Una sorpresa inaspettata

di principessa1793
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20 ***
Capitolo 21: *** 21 ***
Capitolo 22: *** 22 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


[Betty]
Positivo. Ora tutto torna: il pallore,il ritardo,il nervosismo…Sento le mie gambe tremare,come quando ho scoperto il suo inganno,il suo tranello meschino ed infimo,ma questo non è l’ennesimo effetto del suo piano malvagio,questo è solo l’ennesimo scherzo che il destino ordisce alle mie spalle ed anche alle sue. Il grande tombeur de femmes,Armando Mendoza,aspetta un figlio dalla sua orribile assistente,dalla stessa che ha soggiogato con il suo migliore amico per non dimostrare alla sua famiglia che è un fallito.
Istintivamente mi sfioro il ventre,dove vive una parte di lui,il frutto di una menzogna,dell’unico modo che Armando Mendoza ha trovato per non perdere la sua maledetta azienda. Quando sarà accaduto? Siamo sempre stati attenti… forse quando siamo andati a casa del suo compagno di merenda…o forse la prima volta…ma quanto importa quando è accaduto,se tutto ciò che ho vissuto con lui è stata solo una grande bugia?
Il mio piano era ben elaborato: farlo ingelosire,metterlo alle strette,giocare con lui come lui ha fatto con me per poi smascherarlo davanti alla sua famiglia,alla donna che sarà sua moglie,la stessa donna che non si è mai risparmiata i suoi commenti velenosi su di me. La mia era una vendetta verso di lui e verso il suo degno compare,ma come al solito il destino ha deciso che a pagare devo essere io ed anche il bambino che porto dentro. Ha metà del mio sangue e non poteva non ereditare la mia malasorte!
Nascondo la prova di quello che mi sta succedendo in fondo al secchio della spazzatura del bagno dell’Ecomoda,non voglio che qualcuna della banda o la bionda finta lo trovino. Sarebbe troppo difficile spiegare e raccontare la verità! E poi già me li vedo i due cospiratori a pensare che mio figlio potrebbe diventare l’erede dell’Ecomoda,sarebbero capaci di darmi fuoco,visto che per loro sono solo un oggetto e poi potrebbero pensare che questo bambino è di Nicola e vederla come l’ennesima mossa di un avido morto di fame di impossessarsi della loro preziosissima azienda o magari il dottor Armando,potrebbe vedere questo bambino come un tentativo di intrappolarlo da parte mia.
E ai miei genitori? A loro che dirò? “Papà,ti ricordi il mio capo? Mi ha messa incinta,però non è stato a letto con me per amore o per effetto di chissà quale droga,ma solo per non perdere la sua azienda che adesso è mia!” già mi vedo mio padre,fulminato da un colpo apoplettico!
L’aborto? È una cosa che non contemplo neppure da lontano! Mio figlio nascerà,anche se per metà frutto di un piano ai miei danni! Mio figlio nascerà perché da parte mia c’è sempre stato amore verso l’essere ignobile che è il mio capo.
Esco dal bagno,unico testimone di questa verità che porterò con me.
L’unica alternativa è partire con la signora Caterina domani! Dopo che avrò finito il mio lavoro per lei,cercherò un altro lavoro e resterò a Miami. Mendoza mi ha rovinato la vita e dovrò rinunciare per sempre a Bogotà,alle mie amiche,ai miei genitori,perché non posso dir loro di questo bambino.
 
[Anna Maria]
Betty esce dal bagno ed è pallida come un cencio. Ormai è così da un po’ di tempo… cambia umore di continuo e non si capisce mai perché!
“ Betty,tutto bene?” le domanda Sofia.
“ Sì,perché?” replica.
“ Sei pallida e sembri assorta!” intervengo.
“ Sono solo un po’ stanca. Domani ci sarà il consiglio e non posso stare tranquilla neanche 5 minuti!” mi risponde.
“ Ah sì. Quel negriero del tuo capo già è isterico normalmente,figuriamoci in queste ore! Non so tu come faccia a sopportarlo!” ribatte Sofia.
“ In fondo lo capisco… la sua famiglia domani sarà qui per giudicare il suo operato e anche il dottor Valencia ed è normale che sia agitato!” le risponde seraficamente Betty.
“ E con Nicola? Vi vedete stasera?” le domando.
“ No. Mi fermo qui a lavorare,quindi non credo!” mi risponde.
“ Vuoi che ti diamo una mano?” si offre Sofia.
“ No,grazie!” rifiuta Betty.
“ Sei sicura che vada tutto bene con Nicola?” le chiedo.
“ Certo! Perché non dovrebbe?! Non è perché due fidanzati non si vedono una sera,che il rapporto va a rotoli,no?! Siamo due persone che lavorano e capita che il lavoro ti assorba completamente!” mi risponde.
“ Magari quando il dottor Armando tornerà dalla luna di miele,approfittando del fatto che sarà di buonumore per essersi riposato e non solo, potresti chiedergli una vacanza!” le suggerisco.
“ Ci penserò! Ora vado,o per me non ci sarà nessuna vacanza,visto che il dottore mi ammazzerà!” replica prima di entrare in presidenza.
“ Strana è strana!” asserisco.
“ Mah!” commenta la mia collega.
 
[Betty]
Una vacanza… sarà molto più di una vacanza! Sarà un vero e proprio esilio il mio!
È chinato ancora sulle carte da firmare e non si è neppure accorto del fatto che sono entrata in ufficio! Per lui sono sempre stata trasparente … non si è mai accorto del mio pallore,della piccola rotondità del mio ventre o del fatto che ho scoperto tutto! Chiudo la porta alle mie spalle e si accorge di me.
“ Betty,ma dov’era finita? Il bilancio è lì che l’aspetta!” mi dice. Avevo quasi scordato che per lui posso anche morire,ma solo dopo aver fatto quel maledetto bilancio!
Solleva lo sguardo dalle carte e mi guarda negli occhi. Con che coraggio! Ma di cosa mi meraviglio se è un attore nato?!
“ Betty,è pallida! Si sente bene?” mi domanda. Annuisco.
“ Sta così per il consiglio di domani?” mi domanda. Come se fosse l’unica cosa che conta nella mia vita! Se solo sapesse quello che sta succedendo,capirebbe che il consiglio è ben poca cosa.
“ No,dottore!” gli rispondo.
“ Betty,se è per la storia del matrimonio,deve star tranquilla perché da domani il futuro sarà per noi due!” mi dice. Ha uno sguardo quasi sincero. Futuro? Il mio futuro sarà un casino…ed è solo per colpa tua!
“ Io adesso vado a ultimare il bilancio per poi fare quelle modifiche!” gli dico. Si alza dalla scrivania e mi blocca prima che io riesca a varcare la porta dell’antro dove mi ha sistemata. Si avvicina a me e mi bacia.
So bene che per lui è solo un modo per non perdere l’Ecomoda,che sente repulsione,ma non riesco a rifiutarlo,non dopo aver scoperto che aspetto un figlio da lui. Conviene approfittare di questi baci perché saranno gli ultimi che riceverò da lui. Chissà se mio figlio gli somiglierà!
 
[Armando]
Si allontana da me per andare ad ultimare il lavoro che le ho ordinato. La trappola messa in atto da me e da Mario sta per volgere al termine e mi ritrovo più confuso che mai in questa vicenda dal finale imprevedibile.
All’inizio di questo gioco erano chiari gli obiettivi,la posta in gioco e anche il finale,adesso invece sembro io quello soggiogato,sono io quello che sta perdendo la testa! Betty è così strana in questi giorni e a volte mi sembra di essermi perso qualcosa,ma forse la verità è che ho perso solo me stesso. Armando Mendoza,quello che ha iniziato questo gioco,non esiste più! Quell’Armando non avrebbe mai fatto a botte con i bulli del quartiere di Betty e non avrebbe mai rischiato di ammazzare di botte Nicola Mora. Quando sono cambiato? Quando ho smesso di essere quello che ero? E soprattutto perché sono cambiato tanto? Così tanto da non riconoscermi più!
I motivi sono tanti: l’Ecomoda che ormai non è più mia,Marcella con la sua gelosia ossessiva,le nozze che non so più se voglio affrontare, Nicola Mora che sta sempre attorno a Betty e poi lei,che sembra così cambiata… All’inizio della nostra storia ero io a dettare le regole del gioco,ora invece mi ritrovo a seguire lei e quel tale in giro per Bogotà,come un malato mentale,mi ritrovo a fare a botte,a dare scandalo.
Domani sarà tutto finito e dovrebbe tornare ad essere tutto come prima,ma riuscirò davvero a rendere tutto ciò che ho vissuto con Betty solo una parentesi? Riuscirò a relegare tutto questo nell’angolo più remoto della mia mente? Riuscirò a ritornare l’Armando Mendoza che ha iniziato questa storia?
Quella donna ti ha completamente cambiato… Marcella ha ragione: io sono cambiato. Betty mi ha cambiato!
Apro la porta del suo ufficio e la vedo seduta alla sua scrivania con lo sguardo assorto dallo schermo del pc.
“ Betty…io le devo parlare!” le dico. Sì,devo farlo! Devo chiarire ciò che sento per lei e per farlo ho bisogno ancora una volta di lei!
“ Dottore,sto ultimando quello che mi ha chiesto!” mi risponde. Mi avvicino a lei e la sollevo dalla sedia. Mi guarda negli occhi e si allontana da me correndo via. La seguo. Voglio chiarire questa storia una volta per tutte.
 
[Betty]
Maledette nausee! Mi chino sul water e vomito anche l’anima! Speriamo che nessuno se ne sia accorto! Non vorrei mai che qualcuno iniziasse a malignare il vero! Per fortuna da domani tutto finirà e non dovrò più nascondere ciò che mi sta accadendo. Potrò vomitare in pace,senza il timore di essere scoperta da lui,dal suo amico,delle mie amiche e dalla donna che sarà sua moglie. Ci manca solo questa! Considerato poi che in quest’azienda i pettegolezzi viaggiano alla velocità della luce…
Apro la porta del bagno e mi ritrovo davanti lui. Neanche in bagno posso più andare?!
“ Dottore,che ci fa qui? Questo è il bagno delle donne!” gli faccio notare.
“ Non mi interessa! Noi adesso restiamo qui finché non mi spiega quello che sta succedendo!” mi dice con il suo tono autoritario.
“ Sono un po’ provata,ma adesso sto meglio e se me lo permette,andrei ad ultimare il resoconto!” gli dico,facendo per superarlo,ma non me lo consente e si mette davanti a me.
“ Non me ne frega niente del bilancio! Lei adesso mi spiega perché è così strana….”dice.
“ Non gliene frega niente del bilancio? E domani cosa ha intenzione di dire al consiglio?” replico acida. Mi guarda di sbieco. Stenta a credere al mio coraggio ed anch’io,ma in fondo che mi importa?! Da domani ognuno di noi seguirà il proprio destino!
“ Non mi sento bene e voglio solo ultimare quel bilancio per tornarmene a casa e stendermi!” aggiungo,sperando di uscire alla svelta da questo bagno per poter tornare nel mio antro.
“ Vuole che le faccia portare qualcosa dalla caffetteria? Ci metto un attimo!” replica.
“ No,grazie. Ho la nausea e non ho fame!” rispondo senza pensarci.
“ Non sarà un virus o…” esclama,ma si interrompe fissando il vuoto. Il suo sguardo è perso,come se fosse stato colto da un’illuminazione.
“ Lei…è…non è come penso,vero?” mi domanda terrorizzato. Ha capito! Si copre il volto con le mani,come se potesse proteggere in questo modo se stesso dalla novità che sta per distruggergli la vita. Benvenuto nel privilegiatissimo club di quelli a cui questa gravidanza cambierà appieno la vita!
“ N – non l’ho programmato!” gli rispondo.
“ È di … Nicola Mora?” mi domanda quasi ringhiando. Stupida io che ho creduto in lui! Adesso minimo penserà che anche questo bambino è nella lista di chi può togliergli l’Ecomoda perché figlio di Nicola!
“ Non è un suo problema!” gli rispondo stizzita. Mi ferma prima che esca dal bagno.
“ B – Betty…dobbiamo parlare!” mi dice. Adesso minimo mi proporrà di abortire o tenterà di esiliarmi in qualche angolo remoto del globo terrestre!
“ E di cosa? Sarebbero tante le cose di cui parlare! Vuole parlare del suo piano con il dottor Calderon? Della lettera d’istruzioni che le ha scritto? Dei biglietti poetici scritti dal suo amico? DI COSA VUOLE PARLARE,DOTTOR ARMANDO?” gli domando.
“ Si,calmi,per favore!” mi dice.
“ Già la paura dello scandalo,la paura che la signora Marcella scopra tutto! Stia tranquillo perché l’unica cosa che voglio adesso è andarmene! Comunque il figlio che aspetto non è di Nicola,come le detta la sua malafede!” gli rispondo,prima di andar via.
 
[Sofia]
Betty esce come una furia dal bagno e passa davanti alle nostre scrivanie senza degnarci neppure di uno sguardo. Chissà che sarà successo!
“ Anna Maria,ma che è successo?” domando alla mia collega.
“ Boh… Betty è uscita dalla presidenza un po’ di tempo fa e poi l’ha seguita anche il dottor Armando!” mi risponde.
“ In bagno?” domando sconvolta.
“ Sì. Forse si è sentita male! Anche se non sarebbe la prima volta!” mi risponde.
“ Che la segue in bagno?” chiedo sbalordita.
“  Ma no… anche qualche mese fa è stata male! Non ricordi che la signora Caterina era con lei?” replica.
“ Già! Secondo me quel negriero la sta mettendo un po’ troppo sotto pressione e Betty si sente stressata per questo!” insinuo.
“ Ah sì,di questo se n’è accorto anche il fidanzato! Non a caso ieri è successo quello show a casa di Ines!” commenta la mia collega.
 
[Armando]
Imbecille! Imbecille! 100 volte imbecille! Adesso che faccio? Betty sa tutto,conosce il piano di Calderon,conosce la lettera e aspetta mio figlio. Io,Armando Mendoza,sarò padre! Non ho mai avuto dimestichezza con i bambini e sinceramente la paternità mi ha sempre fatto un po’ paura,anche perché diventare padre vuol dire crescere ed io non mi sono mai sentito pronto a farlo. Questa notizia invece mi rende euforico!
Esco da quel bagno e mi reco nel mio ufficio. La questione va risolta adesso,una volta per tutte. Apro la porta dello stanzino di Betty.
“ Adesso lei mi ascolta!” le dico.
“ Se è qui per intimarmi di abortire o di abbandonare mio figlio,se lo scordi! Poco mi importa se lei,come il suo amico con la bionda finta,non vuole responsabilità! Il figlio che aspetto è solo mio e riguardo l’Ecomoda: io non la voglio. Domani riavrà la sua azienda e deciderà lei come uscire da questo imbroglio! Ora se va via,sarò in grado di terminare l’ultima truffa messa a punto da lei ai danni della sua famiglia e della donna che sposerà!” mi dice.
“ ADESSO BASTA!” le grido. Mi guarda sconvolta.
“ Adesso lei mi sta a sentire!” le dico.
“ Ha avuto mesi interi per dirmi la verità e adesso sono io che non voglio nessuna spiegazione da lei! Domani andrò via e non sentirà mai più parlare di me né del bambino che aspetto! In fondo era quella la sua intenzione fin dall’inizio: espatriarmi! Mi dispiace solo non lasciarle la soddisfazione di scegliere la meta del mio esilio,ma spero mi concederà almeno di scegliere dove andare!” mi dice.
“ VUOLE STARE A SENTIRMI? MALEDIZIONE!” le dico.
“ Dottore,io non dirò a nessuno quello che è successo e nessuno saprà che questo bambino è … insomma,ha capito…ma lasci in pace! Mi lasci vivere in pace con mio figlio!” mi dice quasi come se mi supplicasse.
“ ADESSO BASTA! Anch’io ho diritto di parola! La lettera che ha letto testimonia il vero. Io sono un uomo orribile,capace delle peggiori bassezze solo per occultare che non sono stato in grado di gestire l’azienda che mio padre mi ha affidato. Non sono stato capace di negare la mia collaborazione al piano criminale ordito da Mario ai suoi danni,ma c’era una cosa che non avevo previsto!” le dico. Solleva il suo sguardo dal pavimento.
“ Il fatto che scoprissi quella lettera,scommetto! O forse che rimanessi incinta…per quanto possa consolarla: non l’avevo previsto neanch’io!” mi risponde.
“ No. Non era previsto che mi innamorassi di lei!” le dico. Lo confesso più a me stesso che a lei. Io mi sono innamorato per la prima volta nella mia vita … di Beatrice Pinzon Solano. Questo è stato il periodo più bello e più difficile della mia vita,ma non ho alcuna intenzione di rinunciare a Betty,tantomeno ora che aspetta un figlio mio.
“ E lei si aspetta che io sia tanto ingenua da cadere di nuovo nel suo raggiro? Stavolta qual è la posta in gioco? Dunque…l’azienda no perché le ho già detto che gliela restituirò…cosa vuole da me?” mi domanda.
“ Lo so,che è difficile credermi,ma è così! Io la amo,Betty,e farò tutto ciò che è in mio potere per convincerla!” le rispondo.
“ Energie sprecate! Mi dispiace,ma saranno sforzi inutili,perché domani la libererò dalla mia sgombra presenza. Non dovrà più farmi alcuna falsa promessa,non sarà più costretto a baciarmi,né a professarmi un sentimento che non prova! O forse stavolta mi ha detto di amarmi perché non vuole che spenda i soldi della Terramoda per il biglietto aereo? Stia tranquillo perché quei soldi non li tocco!” mi dice. Do un pugno alla scrivania.
“ MALEDIZIONE,BETTY! LEI NON PUÒ ANDARE VIA COSÌ!” le dico.
“ La sto liberando dall’onere di dovermi liquidare e di dover pensare a come sbarazzarsi di un figlio,nato da un atto che l’ha solo disgustata, dovrebbe essermi grato! O forse vuole che si ripeta lo stesso siparietto messo in atto da Patrizia Fernandez qualche mese fa con il suo amico?! Mi spiace,ma non mi farò compatire da tutta l’azienda né farò in modo che l’additino come colui che non solo ha avuto il coraggio di sedurmi, ma anche di ingravidarmi! Altro che riviste rosa…finirebbe su National Geographic!” mi risponde.
“ IO DOMANI PARTIRÒ CON LEI,CHE LEI LO VOGLIA O MENO!” le dico.
 
[Betty]
Ma è impazzito? Mi sta prendendo in giro di nuovo. Vuole solo sfruttare questa storia per mandarmi via.
“ Senta,dottore,a me non va di stare a sentire le sue bugie,quindi vada via!” gli dico.
“ Mi dispiace,ma io andrò proprio da nessuna parte! Domani io e lei partiremo per sempre!” mi dice. Dice sul serio? Che gli prende?
“ Per favore mi lasci in pace! Devo ancora terminare le modifiche del bilancio,altrimenti non sarà pronto per domani!” gli dico.
“ Non c’è nulla da modificare!” mi risponde. Sgrano gli occhi,mentre mi prende il viso tra le mani.
“ Che cosa vuole dire?” gli domando.
“ Che domani consegneremo il resoconto reale per finire questa storia per sempre!” mi risponde. Capisco sempre meno!
“ Vuole dire la verità?” gli chiedo. Annuisce.
“ E come mai? Insomma …in questi giorni non ha fatto altro che chiedermi di truccare il bilancio e adesso vuole consegnare il resoconto reale!” gli dico.
“ Domani all’alba partiremo e lasceremo tutti i documenti qui all’Ecomoda! Lo so che scappare non serve,ma lei è incinta ed io voglio che viva questa gravidanza in pace e qui non è possibile! Torneremo quando nascerà il nostro bambino!” mi dice. Lo guardo basita. Si è per caso drogato o è un’altra strategia?
“ Lo so che ha tutti i motivi del mondo per credere che questa sia solo l’ennesima bugia,ma non è così! Tutte le sciocchezze che ho fatto in questi giorni…non riuscivo a spiegarmi cosa mi spingesse ad essere così ossessionato da lei e da Nicola Mora,ma ieri me ne sono reso conto. Dopo che è andata via con lui,dopo il ceffone,ho preso consapevolezza della mia gelosia nei suoi confronti e non per la Terramoda o per il denaro…sono geloso della vostra vicinanza e so che lei non mi crede,ma non mi sono mai sentito così! Quello che sento è tanto forte da farmi paura,da destabilizzarmi…non sa quanto ho fatto fatica ad accettarlo,ma è così: io sono irrimediabilmente e perdutamente innamorato di lei.” Mi dice. Allora mi ama sul serio! Non mi sta prendendo in giro?!
“ E ai miei genitori,ai suoi,alla signora Marcella,al dottor Mario cosa diremo?” gli domando,accettando inconsciamente la sua proposta di fuggire. Io non sto bene mentalmente!
“ Vuole dire che accetta?” mi chiede incredulo. Annuisco titubante e con moltissime riserve. Mi sfiora impercettibilmente il ventre,come per voler entrare in contatto per la prima volta con il nostro bambino.
“ Ai suoi genitori diremo che questa sera partiremo per Miami perché abbiamo aperto una sede lì e lei sarà la direttrice generale! Io questa sera passerò a prenderla dopo la sfilata e questa notte dormiremo nel mio appartamento per poi partire domattina presto!” mi risponde.
“ E agli altri?” gli chiedo.
“ Nulla! Questa sera scriverò una lettera a Marcella,raccontandole la verità su noi due e sull’Ecomoda! Capisci che l’unico modo,vero?” mi domanda accarezzandomi la guancia. Mi da del tu per la prima volta.
“ E …e dove vorrebbe andare?” gli domando,mentre con le parole mi trovo ad assecondare la sua follia. Povero il mio bambino con due genitori così…
“ In Svizzera da mia sorella. Beatrice,mia sorella è l’unica in grado di comprenderci senza giudicarci perché ha vissuto anche lei un amore contrastato!” mi spiega. Quelle della banda mi hanno raccontato della sorella del signor Armando.
“ Capisci che è l’unico modo che abbiamo per essere felici con nostro figlio,vero?” mi domanda. Annuisco.
“ Io ho sempre detestato le fughe dai problemi e adesso sto accettando di fuggire con lei….” Gli rispondo.
“ Con te,non con lei!” mi corregge accarezzandomi la nuca. Non sarà facile dargli del tu e soprattutto fidarmi di lui dopo tutto quello che è successo fra noi due. Probabilmente comincerò a credere a tutto questo e al suo amore solo quando saremo insieme su quell’aereo!
“ E il lancio?” gli domando.
“ Dopo l’orario d’ufficio andrai a casa e parlerai ai tuoi di Miami,resterai a casa e aspetterai che tornerò dal lancio per passarti a prendere e rassicurare i tuoi genitori sulla partenza…sai meglio di me che devo prendere parte a quel lancio! Sono il presidente almeno per stasera e, anche se farei volentieri di andarci,devo essere presente a quell’evento! Non so come farò a guardare in faccia i miei genitori,ma se ci sono riuscito in tutto questo tempo in cui ho mandato in rovina la loro azienda,posso fingere ancora per qualche ora!” mi risponde. In effetti! Vede la mia faccia perplessa.
“ Ehi…andrà tutto bene! Da stasera comincerà la nostra nuova vita: mia,tua e del piccolino! Vedrai che Camilla sarà felicissima di ospitarci! Le sarai simpatica e poi c’è Roberto,suo figlio…piacerai anche a lui!” esclama tutto concitato.
“ Lei…insomma…è sicuro?” gli domando titubante. Accoglie il mio viso fra le mani.
“ Sì. Non ho nessun dubbio. Il piccolino che aspettiamo mi ha fatto scoprire una forza che non sapevo neppure di possedere. Adesso so che posso farcela,che posso lottare per noi due e per lui!” mi risponde. Mi sfugge una lacrima.
“ Io non volevo che andasse così…” scoppio a piangere. Mi accoglie fra le sue braccia.
“ Non volevi che andasse così cosa? Non volevi restare incinta? Non volevi scappare? Cosa non volevi?” mi domanda.
“ È tutto così confuso.” Mugugno ancora in lacrime.
“ Però una certezza l’abbiamo: entrambi vogliamo lui. Non vuoi rinunciarvi tu e neanch’io. Non so se riuscirai più a fidarti di me,anche perché l’ho fatta grossa nei tuoi riguardi,e so di non meritare una seconda chance,ma voglio dimostrarti che posso essere diverso dal capo irascibile con cui hai avuto a che fare finora,che posso essere un supporto per te,che posso essere un buon padre,che sono in grado di affrontare la mia famiglia e il mondo intero per stare con voi due! Devo ammettere che avere un figlio non era proprio quello che mi aspettavo da questa storia e neanche da quella con Marcella…diciamo pure che non mi sono mai immaginato con un pargoletto fra le braccia,ma l’idea di un bimbo ora come ora non mi dispiace. È una delle poche cose buone venuta fuori dal male che ti ho fatto oltre all’amore che hai fatto nascere in me,quindi mi impegnerò per essere un buon padre. Ti chiedo solo di fidarti di me una seconda volta ed io ti giuro che non ti deluderò più! Sarò l’uomo che meriti di avere accanto!” asserisce. Magari fosse solo questo! Mio padre e mia madre non conosceranno mai il loro unico nipote…
“ Lo so che ti costa molto allontanarti dalla tua famiglia e che tutto questo è solo per colpa mia e dei miei imbrogli,ma qui non riusciremmo a vivere in pace: avremmo contro i Valencia,tuo padre…invece in Svizzera ci sarebbe Camilla e poi nessuno ci cercherebbe mai nel posto più ovvio dove potremmo mai rifugiarci! Vedrai che staremo bene e poi dopo la nascita del bambino possiamo sempre tornare! Sono sicuro che il nostro bambino ammorbidirà sia i miei genitori che tuo padre!” continua. Lo abbraccio d’istinto.
“ Ehi…piano! Non vorrai mica schiacciarlo!” mi sussurra riferendosi al bambino. Mi allontano leggermente.
“ Io però…” devo dirglielo che ho promesso alla signora Caterina di partire con lei.
“ Però? Ancora dubbi?” mi chiede posandomi un bacio sulla fronte.
“ Domani volevo partire per Miami con la signora Caterina!” mormoro. Si stacca da me.
 
[Armando]
Se è uno scherzo non è divertente! Voleva andare via! Lei voleva allontanarsi da me…senza dirmi nulla! L’avrei persa…se non fosse stato per il bambino,l’avrei persa!
“ Lei mi voleva come sua assistente per darle una mano!” mi spiega.
“ Con Caterina ci parlo io. Le racconterò tutto stasera al lancio…troverò un momento da solo con lei e le racconterò di noi!” asserisco.
“ Lei lo sa. È stata lei ad aprire la porta ieri.” Mi spiega. Oh Mio Dio! Non che non mi fidi di Caterina,sia chiaro,ma… era una degli invitati al mio matrimonio e sa di me e di Betty!
“ Lo sa…perché non me l’hai detto?” le chiedo.
“ Non volevo coinvolgerla! Io volevo andare via domani dopo il consiglio!” mi risponde. Questo bambino è un regalo del Cielo…se non ci fosse stato,avrei perso la mia Betty e mi sarei ritrovato a dover sopportare Marcella tutta la vita!
“ E invece andremo via prima del consiglio e insieme!” le soffio sulle labbra. La sento tremare e sorrido. Riassaporo le sue labbra,le stesse che stavo per perdere e che mi sono mancate in questo periodo così strano della nostra relazione!
“ Io però vorrei aspettarla qui stasera se non le dispiace! Insomma vorrei lasciare tutto in ordine anche in merito alla Terramoda,così che trovino un modo per uscirne quando non ci saremo e poi voglio stampare la mia lettera di dimissioni!” afferma quando ci stacchiamo. Anch’io devo scrivere la mia lettera di dimissioni.
“ Io invece preferirei che andassi a casa…non so se lo ricordi,ma sei incinta e dovresti riguardarti!” le rammento. Ci manca solo che succeda qualcosa a lei o a mio figlio!
“ Lo ero anche ieri e nelle settimane precedenti,se è per questo!” replica divertita.
“ Ma non lo sapevi! E poi ora che lo sa anche il negriero del tuo capo,non si dispiacerà di certo se lascerai il lavoro un po’ prima!” le rispondo. Per la prima volta dopo giorni la sento ridere. La sua risata mi rimette al mondo!
“ Il mio capo dovrebbe sapere che ci sono cose da sistemare. Già saranno tutti furiosi,vorrei che almeno la loro ira fosse ridimensionata dal fatto che non li lasceremo così senza deleghe…giusto per evitare che ci cerchino in lungo e in largo,anche perché io da stasera con questa storia ho chiuso!” replica.
“ Anch’io! Non è che scriveresti una lettera di dimissioni anche da parte mia,così quando stasera ti passo a prendere la firmo? E poi vorrei lasciar loro la mia auto,la mia casa…insomma per risarcirli del danno che gli ho causato!” le dico. Annuisce.
“ Che c’è?” le domando notando che è un po’ preoccupata.
“ Niente. È che magari adesso…con il dottor Mario…” farfuglia.
“ A Mario non dirò nulla né della gravidanza né di nient’altro! È vero che devo ringraziare il suo piano se mi sono accorto di te,ma grazie a lui e alla sua vena di scrittore in erba stavo per perderti e stavo per perdere anche nostro figlio,quindi per quel che mi riguarda Mario avrà una bella sorpresa domani! Se siamo finiti così è anche colpa sua e delle sue trovate geniali…come quella del contrabbandiere ad esempio!” la rassicuro. Ci manca solo Mario…quello sarebbe capace di farmi interdire!
“ Allora alle 11 ti passo a prendere! Andiamo da te,facciamo i bagagli e poi ti porto a casa mia,va bene?” le chiedo. Annuisce. Veniamo interrotti da Mario.
“ Armando!” mi chiama dal mio ufficio.
“ Sono qua con Betty,Calderon!” affermo,lanciando un’ultima occhiata di rassicurazione alla mia Betty. E che la recita abbia inizio!
 
[Mario]
Ci mancava solo Armando,che ormai sragiona! Non lo ammetterà mai,ma questa storia con Betty lo sta coinvolgendo un po’ troppo… si è persino votato all’astinenza sessuale,neanche se fosse un prete! Ma roba da matti!
“ Allora,presidente,vogliamo star qui tutto il giorno?” gli domando. Neanche voglio saperlo cosa stavano facendo nell’antro del pipistrello! Già durante questi mesi sono riuscito a stento a chiudere occhio dopo i racconti dell’orrore che mi propinava della loro relazione!
“ Che c’è di urgente,Mario?” mi domanda seccato. Perché può lasciare sola Vampirina solo se c’è un’urgenza?
“ Ci sono quelli della Fashion Color. Ci stanno aspettando alla reception!” gli comunico. Mi guarda quasi scocciato…neanche se lo avessi interrotto con l’Arboleda!
“ Andiamo vah…!” esclama facendo per seguirmi. Mi allontano,ma noto che parla sottovoce con Betty prima di raggiungermi.
“ Ti godevi gli ultimi momenti con Vampirina?!” gli dico quando siamo fuori dal suo ufficio.
“ Non chiamarla così!” mi intima con veemenza.
“ Certo che il consiglio non ti fa bene! Sei elettrico…sembri Ugo!” replico.
“ Sei tu che non mi fai bene! Ti ho chiesto solo di non chiamarla con nomignoli strani!” ribatte. Mamma mia,che pesantezza!
“ E il bilancio? Lo modificherà?” gli domando.
“ Sì. Ha detto di sì,quindi calmati e rilassati!” mi risponde. Ha una faccia strana da quando è uscito da quel cavolo di ufficio… non è che quella Betty gli ha fatto bere qualche intruglio strano perché la trovasse più carina?!
“ Sicuro di stare bene? Sembri quasi contento…hai cambiato idea riguardo il matrimonio? Sei contento di sposarti?!” gli chiedo. Mi guarda malissimo.
“ Smettila di dire idiozie! E comunque sto benissimo,ma domani starò meglio: quando ci libereremo di questa spada di Damocle che pende sopra le nostre teste!” mi risponde.
“ Ti riferisci a Vam…a Betty o a Daniele Valencia?” gli chiedo.
“ Al consiglio d’amministrazione,cretino!” mi risponde.
 
[Marcella]
“ Capisci? Continua a difenderla? Quella tizia è proprietaria di un’azienda,notizia di cui nessuno di noi era a conoscenza e lui che fa? La difende!” mi sfogo con Patrizia. Negli anni avrei immaginato di tutto,tranne che di trascorrere in questo modo infernale i pochi giorni prima del mio matrimonio!
“ Marce,ma tu non puoi prendertela per così poco! Ormai ce l’hai quasi fatta,è quasi tuo marito,quindi perché rovinarti la vita per una racchia qualsiasi? Cosa ti importa che quella tizia abbia un’azienda?!” replica Patrizia. Comodo per lei che grazie a quell’azienda potrebbe riscattare la sua Mercedes!
“ Non è per Betty! Il fatto è che Armando la spalleggia in tutto,la difende da chiunque e questo io non lo sopporto! Cos’ha quella segretaria di tanto speciale?” ribatto.
“ Credi si sia innamorato di lei?” mi domanda con fare derisorio. Non esageriamo adesso…non sono mica così paranoica!
“ Non è fantascienza quello di cui ti sto parlando! Armando è cambiato,ma non fino a questo punto!” le rispondo.
“ Cambiato è cambiato,visto che non ti tocca quasi più!” replica.
“ Toglierei il quasi al tuo posto! Sono più di 2 mesi che non mi tocca più!” le rispondo con rammarico.
“ Forse sta concentrando le sue energie per farti trascorrere una luna di miele di puro fuoco!” ribatte.
“ E se così non dovesse essere? Se mi rifiutasse anche in viaggio di nozze e per i prossimi anni? Mi dici in questo caso che nozze sarebbero le nostre?” replico radunando le mie cose.
“ Forse dovresti conoscerla…l’amante di Armando!” mi consiglia.
“ Non lo so. Forse quella tizia non c’è neanche più,visto che ritorna a casa sempre presto di sera…e se questa ipotesi si rivelasse corretta,sarebbe anche peggio perché vorrebbe dire che non è con il sesso che lo tiene legato a sé,che c’è qualcos’altro che gli impedisce di fare l’amore con me o con altre!” le rispondo.
“ La temi?” mi chiede. Annuisco.
“ Ho paura perché so che con uno schiocco di dita potrebbe portarmelo via per sempre,anche se in fondo l’ha già fatto!” le rispondo trattenendo una lacrima.   
 
[Betty]
Non ci posso credere! Lui vuole scappare con me… preferisce inimicarsi tutti piuttosto che stare senza me e nostro figlio! Sperando che mio padre non lo ammazzi! E poi che dirò a Nicola? Dovrei raccontargli la verità! Sì,sarebbe una scelta obbligata,ma non posso inventare anche con lui la balla di Miami! Il mio telefono squilla e rispondo immediatamente.
“ Betty,sono la signora Caterina!” mi annuncia la mia interlocutrice.
“ Signora Caterina,ci sono delle novità!” esordisco.
“ Di che tipo?” mi chiede. Mi guardo intorno e provo ad ascoltare se sta arrivando qualcuno.
“ Sono incinta ed io ed il dottore Armando abbiamo deciso di scappare stanotte!” le dico tutto d’un fiato. Speriamo non svenga!
“ Incinta?” mi domanda.
“ Sì. Mi dispiace!” rispondo mortificata.
“ E perché? Un figlio è sempre un motivo di gioia! E lui lo sa?” mi chiede.
“ Sì. È contento stranamente. Vuole scappare via con me. Dice che qui staremmo sotto pressione continuamente e che devo vivere questa gravidanza serenamente. Vuole che raggiungiamo sua sorella!" le racconto.
“ E lei cosa vuole,Betty?” mi domanda. Bella domanda! Nel giro di poche ore nella mia vita è successo di tutto!
“ Non lo so. Voglio lui,voglio il figlio che aspetto e vorrei allontanarmi di qui!” le rispondo.
“ Non sarà facile,immagino lo sappia! Senta…stasera di certo vedrò Armando al lancio ed io avrei un’idea. Magari potreste fare scalo a Cartagena per qualche giorno prima di raggiungere Camilla! Lì c’è un mio amico che vi darebbe una mano!” propone. Dovrei sentire cosa ne pensa il dottor Armando prima!
“ A lei non dispiace che…che non verrò con lei a Miami?” le domando.
“ Un po’,ma preferisco saperla contenta con suo figlio ed il padre di suo figlio e poi Armando nella versione responsabile,non me la perderei per nulla al mondo!” mi risponde. Sorrido. Armando fa ritorno nel mio ufficio.
“ Non so come ringraziarla! Io credo sia meglio seguire il suo consiglio e poi nessuno ci cercherebbe in un posto così vicino!” replico. Armando mi guarda interrogativamente. Gli faccio segno che gli racconterò tutto dopo.
“ Allora le cambio il biglietto e ne prenoto uno ad Armando. Per domattina,va bene?” mi chiede.
“ Sì. All’alba possibilmente. E grazie di tutto. Non lo scorderò mai!” le rispondo prima di riagganciare.
“ Chi stavi ringraziando?” mi domanda l’uomo che amo.
“ La signora Caterina. Ci prenoterà due biglietti per Cartagena. Lì c’è un suo amico che ci ospiterà per un paio di giorni e poi partiremo per andare dalla signora Camilla!” gli rispondo.
“ Cartagena! Interessante…non è male in questa stagione! Sa che ci sarà anche il concorso di Miss Colombia!” esclama.
“ Il suo habitat!” farfuglio sperando di non essere ascoltata. Mi solleva dalla sedia ed in un attimo sono fra le sue braccia.
“ Quando ho seguito te e Nicola al “Le Noir” e poi da te,fuori casa tua ti ho detto che non ho più toccato Marcella,da quando io e te abbiamo fatto l’amore! Non ti stavo mentendo! Io non sono più andato a letto con nessuna dopo di te,perché non voglio nessuna a parte te! Lo so che non mi credi,ma è così e te lo dimostrerò!” mi sussurra,mentre posso ascoltare i battiti del suo cuore. Mi accarezza la nuca.
“ Perché non vieni al lancio con me?” mi domanda.
“ Perché devo chiudere la pratica Terramoda una volta per tutte e poi devo avvisare Nicola…” mi interrompe.
“ Nicola?” mi domanda accigliato.
“ Sì. Devo intimargli di lasciare tutto ciò che riguarda la Terramoda a casa mia in modo che stasera possiamo portar via tutti i documenti e lasciarli dove metterà la lettera che scriverà alla signora Marcella e poi dargli istruzioni per l’auto. Domani dovrà consegnare anche quella qui in azienda ed è meglio che lo faccia prima dell’arrivo dei dirigenti e di Patrizia Fernandez!” gli rispondo.
“ Patrizia? Che c’entra lei con Nicola?” mi chiede.
“ Storia lunga. Diciamo che non era Nicola a volere il suo denaro,ma Patrizia Fernandez per riscattare la sua Mercedes!” gli spiego.
“ Andiamo bene! Se volevo prestarle dei soldi l’avrei fatto di mia spontanea volontà! Che croce!” replica. Sorrido. Mi bacia.
“ Io però adesso devo andare! Anche se resterei qui volentieri per aiutarti così da non farti stancare!” ribatte. Annuisco.
“ E comunque non sarai sola. Gutierrez ha chiesto ad Anna Maria di restare a lavorare fino a tardi e il resto della banda ha deciso di farle compagnia insieme a Freddy!” mi racconta. Andiamo bene! Speriamo non mi vengano attacchi di nausea!
“ Che c’è?” mi domanda accarezzandomi la guancia.
“ Menomale che domani andiamo via! In quest’azienda anche i muri hanno le orecchie e le mie amiche sono troppo furbe per nasconder loro un segreto del genere!” gli rispondo.
“ Da domani…anzi da stasera non ci nasconderemo più!” mi sussurra. Mi regala un bacio mozzafiato,uno di quelli che ti fanno ringraziare il destino di aver messo sulla tua strada Armando Mendoza. Continuiamo a baciarci fino a che il suo cellulare non ci interrompe. 
“ PRONTO…stavo per venire!...STO PER ARRIVARE!” gli sento dire. Può essere solo lei o suo fratello o la bionda finta…solo con loro raggiunge certi decibel!
“ Scusa! Mi dispiace di aver gridato!” mormora posandomi un altro bacio sulle labbra. Come se fosse una novità…sono più le volte in cui grida che quelle in cui è calmo da quando lo conosco!
“ Allora io vado! Ti chiamo più tardi! Mangi qualcosa qui o preferisci che ti porti qualcosa quando ci vediamo?” mi domanda. Oddio,ma è davvero il mio capo? Lo stesso uomo nevrastenico di cui mi sono innamorata?
“ Non ho molta fame,ma al massimo prenderò qualcosa in caffetteria!” gli rispondo.
“ Lo spero bene! Devi nutrirti e nutrire il mio erede!” replica. Si inginocchia e posa il viso in corrispondenza del mio ventre.
“ E tu sorveglia la mamma,mentre io non ci sono! Papà,torna presto!” sussurra al mio ventre. Si rimette in piedi.
“ Ciao! E non ti strapazzare!” esclama. Annuisco. Mi ruba un bacio prima di andarsene. Come sarà la nostra nuova vita?
 
 
 
 
 
Tranquille: non ho intenzione di abbandonare incompleta “ L’esperienza dell’amore”,anche perché lì stiamo per assistere al meglio! Questa storia è un esperimento,è nata di getto,un po’ perché nella serie non citano mai l’uso dei contraccettivi,quindi sarebbe anche potuto accadere,un po’ perché mi piace stravolgere un po’ la trama originale. Diciamo che ho fatto svegliare Armando prima della disfatta e gli ho fatto tirar fuori gli attributi e la forza di mandare tutto a carte e quarantotto per seguire sul serio la sua felicità! Quindi non verrà gonfiato come una zampogna,non si rovinerà il fegato bevendo come una spugna… diciamo che la storia sarà stravolta completamente!
Betty resterà bruttina o cambierà? Michel che ruolo avrà? A Nicola cosa succederà? E Camilla? Sì,in questa storia comparirà anche la mitologica sorella di Armando (la chiamo così perché sembra quasi il personaggio di una leggenda metropolitana dato che non è mai stata vista nella storia),la stessa che mentre tutti erano in fibrillazione per il matrimonio di Armando e Marcella,non è neppure comparsa a Bogotà! In questa storia sarà presente,molto presente! 

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Capitolo 2
*** 2 ***


[Camilla]
E così fra meno di tre giorni si sposa mio fratello! Ripenso al mio di matrimonio,a com’ero felice quel giorno e alla facilità con cui è andato in pezzi grazie al prezioso aiuto di mia madre! A questo di matrimonio invece ci starà attenta. Lo tratterà con i guanti visto che Armando sposerà quella che ai suoi occhi è la donna perfetta!
Nulla contro Marcella…per carità! Non metto in dubbio i sentimenti che nutre per Armando e il fatto che sarà una moglie perfetta,ma mio fratello quando mi ha parlato del matrimonio l’ha fatto con lo stesso entusiasmo di chi ha appena subito un lutto! Per non parlare poi di tutte le corna che le ha messo negli anni… sì,magari è colpa delle cattive compagnie (perché credo che lontano dall’influenza di Calderon,Armando non sia così superficiale),ma esiste il libero arbitrio e se mio fratello negli anni non è riuscito,volgarmente parlando,a tenerselo nei pantaloni vuol dire che non prova poi questo grande amore per Marcella! E se il mio di matrimonio,celebrato per amore,è finito così…mi spaventa anche solo immaginare come possa finire il loro!
Forse Armando avrebbe semplicemente bisogno di una donna in grado di amarlo con dolcezza,con tenerezza,una donna in grado di fargli scoprire lentamente emozioni e sentimenti autentici…ma non credo che le donne del jet set o le donnine che allietano le sue notti siano in grado di compiere questo miracolo! E poi a tre giorni dal matrimonio come potrebbe avvenire questo evento soprannaturale?
“ Mamma!” mi chiama il mio Roberto. Sobbalzo. Che ci fa mio figlio in camera mia in piena notte?
“ Dimmi,tesoro!” lo esorto scompigliandogli i capelli.
“ Che cos’è quel foglio?” mi chiede alludendo al pezzo di carta che tengo in mano,l’invito del matrimonio pervenutomi per posta. Mia madre non ha fatto una piega quando ha saputo che non sarei andata! D'altronde se non si è fatta scrupoli a togliermi qualsiasi diritto agli utili dell’Ecomoda,non vedo per quale motivo darsi pena perché non parteciperò alle nozze di mio fratello!
“ Zio Armando si sposa e ci ha invitati!” gli rispondo.
“ E ci andiamo?” mi domanda. No,neanche morta! Io a Bogotà non ci torno! Non per affrontare gli sguardi di disapprovazione di mia madre!
“ No,tesoro! Lo sai che la mamma deve lavorare!” gli rispondo.
“ Non vuoi andarci perché ci sarà anche papà?” mi chiede. Ci manca solo questa,così la tua cara nonnina richiede il porto d’armi solo per farlo fuori! Anche se mia madre in carcere proprio non ce la vedo…non sopravvivrebbe un giorno!
“ Tesoro,te l’ho detto: papà è partito per un viaggio,ma non è in Colombia! Se non andiamo al matrimonio dello zio è solo perché devo lavorare!” gli rispondo regalandogli una carezza sulla guancia. Non posso di certo dirgli che sua nonna,la stessa che si disinteressa di lui,ha fatto scappare suo padre con il suo terrorismo psicologico e che per questo il mio ex marito non vuole più vederci neanche in fotografia!
“ Va bene!” asserisce.
“ E comunque sono le 4…mi dici che ci fai sveglio?” gli chiedo.
“ Avevo sete!” mi risponde stropicciandosi gli occhi. Gli porgo la mano che afferra con decisione.
“ Andiamo in cucina a prendere l’acqua!” asserisco.
 
[Armando]
“ Sono i biglietti?” domando a Caterina,che mi ha preso da parte prima che cominciasse la sfilata.
“ Sì. L’aereo partirà domani alle 6 e mezza! Ma tu sei sicuro?” mi chiede.
“ Sì. Mai stato più certo!” le rispondo guardano i nomi sui biglietti. ARMANDO MENDOZA e BEATRICE PINZON SOLANO…fa quasi impressione! Sembra l’invito ad un matrimonio… Sorrido.
“ E a Marcella e agli altri,che dirai?” mi domanda Caterina allontanandomi dai miei sogni ad occhi aperti.
“ Non lo so. So solo che stasera chiamerò Camilla. Non posso presentarmi da lei di punto in bianco!” le rispondo.
“ E ai genitori di lei? So che suo padre è molto apprensivo!” replica.
“ Caterina,non preoccuparti! È tutto sotto controllo! Da domani sarò un uomo libero di vivere la sua vita…libero e felice!” rispondo serafico. Non mi sono mai sentito tanto in pace con il mondo come in questo momento! So che è strano visto che domani scoppierà il pandemonio,ma io,Betty e nostro figlio saremo al sicuro ed è questa l’unica cosa che conta per me.
“ Tu sarai felice,ma la tua famiglia? E Marcella?” mi domanda Caterina.
“ E cosa vuoi che faccia? Che rinunci a lei? No! Ho rischiato che andasse via,che seguisse te a Miami,che si allontanasse da me e mi dispiace, ma non ripeterò due volte lo stesso errore! Può anche soffrirne il Papa di questa mia scelta,ma io parto!” affermo perentorio.
“ Non è una passione passeggera,vero?” mi domanda.
“ No. Io la amo e non la lascerò mai più per nessun motivo al mondo!” le rispondo. Mai più…ora sono loro la mia famiglia!
 
[Mario]
Mai visto Armando così strano! Che avrà mai da sorridere? Domani,se la sua cara amante non ci da una mano,rischiamo che ci sbattano fuori e lui ride! Mah…
“ Finalmente eh! Che avevi da parlare fitto fitto con Caterina?” gli chiedo.
“ Perché? Sei geloso?” replica.
“ No,la gelosia nei tuoi riguardi la lascio alla tua cara futura sposa! Non ti pare che stia bevendo un po’ troppo?” ribatto.
“ Almeno non grida e non straparla! E comunque è adulta e vaccinata e non mi metterò di certo a farle la predica o da babysitter!” mi risponde. Andiamo bene!
“ Quanto amore in questa frase! E menomale che fra 3 giorni c’è il matrimonio!” commento.
“ Devi per forza ricordarmi che sto per andare al patibolo ogni secondo?!” ribatte con veemenza. La gente ci guarda e mi imbarazzo.
“ Mi spieghi perché fai così? In fondo lo sai da molto che devi sposarti!” replico.
“ Comodo per te,visto che il lavoro sporco tocca a me,dato che sono io che dovrò sorbirmela! E non tirare in ballo l’Ecomoda per cortesia!” mi risponde.
“ Non è che la tiro in ballo io,è così! Devi farlo per l’azienda e per le nostre poltrone,se ci tieni a conservare il titolo di presidente… credi che io al tuo posto non lo farei per salvarmi e per salvare te?” replico.
“ Allora sposatela tu e non mi seccare!” ribatte inferocito prima di allontanarsi. Neanche se gli avessi chiesto di sposare Betty! Che sarà mai?!
 
[Nicola]
No,Betty deve aver bevuto! Incinta? E di quel depravato che l’ha solo usata! E poi ero io lo stupido che correva dietro la Fernandez! Lei che si è fatta incastrare con tutte le scarpe,come si definisce?
“ Se è uno scherzo,non è per niente divertente e lo sarà ancora meno quando a tuo padre verrà una sincope alla notizia!” esclamo,sperando stia  solo scherzando.
“ Non è uno scherzo! Sarai zio,sei contento?!” replica. Quanto ha bevuto?
“ Ne sarei contento,se tuo padre non ti ammazzasse,cosa che invece farà di certo quando gli darai la notizia! Ti sei bevuta il cervello,per caso? Oltre al fatto che hai dimenticato cosa ti ha fatto quel tipo?” le dico.
“ Mio padre non lo saprà perché domani all’alba partirò con il dottor Armando!” mi risponde. È peggio di quanto pensassi: i pazzi sono due!
“ No,Betty,siamo seri: dimmi cosa gli hai fatto! L’hai drogato? L’hai sottoposto ad ipnosi?” le chiedo.
“ Sa che aspetto un bambino ed è contento. È stato lui a propormi di partire insieme. Mi ama!” mi risponde.
“ Come ti amava quando avete cominciato questa cosa? Davvero gli credi?” le chiedo. Ma roba da matti!
“ Non vuole che io trucchi il bilancio. Lasceremo tutti gli incartamenti qui e se la sbrigheranno loro. Non è una strategia,Nicola! E adesso sei tu a dovermi aiutare!” replica.
“ E cosa dovrei fare? Comprarti il corredino?” ribatto.
“ Nicola,per favore! Devi lasciare tutto a casa mia adesso: incartamenti,libretto di assegni,il cellulare e la tua lettera di dimissioni. Io la mia l’ho già scritta! E domani mattina alle 7 devi portare l’auto in Ecomoda e consegnare le chiavi a Wilson! Mi raccomando: non lasciarti scappare nulla,Nicola!” esclama.
“ E ai tuoi che dirai?” le domando rassegnato a questa sua follia totale.
“ Che l’Ecomoda apre una succursale a Miami e che il dottor Armando mi vuole come direttrice generale! Stasera lui verrà con me a parlar loro per raccontare questa balla. Dirò loro che quando mi sarò sistemata,potranno raggiungermi e poi si vedrà!” mi risponde.
“ E credi che ti lasceranno partire da sola con il dottor Mendoza?!” le chiedo immaginando già la faccia del signor Hermes.
“ Se racconterò loro che con noi verranno anche la signora Marcella e il dottor Calderon e che poi loro tre ritorneranno qui,sì. Per i miei genitori,io parto stanotte! Dormirò a casa sua!” mi risponde.
“ Betty,ma come fai a fidarti di lui?” le domando.
“ Vuoi la verità? Non mi fido ancora del tutto,ma è il padre di mio figlio e quando l’ha saputo non mi ha chiesto di rinunciarvi o di abortire, come ha fatto il suo amico con la tua cara Patrizia. Lui era contento,un po’ scioccato,ma contento! Ammetterai che nessuno sarebbe mai contento di avere un figlio da una donna che ha solo usato,quindi non mi ha usata…a me ci tiene. Non posso giurare che si tratti d’amore,ma almeno non sono solo un giocattolo per lui!” mi risponde.
“ Come vuoi!” asserisco ormai rassegnato. Tanto anche cercando di farla ragionare non otterrò nulla!
“ Tu piuttosto,che vuoi fare con la bionda finta?” mi domanda. Bella domanda! La questione è una: niente assegno,niente baci!
“ Niente,cosa dovrei fare?!” replico.
“ Nicola,se ci tieni ad avermi come amica,non un centesimo! Quella donna è una sanguisuga e poi quei soldi non sono nostri,ma dei Mendoza e dei Valencia!” ribadisce.
“ Sì,ho recepito il messaggio e poi il libretto di assegni lo lascio dai tuoi genitori,quindi non potrei darle nulla!” la rassicuro.
“ Lo spero bene!” replica.
“ Allora ci salutiamo adesso!” asserisco.
“ Sì. Ricordati che rimarrai sempre il mio migliore amico,il fratello che non ho mai avuto e che quando mi sarò sistemata,potrai venirmi a trovare e a conoscere il tuo nipotino!” esclama. Un po’ gli occhi mi si inumidiscono.
“ Non vuoi proprio dirmi dove vai?” le chiedo.
“ Meglio di no. Meno cose sai e meglio è per te,credimi! E non si tratta di sfiducia…ti sto solo evitando casini ulteriori a quelli che avrai per colpa mia e di questa storia!” mi risponde.
“ Allora addio,Betty!” esclamo.
“ Addio,Nicola!” replica prima di riagganciare. Speriamo le vada tutto bene!
 
[Patrizia]
Marcella è tesa da morire e in più sta bevendo come una spugna. Come fa a volersi sposare quando Armando a stento la saluta,è ancora un mistero! Valla a capire!
Marce è la mia migliore amica da sempre…ok,non le confido sempre tutto: le ho mentito in merito alla finta gravidanza e non le ho detto di avere avuto una liaison con Daniele,ma le voglio bene e non mi piace che butti la sua vita in questo modo dietro quella bestia pelosa di un Mendoza! Che poi avesse per lo meno un bel carattere! In fondo cosa gli avevo chiesto? Un passaggio e per poco non mi sbranava! Mentre con quello sgorbio e tutto una gentilezza,tanto che se quella tipa non fosse brutta come la morte,oserei perfino pensare che potrebbe essersi innamorato di Miss Universo e che è Beatrice Pinzon la sua amante. In fondo l’unica donna con cui lo vedono in giro è lei! A meno che non sia diventato gay… in fondo come teoria non sarebbe neppure tanto infondata visto che non sta degnando le modelle neanche di uno sguardo!
 
[Hermes]
E mia figlia sta tardando anche stasera! Roba da matti…neanche se la dirigesse lei quell’impresa! Era quasi meglio quando non lavorava!
Il fatto è che non riesco ad accettare che non è più una bambina,che ormai ha la sua vita e che magari un giorno si sposerà ed andrà via di casa!
“ Hermes,è pronto!” annuncia mia moglie. Si,è pronto,ma che ceniamo solo io e lei? E Betty? Conviene che la chiami e le ricordi che lei è parte di una famiglia e che è ora di cena!
“ Chiamo Betty per sapere se staserà ci farà il grande onore di tornare a casa ad un orario decente per cenare con i suoi genitori!” le rispondo.
“ Hermes,lasciala un po’ in pace! Cosa credi che si diverta? Sta lavorando!” obietta mia moglie. Non l’ascolto neanche mentre compongo il numero dell’Ecomoda.
“ Ecomoda!” risponde mia figlia.
“ Signorina,si può sapere che ci fai ancora lì? La gente normale a quest’ora si mette a tavola per cenare e tu invece sei ancora lì!” esordisco.
“ Sì,papà. Il fatto è che devo chiudere delle pratiche importanti.” Mi risponde.
“ A che ora ti vengo a prendere?” le domando.
“ Mi riaccompagna il dottor Armando perché dobbiamo parlarti di una cosa. Riguarda il fatto che mi sto attardando in ufficio!” mi risponde.
“ Che vuoi dire?” le chiedo.
“ Aprono una sede a Miami e vogliono me come direttrice generale. Devo partire stanotte. Trasferimento immediato. Lo so che non c’è stato alcun preavviso e che non c’è bisogno che parli con il dottor Armando,ma lui vuole assicurarsi che sia tutto chiaro e vuole parlarne con te!” mi risponde. È uno scherzo?
“ Scherzi?” le domando sconvolto.
“ No. Papà,è una di quelle occasioni che capitano una sola volta nella vita. Un avanzamento di carriera con annesso aumento di stipendio…ed è una qualifica adatta agli studi che ho conseguito. Fa male anche a me separarmi da voi,ma quando mi sarò sistemata mi raggiungerete!” mi risponde. La raggiungeremo…
“ Dovrò dire a tua madre di prepararti le valigie! E poi Nicola? E la Terramoda?” replico. Perché non si è presa un po’ di tempo per pensarci?
“ Sì,chiedi alla mamma se inizia a mettere i miei vestiti in una valigia…al resto penserò io mentre parlerai con il dottor Mendoza. Riguardo la Terramoda: mi dispiace per te e Nicola,ma i Mendoza vogliono assumerne la gestione in modo da investire il capitale nella nuova sede! Poi magari più in là vi assumerò a Miami…chi può saperlo?!” ribatte.
“ Ma tu sei sicura?” le domando. Non mi piace che parta.
“ Sì. Papà,starò bene! Devi stare solo tranquillo ed essere felice per me!” mi risponde.
“ Allora ci vediamo più tardi e avvertimi se il tuo capo non può accompagnarti!”  replico.
“ Sì. Stai tranquillo! A più tardi!” risponde prima di riagganciare.
“ Che succede?” mi chiede mia moglie.
“ Prepara le valigie a Betty. Parte per Miami!” riesco solo a risponderle evitando a stento di piangere. La mia bambina…
 
[Giulia]
Se è uno scherzo non è divertente! Parte per Miami? E il lavoro in Ecomoda? Il suo capo è già così nevrotico di suo,se Betty lo lascia così, minimo rade al suolo la città a suon di grida!
“ Hermes,ma che stai dicendo? Hai bevuto?” domando a mio marito.
“ Betty sarà la direttrice generale della sede di Miami dell’Ecomoda e quando si sarà sistemata la raggiungeremo! Preparare le valigie con i suoi vestiti,Giulia!” taglia corto.
“ Sai dirmi solo questo?” gli chiedo. Insomma si è accontentato di una spiegazione così spiccia senza approfondire la questione?
“ E cos’altro dovrei dirti? Ne so quanto te! Più tardi verrà il suo capo e ci spiegherà meglio!” mi risponde.
“ Miami è così lontana!” esclamo cercando di trattenere le lacrime.
“ Non piangere,Giulia! Ti ho detto che la raggiungeremo presto…non parte mica per il Polo?! Sperando che il dottor Armando non parta con lei,non vorrei mai se ne approfittasse!” replica.
“ Hermes!” lo rimbrotto. Possibile che sia fissato con questa storia?!
“ Che ho detto di male,Giulia? E se fosse un degenerato?!” replica. Scuoto il capo rassegnata.
 
[Armando]
Le modelle continuano a sfilare,ma io sono con la testa altrove. Non faccio altro che pensare a domani,alla vita che ci aspetta e al bambino. Sarò padre! Ma ne sarò capace? E se dovessi fallire anche in questo? Ho fatto naufragare l’azienda dei miei genitori,perché dovrei essere più competente come padre? Ma tanto ci sarà Betty con me! Impareremo insieme e lo ameremo. Ameremo il nostro bambino,magari anche commettendo qualche errore…
Ho voglia di sentirla,quindi mi allontano dalla platea per cercare un posto appartato dove non ci sia casino in sottofondo. Compongo il numero in fretta,alla ricerca disperata della sua voce.
“ Ecomoda!” risponde la sua inconfondibile voce.
“ Betty,sono io!” esordisco.
“ Dottore,come va?” mi chiede.
“ Sei tu quella incinta che deve dirmi come va! Io sto bene,ancora meglio da oggi pomeriggio!” le rispondo con un sorriso.
“ Bene! Ho accennato della partenza a mio padre!” replica. Ahi…credo dovrò munirmi di corazza!
“ E? Non vuole che partiamo?” le domando allarmato.
“ No,ma credo la sommergerà di domande,quindi si prepari!” mi risponde. Tanto ormai sono un bugiardo professionista!
“ Hai mangiato?” le domando.
“ No. Non ho fame! In compenso ho vomitato parecchie volte,se la può consolare!” mi risponde. Rido.
“ Direi di no! Non mi piace per niente che tu stia male e quando ci saremo sistemati,vorrei tu prenotassi una visita ginecologica. Bisogna tenere sotto controllo il piccolino! Vuoi che ti porti qualcosa da mangiare? Non c’è niente che si può fare con questa nausea?” le chiedo.
“ No. Non si preoccupi,sul serio! Dev’essere lo stress…domani sono sicura che andrà già meglio!” mi risponde.
“ Andrà sicuramente meglio! Ora vado!” replico. Lunghi secondi di silenzio. Non voglio riagganciare!
“ Ci vediamo fra poco!” la saluto.
“ A più tardi!” ribatte.
“ Ti amo!” mormoro,ma ormai lei ha già riagganciato. Forse è meglio così…glielo dirò guardandola negli occhi!
“ Chi è che ami?” domanda una voce alle mie spalle facendomi raggelare. Mario…io giuro che lo ammazzo!
“ Tua sorella!” rispondo inferocito.
“ Perché hai chiamato Vampirina?” mi domanda. Questa è la volta buona che lo ammazzo!
“ Le ho chiesto del bilancio!” gli rispondo.
“ Dille un altro << ti amo >> e te la ritrovi vestita di bianco all’altare al posto di Marcella! A tal proposito perché non rifili anche a lei qualche milione di << ti amo >>,magari la pianta di bere! Qui rischia di battere il tuo record personale quello a cui sei arrivato la sera del tuo primo bacio con Vampirina!” replica. Io lo ammazzo! Signore,dammi la forza di sopportarlo senza ucciderlo,tanto da domani sarà tutto finito!
“ La pianti di fare l’idiota?” gli domando glaciale.
“ Mamma mia,che acido! Senti,Armando,io devo dirtelo: a quest’astinenza sessuale devi porre un freno! Già eri insopportabile prima,ma da quando Betty ha serrato le gambe,sei anche peggio! Fa qualcosa!” esclama. Serro i pugni.
“ Vaffanculo!” sbotto esasperato per poi lasciarlo lì da solo.
 
[Marcella]
Armando torna a sedere accanto a me. È stato con la testa per aria tutta la sera e adesso mi sembra inferocito.
“ Tutto bene?” gli domando.
“ Sì!” taglia corto incrociando le braccia al petto.
“ Dove sei andato?” gli domando.
“ A fare una telefonata!” mi risponde.
“ Hai chiamato la tua amante?” gli chiedo. Sbuffa alzando gli occhi al cielo.
“ Vogliamo dare spettacolo anche adesso? No,perché gli ospiti sono qui per guardare i vestiti non noi due che ci azzanniamo! E comunque ho chiamato Betty,che a differenza della tua cara amica,sta ancora lavorando invece di star qui a non fare un’emerita mazza!” mi risponde.
“ Oh…vorrà dire che vincerà il premio << Impiegata del mese >>!” ribatto ironica. Cosa vuole? Che le offra la mia poltrona solo perché sta svolgendo il suo lavoro? Ma roba da matti!
“ Non c’è nulla su cui scherzare! Dopo passo da lei in Ecomoda per vedere se è tutto a posto per domani!” mi comunica dopo avermi rivolto un’occhiataccia. Certo…guai a chi gli tocca la sua cara Betty!
“ E poi passerai dalla tua amante o verrai nel mio appartamento?” gli chiedo.
“ Poi andrò a casa mia per dormire vista la giornataccia che mi aspetta domani! Vuoi una scaletta con gli orari o ti fidi sulla parola?” ribatte.
“ Vorrei solo ricordarti che fra meno di 3 giorni ci sposiamo e che sarebbe opportuno risolvere prima i conflitti in sospeso fra noi,magari stasera!” replico.
“ Non so se lo ricordi,ma domani sarà un giorno duro ed io ho bisogno di riposare non di subire un processo perché per te questo vuol dire chiarire!” mi risponde.
“ Vuoi annullare il matrimonio?” gli chiedo. Mi guarda di sbieco.
“ Buona serata! Ci vediamo domani!” taglia corto facendo per andarsene,ma suo padre lo blocca.
“ Dove vai? Sei il presidente e stanno sfilando i modelli della nostra azienda!” gli fa presente Roberto.
“ Ho mal di testa,papà,e domani vorrei arrivarci vivo in Ecomoda! Poi c’è Mario,c’è Marcella e sta anche per arrivare Daniele…uno in più o in meno non credo facciano la differenza!” gli risponde Armando.
“ Che dirti?! Riposa bene!” si arrende Roberto.
“ Lo farò sicuramente,papà!” gli risponde Armando prima di andarsene. Magari con quella donnaccia!
 
[Patrizia]
“ Ma dove va?” domando a Marcella.
“ Da Betty in Ecomoda!” mi risponde mandando giù un altro sorso di whisky.
“ E tu ci credi?” le chiedo.
“ E che vuoi che faccia? Che lo pedini? L’ultima volta che l’ho fatto abbiamo rischiato che ci arrestassero se ben ricordi ed io,grazie tante,ma non voglio finire in copertina per essere finita in galera! In quel quartiere di gente scordata da Dio non ci tornerò neanche morta,soprattutto a notte fonda!” mi risponde.
“ A saperlo mi sarei fatta dare un passaggio!” commento.
“ Non ti sarebbe convenuto! Armando era così nervoso che probabilmente ti avrebbe soffocata per poi chiuderti nel portabagagli della sua auto!” mi risponde.
“ E adesso come vado a casa?” protesto.
“ Fatti passare a prendere dal tuo amichetto. O forse ha prestato di nuovo il suo bel macchinone alla fidanzata?!” replica Marcella. A concludere il tutto arriva anche Daniele.
“ Il presidente si è già dimesso?” domanda sarcasticamente dopo aver salutato Roberto e Margherita.
“ Se fossi arrivato prima,l’avresti incontrato!” gli risponde Marcella dopo averlo salutato.
“ Benedetto sia il mio ritardo allora! Patrizia,ancora ti ostini a presenziare alle sfilate di moda…alla prossima verrai in bus? Guarda che le circolari dopo una certa ora non passano più!” replica lui per poi punzecchiare me. Stronzo!
“ Vai al diavolo,Daniele!” sbotto per poi andar via inferocita.
 
[Caterina]
Armando Mendoza papà…e chi se l’aspettava! Sì,ho sempre pensato che Betty fosse indispensabile per Armando ma non avrei mai creduto di vederlo innamorato cotto,almeno non fino a ieri sera! Quando ho visto quella scena ho desiderato ardentemente che la terra mi inghiottisse! Ok che al matrimonio suo e di Marcella non sarei comunque andata parchè a Miami,però non è bello scoprire la relazione extraconiugale del promesso sposo di un matrimonio a cui sei stata invitata a pochi giorni dal sospirato evento!
“ Grazie ancora di tutto!” mi ringrazia Armando.
“ Adesso vai da lei?” gli chiedo. Annuisce.
“ Mi raccomando,Armando! Abbracciala da parte mia e trattala bene! Lei non è come le altre…” mi raccomando.
“ Lo so. Lo so bene…” mi risponde.
“ Tu sei sicuro di quello che stai facendo?” gli domando.
“ Sì. Mai stato più certo di qualcosa in vita mia! Vado a riprendermela! Da domani la mia vita sarà diversa,Caterina!” risponde euforico.
“ Fra 6 o 7 mesi lo sarà ancora di più!” replico. Sorride.
“ Andiamo da Camilla!” mi informa.
“ Lei vi aiuterà e sono certa che Betty le starà molto simpatica. Salutami tanto tua sorella!” replico abbracciandolo.
“ Lo farò senz’altro!” ribatte prima di andarsene. Che il Signore li aiuti!
 
[Giulia]
La mia bambina parte. Non posso ancora crederci! Non posso credere al fatto che non dovrò svegliarla tutte le mattine,che non la vedrò rientrare la sera sfinita dalle grida del suo capo o dal gran lavoro in Ecomoda! L’unica cosa che non capisco è come mai il suo capo ha deciso di mandarla così lontano a cuor leggero! Insomma sembrava quasi che Betty fosse indispensabile per lui ed ora la manda a chilometri dalla sede centrale! Ma forse è solo perché gli è più utile lì!
E Nicola? Lui e Betty sono cresciuti quasi in maniera simbiotica…come farà ad andare avanti senza Betty? Il povero figliolo quando lo saprà avrà l’umore sotto i piedi oltre al fatto che lui ed Hermes perderanno il lavoro alla Terramoda!
“ Guardi la camera della bambina?” mi domanda mio marito.
“ Da stasera sarà vuota!” commento.
“ Presto la raggiungeremo! Vedrai che andrà tutto bene e forse anche quel parassita di Nicola verrà con noi,a meno che non voglia continuare a sfornare ciambelle nella panetteria della madre!” replica. Sempre il solito! Fa così,ma Nicola è il figlio maschio che non ha mai avuto!
“ La smetti? Guarda che lo so che a Nicola vuoi bene!” ribatto.
“ Non è assolutamente vero!” mi risponde prima di andarsene. Scuoto il capo rassegnata.
 
[Camilla]
Lo squillo lontano del telefono mi fa destare bruscamente. Le sei del mattino. Maledico mentalmente chiunque mi stia chiamando a quest’ora, anche perché ho preso sonno solo un’ora e mezza fa e poi se si sveglia Robertino…
Mi alzo velocemente ed inizio una corsa per raggiungere il soggiorno dove ho il cordless.
“ Pronto!” rispondo affannata.
“ Sorellina,sono io!” esordisce Armando. Io lo ammazzo!
“ Armando! Sono le sei del mattino qui a Zurigo! Sei pazzo?” sbotto.
“ Scusa! Qui sono quasi le 11 di sera!” replica. Un  << chissenefrega >> ci starebbe male?
“ C’è un fuso di 7 ore fra Bogotà e Zurigo,cosa che già sapevo…c’è altro?” ribatto.
“ Non sposo più Marcella perché amo un’altra donna che aspetta un figlio da me!” esclama tutto d’un fiato. Ha bevuto?
“ Se è uno scherzo,non è divertente!” replico sconvolta quando ritrovo la facoltà di parola.
“ No. Sarai zia ed io e la mia compagna fra 3 giorni saremo da te. Devo scappare da Bogotà per salvaguardare il mio amore e mi serve una mano,Cami! Sorellina,io non posso perderla! Ho già rischiato grosso e non voglio più sbagliare! Devo proteggere lei e mio figlio!” risponde.
“ Posso sapere in che casino ti sei cacciato?” gli chiedo cercando di non gridare per non svegliare mio figlio.
“ Mi sono innamorato perdutamente. La amo da morire e lei è così fragile! Io non voglio che le facciano del male! Marcella e Daniele la scuoierebbero ed io non posso permetterlo! Ti racconterò tutto quando ci vedremo! Dimmi che mi aiuterai e ci nasconderai da tutti,ti prego!” mi dice terminando il tutto con una supplica stile Armando. Che croce!
“ Sai quanto adoro far incazzare mamma e poi sono curiosa di vedere chi è la donna che ti ha ridotto così! Dev’essere speciale!” gli rispondo.
“ Lo è,anche se nessuno se ne rende conto ed io per primo ho rischiato di accorgermene troppo tardi!” replica.
“ Fammi sapere il numero del volo e l’ora in cui atterrerete! Ora vado a dormire! Salutami la tua…non mi hai detto come si chiama!” ribatto.
“ Betty. Si chiama Betty!” mi risponde con tono sognante. Dev’essere uno splendore se mio fratello è ridotto in questo modo!
“ Salutami la tua Betty,allora! A presto,fratellone! Notte!” replico per poi riagganciare. Betty…questo nome l’ho già sentito! Mah…
 
[Daniele]
Non posso credere alle parole del mio amico. La mia azienda a rischio fallimento? No,non può essere! Mi correggo: con Armando al comando tutto può essere! Lui e quel cretino di Mario pensano solo alle modelle,hanno il cervello a forma di perizoma… ma giuro che se così fosse dovranno restituirmi tutto quello che mi hanno fatto perdere!
Maledetto me che non ho ritirato il mio capitale il giorno stesso in cui quel ritardato è stato eletto presidente! Quel demente se n’è andato,ma domani non mi sfuggirà! Giuro che lo riduco in poltiglie se ha mandato a carte e quarantotto il patrimonio mio e delle mie sorelle!
“ Daniele,io non voglio entrarci in questa questione!” mi ricorda il mio amico. Come se a me importasse qualcosa! Non so se ha idea del secchio d’acqua gelata che mi ha appena versato addosso! Qui rischio di fare la fine di Patrizia Fernandez a livello di finanze e lui mi chiede di non tirarlo in ballo… ma roba da matti!
“ No,tranquillo! E poi non è detto che sia così! Parlerò con Armando! Sono sicuro che si tratta solo di un errore…lo spero per la sua vita!” gli rispondo.
“ Non farai sciocchezze,vero?” mi domanda Santiago.
“ No! L’unica sciocchezza che ho fatto è stata non ritirare il mio capitale da quella dannata azienda quando quel demente ha assunto la presidenza!” gli rispondo.
“ Allora ci vediamo!” esclama lui. Annuisco liquidandolo in fretta per poi fare una chiamata.
“ Dottore!” esclama il mio interlocutore dall’altra parte dell’apparecchio.
“ Olarte,voglio che entro domattina trovi tutto ciò che è possibile sull’Ecomoda! Voglio sapere in che condizioni versa la mia azienda e di Mendoza non mi fido!” ordino.
“ Sarà fatto!” risponde prima di riagganciare. Ora vedremo se hai detto la verità,Armando!
 
[Armando]
In Ecomoda c’è solo Wilson che continua a domandarmi che ci faccio qui…come se dovessi spiegazioni a lui! Uno non può venire nella propria azienda quando gli pare! Che croce!
Menomale che quelle della banda sono già andate via o mi sarei dovuto sorbire anche l’interrogatorio di 3 Miss Marple e magari qualche battutina demente di Freddy! Per carità: apprezzo i miei collaboratori,ma in certi casi la loro invadenza mi fa saltare i nervi!
Entro in quello che almeno per un’altra manciata di minuti è il mio ufficio per dirigermi verso quello che una volta era uno sgabuzzino e che ora è diventato il posto più bello del mondo perché è lì che mi aspettano la mia donna e mio figlio! Con lei ho sbagliato e tanto,ma farò di tutto per rimediare,per ricominciare con lei stavolta nella giusta maniera.
Ha la testa poggiata sulla scrivania con le braccia che le fanno da cuscino. L’ultima volta che l’ho trovata in questa posizione… no,non voglio pensarci! Quell’Armando non esiste più e questo vuole solo farsi perdonare e amare da lei! Un po’ pretenzioso,lo so,ma io voglio lei e mio figlio! Chissà se sarà un maschio… Robertino sarebbe felice di avere un cuginetto con cui giocare!
Mi avvicino alla sua scrivania e le poso un bacio sulla guancia accarezzandole i capelli. La sento sussultare leggermente e le accarezzo il viso. Le sue palpebre tremano prima che i suoi occhi si spalanchino.
“ Ciao!” la saluto sorridente.
“ Mi scusi…è già la seconda volta che mi becca addormentata!” farfuglia.
“ Per un’ottima ragione! Fatto tutto?” le chiedo. Annuisce. Le accarezzo la nuca.
“ Com’è andata?” mi domanda.
“ Bene. Si riprenderanno presto!” le rispondo. Abbozza un sorriso.
“ Sei stanca,vero?” le chiedo.
“ Sì,e adesso ci aspetta l’incontro di lotta libera con mio padre! Sperando non abbia consumato tutti i fazzoletti della casa!” risponde. Rido.
“ Quando ci saremo sistemati potremmo trovare una casetta anche per i tuoi e farli venire lì…” replico senza neanche pensarci.
“ In Svizzera?” mi domanda.
“ Sì,ma se a te la Svizzera non piace possiamo trasferirci dove vuoi,anche se i primi tempi sarebbe meglio farci aiutare da Camilla e poi magari pensare a qualcosa di definitivo!” le rispondo.
“ Definitivo?” mi chiede con un sorriso. Sorrido anch’io prima di baciarla.
“ Sì,definitivo. Il primo passo definitivo sarebbe farmi firmare la lettera di dimissioni,ex assistente alla presidenza!” esclamo. Sorride.
“ Prego,futuro non troppo lontano ex presidente!” replica ironica porgendomi la lettera. Sorrido. Firmo direttamente senza rileggere. Tanto mi fido e avrei dovuto farlo anche tempo fa!
“ Si è lasciato scappare qualcosa con il dottor Mario?” mi domanda. Menomale che ho già finito di firmare o avrei sbagliato la mia sigla.
“ No. Ho cercato di essere il più naturale possibile con tutti: con lui,con Marcella,con i miei. Ero il solito Armando!” le rispondo,facendo mente locale sulle parole usate con tutti. Non vorrei si fossero accorti di qualcosa!
“ Ho paura,dottore!” mormora.
“ Betty,non mi chiamo << dottore >>! Sono il padre del bambino che aspetti e stiamo per cominciare la nostra vita insieme…non voglio che tu mi dia ancora del lei,per favore! Armando…va benissimo Armando! E poi non è giusto che tu a quel Nicola dia del tu e a me no!” sbotto.
“ Un altro punto da mettere in chiaro: Nicola ed io siamo cresciuti insieme,come fratelli. È sempre stato un mio amico,solo un amico!” replica.
“ Come vuoi! E comunque non devi avere paura di nulla! Adesso siamo insieme e nessuno ci farà più del male!” la rassicuro. Sorride.
“ Andiamo?” le chiedo.
“ Aspetti!” mi risponde sollevando dal pavimento sotto la scrivania un sacco nero. Cos’è?
“ Cosa contiene?” le domando.
“ Cose che dobbiamo portare via. Oggetti che non posso lasciare qui!” mi risponde.
“ Cioè?” le domando.
“ I suoi…ehm i tuoi regali e la lettera,quella che sappiamo!” farfuglia. Voleva gettarli via… La stringo forte a me e la sento appoggiare il viso sul mio petto. Non permetterò che soffra mai più nella vita…
“ Ora però conviene andare e spero proprio di non morire per mano di tuo padre!” ironizzo. Ride mentre intreccia la sua mano con la mia. Addio inferno…salve paradiso!
 
[Roberto]
Mio figlio era strano stasera. Forse sarà colpa del matrimonio o forse sta male perché sua sorella non ci sarà! La verità è che Camilla mi manca e anch’io avrei voluto ci fosse al matrimonio di Armando,ma mi sento combattuto: in parte mi dispiace che abbia deciso di non venire; ma dall’altra mi sento sollevato per non dover sentire il continuo borbottare e sbuffare di mia moglie paragonabile ad una pentola a pressione! Non so neanche com’è diventato il mio nipotino,l’unico nipote che ho e che per giunta si chiama come me! Camilla è così orgogliosa e temo non metterà mai più piede qui a Bogotà!
“ A che pensi?” mi domanda mia moglie mentre guido verso casa nostra.
“ Al lancio. È andato bene,no?!” rispondo. Se nomino Camilla,ci roviniamo la serata!
“ Io pensavo ad Armando! Non è che sta pensando di cancellare il matrimonio,vero?” replica.
“ Spero per lui di no. Non potrei mai perdonarglielo. Marcella è la figlia del mio più caro amico ed è come se fosse diventata mia figlia da quando Giulio e Susanna sono morti,quindi Armando non può e non deve farla soffrire!” le rispondo.
“ Ma perché è andato via in quel modo?” chiede più a se stessa che a me.
“ Ha detto di essere stanco!” le rispondo.
“ Meglio che riposi perché domani c’è la riunioni e poi domani sera c’è la festa per la consegna dei regali e non voglio che esibisca la sua espressione di chi sta andando al patibolo! Sta per sposarsi ed è meglio che si tolga quell’espressione funeraria dal volto!” replica. Già! Domani sarà una giornata piena!
 
[Mario]
“ Caterina,tu non sai nulla del perché Armando era così strano e del motivo per il quale è andato via quasi evadendo dal lancio?” domando alla nostra addetta alle pubbliche relazioni. Li ho visti parlottare prima e vorrei capire se sa perché il mio amico è così strano!
“ No,Mario. Non so nulla! Non sono il padre confessore del tuo amico! E poi sei tu il suo angelo custode,non io!” mi risponde.
“ Sì,ma da oggi è strano! Lo è da questo pomeriggio e non vorrei stesse combinando qualche idiozia!” replico.
“ Cosa ti preoccupa?” mi domanda Caterina.
“ La sua vita affettiva! Non vorrei prendesse il sopravvento su quella professionale! Devo capire se Armando ha ancora chiare quali sono le nostre priorità,Caterina!” le rispondo. Ci manca solo che si faccia venire degli scrupoli adesso!
“ Beh domani potrai chiarire con lui! Ora ti conviene andare a riposare,visto che domani c’è il consiglio!” replica lei. Il suo cellulare squilla interrompendo la nostra conversazione.
“ Michel…Sì,tutto bene!...Sì,i nomi sono quelli che ti ho inviato!...Certo!...No,non molto! Solo qualche giorno…Esatto! Poi ci sentiamo!...Un bacio!” le sento dire.
“ Che fai? Mi tradisci?” ironizzo.
“ Possibile che tu non sappia far altro che scherzare?!” replica.
“ Chi è questo Michel? Un nuovo corteggiatore?” le chiedo per curiosità.
“ Un amico.” Risponde enigmatica. Mah…
 
[Michel]
Beatrice Pinzon Solano e Armando Mendoza Sàenz. Chissà chi sono e perché tanto mistero! Non saranno mica due che stanno cercando di scappare dalle forze dell’ordine? No,Caterina non mi avrebbe mai messo nei casini! E allora perché tutto questo mistero? Mah… Fatto sta che non vedo l’ora di conoscerli! Caterina mi ha detto solo che li sta aiutando in nome dell’amore e che non si fermeranno qui per molto! In nome dell’amore…sono una coppia! Forse cercano solo un luogo tranquillo dove trascorrere qualche giorno di relax lontano dalla quotidianità! Magari sono una di quelle coppie attempate in crisi,mandate qui,una delle città più romantiche del mondo,dalla mia amica per risanare il loro rapporto scricchiolante!
Ho prenotato loro la camera matrimoniale di un hotel vista mare e domani passerò a prenderli all’aeroporto,anche se devo inventarmi qualcosa perché mi riconoscano e soprattutto come farò a riconoscerli? Non li ho mai visti in vita mia! E Caterina non me li ha neppure descritti questi due poveri diavoli!
Forse sono due amanti clandestini che scappano dalla moglie di lui! Speriamo che questa tizia non li scovi qui e non faccia un casino! Ma perché Caterina si è offerta di aiutarli?
 
[Hermes]
Betty e il signor Armando entrano in casa mia. Sembrano quasi temermi…soprattutto lui. Cosa si aspettava? Di essere accolto con una motosega? Sta solo offrendo un’opportunità di lavoro a mia figlia…perché mi teme tanto?
“ Dottor Mendoza!” lo saluto.
“ Signor Hermes!” replica con l’angolo della bocca in su.
“ Dottore,io vado a controllare che mia madre abbia preso tutto. Ci metto un attimo!” esclama Betty prima di dileguarsi. Lui sembra nervoso.
“ Un whisky?” gli offro.
“ No,grazie. Faccia come se l’avessi accettato!” mi risponde. Si tocca nervosamente l’orologio.
“ Dottore,io non sono un granché entusiasta di questa partenza di Betty per Miami. L’idea che vada così lontano da sola non mi fa stare molto tranquillo!” esordisco.
“ Signor Hermes,Betty è una persona responsabile e giudiziosa e non credo farà nulla di male e poi quando si sarà sistemata presumo vorrà che la raggiungiate! Betty vi adora e di certo vi vorrà accanto,dato che ha sempre vissuto con voi!” replica.
“ Non dubito della capacità di giudizio di mia figlia,ma il diavolo è in agguato e Miami è enorme…io non vorrei ci fossero troppe tentazioni per lei! Oltre al fatto che io e mia moglie potremmo aiutarla a sistemarsi!” ribatto.
“ Se ha paura per Betty,posso cercare di rassicurarla dicendole che non partirà da sola. Andremo con lei io,il dottor Calderon e la dottoressa Valencia. Per ora Betty alloggerà in un hotel,ma poi credo vorrà trovarsi una casa anche per voi due,quindi magari vi chiederà di raggiungerla! Le dia fiducia,signor Hermes!” mi risponde.
“ Lei partirà con Betty? E questo dottor Calderon che tipo è? Non è che ha delle mire sulla mia bambina,vero?” replico. Lo noto quasi serrare i pugni. Che ho detto di male?
“ NO! Deve stare tranquillo,signor Hermes! Betty,è la mia assistente,il mio braccio destro,tengo molto a lei e la terrò d’occhio! E non consentirò mai a nessun uomo di saltarle addosso,può fidarsi!” mi rassicura. Lo spero! E spero soprattutto che non si approfitti del potere che gli sto dando e che non cerchi lui stesso di saltare addosso alla mia bambina!
 
[Betty]
“ Ho messo tutto quello che potrebbe servirti in questa valigia!” esclama mia madre sull’orlo di una crisi di pianto. Manca solo che pianga anch’io per via degli ormoni e siamo a posto!
“ Mamma,dai!” la esorto a darsi un contegno.
“ Scusami,io non ce la faccio! Ti aspetto di sotto!” singhiozza prima di defilarsi dalla mia camera.
Mi guardo intorno nostalgica. Questo è stato il mio angolo nascosto,il posto in cui l’ho sognato,in cui ho pianto per lui,il posto in cui ho scritto di lui e probabilmente non vi metterò mai più piede! Ricordo ancora la sera in cui è stato qui vestito da drag queen…era così buffo! Ripenso a quante volte l’ho sognato in questo letto,a quando sono tornata qui camminando a tre metri da terra perché mi aveva baciata o perché avevamo fatto l’amore ed ora sto per scappare via con lui e con il figlio che mi cresce nel ventre.
“ Che dici? Lo porto con me?” domando al mio ventre,come se potesse rispondermi,riferendomi al mio diario. Lasciarlo qui sarebbe…no, sarebbe un totale disastro se dovessero leggerlo mio padre e mia madre,ma se portandomelo dietro dovesse leggerlo Armando? No,potrei portarlo con me e tenerlo al sicuro! Sì,lo porto con me!
 
[Armando]
Betty,amore mio,torna presto perché mi sembra di essere di fronte alla corte marziale! Il signor Hermes fa più domande di un commissario di polizia…neanche come se stessi per portare sua figlia al Polo Nord o in Finlandia!
“ Dottore,lei è sicuro di poter badare alla nostra Betty?” mi domanda per la centesima volta. A lui si è aggiunta anche quella povera donna di sua moglie alla quale non è consentito parlare perché viene sempre zittita!
“ Certo! Signor Hermes,Betty non è una bambina e deve stare tranquillo! Si fida di lei?” replico. Annuisce.
“ E di me?” gli chiedo.
“ Meno!” mi risponde. Andiamo bene!
“ Hermes!” lo rimbrotta sua moglie.
“ Zitta Giulia! Devo fare ancora un paio di raccomandazioni al dottore! Ti ricordo che farà le nostre veci con Betty!” l’ammutolisce lui. Le loro veci non direi! Io vedo Betty in tutti i modi meno che come una figlia! Chissà se sarò anch’io così con mia figlia…sarà una bambina quella che aspettiamo? Sì,geloso come sono forse sarò peggio di lui,anche se questo aspetto di me l’ho scoperto di recente!
“ Cos’ha da ridere,signor Armando?” mi domanda il padre di Betty. Devo considerarlo mio suocero? Oddio,quando scoprirà tutto si armerà di mannaia e mi evirerà! Signore,proteggimi!
È l’arrivo della mia Betty a salvarmi. Lei per ironia della sorte rappresenta sempre per me la salvezza: dall’essere mandato via dall’azienda,da una vita infelice e ora da suo padre! Ha fra le mani una valigia,il che vuol dire poche cose…vorrà dire che faremo shopping in Svizzera. In fondo presto il suo pancino crescerà e ci vorranno degli abiti appositi!
Mi avvicino subito per toglierle quella valigia pesante dalle braccia. È incinta e non voglio che porti pesi. Potrebbe farle male!
“ Allora,papà,noi fra un’ora abbiamo l’aereo e adesso andremo subito in aeroporto!” esordisce la mia Betty.
“ Volete che vi accompagni?” ci domanda.
“ No,non si preoccupi! Abbiamo appuntamento con Mario e Marcella da me ed io ho l’auto!” rispondo. Non voglio sorbirmi un terzo grado!
“ Siete sicuri di aver preso tutto?” domanda il signor Hermes.
“ Sì,papà! Stai tranquillo!” lo rassicura Betty. Quanta pazienza ha la mia Betty!
“ Figliola!” esclama la signora Giulia quando Betty l’abbraccia per congedarsi da lei.
“ Mamma,io starò bene! Devi stare tranquilla!” la rassicura la mia Betty.
“ Dottore,la affido nelle sue mani! Me la tenga d’occhio. Le impedisca di fare tardi la sera,di fare baldoria e di trovarsi amiche peggio di quelle scapestrate che aveva qui! Ci manca solo questa! Si ricordi che il diavolo è in agguato e che è meglio stare lontani da certe tentazioni!” esclama il signor Hermes. Betty trattiene una risatina.
“ Me ne ricorderò! Stia tranquillo! Betty starà bene ed eviterò che faccia baldoria o che si trovi amiche pettegole e scansafatiche come quelle che aveva qui!” lo assecondo. Riguardo la baldoria e il rincasare tardi non posso che concordare,visto che Betty è in dolce attesa!
“ Bene,dottore! E si ricordi che se succede qualcosa alla mia bambina la riterrò responsabile!” replica. Ecco questo mi preoccupa!
“ Papà! Ho 26 anni e poi il dottore non è la mia balia! Fidati di me!” lo rimbrotta Betty per poi abbracciarlo. Io non ho un rapporto del genere con i miei genitori o meglio è peggiorato da quando hanno voltato le spalle a Camilla!
“ Allora noi andiamo!” esordisco.
“ E mi raccomando: tenete d’occhio quel matto di Nicola!” si raccomanda Betty. Che gliene frega di quello lì?
“ Tranquilla,cara! Mancherai un sacco anche a lui!” le risponde sua madre. Se ne farà una ragione!  
“ Meglio andare o perderemo l’aereo!” asserisco. Mi innervosisce parlare di quel tipo che ha tanta confidenza con Betty!
“ Allora a presto!” esclama la signora Giulia in un mare di lacrime. Betty li saluta con la mano prima di uscire da casa loro. La nostra nuova vita insieme è alle porte!
 
[Patrizia]
Giuro che lo ammazzo! Disgraziato! Non posso crederci che quel cretino mi abbia imbrogliata! Mi ha portata a letto per poi darsela a gambe senza darmi neppure un peso. Giuro che domani mi sente! Lo faccio a pezzi e magari lo smaschero anche di fronte allo sgorbio! Magari quella si arrabbia e lo lascia in mutande così impara ad intestarle l’azienda! A lei l’azienda e a me nulla…valgo forse meno di quel mostriciattolo? Ma roba da matti!
O forse ha avuto un contrattempo ed è dovuto andare via! Lo spero per lui o giuro che lo eviro! Ma allora perché ha spento il cellulare? Nicola Mora,questa giuro che non la passi liscia! Puoi giocare con Betty,ma non con me!
 
[Nicola]
Non ci credo! Non posso crederci! Ho fatto l’amore con Patrizia Fernandez! Sì,tu,Nicola Mora,sei andato a letto con quella specie di bambolona da copertina! Ok,forse è stata una specie di truffa…che poi non sarebbe neanche la prima nella mia vita,visto che anche la Terramoda in un certo senso un po’ lo è! Da quando Betty è andata a lavorare in quella cavolo di azienda,abbiamo praticamente detto addio alla nostra vita anonima e tranquilla!
La mia amica incinta e in fuga per la felicità. Ma se Armando Mendoza me la fa soffrire di nuovo,giuro che lo scovo e gli faccio passare un brutto quarto d’ora! Betty merita di essere serena!
Da domani toccherà a me occuparmi della signora Giulia e del signor Hermes. In fondo mi hanno cresciuto ed ormai gli resto solo io,visto che Betty probabilmente non la rivedranno più! Lei e il dottor Mendoza saranno mal visti quando domani verranno scoperti tutti gli altarini! Spero riescano a venirne fuori senza tirarmi in ballo,perché se mi imbatto di nuovo in Patrizia Fernandez,quella è capace di ammazzarmi!
 
[Betty]
Ancora non ci credo! Il garage di casa sua… lui mi ha portata a casa sua! Prima di leggere quella dannata lettera ho immaginato tante volte di essere qui con lui,ho fantasticato su come potesse essere casa sua ed ora sono qui!
Certo che se arrivasse per caso la signora Marcella sarebbe un bel casino! No,devo pensare positivo…in fondo se è tranquillo lui,perché non dovrei esserlo io?
“ Saliamo?” mi domanda. Annuisco.
“ Sicuro che non verrà nessuno?” gli chiedo. Sorride e mi deposita un bacio sulle labbra.
“ Sicuro. E ora muoviamoci perché sei stanca e domani dobbiamo svegliarci alle 5! Abbiamo un aereo da prendere,signorina!” mi risponde. Prendo un respiro profondo ed apro lo sportello per scendere. Lui fa lo stesso e si avvicina al portabagagli per tirare fuori la mia valigia.
“ Dott… Armando,posso prendere solo il necessario! In fondo domani dobbiamo partire!” esclamo.
“ Sì,ma andremo in taxi. La macchina la lascio qui! Anzi adesso consegniamo anche le chiavi in portineria. Tu che fai? Mi aspetti di sopra o vieni con me?” mi chiede. Magari si vergogna di farsi vedere con me dal portiere come successe a casa del signor Mario!
“ Non lo so!” rispondo.
“ Decido io: vieni con me!” replica prendendomi per mano,mentre con l’altra trasporta la valigia. No,direi che non si vergogna! Prendo un respiro profondo e lo seguo tenendogli la mano.
Arriviamo alla portineria e gli occhi sono tutti su di me. Deglutisco a vuoto due volte ma lui mi rassicura con lo sguardo. Ci avviciniamo al bancone della reception ed il portiere ci guarda.
“ Dottor Mendoza!” saluta lui.
“ Francesco,come va?” risponde Armando.
“ Bene!” replica quel tipo squadrandomi dalla testa ai piedi. Sto morendo d’imbarazzo.
“ Perché quella faccia da tonto? Non ha mai visto una donna in vita sua? La pianti di fissare la mia fidanzata in quel modo!” inveisce Armando alterato. La sua fidanzata. Ha detto proprio << fidanzata >>!
“ Mi scusi,dottore! È solo che di solito…insomma la signora Marcella…” farfuglia quel tale non riuscendo ad elaborare un frase di senso compiuto. Ho capito cosa voleva dire! Armando mi stringe più forte la mano.
“ Queste sono le chiavi della mia auto. Dovrà consegnarle a chiunque mi cercherà domattina! In merito a stasera: non ci sono per nessuno! Io e la mia compagna vogliamo restare da soli!” ordina Armando lasciando cadere la discussione.
“ Neanche per la signora Marcella?” chiede il portinaio. Lei dev’essere un habitué qui!
“ Nessuno.” Ripete ancora una volta Armando prima di portarmi con sé verso gli ascensori.
“ Gli ha…ehm…gli hai detto che sono la tua fidanzata! Penserà che sei poligamo e pazzo!” gli faccio notare mentre entriamo in ascensore.
“ Motivo in più per non contraddirmi! Non lo sai che ai pazzi si dà sempre ragione?!” replica con un sorriso. Il viaggio in ascensore dura poco e mi ritrovo ben presto in una casa molto grande,ma fredda. Non so perché ma questa casa non mi piace!
“ Non ti piace,eh?” mi domanda allontanandomi dalle mie riflessioni.
“ Si vede molto?!” replico.
“ A Zurigo ne avremo una più bella! Ma adesso vieni con me che ti faccio vedere le varie stanze!” afferma. Mi mostra velocemente la cucina,il salone,i bagni,il suo studio,la sua camera…e quella degli ospiti.
“ Ti piace?” mi domanda giunti nella stanza degli ospiti. Impersonale. È l’unico aggettivo associabile a questa camera. Potrebbe essere mia,di un bambino,del portinaio,di una delle mie amiche…di chiunque. È spoglia…oserei dire grigia!
“ Un po’ spoglia,vero?” mi chiede notando il mio silenzio.
“ Beh è la camera degli ospiti…” azzardo sperando di non offenderlo.
“ Per stanotte puoi sistemarti qui!” esclama. Non dormirò con lui? Non vuole dormire con me?
“ Amore,non fraintendermi! Insomma…sono mesi che non ti tocco e se ti faccio dormire con me,finisce che mi viene voglia di andare oltre e non voglio! Cioè…vorrei ma non così!” mi spiega.
“ Non capisco!” replico un po’ stravolta. Non così? Aspettiamo un bambino…non è la nostra prima volta!
“ Betty,io non ti toccherò né oggi né domani! La prossima volta in cui io e te faremo l’amore sarà solo quando sarò certo che hai ritrovato fiducia in me,la stessa che avevi all’inizio della nostra storia,e se dovrò aspettare dei mesi o degli anni lo farò!” ribatte.
“ Perché?” gli chiedo sconvolta da questo nuovo Armando.
“ Perché è così! In quella lettera c’erano una sequela di cose orribili e non ti biasimo per aver perso fiducia nei miei riguardi. Anzi,a dire il vero,mi domando ancora come ho fatto a convincerti a partire con me! Tuttavia voglio dimostrarti che non ho mai finto con te. Voglio essere completamente sincero con te perché ormai sai tutto o quasi e perché ho bisogno di sapere se potrai mai perdonarmi!”  mi risponde.
“ Ti ascolto!” lo esorto a parlare. Mi prende per mano e mi fa accomodare sul letto prendendo posto accanto a me.
“ È cominciato tutto il giorno del lancio,quando Berta ha detto che Nicola era il tuo fidanzato. Sì,lo so che mi avevi spiegato come stavano le cose,ma io ero roso dal timore che volesse mettere le mani sull’Ecomoda tramite te e ne ho parlato con Mario. È stato lui a consigliarmi di farti innamorare per non perdere l’azienda!” esordisce accarezzando le mie mani.
“ Io ero già innamorata di te. Avevo detto alle ragazze di amare Nicola solo perché non sospettassero del fatto che fossi innamorata di te come la tua ex segretaria!” replico.
“ Lei era innamorata di me?” mi domanda sconvolto. Annuisco.
“ Va beh non divaghiamo! L’uomo di cui parlavano le carte ero io?” mi chiede. Come fa a saperlo?
“ Lei…cioè tu sai della lettura delle carte?” gli domando piuttosto perplessa.
“ Sì. L’ultima volta ti hanno predetto che tu e l’uomo che amavi vi saresti divisi una grande ricchezza…io credevo tu amassi Nicola!” mi risponde mortificato. Mi passo una mano sul volto. Berta…bel casino ha combinato con la sua lingua lunga!
“ All’inizio non ero d’accordo e la mia coscienza mi ha dato filo da torcere fino a stamattina. Mi sono lasciato prendere dalle paure assurde di Mario che col tempo sono diventate un po’ anche mie… Ho iniziato ad uscire con te per l’Ecomoda,è inutile negarlo! Ma poi l’insofferenza che provavo quando ero con te,si è trasformata in qualcosa di meraviglioso,in qualcosa a cui non riuscivo a dare un nome,ma che si faceva sempre più spazio in me. Mi sono lasciato affascinare da te,dalla tua dolcezza,dalla tua sensibilità,dalla tua spontaneità. Pensavo di avere tutto sotto controllo,di avere il comando di me stesso e invece no…lentamente,a poco a poco,mi sono abbandonato a questo sentimento ed all’inizio ho fatto di tutto per lottarvi contro,per negarlo anche a me stesso. Ieri sera Mario mi ha detto in faccia qualcosa che mi ha fatto capire,ma che ho negato con lui ed ho elaborato solo dopo la scazzottata fuori casa di Ines: io ti seguivo quando uscivi con Nicola non per l’Ecomoda,ma per sapere cosa facevate. L’Ecomoda non era più la priorità,la priorità eri tu,era il fatto che non volevo che ti toccasse,che ti abbracciasse,che ti baciasse. Il solo pensiero che tu potessi fare l’amore con lui mi mandava ai matti. Da quando abbiamo fatto l’amore la prima volta,per me tutto è cambiato. Ti ho sentita così diversa dalle altre con cui ero stato ed ho provato qualcosa di strano,tu eri riuscita a colmare quel vuoto che mi lasciavano le altre storie fugaci,quel vuoto che Marcella non riusciva a riempire. Io non avevo mai amato nessuna in quel modo. Quando poi siamo andati da Mario,beh…è stato stupendo,idilliaco…se avessi potuto,non sarei più uscito da quella casa. Sarei rimasto lì con te per tutta la vita,ma ho iniziato a sentirmi una merda quando mi hai confidato quello che ti era accaduto con quel Miguel. Ho avuto anche l’impulso di vuotare il sacco,di dirti tutto,ma tu mi hai parlato di me in un modo così colmo d’amore che ho desiderato diventare sul serio come mi vedevi tu ed ho taciuto. Non volevo che mi vedessi per come sono davvero e che,per questo motivo,mi lasciassi!” continua il suo racconto. Mi sfugge una lacrima. Chi è sul serio Armando Mendoza? Per saperlo devo dargli un’altra opportunità,l’ultima opportunità.
“ Amore mio,no! Non piangere,ti prego! Non me lo merito! Sono un mostro! Io non merito né te né il piccolino e lo capirei se tu non volessi più vedermi!” mi sussurra abbracciandomi.
Sento una goccia calda accarezzarmi la guancia che combacia con la sua. Sta piangendo. Non l’ho mai visto in questo stato,neanche quando ha perso l’Ecomoda! Sta davvero male e sta tremando fra le mie braccia.
“ Betty,ho bisogno di sapere se potrai mai perdonarmi. Magari non subito,ma con il tempo! Ho bisogno di sapere se dopo aver conosciuto ogni singolo dettaglio di questa storia,credi di poterla superare e di potermi dare un’altra opportunità!” esclama. Annuisco. Mi stringe più forte.
“ Voglio che tu conosca la parte migliore di me e che ti rinnamori di me,che dimentichi tutto il male che ti ho fatto e che decida tu quando fare l’amore con me,però non solo per un’esigenza fisica od ormonale,ma perché hai scelto di amarmi e di riporre nuovamente la tua vita nelle mie mani!” mi risponde.
“ L’ho già riposta nelle tue mani o non avrei scelto di seguirti! È vero: mi hai fatto molto male! Non nego che ho bramato spesso di picchiarti nella mia mente,ma adesso sei qui! Hai rinunciato a truccare il bilancio,all’Ecomoda,a tutto per stare con me e non credo ci sia prova d’amore più grande! E poi credo che te la farà pagare tuo figlio! Voglio proprio vedere Armando Mendoza tra ninnenanne e pannolini sporchi! Credo che ti sentirò parecchio rimpiangere la tua vita fatta di riunioni e di modelle…magari rimpiangerai anche Daniele Valencia!” lo canzono. Ride.
“ Ah no,quello mai! Meglio il cambio dei pannolini alla faccia da beccamorto di Daniele! E poi non te l’ha mai detto nessuno che non si prendono in giro i futuri padri innamorati?!” replica solleticandomi i fianchi. Finisco schiacciata sul materasso con lui sopra di me. Mi bacia.
“ Restiamo a dormire qui?” gli chiedo.
“ Nella stanza impersonale?” mi domanda. Annuisco sorridente.
“ Nel letto ad una piazza?” mi chiede.
“ Abbracciati!” propongo. Sorride.
“ Abbracciati,ma non troppo stretti o schiacciamo il piccoletto!” replica per poi posarmi un bacio sulla punta del naso. 
 
[Marcella]
Bel modo di trascorrere la notte che precede l’antivigilia del mio matrimonio! Ho la testa che mi scoppia e l’uomo che dovrei sposare non è qui con me. Anzi ha persino spento il cellulare,forse per timore di ricevere una mia telefonata!
Posso davvero sposare un uomo a cui non importa nulla di me? Posso davvero condurre all’altare un uomo che mi ha chiesto di sposarlo solo per avere il mio voto e diventare presidente della nostra azienda?
Forse avrei dovuto seguire il consiglio di Ugo ed uscire a divertirmi con lui e Maria Beatrice,ma proprio non ero dell’umore. Divertirmi non è proprio nelle mie corde in questo periodo!
Il mio cellulare squilla e mi illudo che sia lui. No,non è Armando!
“ Pronto!” rispondo.
“ Sono Daniele.” Esordisce mio fratello.
“ Soffri di insonnia?” gli domando.
“ Da quando il tuo fidanzato è diventato presidente se proprio vuoi conoscere la data precisa in cui sono cominciate le mie notti in bianco!” mi risponde. Ci mancava solo lui!
“ Daniele,sono stanca! Non farò di nuovo l’arbitro nella gara di frecciate fra te e Armando e soprattutto non sono dell’umore per sorbirmi le tue lamentele su Armando!” replico. L’Ecomoda ad ora è l’ultimo dei miei problemi!
“ Mi è giunta voce che il tuo promesso sposo ci ha mandati sul lastrico…ora la domanda è una: lo sapevi?” mi chiede. È ubriaco?
“ Scherzi?” gli chiedo.
“ NO,QUELLO CHE SCHERZA È IL CARO ARMANDO MENDOZA! IL TUO CARO ARMANDO HA GIOCATO CON IL NOSTRO PATRIMONIO E GUAI A LUI SE DOMANI NON MI FORNIRÀ SPIEGAZIONI ESAURIENTI SU QUESTO DISASTRO!” mi risponde infuriato.
“ E se andassimo da lui adesso?” propongo. Magari potrei constatare se è con lei o se sta dormendo solo come mi ha detto!
“ Sì,certo sottraiamo tempo prezioso al nostro sonno per andare da Mendoza! Scordatelo! Domattina alle 7 andremo a destare il tuo caro amore dal suo sonnellino e ci faremo spiegare come ha fatto a mandare a carte e quarantotto un’azienda di più di 30 anni!” replica.
“ Daniele,non ci fasciamo la testa prima di cadere!” cerco di placarlo.
“ Questa l’ho già sentita! È per dar retta a te,all’amore materno di Margherita e a quell’altra pazza sconsiderata di Camilla se ci troviamo in questo casino! Ma sappi che domani,volente o nolente,il tuo Armando dovrà darmi la mia parte! Non voglio saperne più niente dell’Ecomoda soprattutto se diretta da quel pagliaccio da circo! Buonanotte!” sbotta furioso prima di riagganciare. Domani sarà una giornata dura!
 
[Armando]
Betty si è appena addormentata con il capo sul mio petto. Era da quando avevo 15 o 16 anni che non dormivo in un letto ad una piazza eppure mi sembra di essere in paradiso! Non mi sembra di essere mai stato così bene!
Se penso a tutto quello che è successo oggi,mi sembra che questa giornata sia durata 2 anni invece che solo 24 ore. Ho scoperto la gravidanza di Betty e della mia conseguente futura paternità,ho ammesso a me stesso di amarla,ho rischiato di perderla,sono sopravvissuto al signor Hermes ed ho chiarito ogni malinteso con la mia Betty.
Armando Mendoza sarà padre. Quanto vorrei averlo già fra le braccia,stringerlo,coccolarlo,vederlo sorridere! Quando sarà successo? Magari a casa di Calderon… Mario ha quasi rischiato di rovinarmi la vita,ma è anche vero che se non fosse stato per lui ed il suo piano criminale,non mi sarei mai accorto della donna stupenda che ora stringo fra le braccia!
Sono certo che lei e Camilla andranno d’accordo! Mia sorella la adorerà proprio come me! La mia Camilla…così giovane e con una vita altrettanto infelice! Il suo uomo è scappato via per colpa di mia madre prima ancora che Robertino nascesse,tanto che il mio nipotino ha il nostro cognome. È un Mendoza,proprio come la vita che cresce nel ventre della mia Betty e che fra 7 mesi allieterà le nostre vite. Non vedo l’ora di conoscerlo!
Mi lascio andare al mondo dei sogni continuando ad accarezzare il suo ventre.
 
