Il passato rivive nelle sembianze dell'amore

di Clauridice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La festa di compleanno ***
Capitolo 2: *** Momento imbarazzante ***
Capitolo 3: *** Una serata speciale ***
Capitolo 4: *** Passeggiata romantica ***
Capitolo 5: *** Un dolce pomeriggio ***
Capitolo 6: *** Emozioni ***
Capitolo 7: *** La sorpresa ***
Capitolo 8: *** I fantasmi del passato ***
Capitolo 9: *** Una terribile scoperta ***
Capitolo 10: *** Rivelazione ***
Capitolo 11: *** Nient'altro che la verità ***
Capitolo 12: *** La fiamma dell'amore ***
Capitolo 13: *** Sei la chiave del mio cuore ***



Capitolo 1
*** La festa di compleanno ***


Parigi nove anni dopo
Seduta al tavolo della pizzeria "Iovine's "situata a pochi passi dal Louvre e dal Palais Royal, Hortense stava pranzando insieme a Darlene, la sua migliore amica.
Si conoscevano dai tempi dell'asilo e da allora non si erano mai separate.
Avevano condiviso molti momenti difficili ma anche situazioni che le avevano colmate di gioia.
Hortense era diventata una bellissima adolescente proprio come lo era stata sua madre Oscar.
Frequentava il secondo anno del corso di figurinista dove sognava di diventare una stilista affermata come sua zia Hortense, scomparsa ormai da 15 anni.
Da nove anni era diventata sorella della piccola Eloise, secondogenita di Andrè e Oscar.
Nonostante la differenza di età andavano molto d'accordo.
Avevano anche una passione in comune: il disegno.
Ebbene si, le due sorelle avevano preso la vena artistitica della loro cara zia e Oscar e Andrè non potevano esserne che fieri.
"Allora? Verrai stasera vero"? chiese Darlene bevendo un sorso di coca cola
"Ma certo che si, non potrei mai mancare alla festa di compleanno della mia migliore amica"! sorrise Hortense
"Perfetto, non vedo l'ora che arrivi stasera"!
"Anch'io, così potremmo stare insieme tutta la serata"!
Hortense annuì e sorrise.
Il pranzo tra le due amiche proseguì tranquillamente tra una chiacchiera e l'altra dopo di che Darlene si recò a casa per concludere gli ultimi preparativi per la sua festa, mentre Hortence fece un salto al centro commerciale per acquistare un vestito per la festa di Darlene dato che per tutta la settimana non aveva avuto tempo di farlo per via dello studio.
Ore 20:00
Davanti allo specchio della sua stanza Hortense, stava dando un ultimo tocco alla sua acconciatura.
Ovviamente aveva indossato l'abito che aveva comperato al centro commerciale.
Il vestito le stava meravigliosamente bene.
L'abito era turchese,semplice, aveva una sola bratella che faceva capolino sulla spalla sinistra,
le aderiva leggermente ai fianchi per poi scendere leggermente svasato al di sopra del ginocchio, calzava un paio di scarpe bianche con tacco spesso di media altezza, con punta chiusa e fibbia alla caviglia, infine aveva raccolto i suoi lunghi capelli in un semplice chignon.
Proprio in quel momento ecco arrivare Andrè.
"Tesoro, posso entrare? Sei pro....si bloccò non appena la vide.
"Beh? Che c'è? Hai visto un fantasma papino"? osservò
" Peggio"!
"Che vuoi dire"?
"Dì un pò ragazzina, dove credi di andare conciata in quel modo"?
"Cos'ha che non va? io lo trovo molto carino"!
"E' troppo corto signorina, e non va bene"! puntualizzò lui
"Sei il solito antenato, caro papino"!
"Signorina fai poco la spiritosa!"
"Wow sorellina, ma sei bellissima, sembri una principessa"! intervenne Eloise con un sorriso
"Grazie, tu si che hai buon gusto"!
"Oh ma guarda che splendida figura"! aggiunse Oscar apparendo sulla soglia della porta
"Ma dico? Siete tutte contro di me"? esclamò Andrè irritato
"No Tesoro, perchè dovremmo"?
"Ma non vedi come si è conciata tua figlia"?
"Io la trovo meravigliosa, non è vero Eloise"? disse poi facendo l'occhiolino alla sua secondogenita
"Si mammina"! esclamò sorridendo
"Non ci posso credere"! rispose lui alzando gli occhi al cielo
"Ma vuoi lasciarla in pace? Sembri il mio bisnonno"! disse Oscar trattenendo una risata
Cosa che non riuscirono a fare Hortense ed Eloise che udendo la battuta della madre scoppiarono a ridere di gusto.
"D'accordo, mi arrendo, adesso sbrigati sennò farai tardi alla festa, e mi raccomando tieniti pronta per le undici, passerò a prenderti al quell'ora"!
"Ma dai papino, almeno fino a mezzanotte, come Cenerentola"!
"Ti ricordo che Cenerentola non aveva 15 anni"!
"Sei sempre il solito"! sbuffò
"Mi raccomando tesoro divertiti"! le disse Oscar stampandole un bacio sulla guancia
"D'accordo mamma"! detto questo prese la borsetta, il pacchetto per l'amica e uscì di casa.
Dopo circa dieci minuti arrivò sotto casa di Darlene.
Hortense salutò suo padre, scese dall'auto e si avviò all'ingresso del portone.
La festa era iniziata da pochi minuti e la maggiorparte degli invitati erano già presenti.
Hortense notò la porta aperta ed entrò in casa.
"Buonasera a tutti"! salutò
"Oh Hortense, finalmente sei arrivata, accomodati pure tesoro"! le disse Sara la madre di Darlene
"Grazie"!
Hortense si guardò attorno.
Il grande salone era allestito da una lunga tavola imbandita di varie pietanza salate e dolci, il secondo tavolo invece era colmo di bibite e infine uno striscione che recitava la scritta "Buon Compleanno Darlene"  faceva capolino in fondo al salotto.
"Ciao Hortense, finalmente sei qui"! la salutò l'amica stringendola in un caldo abbraccio
"Sono arrivata proprio adesso, tieni questo è per te"! rispose porgendole il pacchetto
"Ti ringrazio tanto, ma non avresti dovuto, lo sai che per me conta solo la tua presenza"! 
"Lo so, ma non potevo presentarmi a mani vuote, avanti aprilo"!
Darlene annuì e aprì la scatola.
Davanti ai suoi occhi brillava un bellissimo ciondolo pepita in argento, smaltato a mano con la seguente frase incisa"L'amicizia è una sola anima che abita in due corpi, un cuore che batte in due anime"!
Darlene lesse la frase con gli occhi lucidi e ringraziò la sua amica del cuore stringendola in un caloroso abbraccio.
Intanto gli altri ragazzi e ragazze si servivano da soli avvicinandosi ai tavoli.
Anche Hortense e Darlene fecero lo stesso.
Intanto nel grande salone un ragazzo amico di Darlene ,  non aveva smesso neanche un attimo di guardare Hortense, per lui era la ragazza più bella che avesse mai visto.
Seguiva ogni suo movimento, la vide salutare alcune ragazze che conosceva, la vide ridere e guardarsi intorno ancora una volta.
Dopo circa mezz'ora la vide uscire sulla terrazza.
Decise di raggiungerla, ma proprio in quel momento venne fermato da alcuni suoi compagni di università.
Si mise a parlare con loro, ma il suo pensiero era rivolto a quella meravigliosa creatura che l'aveva rapito al primo sguardo.
Con una scusa si allontanò dai suoi amici raggiungendola sulla loggia.
Con un pò di timore si avvicinò, pensando a un argomento qualsiasi per attaccare bottone.
"Anche tu avevi bisogno di un pò d'aria"? le disse con un sorriso
Hortence lo guardò e annuì con un sorriso
"Piacere, io sono Alex"! continuò a parlare per rompere il ghiaccio
"Hortense, piacere mio"! rispose lei timidamente
"Scusa, non volevo metterti a disagio, davvero"!
"No, tranquillo, non ti devi giustificare, sono solo un pò stanca tutto qui"!
"Se vuoi che vada via dimmelo tranquillamente"!
"Ma no resta, te lo detto tu non c'entri"!
"D'accordo"! sorrise
Più la guardava e più si sentiva attratto da lei come non mai, era bellissima con i suoi capelli biondi, gli occhi verdi come il mare in cui adorava specchiarsi, la sua bocca così carnosa e rosea, insomma era la creatura più delicata che avesse mai conosciuto.
Anche Hortense era rimasta colpita da lui , anche se ovviamente non voleva ammetterlo su questo aveva preso da sua madre non c'erano dubbi.
Ma come darle torto? Alex era davvero un bel ragazzo.
Aveva una bellissima chioma castana con due meravigliosi occhi azzurri incastonati in un viso dolcissimo che non solo ispirava fiducia ma era a dir poco affascinante.
"Sei un amica di Darlene anche tu a quanto pare"!
"Si, ci conosciamo dai tempi dell'asilo, praticamente siamo inseparabili"!
"Si capisce che siete molto unite"!
"E voi com'è che vi conoscete"?
"Da bambini eravamo vicini di casa, lei aveva cinque anni e io dieci, poi mi sono dovuto trasferire con la mia famiglia"! spiegò
"Capisco, non devessere stato facile per te allontanarti da chi vuoi bene"!
"No non lo è stato affatto, anche perchè Darlene era l'unica bambina del palazzo ed è per questo motivo che eravamo sempre insieme, è un pò come una sorella minore per me"!
"No vabbè, mi devo preoccupare"? lo canzonò
"Ma no dai"! rispose ridendo
"Voglio crederti, ma sappi che ti terrò d'occhio"! disse scoppiando in una allegra risata
Lui si incantò a guardarla.
Ogni volta che rideva le si ulliminavano gli occhi, era di una rara bellezza proprio come sua madre e lui non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, sentiva le classiche farfalle nello stomaco.
Quella ragazza era davvero speciale sotto tutti i punti di vista e lui ne era affascinato come non mai.
"D'accordo, allora starò molto attento"! rispose con un sorriso
"Che scuola frequenti"? aggiunse lui
"Frequento il secondo anno del corso di figurinista, mia zia era una stilista e voglio esserlo anch'io un giorno"! rispose con orgoglio
"Vedo che hai già le idee chiare, complimenti"! sorrise lui
"Grazie, e tu"?
"Io studio legge da tre anni e lavoro in una pasticceria per mantenermi gli studi"!
"Wow che forza, io adoro le pasticcerie"!
"Allora se un giorno verrai a trovarmi ti farò assaggiare il Flan Parisien è la mia specialità"!
"Verrò sicuramente, grazie"!
"Non vedo l'ora"! pensò lui
La conosceva da pochi minuti è già le era entrata dentro.
La sua spontanietà e la sua semplicità lo avevano colpito a primo impatto.
Era così bello parlare con lei, delle loro passioni, del loro futuro nel mondo del lavoro.
Con lei poteva parlare di qualsiasi cosa, Hortense lo ascoltava con molta attenzione e dedizione.
Quella ragazza era davvero speciale, non aveva mai incontrato nessuno come lei, di solito non faceva amicizia molto facilmente, ma con Hortense era stato tutto molto facile e spontaneo.
Rimasero a guardarsi negli occhi in un’assoluta e silenziosa complicità, sguardi che valevano più di mille parole sussurrate, che regalavano un mix di sentimenti ed emozioni che si depositavano nel cuore, riempiendolo di pura e semplice felicità.
La voce allegra di Darlene li riportò alla realtà.
"Ehi, vedo che avete fatto amicizia"! disse la ragazza facendo l'occhiolino all'amica
"Ehm...si...stavamo scambiando quattro chiacchiere"! rispose Hortense con una punta di imbarazzo
"Proprio così"! esclamò lui
"Dai venite dentro, è l'ora della torta, non vorrete mica farmela tagliare da sola per starvene soli soletti"? li canzonò lei
Hortense voleva molto bene a Darlene ma in quel momento avrebbe voluto strozzarla.
Alex invece sorrise e seguì le due ragazze nel salone.
E tra un canto di buon compleanno e l'apertura dei pacchi regalo, la serata volò via.
Hortense lanciò un occhiata all'orologio, erano le undici e mezza, suo padre le aveva raccomandato di tornare mezz'ora prima.
"Adesso mi uccide"! pensò
"Scusami Darlene, ma devo proprio andare, mio padre mi starà aspettando di sotto"!
"Vado anch'io, domani devo andare all'università più presto del solito"! intervenne Alex
"Ok ragazzi, non vi preoccupate, ci vediamo e mi raccomando fate i bravi"! rispose Darlene con un sorriso malizioso
"Adesso la strangolo"! pensò Hortense paonazza
"Buonanotte"! le augurò Alex con un sorriso detto questo si congedarono.
"Scusa se Darlene ti ha messo imbarazzo, a volte è proprio scema"!
"Ma no non ti preoccupare, a Darlene piace scherzare"!
"Un pò troppo direi"!
Lui rispose con un sorriso
"Ehi ma non è ancora arrivato"! osservò
"Prima mi raccomanda di tornare presto e poi e lui che ritarda, è sempre il solito"! brontolò
"Se vuoi ti dò un passaggio con il motorino"!
"Grazie, ma non vorrei disturbarti"!
"Ma no, che dici, avanti sali"!
"D'accordo, grazie"!
A quel punto indossarono il casco e partirono.
Dopo circa dieci minuti arrivarono a destinazione.
"Grazie del passaggio, sei stato molto gentile"!
"Figurati, lo fatto con piacere, allora buonanotte Hortense, ci vediamo"!
"Buonanotte Alex e grazie ancora"! detto questo si congedò mentre lui rimaneva a guardarla desiderando di rivederla al più presto.
Ciao a tutte,
ed eccomi qui con il primo capitolo del Sequel di "Una parte di te" che dire? Non so voi ma io già li adoro sarà perchè sono un inguaribile romantica chi lo sà...Comunque scommetto che ognuno di noi avrebbe voluto vedere i nostri ciccini alle prese con i propri figli...e invece...vabbè come si dice sognare non costa nulla..
Un bacio e alla prossima
Cla
Questi sono i nostri Alex e Hortense spero vi piacciano 
Un grazie particolare alla mia amica Katia

