sua valigia e dopo aver ravanato un po' capi come arginare il problemma.
Dopo mezz'ora Lucy usci con indossa la divissa che aveva modificato. Indossava sempre la giacca bianca e blu, ma era aperta e mostrava una cannotiera celeste, non portava la gonna ma dei pantaloni lunghi azzurri, ai piedi degli stivaletti neri che le arrivavano alla caviglia. Si stistemo i capelli che adesso erano racolti in una treccia che le cadeva sulla spalla destra e si avvio verso l'auditorium per sentire il discorso del cancegliere.
Era un uomo cicciotelo calvo e con indosso una divissa simile alle uniformi degli studenti di color rosso scuro. Lucy non fece attenzione a quello che diceva e cerco con lo sguardo i ragazzi degli esami quando gli trovo vide che due di loro avevano indosso una giacca rosso acceso mentre l'altro quello che aveva preso ingiro il suo nome ne indossava una gialla.
Il discorso fini e tutti si avviarono verso il proprio dormitori. Lucy pote sentire su di se gli sguardi degli altri studenti.
“Con una divissa come quella non credo che riuscirari a passare inoservata.” fece notare una voce. Lucy si volto pronta a dirglierne quattro, ma con sua grande sorpressa si trovo faccia a faccia con Alexis. “Alexis che sorpressa!” disse Lucy. “Lucy? Non ti avevo riconosciuta. Che bello vederti, allora sei riuscita a superare l'esame?” domando camminando a fianco della corvina.
“Si ed è stato anche piuttosto facile. Da quel che vedo siamo nello stesso dormitorio.” “Esatto. L'Obelisk Blu; se vuoi ti accompagno.” “Sarebbe perfetto infondo non è tuo compito aiutare le matricole visto che sei più grande.” disse Lucy e Alexis si mise a ridere. “Cosa c'è di tanto divertente?” “Guarda che anch'io sono del primo anno, ho semplicemente iniziato l'Academia lo scorso semestre.” spiego Alexis.
«Evivva! Se è del mio stesso anno ci sono più probabilità di incontrarla e forse potremmo davvero diventare amiche.» penso Lucy. Una volta arrivate davanti al dormitori Lucy non pote fare a meno di rimanere, letteralmente, a bocca aperta e lo stesso capito qando vide la sua camera.
Sembrava un hotel a cinque stelle e pensare che lei era abituata a dormire persino all'aperto visto che non sembre lei e suo padre avevano i soldi per un posto dove dormire la notte. “Però!” disse appogiando al valigia sul letto. “Si è molto bello vero?” disse Alexis con un tono un po' nostalgico nella voce, Lucy però non ci fece caso continuando a guardare sbigotita il suo aloggio.
“Comunque tra poco c'è la cena di benvenuto.” continuo la bionda, ma Lucy scosse la testa. “Credo che la salterò, il viaggio è stato molto lungo e adesso voglio riposarmi.” disse. “D'accordo allora ci vediamo in giro.” detto questo Alexis usci dalla stanza.
Una volta sola Lucy si sdraio sul grande letto a baldachino e si addormento immediatamente.

Angolo dell'autrice: so che forse è un capitolo un po' noioso, ma vi assicuro che mi mettero d'impegno per rendere il prossimo più “vivace”. Per ora voglio presentare un po' la protagonista e infatti potete vedere varie allusioni al suo passato e il suo odio visserale per le minigonne, so inoltre che nessuno di voi ha recensito, ma non ho potutto fare a meno di argionare considerando sopratutto che il capitolo stava ammufendo dentro al computer. Bene detto questo alla prossima.

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Capitolo 4
*** Capitolo tre ***


«Che noia! Ma quando smette di blatterare questo tizio?» penso annoiata Lucy mentre l'insegnate spiegava la lezione; sinceramente si annoiava a morte e inoltre non capiva che c'entrasse l'alchimia con i duelli senza conare che l'insegnate... Banner se non ricordava male, gli sembrava alquanto strano.
Erano passate alcune settimane del suo arrivo e finora non era succeso niente di particolare anche se aveva notato che spesso Alexis usciva di notte e anche se non sapeva dove andava intuiva che era meglio non chiederglierlo.
Finalmente la lezione fini e Lucy fece per alzarsi quando con un movimento del gomito fece cadere un libro per terra; fece per raccoglierlo, ma una mano si dimostro più veloce di lei. Lucy riconobbe subito il ragazzo che aveva visto il giorno degli esami e sinceramente era felice che si tratasse di quello basso, notò subito che portava al divisadegli Slifer.
“Scusa... è tuo?” chiese il ragazzo visibilmente nervoso anzi più che nervoso sembrava... intimorito.
“Si. L'ho fatto cadere per sbaglio grazie.” rispose Lucy ripredendo il libro avrebbe voluto aggiungere altro, ma il ragazzo era già andato via. «Qui c'è qualcosa di strano. E io scoprirò cosa.» penso la corvina uscendo dall'aula sicura che non fosse andato troppo lontano, infatti lo vide poco distante insieme ad un altro ragazzo anche lui con la divisa da Slifer e con i capelli su due tonalità di castano.
“Scusa.” disse afferandolo per un braccio causandogli un piccolo sussulto; lo lascio imediatamente ma non se n'è andò. “Mi spiace non volevo spaventarti, ma non mi sono presentata. Mi chiamo Lucy, piacere di conoscerti.” disse tedendogli la mano che fu afferata dall'altro ragazzo.
“Non preoccuparti. Io sono Jaden mentre lui è Syrus.” disse per poi aggiungere: “Ti va di mangiare con noi?”
“Mi piacerebbe molto.” rispose Lucy guardando di sottechi Syrus che stranamente era rimasto in silenzio per tutto il tempo. «Eppure io stavo parlando con lui non con Jaden... che tipi strani» penso seguendoli.
I tre si fermarono davanti ad un edificio a sue piani che definire fatiscente era un complimento.
“Cos'è sto posto?” domando la corvina.
“Il nostro dormitorio ovviamente.” rispose Jaden con un sorisso.
“Se vuoi puoi evitare di mangiare qui con noi non sei obbligata.” disse Syrus.
“No, non preoccupatevi da piccola ho vissuto in posti peggiori.” rispose sapendo bene di dire la verità anzi secondo i suoi standard quel posto era quasi un hotel a cinque stelle inoltre non voleva che la considerassero una snob solo perché era una Obelisk.
Quando entrarono Lucy notò subito che tutti gli studenti le lanciavano occhiate poco rassicuranti che la fecero rabbrividire; forse non aveva avuto una cosi grande idea.
“È solo una mia impresione o mi stanno fissando tutti?” domando un po' intimorita non era mai stata cosi tanto al centro dell'attenzione e la cosa non le piaceva per niente.
“Sai com'è qui non vengono spesso gli Obelisk.” rispose Jaden sempre sorridendo.
“Non n'è hanno motivo, che senso ci sarebbe.” aggiunse Syrus borbottando, ma evidentemente non era sua intenzione farsi sentire visto che negò di aver detto qualcosa quando Lucy gli domando di ripetere perché non aveva capito bene.
“Comunque questo posto mi piace, non è lussuoso ma è accogliente.” disse la ragazza sedendosi ad un tavolo.
“Concordo. E poi non dimentichiamo che Slifer era la divinità egizia di Yugi.” rispsoe Jaden facendo ridere Lucy.
“Si, Yugi sarà il re dei giochi ma io ho sempre preferito Joey Wheeler.” disse Lucy.
“Che tipo di deck hai Lucy? Il mio è basato sugli eroi elementari.” disse Jaden.
“Non proprio di un tipo specifico, ma ho molti mostri di attributo vento se vuoi un giorno potremmo fare un bel duello.”
“Sarebbe fantastico!” mentre Jaden continuava a parlare l'attenzione di Lucy si sposto su Syrus rimasto in silenzio per tutto il tempo.
“E tu? Che mazzo hai?” domando Lucy.
“Bè... è basato su i Roid.” rispose Syrus a bassa voce quasi in un sussuro. «È proprio timido... però è comunque strano che si comporti cosi. Forse so come farlo uscire dal suo guscio.» penso Lucy sorridendo.
Il giorno dopo appena finirono le lezioni Lucy rimase ad attendere davanti al dormitorio rosso. Quando vide Syrus lì andò incontro chiedendogli dove fosse Jaden, anche se li conosceva da poco aveva capito che i due erano inseparabili.
“Crowler l'ha costretto a rimanere in classe.” rispose il ragazzo dai capelli azzurri.
“Bene perchè volevo chiederti se ti andava di duellare con me.” dichiaro Lucy.
“Con te? Ma... non posso di sicuro perderò.” disse Syrus.
“Di sicuro con questo attegiamento. Facciamo cosi se vinci ti offrò un pranzo al dormitorio blu, ci stai?”
“Non mi va.” rispose lui distogliendo lo sguardo.
Lucy sbuffo e gli afferrò un polso trascinandolo dietro all'edificio.
“Non accetto un no come risposta sono stata chiara!” disse Lucy fisandolo seria, Syrus sussulto per poi annuire convulsivamente.
“Bene inizio io.” disse Lucy ativando il suo duel disk. “Metto un mostro coperto in pozisione di difessa poi metto due carte coperte e termino il mio turno."
“Adesso tocca a me. Evoco Submarineroid e attivo il suo potere speciale che mi consente di attacarti diretamente.” Lucy perse Ottocento life points leggermente irritata perché non poteva usare la sua trappola coperta. “Bene a sto punto Submarineroid passa in pozisione di difessa e pozisione tre carte coperte concludendo il mio turno.” disse Syrus.
“Bella mossa complimenti. Adesso però evoco Piccolo Angelo in pozisione di difesa poi attivo dalla mia mano la carta magia Hinotama che ti infligge cinquecento punti di danno.” detto questo Lucy non fece altro e Syrus pesco una carta mettendo un mostro coperto sul terreno.
Lucy invece sposto il suo mostro coperto in pozisione d'attacco rilevando Kamakiri Volante 1 che attaco il mostro coperto di Syrus che però si rilevo Gyroid e perciò non fu distusso. Lucy passo il turno senza fare altro.
“Adesso attivo Polemizazione dalla mia mano per unire Gyroid con Steamroid per evocare Steam Gyroid con il qualle attaco Kamakiri Volante.” il mostro della corvina fu distrutto e lei fu lasciata con duemillaquattrocento punti.
“Tocca di nuovo a me.” disse Lucy entusiasta. “Evoco Drago Lanciere e attacco il tuo Submarineroid.” il mostro fu distrutto e per effeto di Drago Lancia Syrus subi cento punti di danno come differenza dei punteggi tra i due mostri.
“È il mio turno ed evoco Drilloid con il qualle attacco piccolo Angelo.”
“Non contarci attivo la trappola Buco Trappola Senza Fine visto che hai giocato un mostro con più di 1500 punti d'attaco questo vienne distrutto.”
Syrus fece un respiro quando al polvere si dirado e distrusse Drago Lancier grazie a Steam Gyroid, i Life Pontis di Lucy divenero 2100.
«Accidenti! Sono riuscita a malapena a scanfirlo. È più bravo del previsto.» penso Lucy pescando la sua prossima carta.
“Io evoco Ragazza Arpia in pozisione di difessa.” eslcamo sperando di fare una pescata migliore al prossimo turno.
“D'accordo io attivo la trappola Ordine d'attaco Finale che costringe tutti i mostri ad assumere la pozisione d'attacco.” disse Syrus mentre Lucy spalanco gli occhi incredula.
“Inoltre evoco Patroid che uso per attacare Piccolo Angelo!” il mostro venne distutto e Lucy si allarmo consapevole di non poter fare niente. Syrus fece per attacare quando all'improvisso impallidi per poi andarsene di corsa.
“Aspetta! Dove vai?” urlo Lucy, ma l'amico era già lontano.

Angolo dell'autrice: Bene spero che il duello vi sia piaciutto perchè è la prima volta che scrivo qualcosa di simile. È stata una delle cose più difficili che abia mai fatto e quindi spero che apprezerette l'impegno. A sto punto abbiamo visto all'opera la nostra potragonista(ho già in mente altri avversari per lei e uno di loro sono certa che l'ho conosciate bene). La carta trappola attiva da Syrus ammeto che è una licenza artistica, ma cercate di capire era necessario. A sto punto vi saluto e alla prossima.

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Capitolo 5
*** capitolo quattro ***


Lucy era seduta alla sua scrivania con i piedi poggiati sul mobile e un quaderno sulle gambe.
“Uffa! Non ci capisco niente.” sbuffo metendosi una penna in bocca e masticandola. Era notte inoltrata, ma lei come al solito, si era ridotta all'ultimo a fare i compiti di alchimia una materia che a quanto pareva gli era decisamente ostica. Si passo una mano tra i capelli corvini stavolta lasciati sciolti con solo un cerchietto azzurro con su un piccolo fiocco come accessorio.
Dopo un po' sbatte il quaderno sulla scrivania e si butto sul letto dopo prese dal comodino un sachetto di caramelle gomosse dal qualle n'è prese una manciata e se le infillo in bocca.
“Se continui di questo passo diventerai una cicciona.” la crittico Ragazza Arpia con le braccia incrociate sul petto.
“Bè non mi interessa se potrò mangiare tutti i dolci che voglio.” rispose la ragazza metendosi in bocca altre caramelle. Lo spirito scosse la testa sapendo bene che sarebbe stato molto più facile trasformare il piombo in oro che convincere Lucy a smettere di mangiare caramelle.
“E ora torniamo allo studio.” disse Lucy alzandosi di scatto però pasando davanti alla finestra vide che c'era qualcuno fuori che si agirava nei ditorni. Si sporse un po' e vide che era Alexis che si inoltrave nei bosci.
“Chissà che sta facendo?” disse Lucy portandosi la mano al mento con fare pensieroso.
“Perché non la segui e lo scopri.” suggeri Ragazza Arpia.
“Ottima idea Biondina.” esclamo Lucy tirando fuori una torcia da un cassetto e uscendo dalla stanza.
Lucy non ci mise molto a ragiungere Alexis, ma invece che parlarle decise di rimanere nascosta sicura che la compagna stesse nascondendo qualcosa e per esperienza personale sapeva bene che nessuno rivelava mai i propri segreti almeno che non fossero stati colti sul fatto.
«Ma cos...» penso Lucy vedendo che l'amica si fermava davanti ad un'edificio diroccato che sembrava abbandonato da anni. La corvina fece un passo avanti, ma calpesto per erorre un ramoscielo.
“Chi è là?” domando Alexis voltandosi di scatto.
“Sono io non allarmarti.” disse Lucy uscendo allo scoperto, Alexis fece un respiro di sollievo e si avvicino alla Obelisk.
“Lucy che ci fai qui?” domando la bionda.
“Ti ho visto dalla mia stanza e la curiosità a vinto tu invece?” disse la corvina mentre l'occhio le cadeva su una rossa lasciata per terra lì vicino. Alexis abbasso lo sguardo e fece un passo avanti con lo stesso risultato di prima.
Al ramoscelo spezzato seguirono delle urla che fecero voltare le due ragazze.
Jaden, Syrus e uno Slifer che Lucy non aveva mai visto prima erano proprio lì.
“Cosè una festa?” disse Lucy portandosi le mani dietro la testa “Certo che è una bella coincidenza.”
“Parla per te Lucy, voi piuttosto che ci fate qui? Non sapete che è vietato avvicinarsi?” disse Alexis con tono severo.
“Buffo detto da quella che è venuta qui per prima.” commento Lucy.
“Sta zitta! Guardate che risciate l'espulsione inoltre è pericoloso qui sono scomparsi degli studenti.” continuo la bionda e Lucy fu sicura che nei suoi occhi ci fosse un velo di tristezza.
“Sono solo leggende metropolitane.” disse Jaden e il velo negli occhi di Alexis divene più evidente.
“Tu non sai niente! Tra gli studenti scomparsi c'era anche mio fratello!” disse Alexis. Lucy spalanco gli occhi per la sorpressa per poi voltarsi verso i ragazzi che avevano la sua stessa espressione stranita. U
n'attimo dopo però Alexis se n'era già andata. Jaden proposo di entrare nel dormitorio e fu subito seguito dallo Slifer mentre Lucy rimase indietro insieme a Syrus.
“Perchè non entri? Hai paura?” chiese Lucy.
“Un po'... tu?” chiese Syrus al che la ragazza arrossi.
“Diciamo che non mi piaciono i posti bui ho avuto una brutta esperienza da piccola.” disse la corvina puntando lo sguardo verso la luna e portandosi automaticamente la mano allo zaffiro che aveva al colo. Quel ricordo l'avrebbe perseguitata in eterno.
“Però non mi sembri spaventata.” continuo il ragazzo.
“Perchè più che paura è angoscia... piuttosto posso sapere perchè te ne sei andato nel bel mezzo del nostro duello?” disse Lucy fecendo una faccia ofessa.
“Io... tanto che importanza ha, tu non puoi capire.” disse Syrus prima di seguire gli amici all'interno del vecchio dormitori.
«Perchè ogni volta che è con me scappa via? Forse gli sono antipatica? E sopratutto cosa non poso capire?» penso Lucy mentre si incaminava per ragiungere Alexis rimasta vicino ad un albero poco distante.
“Dunque se non sono troppo indiscreta posso chiederti com'è scomparso tuo fratello?” domando Lucy.
“Non lo so... è successo l'anno scorso. All'improvisso sono spariti nel nulla.” rispose Alexis abbasando lo sguardo.
“Sai mi stupisce che i tuoi ti abbiano permesso di venire a scuola qui visto quello che è successo.”
“I miei non sanno niente, credono che Atticus sia in un viaggio studio in America, se io so al verità è perchè me l'ha detta Zane.”
Lucy stava per aprire bocca per parlare, ma all'improvisso comparve una figura molto alta e robusta Lucy abbe a malapena il tempo di capire cosa stesse sucedendo prima di sentire un pugno che la colpiva allo stomaco e perdere i sensi.

Angolo dell'autrice: Forse questo è un capitolo un po' corto, ma introduce cose importanti come la paura di Lucy che per la trama sarà molto importante e la sua passione per le caramelle gomosse che sarà una cosa ricorente non importante però è parte del suo caratere. Aggiungerò altri detagli nel prossimo capitolo. Alla prossima.

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Capitolo 6
*** Capitolo cinque ***


Non mi era mai piaciuta la pioggia, la colego sempre a qualcuno che piange e oggi ho visto fin troppe lacrime sopratutto della nonna.
Mi porto una mano alla guancia e non posso fare a meno di sussultare... lo schiaffo che mi ha datto fa ancora male.
Mi ragomitolo sotto le coperte aspetando che papà arrivi a darmi il bacio della buonanotte come sempre... però una parte di me è certa che non ci saranno più baci della buonanotte. La porta si apre e io mi alzo di scatto però ralizzo subito che non riceverò coccole quella sera.


Lucy apri a fatica gli occhi, si sentiva la testa pesante e sinceramente non ricordava niente di quello che era successo.
“Bene sei sveglia anche tu.” disse una voce. Lucy si porto una mano alla fronte e cerco di mettere a fuoco quello che vedeva dopo un po' vide sopra di sé il cielo stellato.
“Cosa... è successo?” disse metendosi a sedere solo allora notò che Syrus era seduto vicino a lei mentre Alexis e gli altri Slifer erano a qualche passo di distanza.
“Tu e Alexis siete stati prese da questo tipo che si chiamava Titan e Jaden ha duellato per liberarvi.” spiego lo Slifer, Lucy annui portandosi una mano alla testa e costantando che per fortuna mentre era priva di sensi non era accaduto niente.
“Comunque stai bene?” domando Syrus.
“Si, tranquillo solo un leggero mal di testa.” rispose la ragazza afferando la mano del ragazzo e alzandosi.
“L'importante è che sia finito tutto per il meglio!” grido Jaden alzando il pugno in alto.
“Fai silenzio o vuoi svegliare l'intera scuola.” disse Alexis con le mani su i fianchi.
Lucy ridacchio prima di avviarsi con Alexis ai dormitori. Le due chiacherarono un po' e Alexis in questo modo scopri che il padre di Lucy era un pittore squatrinato che viaggiava per il mondo perchè non aveva abbastanza per stabilirsi da qualche parte in pianta stabile.
“Hai detto ai tuoi genitori di Atticus?” domando Lucy all'improvisso.
“No, non so come dirglierlo e poi... spero di riuscire a ritrovarlo un giorno.” disse la bionda.
“Allora non preoccuparti puoi contare su di me.” disse Lucy battendosi una mano sul petto.
Alexis ridacchio per poi allungare la mano verso Lucy la qualle capendo le intenzioni dell'amica fece uno scatto indietro con un espressione terrorizata sul viso.
“Che ti prende?” chiese Alexis riabasando il braccio.
“Stavi per toccarmi i cappeli.” disse la corvina con leggero terrore nella voce.
“Si, il tuo fiocco era storto e ho pensato ri agiustartelo. C'è qualche problemma?”
“Si. Da piccola mi hanno appicicato una gomma in testa e da allora odio che mi si toccino i capelli.”
“Ok, non l'ho farò più scussa.”
Lucy si limito ad annuire prima di proseguire in silenzio per il resto del tragitto, la sua era stata una reazione esagerata, ma aveva le sue buone ragioni.

Appena le ragazze si furono allontanate fu colpito da un brivido improvisso tanto che dovette afferarsi le braccia per tentare di scaldarsi.
“Ehi, Syrus tutto bene?” domando Jaden vedendo il comportamento insolito dell'amico.
“Si sto bene è solo un po' di freddo.” rispose continuando a strofinarsi le braccie e decidendo di tacere sulla strana senzasione che aveva avuto afferando la mano di Lucy. Però oltre che strana gli era sembrata anche famigliare, ma non riusciva a ricordarsi e ad essere sinceri anche Lucy fin dalla prima volta che l'aveva vista aveva un'aria famigliare ed era tentato di chiederle se si erano già visti, ma dopo la figuraccia che aveva fatto durante il duello non era riuscito a trovare il coraggio per parlarle.
Era convinto che Lucy lo credesse un fifone e l'imbarazzo ogni volta che incrociava gli occhi viola della ragazza era troppo grande.

Angolo dell'autrice: ancora un capitolo moolto corto, ma che ha aggiunto le prime traccie su Lucy. Spero di sapere la vostra opinione a riguardo e alla prossima.

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Capitolo 7
*** capitolo sei ***


La nonna diceva sempre: “Mai rompere le cose fragili.”
Lucy ogni volta che sentiva questa frase pensava che la nonna avesse sbatutto la testa oppure che la stesse semplicemente predendo in giro e la stessa cosa pensava adesso eppure per qualche assurdo motivo le erano tornate in mente proprio adesso mentre si stava dirigendo verso il Dormitorio Rosso.
Arrivata davanti alla porta delle stanza di Jaden e Syrus inizio a bussare e pochi secondi dopo l'amico con gli occhiali le apri la porta.
“Ciao, sono venuta a vedere come stavi?” disse Lucy entrando, ma la sua espressione allegra si spense quando vide che Syrus aveva gli occhi arrosati. “Hai pianto?” domando la corvina.
“No. Stai tranquilla tu piuttosto stai bene?” disse Syrus sorridendo, ma a Lucy non sfuggi il fatto che la sua voce tremava un po'.
“Senti non sono stupida, se c'è qualcossa che non va puoi dirmello siamo amici, no?” continuo la ragazza.
“Io... io sto bene lo giuro.”
“Falso, so riconoscere una bugia quando n'è sento una. Dimmi la verità o mi metto a strillare.”
“Ti ho detto che sto bene!” grido il ragazzo mentre gli occhi gli diventavano lucidi. Lucy sospiro.
“Non stai bene e vorrei sapere il perchè forse ti posso aiutare a risolvere la situazione.”
“Non puoi...” disse Syrus iniziando a singhiozzare.
“Syrus...”
“Io e Jaden stiamo per essere espulsi.”
Lucy spalanco gli occhi e rimase a bocca aperta senza sapere cosa dire, in realtà non riusci a connetere perché quello che le aveva appena detto Syrus le sembrava assurdo sotto ogni punto di vista.
“Come espulsi... perché?” domando ancora incredulla.
“Perchè siamo entrati nel Dormitorio Abbandonato.” rispose Syrus.
Segui un'altro attimo di infinito silenzio rotto bruscamente da Lucy che si mise a ridere coma una pazza.
“Felice che la cosa ti diverta.” borbotto Syrus facendo il broncio.
“Scusa, ma mi sembra una cosa un po'... cioè non possono espelervi solo per quello è da pazzi.” disse Lucy mettendosi a sedere alla scrivania.
“Sai a volte quando parlo con te mi sembra che tu ascolti solo metà di quello che dico.” disse Syrus sedendosi dul letto.
“Non sei il primo a dirmello.” rispose Lucy notando con la coda dell'occhio un casetto leggermente aperto “Comunque perchè non mi spieghi meglio.” continuo allugendosi leggermente verso il cassetto.
“Ti ho già detto tutto... io non so che fare sono certo che combinerò un disastro, l'ho sempre fatto... non c'è possibilirtà.” disse Syrus stringendo il bordo del letto mentre Lucy era riuscita a sbrirchiare nel cassetto dove in cima ad un quardeno c'era una piccola macchinina giocatolo. La ragazza incuriossita la prese in mano e senza prestare più attenzione al suo amico si mise la refutiva in tasca.
“Giusto.” disse appena Syrus ebbe finito di parlare “Io ora vado ci vediamo più tardi, ok?” detto questo Lucy usci velocemente dalla porta per assicurarsi che l'amico non si fosse accorto di niente.
Appena la porta si chiuse Syrus rimase a fissarla a lungo prima di scoppiare a piangere, nemmeno Lucy credeva in lui infondo perchè avrebbe dovuto?

“La smetti di guardarmi cosi.” disse Lucy rivolta al suo spirito.
“Hai rubato come ti dovrei guardare?” disse la Ragazza Arpia con le braccie incrociate “Poi Syrus ti stava parlando di una cosa importante e tu non l'hai ascoltato.”
“Come dice la nonna nove volte su dieci quando non ascolti è sempre meglio dare ragione, e poi non è un furto gliel'ha restituiro e solo che...” Lucy scosse la testa sorridendo. Forse era riuscita a trovare qualcosa di prezioso.
“Ti sei scordata l'espulsione?” domando lo spirito.
“Secondo te posso ipnotizzare la gente? Non posso fare nulla e anche se mi sembra ingiusto e stupido non ho il potere di cambiare le cose.” si difesse Lucy rigirandosi la macchinina tra le mani.
La ragazza si chiuse in camera sua e dopo essersi velocemente spazzolata i capelli prese il libro che teneva nascosto sotto il cuscino e inizio a leggerlo attentamente, la nonna l'aveva avertita che serviva tutta la sua concentrazione.
Lesse riga dopo riga senza mai distogliere lo sguardo dalle pagine tanto che ad un certo punto gli occhi le iniziarono a brucciare, ma lei continuo a leggere senza sosta finchè non senti che qualcuno bussava insistentemente alla sua porta. Mise via il libro e dopo qualche minuto andò ad aprire davanti a lei c'era Jaden con aria sconvolta e insieme a lui anche lo Slifer un po ciciotello.
«Prima o poi dovro ricordarmi di chiedere il suo nome.» penso la Obelisk.
“Perché quella faccia? Sembra che tu abbia visto un cadavere?” disse Lucy con dissinvoltura a suo avisso niente che avesse a che fare con Jaden poteva essere grave o minimamente serio, nella sua mente il più grave problemma di quel ragazzo era smarire una carta che probabilmente era sul suo cuscino.
“Hai visto Syrus?” domando Jaden con il fiatone.
“Solo stamattina perché?” chiese Lucy torvando la discussione leggermente più interessante.
“È sparito e non riusciamo a trovarlo.”
“Ah! Tutto qui? Vedrai che salterà fuori quando farà buio.”
“Lucy siamo già al tramonto!”
“Allora forse è già tornato, non capisco perché ti preoccupi tanto.”
“Perché è scappato!” grido l'altro Slifer, Lucy sgrano gli occhi per poi puntargli minacciosi su Jaden.
“Perché non me l'hai detto subito! Forza andiamo a cercalo.” eslcamo la ragazza sbattendo la porta dietro di se e uscendo dal dormitorio insieme ai due ragazzi. In realtà Lucy non capiva perché era tanto in ansia sopratutto perchè non ci capiva ancora niente sentiva che le mancava un pezzo del puzzle.
«Accidenti! Spero di trovarlo presto non so perché, ma ho un brutto presentimento.» penso Lucy portandosi una mano alla fronte. Non eri mai stata cosi preoccupata per qualcuno da quando... scosse la testa non era il momento adesso.
Un tocco sulla spalla la fece balzare di lato.
“Ma sei impazzito!” grido allo Slifer anonimo, quest'ultimo si porto le mani davanti a se come difessa.
“Scusa, ma mi sono accorto che non mi sono ancora Presentato.mi chiamo Chumley.” disse lui.
“Tanto piacere Lucy, comunque ti sembra il momento per le presentazioni?” domando la ragazza scuotendo la testa e tornando a ignorare Chumley. Un grido però attiro l'attenzione di entrambi e si precipitarono ai piedi di una scolgiera dove videre che Syrus e Jaden cadevano in acqua con il primo che chiedeva aiuto a causa del fatto che non sapeva nuotare. Chumley si precipito da loro mentre Lucy lo seguiva dicendoli di femrarsi, ma lui non l'ascolto e si precipito in acqua solo per vedere che era bassa.
“Stupido.” disse Lucy ringhiando tra i denti visto che si era fatta una doccia da capo a piedi a causa del tuffo dello Slifer. “E voi du si può sapere che stavate faccendo?” chiese poi entrando in acqua anche lei.
“Digli che non deve andarsene.” disse Jaden.
“Stai calmo prima di tutto io neanche so che diavolo sta succedendo qui.” disse la ragazza metendosi le mani su i fianchi.
“Ma come se te l'ho spiegato oggi.” disse Syrus al che Lucy divento rossa come un peperone.
“Nove volte su dieci giusto?” disse Ragazza Arpia.
“Perché non sparisci una buona volta!” grido Lucy suscitando degli sguardi attontiti dagli altri.
“Comunque ti ho spiegato al situazione e mi hai detto che facevo bene ad andare via.” continuo Syrus ignorando le stranezze dell'amica.
“Gliel'hai cosigliato tu?” disse Jaden guardandola sorpresso.
“Prima di tutto io ho solo detto giusto non vai a suicidarti.” si difesse Lucy che avrebbe preferito ingoiare un rospo che dare ragione alla biondina.
“E cosi lasci la scuola?”
i tre ragazzi smisero di discuttere e si voltarono verso quella voce.

Angolo dell'autrice: stavolta ho fatto in fretta ad aggiornare e mentre la trama di Lucy finalmente si intreccia con quella dell'anime altri dettagli su la nostra “luce” hanno fatto capolino sebbene siamo cammufati. Alla prossima.

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Capitolo 8
*** Capitolo sette ***


Il cuore gli batteva a mille come ogni volta in qui suo fratello lo guardava. E lui non poteva sopportare quello sguardo di disaprovazione, lo faceva sentire inadato anche solo a respirare.
“Si, esatto.” rispose Syrus con un filo di voce troppo spaventato per alzare lo sguardo.
“Bene ti sei deciso.” disse Zane.
Syrus ingoio il boccone amaro stringendo i pugni sperando di non ricominciare di nuovo a piangere. Lucy si avvicino a lui mettendogli una mano sulla spalla.
“Non ti preoccupare capita a tutti di fallire.” disse cercando di tirarlo su di morale.
«Si... ma ha me capita sempre.» penso Syrus e allo stesso tempo cercava di non prestare attenzione a quella senzasione di gelo che gli era tornata. Perché il contato con Lucy gli causava questo?
D'altro canto la ragazza sembrava non essersi resa conto di quel dettaglio e continuo a dare delle leggere pacchette all'amico accresendo la sua strana senzasione.
“Io l'ho già visto.” disse Ragazza Arpia fregandosi il mento con fare pensisoso. Lucy le lanco un'occhiatta incuriosità. “Ma certo! Ora ricordo, ha assistito al tuo duello con Syrus anzi è apparso proprio pochi secondi prima che scapasse.” continuo lo spirito ignorando completamente il senso di quello che stava dicendo;
Lucy però lo colse in pieno.
Il problemma di Syrus era proprio quel ragazzo.
Lo Slifer vide lo sguardo dell'amica e le tiro il braccio facendo in modo di guardala dritta negli occhi.
“Ti prego non metterti anche tu contro di lui.” disse in un tono serio che Lucy non gli aveva mai sentito usare.
“Durante il nostro duello sei scappato a causa sua, vero?” domando la ragazza ignorando la richiesta dell'amico, ad essere sinceri non era neanche più interessata a quell'assurda facenda in cui era finita in mezzo, ma voleva ad ogni costo sapere la verità.
“Si, ma ti prego non arrabiarti con lui.” rispsose Syrus.
“Tu sei sempre più strano.”
“Perché tu sei normale?”
nonostante la situazione ai due scappo una risata. Lucy fece per rispondere, ma richiusse di scatto la bocca quando vide che il suo zaffiro iniziava a scintillare. Lo copri in fretta con la mano stringendolo forte tra le dita sperando che nessuno se n'è fosse accorto.
“Senti io... devo andare buona fortuna.” disse Lucy correndo fuori dall'acqua e urtando Jaden nel processo. Più tardi avrebbe chiesto ad Alexis di raccontarle tutto.
Corse a pier di fiato verso il suo dormitorio per poi chiudersi a chiave in camera, una volta sicura che nessuno potesse entrare si lascio fuggire un sospiro di sollievo.
“Sei in ritardo!” strillo una voce femminile alle sue spalle.
“Non sono in ritardo ho spaccato il minuto.” rispose Lucy voltandosi verso lo specchio dove c'era la sua immagine riflessa.
“Sei troppo supperficiale.” rispose l'immagine muovendossi autonomamente.
“Seriamente: bisogna trovare un altro modo di communicare mentre sono qui. Questa cosa del riflesso è inquetante.” disse Lucy sciogliendosi la coda di cavallo.
“Preferisci una sferra di cristallo? Comunque dimmi come procede lì.”
“Bene... cioè qui è pieno di pazzi, ma penso di essere sulla buona strada.”
“Perfetto però fa attenzione, sento che c'è qualcossa in agguato e se per caso la situazione diventasse pericolosa voglio che tu lasci immediatamente quel posto!”
“Primo: so badare a me stessa, secondo: è una scuola in mezzo all'oceano a migliaia e migliaia di chilometri dalla terraferma, cosa vuoi che capiti di cosi pericoloso?”
l'immagine sbuffo, quella ragazza non prendava mai sul serio i suoi consigli almeno finchè non capita sulla propria pelle di aver sbagliato.
“Fai solo attenzione.” disse l'immagine prima di tornare normale.
Lucy si sedette sul letto coprendosi la faccia con le mani, aveva appena iniziato è già era al limito dello stress sperava solamente che e cose diventassero più facili con il tempo. Poi prese in mano il giocatollo che aveva preso all'amico doveva ricordarsi di restituirglierlo prima che fosse espulso.

Non c'era eppure era sicuro di averla messo nel primo cassetto della scrivania. Syrus cerco dapertutto nelle piccola stanza del dormitorio, am senza trovare nulla. Sembrava che la macchinina fosse sparita nel nulla e questo pensiero gli si mozzo in gola.
Doveva assolutamente ritrovarla era il suo portafortuna e sopratutto aveva giurato di averne sempre cura.
“Syrus tutto bene? Sei ancora preoccupato per il duello?” domando Jaden.
“No, non è quello... hai per caso visto una macchinina giocatollo? Non la trovo più.” disse Syrus continuando a cercare.
“È importante?” chiese Jaden.
Syrus non rispose e si limito ad annuire.
Non n'è aveva voglia di parlarne.

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Capitolo 9
*** Capitolo otto ***


Alexis non aveva mai fatto campeggio quindi quando Lucy le aveva chiesto se voleva andare con lei ad osservare le stelle aveva accetato sopratutto perché le storia che l'amica raccontava sulla sua insolita infanzia era davvaro incredibilli.
Aveva notato, come Syrus, che Lucy non nominava mai la madre sebbene continuase a dire che aveva viaggiato insieme alla nonna materna. Nessuno dei due aveva quindi il coraggio di farle domande su l'argomento.
“Là c'e la cintura di Orione.” disse Lucy indicando un punto in mezzo al cielo. Alexis annui mentre l'amica iniziava a raccontarle il mito leggato a quella costelazzione.
“Sai mi mancherai durante le vacanze. Sicura di voler rimanere qui?” domando Alexis.
“Si, inoltre non so dove mio padre sia adesso e poi ci sarà anche Syrus.” rispose Lucy.
“Anche Jaden e Chumley.”
“Ah, giusto ci sono anche loro.” disse Lucy roteando gli occhi, vedendo quel gesto Alexis non potè fare a meno di ridere.
Lucy non faceva mistero se qualcuno gli stava simpatico o meno.
“Comunque se vuoi puoi venire con me.” disse Alexis una parte di lei voleva Lucy al suo fianco, l'altra voleva almeno per una volta dimenticare che Atticus fosse scomparso e che non sarebbe stato a casa con lei.
“No, grazie preferisco rimanere qui e inoltre posso continuare le ricerche.” disse Lucy.
Alexis sorrise e annui non riuscendo a trovare le parole per ringraziare l'amica.
Dopo un po' le due ragazze decisero di tornare dentro, ma Lucy invece che al Dormitorio decise di recarsi in infermeria non prima di aver preso dalla sua stanza un pacchetto di caramelle. Saluto la signorina Fontaine e si sedette vicino al letto dove Syrus stava leggendo un libro.
“Come ti senti oggi?” domando la ragazza aprendo il pachetto e metendosi una manciatta di orsetti gommosi in boca.
“Bene il raffredore sta passando anche se purtroppo non in tempo per tornare a casa.” mugugno Syrus predendo anche lui delle caramelle dal sachetto.
“Su con la vita, ci sono io a farti compagnia.” disse Lucy cercando di rallegrallo, ma l'unico risultato che ottenne fu quello di stare sul punto di soffocare per via delle caramelle che non aveva ancora ingoiatto.
“Lucy!” grido Syrus vedendo l'amica diventare viola fortunatamente Lucy si ripresse in fretta.
“Sto bene sta tranquillo mia madre lo dice sempre che dovrei evitare si mangiare troppe caramelle tutte assieme.” inizio Lucy prima di vedere l'espressione di Syrus.
“Tua madre?” chiese il ragazzo con un fillo di voce.
“Si mia madre, vive lontano e ci sentiamo solo per telefono però non perde occasione per trattarmi come una bambina di due anni. È snervante!” disse Lucy.
Syrus fisso l'amica stringendo forte il lenzuolo, la conversasione aveva presso una piega che non gli piaceva molto e sinceramente era preoccupato che Lucy domandasse a lui qualcossa dei suoi genitori.
“Sai Jaden ha detto che vorebbe duellare con te.” disse Syrus cambiando argomento.
“Davvero? Bè digli che quando vuole sono pronta a batterlo.” rispose la ragazza sicura di sé.
“Guarda che Jaden è il migliore.”
“Ma fammi il favore! La sua è fortuna non bravura!”
“Non è vero!”
“Invece si! Guarda i fatti: è statisticamente imposibille che lui riesca a tirare fuori sempre e sottolineo sempre Uomo Alato Della Fiamma... un vero duellante deve avere più di una sola stattegia.”
“Anche mio fratello riesce sempre ad evocare Cyber Drago Finale eppure la sua non è fortuna.”
“Su questo ti do ragione, ma lui almeno pensa a come riuscire ad evocarlo mentre Jaden si aspetta anzi prettende che la carta giusta arrivi... non si può contare sulla fortuna o sul fatto che le cose belle rimangino tali.”
A sentire quell'ultimo commento Syrus abbasso il capo.
“Forse hai ragione... si vede che noi la vediamo in maniera differente.” disse lo Slifer.
“D'accordo basta urlare infondo sei malato, devi stare tranquillo.” rispose Lucy sorridendo.
“Si Jaden dice lo stesso quando mi vienne a trovare, senza voi due mi annoierei a morte.” disse Syrus e Lucy rimase colpita da quell'affermazione.
“Sei qui da una settimana con più di trentotto di febbre... e solo io e Jaden siamo venuti a trovarti?” domando Lucy con un filo di veleno nella voce che Syrus notò subito.
“Si, perché?” chiese il ragazzo sospettoso, aveva sentito prima quel tono e di solito precedeva una polemica.
“Niente, solo... abbiamo già discusso quindi scordati cosa ho detto.”
“Perché che hai detto?”
“Se non lo capisci tu io non posso spiegartelo.” disse Lucy anlzandosi e dirigendosi verso la porta.
“Ti sbagli!” grido Syrus quando lei era sulla porta “Lui non è cattivo.”
“Pensala come vuoi... ma dimmi sinceramente pensi che lui ti voglia veramente bene?” domando Lucy incrociando le braccia al petto; Syrus non rispose.
“Questo... non significa che sia cattivo!” grido Syrus stringendo più forte le lenzuolla.
“Certo che no, lui è perfetto giusto?” scherzo Lucy.
“Tu non capisci!”
“Infatti e n'è sono felice.” detto questo Lucy se n'è andò.

Angolo dell'autrice: ammetto che questo è un capitolo un po' noioso visto che ci sono solo dialogi, ma è importante per due ragioni: prima di tutto mostra non solo le interazioni di Lucy e Syrus, ma anche molte loro convinzioni e idee che come avete notato sono molto diverse se non opposte. Secondo... bè di fatto Lucy dice tutto quello che ho sempre pensato di Jaden perciò è liberatorio. Alla prossima dove finalmente la nostra Lucy tornerà ad impugnare il DuelDisk.

