Queen of crystal kaiju

di dragun95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1


Si dice che sulla terra non ci siano più posti inesplorati, che ormai conosciamo tutto del pianeta su cui viviamo, certo ci sono ancora molti misteri e luoghi che ancora non sono esplorati, ma la maggior parte delle terre emerse si conoscono tutte, o quasi.
Di recente un satellite ha individuato una nuova isola sfuggita in qualche modo alla conoscenza umana, non sapendo cosa questa avrebbe potuto offrire, gli USA avevano deciso di inviare un gruppo di scienziati su di essa per scolpire di più su quel luogo misterioso,

-Una nuova isola inesplorata?- si chiese Nathan guardando dal finestrino della nave da guerra, che si stava dirigendo verso quel luogo inesplorato, 

"Forse una nave da guerra è troppo?" Si chiese il ragazzo camminando nella sua stanza fino ad un computer portatile ed accendendolo, sullo schermò apparì l'immagine satellitare di un grande pezzo di terra grande 8000 km², decisamente un'isola non minuscola, trovava strano che una cosa del genere non fosse saltata mai  all'occhio,

-Dopo tutto si trova in mezzo all'oceano tra la parte orientale e quella occidentale. Potrebbe darsi che non sia mai stata notata!- ipotizzò alzandosi, sebbene avesse solo venticinque anni era già una delle guide più esperte che c'erano, sopratutto per quanto riguardava la fauna selvatica, portò lo sguardo nero carbone sull'orologio da polso: 06.00 in punto,

-Ormai dovremmo essere arrivati è solo questione di tempo- sospirò togliendosi la giacca rivelando un fisico magro e abbastanza muscoloso dalla carnagione olivastra, indossò una giacca militare, per poi prendere una valigetta ed aprirla, all'interno di essa vi era una pistola magnum con un caricatore, 

"Proiettili ad alta perforazione con punta al titanio" disse mentalmente prendendo la pistola inserendoci il caricatore e caricandola, non sapeva perché ma più si avvicinava a quell'isola è più si sentiva inquieto, aveva come il sospetto che non sarebbe facile e che ci fosse qualcosa di strano,

"A tutto il personale, recarsi sulla poppa per il trasporto aereo fino all'isola. Ripeto tutto il personale di ricerca è autorizzato a recarsi alla zona di volo" la voce dell'auto parlante della nave gli fece alzare il viso, era il momento, prese la bandana legandosela al braccio e dopo aver prese le sue cose si diresse verso il ponte della nave, le nuvole all'orizzonte erano scure ma non di tempesta e facevano presagire che qualcosa di imprevisto sarebbe potuto accadere.


Non seppe cosa fosse stato a destarla dal suo sonno, era come una sensazione, una scossa di avvertimento che aveva sentito lungo la spina dorsale, che la fece scattare subito in piedi come una cavalletta scostando le foglie di palma che le facevano da coperta, veloce come un fulmine prese la sua lancia e la maschera tribale indossando quest'ultima, uscendo con un balzo dall'albero, iniziando a correre per la foresta, 

"Qualcosa non andare"si disse Kai, la sua figura magra e slanciata saettava lungo gli alberi della foresta, agile come un ghepardo, flettendo le gambe salto afferrandosi ad un ramo e con un colpo di bacino lanciarsi e saltare di ramo in ramo, sentiva che qualunque cosa fosse si stava avvicinando, 

-Mothra agitata- sussurrò da dietro la maschera, mentre saliva lungo il grande albero per vedere meglio cosa fosse, aguzzando la vista, vide qualcosa in avvicinamento della sua casa, ma non riusciva a capire che cosa fosse,

"Devo avvicinarci più di così" i suoi piedi nudi si mossero leggeri lungo il ramo arrivando vicino alla punta, per poi portare le mani ai capelli legandoli in una treccia per evitare che gli oscurassero la visuale, e salto nel vuoto, aggrappandosi ad un ramo e darsi una spinta in avanti lasciando la presa, poteva sentire il vento e l'aria muoversi alla sua caduta, quando qualcosa la prese al volo.
Lei sorrise alzando lo sguardo ritrovandosi a guardare una gigantesca falena bianca con le ali dai colori sgargianti, si trattava di Mothra, un mostro gigante o meglio noto come Kaiju nel mondo esterno, Kai salì lungo la zampa del l'imponente falena arrivando sul suo dorso, la ragazza poggio la mano sulla testa della sua amica dicendole,

-Non avvicinare troppo- la falena planò su una piccola rupe atterrandoci sopra, a quel punto la mora poté vedere di cosa si trattasse, era una grandissima nave e a pochi metri una più piccola stava facendo rotta sull'isola,

-Persone, arrivare. La casa pericolo e anche famiglia- disse mentre Mothra faceva un verso stridulo per dargli ragione, lei gli accarezzò il muso per tranquillizzarla e prendendo in mano la sua lancia, avrebbe difeso ad ogni costo la sua casa, da qualunque e chiunque.


Il gommone si fermò sulla spiaggia e tutti gli uomini che si trovavano sopra scesero, anche Nathan mise piede a terra, respirando l'aria che era tra il salmastro e il selvatico, per ora niente da segnalare, ma non doveva abbassare la guardia,

-Bene signori, abbiamo fino a che il sole tramonti per fare le nostre analisi, quindi dobbiamo sbrigarci- disse il capo squadra facendo un segno al ragazzo che annuì grattandosi i capelli, avvicinandosi al resto del gruppo di scienziati,

-Bene signorine, sia chiaro. Voi vi muovete solo se ve lo dico io, se dico di fermarvi vi fermate. E se uno di voi si perde sperate di ritrovare da soli la strada per tornare alla spiaggia- con un colpo secco estrasse il machete -Bene andiamo-.
Si fece strada tra quegli arbusti a colpi di lama tagliando le piante, per creare un sentiero, così da poter tornare alla spiaggia, mentre il gruppo di ricerca analizzava le varie piante ed elementi ritorno a loro, lui scosse la testa alzando lo sguardo sugli alberi, c'erano alcuni di dimensioni normali ma altri saranno stati alti più di dieci metri come un palazzo, non ne aveva mai visti di così imponenti,

-Come mai alcuni sono così alti rispetto agli altri?-,

-Non ne ho idea, sporse hanno assorbito più nutrimento rispetto agli altri. Può essere che quest'isola sia ricca di sostanze nutritive- suppose l'esperto di botanica tirandosi su gli occhiali, Nathan si avvicinò ad uno di essi, provando ad incidere la corteccia col machete ma questo faceva fatica ad affondare,

-La corteccia è spessa e robusta. È normale?- chiese ancora,

-Più l'albero è grande più è resistente. Credo di sì- gli rispose l'esperto, mentre il ragazzo continuava a guardarsi intorno incuriosito, c'era di sicuro qualcosa di non comune in quel luogo poteva sentirlo, nel frattempo tra gli arbusti qualcuno o meglio qualcuno li stava osservando, Kai si muoveva furtiva stando attenta a non far rumore per non farsi scoprire,

"Chi essere loro?" Si chiedeva, li aveva visti sbarcare sulla spiaggia e li aveva tenuti costantemente d'occhio, non voleva che qualcuno vagasse per la sua isola è mettesse a repentaglio la sicurezza della sua "Famiglia", ma per ora non gli sembravano molto svegli o pericolosi, almeno non tutti,

-Dunque che si fa, ci ridiciamo verso quella montagna?- chiese Nathan indicando la montagna davanti a se, slacciandosi la giacca per l'afa che c'era in quel luogo,

-Forse più avanti. Per ora direi di fare una perlustrazione- a quella risposta lui annuì, per poi estrarre la pistola in un lampo puntandola contro la vegetazione,

-Che succede?- chiesero le altre guide estraendo le armi, mentre gli scienziati si guardavano intorno spaventati, Nathan si guardava intorno tenendo in mano la pistola con il cane tirato indietro e lo sguardo vigile sulla vigile sulla vegetazione, per poi scuotere la testa,

-Falso allarme, sarà stato il vento- disse sospirando rinfoderando la sua pistola, mentre Kai poteva tirare un sospiro di sollievo,

"Ragazzo capelli castani, sentito me. Essere pericoloso!" Affermò, avendo costatato che quel ragazzo tra tutti quelli estranei, il più pericoloso gli sembrava proprio lui, quando un forte ruggito scosse l'aria facendo sobbalzare tutti.

-Che diavolo è stato?- si chiese uno degli esploratori guardandosi intorno,

-Era un'animale?- chiese uno scienziato, eppure sembrava bello grosso e non paragonabile a quello di qualunque animale che Nathan conosceva, questo lo insospettiva,

-Forse è meglio tornare alla spiaggia- propose uno, 

-Voi tornate, io vado in avan scoperta!- affermò Nathan prendendo nuovamente il machete,

-Vedi di tornare prima del tramonto. O dovrai passare la notte a terra- alzò il braccio che reggeva il machete per un'affermativo, incamminandosi nella foresta, mentre la figura di Kai lo seguiva silenziosamente.


L'afa della giungla lo stava facendo sudare come se fosse in una sauna, ma infondo vi era abituato, aveva fatto spedizioni in oltre metà del mondo è nelle zone fluviali, prese la borraccia che teneva alla vita e bevve un sorso d'acqua, non sapeva quanto avesse camminato forse una o due ore, ma sapeva che doveva tornare indietro,

-Vediamo io sono venuto verso Nord, quindi dovrei andare a sud- guardò l'orologio che era anche una bussola, per orientarsi, ma sembrava che questa fosse impazzita,

-Fantastico, ci sarà un campo magnetico che la manda in tilt- sospirò, sentendo un'ombra oscurarlo, alzando lo sguardo vide una cosa impossibile a cui non poteva crederci, un'enorme falena gigante grossa quanto quasi come una porta aerei senza contale le grosse ali sgargianti planò su di lui, lo spostamento di vento fu tale da farlo finire a terra, sgranò gli occhi osservando la grossa creatura fissarlo con quei suoi giganteschi occhi, 

-Kaiju- gridò a squarcia gola, poteva sentire il terrore bloccare ogni parte del suo corpo come se fosse fatto di pietra, ma il suo istinto di sopravvivenza prese il sopravvento e stringendo i denti alzò la pistola puntandola contro Mothra, ma una lancia gli fece volare di mano l'arma.

Kai era uscita allo scoperto, non poteva permettere a quel ragazzo di toccare la sua amica,

-Non fare male, Mothra!- disse lei, rivolto al castano, che stava spostando lo sguardo da lei al Kaiju, in uno scatto si avventò sulla pistola per prenderla, ma la mora glifu addosso afferrandolo per la schiena, lui si girò provando a dargli un pugno, ma lo evito abbassandosi e colpendolo al fianco col palmo della mano, lui gemette, assestandogli una testata facendola finire a terra, Mothra emise un verso di disappunto a quel gesto, ma a Nathan non interessava prese subito la pistola iniziando a correre il più velocemente possibile in una direzione imprecisata, 

-Ma che cazzo di posto è mai questo?- si chiese correndo il più velocemente possibile da quel posto senza voltarsi indietro, non gli importava dove, voleva solo andarsene da lì, si sentiva i polmoni in fiamme ma continuava a correre per la paura quando la sua corsa venne ostacolata da una scarpata molto ripida,

"Merda ed ora?" Si chiese nel panico, non voleva che quella cosa lo raggiungesse e lo divorasse, dubitava fortemente che la sua pistola potesse salvarlo, anche se i proiettili erano potenti in quanto a perforazione, non credeva che potessero fargli qualcosa,

-Dovrei provare a chiamare la nave forse loro...- in quel momento sentì come un ronzio o una vibrazione nell'aria, non riusciva a capirlo per bene, l'unica cosa che capiva e che proveniva dalla scarpata, strinse di più la pistola, avvicinandosi lentamente al bordo e guardando al suo interno vi era quello che sembrava un grosso cristallo rosso simile ad un meteorite col diametro superiore ai dieci metri in altezza e sedici in larghezza che stava iniziando ad emettere un bagliore rosso intenso e un suono costante, attaccato ad esso vi quello che sembrava un bozzo di cristallo,

-E quello?- si chiese notando lo strano bozzolo, ma la risposta si manifestò nel modo più spaventoso possibile, improvvisamente i cristalli che componevano il bozzolo si incrinò e da esso venne fuori una creatura serpentiforme con la testa tozza con un lungo collare osseo e due robuste zampe per sostenersi e delle pinne ed aculei sulla punta della coda e zampe.

Nathan sgranò gli occhi, quel mostrò sarà stato alto quasi una decina di metri,

-Kaiju- sussurrò deglutendo, mostro annusò l'aria ed aprì la mandibola a tre sezioni piena di lunghi denti, spostò la testa osservando il castano che si pietrificò sul posto, mentre il mostro iniziò ad avanzare verso la scarpinata,

-Va al diavolo- gridò iniziando a scaricargli contro il caricatore, ma i proiettili sembravano non sortile effetto, come se rimbalzassero sulla sua pelle, il Kaiju, sbatte la coda a terra innervosito per poi flettere le robuste zampe e spiccare un balzo, il ragazzo sgranò gli occhi iniziando a correre via da lì, ma il mostro atterrò lì vicino provocando uno spostamento d'aria che lo mandò contro un'albero facendogli battere forte la schiena, Nathan avvertì una forte scossa di dolore cadendo a terra e perdendo di mano la sua pistola, vedeva tutto confuso per la botta e le fitte alla schiena, quando il mostro si avvicinò con le mandibole spianate per consumare il suo pasto, 

"È così che finirà allora, divorato da un mostro!" Si disse ormai rassegnato alla sua fine quando improvvisamente un raggio bluastro colpì in pieno il Kaiju al fianco sbalzandolo giù dalla scarpinata, subito dopo una maschera tribale si posizionò sulla sua prospettiva, questa venne rimossa e l'unica cosa che vide prima di perdere i sensi per il dolore erano due intensi occhi viola.






Note dell'autore

Non so come mi sia venuta questa idea, forse per l'uscita di un certo film su un personaggio che adoro, ma comunque ecco qui una storia con protagonisti i Kaiju, famosi mostri giapponesi giganti.
Intanto conosciamo già Mothra la dea falena (così la chiamano nei film che la riguardano), ho in mente di mettere tutti i mostri o quasi dei vari film di Godzilla incluso lui stesso, altrimenti non sarebbe una storia di Kaiju, oltre a qualche piccola aggiunta mia. Inoltre vediamo anche il protagonista Nathan che finisce "sull'isola dei mostri" e vede un cristallo sospetto, questo mistero sarà svelato in seguito.
Per ultima la protagonista femminile Kai, la quale è una PG prestatami dalla mia amica autrice Stardust94, che ringrazio del prestito, per cimentarmi in questa storia.
Con questo ho detto tutto, a chi decidesse di seguirla spero che piaccia, inoltre preciso che la metto nel fandom Fantascienza perché non c'è la pagina riguardante i Kaiju o Godzilla in generale.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2



Non seppe per quanto avesse perso conoscenza, quando riaprì gli occhi si ritrovò a fissare del legno, la vista era ancora offuscata per via del dolore che gli percorreva la schiena, aveva preso una bella botta, si sentiva disorientato e confuso ricordava solo un dannato mostro di dimensioni titaniche che stava per mangiarlo e poi due occhi color viola.
Sperava fosse solo frutto della sua immaginazione, che fosse scivolato e battendo la testa avesse solo sognato, ma si accorse di essere legato con dei bastoni tenuti stretti da delle liane come a formargli intorno una camicia di forza,

-Non era un sogno!- affermò cercando di dimenarsi e facendo forza per rompere i rami, quando tirò indietro la testa vide un paio di piedi nudi, alzò lo sguardo e incrociò la figura della persona mascherata davanti a se,

-Essere sveglio, bene- Kai si tolse la maschera rivelando il volto di una ragazza molto carina dalla carnagione chiara e con una cicatrice ad X sulla guancia sinistra,

-Chi diavolo sei?- il castano la guardò meglio, a giudicare dall'abbigliamento primitivo, composto da un gonnellino di felci e il reggiseno che sembrava di foglie intrecciate, sembrava un'aborigena di quell'isola, ma al momento aveva altre domande per la testa, in primo luogo che diavolo aveva visto prima di perdere i sensi?,

-Io Kai, tu?-

-Na...Nathan- rispose lui, cercando di divincolarsi per potersi liberare,

-Da dove venire tu?-,

-Cosa?- chiese guardandola stranito, la mora si avvicinò di più facendolo indietreggiare,

-Tu venuto da fuori?- chiese ancora,

-Dove sono le mie cose?- domando lui notando che non aveva più il suo equipaggiamento con se,

-Armi pericolose! No volere, casa mia- gli rispose in modo innocente continuando a guardarlo negli occhi, tanto che lui si perse nei suoi ma scosse la testa per tornare in se, per sua fortuna aveva ancora una piccola lama sottile che nascondeva nella manica della giacca in casi estremi,

-Cos'erano quei mostri titanici, là fuori o me li sono sognati?- chiese ripensando a quei mostri giganti, il solo ricordo gli fece venire un brivido lungo la schiena, mentre prendeva il piccolo stilo iniziando a muoverlo per tagliare le liane,

-Non essere mostri!- rispose seria la mora guardandolo con sguardo tagliente avvicinando i loro visi,

-Mothra essere amica e sorella- lui la guardò deglutendo, aveva il presentimento che quella ragazza avrebbe potuto saltargli addosso e ucciderlo se avesse voluto, ma evidentemente non era quello il suo intento,

"Si direbbe che abbia una mente ingenua e curiosa" ipotizzò lui, continuando a muovere lo stilo per tagliare le liane, che ormai stavano per cedere ma gli serviva ancora un po' di tempo.

-Mothra?-,

-Grande falena- gli rispose lei sorridendo, prendendo un pezzo di pietra concava ed immergendolo in un contenitore rudimentale di creta, pieno di acqua per poi portarlo alla bocca e bere, -Tu avere sete?- chiese guardando il castano che annuì, questa era la sua occasione per scappare, ma nella testa di Kai arrivò come una scossa che la fece voltare,

-Zilla agitato!- così dicendo lasciò andare la pietra piena di acqua e si mise a correre fuori dal suo rifugio, Nathan non capiva cosa stesse succedendo, ma era la sua occasione, facendo forza spezzò le liane che reggevano i bastoni che formavano la sua "camicia di forza", finalmente era libero.

Si diede subito alla fuga, prima che la sua carceriera tornasse, non sapeva cosa voleva fare di preciso di lui, sembrava infantile ma forse era solo scena per poi darlo in pasto a quel mostro gigante a forma di falena, ma lui questo non ci teneva a scoprirlo, l'unica cosa che voleva era tornare alla spiaggia sperando che ci fosse ancora il gommone e lasciare quel posto maledetto per sempre,

"Ti prego fa che ci siano ancora, ti prego fa che ci siano ancora..." Continuò a ripetersi  correndo lungo gli alberi rischiando di inciampare per via del terreno, ma questo non lo fermò, doveva continuare a muoversi e tornare sulla nave, sopratutto perché non era al sicuro lì e non aveva più le sue armi che aveva lasciato nel rifugio di quella "ragazza selvaggia", arrivò alla spiaggia con un'ultimo scatto,

-F...finalmente- ansimò piegando per la corsa, ma vide che del gommone non vi era alcuna traccia, evidentemente erano già tornati a bordo della nave,

-Oh cazzo- imprecò stringendo i denti, sapeva che sarebbero tornati il mattino dopo, ma non voleva stare lì, non aveva razzi di emergenza per segnalare la sua posizione e di certo non se la sarebbe fatta a nuoto, 

"Devo accendere un fuoco!" Pensò per poter attirare l'attenzione, iniziò a guardarsi intorno per trovare la legna, quando sentì il rumore di lampi in cielo, alzò lo sguardo vedendo un lampo che cadeva colpendo in pieno la nave, il ponte esplose iniziando a prendere fuoco, il castano sgranò gli occhi per lo shock, ma non era ancora finita due grosse chele spuntarono dall'acqua conficcandosi nel fianco della nave, trascinandola a fondo in una manciata di istanti.

-Non è...possibile- cadde sulle ginocchia ad occhi sgranati, la sua unica via d'uscita da quel posto era appena colata a picco e ad affondarla era stato qualcosa di decisamente colossale, ma non gli importava ora non poteva più tornare alla civiltà, non aveva più i suoi strumenti per sopravvivere se uno di quei mostri non lo avesse ucciso prima, 

-Eccoti qui, no dovere scappare- la voce di Kai gli arrivò alle spalle seguita da un colpo di vento dovuto al battito di ali di Mothra che atterrò vicino a lui, un ghigno non proprio sano si formò sul suo viso afferrando la prima pietra che trovò sulla sabbia,

"Se devo finire così, allora...." Si girò di scatto tenendo la pietra in mano e scagliandosi contro il muso della grande falena, ma per sua sfortuna la mora lo colpì con il bastone della Lancia alla mano per fargli lasciare la pietra per poi atterrarlo e salendogli sul petto mettendovi seduta con tutto il suo peso,

-Che prendere a te?- chiese per il suo comportamento, ma Nathan girò i fianchi per togliersela di dosso,

-Sta zitta, uno dei tuoi mostri...ha appena affondato il mio biglietto per andarmene da qui!- rispose stringendo la sabbia per la rabbia,

-Ebirah, padrone di costa. Lui cattivo, no amico di Kai!- gli rispose seria, 

-Chi se ne frega di come si chiama! Sono bloccato qui, sono fottuto!- affermò lui digrignando i denti, si aspettava che lei gli rispondesse in qualche modo, ma invece fece qualcosa che non si aspettava gli sollevò il viso e gli sorrise dolcemente, con fare innocente.


Alla fine sconsolato era tornato alla casa della ragazza, ma non riusciva a rilassarsi, visto che l'enorme falena che stava fuori dal grande ceppo che fungeva da abitazione come a fare la guardia,

-Tue cose- lei gli mise davanti il suo equipaggiamento che gli aveva sottratto quando lo aveva soccorso per precauzione, lui vide se mancasse qualcosa ed in effetti mancava un'oggetto,

-Oggetto che puzza di zolfo, no. Pericoloso- gli disse subito lei, armeggiando con un grosso cesto di legnetti intrecciati,

-Potrei farti male, anche con le altre cose- gli fece notare rigirandosi il coltello tra le mani, ma a Kai sembrava non importare,

-Sapere difendermi. Inoltre Mothra arrabbiare se tu fa male a Kai- l'altro fu costretto ad annuire mentre il Kaiju tirato in causa emetteva un verso stridulo di approvazione, lui sbuffò guardando la lama del suo coltello, per poi dare uno sguardo meglio alla "padrona di casa", non era molto alta gli arrivava quasi al collo e con un fisico magro e allenato a prima vista, non era per niente male e i tre tatuaggi presenti sul suo corpo: uno sulla gamba destra raffigurante un drago, uno sulla spalla che sembrava un drago a tre teste e delle grosse ali da farfalla sulla schiena. 
Passarono un paio di minuti in silenzio e alla fine si decise a fargli delle domande,

-Quanti ce ne sono....intendo di quei....Kaiju?-,

-Mio popolo, chiamare loro Nuikayn. Dovrebbero essere....- iniziò contandoli con le dita -..20...Kai ricorda così, almeno-,

-Il tuo popolo? Ci sono altre persone a parte te?- la ragazza abbassò lo sguardo triste a quella domanda è scosse la testa,

-Non più, Kai è ultima!-.

