[Final Fantasy X] Il Viaggio Prosegue

di MorikoS
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Il giocatore di blitzball tornò a riva mentre il sole delle undici splendeva alto nel cielo terso, aveva finito l'allenamento mattutino e aveva scelto di rinfrescarsi in acqua prima di rientrare a casa.
Wakka stava passeggiando tenendo il figlio fra le braccia in modo che potesse guardare ciò che lo circondava, la moglie invece era poco distante, stava discutendo con il vecchio pescatore del pescato di quella mattina.
Mentre Tidus si passava l'asciugamano sul collo, l'amico lo raggiunse "Fai ciao, piccolo!" e il bimbo mosse la manina supportando la volontà paterna con un ampio sorriso.

Fra Tidus ed il piccolo Vidinu c'era sempre stata una certa simpatia e ricambiò il saluto stringendo la manina del bimbo "Ciao campione!" Poi i due adulti si scambiarono un'occhiata, il padre si volse al più giovane "Come vanno le cose, è un pò che non vi vediamo in giro."
Tidus abbozzò un sorriso sereno "Tutto bene, io e Yuna vogliamo solo stare un pò per conto nostro."
Wakka ne fu sorpreso "è più di un anno che state per conto vostro! Oramai è tempo per entrare attivamente a far parte della comunità. Tu ad esempio potresti..."
Tidus alzò la mano per fermare tacitamente l'amico e le sue buone intenzioni "Non è così semplice. Dopo la sconfitta di Sin e di Yu Yevon, Yuna ha attraversato un periodo difficile."
L'amico ne convenne, in quel momento Lulu venne a prendere il bambino e sorrise ad entrambi, aveva udito le parole di Tidus ma preferì non interromperli, si limitò a prendere il bimbo che si protese verso la madre.
"Definirlo un periodo difficile è un eufemismo" gli confidò il capo dei Besaid Aurochs "Yuna è cambiata radicalmente, dapprima ha avuto un periodo di isolamento, poi sembrò riprendersi quando ripristinarono il culto di Yevon nei templi, ma quando Rikku ci raggiunse con quella sfera.." fù Lulu a prendere in mano il discorso "Il pensiero che tu fossi vivo e potenzialmente in pericolo la logorava. Nel giro di un paio di settimane se ne andò, senza avvisare nessuno."
Tidus si volse a guardare verso l'orizzonte, lui per lei fece di peggio.

Era un pensiero ricorrente, anche se negli ultimi mesi pian piano il suo cuore si era quietato e dormiva un pò più serenamente.
Ci rifletté mentre rientrava a casa, Yuna era al Tempio e lui si perse, come spesso capitava fra i suoi pensieri e ricordi.

Lui per lei uccise il proprio padre.

Tutti nell'ultimo anno e mezzo gli hanno detto che Jecht era già morto, morto nel momento in cui divenne intercessore e quindi nuovo Sin e che abbattere Sin significava liberare lui, e la sua parte razionale concordava in pieno. Ma il suo cuore ne era uscito a pezzi, e cosa ancora peggiore, aveva dovuto dire addio alla ragazza per cui aveva sacrificato tutto.
Gli era stato detto che era solo il frutto della fantasia onirica di alcune anime tormentate imprigionate in statue antiche, le quali sfruttavano il poco potere che era loro rimasto per tenere vivo ciò che ricordavano della loro civiltà in un qualche altro posto, Yevon solo sa dove, che lui in realtà non esisteva.. ma allora suo padre e sua madre?
Se Jecht non esisteva davvero, allora come poteva essere diventato Sin, e come poteva quel Sin incarnato da suo padre aver fatto tanti danni, seminando morte e distruzione?
Tutto questo lo aveva spinto ad interrogarsi sui disegni divini.
E Yuna, al suo ritorno, lo aveva implorato di stare insieme loro due e separarsi per qualche tempo dal resto dei loro amici.