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Capitolo 10
*** Capitolo nove ***


Syrus era finalmente uscito dall'infermeria, gli ultimi due giorni erano stati un vero inferno sopratutto perchè lui e Lucy non riusciva a parlare senza tirae fuori la loro discussione e quel che era peggio era che non finivano mai; o Syrus diceva a Lucy di andare via con gli occhi pieni di lacrime di frustazione o Lucy usciva in maniera drammatica imprecando leggermente.
Senti qualcuno bussare alla porta e quando la apri fu sorpresso di trovarsi davanti l'amica dai capelli neri.
“C'è Jaden voglio vedere chi di noi due ha ragione.” disse Lucy in tono monotono.
Syrus invece si senti ribollire perchè lui sapeva che non era quella la questione da sistemare.
“Lo chiamo.” rispose Syrus voltandosi.
“Dopo sarà tutto risolto, giusto?” domando Lucy e Syrus si volto di scatto a guadarla sorpresso per quell'affermazione.
“Pensi che sia quello il punto?” chiese.
“Si... cos'altro dovrebbe essere?” domando Lucy e Syrus non capiva se fingesse o non capisse proprio.
Ingoio il groppo che aveva in gola e decise di lascire perdere almeno per un momento quella questione perché infondo Lucy sapeva benissimo come vincere ogni punto. Bastava una semplice domanda e subito lo stomaco di Syrus si controceva e non riusciva più a parlare.
“Cosa succede?” domando Jaden apparendo all'improvisso “Ciao Lucy che ci fai qui?” chiese notando la corvina.
“Voglio sfidarti a duello, qui e adesso.” rispose Lucy con tono sicuro.
“Magnifico non vedo l'ora di sfidarti sono sicuro che sarà avvicente!” disse Jaden al colmo della gioia.
«Per me invece sarà come un pugno su i denti.» penso Lucy irritata da tanto gioia senza senso.
I tre andorono nella sala da pranzo completamente deserta e Lucy e Jaden si prepararono.
“Bene, Lucy inizio evocando Sparkman! Poi metto una carta coperta e termino il mio turno.” disse Jaden sorridendo allegramente senza sapere che stava semplicemente irritando la Obelisk.
“OK, Jaden ti pentirari molto presto di aver evocato il tuo mostro in pozisione d'attaco! Gioco Saggio Amazoness, poi attivo la carta magia terreno Villaggio Amazoness che fa guadagnare al mio mostro 200 punti. Vai e attacca!” grido Lucy.
I due mostri si scontrarono e avendo lo stesso attaco si distrussero a vicenda.
“Bene prima di cocludere attivo la magia Sepoltura Schiocca con la qualle posso mandare un mostro dal Deck al Cimitero, poi metto una carta coperta e ti cedo la mano.” disse Lucy terminando il suo turno.
“Wow fantastico!” esclamo Jaden “Io evoco Clayman in pozisione di difessa poi attivo resuscita mostro per riportare indietro Sparkman. Poi attivo Polemizazione cosi fondo i miei mostri ed evoco Gigante del Tuono, vai e attaca!” grido il ragazzo.
«Certo che non brilla proprio per fantassia.» penso Lucy annoiata, come sospettava Jaden aveva subito evocato un mostro da fusione; lo sguardo della ragazza si sposto su Syrus che a suo parere era un avversario più interessante d'altro canto questo duello l'avrebbe aiutata a capire meglio com'era Jaden.
“Attivo Buco Nero che distrugge tutti i mostri sul terreno perciò mi spiace di addio al tuo gigante.” disse Lucy rivelando al sua carta coperta.
Il mostro di Jaden fu distrutto, ma questo non urto il ragazzo che continuando a sorridere conclusse il suo turno.
«Perché sorride ancora!? Com'è irritante!» penso Lucy digrignando i denti qualcosa che solo Syrus noto.
“Lucy ti senti bene? Sembri un po' stressata?” chiese Syrus all'amica più per prenderla in giro ben sapendo che in realtà stava bene.
“Magnificamente infatti evoco un mostro che tu conosci bene, dalla mia mano evoco Drago Lanciere.” disse la ragazza per poi sorridere bene sapendo che aveva la vittoria in pugno. “Sai Jaden questa mossa non ti piacerà, ma potrai vedere allìopera un mostro famoso perché attivo dalla mia mano Richiamo Del Posseduto con il qualle rimeto in gioco la carta delle Sorelle Arpie!”
“Ma quando è finita al cimitero?” domando confuso Jaden.
“Prima grazie a Sepoltura Schiocca! Aveva progettato tutto per evocarla senza bisogno di Egotista Elegante.” spiego Syrus non potendo fare a meno di sorridere, Lucy era veramente fantastica.
“Forza attacate insieme!” grido la ragazza e a quel comondo i suoi mostri attacarono Jaden facendolo rimanere con solo 150 Life Points.
“Grandioso, ma vedrai che al prossimo turno...” inzio Jaden, ma Lucy lo intreruppe prontamente.
“Scordatelo il risultato si decide qui e adesso! Hinotama finiscilo!” disse lei attivando la carta magia e vincendo il duello.

Lucy e Syrus erano seduti sulla riva del lago vicino al Dormitorio femminile.
“Te l'avevo detto che potevo batterlo.” disse Lucy osservando il cielo stellato senza insegnati, escludendo Banner e la signorina Dorothy, i pochi studenti rimasti a scuola potevano benissimo gironzolare un po' dapertutto.
“Si, su quello avevi ragione... ma solo su quello.” si affreto ad aggiungere Syrus.
“Sei proprio un testone comunque non cambio idea è un'idiota e dovrebbe essere più gentile con te.” disse Lucy spuffando sperava che dopo la sua vittoria questo argomento sarebbe finito nel dimenticatorio invece era ancora lì.
“Non è un'idiota! Il problemma...” Syrus si morse il labbro lasciando la frase in sospesso.
“Sai è per questo che non ci mettiamo d'accordo rinnunci sempre a spiegarti.” disse Lucy.
“Allora sai che ti dico dimentichiamo tutto e godiamoci le vacenza in pace.” disse Syrus porgendo la mano all'amica. Lucy sorrise e gliela strinse.
«Non hai idea di come mi hai aiutato oggi... battere il principino delle tenebre è stato inagualiabile.»

Angolo dell'autrice: ok, ammeto che la vittoria di Lucy era scontata però capitemi: Jaden in tutto l'anime perde solo tre volte e questa cosa mi fa rodere il fegato quindi mi sono presa una piccola rivincita. Il conflitto tra Lucy e Syrus, che come precedentemente accenato è importante per la loro dinamica, tornerà a breve prima però farano al loro apparizioni i Cavallieri delle Ombre e ci sarà una piccola sorpressa. P.S. L'ultima riga ha ovviamente un suo significato ed è chiaro che sia Lucy a pensarla.

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Capitolo 11
*** Capitolo dieci ***


Erano passati alcuni giorni dall'annuale duello con L'Academia del Nord e Lucy continuava a chiedersi come fosse possibile che Chazz si fosse lasciato sconfigerre cosi facilmente, certo era l'avversario, ma l'antipatia che Lucy provava per Jaden rendeva il suo tifo un po' di parte e inoltre a lei non interessavano queste cose.
“Passatempi da mocciosi.” gli chiamava.
Era seduta in camera a spazzolarsi i capelli quando all'improvisso il suo zaffiro inizio a splendere.
“Perché non posso mai pettinarmi in pace.” disse a se stessa mentre il suo riflesso si animava.
“Novità?” chiese il riflesso incrociando le braccia mentre Lucy appogiava il mento su una mano.
“Neanche un come stai?” domando Lucy sarcastica, ma vedendo il cipiglo del riflesso decise di essere seria “Comunque dal mio ultimo aggiornamento non è cambiato niente... a parte il menu del mercoledi sera, ma dubito che ti interessi.”
“Lucy ti scongiuro si seria sei lì solo per un motivo e gradireri che to l'ho portasi a termine senza farti scoprire.” continuo il riflesso.
“Scoprire? Ma per favore non c'è nessuno qui che posso farlo!”
“Lucy ti sto metendo in guardia: l'arma che stai utilizzando è ha dobbio taglio.”
La corvina si senti ribbolire il sangue e cosi decise di alzarsi e uscire dalla stanza non potendo più sopportare di sentirsi dare sempre un miglione di raccomandazioni.
Sapeva bene quello che stava facendo e sapeva che per la sua famiglia era disposta a questo e a ben altro.
Perché non si fidava di lei? Dubitava della sua lealtà? Dopo tutto quello che aveva fatto per provaglierla. Lucy era cosi persa nei suoi pensieri che non si accorse di essersi addentrata nella foresta e di aver quasi raggiunto il vulcano.
«Perché!? Perché mi deve sempre trattare come una bambina!? Come se io potessi davvero...» Lucy si blocco all'improvisso sentendo come se il suo corpo si fosse pietrificato. “Chi sei? Fatti vedere!” grido consapevole della presenza di qualcuno e il suo istinto le diceva che non era per niente amichevole.
Lucy sentiva il cuore batterle all'impazzata mentre osservava attenta i dintorni finchè non la vide: un'ombra con due occhi rossi la fissavano da dietro un'albero, ma ebbe a malapenna il tempo di spostarsi prima che essa sparise.
Si strinse lo zaffiro cosi forte che senti gli angoli infillarsi nella carne, ma non lo lascio in caso di pericolo era la sua unica difessa però dovette lasciarlo quando si illumino di una forte luce viola.
“No...” sussuro non volendo credere a quello che stava succedendo. Si mise a correre verso gli edifici centrale con il cuore che non solo non diminuiva i batitti, ma che risciava seriamente di finirle in gola per la tensione. Arrivata davanti all'entrata si accascio contro il muro cercando di calmarsi, non immaginava neanche che essistesse un'energia del genere eppure l'aveva avvertita chiaramente.
«Forse aveva ragione e sta davvero per succedere qualcossa di grosso... forse dovrei iniziare ad ascoltarla più spesso.» penso Lucy portandosi una mano alla fronte.
Quando riusci finalmente a calmarsi si alzo decisa a venire a capo di quella situazione, ma proprio in qel momento Jaden usci dell'edificio correndo come un matto e investendo in pieno la ragazza.
“Ma insomma Jaden!” grido contro di lui.
“Scusa Lucy non ti ho vista.” disse Jaden alzandosi e andandosene. Lucy si alza togliendosi di dosso la polvere e borbottando tra se quanto quel ragazzo fosse maleducato quando notò che per terra c'era qualcossa. Lo raccolse e vide che era un piccolo ciondolino apparentemente di legno. Guardandosi intorno per assicurandosi che non ci fosse nessuno in giro se l'ho mise in tasca e si allontano.
“Non è tuo.” le disse lo spirito.
“Chi trova tiene chi perde piange.” disse Lucy con dissinvoltura.
“Ladra.”
“Non sono una ladra.”
“E che mi dici della macchinina di Syrus.”
“Ho detto che la restituiro.”
“Quando!”
“Prima o poi!” strillo Lucy accorgendosi in un secondo momento che alcuni studenti la fissavano, con le guance rosse dall'imbarazzo continuo il tragitto a testa bassa fino al suo Dormitorio.

“Che n'è dici? Non si intona al mio zaffiro?” domando Lucy mostrando il ciondolo a Ragazza Arpia. Lo spirito stava in un angolino con le braccia incrocciate.
“Continuo a dire che prenderlo è stata una pessima idea.” disse la Biondina.
“Biondina ti ho già detto, non so più quante volte, che la tua opinione non mi potrebbe interessare di meno.” disse Lucy leggandosi i capelli in due codini.
“Sei cattiva.” piagnucolo lo spirito.
“Puoi dirlo forte.” rispose Lucy facendole la lingua mentre andava alla porta per aprire visto che qualcuno aveva bussato.
“Ciao Syrus.” saluto Lucy sorridendo finalmente quel giorno orribile sembrava portare qualcossa di positivo.
“Ciao Lucy. Oggi non sei venuta a lezione cosi ti ho portato degli appunti.” disse il ragazzo consegnadole dei fogli.
“Grazie... vuoi delle caramelle n'è ho appena aperto un pacchetto?” domando Lucy trascinado l'amico all'interno della stanza.
“Sai che me n'è devo andare non posso stare qui.” disse lui.
“Due minuti.” disse Lucy porgendoli il sacchetto cercando di non incenerire con lo sguardo Ragazza Arpia che la stava indicando e gignando.
“Ehm... Lucy il tuo zaffiro si sta... illuminando.” disse Syrus ad un certo punto indicando la collana della ragazza che abbasso prontamente lo sguardo e notando inoridita la luce violetta.
“Com'è possibile che cambi colore?” domando Syrus mentre Lucy stringeva il gioiello per nasconderlo.
“Ecco... la verità... senti ma tu non devi tornare al tuo dormitorio!” esclamo Lucy cercando di cambiare argomento.
“Davvero?” domando Syrus che non aveva la minima intenzione di lasciar cadere l'argomento.
Ragazza Arpia ridacchio a quella scena curiosa di vedere cosa Lucy s'inventasse eppure era certa che qualunque bugia non sarebbe servita consoderando come si vedeva da lontano un miglio che sudava freddo.
Nessuno dei tre si accorse che del fumo nero stava entrando nella stanza almeno finchè Lucy e Syrus non si misero a tossire.
“Ma cosa diavolo...?” disse Lucy prima che la tosse diventasse cosi forte da impedirle di parlare. Senti qualcuno afferarle il polso e prima di chiudere gli occhi vide che era stato Syrus.
Quando gli riapri non era più nella sua stanza, ma in quello che sembrava un cratere.
“Dove siamo?” chiese lo Slifer con la mano ancora stretta al polso dell'amica.
“Benvenuti.” disse una voce profonda.
Voltandosi i due videro davanti a loro uno strano ragazzo con indosso una maschera.

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Capitolo 12
*** Capitolo undici ***


“Si può sapere tu chi sei e perchè mi hai portato qui!?” strillo Lucy, la qualle riformulo la domanda appena Ragazza Arpia con un colpo di tosse le ricordo che non era sola. “Cioè... perché ci hai portato qui?” domando ancora con un tono più calmo.
“Mi prendi in giro? Voglio duellare con te.” rispose il ragazzo.
“Allora potevi mandarmi un messaggio, comunque ancora non mi hai detto chi sei.” rispose Lucy iniziando ad avere un pessimo presentimento.
“Davvero non ci arivvi? Mi aspettavo di più da una dei custodi, ma forse ti ho sopravalutato. Sono NightShroud e voglio la chiave dello spirito.”
“La cosa? Scusa se te l'ho dico, ma per me tu stai parlando arabo.” disse Lucy quasi all'isterira.
Perchè in quel posto erano tutti pazzi?
“Pensi davvero che ci creda? Anche se fai la finta tonta non sono cieco vedo benissimo che c'è l'hai al collo.” disse NightShroud.
“Pazzoide io al collo non ho...” comincio Lucy prima di fermarsi e portare istintivamente una mano al ciondilino che aveva trovato quel pomeriggio.
“Ahh! No, no, no. Qui c'è un'erorre mardonale, questa non è mia.” spiego Lucy.
“Vuoi dire che l'hai rubata?” domando Syrus.
“Ma no! L'ho trovata fine della storia non è mia e quindi tu” disse indicando NightShroud “Hai sbagliato persona, mi spiace.” Lucy era soddisfatta di come aveva ribatutto sopratutto perchè per una volta era riuscita a risolvere un problemma senza crearne un'altro. La sua soddisfazione duro ben poco visto che dietro di lei si alzo una collana di lava che spavento lei e Syrus che per istinto si aggrapo all'amica.
“Non sei molto brava a mentire perciò finiscila subito e preparati.” disse NightShroud.
“Mi sa che mi sono cacciata in un bel guaio.” sospiro Lucy attivando il Dueldisk.
“Te l'avevo detto.” disse Ragazza Arpia. Lucy si limito a lanciarle un'occhiatta prima che lo spirito sparisce.
“Comunque prima di iniziare vorrei chiarire che io sono un'ottima bugiarda.” disse Lucy.
“Molto bene miss bugiarda, prima di iniziare vorrei ricordarti che è un Duello delle Ombre.”
“Ok, mascherina forza gioca la tua carta.” “Evoco Truppa Drago in pozisione di difessa e poi metto una carta coperta.”
«Truppa Drago è debole quindi forse non ha fatta una buona giocata e tenta la difessa... però forse vuole anche che io l'ho attacci... meglio procedere con calma.» penso Lucy pescando.
“Comincio giocando la carta magia Hinotama cosi tu perdi 500 Life Points, poi gioco un mostro coperto in pozisione di difessa e termino il mio turno.” disse Lucy mentre i Life Points dell'aversario si riducevano. La corvina notò un leggero cambiamento nell'espressione di NightShroud e cosi penso che non averlo attacato fosse stata la scelta giusta quando però lui pesco e la sua espressione torno come prima Lucy si preoccupo.
“Gioco Cucciolo di Occhi Rossi e attivando il suo potere speciale mandandolo al cimitero posso evocare Drago Nero Occhi Rossi.” vedendo l'apparizione del drago Lucy non potè fare a meno di guardre entusiasta.
“Wow! Ma è proprio il Drago Nero Occhi Rossi!” disse.
“Ma Lucy ti pare il momento!” disse Syrus.
“Scusa, ma quella è una delle carte che usava Joey Wheller e sai che sono una sua fan.” si iustifico la ragazza prima di tornare a prestare attenzione al duello.“E adesso il mio Drago distruggerà il tuo mostro coperto.” disse NightShroud mentre il Drago distruggeva effetivamente il mostro coperto di Lucy che si rivello essere l'insetto Volama.
“Ma non ho finito miss bugiarda Truppa Drago passa in pozisione d'attacco e infligile un danno diretto.” Lucy fece un mugugno dolorante mentre perdeva i 700 Life Points.
«Ha voluto giocare in maniera prudente, sebbene il danno che mi ha inflitto sia minio voleva comunque essere sicuro che di infliggermi qualcossa... sta iniziando ad essere interessante.» penso Lucy ancora più determinata a vincere infondo qui c'era in gioco la sua vita.
“Adesso tocca a me! Gioco Maha Vailo in pozisione d'attaco poi lo equipaggio con Nuzzler Malevolo con cui guadagna 700 punti più altri 500 grazie al suo potere speciale in questo modo posso distruggere facilmente il tuo Drago.” esclamo Lucy. I punti dell'aversario raggiunsero la somma di 3150 portando la ragazza in vantaggio anche se di poco.
“Metto una carta coperta e ti concedo il turno.” concluse Lucy.
“Sai sei molto più brava di come mi aspettavo, complimenti.” disse NightShroud.
“Grazie, ma sapevo già di essere brava.”
“Spero che tu non lo pensi solo perchè sei un'Obelisk.”
“Che intendi, scussa?”
“Davvero non l'hai notato? La ragazze sono tutte Obelisk a prescindere perché è l'unico Dormitorio attrezato.”
Lucy strabuzzo gli occhi redendosi conto solo adesso di quel detaglio che chissà come le era sfuggito per mesi, ora che ci pensava tra le sue compagne c'era anche chi di duelli sapeva solo il minimo indispensabile e che in pratica era molto debole.
«Ma se questo è vero... sono davvero brava come credo oppure... no! Sta cercando di distrarti e inoltre cosa n'è può sapere lui dell'academia! Vinci il duello e basta poi chiederai ad Alexis.» penso Lucy cercando di calmarsi e di riprendere la concentrazione, due semplici parole non sarebbero stata la causa della sua sconfitta.
“Bè mi dispiace che tu abbia perso tempo a distruggere il mio mostro visto che attivo la trappola Richiamo del Posseduto che lo fa tornare in campo però per renderti felice lo faccio tornare al Cimitero cosi facendo posso evocare Drago Oscuro Occhi Rossi!” disse NightShroud.
Lucy rimase a bocca aperta non aveva mai visto quel mostro.
“Comunque rimane ancora più debolle del mio.” disse la corvina.
“Per adesso perché il mio drago guadagna 300 punti per ogni mostro tipo Drago nel mio cimitero Perciò di addio al tuo mago.” il mostro potenziato distrusse Maha Vailo dopo di che Truppa Drago attacco diretamente Lucy facendola rimanere con 2350 Life Points.
La ragazza si strinse lo stomaco dolorante, doveva trovare un modo per vincere al più presto.
«I danni che ci infliggiamo a vicenda sono sempre di piccola entita, ma comunque prima o poi questo ciclo finirà, il problemma e che non so come distrugere il suo drago se invece attacco Truppa Drago rafforzo Occhi Rossi... forse se riuscisci a pescare quella trapolla...» penso Lucy pescando, ma purtroppo la fortuna non le sorisse.
“Evoco Lady Arpia in pozisione d'attaco poi scopro la mia carta coperta Egotista Elegante posso evocare dal mio Deck la carata Sorelle Arpie.” la singola arpia scomparve dal campo lasciando posto al terzetto “Molto bene prima però di attacarti attivo dalla mia mano la magia Corpo di Nebbia che impedisce che il mio mostro possa essere distrutto in battaglia. Di addio a Truppa Drago.” grazie a questa mossa i Life Points di NightShroud si ridussero a 1900, ma Drago Oscuro occhi Rossi guadagno altri 300 punti.
«O pesco quella carta nel prossimo turno oppure sarà costretta a farlo.» penso Lucy stigendosi lo zaffiro.

Angolo dell'autrice: salve a tutti. Bene prima di tutto mi scuso per il ritardo e poi adesso qualche spiegazione sul capitolo. Il duello veniva troppo lungo cosi l'ho tagliato in due parti come se fosse un vero episodio poi come avette notato ovviamente è diverso da com'è nel cartone perchè... bè Lucy non è Jaden quindi le giocate sono cambiate. Comunque spero che il capitolo vi sia piaciutto e alla prossima.

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Capitolo 13
*** Capitolo dodici ***


Syrus si sentiva impotente, avrebbe tanto voluto aiutare Lucy, ma non sapeva come e inoltre dubitava seriamente di poter fare veramente qualcosa.
Infondo era un peso per tutti, lo era sempre stato non gli l'aveva forse detto chiaro e tondo?

“Ti decidi o no a fare la tua mossa!” strillo Lucy in direzione di NightShroud; secondo i suoi calcoli se nessun drago finiva al cimitero poteva registere fino al prossimo turno e sperare nella pescata altrimentri non avrebbe avuto scelta.
“Hai fretta di perdere?” domando ironico NightShroud.
“No, ho fretta di toglierti quel sorisetto compiaciuto dalla faccia.” rispose Lucy.
“Ok, ragazzina è il mio turno. Drago Oscuro Occhi Rossi attaca le Sorelle Arpie.” disse NightShroud.
Grazie alla carta magia Corpo di Nebbia il mostro di Lucy non fu distrutto, la ragazza rimase con solo 1000 Life Points, però forse poteva ancora resistere un altro turno doveva sperare.
«Non riesco a pensare lucidamente tutto quello che ho in mente dipende da una carta che per quanto né so è in fondo al mio Deck... inizia a fare troppo caldo qui...» penso Lucy si sentiva affaticata e sapeva di avere una solo possibilita, però una sola le sarebbe bastata?
“Prima di concludere evoco mostro coperto in pozisione di difessa e ti passo la mano.”
Lucy fece un respiro profondo e prese la prima carta del Deck con mano tremante, non avrebbe avutoaltre occassioni.
«Non... non ho scelta.» penso stingendo i denti e pescando al carta sperando che nessuno si accorgesse di nulla quando la guardo capi che non era riuscita completamente nel suo intento visto che era già a metta giocata però poteva avere un altra possibilità.
“Gioco la carta magia Distruggi-Carte!” disse Lucy sicura che stavolta le cose sarebbero andate come voleva lei. Spedi al cimitero le tre carte che aveva in mano e n'è pesco altretante anche stavolta nessuno notò nulla; tra di esse c'era la trappola che le serviva.
“Si! Sei spaciatto mascherina! Evoco Insetto Sega Elettrica in pozisione d'attaco e poi attivo la mia trappola Arte Spirituale Del Vent-Miyabi, offrendo in tributo un mostro di attributo Vento posso scegliere una carta che controlli e spedirla in fondo al tuo Deck e indovina un po' che carta scelgo?” disse Lucy, era ovvio a tutti che la carta scelta fosse Drago Oscuro e infatti la corvina offri come tributo le Sorelle Arpie e il mostro di NightShroud torno infondo al Deck.
“Va bene complimenti comunque non mi hai ancora sconfitto.” disse NightShroud leggermente irritato, ma ancora tranquillo aveva pur sempre un mostro sul campo.
“Giusto non ancora però ho un'ultima carta in mano: attivo Resuscita Mostro e faccio tornare Lady Arpia dal Cimitero.”
Lady Arpia attaco il mostro coperto che si rivelò Drago Lanciere distrugendolo mentre Insetto Sega Elettrica azzerò i Life Points di NightShroud.
“Lucy sei stata fantastica.” disse Syrus.
“Ma và è stata solo fortuna niente di più.” rispose la ragazza cercando di ignorare Ragazza Arpia che la stava guardando male infondo lei era l'unica oltre a Lucy a sapere che non si tratava di fortuna, ma ovviamente nessuno doveva scopirlo.
“Sai ho avuto l'impressione che il tuo zaffiro abbia cambiato colore ad un certo punto.” disse Syrus.
Lucy si irrigidi di colpo tentando di trattenere un ringhio; per quanto Syrus fosse suo amcio si stava decisamente impiciando troppo.
“Sono sicura che ti sia sbagliato infondo siamo circondati da lava, il caldo ti avrà datto alla testa.” disse Lucy cercando di non lasciar trappelare il suo disaggio.
Syrus decise di lasciar perdere, ormai gli era chiaro che Lucy nascondeva qualcosa però allo stesso tempo sapeva che non erano affari suoi quindi per ora era meglio far finta di niente.
«D'altrocanto si vede benissimo quando Lucy è agitata o a disagio e il suo zaffiro ha di sicuro cambiato colore, ma non come prima sembrava... verde.» penso Syrus sempre più incuriosito dalla sua nuova amica.
All'improvisso si alzo un'altra colonna di lava che spavento nuovamente i due solo che fu Lucy stavolta ad aggraparsi all'amico mentre il fuoco si avvicinava a loro; i due chiusero gli occhi terorrizati.
“Lucy apri gli occhi non c'è niente da temere.” disse Ragazza Arpia. Con rilutanza Lucy fece come le era stato detto e quando vide di essere perfetamente al sicuro nella foresta non potè fare a meno sospirare di solievo; era tutto finito e per fortuna era anche finito bene.
“E adesso?” domando Syrus che dell'intera faccenda ci aveva capito meno di Lucy.
“Sarebbe meglio tornare hai nostri dormitori e...” inizio Lucy per poi notare in lotananza qualcosa che non le piacue afatto.
NightShroud era a terra apparentemente privo di sensi, la corvina notò che accanto a lui c'era una carta però non voleva avvicinarsi anzi prese per mano l'amico e isieme iniziarono ad indietreggiare l'ultima cosa che voleva era che quel pazzo si svagliasse.
“Ehi, Lucy!” si senti chiamare e voltandosi vide Alexis e Jaden correre verso di loro.
“Syrus ecco dov'eri. Lo sai che hai saltato la cena?” disse Jaden.
“Questa è la tua più grande preoccupazione?!” strillo Lucy irritata dell'inocenza di Jade, il suo migliore amico non si faceva vedere dal pomeriggio e lui si preoccupava per la cena.
“Si può sapere che è successo e perché hai al collo una chiave degli spiriti?” domando Alexis e solo allora Lucy notò che anche lei aveva un ciondolo molto simile al suo.
“Accidenti è la mia!” esclamo Jaden.
“Mi stai dicendo che sono finita in questo disastro a causa tua!” grido Lucy.
“Certo se tu non l'avessi pressa senza permesso forse ti saresti risparmiata questo disastro.” disse Syrus.
Lucy dovette trattenersi dallo strillare a pieni polmoni per la rabbia, quello era senza ombra di dubbio il giorno peggio della sua vita sperava soltanto che lei non scoprisse mai niente o si sarebbe pure beccata una ramazzina da parte sua.
Lucy cercando di mantenere la calma il più possibile racconto tutto all'amica e a Jaden che d'altrocanto spiegarono a lei e Syrus la storia dietro le chiavi dello spirito e anche che erano in giro a cercare quella che Jaden aveva perso.
“A saperlo che c'è l'avevi tu ci saremmo risparmiati un bel po' di grattacapi, non credi?” disse Jaden cercando di far sorridere gli amici.
“Per favore risparmia questi commenti lo dico per il tuo bene.” disse Syrus intuendo che Lucy stava per esplodere.
Mentre i tre discutevano Alexis si allontano nella direzione in cui c'era NightShroud e quando lo vide in volto, privo della maschera, non potè fare a meno di trattenere un singhiozzo.
“Tutto bene?” domando Syrus notando lo stato di Alexis; Lucy e Jaden smisero di discutere e si diressero verso la bionda che si era messa a singhiozzare.
“Alexis è sucesso qualcosa?” chiese Lucy confusa.
“Lui... pensavo di averlo perso per sempre... è mio fratello...” disse Alexis in lacrime.
I tre non poterono far altro che guardare stupefati l'amica.

Angolo dell'autrice: prima che qualcuno me l'ho faccia notare specifico subito che mi ricordo che quando un custode è in pericolo le altre chiavi danno un “avisso”, ma Lucy come già detto è stata vittima di un erorre e quindi non essendo lei una vera custode non c'è stato nessun segnale perchè anche se avesse perso la chiave sarebbe sempre stata sotto il posesso di Jaden sebbeno non materialmente.

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Capitolo 14
*** Capitolo tredici ***


Poteva continuare ad ignorare la situazione all'infinito, ma prima o poi avrebbe dovuto chiedere a Lucy dei chiarimenti anche se in realtà dubita che la ragazza gliele avrebbe datti era più probabile che si inventasse una scussa assurda o che come al solito cambiasse argomento sperando di passarla liscia.
Ma le stranezze erano sempre più dificili da ignorare sopratutto perchè non era possibile che la senzasione di gelo fosse cosi forte da fargli provare freddo anche dentro ad un vulcano attivo.
“Sei sicura di sentirti bene?” domando Syrus a Lucy, c'era un'altra cosa che non capiva ma Lucy, almeno stavolta, era imposibillitata ad inventarsi una scusa.
“Te l'ho già detto: sto bene ho soltanto un giramento di testa.” rispose la ragazza stressata era la terza volta che lo Slifer gli faceva quella domanda.
“Sai ho pensato che... con i danni che hai ricevutto...”
“Senti ora te l'ho dico per l'ultima volta: sto bene!”
“Si, ma perché se era un duello delle ombre?”
Lucy lo guardo stranita non nel solito modo in cui lo guardava dopo una domanda indiscreta sembrava più un'espressione annoita.
“Fortuna, credo.” rispose.
“D'accordo allora.” disse lui non del tutto convinto. Sinceramente a volte aveva il sospetto che Lucy lo credesse un idiota totale visto la banalità delle sue scuse.
“Forse sarebbe il caso di andare.” disse Lucy annoiata dall'atessa.
Erano in infermeria e la signorina Fontaine voleva vedere se aveva avuto qualche ferita però la donna ci stava metendo troppo tempo per i gusti di Lucy che in quel momento voleva solo andare a dormire.
“Dobbiamo rimanere qui e inoltre non vorrai lasciare Alexis da sola.” disse Syrus facendo attenzione che Alexis non sentise l'ultima parte era al capezzale del fratello e sembrava intenzionata a rimanerci anche tutta la notte. Lucy sbuffo infastidità e mise il broncio, quel giorno, come il suo umore del resto, continuava a peggiorare di minuto in minuto.
“Sa cavarsela anche da sola e poi ho sono.” disse Lucy, Syrus potè solo sospirare l'amica si stava comportando in maniera impossibile e sinceramente stava iniziando ad inevorsillo con il suo attegiamento per niente facile.
“In questo caso non vedo il motivo che ti spinge a rimanere.” disse una voce che entrambi conoscevano bene.
“Zane.” disse Syrus vedendo suo fratello, il quella si limito a lanciare ai due un'occhiatta per poi dirigersi verso Alexis senza dire nient'altro.
“Antipatico.” borbotto Lucy quando fu sicura di non essere sentita.
“Smetilla.” disse Syrus rivolta a lei, la qualle per tutta risposta si limito a fargli una linguacia. Fu solo in quel momento che lei e Syrus si accorserò che per tutto il tempo non avevano mai smesso di tenersi per mano. I due si stacarono rapidamente con le guance in fiamme domandadosi come era possibile che non se n'è fossero accorti prima.
«Quindi il gelo che emana non è continuo.» penso Syrus.

“La smetti con quel muso lungo mi dai sui nervi.” disse Lucy mentre con Alexis tornava al dormitorio feminille.
“Ad essere onesta secondo me tutto ti manda su i nervi.” rispose Alexis che aveva notato che l'umore della corvina non era essatamente dei migliori in quel momento d'altra parte era anche conmprensibile.
A causa di una piccola incompresione aveva risciatto la vita, ma la bionda ignorava che in realtà Lucy era di pessimo umore per tutt'altro motivo.
«Non ho visto la Biondina da prima... se è andata a fare la spia su quello che è appena acadutto giuro che me la paga.» penso Lucy.
“Comunque Lucy ti volevo dire grazie sia per essere rimasta in infermeria con me e anche per avermi riportato Atticus.” disse Alexis.
“Non ringraziarmi... l'ho fatto solo per salvarmi la pelle... cioè la mia e quella di Syrus.” disse Lucy accorgendosi in tempo di aver di nuovo dimenticato di includere l'amico.
Sperava che Alexis non l'ho notasse.
“A proposito posso farti una domanda?” domando Alexis sorridendo.
“Certo, spara.”
“Hai dei fratelli o delle sorelle?”
“No, sono figlia unica.” rispose Lucy senza la minima esitazione. “Perché?”
“Niente semplice curiosità.” disse Alexis fecendo una risatina.
Lucy si limito a scrollare le spalle non riuscendo proprio a capire dove volesse andare a parare l'amica e di certo non ci sarebbe arrivata molto presto.
Arrivata in camera sua Lucy si butto sul letto esausta pensando che se avesse saltato le lezioni del giorno seguente n'è avrebbe avuto tutte le motivazioni.
“Spero tu sia soddisfatta di quello che hai fatto.” disse Ragazza Aria apparendo accanto alla corvina.
“Sono viva quindi si, lo sono.” rispose Lucy anche se in raltà non l'ho era molto sopratutto perché la stanchezza stava aumentando.
“Lo sai che devi sfruttare molto energia è pericoloso.” continuo lo spirito.
“So come funziona e comunque non avevo scelta... manipolare le carte che ho pescato era l'unico modo.” rispose Lucy.
Sapeva di avere imbrogliato e sapeva che per farlo aveva dovutto usare molta energia però in quel momento le sembrava l'unica via d'uscità.
Sperava soltanto di non doverlo più fare.

Angolo dell'autrice: ecco un capitolo di passagio per dare a Lucy un po' di respiro e si... ha imbrogliato, su come ci sia riuscità esattamente verrà spiegato in seguito. Comunque rimangono ancora molti misteri da svellare. Alla prossima.

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Capitolo 15
*** Capitolo quatrodici ***


L'acqua del rubinetto continuava a scorerre.
Gli occhi erano fissi sul movimento dell'acqua che a poco a poco continuava ad riempire il lavello finchè non fu stracolmo. La testa girava mentre il corpo era come pietrificato... anche la voglia di urlare era inutile.
Si sentiva come in trappola.
Una mano si posso sulla spalla.

Quella mattina...

Lucy disfosso e rifece il letto almeno un millione di volte cosi come fruggo nei casseti e nalla cartella.
Com'era possibile che avesse perso lo zaffiro?
Non se n'è separava mai eppure quando si era svegliatta aveva subito notato di non avercelo più al collo.
“Forse l'hai perso per strada ieri sera.” disse Ragazza Arpia anche lei preoccupata per la scomparsa del gioiello.
“Speriamo di no se qualcuno lo trovasse...” Lucy si passo una mano tra i capelli rabbrividendo alla sola idea.
“Speriamo che non sia cosi, ti ricordi cosa...” inizio lo spirito.
“Certo! Che mi riccordo rappace troppo cresciutto!” strillo Lucy.
Quella volta aveva combinato un disastro, non sapeva ancora bene come usare lo zaffiro e proprio per questo era accaduto.
Al solo pensarci Lucy volava gridare e prendere a pugni qualcosa.
La ragazza si cambio in tutta fretta metendosi l'uniforme e uscendo dalla stanza, doveva assolutamente ritrovare lo zaffiro il prima possibile per cui decise di saltare sia la colazione che le lezioni questo era decisamente più importante. Ripercorse il tragitto del giorno prima, ma l'isola era grande e di certo non era possibile comtrollarla tutta in poco tempo inoltre la possibilita che qualcuno trovasse lo zaffiro prima di lei era molto alta, non aveva paura di un furto visto che tenendolo sempre al collo era sicura che in molti sapessero che era suo ciò non toglieva il fatto che trovarlo signifacava che molto probabilmente l'avrebbe anche preso in mano ed era questo che spaventava Lucy.
«Speriamo solo che non sia caduto nel vulcano... altrimenti recuperarlo sarà impossibile!» penso Lucy mentre perlustrava la foresta vicino a quel punto. Anche nel caso in cui fosse andato perduto per sempre era grava senza lo zaffiro il suo obiettivo non poteva più essere realizzato.
“Ma perché sono venuta in questo posto!” strillo portandosi le mani alla testa in un gsto disperato.
“Mi stavo chiedendo la stessa cosa.” disse una voce che Lucy riconobbe all'istante visto che aveva l'abitudine di apparire sempre nei momenti meno opportuni.
“Perché tu sei un'esperto su chi ha il diritto di star qui e chi no.” disse Lucy incrociando le braccia al petto.
Zane si limito a non dire niente e superò la ragazza del primo anno. All'improvisso si fermo e senza voltarsi le parlo con voce ferma.
“Sta lontana da Syrus.” disse Zane mentre Lucy spallancava gli occhi sorpressa.
“Ma come osi dirmi cosa posso o non posso fare!?” grido lei sentendosi offesa. Il ragazzo non rispose e si limito ad andarsene.
Lucy lo osservo per un po' non riuscendo a capire il senso di quella frase, decise che non era il momento di preoccuparsi di cose cosi stupide e riprese la sua ricerca. Verso mezzogiorno Lucy aveva ormai setaciato l'intera foresta senza riuscire a trovare lo zaffiro; si ricordo di aver promesso ad Alexis che le avrebbe fatto compagnia durante il pranzo visto che la bionda era ancora in infermeria al capezzale del fratello. Cosi la corvina decise di interompere, almeno per il momento, la sua ricerca e di adempiere alla promessa inoltre era terribilmente affamata.
Prese qualcosa da mangiare al negozio e poi raggiunse l'amica la qualle stava già mangiando, figendosi offesa della cosa Lucy si sedette vicino a lei.
“Non fare il broncio ho qualcosa che ti tirera su il morale.” disse Alexis, non sapeva perché ma stare in compagnia di Lucy le faceva sempre venir voglia di stuzzichare l'amica.
“Cosa?” domando Lucy curiosa.
Alexis si limito ad indicare un comodino lì vicino e con sua enorme gioia Lucy potè constatare che sopra di esso c'era proprio il suo zaffiro. Subito lo presso e notò che il lacio si era rotto, quindi molto probabilmente le era cadute senza neanche che se n'è accorgesse. Subito dopo però la gioia lascio posto alla paura.
“Per... per caso l'hai toccato?” domando Lucy.
“No, è sempre stato lì da quando...” inizio Alexis.
“Allora non importa.” disse Lucy che pensava fosse inutile sentire il resto della storia.
Aveva ritrovato lo zaffiro e non c'erano stati altri problemmi quindi per lei la questione poteva anche considerarsi chiusa.

Sempre quella mattina...

«Se non è in classe significa che sta combinando qualcosa.» penso Syrus notando la mancanza di Lucy. Lanciò un'occhiatta a Jaden che stava dormendo al suo fianco, non gli piaceva l'idea di saltara la prossima ora sopratutto perchè risciava un'altra detenzione però se Lucy stava combinando davvero qualcosa allora forse questa era la sua occasione per scoprire finalmente cosa nascondese.
Usci dalla classe e andò in direzione del dormitorio femminile credendo che quello fosse il posto più probabile in cui trovarla; però ad un tratto notò che c'era qualcosa che brillava per terra avvicinandosi vide lo zaffiro che Lucy aveva sempre al collo.
«Questo di sicuro c'entra con il suo segreto.» penso lui raccogliendolo, ma appena lo tocco dovvete tirare subito indietro la mano nello stesso istante in cui gli sembro di vedere un bagliore rosso.
Aveva sentito come una puntara e sul palmo aveva un taglio che fino a pochi secondi fa non c'era. Afferando la corda del gioiello se l'ho mise in tasca e con la testa che gli girava decise che era meglio fermarsi prima in infermeria; mentre camminava sentiva il taglio bruciare e allo stesso tempo gli faceva male la testa.
Quando arrivo in infermeria gli sembro di aver dei tappi di cotone nelle orecchie perché i suoni gli arrivavano distanti e confusi, riusci solo a capire che Lucy sarebbe andata lì più tardi quindi mise lo zaffiro di Lucy su un comodino e dopo che la sua mano venne fasciata Syrus se n'è andò dirigendosi verso la sua stanza, anche se in realtà non voleva farlo davvero.
Ma non riusciva a cambiare direzione del tragitto.