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Capitolo 2
*** Momento imbarazzante ***


Era trascorsa una settimana da quella sera.
Da allora, i pensieri di Hortense erano sempre rivolti a quel dolcissimo ragazzo che aveva conosciuto alla festa di Darlene. 
I suoi meravigliosi occhi color del cielo, la sua semplicità, la sua dolcezza avevano fatto breccia nel suo cuore e adesso non riusciva a pensare ad altro. 
Ma com'era possibile che una persona conosciuta da poco poteva entrare nel suo cuore in così poco breve tempo? 
Forse perchè Alex era un ragazzo davvero speciale, lo aveva capito attraverso l'intensità dei suoi bellissimi occhi, così profondi, così sinceri e puliti. 
Il fatto che lavorasse per mantenersi gli studi faceva di lui uno studente modello e una persona straordinaria. 
Ora stava uscendo da scuola insieme a Darlene che per tutta la settimana non aveva fatto altro che punzecchiare simpaticamente la povera Hortense per indurla a raccontarle tutti i minimi particolari del suo incontro con Alex.
"Che programmi hai per oggi"? le chiese Darlene 
"Dato che oggi non abbiamo molto da studiare ho promesso ad Agnès che avremmo passato il pomeriggio insieme"! 
"Come sta? e da molto tempo che non ho il piacere di vederla"! 
"Bene grazie, zia Rosalie e zio Bernard sono molto impegnati con il lavoro in questo periodo e lei rimane quasi sempre a casa a studiare"! spiegò 
"Potremmo andare tutte e tre alla Yogurteria "Le Marais" che ne pensi"? propose la ragazza 
"Mi sembra un ottima idea, si"! rispose Hortense con un sorriso 
"Perfetto allora, passo da te dopo lo studio così andiamo a prendere Agnès"! 
"D'accordo"! 
Proprio in quel momento il suo sguardo si posò su una persona che da qualche giorno occupava i suoi pensieri: Alex. 
Si proprio lui. 
Stava fuori al cancello della scuola appoggiato al suo motorino. 
Appena lo vide il suo cuore perse un battito.
Non si aspettava di rivederlo così presto, che ci faceva li? Forse stava aspettando la sua ragazza che molto probabilmente frequentava il suo stesso istituto. 
Ma se era così perchè non ne aveva parlato con lei, almeno non si sarebbe illusa e non avrebbe accettato il passaggio in moto da un ragazzo impegnato per evitare qualche spiacevole equivoco. 
"Qualcosa mi dice che saremo in quattro"! disse Darlene quando si accorse della sua presenza 
"Piantala, sei sempre la solita"! rispose l'amica con una smorfia di disappunto 
"Ma si può sapere che ho detto di male? Guarda che Alex è un  ragazzo meraviglioso, io lo conosco bene"! 
"Lo so"! tagliò corto lei 
Ma quando lo vide avvicinarsi verso di lei le si mozzò il fiato.
Era bellissimo.
Indossava un paio di jeans abbinati a un maglioncino blu con  scollo a V e infine un paio di occhiali da sole facevano capolino tra la sua chioma castana.
"Ciao"! la salutò 
"Ciao, che ci fai qui"? 
"Ti stavo aspettando"! 
"Stavi aspettando me"? 
"Certo, e chi se no"! sorrise lui 
"E perchè mai"? 
"Avevo voglia di rivederti"! 
"Bè, forse non dovresti, la tua ragazza ci resterebbe molto male"! 
"Su questo punto di vista non corro nessun rischio"! sorrise 
"Vuoi dire che non hai una ragazza"? 
"Assolutamente no"! rispose lui 
"Ma non dovevi essere all'università"? 
"Sono uscito prima, bene se l'interrogatorio è finito vorrei accompagnarti a casa"! rise lui 
"Scusami, non volevo essere invadente"! rispose paonazza 
"Tranquilla, non lo sei affatto"! sorrise lui 
"Pensavo, dato che oggi in pasticceria c'è il giorno di chiusura perchè oggi pomeriggio non ti unisci a noi"? intervenne Darlene 
Hortense la fulminò con lo sguardo. 
"Ma perchè diavolo non frena quella lingua? E proprio incorreggibile"!  pensò 
"Mi farebbe molto piacere"! rispose lui
"Perfetto, allora ci vediamo alla Yogurteria "Le marais" verso le sei"! disse Darlene 
"D'accordo"! 
"Bene, adesso vado, sennò mia madre chi la sente"! disse facendo un' occhiolino all'amica 
"A più tardi"! aggiunse detto questo si congedò 
"Allora? Vogliamo andare"? le disse lui 
Hortense annuì.
Raggiusero il motorino, indossarono il casco e si accinsero a partire. 
Nel frattempo affacciato alla finestra Andrè, attendeva il ritorno di Hortence da scuola.
Da quando andava alle superiori lo faceva tutti i giorni, per lui era una consuetudine, un gesto di protezione verso la figlia che nonostante fosse un adolescente per lui rimaneva sempre la sua bambina. 
Dopo circa dieci minuti la vide arrivare insieme ad Alex.
Non riusciva a credere ai propri occhi.
La sua bambina su una moto in compagnia di un ragazzo? 
E per di più uno sconosciuto. 
No, non poteva essere vero, la sua Hortense non frequentava gente sconosciuta. 
Ma come diavolo le era venuto in mente? 
"Adesso mi sentirai signorina"! pensò detto questo rientrò ma non prima di osservare i due giovani salutarsi.
"Sono tornata"! disse entrando in casa 
"Ciao tesoro"! la salutò Oscar 
"Ciao mamma"! 
"Allora signorina, com'è andata oggi a scuola"? le chiese il padre avvicinandosi 
"Molto bene, grazie"! sorrise 
"Mi fa piacere, non mi devi dire altro"? 
"No mi sembra, perchè"? 
"Perchè non me lo dici tu"? 
"Non capisco il motivo di questo interrogatorio"! 
"E' inutile che cerci di fingere, ti ho vista, giù , in compagnia di un ragazzo"! 
"Ma che fai? Mi controlli? Non ci posso credere"! 
"Non è affatto così, ti ho vista per caso"! 
"Non posso crederci"! disse avviandosi verso la sua stanza 
"Non abbiamo ancora finito signorina"! 
"Ma si può sapere che diavolo succede"? disse Oscar uscendo dalla cucina 
"Succede che tua figlia accetta passaggi dagli sconosciuti"! 
"Alex non è uno sconosciuto caro papino"! intervenne Hortense con più pazienza del previsto 
"Ci siamo conosciuti alla festa di compleanno di Darlene, lei e Alex si conoscono fin da piccoli, erano vicini di casa, ti basta come spiegazione"? aggiunse 
"Per adesso si, la seconda parte me la spiegherai durante il pranzo"! 
"Non avevo dubbi"! rispose la ragazza entrando in camera sua 
"Non ti facevo così orso, lo sai"? le disse Oscar 
"Io un Orso? ma che dici"? 
"Sei proprio incorreggibile papino"! intervenne Eloise 
Andrè alzò gli occhi al cielo e andò a sedersi per pranzare, ovviamente non prima che tutta la famiglia fu riunita a tavola. 
Durante il pranzo Hortense, parlò di Alex ai suoi genitori.
Quando disse che studiava per mantenersi gli studi all'università, Andrè si sentì un pò in colpa per aver dubitato di sua figlia.
Sapeva benissimo che Hortense non avrebbe mai accettato passaggi da persone sconosciute, ma il grande amore che aveva nei confronti di sua figlia  gli impediva di vedere come stavano realmente le cose. 
Al contrario Oscar, desiderava che sua figlia potesse fare tutto quello che lei alla sua età non aveva potuto vivere per via della sua educazione maschile impartitole da suo padre quando era ancora una bambina.
Oscar si fidava ciecamente di sua figlia, non aveva mai dubitato neanche per un istante.
Le aveva sempre dato il suo appoggio e la sua fiducia come anche sua sorella Eloise, che nonostante avesse soltanto nove anni considerava Hortense un esempio da seguire.  

Ore 18:00 
I quattro ragazzi come stabilito, sedevano a un tavolo della Yogurteria "Le marais".
Stavano gustando una squisita coppa di yogurt farcita con frutti di bosco e cioccolato. 
La più buona che avessero mai mangiato, soprattutto Hortense che andava matta per il cioccolato. 
Anche Alex lo apprezzava molto e lei fu felice di sapere che avevano una cosa in comune. 
"Accidenti"! esclamò Darlene all'improvviso 
"Che succede"? disse Hortense
"Mi sono ricordata che devo prendere delle cose a mia madre, al supermercato qui vicino"! mentì la ragazza che si era inventata una scusa per lasciare soli Hortense e Alex 
"Non puoi andare al ritorno"? 
"No mi ha detto che le servono urgenti, non ti preoccupare torno subito"! rispose 
"Agnès mi accompagni"? aggiunse 
"Molto volentieri"! 
"Voi rimanete pure qui, saremo presto di ritorno"! detto questo si congedò insieme ad Agnès 
Hortense che aveva capito tutto lanciò un occhiataccia all'amica facendole capire che dopo avrebbero fatto i conti quando si sarebbero trovate da sole. 
"Vedessi la faccia che hai"! disse lui ridendo 
"Cos'ho che non va"? rispose lei imbarazzata 
"Tranquilla, sei tutta sporca di cioccolato, aspetta ti pulisco io"! detto questo le pulì le labbra con il pollice della mano 
Mentre lo faceva rimasero a guardarsi intensamente negli occhi e....


Ciao a tutte, 
eccomi qui a pubblicare il secondo capitolo del Sequel.
Come avete letto Darlene ha escogiato un piccolo piano per lasciare Hortense sola con Alex , e adesso cosa succederà? 
Lo scoprirete nel prossimo capitolo 
Un bacio :*
Cla 
P.S .Per chi si fosse dimeticato Agnès è la figlia di Bernard e Rosalie 

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Capitolo 3
*** Una serata speciale ***


Quella sera durante la cena di famiglia Hortense, raccontò come aveva trascorso il pomeriggio.
Dalla coppa di yogurt farcita ai frutti di bosco alla passeggiata con Alex al parco Square des Batignolles.
Rosalie e Bernard erano rimasti entusiasti di sapere che la loro cara Hortense frequentasse una persona che occupava le sue giornate attraverso lo studio e il lavoro a differenza di Andrè che come al solito aveva ancora qualche dubbio nonostante Oscar gli aveva ripetuto più volte di stare tranquillo e di non fare conclusioni affrettate. 
Agnès invece non aveva fatto altro che punzecchiare sua cugina nel tentativo di scoprire se tra lei e Alex era successo qualcosa. 
Hortense le aveva ripetuto più volte che avevano solamente chiacchierato come due buoni amici ma nonostante questo Agnès non aveva mollato la presa. 
Ovviamente lo aveva fatto perchè credeva che Alex fosse la persona giusta per lei. 
Eloise invece era rimasta ad ascoltare i piccoli battibecchi tra le due ragazze senza fare a meno di ridere. 
"Sono davvero curiosa di conoscere questo Alex, da come ne parli sembra proprio una persona speciale"! disse Rosalie quando ebbero finito di cenare
"Si zia, Alex è molto gentile e premuroso"! rispose Hortense con un sorriso 
"Cara cugina, si vede lontano un miglio che sei innamorata persa di quel ragazzo"! intervenne Agnès con un sorriso 
"Ma la vuoi piantare di dire stupidaggini? Tra me e Alex non c'è nulla, siamo solo buoni amici"! rispose lei paonazza 
"Mi dispiace contraddirti sorella, ma temo che Agnès abbia ragione"! soggiunse Eloise 
"Adesso ti ci metti anche tu? Non ci posso credere"! 
"Avanti ragazze non c'è alcun motivo di discutere per delle cose di poco conto"! disse Bernard 
"Hai ragione zio, ho una cugina pettegola e una sorella invadente"! rispose indignata 
"Che ne dite di una bella fetta di torta al cioccolato per addolcire gli animi"? intervenne Oscar con un sorriso 
"Ottima idea mamma, le torte al cioccolato mi mettono il buon umore"! rispose Hortense entusiasta 
"A me doppia razione"! rispose Andrè facendo l'occhiolino a Bernard che intanto se la rideva sotto ai baffi 
"Ingordo"! esclamò Oscar ridendo 
"Perchè scusa? io adoro le tue torte mia dolce mogliettina"! 
"Si certo"! lo canzonò lei 
E così tra una fetta di cioccolato e un bicchiere di vino dolce la serata volò via. 