La giovane ex invocatrice doveva fare chiarezza con sé stessa, capire meglio chi era e quale strada doveva intraprendere e l'unica persona che voleva al proprio fianco era Tidus, il ragazzo di cui era innamorata e che le aveva salvato la vita in tanti di quei modi che non li contava più.
Lui le aveva offerto un'alternativa all'immolazione, le aveva mostrato che esisteva un'altra via da poter percorrere e lei per un pò si concesse di crederci. Aveva tentato, si era fatta delle amiche, aveva viaggiato, adesso cantava, ballava, aveva conosciuto gente nuova e, per Yevon, aveva anche salvato Spira per la seconda volta in poco tempo!

Tidus al suo ritorno si fece raccontare tutta la vicenda vissuta da Yuna, Rikku e la loro nuova amica Paine e dovette contenere il suo risentimento ed il desiderio di rompere il muso di Shuyn, ebbe un Deja-Vu almeno in altre due occasioni prima che Yuna e le altre finissero di fargli il resoconto di quanto era accaduto, poi la ragazza gli mostrò tutte le sfere che aveva trovato nei suoi viaggi, compresa quella in cui credeva di aver visto lui.

Accadde una sera d'estate, era passata una settimana dal suo ritorno e si erano temporaneamente sistemati in una tenda del villaggio; lui ricordava bene quel momento, l'espressione di lei mentre si adombrava "Credevo che ti avessero portato in qualche prigione sotto a Bevelle. Per qualche tempo pensavo ci fosse Seymour dietro" lui la ascoltava stupito "Yuna, Seymour è morto. In modo definitivo, hai celebrato tu stessa il rito del trapasso quando... è finito tutto."
Ma lei non era del tutto tranquilla, inspirò profondamente mentre le lacrime le inumidivano gli occhi, fece per parlargli quando Lulu fece capolino dall'ingresso della loro casa "Yuna, il piccolo vorrebbe salutarti, è ora di dormire per lui." La giovane si passò il dorso della mano sul viso e inspirando profondamente annuì "Eccomi.. arrivo subito Lu!" E si scusò con Tidus "Arrivo subito. Tu... aspettami, ok?"
Lui la vide allontanarsi, poi Lulu entrò nella tenda un istante e tirò fuori dalla ampia manica un piccolo libricino e glielo porse "questo è per te."
Tidus lo prese e lo aprì, bastò un'occhiata per capire di cosa si trattasse "perché lo dai a me?" La Maga scostò la tenda "lei ha paura che tu possa andartene di nuovo. Quelle pagine le ha scritte dopo la sconfitta di Sin, forse ti aiuteranno a capire cos'ha passato dopo che sei andato via."
Il ragazzo chinò il capo "Grazie Lulu."
La donna uscì dalla tenda e ritornò alla propria casa, dal marito e dal loro bambino.
Mentre camminava provava una pace ed una felicità nel cuore che avrebbe tanto voluto anche per la sua cara amica Yuna.

Tidus era seduto sul letto e osservava pensieroso il piccolo quadernetto dalla copertina scura, finché si decise ad aprirlo: la ragazza aveva scritto molto, per lo più erano pensieri di fine giornata, di tanto in tanto scriveva per sé stessa, ma ciò che lo intenerì era il fatto che in alcuni passi scriveva parlando a lui, come fossero state delle lettere.
Gli raccontava tutto quello che accadeva, in un passo in cui scriveva dell'arrivo di un sacerdote da Bevelle in fuga, in cerca di un posto dove poter pregare e riordinare i pensieri, Tidus lesse

Il sacerdote stamattina mi ha chiesto un consiglio,
è stato in pellegrinaggio fino a Zanarkand in cerca di risposte
ma non ha trovato altro che rovine e desolazione. Ha detto che stando lassù, tutto quello che ha provato era un profondo senso di perdita... Posso capirlo sai? Da quando sei tornato a casa qui le cose sono tornate quelle di prima.. ma io sento di non essere più quella che ero...