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Capitolo 16
*** Capitolo quindici ***


“Ma che diavolo succede qui?” disse Lucy vedendo il piccolo lago che si era creato sulle scalle esterne del Dormitorio Rosso.
«Scommeto che è un'altra delle idee malsane di Jaden.» penso notando che era proprio dalla camera del ragazzo che partiva la scia d'acqua. Tento di aprire la porta, ma era chiusa a chiave.
“C'è qualcuno? Sono Lucy, aprite!” strillo non ricevendo alcuna risposta.
Ormai stufa decise di fare il giro dell'edificio ed entrare dalla finestra, arrampicarsi non era qualcosa che le piaceva fare o nella qualle era brava però con molta fatica riusci nel suo obbietivo. Appena mise piede sul pavimento constatò che l'acqua le arrivava alle caviglie evidentemente stava scorendo da qualche ora.
Lucy sbuffo irritata dal fatto che molto probabilmente adesso i suoi stivali erano da buttare, si diresse subito verso il piccolo lavandino che sapeva essere nella stanza e che di sicuro era l'origine di questo disastro; Lucy era certa che qualcuno l'avesse dimenticato aperto ed era sicura che fosse stato quell'idiota di Jaden. Con sua grande sorpressa vide che Syrus stava proprio davanti al lavandino completamente immobile, arrabiatta per quella situazione lo prese per una spalla e lo volto per poterlo guardare dittro in faccia.
“Ma cosa combini?! Non vedi che qui si sta formando un lago!” grido notando solo in quel momento l'espressione completamente assente del ragazzo. Lucy cerco di attirare su di se l'attenzione di Syrus ma sembrava inutile visto che lo Slifer continuava a guardare con occhi vacui un punto inesistente davanti a se, quando lo realizzo Lucy fu colta dal panico.
“Syrus, ci sei? Ti prego rispondimi!” disse scuotendolo senza però ricevere risposta.
La ragazza si trattene dall'urlare perché aveva già capito cosa fosse succeso e la situazione non sarebbe potutta peggioreare in alcun modo. Fece un respiro profondo per calmarsi e per prima cosa chiuse il rubinetto per imbedire che l'acqua aumentasse poi apri la porta della stanza almeno in questo modo un po' n'è sarebbe uscita.
“Adesso cosa faccio?” domando Lucy a nessuno in particolare.
“Evitare di perdere lo zaffiro.” disse Ragazza Arpia apparendo vicino alla corvina, la qualle cerco di scarciarla riuscendo però a colpire solo l'aria.
“Dammi un consiglio utile per la situazione attuale!” strillo Lucy portandosi le mani alla testa esasperata.
Perché capitavano tutte a lei? Anche se non era superstiziosa iniziava a pensare che stare all'Accademia le portasse sfortuna.
Sbuffo profondamente quando realizzo che c'era una sola persona che potesse aiutarla a sistemare le cose, sperando che una soluzione almeno essistesse visto come erano andate le cose l'ultima volte n'è dubitava.
Cosa sarebbe successo se non fosse riuscita a sistemare tutto questo?
Si sarebbe di certo trovata in mezzo ad un mare di guai e forse non sarebbero bastate le sue solite bugie a tirarla fuori.
Afferò il polso di Syrus e dopo aver controllato che non ci fosse nessuno in vista si precipito verso il suo dormitorio passando dai percorssi nei qualli era certa di non dover incontrare nessuno. Per una volta sembro che la fortuna si fosse finalmente decisa ad aiutarla perché riusci ad arrivare a destinazione senza troppi problemmi; una volta in camera fece sedere l'amico sul letto e si mise a sedere di fronte allo specchio. Non l'aveva mai fatto prima, quando comunicavano era sempre lei a chiamarla e Lucy ascoltava, eseguiva, sbuffava ma non chiamava mai.
Di certo il fatto in se avrebbe fatto capire immeiatamente a lei che c'era qualcossa che non andava. Prese lo zaffiro tra le mani e lo strinse forte mentre si illuminava d'azzurro, sperando nel profondo che questo incidente non avrebbe convinto lei a torglierlelo, per quanto fosse pericolosso era l'unica cosa che le rimaneva, che la facesse sentire completa.
“Cosa hai combinato?” domando il riflesso con un cipiglio di rassegnazione in volto.
“Posso sapere perché dai subito per scontato che abbia combianto qualcossa? Gradirei un po' più di fiducia.” disse Lucy.
“Lucy la verità.” disse il riflesso e non era una domanda.
“Va bene... ho perso lo zaffiro e poi... bè ti ricordi di quel mio compagno alle elementari...”
“Lucy! Vuoi vuoi dirmi che qualcuno ha toccato lo zaffiro senza permesso! Lo sai che ha una sua difessa!”
“Non sono cosi stupida. Ti prego dimmi che si può fare qualcossa o sono rovinata!” disse Lucy dsperata per la propria sorte.
“E Syrus.” disse Ragazza Arpia.
“Cosa? Ah, giusto è nei guai anche lui.” disse Lucy con nonsalance mentre lo spirito scuoteva la testa in senso di diassaprovazione, quella ragazza era un'egoista patentata.
“Forse c'è una soluzione l'importante è che non abbia assimilato troppo veleno. Portalo qui davanti a me.” decreto il riflesso.
Lucy fece come richiesto e mise Syrus seduto davanti allo specchio poi gli fece toccare con una mano la superficie di vetro, lo Slifer rabbrividi visibilmente al contatto.
“Per tua fortuna n'è ha assimilato pocchissimo... domani starà già meglio.” disse il riflesso prima di scomparire.
Lucy sospiro sollevata e dopo un po' riporto Syrus al suo dormitorio. Nel tragitto senti alcne conversasioni tra gli studenti e tutti parlavano della stessa cosa ovvero che nei dintorni dell'accademia stesse girando un vampiro. La corvina dovette resistere con tutte le sue forze dallo scoppiare a ridere per quest'assurdità. Di certo Lucy era cocciutta, ma se c'era qualcossa su cui non ammetava obbiezioni di alcun tipo, nemmeno se aveva le prove proprio davanti a lei, era che il sopranaturale non essisteva e che mostri come vampiri, mummie e conpagnia bella erano solo invenzioni. Al contrario Ragazza Arpia ci credeva con tutta se stessa e non potè fare a meno di tremare come una foglia mentre lei e Lucy riffacevano nuovamente la strada verso il Dormitorio Femminile stavolta con il buio però.
“E poi sarei io quella che ha paura del buio.” disse Lucy a mezza voce, nonostante fosse certa che non ci fosse alcun pericolo in giro l'agitazione dello spirito la infastidiva e inoltre continuava a riccordarle che il buio la terrorizava sopratutto adesso che tecnicamente stava camminando da sola.
“Smettila di prendermi in giro!” disse Ragazza Arpia.
“Senti Biondina non c'è niente qui di cui aver paura.” disse Lucy leggermente infuriata.
“Possibile che proprio tu che sei cresciutta studiando e utillizando la magia delle ombre non creda a queste cose?” domando Ragazza Arpia.
“Proprio perché l'ho studiata so che la magia delle ombre essiste al contrario di cose stupide come i vampi...” Lucy smise di parlare di colpo e inizio ad indietreggiare con gli occhi sbarati impallidendo visibilmente.
“Lu... Lucy che ti prende?” domando lo spiritto proprio un secondo prima che la Obelisk si mettesse a strillare a sguarciagola seguita da Ragazza Arpia che urlo anch'essa terrorizata.
Lo spirito aveva chiuso gli occhi e quando gli riapri non gli piacque afftto ciò che vedeva: Lucy appogiata ad un albero che rideva come una matta.
“Non è stato divertente.” commento incrociando le braccia.
“Io l'ho trovato esilerante. Avresti dovuto vedere la tua faccia!” rispose Lucy continuando a ridacchiare.
“Sta parlando da sola signorina Hikari?” domando una voce che fece completamente smettere a Lucy di ridere visto che fu il suo turno di spaventarsi e strillare stavolta realmente spaventata.
Cercando di calmarsi vide che il suo interllocutore era il Professor Banner.
“Ah! no... io...” cerco di spiegare tra un respiro profondo e l'altro.
“Lo sa che è vietato andare in giro a quest'ora, vero?” domando il professore.
“Certo. Stavo giusto tornando al dormitorio.” disse Lucy e guardando l'insegnate andarsene non potè che esserne rassicurata.
“Quell'insegnate fa venire i brividi altro che i tuoi mostri immaginari.” proclamo Lucy mettendo fine alla discussione.
Per il momento.

Angolo dell'autrice: eccomi qui. Prima di tutto mi scuso per il ritardo e per la confussione che penso di aver fatto in questo capitolo che avrebbe dovuto spiegarvi delle cose, ma forse ho ottenuto l'effeto contrario. Comunque spero che vi piaccia e alla prossima.

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Capitolo 17
*** capitolo sedici ***


Non si era mai sentito cosi usato in tutta la sua vita.
Come aveva potutto farlo?
Era solo un'imbrogliona... e a questo pensiero senti le lacrime scendere.

Non riusciva a capire, per lei era una cosa senza senso quella che Zane aveva fatto.
Lucy adento la mela che aveva in mano pensierosa. Trovava assurda quella situazione, non solo perché il mostro che secondo lei non essisteva si era rivelato reale, ma anche perché aveva assistito a qualcosa che per lei era impossibile concepire. In molti le avevano sempre dato dell'egoista e lei... bè lei sapeva bene di esserlo però dava per scontato che lo fossero anche le altre persone.
“Perché... non capisco...” mormoro appogiandosi alla finestra e puntando lo sguardo verso le stelle. Non era nuova a mezzi subdulli e sinceramente molte volte anche lei si era portata in vantaggio con stateggie piuttosto sleali, ma cosi era la vita.
«Se avessero vissuto quel che ho vissuto io la penserebbero diversamente.» penso continuando a mangiare il frutto.
Se fosse stata al posto di Zane avrebbe scelto di salvare se stessa era la cosa più logica, questo confermava solo la sua teoria che in quel posto erano tutti matti.
Chiudendo la finestra decise che non sarebbe andata ad assistere al terzo duello contro Camula principalmente perchè un'atto di eroismo insensato le era bastato e non voleva vederne un'altro.
“Tu non cambierai mai.” disse Ragazza Arpia guardando Lucy andare a dormire.
La corvina guardo lo spirito e si ritrova a sorridere perché quell'affermazione le aveva fatto tornare il buon umore.
“Su questo hai ragione.” disse Lucy felice spegnendo la luce.

Quella notte e forse neanche le succesevie di certo non sarebbe riuscito a dormire.
Da quello che n'è sapeva all'alba potevano mancare delle ore o anche solo pochi minuti, infondo non sapeva nemmeno con essatezza per quanto tempo aveva pianto. Di sicuro abbastanza da non aver più le forze per continuare a farlo.
Cerco di far scomparire le ultime lacrime con il dorso della mano, ma con sua sorpressa aveva le guance completamente asciutte. Aveva davvero perso la concezione del tempo.
La cosa che gli faceva più male però non era essere il responsabile di quello o essersi ritrovato in una situazione uguale a quella che aveva vissuto a quattro anni; la cosa peggiore era che Lucy l'aveva spinto. Nella confussione nessuno poteva averla vista, neanche lui però lo sapeva.
Insomma era stato lui ad essere spinto e da piccolo lo era stato talmente tante volte che sapeva bene quando accadeva. Sapeva che comunque molto probabilmente non sarebbe cambiato niente, ma restava il fatto che Lucy l'aveva spinto volontariamente... non pensava potesse essere egoista fino a questo punto.
Il bello era che alla fine non si era scussata anzi quando erano rimasti solo loro due e Jaden, Lucy ha aveva avuto il coraggio di salutarli sorridendo come se fosse stato tutto a posto, come se stesero tornando da una banale lezione.
Forse Jaden non l'aveva notato, ma quel sorriso non era sincero... Lucy si credeva una brava bugiarda però Syrus aveva visto che molto spesso il sorisso che faceva era di una tale falsità che non capiva come mai fosse l'unico a notarlo... anzi perché era lui l'unico che vedeva tutte le stranezze di Lucy?
Rabbrividi al ricordo di come qualche giorno prima lei l'aveva trattato come una marionetta perché, ci avrebbe scomesso, lo zaffiro della ragazza non si sa come l'aveva rincitrullito e la cosa peggiore era che anche se non sembrava in realtà era perfetamente consapevole di quello che faceva e che gli accadeva intorno.
Gli venne un conatto quando la possibilità che Zane stesse provando la stessa senzasione in questo momento gli venne in mente.
Senti che stava per piangere di nuovo e invece successe qualcossa di diverso.
All'improvisso si ricordo tutto.

Come si potesse essere cosi tanto fortunati Lucy non riusciva a capirlo.
Jaden... aveva vinto. Sulla questione di abilità non era sorpredente perché Lucy, anche se non l'avrebbe mai detto a voce alta, doveva ammetere che infondo Jaden non era cosi malacchio come credeva all'inizio non era ancora al suo livello però era bravino.
Quello che la sorprendeva era la fortuna che aveva avuto ad evitare l'effetto del Cancello Delle Illusioni dell'aversaria, in caso contrario avrebbe perso di questo Lucy era certa.
La ragazza sospiro, mancavano ancora cinque Cavallieri delle Ombre e lei non vedeva l'ora che questa storia finesse perché in tutta onesta a lei non importava niente di chi vinceva o perdeva per quel che gliele importava le tre bestie sacre potevano caderre nelle mani di chiunque tanto i suoi progetti non cambiavano. Avrebbe semplicemente voluto che il giorno fatidico arrivase il prima possibile e invece con molta probabilità sarebbe dovuta rimanere in quel posto pieno di svitati per un altro anno.
Tutta questa faccenda stava iniziando a starle stretta e la paura di farsi scoprire, una cosa che a inizio anno non l'aveva mia nemmeno sfiorata, stava continuando a crescere sempre di più. Forse avrebbe dovuto dare retta a Ragazza Arpia e cercare di mantenere un basso profillo però non era la cosa più semplice del mondo considerando che era entrata in un gruppo che sembrava attirare i guai come le api con il miele, doveva semplicemente stare a guardare e basta. Lucy decise di scacciare quei pensieri e di andare in infermeria da Alexis una delle poche persone che considerava sane di mente.

Quando un ricordo ti assale difficilmente poi se n'è va lasciandoti finalmente in pace. Per molto tempo Syrus aveva provatto questa senzasione quando ancora piccolo non si era del tutto abituatto alla scomparsa del padre.
Un giorno si era alzato e lui non c'era. La madre non ci aveva datto troppo peso dicendo che sarebbe tornato presto, ma non era mai accaduto. Il peggio però era quando si ricordava la loro ultima conversasione... in quel momento però il ricordo che lo tormentava era un altro. Non voleva più pensarci per ora voleva concentrarsi solo sulle cose belle come il fatto che suo fratello fosse salvo e al sicuro.
A Lucy ci avrebbe pensato in seguito.

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Capitolo 18
*** Capitolo diciasette ***


Sentiva che continuava a chiamarla, ma lei non rispondeva rimanendo nascosta nel suo piccolo angolino con la carta di Duel Monsters stretta in mano. Non avrebbe mai preso il suo posto questo era certo, e Lucy si sarebbe assicurata di farglierlo capire il prima possibile.


“Insomma Lucy, mi stai ascoltando?”
chiese Alexis riportando l'amica alla realtà e lontana dai suoi ricordi.
“Scusa ero distratta. Cosa stavi dicendo?” domando Lucy sistemandosi una cioca dietro l'orecchio.
“Ti ho chiesto se hai intenzione di mascherarti.” disse Alexis al che Lucy per poco non cade dalla sedia per l'imbarazzo.
“Non ci penso nemmeno!” strillo la ragazza rossa in volto al che Alexis scoppio a ridere.
Certe volte le pareva che ci fossero due Lucy, una scorbutica ed egoista mentre un'altra decisamente infantile.
“Peccato. Tu cosa pensi della questione del professor Banner?” domando ancora la bionda.
“Che a me ha sempre datto i brividi.” rispose Lucy.
“Io sono più interessata alla questione dei dormitori.” Alexis sospiro, sapeva che Lucy quando ci si metteva poteva diventare la persona più cocciuta del mondo e non mollare un argomento esattamente come un cane con l'osso.
In realtà era anche una questione abbastanza semplice da spiegare e da capire però Lucy era anche danatamente orgogliosa.
“Va bene. In generale si le ragazze vanno diretamente nel dormitorio Obelisk, ma solo perché in realtà quasi tutte, me compresa, vienne da una scuola di preparazione cosi come Zane e Atticus. Sinceramente penso che tu sia la prima ragazza a fare un normale esame d'amissione.” spiego Alexis.
“Quindi sono in questo dormitorio per le mie abilità, vero?” chiese nuovamente conferma Lucy.
“Certamente non preoccuparti.” le disse Alexis.
La corvina tiro un sospiro di sollievo e salutando l'amica torno in camera sua a dormire, il giorno dopo non ci sarebbero state lezioni quindi il suo obbietivo era quello di non alzarsi da letto almeno fino a mezzogiorno. Purtroppo si dimentico di soegnere la sveglia cosi inizo a girare per l'isola incuriosità da quello che iu dormitori avevano organizzato per la giornata degli spiriti anche se in realtà voleva solo andare a vedere i duelli che si sarebbero svolti al Dormitorio Rosso.
C'erano molte persone in costume e Lucy era divertita da questo nonostante preferise buttarsi dentro una piscina piena di squali piuttosto che mascherarsi. Durante il tragitto incrocio Atticus che stava correndo come un forsenato inseguito da Alexis.
Lucy si limito a fare spalluce per poi ignorare i due, qualunque cosa stavano combinando non era affar suo. Arrivata a destinazione vide che tutti erano in fremento per i preparati e la cosa la fece sorridere, infondo a volte era divertente vedere le persone impegnate in cose cosi stupide. Il suo sorriso però scomparve improvissamente quando vide una particolare immagine. Proprio non capiva perché i ragazzi trovassero cosi carina la carta della Giovane Maga Nera, secondo lei non era niente di speciale.
“Secondo me invece sei gelosa.” disse Ragazza Arpia.
“Non dire schiochezze!” strillo Lucy rossa in viso. Lo spirito ridacchio a quella vista e Lucy tentò di scacchiarla solo per ricordarsi che non poteva toccarla chiedendosi perché se l'ho dimenticava sempre.
“Chi non dovrebbe dire schiochezze?” domando Syrus arrivando alle spalle dell'amica terrorizandola.
“Eh? Nessuno... lascia perdere.” rispose Lucy.
“Come vuoi. Senti vuoi duellare oggi? Non riusciamo a trovare un'avversario per Jaden.” le chiese il ragazzo in tono gentile, ultimamente aveva smesso di fare domande e il suo attegiamento nei confronti di Lucy era diventato più tranquillo e di questo la ragazza n'è era grata, almeno un problemma si fosse risolto da solo.
“D'accordo. Mi piacerebbe molto batterlo di nuovo.” disse Lucy.
Quando arrivarono Lucy non potè fare a meno di ridere alla vista dell'improbabile costume di Jaden il quella offeso decise di toglierselo. I due erano pronti ad iniziare il duello quando si alzarono dei mormorii dalle persone radunate lì. Con sorepresa di tutti c'era una ragazza identica alla Giovane Maga Nera che si domandava se qualcuno volesse sfidarla.
Lucy fece un passo in avanti anche se è meglio specificare che qualcosa l'aveva punta ed era scattata in avanti per quello comunque sia la ragazza misteriosa la considero come un “si” alla sua richiesta e Lucy scusandosi con Jaden si mise in pozisione per duellare.
“Molto bene, inizio io se non ti dispiace.” disse la ragazza a Lucy “Metto un mostro coperto e termino il mio turno.”
la corvina era alquanto confusa perché qualcuno avrebbe voluto iniziare per primo solo per fare quella mossa?
“Ok, contenta tu... io gioco Lady Ninja Yae e... la uso per attacarti!” disse Lucy preferendo rischiare che rimanere all'oscuro purtroppo fece una mossa sbagliatta perchè il mostro coperto era Fire Sorcer* che avento maggiori punto di difessa rispetto all'attaco di Lady Ninja Yae fu Lucy a subire il danno inoltre grazie al suo potere speciale la ragazza rimosse due carte dal gioco però Lucy subi altri 800 punti di danno.
“Che brava peccato che sia stata tu a perdere punti.”
disse l'avversarie mentre Lucy ribolliva di rabbia per quella gentilezza e sopratutto perché tutto il pubblico stava tifanfo per quella cospleyer da strapazzo solo perché leggermente carina. La Obelisk concluse il turno metendo una carta coperta.
“Ok, attivo Dimensione Fusione con la qualle rinnunciando a 2000 Life Points possiamo rimettere in campo il maggior numero di mostri in precedenza rimossi.” Lucy sbuffo irritata visto che indirettamente era stata lei a permettergli quella mossa... e purtroppo le sorpresse non erano ancora finite infatti non solo sul campo torno Valchiria Del Mago, ma anche la carta della Giovane Maga Nera cosa che lscio tutti di stucco visto che solo il Re dei Giochi Yugi Muto possedeva quella carta.
«Ora n'e devo sopportare due!» penso Lucy mentre il pubblico adesso applaudiva ancora più forte cosa che fece infuriare ancora di più la corvina.
“Valchiria Del Mago attaca e distruggi Lady Ninja Yae.” disse la cospelyer e i Life Points di Lucy scessero a 2600.
“Perché non mi attacchi di nuovo?” vuole sapere Lucy quando l'avversaria passo il turno.
“Non mi sembra ch etu abbia avuto molta fortuna cosi ti sto dando un'altra possibilità.” in quelle parole non c'era n'è vanitta o cattiveria eppure Lucy le trovo false e snervanti.
In quel momento Lucy fu tentatissima di barare però sapeva che la Biondina e lei le avrebbero entrambe fatto una ramanzina infinita però voleva vincere cosi tanto... d'altra parte non sapeva nemmeno cosa le servisse per vincere visto che era cosi infuriata da non riuscire a raggionare in maniera lucida.
Basta! Avrebbe imbrogliato solo un pochino tanto nessuno se n'è sarebbe accorto visto che aveva iniziato a nscondere lo zaffiro sotto al maglietta in questo modo nessuno avrebbe visto che si illuminava e cambiava colore. Però Lucy era cosi sovrapensiero che si piloto la carta da pescare però non quella che voleva.
Fu proprio Ragazza Arpia ad essere pescata e visto che non aveva alternative a malincuore Lucy al evoco.
“Che bello sono felice che hai finalmente giocato quella carta.” cinguetto la cospleyer.
«Come fa a sapere che... accidenti!» penso Lucy capendo finalmente chi realmente aveva davanti.
Inutile dire che in quell'occasione l'imbroglio di Lucy non funzione e che risulto sconfitta da quella che ora n'è aveva la certezza era l'autentica Giovane Maga Nera.

Per Lucy perdere non era mai stato un problemma, accetava sempre in maniera abbastanza sportiva la sconfitta, ma non quella volta.
“Ammeti che sei gelosa.” cantillo Ragazza Arpia.
“Io non sono gelosa! E poi perché dovrei esserlo!” strillo Lucy sull'orlo di una crisi di nervi.
“Forse perché è più carina.” disse Syrus spaventando Lucy proprio come quella mattina.
“Un giorno tu mi farai venire un'infarto.” disse Lucy regolando il suo respido.
Come faceva Syrus ad apparirle sempre alle spalle in quel modo?
“Lucy anche secondo te era il vero spiritto della maga? Tu puoi vederli, giusto?” domando lo Slifer.
“Si... penso che tu abbia ragione, ma non è più carina di me.” borbotto Lucy.
“Invece si se altrimenti perché tutti i ragazzi avrebbero tifato per lei?”
“Perché questa scuola è piena di beotti.”
Syrus rise della risposa di Lucy mentre i due tornavano davanti al dormitorio dove erano radunati tutti quanti. Lucy si mise ad osservare le stelle ancora imbrociata per quello succeso nel pomeriggio quando all'improvisso Syrus le diede un bacio sulla guancia.

Angolo dell'autrice: salve a tutti per prima cosa vi informo che il prossimo sarà l'ultimo capitolo ambientato durante la prima stagione, ma non l'ultimo della storia. A sto punto ho pensato che Lucy avrebbe dovuto perdere un duello e ho scelto questo. Spero vi sia piaciutto. *di sta carta non ho trovato il nome, mi scuso con tutti voi.

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Capitolo 19
*** capitolo diciotto ***


Finalmente l'anno scolastico era giunto alla fine e sopratutto anche la faccenda dei Cavallieri delle Ombre era stata risolta.
«In realtà se quel fossile fosse stato un po' più sveglio si sarebbe potutto evitare tutto sto disastro.» penso Lucy gettando in una borsa le sue cose con il suo solito tatto da elefante come lo definiva la Biondina.
Sarebbe partita all'indomani tornando a casa e fino all'inizio del secondo anno sarebbe stata lontana dai pazzi che frequenavano l'Accademia inoltre cosa per lei più importante di tutte Zane si era diplomato quindi non avrebbe più dovutto soportare le occhiatace che gli lanciava contro.
Evidentemente il fatto che avesse completamente ignorato il suo consiglio di tenersi lontana da Syrus non gli era piaciutto molto eppure non riusciva a capire visto che in realtà quella era stata la conversasione più lunga che aveva avuto con lui. Comunque a parte i guai imprevisti in cui si era cacciata era riuscita a portare a termine la sua missione ora veniva la parte più difficile di tutte: aspettare che si presentasse il momento giusto e Lucy di pazienza non era mai stata una campionessa.
“Pensi davvero che ci cascerà?” domando Ragazza Arpia.
“Si.” rispose Lucy. Adesso che non le serviva più doveva ridare a Syrus la macchinina che aveva “preso in prestino” a inizio anno. Il suo piano era di rimetterla a posto e far credere all'amico che non l'aveva vista, era banale l'ho ammeteva, ma era stanca di elaborare bugie convincenti sopratutto adesso che aveva dovuto raccontarle per un'anno.
Metà di quello che diceva era falso oppure era una modifica a qualcosa di vero.
Però non le importava quando sarebbe arrivato il momento giusto avrebbe agito e tutto sarebbe tornato normale proprio quando era piccola prima del loro arrivo.
Questa falsa della brava bambina prima o poi sarebbe finita e più di tutto era quel momento che Lucy attendeva con ansia, eppure da un paio di settimane provava sentimenti contrastanti. Che gli dispiacese? Impossibile! Sapeva bene cosa doveva fare e l'aveva sempre saputo non poteva aver cambiato idea cosi all'improvisso.
Chiuse la borsa e si butto sul letto. L'anno era finito... ma presto n'è sarebbe iniziato uno nuovo.
Lucy sorrise pensando a come si sarebbe potuta divertire nell'attesa, perché lè veniva già in mente un dispetto che di sicuro l'avrebbe divertita molto.
Non avrebbe mai dovuto farglierlo capire.

“Sai avrei voluto che quest'anno durasse di più” disse Jaden.
“Si...” rispose Syrus sovrapensiero rigirandosi la macchinina rosa tra le mani.
Una parte di lui era felice di averla ritrovata, ma l'altra era certa di sapere perfetamente come era scomparsa e poi riaparsa. Adesso che ci pensava quel suo portafortuna... non gli era servito, certo quest'anno sarebbe potutto andare meglio anzi poteva di certo andare meglio, ma in fin dei conti era andato bene. Forse non gli serviva più la macchinina sebbene fosse l'ultima cosa che suo padre gli avesse regalato, l'anno prossimo l'avrebbe lasciata a casa almeno in questo modo non gliel'avrebbero rubata di nuovo.
Quel pensiero non gli migliriorò affatto l'umore cosi decise di uscire, Lucy diceva sempre che guardare le stelle portava consiglio e forse quello era un consiglio che valeva la pena ascoltare.
Certo però non si sarebbe mai aspetato di vedere suo fratello lì, l'unica volta che era venuto era quando aveva sfidato Jaden per il duello di fine anno.
“Sei qui perché ti serve qualcosa da Jaden?” domando Syrus.
“No. Volevo solo sapere se hai già fatto le valigie.” disse Zane.
“Oh. Si le ho fatte e sono pronto a tornare a casa.” rispose Syrus.
“Bene. L'anno prossimo vedi di fare un po' più di attenzione.” disse Zane e Syrus non riusci a capire se il fratello lo stesse riproverando oppure se gli stesse dando effetivamente un consiglio. Prese un respiro profondo per chiederlo quando accade qualcosa che lo colse completamente di sorpressa.
Zane lo stava abbraciando, qualcosa che non faceva da quando erano piccoli... allora perché sentiva come un macigno sul petto come un campanello d'allarme. Sperava soltanto che fosse il suo semplice disagio e non qualcos'altro.
Si strinse di più al fratello maggiore come se avesse paura di perderlo di nuovo.

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Capitolo 20
*** Capitolo dicianove ***


D'ora in avanti sarebbe stato strano avere una camera tutta per sé, forse però sarebbe stato ancora più strano il fatto di usarla solo poche volte principalmente solo per dormire.
Nel giro di nemmeno due giorni aveva capito perché a volte Lucy era cosi stanca e leggermente più intollerabile del solito ai pasti, fare ogni giorno e più volte il tragitto fino al Dormitorio Rosso era stancante sopratutto per una ragazza pigra come Lucy o un ragazzo non molto atletico come lui. Almeno sembrava che quest'anno sarebbe filato tutto liscio infondo era stato promosso al Dormitorio Ra però c'era ancora quel problemma... non era ancora il momento di pensarci essatamente come con la carta Vincolo di Potere doveva esaminare bene tutte le circostanze ed essere sicuro di non dannegiarsi da solo.
Un conto però erano i duelli, la sua situazione... era decisamente più complessa esattamente come quello che stava provando in quel momento.
Le poche cose che non erano cambiate gli piacevano ancora... più o meno si sentiva diverso verso certi approci, ma di certo i cambiamenti avvenuti gli davano molto più fastidioso cioè a parte il suo trasferimento nel Dormitorio Giallo.
Uno dei tanti cambiamenti che non gli piacevano era il fatto che suo fratello non fosse più lì, non sapeva perché ma pensare a Zane lo preoccupava, d'altronde si sentiva anche meno sottopressione a scuola se solo non fosse stato cosi paranoico forse questo problemma non ci sarebbe stato. Un'altra cosa nuova che non gli piaceva molto era il nuovo Ra Hassleberry, lo faceva sentire come se fosse stato sostituito... come abbandonato.

C'era qualcosa che non andava lo sentiva.
Lucy ricontrollo lo zaffiro per la miglionessima volta e quando cerco di utilizzarlo come nelle ultime settimane non funzionò anzi si illumino di bianco. Non si era mai illuminato di bianco, d'azzurro, viola verde e rosso, ma un bagliore bianco?
Che si fosse attivato un nuovo potere?
E pensare che quest'anno era iniziato cosi bene e adesso aveva già un problemma tra le mani e avrebbe dovuto risolverlo il prima possibile, se avesse perso la sua unica possibilita non si sarebbe mai perdonata. Però visto che tanto doveva aspettare forse era il caso di non pensarci troppo infondo il suo obbietivo adesso era divertirsi e sapeva bene da dove iniziare per farlo.

Fu l'ultimo ad alzarsi anzi in realtà quando si decise finalmente ad andarsene Syrus notò che le luci erano già spente evidentemente nessuno l'aveva aspettato, infondo meglio cosi preferiva rimanere solo. Invece vide Lucy seduta con le braccia intorno alle gambe davanti alla porta dell'aula.
“Perché sei ancora qui?” domando Syrus alla corvina visto che era l'ultima persona al mondo che secondo lui avrebbe fatto una cosa del genere.
“Ho pensato che visto che idolatri cosi tanto tuo fratello... insomma pensavo che non volessi rimanere solo visto che per di più detesti esserlo.” disse Lucy alzandosi e togliendosi la polvere dai pantaloni.
Syrus guardo l'amica certo che avesse in mente qualcosa, ma in quel momento aveva addosso una stanchezza che decise di lasciar perdere i soliti sotterfugi di Lucy.
“Quindi Mister Perfezione non era cosi perfetto dopo tutto... devi esserne felice.” disse Lucy durante il tragitto.
“Perché dovrei esserne felice?” domando Syrus cercando di non urlare contro la Obelisk.
“Cioè come ho detto prima lo idolatravi, ma ammeti che nel profondo hai sempre voluto vederlo perdere.” continuo la ragazza mentre il Ra dovette fare apello a tutte le sue forze per non strillare di certo se ci fossero statti Jaden o Alexis, Lucy ci avrebbe pensato due volte prima di dire quelle cose.
Sembrava che la mancanza d'empatia di Lucy si manifestasse solo quando erano loro due e nessun'altro.
“Ti sbagli.” si limito a dire Syrus.
“Guarda che con me non devi fingere puoi dirmi la verità.” disse Lucy che come al solito aveva ignorato un punto di vista diverso dal suo.
“Io ti sto dicendo al verità, ma tu sei cosi testona che non lo capisci.” disse Syrus.
“Va bene come vuoi. Ti ho solo detto quel che pensavo scusa.” rispose Lucy sorridendo e Syrus che non l'aveva mai sentita scusarti inizio a pensare che forse si era sbagliatto e che Lucy potesse davvero provare empatia.
“Grazie.” disse Syrus un po' imbarazzato.
“Mia nonna dice sempre che a volte un semplice scusa può fare la differenza.”
“Allora ascoltala più spesso.” i due si misero a ridere e questo rissolevo il morale di Syrus, suo fratello infondo aveva solamente perso un duello di sicuro sarebbe riuscito a vincere i prossimo come al solito.
Non c'era bisogno di preoccuparsi.

Angolo dell'autrice: come al solito scusate il ritardo ho avuto vari impegni personali che mi hanno tenuta occupata. Dunque è iniziata la seconda stagione e penso che d'ora in poi le scene tratte dall'anime diverano sempre meno per dare più spazio alla trama generale. Ovviamente però non c'è bisogno di dirvi quale parti aggiungerò sicuramente. Alla prossima.

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Capitolo 21
*** Capitolo venti ***


Pezzeti di carta bianchi come neve cadevano sul pavimento accopagnati dal rumore delle forbicci che tagliavano senza sosta il foglio trasformando le parole scritte su di esso in coriandoli ironicamente a Lucy non erano mai piaciutti i coriandoli.
Alla fine quando ormai i pezzi erano diventati cosi piccoli che era praticamente impossibile sperare di rimettere insieme il foglio butto tutto nel cestino soddisfatta infondo era solo un piccolo shcerzo, cosa sarebbe mai potuto andare storto?
“Sai ogni volta che penso che tu abbia tocatto il fondo ecco che invence scendi ancora più in basso.” commento Ragazza Arpia scuottendo la testa.
“Colpa sua non mia! Doveva ripore meglio la sua fiducia.” disse Lucy putando le forbici contro lo spirito la quale sbuffo per poi sparire.

Mise giù la penna rillegendo un'ultima volta quello che aveva scritto sperando che stavolta avrebbe ottenuto risposta. Il fatto di dover sempre chiedere a Lucy di spedire le lettere al posto suo era veramente fastidioso, ma solo gli Obelisk potevano spedire o ricevere lettere e visto che Alexis si era “trasferita” nel Dormitorio Rosso e che Atticus spariva e riappariva a proprio piacimento senza alcuna spiegazione logica la corvina era la sua unica opzione.
Chiuse la busta e si lascio sulla sedia con un sospiro, negli ultimi giorni era successo di tutto e Syrus stava veramente iniziando a pensare che non sarebbe riuscito a rimanere lucido ancora per molto.
Non solo Crowler e Bonaparte a capo dell'academia stavano facendo cose sempre più assurde adesso Jaden era scomparso e Chazz stava blatterando di non si sapeva qualle Società della Luce, che al Ra ricordava la descrizzione che sua madre faceva dei gruppi dai qualli stare alla larga. Avrebbe tanto voluto fare qualcosa per far finire quella situazione cosi incerta però non gli veniva in mente niente tranne sperare che almeno suo fratello tornasse a vincere perché in realtà Lucy aveva ragione una parte di lui era felice che avesse perso quella partita contro Aster perché l'aveva reso un po' più raggiungibille ai suoi occhi però sapeva altretanto bene che i duelli erano l'intero mondo di Zane e che in questo momento quel mondo stava andando a pezzi.
Sperava che comunque con quel poco che poteva fare riuscisce a far capire a Zane che lui sarebbe sempre stato dalla sua parte qualuque cosa accadese. Usci dalla stanza dirigendosi verso i Dormitori Femminili e come al solito riusci ad individuare Lucy per via degli strilli che emmetava, come nessuno si chiedese perché litigase con il nulla praticamente per metà della sua giornata era un mistero.
Si avvicino all'amica che come al solito era talmente presa nel suo mondo che non l'aveva minimamente notato, picchieto sulla sua spalla e come aveva previsto Lucy si mise a urlare... forse la prossima volta era meglio avvertila prima anche se in realtà sentirla urlare cosi un po' lo divertiva.
“Alla prima occassione ti regalo una campanellina da portare al collo!” disse Lucy infastidita dal fatto che Syrus riuscise sempre a prenderla di sorpresa, qualcosa che stava veramente iniziando a infastidirla.
“Tu potresti prestare attenzione al mondo reale a volte.” rispsoe Syrus porgendoli la lettera al che corvina gli strappo di mano in malo modo.
“Visto che ti faccio sto favore potresti essere un po' più gentile con me.” borbotto Lucy.
“D'accordo vedro di farlo.” rispose Syrus ruotando gli occhi ben sapendo che anche un santo sarebbe apparso maleducato agli occhi di Lucy.
“Grazie... cambiando argomento sei riuscito ha trovare Jaden?” domando la ragazza.
“No.” disse semplicemente Syrus, che dopo più di un anno aveva capito come evitare le polemiche della corvina bastava risponderle in modo che lei non potesse ribattere.
“Comunque non mi importa vado ha spedire la tua lettera però se non ti risponde evitare di venir a piagnucolare da me.” disse Lucy andandosene però Syrus nonostante le parole dell'amica era sicuro che questa volta Zane avrebbe risposto.
Se solo avesse saputo che in quello stesso momento non solo Lucy stava stracciando anche quella lettera, ma che Zane stava vincendo un duello dopo tanto tempo forse non sarebbe stato cosi ottimista.

Schock.
Era l'unica cosa che provva in quel momento mentre il suo sguardo fissava il televisore come attirato da una forza magnetica quando in realtà avrebbe voluto distogliere lo sguardo e far finta che non fosse accaduto niente.
Fingere che quello che vedeva duellare non fosse suo fratello.
“Sai sono sempre stata del parere che le persone non potessero cambiare... al contrario rivelano la loro vera natura.” gli sussuro Lucy all'orecchio con tono divertito.

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Capitolo 22
*** Capitolo vent'uno ***


Il vento le stava soffiando in faccia ma non le importava le bastava aver finalmente capito cosa stava inteferendo con il suo zafiro. Seduta sul bordo del molo Lucy inizio a muovere le gambe che non toccavano l'acqua solo per pochi centimetri se fosse stato come i suoi compagni molto probabilmente sarebbe stata entusiasta nell'essere lì però lei non solo era diversa ma in quella città ci aveva vissuto e quello era il periodo della sua vita che avrebbe voluto dimenticare a tutti i costi. D'altra parte era quasi divertente quella situazione, le sembrava di essere una spia in missione segreta.
I suoi compagni non dovevano sapere chi viveva qui e loro non dovevano per nessun motivo al mondo scoprire che lei si trovava lì. Sposto lo sguardo in direzione dei suoi amici e tanto per cambiare vide Syrus e Hassleberry che litigavano.
Perché doveva essere sempre circondata da persone cosi stupide oltre che fuori di testa?
Le mancava Alexis, ma dopo aver perso contro Chazz anche lei sembrava impazzita per questa stupida società della luce.
Già dall'inizio la gente avrebbe dovuto farsi due domande visto che chi ci entrava sembrava esser diventata priva di cervello e volontà, ma le persone per qualche assurdo motivo continuava a credere che la luce fosse qualcosa di buono solo perché era l'opposto dell'osurità bè non era cosi e Lucy stessa n'è era la prova vivente.
Si alzo in piedi andretandorsi nel porto sicura che lì non l'avrebbe trovata nessuno, solamente più tardi avrebbe fatto un giro per la città quando sarebbe stato buio, con lo zaffiro che era tornato a funzionare non aveva niente da temere almeno finchè Sartorius si fosse tenuto lontano da lei visto che era la sua “luce” ha inteferire con i poteri del gioiello.
All'improvisso senti delle grida in lontananza e incuriosità andò a vedere: una folla di ragazzi si era radunata proprio lì per chi sa qualle motivo poi però vide una ragazza nascosta dietro delle case e anche se portava occhiali da sole e i suoi capelli erano nascosti da un beretto di lana Lucy la riconobe all'istante e inizio ad indietreggiare, ma era troppo tardi perché anche lei l'aveva vista.
“Lucy.” disse lei aparentemente felice nel vederla, ma la Obelisk non era dello stesso avisso.
“Si è il mio nome, se vuoi scusarmi.” disse la corvina voltandosi per andar via.
“Aspetta! io...” inizio l'altra ragazza al che Lucy si fermo solo per rivolgerli uno sguardo di giacchio.
“Tu cosa? Pensa ad evitare i tuoi fan piuttosto invece che parlare con me.” rispose Lucy.
“Ma perchè ti comporti cosi? Non dai tue notizie da più di un anno e siamo tutti preoccupati.” disse la ragazza iniziando ad alterarsi.
“Se non sbaglio vi avevo detto che non vi avrei mai più rivolto la parola... per caso tu conosci un significato diverso di quest'affermazione?”
Quel commento era troppo la ragazza dalla frustazione si tolse il capello getandolo per terra rivelando la chioma castana.
“Mi spieghi perché il mondo deve sempre girare intorno a te?!” strillo la ragazza.
“Attenta Sara ti rovini la voce.” la stuzzico Lucy.
“Tu... tu non cambierari mai! Sei la solita egoista egocentrica! Se una cosa non ti piace fingi che non essista come stai facendo con noi... siamo la tua famiglia maledizione!” strillo Sara rossa in volta per la rabbia.
“Voi non siete la mia famiglia.” rispose Lucy con tono calmo di solito avrebbe sbraitato, ma vedere Sara in quello stato la divertiva tantissimo. "E poi le persone sono incapaci di cambiere pensavo di avertelo già spiegato" continuo la corvina.
“Interompo qualcosa?” domando una voce che Lucy riconobbe all'istante visto che aparteneva ad una sua cara amica.
«Ci mancava lei.» penso Lucy irritata mentre Alexis si avvicinava a loro, qualunque cosa voleva la bionda di certa non era qualcosa di buono.
“Vi conoscete?” domando Sara togliendosi gli occhiali da solo scoprendo due occhi viola molto simili a quelli di Lucy.
“Si frequenta l'accademia con me... fino a poco tempo fa eravamo nello stesso dormitorio.” rispose Lucy.
“L'accademia... intendi L'Accademia del Duellante!” esclamo Sara sorpresa.
“Si intende quella peccato che non sia nel dormitorio migliore.” rispose Alexis.
“Ci sono già al dormitorio migliore il tuo è solo un covo di pazzi.” ribatte Lucy.
“Se la vuoi metere cosi il capo di questo covo di pazzi vuole vederti.” disse Alexis che si lascio sfuggire un sorisetto divertito quando vide la reazione sorpresa dell'ex-amica.
“Bene, meglio parlere con lui che con lei.” rispose Lucy.
“Non puoi andartene via cosi!” strillo Sara.
“Posso e lo sto facendo.” disse la Obelisk mentre si allontanava con Alexis.
Sara rimase lì ad osservale per un po' dimentica che si stava nascodendo dai fan.
Perché Lucy continuava ad agire cosi?
Un tocco sulla spalla la fece sobalzare e voltandosi di scatto i suoi occhi n'è incrociarono un altro paio.