Il silenzio è la tensione all'interno era tanto palpabile che si sarebbe potuta tagliare con un coltello, dopo quella breve discussione non sapeva cosa rispondere, insomma Kai lo stava aiutando anche se lui all'inizio non era stato gentile con lei, eppure da come si comportava lei sembrava essere rimasta sola per molto tempo, 

"Che situazione" pensò osservando il frutto spinoso di color amarena che lei gli aveva offerto, era abbastanza strano, Kai stava divorando l'interno del frutto con un sorriso sulle labbra,

-Essere dolce, Nathan provare- il castano prese il coltello, tagliando in due il frutto, la polpa al suo interno era di un color crema molto soda e succosa, l'annusò per ogni evenienza per poi dargli un morso, si sentì la bocca invasa da un sapore dolce e succoso,

-Non è male- ammise vedendo la ragazza sorride, avvicinandosi a lui poggiandosi, facendolo arrossire per l'imbarazzo,

-Uhm potresti, ecco...- iniziò per poi mordersi la guancia staccandosi appena da lei, Kai lo guardò inclinando appena la testa, mentre il sorriso sul suo volto si allargava, si alzò subito andando in un'angolo e prendendo qualcosa da una cesta tornando dal ragazzo,

-Questo per te- gli porse una collana fatta con un frammento di cristallo viola a forma di zanna, lei si sporse verso di lui allacciandoglielo al collo,

-G..grazie- rispose rosso, la mora sugli sorrise in modo infantile quando un pensiero non suo gli saettò nella mente come un lampo, 

-Andiamo- disse prendendolo per mano e portandolo fuori fino a Mothra che stava con le ali abbassate per rilassarsi, ma la grossa falena rizzò le antenne non appena li vide, Kai allungò la mano fino al muso della sua amica chiudendo gli occhi come se stesse pensando, dopo qualche istante il Kaiju batte le ali alzandosi di poco in volo allungando le zampe prendendoli e portandoli in volo.
Il castano si strette con forza contro la zampa della falena per non cadere, l'idea di volare senza cinture di sicurezza non gli piaceva proprio per niente, al contrario la ragazza al suo fianco sorrideva,

-No temere, Mothra non fa cadere- gli risponde leggendo la preoccupazione nei suoi occhi, al contrario lei si aggrappò alla pelliccia della zampa arrampicandosi sul dorso di Mothra e rimanendoci in piedi osservando la sua isola dall'alto, quando intravide un grosso lago in mezzo alla foresta,

-Essere arrivati!- la grande falena planò fino a poggiarsi davanti al lago e lasciando scendere i suoi due passeggeri, Kai prese la mano del ragazzo portandolo davanti al lago ed inginocchiandosi infilando la mano nell'acqua e chiudendo gli occhi per concentrarsi,

-Io chiamato, tu non spaventarti quando vede lui- gli disse rivolta a Nathan, non era proprio sicuro di riuscire a restare calmo davanti ad un'altro, sicuramente mostro gigante, una grande ombra iniziò ad emergere dal lago e l'acqua venne sollevata mentre un'essere mastodontico grosso almeno cento metri, questi era un grosso dinosauro bipede dalle scaglie di colore grigio bere con delle spine a tre punte sulla schiena fino alla coda di color avorio, aveva delle più sottili e piccole zampe anteriori risposto a quelle possenti posteriori più simili a gambe che zampe.
Nathan sgranò gli occhi alzandoli al cielo fino ad osservare il muso della creatura, la bocca si era aperta fino a toccare terra, 

"St...stiamo...SCHERZANDO!" gridò nella sua mente, non poteva credere che potesse esistere un'essere di quella stazza, era più grosso del più grosso dinosauro conosciuto, la colossale creatura abbassò la testa guardando i due, Nathan indietreggiò finendo a terra, mentre Kai sorrideva avvicinandosi,

-Ciao Zilla- lo salutò allungando la mano e comunicando con lui, mentalmente ricevendo i pensieri di quest'ultimo,

-Tranquillo, Nathan non pericolo....credo- disse per poi voltarsi verso il castano -Nathan lui essere Godzilla, ma Kayn chiamare Zilla- in risposta il grosso Kaiju inspirò dalle narici, il povero ragazzo sembrò che qualcuno lo stesse aspirando come della polvere, ma era fin troppo sconvolto che l'unica cosa che riusciva a fare era deglutire, la mora intuì ilsuo stato d'animo e si avvicinò aiutandolo ad alzarsi,

-Vieni- iniziò portandolo davanti al muso, con un po' di fatica visto che lui faceva resistenza per non avvicinarsi, ma alla fine riuscì ad allungare la sua mano,

-Fidati di Kai!- affermò sorridendogli, il ragazzo guardò il grosso rettile deglutendo ma decise di fidarsi e poggiò la mano sulla pelle ruvida, dopo qualche istante non riuscì a capire che cosa successe, inizialmente avvertì come scossa percuotergli tutto il corpo per un singolo istante per poi avvertire una sensazione di calma, come se delle dolci onde lo stessero cullando, infine incrociò lo sguardo con quello di godzilla, per un solo istante vide dipinto negli occhi del Kaiju l'universo e successivamente un grosso cristallo rosso ed infine se stesso.
Ritrasse la mano con lo sguardo confuso, non sapeva proprio cosa fosse successo o cos'avesse visto o provato, era qualcosa di assurdo quanto incomprensibile,

-Cos'è...stato?- a quella domanda la ragazza ridacchiò avvicinandosi a lui saltellando fino a lui e poggiando la mano sul suo fianco,

-Tu avere istallato legame iniziale-,

-Legame?-,

-Si con Zilla, come Kai con Mothra- rispose lei, quando il Kaiju sentendosi chiamare spostò lo sguardo sulla falena che emise uno stridio, l'altro la guardò scuotendo la testa ma non in senso negativo, per poi immergersi nel lago sparendo alla vista,

-Dov'è andato?- domando lui guardando il lago dove Godzilla era appena sparito,

-Lago unito a mare. Essere andato a riposare- rispose Kai andando verso Mothra che aveva abbassato l'ala per farla salire,

-Tra poco buio, meglio tornare casa- disse lei, sapeva che alcuni abitanti dell'isola piaceva andarsene in giro di notte, Nathan deglutì, non poteva fare niente di notte e non ci teneva ad andarsene in giro con almeno altri diciotto mostri giganti nei paraggi preferiva tornare alla dimora della ragazza selvaggia, alla fine salì anche lui sulla schiena della falena stringendosi ai fianchi della ragazza per non cadere, mentre Mothra spiccava il volo.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3


Quella mattina Nathan si era svegliato o meglio non era riuscito a chiudere occhio per niente, dopo quello che aveva passato in una sola giornata, il fallimento della missione, la distruzione del suo unico mezzo per tornare a casa e lo scoprire che i mostri esistono davvero e sono reali quanti colossali, ed ora si trovava sulla spiaggia di quella dannata isola, intento a cercare qualcosa di utile,

-Non riesco a credere che sia arrivata fin qui!- affermò guardando una parte della sua nave finita incredibilmente sulla spiaggia, forse la corrente o la marea l'avevano portata a riva, non gli interessava, doveva solo vedere se riusciva a recuperare qualcosa tra quei rottami, così si issò all'interno del pezzo della nave ispezionando le stanze,

"Non si trova granché!" Sbuffò trovando solo delle uniformi bagnate, oggetti frantumati, quando trovò sotto ad un letto una cassa, subito gli brillarono gli occhi,

-Jackpot!-,

-Cosa?- il ragazzo sobbalzo voltandosi e ritrovando Kai che lo guardava con occhi di una cucciola curiosa,

-Che ci fai qui?-

-Seguire, Kai essere curiosa- le rispose con un sorriso sulle labbra, il castano scosse la testa girandosi verso la cassa, aprendo i lucchetti e sollevando il coperchio, ma quando vide cosa c'era dentro il suo sorriso si spense totalmente, passando dal contento al deluso in un secondo, all'interno vi erano delle riviste sconce,

-Sul serio? Riviste....oh al diavolo!- disse buttando a terra la rivista ed alzandosi, -Vado a vedere se c'è qualcosa ai piani inferiori- disse alla ragazza, ma gli occhi viola di lei stavano scrutando con curiosità le riviste trovate, lui gliela prese di mano rimettendola nella cassa, richiudendola e rimettendola al suo posto,

-Non credo siano cose adatte ad una ragazza- disse uscendo dalla stanza, lasciando Kai confusa.
Dopo due ore di ricerca Nathan ritornò sulla spiaggia con un borsone, non aveva trovato moltissimo se non qualche indumento, qualche arma e vari oggetti ancora bagnati,

"Sempre meglio di niente!" Sospirò rigirandosi il fucile tra le mani, mentre Kai lo guardava malissimo,

-Tranquilla, lo metterò in un posto sicuro così che non possa essere pericoloso-,

-Essere meglio- rispose seria e Mothra sibilò dando ragione alla ragazza, aprendo le ali, mentre la mora si avviava verso la sua amica, Nathan rimise l'arma nella borsa e la seguì salendo sulla schiena della Kaiju che spiccò il volo,

"Che poi grandi e grossi più di un palazzo, sarebbe come se volessi uccidere una montagna con un fucile giocattolo!" Sospirò aggrappandosi meglio al manto di pelo che ricopriva il dorso della falena gigante, trovandola molto caldo e morbido, sarebbe stato una perfetta coperta, ma a quel pensiero lui scosse la testa, se avesse provato a rasarle il dorso sicuramente la falena si sarebbe imbestialita,

-Torniamo al rifugio?- a quella domanda la ragazza scosse la testa,

-No ancora, prima fare altro- gli disse, mentre la falena planava fino ad un piccolo lago, facendoli scendere e sdraiandosi vicino alla riva, Nathan guardò il piccolo laghetto, non era grande quanto quello dove era apparso Godzilla,

-Quanti laghi ci sono su quest'isola?-

-Quattro piccoli e uno grande- rispose mentre si toglieva i vestiti adagiandoli sull'erba, a quella vista Nathan sputò diventando tutto rosso come un peperoncino, distogliendo velocemente lo sguardo,

-CHE STAI FACENDO?- domando scandalizzato o almeno sconvolto, non si aspettava che si denudasse facilmente davanti ad un'estraneo, aveva capito che non era una ragazza normale, vivere su un'isola l'aveva resa selvaggia e primitiva questo lo aveva capito anche da come si esprimeva, ma quello di certo non poteva aspettarselo,

-Kai deve fare il bagno- rispose sinceramente lei entrando in acqua ed immergendosi per lavarsi totalmente, quando riemerse lo trovò a dargli le spalle e controllare lo zaino che aveva riempito,

-Nathan, fare il bagno con Kai?- gli chiese alzando il braccio e sventolando la mano, lui trasalì, scuotendo la testa, la mora gonfiò le guance facendosi una nuotata per poi uscire dall'acqua ed avvicinandosi di soppiatto al ragazzo, stringendolo da dietro, lui si irrigidì staccandosi e nascondendosi dietro ad un'albero con il fiatone,

-Qualcosa non andare?- chiese la ragazza senza capire, perché avesse reagito in quella maniera,

-Si che non va, cazzo sei nuda!- gli fece notare lui per non guardarla, non era la prima volta che vedeva un corpo nudo alla sua età, ma quella ragazza si era spogliata senza il minimo pudore,

-Problema? Kai non avere- rispose salendo sull'ala di Mothra e usandola come trampolino per lanciarsi nel lago, lui sporse la testa per vederla meglio, preferendo soffermarsi sul suo viso e la sua schiena, non voleva di certo sembrare un maniaco, quando improvvisamente avvertì un forte ruggito, che sembrava provenire dall'interno del suo corpo, si portò la mano al petto non era doloroso ma strano,

"Cosa succede?" ansimò, avvertendo un'altro ruggito nel suo petto, si portò la mano alla testa pensando di star diventando pazzo, si sporse oltre il tronco vedendo la mora di schiena che si stava lavando i capelli, subito gli saltò all'occhio il grande tatuaggio sulla sua schiena: delle grosse ali di farfalla o falena, rimase ad osservare quel disegno come rapito da essa quando Mothra mosse la testa coprendogli la visuale, facendolo deglutire e fare un passo indietro,

-Okay, non la guardo troppo!- alzò le mani girandosi ed appoggiandosi contro il tronco, "Anche il mostro geloso mi tocca" sbuffò andando verso la sua borsa, sentendo un'altro ruggito nel suo petto,

-Zilla parlare con Nathan!- il castano si voltò vedendo la mora che si sistemava il vestito di selce,

-Cosa?- si avvicinò a lui poggiandogli una mano sul petto sentendo il battito del suo cuore,

-Zilla, parlare te. Tramite legame, anche tu parlare lui- spiegò lei, guardando la sua amica, il Kaiju ruggì aprendo le ali per dare ragione a sua "Sorella", Kai trovava quell'immense ali la cosa più bella che abbia mai visto,

-Credo dovremmo tornare- disse Nathan, l'altra annuì facendo segno alla falena si abbassarsi, ma questa alzò la testa in segno di pericolo, Kai lo notò subito e anche la sensazione che avvertiva era quella di un'animale pronto a difendersi quando dal cielo gli piombò addosso un'altro Kaiju, era anch'esso una falena ma molto più Dark e oscura di Mothra, afferrò quest'ultima le zampe artigliate per sollevarla e gettarla nel lago,

-Battra smettila!- gli gridò la ragazza, vedendo la falena nera puntare lo sguardo su di lei e il ragazzo ruggendogli contro, il ragazzo prese dubito la mora avvolgendogli la vita con il braccio per tirarla indietro e metterla al sicuro, ma questa aveva uno sguardo agguerrito,

-Non essere benvenuta. Andartene!- Battra assottigliò lo sguardo rosso, aprendo le mandibole a tenaglia quando Mothra la colpì mandandola a schiantarsi nella foresta, la falena bianca ruggì in segno di minaccio contro l'altra che ruggì di conseguenza, Kai si 
liberò dalla presa del castano correndo in mezzo ai due Kaiju con la braccia alzate,

-Smettere. Battra no attacca Mothra, voi sorelle no nemici. Questa rabbia no giustificata, smettetela combattere tra voi- la mora era decisa in quel che diceva, non voleva che questo succedesse nuovamente, ma la falena nera non era disposta ad ascoltare aprì la bocca e sputò una nube velenosa, Kai sgranò gli occhi ma Nathan l'afferrò in corsa portandola con lui a terra per evitare la nube.

A quel punto Mothra non ci vide più, emise un forte stridio che sembro essere percepito in tutta l'isola, il castano si coprì le orecchie insieme alla ragazza per non sentire, la falena fatto ciò si alzò in volo con un battito d'ali e la sua gemella cattiva fece lo stesso scontrandosi in aria ed iniziando a lottare tra di loro,

-Che ha fatto?- non riusciva a capirlo e spostò l'attenzione sulla nativa notando che i suoi tatuaggi si stavano illuminando di rosso,

-No bene, Zilla sentito- rispose solo, quando Nathan avvertì una forte fitta al petto seguita da una scossa nella mente, come qualcosa stesse cercando di comunicare con lui, improvvisamente Battra buttò al suolo Mothra sovrastandola e cercando di strapparle le ali, Kai sgranò gli occhi terrorizzata è preoccupata per la sua amica, stanco di stare a guardare il ragazzo afferrò lo zaino per prendere il fucile quando un'altra fitta lo colpì alla testa come se gli stessero intimando di non farlo, subito dopo un colpo di coda spedì la falena nera nel lago, i due si voltarono per osservare la figura imponente di godzilla che li guardava,

-Zilla!- esultò Kai allegra e stranamente Nathan fu sollevato di vedere quel colossale bestione, il re dei Kaiju spostò l'attenzione sulla sua amica che battendo le ali si rimetteva in piedi emettendo un verso come a dirgli che stava bene, dall'acqua Battra si alzò in volo guardando il grosso rettile ruggendogli contro, ma Godzilla era stanco di vederla, le punte ossee sulla sua schiena iniziarono a brillare d'azzurro per poi voltarsi aprendo la bocca, sparando un raggio laser azzurro, la falena si spostò di lato riuscendo ad evitare il raggio a brucia pelo, sentendo una fitta all'ala, il raggio l'aveva sfiorata bruciandola a quel punto preferì andarsene battendo in ritirata.

-C'è l'ha fatta- disse il ragazzo incredulo, mentre Kai correva verso Mothra ancora a terra afferrando il pelo della sua testa,

-Mothra stare bene?- la falena la guardò negli occhi e lei capì ogni cosa, sprofondando la faccia nel suo pelo sollevata, Nathan sorrise a quella scena spostando l'attenzione su Godzilla che lo fissava a sua volta, avvertendo una nuova stretta al petto ma non era dolorosa anzi, era gentile come un'abbraccio e lui capì che il Kaiju stava provando a comunicare con lui, dopo ciò Godzilla si girò tornando verso la sua tana,

-Grazie- sussurrò vedendo la figura del mostro incamminarsi, Kai sorrise saltellando verso di lui,

-Cosa ti ha detto?-,

-Mi ha ringraziato per averti....tenuta protetta- rispose portandosi la mano al cristallo che le aveva regalato la ragazza stringendolo, avvertì il tocco di lei sulla sua mano stringendola, la guardò e incontrando il suo sorriso giocoso e sincero che lo fece sorridere,

-Tornare casa. Io avere fame- lui rise annuendo mentre la grossa falena piegava l'ala a terra per fargliela usare da ponte, i due salirono sul dorso del Kaiju aggrappandosi ad esso, questo batte le ali alzandosi in volo e dirigendosi verso casa.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4


Nel rifugio, Nathan sistemò delle pietre disposte a cerchio e ci mise dentro dei rami per accendere un fuoco, prese il suo coltello e una pietra sfregandoli energicamente insieme per provocare delle scintille sulla legna che iniziò ad emettere del leggero fumo, abbassò il viso soffiandoci sopra per alimentare meglio le fiamme fino ad accendere un vero e proprio fuoco per riscaldarsi,

"Fortuna che nell'esercito ti insegnano a sopravvivere!" Disse sfregandosi le mani e portandole davanti al fuoco per assimilare il calore prodotto, continuò a guardare le fiamme per qualche istante, spostando lo sguardo sull'entrata e poi ancora sul fuoco, ormai era da almeno una decina di minuti che Kai era uscita, una volta tornati gli aveva detto di restare e accendere il fuoco mentre lei era uscita senza dire niente.

Il castano sapeva che fuori la grossa falena era lì che lo osservava, con tutta probabilità la ragazza le aveva detto di proteggerlo in caso qualcosa,

"Di che mi preoccupo, quella ragazza è vissuta qui ma molto più tempo che arrivassi io. Se la saprà cavare!" Ma nonostante questo pensiero non si sentiva molto sicuro delle sue parole, quando la diretta interessata rientrò con sulle spalle un pesce grosso quasi quanto lei,

-Wow!-,

-Preso cena! Tu acceso fuoco- gli sorrise poggiando a terra la preda e con un rudimentale coltello iniziò a sviscerare il pesce rimuovendone le interiora, il castano prese un grosso ramo affilato e l'aiuto ad usarlo per impalare il pesce, mettendolo poi sul fuoco per cucinarlo,

-Stavo pensando una cosa!- Kai lo guardò curiosa di sapere cosa volesse sapere mettendosi a gambe incrociate,

-cosa mangiano esattamente i....Kaiju? Intendo avranno bisogno di molto cibo per mantenere attivo quel grosso corpo-,

-Mothra, mangia linfa, grandi alberi. Ma cibo primo di Nuikayn essere cristallo- rispose lei prendendo dei frutti da un cesto intrecciato,

-Cristallo?- la ragazza annuì,

-Tu visto, grande cristallo rosso- Nathan sgranò gli occhi ricordando il mostro di due giorni fa che era venuto fuori dal bozzolo vicino a quel meteorite, iniziando a fare delle ipotesi a proposito,

"Forse la crescita sproporzionate degli alberi è dovuta ad esso. Evidentemente il cristallo influenzerà la crescita delle piante e di alcuni animali....sicuramente è stato anche quel meteorite a creare i Kaiju e visto che sono nati da esso....è probabile che si nutrano della sua energia" ragionò portandosi una mano al mento per pensare, mentre Kai inclinava la testa, sentendo improvvisamente un lampo che la fece sobbalzare sul posto.


In poco tempo fuori si era scatenato un vero e proprio temporale che stava colpendo l'intera isola, Nathan guardava la ragazza prendere un pezzo di corteccia e metterlo davanti all'entrata come blocco per non far entrare l'acqua,

-Sono frequenti qui i temporali?- le chiese guardandola scuotere il capo,

-Non sempre- si sedette deglutendo mentre controllava la cottura del pesce con un bastone per vedere che la carne fosse cotta al punto giusto, quando un forte tuono squarcio l'aria facendola irrigidire e coprirsi le orecchie con le mani, lui la guardò alzando un sopracciglio,

-Hai paura...dei tuoni?- lei alzò gli occhi per guardarlo, quando il rumore di un nuovo tuono rimbombò nell'aria facendola raggomitolare su se stessa, lui allora si guardò intorno vedendo del muschio che cresceva sulla corteccia, si avvicinò togliendole le mani infilandole il muschio nelle orecchie, così da fare da tappo contro i rumori,

-Così non sentirai il rumore. Ora però voglio che ti concentri su altro per distrarti...va bene?- lei sbatte le folte ciglia, facendo specchiare i suoi occhi viola in quelli neri di lui, sentendo le guance andargli a fuoco e deglutire annuendo faticosamente, il castano sorrise tornando a controllare il pesce tastandone la carne con un coltello era decisamente pronto,

-Direi che possiamo mangiare!- prese il machete usandolo per tagliare parti di uno dei filetti del pesce mettendoli sopra a delle grosse foglie, porgendone una alla ragazza, per poi sedersi ed usare la punta del coltello per portarsi un pezzo di carne alla bocca,

-Mmmm, questo pesce....è squisito!- affermò mangiandone un'altro boccone, Kai lesse la sua espressione capendo cosa volesse dire e gli sorrise ridendo,

-Pesce Mobyark leccornia di casa- concordò dando un poderoso morso alla carne stupendo il ragazzo,

-Perché hai paura dei tuoni?- gli domandò lui, vedendo l'espressione confusa sul viso di lei, evidentemente non l'aveva capito, così provò a mimarglielo con le mani, ma lei si strinse nelle spalle deglutendo iniziando a tremare leggermente evidentemente aveva toccato un tasto dolente, così preferí cambiare discorso per non farla agitare ulteriormente,

-Credevo, che non avresti compreso la mia lingua. Voglio dire sei una natia dell'isola e io sono il primo che viene da fuori-,

-Mio popolo, conoscere molte cose. Anche isolato, noi avere biblioteca grande e sapere dentro esso- gli rispose prendendo un'altro pezzo di pesce mentre si riscaldava vicino al fuoco sdraiandosi lateralmente,

-Avete una biblioteca qui?- chiese stupito di ciò, Kai annuì,

-Io mostrare te, volere?-,

-Non ho altro da fare al momento- la corvina sorrise 

-Domani portare te li, ora dormire- si girò poggiando la testa contro le braccia che usò come cuscino chiudendo gli occhi, Nathan alzò la testa sentendo la pioggia intensa abbattersi contro l'albero, non avendo altro da fare preferì sdraiarsi anche lui e cercare di dormire.


Il mattino seguente i raggi che filtravano dai fori dell'entrata infastidirono il viso del ragazzo il quale si mosse cercando di scacciare il fastidio, ma si sentiva come se avesse qualcosa di pesante sul petto, aprì gli occhi per vedere cosa fosse e si ritrovò ad osservare il volto dormiente di Kai sdraiata su di lui, sgranò gli occhi muovendosi preso alla sprovvista strisciando a terra per allontanarsi e svegliandola involontariamente,

-Giorno...Nath...- lo salutò con la voce impastata dal sonno, mentre il viso di lui diventava rosso come un peperone,

-Per..perché stavi...dorme...do su di...me...?- gli chiese subito deglutendo e cercando di fermare il rossore sul suo volto, mentre lei si strofinava gli occhi con la mano chiusa a pugno,

-Notte volte avere freddo. Io stringere pelliccia di Mothra...tenere caldo...molto piacevole. Ma temporale impossibile farlo....così Kai usato te suo posto...tu tanto caldo- rispose facendo un lieve sbadiglio, lui deglutì annuendo per poi appoggiarsi al muro,

"Questa tizia mi farà venire un colpo!" Penso, mentre vedeva Kai alzarsi,

-Natha quanti cicli avere?- le chiese ad un tratto mentre prendeva della frutta da un cesto,

-Cicli?-

-Cicli lunari. Kai averne ventuno- gli rispose porgendogli una mela, che lui prese,

-Ah quanti anni ho! Venticinque- disse addentando la mela, mentre la ragazza gli sorrise,

-Essere simili!- affermò togliendo la corteccia con cui aveva bloccato l'entrata uscendo e camminando a piedi nudi sull'erba bagnata andò da Mothra, la grande falena era rimasta lì durante il temporale, la mora le si gettò contro strofinandosi contro la sua pelliccia mentre il Kaiju rispondeva agitando le antenne, il castano sorrise a quella scena avvertendo un ruggito nella mente seguito da una sensazione al petto,

"God..zilla?" Chiese ricevendo un ruggito mentale come risposta affermativa, il ragazzo scosse la testa ancora incredulo di aver sviluppato un legame con un mostro che credeva solo frutto dell'immaginazione di leggende e indigeni primitivi,

-Nathan andare?- gli gridò già in groppa alla falena, lui sorrise avvicinandosi e montando anche lui sulla testa di Mothra che subito dopo spicco il volo.