 
  
Capitolo terminato! Come vi avevo anticipato,Camilla non sarà solo una leggenda metropolitana in questa storia e vi ho dato uno scorcio di com’è e della sua vita travagliata! Nel prossimo capitolo avrete anche un po’ più chiaro il suo rapporto con sua madre! Ed ho introdotto anche il nostro Bel Ami,che è curioso di conoscere Betty e Armando,dopo essersi fatto milioni di film mentali sul perché andranno lì!
Armandino è sopravvissuto all’incontro con il signor Hermes,che ha creduto alla balla di Miami,ma quando scoprirà tutto come la prenderà?
Betty e Armando si sono chiariti e da questo capitolo comincerà la loro nuova vita,ma le difficoltà sono sul serio finite o sono appena cominciate? Il loro amore durerà? E Camilla sarà un’alleata di Betty? Lo scoprirete solo leggendo quello che verrà! Alla prossima! 

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Capitolo 3
*** 3 ***


[Armando]
Non ce l’ho fatta. Non sono riuscito a dormire se non qualche ora e così ne ho approfittato per preparare i miei bagagli,per lavarmi e vestirmi ed ora sono qui che la guardo dormire. Mi dispiace svegliarla,ma devo o perderemo l’aereo.
Le accarezzo una ciocca di capelli per riportarla dietro l’orecchio e con questo gesto ne approfitto per sfiorarle la guancia.
“ Betty! Tesoro,devi svegliarti o perderemo l’aereo!” le sussurro. Ci manca solo questa! Non possiamo restare qui!
“ Ma che ore sono?” mugugna girandosi dall’altra parte.
“ Le 5 meno un quarto e alle 6 precise abbiamo l’aereo! Ti giuro che a Cartagena ti faccio dormire,ma adesso dobbiamo andare!” le soffio sulle labbra per poi catturarle in un tenero bacio.
“ Ho dormito benissimo!” esclama quando ci stacchiamo. Sorrido per la sua dolcezza.
“ Anch’io per quel poco che ho dormito!” replico posandole un bacio sulla guancia. Sorride.
“ Adesso mi alzo e ti preparo il caffè!” afferma infilandosi gli occhiali.
“ Non ce n’è bisogno!” replico indicandole un vassoio pieno di roba.
“ Perché sono incinta?” mi chiede adducendo al motivo che mi ha mosso a prepararle la colazione a letto.
“ No. Abituati perché Armando Mendoza è un uomo dai mille talenti e fra i tanti pregi è anche romantico!” le rispondo.
“ Ma davvero?” mi domanda sarcastica.
“ Sì. Forse non mi crederai,ma alcuni di quei biglietti…insomma…non li ha scritti tutti Mario! E quelli che ho scritto io,riflettevano quello che sentivo davvero!” le rispondo accarezzandole la guancia. Mi bacia con dolcezza.
“ Avrai modo di mostrarmi il tuo lato romantico,però adesso conviene  muoverci o finiamo sul serio per perdere l’aereo!” asserisce. Sorrido. La mia nuova vita…mi piace!
 
[Giulia]
Hermes non ha fatto altro che girarsi e rigirarsi nel letto e non mi ha fatto chiudere occhio. Da ieri è strano e conosco anche il momento esatto in cui lo è diventato: quando Betty ci ha annunciato di voler partire! In più la chiacchierata col dottor Mendoza ha peggiorato le cose! Più che rassicurarlo il colloquio con il capo di Betty sembra averlo agitato di più!
“ Secondo te è arrivata?” mi chiede.
“ Sì,Hermes. Ci vorranno più o meno 4 ore…è partita da qui a mezzanotte!” gli rispondo pentendomi quasi subito della risposta data.
“ E ALLORA PERCHÉ NON CHIAMA?” grida.
“ Che vuoi che ne sappia?! Sono qui con te e sono in ansia quanto te!” replico.
“ Non ci siamo fatti dare il numero dell’hotel e neanche quello del dottor Mendoza!” asserisce. Annuisco.
“ Magari l’aereo è precipitato!” aggiunge.
“ Non credo! Magari nostra figlia si è resa conto che sono le 5 di mattina e non vuole svegliarci! Forse chiamerà più tardi!” lo rassicuro mettendo da parte la mia preoccupazione. Non so…questa partenza mi è sembrata così strana. La stessa Betty era strana ed anche il dottor Mendoza… ma forse sono solo paranoie!
 
[Patrizia]
Disgraziato,spilorcio,maniaco,idiota,imbecille,cretino di un Nicola Mora! Mi ha fatto passare la notte in bianco a furia di telefonargli e lui nulla! Giuro che lo ammazzo! E in più oggi saranno anche tutti isterici per via del consiglio! Già immagino Armando pronto a gridarmi addosso e Marcella nervosa per via del matrimonio,le battutine di Daniele e quella banda di racchie accanita contro di me…
Magari è quella specie di rospo che gli ha impedito di prendere i soldi perché l’azienda è intestata a lei… No,l’azienda è di quel cretino ed è stato lui ad avermi fregato! Quanto lo detesto! Se potessi lo infilzerei con un tridente e lo darei in pasto ai coccodrilli!
E non risponde neanche al cellulare! Disgraziato! Anche se forse dovrei prepararmi in fretta ed andare all’Ecomoda…magari mi telefonerà lì! Signore,fa che chiami! Devo riscattare la mia Mercedes!
 
[Marcella]
Non ho dormito per nulla! Ho pensato tutta la notte alle parole di Daniele,al fatto che Armando stanotte ha dormito da solo e alle nozze che si celebreranno fra due giorni. Sarò la moglie di Armando Mendoza se non manderà tutto all’aria oggi! Ieri sera è stato così enigmatico che non so proprio cosa ne sarà della mia vita da oggi in poi,tantomeno se si celebreranno queste annunciate nozze! Forse mi lascerà ed allora mi toccherà battermi contro i commenti della gente che di certo Armando mi lascerà affrontare da sola! O forse mi sposerà… ma se poi continuerà con questa specie di fidanzamento bianco? Posso davvero sposare un uomo che non mi tocca da più di due mesi? Cosa ne sarebbe della mia vita se sposassi un uomo incapace di adempiere ai suoi doveri coniugali?
Trasalisco quando sento il suono del mio cellulare. Dio mio,ancora Daniele! Ma questo non dorme mai?
“ Fratellone,capisco la tua insonnia,ma è presto e la gente normale a quest’ora riposa!” esordisco.
“ Sto venendo da te. Vestiti che dobbiamo andare da Armando!” ribatte quasi come un ordine.
“ A quest’ora?” gli chiedo.
“ Sì ed è meglio che il tuo caro promesso sposo non gridi come suo solito o stavolta lo picchio,dato che l’unico che oggi ha tutto il diritto di gridare sono io!” mi risponde. Che sarà successo!
“ Ok. Il tempo di vestirmi e sono pronta!” replico prima di riagganciare. Mai sentito mio fratello tanto furioso…neppure quando perse contro Armando durante la votazione per la presidenza stava così!
 
[Nicola]
Che bel casino! Ho trascorso una nottata d’inferno per via di Patty,di Betty che è andata via e anche del fatto che oggi dovrò riconsegnare la Mercedes! Mi ci ero affezionato a questa nuova vita da milionario,ma Betty ha sempre avuto ragione nel dire che non fa per noi!
Noi non siamo come loro,anche se lei in parte lo è…è la madre dell’erede dei Mendoza! Chissà se sarà un maschietto o una femminuccia! E chissà come la prenderà il signor Hermes! Signore,fa che lo scopra il più tardi possibile!
Non ho neppure un numero per rintracciarli semmai dovesse accadere qualcosa qui,anche se temo che oggi si scatenerà il finimondo! Quei due pazzi suicidi potevano portarmi con loro! Ma forse è meglio così…non voglio rischiare di prenderle di nuovo da Mendoza! Una volta mi è bastata ed avanzata…
 
[Roberto]
Non so perché ma ho trascorso una notte agitata. Sono andato in pensione proprio per evitare stress vari ed invece con la lotta che si scatena ogni volta tra Armando e Daniele sto quasi peggio di prima!
“ Amore mio,che succede?” mi domanda mia moglie.
“ Pensavo al consiglio di oggi,alla festa di stasera e al matrimonio di dopodomani!” le rispondo.
“ Nostro figlio non poteva scegliere una data meno vicina al consiglio per il matrimonio? Pare lo faccia di proposito a farci stressare in questo modo! Anzi mi correggo: entrambi i nostri figli lo fanno di proposito a farci stressare in questo modo!” replica.
“ Per favore,Margherita! Camilla,per la tua gioia,ci ha già dispensato dalla sua presenza dopodomani,quindi ti prego di moderarti!” ribatto.
“ Non mi va giù che si sia rovinata la vita in quel modo e che esista al mondo un altro Roberto Mendoza di 4 anni che ha il nostro sangue mischiato ad quello di un poveraccio!” esclama. Sempre la stessa solfa da quasi 5 anni…neanche come se fosse colpa mia!
“ Ma ormai c’è e bisogna farci i conti con questa storia e rassegnarci! Ed ora io vorrei pensare alle fonti di stresso più limitrofe! Armando mi sembra strano!” sbotto.
“ Capirai! Tuo figlio è allergico ai legami stabili,ma ha 30 anni e Marcella l’ha aspettato per 4 anni…merita di essere sposata! Oltre al fatto che sarebbe anche ora che maturasse… non so…che mettesse radici,magari anche che si decidesse a diventare padre!” replica.
“ Speriamo solo che vada tutto bene!” ribatto.
 
[Camilla]
Eccolo qui il mio bambino che esce da scuola. Ormai è la mia sola ragione di vita,anche se ogni volta che lo guardo negli occhi,mi sembra di vedere suo padre!
“ Mamma oggi posso andare a casa di Gioele a giocare?” mi chiede dopo avermi salutato. Annuisco.
“ Tesoro,la mamma deve dirti una cosa!” esordisco. Posa i suoi occhioni su di me.
“ Presto non saremo soli a casa…” affermo.
“ Mi comprerai un cane?” mi domanda contento. Ci manca solo il cane!
“ No,amore mio!” gli rispondo.
“ Un fratellino?” mi chiede. Arrossisco per poi scuotere il capo.
“ Zio Armando verrà ad abitare con noi!” gli spiego.
“ Con sua moglie?” mi domanda.
“ Amore mio,zio Armando non si sposa più…o per lo meno non si sposa con la persona con cui avrebbe dovuto. Verrà qui con la sua nuova fidanzata!” cerco di essere il più chiara possibile.
“ Con una nuova fidanzata…e quella vecchia?” mi chiede. Domanda lecita!
“ Piccolo,vedi spesso le persone poco a poco smettono di volersi bene e quindi intraprendono strade diverse. Ed è un po’ quello che è successo a zio Armando… lui ha capito di volere più bene ad un’altra ragazza e verrà a trovarci per farcela conoscere!” rispondo.
“ Ed anche papà è andato via perché voleva più bene ad un’altra ragazza?” mi chiede. No,perché era stanco di farsi frantumare la dignità (e non solo) da tua nonna,tesoro mio!
“ No. Spesso si smette di volersi bene e basta. Ed è quello che è successo a me e papà. Io non avevo nessun altro uomo e neanche lui aveva un’altra donna!” replico. Non me la sento di garantire anche per il presente,visto che potrebbe anche essersi risposato,sempre che non sia rimasto letteralmente traumatizzato dall’esperienza matrimoniale con me con la conseguente spiacevole parentela con un’arpia classista come mia madre!
“ E devo chiamarla zia questa fidanzata dello zio?” mi domanda.
“ Poi vediamo. Però la cosa importante è che zio Armando e la sua fidanzata fra qualche mese avranno un bambino,che sarà il tuo cuginetto!” gli rispondo. Meglio iniziare a fargli accettare la presenza di un altro bambino in casa nostra!
“ Un po’ come un fratellino?” mi chiede confuso.
“ Beh potrai giocarci come se fosse un fratellino,ma la cosa importante è che non dovrai dire mai a nessuno che zio Armando è qui con la sua fidanzata!” gli rispondo. Non vorrei che i miei piombassero qui a cercarli a Robertino rendesse loro il gioco facile!
“ Giocano a nascondino?” mi chiede.
“ Sì,una specie.” mento.
“ E come si chiama la nuova fidanzata di zio Armando?” mi chiede.
“ Betty. Si chiama Betty!” gli rispondo. Armando,avrei dovuto lasciare a te l’ingrato compito di spiegare la tua incasinata vita sentimentale ad un bambino di 4 anni!
 
[Daniele]
“ Ma tu sei sicuro?” mi domanda mia sorella per la trentesima volta. Capisco lo shock,ma sta esagerando!
“ Sì,vuoi che ti incornici la pagina del bollettino della camera di commercio? Olarte è stato chiaro e il tuo caro promesso sposo dovrà spiegarmi perché ha regalato la nostra azienda a quella specie di computer umano che ha come assistente!” le rispondo mentre il mio autista parcheggia fuori dallo stabile. Meglio che quel cretino nasconda tutti i corpi contundenti o giuro che lo ammazzo!
Scendiamo dall’auto e ci dirigiamo verso il bancone della hall. Non voglio essere annunciato,voglio cogliere quel verme di sorpresa!
“ Enrique,come va?” domanda mia sorella al receptionist.
“ Bene,signora Marcella!” le risponde quel tale.
“ Può avvertire il dottor Mendoza che stiamo salendo?” replica mia sorella. La guardo male. Era meglio prenderlo di sorpresa!
“ Il dottor Mendoza non c’è! Mi ha detto solo di lasciarle questa qualora lo fosse venuto a cercare!” ribatte quel tale porgendole le chiavi di un’auto. Che le ha regalato un’auto?
“ Armando non è uscito con la sua auto?” domanda mia sorella sbigottita. Il tipo scuote la testa.
“ Lei l’ha visto uscire?” chiedo a quel tale.
“ Sì,ma per una coincidenza. Non ho ricoperto io il turno di notte ieri. Francesco è stato qui stanotte,ma all’improvviso si è sentito male saranno state le 5 e quindi mi ha chiesto di anticiparmi nel montare servizio perché aveva bisogno di stendersi…” spiega quel tale. Non che l’indisposizione del suo collega ci interessi poi molto!
“ Ed Armando è uscito alle 5?” domanda Marcella.
“ Sì. Ha preso un taxi dove ha caricato una serie di valigie ed è andato via!” le risponde quel tipo. È andato via? Con i miei soldi? Resta solo da scovare quella scimmia pechinese della sua assistente e farci ridare tutto!
“ Da solo?” domanda Marcella. Che cazzo ce ne frega?
“ Marcella,cosa vuoi che importi? Il caro Armando è scappato!” sbotto.
“ Importa a me,Daniele! Era solo?” replica Marcella per poi rivolgersi al receptionist.
“ No. Era con una donna!” risponde quel tipo che vedo rimpicciolire di fronte ai miei occhi. Andiamo bene! Ha regalato la nostra azienda a quella lì ed è scappato con l’amante! Buon per lui se il destino non lo rimette sulla mia strada o giuro che lo ammazzo!
“ E ME LO DICE COSÌ? E com’era?” Marcella inveisce contro quel poveretto. La esorto a calmarsi perché in molti ci guardano anche perché il povero disgraziato che abbiamo di fronte non c’entra nulla. In fondo ambasciator non porta pena!
“ Capelli scuri,occhi scuri,occhiali,frangia…un po’ bruttina,se posso permettermi!” risponde quel tipo intimorito.
“ È quella specie di mostro! Quella lì l’ha aiutato a scappare! Magari è venuta qui di prima mattina per aiutarlo!” sbotto.
“ Veramente non è venuta qui di prima mattina! Francesco,quando gli ho fatto notare le mie perplessità sulla situazione,mi ha detto che la donna ha dormito qui e che…” il tale si interrompe lanciando uno sguardo impaurito a mia sorella.
“ Che?” lo esorta mia sorella.
“ Che ieri sera il dottor Mendoza l’ha presentata come sua fidanzata!” continua quel tipo abbassando il tono di voce di un’ottava. Ma che si è fumato quel cretino?
Noto mia sorella cercare di trattenere inutilmente una lacrima. È praticamente sotto shock. Mai vista in questo stato…anzi sì,l’ho vista in questo stato solo quando i nostri genitori sono morti!
“ Posso salire?” domanda Marcella con un filo di voce. Quel tipo le porge le chiavi di un appartamento.
 
[Marcella]
No! Non può essere! Questo dev’essere un incubo,tutto ciò che è successo da quando ho riaperto gli occhi questa mattina dev’essere solo un orrendo incubo!
Non abbiamo più l’Ecomoda e adesso quella lì… no,è mostruoso! Non è vero! Armando non può avere una storia con quella donna così orribile! Non è possibile!
“ Marcella,vedrai che non è così! Va bene che Armando non è mai stato il marito che desideravo per te,ma non può essere caduto così in basso! Ha sempre avuto buon gusto in fatto di donne!” cerca di consolarmi Daniele. Lo guardo male. Di tutto voglio sentir parlare meno che delle avventurette di Armando con altre donne! Non ora!
Entriamo nell’appartamento. Sembra lo stesso di sempre tranne che per una cartellina che si trova sul tavolino basso di fronte la porta d’ingresso svariati metri più avanti. È una cartellina celeste e al di sopra vi è una lettera.
“ Aprila no?!” mi esorta mio fratello.
 
“ Marcella,quando leggerai questa lettera,a Dio piacendo,io sarò già lontano. So bene che è da codardi scappare così a due giorni dalle nozze senza avere il coraggio di dirti tutto guardandoti negli occhi,ma non potevo fare diversamente o forse non volevo.
Ti ho fatto soffrire molto e né tu né io meritiamo il supplizio di imbarcarci in un matrimonio destinato a naufragare. Perché,è inutile prenderci in giro,la nostra storia è logora e non solo perché litighiamo praticamente ogni giorno se non più volte al giorno,ma anche perché avevi ragione: sono innamorato,profondamente innamorato di un’altra donna. Amo una donna che è riuscita a rendermi suo,completamente suo,con la sua dolcezza,la sua forza,la sua tenerezza e a far nascere in me sentimenti nuovi mai provati prima d’ora.
Ti rivelo il suo nome,solo perché ho la certezza che non potrai farle del male,perché ci sarò io a proteggerla ora e sempre. Amo Beatrice Pinzon Solano. La amo e parto con lei per allontanarmi da una vita che ormai non è più la mia e che mi sta stretta ogni giorno di più,una vita che stava rischiando di uccidermi privandomi del grande amore e di mio figlio. Già: io,Armando Mendoza,l’uomo più inconcludente di tutta l’America Latina,aspetto un figlio dalla donna che amo e sono felice!
Forse non dovrei dirti tutte queste cose,che ti staranno di certo spezzando il cuore,ma spero in questo modo di farmi odiare da te,di fare in modo che cancelli dalla tua vita e dal tuo cuore l’amore ossessivo che senti per me e spero in egual maniera che tu riesca a trovare in un altro la felicità che non sono stato in grado di donarti in questi 4 anni!
Il resto di questa lettera,che presumo vorrai incenerire,riguarda l’Ecomoda. Già,Marce,non ho danneggiato solo te,ma anche la nostra azienda! Tuo fratello aveva ragione ad insinuare che stessi commettendo qualche illecito e non posso che dargliene atto per quanto mi dolga dargli ragione!
L’Ecomoda è di Betty ora. La Terramoda,l’azienda creata da me e Mario e a cui Betty ha fatto solo da prestanome,ha un’ipoteca su tutte le attività commerciali dell’Ecomoda per 97 miliardi di pesos e siamo indebitati con lei per 15 miliardi. Sono stato io a disporre in questo modo per evitare i protesti delle banche e se vuoi la verità,non ne sono pentito perché Betty è la persona di cui mi fido di più sulla faccia della Terra e perché ho salvato la nostra azienda dalla rovina.
Nella cartellina sottostante ci sono i bilanci della Terramoda,il libretto di assegni e vari documenti tra cui le lettere di dimissioni mia,di Betty e di Nicola Mora. In più con questa missiva ti autorizzo a disporre come meglio credi della mia auto,parcheggiata in garage,e di questa casa. Naturalmente tu e la mia famiglia potete considerare vostri anche la Mercedes comprata dalla Terramoda e l’intero capitale di quest’ultima. Io e Betty ora abbiamo altre priorità e da questa storia ce ne chiamiamo fuori nel modo più onesto di cui siamo capaci. So che tutto ciò che vi abbiamo lasciato non ripaga a pieno i danni che ho procurato all’Ecomoda,ma sono il mio contributo perché ne usciate e perché io e Betty possiamo essere lasciati in pace,fuori da questa storia! Ci dispiace e speriamo possiate risollevarvi dal disastro che abbiamo combinato!
 
                                                                                                                                                                                                       Armando Mendoza Sàenz”
Daniele mi strappa la lettera di mano quasi con violenza mentre io resto inerme di fronte a quella doccia fredda appena subita. Non solo si è innamorato di lei,ma hanno anche concepito un figlio! Lui che era sempre stato quasi allergico ai figli,ai legami stabili,all’amore…adesso è innamorato,vuole stare con lei e presto avrà anche un figlio!
La rabbia è l’unico sentimento che provo in questo momento ed è la stessa,la stessa collerica ira a spingermi a buttare tutto ciò che mi trovo di fronte all’aria. Probabilmente perché tutto questo mi ricorda lui e tutto il dolore che mi sta procurando.
È Daniele ad impedirmi di abbattere tutto circondandomi il corpo con le braccia. Voglio che mi lasci,voglio sfogare la mai collera,devo farlo!
“ Marcella,basta! Ti prego!” continua a ripetermi cullandomi quasi,mentre copiose lacrime accarezzano il mio volto. Mi sento così stupida,così cieca… avevo la soluzione a portata di mano ed ho chiuso gli occhi sottovalutando Betty! Era lei. È sempre stata lei! Ecco perché lo si vedeva in giro solo con quella,perché usciva con lei. È stato capace di gettarmi in faccia la sua relazione con quell’altra ed io ho girato il capo dall’altra parte! Stronzo!
“ Bello scherzetto ci ha preparato il caro Mendoza! Prima ha fatto fuoco e fiamme per ottenere la presidenza,poi ci ha mandato sul lastrico perché troppo impegnato ad ingravidare la sua segretaria e adesso se ne lava le mani! Ora voglio proprio vedere come lo giustificate adesso! Chi l’avrebbe mai detto?!” commenta Daniele trattenendo la rabbia. Lo so che ha sempre predetto che sarebbe finita male la presidenza di Armando,ma non ne voglio parlare adesso! Non è il momento per mettersi a fare il grillo parlante!
“ Daniele,per favore!” lo esorto.
“ PER FAVORE UN CORNO! Dovrei regalargli un fasciatoio? Ups…non so in che paese sperduto si è rifugiato con la sua amante! QUEL GRANDISSIMO COGLIONE TI HA TRADITA,CI HA ROVINATI E TU MI ESORTI A CALMARMI? In più avesse almeno ingravidato una donna bella,l’avrei anche capito (per modo di dire),ma con quella lì! Il caro Armando andrebbe interdetto! E spero proprio che almeno Mario sia pronto a pagare perché qualcuno dovrà pur rispondere dello scempio messo in atto ai nostri danni,Marcella!” sbotta incazzato.
“ Secondo te Mario lo sapeva?” gli chiedo.
“ Del fatto che ci stessero fregando? Non sai leggere? L’idea della Terramoda è di quei due campioni d’intelligenza,che insieme non riescono a formare neppure un cervello intero e di quell’altra campionessa di bellezza che li ha assecondati pur di perdere la verginità!” replica.
“ Intendevo del fatto che Armando…insomma…che vuole stare con quella!” ribatto.
“ Non lo so. A questo punto non mi stupisco più di nulla! Magari se la sono condivisa quella specie di rospo. Probabilmente Mario sa anche dove si sono nascosti quei due e forse gli hanno chiesto di fare da padrino al mostriciattolo che aspettano!” mi risponde Daniele.
“ Andiamo in Ecomoda?” domando a mio fratello. Non voglio parlare di quel bambino!
“ Meglio! Devo ritirare il mio capitale e parlare con gli avvocati!” risponde mio fratello.
 
[Betty]
E adesso chi sarà questo Michel? La signora Caterina non ci ha neanche descritto a grandi linee com’è fatto!
“ Secondo me è quello! Quello che assomiglia a Gutierrez!” sussurro ad Armando che mi tiene per mano.  Si porta l’altra mano alle labbra e scoppia a ridere.
“ Se non altro,se così fosse,avremmo una valida spiegazione del perché Caterina è sempre stata così abile a declinare le avances di Gutierrez… aveva già conosciuto un suo clone!” commenta divertito facendomi ridere. Mi lascia la mano per cingermi le spalle con il braccio. Nonostante tutto mi sento protetta fra le sue braccia. Mi bacia la testa.
“ Oppure quello…mi ricorda Freddy!” asserisco.
“ No,sarebbe un incubo! E poi scusa,ti manca tanto l’Ecomoda da non riuscire a non vederli dovunque?!” replica.
“ Il fatto che non abbiamo trovato un sosia di Daniele Valencia mi rassicura e mi terrorizza allo stesso tempo! Magari questo Michel gli assomiglia!” ribatto. Mi strappa un bacio.
“ Che ci importa,tanto dopodomani io e te partiamo per Zurigo! Non vedo l’ora di farti conoscere il mio nipotino e mia sorella! Li adorerai!” mi risponde. Ad avvicinarsi a noi è un biondino. Ha in mano un cartellone con scritti i nostri nomi.
“ Beatrice Pinzon e Armando Mendoza?” domanda conferma. Annuiamo porgendogli la mano.
“ Piacere. Michel Doinel!” si presenta.
 
[Michel]
No,direi che non sono una coppia di mezza età! Lui è il classico figlio di papà vestito lindo e pinto,mentre lei…proprio no! Lui trasuda sicurezza da tutti i pori,mentre lei è la dolcezza fatta persona! Proprio il giorno e la notte…
“ Che ha da fissarci così?” domanda lui infastidito. Stringendo di più la sua donna.
“ Nulla! Ho prenotato per voi una camera matrimoniale. Naturalmente sta a voi stabilire per quanto tempo restare!” esclamo per darmi un tono dopo essere stato beccato a fissarli.
“ Noi fra due giorni andiamo via! Immagino Caterina gliel’abbia detto!” risponde lui.
“ Sì. Se volete fra oggi e domani posso farvi visitare la città!” mi offro. I due si scambiano un’occhiata.
“ Magari vorremmo riposarci prima e poi dopo pranzo uscire un po’! Siamo un po’ stanchi per via del viaggio e anche i giorni precedenti a questo non sono stati proprio una passeggiata!” risponde lei. Sono l’opposto l’uno dell’altra!
“ Amore,sei stanca? Magari vuoi mangiare qualcosa?” le chiede lui. Dio mio,com’è ansioso!
“ No. Ho solo voglia di dormire e credo ne abbia bisogno anche tu. Signor Doinel,potrebbe accompagnarci in hotel,per favore?” risponde lei per poi rivolgersi a me.
“ Certo! Seguitemi e per favore,datemi del tu!” rispondo.
“ Come vuoi! Puoi fare lo stesso con me!” replica lui.
“ Anche con me puoi fare lo stesso!” aggiunge lei.
“ Armando,mi presteresti il tuo cellulare? Vorrei chiamare mio padre…per evitare di destare sospetti!” esclama lei.
“ Certo,amore mio!” risponde lui porgendole il telefono. Lei compone dei numeri.
“ Papà…” - si ode chiaramente il tono di voce alterato del suo interlocutore- “ Non urlare,ti prego!...Ho solo cercato di tenere presente il fuso orario!...Sì,siamo arrivati e adesso sono in giro per la città!...La mamma è lì?...Ma certo che me lo ricordo che il diavolo è in agguato!...Va bene!...Sì,ci sentiamo!...Salutami Nicola e la mamma!” le sento dire. Dev’essere pesante il padre di questa ragazza!
“ Ti ha raccomandato di stare attenta,vero?” le domanda Armando.
“ Sì,e di non allontanarmi mai da te per evitare che qualcuno possa farmi del male perché tu hai il compito di tenermi d’occhio!” risponde lei.
“ Non posso che concordare! Non devi allontanarti da me!” replica lui mentre si sbaciucchiano. Mi parte un colpo di tosse. Mi sento già in imbarazzo di mio perché non li conosco…poi se si mettono anche ad amoreggiare,stiamo freschi!
“ Scusaci!” farfuglia lei imbarazzata. Abbozzo un sorriso.
“ E che ci fa un francese a Cartagena?” mi domanda lui.
“ Mi sono trasferito per amore,ma poi questa persona mi ha lasciato ed ho deciso di non stravolgere tutto di nuovo per colpa sua,quindi di restare qui!” rispondo evasivo. Non posso di certo mettermi a raccontare i fatti miei al primo venuto. Che poi mi sembra di averlo già visto da qualche parte!
“ Capita spesso che l’amore finisca!” commenta lui.
“ Non a due passi dall’altare!” sibilo. I due si lanciano uno sguardo che non riesco a decifrare!
“ Caterina mi ha chiesto di aiutarvi in nome dell’amore…” azzardo mentre ci dirigiamo verso la mia auto. Voglio solo spostare l’attenzione da me. Non mi va di parlare dei fatti miei!
“ Sì. Diciamo che siamo in fuga per amore…” risponde lui con un sorriso portandosi alle labbra la mano di lei per baciarla.
“ Conoscete da molto Caterina?” chiedo loro.
“ Sì,ha lavorato per mio padre e poi per me quando ho preso le redini dell’azienda!” risponde lui.
“ Io l’ho conosciuta quando ho cominciato a lavorare per il dott…per Armando!” aggiunge lei.
“ Ti dispiacerebbe portarci prima in banca?” mi domanda lui. Beatrice lo guarda stranita.
“ Amore,dobbiamo prendere del contante! A meno che non vuoi che restiamo a lavare i piatti in hotel per ripagarli dell’ospitalità!” le spiega con dolcezza. In effetti…
“ Prego!” indico loro la mia auto,una bella cabriolet. Sistemiamo i bagagli e poi entrambi si siedono nei posti a sedere posteriori. Mi sembra di essere un tassista,ma è meglio così! Il tale lo vedo un po’ fumantino e non voglio morire di morte cruenta per qualche fraintendimento!
Dallo specchietto retrovisore noto lei guardare incantata il mare e lui che l’abbraccia. Le rivolge degli sguardi così dolci e pieni d’amore… Cercherei volentieri di vivere un amore come il loro,ma io con l’amore ho chiuso!
 
[Armando]
“ Ti piace?” domando alla mia Betty. Sembra una bambina mentre guarda il mare come incantata. Si volta verso di me per poi annuire.
“ Non l’avevo mai visto!” mi confessa. Sorrido intenerito.
“ Se vuoi,quando sarà nato possiamo trasferirci in riva al mare magari in Spagna o in Francia o anche in Italia!” le propongo.
“ Ne parli al maschile…e se fosse femmina?!” replica.
“ Magari sono 2 o 3!” la canzono.
“ Non scherzare!” replica divertita.
“ Però si sono interrotte le nausee…sono sicuro che da oggi andrà tutto bene!” le sussurro stringendola contro il mio petto. Ha la schiena attaccata al mio torace e poso la testa sulla sua spalla. Da oggi comincia la nostra nuova vita!
“ Lo spero! Quando mio padre lo scoprirà ci ammazzerà!” mormora.
“ Non dire così! Tesoro,vedrai che il nipotino o la nipotina lo ammorbidiranno! Tuo padre non è come mia madre per fortuna!” mi sfugge.
“ Che vuoi dire?” mi chiede.
“ Niente…lascia perdere! Capirai meglio quando conoscerai Camilla e Robertino!” le rispondo. Mia madre non accetterà neanche questo nipote proprio come non ha accettato il figlio di mia sorella!
 
[Anna Maria]
“ Come hai fatto a far cadere il cestino? Adesso ci tocca rimettere tutto dentro! Che schifo!” protesto rivolta a Sandra,mentre io,lei e Sofia raduniamo l’immondizia caduta e Mariana fa il palo.
“ Ragazze,Betty si sta mettendo nei guai! Non è ancora arrivata e immaginate la faccia della signora Marcella e del dottor Armando quando lo sapranno! Quello è già così isterico di suo!” commenta Sofia.
“ Ma non sono ancora arrivati neppure loro! L’unica che è qui da prima che arrivassimo è la Fernandez!” osserva Mariana. Mi blocco quando noto nell’immondizia un test di gravidanza.
“ Oddio!” esclamo.
“ Cos’è?” domanda Sandra.
“ È un test di gravidanza…positivo!” rispondo quando noto due lineette belle marcate.
“ E di chi sarà?” domanda Sofia.
“ Mio no di certo!” rispondono quasi all’unisono Sandra e Mariana.
“ Ah no! Non è mio!” esclamo quando il loro sguardo si posa su di me.
“ Restano 3 possibilità: o è della signora Marcella,o della bionda finta o…” si interrompe Sofia.
“ O?” la esorto a continuare.
“ O di Betty!” aggiunge Sofia.
“ Di Betty?” domandiamo all’unisono noi altre. Betty incinta?
“ Strana è strana! Magari è incinta e quel Nicola non vuole il bambino! O forse è per questo che lui e il dottor Armando si sono picchiati: perché quel tipo voleva farla riposare per via della gravidanza e il dottore voleva farla tornare qui a lavorare!” ipotizza Sandra.
“ Forse è davvero di Betty. Pensateci: se fosse stato della signora Marcella,minimo avrebbe organizzato una festa con tanto di fuochi d’artificio per aver incastrato per benino il dottor Armando; invece se fosse stato della bionda finta avrebbe ricominciato la tragedia greca come quando si finse incinta l’altra volta!” aggiunge Sofia.
“ Che state facendo qui?” gracchia la Fernandez. Nascondo senza pensarci il test di gravidanza nella mia borsa. Ci manca solo che questa iena lo trovi e divulghi la notizia in tutta l’azienda!
“ Niente. Ci stavamo lavando le mani!” rispondo.
“ Capisco che questo sia il vostro habitat naturale,ma il vostro posto è alle scrivanie,soprattutto oggi che c’è la riunione! La vostra amichetta dov’è finita?” replica.
“ Se non è ancora arrivata,arriverà a breve!” la spiccia Sandra prima di uscire con noi dal bagno.
 
[Michel]
Armando è andato in banca,mentre la sua fidanzata è rimasta in macchina. Questi due sono così diversi che mi chiedo proprio se il loro accoppiamento non sia venuto fuori come gli abbinamenti alle slot-machine!
“ Da quanto state insieme?” le domando per riempire quel silenzio.
“ Qualche mese!” mi risponde.
“ E dove andrete di bello dopo?” le chiedo.
“ Da sua sorella. Lì saremo al sicuro!” mi risponde.
“ Da cosa?” replico.
“ Da tutti. Quando incontrerai la signora Caterina,te lo spiegherà lei stessa!” mi risponde. Mah…chi li capisce è bravo!
“ E hai lasciato tutto solo per stare con lui?” ribatto. Se mi avesse chiesto consiglio,le avrei suggerito di non farlo! A seguire il cuore si resta sempre delusi!
“ Veramente è lui che ha lasciato tutto per seguirmi. Era il solo modo perché credessi alla veridicità del suo amore!” puntualizza. Continuo a non capirci nulla!
Lui torna e si accomoda dietro accanto a lei. Ci guarda studiando l’espressione dei nostri volti.
“ Allora?” domanda lei.
“ Ho prelevato tutto quello che potevo dal mio conto. Con questa somma abbiamo il necessario per i biglietti dell’aereo e per sopravvivere in questi due giorni!” le risponde lui.
“ E lì come faremo?” replica lei.
“ Camilla ci aiuterà! Fidati: lei non è come mia madre,amore mio! Direi che è l’opposto!” la rassicura lui. Hanno la famiglia di lui contro… ecco perché scappano! Solito cliché!
 
[Nicola]
Ed ho riportato anche l’auto in azienda. Menomale che quell’uscire dorme in piedi e non mi ha chiesto di Betty,oppure non avrei saputo cosa inventarmi! Cos’avrei potuto dire? Che è sparita per non si sa dove?
La bomba sarà già scoppiata? L’importante sarà tenere all’oscuro i Pinzon di tutto questo! Non voglio che al signor Hermes venga un infarto o che giri tutta l’America alla ricerca di quei due armato di mazza da baseball per farli a pezzi!
“ Alla buon’ora! Hai saltato la colazione stamane! Ti sei ingozzato di ciambelle nella panetteria di tua madre?!” mi canzona il signor Hermes appena metto piede in casa sua.
“ No,sono solo dovuto andare a riconsegnare la mia amata Mercedes!” gli rispondo.
“ Meglio così! Almeno c’è qualcosa di buono in tutto questo: non andrai più in giro con un’auto che non è tua e che potresti danneggiare in qualsiasi momento!” ribatte.
“ Di Betty si sa nulla?” chiedo.
“ Sì. È arrivata e sta bene! Ho raccomandato al dottor Armando di tenerla d’occhio e speriamo bene!” mi risponde. La terrà d’occhio sicuramente visto che aspetta suo figlio.
“ Ha lasciato detto nulla per me?” domando.
“ Solo che ti saluta…perché?” mi risponde la signora Giulia.
“ Sono sicura che ti assumerà nella sede di Miami appena si sarà ambientata!” mi rincuora la signora Giulia. Sempre che i due non siano scappati a Timbuctù!
“ Oppure c’è sempre la panetteria di tua madre! Ti ci vedo a fare ciambelle!” mi canzona il signor Hermes. Abbozzo un sorriso. Probabilmente se dovesse scoprire tutto,sarei il primo a morire per mano sua!
 
[Marcella]
Io e Daniele usciamo dall’ascensore con gli avvocati di mio fratello. Le scrivanie come al solito sono deserte,ma oggi non ho né il tempo né la voglia di pensare a loro. Spero solo si possa fare qualcosa per l’azienda,visto che il resto ormai è perduto!
“ Patrizia,convoca tutti in sala riunioni!” intima Daniele alla mia amica.
“ Ma,Marce,Armando non è ancora arrivato!” obietta Patrizia. E non arriverà!
“ Fa’ come ti ha chiesto Daniele!” replico.
“ Ma Armando mi ammazzerà se comincerete la riunione senza di lui!” contesta lei.
“ Armando è l’unico che rischia la morte oggi e se non vuoi seguirlo a ruota e diventare il mio bersaglio per il tiro con l’arco ti conviene ubbidire senza discutere,Patrizia! Chiama tutti e portaci dei caffè quando hai fatto!” sbotta Daniele.
“ Roberto e Margherita?” le chiedo.
“ Sono già in sala riunioni,Marce. Mancano solo Ugo,Gutierrez,tua sorella e Armando. Ah ma lo sai che lo sgorbio non è ancora arrivata?! Magari potreste cacciarla!” replica Patrizia. Stringo i pugni.
“ Ci credo che non è arrivata.” Sibila Daniele. Esce dal suo ufficio Mario.
 
[Mario]
Ma dove diavolo sarà finito quell’idiota? Ha il cellulare staccato e la sua futura moglie e quel cretino di Daniele sono già qui! Ma questi tizi con loro chi sono?
“ Marcella,hai notizie di Armando?” le chiedo. Mi arriva un ceffone in pieno viso. Ma che è impazzita?
“ Marcella,ma l’alcool di ieri ti ha dato alla testa? Che ho fatto?” protesto massaggiandomi la guancia.
“ HAI ANCHE L’ARDIRE DI DOMANDARLO,RAZZA DI INCAPACE? TU E QUELL’ALTRO CRETINO AVETE AFFOSSATO UN’AZIENDA CON 30 ANNI DI STORIA ALLE SPALLE E TI CHIEDI PERCHÉ DEL CEFFONE?” replica Daniele. Oh cazzo! Come lo sa? Armando,sbrigati ad arrivare che siamo fottuti!
“ Che stai dicendo?” tento di prender tempo,mentre le segretarie tornate dal bagno assistono alla scena assieme a Patrizia.
“ Che il tuo caro amico è scappato,almeno questo lo sai o cadi dal pero anche su ciò?” mi chiede Marcella.
“ Armando è scappato?” domando basito. Che arrivi almeno Vampirina! Solo lei ci può salvare!
“ Dimmi dov’è!” mi intima Marcella.
“ Sei seria? Armando è scappato? Quando? E come?” ribatto.
“ Sì,è scappato con la sua amante. Dicono sia fuggito stamattina e se vuoi i dettagli,ti conviene seguirci in sala riunioni ed anche preparare qualche spiegazione convincente sul motivo per il quale nel vostro gioco dei << piccoli imprenditori crescono >> vi siete divertiti ad affossare la nostra azienda e a regalarla a Beatrice Pinzon! Quando non si è capaci di gestire qualcosa è meglio lasciare le redini ad un altro,idiota!” risponde Daniele. Con la sua amante? No,non è vero! Armando,ma che cazzo hai combinato?
 
[Patrizia]
“ Marce…” provo a fermare Marcella che continua il suo cammino verso la sala riunioni. Armando è scappato?
“ Non è il momento,Patrizia!” mi fredda Marcella. Menomale che non ho comprato il regalo per il loro matrimonio oppure mi sarebbe rimasto sullo stomaco!
“ Hai sentito quello che ti ho detto? Chiama gli altri e portaci dei caffè!” mi ordina Daniele. Quanto lo detesto!
“ Ragazze,avete sentito? Il matrimonio non si celebrerà più visto che il dottore è fuggito con un’altra! Chissà se Betty sa chi è!” esclama la nanerottola.
“ Mah…è strano però che non sia arrivata!” commenta la giraffona.
“ Sandra,provi a rintracciare Armando!” le chiede Mario.
“ Sì,dottore!” risponde lei.
“ E tu sbrigati a chiamare gli altri! Prima finisce questo processo e meglio è per tutti!” si rivolge a me Mario per poi dirigersi in sala riunioni! Che sarà successo?!
 
[Roberto]
Armando vorrei capire dove si è cacciato! Insomma ieri è scappato via dal lancio e adesso non si è presentato alla riunione! Dovrò fargli un bel discorsetto…non può comportarsi in questo modo!
“ Dove sarà finito?” sbotta Margherita. La porta della sala riunioni ed entrano Marcella,Daniele e due tizi mai visti prima.
“ Marcella,finalmente! Hai notizie di Armando?” le domanda mia moglie.
“ Sì. Notizie per nulla confortanti!” risponde Marcella.
“ Che vuoi dire? Gli è successo qualcosa di brutto?” le chiedo.
“ Mai peggio della sorte toccata all’Ecomoda nelle sue mani,Roberto! Tuo figlio ha solo perso la vista e il buon gusto,ma non credo sia nulla di grave rispetto a ciò che ha fatto perdere a noi!” replica Daniele. Che vuole dire?
“ In che senso?” chiedo.
“ Ora ti spiego. Prima ti presento i miei avvocati!” replica Daniele. Mario entra in sala riunioni mentre stringo la mano ai due legali di Daniele. Ha una faccia da funerale…
“ Mi spiegate che sta succedendo?” domanda mia moglie quasi isterica.
“ Sarai nonna di nuovo e siamo in rovina!” le risponde Daniele.
“ Marcella,sei incinta?” le domanda Margherita entusiasta.
“ No,non io!” risponde Marcella.
“ Non capisco!” esclamo.
“ Domandatelo a Mario! Lui saprà darvi spiegazioni più esaurienti in merito! Mario,racconta loro con chi si è intrattenuto il tuo amico in questi mesi! Ci sei andato a letto anche tu con quella specie di rospo?” replica Daniele per poi rivolgersi a Mario.
“ Betty è incinta?” domanda Mario incredulo.
“ Che c’entra Betty? Ma dov’è?” replico accorgendomi poi della mancata presenza dell’assistente di Armando. Mio figlio di solito non fa mai a meno di lei durante le riunioni!
“ Vai a saperlo,Roberto! Lei sarebbe la chiave di tutto!” risponde Daniele.
“ Marcella,puoi spiegarci?” le chiede mia moglie. In sala riunioni entrano anche Ugo e Gutierrez.
“ E il presidente? Quel bifolco ha disertato o è morto stordito dalle sue stesse grida?!” esclama Ugo.
“ Ugo,siediti,per cortesia!” lo esorta Marcella.
“ Marce,il tuo vestito è una bomba…quando lo passi a prendere?” replica Ugo mettendosi a sedere.
“ Mandalo a Beatrice Pinzon Solano…quel vestito servirà più a lei che a me!” ribatte Marcella acida. Ma che dice?
“ Marce,ma sei matta? Una mia creazione addosso a quel manico di scopa? Tu mi vuoi morto,cara! Va bene che quella tizia ha trovato un cieco capace di amarla,ma questo mi sembra troppo! Se quel saltimbanco vuole sposarla che trovi un altro stilista in grado di disegnarle l’abito perché io piuttosto mi faccio ardere vivo!” le risponde Ugo.
“ Mica solo di amarla…anche di metterla incinta!” replica Marcella.
“ Dio,che orrore!” commenta Ugo schifato.
“ Ma Maria Beatrice dov’è?” chiedo per mettere fine a quella discussione senza né capo né coda.
“ Arriva più tardi! Direi che possiamo cominciare!” risponde Daniele.
“ Senza quella bestia? Vuoi proprio far cadere l’Ecomoda a suon di grida!” commenta Ugo.
“ L’Ecomoda è già caduta e non per le grida. Mi avete chiesto di Armando…ecco tutto ciò che so di Armando: “ Marcella,quando leggerai questa lettera,a Dio piacendo,io sarò già lontano. So bene che è da codardi scappare così a due giorni dalle nozze senza avere il coraggio di dirti tutto guardandoti negli occhi,ma non potevo fare diversamente o forse non volevo. Ti ho fatto soffrire molto e né tu né io meritiamo il supplizio di imbarcarci in un matrimonio destinato a naufragare. Perché,è inutile prenderci in giro,la nostra storia è logora e non solo perché litighiamo praticamente ogni giorno se non più volte al giorno,ma anche perché avevi ragione: sono innamorato,profondamente innamorato di un’altra donna. Amo una donna che è riuscita a rendermi suo,completamente suo,con la sua dolcezza,la sua forza,la sua tenerezza e a far nascere in me sentimenti nuovi mai provati prima d’ora. Ti rivelo il suo nome,solo perché ho la certezza che non potrai farle del male,perché ci sarò io a proteggerla ora e sempre. Amo Beatrice Pinzon Solano. La amo e parto con lei per allontanarmi da una vita che ormai non è più la mia e che mi sta stretta ogni giorno di più,una vita che stava rischiando di uccidermi privandomi del grande amore e di mio figlio. Già: io,Armando Mendoza,l’uomo più inconcludente di tutta l’America Latina,aspetto un figlio dalla donna che amo e sono felice! Forse non dovrei dirti tutte queste cose,che ti staranno di certo spezzando il cuore,ma spero in questo modo di farmi odiare da te,di fare in modo che cancelli dalla tua vita e dal tuo cuore l’amore ossessivo che senti per me e spero in egual maniera che tu riesca a trovare in un altro la felicità che non sono stato in grado di donarti in questi 4 anni!
Il resto di questa lettera,che presumo vorrai incenerire,riguarda l’Ecomoda. Già,Marce,non ho danneggiato solo te,ma anche la nostra azienda! Tuo fratello aveva ragione ad insinuare che stessi commettendo qualche illecito e non posso che dargliene atto per quanto mi dolga dargli ragione! L’Ecomoda è di Betty ora. La Terramoda,l’azienda creata da me e Mario e a cui Betty ha fatto solo da prestanome,ha un’ipoteca su tutte le attività commerciali dell’Ecomoda per 97 miliardi di pesos e siamo indebitati con lei per 15 miliardi. Sono stato io a disporre in questo modo per evitare i protesti delle banche e se vuoi la verità,non ne sono pentito perché Betty è la persona di cui mi fido di più sulla faccia della Terra e perché ho salvato la nostra azienda dalla rovina. Nella cartellina sottostante ci sono i bilanci della Terramoda,il libretto di assegni e vari documenti tra cui le lettere di dimissioni mia,di Betty e di Nicola Mora. In più con questa missiva ti autorizzo a disporre come meglio credi della mia auto,parcheggiata in garage,e di questa casa. Naturalmente tu e la mia famiglia potete considerare vostri anche la Mercedes comprata dalla Terramoda e l’intero capitale di quest’ultima. Io e Betty ora abbiamo altre priorità e da questa storia ce ne chiamiamo fuori nel modo più onesto di cui siamo capaci. So che tutto ciò che vi abbiamo lasciato non ripaga a pieno i danni che ho procurato all’Ecomoda,ma sono il mio contributo perché ne usciate e perché io e Betty possiamo essere lasciati in pace,fuori da questa storia! Ci dispiace e speriamo possiate risollevarvi dal disastro che abbiamo combinato! Armando Mendoza Sàenz”…come potete dedurre non mi sposo più,ma questo mi sembra il meno in tutta questa storia!” esclama Marcella. Non ci credo! Armando è scappato con la sua assistente incinta e ci ha rovinato facendo ipotecare l’azienda da lei!
Margherita sbianca e non è la sola. Anch’io mi sento venir meno come quando Camilla annunciò di amare quel tizio che poi l’ha lasciata con un figlio nel ventre!
“ E Nicola Mora?” domanda Ugo.
“ Quel tale dev’essere stato solo una copertura oppure semplicemente l’altro cornuto!” gli risponde Marcella.
“ Armando è andato a letto con quella lì?” chiede Ugo schifato.
“ Non credo abbiano concepito per inseminazione artificiale!” gli risponde sarcasticamente Daniele.
“ Armando è scappato con lei!” commenta Mario sotto shock.
“ Sì. Forse la fuga in tre costava troppo per questo ti ha lasciato qui!” replica Daniele.
“ MI HA LASCIATO QUI PERCHÉ NON GLI AVREI MAI CONSENTITO DI FARE UNA CAZZATA SIMILE! NON SA NEANCHE SE QUEL FIGLIO È SUO! MAGARI È DI NICOLA MORA E POI… CAZZO!” sbotta Mario.
“ Mario,da quanto hanno una relazione?” chiedo ancora incredulo.
“ Da un po’. Armando era strano ultimamente,ma non credevo fosse impazzito fino a tal punto! Insomma non è lucido in quella lettera,lo si deduce chiaramente! Si è battuto tanto per la presidenza e l’ha lasciata a cuor leggero…non può essere!” replica lui.
“ No,quelli non lucidi sono quelli che l’hanno eletto presidente! Ci ha rovinati e tu anche! È iniziata prima la vostra opera di distruzione dell’azienda o la relazione di quei due?!” ribatte Daniele.
“ Quando Armando e Betty hanno cominciato a vedersi,l’azienda era già sotto ipoteca della Terramoda! È successo tutto dopo che abbiamo sbagliato due collezioni per via dei materiali. Poi c’è stato il tracollo e Armando ha deciso di far ipotecare tutto dall’azienda di Betty,che era stata creata appositamente per aiutarci in caso di emergenza! Non è una truffa,era il solo modo che avevamo per non farci divorare dalle banche!” risponde Mario.
“ Marcella,io sono sicura che Armando è scappato con lei solo per il bambino! Non può essere altrimenti!” esclama mia moglie.
“ La lettera non dice questo! Margherita,tu eri a Londra mentre vivevo questi ultimi mesi con Armando e non sai…lui è sempre stato con lei con la testa! Io non lo sentivo più mio! Che l’abbia fatto per il bambino o meno per me è ininfluente. Anzi se ha deciso di crescere quel bambino è perché forse la ama così tanto da volere quello che con me non ha mai voluto: una famiglia! Sai quante volte gli ho proposto di avere un figlio? E la sua risposta è sempre stata << no >> o qualche battutina sarcastica!” risponde Marcella.
“ Ma Armando si è trovato di fronte al fatto compiuto ed è uno che non si sottrae alle sue responsabilità!” replica Margherita.
“ Si vede! E allora perché non è qui a risolvere il casino che ha combinato,Margherita?!” commenta sarcastico Daniele.
 
[Sandra]
Il dottor Armando è scappato,ma Betty? Mah… La giornata di oggi è strana forte! E in più sono tutti chiusi in sala riunione da cui non vola neppure una mosca!
“ Secondo te Betty che fine ha fatto?” mi domanda Mariana. Mi stringo nelle spalle. Noto solo ora l’estremità di una busta fuoriuscire dalla corrispondenza che avevo lasciato ieri prima di andar via con le altre. L’afferro sperando non sia nulla di urgente per il dottor Calderon oppure dopo la cinquina che ha ricevuto dalla signora Marcella,finirà per prendersela con me!
Per me? Questa lettera è per me?
 
“ Sandra,quando leggerai questa lettera ti chiederai perché ti ho scritto…beh è il mio modo per dirvi addio…” la calligrafia è di Betty.
“ Ragazze!” chiamo le mie amiche che si avvicinano a me.
“ Che c’è?” mi chiedono.
“ Betty ci ha lasciato una lettera!” rispondo.
“ Andiamo nella sala riunioni della banda!” consiglia Sofia. La bionda finta non fa altro che guardare il suo telefono. Questa non sta bene!
Raggiungiamo la toilette in trepidazione. Insomma Betty ci ha detto addio,ma perché? Dove va? E perché partono tutti?
“ Allora? Leggi dai!” mi esorta Annamaria tutta smaniosa.
“ Dice così: “ Sandra,quando leggerai questa lettera ti chiederai perché ti ho scritto…beh è il mio modo per dirvi addio. Lo so: avrei dovuto salutarvi di persona perché tutte voi lo meritate,ma non potevo così come non posso tornare. Mi avete accolto quasi subito come una di voi e non vi dimenticherò mai perché non ero mai stata parte di un gruppo e perché è stato bello vivere la quotidianità lavorativa con tutte voi! Mi mancherete,ma dovevo seguire il mio destino,quello specificato nelle varie letture di carte di Mariana,lo stesso che mi invitava a vivere un grande amore. Vi vedo a pochi passi da me mentre fate da guardie del corpo ad Anna Maria e mi sento uno schifo per avervi mentito,ma anche questo era necessario,necessario per proteggere il mio amore,per viverlo senza che nessuno ci scoprisse! Non voglio divagare,quindi arriverò al dunque: il mio grande amore,quello di cui parlavano le carte,non è Nicola. Lui è e sarà sempre un caro amico. Il mio amore si chiama Armando Mendoza… senza parole,eh? E le carte avevano ragione: entrambi siamo cambiati grazie a quest’amore,ma lo stesso ora ci sta spingendo a fuggire. La fuga è l’unico modo per esseri liberi,per vivere quello che sentiamo,ma non è solo il bisogno di vivere in libertà la nostra storia a spingerci alla partenza! Aspetto un figlio da lui. Siete mie amiche e volevo lo sapeste. Avrei voluto avervi accanto,ricevere i consigli di Berta,di Sofia,di Ines e di Anna Maria e confrontarmi con voi in merito al parto o alle nausee,ma purtroppo non mi è possibile perché per il bene di mio figlio,devo andare lontano. Vi ringrazio per essere state mie compagne di viaggio per questo breve tratto di vita e spero mi ricorderete con affetto. Un abbraccio. Betty” Oddio!” esclamo. Lei e il dottor Armando? Era lei la sua amante?
“ Che storia!” commenta Anna Maria.
“ Quando lo saprà Berta vorrà morire per non esserci stata!” esclama Mariana.
“ Incinta. Ve l’avevo detto…certo non mi aspettavo fosse del dottor Armando!” commenta Sofia.
“ Nessuno se l’aspettava! Il dottor Armando innamorato di Betty…ora si spiega la zuffa fuori casa di Ines!” esclamo.
“ Ecco perché aveva descritto l’uomo che amava come un fusto… il dottor Armando lo è davvero!” osserva Anna Maria.
“ Anna Maria!” la rimproveriamo.
 
[Hermes]
Speriamo che il dottor Armando stia tenendo fede alla parola data e che non perda d’occhio Betty! Ma chi me l’ha fatto fare di mandarla lì da sola?
“ Hermes,per favore! Non puoi agitarti in questo modo fino a che non la raggiungeremo!” esclama mia moglie.
“ Giulia,ti rendi conto che è una bambina e che è andata così lontano?” replico.
“ Sì,ma non è sola. C’è il suo capo con lei e poi è andata a lavorare,non a divertirsi! Ti prego!” mi fa notare mia moglie.
“ E se quel tale l’avesse fatto di proposito a mandarla così lontano?” ribatto.
“ Ancora con questa storia?” replica annoiata.
“ Sì,ancora. Il dottor Bezerra,il suo ex capo,non l’ha mai riaccompagnata a casa,mentre il dottor Mendoza sì. E poi è venuto alla sua festa di compleanno…e se volesse altro da Betty? Magari vuole qualcosa in cambio della promozione!” rispondo. Mia moglie alza gli occhi al cielo scuotendo il capo.
“ Cosa pensi,eh? Che se la sia portata a Miami per farla diventare la sua amante? È partita con loro anche la sua fidanzata e poi quel tipo non mi sembra un degenerato! Mi sembra una persona molto perbene!” esclama mia moglie.
“ Sarà,ma mi sento inquieto!” replico riprendendo a leggere (per modo di dire) il giornale.
 
[Camilla]
Servo l’ultimo tavolo del bar dove lavoro,mentre ho la testa altrove. Armando sarà riuscito a scappare? Quando verrà qui? E soprattutto quella iena di mia madre lo verrà a cercare? Il mio cellulare mi fa sobbalzare.
“ Pronto!” rispondo preda dell’ansia.
“ Cami,sono io!” esordisce una voce bassa.
“ Armando,perché parli a bassa voce? Non conosci le mezze misure e quindi o gridi come un pazzo o parli come se stessi in chiesa?” replico.
“ Non fare la spiritosa. Betty sta dormendo e non voglio svegliarla! Volevo solo dirti che siamo a Cartagena e che fra due giorni partiamo da qui per raggiungerti. L’aereo atterrerà a Zurigo alle 23 e qualcosa ora colombiana che poi da te sarebbero le 7 di mattina…” mi risponde.
“ Bene! Robertino non vede l’ora di conoscerti ed è entusiasta all’idea di avere un cuginetto!” replico.
“ Sono entusiasta anch’io. Non mi sono mai sentito così in pace con il mondo come in questo momento. Mi basta solo guardarla dormire!” mi risponde. È proprio cotto!
“ Io invece non vedo l’ora di conoscere la tua Betty! Dev’essere divina!” esclamo.
“ Lo è,ma non puoi immaginare quanto! Lei è un angelo,un vero e proprio angelo!” sospira.
“ Questa versione di mio fratello innamorato cotto è divertente,Armandino! Non vedo l’ora di avervi qui! Ora però devo andare che il padrone del locale mi sta guardando storto! Ci vediamo,fratellone!” replico.
“ A presto e grazie!” ribatte prima di riagganciare. Sono sempre più curiosa di conoscere questa Betty!
 
[Daniele]
Se è uno scherzo non è divertente! Ok,che sono un tipo forte e che dopo tutto quello che ho scoperto fra ieri ed oggi,sono riuscito a non dare di matto mantenendo un certo aplomb,ma questo è troppo!
“ Che vuol dire che non posso vedere?” domando al mio avvocato.
“ Che essendo,Beatrice Pinzon Solano la proprietaria dell’Ecomoda per via dell’ipoteca che grava sull’azienda,non può vendere qualcosa che non è suo! È solo Beatrice Pinzon Solano a poter disporre e decidere in merito!” mi spiega.
“ E le deleghe? La signorina Pinzon ha firmato delle deleghe!” interviene mia sorella.
“ Le deleghe servono a poco con un processo in corso! Il mio consiglio è di rintracciare la signorina Solano o almeno i suoi avvocati!” replica lui. Meglio se la signorina sta lontana da qui per un po’ se non vuole morire per mano mia!
“ E riguardo il processo?” chiede Roberto.
“ Beh i rappresentanti legali dell’azienda,ossia il dottor Armando Mendoza e la signorina Beatrice Pinzon Solano dovrebbero recarsi dal giudice qualora trovaste un accordo!” risponde il mio avvocato.
“ Dobbiamo trovarli quindi!” ne deduce Mario.
“ Complimenti per l’intuizione! Invece di farti uscire tanto fumo dalle orecchie con queste deduzioni così geniali,perché non pensi dove possono essersi rifigiati il tuo amico e la sua amante?!” replico acido.
“ Se lo sapessi,lo direi!” ribatte Mario.
“ Questa Beatrice Pinzon Solano non ha dei parenti o qualcuno a cui rivolgerci per avere notizie?” chiede il mio avvocato.
“ Sempre che non siano partiti tutti insieme appassionatamente!” commenta Marcella. Siamo incastrati…ottimo!
“ Patrizia! Come ho fatto a non pensarci prima!” esclama Marcella come folgorata da un’illuminazione.
“ Che c’entra la tua amica?” le chiedo.
“ Lei nulla,ma Nicola Mora sì. Magari lui sa dov’è Betty e Patrizia ha di certo il suo numero!” mi risponde mia sorella.
“ E perché?” le chiedo.
“ Storia lunga e ininfluente per te. La cosa importante è trovare quei due,no?!” replica mia sorella.
 
[Patrizia]
Squilla il mio telefono e rispondo prontamente. Purtroppo è solo Marcella che mi domanda di raggiungerla in sala riunioni! Speriamo non chiami Nicola Mora proprio mentre sono da lei!
“ Mi volevi,Marce?” le chiedo entrando in sala riunioni. Ci sono anche due tizi mai visti prima.
“ Mi serve che rintracci Nicola Mora!” risponde. E me lo dice di fronte a tutti?
“ Marce,ma io…” farfuglio.
“ Ma niente! Hai il suo numero,no? Rintraccialo per me!” replica. Vorrei dirle che con me si nega,ma preferisco evitare!
“ E con i camerieri che faccio?” le chiedo.
“ Mandali via,Patrizia!” mi risponde Daniele.
“ Margherita,verresti con me nel mio ufficio? Credo sia opportuno cominciare una lunga lista di telefonate!” esclama Marcella verso la sua ex suocera. Lunghissima lista di telefonate,considerato il numero degli invitati al mancato matrimonio!
“ Ma davvero non ti sposi più?” le chiedo.
“ Senza lo sposo è un po’ difficile!” mi risponde con sottile ironia.
“ Ma il mostro lo licenziate,vero?” gongolo.
“ Messe così le cose potrebbe essere lei a licenziare noi!”  risponde Daniele ironicamente. Beato lui che ha voglia di scherzare,quando io rischio di perdere per sempre la mia Mercedes!
 
[Betty]
Riapro gli occhi dopo svariate ore di sonno. La nostra camera si affaccia sul mare e devo dire che mi è piaciuto vederlo per la prima volta con Armando! Mi sembra di essere in paradiso anche se non posso scordare l’inferno che mi sono lasciata alle spalle. Prima o poi mio padre saprà tutto e non mi perdonerà mai! E poi c’è il signor Roberto: aveva fiducia in me e invece è rovinato per colpa delle mie trovate!
“ A che pensi?” mi domanda Armando. Non mi ero neanche accorta che fosse rientrato.
“ Dov’eri?” gli chiedo. Si avvicina a me e mi posa un bacio sulle labbra per poi indicarmi il tavolo. È apparecchiato per due e c’è praticamente di tutto.
“ Hai ordinato il pranzo!” commento felice. Avevo proprio fame!
“ Sì. Devo pur nutrirvi!” risponde. Noto una bevanda color vinaccio.
“ Vino?” chiedo. Scuote il capo con un sorriso.
“ Nooo…il succo di more!” esclamo contenta.
“ Già. Hanno obiettato un po’ ma con un supplemento extra mi avrebbero anche consegnato un intero cespuglio di more!” replica. Immagino Armando con un cespuglio di more in mano e scoppio a ridere.
“ Non credo sarebbe stato elegante metterlo in tavola!” ribatto divertita.
“ No,in effetti no!” asserisce fra le risate.
“ Sembra quasi un sogno!” commento. Non è l’Armando stressatissimo di quando l’ho conosciuto e di due giorni fa!
“ Non è un sogno!” mormora baciandomi. Mi lascio andare a quel bacio infilando le dita fra i suoi capelli dietro la sua nuca.
“ La mia piccola Betty!” mugugna mentre le sue labbra si posano sul mio collo e ci sdraiamo io sul materasso e lui sopra di me. Si stacca da me solo quando qualcuno bussa alla porta. Entrambi ci guardiamo negli occhi per poi sbuffare.
“ Vado io!” afferma seccato dopo avermi posato un bacio sulle labbra. Annuisco.
“ Il signor Doinel vi aspetta di sotto. Voleva invitarvi a pranzo!” sento dire da chi ha bussato.
“ Arriviamo!” risponde Armando a denti stretti per poi chiudere la porta.
“ Niente succo di more!” commento.
“ Questo Doinel la storia di aiutarci l’ha presa alla lettera!” osserva accigliato.
“ Ti sta antipatico?” gli domando mentre infilo le scarpe.
“ No,a meno che non metta gli occhi su di te. Però…sono gli unici giorni in cui staremo soli e poi dopo tante incomprensioni ci stiamo riavvicinando e lui ci fa da suocera sempre fra i piedi! Non è giusto!” mi risponde. Sorrido.
“ Tanto valeva portarci mio padre! E comunque questo è il Karma! Tu eri restio ad uscire con me agli inizi e adesso non ti è consentito restare solo con me!” replico ironica.
“ Mi sopporto anche il francesino se resti con me! Sono consapevole dei miei errori e se la penitenza è il francesino come terzo incomodo,va bene lo stesso!” asserisce pentito. Sorrido per poi baciarlo.
“ Non credo tua sorella ci starà sempre fra i piedi a Zurigo,quindi non fare il melodrammatico!” mormoro. Mi accarezza la guancia.
“ E se stasera dopo aver cenato con Doinel,che di sicuro ci allieterà con la sua presenza,ce ne andassimo a fare una bella passeggiatina sulla spiaggia io e te?” mi propone stringendomi fra le braccia. Annuisco felice.
 
[Caterina]
Alla fine niente più Miami. Cartagena anche per me. Stasera raggiungo i ragazzi anche per salutarli e stare un po’ con loro visto che dopodomani partono! Chissà come si sono trovati con Michel e soprattutto cosa ne pensa Michel di loro! Il mio cellulare squilla destandomi dai miei pensieri.
“ Pronto” rispondo.
“ Caterina,sono Marcella Valencia!” esordisce il mio interlocutore. Il mio cuore si ferma.
“ Marcella,dimmi…” esclamo cercando di apparire calma.
“ Caterina,riguardo stasera…non ci sarà alcuna consegna dei regali!” afferma. Me l’aspettavo…senza lo sposo sarebbe stato difficile!
“ Ah… perché?” le chiedo. Devo fingere di non sapere nulla.
“ Perché non mi sposo più.” Risponde secca.
“ Hai cancellato il matrimonio?” le chiedo sperando di sembrare sorpresa.
“ Sì,ma preferirei evitare di scendere nei dettagli. Mi dispiace se hai già comprato il regalo e volevo solo dirti che non ci sarà nessuna festa stasera!” mi risponde. Mi dispiace per lei,ma Armando è innamorato di Betty e il matrimonio non avrebbe funzionato lo stesso. Oltre al fatto che i due magari sarebbero partiti ugualmente anche senza il mio aiuto.
“ Mi dispiace,Marcella!” replico.
“ Anche a me! Ci sentiamo!” ribatte prima di riagganciare. Armando Mendoza,perché non hai avuto il coraggio di lasciarla prima?
 
[Margherita]
“ Menomale che non ha chiesto i dettagli!” commento. Se solo penso che ci siamo dovuti sorbire domande su domande degli invitati…
“ Perché non hai chiamato anche Patrizia per farci dare una mano?” le domando.
“ Perché a lei spiegherò tutto con calma!” mi risponde. Annuisco.
“ Marcella,mi dispiace tanto per quello che Armando ti ha fatto!” esordisco.
“ Non è colpa tua! Se c’è un colpevole è lui,solo lui oltre che quella lì! Ed ho sbagliato anch’io a sottovalutare la loro vicinanza solo perché quella lì è orribile!” risponde.
“ L’hai detto: non potevi di certo immaginare che Armando sarebbe finito con lei! Io che l’ho generato non posso crederci!” ribatto.
“ Mi domando quando sarà accaduto,se l’ha mai portata a casa sua nello stesso letto dove prima faceva l’amore con me…” esclama.
“ Prima? Scusa l’indiscrezione: ma da quanto tempo tu e Armando…” farfuglio.
“ Da un po’. Presumo da quando ha iniziato la sua storia con lei… sono stata una stupida!” replica. Mio figlio non ha più toccato Marcella da quando…non riesco neanche a formulare questo pensiero!
“ Non è colpa tua!” la rincuoro.
“ Dove pensi che siano?” mi chiede. Bella domanda…a quest’ora potrebbero essere ovunque! Ma devono avere un complice…o una complice.
“ Forse lo so io! Da quell’altra matta che ho generato e che ha fatto la scelta sbagliata.” le rispondo.
“ Credi che sia da lei?” mi domanda Marcella. Povera donna,è distrutta!
“ Tentar non nuoce! Sarebbe capace di aiutarlo per solidarietà contro di me!” le rispondo. Dio solo sa quanto mi costa comporre il suo numero, ma devo farlo! Armando non può sfuggire alle sue responsabilità in questo modo!
“ Pronto!” risponde una voce che conosco bene.
“ Camilla,sono io! Armando è lì?” esordisco.
“ Mamma,che sorpresa! Sì,anch’io sto bene,grazie per essertene preoccupata!” risponde sarcasticamente.
“ Camilla,non cominciamo che non è il momento! Armando è lì?” le domando.
“ Armando? Non dovrebbe essere lì da voi in fibrillazione per le imminenti nozze?! Ah no,quella in fibrillazione sei tu!” replica beffarda.
“ Armando è scappato con la sua assistente!” affermo.
“ Come nel “Laureato”…ah no,lì a scappare era lei! Stai scherzando?” mi chiede.
“ No,Camilla,oppure non ti avrei chiamato e smettila di fare dell’ironia!” le rispondo con veemenza.
“ E tu credevi fosse qui?” mi domanda.
“ Sì. Ha portato via tutte le sue cose e non sappiamo dove sia. Marcella è disperata!” le rispondo.
“ Marcella dovrebbe rallegrarsi: meglio prima che poi e con un figlio nel ventre mentre tuo marito fugge per colpa di tua madre! Comunque Armando non è qui!” replica.
“ Camilla,non sai nulla della fuga di Armando?” le chiedo.
“ No,mamma,e comunque approvo la sua scelta: se non si ama davvero è meglio non sposarsi. E in ogni caso la sua assistente dev’essere divina se gli ha fatto mollare tutto!” risponde. Sì,divina…
“ Camilla,ti sembra il caso?! Non so se l’hai capito ma il matrimonio di tuo fratello è appena saltato!” ribatto.
“ Meglio così che con un divorzio poi. Gli avvocati costano molto,lo dico per esperienza personale!” replica serafica.
“ Camilla,smettila di fare dell’ironia! Marcella è disperata e in più stasera c’è la consegna dei regali e non sappiamo cosa dire agli invitati! Lo capisci che tuo fratello ha messo su uno scandalo? Piantala di scherzare!” le intimo incazzata.
“ Tu non sei sempre stata promotrice ufficiale della verità? O lo pensavi solo quando hai spiattellato in faccia al padre di mio figlio di essere uno squattrinato? Dì loro la verità: che Armandino è fuggito con la sua assistente! Almeno dai loro motivo per ricordare questo matrimonio… in fondo volevi che queste nozze fossero indimenticabili ed in questo modo lo saranno sicuramente! Ora se non ti spiace,dovrei andare da tuo nipote,quello di cui non ricordi il compleanno e del quale non chiedi notizie!” replica prima di riagganciare.
“ Non sa nulla!” sentenzio.
“ Forse possiamo tentare di cercare di sapere se qualcun altro sa di loro,ma vorrei venissi con me,Margherita! Quel posto non mi piace!” esclama Marcella. Annuisco.
 
[Armando]
Come si spegne Michel Doinel? Non c’è un pulsante o un telecomandino per evitare che parli così tanto?! Oltre al fatto che io volevo starmene da solo con Betty! Stiamo ricominciando ed è anche logico che voglia starmene un po’ tranquillo con la mia donna!
Betty mi dedica un sorriso come se le fosse chiaro che sto pensando a lei e che voglio strozzare questo tipo. Le accarezzo la mano intrecciando le nostre dita.
“ …ed è così che ho incontrato Caterina!” asserisce il francesino alla fine del suo racconto. Menomale che ha finito…sembrava l’Odissea!
“ E voi due come vi siete conosciuti?” ci chiede.
“ Ero la sua assistente e lui il presidente dell’azienda per cui lavoravo!” taglia corto la mia fidanzata.
“ Amore a prima vista?” chiede.
“ Per me sì!” risponde Betty. Sorrido emozionato da questa rivelazione. Sento quasi un calore irradiarsi dal centro del petto.
“ Io c’ho messo un po’ più di tempo. Mi sono innamorato di lei un po’ per volta!” gli rispondo prima di portarmi alle labbra la mano della mia fidanzata. Quando la lascio lei mi accarezza la guancia con il dorso della mano.
“ Stasera c’è una festa al club della pesca dopo cena,vi va di venirci?” ci chiede Michel. Eh no! E la cena e il club della pesca…e che cavolo! Ok,farci da guida turistica,ma non voglio andare a feste e festicciole e poi Betty è incinta e non voglio che si stanchi! Oltre al fatto che la conosco abbastanza bene da sapere che si sentirebbe come un pesce fuor d’acqua ed io non voglio che si senta a disagio! Voglio che sia felice, che nulla la turbi!
Io e la mia fidanzata ci scambiamo uno sguardo. Ormai basta solo questo per capirci…abbiamo imparato ad intenderci soprattutto durante le trattative di lavoro e devo ammettere che lei è l’unica che mi comprende davvero! Ce l’ha scritto in faccia che le interessa poco andare a quell’evento e mi trova d’accordissimo!
“ Michel,noi saremmo contenti di venire con te,ma abbiamo dormito poco prima e anche stanotte abbiamo riposato per un tempo esiguo. Dopo cena preferiremmo tornare in hotel e non fare le ore piccole,se non ti spiace! Magari possiamo organizzare qualcosa per domani sera anche per salutarci,visto che dopodomani partiamo!” esclama Betty. La sua diplomazia la adoro.
“ Va bene! Ma a cena dobbiamo assolutamente vederci perché ho una sorpresa per voi!” replica lui. E sia,tanto poi il dopocena è tutto per me e Betty visto che lui andrà al club della pesca o di quello che è!
“ Va bene!” asserisco. Avrà mica ragione Betty? Sarà il Karma ad impedirmi di stare solo con lei?
 
 
Capitolo terminato! I nostri eroi ce l’hanno fatta a scappare,ma per quanto tempo riusciranno a nascondersi dal mondo? Piaciuta la reazione di Daniele e di Marcella? Dove vorranno andare Marcella e Margherita? Ormai tutti sanno tutto,ma come lo scoprirà la famiglia di Betty? In merito ai nuovi personaggi: cosa ne pensate di Camilla e di Michel? Secondo voi Camilla accetterà Betty? Che rapporto instaureranno le due?   

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Capitolo 4
*** 4 ***


[Caterina]
Michel mi accoglie con due baci sulla guancia appena ci incontriamo all’aeroporto.
“ Allora? Che mi dici dei due piccioncini?” gli chiedo.
“ Mai vista coppia più strana di quei due! Sono agli antipodi! Lei è la dolcezza fatta persona,molto alla mano; mentre lui è ansioso da morire e un po’ arrogante!” mi risponde.
“ Michel! Volevo solo sapere se li hai visti felici!” replico.
“ Sì. Lui pende dalle sue labbra e lei lo guarda con gli occhi a cuoricino. Se non sono innamorati quei due,mi chiedo proprio chi lo sia a questo mondo!” ribatte.
“ E dove li hai lasciati?” gli chiedo.
“ In hotel. Stasera non ci saranno alla festa al club della pesca. Credo vogliano stare un po’ da soli!” mi risponde.
“ Direi! Fra due giorni partono per andare dalla sorella di lui!” commento.
“ Ma perché scappano?” mi chiede.
“ Lui ha lasciato la sua fidanzata ricca a due giorni dalle nozze per stare con Betty! Io non l’ho mai visto così e credo la ami sul serio,sai?!” gli rispondo. Si scurisce in volto.
“ Lo so che anche tu sei stato lasciato a pochi passi dall’altare,ma ti assicuro che Betty per Armando è stata una manna dal cielo!” aggiungo.
“ Non lo metto in dubbio,ma pensa anche a quella povera donna mollata a due passi dall’altare!” replica.
 
[Marcella]
Ricordo l’ultima sera che sono stata qui. Io e Patrizia ci siamo fatte arrestare dopo averlo pedinato. Avrei dovuto rendermi conto allora di quanto stessi cadendo in basso. Avrei dovuto accorgermi allora di ciò che c’era fra loro ed invece l’ho sottovalutata come donna e lei me l’ha portato via!
“ Ma che posto è questo?” mi domanda Margherita.
“ Ti presento casa Pinzon Solano!” le rispondo teatrale.
“ Davvero?” mi chiede Daniele. Annuisco.
“ Quella topaia?” mi domanda disgustata Margherita.
“ Quando credevi che Camilla fosse caduta in basso in merito alla sua scelta sentimentale,non ti saresti mai immaginata che Armando sarebbe caduto ancora più in basso,vero?!” replico. Scendiamo dalla mia auto e ci avviamo in quella villetta,se così si può definire! Se Armando si è abbassato a vivere qui,vuol dire che è sul serio caduto in basso!
“ Desiderate?” domanda una signora sciatta che apre la porta di quella casa.
“ Lei è la cameriera?” domanda Margherita. Adesso una famiglia che vive in una catapecchia del genere può anche permettersi una cameriera? La storia di Armando l’ha scioccata parecchio,se ragiona in questo modo!
“ Sono la padrona di casa,Giulia Solano Pinzon!” si presenta quella donna. La madre di quella lì.
“ Io sono Margherita Sàenz Mendoza,lui è Daniele Valencia e lei è Marcella Valencia!” ci introduce Margherita.
“ Marcella Valencia?” domanda conferma quella donna. Cos’è ritardata?
“ Sì.” Rispondo in un sussurro. Si guarda alle spalle e poi socchiude la porta dietro di sé.
“ Ma lei non doveva essere a Miami?” mi domanda. A Miami?
“ In che senso?” le chiedo perplessa.
“ Se non siete partiti,Betty dov’è?” mi chiede quella donna. Se non lo sa lei!
“ Betty?” domanda Margherita.
“ Sì,mia figlia. Lei non è la fidanzata del dottor Mendoza?!” risponde quella donna a Margherita per poi rivolgersi a me. Ma che mi prende in giro? Non solo sua figlia si è presa il mio uomo per quanto questa tizia fa anche dell’ironia?
“ La fidanzata del dottor Mendoza? Si sta burlando di me per caso?” sbotto infuriata.
“ Non capisco!” esclama quella signora perplessa.
“ Andiamo bene!” commenta Daniele.
“ Armando è qui?” domanda Margherita.
“ Non è Miami?” chiede di rimando quella donna. Sono andati a Miami?
“ Senta,signora Solano,mio figlio ha lasciato l’Ecomoda per stare con sua figlia e se sa dov’erano diretti,dovrebbe raccontarcelo!” esplode Margherita.
“ Lasciare l’Ecomoda? E poi che vuol dire << per stare con mia figlia >>? Da ciò che so lui e Betty dovevano partire con il dottor Calderon e con la signorina Valencia per aiutare Betty ad ambientarsi a Miami e a dirigere la sede che avete aperto lì,la stessa che gestirà la mia Betty!” risponde la signora. Non ci credo!
“ L’espressione << stare con sua figlia >> vuol dire che sua figlia si è infilata nel letto del suo capo,signora!” sbotta Daniele infastidito dalle domande stupide di questa signora.
“ E questa cosa gliel’ha detta Armando?” chiedo alla signora che sembra imbambolata.
“ Sì,ieri sera. Lui ha accompagnato Betty qui… forse è meglio che entriate perché credo sia meglio accomodarci!”  esclama. Io e Margherita ci scambiamo uno sguardo per poi seguirla con Daniele che chiude la porta alle sue spalle.
La case descritte da Dickens nei suoi romanzi dovevano essere molto simili a questa. Ma come si fa a vivere in una baracca del genere?
“ Giulia,si può sapere chi è?” domanda un uomo che viene verso di noi. Il tipo è buffo forte e se non fossi incazzata nera,forse mi scapperebbe anche un sorrisetto.
“ Hermes…torna di là per favore!” lo esorta quella signora.
“ Non se ne parla! Chi sono queste due signore? Sono amiche tue? E questo signore? Non sarà mica qui perché interessato a Betty,vero?” ribatte quel tale. Mancherebbe anche questa!
“ Lei è il padre di Beatrice?” domando a quel tale.
“ In persona. Sono Hermes Pinzon Galarza!” mi risponde porgendomi la mano.
“ Marcella Valencia. Lei è la signora Margherita Mendoza,mentre lui è mio fratello Daniele!” replico stringendo la mano a quel tipo.
“ E lei che ci fa qui? Avete perso l’aereo?” mi domanda quel tale.
“ Io non sono partita per Miami e neanche Mario Calderon!” rispondo. Il tipo si siede sconvolto.
“ Mia figlia è partita da sola con il dottor Armando? Mi scusi,e al lei tutto questo sta bene?” mi dice quel tipo. Posso urlare?
“ Perché crede sul serio che sua figlia e Armando gliel’abbiano chiesto?!” replica retoricamente Daniele.
“ Sapete a che ora avevano il volo?” domando loro.
“ Ieri notte.” Mi risponde la signora. Hanno mentito visto che il portiere ha detto che Armando è uscito di casa stamane all’alba!
“ Se va beh…” bofonchia Daniele.
“ Signor Hermes!” esclama una voce strana. E questo chi è? Quando nota me,Margherita e Daniele sbianca.
“ Nicola!” ringhia il padre di Betty. Ah dunque il tale è Nicola Mora! Andiamo bene…
“ Devo andare subito da mia madre!” fa per filarsela,ma il padre di Betty lo blocca.
“ Betty e il suo capo sono partiti!” esclama la signora Pinzon.
“ Per Miami?” domanda quel Nicola titubante. Non so come abbia fatto Patrizia a perderci tanto tempo!
“ Questo devi dircelo tu! Cosa sai di questa storia?” gli chiede il signor Pinzon.
“ N-niente!” balbetta quel tale.
“ NIENTE? NON SAI NIENTE?” gli grida il signor Pinzon. Grida come e più di Armando! Ecco perché il mostriciattolo era l’unica non lamentarsi per le grida di Armando: è abituata per via di suo padre!
“ No. Sapevo che sarebbero partiti,ma…Betty non mi ha detto dove sarebbero andati!” risponde quel tipo.
“ Perché sono partiti?” domanda la signora Solano.
“ Perché si amano. Lui voleva stare con lei lontano da tutto!” risponde quel tale.
“ Mia figlia è fuggita con un uomo sposato!” esclama quel tale scioccato.
“ Non è sposato! Se è fuggito con Betty,a meno che non abbia il dono dell’ubiquità,non credo potrà sposarsi dopodomani!” gli fa presente quel tale. Ci mancava solo che anche questo cretino si burlasse di me!
“ Spiritoso! Se l’è preparate queste battute o le sono venute spontaneamente?!” replica Daniele.
“ Nicola,evita di fare dell’ironia! Non mi sembra proprio il momento!” lo redarguisce il signor Pinzon.
“ Non è solo questo ad averci portato qui!” asserisco.
“ Se è per la Terramoda,ha tutto Betty!” esclama quel tipo.
“ Comodo così! Lei e Armando hanno fatto il casino e adesso sono partiti per una bella luna di miele lasciando a noi una bella gatta da pelare!” sbotta Daniele.
“ Che vuole dire?” domanda la signora Solano.
“ Daniele vuole dire che sua figlia insieme a mio figlio hanno ipotecato l’Ecomoda tramite la Terramoda e che,essendo quest’ultima intestata a sua figlia,adesso è lei la proprietaria della nostra azienda!” le risponde Margherita.
“ COSA?” domanda il signor Pinzon.
“ Non è così! Io e Betty abbiamo firmato delle deleghe e delle dimissioni. Adesso è tutto vostro!” interviene Nicola Mora.
“ Delle deleghe…le costava troppo posticipare il suo viaggetto romantico con il mio quasi marito per risolvere prima questa faccenda?” replico sarcastica.
“ Senta,signorina Valencia,Betty sarebbe partita lo stesso con o senza il dottore ed è stato lui a volerla seguire,quindi anche se il dottor Mendoza non fosse partito,a quest’ora avreste lo stesso una bella gatta da pelare!” replica quel tipo. Betty voleva partire da sola?
“ Nicola,che vuoi dire?” gli domanda la signora Solano.
“ Niente. So soltanto che Betty temeva lui non cancellasse il matrimonio,ma lui alla fine ha scelto!” risponde Nicola Mora.
“ Ha scelto di lasciarci nei casini e di non assumersi le sue responsabilità! Lui aveva un impegno con Marcella e aveva un impegno come presidente dell’Ecomoda!” ribatte Margherita.
“ Era una sua responsabilità anche partire con Betty!” replica Nicola Mora.
“ Nicola,che stai dicendo?” chiede il signor Pinzon.
“ Che sua figlia ha incastrato Armando facendosi mettere incinta! I due si sono divertiti e presto saranno in tre! Sperando non venga al mondo un coglione peggio del padre!” sbotta Daniele. I due coniugi Pinzon si voltano verso Nicola Mora.
“ È vero! Betty è incinta del dottor Mendoza e lui pare sia contento di diventar padre!” risponde Nicola Mora.
“ Incinta?” domandano i due coniugi.
“ Sì. La ragione principale per cui sono partiti è che si amano,ma credo che questa notizia abbia aiutato il dottor Mendoza a tirar fuori gli attributi per fare ciò che voleva e non più ciò che doveva!” risponde quel tipo.
“ Lei che ne sa?” replica Margherita.
“ So quello che vedo! Suo figlio non ci ha pensato due volte prima di mollare anche la sua ambita carica per stare con Betty! La mia amica non l’ha costretto…è stato lui a volerla seguire!” risponde quel tale.
“ Certo…non l’ha costretto! Ma lei crede che siamo nati ieri?!” sbotta Daniele.
“ La mia amica non è un’arrampicatrice sociale o una manipolatrice,dottor Valencia!” replica Nicola Mora.
“ Amica? Ma lei non era…” farfuglio.
“ No,non è con me che Betty aveva ed ha una relazione. Io e Betty siamo sempre stati come fratelli. Betty è sempre stata solo con il dottor Armando,quindi non tenti neanche di insinuare che quel figlio potrebbe essere mio! Io non ho mai toccato Betty neppure con un dito! L’avrei visto come un incesto!” Risponde alla mia domanda inespressa. Che casino! Mi sta scoppiando la testa! Il cellulare di quello lì squilla.
 
[Nicola]
Speriamo non sia Patrizia! Ci manca solo lei! Betty,ma perché mi hai messo in questo casino?
“ Pronto!” rispondo.
“ Nicola,sono io! Ti chiamo dal telefono di Armando!” esordisce Betty.
“ Dottor Sanchez,come va?!” replico. Se capiscono che è lei minimo cercano di ammazzarla via etere!
“ Nicola,ma hai bevuto?!” ribatte lei.
“ Sono negli uffici della Terramoda!” vediamo se così capisce.
“ Sei a casa mia?” chiede lei terrorizzata.
“ Già. Ed ho di fronte a me gli azionisti dell’Ecomoda,dottore. La signora Margherita Mendoza,la signora Marcella Valencia ed il dottore Daniele Valencia!” le rispondo.
“ E che ci fanno a casa mia?” replica agitata. Posso sentire la voce del dottor Mendoza che la sta esortando a calmarsi.
“ Non saprei,dottore! La dottoressa Pinzon è partita e non si sa quando ritornerà,anche se qui l’aspettano tutti in trepidazione!” ribatto.
“ I miei sanno tutto?” mi chiede.
“ Sì,purtroppo. E lei come sta,dottore?” replico.
“ Qui va tutto bene. Armando vuole sapere se con la Terramoda è tutto ok!” ribatte.
“ Non saprei perché anche il dottor Mendoza è partito e la sua famiglia è un po’ alterata!” replico.
“ Signor Mora,sono Armando!” sento dire dall’altra parte.
“ Sì,ha capito bene il dottor Mendoza è partito!” vediamo se quest’altro capisce che non posso parlare.
“ Mia madre,Marcella e Daniele hanno detto tutto ai genitori di Betty?” mi chiede.
“ Esattamente! Nei minimi dettagli…” rispondo.
“ Maledizione! E come l’hanno presa?” mi chiede.
“ Non bene. I due rappresentanti legali delle due aziende in causa sono partiti e c’è un po’ di confusione per questo!” rispondo criptico.
“ Io e Betty non possiamo tornare! Deve occuparsene lei! Contatti gli avvocati e vada lei domani in Ecomoda al nostro posto! Lo faccia per Betty e per il bambino!” replica.
“ Va bene. Allora avvertirò io il dottor Rosales! Non si preoccupi e mi saluti la famiglia!” ribatto.
“ Ci sentiamo più tardi e non si tradisca!” esclama per poi riagganciare. Isterico…questo tipo è isterico!
“ Il dottor Sanchez?” domanda la signora Valencia.
“ Sì,il dottor Antonio Sanchez,il legale della Terramoda!” specifico.
“ E il dottor Rosales?” domanda il dottor Valencia.
“ Sì,il dottor José Ambrogio Rosales,l’altro legale! Ho pensato di avvisarli in merito alla partenza dei rappresentanti legali delle due aziende. In fondo loro sono i legali e dovevano sapere!” le spiego.
“ Questi due tizi sanno a che punto è la causa?” mi chiede la signora Marcella.
“ Beh direi di sì. Se vuole domani li faccio venire in azienda!” le rispondo.
“ Sarà meglio! Il cellulare…” la interrompo.
“ Sì,lo so. È comprato con i soldi della Terramoda quindi vi appartiene!” completo la sua frase.
“ No,volevo sapere se anche Armando ha il suo numero!” replica quella donna.
“ No. Di solito non do il mio numero a chi mi prende a cazzotti perché geloso di Betty!” le rispondo.
“ Può tenerlo il cellulare! E domani si presenti in Ecomoda alle 10!” ribatte l’ex fidanzata di Armando Mendoza.
“ E a far che?” le chiedo.
“ È stato il direttore generale dell’azienda fantoccio…a qualcosa servirà! E se sente quei due,consigli loro di tornare,visto che siamo nei casini per colpa loro e della loro fuga d’amore!” risponde il dottor Valencia. La signorina Valencia mi lancia un’occhiataccia prima di alzarsi dal divano con la sua ex suocera. Quindi questa donna sarà la suocera di Betty? Oddio!
“ Vi dispiace se domani vengo anch’io?” domanda il signor Hermes.
“ Faccia un po’ come vuole,basta che ci restituite l’Ecomoda!” gli risponde sfrontato Daniele Valencia. Lui e quelle altre due mummie ci salutano a denti stretti per poi uscire. I Pinzon mi guardano malissimo e chissà perché temo che sfogheranno su di me la loro ira funesta!
 
[Camilla]
Approfitto del fatto che il bambino sta dormendo e cerco di pensare a come sistemare Armando e la sua fidanzata. Se mettessi Bobo a dormire con me,potrei unire i due lettini della camera di Bobo e farli sistemare lì. Speriamo questa Betty non sia una di quelle amichette schizzinose di Armando o giuro che la mando via a calci,soprattutto se fa commenti sul fatto che Bobo non ha un padre o simili!
Il mio cellulare squilla e prendo coscienza del fatto che Armando non si è ancora reso conto che c’è un fuso di 7 ore che ci separa e che qui sono le 2 di notte!
“ Armando!” sibilo irata.
“ Vuoi sapere l’ultima di nostra madre? È andata a casa di Betty a raccontare ai suoi genitori di noi due con Marcella e Daniele!” esclama furioso. Dopo tutto quello che mi ha fatto,possibile che Armando sia tanto sorpreso?
“ E come lo sai?” gli chiedo.
“ Nicola,un amico di Betty,era lì e ci ha raccontato tutto. Giuro che questa non gliela perdono!” risponde furioso.
“ E Betty?” gli domando.
“ L’è venuta la nausea di nuovo. Stamane stava benissimo!” esclama lasciando trasparire un’eccessiva preoccupazione.
“ Crackers. Sono una manna dal cielo contro le nausee gravidiche. Poi quando sarete qui,la porterò dalla mia ginecologa,almeno conosceremo il piccoletto!” replico.
“ Cami,non so come ringraziarti!” mormora.
“ Sei mio fratello e non dimenticherò mai…insomma hai capito!” replico. Armando è l’unico a non avermi voltato le spalle!
“ Non dire sciocchezze! Quello è il minimo e poi li prelevo dal mio conto,oltre al fatto che io non sono mai stato d’accordo che ti fosse revocato il diritto agli utili! Quei soldi che ti mando ogni mese ti spettano,è come se fossero la tua parte di utili,e ti servono per Robertino,per la casa e le spese varie! Forse mamma mi avrebbe ammazzato se l’avesse saputo in questi anni,ma non mi importa! Sei mia sorella!”  ribatte.
“ E tu sei mio fratello e ti voglio vedere felice! Io sono dalla tua parte…e comunque nostra madre ha chiamato anche me,ma ho fatto finta di cadere dal pero! Nonostante l’avanzare dell’età e le palle che le ho rifilato anni fa per vivere il mio amore clandestino,ci casca sempre alla mia versione di << Alice nel Paese delle Meraviglie >>…sarà qualche residuo di affetto materno! Credo di averle fatto quasi scoppiare il fegato con il mio sarcasmo!” affermo. Lo sento ridere.
“ Scusa un attimo” mormora.
“ Amore,tutto bene?” gli sento chiedere non a me.
“ Cami,io ora vado. Betty sta meglio e andiamo a cena. Ci sentiamo domani. Dai un bacio a Robertino e dormi bene!” esclama prima di riagganciare.
 
[Hermes]
“ E ME LO DICI COSÌ?” grido a Nicola.
“ E come vuole che glielo dica? Facendole un balletto? Non sono mica io quello incinto! Io sono qui con lei e con sua moglie purtroppo! E domani ci toccherà entrare nella fossa dei leoni! Quel Daniele Valencia è di un’albagia unica,la sorella non ne parliamo e quella che sarà la suocera di sua figlia mi ha guardato schifata per tutto il tempo!” mi risponde Nicola.
“ Vai a dar loro torto! Abbiamo un’azienda che non è nostra! E poi Betty deve tornare! Non può vivere con quel tipo more uxorio! Se vuole stare con lui,deve sposarlo!” replico.
“ Signor Hermes,cosa pretende? Che Betty si metta a scegliere fiori e confetti,mentre quelle bestie assetate di sangue vogliono la sua testa e quella di Armando? Magari torneranno e si sposeranno quando le acque saranno più calme! E poi Betty teme di averla delusa!” ribatte.
“ Non è un timore infondato! Credevo di aver inculcato a Betty dei principi,ma forse mi sbagliavo!” affermo.
“ Appunto! Bene tutto questo risentimento,domani non lo faccia trasparire in alcun modo! Noi domani andiamo lì per difendere Betty e non per condannarla insieme a quella gente!” replica.
“ Nicola,preferirei restare solo con mia moglie!” esclamo.
“ Ci vediamo domani! Arrivederci!” farfuglia prima di andarsene. Mi dispiace essere così freddo con lui,ma mi ha deluso! L’ho sempre considerato come un figlio e mi sento tradito anche da lui!
 
[Mario]
Armando Mendoza,ti sei proprio bevuto il cervello! Hai affossato te stesso e anche me per quella racchia! Se solo avessi saputo che sarebbe finita in questo modo,avrei trovato un’altra maniera per tener buona la racchia evitando di farla sedurre da lui! E menomale che non gli piaceva all’inizio,altrimenti minimo sfornavano 5 figli! E spero non abbia concepito proprio nel mio appartamento o giuro che chiamo un esorcista!
“ Ragazze,io ancora non ci posso credere! Vi rendete conto che Mirella,nonostante non fosse da buttare,non è riuscita a farsi notare mentre Betty gli ha fatto perdere la testa?!” esclama Anna Maria. Mirella,l’ex segretaria di Armando? Ma cos’è una maledizione? Tutte le sue segretarie innamorate di lui…a parte Patrizia (forse l’unica passabile)!
“ Mica solo quella?! Sta per diventare padre!” commenta Sandra. Mi faccio notare avvicinandomi a loro e smettono di parlare.
“ Stavate parlando di Betty?” chiedo loro conoscendo già la risposta.
“ Dottore,io devo andare!” esclamano quasi dileguandosi verso le loro scrivanie,ma Sandra non mi scappa. Fino a che non mi dimetterò,è la mia segretaria,quindi non può sfuggirmi!
“ Lei non ha nulla da fare,Sandra,quindi mi risponda!” le intimo. Annuisce.
“ Cosa sapete di lei?” le chiedo.
“ Niente,dottore!” risponde evasiva.
“ Non direi visto che stavate spettegolando!” replico.
“ Betty,ci ha lasciato una lettera per salutarci. Presumiamo l’abbia scritta ieri sera mentre eravamo tutte qui a far compagnia ad Anna Maria.” Mi risponde. Una lettera…mentre quel disgraziato se n’è andato senza dire neppure una parola!
“ E dov’è questa lettera?” le chiedo.
“ Dottore,è una lettera confidenziale!” risponde lei.
“ Non mi importa. Mi dia quella lettera o la licenzio in tronco!” la minaccio. Controvoglia mi porge quel foglio ripiegato.
 
“ Sandra,quando leggerai questa lettera ti chiederai perché ti ho scritto…beh è il mio modo per dirvi addio.
Lo so: avrei dovuto salutarvi di persona perché tutte voi lo meritate,ma non potevo così come non posso tornare. Mi avete accolto quasi subito come una di voi e non vi dimenticherò mai perché non ero mai stata parte di un gruppo e perché è stato bello vivere la quotidianità lavorativa con tutte voi! Mi mancherete,ma dovevo seguire il mio destino,quello specificato nelle varie letture di carte di Mariana,lo stesso che mi invitava a vivere un grande amore. Vi vedo a pochi passi da me mentre fate da guardie del corpo ad Anna Maria e mi sento uno schifo per avervi mentito,ma anche questo era necessario,necessario per proteggere il mio amore,per viverlo senza che nessuno ci scoprisse! Non voglio divagare,quindi arriverò al dunque: il mio grande amore,quello di cui parlavano le carte,non è Nicola. Lui è e sarà sempre un caro amico. Il mio amore si chiama Armando Mendoza… senza parole,eh? E le carte avevano ragione: entrambi siamo cambiati grazie a quest’amore,ma lo stesso ora ci sta spingendo a fuggire. La fuga è l’unico modo per esseri liberi,per vivere quello che sentiamo,ma non è solo il bisogno di vivere in libertà la nostra storia a spingerci alla partenza! Aspetto un figlio da lui. Siete mie amiche e volevo lo sapeste. Avrei voluto avervi accanto,ricevere i consigli di Berta,di Sofia,di Ines e di Anna Maria e confrontarmi con voi in merito al parto o alle nausee,ma purtroppo non mi è possibile perché per il bene di mio figlio,devo andare lontano. Vi ringrazio per essere state mie compagne di viaggio per questo breve tratto di vita e spero mi ricorderete con affetto.
Un abbraccio.
       Betty”
Amore…ma roba da matti! Grande amore un paio di palle! Se solo sapesse com’è nato il suo idillio,avrebbe poco da ringalluzzirsi! E quel pazzo scriteriato che l’ha seguita!
“ Posso riaverla indietro?” mi domanda la mia segretaria.
“ Dov’è?” le domando.
“ Non c’è scritto nella lettera!” mi risponde. Ma vah…che scoperta!
“ Betty è una di voi e non vi ha detto nient’altro?” le chiedo.
“ No. L’unica cosa che sappiamo è che né lei né il dottor Armando torneranno!” mi risponde. Che bella prospettiva!
“ Torni a lavorare!” le ordino. Maledizione!
 
[Michel]
Ecco perché si sono scambiati quello sguardo strano quando ho raccontato loro per sommi capi che sono stato lasciato dalla mia ex a pochi passi dall’altare! Quella Beatrice ha un coraggio a stare con uno capace di una vigliaccheria simile…chi le assicura che un giorno non farà lo stesso anche con lei e che non la lascerà per un’altra dopo essersi divertito un po’?
“ Michel,non farti un’idea sbagliata! Se li ho aiutati nella loro fuga è perché vedo Armando molto cambiato! Lui non avrebbe mai rinunciato alla presidenza della sua azienda per nulla al mondo,ma per Betty l’ha fatto!” mi ripete ancora una volta Caterina.
“ Caterina,non è un mio problema! Non sta a me giudicare e cosa facciano quei due è un loro problema! Mi dispiacerebbe molto se quella ragazza soffrisse per colpa di quel tale,ma ognuno è artefice del proprio destino e se lei ha scelto di stare con un uomo inaffidabile,vuol dire che è di tempra forte e non teme le delusioni!” le rispondo. I due lupus in fabula escono dall’ascensore. Lei ha gli occhi gonfi…cominciamo bene! Non sono neanche arrivati e già l’ha fatta piangere?!
“ Signora Caterina!” esclama lei sorpresa.
“ Caterina,ma che ci fai qui? Non dovevi essere a Miami?” le chiede lui.
“ Cambio di programma! Ma che è successo a Betty?” replica Caterina.
“ Pessime notizie da Bogotà! I genitori di Betty hanno scoperto tutto per colpa di mia madre,di Marcella e di Daniele!” le risponde Armando. E chi sono Marcella e Daniele?
“ Armando,quei due ci rovineranno la vita!” esclama lei per poi scoppiare in lacrime. Lui l’abbraccia.
“ No. Non ci rovineranno proprio nulla e giuro che a quei tre non la perdonerò mai questa canagliata. I tuoi non c’entravano nulla e non dovevano azzardarsi ad andare a casa tua per vuotare il sacco! Spettava a noi dire la verità!” asserisce lui con una certa foga. Canagliata…non mi pare che lui con la sua ex si sia comportato proprio seguendo tutti i dettami della morale!
“ Volete tornare a Bogotà?” domanda loro Caterina. I due si guardano negli occhi.
“ No!” rispondono all’unisono. Questa cosa fa scappare un sorriso a lei.
“ Vedrai che supereremo anche questa! E tuo padre si scioglierà quando saprà tutta la verità!” la rassicura lui. Che ha lasciato un’altra per sua figlia?
 
[Giulia]
Hermes sembra una pentola a pressione pronta ad esplodere e sinceramente neanche a me ha fatto piacere sapere che mia figlia è stata l’amante di un uomo quasi sposato,che ha fatto delle macchinazioni strane con la sua azienda e che adesso aspetta un figlio da lui! Insomma credevo di averle dato certi valori e invece…
“ Che hai intenzione di fare domani?” chiedo a mio marito.
“ Parlare prima di tutto con il signor Roberto per domandargli scusa per il comportamento di Betty e poi mettere sotto torchio quella banda di scombinate amiche di nostra figlia per cercare di sapere dove si sono nascosti lei e il suo capo!” mi risponde.
“ Credi che loro sappiano qualcosa?” gli domando.
“ Non lo so. Certo è che lei e Nicola mi hanno deluso molto. Nicola per me è sempre stato come un figlio e invece sapeva tutto e l’ha aiutata a rovinarsi la vita! Un uomo sposato…ti rendi conto,Giulia?!” replica. Annuisco costernata.
“ Ed è anche incinta!” prosegue.
“ Saremo nonni! Chi l’avrebbe mai detto?!” commento.
“ Non sappiamo neanche se quel tipo riconoscerà il bambino! Non sappiamo neanche dove diavolo sono andati!” sbotta furioso.
 
[Margherita]
Daniele praticamente ha inveito per tutto il tragitto e lo capisco. I genitori di quella ragazza sembravano caduti dal pero. E sì che io l’ho sempre reputata un’ingenua ed invece ha inscenato tutto uno spettacolo teatrale per scappare con mio figlio!
“ Più tardi chiamo Marcella per sapere come sta!” esclamo mentre entriamo a casa mia.
“ Come starebbe una qualsiasi persona nelle sue condizioni! Ha perso l’azienda e il futuro marito per merito di un mostro!” replica.
“ Daniele,mi dispiace!” mormoro.
“ Dispiacerà più a te quando scoverò tuo figlio e lo ammazzerò di botte,Margherita! E sì che io lo sapevo che sarebbe finita così,ma voi tutti a darmi contro e adesso siamo rimasti tutti in mutande,mentre la nostra azienda è nelle mani di una che non sappiamo neppure dove si trovi!” mi risponde. In effetti ha ragione!
“ E il caro Armando deve ringraziare l’amicizia tua e di Roberto con i miei defunti genitori,se non l’ho denunciato! Ha ordito una truffa ai danni delle banche! È una cosa gravissima ed essendo io azionista dell’Ecomoda,ha coinvolto anche me che sono il Presidente del fondo per le risorse finanziarie di questo paese! Vai a spiegarlo che nessuno di noi sapeva nulla di questa bella trovata fino a stamane!” continua.
“ Daniele,non è il caso di agitarsi! Io sono certo che tornerà!” esclama Roberto venendoci incontro all’ingresso.
“ Hai parlato con Camilla?” chiedo a mio marito.
“ Non l’avevi chiamata tu?” replica.
“ Domani dobbiamo eleggere un nuovo presidente nell’attesa di ricevere istruzioni dagli avvocati e ci serve il voto di quell’altra pazza! Ci saranno anche il padre di quella lì e quel Nicola Mora!” affermo.
“ Come l’hanno presa i genitori di Beatrice?” domanda Roberto.
“ Male,Roberto. Di certo non è bello sapere che la propria figlia oltre ad essere una truffatrice è anche una sgualdrina arrampicatrice sociale!” gli risponde Daniele.
“ Daniele!” lo redarguisce mio marito.
“ Daniele cosa? Dovrei fare un applauso a quella donnaccia per averci mandati in fallimento e per aver mandato all’aria il matrimonio di mia sorella? Forse per l’ultima cosa dovrei ringraziarla perché almeno Marcella non sposerà quel clown isterico di Armando,ma vedendo di che umore è adesso,mi risulta un po’ difficile! Ora scusate,ma voglio stare solo!” sbotta. Annuisco.
“ A domani!” ci saluta prima di andarsene.
“ Parlaci tu con quella pazza,perché io ho già avuto il dispiacere di farlo oggi e non intendo ripetere l’esperienza tanto presto!” intimo a mio marito prima di andare in soggiorno. Due figli che hanno mandato in frantumi il prestigio della mia famiglia!
 