Yuna rientrò in quel momento e lui richiuse il libricino, riponendolo nella tasca laterale dei pantaloni "Vidinu dorme?" Chiese mentre lei richiudeva la tenda "Si.. si è addormentato quasi subito."
Tidus si alzò e la prese per mano "vieni con me." Lei gli andò dietro e passeggiarono per il villaggio, finché raggiunsero le porte, poi senza farsi notare dalla guardia che si era appisolata un attimo, svicolarono e si diressero rapidamente lungo la via che conduceva alla spiaggia.
Lungo il percorso, quando raggiunsero le rovine, lei gli stava raccontando del Tempio "Allora stavo pensando che forse sarebbe bello poter tornare a svolgere le funzioni religiose. Bevelle ha sbagliato, ma le persone hanno bisogno di una guida, un punto di riferimento..." Tidus si volse a guardarla, comprese che stava parlando di sé stessa.
"A Zanarkand come fate?" Chiese lei ad un certo punto, Tidus ci rifletté un attimo "Noi non siamo frequentatori assidui di Templi come qui" e rendendosi conto di aver dato a Yuna una risposta che la mise a disagio, cercò dentro di sé e ritrovò nelle memorie di sua mamma l'idea di fede spirituale degli abitanti di Zanarkand "Da noi i Templi si visitano in occasioni speciali, durante festività, matrimoni... e funerali."
Arrivati al bivio dove c'era la statua, decise di ripiegare a sinistra, dove c'era l'insenatura che conduceva al mare.
"Quando mio padre scomparve e venne qui su Spira" le confidò "Mia madre si ammalò. Io non sapevo come fare per aiutarla, così un giorno mi recai al Tempio in città. Non sono mai stato un frequentatore assiduo, ma in quel momento ero disperato e volevo sinceramente aiutare mia madre."
Yuna lo ascoltò attenta, erano piccoli scorci del suo passato che l'aiutavano a comprendere meglio il ragazzo di cui si era innamorata e l'uomo che stava diventando.
"Quando raggiunsi il Tempio, incontrai Auron per la prima volta." Le confidò.
Yuna ne fù sorpresa, sapeva che Auron si era preso cura di Tidus per ben dieci anni, ma ignorava le circostanze del loro primo incontro.
Tidus le raccontò poi delle memorie del leggendario Guardiano, di come il padre lo avesse pregato di raggiungere Zanarkand e di prendersi cura del figlio.

I due scesero in acqua e percorsero a nuoto tutta l'insenatura, fino a quando raggiunsero la morbida riva che riconduceva al sentiero che dava alla spiaggia.
Yuna esitò ad avanzare, l'acqua le arrivava alla vita, in quel punto erano totalmente isolati, non c'erano abitazioni vicine, non c'erano pescatori che si preparavano ad uscire in mare, non c'erano guardie né vedette, c'erano solo loro due.
Tidus emerse alle spalle della ragazza, l'attirò a sé e la strinse al petto e questa volta Yuna era ben consapevole della presenza del giovane uomo.
"Deja-vu" le mormorò baciandole il viso, vicino all'orecchio.
Yuna chiuse gli occhi, inspirando profondamente, sorrise voltandosi a guardarlo "Ricordi la promessa che mi hai fatto?"
Lui annuì "Per sempre."
I baci del ragazzo erano carezze gentili, il tocco della giovane che gli chiedeva di inclinare la testa era lieve, eppure guidava il giovane come una grande forza, poi qualcosa cambiò.

Difficile, come spesso accade, descrivere momenti come quello.
Da un abbraccio gentile a baci sensuali, alla disperazione di due anime che temevano di avere i giorni da trascorrere insieme contati sulle dita di una mano.
Distesi sulla riva lacustre che sapeva di muschio, acqua e terra, lambiti da una coperta d'acqua che gentile s'infrangeva sulla riva, i due bruciarono come una fiamma che arde e tutto consuma.
Una tempesta, la loro, che scoppiò in una notte d'estate, troppo a lungo trattenuta.

Quando tutto finì, entrambi rabbrividirono mentre l'acqua dolcemente li raggiungeva alle cosce ridestandoli.
Dopo un secondo bagno tonificante, uscirono e si diressero alla spiaggia cercando un posto dove dormire fra le capanne dei pescatori, a quell'ora vuote poiché erano in mare.

