Gli occhi a Winden

di Ghen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gli occhi di Elisabeth ***
Capitolo 2: *** Gli occhi di Agnes ***
Capitolo 3: *** Gli occhi di Jonas ***
Capitolo 4: *** Gli occhi di Mikkel ***
Capitolo 5: *** Gli occhi di Adam ***
Capitolo 6: *** Gli occhi di Doris ***
Capitolo 7: *** Gli occhi di Ulrich ***
Capitolo 8: *** Gli occhi di Martha ***
Capitolo 9: *** Gli occhi di Charlotte ***



Capitolo 1
*** Gli occhi di Elisabeth ***


Gli occhi a Winden 



Gli occhi di Elisabeth 

Sehnsucht. Dal tedesco: nostalgia profonda di qualcosa.


Lo vede riflesso negli occhi azzurri di Elisabeth quel senso profondo di angoscia che porta in petto. La segue, ora bambina, perché gli manca; ma lei non lo conosce. Non ancora; sarebbe accaduto presto.
Le ha fatto una promessa e tutto ciò che fa è per adempiere quel destino.
Gli manca la sua determinazione, il loro sfiorarsi, loro tre insieme. Tre. Gli manca vederla stretta alla loro piccola cercando di farla dormire. Le avrebbe riportato la loro figlia, ha giurato.
Guard
a gli occhi innocenti di Elisabeth e ritrova ciò che era e non è più. Teme di smarrirsi. Ma la loro bambina è lì. Non deve capire dove, ma quando.




[110 parole]
























La mia prima raccolta, la prima fan fiction di Dark sul sito!
Le drabble sono nove e partecipano tutte alla Parole Intraducibili Challenge del gruppo FB Il Giardino di EFP. In tutte le drabble non viene mai nominato il personaggio da cui è preso il punto di vista, anche se, soprattutto in due, è di facile intuizione. Sta a voi lettori capire chi e, soprattutto, quando.
Spero vi piacciano e, se vi va di farmi felice, lasciatemi un parere in recensione!
Alla prossima »»

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Capitolo 2
*** Gli occhi di Agnes ***


Gli occhi a Winden 



Gli occhi di Agnes 

Kilig. Dal tagalog: avere le farfalle nello stomaco.


Le accade qualcosa di magico quando gli occhi di Agnes Nielsen incontrano i suoi. E allora si sente costretta ad abbassarli, certo, e a riderci su. Perché la imbarazza.
Agnes è molto diversa da lei: una donna di città, elegante sopra ogni misura e molto bella, per giunta. Davvero molto. Forse… troppo. Si ritrova a pensarlo spesso e allora se ne vergogna, perché è insolito verso un'altra donna. Ma lo ha sentito fin dalla prima volta che l'ha vista: è una sensazione così nuova, e leggera.

È sposata, ma quando Agnes posa gli occhi sui suoi, torna ragazzina. Si sente felice e pensa di volere di più dalla sua vita.



[110 parole]


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Capitolo 3
*** Gli occhi di Jonas ***


Gli occhi a Winden



Gli occhi di Jonas

Sisu. Dal finlandese: determinazione di fronte alle avversità.


Jonas Kahnwald: ogni volta che riflette il suo volto su quel vecchio specchio lurido, legge nei suoi occhi la disperazione. Ha paura e l'unica cosa che riesce a farlo andare avanti è la consapevolezza che tutto deve ancora succedere. Nel suo tempo, ovviamente.
Deve trovare un modo, deve tornare indietro.
La nuova Winden è desolante, tutto cade in pezzi, come la vita delle persone che la abitano, che si nutrono di speranza cieca di salvezza. Ma Jonas della speranza non se ne fa niente, deve solo trovare un modo per tornare indietro e non si sarebbe arreso nemmeno se avessero provato a fermarlo. O a condannarlo. Non può farcela, deve.




[110 parole]


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Capitolo 4
*** Gli occhi di Mikkel ***


Gli occhi a Winden 



Gli occhi di Mikkel 

Gjensynsglede. Dal norvegese: felicità nel rivedere qualcuno dopo molto tempo.


Trentaquattro anni. Trentaquattro lunghi anni da quando, nella disperazione incolmabile, si è caricato sulle spalle il peso della sparizione di suo figlio. Trentaquattro lunghi anni da quando è finito nel millenovecentocinquantatré con l'unico scopo di fermare tutto. Trentaquattro lunghi anni trascorsi in un centro di igiene mentale, accusato di aver assassinato dei bambini. E ora lui è lì, finalmente. Lo ha ritrovato. Il suo Mikkel.
Trentaquattro anni e lui è ancora bambino. Gli occhi grandi disorientati, increduli, quando si accorge di avere davanti il suo padre invecchiato.
Lo ha ritrovato. E abbracciato. Gli viene da piangere, trema, sorride come non ha fatto mai. Il suo Mikkel tra le sue braccia.