Mothra volò in cielo sbattendo forte le sue grandi ali  andando molto basso, non voleva correre il rischio di venire attaccata, o per lei sarebbe stato difficile proteggere i passeggeri sulla sua groppa, sopratutto la sua amica/sorella ma non gli avrebbe permesso che gli accadesse qualcosa incluso a quello "straniero" di cui la Kaiju faceva fatica a fidarsi del tutto e non apprezzava il modo in cui la mora lo guardava, ma secondo Godzilla era un tipo a posto e lei si fidava del suo Re.

Volò fino alla parete della montagna che si trovava verso il centro dell'isola virando sul lato a ovest fino a delle grotte scavate naturalmente, con un movimento leggero si abbassò atterrando lì vicino ad una delle entrate, facendo scendere i passeggeri,

-Cos'è questo posto?- chiese subito Nathan guardando l'entrata della caverna, 

-Entrata nostra biblioteca. Mothra guardia!- la grande falena emise un verso d'affermazione, mentre la ragazza prendeva la mano del ragazzo trascinandolo all'interno, doveva ammettere che era molto forte per un corpo così gracile come il suo,

-Queste caverne le ha scavate...la tua gente?- Kai scosse la testa agitando la treccia,

-Natura fatto caverne. Noi solo usate- rispose conducendolo lungo un corridoio roccioso con delle stalactiti sul soffitto, prese la torcia dalla cintura illuminando le pareti, vedendo che vi erano dei graffiti che messi in sequenza raccontavano una storia: sopratutto di un meteorite che era caduto dal cielo.

-Quindi il cristallo non è di questo mondo- la mora lo affiancò annuendo,

-Grande cristallo cadere cielo, molte generazioni fa. Noi credere dono dei e venerarlo....poi scoperte suo potere-,

-La nascita dei Kaiju...uhm volevo dire Nuikayn-,

-Noi spaventati da loro, ma poi scoprimmo collegamento che potevamo fare. Ma non tutti buoni- deglutì sfiorando la parete con la mano -Ma Zilla e altri proteggere noi....mia gente vissuta in pace con loro per secoli- mentre pronunciava quelle parole sentì gli occhi inumidirsi facendole riaffiorare brutti ricordi e di questo il ragazzo se ne era accorto, si asciugò velocemente le lacrime non ancora versate e facendogli segno con la testa di seguirlo, quando infine arrivano in un grosso spazio sgranò gli occhi, alle pareti vi erano dei ripiani scavati direttamente nella roccia,

-Wow- sussurrò avvicinandosi ad uno degli scaffali per vedere cosa ci fosse all'interno vi erano quelle che sembravano delle pergamene, ne prese una srotolandola per vedere cosa ci fosse scritto, ma non capiva una sola parola, anzi più che parole sembravano dei simboli tribali'

-Uhm- piegò la pergamena a destra e sinistra, facendo ridacchiare la ragazza,

-Tu non capire lingua?- lui sbuffò incrociando le braccia al petto ed annuendo, lei si avvicinò sfiorandogli la mano con la sua facendolo deglutire,

-Io insegnare te mia lingua, ma tu insegnare me come parlare tu!- affermò lei, Nathan ci pensò su per qualche minuto ed annuì,

-Va bene ci sto. Tanto non ho nulla da fare- quando un forte ruggito scosse l'entrata rimbalzando lungo il corridoio fino allo spazio delle pergamene costringendo il castano a tapparsi le orecchie,

-Cos'è stato?-,

-Rodan salutare Mothra- gli rispose Kai prendendo alcune pergamene e sedendosi a terra invitandolo a sedersi al suo fianco, lui scosse la testa andando a sedersi, sperava di capirci qualcosa in più su quell'isola e i suoi abitanti, finendo per stringere la collana di cristallo nella mano.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5


[cinque mesi dopo]

Era una bella giornata e questo rendeva la foresta ancora più calda, tra gli alberi Nathan stava facendo lo slalom per evitare di non battere contro uno di essi,

"Spero che questo gli piaccia!" Pensò guardando il frutto a grappolo simile ad un lampone grosso quanto un pallone da football, che teneva stretto sotto braccio, mentre il cristallo che portava al collo emetteva bagliori colpito dai raggi solari, quando un'improvvisa scossa lo fece quasi inciampare sui suoi stessi piedi, da qualche parte lì vicino due dei "grandi" abitanti dell'isola si stavano scontrando, aveva capito che era una cosa che succedeva spesso...i Kaiju....o Nuykain come li chiava il popolo di Kai si scontravano per il predominio di almeno una parte di territorio,

-In fondo lo fanno tutti gli animali- annuì saltando un tronco caduto e continuare a muoversi quando incappò in un grosso occhi aperto che lo fece frenare di colpo sul posto rischiando di scivolare.

Il grosso occhio si alzò rivelando una grossa testa spinata con un corno sul naso e una grossa corazza ad aculei ossei sulla schiena, di colore marrone, a prima vista sembrava un'anchilosauro, 

-Oh sei tu Angiras- il castano tirò un sospiro di sollievo vedendo il Kaiju che conosceva, il grosso animale lo guardò emettendo un lieve ruggito, tramite il legame del cristallo, capì che lo stava salutando,

-Scusa ma ora dovrei andare, dovrei portare questo frutto a Kai- il grosso mostro si alzò sulle zampe posteriori muovendo la testa di lato per intimargli di passare, lui sorrise grato andando avanti lanciando un'ultimo sguardo ad Angiras e avrebbe giurato di averlo visto ghignare, o almeno gli sembrava che lo fosse, difficile a dirsi, quando gli arrivò una sensazione al petto ero Godzilla che stava comunicando con lui, Nathan deglutì per la sensazione trasmessa, ormai erano cinque mesi che era sull'isola: aveva imparato a consocerei il luogo e i due gruppi di mostri che la abitavano, oltre che a comunicare con loro sempre grazie agli insegnamenti di Kai.

Arrivato al rifugio saluto Mothra, la grande falena si girò a guardarlo salutandolo con un ruggito ed osservando il frutto che teneva in mano,

-Questo...è per....Kai...- gli disse rosso in viso, la falena si girò dandogli la schiena avvolgendosi tra le sue ali con la testa per dirgli che non li avrebbe disturbati, ma emise un ringhio di sotto fondo, lui sorrise anche se sapeva che era gelosa, entrò nel rifugio scostando la corteccia che faceva da porta, vedendo la mora seduta contro il tronco con in mano una pergamena e un contenitore con della sostanza nera, appena si accorse di lui alzò la testa per guardarlo,

-Ben tornato Nath- lo salutò sorridendogli dolcemente, 

-Grazie. Impari molto in fretta lo sai- si complimentò lui, in quel periodo mentre lei gli insegnava tutto sull'isola e come comunicare con i Nuykain, il ragazzo gli aveva insegnato a parlare in modo migliore non più come una selvaggia e nelle ultime settimane le stava insegnando anche a scrivere, si avvicinò per vedere cosa stesse scrivendo sulla pergamena la calligrafia era sbavata è irregolare come quella di un bambino, ma se non altro riusciva a capirci qualcosa, la ragazza notò l'oggetto che teneva sotto braccio,

-Ecco...questo è...per....te...- le porse il grosso frutto, che le fece luccicare gli occhi prendendolo e osservandolo leccandosi leggermente le labbra, si sedette prendendo un coltello fatto con una pietra levigata iniziando a tagliarlo, portandone un pezzo alla bocca, dopo un morso fece un'espressione delizia portandosi la mano alla guancia,

-Ne vuoi?- allungò la mano porgendone un pezzo al castano, che deglutendo annuì sedendosi vicino e prendo il pezzo offerto, lo studiò leccandolo per sentirne il sapore ed infine morderlo, subito sentì un sapore che sembrava un miscuglio tra lamponi, fragola e anguria, molto rinfrescante e dolce,

-Wow...mi stupisce sempre l'ecosistema di quest'isola. Cose del genere non le trovi altrove!- affermò osservando il frutto, 

-Ti manca il mondo oltre la mia isola?- lui sembrò pensarci su,

-Be...ammetto che mi mancano un po' le comodità moderne. Ma questo posto non è male....escluso il rischio di essere calpestato o mangiato da un Kaiju- rispose ridendo all'ultima frase che in effetti era una briciola di verità, si prese una ciocca di capelli strofinandola tra i polpastrelli notando che erano cresciuti parecchio, 

-Forse è arrivato il momento di tagliarli- sussurrò,

-Se vuoi posso aiutarti? Sono molto brava con il taglio dei capelli- le chiese facendo ruotare il coltello in pietra nella mano, lui sorrise non sapendo se fidarsi di farsi tagliare i capelli con un coltello, quando  entrambi avvertirono che i loro amici mostri li stavano chiamando, avvertendo le voci di Mothra e Godzilla che gli dicevano che un nuovo Nuykain stava per nascere.


I due arrivarono alla sporgenza da cui si vedeva il grosso cristallo che stava brillando, attaccato ad esso vi era un grosso bozzolo che si stava muovendo, si guardarono a vicenda mentre un'ombra li copriva, Mothra li aveva seguiti ed atterrò dietro di loro coprendoli appena con le sue ali, in caso qualcosa ci avrebbe pensato lei a proteggerli, improvvisamente il bozzolo si spaccò.

Dall'apertura strisciò fuori una creatura mammifera, che si alzò sulle quattro zampe, la morfologia era uguale a quella di un canide, ma al posto del pelo presentava una serie di squame cornee suddivise l'una sull'altra formando un'armatura di colore grigio rossastro, le zampe erano munite di quattro lunghe dita artigliate, una coda lunga squamata con punte ossee sui lati facendola assomigliare ad una mazza, la testa presentava delle lunghe orecchie appuntiti simili a corni con dei fori, mentre dalla mandibola uscivano delle zanne affilate con due denti a mezza luna che spuntavano dall'inizio della spaccatura delle mascelle.

-Wow- sussurrò Nathan guardando il nuovo Kaiju alzare la testa annusando l'aria, mentre la grande falena li avvolgeva meglio con le ali per nasconderli, il grosso canide si guardò intorno iniziando a mangiare ciò che restava del bozzolo da cui era uscito,

-Che sta facendo?-,

-Sta mangiando il bozzolo. Appena nati i Nuykain se ne nutrono per ottenere le prime energie della loro vita- gli spiegò la ragazza sorridendo a quella scena,

-Capisco, un po' come i bruchi che mangiano il guscio dell'uovo da cui sono usciti come primo cibo per sostentarsi- lei lo guardo senza capire che cos'avesse detto,

-È solo un po' di scienza....te lo spiego dopo- disse grattandosi il collo, mentre guardava il nuovo Kaiju voltarsi verso la foresta e correre via tra gli alberi,

-Mi sembra troppo piccolo però. Sarà stato grande almeno una decina di metri-,

-Crescerà, con il giusto nutrimento in poco tempo sarà abbastanza grande da potersi scontrare con gli altri Nuykain-,

-Quindi dovremmo considerarlo un nemico o un'alleato?- lei scosse la testa,

-Difficile a dirsi per ora- il castano la guardò per poi sedersi sul bordo lasciando penzolare le gambe, tirò un sospiro di sollievo poggiando i palmi a terra e tirando indietro il busto guardando il cielo, Kai si sedette al suo fianco poggiandogli una mano sulla spalla,

-Tutto bene?- gli chiese cercando di capire a cosa stesse pensando, lui annuì guardando davanti a se,

-Per secoli l'uomo ha sempre pensato di essere il padrone del pianeta, che questo mondo ci appartenesse. Certo siamo la specie più evoluta....ma ora che ho visto questo ho capito....che questo mondo non ci è mai appartenuto davvero come credevamo noi!- ghigno ridendo, lasciando interdetta la mora che non capiva cosa volesse dire,

-Se volessero i Kaiju o Nuykain come preferisci chiamarli.....credo che potrebbero benissimo conquistare il pianeta spazzando via l'umanità!-,

-Mothra e Zilla non lo farebbero mai, loro tengono al l'equilibrio del loro pianeta!- affermò sicura la ragazza piantando i piedi a terra per alzarsi e guardandolo seria,

-Ma non tutti lo pensano, o sbaglio?- lei si dovette mordere il labbro, per quanto detestava ammetterlo aveva ragione, alcuni dei Nuykain non condividevano lo stesso orientamento di pensiero e avrebbero voluto prendersi il loro territorio spazzando via i parassiti che lo abitavano, Kai si sedette nuovamente poggiando la testa contro la spalla di Nathan che arrossì, lei guardò l'orizzonte insieme a lui cercando di non pensare a niente.


Quella sera toccò alla mora accendere il fuoco per la cena, dispose come sempre le pietre a cerchio per creare un focolare e accendere il fuoco sedendovisi vicino ed allungando mani e piedi per riscaldarsi meglio, socchiuse appena gli occhi concentrandosi solo sul calore delle fiamme, facendo riaffiorare antichi ricordi: vide le fiamme che avvolgevano parte della foresta e il suo villaggio, le case che bruciavano le persone che scappavano, il sapore della terra in bocca quando un fulmine colpì il terreno provocando un rumore e una luce accecante.

Riaprì gli occhi di colpo ritrovandosi nel suo rifugio, poteva sentire le lacrime che gli scendevano sulle guance le asciugò subito e si portò le ginocchia al petto,

"Perché sono sopravvissuta solo io?" Si chiedeva avvolte dopo la distruzione del suo villaggio e il fatto di essere rimasta l'ultima della sua tribù, quando sentì Nathan rientrare,

-Pesca fruttuosa!- sorrise trionfante mostrando la rete piena di Abaloni ancora nella conchiglia,

-Oh frutti di mare- la ragazza si leccò le labbra, sapeva quanto fossero buoni quei grossi molluschi, lui le sorrise poggiando la rete e prese una lastra di ferro che aveva piegato tempo fa per dargli una forma ovale, ci mise dentro un po' di acqua e la mise il contenitore sul fuoco,

-Posso aiutarti- gli propose lei guardandolo armeggiare con i molluschi,

-Tranquilla sono abituato a farlo, mi hanno addestrato a sopravvivere in quasi tutti gli ambienti ostili- le rispose usando il coltello per rimuovere la carne dal guscio e metterla dentro il contenitore, coprendolo con una pietra sottile per farli cuocere, 

-Ecco fatto, vedrai che ti piaceranno cotti al vapore- lei gli sorrise leggermente avvicinandosi al fuoco, 

-Mia madre me li cucinava quando riusciva a pescarli, li preparava mettendosi a pochi centimetri dalle fiamme finché non erano cotti- i suoi occhi assunsero un'espressione triste, il castano le si sedette vicino grattandosi il collo non sapeva come comportarsi in quella situazione,

-Mi dispiace Kai...- riuscì solo a dire, lei lo guardò regalandogli un piccolo sorriso,

-Grazie...sai sono passati più o meno dodici anni da quando sono rimasta sola.....è stato doloroso. Ma Mothra e Zilla si sono presi cura di me-,

-Tu hai qualcuno che ti aspetta, nel mondo esterno Nath?- chiese diventando rossa per l'imbarazzante domanda e mordersi subito dopo il labbro per averla detta, il ragazzo arrossì grattandosi la guancia e scuotendo la testa,

-No....mio padre è morto quando ero piccolo, con mia madre non ci parlo da anni....credo non mi sopporti. Per il resto non ho nessuno che mi aspetta a casa- gli rispose lui, la mora lo guardò sentendo un sospiro di sollievo al cuore per poi diventare rossa come un peperoncino piccante quando avvertì la voce della sua amica falena nella testa che la punzecchiava dicendogli che aveva una cotta per il ragazzo, lei scosse la testa sentendosi osservata,

-S..sono...pron..ti....i frutti di mare?- chiese facendo una risata imbarazzata indicando la puntola rudimentale sul fuoco, lui annuì togliendoli dal fuoco.


Dopo la cena il castano poggiò la schiena contro il tronco lasciandosi andare ad un sospiro di piacere, 

-Gli Abaroni erano squisiti!- affermò prendendo un pezzo di legno ed usandolo come stuzzica denti, anche la mora concordò con lui, non aveva mai provato quel metodo di cottura né lo avrebbe mai pensato di cucinare al vapore ma i molluschi non erano usciti per niente male, 

-Hai ragione- gli rispose, quando avvertì la sua amica farle avere un messaggio telepatico, subito si spalmò una mano sulla fronte, come aveva fatto a dimenticarsi di quella notte,

-Tutto bene Kai?- gli chiese notando il gesto che aveva fatto tenendo tra i denti il pezzo di legno, lei si alzò afferrandogli il polso,

-Si ma dobbiamo andare da una parte e non c'è tempo per spiegare ora- disse in fretta e furia trascinando il ragazzo fuori dal rifugio in piena notte, sotto lo sguardo confuso e interrogatorio del castano che voleva avere delle risposte,

"Mothra vieni da me!" Le lanciò un messaggio telepatico e la grande falena non tardò ad arrivare planando davanti a loro abbassando un'ala, Kai spinse con forza Nathan a salire sul dorso della Nuykain per poi salirci anche lei così che la sua amica potesse spiccare il volo, nella notte le sue ali sembravano brillare di un vivace colore arancio,

-Mi spieghi dove stiamo andando?- chiese in fine il ragazzo che fremeva di avere spiegazioni, stringendo la vita di lei che si limitò a girare la testa e sorridergli,

-Tranquillo lo vedrà presto!-.

Mothra volò fino ad uno spiazzo verdeggiante planando e lasciando scendere i due passeggeri per poi rivolgere lo sguardo sulla sua amica, lei gli lanciò uno sguardo d'intesa per poi sbattere le ali librandosi in volo e svanendo nella notte sapeva che Kai l'avrebbe chiamata quando avrebbero finito, 

-Volevi farmi vedere questo?- la ragazza ridacchiò stendendosi sull'erba ispirando il profumo dell'aria serale, invitando poi con lo sguardo il castano a fare lo stesso, deglutendo la seguì sedendosi al suo fianco e sdraiarsi avvertendo il fresco della sera,

-Perché siamo qui?- chiese voltando la testa verso di lei, 

-Aspetta e vedrai- gli rispose semplicemente continuando a guardare il cielo che nel frattempo le nuvole che lo coprivano si diradarono e la luna iniziò a brillare come una luce soffusa sull'isola, quando i raggi arrivarono a circondare i due tra l'erba dello spiazzo iniziarono a fiorire dei fiori, Nathan non poteva credere ai suoi occhi, allungò la mano esaminandone uno erano con dei petali a triangolo bianchi con delle sfumature azzurre,

-Sono fiori lunari-,

-Fiori lunari?- ripete lui alzando un sopracciglio,

-Sono fiori che sbocciano solo quando sono illuminati dai raggi della luna. Più la luna è completa e più i petali si aprono- spiegò guardando la luna che era piena, lui si sdraiò tra i fiori ispirandone il profumo, tenue ma intrigante ed osservare la luna, sentendo Kai che si metteva vicino a lui usando il suo braccio come cuscino, facendolo arrossire, 

-Sono felice che tu sia qui a vedere i fiori con me. Sono anni che non parlo con un'altra persona- disse percependo il tocco del castano sulla guancia, aprì gli occhi facendoli specchiare in quelli di lui, che era intento a deglutire imbarazzato,

-Stare con te è molto bello. Mi fa stare bene- ancora un'altro sorriso e il cervello del ragazzo andò in tilt, sebbene il suo addestramento quella ragazza riusciva a metterlo a terra con un semplice sorriso e nei mesi che era stato con lei anche se inizialmente di controvoglia aveva iniziato ad apprezzarla e si quell'adorabile indigena aveva fatto breccia nel suo cuore, lui avvicinò lentamente il viso al suo vedendo che non si allontanava portò le labbra a sfiorare quelle di lei, che le schiuse come ad accogliere quel bacio ma non arrivò visto che lui si era allontanato,

-Perché...-,

-I tuoi tatuaggi brillano- le disse notando che i tatuaggi di Kai stavano iniziando a brillare di rosso, lei si tirò su di colpo vedendo che aveva ragione è un forte dolore la colpì come un fulmine facendole portare le mani petto ansimando facendo preoccupare Nathan, ma la persona più preoccupata dei due era proprio lei, sentiva chiaramente che Mothra era in difficoltà.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6


Kai si alzò di scatto seguita da Nathan, che la vide cercare di comunicare con la sua amica capiva che stava succedendo qualcosa di male se i tatuaggi sul corpo di lei stavano brillando, in un'istante la mora cominciò a correre lungo il prato di fiori,

-Dove vai?- gli urlò, facendola girare, nei suoi occhi si poteva leggere la paura e preoccupazione per la sua amica,

-Devo andare da lei non posso lasciarla sola!- rispose seria ricominciando a correre verso la foresta, lui allora provò a cercare di comunicare con Mothra ma ciò che poteva sentire era dolore e paura, che lo fece rabbrividire di colpo, facendogli fare un passo indietro, ma non poteva lasciare andare Kai da sola, 

"Cosa diavolo può spaventare un falena di quelle dimensioni?" Si chiese stringendo i denti e seguendo la ragazza tra gli alberi, poteva vederla saettarci in mezzo con passo leggero e agile, si vedeva benissimo che conosceva ogni centimetro di quel luogo, si fermò annusando l'aria per poi saltare sui tronchi degli alberi come una scimmia,

-Ma come fa a farlo?- si domandò il castano restando ad occhi aperti mentre Kai saliva lungo il tronco del grande albero fino a raggiungere la cima, guardandosi intorno e provare a chiamare la sua amica, un'ombra squarciò il cielo come un fulmine provocando uno spostamento d'aria così forte da farle perdere la presa e cadere nel vuoto, deglutendo Kai si riprese ruotando il busto e provare ad aggrapparsi ad un ramo ma questo non resse il suo peso e si spezzò, Nathan sgranò gli occhi vedendola cadere giù e con un movimento fulmine corse e con un salto la prese al volo cadendo sul terreno con lei sopra per attutire la caduta,

-Tutto bene?- la mora sgranò gli occhi annuendo e stringendogli la maglietta, dopo molto tempo aveva avuto paura di non farcela, un ruggito squarciò l'aria e lei lo riconobbe era quello della sua amica,

-Mothra- gridò alzandosi e correndo verso la fonte del verso, il ragazzo si rimise in piedi con un colpo di reni e la seguì fino al campo di fiori dove la grande falena era atterrata, ma poteva capire che non lo aveva fatto di sua spontanea volontà, la Nuikayn individuò i due e gli ruggì per dirgli di stare indietro quando un'altra ombra oscurò la luce della luna.

L'ombra di una grande creatura rosso sangue si stagliò contro il riflesso lunare, era un gigantesco pipistrello con una lunga coda pensile e dei piccoli occhi verdi, il mostro ruggì così forte da spaccare i timpani, i due ragazzi si coprirono le orecchie per il rumore, 

-Bagorah- sussurrò la ragazza con le mani ancora sulle orecchie, mentre Mothra ruggiva aprendo le ali a spiccando il volo contro il nemico, ma questi era pronto ad intercettarlo e la colpì con la coda spedendola a terra, per poi piombare verso di lei, ma la falena agitò le ali provocando una raffica di petali che oscurò la vista di Bagorah, in quel momento la Kaiju  ne approfittò per spostarsi da lì con un battito di ali, ma il pipistrello la intercetto aprendo la bocca e sparando un colpò concentrato di ultrasuoni, che la colpì all'ala facendola cadere e abbattendo degli alberi,

-NO- gridò Kai con tutto il fiato che aveva in corpo correndo verso la sua amica, ma venne fermata dal castano,

-Cosa pensi di fare contro quel mostro colossale?- lei si liberò dalla sua presa,

-Non posso abbandonarla!- rispose secca correndo verso dove Mothra era caduta, mentre Nathan rimase immobile, anche se fosse andato anche lui non avrebbe potuto fare molto contro quel bestione, aveva la pistola ma non sarebbe bastato, gli unici che sarebbero stati in grado di fare qualcosa erano gli stessi Kaiju, 

"Ma Godzilla non arriverebbe mai in tempo!" Si disse stringendo i denti quando gli venne un'idea in mente.