Ore 18:00

Quel pomeriggio era troppo bello per rimanere chiuse in casa.
Quindi decisero di trascorrerlo a fare una lunga passeggiata per le strade assolate di Parigi.
Dopo aver studiato per tre ore di fila era proprio quello che ci voleva. 
"Finalmente un pò di relax"! disse Hortense
"Già, ci voleva proprio"! rispose Darlene camminando attaccata al braccio dell'amica 
"Ascolta, dato che l'estate è vicina che ne dici di concederci una piccola vacanza? Dopo un anno di intero di studio ce lo meritiamo , non credi"? propose Hortense 
"Si , direi che è un ottima idea"! sorrise l'amica 
"Perfetto"! 
All'improvviso il suono della ricezione di un messaggio interruppe la loro conversazione. 
"E' il mio deve essere mio padre che mi avvisa di non tornare tardi"! sbuffò Hortense 
La ragazza prese il cellulare dallo zainetto e quando visualizzò il messaggio il suo cuore perse un battito. 
"Vieni a cena con me"?  
Alex l'aveva appena invitata a cena fuori e lei dall'emozione non riuscì a pronunciare neanche una parola.
Non si sarebbe mai aspettata questo tipo di invito, infondo si conoscevano da poco e lei era ancora minorenne. 
"Ehi Hortense, tutto bene"? le disse Darlene preoccupata 
"Eh...hai detto qualcosa"? rispose tornando alla realtà
"Ehi, ma che ti succede? Sei sicura che è tutto apposto"? 
"Si, tranquilla, non preoccuparti"!
"E allora perchè fai quella faccia stravolta?" 
"Alex mi ha appena invitata a cena fuori"! 
"Che cosa? E tu che gli hai risposto"? 
"Ancora nulla"! 
"Cooooosaaaaaa? Ma che cosa aspetti ad accettare"? 
"Ti ricordo che lo conosco da poco"! 
"Guarda che io lo conosco da una vita, Alex è un ragazzo splendido"! 
"Su questo non ho dubbi, però vorrei conoscerlo meglio"! 
"E allora? Accetta l'invito così ne avrai la possibilità"! 
"Avanti che aspetti"? aggiunse l'amica 
"Sei proprio incorreggibile"! disse mentre rispondeva al messaggio con un " Mi farebbe molto piacere"! 
La risposta le arrivò subito dopo 
"Ti aspetto sotto casa tua alle otto, a più tardi"! 
"E adesso mia cara vieni con me"! disse Darlene con un sorriso 
"Dove"? 
"Ma come dove ? Alla ricerca del vestito perfetto no"? 
"Ma che vai blaterando"? protestò 
"Sta zitta e seguimi"! detto questo la prese per la mano e si avviarono verso un centro commerciale. 
Per circa mezz'ora girarono una dozzina di negozi. 
Nessuno di questi l'avevano convinte ad acquistare un abito da indossare per il primo appuntamento.
A dire il vero Hortense avrebbe voluto indossare un paio di jeans e un top monospalla.
 Darlene invece si stava impegnando come non mai a cercare un vestito perfetto per la sua migliore amica. 
Fino a quando non passarono da una vetrina dove c'era esposto qualcosa che attirò l'attenzione di Darlene. 
"Eccolo, l'abbiamo trovato"! disse indicando un tubino bianco in pizzo con collarino che formava una scollatura a cuore sul davanti.
"Ma sei scema? Manca solo che mio padre mi  veda con quell'abito addosso e mi chiude in un collegio"! 
"Non dire stupidaggini, quel vestito è perfetto"! 
"Stai scherzando spero"! 
"Niente affatto, andiamo"! disse afferrandola per un braccio 
Una volta entrate nel negozio, Darlene chiese alla commessa di farle vedere il tubino.
La donna molto gentilmente prese l'abito dalla vetrina e lo consegnò alla ragazza.
"Avanti provalo"! le disse l'amica 
"Devo proprio"? 
"Direi di si, avanti dai"! 
"Va bene, va bene"!sbuffò 
Hortense prese il vestito e si avviò verso uno dei camerini mentre Darlene rimase fuori ad aspettarla,trepidante nel vederla con quel capo d'abbigliamento addosso. 
Dopo circa dieci minuti uscì dal camerino e quando la vide rimase a bocca aperta.
L'unica parola che poteva descriverla era :"Favolosa" 
Quel vestito le stava d'incanto, sembrava fatto apposta per lei.
Accentuava le sue curve in maniera naturale e perfetta, insomma sembrava una modella uscita da una rivista di moda. 
"Hortense ma....ma...sei....sei splendida"! esclamò Darlene senza fiato 
"Dici davvero"? 
"Ma certo, sei bellissima, meravigliosa, stupenda"! rispose l'amica entusiasta 
"Come sempre sei la solita esagerata, comunque grazie di cuore"! sorrise 
"Dai adesso vatti a cambiare, sennò farai tardi all'appuntamento"! 
"D'accordo"! 

Ore 19:50 

Hortense stava dando un ultimo tocco alla sua snella figura rivestita dal tubino bianco che aveva acquistato. 
Aveva raccolto i lunghi capelli sulla nuca e calzato un paio di sandali dello stesso colore del vestito. 
Al pensiero che tra poco sarebbe uscita con Alex il suo cuore non voleva accennare a placare i battiti. 
La verità era che quel ragazzo gli era entrato dentro, anche se non voleva ammetterlo desiderava trascorrere del tempo da sola con lui. 
La voce di Oscar interruppe il corso dei suoi pensieri.
"Tesoro, ma sei bellissima"! le disse con un sorriso 
"Grazie mamma, ma non pensi che sia un pò esagerato"? 
"Ma no è perfetto, sembra fatto apposta per te"! osservò entusiasta 
"Ti ringrazio"! 
"Peccato che tuo padre non possa vederti, stasera aveva da lavorare al pub con lo zio Bernard"! 
"Meglio così, altrimenti mi avrebbe fatto una scenata delle sue"! 
"Ma no dai, lo sai che tuo padre ti adora"! 
"Certo che lo so, ma avvolte è così...antenato"! 
"Credo che tu abbia ragione"! rise 
"Comunque sarà il nostro piccolo segreto"! aggiunse facendole l'occhiolino 
"Grazie mamma , ti voglio bene"! 
"Anch'io vita mia"! le disse prima di stamparle un bacio sulla guancia 
Proprio in quel momento ecco suonare il citofono.
"E' arrivato il tuo principe azzurro"! la canzonò lei 
"Dai mamma"! esclamò la ragazza visibilmente paonazza 
"Ok, ok, dai avanti sbrigati non farlo aspettare"! 
"D'accordo, ciao mamma a più tardi"! le disse lei dandole un bacio dopo di che prese la borsetta e uscì di casa. 
Intanto Alex se ne stava appoggiato alla macchina impaziente di rivedere la sua Hortense. 
Non la vedeva da poche ore e le mancava da morire.
Adorava stare in sua compagnia, specchiarsi nei suoi bellissimi occhi, ascoltare la sua dolce voce, tenerla per mano per stare a contatto con il calore del suo corpo e poi era così bella sembrava una dea.
La sua dea, la sua principessa, la sua linfa vitale.
Il corso dei suoi pensieri fu interrotto dal suo arrivo.
Appena la vide gli si mozzò il fiato.
Rimase li, immobile, incapace di emettere alcun suono.
Non riuscì a parlare di fronte tanta bellezza. 
"Ehi, non mi saluti"? sorrise lei 
"Eh? Ehm....si, scusa, ciao Hortense"! balbettò lui  riprendendosi dal suo stato di shock 
"Sei bellissima"! aggiunse d'impulso 
"Grazie, anche tu stai molto bene"! sorrise 
Alex indossava un paio di pantaloni neri abbinati a una camicia bianca con maniche arrotolate fino ai gomiti. 
"Ti ringrazio, vogliamo andare"? disse aprendo la portiera per farla accomodare in macchina 
Hortense annuì ed entrò nell'auto, dopo di che la raggiunse mise in moto e partì. 
Dopo circa mezz'ora arrivarono al "Ristorante al Caratello" un ristorante italiano che si trovava in via Rue Audran n 5 .
Arrivati Alex parcheggiò l'auto nei parcheggi riservati ai clienti, dopo di che si avviarono nel locale. 
Il ristorante era davvero molto accogliente. 
I tavoli erano apparecchiati con candide tovaglie con al centro un meraviglioso centrotavola di rose bianche. 
Le preferite da Hortense.
Ovviamente su questo aveva gli stessi gusti di sua madre.
Uno dei dipendenti  li accompagnò a uno dei tavoli, 
Alex lo ringraziò e si  sedette insieme ad Hortense. 
Dopo un paio di minuti arrivò il cameriere per prendere le ordinazioni.
Hortense ordinò un carpaccio di manzo e un insalata di pollo. 
Alex invece un antipasto misto e degli spaghetti alla bolognese.
Come bevande della semplice acqua. 
"E' molto carino qui, e poi io adoro la cucina italiana"! disse lei guardandosi attorno 
"Bene , vedo che per quanto riguarda la cucina abbiamo gli stessi gusti"! sorrise
"A quanto pare si"! 
"Come va a scuola"? 
"Molto bene grazie, anche se questi ultimi giorni sono un pò massacranti a dire il vero"! 
"Ma tu non hai problemi, sei bravissima"! 
"Bè faccio del mio meglio, e poi ho un sogno da realizzare"! 
"Sono sicuro che diventerà realtà"! disse lui 
"Lo spero tanto, voglio che mia zia sia fiera di me"! 
"Credo che lo sia già"! sorrise lui 
"Grazie"! 
"Purtroppo non lo mai conosciuta, è venuta a mancare prima che io nascessi"! aggiunse con un velo di tristezza 
"Mi dispiace tanto"!
Mia madre mi ha tanto parlato di lei che adesso e come se la conoscessi"! 
"Tua madre deve essere una donna speciale"! 
"Si lo è, ma la cosa che mi fa essere orgogliosa di lei e che ha permesso a mio padre di tornare a vivere"! 
"Che vuoi dire"? 
"Quando mia zia è venuta a mancare gli hanno donato il suo cuore"! 
"Ma è un gesto bellissimo"! rispose lui affascinato 
"Si, è cosi che i miei genitori si sono conosciuti"! 
"E' proprio vero che anche un dramma porta qualcosa di buono"! 
"Si, hai ragione"! sorrise la ragazza 
Proprio in quel momento ecco arrivare il cameriere con le  ordinazioni. 
"Prego, buon appetito"! disse l'uomo 
"Grazie"! risposero 
La cena fu molto piacevole.
Ricca di sorrisi e sguardi complici. 
Alex non riusciva a staccare gli occhi da quella dolcissima ragazza che aveva di fronte, mentre Hortense dall'imbarazzo non sapeva più cosa fare per uscirne. 
Il cuore le batteva come un tamburo nel petto, le gambe le tremavano così tanto da non riuscire a controllarle.
Possibile che quel ragazzo le faceva quel simile effetto? 
Eppure era un normalissimo ragazzo come tutti, be forse non proprio come tutti.
Aveva uno sguardo talmente penetrante da far sciogliere qualsiasi ragazza, quei suoi occhi cosi intensi, puliti, profondi e tremendamente meravigliosi che aveva amato fin da quella sera che si erano conosciuti. 
"Ti andrebbe di fare una passeggiata"? le chiese lui quando finirono di cenare 
"Certo, con molto piacere"! sorrise 
Una volta pagato il conto si avviarono verso l'uscita del ristorante. 
La passeggiata fu molto silenziosa. 
Alex come al solito lanciava qualche sguardo alla ragazza che aveva a fianco. 
Lei ovviamente non era ignara di tutto ciò perchè se ne era accorta con la coda dell'occhio. 
"Hortense"! la chiamò lui 
"Si"! rispose 
"Guardami ti prego"! azzardò lui 
Hortense rimase a guardarlo imbambolata per l'emozione.
"Mi piace quando lo fai, adoro specchiarmi nei tuoi bellissimi occhi"! 
Alex le prese la mano, e senza distogliere lo sguardo dal suo le baciò il palmo e....

Ciao a tutte, 
eccomi qui con l'ennesimo capitolo, i nostri piccioncini ormai sono persi l'uno dell'altra, vabbè ve lo dico a fare ormai avete capito :D 
Come si concluderà questa serata?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo 
Un bacio 
Cla 
P.S. Questo è il tubino di Hortense ovviamente il vestito è bianco come ho detto nella descrizione ma ho voluto colorarlo per evidenziare i particolari spero vi piaccia :) 

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Capitolo 4
*** Passeggiata romantica ***


Il cuore di Hortense si fermò.
Per poi ricominciare a battere all'impazzata.
Non si era mai trovata in una situazione così imbarazzante, non sapeva cosa fare, cosa dire, era completamente incapace di emettere qualsiasi suono che potesse porre fine a quel momento così scomodo. 
I suoi occhi color del cielo la fissavano così intensamente che ebbero il potere di svegliare in lei delle emozioni che non aveva mai provato fino ad ora. 
Specchiarsi nei suoi occhi era la cosa più bella che potesse capitarle, e non solo, il suo meraviglioso profumo alla frutta la stava completamente inebriando.
Lui non riusciva a staccarle gli occhi di dosso,  i suoi lineamenti, quel viso così angelico, quelle labbra carnose lo stavano invitando a compiere quello che desiderava dalla prima volta che l’aveva vista. 
Ardeva dal desiderio di stringerla tra le braccia, di stare a contatto con il suo corpo caldo, di scoprire il dolce sapore della sua bocca, e fu proprio in quel momento che si avvicinò pericolosamente alle sue bellissime labbra.
Hortense percepì le sue intenzioni e l'ansia si impossessò di lei ancora di più. 
Ancora pochi centimetri e loro labbra si sarebbero unite in un bacio.
Stava per catturare la sua bocca quando lo squillo del cellulare interruppe quel magico momento.
“Ops..scusa…ehm…è…è il mio”! esclamò lei visibilmente imbarazzata 
“Tranquilla, non preoccuparti”! sorrise lui
"Pronto"! rispose 
"Ah, sei tu mamma, dimmi"! aggiunse 
"D'accordo mamma, non preoccuparti sarò puntuale, a dopo"! detto questo riattaccò 
"Scusami tanto, era mia madre, ha invitato i miei zii a cena e mi ha raccomandato di non fare tardi"! spiegò 
"A proposito, chissà dove sono andate a finire quelle due scapestrate"! aggiunse 
"Saranno andate sicuramente a farsi un giro per i negozi"! rispose lui 
"Già, hai ragione"! 
"Allora, ti và di andare a fare una passeggiata al parco Square des Batignolles"? propose lui 
"Molto volentieri"! sorrise 
E cosi dopo circa mezz'ora arrivarono a destinazione.
Il Parco era situato nel 17 ° arrondissement angolo nord-ovest di Parigi,  era nascosto in un quartiere residenziale vicino ad alcuni ristoranti e negozi locali.
Aveva  una piccola cascata che si nutriva nel torrente che attraversava il centro del parco, in uno stagno. 
Uno degli aspetti più impressionanti di quel parco era  il fatto che ospitava alcuni alberi enormi e robusti. 
Insomma quel posto era davvero meraviglioso. 
I due ragazzi camminarono lungo il viale alberato. 
Durante la passeggiata Alex, prese la mano di Hortense per far sì che le stesse accanto il più possibile. 
A quel contatto Hortense si sentì attraversare da un fremito che le pervase tutto il corpo.   
Cosa le stava succedendo?
 Cos'era  quella sensazione che avvertiva dentro di sè? 
 Il cuore le batteva all'impazzata, le tremavano le gambe e avvertiva un nodo allo stomaco, pensò che forse doveva essere proprio quello che tutti chiamavano amore. 
Ma come era possibile? 
Si conoscevano soltanto da una settimana, infondo sapevano poco l'uno dell'altra.
Ma nonostante questo ambedue sentivano che potevano fidarsi. 
Era tutto perfetto, loro erano insieme ed erano perfetti,  il luogo era molto romantico come l'atmosfera che si era creata tra di loro. 
Ormai era chiaro che ambedue non potevano fare a meno l'uno dell'altra.
 Lo avevano capito da  quando si erano incontrati alla festa di Darlene.
Alex aveva compreso  che Hortense era la persona giusta, che la sua ricerca era finita.
Finalmente non c'era più imbarazzo tra loro, se ne stavano vicini in maniera assolutamente naturale. 
Dopo essere stati ancora lì seduti su una panchina  mano nella mano, decisero di rientrare a casa. 