[Caterina]
“ Io vi ho detto come la penso: per me dovreste partire il prima possibile perché se vi beccano i giornalisti è finita! Quanto pensate ci metteranno a sapere che il matrimonio con Marcella è saltato?!” ribadisco.
“ Lo so,ma prima di dopodomani non c’era nulla e poi che i giornalisti lo sappiano o meno per me è ininfluente!” risponde Armando. Michel fa una faccia strana. Ad Armando squilla il cellulare e lo passa a Betty.
“ È il tuo amico!” risponde accigliato. Betty sorride.
“ Ciao Nicola!...Mi dispiace tanto!...Lo conosci mio padre: gli passerà!...Capisco!...Sì,posso solo immaginare la delicatezza di quel tale nello sbattere in faccia una cosa del genere a mio padre!...Nicola,io non sono una ladra e non voglio la loro azienda!...Va bene! Credo sia meglio!... Tieni a freno mio padre e la sua parlantina perché se iniziano a sproloquiare lui e il dottor Sanchez finisce male!...Patrizia?...Avrà saputo che non sei quello che credeva e vorrà riempirti di insulti!...No,meglio di no: ti ho già messo nei guai abbastanza!...A domani!” le sentiamo dire.
“ Che ha detto?” le chiede Armando.
“ Che Daniele Valencia è stato delicato come un elefante con i miei nello sbattergli in faccia tutto,che Patrizia lo sta assillando di chiamate e che domani lui,mio padre,Sanchez e Rosales andranno in Ecomoda per cercare di sbrogliare questo casino! Poi mi ha chiesto di nuovo se volevo spifferargli dove eravamo diretti,ma preferisco non lo sappia. Non fraintendermi: io mi fido di lui,ma già mio padre non ha preso molto bene che lui sapesse tutto di noi due e che non gliel’abbia detto…se lo carico anche di questo,Nicola non potrà più contare sulla mia famiglia! Armando,lui è sempre stato come un figlio per i miei genitori e come un fratello per me e non voglio che a pagare per le mie colpe (se così si possono chiamare) sia lui!” replica Betty.
“ Per cortesia,amore,calmati!” la esorta lui.
“ Ci rovineranno la vita!” esclama Betty avvilita.
“ Non lo permetterò! Non permetterò che succeda la stessa cosa che è accaduta a Camilla!” replica Armando. In effetti Roberto e Margherita non si sono comportati bene con quella ragazza!
“ Scusate l’intrusione,ma chi è Camilla?” chiede Michel.
“ Mia sorella. Diciamo che entrambi non abbiamo rispettato l’opinione dei nostri genitori in merito alle scelte sentimentali e che Camilla,per questo motivo,è stata tagliata fuori dall’azienda di famiglia!” gli spiega Armando.
“ Ah capisco!” asserisce Michel. Ecco perché gli avevo chiesto di non giudicare Armando a prescindere! Anch’io penso che non si sia comportato bene con Marcella,ma in Betty ha trovato un motivo per tirare fuori se stesso!
 
[Roberto]
Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo. La stessa storia accaduta con Camilla,che mi tornò a casa incinta e sposata con quel tipo. Ma Armando ha fatto quasi peggio,visto che ci ha anche rovinati e per tale motivo dovrò sopportarmi le recriminazioni continue di Daniele,come se poi fosse colpa mia! Io alle elezioni ho votato per lui,non per Armando!
Ho bisogno di sentire Camilla. Non sono sicuro che abbia risposto sinceramente a mia moglie e voglio saperne di più! Se Armando e Betty sono da lei,io ho il diritto di saperlo,visto che quella ragazza è proprietaria della mia azienda oltre a portare in grembo il sangue del mio sangue.
“ Pronto!” risponde assonnata dopo due squilli.
“ Ciao Camilla!” esordisco con difficoltà.
“ Ma nessuno dorme più?! Papà,sono le 3 del mattino!” sbotta.
“ Scusa,tesoro. Come stai?” le chiedo.
“ Bene. Almeno tu non mi hai chiesto subito se ho notizie di Armando!” replica.
“ E il bambino?” le domando.
“ Dorme,lui che può!” mi risponde.
“ Camilla,io lo so che te l’ha già chiesto tua madre…” mi interrompe.
“ No. Armando non è qui! Non so nulla a parte quello che mi ha detto la mamma!” esclama.
“ Camilla,Armando e la sua assistente ci hanno rovinati!” affermo.
“ Papà,che sarà mai un matrimonio saltato?! Addirittura rovinati?” replica con sufficienza.
“ Betty,la donna con cui tuo fratello è fuggito,ha ipotecato l’Ecomoda!” le spiego. Cade il silenzio.
“ Immagino Daniele! È ancora vivo o gli è preso un infarto?” replica sarcastica.
“ Camilla,per favore,è una questione molto seria!” le faccio notare.
“ Le poche volte in cui ho sentito Armando,mi ha sempre descritto la sua assistente come una donna in gamba,quindi non è il caso di darvi tanta pena! Meglio nelle mani di quella ragazza che in quelle di Daniele,che di certo avrebbe smembrato l’Ecomoda per guardagnarci,dato che è solo quello il suo cruccio! Papà,posso farti una domanda?” ribatte.
“ Certo!” le rispondo.
“ Cosa vi avvilisce di più? Il fatto che quella donna abbia guastato i vostri progetti e sogni di gloria sul matrimonio di Armando con Marcella Valencia o il fatto che abbia in mano la vostra azienda?” mi chiede.
“ È anche la tua azienda!” le faccio notare.
“ Davvero? Strano perché saranno almeno 5 anni che non ricevo più utili…o forse è per mancanza di utili e quindi per fallimento che l’azienda è finita nelle mani della mia futura cognatina?” replica sarcastica.
“ Camilla,ti prego!” sbotto.
“ Non hai risposto alla mia domanda. Cosa ti incomoda di più?” mi chiede.
“ Camilla,io non ho nulla contro Beatrice. Certo non è all’altezza di Marcella in quanto a classe e non è una donna altolocata,ma l’esatto opposto; tuttavia l’ho sempre reputata una brava ragazza e un’ottima professionista,ma una brava ragazza non va a letto con un uomo quasi sposato e soprattutto non aiuta il suo capo a compiere azioni così immorali ai danni della sua famiglia! Io non so più cosa pensare! E poi anche Armando mi ha deluso parecchio!” le rispondo.
“ Già. Le delusioni sono orribili. Come quando la tua famiglia,che credi ti voglia bene,per una tua scelta ti volta le spalle! Buonanotte papà!” replica facendo per riagganciare.
“ Camilla,torna! Abbiamo bisogno anche del tuo parere!” affermo prima che stacchi.
“ Davvero? E al mio capo cosa dico? Che la famiglia reale mi desidera di nuovo a corte per far loro da giullare? E poi mi spieghi Robertino dove lo lascio visto che mia madre non lo vuole vedere?” replica.
“ Camilla,abbiamo bisogno di te per riprenderci l’azienda! E poi il bambino puoi portarlo con te!” ribatto.
“ Avete bisogno di me…e quando io avevo bisogno del vostro supporto,voi dov’eravate? Sai che lavoro faccio,papà? La cameriera in un bar! Lavoro dalle 8 di mattina fino alle 20 tutti i giorni per evitare i turni di notte; lo stipendio che ho mi basta a stento per pagare la babysitter a cui lascio Bobo e tu hai appoggiato la mamma quando ha deciso di estromettermi dagli aventi diritto agli utili! Ora,dopo tutto questo,tu mi chiedi di tornare lì rischiando di farmi licenziare,solo perché avete bisogno di me per quanto? 4 o 5 giorni? Una settimana? E poi di me e di Bobo cosa ne sarà? Se perdo questo lavoro chi mi aiuterà a mantenere mio figlio? Voi? Come lo avete fatto in questi anni?” sbotta accigliata.
“ Camilla,per favore! Quell’azienda è la mia vita! Ti prego!” la supplico.
“ Ho bisogno di pensarci!” replica.
“ Domani decideremo a chi affidare la presidenza temporaneamente!” le comunico.
“ Allora ci sentiamo domani,ma sappi che alla prima frecciatina,riaggancio e potete scordarvi di me! E ora se non ti spiace,avrei sonno! A domani!” risponde prima di riagganciare.
 
[Nicola]
Se Betty non fosse per me come una sorella,l’avrei già mandata all’inferno! Mi ha messo in un casino grosso quanto una casa per correre dietro a quello lì! Per carità,lo so che l’amore è un motivo più che valido per mandare tutto all’aria,ma (forse perché l’amore a me ha sempre fatto male) lo reputo secondario nella vita di una persona!
Invece Betty e quel tale hanno dato un calcio a tutto per stare insieme! Ed io sono al punto di partenza: disoccupato e povero. L’unica cosa che mi resta di quest’esperienza è il cellulare. Questa cosa sarebbe anche positiva,perché prima non avevo neanche quello,ma si rivela ambiguo come punto in quanto codesto oggettino non smette di squillare per opera di Patrizia Fernandez.
Lo so che è colpa mia perché l’ho illusa facendole credere di essere quello che in realtà non sono,perché l’ho sedotta usando il denaro che poi non le ho consegnato,ma qualsiasi persona intelligente e dotata di un minimo di dignità si sarebbe fermata a quest’ora! Mi avrà telefonato almeno 1000 volte e la giornata non è ancora finita!
In momenti come questo rimpiango di essermi innamorato di lei solo per una foto o per la bella presenza,ma il mio cuore ha scelto così! Avrei preferito una donna in grado di apprezzarmi e di amarmi,qualcuna con meno problemi finanziari e magari qualcuna che non fosse mossa da questi ultimi ad avvicinarsi a me! Forse sono destinato a questo!
 
[Armando]
Il mare di notte. Io,Armando Mendoza,sto guardando il mare di notte,uno degli spettacoli più romantici al mondo! Lei è stretta fra le mie braccia,seduta fra le mie gambe sulla sabbia. Ce ne stiamo in silenzio ad ammirare il paesaggio e non sono mai stato meglio in vita mia.
“ Bello,vero?” chiede estasiata. Non posso credere al fatto che non aveva mai visto il mare prima di oggi!
“ Bellissimo!” le sussurro posando la testa sulla sua spalla e baciandole la guancia.
“ Sei pentito?” mi domanda.
“ Neanche per sogno! Sono dove voglio essere!” le rispondo. Se solo penso che avrei potuto perderla!
“ E tu? Sei pentita?” le chiedo di rimando. Forse se non ci fosse stato il bambino,ora non sarebbe qui! Se ne sarebbe andata ed io non l’avrei rivista mai più!
“ Per niente!” mormora. Sorrido.
“ Ti amo così tanto!” sfugge al mio controllo. È come se non riuscissi a contenere dentro di me l’enorme sentimento che nutro per lei. Lei mi è entrata dentro lentamente,colmando giorno dopo giorno il vuoto che sentivo. Eh sì,ho perso la presidenza e forse mia madre e mio padre non vorranno mai più vedermi finché campo,ma ci ho guadagnato: ho trovato la donna che cercavo,quella in grado di farmi bramare una famiglia, un legame stabile,una donna da cui non mi staccherei mai.
Si stacca dal mio abbraccio e si volta verso di me poggiando le ginocchia sulla sabbia. Mi passa una mano sul viso. Non mi ero neanche accorto della lacrima che mi era sfuggita. È stata la prima volta che le ho espresso i miei sentimenti in totale consapevolezza della loro veridicità e senza dover arrivare a qualche scopo secondario.
“ Mi credi,vero?” le chiedo. Ho bisogno che lei mi creda,che si fidi almeno un po’ di me! Annuisce con un sorriso per poi abbracciarmi.
“ T-ti amo a-anch’io!” balbetta. Sorrido e il mio cuore batte forte,tanto da temere che questo suono che mi sta quasi otturando le orecchie possa essere udito anche da fuori.
La discosto leggermente da me per poi posare le mie labbra sulle sue. Adoro la loro morbidezza e la sensazione che provo quando le sue dita si insinuano fra i miei capelli.
“ Cami non vede l’ora di conoscerti!” le sussurro continuando a baciare ogni centimetro del suo viso.
“ Sperando non si spaventi troppo! Penserà che ti ho fatto una macumba!” replica. Detesto che parli male di se stessa! Lo so che sono stato il primo a deriderla con Mario,ma adesso la vedo davvero e vedo una donna meravigliosa,la più bella di tutte,la mia donna.
“ Non dire così! A Cami piacerai un sacco! Magari sarà lei a non piacerti…” ribatto.
“ Ti somiglia?” mi chiede.
“ No,non molto. A parte il fatto che adesso siamo entrambi sulla lista nera di mia madre…” le rispondo.
“ Le ragazze mi hanno accennato qualcosa riguardo il motivo per cui tua sorella è fuori dai giochi…” azzarda.
“ Ha la tua età ed un figlio di quasi 4 anni. Lui faceva lo sguattero in un bar ed hanno avuto il classico colpo di fulmine. Si sono sposati praticamente subito,nonostante la palese disapprovazione dei miei (più celata di mio padre, meno molto molto meno di mia madre). Mia madre non faceva altro che denigrarlo ogni volta che lo vedeva. All’inizio lui se ne fregava,ma mia madre è stata la classica << goccia che scava la roccia >> in senso negativo naturalmente. Diciamo che la sua perseveranza nell’insultarlo,ha dato i frutti che sperava: il tipo se n’è andato chiedendo il divorzio. Peccato che tutto questo sia successo mentre mia sorella era incinta! I miei non sanno neppure che faccia abbia Robertino! Ora capisci perché ti ho portata via? Io non potevo assistere di nuovo allo stesso film con il medesimo finale: se fossimo rimasti,tu saresti andata via entro neanche due settimane e non voglio! Se proprio devo perderti voglio che accada per il male che ti ho fatto in passato o perché non sopporti il mio caratteraccio o perché sono disordinato o perché di notte parlo nel sonno,ma non per gli stupidi pregiudizi di mia madre!” sbotto. Lei ha ascoltato tutto attentamente ed ora sta sorridendo.
“ Che c’è?” le chiedo. È così assurdo il mio ragionamento?
“ Al tuo carattere poco mansueto ci sono ormai abituata,il disordine non mi da fastidio e anch’io parlo nel sonno talvolta!” mi risponde con un sorriso sghembo. L’attiro a me e l’abbraccio forte.
“ Amore mio!” mormoro beandomi della sua vicinanza.
 
[Betty]
Il mare di notte con lui. Neanche nei miei sogni romantici più rosei,l’avevo mai immaginato eppure ora sono qui con Armando che mi ama. Lui mi ama davvero e non ho bisogno che me lo giuri: mi basta guardarlo negli occhi e vederli brillare più delle stelle.
“ Torniamo in hotel,che dici?” mi chiede continuando ad abbracciarmi.
“ In effetti sono un po’ stanchina!” rispondo.
“ Povera la mia piccolina!” mormora accarezzandomi la nuca. Mi stringo di più a lui.
“ Vedrai che a tuo padre passerà l’arrabbiatura sia verso te che verso quel tipo!” mi rassicura.
“ Puoi evitare di chiamarlo << quel tipo >>? Ha un nome!” replico. Gli ho già spiegato che fra me e Nicola non c’è nulla e non mi va che ne parli con quell’aria incazzata quando lo nomina!
“ Devo ingelosirmi per questa breve arringa difensiva?” mi chiede.
“ Naturalmente sì!” rispondo ironica. Sorride.
“ Armando,è come se io fossi gelosa di Camilla. E non tirare fuori la storia che tu e tua sorella avete lo stesso sangue,mentre io e Nicola no. Tu sei cresciuto con Camilla,giusto?” –annuisce- “ Lei c’era ai tuoi compleanni,al tuo diploma,alla tua prima comunione…e per me c’era Nicola! Lui è mio amico da tutta la vita e non riuscirei mai a vederlo come fidanzato! È per questo che ti ho schiaffeggiato quando lo stavi quasi ammazzando fuori casa di Ines! Io a Nicola voglio bene perché lui mi è sempre stato vicino quando non avevo nessun amico!” affermo. Mi guarda intenerito accarezzandomi la guancia.
“ Cercherò di farmelo andare a genio in questo rapporto telematico molto fitto! Certo che il tuo amico sta proprio rovinato se è andato fuori di testa per la bionda finta!” esclama.
“ Ieri sera sono andati a letto. Lei voleva i soldi per riscattare la Mercedes e Nicola non glieli ha dati…per questo lo sta perseguitando!” gli racconto. Scoppia a ridere come un pazzo.
“ Avrei voluto vedere la sua faccia!” continua a ridere portandosi le mani all’addome.
“ Stai ridendo sulle disgrazie del povero Nicola! Domani i corridoi della tua azienda si trasformeranno in un pollaio quando quella lo vedrà!” commento. Si calma un po’ non perdendo il sorriso.
“ Non è la mia azienda. Legalmente è tua,mentre,moralmente parlando,noi ce ne siamo tirati fuori e quello che succede lì non ci riguarda più!” esclama prendendomi le mani fra le sue.
“ Armando?” domanda una voce femminile che conosco bene. Io e Armando ci voltiamo verso destra scorgendo Claudia Helena Vasquez e Adriana Arboleda. Mi sento terribilmente insicura se ripenso a tutte le cose dette da lui su queste due bellezze!
“ Ciao!” le saluta lui cordiale.
“ Betty? E voi due che ci fate qui? Armando,non ti dovevi sposare?” domanda quasi a macchinetta la Vasquez.
“ Salve!” le saluto imbarazzata.
“ Non mi sposo più almeno non con Marcella e non ora!” risponde Armando.
“ E c’è anche Mario?” domanda la Vasquez. Mi irrigidisco al solo sentirlo nominare.
“ No. E vi chiedo di non dirgli nulla semmai doveste incontrarlo. Io e Betty siamo fuggiti da Bogotà perché ci amiamo. Io adesso sto con lei!” risponde loro Armando. Gliel’ha detto! Lo guardo allibita. Non ha tentennato e non è stato assalito da alcun moto di imbarazzo. È stato normale il modo in cui l’ha detto,senza alcuna traccia di vergogna per il mio aspetto.
“ Davvero?” domanda la Arboleda. Armando annuisce per poi posare il suo sguardo su di me.
“ Mi dispiace per Marcella! Gelosa com’è vi vorrà fare a pezzi! Ma sono contenta per voi due! E poi hai qualcosa di diverso,Armando!” esclama la Vasquez. Lo guardo. Io non vedo niente…è sempre il solito! Non gli starà mica venendo la faccia da neo-papà?
“ Forse il fatto che non ci guarda più come se volesse spogliarci!” asserisce la Arboleda. Mi porto una mano alle labbra.
“ Sì,forse è questo!” le risponde la Vasquez.
“ Comunque noi ora andiamo ad una festa,potreste unirvi a noi!” afferma Adriana Arboleda.
“ Veramente siamo arrivati oggi e siamo un po’ stanchi!” asserisce Armando.
“ Capito! Avete di meglio da fare! Sono contenta per voi due e vi auguro di essere molto felici!” ci augura sincera Adriana Arboleda. Le due modelle vanno via dopo averci salutato. Cominciamo bene: neanche 24 ore che siamo qui e già abbiamo incontrato due persone che ci conoscono!
“ Speriamo bene! L’incontro con quelle due non ci voleva!” sbotta Armando.
“ Una volta non la pensavi così! Avresti toccato il cielo con un dito! Per un incontro con quelle due ti saresti fatto tagliare una mano o anche tutte e due!” commento. Mi rivolge un sorrisetto sghembo.
“ Perché non avevo ancora trovato la mia donna. Ora ce l’ho,quindi a che mi servono le altre? Ma se tu mi vuoi lasciare perché sei stanca di me e vuoi che vada con loro,basta dirlo!” afferma. Mi scappa un sorrisetto mentre scuoto con decisione il capo.
“ Restiamo qui un altro po’ e poi andiamo in hotel,amore! È così bello questo spettacolo!” mi sussurra mentre mi stringe forte fra le braccia.
 
[Patrizia]
 Non è vero! Marce non può essere seria! Armando ha preferito quella specie di scaldabagno a lei? Non può essere stata quella specie di rospo l’amante segreta di Armando che gli ha fatto disprezzare qualsiasi contatto con Marcella!
“ Stai scherzando?” le chiedo. Scuote il capo.
“ Ma che droga ha assunto?” le domando.
“ Patrizia,ti prego! Mi sento già sotto un tram! Quel pazzo ha regalato il sacrificio dei miei genitori a quella lì!” mi risponde.
“ Come pegno d’amore? Anche lui? Ma cos’è una moda regalare le aziende al posto degli anelli di fidanzamento?!” sbotto. Quella stupida adesso ha due aziende…
“ Se ti riferisci a Nicola Mora,sono solo amici e la Terramoda si è formata con i soldi di Armando,quindi quel tipo non ha regalato proprio nulla a Betty. Semmai è Armando ad averle dato due aziende: la Terramoda e la nostra sotto ipoteca!” mi risponde. CHE COSA? Allora quel tipo chi è?
“ E Nicola?” le chiedo sconvolta dopo aver mandato giù un intero bicchiere di scotch.
“ È un povero diavolo amico di Betty,che però è stato direttore della Terramoda e che ad ora è più ricco di tutti noi messi assieme visto che nessun notaio ha messo ancora agli atti la cessione di Betty e le dimissioni di quei due imbecilli. Oltre al fatto che siamo senza presidente e dobbiamo nominarlo uno ad interim!” mi spiega. Oh mio Dio!
“ Ricco quanto?” le chiedo interessata.
“ Patrizia,ti prego! Già il fatto che tu abbia baciato e non solo quell’essere stomachevole mi fa venire la nausea….per cortesia,evita di pormi domande su questa storia obbrobriosa!” mi risponde.
“ Ma se quei due non tornassero?” le domando.
“ Devono tornare! Margherita,ha persino ipotizzato che potessero essersi rifugiati da Camilla,ma lei non ne sapeva nulla!” mi risponde.
“ Sarebbe stato troppo ovvio rifugiarsi lì! Forse sono andati in qualche zona limitrofa tipo Santa Marta,Chia o Cartagena…” replico.
“ Sarebbe da idioti! Pensa che hanno inventato con i genitori di lei l’apertura di una nuova sede a Miami. Loro credevano che la loro cara figlioletta fosse lì!” mi racconta.
“ Magari ci sono andati davvero! Se ci pensi nessuno sospetterebbe mai di trovarli nel posto che hanno usato per trovare una scusa per la loro partenza!” replico.
“ In effetti… L’unica cosa che mi chiedo è come ho fatto a non rendermi conto di nulla!” ribatte piangendo.
“ Io una storia fra i due la citavo come battuta,per fare dell’ironia. Insomma Armando è stato con le donne più belle di questo paese e di certo non mi aspettavo si mettesse con un pipistrello simile!” commento. Il suono del campanello di casa di Marcella interrompe le nostre chiacchiere.
“ Speriamo non sia nessun giornalista! Non ho voglia di parlare con nessuno!” esclama Marcella.
“ Marce,vado a controllare e se si tratta di un giornalista dirò che stai riposando! Conosci la mia diplomazia!” replico. Mi alzo e mi dirigo verso la porta che spalanco subito dopo. Mario? E che ci fa qui?
“ Che vuoi?” gli chiedo.
“ Marcella dov’è?” mi domanda entrando.
“ A domandarsi perché il tuo amico ha preferito ed ingravidato quella racchiona della sua assistente!” gli rispondo acida. Si dirige verso il salone dove si trova Marcella.
“ Mario,vattene!” gli intima.
“ No,Marcella! Devi ascoltarmi!” replica lui.
“ Mario,ti sembra troppo chiedere di stare da sola dopo aver saputo che il mio uomo non solo aspetta un figlio da un’altra,ma che a quest’altra ha anche regalato i sacrifici dei miei genitori?!” ribatte Marcella.
“ Marcella,non è così! Permettimi di raccontarti tutto in privato,ok?” propone lui.
“ Patrizia,lasciaci soli! Ci vediamo domani!” mi liquida Marcella.
“ Marce,ma io sono venuta con te…dove li trovo i soldi per un taxi?” replico. Mario mi porge delle banconote.
“ Prendi e ora vai,per favore!” esclama lui. Li saluto e vado via. Chissà che diavolo avevano da dirsi!
 
[Michel]
Mi avvicino a Caterina che sta parlando con due ragazze. Dopo la cena passata ad affrontare i problemi di quei due poveretti,un po’ di distrazione mi ci voleva!
“ Sai come starà Marcella! Già me la vedo munita di motosega alla ricerca di quei due!” commenta una delle due ragazze rivolta a Caterina. Lei si accorge di me.
“ Michel,vieni! Loro sono Adriana Arboleda e Claudia Helena Vasquez. Ragazze,lui è Michel Doinel,un mio amico!” ci presenta. Stringo la mano a quelle due.
“ Io non mi aspettavo di vederli lì. Ci sono rimasta di sasso nel vederli in atteggiamenti così affettuosi! Sì,lei è sempre stata il suo braccio destro ed avevo intuito avesse un ruolo importante nella sua vita,ma non che fosse la sua amante!” commenta Claudia Helena.
“ Ragazze,mi raccomando! Nessuno deve sapere che Armando e Betty sono qui! Quei due sono in fuga da una valanga di problemi e ne hanno tutte le ragioni!” si raccomanda loro Caterina. Parlavano di quei due! Li conoscono anche queste due!
“ Marcella per com’è gelosa,minimo sarebbe capace di venire fin qui per gettarli in mare! Ricordo ancora come mi trattò quando misi piede in azienda e credeva fossi l’amante di Armando! Le dovetti spiegare più volte di essere una donna sposata!” commenta l’Arboleda. Ah ecco chi è Marcella: l’ex fidanzata abbandonata! Questo Armando ha una vita complicata!
“ Ragazze,mi raccomando! È una questione molto seria! Armando e Betty non sono mai stati qui!” ribadisce loro Caterina.
“ Tranquilla! È tutto chiaro! Anche perché la stampa minimo li divora se li scopre qui!” asserisce la Vasquez. Strano: per il mio matrimonio mancato non c’è stato tutto questo interesse!
 
[Betty]
Non voglio svegliarmi da questo bellissimo sogno! Non sono mai stata così bene in vita mia e tutto quello che mi limitavo a sognare quando l’ho conosciuto,ora lo sto vivendo,ma la cosa più bella è che so che anche per lui tutto questo è un sogno,so che anche lui è felice!
Entriamo nell’ascensore dell’hotel stretti l’uno all’altra. Preferisco dare le spalle allo specchio e lui se ne accorge. Non capisco come abbia fatto ad innamorarsi di me nonostante il mio aspetto fisico! Armando non fa nulla per costringermi a confrontarmi con lo specchio,ma mi ammira. Mi contempla quasi in adorazione.
“ Voto a questa giornata?” mi chiede. Sorrido.
“ 10!” rispondo. Mi strappa un bacio. Non posso che votare 10 una giornata intera passata con lui senza nasconderci,nonostante l’inferno di Bogotà che continua a perseguitarci e ad interferire con la nostra nuova vita! Ma in fondo me l’aspettavo: non potevano dimenticarsi di noi così da un giorno all’altro!
“ Saranno tutti i giorni così,vedrai! Saremo molto felici insieme!” mi promette.
“ Davvero?” gli chiedo. Mi bacia di nuovo.
“ Sarò l’uomo che meriti di avere accanto e ti prometto che non ti pentirai di avermi dato una seconda chance!” mormora.
“ A tal proposito…il nostro pranzo mancato prevedeva il succo di mora,ma non mi hai rivelato quanto cospicuo era il supplemento extra!” gli faccio notare,mentre usciamo dall’ascensore.
“ Un po’!” risponde evasivo infilando la chiave nella serratura per poi farmi entrare. Preme il pulsante e la luce si accende.
“ Non fraintendermi: sono colpita da questo tuo lato così premuroso,ma ora come ora i soldi ci servono e non voglio che li sprechi solo per far colpo su di me. Non possiamo gravare sul bilancio di tua sorella,non mi piace l’idea!” esordisco. Mi stringe fra le braccia e mi bacia.
“ Ma come fai ad essere così dolce?!” mormora continuando a baciarmi. Mi stringo a lui.
“ E comunque devi stare tranquilla perché il mio conto non è in rosso e poi ho intenzione di trovarmi un lavoro a Zurigo! Vedrai che ce la faremo!” mi rassicura accogliendo il mio viso fra le mani.
“ Davvero non sei pentito?” gli chiedo.
“ Di aver scelto di vivere con la donna che amo e con mio figlio? Beh direi di no! Però magari sei già stanca di sopportarmi…in questo caso basta dirlo!” replica. Gli poso un bacio sulle labbra.
“ No!” gli soffio sulle labbra.
“ Non sei stanca di sopportare un uomo isterico come me?” mi chiede scherzosamente.
“ No. Secondo me il peggio verrà quando nascerà lui o lei,se comincerà a raggiungere i tuoi decibel saremo rovinati! Non ci sarà bisogno di nasconderci perché scopriranno tutti dove siamo!” rispondo con il suo stesso tono. Sorride divertito.
“ Sarà bellissimo quando nascerà! Gli insegneremo a camminare,a parlare e sarà il nostro orgoglio,vedrai!” mormora.
“ Il tuo,a quanto pare,lo è già! Sembri entusiasta!” replico. Mi bacia.
“ Lo sono! Questo è stato il giorno più bello della mia vita!” esclama guardandomi negli occhi.
“ Anche della mia. Il giorno più stancante e meraviglioso della mia vita.” Replico.
“ E siccome è stato stancante,esigo che tu riposi visto che sei incinta! Ti concedo di usare il bagno per prima e poi subito a nanna,dottoressa Pinzon!” asserisce. Rido.
“ Come vuoi,dottor Mendoza!” commento ironica.
 
[Marcella]
Non è vero! Non può essere! Ma quando diavolo termina questa giornata terribile? Armando ha sedotto Betty per l’azienda! Solo per l’azienda!
“ Te lo ripeto,Marcella: l’ha fato per l’Ecomoda,perché Betty era la proprietaria e temevamo che lei e quel Nicola Mora potessero fregarci!” ribadisce Mario a seguito di un racconto molto dettagliato.
“ Ciò non toglie che la lettera parla di amore e che lui l’abbia messa incinta! Cos’è? La crisi finanziaria dovuta alla perdita dell’azienda gli ha impedito di fare scorta di profilattici?” replico.
“ La lettera. Magari è stata tutta una strategia perché quella non ci rovinasse. Forse l’ha scritta di fronte a lei e quindi non poteva di certo scriverti che stava con lei per l’Ecomoda! Armando forse ci crede anche alla storia di amare quel mostriciattolo,forse si sente in colpa per il bambino… Perché non hai mai pensato di farti mettere incinta? Almeno ora non saremmo in questi casini e tu staresti festeggiando la consegna dei regali per il vostro matrimonio!” straparla.
“ Perché io non lo voglio uno capace di far innamorare una donna per non perdere l’azienda di famiglia! Non  lo voglio uno capace di queste nefandezze! Né tantomeno voglio accanto uno che con me faceva tanto il libertino allergico alle responsabilità e a mettere su famiglia e che invece con quella specie di rospo,fa il paparino e il fidanzato modello! L’unica cosa che voglio è che mi restituiscano la mia azienda e vorrei solo distruggerli per tutto il male che mi hanno fatto!” sbotto.
“ Marce,tu adesso parli così perché sei ferita! Prenditi del tempo e magari Armando fra un paio di giorni sarà già qui,perché sono sicuro che non durerà la storia con quella donna! Marcella,devi lottare per Armando! Lui è solo entusiasta per la maternità di quella donna,ma io sono sicuro che se non ci fosse stata una gravidanza di mezzo…” lo interrompo.
“ Ma quella gravidanza c’è e non è avvenuta per osmosi o per inseminazione artificiale! Ok,non è il primo tradimento che Armando mette in atto alle mie spalle,però è la prima volta che non torna da me strisciando,ma preferisce l’altra,quindi non tentare di convincermi Mario! Ha voluto quella rospa tanto da metterla incinta? Bene: auguri e figli maschi! Non si azzardasse a tornare da me! E tu,visto che da ciò che dici la geniale trovata è stata partorita dalla tua testa malata,abituati all’idea di non avere più il tuo compagno di baldoria che fra qualche mese sarà sommerso da pappine e pannolini e abituati anche al fatto che il tuo migliore amico è fidanzato con una donna orribile e che per lei ha tradito anche te oltre che la sua famiglia!” replico.
“ Marcella,io ti chiedo solo di pensarci! E di perdonarlo nel caso in cui tornasse da te! Armando non può amare quella donna!” ribatte.
“ E allora perché non mi ha mai toccato in questi mesi?” gli chiedo esasperata.
“ Prendila come una cosa positiva: ti ha rispettato evitando di avere rapporti sessuali con te dopo essere stato con quella! Io sono sicuro che è questa la spiegazione! Marcella,non vorrai mica che qualche altra donna lo soffi  Betty per portarlo via definitivamente anche te?!” replica. Allora questo è scemo forte!
“ Io ho un’altra teoria. Te lo dico io perché Armando non mi ha più voluta in questi mesi: perché ha concentrato tutte le sue energie e le sue voglie su quella lì ed i risultati si vedono! Mario,io non ho nulla a cui pensare: io rivoglio solo l’Ecomoda! Per quel che mi riguarda Armando con me ha chiuso per sempre!” ribatto. Annuisce per poi andare via.
Due mostri. Sono solo due mostri. Giocare così con i sentimenti di quella donna ed anche con i miei… Armando Mendoza,quanto vorrei tu bruciassi fra le fiamme dell’inferno!
 
[Armando]
Stiamo guardando un film d’amore alla tv. Ci si aspetterebbe me e lei abbracciati,ma non ho voluto sfidare la sorte: quello che le ho detto ieri per me vale ancora e non la toccherò finché non sarò sicuro che si fida di nuovo di me. Già stamattina ho rischiato di cedere! Non dico che sia dispiaciuto che il francesino abbia scelto per noi una camera matrimoniale,ma questo rende tutto complicato! Per la miseria,non sono fatto di ferro e non la tocco da mesi! In più la desidero come non ho mai voluto nessun’altra,ma non voglio commettere passi falsi!
È il suo singhiozzo a farmi allontanare bruscamente dai miei pensieri. La ritrovo con le guance rigate dalle lacrime. Che ho fatto stavolta?
“ Ehi!” mi avvicino titubante a lei. Si volta verso di me in lacrime per poi indicarmi il televisore.
“ Ti sei commossa?” le chiedo. È un gesto istintivo stringerla a me.
“ So-no gli or-moni!” singhiozza piangendo. Cominciamo bene! La stringo forte accarezzandole un fianco e la schiena,mentre mi sfiora il torace. Ecco lo sapevo! Mannaggia a me! Dovevo consolarla tenendola ferma sul suo lato del letto ben distante da me! Ora come faccio?
Le afferro la mano e la intreccio con la mia per evitare più che altro che mi tocchi il torace. Mi provoca tutto meno che fastidio il suo tocco ed ho promesso a me stesso e a lei che non l’avrei toccata!
Solleva il capo dal mio petto e mi guarda con gli occhi ancora pieni di lacrime. Gli ormoni le fanno proprio brutti scherzi!
“ Guarda che è normale sentirsi più fragili in gravidanza,ma ci sono io con te!” la rassicuro accarezzandole le guance bagnate,reprimendo l’istinto di ricoprirla di baci perché so che non riuscirei a fermarmi.
“ Ti amo tanto!” è la prima volta che me lo dice per prima dopo tutto quello che è successo e quella frase ha un effetto devastante su di me. Dieci lettere che mandano all’aria ogni promessa fatta e mi spingono a baciarla con ardore per dimostrarle quanto la voglio,quanto la amo, quanto desidero unirmi a lei con la consapevolezza dei miei sentimenti.
Si lascia andare ai miei baci ricambiandoli con passione e accarezzandomi dolcemente la schiena con le dita. Il suo tocco gentile riesce ad incendiarmi,a farmi perdere la testa. Con lei è sempre stato così! Con lei mi sento completo,mi sento davvero me stesso.
Ritrovo la lucidità solo quando lambisce il mio collo con le labbra e quando sento sotto le dita la candida pelle del suo ventre. Mi allontano da lei di scatto,come se fossi stato fulminato. No,gliel’ho promesso! Io non infrangerò la parola data!
“ Scusa! Mi sono lasciato prendere la mano!” mugugno non riuscendo a guardarla in faccia.
“ Guarda che non sono la candida Biancaneve! E non mi stavi stuprando!” replica cercando di alleggerire l’atmosfera,mentre mi accarezza la guancia. Sposto la sua mano da me.
“ Betty,io l’ho promesso! Non ti toccherò!” affermo perentorio guardandola finalmente negli occhi.
“ E perché?” mi chiede.
“ Come sarebbe? Voglio che prima tu ti fidi di me! Credi che a me faccia piacere quest’astinenza? Credi sia contento di non poterti toccare anche se ti ho a pochi passi da me? Pensi che non abbia sentito la tua mancanza in questi mesi quando eri così fredda con me? Ho sentito un vuoto dentro che neanche immagini e se ieri non mi fossi accorto della tua gravidanza,probabilmente mi sarei reso conto dei miei sentimenti per te e dal vuoto che mi lasciava dentro la tua assenza fisica e mentale dei mesi scorsi troppo tardi…a quel punto cosa ne sarebbe stato di me? Io mi riconquisterò a poco a poco la tua fiducia e solo allora… insomma devo pur espiare in qualche modo il male che ti ho fatto,no?!” ribatto.
“ E credi che due mesi di astinenza forzata non siano già una punizione adeguata?” replica.
“ No. Meriterei di bruciare nelle fiamme dell’inferno,che tu non mi guardassi neppure più in faccia,magari di guardarti da lontano essere felice con uno migliore di me e invece sei qui e mi hai dato una seconda chance. Devo guadagnarmi il tuo amore!” rispondo perentorio.
“ Non devi guadagnarti nulla! Perché non dovrei fidarmi di uno che ha mandato tutto all’aria per stare con me come una specie di profugo, tenendo presente anche che non sono di certo Miss Colombia?!” replica accarezzandomi le guance. La guardo male. Che mi frega di Miss Colombia?
“ E va bene: non alluderò più alla mia scarsa avvenenza se ti da fastidio! Ad ogni modo io mi fido di te o non ti avrei seguito a Cartagena e bambino o non bambino non ti avrei consentito di avvicinarti a me. Ieri sera mi hai aperto il tuo cuore e mi hai raccontato tutto! Perché non dovrei fidarmi?! E poi abbiamo deciso di ricominciare e non voglio tu ti autoimponga dei paletti! Hai perso tutto per colpa mia,quindi perché dovrei ancora dubitare di te?” afferma.
“ Io non ho perso proprio nulla. Stavo rischiando di perdere te e anche il piccolino. Se il destino si fosse incaponito sul serio contro di me,non vi avrei rivisto più…” non riesco a continuare. Il pensiero che avrei potuto perderla mi fa male.
“ Non è importante! Adesso siamo qui tutti e tre insieme!” mi rassicura accarezzandomi la guancia.
“ Per << tre >> intendi io tu e Doinel?” la canzono. Ride.
“ No,ma se ne senti la mancanza,lo chiamo e lo faccio dormire fra noi due!” risponde ridendo. La sola idea mi agghiaccia. Ride ancora di più quando vede la mia faccia.
“ Mi prendi in giro?” esclamo afferrandola di sorpresa e schiacciandola delicatamente sul materasso per poi farle il solletico.
“ Un po’!” riesce a rispondere tra una risata e l’altra. Le poso un bacio sulla guancia e la stringo a me.
“ Ti amo da morire!” le sussurro.
“ Anch’io,dottore!” mi risponde posandomi un bacio sul collo.
“ Betty!” rantolo a mo’ di avvertimento mentre i suoi baci percorrono tutta la lunghezza della mia gola.
“ Niente paletti ricorda! E poi l’hai detto tu che gli ormoni mi rendono più sensibile!” replica accarezzandomi la schiena. Non riesco a resistere alla tentazione di baciarla e di accarezzare il suo corpo.
“ Sei sicura?” le chiedo. Non voglio sbagliare di nuovo!     
“ Sì,amore mio!” mi risponde dopo un bacio dolce e prolisso. Quelle due paroline così dolci e così perfette perché pronunciate da lei,mi fanno un effetto strano. Sento le farfalle allo stomaco come un adolescente al primo amore ed è strano detto da me,ma è così forse perché con lei sto amando davvero per la prima volta!
Continuiamo a baciarci,ad accarezzarci fino a quando non mi allontano dalla pelle del suo addome per fermare la sua mano che è diretta al pulsante dell’abat-jour.
“ No. Voglio guardarti e voglio che tu veda quanto ti desidero!” le soffio sul collo prima di ricoprirlo di baci. Voglio amarla dolcemente per tutta la notte. Voglio venerare ogni centimetro dell’unico corpo che suscita il mio desiderio,voglio dimostrarle che è la sola donna che amo e che voglio accanto a me.
 
 
 
Capitolo terminato! Alla fine i Pinzon hanno saputo tutto per bocca di Daniele,un uomo dall’etereo tatto! Probabilmente ve lo aspettavate che lo scoprissero così,ma vorrei sapere lo stesso le vostre impressioni! Ad andarci di mezzo per ora è il povero Nicola,il quale è anche perseguitato da Patty…ma sarà davvero costei il suo destino?
Roberto ha chiesto a Camilla di tornare a Bogotà e lei ha risposto che ci penserà…quale sarà la sua risposta alla proposta di suo padre? E voi cosa fareste al suo posto? La storia che Armando negli anni ha passato dei soldi a sua sorella l’ho inventata perché Armando come menefreghista proprio non ce lo vedo!
Mario ha provato a convincere Marcella che Armando non ama Betty,raccontandole tutta l’epopea che sappiamo…Marcella resterà dell’idea di non perdonare Armando?
Betty ed Armando hanno incontrato Adriana Arboleda e Claudia Helena Vasquez ed Armando è stato sincero informandole della sua relazione con Betty. E alla fine i due piccioncini hanno avuto la loro seconda prima volta! Come andrà il loro ultimo giorno a Cartagena? E il loro arrivo a Zurigo?

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Capitolo 5
*** 5 ***


[Giulia]
Hermes ed io non abbiamo chiuso occhio per tutta la notte. Nostra figlia è incinta e per mesi ha intrattenuto una relazione con un uomo già impegnato con un’altra! Ancora non ci posso credere! Cavolo,una parte di me credeva sarebbe rimasta zitella per tutta la vita e invece…
“ Nonni! Saremo nonni!” lo ripete ogni due minuti e non per entusiasmo riguardo la notizia in questione. Mio marito è praticamente sconvolto più per questa storia di Betty con il dottor Armando che per il fatto che si è messa nei guai professionalmente parlando!
“ Ho capito! Non è il caso che tu lo ripeta come se fosse una specie di cantilena,Hermes!” sbotto.
“ Pensi che la sposerà?” mi chiede.
“ Non lo so. Se avesse voluto sposarla non sarebbe fuggito con lei,ma avrebbe fatto le cose perbene chiedendo il nostro benestare come si conviene ad un vero gentiluomo e invece l’ha quasi rapita! Chi se l’aspettava dal dottor Mendoza!” replico.
“ Pensi che torneranno?” mi domanda.
“ Così si troverebbero con dei mitra puntati addosso da parte di tutta la famiglia di lui! Hai visto come erano maldisposti ieri? Non credo che la madre di lui accetterà mai nostra figlia! Non oso neanche immaginare cosa potrebbero far loro se li trovassero o se quei due dovessero tornare!” rispondo.
“ Ma perché la nostra Betty ci ha mentito?” chiede quasi più a se stesso che a me.
“ Non lo so. Dai ieri non ci capisco più nulla. Mi sembra quasi di non aver mai conosciuto davvero nostra figlia!” rispondo.
 
[Mario]
Ma dove possono essere andati? L’America è così grande che per trovarli impiegheremo tutta la vita! Armando Mendoza,giuro che questa me la paghi! E poi Marcella sembra essersi quasi arresa all’idea che Armando resti con quella lì! Magari… Sì,tentar non nuoce!
Compongo il numero in fretta pregando tutti i santi che conosco che non mi sbrani via etere. Non voglio morire giovane!
“ Pronto!” risponde seccata.
“ Camilla,sono Mario Calderon!” esordisco.
“ Ho ricevuto più telefonate da Bogotà nelle ultime 24 ore che in 5 anni! Credevo la riunione fosse più tardi!” commenta.
“ Sì,la riunione sarà più tardi,ma io voglio chiederti una cosa!” le rispondo.
“ Ho capito già cosa vuoi chiedermi e la risposta è: no! Non so dove sia Armando,non è qui da me e non lo sento da un po’! E spero sia il più lontano possibile da voi per salvarsi dalle vostre macchinazioni!” replica.
“ Camilla,io lo so che non ti sono simpatico…” esordisco.
“ Diciamo pure che se tu stessi prendendo fuoco ed io avessi dell’acqua,la berrei senza alcuno scrupolo!” ribatte. Sospiro.
“ Camilla,tuo fratello si sta rovinando!” sbotto.
“ A me gli unici che paiono in rovina siete voi che lo cercate così affannosamente! Magari a quest’ora il mio fratellone è alle Seychelles o alle Maldive con la sua fidanzata spaparanzato al sole e ti assicuro che in molti vorrebbero rovinarsi in questo modo,Mario!” replica. Alle Maldive? E con i soldi di quella lì?
“ Pensi sia alle Maldive?” le chiedo speranzoso.
“ Ma tu sei imbecille davvero o fai l’idiota perché lo trovi più consono al tuo personaggio? Non lo so se è alle Maldive,Mario! Io spero di sì e spero anche che non torni lì da voi che siete un branco di egoisti!” ribatte.
“ Camilla,puoi essere seria?” le chiedo.
“ Ma io sono serissima! E sono ancora più seria quando esigo di essere lasciata in pace! Ve ne siete fregati di me per 5 anni e adesso il mio cellulare sembra una specie di centralino con tutti che mi chiamano! Armando fa bene a non tornare e spero sia lui sia la sua ragazza vi lascino nei casini dato che  lo meritate! Avete riservato anche a quella poveretta lo stesso trattamento che avete serbato al mio ex marito o con quella ragazza ci siete andati più leggeri?” sbotta. Proprio leggerissimi… Se quella tipa si mette a pensare a tutto quello che le abbiamo fatto, possiamo dimenticarci l’Ecomoda!
“ Camilla,io non ho fatto nulla al tuo ex marito!” le faccio notare.
“ No,hai ragione…tu sei stato una merda solo con me! Non seccarmi più,Mario!” replica prima di riagganciare.
 
[Nicola]
Signore,aiutami tu! Fa che il signor Hermes non mi uccida e che non mi fulmini con lo sguardo! Probabilmente impedirà anche a sua moglie di nutrirmi con i suoi manicaretti! Povero me…finirò per morire di fame!
La signora Giulia viene ad aprirmi la porta e mi saluta con un debole cenno del capo.
“ Il signor Hermes è già pronto?” le chiedo.
“ Sì.” Mi risponde dopo avermi fatto spazio per entrare. Faccio il mio ingresso in cucina in punta di piedi con passi lenti e pronto a scappare nel caso in cui il signor Hermes fosse armato.
“ Potrei avere un succo di more,signora Giulia?” le chiedo.
“ No!” tuona una voce alle mie spalle. Oddio mi sento male! Non voglio morire! E in più oggi in azienda fra lui e Patty sento che scuoieranno vivo!
“ Signor Hermes…” farfuglio.
“ Mi dispiace,ma sei in punizione per averci omesso quello che sapevi su Betty e sui suoi imbrogli con il suo capo!” esclama il padrone di casa. Punizione? E che ho 5 anni?
“ E in cosa consiste questa punizione?” gli chiedo intimorito.
“ Niente più pasti a casa nostra finché non si troverà una soluzione ai guai combinati da Betty con la tua complicità,quindi prega che il tutto si risolva felicemente entro qualche giorno o perderai qualche taglia in fatto di abiti!” risponde. Ma perché tutte a me?
 
[Marcella]
Non ho fatto altro che pensare alle parole di Mario di ieri,a tutte le scoperte fatte nell’arco di 24 ore che mi hanno lasciata senza parole e che mi hanno fatto male! L’uomo che avrei dovuto sposare domani è scappato con un’altra ed aspetta un figlio da lei. Non posso crederci!
Per quel poco che ho dormito l’ho anche sognato: mi diceva che era tutto un incubo,che non era mai stato con quella lì,che non  avrebbe mai potuto data la scarsa avvenenza di quella stupida,mi diceva di amarmi… sciocchezze! Probabilmente non mi ha mai amato,mentre io gli ho regalato 4 anni della mia esistenza,credendo fosse l’uomo della mia vita!
Una cosa è certa: non ricascherò mai più in un tranello simile! Nessuno riuscirà mai a farmi tanto male quanto me ne ha fatto Armando Mendoza! E anche se dovesse tornare da me strisciando oggi stesso,non me lo riprenderei!
“ Marce,finalmente! Devi raccontarmi tutto!” esclama Patrizia appena esco dall’ascensore.
“ Di cosa?” le chiedo.
“ Come << di cosa >>? Cosa voleva Mario ieri sera?” mi domanda.
“ Patrizia!” la redarguisco notando che le segretarie sono sull’allerta pronte ad ascoltare. Già sono diventata lo zimbello di tutti grazie a quei due e vorrei evitare di esporre in pubblica piazza i fatti miei!
“ Dai,Marce! Non ho dormito tutta la notte!” piagnucola.
“ A me sembri fresca e riposata!” le faccio notare.
“ Ma cosa c’entra? Quello è il correttore!” replica.
“ Vieni con me!” la esorto a seguirmi nel mio ufficio.
 
[Betty]
Sono i raggi del sole a costringermi ad aprire gli occhi ad un nuovo giorno. Le sue braccia mi circondano il busto e lo guardo dormire con un’espressione serena sul volto. È stata la notte più bella della mia vita! Lui è stato di una dolcezza infinita e spero gli siano passati tutti i sensi di colpa. Per la miseria,ha lasciato tutto per stare con me,perché mai dovrei avere dei dubbi su ciò che sente?!
“ Sei sveglia da molto?” mi domanda stiracchiandosi. Scuoto il capo.
“ Buongiorno amore mio!” mi augura con un bacio sulle labbra.
“ Buongiorno!” replico con un sorriso.
“ Non credi manchi qualcosa?” mi chiede. Sollevo un sopracciglio.
“ Come mi hai chiamato ieri?” mi domanda.
“ Armando. È così che ti chiami,no?!” replico capendo benissimo dove vuole andare a parare.
“ Non scherzare! Hai capito cosa intendo!” ribatte stringendomi più forte. Gli poso un bacio sulle labbra.
“ Mi piace svegliarmi così!” afferma.
“ Guardando il mare?” gli chiedo.
“ No…guardando te!” risponde prima di baciarmi.
“ È stata la notte più bella della mia vita!” esclamo. Mi bacia con ardore.
“ Anche della mia…o forse non mi credi?!” replica. Scuoto il capo vigorosamente.
“ Io ti amo Beatrice Pinzon Solano e da due giorni sto vivendo un vero e proprio paradiso. Tu sei riuscita a riattivare questo” –mi porta una mano al centro del suo petto- “ E lo so che dovrà passare del tempo perché tu lo capisca e perché ti fidi completamente di me,ma ti dimostrerò che non voglio nessun’altra donna! Sarai la sola donna della mia vita a meno che…” lascia in sospeso la frase.
“ A meno che?” lo esorto a continuare un po’ in ansia.
“ A meno che non nasca una bimba fra 7 mesi e mezzo! In quel caso sarete le due padrone del mio cuore e sono sicuro mi tratterete bene!” replica. Sorrido.
“ Mica tanto! Magari lei potrebbe trattarti malissimo!” commento ironica.
“ No. Lei sarà innamorata pazza del suo papà come sua madre!” risponde accarezzandomi il ventre.
“ Credevo te ne saresti lavato le mani una volta saputa questa cosa!” mugugno abbassando lo sguardo.
“ Lo credevo anch’io. Se un anno fa mi avessero detto che avrei avuto un figlio,sarei scoppiato a ridere o avrei fatto i bagagli per scappare via! Ma io vi voglio! Voglio tutti e due! Io voglio trascorrere ogni istante della mia vita accanto a voi perché per me contate più di tutto!” replica accarezzandomi il mento.
“ Se lui non ci fosse stato,tu…” farfuglio.
“ Lui mi ha dato il coraggio di mandare al diavolo i doveri per fare quello che sentivo! Ma io ti amo a prescindere! Quando non mi volevi,la sera in cui mi dicesti che non mi desideravi fuori al Maison di St. Diego credevo di stare male per orgoglio,ma non era così! Se fossi partita senza di me,non so cosa ne sarebbe stata della mia vita! Da quando abbiamo fatto l’amore qualsiasi contatto con un’altra donna che non fossi tu mi causava disgusto. È per questo che non riuscivo a toccare Marcella! Per me ogni volta che mi si buttava addosso in cerca di una qualche attenzione,era una specie di supplizio. Io volevo te,i tuoi baci,le tue carezze,la tua dolcezza perché in quei gesti io riuscivo a sentire tutto l’amore che provi per me!” esclama.
“ Adesso però sono qua,amore mio! E non ho intenzione di andarmene!” lo rassicuro accarezzandogli le guance.  
“ Non te lo permetterei in ogni caso! E comunque io e il piccolo Mendoza vogliamo risentire come mi hai chiamato!” ribatte. Sorrido.
“ Amore mio. Ma se ti da fastidio…” mi interrompe con un bacio mozzafiato.
“ Nessun fastidio. Senti e se ce ne restassimo qui tutto il giorno? Magari Cartagena potremmo visitarla dopo la nascita del bambino fra un anno! Sai come sarà bello vederlo camminare sulla sabbia tenendolo per mano!” esclama sognante. Me lo immagino con i suoi occhi e sorrido.
“ Riguardo il tornare qui mi piacerebbe,ma non credo sia attuabile il tuo progetto di restar chiusi in camera! Chissà perché sento che Doinel vuole farci da Cicerone anche oggi e non penso si arrenderà!” replico.
“ Che croce!” sibila scocciato.
 
[Hermes]
“ Allora? Preso tutto?” domando a Nicola. Non so proprio cosa dire a quella gente per giustificare il comportamento inqualificabile di mia figlia. Per la miseria,loro si sono fidati di lei,le hanno dato un ruolo importante all’interno della loro azienda di famiglia e lei li ha ripagati mettendo in atto quasi una truffa ai loro danni con la complicità di quel tipo!
“ Si,signor Hermes. E poi gliel’ho detto: il grosso degli incartamenti è nelle loro mani! Betty ha lasciato tutto in ordine prima di andarsene!” risponde Nicola.
“ Se fosse tutto in ordine come dici,quei tipi non sarebbero venuti da noi ieri a pretendere chissà cosa!” gli faccio notare.
“ Ma non capisce che l’azienda è solo un pretesto? Quei tipi erano solo infuriati a morte perché il dottor Armando ha piantato quell’antipatica della fidanzata sull’altare! La madre di lui è incazzata per la figuraccia fatta ed il fratello di quella lì perché sua sorella è stata mollata!” risponde Nicola.
“ Vai a dar loro torto! Anch’io sarei furioso se Betty fosse stata mollata sull’altare!” commento.
“ Se il dottore non avesse scelto di seguire il suo cuore,sarebbero stati tutti infelici,compresa la signora Marcella! Dovrebbe ringraziarli!” mi risponde Nicola.
“ Sì,adesso stenderà loro il tappeto rosso!” commento sarcasticamente. Ci mancava anche questa!
 
[Sandra]
Ho riletto quella lettera svariate volte e l’incredulità che mi pervade è enorme. Possibile che noi altre non ci siamo mai rese conto di nulla? Come abbiamo fatto a non renderci conto della relazione fra i due? Ci siamo fatti ingannare dal fatto che Betty non è propriamente una 90-60-90 come quelle che frequentava il dottor Armando,tralasciando l’occhio di riguardo che lui ha sempre avuto nei confronti di lei: i passaggi a casa,le cene di lavoro,i pranzi al club…tutte cose che con Mirella non aveva mai fatto!
La signora Marcella sarà rimasta sconvolta,anche se in fondo un po’ lo merita: ha sempre dileggiato Betty,l’ha sempre schernita,offesa e soprattutto ha sempre sottovalutato la loro vicinanza per la scarsa avvenenza di Betty!
“ Probabilmente,fossi stata nei panni di Betty,avrei fatto lo stesso anche solo per far pagare alla signora Marcella tutte le umiliazioni subite!” commenta Sofia.
“ In che senso?” le chiede Mariana.
“ Sai che batosta dev’essere per una donna come lei vedersi portar via il proprio uomo a pochi passi dall’altare dalla stessa donna che ha sempre umiliato,deriso,che ha sempre considerato meno di zero!” le spiega Sofia. In effetti…
“ Non puoi essere seria! Pensa a quando la promoter ti ha portato via il marito!” esclama Ines.
“ Beh ma io alla promoter non avevo mai rivolto tutte le cattiverie che la signora Marcella ha rivolto a Betty da quando ha cominciato a lavorare qui,visto che a stento la conoscevo e solo di vista! Non dimenticate di quante volte ha tentato di farla licenziare,di quanto astio le mostrava ogni volta… certe cose nella vita si pagano,cara Ines!” le risponde Sofia. Non fa una piega!
“ Ragazze,è anche vero che Betty aiutava spesso il signor Armando ad occultare le sue scappatelle e credo fosse questo il motivo principale di tanto attrito fra le due!” intervengo.
“ Sì,d’accordo,ma la signora Marcella doveva prendersela col signor Armando che le metteva le corna,non con Betty! In fondo era lui a cornificarla mica Betty?!” asserisce Anna Maria.
“ Oltre al fatto,cara Sandra,che anche il tuo capo aiutava il dottor Armando a nascondere le amanti e non mi pare la signora Marcella lo guardasse ogni volta come per volerlo incenerire! Diciamo pure che Betty ha rovinato i sogni della signora Marcella di far tornare ricca la Fernandez mediante un buon stipendio da assistente di presidenza e di controllare il signor Armando tramite quella specie di bionda rincitrullita!” aggiunge Mariana.
“ Chissà se lui era già a conoscenza della storia fra Betty e il signor Armando!” commento.
 
[Caterina]
Io e Michel stiamo facendo colazione al bar quando arrivano i piccioncini tutti allegri e pieni di energia.
“ Buongiorno!” esclamano quasi all’unisono. La notte ha fatto miracoli con questi due. Ieri erano tesi come delle corde di violino e adesso invece emanano serenità da tutti i pori.
“ Buongiorno!” rispondiamo io e Michel. I due si mettono a sedere vicini lei accanto a me e lui accanto a Michel. Ma neppure il tempo di sedersi,lei si alza di nuovo.
“ Amore,che succede?” le chiede Armando ansioso.
“ Lo sai che succede! Torno subito!” risponde lei dolcemente accarezzandogli la guancia prima di andar via.
“ Un po’ di pazienza,Armando!” cerco di rassicurarlo.
“ Pazienza un corno! Non ce la faccio a vederla star male in quel modo!” replica Armando palesemente sconvolto.
“ Guarda che se ti agiti,è peggio!” gli faccio notare.
“ Beh…Caterina,ti dispiacerebbe distrarre Betty per tutta la giornata oggi?” mi domanda.
“ Armando,che stai combinando?” gli chiedo preoccupata con una certa veemenza.
“ Caterina,niente di quello che pensi! Voglio farle una sorpresa e vorrei me la tenessi occupata!” mi risponde.
“ E non ti serve una mano?” gli chiedo.
“ Sì,ma mi serve di più tenere Betty occupata!” mi risponde.
“ Potremmo mandare Michel con Betty…” mi interrompe subito.
“ NO. Tu vai con Betty e Michel viene con me! “ asserisce.
“ Ma per andare dove?” chiede Michel.
“ Hai detto che volevi farmi visitare la città,vero? Bene ci sono dei negozi in particolare che vorrei visitare,quindi mi farai da Cicerone!” gli risponde Armando. Non capisco…
“ Eccomi qua!” esclama Betty tornando a sedersi. Armando mi lancia un segnale.
“ Betty,ho pensato che oggi potrebbe venire con me. Avrei bisogno di una mano…” esordisco.
“ Certo! Armando,tu vieni con noi?” chiede lei.
“ Armando,vorrei portarlo con me se non ti dispiace!” interviene Michel.
“ Basta che non gli fai incontrare un’altra donna!” commenta ironicamente Betty. Armando la bacia.
“ Nessuna! Io non ti lascio per nessuna,mai!” la rassicura lui. Temo dovrà dirglielo parecchie volte,prima che si convinca!
 
[Mariana]
Non posso ancora crederci! Probabilmente le carte parlavano del dottor Armando e ci hanno azzeccato! Insomma Betty gli ha cambiato sul serio la vita: per lei ha lasciato la presidenza,il paese e fra qualche mese sarà padre! Sembra quasi una di quelle favole che si raccontano ai bambini e in fondo sono contenta che Betty abbia trovato un po’ di felicità,anche se sta scappando da tutti e probabilmente non potrà più rimettere piede qui a Bogotà!
Certo mi fa anche un po’ di pena il mio capo,che dopo tutto quello che ha sopportato per amore del signor Armando,ora si ritrova con un pugno di mosche! Forse ha solo sbagliato a sottovalutare Betty come donna,ma chi di noi non l’ha fatto? Nessuno si aspettava una storia fra i due,dato che Betty,per quanto le voglia bene,non è di certo come Claudia Bosch,Silvia Marinelli o Karina Larson! Però per nessuna di loro il signor Armando ha lasciato la signora Marcella e invece per Betty ha mollato anche la presidenza!
“ Secondo me l’ha sempre saputo!” esclama Sandra d’improvviso. La guardo interrogativamente.
“ Il dottor Mario della tresca fra Betty e il dottor Armando! Insomma se ieri ha ricevuto quel ceffone un motivo c’è!” mi spiega.
“ Io credo c’entri l’azienda!” asserisco.
“ Dici?” mi chiede Sandra.
“ Se fosse stato solo per il matrimonio,il dottor Valencia avrebbe fatto i salti di gioia! Non è un segreto per nessuno che questo matrimonio non sarebbe stato motivo di gioia per i dottor Valencia,visti i pessimi rapporti con il dottor Armando e invece il dottor Daniele era incazzato come una iena!” le rispondo. Ci interrompiamo quando arrivano il signor Roberto e sua moglie.
“ Salve!” li salutiamo.
“ Buongiorno! Marcella è già arrivata?” domanda la signora Margherita.
“ È nel suo ufficio con Patrizia!” le rispondo.
“ Buongiorno. E Daniele?”  chiede il signor Roberto.
“ Non è ancora arrivato!” gli risponde Sandra.
“ Noi andiamo in sala riunioni!” asserisce la signora Margherita.
 
[Patrizia]
“ Te l’avevo detto che non poteva essersi innamorato di lei! Dai,Marce! Armando sarà anche un isterico un po’ misantropo,ma non ha mai avuto cattivo gusto in fatto di donne! L’ha fatto per l’azienda!” commento alla fine del suo racconto.
“ Anche partire con lei? Avrebbe potuto farla partire e liberarsene,invece se n’è andato!” replica.
“ Forse Mario ha ragione a dire che è stato solo per il bambino! Questa cosa l’ha colto di sorpresa e lui è stato preso dal panico!” le rispondo.
“ No,il panico è venuto a Mario quando tu hai finto una gravidanza! Nella lettera Armando sembra tutto meno che spaventato! Si dichiara felice di questa gravidanza!” mi corregge.
“ Quella lì deve avergli fatto una fattura!” commento. Io,la bellissima Patrizia Fernandez,non ho trovato uno straccio d’uomo in grado di salvarmi dalla povertà e quella l’ha rubato alla mia amica nonostante sia bruttissima!
“ Non mi va di parlarne!” esclama Marcella.
“ Marce,tu devi riprendertelo! Per una volta Mario ha detto una cosa giusta: devi scoprire dov’è,andare lì e farlo rinsavire!” le consiglio.
“ Patrizia…” la interrompo.
“ No,Marce! Tu adesso sei arrabbiata e ti capisco,visto che ti ha anche rovinato economicamente,ma non puoi lasciarlo a quella lì senza neanche lottare! Armando è decisamente troppo per quella specie di mostro e poi…ti basterebbe raccontare a quella stupida quello che ti ha detto Mario per mettere fine alla storia d’orrore di quei due! Non credo che Betty sappia perché Armando è interessato a lei!” affermo.
“ Patrizia,se lui fosse rimasto,se l’avesse lasciata partire da sola,avrei anche potuto perdonare questa sua follia messa in atto per non perdere l’Ecomoda,ma così no: lui ha dato un calcio a tutto per correre dietro a quella ed io non glielo perdonerò mai!” replica.
 
[Michel]
“ Ma tu sei sicuro?” chiedo ad Armando che sta facendo impazzire il povero commesso. Annuisce distrattamente.
“ Sì. Sono sicurissimo!” mi risponde continuando a fissare il bancone.
“ Davvero?” gli chiedo. Insomma non mi sembra molto affidabile uno che scappa dall’altare a due giorni dalle nozze!
“ Sì,Michel. Non sono mai stato più certo di qualcosa in vita mia! Ho rischiato di perdere Betty e il solo pensiero mi toglie il respiro. Io…è una storia di cui mi vergogno a morte e soprattutto è troppo lunga da raccontare,ma Betty è la cosa più bella che la vita mi abbia mai donato ed ho bisogno che lei lo capisca! Penserai che sono un pazzo,che sono una specie di banderuola perché ho cancellato il matrimonio a poco più di 48 ore dalla cerimonia,ma quello che sento per Betty io non l’ho mai provato prima. Sento che il mio futuro è con Betty,che non potrei vivere senza la sua goffaggine,la sua timidezza,la sua risata… Non so se hai mai provato in vita tua quello che sento io per Betty,ma ti auguro di vivere un amore come il mio per una donna speciale e solo allora ti renderai conto che non potevo agire diversamente con la mia ex e che la sorpresa che voglio farle non è né prematura né avventata e che non è la decisione presa in un momento di euforia!” risponde.
“ Riguardo al tuo augurio,spero non accada,Armando! Io con l’amore ho chiuso!” preciso.
“ Io neppure ci credevo all’amore prima di innamorarmi di Betty! Alla donna che stavo per sposare,non sono mai stato fedele,quindi puoi ben immaginare che razza di disgraziato ero,ma da quando c’è Betty…io non riesco neanche a guardarle le altre!” replica. Povera donna quella che ha rischiato di sposarsi con lui!
“ Hai scelto?” gli chiedo.
“ No!” mi risponde. Andiamo bene!
 
[Margherita]
“ Speriamo che si sbrighino ad arrivare!” borbotto. La gente ritardataria non la sopporto e poi quei due poveri diavoli che fanno aspettare noi è una cosa che non sta né in cielo né in terra!
“ Arriveranno vedrai!” mi rassicura Roberto.
“ Speriamo!” esclamo.
“ Insomma io credo siano brave persone e che vogliano aiutarci!” asserisce.
“ Se sono brave persone come quella Betty che ha sedotto nostro figlio e si è fatta mettere incinta,allora stiamo a posto!” commento.
“ Margherita,anch’io sono arrabbiato,ma non credo che quella donna abbia stuprato nostro figlio e comunque ormai la frittata è fatta,quindi è meglio cercare di salvare almeno la nostra azienda!” mi risponde.
“ Roberto,tu non sai quella gente dove vive! La casa di quella famiglia sembra una specie di capanna in un quartiere che non ha nulla da invidiare alla giungla e poi…sono persone così strane!” gli racconto.
“ Lo so,ma nostro figlio si è innamorato di una ragazza povera (almeno in teoria) e non possiamo farci nulla!” replica.
“ Che vuoi dire con << almeno in teoria >>?” gli domando.
“ Che ad oggi,Beatrice Pinzon Solano è più ricca di tutti noi,Margherita!” mi risponde. La nostra discussione viene interrotta dall’arrivo di Marcella. La poverina ha la faccia di chi non ha dormito molto. Ci saluta con un bacio sulla guancia per poi accomodarsi.
“ Come stai,figliola?” le chiedo.
“ Bene. Il tale non è ancora arrivato?” mi domanda.
“ No,si fa attendere a quanto pare!” le rispondo. Arriva in sala riunioni anche Ugo.
“ Marce,come va?” le chiede.
“ BENE! STO BENE! Non è bello che me lo domandiate tutti!” sbotta.
“ Tesoro,siamo solo preoccupati per te!” le faccio notare.
“ Avete avuto notizie di quei due?” mi domanda. Scuoto il capo.
“ Tesoro,Armando rinsavirà vedrai!” la rassicuro.
“ Non me ne frega nulla di Armando! Io ho bisogno che quella tizia mi restituisca quello che resta dei sacrifici di mio padre e di mia madre. Dopo potrà anche andare all’inferno e portare con sé sia Armando che quel cretino di Nicola Mora,ma adesso quella lì deve tornare!” replica.
 
[Daniele]
Esco dall’ascensore e mi volto quasi in automatico verso Patrizia. Sta scribacchiando qualcosa con le gambe accavallate. Questa tipa è una provocazione continua,ma io non ci ricascherò!
Mi schiarisco la voce quando sono nei pressi della sua scrivania con il dottor Santamaria.
“ Daniele,come va?” mi chiede annoiata.
“ Bene,ma mi aspettavo di vedere la tua Mercedes di sotto e invece non c’è! Non dirmi che non l’hai riscattata!” la canzono. Prenderla in giro mi fa scordare per un po’ i miei casini e mi mette di buon’umore!
“ Daniele,queste non sono cose che ti riguardano!” gracchia.
“ Mia sorella?” le chiedo.
“ È in sala riunioni!” mi risponde.
“ E Nicola Mora è già arrivato?” le domando.
“ No,perché? Verrà qui?” mi chiede.
“ Purtroppo!” le rispondo per poi superarla.
Mentre sto entrando in sala riunioni quasi mi scontro con Mario. Ci mancava solo lui stamattina! Ha ancora la faccia di presentarsi in azienda dopo tutto quello che ha combinato!
“ Sempre fra i piedi!” sibilo entrando per primo dopo il dottor Santamaria.
“ Buongiorno!” esclamo dopo aver salutato Marcella,Roberto e Margherita.
“ Salve!” rispondono tutti. Arriva anche Gutierrez che prende posto accanto ad Ugo.
“ Il complice di quegli altri due geni non è ancora arrivato?” chiedo. Mia sorella scuote il capo.
“ E dei due Romeo e Giulietta si sa nulla?” domando.
“ No,Daniele!” mi risponde Mario.
“ Il tuo amichetto ti ha lasciato solo in una vasca di piranha…che grande amicizia è la vostra!” lo punzecchio.
“ Avrà avuto i suoi buoni motivi!” asserisce mia sorella.
“ Ancora lo difendi?” le chiedo.
“ No,dico soltanto che Calderon dovrebbe sul serio tuffarsi in una vasca di piranha! Farebbe un favore a tutti!” risponde. La porta della sala riunioni si spalanca ed arriva Patrizia.
“ Sono arrivati?” le chiede Roberto.
“ No,ma qui ci sono due tipi strani che dicono di essere gli avvocati di Betty…li faccio passare?” chiede Patrizia toccandosi i capelli. Roberto risponde con un cenno di assenso.
“ Due tipi strani! Che scoperta!” sibilo. Ormai quest’azienda è il festival dei tipi strani da quando è arrivata quella Betty!
Entrano due signori di mezza età circa vestiti malissimo e di altezza minima. E questi da dove vengono? Dal circo? Ditemi che è uno scherzo!
“ I nani di Biancaneve! Ma non erano 7?” commenta Ugo. Non trattengo un sorrisetto.
“ Siete gli avvocati della Terramoda?” domanda Roberto. Loro annuiscono.
“ Antonio Sanchez e José Ambrogio Rosales!” esclama il tipo calvo. Speriamo che quel cretino di Nicola Mora si sbrighi ad arrivare! 
 
[Caterina]
“ Michel,ma tu sei sicuro? Betty io la conosco e non ama queste cose!” faccio presente a Michel,che mi ha appena illustrato la sua ultima genialata telefonicamente. Per fortuna che Betty è andata al bagno,quindi possiamo parlare liberamente!
“ Sì. Io credo sia un modo carino per salutarli,una bella sorpresa!” mi risponde.
“ Ma Armando lo sa?” gli chiedo.
“ No,sono uscito dal negozio mentre pagava!” mi risponde.
“ Betty è una ragazza molto riservata…” obietto.
“ Ho capito,ma sarebbe carino,un modo per non farci dimenticare!” replica.
“ Se mi oppongo,tu non ti arrendi,vero?” gli chiedo.
“ No! Caterina,non ti sta mai bene nulla: prima li trovavo strani come coppia e non ero del tutto convinto del loro amore e mi condannavi,ora che li appoggio mi condanni lo stesso…cosa devo fare?” ribatte.
“ Le famose << mezze misure >> ti fanno tanto schifo?” gli domando.
“ Mi aiuti o no?” elude la mia domanda.
“ Che devo fare?” chiedo ormai arresa.
“ Compra un bel vestito a Betty e convincila ad indossarlo! Al resto penso io!” mi risponde. Oh mio Dio!
 
[Nicola]
“ Signor Hermes,gliel’avevo detto che era meglio andare in bus! La sua macchina ha quasi rischiato di lasciarci a piedi!” commento quando siamo dentro l’ascensore.
“ Era solo emozionata!” replica.
“ L’auto? Neanche come se stessimo andando dal Presidente degli Stati Uniti!” ribatto.
“ Non essere impertinente!” mi redarguisce tirandomi un buffo sul braccio. Se il buongiorno si vede dal mattino ed ho già preso uno schiaffo sul braccio dal signor Hermes,non oso domandarmi cosa mi farà Patty!
Faccio sbucare solo la testa dalle porte dell’ascensore guardandomi intorno circospetto. Non sembra essere nei paraggi per fortuna!
Il signor Hermes mi invita ad uscire dal cubo metallico con un leggero calcio nel didietro.
“ Forza! Sbrigati che non stiamo andando al patibolo!” mi esorta. Le amiche di Betty sia avvicinano a noi.
“ Signor Hermes,come sta? Notizie di Betty?” chiede una di loro alta e con gli occhiali.
“ Purtroppo no!” taglia corto il signor Pinzon.
“ Io direi di sbrigarci! Ci staranno aspettando tutti e non vorrei farli infuriare!” esclamo. Meglio approfittare dell’assenza di Patty e cercare di sopravvivere almeno a questo primo round!
“ Dov’è la sala riunioni?” chiede il signor Hermes a quelle tipe.
“ Aspetti! Deve  prima annunciarvi quella bionda dei miei stivali,anche se forse sarebbe meglio che ci andassi io,altrimenti invecchierete qui!” gli risponde una ragazza di colore. Ti prego,Signore,fa che per << bionda dei miei stivali >> non intenda Patty!
“ Andiamo?” domando agitato.
“ Li accompagno io!” esclama la ragazza alta con gli occhiali.
“ Dove credi di andare,giraffa zietellona? Questo è compito mio e comunque devono essere annunciati a Roberto!” esclama una voce che conosco bene. Signore,aiutami tu!
“ HAI ANCHE IL CORAGGIO DI PRESENTARTI QUI?” grida contro di me. Aiuto!
“ P-Patty…” balbetto.
“ TI SEI NEGATO PER TUTTA LA GIORNATA DI IERI!” mi accusa. Questo lo sapevo anch’io!
“ Patrizia,ma sei impazzita? Cosa hai da gridare?” interviene l’ex fidanzata del dottor Mendoza. Non avrei mai creduto di dovere la vita a questa tipa schizzinosa!
“ Ma Marce…” protesta lei.
“ Complimenti per la puntualità!” commenta quella tipa ironica verso di noi. Cominciamo bene!
“ Abbiamo avuto un guasto all’auto!” si giustifica il povero signor Hermes. Sì,a quel macinino! Se mi avessero lasciato tenere la mia Mercedes non avremmo avuto di questi problemi!
“ Non importa! Adesso se vogliamo andare… abbiamo già perso fin troppo tempo!” replica quella. Poi si lamenta che Mendoza l’ha mollata!
Io e il signor Hermes la seguiamo verso una sala enorme. Che il Cielo mi aiuti ad uscirne vivo!
Rischio quasi di scontrarmi sulla porta col signor Pinzon per entrare per primo.
“ Visto che il capitale è andato a farse benedire,almeno l’impianto architettonico vorremmo restasse in piedi!” esclama l’ex cognato di Mendoza. Tutti simpatici qui!
“ Maleducato,lascia entrare prima me!” esclama sottovoce il signor Hermes.
“ Loro sono il signor Pinzon e il dottor Mora!” esclama la madre del dottor Armando.
“ Io sono Roberto Mendoza,il padre di Armando. Lei è Maria Beatrice Valencia,la sorella di Daniele e Marcella. Lui è Ugo Lombardi,lo stilista. Lui è il dottor Gutierrez,il direttore del personale. Lui è Mario Calderon,l’ex direttore commerciale. E lui è il dottor Santamaria,il nostro legale!” esclama l’unico più normale nella sala. Mario Calderon…l’infame che ha ordito quel piano assurdo ai danni della mia amica!
“ Ma,Roberto,questi due chi sono?” domanda quella che da quanto ho capito è la terza sorella Valencia. Oddio che voce!
“ Lui è il papà di Betty e il dottor Mora è un suo amico!” le spiega pazientemente il dottor Roberto.
“ Ma chi li ha invitati qui?” chiede ostinatamente quella tizia svampita.
“ Maria Beatrice,siamo in rovina per colpa della cara Betty e del benamato Armando e questi due signori vogliono aiutarci a riprenderci l’Ecomoda!” le spiega con infinito tatto suo fratello. Betty,me la pagherai per avermi mandato in questa specie di clinica psichiatrica!
“ E il mio assegno mensile?” chiede quella tizia.
“ Maria Beatrice,ti prego!” la esorta sua sorella.
“ Avete avuto notizie di Betty?” ci chiede la madre del dottor Mendoza.
“ No!” rispondiamo a distanza di pochi secondi io e il signor Hermes.
“ È sicuro,dottor Mora?” mi chiede Daniele Valencia.
“ Sì. Nessuna notizia di Betty. La mia amica non ha mai avuto un cellulare,quindi non vedo come potrebbe telefonarmi,dottore!” gli rispondo. 
 
[Betty]
“ Signora Caterina,ma è sicura?” le chiedo. Non voglio che spenda soldi per me! E poi questo vestito… non sono molto certa sia adatto a me!
È un vestito bianco con le maniche che arrivano fino a tre quarti di braccio. È aderente fino alla vita e poi svasato. Mi arriva fin sotto il ginocchio. Sembra sprecato addosso ad una racchia come me! E ad Armando piacerà?
“ Ma certo,Betty! È il mio regalo per lei,come un augurio di felicità per lei,Armando e il bambino che nascerà! Insomma probabilmente non ci rivedremo tanto presto quindi…” risponde.
“ Lei è sicura?” le chiedo.
“ Sì. E poi magari a Zurigo Armando vorrà portarla a cena fuori e così avrà un vestito adatto per l’occasione! Vedrà che Armando resterà incantato!” mi risponde.
“ Dice?” le chiedo.
“ Ma certo! Anzi potrebbe indossarlo stasera! Così scoprirà subito se gli piace o meno!” propone.
“ E se non dovesse piacergli?” le chiedo. Mi squadra da capo a piedi.
“ Forse con queste scarpe no,ma…con il paio che ho in mente io sicuramente sì. Venga con me!” esclama quasi trascinandomi verso il reparto calzature dello stesso negozio.
“ Signora Caterina,io i tacchi non li so portare!” le comunico.
“ Lo terremo presente!” replica.
 
[Roberto]
Compongo il numero di mia figlia dopo aver ascoltato il parere degli avvocati. Il nuovo presidente ad interim…questo nome da proporre sta mettendo tutti in disaccordo,compreso Santamaria,il nostro avvocato,è contro ogni nostra proposta fatta prima che arrivassero Nicola Mora e il signor Pinzon.
“ Papà,dimmi in fretta che ho poco tempo,per cortesia!” esordisce mia figlia.
“ Camilla,sei in vivavoce. Ci sono con me i Valencia,Ugo,il dottor Gutierrez,gli avvocati di Beatrice,il nostro legale,il padre di Betty e il dottor Nicola Mora!” affermo.
“ Il padre di Betty capisco che sia lì e colgo l’occasione per congratularmi con lui. Insomma se sua figlia è riuscita a far perdere la testa a mio fratello,facendolo scappare via da tutto,dev’essere davvero speciale e di certo il merito sarà anche suo!” esordisce lei.
“ La ringrazio,anche se non vado molto fiero della condotta morale di mia figlia!” risponde il signor Pinzon.
“ E ci mancherebbe!” commenta Daniele.
“ Io invece,contro tutti i numerosi pareri negativi,credo che sua figlia sia stata una manna dal cielo per Armando. Era ora che il mio fratellone mettesse la testa a posto! Quindi grazie per aver messo al mondo una ragazza in grado di far crescere mio fratello,signore!” esclama Camilla.
“ Camilla,i ringraziamenti li rimanderei!” asserisce mia moglie.
“ Almeno si può sapere chi è questo Nicola Mora?” chiede Camilla.
 
[Nicola]
“ Sono un amico di Betty,il suo migliore amico,signora Camilla! Siamo cresciuti insieme e abbiamo frequentato l’università insieme,signora!” esordisco.
“ Signora Camilla…e perché non dottoressa? Basta Camilla,grazie! Può darmi del tu,dottor Mora! Così lei è amico di Betty…la ragazza di mio fratello l’ha contattata?” replica quella tizia.
“ Puoi darmi del tu,Camilla! E comunque no,Betty non mi ha contattato!” mento.
“ E tu hai sentito Armando?” continuo.
“ La mia risposta è identica alla tua: no!” replica. Bastava dire no…non c’era bisogno di essere così prolissi! O forse voleva dire che li ha sentiti come li ho sentiti io?! Forse sa tutto!
“ E…sono curiosa: com’è Betty?” mi chiede. I suoi genitori sollevano le sopracciglia piuttosto perplessi. Questa tizia è così diversa da tutta la sua famiglia…sarà mica stata adottata?
“ Con gli sbalzi ormonali per via della gravidanza,non lo so. Ma prima che restasse incinta di tuo fratello era molto dolce,sensibile,intelligente, altruista…non a caso,se è finita in questo casino e ci ha infilato anche me,è per aiutare tuo fratello!” le rispondo.
“ Che avesse tanti pregi l’avevo capito! Armando me ne ha sempre parlato bene da quando l’ha assunta…io parlavo di caratteristiche fisiche. Bruna,bionda,alta,bassa,occhi chiari,occhi scuri,scheletrica,formosa…cose così!” replica lei.
“ Non siamo qui per parlare di quei due sconsiderati e poi ti assicuro che non ti perdi chissà cosa,Camilla!” asserisce Daniele Valencia.
“ Ciao anche a te,Daniele! Noto che sei sempre cordiale!” replica Camilla. Sorrido.
“ Papà,come ti ho detto,ho poco tempo! Bobo sta per uscire da scuola e devo riaccompagnarlo a casa! Per volere tuo e di questa benedetta riunione,ho perso due ore di salario,quindi per cortesia sbrighiamoci che non voglio discutere di fronte a mio figlio!” asserisce Camilla.
“ Una volta esistevano le tate. Tu stessa sei cresciuta con una tata,Camilla!” le fa notare sua madre.
“ Cara mamma,le tate esistono per le persone agiate,non per chi arriva a stento alla fine del mese! Credi che mi prostituisca per caso? Io sono una semplice cameriera e non posso di certo pagarla in natura la tata tutta la giornata!” replica questa tizia. Però…cazzuta la ragazza!
“ Hai un figlio?” le chiedo.
“ Sì,di 4 anni e mezzo!” mi risponde orgogliosa.
“ Io propongo la candidatura Roberto!” asserisce Marcella Valencia.
“ Io sono d’accordo con lei!” aggiunge suo fratello.
“ Roberto per cosa?” domanda una tizia svampita che pare essere la terza sorella Valencia. Hanno una sorella del genere e si permettono di denigrare Betty…ma roba da matti!
“ Per contare mentre giochiamo a nascondino! Maria Beatrice,ti capita mai di ascoltare gli altri invece di eclissarti nel tuo mondo dei Puffi?!” sbotta Camilla Mendoza.
“ E Armando ha già cominciato a giocare a nascondino!” asserisce velenoso Daniele Valencia.
“ Daniele,io credo che ti farebbe bene innamorarti,sai?! Ne avresti bisogno,anche per smussare un po’ questo tuo sarcasmo inutile e odioso!” replica Camilla Mendoza.
“ Non mi pare che il tuo di amore ti abbia privato dell’acidità che da sempre ti caratterizza…o forse è perché lui ti ha lasciato? No,dev’essere per mancanza di sesso…in quel caso,se vuoi possiamo divertirci un po’ insieme!” replica Daniele Valencia. Che viscido!
“ Neanche se fossi l’ultimo uomo sulla faccia della terra,Daniele! Riguardo la candidatura di papà,mi piacerebbe sapere cosa ne pensa lui in merito al riassumere la presidenza prima di esprimere qualsiasi opinione in merito! Mi pare che,come al solito,si stiano facendo i conti senza l’oste!” asserisce la Mendoza.
“ Io di questa storia non ne voglio sapere nulla! So che sarebbe solo temporaneamente,fino al ritorno di Beatrice,ma non accetto,mi dispiace!” afferma il vecchio Mendoza.
“ Al ritorno di Beatrice…sempre che ritorni! Papà,non era meglio telefonarmi a seguito di proposte concrete?! Altri candidati ce ne sono?” interviene Camilla Mendoza.
“ Scusate un secondo…” continua lei.
“ Mamma!” si sente la voce di un bambino.
“ Cucciolo,sei stanco?” domanda lei.
“ Sei a telefono con zio Armando? Mi ci fai parlare?” chiede il piccoletto.
“ No,amore,non è zio Armando. È una telefonata di lavoro! Adesso la mamma cerca di risolvere il problema in fretta così poi mi racconti bene cos’hai fatto all’asilo!” risponde lei.
“ Andiamo avanti!” si rivolge a noi la Mendoza.
“ Io ve l’ho detto: per me il candidato ideale è il dottor Mora. È stato lui ad avere il comando della Terramoda,l’azienda di facciata,e,in assenza della dottoressa Pinzon Solano,la scelta più sensata è che sia lui a dirigere temporaneamente la compagnia!” asserisce il loro avvocato.
“ Ma sì,affidiamo l’azienda a cani e porci!” commenta velenoso Daniele Valencia.
“ State scherzando?” chiedo. Una cosa è dirigere accanto a Betty e un’altra è gettarmi in questa fossa di sciacalli pronti a farmi a pezzi!
“ No! Dottor Mora,accetta?” mi chiede il loro legale. Betty,mi devi un favore bello grosso!
“ Con la palese disapprovazione di tutti? Mi sta prendendo in giro? Dottor Santamaria,io non sono masochista! Va bene assistere alle riunioni, va bene presentarmi qui tutti i giorni nonostante tutti mi guardino come se fossi un lebbroso od un usurpatore sebbene io abbia chiarito più volte che non voglio la loro azienda,ma diventare presidente no! Cosa dovrei fare poi? Assumere un assaggiatore personale che si assicuri che il caffè o il pranzo giornaliero non siano avvelenati? No! Qua dentro farei la fine di Giulio Cesare! Sarebbe come mettere la testa nella bocca di un leone e grazie,ma ho solo 26 anni e voglio vivere!” sbotto. Camilla Mendoza ride. Beata lei…
“ Però…simpatico! E comunque io non disapprovo!” esclama la sorella di Armando Mendoza.
“ Perché non sai quello che Beatrice Pinzon Solano e questo tipo hanno combinato!” esclama Mario Calderon. Che poi a dirla tutta,il casino l’hanno combinato lui e Armando Mendoza!
“ Mario,non diciamo sciocchezze! Lo sappiamo tutti che il grillo parlante all’inverso di Armando sei tu! Non fare l’angioletto del Presepe che non ti si addice! Io non credo che Betty e il signor Mora si siano impossessati dell’azienda con un colpo di stato! Qualcosa avrete fatto tu e il mio caro fratello per fare in modo che Betty la ipotecasse! Mi dispiace,ma io la penso come l’avvocato: è Nicola Mora il più adatto,soprattutto perché se ha mandato avanti l’altra azienda così bene da ipotecare l’Ecomoda,forse non è proprio da buttare a livello professionale,quindi voto per lui!” replica Camilla Mendoza.
“ Signor Hermes,faccia qualcosa!” esorto il padre della mia migliore amica.
“ Figliolo,in fondo dobbiamo pur riparare al guaio messo in atto da Betty e il dottor Armando! E poi pensa che se accetti la tua punizione è revocata e puoi tornare a rifocillarti a casa nostra!” replica il signor Hermes.
“ Ho capito,ma perché io? Betty è la mia migliore amica,ma non siamo consanguinei,quindi perché devo pagare per lei? Non la sto biasimando per la sua condotta,ma non voglio morire giovane! E poi scusate,ma Camilla non potrebbe tornare a Bogotà? Insomma lei è la sorella del dottor Mendoza,fa parte della famiglia e potrebbe assumerla lei la presidenza! Perché io?” ribatto.
“ In effetti…gliel’ho proposto ieri di tornare,ma in merito alla presidenza è escluso!” asserisce il dottor Roberto.
“ TU COS’HAI FATTO?” inveisce sua moglie.
“ Margherita,abbiamo bisogno di lei!” replica il signor Mendoza.
“ Mi sembrava strano che la mamma fosse d’accordo con la tua proposta! E in ogni caso non ho accettato e non è detto che accetti! Anch’io ho 26 anni e non voglio morire giovane,soprattutto con la prospettiva che il mio Bobo potrebbe essere affidato a voi!” interviene Camilla.
“ E se te lo chiedessi io? In fondo Armando è tuo fratello,Betty è come se fosse mia sorella… ti prego! Mi sembri la meno ostile… e poi faremmo fronte comune! Ti giuro che non ti faccio ammazzare,quindi avrai tutta la vita per crescere il tuo bambino!” esclamo.
“ Io ti aiuterei volentieri,anche solo per far dispetto a mia madre,ma qui ho un lavoro che rischio di perdere se mi assento per tanto tempo! E poi non sappiamo neanche se Armando e Betty torneranno! In quel caso chissà come andrebbe a finire tutta questa storia ed io finirei per restare con un pugno di mosche! Nicola,ci sono cose che non sai! Non è stato facile per me ripartire da zero con un figlio piccolo e senza l’aiuto di nessuno…io non me la sento di buttare tutto per aria!” replica Camilla.
“ Pensi che non torneranno?” le chiedo spaventato.
“ Nicola,scusa un attimo! Bobo,te l’ho detto almeno 3 miliardi di volte che devi darmi la mano quando attraversiamo la strada! È pericoloso andare in giro da solo!” esclama quella tizia per poi redarguire suo figlio.
“ Scusa!” sento dire dalla voce di un bambino.
“ Scusa,Nicola,ma mio figlio è una specie di terremoto! Dicevamo che mio fratello ha il mio caso da prendere ad esempio… Non credo torneranno a meno che Armando non voglia che questa ragazza scappi via a gambe levate! Se questa Betty è come l’hai descritta tu e loro dovessero tornare,non avrebbero speranza di sopravvivere come coppia neanche un mese! Per carità,questa Betty avrà anche tirato fuori un lato nascosto di Armando,ma ci vuole qualcuno di cazzuto per tener testa alla banda bassotti che è lì con te,qulcuno capace di far comprendere loro che ha lei il coltello dalla parte del manico e tu non l’hai descritta in questo modo la tua amica!” mi risponde. Andiamo bene!
“ Potresti usare un gergo più forbito?” la rimprovera sua madre. Questa tizia dev’essere partita per evitare di farsi esplodere il fegato per via di sua madre! Neanche se stessimo alla corte d’Inghilterra…
“ Uso il gergo di una cameriera quale sono e poi non mi pare che il dottor Mora si sia scandalizzato! Mi dispiace,mammina,però non lavoro alla corte di Francia,ma in una bettola,quindi questa è la nuova Camilla…abituati!” la zittisce la tipa.
“ Riguardo l’azienda? Mi aiuterai?” le domando,sperando di porre fine a quella diatriba familiare che poco desta il mio interesse.
“ Per favore,non chiedermelo! Io preferirei non tornare a Bogotà e poi non posso perdere tutto per niente!” replica.
“ Neanche se accettassi la presidenza ad interim e ti assumessi come vicepresidente? Se tuo padre ha richiesto la tua presenza,vuol dire che potresti darmi una mano ed io avrei bisogno di qualcuno che mi aiutasse a sopravvivere qui dentro in mancanza di Betty! Avresti uno stipendio abbastanza alto…” azzardo. Almeno questa tizia non mi ringhia addosso! E poi mi sembra meno altezzosa rispetto a tutta la sua famiglia…più simile a Betty (speriamo non troppo)!
“ Vicepresidente?” mi chiede.
“ Sì. Il dottor Calderon è decaduto e anche se così non fosse,non lo vorrei di certo come mio braccio destro…non potrei mai fidarmi di un mostro simile!” asserisco.
“ Che vuoi dire?” mi chiede Camilla.
“ Ci sono cose che non conosci e forse è meglio così! Allora?” replico.
“ Ci devo pensare! Diciamo che se tu accettassi,mi sentirei più tranquilla in merito alle sorti dell’Ecomoda e sarei più propensa a tornare ma solo temporaneamente per darti una mano e perché un po’ di soldi in più potrebbero solo farmi bene!” mi risponde.
“ Potevi pensarci prima di sposare quel morto di fame!” inveisce quella iena di sua madre. Povera Betty con una suocera del genere!
“ Nicola,magari se iberni mia madre o la costringi al bavaglio,le possibilità che io accetti il tuo SOS potrebbero aumentare!” esclama quella ragazza. Non trattengo una risata sonora che viene mal vista da tutto il consiglio!
“ Accetto!” esclamo titubante dopo essermi ripreso da quel momento leggero.
“ Di ibernarla?” mi chiede Camilla. Rido di nuovo.
“ La presidenza. Accetto di assumere la carica!” specifico.
“ Spero non penserà di poterci sbattere fuori tutti!” esclama Daniele Valencia.
“ Se potessi,le assicuro che lei sarebbe il primo,dato che mi guarda come un appestato!” sibilo.
“ Posso già constatare che su qualcosa andiamo d’accordo: anch’io farei volentieri fuori Daniele e nel senso più ampio dell’espressione!” esclama la Mendoza. La porta della sala riunioni si apre ed entra Patty. Oggi è più bella del solito!
“ Ho portato i caffè!” esclama.
“ Grazie Patrizia!” la ringrazia la signora Mendoza.
“ Abbiamo eletto il nuovo presidente! Da oggi sei la segretaria di Nicola Mora!” le annuncia la signora Marcella.
 
[Patrizia]
Presidente? Interessante! Nicola Mora,è il presidente e quindi avrà un ottimo stipendio!
“ Davvero?” chiedo. Lui annuisce.
“ Oddio! Patrizia Fernandez sarà la tua segretaria? Ti sarà davvero utile!” commenta sarcasticamente la voce di Camilla Mendoza.
“ Camilla,ti ricordo che ho fatto 6 semestri di finanza alla San Marino!” replico.
“ E come mai Maurizio ti fa lavorare? Credevo avresti passato tutta la vita fra boutique e manicure,o sei già stanca della vita da milionaria?” mi chiede.
“ Siamo separati da più di un anno!” le rispondo piccata.
“ Ma vah… ed io che mi aspettavo sareste invecchiati insieme: lui come un asino da soma e tu come investitrice del suo denaro in oggetti superflui!” commenta acida. Stringo i pugni.
“ Però il tuo ménage è durato più di quanto mi aspettassi,cara! Va beh…il presidente è stato scelto,quindi io vi lascio!” continua quella.
“ E in merito alla mia proposta?” le domanda Nicola.
“ Papà,dai il mio numero a Nicola,per favore! Preferirei informarmi da lui riguardo l’azienda,per evitare frecciatine varie ogni volta! Nicola, prima di tutto: congratulazioni per la nomina! Secondo: tieni presente che qui siamo 7 ore avanti quindi se mi chiami di notte,ti chiudo il telefono in faccia e puoi considerare rifiutata la tua proposta! Per il resto puoi telefonarmi quando vuoi per sapere se accetto o meno la tua proposta e poi mi piacerebbe sapere di più di questa mitica Betty! Mi state mettendo una curiosità!” risponde Camilla. Sperando non la veda mai o potrebbe morire di spavento!
“ Va bene,allora ci sentiamo più tardi oppure direttamente domattina! E grazie per le congratulazioni!” asserisce Nicola,che afferra un foglio di carta passatogli da Roberto e se lo infila in tasca.
“ Buona giornata a tutti!” saluta lei per poi riagganciare.
“ Che proposta?” domando riferendomi alle parole di Camilla.
“ Probabilmente Camilla tornerà con prole a seguito per lavorare come vicepresidente fino al ritorno di quei due sconsiderati!” mi spiega Daniele.
“ E perché lei? Non è giusto! Vi ricordo che ho fatto 6 semestri di finanza alla San Marino!” protesto.
“ Non è stata un’idea nostra,ma del presidente!” mi risponde Margherita.
“ Posso usare Marce come intermediario per interloquire con lei?” chiede Ugo a Nicola.
“ Faccia un po’ come vuole,dato che il suo sviluppo intellettivo si è fermato all’età in cui frequentava il giardino d’infanzia! La cosa essenziale è che mi dispensi dai suoi commenti poco lusinghieri! Dato che non ho scelto io di essere eletto presidente,mi aspetto almeno che mi rispettiate sia lei che tutto l’organico!” risponde Nicola.
“ Faremo la collezione dei presidenti orribili di questo passo!” sibila Ugo.
“ Se volete mi dimetto e vi lascio in mano alle banche o può assumere lei la presidenza,se non le piace sottostare a me,signor Lombardi! Glielo ripeto: io non sono qui per farmi insultare da voi,né per sopportare capricci da star o battutine varie! Questo non è un concorso di bellezza e se non le sta bene la mia nomina,signor Lombardi,quella è la porta! Nessuno la trattiene! Se volete il mio aiuto,come minimo mi dovete rispettare perché se pensate di potermi trattare come facevate con Betty,è meglio che lo diciate subito,perché me ne vado e vi lascio in balia dei vostri problemi e della vostra superbia!” afferma Nicola. Resto sbalordita.
“ Va beh…aggiorniamo la riunione a domani?” propone Roberto. Tutti annuiscono.
“ Gutierrez,sgomberi l’ufficio della presidenza dagli oggetti di mio figlio e lo prepari per l’arrivo del nuovo presidente ad interim!” ordina Roberto a Gutierrez.
“ Of course!” risponde quel tipo.
“ Betty ha già portato via le sue cose dal suo ufficio?” domanda Nicola.
“ Non lo sappiamo,dottore!” risponde Gutierrez.
“ Allora provveda a far radunare le cose di Betty e le metta in uno scatolone insieme a quelle del dottor Mendoza,per favore! Ma badi bene: che nessuno si azzardi a ficcanasare fra le cose di Betty o del dottor Mendoza!” gli ordina Nicola.
“ Dottor Calderon,presumo che abbia già pronta la lettera di dimissioni!” si rivolge poi a Mario.
“ Non ancora!” risponde Mario.
“ Immagino che entro domani me la farà avere! In merito alle segretarie,chi sono quelle senza superiore?” chiede Nicola.
“ La giraffona e la nanerottola!” rispondo. La sala riunioni si sfolla lentamente.
“ Preferirei sapere i nomi di battesimo,Patty!” replica.
“ Sofia e Sandra!” specifico.
“ Bene…” asserisce.
“ Senti,Nicola…posso congratularmi con te per la tua nomina?” gli chiedo felina. Fidanzarmi con lui risolverebbe tutti i miei problemi! In fondo sono numerose le donne che hanno fidanzati brutti…non sarei né la prima né l’ultima!
“ Grazie,ma è una cosa temporanea!” mi risponde grattandosi la nuca.
“ Perché hai proposto a quella lì la vicepresidenza?” gli chiedo.
“ Perché è una Mendoza e dei Mendoza mi sembra l’unica che si salva! Oltre al fatto che se suo padre la vuole qui,qualche motivo ci deve essere,no?!” mi risponde.
“ Cambiando argomento: se pranzassimo insieme per festeggiare?” gli chiedo. Mi guarda allibito.
“ Sei seria?” mi domanda scioccato. Annuisco.
“ P-Patty,anche dopo essere andato via due sere fa?” continua.
“ Dimentichiamo! Mi dispiace per prima e per la scenata che ti ho fatto!” rispondo.
“ A pranzo io avrei da fare. Ho appena assunto la presidenza e non posso mica andarmene a zonzo!” replica.
“ E a cena?” gli chiedo.
“ Va bene! Dove ci vediamo?” mi domanda.
“ A casa mia! Ti ricordi ancora dove si trova,vero?!” replico ammiccando. Annuisce.
“ Bene! Buon lavoro,presidente!” concludo lasciandogli un bacio all’angolo della bocca prima di andarmene.
 
[Mariana]
“ L’avete sentita,ragazze? << Buon lavoro,presidente! >> Quella lì vuole infilarsi nel letto di Nicola perché ora dirige la baracca!” insinua Sandra quando quella bionda tinta esce dalla sala riunioni.
“ Sai che scoperta! Quella sarebbe anche capace di farsi mettere incinta da Nicola solo per il suo denaro!” commento.
“ Speriamo che il dottor Armando torni!” esclama Anna Maria.
“ Già o quella lì finirà per intortarsi Nicola e farci licenziare!” asserisce Sofia. Il nuovo presidente esce dalla sala riunioni.
“ E voi che ci fate qui?” domanda a tutte noi.
“ Auguri per la nomina!” esclama Anna Maria.
“ Grazie!” risponde lui con un sorriso.
“ Dottor Mora,ha notizie di Betty?” gli chiedo.
“ No. Mi dispiace,ma Betty non credo chiamerà! E poi ha bisogno di riposare!” mi risponde. No,lei deve tornare o qui finiremo tutte nelle mani della bionda finta.
“ Dottore,la signora Berta Muñoz González ha partorito quindi non ci sarà per qualche giorno e la sostituisco io come segretaria del dottor Gutierrez!” gli comunica Anna Maria.
“ Non ce n’è bisogno! Lei torna alla reception e sarà la signora Sandra Patiño ad occuparsi temporaneamente della direzione del personale come segretaria del dottor Gutierrez,visto che il dottor Calderon non sarà più direttore commerciale!” risponde lui. Oddio!
“ E quando Berta tornerà?” chiede Sandra preoccupata.
“ Poi vedremo! Non si preoccupi,signorina,che non ho intenzione di licenziare né lei nè la signora Rodríguez,che siete senza superiori!” la rassicura Nicola. Menomale!
“ Buon lavoro!” ci liquida per poi andare in presidenza.
“ Con quel morboso di Gutierrez…ma che ho fatto di male?!” piagnucola Sandra.
“ Ha licenziato il dottor Calderon!” commenta Sofia.
 
[Mario]
Perfetto,Mario,grazie a quell’imbecille sentimentale di Armando ora sei senza lavoro e senza utili! La tua vita da ricco è temporaneamente sospesa e in più il presidente ad interim non ti sopporta! Poi se torna anche Camilla finirò crocifisso al muro!
“ Avanti!” rispondo seccato quando bussano alla porta del mio ufficio. Ad entrare è la mia segretaria.
“ Sandra,mi dica!” la esorto.
“ Dottore,è che…il dottor Mora mi ha ordinato di sostituire Berta in tanto che è in maternità,quindi volevo sapere se ha ancora bisogno di me o se posso già adempiere alle mie nuove funzioni!” esclama.
“ Scusi,ma non c’era Anna Maria a sostituire Berta?” le chiedo confuso.
“ Il nuovo presidente ha detto che Anna Maria può tornare alla reception perché tanto io sono senza superiore e quindi posso sostituire Berta!” mi spiega. È presidente da soli 5 minuti e già dispone!
“ Ma è successo qualcosa?” le chiedo notando il suo viso mogio.
“ No,ma avrei preferito adempiere a qualche altra funzione! Gutierrez con tutti quei tic non è proprio il massimo!” mi risponde imbarazzata.
“ Sarà solo temporaneamente,Sandra!” la rassicuro. Fa per andarsene,ma la richiamo indietro.
“ Sandra,non avete notizie di Betty?” le chiedo. Scuote il capo.
“ Neanche il dottor Mora ne ha! Io spero tornino!” risponde. Anch’io per riempire di cazzotti Armando!
“ Perché?” le chiedo.
“ Perché quella gattamorta della Fernandez ha già cominciato a fare le fusa al nuovo presidente e se andiamo avanti così finiremo tutte fuori da quest’azienda per opera di quella!” mi risponde. Andiamo bene…
“ Mi dispiace!” replico. Annuisce per poi uscire dal mio ufficio.
 
[Nicola]
Presidente dell’Ecomoda. Ma chi me l’ha fatto fare di accettare? Betty deve tornare o giuro che la vado a riprendere dovunque si trovi! Non può lasciarmi in queste condizioni! E poi anche Patty…insomma l’ho sedotta e abbandonata e si è messa a corteggiarmi! Ma perché le donne sono così complicate?!
A proposito di donne…meglio salvarmi il numero di cellulare di quella Camilla,almeno non rischio di perderlo! Ecco fatto! Più tardi la chiamo in modo che abbia anche lei il mio numero e poi voglio sapere se sa nulla di Betty!
Il mio cellulare squilla e rispondo subito. Speriamo non siano seccature varie!
“ Pronto!” rispondo.
“ Nicola,sono io!” esclama Betty. Che ha cambiato numero?
“ Sono in Ecomoda. Nella presidenza dell’Ecomoda!” le rispondo.
“ E a far che?” mi chiede.
“ Mi hanno eletto presidente in attesa del tuo ritorno!” le rispondo.
“ Nicola,non sono in vena di scherzi!” replica.
“ Neanch’io! Questa è una fossa di leoni e non capisco come tu abbia fatto a sopravvivere un anno qui dentro!” ribatto.
“ Nicola,sei impazzito? Quelli lì cercheranno di farti cadere in ogni modo!” esclama.
“ E credi che non lo sappia?!” replico.
“ Nicola,io avevo le mie amiche,avevo Armando…tu non hai nessuno!” mi fa notare.
“ Ho conosciuto telefonicamente la sorella del tuo bel dottore!” le faccio presente.
“ Ah…e allora?” mi chiede.
“ Mi ha offerto il suo appoggio e forse tornerà a Bogotà. Voglio offrirle la vicepresidenza! Mi sembra una tipa tosta!” le rispondo.
“ A Bogotà? Oddio! E la signora Margherita lo sa?” mi chiede.
“ Fra quelle due c’è un rapporto terribile!” commento.
“ Ne ha tutte le ragioni quella ragazza! Ma ti ha detto quando torna?” mi domanda.
“ No. Vuole del tempo per pensarci e poi credo voglia valutare prima se conviene per suo figlio. Immagino dovrà iscriverlo all’asilo qui! Non potrà di certo portarlo in azienda!” le rispondo. Risponde con un mugugnino.
“ Vuole conoscerti! È curiosissima di sapere come sei!” le comunico.
“ Ed io invece non vorrei morisse d’infarto! Ha un bambino da accudire e se muore di spavento,quel povero bambino resterà orfano!” mi risponde. Rido.
“ Io ora vado! Stasera esco con Patty!” ribatto.
“ Ancora? E scommetto che la tua elezione non c’entra nulla con questo ritorno di fiamma,vero?! Nicola,stai attento a quella donna! Ricorda di ponderare le parole perché quella potrebbe essere una spia di Daniele Valencia,è la migliore amica della signora Marcella e della famiglia Mendoza!” mi raccomanda.
“ Ma non di tua cognata! C’è stato un torneo di frecciate fra le due!” le racconto.
“ Questa Camilla già mi piace! Tu stai attento alla bionda finta,Nicola!” replica.
“ Tranquilla! Ci sentiamo!” la saluto prima di riagganciare. Stare attento a Patty! Neanche come se fosse una specie di demonio! Ok,forse non è proprio la donna più disinteressata di questo mondo,ma non è cattiva!
Bussano alla porta del mio ufficio e rispondo con un seccato << avanti >>.
 