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Capitolo 5
*** Gli occhi di Adam ***


Gli occhi a Winden 


Gli occhi di Adam 

Orenda. Dall’urone: volontà di cambiare il destino.


Ci sarebbe riuscito. È lì per bloccare tutto, è lì per farlo. Viaggia nel tempo da anni, ormai tanti, seguendo le indicazioni di Claudia. Confida in lei, gli ha riposto ogni sua fiducia perché sente di non avere altra scelta se vuole cambiare quel destino che sembra segnato.
Gli occhi di Adam non lo fanno dormire sereno la notte. Così vuoti e pervasi da perenne sofferenza, macchiati di atti terribili che non vuole immaginare. Dell'assassinio di Martha, che ancora ama.
Lo tormentano e lui, lo Jonas adulto, si sente stretto in una morsa, nel disperato tentativo di non svegliarsi, un giorno, e scoprire che quegli occhi sono diventati i suoi.



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Capitolo 6
*** Gli occhi di Doris ***


Gli occhi a Winden 



Gli occhi di Doris 

Cafuné. Dal portoghese: passare le dita tra i capelli di una persona a cui si vuole bene.


Adam glielo ha chiesto e ha dovuto eseguire, non avrebbe potuto fare altrimenti. È stata l'ultima persona che suo fratello Noah ha visto prima di morire. Si era fidato delle persone sbagliate. Anche lei è una di quelle persone sbagliate. Lo è di sicuro.
Cammina senza energie fino alla sua camera e apre. Quando richiude, emette un sospiro strozzato. Si sente a pezzi ed è giusto così. Non merita quegli occhi che la guardano come se fosse l'unica luce nel mondo.
Doris la aspetta.
Si inchina, appoggia la testa sulle sue ginocchia e Doris le passa le dita tra i capelli, in una carezza.
Non merita quell'amore. Non lo merita.




[110 parole]

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Capitolo 7
*** Gli occhi di Ulrich ***


Gli occhi a Winden 



Gli occhi di Ulrich 

Schadenfreude. Dal tedesco: godere delle disgrazie altrui.


Ha fatto in fretta, non ama perdere tempo. Ha rubato la macchina del tempo al figlio adulto ed è arrivata in quella Winden dimenticata per trovare una persona che vuole dimenticare.
È stato arrestato con l'accusa di aver assassinato dei bambini. Ulrich, Ulrich. Voleva distruggerlo, ma riesce a distruggersi da solo e non le resta che rincarare la dose.
Quando la vede, la vede davvero, gli occhi dell'uomo si dilatano e lei ci legge la speranza. Basta dire che l'ama, che vuole lei, e potranno tornare a casa. Ma Ulrich non sarebbe tornato a casa.
Finge di non conoscerlo e lo lascia in preda a grida disperate. Sorride. È felice.


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Capitolo 8
*** Gli occhi di Martha ***


Gli occhi a Winden 



Gli occhi di Martha

Aware. Dal giapponese: sensazione dolceamara che si prova
quando si sta vivendo un momento bellissimo.



Gli occhi di Martha sono più grandi, adesso. Dolci. E caldi.
Si baciano, lui le sfiora la pelle morbida e si baciano di nuovo. È bella.
Ancora non riesce a crederci che sta succedendo davvero; proprio a lui. È tutto così perfetto da sembrare un sogno a occhi aperti. Forse è vero: sogna. Si sveglierà a breve e conserverà il momento come un ricordo prezioso.
Martha lo guarda ancora ma lui non riesce a sorridere. È malinconico e non sa perché.
Non sta sognando: è solo qualcosa di maledettamente meraviglioso fare l'amore con lei. E quindi è felice, ma non troppo. Non durerà, non a lui. Lo sa. Lo sente.


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Capitolo 9
*** Gli occhi di Charlotte ***


Gli occhi a Winden 



Gli occhi di Charlotte 

Fernweh. Dal tedesco: nostalgia per posti in cui non si è mai stati.


Succede qualcosa di strano quando la mattina, dopo sveglia e prima di recarsi al lavoro, apre la finestra. Sarà che si sveglia come se non fosse riposata affatto, sarà che le incomprensioni con Peter peggiorano, sarà che Franziska è nell'età della ribellione e teme di non riuscire a gestirla, pensa di vedere altro invece dei soliti alberi davanti casa.
No, sa che non è colpa loro e neanche della sua perenne stanchezza.
Si guarda allo specchio e ritrova nei suoi occhi chiari nient'altro che disorientamento. Non conosce le sue radici e le capita di credere di non essere nel posto giusto. No, non nel posto. Nel tempo giusto.
Che sciocchezze.


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