Ciao a tutte,
eccomi qui a pubblicare questo capitolo che non so nemmeno se abbia un senso, comunque vi anticipo che non sarà tutto rose e fiori perchè prossimamente dovranno affrontare una situazione più grande di loro, anzi una catastrofe 
Un bacio a tutte 
Cla

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Capitolo 5
*** Un dolce pomeriggio ***


Il cuore di Hortense perse un battito.  

Lo sguardo di Alex era fisso su di lei, i suoi bellissimi occhi azzurri la guardavano con una tale intensità che Hortense fu costretta ad abbassare lo sguardo.  
Sentì le gambe tremare, il sangue pulsarle nelle vene e un brivido attraversarle  la schiena. 
Il giovane le sollevò il mento e con un dito disegnò il contorno delle sue labbra. 
Hortense non capiva, non pensava, aveva perso totalmente la ragione.
"Guardami ti prego, amo quando lo fai"! le sussurrò lui 
Non le diede neanche il tempo di replicare che le catturò le labbra in un bacio che le mozzò il fiato. 
Hortense rimase immobile, non accennava a ritirarsi, poi dopo pochi minuti schiuse le labbra e rispose al bacio con la stessa intensità.  
Lui le circondò la vita con un braccio stringendola forte a sè. 
Il suo corpo era più morbido di quanto avesse immaginato e quando ne percepì il lieve tremore, non indugiò più a pensare. 
Agì e basta. 
"Ho desiderato farlo dalla prima volta che ti ho vista, perdonami, sto correndo troppo, ma il fatto e che tu piaci tantissimo"! le sussurrò lui staccandosi di pochi centimentri dalla sua bocca 
"Anche tu mi piaci"! mormorò lei 
Lui le sorrise e la baciò nuovamente per un tempo infinito.

Ore 11:00

Hortense era intenta a completare il suo bozzetto.
Almeno stava tentando di farlo, perchè nella sua mente albergava ancora il ricordo del suo bacio con Alex.
Era stato il momento più bello ed emozionante della sua vita, e poi Alex era così dolce, premuroso, gentile era impossibile non innamorarsi di una persona così e lei lo sapeva benissimo.
Durante la loro cena aveva avuto la possibilità di conoscerlo meglio ed era arrivata alla conclusione che quel giovane era davvero una persona speciale. 
La voce di Darlene interruppe il corso dei suoi pensieri.
"Ehi, bella addormentata, ci sei"? le disse agitandole una mano davanti al viso
"Eh? Hai detto qualcosa"? rispose tornando alla realtà 
"Che ti succede stamattina? Sei distratta"! osservò 
"Niente, sto benissimo"! 
"Mia cara Hortense so io cosa ti succede"! rispose con un sorriso malizioso 
"Si può sapere cosa vai blaterando"? 
"La tua distrazione si chiama Alex"! 
"Cerca di completare il tuo bozzetto, l'ora di disegno sta per finire"! 
"Non cercare di cambiare discorso, allora com'è andata ieri sera? Vi siete baciati vero"? 
"Ma che ho fatto di male per meritarmi una scapestrata così"! disse la ragazza alzando gli occhi al cielo 
"Avanti Hortense, sono la tua migliore amica, tra di noi non ci sono mai stati segreti"! 
"Eh va bene, va bene, ci siamo baciati ed è stato bellissimo"! confessò paonazza 
"Siiiii, lo sapevo, lo sapevooooo, sono così felice"! rispose l'amica entusiasta 
"Ehi frena, non mi ha mica chiesto di sposarlo"! 
"Lo so, ma questo è un bellissimo inizio"! esclamò con aria sognante 
"Finiamo il bozzetto è meglio"! disse con una smorfia 
"Siete una coppia perfetta"! disse l'amica sorridendo
"Tu sei pazza"! 
"Ma che dici? Io sono il vostro Cupido"! rispose facendole gli occhi dolci 
"Cupido"? ripetè scoppiando in un' allegra risata 
"A proposito oggi ha il turno in pasticceria, sarebbe molto felice di rivederti"! 
"D'accordo, gli farò una piccola sorpresa, adesso finiamo i bozzetti"! 
"Mi raccomando, voglio sapere tutti i particolari"! 
"Sei incoreggibile"! 
"Secchiona"! rispose scoppiando a ridere insieme all'amica.

Ore 18:00 

Hortense si stava apprestando ad uscire.
Indossava un paio di jeans a vita bassa abbinato a una maglietta monospalla bianca, infine aveva raccolto i capelli sulla nuca lasciando alcune ciocche libere intorno al volto.
Stava andando a trovare Alex in pasticceria, non vedeva l'ora di rivederlo anche se non osava ammetterlo neanche a se stessa. 
Amava la sua voce, il suo modo di fare, la sua bocca  carnosa, adorava specchiarsi nei suoi bellissimi occhi azzurri che aveva amato fin dal primo istante che avevano incrociato i suoi. 
Ormai era evidente che quel ragazzo le era entrato dentro, nel cuore, nell'anima e nel sangue.
Andrè e Oscar che quel pomeriggio si travavano in casa, avevano notato qualcosa di diverso nel suo sguardo e nel suo comportamento. 
Aveva gli occhi che le brillavano, il sorriso sempre stampato sul viso e un' aria a dir poco sognante,  per loro era una gioia vedere la propria figlia così felice, certo lo era sempre stata, ma in quell'ultimo periodo era estremamente raggiante. 
Hortense lanciò un'ultima occhiata alla sua figura riflessa nello specchio, dopo di che prese lo zainetto e uscì dalla stanza.
"Mamma , Papà, io esco"! disse la ragazza 
stava per uscire di casa quando Andrè la fermò.
"Ferma dove sei ragazzina"! 
"Che c'è? Vuoi che mi cambi e mi vesta da suora"? 
"No tesoro, stai benissimo"! rispose lui con un sorriso 
"Oh grazie papino"! 
"Volevo solo dirti di non fare tardi"! 
"D'accordo papino a dopo"! detto questo uscì chiudendo la porta 
"La nostra bambina sta crescendo"! disse Oscar avvicinandosi a lui 
"Già, hai ragione"! 
"Ascolta ma...siamo soli"? domandò lui con un sorriso malizioso 
"Si, Eloise è andata a studiare da un'amica,  perchè"? 
"Avevo intenzione di impartirti delle lezioni di anatomia"! rispose prima di catturare le sue labbra in un bacio che la lasciò senza fiato 
"Credo che ci stai mettendo troppo a portarmi in camera"! mormorò lei quando le loro labbra si staccarono 
Lui non aspettò un attimo di più.
L'ha prese in braccio e la portò in camera dove si rovesciarono entrambi sul grande matrimoniale. 

Nel frattempo Hortense era arrivata alla pasticceria "La Stohrer" dove lavorava il suo Alex.
La Stohrer era la più antica pasticceria di Parigi famosa per i suoi dolci e apprezzata per la gentilezza dello staff. 
Hortense entrò e si guardò attorno.
 L’arredamento della pasticceria era delizioso come le delicate prelibatezze che facevano capolino attraverso la vetrina. 
"C'è qualcuno"? disse Hortense non vedendo nessuno dietro al bancone 
"Arrivo subito"! rispose una voce familiare 
Dopo pochi minuti lo vide arrivare con addosso un grembiule imbrattato di cioccolato e altri alimenti di cui non si conosceva l'identità. 
"Posso fare qualcosa per...s'interruppe quando se la trovò davanti 
"Ciao, disturbo"?disse lei 
"Ciao,  tu non disturbi mai, sono felice di rivederti"! sorrise lui 
"Anch'io, ehm...Darlene mi ha detto che avevi il turno pomeridiano e così ho deciso di farti una piccola sorpresa"! spiegò con una punta di imbarazzo 
"Hai fatto bene, coraggio accomodati, torno subito"! le disse lui facendole segno di sedersi 
"D'accordo"! 
Alex mantenne la promessa e tornò dopo pochi minuti con un piattino tra le mani 
"Ecco il  "Flan parisien" che ti avevo promesso"! le disse servendole una fetta del dolce di cui le aveva parlato 
"Oh grazie, ma non dovevi disturbarti"! 
"Per me è un vero piacere"! disse guardandola intensamente negli occhi 
"Vuoi prendermi per la gola"? sorrise lei 
"Forse, avanti assaggia"! 
Hortense annuì, prese la forchetta e assaggiò un pezzetto di dolce. 
"Ma è...è buonissimo, è il dolce più buono che abbia mai mangiato, complimenti"! disse lei entusiasta 
"Sono felice che ti piaccia"! 
"Con un bravo pasticcere come te non poteva non esserlo"! sorrise 
Alex si incantò a guardarla.
Quel giorno era più bella del solito. 
Appena l'aveva vista il suo cuore aveva fatto le capriole dalla felicità, ormai era ufficiale. 
Hortense era diventata la sua linfa vitale, la sua aria, il suo scoglio, era la cosa più bella che gli fosse mai capitata nella vita. 
Non aveva mai conosciuto una ragazza speciale come lei.
Hortense l'aveva colpito con la sua semplicità e la sua spontanietà che aveva amato fin dall'inizio.
Continuò a guardarla mentre si gustava il dolce e si ritrovò a fantasticare su come potesse essere il suo sapore. 
Più ci pensava e più la voglia di scoprirlo aumentava in lui a dismisura. 
A quel punto non potè più resistere.
Agì e basta.
Senza lasciarle il tempo di replicare catturò le sue labbra in un bacio passionale che lasciò senza fiato. 
Dolce , dolcissima.
Sapeva di  crema aromatizzata all’estratto di vaniglia. 
Era così buona che avrebbe voluto che quel momento durasse per sempre. 
"Come sei buona e dolce"! sussurrò lui staccandonsi di pochi centimetri dalla sua bocca
"Anche tu"! riuscì solo a mormorare 
"So che è presto per dirti certe cose, ma voglio che tu sappia che ogni attimo, ogni respiro, ogni cosa è legata a te, sei diventata il centro della mia vita, la fonte di ogni cosa, l'unica sostanza dei miei giorni, grazie di esistere"! le disse lui guardandola negli occhi 
"Vale anche per te"! 
Lui le sorrise e la baciò nuovamente per un tempo infinito.


Ciao a tutte, 
che dire? Io li amo, sono così dolci da far venire una crisi diabetica *______* 
Ma purtroppo non sarà sempre così, il passato è in agguato, pronto a colpire ahimè 
Un bacio a tutte :*
Cla 
P. S. PICCOLA PRECISAZIONE LA PASTICCERIA ESISTE DAVVERO E ANCHE IL FLAN PARISIEN E SONO ENTRAMBI FRANCESI...

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Capitolo 6
*** Emozioni ***


Le vacanze estive erano finalmente giunte. 
Sia Darlene che Hortense erano state ammesse con ottimi voti e adesso stavano pranzando insieme per festeggiare la promozione. 
Tutti i loro sforzi durante l'anno scolastico erano stati premiati e loro non potevano esserne che orgogliose. 
Avevano già avvertito i loro genitori che erano rimasti soddisfatti dei loro risultati. 
Hortense era doppiamente felice, perchè da circa un mese lei e Alex stavano insieme.
Le aveva fatto la proposta proprio quel giorno che era andata a trovarlo in pasticceria e da allora erano inseparabili.
Ovviamente anche Darlene era felice per la sua migliore amica, aveva tanto sperato che si mettessero insieme e finalmente il suo desiderio era diventato realtà. 
Dopo averlo conosciuto anche Andrè si era reso conto che era un bravo ragazzo e che sua figlia aveva ragione. 
Lui si era sempre fidato di Hortense e aveva fatto bene, Alex aveva fatto una buonissima impressione sia a lui che al resto della famiglia. 
Ora mentre pranzavano arrivò il suono della recezione di un messaggio.
Hortense prese il cellulare e visualizzò il seguente messaggio: "Congratulazioni amore mio, sapevo che ci saresti riuscita, volevo anche dirti che oggi pomeriggio ti aspetto in piscina dietro casa mia, mi raccomando non tardare ho tanta voglia di stare con te...Alex 
Leggendo la missiva Hortense sorrise e rispose con un "Non vedo l'ora"! 
"Dal tuo sorriso smagliante penso e credo che sia la tua dolce metà"! disse Darlene 
"Hai indovinato"! rispose bevendo un sorso di coca cola 
"Allora? Che ti ha detto"? esclamò curiosa 
"Mi ha invitata a casa sua, in piscina, oggi pomeriggio"! 
"Oh che romantico"! disse l'amica con aria sognante 
"Sei irrecuperabile"! rise 
"Ma perchè scusa? Siete la coppia più bella che  abbia mai visto"! 
"Dai sto scherzando, lo sai che ti adoro"! 
"Certo che lo so, comunque mi raccomando, fate i bravi"! rispose facendole l'occhiolino 
"Ho ragione, sei senza speranza"! 
"Grazie, l'ho  prendo come un complimento"! 
"Finisci di mangiare e stai zitta"! disse fintamente esasperata 
"Mmmh"! mugugnò l'amica 
Hortense scoppiò a ridere e con lei anche Darlene.