[Marcella]
Che mi tocca fare! Bussare alla porta di un ufficio di quella che una volta era la mia azienda…ma roba da matti!
Il tipo si è già sistemato,ma al suo posto non ci farei troppo la bocca alla presidenza perché sono certa che ce la riprenderemo!
“ Che vuole,signora Marcella?” mi chiede annoiato.
“ Sapere dove sono Armando e la sua amichetta!” le rispondo. Solleva un sopracciglio.
“ Non lo so. Non sento Betty da prima che partisse e non ha un microchip incorporato,quindi non lo so!” replica. Crede di essere spiritoso con queste battutine?
“ E lei pensa che io ci creda?” ribatto.
“ Che lei ci creda o meno è un suo problema! E poi,mi scusi tanto,ma non si sente priva di dignità a correre dietro ad uno che ha preferito un’altra a lei? Il dottor Mendoza se n’è andato senza battere ciglio a 2 giorni dal matrimonio e lei lo cerca ancora come una disperata?! E poi si chiede perché Armando ha scelto Betty… forse perché Betty non vorrebbe mai accanto un uomo che non la ama!” mi risponde. Stronzo! Come cavolo si permette questo sfigato di parlarmi in questo modo?
“ Davvero? Perché da che io sappia Armando ha iniziato la sua storia con Betty solo per l’Ecomoda!” sbotto.
“ Può essere,ma poi si è innamorato di Betty oppure sarebbe qui con lei e invece ha mandato tutto a carte e quarantotto! So per certo che il dottore ama Betty oppure la mia amica non gli avrebbe mai consentito di partire con lei bambino o non bambino! Betty non è una che si accontenta delle briciole!” replica.
“ Non direi visto che si era ritagliata il ruolo dell’amante nella vita di Armando!” ribatto tagliente.
“ Un’amante che ha vinto! Siamo chiari una volta per tutte,signora Marcella: io il ruolo di presidente non l’ho bramato e l’ho accettato solo per quieto vivere,ma se pensa che io sia qui per ascoltare ogni santo giorno le sue sfuriate o per farle da analista in merito al suo idillio amoroso finito,ha fatto male i suoi conti! Io non sono Betty e non le farò da pungiball! Sono qui per lavorare e le consiglio di fare lo stesso! Quando e se Betty e il dottore torneranno,voglio far trovar loro le cose a posto,voglio che la mia amica non abbia stress visto che è incinta! E si ricordi sempre che ad interim o no,io sono il nuovo presidente e quindi si moderi! Quando lei e suo fratello tornerete ad essere i padroni,ne riparleremo,ma per ora io non tollero che lei venga nel mio ufficio a seccarmi per questioni private!” mi risponde. Stringo i pugni con forza.
“ Vuole che parliamo di questioni lavorative? Perfetto! Posso sapere,di grazia,perché ha chiesto a Sandra di fare da segretaria a Gutierrez provvisoriamente?” replico.
“ Punto primo: perché non è bello che un’azienda abbia la reception vacante,mentre due segretarie vanno a zonzo perché senza nulla da fare! E punto secondo: perché sono il presidente e non ho bisogno di interpellare nessuno per queste questioni banali! Se non le sta bene,mi faccia destituire! Ah…glielo dico ora per non ripeterglielo di nuovo: io non sono Betty,quindi se lei,suo fratello o chicchessia pensate di potermi trattare come un derelitto o di potermi riservare il medesimo trattamento che usavate con Betty,avete fatto male i vostri conti! Io non avrò un conto in banca a sei zeri,ma non sono qui per essere il vostro sacco da boxe per sfogare le vostre frustrazioni da ricchi decaduti! Vi aiuto solo per fare un favore a Betty che è incinta ed ha bisogno di stare tranquilla! Pertanto la prossima volta che si rivolge a me,lo faccia con garbo oppure mi dimetto e vi arrangiate voi e la vostra superbia!” sbotta. Lo fulmino con lo sguardo prima di uscire dal suo ufficio furente.
“ Che ci facevi nell’ufficio di Nicola?” mi chiede Patrizia.
“ Gli stavo facendo uno striptease! Secondo te? Chiedevo notizie di quei due!” rispondo alterata.
“ Niente striptease al mio nuovo fidanzato!” replica. Spalanco leggermente la bocca.
“ Marcella,ti presento la fidanzata del presidente dell’Ecomoda!” esclama tutta concitata.
“ Tu sei pazza!” commento.
“ No,Marce! Ho realizzato un sogno! Sono di nuovo ricca!” risponde entusiasta. Ci mancava anche questa!
 
[Armando]
Io e Michel usciamo dal negozio e sono più che soddisfatto del mio acquisto! Sì,stasera dovrà essere tutto perfetto e lo sarà! In fondo lontano da Bogotà cosa può accaderci?
Il mio cellulare squilla e leggo il numero di Caterina. Spero non sia successo nulla di male alla mia Betty!
“ Caterina,dimmi!” esordisco.
“ Armando,sono io!” esclama una voce che riconoscerei fra mille.
“ Amore mio! Non dirmi che già ti manco!” ironizzo.
“ In parte sì,ma ti ho chiamato per un altro motivo!” mi risponde.
“ Betty,è successo qualcosa? Stai male?” le chiedo preoccupato.
“ No,Armando,sto benissimo! È solo che…” replica farfugliando.
“ Amore,mi sto spaventando… è successo qualcosa al bambino? Betty,ti prego!” la esorto cercando di non agitarmi troppo anche se credo sia inutile. Magari ha capito che quello che le ho fatto è troppo grave e vuole lasciarmi! Forse è già in aeroporto per andare chissà dove!
“ In Ecomoda c’è un nuovo presidente!” mi risponde. Tiro quasi un sospiro di sollievo.
“ E chi sarebbe,amore?” le domando.
“ Nicola!” bofonchia.
“ COSA? Ma il tuo amico è pazzo? Lo mangeranno vivo in questo modo! Sì rende conto che è come se si fosse gettato in una vasca di piranha? Amore mio,che fosse masochista l’avevo capito da quando mi hai raccontato della sua cottarella per la bionda finta,ma questo è troppo!” sbotto.
“ Amore,non ti agitare! C’è dell’altro!” esclama. L’appellativo con cui si è rivolta a me mi fa sorridere.
“ Cosa? Non dirmi che vuole far diventare vicepresidente la Fernandez solo perché quella lì lo soddisfi a letto o prendo il tuo amico e lo spedisco su Marte senza toccare terra con i piedi!” replico.
“ La Fernandez no,ma tua sorella sì e non credo voglia portarsela a letto. Le ha offerto la vicepresidenza e lei non ha né rifiutato né accettato!” mi risponde. Camilla? L’azienda cadrà a suon di grida!
“ Camilla non accetterà mai! Significherebbe avere a che fare tutti i giorni con mia madre e poi Robertino non saprebbe a chi lasciarlo!” le faccio notare,sperando non accetti. Io ho bisogno di contare su di lei!
“ Speriamo! Armando,tu sei sicuro che su tua sorella si possa contare?” mi chiede Betty.
“ Ma certo,amore mio! Senti io ora ti lascio e la chiamo per capirci qualcosa in più! Ci vediamo più tardi in hotel,principessa! Ti amo!” le rispondo.
“ Ti amo anch’io! A dopo!” replica prima di riagganciare.
“ Problemi?” mi domanda Michel.
“ Come sempre!” rispondo.
 
[Camilla]
“ E dopodomani posso venire con te a prendere lo zio?” mi chiede mio figlio.
“ Sì,ma arriva alle 7 di mattina,quindi dovrai svegliarti molto presto!” gli rispondo,mentre sta giocando con le macchinine.
“ Mamma,ma lo zio e la sua fidanzata resteranno qui con noi per sempre?” mi domanda.
“ Non lo so. Forse fra un po’ di tempo si cercheranno una casetta tutta per loro,altrimenti quando nascerà il cuginetto non sapranno dove farlo dormire!” gli rispondo,mentre giro il risotto. Il mio cellulare squilla e spegno la fiamma sotto la pentola per evitare che si attacchi tutto.
“ Pronto!” rispondo.
“ Camilla Mendoza?” mi chiede una voce maschile.
“ Sì,sono io!” rispondo.
“ Sono Nicola Mora,l’amico di Betty!” si presenta il mio interlocutore.
“ Ah il presidente… come va?” gli chiedo.
“ Bene. Volevo solo che salvassi il mio numero così da farmi sapere con comodo la tua decisione in merito alla mia proposta in modo da non doverti importunare ogni volta per sapere se hai deciso!” mi risponde.
“ Va bene,tanto mi sa che ti importunerò io per sapere se sei sopravvissuto alla mia famiglia.” Replico. Ride.
“ Magari fossero solo i tuoi genitori il problema! Tra i due fratelli Valencia e lo stilista isterico,mi stanno facendo venir voglia di andar via in questo momento!” commenta. Immagino…
“ Mi dispiace. Hai sentito Betty oggi?” gli chiedo.
“ E tu?” replica.
“ Verranno qui dopodomani. So che di te mi posso fidare e che li informi sui movimenti in Colombia me l’ha detto mio fratello!” esclamo.
“ Lì da te?” mi chiede.
“ Sì. Starò vicina a Betty durante la gravidanza ed eviterò che Armando la ossessioni con la sua apprensione!” gli rispondo.
“ Ho appena litigato con la tua ex cognata! Ora capisco perché tuo fratello l’ha mollata! Sono presidente da mezz’ora e voglio già dimettermi per non doverla più vedere! Mi sa che Betty e tuo fratello mi dovranno un bel po’ di soldi per pagarmi sedute su sedute di analisi dopo questa bella esperienza di presidente!” afferma. Rido.
“ Se tu ti dimettessi,sarebbe la presidenza più breve della storia!” esclamo ironica. Ride.
“ Mamma,è zio Armando?” mi chiede il mio pulcino.
“ No. Tesoro,zio Armando a quest’ora sarà a pranzo! Magari gli telefoniamo noi più tardi!” rispondo a mio figlio.
“ Nicola,voglio essere sincera con te: non so se ho intenzione di accettare! La sola idea di rivedere mia madre mi fa esplodere le coronarie!” comunico all’amico di Betty.
“ Mi dispiace,ma sei l’unica che può aiutarmi! Chiedimi quello che vuoi…” replica.
“ Facciamo che ci penso. Semmai dovessi accettare,non verrei lì prima di 5 giorni! Voglio che mio fratello e Betty si ambientino!” asserisco.
“ E tuo figlio lo lascerai a loro?” mi domanda.
“ No. Ha l’argento vivo addosso e non voglio trovare Betty con i capelli dritti al mio rientro!” gli rispondo.
“ Ok. Allora aspetto notizie!” esclama.
“ Sì. Ciao!” rispondo.
“ Ciao!” mi saluta prima di riagganciare.
“ Era un tuo amico?” mi domanda Bobo.
“ Mi fai il terzo grado,nanerottolo?” lo canzono. Il mio cellulare squilla di nuovo.
“ Pronto!” rispondo.
“ Ciao Camilla! O FORSE DOVREI CHIAMARTI VICEPRESIDENTE?” mi chiede mio fratello con veemenza.
“ Armandino,come mai mi hai telefonato ad un orario decente e non alle 2 di notte? Ormai ci sono affezionata alle tue telefonate notturne!” replico.
“ NON FARE LA SPIRITOSA,CAMILLA! CHE VUOL DIRE CHE QUEL NICOLA MORA TI HA OFFERTO LA VICEPRESIDENZA?” ribatte.
“ Che l’amico della tua Betty è una persona molto alla mano ed ha bisogno di me per non essere trucidato dai nostri cari familiari,ma non ho ancora deciso se accettare o meno!” gli rispondo.
“ DECISO? SCUSA MA IO E TE NON AVEVAMO UN ACCORDO?” replica.
“ Dio mio,ma gridi così anche contro quella povera ragazza?! Naturalmente semmai dovessi accettare,aspetterei prima il vostro arrivo qui e vi farei ambientare in questa città! E poi pensaci,Armando: se io parto con Bobo,a nessuno verrà mai in mente di cercarvi a Zurigo! Sono combattuta: quel tipo mi è sembrato un’anima in pena ed è come un fratello per la tua Betty…mi dispiacerebbe farlo morire fra atroci sofferenze e poi l’idea di far scoppiare il fegato alla mamma mi alletta molto!” gli rispondo.
“ Tu sei una pazza!” commenta sconcertato.
“ Ma tu lo sai che quel povero disgraziato si ritrova come segretaria Patrizia Fernandez?” gli chiedo.
“ Allora starà toccando il cielo con un dito,visto che quel masochista ha perso la testa per la bionda finta!” mi risponde.
“ De gustibus non disputandum est! Mi fa ancora più compassione con il quadretto apocalittico che mi hai descritto! Dev’essere un masochista convinto il tipo!” commento. Ed io che l’avevo reputato un uomo normale!
“ Lasciamo stare! Io ora vado che sto preparando una sorpresina al mio amore! Ci sentiamo!” replica prima di riagganciare. Stento a riconoscere mio fratello!
“ Perché non mi hai passato zio Armando?” mi chiede il mio principino.
“ Perché stava andando a preparare una sorpresa per la sua fidanzata! Dai che tanto fra due giorni sarà qui!” replico. Chissà di che sorpresa si tratta! Se la saprà cavare da solo? Armando non è mai stato un tipo romantico o da sorprese! Speriamo bene!
 
 
 
Capitolo terminato! Che sorpresa sarà quella di Armando a Betty? E quella di Michel? Vi anticipo che accadrà qualcosa di grosso nel prossimo capitolo!
Vi aspettavate che Nicola assumesse la presidenza e tirasse fuori quel bel caratterino? Vi anticipo che non si farà mettere sotto da Marcella e company! E Camilla accetterà la sua proposta? Come andrà la cena fra Nicola e Patrizia? Lo scoprirete presto! Alla prossima!

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Capitolo 6
*** 6 ***


[Mario]
Busso all’ufficio della presidenza ed aspetto che arrivi un cenno di assenso per entrare,cenno che giunge dopo poco.
Mi fa strano vedere quella poltrona occupata da quel babbeo invece che dal mio amico di avventure,lo stesso che mi ha lasciato qui da solo per correre dietro quella specie di rospo!
“ È venuto a consegnarmi la sua lettera di dimissioni?” mi chiede continuando a battere compulsivamente le dita sulla tastiera.
“ Quello è il computer di Armando!” gli faccio notare.
“ No! Questo è il computer dell’ufficio della presidenza,cioè il luogo dove ci troviamo ora,lo stesso che ora occupo io,quindi questo è il computer del presidente,ossia io!” mi corregge. Alzo gli occhi al cielo.
“ C’è altro?” mi chiede.
“ Sì. Lei mi ha dato del << mostro >> di fronte a Camilla e vorrei conoscerne i motivi!” rispondo.
“ Ha ragione: << mostro >> è un appellativo troppo gentile se rivolto a lei! E comunque non mi pare Camilla avesse già di suo chissà che bella opinione di lei,quindi non le ho rovinato di certo l’immagine,tranquillo!” replica.
“ Camilla ha i suoi buoni motivi per avere una pessima opinione di me!” affermo.
“ Ha letto anche lei la lettera o ha fatto qualche bello scherzetto pure a quella povera ragazza?” chiede lui. Che lettera?
“ Di che lettera parla?” gli domando.
“ Della lettera che cominciava con un alquanto formale << Mio stimato presidente,ti lascio tutte le istruzioni per continuare la tua storia d’orrore con Betty. >>! Erano queste le parole,no? Alla luce di ciò che le ho appena detto,pensa ancora che non abbia motivi a sufficienza per odiarla dopo aver quasi ammazzato la mia migliore amica?” replica. Lo sa. Lui conosce la lettera che ho scritto ad Armando prima di partire per Palm Beach!
“ Anche Betty…” farfuglio.
“ Già. Lei e il suo amico siete proprio dei mostri d’intelligenza,non c’è che dire! Solo che mentre il suo amico si è pentito e si è scoperto innamorato di Betty,lei oggi ha anche avuto la faccia tosta di addossare alla mia migliore amica i suoi errori! Quando lei ha proposto all’ex presidente di rifornirsi di stoffe mediante un contrabbandiere,la mia amica si è da subito mostrata ostile alla faccenda e se il dottor Mendoza l’avesse ascoltata,forse non sareste finiti così! Se l’azienda è finita com’è finita,la colpa è sua,dottor Calderon,non di Betty! Quindi mi auguro che non abbia ancora dubbi sui motivi per i quali non voglio avvalermi della sua collaborazione neanche per ordinare caffè…sa com’è siccome sono brutto anch’io potrebbe condirlo con arsenico o cicuta e ci tengo troppo a non morire per avvelenamento! Non potrei mai fidarmi di uno che accoltella la gente alle spalle,quindi per quanto mi riguarda è tutto! Ed ora se mi lascia solo,vorrei lavorare!” afferma.
“ Non sa davvero nulla di Betty ed Armando?” gli chiedo.
“ Perché? Vuole inviare loro un’altra lettera condita di insulti? O forse ritiene che il suo amico abbia bisogno di altre istruzioni su come comportarsi?” replica sarcasticamente.
“ Nicola,lei è un economista e sa quanto me che c’è bisogno di quei due per tirarci fuori da questo casino!” ribatto.
“ Ha detto bene: sono un economista,ma sono anche e soprattutto il miglior amico di Betty e quello che mi preme di più in questo momento è che la mia amica riposi,che porti a termine la gravidanza nel migliore dei modi e principalmente che non abbia più a che fare con gente che l’ha solo disprezzata come lei e la sua combriccola di snob! Si faccia aiutare dalle sue amichette 90-60-90 a risollevare l’azienda dal baratro,le stesse con cui è facile andare a letto senza bisogno di stimoli esterni!” afferma.
“ Perché se la prende solo con me? Armando era d’accordo!” cerco di evitare che questo tipo mi faccia a pezzi almeno a parole.
“ Non ho mai detto che io e il suo amichetto del cuore saremmo andati a berci una birra assieme nel caso in cui tornassero! Ma lui è pentito,ha rinunciato a tutto per stare con Betty e con il loro bambino,mentre lei,ci scommetto quello che vuole,se il dottor Mendoza tornasse, riprenderebbe a dargli consigli su come sfruttare Betty! Ricomincerebbe a tentare di manipolarlo per tirar fuori quel lato di lui immaturo che combina casini enormi come sedurre una segretaria per l’azienda o mandare sul lastrico l’impresa di famiglia con 30 anni di storia alle spalle! Se io avessi un amico come lei,probabilmente mi sparerei…anzi mi sarei già sparato! Le do un consiglio,dottor Calderon: cresca! Approfitti di questo periodo da squattrinato per diventare un uomo ed abbandoni le sue manie da adolescente depravato che corre dietro ogni sottana e col cervello a forma di profilattico! E ringrazi che il signor Hermes non conosce il suo capolavoro letterario oppure io e lei adesso non saremmo qui a parlarne,ma ci sarebbe una sala non troppo gremita di persone a piangere la sua dipartita,dottor Calderon! Ora preferirei mi evitasse la penosa visione della sua faccia e mi lasciasse lavorare!” mi risponde.
“ Domani avrà la mia lettera di dimissioni!” asserisco sconfitto.
“ Arrivederci!” mi liquida bruscamente.
 
[Marcella]
“ Capisci cosa mi ha detto?” domando a Patrizia in merito alla discussione con quel cretino.
“ Secondo te è meglio un vestito che metta in risalto il fondoschiena o il seno?” mi chiede. Mi porto una mano alla fronte.
“ Hai ascoltato almeno una parola di quello che ti ho detto?” replico alterata.
“ Sì,Marce,ma se stasera andrà tutto bene con Nicola,vedrai che da domani ti tratterà meglio!” mi risponde con nonchalance.
“ Quindi il mio destino finirebbe in balia delle tue doti seduttive!” ne deduco. Annuisce.
“ Marce,ti rendi conto che potrei diventare la fidanzata del presidente dell’Ecomoda?!” esclama tutta concitata.
“ Ad interim!” le ricordo.
“ Che importa?! Per prima cosa gli farò licenziare quella banda di racchie!” replica.
“ Mi sembra che la banda delle racchie sia l’ultimo dei nostri problemi,Patrizia!” le rammento.
“ Dici che dovrei indagare per sapere se è a conoscenza del luogo in cui si sono rifugiati quei due disgraziati?” mi chiede.
“ Magari!” le rispondo con fare ovvio.
“ Non dirmi che vuoi riprendertelo! Brava,Marce!” esclama con foga. Sbuffo.
“ Perché tu vuoi riprendertelo,vero?” mi chiede.
“ Non lo so,ok? Vediamo prima di trovarli!” rispondo per sottrarmi a quella domanda petulante.
 
[Armando]
Infilo la chiave nella toppa della porta per avere accesso alla mia camera. Sono stremato,ma ce l’ho fatta e sono contento che sia tutto pronto per la mia sorpresa alla mia Betty! Non ho mai fatto una cosa del genere prima e mi sento emozionato!
“ Amore,sei tornata?” le chiedo notando i vestiti che aveva stamane sparpagliati sul letto.
“ Sì!” risponde dal bagno.
“ Dove sei andato di bello con Michel oggi?” mi chiede.
“ In giro!” rispondo vago sedendomi sul letto e accarezzando i suoi vestiti.
“ Amore mio,ma perché non vieni di qua?” le chiedo notando che non si sente lo scrosciare dell’acqua e che quindi non si sta lavando. Schiude leggermente la porta per far uscire solo la testa.
“ Amore,esci per favore?” le chiedo. Arrossisce.
“ Sei incinta e sono io l’artefice,modestamente parlando,quindi non mi scandalizzo se sei nuda!” asserisco.
“ Armando!” mi redarguisce arrossendo ancora di più.
“ Ti raggiungo in bagno per darti un bacio o esci di tua spontanea volontà?” le domando perentorio. Spalanca piano piano la porta per poi uscire. Deglutisco a vuoto un paio di volte quando la vedo con indosso un vestitino bianco che fascia il suo corpo e delle ballerine dello stesso colore. È bellissima!
“ Armando,io lo sapevo che non ti sarebbe piaciuto! È stata la signora Caterina ad insistere perché io lo prendessi!” esclama quando è a pochi passi da me tenendo gli occhi bassi e tormentandosi le mani. La attiro a me per poi baciarla dolcemente.
“ Sei bellissima!” continuo a ripetere mentre ricopro di baci il suo collo.
“ Non è che Michel ti ha fatto fumare qualcosa di strano?!” replica poco convinta.
“ Risponderai sempre con queste battutine ogni volta che ti farò un complimento?” le chiedo staccandomi da lei.
“ Se i tuoi complimenti riguardano una mia presunta avvenenza che in realtà non esiste,direi di sì!” mi risponde. Alzo gli occhi al cielo.
“ Amore mio,ti ricordo che sono stato un grande playboy quindi  quando dico che una donna è bellissima,è perché lo è! A me tu piaci così come sei e capisco che per te sia ancora difficile crederlo,ma un giorno sono certo che accetterai i miei complimenti senza avere dubbi in merito alla loro veridicità!” asserisco. Mi sorride per poi accoccolarsi fra le mie braccia. Mi sfugge un sospiro carico di serenità perché mai prima d’ora mi sono sentito così in pace con il mondo!
“ Quindi ti piace il vestito!” mormora.
“ Molto!” mugugno posandole dei piccoli baci sul viso.
“ Che avete fatto di bello tu e Michel?” mi chiede accarezzandomi i capelli. Il suo tocco è qualcosa di paradisiaco,qualcosa che mi rende così vulnerabile…
“ Betty,guarda che se fai così non so se riesco a resisterti e non possiamo restarcene chiusi qui in camera!” esclamo continuando a coccolarla.
“ Perché non possiamo?” mi chiede allontanandosi leggermente da me.
“ Perché ho adocchiato un ristorantino che si affaccia sul mare e volevo portare a cena la mia fidanzata. Sarebbe la nostra prima cena ufficiale da soli,ma se tu sei stanca per via del bambino possiamo…” mi interrompe con una carezza sulla guancia.
“ Amore,ma la signora Caterina e Michel non ci resteranno un po’ male se non stiamo con loro stasera per salutarli?” mi chiede. Le poso un bacio sulla punta del naso.
“ Possiamo chiamare Caterina e raggiungerli dopo cena per salutarli! Allora,signorina Pinzon Solano,accetta questo invito a cena oppure no?” le chiedo accarezzandole i capelli. Annuisce con un sorriso dolcissimo.
 
[Nicola]
Ma roba da matti! Venire qui a dirmi che il computer è di Armando…e cosa voleva che facessi? Che lo ibernassi o che vi facessi attaccare una targhetta con il suo nome? In quest’azienda sono una comune di svitati e maledico il momento in cui ho accettato!
Bussano alla porta del mio ufficio e sono quasi terrorizzato da chi potrebbe essere. Mi manca solo Daniele Valencia per completare questa bella giornatina! Signore,fa che Camilla accetti!
“ Avanti!” esclamo. Ad entrare è Patty.
“ Ti serve qualcosa?“ le chiedo quando viene con me nel mio ufficio. Chiude la porta a chiave dietro di sé.
“ P-Patty,che ti prende?” le chiedo.
“ Sono venuta a farti un salutino e a chiederti se posso uscire un po’ prima!” mi risponde avvicinandosi alla scrivania.
“ Patty,veramente sarebbe irregolare!” le faccio presente.
“ Ma io voglio farmi bella per te! Non vuoi che mi faccia bella per te?” mi chiede,sedendosi in braccio a me.
“ Patrizia,qui no! Che ti passa per la testa?!” esclamo. Cazzo sono appena stato nominato presidente e non voglio già fare una figura di merda di questo tipo! Se entra poi quell’acidona della sua amica finisco per litigaci di nuovo!
“ Ho chiuso la porta a chiave! Allora? Mi dai il permesso,presidente?” mi sussurra facendomi rabbrividire.
“ Patrizia,mi stai mettendo in difficoltà!” mugugno.
“ Per un semplice permesso?” mi chiede.
“ Patrizia,se do un permesso a te,finisce che poi devo farlo con tutti e mi spieghi chi resta in azienda a lavorare?” le faccio presente. Inizia a baciarmi con passione e mi lascio trascinare da lei. Le mie mani iniziano a percorrere ogni centimetro del suo corpo,ma poi mi fermo perché siamo in ufficio e non voglio altre discussioni per oggi. Non può fare così!
“ Senti,Patty,ora è meglio che tu vada!” le dico.
“ Vuoi che vada via dal tuo ufficio o che esca in anticipo dall’Ecomoda?” mi chiede.
“ Patty,vai,ma sappi che devi recuperare questa uscita anticipata!” acconsento,mentre inizia a baciarmi il collo.
“ Allora ci vediamo nel tuo appartamento?” le chiedo.
“ Sì,non vedo l’ora!” mi risponde.
“ Allora ci vediamo quando finisco qui.” Le comunico. Annuisce.
“ Ma sappi che dobbiamo parlare!” la avviso. Non può comportarsi così in ufficio!
“ Magari potremmo chiacchierare come l’altra notte!” mi soffia sulle labbra. Mi travolge in un altro bacio e poi va via,lasciandomi ancora più confuso. L’ho trattata come una botta e via e mi sta appiccicata come una cozza…poco ci manca che voglia stirarmi le camicie! Valle a capire le donne!
Tempo un paio di minuti bussano di nuovo alla porta. Mi ricompongo prima di autorizzare chi ha bussato ad entrare. Apre la porta quel tipo…quello con tutti quei tic…insomma…
“ Prego!” lo esorto ad accomodarsi.
“ Doctor,excuse me,but…non sono riuscito a sgomberare l’ufficio della dottoressa Pinzon e a ripulire questo!” esclama il tipo.
“ L’ho notato!” rispondo. Non sono mica cieco?! In giro ci sono ancora le foto di quello lì con quella specie di doberman della sua ex e della madre di lui,un altro mostro di simpatia!
“ Lo farò sgomberare domani!” mi assicura.
“ Dottor…Gutierrez,giusto?” –annuisce- “ Dottor Gutierrez,può chiederlo alla sua segretaria! L’importante è che quell’ufficio sia sgombro. A tal proposito,dov’è ubicato?” gli domando. Mi indica una porta alle mie spalle. Mi alzo dalla mia poltrona ed apro quella porta. Ma questo è uno sgabuzzino!
“ È uno scherzo?” gli chiedo. Ed io che volevo darlo a Camilla nel caso in cui accettasse!
“ No,doctor!” mi risponde.
“ Betty ha lavorato per un anno in quel buco più piccolo della tana di un topo? Complimenti!” commento acido.
“ Excuse me!” esclama mortificato e va via. Ma roba da matti!
 
[Mariana]
La bionda finta sta radunando le sue cose anche se è ancora lontano l’orario d’uscita dall’azienda.
“ Ma questa dove diavolo va?” mi chiede Sandra. Mi stringo nelle spalle. Esce dal suo ufficio la signora Marcella.
“ Patrizia,che fai?” le chiede.
“ Esco prima,Marce!” le risponde lei.
“ Ed hai chiesto il permesso a quello lì?” le domanda sprezzante la signora Marcella.
“ Sì,Nicola mi ha dato il permesso!” risponde quella smorfiosa. Cominciamo bene!
“ Ed eri vestita quando gliel’hai chiesto o ti ha costretto prima a fargli lo spogliarello?” le chiede acida la signora Marcella.
“ Marce! Domani avrai più chiaro il motivo per cui mi ha dato il permesso! Lo sai che sono un essere speciale! Fammi gli in bocca al lupo!” esclama quella cretina prima di andarsene.
“ Un essere speciale…come no!” commentiamo a bassa voce io e Sandra.
“ Quindi domani ti trasferirai alla scrivania di Berta!” affermo rivolta a Sandra quando la signora Marcella ritorna nel suo ufficio.
“ Già!” replica lei. Capisco che Gutierrez non sia proprio il massimo,ma è meglio che essere licenziata!
Il lupus in fabula si avvicina alla nostra scrivania.
“ Sandra,domani mentre noi dirigenti saremo in riunione dovrà sgomberare l’ufficio della dottoressa Pinzon e quello della presidenza per fare spazio al nuovo presidente!” le ordina Gutierrez.
“ Come vuole lei,dottore!” risponde la mia amica.
 
[Marcella]
Mi massaggio leggermente le tempie pensando alla notte insonne che mi aspetta. Non credo riuscirò a chiudere occhio neanche stanotte,visto che al dramma di ieri si è aggiunto anche il fatto che quel cretino ha assunto la presidenza!
“ Avanti!” rispondo seccata quando bussano alla porta del mio ufficio.
“ Marcella,posso?” mi chiede Mario.
“ Se ti rispondo di no,te ne vai?” replico. Ci manca solo lui! Non so se si è reso conto che col suo piano geniale,mi ha rovinato la vita ed ha buttato nella spazzatura 4 anni della mia vita!
“ Marcella,è importante. Ho parlato con Nicola Mora…” asserisce.
“ E chi se ne frega! Ho avuto poco prima di pranzo una discussione con quella specie di idiota,quindi preferirei non me lo nominassi da qui ai prossimi 10 anni!” gli rispondo.
“ Betty sapeva tutto!” sbotta.
“ Tutto di cosa?” gli chiedo.
“ Dei motivi che hanno spinto Armando ad iniziare una storia con lei. Prima che io e te partissimo per Palm Beach,scrissi una lettera di istruzioni ad Armando per non lasciarlo alla deriva con Betty e lei deve averla letta. Forse lui è partito con lei per evitare che quella lì ci rovinasse! Marcella,noi dobbiamo salvarlo!” risponde.
“ E se io non volessi salvarlo? Senti,Mario,io di questa storia ne ho abbastanza. Armando è partito perché voleva partire o avrebbe trovato qualche stratagemma dei suoi per cavarsela come faceva ogni volta che mi tradiva! Se non l’ha fatto è perché voleva partire con quella donna, quindi fattene una ragione!” replico. Perché non capisce che mi fa solo male raccontandomi di quei due o fornendomi dettagli che non mi interessa conoscere?!
“ Marcella,hai pensato a quello che ti ho detto ieri sera?” mi chiede.
“ Sì,tutta la notte. E sì,hai ragione: forse Armando ha iniziato una storia con quella donna solo per il tuo piano geniale e forse neanche la ama, ma ora come ora a me non interessa. L’unica cosa che mi preme è riavere la mia azienda!” gli rispondo.
“ E se lui tornasse? Se tornasse senza di lei?” mi chiede.
“ Lo prenderei a bastonate,visto che è lei la padrona dell’Ecomoda! Senti,Mario,tutte queste ipotesi campate sul nulla a che servono? Non sappiamo neanche se torneranno…e poi posso farti una domanda?” replico.
“ Certo!” mi risponde.
“ Perché vuoi che Armando torni con me? Per ricominciare a trovargli amanti con cui tradirmi? Ti manca qualcuno che si diverta assieme a te con donne da quattro soldi? Io credo che il tuo desiderio non si realizzerà perché Armando per divertirsi troppo con una donna da quattro soldi l’ha messa incinta e da un figlio non si scappa!” esclamo. Mi rivolge uno sguardo indecifrabile.
“ Lasciami sola!” gli intimo. Mi accontenta piuttosto riluttante. Che casino!
 
[Betty]
“ Armando,non per essere pignola,ma io non vedo nessun ristorante e stiamo camminando da un quarto d’ora!” gli faccio notare con la mano intrecciata alla sua.
“ Un po’ di pazienza,amore mio! E comunque conosco un metodo per ingannare in tempo! Potresti chiudere gli occhi e immaginare qualcosa di bello!” replica.
“ Ma se chiudo gli occhi,finisco per inciampare dopo un passo!” osservo. Maldestra come sono minimo finisco a faccia per terra! Passa un attimo prima che mi ritrovi in braccio a lui.
“ Ecco! Ora puoi chiudere gli occhi senza rischiare di cadere! Pochi minuti e potrai riaprirli!” mi comunica. Sorrido divertita.
“ Tu sei tutto matto!” esclamo.
“ Colpa tua!” replica.
“ Non è che vuoi gettarmi in mare?” chiedo ironicamente dopo qualche attimo.
“ No. Tu non sai nuotare scommetto e neanch’io!” replica.
“ Allora esiste qualcosa che Armando Mendoza non sa fare!” lo canzono.
“ Sì,non so nuotare e non so stare senza di te!” mi risponde prima di baciarmi. Gli poso una mano sulla guancia e se la porta dolcemente alle labbra per posarvi un bacio sul palmo.
“ Amore,non voglio che ti venga un mal di schiena!” protesto.
“ Nessun mal di schiena,anche perché siamo arrivati,ma tu non aprire gli occhi finché non ti autorizzo,Betty!” mi risponde prima di mettermi giù. Sento il rumore del mare e penso che potrei stare qui in eterno ad ascoltare il solo infrangersi delle onde. È così rilassante!
“ Posso?” domando.
“ No,amore. Due minuti soltanto!” mi risponde.
“ Non è che te ne stai andando,vero?” gli chiedo.
“ No! Abbi solo un po’ di pazienza,amore mio! Ne hai avuta tanta a sopportarmi quando lavoravi per me!” mi risponde facendomi ridere.
“ Quanto amo quando ridi!” soffia sulle mie labbra prima di lambirle con le sue. È un bacio breve che mi lascia la voglia di averne ancora.
“ Ora puoi aprire gli occhi!” esclama.
Di fronte a me qualche metro più in là c’è un tavolo imbandito per due con tanto di candela accesa. Il sole sta quasi per tramontare ed è uno spettacolo bellissimo. È l’apoteosi del romanticismo!
Armando si schiarisce la voce e guardo in basso dove lui è inginocchiato. Poco dietro di lui c’è la scritta << SPOSAMI,BETTY! >> incisa nella sabbia. Sono sbalordita da tutto ciò. Solo 3 giorni fa credevo stesse giocando con me e adesso mi sta chiedendo di sposarlo…
Estrae dalla tasca dei pantaloni un astuccetto e lo apre di fronte a me. Contiene un anello probabilmente di oro bianco con un quarzo rosa montato sopra e delle file di diamantini.
“ Il quarzo rosa mi ha detto il gioielliere che è la pietra dell’amore,mentre il diamante rappresenta l’amore eterno. L’ho fatto impazzire quel poveretto…non puoi neppure immaginarlo! No,ritratto: lo immagini eccome visto che mi conosci!” esordisce. Sorrido ancora tesa per il momento emozionante che sto vivendo. Serro le mani a pugni per evitare che si accorga del tremore delle mie mani e del fatto che le stesse stiano sudando per l’emozione che mi sta travolgendo in questo istante.
“ Io lo so che se il tuo amore non fosse stato grande almeno quanto il mio,a quest’ora saresti altrove senza di me,ma voglio dirti che non mi perdonerò mai per tutto il male che ti ho fatto e che è mia intenzione cercare di cancellare tutto quel dolore mostrandoti ogni giorno della mia vita quanto amore sono in grado di donarti. Perché,che tu mi creda o no,io ti amo,Beatrice Pinzon Solano. Ti amo come non ho mai amato nessun’altra donna in tutta la vita e come non amerò mai nessun’altra,perché,anche se l’ho capito con un po’ di ritardo e durante un gioco meschino,ora so che sei tu…che sei tu la donna della mia vita,quella con cui voglio invecchiare! Sono consapevole del fatto che forse da te sto pretendendo un po’ troppo dopo tutte le cose accadute in questi 3 giorni,ma…non sono mai stato così impaziente di legarmi a qualcuno per la vita come in questo momento! Tu sei l'unica persona con cui voglio passare il resto della mia vita. Io non ho dubbi riguardo ciò che provo per te,non temo che i miei sentimenti possano affievolirsi perché in te ho trovato tutto quello che mi mancava per essere davvero me stesso! Dimmi di sì e giuro che tutti i giorni saranno perfetti come quelli vissuti qui a Cartagena,che non verserai mai una lacrima per colpa mia e che sarò il marito ed il padre migliore di questo mondo! Ti giuro che ti renderò felice,immensamente felice e sarò tuo,tutto tuo per il resto dei nostri giorni. Dimmi di sì,amore mio!” esclama. Mi asciugo la lacrima che mi sta accarezzando sfacciatamente lo zigomo.
“ Alzati e abbracciami!” gli intimo dolcemente. Mi accontenta senza battere ciglio.
“ Non vedo l’ora di essere tua moglie,Armando Mendoza!” gli sussurro. Si stacca leggermente da me accogliendo il mio viso fra le mani.
“ È un sì?” mi domanda sorpreso. 
“ Sì!” gli rispondo. Mi solleva da terra prendendomi fra le braccia. Sorrido sospesa tra le sue braccia.
“ Ti amo tanto!” esclamo quando mi rimette giù. Mi bacia.
“ Anch’io!” replica per poi infilarmi l’anello di fidanzamento al dito. Continuo ad ammirarlo.
“ Non ti piace?” mi chiede spaventato.
“ Sì,ma scommetto che hai speso una cifra esorbitante e…forse avresti dovuto contenerti! Non sei più il presidente dell’Ecomoda e in più i tuoi probabilmente quando e se sapranno che vuoi sposarmi,ti diserederanno…” rispondo. Mi attira a sé e mi bacia.  Ci scambiamo dei baci delicati,dolci,che mi fanno letteralmente perdere la testa. Con lui,mio malgrado,è stato sempre così!
Le mie braccia si allacciano attorno al suo collo,mi sento il viso in fiamme. Si allontana improvvisamente dalle mie labbra con mio enorme disappunto. Delinea il contorno della mia mandibola con dei piccoli e delicati baci,per poi scendere lungo il mio collo,regalandomi dei brividi lungo tutto il corpo. Mi ritrovo a chiudere gli occhi e a godermi la piacevole sensazione che le sue labbra mi stanno donando. Mi sento bene, finalmente bene!
“ Non è citando una possibile diseredazione,che mi persuaderai a tirarmi indietro! Dovrai trovare un altro modo per impedirmi di sposarti!” mugugna tempestandomi di baci. 
“ Non scapperai dall’altare,vero?” gli chiedo.
“ Guarda che io sarei pronto a sposarti anche ora!” mi soffia sulle labbra.
“ Ah sì? Attento che ti prendo in parola!” gli rispondo.
 
[Armando]
“ E chi ve lo impedisce?” domanda una voce abbastanza nota alle nostre spalle. Eh no! Questo doveva essere un momento solo mio e di Betty! Ma che ci fa lui qui?
Mi volto in direzione della voce e vedo Michel,Caterina e un prete. E questo chi è adesso? Non bastava il francese a stare sempre fra i piedi? Ma che croce!
“ Che vuoi dire?” gli chiedo.
“ Che,conosciute le tue intenzioni di sposare la tua Betty,io e Caterina abbiamo pensato di regalarvi come dono di addio un matrimonio in riva al mare se voi volete. Lui è il sacerdote,noi possiamo farvi da testimoni,la sposa ha già il vestito bianco…cosa manca?!” replica. Guardo speranzoso Betty. Sarebbe bellissimo!
“ E le fedi?” chiede Betty. Già…le fedi?
“ Il gioielliere martire è stato felice di aiutarmi a patto che impedissi ad Armando di avvicinarsi ancora al suo negozio!” risponde Michel. Io e Betty ci sorridiamo.
“ Amore,se non te la senti,non sei costretta a sposarmi adesso!” le rammento. Anche se mi piacerebbe sposarla subito,non voglio forzarla! Non so ancora se si fida del tutto di me,non ci sono i suoi genitori,siamo in fuga…non voglio costringerla a sposarmi adesso. Non dopo tutto il passato che dobbiamo ancora gettarci alle spalle! Voglio che decida lei,che si senta libera di accettare o rifiutare,che non si senta obbligata da questa sorpresa a sposarmi per forza oggi! Abbiamo tutta la vita per farlo!
“ Ti stai già pentendo di avermelo chiesto?!” replica ironicamente.
“ No,amore. Come ti passa per la testa?” le chiedo. Mi allaccia le braccia al collo.
“ Allora sposami!” mormora. Sorrido stringendola a me. Riesce sempre a spiazzarmi!
 
[Marcella]
“ Ma dimmi la verità: ha un’altra!” esclama Monica Agudelo dall’altro capo del telefono. Domani mi sarei dovuta sposare ed invece mi ritrovo a dover rispondere a domande impertinenti come questa!
“ Non lo so,Monica!” taglio corto. Non posso di certo raccontarle che è scappato con quel mostro!
“ Io te l’avevo detto che gli uomini andavano tenuti d’occhio già da quando lo vidi al Maison di St. Diego in atteggiamenti così affettuosi con quella donna!” commenta. Mi massaggio la tempia esasperata. Mi sta forse dicendo che sono io che ho sottovalutato il pericolo? Come facevo a sapere che Armando fosse un depravato con scarso senso estetico? Se Mario non mi avesse raccontato com’è nata quella storia d’orrore,avrei pensato persino allo sviluppo in Armando di una parafilia priva di definizione specifica poiché ancora sconosciuta in ambito psichiatrico!
“ Lo so. Mi dispiace se avevi già comprato il regalo!” esclamo.
“ Ma,cara,lo sai che i regali si riciclano! A me dispiace più per te. Avevate già comprato casa? E con il ristorante cosa farete? Il vestito da sposa lo venderai?” domanda a raffica.
“ Non lo so e non ho la testa per pensarci adesso! Monica,mi è crollato il mondo addosso meno di 48 ore fa!” le rispondo.
“ Ma non sai neanche dov’è andato?” mi chiede.
“ Qui lo cercano tutti per questioni professionali,ma di lui non si ha traccia. Ha lasciato tutto: la casa,l’auto…non credo tornerà!” le rispondo.
“ In fondo è meglio così,Marcella! Almeno avrai modo di pensare alla tua vita! In fondo morto un Papa se ne fa un altro,quindi…” replica.
“ No,Monica! Io con gli uomini e con l’amore ho chiuso definitivamente!” le rispondo.
 
[Camilla]
Armando,giuro che me la paghi! Da quando hai lasciato quella accozzaglia di pazzi a Bogotà,le mie notti hanno smesso di essere tranquille! Partire o non partire? E poi Amleto si lamentava!
Se scegliessi di partire aiuterei quel tipo,annullerei qualsiasi loro sospetto su una fuga di Armando e Betty qui,ma mi toccherebbe sopportare tutti i giorni mia madre e le sue occhiatacce!
Se decidessi di restare lascerei quel povero ragazzo da solo in mezzo a quella schiera di avvoltoi e probabilmente Betty e Armando semmai un giorno decidessero di tornare,di quel tizio troverebbero solo le ossa!
“ Mamma!” esclama il mio pulcino. Si è svegliato come al solito per bere!
“ Ehi! Lo sai che i bimbi buoni a quest’ora dormono?!” replico alzandomi dal letto e prendendolo per mano.
“ Lo so,ma quando zio Armando viene qui,posso dire a tutti che è il mio papà?” mi chiede mentre ci dirigiamo in cucina.
“ Amore mio,ma lui è tuo zio!” obietto.
“ Sì,ma tutti hanno un papà.” Replica mentre gli porgo il bicchiere d’acqua.
“ Non tutti. Il tuo amichetto Gustav ha solo la mamma!” ribatto. La mamma di quel bimbo è rimasta vedova appena dopo la nascita di Gustav.
“ No,perché la mamma di Gustav si è fidanzata e lui adesso ha anche un papà!” mi risponde. Mio figlio è una specie di merlo strillone di gossip…e poi dicono che noi donne siamo pettegole!
“ Quindi vorresti che mi fidanzassi anch’io?” gli chiedo. Annuisce. Può anche scordarselo! Non succederà mai!
“ Tesoro,ma guarda che ci sarebbero anche molti lati negativi. Magari il mio fidanzato potrebbe non piacerti o tu potresti non piacere a lui,anche se ne dubito visto che sei bellissimo; potrebbe essere uno di quelli a cui non piacciono le patatine fritte e gli hamburger o uno a cui non piacciono i dolci; magari potrebbe essere un uomo cattivo! Amore mio,non è meglio se restiamo solo io e te?” esclamo tentando di persuaderlo a desistere dai suoi propositi di farmi accoppiare.
“ Ma magari può anche essere uno a cui piacciono le patitine e gli hamburger e i dolci,uno a cui piace giocare con me e raccontarmi le storie prima di dormire,uno che ti vuole bene. E poi potreste scrivere una lettera alla cicogna per chiederle di farmi arrivare un fratellino,visto che anche il fratellino ha bisogno di un papà!” ribatte. Sto quasi per strozzarmi con la mia stessa saliva. Ma che cavolo! Possibile che non riesca mai a smontare i suoi propositi?!
“ Facciamo un patto: se trovo un uomo così,ti giuro che me lo sposo!” replico esasperata. Tanto un uomo del genere non esiste,no?!
 
[Armando]
Non posso crederci! Ho il cuore a mille e non è un modo di dire! Sento davvero il mio cuore battere più forte del solito! Chi l’avrebbe mai detto che mi sarebbe accaduto di avere la tachicardia nel giorno da me più temuto dall’inizio dell’adolescenza?
È da quando ho cominciato ad approcciarmi alle donne che ho sempre temuto di essere trascinato all’altare e non mi stimolava per nulla la prospettiva! La sola idea di sposarmi mi portava l’orticaria ed ho sempre pensato che la vita vera,la migliore fra tutte,fosse quella fatta di flirt a iosa,di relazioni instabili senza impegno in cui la donna,dopo una notte di passione,scompare con uno schiocco di dita senza crearti problemi!
Figli? Neanche a parlarne! La sola idea di mettere al mondo un figlio mi faceva raggelare e invece…invece ora c’è la mia Betty,c’è il mio piccolino che cresce nel suo ventre e finalmente non mi sento più solo perché so che qualunque cosa accada,loro resteranno al mio fianco!
“ Armando?” mi riscuote dai miei pensieri la sua dolce voce. Mi guardo attorno e noto la faccia del prete. Che c’è? Perché mi guarda così?
“ Amore,le promesse!” mi sussurra Betty.
“ Sì,scusate! Mi sono perso per un attimo nei miei pensieri!” bofonchio impacciato. Anche se siamo solo in 5 compreso il prete,mi sento alquanto imbarazzato per la figuraccia appena fatta!
“ Non facevi altro che sorridere!” mi sussurra Betty. Le rivolgo un sorriso.
Il prete mi porge il libro per farmi leggere le promesse e mi schiarisco la voce. Spero non si senta troppo che sono emozionato!
“ Io,Armando Mendoza,mi concedo a te come tuo sposo e prendo te,Beatrice,come mia sposa. Prometto di esserti sempre fedele nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia e di amarti e di onorarti tutti i giorni della mia vita.” Esclamo infilandole la fede al dito. Speriamo non la perda…secondo me è troppo larga!
“ Io,Beatrice Pinzon Solano,mi concedo a te come tua sposa e prendo te,Armando,come mio sposo. Prometto di esserti sempre fedele nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia e di amarti e di onorarti tutti i giorni della mia vita.” Replica mettendomi la fede. Mi sa che l’orafo ha sbagliato le misure…questa è troppo larga! A Zurigo dovremo farle stringere!
Le sue mani tremano leggermente e vorrei tanto abbracciarla,ma non posso. Già il prete non salta di gioia per aver dovuto celebrare un matrimonio di fretta e furia,se cominciamo con le smancerie questo ci picchia!
“ Come vanno?” mi chiede Michel.
“ Troppo larghi! Ma che misure gli hai dato? Quelle dell’incredibile Hulk?” replico sottovoce.
“ Lo sposo può baciare la sposa!” esclama il prete distraendomi da quella conversazione con Michel.
Stringo Betty tra le mie braccia e poso le mie labbra sulle sue fra gli applausi di Caterina e Michel. Ricordo ancora tutto il casino fatto per baciarla la prima volta. Quello è stato il bacio più strano della mia vita,il bacio che mi ha cambiato la vita. Quel bacio è stato il primo passo verso la dipendenza da lei,dal suo sapore,dal suo amore.
Le nostre bocche sono unite in un bacio delicato. Non riesco a staccarmi,non dopo aver rischiato di perderla. La sua mano si insinua tra i miei capelli,accarezzandomi dolcemente la nuca. Mi stacco dalla sua bocca per riprendere fiato e mi ritrovo a baciarle il viso,scendendo poi lungo il suo collo. È solo un colpo di tosse imbarazzato del prete a farci staccare. Mia moglie ha le gote rosse e non perdo occasione per sfiorargliele.
“ Ora non si scappa più,Armando Mendoza!” mormora.
“ Non avevo alcuna intenzione di farlo!” replico stringendola a me.
 
[Giulia]
“ E quindi è diventato presidente!” asserisco dopo il racconto più che dettagliato di mio marito.
“ Già! Ma la cosa strana è stata più che altro l’atteggiamento della sorella di lui. Si è congratulata con me e non sembrava per nulla contrariata da questa fuga!” mi risponde.
“ E com’è questa sorella del dottor Armando?” gli domando.
“ Boh. Ha comunicato con noi via telefono e pare sia coetanea della nostra bambina e con un figlio a carico! Pensa che quella ragazza fa la cameriera. Pare sia in rotta con la famiglia!” mi risponde.
“ Povera ragazza! E sa nulla di Betty e del signor Armando?” gli chiedo.
“ No. Pensa che è curiosa di conoscere nostra figlia e poi Nicola l’ha invitata a tornare per farle ricoprire il ruolo di vicepresidente!” mi racconta.
“ E Nicola com’è stato accolto lì?” gli chiedo.
“ Malissimo. L’ex quasi cognato del signor Armando l’ha guardato male tutto il tempo e anche i genitori e l’ex fidanzata. Credo non avrà vita facile in quell’azienda!” mi risponde.
“ E credi sarebbe un bene se la sorella del dottor Mendoza accettasse?” gli domando.
“ Forse sì. I due sembrano essersi presi bene!” mi risponde.
“ E domani dovrai andarci di nuovo?” gli domando.
“ Sì,vorrei parlare con il signor Roberto. Devo capire che intenzione ha suo figlio con nostra figlia e quel tipo mi sembra uno a posto!” replica.
 
[Sofia]
“ Non ci posso credere!” esclama Berta alla fine del nostro racconto. Da quando si è assentata per via del parto prematuro ne sono successe di cose ed abbiamo reputato fosse meglio aggiornarla.
“ Quindi Nicola Mora,che non era il fidanzato di Betty,è diventato il presidente dell’Ecomoda perché Betty e il dottor Armando,di cui la nostra amica è incinta,sono scappati insieme!” ricapitola. Anna Maria annuisce.
“ Mi state prendendo in giro,vero?” esclama.
“ No! Ti sembriamo dell’umore? Non so se hai capito ma quella gattamorta della bionda finta sta facendo gli occhi dolci a Nicola Mora e se non stiamo attente ci fa fuori!” le rispondo bruscamente.
“ Certo che quella lì non ha proprio vergogna!” commenta Berta.
“ Ma di Betty e del signor Armando non si sa nulla? Dove sono andati? E la signora Marcella come l’ha presa?” chiede Berta a raffica.
“ Non si sa nulla tantomeno dove sono andati! La signora Marcella è di umore nero!” le risponde Mariana.
“ In fondo come poteva aspettarsi che fosse proprio Betty l’amante del suo quasi marito?! Quindi fu lei anche a lasciargli la poesia sulla scrivania…” esclama Berta.
“ Già,ma noi qualcosa potevamo immaginarla dalla rissa fra Nicola e il dottor Armando fuori casa di Inesita!” rispondo.
“ Dev’essere bello avere due uomini che si battono per te!” esclama Sandra.
“ Veramente non si battevano! Non è corretto metterla in questi termini,visto che l’unico a tiare cazzotti era il signor Armando!” preciso. Quel poveretto di Nicola Mora le ha solo prese!
“ Ma voi pensate che torneranno? E i Mendoza come l’hanno presa?” chiede Berta.
“ Non credo torneranno. La lettera di Betty,come hai sentito,era una lettera d’addio!” le risponde Anna Maria.
“ Ed i Mendoza l’hanno presa così male,come quando la loro secondogenita fece loro quella bella sorpresina!” rispondo alla seconda domanda di Berta.
“ E lei sa nulla dei due?” chiede Berta.
“ A quanto pare no,ma mai dire mai! Sarebbe l’unica in grado di capirli senza giudicarli!” risponde Ines.
 
[Nicola]
Suono il campanello di casa sua e aspetto che mi apra.
Noto che non è vestita come stamattina: indossa un corpetto che delinea la sua figura e una minigonna striminzita. Mi offre un whisky ma rifiuto. Ci manca solo il whisky!
Mi accomodo sul divano e lei si siede in braccio a me. Più conosco Patty e meno la capisco!
“ Hai detto che dovevamo parlare,Nicola. Sto aspettando che tu lo faccia!” mi dice. Fosse facile con lei a questa distanza!
“ Beh volevo dirti che non mi va che ti comporti come prima in ufficio. Sai bene che ho già avuto dei problemi e che non mi hanno offerto la presidenza per stima nei miei confronti! Diciamo che sarebbero stati più felici di farsi tagliare un alluce!” esordisco,mentre inizia a togliermi la cravatta. Le tengo ferme le mani.
“ E va bene,scusa ma è colpa tua: il potere ti dona! Diciamo che sei più sexy sulla poltrona presidenziale!” mi risponde. Ma non è mica una chirurgia plastica?!
“ Ma se ci beccano in pose poco consone al luogo di lavoro ci sbattono fuori! A me fanno un favore più che altro,dato che meno resto in quella gabbia di matti e meglio è,ma a te non credo!” le ricordo. Stoppa le mie parole con un bacio appassionato.
“ Patrizia,ma noi non dovevamo andare a cena?” le domando.
“ Takeaway…ti farò mangiare come un imperatore!” mi risponde. Questa cosa mi preoccupa,dato che in fatto di cibo sono molto esigente e che il mio stomaco è parecchio capiente! E poi vorrei farle notare che gli imperatori sono tutti morti e,a questo punto,spero non di fame!
 
[Roberto]
“ Margherita,non urlare!” la supplico quasi.
“ NON URLARE? QUEL TIPO VUOLE AFFIDARE LA VICEPRESIDENZA A CAMILLA,TI RENDI CONTO? E SECONDO TE NOSTRA FIGLIA DOVE LASCERÀ QUEL BAMBINO? NON PUÒ DI CERTO LASCIARLO SULLE MONTAGNE SVIZZERE! TI RENDI CONTO CHE CI TROVEREMO TUTTI I GIORNI A FARE I CONTI CON L’ERRORE DI NOSTRA FIGLIA?” replica con urla quasi isteriche.
“ Margherita,sarebbe stato lo stesso anche se lei fosse tornata solo per qualche giorno senza assumere alcuna carica nell’azienda! E poi non mi è sembrata chissà quanto propensa a tornare!” le faccio notare.
“ E se volesse venire ad abitare qui?” oppone.
“ Margherita,non possiamo mica farla dormire sotto i ponti?!” replico scandalizzato.
“ Lo meriterebbe visto chi ha sposato! O forse credi che quell’idiota avrebbe potuto darle una vita migliore se fosse rimasto con lei? Ma per favore!” ribatte.
“ Margherita,ascoltami bene: quel bambino esiste nostro malgrado. È nostro nipote ed ha il nostro cognome purtroppo. Sono quasi 5 anni che evitiamo di confrontarci con questa realtà,ma adesso è arrivato il momento di affrontarla anche in previsione del fatto che presto ci nascerà un altro nipotino!” cerco di mitigare il suo atteggiamento.
“ Un altro nipotino che non avrà Marcella come madre,ma quella donna!” puntualizza.
“ Lo so. Marcella è sempre stata come una figlia per me e sai quanto bramassi la celebrazione di quel matrimonio,ma è andata così! E poi smettiamola di chiamarla << quella donna >>! Beatrice è la donna che nostro figlio ha scelto,la donna che ama e poi ammetterai che almeno Armando ha avuto il buongusto di scegliere una donna intelligente,preparata,capace di farsi apprezzare per le sue capacità manageriali,la stessa donna a cui dobbiamo il mancato fallimento della nostra azienda. Diciamo pure che fra Beatrice e l’ex marito di Camilla c’è un abisso in tutti i sensi! Forse se non ci fosse stata Beatrice,a quest’ora le banche avrebbero già smembrato la nostra azienda e i nostri 30 anni di lavoro sarebbero stati sprecati! Ok,Betty non ha classe e diciamo che in quanto all’estetica è molto molto lontana da Marcella,ma ti ricordi ogni volta che partivamo per Londra io cosa ti dicevo?” replico.
“ Che potevamo partire tranquilli perché Armando non era solo in quanto c’era quella ragazza a dargli una mano nella direzione della nostra azienda!” mi risponde.
“ A dispetto di tutto quello che è successo in questi due giorni,io la penso ancora così. Non fraintendermi: non sono contento del trattamento che Armando e Betty hanno riservato a Marcella,della loro relazione clandestina o del loro stratagemma losco per salvare l’Ecomoda,ma Beatrice,contro tutto ciò che si vuole tirar fuori in merito alla sua stravaganza,è la donna giusta per ricoprire la carica di presidente dell’Ecomoda! Io sono certo che se lei tornasse,in meno di sei mesi riusciremmo a risollevarci!” affermo.
“ Certo,facciamole un monumento!” esclama la voce di Daniele alle mie spalle.
“ Daniele,non hai ascoltato il mio incipit!” replico.
“ Che altra lode mi sono perso riferita a quella donna?” domanda lui sarcastico.
“ Stavo solo dicendo che mi dispiace da morire per Marcella. Tu,lei e Maria Beatrice siete stati come dei figli per me e diciamo che Betty non era proprio quello che mi aspettavo per Armando,ma certe cose non si scelgono. Non si sceglie chi amare,si ama e basta! E poi dicevo a Margherita che su una cosa Camilla ha avuto ragione oggi: il problema di Armando è sempre stato Mario Calderon. Non sto con questo esimendo mio figlio dalle sue colpe perché esiste il libero arbitrio,ma sono convito che se Armando si fosse affidato solo ai consigli di Betty, forse ora non staremmo in questo casino!” rispondo.
“ E i due sarebbero finiti a letto prima!” replica lui pungente.
“ Daniele,ma che vuoi? Non ti stava bene che Armando sposasse Marcella,ora non ti sta bene che l’abbia lasciata…si può sapere cosa può renderti felice e soddisfatto?” ribatto.
“ Non mi sta bene che il tuo virgulto si stia facendo un bel viaggio di nozze,senza neanche essere sposato,con la sua orribile assistente con il nostro denaro mentre mia sorella sta ancora piangendo per lui questo non mi sta bene! E non mi sta bene neanche aver perso tutti i soldi che avevo investito in un progetto perché non ho potuto vendere le mie quote dell’Ecomoda per investire il mio denaro in altro campo ed affidarlo in mani più capaci di quelle di tuo figlio,Roberto!” mi risponde irato.
“ Armando sistemerà tutto,io ne sono sicura! Lui e Beatrice torneranno,vedrai!” cerca di rassicurarlo mia moglie.
“ Lo spero per lui oppure suo figlio lo vedrà dalla galera. Gli do un mese. Un mese per tornare oppure giuro che lo denuncio dicendo che il rappresentante dell’Ecomoda e quella della Terramoda sono amanti e sono scappati insieme. È una truffa no usare la propria amante come prestanome di un’azienda per farsi ipotecare e farla sotto al naso alle banche? Un mese. Un mese o lo rovino!” esclama prima di andar via sbattendo la porta.
“ Dobbiamo trovarlo! Roberto,non possiamo permettere che vada in galera! Non possiamo permettere che Armando non veda nascere suo figlio!” esclama Margherita.
“ Lo troveremo,vedrai!” la rassicuro abbracciandola.
 
[Patrizia]
L’ho invitato a cenare nel mio appartamento perché dopo la figuraccia fatta con lui al << Le Noir >> preferisco evitare di farmi vedere in giro con lui,almeno finché non avrà imparato a comportarsi come un uomo di classe!
“ E così il dottor Mendoza ha una sorella! Non lo immaginavo!” commenta.
“ Già…quella specie di idiota!” asserisco.
“ Perché idiota?” mi domanda.
“ Perché solo un’idiota acconsente di divorziare dal marito nonostante sia incinta! Se fosse capitato a me con Maurizio,col cavolo che gli avrei concesso la libertà!” rispondo.
“ Quindi è divorziata! E perché?” mi chiede.
“ Per lo stesso motivo per cui la ribelle di casa Mendoza si è costretta all’autoesilio in Svizzera!” gli rispondo. Appare pensieroso.
“ Io non penso che tornerà per aiutarti,sai?!” continuo accarezzandogli la mano.
“ Ho visto che non ha bei rapporti con sua madre!” mi risponde non spostando la mano.
“ Direi! Ha sposato un pezzente,cosa si aspettava? Che Margherita le stendesse un tappeto rosso?” commento.
“ Da quando le caste sono importanti?” replica.
“ Per Margherita e Roberto lo sono.” Gli rispondo.
“ Mi stai dicendo che non accetteranno mai Betty come non hanno accettato quel tipo?” mi chiede.
“ Sì. Al 99,99% direi che non l’accetteranno mai,neanche se la tua amica mettesse al mondo 30 figli. Il figlio di quella lì,di Camilla,non l’hanno mai visto!” gli rispondo.
“ Bello schifo!” commenta.
 
[Caterina]
Così Armando Mendoza sa sorridere. Sa sorridere col cuore. Chi l’avrebbe mai immaginato fino ad una settimana fa? L’Armando di questi giorni a Cartagena non è isterico,né nevrotico,né angosciato…ma soprattutto Armando si è sposato! E per gioco del destino si è sposato un giorno prima di quando era previsto il suo matrimonio con Marcella. Ed eccolo lì che abbraccia e bacia sua moglie e che non riesce a distogliere lo sguardo da lei.
“ Ottima scelta!” esclama Michel.
“ Quale?” gli chiedo.
“ Quella del vestito. A Betty sta molto bene!” mi risponde.
“ Se ti sente Armando ti ammazza! Mi pare sia un po’ gelosetto!” replico.
“ Caterina,lo sai che io con l’amore ho chiuso. E poi Betty è vero che è l’apoteosi della dolcezza,ma non mi piace impelagarmi in strani triangoli amorosi! Se fosse stata single sarebbe stato diverso,ma ora è sposata e anche incinta…cavoli sarebbe da degenerato! Oltre al fatto che quella ferita è ancora aperta e me ne sono reso conto durante il loro matrimonio. Non ho fatto altro che pensare a me,a lei…” ribatte.
“ Con l’amore hai chiuso,ma perché sei sempre così catastrofico? Le donne non sono mica tutte così?!” commento.
“ E poi ho pensato anche a quella donna che Armando ha lasciato a pochi giorni dalle nozze!” aggiunge.
“ Si sarebbero dovuti sposare domani e per ironia della sorte Armando si è sposato oggi!” replico.
“ Chissà se quella donna si riprenderà mai!” commenta Michel melanconicamente.
 
[Betty]
Non ci credo! Non mi do dei pizzicotti solo per non farmi dei lividi. Sono sposata. Sono la moglie di Armando Mendoza e lui mi guarda come non ha mai guardato nessun’altra. Lui ride,scherza e dell’uomo nevrastenico che ho spalleggiato ed aiutato da quando ho messo piede in Ecomoda non sembra esserci traccia.
Alla fine Michel e la signora Caterina ci hanno organizzato una piccola festicciola. La maggior parte delle persone presenti neanche le conosciamo a parte la Vasquez e la Arboleda.
“ Che c’è?” mi domanda mio marito portandosi una mia mano alle labbra per baciarne il dorso.
“ Sono felice!” rispondo. Mi bacia.
“ Anch’io! Ci pensi che questa sarà la nostra prima notte di nozze e sarà a Cartagena?!” replica. Sorrido.
“ Armando,io stavo pensando una cosa…” esordisco.
“ Quella faccetta triste mi sta facendo preoccupare!” esclama posandomi dei piccoli baci sul viso.
“ Che ne pensi se…lasciamo passare un paio di mesi e poi torniamo a Bogotà?” gli chiedo titubante. Mi guarda sconvolto.
“ Betty,sei seria?” mi domanda. Annuisco.
“ Amore,scappare non è la soluzione. Ormai siamo sposati e per comprovare che ci amiamo davvero dobbiamo dimostrare la solidità nel nostro rapporto a tutti loro. Adesso stiamo vivendo un idillio perché ci siamo solo noi e questo idillio potrebbe perpetuarsi anche a Zurigo perché tua sorella,almeno da ciò che mi dici non avrà nulla contro di me,ma io voglio dimostrare a me stessa e a loro che non importa che ci siano la signora Marcella o il signor Mario o chicchessia e che tutti loro non potranno mai allontanarti da me perché sono io ciò che vuoi! Io voglio dimostrare a me stessa che possiamo sopravvivere come coppia anche in mezzo a loro,anche con i miei genitori e i tuoi contro,anche con le battutine di Daniele Valencia,con l’acidità della tua ex e con la cattiveria del tuo amico. Armando,se mi ami come dici,dimostrami che sei convinto di voler stare al mio fianco anche in quello che è il tuo mondo,anche in mezzo alle persone che conosci da sempre!” replico.
“ Per la miseria,Betty,ti ho sposato! Ti serve davvero un’altra dimostrazione? Ho detto ad Adriana Arboleda,a Claudia Helena Vasquez che ho scelto te,che non voglio nessun’altra donna,ho giurato di fronte a Dio di amarti…e non mi credi?” esclama con veemenza.
“ Non ho detto questo!” ribatto.
“ Non l’hai detto,ma è così! Tu non mi credi e non te ne faccio una colpa. Capisco che tu mi stia mettendo alla prova,ma ti sembra così assurdo che io voglia proteggere te e nostro figlio da tutto quello stress che di certo ti assalirebbe a Bogotà? Ti sembra tanto sconsiderata la mia preoccupazione? Se dovesse accadere qualcosa a te o a nostro figlio…” abbassa lo sguardo. Gli sollevo il viso con la mano
“ Armando,io ti credo e non sai quanto mi rende felice che tu ti preoccupi per me e per nostro figlio,ma non voglio nascondermi dal mondo! Non voglio che tu scelga fra noi tre e il mondo,amore mio. Non voglio che ti autoesili come tua sorella perché so che finiresti per odiare sia me che nostro figlio ed è l’ultima cosa che desidero,preferirei piuttosto essere lasciata da te!” gli rispondo. Mi stringe forte a sé.
“ Scusa,amore mio! Hai ragione tu! E ad ogni modo io ti amo troppo per poterti odiare,né tantomeno potrei odiare il nostro piccoletto! Neanch’io voglio nascondermi dal mondo e meno che mai voglio celare al mondo che la donna migliore dell’universo è solo mia! Pertanto ho una proposta per lei,signora Mendoza: entro un mese,al massimo un mese e mezzo,torneremo a Bogotà,ma alla prima lacrima che ti faranno versare,io,come il più romantico dei cavalieri antichi,ti porterò via la lì e che si arrangino loro e i problemi dell’azienda!” esclama. Sorrido per poi posare le mie labbra sulle sue.
“ Ti amo!” mormoro. Mi bacia con passione.
“ Anch’io. Una volta a Bogotà per prima cosa organizzeremo una bella cena con le nostre famiglie,poi cercheremo una casetta per noi 3 e poi…” lo interrompo con un bacio.
“ Sì!” esclamo non staccandomi del tutto da lui.
“ Il secondo sì della giornata! Direi che sono stato fortunato oggi!” commenta facendomi ridere.
 
[Marcella]
“ Che cosa hai fatto? Ma sei impazzito,Daniele?” sbotto furiosa.
“ No,io rivoglio ciò che è mio e che quel decorticato del tuo ex mi ha fatto perdere! Si è fatto la sua fuga d’amore con la sua amante gestante e adesso è ora che torni per assumersi le sue responsabilità nei nostri confronti!” risponde mio fratello dall’altro capo del telefono.
“ Daniele,ma così finirà in galera!” replico.
“ Dovrebbe essere contento…quello è il suo habitat naturale,il posto dove meritano di stare i criminali come lui e la sua amichetta!” ribatte.
“ E poi io non voglio che si assuma le sue responsabilità!” obietto.
“ Non parlavo delle responsabilità riguardo la vostra relazione,anche perché se si avvicina di nuovo a te gli cavo gli occhi! Parlavo del fatto che rivoglio quello che è mio! Non lascio l’eredità di nostro padre nelle mani di quella specie di bertuccia incinta e di quel pagliaccio da circo del tuo ex! Magari quei due stanno alloggiando in un hotel di lusso con il nostro denaro!” mi risponde.
“ Hai ragione! Devono tornare!” asserisco.
“ Marcella,pensa anche a Maria Beatrice. Noi,volendo,potremmo anche cercare lavoro altrove,ma nostra sorella…gli utili dell’Ecomoda sono tutto ciò che l’aiuta a campare!” afferma.
“ Daniele,non tirare fuori adesso il tuo lato sentimentale che non è il caso! Credi che io non pensi a Maria Beatrice?” replico.
“ Marcella,a me non importa nulla che tu sia ancora innamorata di quell’inetto totale! Io rivoglio il mio denaro e le mie quote dell’Ecomoda, poi se Armando Mendoza e la sua sgualdrina vorranno partire per Marte,sarò lieto di offrire loro una navicella con tutti i comforts!” ribatte con veemenza. Mi massaggio una tempia.
“ E Roberto e Margherita che hanno detto?” gli chiedo.
“ CREDI MI IMPORTI? A Roberto è già quasi passata l’arrabbiatura nei confronti di quell’incapace del suo rampollo e di quella lì e stava cercando di rammollire anche Margherita,come se non fosse colpa loro e dei loro insegnamenti se sono venuti fuori due imbecilli come Camilla e Armando! Secondo te è un caso che tutti e due i fratelli Mendoza si siano innamorati di due morti di fame arrampicatori sociali?” replica.
“ Armando ha iniziato una storia con quella lì solo per non perdere l’Ecomoda!” gli confesso.
“ COSA?” chiede sbalordito.
“ Era un piano di Mario. Loro credevano che lei stesse con Nicola Mora e che i due potessero fregarci!” spiego.
“ E nel piano così geniale di Mario Calderon era contemplata anche la penetrazione senza dovute precauzioni o il bel Mendoza era attento solo con te? Oppure aspetta fammi indovinare: voi due in 4 anni vi siete limitati solo ai preliminari?” replica cattivo.
“ Daniele,basta!” esplodo.
“ BASTA? Forse sarà anche iniziata così e questa spiegazione elimina dalla mia testa l’ipotesi di un principio di cataratta del tuo ex,ma perché la fuga? Perché l’ingravidamento di quella pseudo donna? Marcella,la verità è che Margherita e Roberto,che io ammiro profondamente,hanno sbagliato qualcosa nei loro insegnamenti a quei due ed i risultati sono evidenti! Dev’essere stata l’eccessiva catechesi forse a spingerli ad amare un po’ troppo i poveri!” replica. Se non avessi il morale sottoterra riderei anche!
“ Daniele,Mario pensa che dovrei riprendermi Armando. E anche Patrizia!” affermo. Ho bisogno di avere la sua opinione,di sapere che sto prendendo la decisione giusta a non dar loro ascolto!
“ Già il fatto che quei due pensino per me è una novità clamorosa! Dovrebbero avvisare la stampa di questo evento unico! Tu non devi riprenderti nessuno! E poi pensa al fatto che è stato con quella lì con quella ferraglia e vedrai che non avrai più dubbi sul fatto che quel cretino te lo devi dimenticare!” replica.
“ Hai ragione! Volevo sentire che almeno tu la pensi come me! Ci vendiamo domani!” esclamo.
“ Notte,sorellina! A domani!” ribatte prima di riagganciare. Daniele ha ragione: Armando ci ha rovinato,mi ha tradito con quella lì mettendola anche incinta e non potrò mai perdonarlo!
 
[Margherita]
“ Segreteria telefonica di Armando Mendoza,in questo momento non posso rispondere. Lasciate un messaggio e sarete richiamati al più presto.” la voce di mio figlio registrata è l’unica cosa che sento.
“ Armando,sono tua madre. Devi ritornare qui in Colombia al più presto! Ti prego,Armando,le cose si stanno mettendo male e tu e Beatrice dovete ritornare assolutamente!” registro il mio messaggio sperando mi richiami.
“ Avresti dovuto dirglielo che rischia una denuncia da parte di Daniele!” esclama mio marito. Mi massaggio la fronte.
“ Margherita,lo sai che con noi non si metterà mai in contatto e che interpreterà questo tuo messaggio come un nostro tentativo di farlo ritornare sui suoi passi!” continua Roberto.
“ E che vuoi che faccia? Che faccia un annuncio in tv?” replico irritata.
“ C’è una sola persona con la quale Armando potrebbe farsi vivo!” risponde allusivo.
“ No! No,Roberto! Non puoi chiedermi questo!” ribatto.
“ Margherita,devi farlo oppure lo farò io!” esclama. Compongo svogliatamente il numero di quella scriteriata.
“ Pronto!” mugugna dall’altro capo del telefono.
“ Daniele ci ha dato un ultimatum!” esclamo breve e concisa.
“ Mamma,sei pazza?! Qui è notte fonda!” farfuglia.
“ Se entro un mese Armando non ritorna con quella donna,Daniele lo denuncerà! Tuo fratello rischia la galera! Questa è una truffa!” replico.
“ Mamma,Daniele sta bluffando!” biascica.
“ Non sta bluffando! Se senti tuo fratello devi dirgli di tornare entro un mese o finirà per non conoscere mai suoi figlio!” rispondo.
“ Non è un vostro stratagemma per farlo tornare e sposare con Marcella Valencia,vero?” mi chiede.
“ Ci credi capaci di questo?!” replico sconvolta.
“ Non solo di questo! Di molto peggio e non lo credo soltanto,ma ne sono certa,visto che tuo nipote non ha un padre grazie ai tuoi ordigni! Devo pensarci e decidere se crederti! Ad ora mi fido solo di Nicola Mora!” risponde prima di riagganciare.
“ Che ha detto?” mi domanda mio marito.
“ Che si fida solo di Nicola Mora,che neanche conosce! Bei criteri del cavolo sono quelli di nostra figlia!” gli rispondo.
“ Domani dobbiamo parlare con quel ragazzo!” asserisce.
 
[Nicola]
Inizia a baciarmi con passione e mi trascina con lei sul divano,mi toglie la cravatta,ma mi stacco da lei.
“ Patrizia,ma tu sei sicura?” le chiedo.
“ Sicurissima!” mi dice baciandomi ancora.
“ Mi dispiace per la tua auto!” mugugno.
“ Te l’ho già detto: non importa!” replica travolgendomi in un altro bacio. Questa volta sono io che inizio a spogliarla e la porto con me sul letto. Inizia a spogliarmi anche lei,con la mia stessa voracità,ma mi tornano in mente le parole di Betty e mi stacco da lei.
“ Nicola,ma che hai?” mi chiede.
“ Patrizia,devi promettermi che tutto questo non influirà sulle nostre vite professionali!” affermo. Io in Ecomoda sono il presidente e non voglio si metta in testa strane cose tipo favoritismi o cose simili!
“ Intendi dire che preferisci con me una storia clandestina?”  mi domanda un po’ incazzata.
“ Patrizia,no,ma…insomma in azienda dovrai dare il meglio di te! Io non voglio che pensino che conservi il posto venendo a letto con me! Non sarebbe una cosa bella riguardo sia la mia che la tua reputazione!” Le dico.
“ Nicola,non pensare a nulla tantomeno all’azienda! Tu mi desideri e io desidero te,non dovremmo perdere tempo a parlare.” mi intima, travolgendomi in un bacio appassionato.
“ Hai ragione! Non voglio pensare a nulla!” replico.
“ Non te ne pentirai,amore mio!” replica riprendendo a baciarmi. Ha ragione ora voglio dedicarmi solo a lei.
 
[Michel]
“ E così domani partirete!” commento rivolto ai due sposini.
“ Già! Domani ci aspetta un viaggetto bello lungo!” risponde lei mentre Armando la stringe forte.
“ Armando,ma ci avete pensato bene? In questo modo finite inevitabilmente per complicare anche la vita a Camilla!” obietta Caterina.
“ Sì,Caterina,e poi non sarà per sempre! Oltre al fatto che per Cami affidarci la piccola peste non credo sarebbe una complicazione…anzi!” ribatte Armando.
“ E poi Nicola ha chiesto a sua sorella di assumere la vicepresidenza dell’Ecomoda,quindi probabilmente saranno lei ed il bambino a partire!” aggiunge Betty.
“ Oddio! E i tuoi lo sanno,Armando?” domanda Caterina preoccupata.
“ A quella scena epica vorrei assistere semmai dovesse verificarsi! Mia madre e mia sorella nella stessa stanza…da film horror! E spero proprio non si ritrovino a condividere la stessa casa oppure saranno dolori!” risponde Armando.
“ Non hai più sentito nessuno di Bogotà?” chiede Caterina.
“ A parte Nicola,no! Finirebbero per chiedermi dove sono ed io ora come ora voglio solo godermi mia moglie,mio figlio e la tranquillità della luna di miele. Non mi pare di chiedere tanto,Caterina!” le risponde Armando.
“ Quindi non escludete di tornare…” ne deduce Caterina.
“ No. Voglio solo che Betty diventi abbastanza forte da affrontarli tutti senza soccombere come prima e sai meglio di me che Camilla in questo è la maestra giusta. Io non voglio che il mio matrimonio finisca come quello di mia sorella…non credo riuscirei a sopravvivere ad una cosa del genere!” ribatte lui divenendo improvvisamente cupo. Betty lo bacia.
“ Non ci succederà nulla di simile. E poi non credo ti concederò mai il divorzio!” lei cerca di risollevarlo di morale.
“ Vedi,Michel,grazie a te mia moglie mi ha appena incastrato in matrimonio! Come farò a venirne fuori ora?!” ironizza lui facendomi ridere.
“ Come sei spiritoso quasi quasi ti preferivo isterico!” ribatte lei.
“ Io non sono mai isterico!” replica lui offeso.
“ No…quando mai!” commenta ironica Caterina facendo ridere Betty.
“ Amore,io sono un po’ stanca,che dici se andiamo?” chiede Betty a suo marito,che annuisce.
“ Allora è arrivato il momento degli addii!” asserisco.
“ Facciamo dei saluti che è meglio!” esclama Betty.
“ Michel,grazie per avermi sopportato tutta la mattinata,per il matrimonio a sorpresa con annessa festa,per averci accolto qui e per…” Betty interrompe Armando.
“ …e per non averci fatto trascorrere neppure un momento da soli!” esclama ironicamente sua moglie.
“ Io vi auguro di essere per sempre felici come adesso!” replico. Mi ringraziano.
“ Caterina,da dove comincio per ringraziarti? Se non ci avessi dato una mano,forse io e Betty non saremmo qui e non ci saremmo sposati! Io probabilmente in passato non sono stato il migliore degli uomini,ma da questo viaggio è nato un uomo nuovo,un uomo felice e lo devo a te!” esclama Armando.
“ Solo a lei? È bello sapere di essere apprezzati!” commenta Betty.
“ Che spiritosa! Il lavoro corposo su di me l’hai fatto tu e lo sai,però mi sa che era Bogotà a rendermi isterico,quindi l’aiuto di Caterina a partire mi ha dato una mano!” replica lui.
“ Una mano momentanea,anche perché mi sa che quando ritornerai a Bogotà ritornerai l’Armando isterico di sempre!” esclama Caterina.
“ Grazie tante per la fiducia!” commenta Armando facendomi ridere.
“ Michel,quando torneremo a Bogotà,ci farebbe piacere rivederti! Vieni a trovarci!” esclama Betty.
“ Lo farò!” replico.
 
[Hermes]
Non riesco a dormire. I miei occhi non ne vogliono sapere di chiudersi ed invece vorrei solo addormentarmi e dimenticare tutto. Mia figlia incinta senza essere sposata di un uomo che stava per accasarsi con un’altra donna…l’apoteosi della morale!
“ Hermes,pensarci ti farà solo male!” farfuglia mia moglie invitandomi a dormire.
“ E se fra qualche giorno ce la riportasse a casa perché non la vuole più?” le chiedo.
“ Hermes,anch’io sono preoccupata,soprattutto perché se quel tipo ha lasciato a cuor leggero una donna a cui aveva promesso il matrimonio, non oso immaginare come potrebbe comportarsi con nostra figlia,ma è inutile elaborare tutte queste congetture! Magari lui è davvero innamorato e quando torneranno la sposerà!” tenta di rassicurarmi mia moglie,ma con scarsissimi risultati.
“ Quando torneranno dovranno affrontare tutto quel casino in azienda e figuriamoci se penseranno a sposarsi! Ci ritroveremo nel migliore dei casi con una figlia concubina o,se le cose si mettessero male,con una figlia ragazza madre come la sorella del dottor Mendoza!” asserisco.
“ Solo che lei avrà noi! E poi io non credo che il dottor Armando abbia messo su tutto questo casino per poi lasciarla! Magari dopo aver risolto i guai economici penseranno al matrimonio!” replica Giulia.
“ E nostra figlia si sposerà col pancione! Sai di quanto sono indebitati? 15 miliardi di pesos,Giulia! Ci impiegheranno una vita! Forse il bambino sarà già nato quando loro riusciranno a rimettere in pari l’azienda!” ribatto.
“ Hermes,per cortesia,fra una catastrofe e l’altra,cerca di dormire!” mugugna voltandosi dall’altro lato. Beata lei che è così tranquilla!
 
[Daniele]
Ma roba da matti! Adesso sarei io quello sbagliato! Non le ho di certo scritte io le leggi e non è di certo colpa mia se Armando è un incompetente che ha dilapidato il nostro patrimonio in meno di un anno!
Sì,ok,forse ci sono andato giù un po’ pesante con la storia della denuncia,ma quando ho sentito Roberto tessere le lodi di quella donna non ci ho visto più! Quella lì da quando ha messo piede in Ecomoda ha combinato disastri su disastri,con me non ne ha mai fatta una giusta,si è presa il quasi marito di mia sorella (il che non mi dispiace poi più di tanto),si è intascata il denaro di mio padre e adesso io dovrei pensare che tutto questo sia un bene,che sia un bene che l’azienda si trovi nelle mani di quell’arrampicatrice sociale e non in quelle delle banche!
Compongo il suo numero sperando mi risponda.
 “ Segreteria telefonica di Patrizia Fernandez,in questo momento non posso rispondere. Lasciate un messaggio e sarete richiamati.” la voce di Patrizia registrata è l’unica cosa che sento.
“ Patrizia,sono io! Dovrei parlarti in privato! Ti va se domani ci vediamo a pranzo? Fammi sapere!” registro il mio messaggio vocale sperando accetti. Devo tenere d’occhio quel cretino goffo e insignificante! Betty era innocua,ma questo ha le palle e non vorrei mai cominciasse a dettar legge con le sue stravaganze nella mia azienda!
 
[Mario]
Non ho mai detto che io e il suo amichetto del cuore saremmo andati a berci una birra assieme nel caso in cui tornassero! Ma lui è pentito,ha rinunciato a tutto per stare con Betty e con il loro bambino,mentre lei,ci scommetto quello che vuole,se il dottor Mendoza tornasse, riprenderebbe a dargli consigli su come sfruttare Betty! Ricomincerebbe a tentare di manipolarlo per tirar fuori quel lato di lui immaturo che combina casini enormi come sedurre una segretaria per l’azienda o mandare sul lastrico l’impresa di famiglia con 30 anni di storia alle spalle! Se io avessi un amico come lei,probabilmente mi sparerei…anzi mi sarei già sparato! Le do un consiglio,dottor Calderon: cresca! Approfitti di questo periodo da squattrinato per diventare un uomo ed abbandoni le sue manie da adolescente depravato che corre dietro ogni sottana e col cervello a forma di profilattico! E ringrazi che il signor Hermes non conosce il suo capolavoro letterario oppure io e lei adesso non saremmo qui a parlarne,ma ci sarebbe una sala non troppo gremita di persone a piangere la sua dipartita,dottor Calderon! Ora preferirei mi evitasse la penosa visione della sua faccia e mi lasciasse lavorare!
Le parole di quel tale mi stanno risuonando nella testa come se fossero le parole di una cantilena o di una filastrocca. Mi ha trattato come un animale in calore e forse lo sono davvero,ma lui non è da meno visto che non ha capito che Patrizia vuole solo sfruttarlo!
“ Che hai,Mario?” mi chiede Olivia,la mia ultima conquista.
“ Nulla,dormi!” le intimo.
“ Sei preoccupato?” mi domanda.
“ Problemi di lavoro!” le rispondo. Quel tale ha ragione: ho sempre combinato casini da quando il mio amichetto ha preso vita nei miei pantaloni ed ha cominciato a dettar legge nella mia vita. Non mi è mai importato di nulla,neppure della mia amicizia con Armando,che probabilmente mi ucciderebbe se sapesse perché Camilla mi detesta tanto.
 
[Nicola]
Presidente dell’Ecomoda. Ma chi me l’ha fatto fare? È evidente che lì dentro tutti mi tollerano a malapena e Betty ha avuto ragione: lei aveva il suo bel dottorino,le sue amiche,mentre io chi ho davvero dalla mia parte? Marcella Valencia no di certo; i Mendoza neanche dato che la signora Margherita mi guarda come un appestato; Daniele Valencia mi detesta; Mario Calderon per quanto è viscido potrebbe anche schierarsi dalla mia parte,ma sono io a detestarlo, quel Gutierrez mi sembra un po’ stralunato; Lombardi sembra venire da un altro pianeta e poi potrebbe chiedermi qualcosa in cambio e non ci tengo… sono davvero solo! Camilla Mendoza è la mia sola speranza!
Squilla il mio cellulare e mi domando chi diavolo mi cerchi a mezzanotte.
“ Pronto!” rispondo.
“ Nicola,sono Camilla,scusa se ti chiamo a quest’ora!” esordisce la voce femminile dall’altro capo del telefono.
“ Camilla?” chiedo sorpreso.
“ Sì,la sorella di Armando!” chiarisce.
“ Lo so chi sei…sono solo sorpreso che tu mi abbia chiamato a quest’ora. È successo qualcosa?” le domando.
“ No,ma ti ho svegliato?” mi chiede.
“ No,tranquilla! Stavo solo riflettendo sulla mia prima giornata da presidente e mi stavo dando coraggio per affrontare anche la giornata di domani!” le rispondo.
“ Mi dispiace di averti distolto da pensieri tanto piacevoli!” commenta sarcasticamente. Rido.
“ Sono contento che le mie disgrazie almeno ti facciano divertire!” esclamo.
“ Se vuoi le tue disgrazie possono diventare anche le mie!” replica.
“ Che vuoi dire?” le chiedo.
“ Che se la tua proposta è ancora valida,accetto!” mi risponde.
“ Davvero?” le domando sorpreso.
“ Sì,ma se hai già trovato qualche altra persona a cui dare l’incarico…” la interrompo.
“ No,come ti viene in mente?! Senti e quando arrivate?” le chiedo.
“ Lo sai: fra 5 o 6 giorni al massimo!” mi risponde.
“ Camilla,io non so davvero come ringraziarti!” asserisco. Qualcuna di normale con cui collaborare!
“ Ma io sì: Nicola,io non ho buoni rapporti con i miei genitori,immagino tu questo l’abbia capito…insomma vorrei mi cercassi una casa ed un auto. Naturalmente i soldi puoi detrarli dai miei salari!” mi risponde.
“ Allora me ne occupo io! Senti vuoi che ti cerchi un asilo per tuo figlio?” le domando.
“ No. Bobo non ha mai messo piede prima a Bogotà e vorrei tenerlo con me i primi tempi,anche se forse dovrei sedarlo!” mi risponde.
“ Tranquilla: ci sono due segretarie senza superiori. Una puoi prenderla tu e l’altra potrà occuparsi di tuo figlio!” replico.
“ Ok. Mi dispiace ancora per l’ora!” ribatte.
“ Non ti preoccupare! E poi hai chiamato per darmi una buona notizia…” la rassicuro.
“ Io però ora vado! Ci sentiamo magari quando da te sarà mattina per accordarci suoi dettagli! Ciao! Buonanotte!” afferma.
“ Ciao e buona giornata!” la saluto prima di riagganciare.
“ Chi era?” mi domanda Patrizia sdraiata sull’altro lato del letto.
“ Ne parliamo domani. Ora dormi che è tardi!” rispondo per poi spegnere la luce. Almeno una cosa che va bene!
 
[Betty]
Entro nella nostra camera in braccio a mio marito. Ha insistito tanto perché varcassi la soglia fra le sue braccia perché lo impone la tradizione. Per me è una cosa assurda,dato che da quando ci siamo conosciuti non c’è mai stato nulla di tradizionale nella nostra storia.
“ Adesso però puoi mettermi giù!” esclamo.
“ No,ti tengo in braccio così non puoi scappare,signora Mendoza!” mi sussurra.
“ E dove vuoi che vada senza mio marito?” gli chiedo accarezzandogli la guancia. È così bello e ancora mi chiedo come abbia fatto ad innamorarsi di me.
“ E che vuoi che ne sappia? La fede ti va talmente larga che potresti facilmente toglierla e fingerti nubile!” replica. In effetti dovremo farci stringere gli anelli una volta in Svizzera!
“ Domani la prima tappa sarà una gioielleria perché non vorrei che quel furbetto di mio marito per far colpo su qualche svizzera si fingesse non sposato!” ribatto.
“ Signora Mendoza,la sua sfiducia mi addolora! Lo sa che io sono un marito molto devoto e fedele!” esclama posando dei piccoli baci sul mio viso,baci che mi fanno rabbrividire.
Mi rimette con i piedi per terra e una sua mano si posa sul mio fianco,.attirandomi più vicino a sé. Allaccio le braccia attorno al suo collo e mi perdo a guardare i suoi occhi.
“ Ti amo tanto!” esclama.
“ Anch’io tantissimo!” replico. Le sue labbra si posano sulle mie e mi bacia con passione insinuando le dita tra i miei capelli e accarezzandomi dolcemente la cute.
Mi fa indietreggiare fino al letto matrimoniale per poi farmi adagiare delicatamente sopra di esso non staccandosi però da me. Infilo una mano fra i suoi capelli mentre con l’altra faccio per privarlo della giacca,ma il suo cellulare mi fa desistere.
“ Amore!” mugugno mentre lambisce il mio collo con passione. Risponde con un mugugnino.
“ Armando,il cellulare!” esclamo.
“ Di chi?” mi chiede accarezzandomi le gambe e ritornando con le sue labbra sulle mie.
“ Amore,il tuo. Sta squillando!” rispondo. Si allontana da me contrariato e lo afferra per poi rispondere.
“ Pronto!...Camilla,tempismo perfetto!...Hai accettato?...Cioè tu hai svegliato Nicola Mora a quest’ora per dirgli che hai accettato e lui non ti ha mandato al diavolo? Ha più pazienza di quanto mi aspettassi!...Ma che c’entro io e il mio vizio di chiamarti di notte?...Ma gli hai detto che dovrai aspettare il nostro arrivo prima di raggiungerlo?...Bene!...Bobo è già a scuola?...Tanto domani me lo spupazzo di coccole!...Camilla, magari ne parliamo domani!...Camilla,Betty sta reclamando con insistenza le mie attenzioni e non posso lasciarla insoddisfatta!...E allora se ti imbarazza chiudiamo qui questa telefonata!” gli sento dire.
“ Che ha detto?” gli chiedo.
“ Che ha accettato e che ha chiamato il tuo amico a quest’ora per dirglielo!” mi risponde tra un bacio e l’altro.
“ E poi?” gli chiedo.
“ Ne dobbiamo parlare per forza ora?” mi chiede frustrato.
“ No,assolutamente no!” gli rispondo sfiorando il suo naso con il mio e ottenendo un sorriso. Domani conoscerò mia cognata! Spero proprio di piacerle!
 
Capitolo terminato! Vi aspettavate che i nostri piccioncini si sposassero così di colpo? Alla fine Armando si è sposato sul serio ed il giorno prima della data in cui era previsto il suo arrivo al patibolo…ehm volevo dire all’altare! Ma come la prenderanno i loro congiunti a Bogotà? Roberto si sta rassegnando,ma Margherita? Betty sta per conoscere Camilla: le due si piaceranno?
Daniele vuole denunciarli,ma come finirà questa storia? I due riusciranno a tornare prima? E chi li avviserà dell’ ultimatum di Daniele?
Camilla ha accettato la proposta di Nicola,quindi entrerà in pianta stabile nella storia insieme al piccolo Bobo,che vuole a tutti i costi trovare un papà per sé ed un fidanzato per la sua mamma! Chissà che non ci riesca!
Patrizia è riuscita a mettere in pratica il suo piano,ma Nicola ha già stabilito delle regole…lei le rispetterà? E Daniele che vorrà da lei?
Spero vi sia piaciuto questo capitolo e conto di aggiornare a breve! Alla prossima! 

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Capitolo 7
*** 7 ***


[Patrizia]
Qualcosa turba il mio sonno ed apro gli occhi con disappunto. Nicola si sta rivestendo.
“ Che fai?” biascico.
“ Vado a casa a cambiarmi e poi vado in Ecomoda! Tu sai che alle 8 devi essere in ufficio,vero?” mi chiede. Annuisco ancora assonnata.
“ Mi passi a prendere?” gli chiedo.
“ No,Patty,non posso. Devo passare anche in banca,ma tu alle 8 devi essere lì!” mi risponde.
“ Ma Nicola,potrei venire con te! Se io diventassi la tua assistente…” mi interrompe.
“ Patty,preparati dai! Ci vediamo in ufficio!” esclama per poi posarmi un bacio sulla fronte e andare via. Ed io che pensavo di essere agevolata da una relazione con lui!
“ Io vado! Ci vediamo in ufficio e non fare tardi!” afferma prima di andar via. Scuoto il capo perplessa dal suo modo di fare.
Accendo il cellulare e trovo un messaggio in segreteria. Chissà chi diavolo è!
“ Patrizia,sono io! Dovrei parlarti in privato! Ti va se domani ci vediamo a pranzo? Fammi sapere!” è la voce di Daniele. Ma che diavolo vorrà da me? E poi parlarmi in privato di cosa?
Compongo il suo numero di fretta. Sperando non mi mandi al diavolo vista l’ora!
“ Pronto!” mugugna con la voce di chi stava dormendo.
“ Daniele,sono io! Ho ascoltato il tuo messaggio in segreteria!” esordisco.
“ Patrizia,la tua voce di prima mattina dovrebbe essere vietata per legge! Ad ogni modo accetti?” mi domanda.
“ Non potrei avere un anticipo di quello che devi dirmi?” gli chiedo.
“ No! Ti porto a pranzo al Baluarte!” mi risponde autoritario.
“ E se io non volessi venirci a pranzo con te?” replico offesa dal suo fare dispotico.
“ Patrizia,sei troppo curiosa di sapere cosa voglio per rifiutare,ti conosco! Ci vediamo in Ecomoda!” ribatte prima di riagganciare. Odioso presuntuoso che non è altro! Chissà che diavolo vorrà da me!
 
[Betty]
“ Commenti sulla prima notte di nozze?” mi domanda mio marito con un sorriso mentre ci allacciamo le cinture di sicurezza.
“ Scadente. Mio marito mi ha molto deluso. Era meglio come amante!” gli rispondo ironicamente.
“ Piccola impertinente che non sei altro! Ringrazia che siamo in aereo oppure avresti pagato caro quest’offesa! Siamo sposati da meno di 24 ore e già mi tratti così male?!” replica facendomi ridere. Mi accoccolo fra le sue braccia poggiando la testa sulla sua spalla.
“ È stata la notte più bella della mia vita perché tu sei l’uomo migliore che io abbia mai incontrato!” gli sussurro.
“ Allora ne hai incontrati davvero pochi e pessimi per dire una cosa del genere,amore mio!” ribatte. Lo guardo male.
“ Smettila!” lo ammonisco.
“ Ho trovato in segreteria un messaggio di mia madre!” mi comunica stringendomi la mano.
“ E che dice?” gli domando un po’ in ansia.
“ Vuole che torniamo perché da ciò che dice le cose si stanno mettendo male. Per me è un escamotage per farci tornare alla base,ma io non ci casco! Magari ha organizzato tutto con Marcella,credendo in questo modo di farmi ravvedere e sposare con lei!” mi risponde.
“ La bigamia è reato!” gli faccio notare. Sorride per poi strapparmi un bacio.
“ E anche se non lo fosse,io non contemplerei questo modo di vivere neanche da lontano,perché c’è una sola donna con cui voglio stare per il resto della mia esistenza,ossia la signora Beatrice Pinzon Mendoza,la mia stupenda moglie!” esclama prendendomi il viso fra le mani. Rido.
“ Secondo me la poligamia era il tuo stile di vita ideale qualche tempo fa!” rispondo.
“ Touché,ma adesso c’è solo una donna che desidero nella mia vita e sei tu,a meno che non nasca una piccoletta fra 7 mesi o magari fra qualche anno! Mi piacciono le famiglie numerose!” ribatte. Sorrido.
“ Anche a me!” replico. Mi bacia.
“ Amore,c’è una cosa che non ti ho detto,ma che voglio rivelarti ora perché siamo sposati e non voglio nasconderti nulla!” esordisce. Questo suo incipit mi spaventa leggermente.
“ Cosa?” gli domando.
“ Te lo dico solo perché potresti scoprirlo da Camilla oppure non te l’avrei detto perché non mi piace far sfoggio di questa cosa!” mi risponde.
“ Armando,sto cominciando a preoccuparmi!” ribatto.
“ Tu lo sai che Camilla è stata tagliata fuori dagli aventi diritto agli utili dell’Ecomoda da 5 anni,vero?” replica. Annuisco.
“ Lo è solo formalmente!” afferma.
“ Amore,che vuoi dire?” gli domando.
“ Che in 5 anni li ha ricevuti lo stesso gli utili all’insaputa dei miei. Ero io a mandarle la metà di quello che ricevevo ogni mese! Ha un bambino piccolo,l’affitto della casa da pagare,le bollette,la spesa…e poi…è mia sorella!” mi risponde. Questo mi conferma che ho sposato un uomo meraviglioso.
“ Non lo sa nessuno?” gli chiedo.
“ Solo tu. Dirlo a Marcella sarebbe stato come dirlo a mia madre,a Mario non si può mai raccontare nulla di serio,mio padre non avrebbe capito…” mi spiega.
“ Sei ancora convinto di non essere un uomo stupendo? Nostro figlio sarà fiero di te!” replico intrecciando le mie dita con le sue.
“ Ti amo tanto,principessa!” mi sussurra posandomi un bacio sulla testa.
 
[Camilla]
Pausa pranzo. Chiamiamolo << pranzo >> poi! È solo un panino e di solito dopo ho ancora più fame di prima! Maledizione! Ma per fortuna presto tornerò a Bogotà e forse il futuro mi riserverà qualcosa di meglio,anche se il futuro più prossimo prevede l’arrivo di Armando! Devo ancora unire i lettini!
Il mio cellulare squilla e mi allontano dalle mie preoccupazioni per rispondere.
“ Pronto!” rispondo.
“ Camilla,sono Nicola!” esordisce.
“ Ehi! Buongiorno! È successo qualcosa?” gli chiedo.
“ Volevo solo sapere se hai notizie di quei due! Ieri dopo aver dato la notizia a Betty di essere stato eletto presidente non mi ha più richiamato! Non vorrei si fosse offesa perché ho deciso di accettare senza consultarla!” mi risponde.
“ Stai tranquillo! Sono vivi e vegeti! Li ho sentiti qualche ora fa e la tua amica stava richiedendo con una certa insistenza le attenzioni di mio fratello!” replico.
“ Camilla,ti prego! Betty è come se fosse una sorella per me e parlare di queste cose…” farfuglia facendomi ridere. Noto il mio principale sulla porta che mi guarda storto.
“ Camilla,mi è venuta un’idea…” lo interrompo.
“ Nicola,senti ti devo richiamare perché devo tornare al lavoro dalla pausa pranzo! Ci sentiamo più tardi anche perché devo chiederti una cosa! E cerca di resistere in quella specie di gulag! Non accettare caramelle né caffè da nessuno soprattutto da mia madre!” affermo. Ride.
“ Sei spiritosa! Ci sentiamo dopo!” replica prima di riagganciare. Mi infilo il cellulare in tasca e ritorno nella mia di prigione.
“ Le telefonate al suo ragazzo non le faccia durante l’orario di lavoro!” mi redarguisce il mio capo.
“ Veramente non è il mio fidanzato,ma solo colui che mi sta salvando da questa specie di tortura cinese!” mormoro fra me e me.
 
[Giulia]
Nicola ritorna in sala da pranzo con un sorrisone enorme e poi scoppia a ridere. Che avrà mai da ridere?
“ Nicola,hai accettato pasticche strane da qualche disgraziato?” gli chiede mio marito.
“ No. È solo che…niente…! Lei che fa? Viene in azienda con me o mi raggiunge più tardi?” replica Nicola.
“ Me la prendo con calma. In fondo devo solo parlare con il signor Roberto,sperando non detesti troppo Betty!” gli risponde mio marito. Nicola continua a sorridere.
“ Ma si può sapere che ti prende? È per via di quella biondina dell’Ecomoda?” chiede Hermes a Nicola.
“ Patty? No,lei non c’entra niente! Stavo parlando con la cognata di Betty,la sorella di Armando. Quella ragazza continua a fare battute sulle nostre disgrazie,però ha accettato di aiutarmi! Presto sarà qui!” risponde Nicola.
“ Ed è per questo che sei contento?” gli domando.
“ Già. Io adesso vado!” ribatte Nicola.
“ Nicola,e se si fossero rifugiati dalle figlie del vecchio Lazzaro? È un pensiero che mi ha tormentato tutta la notte!” esclama Hermes.
“ Non credo! Troppo vicino e troppo grande il rischio di essere scoperti e troppo invadenti le figlie del vecchio Lazzaro. E comunque di notte, dorma invece di pensare e se proprio non ci riesce,si faccia una valeriana! Io stanotte ho dormito benissimo!” replica Nicola per poi andar via fischiettando. Che avrà mai da essere così contento?!
“ Ci mancava solo che lo eleggessero presidente per fargli fondere gli ultimi neuroni funzionanti che gli erano rimasti!” commenta mio marito.
“ Hermes!” lo rimprovero.
 
[Margherita]
Dopo un’altra notte insonne,ci tocca andare in Ecomoda. Non posso credere che mia figlia creda più alla parola di un perfetto estraneo che non ha mai visto in vita sua che alla nostra!
“ Ci toccherà parlare con Nicola Mora!” asserisce mio marito.
“ E se non dovesse crederci? E se pensasse anche lui che si tratta di un tranello architettato da noi?” obietto.
“ Dobbiamo rischiare,amore mio. Camilla si fida solo di quel ragazzo e non è biasimabile per questo,quindi ci tocca chiedergli di intercedere per noi,altrimenti Armando rischia la galera!” replica.
“ Anche se non è detto che Armando si metta in contatto con Camilla!” gli faccio notare.
“ Tentar non nuoce!” replica.
“ Abbiamo due figli che sono uno peggio dell’altro! Il concetto di normalità ai due è proprio estraneo!” osservo.
“ Ti prego,Margherita! Armando non è detto che non sposi Betty e magari Camilla ha già trovato un nuovo compagno in grado di crescere Robertino!” ribatte mio marito.
“ Come se fosse facile trovare un uomo felice di crescere il figlio di un altro!” commento.
“ Altrimenti lo crescerà da sola e lo crescerà bene come ha fatto in questi anni! Margherita,te lo chiedo per favore: quando e se Camilla dovesse accettare,tieni a freno le tue considerazioni personali sulle vicende passate! Camilla sa come la pensi e non credo che rinfrescarle la memoria con commenti non richiesti possa cambiare le cose! E poi potremmo sfruttare l’occasione per riavvicinarci a lei!” risponde Roberto.
“ Se fosse stata divorziata senza figli almeno avremmo potuto presentarla al figlio di qualche nostro amico e farla sistemare con qualche rampollo di una famiglia per bene,ma così… Roberto,chi credi che se la prenda in quello stato: divorziata e con un figlio a carico?! Si ritroverà ad allevare da sola quel bambino!” ribatto.
“ Margherita,Camilla è grande e potrà scegliersi da sola una fidanzato,se proprio lo vorrà! Non sta a noi decidere se Robertino crescerà o meno con accanto un padre,anche se probabilmente è meglio che cresca senza padre che con il padre biologico!” replica. Forse ha ragione…
“ Hai ragione! Sperando che stavolta scelga qualcuno di normale se proprio vuole accasarsi!” affermo preoccupata.
 
[Freddy]
“ Non ci posso credere! Pensare che ero stato io stesso a rassicurare la signora Marcella,a dirle che poteva dormire su due guanciali e invece quei due erano amanti!” esclama Wilson.
“ Eh già,mio caro amico portiere! Il signor Armando sarà presto papà!” replico.
“ Quella fila di donne che gli correvano dietro potrà anche scordarsela! Fra pappette e pannolini,potrà relegare nell’oblio la sua vita da playboy!” asserisce Wilson.
“ Beh sai come si dice no? Chi è causa del suo mal pianga se stesso! E se non voleva un figlio,doveva stare attento!” ribatto.
“ Secondo te dove saranno andati?” mi chiede.
“ Avrei scommesso sulla signora Camilla,ma non credo,anche perché mi è giunta voce che forse tornerà qui!” gli rispondo.
“ Oddio,allora dovremo tutti trovarci un luogo dove rifugiarci lontano da Bogotà,che verrà di certo rasa al suolo dalla signora Margherita! Ma secondo te porterà con sé anche il figlio?” replica.
“ Non credo che il piccoletto sia nelle condizioni psicofisiche adatte a provvedere a se stesso in maniera autonoma ed indipendente,quindi credo di sì,a meno che non voglia essere accusata di abbandono di minori!” gli rispondo.
“ Chissà come si è mantenuta in questi anni!” ribatte.
“ Di certo non con gli utili dell’Ecomoda,visto che l’hanno tagliata fuori!” replico.
 
[Marcella]
“ Quindi ha minacciato Armando di denunciarlo!” commenta Patrizia. Annuisco.
“ Allora a breve tornerà! Non capisco perché hai questa faccia!” esclama. Stringo più forte il volante della mia auto.
“ Perché non lo so se ce la faccio a vederlo con lei,a sopportare di vedere la pancia di quella crescere sapendo che aspetta un figlio che sarebbe stato giusto aspettassi io! Magari se fossi rimasta incinta,Armando non si sarebbe innamorato di lei!” le rispondo.
“ Potresti fingere di esserlo e farlo scegliere!” mi consiglia.
“ E di chi? Sono più di due mesi che Armando non mi tocca! Capirebbe subito che è una balla e poi per quanto potrei fargliela bere?” obietto.
“ Lo ami ancora,vero?” mi domanda.
“ È difficile dimenticare qualcuno che hai amato tanto da un giorno all’altro! La verità è che una parte di me desidera non rivederli mai più! Come farò ad affrontarli tutti i giorni? A vederli felici e innamorati come se nulla fosse? Magari presto si sposeranno!” replico.
“ Eh no! Ti ha fatto penare per 4 anni per accettare il matrimonio…figurati se con quella si sposa subito! Potrà anche dargli 3 gemelli,ma non credo che Armando la sposerà!” commenta.
“ E tu? Che mi racconti?” le domando.
“ Sedotto. Nicola Mora è pazzo di me! Ti rendi conto che sono la fidanzata del presidente? Credo mi aumenterà lo stipendio e poi magari potrebbe farmi diventare la sua assistente oppure,se quella stupida di Camilla rifiutasse,potrei anche diventare vicepresidente!” risponde. Oh Signore! Ci manca solo questa!
“ Ma te l’ha detto lui?” le domando preoccupata. Giuro che lo faccio volare dalla finestra se si azzarda a fare una cosa simile!
“ No,ma certe cose si capiscono sai!” risponde.
“ Senti oggi a pranzo hai da fare con il tuo pezzo grosso o puoi pranzare con me?” le chiedo.
“ Veramente mi aspetta mio padre! Magari possiamo vederci domani!” mi risponde. Annuisco.
 