Guardandosi intorno vide l'eleganza dell'albergo e dovette ametere che sebene fosse un pazzo Sartorius almeno aveva buon gusto anche se tale gusto era fin troppo “nobile” agli occhi di Lucy. Ciò nonostante concetrarsi su l'aredamento era l'unico modo per rimanere calma, qualunque cosa volesse quel tizio da lei di certo non era niente di buono di questo n'è era certa. In più il fatto che era da sola nella stanza la inquetava maggiormente.
“Se sei cosi spaventata perché non vai via?” domando Ragazza Arpia.
“Morditi la lingua Biondina io non ho paura.” ringhio Lucy. “E poi sono troppo curiosa di sapere cosa quel tipo vuole da me.”
“È sempre un piacere parlare con chi riesce a comunicare con gli spiriti.” disse una voce profonda, voltandosi la Obelisk vide Sartorius in piedi sulla porta che si avvicinava alla sedia dall'altro lato del tavolino.
“Mi rincresce dirti che non sono riuscito a trovare delle caramelle gomosse da offrirti so che n'è vai matta.” continuo l'uomo che inquetava e incuriosiva Lucy al tempo stesso.
“Non si preoccupi da lei non acceterei neanche un bicchier d'acqua.” rispose Lucy pronta a tutto pur di non abbasare la guardia.
“Bene vedo con piacere che sei esattamente come ti ha descritto Alexis... dubito quindi che convincerti ad entrare nella mia società sarebbe un'impressa impossible vero signorina Hikari?”
“Ci può scomettere.”
“Però... non sono sicuro forse dovrei chiamarti signorina Anderson?” domando l'uomo con un sorisso mentre Lucy fu certa di aver rischiatto un'infarto.
Dove aveva sentito quel cognome?
“Come... come ha...?” inizo Lucy ma fu subito interota.
“Il tuo zaffiro possiede vari poteri, ma essi vengono alimentati dall'energia delle tenebre oppure dalla tua stessa energia vitale pirtroppo però la mia luce ti impedisce di usarli... e vedi le mie predizioni mi dicono che il giorno che aspetti ci sarà quest'anno.” disse Sartorius.
Lucy si senti ribollire.
Come sapeva tutte quelle cose?
E sopratutto cosa voleva da lei?
“Venga al punto perché io non mi farò ingannare come gli altri idioti che ha ipnotizzato, nessuno dei suoi seguaci senza cervello è in grado di battermi!” strillo la ragazza.
“Guarda lo so bene che sei un'ottima duellante e quindi vorrei proporti un patto: se vuoi posso fare in modo che tu sia libera di usare quel tuo gioiellino quando e come vuoi, ma in cambio...”
“Mi faccia indovinare dovrò aderire alla tua stupida società?”
“Aderire e reclutare altri membri si. Cosa mi dici? Infondo visto il tuo nome sei perfetta non pensi?”
Lucy ci penso su.
Era una cosa risciossa perché di quel tipo non si fidava eppure forse era la sua unica ocassione di portare a termine il suo lavoro.
Già Lucy Hikari come membro della Società della Luce... un'ulteriore ironia che il destino le riservava.
Sposto lo sguardo su Ragazza Arpia che scuoteva convulsivamente la testa cercando di dirle di non farlo e forse se quel giorno non avesse incontrato Sara e se Sartorius non l'avesse chiamata con il cognome del suo padre biologico invece che con quello del patrigno forse avrebbe risposto in modo diverso.
“Sia chiara una cosa: non mi metere mai uno di quei fazzoleti strimizziti adasso perciò le consiglio di procuarmi dei pantalloni bianchi.”

Angolo dell'autrice: ed eccoci con nuove sepur poco informazioni su Lucy nonché la sua adesione, volontaria non di meno, alla Società della Luce. Mentre Sartorius spiega come funzionino i poteri dello zaffiro ecco che fa il suo ingresso Sara molto presto vi dirò chi è(vi dico però da subito che non è una duellante). Spero che il capitolo vi sia piaciutto e alla prossima.

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Capitolo 23
*** capitolo ventidue ***


Continuava a guardarsi allo specchio.
La sua nuova divisa non era tanto diversa da quella vecchia anche perché Sartorius aveva acconsentito alla sua richiesta, di certo anche se fosse stata ipnotizzata come gli altri anche in quel caso avrebbe richiesto dei pantaloni quindi in fin dei conti le uniche cose diverse erano al giacca che adesso portava chiusa e che non aveva più gli acceni blu, ma erano di un'altra tonalità di bianco, i pantalloni bianchi e le scarpe che adesso erano stivaletti griggi.
Lucy sospiro sistemandosi una ciocca ribella che le era sfuggita dalla coda convinta di aver fatto un'errore d'altrocanto aveva agito in base all'impulso senza ragionare quindi era ovvio che adesso si pentisse. Non era uscita dalla camera d'albergo da allora sperando che una volta tornata a scuola le acque si sarebbero calmete e che avrebbe potutto preparare tutto quello che le occoreva per il giorno prestabilito.
I mesaggi dei suoi amici non gli aveva neanche letti, cosa poteva dire?
Comunque non avrebbe più potutto tergiversare perché quel giorno si tornava in academia e volente o nolente gli avrebbe visti e di conseguenze doveva trovare una bugia per spiegare la sua adesione perché certamente la verità era fuori questione però sapeva che il suo orgoglio non avrebbe mai accetato di dichiarare una sconfitta fasulla, su quello non avrebbe mai potutto mentire.
“Allora hai trovato una soluzione oppure ametterai che hai fatto il passo più lungo della gamba?” domando Ragazza Arpia.
“Senti brutta gallina troppo cresciutta ho la situazione sotto controllo e non mi serve il tuo aiuto!” strillo Lucy che già nervosa di suo non aveva voglia di sentire le prediche dello spirito.
Con un ultimo sospiro decise che era arrivato il momento di uscire dalla stanza contenta che almeno non avrebbe più dovutto preoccuparsi di incontrare Sara o qualcun'altro che avrebbe potutto riconoscerla. Senti bussare alla porta molto probabilmente era Alexis venuta a prenderla, ma quando apri la porta vide Chazz davanti a lei.
“Ciao... cosa vuoi?” domando Lucy.
“Dobbiamo tornare in Academia adesso!” disse lui con il suo solito tono pomposo.
«Uno di questi giorni mi devo ricordare di dargli una lezione.» penso Lucy irritata mentre lo seguiva con il cuore che le batteva più forte ad ogni passo.

Sinceramente la cosa non lo sorprendeva più di tanto, impulsiva e egocentrica com'era sapeva benissimo che prima o poi si sarebbe cacciato in questo pasticcio. A vederla lì con la divissa bianca gli veniva quasi da ridere.
Mentre Jaden andava da lei a chiederli spiegazioni Syrus decise di rimanere dov'era perché i casi erano due: o Lucy avrebbe mentito oppure era diventata come gli altri.
Lui non aveva voglia di darle cordain nessuna di queste due circostanze.
«Qualunque sia la situazione ti prego... non mi abbandonare anche tu...» penso il ragazzo che nonostante tutto non poteva sopportare di perdere Lucy.
Una parte di lui odiava quella ragazzina egoista, ma un altra parte... sapeva che quello che provava non era semplice amicizia. In quella situazione avrebbe datto di tutto per un consiglio, ma non c'era nessuno a cui chiederlo o meglio l'unica persona con la qualle voleva confidarsi di sicuro non gli avrebbe rivolto la parola.
Perché la vita doveva essere sempre cosi complicata?

La vita era un concetto semplice: Il più forte sconfiggeva il più debole, non c'era posto per il rispetto e altre cose di questo genere.
Si rigiro quella medaglia tra le mani ansioso di mettere alla prova il suo nuovo deck contro avversari alla sua altezza e poi in academia aveva ancora un conto in sospesso che non vedeva l'ora di chiudere una volta per tutte.

Angolo dell'autrice: eccomi con un capitolo molto corto, ma che fa da preludio al torneo GX inoltre oggi è passato un anno esatto dalla publicazione della storia(e domani festeggio anche i due anni sul sito)quindi a sto punto ringrazio chi la sta ancora seguendo so che forse non è il massimo anzi so che ci sono storie molto più belle di questa in giro però sapere che c'è gente che la legge mi rende felice. Molto a questo punto vi saluto e alla prossima.

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Capitolo 24
*** ventitre ***


Un respiro dopo l'altro cosi diceva la nonna.
Non pensare troppo alle cose negative continua a respirare e sopratutto stai attenta a non rompere le cose fragili.

L'idea di questo tornero lo terrorizava e lo emozionava al tempo stesso come quasi tutto nell'ultimo periodo in verità. Non se la sentiva ancora ad affrontare i professionisti quindi avrebbe cercato sfide solo dagli studenti esclusi ovviamente Jaden e Lucy il primo perché molto probabilmente avrebbe perso la seconda... semplicemente non gli andava riguardo a lei era già abbastanza confuso cosi non gli serviva anche un duello non adesso almeno.
Per quanto riguardava Zane l'avrebbe affrontato, ma anche quello era una cosa che avrebbe fatto in futuro quando si sarebbe sentito pronto.
Pronto... quando si sarebbe sentito pronto? E sopratutto come l'avrebbe capito?
Una mano si appoggio alla sua spalla togliendolo dai suoi pensieri.
"Ciao Lucy." Rispose lui con calma.
"Possibile che riesci sempre a spaventare me mentre io non ci riesco mai." Sbuffo al ragazza.
«Tu mi spaventi in altri modi.» penso Syrus.
“Parlando d'altro: sei riuscito a vincere dei duelli ho hai perso subito?” domando Lucy sorridendo.
“Nè ho vinti parecchi.” rispose il Ra stringendo i pugni per la frustazione, era abituato a essere preso in giro, ma quando lo faceva Lucy non riusciva a non essere infastidito perché non capiva se era seria o se stesse solo scherzando.
Non era una maga d'emapatia d'altronde... non lo era mai stata nemmeno in passato. Eppure il suo cuore impazziva quando era con lui, poteva essere ingenuo ma sapeva benissimo la natura dei suoi sentimenti semplicemente aveva deciso di ignorarli d'altronde era semplicemente impossibile.
“Tu quanti povereti hai fatto entrare nella Società degli svitati come la chiami?” domando il Ra ben sapendo che quel discorso innervosiva Lucy.
Stuzzicarla gli piaceva era un modo come un'altro per rimetterla al suo posto e farle capire che non era una divinità scessa in terra come a volte si attegiava.
“Alcuni, ma solo studenti. Mi sono cacciata in questo pasticcio e non voglio che diventì più grande di quello che è.” disse Lucy in uno di quei momenti in cui dimostrava la sua maturità, se solo fosse stata sempre cosi le cose sarebbero state decisamente più semplici.
Senti Lucy prendergli la mano e non potè fare a meno di arossire vedendo il sorisso che l'amica gli stava dando e per un secondo dimentico tutto quello che sapeva su di lei, la sua mente si concetrava solo sul fato che la ragazza che gli piaceva lo stesse tenendo per mano e lo stesste trascinando chissà dove.
«Quanto vorrei dirglierlo.» penso cercando mentalmente di calmarsi.
“Do... dove stiamo andando?” chiese Syrus riuscendo a ritrovare la voce.
“A mangiare ovvio, è ora di pranzo.” rispose la ragazza. E con quella semplice frase Lucy riusci a calmare definitivamente Syrus che non potè fare a meno di sorridere.

Era uno stupido su questo non c'era il minimo dubbio. Bastava qualche sorriso e subito diventara rosso come un peperone, come se lei avesse mai potutto ricambiare al sua cotta. Però c'era ancora una cosa che Lucy non capiva.
Sapeva che piaceva a Syrus, ma allora perché a volte lui si comportava come se avesse fatto di tutto per non starle accanto? Voleva giocare un po' con i sentimenti dell'amico, ma lui era diventato troppo contradittorio. Un'attimo sembrava essere sempre lo stesso con il qualle si divertiva a punzecchiarsi a vicenda mentre l'attimo dopo si limitava a monosillabi che avesse capito...?
Le scappo una risatta al solo pensiero.
Figuriamoci se proprio lui avrebbe potutto scoprirla. Mancavano solo poche settimane, sarebbe stata una fine dell'anno grandiosa di questo se l'ho sentiva.
Però questo comportamento le dava fastidio solo che non capiva il perché o forse più semplicemente non voleva capirlo.

Stava scedendo la notte e non potè fare a meno di chiedersi come avrebbero reagito i suoi vecchi compagni nel vederlo.
Molto probabilmente avrebbero fatto qualche discorso ottimistico e idealista peccato che queste cose non gliel'avessero dette mentre aveva bisogno di loro.
Comunque non era importante aveva delle cose da fare e sopratutto degli obbietivi da raggiungere; nonostante tutto non voleva abbandonarlo.

Angolo dell'autrice: vi sono mancata? Probabilmente no... ehm dunque il prossimo capitolo sarà molto importante perché scopriremo altro sul passato di Lucy e ci sarà un duello molto atesso almeno dalla sottoscritta. Alla prossima.

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Capitolo 25
*** Capitolo ventiquattro ***


Camminava anzi marciava a passo svelto con lo zaffiro streto in mano che continuava ad illuminarsi di una leggera luce violetta indicandole il percorsso da seguire.
Una figura tutta bianca inmersa nel bosco di notte poteva apparire quasi un fantasma senza testa visto che il nero dei capelli si confodeva con le ombre che la circondavano e che per una volta non le facevano paura perché era talmente arrabiatta che non poteva permettersi altre emozioni.
Quando lo zaffiro si illumino completamente seppe di averlo trovato e vedendo dov'era non potè fare a meno di sorridere.
Le persone non cambiavano... sopratutto lei.

Alcune ore prima...

Lucy si era svegliata male, dopo una notte agitata passata ad avere incubi che non riusciva a ricordare oppure a capire cose di ombre e strane forme aveva visto l'arrivo dell'alba come una mana dal cielo almeno finchè non scopri che mancava l'acqua calda per una doccia e che i suoi capelli parevano esplossi visto che erano cosi pieni di nodi che farci passare la spazzola pareva impossibile.
Ci mise più di un'ora a prepararsi e ringrazio che almeno le lezioni fossero sospessa a causa del Torneo GX altrimenti sarebbe arrivata di sicuro in ritardo beccandosi chissà che tipo di punizione. Tutto questo però stava per finire, visto che sempre più spesso le persone perdevano i duelli e le loro medaglie finendo col diminuire il numero dei partecipanti.
Lei aveva ancora delle medeglie, ma dubbitava di poter vincere senza imbrogliare sopratutto perché ultimamente aveva usato cosi tanto lo zaffiro che se non era stramazata al suolo esausta era un mistero. Peccato che era costretta a farlo visto che al contrario di Chazz e Alexis, lei ancora faceva parte della Società della Luce e un patto era un patto.
“Lucy!” si senti chiamare e voltandosi vide Alexis corerre verso di lei con un'aria preoccupata in volto.
“Cosa c'è?” domando Lucy trovando divertente il fattto che stava giusto pensando a lei.
La Obelisk l'ignora predendola per il polso e iniziando a trascinarla correndo verso il punto da cui era arrivata continuando a ignorare la corvina almeno finchè non arrivarono davanti all'entrata principale dell'academia dove si erano riuniti un gruppo di studenti che sembrano star assistendo a qualcosa, probabilmente un duello.
Lucy continuando a non capire chiese nuovamente spiegazioni all'amica, ma proprio in quel momento un urlo scuarcio l'aria e Lucy riconobbe all'istante quella voce. Il suo cuore perse un colpo e si precipitto, spingendo gli studenti, a vedere cosa stesse sucedendo.
Non si era sbagliatta ad urlare era stato Syrus, il qualle stava duellando contro qualcuno e appena Lucy vide chi era non potè fare a meno di rimanerne sorpressa.
Stava duellando contro Zane.
Si porto una mano al petto dove il suo zaffiro si stava illuminando di viola a segnalare una presenza oscura come aveva fatto anche l'ultima volta che aveva visto il duellante preofessionista ovvero quando stava duellando contro Atticus, in quell'occasione pensava che era dovutto a quest'ultimo visto che era tornato, seppur brevemente, a vestire i panni di NightShroud, ma adesso si rendeva conto di aver sbagliatto qualunque cosa stesse attivando lo zaffiro era causata da Zane.
Però stranamente non era questa scoperta a preoccuparla, a renderla cosi nervossa era lo strano collare nero che i due duellanti portavano al collo. Vide Jaden e Hassleberry tra la folla e senza esitazioni andò da loro a chiedergli spiegazioni e quando le ebbe avute senti il suo cuore perdere un batitto.
“Ma è impazzito!” strillo rossa in viso per la rabbia “Si rende conto di quando è pericoloso duellare in questo modo!”
“Stai tranquilla andrà tutto bene sono sicuro che può vincere.” disse Jaden sorridendo.
“Razza d'idiota! Non m'importa se vince o se perde ti rendi conto dei danni che possono provoccare delle scariche elletriche di quel tipo?!” strillo nuovamente la corvina afferando lo Slifer per il colletto della camicia.
Perché quell'idiota riusciva mai a capire quando una cosa diventava seria? Quel duello non era più un gioco era pericoloso forse anche mortale.
Strinse i pugni e decise che non avrebbe permesso a questa follia di continuare ancora, se nessuno fermava questo duello ci avrebbe pensato lei anche a costo di farsi odiare da Syrus per il resto della vita, visto che sapeva quanto l'amico desiderasse mettersi alla prova con il fratello.
“Non ti avvicinare.” disse Zane guardando minaccioso la ragazza intuendo quello che voleva fare.
“Pensavo di avverti già detto che non mi puoi dare ordini!” grido Lucy sempre più infuriata con l'ex studente.
“Mio fratello ha ragione, non avvicinarti.” disse Syrus e Lucy rimase scioccata, non perché l'amico l'avesse colta di sorpresa ma perché era lei che ora non se la sentiva più di intromettersi.
“Siete proprio fratelli” ringhio la ragazza tornando vicino a Jaden osservando in silenzio il resto del duello. In quel momento Syrus attaco Thundercycroid, ma Zane attivo la trappola Muro del Potere, ed essatamente come contro Atticus scarto molte più carte del dovutto annulando completamente il danno che avrebbe dovutto subire.
“L'hai detto tu stesso Vincolo di potere ha un prezzo e per te sarà fatale. Devi rinnunciare a 1600 punti che sono esattamente quelli che ti sono rimasti.” disse Zane e a quelle parole Lucy torno comincio a sudare freddo.
«Finirà male, molto male me l'ho sento... perché gli ho datto retta? Fermali!» penso la ragazza, ma le sue gambe e la sua bocca non sembravano voler funzionare cosi chiuse gli occhi aspettando l'inevitabile.
“Dimentichi una cosa sono gli stessi punti che hai tu, e io gioco la mia trappola Danno Riflesso. Ascoltami bene perchè è complicato: i punti d'atacco di Cycroid verrano sotratti dai mie life points, ma con questa carta il danno rimbalza su di te.” rispose Syrus.
Lucy riappri gli occhi sollevata, ma questo sollievo non durò molto perché grazie alla trappola Guardia Fuzione Zane riusci ad evitare nuovamente il danno. Fu il turno di Zane che gioco l'ultima carta del suo deck che era Raggio di Distorzione e grazie ad esse i suoi tre draghi cyberoscri(che facevano accaponare la pella a Lucy)poterono attacare direttamente Syrus.
“Questa mossa farà più male a te che a me.” disse Zane.
«Non si tratta cosi la famiglia...» penso Lucy sempre più infuriata. Syrus attivo Forza Vitale, ma cosi facendo dovette rinunciare a dei Life Points ricevendo una nuova scarica elletrica. Jaden e Hassleberry incitarono l'amico a non mollare mentre Lucy fece tutt'altro.
“Te l'avevo detto idiota!” disse un po' gridando e un po' ringhiando.
Ma il duello non era ancora finito, infatti l'ex studente attivo la trappola Giudizio di Rinascita la magia Fuzione Istantanea e riusci ad evocare Drago Cyber Oscuro che equipaggio con Cyber Drago Finale portando i punti del suo mostro a 5000 che aumento ulteriomente grazie ai mostri drago nel cimitero del raggazzo Fino a 8800. per fortuna Syrus riusci nuovamente ad evitare il danno grazie a Forza Vitale però il Ra non potè ancora cantare vittoria perché il fratello aveva attivato una carta magia che segno la fine del duello.
“Defusione... signifaca...” inizio Syrus.
“Significa che ho vinto io e tu hai perso. Ti saluto mocciosso.” disse Zane lanciando i suoi mostri all'attaco eliminando gli ultimi Life Points di Syrus, il quella urlo dal dolore e cade a terra sfinito mentre Zane lasciava il luogo del duello.
Jaden e Lucy corsero a soccorere l'amico che dopo aver pronnunciato qualche parola svenne.
Jaden grido aiuto mente Lucy rimase zitta fissando un punto lontano e stringendo lo zaffiro talmente forte che si procuro dei tagli sul palmo della mano.
«Me l'ha pagerari.» penso inferocita.

Angolo dell'autrice: ed eccoci arrivati a quello che secondo me è uno dei duelli migliori in tutto GX(sopratutto perché non c'è Jaden), e che è un punto di svolta importante nella storia sia per Syrus che per Lucy, al qualle come potete aver già capito non stara buon e mansuetta(si fa per dire)ancora a lungo sopratutto perché il giorno si avvicina cosi come le ultime spiegazioni su di lei. Alla prossima.

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Capitolo 26
*** Capitolo venticinque ***


Quanto tempo era passato dall'ultima volta in cui si era ritrovata in una situazione simili?
Al capezzale di qualcuno... anni purtroppo.
Quel giorno da dimenticare era tornato prepotente nella sua mente, ma non le importava stava per corregere quell'erorre adesso era il presente che non riusciva a sopportare. Fuori dalla finestra il sole stava per tramontare, ma Syrus non si era ancora ripresso e Lucy continuava a tenerlo d'occhio senza mai spostarsi dalla sedia in cui era seduta.
Un vassoio con del cibo venne messo sulle sue gambe e alzando lo sguardo vide Jaden.
“Visto che non hai mangiato niente ho pensato di portarti del cibo.” disse il ragazzo.
Lucy si limito ad annuire, non riusciva a trovare le forze per parlare quindi si limito a mangiare anche se sentiva lo stomaco chiuso.
Stremata chiuse gli occhi per pochi secondi chiedendosi se Syrus avesse finalmente appreso la verità sul fratello. Quando gli riapri fuori era già buio, evidentemente si era addormentata; getto uno sguardo all'amico ancora incosciente e decise di fare quattro passi e magari prendersi qualcosa da bere al distributore.
“Hai intenzione d'affrontarlo?” domando Ragazza Arpia apparendo vicino a Lucy mentre la ragazza infilava le monettine nella machinetta.
Lucy non rispose limitandosi a lanciare un'occhiattacia allo spirito; non intendeva muoversi da lì finchè Syrus non si fosse svegliatto.
Si avvio verso la stanza di Syrus e notò sorpresa lo zaffiro iniziare a brillare di viola e inoltre la porta era semiaperta quando invece lei era certa di averla chiusa.

Non era da lui pentirsi e infatti non l'aveva fatto nemmeno questa volta.
Apri la porta lentamente e rimase sorpresso che nella stanza non ci fosse nessuno, sinceramente non credeva che l'avrebbero lasciato solo, ma infondo non avevano fatto lo stesso con lui?
Quando si avvicino al letto vide che lì vicino gettata per terra senza la minima considerazione c'era una busta di caremelle gomosse e capì di essersi sbagliatto, qualcuno c'era e lui non aveva la minima voglia di vederla.
Scosto una ciocca di capelli dalla fronte del fratellino mentre un'ombra di un piccolo sorisso si dipingeva sul suo volto.
Fu in quel momento che la porta sbatte e voltandosi Zane torno al suo cipiglio indiferente mentre Syrus mugugno nel sonno, ma senza svegliarsi.
“Tu cosa ci fai qui?” domando un ragazzo di cui Zane non sapeva il nome, era un Ra e molto probabilmente del primo anno. Zane lo ignoro e usci dalla stanza ignaro che in corridorio c'era qualcun'altro che lo stava guardando.

Lucy stava per aprire la porta, ma dei passi nel corridorio la fecero spaventare tanto che si nascose dietro ad una pianta lì vicino. A volte non riusciva proprio a controllare la sua paura del buio. Con suo grande sollievo vide che era solo Hassleberry che stava venenado a trovare l'amico, ma quando vide il volto del Ra cambia bruscamente espressione decise di rimanere nascosta e da lì pote sentire Hassleberry gridare per poi vedere Zane andarsene lungo il corridorio. Si alzo di scatto e dopo aver visto che Syrus stava ancora dormendo e che non era più solo si incamino furiosa fuori dell'edificio dell'infermieria.
“Lucy posso chiederti che intenzioni hai?” domando Ragazza Arpia leggermente nervosa vedendo l'espressione truce sul viso della ragazza.
“A dargli una lezione, già quello che ha fatto è imperdonabile ma adiritura venire in infermeria aggiungendo la beffa al danno.” rispose Lucy con lo zaffiro in mano pronto ad indicarle la strada come se fosse una bussola.
“D'accordo, ma cosa farai essatamente quando l'avrai trovato?” domando ancora lo spirito.
“Se secondo lui il rispetto non vale niente allora gli renderò pan per focaccia e vedremo se sarà più forte lui o il mio zaffiro.” disse Lucy aumentando il passo.
“Ma Lucy...”
“Niente ma! Jaden mi ha riferito che si è godutto quelle maledette scariche e adesso voglio vedere se le trovera ancora cosi piacevoli quando sarà lui a perdere!”
“Ok, però...”
“Chiudi il becco! A te potrebbe anche non piacere che io imbrogli, ma lui ha mandato Syrus in infermeria privo di sensi e con chissà che altri danni e tutto questo solo per vincere uno stupido duello! Quindi non osare dirmi che devo fare la «brava bambina», capito?!” ruggi Lucy rossa in volto come un pomodoro.
Se solo fosse stata una qualunque altra persona a fare una cosa del genere ci sarebbe passata sopra, ma non poteva accetare che Syrus fosse in quelle condizione per colpa della persona che più ammirava.
“Ti rivedi in questa situazione, giusto?” domando Ragazza Arpia, ma Lucy non la degno nemmeno di uno sguardo continuando ad avanzare. “Senti Lucy, e fammi parlare senza interompermi tuo solito, quello che cerco di dirti: tra solo poci giorni sarà il giorno che aspetti per eseguire il rituale e se oggi usi lo zaffiro consumerai un sacco di energie e cosi facendo non è detto che tu n'è abbia abbastanza al'ora.”
Lucy fisso lo spirito ragionando su quello che aveva detto ben sapendo che era vero, stava correndo un riscio.
“Non m'importa.” disse stringendo i pugni.
“Vuoi dire... vuoi dire che finalmente metti l'interesse, si fa per dire, di qualcun'altro davanti al tuo!” esulto lo spirito con gli occhi pieni di lacrime.
“Mi spiegi perché stai piangendo brutta gallina parlante?”
“Sono comossa... sei finalmente maturata...” disse Ragazza Arpia con la voce incrinata di gioia.
“Ti stai redendo ridicola Biondina.” borbotto Lucy.
“Scusa, ora mi ricompongo. Se solo potessi ti abbracierei.” disse Ragazza Arpia continuando a sorridere.
“Meno male che non puoi... e ora sciò!” disse Lucy e lo spirito spari.
Lucy arrivo alla fine della foresta e lì lo vide, davanti al faro proprio come quando era uno studente. Prese un respiro profondo e lo raggiunse.

Falsa.
Ecco quall'era stata la sua prima impressione di lei e non era mai cambiata e ora eccola lì davanti a lui e adesso si domandava se lo stesse facendo per Syrus o per se stessa.
Non gli importava, non vedeva l'ora di vedera la sua faccia quando l'avrebbe mesa inginocchio.

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Capitolo 27
*** Capitolo ventisei ***


“Papà!” un urlo terorizzata gli usci di bocca senza che potesse farci niente.
“Sergente! Finalmente hai ripreso conoscenza.” disse una voce al suo fianco e girando al testa vide seduto lì vicino Hassleberry... il qualle molto probabilmente l'aveva sentito e a questo punto a Syrus non sarebbe importato minimamente se gli avesse chiesto spiegazioni.
Era cosi stanco.
“Senti devo dirti una cosa...” disse Hassleberry con tono preoccupato, Syrus annui invitandolo a parlare tanto cosa poteva esserci di peggio di quello che aveva già subito quel giorno.

Se fosse stata lì la nonna l'avrebbe strangolatta senza pensarci due volte.
Ok aveva un piano... un piano incompleto perché adesso era lì inmobile come uno stocafisso senza trovare nulla da dire, si fece uan nota mentale per ricordarsi che al prossima volta avrebbe dovuto preparare anche un discorso.
“Perché sei qui verme.” disse Zane rompendo lui il silenzio.
“Mi chiedi perché?! Forse perché per colpa tua Syrus è in infermeria privo di sensi!” strillo Lucy che ritrovo la voce.
“E per qualle motivo dovrebbe essere colpa mia?”
“Mi stai prendendo in giro! Sei stato tu ad aver usato quegli stupidi collari!”
“La scelta è stata sua, sapeva a cosa andava incontro non lo costretto a fare niente.” fu la risposta asciutta del ragazzo.
“E allora spiegami una cosa: perché hai voluto usarli! Non l'hai fatto con nessun'altro altrimentri la notizia si sarebbe difussa subito e il cancelliere ti avrebbe sbatutto fuori. Perché hai chiesto a Syrus di usarli?! Perché hai voluto ferirrlo in questo mdo?!” strillo nuovamente Lucy con la faccia rossa di rabbia la qualle contrastava con l'espressione perfettamente calma di Zane.
“Non sono affari tuoi, dimmi piuttosto cosa vuoi spero che non vorrai farmi una ramanzzina?” chiese il ragazzo.
“Secondo te? Voglio sfidarti e fartela pagare.” rispose Lucy puntandoli il dito contro. Zane la guardo impassibile prima di sorridere in modo perfido.
“D'accordo, ma se speravi di rendermi pan per foccacia ti dico subito che non l'ho farai.” rispose lui.
“Che intendi? Non vuoi divertirti con il dolore?”
“Tsk, non sprecho gli eletrodi per te ragazzina.”
Lucy si limito a ringhia mentre attivava il dueldisk e iniziava la partita.
Pazienza se non avessero usato i collari, sconfigerlo sarebbe comunque stato soddisfacente e tanto le bastava almeno per il momento.
Ignorando il pressentimento che qualcossa non andasse, in realtà lei stessa si era accorta che qualcosa le era parso strano senza però riuscire a capire di cosa si tratasse pesco le prime cinque carte voleva finire in fretta per consumare meno energie possibili e torna in fretta da Syrus. Quel pensiero la rese ancora più confussa, non era mai stata tanto in ansia per qualcuno... poi però nessun suo amico era mai finito in ospedale privo di sensi, d'altraparte lei non aveva amici, ma non era questo il punto.
Il suo sguardo cade sulle carte che aveva pescato e rimase sciocata da quello che vide: non erano le carte che voleva!
Danazione! Cosa non aveva funzionato? Non era il momento di pensarci e decise che avrebbe vinto alla vecchia maniera infondo era più che capace di farlo. Peccato che in mano aveva solo carte inutili che non le servivano a niente, però magari alla prossima giocata...
“Vuoi cominciare o no?” disse Zane.
“Inizio sta calmo... attivo la magia Distruggi-Carte.” disse Lucy, ma neanche stavolta riusci a pascera le carte che voleva. Era ufficiale... avrebbe dovuto arrangiarsi. “Metto due carte coperte e poi evoco Lanciere Dragunità in pozisione di difessa.” disse Lucy.
Non pensava fosse possibile essere cosi nervosi già solo al primo turno eppure non solo il suo zaffirro era inutile ma si sentiva anche osservata.
“Metto un mostro coperto in pozisione di difessa insieme ad una carta coperta e ti passo la mano.” disse il ragazzo sorpredendo Lucy che non si aspettava una mossa del genere.
“Lucy ascolta questa mossa non mi piace è troppo... difensiva rispetto a quelle che fa ultimamente sta attenta.” disse Ragazza Arpia, ma la Obelisk non la stava ascoltando troppo presa a decidere la mossa succesiva e ad ignorare lo sguardo che si sentiva puntato contro.
La corvina pesco Buco Trappola Senza Fine che non le sarebbe servitto a molto considerando che i draghi Cyber oscuri di Zane erano troppo deboli cosi decise di non giocarla.
“Evoco Lady Arpia in pozisione d'attaco e adesso con Lancianera Dragunità attaco il tuo mostro coperto.” l'attaco ebbe l'effeto sperato però con grande sorpressa di Lucy anche Lancianera Dragunità era strato distruto insieme al mostro di Zane.
“Giusto tu oggi non c'eri quando ho giocato questa carta, si tratta di Drago Detonatore quando viene distrutto porta con se anche il mostro avversario e annula i danni subiti.” spiego Zane convince Ragazza Arpia che aveva già una strategia in mente mentre Lucy sempre più furiosa attaco l'aversario con lady Arpia senza pensare alla carta coperta.
“Sei decisamente più sciocca di quanto ricordarsi... attivo Muro Del Potere! Per ogni carta che mando al cimitero mi rispamio cento punti di danno.” detto questo Zane scarto metà deck annulando completamente il danno essatamente come aveva fatto nel suo duello contro Syrus.
“Termino il turno.” disse Lucy non potendo fare nient'altro.
“Bene... perché cosi possiamo subito finire. Attivo dalla mia mano la carta magia Fusione con la qualle fondo i miei mostri Cyber oscuri che per tua sfortuna si trovano già tutti nella mia mano.” disse Zane e il suo Drago Cyber Oscuro comparve alle sue spalle.
“Il tuo stupido drago è troppo debole e sta pur certo che lo distruggerò al prossimo turno!” strillo Lucy.
“Non ci sarà un prossimo turno perché grazie al suo potere speciale il duello finisce adesso.” disse il duellante prefessionista equipaggio il suo mostro con Drago Detonatore facendo arrivare l'attaco ad un totale di 2000, Lucy non era comunque preoccupata perché la rabbia e la fretta di sconfigere il suo avversario le avevano fatto dimenticare un detaglio fondamentale, Zane aveva scartato almeno una ventina di carte e tra di esse almeno metà erano mostri drago... senza accorgersene Lucy perse ben 3000 Life Points in una volta sola.
“Non è finita... ho promesso di batterti!” grido la ragazza.
“Che peccato dovrai rompere quella promessa però guarda il lato positivo potrai dire a quel marmocchio frignogne che avete perso per via della stessa carta.” disse Zane e a quelle parole Lucy capì che non sarebbe riuscita a betterlo perché aveva perso.

Angolo dell'autrice: penso sinceramente di aver scritto un duello penosso, ma non sono riuscita a fare altrimenti le carte di Zane in questa stagione sono veramente limitate inoltre caraterizarlo per me è sempre un parto, io l'ho amo come personaggio però penso di non renderlo mai come si deve. Ok è il momento dei saluti e di scusarmi per avervi fatto aspettare me ultimamente ho avuto dei piccoli problemmi con internet. Alla prossima.

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Capitolo 28
*** Capitolo ventisette ***


Anche considerando tutto quello che aveva passato non aveva mai subito un attacco cosi violento.
Cade all'indietro atterando sul sedere che sbatte malamente sul cemento tanto che le tremarono i denti, era ufficiale in quel deck c'era qualcosa di strano.
“Rispondi... perché gli hai fatto questo?” domando Lucy mentre Zane la superava andandosene.
Sorpredentemente il ragazzo si fermo e senza voltarsi le rispose.
Lucy sgrano gli occhi sorpressa per la risposta che ottene.

Con lentezza Lucy torno in infermeria con le gambe che le parevano di piombo e quelle parole che le vorticavano in mente senza darlle tregua.
“Bene sei tornata.” disse Hassleberry appogiato alla porta, Lucy fu sorpressa e idnispetita di sentire un tono di rimprovero. Era stata lei a saltare i pasti per poter stare al capezzale di Syrus e senza mai muoversi o lasciarlo solo fino a quando non era arrivato lui poco prima e adesso quel moccioso del primo anno si permetteva di usare quel tono con lei? Come se fosse una bambina di tre anni che veniva sgridata?
“Si sono tornata da dove non ti riguarda.” rispose Lucy cercando di entrare, ma Hassleberry non gli e lo premisse bloccandogli la strada. “Che diavolo ti piglia fammi passare.” disse tutt'un fiato lucy che per quella sera n'è aveva già passate troppe per i suoi gusti.
“Tu non passi... mi ha chiesto Syrus di non farti entrare.” disse il Ra scioccando la Obelisk.
“Come si permette quel piccolo piagnogne... fammi entrare!” strillo ancora lei cercando di sembrare minaciossa, ma non era cosi facile visto che si Hassleberry aveva un anno in meno di lei però era più alto e robusto.
“Il piccolo piagnogne non ti vuole vedere!” grido la voce di Syrus da dentro al stanza.
“E si può sapere perché? Sei diventato un ingrato all'improvisso?” chiese Lucy con tono sarcastico.
Syrus si presento sulla porta e la guardo male.
“Hai distrutto le mie lettere.” ringhio a bassa voce e Lucy impallidi.
“Come lo sa... non è vero!” disse lei nervosa a tal punto che si strava per tradire.
“Hai essitato.” dissero sia Ragazza Arpia che Hassleberry.
«Adesso mi toccano le prediche in stereofonia.» penso irritata la corvina.
“Andiamo Syrus mi pensi davvero cosi egoista da calpestare la fiduccia che mi hai datto? Sopratutto visto che io sapevo quando era importante per te.” disse Lucy sperando di commuovere l'amico infondo non l'avrebbe mai davvero incolpata visto i sentimenti che provava per lei.
“Si.” rispose invece Syrus senza alcuna esitazione.
Lucy fumo dalla rabbia. L'aveva scoperta, c'era aveva fatto un dispetto di poco conto però il solo fatto che Syrus, tra tutti, fosse riuscito a vedere oltre le sue bugie la faceva arrabiare. Era stata colpita nell'orgoglio.
“D'accordo se mi credi una bugiarda io me n'è vado. Ciao!” disse lei andandosene.
“Non te l'ho ancora detto ma il bianco non ti dono per niente!” strillo Hassleberry con il chiaro intento di prenderla ingiro, ma Lucy non si volto. Anche se una parte di lei avrebbe tanto voluto farlo.

“Potresti non prenderla in giro.” disse Syrus mentre si sedeva sul letto.
“Scusa è stato più forte di me...” si giustifico Hassleberry.
“Lucy non mi parlerà più... non so se esserne contento o no.” disse Syrus.
Ed era vero... aveva cosi paura di essere abbandonato o sostituito che molto probabilmente avrebbe perdonato sia Lucy che suo fratello, anche se per due motivi diversi. Zane era suo fratello, gli voleva ancora bene(anche se alcune persone avrebbero potutto dargli del pazzo per questo)e anche se fosse rimasto cosi per sempre non poteva rinnunciare a lui mentre Lucy... bè lei era la ragazzina con gli odango e sopratutto la sua cotta cresceva in continuazione nonostante spesse bene che erano incompatibili.