Ore 17:30

Hortense era appena arrivata a destinazione.
Era felice di trascorrere un pomeriggio con il suo Alex. 
La casa del giovane era un elegante monolocale molto luminoso, intorno ad esso vi era un meraviglioso giardino con al centro un' ampia piscina. 
Al bordo di essa vi erano delle sdraio con tanto di tavolo e ombrellone. 
Mentre si guardava attorno vide Alex dirigersi verso di lei.
"Ciao amore mio, ben arrivata "! le disse prima di stamparle un bacio sulle labbra 
"Grazie"! sorrise 
"Vieni così ti presento i miei genitori"! 
"Pensavo non ci fossero"! 
"Tranquilla, stanno per uscire, stanno andando a un evento mondano torneranno stasera"! le spiegò 
"D'accordo"! 
Hortense non aveva mai visto i genitori di Alex ed era per questo motivo che si sentiva a dir poco nervosa. 
Temeva che l'avessero  considerata una bambina data la sua giovane età e che magari l'avessero ritenuta inadeguata al proprio figlio. 
Si fece comunque coraggio e affrontò la situazione. 
"Mamma , Papà, lei è Hortense"! disse il ragazzo entrando in casa 
Il Padre si voltò e appena la vide rimase al quanto sconvolto. 
Ma talmente tanto che ebbe un flashback al quanto inquientante.
Nella sua visione vide il volto insanguinato di una ragazza  che lo pregava di aiutarla. 
Rimase imbambolato per alcuni minuti finchè la voce di Alex lo riportò alla realtà.
"Papà, papà stai bene"? chiese preoccupato 
"Eh..si, si, tranquillo figliolo non è niente"! 
"Sei sicuro di stare bene? Sei pallido"! 
"Si non preoccuparti è il caldo di questi giorni"! rispose cercando di celare il suo stato d'animo con un sorriso 
"Finalmente ti conosco, Gabriel Garcia, piacere di fare la tua conoscenza"! aggiunse poi rivolgendosi alla ragazza 
"Hortense Grandier, piacere mio Signore"! rispose stringedogli la mano 
"Oh, chi è questa bella signorina"? intervenne Cloe Martinez madre di Alex 
"Piacere di conoscerla, sono Hortense Grandier"! 
"Oh ma tu sei la famosa Hortense, piacere di conoscerti tesoro, Alex ci ha parlato molto di te"! sorrise la donna stringedole la mano 
"Mi fa piacere"! esclamò con una punta di imbarazzo
"Ehm...Alex mi ha invitata in piscina ed eccomi qui"! aggiunse 
"Ha fatto bene, starete meglio con questo caldo"! 
"Scusate ragazzi, adesso dobbiamo andare, sennò faremo tardi"! disse l'uomo 
"Arrivederci, buona serata"! gli augurò la ragazza 
"Grazie e divertitevi"! sorrise detto questo si congedò insieme alla consorte 
A quel punto i due ragazzi si avviarono verso la piscina. 
Hortense si tolse il copricostume e quando Alex la vide rimase senza fiato.
Hortense indossava un bikini colorato che esaltava la sua meravigliosa figura snella.
Era bellissima proprio come sua madre. 
Anche lei era rimasta colpita dal suo lui che indossava un costume blu a pantaloncino che gli aderiva come una seconda pelle. 
Entrarono in acqua facendo una nuotata, dopo di che si fermarono al bordo della vasca. 
"Torno subito"! le disse lui 
"Dove vai"? 
"Tranquilla, devo prendere una cosa che ho lasciato sul tavolo al bordo piscina"! detto questo uscì dall'acqua e tornò dopo pochi minuti 
"Questo è per te"! le disse porgendole una piccola scatola 
"Per me"? 
"Si, avanti aprila"! sorrise 
Hortense prese la scatola e l'aprì.
Davanti ai suoi occhi vi era un ciondolo cammeo d'argento, il suo interno era tra il verde e il blu, sopra di esso vi era incastonata una piccola fata con dei minuscoli strass. 
Hortense rimase senza parole. 
L'aveva riempita di regali in quell'ultimo periodo ma quello per lei era il più bello che avesse mai ricevuto.
"Ma...è...è....è bellissimo"! rispose lei visibilmente emozionata 
"Appena l'ho visto ho pensato a te, tu sei la mia dolce fata"! rispose lui rientrando in acqua 
Lei gli sorrise e lo abbracciò. 
Alex prese il ciondolo e lo adagiò sul collo di Hortense. 
Pochi istanti dopo lo sguardo di Alex si abbassò sui suoi seni e a quel punto Hortense credette di non riuscire più a respirare. 
Lui non parlò e quando finalmente allungò una mano per sfiorare l'orlo del bikini, Hortense non pensò ad altro se non al momento in cui, completamente nuda, gli si sarebbe stretta contro. 
Si limitò a continuare a sfiorare le curve dei suoi seni con un dito finchè Hortense non potè più trattenere un mormorio di piacere.
Lui le si avvicinò e cominciò a giocare con le labbra contro le sue. 
Dolci, calde, la stuzzicavano e Hortense schiuse la bocca per accoglierlo.
Appoggiò delicatamente le mani sul  petto di Alex e quel contatto fu come una scarica elettrica per entrambi. 
Lui le mormorò qualcosa contro le labbra,poi il bacio si fece più appassionato. 

Hortense gli accarezzò fremente il petto e lui si scostò guardandola intensamente.
"Ho desiderato che le tue mani si posassero su di me dalla prima volta che ti ho vista"! le sussurrò 
"Così come ho desiderato le mie su di te"! 
Alex l'attirò verso di sè.
Hortense si sentì mancare il fiato all'improvviso contatto con il corpo eccitato di lui.
Gli circondò il collo con le braccia.
Le mani forti di lui l'afferrarono ai fianchi per sostenerla, poi scivolarono lungo la schiena per stringerla a sè.
Le sue mani, d'istinto, raggiunsero l'allacciatura del costume e il reggiseno scivolò vià, sull'acqua. 
Quando Alex racchiuse nel palmo delle mani i seni così scoperti, Hortense si morse un labbro per trattenere quel grido di piacere che sentiva crescere in lei tanto prepotentemente. 
Un' immensa felicità pervase l'animo di Hortense al pensiero che stava per affrontare la sua prima volta con la persona che amava più della sua vita.
Le sensazioni che le stava regalando erano per lei qualcosa di nuovo e di meraviglioso. 
Non avrebbe mai creduto  potesse essere così.
Ma con Alex non poteva essere altrimenti, lui era speciale, dolce , premuroso e rispettoso come pochi e lei era felice di averlo nella sua vita. 
"Hortense, io ti desidero, ti desidero da impazzire, ma non so se....
"Anch'io ti desidero, voglio che tu sia il primo"! sussurrò 
"Lo vuoi veramente"? 
"Si, più di ogni altra cosa"! 
A quel punto le mani di Alex scesero lungo i fianchi di Hortense per raggiungere quel pezzo del bikini che ancora indossava e lo sfilò.
Lei fece lo stesso a sua volta.
Alex la sollevò piano per accoglierla sul proprio bacino. 
Subito gli appoggiò le mani sulle spalle per aderire ancora più strettamente a lui. 
Stava per farsi spazio dentro di lei quando all'improvviso furono interrotti dall'abbaiare di Dana.
La cucciola di Labrador di tre mesi che Alex teneva in giardino. 
Subito si staccarono per andare incontro all'animale. 
"Ehi piccola che succede"? le disse Alex accarezzandola 
"Mi sa che vuole giocare"! intervenne Hortense con un sorriso 
"Già...però...
"Che c'è"? 
"Mi dispiace per com'è andata, insomma hai capito"! disse lui paonazzo 
"Non ti preoccupare, è stato bellissimo ugualmente, con te ogni piccola cosa diventa speciale"! 
"Vale anche per te"! 
Lui le sorrise e la baciò nuovamente.
Si rimisero i costumi e si dedicarono alla piccola Dana che amava ricevere attenzioni dal suo padroncino e da Hortense. 


Ciao a tutte , 
lo so che mi state odiando :D 
ma io sono una che crede nei valori e 15 anni sono troppo pochi...
Che ne pensate della reazione del padre di Alex? 
Cosa significa quel flashback? 
Lo scoprirete nei capitoli futuri 
Un bacio :*
Cla
P.S .Questo è il ciondolo che Alex ha regalato ad Hortense, lo creato per l'occasione spero vi piaccia :)

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Capitolo 7
*** La sorpresa ***


La saletta delle ricorrenze accanto al Pub di Andrè e Bernard era in fervente preparazione. 
Quel giorno Alex aveva sostenuto l' esame di diritto civile che aveva superato brillantemente e Hortense per l'occasione aveva deciso di fargli un piccola sorpresa. 
Aveva chiesto al padre il permesso di usare la sala e lui era stato molto felice di accettare la richiesta della figlia. 
Anche Oscar, Rosalie e Bernard stavano dando il loro contributo per la buona riuscita della festa. 
Oscar e Rosalie avevano preparato delle quiche.
Erano delle torte salate tipiche della Francia a base principalmente di uova e panna acida, delle Crepes salate e infine dei Macarons e la Tarte tatin una torta di mele rovesciata, era composta da mele renette caramellate con una noce di burro e abbondante zucchero. 
"Direi che abbiamo fatto un buon lavoro"! osservò Hortense quando ebbero finito 
"Sono d'accordo, e poi il tuo principe si merita il meglio"! rispose Rosalie facendole l'occhiolino 
"Dai zia"! rise la ragazza 
"A proposito, hai avvertito già il tuo lui"? le chiese Oscar 
"Certo mamma, gli ho già mandato un messaggio dicendogli di venire qui con una scusa"! 
"Ah bene"! sorrise 
"Eccomi qui, buonasera a tutti"! disse Darlene entrando nella sala 
"Ah eccoti finalmente, stavo per mandarti un messaggio"! 
"Scusami, ho dovuto fare delle commissioni"! spiegò la ragazza 
"Comunque il tuo principe azzurro sta per arrivare, l'ho intravisto per strada"! aggiunse 
"Non dirmi che ti sei fatta vedere"! rispose Hortense 
"No tranquilla, lo sai che per queste cose sono una vecchia volpe"! rise 
"Non ho dubbi"! rispose sorridendo 
"Adesso spegniamo le luci sarà qui a momenti"! intervenne Andrè 
Hortense e tutti gli altri raggiunsero Andrè in un angolo della sala per accogliere Alex. 
Il giovane arrivò dopo pochi minuti. 
Notò la porta chiusa e la luce spenta e si domandò se per caso non fosse un piccolo scherzo di Hortense.
A quel pensiero sorrise. 
Negli ultimi tempi ,  gli capitava spesso di pensare a lei e sorridere. 
Non desiderava altro che averla al suo fianco per tutta la vita e anche se erano entrambi molto giovani sognavano il giorno in cui sarebbero diventati una cosa sola con il sacro vincolo del matrimonio, ma ovviamente questo era soltanto un loro desiderio per il futuro che speravano di condividere insieme una volta che Hortense avrebbe raggiunto la maggiore età. 
"C'è qualcuno"? disse bussando alla porta 
Non ricevendo nessuna risposta bussò una seconda volta 
"Hortense, sei qui? Sono Alex"! aggiunse aprendo la porta 
La stanza era illuminata soltanto dalla luce fioca della luna e mentre si guardava attorno la luce della stanza si accese e delle grida di gioia giunsero alle sue orecchie. 
"Sorpresaaaaa"! 
Davanti a lui c'era Hortense in compagnia della sua famiglia con una lunga tavola imbandita dai cibi che avevano preparato.
Quest’ultimo rimase di stucco davanti a tutto ciò, era talmente sorpreso che non riuscì a pronunciare una parola. 
"Ma cosa si festeggia"? chiese dopo un lungo momento di silenzio 
"Che domande , siamo qui per festeggiare la tua promozione “! rispose Hortense stringendolo in un caldo abbraccio
“Vi ringrazio tanto, ma non dovevate”! 
“Si che dovevamo, tu ti meriti questo e altro”! intervenne Darlene andandogli incontro 
"Io non so cosa dire"! rispose lui visibilmente emozionato 
"Non dire nulla e goditi la tua festa"! intervenne Oscar con un sorriso 
"Non vorrai mica rimanere sulla porta tutto il tempo"? lo canzonò Andrè 
"Avanti ragazzo non essere timido"! l' invitò Bernard ad entrare 
“Grazie , grazie di cuore a tutti “! sorrise il giovane 
“Non ci devi ringraziare , abbiamo preparato questa sorpresa con tutto il nostro affetto"! intervenne Rosalie 
"Ovviamente l'artefice di tutto è stata Hortense"! aggiunse con un sorriso 
"Beh...era mio dovere"! esclamò paonazza odiava stare al centro dell'attenzione ma così tanto che in quel momento avrebbe voluto sparire. 
Alex sorrise e le stampò un bacio sulla guancia dopo di che si sedettero a tavola.
Quella fu una serata molto piacevole.
Alex era felicissimo di essere circondato da amici veri come lo erano loro.
Hortense gli stava seduta accanto, non si era staccata da lui neanche un attimo, era così felice, così orgogliosa di lui che pensò di essere davvero fortunata ad aver incontrato una persona speciale come Alex. 
Quando finirono con il salato si godettero qualche Macarons e una fetta di Tarte tatin. 
Poi conclusero la cena con un bel brindisi. 
“Vi ringrazio di cuore per la bella sorpresa e la piacevole compagnia ! disse il giovane 
"E' stato un piacere tesoro, e poi lo sai che ti vogliamo bene"! rispose Rosalie 
"Rosalie ha ragione, ormai fai parte della famiglia"! intervenne Oscar con un sorriso 
"Vale anche per voi"! 
Poco dopo si ritrovarono per strada uno accanto all'altra, mano nella mano.
Oscar e gli altri erano rimasti al locale per mettere in ordine e Alex si era offerto di accompagnare Hortense a casa. 
"Grazie ancora per la bella sorpresa, è la più bella che io abbia mai ricevuto"! le disse lui 
"A dire il vero le sorprese non sono ancora finite"! rispose lei 
"Che vuoi dire"? 
Hortense frugò nella borsa ed estrasse un pacchetto azzurro con un nastro colorato.
"Questo è per te"! disse porgendogli il pacco 
"Un regalo, e lo hai tenuto nascosto fino adesso"? 
"Proprio così"! 
"Ma non dovevi, lo sai che per me la cosa più importante sei tu"! 
"Niente ma, avanti aprilo"! 
"D'accordo"! 
Alex aprì il pacchetto e quando vide il contenuto rimase piacevolmente sorpreso. 
Era un bellissimo album fotografico con le loro iniziali incise sulla copertina, infatti all'interno vi erano le loro foto più belle e più significative che avevano scattato da quando stavano insieme. 
"Amore mio, è bellissimo"! disse lui con un sorriso 
" Non so come ringraziarti"! aggiunse 
"Beh un modo ci sarebbe"! rispose lei con un sorriso malizioso 
"Quale"? 
"Baciami"! 
Lui sorrise e la baciò.
Proprio in quel momento il padre di Alex stava passando con la sua auto, stava rientrando a casa dal lavoro e si era trovato a passare da quella strada per puro caso. 
Senza farsi notare si fermò a poca distanza dai due giovani e si mise ad osservarli. 
"Non ci sono dubbi, è lei"! 