Yuna rientrò in quel momento, proprio mentre lui emergeva da quei dolci ricordi condivisi con lei.
Le bastò uno sguardo per capire a cosa stesse pensando il fidanzato, ma lui subito si alzò dalla sedia e la raggiunse "Cosa ti hanno detto?" Le domandò.
Yuna entrò nella capanna e chiuse la porta alle proprie spalle prima di potergli rispondere "Riguardo alle apparizioni, sarebbero felici se andassimo ad indagare vista la mia esperienza con cose del genere. Per quanto riguarda la tua proposta hanno detto che non ci sono problemi, possiamo partire quando lo desideriamo. Secondo il sacerdote, il vero problema è rappresentato da Bevelle."
Tidus fece una smorfia "Come sempre."
Yuna proseguì "Secondo loro, l'idea di recarci a Zanarkand in pellegrinaggio ripercorrendo le tappe nei vari Templi potrebbe essere una buona cosa per le persone ancora fedeli a Yevon."
Il giovane uomo volle chiarire "Yuna, sai bene quanto per me sia importante che tu possa seguire il tuo percorso spirituale. Sono consapevole che nella tua fede c'è del vero, ho visto con i miei occhi il potere tangibile del tuo potere di invocatrice e di maga bianca" le prese la mano e se la strinse al petto, dove si trova il cuore "ma questo pellegrinaggio, come è stato definito dal sacerdote, per me è un mezzo per ottenere ulteriori informazioni, se a Zanarkand troveremo quello che penso, allora le cose cambieranno. Riesci a capire cosa voglio realizzare?"
Yuna annuì determinata "Certo. Da quando me ne parlasti quella notte non posso fare a meno di pensarci. Sono convinta che la tua idea possa funzionare, potrebbe riuscire a guarire le ferite di Spira."
Lui la baciò con tenerezza "Se mi sarai accanto, insieme potremo riuscire a farcela."

- Fine capitolo 1

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


"SPARITA?!” La voce di Tidus tuonò nella piazzetta di fronte al Tempio, Fratello, il pilota Albhed trasalì mentre Yuna cercava di calmare il fidanzato “non è proprio sparita, qui c'è un biglietto di Rikku.”

Tidus prese il foglietto e lesse a voce alta

 

Abbiamo ricevuto una chiamata di emergenza dalla base Albhed, andiamo a vedere come sta papà. Ovviamente per praticità prendiamo in prestito l'aeronave, ci faremo sentire appena possibile. Appena sappiamo qualcosa vi informiamo!

 

Poi, sotto, c'era un P.s.:

 

Yuna, ho detto a Fratello di eliminare tutte le tue foto del concerto dal computer, così Tidus è tranquillo!

A presto cugina!

 

Il giocatore di Blitzball fissò per qualche attimo il ragazzo con la cresta da punk pieno di tatuaggi, poi Yuna al proprio fianco e le mormorò “Era il concerto nella Piana dei Lampi?” Yuna annuì mentre le si imporporavano le guance.

Tidus si rivolse a Fratello “Me ne fai avere una copia?”

L'altro lo fissò stupito “D-Di quali?” Chiese timoroso. Tidus sorrise da smargiasso “Tutte quante.”

Fratello rimase sbigottito, mentre il giocatore di Blitzball si allontanava, Yuna nel frattempo era arrossita in tale maniera da preoccupare perfino Wakka, mentre Lulu si coprì la bocca scuotendo il capo.

Yuna salutò i suoi amici prima di avviarsi a sua volta, Lulu l'aveva riempita di raccomandazioni e le aveva preparato una lista da far compilare ai vari sacerdoti dei Templi, in cui indicavano tutto ciò che poteva interessare loro come prodotti tipici della loro isola, glieli avrebbero inviati successivamente appena fossero stati reperibili.

“Questa volta per te sarà una bella vacanza Yuna.” Le aveva detto l'amica sorridendole, gli occhi velati di lacrime mentre la salutava “Una parte di me vorrebbe tanto venire con voi... Ma questo è il vostro viaggio. Non il nostro.”

Wakka dal canto suo l'aveva abbracciata paterno “Tieni d'occhio quel ragazzo, ogni giorno che passa è sempre più irruento!” In realtà, aveva fatto la medesima raccomandazione anche a Tidus, era preoccupato per entrambi, non sarebbe successo niente sulla via dei Templi, dalla sconfitta di Sin anche i mostri erano drasticamente diminuiti e per loro quella era un'occasione d'oro da cogliere al volo: avrebbero trovato finalmente ciò che cercavano entrambi e avrebbero fatto ritorno a casa.