[Roberto]
Wilson e Freddy stanno parlottando fra loro,ma quando ci vedono ci salutano come sempre. Questa notte è stata praticamente insonne dopo la minaccia di Daniele e mi chiedo se Nicola Mora sia già in ufficio.
La mia domanda trova risposta quando lo vedo varcare la soglia dell’edificio. Sembra un sopravvissuto per come porta quella valigetta,anche se ha l’aria allegra,stato d’animo che di certo perderà quando gli parleremo!
“ Presidente!” esclamano l’usciere e il fattorino.
“ Buongiorno!” li saluta lui.
“ Dottor Mora!” lo salutiamo quasi all’unisono io e mia moglie.
“ Buongiorno! Mi date un passaggio in ascensore?” ci domanda. Annuisco.
“ Io e mia moglie dovremmo parlarle!” esordisco.
“ Ed è una cosa di inerente all’Ecomoda?” ci domanda.
“ No,riguarda la sfera personale.” Gli risponde mia moglie. L’ascensore arriva al piano e lui lascia passare prima noi due. Ci sono i soliti saluti formali di rito da parte delle impiegate. Si sofferma a guardare la scrivania vuota di Patrizia.
“ La signorina Fernandez?” chiede a Mariana.
“ Non è ancora arrivata,dottore!” gli risponde Mariana. Si gratta distrattamente la tempia.
“ Prego! Andiamo in presidenza se non vi dispiace! Signorina Sandra,quando ho terminato con i signori può mandare il dottor…Gutierrez nel mio ufficio per cortesia?” esclama lui rivolgendosi prima a noi e poi a Sandra quando passiamo davanti la sua scrivania.
“ Certo,dottore!” risponde Sandra.
“ Signorina,mentre saremo in riunione…niente! Lasci stare…glielo comunicherà Gutierrez!” afferma lui.
Lo seguiamo in presidenza dove ci sono ancora tutti gli oggetti personali di mio figlio. La porta dell’ufficio di Betty è spalancata e lui si affretta a richiuderla. Ci indica le sedie per farci accomodare.
“ Dottor Mora,ieri sera a casa nostra si è presentato il dottor Valencia ed era molto alterato!” esordisce mia moglie.
“ Vada avanti!” la esorta lui.
“ Ci ha dato un ultimatum…o meglio lo ha dato ad Armando!” affermo.
“ Non capisco! Il dottor Mendoza vi ha contattati?” chiede lui aggrottando le sopracciglia.
“ No,ma Daniele vorrebbe che noi dicessimo ad Armando qualora ci contattasse che se lui e Beatrice non tornano entro un mese,Daniele lo denuncerà per truffa. Nostro figlio è sempre irreperibile e noi siamo molto angustiati per questa cosa!” gli spiega mia moglie. Il cellulare di Nicola Mora squilla e lui si scusa per poi rispondere.
“ Camilla,scusa un secondo!...No,ti devo richiamare perché sto affrontando una questione delicata con i tuoi genitori!...Ma tu hai sempre voglia di scherzare?...Dai! Smettila di farmi ridere altrimenti i tuoi non mi prendono sul serio!…Sì,ti chiamo dopo la riunione!...Anch’io ti devo parlare ed è anche piuttosto urgente la questione…Va bene! A dopo!” gli sentiamo dire.
“ Simpatica vostra figlia!” commenta con un sorriso. Gli rivolgo un sorriso di circostanza.
“ Lei lo sa già. Le abbiamo telefonato ieri sera appena dopo aver tentato di contattare Armando,ma non ha dato credito alle nostre parole. Dice che si fida solo di lei!” asserisce mia moglie. Il tale è dubbioso.
“ Se non si fida di noi,può domandarlo a Daniele!” affermo.
“ Non vedo perché dovreste mentirmi,anche perché il rientro a Bogotà di vostro figlio assieme a Betty non farebbe di certo mutare i loro reciproci sentimenti,quindi sarebbe inutile un giochetto simile! Tuttavia parlerò ugualmente con il dottor Valencia per chiedergli fino a che punto arriva il suo sadismo,visto che una denuncia simile decreterebbe il fallimento dell’Ecomoda ed il licenziamento di persone che lavorano per voi da tutta la vita!” replica lui.
“ Questo è un altro cruccio!” ribatte Margherita.
“ Sentite io lo so che non vi vado a genio,ma voglio porre rimedio a questo casino perché Betty ne esca a testa alta. È come se fosse mia sorella e quando torneranno,vorrei che Betty si dedicasse solo alla sua gravidanza senza stress!” asserisce lui.
“ Dottor Mora,noi non abbiamo nulla contro di lei né contro la famiglia di Beatrice! Sappiamo benissimo che se foste stati in malafede vi sareste tenuti l’azienda ed invece volete restituircela!” ribatto.
“ Magari però questa cosa dovrebbe dirla al papà di Betty. Lui è imbarazzato per la situazione sia professionale che personale che si è venuta a creare ed io,che sono stato cresciuto da lui come un figlio,so quanto questa cosa lo faccia stare male e so anche che si attribuisce un minimo di colpa per quello che è successo!” risponde lui.
“ Credo che gli parlerò molto presto! Sia chiaro che io non ho nulla contro Beatrice,tantomeno adesso che è incinta e che ha fatto crescere mio figlio… certo Marcella l’ho vista nascere e mi sarebbe piaciuto averla come nuora,ma non si sceglie chi amare e se Armando si è innamorato di Betty a noi tocca accettarlo!” affermo.
“ Queste sono questioni vostre familiari che non mi riguardano se non in minima parte. Quello che mi preme farvi sapere è che io e Betty abbiamo amministrato la Terramoda facendo solo gli interessi del dottor Mendoza e non ci è mai passato per la testa di appropriarci di nulla! E che Betty,come me,vuole solo restituirvi l’azienda! Lei credeva che quelle deleghe bastassero!” asserisce Nicola Mora.
“ Io sono convinta che di questo ne sia certo anche Daniele,ma è risentito per il comportamento che Armando ha avuto con sua sorella oltre che per il fatto che lui e Armando hanno sempre lottato per la presidenza!” gli spiega mia moglie.
“  Il dottor Valencia è risentito con il mondo e non mi pare che l’atteggiamento usato ieri con Camilla sia stato chissà quanto cordiale! O anche con lei c’erano rancori vecchi?!” ribatte Nicola. Non posso che incassare il colpo.
“ No,ma Daniele è in un periodo particolare!” gli risponde mia moglie.
“ Speriamo che finisca presto allora! E ad ogni modo,visto che è così lunatico,è stato meglio per tutti che a suo tempo sia stato eletto il dottor Mendoza come presidente e non lui,visto che a seconda del suo umore tende a decidere anche per il lavoro degli altri! Non credo sia giusto il suo modo di fare!” commenta il dottor Mora.
“ Se dovesse sentire Beatrice,le chiederà di tornare,vero?” gli chiedo.
“ Sì. Le chiederò di tornare qualora dovessi sentirla!” mi risponde.
 
[Mariana]
Io,Sandra e Sofia stiamo chiacchierando in attesa che inizi la riunione,anche perché Gutierrez ha ordinato a Sandra di sgomberare l’ufficio di Betty e del signor Armando e non può di certo farlo con Nicola Mora ancora in presidenza.
“ Non è ancora arrivata!” commenta Sofia riferendosi alla bionda finta.
“ E che ti aspettavi? Già è tanto se si presenta prima di pranzo!” replica Sandra.
“ Lupus in fabula,ragazze!” esclamo vedendola uscire dall’ascensore con la signora Marcella.
“ Marce,grazie tante per il passaggio!” sentiamo dire da quella lì.
“ Magari però la prossima volta fatti accompagnare dal tuo amichetto!” replica acida la signora Marcella per poi andarsene nel suo ufficio.
“ Complimenti! Finalmente è arrivata la signora! La cercava il presidente!” le comunica Sandra.
“ Nicola mi cercava?” chiede contenta.
“ A meno che non abbia cambiato segretaria e ne abbia assunta una col cervello,direi che sì,cercava lei! Ed ha notato il suo ritardo non solo mentale!” le risponde Sofia.
“ Non potreste dirgli che sono qui?” chiede quella scema.
“ Perché le hanno staccato le dita e non può bussare o usare il telefono?” le chiede Sandra.
“ Non si è mai vista una first lady che bussa alla porta o compone un numero di telefono per comunicare!” risponde quella lì. Scoppiamo a ridere come delle matte.
“ Ah no? E allora usano i piccioni viaggiatori per comunicare? Se vuole parlare col presidente,gli telefoni,visto che non è una first lady!” esclamo fra le risate.
“ E invece sì. Io e Nicola stiamo insieme,care racchie invidiose che non siete altro! E visto che lui è il presidente,io sono la donna più importante dell’Ecomoda,pertanto badate bene a come vi comportate con me!” replica quella smorfiosa non accorgendosi che Nicola è proprio dietro di lei insieme ai Mendoza. Non osiamo controbattere.
“ Vedo che abbiamo cominciato ad intenderci!” esclama quella smorfiosa.
“ Io invece vedo che io e te non ci intendiamo proprio,cara la mia first lady. Di quello che mi sono premurato di raccomandarti ieri sera cosa ti è rimasto? Lo chiedo solo per curiosità,Patrizia!” esordisce il presidente. Quella scema impallidisce mentre a me viene da ridere. I Mendoza si dirigono verso la sala riunioni.
“ Amore,la verità è che sono loro. Ho fatto un po’ tardi perché non avendo la macchina,ho dovuto aspettare Marce…” farfuglia lei.
“ Non c’era bisogno di aspettare questa Marce! Potevi prendere un taxi o il bus,Patrizia. Ti avevo chiesto di essere puntuale,ma tu te ne sei fregata! E ad ogni modo non sei la first lady perché non sei mia moglie e perché io non sono il presidente della Repubblica,Patrizia! Oltre al fatto che messe così le cose,la donna più importante dell’Ecomoda si trova a Zurigo ed arriverà a breve,se proprio vogliamo essere fiscali!” afferma Nicola Mora per poi tornare nel suo ufficio. Io e le ragazze scoppiamo a ridere,mentre quella lì ci fulmina con lo sguardo.
“ Al lavoro,first lady! Credo le toccherà sgobbare come noi povere mortali!” la canzona Sandra.
 
[Daniele]
Patrizia marcia inviperita in direzione della sua scrivania quando esco dall’ascensore. È incazzata nera!
“ Buongiorno!” esclamo quando le segretarie ritornano ai loro posti. Mai una volta che fossero alle loro scrivanie quando metto piede in questa gabbia di matti! Ricevo un buongiorno quasi corale!
“ Buongiorno Patrizia!” le auguro avvicinandomi alla sua scrivania.
“ Daniele,non è giornata!” sbotta.
“ Addirittura? Come mai?” le domando.
“ Ti ho appena detto che non è giornata! Il presidente mi ha richiamato di fronte a tutte le segretarie!” risponde con una punta chiaramente visibile di irritazione. Trattengo a stento una risata.
“ Non ti preoccupare che a pranzo ti faccio rilassare!” esclamo serafico.
“ Non ti ci mettere anche tu a farmi saltare i nervi!” sibila.
“ No,voglio solo farti rilassare! Ti fidi di me?” replico.
“ Dovrei?” ribatte sarcasticamente. Le rifilo un sorrisino altrettanto sarcastico prima di avviarmi verso la sala riunioni.
 
[Caterina]
“ E così sono partiti!” commenta Michel.
“ Già! Camilla li starà aspettando!” rispondo.
“ Camilla sarebbe la sorella di Armando?” mi domanda il mio amico.
“ Già,una ragazza un po’ sfortunata con l’amore! Pensa che ha un figlio,ma ha divorziato da suo marito per colpa di sua madre!” gli spiego.
“ Per questo Armando teme tanto il rientro a Bogotà?” mi chiede. Annuisco.
“ Esattamente. Camilla è una donna forte,indipendente,mentre Betty…insomma l’hai vista: è una ragazza molto dolce e in quell’azienda la maltrattavano tutti! Armando era l’unico a difenderla spesso e volentieri,anche dalla sua ex! Quella donna già la detestava prima,figurati ora che le ha rubato l’uomo,l’ha sposato e presto lo renderà anche padre!” gli spiego.
“ E perché la maltrattavano?” mi chiede.
“ Tu Betty l’hai vista,no? Il motivo principale è insito in come si presenta,nel suo aspetto fisico! Se riuscisse a migliorare solo un po’ e a fortificare il suo carattere,Armando sarebbe un po’ più tranquillo sul rientro a Bobotà e non avrebbe paura in merito al destino del loro matrimonio!” gli rispondo.
“ Certo che però…poveretti! Ora capisco perché mi chiedesti di aiutarli in nome dell’amore! E tu pensi ce la faranno a resistere a quello che li aspetta?” mi domanda.
“ Sì,se Armando ha abbandonato il suo mondo di donne bellissime e la sua azienda per Betty,vuol dire che possono resistere a tutto! E poi ci penserà Camilla a fortificare Betty! Quella ragazza è una roccia!” gli rispondo. Speriamo bene!
 
[Armando]
La vedo incedere verso l’altare e l’aspetto trepidante. Il velo le copre il viso e non vedo l’ora di averla qui fra le mie braccia. Sto per sposarla, per renderla mia per il resto dei miei giorni e non sono mai stato così emozionato!
Quando è a pochi passi da me le scopro il viso e scopro con terrore che non è Betty,ma Marcella. Sobbalzo per il terrore. Dov’è Betty?
“ Dov’è Betty? Che ci fai tu qui?” le chiedo sconvolto,cercando la mia Betty fra gli invitati.
“ Armando,ma che dici?! Betty è partita,non ricordi?! Ci ha restituito l’azienda e l’abbiamo spedita lontano e non ha opposto neppure resistenza,per fortuna!” esclama Calderon che mi fa da testimone.
“ Mio figlio… Mario,dov’è mio figlio?” gli chiedo sconvolto. Ho mandato via Betty…perché le ho fatto questo?
“ Figlio? Il bambino che aspettava non è più un problema! L’abbiamo fatta abortire non ricordi? Lei era molto disponibile a questa soluzione perché non voleva alcun ricordo della vostra storia! Non ci sono più impedimenti alle tue nozze con Marcella!” replica. Ho ucciso mio figlio… sono un mostro! Quale padre vuole la morte del proprio figlio? Non è questa la vita che voglio! Io voglio Betty!
“ NO!” grido.
Quando riapro gli occhi noto la mia Betty accarezzarmi le guance. Mi accorgo che gli altri passeggeri dell’aereo mi stanno guardando in modo strano. Che figura!
“ Armando,non è nulla! È stato solo un brutto sogno,amore mio!” mi rassicura la mia principessa.
“ Nostro figlio…” farfuglio portandole una mano al ventre.
“ Lui sta benissimo. Io decisamente meno dopo lo spavento che mi hai fatto prendere gridando!” mi risponde accarezzandomi il viso. Mi porto la sua mano alle labbra e ne bacio il palmo.
“ Ehi! Va tutto bene!” mi rincuora.
“ È stato un incubo tremendo,orribile! Qualcosa di obbrobrioso!” mugugno. Sono ancora sconvolto!
“ Hai detto bene: un incubo! Va tutto bene! Vuoi farti portare un bicchier d’acqua dall’hostess?” mi chiede. Scuoto il capo.
“ Scusami per lo spavento che ti ho fatto prendere,amore mio!” bofonchio. Mi bacia dolcemente le labbra.
“ Non è niente!” mormora poggiando la testa sulla mia spalla. Le stringo forte la mano che tiene intrecciata alla mia mentre guardo il panorama dall’oblò dell’aereo.
 
[Nicola]
“ Qual è il primo punto all’ordine del giorno?” domando a tutta la gente riunita qui. Patrizia entra in sala riunioni a portare i caffè.
“ Perché porti tu i caffè?” domando a Patrizia.
“ Perché quelle disgraziate della caffetteria non vogliono farlo e poi lo facevo anche quando Armando era presidente!” mi risponde.
“ Quegli infausti giorni sarebbe meglio dimenticarli!” commenta velenosamente Daniele Valencia.
“ Andiamo avanti?” chiedo.
“ L’assegno per Maria Beatrice!” risponde Marcella Valencia.
“ Non mi pare di averla assunta!” replico.
“ Maria Beatrice con quell’assegno ci vive,dottor Mora!” mi fa presente la signora Margherita. Mi passo una mano sulla fronte.
“ E a quanto ammontava questo assegno?” chiedo poco interessato.
“ 30.000 dollari!” mi risponde Daniele Valencia.
“ Se è uno scherzo non è divertente! La parola << austerità >> vi dice nulla? Se io elargisco un assegno così cospicuo a lei i soldi per risanare il deficit dell’Ecomoda dove li prendo?” replico.
“ Lo chieda alla sua cara amica Betty!” ribatte Daniele Valencia. Stringo i pugni con forza. Questo tipo mette a dura prova la mia pazienza ogni volta! È snervante,urticante e fastidioso!
“ O potrei chiederlo a lei! Magari potrei cederle il mio ruolo e fare in modo che le sue doti da prestigiatore facciano comparire una somma atta a pagare gli stravizi di sua sorella e a risanare i debiti della sua azienda! Io non sono Mago Merlino! Sono un economista,non un santo che fa miracoli! E soprattutto quando vado ai servizi igienici,dal mio posteriore non fuoriescono banconote!” gli rispondo.
“ E quindi? Che si fa?” chiede Marcella Valencia.
“ Sua sorella non  ha nulla da parte?” le domando. La sua espressione è trasparente.
“ Potrebbe lavorare qui e guadagnarsi da vivere!”  propongo.
“ Sta scherzando?” mi chiede Daniele Valencia.
“ No. Che pretendete che le regali denaro senza che muova un dito? Ok,l’azienda era vostra,ma adesso non ci sono più azionisti e la proprietaria per via dei debiti è Betty,quindi la signorina Valencia non ha diritto a nulla! Mi meraviglio di lei che è presidente del fondo per le risorse finanziarie di questo paese e non conosce l’ABC!” gli rispondo.
“ Potrebbe lavorare con Ugo!” propone la signora Margherita.
“ Margherita,vuoi per caso che mi licenzi? Io ho già la mia Inesita!” commenta quell’altro esaltato.
“ Receptionist? Saprà almeno rispondere al telefono questa ragazza?” chiedo.
“ E Anna Maria?” domanda Gutierrez. Già non posso rendere una perdigiorno anche quella ragazza!
“ Oppure possiamo lasciare tutto così com’è e dimezzare l’assegno alla signorina Valencia! 15000 dollari sono un signor vitalizio per una che non muove un dito!” propongo.
“ Meglio la seconda opzione!” afferma la signora Marcella.
“ Passiamo al secondo punto all’ordine del giorno: rivoglio la mia Mercedes! Sono il presidente ad interim ed ho bisogno della mia auto che naturalmente continuerò a pagare con il mio stipendio! Quell’auto è stata pagata con gli utili della Terramoda e quindi è di Betty. Non credo la mia amica mi vieterebbe di usarla se fosse qui!” asserisco.
“ E allora provi a rintracciarla,dottor Mora! Farebbe un favore all’intera umanità!” replica Daniele Valencia. Sbuffo.
“ Mi dispiace,ma Betty non ha un microchip incorporato,quindi non so dove sia! E poi non la capisco,dottor Valencia: quando Betty era qui non vedevate l’ora di liberarvene e adesso che non c’è,la cercate con tanta smania?! Siete un po’ incoerenti! Cos’è? Si è scoperto innamorato di Betty anche lei?” ribatto. Mi guarda male.
“ La mia Mercedes?” chiedo.
“ È in garage,doctor!” mi comunica Gutierrez.
“ Ottimo. Terzo punto all’ordine del giorno?” chiedo.
“ La casa e l’auto di Armando. Lui le ha messe a disposizione dell’Ecomoda e dovremmo venderle!” risponde Marcella Valencia.
“ No.” Ribatto secco.
“ Come no?” chiede Daniele Valencia.
“ No,perché la mia presidenza ad interim prevede un loro rientro,anche se francamente non credo che Betty voglia vivere con il dottor Mendoza nel suo scannatoio di galline! E poi quella casa mi serve!” rispondo.
“ Vuole andarci a vivere lei?” mi domanda la signora Margherita. Ma questi sono idioti per hobby o per natura?
“ No,sto benissimo da mia madre. La famosa voglia d’indipendenza di cui tutti parlano non mi tange minimamente!” le rispondo.
“ Altrimenti non staresti sempre a casa nostra!” sottolinea il signor Hermes. Non fa una piega!
“ Appunto!” asserisco.
“ E allora a che le serve la casa di Armando? Per usarla come scannatoio per le sue amanti?” mi domanda Daniele Valencia.
“ No,non sono abituato ad usare casa d’altri per portarci le mie amanti…io!” ribatto velenoso.
“ L’auto e l’appartamento del dottor Mendoza li userà Camilla,che ha accettato di tornare a Bogotà!” rispondo alle loro curiosità.
“ E tu che ne sai?” mi chiede Patrizia.
“ Mi ha telefonato ieri sera e mi ha chiesto di trovarle casa. Siamo in un clima di austerità e mi è venuta l’idea! E non credo si scandalizzerà ad usare l’auto o la casa di suo fratello!” le rispondo.
“ E perché a te? Che vuole quella donna da te?” replica.
“ Perché torna qui per aiutarmi e qualcosina glielo devo,visto che la sto sradicando totalmente dalla vita che si è costruita! Oltre al fatto che da quello che vedo non ha un buon rapporto con i suoi genitori…a chi vuoi che lo domandi? Alla fatina dei denti? E poi non la ospito mica a casa mia!” ribatto. Il mio cellulare squilla e spero non sia Betty.
“ Pronto!” rispondo.
“ Nicola,sono Camilla!” esordisce la voce femminile dall’altro capo del telefono.
“ Da quanto tempo! Mi dispiace di averti liquidato in fretta prima! Si parlava proprio di te. Ti ho trovato casa e anche un’auto e lo stavo dicendo in consiglio!” esclamo.
“ E chi sei? Mago Merlino? Ad ogni modo mi dispiace di averti disturbato durante una riunione così idilliaca!” replica con sarcasmo.
“ Camilla,la pianti di ridere e di fare dell’umorismo sulle mie disgrazie?!” sbotto divertito.
“ Io ti avevo chiamato per comunicarti di prendertela con comodo con la casa e per dirti che avrei potuto arrangiarmi in un residence e tu mi hai stupita! Che casa è?” ribatte.
“ Una casa che non ho mai visto anche perché il proprietario ed io non ci siamo mai presi tanto bene!” le rispondo.
“ In che senso? Nicola,sei ubriaco?” mi chiede.
“ No,ma se non mi raggiungi alla svelta potrei anche darmi all’alcolismo!” le rispondo. Scoppia a ridere.
“ Wow! È la cosa più carina che mi abbiano mai detto negli ultimi 5 anni! Dai! Sii serio! Che casa è?” mi domanda.
“ Casa di tuo fratello. Ha lasciato qui anche l’auto ed ho pensato che ti avrebbero fatto comodo. Pagheresti solo la benzina!” le rispondo.
“ Ora capisco perché l’azienda che ha ipotecato l’Ecomoda ha fruttato tanto…sei un bravo economista! Costo 0 per me e per l’azienda! Bravo Nicola!” commenta.
“ Grazie!” asserisco imbarazzato.
“ Ho una data indicativa del mio arrivo!” afferma.
“ Davvero? Quando? Camilla,quando arrivi?” le chiedo euforico.
“ Quanta euforia! Temo tu sia l’unico ad essere così entusiasta! Comunque fra 4 o 5 giorni al massimo. Cerca di resistere!” mi risponde.
“ Ma 4 o 5 giorni saranno un’eternità!” protesto. Non può arrivare prima?
“ Sei in vivavoce?” mi chiede.
“ No.” Le rispondo.
“ Vorrei portare Betty a fare un’ecografia prima di venire lì! Sai è pur sempre mio nipote quello che sta per nascere!” afferma.
“ Capisco. Se vuoi ti vengo a prendere in aeroporto al tuo arrivo! Con tutte le valigie altrimenti ti ammazzi!” mi offro.
“ E così esistono ancora le persone gentili…wow! Rischierò di commuovermi se continui così!” replica facendomi ridere.
“ SE DEVE PARLARE CON IL SUO FIDANZATO LO FACCIA FUORI DALL’ORARIO DI LAVORO! NON LA PAGO PER AMOREGGIARE!” sento gridare da una voce maschile. Che orco!
“ Camilla,ma tu permetti a quel tipo di gridarti addosso in quel modo?” le chiedo.
“ È il mio capo…spagnolo! È un tipetto non male in merito ad isteria! Senti casa di Armando me la ricordo vagamente da prima che partissi e mi servirebbe un favore: vorrei che sostituissi il letto singolo della camera degli ospiti con uno matrimoniale. Non voglio dormire nel letto di Armando,quindi dormirò con mio figlio nella camera degli ospiti… ti sembro schizzinosa,vero?” esclama.
“ No,tranquilla! Me ne occupo in questi giorni! Oggi vado a fare un sopralluogo e cerco di capire come stanno le cose!” le rispondo.
“ Grazie,ma forse è meglio se vai domani,almeno chiederò ad Armando di autorizzare il portiere a fornirti le chiavi dell’abitazione e della macchina!” replica.
“ Camilla,c’è un’altra cosa di cui dobbiamo parlare!” asserisco.
“ Nicola,senti ti richiamo dopo perché anch’io ti devo parlare di una cosa,magari quando sei solo. Ora vado o il mio capo mi stacca la testa! Ci sentiamo!” afferma.
“ Ok! Ti chiamo in pausa pranzo!” le rispondo ma ormai ha già riagganciato.
“ Questa benedetta ragazza riaggancia sempre prima che io finisca di parlarle!” sbotto.
“ Quando arriva?” mi domanda il signor Mendoza.
“ Fra qualche giorno. Prima non può! Ha un capo che grida come un ossesso!” gli rispondo.
“ Mi ricorda qualcuno!” commenta Patrizia.
“ Perché?” mi domanda la signora Margherita ignorando il commento di Patrizia.
“ Perché il suo capo gridi non lo so. Il motivo per cui arriverà fra qualche giorno sono cose riguardanti il lavoro e credo anche il bambino. Già è molto che abbia accettato!” le rispondo.
“ E da quando siete così in confidenza?” chiede acida Patrizia. Ma che sta dicendo?
“ In confidenza? Ma se neanche la conosco dal vivo? Non so neanche che faccia abbia! Fino a ieri non sapevo neppure esistesse visto che è in esilio!” mi discolpo.
“ E allora perché ha accettato di aiutarti? E perché ridevi?” mi chiede.
“ Ridevo perché è simpatica! Mi fa ridere con il suo sarcasmo…mi ricorda Betty! E sinceramente non lo so perché ha accettato come non so perché io stesso ho accettato di risolvere casini che non ho creato neppure io! Si può sapere che ti prende?” ribatto.
“ Niente. Ma Camilla io la conosco!” risponde.
“ Ottimo! Buon per te! Che vuol dire che la conosci?” replico.
“ Che non mi piace che ritorni! Quella lì mi odia,amore mio!” mi risponde.
“ Che carini! Voi due state insieme!” commenta acido Daniele Valencia.
“ Grazie per esserti attenuta ai patti,Patrizia!” sibilo. Ci manca solo che questo tizio cominci a fare battute sulla mia vita privata!
“ Ma,Nicola…” obietta Patrizia.
“ Senti,Patrizia,te lo dico una volta sola: tu puoi anche litigare con mezzo mondo,ma io non voglio entrare nei tuoi rancori personali e se pensi che quando arriverà Camilla,mi metterò a fare da arbitro fra voi due,mi dispiace per te,ma io non sono fatto così! Per essere spiccio: tu sarai anche la mia donna,ma se sbagli in azienda,io ti licenzio senza battere ciglio! Non voglio finire in mezzo alle vostre questioni irrisolte da donnicciole. Camilla sarà la vicepresidente e tu la mia segretaria,quindi state ognuna al proprio posto e non vi azzardate a crearmi casini di nessun tipo!” sbotto.
“ Quindi quello che c’è fra noi per te non conta niente?” mi chiede inferocita.
“ Non ho mai detto questo,ma non pensare di avere le spalle al sicuro solo perché sono il presidente ad interim,Patrizia. Non so che esempi ci siano stati prima di me,ma io non sono fatto in questo modo! Se pensi di poter litigare per questioni aziendali per poi risolvere le varie liti a letto,hai sbagliato i tuoi conti! Quello che accade fuori da quest’azienda non deve influire su quello che avviene all’interno di questo edificio e viceversa!” rispondo.
“ Perché ti sei offerto di andarla a prendere in aeroporto?” mi chiede inviperita. Signore,dammi la forza!
“ Perché mi andava! Te l’ho già detto,Patrizia! Ha un figlio che descrive come un terremoto,delle valigie…non potevo mica consigliarle di arrangiarsi! Torna qui per darmi una mano,maledizione!” sbotto.
“ Vuoi sapere perché Camilla ha accettato? Per accasarsi e trovare un padre a suo figlio!” replica Patrizia.
“ Sperando che stavolta non si invaghisca di nessun morto di fame capace poi di abbandonarla con un figlio nella pancia!” aggiunge la signora Margherita. Hanno tutti una parola buona per quella ragazza!
“ Cara Patsy Pat,puoi stare tranquilla! Te lo ricordi l’ex marito di Cami? Era un adone: una chioma nera folta,occhi color ghiaccio,fisico da bronzo di Riace! Credi che con quello che ha provato in passato possa rubarti il presidente? O forse hai scoperto che soffre di cataratta?” interviene Lombardi. Peccato che il bronzo di Riace non mi pare sia proprio un gentleman da quello che dicono!
“ ADESSO BASTA! Primo: io non sono un trofeo da rubare! Secondo: se Camilla vuole o meno risposarsi è un suo problema! Che poi non avete messo a conto che magari ce l’ha già un ragazzo,dato che da ciò che vedo nessuno di noi sa molto di lei! La cosa importante è che abbia accettato…il suo privato è affar suo! E comunque la cosa fondamentale è innamorarsi di una brava persona non di uno con il conto in banca a 6 zeri o con il fisico da David di Michelangelo e il cuore in un freezer! Riguardo la tua gelosia,Patrizia: mi da un fastidio spropositato anche perché io non sono un tipo geloso! Inoltre,Patrizia,si può sapere perché vi odiate tanto?” ribatto.
“ Se vuole glielo spiego io!” interviene Daniele Valencia.
“ Daniele!” lo ammonisce Patrizia.
“ Che c’è? È il tuo fidanzato ed è giusto che sappia!” replica Valencia.
“ Non da te e non ora!” replica Patty.
“ Passiamo oltre! Patrizia,lasciaci soli!” esclamo.
“ Ma poi noi due parliamo!” asserisce. Annuisco.
“ E magari mi spieghi anche perché adori tanto quella ragazza! A pranzo ti va bene?” le chiedo.
“ No,vedo mio padre. Ci vediamo a cena?” replica. Annuisco. In fondo è lei che vuole continuare a parlare di Camilla,anche se tutta questa gelosia da parte di Patrizia mi sta facendo incuriosire parecchio sull’aspetto di questa donna!
 
[Daniele]
Patrizia è gelosa di Camilla Mendoza,neanche come se quel Nicola Mora fosse un divo da copertina! Camilla non lo guarderà neanche! Anche se con il pessimo gusto in fatto di estetica che ha suo fratello,con cui condivide il DNA,non si può mai dire!
“ Dottore,è fra noi?” mi chiede il cretino.
“ Pensavo a Camilla…chissà se ha ancora un bel didietro come 5 anni fa!” rispondo con nonchalance. Il tipo mi guarda scioccato.
“ Io preferirei parlassimo delle sue virtù intellettive più che delle sue grazie,dottore! O pretende che la faccia venire a lavorare in tanga?! Oltre al fatto che ha un figlio…non si vergogna di fare certi apprezzamenti su una ragazza madre?” replica.
“ E perché se Mario Calderon si è portato a letto una ragazza madre?!” ribatto con indifferenza.
“ Come se quel tale fosse un modello da seguire! LA SMETTA IMMEDIATAMENTE E SFOGHI LE SUE PULSIONI SESSUALI ALTROVE O RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN MANIACO SESSUALE! Andiamo avanti?” domanda quel tale.
“ Dottor Mora,Camilla non sa nulla di Armando?” gli domanda Margherita.
“ No,ma appena avrò un momento libero le parlerò della trovata così geniale e altruista del dottor Valencia. Magari se li sente può informarli!” le risponde lui.
“ Vorrei vedere lei se le avessero tolto l’unica cosa rimastale di suo padre!” sbotto.
“ Credevo che si dovessero avere a cuore i ricordi dei defunti,non il loro patrimonio,ma vedo che lei ha un’altra visione del mondo! Tuttavia se lei dovesse mettere in pratica la sua vendetta così infantile,non ci andrebbe di mezzo solo il dottor Mendoza!” replica lui.
“ Ma anche la sua amica,lo so! Crede che mi interessi?” ribatto.
“ Veramente io parlavo dei dipendenti dell’Ecomoda! Betty è estremamente intelligente quindi non ci impiegherebbe molto a trovare un altro lavoro. Lei non è come voi che per essere decaduti siete quasi sull’orlo del suicidio! Inoltre Betty ha la sua famiglia,le sue amiche,me e presto anche Camilla,dato che verranno a conoscersi per forza di cose qui. Oltre al fatto che non credo che il dottor Mendoza contemplerà neanche da lontano la prospettiva di lasciarla sola per andare in galera oppure sarebbe rimasto qui per sposare la sua cara sorellina ed in galera ci sarebbe finito lo stesso metaforicamente parlando!” mi risponde. Grandissimo figlio di buona donna!
“ Nicola!” lo redarguisce il signor Pinzon.
“ Nicola che? Questo tipo vuole mandare in galera il padre di suo nipote,signor Hermes! Betty per questo di certo non organizzerebbe una festa! Neanche a me sta simpatico quel tipo,ma Betty l’ha scelto e poi quel povero bambino che ha fatto di male per crescere senza un padre? Per non parlare poi dei dipendenti,che non hanno di certo colpa per quello che hanno combinato Betty e il dottor Mendoza!” replica quel tale. Cala un silenzio imbarazzante.
“ Gutierrez,l’ufficio accanto al suo è vuoto,vero?” chiede quel cretino.
“ Yes,doctor. Era del dottor Olarte!” gli risponde Gutierrez. Quel tipo si accarezza il mento.
“ Se vuole può sistemare lì la signorina Mendoza!” esclama Gutierrez tutto concitato.
“ Freni la sua fantasia,Gutierrez! E si levi quell’espressione da cane in calore dalla faccia! Non è neanche arrivata e già pensate a saltarle addosso! Deciderà Camilla in che ufficio vuole andare se in quello accanto al suo o in quello che era del dottor Calderon!” afferma quell’idiota.
“ Ci sarebbe anche quello della dottoressa Pinzon!” obietta Gutierrez.
“ No. Quello non ho il coraggio di chiamarlo ufficio. Era un buco ed io Camilla lì dentro non ce la mando! Quella è capace di mandarmi al diavolo e di tornarsene a Zurigo!” risponde Mora. Su questo ha ragione! Camilla lo manderebbe sul serio al diavolo!
“ Potremmo proporglieli tutti e tre,mostrarglieli e farla scegliere!” propone Gutierrez.
“ Gutierrez,lei pensi a farli ripulire e poi vediamo,visto che abbiamo ancora qualche giorno!” gli risponde Nicola Mora.
 
[Armando]
Betty sta riposando con la testa sulla mia spalla. Mia moglie…siamo sposati e da meno di 24 ore! Nessuno potrà mai mettersi fra di noi ed anche quando torneremo a Bogotà non permetterò a nessuno di separarci! Il primo che picchierò sarà Mario se proverà a fare battute sulla mia principessa!
Lei è stata il regalo più bello che la vita potesse farmi,quel regalo che non ti aspetti perché ormai non credi più che arriverà! Ed io ho rischiato di perderla stupidamente! Che ci voleva ad ammettere di amarla sin dal principio? È inutile negarlo a me stesso: quel primo bacio con lei mi ha cambiato,ha fatto nascere in me qualcosa,qualcosa che è germogliata lentamente,qualcosa che ha rischiato di frantumarsi in mille pezzi quando lei mi ha confessato di volersene andare!
Le poso un bacio sulla testa per poi accarezzare la sua mano destra dove brilla la fede. La prima tappa a Zurigo sarà un orefice perché Michel ci ha fatto un bello scherzetto con questi anelli così larghi!
Poco distante da noi c’è una coppia di mezza età,due tipi distinti che osservo da quando siamo saliti in aereo. Sembra non sia passato neanche un giorno dal loro primo incontro da come si guardano,da come si sorridono…ed io,in cuor mio,spero accada lo stesso anche fra me e la mia Betty! Vorrei che il tempo non sbiadisse i nostri sentimenti,vorrei che anche fra 50 anni ci trovassimo a scambiarci sguardi innamorati come ora. Sì,sono certo che sarà così: io e Betty ci ameremo per sempre!
 
[Sandra]
Non ci posso credere! La rileggo di nuovo dall’inizio sperando vi sia un’altra interpretazione di questa lettera! Che casino! E alle altre devo dirlo? In fondo noi ci siamo dette tutto e Betty era una di noi prima che andasse via!
Lo sapevo che non dovevo ficcanasare,ma solo infilare tutto in un sacchetto! Maledetta me! Solo che quando ho aperto il cassetto ed ho trovato quei fogli ripiegati non ho resistito!
 
“ Mio stimato presidente,
ti ho lasciato tutte le istruzioni per continuare la tua storia d'orrore con Betty.
In primo luogo troverai i biglietti che dovrai continuare a mettere ogni mattina sulla scrivania del tuo mostriciattolo,con i rispettivi regalini. Non te ne devi dimenticare,perché non sarò lì per farlo al posto tuo.



Il dottor Armando ha avuto una storia con Betty seguendo le direttive del dottor Calderon! Ma perché? E poi perché << storia d’orrore >>?
 
Scrivere questi biglietti è stato più difficile che mai,perchè almeno prima mi raccontavi cosa era successo la notte precedente: i deprimenti baci che le davi,le parole che le dicevi quando facevi l'orrore...pardon...l'amore con lei.
I dettagli che mi raccontavi su questa storia orribile almeno mi servivano per scrivere qualcosa. Invece questi biglietti esprimono sentimenti generici.
Suppongo che in questi giorni dovrai sottoporti al supplizio di baciarla,e sicuramente di andare a letto con lei . Troverai anche la poesia copiata che le piace tanto << poesia per racchie innamorate >>… Visto che il mostriciattolo si farà illusioni per l'assenza di Marcella molto probabilmente si aspetterà che tu le dedichi l'intera nottata,ed ha ragione di pensarlo! Però occhio: devi fare molta attenzione,Marcella ha i suoi informatori e sicuramente Patrizia seguirà ogni tuo passo,e se gliene ne darai motivo la tua fidanzata annullerà il matrimonio,ha già voglia di farlo,e sai molto bene che questa è l'ultima cosa che deve accadere: questo matrimonio deve farsi a qualunque costo,capisci?
Ti suggerisco di portarla domani alla sfilata di Adriana Arboleda,non si stupirà nessuno che ci andiate insieme! Procurati una rivista che ti aiuti,portala a casa e,se sei abbastanza ispirato,vai a letto con lei.
Si...si...si...si...vedo l'espressione da martire che avrai in questo momento leggendo le mie parole,ma mi hai detto tu stesso che non soffri più di tanto quando fai l'amore con lei,sei già anestetizzato e quindi fallo domani e togliti il pensiero . Lei sarà contenta e non ti romperà le scatole per un po' di giorni,ma c'è una cosa: non voglio più prestarti il mio appartamento…scordatelo! Mi hai rovinato la reputazione arrivando con un mostro simile,anche il portinaio ha fatto commenti su quanto era brutta la tizia che era con te!
Ancora una cosa,mio stimato dottore,se domani te la toglierai di dosso per un po’ di giorni non significa che tu non debba stare attento, continua con i bigliettini e i regalini perchè il signor Nicola Mora è il fidanzato di Betty,ed è una presenza pericolosa per l'Ecomoda,al mio ritorno non vorrei scoprire che l'hai trascurata e che l'hai lasciata in mano a quel tipo perché sarebbe a dire che hai regalato l'azienda a quell' individuo.
Spero che questa settimana sarà meno orribile delle altre che hai patito con lei,però tieni sempre a mente questa frase: "Bacio Betty per non perdere l'Ecomoda!".... "Faccio l'amore con Betty per non perdere l'Ecomoda". Pensa che con ogni bacio,con ogni terribile carezza,ti stai assicurando che Betty non possa mai farci qualche scherzo.
In ultimo ti ricordo che in questi giorni dovrai essere più gentile del solito,non solo per salvare l' Ecomoda,ma anche per convincere Betty a camuffare i dati per il prossimo consiglio. Armando,quella donna ci tiene tutti in pugno e per indurla a collaborare: chiudi gli occhi,procurati qualche aiuto psicologico,preparati delle frasi romantiche e portatela a letto,perchè credimi: non c'è nessuno più felice di una racchia dopo che ha fatto l'amore!
Bene mio stimato presidente,so che quando avrai letto tutte le istruzioni sarai disgustato,ma pensa a una cosa: questo inferno non durerà per tutta la vita,tornerai ad essere un uomo felice,circondato da donne stupende quando lei ci restituirà l'azienda.
                                                                                                                                                                                       Coraggio Presidente.
                                                                                                                                                                                                 Con affetto
                                                                                                                                                                                            Mario Calderòn”

 
Il dottor Mario è stato davvero un mostro! Trattare così la povera Betty…che modo di fare disumano! E se Betty sapeva tutto perché è partita con il dottor Mendoza?
“ Sandra,si può sapere che sta facendo?” mi chiede il dottor Mario facendomi tornare alla realtà. Nascondo la lettera nella tasca della mia giacca. Ho davvero lavorato per un essere così abominevole? Preferisco quasi Gutierrez!
“ Riordino l’ufficio di Betty!” gli rispondo.
“ Lo vedo! Tutto bene?” mi domanda.
“ Sì. Tutto bene! Il dottor Mora è in riunione,se cercava lui!” gli rispondo.
“ È sicura di star bene? Comunque sì,cercavo lui per consegnargli la mia lettera di dimissioni!” replica.
“ Tornerà a momenti,ma può aspettarlo nel suo ufficio. Lì ho già tolto tutte le cose del dottor Mendoza!” ribatto.
“ Come si trova a lavorare col caro Gutierrez?” mi domanda.
“ Bene,non è così male come mi aspettavo!” gli rispondo.
“ Così mi offendo! Vuole dire che si trova meglio che con me?” mi chiede. È un colpo di tosse emesso di proposito ad impedirmi di rispondere. Il dottor Mora è tornato dalla riunione.
“ Sandra,ha terminato?” mi chiede ignorando volutamente il dottor Mario.
“ Sì,dottore. Questi sacchi dove li metto?” gli domando.
“ Li lasci lì. Li poserò a casa del dottor Mendoza domani!” mi risponde.
“ Che ci va a fare a casa di Armando?” gli chiede il dottor Mario.
“ Questi non sono affari suoi. La casa del suo amico è stata messa a disposizione dell’Ecomoda e posso anche demolirla se me ne viene voglia! Non devo di certo spiegazioni a lei,comunque serve a Camilla!” gli risponde il dottor Mora.
“ Torna?” gli chiede sorpreso il dottor Mario.
“ Sì,vuole provarci anche con lei per caso? Dovrebbe mettersi in fila,dato che non è il solo! Alla sua collezione deve mancare una ragazza madre!” replica il dottor Mora. Non proprio: è stato con Anna Maria!
“ Adesso mi spiega perché è qui?” continua il dottor Mora sempre rivolto al dottor Calderon.
“ La mia lettera di dimissioni!” risponde il dottor Mario.
“ Finalmente una bella notizia! Naturalmente lei sarà invitato a tutte le riunioni ufficiali,anche se mi chiedo perché non ha presenziato a quella di oggi!” replica il nostro nuovo presidente.
“ Credevo di essere fuori dall’organico!” risponde il dottor Mario.
“ Alla prossima riunione veda di esserci! Ed ora occupi il tempo che le resta di questa giornata per ripulire il suo ufficio da eventuali effetti personali,soprattutto da quelli che potrebbero eventualmente scandalizzare la povera Camilla!” replica il dottor Mora.
“ Arrivederci!” esclama il dottor Mario a denti stretti prima di andarsene.
“ Dottore,posso andare?” gli chiedo.
“ Certamente e grazie per aver riordinato sia il mio ufficio che quello che era di Betty!” mi risponde. Almeno il fidanzamento con la bionda finta non l’ha fatto diventare snob come quella!
 
[Hermes]
Lo so che ho voluto io questo incontro,ma adesso mi sento in soggezione di fronte a quest’uomo di status più elevato del mio,il cui figlio è scappato assieme alla mia bambina.
“ Signor Roberto,io non so da dove cominciare. Io e mia moglie siamo costernati per il comportamento di nostra figlia,per la sua mancanza di rispetto verso la fiducia che lei aveva in Betty!” esordisco.
“ Neanche mio figlio si è comportato proprio da gentleman! Armando non avrebbe dovuto ingravidare e portare via con sé una ragazza mentre era promesso ad un’altra,ma è successo. È accaduto e presto,a Dio piacendo,avremo un nipotino o una nipotina… io non lo so se Betty è la donna giusta per Armando,ma se mio figlio ha scelto di scappare via con lei e di metter su famiglia con sua figlia,signor Hermes,forse il suo cuore gli ha intimato di agire in questo modo e non posso di certo biasimarlo per questo! Amo mia moglie da più di 30 anni e so cosa vuol dire essere innamorati,quindi non è questo a rendermi astioso nei loro confronti. Sono deluso dal modo in cui i nostri figli hanno gestito l’azienda, dal modo in cui hanno cercato di aggirare le loro responsabilità con le banche! Una parte di me sente di aver fallito,di non essere riuscito ad inculcare in Armando il concetto di onestà! Lui è stato disonesto sia a livello professionale che privato: è stato disonesto con la sua famiglia, con i Valencia e soprattutto con Marcella! Avrebbe dovuto dire a tutti sin dal principio la verità sia in merito alle condizioni dell’Ecomoda che riguardo ai sentimenti che stava cominciando a nutrire verso Beatrice. Avrei ammesso una fuga d’amore a 20 anni,ma non a passati trent’anni mentre sta per diventare padre. Non può insegnare a suo figlio ad aggirare i problemi scappando,non è d’accordo con me?” replica lui.
“ Su tutta la linea. Lei pensa che torneranno?” gli domando.
“ Lo spero. Daniele non è uno che parla per dar fiato alla bocca! Ed io non voglio un figlio in galera né un nipote senza padre! Ne ho già uno e mi basta e mi avanza!” mi risponde.
“ Neanch’io voglio un nipote senza padre!” asserisco.
“ E neanche una figlia ragazza madre,scommetto.” –annuisco- “ La capisco. Ho anch’io una figlia e non è facile per me saperla da sola con un figlio piccolo,ma per fortuna mio figlio avrà tanti difetti,ma non è come l’ex marito di Camilla. Quell’uomo era un inconcludente,un incapace e non credo sarebbe stato adatto a fare il padre,mentre mio figlio è maturato grazie a questa paternità. Ha scelto finalmente in modo sincero e diretto cosa fare della sua vita,ha messo tutti davanti al fatto compiuto e alla realtà dei fatti,quindi stia tranquillo che non l’abbandonerà! Io sono sicuro che riusciranno ad essere dei bravi genitori e riguardo l’azienda,sono certo che come l’hanno affossata così la risolleveranno!” mi dice. Beato lui che è così fiducioso!
“ Nicola le restituirà la sua azienda. Non è sangue del mio sangue,ma lo conosco da quando portava i pannolini ed è un bravo ragazzo: onesto, lavoratore,affidabile! L’Ecomoda con lui è in buone mani!” gli assicuro.
“ Lo so. A parte l’aspetto un po’ stravagante,si vede che è un bravo ragazzo!” mi risponde. 
 
[Betty]
Armando è rimasto molto scosso da quel sogno che ha fatto,lo vedo spaventato,atterrito,oserei dire terrorizzato. Non l’avevo mai visto in questo stato!
“ Non vuoi proprio dirmi cos’hai sognato?” gli chiedo sottovoce. Si volta verso di me e mi guarda per poi accarezzarmi la guancia.
“ No.” Mugugna.
“ Perché? Non ti fidi di me?” gli domando. Si mordicchia l’interno della guancia.
“ Ti stavo aspettando all’altare. Ero felice come non lo ero mai stato prima. Quella navata mi sembrava lunghissima,nonostante ti dividessero pochi passi da me,ma quando ti ho scoperto il viso…non eri tu!” mugugna poggiando la testa sulla mia spalla.
“ Che vuol dire che non ero io?” gli chiedo mentre mi accarezza una ciocca di capelli.
“ C’era Marcella sotto il velo. Allora io ho chiesto di te e Mario mi ha detto che ti avevamo mandata via senza che tu battessi ciglio. Poi ho chiesto del bambino e lui mi ha detto che avevi abortito non solo perché te l’avevamo imposto,ma anche perché non volevi nessun ricordo di me!” mi racconta portando la mano sul mio ventre.
“ Non mi è mai passato per la testa di abortire,neanche appena l’ho scoperto.” Lo rassicuro.
“ Ma di andar via sì!” precisa.
“ Credevo di farti un favore!” replico. Scuote il capo come cenno di diniego.
“ Mi hai mai odiato?” mi chiede. Tante volte mi sono illusa di poterlo odiare,ma no.
“ No. Nonostante tutto no e se non ti dispiace non vorrei più parlarne! Da oggi comincia la nostra nuova vita,ricordi?!” replico.
“ Già la nostra nuova vita col piccoletto. Ma secondo te adesso che sta facendo?” mi chiede. Sorrido.
“ Non saprei! Magari si annoia perché è da solo!” ipotizzo.    
“ Non è detto che sia solo! Forse sono due o tre…” replica. Sorrido.
“ Cami vorrebbe portarti dal suo ginecologo una volta lì!” afferma. La prima ecografia…
“ E vieni anche tu?” gli chiedo.
“ Ma che domande mi fai,amore mio? Certo! Sono il padre e voglio sapere tutto! Sarà bellissimo quando sentiremo il suo cuoricino battere e poi magari scopriremo se è un maschietto o una femminuccia!” mi risponde posandomi un bacio sulla guancia.
“ Tu cosa vorresti?” gli chiedo.
“ Piccola preferenza,ma leggerissima,per una bambina!” mi risponde.
“ Speriamo non mi somigli troppo!” mugugno. Alza il capo dalla mia spalla e mi lancia uno sguardo di rimprovero.
“ Io invece spero sia dolce,intelligente,simpatica,leale e meravigliosa quanto la mia adorata mogliettina!” afferma. Sorrido per la dolcezza del mio premuroso maritino.
 
[Nicola]
Ormai sono tutti in pausa pranzo e ne approfitto per chiamare Camilla. Le devo parlare ed anche urgentemente.
“ Pronto!” esclama dopo un paio di squilli.
“ Ciao,sono di nuovo io!” esordisco.
“ La quarta telefonata della giornata…se continuiamo così arriviamo a 10 entro stasera!” asserisce facendomi ridere.
“ Camilla,ti devo parlare! Stamattina quando ho dovuto riagganciare bruscamente,c’erano i tuoi genitori nel mio ufficio e Daniele ha comunicato loro che se tuo fratello e Betty non tornano entro un mese,denuncerà il dottor Mendoza per truffa. Tuo fratello rischia la galera se non torna!” le comunico.
“ Cavolo! Allora è vero!” commenta.
“ Camilla,tuo fratello non è proprio un mio caro amico,per usare un eufemismo,ma non voglio che Betty soffra e se tuo fratello finisse in galera,la mia amica ne morirebbe!” affermo.
“ Stasera glielo dico e vedrai che entro un paio di settimane ritorneranno! Nicola,non ti devi preoccupare!” replica.
“ Come fai a stare così tranquilla?” le domando.
“ Non sono tranquilla per nulla. Sono quasi tentata di ricominciare a fumare!” mi risponde.
“ Fumavi?” le chiedo.
“ Sì,ma non dirlo a nessuno! I miei non lo sanno!” mi risponde.
“ E chi ti dice che non usi questo tuo segreto per ricattarti?” la canzono.
“ Ah ah…sei spiritoso! L’unica che può ricattarti sono io decidendo magari di restare qui!” replica.
“ No,per carità! Che mi vuoi morto?!” ribatto. Ride.
“ Vedi? Sei facilmente ricattabile!” mi fa notare.
“ Sei una strega! Qualcosa mi dice che sarà dura lavorare con te!” replico.
“ Spiritoso!” commenta.
“ E comunque qui c’è una schiera di depravati,capeggiata da Daniele Valencia,pronti a farti avances di qualsiasi tipo. Quindi se fossi nei tuoi panni,mi munirei di spray al peperoncino,Camilla!” la avviso un po’ preoccupato.
“ Addirittura? Non prendermi in giro!” replica.
“ Guarda che sono serio! Daniele Valencia invece di pensare a come potresti aiutarci pensava al tuo fondoschiena!” ribatto. Sento il silenzio dall’altra parte.
“ Camilla,ci sei?” le domando preoccupato. Non è che si è offesa?
“ Sì,scusa,Nicola,ma adesso devo proprio andare! Se vuoi ci sentiamo dopo!” afferma.
“ Allora a dopo!” replico prima di riagganciare. Ma che l’è preso?
 
[Camilla]
Sono praticamente immobile,paralizzata. Non riesco a muovere un passo,a tornare indietro né ad incedere. Sono bloccata dalla figura sconvolgente che mi trovo davanti. Ho dovuto persino riagganciare con Nicola perché non riuscivo a parlare.
“ Camilla,che sorpresa!” esclama.
“ S-Samuel!” balbetto.
“ Ti trovo bene!” asserisce.
“ Che ci fai all’asilo?” gli domando spaventata.
“ Sono venuto a prendere il figlio della mia compagna e tu?” replica.
“ Sono qui per mio figlio!” gli rispondo.
“ Hai un figlio?” mi chiede sbalordito.
“ Sì,di 4 anni!” rispondo. Veramente sarebbero quasi 5,ma è meglio evitare di scendere nei dettagli.
“ Ti sei ripresa presto! Sono contento per te.” Commenta. Il mio cellulare squilla di nuovo. Mia madre…
“ Mamma,scusa mi ti richiamo io!” esclamo prima di riagganciare.
“ Hai riallacciato i rapporti con i tuoi! Dicevi di non volerli più vedere!” osserva.
“ Ci sto provando e comunque in passato ho detto e fatto tante cose di cui mi pento!” gli rispondo.
“ E fanno storie anche col padre di tuo figlio o è un multimilionario?” mi domanda. Dovevo essere proprio imbecille quando l’ho sposato!
“ Non è un tuo problema!” gli rispondo. È l’arrivo di mio figlio ad interrompere quella discussione. Per fortuna il mio piccoletto non ha quasi nulla di lui a parte forse i colori,ma sono anche quelli di Armando e di mio padre.
“ Mammina!” esclama il mio tesoro.
“ Pulcino,allora hai salutato tutti i tuoi amichetti?” gli chiedo.
“ Sì,ma erano tristi perché non ci vado più all’asilo!” mi risponde quando lo prendo in braccio.
“ Tesoro,lo so,ma domani arriva zio Armando che vuole stare un po’ con te! E poi fra qualche giorno partiamo,lo sai!” replico.
“ Hai detto agli zietti che vengo anch’io a prenderli?” mi domanda.
“ No,agli zietti facciamo una bella sorpresa!” gli rispondo con un sorriso.
“ Tuo fratello arriva qui?” mi domanda Samuel.
“ Tu conosci il quasi papà di Gustav?” mi chiede Bobo. Lui è il fidanzato di Olga?
“ Io non sono il quasi papà di Gustav! Il tuo amichetto non è mio figlio,anche perché io non voglio bambini,piccoletto! I bambini sono solo una seccatura!” esclama Samuel con la più totale indifferenza. Cosa che mi conferma che la mia scelta di non dirgli nulla è giusta!
“ Bobo,il signore è un mio vecchio amico.” Spiego a mio figlio.
“ E il tuo papà?” chiede Samuel a Bobo. Per un attimo il mio cuore si ferma ed inizio a sudare freddo.
“ Lui è a Bogotà ed io e la mamma andiamo a trovarlo!” gli risponde mio figlio. È fissato con quest’idea che suo padre viva a Bogotà,ma forse dovrei benedire questa sua idea malsana!
“ È andata male anche con lui? Fammi indovinare: tua madre?” mi chiede Samuel.
“ Non sono affari tuoi!” taglio corto.
“ Amore,adesso conviene che andiamo! Dobbiamo ancora preparare la camera per zio Armando e la sua fidanzata e siamo in ritardo! E poi dobbiamo preparare le nostre valigie!” dico a mio figlio. Non voglio restare qui e ringrazio il Cielo oltre che Nicola Mora per avermi dato l’opportunità di andarmene e di non far restare mio figlio in questo asilo. Non voglio riavere Samuel nella mia vita!
“ Fammi indovinare: i tuoi sono riusciti a far accoppiare tuo fratello con quella tipa insopportabile,la Valencia!” asserisce Samuel.
“ Stavano per sposarsi,ma lui l’ha mollata sull’altare per un’altra donna da cui aspetta un figlio,soddisfatto o hai altre domande impertinenti da farmi?” ribatto velenosa.
“ Camilla,mi dispiace. È solo che se non ci fosse messa d’impegno tua madre,penso che noi due…” lo interrompo.
“ Certe scelte le hai fatte tu! Non avevi gli attributi come non li hai ora,che ti ostini a negare che Gustav,che tu lo voglia o meno,farà parte della tua vita visto che stai con sua madre! L’unica cosa che mi dispiace di tutto questo è dare ragione a mia madre!” affermo perentoria.
“ Se fossimo rimasti insieme,non avresti tuo figlio,quindi non dovresti essere così arrabbiata! Io…non sarei riuscito a costruire una famiglia!” mi risponde. Accarezzo i capelli del mio piccolino.
“ Non sono arrabbiata! Adesso io e mio figlio abbiamo da fare!” taglio corto.
“ Se vuoi vi accompagno!” si offre. No,ci manca solo questo!
“ No,grazie. E poi il tuo senso di responsabilità ti sta facendo dimenticare Gustav all’asilo!” gli faccio notare.
“ Camilla,sono contento di averti rivisto e di sapere che ti sei rifatta una vita!” esclama.
“ Io no,non sono contenta di averti rivisto!” replico per poi andarmene via. Nella disgrazia sono stata fortunata a crescere mio figlio da sola. Ma roba da matti scordarsi un bambino che gli era stato affidato per ficcanasare nella mia vita! Magari voleva anche fare il cascamorto con me…stronzo!
“ Quel signore è stato un tuo fidanzato?” mi chiede mio figlio. Non gli si può nascondere nulla! Annuisco.
“ Prima del mio papà?” mi domanda. Annuisco mentendo.
“ Tu conosci quel signore?” chiedo a mio figlio. Non voglio che si avvicini al mio Bobo!
“ Sì,è il quasi papà di Gustav,il fidanzato della sua mamma,ma a me sta molto antipatico! E poi non gli piacciono i bimbi!” risponde.
“ Perché ti è antipatico?” gli domando continuando a camminare.
“ Perché non mi piace e quando viene a prendere Gustav non gli da neanche un bacino e poi ride sempre con le mamme dei miei amichetti e con la maestra! Sembra scemo!” mi risponde facendomi ridere. Mio figlio è un ottimo osservatore!
“ Quindi,semmai dovessi trovarmi un fidanzato,non lo vorresti un papà così!” ne deduco cercando di sondare il terreno. Scuote il capo con decisione.
“ Tanto tu non vuoi tornarci insieme a quello lì,vero mammina?” mi chiede. Se sapesse che suo padre biologico è l’uomo che gli sta tanto antipatico,probabilmente mi toglierebbe il saluto!
“ No. Le persone che frequento devono piacere prima al mio ometto,lo sai!” gli rispondo.
“ Tanto tu mi trovi un papà simpatico e bravo a giocare con le macchinine e che ci vuole bene,vero mamma?” mi domanda. Annuisco. Tanto ormai è una battaglia persa fargli capire che non ho intenzione di trovargli un papà!
 
[Patrizia]
“ Allora? Avevi detto di volermi parlare! Sto aspettando!” asserisco mentre Daniele guarda il menù.
“ Così esci con Nicola Mora! Neanche il tempo di farlo diventare presidente e già ti sei infilata nel suo letto!” commenta velenoso.
“ Veramente è stato lui ad infilarsi nel mio,se vogliamo essere precisi!” puntualizzo.
“ Non mi interessa poi molto dove l’abbiate fatto,Patrizia! Questa pseudo relazione da film dell’orrore mi aiuterà nell’idea che ho avuto!” mi risponde.
“ Idea? E quale sarebbe?” gli chiedo.
“ Devi tenermi d’occhio i movimenti del tuo amichetto!” mi risponde.
“ Ed io che cosa ci guadagno? Adesso sono la fidanzata del presidente,ho un ruolo di prestigio…che ci guadagnerei a schierarmi dalla tua parte?” gli domando.
“ Del sesso decente!” mi risponde accarezzandomi la coscia sotto il tavolo. Gli scosto la mano.
“ Patrizia,quel tipo sarà una pippa a letto come lo è nella vita. È l’incarnazione dell’inetto,è un perdente per quanto possa essere intelligente… non ti senti un po’ sprecata con uno così?!” continua.
“ Meglio di niente. Prima di lui cosa avevo? Nulla! Almeno adesso ho lui,Daniele! Scordati che mi metta a fare da spia come facevo con Armando! Nicola è il mio fidanzato!” ribadisco.
“ Il tuo fidanzato che però non sarà presidente per sempre! Quando l’azienda tornerà in mano mia,probabilmente sarò io il nuovo presidente visto che Armandino sarà certamente diseredato. Oltre al fatto che il tuo caro Nicola non mi pare ti rivolga trattamenti di favore…sembra prediligere Camilla…e non l’ha ancora vista!” replica.
“ Che vuoi insinuare? Che Camilla è più bella di me?” gli chiedo offesa.
“ Io non insinuo un bel niente,Patrizia,anche perché Camilla non sappiamo neanche com’è diventata! Magari è ingrassata di una ventina di chili e adesso è come Berta!” risponde strappandomi un sorriso.
“ Ad ogni modo: Nicola non predilige Camilla! È solo gentile con lei perché lei ha deciso di aiutarlo!” affermo.
“ Mi stai prendendo in giro? Ma se l’hanno notato tutti! Non trovi strano che ci sia tanta confidenza fra i due e poi tutte quelle telefonate? Patrizia,segui un mio consiglio per una volta: alleati con me!” replica.
“ Daniele,adesso basta! Con Nicola sono io ad avere il coltello dalla parte del manico ed io non ti permetto di insinuare che quella specie di idiota possa portarmelo via!” ribatto offesa. Faccio per alzarmi,ma mi trattiene per un braccio e mi fa sedere di nuovo.
“ Patrizia,dopo tutto quello che abbiamo saputo su Armando,ti concedi ancora il lusso di fidarti di un tipo come Nicola Mora e di scartare l’idea che Camilla possa portartelo via? Anche Marcella non avrebbe mai pensato che quel mostriciattolo potesse mettersi con Armando e invece guarda cos’è successo!” asserisce. Non posso dargli torto purtroppo.
“ Io devo tornare in ufficio. La mia pausa pranzo è terminata!” affermo.
“ Non c’è fretta! Puoi sempre dire al tuo amichetto che tuo padre doveva parlarti di cose urgenti!” replica.
“ Daniele,che hai in mente?” gli chiedo perplessa.
“ Io credo tu lo sappia!” mi risponde con un tono lascivo che non promette nulla di buono.
 
 
Capitolo terminato! Per scoprire cosa succederà tra Patrizia e Daniele,dovrete aspettare il prossimo capitolo! Patrizia accetterà di tenere il piede in due staffe o resterà fedele a Nicola? E Nicola per quanto sopporterà i capricci della sua first lady?
Samuel è una figura di passaggio,quindi non vi preoccupate! Immagino abbiate compreso di chi si tratta e del fatto che Camilla si è parecchio spaventata,ma più avanti scoprirete anche i motivi per cui si sono lasciati!
Sandra ha trovato il componimento poetico di Calderon ed è rimasta sconvolta! Immaginate la reazione delle altre racchie!
Gli sposini sono in viaggio e quindi nel prossimo capitolo assisterete all’incontro fra Betty e Camilla con relativi commenti dell’una e dell’altra su questo incontro! Andranno d’accordo? Mah… anche per questo dovrete attendere!
Intanto colgo l’occasione per augurarvi di vivere al meglio le ultime ore quest’anno e di cominciare bene quello che verrà! Alla prossima!

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Capitolo 8
*** 8 ***


[Daniele]
Patrizia si sta rivestendo. Mi domando proprio se non si senta sprecata con quello lì. Quello non sarebbe capace di distinguere una donna vera da un manico di scopa,ci scommetto!
“ Pensi ancora che il tuo amichetto arrivista sia il dio del sesso o adesso ti è tornata la memoria su cosa voglia dire stare con un vero uomo?” la punzecchio. Mi lancia un’occhiataccia dallo specchio.
“ Daniele,smettila! Dimenticati di quello che è successo,dimenticati di me…in fondo dalla storia della mancata gravidanza non ti ci è voluto molto sforzo per evitare di cercarmi,quindi impara a fare lo stesso!” replica. Mi alzo dal letto e la raggiungo allo specchio.
“ Hai finito di sproloquiare su cose che non credi neanche tu? Sai benissimo che non riesci a resistermi!” ribatto accarezzandole il ventre sotto la camicetta.
“ Daniele,smettila! Io non posso fare questo!” esclama allontanando la mia mano.
“ Non mi pare ti facessi tanti problemi quando stavi con Mario!” obietto.
“ Nicola è diverso! Lui è innamorato di me,sai cosa vuol dire? Dammi una buona ragione per rovinare la mia storia con lui!” replica.
“ Perché magari fra qualche settimana si sarà già stancato di te per correre dietro ad un’altra,Patrizia! Sai oggi ha difeso molto accoratamente la sorellina di Armando! Mi è bastato fare un apprezzamento un po’ spinto su di lei per mandarlo in bestia,mentre con te…insomma ti tratta sempre male,sta sempre a difendere quella contro di te…tu sei sicura che ti ami?” insinuo.
“ È andato in bestia?” mi chiede quasi sconvolta da questa cosa.
“ Sì,se non sapessi che non si sono mai visti penserei quasi ad una scenata di gelosia da parte di lui,ad una specie di marcatura del territorio!” le rispondo. È titubante.
“ Patrizia,ma che ci fai con uno come lui? Non puoi neanche portarlo in giro senza vergognarti per come si veste,per come si comporta o per come parla?!” le soffio all’orecchio. La sento rabbrividire. È fatta!
“ Daniele,devo andare! È già tardi!” afferma cercando di allontanarsi.
“ Faremo presto e poi ti accompagno io in Ecomoda!” le soffio sul collo.
 
[Mario]
Sandra è seduta alla scrivania accanto a quella di Sofia. Mi fa strano vederla seduta al posto di quella specie di facocero di Berta,ma non è più la mia segretaria e devo abituarmi a questo cambiamento!
Appena mi nota solleva il capo dai documenti che ha davanti.
“ Desidera?” mi chiede. Ha un tono strano,ma forse mi sto impressionando per nulla!
“ Sandra,ha per caso visto una cartellina azzurra con dei documenti dentro? Sa,sto sgomberando il mio ex ufficio,ed è molto importante per me ritrovarla…l’ha vista?” le chiedo.
“ Ci saranno altre lettere d’istruzioni!” credo abbia detto in un sibilo. Lettere d’istruzioni? È uno scherzo? Nella lettera di commiato di quella lì alle sue amiche non c’era scritto com’è nata la sua relazione con Armando!
“ Prego?” le chiedo. La porta della presidenza si apre e ne esce quel cretino. Ma questo sa sempre in mezzo?!
“ Sempre fra i piedi! Una casa dove andare non ce l’ha?” si rivolge a me quello sfigato da quattro soldi.
“ Le altre?” domanda a Sandra.
“ Sofia è in bagno e anche Mariana…la sua segretaria non è ancora tornata dal pranzo!” gli risponde Sandra.
“ Andiamo bene! Sandra,mi faccia ricordare di chiedere a Gutierrez di aumentarle lo stipendio di questo mese del 20%! Non spettava a lei ripulire gli uffici dagli effetti personali del dottor Mendoza e della dottoressa Pinzon eppure ha fatto in modo impeccabile! Complimenti!” afferma quel tale. Sandra arrossisce…neanche se le avesse detto di potersi candidare a Miss Universo!
“ La ringrazio,dottore,ma non è necessario aumentarmi lo stipendio per così poco! Non ho fatto nulla di speciale!” replica la mia ex segretaria.
“ Visto tutti i lavativi che ci sono qui,trovare qualcuna che lavora è un miracolo e bisogna ricompensarla!” ribatte quello. Neanche se avesse eretto l’intero stabile dell’Ecomoda.
“ Dottore,visto che la sua segretaria non c’è,le ordino il pranzo?” gli chiede Sandra.
“ No,stranamente oggi non ho molta fame,grazie!” le risponde quel tipo.
“ Posso andare in bagno dalle altre?” domanda Sandra a quello là.
“ Certo,ma si sbrighi a tornare,mi raccomando!” le risponde quel tipo prima di rintanarsi nel suo ufficio. Sandra si alza dalla sua sedia e fa per raggiungere il bagno,ma la fermo per un braccio.
“ Può ripetere ciò che mi ha detto prima?” le chiedo.
“ Che appena troverò quella cartellina gliela metterò da parte!” mi risponde. Dev’essere stata solo suggestione! Sì,solo suggestione!
“ Grazie,Sandra!” replico.
“ Ah…le ha telefonato una certa Olga,Ortensia,Odette…e le ha chiesto di richiamarla! Dovrebbe spiegare alla sua amica che non lavora più qui e che non sono più la sua segretaria! Con permesso,dottore!” esclama prima di andar via.
“ Si chiama Olivia!” dico più rivolto a me stesso che a Sandra che ormai è lontana.
 
[Camilla]
“ Mamma,ma quando andiamo a Bogotà,tu mi porti sempre con te,vero?” mi chiede il mio piccolino mentre gli rimbocco le coperte.
“ Certo,amore. Perché me lo domandi?” replico.
“ E dove vai a lavorare ci sono dei bimbi?” mi chiede.
“ No,amore. Lì ci sono delle persone molto simpatiche vedrai!” lo rassicuro. Tanto la cosa importante è non lasciarlo alla Fernandez né a mia madre! Per carità…sarebbe capace di distruggerlo psicologicamente!
“ Ed io con chi gioco?” mi chiede.
“ Amore,sarà solo per poco. Poi la mamma ti iscriverà all’asilo dove conoscerai tanti bambini!” gli rispondo posandogli un bacio sulla fronte.
“ E perché zio Armando non viene con noi? Io voglio vedere il cuginetto quando nasce!” ribatte.
“ Amore,ma lo vedrai! Zio Armando e zia Betty hanno solo bisogno di stare un po’ da soli e poi torneranno a Bogotà!” gli rispondo.
“ Ma nel posto dove lavori c’è anche il mio papà?” mi chiede.
“ No,Bobo. Senti,io ho sempre evitato di dirtelo,ma tuo padre non è una persona affidabile. Lo so che ti piacerebbe tanto avere un papà come tanti altri bambini: qualcuno che ti rimbocchi le coperte,che ti racconti la favola della buonanotte ogni sera,che giochi con te,ma tuo padre non riuscirebbe a farlo perché non vuole questo! Tuo padre non è ancora sufficientemente maturo per metter su famiglia e probabilmente non lo sarà mai!” gli rispondo.
“ Vi siete lasciati per colpa mia?” mi domanda. Come faccio a spiegarglielo?
“ Ma no,tesoro! Tu non c’entri nulla! Spesso le persone smettono di volersi bene e basta! Diciamo che quando la cicogna è arrivata ha trovato solo me! Amore mio,tu sei il mio tesoro più grande ed io ti voglio bene quanto un papà ed una mamma insieme! Purtroppo le cose sono andate così,ma tu non devi sentirti in colpa per nulla!” lo rassicuro. Ci manca solo che si senta in colpa per quel verme! Quello stronzo non lo merita!
“ Ma tanto io lo so che tu mi troverai un bravo papà!” esclama speranzoso. Alzo gli occhi al cielo.
“ Dormi!” lo esorto dolcemente.
“ Davvero,mamma! Tu non lo vuoi un fidanzato?” mi chiede.
“ Ma a che mi serve un fidanzato se ho già il mio tesoro?” replico ricoprendolo di baci. Questa storia del fidanzato me la sogno anche di notte! Nell’essere così petulante è uguale a mia madre e non è un complimento! Sembra un martello pneumatico!
 
[Mariana]
“ Non ci posso credere! Il tuo ex capo è un degenerato!” commento.
“ Lo dici a me? Ti giuro che quando ho letto questa lettera avrei voluto trascinarlo per i corridoi di quest’azienda per la parte del suo corpo a cui tiene di più!” replica Sandra.
“ Sandra,ti ricordo che è un nostro superiore!” interviene Ines.
“ Non è più niente! Si è dimesso ed ha fatto bene! Quel tale è uno spudorato! Guarda come ha giocato con Anna Maria e con la bionda finta… ma no,a lui non bastava! Il suo sadismo è arrivato a tanto da progettare un piano così criminale ai danni di Betty! Solo che poi le cose non sono andate come voleva: il dottor Armando (altro degenerato) si è innamorato sul serio e chi ci ha rimesso è stato lui!” le risponde Sandra.
“ Voi credete che Nicola lo sappia?” domanda Anna Maria.
“ Questo spiegherebbe perché lo tratta a pesci in faccia! Avrei una voglia di rompergli il naso!” sbotto.
“ Solo il naso? Sei pacifica! Io lo ridurrei in tanti piccoli pezzettini,tanto da indurlo a cercarsi come prossima conquista un’appassionata di puzzle!” esclama Sandra.
“ Ragazze,è anche vero che Betty ha sbagliato ad iniziare una storia con il suo capo!” interviene Ines.
“ No,Betty ha sbagliato a farsi mettere in mezzo da quei due degenerati! È vero che in questo modo ha trovato la sua strada,ma avrebbe potuto fare una brutta fine se il dottor Armando non si fosse innamorato di lei! Sedotta e abbandonata! Questo è il destino di chi finisce nelle grinfie di quei due! Guardate la signora Marcella…” ribatte Sandra.
“ Non cominciare a difenderla,ti prego! La signora Marcella avrebbe dovuto accorgersene alle prime corna ricevute che il dottor Armando non l’amava e invece è stata testarda come un mulo fino alla fine! Anche questa storia di trascinarlo all’altare nonostante lui avesse la faccia di chi sta per andare al patibolo…cosa si aspettava?! È stata ingenua e anche avventata,visto che si è sobbarcata le spese di un matrimonio che non verrà mai celebrato!” esclama Sofia.
“ E di questa lettera? Che ne facciamo?” domanda Sandra.
“ Dobbiamo buttarla e non qui in azienda. Ci manca solo che la trovi la bionda finta!” le rispondo.
“ Se la buttassi nel cestino di casa mia,sarebbe meno avventato!” asserisce Sandra. Annuisco.
“ Meglio! Noi non abbiamo mai letto questa lettera! Non credo Betty ci perdonerebbe se la cosa venisse fuori e tutta l’azienda sapesse dettagli così intimi della sua storia con il signor Armando!” afferma Ines.
“ Già!” è una risposta quasi corale.
 
[Nicola]
Non ci posso credere! Un’ora di ritardo! Sono le 15:30 e Patty non è ancora qui! A volte ho come l’impressione che non mi ascolti per nulla quando le parlo,che quello che le dico le entri da un orecchio per poi uscirle dall’altro!
Il mio cellulare squillo e mi auspico sia lei con un motivo importante che giustifichi il suo ritardo!
“ Pronto!” rispondo alterato.
“ Nicola,scusa! Non volevo disturbarti! Sei impegnato?” mi domanda Camilla.
“ No,scusa tu! Di solito non rispondo in questo modo al cellulare,ma ho avuto problemi sul lavoro! E ad ogni modo non mi disturbi,anzi… eviti che mi venga un travaso di bile! È successo qualcosa?” replico.
“ Volevo solo scusarmi per aver messo giù bruscamente prima. Non ho potuto richiamarti subito perché mio figlio ha monopolizzato tutto il mio tempo! Non lo conosci,ma è uno tsunami!” mi risponde.
“ Da come lo descrivi,mi incuriosisce parecchio…non vedo l’ora di constatare se è davvero come dici! Ad ogni modo,Camilla,perdonami tu! Non avrei dovuto riferirti i commenti da osteria di quel cretino!” ribatto.
“ Ma guarda che non me la sono presa per quello! È solo che ho avuto un incontro che non mi aspettavo,che mi ha sconvolto!” mi risponde. Che altro è successo adesso?
“ E questo incontro ti impedisce di raggiungermi a Bogotà?” le chiedo un po’ preoccupato.
“ No,assolutamente,anzi. Grazie a questo incontro,ho capito che devo ringraziarti per avermi offerto quest’opportunità di lasciare Zurigo!” mi risponde. Tiro un sospiro di sollievo.
“ Ed è stato un incontro positivo o negativo?” le domando curioso. Tanto non posso cominciare a lavorare senza Patty!
“ Negativo. Non mi va di parlarne però,almeno non al telefono!” mi risponde.
“ Scusa per la mia invadenza!” esclamo. Ci manca solo che mi scambi per un impiccione!
“ Non ti preoccupare,non sei stato invadente! Direi che mi farebbe bene parlarne,ma è una storia troppo lunga e non mi va di affrontarla per telefono! Adesso però mi spieghi perché eri così alterato prima?” mi chiede.
“ La mia segretaria non è ancora tornata dalla pausa pranzo!” le spiego.
“ Magari l’hanno rapita pensando che ogni suo capello valesse oro. Forse adesso la stanno rapando a zero! A proposito: ha ancora i capelli tinti?” replica strappandomi un sorrisetto,anche se sono di umore nero.
“ Ma tu hai sempre voglia di scherzare?” ribatto divertito.
“ Tu non sei da meno! Non voglio farti perdere tempo…ti lascio lavorare!” afferma.
“ Non mi stai togliendo tempo! Stai solo evitando che rada al suolo l’azienda della tua famiglia perché incazzato nero!” la rassicuro. Ride.
“ Ok,a questo punto mi immolo per il bene dell’Ecomoda! Allora facciamo un gioco: come immagini che io sia?” mi chiede. Sorrido.
“ Dunque… occhi scuri,capelli scuri,carina (oppure Daniele Valencia non si sarebbe fatto venire la bava),alta…” sto al gioco. La sento ridere.
“ Non ho indovinato,vero?” ne deduco.
“ Ho i capelli crespi blu elettrico,sono brutta,ho gli occhi storti e sono bassa!” esclama.
“ La smetti di prendermi in giro?! Tu invece come pensi che io sia?” le chiedo.
“ Alto forse quanto Armando,magro,capelli chiari e occhi chiari!” mi risponde. Mi sa che resterà molto delusa quando mi vedrà!
“ Mi dispiace,ma non sono il principe azzurro delle favole!” ribatto. Ride facendo ridere anche me. È l’arrivo di Patty a farmi incupire.
“ Scusa un attimo,Camilla! È ricomparsa la mia segretaria! Ci sentiamo magari più tardi! Notte!” esclamo.
“ Ciao!” replica prima di riagganciare.
 
[Patrizia]
Appena mi vede uscire dall’ascensore,Nicola mi viene incontro. Sembra incazzato,anche se prima quando era a telefono sembrava allegro. Immagino fosse a telefono con quella,visto che si sentono spesso!
“ Vieni nel mio ufficio!” mi intima secco.
“ Certo,amore! Il tempo di posare la borsetta!” esclamo melensa. Mi guarda male.
“ Muoviti!” ribatte per poi dirigersi verso la presidenza. Che avrà mai? Non è che ha scoperto che mi sono vista con Daniele?
“ Eccomi!” esclamo seguendolo nel suo ufficio.
“ Sai che ore sono?” mi domanda.
“ Le 15!” esclamo.
“ No,sono quasi le 16! Hai fatto più di un’ora di ritardo,Patrizia! Non erano questi gli accordi! Ti stai comportando in modo diametralmente opposto a quanto ti avevo chiesto!” ribatte con veemenza.
“ Amore,ti prego,non urlare! Mio padre aveva voglia di vedermi perché l’ho trascurato in quest’ultimo periodo! E poi voleva congratularsi con me per il nostro fidanzamento!” mento.
“ Queste cose puoi farle di sera,Patty! Nell’orario d’ufficio io pretendo che tu sia qui,altrimenti tutte le altre faranno la stessa cosa e mi ritroverò a lavorare da solo!” ribatte.
“ Quella banda di racchie non può equipararsi a me!” commento.
“ Non chiamarle così! Siete tutte sullo stesso livello,tutte impiegate,quindi per me siete tutte uguali in queste quattro mura! Mi dispiace,ma è così! Se vuoi chiudere con me per questo,puoi farlo,se non ti vanno a genio le mie condizioni!” replica.
“ E questa tua nuova amicizia con Camilla non c’entra nulla,vero?” ribatto. Si porta una mano alla fronte.
“ Che c’entra Camilla adesso? Oltre al fatto che Camilla sarà una tua superiore,quindi se continuerai a comportarti così,le darai modo di rimproverarti spesso e volentieri…è questo che vuoi?” mi domanda.
“ E tu invece? Tu vuoi lei?” gli chiedo di rimando. Sbuffa.
“ No! Non la conosco neanche! Io voglio solo che tu sia professionale qua dentro! Che non mi salti addosso,che non arrivi in ritardo né dalla pausa pranzo né all’ingresso,che non chiedi permessi di uscita anticipata…che ti comporti come tutte le altre impiegate! Patrizia,io non voglio problemi! Daniele Valencia mi detesta,la tua amica anche,i Mendoza a stento mi tollerano e Gutierrez pensa solo alle belle donne! Per favore, cerca di non darmi problemi almeno tu!” risponde. Gli allaccio le braccia al collo.
“ Prometto che mi comporterò bene!” esclamo posandogli un bacio sulle labbra.
“ E adesso vai a lavorare! Mi raccomando!” ribatte. Annuisco.
“ Amore,stasera ceni da me?” gli chiedo.
“ Sì,ci vediamo nel tuo appartamento,sempre che a te non vada di uscire!” mi risponde.
“ Ti preparerò qualcosa di speciale! Vedrai!” esclamo melliflua. Esco dal mio ufficio soddisfatta di me: ce l’ho fatta anche oggi a lavorarmelo per bene! Con il mio savoir-faire sono riuscita a rabbonirlo per fortuna! Tutta colpa di Daniele!
“ Ehi! Allora com’è andato il pranzo con tuo padre?” mi domanda Marcella alle spalle facendomi prendere quasi un colpo.
“ Marce,mi hai fatto spaventare! Ad ogni modo,è andato bene,ma Nicola si è arrabbiato con me perché ho fatto tardi!” le racconto.
“ Ma non avevi detto che era in tuo potere,che era totalmente sedotto,ecc?” mi domanda punzecchiandomi.
“ Ho ancora del tempo per lavorarmelo,no?!” ribatto.
“ Sì,certo! Stasera hai da fare con quel cretino?” mi chiede.
“ Marcella! È il mio fidanzato,quindi è ovvio! Perché volevi propormi qualcosa?” le domando.
“ Volevo uscire con te,magari invitare anche Ugo,Daniele e Maria Beatrice…” mi risponde. Daniele…ci manca anche questa!
“ No,Marce,mi dispiace. Prima di tutto io e tuo fratello non ci prendiamo proprio,finiremmo per litigare anche lì e poi io e Nicola non siamo usciti insieme a pranzo,quindi stasera l’ho invitato da me!” le racconto.
“ Magari i dettagli risparmiameli! La sola idea che lo baci e ci vai a letto,mi fa rivoltare lo stomaco!” ribatte disgustata.
“ Potrei dire lo stesso di quando stavi con Armando!” replico con lo stesso tono. Almeno Nicola non mi lascerà mai per un’altra!
 
[Hermes]
“ Quindi ha fatto intendere che la sposerà?” mi chiede mia moglie.
“ Certo! Aspettano un figlio,quindi il signor Armando dovrà prendersi cura della nostra bambina!” le rispondo.
“ Dovrà…non mi pare che il tipo tenga molto presente i suoi doveri!” commenta mia moglie.
“ Che non mi costringa ad obbligarlo con la forza! Non può lasciarla da sola e con un figlio in grembo!” ribatto animatamente.
“ Hermes,non cominciare! Sono cose loro!” mi redarguisce mia moglie.
“ Non sono cose loro,Giulia! Quell’uomo è fuggito con nostra figlia,l’ha ingravidata…mi sembra che una qualche spiegazione ce la debba! Non può trattarla come ha fatto con quella signorina,la dottoressa Valencia!” le faccio notare.
“ E che pensi di fare?” mi domanda mia moglie con tono rassegnato.
“ Appena torneranno,farò al dottor Mendoza un bel discorsetto! Non può lasciare nostra figlia da sola e con un figlio in arrivo! Altrimenti giuro che se la vedrà con Hermes Pinzon Galarza!” le rispondo. Quel tale dovrà prendersi cura di Betty,dato che è l’artefice della sua gravidanza e dato che è scappato con lei!
 
[Mario]
No,non posso aver udito male! Non è possibile! Che vuol dire quello che ha detto? Lettera d’istruzioni…Sandra sa tutto? E anche le altre della banda! Sicuramente mi metteranno in un pentolone e mi cucineranno! Già me le immagino travestite come donne di una tribù di cannibali che cercano di cuocermi su uno spiedo!
Esco dal mio ufficio in cerca di Sandra e la vedo uscire dal bagno con le altre. Stanno confabulando a bassa voce,ma quando si accorgono di me smettono.
“ Sandra,dovrei parlarle in privato!” affermo.
“ Non ho trovato la cartellina che cercava,dottore!” mi comunica.
“ Mi segua nel mio ufficio!” le intimo.
“ Andiamo bene…pensa ancora di dare ordini! O forse sarebbe meglio chiamarle istruzioni!” sento mormorare forse da Sofia. Faccio fatica a deglutire e inizio a sudare freddo. Stai a vedere che adesso ho anch’io una coscienza che mi fa di questi scherzetti!
Mi dirigo verso il mio ufficio ignorando quel commento seguito dalla mia ex segretaria.
“ Sandra,lei è sempre stata la mia segretaria,fin da quando ho cominciato a lavorare qui…” esordisco.
“ Sì,lo so,dottore!” mi risponde guardandomi fisso negli occhi. Ha uno sguardo strano.
“ Mi dice che le prende? Ho fatto qualcosa di male?” le domando.
“ No,dottore. Non ho nulla,assolutamente nulla.” Mi risponde.
“ Mi sembra strana…” insisto.
“ Beh…è il primo giorno che lavoro con Gutierrez ed è logico che mi senta un po’ diversa! Non è bello cambiare capo dopo tanti anni!” replica. Mi dispiace,ma non me la bevo!
“ Cosa sa di Armando e Betty?” le chiedo.
“ Nulla. Ho solo quella lettera di commiato di Betty.” Taglia corto.
“ Intendo di com’è nata la loro storia!” specifico. Impallidisce.
“ Nulla,dottore. Immagino si saranno innamorati passando del tempo assieme…capita! Ora,mi scusi,ma devo proprio andare!” taglia corto. Nella fretta di uscire le cade un foglio dalla tasca,ma quando me ne accorgo lei è già fuori dal mio ufficio.
Mi chino a raccoglierlo e lo apro. So che non si fa e che sto violando la sua privacy,ma cosa potrà mai contenere?!
 
“ Mio stimato presidente,
ti ho lasciato tutte le istruzioni per continuare la tua storia d'orrore con Betty.[…]”
 
Non ci credo! No,non può essere! Questo è un incubo! E questa lettera da dove spunta? Perché ce l’aveva Sandra? E soprattutto anche le altre della banda sono a conoscenza di questa scottante verità?
 
[Armando]
“ E tuo nipote com’è?” mi domanda mia moglie curiosa. Non credo di aver mai parlato così liberamente e deliberatamente con qualcuno prima d’ora! Voglio che conosca ogni minuscola sfumatura del mio passato,della mia vita e desidero più di ogni altra cosa al mondo che sia lei a colorare il mio futuro,lei e il bimbo che cresce nel suo ventre.
“ L’ultima volta che l’ho visto aveva quasi 3 anni! Inventai di dover andare a Basilea con la scusa di un affare e andai a trovare lui e Camilla. È un bambino incredibile,sai?! Ma credo non sia facile per Camilla crescerlo da sola,in questo non ho mai appoggiato mia sorella nella sua scelta di non dire nulla a Samuel! Ok che l’ha lasciata,ma il bambino è anche suo e poi la colpa della fine del loro matrimonio è di mia madre!” le racconto.
“ Quando ho scoperto di essere incinta,prima che lo venissi a sapere anche tu…ho valutato l’opzione di crescere il nostro piccoletto da sola! Non so se ce l’avrei fatta!” mugugna. Le prendo le mani fra le mie.
“ Sarei morto di dolore se te ne fossi andata!” le confesso. La sola idea mi uccide! Probabilmente avrei cercato la morte perché la mia esistenza senza di lei non potrei mai definirla vita!
“ Ma ora sono qui! Dai raccontami ancora di tuo nipote! Ti somiglia?” esclama per poi cambiare discorso accarezzandomi le guance. La bacio.
“ Forse per i colori,anche se gli occhi sono di mia madre! I lineamenti sono misti. Quando è nato somigliava molto a Samuel,ma adesso meno. Ha più i lineamenti dei Mendoza…sì,direi che è un Mendoza DOC!” le rispondo.
“ Credi che anche il nostro bambino sarà un Mendoza DOC?” mi domanda. Sorrido.
“ Sì. Sarebbe un po’ tragico se ereditasse però il carattere di mia madre misto a quello di tuo padre!” le rispondo. Prorompe in una fragorosa risata facendo ridere anche me.
“ E se somigliasse a tuo padre a livello caratteriale?” ipotizza.
“ Mio padre…” mormoro. Di certo sarà incazzato nero con me!
“ Ehi! Tuo padre capirà! Ne sono certa! Lui è il più tollerante per quanto lo conosco…sono certo che sarà anche quello che ci accetterà prima! Noi aggiusteremo tutto quello che abbiamo mandato in malora e vedrai che per quando nostro figlio sarà nato,l’azienda tornerà nelle vostre mani e sarà florida come un tempo!” mi rassicuro avvolgendomi le guance con le mani. Sa sempre trovare le parole giuste per tirarmi su di morale! È un angelo,il mio angelo!
“ Ti ricordo che siamo sposati in comunione dei bene,quindi,se i miei non mi diseredano,sarà anche nelle tue mani,amore mio!” le rammento prima di catturare le sue labbra con le mie. La decisione migliore della mia vita l’ho presa sicuramente sposandola!
 
[Sofia]
“ Allora? Si può sapere che ti ha detto?” chiedo curiosa alla mia temporanea vicina di scrivania.
“ Voleva sapere le solite cose,Sofia! Se avevamo notizie di Betty e del suo amico…cose così! Anche se,adesso che ci penso,una domanda strana me l’ha fatta: mi ha chiesto se fossi a conoscenza di com’è nata la relazione fra Betty e il signor Armando!” mi racconta.
“ Tu pensi che lui abbia capito che noi sappiamo?” le chiedo. Non che mi interessi poi molto che il dottor Calderon sappia,però non voglio finire nei guai,perché se avessi voluto sul serio rischiare il posto l’avrei preso a cazzotti dopo quella lettera! Che grandissimo stronzo!
“ Anche se fosse è lui a doversi vergognare,non noi! È orribile! Quella lettera è una sequela di cattiverie gratuite verso Betty! Sinceramente uno che scrive certe cose non è degno neanche di essere definito uomo!” sentenzia.
“ Certo anche il dottor Armando non c’è andato giù leggero! Raccontare a quel satiro tutti i dettagli di quello che accadeva fra lui e Betty non è stato proprio il massimo della delicatezza!” asserisco.
“ Non lo sto mica difendendo?! Dico soltanto che poi il signor Armando è partito per stare con Betty e con suo figlio,quindi ha dato ad intendere cosa lo muoveva davvero a vivere quella relazione,mentre quello lì sta ancora qui come un’anima in pena,girando per i corridoi con la faccia di chi ha appena perso il gatto,quando in realtà dovrebbe solo chiudersi in casa e non uscirne più per la vergogna!” replica Sandra.
 
[Marcella]
“ Daniele,non stiamo mai insieme…per una volta che ti chiedo un favore!” cerco di convincere mio fratello. Far leva sulla sua coscienza e sul suo ruolo di fratello maggiore talvolta funziona!
“ Che palle! E ad ogni modo ci siamo visti stamattina!” puntualizza.
“ Hai da fare con una donna?” gli domando.
“ No,Marcella,ma so già come finirebbe: tu e Maria Beatrice comincereste a spettegolare su Armando e quella lì e a me toccherebbe ascoltarvi per ore! No,grazie! Va bene supportarsi nei momenti difficili,ma a me sembra di esserci stato anche troppo dopo tutto quello che ho fatto per te in questi giorni,visto che prima che accadesse tutto questo sfacelo ti avevo chiesto di non sposarti con quello lì perché non ti meritava,ma tu l’hai sempre difeso…anzi lo hai anche appoggiato durante le elezioni per la presidenza dell’azienda e guarda com’è andata a finire!” risponde.
“ Dovrai rinfacciarmela per molto questa cosa?” chiedo a mio fratello spazientita.
“ Almeno fino al giorno in cui non riavrò la mia parte di azienda…dipende tutto da se il tuo ex vuole restituirci il nostro denaro prima o dopo il compimento della maggior età di suo figlio!” mi risponde.
“ Puoi evitare di nominarmi quel dannato bambino,per cortesia?” replico furiosa. La porta del mio ufficio si spalanca per opera di Mario. E questo che vuole?
“ Senti,Daniele,ho qui di fronte l’altro imbecille che ci ha mandati in bancarotta…ti richiamo!” mi rivolgo a mio fratello prima di riagganciare.
“ Che vuoi?” gli domando scontrosa.
“ Marcella,dobbiamo parlare di una cosa!” esordisce.
“ Qualsiasi cosa sia non mi interessa! Se pensi che io adesso mi metta a consolare te perché il tuo amichetto se n’è andato lasciandoti da solo, mi dispiace,ma sei nel posto sbagliato!” ribatto.
“ Sai cos’è questo foglio?” mi domanda.
“ Adesso anche gli indovinelli?” replico.
“ Leggilo!” mi esorta passandomi quella carta.
 
 “ Mio stimato presidente,
ti ho lasciato tutte le istruzioni per continuare la tua storia d'orrore con Betty.
In primo luogo troverai i biglietti che dovrai continuare a mettere ogni mattina sulla scrivania del tuo mostriciattolo,con i rispettivi regalini. Non te ne devi dimenticare,perché non sarò lì per farlo al posto tuo.
Scrivere questi biglietti è stato più difficile che mai,perchè almeno prima mi raccontavi cosa era successo la notte precedente: i deprimenti baci che le davi,le parole che le dicevi quando facevi l'orrore...pardon...l'amore con lei.
I dettagli che mi raccontavi su questa storia orribile almeno mi servivano per scrivere qualcosa. Invece questi biglietti esprimono sentimenti generici.
Suppongo che in questi giorni dovrai sottoporti al supplizio di baciarla,e sicuramente di andare a letto con lei . Troverai anche la poesia copiata che le piace tanto << poesia per racchie innamorate >>… Visto che il mostriciattolo si farà illusioni per l'assenza di Marcella molto probabilmente si aspetterà che tu le dedichi l'intera nottata,ed ha ragione di pensarlo! Però occhio: devi fare molta attenzione,Marcella ha i suoi informatori e sicuramente Patrizia seguirà ogni tuo passo,e se gliene ne darai motivo la tua fidanzata annullerà il matrimonio,ha già voglia di farlo,e sai molto bene che questa è l'ultima cosa che deve accadere: questo matrimonio deve farsi a qualunque costo,capisci?
Ti suggerisco di portarla domani alla sfilata di Adriana Arboleda,non si stupirà nessuno che ci andiate insieme! Procurati una rivista che ti aiuti,portala a casa e,se sei abbastanza ispirato,vai a letto con lei.
Si...si...si...si...vedo l'espressione da martire che avrai in questo momento leggendo le mie parole,ma mi hai detto tu stesso che non soffri più di tanto quando fai l'amore con lei,sei già anestetizzato e quindi fallo domani e togliti il pensiero . Lei sarà contenta e non ti romperà le scatole per un po' di giorni,ma c'è una cosa: non voglio più prestarti il mio appartamento…scordatelo! Mi hai rovinato la reputazione arrivando con un mostro simile,anche il portinaio ha fatto commenti su quanto era brutta la tizia che era con te!
Ancora una cosa,mio stimato dottore,se domani te la toglierai di dosso per un po’ di giorni non significa che tu non debba stare attento, continua con i bigliettini e i regalini perchè il signor Nicola Mora è il fidanzato di Betty,ed è una presenza pericolosa per l'Ecomoda,al mio ritorno non vorrei scoprire che l'hai trascurata e che l'hai lasciata in mano a quel tipo perché sarebbe a dire che hai regalato l'azienda a quell' individuo.
Spero che questa settimana sarà meno orribile delle altre che hai patito con lei,però tieni sempre a mente questa frase: "Bacio Betty per non perdere l'Ecomoda!".... "Faccio l'amore con Betty per non perdere l'Ecomoda". Pensa che con ogni bacio,con ogni terribile carezza,ti stai assicurando che Betty non possa mai farci qualche scherzo.
In ultimo ti ricordo che in questi giorni dovrai essere più gentile del solito,non solo per salvare l' Ecomoda,ma anche per convincere Betty a camuffare i dati per il prossimo consiglio. Armando,quella donna ci tiene tutti in pugno e per indurla a collaborare: chiudi gli occhi,procurati qualche aiuto psicologico,preparati delle frasi romantiche e portatela a letto,perchè credimi: non c'è nessuno più felice di una racchia dopo che ha fatto l'amore!
Bene mio stimato presidente,so che quando avrai letto tutte le istruzioni sarai disgustato,ma pensa a una cosa: questo inferno non durerà per tutta la vita,tornerai ad essere un uomo felice,circondato da donne stupende quando lei ci restituirà l'azienda.
                                                                                                                                                                                       Coraggio Presidente.
                                                                                                                                                                                                 Con affetto
                                                                                                                                                                                            Mario Calderòn”
 
“ Però! Dovevi fare lo scrittore! Sei un talento sprecato! Che mi significa questo poema? No,perché se vuoi ribadirmi ancora che Armando non la ama o cose simili,ti ripeto nuovamente che non me ne frega niente se il tuo amico ama o meno quel mostriciattolo!” affermo.
“ Sai chi ha perso questa lettera?” mi chiede. Non lo capisce che questa lettera ha solo ampliato la mia ferita?
“ No e neanche mi interessa!” gli rispondo.
“ Sandra,la mia ex segretaria. E questo sai cosa vuol dire? Che la banda sa tutto! Sa com’è iniziata questa storia!” ribatte.
“ E COSA VUOI CHE ME NE IMPORTI? QUELLA BANDA DI COMARI SA ANCHE CHE IL MIO QUASI MARITO MI HA LASCIATO PER PARTIRE CON QUELLA BRUTTONA,CHE L’HA MESSA INCINTA NEL PERIODO IN CUI MI TRADIVA CON LEI…SAI COSA ME NE FREGA CHE SAPPIANO CHE SEI UN DISGRAZIATO E UN SADICO?” replico inferocita.
“ Marcella,calmati!” mi esorta.
“ TU MI HAI ROVINATO LA VITA! AVRESTI POTUTO ANDARCI TU A LETTO CON QUELLA…COSÌ AVRESTI VISTO QUESTO SUO LATO BEN CELATO IN GRADO DI FAR INNAMORARE E ORA SARESTI SPARITO TU E NON IL MIO FIDANZATO!” ribatto.
“ Marcella,a me dispiace! Non doveva finire così! Io non mi aspettavo scappasse con lei!” tenta di giustificarsi.
“ Beh mi dispiace che Armando sia andato contro i tuoi pronostici! Vai in analisi per questo,se proprio devi,ma sparisci dalla mia vista! Con tutto quello che sto passando l’ultima cosa che voglio è consolarti per i tuoi drammi interiori!” sbotto. La porta del mio ufficio si spalanca ed entra quel cretino di Nicola Mora.
“ E lei che vuole?” ringhio.
“ Che la smetta di starnazzare come un’anatra. Non si trova a casa sua,ma in un’azienda e le impiegate si sono spaventate!” mi risponde.
“ E allora vada a rianimarle!” replico.
“ Moderi i toni,altrimenti la costringo ad una bella vacanza forzata così potrà curare il suo esaurimento nervoso! Non sono io che l’ho piantata all’altare quindi non se la prenda con me!” ribatte prima di andarsene sbattendo la porta. Stronzo! Questo è proprio stronzo!
“ Ci mancava solo lui!” sibilo.
“ Non posso che concordare!” replica Mario.
“ Non stavo parlando con te! Lasciami da sola e riprenditi questa cartaccia!” ribatto tirandogli addosso la testimonianza di quanto sono caduti in basso lui e Armando.
 
[Roberto]
Mia moglie la adoro,ma talvolta sembra un martello pneumatico! Le ho già raccontato ogni più piccolo dettaglio della mia conversazione con il signor Pinzon,che altro vuole?
“ Hai sbagliato a comprometterti dicendo che Armando avrebbe sposato sua figlia!” commenta.
“ Perché? Credi che non lo farà?” le domando.
“ Guarda che trattamento ha riservato a Marcella!” mi risponde con fare ovvio.
“ Ma che c’entra? Ti saresti mai aspettata ad esempio Armando felice di essere padre?” replico.
“ No,in effetti no! Armando è egli stesso un bambino e ciò lo si evince chiaramente da come si è comportato con l’Ecomoda. L’ha trattata come un giocattolo: ci ha giocato,l’ha rotta e adesso l’ha gettata via!” mi risponde.
“ Lo so. Stavo dicendo che anche se non è mai stato amante dei legami stabili o un fan della famiglia,ora è entusiasta della paternità ed ha scelto la sua strada assumendosi le responsabilità comprese nel pacchetto di ciò che ha deciso per la sua vita,quindi perché non dovrebbe sposarsi?” le faccio notare. Mi guarda perplessa.
“ Quindi credi dovremmo organizzare un cocktail per annunciare il loro fidanzamento e stabilire una data per il matrimonio? Sarebbe un bene capire prima quella ragazza a che mese di gravidanza è! L’ideale sarebbe che le nozze venissero celebrate prima del quarto mese di gravidanza…almeno non verrebbero a sapere tutti che è incinta! E quando il bambino nascerà potremmo inventare che è nato settimino!” esclama.
“ Margherita,queste sono decisioni che devono prendere Armando e Betty,non noi! Non sappiamo neanche se e quando torneranno e tu vuoi già organizzare la loro festa di fidanzamento e il matrimonio?!” replico sbigottito.
“ Credi che il salone piccolo del club andrà bene? Beatrice non avrà tanti parenti,no?” ribatte. A volte mi domando se mi ascolta o fa solo finta! Ma perché fa così?
“ Il fatto che non la identifichi più come << quella donna >> mi fa molto piacere,ma dovresti calmarti! Altri due ragionamenti del genere e ti troverò in un negozio per bambini a comprare una culla! Margherita,ti prego!” le faccio notare.
“ Hai ragione! Forse mi sono fatta prendere la mano!” conviene. Eh direi!
 
[Betty]
“ Credi che abbiamo fatto bene a sposarci in regime di comunione dei beni?” chiedo a mio marito.
“ Dici per la faccenda dell’Ecomoda?” replica. Annuisco.
“ Amore,io voglio dividere tutto con te e poi basterà spiegare al giudice che noi ci siamo innamorati solo dopo,che poi sarebbe solo la verità! La nostra storia è cominciata dopo l’ipoteca! Oltre al fatto che,il lontano giorno in cui torneremo a Bogotà,salderemo tutti i debiti con le banche e nessuno avrà più nulla da pretendere da noi!” mi rassicura. Gli rivolgo un debole sorriso che accarezza con le sue labbra.
“ Piccolina,che c’è?” mi chiede.
“ Quando avremo restituito l’azienda alla tua famiglia,tu…insomma…io…” farfuglio non sapendo bene da dove cominciare.
“ Io non avrò più nulla a che fare con l’Ecomoda,proprio come la povera Camilla,e allora io e te saremo liberi! Magari potremmo iniziare una nuova attività a Bogotà o altrove! Potremmo trasferirci a Cartagena…ti era piaciuto tanto il mare! E magari potremmo coinvolgere anche Camilla nella nostra impresa! Chissà se Bobo ha mai visto il mare!” sproloquia. Sorrido.
“ E anche Nicola!” aggiungo. Mi rivolge un’occhiataccia.
“ Non posso crederci! Ancora non hai metabolizzato che per me è solo un amico! È come se fosse mio fratello,è cresciuto con me in casa mia e poi ci sta dando una mano enorme! Si è gettato in quella fossa di leoni per farci stare tranquilli…qualcosa gli dobbiamo!” asserisco.
“ Diciamo che mi starà più simpatico quando si fidanzerà e in questo modo sarà innocuo! Oppure potrei castrarlo ed allontanare ogni pericolo!” replica ironicamente.
“ Povero Nicola!” commento.
“ Devo farti una domanda…” afferma assumendo un tono serio.
“ Dimmi!” lo esorto.
“ Mirella,la mia ex segretaria,era innamorata di me?” mi chiede.
“ Non avrei dovuto dirtelo. Era un segreto della banda. Comunque sì. È venuto fuori la prima volta che mi sono rapportata con loro infatti Berta si è raccomandata subito con me di evitare di innamorarmi di te,ma ormai era già tardi!” gli rispondo. Mi sorride dolcemente accarezzandomi la guancia.
“ Mi dispiace averlo scoperto così!” esclama. Perché? Sentiva qualcosa per lei?
“ Perché?” gli chiedo con una voce che stento a riconoscere.
“ Insomma non mi sono accorto di nulla!” risponde accarezzandomi la guancia.
“ Sarebbe cambiato qualcosa?” gli chiedo. Un ghigno divertito gli compare sul volto.
“ Sei gelosa!” esclama divertito.
“ Smettila! Sono seria! Tu…insomma…ti piaceva?” gli chiedo.
“ No,non avevo alcun interesse per lei e non sono mai stato tanto gentile con quella ragazza…anzi! Ero con lei come con tutte le tue amiche della banda! L’unica a cui ho riservato tante gentilezze sei tu…se << gentilezze >> si possono chiamare!” risponde per poi diventare cupo.
“ Non cominciare! È passato e non voglio pensarci!” asserisco poggiando la testa sulla sua spalla. Mi stringe forte.
“ Ti renderò felice!” mi promette in un sussurro regalandomi un bacio sopra la testa.
 
[Marcella]
“ Non ci credo!” esclama Patrizia.
“ Ha avuto il coraggio di mostrarmi quella dannata lettera! Cosa si aspettava? Un applauso? Non ci ho visto più!” affermo.
“ Immagino! Che disgraziato!” commenta.
“ Ti giuro che vorrei mollare tutto e andarmene!” esclamo avvilita.
“ Marce,non puoi farmi questo! Lasciarmi qui da sola…” ribatte.
“ Hai il tuo bel presidente! << Bello >> poi è un complimento regalato se rivolto a quel soggetto! Quel cretino del tuo caro fidanzato è venuto qui in ufficio per mettersi di mezzo e alla fine mi ha ricordato di nuovo che Armando ha preferito la sua amica!” le racconto.
“ Nicola?” mi chiede sconvolta. 
“ Ne hai un altro di fidanzato?!” replico sarcastica.
“ È solo che…secondo me è quella Camilla che lo sta influenzando!” insinua.
“ No,per me quello è stronzo naturale! Mi ha paragonato ad un’anatra,capisci?” ribatto.
“ A me non piace che quei due si sentano!” ammette. Ma vah…
“ Non sarai mica gelosa di quel cretino? Ti pare che Camilla,per come la conosciamo,possa mai interessarsi a quello lì?! Ha vestiti che neanche mio padre,gli occhiali che non ne parliamo,quei capelli pieni di gelatina…per non parlare della voce! Camilla dovrebbe essere una pazza totale ad interessarsi a lui!” la rassicuro.
“ Beh considerato che è la sorella di quell’altro pazzo che ha mollato una dea come te per quella racchia,ammetterai che le mie paure non sono del tutto infondate!” obietta. Anche lei con questa storia?!
“ Scusa,Marce! È solo che Nicola è un buon partito,un bravo ragazzo e potrebbe far gola ad una ragazza madre! Se pensi che Anna Maria si è accontentata di un fattorino per accasarsi…” continua.
“ Anna Maria sta con Freddy perché lo ama! Non l’ha di certo scelto per il conto in banca! E ad ogni modo magari Camilla troverà qualcuno alla sua altezza o si innamorerà di qualche altro poveraccio! A meno che tu non senti che Nicola ti sta sfuggendo dalle mani e che non è più così interessato a te!” la punzecchio. Mi guarda male.
 