Ciao a tutte, 
ed eccomi qui a pubblicare un enigma se così si può chiamare, comunque cosa avrà voluto dire? 
Che cosa si cela dietro questo mistero? 
Come sempre lo scoprirete prossimamente 
Un bacio 
Cla

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Capitolo 8
*** I fantasmi del passato ***


Ore 20:30 

Alex era particolarmente felice. 
La sua serata era illuminata dalla presenza di Hortense. 
Quella sera era stata invitata a cena da quest'ultimo, era la prima volta che cenavano insieme a casa di lui ed erano entrambi molto emozionati. 
Anche Cloe era felice di averla a cena, ormai era come una figlia per lei, aveva imparato a conoscerla e ad apprezzare le sue qualità. 

Gabriel invece non riusciva a distogliere lo sguardo dalla ragazza. 
La verità era che Hortense le ricordava qualcuno e questa situazione non faceva altro che turbarlo.
Ormai era più che certo che Hortense avesse a che fare con i suoi fantasmi del passato che non avevano mai smesso di tormentarlo. 
"Ma chi sei veramente?" pensò 
Non aveva mai smesso di porsi questa domanda dal giorno in cui Alex gli e l'aveva presentata. 
Non poteva più aspettare, doveva porre fine a quell'incubo che ormai lo tormentava da anni. 
"Alex mi ha detto che ami disegnare abiti "! disse lui mentre cenavano 
"Si è così, è una passione che ho fin da bambina"! sorrise la ragazza
"Ti assicuro che ha molto talento papà"! intervenne Alex 
"Non ho dubbi figliolo"! 
"Mi piacerebbe molto vedere qualche tuo bozzetto, alla tua età anch'io amavo creare abiti"! rispose Cloe 
"Lo farò con molto piacere"! 
"Sono certo che la questa passione l'hai ereditata da tua madre, Alex mi ha detto che lavora in uno studio stilistico"! disse lui 
"E così ma non è stata lei a trasmettermi la passione per il disegno, lei si occupa di altre mansioni e poi da quando mia zia non c'è più e zia Rosalie che si occupa dei bozzetti, lei non è proprio mia zia ma è come se lo fosse, lei e mia madre sono molto legate e anch'io le voglio molto bene"! concluse la ragazza 
"Mi dispiace tanto per tua zia, cosa le è successo se non sono indiscreta"! intervenne Cloe 
"Mamma non mi sembra il caso"! disse Alex con una nota di rimprovero 
"Tranquillo, non ti preoccupare"! lo rassicurò subito 
"E' venuta a mancare in un incidente, la stessa sera in cui aveva debuttato con una delle sue sfilate, purtroppo non lo mai conosciuta ma grazie a mia madre che mi ha sempre parlato di lei e come se la conoscessi da sempre, io desidero diventare una stilista proprio come lo era lei, è una cosa che ho sempre sognato fin da piccola e non solo, voglio onorare la sua memoria"! concluse la ragazza 
"Questo ti fa molto onore tesoro, sei una ragazza davvero speciale"! sorrise Cloe 
"La  ringrazio, e poi sono doppiamente felice perchè porto il suo nome"! 
"Questo particolare è molto bello , non credi anche tu tesoro"? disse la donna rivolgendosi al marito che in quel momento aveva un espressione al quanto sconvolta. 
Aveva appena scoperto che Hortense era la nipote di quel qualcuno che lui conosceva. 
No, non era possibile, non poteva essere vero, nonostante fosse sicuro che le appartenesse dato l'incredibile somiglianza allo scoprire che quello che aveva sempre sospettato fosse infondato era rimasto visibilmente scosso. 
"Gabriel tesoro, che ti prende? Stai bene"? chiese la donna preoccupata 
"Eh...si, si , non ti preoccupare, sto benissimo"! rispose lui cercando di celare il suo stato d'animo 
"Sei sicuro di stare bene papà, sei pallido"! 
"Tranquillo figliolo sto bene e che in questi giorni sto lavorando troppo, credo che mi prenderò una vacanza"! rispose con sorriso 
"Non sarebbe male ineffetti"! intervenne Cloe 
"Se mi scusate vado un attimo nel mio ufficio, ho dimenticato di chiamare un mio collega per delle questioni molto importanti, sarò subito da voi"! mentì detto questo si alzò da tavola e raggiunse il suo ufficio, entrando si chiuse a chiave, dopo di che si avvicinò a una cassaforte che si trovava dietro un quadro.
Compose la combinazione e l'aprì. 
L'uomo estrasse una cartella, dentro ad essa vi erano delle copie.
entrando si chiuse a chiave, dopo di che si avvicinò a una cassaforte che si trovava dietro un quadro.
Compose la combinazione e l'aprì. 

Ciao a tutte, 
credo che  a questo punto qualcuna di voi abbia capito qualcosa chi lo sa...
Comunque piano piano ci stiamo avvicinando a una verità molto dolorosa che sconvolgerà la vita dei nostri eroi ahimè 
Non aggiungo altro 
Un bacio 
Cla

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Capitolo 9
*** Una terribile scoperta ***


Erano trascorsi tre mesi da quella famosa cena. 
Hortense e Alex si erano fidanzati ufficialmente e per l'evento i loro genitori gli avevano preparato una piccola festa a sorpresa. 
La scuola era iniziata da un paio di settimane e nonostante gli studi la tenevano impegnata riusciva a trovare sempre uno spazio per il suo Alex.
Infatti, proprio in quel momento si trovavano nel pub di Andrè.
Sedevano  nella  mischia mangiando dei petti di pollo alla piastra con contorno d' insalata e patatine fritte con della coca cola. 
Nel frattempo ecco arrivare Daniel Muller.
Un giovane alto, magro, capelli corvini e occhi azzurri.
Daniel era un ex compagno di Andrè laureato in giurisprudenza, aveva continuato a seguire la sua strada per diventare avvocato e infine aveva realizzato il suo sogno con il massimo del punteggio, mentre Andrè dopo gli studi aveva aperto il pub insieme a Bernard, ma nonostante questo non si erano mai persi di vista. 
Tutti i tavoli erano occupati, ma Daniel scorse uno sgabello libero vicino al bancone e vi salì. 
Studiò il menù alla ricerca del suo panino preferito. 
"Ehi Daniel , sono contento di rivederti"! disse Andrè uscendo dalla cucina 
"Salve Andrè, come stai"? 
"Benissimo grazie, e da un pò che non ci si vede"! 
"In questo ultimo periodo sono stato molto occupato e dato che adesso  sono un pò più libero ho pensato di staccare un pò"! spiegò l'amico 
"Hai fatto bene, cosa posso servirti"? 
"Il solito un Mc chicken  con petto di pollo impanato"! rispose mettendo da parte il menù 
"Con patate fritte. Abbondanti e per finire una birra alla spina"! aggiunse il giovane 
Andrè annuì e annotò l'ordine prima di servirgli la birra in risposta ai suoi desideri. 
Daniel bevve un lungo sorso e si guardò attorno. 
Il suo sguardo si posò proprio su Hortense e Alex. 
Appena vide il ragazzo notò in lui qualcosa di molto familiare. 
Si sforzò di pensare chi fosse non riuscendo a collegare i pezzi, eppure era certo di averlo visto da qualche parte. 
La voce di Andrè lo riportò alla realtà.
"Ecco la tua ordinazione, buon appettito"! 
"Grazie Andrè"! sorrise 
"Senti posso farti una domanda"? aggiunse 
"Certo, dimmi pure"! 
"Chi è quel ragazzo insieme ad Hortense"? 
"E'la sua metà, stanno insieme da un pò , perchè me lo chiedi"? 
"Perchè ho l'impressione di conoscerlo"! 
"Non saprei"! 
"Posso chiederti come si chiama"? 
"Certamente, si chiama Alex Garcia , frequenta l'università, studia legge e lavora in una pasticceria"! 
Appena ebbe udito quel nome la sua espressione cambiò di colpo. 
Andrè lo guardò ponendosi mille domande senza nessuna risposta. 
Cosa stava succedendo?
Perchè Daniel aveva un espessione così seria? 
Come faceva a conoscere Alex? 
"Daniel stai bene"? chiese Andrè preoccupato 
"Si, si, tranquillo"! 
"Daniel che succede? Mi stai facendo preccupare"! 
"D'accordo, e giusto che tu sappia Andrè, ma quello che sto per dirti non so se ti piacerà, soprattutto ad Oscar"! 
"Daniel ti prego, parla"! disse iniziando ad agitarsi 
"Tranquillo Andrè la faccenda non riguarda Alex , ma suo padre, Gabriel Garcia"!
"Suo padre? Che vuoi dire"? 
"Quindici anni fa è stato condannato per omicidio, ma sfortunatamente essendo molto ricco è  ritornato libero quasi subito, la ragazza che lui uccise involontariamente  in quel terribile incidente era proprio Hortense, la sorella di Oscar"! 


Ciao a tutte e scusate il ritardo, 
da quando sto scrivendo la forza dell'amore insieme a Sonny ho un pò trascurato la mia fanfiction :P 
Comunque finalmente il segreto è stato svelato. 
Il padre di Alex è il responsabile della morte di Hortense e adesso? 
Come la prenderà Oscar? 
E Hortense? Come reagirà sapendo che il suo futuro suocero è un assassino? 
Lo scoprirete nei prossimi capitoli 
Un bacio 
Cla 

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Capitolo 10
*** Rivelazione ***


Di fronte a quella drammatica rivelazione Andrè rimase impietrito. 
Non riusciva a credere a quello che Daniel gli aveva appena detto. 
Il suo consuocero aveva ucciso sua cognata, la cognata che non aveva mai conosciuto, la cognata che gli aveva salvato la vita donandogli il suo cuore, ma com'era possibile tutto ciò? 
No, non poteva essere vero.
Iniziò a porsi mille domande per poi bocciare tutte le risposte che gli venivano in mente.
"Andrè, stai bene"? chiese l'amico preoccupato 
"Eh...si, si, si non preoccuparti"! 
"Mi dispiace Andrè, ma era giusto che tu lo sapessi"! 
"No, hai fatto bene e ti ringrazio, ma... ne sei proprio sicuro"? 
"Si, non ho dubbi, sono stato io stesso a seguire il caso"! 
"Oh Cristo Santo"! esclamò Andrè sconvolto 
"Lo so che è dura da accettare, ma le cose purtroppo stanno così"! 
"Quello che mi preoccupa è la reazione di Oscar, ha sofferto tanto per la sua dipartita e temo possa cadere nuovamente in depressione e questo non posso permetterlo"! rispose quasi con disperazione 
"Andrè, ti prego adesso cerca di calmarti, questo non è il modo migliore per affrontare questa situazione"! 
"Lo so ma...
"Ascolta Andrè, la cosa migliore da fare e che tu ne parli con lei, so che questa scoperta la farà soffrire , ma se le nasconderai la verità sono certo che non te lo perdonerà mai"! 
"Hai ragione, è giusto che sappia"! 
"Mi raccomando, per qualunque cosa non esitare a chiamarmi"! 
"Ti ringrazio Daniel, sei un vero amico"! 
Il giovane sorrise e finì di cenare. 