Sbatte la porta alle sue spalle con una violenza tale che forse aveva fatto vibrare tutta la parete.
Era tornata nel dormitorio femminile con idnosso la sua vecchia divisa da Obelisk, era stanca di quella stupida società e comunque lo zaffiro aveva smesso di nuovo di funzionare perciò a suo avisso il patto era saltato.
“Eccoti qua!” strillo la voce di Lei cosi forte che Lucy e Ragazza Arpia dovettero tapparsi le orecchie. “Ragazzina inresponsabile sono ore che ti aspetto!” strillo ancora mentre Lucy si sedeva davanti allo specchio. Dubitava di aver mai visto una faccia più arrabiatta di quella e inizio a sudare freddo.
“Si bè sarei potutta arrivare prima, am lo zaffiro ha ricominciatto a fare le bizze e...” inizio Lucy con voce tremante. Non era da lei avere paura? Cosa le stava succedendo?
“So benissimo che non ti ha avvertito: sono stata io a bloccarlo.” disse Lei tornando ad un tono calmo anche se si poteva sentire la rabbia nella voce.
“Perché l'hai fatto!” grido Lucy sorpressa.
“Perché volevi usare i tuoi poteri e consumare energia solo... solo per vendicare il tuo ragazzo.” spiego il riflesso e Lucy fu sicura che il cuore si fosse fermato a sentire l'ultima parola pronnunciata.
“Lui non è il mio ragazzo è un mio amico! Anzi nemmeno quello è solo un altro idiota che sfrutto per i miei scopi, se ho l'essenza che mi serviva è perché l'anno socrso gli ho rubato una macchinina giocatolo.” disse Lucy tutto d'un fiato tanto che Ragazza Arpia si chiese come fosse possibile che non fosse stramazata a terra per mancanza d'ossigeno.
“Davvero? A vedervi ero convinta... bè non importa il punto è che siamo quasi al giorno e tu vorresti sacrificare tutto quando per un capricio?” continuo il riflesso come se nulla fosse.
“Tu mi parli di sacrifici? Lo sai quante volte ho rischiato al vita in questa maledetta isola! Farò quello che devo e tu manterari al tua parte d'accordo.” setenzio Lucy come se fosse lei al comando.
Il riflesso sorrise compiaciuto.
“Non preoccuparti io tengo sempre fede alle mie promesse. Lui tornerà da te sano e salvo e io sarò finalmente libera da questa prigione.”

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Capitolo 29
*** Capitolo ventotto ***


Rotto, spezzatto, incompleto...
camminava su i vetri rotti con il fiato corto e un solo pensiero in mente: non era cosi che sarebbe dovutta andare.

Finito.
Anche quell'anno si stava avvicinando alla fine e Lucy si trovava in spiaggia felice perché quella notte sarebbe finita anche la sua missione e adesso che Jaden era riuscito a sconfigere la società dei folli non doveva più preoccuparsi di niente.
Non sapeva essatamente come aveva fatto perché non c'era però Aster gli aveva spiegato cosa fosse successo. Anche il Torneo GX era finito e con sua grande sorpressa a vincerlo era stato Chazz, non era sorpressa perché non lo riteneva bravo anzi secondo lei si merita il primo posto però era scioccata dal fatto che non fosse stato perseguittato dalla sfortuna come suo solito.
Lo sguardo di Lucy si punto sul cielo dove vide delle nuvole cariche di tempesta, questa sarebbe stata una notte movimentata.
“Dove andrai durante le vacanze?” domando uan voce alla sue spalle.
Dopo averla ignorata per giorni ecco che tornava come un cane bastonato?
“Non sono affari tuoi, nanneto.” rispose lei.
“Vorrei ricordarti che hai solo cinque centimetri più di me.” rispose Syrus sedendosi vicino a Lucy.
La Obelisk sbuffo sapendo bene che aveva ragione.
“Andrò a casa mia.” disse Lucy in tono asciutto.
“Mi piace come ti stanno i capelli.” disse Syrus campiando argomento sorpredendo la ragazza.
“Si... era dall'esame di amissione che non mi facevo gli ondango.” rispsose Lucy che tutto somatto aveva bisogno di un'ultima conversasione tranquilla e normale perché da li a poche ore avrebbe passato un momento che di normale non avrebbe avuto nulla.
“Vuoi sapere cosa farò appena tornerò a casa?” domando Syrus che a quanto pare era intento a non completare un discorso.
«Avrà sbatutto la testa.» penso Lucy non riuscendo a capire dove il Ra volesse andare a parare.
“No. Cosa farai?” chiese lei. Syrus sorrise, ma con un sorriso strano al metà tra il falso e il tirato.
“Voglio andare a ringraziare mio fratello.”
una corda si spezza, una molla scatta e Lucy si alza in piedi con con la suo solita espressione infuriatta e al faccia rossa pomodoro che secondo Syrus la fa sempre sembrare più ridicola che minacciosa.
“Ogni volta che penso di aver già sentito tutte le idiozie possibili ecco che tu o Jaden mi fatte ricrederè!” grido lei andandosene a grandi falciate ignara che Syrus continuava a guardala sorridendo.

“Non dovresti farlo.” disse Ragazza Arpia.
“Prima eri d'accordo perché adesso no?” chiese Lucy seduta davanti allo specchio, era strano pensare che d'ora in poi si sarebbe riflessa solo lei.
“Una cosa che mi ha detto Syrus mi ha lasciata perblessa.” continuo lo spirito.
“Lo so, ma che ci vuoi fare se voule ringraziare qualcuno che ha tentato di ucciderlo sono affari suoi.” disse Lucy.
“Non mi riferivo a quello, ma ha quando ti a fatto i complimenti per gli odango.”
“Cosa intendi?”
“Non lo so... solo che il suo tono sembrava... strano.”
“Senti Biondina stiamo parlando di Syrus, ok? È un piagnogne è un ingenuotto.”
“Sai Lucy da quando sei qui continui a stupirmi il fatto che il tuo attegiamento non si mai cambiato.”
“Le persone non cambiano, rivelano solo il loro vero io.” setenzio la corvina.
Lei non era cambiata e mai l'avrebbe fatto perché era impossible cambiare di questo n'è era certa. Glil'aveva detto la nonna... poco prima di cacciarla e di intimarle di non tornare.
Scaccio questi pensieri e prese da un casetto tre piccole bottigliette, per prederle le ci era voluto molto tempo però alla fine ci era riuscita. Si tolse lo zaffiro dal collo e lo fisso una volta finito non sarebbe più stata in grado di usarlo... una piccola parte di lei era dubbiosa visto che per anni si era affidata a quel gioiello per risolvere i suoi problemmi.
Ma il suo egoismo aveva dei limiti.
Sotto lo guardo di Ragazza Arpia verso il contenuto delle bottigliette sullo zaffire, anche se esse sembravano contenere solo aria, e poi mise lo zaffiro a contato con lo specchio. Il gioiello brillo di un azzurro intenso e lo specchio inizio a mostrare delle crepe.
Una mano le afferrò il polso trascinandola via e facendole sbattere la faccia a terra mente lo zaffirro cadeva a terra insieme ai framenti dello specchio andato in frantumi.
Lucy senti il sapore del sangue in bocca e fu certa che aveva sentito il suono di un ogetto rompersi; alzo gli occhi e vide Syrus con le lacrime agli occhi lì davanti a lei. Prima che Lucy potesse dire qualcosa il Ra corse fuori dalla stanza mentre ci entrava Alexis accorsa molto probabilmente per il trambusto.
“Che è successo? Sei ferita?” chiese la bionda aiutando l'amica ad alzarsi, ma questa la ignora e cerco lo zaffiro tra i framenti di vetro ignorando i tagli che si stava facendo alle mani.
Con suo grande orrore lo trovo, ma era solo un pezzetto... la metà essata del suo gioiello.
Si era rotto. E lei aveva fallito.
“Lucy tutto bene?” chiese Alexis preoccuapta del fatto che Lucy fosse sbiancata.
Alexis si avvicino a Lucy e la strinse in un abbraccio accerezandole i capelli per calmarla e solo in quel momento la corvina capi che gli si erano sciolti gli odango.
Non sarebbe dovuta andare in questo modo.
Si alzo barcollando e afferando uno dei pezzi più grandi andò fuori sul terrazzo seguita dallo sguardo di Alexis e sempre con lo sguardo del'amica puntato contro si recise i capelli con un gesto secco e gli occhi pieni di rabbia.
«Questa storia non finisce qui.» giuro mentre le ciocche cadevano a terra come una cascata nera come le notte stessa.

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Capitolo 30
*** Capitolo ventinove ***


“Syrus sei pronto?” strillo sua madre dal piano inferiore.
“Si arrivo subito!” rispose Syrus chiudendo la valigia, stava per iniziare il terzo anno in academia e la cosa in tutta onestà lo spaventava.
Non erano più gli altri studenti o una possibile sfida a spaventarlo sopratutto perché quest'anno sarebeb stato un Obelisk, ma ha terorizzarlo era il pensiero di rivedere Lucy. Durante le vacanze a volte aveva paura di vedersela comparire davanti pronta a strangolarlo pur di riprendersi la metà dello zaffiro.
In tutta quella confussione aveva afferato al corda del gioiello, ben consapevole di non poterlo toccare direttamente, ed era scappato accorgendosi solo in un secondo momento che era spezzato a metà; se l'era tenuto nascosto dentro ad un sachetto per evitare di tocarlo però era certo che Lucy sarebbe venuta a prenderselo... e magari l'avesse fatto a scuola invece non l'aveva più vista Alexis aveva detto che era partita prima con tono adolorato.
«Già lei ha solo visto un'amica ferita e molto probabilmente traumatizzata non sa cosa sia successo.» penso.
Comunque non si poteva più rimandare... il terzo anno e Lucy erano alle porte.

Se essere promosso era una cosa che lo rendeva felice, la sua stanza gli aveva davvero alzato il morale tanto da dimenticarsi della furia dei lunghi capelli neri che gli dava la caccia.
La stanza in sé non era diversa dalle altre del dormitorio, ma per lui era speciale perché durante il suo primo anno questa era la stanza di Zane. Se era solo una coincidenza non lo sapeva e non gli importava neanche.
“Devo ammetere che la divisa blu ti dona molto.” disse una voce che fece venire i brividi a Syrus. Il momento tanto temuto era arrivato.
«Coraggio tanto non avresti potuto evitarla per sempre. Ringrazia solo di non avertela vista spuntare fuori durante le vacanze.» penso il ragazzo.
“Se pensi che basti un complimento per...” inizio, ma le parole gli morirono in gola.
Lucy non era cambiata per niente tranne che per i capelli che adesso erano in un ordinato cascetto corto che gli arrivava alla base del collo. Syrus non potè fare a meno di arrosire, ma scaccio subito quel pensiero anche se adesso aveva un nuovo taglio di capelli era la solita Lucy.
“Ti sei morso la lingua, perché non parli?” chiese lei sarcastica infondo non era difficile da capire il motivo del suo mutismo.
“Sai che con quel taglio le tue orecchie sembrano più grandi come quelle di un elefante.” disse Syrus soggignando.
Lucy diventò rossa e si copri subito le orecchie con le mani una reazione che Syrus non si sarebbe mai aspettato... perché non gli rispondeva a tono come al solito?
Non che gli piacesse litigare con lei, ma sembrava l'unico modo in cui riuscivano a comunicare visto che erano opposti polari in quasi ogni cosa e anche quando non lo erano Lucy diceva o faceva qualcosa per dar il via ad uno scontro verbale.
“Durante le vacanze hai imparato ad essere spiritoso?” disse la corvina.
“Pensavo che non mi avresti più parlato dopo il nostro ultimo discorso.” disse lui.
“Se non fosse per il nostro ultimo incontro... dov'è il mio zaffiro? Dammelo.”
“Chi ti dice che non l'abbia buttato da qualche parte? Magari dalla banchina del porto, tuffati a vedere se lo trovi.”
“Cerchiamo di fare i duri? Non farmi ridere sappiamo benissimo tutti e due che non l'avresti mai fatto.”
“In ogni caso non te lo darei mai una volta una mia vecchia amica mi ha detto chi trova tiene e chi perde piange.”
Lucy sbuffo uscendo dalla stanza con i pugni serattim Syrus sapeva bene che questo era solo l'inizio.quando voleva Lucy era la persona più testarda sulla faccia della terra.
Una volta solo Syrus non potè fare a meno di crollare a terra sollevato che tutto fosse filato liscio. Lucy aveva ragione, lo zaffiro c'è l'aveva ancora però non gli l'avrebbe mai datto e sopratutto dubitava che sarebbe riuscita a scoprire dove l'aveva nascosto.

Doveva trovarlo.
Quando sarebbe stato dificile riuscire a scoprire dove l'aveva nascosto? Di certo Syrus non era il coltello più affilato gli dentro perciò riuscire a superarlo in furbrizia non sarebbe stato difficile.
“Con questo tuo attegiamento sei finita in questo casino.” le fece notare Ragazza Arpia.
“Cosa intendi?” chiese Lucy.
“Ogni volta che Syrus si comportava in modo strano o sospettoso tu hai liquidato la questione definendolo troppo stupido per creare problemmi eppure un problemma te l'ha datto e anche bello grosso.”
“Quindi ora la colpa è mia?” grido Lucy.
Lo spirito non rispose, ma l'espressione che assunse valeva più di ogni parola. La corvina ringhio sedendosi in riva al lago nello stesso punto in cui aveva gettato tutti i suoi accesori per capelli dopo essesergli tagliati.
Voleva che ogni cosa della vecchia Lucy sparisce perché adesso non avrebbe più finto di essere buona e avrebbe fatto di tutto pur di riprendersi la metà dello zaffiro. ù
«Speriamo solo che quest'anno sia più normale degli altri.» penso Lucy.
Una volta riavutta l'altra metà Lei sarebbe stata libera e lui sarebbe invece tornato da lei e forse finalmente la sua famiglia sarebbe tornata come prima.
Lucy, sua nonna e suo padre.

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Capitolo 31
*** Capitolo trenta ***


Durante le vacanze aveva capito che a volte non si poteva fermare il cambiamento, esso era inevitabile e a volte l'unica soluzione era quella di accetarlo e basta.
Questo però non significava che gli doveva per forza piacere.
Niente dura per sempre però... era veramente cosi sbaglaito sperare il contrario?
Evidentemente tutte le volte che si credeva un peso alla fine erano vere, non valeva niente e ci sarebbe sempre stato qualcuno migliore di lui pronto a sostituirlo.
“Sappi che avrei preferito morire piuttosto che averti come figlio!” le parole di suo padre gli vorticarono in testa, ma tento di non pensarci.
Era il momento di dimenticarlo, passarci sopra e ricordare a se stesso che il passato non si poteva modificare. Suo padre era andato via, si era rifatto una famiglia e si era scordato di loro come se non fossero mai esistiti. E adesso lui si trovava lì, seduto alla scrivania cercando di concetrarsi su i compiti mentre Jesse lo sostiutiva al fianco di Jaden.
Forse questo suo destino era qualcosa che non si poteva cambiare, ma ci avrebbe provato lo stesso.

Lucy non riusciva a decidere cosa la infastidisse di più se il fatto che Jaden si fosse moltiplicato o che quella sotospecie di clone dai capelli blu avesse lo stesso cognome del suo padre biologico.
“Stupida omonimia.” borbottava ogni volta che lo vedava insieme ad altri piccoli insulti.
“Hai qualche problemma?” gli aveva domandato Jesse una volta ed era chiaro dal suo tono che intedesse “qualche problemma con me?”
«Almeno è un po' più intuitivo dell'altro fesso.» penso Lucy.
“Si, c'è l'ho: mi stai antipatico.” aveva risposto lei.
“Non mi conosci nemmeno.” chiese di nuovo lui.
“Fidati, ti conosco eccome.” setenzio Lucy chiudendo il discorso.
Non aveva tempo per quel due di idioti, doveva trovare l'altra metà dello zaffiro o convincere Syrus a darglierla una cosa impossibile visto che l'amico era l'unico che sapeva che lei era una bugiarda e perciò difficilmente avrebbe credutto a quello che avrebbe detto.
Poteva dirgli la verità, cerco i due non erano mai d'accordo su niente, ma di sicuro stavolta sarebbe stato diverso.
Lucy era certa che Syrus l'avrebbe capita.

Non gli importa.
Forse era un po' drammatico, ma comunque sia sperava in una reazione diversa da parte di Jaden. Avrebbe scomesso tutto quello che voleva che se fosse stato Jesse a dar voce a dubbi simili Jaden l'avrebbe ascoltato.
Sapeva bene che non prendeva quasi mai nulla sul serio, ma era la prima volta che tale verita gli si presentava dritta in faccia.
Syrus fece un respiro profondo cercando di calmarsi, ma l'idea della possibile espulsiane a causa di sole due sconfitte lo rendeva sempre più nervoso. Non l'avrebbe mai detto a nessuno, specialmente a suo fratello, ma a volte si domandava se Sheppard fosse adatto a fare il cancegliere considerando che a volte sembrava non pensare affatto verso certe scelte.
Per qualle motivo aveva accetato l'idea di Viper? Persino Crowler e Bonaparte era stati contrari.
Forse però Jaden aveva ragione e si stava fasciando al testa per niente, ma la paura restava. Sperava che almeno quest'anno, Lucy a parte, sarebbe stato normale e invece ecco che subito si risciava l'espulsione cosa avrebeb fatto se avesse preso quei due brutti voti? L'idea di essere cacciato durante l'ultimo anno lo terorizzava a morte.
Fermo immediatamente la marcia pensando a quello che aveva appena elaborato.
Era il suo ultimo anno... cosa avrebbe fatto dopo?
Non ci aveva mai pensato, voleva entrare nei professionisti ma gli sembrava... incompleta come idea.
Voleva qualcosa di più? Oppure si credeva davvero cosi scarso che invece si aspettava di meno?
Quel “dopo” non gli era mai sembrato cosi vicino come adesso.
“Basta!” strillo a pieni polmoni.
Doveva finirla con i suoi problemmi, non era il momento, adesso doveva trovare un'avversario per distrarsi e magari se era fortunato gli rispondeva di no.

Lucy non era la ragazza più controllata al mondo però sapeva bene dove e quando era il momento di cedere alla più completa rabbia. E quello era il momento.
“Come osi ridere in un momento del genere!?” strillo Lucy afferando il colletto della giacca di Jaden, se n'era infisciata che stava duellando o che Axel la guardasse storto, infondo era colpa sua se si trovavanpo in questa situazione.
“Bè mi sto divertendo.” si giustifico lo Slifer.
“Questo duello non è divertente! Possibile che tu sia tanto inrensposanile!” grido nuovamente lei lasciandolo andare.
Era andata al Dormitorio Rosso per cercare Syrus cosi da parlargli e invece sulla strada aveva visto Jaden e il suo gregge dirigersi nel bosco, seguendoli aveva avuto l'enessima conferma che questa scuola era piena di pazzi. Per spingere Jaden a duellare al massimo Axel aveva rapito Syrus legando sul bordo di una scogliera. A quella vista Lucy aveva strillato come mai in vita sua perché la vita di Syrus era seriamente in pericolo come mai prima d'allora. E adesso Jaden cosa faceva?
Si era messo a ridere nel bel mezzo del duello perché si stava divertendo.
Certo per lui era tutto divertente, a chi importava se quello che definiva il suo migliore amico sarebbe potutto morire affogato oppure spaccarsi la testa in due?
L'importante era divertirsi anche quando la vita degli altri era in gioco.
I duelli possono essere divertenti, ma possono anche essere pericolosi. Bisogna capire la differenza e agire in base ad essa. Anche dopo tutto quello che aveva passato Jaden ancora non ci arrivava? Quando si sarebbe deciso a crescere?
Se fosse dipeso da lei avrebeb getato entrambi i duellanti dalla scogliera in questo istante. Forse proprio perchè stava pensando a uno scenario del genere la corda che teneva legato Syrus si spezzo, ma per fortuna venne salvato da Jesse e Hassleberry mentre Lucy fu certa che il suo cuore si fosse fermato.
“Bravi e ora fate silenzio razza di scocciatori.” disse Axel.
“Come osi dire una cosa del genere?!” strillo Lucy èutando il dito contro lo studente di scambio “Tu hai causato questo disastro e spero vivamente che tu ti stia godendo il duello perché sarà l'ultimo che farai in questa scuola!”
“Le tue minaccie non mi fanno paura e adesso sei pregata di taccere.” disse Axel.
«Vedremo se sarai cosi tranquillo anche più tardi... la mia non è una minaccia a vuoto.» penso la ragazza.
«Lucy non sta scherzando, molto probabilmente è sicura di riuscire a cacciare Axel ma cosa... ma certo!» penso Syrus capendo le intenzioni della corvina.
Intanto il duello si avvicinava alle fasi finali con Axel pronto ad attacare Jaden con Segna Fuoco Selvaggio, ma la trappola Miraggio Elementare di Jaden fece tornare Wildheart dal cimitero dello Slifer che riusci a vencere grazie al mostro. Una volta finito il duello però Jaden cadde a terra privo di sensi.
“Buon pissolino.” disse Lucy passandogli accanto.
“Non hai intenzione di aiutarci?” chiese Hassleberry, era la prima volta che gli parlava da quando aveva fatto da guardia del corpo a Syrus l'anno prima.
“No, andrò a fare quello che dovreste fare voi.” rispsose lei avviandosi verso l'ufficio del Cancegliere.

Angolo dell'autrice: Salve Fandom era da un po' che non mi facevo sentire con il mio angoletto. Come avette visto è stato un capitolo un po' confussionario, il mio intento infatti è raggiungere il prima possibile gli episodi della dimensione alternativa e quelli della quarta stagione. Se avette notato Lucy confrante il cognome di Jesse con quello del padre biologico, il fatto e che quando ho scelto tale nome ho scordato che era lo stesso dello studente di cambio. Se speravate che i due fossero legati tra loro vi deludo, sono perfetti estranei.

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Capitolo 32
*** capitolo trent'uno ***


Busso alla porta per un po', ma senza ottenere risposta.
“Sprechi tempo se fossi attenta in classe sapresti che stasera il canceliere non c'è.” disse Syrus apparendo alle spalle di Lucy.
“Se pensi di farmi cambiare idea ti sbagli. Comunque tu l'hai già perdonato giusto.” disse Lucy con un tono che era chiaro non essere una domanda.
“Non è la prima volta che mi succede una cosa simile e poi di sicuro non mi avrebbe lasciato cadere.” disse Syrus.
“L'avrebbe fatto invece e visto che ha nessuno importa tocca a me riferire tutto a Sheppard.”
“Da quando ti interessa cosi tanto la mia salute? Guarda che so che mi hai spinto in modo di facilitare a Camula la mia cattura.”
Lucy spalanco gli occhi per un momento sorpressa che sapesse anche questo. Detestava ammeterlo, ma Ragazza Arpai aveva ragione: l'aveva giudicato male e adesso n'è stava pagando il prezzo.
“Allora per prima cosa specifichiamo che della tua salute non mi importa, ma se ti spacchi la testa vuota che ti ritrovi poi come lo recupero il mio zaffirro e secondo se voglio che Axel venga punito è una questione di principio.” disse lei mentendo spudoratamente.
Della salute di Syrus le importava anche se non l'avrebbe mai amesso nemmeno sotto tortura.
“Sheppard tornerà domani pomeriggio e spero che per allora tu cambi idea sul cacciare Axel nel fratempo io cerchero di capire come mai mi sono preso una cotta per te.” disse Syrus.
“Perché sei un'idiota.” rispsose Lucy.
“Probabilmente almeno so che quando sarai tu ad abbandonarmi la cosa non mi sorprenderà.” e con questo Syrus chiuse la discussione e sé n'è andò.
“Sai che si è tecnicamente dichiarato.” disse Ragazza Arpia coparendo al fianco di Lucy.
“Ma che dici guarda che lui...” inizio la ragazza, ma si fermo pensando che ineffetti quella era la prima volta che Syrus gli diceva chiaro e tondo cosa provava. Lei già lo sapeva e quindi non ci aveva fatto subito caso.
Allora... Syrus già sapeva che lei era a consocenza dei suoi sentimenti.

“Mi spieghi perché siete tutti cosi buonisti?” domando Lucy ad Alexis.
Aveva raccontato tutto all'amica e anche lei sosteneva che era meglio non dire niente a Sheppard.
“Sto solo dicendo che dirlo potrebbe ingigantire il problemma. Pensaci cosa faresti se nei guai ci finissero anche le altre persone che erano coinvolte?” disse Alexis.
“D'accordo hai ragione, ma sia chiaro questo non vuol dire che abbia chiuso un'occhio come hanno fatto gli altri.” rispsoe Lucy.
“Sai ultimamente parli semopre e solo di Syrus.” disse Alexis al metà tra il serio e il divertito.
“Perché ultimamente mi sta facendo impazzire più del solito! Tanto alla fine è solo un cane bastonato pronto a perdonare tutto a tutti purchè rimangono «perfetti» come gli vede lui.” disse Lucy.
“Sei troppo dura. Cosa c'è di male nell'essere gentile? E nell'amirare qualcuno?” domando Alexis.
“C'è che poi rimani sempre deluso! Prima o poi vedrà che non c'è niente da amirare, un giorno i difetti del suo idolo gli si presentarano dritti in faccia e allora avrà il cuore spezzato!” strillo Lucy.
Alexis guarda l'amica paonazza in viso e con il fiato corto.
“Secondo me esageri guarda cos'è successo l'anno scorso, Zane l'ha mandato in infermeria eppure continua ad ammirarlo anche se non tanto come prima.” disse Alexis.
“Questa è la prova che è un'idiota.” rispose Lucy.
“Se al posto di Syrus e Zane ci fossimo stati io e Atticus avrei agito allo stesso modo. Sinceramente tu che sei figlia unica non puoi capire certe cose.” proclamo la bionda.
“E sono felice di non poter capire.” disse Lucy andandosene dalla stanza sbattendo la porta.
Alexis sospiro pensando che da qundo era iniziato l'anno Lucy era diventata più irritabile del solito, voleva domandarle cosa fosse successo ma l'amica si limita a grugnire o a rispondere a monosilabi quando menzionava quello che era successo l'anno scorso o meglio quello che non sapeva fosse successo.
Il raporto estremamente precario che Lucy aveva instaurato con Syrus, insieme alla madre della ragazza era un'argomento che Alexis evitava.
A volte non capiva se quei due si odiavano(cosa molto strana perché dificilmente Syrus manifestava odio), se fossero effitivamente amici oppure qualcos'altro.

Quello che faceva era pericoloso e lo sapeva o almeno era quello che si diceva perché se si fosse fermata a riflettere per due minuti su tutte le possibilità allora questa storia non sarebbe mai iniziata.
Il punto era che lei detestava il cambiamento e non l'accetava nemmeno quando era palese, lei stessa stava cambiando, ma non l'avrebbe mai amesso anzi non lo sospettava neanche ed era questo il problemma maggiore.
Perché certe cosa non possono e non devono cambiare.

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Capitolo 33
*** Capitolo trentadue ***


Una volta, probabilmente quando era piccola e vivev ancora con sua madre, aveva visto un ragazzino portarsi in giro un cane.
Il cane continuava a seguire il ragazzino nonostante quest'ultimo l'avesse presso a calci, si era avvicinata per chiedere al ragazzo perché continuasse a far del male all'animale.
“Non gli sto facendo io del male, se lui non mi seguisse io non lo prenderei a calci per allontanarlo.” era stata la risposta.
Crescendo aveva dimenticato quell'episodio, ma nella sua mente era rimasta impressa. Seguire qualcuno voleva dire farsi del male.

“Ehi, cane bastonato che c'ì fai qui tutto solo?” domando Lucy vedendo Syrus seduto sotto un albero.
“Sistemo il mio mazzo.” rispose Syrus mentre la Obelisk si sedeva vicino a lui.
“Di solito non lo fai al Dormitorio Rosso insieme a Jaden?”
“È con Jesse al momento.”
Lucy guardo in basso un po' dispiaciuta prima di alzarsi di scatto e togliersi la polvere dai pantalloni.
“Hai altri amici, non darti cosi pena.” disse incamnandosi.
“Per fortuna tu invece sei unica.” disse lui.
Lucy sorrise, sebbene pensasse che tornare al Dormitorio Giallo fosse stata un'idea stupida doveva ammetere che al devozione che Syrus aveva negli altri era incredibile quasi incrollabile. Ed era questo che al preoccupava o almeno se solo avesse amesso di essere preoccupata.
Si chiedeva solo se a Syrus sarebbe succesa la stessa cosa che era succesa a lei: avere la visione del mondo, del tuo mondo sbricciolata in tantissimi pezzi davanti agli occhi. Ma forse era già successo.
Perché lui aveva perdonato? Perché lei non ci riusciva?
Perché non voleva era quella la risposta, non si meritava il perdono dopo tutte le sue bugie, aveva distrutto la sua famiglia.
Strinse i pugni fino a conficarsi le unghie nei palmi.
“Parla con lui! Dilli chiaramente come ti senti lui è troppo stupido per capirlo altrimentri non ti fare sentire cosi! È un'idiota, ma non è uno che abbandona gli amici!” l'aveva gridato senza voltarsi, ma era sicura che l'avesse sentita.
Il prima e il dopo si stavano mischiando e Lucy non riusciva più a vedere dove finiva l'uno e iniziava l'altro.
“A volte mi sorprendo di come, in una maniera tutta tua, riesci ad essere matura.” disse Ragazza Arpia.
“Non sopporto di vederlo piagnucolare e poi se è felice è più facile riprendermi lo zaffiro.” disse Lucy scrollando le spalle.
Si aspettava una risposta acida, ma invece lo spirito stava guardando l'orizzonte assorto nei suoi pensieri.
“Sta per succedere qualcosa.” disse senza campaire espressione. Lucy inizio a preoccuparsi sul serio per la prima volta quell'anno.

Passi tutto, dall'essere messa in mezzo a duelli delle ombre e società di pazzi invasati però questo era troppo per i suoi nervi.
A sto punto non sapeva se metersi a ridere perché a rifare al lista di tutte le sventure capitate in questa scuola era quasi esilerante ricordale tutte oppure ammetere finalmente che i suoi nervi si stavano logorando. Perché continuava a sorprendersi di tutte le stranezze che accadevano? Ormai doveva esserci abituata.
“Pensi... pensi che siamo al sicuro?” domando Syrus con il fiatone.
“Non lo so.” disse Lucy cercando di calmare i battiti del suo cuore.
“Dovevamo rimanere con gli altri.” disse Syrus guardando male la Obelisk.
“Adesso è colpa mia!” grido Lei per poi essere zittita dal Ra.
“Sto solo dicendo che avresti potutto chiedermi se volevo venire con te invece di trascinarmi a forza.” replico Syrus sforzandosi per tenere un normale tono di voce, cosa assai difficile considerando che stava morendo di paura.
“Tu ti lamenti sempre sei peggio della Biondina.” borbotto Lucy.
“Per una volta potremo avere una conversasione normale senza che uno dei due si metta a strillare.” sospiro Syrus.
Lucy scoppio a ridera apparentemente senza motivo, ma la sua risata contaggio l'altro studente. Infondo rimanere bloccato con Lucy non era cosi male però visto che erano soli...
“Posso sapere a cosa ti serve esattamente lo zaffirro?” chiese Syrus.
Lucy lo fisso curiosa, in tutto quel casino si era scordata del gioiello.
“Bè c'entra con la mia famiglia devi sapere che mia madre...” inizio la corvina prima di essere interotta da un rumore molto forte che fece gelare il sangue ai due. Syrus fece per andare a vedere, am lucy gli blocco il polso.
“Resta qui.” disse prima di allontanarsi.
«Immagino di non aver altra scelta se non quella di fidarmi.» penso Syrus sedendosi in un angolino ancora con il cuore in gola.
La cosa più sensata era andare via in un nascondiglio più sicuro però se Lucy fosse tornata... doveva rimanere lì non aveva scelta o per meglio dire non voleva avere un'altra scelta. A volte si domandava perché andava a complicarsi la vita.
Ma per lui voler bene a qualcuno ed essergli devoti erano due cose che si mischiavano tra loro e finiva sempre per prendere delle pessime decisioni a causa di questo suo modo di pensare. Forse doveva cambiare anche lui? Il problemma era che non sapeva come fare, se Lucy avesse avuto ragione?
E se fosse veramente impossibile cambiare? Scosse la testa, semplicemente a questo non voleva crederci.
I suoi sentimenti verso il cambiamento erano scostanti e confussi prorpio come quelli che aveva per Lucy, l'unica cosa che chiedeva era una certezza qualcosa di sicuro al qualle aggraparsi.
Senti dei passi e pensando che si trattase di Lucy ci andrò incontro lentamente con il respiro corto.
Quando davanti a lui comparve Chazz con lo sguardo vuoto e assente non potè fare a meno di strillare con tutto il fiato che aveva in gola.

Doveva ignorare le urla che sentiva e sopratutto lo sguardo che Ragazza Arpia le stava lanciando.
“Che si arrangi da solo.” sibillo la Obelisk rannichiandosi ancora di più nel suo nascondiglio. Se Syrus non era in grado di diffendersi non era un suo problemma, non doveva sentirsi in colpa. Lei non era affidabile questo Syrus lo sapeva quindi era colpa sua non di Lucy.
«Non è un mio problemma, non è un mio problemma...» continuo a ripetersi mentalmente la ragazza come se fosse una specie di mantra mentre le urla intorno a lei smissero.

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Capitolo 34
*** Capitolo trentatre ***


Forse si era addormentata, ma sta di fatto che non sentiva più alcun rumore intorno a lei. Evidentemente gli studenti infetatti se n'erano andati e cosi decise di uscire dal suo nascondiglio, avvicinandosi a una finstra però rimase delusa nel vedere che si trovava ancora in quella dimensione.
“Spero tu sia felice.” Disse Ragazza Arpia.
“Si, lo sono e ti avisso che in questa dimensione sono libera di prenderti a schiaffi.” disse Lucy sulla difensiva iniziando a incaminarsi verso un'altra alla della scuola. Nel corridorio si sentiva l'eco dei suoi passi che le rimbombavano in testa.
«Vorrei tanto delle caramelle.» penso la ragazza fermandosi per al stanchezza.
A quel punto senti un fiato caldo sul collo e tremando si volto, ma non trovo nessuno cosa che la rincuoro almeno finchè una mano si appoggio alla sua spalla facendola strillare facendola voltare di scatto però non ebbe il tempo di fare o dire qualcosa che fini con la schiena contro il muro.
“Che cos...” le parole le morirono in gola quando vide Syrus davanti a se.
Le sembrava che il Ra la stesse scrutando con quegli occhi assenti ripetendo a bassa voce di combattere con lui. Lucy cerco di andarsene, ma la presa sulla spalle era ferea.
“Mollami!” strillo senza però ottenere nessun effetto.
Quello che segui fu tutto cosi improvisso che Lucy non era mai riuscita a capire bene l'ordine degli eventi.
In meno di un secondo Syrus si era alzato sulle punte e l'aveva baciata, la fretta del gesto fini per far sbattere di nuovo alla ragazza la schiena contro il muro mentre da lontano si sentivano altri gemiti in avvicinamento.
«Speriamo che alla fine non si ricordi niente.» penso Lucy.

Sdraiata sul letto intenta a fissare il soffito Lucy si sentiva esausta.
Lei e Alexis erano nella stanza di quest'ultima intente a parlare dellarecente dissavventura con i duellanti zombi e la corvina non sapeva se riferire all'amica anche del bacio. Alla fine decise di tenerselo per sé visto che comunque non significava nulla, Syrus non era in sé in quel momento quindi non contava come un vero bacio.
“Sei arrosita.” le fece notare Alexis.
“Non è vero! Piuttosto mi stavi spiegando come hanno aperto un varco per riportarci qui. Chi è stato a duelalre contro Jesse?” domando Lucy cambiando argomento.
Adesso che erano tornati a casa era curiosa di sapere il come, non sapeva che l'energia dei duelli fosse cosi potente e magari le sarebbe tornata utile per liberare Lei. Forse le sarebbe bastato metà zaffiro e non avrebbe più dovutto coinvolgere Syrus.
“Se te lo dico mi prometti di non urlare come tuo solito?” disse Alexis incrociando el braccia sul petto.
“Si, si te l'ho prometto adesso sputa il rospo.” rispose Lucy.
“Zane.” disse Alexis.
“Syrus lo sa?” domando Lucy, ma Alexis alzo le spalle.
Lucy rimase calma e alzandosi dal lato usci dalla stanza senza dire niente sotto lo sguardo della bionda che si limito a sospirare esasperata per poi gridare dietro all'amica: “Non è un bambino!”

Non sapeva bene cosa l'avesse spinto a tornare in camera sua nel dormitorio giallo. Forse voleva stare da solo o forse non sopportava di vedere in faccia gli altri dopo l'enessima volta in cui non era riuscito a rendersi utile. Non aveva comunque importanza, i suoi erano solo degli stupidi problemmi che avrebbe dovuto ignorare. Non era capece di fare niente, ma nel suo piccolo voleva aiutare Jaden anche se solo con la sua presenza.
Jesse non c'era più e lui sapeva bene com'era sentirsi solo; forse non sarebbe più stato importante per Jaden come prima, lui rimaneva il suo migliore amico e doveva aiutarlo.
Usci dalla sua stanza, ma si blocco una volta ragiunto l'ingresso perché vide qualcossa o meglio qualcuno che lo sconvolse perché era l'ultima persona al mondo che avrebbe mai pensato di vedere. Anche se nel profondo voleva tanto rivederlo.
Aveva provato a contatarlo durante le vacanze , ma non ci era riuscito e sinceramente sospettava che lo stesse ignorando a posta; ovviamente la cosa non l'aveva disturbato ai suoi occhi era un verme però almeno una volta poteva rispondergli anche solo per ricordargli quanto era patetico.
Gli sarebbe bastato poco, solo un minuto per dirgli grazie.
In molti l'avrebbero creduto pazzo a fare una cosa del genere, ma era stato suo fratello a convincerlo che il cambiamento a volte non si può fermare e senza questa consapevolezza non avrebe mai accetato l'abbandono del padre. Gli altri non potevano capire.
Una sola cosa però adesso voleva dire: “Hai chiama la mamma nell'ultimo periodo?” strillo senza muoversi.
Zane si fermo e si limito a fissare il fratello per poi andarsene senza dire una parola. Quell'istante però era bastato per far vedere Syrus che lo sguardo di Zane era diverso dal loro ultimo incontro. Non sembrava più lo sguardo di una belva feroce pronta ad assalire la preda, ma sembrava più... umano.
Due braccia gli circondarono le spalle e una senzazione di gelo gli penetro nelle vene.
“Lucy, che ci fai qui?” domando.
“Possibile che non riesco mai a spaventarti? Comunque stai bene?” domando Lucy lasciandolo andare.
“Certo. Perché? Cosa hai fatto?” disse il Ra.
“Assolutamente niente! Dai andiamo gli altri ci aspettano al Dormitorio Rosso.” disse Lucy e Syrus annui.
Mentre caminavano il ragazzo sperava di poter rivedere il fratello e parlarci. Era certo che si fosse tenuto in contato con la madre, aveva visto quest'ultima bisbigliare a bassa voce al telefono a volte e si rifiutava sempre di dirgli con chi parlava. Una volta l'aveva sentita piangere di notte ed n'è era rimasto sorpresso, sua madre aveva una personalità forte e sicura proprio come quella di Zane.
Cosa stava succedendo alla sua famiglia?

Aveva paura.
Le sue mani tremavano mentre sistemava in fretta le cose nello zaino, stavolta era meglio prendere delle precauzioni tipo un po' di cibo. Sistemato il tutto si mise in spalla lo zaino ed usci dalla stanza. Forse non sarebbe dovuto andare, voleva aiutare Jaden però una parte di lui si chiedeva se la sua presenza avrebbe effetivamente aiutato.
Aveva perso il conto delle volte in cui era finito in pericolo in questi tre anni, e quasi sempre era per fare un danno a Jaden usandolo come ostaggio. Scosse la testa scacciando la paura, anche se fosse successo qualcosa era sicuro che Jaden l'avrebbe salvato come faceva sempre, e nel caso in cui Jaden non ci fosse quello che aveva detto Lucy era vero: aveva altri amici. Finchè avessero collaborato niente poteva andare storto, l'importante era rimanere insieme.
“Vuoi davvero andarci?” chiese Lucy.
“Si e sia chiaro vieni anche tu.” disse Syrus.
“Cosa te lo fa dire?”
“Il fatto che senza di me non riavrai mai il tuo zaffiro, che forse ho lasciato in camero o forse è nel mio zaino.”
Lucy strabuzzo gli occhi e ringhiando i diresse di corsa verso i Dormitorio Feminille.
“Ricordati di Prepararti uno zainetto, ci vediamo lì.” disse Syrus.
Tutto somatto tormentare Lucy, gli aveva fatto tornare l'allegria.

Angolo dell'autrice: eccoci ad una svolta che voi conoscette bene. Il prossimo capitolo sarà direttamente il duello tra Jaden e Brron(o come cavolo si scrive)ovvero il punto in cui ogni cosa scende.  Alla prossima.

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Capitolo 35
*** Capitolo trentaquattro ***


Perché era qui?
Per salvare Jesse e aiutare Jaden, peccato che entrambe le cose erano impossibili. I duelli qui si pagavano con la vita e Jaden non voleva che i suoi amici si mettesero nei guai, non voleva che duellasero... voleva fare tutto lui.
Il modo in cui Jaden si stava comportando era ancora più impulsivo del solito, un po' riusciva a capirlo era preoccupato e finora era sempre riuscito a salvare tutti, ma c'era qualcosa di diverso. Qualcosa che rendeva la situazione differente, oltre al fatto che Lucy stava cercando in continuazione di rubargli lo zaino per vedere se c'era lo zaffiro all'interno, forse era il fatto che Jaden sembrava sempre meno concetrato su di loro e sempre più su Jesse.
Una parte di lui voleva gridarli che non era questo il modo giusto di compotarsi, che se proprio voleva agire in maniera cosi aventata era meglio se tutti si fossero difessi da soli, probabilmente lui non l'avrebbe fatto visto che la sola idea di duellare in quel modo lo teorrizava, invece Jaden voleva protegerli, ma per quanto fosse forte Syrus stava iniziando a dubittare che Jaden riuscisce a fare tutto da solo.
Allora perché non lo faceva? La sua unica certezza era che non era più sicuro di niente, ma come diceva sua madre doveva solo aspettare che le acque si calmasero e allora i pensieri sarebbero diventati più chiari... o almeno ci sperava.