[Nicola]
Antipatica,odiosa e insopportabile! Armando Mendoza doveva avere seri problemi mentali per stare con una donna simile e decidere anche di sposarla! Ma roba da matti! Lei e quel Calderon stavano facendo un baccano enorme e per poco non mi intimava di farmi gli affari miei! Signore,fa che Camilla si sbrighi a raggiungermi o finisce che compio una strage!
“ Avanti” esclamo sento bussare alla porta del mio ufficio. Entra quel tipo con tutti quei tic.
“ Posso?” mi domanda.
“ Prego!” rispondo.
“ Il suo ufficio è stato riordinato,doctor?” mi chiede.
“ Sì,alla perfezione” gli rispondo.
“ Very well!” commenta.
“ Dottor…Gutierrez,posso farle una domanda in confidenza?” gli chiedo a bruciapelo.
“ Of course,doctor!” mi risponde.
“ Prima che partisse per la Svizzera,lei ha mai conosciuto la dottoressa Mendoza?” gli domando. Annuisce.
“ E com’è?” gli chiedo senza troppi giri di parole.
“ Lei è una ragazza molto bella…decisamente bella! Un po’ come la Fernandez! Eh sì bellezze come loro se ne sono viste assolutamente troppo poche da queste parti!” risponde sognante.
“ Non intendevo com’è fisicamente,Gutierrez! E la smetta di parlare di Camilla con la bava alla bocca!” lo redarguisco. Che cavolo!
“ Si ricordi che sarà una sua superiore!” continuo.
“ Io da lei mi farei fare di tutto!” commenta con aria sognante. Ci mancava anche questa!
“ GUTIERREZ!” lo rimbrotto con veemenza.
“ Mi scusi,doctor!” si scusa.
“ Stavo dicendo che vorrei sapere com’è a livello caratteriale!” affermo.
“ Molto cordiale,gentile,preparata,arguta…una meraviglia!” risponde. Alzo gli occhi al cielo.
“ E non sa perché lei e Patrizia non vanno d’accordo?” gli chiedo.
“ No,doctor. Non sapevo neanche si conoscessero!” mi risponde. Come mai non vanno d’accordo?
“ Può andare!” lo liquido. Anche perché se comincia di nuovo a fare commenti fuori luogo su Camilla,finisce che stavolta lo porto da uno specialista questa specie di pervertito! Armando Mendoza potrebbe ammazzarmi se accadesse qualcosa a sua sorella mentre lui non c’è!
 
[Sandra]
“ Allora? Andiamo,ragazze?” mi chiede Mariana.
“ Sì,sono così stanca!” le rispondo.
“ Direi! Hai trovato una prova che scotta!” mi ricorda Sofia.
“ Non cominciare,Sofia! Ci eravamo accordate per dimenticare tutto! Noi non abbiamo mai trovato quella dannata lettera e sappiamo solo ciò che sanno tutti sulla relazione fra Betty e il signor Armando. Ci manca solo che qualcuno si accorga che abbiamo letto quella lettera!” la redarguisce Anna Maria.
“ Anche se io credo che il dottor Calderon abbia capito qualcosa…le domande che ha fatto a Sandra non mi piacciono!” ribatte Sofia.
“ Per me è solo roso dai rimorsi di coscienza!” asserisco.
“ Ah perché quel tale ha anche una coscienza?! Buono a sapersi!” commenta sarcasticamente Anna Maria.
“ No,hai ragione: uno così non ha una coscienza!” rispondo.
“ Pensare che tu ci sei andata a letto!” si rivolge Sofia ad Anna Maria.
“ Acqua passata! E ad ogni modo,guarda come mi ha trattata: fosse stato per lui,sarei stata licenziata in tronco!” le risponde Anna Maria.
“ È la sorte di tutte quelle che finiscono nelle grinfie di quell’uomo!” conclude Mariana. Già! Il dottor Calderon non ha proprio morale!
 
[Margherita]
Sfoglio distrattamente l’album di famiglia. Se solo penso che una ventina di anni fa non avevamo di questi problemi… I miei figli erano solo due ragazzini ed adesso invece hanno una vita incasinata a dir poco!
“ Che c’è? Hai nostalgia dei bei tempi andati?” mi domanda mio marito sedendosi accanto a me sul divano.
“ In cosa abbiamo sbagliato?” chiedo a mio marito.
“ In nulla,Margherita! Non interpretare la scelta di Armando e Camilla come un nostro errore a livello di insegnamenti! Hanno semplicemente scelto il loro cuore! A Camilla è andata male purtroppo,ma ha avuto un bambino e invece Armando ha trovato la sua strada senza volare più di fiore in fiore!” mi rassicura Roberto.
“ La sua strada in una donna brutta! Mi spieghi come farà a presentarla al bel mondo? Come farà a presentarla ai suoi amici? Se fosse almeno decente…” commento afflitta.
“ Questo non è un nostro problema,Margherita! Armando ha scelto Betty per com’è quindi vuol dire che non se ne vergogna! E poi dicono che le donne con la maternità diventano più belle!” replica mio marito.
“ Roberto,per cortesia! Io apprezzo Betty come professionista (per quanto anche su quel fronte non è stata proprio brillantissima),ma non puoi impedirmi di riflettere sul fatto che non sa vestirsi,né abbinare i colori…e poi quell’apparecchio,la frangetta,gli occhiali…è troppo,veramente troppo!” gli rispondo.
“ Che vuoi dire?” mi domanda mio marito.
“ Che se vuole stare con nostro figlio,dovrà cambiare! E poi lo faccio anche per il bambino: non può avere una madre così brutta! Quando torneranno mi occuperò io stessa della sua trasformazione in una donna di classe!” asserisco. Sì,me ne occuperò io!
 
[Patrizia]
“ Allora? Sei pronta?” mi domanda il mio fidanzato. Raduno le mie cose.
“ Certo,amore mio! Oggi non mi sono proprio mossa dalla mia scrivania,invece quelle perdigiorno delle racchie se ne sono già andate a casa!” rispondo.
“ Loro hanno saltato la pausa pranzo,invece tu l’hai allungata anche parecchio! Direi che siete pari come ore di lavoro!” mi fa notare mentre prenota l’ascensore. Sta sempre a difenderle!
In contemporanea dai loro uffici escono anche Mario e Marcella. Quest’ascensore finirà per esplodere se lo prendiamo tutti e quattro insieme!
“ Avete visto Sandra?” domanda Mario.
“ La signorina Sandra è andata a casa!” gli risponde il mio fidanzato.
“ Patty,sei sicura che non vuoi venire stasera a cena con noi? Pensa che sono riuscita a convincere anche Daniele!” mi dice Marcella mentre entriamo in ascensore.
“ No,lo sai che io e tuo fratello ci prendiamo poco,Marce!” le rispondo.
“ Se vuoi andare con la tua amica,non farti problemi!” mi comunica Nicola.
“ No,amore. Non siamo stati per niente insieme oggi e voglio stare un po’ con te!” gli rispondo.
“ Sapete se Sandra andava direttamente a casa?” interviene Mario.
“ Perché? Vuole saltare addosso a quella poveretta?” replica acido Nicola.
“ Posso sapere perché mi odia tanto?” ribatte Mario.
“ Memoria corta o scarsa intelligenza?” gli chiede il mio fidanzato. Mario incassa.
“ E Camilla dove la sistemerete?” domanda Mario.
“ Non sono affari suoi! Lei si è dimesso,quindi non sono problemi suoi!” gli risponde Nicola.
“ Non intendevo in Ecomoda! Dicevo per la casa!” ribatte Mario.
“ Neanche questi sono affari suoi! Di certo non la manderò a vivere da lei col rischio che si ritrovi incinta di un altro stronzo! Lei sarebbe capace di stuprarla nel sonno!” replica Nicola.
“ Amore,ti prego!” lo esorto.
“ Ma ti prego che? Questo tizio ha anche la faccia tosta di rivolgermi la parola dopo tutto quello che ha combinato!” ringhia Nicola. Le porte dell’ascensore si aprono e ci troviamo in garage.
“ Devi congedarti da loro? Perché se è così ti aspetto alla macchina!” esclama secco il mio fidanzato.
“ Solo un paio di paroline con Marce e arrivo!” rispondo.
“ Come vuoi! Buona serata!” ribatte verso di me per poi rivolgersi a loro due prima di andarsene.
“ Te l’ho già detto che è simpatico quanto un calcio in bocca,vero? Fosse almeno bello o ricco di famiglia!” esclama Marcella.
“ Ma Marce! È logico che non gli siate simpatici dopo tutto quello che è successo con Betty! Ad ogni modo io vado! Salutami Maria Beatrice!” replico prima di andarmene.
 
[Armando]
Betty mangia con gusto ed io mi fermo a guardarla. Mia moglie. Pensare che Mario per scherzo me l’aveva predetto tante volte! No,non voglio pensare a Mario,altrimenti finirò per ripensare per tutto il male che ho fatto alla mia Betty e mi rovinerò la giornata!
“ Che c’è?” mi domanda mia moglie. Scuoto il capo con un sorriso.
“ Mi tieni i segreti?” mi chiede.
“ No,pensavo a te!” le rispondo.
“ Wow! Mi hai fra le scatole 24 ore su 24 da 3 giorni e hai anche il coraggio di pensare a me,come se non mi avessi fra i piedi a sufficienza?!” commenta ironicamente.
“ Non è mai abbastanza! Abbiamo perso un sacco di tempo!” le rispondo posandole tanti piccoli baci sulla guancia.
“ La sera in cui hai fatto a botte con Nicola…insomma che mi volevi dire di così importante da volermi costringere a venir via con te?” mi domanda.
“ Volevo solo passare del tempo con te,ma ero ubriaco ed ho dato di matto. Diciamo che il tuo comportamento,a cui sono riuscito a dare un senso solo dopo il nostro chiarimento,l’alcool e l’astinenza sessuale mi hanno fuso il cervello quella sera!” le spiego.
“ Poi abbiamo recuperato però!” ribatte.
“ Il mio cervello?” le chiedo. Scuote il capo con un sorriso.
“ No,l’ultima cosa che hai detto! Per il tuo cervello non credo ci siano speranze e quando nascerà il tuo erede sarà anche peggio temo!” mi risponde. Porto istintivamente la mano sul suo ventre.
“ Sei pazzo di lui,non è vero?” continua.
“ Non solo di lui,anche di te!” le rispondo baciandola.
 
[Caterina]
“ Chissà se sono arrivati!” commento.
“ Non credo,Caterina! Saranno ancora in viaggio! Preoccupata?” replica Michel.
“ Forse per l’incontro fra le due cognate!” gli rispondo.
“ Temi che la sorella di Armando non l’accetterà?” mi chiede Michel.
“ No. Oddio,è sempre figlia di Margherita quindi non si sa mai,ma penso che Camilla sia una di quelle donne che va oltre certi pregiudizi e certi stereotipi!” gli rispondo.
“ Un po’ come Armando!” replica Michel.
“ Sì. Insomma lei è una ragazza madre e non credo si erga a modello di donna perfetta!” gli rispondo.
“ Magari si è risposata,quindi ha davvero la vita perfetta!” ribatte Michel.
“ Fatto sta che Camilla è una ragazza molto alla mano…o almeno lo era prima che si auto-esiliasse in Svizzera!” commento.
“ Perché ha deciso di partire di sua iniziativa?” mi domanda.
“ Per evitare lo sguardo di rimprovero di sua madre e di suo padre per aver scelto di allevare un figlio senza padre!” rispondo.
“ Certo…che gente!” commenta Michel quasi disgustato!
 
[Giulia]
“ Quindi il signor Roberto ti sembra uno a posto!” commento.
“ Sì. Certo: non fa i salti di gioia per il fatto che suo figlio è scappato con nostra figlia lasciando quell’altra ragazza a pochi passi dall’altare,ma mi sembra abbastanza disposto a tollerarli e non mi pare voglia ostacolarli in alcun modo!” mi fa presente mio marito.
“ Ho capito,ma l’altra figlia l’ha diseredata! L’ha detto anche Nicola stamattina!” obietto. Non che mi importi molto del denaro dei Mendoza!
“ Quella ragazza verrà qui fra qualche giorno!” mi comunica.
“ Qui da noi?” gli chiedo turbata. E dove la facciamo dormire?
“ No. Andrà a stare nella casa del fratello. Che poi non te l’ho detto,ma il fratello dell’ex fidanzata del dottor Mendoza ha dato un ultimatum: se Betty e il signor Armando non torneranno entro un mese li denuncerà!” afferma. Mi raggelo. Perché mia figlia si è infilata in questo casino?
“ Dobbiamo trovarli,Hermes! Nostra figlia non può finire in prigione!” esclamo spaventata.
“ Li troveremo,Giulia! Vedrai che li troveremo!” mi rassicura.
 
[Daniele]
Che palle! Non credo esista un’espressione migliore di questa per esplicitare ciò che penso di questa serata. Con Ugo a destra e Maria Beatrice a sinistra le mie orecchie stanno prendendo fuoco! Quasi quasi preferirei un revolver!
“ E non dici nulla?” mi domanda Marcella.
“ Di che?” le chiedo.
“ Il caro fidanzato di Patzy Pat,ossia l’orribile presidente dell’Ecomoda,e Marce hanno litigato!” riassume Ugo.
“ Sì,questo lo stavate dicendo anche 10 minuti fa!” replico annoiato.
“ Mi ha ricordato di nuovo che Armando è fuggito con quella donna! Dio Mio,quanto lo detesto!” esclama Marcella.
“ Chi? Lui o Armando?” le chiedo.
“ C’è una bella scelta! Ti giuro che lo detesto! Solo perché è un bravo economista ed ha avuto fortuna si permette di sbeffeggiarmi!” risponde Marcella tutta inviperita.
“ E la tua amica,la fidanzata di quel mostro,che dice? Perché non fa un bel discorsetto sotto le lenzuola a quello straccione e gli intima di trattarti con più riguardo?” ribatto.
“ Daniele,ti prego! Staremmo mangiando e immaginare Patrizia con quel cretino mi fa passare l’appetito!” mi fa notare Marcella.
“ Ah sì,è stomachevole! Ed è ancora più rivoltante che la piccola Patzy Pat sprechi la sua bellezza con quel tipo! Con che coraggio riuscirà ad andarci a letto?!” commenta Ugo. In effetti…
“ Magari è superdotato,Ughetto!” ipotizza Maria Beatrice.
“ Sì,ma con la faccia che quel tipo si ritrova che fa? Gli mette un sacchetto di plastica in testa?!” replica Marcella. Non che il suo caro Armando ci sia andato meglio! Con Beatrice Pinzon Solano ci vorrebbero almeno 5 o 6 sacchetti di plastica sopra la testa!
“ In effetti dovrebbe rivolgersi ad un chirurgo quel tale!” asserisce Maria Beatrice.
“ Uno attrezzato ai miracoli! Per quello ci vuole Lourdes!” osserva Ugo. Non posso che associarmi!
“ Dubito che un qualsiasi chirurgo possa donare la classe,l’eleganza e il buongusto nel vestire a quel saltimbanco! Ora scusate,ma vado un attimo alla toilette!” esclamo prima di allontanarmi da quel tavolo. Probabilmente si spettegola meno dal parrucchiere che non a quel tavolo!
 
[Patrizia]
Nicola è palesemente arrabbiato con me. Insomma io sto con lui per essere qualcosa di meglio che una segretaria e lui non può equipararmi alle altre! Se avessi voluto restare in queste condizioni non avrei acconsentito ad iniziare una storia con lui! E poi c’è quella Camilla che sta sempre di mezzo! Si sentono di continuo…
“ Ed è fidanzata?” domando all’improvviso.
“ Chi?” mi chiede.
“ La tua cara Camilla!” gli rispondo acida. Alza gli occhi al cielo.
“ Se fai così,me ne vado! Non lo so se è fidanzata! Non parliamo di queste cose!” replica.
“ Ah no? E di che parlate?” gli domando.
“ Dell’Ecomoda!” mi risponde.
“ Non ci credo!” ribatto.
“ Patrizia,maledizione,la conosco a malapena! Di cosa credi che possiamo parlare? Quella donna è stata esiliata dalla sua famiglia come se avesse contratto la lebbra,adesso torna qui per darmi una mano e tu insinui chissà cosa sul suo conto! Ancora non mi va giù quello che hai detto in consiglio,quindi piantala immediatamente se non vuoi che me ne vada per sempre! Stai esagerando con questa storia assurda!” replica con veemenza.
“ Quella viene a cercar marito!” insisto.
“ Sono affaracci suoi! Ti assicuro che mi stai facendo passare la voglia di rimanere!” risponde.
“ Perché sei così gentile con lei?” gli domando.
“ Perché mi va. Camilla ha accettato di aiutarmi senza neanche conoscermi,cosa pretendi che faccia? Che la tratti a pesci in faccia? E poi è una brava ragazza,una che vive delle sue sole forze,una donna degna di stima!” mi risponde.
“ Ed io no?” gli chiedo offesa dalle sue lodi nei confronti di quella lì. Il mio cellulare squilla.
“ Pronto!” rispondo cercando di restare calma.
“ Patrizia cara,problemi?” mi chiede Daniele.
“ No!” rispondo secca. << È mio padre! >> mimo con le labbra a Nicola.
“ Non si direbbe dal tuo tono di voce!” esclama Daniele.
“ Invece è così!” taglio corto.
“ Piaciuto il nostro dopopranzo?” mi chiede.
“ No!” rispondo.
“ Sei con quello?” mi domanda.
“ Sì.” Rispondo.
“ Scommetto che se stanotte ci andrai a letto,penserai a me!” esclama sfacciato. Mi allontano dalla sala da pranzo per rifugiarmi in bagno.
“ Daniele,smettila! Sei grossolano e sfacciato! È stato solo un momento di debolezza!” sbotto inviperita.
“ Perché ti ho espresso la mia visione del mondo in modo nudo e crudo? Dovrebbe piacerti! Un momento di debolezza? Ma se sembravi indemoniata! Oggi eri così presa dall’euforia che non mi hai detto se accetti la mia proposta!” replica.
“ Non è il momento!” ribatto.
“ Come vuoi! Allora ci vediamo domani sera nel mio ufficio! Non fare tardi e stanotte attenta a non confonderti con i nomi!” esclama prima di riagganciare. Dio mio,quanto lo detesto!
 
[Nicola]
Menomale che l’ha chiamata suo padre! Quando comincia con la gelosia l’affogherei! Che le ci vuole a capire che sono gentile con Camilla solo perché lei lo è con me e soprattutto perché vuole aiutarmi senza chiedere nulla in cambio? Come si fa ad essere sgarbato con una che senza conoscerti accetta di mollare tutto e di darti una mano?
Il mio cellulare squilla e mi affretto a rispondere. Magari è Betty che mi da sue notizie e posso avvisarla dell’ultimatum!
“ Pronto!” rispondo.
“ Nicola,sono Camilla. Scusa l’ora,ma sono un po’ preoccupata!” esordisce Camilla.
“ Camilla,ma da te sono le 5 di mattina!” le faccio notare. Ma non dorme mai?
“ Lo so. Mi preoccupa la tua amica Betty!” mi risponde.
“ Perché?” le chiedo.
“ Senti,voglio essere onesta: le amichette di Armando non brillano proprio per intelligenza e spirito di adattamento ed io non vorrei che Betty…insomma è una tipa schizzinosa?” mi domanda. Rido.
“ No,per niente. Tu me la ricordi molto come simpatia! Vedrai che andrete d’accordo!” la rassicuro.
“ Mi dispiace per la costante rottura di scatole che sono! Secondo me sbuffi appena leggi il mio numero!” replica.
“ Camilla,non sei una rottura di scatole e non sbuffo quando leggo il tuo numero! Sei preoccupata e lo capisco! E poi mi fai sorridere! Diciamo che questa storia ti sta sconvolgendo la vita,ma devi stare tranquilla! Rilassati! Vicepresidente,mi serve qualcuno con i nervi saldi qui in azienda!” ribatto. Ride.
“ Come vanno lì le cose? Sei ancora inviperito?” mi domanda. Patrizia ritorna in sala da pranzo.
“ No,peggio. Sono più nero del carbone! Senti,torna a dormire altrimenti ti verranno delle occhiaie tremende! E soprattutto approfittane perché io non dormo da quando ho assunto la presidenza!” le rispondo. Ride.
“ Mi dispiace tanto per la tua insonnia! Ti consiglio del succo di mandarino…è una mano santa! Vuoi che ti chiami quando arriveranno Betty ed Armando?” mi domanda. Del succo di mandarino…devo provarci!
“ Sì. Allora ci sentiamo più tardi,Camilla!” le rispondo.
“ Sì,tanto saranno qui fra un’ora e devo anche svegliare Bobo!” replica.
“ Povero piccolino! Allora ci sentiamo e rilassati!” ribatto.
“ Ci proverò! Grazie di tutto!” afferma per poi riagganciare.
“ Fammi indovinare: la tua cara Camilla!” esclama Patrizia.
“ Smettila!” le intimo.
“ Posso sapere perché ti chiama così spesso?” mi chiede.
“ Perché ha paura! Non vede i suoi da anni e li teme,non mi pare così strano!” le rispondo.
“ E perché proprio te?” mi domanda.
“ Perché le piaccio e vuole sposarmi! Senti,Patrizia,io ne ho abbastanza! Ci vediamo domani in ufficio e sii puntuale!” le rispondo per poi prendere le mie cose e andare via senza voltarmi indietro. Ma roba da matti!
 
[Mario]
Mi faccio coraggio e busso alla porta di casa sua. In fondo cosa può succedermi? E poi cosa me ne frega di cosa pensa o non pensa di me? L’unica cosa che voglio è che non divulghino questa storia perché il padre di quella donna potrebbe anche ammazzarmi se lo venisse a sapere!
“ E lei che ci fa qui?” mi domanda una voce a me nota. Sandra? La guardo fisso per qualche minuto risalendo e riscendendo il suo corpo coperto da una camicia da notte ed una vestaglia. Questa è la mia ex segretaria?
“ Le dovrei parlare. Posso entrare?” le chiedo quando mi riprendo.
“ Non so se ha notato,ma indosso una mise che di solito si sfoggia a letto appunto perché stavo dormendo!” mi risponde.
“ Mi dispiace di averla svegliata! Questa l’è caduta nel mio ufficio!” affermo porgendole la lettera. Sembra sorpresa.
“ Ah…adesso si spiega tutto! Sì,le altre della banda lo sanno e abbiamo tutte la medesima opinione su di lei!” tenta di tagliare corto. Posso immaginare quale sia!
“ Adesso che è tutto chiaro,posso dormire?” mi chiede.
“ Potrei chiederle un favore?” le domando.
“ Sentiamo!” mi esorta portandosi una mano al fianco.
“ Lei e le sue amiche potreste evitare di divulgare questa cosa?” replico.
“ Ah allora sa cos’è la vergogna?!” commenta acida. Sollevo un sopracciglio.
“ Non saprà nulla nessuno e non per lei,ma per Betty: non merita di essere messa al centro di una burla di nuovo,dopo quello che lei e il dottor Armando le avete fatto!” afferma. Annuisco.
“ Adesso la lascio dormire!” asserisco. Annuisce.
“ Buonanotte Sandra!” le auguro.
“ Anche a lei,dottore!” ribatte prima di chiudere la porta di casa sua. Sono sollevato: il signor Hermes non lo saprà e non mi ammazzerà!
 
[Roberto]
“ Secondo te,Armando sa già dell’ultimatum di Daniele?” mi domanda mia moglie.
“ Avrebbe dovuto mettersi in contatto con Camilla o con Nicola Mora per esserne a conoscenza!” le rispondo.
“ Possibile che Camilla non sappia nulla?!” si rivolge quasi più a se stessa che a me.
“ Immagino che sia logico che il legame che c’era fra di loro si sia reciso dopo che l’abbiamo tagliata fuori dall’asse ereditario e dagli aventi diritto agli utili dell’Ecomoda! Forse si aspettava un appoggio da suo fratello!” affermo.
“ Vuoi dire che adesso è colpa nostra? Se avesse sposato qualcuno alla sua altezza,non si troverebbe in un altro continente a fare la cameriera! Che poi si è visto che avevo ragione io su quel tipo: l’ha abbandonata dopo neanche 3 mesi di matrimonio!” ribatte.
“ Forse se avesse saputo del bambino,sarebbe tornato sui suoi passi!” osservo.
“ Sì,come no! Per infelicitare anche la vita di quella povera anima innocente! Quel buono a nulla non avrebbe proprio dovuto avvicinarsi a nostra figlia!” replica. Non posso che darle ragione!
“ Secondo te com’è Robertino?” le chiedo.
“ Non lo so e non mi interessa. Quando è nato somigliava a suo padre ed io non voglio averci a che fare! Spero che Camilla vada sul serio a vivere a casa di Armando e che ce lo tenga lontano! Se vuole potrà dirgli chi siamo,ma non si aspetti da noi che lo portiamo alle giostre o al parco! Quel bambino deve restare fuori dalle nostre vite…mi ricorderebbe troppo suo padre averlo fra i piedi!” mi risponde.
 
[Daniele]
Marcella sta bevendo un po’ troppo secondo me. Se continua così dovrò accompagnarla io a casa per evitare che provochi un incidente o che ammazzi qualcuno investendolo!
“ Al mio mancato matrimonio,che doveva celebrarsi oggi e che invece non si celebrerà più!” esclama prima di mandare giù un altro bicchiere.
“ Adesso basta! Mi hai invitato ad uscire con te per mostrarmi come ti distruggi per colpa di quello lì?” domando incazzato.
“ Posso?” domanda una voce che conosco.
“ Patrizia! Ma tu non dovevi essere con quello lì?” domanda Marcella.
“ Ma quanto hai bevuto? E Maria Beatrice ed Ugo?” chiede Patrizia.
“ Sono andati in giro per locali!” le rispondo.
“ Allora? Non dirmi che sei qui con il presidente!” esclama mia sorella.
“ Abbiamo litigato,contenta? Capisci che quella Camilla gli telefona a tutte le ore? Oltre al fatto che lui non fa altro che tesserne le lodi… neanche se fosse una specie di santa!” sbotta Patrizia. Sorrido.
“ Questa storia la conosco già!” mugugna mia sorella.
“ Smettila! Io non mi farò portare via Nicola da quella lì,come ha fatto quello sgorbio con Armando!” replica Patrizia.
“ Complimenti per il tatto!” esclamo attirandomi una sua occhiataccia.
“ Accompagniamo Marcella a casa!” esorto Patrizia che annuisce.
 
[Betty]
Sì,mi tremano un po’ le gambe. Sono spaventatissima dalla reazione che potrà avere la sorella di Armando quando mi vedrà! Riderà di me? Lo scambierà per matto? Lo farà interdire?
“ Amore,rilassati! Camilla non si nutre di esseri umani e non è una vampira,quindi stai calma!” mi rassicura mio marito.
“ Tu sei sicuro che non farà una piega quando mi vedrà?” gli chiedo.
“ Lei piacerai quanto piaci a me! Vedrà una donna dolce,intelligente,meravigliosa e perfetta per me!” risponde posandomi tanti piccoli baci sopra la testa mentre camminiamo abbracciati. E se dovesse fare paragoni con la signora Marcella? Magari erano anche amiche!
“ Ehi! Guarda che le sarai simpatica…di certo più di Marcella!” mi rassicura quasi come se mi leggesse nella mente.
“ Davvero?” gli chiedo.
“ Certo. Camilla non ha mai visto di buon’occhio la nostra relazione!” mi risponde.
“ Armando…” farfuglio fermandomi sul posto.
“ Ehi! Andrà bene,vedrai!” mi rassicura.
“ Tua sorella è già arrivata?” gli domando curiosa di sapere com’è. Scruto fra decine di testa,cercando una donna magari somigliante a mio marito. No,nessuna che gli somigli!
“ Eccola!” esclama accelerando di poco il passo. Oddio chi fra quelle è Camilla Mendoza?
Quando ci avviciniamo sbatte più volte le palpebre e allora mi rendo conto che è lei. È una donna molto carina…diciamo che è decisamente bella. Ha i capelli ricci di un castano chiaro,gli occhi verdi da gatta ed un bel fisico. Una bella donna,che però non ha nulla in comune con mio marito. Non si somigliano per niente!
“ La mia sorellina!” esclama Armando,lasciandomi un attimo la mano per abbracciarla forte.
“ Come stai?” le chiede.
“ Bene. Adesso che ti vedo bene!” risponde lei.
“ Camilla,lei è il mio grande amore nonché madre del mio erede nonché mia moglie,Beatrice Pinzon Mendoza.” Mi introduce Armando.
 
[Camilla]
Dire che sono rimasta sconvolta è dire poco. Quando li ho visti insieme ho sbattuto le palpebre più volte credendo si trattasse di un inizio di miopia,di cataratta…invece no. Beatrice Pinzon Solano (volevo dire Mendoza) è uno scriccioletto piccolo ed indifeso,totalmente diversa dalle conquiste di mio fratello! Come ha fatto a sopravvivere in Ecomoda un anno?
“ Ciao! Io sono Camilla!” le porgo la mano. Me la stringe titubante.
“ Piacere,signora Camilla!” mormora con un filo di voce. Ah no! Questa ragazza non può tornare a Bogotà in queste condizioni! Io non lo permetterò! Se torna così a Bogotà il suo matrimonio con mio fratello naufragherà,mio nipote crescerà con i genitori separati e Armando dovrà pagare anni di analisi a questa donna!
“ Solo Camilla e dammi del tu,per favore!” la correggo con un sorriso. Sorriso che ricambia timidamente.
“ E il nano?” mi domanda Armando.
“ Ciao zietto!” esclama Bobo che era nascosto dietro di me facendogli quasi prendere un colpo prima di saltargli in braccio.
“ Il mio ometto! Come stai?” gli chiede Armando dopo avergli ricoperto il viso di baci.
“ Tu sei zia Betty?” domanda Bobo a Beatrice. Lei annuisce titubante.
“ La mamma del mio cuginetto?” le chiede Bobo. Lei annuisce di nuovo titubante.
“ Io sono Bobo!” esclama mio figlio porgendole la mano. Lei gliela stringe per poi regalargli una carezza.
“ Quando nasce il mio cuginetto posso prenderlo in braccio? Ti prometto che ci sto attento!” le dice mio figlio. A Betty scappa una risatina.
“ Scusa se gliel’ho detto io!” mi scuso. Mio figlio sembra la rana dalla bocca larga!
“ Non fa niente! Comunque,Bobo,potrai prendere il tuo cuginetto in braccio quanto vuoi! Ormai sei grande e sono certo che non lo farai cadere!” mi risponde quell’angelo di ragazza prima di rivolgersi a mio figlio.
“ Grazie,zietta!” la ringrazia il mio piccolo tsunami con enfasi.
“ Vi siete sposati davvero?” chiedo loro.
“ Sì. Matrimonio lampo in riva al mare. Hai mai visto niente di più romantico? A tal proposito,dovremmo fermarci da un orefice perché queste fedi sono un po’ larghe ed il mio amore crede che ne approfitterò per giocare allo scapolone!” mi dice Armando.
“ Ed ha ragione! Conoscendo il tuo lato da marpione!” commento scatenando una risata di Betty.
“ Non cominciate a fare comunella voi due che io ci metto poco e niente ad andarmene!” ci redarguisce dolcemente Armando. Betty gli accarezza amorevolmente la guancia. Mio fratello la guarda con gli occhi a cuoricino! Se la guardava così anche in azienda mi domando come abbiano fatto a non accorgersene tutti!
“ Oddio,Nicola! Cavolo,dovevo telefonargli!” esclamo. Porca miseria! Quel ragazzo starà aspettando notizie!
“ Anche tu con Nicola Mora? Sono accerchiato a quanto pare!” commenta acido mio fratello.
“ Sei geloso!” osservo divertita.
“ Molto! Lo chiami adesso?” mi domanda Betty. Annuisco per poi comporre il numero.
“ Ehi! Tutto bene? Sono arrivati?” mi chiede Nicola dopo il secondo squillo.
“ Sì,sani e salvi! Ma tu non dormi mai?” replico. Ride.
“ No,poi proverò il tuo rimedio! Ritornerò a fare sonni tranquilli quando Patty la smetterà di farmi impazzire,quando tu mi raggiungerai e quando Betty tornerà a Bogotà!” mi risponde ironico.
“ Per la seconda e la terza cosa posso fare qualcosa,però per la prima…forse dovresti cambiare segretaria! Ma adesso sono curiosa: perché Armando è geloso di te?” ribatto facendolo ridere.
“ Perché sono più bello di lui e anche meno isterico!” mi risponde. Scoppio a ridere.
“ Evviva la modestia!” commento suscitando le sue risate.
“ Ad ogni modo tuo fratello ha un debito bello grosso con me: mi ha lasciato quella squinternata della sua ex in azienda e averci a che fare ogni volta è come entrare in una gabbia piena di doberman!” afferma facendomi ridere come una pazza.
“ Glielo dirò!” gli rispondo fra le risate.
“ Gli hai già parlato del ricatto di quella specie di maniaco sessuale di Daniele Valencia?” mi chiede.
“ No,gliene parlerò una volta a casa,Nicola,ma tu stai tranquillo! E in merito a Daniele Valencia: stai calmo perché so difendermi e poi quello fa solo chiacchiere...deve solo provarci ad avvicinarsi a me e finisce a cantare nelle voci bianche! Davvero cerca di resistere che fra 3 o 4 giorni sarò lì!” rispondo.
“ Ok…fai prima che puoi! Qui le cose sono complicate ed ho bisogno di te!” ribatte.
“ Certo,lo so! Stai tranquillo! Va beh…ti lascio dormire! Buonanotte,Nicola! Ci sentiamo quando da te sarà mattina!” asserisco.
“ Allora a presto,Camilla!” replica prima di riagganciare.
“ Siete entrati in confidenza!” constata mio fratello.
“ Non ti metterai a fare scenate di gelosia anche a me?! Ti ricordo che non sono tua moglie,caro!” ribatto. Dio Mio,ci mancava solo Armando posseduto dal Moro di Venezia!
 
[Patrizia]
Marcella si è addormentata quasi subito ed io e Daniele siamo nell’ascensore del suo palazzo per uscire di qui e tornare a casa.
“ Così tu e il tuo pseudo fidanzato avete litigato!” asserisce.
“ Sì,ero venuta lì per parlarne con Marce,ma non mi aspettavo di trovarla in quello stato!” gli rispondo.
“ Quindi adesso sei diretta a casa tua!” constata.
“ Certo! Sono stanca morta e di pessimo umore!” rispondo. Dove pensava che andassi? In discoteca?
“ Magari il tuo umore potrebbe migliorare e potrei convincerti ad accettare la mia proposta!” esclama con tono lascivo avvicinandosi a me.
“ Non ce n’è bisogno perché ho già deciso!” affermo perentoria.
“ E allora?” mi domanda.
“ Accetto. Controllare Nicola serve anche a me con l’arrivo di quella svitata della Mendoza!” gli rispondo.
“ Interessante! Un accordo che si rispetti,però,va festeggiato! Seguimi con la tua auto!” mi intima. Che si sarà messo in testa?

 
 
Capitolo terminato! Non ho potuto ultimarlo e pubblicarlo prima sia perché mi sono dedicata all’altra storia,sia perché poi il mio pc è finito dal tecnico,quindi ho avuto solo ora disponibilità di un altro computer in attesa del mio!
Bene da cosa partiamo? Dalla lettera? Praticamente mezzo mondo conosce quella lettera e anche Marcella l’ha letta grazie all’intelligenza di Mario che gliel’ha sbattuta elegantemente in faccia! E Marcellina come tutta risposta si è ubriacata,anche se il giorno successivo per lei sarà anche peggio di quello che è appena terminato!
Daniele e Patrizia…insomma avete capito cos’è successo fra i due e lei ha anche accettato l’accordo quindi chissà che succederà e povero Nicola! Stanno tramando alle sue spalle!
Betty e Camilla finalmente si sono conosciute e avete letto le prime impressioni che hanno avuto l’una dell’altra! Anche Bobo ha conosciuto la sua zietta ed ha cominciato con le sue domande,anche se il meglio delle domande impertinenti lo darà più avanti!
Margherita…immagino che siano inutili le domande! Vuole occuparsi della trasformazione di Betty e che Dio ci assista! Povera Betty!
Mario…beh…Mario è un cazzone e resterà un cazzone almeno per il momento! Diciamo che ha una coscienza,ma la tiene ben nascosta,anche se in molti provano a metterlo di fronte alle responsabilità delle sue azioni!

Bene che dirvi…nel prossimo capitolo ci sarà una lite fra due persone e qualcosa che aspettate da tempo! Non vi resta che leggerlo…alla prossima! 

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Capitolo 9
*** 9 ***


[Patrizia]
Sbatto le palpebre più volte non riconoscendo la stanza in cui mi trovo. Non è casa mia questo è poco,ma sicuro! No…no,mi sono addormentata a casa di Daniele.
Stacco delicatamente le dita della sua mano del mio fianco cercando di non farlo svegliare,visto il suo caratteraccio.
“ Che fai?” mugugna.
“ Secondo te? Me ne vado! Devo cambiarmi e andare a lavorare!” rispondo.
“ Ma perché? Che ore sono?” chiede stiracchiandosi.
“ Le 7…credo! Mi sono addormentata e anche tu,altrimenti mi avresti elegantemente sbattuta fuori dal tuo letto come è sempre accaduto tutte le altre volte!” gli rispondo.
“ Ti svegli sempre così polemica o è il riabituarsi al buon sesso a renderti così critica?” replica.
“ Senti,Daniele,fra me e te termina qua! Io ti darò tutte le informazioni che riuscirò ad ottenere,ma tu non dovrai mai più cercarmi in questo senso! Io voglio stare con Nicola!” affermo.
“ Sì,l’avevi detto anche ieri dopo pranzo e ieri sera…quindi ci vediamo stasera nel mio ufficio,deduco!” ribatte con tono annoiato.
“ Deduci male! Già mi sento di tradirlo riferendoti i suoi movimenti…non gli farò anche questo!” replico.
“ L’hai già tradito anche in questo senso! Patrizia,è inutile che ci prendiamo in giro: io e te possiamo provarci a stare lontani anche fino alla fine dei nostri giorni,ma poi sempre a letto andiamo a finire! Rassegnati! È così!” risponde.
“ Era così!” lo correggo.
“ No,lo è ancora! E la testimonianza della veridicità delle mia parole affiora sul tuo bel collo delicato!” mi risponde. Mi allontano dal letto per avvicinarmi allo specchio. No!
“ Ma cos’è questo?” domando sconvolta sfregandomi più volte il collo e finendo per peggiorare ancora di più la situazione.
“ Dunque…mi pare sia un succhiotto! E…no,prima di stanotte non ce l’avevi quindi non è opera del saltimbanco che dirige l’Ecomoda!” risponde con tono derisorio.
“ COME TI SEI PERMESSO? ADESSO MI SPIEGHI COME LO COPRO E COSA DICO A NICOLA?” sbotto furiosa.
“ Un foulard! Lo copri con un bel foulard e dici a quel cretino,che tanto si beve sempre tutto,che hai mal di gola! Magari però se eviti di gridare come stai facendo da quando ti sei destata,forse ti crederà di più!” risponde. Afferro la prima cosa che mi capita fra le mani (in questo caso il mio reggiseno) e gliela tiro addosso.
“ Carino! È il tuo modo per dirmi che posso tenerlo? Grazie per il pensiero!” esclama sarcastico.
“ Stronzo!” sibilo.
“ La mattina bevi caffè o cicuta?” mi chiede infilandosi i boxer.
“ Perché? Vuoi prepararmi la colazione?” replico alquanto sorpresa dalla domanda. Sarebbe il minimo dopo il casino che ha combinato!
“ Io? Sei pazza? Ci penserà la cameriera! Ti aspetto in sala da pranzo…possibilmente vestita o al lavoro non credo ti lascerò andare oggi!” risponde prima di lasciarmi sola in camera sua. Dio Mio,quanto lo detesto!
 
[Camilla]
Infilo le chiavi nella toppa con una certa difficoltà visto che ho in braccio mio figlio che si è praticamente addormentato dopo il pranzo al ristorante. Ci abbiamo messo una vita a stringere quelle fedi e adesso siamo a casa finalmente.
“ Fammi capire,ma fa sempre così? Si addormenta sempre dopo pranzo?” mi chiede Armando.
“ No,fratellone,ma non si sveglia neanche tutti i giorni alle 5 e mezza di mattina!” gli rispondo.
“ Lo porto di là!” comunico loro.
“ No,dai! Faccio io così ne approfitto per sistemare anche i bagagli!” esclama mio fratello togliendomi delicatamente dalle braccia Bobo.
“ Sì,ma non dimenticare di chiamare la reception del tuo palazzo per autorizzare l’accesso di Nicola a casa tua!” gli rammento.
“ Mi mancava questo nome! Ad ogni modo nell’armadio della mia camera c’è un sacco nero…chiedi al tuo caro amico di non toccarlo per alcun motivo,altrimenti gli spezzo le ossa!” commenta con ostentato sarcasmo mio fratello per poi darmi direttive.
“ Spiritoso!” ribatto con una linguaccia prima di vederlo andar via.
“ Hai un figlio bellissimo!” esclama Betty.
“ Anche il vostro sarà bellissimo!” ribatto.
“ Camilla,grazie per tutto quello che stai facendo!” esclama.
“ Armando ha fatto tanto per me in questi anni e tu hai cambiato la sua vita,quindi devo qualcosa sia a te che a lui!” replico.
“ Posso chiederti un favore?” mi domanda imbarazzata. Annuisco.
“ Io…io vorrei cambiare la mia immagine!” afferma con sguardo basso.
“ Perché?” le domando aggrottando le sopracciglia.
“ Non voglio che Armando,quando torneremo a Bogotà,venga deriso dai suoi amici o che venga emarginato solo perché ha sposato me. Lui ha cambiato la sua vita per me,per dimostrarmi il suo amore ed io voglio migliorare per lui così come lui ha fatto per me! Voglio essere all’altezza di essere sua moglie!” mi risponde.
“ Ma Armando ti ama per quella che sei!” la rassicuro. Insomma non credo l’abbia sposata solo per fare uno sfregio a nostra madre!
“ Lo so,ma so anche che posso fare un piccolo sacrificio per non farlo discriminare dal mondo in cui è nato…mi aiuterai?” ribatte.
“ Sì. Adesso,quando Armando tornerà qui in salone vi parlerò di una cosa e poi io e te usciremo per far nascere la nuova Betty,ma sappi che dovrai cambiare non solo l’aspetto!” rispondo. Visto che è così decisa,perché non accontentarla? E poi voglio proprio vedere la faccia di Marcella e di tutti coloro che l’hanno sempre presa in giro quando si imbatteranno nella nuova Betty!
“ Che vuoi dire?” mi chiede impaurita.
“ Che quest’atteggiamento da agnellino smarrito,da donna perennemente impaurita deve sparire insieme alle tue insicurezze! Tu tornerai a Bogotà come moglie di Armando Mendoza e proprietaria dell’Ecomoda. Lì ci saranno persone pronte a tutto per boicottare sia la tua sfera privata che professionale e tu dovrai essere pronta a salvaguardare sia il tuo matrimonio che il tuo lavoro! Betty,Armando è così felice che se il vostro matrimonio dovesse andare in pezzi,non so come reagirebbe,ma per far funzionare questo ménage dovrete essere in due a difenderlo! L’amore a volte non basta,te lo dico per esperienza personale!” le rispondo.
“ Mi aiuterai?” mi domanda.
“ Sì,questa sarà decisamente la parte più divertente. Sono sicura che tu in fondo sei forte ed io tirerò fuori questa forza: diventerai la persona più temuta da Daniele Valencia,da Marcella e da tutti coloro che ti sono contro!” le rispondo rassicurandola.
“ Che confabulate?” domanda mio fratello rientrando in soggiorno e prendendo posto accanto a sua moglie.
“ Niente. Se resti qui con Bobo,io e Betty fra un po’ usciamo. La porto a fare una passeggiata,a respirare un po’ d’aria buona,a distrarsi!” gli rispondo.
“ Certo! Devo dire che mia moglie mi mancherà,ma in fondo le farà bene vedere cose nuove e con il nano ci resto io,così ne approfitto per disfare anche i bagagli!” replica Armando.
“ Però prima di uscire con Betty,io vi devo parlare. Ho sentito Nicola tutti i giorni e ieri mi sono arrivate pessime notizie da Bogotà! Veramente ne avevo avuto soffiata anche da nostra madre,ma di lei non mi fido perché pur di farti sposare con Marcella sarebbe capace di farsi amputare tutti e quattro gli arti…” esordisco.
“ Camilla,è successo qualcosa?” chiede Betty stringendo la mano di mio fratello.
“ Daniele Valencia ha espresso in maniera chiara che se entro un mese non sarete a Bogotà,denuncerà gli illeciti di Armando a chi di dovere. Me l’ha confermato Nicola e di lui mi fido! Io partirò dopodomani. Ho l’aereo all’una di notte (ora europea) e sarò lì alle 10 di mattina. Nicola non lo sa e lo scoprirà a cose fatte. Come vi ho detto lo sento spesso ed è così teso,nervoso…non credo gli stiano andando bene le cose lì, quindi andrò ad aiutarlo!” rispondo.
“ Bastardo!” sbotta Armando.
“ Capisco che non ti stia simpatico,ma si sta immolando per te,potresti essergli almeno riconoscente invece di apostrofarlo in questo modo!” lo rimbrotto. Ho capito che Nicola non diverrà mai il suo migliore amico,ma un minimo di gratitudine,non guasta!
“ Ma non Nicola! Mi riferivo a Daniele!” replica mio fratello con fare ovvio. Betty sorride.
“ Non è che ti sta un po’ troppo simpatico quello lì?” insinua mio fratello. Sollevo un sopracciglio spontaneamente.
“ Betty,andiamo prima che Armando aggiunga altre sciocchezze!” esclamo con enfasi prendendo per mano Betty e trascinandola via di casa. Ci mancava solo Armando con le sue insinuazioni stupide!
 
[Nicola]
Il rimedio di Camilla è stato un vero e proprio portento. Ho dormito benissimo,senza incubi su Daniele Valencia vestito da boia,né altre cose strane! A quella ragazza devo la vita: anche se lontana,mi sta dando un enorme supporto morale e sono certo che la nostra collaborazione andrà benissimo!
È la prima volta che mi sveglio felice ed entusiasta da quando sono stato eletto presidente! Solo che se penso a Patrizia e al nostro litigio di ieri sera,mi ritorna il nervoso. Lo so che dovrei essere lusingato della sua gelosia,ma così è troppo! Cavolo,neanche la conosco di persona Camilla, come faccio ad essere interessato a lei? Vorrei proprio capire perché la odia tanto! A me sembra una ragazza così simpatica,a modo,spiritosa, una brava persona…
“ Patrizia,ma che fine hai fatto? È la terza volta che ti richiamo dalle 7 di questa mattina e se vuoi farmela pagare per ieri,stai esagerando! Lo capisci che Camilla è solo un’amica? Richiamami!” registro alla sua segreteria telefonica. Dio Mio,questa donna è una croce!
Mi faccio forza ed entro in macchina per raggiungere l’Ecomoda ed affrontare un’altra giornata in quel lager…meno 3 giorni all’arrivo di Camilla…non vedo l’ora che arrivi per non essere più solo in quella gabbia di leoni!
 
[Marcella]
Dopo la sbronza di ieri sera,mi è rimasto solo un mal di testa assurdo! Ieri avrei dovuto sposarmi e invece sono qui da sola con un vestito da sposa che non indosserò mai probabilmente.
In questi giorni non mi è mai passato per la testa tante volte di chiamarlo,ma adesso sento che devo farlo! Non può cavarsela con una lettera!
Mi faccio forza e compongo il suo numero,anche se magari non mi risponderà neppure.
“ Marcella,che cavolo vuoi?” mi domanda quando sta quasi per scattare la segreteria.
“ Non credevo mi avresti risposto! Stavo già preparandomi a lasciare un messaggio in segreteria!” replico.
“ Ho risposto solo perché la suoneria mi dava fastidio e…” ribatte.
“ E…” lo incalzo a continuare.
“ E poteva svegliarsi Betty,che sta riposando!” risponde in difficoltà.
“ Quanto riguardo! Capisco che sia la padrona dell’azienda,ma hai intenzione anche di ventilarla tipo schiavetto?” replico acida.
“ Sì,ho intenzione di viziare la mia donna e di trattarla da regina,come merita! Dimmi che vuoi e poi non cercarmi mai più! La lettera che ti ho lasciato era sufficientemente esaustiva e dettagliata,anzi mi sono anche trattenuto ponderando le parole per non farti soffrire,quindi lasciami in pace!” afferma. Di non farmi soffrire…non si rende proprio conto del male che mi ha fatto!
“ Credi che basti una lettera a chiudere 4 anni di relazione?” gli chiedo.
“ E cosa volevi che facessi? Che ti sposassi per continuare il martirio? Che ascoltassi il funzionario parlare di figli,mentre il mio cresce nel ventre della donna che amo?” replica.
“ Il tuo…magari non è neanche tuo figlio! Sai Nicola Mora difende con ardore il tuo mostriciattolo…posso apostrofarla in questo modo o è un privilegio che concedi solo al tuo migliore amico?” sputo velenosa.
“ AZZARDATI TU O QUALSIASI ALTRO A DEFINIRE IN QUESTO MODO LA DONNA DELLA MIA VITA E VEDRAI CHE COSA VI ACCADRÀ UNA VOLTA LÌ! NON ME NE PUÒ FREGAR DI MENO DEL FATTO CHE SEI UNA DONNA: CERCA DI TENERE A BADA LA TUA CATTIVERIA GRATUITA NEI CONFRONTI DI BETTY O TE LA VEDRAI CON ME! E,AD OGNI MODO,IL FIGLIO CHE ASPETTA LA MIA DONNA È MIO! LEI E NICOLA SONO COME FRATELLI E SMETTILA DI MALIGNARE SU DI LORO! Io di Betty mi fido…non a caso le ho affidato l’Ecomoda!” ribatte furioso.
“ Gratuita? Davvero? Si è infilata nel tuo letto!” replico alterata.
“ Non è esatto: io e Betty ci siamo scelti e amati. Nessuno ha costretto nessuno! Io non sono un burattino,Marcella,e le mie scelte le ho fatte tutte da solo in bene o in male! Di alcune mi pento,di altre no,ma non sono cose che ti riguardano! Io amo Beatrice Pinzon con tutto me stesso e sono felice di diventare padre del frutto del nostro amore!” afferma.
“ Ti credevo allergico ai bambini!” sputo velenosa.
“ Lo credevo anch’io! Credevo tante cose sbagliate prima di innamorarmi di Betty! Pensavo che la vita migliore,quella degna di essere vissuta, fosse da trascorrere ogni sera con una diversa ed invece non è così! Betty ha disintegrato tutte le mie certezze ed io sono felice,felice come non lo sono mai stato prima d’ora! E se ti stai chiedendo,in prospettiva delle nozze,se desiderassi figli da te,la risposta è no! Mi dispiace! Avrebbero solo sofferto in un ménage come il nostro!” ribatte.
“ Volevo solo dirti che se entro 4 settimane non sarai qui,Daniele ti denuncerà a chi di dovere…regolati di conseguenza!” affermo.
“ Lo farò! Io e Betty torneremo e risolveremo i problemi così non dovremo più dar conto a nessuno!” replica.
“ So com’è iniziato il vostro idillio e la tua orribile amichetta ha davvero poca dignità per stare ancora con te dopo aver letto il poema di Calderon contente le istruzioni d’uso su quella storia d’orrore! Ma in fondo che aspirazioni può avere una come quella?!” affermo.
“ SCIACQUATI LA BOCCA QUANDO PARLI DI BETTY! NON AZZARDARTI MAI PIÙ A CRITICARLA! Non te lo consentivo prima, figuriamoci ora! E ad ogni modo: la mia storia con Betty è cominciata nel modo sbagliato,ma è stata la cosa migliore che potesse capitarmi e mi ha dato la forza necessaria per allontanarmi dal tuo controllo pesante che mi aveva privato della gioia di vivere! Giacché mi hai chiamato e mi ci hai spinto tu con tutte le tue cattiverie verso la mia unica fonte di gioia,ti accontento subito: vuoi sapere che sarebbe accaduto se ti avessi sposata? Non ti avrei mai toccata,proprio com’è accaduto nei mesi scorsi perché io appartengo a Betty e ti avrei fatto un favore perché se fossi venuto a letto con te,avrei pensato a lei per tutto il tempo! Betty è in ogni cellula del mio corpo,occupa tutta la mia mente ed il mio cuore e non c’è posto per nessun’altra! Non volevo essere brutale,ma te la sei voluta! Lasciaci in pace,Marcella! Rifatti una vita evitando di distruggere quella del povero disgraziato di turno,se ci riesci,e stai lontano da me e dalla mia famiglia!” ribatte. Le lacrime mi accarezzano il volto.
“ Sei un bastardo!” esclamo con rabbia.
“ Niente che non sapessi già!” replica prima di riagganciare. Stronzo!
 
[Hermes]
“ Che c’è?” mi domanda mia moglie.
“ Sono preoccupato!” le confesso.
“ Per Betty?” mi chiede.
“ Non solo. Anche per Nicola. Credo si stia infilando in un casino più grande di lui. Si è fidanzato con una tipa che lavora lì,una donna insopportabile,che è gelosa della sorella del signor Armando!” le spiego.
“ Ma non stava in Svizzera questa tipa?” mi domanda confusa mia moglie.
“ Non per molto,visto che sarà qui fra pochi giorni! Insomma la ragazza di Nicola è gelosa perché Nicola e la dottoressa Mendoza parlano spesso con toni decisamente informali!” le rispondo.
“ E allora? Non le ha mica chiesto di sposarlo? Insomma questa fidanzata di Nicola dovrebbe moderarsi!” replica mia moglie.
“ Quella ragazza non mi piace. Non va bene per Nicola! E poi è così arrogante!” commento.
“ Non deve piacere a noi,ma a lui! E poi la ragazza deve ancora superare la prova Esther…la madre di Nicola non si accontenterà di una qualsiasi accanto a suo figlio e di sicuro si accerterà che la donna in questione lo ami davvero!” ribatte mia moglie. Eh sì,la signora Esther è una tosta…che però prepara delle ciambelle che fanno schifo!
 
[Sofia]
“ No,fammi capire: è venuto a casa tua?” domanda Mariana a Sandra.
“ Sì,ma solo a restituirmi il suo componimento poetico! E mi ha chiesto di mettere a tacere la cosa,ma io gli ho esplicitato che l’avremmo fatto solo per Betty! Quel tale meriterebbe l’ergastolo per come si è comportato con Betty!” risponde Sandra.
“ O di essere ripagato con la stessa moneta!” sibilo.
“ Sofia,mi fai paura,che vuoi dire?” mi domanda Ines.
“ Ti immagini se un giorno accadesse anche a lui quello che è successo a Betty? Se anche lui si ritrovasse sedotto e abbandonato per un gioco perverso?” replico.
“ Il dottor Calderon innamorato?” ribatte Anna Maria con aria scettica.
“ Nonostante la sua coscienza,è anche lui un uomo e penso possa capitare!” asserisco.
“ Magari sarà il destino a fargliela pagare!” esclama Mariana.
“ Oppure potremmo pensarci noi!” replico.
“ Noi? Sei pazza? Per far innamorare il dottor Calderon ci vuole una 90-60-90…l’unica che avrebbe speranze è Anna Maria!” ribatte Sandra.
“ Ah no! Io ho già dato ed ho anche rischiato il licenziamento! E poi sto con Freddy!” si tira fuori Anna Maria.
“ Come vedi,non si può fare! E poi sono cose loro! Noi non c’entriamo!” interviene Ines. Mica tanto…Betty era una di noi!
 
[Betty]
Sì,voglio essere la donna che Armando merita di avere accanto! Voglio che nessuno lo giudichi pazzo perché si è innamorato di me e perché mi ha sposato! Voglio essere la moglie adatta a lui e la donna della sua vita!
Camilla mi ha proposto di cominciare dai capelli ed ora sono alla postazione shampoo di un parrucchiere di fiducia di Camilla. Speriamo bene! E se fossi brutta lo stesso? Se dovessi diventare ancora più brutta di adesso?
“ E com’è?” mi domanda Camilla distogliendomi dalle mie riflessioni. Mi sta dando la mano per darmi coraggio. È una cosa stupida,lo so,ma non ho mai cambiato acconciatura e mi fa un po’ paura questa trasformazione!
“ Armando?” replico.
“ Ma no! Armando lo conosco…è mio fratello! Parlavo del tuo amico!” risponde.
“ Nicola?” ribatto. Annuisce. Perché le interessa saperlo?
“ Tu come lo immagini?” le chiedo.
“ Un tipo simpatico,allegro,intelligente,alla mano…” mi risponde.
“ Sì,è così!” replico. Risponde con un mugugnino.
“ Tutte queste qualità in un uomo solo?!” esclama scettica.
“ Un difetto ce l’ha!” affermo. Mi guarda interrogativamente.
“ È la mia versione maschile!” le spiego ridacchiando. Mi guarda male.
“ Betty! Devi smetterla di sottovalutarti! Armando è pazzo di te,come non lo è mai stato di nessun’altra. Ti ha sposato senza pensarci due volte travolto dall’amore che nutre per te e tu pensi ancora che il tuo aspetto conti qualcosa? Quello che conta è quello che abbiamo dentro e se Nicola è come te,vuol dire che è una persona speciale! Sì,non metto in dubbio che bisognerebbe cercare di migliorarsi sempre e tu adesso lo stai facendo e chissà che non lo faccia anche Nicola! Ma ciò che è importante delle persone è il loro cuore,la loro intelligenza… Tu sei una brava ragazza,molto intelligente e presto sarai bellissima! Magari quando tornerai a Bogotà troverai cambiato anche il tuo amico!” replica.
“ Ti interessa Nicola?” le chiedo senza peli sulla lingua.
“ Cosa? No! Neanche lo conosco e poi…io con l’amore e con gli uomini ho chiuso! Il tuo amico potrà essere anche bello quanto un dio greco e un perfetto gentleman,ma io…io non sono interessata ad intraprendere una relazione sentimentale!” risponde.
“ Ad ogni modo Nicola non è un dio greco,soprattutto se per << dio greco >> intendi come termine di paragone tuo fratello!” affermo.
“ Adesso è l’amore a farti parlare! Ti assicuro che esistono uomini molto più belli di Armando!” ribatte.
“ Forse per te,per me no!” replico.
“ Tu sei proprio cotta! Tu e mio fratello siete praticamente andati!” commenta fintamente scandalizzata. La sorella di mio marito è proprio divertente…totalmente diversa da sua madre!
 
[Patrizia]
Giuro che lo ammazzo! Un foulard…ci mancava anche questa! Come faccio,vestita come una suora di clausura,a lavorarmi Nicola? Maledizione a Daniele Valencia e al suo essere così focoso a letto!
“ Buongiorno,first lady!” esclamano in coro quelle racchie invidiose in attesa dell’ascensore e al loro coro starnazzante si è unita anche quella poco di buono della receptionist.
“ Non è giornata!” sibilo. Arriva anche Marcella. Ha una faccia da funerale!
“ Ripresa dalla sbronza?” le chiedo con tono di voce basso. Mi guarda male.
“ Fosse solo quello! Poi ti racconto…” mormora. Che altro può essere successo?
Entra in azienda anche Nicola. Mi avrà chiamato una ventina di volte da ieri sera,ma non gli ho mai risposto. Ieri sera ha esagerato e se aspetta che si scusi,sta fresco!
“ Buongiorno!” è corale il saluto che include il nostro e il suo.
“ Il cellulare ce l’hai per hobby?” si rivolge a me sgarbato.
“ Ho mal di gola e non mi va di litigare con te!” replico.
“ Era ora che mettessi un foulard! Hai fatto bene a coprirti!” ribatte più morbido. Il suo cellulare squilla.
“ Ehi…A te forse dovrei augurare buon pomeriggio!...Ad ogni modo il tuo rimedio è stato portentoso e non ho sognato nessuno che mi volesse mozzare la testa!...No,che non ti prendo in giro,Camilla!...Sono appena entrato in Ecomoda! E ci sono molte persone in attesa dell’ascensore! Credo che per rispetto verso il gentil sesso dovrò usare le scale stamane!...Eh lo so,Camilla,che sono il presidente,ma sono prima di tutto un gentiluomo!...No,non si sono estinti del tutto i gentiluomini!...Si prospetta un’altra giornata con i fiocchi! Tu invece che fai? Stai pranzando? Sei al lavoro?...Shopping,l’hobby di tutte le donne!...Sei la sola donna che conosco,oltre a Betty,che detesta lo shopping!...Ti prego non farmi ridere ad inizio giornata che se poi mi si guasta finisce che ammazzo qualcuno!...Preferisco risollevarmi di morale a fine giornata,anche perché nell’azienda della tua famiglia non si sa mai!...Sì,potresti migliorare la mia giornata dicendomi magari che parti in serata e che domani sarai qui!...Eh va beh c’ho provato a corromperti!...Non vedo l’ora di conoscerti di persona!...Fra 3 giorni potrei essere morto,sai?...Non esagero!... Non ti senti almeno un po’ in colpa? Mi lasci qui da solo! Potresti trovare solo i miei resti al tuo arrivo!...Non ridere! Sono serio!...Va bene! Buone compere!...Ci sentiamo più tardi!” gli sentiamo dire. La sua telefonata è durata per quasi metà tragitto in ascensore.
“ Ancora lei?” esclamo sforzandomi di tenere la voce bassa per giustificare il foulard.
“ Risparmia la voce,Patty! E ad ogni modo,che tu lo voglia o meno,io e Camilla collaboreremo quindi ci vedremo spesso e devi smetterla di asfissiarmi con la tua gelosia morbosa,maledizione! Vuoi che scappi anch’io come il dottor Mendoza?” replica. Quelle della banda ridono.
“ Grazie per il tatto!” commenta Marcella.
“ Si chiama terapia d’urto! E ad ogni modo,non ci si metta anche lei che non è giornata! Ecco perché non voglio ridere ad inizio giornata: perché poi in un modo o nell’altro finisco sempre per incazzarmi!” sbotta Nicola. Le porte dell’ascensore si aprono e ne usciamo.
“ Buon lavoro a tutte!” esclama il presidente prima di andarsene nel suo ufficio.
“ Vieni con me! Devo raccontarti!” afferma Marce prima di trascinarmi con lei.
 
[Daniele]
Ho proprio voglia di stuzzicarla un pochino! Chissà se quell’allocco c’è cascato e poi come farà Patrizia a non gridare tutto il giorno se è la sua attitudine naturale? Le ho fatto proprio un bello scherzetto! Per un paio di giorni almeno dovrà indossare il foulard e non potrà farsi toccare da quel saltimbanco!
“ Pronto!” risponde al secondo squillo. Mi rigiro fra le mani il reggiseno che mi ha lanciato addosso stamattina.
“ Di che colore è il tuo foulard?” le chiedo.
“ Smettila!” risponde.
“ Ho fra le mani il tuo reggiseno. E ad ogni modo,sentirti parlare a bassa voce è strano ed eccitante allo stesso tempo!” la provoco.
“ Basta! Ho da fare!” sibila.
“ Sei con lui?” le domando.
“ Con una mia amica,Marcella!” risponde. Meglio lasciarla stare! Ci manca solo che Marcella scopra tutto!
“ Come vuoi! Ci vediamo stasera nel mio ufficio! Non fare tardi e non toglierti il foulard!” replico per poi riagganciare. Mi diverto troppo a stuzzicarla e a farla arrabbiare!
 
[Mario]
Coglione. Mario,sei un coglione! Adesso quelle segretarie,le segretarie dell’azienda dove sei azionista di minoranza,penseranno di te che sei Satana in persona! Va beh l’importante è che la cosa non arrivi mai alle orecchie del signor Hermes!
“ Lavora in Ecomoda?” mi domanda il tizio mai visto prima che ha preso l’ascensore con me.
“ Ero un azionista!” rispondo brevemente.
“ Sono qui per un colloquio come tecnico informatico!” afferma. Vorrei rispondergli un sentito << chi se ne frega! >> ma mi sembrerebbe troppo sfogare su di lui le mie frustrazioni!
“ In bocca al lupo!” commento con non troppa enfasi.
“ Il presidente com’è?” mi chiede. Uno stronzo!
“ Il suo comportamento dipende molto da se la sua donna gli ha aperto le gambe stanotte!” gli rispondo.
“ Insomma ha un carattere umorale!” conclude.
“ Diciamo che ha un carattere stronzo che migliora se inzuppa il biscotto!” ribatto prima di uscire dall’ascensore.
“ Buongiorno!” esclama Mariana. Mi fa strano vedere la scrivania di Sandra vuota.
“ Buongiorno,Mariana!” le rispondo.
“ Desidera?” chiede al tipo loquace dell’ascensore.
“ Sono Romeo Balda e sono qui per il posto di tecnico informatico!” risponde il tipo. Viene verso di noi Sandra. Non mi rivolge neanche un saluto e in fondo la capisco…l’ho vista in camicia da notte! O forse è per quello che ho fatto a Betty?
“ Sandra,il signore dovrebbe parlare col tuo capo!” annuncia Mariana alla sua amica.
“ Ha un appuntamento?” domanda Sandra a quel tipo.
“ Sono Romeo Balda e sono qui per il posto di tecnico informatico!” ripete il tipo porgendole la mano. Ha imparato a memoria questa solfa?
“ Al posto del nanerottolo di Ortiz…mi sa che ci guadagniamo!” sghignazza Sandra.
“ Ad ogni modo io sono Sandra Patiño,piacere di conoscerla!” esclama Sandra stringendogli la mano.
“ Sandra…” la chiama una voce che purtroppo conosco.
 
[Sandra]
Mica male! Ci siamo liberati di quell’antipatico per acquistare un tipo che,almeno all’apparenza sembra decisamente meglio! Almeno ci rifaremo gli occhi!
Indossa una t-shirt attillata verde militare che mette in risalto il suo corpo muscoloso,ha i capelli castani e gli occhi blu.
“ Sandra,sveglia! La sta chiamando il presidente!” mi comunica il dottor Calderon sventolandomi la mano di fronte alla faccia. Che scocciatura questo! E poi non si era dimesso?
“ Dottore,mi dica!” mi rivolgo al presidente.
“ E lei che ci fa qui? Una casa non ce l’ha?” Nicola Mora si rivolge al dottor Calderon con un tono piuttosto seccato.
“ Ieri non sono riuscito a prendere tutte le mie cose!” gli risponde il dottor Mario.
“ Quindi la tortura non è ancora finita…bene! Il signore chi è?” commenta il presidente per poi rivolgersi a me.
“ Romeo Balda,sono qui per il posto di tecnico informatico!” risponde Mr. Muscolo.
“ Ah…la stavo aspettando! Mi segua nel mio ufficio!” replica il presidente.
“ Dottore,devo annunciare qualcosa al dottor Gutierrez?” chiedo al presidente.
“ No,gli spiegherò tutto di persona,Sandra!” mi risponde il dottor Mora.
“ Signor Balda,se il colloquio andrà bene,dovrà rivolgersi alla signorina Sandra,che è la segretaria del direttore del personale!” spiega il dottor Mora a Mr. Muscolo,che annuisce.
“ Allora a dopo,signorina Patiño!” esclama il tipo con un sorriso per poi seguire il presidente. Mica male l’acquisto!
“ Sandra,Dio Mio,ma l’hai visto?” esclama Mariana tutta concitata.
“ Sì,l’ho visto e direi che uomini così dovrebbero venire più spesso da queste parti!” commento.
“ Visto che l’apparizione si è dissolta,può darmi una mano a mettere negli scatoloni le mie cose quando si riprende dallo stato di trance in cui è caduta?” mi chiede il dottor Calderon. Sbuffo.
“ Perché io?” domando più a me stessa che a lui.
“ Perché fino a 3 giorni fa era la mia segretaria!” mi risponde. Dio Mio…che orrore! Sono stata a contatto con quest’essere!
 
[Patrizia]
“ Non ci posso credere,Marce!” esclamo sconvolta dopo il racconto dettagliatissimo della sua telefonata con Armando. Che disgraziato!
“ E Mario che mi esorta anche a perdonarlo! Me ne ha dette di tutti i colori! L’avrei ammazzato!” commenta.
“ Marce,però un consiglio giusto te l’ha dato: pensa alla tua vita! Guardati attorno e trovati un bel macho con cui sollazzarti! Non dico di innamorarti di nuovo,ma per lo meno divertirti!” replico.
“ Come te?” mi chiede.
“ Prego?” ribatto sperando di aver capito male.
“ Patrizia,non sono stupida! Chi era prima a telefono? E poi credi non mi sia accorta che non hai mal di gola…l’unico che può credere ad una cosa simile,è quell’allocco d’uomo che ti ritrovi nel letto! Che stai combinando?” mi domanda.
“ Niente,Marce!” le rispondo. Solleva un sopracciglio.
“ Ok,sono stata con…un altro stanotte! E mi ha lasciato un succhiotto sul collo! Ero incazzata con Nicola!” le racconto per sommi capi.
“ Come con Mario! E intendi ripetere lo stesso giochetto della finta gravidanza? Non dirmi che è lo stesso con cui hai tradito Mario!” mi dice.
“ Sì,è lo stesso della storia di Mario. E no: non inventerò nessuna finta gravidanza!” la rassicuro.
“ Lo spero! Conti di andare per molto in giro con questo foulard?” mi chiede.
“ Marce,Nicola non fa altro che parlare di Camilla! Lo vedi come la tratta? E adesso che faccio?” piagnucolo.
“ Patrizia,te l’ho detto più e più volte: Nicola non è l’uomo adatto a te! Lascialo perdere! Può anche diventare il presidente della Repubblica, ma hai visto in che quartiere vive? E poi non sa stare al mondo,non sa vestire,è volgare nei modi…ma che ci fai con uno così?” replica. Uguale a Daniele…dicono le stesse cose! 
“ Facciamo una cosa: io provo a guardarmi intorno solo se lo fai anche tu,in cerca di qualcuno alla tua altezza e che non ti faccia sfigurare alle feste!” asserisce. Annuisco per pura disperazione.
 
[Armando]
Furioso. Sono a dir poco furioso. Stronza. Maledetta stronza! Come cavolo si è permessa di apostrofare in quel modo mia moglie? Spero che Betty lasci in mutande sia lei che quell’arrogante di suo fratello! Nessuno può trattare in quel modo mia moglie e il primo a fare una brutta fine sarà Mario Calderon se non imparerà a portare rispetto a Betty! Come è passato per la testa a quel cretino di far leggere a Marcella il suo poemetto? Cosa voleva? Vincere il Nobel per la letteratura?
“ Zietto,vuoi una mano a mettere a posto i vestiti così finisci presto e giochi con me?” mi chiede Bobo. Mi fa quasi sobbalzare. Questo bambino deve smetterla di comparire all’improvviso o al nono mese di gravidanza di mia moglie non ci arrivo!
“ No,pulce. Grazie per il pensiero,tesoro! Perché non prendi i soldatini così poi giochiamo insieme?” gli propongo.
“ Io non ce li ho i soldatini. Non mi piacciono i soldatini. Io gioco con le macchinine!” mi risponde. Andiamo bene!
“ E va bene: gioco con te alle macchinine. Vai a prenderle tutte e aspettami in soggiorno,cucciolo!” asserisco. Per fortuna mi ubbidisce!
Da quando Marcella ha chiamato mi sono così innervosito che ho cominciato a sistemare i vestiti miei e di Betty per evitare di gridare così tanto da far crollare l’intero stabile. La valigia di Betty è quasi vuota…presto dovrà comprare gli abiti prémaman…non vedo l’ora!
Tasto i vari scomparti per evitare di lasciare qualcosa in valigia e sembra tutto a posto fino a quando non mi imbatto in un quadernetto a fiori. E questo cos’è? Perché Betty l’ha portato con sé?
 
“ Oggi si è avverato un sogno,un sogno che mai avrei pensato di poter realizzare nella vita! La realtà ha superato la fantasia; è successo quello che si avvera soltanto nelle favole!
…Il dottor Armando si è dichiarato; mi ha detto che era affascinato da me,che era geloso di Nicola e mi ha baciata…Si,mi ha baciata sulla bocca! Ho sentito le gambe che mi tremavano,pensavo che fosse un altro scherzo della mia immaginazione,che si diverte e mi illude, facendomi vedere un dottor Armando follemente innamorato di me,un miraggio che poi scompare….
E invece no,questa volta era reale! Lui stesso me l’ha ripetuto,e io me ne sono resa conto mentre accarezzavo dolcemente il suo viso: era il dottor Armando in carne e ossa,l’uomo con cui lavoro ogni giorno,l’uomo severo e impassibile per il quale ho perso la testa. Era un bacio vero! […]”
 
Un diario. Il diario di Betty. Ho aperto una pagina a caso e rivivo i ricordi di quella sera attraverso lei! Il nostro primo bacio…l’inizio di tutto…e lei mi amava già da tempo! Non ho mai capito niente,ma ho tutta la vita davanti per rimediare!
 
“ Non so esattamente che immagine si sia fatto Armando di Nicola,però è gelosissimo e questo mi rende talmente orgogliosa! Mi sento sua! Nessun uomo era mai stato geloso di me e proprio per questo adesso mi sento sicura… Le cose che agli altri non piacevano di me lui,invece,le apprezza tutte! Adoro le sue attenzioni: mi ha regalato dei cioccolatini e ha lasciato in ufficio un biglietto che ha scritto per me… Non avrei mai creduto che il dottor Armando si sarebbe comportato così! Questa sera,che è stata una delle più belle della mia vita,si è preoccupato per il locale: non lo riteneva alla mia altezza! Ma io capisco che siamo costretti a frequentare posti in cui non ci sia il rischio che lo riconoscano. In ogni caso è pericoloso,perché i suoi amici di sicuro non frequentano certi posti,però molte altre persone che fanno parte della sua vita,sì… come gli impiegati dell’Ecomoda! […]”
 
Posso rivivere la nostra storia con lei attraverso queste pagine. Sono la testimonianza di momenti solo nostri,degli istanti più felici della mia vita… Voglio andare avanti e leggere cos’altro ha scritto. Ho bisogno di sapere!
 
“ Oggi chi sta scrivendo questo diario è quello che resta di ciò che è stata un tempo una donna. Ho capito che la mia vita non è altro che un ciclo,in cui la tragedia si ripete in una maniera ogni volta più crudele di prima. È come se non avessi imparato dai miei dispiaceri,dalle mie sofferenze passate... Non ho più la forza di riprendermi! Non ne vale la pena.. E non solo perchè l’uomo dei miei sogni si è trasformato,come sempre,in un carnefice e mi ha condannata ancora una volta alla solitudine e al dolore... Non solamente per quella brutta storia della scommessa,né per quella del signor Armando e del suo tradimento per non perdere l’azienda. È  una storia che si ripete da quando sono venuta al mondo… […]”
 
È un pugno allo stomaco. Forse una coltellata o un proiettile al centro del petto farebbero meno male! E non posso neanche distruggere tutto o gridare quanto mi odio in questo momento! Vorrei solo smettere di esistere per il male che le ho fatto e invece mi limito a piangere per evitare di dar sfogo alla mia ira col rischio di spaventare mio nipote! Amore mio,mi dispiace da morire!
 
“ Non so da dove mi viene la forza per respingere Armando... Forse perché sono cosciente del disgusto che prova per me,della repulsione che sente; eppure mi fa pena vedere che è disposto a tutto pur di riavere la sua azienda. Sapevo che voleva passare con me la serata,sapevo che mi avrebbe proposto di fare l’amore con lui e ho dovuto dire di no alla cosa che più desidero!
C’è un litigio tra il mio cervello ed il mio cuore: il mio cervello è cosciente che lui mi usa,che questo amore deve morire,ma il cuore non lo capisce e ha bisogno di amarlo… Chiedo solo al cielo di darmi la forza e di non essere debole,di non cedere. Devo rimanere accanto a lui, senza che il cuore vinca sulla ragione; non sarà per molto tempo,perché prima o poi dovrò abbandonare lui e l’Ecomoda.”
 
Disgusto. Il vero disgusto è ciò che sento ora ed è per me stesso,per l’essere che ero fino a qualche mese fa,per quello che sono stato disposto a fare per una stupida azienda e per non deludere le aspettative di una schiera di boriosi che purtroppo compongono la mia famiglia e che non hanno mai creduto in me!
 
“ […]Soffro per come mi ha trattato. Non so dove prendere la forza per respingerlo,per non cadere nella tentazione di stare con lui malgrado l’inganno… Ho paura di cadere ai suoi piedi quando mi guarda,quando mi parla…Sono ancora molto fragile e sono sicura che non soffre per quello che mi ha fatto: pensa solamente a se stesso! Gli sono indifferente,non potrei essere più disperata!
Non voglio essere presente quando si sposa,non sopporterei di vederlo davanti all’altare con lei: in quel momento tutto sarà finito per me… Spero di non provare più niente per lui quel giorno,ma sarà difficile; forse non riuscirò mai a togliermelo dal cuore completamente o forse, prima o poi,me ne farò una ragione e mi renderò conto che lui non è e non sarà mai l’uomo adatto a me. Come ha detto Nicola,soltanto una magia avrebbe potuto far innamorare un uomo bello come Armando di una donna brutta come me,ma anche se si potesse,non farei mai una cosa del genere per averlo. Preferirei morire piuttosto!”
 
Le lacrime continuano ad inondare il mio viso. Mi odio. Mi odio con tutto me stesso per il male che le ho fatto! Merito l’inferno per tutto quello che ha patito per colpa mia,anche se siamo stati vittima di un equivoco! Avrei dovuto iniziare una storia con lei per amore,ma ero troppo imbecille per rendermi conto del tesoro che custodivo in presidenza,a pochi passi da me! C’è voluto il piano di quel cretino di Calderon per farmi aprire gli occhi!
 
“ […] non avrei dovuto provocarlo per farlo soffrire in pubblico; non mi conviene giocare con il fuoco,perché so benissimo che,nonostante le umiliazioni,nonostante mi abbia rovinato la vita,lo amo ancora… La sua vicinanza mi turba,mi fa battere il cuore; il solo contatto con la sua pelle mi fa venire i brividi in ogni centimetro del mio corpo e questo dimostra che lo desidero,che lo amo… Ero sul punto di cedere,e questo non me lo perdono! Il desiderio e la passione irrazionale stavano vincendo sulla dignità; non mi perdono di essermi arresa di fronte ai suoi baci e alle sue carezze,pur avendo la certezza che il contatto con le mie labbra non gli provocano nient’altro che repulsione e che i miei baci gli fanno orrore… A quest’ora sarà già nel suo letto,accanto alla signora Marcella; si sarà fatto un bagno,per togliersi di dosso ogni residuo del contatto avuto con me,mentre io assaporo ancora la dolcezza delle sue carezze…Non riesco a togliermela dalla pelle…Mi sento addosso il sapore dei suoi baci… So che sta soffrendo per la sua azienda,come io sto soffrendo per il suo inganno; so quanto sta patendo per la presenza di Nicola,ma è solo la paura di perdere il suo potere che maschera con la scusa della gelosia. […]”
 
Le stesse emozioni,le stesse sensazioni che provocano in me le sue attenzioni ora so che le ha provate e le prova anche lei. E lei credeva che suscitassero in me solo orrore! Ho rischiato di perderla!
Non soffrirai mai più per colpa mia,amore mio! Vedrai che sarò il marito e il padre che meritate tu e il nostro girino! Non permetterò mai a nessuno di farvi del male…dovessi anche rimetterci la vita! Un giorno sono certo che dimenticherai tutto il male che ti ho fatto e ricorderai solo i giorni felici che ti regalerò! Da oggi in poi nella tua vita ci saranno solo sorrisi!
Arrivo all’ultima pagina…la data è di ieri.
 
“ Alla fine il giorno del suo matrimonio è arrivato davvero,ma la sposa ero io! Sono la moglie di Armando Mendoza e se non fosse qui sdraiato al mio fianco penserei ad un sogno! Dorme così profondamente che non si sveglia neanche quando,di tanto in tanto,gli regalo qualche bacio sul viso! Dev’essere esausto,mentre io ho timore di addormentarmi per paura che tutto questo sia solo un magnifico sogno!
E invece è tutto vero: lui mi ama. Non so quando ha cominciato a farlo,ma so quello che sente per me,glielo leggo negli occhi…e se non fossi stata tanto accecata dall’orgoglio,forse me ne sarei resa conto anche prima!
Non riesco a dormire dopo aver fatto l’amore con lui per la prima volta come sua moglie… Mi ha fatto una sorpresa bellissima,anzi me ne ha fatte due,ma una è stata due mesi fa: mi ha regalato una parte di sé,la stessa che ora cresce nel mio ventre e che presto avremo fra le braccia!
Devo ammetterlo: ho sentito la mancanza dei miei genitori. Sognavo di averli accanto a me il giorno del mio matrimonio,ma la vita non va mai come ce l’aspettiamo oppure non sarei qui felice e con una fede larga al dito! Armando di certo non si aspettava di sposare una donna come me,ma è successo e adesso mi preoccupa Bogotà! Non voglio che i suoi amici lo deridano e tantomeno costringerlo a scegliere fra me ed il suo mondo! Voglio essere una donna alla sua altezza,la donna che merita di stare accanto a lui,non la donna che lui si è accontentato di sposare perché accecato dall’amore! Non voglio essere la rovina della sua vita!”
 
Posso anche ripeterglielo 150000 volte che mi piace così com’è,ma a quanto pare le sue insicurezze,alimentate anche dal mio comportamento passato,sono dure a morire! La rovina della mia vita…lei è la fortuna della mia vita! Lei e il mio bambino sono la fortuna della mia vita…no, sarà una bambina intelligente e dolce come sua madre! Sì,sento che sarà così!
“ Zietto,perché piangi? Ti sei fatto male? Non vuoi giocare con me?” mi domanda Bobo. Camilla dovrà insegnargli a bussare oppure se un giorno dovesse trovarsi un fidanzato,potrebbe far assistere Bobo a qualche scena da film hard!
“ Niente. La polvere. Pronte le macchinine?” gli chiedo,rimettendo dov’era il diario della mia Betty e asciugandomi le lacrime.
“ Sì,ma poi quando nasce il cuginetto posso insegnargli a giocare con le macchinine?” mi domanda.
“ No,perché sarà una femmina!” gli rispondo. Mi guarda male.
“ Al prossimo cuginetto magari…ma questa è una femmina!” affermo sicuro.
“ No,è un maschio!” ribatte convinto. No,è femmina! Me lo sento!
 
[Camilla]
Le grida di Betty dall’estetista sono state qualcosa di agghiacciante. Sono rimasta sconvolta e traumatizzata! Spaventata a morte. Spero non gridi in questo modo il giorno del parto o saranno dolori d’orecchie per le ostetriche e gli infermieri! Sarà che io ho una soglia di dolore nettamente maggiore di lei,ma mi depilo spesso da sola le sopracciglia e non grido in questo modo!
“ Visto che sei sopravvissuta? Ho telefonato al dentista e domani ci aspetta!” esclamo.
“ Ti sembro diversa?” mi domanda speranzosa.
“ Direi di sì! Domattina finiremo di fare shopping di intimo e di calzature,andremo dal dentista ed il pomeriggio dalla mia ginecologa,ma adesso c’è qualcos’altro che dobbiamo fare dopo essere andate in un altro paio di negozietti!” le rispondo.
“ Di intimo? Oddio! E quello che dobbiamo fare adesso mi farà male?” mi chiede.
“ No,non ti farà male! Farà bene alla tua immagine…e anche alle tasche dell’ottico in questione! Meno alle nostre,ma questo è un dettaglio, visto che sei la padrona dell’Ecomoda! E sì: di intimo! Vedrai che mio fratello apprezzerà! In fondo siete nella fase luna di miele e quando io e Bob ci toglieremo dalle scatole,Armando sarà ben contento di vederti sfoggiare un certo tipo di lingerie!” replico. Arrossisce.
“ No,Betty! Sei una donna sposata e non devi imbarazzarti,per favore! Questo è il primo passo per cambiare!” la rimbrotto dolcemente.
“ Io non voglio usare i soldi dell’Ecomoda!” afferma.
“ Stavo scherzando! Consideralo il mio regalo di nozze,cognatina!” replico. Mi regala un sorriso. Beatrice Pinzon Mendoza,mio fratello ci resterà secco quando ti vedrà e non sarà il solo! Sei spettacolare,cognatina,e presto a Bogotà nessuno ti prenderà più in giro!
 
[Nicola]
Balda è uno in gamba e sono stato ben lieto di assumerlo per occupare il posto vacante del tecnico informatico. Un’azienda come l’Ecomoda non può restare senza! Spero che Camilla non se la prenda perché ho preso quest’iniziativa senza consultarla! Chissà com’è! Me la immagino magari con i lineamenti del fratello…o forse è diversa!
“ Ti disturbo?” domanda Patrizia facendomi sobbalzare.
“ Sì e no! Ti devo parlare,quindi siediti!” le intimo. Si accomoda di fronte a me accavallando le gambe.
“ Non mi piace per niente il tuo atteggiamento ogni volta che si parla di Camilla! Sembra quasi si tratti di una mia ex,mentre io quella donna neanche la conosco!” esordisco.
“ Mettiti nei miei panni: cosa faresti se un uomo mi chiamasse a tutte le ore ed io civettassi con lui?” replica senza voce.
“ Io non civetto con Camilla!” obietto. Ci mancava anche questa sciocchezza!
“ Forse non te ne accorgi,ma civetti eccome con quella lì!” ribatte.
“ Essere gentile non vuol dire civettare,Patrizia! Anche tu hai molti amici uomini: il dottor Calderon,il dottor Valencia…ma io non ti faccio scenate se parli con loro perché mi fido di te!” replico.
“ È vero che ieri ti sei innervosito quando Daniele ha fatto un commento poco lusinghiero su quella lì?” mi chiede. Marcella Valencia,giuro che ti ammazzo! Non solo col suo carattere di merda ha sfasciato la sua di coppia,ora vuole sfasciare anche il mio di fidanzamento? Serpe!
“ Sarà una mia collaboratrice e non permetto al tuo amico Daniele o a quell’altro depravato con tutti quei tic di parlare di lei come se fosse una pornodiva! Se sono in astinenza sessuale,si facessero una bella doccia d’acqua gelata! Camilla sarà la vicepresidente di quest’azienda oltre che essere la figlia di uno dei padri fondatori di quest’azienda e come merita rispetto la tua cara amica pettegola,lo merita anche Camilla. Ok,che i Mendoza l’ha diseredata,ma è pur sempre una Mendoza!” replico.
“ Non sta a te farle da cavalier servente né da principe azzurro!” ribatte acida.
“ Non pretendo né di essere il suo principe azzurro né il suo cavalier servente,ma qui sarà sotto la mia tutela dato che l’ho sollecitata io a tornare! Non potrei mai perdonarmelo se le accadesse qualcosa!” le spiego con calma,la stessa che rischio di perdere da un momento all’altro.
“ La verità è che tu vuoi portartela a letto!” insinua. Stringo forte i pugni.
“ BASTA! Devi smetterla con questa storia assurda,Patrizia! Io e Camilla siamo due persone che cercano di aiutarsi come possono,potrebbe al massimo diventare una mia amica! Niente di più!” ribatto con veemenza.
“ Stasera ceno da mio padre!” afferma distaccata.
“ Bene. Io cenerò dai Pinzon anche se prima devo passare a casa del dottor Mendoza per sistemare il tutto in attesa di Camilla!” le rispondo.
“ Grazie per aver nominato Camilla anche in questa frase! Mi mancava!” replica alterata per poi andar via sbattendo la porta. Maledizione!
 
[Mario]
Sandra mi sta dando un enorme aiuto a sistemare le mie cose negli scatoloni,anche se mi risponde a monosillabi quando le parlo.
“ Pensa di me che sia un mostro?” le chiedo.
“ Non sono pagata per pensare. E ad ogni modo non credo potrà candidarsi al premio bontà dell’anno!” mi risponde. Almeno non è un mugugno o un sì/no pronunciato a stento!
“ In fondo alla fine Armando e Betty si sono innamorati!” commento tentando di spezzare una lancia a mio favore.
“ Per puro caso! Avrebbe potuto finire in tragedia questa storia! Le persone non sono giocattoli! E non dica che l’ha fatto per l’Ecomoda perché questo è proprio il suo tipico modo di fare: anche con Annamaria ha giocato e poi voleva liberarsene fregandosene del fatto che per colpa sua avrebbe perso il lavoro con il quale mantiene suo figlio! Lei è abituato ad usare le persone,dottore!” ribatte. Solleva uno scatolone pesante e mi avvicino per darle una mano.
“ Lo prendo io!” affermo togliendole quello scatolo dalle mani. Allontana immediatamente le mani dalle mie.
“ Da qualche suo fascicolo l’è caduta questa!” esclama chinandosi per afferrare una carta. Quando me la porge,mi accorgo che è la foto di Adriana Arboleda che serviva a stimolare Armando i primi tempi.
“ Immagino avrà una predica anche per questa foto!” affermo rassegnato.
“ No,è lei ad aver tirato fuori quella storia non io!” replica. Bussano alla porta. Quando autorizzo a entrare,sbuca Sofia.
“ Sandra,volevo solo dirti che il bellone è andato a firmare il contratto dal tuo capo e che è stato assunto!” esclama Sofia. Tanto è troppo giovane per lei…è inutile che si scapicolla tanto!
“ Mr. Muscolo? Davvero! C’è chi viene e c’è chi va…capita! Ed è ancora da Gutierrez?” domanda Sandra.
“ No,è già di sotto! Magari stasera lo vedremo uscire,chissà! Volevo solo avvisarti e dirti che ti aspettiamo per una riunione della banda,quindi se hai fatto…” risponde l’altra. In pratica mi ignorano proprio!
“ 10 minuti e sono lì! Non cominciate a malignare senza di me!” replica Sandra. Sofia esce dal mio ufficio.
“ Mr. Muscolo? Non è neanche arrivato e già gli avete affibbiato un soprannome?! Cominciamo bene!” commento.
“ La mano di cui aveva bisogno gliel’ho data. Arrivederci dottore!” esclama prima di andarsene e lasciarmi lì come un allocco.
 
[Roberto]
Mia moglie sta sfogliando riviste di abiti da sposa mentre io proprio non riesco a domandarmi dove sia finito Armando! Ma perché non ci chiama almeno per avvisarci di essere vivo e vegeto oltre che in perfette condizioni?
“ Secondo te vorrà sposare in bianco?” mi chiede mia moglie.
“ Chi?” replico.
“ Beatrice. Dici che vorrà sposare in bianco anche se è incinta?” ribatte. Alzo gli occhi al cielo.
“ Non lo so,Margherita. Non sappiamo neanche se vorranno sposarsi appena tornati a Bogotà o meno e non sappiamo neanche se sono a conoscenza dell’ultimatum di Daniele!” affermo.
“ Certo sarà una bella batosta per la povera Marcella quando i due si sposeranno!” commenta. Non posso che concordare!
“ Ho capito,ma che vogliamo fare? Beatrice aspetta nostro nipote,Armando l’ha scelta come sua compagna e non possiamo rinnegare anche lui!” replico. Va bene Camilla,ma Armando no! Beatrice è sicuramente meglio di quel Samuel!
“ Non cominciare a recriminare la mia presa di posizione nei confronti di Camilla! Sai perfettamente perché ero contro quelle dannate nozze! Quel Samuel era un perdigiorno,un nullafacente e se fosse stato solo per il suo stato di indigenza,avrei anche potuto tollerarlo,ma non potevo fare altrimenti di fronte ad un essere simile!” afferma. Touché!
“ L’unica cosa che mi domando da 5 anni a questa parte è perché Camilla non abbia mai detto a Samuel di Bobo! Insomma se si sono lasciati solo per la tua intromissione,nonostante il reciproco amore,perché nostra figlia non gli ha rivelato di essere incinta?” esclamo.
“ L’unica scelta sensata di Camilla! Non si può costringere qualcuno a tornare sui propri passi per una gravidanza,anche perché per me quel tipo non l’ha mai amata! Immagina quel povero bambino cresciuto da due genitori che non si amano! Camilla ha fatto non bene,ma benissimo a non renderlo partecipe della nascita di Robertino oppure non si sarebbe mai più liberata di quel parassita!” replica Margherita. Già…meglio che le cose siano andate così!
 
[Marcella]
Sto per entrare nel bagno delle donne quando delle voci mi spingono a restare nascosta dietro la parete che mi copre. A quanto pare stanno parlando di me!
“ Poveretta un corno! Sentite,io la signora Marcella la rispetto,anche se da quando la bionda finta lavora qui,ci snobba come se avessimo la lebbra,ma con Betty c’è andata giù pesante più di una volta! Diciamo che spesso la giustizia divina rovescia i ruoli e trasforma la vittima in carnefice e viceversa! Adesso è Betty ad averle fatto male prendendosi il signor Armando,anche se non penso l’abbia fatto di proposito!” esclama Sandra. E certo come se fossi stata solo io in quest’azienda a prenderla in giro…proprio il mio uomo doveva prendersi?
“ Sandra per me ha ragione da vendere! Non dimenticate quando voi tutte minacciaste di licenziarvi per darmi una mano contro la promoter e lei rispose che l’unica che poteva licenziarsi era Betty! Non l’è mai andata giù e l’ha sempre sottovalutata come donna…avrebbe dovuto tenere gli occhi aperti ed evitare di denigrarla o di prendere sottogamba la vicinanza di quei due! Il signor Armando non ha mai trattato Mirella come trattava Betty e i risultati si vedono! Sai quante volte gliel’hanno fatta sotto al naso! E chissà che qualcuna non faccia un bello scherzetto anche alla first lady,che già si crede la moglie del dottor Mora!” esclama Sofia.
“ Dici?” le chiede Anna Maria.
“ Dico,cara mia! La bionda finta dovrebbe stare attenta visto che a quel poverino ha già fatto girare le scatole più di una volta…non ci vuole nulla perché il dottor Mora trovi qualcuna carina,simpatica e meno snob capace di fargli girare la testa! Adesso ha una buona posizione,una bella macchina,un discreto stipendio e poi è un bravo ragazzo! Non tutte le donne guardano solo l’aspetto fisico! E poi io al suo posto non sottovaluterei l’alchimia che c’è fra lui e la signora Camilla!” le risponde Sofia.
“ Il ’48 qui dentro scoppierà con l’arrivo della signora Camilla! Che Dio ci salvi!” commenta Mariana.
“ Ma sarà solo una cosa temporanea. Io so che quel becchino del dottor Valencia ha dato una specie di ultimatum al dottor Armando e che quindi lui e Betty ritorneranno!” le spiega Sandra. Sono ben informate!
“ Secondo voi la sposerà?” chiede Anna Maria alle altre.
“ Secondo me sì. Insomma avete visto il signor Hermes? Con lui non si scherza e di certo non permetterà che quei due convivano,visti anche i precedenti del dottor Armando…insomma chi garantisce a quel pover’uomo che a sua figlia non tocchi la stessa sorte della signora Marcella?” le risponde Sofia.
“ Il fatto che per Betty il signor Armando si è messo contro tutti,che si è giocato la faccia con la stampa mandando all’aria il matrimonio e che ha rinunciato alla presidenza. Beh…tutto questo per la signora Marcella non l’avrebbe mai fatto,anzi secondo me lei è stata solo una pedina! Parla la voce dell’esperienza…stavolta il dottor Armando si è innamorato davvero!” incalza Ines. Grazie per la solidarietà!
“ Finirà che la signora Marcella oltre al marito dovrà cedere anche il vestito da sposa a Betty! Vi immaginate la scena?!” ironizza Anna Maria. Che branco di streghe!
“ Non credo le entrerà,visto che la vostra cara amica presto ingrasserà a vista d’occhio!” intervengo. Le tipe impallidiscono.
“ È per questo che vi paghiamo? Per restare in bagno a spettegolare? Perché è questo ciò che fate da quando arrivate fino a che non andate via, no? Beh la pacchia è finita! Adesso la vostra cara amichetta non può più perorare le vostre cause con il presidente magari seducendolo per farvi passare liscia ogni vostra mancanza! La vostra cara Betty non c’è,ci sono io e per quel che mi riguarda adesso vado subito da Gutierrez perché prepari le vostre lettere di licenziamento! Radunate le vostre cose!” affermo prima di uscire dal bagno. Se la sono voluta! Io sono già incazzata di mio per questa storia e loro fanno anche dell’ironia!
“ Signora Marcella,la prego!” esclama Mariana.
“ Vada dalla sua cara amica Betty a piangere,non da me!” taglio corto.
“ Che succede?” chiede Patrizia appena sente le urla.
“ Che le signorine sono appena state licenziate!” le rispondo con un sorriso. Scoppia a ridere.
“ Davvero,Marce? La mia giornata inizia proprio ad andare bene!” esclama tutta contenta.
“ Signora Marcella,io ho un bambino piccolo da mantenere!” asserisce Anna Maria.
“ Doveva pensarci prima!” la freddo.
“ La prego,signora Marcella,non accadrà più!” afferma Ines.                 
“ Non sarebbe dovuto accadere neanche oggi! Io non sono la vostra barzelletta e non c’è nulla di divertente o di cui compiacersi nell’azione della vostra cara amica!” ribatto.
“ Che sta succedendo? Cos’è questo baccano degno di un pollaio?” domanda una voce che purtroppo conosco.
 
[Nicola]
Ci mancavano solo questa masnada di galline. Questo sembra il mercato adibito nel mio quartiere,quello dove mia madre è solita fare la spesa!
Iniziano a parlare tutte insieme le segretarie,mentre Patrizia e quella strega della sua amica tacciono.
“ BASTA! Una alla volta…parli lei signora…Ingrid…” ho ancora difficoltà a ricordare i nomi di queste tizie.
“ Ines.” Mi corregge la piccoletta con gli occhiali.
“ Mi scusi,signora Ines. Mi può raccontare che sta succedendo?” esclamo.
“ Dottor Mora,noi eravamo in bagno e ci siamo trattenute un po’ più del dovuto,ma la signora Marcella ci ha trovate lì e ci ha licenziate!” mi spiega in breve la signora. Non mi sembra una che racconta frottole data la sua età!
“ Davvero? Ed io chi sono? Un burattino? Un fantoccio? Una statua di sale?” replico incazzato per essere stato scavalcato.
“ Amore mio,vedi è che queste streghe stanno sempre in bagno a chiacchierare e a perdere tempo,invece di lavorare e Marce non ce l’ha fatta più!” interviene Patrizia.
“ Non mi pare tu possa far loro la morale,visto che sei la prima perdigiorno,cara! Non avevi mal di gola? Torna alla tua scrivania e riposa le corde vocali! Non credo che la tua amica abbia bisogno di un avvocato…per ora!” la freddo. Ci manca solo che interferisca col mio lavoro!
“ Quello che ha detto Patrizia,è vero! Può chiederlo anche a Gutierrez,se non mi crede!” afferma la signora Valencia.
“ Io non devo chiedere nulla a nessuno! L’inadempienza delle impiegate non prevede in alcun modo che io sia scavalcato! Faceva così anche col dottor Mendoza? E probabilmente lui glielo concedeva perché gli scaldava il letto,naturalmente prima che iniziasse la sua storia con Betty, ma con me non funziona in questo modo! Mi dispiace ma lei non suscita il mio interesse e anche se provassi dell’attrazione per lei,cosa che non provo,non mischierei mai il privato con il professionale. Il presidente sono io. Per un giorno,una settimana,un mese o un anno,ma sono io e le decisioni le prendo io,signorina Valencia! STIA AL SUO POSTO E NON SI AZZARDI MAI PIÙ A SCAVALCARMI IN NESSUNA OCCASIONE O QUELLA CHE VERRÀ BUTTATA FUORI SARÀ LEI!” asserisco.
“ Non credo mi suiciderò perché non suscito il suo interesse! Non verrei a letto con lei neanche se mi pagasse!” replica acida.
“ Sono un economista e non scialacquo il mio denaro…credo sarebbe denaro sprecato pagare per una come lei! Lei è una donna acida,snob, superficiale,prepotente ed arrogante,quindi preferirei una bambola gonfiabile a lei! Mi darebbe molto più piacere gliel’assicuro!” ribatto con il suo stesso tono. Mi arriva un potente ceffone.
“ NON LE PERMETTO DI PARLARMI IN QUESTO MODO!” mi grida.
“ NON SI AZZARDI MAI PIÙ AD USARE QUEL TONO DI VOCE STRIDULO DA GALLINA CON ME NÉ TANTOMENO A SCHIAFFEGGIARMI! Curi la sua isteria altrove! Gliel’ho già detto una volta e glielo ripeto: impari a rispettarmi oppure il suo lavoro in quest’azienda termina adesso,signora Marcella! Me ne frego altamente se è stato suo padre a fondare quest’azienda: adesso la musica è cambiata e comando io e lei non può mancarmi di rispetto in nessuna circostanza!” ribatto.
“ Si faccia raccontare dalle sue impiegate modello di cosa stavano parlando in bagno e capirà!” afferma la signora Valencia. Rivolgo lo sguardo verso le ragazze.
“ Dottor Mora,è che questa storia di Betty e del signor Armando ci ha scombussolato. Siamo ancora incredule e basite,quindi ci siamo ritrovate a parlarne!” afferma quella ragazza di colore.
“ A parlarne? No,a malignare di me! Non sono disposta ad essere la vostra barzelletta,chiaro? Oltre al fatto che la cattiva non sono io,non sono io quella che si è fatta ingravidare da un uomo quasi sposato! E dire che me la sono cercata solo perché di tanto in tanto richiamavo quella donna o perché non la consideravo una possibile rivale,mi sembra un po’ troppo!” replica la signorina Valencia.
“ Anch’io penso che se la sia cercata. Vuole licenziare anche me? Che dice? Preparo la mia lettera di licenziamento e chiedo al presidente di firmarla? Ah no che sciocco…il presidente sono io! Oltre al fatto che tra il richiamare e l’umiliare ce ne passa! Lei ha sempre umiliato Betty e adesso,per volere del destino,ne sta pagando le conseguenze!” esclamo. Mi guarda male.
“ Vuole saperla palesemente? Bene: lei se l’è cercata e si sta cercando anche il trattamento che le riservo adesso per tutte le umiliazioni che ha rifilato a Betty in più di un anno di lavoro…cosa credeva che le cose sarebbero andate sempre a suo vantaggio? Mi spiace,ma prima o poi doveva aspettarsi una piccola ritorsione a tutti i soprusi che ha riservato alla mia amica! Le cose non sono andate come sperava e dovrà farsene una ragione: non è la signora Mendoza,quello che era il suo principe è scappato con la serva,il castello è passato in altre mani e a lei tocca sgobbare perché non è più azionista per ora! Si è guadagnata di essere la barzelletta di tutti perché continua a piangere da un angolo all’altro per un uomo che le ha messo corna su corna e si è guadagnata anche le denigrazioni varie perché è una spocchiosa che guarda tutti dall’alto in basso,me compreso che sono un suo superiore! Tra l’essere temuta e l’essere rispettata c’è una bella differenza,signorina Valencia,e lei magari potrà ottenere il timore degli impiegati,ma non il rispetto se continua in questo modo e adesso torni al suo lavoro prima che ci ripensi e sia io a parlare con Gutierrez per farla licenziare!” affermo. 
“ Lei non può trattarmi in questo modo!” replica irata stringendo i pugni.
“ Ah no? Mi pare che lei con Betty facesse di peggio e non poggiava neanche le grazie sulla poltrona presidenziale…al massimo dormiva nel letto presidenziale…fino a qualche mese fa!” ribatto.
“ QUESTE SONO COSE CHE NON LA RIGUARDANO! NON LE PERMETTO DI IRRIDERMI COSÌ!” gracchia. Ok,Armando Mendoza l’ho giudicato male finora: ha una grande pazienza e deve ritrovarsi le palle grosse come cocomeri per aver sopportato questa tizia!
“ Le rode? La infastidisce che le ricordi che Armando Mendoza ha scelto Betty e non lei? La veda come una terapia d’urto per quando i piccioncini torneranno! E ad ogni modo se non vuole essere insultata,allora lei non insulti me scavalcandomi e trattandomi come un presidente fantoccio! Sono stato imposto,ma sono presidente e chi esce da quest’azienda lo decido io! Non si azzardi mai più,signora Marcella! Io non sono Betty e non mi faccio mettere i piedi in testa da lei! E adesso torni a lavorare,dato che è pagata per questo!” affermo prima di vederla andar via nera di rabbia.
“ Ragazze,prima di tornare alle vostre scrivanie,dovrei chiedervi un favore: io capisco che questa cosa di Betty vi abbia destabilizzate,ma se proprio dovete parlarne,fatelo fuori di qui! Fatelo per me,perché non ho la forza né la pazienza di affrontare quella strega ogni giorno senza gettarla giù dalla finestra e non vorrei finire in galera per omicidio!” esclamo rivolto a quelle tizie. Annuiscono con un sorriso. Cristo Santo, ma sono tutte così le giornate in questa dannata azienda?
 
[Daniele]
Quando esco dall’ascensore vedo mia sorella marciare furiosa verso il suo ufficio. Le afferro il braccio.
“ Che c’è?” le domando.
“ Non è giornata,Daniele! Voglio stare un secondo da sola!” mi risponde. Mariana torna alla sua scrivania mentre mia sorella si chiude nel suo ufficio. L’unica cosa da fare è chiedere spiegazione a Patrizia.
“ Buongiorno…ah no,te l’ho già dato stamattina!” esclamo. Mi guarda male.
“ Che è successo a mia sorella?” le domando.
“ Ha litigato con Nicola per colpa delle racchie. Lui le ha difese e gliene ha dette di tutti i colori!” mi spiega per sommi capi.
“ Che cosa?” domando furioso.
“ Già. Ha praticamente umiliato Marce!” mi racconta. Mi dirigo verso la presidenza con il livello di arrabbiatura oltre la soglia normale. Chi cazzo crede d’essere quello stronzo? Nessuno può umiliare mia sorella,tantomeno quest’idiota che sembra uscito dai romanzi di Dickens!
“ Si bussa! Cos’è siete tutti maleducati da queste parti?” esclama quando apro la porta del suo ufficio incazzato nero.
“ NON SI AZZARDI MAI PIÙ AD AGGREDIRE MIA SORELLA!” sbotto.
“ Non è colpa mia se sua sorella sarebbe capace di far girare le palle anche a Sua Santità! Spieghi alla sua cara consanguinea come funziona in un’azienda perché mi sa che non l’è molto chiaro che il presidente di solito ha l’ultima parola su tutto e che non può licenziare le impiegate solo perché spettegolano sul dottor Armando! Ne starà parlando tutta la Colombia,allora che vuole mettere in atto uno sterminio in massa? Non è né colpa mia né degli altri impiegati se Mendoza l’ha lasciata,quindi non è giusto che siamo noi a farne le spese! Che pretende da me? Che mi imbottisca gli abiti di ovatta per fare da sacco da box a sua sorella?” replica alterato.
“ Non dimentichi mai la fogna da cui proviene! Si sciacqui la bocca prima di nominare Marcella!” ribatto.
“ E lei non dimentichi che dirigo la sua ex azienda e che posso vietarle l’accesso qui quando mi pare e piace! E ad ogni modo,io almeno di strada ne ho fatta in salita,mentre lei…decisamente in senso opposto! Fuori dal mio ufficio!” afferma.
“ LEI NON PUÒ CACCIARMI DALLA MIA AZIENDA!” esclamo incazzato nero.
“ Dalla sua no,ma da quella di Beatrice Pinzon Solano sì. E questa è l’azienda di Betty,quindi fuori di qui o chiamo la sicurezza! Lei non è nessuno per venire qui ed aggredirmi! Io ho solo chiarito a sua sorella quali sono i limiti del suo potere e anche quelli della mia pazienza,che in quest’azienda tentate ogni giorno di farmi esaurire!” replica.
“ Non finisce qui!” sibilo prima di uscire dalla presidenza. Voglio proprio vedere la sua faccia quando saprà che mi scopo la sua donna!
“ Che ti ha detto?” mi domanda Patrizia.
“ Quel bifolco ripulito giuro che me la paga!” le rispondo.
“ Non l’hai picchiato,vero?” mi chiede.
“ No,stai tranquilla: il tuo fidanzato è ancora tutto intero per ora! Ad ogni modo cerca di sottometterlo un pochino o al mese prossimo rischia di arrivarci con qualche arto mancante e per opera mia!” le rispondo furioso prima di dirigermi da mia sorella.
 