Kai corse verso la sua amica sentendo che fosse in difficoltà, trovando Bagorah su Mothra che cercava di strapparle via le ali, la falena mosse le zampe artigliate per cercare di toglierselo di dosso, ma il Nuikayn pipistrello prese la zampa tra le mandibole perforandolo con i denti facendo gridare la sua avversaria, la mora si dovette tappare le orecchie non voleva sentire le grida di dolore dalla sua migliore amica, per poi sentire che Mothra iniziava lentamente ad indebolirsi, Bagorah gli stava succhiargli via il sangue,

-Mothra, no vattene da lei Bagorah!- gridò prendendo un sasso e lanciandolo contro il muso del gigantesco pipistrello ma quello risultò anche meno di una puntura di zanzara, la ragazza sgranò gli occhi cercando di trovare una soluzione ma non ne vedeva nessuna, sentendo gli occhi iniziarle a pizzicargli per le lacrime,

-Sta giù- irrompe Nathan abbassandole la testa e puntando una pistola lancia-razzi prendendo la mira e sparando il proiettile che finì vicino ad uno degli occhi del Kaiju, quando il razzo esplose il mostro rimase accecato dal colore rosso lasciando la presa sulla zampa che teneva tra i denti ed agitando la testa per cercare di togliersi quel colore dalla vista,

-Lo hai preso- esultò Kai, vedendo il mostro rosso scuotere la testa riprendendosi e puntare i suoi piccoli occhi sui due con uno sguardo furioso,

-Non credo abbia gradito- il pipistrello ruggì aprendo la bocca e producendo un potente ultrasuono che creò un solco sul terreno, questa volta fu la ragazza a gettarsi di lato portando Nathan a terra mentre l'onda sonora tagliava il terreno dove erano un'istante prima,

-Wow alla faccia degli ultrasuoni- disse sgranando gli occhi mentre vedendo oltre la ragazza il muso del mostro pipistrello, Kain voltò la testa stringendo istintivamente il ragazzo mentre il Kaiju esponeva in avanti le zanne pronto a divorarli per aver osato attaccarlo, ma così facendo si era concentrato unicamente su di loro spinto dalla rabbia e quando il suo udito percepì qualcos'altro era ormai troppo tardi, un violento raggio di calore lo colpì in pieno sbattendolo al suolo,

-Cosa?-

-Finalmente è qui!- Nathan sorrise vedendo la figura di un colossale pteranodonte dalle squame marrone chiaro quasi arancio con la pancia gialla,

-Hai chiamato tu Rodan?- chiese guardando il ragazzo che annuì,

-Godzilla ci avrebbe impiegato troppo ad arrivare e poi così sono alla pari- il Nuikayn volante ruggì contro il suo simile rosso, questi si rialzò guardando il nemico è sparando un'onda sonora ma per sua sfortuna Rodan era più veloce e con una virata evitò l'onda sonora, gettandosi in picchiata virando in avanti e colpendo il pipistrello mandandolo a terra e risalire di quota, Bagorah non sembrò affatto gradire quell'offesa rialzandosi  ed aprendo le ali spiccò il volo con un forte colpo di ali per raggiungere lo pteranodonte che si spostò subito per sfuggirgli,

-C'è la può fare?-,

-Rodan è il padrone del cielo dell'isola. Se cercava pane per i suoi denti lo ha trovato decisamente!- rispose seria la ragazza tastando la ferita sulla zampa di Mothra che gracchiò per dirle che stava bene.

Rodan volava ad altissima velocità come un fulmine volteggiando nell'aria e dando sempre una veloce sfuggita alle sue spalle, Bagorah lo stava inseguendo per poter ottenere la sua vendetta, aprì la bocca sparando un'altro colpo di ultrasuoni, ma il mostro alato si rivelò più abile ruotando per evitarlo ed inchiodando di colpo si girò sbattendo forte le ali creando uno spostamento d'aria che riempì le ali dell'avversario come vele facendolo andare indietro, in quel preciso istante Rodan con un colpo si avventò su di lui con gli artigli aperti artigliando il Nuikayn avversario e con degli avvitamenti sbatterlo a terra, alzando un polverone.

Nathan si corpi la faccia con le braccia, per la polvere alzata e osservando i due mostri ancora avvinghiati con Rodan sopra Bagorah,

"Questi...sono delle calamità viventi!" Affermò deglutendo, vedendo il mostro alato preso in pieno da un colpo di ultrasuono dell'avversario che se lo tolse di dosso spedendolo a terra,

-Oh no- sgranò gli occhi vedendo il pipistrello rosso balzare verso la sua preda ma questo mosse l'ala colpendolo alla mandibola facendolo indietreggiare, approfittando di ciò per rialzarsi, Bagorah scosse la testa muovendo la lunga coda per colpire Rodan, ma questo abbasso la testa aprendo il becco e sparandogli il suo raggio rosso in pieno petto spedendolo a terra e venendo spedito a terra e trascinato per qualche metro creando un solco al suo passaggio, Nathan aveva assistito alla scena con gli occhi sgranati 

-Fantastico lo ha messo alle corde- ma deglutì vedendo il Kaiju pipistrello rialzarsi e voltare la testa verso di loro, emise uno stridio e con un battito d'ali si allontanò da lì, vedendolo fuggire Rodan lanciò un ruggito di vittoria, lo scontro era finito con la sua vittoria.


Dopo lo scontro Kai chiamò Godzilla e aiutato da Rodan trasportarono la Nuikayn ferita fino al cristallo adagiandola vicino ad esso, considerando la sconfitta non aveva riportato troppe ferite a parte quella all'ala destra che era finita squarciata dagli ultrasuoni di Bagorah, la mora si sedette a distanza di un centinaio di metri da loro osservando preoccupata la sua amica,

-Si rimetterà?- gli chiese il ragazzo sedendole vicino ed osservare la falena che si avvicinava dolorante al cristallo spezzandone un pezzo ed iniziandolo a mangiarlo,

-Lo mangia per riprendere le forze?- Kai annuì alla sua domanda portando le ginocchia al petto e stringendole,

-Ma l'ala come farà a guarire è totalmente squarciata. Non so se tornerà a volare-,

-Ferite del genere sono all'ordine del giorno qui. Ma le energie emesse dal cristallo di cui si nutrono gli permettono dì rigenerarsi anche da ferite gravi-,

-Quindi l'ala tornerà come nuova?- ancora una volta annuì osservando con occhi velati di tristezza la sua amica, l'aveva vista combattere centinaia di volte per difenderla, difendere se stessa o anche Zilla e gli altri suoi amici Nuikayn, ma non era mai stata così preoccupata come quella volta, la paura di perdere chi per lei era stata al pari di una sorella, quando la mano del castano si posò sulla sua spalla, si voltò incrociando i suoi occhi pensando che non ci fosse qualcosa di più bello e rassicurante in quel momento, lui ricambiò lo sguardo per poi girare la testa imbarazzato,

-Che facciamo ora? Aspettiamo che l'ala guarisca?- la ragazza arrossì deglutendo e pensandoci su quando Mothra si girò a guardarla e a comunicare con lei,

"Ne sei sicura?" Le chiese telepaticamente, la falena ruggì per dargli una risposta affermativa, Kai si alzò porgendo la mano al ragazzo,

-Torniamo al rifugio- il castano si rimise in piedi,

-Sicura di volerla lasciare da sola?-,

-Non è sola, Godzilla e Rodan le staranno vicino finché non sarà guarita del tutto- i due Kaiju ruggirono insieme per dare il loro contributo, Nathan sorrise allungandole la mano, lei arrossì stringendola e tornarono al loro rifugio.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7



Quella notte un'altro temporale senza pioggia si abbatté sull'isola, era strano, ma questo non preoccupava affatto i due occupanti del rifugio,

-Se hai sonno va pure a dormire- disse Kai guardando il ragazzo lucidare e pulire la pistola, preferiva stare a distanza da quell'affare ritenendola pericolosa, 

-Sembra che stia per piovere....sicura che posso dormire e lasciarti tranquilla?- lei gonfiò le guance offesa, sbuffando infastidita, lui rinfoderò l'arma nella sua borsa e si sdraiò voltando la testa contro la corteccia,

-Se ci sono problemi o hai paura per i fulmini, chiamami- lei arrossì abbassando lo sguardo mentre un fulmine rimbombò nell'aria facendola sobbalzare sul posto, puntò lo sguardo fuori vedendo che il fulmine era caduto molto vicino al suolo, lentamente si avvicinò al ragazzo sdraiandosi con la schiena rivolta verso quella di lui mettendosi ad osservare fuori per cercare di scacciare i brutti ricordi, fuori intanto i rombi dei tuoni continuavano e dalle nubi un secondo fulmine cadde colpendo un'albero lì vicino che prese subito fuoco,

lei sgranò gli occhi mentre nella sua mente ricomparvero delle vecchie immagini di fuoco e di gente che correva per salvarsi, si sedette di scatto tremante, doveva chiamare aiuto o l'incendio si sarebbe propagato fino al loro rifugio, ma le parole non uscivano dalla sua bocca come se le sue corde vocali fossero state completamente paralizzate,

"D...de....devo....chi....ama...re.....Nath....an" ma quel pensiero mal pronunciato non riuscì a raggiungere le sue corde vocali, tutto il suo corpo era come di pietra, non riusciva a muovere un solo muscolo mentre osservava terrorizzata il fuoco espandersi.

Per fortuna l'odore di fumo arrivò alle narici del ragazzo che non appenalo sentì si alzò girandosi di scatto rimanendo attonito alla vista del fuoco,

-Merda un'incendio. Kai dobbiamo andarcene...Kai- la chiamo afferrandola per le spalle ma la ragazza aveva uno sguardo fisso e terrorizzato così come l'espressione sul suo volto, provò a scuoterla per farla rinsavire ma non successe niente, strinse i denti vedendo che l'incendio si stava propagando, doveva scappare ma sarebbe significato abbandonare tutto, ma non poteva fare altro senso acqua o mezzi per spegnere le fiamme, ma si ricordò che c'era chi potesse farlo,

"Godzilla, Rodan. Siamo bloccati da un'incendio aiuto" gridò mentalmente stringendo il cristallo che portava al collo sperando che avessero ricevuto il messaggio, mentre il fumo avvolgeva il luogo facendolo tossire, subito si tolse la maglietta poggiandola contro il volto di Kai per non farle respirare il fumo mentre lui trattenne il respiro, la sua priorità era tenerla al sicuro.

Una scossa nel terreno lo fece sobbalzare, alzò lo sguardo vedendo oltre le fronte degli alberi, l'imponente figura di un Kaiju che conosceva maledettamente bene ritrovandosi a sorridere vedendo quella montagna vivente, Godzilla alzò la possente coda abbattendola contro il suolo distruggendo gli alberi davanti a lui provocando una scossa, il grosso rettile aveva spazzato via gli alberi per non far propagare l'incendio, mentre la figura di Rodan scendeva in picchiata aprendo il becco e liberando l'acqua che aveva raccolto come i pellicani sulle fiamme spegnendole del tutto,

-Grazie ragazzi- finalmente Nathan poté tirare un sospiro di sollievo, guardando i due grandi mostri con lo sguardo rivolto verso l'alto con aria sospettosa, avvertì una forte sensazione al petto come se gli stessero dicendo di stare attento per poi lasciarli soli,

-Kai riprenditi- la scosse nuovamente e la ragazza finalmente sembrò riscuotersi, spostando lo sguardo su ciò che restava dell'incendio,

-Finalmente ti sei ripresa, che ti è successo, eri come pietrificata?- lei singhiozzò buttandosi contro il suo petto e stringendolo in modo disperato come ad attaccarsi a lui,

-Lui...ha...bruciato....il mio....villaggio....mamma e papà- singhiozzò sprofondando il volto contro il suo petto, lui le accarezzò i capelli stringendola per consolarla, mentre fuori Mothra atterrava dove prima c'era l'incendio guardandoli, il castano poteva leggere la preoccupazione nei grandi occhi della falena,

"Con questi fulmini è pericoloso stare qui. Andiamo alla biblioteca li saremo all'asciutto" lo comunicò mentalmente con lei prendendo in braccio Kai che continuava a piangere, non gli piaceva vederla così ma se voleva aiutarla doveva sapere.


All'interno della biblioteca tra le mura di roccia la fece sedere coprendola con la sua giacca e preparando un'infuso di erbe per provare a farla rilassare, le lanciò uno sguardo preoccupato, i lunghi capelli scuri di solito legati in una fluente treccia, erano disfatti così da coprirgli il viso, versò il contenuto del recipiente sul fuoco in due pezzi di bambù cavi e ne porse uno a lei,

-Tieni, ti aiuterà a rilassarti- Kai alzò lo sguardo intravedendo il contenitore tra i capelli ed allungo le mani tremanti per afferrarlo, portandolo alla bocca, si sedette vicino a lei guardando la bevanda nel contenitore, voleva fargli delle domande per sapere ma, non voleva rischiare di traumatizzarla o fargli riaffiorare brutti ricordi,

-Vuoi sapere...della mia reazione....del perché....mi sono completamente....bloccata?- con quella domanda sembrò leggergli nel pensiero,

-Solo se te la senti. Non voglio forzarti- le sorrise dolcemente, lei tirò su col naso spostandosi i capelli dal viso per guardarlo,

-No...voglio che tu sappia....forse mi aiuterà a....sfogarmi- prese un profondo respiro, lasciando andare l'aria, -La mia gente è morta in seguito ad un violento incendio e dai fulmini....-,

-È stato uno dei Kaiju?- la domanda gli sembrò banale e forse loro non c'entravano niente, ma si sbagliava, lei alzò la mano tremante puntando il dito verso il muro indicando il disegno di una creatura con tre teste di colore oro,

-È stato lui?- lei annuì deglutendo, -Come si chiama?- Kai ebbe un sussulto a quella domanda stringendosi nelle spalle a disagio,

-Lui...ha molti nomi: Dio del fulmine, Demone della distruzione, Flagello d'oro, Nemesi del re.....ma noi lo chiamiamo....Ghidorah- quando sussurrò quel nome una folata di vento si fece strada dal tunnel fino alla caverna facendoli rabbrividire, solo a sussurrare quel nome Kai si strinse con più forza le ginocchia al petto,

-Mia madre e mio padre.....tutti sono morti a causa....sua. È stato il primo Nuikayn a provare odio verso le persone e a volerle distruggere-,

-E dove si trova ora?- le scosse i capelli scuotendo la testa,

-Non lo so, più di dieci anni fa dopo un duro scontro con Zilla che è intervenuto per difendermi è sparito. Ma non so se è morto o vivo- concluse poggiando la fronte contro le ginocchia, Nathan la guardò dispiaciuto essere l'ultima della sua gente era sia una benedizione che una maledizione, non poteva immaginare il dolore e la disperazione che lei avesse provato quel giorno proprio per niente, allungò la mano prendendo la sua è stringendola forte, lei alzò lo sguardo incrociando il suo sorriso, singhiozzò poggiando la testa contro le gambe di lui, che arrossendo iniziò ad accarezzargli i capelli, almeno voleva farla stare tranquilla e non farla cadere di nuovo nella disperazione dei brutti ricordi.


Il mattino dopo le nubi erano sparite e il sole tornato a splendere sulla vegetazione, i due uscirono e Kai annusò l'aria, vi era odore di fumo e cenere a causa dell'incendio provocato dal fulmine della notte scorsa, ma non vi era odore di pioggia,

"Solo fulmini e niente pioggia, non mi piace" pensò un po' a disagio, sapeva che questo era un cattivo segno, quando percepì il tocco di una mano sulla spalla,

-Va tutto bene?- a quella domanda annuì stringendola,

-Si ho solo....- un profondo brontolio venne dal suo stomaco, lei arrossì non poco abbassando lo sguardo completamente in imbarazza, mentre Nathan sorrideva divertito, quando anche il suo stomaco iniziò a brontolare facendolo irrigidire mentre anche le sue guance si tinsero di rosso,

-Credo sia il caso di procurarci la colazione!- affermò grattandosi la guancia, 

-Prendo i cestini per la frutta- fece per tornare dentro ma lui le afferrò delicatamente il polso per fermarla senza farle male,

-Non mi dispiace la frutta. Ma oggi a preferisco delle proteine, per cui andranno a caccia- il sorriso che si dipinse sul suo volto fece restare stranita la nativa alzò un sopracciglio,

-Vuoi della carne, per colazione?- lui annuì deciso a quella domanda.

Nascosto tra le vegetazione una figura si muoveva mimetizzandosi tra i cespugli, coperta da un mantello verde fatto con le foglie, la ragazza si abbassò per guardare il terreno con i suoi occhi viola scostando le foglie in cerca di tracce, il castano la osservò abbassare il volto fino a terra ed annusare il terreno come un cane che cercava di trovare una scia,

"Mi ricorda i cacciatori indiani" pensò vedendola fermarsi, si avvicinò vedendo delle impronte sul terreno,

-Cinghiale, perfetto mangeremo da re!- ghignò prendendo un ramo abbastanza robusto trovato lì vicino e con una corda ci legò ad una delle estremità il suo machete per trasformarlo in una lancia,

-È vicino è passato di qui meno di un'ora fa- gli disse prendendo un po' di terra e spalmandogliela in faccia,

-Così non sentirà il tuo odore- gli spiego prendendo della polvere e passandogliela sul vestito, mentre lei si metteva il cappuccio di foglie e iniziò a correre seguendo le tracce, lui si tolse un po' di fango con il dorso della mano e la seguì cercando di stargli dietro, nonostante il suo addestramento, la ragazza sembrava più veloce e con più resistenza di lui, nonostante fosse stato addestrato dalle migliori forze speciali del mondo. 
Kai corse lungo la foresta calpestando le foglie e seguendo le tracce che riusciva ad intravedere, anni di caccia le avevano dato la capacità di distinguere anche la più minima traccia lasciata sul terreno anche di piccoli animali, rallentò il passo improvvisamente tanto che Nathan per poco non le andò a dosso, lei gli portò un dito alle labbra per dirgli di stare zitto e indicò un cespuglio, prese la lancia che teneva dietro alla schiena e strisciò per terrà fino a dentro il cespuglio, scostò le foglie e lo vide un cinghiale rotendello dal pelo marrone con striature rosse era bloccato con una corda alla zampa che lo teneva fermo,

-La mia trappola ha funzionato- sussurrò arrivando al suo fianco, 

-Hai piazzato delle trappole?- lui annuì,

-È bello grosso!- in effetti l'animale era grosso il doppio del ragazzo con delle lunghe zanne che gli spuntavano dal muso,

-Il cinghiale striato di sangue è una preda molto ambita dai cacciatori della mia tribù. E cotto è il massimo- solo a pronunciare quelle parole alla ragazza venne l'acquolina in bocca, sì scambio uno sguardo col castano stringendo la sua lancia, lui annuì, con un balzo felino sbucò fuori dal cespuglio tirando in avanti il braccio e lanciando la lancia che si conficcò nel fianco dell'animale che emise un grugnito di dolore, mentre Nathan si era messo davanti a lui puntandogli contro la lancia-machete,

"Sarò io a finirti!" Strinse i denti flettendo le gambe e scagliarsi verso il cinghiale per trafiggerlo ad un punto vitale, di certo non si aspettava che dagli alberi saltasse fuori un Kaiju che prese la testa del cinghiale tra le mandibole fino a farla esplodere come un palloncino.
Il ragazzo sgranò gli occhi bloccandosi sul posto insieme a Kai che guardò il grosso mostro davanti a se, lo riconobbero era il Nuikayn lupino che avevano visto nascere l'altro giorno, ma era diverso più grosso e massiccio, il ragazzo si stupì che fosse cresciuto fino quasi a raddoppiare in un solo giorno, il mostro puntò lo sguardo su di lui facendolo trasalire, quando Nathan avvertì una fitta al petto, dopo qualche istante il lupo prese la sua preda tra le mandibole e se ne andò,

-Tutto bene?- gli chiese subito la mora avvicinandosi a lui, 

-NO, quel bastardo di Wolcade ci ha rubato la preda!- disse ringhiando e conficcando il machete nel terreno per la rabbia, lei ridacchiò divertita,

-Si vede che non era destino, se vuoi possiamo accontentarci del pesce?- il ragazzo annuì anche se molto seccato.

Così Mothra trasportò i due al grosso lago collegato all'oceano che Godzilla usava per spostarsi, Nathan guardò la superficie dell'acqua, prendendo un sasso e lanciandolo dentro vedendolo andare a fondo,

-Ci sono pesci qui?- 

-È collegato all'oceano e di solito ci pesco pesci molto saporiti- gli rispose mentre si spogliava facendo strozzare il ragazzo con la sua stessa saliva alla vista delle forme di lei, detestava quando lo faceva, Kai si tuffò in acqua schizzandolo,

-Grazie Kai ora sono bagnato- disse sbuffando e bagnato, lei riemerse ridendo divertita,

-Andiamo Nath, vieni anche tu a nuotare con Kai- disse alzando il braccio sventolando la mano, 

-No, io preferisco pescare- rispose per poi venire schizzato nuovamente dalla mora che rise di gusto, il suo occhio prese un tic nervoso, digrignando i denti si tolse maglietta e pantaloni restando in boxer e tuffandosi anche lui in acqua, subito lei si immerse nuotando verso il fondo, vedendo Nathan seguirla a ruota, ma lei si stava divertendo a farsi inseguire, era da molto che non giocava con qualcuno di umano, il castano nuotava più in profondità per raggiungerla quando la vide nascondersi tra delle alghe, subito si avvicinò nuotando silenzioso e le scostò per sorprenderla ma non vi era nessuno,

"Dov'è finita?" Si chiese grattandosi la testa sentendo poi qualcuno aggrapparsi alla sua schiena, voltò la testa trovando il volto di lei che lo fissava, arrossì aprendo la bocca lasciando andare l'ossigeno e dovette riemergere subito prendendo profondi respiri,

-Quella ragazza vuole uccidermi?- si chiese sputando l'acqua, come chiamata in causa  Kai riemerse davanti a lui, e non appena lo guardò in faccia scoppiò a ridere,

-Lo trovi divertente?- chiese offeso,

-Molto, era da tanto che....non mi divertivo così- ammise smettendo di ridere e sorridendo triste, allungando la mano e poggiarla al petto di lui sentendo il battito del suo cuore, quel regolare e impercettibile suono riusciva a calmarla arrossendo leggermente chiudendo gli occhi e concentrandosi su di esso, lui d'altro canto la guardò poggiando la mano sulla sua trovandola molto bella, sebbene non sopportava alcuni suoi comportamenti era felice di averla con lui e non essere il solo umano sull'isola,

-Dovremmo pescare- le ricordo facendola riscuotere, lui annuì sfregando la punta del naso contro il suo è immergersi, Nathan sospirò scuotendo la testa e facendo lo stesso.


Wolcade stava lentamente consumando il suo pasto spolpando la carcassa del cinghiale, aveva bisogno di energie e nutrimenti per crescere e quella piccola preda gli avrebbe dato ciò di cui aveva bisogno, quando avvertì un tenue odore di qualcosa di stranamente dolce o almeno per lui lo era, lasciò perdere ciò che restava del suo pranzo seguendo quell'odore fino ad arrivare ai piedi dalla montagna, continuò ad annusare avvicinandosi al centro da cui veniva quel dolce profumo.