“Non aspetterai, vero?” domando stancamente Lucy.
“Io... io devo trovare Jesse.” rispose Jaden stringendo i pugni.
“Fa come vuoi non mi interessa.” disse la ragazza alzando le spalle, se solo Jaden avesse saputo quello che accadeva alle sue spalle avrebbe aspettato e forse se Lucy fosse stato disposta ad aiutare il gruppo glil'avrebbe detto, ma Lucy non voleva aiutare anzi era curiosa di vedere dove questafaccenda avrebbe condutto tutti loro.
Infondo a Jaden interessava trovare Jesse, non scoprire che i suoi amici non era... diciamo più in loro. Soggignando la corvina segui lo Slifer all'interno della fortezza sebene Jim e Axel avessero specificato che era meglio rimanere lì.
Per una volta Lucy fu felice dell'impulsività di Jaden, perché era grazie a quella che si stava divertendo cosi tanto. Un difetto che unito allo stress può peggiorare le situazioni già critiche e lei voleva vedere fino a che punto poteva peggiorare.
I due entrarono nella fortezza trovandola vuota, ma dopo un dopo la comparsa di una luce accecante apparirono delle specie di mostri cosa che a quel punto non avrebbe dovutto sorprendergli. Uno di questi mostri si presento come Brron il folle sovrano e disse che se Jaden voleva sapere dov'era Jesse avrebbe dovuto batterlo a duello; inutile dire che lo Slifer acceto senza pensarci due volte.
“Jaden penso sia meglio se ti do una mano.” disse Lucy, la qualle era si curiosa di vedere fin dove poteva arrivare quel disastro, ma aveva una strana senzasione c'era troppa energia oscura in quel posto.
“No, non voglio mettere in pericolo i miei amici.” disse Jaden.
La ragazza si limito a sbuffare. L'aveva presa per una damigella in pericolo? Non aveva bisogno della sua protezione, poteva benissimo badare a se stessa.
“Va bene, se non hai fiducia in me allora combatti pure da solo.” disse lei irritata facendosi da parte.
“Non è per mancanza di fiducia... non importa, iniziamo il duello.” disse Jaden.
Nel suo primo Brron evoco un mostro e inseguito attivo una carta magia di nome Canone Maligno, il Libro più malvaggio che sia mai stato scitto lo defini.
«Perché devo sempre trovarmi intorno dei matti esagitati.» penso Lucy, domandandosi anche che fine avessero fatto gli altri e perché si stessero mettendo cosi tanto tempo ad arrivare.
La terra intorno a loro inizio a tremare e la metà dello zaffiro che Lucy aveva in tasca si illumino di viola a segnare che stava per accadere qualcosa coinvolto con dei poteri oscuri. La ragazza lo strinse forte, da quando si era rotto l'aveva sempre tenuto con se ma visto che non riusci a indossarlo nuovamente come ciondolo si limitava a tenerlo in tasca. Quando lo tocco senti che brucciava una cosa che prima non aveva mai fatto e poi... brillava anche d'azzurro? Non aveva mai brillato di due colori contemporaneamente e da quando era rotto non poteva più comunicare con Lei.
Le sue riflessioni però vennero presto interotte quando i loro amici compavero incatenati ai bordi del campo. Jaden uso Sparkman per attacare e distruggere il mostro avversario, ma il mostro(che a Lucy ricordava i suoi incubi passati)usa una magia per «scrivere» sul libro il simbolo della rabbia e a quelle parole mentre Jaden non capiva Lucy impallidì.
Ecco perché quei simboli si erano attaca ai suoi amici, lancio loro un'occhiata veloce e sebbene preoccupata per Alexis fu grata che Syrus non fosse li.
«Adesso mi preoccupo per lui!? Sveglia Lucy non è un tuo amico lo stai usando proprio come gli altri, se sparisero tutti n'è saresti felice.» si disse mentalmente la ragazza.

Chazz fu il primo a svegliarsi e inizio a strillare contro di lui infuriatto. Gli disse che era egoista e che si comportava come se tutta quella facenda fosse un gioco, non l'aveva mai visto cosi arrabiatto nemmeno durante il primo anno quando si erano affrontati nel duello annuale.
All'improvisso scomparve e la sua immagine(insieme a quelle di due dei suoi Ojama)apparve sul libro giocato da Brron, infatti per effetto di quella carta ogni volta che lui attacava la stessa cosa sarebbe successa ad uno dei suoi amici. Jaden non sapeva cosa fare e crollo inginocchio disperato era in una situazione impossibile... cosa avrebbe dovuto fare? E poi cos'era questa storia dei simboli malvagi?
I suoi amici provavano davvero quelle emozioni nei suoi confronti? Non voleva che i suoi amici sorfrissero però se perdava il duello...
“La vuoi smettere di piangerti adosso!” strillo Lucy, Jaden la guardo sconvolto sembrava che la Obelisk fosse completamente indifferente alla questione e i suoi occhi viola lo guardava con... bè non era mai stato bravo a capire le emozioni degli altri però era cerco che non fosse rabbia eppure non era nemmeno qualcosa di positivo.
Aveva notata che da quando era iniziato l'anno Lucy si comportava in maniera più fredda e acida del solito, se non ricordava male una volta Syrus aveva provato a dirli che... perché non era qui?
Aveva detto che gli servivano cinque simboli, cinque emozioni, ma lì c'erano solo Chazz, Atticus, Hassleberry e Alexis... dov'era Syrus? Che l'avessero già preso? Che fosse già tra le stelle? Questa situazione era un'incubo!
Probabilmente la sua unica possibilità per salvare gli altri era perdere non aveva scelta. Per ora si limito a mettere Avion i pozisione di difessa e pensare ad un'altra soluzione per vincere senza dover attacare perché infondo se doveva essere sincero non voleva perdere il duello o non avrebbe potutto salvare Jesse. Guardo verso Lucy per un consiglio, ma distolse quasi subito lo sguardo perché la ragazza aveva un gigno in volto e sembrava divertirsi della situazione.
Brron però non glil'avrebbe permesso e con una carta trappola lo costrinse ad attacaree non solo con Avion, ma anche con due segniamostro che Brron gli aveva messo in campo.
Tre attachi, tre nuovi capitoli.

Angolo dell'autrice: bene spero che vi sia piaciutto il capiolo perché è la prima volta che scrivo con i pensieri di Jaden. Lucy inizia a rivelare la sua vera natura anche ad altre persone mentre il duello contro Brron(grazie internet per avrmi fatto copiare il nome coreto!) prosegue insieme ad una delle scene più buie e dark della serie. Alla prossima.

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Capitolo 36
*** Capitolo trentacinque. ***


“Pensavo fossimo amici, ma mi sbagliavo è triste sapere che non valiamo niente per te.” disse.
Era la fine e lancio un'occhiata a Lucy, una delle sue più care amiche però si penti di quello. Un gigno crudelle e uno sguardo freddo al guardavano mentre la ragazza con i capelli corvini le faceva un piccolo e inprescutabille saluto con la mano.
Neanche lei era mai stata sua amica.

Super Polimerizazione era questo il nome della carta che Brron aveva creato.
Lucy non sapeva cosa pensare, a chi dare la colpa o solo che stavolta fingere di non provare nulla non era semplice come al solito. Alexis era una sua cara amica... e adesso anche lei se n'era andata come suo padre e suo nonno che l'avevano lasciata da sola senza curarsi di lei.
Si meritavano quella fine... ecco cosa succedeva a pensare sempre e solo al bene del mondo. Il male esisste e adesso avevano imparato la lezione, una parte di lei però non si sarebbe mai aspettata che la situazione degenerasse tanto.
«Dov'è sei Syrus?... non che mi importi!» penso Lucy con lo sguardo fisso su Jaden curiosa di sapere come sarebbe finita.
Forse si stava chiedendo se i suoi amici avessero ragione. Doveva dirli che i simboli avevano alterato le loro emozioni? Che molto probabilmente in una situazione normale non gli avrebbero gridato contro in quel modo?
Lucy scosse la testa stringendo sempre più forte la carta di Ragazza Arpia per impedirle di uscire e blatterare; se si continuava di questo passo prima o poi avrebbe distrutto la carta sbarazzandosi una volta per tutte della biondina. Intanto Super Polimerizazione si rivelo inefficace perché aveva usato solo quattro simboli, Lucy non potè tratenere una risata di scerno verso il demone.
“La magia delle ombre ha delle regole precise se non le esegui alla lettera è ovvioche falisce sopratutto se usi delle emozioni come fonte d'energia.” disse in tono saccente guadagnandi un ringhio dal mostro e uno sguardo sbigotitto da Jaden.

Era colpa di Jaden? Una parte di lui non voleva crederci, Jaden duellava per divertirsi per aiutare gli altri come si era arrivati a questo a punto?!
Voleva convincersi che era tutto un sogno, ma gli aveva visti sparire con i suoi occhi senza che Jaden muovesse un dito.
«No! Ci deve essere di più... deve esserci di più non posso crederci... eppure lo visto...» penso confuso. Il modo in cui Jaden duellava era aggresivo e sembrava comunque in svantaggio. Per la prima volta in tutta la sua vita Syrus penso di non star provando il ben che minimo sentimento. Per lui l'amore di ogni tipo andava a pari passo con la devozione, però era come se entrembe queste senzasioni non fossero più collegate come se in quel momento non essistesero nemmeno.
“Ho sempre duellato per divertirmi, ma stavolta duello per vendicare i miei amici.” disse Jaden.
«Non dovrebbe fare cosi... non è giusto quello che sta facendo.» penso Syrus.
Non si duellava per ferire l'avversario ed era per questo che odiava questo mondo perché era l'opposto della sua idea di duello rispettoso e poi lui stesso aveva affrontato un aversario che aveva il solo scopo di ferirlo e infigerli dolore. Non avrebbe mai duellato cosi ed era convinto che anche Jaden la pensase come lui, che finora aveva duellato in quel mondo solo per protegerli però forse si era sbagliato e se si era sbagliato su quello allora era probabille che...che Jaden fosse davvero il responsabile della scomparsa degli altri.
Gli attachi di Neos lo nauserarono e cosi come le parole di Jaden sulla vendetta, ma quello che lo colpi maggiormente fu quello che disse l'amico dopo aver vinto il duello.
“Dimmi cosa hai fatto a Jesse?!” grido Jaden infuriato.
Jesse non era solo più importante di lui, ma anche degli altri. Era andato lì per salvare Jesse, aveva causato la cattura degli altri e infine per colpa sua erano finiti tra le stelle... erano morti.
Forse in un qualsiasi altro momento avrebbe almeno provato a chiedere spiegazioni, ma era cosi sconvolto e confusso che non ci penso nemmeno. Per lui adesso c'era una sola verità: era tutta colpa di Jaden.

Non potendo più tratenersi scoppio a ridere non appena lei e Jaden rimasero da soli.
“Non so cosa sia stato più divertente se il duello o la scenata patetica di Syrus.” disse Lucy applaudendo e avvicinandosi al ragazzo a terra. Poteva vedere che sofrise per le parole che l'amico gli aveva detto e lei voleva fargli tornare il buon'umore.
“Divertente? I nostri amici non ci sono più come puoi trovarlo divertente!” disse Jaden con al voce alteratta.
“Calmati principino, non hai niente da biasimarti. Potevi scegliere sa salvare i tuoi amici arredendoti oppure... bè quello che hai fatto.” disse Lucy appogiandogli una mano sulla spalla come conforto.
“Non è vero... sai che non ho avuto scelta...” farfuglio Jaden e Lucy incarno la dose.
“Cioè io ti ho sempre considerato un'idiota però mi hai sorpresso. Ho sempre pensato che sacrificarsi per gli altri fosse stupido e tu mi hai appena dimostrato di essere un'egoista che pensa solo a se stesso perciò... congratulazioni! In questo mondo è l'egoismo che ci fa andare avanti, fidati lo so.”
Jaden guardo la Obelisk sempre più confuso da quello che stava dicendo; lei era stata lì con lui per tutto il tempo sapeva che non era colpa sua... giusto? Oppure era davvero egoista come aveva detto Syrus.
“Io..” tento di articolare, ma non riusci a dire niente.
“Sai considerando quante volte Syrus è stato messo in pericolo a causa tua sono sorpressa che ti abbia abbandonato solo adesso, doveva amirarti molto e volerti anche molto bene... come un cagnolino.” disse Lucy ridendo.
“Smettila...” disse Jaden, la ragazza stava esagerando con le sue insignuazioni e poi non gli piaceva come stava parlando di Syrus.
“Senti principino guarda in faccia la realtà: sei un'egoista e in realtà sei felice di esserti finalmente liberato di quei pesi morti che ti impedivano di cercare Jesse, non valevano tanto quanto lui.”
Jaden avrebbe voluto urlare, ma non gli uscivano le parole perché quello che Lucy diceva era falso, lui sapeva che era falso però erano più o meno quello che gli avevano detto gli altri.
“Adesso se mi vuoi scusare ho delle affari in sospesso con Syrus e adesso che lui ti odia... bè addio.” disse Lucy andandosene soddisfata. Invece si fermo sulla porta e Jaden penso che forse aveva cambiato idea e voleva rimanere con lui. “Ti regalo questa come regalo d'addio e un promemoria.” disse e stavolta se n'è andò per davvero mentro Jaden stringeva la carta magia Sepultura Sciocca tra le mani.

Angolo dell'autrice: uff, che fatica! Tra il crollo mentale di Jaden e le influenze magiche(chiamiamole cosi)fatte ai suoi amici questo è stato il capitolo finora più difficile da scrivere. Penso di essere stata brava solo a descrivere i pensieri e le azioni di Lucy(ci credo l'ho inventata io però specifichiamo che non condivino el sue accuse verso Jaden per me è solo un tonto)mentre per Syrus è stato più difficile, specifico inoltre che al contrario di molte persone non incolpo Syrus e gli altri per essersi arrabiatti visto che molte persone gli giudicano amici orribili dimenticandosi che a) sono influenzati da una forza magica e non stano ragionando lucidamente e b) Syrus non ha assistito a tutto il duello ma solo quando gli altri sono “morti” e quindi vi chiedo se voi vedeste il vostro migliore amico uccidere tutti gli altri rimareste davvero a chiedergli spiegazioni? Cioè io non do tutta la colpa a Jaden però non mi sembra giusto che certe persone lo difendino a spada tratta quando in realtà è stato anche lui abbastanza egoista e sopratutto stupido, voler diffenderei prorpi amici e poi ignorali non mi sembra molto coerente. Cioè se proprio non aveva il tempo di far loro da balia che gli dica di arrangiarsi(cosa che sono pienamente in grado di fare) e fine. Dopo questo mio piccolo sfogo vi saluto e alla prossima.

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Capitolo 37
*** Capitolo trentasei. ***


Ammirava suo fratello perché era forte e sicuro di sé.
Aveva avuto una cotta per La Ragazza Del Mago Nero perché era carina.
Ammirava anche Jaden per la sua capacità di riuscire sempre ad aiutare gli altri.
Era innamorato di Lucy... non lo sapeva il perché.
Non era carina(o almeno non come tante altre ragazze), non era gentile ed era sicuro che non si ricordava nemmeno del loro primo incontro mentre a lui la senzasione di gelo gli faceva da promemoria perenne.
Mentre pensava a queste cose e Ojama Giallo gli volava intorno senti una pressione da dietro e fini per sbattere la faccia per terra.
“Si parla del diavolo.” disse metendosi a sedere mentre Lucy ispezionava ogni centimetro del suo zainetto.
“Ciao, piagnucolare da quanto non ci si vede.” disse lei ed era vero non l'aveva più vista dopo il duello di Jaden contro Brron ineffetti non si era nemmano chiesto che fine avesse fatto, forse alla fine non n'è era veramente innamorato, ma allora cosa provava per Lucy?
“Non è lì dentro.” disse Syrus notando che la... bè qualunque cosa fosse Lucy per lui aveva cambiato vestiti e non indossava più la divissa scolastica. Si lamentava tanto delle gonne, ma i pantaloncini che portava non erano poi cosi lunghi al contrario aveva su un maglione rosa che le stava leggermente largo.
“Scusa tu hai detto che te l'eri portato dietro.” disse la ragazza lanciandoli lo zaino e metendosi le mani su i fianchi.
“Avevo detto forse.” disse Syrus alzandosi.
“Dimmi dov'è? O preferisci che lo scopra con un duello?” domando sarcastica Lucy.
“Non duellero mai in questo posto, punto è basta.” disse il Ra.
“Hai paura di perdere.” lo scherni lei.
“A dirla tutta ho più paura di vincere.” non disse altro e si allontano.

“Paura di vincere? Che patetico frignogne.” borbotto Lucy.
“Non tutti riescono ad eliminare qualcuno a sangue freddo come te.” disse Ragazza Arpia apparendole a fianco.
“Io vinco solo un duello.” si giustifico al Obelisk.
“In questo posto è lo stesso. Comunque mi pare che l'ascendente che avevi su Syrus sia scemato.”
“Sai quanto mi importa!” strillo Lucy, ma con il viso rosso come un pomodoro.
Mentre continuava a camminare si sentiva sempre più irritata dall'affermazione di Ragazza Arpia sul fatto che forse a Syrus non piaceva più. Doveva esserne felice invece la sola idea le dava fastidio, ma perché?
Da quando erano arrivati in quella dimensione, i dubbi di Lucy stavano aumentando ed era sempre colpa di Syrus. Quel nanetto aveva subito più o meno quello che aveva subito lei, era stato abbandonato, traditto e tutte le sue certezze erano crollate eppure non solo non portava rancore, ma adesso si era messo alla ricerca di Jaden.
“Maledizione! Perché ho dovutto incontrarti!” grido Lucy al cielo sfogando al sua frustazione.
Sperava che Syrus finalmente avesse capitocome funzionava il mondo ovvero che non ci si poteva fidare di nessuno, quante volte ancora avrebbe dovuto essere preso a calci da coloro che amava per capirlo?
“Pericoli del mestiere Lucy.” La ragazza sbarro gli occhi a quella voce... era la voce di Lei.
Non l'aveva più sentita da quando aveva rotto lo zafirro, come aveva fatto a comunicare con lei?
Tiro fuori la sua metà dalla tasca e vide che di nuovo si era illuminato di viola e azzurro e solo allora vide di trovarsi in mezzo a quelle che apparivano delle rovine deserte.
“Lucy... andiamo via questo posto non mi piace.” disse Ragazza Arpia, ma la corvina la ignoro avvicinadosi verso quella che sembrava una caverna, all'inizo esito perché al suo interno non c'era nemmno un piccolo spirarglio di luce eppure la voce di Lei le diceva di avvicinarsi e Lucy era disposta a tutto per far tornare tutto come prima.
Con passo lento entro dentro al caverna e subito essa di riempi di una luce accecante e la ragazza si meraviglio delle paretti brillanti di quel luogo che erano della stessa tonalità azzurra del suo zaffirro al tatto però erano fredde come il giacchio.
“Sei pronta ad ottenere una seconda chance?” domando al voce di Lei togliendo Lucy dai suoi pensieri.
La voce era suadente come il canto di una sirena e Lucy si avvicno al fondo della grotta dove vide un lago e come con gli specchi nel suo mondo anche qui la sua immagine si animo mostrandole un gigno feroce.
“Hai rovinato tutto permettendo al tuo stupido fidanzatino di inteferire con la mia liberazione, ma per fortuna ora sei qui e quindi può liberarmi anche senza il tuo zaffirro.” disse il riflesso.
“Lui non è il mio fidanzatino... aspetta un momento posso davvero liberarti qui e adesso?” chiese Lucy annotandosi mentalmente di ringraziare Syrus per averla trascinata qui. Non vedeva l'ora di vedere la faccia di quel piccolo rompiscatole quando l'avrebbe saputo... oh, sarebbe stato uno spasso n'è era certa.
“Dammi la mano.” disse Lei. Lucy si allungo sotto lo sguardo terrorizato di Ragazza Arpia e quando le sue dita sfiorarono la superficie dell'acqua una mano le afferro il polso stringendolo forte tanto da fargli scappare un mugugnio di dolore.
“Lucy molla subito la presa!” strillo Ragazza Arpia, ma la corvina la ignoro completamente.

Angolo dell'autrice: piccolo avisso il prossimo capitolo sarà interamente un flaschback.

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Capitolo 38
*** Capitolo trentasette ***


Mentre camminava per andare a scuola stringeva tra le mani l'ultima cartolina che aveva riccevuto, c'era scrito solo una parola: “ciao” in maniera sbrigativa però per lui era abbastanza. La cartolina gli fu strappata di mano con prepotenza.
“Ehy!” grido il bambino voltandosi e vedndo una bambina presochè sua coetanea con lunghi capelli neri legati in due odango.
“Bella, adesso è mia!” disse la bambina metendosi la cartolina nella borsetta rosa che aveva.
“Che stai dicendo è mia non tua.” disse il bambino cercando di riprendersi la cartolina, ma la bambina lo butto a terra e il colpo gli fece cosi male che inizio a piagnucolare.
“Piangi pure tanto nessuno verrà ad aiutarti.” disse lei andandosene via ridendo.
«Non è giusto... era mia...» penso il bambino di sette anni metendosi a piangere.

“Ehi, Syrus vuoi venire a giocare con me?” domando un bambino ad un altro nel cortile della scuola.
“No, grazie.” rispose Syrus.
Non gli piaceva giocare a palla o a qualunque altro gioco di squadra perché finiva sempre per fare un disastro e gli altri bambini l'avrebbero preso in giro e inoltre l'incontro di quella mattina l'aveva messo di pessimo umore aveva ancora gli occhi tutti arrosati per via del pianto. Le lettere che suo fratello spediva a lui e alla madre era sempre rara e ultimamente erano solo delle cartoline a volte non c'era nemmeno scritto niente, ma per lui erano importanti, erano la prova che Zane avrebbe mantenuto al promessa e sarebbe tornato.
Seni un soffio gelido sul collo e strillo terorizzato.
“Sei proprio un fifone sai.” disse la bambina di quella mattina.
“Che... che ci fai qui?” chiese Syrus spaventato, lo stava forse perseguittando? La sola idea lo fece rabbrividire, ma fu molto più spaventato quando vide che stava frugando nel suo zaino.
L'aveva lasciato in classe!
Doveva scappare e chiamare una maestra per digli che c'era questa strana ragazzina con gli odango che... bè cosa stesse facendo esattamente non lo sapeva, ma di sicuro non stava facendo niente di buono.
“Il tuo deck è pieno di sgorbi.” disse la ragazzina vedendo le sue carte per poi buttarle a terra senza la ben che minima considerazione. Syrus le raccolse e non potè fare a meno di piangere di nuovo suscitando una risata di scherno dalla bambina.
“Non sono sgorbi, sono Roid.” disse Syrus gonfinao le guance.
“Sembrano uscita da un cartoni per bambini dell'asilo.” disse lei frugsndosi in tasa ed estraendo una carta che mise davanti al volto di Syrus.
“Ragazza Arpia?” domando il bambino leggendo il nome del mostro.
“Vedi questo è un mostro.” disse la bambina facendo una piccola piroetta, a Syrus non sembrava più cosi pericolosa.
“Tu... duelli?” domando Syrus.
“Non proprio, ho alcune carte ma non abbastanza per un vero deck. Tu invece?” chiese lei.
“Si, ma non sono molto bravo. Mio fratello invece è il migliore adesso è anche all'estero per perfezionarsi, ma quando tornerà gli voglio dimostrare che sono migliorato e lo renderò orgoglioso.” disse Syrus raggiante.
A sentir quello la bambina avvicino il suo viso a quello di Syrus guardandolo dritto negli occhi e facendolo arrossire, poi sorrise e afferro il polso del bambino che rabbrividi dal freddo.
“Ti va di vedere qualcosa di divertente?” domando.
Syrus la guardo sorpresso, una parte di lui sapeva che non avrebbe dovuto darle corda e tornare in classe però dall'altra era curioso e poi voleva saltare la prossima ora che era d'educazione fisica.
“Ci vorrà poco?” chiese titubante.
“Pochissimo.” disse lei iniziando a trascianlro fuori dal cortile.
I due arrivarono in un parco giochi e la bambina fece sedere Syrus su una panchina dicendogli di aspettare lì, Syrus fece come richiesto stingendosi lo zainetto con mani tremanti. Si stava già pentendo della sua decisione però non era mai stato qui prima e non sapeva come tornare a scuola.
Senti le lacrime pizzicargli nuovamente gli occhi.
“Ma tu non fai altro che piangere? Muoviti che è tutto pronto.” disse la ragazzina riaparendo vicino a lui e prendendoli la mano per potarlo sotto una grande quercia. Sotto ad essa c'erano tre persone che stavano facendo un picnic, all'improvisso Syrus si calmo forse aveva giudicato quella strana ragazzina con gli odango troppo in fretta.
“Quelli sono i miei nonni e mio padre.” disse lei indicando i tre.
Chiunque le avrebbe domandato dov'era sua madre, ma Syrus non l'avrebbe fatto sapeva cosa voleva dire non poter rispondere a una domanda del genere. “Mio nonno mi ha chiesto di portare... un amico.” disse lei avvicinandosi con Syrus all'uomo anziano che stava leggende un libro.
“È un'incantatore però ha detto che senza un amico non mi faceva vedere il nuovo trucco.” spiego la bambina con gli odango, Syrus penso che forse era meglio se gli chiedeva come si chiamava. Chissà se lei sapeva come si chiamava lui?
“Allora devi dare la tua mano a mio nonno e mi racomando non piangere.” gigno lei facendoli una linguaccia.
Forse non era cattiva, ma era senza dubbio antipatica.
“Lullu sì gentile.” la rammoni il nonno mentre prendeva la mano di Syrus, anche quell'uomo emanava un leggero gelo. Il cuore gli batteva a mille però ora non poteva più tiarsi indietro e cosi ingoiando a vuoto rimanendo fermo sul posto continuando a tremare.
“Adesso potresti rispondere ad una domanda? Cosa ti fa più paura?” domando l'anziano mentre Syrus si accorse che c'era qualcuno di freddo sul suo viso, sentendosi con una mano ebbe un tonfo al cuore quando vide che le sue lacrime si erano giacchiate. Senti il fiato mozzarsi e più piangeva più si sentiva grafiare le guance da quanto erano freddi quei piccoli giacchioli.
“Es... essere abbandonato perché non sono abbastanza bravo.” disse non potendo farne a meno.
“Che paura stupida, ma non temere presto sparira.” disse la ragazza con gli odango.
Il gelo gli penettro nelle vene e l'ultima cosa che ricordava chiaramente di quel momento fu che urlo con tutto il fiato che aveva in gola prima di perdere conoscenza.

L'unica cosa che non aveva mai dimenticato era che si era risvegliato nel parco a notte fondo e si era messo a painge terrorizatto attirando l'attenzione di un polizitto che l'aveva riportato a casa dove sua madre stava impazzendo dalla preoccupazione. Anche adesso che si ricordava tutto ancora non riusciva a capire cosa fosse succeso, ma di sicuro era fallito perché lui aveva sempre provato quella paura e non l'aveva ancora superata del tutto. Il vero dubbio che aveva però era un'altro se lui si ricordava di quel giorno anche Lucy se n'è ricordava?

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Capitolo 39
*** Capitolo trentatotto ***


Jim, Axel... anche loro due non c'era più e di nuovo era tutta colpa sua.
Perché aveva stupidamente accetato quel potere?
Voleva proteggere i pochi amici rimastoli e invece era stato lui stesso a spedirne altri due tra le stelle. Tutta questa faccenda era colpa sua, era un'egoista e si meritava tutto questo dolore. L'unica cosa che non capiva era il motivo per cui gli altri si stessero predendo cura di lui, forse il loro unico obbietivo era tornare a casa.
E Syrus... aveva detto di odiarlo perché era tornato? L'aveva perdonato oppure cosa?
Si sentiva confuso e l'unica cosa che voleva era urlare tutto il dolore che sentiva di aver procurato alle altre persone mentre era il Sovrano Supremo.
“Non riesci a dormire?” gli bisbiglio una voce all'orecchio, sussulto vedendo seduta a pochi cetrimetri da lui Lucy.
Era notte e tutti stavano dormendo, lui invece si era svegliato con la febbre alta però adesso era sveglio, ma penso che Lucy pareva una creatura onirica sembrava pallida e i corti capelli neri le davano quasi un'aspetto demoniaco, un brivido percorse la schiena di Jaden.
“Lucy... dov'eri?” domando curioso di sapere dove la ragazza era stata finora.
“A sbrigare delle facende comuqneu so che anche tu ti sei dato da fare, vero?” domando lei gigniando.
“Per favore cambiamo argomento...” disse Jaden sussorando, si sentiva teribilmente stanco e l'attegiamento di Lucy non lo stava aiutando.
La ragazza nel fratempo si guardo intorno vedendo chi altri c'era: Aster, Zane, una ragazza che non conosceva, il dottor Crowler e... scoppio a ridere.
“Non ci credo è cosi è tornato strisiando tipico comportamento da cuciolo patetico.” disse Lucy indicando Syrus che dormiva proprio lì vicino.
“Smetti di parlare di lui in questo modo.” disse Jaden.
“Perché? Ti importa, ma non farmi ridere! Scometto che avresti preferiti che non tornasse per scollartelo finalmente di dosso.” disse lei ignorando il crescente fastidio di Jaden anzi ben consapevole di esso.
“Lucy...” ringhio lui.
“Dai ametilo che lo tenevi con te solo perché ti faceva pena, giuro che non gliel'ho diro... forse.” disse lei.
“Basta...” Jaden serro i pugni sempre più infastidito, tutto quello che Lucy stava dicendo erano bugie, Syrus era suo amico e gli voleva bene, non lo trovava appicicoso e di sicuro non gli faceva pena.
“L'hai abbandonato, sostituito e ora mi vuoi far credere che lo consideravi davvero tuo amico?” continuo lei e stavolta Jaden si limito a ringhiare. “Il grande eroe, il protettore di tutti un ruolo che ti calzava a pennelo vero? Almeno finchè non hai incontrato Jesse e poi... bè hai abbandonato tutti e volevi farlo non negarlo, non volevi essere il loro eroe e alla prima occasione sei andato via, tu volevi farli saprire ammetilo.”
“Chiudi quella bocca!” ringhio Jaden stringendo i denti e con le nocche bianche, fu allora che Lucy gli mise davanti uno specchietto e con suo sommo terrore lo Slifer vide i suoi occhi di un giallo intenso, gli occhi del Sovrano Supremo erano tornati.
“Ci vediamo.” disse Lucy andandosene.
Jaden crollo inginocchio tremante, cercando di non mettersi ad urlare per evitare di svegliare gli altri. «Mente, sono tutte bugie, io... io voglio bene ai miei amici e sono stato io a decidere di diffendergli sempre di essere al loro roccia perché lo volevo, perché mi piaceva esserlo... forse è questo il problemma alla fine hanno finito solo per contare su di me... allora è davvero colpa mia!» penso Jaden scosso.
Aveva sempre tentato di aiutare e alla fine aveva capito che aveva esagerato, non essistevano gli eroi e lui non poteva esserne uno perché alla fine aveva fatto un danno orribile ai suoi amici: gli aveva tolto l'indipedenza e adesso non sarebbe mai più riuscito ad aggiustare questa situazione.

Un forte alito di vento l'aveva svegliato e aveva capito subito che Lucy era vicina, però fece finta di dormire mentre parlava con Jaden sopratutto perché gli faceva male ogni parola che la ragazza pronunciava. Non sapeva ancora se perdonare definitavemente Jaden, ma non gli piaceva come Lucy gli parlava e poi aveva paura che alcune di quelle cose fossero vero.
Aveva accetato il cambiamento, aveva accetato il suo continuo essere abbandonato però sentirle dire che forse Jaden l'aveva sempre e solo frequentato per pietà era la cosa più dolorosa che avesse mai provato. Finora era convinto che a Jaden aveva smesso di considerarli amici in quella dimensione, ma forse... no!
Doveva ricordare a se stesso che Lucy era una bugiarda alla qualle interessava solo il proprio tornaconto personale e quindi ogni cosa che diceva era falsa... il dubbio che però già lo perseguitava cresceva e ricomincio a chiedersi se avesse fatto veramente differenza se non fosse essistito.
Per questo avrebbe continuato a guardare, anche se l'aveva fatto solo per pietà Jaden l'aveva aiutato a guadagnare fiduccia e ad essere una persona migliore.
Dubitava di lui, ma non l'avrebbe lasciato solo un'altra volta alla fine avrebbe deciso se perdonarlo o odiarlo a vita per ora voleva solo guardare, ma se avesse dovutto guardare un'altra persona alla qualle voleva bene scomparire non sapeva se sarebbe potutto rimanere calmo.

Angolo dell'autrice: dolore... dolore ovunque tormentando sti due poveretti che devono far fronte a sta situazione orribile di perdita e sfiducia. Questo è l'ultimo capitolo che riguarda la terza stagione perciò ci stiamo finalmente avvicinando alla fine, questa decisione di passare alla quarta l'ho presa in virtù dall'abbandono di Lucy lei è la protagonista della storia e non prenderà parte agli eventi restanti perciò gli salto anche se forse potrei metterli in versione flasback chi lo sa? Comunque penso che il vero problemma alla base di questo disastro sia il ruolo che Jaden si sia cucito adosso in due anni, lui voleva solo aiutare però in alcune occasioni avrebbe fatto meglio a lasciar perdere e come giustamente capisce a volte aiutare una persona provoca più danni che altro. In certe occasione invece che agire è meglio solo essere lì. Non sarà l'ultima volta che si tornerà sulla questione. Alla prossima.

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Capitolo 40
*** Capitolo trentanove ***


Lacrime bollenti gli scivolavano sul viso.
Era cambiato tutto e niente sarebbe mai tornato come prima e il perdono... quello non l'avrebbe mai ricevuto.

Seduto sulla scogliare Jaden rifletteva all'ultimo perido: il ritorno dei suoi amici e la sua fusione con Yubel.
All'Accademia era tornato tutto alla normalità e lui aveva deciso di aiutare i suoi amici in maniera diversa, d'ora in poi gli avrebbe soportati senza dir loro cosa fare e inoltre non riusciva a star loro vicino.
L'avevano perdonato, ma lui non era ancora certo se questo fosse stato davvero solo colpa sua o se invece non l'ho era per niente. Ognugno aveva la sua strada da percorerre e lui non si sarebbe più intromesso.
Si alzo e andò verso l'edificio principale per la lezione, a volte le saltava però voleva andare a questa almeno per fare qualcosa di diverso o anche solo per distrarsi dal ricordi di quelli che non erano tornati. Bastion aveva scelto di rimanere nell'altra dimensione, Adrian aveva tradito Yubel e nonostante Jaden avesse voluto perdonalo, lo spirito aveva veramente eliminato il ragazzo, Zane non l'aveva detto a nessuno ma anche lui era sopravissuto solo che per ora non sarebbe tornato Yubel gli aveva detto cha dopo avr perso il duello aveva ancora un'impulso e che l'avrebeb rispedito qui quando sarebbe stato completamente fuori pericolo.
Il ricordo di Syrus che piangeva per la scomparsa del fratello era straziante e non sapendo quando Zane sarebbe tornato non voleva dare all'amico false speranze.
Lucy... il pensiero della ragazza lo inquetava di lei semplicemente non aveva più saputo nulla da quella notte e quando chiese al canceliere di parlare con la famiglia della ragazza... a quanto pare gli indirizzi e i numeri telefonici che Lucy aveva recapitato alla scuola erano falsi.
Aveva provato a chiedere ad Alexis e a Syrus che tra tutti era stati quelli più vicini alla ragazza, ma la prima aveva liquidato la questione dicendo che Lucy si era meritata di sparire perché era una bugiarda mentre il secondo non gli aveva nemmeno risposto dandogli una scusa fretollosa per andarsene via... lontano da lui.
Sapeva che quello che aveva fatto non sarebbe mai stato cancellato e che niente sarebbe tornato come prima, ma l'indiferenza del suo migliore amico faceva ancora male; se l'ho meritava però questo non gli toglieva il dolore.

Erano passati quasi due mesi da quando erano tornati all'Accademia e Syrus stava scrivendo una lettera al fratello. Gli mancava da morire e almeno in questo modo poteva ancora comunicare con lui, lo faceva sentire meglio era poco, ma gli bastava.
Aveva imparato che nessuno gli avrebbe mai dato tutto l'amore che voleva, lui n'è dava sempre troppo e questo era sbagliato l'aveva capito. D'ora in avanti si sarebbe accontentato di poco affetto per essere felice, se solo l'avesse capito prima non avrebbe sofferto cosi tanto per paura di essere abbandonato, tuttosomato l'altra dimensione l'aveva aiutato, aveva aiutato tutti loro in un modo o in un altro.
Se solo avesse saputo che fine aveva fatto Lucy, era come tornare in vacanza con il crescente timore di vedersala comparire alle spalle infuriata e pronta a strilalrli contro fino a farlo diventare sordo, si pentiva di non aver risposto a Jaden quando gli aveva chiesto della ragazza, ma non n'è ha potutto fare a meno non se l'ha sentiva di stargli accanto e parlargli di quello che lo disturbava.
Due mani si posarono sulle sue spalle e in men che non si dica fu buttato sul letto e Lucy era sopra di lui i visi a pochi centimetri di distanza.
“Come stai piagnogne?” chiese lei sorridendo innocentemente.
“Starei meglio se tu non mi stesti schiaciando le costole!” strillo lui a voce volutamente alta.
“Quando fai cosi sembri mia sorella sai?” ridacchio lasciando Syrus di stucco.
Lucy aveva una sorella?
Ma aveva sempre detto di essere figlia unica... ovviamente aveva mentito.
“Cosa vuoi? Perché sei tornata?” chiese Syrus.
“Pensavo che saresti stato felice di vedermi... vuoi dire che sono l'unica che non hai perdonato? Ma se sei tornato da Ja...”
“Chiudi il becco!” grido lui togliendosala finalmente di dosso e facendola cadere sul pavimento.
“Tasto dolente? Comunque sono venuta a dirti che puoi tenerti lo zaffirro non mi serve più inoltre sappi che ho intenzione di chiudere il nostro conto in sospesso e lo farò molto presto.” disse lei uscendo dalla stanza.
Syrus sentiva il cuore battergli all'impazzata senza sapere se era per la paura o per quello che provava per la ragazza.
«Perché non te l'ha dimentichi una volta per tutte!» si riprovero mentalmente maledicendosi allo stesso tempo per non averla fermata, ma forse era ancora in tempo si alzo dal letto e corse fuori del corridorio però era tutto inutile Lucy era sparita di nuovo.

Camminava per la spiaggia deserta soddisfata di se stessa e allo stesso tempo frustata.
Era soddisfata della reazione che aveva ottenuto da Syrus( un po' anche per averlo visto essere di nuovo nel dormitorio blu), era frustata da se stessa perché si era fatta scapare la parentela che al leggava a Sara.
Non ci doveva pensare mancava pochissimo al suo obbietivo, l'aveva liberata e quando sarebbe tornata i piena forza Lei avrebbe mantenuto la promessa suo padre sarebbe tornato e lei sarebbe tornata con la sua vera famiglia.
“Lucy... quello che fa è sbagliato!” disse Ragazza Arpia.
“Tu dovresti solo ringraziarmi per averti tenuta nel deck.” rispose la corvina con voce fredda.
Gli servivano altre essenza, ma stavolta doveva prenderle da delle persone non dagli oggetti, due persone qui erano suoi obbietivi, am gli avrebbe lasciati per ultimi infondo questo posto aveva cosi tanta energia dei duelli che sarebbe stato lo scenario prefetto per il grand finale.
Il suo asso sarebbe stato finalmente messo in gioco.

Angolo dell'autrice: salve mie pochi fedeli lettori che continuano questa orribile storia. Non c'è molto da dire tranne che mi sono inventata una scusa plausibile al ritorno di Zane perchè nella serie nonostante Bastion abbia detto che era stato mandato nello stesso posto degli altri per buona parte della stagione si era creduto morto davvero anche se invece non lo era. Adrian invece... diciamo che Yubel non mi sembra una che perdona facilmente i tradimenti. Alla prossima.