[Marcella]
Daniele entra nel mio ufficio e si siede. Menomale che gli avevo detto di voler stare sola! Se avessi voluto compagnia,si sarebbe portato tutto il Ministero?
“ Daniele,per favore!” lo esorto ad andarsene.
“ Ho parlato con quel cretino!” afferma.
“ Ha gridato addosso anche a te?” gli domando sarcastica.
“ Deve solo provarci!” risponde.
“ Non è solo per Nicola Mora. Stamattina ho sentito Armando!” replico.
“ E dov’è?” mi chiede.
“ Non me l’ha detto. Non so neanch’io perché gli ho telefonato,ma è stato un disastro. È innamorato di quello sgorbio e la difende a spada tratta. Me ne ha dette di tutti i colori!” gli rispondo per poi scoppiare a piangere.
“ Marcella,non avresti dovuto chiamarlo!” mi rimprovera dolcemente.
“ Lo so. E sai perché mi ha risposto? Per paura che quella lì si svegliasse,capisci?” replico.
“ Che si svegliasse…quindi se quella lì stava dormendo quando da noi erano…a che ora l’hai chiamato?” dice.
“ Alle 7!” gli rispondo.
“ Alle 7… quindi da lui era notte! Potrebbero essere in Australia. Lì sono di 13 o 14 ore avanti!” ipotizza.
“ In Australia?” domando sconvolta.
“ Sì,anche se mi sembra strano…insomma così lontani da soli che ci fanno?” riflette.
“ Preferisco non saperlo,Daniele!” gli rispondo. Non voglio sapere cosa stanno facendo!
 
[Betty]
Mi guardo allo specchio. Non sembro neanche più io. I miei capelli sono lunghi e lisci. Niente più frangia,anche se lo devo a Camilla. Ho fatto un bel po’ di shopping con Camilla! Sono andata dall’estetista,anche se per imparare a truccarmi,credo mi ci vorrà qualche lezione da mia cognata ed ora sto scegliendo un modello nuovo di occhiali. Sono stata io a chiederle di darmi una mano a cambiare aspetto perché Armando sia fiero di avermi accanto,perché nessuno lo emargini una volta a Bogotà solo perché sono sua moglie,io voglio essere alla sua altezza! Lui ha fatto tanto per me: ha lasciato la sua azienda,il suo paese ed io voglio fare qualcosa per lui e per essere la donna che merita di avere accanto!
Sono così diversa… E se ad Armando non piacessi? Magari preferiva la Betty di prima! Forse non mi vorrà più!
Camilla è al telefono e dopo un po’ di silenzio ora sta ridendo come una pazza.
“ No,non ci credo!…Le hai detto che preferiresti una bambola gonfiabile? Sei serio?...Immagino la sua faccia!...Sei un mito! Quando lo racconterò a mio fratello,si sbellicherà dalle risate!...Dio Mio,io ti adoro!...Credo che mi farò delle grosse risate quando sarò lì!...No,ti assicuro che stai andando benissimo e quando arriverò a Bogotà faremo anche di peggio! In fondo sarai più forte perché ti spalleggerò io!...Certo! Stai tranquillo!...Senti,e ti ha fatto male?...Mi dispiace tanto! Mettici un po’ di ghiaccio!...Appunto: mio fratello non avrebbe mai potuto sposare una campionessa di pugilato pure acida!...Ci mancava anche Daniele!...Quello è un cretino che dovrebbe aprir bocca solo per prendere aria!... Nicola,tu non hai sbagliato proprio niente e smettila di abbatterti o mi costringi a prendere il primo aereo,lasciando Armando e Betty alla deriva!...Vedrai che questi giorni passeranno in fretta!...Anch’io non vedo l’ora di conoscerti di persona!...Mi raccomando: attento a non accettare cibi perché Marcellina potrebbe facilmente avvelenarti per tutto quello che le hai detto!...Non ridere! Sono seria!...Posso darti un consiglio?...Per oggi smetti di lavorare! Esci da quelle quattro pareti e vai al parco,al cinema o dove vuoi! Rilassati un po’ o finirò per trovarti morto!...Va bene!... A dopo!...Buon prosieguo di giornata!” le sento dire all’inizio in un mare di risate poi più seria.
“ Tu e Nicola vi siete avvicinati molto!” constato.
“ Non mi piacciono molto questi occhiali!” esclama eludendo la mia affermazione. Mi toglie gli occhiali che mi stavo provando per farmene indossare uno più simile a quelli che di solito indossa mio marito. Sì,piacciono di più anche a me!
“ Camilla,ma mi ascolti?” le chiedo.
“ Sì,sei gelosa? Credi ti abbia sostituita con me?” replica con una punta di ironia.
“ No,magari potresti sostituire qualcun’altra nella sua vita…il che sarebbe solo un bene!” insinuo.
“ In che senso?” mi domanda.
“ Ha una cotta per Patrizia Fernandez! Quella donna è pericolosa e non mi piace per Nicola! Nicola è un bravo ragazzo e quella sarebbe capace di lasciarlo in mutande…anzi di togliergli anche quelle e non per piacere sessuale!” le spiego. Resta senza parole.
“ Il tuo amico è masochista!” asserisce dopo qualche minuto di silenzio.
“ Promettimi che lo terrai d’occhio e che starai attenta che quella non lo sfrutti! È come se fosse un fratello per me ed è estremamente ingenuo! Non voglio che quella donna lo distrugga!” la imploro quasi.
“ Tranquilla! Nicola sta simpatico anche a me! Cercherò di aiutarlo a trovare qualcuna che lo meriti davvero o perlomeno di evitare che si lasci coinvolgere troppo da quella lì!” mi promette.
“ Magari questa donna la conosce già,anche se non di persona!” insinuo.
“ Betty! Smettila! Io con gli uomini ho chiuso!” replica imbarazzata.
“ Lo dicevo anch’io prima di incontrare tuo fratello!” le rispondo con un sorriso. Scuote il capo sorridendo.
 
[Mario]
Ho sentito un chiasso infernale mentre ripulivo il mio pc aziendale dai miei file personali. Chissà che diavolo è successo! Quest’azienda non è mai stata tranquilla,ma da quando Armando è partito le grida e le liti sono all’ordine del giorno.
“ Mariana,ma che è successo?” domando alla segretaria di Marcella.
“ Niente,dottore. Il dottor Mora e la dottoressa Valencia hanno litigato per colpa nostra.” Mi risponde.
“ In che senso?” le chiedo.
“ La signora Marcella ci ha beccate a spettegolare e voleva licenziarci,ma il dottor Mora ci ha difese e poi la discussione è degenerata!” mi racconta. Andiamo bene!
“ Degenerata nel senso che si sono picchiati?” le domando.
“ Solo il dottor Mora!” risponde Sandra arrivata alla scrivania per consegnare dei fogli a Mariana.
“ Nicola Mora ha picchiato Marcella?” chiedo basito.
“ No,il contrario. Povero dottor Mora!” replica Sandra. Povero…quello sembra un lupo mannaro! Ed il lupus in fabula esce dal suo ufficio con tutti il suo ambaradan di oggetti demodé!
“ Nicola…” cerca di fermarlo Patrizia.
“ No! Non provarci neanche a difendere la tua amica né tantomeno quel presuntuoso maleducato di suo fratello! Me ne frego che sono tuoi amici,anzi ti consiglio di selezionare per bene le tue amicizie perché quelle che hai lasciano molto a desiderare!” afferma lui. In effetti!
“ Ancora qui?” mi domanda quel tipo.
“ Ho preso alcune delle mie cose! Ho saputo della lite con Marcella!” rispondo.
“ Ah perché c’è anche gente che non litiga con Miss Spocchia…buono a sapersi! Il suo amico poteva chiuderla in un pacco e spedirla al Polo invece di lasciarla qui ad avvelenarmi la vita!” replica. Sorrido divertito. Miss Spocchia…Armando si sarebbe divertito di fronte ad un soprannome del genere!
“ Ragazze,io mi prendo un pomeriggio per me. Ne approfitto anche per fare un sopralluogo all’appartamento del dottor Mendoza in vista dell’arrivo di Camilla. Per qualsiasi cosa rivolgetevi a Gutierrez!” afferma quel tale.
“ Mi da un passaggio in ascensore?” gli chiedo.
“ A patto che taccia! È già stata una giornataccia la mia!” risponde serio. Andiamo bene…è presidente da 3 giorni ed è già sull’orlo del suicidio!
 
[Mariana]
“ Dici che si ammazzeranno?” mi domanda Sandra riferendosi al dottor Calderon e al presidente che sono entrati insieme nell’ascensore.
“ Spero di no! Quel povero Nicola Mora già ne sta passando di tutti i colori…gli manca solo la galera!” le rispondo. Escono dall’ufficio della signora Marcella lei ed il fratello.
“ Marce,pranziamo insieme?” domanda la first lady alla sua amica.
“ Perché no?! Viene con noi anche Daniele! La cosa importante è che non mi imponi la presenza di quel borioso arrogante del tuo fidanzato!” le risponde la signora Marcella. Forte questa…quel poveretto sarebbe arrogante,e lei cos’è?
“ Marce! Comunque Nicola è appena uscito! Si è preso mezza giornata per stare da solo oltre che per andare a casa di Armando a sistemarla in vista dell’arrivo di quella e del suo bastardino!” replica la bionda finta.
“ Non credo mi strapperò i capelli perché il tuo amichetto ha deciso di disertare il lavoro! Almeno non mi ritroverò a litigarci di nuovo!” esclama la signora Marcella.
“ Pensa che era la stessa cosa che vivevo io quando c’era Armando!” ribatte la first lady.
“ Quei due si contendono il premio idiozia!” interviene il dottor Valencia.
“ Daniele!” lo redarguisce la bionda finta.
“ Carino il foulard! Hai mal di gola? Perché non si nota molto!” replica lui.
“ Dove andiamo a pranzo?” interviene la signora Marcella per placare quella discussione demenziale.
“ Dove vi pare! Ho una fame!” risponde la first lady.
“ La cosa importante è che ci sbrighiamo! Ho un mucchio di cose da fare!” risponde scorbutico il dottor Valencia.
“ Daniele! Senti se stasera cenassimo insieme io,tu e Maria Beatrice?” propone la signora Marcella a suo fratello.
“ Stasera non posso! E poi sciroppatela tu nostra sorella con i postumi della sbronza di ieri!” replica lui. La signora Marcella volge lo sguardo verso la bionda finta.
“ Ah no! Io stasera devo vedermi con mio padre! Mi dispiace…se vuoi ci vediamo domani sera!” esclama quella gallina.
“ Aggiudicato!” replica la signora Marcella prima di entrare con quei due in ascensore. Costava troppo a quei tre salutare?
 
[Armando]
“ Ma no,zietto! Così mi fai andare la macchinina fuori strada! Te l’ho insegnato tante volte! E poi la mamma quando torna?” mi chiede. Bella domanda! Ha rapito mia moglie e se n’è andata. Amore mio,ma che fine hai fatto?
“ Bobo,è tardi per te! Perché non andiamo a nanna?” gli propongo.
“ Senza la mamma?” mi domanda come se avessi proposto qualcosa fuori dal mondo.
“ Tesoro,ma tanto la mamma quando torna verrà a darti un bacio della buonanotte!” cerco di persuaderlo.
“ E mi racconti la storia della buonanotte?” mi domanda sedendosi sulle mie ginocchia.
“ Quale?” gli chiedo stringendolo a me.
“ Quella dei musicanti di Brema!” mi risponde. I musicanti di cosa? Prima che nasca mia figlia devo documentarmi assolutamente! Non voglio essere un papà ignorante!
È il rumore della chiave nella serratura d’ingresso a salvarmi da una figuraccia con mio nipote. I musicanti di Brema… devo dire a Camilla che deve raccontare a Bobo fiabe più tradizionali!
“ Dove sono i miei due uomini?” esclama mia sorella carica di pacchetti. Ma che l’ha portata a fare shopping? Bobo le salta in braccio.
“ Dov’è Betty?” chiedo spaventato. Dopo quello che ho letto nel suo diario,nessuno mi toglie dalla testa che una donna così non me la merito!
“ Betty,dai! Sei bellissima!” la esorta Camilla.
“ Sei sicura?” domanda l’inconfondibile voce di mia moglie.
“ Amore mio,dai! Non ti vedo da ore!” la supplico quasi. Voglio un bacio,un abbraccio,il suo profumo e soprattutto voglio dimenticarmi di questo pomeriggio!
Betty fa sbucare prima la testa da dietro lo stipite della porta. Niente frangetta e occhiali simili ai miei. Sbatto più volte le palpebre per assicurarmi che non si tratti di un’allucinazione. Che ci fa la mia Betty con i capelli lisci senza la frangetta e con gli occhiali uguali ai miei? E poi perché si è truccata?
“ B-Betty!” balbetto inebetito. Le parole scompaiono del tutto quando la vedo nell’insieme. Indossa vestiti alla moda e delle scarpe con un po’ di zeppa. Speriamo non cada! Deglutisco a vuoto due o tre volte senza riuscire a tirar fuori neanche una sillaba.
Mia moglie è la donna più bella che i miei occhi abbiano mai visto ed io mi sono appena rinnamorato di lei come un ragazzino. Adesso il rischio che me la portino via è ancora più alto!
“ Zietta,sei bella come una fata!” esclama mio nipote. Comincia anche lui a farle la corte?
“ Anche tu sei bellissimo,pulce!” replica mia moglie per poi posargli un bacio sulla guancia.
“ Io vado a mettere Bobo a letto!” esclama Camilla.
“ Ciao zietti! Buonanotte!” ci saluta il piccolo.
“ Buonanotte!” lo salutiamo prima di vederlo andar via con sua madre.
“ Armando,non ti piaccio? Sono brutta?” mi chiede la mia piccolina titubante. La prendo fra le braccia e la bacio con passione accarezzandole la nuca e la schiena.
“ Tu sei la donna più bella che il mondo abbia mai visto e sono fortunato ad averti accanto e ad essere destinatario del tuo amore!” farfuglio mentre una lacrima mi accarezza la guancia.
“ Allora perché piangi?” mi chiede accarezzandomi il viso.
“ Come fai ad amarmi ancora dopo tutto quello che ti ho fatto?” le domando.
“ Ancora? Smettila o chiedo il divorzio! Io ti amo da morire e sarà così finché avrò vita,quindi smettila di rivangare qualcosa per cui abbiamo sofferto entrambi! Adesso siamo sposati,ci amiamo e presto saremo genitori!” mi risponde posandomi tanti piccoli baci sul viso. Sorrido.
“ Da oggi dovrò controllarti a vista per evitare che qualcuno ti metta gli occhi addosso!” esclamo. Ridacchia.
“ Armando,sono sempre la stessa! E poi io non vedo altri che te,quindi non devi preoccuparti,amore mio!” replica.
“ Mi sei mancata tanto!” le soffio sul collo.
“ Anche tu!” replica sfiorandomi la nuca.
“ Ho voglia di te,amore! Andiamocene in camera nostra!” le sussurro prima di accarezzare le sue labbra con le mie.
“ Anch’io vorrei andare in camera,ma ho leggermente fame!” replica.
“ Allora prima la cena! I desideri della topina di papà vengono prima di ogni altra cosa!” ribatto per poi inginocchiarmi e posare un sonoro bacio sul suo ventre.
“ Tanto sarà un maschio bello come te quindi non ti ci fare troppo la bocca all’idea di avere due donne in giro per casa!” ribatte mia moglie. No,amore mio,sarà una femmina meravigliosa come te!

 
 
Fine del capitolo! Questo è bello pieno,lo so,ma non potevo dividerlo a metà! C’è stata la metamorfosi di Betty,Armando ha letto il diario (l’ultimo pezzo è inventato di sana pianta,ma Betty doveva pur raccontare il suo matrimonio) oltre ad aver litigato con Marcella,è entrato in scena un nuovo personaggio,Nicola ha litigato con Marcella e con Daniele…e Patrizia ha mal di gola! Per quanto riuscirà a far finta di avere mal di gola per occultare il bel regalo di Daniele? E come proseguirà la sua love story con il caro Presidente? E soprattutto lui per quanto la sopporterà? Avranno ragione le racchie? Nicola perderà la testa per un’altra donna?
Nella lite tra Nicola e Marcella dalla parte di chi stavate? E in quella tra Armando e Marcella? Beh vi assicuro che Marcella non si darà una calmata per un bel po’! Alla prossima!

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Capitolo 10
*** 10 ***


[Sofia]
“ Comunque le grida si sono sentite eccome! Il dottor Valencia gli ha gridato addosso come se fosse uno scolaretto. Fra lui e la sorella,trattano Nicola Mora come se fosse un barbone e non il presidente!” commento con le altre.
“ Ed è solo colpa nostra!” asserisce Anna Maria.
“ Ad ogni modo lui ha definita la signora Marcella Miss Spocchia!” esclama Mariana ridendo.
“ Come se lui fosse fidanzato con la donna meno altezzosa del pianeta! Con la Fernandez ha proprio i prosciutti sugli occhi il dottor Mora! Quella lì poco ci manca che se lo rivolti come un calzino!” commenta Sandra.
“ Mica tanto…e comunque avete sentito stamattina come parlava con la signora Camilla?” interviene Ines.
“ Beh sì: in effetti è innegabile che fra i due ci sia un certo feeling,ma quando la signora Camilla lo vedrà,il feeling sparirà come per magia! L’ex marito della signora Camilla era un bel tipo,un gran bell’uomo,mentre il dottor Mora,per quanto sia dolce,gentile…non è propriamente un adone!” commento.
“ Neanche Betty è una dea ed il dottor Armando si è innamorato alla follia di lei! E poi tra la signora Camilla e la first lady c’è un abisso…non credo il dottor Mora lascerà quella sgallettata per la signora Camilla,che ha anche un bambino a carico! Oltre al fatto che per una cosa del genere,la signora Camilla rischierebbe la ghigliottina stavolta! La signora Margherita non glielo perdonerebbe mai!” replica Sandra. È un colpo di tosse a farci sobbalzare. È il tecnico nuovo,Mr. Muscolo.
“ Salve! Volevo domandarvi se c’è un posto dove pranzare da queste parti. Mi basta anche solo un panino!” esclama il tipo.
“ C’è il Corrientazo che è a pochi passi da qui oppure la caffetteria!” gli risponde Anna Maria.
“ E questo Corrientazo…cosa prepara di solito?” domanda lui. Non sarà mica schizzinoso come la first lady,vero?
“ Cibi tipici,niente di sofisticato!” gli risponde Sandra.
“ Grazie,signorina Sandra!” replica quello.
“ Di niente,ma si sbrighi perché se torna la dottoressa Valencia e scopre che è uscito pochi minuti prima della fine della pausa pranzo,per com’è incazzata,finisce che la licenzia e non c’è neanche il presidente a difenderla!” ribatte Sandra.
“ Che poi non è così cattivo il presidente!” commenta lui.
“ Il dottor Mora? No,il dottor Mendoza era peggio in merito ad attacchi isterici,quello sì che era una iena. Il dottor Nicola è un pezzo di pane! Chi le ha parlato male del dottor Mora?” gli domando.
“ Quel tipo che è uscito con me dall’ascensore stamattina.” Risponde lui.
“ E ti pareva. Sempre buono a criticare chi non è fighetto ed altolocato come lui! Ha finito con Betty ed ha cominciato con Nicola Mora!” commenta Sandra.
“ Il dottor Calderon?” chiedo.
“ E chi? Mia nonna? Quel tale è peggio di Daniele Valencia,la signora Marcella e la bionda finta messi assieme! Gli spaccherei il naso!” risponde Sandra con foga.
“ Meglio non mettersi contro di lei,allora,signorina!” esclama ammiccando quel tale per poi andarsene.
“ Però. Hai fatto conquiste!” la canzono.
“ Sofia,ma mi hai vista ed hai visto lui?” replica Sandra.
“ Guarda che non tutti gli uomini guardano il look o le misure,magari quello è il tuo principe azzurro!” le fa notare Ines.
“ Sandra,magari perderai anche tu la verginità!” esclama Anna Maria tutta esaltata.
“ Ma cosa gridi?! E ad ogni modo preferirei perderla con l’uomo che sposerò!” le risponde Sandra. Allora campa cavallo…
 
[Daniele]
“ Ad ogni modo il tuo amichetto nella nostra litigata così pacata ha chiarito che non mischia mai il privato con il professionale,che non solito fare favoritismi!” annuncia Marcella a Patrizia che resta basita. Mi scappa un ghigno divertito.
“ Cambierà idea. Vedrai che cambierà idea! Marce,siamo solo all’inizio. Avrò tutto il tempo per ammansirlo e portarlo dalla mia parte!” la rassicura Patrizia.
“ Se lo dici tu. E con Camilla come la metti? Sono così vicini con tutti questi chilometri di distanza…quando verrà qui che farai?” le fa notare mia sorella.
“ Camilla non si prenderà il mio uomo e poi Nicola non è proprio il suo tipo. Vallejo era uno straccione ma vogliamo parlare del suo lato b? Cavolo,sembrava di marmo!” ribatte Patrizia.
“ Non sarai andata a letto anche con quello lì,vero?” le chiede Marcella disgustata.
“ No. Parlo del fatto che quando indossava i jeans…insomma si poteva ammirare un bel panorama posteriore!” chiarisce Patrizia. Dio Mio,fa che questo pranzo finisca in fretta!
“ Ad ogni modo le racchie hanno malignato anche di te!” la informa mia sorella.
“ In che senso?” domanda Patrizia.
“ Dicono che il tuo caro Nicola Mora potrebbe perdere la testa per un’altra donna e mollarti!” risponde Marcella.
“ Povere illuse! Nicola pende dalle mie labbra. In azienda non sembra,ma ti assicuro che fuori mi adora! E chissà che non riesca a farmi regalare da lui un’auto o una casa più grande!” replica Patrizia.
“ Se potesse permettersi il lusso di una casa più grande,credo l’acquisterebbe per se stesso,vista la topaia dove di certo vive. Casa sua non ha nulla da invidiare alla grotta del Presepe,ci scommetto quello che vuoi!” intervengo.
“ Magari comprerà una casa dove andare a vivere insieme!” replica Patrizia.
“ Va beh…io vado al bagno così poi paghiamo e andiamo via! Voi però continuate pure a scannarvi che fate molto siparietto comico!” esclama mia sorella per poi lasciarci soli.
“ Povera vittima!” sibilo.
“ Chi?” mi chiede Patrizia.
“ La donna per cui perderà la testa il tuo Nicola! Dovrà essere una tipa proprio disperata per finire con lui!” le rispondo.
“ Nicola ha già perso la testa per me! Quelle racchie sono solo invidiose!” ribatte. Convinta lei!
“ L’ultima frase che ti ha rivolto quel tipo?” le chiedo.
“ Che doveva andare da Armando per sistemare la casa per l’arrivo di quella!” mi risponde.
“ Quanto amore!” commento acido. Fa per ribattere,ma il suo cellulare squilla.
“ Amore…Los Rosales!...Avresti potuto dirmelo! Sarei venuta con te!...Dispiace anche a me per la lite di stamattina!...Senti ti va se dopo cena ci vediamo da me?...Non fare lo spiritoso! Secondo me tu ti compiaci della mia gelosia per quella!...Non è che sia più bella di me,ma mi da fastidio che ti chiami di continuo per cavolate!...L’hai informata della nostra relazione?...E perché non gliel’hai detto?...No,che non sto gridando!...Sì,sto per andare in azienda!...Sicuro che per te sia tutto ok?...Allora ci vediamo domani in ufficio! Bacetto!” le sento dire.
“ Dov’è il fazzolettino per le lacrime?!” esclamo acido.
“ Smettila!” mi rimbrotta.
“ Ad ogni modo,evita di prendere appuntamenti con quel tipo quando hai un mio succhiotto sul collo ed un appuntamento con me. La cosa mi urta parecchio!” replico.
“ Geloso?” mi domanda. Ma che è pazza?
“ Neanche morto!” le rispondo.
 
[Armando]
Non riesco a mandar giù nulla. Dopo quelle pagine di diario mi sento come trafitto da mille aghi in ogni parte del corpo e vorrei solo dimenticare tutto quello che ho letto e che ho fatto vivere alla donna che adesso mi stringe la mano. Povera piccola mia! Un giorno sono certo che riuscirò a farti dimenticare tutto il male che ti ho fatto!
“ Vai avanti! Che le hai detto,Armando?” mi chiede mia sorella.
“ Che volevi che le dicessi? Se una persona offende tua moglie che fai? L’applaudi? Gliene ho dette di tutti i colori: cose che pensavo da tempo e che non avevo avuto la forza di tirare fuori,riflessioni nate sul momento…insomma sarebbe stato meglio per entrambi se quella telefonata non ci fosse mai stata!” spiego loro.
“ Perché le hai risposto se non volevi parlarle?” mi domanda mia moglie timidamente. Sorrido.
“ Amore mio,perché non volevo che Bobo si svegliasse col suono del mio cellulare. Lo sai che Marcella è un martello pneumatico quando ci si mette! Anche se il piccoletto ha il sonno pesante,visto che non si è svegliato neppure con tutte le grida che ci sono state dopo per colpa di Marcella!” le rispondo.
“ Intanto quel poveretto di Nicola ne ha fatto le spese! Mi sa che Marcella l’ha usato come pungiball per sfogare le cattiverie che le hai detto!” afferma Camilla.
“ Possiamo evitare di parlare di Nicola ogni 3 frasi? Ad ogni modo ho chiamato il portiere e dovrà esibire solo il documento d’identità alla reception!” replico.
“ Menomale! Quel poveretto sta facendo tanto per noi!” esclama Camilla. Sbuffo.
“ Ad ogni modo è stato grande con Marcella! Avrei voluto assistere!” commento divertito.
“ C’è poco da assistere…si è beccato un ceffone dalla tua ex ed un bagaglio di offese da quello che sarebbe dovuto diventare tuo cognato! Povero ragazzo!” replica Camilla.
“ Ma si può sapere perché hai quella faccia da funerale?” mi chiede mia moglie.
“ Niente. Sono solo stanco!” le rispondo per poi portarmi una sua mano alle labbra e baciarla. Il cellulare di mia sorella squilla e lei risponde.
“ Ehi!...Chi?...Non ci credo!...No,non penso se la prenderà!...Smettila! Mi fai sentire come se fossi la sorella di Tyson!...Adesso te lo passo!... Sì,ci sentiamo!” le sentiamo dire prima che mi passi il telefono.
“ È Nicola. Dice che a casa tua ci sono delle cose rotte!” mi riferisce Camilla. Delle cose rotte?
“ Pronto!” rispondo.
“ Dottor Mendoza,come va?” mi chiede.
“ Me lo dica lei! Che vuol dire che ci sono delle cose rotte a casa mia?” replico.
“ Non lo so. Non sono di certo stato io! Il portiere ha detto che prima di me in questa casa c’è stata solo quella grandissima rompiscatole della sua ex ma 3 giorni fa. Forse è stata lei! Ho avuto modo di conoscerla,mio malgrado!” mi racconta.
“ Sì,ho saputo! Tenga duro: Marcella è solo isterica,ma non morde!” lo rincuoro.
“ Mica tanto…mi ha regalato una cinquina!” replica.
“ Forse è anche un po’ colpa mia se l’ha picchiata. Stamattina quando mi ha chiamato,non avrei dovuto risponderle,ma Bobo stava dormendo e non potevo farlo svegliare. Ad ogni modo ci sono andato giù un po’ pesante,ma lei non faceva che offendere Betty…” gli spiego.
“ Non che qui sia la gentilezza fatta persona con gli impiegati. Tra lei e suo fratello hanno una buona parola per tutti,non c’è che dire! Di certo non vincerebbero il Nobel per la pace neanche se fossero gli unici candidati al premio!” mi risponde. Reprimo una risata pensando a Daniele che ritira il Nobel per la pace!
“ Mi dispiace,ma presto non sarà più solo. Camilla sta per arrivare!” ribatto.
“ Questi 3 giorni non passano mai! Senta,non è che avrebbe una rete a casa?” mi domanda. Vuole avvolgere Marcella in una rete?
“ Ma questa non è stagione di pesca! Vuole andare a pescare per far passare il tempo più in fretta? Ad ogni modo io non so pescare.” rispondo.
“ Una rete ed un materasso. Per sistemarli nella camera degli ospiti per Camilla e il bambino! Neanch’io so pescare!” mi chiarisce.
“ Sì,in cantina. Senta,Nicola,nel mio armadio dovrebbe esserci un sacco nero,potrebbe controllare se è rimasto lì?” gli chiedo. Sento i suoi passi all’interno di casa mia.
“ Sì,lo apro?” replica.
“ No! Non lo tocchi! Lo lasci lì e non lo tocchi! La cosa importante è che Marcella non l’abbia preso!” rispondo. Ma che apre ed apre…quelle sono cose personali!
“ Come vuole!” replica.
“ In questi giorni,le volte che ci siamo sentiti sono state sporadiche ed avevamo altro per la testa,ma vorrei chiederle scusa per la scazzottata fuori casa di Ines. Mi dispiace!” affermo.
“ Acqua passata!” mi rassicura.
“ Bene. Le cose lì come vanno?” gli chiedo.
“ A parte litigare tutti i giorni con la sua ex e con quello che doveva diventare suo cognato,bene,dottor Mendoza. Il dottor Mario Calderon si è dimesso,ma non si nota molto visto che sta sempre in azienda; le segretarie non fanno altro che spettegolare; Patrizia continua a far tardi sistematicamente e Gutierrez è un po’ troppo smanioso per il ritorno di sua sorella!” mi risponde. Sorrido.
“ Preferirei mi chiamasse solo Armando!” replico.
“ Come vuole! Non è che dovrei far castrare Gutierrez ed il dottor Valencia prima del ritorno di sua sorella? Non mi piace molto come parlano di lei e l’aria trasognata da maniaci che si ritrovano ogni volta che è argomento di conversazione!” esclama. Rido.
“ Non si preoccupi. Mia sorella è in grado di difendersi da sola…piuttosto lei impari a difendersi da Camilla!” replico. Ride.
“ Almeno per ora mi sembra una brava ragazza…quindi non ho nulla da cui difendermi! Adesso preferirei parlare un attimo con Camilla,anche per sapere se vuole che le faccia la spesa!” ribatte.
“ Gliela passo. Buon prosieguo di giornata!” lo liquido per poi passare il telefono a mia sorella.
“ No,mio fratello è solo imbecille!...Non lo sapevi che sono una spietata serial killer?!...Non ridere! Sono seria!...Nicola,al massimo vado io al supermercato!...Nicola,sei gentile,ma non è il caso!...Hai anche spazzato? Allora sei proprio un uomo d’oro!...E la guancia?...Mi spiace!...Ma il ghiaccio non l’hai messo?...Nicola! Vai a mettere del ghiaccio su quella guancia,presidente!...Sì,io ora vado a dormire! Sono stanca morta!... Ci sentiamo!...E grazie per esserti immolato!...Ciao!” le sentiamo dire.
“ La tua ex ti ha quasi distrutto casa,fratello! Menomale che ti sei sposato e con una donna normale!” commenta quando chiude la telefonata.
“ Beh normale proprio no. Sono pur sempre una racchia!” esclama mia moglie.
“ Betty!” la richiamiamo quasi all’unisono io e mia sorella.
 
[Patrizia]
“ Quindi il bifolco ti ha chiamato! Quale onore!” esclama Marcella,mentre siamo in auto nei pressi dell’Ecomoda dopo aver salutato suo fratello fuori il Copernico. Anche lei come Daniele…dicono quasi le stesse cose!
“ Marcella!” la redarguisco.
“ Giuro che se lo sposi,al tuo matrimonio non ci vengo! È un cafone e ti porterà di certo a vivere in una topaia magari con i servizi igienici non a norma,una doccia minuscola e se farete dei figli (sperando che non nascano orripilanti come lui) li farà dormire uno sopra l’altro come sardine! Il solo pensiero che tu ci vada a letto è aberrante! Come riesci a farti toccare da quello lì?!” replica con una smorfia di disgusto.
“ Marce,ti ricordo che il tutto avviene a luci spente,quindi io neanche lo vedo! Al suo posto potrebbe esserci anche un attore hollywoodiano, anche se lo vedo un po’ improbabile,dato che a letto è un disastro completo,un imbranato totale!” le faccio notare.
“ Seh…un attore…neanche se andasse a Lourdes! Magari anche Armando ha cominciato così con quella!” riflette Marcella.
“ Che vuoi dire? Che rischio di innamorarmi di Nicola? Ma sei matta? No,cara: appena lui e quello sgorbio della sua amica vi restituiranno l’azienda io lo mollerò su due piedi. Di certo non mi trasformerò in una specie di massaia con 5 o 6 figli,per sposarlo ed andare a vivere nei bassifondi di Bogotà! Appena l’azienda tornerà a voi,io e quello lì non ci rivedremo mai più!” le spiego.
“ Ah ecco! Adesso ti riconosco! E quando sei a letto con lui con chi immagini di stare?” mi domanda.
“ Marcella! Queste sono cose private! Ad ogni modo immagino attori,modelli…la cosa importante è non chiamarlo mai per nome per non confondermi!” le rispondo.
“ Ah non pensi al tuo bel tenebroso?” mi chiede. Tossisco nervosamente. No,pensare a Daniele mentre sono con Nicola mi farebbe venire a noia il primo soggetto menzionato!
“ No. I due sono agli antipodi. Non potrebbero essere più diversi sia fisicamente che caratterialmente!” le rispondo.
 
[Hermes]
Giulia sta ripulendo la camera di Betty per evitare che si accumuli la polvere. In questi giorni ho cercato di evitarla questa camera perché preferisco ricordare com’era mia figlia prima di entrare a far parte di quel mondo! Mi domando ogni giorno in cosa ho sbagliato e perché mi ha mentito. Sono stato un padre così pessimo da non meritare neanche un saluto,da non essere degno neanche di essere informato del fatto che sto per diventare nonno? Qual è stato il punto debole del mio processo di educazione nei suoi riguardi che l’ha spinta ad iniziare una relazione con un uomo quasi sposato?
“ Perché non entri?” mi chiede mia moglie notandomi sulla soglia della porta.
“ Perché non voglio. Probabilmente non abbiamo mai conosciuto davvero nostra figlia!” le rispondo.
“ Hermes,sei solo arrabbiato!” replica.
“ Tu no?” le domando.
“ Un po’ sì. Sono sua madre. Mi aspettavo si confidasse con me e invece non l’ha fatto,anche se in fondo avrei dovuto accorgermene da sola che si stava innamorando di quell’uomo da come ne parlava,da tutte le cose strane accadute ultimamente… E anche della gravidanza…come ho fatto a non notare i cambiamenti fisici e psicologici di Betty? Dov’eravamo mentre nostra figlia si metteva nei guai,Hermes? Abbiamo anche noi la colpa di tutto questo sfacelo? Come abbiamo fatto a non accorgerci di nulla?” mi chiede mia moglie.
“ Io però te l’avevo detto che quel mondo non mi piaceva,che le sue amiche non mi piacevano… Cosa potevamo aspettarci accadesse dopo che nostra figlia ha frequentato per un anno quella banda di scombinate? La maggior parte di loro aveva una vita disastrata. Persino la più anziana era senza marito!” replico.
“ Ma che c’entrano quelle ragazze? Ok,non erano proprio l’apoteosi della moralità,ma mica ognuna di loro ha una storia con il proprio capo?!” cerca di difenderle Giulia.
“ E ci mancherebbe! Per non parlare poi di Mendoza…io te l’avevo detto che aveva delle mire sulla bambina! Io non ho mai accompagnato a casa le mie segretarie,mentre lui soprattutto negli ultimi tre mesi stava sempre appiccicato a Betty! E poi tutte quelle volte in cui si attardavano in ufficio…” ribatto.
“ Sì,ma da quello che sappiamo lui è innamorato!” risponde mia moglie.
“ E ci mancherebbe! Guai a lui se non fila dritto!” replico. Ci manca solo che faccia fare a Betty la stessa fine della signora Marcella Valencia!
 
[Betty]
Sono sdraiata con la testa sul suo petto,ma lui sembra altrove con la testa. Da quando io e Camilla siamo tornati,Armando è totalmente assente. Come se pensasse ad altro e questo mi preoccupa parecchio,a dire il vero.
“ Sei cambiata per me?” mi domanda.
“ Amore mio,tu hai fatto molto per me da quando ci conosciamo sia a livello professionale che affettivo e rischi anche una denuncia fra le tante solo perché sei scappato via con me…volevo fare qualcosa per dimostrarti quanto ti amo!” gli rispondo.
“ Non dovevi. Non eri obbligata a cambiare per me perché io amavo anche la Betty di prima. Io lo so che mi ami oppure non saresti qui…” risponde con rammarico.
“ Basta. Per favore,devi smetterla con questa storia! Non vorrai passare tutta la vita a fare il mea culpa! Sempre che tu questa vita voglia trascorrerla con me…” replico. Mi bacia con ardore stringendomi a sé.
“ Certo che voglio trascorrerla con te. Non ti avrei sposato altrimenti. Ricordati che l’ho giurato di fronte a Dio. Tu e la mia piccola topina siete tutta la mia vita!” mi risponde. Il suo tono è strano,quasi triste.
“ Che c’è?” gli chiedo.
“ Quando ho scoperto la tua gravidanza e per un attimo ho pensato che il nostro girino fosse di Nicola,mi sono sentito a pezzi. Per quel millesimo di secondo ho pensato a lui che ti toccava,che ti abbracciava…è stato orribile! Sentivo di averti persa!” mi risponde.
“ Non fare così! Te l’ho spiegato: tra me e Nicola non c’è mai stato niente. Nel mio ventre c’è tuo figlio!” lo rassicuro prendendogli la mano per portarmela al ventre. Sorride melanconicamente.
“ Nostro figlio!” mi corregge percorrendo con l’indice il mio ventre.
“ Che hai?” gli domando.
“ Niente!” risponde atono.
“ Armando,sono tua moglie. Preferirei me ne parlassi se provi dei dubbi o se ti sei pentito di qualcosa! Ti prego,confidati con me come hai sempre fatto! È successo qualcosa a Bogotà che non vuoi dirmi per evitare di agitarmi? È per Marcella? Hai scoperto di provare qualcosa per lei?” gli chiedo. E se fosse così? Se volesse il divorzio per sposarla e stare con lei?
“ Se tu volessi lasciarmi un giorno per tutto quello che ti ho fatto,per un uomo migliore di me in grado di meritarti davvero magari più di me,lo capirei e non ti biasimerei per questo perché sono stato un mostro. Ad ogni modo,in tal caso porterei sempre con me i ricordi meravigliosi della nostra storia perché quello che ho vissuto e che sto vivendo con te è stato ed è il periodo più felice della mia vita!” mugugna. Sollevo il capo dal suo torace di scatto. Che gli prende?
“ Armando,che cavolo stai dicendo? Secondo te,io ti avrei sposato per lasciarti? Sono tua moglie,aspettiamo un bambino e sì,hai sbagliato con me,ma non voglio che ci pensi più. I momenti che per me contano davvero della nostra storia,io li ricordo tutti con gioia: il nostro primo bacio, la prima volta che mi hai detto di amarmi,la prima volta che abbiamo fatto l’amore,la seconda,quando abbiamo scoperto di aspettare il nostro bambino,la nostra prima notte insieme,quando mi hai chiesto di sposarti,il nostro matrimonio…il resto sono solo cose passate! L’idea della mia vita senza di te…non riesco neanche ad immaginarla senza provare dolore!” ribatto accarezzandogli la guancia.
“ Quando ti ho detto per la prima volta di amarti,io lo pensavo davvero!” afferma.
“ E lo pensi ancora o hai cambiato idea? Provi qualcosa per Marcella?” gli chiedo titubante.
“ Ti amo. Amo solo te e sarà così per sempre,finché non ti stancherai di questo rompiscatole isterico. In merito a Marcella: provo qualcosa per lei,la odio. Non doveva permettersi di dire tutte quelle cose contro di te. Sono io che l’ho tradita,non tu! E se,quando torneremo,si azzarderà di nuovo a parlarti con albagia come faceva prima,giuro che le faccio fare un volo da una delle finestre dell’Ecomoda! Odio anche me stesso per quello che le ho fatto,ma non le perdonerò mai tutte le volte che ti ha umiliata da quando ti conosce e tutto quello che sta facendo passare a quel poveretto di Nicola. Io e te l’abbiamo ferita,ma lui che c’entra? Perché deve prendersela con lui? No,io non perdonerò mai a lei e a Daniele di aver reso la vita di quel poveretto un inferno!” risponde. Lo bacio.
“ Sono contenta che non odi più Nicola e che tu ti sia reso conto che per me è solo un fratello! E ad ogni modo tu non sei un rompiscatole isterico,ma un incapace giocatore di macchinine,sì. Povero Bobo…me l’hai traumatizzato! Dovrai esercitarti molto per quando nascerà nostro figlio!” replico. Sorride.
“ Ancora? È una femmina!” ribatte.
“ No,è un maschio. Lo dice anche Bobo!” controbatto.
“ Bobo dice anche che i bambini li porta la cicogna e non è così!” obietta.
“ Ah no?” replico divertita. Mi solletica leggermente l’addome sovrastandomi col suo corpo.
“ No,credevo lo sapessi,ma se vuoi,dottoressa Pinzon,posso rinfrescarti la memoria su come si fanno i bambini!” sussurra malizioso al mio orecchio intrecciando le sue dita alle mie. Ridacchio.
“ Con tua sorella e tuo nipote nell’altra camera?” gli domando allibita. E se ci sentono?
“ Dio Mio,fa che partano alla svelta!” sibila Armando. Gli rivolgo uno sguardo di rimprovero.
“ Lo dico per il tuo amico. Mia sorella può dargli una mano!” si giustifica baciandomi il collo. Sorrido.
“ Ti conosco,amore mio! Non è per quello!” gli rispondo accarezzandogli il naso. Si porta l’indice della mia mano alle labbra e lo bacia.
“ Tu mi hai salvato la vita,lo sai? Mi sei entrata dentro ed io non ho potuto fare nulla per impedirlo. Ogni istante della nostra storia mi ha fatto capire quanto fosse vuota la mia vita senza di te!” esclama guardandomi negli occhi. Ci baciamo.
“ Anche tu mi hai salvato la vita a tuo modo,amore mio! Dottor Mendoza,visto che sei stato serio e mogio tutta la sera per sciocchezze,perché non mi coccoli un po’?” gli propongo.
“ Con molto piacere,ma prima la piccolina di papà!” afferma per poi posare la guancia sul mio ventre ancora piatto.
“ Ehi! Mi ascolti? Papà è qui! Quando nascerai ti comprerò tante bambole e un bel servizio da the e ti racconterò le favole della buonanotte…” sussurra alla mia pancia. Si ferma di botto.
“ A proposito,amore mio,ma tu sai niente di certi suonatori di Brema?” mi domanda mio marito.
“ Chi?” gli chiedo aggrottando le sopracciglia.
“ Bobo voleva gli raccontassi la storia dei musicisti di Brema… Camilla deve puntare su fiabe più tradizionali o finirò per sentirmi ignorante in merito ed io voglio essere il miglior papà del mondo per questa cucciolina!” mi spiega per poi posarmi un bacio sul ventre.
“ Sarai il miglior papà del mondo per questo campione!” ribatto.
“ Amore,la mamma non ha ancora capito che sei una femmina!” mormora al mio ventre. Scuoto il capo rassegnata.
 
[Mario]
Chissà Armando cosa sta facendo in questo momento! Se solo penso che una settimana fa credevo di avere questo disastro sotto controllo e invece adesso mi sembra un casino di proporzioni epiche! Il mio migliore amico,quello che credevo di conoscere come le mie tasche,è scappato via con una donna che all’inizio non voleva neanche frequentare! E dulcis in fundo tutta la banda delle racchie,quell’accozzaglia di megere,ha letto il mio componimento poetico…neanche oso immaginare a quali atroci torture mi avranno sottoposto nei loro pensieri e quali metodi crudeli avranno adoperato per uccidermi nelle loro fantasie! E come se non bastasse,il nuovo presidente a stento mi tollera…anzi diciamo che si rapporterebbe meglio con doberman rispetto a quanto fa con me. Il bello in tutto questo è che non riesco neanche a dar torto a Nicola Mora,a Sandra,a Sofia,a Mariana,ad Anna Maria,ad Ines… e quando quella donna tornerà sarà anche peggio! Mi farà a fette! Per non parlare di Camilla…mi ammazzerà! Già mi odiava prima e se Mora le racconterà anche le mie prodezze,finirà per darmi fuoco!
Compongo il suo numero sperando non mi uccida via etere. Magari neanche mi risponde!
“ Che vuoi,Mario?” mi domanda con una voce totalmente scazzata.
“ Mi hanno detto della tua lite col grande capo!” esordisco.
“ E allora? Da quando sono affari tuoi?” mi chiede.
“ Marcella,quel tale sta sulle scatole anche a me,ma in fondo è un ottimo economista e con la Terramoda ha fatto un egregio lavoro… Sì,ok che da quando è diventato presidente si crede chissà chi,ma almeno non farà andare l’Ecomoda peggio della situazione in cui versa! Dovremmo cercare di guardare il lato positivo!” replico.
“ Stamattina ho parlato con Armando!” la sua confessione è come una secchiata di acqua ghiacciata in testa. L’ha chiamata? Magari si è pentito delle stronzate fatte!
“ Davvero? Sei in Ecomoda?” le chiedo. In fondo sono a pochi passi dall’edificio e potrei farci un salto! Devo farmi raccontare tutto! Magari Armando sta per tornare!
“ Sì e sì,sono in Ecomoda!” mi risponde.
“ Ti raggiungo così mi spieghi! Lo sapevo che si sarebbe fatto sentire!” replico per poi riagganciare. Già,ma se ha lasciato quella lì…adesso come faremo con l’Ecomoda?
 
[Mariana]
“ Ragazze mie,dopo lo scandalo messo su oggi,converrete con me che bisogna che ci moderiamo con questa storia di Betty e del dottor Armando!” afferma Ines.
“ Io convengo solo che il dottor Mora è una gran brava persona! Un uomo sprecato per la first lady!” replica Sofia.
“ In effetti!” commento.
“ Chi è causa del suo mal pianga se stesso! E poi con tutte le modelle che ci sono in azienda,forse cambierà idea! Fatto sta che ormai con i Valencia è in pieno scontro!” asserisce Sandra.
“ Per colpa nostra!” puntualizzo.
“ No,per colpa del fatto che quei due non accettano che la musica è cambiata e che Nicola adesso è il nuovo presidente! Forse il dottor Mora sarà stato un po’ rude con la signora Marcella,ma non aveva tutti i torti: lei non scalda più il letto del presidente e non può più atteggiarsi a gran donna! Oltre al fatto che lo trattano tutti così male,anche se il dottor Mora è un caro ragazzo! L’hanno eletto loro presidente,quindi non capisco perché devono trattarlo come l’ultima ruota del carro!” replica Anna Maria.
“ Eletto non credo! Per me gli è stato imposto!” ribatte Sofia.
“ Imposto o meno,ormai quel tipo è il capo e bisogna che lo accettino! Insomma è intelligente,preparato,non è un negriero…cosa costa accettarlo senza fare tante storie?!” intervengo.
“ Per me è stato scelto controvoglia. Con tutte le manovre strane del dottor Armando e con il fatto che adesso l’azienda è di Betty,di certo non ci si poteva aspettare come presidente Daniele Valencia o il dottor Calderon!” commenta Sofia.
“ Presidente degli stronzi dovrebbero eleggerlo quello lì!” asserisce Sandra. Il lupus in fabula esce dall’ascensore.
“ Salve ragazze! Marcella è in ufficio?” domanda il dottor Mario. Sento un leggero senso di nausea quando lo vedo,soprattutto dopo aver letto la sua bella letterina! Come si può essere tanto crudeli verso qualcuno che si è sempre fatta in quattro per l’azienda?
“ Sì. È in ufficio!” gli risponde Ines.
“ Tutto bene?” chiede lui. Ma allora questo è scemo o ci fa?
“ Benissimo!” risponde Anna Maria prima di vederlo andar via.
“ Magari quei due finiranno assieme!” commento. Insomma un po’ ce li vedo…anche se così la signora Marcella passerebbe dalla padella alla brace,dato che il dottor Mario non è che sia proprio un angioletto sceso dal cielo!
“ Mariana!” mi redarguisce Sofia.
“ Ha ragione Mariana: si meritano a vicenda quei due sadici!” afferma Sandra con un certo astio.
 
[Marcella]
“ Hai fatto in fretta! Eri dietro l’angolo?” chiedo al migliore amico del mio ex quando piomba nel mio ufficio tutto trafelato.
“ Dopo una notizia del genere… Racconta! Dov’è?” replica.
“ Non lo so. L’ho chiamato quasi senza alcuna speranza di ricevere risposta. Non credevo mi rispondesse,ma prima che partisse la segreteria mi ha risposto e quando gliene ho chiesto conto mi ha detto che l’ha fatto per non svegliare quella rospa che stava riposando!” ribatto. Il suo volto si tinge di delusione. Che si aspettava? Che mi chiedesse scusa?
“ Quindi è ancora con lei. Ma dove?” mi domanda.
“ Daniele pensa che per via del fuso possano essere in Australia,ma a me sinceramente non interessa,soprattutto dopo il trattamento ricevuto stamattina.” Gli rispondo. Ci manca solo che mi metta a cercarlo dopo tutte le cose orribili che mi ha detto a telefono! Come se fossi stata io a tradirlo e non il contrario!
“ Perché? Che ti ha detto?” mi chiede.
“ Di tutto e di più. E ti assicuro che erano tutto fuorché complimenti o carinerie oppure scuse verso una ex tradita innumerevoli volte e mollata come una stupida a pochi giorni dalle nozze. Mi domando come diavolo abbia fatto a pensare di sposare un uomo del genere!” gli rispondo.
“ Marcella,non è che tu sia stata molto affabile nei suoi riguardi in questi anni! I vostri teatrini sono stati lo show preferito dei dipendenti da 4 anni a questa parte e soprattutto negli ultimi mesi!” replica.
“ CHE VUOI DIRE? STAI INSINUANDO CHE LA COLPA DOVREBBE ESSERE ATTRIBUITA A ME?” gli chiedo irata.
“ Vedi come sei,Marcella? Per un mio commento più che veritiero per poco non mi azzannavi la giugulare! Io dico solo che non hai mai preso posizione,hai subito passivamente amanti,grida isteriche. Ogni volta urlavate e poi il giorno dopo era sempre come se nulla fosse accaduto, senza però che risolveste i problemi in questione! Marcella,io non ne so molto di relazioni,ma io credo che voi due siate scoppiati proprio per questo…” ribatte.
“ Non capisco!” affermo.
“ Nel senso che credevate di risolvere i problemi a letto (e non domandarmi come so quest’aspetto del vostro ménage),ma i problemi restavano lì per poi ripresentarsi dopo qualche settimana ed accumularsi ai nuovi,che restavano comunque anche quelli irrisolti. I problemi si sono ammucchiati fino a travolgervi completamente. Mettici poi anche il mio piano con Betty ed ecco la fine della vostra coppia! Oltre al fatto che tu hai un carattere un po’ troppo duretto,devo dirtelo. Anche con quel povero disgraziato che occupa la presidenza! Fagli avere il suo momento di gloria,no? Tanto quanto durerà un mese? Due?...Idem la storia di Armando e Betty! Armando è solo mosso dal fascino della paternità…ma quando torneranno qui,quando torneranno alla realtà,credi che lui potrà mai presentarla negli ambienti che frequenta? Ed allora per te sarà facile riprendertelo,anche se magari dovresti evitare di incappare nei soliti errori che vi hanno condotto alla rottura!” risponde. Ancora? Allora non capisce!
“ IO NON VOGLIO RIPRENDERMI ARMANDO MENDOZA! Forse non ti è chiaro che io vorrei evitare di vederlo per il resto dei miei giorni sia per tutto quello che mi ha detto a telefono che per tutto ciò che mi ha fatto in questi 4 anni! Hai detto bene: i torti subiti si sono ammassati e per me sono insormontabili! Io non riuscirei mai a perdonarlo! Che presenti o meno quella sgualdrina mal vestita negli ambienti che frequentiamo è un suo problema!” replico.
“ Eh no! È anche un tuo problema! Pensa cosa dirà la gente! Diranno tutti che Marcella Valencia è stata surclassata da una stracciona pure brutta! Finiresti per diventare la barzelletta del nostro ambiente: lui che lascia la bella per fidanzarsi con la bruttona di turno!” mi corregge.
“ No,diranno tutti che il tuo amico è da internare e lo penso anch’io! Mario,puoi anche stare qui tutto il giorno ad elencarmi quelli che nella tua testa sono motivi validi perché io tenti di riprendermi Armando,ma io non cambierò idea. Ho già messo da parte il mio orgoglio troppe volte! Mi dispiace,ma è così! Ad ogni modo ha detto che la farà pagare a chiunque oserà offendere quella donna!” ribatto.
“ Allora dovrà picchiare molta gente,perché molti suoi amici rideranno dietro la sua racchia!” replica prima di uscire dal mio ufficio. Marcella, devi ripartire da te! Devi riprenderti in mano la tua vita!
 
[Nicola]
“ Figliolo,avresti dovuto metterci un po’ di ghiaccio!” esclama la signora Giulia. Mi guarda come se fossi un reduce di guerra! In fondo ho solo ricevuto un ceffone da una stronza,non ho perso un arto!
“ L’ha detto anche Camilla!” replico. Quella ragazza ha fatto bene a consigliarmi di lasciare l’azienda per un pomeriggio ed ora mi sento più tranquillo e rilassato,anche se domani probabilmente mi incazzerò di nuovo come oggi!
“ La sorella del dottor Armando?” mi domanda.
“ Sì. Non vedo l’ora di conoscerla. Dev’essere una donna meravigliosa: allevare un figlio da sola e senza il sostegno della famiglia non dev’essere stato facile! E poi sembra una in gamba oltre al fatto che è simpaticissima!” le rispondo.
“ Non ci sarai andato giù un po’ pesante con quella ragazza?” mi chiede.
“ Con Camilla? Non le ho mai detto nulla di male! L’ho appena elogiata!” replico aggrottando le sopracciglia.
“ Ma no,con la signorina Valencia!” ribatte. Ah no eh? Adesso sarei io quello che ha torto? Ho solo tutelato delle mie impiegate che stavano per diventare carne da macello per opera di quella! Non l’hanno mica lasciata loro sull’altare quella specie di pazza isterica?!
“ Pesante? Quella lì non fa altro che guardarmi disgustata ogni volta che mi incrocia oppure mi parla con rabbia come se l’avessi mollata io sull’altare! Che pretende? Che le paghi i confetti per le mancate nozze? È stato Armando Mendoza a lasciarla ed ha fatto bene per come la vedo io. Quella donna è spocchiosa,antipatica,snob,piena di sé e anche un tantinello stronza e violenta! Armando è stato fortunato!” affermo.
“ Figliolo,non starai esagerando?” mi domanda.
“ No. Ok,le segretarie amiche di Betty non si ammazzano di lavoro,ma neanche Patty si spacca la schiena in azienda e lo sa cosa ha fatto Marcella Valencia? Ha minacciato di licenziare quelle povere ragazze stamani (scavalcandomi) solo perché quelle tipe stavano parlando del suo mancato matrimonio! Per quella tipa io non esisto,è come se la poltrona presidenziale fosse vuota! Mi dispiace,ma io tutto questo non lo tollero e non sopporto neanche che tratti gli impiegati come sacco da box per le sue frustrazioni! Quelle ragazze scommetto che erano oziose pure prima che Mendoza la lasciasse,perché non licenziarle tempo fa? No,lei era solo arrabbiata con loro per via di Betty e del dottor Mendoza! Ok,Armando Mendoza l’ha fatta grossa con quella donna,ma cosa c’entro io? Sembra quasi che quello sia scappato con me! A me dispiace davvero per quella donna,ma che posso farci se Mendoza non la vuole?!” le rispondo.
“ Come vuoi! Ma dovresti cercare di metterti nei suoi panni!” ribatte.
“ E nei miei chi si mette? Da lei la sfuriata isterica posso anche tollerarla,ma suo fratello è stato mollato anche lui il giorno delle nozze? Perché devo tollerare di essere il loro pungiball? Mi dispiace,ma con loro se non si fa capire subito chi comanda,si finisce con l’essere schiacciato ed è meglio che questa cosa la capisca anche Betty!” replico.
“ Speriamo tornino presto! Preferisci un brodo caldo stasera?” mi domanda.
“ No. Vorrei della carne,del riso,una bella zuppa,delle uova e del succo di more,cortesemente!” le rispondo.
“ Insomma hai sempre la solita fame!” commenta per poi tornare in cucina. Perché dopo un ceffone di solito passa la fame?
 
[Camilla]
“ Davvero,mammina?” mi chiede.
“ Amore mio,te l’ho spiegato: le streghe non esistono e neanche i mostri!” gli ripeto per l’ennesima volta.
“ Ma Babbo Natale sì,vero?” mi chiede conferma.
“ Sì. Esistono Babbo Natale,il coniglio pasquale e anche la cicogna! Amore mio,perché non dormi?” ribatto.
“ Posso giocare con le macchinine?” mi domanda. All’una di notte?
“ Bobo,adesso la mamma va a prepararti la camomilla per fare la nanna perché è notte e non possiamo far svegliare gli zii che stanno dormendo!” gli rispondo.
“ E va bene!” acconsente. Deo gratias!
Camomilla. Quando Bobo si sveglia così agitato gli ci vuole una camomilla o qui passo una bella nottata a rassicurare mio figlio che i mostri non esistono e neanche le streghe. Peccato che la cosa sarà smentita quando conoscerà mia madre!
Quando passo per il soggiorno vedo una figura seduta sul divano. Ma come mai non dorme? Sarà il fuso orario?
“ Fratellone,vuoi una camomilla?” gli chiedo avvicinandomi e posandogli una mano sulla spalla. Quando si volta verso di me ha gli occhi gonfi e lucidi. Non avrà mica litigato con Betty?
“ Armando,che c’è?” gli domando.
“ Sono un mostro,Camilla!” singhiozza. Lo abbraccio. Che gli prende? Magari Betty ha pianto per qualcosa che lui le ha detto,ma Armando dovrebbe capire che durante le gravidanze le donne hanno le lacrime in tasca e che non è di certo colpa sua!
“ No,che non sei un mostro,Armando. Senti vieni di là con me che prepariamo una bella camomilla a Bobo e nel mentre mi racconti tutto!” cerco di calmarlo.
“ Ci vorrà ben più del tempo di una camomilla per raccontarti tutta la storia,sorellina!” replica. Questo vuol dire che mi aspetta una notte in bianco? Sta scherzando?
“ Pazienza. Camomilla per Bobo e termos di caffè per noi. In fondo ai tempi dell’univeristà,quando mi aiutavi a ripassare,lo facevamo sempre!” affermo. Abbozza un sorriso.
“ Dai,futuro papà,spiegami qual è il problema!” esclamo prendendolo per mano e portandolo con me in cucina.
“ Riguarda l’Ecomoda e com’è iniziata la mia storia con Betty. Probabilmente dopo questo mio racconto l’opinione che hai di me cambierà,ma voglio che tu sappia che sono molto pentito!” esordisce. Non ci sto capendo più niente!
“ Ti ascolto!” lo esorto a raccontare.
 
[Patrizia]
Marcella è andata via quindi posso andar via anch’io. Questa cosa con Daniele deve finire o prima o poi Marcella ci scoprirà e non oso neppure immaginare come possa prenderla!
“ First lady,va già via?” mi chiede la nanerottola.
“ Io posso. L’uomo più importante dell’Ecomoda è il mio fidanzato ed io posso tutto!” le rispondo acida.
“ Chissà per quanto!” sibila la giraffona.
“ Che stai insinuando,giraffona?” le domando.
“ Che il presidente è già stanco di lei e nessuna di noi scommetterebbe neppure un peso sulla durata della vostra pseudo relazione!” mi risponde quella gallina.
“ Male perché magari fra qualche settimane mi chiederà di sposarlo o di andare a vivere insieme!” replico.
“ E lei per prima cosa gli porgerà i conti arretrati e le bollette,vero?” interviene Mariana.
“ E lui sarà felice di pagarli. Io almeno ho un uomo che mi paga i conti,mentre voi resterete sempre sole e povere!” rispondo.
“ Se lo dice lei! Io non mi ci farei troppo la bocca!” ribatte la nanerottola. Afferro le mie cose ed entro in ascensore. Ci manca solo che perda tempo con loro! Daniele mi starà già aspettando!
Ma che ha mandato l’autista? Daniele mi ha mandato l’autista? È uno scherzo? Non è che vuole ammazzarmi e poi distruggere il mio cadavere?
“ Aspettava me?” chiedo allo chauffeur,un uomo di mezza età pure bassino.
“ È la signorina Fernandez?” mi domanda.
“ Veramente sarei una signora. Sono stata la moglie di Maurizio Brickman!” preciso.
“ Si accomodi. Il dottor Valencia l’aspetta!” afferma con tono lugubre. Devo preoccuparmi? 
 
[Betty]
Ho la bocca secca. Ho sete e spero di non urtare nulla durante il percorso verso la cucina. Già sono goffa di mio,poi questa casa la conosco poco…e se chiedessi ad Armando di andare?
Allungo il braccio verso l’altro lato del letto e con mia enorme sorpresa è vuoto e freddo. Armando dove può essere andato? Si è allontanato da molto o il letto sarebbe ancora caldo.
Scendo dal letto,mi infilo gli occhiali e vado a cercarlo. La luce in cucina è accesa e sento delle voci provenire da lì.
“ Io non capisco come tu abbia fatto a seguire il piano di quel malato mentale! Porca miseria,ce l’hai un cervello? Cos’avevi nella testa? Segatura? Ma poi ce la vedi Betty a fare una cosa del genere?” inveisce Camilla contro Armando cercando di tenere la voce bassa.
“ Non urlare,Cami!” cerca di placarla Armando.
“ Non urlare? Ironico che sia tu a consigliarlo a me! Ti rendi conto che il vostro piano era disumano? Se tu non ti fossi innamorato di Betty, quale sarebbe stato il suo destino? E poi nel vostro piano geniale i contraccettivi non erano previsti?” replica Camilla.
“ Camilla,credi che se non avessi amato Betty,non avrei fatto attenzione a non ingravidarla? Io la amo e mi dispiace di aver quasi rischiato di perderla prima di rendermene conto. Oggi per caso mi sono imbattuto nel suo diario. Stavo sistemando le cose e…non sapevo neanche ne avesse uno. C’era la nostra storia nero su bianco. C’era la sua sofferenza quando ha letto quella lettera. Ogni parola è stata una coltellata. È per questo che mi hai trovato qui a piangere ed è per questo che sono stato di poca compagnia tutta la sera. Non faccio altro che pensare al male che le ho fatto e a chiedermi come faccia ad amarmi ancora! Che ci fa un angelo come lei con uno come me?” sproloquia. Ha letto il mio diario! In parte sono arrabbiata perché la considero una violazione della mia privacy,ma dall’altra parte insomma…mi sento triste perché so che ha sofferto anche lui e non era quello che volevo! Io quella storia voglio solo sotterrarla!
“ Ad ogni modo mi hai deluso! Non ti credevo capace di tanto per la presidenza e al posto di Betty,non ti avrei mai perdonato! Quello stratagemma era mostruoso,Armando! Oltre al fatto che se Mario ti avesse ordinato di gettarti dalla finestra,tu avresti ubbidito? Ma ti rendi conto di cos’hai fatto?” ribatte Camilla.
“ La colpa è stata tutta di quelle dannate carte di Mariana! Che ne andavo a sapere io che le carte parlavano di me e non di Nicola Mora?” replica Armando. Sorrido.
“ No,la colpa è tutta del fatto che sei amico di quel satiro di Calderon! Povero Nicola,le ha anche prese per colpa tua!” commenta Camilla.
“ Hai finito? Sembra quasi che ti importi più di quello lì,che neanche conosci,che di tuo fratello?!” esclama Armando.
“ Sei geloso della tua sorellina?” lo canzona Camilla.
“ Smettila!” la esorta Armando quando lei gli pizzica le guance.
“ E dillo che sei geloso! Pensi che possa voler bene più ad un estraneo che al mio fratellone?” replica Camilla.
“ Ad ogni modo le jeux sont faits e quindi l’unica cosa che puoi fare è filare dritto ed essere un buon marito finché morte non vi separi,ci riesci?” continua mia cognata.
“ Ce la metterò tutta!” risponde mio marito.
“ E ce la farai!” esclamo facendoli sobbalzare.
“ Amore,da quanto tempo eri lì?” mi chiede mio marito.
“ Abbastanza da sapere che se tocchi di nuovo il mio diario,divorzio!” gli rispondo. Camilla sorride.
“ Io vi lascio. Notte!” esclama prima di andare in camera sua.
“ Amore,senti…” interrompo Armando poggiandogli due dita sulle labbra. Le bacia con dolcezza.
“ Non pensarci più! Adesso siamo qui insieme. Va tutto bene!” lo rassicuro.
“ Ti amo così tanto,angelo mio! Vedrai che sarò un marito ed un padre meraviglioso! Voglio solo renderti felice! Farò qualsiasi cosa per renderti felice!” replica.
“ Adesso Bobo dorme e…” mugugno con le guance soffuse di rossore.
“ Amore mio,quando hai certe idee devi dirmelo liberamente e senza arrossire! Lo sai che il mio scopo principale nella vita è renderti felice e poi certe tue iniziative mi rendono molto molto molto felice!” mormora mio marito baciandomi il collo.
“ Molto felice? Ed io che pensavo fosse una tortura!” lo punzecchio.
“ Hai sentito che cattiva la mamma? Principessina,adesso papà la tortura un po’! Però tu dormi perché queste cose non le puoi ascoltare!” si rivolge al mio ventre per poi cercare di solleticarmi i fianchi.
“ Ma non qui! Armando,dai!” lo imploro fra le risate.
“ Dove vuole lei,dottoressa Pinzon Mendoza!” esclama sollevandomi tra le braccia e baciandomi.
 
[Margherita]
I giorni passano e non ho notizie di mio figlio. Potrebbe essere ovunque e potrebbe non essere a conoscenza del ricatto di Daniele! Forse dovrei chiamare quell’altra matta di Camilla,per sapere se è riuscita a rintracciarlo,ma non voglio. Già sarà umiliante riaverla qui con quel bambino! Somiglierà a suo padre? Speriamo di no! Quell’uomo è stato la rovina di mia figlia e spero di non incrociarlo mai più sul mio cammino! Mi auguro solo che quel bambino non gli somigli o non sarà facile ritrovarmelo davanti!
“ Margherita,c’è Marcella!” annuncia Roberto. Metto via il giornale di abiti da sposa che stavo sfogliando. Ci manca solo che lo veda! Dovrebbe mettersi nei miei panni: Armando è mio figlio e Betty,con tutti i suoi difetti,non è come quel Samuel!
“ Ciao cara. Che sorpresa!” esclamo.
“ Margherita,ho notizie di Armando!” mi confessa. Io e Roberto ci mettiamo a sedere. Notizie buone o cattive? Quando si sono sentiti e soprattutto perché?
“ Che vuoi dire?” le domanda mio marito.
“ Stamattina gli ho telefonato e mi ha risposto per puro miracolo. Gli ho raccontato del ricatto di Daniele e mi ha assicurato che tornerà!” racconta Marcella per sommi capi.
“ Da solo?” le chiedo. Da solo non servirà a molto!
“ No,con quella lì.” Mi risponde con una certa insofferenza. Chissà se si sposeranno!
“ E avete parlato anche di voi?” le domanda mio marito. Gli occhi di Marcella si riempiono di lacrime.
“ Mi ha risposto al telefono solo perché c’era quella che stava dormendo,Roberto. Mi ha trattato malissimo! Me ne ha dette di tutti i colori!” singhiozza. Mi fa pena!
“ Marcella,lo sapevi che non ti avrebbe riservato carinerie. La lettera di commiato era sufficientemente esaustiva! Hai sbagliato a telefonargli soprattutto perché sai bene com’è fatto Armando!” replico.
“ Margherita,gli ho regalato 4 anni della mia vita. Stavamo per sposarci! Mi ha lasciata e mi ha anche detto cose irripetibili,cattive come se fossi stata io a riempirlo di corna in questi anni! Non è giusto!” ribatte in lacrime. Mi allungo per prenderle la mano,ma inavvertitamente urto la rivista che stavo sfogliando. Cerco di raccoglierla per prima ma inutilmente. Ci sono solo delusione e biasimo nello sguardo che rivolge a me e Roberto.
“ E questo?” mi domanda.
“ Marcella…” farfuglia Roberto.
“ VOLETE FARLI SPOSARE QUANDO TORNERANNO?” inveisce.
“ Marcella,cerca di capirci. Beatrice è la madre di nostro nipote e Armando,per qualche strana ragione a noi ancora ignota,la ama. Noi ti vogliamo bene,ma Armando è nostro figlio! Se ha scelto così non possiamo andargli contro! Ha deciso di assumersi le sue responsabilità e di crescere con Beatrice il loro bambino!” replico.
“ Anche Camilla lo è e le siete andati contro senza tanti sensi di colpa!” ci fa notare.
“ Ma Beatrice Pinzon Solano non è Samuel Vallejo! Quello lì era un poco di buono,mentre quella ragazza,avrà tutti i difetti di questo mondo, però è una donna in gamba,lavoratrice…pensa a come ha gestito la Terramoda assieme a Nicola Mora!” replica mio marito.
“ Non mi nominare quell’altro bifolco arricchito che si diverte a burlarsi di me! Beatrice Pinzon Solano mi ha rovinato la vita da quando ha messo piede in Ecomoda e ci scommetto quello che volete,che ha sempre mirato al letto di Armando! Volete fare un monumento a quella sgualdrina che ha rubato la mia vita? Ero io quella che doveva dare dei figli ad Armando,ero io che dovevo sposarlo e stargli accanto,e lei mi ha tolto anche questo oltre che l’azienda di mio padre!” esclama Marcella.
“ Armando è una persona,non un oggetto inanimato che può essere rubato,Marcella. E Betty non ti ha rubato neppure l’Ecomoda! È stato Armando ad affidargliela per evitare che finisse nelle mani delle banche! Marcella,per favore,cerca di ragionare! Noi non siamo contro di te,ti abbiamo sempre vista come una figlia,ma non puoi chiederci di schierarci contro Beatrice per una cosa che riguarda solo te,lei e Armando! Noi non c’entriamo con questa cosa ed il bambino che aspetta è nostro nipote! Non puoi infilarci in questa tua battaglia personale con Betty e con Armando!” le rispondo.
“ Come una figlia? E dovrei star tranquilla visto il trattamento che avete riservato a Camilla? La verità è che anche voi mi avete voltato le spalle!” replica alzandosi e dirigendosi verso la porta.
“ Marcella,aspetta!” cerco di fermarla.
“ Vi lascio soli a scegliere il menù e i confetti…magari come bomboniere possono usare quelle che dovevano essere del mio matrimonio!” risponde sarcastica per poi andarsene.
“ Non sentirti in colpa,Margherita! Armando è pur sempre nostro figlio!” cerca di rassicurarmi mio marito.
“ Lo so,però lei sta a pezzi! Nostro figlio l’ha distrutta!” ribatto.
“ Si riprenderà! Un giorno tutto questo riuscirà a superarlo!” mi rincuora Roberto.
 
[Sandra]
Cavolo! Maledizione! Ma dove diavolo può essere finito?
“ Sandra,non vuoi che ti aspettiamo?” mi domanda Mariana.
“ No,grazie. Al massimo ci vediamo alla fermata,ragazze!” rispondo.
“ Ma tu sei sicura di averlo lasciato qui?” mi chiede Sofia.
“ Sì. Era il mio spillone per capelli. L’ho tolto solo un attimo ed ora non lo trovo più!” le rispondo.
“ Sì,ma quando l’hai tolto?” mi domanda Ines.
“ Forse prima del litigio fra la signora Marcella e il dottor Mora!” rispondo confusa.
“ Una vita fa. Arrangia con una matita!” mi consiglia Mariana. La guardo male.
“ Andate. Me lo trovo da sola!” intimo loro prima di vederle andar via. Una matita… quello spillone è mio e mi stava anche bene! Sandra,fai mente locale e cerca di rivivere con la testa quando hai tolto lo spillone e di visualizzarlo sulla tua scrivania nel posto esatto dove l’hai poggiato!
“ Tutto bene?” mi chiede una voce maschile. Rispondo con un mugugnino di assenso non staccando gli occhi dalla mia scrivania.
“ Le serve una mano?” mi domanda imperterrito.
“ No,grazie. Faccio da sola,signor Balda!” rispondo sempre alla ricerca del mio accessorio.
“ Ad ogni modo mi chiamo Romeo. E comunque sta meglio con i capelli sciolti! Buona serata!” esclama. Quando allontano lo sguardo dalla mia scrivania per augurargli buona serata è già sparito! Molte gentile ed educato!
Meglio non divagare e cercare questo cavolo di spillone o finisco per passare la serata qua dentro da sola e al buio.
Eccolo! Era per terra. Come cavolo avrò fatto a non vederlo per tutto questo tempo? Lo cercavo nel posto sbagliato! Finalmente posso andar via e probabilmente ce la farò anche a prendere l’autobus con le ragazze.
Raduno le mie cose in fretta ed infilo lo spillone nella borsa. Faccio un breve riepilogo mentale per accertarmi di aver preso tutto e corro verso l’ascensore,ma la mia corsa termina addosso a qualcuno. Mi scosto immediatamente quando mi accorgo di chi si tratta.
“ Sandra,che ci fa qui?” mi domanda.
“ Io ci lavoro.” Gli rispondo giusto per sottolineare che è lui che dovrebbe trovarsi altrove.
“ E le sue amiche?” mi chiede.
“ Sono andate via. Avevo perso una cosa e mi ero fermata a cercarla.” Gli rispondo seccata per poi entrare in ascensore. Entra anche lui. Che palle questo!
“ A che piano va?” mi domanda.
“ Piano terra.” Rispondo atona.
“ E va via tutta sola?” mi chiede. Ma questo che vuole? Pretende che vada in giro con la scorta?
“ Sì.” Rispondo.
“ Se vuole le do un passaggio!” replica.
“ Meglio sola che male accompagnata!” ribatto.
“ Sandra,dico davvero! Non è da gentiluomo lasciare una ragazza da sola per strada a quest’ora!” afferma.
“ Certo perché le sue parole nella lettera d’istruzioni erano proprio da gentleman!” ribatto sarcastica. Sbuffa.
“ Le assicuro che sono innocuo. Lo accetta questo passaggio?” mi chiede. Se non c’è altra alternativa!
“ Se le dico di no,non si arrende,giusto?!” ribatto. Scuote il capo.
“ Non mi pare ci siano molte alternative allora!” asserisco mentre le porte dell’ascensore si richiudono a piano terra per portare tutti e due in garage. Maledetto spillone!
 
[Giulia]
“ Domani dovresti chiedere scusa a quella donna!” raccomanda mio marito a Nicola che quasi si strozza.
“ Se lo può scordare! Miss Spocchia mi deve delle scuse oppure sarà peggio per lei! Io presto non sarò solo,ci sarà Camilla con me e voglio proprio vedere se lei e il fratello si azzarderanno ancora a fare la voce grossa con me!” gli risponde Nicola.
“ Sì,ma quella donna è una Valencia!” intervengo.
“ Per me può essere anche la figlia segreta del Papa! Io merito rispetto,non sono il suo zerbino e non ci sto a prendermi i ceffoni che Miss Spocchia vorrebbe rifilare al vostro futuro genero!” risponde Nicola.
“ Ti riferisci al dottor Armando?” gli chiede mio marito.
“ Di certo non è partito con Betty per farle provare il brivido di un viaggio all’avventura…penso che la sposerà,quindi diverrà vostro genero! E ad ogni modo Miss Spocchia deve usarmi un certo riguardo,anche perché sono un suo superiore,laureato come lei ed ho solo difeso le mie impiegate da un attacco ingiustificato! Ok,stavano perdendo tempo,ma anche Patrizia perde tempo e la cara signorina Valencia non ha mai minacciato di licenziarla,quindi non vedo perché debba fare queste particolarità! Io tratto tutti alla stessa maniera! Non è mica colpa delle amiche di Betty se tutta la Colombia parla del mancato matrimonio di quella snob misandra col dottor Mendoza? Dovrebbe pensare di trasferirsi in Cina…magari lì la notizia non è ancora arrivata!” replica Nicola.
“ Beh lei mi è sembrata meno arrogante di suo fratello!” commento.
“ Fra i due c’è una bella gara in merito ad albagia! Il dottor Mendoza l’ha scampata bella! Per non parlare poi della sorella svampita di quei due…per me si droga!” mi risponde Nicola.
“ La tua fidanzata non è propriamente modesta!” gli fa notare Hermes.
“ A lei ci penso io. So come metterle un freno quando esagera (ossia il 90% delle volte che apre bocca)! Non vedo l’ora che arrivi Camilla!” gli risponde Nicola.
“ La tua ragazza non mi sembra dello stesso avviso!” gli fa notare mio marito.
“ È solo gelosa. Che poi chissà com’è questa Camilla! Sono proprio curioso di conoscerla!” risponde Nicola. Ce ne siamo accorti… praticamente sono giorni che non parla d’altro che di quella ragazza!
 
[Mario]
Avesse detto una parola da quando siamo saliti in macchina! Nulla…è come se viaggiassi solo! Tutta la banda mi tratta così. Mi rispondono a monosillabi come se avessi ucciso qualcuno.
“ Sta bene con i capelli sciolti!” commento. Mi lancia un’occhiataccia.
“ Era un complimento!” mi giustifico.
“ Non richiesto proprio come le offese che ha rifilato a Betty!” sibila.
“ Lei ha mai commesso qualche errore nella sua vita?” le chiedo.
“ Molti. Uno di questi è stato accettare il suo passaggio!” mi risponde.
“ Armando rischiava che la sua amica e il dottor Mora gli portassero via tutto. Io volevo solo aiutarlo!” replico.
“ Essendo lei la strega dei mari e lui l’orco cattivo,ha fatto bene a difendere il dottor Armando dai due cattivi delle fiabe! Mi dispiace ma un’ovazione nei suoi confronti,non mi riesce spontanea!” ribatte Sandra sarcastica. La guardo male ed accosto.
“ Ma che fa?” sbotta.
“ Va bene: ho sbagliato ad ideare quel piano,anche se in parte ho fatto del bene visto che Armando ha trovato l’amore,almeno da ciò che dice lui…” ammetto.
“ Ah già perché lei non ci crede,giusto? Non pensa che il dottor Mendoza si sia innamorato di una racchia,no? Com’è che l’ha definita prima? << Stracciona e anche brutta >>,o sbaglio?” ribatte.
“ Come… Ha origliato la mia conversazione con Marcella?” le chiedo sconvolto.
“ Per caso. E comunque sì. Lei non pensa che una persona del suo status possa innamorarsi di una comune mortale che non è neppure una top model!” mi risponde.
“ Io non dico che si debbano amare per forza le top model,ma tra una top model e Betty,converrà con me che c’è un abisso! Non è solo per la frangetta,gli occhiali,l’apparecchio…è il tutto. Non sa vestirsi,è sgraziata,non sa stare al mondo. Fosse stata almeno carina come Anna Maria o come Jenny…” ribatto.
“ Può riaccendere il motore di questa dannata auto o devo scendere e proseguire a piedi?!” ribatte. Ma che si è offesa?
“ Provi a mettersi nei miei panni. Marcella era distrutta e non potevo di certo dirle che Armando non l’ha mai amata come ama Betty o simili! Non potevo raccontarle di tutte le volte che Armando seguiva Betty o di quante volte ho dovuto fermarlo dal fare qualche cazzata in questi mesi!” affermo.
“ Meglio denigrarla,no? Non sono stati sufficienti tutti gli insulti di quella lettera? Poteva astenersi dal commentare e basta! Ma no,lei doveva dare il suo parere da tuttologo e continuare a gettare fango su una povera donna che non le ha fatto nulla! Posso farle una domanda?” replica. Annuisco.
“ Lei ce l’ha un modo di pensare suo o è finto con tutti? Esprime pareri solo per compiacere gli altri? Esiste un vero Mario Calderon da qualche parte?” mi chiede. Resto a guardarla aprendo bocca più volte senza emettere suoni.
“ Sì,esiste.” Mugugno.
“ Che sfizio c’è ad insultare una persona solo perché è brutta? Le toglie qualcosa la mancata avvenenza di Betty o mia o di Sofia?” mi domanda. Scuoto il capo. Gettata così in faccia la verità…direi che è mostruoso! E poi Sandra non è brutta…veste solo un po’ male,ma in camicia da notte era… No,Mario,non vorrai metterti a fare pensieri sconci su Sandra mentre lei ti sta facendo una partaccia?
“ Rimette in moto o vado a piedi?” mi domanda. Riaccendo il motore per poi immettermi sulla strada. Qual è il vero Mario Calderon? Ma chi me l’ha fatto fare di dare un passaggio a questa ragazza stasera?
 
[Roberto]
“ Niente. A casa non risponde! Roberto,sono molto preoccupata! Quando è uscita di qui era stravolta!” esclama mia moglie. Anch’io sono preoccupato! Marcella è la figlia di quello che è stato il mio migliore amico per tutta la vita ed è un po’ come se ne sentissi la responsabilità ora che lui e sua moglie non ci sono più!
“ Vuoi che andiamo da lei a cercarla?” le chiedo.
“ A quest’ora? Magari è con Patrizia!” risponde. Afferra il cordless per poi comporre un numero che presumo sia quello di Patrizia.
“ Patrizia,sono Margherita. Io e Roberto siamo molto preoccupati per Marcella. Abbiamo avuto una brutta litigata ed è uscita da casa nostra completamente sconvolta. Quando ascolti questo messaggio,richiamaci,per favore!” sento dire da Margherita.
“ È partita la segreteria!” mi comunica. L’avevo capito.
“ Dici che dovremmo avvertire anche Daniele?” le domando.
“ E per dirgli cosa? Che Marcella si è incazzata con noi perché non abbiamo appoggiato il suo odio per Beatrice così da fomentare ancora di più l’astio che Daniele nutre per nostro figlio? Meglio di no!” replica.
“ Maria Beatrice vive in un mondo tutto suo,quindi non credo potrebbe darci chissà che aiuto!” osservo.
“ Ugo. Lui e Marcella sono grandi amici…magari è con lui!” esclama mia moglie prima di smanettare sul telefono.
“ Ugo,sono Margherita…Ti disturbo?...Ah nell’idromassaggio! Bene!...Senti,hai notizie di Marcella?...Io e Roberto non riusciamo a rintracciarla purtroppo!...Abbiamo avuto un diverbio ed è andata via un tantino alterata da casa nostra!...Certo che abbiamo già provato a chiamarla a casa sua e sul cellulare!...No,non penso possa essersi rifugiata a casa di Armando!...Ma certo! Appena ho qualche notizia,ti telefono!...Buona serata!” le sento dire. Scuote il capo.
“ Niente.” Asserisce.
“ Neanch’io penso sia andata nell’appartamento di Armando!” ribatto.
“ Ma tentar non nuoce!” replica Margherita prima di comporre il numero di casa di nostro figlio,che come previsto squilla a vuoto.
“ Ma dove sarà finita?!” commento.
“ Non lo so,ma sto cominciando a spaventarmi!” risponde mia moglie.
 
[Nicola]
Meno 2 giorni all’arrivo di Camilla. Sembrano una vita e invece sono solo 48 ore! Spero che mi aiuti in quella giungla di pazzi e di pettegole! Come avrà mai fatto Betty a restarci per un anno senza impazzire? Sono lì da 3 giorni e vorrei solo scappare via da quella schiera di matti per andare il più lontano possibile! Speriamo che quelle benedette ragazze abbiano capito e la smettano di spettegolare su Betty e Armando o mi toccherà litigare un giorno sì e l’altro pure con Miss Spocchia per non farle licenziare! Chissà Camilla e Miss Spocchia che rapporto avevano prima che lei venisse esiliata! Camilla è così simpatica,gentile…proprio l’opposto di quell’arrogante! E il figlio di Camilla come sarà? Speriamo non gridi come Armando!
Il signor Hermes non sopporta Patrizia e sinceramente neanch’io credevo fosse così! La prossima volta non dovrò mai più innamorarmi da una fotografia…mai più! Patrizia talvolta è insopportabile…sembra affetta da un disturbo di sdoppiamento della personalità! E poi pare proprio che non mi ascolti quando le dico le cose,come ad esempio di non saltarmi addosso in ufficio o di non aspettarsi preferenze da me! Insomma io non sono fatto in questo modo: io tendo a valutare le persone con lo stesso metro di giudizio,che abbiano o meno legami affettivi con me! Sperando abbia capito perlomeno quello che le ho chiarito sin dal principio in merito a Camilla: che non si azzardi a provocarla o finisce che la licenzio davvero! Camilla sarà una dirigente e dovrà rispettarla! Meglio che la chiami o domani comincerò la giornata litigando con la mia fidanzata… Ma chi me l’ha fatto fare di imbarcarmi in questa relazione?! Maledetti ormoni!
“ Pronto!” risponde al secondo squillo. Ha una voce strana.
“ Patty,come va?” le domando.
“ Bene,Nicola. Stavo riposando!” mi risponde con voce quasi affannata.
“ Patty,hai l’affanno…tutto bene?” le chiedo.
“ Sì,è che avevo lasciato il cordless all’ingresso quindi ho corso dalla camera da letto a qui!” mi risponde.
“ Ok. Torna a dormire. Notte!” replico.
“ Anche a te!” ribatte prima di riagganciare. Sembrava quasi infastidita dalla mia telefonata! Valle a capire le donne…tutte strane!
 
[Daniele]
“ Potevi dirgli cosa stavamo facendo!” stuzzico Patrizia che mi guarda male.
“ Sei un cretino! Menomale che non se n’è accorto!” ribatte.
“ Altrimenti gli avresti detto la verità: che ti fa schifo andarci a letto,che neanche ti piace e che ti serve solo per la sua posizione temporanea in Ecomoda!” le rispondo.
“ Daniele! Smettila!” gracchia.
“ Ti ho già detto che non devi urlare fuori da determinati contesti!” ribatto.
“ E allora tu smettila!” replica.
“ Non ti starai mica innamorando di quello lì,vero?” le domando.
“ No. La stessa domanda me l’ha fatta anche tua sorella! Ti pare che vado ad innamorarmi di uno così? Sei impazzito? No,Nicola Mora mi serve solo da presidente e appena quello sgorbio vi avrò restituito l’azienda lo allontanerò dalla mia vita!” mi risponde. Ci manca solo che si innamori di quello e che smetta di darmi informazioni!
“ Meglio così perché innamorata di quello non mi servi poi a molto!” affermo.
“ Se vuoi me ne vado!” replica.
“ No. Non sono ancora soddisfatto!” ribatto prima di riprendere quello che avevo interrotto per la chiamata di quel cretino. Quel buzzurro rompe le scatole anche a distanza!
Il suo cellulare squilla di nuovo e sbuffo staccandomi da lei. E che cavolo!
“ Potresti anche spegnerlo!” osservo.
“ È Margherita!” mi informa.
“ Margherita,come va?...No,prima non l’avevo sentito!...Un messaggio in segreteria? No,non l’ho sentito!...No,Marcella non è con me!...Che vuol dire che sei preoccupata? Che è successo?...Avete litigato per quale motivo?...Neanche a casa?...Sì,appena ho notizie ti avviso!...Ok,notte e salutami Roberto!” le sento dire con tono agitato.
“ Che è successo a mia sorella?” le domando preoccupato.
“ Succede che dobbiamo rivestirci subito e andare a cercarla. Ha litigato con i Mendoza e pare fosse sconvolta quando è uscita da casa loro! E non si trova da nessuna parte!” mi risponde.
“ A cercarla dove?” le chiedo.
“ Non lo so. Vieni con me o vado da sola?” replica.
“ Andiamo vah…tanto questa serata è andata così!” borbotto. Ci mancava solo Marcella!
 
[Mario]
“ Mario,si può sapere che hai?” mi chiede Olivia. Bella domanda! Ho appena fatto cilecca e non mi era mai successo nella vita,maledizione!
“ Non lo so e se smetti di domandarmelo te ne sono grato!” le rispondo.
“ Ma ti era già successo?” mi domanda. Ancora?
“ No. E smettila di guardarmi come un malato terminale!” le rispondo.
“ Sei arrabbiato con me?” mi chiede.
“ […]Lei non pensa che una persona del suo status possa innamorarsi di una comune mortale che non è neppure una top model!”
“ Lei ce l’ha un modo di pensare suo o è finto con tutti? Esprime pareri solo per compiacere gli altri? Esiste un vero Mario Calderon da qualche parte?”
“ Che sfizio c’è ad insultare una persona solo perché è brutta? Le toglie qualcosa la mancata avvenenza di Betty o mia o di Sofia?”
“ Ma mi ascolti?” mi domanda Olivia. Difficile non sentirla dato il suo detestabile tono di voce!
“ Sì. Ti dispiace lasciarmi solo?” replico.
“ Magari possiamo riprovarci!” propone.
“ No. Ti chiamo io. Per favore,vai!” rispondo seccato. Disfunzione erettile? Impotenza? Che cavolo mi sta succedendo? Non l’avrò usato troppo? Eppure in macchina,quando mi è passata per la testa l’immagine di Sandra in camicia da notte,c’è stato movimento nei miei pantaloni, quindi non dovrebbe essere impotenza! Potessi almeno parlarne con Armando!
 
[Camilla]
Ho trascorso la notte rigirandomi nel letto. Non riesco a non pensarci e a chiedermi dov’è il ragazzo con cui sono cresciuta,lo stesso che mi ha dato una mano quando i nostri genitori mi hanno chiuso la porta in faccia? Armando Mendoza,come hai potuto cadere così in basso? Perché hai rischiato di rovinare così la tua vita e quella di quell’angelo di Betty? Lo so io di chi è la colpa: di quello stronzo di Mario Calderon! Giuro che lo taglierei a pezzettini minuscoli e gli darei fuoco! Pazzo criminale che non è altro!
E Nicola sapeva tutto questo? Nicola sa com’è cominciata fra mio fratello e la sua migliore amica?  Compongo il suo numero,sperando non stia dormendo.
“ Cami! Già sveglia?” mi domanda con voce impastata.
“ Nicola,scusa! Stavi dormendo?” replico mortificata. Questo poveretto finirà per darmi fuoco quando ci incontreremo!
“ No,avevo appena chiuso gli occhi! È successo qualcosa?” ribatte.
“ Armando mi ha raccontato com’è cominciata con Betty! Stento a riconoscerlo e a guardarlo negli occhi!” gli confesso mentre una lacrima mi accarezza il viso.
“ Immagino. Non è bello sapere che il proprio fratello è capace di fare certe cose! Anche se in fondo poi alla fine si è innamorato quindi la cosa è finita bene!” mi risponde.
“ I miei lo sanno?” gli domando.
“ Non credo. Ma Miss Spocchia sì!” mi risponde. Chi?
“ Miss Che?” chiedo.
“ Marcella Valencia. Scusa…è il nomignolo affettuoso che le ho affibbiato! Se vuoi ti concedo il diritto di usarlo!” mi risponde facendomi ridere. Questo ragazzo è forte!
“ Mi ci voleva questa chiacchierata. Mi hai fatto ridere!” affermo.
“ Sono contento di essere riuscito a strapparti una risata. E non pensarci! Anch’io non riesco a perdonare tuo fratello,ma sono cose loro e poi la mente criminale è quel ritardato di Calderon!” replica.
“ Nicola,grazie! E scusa per la rottura di scatole continua che sono!” ribatto.
“ Non dirlo neanche per scherzo! Non sei una rottura di scatole! Non vedo l’ora che arrivi!” risponde.
“ Anch’io. Non avrei mai detto 5 anni fa che mi sarebbe uscita di bocca questa frase eppure non vedo l’ora di tornare a Bogotà per darti una mano!” replico strappandogli una risata.
“ Notte,Nicola!” gli auguro.
“ Buongiorno,Camilla! Un abbraccio!” ribatte.
“ Anche a te!” replico prima di riagganciare. Povero ragazzo…gli rompo le scatole di continuo!
 
[Patrizia]
Daniele è in quel bar da 10 minuti buoni e saranno almeno una decina i bar che abbiamo girato. Marcella,ma dove diavolo sei finita? E poi che le avranno mai detto di male Margherita e Roberto per farla agitare tanto?
“ Niente?” domando a Daniele quando risale in auto dopo aver messo piede nell’ennesimo bar.
“ No. Magari si sta spostando da un bar all’altro e muovendoci anche noi,finisce che non la becchiamo mai! L’unica è aspettarla a casa sua, sperando ritorni integra e sobria!” mi risponde. Si nota che è preoccupato.
“ Vedrai che sta bene!” lo rassicuro d’istinto poggiando una mano sulla sua. Abbozza un sorriso.
“ Vuoi che ti riaccompagni a casa o vieni con me da Marcella?” mi chiede.
“ A casa? No,vengo con te,ma sappi che stavolta mi sente! Sparire così…” replico.
“ Patrizia Fernandez preoccupata…chi l’avrebbe mai detto!” esclama sarcastico.
“ Smettila di prendermi in giro!” lo rimbrotto offesa.
 
[Armando]
Accarezzo il suo collo con tanti piccoli baci per svegliarla. La mia principessa sta dormendo,mentre io sono sveglio da almeno mezz’oretta a guardarla. Chissà se la nostra pulcetta le somiglierà! Spero di sì!
“ Amore,sveglia!” le soffio sul collo. Sul suo volto si apre un sorriso superdolce che mi incanto a guardare. È così bella la mia Betty!
“ Principessa,è ora di svegliarsi! Non hai fame?” le sussurro all’orecchio.
“ Amore,ho sonno! Mi hai fatto fare le ore piccole stanotte! Fammi dormire!” mugugna.
“ Veramente eri tu quella a cui sembrava non bastare mai! Dai! Non vuoi darmi un bacino del buongiorno?” replico.
“ No,perché sei stato molto villano nell’asserire quelle cose su tua moglie!” ribatte fintamente imbronciata.
“ E allora riempirò di coccole solo la mia piccolina!” affermo per poi dedicarmi al suo ventre scoperto e ricoprirlo di baci. Risalgo con le labbra lungo il suo addome.
“ Ma non volevi dedicarti solo alla tua piccolina?” mugugna mia moglie quando arrivo alle sue labbra.
“ No,da fine conoscitore delle donne,mi sono reso conto che anche mia moglie aveva bisogno di tante tante coccole!” replico ricoprendo il suo viso di tanti piccoli baci.
“ Veramente tua moglie adesso ha solo bisogno del bagno! Scusa,Armando!” esclama prima di alzarsi di corsa dal letto. Speriamo finiscano presto queste nausee mattutine!
 
[Marcella]
“ Me ne porta un altro?” domando al barman. Sarà il settimo od ottavo cocktail alcolico che ordino e la testa mi gira vorticosamente. Non so come farò a guidare fino a casa! La giornata di oggi è stata schifosa,terribilmente schifosa. Armando,Nicola Mora,Margherita e Roberto…tutti contro di me! E sì che ho sempre considerato Roberto e Margherita come un secondo padre e una seconda madre ed invece mi hanno già rimpiazzato con quella lì,proprio come Armando!
“ […]Credevo tante cose sbagliate prima di innamorarmi di Betty! Pensavo che la vita migliore,quella degna di essere vissuta, fosse da trascorrere ogni sera con una diversa ed invece non è così! Betty ha disintegrato tutte le mie certezze ed io sono felice,felice come non lo sono mai stato prima d’ora! E se ti stai chiedendo,in prospettiva delle nozze,se desiderassi figli da te,la risposta è no! Mi dispiace! Avrebbero solo sofferto in un ménage come il nostro!”
“ SCIACQUATI LA BOCCA QUANDO PARLI DI BETTY! NON AZZARDARTI MAI PIÙ A CRITICARLA! Non te lo consentivo prima, figuriamoci ora! E ad ogni modo: la mia storia con Betty è cominciata nel modo sbagliato,ma è stata la cosa migliore che potesse capitarmi e mi ha dato la forza necessaria per allontanarmi dal tuo controllo pesante che mi aveva privato della gioia di vivere! Giacché mi hai chiamato e mi ci hai spinto tu con tutte le tue cattiverie verso la mia unica fonte di gioia,ti accontento subito: vuoi sapere che sarebbe accaduto se ti avessi sposata? Non ti avrei mai toccata,proprio com’è accaduto nei mesi scorsi perché io appartengo a Betty e ti avrei fatto un favore perché se fossi venuto a letto con te,avrei pensato a lei per tutto il tempo! Betty è in ogni cellula del mio corpo,occupa tutta la mia mente ed il mio cuore e non c’è posto per nessun’altra! Non volevo essere brutale,ma te la sei voluta! Lasciaci in pace,Marcella! Rifatti una vita evitando di distruggere quella del povero disgraziato di turno,se ci riesci,e stai lontano da me e dalla mia famiglia!”
“ Finirà che la signora Marcella oltre al marito dovrà cedere anche il vestito da sposa a Betty! Vi immaginate la scena?!”
“ Vuole saperla palesemente? Bene: lei se l’è cercata e si sta cercando anche il trattamento che le riservo adesso per tutte le umiliazioni che ha rifilato a Betty in più di un anno di lavoro…cosa credeva che le cose sarebbero andate sempre a suo vantaggio? Mi spiace,ma prima o poi doveva aspettarsi una piccola ritorsione a tutti i soprusi che ha riservato alla mia amica! Le cose non sono andate come sperava e dovrà farsene una ragione: non è la signora Mendoza,quello che era il suo principe è scappato con la serva,il castello è passato in altre mani e a lei tocca sgobbare perché non è più azionista per ora! Si è guadagnata di essere la barzelletta di tutti perché continua a piangere da un angolo all’altro per un uomo che le ha messo corna su corna e si è guadagnata anche le denigrazioni varie perché è una spocchiosa che guarda tutti dall’alto in basso,me compreso che sono un suo superiore! Tra l’essere temuta e l’essere rispettata c’è una bella differenza,signorina Valencia,e lei magari potrà ottenere il timore degli impiegati,ma non il rispetto se continua in questo modo […]”
“ Marcella,ma che ci fai qui?” mi domanda una voce maschile. E questo chi diavolo è?
“ Chi sei?” replico.
“ Come sarebbe? Non mi riconosci? Ma quanto diavolo hai bevuto?” ribatte. Ma quante domande!
“ Sto festeggiando il mio non matrimonio. Dovevo essere in viaggio di nozze,ma lui è andato via perché gli ho rovinato la vita ed ama un’altra! Mi ha detto di trovarmi un altro e di non rovinare la vita anche al poveretto di turno!” biascico a questo tizio che neanche riconosco.
“ Raccontami dall’inizio che è meglio!” afferma. Ho la testa che mi scoppia.
 
 
Capitolo terminato! Chi sarà il misterioso hombre che Marcellina ha incontrato al bar? È qualcuno che Marce conosce,nessun nuovo personaggio,è un uomo apparso nella serie televisiva anche se non vi spiego in che contesto! Come sarà il risveglio di Marcella? Con un enorme mal di testa,ma non vi dico altro!
Nella lite con i Mendoza a chi date ragione?
Armando ha raccontato a sua sorella che cosa è stato capace di fare per l’azienda e lei l’ha redarguito…ma perché Camilla detesta tanto Mario? I vostri pareri su questa cosa mi interessano,anche perché i due interagiranno quando lei atterrerà a Bogotà!
Riguardo il simpatico Mario (non impotente)…Sandrina ci sarà andata giù un po’ pesante col suo rimprovero? E soprattutto avrà quest’ultimo sortito degli effetti sul cervello in prognosi di Mario?
Piccolo spoiler sul prossimo capitolo: ci sarà una profezia…si avvererà? E su chi sarà? Vi toccherà aspettare il prossimo capitolo per scoprirlo. Alla prossima!

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Capitolo 11
*** 11 ***


[Marcella]
La luce del sole è forte e deleteria per i miei occhi che non ne vogliono proprio sapere di aprirsi. Ma che cavolo ho combinato ieri sera? Ho un mal di testa assurdo e nessuna voglia di andare a lavorare,ma non voglio dar luogo ad un’altra lite con quel bifolco arricchito!
Apro gli occhi uno alla volta per guardare la mia radiosveglia,ma non c’è. Apro e richiudo gli occhi più volte prima di rendermi conto che questa non è casa mia. No,l’arredamento non è proprio nel mio stile! Marcella,calma! Cerca di rivivere con la testa la tua serata di ieri per capire dove ti trovi! Niente…dopo il terzo cocktail blackout assoluto!
Provo a muovermi,ma qualcosa me lo impedisce. Oh Signore,ma questo è un braccio…maschile! Mi impedisco di urlare solo perché questo può essere solo un incubo. Il grugnito o mugugno che sia proveniente dall’essere che dorme al mio fianco mi fa comprendere che non è un incubo. Oh Mio Dio! Sono nuda in un letto non mio con un uomo che non ho il coraggio di guardare! Il sesso con uno sconosciuto no! Non sono come Patty io!
Allontano da me quel braccio per alzarmi dal letto. Mi volto o non mi volto per vedere chi è? E se poi è uno brutto? Marcella,tu non toccherai mai più l’alcool! Non assaggerai neanche un cioccolatino al liquore!
“ Marcella,ma dove vai?” mugugna una voce che conosco. No! Mi sento morire! Lui no! Che cazzo ho fatto?
“ Stronzo!” sbotto per poi girarmi e tirargli un ceffone.
“ Ma che sei pazza?” replica massaggiandosi la guancia.
“ Pazza? Ti sei approfittato di me! Che cazzo ci faccio io qui?” gli domando.
“ Approfittato di te? Sei tu che mi hai baciato! Io volevo solo riaccompagnarti a casa. La nottata di fuoco non era in programma! Eri sbronza, non ce la facevi a guidare e ti ho fatto un favore,ma tu non la smettevi di parlare di Armando. Dicevi che non ti voleva,che da quasi 3 mesi non ti toccava e mi hai baciato…per il resto non hai dovuto insistere molto,devo ammetterlo!” racconta. Gli tiro una cuscinata per l’ultima frase.
“ TU DOVEVI FERMARMI,RICARDO! CAZZO!” sbotto furiosa. Sono andata a letto con Ricardo Mantilla…voglio morire! Io questo qui lo detesto e poi è un amico di Armando!
“ Fermarti? Eri a secco da 3 mesi…se ti avessi fermato,sarebbe stato come sparare sulla Croce Rossa! E poi a letto sei una bomba!” ribatte. Lo guardo male. Si rende conto delle stronzate che gli escono di bocca?
“ Marcella,dai! Non te la prendere…il mio era un complimento! Era un modo per dirti che il problema dell’astinenza di questi tre mesi non è scaturito di certo da te!” continua. Questo lo sapevo anche da me! Mi copro istintivamente col lenzuolo.
“ Marcella,non fare la bambina! Che ti copri a fare? Guarda che stanotte le luci erano accese!” esclama con un sorrisetto sghembo. Giuro che lo ammazzo!
“ Stronzo! Giuro che questa me la paghi!” replico per poi raccattare le mie cose alla ricerca di un bagno dove vestirmi. Se il buongiorno si vede dal mattino,sono rovinata!
 
[Mario]
Niente. Immobile. Ho passato tutta la notte a cercare qualche reazione. Neanche con la foto dell’Arboleda che faceva da ispiratore ad Armando! Questa dev’essere una maledizione di quella combriccola di racchie o di Betty o magari di quel saltimbanco che gioca al presidente dell’Ecomoda!
Non posso essere diventato impotente,maledizione! Mario,calma! Mantieni la calma! Forse è solo una questione psicologica!
“ […]Lei non pensa che una persona del suo status possa innamorarsi di una comune mortale che non è neppure una top model!” 
“ Lei ce l’ha un modo di pensare suo o è finto con tutti? Esprime pareri solo per compiacere gli altri? Esiste un vero Mario Calderon da qualche parte?”
“ Che sfizio c’è ad insultare una persona solo perché è brutta? Le toglie qualcosa la mancata avvenenza di Betty o mia o di Sofia?”
Non bastavano i miei problemi…ehm sessuali,ci mancava anche il sermone della mia ex segretaria a tormentarmi tutta la notte!
Il mio cellulare squilla già per la terza volta. Olivia. Che palle!
“ Che c’è?” sbotto.
“ Volevo solo sapere come stavi!” risponde.
“ Bene. Ti ho già chiesto di non trattarmi come un malato terminale,ok?” replico scontroso. Cazzo,sembro Armando nei mesi di astinenza, durante il periodo in cui la racchia teneva le cosce serrate. Che poi…speriamo proprio che quel dannato bambino non l’abbiano concepito proprio in casa mia!
“ Mario,perché non vai da uno specialista?” mi chiede Olivia.
“ Magari sei tu che non mi ispiri abbastanza!” rispondo offeso per poi riagganciare. Uno specialista…questa mi mancava! No,io devo capire se è qualcosa di serio…e sì che ieri in macchina funzionava!
 