Ore 00:00 
Andrè era appena rientrato a casa. 
Sperava che Oscar stesse dormendo per non parlarle di quello che aveva scoperto. 
Ma come poteva rivelarle quella tremenda verità? 
Come poteva farlo adesso che finalmente aveva ritrovato la voglia di vivere? 
Come avrebbe potuto riaprire una ferita così dolorosa dopo ben 15 anni? 
Il suo era un compito crudele ma non aveva altra scelta, Oscar aveva il diritto di sapere tutta la verità.
Il corso dei suoi pensieri fu interrotto proprio dalla sua presenza.
"Ehi, che ci fai ancora in piedi a quest'ora"? le disse lui prima di stamparle un bacio sulle labbra 
"Ti stavo aspettando"! 
"Ma tesoro non avresti dovuto, sei stanca"! 
"Si, ma tu riesci a rendere la mia fatica di ogni giorno un immenso piacere"! sorrise lei 
"Amore mio, io ti amo"! rispose guardandola intensamente negli occhi 
"Anch'io , tanto"! sussurrò prima di baciarlo con passione 
Avrebbe tanto voluto che quel contatto non finisse mai, che quello che aveva scoperto fosso soltanto un incubo. 
Ma era giunto il momento di fare ciò che era giusto. 
"A proposito, Hortense"? chiese lei staccandosi dalla sue labbra 
"Arriverà tra poco, è andata a fare una passeggiata con Alex, ma adesso vieni con me, devo parlarti"! le disse serio mentre entravano in cucina
"Che succede? Sei strano"! 
"Siediti per favore"! 
"Andrè, mi stai facendo preoccupare"! 
"Stai tranquilla e ascoltami bene"! 
L'espressione seria di Andrè fece allarmare Oscar a tal punto che credette fosse successo qualcosa a sua figlia nonostante le avesse detto che era andata a fare una passeggiata con Alex. 
"E' successo qualcosa ad Hortense"? chiese col cuore in gola 
"Hortense sta benissimo non ti preoccupare, ti ho appena detto che tornerà tra poco"! 
"Allora è successo qualcosa a Rosalie?  O al pub"? 
"Niente di tutto ciò, adesso calmati e fammi spiegare"! 
"Ok, d'accordo"! esclamò lei mentre il cuore le batteva all'impazzata nel petto 
"Stasera al pub ho ricevuto la visita di Daniel"! 
"Vuoi dire il tuo amico avvocato"? 
"Si proprio lui"! 
"E'allora"? 
"Mi ha... rivelato qualcosa che riguarda l'incidente di Hortense"! 
"E cosa ne sa lui dell'incidente"? le chiese lei sgranando gli occhi 
"Si è occupato del caso e...
"E"? lo invitò lei a parlare 
"Mi ha rivelato il nome dell'uomo che l'ha uccisa"! 
"Che....che cosa"? rispose mentre calde lacrime le solcavano il viso 
"Amore mio, tu sai che non ti farei mai del male, che sei la cosa più bella che mi sia capitata, che sei la cosa più importante della mia vita, che...
"Andrè"! lo interruppe lei 
"Dimmi quel nome, voglio sapere il nome di quel bastardo che ha ucciso mia sorella, lo voglio sapere, adesso"! disse furiosa 
"E'...è...Gabriel Garcia, il padre di Alex"! rispose lui 
Oscar rimase pietrificata. 
Era incapace di pronunciare qualsiasi parola. 
Sentì il sangue raggelarsi nelle vene e un dolore lancinante  come se l'avessero piantato un pugnale in pieno petto. 
La ferita di 15 anni prima si era riaperta provocando un dolore insopportabile e Oscar nel giro di pochi istanti si era ritrovata a rivivere il dramma che aveva distrutto per sempre la sua esistenza. 
Oscar scoppiò in lacrime e Andrè la strinsè forte al suo petto.
"Amore mio, mi dispiace, mi dispiace tanto"! le sussurrò lui 
 Andrè avrebbe tanto voluto fare  il possibile per alleviare le sue sofferenze, ma in quel momento il fatto di sentirsi impotente lo faceva soffrire terribilmente. 
"Oscar, so che è difficile, ma adesso calmati ti prego amore mio"! 
"Non ce la faccio"! esclamò disperata 
"Si invece, devi farlo per lei, ti prego, adesso vieni andiamo a letto, devi cercare di riposare , domani ne riparliamo, adesso sei troppo scossa"! 
Oscar annuì tra i singhiozzi e insieme ad Andrè si alzò per raggiungere la camera da letto. 
Ma quando si voltarono per uscire dalla cucina si accorsero della presenza di Hortense che aveva ascoltato tutto. 

Ciao a tutte, 
e adesso anche Oscar e Hortense sanno la verità e adesso cosa succederà? 
Lo scoprirete nei prossimi capitoli 
Un bacio 
Cla 

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Capitolo 11
*** Nient'altro che la verità ***


All'udire tutto ciò Hortense sentì il sangue  raggelarsi nelle vene, un dolore immane le stava lacerando cuore e anima.
La sua cara zia Hortense era stata uccisa dal padre del ragazzo che amava.
No, non poteva essere vero, era peggio di un incubo, ma quello che le faceva più male era il pensiero che Alex non le aveva mai detto nulla. Perchè? perchè le aveva nascosto quella terribile verità? perchè non era stato sincero con lei? 
Questa non gli è l'avrebbe mai perdonata fosse l'ultima cosa che avrebbe fatto in vita sua. 
"No...no...non è possibile"! mormorò Hortense incredula 
"Tesoro mio, mi dispiace tanto che tu l'abbia saputo in questo modo, ma purtroppo è la verità piccola mia"! rispose Andrè visibilmente addolorato 
"Non può essere vero"! disse la ragazza scoppiando in lacrime 
"Oh figlia mia"! esclamò Oscar stringendola in un caldo abbraccio 
"Oh mamma, ti prego, dimmi che non è vero"! 
"Lo vorrei tanto tesoro mio, ma Daniel ha dato la conferma a tuo padre, proprio questa sera al pub"! 
"Hortense voglio che tu sappia che Alex non c'entra assolutamente nulla in questa storia"! precisò Andrè 
"No, non gli e lo perdonerò mai"! detto ciò si staccò dall'abbraccio materno e corse nella sua stanza sbattendo la porta. 
"Oh Cristo , sapevo che sarebbe finita così, devo andare a parlarle"! 
"Andrè no, lascia che si sfoghi, parlerai con lei quando sarà il momento giusto"! disse Oscar 
"Si, hai ragione, adesso andiamo a riposare sei sconvolta"! 
Oscar annuì.


Ore 10:00 
A bordo della loro auto Andrè e Oscar si stavano dirigendo verso casa di Alex.
Erano intenzionati a sapere tutta la verità.
Naturalmente era presente anche Hortense.
Quella mattina si era assentata da scuola, non poteva reggere quella situazione, quella terribile scoperta l'aveva annientata nel profondo. 
Non aveva chiuso occhio, aveva passato tutta la notte seduta in cucina davanti a una tazza di camomilla nella speranza di tranquillizzarsi ma naturalmente non aveva funzionato. 
Poi era scoppiata nuovamente in lacrime tra le  braccia di Oscar che l'aveva raggiunta per cercare di consolarla nonostante anche lei fosse completamente devastata dal dolore del ricordo più tragico della sua vita. 
Dopo circa venti minuti arrivarono a destinazione.
I loro animi tormentati erano un continuo supplizio, specialmente per Oscar che stava per rivivere la dipartita di sua sorella e ovviamente anche per Hortense che era sempre più convinta che Alex avesse tradito la sua fiducia. 
Con un respiro mozzato suonò il campanello.
"Ehi, ma che bella sorpresa, sono felice di rivedervi"! disse Gabriel aprendo la porta 
"Buongiorno, scusaci se piombiamo a casa tua in questo modo, ma abbiamo bisogno di parlare con te"! rispose Andrè 
"Tranquillo Andrè, non c'è nessun problema, accomodatevi"! disse lui facendoli entrare in casa 
"Posso offrirvi qualcosa"? aggiunse  quando si furono accomodati sul divano 
"No ti ringrazio, va bene così"! rispose Oscar 
"Ehi, buongiorno, mi era sembrato di sentire le vostre voci, mi fa piacere vedervi"! intervenne Cloe uscendo dalla cucina 
"Salve Cloe"! la salutò Andrè 
"Allora ragazzi, di cosa volevate parlarmi"? chiese l'uomo mentre la sua consorte prendeva posto accanto a lui 
"Non è facile per noi dirvi tutto ciò, ma credo sia giusto farlo per il bene di tutti"! 
"Mi state facendo preoccupare, che succede"? disse Cloe visibilmente inquieta 
"Quindici anni fa ho perso mia sorella in un terribile incidente, aveva soltanto vent'anni, quella sera aveva saputo che sarebbe andata  in  Italia per presentare la sua ultima collezione"! rispose Oscar con la voce rotta dal pianto 
"Ma è terribile, mi dispiace tanto Oscar, ma non capisco dove vuoi arrivare"! disse Cloe 
"Io si"! intervenne Gabriel 
"Che vuoi dire"? 
"Un uomo le andò addosso con la propria auto, quell'uomo ero io"! confessò 
Di fronte a quella confessione Cloe si sentì mancare.
Non poteva essere vero, suo marito aveva ucciso la sorella di Oscar e lei non ne era mai venuta a conoscenza. 
Pregò con tutta se stessa che quella situazione fosse soltanto un terribile incubo, ma putroppo non era affatto così. 
"Dimmi che non è vero,ti prego"! disse la donna incredula 
"E' la verità, quella sera mentre ero al volante sono stato chiamato da un collega e quando mi sono accorto dell'altra vettura era troppo tardi, nonostante fossi ferito sono riuscito ad uscire dall'automobile, mi sono avvicinato, lei era ancora viva, mi ha chiesto aiuto, io le ho detto di stare tranquilla e ho chiamato l'ambulanza che è arrivata dopo pochi minuti, è quando ho saputo che la ragazza era deceduta non mi sono mai dato pace"! concluse 
"Basta, basta, non credo a una parola"! disse Oscar scoppiando in lacrime 
"Credimi Oscar, è la verità"! 
"Tu hai ucciso mia zia, per colpa tua non ho avuto la possibilità di conoscerla, di ascoltare la sua voce, di passare del tempo insieme a lei, di condividere i momenti più belli della mia vita in sua presenza, tu hai distrutto tutto, io ti odio"! urlò Hortense con tutto il fiato che aveva in corpo 
"Tu...tu ..tu mia hai nascosto tutto questo per quindici anni, tu sei un bastardo, un assassino"! gridò Cloe colpendolo violentemente con schiaffi e pugni 
Proprio in quel momento ecco arrivare Alex.
"Ma che diavolo sta succedendo"? disse il ragazzo 
"Succede che tuo padre è un assassino, un farabutto"! rispose Cloe visibilmente sconvolta 
"Mamma ma che stai dicendo"? 
"Sta dicendo che tuo padre è il responsabile della dipartita di mia zia"! intervenne Hortense 
"Che...che...che cosa"? 
"Vedo che lo ha nascosto anche a te il codardo"! 
"Hortense per favore cerca di calmarti"! le disse Andrè 
Come se il padre non le avesse detto nulla , Hortense gettò fuori tutto il suo disprezzo contro colui che le aveva rubato la sua cara zia e contro Alex che non c'entrava assolutamente niente.
"Tu e tuo padre siete fatti della stessa pasta, lui è un assassino e tu lo hai protetto tradendo la mia fiducia, mi fai schifo"! 
"Hortense ma che stai dicendo, io non sapevo assolutamente niente di tutto ciò, sono sconvolto quanto te, devi credermi"! disse avvicinandosi a lei 
"Ti prego amore mio, sto dicendo la verità"! aggiunse accarezzandole il viso 
"Non mi toccare, tu per me sei morto, esci dalla mia vita"! urlò detto ciò uscì sbattendo violentemente  la porta. 


Ciao a tutte, 
come avete letto la bomba è scoppiata e adesso cosa succederà? 
Lo scoprirete presto 
Un bacio 
Cla 

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Capitolo 12
*** La fiamma dell'amore ***


Due anni dopo 

Erano cambiate varie cose nella vita di Hortense durante quei due lunghi anni.
Oltre alla scuola frequentava un corso di stilista di moda insieme a Darlene, avevano anche dato vita a un piccolo studio per creare le loro collezioni.
Ovviamente non era ancora attivo ma lo sarebbe stato una volta che avrebbero preso il diploma. 
Da quel giorno Hortense e Alex non si erano più visti ne sentiti anche se lui tutte le sere si recava al pub di Andrè per sapere sue notizie ed era felice di sapere che stava bene anche se le mancava da morire.
Andrè lo aveva sempre incoraggiato dicendogli di avere pazienza  che presto sarebbero tornati insieme, Alex gli era molto grato per il sostegno ma nel suo cuore sapeva che questo non sarebbe mai avvenuto.
Conosceva bene Hortense, sapeva che era orgogliosa quanto sua madre e che difficilmente avrebbe cambiato idea. 
Cloe aveva divorziato da suo marito che si era trasferito in un'altra città mentre lei continuava ad abitare nel monolocale con suo figlio. 
Oscar continuava a portare avanti lo studio stilistico insieme a Rosalie. 
Il ricordo di sua sorella non l'aveva mai abbandonata, era sempre vivo in lei, il pensiero che il suo cuore batteva nel petto nel suo dolce Andrè le dava conforto e non solo, sapeva di averla accanto ogni giorno della sua vita e che dovunque si trovasse l'avrebbe sempre protetta.
"Sono tornata"! disse Hortense rientrando dal corso 
"Ciao tesoro"! rispose Oscar 
"Ciao mammina, hai finito presto oggi"? 
" A quanto pare si"! 
"Zia Hortense sarà fiera di te, ne sono sicura"! 
"Lo è di tutti noi tesoro"! le disse dandole un bacio sulla guancia 
"A proposito a chiamato tuo padre poco prima che arrivassi"! aggiunse 
"Come mai"? 
"Mi ha chiesto di dirti di fare un salto al pub, lo zio Bernard si è dovuto assentare e lui ha bisogno di aiuto con le ordinazioni"! le spiegò 
"D'accordo, vado subito"! 
"Grazie tesoro"! 
"Figurati, ci vediamo dopo"! detto ciò uscì di casa 
"Speriamo che funzioni"! si disse Oscar 