Tuttavia le voci che avevano preso a circolare ultimamente gli avevano dato da pensare, ne aveva parlato con la moglie e spesso si erano interrogati sulla possibilità di mettersi loro stessi in viaggio.

 

Fratello interruppe il suo filone di pensieri mentre borbottava fra sé e sé “Cosa se ne farà delle foto, è fortunato! Yuna può indossare quel vestito ogni volta che lo desidera... e cantare con quella splendida voce d'angelo che ha... Ah!” Wakka gli tirò uno scappellotto sulla nuca, mentre Lulu chiarì con la sua solita delicatezza “Quel vestito non esiste più. Fratello, mi raccomando, che siano belle foto che rappresentino Yuna per ciò che è. Niente primi piani ravvicinati.” Lo redarguì freddandolo con lo sguardo.

“E fanne una copia anche per noi!” Aggiunse Wakka mentre si allontanava con la moglie.

Il ragazzo Albhed rimase allibito: quel vestito non esisteva più? Cosa ne aveva fatto Tidus? Quindi Yuna non avrebbe più cantato? Non l'avrebbe più sentita?!

Sospirò, sconsolato, avviandosi alla spiaggia, voleva andarsene da Besaid quanto prima.

 

“Fratello è sempre stato gentile con me, non ha mai superato il limite” ammise Yuna mentre Tidus l'attendeva per proseguire fra le rovine, lungo la via che conduceva alla spiaggia. “Di questo ne sono sicuro. E' innamorato perso di te.” Le disse guardandola, ma non c'era odio o rancore nel suo sguardo.

“In quel vestito eri veramente carina.” Ammise poi prendendola per mano “è un vero peccato che non siano riusciti a ripararlo.”

Yuna ne convenne passeggiando con lui “purtroppo dopo lo scontro con Shuyn, ne è uscito indebolito. Come se avesse perso il suo potere.”

Tidus rifletté “Era impregnato del potere di quella ragazza, lei non riusciva a riposare in pace e quel vestito ha fatto da catalizzatore. La fine che hanno fatto...” si fermò poco dopo la cascata e la guardò determinato “Yuna, io non ho molte certezze. Non so se riusciremo in quest'impresa, non so nemmeno se troverò le risposte che cerco a Zanarkand. Quello che so, è che voglio stare con te per sempre, qui o altrove. Non voglio che quello che è successo a quei due capiti anche a noi.”

La ragazza gli strinse le mani fra le proprie “cosa proponi?” Gli domandò curiosa, lui le sorrise dolcemente, il sole del mattino li illuminava fra le fronde degli alberi, il rumore della cascata ed il canto degli uccelli erano una sinfonia dolce e lontana, tirò fuori dalla tasca dei pantaloni un involto di stoffa, lo aprì e fece cadere nella mano guantata due anelli d'oro.

Yuna fissò i due gioielli, poi prese quello più grande, allorché Tidus si sfilò il guanto tirandolo con i denti e lo fece cadere a terra; la giovane gli mise l'anello all'anulare, il ragazzo si sfilò l'altro guanto e fece la stessa cosa. Mentre Tidus la baciava, il Tempio suonava la campana in lontananza ed il suo eco li raggiunse dolcemente.

Yuna ricambiò il bacio accarezzando il viso del giovane, oramai adulto, lievemente coperto da una barba chiara e molto sottile.

S rese conto che loro due non erano più due ragazzini ma due giovani adulti e che avevano iniziato la loro nuova storia insieme, proprio in quel preciso istante.

 

“Arrivati a Luka poi vorrei comprare qualcosa di nuovo” ammise Tidus, mentre proseguivano verso il molo.

“Prima c'è il porto di Kilika” gli ricordò lei “Magari trovi qualcosa che può interessarti anche lì.” Rifletté, mentre guardava i suoi abiti giovanili. Anche lei voleva rivedere almeno in parte il proprio look, adesso più di prima ne sentiva la necessità.