Quando sentì una presenza piuttosto schiacciante apparire improvvisante, subito si guardò intorno non vedendo nessuno, ma il grosso Kaiju non si sentiva per nulla tranquilla, quello che sentiva era troppo potente per sfidarlo nelle sue attuali condizioni, preferendo girare i tacchi ed andarsene, quando il terreno sotto di lui cedette e cadde in una profonda cunicolo sotterrane completamente avvolto dall'oscurità, Wolcade assottigliò lo sguardo per attivare la vista notturna per vedere cosa ci fosse intorno a lui, ma l'ultima cosa che vide furono tre mandibole che saettarono contro di lui a zanne spiante.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8



Dopo aver acceso il fuoco Nathan usò un coltello creato sfregando un frammento di roccia per renderlo affilato e sventrare i due grossi pesci che avevano catturato a mani nude mentre nuotavano, rimosse le interiora buttandole via ed impalò la colazione mettendola vicina alle fiamme,

-Bene Kai direi che ci vorrà un pochino- gli disse buttando qualche rametto nelle fiamme per alimentarlo, ma non ottenere alcuna risposta trovandolo strano, volse la testa vedendo la mora in piedi completamente immobile che osservava il cielo, non si era ancora rivestita, si alzò grattandosi il naso in imbarazza e mettendole la sua giacca sulle spalle per coprirla,

-Kai...- iniziò vedendo che si teneva una mano al petto -....che cos'hai?-,

-Ho sentito...un sussulto al petto...- rispose deglutendo, subito il ragazzo si preoccupò pensando che avesse qualche problema cardiaco, anche se a vista non lo dimostrasse anzi tutto il contrario,

-Hai problemi al cuore?- lei scosse la testa continuando a guardare il cielo,

-...è come....se....- deglutì sentendo ancora quella sensazione nel petto, come se qualcosa si fosse strappato dentro di lei, -...credo che....un Nuikayn non ci sia più!- concluse abbassando lo sguardo ed andando vicino al fuoco, il castano le si avvicinò sedendosi al suo fianco vedendola triste,

-Non è stata colpa tua...- riuscì solo a dirgli, non trovando che altre parole per consolarla, non si era mai trovato in una situazione simile,

-Lo so...ma è....doloroso. È come se una parte di tè venisse strappata via con violenza- abbassò lo sguardo poggiandosi contro il ragazzo che arrossendo le avvolse le spalle con il braccio stringendola a se, lei si accoccolò meglio al suo fianco come se cercasse un sostegno a cui poggiarsi, lui poggiò la testa sulla sua, osservandola guardare il fuoco, allungò la mano sfiorandole la pelle della spalla facendola sussultare fino al tatuaggio presente su di esse,

-È Ghidorah!- disse alludendo il drago a più teste tatuato, riconobbe che era simile a quello sulle pareti della biblioteca, lei deglutì a disagio solo a sentir pronunciare quel nome,

-Perché tatuarti la sua immagine, se è il mostro che ha distrutto tutto ciò che avevi?- la sua domanda era spontanea, voleva capire perché lo avesse fatto, non lo sapeva nemmeno lui come mai era bramoso di conoscere le sue ragioni, forse voleva conoscerla più a fondo,

-...io ho terrore di lui...mi ha portato via tutto...proprio per questo lo odio con tutte le mie forze. Questo lo tengo come monito, per non dimenticare e darmi forza- portò la mano a toccarsi il tatuaggio stringendosi la spalla fino a conficcare le unghie nella pelle, ricordando quel giorno insieme al terrore e il dolore che gli aveva provocato e che ancora a distanza di anni non riusciva a dimenticare, meccanicamente strinse la mano di Nathan come per darsi maggiore forza, lui arrossi ma la lasciò fare.

-Mi stavo chiedendo una cosa- disse ad un certo punto,

-Come mai i tuoi tatuaggi brillano avvolte?-,

-Si illuminano quando c'è una minaccia, che sia vicino a me o che riguardi uno dei Nuikayn con cui sento un legame- rispose portandosi le ginocchia al petto e con un bastone  fare disegni nel terreno,

-Wow, com'è possibile?- lei scosse la testa,

-Non lo so, la mia gente li usa fin dai tempi antichi. Vengono fatti con un metodo particolare...ci hanno aiutato a prevenire molti disastri....anche se prevenire non vuol dire salvarsi del tutto- ammise sconsolata, il ragazzo annuì,

-Potrei...ecco...averli anch'io. I tatuaggi intendo- gli occhi viola di Kai si spostarono velocemente su di lui,

-Sempre se posso?-,

-Si...penso di poter trovare il materiale...per fartene uno. Ma sei...sicuro di volerlo?- lui annuì, pensando che forse quei particolari allarmi luminosi gli sarebbero potuti tornare utili, quando sentì odore di bruciato, ricordandosi che aveva lasciato i pesci vicino al fuoco e questi alla lunga si erano carbonizzati,

-Mi sa che a questo punto ci tocca la frutta- rise la mora guardando il castano che annuì sospirando.


Kai stava setacciando l'isola in cerca dei materiali che le servivano per poter realizzare il tatuaggio che il ragazzo gli aveva chiesto, allungò la mano dentro la cavità di un'albero e ne tirò fuori dei bruchi bluastri con macchie verdi, sorrise mettendoli nella bisaccia,

"Spero che venga bene" pensò deglutendo leggermente, era a disagio a fare una tatuaggio su richiesto di qualcuno, 

-Bene mi manca un'ultimo ingrediente ed ho finito!- affermò iniziando a cercarlo, quando si sentì osservata, non riconoscendo la presenza di Nathan, lui era rimasto sulla spiaggia, forse un'animale, ma non lo capiva era diverso,

"Cosa sarà?" Non percepiva ostilità, ma la presenza non la rassicurava, velocemente si girò lanciando la lancia che trapassò i cespugli conficcandosi contro qualcosa, con uno  scatto saltò i cespugli effettuando una capriola e sfoderando i coltelli in osso che si portava dietro, vedendo che la lancia si era conficcata nel tronco di un'albero, spostò lo sguardo intorno ma non vide nessuno, forse si era sbagliata.


All'interno del relitto della nave, Nathan stava armeggiando con i fornelli di quello che restava del reparto cucina, incredibilmente era riuscito a riattivare in parte il sistema a gas, ma di certo non lo usava per cucinare, posizionò sulla sua ma un pezzo di acciaio lasciando che si scaldasse così da renderlo almeno un po' malleabile, per poi posizionarlo su una grossa roccia che aveva portato all'interno così da creare un'appoggio, dopo aver posizionato il metallo rovente iniziò a battere un lato con un martello, era riuscito a creare una forgia rudimentale.

"Non sarà il massimo" si disse continuando a colpire il metallo per poterlo appiattire e riscaldarlo sul fuoco,

"Ma se non altro funziona" continuò a dare colpi di martello sentendo il sudore impregnargli il volto per la fatica, lo rimosse con l'avambraccio esaminando il suo lavoro, aveva creato una lama in modo piuttosto grezzo ma non era per nulla male, annuendo la immerse dentro ad un recipiente pieno d'acqua, il contatto tra il metallo rovente e l'acqua creò subito del vapore, dopo averla estratta la esaminò meglio più da vicino,

-Non è malissimo, mi manca solo da fargli il filo- ma non sapeva con cosa affilarla, aprì i cassetti delle mensole per cercare tra gli utensili ancora interi, trovando una coppia di acciaierini, li guardò un'istante ed un'idea si formò nella sua mente, prese della corda legandoli ad un bastone incrociandoli a formare una X, per poi incastrare l'asse contro il muro per non farla muovere, prese la lama appena forgiata e passò la parte della lama tra i due acciaierini con forza,

-Credo che dovrebbe andare- annuì prendendo ad affilarla, quando Kai fece capolinea dalla porta,

-Che fai Nath?-,

-Crea una nuova arma- gli rispose mostrandogliela, le labbra della ragazza formarono una O per lo stupore, per poi posare la bisaccia a terra sorridendogli,

-ho trovato tutti i materiali per farti il tatuaggio. Quindi se vogliamo iniziare?-.


Kai fece stendere Nathan a pancia in giù, il ragazzo si tolse la maglietta per mostrargli la schiena nuda, il luogo dove avrebbe fatto il tatuaggio, spostando lo sguardo sulla ragazza che prendeva dalla bisaccia dei bruchi e iniziando a pestarli con un pestello in una scodella fino a ridurli in poltiglia, poi aggiunse al composto delle more pestandole insieme,

-Usate quelli per fare i tatuaggi?- chiese guardandola armeggiare con la scodella del composto,

-Questo è solo per il colore, il vero ingrediente è questo!- rispose prendendo una foglia con una sostanza appiccicosa sopra,

-È la saliva di Nuikayn- spiegò prendendone un po' con il coltello e aggiungendola al composto mescolando per renderla più densa,

-È per la densità?-,

-In parte sì, ma è uno dei passaggi principali- dopo aver ottenuto la giusta consistenza per l'inchiostro, la ragazza prese un bastoncino con all'estremità un frammento di cristallo appuntito, si avvicinò al ragazzo poggiando il palmo della mano sulla schiena e percorrendola facendogli venire i brividi, lo stava facendo per sentire la superficie e capire se sarebbe stato difficile incidere il disegno o meno,

-Che....disegno...vorresti?- chiese balbettando un po',

-Scegli tu, mi fido di te- gli rispose con un'occhiolino, lei arrossì scuotendo la testa e prendendo un profondo respiro, si sentiva nervosa visto che era il primo tatuaggio che faceva su un'altra persona, sentiva le mani sudate che tremavano, deglutì immergendo la punta di cristallo in un piccolo recipiente d'acqua di mare per sterilizzarlo e successivamente in quello con il colore per raccoglierlo.
Avvicinò la punta alla sua schiena iniziando a grattare sotto pelle con delicatezza per imprimervi l'inchiostro, Nathan strinse i denti sentendo l'ago affondare nella sua schiena, sebbene non fosse troppo doloroso era comunque fastidioso,

-Non è...un normale ago, giusto?-,

-È un frammento sottile del cristallo. Non muoverti, rischi di farmi sbagliare- lo riprese lei, così restò immobile lasciandola lavorare,

"Forse la luminosità è ottenuta dalla reazione dell'energia rilasciato dal cristallo, mischiato al DNA dei Kaiju?" provò ad ipotizzare per provare a dare una spiegazione scientifica.

-Ecco ho finito- sorrise soddisfatta dopo tre ore passate a tatuare, sentiva il polso dolorante per il continuo movimento, lui al contrario si mise seduto sentendosi indolenzito, era rimasto per troppo tempo immobile, si scrocchiò  il collo mettendosi in piedi proprio nel momento in cui la ragazza gli gettava l'acqua salata sulla schiena,

-Ma cosa?- gli chiese girandosi a guardarla,

-È per disinfettare- rispose lei mettendo un broncio dispiaciuto, che lui trovò adorabile, si girò verso un frigorifero ancora integro per ammirare il tatuaggio sulla superficie riflettente, i suoi occhi osservarono uno splendido disegno di una grossa lucertola con delle punte sulla schiena, lo riconobbe era Godzilla,

-Magnifico! Ma come faccio a sapere....se funziona?- come se il destino volesse rispondere a quella domanda il suo tatuaggio iniziò ad illuminarsi di un blu splendente, subito spostò lo sguardo su Kai, anche i suoi si stavano illuminando, la ragazza percepì ostilità verso il mare, corse fuori dal relitto seguita da Nathan, appena arrivati sulla spiaggia videro che Ebirah stava lottando con quello che sembrava un lunghissimo drago marino orientale di colore verde acqua,

-Ebirah e Manda, stanno lottando per il dominio della costa!- affermò Kai, mentre le spire di Manda si avvolgevano intorno al corpo della gigantesca aragosta, per poi azzannargli una chela tenendola stretta tra i denti,

"Uno scontro acquatico ma chi vincerà?" Si chiese Nathan assistendo alla scena, quando avvertì il tatuaggio bruciargli come se qualcosa non andasse, di scattò alzò la testa vedendo dei nuvoloni neri formarsi sopra di loro e un'istante dopo un fulmine cadde colpendo i due Kaiju finendo per carbonizzarli sotto lo sguardo scioccato dei due,

-Cosa...significa...questo...?- Kai era sconvolta davanti a quella scena, ma una terribile sensazione si fece strada in lei, si voltò verso il ragazzo gridandogli,

-Nath togliti subito da lì!- il castano non capì, un secondo fulmine cadde proprio sotto di lui, il ragazzo non sapeva come avesse fatto ma si tirò indietro con una velocità sconosciuta a lui cadendo a terra, lei gli corse subito vicino notando che si teneva l'occhio destro.


In lontananza dalla cima di un'albero una figura stinse i denti per la rabbia, sperava proprio che quel ragazzo impuro sarebbe stato carbonizzato dal fulmine, ma a quanto pare non era quella la sua ora, sbuffando infastidito saltò giù dall'albero.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9



Nathan strinse i denti per il dolore lancinante all'occhio destro, sentiva che la pelle era bruciata dall'odore che arrivò alle sue narici, non sapeva se avesse perso la vista dal lato destro, solo gli faceva un male cane, sentì la ragazza rientra nel rifugio inginocchiandosi di fianco a lui,

-Come stai, Nath?- gli chiese subito mettendosi ad armeggiare con delle ciotole,

-Fa un male del diavolo- rispose ansimando, Kai annuì vedendolo sofferente, prese una piccola anfora togliendogli il coperchio, all'interno vi era una polvere molto fine è sottile, si portò una grossa foglia alla bocca usandola come mascherina anti gas, prendono con un rametto cavo un po' della polvere e mettendola in un po' d'acqua iniziando a girarla fino ad ottenere la consistenza di un'unguento, spalmandone un po' su una grossa foglia dì aloe,

-Cos'é?- gli chiese lui guardandola avvicinarsi,

-Potrebbe bruciare- fece aderire la foglia sull'occhio e subito il castano si contorse sentendo come se la ferita venisse cauterizzata da quell'unguento, mentre la ragazza cercava di tenerlo fermo,

-Fa male, ma aiuterà a velocizzare la cicatrizzazione e la guarigione- gli spiegò meglio sentendolo stringergli la mano, lei la strinse a sua volta per dargli forza, era lui ad averne bisogno al momento, dopo un minuto sentì che la presa si faceva più rilassata, sorridendo allungò l'altra mano prendendo dell'acqua e porgendogliela, lui alzò la mano prendendola e mandandola giù in un solo colpo,

-Cos'è quella polvere che hai usato, per fare questa....medicina?- domandò guardando la sostanza che aveva appena applicato alla sua ferita,

-È la polvere prodotta dalle ali di Mothra...- rispose prendendo il contenitore, Nathan allungò la mano per vedere, ma la mora glielo impedì,

-È velenosa, se non usi qualcosa per non respirarla può paralizzarti-,

-...e voi la usate come medicina?-,

-Una volta mischiata con l'acqua, diventa un'ottima medicina si- lui rimase stupito, non pensando che potessero avere sistemi di cura così, alternativi, era l'unica frase che gli veniva in mente.
Il castano bendava la ferita alla belle è meglio aveva lasciato la foglia sull'occhio ma preferiva bendare per essere sicuro che non cadesse,

-Avvicinati al fuoco, starai più al caldo- gli disse invitandolo vicino a se, lui si alzò e andò a sedersi al suo fianco, mentre lei continuò a guardare a terra, si accorse subito che vi era qualcosa che non andava, era totalmente silenziosa e da ciò che si poteva leggere nei suoi occhi molto preoccupata, allungò la mano toccandole la spalla ma Kai sussulto muovendo il braccio ed allontanandola, sorprendendolo,

-Scusa...io...- balbettò subito dispiaciuta, roteando gli occhi intorno a se, lui sorrise accarezzandole il viso facendola arrossire,

-Cosa ti preoccupa tanto?- le domandò infine, lei deglutì à disagio, non voleva rispondere era agitata e spaventata e lo si capiva da come tremava, lui accorgendosi di ciò le strinse forte le mani come a dargli qualcosa a cui aggrapparsi, cosa che la ragazza fece subito, alzò lo sguardo viola specchiandosi negli occhi di lui e prese un profondo respiro,

-Quel...fulmine....credo...che...che...che.....- si morse la lingua come spaventata di pronunciare l'ultima parola, per poi affondare di colpo la testa contro il suo petto iniziando a piangere, Nathan le accarezzò la testa capendo di chi parlasse,

-Si tratta di Ghidorah, vero?- solo sentendo sussurrare quel nome, la mora tremó ancora di più,

-Solo lui...potrebbe generare...fulmini così. In grado di....incenerire un Nuikayn- tremò ancora di più al solo pensiero che quel mostro possa essere tornato, sperava che Godzilla lo avesse ucciso anni fa, la povera ragazza non ci teneva per niente a volerlo rivedere, il ragazzo le accarezzò la testa guardando fuori e notando Mothra che si adagiava fuori guardandoli,

-Forse è stata solo una coincidenza- provo a dire per rassicurarla, ma lei non ci credette,

-Due fulmini che cadono a terra e uno di loro stava per colpirti. Quanto possibilità ci sono?- lui deglutì a quella domanda,

-Poche- ammise per poi alzargli il viso e baciandole la fronte, 

-Per ora non farti prendere dal panico, se quel mostro è tornato dobbiamo saperlo e avere degli indizi. Per cui potrebbe essersi trattato di una coincidenza per quello che ne sappiamo- Kai lo guardò negli occhi tirando su col naso, per poi sorridergli e poggiare velocemente le labbra sulle sue in un minuscolo e veloce bacio ed accoccolarsi al suo petto,

-Grazie Nath- lui la strinse per rassicurarla, lanciando una sguardo fuori verso la grande Falena, entrambi si scambiarono uno sguardo di intesa preoccupato, sperava vivamente anche lui che la sua teoria fosse esatta.


Nel profondo di una caverna lo scoppiettio di un fuoco era l'unica cosa che illuminava l'oscurità, le fiamme producevano calore sufficiente per poter riscaldare parte di quell'ambiente, una figura ammantata era seduta davanti al falò aspettando che la sua cena si cuocesse, quando un'improvvisa folata di vento imperversò nel luogo facendo quasi spegnere le fiamme

-Uhm?- mugugnò guardando Battra atterrare vicino a lui e gracchiare qualcosa, 

-Così sono ancora insieme quei due!- ringhiò stringendo i denti, mentre le fiamme illuminavano il fisico asciutto e muscoloso sotto al mantello di foglie, sul petto all'altezza del cuore vi era quello che sembrava un frammento di cristallo viola fuso col suo corpo.
Dietro di lui un paio di occhi si aprirono nell'oscurità seguiti da altri due paia, la falena nera abbassò il capo indietreggiando mentre tre teste di colore oro uscivano dalle tenebre ringhiandogli contro,

-Lo so maestro, ma sfortunatamente ci serve- disse il ragazzo, la testa centrale lo guardò soffiandogli contro facendogli cadere il cappuccio rivelando il viso di un ragazzo dalla carnagione leggermente scura con dei capelli color grano, ma il segno che lo contraddistingueva era una cicatrice sul lato sinistro del viso che partiva dalla nuca e scendeva fino all'occhio attraversandolo, ricordava quasi una testa di drago, mentre i due occhi erano totalmente diversi, il destro era di un color ametista e il sinistro quello attraversato dalla cicatrice era rosso e la pupilla sembrava più piccola rispetto a quello dell'altro occhio.

-Torna a controllarli e portaci notizie- ordinò autoritario il ragazzo, Battra guardò lui per poi passare a Ghidorah che gli ringhiò, subito la falena nera sbatte le ali imboccando un'altro tunnel sotterraneo, il ragazzo prese la carne sul fuoco e né strappo un pezzo con un morso iniziando a masticarla, doveva trovare che la carne di Nuikayn era un po' stopposa ma gli servivano forze,

-Almeno quel nuovo Nuikayn è servito a qualcosa. A sfamarci!- affermò riferendosi al Kaiju lupino che Ghidorah aveva ucciso per cibarsene, il drago abbassò la testa centrare a guardarlo così che Gharad questo era il nome del ragazzo potesse sentire i suoi pensieri i quali lo colpirono come lettere incise col fuoco nella sua mente,

-Lo so Maestro, vi servono forze per riprendervi, dalle ferite inferte i da quel falso re, che chiamano "Godzilla"- solo a pronunciare quel nome, il drago tricefalo ruggì scuotendo le mura mentre l'umano avvertiva un forte dolore alla testa come se gli stesse andando a fuoco,

-Mi dispiace...Maestro...non dovevo pronunciare quel nome in vostra...presenza- si scusò subito tenendosi la testa col le mani per il dolore dei pensieri del Kaiju, appena smise Gharad abbassò il capo,

-Quando il falso Re, sarà caduto. Spazzeremo via i parassiti al di fuori, ma prima....dobbiamo liberarci dello schifoso verme arrivato nel nostro paradiso!- affermò con uno sguardo folle, rivolgendosi al ragazzo che era arrivato con la nave che il suo Maestro aveva fatto affondare con un fulmine,

-Quel verme è un'ostacolo alla nascita del nostro Eden. Dobbiamo distruggerlo insieme al legame che ha creato con la nostra "prescelta". Lei è indispensabile per la nuova era- Ghidorah ruggì, mentre una risata isterica e folle usciva dalle labbra del biondo che si mischiò al ruggito divertito del mostro alle sue spalle.


Nathan uscì fuori per andare alla spiaggia a cercare altri oggetti utili, ormai era diventata una routine in quel luogo, lo teneva libero dai pensieri e lo aiutava a non pensare troppo a casa, ormai erano più di cinque mesi che era via, sicuramente lo avevano dato per disperso insieme alla barca,

"Chissà che non pensino che questo sia un nuovo triangolo delle Bermuda" pensò divertito da quell'ipotesi, quando notò che nel punto della spiaggia una piccolissima porzione era diventata di vetro, era il punto dove il fulmine era caduto e per poco non lo aveva colpito, istintivamente si portò la mano all'occhio ancora bendato,

"Mi chiedo cosa stanno facendo Mary e Adam la fuori?" Si chiese ripensando ai suoi due vecchia amici, immaginandosi Adam che si tirava su gli occhiali cercando di spiegargli qualcosa di complicato e Mary che rompeva con la sua mania del rodeo.
Ormai aveva capito che quei giorni erano finiti, almeno non finché fosse stato su quell'isola e stranamente questo pensiero non lo turbava poi tanto, 

"Questo luogo è diventato come una casa per me!" Affermò da solo, mentre dietro di lui Angiras lo osservava curioso, il castano gli sorrise, ormai aveva capito che quel bestione era docile e amichevole, un vero peccato che non fosse stato umano, si sarebbe volentieri fatto una bevuta con lui, il grosso Kaiju, lo guardò per poi alzare la testa e puntarla verso la foresta come se stesse cercando di scorgere qualcosa, il ragazzo se ne accorse e fece lo stesso assottigliando lo sguardo ma non riuscendo a vedere niente di niente.


Gharad osservava quel verme nascosto tra gli alberi, grazie al suo mantello di foglie che usava per mimetizzarsi, trovando quel misero ragazzo troppo ingenuo e stupido, come poteva una persona della sua stessa tribù essersi legata ad uno come lui non riusciva proprio a capirla, sicuramente doveva essere stata plagiata da quel falso re,

"Molto presto Kai dovrà adempire al suo destino! Ma quel ragazzo potrebbe essere di intralcio così come i Nuikayn che seguono Godzilla" ragionò, quando un forte pensiero gli bruciò le meningi sentendo il ruggito di Ghidorah dargli istruzioni, 

"Ora che sono divisi è il momento buono" annuì mentre il cristallo sul suo petto si illuminava di un bagliore viola e la cicatrice lunga tutto il viso fino alla schiena iniziò a produrre anch'essa una luce color oro, seguita poi dai tatuaggi che gli percorrevano le braccia fino alle mani che ricordavano due lunghe teste e da quelli che gli avvolgevano le gambe simili a code chiodate.


Come ad aver sentito quei pensieri, Angiras si mise sull'attenti ringhiando, il castano si accorse di questo cambiamento, sentendo inoltre il tatuaggio che aveva sulla schiena pizzicargli e immaginandosi che avesse iniziato ad illuminarsi, quando il grosso Kaiju spinato abbassò di colpo la testa vide un grosso corno spuntare dalla sabbia sbalzandolo in aria e mandandolo in acqua con un tonfo che alzò un'onda,

-Angiras- gridò vendono uscire dalla sabbia un grosso mostro quadrupede di colore marrone rossiccio, fisicamente assomigliava ad un dinosauro con un muso tozzo, delle grosse orecchie a mezza luna è un grosso corno giallastro in mezzo agli occhi.

"Baragon" pronunciò quel nome mentalmente, mentre il grosso Kaiju rosso lo puntava mostrandogli le zanne con aria minacciosa, lui indietreggiò lentamente, mentre Angiras ruggendo caricava verso di loro, anche l'altro fece lo stesso e i due si scontrarono come due tori l'uno contro l'altro in una prova di forza, entrambi alzarono la testa per liberarsi, mentre il Kaiju rosso assestò una zampata con i grossi artigli contro il muso dell'avversario, che subito ricambiò con un colpo di coda spinata mandandolo al tappeto,

-Andiamo Angiras sei più forte di lui- lo incitò il ragazzo, mentre i due mostri si alzavano su ambedue le zampe posteriori scontrandosi e mordendosi a vicenda, ma sicuramente non si aspettava che qualcuno si intromettesse, due poderose zampe artigliate afferrarono Angiras sollevandolo da terra, alzando lo sguardo riconobbe la figura rossa di Bagorah,

-Bagorah...- sussurrò quel nome, vedendo Baragon aprire le mandibole e sputare una vampata contro di il Nuikayn spinata centrandolo in pieno e facendolo ruggire di dolore, Nathan strinse i denti sentendo quei versi, non riusciva a sopportarlo così prese un profondo respiro per poter chiamare a pieni polmoni chi potesse mettere in riga quei due attacca brighe,

-Godzilla-.