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Capitolo 41
*** Capitolo quaranta ***


Sospiro prima di mettere la nuova lettera per suo fratello nel cassetto, n'è aveva scritte almeno una ventina e nessuno sapeva che l'ho faceva, era una cosa che considerava privata e non gli andava di condividerla con qualcuno.
Pochi giorni prima c'era stato quel torneo tra le coppie, se solo Lucy non fosse sparita avrebbe chiesto a lei di partecipare insieme però se n'era andata e stavolta era certo che non fosse sull'isola, il cancelliere l'aveva fatta cercare.
Doveva trovarla, doveva scoprire perché stava facendo tutto questo e sopratutto doveva capire se l'amava ancora perché per quanto la odiasse doveva amettere almeno a se stesso che di Lucy era innamorato. Forse aveva ragione a consideralo pazzo.
Senti bussare alla porta e andando ad apri vide Jaden lì in piedi all'inizio gli sorrise, ma quel sorisso scomparve in fretta non riusciva a fingere.
“Jaden, c'è qualcosa che non va?” Chiese Syrus educatamente.
“No... solo il cancegliere vuole vederti e mi ha chiesto di accompagniarti... pensa che tu abbia bisogno...” Inizio Jaden stranamente di buon'umore e questo rendava più felice anche Syrus nel rivedere allegro l'amico però quelle parole non gli piacevano e lo interrupe sgarbatamente.
“Di una ballia?” chiese Syrus con cipiglio, dopotutto questo tempo lo credevano ancora un bambino?
“Cosa? No! Ha solo pensato che magari con un amico a fianco...” continuo Jaden.
“Non mi serve qualcuno al mio fianco, non sono più il piagnogne che ti faceva tanta pena posso cavarmela da solo come ho fatto da quando mi hai abbandonato a inizo anno.” strillo l'Obelisk indispettito.
«Idiota perché l'hai detto?» penso Syrus subito dopo capendo di aver urlato con il solo scopo di ferire Jaden, il quelle non se l'ho meritava, ma non aveva ragionato offesso dal fatto che per tutti sarebbe rimasto un debole bisognoso di qualcuno che affrontase gli ostacoli al posto suo.
“Scusami, dami un minuto e possiamo andare.” disse Syrus cercando di moderare il tono di voce e capendo che non si poteva andare avanti cosi per quanto nessuno di loro volesse parlare di quello che era successo aveva appena capito che dovevano farlo.
Rimasero in silenzio per tutto il tragito e con sommo stupore vide che Jaden aveva ancora un piccolo sorrisso in volto, ma perché?
“Jaden ascolta, mi dispiace per prima, ma il fatto è che...” si morse il labbro indeciso forse non era il momento di parlarne però dovevano farlo.
“Non dobbiamo parlarne adesso.” disse lo Slifer, non poteva biasimare lo sfogo dell'amico infondo Syrus era sempre stato molto emotivo.
“No, invece...” protesto l'Obelisk, ma Jaden gli mise una mano sulla spalla scuotendo il capo.
“Fidati di me, non è il momento.” disse Jaden con un tono che non ameteva obbiezioni.
Con un sospiro Syrus rinnuncio, ma solo per il momento. I due entrarono e il cancegliere gli fece accomodare, ma Syrus non voleva stare lì si sentiva di nuovo imprigionato dai suoi dubbi e non gli piaceva quindi non si sedette e domando al cancegliere di arrivare al punto: era nei guai? Oppure era successo qualcosa di grave?
Le parole che senti erano distanti, non potevano essere vere era impossibile, un sogno molto probabilmente stava sognando, ma le lacrime e le gambe che tremavano erano senzasioni fin troppo realistiche per essere frutto di un sogno.
Era vero... era veramente un sogno che si era realizzato.

La vita aveva uno strano modo di funzionare.
Era tornata all'accademia per vedere come si stavano svolgendo le cose in atessa del suo grand finale e non si era mai arrabiatta tanto in tutta la sua vita. Lei aveva faticato, lavorato e sacrificato tutto solo per avere una minima possibilità di tornare dalla sua vera famiglia mentre Syrus che non aveva fatto altro che piangere e intralciare gli altri aveva riavuto suo fratello cosi come se niente fosse.
Non era giusto, ma la giustizia non essisteva l'aveva capito già da tanto tempo.
“Che ci fai qui?” chiese una voce femminile.
“Alexis che piacere vederti.” disse Lucy salutando l'amica.
“Io non lo sono affatto, poso avere ricordi confusi sull'altra dimensione, ma una cosa me l'ha ricordo: sei una bugiarda, hai finto di essermi amica.” disse la Obelisk putando il dito contro la ex studentessa.
“Guarda che tu mi stavi davvero simpatica... ma rimanevi un fastidio per i miei progetti.” disse Lucy con tono difensivo.
“Che progetti?”
“Facciamo cosi se mi batti a duello te l'ho racconto, ci stai?”
“D'accordo. Quando e dove vuoi?”
“Tra una settimana... il dove sarà una sorpressa.”

Angolo dell'autrice: bene era da tanto che volevo scrivere un duello tra Lucy e Alexis e finalmente nel prossimo capitolo accadrà e non solo quello. Allora spero che abbiate gradito anche questo capitolo, spero che vi sia piaciutto anche se sono rimaste molte cose in sospesso, am si risolveranno presto non temete. Alla prossima.

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Capitolo 42
*** Capitolo quarant'uno ***


“Allora... vai via?” domando Syrus rigirandosi il deck tra le mani con fare nervoso non era sicuro che la situazione gli piacesse.
Sapeva che suo fratello prima o poi sarebbe andato via dall'accademia però il terorre che potesse capitarlo qualcosa, che potesse perderlo di nuovo era lì che lo perseguitava.
“Si, non preoccuparti sulla terraferma ci sarà la mamma con me.” lo rassicuro Zane in tono calmo.
Syrus si senti più tranquillo alla menzione della madre, ci aveva parlato quando Zane era tornato e le aveva raccontato i problemmi cardiaci del fratello però la donna già gli conosceva e rassicuro il figlio più piccolo che avrebbe aiutato Zane ha rimetersi in forze, succesivamente l'aveva chiamata anche dopo aver batutto Makoto e le aveva comunicato la decisione sua e di Zane di fare una lega tutto loro, la donna si era detta molto fiera.
Finalmente Syrus si sentiva completo aveva un suo percorso e quella senzasione di ansia che aveva all'inizio dell'anno se n'era andata. Rimanevano da risolvere solo due problemmi: Jaden e Lucy.

Nel fitto della foresta due ragazze,una dai corti capelli neri e l'altra con lunghi capelli biondi, erano una di fronte all'altra e se prima si erano considerate amiche adesso quel titolo non esisteva più fra loro.
“Se non ti dispiace inizio io.” disse Alexis pescando una carta.
“Mi dispiace sentirti parlare.” disse Lucy divertita, accanto alla ragazza invisibile agli occhi dell'aversaria Ragazza Arpia guardava agitata la scena sperando che Lucy riaquistase un po' di buon senso, non avrebbe veramente getatto via un'amicizia di quasi tre anni, vero?
“Evoco Cyber Tutù in pozisione di difessa poi metto due carte coperte e termino il turno.” disse Alexis.
“Bene, è il mio turno. Evoco Lady Ninja Yae poi attivo il suo effetto scartando un mostro d'attributo vento faccio tornare tutte le magie e le trappole nella tua mano.” disse Lucy scartando una carta poi attaco il mostro di Alexis che venne distrutto poi la corvina gioco una carta coperta e passo la mano.
“Attivo anfora dell'avidita che uso per pescare altre due carte. Evoco Cyber Etoile in pozisione d'attacco con la qualle attacco il tuo mostro.” proclamo Alexis.
“Non cosi in fretta! Attivo al mia trappola Armatura Sakuretsu che non solo blocca il tuo attacco, ma distrugge anche il tuo mostro!” grido Lucy mentre Cyber Etoile veniva distrutta e Alexis non poteva fare nient'altro che mettere tre carte coperte e passare il turno.
“Sacrifico subito la mia Lady Ninja Yae per evocare Roc dalla Valle della Nebbia.” disse Lucy mentre il suo nuovo mostro di manifestava sul campo. “Vai e attaca!” grido la corvina.
“Attivo la magia Capro Espiatoria!” strillo Alexis evitando a Lucy di attacare diretamente i suoi Life points.
Lucy ringhio infuriatta da questa situazione, c'era uno dei suoi mostri più forti in campo eppure erano ancora in fase di stallo.
“Complimenti non potevo aspettarmi di meno da te sei proprio la miglior duellante del dormitorio femminile... peccato che non riuscirai mai a vincere!” grido Lucy.
“I tuoi falsi complimenti non mi inganano più. Attivo Resuscita Mostro con il qualle torna in gioco Cyber Tutù cosi posso attivare la magia Prima Luce, sacrificando Cyber Tutù posso evocare Cyber Prima.” rispose Alexis.
«Non capisco, quel mostro è più debole del mio e cosi facendo ha sprecato Resuscita Mostro, avrebbe avuto più senso far tornare in campo Cyber Etoile per poterla fondere ed evocare Cyber Bleider... cos'è in mente?» penso Lucy ancora più confussa quando Alexis fini il turno.
“Non so a che gioco stai giocando, ma non mi importa questo duello sta per finire evoco Copiatore in pozisione d'attacco, grazie al suo potere speciale il suo attaco e la sua difessa diventano uguali a quelli di Cyber Prima, vai Copiattore.” strillo Lucy volendo distruggere a vicenda i mostri.
“Attivo Double Passè cosi facendo il tuo diventa un'attacco diretto.” disse Alexis mentre i suo Life Points sendevano a 1700.
Lucy ringhio per poi attacare con il suo Roc elimando Ciber Prima, am Alexis lottene solo 100 punti di danno, Lucy mise una carta coperta e concluse.
“Evoco Cyber Lama in pozisione di difessa poi uso la trappola Richiamo del Posseto con la qualle faccio tornare in campo Cyber Etoile poi uso polimerizazione per fondere i miei mostri e giocare Cyber Blader.” disse Alexis.
“Ti sei appena condanatta attivo la carta coperta: Buco trappola senza Fine.” disse Lucy, Alexis spalanco gli occhi però no sembrava molto sorpressa anzi era Lucy ad essere confusa; la Obelisk non stava giocando come suo solito sembrava qausi più interessava a prolungare il duello che a vincerlo... e se fosse stato questo il suo obbietivo fin dall'inizio?
“Tu non vuoi vincere?!” strillo Lucy putandole il dito contro.
“No, infatti e se vuoi sapere il mio obbietivo prima devi dirmi il tuo.” disse Alexis.
«Attacala e chiudi la partita... però forse... al divaolo io devo sapere!» penso Lucy annuendo con la testa.
“Negli oggetti delle persone ci sono delle esenze, esse sono le emozioni che la gente trasferisce su tali oggetti per esempio se hai una collana che consideri importante essa assorbiare un'assenza come felicità, tristezza o altre.” spiego Lucy “Quando ero molto piccola abitavo con mia madre da sole pensa che porto il suo cognome ancora oggi, un giorno ho chiesto perché non avessi un padre e lei me l'ho presento anzi mi disse che avrei vissuto con lui. Come ti ho detto era un pittore e viaggiavamo molto insieme a mia nonna a volte tornavamo a caso dove c'era mio nonno.”
“Tua madre dov'era in tutto questo?” domando Alexis.
“Ti ho già detto che non viveva con noi, ma a me non importava ero felice fino a... aveva dodic'anni... vedi mio nonno era un'esperto di oggetti che possiamo definire mistici, sapeva tutto sulla magia delle ombre può sembrare dei pazzi, ma sapeva anche eliminare delle emozioni dalla persone. Tutto è cambiato quando è tornata mia madre...” Lucy si fermo setendo un rumore alle sue spalle e voltandosi di scatto vide qualcossa nascondersi dietro ad un albero, aveva visto chiaramente qualcosa di color rosso.
La corvina strinse pugni capendo finalmente quello che stava accadendo.
“Jaden! So che sei lì, goditti lo spettacolo perché attivo la carta Potere Del Mago che dono al mio Roc 500 punti d'attacco per ogni carta magia e trappola che controllo e n'è pozisione coperte ben tre.” grido la corvina. Il mostro di Lucy raggiunse i 3900 punti d'attacco e senza pensarci due volte sfero il suo attacco azzerando i punti di Alexis.

Angolo dell'autrice: bene alcuni misteri su Lucy sono stati risolti, ma non sappiamo ancora tutto lo scopriremo molto presto. Il prossimo capitolo infatti vedremo una discussione tra Jaden e Syrus. Alla prossima.

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Capitolo 43
*** Capitolo quarantadue ***


Brillava, non l'aveva mai fatto prima.
Syrus vide la sua metà dello zaffirro illuminarsi di viola e guardando dalla finestra vide una collona di fumo salire da una parte della foresta.
«Lucy!» penso precipitandosi sul posto.

Jaden non aveva mai visto un'attacco cosi aggresivo sopratutto perché non era necessario che Lucy potenziasse il suo mostro, si precipito da Alexis che si trovava inginocchio con il fiatone e gli occhi sbaratti.
“Pensavo avessi capito quanto sono inutili gli amici.” disse Lucy guardandolo male.
“Forse per te, ma per me i miei amici sono importanti.” disse Jaden aiutando Alexis ad alzarsi. Era stata un'idea della Obelisk fare sto duello per spingere Lucy a confessare cosa stesse facendo e almeno una cosa erano riusciti a scoprirla.
Il nocciolo della questione era la madre di Lucy.
“Quando la smetterai di mentire a te stesso? La gente non cambia.” disse Lucy.
“Invece le persone cambiano in meglio o in peggio, la gente ha facoltà di cambiare.” controbatte Jaden, lui stesso era cambiato, maturato invece Lucy in questo istante si comportava come una bambina viziata.
“Ascoltami bene principino: non t'intromettere nei miei affarri.” disse Lucy in tono minaccioso.
“Se tu mi giuri che non metterai nessuno in pericolo.” rispose Jaden. Lucy si comportava in maniera odiossa, ma fin'ora non aveva creato dei veri e propri danni.
“Mi spiace, non posso promettertelo.” rispose Lucy voltandosi per andarsene proprio in quel momento apparve Syrus che chiamo la ragazza a scuarciagola, Lucy si volto verso l'Obelisk sorridendo compiaciuta.
“Sei cambiato, eh? Eppure ecco che ti porti ancora dieto il tuo cagnoligno ubbidiente.” disse Lucy ridendo.
Syrus fece per inseguirla, ma Jaden l'afferro per il braccio fermandolo.
“Tieniti fuori da questa facenda pottrebbe essere rischioso.” disse lo Slifer.
“Lo so, ma sono quello che conosce meglio Lucy... io devo andare e non mi serve la tua protezione.” disse Syrus divincolandosi dalla presa.
“Non sappiamo cosa voglia o cosa stia combinando sarebbe meglio se per una volta in vita tua non m'intralciassi!” grido Jaden redendosi conto solo dopo di cosa aveva realmente detto.
“Se non ti fidi di me non m'importa! Tuo sei mio amico e Lucy è la ragazza che mi piace quindi io vengo anche se non vuoi.” disse Syrus cercando di non uralre.
“Io mi fido di te...”
“Allora dimostralo! Non ho bisogno che tu mi faccia da baglia se anche mio fratello ha amesso che l'ho superato perché tu non vedi che sono perfettament in grado di cavarmela da solo!”
“Il punto è un altro! Non voglio che per causa mia tu ti faccia del male.”
“D'un tratto t'importa?!” grido Syrus con le lacrime agli occhi “Perché menti a te stesso! Capisco che tu non voglia più far male alle persone, ma non capisco perché ti ostini a fingere che siamo ancora amici!”
Jaden rimase spiazzato da questo sfogo, pensava di aver aggiustato tutto con Syrus quando l'aveva aiutato con il duello contro Makoto infondo era stato grazie al suo consiglio che l'Obelisk aveva avutol'idea di mettere insieme il deck Cyber Oscuro di Zane con il suo.
“Se proprio non mi vuoi non verrò, porterò Alexis in infermeria... buona fortuna.” disse Syrus allontanadossi verso la ragazza che nel fratempo aveva perso i sensi, ma anche stavolta Jaden lo fermo.
“Mi dispiace se c'è l'hai ancora con me... ma tu sei mio amico te l'ho giuro.” disse Jaden e fu il turno di Syrus a rimanere spiazzato perché come al solito Jaden non aveva capito niente.
Scoppio a ridere.
“Ma che ti prende?” chiese lo Slifer confusso.
“Sei un'idiota. Io ti ho perdonato, Jaden e ti considero ancora il mio migliore amico però...” Syrus fece un respiro profondo e quella gioia inaspettata scomparve dal suo volto. “Non potro mai perdonare Yubel.”
“Yubel?” domando Jaden e Syrus annui.
“Ha ucciso mio fratello, cioè so che non l'ha fatto sul serio però io credevo di si, pensavo di averlo perso per sempre e per settimane prima del suo ritorno ho rivisto quella scena nei miei incubi ancora e ancora piangendo, urlando e pregando che tornasse da me sebbene sapessi che era impossibile. Io ti ho capito Jaden e ti ho perdonato e se rifacessi di nuovo un casino come quello ti perdonerei ancora, ma Yubel... non la perdonero mai.” Disse Syrus.
E per Jaden molto cose iniziarono ad avere senso, dopo essere tornato aveva raccontato subito a Syrus che si era fuso con Yubel ed era stato dopo quello che Syrus aveva iniziato ad evitarlo. Jaden sorrise pensando a quanto fosse stato stupido, era ovvio che Syrus agisce cosi visto che non perdonava Yubel non avrebbe nemmeno voglia di starle vicino... di star vicino a lui.
Era una reazione a catena.
“So che è parte di te e che... bè in realtà non ho ancora ben capito il vostro rapporto però per te è importante e mi sento male ad odiarla, mi spiace.” continuo Syrus abbasando gli occhi.
“Non dispiacerti immagino che ci sarei potutto arrivare. Ma se non sei arrabiato con me allora perché pensi che non ti considero un amico? Dopo tutto quello che abbiamo passato pensi che non m'importi niente di te?” domando Jaden.
Syrus stava per rispondere quando ecco che sbuco Hassleberry insieme a Chazz e Blair tutti e tre avevano il fiatone. L'Obelisk si morse il labbro ingoiando il boccone amaro, non voleva di nuovo piangere come un bambino davanti a tutti quindi non disse Niente.
“Cos'è successo qui? Perché Alexis è svenuta? E perché il nanetto ha gli occhi cosi rossi?” domando Chazz con tono aggressivo mentre Syrus si strofino in fretta gli occhi e allo stesso tempo soretta da Blair Alexis recupero i sensi.
“Sentite vi dispiasce portare Alexis in infermieria? Io e Syrus dobbiamo andare da Lucy.” disse Jaden e sentendo quelle parole Syrus non potè fare a meno di soridere.
“Prima che andiate da lei c'è una cosa che vi devo dire.” disse Hassleberry “L'anno scorso durante la gità a Domino ho incontrato sua sorella.”
“Ma che stai dicendo, Lucy mi ha detto di essere figlia unica.” disse Alexis.
“Ovviamente ha mentito.” commento Syrus in tono acido.

“Mi piace come hai sistemato questa grotta è identica alla prigione dalla qualle ti ho tirato fuori.” disse Lucy quando arrivo al cospetto di Lei.
“Sai molte persone potrebbero pensare che il tuo sarcasmo sia fuori luogo... per fortuna io non sono una di questi.” disse Lei sorridendo.
“Comunque quando arriverano ti ricordo che voglio essere io ad occuparmi del piagnogne.” disse Lucy.
“Come vuoi... ma ti ricordo che la tua è un'arma a doppio taglio.” commento Lei sorridendo.

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Capitolo 44
*** Capitolo quarantatre ***


Correva, non sapeva dove stava andando però una cosa la sapeva.
Per la prima volta in vita sua moriva dalla voglia di prendere a schiaffi qualcuno più precisamente Lucy.
Cosa aveva che non andava? Lucy gli piaceva, n'è era innamorato... allora perché la odiava tanto? No, lui non odiava Lucy, ma le sue azioni. C'era differenza.
“Syrus fermati!” grido Jaden alle sue spalle.
Syrus si fermo capendo che era stato uno stupido ad agire cosi, ma tutto quello che riguardava Lucy lo metteva in confusione.
“Scusami, non voglio deluderti di nuovo, ma Lucy... è un'argomento delicato.” disse Syrus.
“Non mi hai deluso. Potremmo finere il discorso di prima per favore?” chiese Jaden con tono gentile sapendo che Syrus era già stressato di suo e che questo non era un argomento facile sopratutto dopo quello che avevano appena scoperto su Lucy.
“Non sono importante per te e me n'è sono fatto uan ragione però non voglio più che ti preoccupi per me solo perché ti faccio pena non è giusto.” disse Syrus “Io mi sono comportato male lasciandoti da solo quando più avevi bisogno di me e dopo che tu mi aveva aiutato cosi tanto... io ho detto che ti ho perdonato ed è vero, ma non capisco come tu possa perdonare me sono stato un'ingrato.”
Anche se non voleva il ragazzo aveva iniziato a piangere, aveva cosi tanti sentimenti repressi che parlarne finalmente con Jaden lo stava mandando in confusione.
“Non so chi ti abbia meso in testa ques'idea, ma tu non mi fai pena non me l'hai mai fatta, ti ho aiutato perché ti voglio bene e sono felice che tu mi abbia lasciato solo. Syrus avevo bisogno che qualcuno mi urlasse contro, che mi facesse capire dove sbagliavo. Tu mi hai aiutato tanto quanto l'ho fatto io per te.” disse Jaden capendo che ci doveva essere di più, Syrus era cresciutto ed era più sicuro di sé quindi quei dubbi da dove venivano?
“Se dici il vero allora rispondimi: perché mi hai abbandonato?! Credevo sinceramente di essere importante per te come tu lo eri per me invence hai semplicemente scelto di ignorarmi non appena è arrivato Jesse. L'avevi capito o no che ero geloso?! Avevo paura che mi abbandonasi come aveva fatto mio padre, come aveva fatto Zane durante il nostro duello... rispondimi perché? O eri cosi stupido che non te n'è sei accorto?!” Syrus aveva il fiatone tra gli strilli e le lacrime versate non c'era da meravigliarsi, ma si sentiva stanco come se avesse fato una corsa.
“Lucy aveva ragione sei molto emotivo capisco perché ti ha portato qui.” disse una voce femminile anzi quella sembrava la voce di Lucy.
I due si voltarono e viddero proprio la ragazza o meglio una che le assomigliava tantissimo per fisionomia, ma aveva lunghi capelli bianchi e occhi azzurri.
“Te l'ho detto che era un piagnogne.” rise Lucy seduta su una roccia a gambe incocriate e con Ragazza Arpia al suo fianco.
“Tu chi sei? Cosa fai qui e cosa vuoi?” domando Jaden alla ragazza dia capelli bianchi, doveva rimanere concentratto, le parole dette da Syrus gli facevano male, ma non poteva pensarci adesso.
“Chiamami Lei, non voglio che il mio vero nome venga usato con queste sembianze.” disse Lei.
“Lucy devi spiegarmi una volta per tutte cosa stai combianndo?!” grido Syrus contro la corvina sentendosi sempre più stanco.
Non era portato per l'esercizio fisico però non capiva perché si sentiva cosi.
“Vuoi la verità, allora farò qualcosa di nuovo e te l'ha diro: per liberare Lei avevo bisogno di tre essenze: gioia, amore e paura e con la macchinina che ti ho rubato mi sono procurata l'ultima.” Lucy rise, questo particolare l'aveva rivelato proprio per prenderlo in giro “Una volta libera mi avrebbe ridato la mia famiglia, ora non ha tutti i suoi poteri quindi negli ultimi mesi l'ho aiutata ha recuperarli.”
“Come hai fatto?” domando Jaden, se le essenza richieste erano emozioni aveva paura di scoprire la risposta.
“Io mi nutro d'emozioni e più duellanti Lucy sconfiggeva più io mi nutrivo.” spiego Lei scioccando i due ragazzi.
“È orribile non potete privare la gente delle loro emozioni!” grido Syrus capendo quello che Lucy e suo nonno volevano fargli in passato, per fortuna avevano falito anche se odiava essere sempre spaventato, non poter più provare paura gli sembrava qualcosa di innaturale.
“E sentiamo quando avrai riavuto i tuoi pieni poteri cosa farai?” chiese Jaden.
“Lo scoprirete molto presto, intanto che n'è dici di duellare cosi per passare il tempo mentre Lucy finisce di procurarmi l'essenza che mi serve.” disse Lei in tono educato.
“Coraggio nanneto finiamo il nostro duello sono quasi tre anni che aspetta una conclusione.” disse Lucy saltando davanti a Syrus e attivando il Dueldisck.
“Pensi di riuscire a battermi stavolta.” la canzono Syrus predendo il deck.
Lucy voleva riavere la sua famiglia, ma era stata lei ad abbandonarla e solo perché non riusciva ad accetare un cambiamento e per questo motivo aveva creato tanti problemmi a tante persone.
Voleva batterla non solo perché era giusto farlo, ma anche perché si chiedeva sa sarebbe potutto diventare come Lucy se neanche lui fosse cambiato.
“Se vuoi che ti duelli mentre Lucy mette in pericolo il mio amico dovrai promettermi che se perdi rinnuncierai alle tue essenze rubate e tornarei dov'eri rinchiusa.” disse Jaden.
“Non mi aspetto niente di meno da chi si è fuso con Yubel, d'accordo però dovrette vincere entrambi se solo uno di vuoi due perde il proprio duello perderette entrembi.” disse lei preparandosi a combattere.
“D'accordo accetto le tue condizioni.” disse Jaden ed entrambi i duelli iniziarono.

Angolo dell'autrice: Ok, Lei non è molto originale come cattiva vero? Mia culpa, singh. Comunque anche in questo capitolo Syrus e Jaden si sono confrontati stavolta su Jesse quanto. Adesso però vorrei specificarè una cosa ovvero perché sto mettendo due duelli distinti uno contro uno e non un(molto più semplice da scrivere)due contro due. Bene il fatto è semplice: cosi ha più senso con la maturazione dei personaggi, con Jaden che ha imparato a dare autonomia agli altri e Syrus che fa da solo in sicurezza inoltre Lucy l'ho creata proprio come contrapozisione di Syrus(se non si era capito)quindi spettava a lui e solo a lui sfidarla. Se non vi site addormentati leggendo sto papairo di note che non interessano a nessuno vi saluto e alla prossima.

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Capitolo 45
*** Capitolo quarantaquattro ***


Lei pesco le sue carte osservando attentamente il suo avversario, Jaden sarà anche un'ottimo duellante però non poteva compettere con lei rimasta rinchiusa per secoli ad osservare il mondo dal qualle era stata cacciata.
“Se permetti vorrei cominciare io. Evoco Guerriero Sintonia in pozisione di difessa poi metto ben tre carte coperte e termino il turno.” disse Lei soddisfatta. Lucy aveva preso da lei i poteri e mentre la ragazzina sorffriva e dava via la sua energia per attivarli, Lei poteva farlo senza problemmi.
Sapeva già la carta che avrebbe avuto e niente avrebbe cambaito questo e anche se avesse perso, Jaden era stato cosi stupido da accetare le sue condizioni.
“Tocca a me. Evoco Kuribo Alato in pozisione di difessa poi termino con due carte coperte.” disse Jaden, sapeva bene di quelli poteri Lei era capace, Syrus gli aveva detto come Lucy manipolava i propri duelli quindi era naturale che anche Lei fosse in grado di farlo.
Doveva prestare attenzione.

“Visto che l'ultima volta ho iniziato io prego ha te il primo turno.” disse Lucy.
“D'accordo metto un mostro coperto e ti passo la mano.” disse Syrus.
“Tutto qui? Sei davvero patetico. Ti dimostero come si fa: evoco Insetto Sega Elettrica, vai e attaca il suo mostro coperto!” strillo Lucy sicura di distruggere il mostro di Syrus.
Patroid venne distrutto in un secondo e Lucy concluse il suo turno soddisfata.
“Pesco.” disse Syrus rimanendo sorpresso della carta che aveva pescato e questo Lucy lo noto.
“Hai di nuovo paura di una carta?” lo prese in giro la corvina ridacchiando.
“No, evoco Drillroid in pozisione di difessa poi attivo Anfora dell'avidita che mi consente di pescare altre due carte, infine n'è pozisiono una coperta e termino il turno.” disse Syrus aveva una strategia perché di sicuro Lucy ignorave le modifiche del suo deck.
La ragazza pesco una carta e il suo gigno si allargo.
“Evoco Ragazza Arpia in pozisione d'attacco.” disse Lucy e il mostro comparve sul terreno.
“Ciao, Syrus.” saluto il mostro e il ragazzo ricambio il saluto.
“Non salutarlo!” strillo Lucy arrabiatta con lo spirito “Comunque adesso scarto uan carta per attivare la magia Fulmine Boltex cosi distruggo tutti i mostri sul tuo lato e ti posso attacare direttamente!” Drilloid venne distrutto e i mostri di Lucy partirono all'attacco.
“Attivo Forza Vitale, grazie a questa trappola pagando 400 Life Points annullo il tuo attacco.” grido Syrus blocando Insetto Sega Elletrica, ma non quello di Ragazza Arpia. Il Life Points dell'Obelisk raggiunsere i 3100. Lucy termino il turno mentre inizio a rendersei conto che era ancora più stanco di prima.

“Evoco Cerbero Mitica Bestia poi sposto Guerriero Sintonia in pozisione d'attacco, Vai attaca il suo Kuribo.” disse Lei, am Jaden utilizzo la trappola Forza riflessa evitando l'attacco e distruggendo i mostri dell'aversaria che termino il turno.
“Perfetto. Evoco Sparkman, vai e attacca i suoi Life Points.” disse Jaden e il colpo andò a segno fecendo scendere Lei a 2400 punti ciò nonostante non sembrava affatto preoccupata.
“Sai sei davvero bravo peccato che tu sia un sempliciotto.” disse Lei.
“Non ti piacionno le mie emozioni? Qualcuno è schizzinoso.” controbatte Jaden.
“Le tue essenze sono già diventate fredde di loro, non ho bisogno di sprecare i miei poteri con te, ma adesso pensiamo ad evocare un nuovo mostro: fa la tua comparsa Kizan, esso è uno dei sei Samurai Leggendari e adesso distruggera il tuo eroe.”
il mostro guerriero di lei face il suo attaco togliendo ben 200 punti a Jaden.
«Cosa voleva dire con fredde?» si chiese Jaden pescando al sua prossima carta, era quella che gli aveva datto Lucy.

“Allora piagnogne starai lì a guarsarmi tutto il tempo ho farai la tua mossa.” disse Lucy.
“Prima volgio sapere una cosa: sei pentita? Chise Syrus.
“Cosa?! Certo che no! Non sono una piagnogna come te e adesso gioca.”
“Hai abbandonato la tua famiglia!”
“Loro hanno abbandonato me!”
“Ti hanno salvato!”
“Gioca e Basta nanneto prima che venga lì a prenderti a schiaffi, ma d'altronde tu sai cosa vuol dire essere ababndonati visto che anche tuo fratello ha capito quando facevi schifo.” disse Lucy e Syrus si acciglio.
“Non osare nominare mio fratello.”
“Lo nomino quando mi pare! Siete entrambi due deboli: tu piangi per tutto e lui è un'arrogante che si è bene meirttato la sua condizione.” continuo Lucy imperterita ignorando il fatto che Syrus sembrava sempre più infastidito.
“Ti ho detto di smeterla.” grido l'Obelisk infuriato.
“Siete entrambi dei perdenti sopratutto Zane.”
Questo era troppo.
“Attivo la carta magia fusione dalla mia mano.” disse Syrus tranquillamente.
“Su avanti evoca un'altro veicolo grazioso.” lo canzono Lucy per niente intimorita, figuriamoci se proprio Syrus avrebbe potutto darle dei problemmi, nessuno dei suoi mostri poteva infierire su di lei.
Stavolta la vitorria era sua.
“Fondo insieme tre Cyber Draghi.” disse Syrus il suo tono tranquillo aveva assunto un leggero tocco gelido e Lucy a quelle parole sgrano gli occhi sorpressa. Stava scherzando? Ovviamente era un bluff... lui non poteva... non aveva quella carta!
“Ed evoco Cyber Drago Finale!”
“Da quando hai quella carta?!” strillo Lucy terrorizata mentre partiva l'attacco.

Angolo dell'autrice: i duelli sono iniziati, vi prometto che darò maggiore spazio e Jaden e Lei la prossima volta. Alla prossima.

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Capitolo 46
*** Capitolo quarantacinque ***


Jaden Sorrise vedendo la mossa di Syrus. Tutti a scuola sapevano che aveva unito il suo deck a quello di Zane, tutti tranne Lucy.
La ragazza continuava a sotovalutare Syrus e n'è aveva appena pagato il prezzo.
Mentalmente però Jaden si fece la note di non insultare mai Zane con Syrus nei paraggi.
“Il tuo amico è bravo, è pensare che Lucy la sempre descritto come un perdente.” commento Lei soddisfatta voleva vincere, ma una sfida degna di tal nome per Lucy poteva solo essere una cosa positiva infondo questa rendeva le cose più divertenti.
“Si, lo è. Prima di iniziare il mio turno però rispondimi cosa farei quando avrei recuperato appieno i tuoi poteri?” chiese Jaden.
“Riacquistero il mio aspetto e questo mondo senza più emozioni diventerà una landa giacchiatta.” disse Lei e il terreno inizio a tremare.

Lucy cade all'indietro sentendo veramente il dolore del colpo mentre i suoi Life Points sendevano a 2400. per qualche motivo Syrus aveva distrutto Insetto Sega Elettrica, se invece avresse distrutto Ragazza Arpia i punti di Lucy sarebbo sceso sotto i mille.
Perché aveva fatto cosi? E sopratutto perché aveva Cyber Drago Finale nel deck?
“Me l'ha datto mio fratello.” disse Syrus mettendo una carta coperta e passando il turno.
Lucy scoppio a ridere.
“Certo come no, e l'ha fatto prima o dopo che comparisce un unicorno.” scherzo al corvina.
“Ti pare tanto inverossimile?” domando Syrus con tono arrabiatto, evidentemente Lucy non aveva imparato al lezione: nessuno doveva permettersi di insultare Zane, mai!
“Mi sembra solo improbabile che ti doni le sue carte, visto che sono cosi preziose di certo darle ad un imbranato come te è proprio una spreco.” disse Lucy.
“Questo Deck è mio, me l'ho sono guadagnato e mio fratello me l'ha regalato come prova per averlo superato.” disse Syrus cercando di rimanere calmo.
Lucy stava facendo riaffiorire le sue vecchie paure di non essere abbastanza bravo, doveva continaumente ripetersi che era una bugiarda.
“Tu l'avresti superato?” la risata di Lucy fu cosi grande che l'Obelisk dovette tapparsi le orecchie.
“Se hai finito di prendermi in giro potresti fare la tua mossa.” ringhio Syrus.
Lucy fece un respiro profondo calmandosi e fece per pescare quando all'improvisso la terra inizio a tremmare.
“Cos...” disse Syrus prima che un blocco di cristallo emerse dal terreno a pochi centimetri da lui.

Jaden si guardo intorno vedendo di essere circondato da vari cristalli azzurri che erano spuntati del terreno all'improvisso e vude che al stessa cosa era accaduta a Lucy e Syrus.
“Questi cristalli succhiano l'energia delle persone, ogni volta che peschi loro si attiverano. Io non mi nutro solo di essenze, ma anche d'energia.” disse Lei.
“Non mi fanno paura i tuoi cristalli e adesso pesco!” disse Jaden.
“Evoco Clayman Eroe Elementare in pozisione di difessa poi gioco la carta Magia Sepultura sciocca mandando un mia carta al cimitero.”
Lei ringhio, sapeva bene cosa voleva dire quella mossa, in passato Lucy l'aveva usata spesso e di sicuro era stata la ragazza a dare a Jaden la carta.
“Se pensi che ti lasciero mettere in campo al tua strategia ti sbagli. Evoco Samurai Futuro e ti distruggo finalmente quella tua maledette palla di pello.” disse Lei eliminando Kuribo Alato, ma non avendo abbastanza punti per contrastare la difessa di Clayman passo la mano.
“Attivo Polimerizazione direttamente dalla mia mano cosi facendo fondo Avian e Bustrinatrix. Vieni avanti uomo Alato Della fiamma. In seguito come poi aver già intuito uso Rescuscita Mostro ed ecco che torno in campo Neos Eroe Elementare.” disse Jaden.
«Avevo ragione però sono sorpressa che sia riuscio ad evocare anche un mostro fusione... devo ammetere che è molto bravo d'altronte sto parlando della reincarnazione del Re Supremo.»
“Neos Vai e attacca Kizan” disse Jaden.
I punti di Lei scessero a 1700, ma rissalirono fino a 2700.
“Come puoi vedere ho attivo una trappola.” disse lei indicando una delle carte che aveva giocato coperte a inizio duello. “Si tratta di Guarittore Divino, appena ricevo un danno guadagno 1000 Life points. Prego sei libero di continuare il tuo assalto, ma ti ricordo che ho ancora due carte coperte, sicuro di voler rischiare? Ricordati che da adesso i danni sono veri.”
Jaden conclusse il proprio turno referendo non risciare. In gioco c'era troppo e non poteva più permettersi di essere impulsivo anche se nel modo di fare di Lei c'era qualcosa di quasi... educato.
Di certo preferiva questa misteriosa figura a Lucy che continuava a strillare a più non posso insultando Syrus ogni secondo.
Gli dispiaceva per l'amico e inoltre si domandava come fosse possibile sopportare al corvina.

«Forse ho capito perché non ha attacco al Biondina... non cambiera mai, lui e i suoi stupidi valori.» penso Lucy decisa ad attuare la sua stategia, d'altronde con Cyber Drago Finale in campo non aveva scelta.
“Evoco Volama in pozisione d'attacco, grazie al suo potere speciale tutti i mostri di tipo vento guadagnagno 500 punti d'attacco. Metto una carta coperta e termino il turno.” disse Lucy.
«Cosi anche se prova ad attacare la mai trappola lo fermerà.» penso la ragazza.
“Metto Ambulanceroid in pozisione di difessa. Termino il mio turno.” disse Syurs.
“Lo sapevo! Non hai il coraggio di attacare perché non vuoi ferirmi! Sei solo un rammolito!” grido Lucy ridendo e non lo fece solo perchè trovava ridicola la logica di Syrus, ma anche perché si era accorta del fiatone del ragazzo.
Quello sciocco non si era ancora accorto di niente sopratutto perché la situazione poteva ancora peggiorare. Bastava giovare bene le proprie carte e a proposito di questo era il momento di far scendere il suo asso in campo.
“Sei pronto Syrus, stai per vedere il mio vero asso.” disse la ragazza pescando una carta. Syrus rimase sorpresso da quell'affermazione credeva che il mostro asso di Lucy fossero le Sorelle Arpie... si preparo ad aspettarsi di tutto.

“Visto che sei stato cosi gentile da cedermi il turno gioco Kamon, un altro dei Sei Samurai.” disse Lei “Poi uso Mostro Reincarnato, scartando una carta faccio tornare Kizan in gioco, poi gioco Pozione Rossa cosi aumento di 500 i mie Life Points e infine sposto Samurai Futuro in pozisione di difessa.” disse lei.
Jaden ringhio, tutti i suoi progressi erano stati spazzati via, anche se avesse distrutto un mostro erano tutti in pozisione di difessa e perciò sarebbe stato inutile. Certo i suoi Life Points erano quasi completamente intatti però Lei era riuscita a recupare quasi tutti i suoi e poi anche se avesse vinto... cerco di scacciare i dubbi.
Doveva credere nell'amico altrimenti dopo tutto quello che aveva fatto per dargli ficucia in se stesso sarebbe stato un vero ipocrita.
Doveva concentrarsi, Lei voleva nutrirsi delle emozioni della gente, i cristalli privavano le persone della loro energia e Lucy era ancora un incognita.
Lei che c'entrava in tutto questo? Quell'era l'obbietivo della ragazza.
“Ritornare indietro.” disse Lei, Jaden la guardo dritta negli occhi.
“Cosa intendi?” domando Jaden.
“Lucy ha perso suo padre anzi il suo patrigno e poi è andata ad abitare con il padre biologico... il come è sucesso tutto questo è una storia molto interessante.” disse Lei “Ma prima dimmi cosa sai tu, cosi ti riempiro i vuoti.”
“Non osare metterti a spiferare i fatti miei!” grido Lucy dalla sua pozisione, ma nessuno le presto attenzione.
“Hassleberry ha incontrato Sara: Lucy e Sara sono sorelastre stesso padre, madri diverse. Sara ha un'anno in più di Lucy, quando quest'ultima aveva dodici anni lei e sua madre arrivarono a casa del padre ha chiedere ospitalità. Il patrigno di Lucy era scomparso e n'è la madre n'è i nonni potevano occuparsi dall bambina. Lucy è scappata di casa a quattrodic'anni.” disse Jaden.
“Bravo questa storia è vera, ma come siamo arrivati a quel punto?” disse Lei.
“Ve l'ho dirò io il perché!” grido Lucy.

Non gli piaceva che Lei spifferasse i suoi affari ai quattro venti e se proprio quei due mamalucchi voleva sapere, sarebbe stata lei a completare la storia.
“Mia madre era una serpe, mi ha avuto con un uomo già sposato e poi mi ah rifillato alle cure di un suo amico che aveva spaciatto come mio padre solo per sbarazzarsi di me. La nonna mi ha accudito con papà almeno finchè non ha deciso di abbandonarmi, l'ho hanno deciso tutti. Mio nonno aveva scoperto come usare le emozioni per andare in altri mondi, ma qualcosa andò storto. Sono finita in un posto buio completamente da sola e quando alla fine n'è sono uscita era in ospedale da sola con la mamma che senza un briciollo di tatto mi ha detto la verità e mi ha accompagnato dal mio apdre biologico. Il nonno aveva fallito e io n'è avevo pagato il prezzo, per salvarmi quegl'egoista di mio padre ha dovuto prendere il mio posto. Il suo corpo non ha retto e io sono rimasta da sola per colpa del suo egoismo!” grido Lucy.
“Sei patetica!”

Angolo dell'autrice: sto sinceramente rivalutando gli scenegiatori della serie, credevo che fare combattimenti con le carte fosse molto più facile invece progettaren uno in cui bisogna anche alternare al storia è molto difficile. Dunque per riepilogare al storia di Lucy er chi non ci ha capito una mazza ecco: il nonno è una specie di stregone\alchimista in grado di usare le emozioni delle persone per piccole magie, una di queste è fallita e l'anima della piccola Lucy si è divisa dal corpo, per salvarla il patrigno ha preso il suo posto e senza mangiare o bere il suo corpo è morto. Lucy non l'ha mai accetato e si è rifiutata di riconoscere il padre biologico e Sara che l'hanno accolta come parte della famiglia. Alla prossima.