Si imbarcarono poco dopo e dopo aver preso possesso della cabina, salirono sul ponte a godersi la bella giornata.

Tidus rifletté: l'ultima volta che erano partiti da lì, Yuna era all'inizio del suo Pellegrinaggio, convinta che la sua vita si sarebbe conclusa poche settimane dopo.

Ma questo lui lo scoprì in seguito.

Ora invece, le premesse stesse erano diverse e questo dava un sapore nuovo al loro viaggio insieme. Mentre la ex invocatrice saliva le scale, Tidus alle sue spalle si volse sentendosi chiamare: “Tidus, Lady Yuna! Mi riconoscete, sono Oaka XIII!” Il mercante itinerante stava uscendo dalla propria cabina proprio in quel momento ed entrambi gli sorrisero, ridiscesero le scale e lo raggiunsero “Salve Oaka!” calorosi, era un vecchio amico che era stato loro di aiuto in momenti in cui tutta Spira aveva voltato loro le spalle.

“Come state? Oh.. vi siete sposati vedo!” Sorrise ricambiando l'abbraccio del giocatore di Blitzball, notò le vere nuziali e si impensierì “Non ne sapevo nulla, nessuna voce o pettegolezzo... Quando è successo?” Domandò curioso.

Tidus lo ragguagliò brevemente “In realtà è una decisione presa stamattina, abbiamo deciso di festeggiare al nostro ritorno con i nostri amici.”

Yuna gli spiegò più nel dettaglio “Siamo diretti a nord, a Zanarkand.”

"E perché non ci andate direttamente con l'aeronave?” Domandò il mercante mentre si dirigevano sul ponte: avevano allestito un piccolo bar in stile tiki e ne volevano approfittare per bere qualcosa durante la traversata.

“Volevamo ripercorrere insieme il percorso del Pellegrinaggio, anzi, forse tu puoi aiutarci!” Disse Tidus mentre prendevano posto, la cameriera prese le ordinazioni e il mercante si dimostrò subito disponibile ad aiutare i suoi amici “Ditemi pure!”

“Stiamo cercando informazioni circa Zanarkand, la sua storia, i suoi abitanti.. Insomma, tutto ciò che è possibile reperire.” Spiegò Yuna.

Il mercante si massaggiò il mento pensoso “Hm... In passato vi avrei suggerito di rivolgervi ai Sacerdoti nei Templi, ma...” abbassò la voce con lo scopo di mantenere maggiore riservatezza “... A questo punto vi suggerirei di rivolgervi agli Albhed, fra tutti sono forse i maggiori esperti in rovine e tecnologie antiche.”

Tidus ne convenne “Vero, però in termini di storia antica penso che nei Templi abbiano maggiori informazioni. Anche se forse convincerli a divulgarla sarà più difficile.”

Il mercante ci pensò su “So che a Guadosalam c'è una enorme sfera che contiene i ricordi e una piccola parte delle conoscenze della nostra Zanarkand, prima che venisse distrutta.”

I due giovani si scambiarono un'occhiata d'intesa “Ci avevamo pensato anche noi” ammise Yuna.

Pranzarono con il mercante itinerante, poi scesero in cabina per riposare un po' e fare il punto della situazione.

Yuna tirò fuori dalla propria borsa le Look-sfere che si era portata dietro e le esaminò, riflettendo sullo stile d'abbigliamento che poteva adottare, quando Tidus si unì a lei incuriosito “quasi quasi ne proverei qualcuna anche io” propose.

Per lei non c'erano problemi.

“Anche a Zanarkand usavamo queste sfere, ma di solito i vestiti li si confezionava in negozio.” Mentre ne parlava, rigirava la sfera del guerriero fra le mani.

Fra tutte quelle che c'erano, alla fine quella del guerriero era quella che sentiva più nelle proprie corde.

Sorrise al ricordo di Auron che aveva provato quella del Samurai... e non smise più di usarla.

“Li personalizzavate?” Domandò Yuna mentre prendeva la Look-sfera Biancoarcano, Tidus le confermò “Si. Probabilmente quelle che avete trovato voi erano refusi di magazzino.”