Kai stava raccogliendo dei fiori per poter fare un piccolo pensiero al ragazzo che gli piaceva, ritrovandosi ad arrossire al suo stesso pensiero,

-Dice che gli piacerà?- chiese verso Mothra la quale la stava osservando in silenzio, per poi emettere un piccolo verso di approvazione, lei sorrise dal pensiero della sorella, quando improvvisamente sentì il ruggito di Godzilla rimbombare per tutta l'isola è si accorse che i suoi tatuaggi si stavano illuminando, subito portò lo sguardo sulla falena,

-Andiamo, Zilla può aver bisogno d'aiuto!- affermò la mora, vedendo la sua amica abbassare l'ala per farla salire sul suo dorso, ma un'istante dopo rizzò le ali, ruggendo in senso di minaccia inquadrando qualcosa dietro alla mora, questa si bloccò come una statua di ghiaccio, deglutendo e voltarsi lentamente, ciò che vide le fece sgranare gli occhi, incredula, mentre Gharad si faceva strada tra i fiori tenendo d'occhio,

-Finalmente ci incontriamo. Prescelta- disse con un sorriso malato in volto, puntando lo sguardo sulla ragazza.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10



Fece un passo indietro prendendo di scatto la lancia che teneva costantemente vicino a se quando usciva, non riusciva a credere a quel che i suoi stessi occhi stavano osservando, un'altra persona che non aveva mai visto prima, istintivamente gli puntò contro la sua arma,

-Piano Kai, non ti servono pietre o armi- gli disse Gharad con tono gentile, ma lei era tutto tranne che tranquilla, poteva percepire che quel ragazzo era pericoloso, deglutì mentre Mothra ruggiva contro il ragazzo, ma lei alzò la mano per fermarla,

-Aspetta Mothra....tu sei...un....- cominciò balbettando, mentre il biondo le annuiva sorridendo,

-Un membro della tribù Kamijun- concluse per lei, la mora non poteva crederà ai suoi occhi, credeva che tutto il suo popolo fosse morto quella notte e che solo lei fosse sopravvissuta, adesso scopriva che non era così,

-Anche tu sei sopravvissuto dopo l'attacco di.....Ghidorah?- gli chiese facendo un passo verso di lui, l'altro annuì,

-Dopo l'attacco sono sopravvissuto cadendo da una scarpata. Ma non prima che un fulmine mi colpisse in pieno- rispose portandosi la mano a sfiorarsi la cicatrice che gli percorreva il lato sinistro della testa, -Non credevo che ci fosse qualcun'altro sopravvissuto- abbassò lo sguardo annuendo, il petto di Kai si riempì di gioia, dopo tanto tempo che credeva di essere rimasta sola non era più così.

Ma Mothra gli ruggì contro comunicandole di stare indietro, non si fidava a fatto di quel ragazzo, lei si voltò a guardare la sua amica, per poi ricordarsi di Godzilla,

-Dobbiamo andare. Non c'è tempo per spiegarti, ma qualcuno è in pericolo!-,

-Se intendi quel ragazzo che è arrivato mesi fa sull'isola. Baragon e Bagorah staranno cercando di ucciderlo- la mora si girò a guardarlo alzando un sopracciglio, come poteva sapere chi era Nathan o chi lo stava attaccando, stava forse sparando dei nomi a caso, lui sorrise, un sorriso inquietante e malato, 

-Gli ho ordinato io...di prendere quel verme!- affermò con tono tagliente, lei sgranò gli occhi facendo un passo indietro, Mothra ruggì aprendo le ali per sembrare più grande, aveva percepito subito che quel biondo era estremamente pericoloso e sicuramente non gli avrebbe permesso di toccare sua "sorella", con un colpo di ali si lanciò verso di lui, ma Gharad sorridendo schioccò le dita, la figura di Battra si avventò sulla sorella falena colpendola al fianco e schiantandosi con lei tra gli alberi,

-Mothra!- gridò alla sua amica, stringendo i denti impugnando più forte la lancia e guardando il biondo, che continuò a sorridere avvicinandosi di qualche passo, 

-Perché lo fai?- gli chiese subito,

-È il volere del Maestro! Tutti i parassiti che non fanno parte della tribù meritano solo la morte!-,

-Il Maestro?- gli chiese lei continuando a guardarlo, lui annuì,

-Lo stesso che tu hai tatuato sulla tua spalla- rispose indicando il tatuaggio del drago tricefalo, lei sgranò gli occhi, capendo di chi stava parlando, istintivamente tutti i ricordi di quel giorno funesto ritornarono nella sua mente, ma invece di farla bloccare sul posto sentì un forte calore provenirgli  dall'interno e la riconobbe, era rabbia.


Flettè le gambe facendo forza su di essa per scagliarsi in avanti tentando un'affondo con la lancia, ma il biondo si spostò di lato aspettandosi un gesto simile, e facendole lo sgambetto facendola cadere a terra, lei ringhiò alzandosi subito e menando un colpo laterale ma il ragazzo lo evitò abbassandosi,

-Tutto qui il massimo che sai fare?- gli chiese calmo, lei gli ringhiò contro,

-Siamo della stessa tribù non vi è motivo di combatterci- gli disse prendendo quello che sembrava un rudimentale guanto con attaccate alla parte delle dita delle pietre seghettate incavate di Selce, indossandolo alla mano destra, per poi usarlo per deviare la punta della lancia,

-Hai attaccato Mothra!- ruotò il bastone sopra alla testa e con un'avvitamento mosse la lancia lateralmente mirando al collo, a quel punto lui strette il pugno colpendo il bastone spaccandolo con il guanto di selce, lei osservò la sua arma rotta stringendo i denti lanciandotela contro, Gharad lo respinse con un colpo di mano, mentre il suo occhio rosso vedeva la figura di Kai sotto di lui che cercava di dargli un pugno, prontamente riuscì a fermarlo ed afferrare anche l'altro braccio sollevando da terra la mora,

-Noi siamo destinati a stare insieme!- affermò, ma lei poté leggere la follia nei suoi occhi, quella follia le fece quasi venire un capogiro, strizzò gli occhi e muovendo il busto assestò un calcio alla mascella del ragazzo liberandosi e con un'avvitamento allontanarsi sfoderando i pugnali d'osso che teneva legati al gonnellino di felci.

-Non vuoi collaborare vedo...- Gharad sospirò vedendola tirarsi indietro la treccia con sguardo agguerrito, in risposta lui tirò fuori un coltello di osso, la mora si abbassò fino a terra per poi scattare nuovamente, tentando un fendente al fianco, questi venne intercettato dall'artiglio deviandolo, allora ruotò ruotò il bacino cercando di colpirlo con un calcio al viso, ma lui indietreggiò evitandolo ancora una volta,

-Combatti!- affermò riprendendo a tirare fendenti, che venivano deviati dal biondo, finché stanca, non lanciò uno dei coltelli, Gharad sospirò deviandolo verso l'alto, allora lei saltò afferrandolo al volo e con forza piantandolo nel braccio dell'avversario  che ringhiò sentendo la ferita iniziare a sanguinare, serrò la mascella dando un pugno in faccia alla ragazza mandandola a gambe all'aria,

-Non mi piace rovinare un così bel faccino- ammise togliendosi con un colpo secco il pugnale e avvicinandosi a lei, che intanto si stava appoggiando sui palmi per provare ad alzarsi, il naso le faceva male e sentiva che stava perdendo sangue, furiosa girò il busto con il braccio che reggeva l'altro pugnale per provare a colpirlo, ma lui le fermò il polso poggiando il ginocchio sulla sua schiena bloccandola col suo peso, poi tirò il braccio con tutta la sua forza sentendo la spalla lussarsi e la mora che lanciava un'urlo di dolore.

Nel frattempo Godzilla aveva afferrato Bagorah per l'ala e con forza lo aveva scagliato verso l'oceano, mentre si girava per aprire le mandibole lanciando un raggio atomico contro Baragon prendendolo in pieno, questi preferì battere in ritirata scavando un tunnel per la fuga, il grosso Kaiju ruggì vittorioso, 

-Bene abbiamo vinto, Angilas tutto bene?- chiese il ragazzo andando verso il grosso mostro spinato, che lo guardò ruggendo appena, aveva subito delle lacerazioni e un'ustione sull'addome causata dalle fiamme del nemico, ma sapeva che era un tipo coreaceo e che quel colpo non sarebbe stato sufficiente ad ucciderlo,

-Meno male, grazie dell'aiuto Godzilla- lo guardò per ringraziarlo, ma notò che quest'ultimo aveva un'espressione seria e preoccupata, segno che ci fosse qualcosa che non andava, con un ringhiò iniziò a muoversi verso la foresta, Nathan non capendo che cosa significasse si aggrado a delle squame della sua coda per non perderlo di vista, sentendo subito dopo una comunicazione da parte di Mothra che chiedeva aiuto, in quel momento un solo pensiero si formò nella sua mente,

"Kai".


La ragazza continuava dimenarsi per cercare di rimuovere le liane che la tenevano legata, quel dannato biondino dopo averla disarmata, l'aveva legata per non farla muovere e come se non bastasse la spalla gli faceva un male cane, morse dei fiori per sopportare il dolore, mentre avvertiva quello di Mothra che stava ancora combattendo con la sua gemella malvagia,

-Scusa per il trattamento rozzo "prescelta" ma non mi hai dato altra scelta- disse Gharad stringendo le corde tanto da far gemere la ragazza,

-Maledetto bastardo, lasciami andare!- allungò il collo cercando di mordergli la mano, ma lui fu più veloce afferrandole il viso,

-Sei molto carina sai- disse avvicinando il viso al suo, mentre lei cercava di liberarsi dalla sua presa, quando Battra buttò a terra la sua gemella buona sovrastandola, il ragazzo sbuffò infastidito,

-Battra, smettila di giocare e abbatti quella falsa dea- si alzò urlando contro alla falena nera che in risposta gli ringhiò offesa, alzando le appendici per colpire la sorella, ma in quell'istante un raggio blu la colpì alla schiena spingendola via da Mothra, il biondo spostò la testa vedendo la figura imponente di un certo mostro arrivare e ruggire in aria,

-Kai- gridò Nathan vedendo la ragazza a terra per poi spostare l'attenzione sul ragazzo vicino, entrambi si guardarono negli occhi ma il castano poté leggere negli occhi dell'altro una grande rabbia,

-Ecco il Parassita insieme al falso Re- pronunciò quelle parole con un tono malato, che fece accapponare la pelle alla ragazza, mentre gli occhi di Godzilla si concentravano sul petto del biondo, in particolare sul cristallo incastonato sul suo petto, ringhiando sommessamente mentre le creste sulla schiena si illuminavano ad intermittenza, 

-Immagino che questo non ti piaccia vero, per questo cerchi di intimidirmi?- gli chiese con tono canzonatorio, mentre il mostro ruggiva furioso,

-Quel cristallo è....- iniziò Nathan capendo anche dai tatuaggi sul suo corpo di chi si trattasse,

-Come hai fatto?- chiese Kai riconoscendo nel frammento del suo petto il cristallo che la loro tribù usava per creare il legame con i Nuikayn, lui le sorrise abbassandole e afferrandole il mento,

-Tranquilla mia cara Prescelta, tutto ti sarà spiegato a tempo debito- gli rispose sorridendo folle, mentre sentiva il cane di una pistola venir tirato indietro,

-Lasciala o ti faccio saltare il cranio- lo minacciò puntandogli contro la pistola, l'altro puntò il suo occhio rosso su di lui per niente intimorito, facendo deglutire il castano.
Battra si rialzò volando sopra al biondo, seguita da sua sorella che si mise di fianco a Godzilla,

-Arrenditi, non puoi batterci siamo in netto vantaggio numerico!- gli ordinò Nathan, ma Gharad era perfettamente calmo,

-Io non credo Parassita, ho un'asso nella manica superiore a questa misera falena- a sentirsi chiamare in quel modo Battra ruggì guardando storto il ragazzo, che serrò la mascella,

-Osi parlarmi in quella maniera?- in risposta la falena nera ruggì più forte parlandogli nella testa, stanco di quella misera insetta, si concentrò mentre il cristallo e i simboli sul suo corpo iniziavano ad illuminarsi e il terreno tremò cosi forte che fece quasi perdere l'equilibrio a Nathan, quando il terreno si crepò è una grossa testa d'oro sbucò da sotto terra afferrando Battra al collo che iniziò a divincolarsi, altre due spuntarono afferrandole le ali tra i loro denti, tutti i presenti restarono ad occhi sgranati, mentre dalla gola di Godzilla iniziava a formarsi un ringhio di puro odio, mentre vedeva il Kaiju che non avrebbe mai più voluto vedere uscire fuori dal terreno.


Ghidorah strinse la presa sul collo di Battra che si dimenava per poter liberarsi, ma ad ogni suo movimento lui stringeva di più la presa per non lasciarla andare, appena lo vide Kai boccheggiò sgranando gli occhi, mentre tutti i ricordi di quel giorno gli piombarono di muovo addosso come una tempesta di fulmini,

-NNNNOOOOO- gridò accovacciandosi in posizione fetale e iniziando a tremare,

-Non preoccuparti, il Maestro non ti farà del male- allungò la mano per accarezzarle i capelli ma la voce di Nathan gli arrivò duro alle orecchie,

-Non toccarla!- il biondo sospirò stanco di lui, con un movimento della mano lanciò uno dei coltelli colpendo la canna della pistola così forte da fargliela volare di mano, il castano si tenne la mano dolorante, non si aspettava che quel ragazzo avesse una tale forza, Mothra aprì le ali ruggendo al grosso drago di lasciare andare sua sorella, la testa centrare fissò la Falena bianca sbuffando con le narici, mentre le altre due teste con uno strattone simultaneo gli strapparono via le ali, facendo ruggire Battra di dolore,

-Fermati!- gridò Kai, l'unica cosa che voleva era tapparsi le orecchie per non sentire quelle urla di dolore e disperazione, in risposta Ghidorah stratte più forte le mandibole sul collo di Battra affondando di più i denti nella sua carne, le altre due testa aprirono le bocche iniziando ad emettere delle scintille e sparare due fasci di fulmini che colpirono il corpo della falena incenerendolo lasciando intatta solo la testa, a quella vista Kai strinse gli occhi versando qualche lacrima e reprimendo i conati di vomito che le stavano salendo in gola.

Ghidorah lanciò la testa di Battra verso il suo rivale che atterrò lì vicino, facendo indietreggiare Nathan spaventato, dopo aver visto la potenza di quel mostro a tre testa, mentre Mothra emetteva versi di dolore e tristezza, sebbene lei è la sorella fossero sempre state opposte e si scontrassero, non avrebbe mai voluto vederla morta, mentre Godzilla abbassava la testa verso quella della povera falena nera annusandole e poggiandovi sopra il muso chiudendo gli occhi come per dirle addio, per poi alzare la testa ringhiando furioso contro Ghidorah.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11



Godzilla fisso negli occhi la testa centrare del suo rivale ruggendo e lanciandosi all'attacco, Ghidorah fece lo stesso aprendo le ali e muovendo le tre teste contro di lui azzannandogli le spalle e il collo, il grosso rettile gli afferrò una delle teste con le zampe anteriori e morse la testa alla sua sinistra, intenzionato a non lasciarlo andare, usò tutti i suoi muscoli per spostare la testa portando il suo nemico con lui e muovendo la coda per assestargli un colpo al fianco.
Il drago a tre teste in risposta  lasciò la presa sul collo mentre la sua gola si illuminava di giallo e gli sparò contro un raggio di fulmini in pieno petto che lo fece indietreggiare lasciando la presa sulle altre due teste che si prepararono anche loro con i raggi di fulmini, ma dall'alto Mothra gli sputò contro la sua seta bloccandogli le mandibole e volando davanti a lui, illuminò le sue ali per accecarlo, con un battito si tirò via dalla traiettoria, proprio nel momento in cui Godzilla sparava il suo raggio atomico colpendo in pieno Ghidorah mandandolo a terra,

-Sembra che il tuo bestione sia in difficoltà!- affermò il castano, l'altro continuò a sorridere guardando il suo Maestro rialzarsi,

-Il Maestro non potrà perdere contro di loro!- affermò prendendo un grosso osso, lungo quanto il suo braccio con all'estremità del lato sinistro dei frammenti d'oro,

-Al contrario...- con un movimento del polso dall'osso uscì una lama forgiata in modo grezzo fatta di oro -...rivendicherà ciò che gli spetta di diritto!-,

-E quale sarebbe ciò che gli spetta?- chiese Nathan,

-Il trono strappatogli dall'usurpatore- a quella risposta poté capire che il biondo era completamente fuori di testa, provare a ragionarci a parole sarebbe stato inutile, così estrasse la lama che aveva forgiato qualche giorno prima, stringendola forte, prese un profondo respiro correndo verso di lui e menando un fendente che venne intercettato dalla lama dell'avversario, Gharad sorrise quel gesto era proprio ciò che voleva, con un movimento fece rimbalzare la lama per poi muovere il guanto artigliato per afferrargli il fianco, ma lui si spostò in tempo per evitarlo.

Il ragazzo selvaggio allora provò un'affondo con la lama, che Nathan evitò spostandosi ed afferrandogli il braccio, alzando contemporanea quell'altro con cui reggeva la sua arma per calarla sulla sua testa, ma il guanto afferrò la lama bloccandola, i due si guardarono negli occhi, un'istante dopo il biondo sollevò di peso il suo avversario e con un'avvitamento lanciarlo davanti a se, il castano rotolò nell'erba rialzandosi subito, sgranando gli occhi

"Quella forza non è normale!" Pensò, il sorriso sul viso di Gharad si accentuò di più, subito si mosse verso di lui con una velocità che avrebbe fatto invidia ad un centometrista, provando a colpirlo al collo, lui si abbassò allungando il machete al suo petto, ma questo venne deviato dall'artiglio, digrignando i denti gli tirò una ginocchiata allo stomaco senza però sortire alcun effetto al biondo, allora alzò la testa di scatto colpendolo al mento credendo di averlo destabilizzato, ma l'altro ricambiò la testata colpendolo in viso facendolo indietreggiare per poi colpirlo al ventre con l'artiglio lacerando la maglietta,

-Nathan- la mora gridò vedendo il ragazzo portarsi la mano al ventre, sporcandola di sangue, i tagli erano frastagliati visto che quello che usava era un'arma rudimentale ma per sua fortuna non erano profondi, ma sufficienti a farlo finire in ginocchio, spostò lo sguardo sull'altro vedendolo pulirsi il sangue sul petto per rimuoverlo dalla sua arma, senza dagli respiro afferrò la lama di roccia d'oro con entrambe le mani menando un fendente dal basso verso l'alto, il castano provò ad intercettarlo ma non riuscì a reggere la forza ritrovandosi un taglio sulla spalla, stringe i denti per non urlare, sentendosi il fiato mozzato da un calcio che lo colpì al ventre spedendolo a terra.

In quel momento gridò di dolore, per essere stato preso sulla ferita, Gharad sbuffò,

-Le tue urla sono rumorose!- affermò freddo, mentre Kai cercava di strisciare verso di loro,

-Perché lo fai, non ti ha fatto niente?- gli gridò furiosa e preoccupata, il biondo le lanciò uno sguardo, facendola trasalire, alla vista del suo occhio rosso,

-È un parassita. Non merita altro che la morte!- rispose glaciale, vedendo il castano rialzarsi a fatica boccheggiando, mentre una forte scossa mosse il luogo, Ghidorah aveva sbattuto a terra Godzilla sovrastandolo e mordendolo con le sue tre teste, mentre il grosso Kaiju cercò di levarselo di dosso, quando Mothra arrivò in sua difesa cadendo in picchiata suo drago, il quale accortosi di lei mosse le due code colpendo la gigantesca falena schiacciandola a terra,

-Mothra, Zilla- Kai era seriamente disperata, i due Nuikayn stavano avendo la peggio contro l'avversario, le teste del drago si avvolsero intorno al corpo di Godzilla, mentre spediva lontano Mothra con un colpo di coda e con un battito di ali porto in alto nel cielo il suo avversario,

-Digli di smetterla!-,

-Non posso. Il Maestro vuole la sua vendetta e il suo trono indietro- il ghigno sul volto di Gharad si allargò ancora di più vedendo i due sparire tra le nuvole nere, quando sentì un movimento al suo fianco portando la lama indietro intercettando un colpo alla schiena,

-Stai aiutando un mostro che punta a distruggere ogni cosa!- affermò Nathan facendo forza sulla spada, il ragazzo nativo stanco di lui, mosse velocemente la spada in alto facendogli volare di mano il machete, per poi girarsi e assestargli un pugno in faccia con guanto facendolo cadere finire a terra,

-In primo luogo, io non lo sto aiutando, sto solo seguendo la sua visione e la sua volontà. Perché io sono il suo messia. E secondo il Maestro vuole solo annientare i parassiti...come te- gli spiegò avvicinandosi a Nathan che si stava rialzando avvertendo poi un dolore lancinante al petto, abbassò lo sguardo vedendo la lama che gli trapassava il petto, sputo del sangue dalle labbra, spostando lo sguardo su Kai che lo fissava con la bocca aperta e gli occhi sgranati, in aggiunta qualcosa di grosso cadde dal cielo alzando un grandissimo polverone all'impatto.


Nathan sputo sangue restando ad osservare la lama che gli sbucava dal petto e spostarlo su ciò che era appena caduto, si trattava di Godzilla, aveva percepito il dolore del Kaiju quando stava precipitando e quando si era schiantato, ora lo vedeva disteso nel cratere creato dalla sua caduta, Gharad a quel punto gli poggiò il piede sulla schiena per tirare via la spada, appena l'arma fu estratta il castano cade a terra di peso sentendo il suo stesso sangue imbrattare i fiori sotto di se,

-NATHAN, RIALZATI. NATHAN- poteva sentire le grida disperate di Kai che lo chiamavano, ma non riusciva a voltare la testa, l'unica cosa che il suo campo visivo inquadrava era il colossale corpo del Kaiju davanti a se, quando un'ombra oscurò il possente corpo, Ghidorah planò mettendo di peso una zampa sul petto del suo rivale per poi alzare le tre teste e ruggire così forte che si sentì in tutta l'isola,

-Sapevo che lo avrebbe battuto Maestro. Ora l'isola è nostra così come il trono!- esultò il biondo alzando la spada, ma le tre teste puntarono lo sguardo sul ragazzo, il quale piegò la testa dal dolore, dovuto ai pensieri del drago nella sua mente,

-Mi perdoni Maestro, il trono è solo vostro e di nessun'altro- si scusò subito abbassando il capo, quando finalmente non sentì più la testa andargli a fuoco rialzò lo sguardo vedendo il drago abbassare l'ala e la testa centrare fargli un segno, lui annuì, andando a prendere Kai e caricarsela sulle spalle come un sacco di patate,

-No lasciami andare, maledetto. Nathan salvami...Nathan...- chiamò il ragazzo con le lacrime agli occhi, sperando che si rialzasse, ma così non fu

-Rassegnati quel parassita è morto!- sputò Gharad salendo sull'ala di Ghidorah fino al suo dorso, la mora poté solo abbassare il capo disperata lasciando che i capelli gli coprissero il viso mentre il drago a tre teste si librava in aria. 


Rimase a terra impotente vedendo il drago tricefalo alzarsi in volo con Kai, digrignò i denti poggiandoci palmi a terra e cercando di fare forza per rimettersi in piedi ma un fiotto maggiore di sangue uscì dalla ferita sul petto facendolo ricadere a terra,

-Maledizione- imprecò sentendosi debole per la mancanza di sangue, quella ferita lo avrebbe ucciso, se non fermava l'emorraggia, ma non credeva di riuscirci senza un dottore e chirurghi, e non se ne trovavano in quell'isola, ansimò sentendo freddo e vedendo Godzilla immobile credeva fosse morto per lo schianto, ma vedeva le narici che rilasciavano aria, questa fu l'ultima cosa prima che intorno a lui diventasse tutto nero.
In quel momento dalla foresta uscì fuori una gigantesca mantide religiosa attratta dall'odore del sangue fresco, trovando il re dell'isola o forse era meglio ex Re, tutti i Nuikayn avevano sentito il ruggito trionfante del drago, per loro era segno che sul trono c'era un nuovo sovrano, ma a lei non interessava, l'unica cosa che voleva era il cibo, mosse le antenne trovando il corpo di Nathan ancora a terra aprì le mandibole avvicinandosi al ragazzo e portando la testa alla sua altezza pronto ad ingoiarlo, quando improvvisamente sentì come se un vento gelido fosse calato su di lei.