Hortense arrivò al pub dopo circa dieci minuti.
Entrò nel locale e stranamente si accorse che vi era poca gente, poi lo vide uscire dalla cucina 
"Oh tesoro sei arrivata finalmente"! le disse andandole incontro 
"Mamma mi ha detto che avevi bisogno con le ordinazioni, ma vedo che non c'è molta gente"! osservò 
"Infatti è così e a dire il vero era soltanto un pretesto per farti venire qui"! 
"Mi prendi in giro"? esclamò infastidita 
"No tesoro, sai che non farei mai una cosa del genere, era una bugia a fin di bene"! 
"A fin di bene? Ma che vai blaterando"? 
"Vieni con me"! 
Andrè la condusse fuori e raggiunsero insieme la saletta accanto al pub dove si stava svolgendo una festa di laurea. 
Il festeggiato era proprio Alex.
Appena lo vide un mix di rabbia e tristezza pervasero la sua anima. 
Non era cambiato per niente.
Aveva lo stesso sguardo dolce d'allora, lo stesso fascino e la stessa semplicità che l'avevano fatta innamorare di lui. 
Alex rimase a guardarla con lo stesso sguardo intenso di sempre.
Hortense era una bellissima diciassettenne, lo era sempre stata e lui se ne sentì rapito come la prima volta che l'aveva vista su quella terrazza a casa di Darlene. 
"Papà che significa? Che diavolo ci fa lui qui"? disse lei furiosa 
"Perdonami tesoro, ma quella bugia era l'unico modo per farvi incontrare"! 
"Vuoi dire che tu e la mamma eravate d'accordo? Ma come avete potuto farmi questo? Come hai potuto dargli il permesso di fare la sua festa di laurea nel tuo locale"? 
"Sono stato io a fargli la proposta, lui non c'entra nulla"! 
"Che cosa? Non ci posso credere, hai dato la sala al figlio di un uomo che ha distrutto la vita di mia zia"? 
"Hortense per favore, adesso calmati"! 
"Ma come faccio a calmarmi me lo spieghi"? 
"Ti prego amore mio, dammi la possibilità di potermi spiegare"! intervenne lui 
"Non chiamarmi più così o non risponderò più delle mie azioni"! rispose fulminandolo con lo sguardo 
"D'accordo, ma lascia almeno che ti spieghi e poi ti prometto che uscirò per sempre dalla tua vita"! 
"Noi due non abbiamo più niente da dirci"! 
"Hortense non pensi che tutti noi abbiamo il diritto ad avere una seconda possibilità? E poi ti ho detto mille volte che Alex non c'entra niente con questa storia"! 
"Che cosa? Ma da che parte stai"? 
"Dalla parte della giustizia e della verità, quindi per favore ascolta quello che ha da dirti e poi deciderai cosa fare"! 
"D'accordo, ma sappi che lo faccio solo per zia Hortense e per nessun altro"! precisò la ragazza 
Andrè annui 
"Vieni andiamo in un posto dove potremmo parlare tranquillamente"! le disse Alex 
Lei non rispose e neanche lo guardò. 
Si limitò soltanto a seguirlo verso la sua auto parcheggiata di fronte al locale. 
Dopo pochi minuti arrivarono di fronte a un bellissimo cottage immerso nel verde della natura circostate , arricchito da centinaia di rose curate  dalle sapienti mani di un esperto giardiniere.
L'antica costruzione era tutta in pietra, mentre l'interno   era  in puro e autentico stile shabby.
"Accomodati, questo è un cottage di famiglia, era dei miei nonni"! le disse lui facendola entrare 
"Avanti di quello che devi dire senza giri di parole, non tempo da perdere"! rispose lei fredda 
"D'accordo"! 
Alex trasse un profondo respiro e iniziò a parlare.
"Volevo soltanto farti capire che io non sapevo assolutamente nulla di quella tragedia, quando accadde ero soltanto un bambino,mio padre ci nascose la verità per ben quindici anni, dopo che tuo padre ci raccontò quello che era successo mia madre chiese il divorzio, mio padre lo concesse e poi se ne andò a vivere in un'altra città, lo odiato per questo, e lo odio ancora anche pur sapendo che ha avuto il coraggio di soccorrere Hortense, non gli e lo perdonerò mai"! concluse con gli occhi lucidi 
Hortense ebbe una stretta al cuore. 
Era combattuta tra il rancore e il grande amore che nutriva per lui, quell'amore che nonostante tutto non si era mai sopito, quell'amore nato due anni fa su quella terrazza viveva ancora nei loro cuori, si perchè entrambi erano fatti l'uno per l'altra, erano due calamite umane destinate a rimanere unite per tutta la vita. 
"Non sapevo avessero divorziato, mi dispiace"! rispose lei pacata 
"Tranquilla,  sono abituato alla sua assenza, fin da bambino ho vissuto sempre in compagnia di mia madre, lei mi è stata sempre vicino"! 
"Perdonami, sono un idiota io...io ero così accecata dalla rabbia che non mi sono resa conto che ti stavo ferendo, mi dispiace"! rispose passandosi una mano tra i capelli 
"Tranquilla è tutto passato, l'unica cosa che voglio  sei tu"! detto ciò la strinse a sè e la baciò con passione 
Hortense rispose con la stessa intensità.
Il tocco delle sue labbra era morbido e perfetto come lo ricordava. 
Il profumo e il calore della sua pelle inebrianti. 
"Quanto ti amo, ti desidero"! le sussurrò lui staccandosi dalla sua bocca 
"I tuoi invitati ti stanno aspettando"! mormorò lei 
"Lasciamoli aspettare"! 
Fu tutto naturale come non avrebbe mai immaginato. 
Anche l'invito a sfilarsi l'abito e a lasciare che le sue mani calde corressero fino al suo seno strappandole un sospiro. 
Non c'era niente di più bello nella magia perfetta di quel momento. 
Niente che avrebbero potuto rimpiangere. 
E quando lo sentì scendere con le labbra fino alla fossetta alla base del collo si inarcò leggermente per offrirsi a lui. 
Alex esitò fermando la mano che era scivolata fino all'ombelico. 
"Ti ho mai detto quanto sei bella?" le sussurrò 
Lei sorrise. 
"Sei bellissima, sei adorabile"! 
Con la punta delle dita le disegnò un piccolo cerchio attorno all'ombelico. 
"Vuoi che mi fermi?" aggiunse serio 
Lei socchiuse gli occhi incoraggiandolo a continuare e, quando lui sfiorò le mutandine colorate, lo aiutò a liberarsene. 
Un attimo dopo, quando si furono liberati completamente dei loro indumenti, Alex l'ha prese in braccio e la stese sul grande letto matrimoniale. 
"Ti voglio"! le sussurrò all'orecchio 
"Anch'io"! mormorò lei 
Lui le chiese di non aggiungere una parola. 
Voleva solo sentirla sua, sentire il suo profumo sulla propria pelle, il suo gusto nella propria bocca. 
Lei tacque e lo baciò con trasporto. 
Alex la fece giacere sotto di sè e con molta delicatezza le sfiorò il collo candido con le labbra, lasciando scie umide e calde.
Scese giù sui seni morbidi e rosei, lambì le punte erette, la sentì gemere. 
Sfiorò il suo corpo con mani tremanti e avide, raggiunse il suo centro, era caldo e accogliente. 
"Hortense...sei sicura di volerlo davvero...insomma io...
"Shh"lo tranquillizzò immediatamente lei 
"Rilassati amore mio, con te non temo nulla"! 
Lui le sorrise e con un movimento fluido entrò in lei per la prima volta. 
Hortense avvertì un leggero fastidio che fu subito cancellato dal piacere di stare insieme. 
Il suo Alex era così dolce e tenero da farle salire le lacrime agli occhi. 
Lui si fermò di colpo per paura di farle del male ma lei lo rassicurò con un dolce bacio. 
Poi si inarcò per accoglierlo, i loro corpi caldi divennero uno portandoli al culmine del piacere. 


Ciao a tutte, 
ed eccomi qui a pubblicare il penultimo capitolo di questa storia che dire? 
Finalmente i nostri piccioncini sono tornati insieme grazie a un piccolo aiuto del nostro moro, lo dico sempre io...il nostro Andrè è insostituibile 
Un bacio 
Cla 

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Capitolo 13
*** Sei la chiave del mio cuore ***


Un anno dopo 

Nella grande sala del ristorante "Fermette Marbeuf", Hortense stava festeggiando il suo diciottesimo compleanno. 
Quella sera era più bella che mai. 
Indossava un meraviglioso abito lilla, con corpetto lucido laminato e gonna corta leggermente svasata, sotto di esso calzava dei sandali argento con tacco dieci, infine aveva raccolto i lunghi capelli in un morbido chignon. 
La lunga tavola era imbandita da un buffet di varie pietanze, in fondo alla sala  faceva capolino uno striscione con la scritta "Buon Compleanno Hortense". 
Infine al centro della tavolata vi era un meraviglioso bouquet di rose bianche, le sue preferite. 
Oscar e Andrè erano felici di rivedere il sorriso sul volto della loro bambina, avevano sempre desiderato la sua felicità e ora grazie ad Alex era completa. 
Anche Cloe aveva ritrovato la serenità accanto a Fabrice, il suo nuovo compagno. 
Bernard e Rosalie aspettavano il loro secondo pargolo e Agnes era stata felice di sapere che presto sarebbe diventata sorella per la prima volta. 
Naturalmente era presente anche Darlene insieme alla sua famiglia e le sue compagne di classe più care.
Gli invitati assaggiano le pietanze e conversano del più e del meno e si divertono. 
Hortense e Alex non possono fare a meno di guardarsi negli occhi, erano seduti vicini e si tenevano per mano. 
Dopo aver cenato ecco arrivare il momento della torta. 
Hortense  si avvicinò al tavolo in cui era posata la sua torta di compleanno.
Dopo aver mangiato la torta e aver fatto varie foto,arrivò  il momento dei regali. 
Hortense aprì quelli delle sue amiche, felice ringraziò tutte per la gentilezza, non sapendo che i regali non erano ancora finiti e che stavano per arrivare i più belli.
Fu Andrè il primo a farsi avanti.
"Mia piccola principessa, so cosa stai pensando, oggi hai raggiunto un traguardo molto importante i 18 anni, e  in questo giorno speciale spero che la vita non ti riservi mai affanni. 
Ti auguro il meglio e tutto l’amore, e sappi che sei sempre nel mio cuore, buon compleanno tesoro mio"! 
Hortense si ritrovò con gli occhi lucidi senza saper bene che dire, non se l’aspettava, non si era aspettata una sorpresa così bella da parte del suo papino.
Senza dire nulla si avvicinò a lui e l’abbracciò forte, in quel modo che aveva sempre fatto, quando voleva dimostrargli il suo affetto.
Rimasero abbracciati a lungo, in quel momento solo loro.
Fino a quando Hortense  non venne reclamata dalle sue migliori amiche, per lei come sorelle e da Darlene. 
Bernard era pronto con un telecomando in mano per far partire play sul grande schermo comparso al centro della sala.
Le luci si spensero e partì un video, iniziò con Una scritta: “18 anni fa nacque una bambina meravigliosa, una bambina che oggi è una ragazza straordinaria, che ha reso le nostre vite speciali, davvero più belle da vivere. Ed è per questo che vogliamo dirle GRAZIE, quale miglior modo di un video? Buona visione.”
Hortense  sentì le lacrime premerle solo leggendo quella semplice slide iniziale, non osò immaginare appena avrebbe visto il resto.
Le prime foto erano le  sue da piccola in compagnia di Rosalie, loro che ridevano, giocavano, stavano abbracciate o si sfidano a qualche gara di merendine, fino ad ora, di loro più grandi, ma ancora con quella complicità che non avevano mai perso. 
Dopo le foto un video messaggio.
"Ciao Hortense, mi sembra ieri che ti ho preso per la prima volta in braccio e avevi solo tre anni, mentre oggi sono qui ad augurarti buon compleanno per i tuoi 18 anni, sai che non riesco a crederci?
Volevo ringraziarti,  perché quando ci sei tu tutto e più divertente e allegro,  grazie perché sono fiera di essere per te come una zia, perché per me non sei solo la mia nipotina, ma sei una figlia. Desidero tanto che il figlio che  aspetto sia come te.
Auguri Piccola mia!"
Hortense si girò verso la sua  adorata zia Rosalie con le lacrime agli occhi e le lanciò un bacio, per poi continuare la visione del video.
Poi fu la volta delle sue migliori amiche.
A parlare fu Darlene.
«Ciao Hortense, ricordo la prima volta che ti vidi, eri una ragazza timida e in disparte ma la passione per la moda ci ha unite fin da subito, rimani sempre la persona straordinaria che sei, non cambiare mai,  con la tua presenza rendi la vita di ognuno di noi davvero più bella. Ti vogliamo  bene"! 
Ormai Hortense era un fiume in piena, non riusciva a frenare le lacrime di gioia, la sua famiglia, la sua seconda famiglia, le aveva realizzato quello splendido video e lei non se l'era l’aspettato proprio, non aveva sospettato nulla in quei giorni. 
Infine è il turno di Alex.
"Ciao amore mio, 
ti prometto che ce la metterò tutta per renderti felice. 
Ti meriti il meglio da questa vita e voglio regalarti il sorriso, quello che tu hai donato a me... Grazie di esistere!
A fine video Hortense corse ad abbracciare tutti, a iniziare dalla sua adorata zia Rosalie e a seguire gli altri, ancora commossa e felice.
«Grazie a tutti davvero... non so che dire, se no che vi voglio bene, tanto. Siete parte di me, rendete la mia vita meravigliosa  e io non posso immaginarla senza di voi. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.» prendendo lei la parole e ricevendo un enorme applauso da tutti i presenti.
Dopo quelle splendide sorprese, la serata proseguì. 
Alex sentì il desiderio di appartarsi con la sua lei. 
La guardò con un meraviglioso sorriso, la prese per mano e la condusse sulla terrazza del ristorante. 
"Scusa se ti ho sottratta alle attenzioni degli altri invitati, ma volevo stare da solo con te per darti questo"! disse lui porgendole una busta 
"Cos'è"?
"Per scoprirlo devi aprirla"! 
Lei sorrise e l'aprì.
Appena vide il contenuto della busta rimase senza parole. 
Si trattava di due biglietti per un viaggio in Provenza, la città preferita di sua zia Hortense. 
"Io....io....non...io no ho parole, questa è la regione preferita di mia zia, ma come...come facevi a saperlo io...
"E' stata tua madre a informarmi"! le rivelò lui 
"Ti amo"! esclamò lei stampandogli un dolce bacio 
"Chissà quale sarà di queste"! disse Hortense pochi minuti dopo mentre ammirava le migliaia di stelle che pervadevano il cielo blu della sera 
"La più luminosa del firmamento"! rispose il giovane 
"Luminosa come te"! aggiunse guardandola con occhi luccicanti 
"Siamo in vena di complimenti stasera"! sorrise lei 
"Si, perchè sei la chiave del mio cuore"! 


Ciao a tutte ,
eccomi qui a pubblicare l'ultimo capitolo di questa storia, ringrazio tutte voi che mi avete seguita con affetto e dedizione , grazie grazie grazie vi voglio bene , spero di tornare con qualche altra illuminazione che possa coinvolgervi 
Un bacio a tutte 
Cla 
P.S . Questo è l'abito di Hortense spero vi piaccia :) 

 

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