“Hmm.. beh, questo spiegherebbe il loro aspetto...” lui prese la parola “Eccentrico?” E rise di gusto “Possono avere anche un aspetto ridicolo, ma sono utili in battaglia.”

“Non sai quante volte mi sono state utili!” Ammise lei mentre indossava la Look-sfera della maga bianca.

“Potresti combinarle.” Osservò lui seduto sul letto.

“E come?” Domandò Yuna mentre si sistemava il vestito.

“Se a Zanarkand troviamo quello che penso magari fra le rovine troviamo qualche terminale di personalizzazione.”

La ragazza lo guardò un attimo “Ah, credo di aver capito di cosa parli!” Disse entusiasta “Una specie di computer in cui inserisci i dati della look-sfera e puoi personalizzarne le caratteristiche, giusto?”

Lui annuì sorridendo “Esatto.” Gli si sciolse il cuore nel vedere la ragazza che mostrava di aver imparato qualcosa del suo mondo.

Questo però, lo spinse a ragionare sul fatto che anche lui in qualche modo doveva inserirsi in quello di lei.

Così decise semplicemente di provare la look-sfera del guerriero e, accidenti, gli stava discretamente bene! C'erano alcune cose da sistemare a livello estetico, ma c'era tutto il tempo.

 

Passarono in rassegna il resto del viaggio fra la compagnia del mercante itinerante e l'intimità della loro cabina, e al tramonto giunsero a Kilika.

Salutarono i loro conoscenti che lavoravano al porto e si diressero verso il bed and breakfast per pernottare.

Volevano godersi il viaggio e avere il tempo di studiare le informazioni che ottenevano dai Templi.

“Non capisco cosa potete pensare di ottenere dai vecchi templi, le statue degli intercessori oramai sono vuote e lì sono conservati solo i manoscritti legati al culto di Yevon.” Osservò il mercante itinerante mentre passeggiavano lungo la passerella.

“Sono quasi sicuro che fra i manoscritti più antichi ci sia qualcosa di legato al luogo di origine dell'intercessore.” Ragionò Tidus “Parlano spesso degli Invocatori, ma anche degli Intercessori. Dev'essere rimasto qualcosa. Soprattutto al Tempio di Bahamuth” ammise più cupo.

“Si trova a Bevelle.” Chiarì Yuna al mercante, il quale ne prese atto “Capisco, quello è un luogo verso cui nutrite una certa.. avversione. Non preoccupatevi. Ad ogni modo, ora devo recarmi a fare compravendita, ci rivediamo qui a cena dunque?”

La coppia salutò l'uomo che subito si diresse verso le bancarelle che stavano cominciando a smantellare, mentre si avventuravano fra i profumi di cibo, incensi e acqua salmastra.

“Vuoi che chiamiamo Rikku e le diciamo di venirci a prendere?” Domandò Yuna vedendolo taciturno.

“No, almeno per ora preferisco muovermi con te.” E l'attirò a sé, si erano trovati un luogo appartato vicino alle case sospese sulle palafitte e si godette il riflesso del sole nei bellissimi occhi di sua moglie.

Il bacio che ne seguì fu una promessa che si rinnovava fra loro.

 

Tappa per tappa, avrebbero ripercorso il viaggio iniziato due anni prima, e arrivati a Zanarkand forse avrebbe potuto trovare la sua vecchia casa.

O per meglio dire, quella in cui era vissuto il giovane Bahamuth, poteva vederlo nei propri ricordi mentre giocava con la bella Valefor, la ragazzina figlia del sacerdote del tempio, vestita di bianco e rosso. Giocavano a rincorrersi, lui era il Re Drago che spaventava i bambini, lei era la bella figlia del dio buono del cielo e scendeva giù a combatterlo, ma alla fine lo vinceva sempre mostrandogli la danza che lui preferiva di più, così impugnava un bastone, la sua “asta cerimoniale” e danzando lo vinceva.

Probabilmente lei lo ignorava, ma per lui quella danza era molto di più di un semplice gioco puerile.

Poi veniva l'ora di cena e si salutavano, con la promessa di rivedersi il giorno dopo.

 

Fine capitolo II

 

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