Un forte istinto omicida l'aveva avvolta come una coperta, ma non era lei ad emetterlo, voltò lentamente la testa vedendo che Godzilla era ancora vivo e la fissava ringhiando illuminando le squame sulla schiena come per dirgli di non farlo o ne avrebbe pagato le conseguenze, la mantide ruggì debolmente intimorita, un pasto così misero non costava di certo la sua vita, così preferì tornare nella foresta, Godzilla guardò il castano, sentiva tramite il legame che non era morto, ma lo sarebbe stato se non avesse fatto qualcosa. Una presenza amica le si poggiò sulla schiena, Mothra si era ripresa ed ora guardava il ragazzo, subito flettè le zampe per arrivare vicino al castano e con una zampa molto delicatamente lo scosse per valutare le sue condizioni,

"Come sta?" gli chiese Godzilla, respirando affannosamente lo scontro con Ghidorah gli aveva tolto molte forze lasciandolo ferito,

"Non bene, di questo passo....non ce la farà!" rispose la falena abbassando le antenne, il grosso dinosauro ruggì furioso, non voleva perdere quel ragazzino, il loro legame era forte, ma sentiva che si stava affievolendo lentamente,

"Credevo di aver ucciso quel maledetto bastardo, anni fa" il ringhio di rabbia e frustazione fece ondeggiare le antenne di Mothra,

"Anch'io speravo di non dover mai più rivedere quelle tre facce" ammise la falena girando il ragazzo con molta precisione e morbidezza, per vedere la ferita al petto, era estremamente profonda, m per fortuna non ha colpito il cuore per pochi millimetri o la morte sarebbe stata immediata, la grande Falena aprì le ali producendo una polvere che si posò sopra al corpo del ragazzo, le ferite più superficiali iniziarono a bruciare fino a richiudersi, come cauterizzate, mentre l'effetto paralizzate rallentava la fuoriuscita di sangue,

"Gli sto fornendo le prime cure....ma...."

"La ferita al petto non puoi curarla per intero" concluse Zilla, la Falena gli lanciò uno sguardo dispiaciuta, mentre l'altro pensava a come poter fare per salvargli la vita, da soli loro non sarebbero riusciti a medicarlo o salvarlo e Kai era stata rapita anche se sapeva che neppure lei avrebbe potuto fare chi sa che, si sentì impotente in quel momento, era la creatura più forte del pianeta e non sapeva come aiutare il suo amico, si spremette le meningi, ricordando il suo combattimento con Ghidorah e gli venne la soluzione,

"Va a chiamare Rodan " Mothra lo guardò incredula,

"Cosa può fare Rodan, che non possiamo fare noi?"

"Mothra dammi retta va a chiamarlo. Io sono troppo debole per farlo " la grande Falena guardò il suo amico per poi il castano disteso a terra, mosse le ali per librarsi in volo, ma prima di dirigersi verso la tana del mostro alato disse a Godzilla,

"Difendilo ad ogni costo" Godzilla si sdraiò vicino al ragazzo muovendo la coda come a creare un cerchio intorno a lui, anche se indebolito avrebbe protetto il suo amico ad ogni costo.


Non capiva dove fosse finito, si sentiva leggero come l'aria, come se si fosse liberato di tutta la sua pesantezza corporea, si guardò intorno per capire dove fosse, ma vide soltanto oscurità a perdita d'occhio,

"Dove sono?" fu l'unica domanda che gli venne in mente, quando si ricordò della ferita, si portò istintivamente la mano al petto, ma della ferita non vi era traccia, si stupì di ciò ma alla fine iniziò a capire,

-Quindi sono morto- disse d'un fiato ridendo appena alle sue stesse parole, per poi tirare un pugno a terra,

-Non prendetemi per il culo, non posso morire! Non ora- gridò con tutto il fiato che aveva in corpo, mentre le lacrime iniziavano a rigargli le guance, preso dalla disperazione e dal dolore, non voleva lasciare quel mondo non prima di aver detto a Kai che cosa provasse veramente per lei, sei sentimenti che erano sbocciati nei suoi confronti,

"Non sei ancora morto, ragazzo!" affermò una voce nell'oscurità, facendo alzare di scatto la testa del castano, mentre un falò si accendeva davanti a lui schiarendo le tenebre fino ad illuminare sei figure mascherate.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12



Il tempo sembrava ormai impazzito, tutta l'isola era sovrastata da grandi nuvoloni neri che la avvolgevano come una cupola, sembrava quasi una scena tratta da un film di disastri naturali, tutte le creature si erano rintanate nelle loro tane, inclusi alcuni Nuikayn che erano troppo spaventati da quel l'avvento che presagiva distruzione, mentre altri più temerari rimasero ad osservare lo scorrere degli eventi.

Dal cratere in cui era situato il cristallo vitale per i Kaiju, King Ghidorah si poggiò sopra di esso aprendo le ali per tutta la loro lunghezza e portando le tre testa al cielo ruggì scagliato dei fulmini fino alle nuvole nere caricandole di elettricità che iniziarono a sprigionare tuoni a destra e a manca,

-Uno spettacolo magnifico, il Maestro che riprende il suo posto all'apice della gerarchia dell'isola e della catena alimentale- disse esaltato Gharad mentre aveva legato Kai ad uno dei cristalli, la quale iniziò a divincolarsi per liberarsi,

-Tu sei impazzito, perché aiuti quel mostro?- era furente è disperata allo stesso tempo per tutto ciò che era appena accaduto ma più di tutto: voleva sapere, lui si girò sorridendole folle e fissandola con il suo occhio rosso,

-Sto solo eseguendo il suo volere, tutti quelli che non fanno parte del nostro popolo meritano di essere cancellati dal pianeta. Insieme a quelli che si oppongono- disse mentre il rumore dei tuoni rimbombava nell'aria, la mora abbassò il capo scuotendo la testa per non sentire quel rumore, che gli faceva tornare in mente brutti ricordi, strinse i denti alzando lo sguardo sul compagno nativo,

-Il popolo che lui ha distrutto. Come puoi aiutarlo dopo tutto ciò?- il biondo le si avvicinò abbassando il viso al livello di quello di lei,

-Capisco come ti senti anch'io ho il tormento di quella notte-.


Nathan rimase immobile ad osservare le sei figure davanti a lui, lo scoppiettio della brace e la luce emessa gli permettevano di inquadrarli meglio, indossavano tutti delle maschere tribali, ma poteva notare dai vestiti primitivi che indossavano che si trattavano di quattro maschi e due femmine, riconoscendo anche i tatuaggi sul loro corpo che in quel momento stavano brillando,

-Non è ancora arrivata la tua fine ragazzo- disse la seconda figura a destra,

-Ma al momento sei bloccato nel limbo, in bilico tra vita e morte- completò l'ultima figura a sinistra, il castano deglutì a disagio, aveva capito di non essere più sulla terra, anche se non sapeva se quel posto potesse essere messo tra qualche parte tra i piani di esistenza,

-Voi...chi.....siete?- domandò infine guardando le figure, che fu la prima figura femminile a sinistra a rispondergli,

-Noi siamo gli Anziani-,

-Siamo stati le guide e dispensatori di sapere del popolo della tribù Kamijun. La stessa di cui fa parte la nostra ultima discendente Kai- lui sgranò gli occhi a quella rivelazione, gli anziani della tribù della ragazza, 

-Vi stiamo osservando da moltissimo-,

-Allora saprete anche che cosa è successo!- disse serio il castano, mentre tutte le figure annuivano in sincronia,

-Uno dei giovani della nostra tribù ha perso la retta via e ha stipulato un patto con un mostro che noi temiamo da generazioni- rispose la figura maschile di destra,

-Quel maledetto ha rapito Kai.....non voglio nemmeno immaginare che cosa abbia in mente per lei. Potete aiutarmi a tornare indietro?- Nathan si avvicinò alle figure ma un forte vento mosse le fiamme vicino a lui costringendolo a fare un passo indietro,

-Sfortunatamente noi non facciamo più parte di quel mondo. Possiamo solo osservare l'orizzonte degli eventi- rispose la secondo figura femminile a sinistra, lui strinse i denti furioso,

-Quindi lascerete che quel mostro distrugga la civiltà fuori dall'isola. Avete idea delle vite che potrebbe spezzare e sopratutto del disastro che potrebbe portare al mondo?-,

-Lo stesso che voi persone da fuori state facendo con le vostre mani?-,

-Sappiamo come state riducendo la terra, lo vediamo ogni giorno- le fiamme del falò si innalzarono come una vampa, mostrandogli i problemi che stavano opprimendo il pianeta,

-Credi che lui possa fare di peggio di quanto possiate fare voi?- quella domanda lo colpì come un pugno nello stomaco che il ragazzo fu costretto ad incassare.


Godzilla stava continuando a fare la guardia al suo amico umano, ma ormai lo sentiva troppo debole, iniziava a pensare che non ce l'avrebbe fatta, quando un'improvvisa folata di vento arrivò su di lui, alzò la testa vedendo Mothra e Rodan planare vicino,

"Quanto ci avete messo?" Ringhiò il grosso dinosauro,

"Vedo che sei messo male Zilla" ammise Rodan avvicinandosi a lui, poteva sentire quanto il suo amico fosse debole,

"Ghidorah ha rivendicato il dominio sull'isola" disse la grande falena guardando il ragazzo coprendolo con le sue ali, i due annuirono, avevano sentito anche loro il verso trionfante del drago tricefalo, che reclamava il suo dominio,

"Non ha importanza, ora dobbiamo pensare a Nathan!" ruggì Zilla serio alzandosi lentamente in piedi, il grosso mostro alato osservo il ragazzo,

"Che hai in mente? Noi non possiamo aiutarlo!" Iguardò il suo amico e re, lui gli lanciò uno sguardo consapevole di cosa volesse dire,

"Ho un piano per aiutarlo. Ma ho bisogno di energia....devi colpirmi in pieno col tuo raggio!" Entrambi i Nuikayn guardarono Godzilla increduli della sua richiesta.


Nathan rimase con il volto basso e i capelli che gli coprivano gli occhi, gli Anziani non avevano tutti i torti, avevano ridotto molto male il loro pianeta e questo era solo colpa loro, il popolo di Kai era primitivo questo era vero, ma a quanto gli aveva raccontato la ragazza rispettavano la natura e cercavano di non danneggiarla il più possibile, invece le persone al di fuori non avevano fatto altro che usare le sue risolse e produrre inquinamento che stava lentamente uccidendo il loro mondo,

-Avete ragione...noi non stiamo portando rispetto al nostro mondo. Non tutti almeno- ammise sconsolato, tutte le figure restarono in silenzio mentre le fiamme si abbassarono tornando normali,

-Ammetti che la tua gente ha fatto del male al nostro mondo?- il castano annuì per poi stringere i pugni con forza fino a sbiancare le nocche,

-Ma questo non ha niente a che fare con Kai! Non posso lasciarla nelle grinfie di quel pazzo e di quel mostro!-,

-Ti interessa davvero di lei?- chiese la prima figura femminile, lui fece un passo in avanti mentre le fiamme si mossero contro di lui, serrò la mascella alzando le mani come scudo per coprirsi il volto e saltare tra le fiamme arrivando davanti agli Anziani, i quali restarono perfettamente seduto e composti, il ragazzo si tolse la giacca in fiamme restando a torso nudo mentre alcune ciocche di capelli si erano bruciate,

-Io la AMO. Per lei darei la mia stessa vita, la mia anima. Se credete che resti qui a lasciarla nelle grinfie di quel maledetto pazzo....SCORDATEVELO!- urlò l'ultima parola così forte che fece eco in quel luogo, guardando male i sei davanti a lui, loro rimasero impassibili, non sapeva dire la loro espressione da dietro quelle maschere.

-Lo sappiamo, abbiamo visto come ti sei battuto per difenderla- iniziò uno di loro,

-Con coraggio e spirito di sacrificio...la virtù di un'Anziano- continuò un secondo,

-Una persona degna della nostra fiducia- il castano rimase interdetto a quelle parole, non capiva dove volessero arrivare,

-Non sarai un nativo dell'isola ma sei un membro della nostra tribù nell'animo- gli disse il terzo degli Anziani, mentre tutti alzavano una mano verso di lui in perfetta sincronia, come se fossero una sola persona, 

-Noi affidiamo nelle tue mani le vite degli ultimi membri della tribù. Ti stavamo aspettando- quando la seconda donna degli Anziani finì di parlare Nathan sentì il suo intero corpo andare a fuoco, vedendo che la ferita compariva sul suo petto di un color rosso incandescente propagandosi in ogni angolo delle sue vene fino al tatuaggio che si stava illuminando come magma, sentendo come un ruggito nascergli dal profondo della gola.


[Qualche istante prima]

Rodan si posizionò dietro alle spalle di Godzilla, il quale osservò il ragazzo ormai esanime ai suoi piedi, non avevano più molto tempo,

"Sicuro di quello che fai?" Gli chiese il mostro alato molto preoccupato del suo piano, il grosso rettile voltò la testa guardandolo,

"Non abbiamo più tempo. O la va o la spacca!" Affermò lui, guardando Mothra che stava ricoprendo ancora una volta il ragazzo con la polvere prodotta dalle sue ali, lui gli disse con lo sguardo di spostarsi, la grande falena sebbene a disagio obbedì e si tolse dalla traiettoria, mentre Rodan si stava surriscaldando di energia aprendo il becco e sparando il suo raggio rosso che colpì in pieno la schiena di Godzilla che ruggì di dolore, ma era proprio quello che voleva, la cresta di placche sulla sua schiena iniziò ad illuminarsi di rosso, segno che stava assorbendo il calore, riaprì gli occhi che erano ora erano di un bagliore rosso, apri le fauci sparando un raggio atomico di colore rosso verso il terreno, avvolgendo il corpo di Nathan con esso.


-Non ti ho mentito quando ho detto di essere stato colpito da un fulmine ed essere caduto dalla scogliera. È stato quello che mi ha causato questa- ammise indicandosi la cicatrice al volto, 

-Allora perché?-,

-Lo ha fatto per scegliere il più forte, l'ultimo sopravvissuto e il migliore della tribù. Il solo che poteva elevarsi ad uno stato superiore e guidare la nuova era- la mora lo guardò sputando a terra,

-Questa è follia, la troppa vicinanza con quel mostro ti ha reso pazzo Gharad!-,

-Al contrario Kai, mi ha aperto la mente. Non sai com'è il mondo là fuori?- lei deglutì spostando lo sguardo per non rispondere, lui allora gli afferrò il volto per costringerla a guardarlo negli occhi, rabbrividì al suo sguardo cercando di sottrarsi alla sua presa,

-Il mondo sta morendo e sono quelli di fuori che lo stanno uccidendo. Non hanno il benché minimo rispetto...sono dei parassiti che devono essere fermati o prosciugheranno il mondo della sua vita fino a distruggerlo.....ma questo il tuo amico non te lo ha detto vero?- lei abbassò lo sguardo sentendo la presa sul suo viso allenarsi e lasciarla andare, il biondo fece qualche passo indietro iniziando a ridere folle,

-Una volta che quelli di fuori saranno stati tutti annientati, il Maestro dominerà sul mondo. E il nostro popolo sarà l'unico degno di starci- Kai alzò di scatto la testa furente,

-Il nostro popolo? Siamo rimasti solo noi due....non ci sarà più nessuno, la terra apparterrà ai Nuikayn....a quel maledetto usurpatore- non riusciva a capire il suo modo di ragionare come poteva parlare di Popolo se non ci sarebbe stato più,

-Proprio per questo sei qui è la ragione perché sei sopravvissuta. Del perché il destino ti abbia risparmiata, dandoti una sorte diversa da quella degli altri....perché noi siamo i Prescelti, destinati a ripopolare la terra dopo che il Maestro avrà finito la sua opera- Kai da prima rimase confusa dalle sue parole ma poi, lentamente iniziò a comprendere e un'espressione di paura e disgusto si dipinse sul suo volto,

-Col cazzo, non farò mai una cosa del genere insieme a te!-,

-La nostra progenie ripopolerà la terra è il nostro destino, quello di stare insieme- disse  incamminandosi verso di lei, la mora scosse la testa divincolandosi di più contro il cristallo con più forza per liberarsi,

-Non preoccuparti col tempo imparerai ad amarmi- disse prendendole il mento tra le mani, lei digrignò i denti sputandogli in faccia,

-Io AMO Nathan solo lui! Non potrei mai amare te!- gli rispose ferma e seria, lui si tolse lo sputo con la mano, sorridendo, lui avvicinò il viso al suo portando le labbra alle sue, lei cercò di spostare il viso di lato ma la sua presa era troppo forte, strinse gli occhi sentendo il suo respiro sulle sue labbra, ma un grande ruggito che conoscevano entrambi rimbombò in tutta l'isola con la stessa intensità di una bomba atomico.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13


Girò la  testa incrociando l'imponente figura di Godzilla che si faceva strada dalla vegetazione e con passo pesante scendeva la scarpata, guardando il grosso drago davanti a lui, Ghidorah gli lanciò uno sguardo di rabbia e fastidio, sperava veramente di aver posto fine alla vita del suo arcinemico, 

"Speravo di aver posto fine alla tua esistenza!" Ringhiò la testa centrale, 

"Tranquillo, tra poco porremmo fine alla sua esistenza" lo tranquillizzò la testa di sinistra,

"Questa volta definitivamente!" Concluse la testa di destra, dal canto suo il grosso Kaiju, scrutava furente le tre teste, era incazzato, ma non era la semplice rabbia che dipendesse dal fatto che i due fossero gli opposto, no, era arrabbiato perché se l'era presa con i suoi amici e la sua sua famiglia,

"Non sei degno di quel trono!" Gli ruggì contro con tutta la forza che aveva, per poi iniziare a correre contro di lui, King Ghidorah allora ruggì di rimando e con un colpo d'ali si avventò sul suo nemico, l'impatto tra i due fu così forte da creare una violetta onda d'urto che scosse il luogo, Kai rimase basita dalla forza che Zilla dimostrava, era più del solito,

-Ne ho abbastanza di quel falso Re- ringhiò Gharad prendendo la sua spada,

-L'unico vero falso qui è l'usurpatore che ora siede su un trono non suo-, i due nativi spostarono lo sguardo, lo sguardo di uno si dipinse di gioia, mentre quello dell'altro di puro odio, quando videro Nathan davanti a loro con indosso il mantello di foglie, il castano guardò il biondo al quale iniziava a spuntare una vena sulla fronte per la rabbia,

-Come puoi essere ancora vivo?!-,

-Ho ancora molto da fare in questo mondo. Primo tra tutti liberare Kai da un pazzo come te!- la risposta, fece perdere un battito al cuore della ragazza, oltre a riempirlo di speranza, mentre la rabbia di Gharad aumentava,

-Non hai ancora capito che lei è MIA!- gli disse furioso, correndo verso di lui, voleva porre fine a quel misero insetto con le sue stesse mani, strappandogli via il cuore,

-Nathan corri- gli gridò la mora che cercava ancora di liberarsi dalle corde, ma il castano rimase immobile,  la lama di roccia si mosse verso il suo collo ma lui si abbassò di colpo, per poi vedere una ginocchiata arrivargli in viso, Gharad credeva di averlo preso ma con una velocità incredibile l'altro aveva spostato il busto indietro evitandolo il colpo ed indietreggiando, a quel punto prese con la mano il mantello lanciandoglielo contro per oscurargli la vista, con un ghigno mosse la spada tagliandolo, ma il suo sguardo vide un pugno che lo colpì al naso facendolo indietreggiare.

Il biondo poteva sentire il naso dolorgli e il sangue che colava, strinse i denti davvero furioso, come aveva potuto farsi colpire da quel parassita, strinse il guanto ad artiglio a pugno e tirò il braccio in direzione del suo avversario, che in risposta frappose il suo stesso pugno, l'impatto tra i due ebbe il risultato di frantumare il guanto in selce in pezzi,

-Agh- si lamentò Gharad rimenando spiazzato dal fatto che avesse distrutto la sua arma a mani nude, per poi sentire il fiato mozzargli quando venne colpito allo stomaco con un calcio, che lo spedì a terra, Kai osservò la scena spiazzata, sapeva che Nathan era bravo in combattimento ma quello, era troppo per lui e anche il ragazzo nativo se ne era accorto,

-Cosa accidenti ti è successo? I vermi non sono così forti!- ma la risposta gli si presentò davanti agli occhi, proprio al centro del petto di Nathan ora vi era il frammento del cristallo del legame, ma questi non era a tracollo, ma fuso con il suo corpo.


La mora non riusciva a credere ai suoi stessi occhi, come poteva un cristallo essersi fuso col corpo del ragazzo, prima non avrebbe mai pensato fosse fattibile, ma dopo aver visto quello fuso nel pettorale di Gharad e ora il cristallo che lei aveva donato a Nathan, fuso nel suo corpo, l'unica cosa che gli veniva in mente era: come?.

-Come osi- con un ringhiò Gharad si rimise in piedi e corse verso di lui, maneggiando la spada con una mano, Nathan intercettò il fendente, deviandolo e tirò un pugno in faccia al biondo, ruotando il machete nella mano ferendolo alla spalla, il nativo digrignò i denti colpendo la sua arma con la sua, costringendolo a fare un'avvitamento e portare la lama dietro alla schiena fermando un fendente alle spalle,

-Non questa volta- con forza tirò in alto le braccia facendo rimbalzare la lama di roccia e ferire il ragazzo al mento, il quale indietreggiò ringhiando, improvvisamente Ghidorah venne mandato a terra da un raggio atomico di Godzilla, il grosso rettile sovrastò il suo nemico, che provò a morderlo al collo, ma il Kaiju mosse la testa azzannando quella centrale e con forza sollevarlo da terra e sbatterlo al suolo,  le altre due teste allora aprirono le mandibole e spararono dei raggi di fulmine colpendo l'addome di Godzilla costringendolo ad indietreggiare, allora Ghidorah mosse la coda biforcuta colpendo il suo avversario al muso mandandolo a terra, il drago poi passò lo sguardo sul ragazzo ruggendogli contro.

Il biondo portò le mani alla testa sentendo come se stesse andando a fuoco, gemendo di dolore,

-Si Maestro, mi libero subito...di questo...verme- disse il ragazzo sofferente, mentre il drago si alzava in alto con un battito d'ali e si avventava sul suo arcinemico per afferrarlo, il quale fu subito pronto a riceverlo, 

-Tu lo chiami "Maestro", ma a me sembri più il suo schiavo!- disse Nathan vedendo come il ragazzo nativo reagiva alla comunicazione con il suo Nuikayn, 

-Non sono il suo schiavo, ma il suo Messia!- rispose a tono, impugnando la spada con entrambe le mani e gettandosi nuovamente in uno scontro con il castano,

-Stronzate- disse stringendo i denti disincastrano le due armi per poi tirare indietro il polso e lanciare il machete, facendo sgranare gli occhi al suo avversario, questi lo respinse con un fendente, ma era proprio quello che l'altro voleva con uno scatto separò la distanza, tirando indietro il collo e colpendo con uno testata Gharad, lui provò con un'affondo ma il castano fermò la spada a mani nude, stringendo la parte seghettata, senza importanza che gli avesse lacerato il palmo della mano,

-Ho capito il tuo trucco...- con il palmo della mano libera colpì il manico d'osso proprio nel punto in cui era la lama, rompendolo e separando le due parti dell'arma, per poi ruotare il bacino assestando un calcio alla bocca dello stomaco del nemico, Gharad finì in ginocchio vomitando ciò che aveva nella pancia,

-...il cristallo fornisce energia e nutrimento ai Kaiju. Ma ora che è fuso nel nostro corpo, fa lo stesso con noi....infatti tutte le nostre capacità fisiche sono raddoppiate e immagino anche quelle di guarigione- Kai comprese perché il suo compagno nativo, fosse più forte sia di lei che di Nathan e solo allora si accorse che la ferita che gli aveva inferto lei al braccio aveva smesso di sanguinare da un po', ma ora capiva tutto quanto, nel frattempo Godzilla e Ghidorah si stavano ancora scontrando, abbattendo degli alberi vicino a loro, i due Nuikayn alfa, spararono entrambi i loro raggi che si scontrarono creando una forte una forte luce e pressione dell'aria.