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Capitolo 47
*** Capitolo quarantasei ***


Aveva ricevutto e(sopratutto)detto molti insulti in vita sua, ma nessuna l'aveva mai chiamata patetica.
“Scusa puoi ripetere.” disse Lucy guardando male Syrus.
“Sei patetica. Tuo padre ti ha salvato e tu l'ho chiami egoista! Si è sacrificato per te.” grido Syrus.
“Mi ha abbandonato, no gli importava cosa mi sarebbe successo voleva solo sentirsi in pace con se stesso.” continuo Lucy.
“Non ti ha lasciato sola avevi tua madre, i tuoi nonni e un'altra famiglia! Forse sapeva che ti stava abbandonando, ma non era sua intenzione lasciarti sola... ha agito solo per il tuo bene!” disse Syrus con le lacrime agli occhi, perché Lucy non capiva?
“Quindi secondo te dovrei ringraziarlo per tutto il dolore che mi ha causato? Essere magari grata anche con mi madre che non mi ha mai voluto? O con i miei nonni che dopo quel giorno hanno fatto finta che non essistessi? No e per di più non acceto critiche su qualcuno che ha rischiato in maniera cosi stupida la propria salute per andare a cercare Jaden.” disse Lucy.
Jaden dalla sua pozisione si chiese cosa intendesse Lucy.
Stava parlando del mondo oscuro? No, non era possibile, Lucy se l'era sviniatta senza dare più notizie. Però era sempre rimasto con Syrus durante gli altri anni e di sicuro avrebbe saputo se fosse accaduta una cosa del genere.
“Anche se mi fossi fatto male, aiutare un amico non è mai stupido ammetto che forse sono stato inresponsabile, ma non mi pento anche se mi fossa capitato qualcosa lìimportante era aiutare un amico e sono certo che tuo padre provava le stesse cose quando ti ha salvato.” disse Syrus, non si pentiva di quello che aveva fatto durante il secondo anno anche se a pensarci adesso doveva ammetere che era stato sciocco a cercare Jaden di notte senza mangiare o dormire, poteva veramente farsi male.
Se fosse succeso di nuovo però avrebbe agito di nuovo in quel modo o meglio si sarebbe assicurato di non dannegiarsi da solo. A
veva fatto male rimanere da solo, ma adesso aveva capito e voleva aiutare Lucy ha capire quello che lui stesso aveva imparato. Faceva male, am quel dolore se l'era procurato da solo.
“Se hai finito di darmi lezioni di vita, vorrei continuare da dove mi ero interrota. Sacrifico Ragazza Arpia e Volama per evocare Simorgh, Volatile Della Divinità!” un forte vento si alzo mentre il mostro di Lucy faceva il suo ingresso in campo era imponente, ma comunque troppo debole rispetto al mostro fusione che Syrus aveva in campo.
“Quindi è questo il tuo asso? È comunque troppo debole.” disse Syrus.
“Non l'ho evocato in pozisione di difessa per niente. Comunque non ho finito attivo Tornado di Polvere cosi puoi dire addio a Forza Vitale, poi attivo la magia Corpo di Nebbia cosi il mostro non puo essere distrutto in battaglia e infine gioco due carte coperte.” disse Lucy.
Syrus si preparo a pescare, ma prima che potesse fare qualsiassi cosa Simorgh lo colpi facendo erdere 1000 Life Points.
“Ma come...”
“Scusa ho scordato di dirti che il mio mostro fa perdere a entrambi mille punti durante ogni End Phase, ma per fortuna il danno si riducce di 500 per ogni carta magia o trappola.” disse Lucy con finto tono dispiaciuto.
Avendo ben tre carte coperte lei non aveva subito nessuno danno, ma Syrus si e si sentiva male.
Sapeva che i danni erano veri, aveva asisstito spesso a duelli del genere, ma non n'è aveva mai fatto una di persone. «Sei sopravissuto ai collari antiurto puoi sopravivere anche a questo» si disse pescando una carta.
Anche se Cyber Drago Finale aveva più punti di Simorgh, per colpa della magia di Lucy non poteva distuggere quel mostro. Doveva trovare una soluzione. Avrebbe potutto diffendersi pozisionando delle carte coperte, ma non voleva sprecare delle pozisioni inutilmente potevano tornargli utili in seguito.
Era stanco e aveva freddo, non sapeva se dipendevadai cristalli o da Lucy. Guardo le carte in mano e poi la ragazza, era dispiaciuto per lei perchè infondo lui aveva provato le stesse cose che stava provando lei. Anche lui aveva amato cosi tanto da star male.
“Pozisione un mostro coperto e poi...” gli si blocco la gola e non si senti più gli arti.
Conosceva quella senzasione era quella che aveva provato quando si era grafiatto con lo zaffirro di Lucy, capì che molto probabilmente era fatto di queistessi cristalli. Cade a terra sbattendo le ginocchia ansimando e cercando di rimanere cosciente, ma era difficile.
“Sai se vuoi arrenderti, nessuno te n'è fa una colpa infondo il tuo fisico non può regere. Sei l'unico qui ad non essere abituato a duelli del genere, fai un favore a te stesso e rinnuncia.” disse Lucy.
«Anche se in maniera un po' contorta credo che si preoccupi davvero per me, forse lei... Syrus non pensarci adesso!» penso il ragazzo ancora a terra, aveva risolevato il busto e si teneva con le mani per evitare di finire con al faccia per terra.
“Ti fa male, vero?” chiese Syrus.
“Cosa? Sei tu quello che non si regge in piedi.” gli fece notare Lucy indispettita.
“Amare tanto, troppo. Dare tutto quell'amore alle persone intorno a te, vivere in base alla loro presenza... basta che queste si allontanino e il tuo mondo crolla e tu stai male cosi male che vorresti che tutto tornasse come prima, che non cambaisse mai niente perché non riesci a capire perché loro ti abbiano lasciato da solo. Pensi di aver dato loro troppo poco, ma invece è il contrario dara troppo può far male.” disse Syrus.
“Io...” Lucy non riusci a controbattere perché sentiva come se quello che stesse dicendo Syrus fosse vero.
“Io ho amato troppo, la mai famiglia e i miei amici, gli amo ancora, ma amo anche me stesso. Mi sentivo cosi inutile che davo tutto il mio amore,la mia devozione e la mia fiducia a chiunque mi mostrasse un po' d'affetto. Non posso fare di un persona il mio mondo, perché la gente ci ababndona volenti o nolenti però finchè ci vogliono bene non ci lasciano mai soli. Cambiamo insieme e ho imparato che posso amare gli altri anche se non sono fisicamente con me, anche se a volte  mi lasciano solo... io gli amo e so che loro amano me.” ogni volta che pronnunciava una parola Syrus si sentiva più stanco, ma doveva far capire a Lucy il suo punto di vista “Ho amato troppo e pretendevo che la gente provasse le stesse cose per me... ero egoista però ora non sono più solo. Ricordati questo Lucy tu sei sola per tua scelta.”
“Cosa!?” strillo la ragazza mentre Syrus si rimetteva in piedi.
L'Obelisk pozisione una carta coperta e termino il turno predendo di conseguenza altri 500 Life points arrivando ad un totale di 1600, adesso i due avevano lo stesso punteggio.
“Loro mi hanno lasciato... una volta che Lei riavra i suoi poteri ah promesso di far tornare mio padre! Tutto tornera uguale a prima!” grido Lucy con voce tremante.
“E n'è sarà valsa la pena?” domando Syrus.

Essere felici e tristi allo stesso tempo era strano, ma una aprte di lui sapeva che il discorso di Syrus era indirizzato anche a lui.
Ora capiva perché era geloso di Jesse e perché era rimasto cosi ferito nel mondo oscuro. Non aveva capito quanto fosse diventanto la collona del suo gruppo, ma sentendo che Syrus era andato avanti lo rendeva felice perché il dolore del suo amico era scomparso.
“Il tuo amico è amirevole, non molti mantegono i proprio principi integri anche dopo aver realizzato cose del genere, sinceramente il troppo amore è un problemma comune però a me piace. Sai com'è un emozione porta all'altra.” disse Lei in tono monotono.
Jaden pesco una carta pessando ad una strateggia. Poteva distruggere i mostri di Lei, ma doveva trovare il modo di causargli ance quealche danno.
“Evoco Wildheart Eroe Elementare che uso per attacare il tuo Samurai Futuro.” disse Jaden i due mostri si scontrarono e Samurai Futuro venne distrutto dopo di che Jaden distrusse gli altri due mostri di Lei e grazie al potere di Uomo Alato della Fiamma,ricevete un danno pari all'attacco di Kizan arrivando a soli 900 Life Points.
Jaden aveva recuperato lo svantaggio. Lei ringhio, la sua difessa era stata sfrangata e Jaden aveva ancora ben 3800 punti.
“Tocca a me. Evoco Spirito Dell'aqcua in pozisione d'attacco, poi gioco la magia Scambio-Creature, cosi prendo posseso del tuo Neos mentre tu non ahi scelta visto che ho solo un mostro in campo.” disse Lei.
Jaden non fu felice dello scambio anche perché Lei uso Neos per distruggere Wildheart provocandoli 100 punti di danno.
“Emozioni, energia sarano tutti miei anche i tuoi... e Lucy suo padre a lei basta riavere la famiglia di un tempo, poi ovviamente niente mi vieta di prendere anche da lei il mio nutrimento.” disse Lei ridendo.
“Non farai niente del genere.” disse Jaden ansimando, l'ultimo colpo aveva avuto il suo pedaggio.
Lei pozisiono altre due carte coperte e termino il turno. Se avesse attaccato avrebbe potutto vincere però le carte coperte lo metevano a disaggio.
«Potrei vincere, ma se ha un trappola o un magia che posso ribaltare il risultato... inoltre anche se vincessi Lei sta ancora riscucchiando energia da Lucy e Syrus, lui non potrà andare avanti ancora per molto. Inoltre Lucy stessa è un problemma, non si rende conto che anche lei è in pericolo, Yubel è stata chiara nessuno può cambiare determinati eventi eppure Lei dice di si... maledizione!» penso Jaden turbato.
“Jaden, non è da te arrenderti vai avanti.” disse la voce di Yubel e fu allora che Jaden realizzo una cosa.
Lei gli aveva osservati e inoltre si nutriva di emozioni, era possibile quindi che al sua strategia si basasse...?
“Neos attacca Spirito Dell'Acqua e azzerà i suoi Life Points.” grido Jaden che vedendo gli occhi terrorizati dell'aversaria capì che aveva avuto ragione.
Lei faceva affidamento a delle carte coperte solo per innervosirlo sapendo bene che non avrebbe rischiatto un attocco impulsivo.
Era un gico psicologico, ma essatamento come per il duello Lei aveva perso.
Ora doveva solo aspettare che Syrus riuscisce a vincere il suo.

Angolo dell'autrice: finalmente almeno un duello è finito. Bravo Jaden, hi sconfitto Lei però non del tutto perché rimane ancora un risultato da stabilire. Alla prossima dove finalmente anche lo scontro tra i nostri altri due concorenti finirà. Alla prossima.

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Capitolo 48
*** Capitolo quarantasette ***


“E n'è sarà valsa la pena?” domando Syrus.
Lucy non rispose non trovando una risposta, era scappata di casa, non aveva mai più fatto avvicinare qualcuno mettendosi al servizio di Lei facendo tutto quello che diceva per potere ritornare indietro a quando aveva una famiglia felice.
Perché non riusciva a dire di si? Perché Syrus riusciva sempre a confonderla in questo modo?
“Io non ho dubbi.” disse Syrus alzandosi in piedi “Rifarei tutto da capo pur di arrivare dove sono adesso, il dolore, la gioia. Ho trovato il mio posto nel mondo e sono felice, avrò la mia lega assieme a mio fratello e vorrei tanto che accanto a me ci fossi anche tu.”
Lucy si senti arrosire fino alle orecchie, doveva ammeterlo a se stessa: Syrus era cambiato, non era più il piccolo piagnogne del primo anno. Si era sempre sbaglaita le persone poteva cambiare quindi forse sua madre... No! non l'avrebbe perdonata ed era stanca delle preciche di Syrus.
“Evoco Drago Lanciere vai e attacca Ambulanceroid e ti informo che anche se il tuo mostro è in pozisione di difessa subirari comunque un danno.” disse Lucy, ma quando i life Points di Syrus calarono e il ragazzo urlo dal dolore non si senti meglio.
«Drago Lanciere si spostera automaticamente in pozisione di difessa però so che Syrus non mi attachera... non mi farebbe subire cosi tanti danni nemmeno con il mostro di suo fratello ha troppo onore... è quasi da ammirare... ma cosa dico? Ammeto che è cambiato e che forse le persone sono in grado di farlo, ma basta finisce lì. Nessuno farebbe mai qualcosa come mio padre senza tornaconto, a questo mondo sono tutti egoisti pronti ad abbandonare gli altri.» penso Lucy, ma non era molto sicura di quello che si era detta.
Intanto il potere speciale di Simorgh ridusse a soli 400 punti i Life Points di Syrus, era finita.
Lucy aveva vinto.
“Emozioni, energia sarano tutti miei anche i tuoi... e Lucy riavrà suo padre a lei basta riavere la famiglia di un tempo, poi ovviamente niente mi vieta di prendere anche da lei il mio nutrimento.” disse Lei ridendo.
La corvina bocchegio... Lei voleva rubare anche le sue emozioni?
Allora... sarebbe stato tutto inutile. Voleva essere di nuovo felice però in questo modo non l'ho sarebbe mai stata di nuovo. In questo momento invidio quel bambino che aveva incontrato da piccola, suo nonno gli aveva chiesto di potargli qualcuno al qualle strapare la paura per poter studiare un essenza da vicino.
Però avevano falitto e di quel bambino non aveva più saputo nulla.
Syrus pesco al sua prossima carta e Lucy realizzo che sarebbe veramente stato l'ultimo turno perché L'Obelisk sarebbe crollato senza energie di lì a poco.
“Non sto duellando per salvare il mondo.” disse Syrus “Non sono un eroe come Jaden se combatto e per due motivi ben più egoistici: il primo e che non posso darti uno schiaffo e il secondo è che vorrei farti ragionare Lucy, ti prego da una possibilità alla tua famiglia Sara ha detto che tua madre è tornata puoi ricominciare da capo.” disse Syrus.
“Tu sarai cambiato però io no.” disse la ragazza.
“Non è vero, sei cambiata io lo so voglio dire nessuna delle persone che conosco sono rimaste uguali a com'eran quando le ho conosciutte te compresa.” continuo Syrus.
“Sei un'idiota...” rise Lucy, un po'... no le dispiaceva un sacco per Syrus e si, si era pentita di averlo coinvolto in tutto questo. Non merita di subire un traidento anche da lei perché al contrario di Jaden e Zane lei non avrebbe potutto agiustarlo.
“E tu... hai perso.” disse Syrus convinto “Attivo la magia Buco Nero che distrugge tutti i msotri in campo.”
il campo venne sgombrato dalle creature sotto gli occhi stupefatti di Lucy, la qualle però passo dalla sorpressa alla preoccupazione Syrus aveva ancora quattro carte in mano e qualcosa le diceva che stava per usarle in questo momento.
“Sai mio fratello mi ha detto quando l'hai affrontato... sei pronta a perdere di nuovo contro quelle carte.” disse Syrus sorridendo nonostante tutto anche Lucy sorisse perché una arte di lei voleva questo finale.
Il finale che doveva succdere al primo anno... il conto era chiuso Syrus stava per vincere.
Forse anche lei era cambiata perché i suoi piani erano andati in fumo e non gliele importava un bel niente.
“Attivo Vincolo Di Potere f ondo insieme i tre Cyber Oscuri per far scendere in campo Drago Cyber oscuro.” disse Syrus.
Il mostro fusione raddopio i suoi punti d'attacco facendogli arrivare a 2000 e subito dopo i Life Points di Lucy raggiunsero lo zero.

Con il fiato corto Syrus crollo nuovamente a terra dalla stanchezza, senti una mano sulla spalla e con l'aiuto di Jaden si rialzo.
“Grazie per l'aiuto.” disse lo Slifer.
“È stato facile.” rispsoe Syrus.
“Come sarebbe a dire facile?” disse Lucy offessa avvicinandosi ai due.
“Sarebbe a dire che ti avrei potutto battere fin dal primo turno.” rispose Syrus.
“Solo perché ho amesso che tu avevi ragione non significa che puoi darti tante aree, ok?” disse Lucy con il viso rosso di rabbia.
“Non virorrei interompere la vostra gradevole discussione.” inizio Jaden “Ma Lucy tu devi sistemare alcune cose. Oltre al fatto che hai liberato una strega che ha quasi trasformato il mondo in un deserto di ghiacchio desolante, hai un sacco di cose da spiegare al cancegliere e sopratutto devi chiedere scusa ad Alexis.”
“Nient'altralto, principino?” domando la ragazza sbuffando, ma stavolta sapeva che non poteva scaricare al colpa su altri.
“Non chiamarmi più principino se ti riferisci al mio ruolo da Re Supremo ricorda questo titolo re, chiaro?” disse Jaden offesso da quel sopranome.
“Guarda che dovrai anche tornare dalla tua famiglia e chiedere scusa anche a loro.” si imischio Syrus.
“Su quel punto vedremo, mia madre mi ha comunque abbandonata.” concluse la ragazza.
C'era ancora qualcosa che nessuno dei tre aveva notatto. Lei era dietro di loro sorridendo, manteneva le promesse e aveva restituito le essenze e sarebbe tornata nella sua fredda prigione però aveva scomesso solo quelle che aveva preso prima del duello e poi... non aveva detto quando sarebeb tornata in quel buco.
Lucy l'aveva abbandonata era chiaro non avrebbe più collaborato con lei era andata avanti contaggiata dall'affetto di coloro che aveva conosciutto.
“Lucy!” strillo Syrus vedendo Lei apparire dietro l'amica. Lucy si volto, ma qualcosa la spinse a terra dove batte la testa contro il suolo però fece molto più male quello che vedeva.

Angolo dell'autrice: ed ecco che finiamo di nuovo con un po' di suspance. Molte bene ci avviciniamo alla fine e vi giuro che mancano pocchi capitoli alla tanto atessa conclusione. Come sempre vi chiedo di mettermi gentilmente una recensione e alla prossima.

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Capitolo 49
*** Capitolo quarant'otto ***


Zane, Jaden e Lucy... gli amava tutti sebbene in maniera diversa ed erano le persone più importanti della sua vita.
Non gli importava cosa Lei avesse fatto,quel sentimento l'avrebbe sempre conservato.

Lo sentiva tremare tra le sue braccia e per istinto lo strinse più forte.
“Sta bene?” chiese Jaden preoccupato indicando l'amico semiincosciente tra le braccia di Lucy.
“Si, non preoccuparti se non avesse spesso tante energie durante il duello starebbe ancora sveglio.” rispsose Lucy mentre Syrus perdeva completamente conoscenza.
“Avevamo fatto un patto. Altro che mantenere sempre le promesse.” sbuffo Jaden imbestialitto.
“Vuoi un consiglio? Precisa i termini dell'accordo, ha restituito le essenze, ma non hai mai specificato che dopo non le dovesse più rubare e in secondo luogo hai detto rinchiuderla senza specificare quando.” spiego Lucy alzandosi in piedi con Syrus ancora tra le braccia.
Questa volta era stato lui ha spingere lei e si era ritrovato una mano conficatta nel petto che gli aveva strapato le emozioni.
Non sarebbe mai stato il ragazzo di prima... ed era colpa sua.
Pazzesco non aveva mai avuto sensi di colpa in vita sua e adesso era come se questo sentimento la schiacchiasse. Il suo sguardo incocrio quello di Ragazza Arpia; non c'erano bisogno di parole.
“Portalo in infermeria ha bisogno di riposare.” disse Lucy mentre delicatamente spostava Syrus dalle sue braccia a quelle di Jaden.
“Perché, tu che farai?” chiese lo Slifer con un tono che faceva intendere la sfiduccia nei confronti della ragazza, dopotutto si era finta loro amica solo per un proprio tornaconto per poi abbandonarli senza pensarci due volte. “Rimediero ad uno sbaglio.” rispose Lucy predendo al mano di Jaden strigendola forte.
Si volto, ma prima di andar via disse un ultima cosa.
“Dilli che quando ci rivedremo avrò di nuovo i capelli lunghi come piacciono a lui... e sopratutto specifica che si tratta di un prestito.” la ragazza corse il più velocemente possibile mentre Jaden dette un'occhiata a quello che le aveva messo in mano e sorisse.
Forse Lucy aveva davvero imparato a cambiare e ad andare avanti.

«Stupida, avresti almeno potutto riprenderti l'altra metà dello zaffiro prima di venire qui.» penso Lucy riproverandosi mentre entrava in una piccola grotta di cristalli.
Era lì che insieme a Lei aveva progettato gli atti finale quindi era sicuramente il posto dove si trovava o almeno era quello che sperava visto che non aveva altre idee. L'aria fredda la colpi facendola rabbrividire mentre senti una risatina che conosceva bene.
“Vieni fuori vigliacca!” grido Lucy strofinandosi le braccia per tentare di riscaldarsi.
“Lucy sei sempre cosi riascibile, sei per caso venuta per il tuo fidanzatino?” ridacchio Lei apparendole davanti.
I capelli bianchi erano più ricci e gli occhi più affilati, più i suoi poteri aumentavano più tornava al suo aspetto originale.
Aveva preso quello di Lucy perché l'aveva tiratta fuoridalla sua prigione, la ragazza neanche conosceva il nome di quella strega non gli l'aveva voluto dire infatti Lei era un sopranome che siera invantata la corvina e quell'essere che si nutriva di emozioni aveva deciso che Lucy doveva rivolgersi a lei solo in quel modo. Ci teneva alle etichette.
“Poniamo per bene i termini del duello.” disse Lucy arrivando subito al dunque “Se io vinco allora ti rispediro sedutta stante in quel buco da dove ti ho tirato fuori e restituirari le essenze che hai preso a Syrus.”
“Molto bene Lucy, ma sai che in ogni sfida c'è un pro e un contro... se vinco io sarai tu a rimanere bloccata in quella prigione per l'eternità. Ovviamente se non vuoi rischiare non ti biasimo se te n'è andassi.” disse Lei.
Lucy ci penso forse prima se n'è sarebbe andata assicurandosi la sua sicurezza personale, ma non oggi anche al suo stesso costo avrebbe aiutato Syrus e gli altri.
Glielo doveva.
“Va bene tanto me ne sarei andata da questa gabbia di matti in ogni modo.” rispose Lucy preparandosi ad affrontarla.
“Sei proprio una sciocca, conosco il tuo deck a memoria senza contare che posso pescare tutte le carte che voglio... sarà la tua fina mia piccola luce.” rise Lei.
“Non canterei vittoria troppo presto se fossi in te, se c'è una cosa che ho imparato in quest'accademia è che per vincere non bisogna mai abbandonare la speranza. Evoco Lancianera Dragunità in pozisione di difessa poi metto tre carte coperte e termino il turno.” disse Lucy agitata, aveva avuto poco tempo per prepararsi e sperava che fosse stato abbastanza.
“Una strategia mediocre e prevedibile come immaginva esattamente come tuo nonno... evoco Irou uno dei Sei Samurai che uso per attacare il tuo piccolo drago.” disse Lei.
“Attivo la mia trappola Armatura Sakuretsu che blocca il tuo attaco e distrugge Irou.” disse Lucy.
“Non esserne cosi sicura perché dalla mia mano gioco Masukami Magatama se controllo un mostro Sei Samurai e tu attivi una carta che sta per distruggere un mio mostro l'annulo e la distruggo.” spiego Lei.
Lucy sgrano gli occhi quando al sua trappola venne distrutta seguita poco dopo dal suo mostro. Lei pozisione tre carte coperte e passo la mano.
“Tocca a me pesco ed evoco Drago Infernale, poi uso Rescuscita Mostro per riportare in vita Lancianera Dragunità. Drago infernale distruggi Irou!” grido Lucy sperando di poter eseguire l'assalto
“Sciocca, attivo al magia Lancio del Martello che distrugge il mostro con più punti d'attacco sul terreno. Di addio a Drago Infernale.” disse Lei mentre il Drago finiva la cimitero.
«Non solo mi ha distutto il mostro, ma io ho anche sprecatto Rescuscita Mostro... qui si mette di male in peggio.» penso Lucy.
“Mi immagino la faccia di tua madre se ti vedesse adesso, lei che pur di mettere alsicuro il mondo dalla sottoscritta ti ha dovuto lasciare.” disse Lei.
“Smettila di parlare di quella storia.” grido Lucy alterata, sua madre gli aveva detto perchè l'aveva lasciata, ma non l'aveva ascoltata.
Era stata una stupida.
Conclusse il turno sapendo che avrebbe perso dei Life Points, ma per ora non poteva fare altro.
“Ragazzina, sei solo una sciocca... sacrifico Irou per evocare Marionetta Magica che uso subito per rispedire il tuo mostro al cimitero.” disse Lei e Lucy perso il suo mostro e 1000 Life Points.
La ragazza ansimo e con orrore vide che la sua mano e il suo polso erano diventati di cristallo. Stava pagando la pena di Lei e se non vinceva, sarebbe diventata una statua... adesso capi cosa era successo al vero corpo della strega e perchè poteva parlargli solo tramite un riflesso.
“Visto che non posso fare altro ti passo la mano comunque rallegrati magari il tuo spirito finirà dove è quello di tuo padre... visto che alla fine ho mantenuto la mia promessa.” la derisse Lei.
“Evoco BeheMoth Biforme in pozisione d'attacco, poi attivo la magia coperta Nuzzler Malevolo con qui aumento di 700 i punti del mio mostro che ora puo distruggere la tua Marionetta, ma prima perderai 500 Life Points grazie alla magia Hinotama.” disse Lucy e Lei rimase sorpressa nel vedere quel mostro... Lucy non l'aveva mai avuto prima.
Hinotama la privo dei punti e poi gline vennero scalati altri 200 facendola arrivare a 3300 punti anche la sua mano divento di cristallo.
«Qualli altre sorpresse mi nascondi piccola luce.» penso Lei.

Angolo dell'autrice: finito un duello se n'è passa ad un altro. D'altronde è di Yu Gi Oh di cui stiamo parlando in che altro modo avrei potutto mettere uno scontro? Con delle armi? Ma non diciamo schiocchezze e mettiamoci a giocare a carte. Mancano solo tre capitoli(due più l'epilogo)alla fine. A presto.

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Capitolo 50
*** Capitolo quarantanove ***


Tutti dicevano sempre la stessa cosa: era identica a sua madre ed era vero... bè a parte per gli occhi, quegli di sua madre erano verdi mentre i suoi viola come quelli di suo padre biologico e Sara. Il fatto che chi l'aveva cresciutta aveva gli occhi blu avrebbe dovuto insospettirla... quel colore non avrebbe potutto essere apparso dal nulla.
“Hai capito Lucy, voglio che tu sia gentile con tua sorella e tuo padre mentre sarò via, tornerò tra una settimana.” disse sua madre guardandola fissa in volto, ma Lucy la ignorava.
“Lui non è mio padre e Sara non è mia sorella.” sibillo Lucy con un tono fin troppo duro per una dodicenne.
Sua madre sospiro, capiva lo stesso d'animo di Lucy infondo sua figlia aveva perso quello che per anni era stato suo padre, ma lei aveva perso un suo caro amico l'unico che conosceva il segreto della sua famiglia.
Perché Lucy credeva di essere l'unica a sorffrire?
“Lucy ascolta so che la verità ti ha sconvolta, ma cerca di capire i tuoi nonni adesso sono troppo anziani non possono occuparsi di te sopratutto a causa della malattia di tuo nonno però potresti andarli a trovare alla casa di riposo sono certa che tuo padre...”
“Sei sorda lui non è mio padre! E già che siamo in argomento dimmi perché dovrei considerare te mia madre, visto che non fai che abbandonarmi?!” chiese la ragazzina infuriata con la genitrice.
Vicino a lei uno spirito guardava la scena sconsolata nel non poter aiutare Lucy a capire che ormai la situazione era questa è lei doveva accetarla.
“Lucy credi che per me abandonarti sia stato semplice? Che mentire per anni mi abbia fatto piacere? No! Ho sbagliatto ad avere una relazione con un uomo sposato però...”
“Ora è vedovo e tu n'è approfitti.” la interuppe Lucy. Questo era troppo, la madre schiaffegio al figlia stanca del suo attegiamento.
“Al mondo non essisti solo tu Lucy, non vuoi considerare Hiroto tuo padre? Bene non farlo, ma quello che ti ha cresciutto non c'è più si è sacrificato per te e quindi non fare la vittima dovestri solo essergli grata non andare in giro a dire che ti ha abbandonato per egoismo.” disse la donna rossa in viso per la rabbia, Lucy stava per repplicare, ma la madre gli diedde un altro schiaffo. “Non ho finito in questa settimana mettere a posto i vecchi strumenti magici di tuo nonno e il vostro giocetto di rubare essenze ad altre persone finisce qui... quando torno mi restituirari il tuo zaffiro e questa discussione è conlusa.”
Lucy si strinse lo zaffirro tra le mani, quella era un simbolo di famiglia sua madre non poteva portaglirlo via.
“Io ti odio! Odio tutti voi e anche papà! Lui non mi ha salvato mi ah abbandonato!” strillo la ragazzina uscendo dalla stanza e chiudendosi a chiave nella camera che Hiroto gli aveva datto.
Dopo un po' vide qualcossa essere spinto sotto la fessura della porta. Erano delle carte di Duel Monster e un bigliettino.
Lucy sbuffo non avrebbe mai messo le carte di Sara nel Deck.


Era stata proprio una stupida quel giorno.
Sara non era un duellante e già da bambina era diventata una piccola attrice molto conosciutta. Forse infondo sapeva di essersi comportata male per questo aveva tenuto quelle carte e adesso le usava.
“Vedo che hai riorganizzato il deck, am non ti basterà per battermi. Evoco Nisashi e poi gioco la magia Mostro Reincarnato scartando una carta Irou torna in campo e poi per completare il quadro metto in campo la trappola Coro Acquattico, tutti i mostri con lo stesso nome aquistato 500 punti d'attacco e di difessa. Forse ancora non bastano, ma non ho finito attivo la magia Portale dei Sei per ogni mostro Sei Samurai metto un segnallino e con due segnalino posso per il resto del turno aumentare di 500 i punti di un mostro, Irou attacca!” strillo Lei fiera di questa mossa.
“Tornado di Polvere distruggi al sua magia!” grido Lucy attivando la sua trappola.
Lei fermo cosi l'attacco per evitare he i due mostri si distruggesero a vicenda.
Lucy l'aveva anticipata... come?
“Come puoi vedere non sei un'indovina, ma una strega però non puoi spartire niente con la mia famiglia di incantatori... evoco Lady Arpia e tu sai cosa succede adesso giusto?”domando Lucy facendo ringhia Lei dalla frustazione perché si era dimenticata che Lucy aveva ancora una carta coperta dell'inizio del duello.
“Immagino di si se conosci cosi bene il mio deck. Attivo Egotista Eleganta cosi posso giocare la carta delle Sorelle Arpie, ma non è finita qui attivo anche la magia Scintilla D'estasi Triangolare cosi l'attaco delle tre sorella raggiunge i 2700 per tutti il turno. Via all'attacco contro Irou.”
il mostro venne distrutto insieme ad altri 500 punti di Lei che venenro diminuiti ulteriomente quando BeheMoth Bifronte distrusse Nisashi.
2500 Life Points e il suo braccio divento completamente di cristallo cosi come parte della sua gamba. Lucy l'avrebbe pagato caro quest'affronto.
“Piccola luce questa è stata la tua ultima mossa decente, chiaro?” strillo Lei “Evoco Maestro di Trappole in pozisione di difessa poi uso la trappola Richiamo del Posseduto che mi permette di rimettere in gioco Nisashi, adesso sacrifico entrambi i miei mostri per evocare Mobius Il Monarca Glaciale!” grido Lei mentre il suo msotro appariva in una raffica gelata di vento e neve che fece rabbrividire Lucy. Mobius distrusse le Sorelle Arpiee i Life Points dell'ex studentessa scesero a 2550 trasformandole in cristallo l'intero braccio sinistro.
«Un'altra carta di Sara.» penso Lucy pescando.
“Evoco Drago Rosa Blu in pozisione d'attacco.” disse Lucy e sul suo terreno compari un piccolo mostro che sembrava l'incrocio tra un corvo e il fiore “Poi attivo la carta magia Spade Rivelatrici cosi sei costretta ad aspettare tre turni per potermi attacare.”
Lei ringhio n'è quel drago, n'è quella magia era nel Deck di Lucy quella mattina. Dove aveva trovato il tempo di procurarsi nuove carte?
“Bene, evoco Sirena Cavaliere in pozisione d'attacco e grazia a Dian Keto il Curatore riguardanio 1000 punti. Concludo il turno.” disse Lei intenta ad aumentare le proprie difesse.
“Ok, hai giocato il tuo ultimo turno. Attivo Fulmine Boltex.” grido Lucy con autentica gioia nella voce mentre i mostri di Lei veniva distrutti.
La strega rimasse a bocca aperta terrorizzata.
“E non ho finito attivo anch'io Richiamo del Posseduto: Torna in campo Lady Arpia per poi essere sacrificata insieme al Behemoth Bifronte per evocare Simorgh, Volatile delle Divinità.” Un forte vento accompagno l'entrata in scena dell'asso della ragazza mentre questa sorrideva soddisfatta alla reazione incredulla di Lei.
“Come è possibille...? avevi in mano sia questo che Egotista Elegante insieme all tua Lady Arpia e alle altre carte... è impossibile, una probabilità fin troppo piccola a meno che... no!” grido Lei realizando che lo zaffiro di Lucy aveva questo potere essendo realizzato con i cristalli della sua prigione.
Lucy si fruggo in tasca ed estrasse due pezzi rotti che sembravano dei triangoli, ma che in realtà insieme formavano il suo zaffiro.
“Syrus prima è stato cosi gentile da infilarmi in tasca il pezzo mancante e approposito di Syrus gli dedico questa mia mossa: Simorgh e Drago Rosa Blu attaccate e azzerate i suoi Life Points!” grido Lucy mentre Lei continuava a balbattare parole incoerenti mentre il drago di Lucy la riduceva a soli 1900 punti.
“Hai fatto un'enorme sbaglio durante questo duello.” disse con tono mortalmente serio Lucy.
“Qualle?” domando Lei con il corpo ormai quasi completamente di cristallo.
“Quello di aver ferito Syrus. Simorgh vai e attacca!” grido la ragazza.
Dopo l'attaco il suono di un statua che cadeva e si spaccavain mille pezzi decreto la fine del duello e la vittoria di Lucy.

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Capitolo 51
*** Capitolo cinquanta ***


Apri gli occhi lentamente gli sembrava di aver dormito per giorni interi anche se in realtà erano state solo poche ore.
Si sentiva strano... provava un misculio di senzasioni e sentimenti per lo meno adesso sapeva di aver ancora le sue emozioni quindi o qualcuno aveva costretto Lei a ridarglierle oppure aveva fallito nel rubarglierle.
“Sai dovresti smetterla di finire in questo letto. Prima o poi mi ucciderai di preoccupazione.” disse Jaden seduto acanto a lui.
Syrus rise, era da tempo che non rideva con il suo migliore amico.
“Neanch'io sono cosi entusiasta di essere di nuovo in infermieria... a proprosito Alexis come sta?” chiese Syrus.
“Bene e uscita poco fa in piena forma anche se ancora arrabiata con Lucy dice che l'ha perdonata, ma che comunque non vuole più avere a che fare con lei.” disse Jaden.
Syrus abbasso lo sguardo alla menzione di Lucy... non era qui? Certo, molto probabilmente era scappata pensando a salvarsi come al solito.
Sperava fosse cambiata e invece.
“Sai è stata lei a salvarti.” disse Jaden intuento i pensieri dell'amico “Non ho visto quando si è scontrata con Lei, ma Yubel dice che ha precipito la sconfitta di quella strega... scusa so che non ti piace parlare di Yubel.”
“Lascia perdere, è vero la odio e non potrò perdonarla però... per te è importante quindi credo che... potrei tollerarla almeno.” rispose Syrus cercando di calmare Jaden, non voleva dargli dei sensi di colpa inutili.
Era un buon'amico e Syrus continuava a consideralo come un fratello. Niente sarebbe tornato come prima, ma almeno l'affetto reciproco sarebbe rimasto uguale nonostante tutto quello che aveva passato erano ancora lì. Vicini o lontani il loro legame non sarebeb mai più stato spezzato.
“A proprosito di pazze... Lucy si trova qui?” domando l'Obelisk guardandosi intorno con il cuore in subbuglio.
Se davvero Lucy l'aveva salvato allora era cambiatta e forse... forse anche lei provava qualcosa.
“Penso sia andata via.” rispose Jaden, Syrus annui infondo se l'aspettava. Lucy che ingoiava il suo orgoglio ammetendo si aver sbagliatto per bene due volte consecutive?
Questa era la realtà non un film di fantascienza, ma il fatto che forse non l'avrebbe mai più vista faceva male.
Sembrava che appena recuperava una persona importante per lui un'altra se n'è andasse.
“È un prestito.” disse Jaden all'improvisso allugandoli un carta. Syrus la prese non capendo bene cosa volesse dire Jaden, ma poi vide e capì.
Lucy aveva ragione era un piangogne perché subito le lacrime gli uscirono dagli occhi.
Jaden abbracio l'amico sapendo che era quello di cui aveva bisogno: una presenza a cui importava e che lo dimostrava e almeno per poco Jaden voleva fingere di essere ancora un bambino sciocco come al primo anno.
Inconcrio lo sguardo di Ragazza Arpia lì vicino a letto, lo spirito fece un saluto soridendo e guardando Syrus che aveva ancora la sua carta in mano. Il ragazzo non poteva vedere gli spiriti dei duelli, ma lei gli sarebbe rimsta accanto finchè Lucy non sarebbe tornata.

Parcheggio la moto davanti alla casa con il cuore in subbuglio che batteva coem se stesse per scoppiare da un minuto all'altro.
«Almeno non ho la Biondina che mi blattera nell'orecchio.» penso Lucy sedendo dalla moto e avviandosi all'ingresso passando nella sua mente a tutti gli scenari possibilli... sua madre probabilmente l'avrebbe ucissa.
Scosse la testa, lei era Lucy Hikari e niente l'avrebbe fermata anche se ingoiare nuovamente il suo orgoglio gli aveva fato venire un sapore disgustoso in bocca.
Prese un respiro profondo e busso un paio di volta. Quando al porta si apri divento dritta come un albero completamente pietrificata dal nervosismo.
Due occhi viola come i suoi la fissavano.
“Lucy?” chiese Sara sorpresa di vederla.
“Ciao... posso... posso vedere mamma e papà?” chiese la corvina.
“Hai detto... mamma e papà?” domando Sara leggermante scioccata.
“Si. Sono i miei genitori in che altro modo dovrei chiamarli?” chiese lei sarcastica.
Sara le getto le braccia al collo entusiasta per il ritorno di Lucy e sopratutto per quello che aveva detto. Quando le due entrarono in casa Lucy sapeva che quello era solo il primo passo di un cammino molto più lungo e difficile però era già qualcosa e per il momento era ababstanza.

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Capitolo 52
*** Epilogo ***


7 anni dopo...

“Quindi quall'è la tua prossima destinazione?” domando Syrus al telefono in una cabina pubblica.
“Non lo so, ma comunque ti farò sapere magari ti spedisco una cartolina... ora devo andare a presto.” saluto Jaden dall'altro lato del ricevitore.
Se Syrus avesse chiamato l'amico da casa chissà quando sarebbe costato visto che adesso Jaden si trovava in Europa era meglio contatarlo dai luoghi pubblici cioè quando sapeva il numero da chiamare. Usci dalla cabina pronto a tornare a csa, era quasi il tramonto e domani aveva molti duelli di cui occuparsi con suo fratello per la loro lega. Era cosi felice che Zane si fosse ripresso abbastanza da tornare a duellare, aveva avuto delle leggere ricadutte, ma niente di serio.
Occuparsi di lui insieme a sua madre lo rendeva felice e ora che stava meglio lo era ancora di più perché non aveva più paura di perderlo, a volte i loro amici sopratutto Atticus venivano a trovarli. Chazz era diventato u preofessionista mentre Alexis stava per iniziare il suo primo anno d'insegnamento all'accademia.
Ognugno di loro aveva trovato la loro strada e avevano soperatto gli ostacoli che gli erano stati messi davanti, ma insieme o da soli c'è l'avevano fatta e adesso se qulcuno avesse chiesto a Syrus se voleva tornare indietro al primo anno quando tutto era più semplice avrebbe detto di no, perchè la vita che si era costruito lo rendeva felice e tutto quel dolore n'è era valso decisamente la pena per riuscire ad arrivare dov'era ora.
Preso dei suoi pensieri stava per voltare l'angolo quando la vide.
Una ragazza con lunghi capelli neri vicino ad una moto... possibile? Si avvicino a lei giusto in tempo per vederla togliersi il casco e incrociare due occhi viola.
“Mi hai riportato la carta?” domando Lucy senza mezzi termini.
“La porto sempre con me.” rispose Syrus tirando fuori la carta di Ragazza Arpia dalla tasca e restituendola a Lucy.
Sapevano bene entrambi che le vecchie ferite non erano ancora guarite, ma non era importante in quel momento, l'importante era che erano di nuovo insieme e forse con un pò d'aiuto reciproco ci sarebbero riusciti a superarle.
Era un nuovo inizio.

Angolo dell'autrice: ta dah! Finito! Questa è stata la storia più lunga che abbia mai scritto e spero che venga apprezata dalle persone perché mi sono impegnata molto a scriverla. Molto bene ringrazio tutti quelli che hanno letto o recensito e vi mando un bacio dalla vostra Alex Ally.

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