Il biondo sputò a terra, tirandosi su e pulendosi la bocca con il braccio, fissando l'altro negli occhi, il suo occhio rosso sembrava ardere come il fuoco,

-Vuoi un'applauso verme? Non ne avrai da me!- con uno scatto separò la distanza colpendolo allo stomaco con un pugno, Nathan trattenne il fiato, ma sentì un dolore alla guancia, quando venne colpito da un'altro pugno, il biondo gli afferrò i capelli alzandogli il viso pronto a colpirlo un'altra volta, ma l'altro fermò il pugno con la mano e assestandogli una testata lo fece indietreggiare per poi dargli un pugno al fianco,

-Gli Anziani si stanno rivoltando nella tomba per ciò che stai facendo!- sia lui che Kai sgranarono gli occhi a sentire quel nome,

-Come?...-

-Anzi ti dico che sono molto additati con te per aver stretto un patto con un mostro simile!- Gharad non ci vide più, come si permetteva lui a insultarlo e nominare la sua gente, il suo popolo, non ne era degno, caricò il castano con forza, in risposta Nathan poggiò i palmi contro il suo petto e facendo forza lo lanciò dietro di se, il biondo cadde di testa contro il terreno, smettendo di muoversi.

-Servire un mostro che vuole distruggere tutto e tutti non è stata una giusta decisione!- gli lanciò un'ultimo sguardo andando da Kai,

-Tutto bene Selvaggetta?- lei deglutì ancora confusa e stupita di tutto ciò, l'unica cosa che riuscì a fare fu annuire -Ora ti libero, mi serve il tuo aiuto per aiutare Zilla- lei sorrise, vedendolo allungare le braccia per slegarla, ma sgranò gli occhi quando vide dietro di lui la figura di Gharad, il quale strette con le braccia il collo di Nathan con una presa di soffocamento portandolo a terra per immobilizzarlo,

-Credevi davvero di potermi battere verme? Il Maestro ha fuso il mio cristallo con il suo fulmine, lui mi ha scelto perché sono il più forte!- il biondo strinse la presa al collo del castano il quale cercava di liberarsi colpendo il braccio o il costato dell'altro, ma senza successo, Kai rimase impietrita vedendo i o castano assumere un colorito rosso, di quel passo sarebbe stato soffocato, strinse i denti prendendo un profondo respiro e iniziando a divincolarsi verso l'altro per liberarsi, ignorando lo sfregare della frizione delle corde con la sua pelle, riuscì a sgusciare fuori le braccia dalle corde per poi slegarsi da sola.

Con una grinta e una rabbia che non conosceva prese un pezzo di cristallo e colpì con violenza il viso del biondo proprio sull'occhio sinistro dove vi era la cicatrice, lui gridò di dolore lasciando andare la presa sul castano, che rotolò di lato respirando a pieni polmoni, Gharad afferrò Kai per il collo sollevandola, l'occhio gli stava sanguinando ed era sicuro che fosse inutilizzabile,

-Difendi quel misero parassita, tu traditrice!- gli disse furioso, stringendo la presa sul collo della ragazza che gli afferrò d'istinto il braccio,

-Tu...sei il vero....traditore! Stai servendo un mostro che ha ucciso la nostra gente...credi sul serio che ci sia....un posto...per noi....nel suo mondo?- gli chiese deglutendo per la mancanza d'ossigeno, quando Nathan gli afferrò il braccio con cui reggeva la mora, incrociando lo sguardo viola di lui, e tirargli un pugno con tutta la sua forza proprio al cristallo che aveva sul petto mandandolo in frantumi.


Gharad finì a terra tossendo sangue, per il brutale colpo ricevuto, mentre Kai si portava le mani al collo tossendo e cercando ossigeno, Nathan la prese delicatamente per le spalle aiutandolo ad alzarsi,

-Stai bene?- lei annuì stringendolo forte,

-Si grazie a te!- gli rispose dolcemente con il viso contro il suo petto, lui le accarezzò i capelli per tranquillizzarla, il biondo emise qualche rantolo facendogli capire che era ancora vivo, face staccare un po' la ragazza, avvicinando al ragazzo nativo guardandolo dall'alto in basso,

-Che aspetti....finiscimi!- il castano, lo guardò per poi sospirare,

-....non posso!- quella risposta lasciò spiazzato il biondo, -Gli Anziani mi hanno affidato, le vostre vite- si schiarì la gola, per cercare le parole e anche per via della fatica,

-Mi hai attaccato tentando di uccidere me, Kai e i nostri amici Kaiju. Solo per questo dovrei spedirti all'inferno con le mie mani!-,

-Allora che aspetti? FALLO...avanti, dimostrami che il Maestro....aveva ragione su di....voi che venite da fuori!- gli sputò contro Gharad mettendosi di schiena e lanciandogli uno sguardo di sfida,

-Qual'è il tuo nome?- chiese infine il castano, mentre l'altro lo guardava stranito,

-Gharad...- rispose stringendo i denti per il dolore al petto.

Nathan gli si inginocchiò davanti, guardandolo, ora nei suoi occhi non vi era più rabbia, ma compassione, questo il biondo riuscì a leggerlo bene, come poteva avere compassione per lui,

-Bene Gharad io sono Nathan. E non credo tu sia cattivo.....hai visto il tuo popolo annientato in una sola notte, e immagino che eri ancora giovane, giusto?-,

-Avevo....quindici anni...- rispose il biondo ansimando,

-Con un trauma simile il cervello cerca di scordare o creare una nuova via per sopportare il trauma. Magari dopo essere sopravvissuto al fulmine hai pensato di essere stato scelto da Ghidorah....ma dimmi, credi davvero che ti tratti da suo pari?- Gharad aprì la bocca ma le parole non uscirono, dopo anni passati in compagni del drago tricefalo, iniziava a pensare lucidamente, come se le nebbia nella sua mente si dilatassero, lui gli permetteva di vivere con lui, ma in effetti non si poteva certo definire un legame di amicizia come quello che avevano Nathan e Kai, era più tra uno schiavo e padrone,

-.....no.....- ammise in fine lui, abbassando il capo, Kai si avvicinò ai due osservando l'appartenenza al suo popolo, che iniziava a versare delle lacrime,

-Mi dispiace....- le lacrime percorsero le sue guance cadendo al suolo e infrangendosi, Nathan si intenerì a quella scena, alla fine era solo un ragazzo immaturo e spaventato, controllato da un misero mostro senza coscienza ne anima, sentì Kai stringergli la mano osservando il biondo,

-Gharad, lascia perdere il piano di quel mostro, ti sta solo usando. Vieni con noi, aiutiamo Zilla....sono sicuro che lui ti perdonerà- gli disse Kai, allungandogli la mano, Nathan sorrise guardandola ed annuì allungando anche lui la sua mano verso il ragazzo, quest'ultimo rimase spiazzato e con le lacrime agli occhi per il perdono dei due, ma un forte dolore gli bruciò le meningi, mentre una raffica d'aria li raggiunse, Nathan tenne Kai per non farla cadere, mentre le tre teste di King Ghidorah, guardavano i ragazzi con tono furioso, sopratutto Gharad,

"Traditore! Se ti piacciono tanto gli insetti....allora fai la loro stessa fine" ruggì il drago aprendo le tre mandibole, il biondo capendo cosa volesse fare, usò le ultime forze che aveva per alzarsi e con uno spallata spingere via Nathan e Kai, sussurrandogli un "mi dispiace" prima che i tre raggi lo colpissero, i due sgranarono gli occhi vedendo la figura del biondo sparire nei fulmini e dissolversi, alla fine di lui non era rimasto che cenere.

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14



I due ragazzi rimase ad osservare ciò che rimaneva di Gharad, solo cenere, Kai si portò le mani alla bocca lanciando un grido, iniziando a versare lacrime, al contrario Nathan teneva lo sguardo sulla cenere che venne portata via dal vento per poi alzare gli occhi sul drago davanti a loro, le tre teste li osservavano mostrando i denti come se stessero ghignando, il castano avvertì un forte calore farsi strada nel suo petto,

-GODZILLA- a quel grido acuto un potente raggio atomico colpì in pieno il petto di Ghidorah che ruggì sentendo le sue squame liquefarsi e le carni bruciare, il calore che aveva prodotto era così intenso da riuscire a fargli un danno maggiore,

"Cosa" si chiese il drago, guardando il suo rivale, le placche sulla sua schiena si erano tinte di un colore rosso brillante, per la prima volta King Ghidorah sentì un brivido percorrergli la schiena lungo tutta la sua spina dorsale fino alle sue tre teste, anche Nathan sentiva la furia crescere in lui, mentre il cristallo si illuminava di rosso così come le vene sul suo petto,

-Gli Anziani, mi hanno affidato le sorti della tribù. Ma non le tue....- spostò lo sguardo su Kai che incrociò il suo sguardo pieno di lacrime ed annuì con la testa, -...hai annientato un popolo, preso un trono che non ti appartiene e portato distruzione. La tua vita finisce qui!- il grosso Kaiju ruggì aprendo le ali in segno di minaccia e sparare un triplo raggio dalle bocche, Godzilla rispose con il suo raggi che questa volta fu rosso, i fulmini vennero annientati e le tre teste colpire in contemporanea dal raggio atomico, cadendo a terra.

Zilla allora gli si avvicinò afferrandogli la coda e sollevando di peso il suo avversario, per poi con una torsione lanciarlo in aria, Ghidorah aprì le ali per riprendere il controllo, ma per sua sfortuna l'unica cosa che vide fu il colore rosso brillante, delle placche del suo arcinemico, mentre questo lanciava il suo raggio a piena potenza, Ghidorah venne preso in pieno petto e trascinato verso l'alto dalla forza del laser, il drago sentiva tutto il suo corpo bruciare, mentre le sue carni e le sue ossa venivano disintegrate, il tutto finì in una grande esplosione che spazzò via le nuvole nere che stavano coprendo l'isola.

Kai venne accecata dalla luce del sole, che tornava a splendere sull'isola, mentre si alzava in piedi e guardava Godzilla, immobile e ansimante per lo sforzo, vedendo le sue placche smettere di illuminarsi di rosso e tornare normali, per poi spostare lo sguardo su Nathan, anche il cristallo sul suo corpo smise di illuminarsi,

-Con questo il regno di Ghidorah, finisce qui!- affermò girandosi verso di lei e venendo travolto dalla ragazza che lo strinse forte,

-Già....finalmente...- rispose versando qualche lacrima, lui le sorrise asciugandogli le lacrime con il pollice incrociando il suo sguardo, facendola arrossire, mentre Mothra e Rodan scendevano dal cielo davanti ai due, 

-Mothra- la mora corse dalla sua amica stringendo la pelliccia della testa della falena, che mosse le antenne come a stringerla, era una scena molto tenera, vedere loro due riabbracciarsi, dopo quello che la ragazza aveva passato, Nathan sorrise poteva vedere che il loro legame era forte, quando improvvisamente tutti gli altri Nuikayn arrivarono al bordo del cratere, mettendo in allerta il castano, ma si calmò quando sentì che non avevano intenzioni ostili,

"Cosa ci fanno qui?" Si chiese, quando una scossa tellurica lo fece tremare, si girò vedendo Godzilla ruggire vittorioso, per aver sconfitto l'usurpatore, in risposta tutti gli altri Kaiju si inchinarono davanti a lui in segno di rispetto, Kai si avvicinò a Nathan ed entrambi fecero lo stesso inchinando al re dell'isola.


Qualche giorno dopo, Kai era inginocchiata davanti ad una grossa pietra a punta, posta vicino alla scogliera, quella era la tomba di Gharad, sebbene non avessero il corpo i due decisori di dargli una degna sepoltura, al suo fianco anche Nathan teneva lo sguardo basso guardando in silenzio la lapide,

-Riposa in pace- sussurrò la ragazza poggiando una collana di fiori sopra alla lapide, mentre il ragazzo prendeva una bottiglia di vino,

-Vino di ottima annata, volevo conservarlo per un'occasione speciale- stappò la bottiglia versandone il contenuto sulla lapide, come offerta, per poi avvolgere le spalle della ragazza con il braccio facendola arrossire,

-Tu stai bene?- le chiese lui guardandola,

-Si, perché?-,

-Ora sei l'ultima del tuo popolo. Questo non ti preoccupa?- lei abbassò lo sguardo, torturandosi le mani tra loro, 

-È vero-,

-Non ti preoccupa?- lei scosse la testa, alzando la testa verso il cielo, osservando quella infinita distesa azzurra,

-Si vede che il tempo del mio popolo è passato. La fine è arrivata all'improvviso....ammetto che questo non lo trovò giusto.....ma alla fine non posso fare altrimenti. La tribù Kamijun scomparirà insieme a me!- disse le ultima parole sospirando, lui le fece alzare il viso guardandola negli occhi e poggiando le loro fronti l'una contro l'altra, un gesto che la mora non si aspettava di certo.

-Sei una ragazza forte oltre che solare e gentile. Questo mi piace di te, Kai- le sussurrò, facendola arrossire, lei deglutì stringendo la vita del ragazzo che arrossì,

-Anche tu...mi piaci...Nathan- rispose rossa, lui deglutì sonoramente, per poi poggiare le sue mani sul viso di lei baciandola, quel gesto lei non se lo aspettava di certo, ma ricambiò quel bacio chiudendo gli occhi, le loro labbra restarono unite per un tempo che non riuscirono a calcolare e quando finalmente si staccarono Nathan la strinse a se,

-Ti amo Kai, non permetterò che il tuo popolo scompaia!- affermò lui serio, facendola restare senza parole,

-Nathan....- riuscì solo a dire, mentre lui intrecciava le dita delle loro mani insieme, lei sorrise iniziando a piangere,

-Ti amo anch'io- disse prima di saltargli addosso, lui la strinse forte sollevandola felice mentre i loro compagni Kaiju avevano assistito a tutta la scena da lontano,

"Si sono decisi. Finalmente!" Affermò Angiras, sospirando, mentre Rodan faceva quello che sembrava un ghigno,

"Alleluia, certo che gli umani sono tardi" rispose beccandosi un colpo di ala da Mothra che lo guardò di sbieco,

"Non sono tardi, ognuno a i propri tempi" rispose seria, beccandosi un'occhiata di fuoco dal mostro volante, ma Godzilla sia mise in mezzo ai due,

"Finitela! Non ha importanza chi ha ragione, l'importo è che siano felici. Loro sono nostri amici, sta a noi proteggerli" disse il re dei Kaiju, venendo appoggiato da tutti i suoi amici e compagni.


[Venticinque anni  dopo]

Quel giorno il cristallo sembrava splendere ancora di più sotto ai raggi del sole che lo illuminavano, l'ombra della grande falena scese vicino alla sua fonte di nutrimento abbassando l'ala per far scendere Kai, la quale si avvicinò al cristallo poggiando la mano su di esso sentendo la sua superficie liscia,

-Sono già passati venticinque anni- disse osservando il suo riflesso del riflesso del cristallo, con gli anni il suo corpo si era più sviluppato e maturato, aumentando anche in altezza, aveva anche cambiato look tenendo i capelli più corti legati in una piccola treccia che le ricaverà sulla spalla destra, rimase ad osservare la sua immagine, perdendosi nei suoi pensieri,

-Cosa ti preoccupa mia cara?- disse la voce di Nathan, lei riaprì gli occhi ritrovando il suo compagno alle sue spalle, osservandolo nel riflesso del cristallo, anche lui era cambiato negli anni, ora era più muscoloso e imponente, anche lui aveva cambiato taglio di capelli, tenendoli lunghi fino al collo e tirati all'indietro così da mettere in evidenza la cicatrice sull'occhio destro e un leggero accenno di barba.

-Questi anni sono passati molto in fretta- rispose, sorridendo un pochino stringendo il braccio del suo compagno, come a darsi forza, anche lui la strinse,

-Hai ragione- concordò rimanendo in silenzio per qualche secondo -Sei preoccupata per Navirha?- la mora sospirò staccandosi dal suo abbraccio e andando verso Mothra accarezzando la sua pelliccia,

-Nostra figlia ha già vent'anni....è una donna. Per lei è giunto il momento di decidere del suo destino-

-E tu hai paura che voglia lasciare l'isola- concluse Nathan, vedendola annuire, mentre la grande falena muoveva le antenne come a distrarla da quei pensieri negativi, per la figlia si Kai e Nathan era giunta l'età in cui la tribù Kamijun decideva il suo ruolo all'interno della gerarchia del popolo, almeno lo era molto tempo fa, fino alla quasi scomparsa del popolo.

-Se dovesse decidere di esplorare il mondo che cosa faresti?- domandò Nathan avvicinandosi alla sua compagna,

-Vorrei che restasse....ma non posso oppormi alla sua decisione. Se deciderà di andarsene....come madre dovrò accettare la sua decisione. Anche se mi spaventa- dovette ammettere, girandosi verso il suo compagno, che in risposta le accarezzò il viso facendola sorridere.

Una figura si muoveva tra gli alberi con agilità ed eleganza, fino ad arrivare ad una sporgenza e con un balzo scendere la scarpata usando le lunghe ed affilate unghie per franare la caduta aggrappandosi alla terra, scendendo fino al suolo e guardare i due che si baciavano,

-Ciao Mamma, papà. Zia Mothra- salutò la ragazza che doveva avere vent'anni, con un  fisico magro e slanciato dalle giuste forme, la carnagione era leggermente abbronzato, il viso dai tratti delicati era incorniciato da dei capelli castani lunghi, che teneva corti davanti e leganti in una lunga coda che arrivava fino a sotto il sedere, i due grandi occhi vispi erano di colore viola come quelli di sua madre.

-Giorno figlia mia- Kai andò subito ad abbracciare forte la figlia che ricambiò l'abbraccio mentre Nathan si aviccina alle due, sorridendo,

-Sei pronta tesoro?- a quella domanda Navirha annuì, guardando la madre che prendeva tutto il materiale per la cerimonia di passaggio all'età adulta, 

-Sai già il tatuaggio che vorresti?- chiese infine Kai, la castana annuì, era da mesi che che pensava a quale sarebbe stato il tatuaggio che avrebbe ricevuto, portò la mano a toccarsi i tatuaggi già presenti sulle braccia e caviglie simili a cerchi aztechi,

-Tesoro potresti- Nathan annuì girandosi e dando le spalle alle due, per non guardare, mentre la castana di inginocchiava esponendo la schiena nuda e iniziò a incidere il tatuaggio, come anni prima Kai aveva fatto per il tatuaggio di Nathan.


Quando ebbe finito la ragazza si alzò con la schiena dolorante e che le bruciava, non si aspettava che facesse così male,

-La prima volta fa male per tutti- gli disse Nathan, guardando la figlia che gli sorrideva,

-Ma ora sono un'adulta e sono pronta per il legame!- rispose energica, i due sorrisero alla sua vitalità, mentre in quel momento Godzilla arrivava scendendo la scarpata,

-Zio Zilla- lo salutò Navirha alzando il braccio, il Nuikayn abbassò il muso fino a terra lasciando che la ragazza lo accarezzasse, il suo tocco era dolce e delicato, ma che allo stesso tempo trasmetteva tutta la sua allegria, il grosso rettile sorrise guardando quella famiglia che era fiero di chiamare, amici,

-Questo è per te Navirha- Nathan legò al collo della figlia un ciondolo ricavato da un piccolo frammento del cristallo, la ragazza guardò il ciondolo sorridendo e stringendo il padre per ringraziarlo, lui sorrise accarezzandole la testa,

-Ora devi instaurare un legame con un Nuikayn- gli disse Kai guardando Zilla che alzò la testa ruggendo forte per farsi sentire in tutta l'isola, in un'istante tutti i Kaiju presenti si riunirono davanti al cratere,

-A te la scelta- Navirha si guardò intorno, osservando uno per uno tutti i Kaiju, li conosceva tutti quanti, inclusi quelli della nuova generazione, sperava che quel giorno sarebbe arrivato per poter scegliere il suo compagno Nuikayn, alla fine il suo sguardo incrociò quello di due occhi color arancio,

-Garukan- sentendosi chiamare la possente creatura scese dal cratere con un battito di ali, atterrando davanti alla ragazza, era uno della nuova generazione di Kaiju nati qualche anno fa. 
Garukan aveva l'aspetto di un drago alto quasi settantacinque metri, muso che ricordava un becco pieno di denti, con una cresta a pinna dietro al capo, le possenti ali che misuravano ben cinquanta metri di apertura alale ricordavano più un secondo paio di braccia robuste e con delle lunghe piume seghettate al posto della membrana.
Le sue squame erano di un colore azzurro biancastro, con le membrane delle ali lilla, così come l'addome su cui erano presenti dei motivi a fulmine blu scuro che iniziavano dal collo fino alla punta della lunga coda.

Il Nuikayn guardò il suo re, che annuì, lui abbassò la testa fino a guardare la ragazza, lei avvicinò le mani al suo muso poggiandovi sopra la sua fronte, così che si forgiasse il legame, lo guardo negli occhi avvertendo una forte scarica lungo tutto il corpo, sostituita un'istante dopo da un piacevole tepore, intravide negli occhi del suo amico il suo riflesso e lui vide il suo, quando alla fine si staccarono sentirono di essere finalmente in connessione, Navirha aveva forgiato il suo legame con Garukan e viceversa.


Il giorno seguente Navirha stava preparando il suo bagaglio, alla fine aveva deciso di visitare il mondo fuori dalla sua isola, amava quel posto ci era nata e cresciuta, aveva la sua famiglia, ma voleva esplorare ciò che vi era oltre quel luogo, si caricò il vecchio zaino che suo padre le aveva dato sulle spalle e uscì dal rifugio andando, verso la spiaggia, ad aspettarla vi erano i suoi genitori,

-Quindi hai deciso, parti?- domandò la mora osservando la sua bambina,

-Si....voglio vedere il mondo- rispose allegra la figlia, muovendo le braccia tutta eccitata, Kai sospirò andando ad abbracciarla,

-Vedi di tornare presto!- affermò autoritaria, facendo valere il suo istinto materno, la castana annuì, staccandosi appena così che lei potesse vedere il suo abbigliamento, ora al posto del suo vestiario da aborigena indossava una maglietta di seta finemente ricamata a mano, dei jeans che erano stati accorciati per farli aderire meglio al suo corpo e dei sandali fatti a mano.

-Se non altro con questo abbigliamento dovresti passare in osservato- disse il padre, guardando la maglietta fatta con la seta prodotta da Mothra e i vecchi jeans conservati anni fa dal relitto della sua imbarcazione,

-Ricordati cosa ti ho insegnato sul mondo esterno-,

-Si papà tranquillo- rispose lei con un piccolo broncio, che usava per far sorridere il padre o intenerirlo, lui le passò la sua pistola,

-Non mi serve so difendermi da solo. E poi ci sarà Garukan che starà sempre in contatto con me- come ad essere chiamato il Kaiju arrivò atterrando sulla sabbia insieme a Mothra mentre Godzilla emergeva dalle acque del mare,

-Sono venuti a salutarti- disse la mora, abbracciando la figlia insieme al compagno,

-Abbi cura di te- Navirha annuì sciogliendo con un po' di tristezza l'abbraccio e andando dal suo compagno Kaiju gli salì in groppa, le sue squame erano così morbide e vellutate che al tatto sembravano piume fatte di pura seta,

"Andiamo amico" gli comunicò mentalmente, il Kaiju aprì le ali e con un possente battito si alzò in volo scomparendo verso il cielo all'orizzonte.
Kai e Nathan guardarono la figlia lasciare la loro casa,centra vi erano felici che fosse diventata adulta, ma allo stesso tempo tristi perché non l'avrebbero vista più tanto spesso,

-Vedrai che starà bene- la rassicurò il ragazzo, stringendola a se, lei annuì poggiando la testa contro il suo collo,

-Abbiamo fatto un'ottimo lavoro nel crescerla- disse la donna sorridendo, al che il marito sorrise concordando con lei, continuando ad osservare il cielo insieme alla sua famiglia e ai suoi compagni Kaiju i quelli augurarono buona fortuna alla loro protetta ed amica.

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