[Betty]
Non riesco quasi a riconoscermi senza apparecchio,eppure è così! La Betty della frangetta,dell’apparecchio,degli occhiali e dei vestiti demodé non esiste più almeno esteticamente. Armando mi ha tenuto tutto il tempo la mano dal dentista e vorrei tanto che si togliesse dalla testa le pagine del mio diario,che la smettesse di soffrire per qualcosa che sto lentamente superando grazie al suo amore. Non credevo potesse mai esistere un uomo in grado di amarmi tanto ed invece è qui che cammina agitato percorrendo da parte a parte il corridoio del reparto come se già mi trovassi in sala parto.
“ Prima o poi lo buca il pavimento! Oltre al fatto che mi sta facendo venire il mal di mare. Betty,o lo calmi tu o gli faccio uno sgambetto e lo faccio finire al reparto di ortopedia!” sibila Camilla. Il suo cellulare squilla,ma lei chiude la chiamata.
“ Dopo devo richiamare Nicola,se sopravvivo al ballo di mio fratello! Lo calmi?!” continua Camilla per poi rivolgersi a me.
“ Zietto,perché cammini avanti e indietro?” domanda Bobo seduto in braccio a sua madre.
“ Sono un po’ teso!” risponde Armando.
“ Amore,se entro 5 secondi non ti metti a sedere qui vicino a me senza tic strani per il nervosismo,giuro che parto e non mi rivedi mai più!” intervengo. Mi guarda male per poi ubbidire. Che cavolo non può farsi riconoscere anche qui!
“ Mendoza!” chiama l’infermiera. Armando scatta quasi sull’attenti. Le settimane che precederanno il parto lo imbottirò di camomilla o farà crollare l’ospedale!
“ Andiamo… Menomale che si è sbrigata o avremmo dovuto risarcire la città per i danni causati da Armando alla struttura ospedaliera!” mi sussurra mia cognata. Mi alzo e mi dirigo con loro nella stanzetta della ginecologa di Camilla.
“ Salve,noi ci eravamo già sentiti. Loro sono mio fratello Armando e sua moglie Beatrice!” esordisce Camilla stingendo la mano alla specialista. Io e Armando le stringiamo la mano.
“ La vedo un po’ agitato,signore!” esclama la dottoressa.
“ Non si preoccupi! Normale amministrazione!” rispondo.
“ Allora di quanto è la gestazione?” domanda la dottoressa.
“ Dovrebbero essere più di due mesi,credo!” rispondo.
“ E non ha mai fatto un controllo in queste settimane?” mi chiede.
“ No,l’abbiamo scoperto da poco!” interviene Armando prendendomi la mano.
“ Bene allora andiamo a vedere questo piccolino!” esclama la ginecologa.
“ Vediamo il cuginetto? E come? C’è una foto?” domanda a raffica Bobo.
“ Amore,per adesso il cuginetto è un puntino nella pancia di zia Betty!” gli risponde Camilla. Aggiro il separé e mi stendo sul lettino sollevandomi leggermente la maglietta che indosso. Armando mi segue per poi prendermi per mano.
“ Amore,tranquilla! Andrà tutto bene!” mi rassicura con un bacio sulla fronte.
“ Amore,io sono tranquilla. Quello agitato sei tu! Se non te la senti di restare,puoi uscire!” replico.
“ No. Certo che voglio restare!” ribatte notevolmente agitato. Speriamo non svenga o non si metta a gridare come suo solito!
“ Allora la signora è alla nona settimana. Il piccolino è di circa 2,5 cm. Se guardate con attenzione si possono distinguere la testa ed anche un abbozzo degli arti.” Spiega la dottoressa. Armando è completamente andato. Fissa il monitor come prima fissava le modelle e ho quasi paura che lo rubi per portarlo a casa. Dopo poco la dottoressa ci fa ascoltare anche il battito. È una musica meravigliosa,qualcosa di stupendo è l’emozione che mi travolge,la stessa che prova lui,che si ritrova il viso bagnato dalle lacrime.
“ Che cos’è questo rumore,mamma?” domanda Bobo a Camilla.
“ Amore,è il cuoricino del cuginetto!” gli risponde Camilla,mentre mi asciugo una lacrima.  
“ La mia principessa.” Ripete Armando fissando come inebetito il monitor.
“ Ok,l’abbiamo perso. È proprio andato!” commenta Camilla.
“ Ma è tutto buio,zietta. Il cuginetto non ha paura del buio come la mia mamma? Non possiamo mandargli una lucetta piccola?” mi domanda Bobo teneramente. Sorrido quasi commossa.
“ No,amore. Il cuginetto non ha paura!” lo rassicuro accarezzandogli i capelli.
“ Ce la stampa l’ecografia,vero?” chiede mio marito alla dottoressa quando si riprende. La ginecologa annuisce.
“ Naturalmente sarebbe opportuno effettuare l’amniocentesi e più avanti anche la strutturale. Giusto per evitare rischi inutili!” asserisce la specialista. Ci toccherà prenotare questi esami una volta a Bogotà!
“ Certo. Noi fra qualche settimana torneremo in Colombia ed una volta lì ci dedicheremo agli esami per questa piccolina!” esclama Armando.
“ Armando,ricominci? Ne parlerai al femminile fino a quando non si saprà il sesso? Abbi pietà di noi!” lo redarguisce Camilla.
“ Amore,è bellissima. Bellissima come te! Ti amo così tanto!” mormora Armando riempendomi il viso di baci. Ridacchio.
“ Ma la zia non è così nera e piccolina! E poi lui è un maschio,altrimenti io con chi gioco?” obietta Bobo facendo ridere a crepapelle Camilla.
 
[Daniele]
Mi stropiccio gli occhi leggermente. Ci metto un po’ prima di rendermi conto del perché mi trovo a casa di mia sorella. Non bastava una sorella mezza svitata…ci voleva che anche l’altra perdesse la testa completamente!
Abbracciata a me con la testa sul mio torace c’è Patrizia. Dorme profondamente. Ed è strano che per la seconda mattina mi ritrovi a svegliarmi accanto a lei. Stanotte ho scoperto un altro aspetto di lei che non conoscevo e che non credevo avesse. Vuole davvero bene a Marcella e si è preoccupata molto!
Le poggio una mano sul capo ed emette dei mugugnini. Speriamo si svegli oppure se Marcella rientra e ci trova così chissà che diavolo elabora con la sua testolina! Mia sorella potrebbe ammazzarmi per una scoperta simile!
“ Patrizia,svegliati!” le sussurro.
“ Marce è tornata?” mi chiede con gli occhi ancora chiusi.
“ No. Tocca chiamare la polizia. È l’unica soluzione!” le rispondo mentre si stropiccia gli occhi. Si alza con la testa dal mio torace.
“ Hai dormito?” mi chiede.
“ Poco. La chiami tu la polizia?” replico.
“ Se te la senti di telefonare tu alla polizia,io metto su un caffè almeno ci riprendiamo dalla notte insonne!” ribatte.
“ Speravo in un altro tipo di notte insonne,a dire il vero! Ad ogni modo sei sicura sia bevibile il tuo caffè?” esclamo per punzecchiarla.
“ Daniele!” strepita oltraggiata strappandomi un sorriso. Si alza dal divano e si ferma all’improvviso. Questa scena mi costringe a voltarmi e noto Marcella all’ingresso.
“ E voi che ci fate qui?” ci chiede.
“ SI PUÒ SAPERE DOVE DIAVOLO SEI STATA? HAI FATTO MORIRE DI SPAVENTO TUTTI!” la rimprovero.
“ In che senso?” ribatte mia sorella.
“ Nel senso che ieri Margherita mi ha raccontato che avevate litigato,che avevi il cellulare staccato e mi ha fatto spaventare. Io ho avvisato Daniele e ti abbiamo cercato per tutta la città prima di aspettarti qui il resto della notte,Marce!” le spiega Patrizia. Non avrei saputo esplicitare meglio il concetto!
“ Ho dormito in auto. Avevo bevuto e non me la sentivo di guidare. Tutto qui! Adesso se Miss Marple e Sherlock Holmes hanno finito,vorrei farmi una doccia!” risponde Marcella.
“ SEI IMPAZZITA? C’HAI FATTO SPAVENTARE A MORTE E ORA CI PRENDI PURE PER CULO?!” sbotto a dir poco infuriato.
“ DANIELE,SONO ADULTA E VACCINATA! NON MI PARE IO TI SORVEGLI A VISTA!” ribatte mia sorella. Giuro che la picchio!
“ Marce,Daniele voleva solo dire che ci siamo preoccupati. Insomma…questo non è un bel periodo per te dopo il matrimonio saltato e diciamo pure che la giornata di ieri tra la litigata con Armando,con Nicola e con i tuoi ex suoceri non è stata proprio da incorniciare. Avevamo paura avessi commesso qualche pazzia,tutto qui!” interviene Patrizia.
“ Sto bene.” Sbuffa Marcella.
“ E allora avverti anche Roberto e Margherita che erano molto preoccupati per te!” replico.
“ Ah sì? E quando si sarebbero preoccupati per me? Tra la scelta delle bomboniere e quella dell’abito da sposa di quel mostro?! Margherita e Roberto vogliono farli sposare. È per questo che abbiamo litigato ieri sera!” ribatte Marcella. Alzo gli occhi al cielo.
“ MARCELLA,QUESTO NON TI AUTORIZZA A TRATTARCI COSÌ. IO E LA TUA CARA AMICA SIAMO RIMASTI QUI TUTTA LA NOTTE AD ASPETTARTI! CI HAI FATTO VENIRE UN INFARTO,MALEDIZIONE! SAI CHE TI DICO? CHE L’UNICO FURIOSO ORA SONO IO…” affermo incazzato.
“ Non l’ho fatto di proposito. Il mio cellulare era scarico!” si difende.
“ Potevi evitare di ubriacarti come una spugna e tornare a casa,senza farci prendere uno spavento! Io me ne vado,visto che dopo questa bella nottatina in bianco avrei un incontro di lavoro importante. Tu vuoi un passaggio o prendi un taxi?” replico per poi rivolgermi a Patrizia.
“ Non ho i soldi per un taxi,quindi vengo con te. Marce,questa da te proprio non me l’aspettavo! Ci vediamo in ufficio!” mi risponde Patrizia per poi rimproverare Marcella. Ma roba da matti…mia sorella sta proprio fuori!
 
[Nicola]
“ Che c’è,figliolo? Sei inquieto!” mi fa notare mia madre. Ma cos’è una congiura? Camilla che mi chiude il telefono e Patty sparita da ieri sera! Giuro che se fa tardi in ufficio stavolta la ammazzo con le mie mani! E Camilla perché non avrà voluto parlare con me? Le ho detto qualcosa di offensivo?
“ Ma niente,mamma. C’è una mia amica che non mi risponde al cellulare e la mia ragazza che è irreperibile!” le spiego. Ma che fine avrà fatto Camilla? Ripercorro con la testa la nostra ultima telefonata per cercare di capire se ho detto qualcosa di sbagliato!
“ Dovresti farmela conoscere!” replica.
“ Chi? Camilla? Magari quando arriva qui a Bogotà!” ribatto distratto. Sono certo che le sarà simpatica!
“ Camilla sarebbe la tua ragazza?” mi domanda.
“ No,Camilla è un’amica. Patrizia è la mia ragazza!” le chiarisco.
“ Ed io mi riferivo alla tua fidanzata. Insomma dovresti presentarci!” ribatte. Patrizia a casa mia? Scapperebbe dopo 2 secondi… e poi non mi sento pronto ad ufficializzare questa cosa. Patrizia mi piace molto,ma siamo così diversi!
“ Mamma,ci sto assieme da troppo poco e poi…è una ragazza così particolare che temo quasi un incontro fra voi due!” affermo.
“ Addirittura? E invece questa Camilla? Non ti avevo mai sentito parlare di lei!” replica curiosa.
“ Perché la conosco da poco e solo per via telefonica. Abbiamo delle amicizie in comune. È una ragazza molto simpatica,ma con una vita molto disastrata. Passo le ore a ridere con lei a telefono. E sembra molto alla mano,nonostante i genitori che si ritrova!” le racconto.
“ E riguardo il tuo nuovo lavoro? A proposito che ti è successo alla faccia?” mi chiede.
“ Ha a che fare col mio nuovo lavoro: una pazza mi ha dato un ceffone!” le rispondo.
“ Mio figlio circondato di donne…” commenta compiaciuta.
“ Mamma! Non sono circondato di donne e poi ti assicuro che quella mezza matta,mollata sull’altare,me la leverei di torno più che volentieri! In merito a Camilla è solo un’amica,anche se Patrizia è gelosa!” le spiego.
“ Una donna non è mai gelosa per nulla,figliolo!” sentenzia. Anche lei con questa storia? Neanche la conosco Camilla!
 
[Giulia]
Mio marito si sta muovendo di continuo girando attorno al tavolo della sala da pranzo. Sembra quasi lo faccia a posta ad impedirmi di avvicinarmi al tavolo per sistemare le vivande per la colazione!
“ Che ti prende?” gli chiedo.
“ Che Nicola si sta mettendo nei guai con quella gente! E prima quella tizia bionda con quella voce odiosa,poi la Valencia,in seguito il fratello di lei…” mi risponde preoccupato.
“ Con quella tizia bionda Nicola non ha una storia?” gli domando confusa.
“ Sì,certo,ma non c’è da rallegrarsene. Immagina quando dovrà portarla a conoscere sua madre! Quella tipa tutta schizzinosa farà drizzare tutti i capelli alla povera signora Esther!” mi risponde.
“ Queste sono cose sue. Non possiamo intrometterci!” replico.
“ Lo so,ma in quell’azienda nessuno lo sopporta perché forse ha alzato troppo la cresta. Va bene avere il pugno fermo,ma lui esagera! E secondo me se quella ragazza non lo raggiungerà presto,Nicola finirà per cacciarsi in un brutto guaio!” ribatte.
“ La sorella del dottor Mendoza,dici?” gli chiedo. Annuisce.
“ Ma a te non sembra che ne parli un po’ troppo di quella ragazza?” gli domando.
“ Sperando non si complichino le cose ancora di più con l’arrivo di quella donna. Nicola dovrebbe cercare di capire davvero se vuole stare con la biondina,anche perché,nonostante sia insopportabile,non merita di essere presa in giro!” risponde mio marito. Tutti i torti non ha: anch’io la trovo astiosa,ma nessuno merita di essere offeso nei sentimenti.
“ Credi che chiederà scusa a quella ragazza che ieri ha offeso? Insomma si scuserà con l’ex fidanzata del dottor Armando?” chiedo ad Hermes.
“ Lo spero per lui oppure gli impedirò di acquietare la sua fame pantagruelica alla nostra tavola. Giulia,lo sai che la prima cosa per me è sempre stata l’educazione!” mi risponde. In effetti!
 
[Patrizia]
“ Grazie per il passaggio!” esclamo quando arriviamo sotto al mio palazzo. Daniele è incazzato nero e anch’io,a dire il vero. Insomma Marce non si è mai comportata in questo modo. Lei è sempre stata posata,assennata…invece stamane sembrava Maria Beatrice!
“ Grazie per…insomma…non era da tutti restare stanotte!” bofonchia.
“ Daniele Valencia che ringrazia? Non avrai mica la febbre?!” replico sfiorandogli la fronte. No,non ha la febbre.
“ Non posso essere gentile?” ribatte piccato.
“ Non mi pare tu mi abbia usato lo stesso riguardo al nostro primo appuntamento,anzi…” gli faccio notare. Abbozza un sorriso sarcastico.
“ Guarda che è normale che Marce stia così. Anch’io quando mi sono separata,ho perso la rotta per qualche tempo! Marce è ancora innamorata di quella bestia pelosa! Talvolta credo che per lei sarebbe un bene se lui e quel mostriciattolo non tornassero più!” affermo.
“ Lo penso anch’io,ma poi mi viene in mente che l’azienda è nelle mani di quella e che ci sono i sacrifici dei miei lì dentro!” mi risponde.
“ Va beh…io ora vado o faccio tardi e finisco per essere rimproverata di nuovo. Ci vediamo!” affermo facendo per mettere mano alla maniglia dello sportello,ma Daniele mi afferra delicatamente l’altro braccio e,quando mi volto verso di lui,mi bacia. Non l’aveva mai fatto fuori dal contesto sessuale né tantomeno di giorno,pertanto resto un tantino spiazzata da questo suo gesto prima di ricambiare.
“ Ti chiamo dopo!” afferma in lieve imbarazzo quando ci stacchiamo. Annuisco confusa per poi scendere dall’auto.
 
[Sofia]
“ Quindi ti ha accompagnata a casa!” esclamo alla fine del racconto di Sandra,che annuisce.
“ E che ti ha detto?” le chiede Mariana.
“ Niente. La solita solfa per giustificare il suo gesto empio nei confronti di Betty! Mica lo ammette che è stata una carognata?!” replica Sandra.
“ E c’ha provato?” le chiede Anna Maria.
“ Ma che sei pazza? Gli avrei tirato un ceffone se si fosse azzardato. Io con quello lì non voglio averci a che fare. Lui le persone le usa ed io non gli servo proprio a niente!” replica Sandra quasi oltraggiata.
“ Magari è pentito sul serio!” azzarda Ines.
“ Sì,come no. Da quello che si sono detti ieri nell’ufficio della signora Marcella i due sadici,non credo proprio. Quello lì è un falso. Non è sincero neanche con lo specchio!” ribatte Sandra.
“ Ma li hai spiati?” le chiedo sconvolta.
“ No,passavo di lì per caso. Non ci penso proprio a spiare quei due!” risponde Sandra.
“ Ok,ma se non è pentito,perché darti tutte queste spiegazioni non richieste?” obietta Ines.
“ Perché ha paura che lo cuociamo in un bel pentolone tipo come fanno i cannibali!” risponde Sandra ironicamente.
“ Salve,come state?” chiede Mr. Muscolo.
“ Bene,grazie. Lei?” domanda Mariana.
“ Bene.” Risponde il tipo.
“ Si trova bene in azienda?” gli domando.
“ Per ora sì. Signorina Sandra,ha poi trovato quello che cercava?” risponde quel tipo per poi rivolgersi alla mia amica.
“ Sì. Grazie per l’interessamento,signor Balda!” replica Sandra formale.
“ Solo Romeo. Io salgo a piedi. Faccio un po’ di movimento. Alla prossima!” esclama quello per poi imboccare le scale.
“ Sandra…ma perché sei così formale? Quando lo trovi un ragazzo se tratti tutti così?” la redarguisce Anna Maria.
“ E cosa dovrei fare? Offrirla su un piatto d’argento al primo che passa? Senti,Anna Maria,io non sopporto che si prende certe libertà con me e poi quel tipo neanche lo conosciamo. Potrebbe essere un serial killer!” ribatte Sandra.
“ Sì,il serial killer della scheda madre… Sandra!” ribatto avvilita dalla sua diffidenza.
 
[Daniele]
Che cavolo mi sarà preso? Ho perso per un attimo la lucidità e… Ok,Patrizia è stata più che gentile ad aspettare con me fino a stamani quella testa calda di Marcella,a dormire sul divano e a non lamentarsi per l’atteggiamento sregolato di mia sorella negli ultimi periodi. Non posso che rendergliene merito,ma non c’è nient’altro. Non ci sarà mai nient’altro fra noi due. Io non voglio nient’altro dalle donne che non sia sesso e divertimento. Con Patrizia poi ancora peggio: quella non vede l’ora di accasarsi con un ricco e se le tendo la mano,è capace di prendersi tutte e due le braccia e di trascinarmi all’altare in meno di un quarto d’ora! No,io ci tengo al mio celibato. Sarò uno zitellone,come mi definisce Ugo, ma a me va bene così. Il fidanzamento,il matrimonio non sono cose per me. Non sono fatto per i sentimentalismi e simili.
“ Daniele,che non ti passi mai più per la testa di compiere gesti come quello di prima! Vuoi finire di nuovo col sudare freddo immaginando una sua possibile gravidanza? E allora devi tenere i nervi saldi e stare attento in certi contesti! Fai prevalere sempre e solo la testa,Daniele Valencia!” intimo a me stesso.
 
[Roberto]
“ …Quindi non è ancora arrivata! E Patrizia?...Neanche?...Senta,Mariana,quando Marcella sarà in azienda può farci richiamare,per cortesia?... La ringrazio! Buona giornata!” sento dire da mia moglie. La nottata è stata insonne per i sensi di colpa. Non mi perdonerei mai se fosse accaduto qualcosa a Marcella e credo che anche mia moglie si senta alla stessa maniera.
“ Non è ancora andata in ufficio!” mi comunica.
“ Mi sembra di impazzire! Lei e Armando ci manderanno al manicomio di questo passo!” commento.
“ Forse stiamo sbagliando davvero. Forse stiamo sbagliando ad appoggiare nostro figlio,che ha rifilato quella fregatura a Marcella a pochi giorni dalle nozze!” replica mia moglie.
“ Non lo so,Margherita. Una parte di me sente che la sottile recisione di questo legame non può che dare la spinta giusta a Marcella per andare avanti,per accantonare questa storia; ma dall’altra penso anche che Marcella in fondo è sola perché Daniele e Maria Beatrice sappiamo bene di che pasta sono fatti…e voltandole le spalle è come se la stessimo abbandonando al proprio destino. È sempre stata come una figlia per noi… ma è pur vero che il sangue del nostro sangue è Armando,che,anche se con un modo di fare non proprio consono alla morale,ha solo seguito il suo cuore. Sono combattuto!” affermo.
“ Se provassimo a parlarle?” propone Margherita.
“ Non credo ci ascolterà!” obietto.
“ Tentar non nuoce!” ribatte.
 
[Marcella]
Sono così nervosa! Sono andata a letto con Ricardo Mantilla…neanche nei miei incubi peggiori è mai successa una cosa del genere! Quando lo racconterò a Patrizia non ci crederà! Lei mi aveva consigliato di trovarmi qualcuno con cui divertirmi,ma non Mantilla! E poi stamattina ho maltrattato ingiustamente lei e Daniele…
Dopo il risveglio di stamattina,la mia giornata non si prospetta delle migliori. Infatti come volevasi dimostrare,appena entro in Ecomoda mi imbatto nel bifolco arricchito che sta scherzando con Freddy ed Anna Maria…
“ Buongiorno!” esclamo fredda ricevendo un cortese saluto di rimando.
“ Io salgo a piedi!” annuncia quello.
“ Non ho mai sbranato nessuno!” ribatto.
“ Forse,ma non ci tengo a ricevere un altro ceffone né tantomeno a ricevere di nuovo suo fratello nel mio ufficio senza invito e con la sua solita boria!” replica. Sbuffo.
“ Mi dispiace!” affermo atona. Ci manca solo lui!
“ Non è colpa sua,ma della genetica a quanto pare e poi le cose che mi ha detto ieri le pensava davvero,no?” replica mentre entro in ascensore.
“ Che fa entra o aspetta l’invito ufficiale?” gli domando scocciata. Ci mancava solo lui! Se aspetta che lo preghi sta fresco!
“ La avviso che non ho ancora fatto testamento!” ribatte. Spiritoso!
“ Non credo abbia poi molto da lasciare ai suoi eredi!” replico acida.
“ Senta,signora Marcella,siamo chiari: lei non mi piace. È una donna arrogante,fredda,snob,il più delle volte sgradevole,con la puzza sotto al naso,saccente e avere a che fare con lei è come entrare in una gabbia di leoni a digiuno da un mese.” Esordisce.
“ Grazie per la captatio benevolentiae!” sibilo sarcastica.
“ C’è poco da scherzare…lei è davvero così! E non sono l’unico a pensarla in questo modo! Forse ieri ho esagerato,ma quello che le ho detto, anche se in maniera forse un po’ troppo amplificata,lo penso. Lo so che non è bello essere mollati così a pochi giorni dalle nozze,che Betty ed il dottor Mendoza si sono comportati male e che lei ci sta male,ma ciò non implica che debba trattare me e gli altri come sacchi da box. Provi a domandarsi se non è proprio questo suo modo di fare ad aver fatto scappar via il dottor Mendoza! Le ragazze ieri hanno sbagliato a malignare su questa storia,ma lei deve abituarsi al fatto che il pettegolezzo è ancora fresco e che è logico che la gente ne parli!” afferma.
“ Non è solo per questo. È che ieri mattina ho sentito Armando e mi ha trattato malissimo!” replico.
“ Vede cosa ci guadagna a cercarlo ancora? Vuole continuare a farsi umiliare? Crede di meritarlo? Il mondo è pieno di uomini provvisti di sufficiente pazienza e masochismo…” esclama. Lo guardo male. Merito di essere umiliata ancora dopo 4 anni di sofferenze? No,non credo! Forse il bifolco ha ragione!
“ Nel senso che dovrebbe cercare di smussare il suo carattere mansueto quanto una mandria di bufali e cercarsi una persona in grado di amarla e di renderla felice. È ancora giovane…perché fossilizzarsi su una persona che non la vuole? Oltre al fatto che il suo dolore non prevede che lei non mi accetti come presidente!” ribatte. Un altro uomo…magari qualcuno che non sia quel depravato di Mantilla!
“ Io non l’accetto e non credo lo farò mai perché su quella poltrona ci sono stati mio padre,Roberto,Armando…e loro hanno un carisma,una stoffa da leader che a lei manca totalmente. Non voglio essere brutale,ma lei e Betty non c’entrate nulla con l’Ecomoda,siete un accostamento che stona. Lei e la sua amica sarete anche degli ottimi professionisti,ma cosa c’entrate col nostro mondo?!” osservo.
“ Eccola che ricomincia ad offendere! Io ci provo ad andare d’accordo con lei,ma è davvero complicato! Ok,io e Betty siamo dei poveracci. Questo è assodato,ma il suo caro Armando,il dottor Calderon,che hanno il carisma di cui lei si riempie tanto la bocca,guardi in che condizioni hanno ridotto la sua azienda! Mi spiega a cosa serve avere carisma se poi non si sa gestire un’impresa e la si fa fallire? A cosa serve saper stare a tavola,in un club,avere uno stuolo di donne ai propri piedi o vestire bene se poi si fa finire un’azienda leader del settore in mano alle banche?” replica astioso.
“ Posso sapere perché la prende così sul personale?” gli chiedo. Squilla il suo cellulare.
“ Pronto…No,Cami,non è niente!...Sì,prima ti avevo cercato per sapere come va,ma non mi hai risposto!...Davvero?...Allora poi mi racconti meglio!...Male. La giornata è cominciata malissimo! Sono in ascensore con quella che doveva diventare tua cognata,la quale oltre al ceffone di ieri mi ha appena detto che non ho le caratteristiche giuste per dirigere la sua azienda!...Certo che sono ancora vivo! Stai tranquilla!...Mi raggiungi alla svelta?...Sì,lo so che fra due giorni sarai qui,ma mi sembra una vita! Diciamo che in un certo senso mi manchi anche se non ti conosco!... Dolce? Ti sembra dolce quello che ti ho detto? È solo la verità!...Appena sai il numero del volo e l’orario fammelo sapere!...No,le sorprese non mi piacciono a meno che la sorpresa non sia che hai già i bagagli pronti e che fra qualche ora sarai sull’aereo!...Chiedo troppo? Perché ti voglio qui adesso?...Va bene. Pazienterò!...No,sorprese d’altro tipo che non riguardano il tuo arrivo non mi interessano!...Ci sentiamo dopo!...Un abbraccio anche a te!” gli sento dire.
“ Diceva?” mi chiede.
“ Che un uomo di classe avrebbe chiesto il permesso prima di rispondere al cellulare. E poi Patty lo sa che civetta con Camilla?” replico. Alza gli occhi al cielo.
“ Signora Marcella,si rassegni: la sua azienda è nelle mani di uno zotico,un economista zotico che non chiede permessi a nessuno per fare le cose! In merito al civettare è una fissa sua e di Patty: io non civetto con Camilla! Ridiamo e scherziamo come due persone che probabilmente instaureranno un’amicizia quando si conosceranno di persona. Tutto qui! Io sono un uomo fedele,non si sono estinti del tutto gli uomini fedeli! Oltre al fatto che la sua amica è così impegnativa da togliermi ogni energia da poter sprecare con un’altra!” risponde.
“ Le sembra educato intavolare argomenti così grossier con una signora?!” replico. Se volevo sapere le loro cose,le domandavo a Patrizia! E poi sono reduce da una notte di sesso con uno che non sopporto…un po’ di pietà!
“ Non parlavo del sesso. Parlavo delle energie spese nelle litigate varie!” ribatte.
“ Io e lei non andremo mai d’accordo!” constato. Per carità di Dio…questo qui è il mio esatto opposto!
“ Non per colpa mia. È lei che mi offende,neanche se fossi stato io a mollarla sull’altare! Che c’entro io? E ad ogni modo,cafone o meno, dirigo la sua azienda,la patata bollente che nessuno di voi ha voluto,quindi impari a rispettarmi come suo superiore o come un suo pari. Se proprio non riesce a vedermi come presidente,ignori la targhetta fuori dal mio ufficio e mi tratti come una persona e non come una bestia o come una specie di fantoccio! Buona giornata!” ribatte prima di uscire dall’ascensore. Ci mancava solo lo straccione orgoglioso…come se non avessi già sufficienti problemi di mio!
“ Buongiorno Mariana!” Nicola Mora saluta la mia segretaria.
“ Buongiorno dottore!” replica lei.
“ Visto che la mia segretaria se l’è presa comoda come al solito,ci sono chiamate per me?” domanda il bifolco alla mia segretaria.
“ L’ha cercata la signora Camilla un quarto d’ora fa circa!” risponde la mia segretaria.
“ Tranquilla,quello è già risolto. Io vado in ufficio. Mi faccia chiamare quando la mia segretaria si degna di presentarsi al lavoro!” ribatte lui prima di andarsene.
“ Buongiorno,signora Marcella! L’hanno cercata con insistenza i signori Mendoza ed il signor Mantilla!” mi annuncia Mariana. Appunto! Come volevasi dimostrare la mia giornata problematica è appena cominciata!
“ Con chi la metto in contatto per prima?” mi chiede Mariana.
“ Buongiorno. Non contatti nessuno di loro e quando arriva Patrizia,la mandi nel mio ufficio,per favore!” replico per poi allontanarmi.
 
[Armando]
“ Poveretto però…nell’ascensore da solo con Marcella!” commento al racconto di Camilla.
“ Poveretto sì. Speriamo ne esca integro!” ribatte mia sorella.
“ Ormai lo senti più tu che io il presidente!” fa notare Betty.
“ Devo essere geloso?” domando a mia moglie stringendola a me.
“ Molto.” Mormora sulle mie labbra per poi posarvi un piccolo bacio.
“ Mamma,chi è il tuo amico che ti chiama sempre? È il tuo fidanzato?” chiede Bobo. Ci manca solo questa!
“ No,amore. È un amico di zia Betty che ha un piccolo problema a Bogotà e noi andremo ad aiutarlo!” gli spiega sua madre per sommi capi.
“ Ed è simpatico?” le domanda Bobo. Ecco che inizia il terzo grado!
“ Sì,molto,ma non cominciare,nano malefico,che io ti ho messo al mondo e ti conosco. Non iniziare!” Camilla mette le mani avanti.
“ Ma se poi tu e questo amico di zia Betty mi fate un fratellino,anche lui sta al buio dentro la tua pancia senza una lucetta? E se ha paura del buio come te e poi va via e non torna più?” chiede a macchinetta mio nipote. Quante cazzo di domande! Camilla scoppia a ridere.
“ Bobo,io e l’amico di zia Betty non abbiamo in programma di mettere in cantiere nessun fratellino e ad ogni modo anche tu sei stato al buio nella mia pancia!” risponde Camilla con infinita pazienza.
“ Zietta,questo tuo amico è bravo?” chiede mio nipote a Betty.
“ Sì,molto bravo,molto simpatico,molto dolce e molto masochista!” gli risponde Betty.
“ Che vuol dire l’ultima cosa che hai detto,zietta?” replica Bobo.
“ Che è fidanzato con un ragazza non proprio dolce e gentile.” Taglia corto la mia Betty.
“ Zia Betty c’è andata leggera. Gnomo,in pratica l’amico della mamma e di zia Betty sta con una donna molto molto molto antipatica, insopportabile e che raggiunge decibel di voce in grado di far crollare un palazzo.” Aggiungo.
“ Mamma,e tu sei la principessa che lo libera dall’incantesimo?” chiede Bobo a sua madre.
“ Mi sa che ti ho letto troppe favole! No,io non lo libero proprio da nessun incantesimo. Al massimo evito che lo ammazzino!” gli risponde Camilla. Questo bambino è pericoloso con la smania che ha di far sposare Camilla!
 
[Mario]
Esco dall’ascensore e saluto Mariana seduta alla sua scrivania. Mi fa ancora un po’ impressione vedere libera la scrivania accanto alla sua,ma temo che presto ci farò l’abitudine.
“ Mariana,sono venuto a prendere altre cose dal mio ex ufficio!” la informo.
“ Bene,dottore!” risponde fredda e formale.
“ Mariana,la first lady non è ancora arrivata?” domanda Sandra arrivando dall’altro lato del corridoio. Mi ignora proprio!
“ No. Sarà andata dal parrucchiere o dall’estetista. Perché?” replica l’altra.
“ Il suo capo/fidanzato ha fame ed ha chiesto di lei. Dice che ha voglia di uno spuntino. Mi sa che toccherà a me chiamare in caffetteria!” spiega Sandra.
“ Se hai da fare faccio io,tanto la signora Marcella si è chiusa nel suo ufficio e non da notizie di sé da quando è arrivata!” si offre Mariana. Che altro è successo a Marcella adesso? Non avranno litigato di nuovo per caso?
“ Allora fai tu. La bionda finta sarebbe stata capace di servirgli lo spuntino nuda…in fondo non dimentichiamo con chi è stata a letto e di cosa è capace!” ribatte Sandra con un’evidente frecciatina a me.
“ Visto che è così libera da star qui a spettegolare,mi darebbe una mano a sgomberare parte del mio ufficio?” chiedo a Sandra.
“ Ho altre alternative?” replica retoricamente. Le rivolgo un’occhiataccia.
“ Arrivo.” Afferma rassegnata per poi seguirmi in ufficio.
 
[Patrizia]
Esco dall’ascensore e vedo allontanarsi in direzione dell’ex ufficio di Mario lui e la giraffona. Ho un mal di testa assurdo dopo stanotte e poi il gesto di Daniele mi ha spiazzata. Che gli sarà preso?
“ Buongiorno cara! Il suo fidanzato la desidera nel suo ufficio ora che si è degnata di deliziarci con la sua presenza!” esordisce Mariana.
“ Sta zitta che non è aria! Ti ha detto che voleva?” le chiedo.
“ SOLO DIRTI CHE SEI UN’IRRESPONSABILE CHE SE NE FREGA DI TUTTO QUELLO CHE DICO. ECCO COSA VOLEVO DIRTI. BUONGIORNO,PATRIZIA. DORMITO BENE,CARA? SAI CHE CAVOLO DI ORE SONO?” esclama il mio fidanzato gridando quasi quanto urlava Armando. Marcella esce dal suo ufficio.
“ Amore,ti posso spiegare…” farfuglio.
“ Non c’è niente da spiegare. E non chiamarmi << amore >> quando sono così incazzato che mi fai solo imbufalire di più!” afferma.
“ Dottor Mora,senta…le posso spiegare tutto io. Patty ha dormito da me!” interviene Marcella.
“ Allora da ieri non ha imparato nulla: non le ho chiesto nulla,dottoressa Valencia,quindi,per favore,non si intrometta!” ribatte Nicola.
“ Nicola,io ho dormito da Marcella perché…” mi interrompe.
“ Non me ne frega niente di dove hai dormito,Patrizia!” afferma.
“ Perché non ti interesso io! Non sei neanche geloso. Avrei potuto essere con un altro!” replico offesa.
“ Povero malcapitato! Adesso di grazia mi spieghi quale piaga ha afflitto la tua esistenza per costringerti ad un ritardo di quasi 2 ore? Ti si è sbeccata un’unghia,era finito il balsamo o cosa?” ribatte.
“ Margherita ieri sera,poco dopo la tua buonanotte,mi ha telefonato allarmata dicendomi che Marcella non si trovava così ho chiamato Daniele e siamo andati a cercarla dovunque,ma poi stanchi ci siamo fermati a casa di Marce ad aspettarla fino a stamattina. Non ho dormito nulla e poi… Mi dispiace!” esclamo.
“ Ti dispiace per oggi,ma questo accade sempre. Tu sei una ritardataria cronica,Patty,e quello che è successo stanotte è solo una scusante in più! Mi dispiace per l’angoscia che avete provato tu e il dottor Valencia,ma da domani devi cercare di essere più puntuale!” afferma Nicola.
“ Ok,amore,scusa!” replico.
“ Per cortesia,mi ordineresti due omelette al prosciutto,2 succhi di mora e magari un muffin ai mirtilli?!” esclama Nicola.
“ Hai fame?” gli chiedo. Ma che parte per la guerra?
“ Un leggero languore. Devo ricaricare il cervello. Dì in caffetteria di fare alla svelta!” risponde prima di rintanarsi in ufficio. Mi accingo ad avvicinarmi alla mia scrivania,ma Marcella mi afferra il braccio.
“ Vieni nel mio ufficio. La telefonata puoi farla da lì,ma ora ti devo parlare!” afferma. Che altro è successo?
 
[Sandra]
“ C’ho pensato molto alla domanda che mi ha fatto ieri sera!” esclama all’improvviso,mentre riordino i suoi fascicoli dandogli le spalle.
“ Ed io che pensavo la sera si dedicasse ad altro…invece filosofeggia…è una continua scoperta!” replico sarcastica non voltandomi neanche per guardarlo in faccia. Che vuole che mi freghi a cosa pensa la sera? Non so se si rende conto del disgusto che nutro nei suoi confronti per il trattamento che ha riservato alla povera Betty!
“ Sono serio. A me dispiace sul serio per il mio comportamento!” afferma. Sbuffo.
“ Non deve domandare scusa a me,ma a Betty. Anche se probabilmente pensa la stessa cosa di me,di Sofia,di Berta,di Mariana. Di Anna Maria no,perché come diversivo andava bene,non ai livelli della Fernandez che poteva sfoggiare in pubblico,ma in qualche motel per qualche ora di divertimento andava più che bene!” ribatto.
“ Come fa a sapere quello che penso?” mi chiede quasi offeso.
“ Perché ho lavorato per lei ed ho avuto modo di conoscere le sue conquiste e so bene con quali criteri le sceglievate lei e il dottor Armando! Il fatto che sia una segretaria,non prevede che abbia un pezzo di groviera al posto del cervello!” rispondo.
“ Io non penso che lei sia stupida,né tantomeno brutta!” ribatte. Mi volto verso di lui seccata e mi accorgo che è a pochi passi da me.
“ Si può sapere che cavolo vuole da me? A me non importa nulla dei suoi rimorsi di coscienza,chiaro? Non lavoro più per lei,quindi che diamine vuole?” replico scocciata.
“ Non voglio che lei e le altre mi odiate tutto qui!” risponde.
“ E a lei cosa importa se la odiamo o meno? Tanto stia tranquillo che non siamo le uniche persone ad odiarla. Non mi pare che il grande capo sprizzi felicità da tutti i pori quando ha la disgrazia di incontrarla e dalle grida della signora Marcella dell’altro giorno,mi pare che neanche lei faccia i salti di gioia quando si imbatte nella sua persona; il dottor Valencia non ne parliamo proprio… E ad ogni modo il nostro non è odio,ma disprezzo,se proprio vogliamo essere fiscali!” esclamo con veemenza.  Nella foga non mi sono accorta che si è avvicinato a me. Faccio per indietreggiare,ma sono bloccata dalla scrivania. Mi stringe un fianco intrappolandomi tra le sue braccia e portando il mio viso troppo vicino al suo. Un secondo dopo affonda le labbra nelle mie. Resto spiazzata,paralizzata. Questo è il mio primo bacio. Per la sorpresa schiudo un po' le labbra e questo gli consente di approfondire il bacio. Ma che cazzo fa?
Faccio per allontanarlo ma mi tiene stretta. Provo a spostarlo con dei pugni sulle sue spalle soprattutto quando sento qualcosa premere contro il mio ventre. Non sarà…Dio Mio,ma è un maiale!
Lo spingo via con tutta la forza che ho per poi tirargli un ceffone e scappare via. Non posso credere che quell’essere sia riuscito a rovinare il mio primo bacio!
 
[Mario]
“ Allora funzioni,disgraziato farabutto!” inveisco nei confronti del mio arnese,che,quasi come per farmi un dispetto,ha preso vigore mentre baciavo Sandra. Il mio esperimento è andato a buon fine e non sono impotente! E allora perché ieri sera ha battuto in ritirata? Forse è davvero Olivia il problema…va beh la cosa importante è che funziona!
Esco dal mio ufficio in fretta. Devo assolutamente chiudere scusa a Sandra per il mio comportamento. Mi dispiace di averla tirata in mezzo senza che c’entrasse nulla! Per quanto…non bacia così male…chi se l’aspettava dalla mia ex segretaria!
È seduta alla sua scrivania e se ne accorgerebbe anche un decerebrato che è nervosa. Solamente che solo io ne conosco la ragione!
“ Sandra,ascolti…” esordisco quando sono di fronte a lei.
“ NO,ASCOLTI LEI: MA COSA PENSA CHE TUTTE LE DONNE MUOIANO DALLA VOGLIA DI VENIRE A LETTO CON LEI? CHI CREDE D’ESSERE? IL DIO DEL SESSO? COME CAVOLO L’È PASSATO PER LA TESTA DI SALTARMI ADDOSSO IN QUEL MODO?” sbotta inviperita. Menomale che in corridoio non c’è nessuno!
“ Ascolti,è che ieri mi è successa una cosa…” farfuglio.
“ NON ME NE FREGA NULLA DI QUELLO CHE L’È SUCCESSO IERI! MI STIA LONTANO E SE MANCA UNA RACCHIA ALLA SUA COLLEZIONE E VUOLE SPERIMENTARE COME CI SI SENTE A FAR SESSO CON UNA BRUTTA,MI DISPIACE,MA NON SONO DISPONIBILE. DOVRÀ ACCONTENTARSI DEI RACCONTI DEL SUO AMICO O TROVARSI UNA CHE NON CONOSCA IL SUO LATO FARABUTTO E SI LASCI AFFASCINARE DA UN DONGIOVANNI COME LEI!” afferma perentoria. Ma che ha capito?
“ Sandra,non è questo…” cerco di spiegarle prendendole per caso il braccio.
“ Mi lasci! Io non voglio avere a che fare con un depravato come lei!” ribatte. Il mio cellulare squilla e rispondo.
“ Pronto!” esordisco scocciato.
“ Mario,scusami. Lo dicevo solo per te. Un andrologo sarebbe la soluzione ottimale…c’è andato anche mio padre tempo fa!” esclama Olivia.
“ Appunto: tuo padre! Io non ho la sua stessa età e sto benissimo…ho appena verificato!” ribatto.
“ Sei stato con un’altra?” mi chiede infastidita.
“ Allora sarò più chiaro,Olivia: io e te abbiamo chiuso! Io non voglio più averti fra le scatole e soprattutto non mi servono i tuoi consigli. Ho solo bisogno di liberarmi dalla tua vocina da gallina per sempre! Addio!” ribatto per poi riagganciare. Ci mancava solo lei!
“ Misogino!” sibila Sandra.
“ Se le chiedo scusa,la smette?” le chiedo.
“ Come se me ne facessi qualcosa delle sue scuse! Lei non potrà mai rendersi conto di quello che ha fatto e non perderò tempo a spiegarglielo! Si allontani e mi lasci in pace!” ribatte. Per un bacio?
“ Io le chiedo solo di capirmi. Ieri mi è successa una cosa strana con Olivia…” esordisco.
“ Ancora? Non mi interessa!” ribatte. Sopraggiunge il logorroico che ieri mi ha fatto esplodere la testa durante il viaggio in ascensore.
“ Signorina Sandra,il dottor Gutierrez è nel suo ufficio? Ieri mi ha detto che oggi sarebbero stati pronti alcuni documenti per la mia assunzione!” esclama il tale. Sandra si massaggia le tempie.
“ Tutto bene?” chiede quello.
“ Una favola. Gutierrez è in ufficio. Ora può lasciarci soli?” sbotto.
“ Signor Balda,può andare dal mio capo!” lo autorizza Sandra dopo un momento di imbarazzo. Quel tale resta a fissarla.
“ Non ha sentito? Vada!” lo esorto.
“ Ma lei non ha nulla di meglio da fare? Non le passa per la testa di dover essere lei ad andarsene?!” sbotta Sandra.
 
[Nicola]
Mi sto letteralmente scompisciando dalle risate a telefono con Camilla,che mi sta raccontando dell’ecografia di Betty e del comportamento da nevrotico di suo fratello.
“ Tu ridi,ma io stavo per tirargli una martellata sul ginocchio durante il suo balletto!” esclama facendo aumentare ancora di più le mie risate.
“ E c’era anche tuo figlio?” le chiedo.
“ Lui ha dato il peggio. Voleva mandare una lucetta al bambino perché nella pancia è tutto buio e poi si è incuriosito su di te!” mi risponde.
“ Ah sì? Penserà chissà cosa!” replico.
“ C’hai preso! Ha cominciato a farsi film come al solito…povera me!” ribatte facendomi ridere. Le mie risate si interrompono quando sento delle voce con toni forti fuori dalla presidenza.
“ Cami,scusa ma ti devo richiamare. Qui le liti sono all’ordine del giorno!” affermo.
“ Ancora Marcella?” mi chiede.
“ Non lo so. Poi ti racconto. Un abbraccio!” rispondo.
“ Anche a te!” replica prima che io riagganci. Mi dirigo verso la porta della presidenza tediato dall’ennesima rogna. Speriamo non sia di nuovo Miss Spocchia o stavolta le faccio raggiungere i gabbiani in volo! Stamattina sono stato chiaro,per la miseria!
Esco e mi ritrovo il tizio nuovo che ho assunto ieri,Calderon e la segretaria di Gutierrez impegnati in un’animata diatriba. Provo a chiamarli più volte,ma nulla finché non mi stanco e fischio con le dita. Si girano verso di me e mi guardano allibiti.
“ Non sono un’apparizione divina,quindi smettetela di fissarmi e spiegatemi che sta succedendo!” affermo.
“ Dottore,è colpa mia. Io stavo discutendo di questioni lavorative con il dottor Calderon e Romeo è intervenuto per aiutarmi perché la discussione stava prendendo una brutta piega. Avrei dovuto sbrigarmela da sola!” afferma la ragazza.
“ No,è colpa mia. Sono stato sgarbato con Sandra e mi dispiace!” asserisce quel cretino di Calderon.
“ Conosce il significato dell’espressione << mi dispiace >>…chi se l’aspettava! Ad ogni modo risolvete fuori di qui i vostri conflitti privati,per favore! Signorina,se il dottor Calderon la infastidisce di nuovo,mi avvisi che do disposizione perché gli sia impedito l’accesso!” esclamo.
“ Signor Balda,lei ha un motivo per star qui?” gli chiedo.
“ Il dottor Gutierrez…dovevo parlargli!” mi risponde.
“ Bene,vada.” Lo esorto. Il tipo guarda Sandra e poi entra nell’ufficio di Gutierrez.
“ Sofia?” chiedo a Sandra.
“ Sta aiutando Mariana con dei documenti da inserire nel database!” mi risponde. Annuisco.
“ Posso rientrare in ufficio senza che lei molesti qualcun altro o devo restar qui a fare il cane da guardia finché non se ne va?” chiedo all’imbecille.
“ Ora tolgo il disturbo!” risponde infastidito per poi andarsene. E come al solito la scrivania di Patty è vuota…come se parlassi al muro!
 
[Armando]
Mi guardo attorno prima di entrare di soppiatto nel camerino dove mia moglie sta provando un completo da lavoro. È stupenda. Non ho mai visto una donna più bella di lei!
Si guarda allo specchio quasi meravigliata dalla sua figura,come se non credesse che la principessa magnifica riflessa è lei,la stessa donna che mi fa battere il cuore da un po’ di tempo,la donna della mia vita.
“ Armando,che ci fai qui?” mi chiede quando l’abbraccio da dietro.
“ Volevo stare un po’ da solo con te!” le rispondo posandole un bacio sul collo.
“ Nel camerino?” mi chiede aggrottando le sopracciglia con un’espressione divertita.
“ Perché? Ti dispiace?” replico accarezzandole il ventre sotto la camicetta.
“ Amore,smettila! Dai! C’è un sacco di gente fuori,compreso tuo nipote,dai!” protesta divertita.
“ Betty,grazie per avermi concesso una seconda opportunità!” mormoro. I suoi occhi diventano lucidi.
“ Sto cominciando a pentirmene…non credevo fossi così degenerato da seguire tua moglie in un camerino!” replica ironica.
“ Non si tratta di essere degenerato,è solo che non mi staccherei mai da mia moglie. Credi sia grave?” le chiedo facendola voltare verso di me. Allaccia le braccia dietro al mio collo.
“ Gravissimo. Ed il peggio è che non c’è cura,dottor Mendoza!” mormora posandomi tanti piccoli baci sulle labbra. Sorrido. La testa di mia sorella sbuca dalla tenda del camerino.
“ Potete uscire,per favore? C’è gente che deve provare gli abiti! Avete una bella stanza a casa mia per amoreggiare…e poi Bobo si annoia a fare shopping!” afferma. Io e Betty ci sorridiamo imbarazzati. Signore,fa che questi due giorni passino in fretta e che Camilla e Bobo partano presto,almeno avrò modo di cominciare la mia luna di miele con la mia Betty!
 
[Patrizia]
“ Dio Mio,mi sento male! Con Mantilla…oddio!” esclamo sotto shock.
“ Già. Pensa me quando me lo sono ritrovato di fianco e per giunta nudo!” mi risponde Marce con la testa fra le mani.
“ E com’è?” le chiedo curiosa.
“ Patrizia,credi lo abbia guardato?” replica alterata.
“ Ma non nudo. Com’è a letto?” le domando.
“ Non me lo ricordo. Mi ha raccontato tutto lui!” mi risponde con tono di voce alto.
“ E quindi gli sei saltata addosso!” asserisco.
“ Da ciò che dice lui. Mi sta chiamando di continuo,ci credi?” replica.
“ Marce,io ti avevo consigliato di distrarti,ma non con Mantilla. È amico di quella bestia pelosa del tuo ex,di Mario…e poi hai dimenticato che è stato complice di Armando in uno dei suoi numerosi tradimenti nei tuoi confronti?” esclamo. Che cavolo…è andata a letto col primo venuto!
“ E perché credi che lo odi? Ti giuro che stamani l’avrei soffocato con un cuscino se avessi potuto!” replica. La porta del suo ufficio si spalanca ed entra Nicola.
“ Amorino,ti è pervenuto lo spuntino?” gli chiedo. Annuisce.
“ Scusate se interrompo la vostra seduta di conversazione su argomenti certamente aulici,ma pretendo la mia segretaria alla sua scrivania,se non è di troppo disturbo!” afferma il mio fidanzato inviperito.
“ LE SEMBRA IL MODO?” gli chiede incazzata Marcella. In effetti poteva anche bussare!
“ Senta,signorina Valencia,ieri mi sono trattenuto dal gettarla dalla finestra,ma oggi non sfidi la sorte di nuovo,per favore! Oltre al fatto che da ieri ad oggi mi ha riempito di insulti,quindi sì,mi sembra il modo,visto che Patrizia è la mia segretaria…oppure se proprio vuole possiamo fare a cambio,dato che Mariana almeno arriva puntuale ed è quasi sempre alla sua postazione!” ribatte Nicola.
“ Tranne quando non è con quelle altre comari a malignare di me!” sibila Marcella.
“ Ricomincia? Ad ogni modo a me serve Patty,quindi la vostra chiacchierata potete proseguirla con the e biscottini magari dopo l’orario d’ufficio!” replica Nicola.
“ Amore,Marce ha un problema ed io la sto solo consigliando…” mi difendo.
“ Alla pronipote di Sigmund Freud magari ci giochi nel tempo libero,adesso se mi usi la cortesia di tornare al posto che ti compete è meglio!” replica incazzato.
“ Perché mi maltratti così?” gli chiedo.
“ Perché per me sei una dipendente come le altre e stai perdendo tempo oltre al ritardo cronico di tutte le mattine!” mi risponde.
“ Voglio proprio vedere se userai lo stesso metro di giudizio quando arriverà quella lì,la principessa decaduta!” replico.
“ Camilla. Si chiama Camilla e smettila di tirarla sempre in ballo e di offenderla. Ogni volta che non sai come giustificare le tue mancanze tiri fuori quella poveretta! E non insinuare che la proteggo. Quella povera ragazza non sta a contare le mosche tutto il giorno come fai tu. Lei lavora come cameriera anche se è laureata. Dovresti prendere esempio da lei invece di criticarla…ti farebbe bene lavorare davvero e non perdere tempo! Oltre al fatto che l’unica principessa decaduta è la tua amica. Camilla sa di essere una comune mortale e non si illude che il mondo giri attorno a lei!” ribatte per poi uscire dall’ufficio sbattendo la porta. Marcella sbuffa.
“ Ma chi è questo Freud?” domando a Marce,che scuote il capo con un sorriso.
 
[Mariana]
“ Ma si può sapere che è successo?” domanda Ines a Sandra mentre siamo tutte riunite in bagno.
“ Un casino.” Risponde Sandra.
“ Non ripeti altro da un po’. Dai che il dottor Mora ci licenzia se non torniamo ai nostri posti!” la esorto.
“ Mi ha baciata!” sbotta Sandra.
“ Nicola Mora?” chiede Sofia sgomenta. Oh cazzo!
“ Macché.” Replica Sandra. Ah ecco…
“ Mr. Muscolo?” domanda Anna Maria.
“ No,il dottor Mario. Mi è saltato addosso ed io gli ho tirato un ceffone!” racconta Sandra. Restiamo tutte senza parole. Ok,Anna Maria è una maggiorata anche abbastanza carina,ma Sandra veste come una suora,quindi perché saltarle addosso?
“ Ma perché?” chiedo.
“ Ma che ne so?! Stavamo parlando. Gli stavo solo rinfrescando la memoria su quanto fosse stato scorretto il suo comportamento con Betty e lui mi ha baciata. Era il mio primo bacio.” Risponde sconvolta.
“ Il tuo primo bacio? E dove hai vissuto? In un convento finora?” ribatte Anna Maria.
“ Diciamo pure che il mio abbigliamento non attira gli uomini come il miele attira le mosche!” le fa notare Sandra.
“ Ho capito,ma ti sarà interessato qualche ragazzo fino a questo momento!” replico.
“ Tipi che non mi guardavano neanche. E comunque la sostanza è che quello lì ha rovinato il mio primo bacio!” afferma Sandra.
“ E com’è stato?” le chiedo.
“ Mariana!” mi redarguisce Sandra.
 
[Nicola]
Ma roba da matti! Avrei una voglia di toglierle quella boria che si ritrova mandandola a sgobbare davvero invece di perdere tempo in quell’ufficio! Che ne sa lei di cosa voglia dire spaccarsi la schiena? E di Patrizia ne vogliamo parlare? Crede di essere la regina del mondo solo perché è nata ricca ed ha frequentato 6 semestri di finanza in quella dannata università…che ne sanno loro di come va il mondo? Non posso farci nulla se riesco a comprendere meglio Camilla che tutti loro perché comunque anch’io prima della Terramoda davo una mano a mia madre in panetteria,quindi so cosa vuol dire lavorare non dietro ad una scrivania e guadagnarsi la pagnotta. E Patrizia si permette anche di offenderla e criticarla!
Il mio cellulare squilla. Ma che mi legge nel pensiero? Sorrido. Chissà che altro aneddoto divertente vorrà raccontarmi!
“ Ehi,pensavo a te!” rispondo. C’è silenzio dall’altra parte.
“ Cami,sei tu?” le chiedo.
“ No. Ciao!” risponde la voce di un bambino. All’inizio resto basito.
“ E tu chi sei? Perché pensi alla mia mamma?” mi chiede il bimbo dall’altro capo del telefono. Però…che tipetto il figlio di Camilla!
“ Sei tu che mi hai chiamato,quindi dovresti dirmi tu il tuo nome,piccolino!” gli faccio presente trattenendo una risata.
“ Lo dice sempre anche la mia mamma! Siete proprio uguali uguali!” afferma. Saggia donna!
“ Scommettiamo che indovino? Sei Bobo,non è vero?” gli chiedo.
“ Sì. Tu sei il mio papà?” replica. No,tuo padre,da ciò che raccontano,è solo un grandissimo figlio di buona donna!
“ No,mi dispiace. Però la tua mamma mi parla sempre di te e so che sei un bel bambino!” gli rispondo.
“ Sei un mago?” mi chiede. Sorrido.
“ No,purtroppo. La tua mamma è lì con te?” replico.
“ Bobo,con chi stai parlando?” sento dalla voce di Camilla.
“ Un mago,mamma! Dice che sono bello!” risponde il bambino.
“ Se non dice che sei una peste,non è un vero mago! Quante volte ti ho detto che non devi frugare nella mia borsa e che non devi giocare col mio cellulare? E poi che mago è?” replica Camilla ironicamente.
“ Pronto” si rivolge poi a me.
“ Mago Nicola Mora. E così ho conosciuto tuo figlio!” esclamo. Ride per un bel po’ di tempo.
“ Mi spiace. Come vedi siamo due rompiscatole. Non bastavo io a chiamarti…ci mancava anche lui! Deve aver premuto qualche tasto,scusa!” replica mortificata.
“ Non dire sciocchezze. E se ti scusi di nuovo,ti faccio andare a vivere da tua madre!” la minaccio.
“ Ed io allora non parto da Zurigo!” ribatte.
“ Ed io ti vengo a prendere perché mi servi qui e perché in quella bettola ci sei già stata a sufficienza per quanto mi riguarda!” replica. Ride.
“ Adesso devo proprio andare. Poi ti chiamo e mi racconti in che lite ti sei trovato coinvolto stavolta,ma stai attento. Non rimediare nessuna cinquina e non avvicinarti troppo a Miss Spocchia!” afferma.
“ Tranquilla! Mi trovi integro al tuo arrivo…fidati!” la rassicuro.
“ A dopo!” esclamo riagganciando. Che tipo il figlio di Camilla!
 
[Camilla]
“ Ma mammina!” protesta mio figlio.
“ No,niente mammina. Ti ho già detto che il cellulare serve per cose importanti e tu non devi usarlo. Sei troppo piccolo! Oltre al fatto che Nicola non va all’asilo,ma lavora e tu l’hai disturbato!” replico.
“ È simpatico. Ma fa le magie?” mi chiede.
“ No,non è un mago e non fa le magie purtroppo.” Gli rispondo. Me lo immagino Nicola che trasforma Marcella in una scrofa,Daniele in un rospo,Calderon in uno scarafaggio e mia madre in una puzzola…eh sì,sarebbero decisamente più carini in versione animale di quanto lo sono da umani! Mi trattengo dal ridere.
“ E perché gli parli di me se non è il mio papà?” mi domanda Bobo facendomi tornare nel mondo reale con la testa.
“ Perché lo vedrai spesso a Bogotà. Io e lui lavoreremo insieme e lui avrà molto bisogno di noi!” gli rispondo.
“ Per salvarlo dalla strega cattiva?” mi chiede. Magari fosse una…oltre alla Fernandez e a tua nonna ci sono anche quella che rischiava di diventare tua zia,suo fratello e l’ex migliore amico di tuo zio,amore mio!
“ No. Andiamo lì per aiutarlo perché lui fa un lavoro importante ed ha bisogno di qualcuno che lo aiuti.” Gli spiego.
“ Che succede?” mi domanda Betty uscendo dal negozio con mio fratello.
“ Indovina che ha combinato Bobo.” La esorto.
“ Ha rubato una macchinina?” domanda mio fratello.
“ No,ha preso il mio cellulare e chiamato Nicola. Quel poveretto è un santo…beato lui che ci scherza su queste cose!” racconto.
“ San Nicola Mora…neanche lo conosce e già lo osanna in questo modo! Amore mio,ma tu le hai detto com’è il tuo amico?” replica Armando per poi rivolgersi a sua moglie.
“ Sì,amore.” Risponde Betty.
“ No,perché mia sorella non vorrei immaginasse uno di quei tipi che le piace tanto frequentare. Nicola non è un ragazzo come quelli che hanno sempre destato il tuo interesse e che poi si sono rivelati dei farabutti. È un bravo ragazzo e non è un adone,anche se magari vestito meglio potrebbe diventare un bel tipo.” Afferma Armando.
“ Pure tu? Guarda che non sto tornando in Colombia per sposarmi con Nicola Mora,ma solo per porre rimedio al casino che tu e quell’altro genio di Calderon avete combinato!” rispondo piccata per poi prendere in braccio mio figlio e allontanarmi. Ma roba da matti!
 
[Betty]
Camilla si è arrabbiata davvero e volgo uno sguardo di rimprovero a mio marito. Geloso pure della sorella e che cavolo! Come se Nicola fosse un playboy da strapazzo! Quello è perso della bionda finta e poi Camilla ha il cuore ibernato in quel senso ed in fondo la capisco! La vita non è stata clemente con quella ragazza,anche se forse Nicola sarebbe la persona giusta sia per lei che per Bobo…con la sua dolcezza,la sua simpatia potrebbe renderli felici!
“ Non credi di aver esagerato?” chiedo ad Armando mentre cerchiamo di raggiungere Camilla mano nella mano.
“ Lo so. Magari il tuo amico è pure la persona giusta per Camilla,ma dopo quello che è successo con Samuel… Io lo faccio anche per il tuo amico,mia madre lo farebbe a pezzi!” mi risponde.
“ Amore mio,neanche si conoscono. Magari di primo acchito neanche si sopporteranno e tutta questa bella corrispondenza telefonica,finirà in fumo! Non ci fasciamo la testa prima di cadere,per favore. E poi non credo a Camilla importi l’opinione di tua madre…l’ha già diseredata,che può fare di peggio?” lo rassicuro. Si ferma d’improvviso,mi attira a sé e mi bacia con ardore.
“ Ti amo! Riesci a rendere tutto così semplice e a dissolvere i miei timori!” mormora poggiando la fronte sulla mia.
“ Anch’io!” soffio sulle sue labbra.
“ Sentito quant’è saggia la mamma? Tu dovrai essere così: bella e saggia come lei!” si rivolge al mio ventre.
“ Sì,ma tanto è maschio!” replico. Ed è così che percorriamo il resto del tragitto verso casa di Camilla: battibeccando scherzosamente sul sesso di quella piccola parte di noi nata dal nostro amore.
 
[Margherita]
Io e Roberto usciamo dall’ascensore dell’Ecomoda. Patrizia ci guarda in modo strano quando ci vede per poi salutarci con lo stesso entusiasmo di sempre.
“ Mariana,come va? Marcella è in ufficio?” le chiede mio marito.
“ Tutto bene,signor Roberto. Sì,la signora Marcella è in ufficio!” le risponde la ragazza. La salutiamo ringraziandola prima di entrare nell’ufficio di Marcella.
Marcella ci guarda male,mentre continua a mescolare l’acqua con all’interno una pastiglia effervescente.
“ Siamo stati molto in ansia per te!” afferma Roberto.
“ Sto benissimo,grazie. Adesso dovrei lavorare,quindi preferirei restare sola!” replica. Io e Roberto ci accomodiamo.
“ Marcella,tu lo sai che per noi sei sempre stata una figlia,soprattutto da quando i tuoi genitori sono deceduti e ancora di più quando tu e Armando avete cominciato a frequentarvi.” Esordisco.
“ Che grande consolazione,visto il trattamento che avete riservato alla vostra figlia naturale! Mi sa che prediligete i maschi,visto che io sono stata rimpiazzata da quella specie di ragno e Camilla esiliata…fa davvero bene al cuore avere il vostro affetto,non c’è che dire!” replica acida Marcella.
“ Marcella,noi non abbiamo smesso di volerti bene. Non smetteremo mai di volerti bene,ma è normale che nei nostri affetti ora entri a far parti anche Beatrice! È la madre di nostro nipote!” afferma mio marito.
“ Un nipote che è stato concepito da un uomo che doveva sposarsi con me! Quella donna mi ha distrutto la vita ed io la detesto! Non è meglio di Vallejo. Vengono entrambi dalla stessa fogna!” replica Marcella.
“ Marcella,non dire così! Beatrice non è un’arrampicatrice sociale come Vallejo e sono certa che ci ridarà l’Ecomoda e che si è prestata a tutto questo solo per aiutare Armando!” esclamo.
“ Anche andarci a letto? Ah no…quella è stata una genialata di vostro figlio!” ribatte Marcella.
“ Che stai dicendo,Marcella?” le chiedo.
“ Non lo sapevate? La storia di vostro figlio e quel mostro non è nata per caso o per una successione di eventi voluta dal fato,ma per un’idea partorita da Mario Calderon. È iniziata solo per tenerla sotto controllo ed evitare che si tenesse l’Ecomoda. È questo Armando Mendoza: un gigolò,uno che si è venduto per l’Ecomoda. Il vostro caro nipotino è nato solo da un atto di disgusto,da una pura transazione finanziaria poco convenzionale… chiamiamola così!” sbotta. No,non è possibile! Mio figlio non può essere caduto così in basso! E quella ragazza saprà tutto? Non posso crederci? In cosa abbiamo sbagliato io e Roberto nella nostra educazione inculcata ad Armando? Come ha potuto giocare con i sentimenti di quella ragazza? Ed io che volevo farli sposare!
“ Quindi è tutto una finta?” domanda mio marito sconvolto. Mi sta stritolando la mano.
“ No,poi a quanto pare si è innamorato di qualche qualità che quella lì tiene molto molto nascosta! E adesso se mi lasciate in pace e tornate a scegliere fiori e confetti per quei due,è cosa gradita!” risponde Marcella. Allora si amano! Non ci sto capendo più nulla!
Il silenzio velato di sconvolgimento creato da questa notizia a dir poco scioccante viene interrotto dalle nocche di una mano che bussano alla porta delicatamente.
“ Avanti” esclama Marcella. Entra Mariana.
“ MENOMALE CHE LE AVEVO INTIMATO DI NON FAR PASSARE NESSUNO! MI ASCOLTA QUANDO LE PARLO O IL SUO CERVELLO È SEMPRE CHIUSO IN BAGNO A MALIGNARE DI ME?” la aggredisce Marcella. Ma povera ragazza…perché la tratta cosi?
“ Signora Marcella,mi scusi,ma c’è il dottor Mantilla per lei. Dice che non si muove di qui se non lo fa passare!” afferma quella ragazza.
“ Vorrà dire che metterà le radici,anzi gli faremo installare una bella pianta davanti a dov’è seduto così nessuno lo vedrà!” replica Marcella.
“ Si può sapere che succede?” domanda entrando il dottor Mora.
“ Mi tolga una curiosità lei si apposta per caso fuori dal mio ufficio di proposito?” lo assale Marcella.
“ Non è colpa mia se le sue urla si sentono fino in presidenza! La prossima volta starnazzi più piano!” replica lui.
“ Dottor Mora!” lo redarguisce mio marito.
“ Signor Mendoza,si faccia raccontare dalla sua pupilla le sue prodezze. Ieri mi ha regalato un ceffone ed io non mi faccio trattare così dalla prima che passa! E soprattutto le grida della signorina riecheggiano nei corridoi ad ogni ora… Le intimi lei di darsi una calmata perché io ormai ci rinuncio!” replica il dottor Mora prima di andarsene.
“ L’hai picchiato?” chiedo a Marcella. Ma che le passa per la testa?
“ Adesso siete diventati gli avvocati dei poveracci? Quel tipo è snervante!” risponde Marcella. Dalla porta aperta entra Ricardo Mantilla.
“ Signori Mendoza,che piacere,come va?” domanda il ragazzo lanciando uno sguardo strano a Marcella.
“ Bene,lei?” replico. Marcella lo guarda in modo strano,oserei definire quasi minaccioso.
“ Bene. E Armando? Non lo vedo da una vita!” ribatte il tipo.
“ Bene. Speriamo stia bene!” risponde diplomaticamente mio marito.
“ Marcella,io ti devo parlare!” esclama Ricardo. Marcella sbuffa.
“ Quando una persona non ti risponde al cellulare,vuol dire che non ha interesse a sentirti e tu non puoi presentarti nell’azienda dove lavoro per perseguitarmi,Ricardo!” replica Marcella.
“ È importante. Riguarda quello che è successo ieri!” ribatte lui. Ieri?
“ In che senso?” chiedo.
“ Ricardo,andiamo a pranzo. Ne parliamo in un posto tranquillo!” esclama Marcella.
“ Come vedete,ho da fare. In fondo quello che dovevamo dirci ce lo siamo detti!” afferma Marcella prima di andarsene con Mantilla.
“ Ma da che ricordo non lo poteva soffrire!” commenta Roberto. Alzo le spalle. Mah…
“ Ieri si sono visti?” domando più a me stessa.
“ Non ci sto capendo più nulla. So solo che mi scoppia la testa!” replica Roberto.
 
[Daniele]
“ Ehi,si può sapere che ti prende? C’è il cretino?” domando a Patrizia che non risponde più. Non è caduta la linea,vero?
“ Daniele,non sai chi è venuto a cercare Marcella per poi portarsela via. Mettiti seduto altrimenti svieni!” esclama.
“ Addirittura? E chi è? Il Dalai Lama?” replico sarcastico.
“ Il Dalai chi?” chiede. Mi porto una mano alla fronte.
“ Lasciamo stare. Con chi è uscita mia sorella?” le domando.
“ Ricardo Mantilla.” Mi risponde. Chi? L’amico di quell’altro depravato? Ma se lei non lo sopporta! Evita come la peste la ColorIn appunto per questo ed ora esce con quel cretino?
“ Con quello? Ma che diavolo si è scolata stanotte? Che c’è stato uno scambio di corpi fra lei e Maria Beatrice?” replico sconvolto.
“ Daniele,calmati,per favore! Ad ogni modo io non ti ho detto niente! Ci manca solo che Marcella sappia che ti ho riferito una cosa del genere!” afferma Patrizia.
“ Ed ha fatto domande su stanotte?” le chiedo. Non vorrei cominciasse a sospettare!
“ No,tua sorella ha altro per la testa.” Mi risponde.
“ Stasera recuperiamo?” le domando.
“ Veramente io vorrei cercare di ammansire la bestiolina. Lo faccio anche per Marcella e poi stamattina mi ha paragonata alla nipote di un certo Freddo,Frollo…non mi ricordo chi!” mi risponde. Mah… sarà un personaggio di qualche programma televisivo per poveracci!
“ Domani sera però non prendere impegni con il cretino,anche perché devi raccontarmi di cosa parleranno oggi a pranzo Marcella e Mantilla, Patrizia!” replico.
“ Ok. Ci sentiamo!” ribatte prima di riagganciare. Ammansire la bestiolina…non le fa schifo andare a letto con quello lì?
 
[Camilla]
Come gli passa per la testa? Cosa crede che mi diverta a mollare tutto per imbattermi in quella mummia di nostra madre? E poi io con l’amore ho chiuso per sempre. Nicola Mora può essere anche bello come Tom Cruise e con la pazienza di un santo,ma io ho messo una bella pietra sopra l’argomento uomini.
“ Mi perdoni,sorellina?” mi domanda Armando arrivandomi alle spalle.
“ No. Tra me e quel ragazzo non c’è e non ci sarà mai niente. Uno interessato a quella gallina siliconata della Fernandez non può di certo interessarsi a me,Armando! E poi…lo sai…insomma se tu avessi conosciuto Betty già incinta di un altro,avresti cresciuto quel bambino come tuo?” gli chiedo mentre gli occhi si riempiono di lacrime.
“ Sì. Io Betty la amo ed avrei amato anche quel bambino,anche se quando ho scoperto che era incinta ed ho pensato per un attimo che quel figlio fosse di Nicola,mi sono sentito morire!” mi risponde. Annuisco.
“ Cami,adesso che siamo da soli e che Betty sta leggendo una favola a Bobo,mi spieghi perché non hai mai detto a Samuel di Bobo?” mi chiede. Bella domanda…no,non posso dirglielo!
“ Non posso dirtelo,Armando! Non mi sento pronta! Ti prego,non me lo chiede più!” rispondo. Mi abbraccia forte. Armando non capirebbe!
“ Camilla,ti ha fatto qualcosa?” mi domanda.
“ Armando,per favore…” rispondo in lacrime. Perché non capisce? Non riesco a parlarne!
“ Ho solo bisogno di capire!” replica.
“ Ed io di dimenticare. Io non voglio più sentir parlare di lui né degli uomini in generale!” ribatto.
“ Peccato perché quel Nicola sarebbe il tipo adatto a te!” mi sussurra con fare derisorio.
“ Smettila di prendermi in giro!” lo rimbrotto.
“ Armando,basta! La lasci in pace?” giunge in mio soccorso quella santa donna di Betty.
“ Amore,ma sei tu che mi hai esortato a far pace con mia sorella!” si discolpa mio fratello.
“ Sì,ma non a prenderla in giro!” replica Betty.
“ Ci mancava solo che faceste comunella! Che croce!” commenta Armando facendoci ridere per poi abbracciare da dietro sua moglie.
A volte provo invidia per Betty e per il bimbo che aspetta,ma non un invidia cattiva…è solo che io non ho mai avuto un uomo che parlasse con la mia pancia quando aspettavo Bobo e Bobo,quando viveva nel mio ventre,aveva solo me che accarezzavo la mia pancia.
 
[Mariana]
“ Sandra,stai per vivere una storia d’amore ma non so con chi! Non c’è la sua fototessera sulle carte!” le ripeto. Perché non capiscono che non ho le schede segnaletiche delle persone sulle carte?
“ Sarà mica Mr. Muscolo?” mi domanda Anna Maria.
“ Magari è lui! Carino è carino!” affermo.
“ Sempre che non sia Pablo Neruda dei giorni nostri!” la canzona Sofia.
“ Neanche morta. E smettila di farmici pensare! Lo sapevo che non dovevo dirvi nulla!” replica offesa Sandra. Dalla porta del “ Corrientazo” entra il dottor Mora. E che ci fa questo qui? Lui è il presidente e poi spero non abbia invitato qui a pranzo la first lady!
“ Salve ragazze!” ci saluta quando ci vede.
“ Salve dottore!” lo salutiamo.
“ Che ci fa qui?” gli chiede Sandra.
“ Ero venuto a pranzare! I ristoranti chic non distribuiscono porzioni di cibo adatte a me!” risponde lui. Sofia sghignazza.
“ Ci scusi,dottore! È che ci ricorda Berta,la segretaria del dottor Gutierrez,che è in maternità. Anche a lei piacciono i pasti parecchio,direi anche troppo abbondanti!” gli spiega Ines strappandogli un sorriso.
“ Vuole sedersi qui con noi?” lo invitiamo. È un bravo ragazzo e merita una mano visto che in quell’azienda tutti lo guardano male.
“ Grazie,molto volentieri! Che state facendo?” ci chiede prendendo posto fra me e Sofia.
“ Mariana mi leggeva i tarocchi!” gli risponde Sandra.
“ Lei legge le carte?” mi domanda il presidente. Annuisco.
“ Le ha lette anche a Betty?” mi chiede.
“ Sì,con lei c’ho azzeccato!” gli rispondo imbarazzata.
“ Anche con me! Me l’aveva predetto che mio marito mi avrebbe lasciata per la promoter!” interviene Sofia.
“ Per chi?” domanda lui.
“ Jenny Garcia,una modella che se n’è andata prima che lei venisse eletto! In pratica faceva la promoter in un supermercato dove un giorno Sofia e suo marito sono andati a fare la spesa ed ha abbindolato quel poveretto facendogli lasciare moglie e figli!” gli spiega Anna Maria.
Il cameriere arriva e Nicola ordina. Cavolo! Mangia più di Berta! Ma dove diavolo lo mette tutto quello che ingurgita?
“ Quindi è brava a leggere i tarocchi!” ne deduce il dottor Mora. Annuisco.
“ Vuole provare?” gli chiedo.
“ Perché no?!” risponde curioso. Mescolo le carte per bene. Speriamo non gli esca nulla di brutto o rischio il licenziamento!
“ Divida il mazzo con la mano sinistra!” gli intimo. Esegue prima che io disponga le carte sul tavolo. Cavolo!
Mi porto una mano alle labbra sconvolta. Cavolo!
“ Che succede?” mi domanda.
“ Dottore,le carte dicono che ha conosciuto la donna della sua vita e che questa donna le ha sconvolto o le sconvolgerà presto la vita,proprio come lei ha fatto o farà con questa donna. Sarà un legame forte,travolgente,importante,qualcosa che non ha mai provato prima,che darà un senso alla sua vita…” gli spiego.
“ Non mi sembra una brutta cosa…ed è Patty questa donna o devo ancora conoscerla?” mi chiede. Sembra un tantino spaventato!
“ Non saprei. Non c’è una foto di questa donna. Nelle carte appare anche un bambino.” Gli rispondo con cautela.
“ In che senso?” mi domanda aggrottando le sopracciglia.
“ Non saprei. È tutto confuso,dottore,ma questa è la carta del bambino che sta per arrivare nella sua vita. Ci sarà un periodo complicato al termine del quale lei avrà un figlio,sarà padre!” cerco di essere più chiara. Non avevo mai visto nulla di così ingarbugliato.
“ Forse dovrebbe stare attento alle precauzioni,dottore!” esclama Anna Maria,beccandosi una gomitata da Ines.
“ Io sto sempre attento alle precauzioni,signorina. Avrò un figlio da Patty?” mi chiede preoccupato.
“ Non lo so se sarà dalla signorina Patrizia,non credo. So solo che c’è una donna pronta a sconvolgere tutta la sua vita o che forse l’ha già sconvolta,una donna molto importante per lei,con cui forse costruirà una famiglia ma solo dopo un po’ di burrasca,solo se farà le scelte giuste e se sceglierà col cuore!” gli rispondo. Come faccio a sapere se è la first lady? Non ho mica la palla di vetro?!
“ Quindi è una donna con cui ho una storia?” mi chiede. Scuoto il capo.
“ No,non ha ancora cominciato una storia con questa donna!” gli rispondo. Le carte dicono così. Almeno non è la bionda finta e questo vuol dire che il povero Nicola non sarà costretto a sopportarla per sempre!
“ E che si sa di questa tizia? Ha tutte le rotelle a posto,vero?” mi chiede seriamente angosciato.
“ Ha sofferto molto e soffrirà ancora se lei la lascerà andare. È una donna che può donare luce e felicità alla sua esistenza!” gli rispondo. Sì,è una donna positiva,decisamente positiva.
“ E mi sconvolgerà la vita in meglio o in peggio? Anche se credo che peggio di questo…ci sia davvero poco!” farfuglia.
“ Non credo in peggio. Si parla di un bambino,di una famiglia,di un grande amore…” lo rassicuro. Chissà chi sarà a dargli un figlio… immagino già la faccia della bionda finta!
“ Un figlio…avrò un figlio…” continua a ripetere sconvolto.
“ Cavolo,potevi essere meno cruda,Mariana!” mi sussurra Sandra.
“ Ah io…tu ti accapigli tutti i giorni con la first lady per i tuoi modi poco diplomatici ed io sarei cruda?!” replico.
Il cellulare di lui squilla e quasi sobbalza. Non volevo spaventarlo con la mia previsione!
“ P-pronto!...No,Camilla,non è successo niente!...Sì,certo che va tutto bene!...Sono a pranzo!...Strano,dici? No,assolutamente!...Così a breve sarai qui!...Non vedo l’ora!...Non ti preoccupare: sto bene!...Ho solo un po’ di mal di testa!...Se mi fai sapere a che ora atterrerai,posso passarti a prendere!...Non mi da fastidio!...Ma certo!...Ci sentiamo dopo,anche perché devo domandarti una cosa in privato e,tanto per cambiare,ho litigato di nuovo con la tua ex cognata!...Tuo fratello dovrà regalarmi minimo una fetta dell’azienda per ripagarmi del trauma costante che mi sta facendo vivere in quell’azienda!...Non ridere che sono serio!...Sì,a dopo…Ciao. Un abbraccio!” gli sentiamo dire. Poveretto…che vita complicata che si ritrova!
“ Era la signora Camilla?” gli chiede Sofia. Lui annuisce.
“ Voi…la conoscete bene?” ci domanda.
“ Sì. È una ragazza molto alla mano,dolce,aveva un ottimo rapporto con tutte noi e non c’ha mai fatto pesare la differenza di status!” gli risponde Anna Maria.
“ E suo marito?” chiede lui.
“ Meno. E poi da quando l’ha sposata,si è sempre creduto chissà chi!” risponde Sofia.
“ Ed era bello?” domanda il dottor Mora.
“ Un Dio greco! Un bocconcino di prima qualità,dottore! Eh sì,la signora Camilla ha sempre avuto buon gusto in fatto di uomini! Tutti i suoi ex che abbiamo conosciuto avrebbero potuto partecipare ad un concorso di bellezza e vincerlo anche!” risponde Anna Maria super gasata.
“ Anna Maria!” la rimproveriamo tutte noi,mentre il dottor Mora sembra pensieroso.
 
[Marcella]
“ Perché non dici niente?” mi chiede. Mi ha portato al << Le Noir >> ed ora come ora lo ammazzerei! Non so se si rende conto che qua ci conoscono tutti,maledizione!
“ Un locale più discreto no?” replico. Anche se forse è meglio così…probabilmente saremmo finiti in qualche locale dov’è stato anche Armando con quella donnaccia!
“ Marcella,scusami! Mi dispiace per questa notte,io avrei dovuto capire che tu non lo volevi,anche perché non mi sopporti!” ribatte. Forse l’unica frase sensata uscita fuori dalla sua bocca da quando ha cominciato a parlare!
“ Direi. Hai aiutato l’uomo che dovevo sposare a tradirmi…non puoi pretendere che ti getti le braccia al collo!” affermo.
“ Ti assicuro che Armando sapeva far bene lo stesso anche senza il mio aiuto,ma se vuoi darmi la colpa mi sta bene. Almeno avrai qualcuno su cui riversare la rabbia!” mi risponde.
“ Che vuoi dire?” gli chiedo.
“ Niente.” Mi risponde.
“ No,adesso parli!” replico.
“ Che hai gettato 4 anni dietro uno che non ti meritava,non guardando altro. Marcella,hai 30 anni,maledizione! Ok,stanotte abbiamo fatto sesso ed avresti potuto prenderla con leggerezza ed invece mi hai insultato,mi hai picchiato e te ne sei andata disgustata come se fossi un mostro o come se tu avessi tradito chissà chi. Marcella,tu e Armando vi siete lasciati,quindi non hai fatto nulla per cui colpevolizzarti stanotte! Ok,forse il problema sono io. Se fossi finita a letto con un altro,forse l’avresti presa diversamente,ma io ti ho vista lì distrutta,ubriaca e proprio non ce l’ho fatta a lasciarti sola. Ti ho lasciata parlare,sfogarti e per il resto mi dispiace di aver approfittato del momento!” esclama.
“ Perché sei…insomma…sei venuto a letto con me?” mormoro.
“ Perché sei una bella donna. Io quella volta ho aiutato Armando perché è mio amico,non perché avessi qualcosa contro di te. Io non ho mai avuto nulla contro di te,Marcella. Sei tu che dopo quell’episodio hai cominciato ad odiarmi e adesso mi odi ancora di più forse. Mi dispiace. Non succederà più.” Risponde.
“ Non ti ho fatto pena? Insomma non eri mosso da pena?” gli chiedo. Scuote il capo. Abbasso lo sguardo.
“ Vuoi ancora pranzare o ti accompagno in Ecomoda? Non voglio costringerti a trascorrere la pausa pranzo con me,so che poco mi sopporti!” mi dice. Abbozzo un sorriso.
“ Ho fame. Ordiniamo?” gli chiedo. Annuisce. Non posso prendermela con lui per quello che Armando mi ha fatto lasciandomi all’altare!

 
 
 
Capitolo terminato! Chi se l’aspettava che l’hombre misterioso era Mantilla e che avrebbe posto fine all’astinenza sessuale di Marcellina? È comparso solo una volta quando Marcella segue Armando al cocktail della ColorIn che lui usa come copertura per uscire con Betty! Marcella lo odia…o forse non più!
Ma in questo capitolo di movimenti ce ne sono stati a bizzeffe come il primo bacio di Sandra…e la non impotenza di Mario! Ora che si è sbloccato tornerà alla solita vita?
Nicola e Marcella hanno chiarito,ma è come se non l’avessero fatto,visto che hanno ricominciato da subito a litigare…di chi è la colpa? In merito a Nicola: vi aspettavate la profezia? E chi sarà la donna delle carte che gli darà un figlio?
Betty ha fatto la prima ecografia nonostante l’agitazione di Armando,a cui ormai è abituata! Sarà davvero una femmina o stravolgerò completamente la storia facendo nascere un bel maschietto? E chi lo sa! E cosa nasconde Camilla ad Armando e a tutta la sua famiglia? Perché non ha detto a Samuel di essere incinta a suo tempo? Anche per scoprire questo dovrete aspettare il seguito,quindi alla prossima! 

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Capitolo 12
*** 12 ***


[Marcella]
Ricardo accosta fuori l’Ecomoda. Ok,ho sbagliato a giudicarlo male e non è il peggiore degli uomini,ma ciò non toglie che non avrebbe dovuto aiutare Armando a tradirmi!
“ Vuoi ancora strangolarmi?” mi domanda.
“ Meno. La morte per strangolamento avviene di solito in 6 minuti o giù di lì…troppo dolorosa!” rispondo. Sorride.
“ Quindi opterai per dei barbiturici o direttamente cicuta?” le chiedo.
“ Decapitazione. Pare sia la morte più rapida. Si sente dolore solo per qualche secondo,in pratica quando viene recisa la testa!” rispondo. Scoppia a ridere.
“ Mi dispiace per il ceffone di stamattina!” mugugno.
“ Dispiace a me per non essermi fermato. Eri ubriaca e quello con la piena capacità di intendere e di volere ero io,ma l’ho messa da parte! Amici?” mi domanda.
“ Non ti sembra di esagerare? Conoscenti!” replico.
“ Magari potremmo vederci qualche volta da amici,però senza alcolici in giro!” mi propone. Scoppio a ridere per la sua precisazione finale e quando smetto mi rendo conto che mi sta guardando.
“ Che c’è?” gli chiedo.
“ E così Marcella Valencia sa ridere… è la prima volta che ti vedo ridere da quando ti conosco. Hai sempre un’espressione arrabbiata quando mi vedi e ti si forma un solchetto al centro della fronte all’altezza delle sopracciglia!” mi risponde. Sorrido.
“ Io adesso devo andare o il pseudo presidente che dirige l’Ecomoda finisce per farmele girare anche ora!” affermo.
“ Il pseudo presidente?” mi chiede divertito.
“ Fai bene a ridere…dovresti conoscerlo e ti chiederesti come fa un tipo del genere a dirigere un’azienda di moda! Ti dico solo che i clochard che ci sono in giro hanno più classe di lui!” gli spiego. Sghignazza. Scende dall’auto e mi apre lo sportello per farmi scendere.
“ Grazie!” lo ringrazio.
“ Non hai risposto alla mia proposta.” Mi fa notare.
“ Facciamo che ci penso. In fondo con tutte le chiamate che mi hai fatto oggi,il tuo numero ce l’ho!” gli rispondo per poi andarmene. Patrizia di certo mi farà il terzo grado quando mi vedrà,ma uscire a pranzo con lui doveva essere solo una scappatoia per fuggire da Roberto e Margherita. Non posso farci nulla se mi hanno deluso con il loro voltafaccia!
“ No eh…se ci si mette anche lei a fare tardi dalla pausa pranzo,io rinuncio!” esclama Nicola Mora quando esco dall’ascensore.
“ È stato lei a consigliarmi di guardarmi attorno!” mi giustifico.
“ Ma non durante l’orario d’ufficio! Io sono davvero contento che lei stia reagendo,anche perché almeno così non rischio la vita ogni giorno quando mi imbatto nella sua persona,però oggi ha superato persino il ritardo di Patty!” replica. Sbuffo.
“ Mi dispiace!” bofonchio.
“ Oddio questo è un miracolo! Devo subito avvisare Camilla che è più vicina al Vaticano! Lei ha pronunciato davvero quelle due paroline?” replica quello. Stringo forte i pugni.
“ Va beh come non detto!” esclama lui alzando le mani in segno di resa. Patrizia torna dal bagno.
“ Ehi,che succede?” domanda tutta allegra.
“ Niente. Stasera che facciamo?” chiedo alla mia amica.
“ Marce,veramente io stasera volevo stare un po’ con Nicola!” risponde lei.
“ Potresti aiutarmi a sistemare casa del dottor Mendoza per l’arrivo di Camilla e di Bobo!” afferma lui. Ahi…mi sa che ora iniziano le grida!
“ VEDI? LO VEDI CHE PENSI SEMPRE A QUELLA? NON È NEANCHE ARRIVATA E TI HA GIÀ MONOPOLIZZATO! DOVREI FARE DA SGUATTERA A QUELLA?” gracchia Patrizia.
“ Patrizia,la tua amica saprà illustrarti meglio di me in che condizioni è la casa del dottor Mendoza,visto che la signora si è divertita a distruggergli vari gingilli… devo sistemare tutto prima dell’arrivo di Camilla! E poi smettila con questa gelosia! A me non piace che tu sia gelosa di me,mi da fastidio. E mi da ancora più fastidio che parli in quel modo di Camilla!” ribatte lui.
“ Ti sei innamorato di quella lì?” replica Patrizia. Nicola Mora alza gli occhi al cielo.
“ Sì ed ho deciso di sposarla! Smettila,maledizione! Non so neanche che faccia abbia! Che credi? Che pensi a lei perché è la donna della mia vita? Non essere ridicola,per favore! Neanche la conosco!” si giustifica lui.
“ Ma ti interessa…” insinua Patrizia.
“ Facciamo una cosa,visto che della tua amica ti fidi,chiediamolo a lei (che per quanto sia isterica mi sembra piuttosto obiettiva) se è possibile innamorarsi di qualcuno per telefono!” esclama esasperato il bifolco.
“ Marce,tu che dici?” mi chiede Patrizia.
“ Se ci si può innamorare di gente orribile,ci si può innamorare anche per telefono! E poi l’ho sentita io civettare con Camilla stamattina, dottor Mora!” replico acida. Nicola Mora sbuffa.
“ Come non detto! Ad ogni modo Camilla è una mia amica,quindi piantala di essere gelosa e di offenderla,Patrizia! Io cerco perlomeno di tollerare i tuoi amici,nonostante non siano proprio simpaticissimi!” afferma quel tipo.
“ Allora ci vediamo domani. Vacci da solo a giocare allo sguattero della principessa Sissi!” replica stizzita Patrizia.
“ Veramente se vogliamo essere precisi: la principessa Sissi viveva in Austria,non in Svizzera. Quella della Svizzera era Heidi!” la corregge lui sbeffeggiandola per poi andarsene.
“ Da quando ti fa ridere quello che dice Nicola?” mi chiede Patrizia.
“ Non mi fa ridere quello che dice,ma la situazione in sé. Anche se devo ammettere che la sua voce sembra quella di un personaggio dei cartoni animati! Insomma quel tale invece di baciare la terra dove cammini perché hai scelto di stare con uno sfigato come lui,ti prende in giro e ti maltratta! Voglio proprio vedere,quando lo liquiderai,dove troverà un’altra pronta a sorbirselo con la sua voce strana,i suoi vestiti terribili ed il suo aspetto da sfigato!” le rispondo. Quel tipo dovrebbe davvero ringraziare il Cielo per aver avuto il privilegio di andare a letto con una come Patty,visto che non è di certo un adone!
“ Ti giuro che lo odio!” sibila Patrizia mentre trattengo una risata. Questi due insieme sono meglio di un siparietto comico! Brutto,bifolco e anche saccente…ce li ha tutti i difetti!
“ Senti…stasera che facciamo?” le chiedo.
“ E se ci vedessimo domani sera? Dai,Marce! Ti prometto che domani passo tutta la serata con te,senza alcun tipo di impedimento! Stasera anticipo una cosa che dovevo fare!” replica Patrizia.
“ Il bel tenebroso?” le domando.
“ Proprio lui!” mi risponde. Andiamo bene…speriamo non scoppi un gran casino per questa bella tresca di Patrizia! Non capisco perché non molla quel morto di fame per dedicarsi solo al suo bel tenebroso!
 
[Betty]
“ Dimmi tu se non è stupenda!” esclama Armando rigirandosi fra le mani l’ecografia.
“ Sì,amore mio,ma non ti sembra di esagerare un tantino? Anche Bobo ti prende in giro per questa storia!” gli faccio notare.
“ No,lui ci sta solo gufando contro dicendo di continuo che è un maschio!” mi risponde.
“ Gufare contro? Non starai esagerando? Un maschio non è mica il mostro di Lochness,Armando?!” replico.
“ No,certo. Anche se per un’eventualità simile mi toccherà pregare parecchio che da grande non diventi un cascamorto come lo ero io prima di incontrarti. La cosa essenziale per me è che nostro figlio nasca sano e forte,ma tu immagina una bella bambina dolce e carina come te ed io che la difendo dai corteggiatori!” ribatte. Rido divertita.
“ Sei peggio di mio padre… Sono caduta dalla padella nella brace!” esclamo.
“ E non ti piace?” mi chiede accarezzandomi il viso. Gli cingo il collo con le braccia infilando le dita fra i suoi capelli.
“ Molto.” Mormoro sulle sue labbra che ben presto si impossessano delle mie.
“ Che c’è?” mi domanda notando che sono assorta.
“ Pensavo a mio padre.” Mugugno accarezzandogli il profilo del naso con l’indice.
“ Anch’io sono preoccupato. Mi farà a fette e poi probabilmente inventerà un nuovo tipo di sushi usando me come ingrediente base!” replica. Sorrido. Il sushi Armando…non c’avevo mai pensato neanch’io quando ero arrabbiata con lui e Calderon per quello che mi avevano fatto e volevo farli fuori! Oddio…con Calderon la voglia di farlo fuori c’è ancora!
“ Niente sushi Armando,amore mio! Io sono solo preoccupata per la reazione che avrà sapendo che mi sono sposata senza di lui; e poi c’è anche la tua ex quando saprà che ci siamo sposati proprio il giorno prima di quando vi sareste dovuti sposare voi due; e i tuoi che non mi accetteranno mai…” sproloquio.
“ Amore,devi calmarti. Non voglio che ti agiti così nelle tue condizioni! Ci vorrà un po’ di tempo per tutti. Parliamoci chiaro: non è stato un bel gesto scappare e liquidare tutti con 4 parole in croce scritte nero su bianco,ma l’abbiamo fatto per la cucciolina che fra 7 mesi allieterà la nostra vita. Forse non ci stenderanno il tappeto rosso,ma prima o poi si rassegneranno. Insomma Marcella troverà un altro amore,o almeno è quello che le auguro,sperando non abbia chiuso a doppia mandata il suo cuore per colpa mia. Se presa a piccole dosi e senza atti sadici nei suoi riguardi,è una bravissima donna e sono certo che un giorno riuscirà ad essere felice accanto ad un uomo in grado di amarla per quella che è con pregi e difetti inclusi. In merito ai miei e ai tuoi genitori,credo che forse si rassegneranno un po’ prima di Marcella e che in cuori loro staranno già accettando l’idea! Sì,forse se Daniele Valencia non avesse ideato il suo ultimatum ridicolo,mi sarei preso un altro po’ di tempo lontano da Bogotà,anche per far assestare meglio questa cosa nelle loro teste,soprattutto in quella di Marcella che è stata danneggiata più di tutti da tutto questo,ma è andata così.” mi rassicura.
“ Mi preoccupa anche Nicola da solo contro la signora Marcella,suo fratello,i tuoi…” gli confesso accoccolandomi fra le sue braccia. Mi posa un bacio fra i capelli. Quel poveretto mi chiederà anni di analisi dopo quest’esperienza! Vorrà ammazzarmi per averlo lasciato lì da solo con tutte le persone infuriate!
“ Forse con quella scenata di ieri a Marcella ho anche peggiorato le cose a Nicola. È solo che mi ha fatto dare di matto il fatto che se la sia presa con te. Sono io che l’ho tradita e noi due sappiamo che ci sono state più volte in cui hai tentennato nel proseguire la nostra relazione perché ti sentivi in colpa nei suoi confronti. Tutte le colpe di questo casino e di quello che vede protagonista l’Ecomoda sono solo mie. Ieri ci sono andato giù pesante,ma ho paura che se la chiamo per scusarmi delle parole tremende che le ho rivolto,possa farsi delle illusioni su qualcosa che non potrà mai accadere. Penso che se non avesse esordito la nostra telefonata in modo così aggressivo e astioso,avrei anche potuto fornirle tutte le spiegazioni che cercava,ma quando ha cominciato col sarcasmo,con la cattiveria,non c’ho capito più nulla e forse se l’avessi avuta davanti ci sarebbe scappato anche qualche schiaffo! Sono stato una merda con Marcella,l’ho usata fin dall’inizio sia a letto che fuori e non ne vado fiero,ma non doveva prendersela con te né quando lavoravi all’Ecomoda né ora. Tu mi coprivi le spalle,ma essenzialmente ero io a tradirla!” afferma.
“ Credo proprio che i primi giorni a Bogotà li trascorreremo interamente a chiarire per risolvere tutte le cose che abbiamo lasciato in sospeso!” asserisco rassegnata.
“ La cosa importante è non consentire a nessuno di mettersi fra di noi!” esclama. Gli poso un bacio delicato sulle labbra.
“ A nessuno. Promesso!” mormoro prima di poggiare di nuovo la testa sul suo petto.
 
[Daniele]
Roba da matti! Dopo la scenata di stamattina,quella pazza di mia sorella non mi ha ancora telefonato per domandarmi scusa ed in più ha pensato bene di uscire a pranzo con quel cretino di Mantilla! Non l’è bastato Mendoza come farabutto? Vuole collezionare tutti gli stronzi presenti a Bogotà e farli passare per il suo letto?
“ Dottore,c’è in linea per lei la signorina Fernandez!” mi annuncia la mia segretaria.
“ Me la passi immediatamente!” le intimo. Magari ha notizie sul pranzo di Marcella con quello lì! Speriamo mia sorella non si sia cacciata in nessun pasticcio!
“ Daniele,c’è un impreviso!” esordisce.
“ Hai scoperto che ti manco?” la punzecchio.
“ Ma che dici?! Domani sono incastrata con tua sorella. Sai ho pensato di accettare di uscire con lei anche per sapere di quel disgraziato di Mantilla e di cosa si sono detti oggi a pranzo… Tua sorella mi è sembrata così allegra quando è tornata in ufficio…pensa che non ha litigato neppure con Nicola!” mi comunica.
“ Un’altra notte saltata…” commento leggermente deluso.
“ Se stasera non hai da fare,possiamo recuperare…” replica.
“ E la tua bestiolina da ammansire?” le chiedo.
“ La bestiolina voleva portarmi a casa di quella bestia pelosa che hai rischiato di ritrovarti per cognato per farsi aiutare a fare le pulizie,quindi evita di nominarmelo che ho solo voglia di strangolarlo!” risponde alterata. Scoppio a ridere di gusto. Ce la vedo Patrizia col grembiulino e il piumino intenta a togliere la polvere! Molto sexy come scena…
“ Smettila di ridere o riaggancio!” mi minaccia inviperita.
“ Ti mando l’autista quando esci da quella specie di manicomio… Ti aspetto da me!” esclamo prima di riagganciare per poi scoppiare a ridere di nuovo. Nicola Mora,non sai proprio come tenertela la cara Patrizia! Hai mirato troppo in alto,pezzente che non sei altro!
 
[Mariana]
“ Vi dico di sì. Era Mantilla e poi sono usciti insieme!” ribadisco alle altre.
“ Voi pensate che lei voglia voltare pagina?” mi chiede Anna Maria.
“ Non sarebbe male,almeno Betty non se la ritroverebbe contro al suo ritorno!” risponde Sandra.
“ Certo che di cose strane ne stanno accadendo,ma la cosa che più mi preoccupa è l’esito della lettura di carte del dottor Mora!” esclamo. In effetti dalle mie profezie non era mai uscito nulla di più ingarbugliato!
“ A me fa ridere l’idea che la first lady presto tornerà ad essere una comune mortale!” ribatte Sofia.
“ Sì,ma chi sarà questa donna? E se fosse peggio della first lady e cominciasse a comandarci a bacchetta,magari pretendendo di licenziarci tutte?” chiede Anna Maria.
“ Mah…certo è che si tratta di una donna positiva. Non è una strega come la bionda finta,anzi…solo che quali sono le donne che conosce il dottore ad ora?” replico.
“ A parte noi,la bionda finta,Betty e la signora Marcella?” chiede Ines.
“ E la signora Camilla… Cavoli vi immaginate se è lei? Oddio stavolta la signora Margherita ci resta secca davvero!” aggiunge Sandra. In effetti l’estrazione sociale del dottor Mora e di Vallejo è più o meno la stessa!
“ No,stavolta l’ammazza proprio e poi si suicida!” affermo.
“ Non starete esagerando? A me sembra che i Mendoza stimino il dottor Mora!” interviene Ines.
“ Tra stimare un valido professionista e trovarselo come fidanzato della propria figlia ce ne passa o devo ricordarti che ha combinato la signora Margherita quando la signora Camilla le ha confessato di aver sposato in segreto quello lì? Stavolta ci giocheremmo davvero la salute della signora Margherita!” esclama Sofia.
“ E secondo voi perché c’ha rivolto tutte quelle domande sull’ex marito della signora Camilla?” domanda Sandra.
“ Amica mia,perché è curioso. Insomma nessuno osa nominarlo come se fosse il demonio,tutti parlano di quanto sia stata sfortunata lei…non starai pensando chissà cosa,vero? Neanche si conoscono di persona…” risponde Anna Maria.
“ Di che parlate?” ci chiede il dottor Calderon facendoci sobbalzare.
“ Niente di importante. Ha bisogno di qualcosa?” gli chiede Ines.
“ Dovrei parlare un attimo con Sandra!” risponde lui.
“ Io ho del lavoro da sbrigare. Ragazze,cercate di non farvi beccare a spettegolare su Mantilla e la signora Marcella o quel poveretto del dottor Mora finisce per rimediare un’altra cinquina a causa nostra!” esclama Sandra prima di allontanarsi nonostante i vani tentativi del dottor Mario di trattenerla.
“ Che c’entra Mantilla?” chiede il dottor Mario.
“ Niente. Uno scherzo!” cerco di tagliar corto.
“ Anna Maria,può spiegarmi?” insiste lui.
“ In pratica lui e la signora Marcella sono usciti a pranzo insieme da soli. Questo è tutto! Io torno in reception!” ribatte Anna Maria per poi dirigersi verso l’ascensore.
 
[Roberto]
“ Lo sapevo che si sarebbe sentita tradita anche da noi!” commenta Margherita riferendosi a Marcella.
“ Ho capito,ma Armando non ha commesso nessun peccato capitale,a parte abbandonarla all’altare. Io sono certo che Marcella riuscirà a trovare qualcuno in grado di renderla felice,qualcuno che la ami al di sopra di tutto ed allora ringrazierà il Cielo per questo matrimonio non celebrato!” la rassicuro.
“ Sperando che non sia Armando a pentirsene!” obietta mia moglie.
“ Stai pensando a quello che c’ha rivelato Marcella?” le chiedo. Non posso credere che mio figlio sia stato capace di fare tanto male a quella ragazza che l’ha sempre aiutato sia riguardo al suo privato che alla sfera professionale!
“ E se fosse stato spinto solo dai sensi di colpa a partire con lei per averle rovinato la vita con una gravidanza?” insinua Margherita.
“ Se non ha sensi di colpa verso di noi e verso i Valencia per averci mandato in rovina e aver fatto ipotecare l’azienda,non credo ne abbia nei confronti di Beatrice. Margherita,se Armando non fosse stato innamorato,avrebbe semplicemente aggirato il problema gravidanza o avrebbe imposto a Beatrice l’aborto,ma non l’ha fatto. Armando in quel gioco si è innamorato e Mario mi ha profondamente deluso per aver partorito un’idea tanto malsana. E naturalmente sono deluso anche da nostro figlio che ha ubbidito alla trovata geniale del suo amico senza ragionare con la sua testa. Non so come abbia fatto quella donna a perdonarlo!” le rispondo.
“ In effetti deve amarlo davvero parecchio per avergli perdonato una cosa simile,almeno quanto l’ha amato Marcella in questi 4 anni visto tutti i tradimenti che gli ha perdonato!” replica Margherita.
“ Scusami,ma non condivido quello che hai detto,amore mio: quello che Armando ha fatto a Beatrice è molto peggio di un tradimento carnale!” obietto. Non può paragonare le due cose: nel tradimento carnale non c’è crudeltà,nell’idea di Armando e Mario sì e pure parecchia.
 
[Patrizia]
Mi guardo intorno circospetta prima di sgattaiolare nell’ufficio di Marcella. Sono troppo curiosa di sapere cosa si sono detti lei e quello lì! Magari l’ha avvelenato ed ha bisogno di una complice per sotterrare il cadavere di quel disgraziato!
“ Non si bussa più?” mi chiede.
“ Raccontami tutto!” le intimo concitata.
“ Patrizia,ti prego…” sbuffa.
“ Marce,guarda che lo so che non vedi l’ora di raccontare!” ribatto.
“ Non l’ho ucciso!” mi rassicura.
“ Questo mi tranquillizza parecchio!” replico.
“ Mi ha chiesto scusa per stanotte e abbiamo pranzato insieme,tutto qui!” ribatte. Non mi convince!
“ Marce,non puoi liquidarmi così. Dai,raccontami tutto!” la esorto.
“ E va bene: ho sbagliato a giudicarlo così male. Mantilla non è un mostro a tre teste e lo si può considerare anche gentile per certi versi…di certo meglio del tuo bifolco,che sta sempre a rinfacciarmi che Armando ha preferito quel mostriciattolo a me!” mi risponde.
“ E lui invece in merito a quella bestia pelosa che ti ha detto?” le domando.
“ Mi ha fatto notare che ho 30 anni e che devo smetterla di perdere tempo dietro Armando,che mi ha sempre trattata male. Insomma poi abbiamo parlato d’altro.” Mi risponde.
“ E che altro avreste in comune tu e quello?” le chiedo disgustata.
“ Sicuro più di ciò che avete in comune tu e quel bifolco arricchito! Va beh che tu tanto hai il tuo bel tenebroso…che poi ancora non capisco perché non lasci quel morto di fame e ti dedichi solo all’uomo del mistero!” mi risponde astiosa.
“ Perché Nicola è il presidente dell’Ecomoda,guadagna molto e vuole una relazione,mentre l’altro direi di no.” Replico.
“ Dovrei chiedere scusa a Daniele per stamane!” asserisce.
“ Dovresti. Tuo fratello si è imbufalito parecchio e se scopre della tua défaillance con Mantilla,ti chiude in un convento e butta la chiave!” le rispondo. Non glielo dirò mai…sarebbe come firmare la condanna a morte di Marce!
 
[Nicola]
“ In pratica te l’ho detto: mi sono trovato i tuoi genitori e Miss Spocchia che litigavano! Io c’ho provato stamani ad andarci d’accordo con quella lì,ma è impossibile! E poi oggi ha anche fatto tardi perché sta cercando di reagire alla rottura con tuo fratello! Magari quando lui e Betty ritorneranno la troveranno fidanzata con un altro!” racconto a Camilla chiuso nel mio ufficio.
“ Con te?” mi chiede divertita. Dio Mio,mi sento male…ci manca solo che sia quella sciroccata la donna delle carte,per istigarmi al suicidio! Ma no,Mariana mi ha parlato di una donna positiva e quella lì di positivo ha bel poco!
“ Camilla,non faccio uso di stupefacenti,quindi puoi immaginare da sola la risposta alla tua insinuazione! Quella donna è un castigo di Dio e non sto scherzando! Poi ho litigato anche con Patty…è una giornata tremenda!” rispondo.
“ Pure con Patty? Cos’è? Una congiura?” mi chiede.
“ Sì. È gelosa di te. Ti ha definita << la principessa Sissi >> ed io mi sono infuriato…” le racconto per sommi capi.
“ La tua bella dovrebbe farsi una cultura. Io sto in Svizzera,non in Austria e non credo che la principessa Sissi,servisse ai tavoli. Oltre al fatto che io e la defunta imperatrice abbiamo in comune solo il fatto che mia madre somiglia molto alla di lei suocera per il modo di fare!” mi risponde con ironia facendomi ridere. In effetti sua madre somiglia un po’ all’Arciduchessa Sofia!
“ Mio figlio crede che tu sia un mago!” mi confessa.
“ Magari…avrei già trasformato buona parte delle persone entrate nella mia vita negli ultimi giorni in statue!” commento.
“ Come Medusa. Trasformeresti anche me in una statua?” mi chiede. Però…mica male come parallelismo!
“ No,tu mi servi viva ed animata. Parlo dei tuoi,di Mario Calderon,di Miss Spocchia,di Daniele Valencia e…talvolta anche di Patty. Sono ripetitivo se ti dico che non vedo l’ora di averti qui?” replico.
“ No,ma attento a ciò che desideri,dottor Mora. Mio figlio è peggio di tutti quelli che hai nominato con le sue domande impertinenti e i suoi capricci. Non sottovalutarlo!” ribatte.
“ Invece secondo me è un tesoro,proprio come la madre. La cosa importante è che non abbia ereditato molto dalla nonna o dallo zio!” esclamo suscitando una sua risata.
“ No,ma non ti anticipo nulla di com’è Bobo,tanto fra 48 ore ci avrai lì e allora sono certa che cercherai il primo aereo per rispedirci a Zurigo!” mi risponde.
“ Non dire queste sciocchezze! Senti…che rapporto avevi quando eri qui con Mariana,la ragazza di colore che lavora in Ecomoda?” le chiedo.
“ Ottimo,perché? Ti piace Mariana?” mi domanda.
“ No. Tendo ad essere monogamo!” le rispondo.
“ E allora che vuoi sapere di Mariana?” mi chiede.
“ Sapevi che…si diverte a fare i tarocchi?” le domando.
“ Sì. Ed è anche abbastanza brava. Insomma li ha fatti anche a me,a Betty!” mi risponde.
“ Ah…e con te c’ha preso?” le chiedo.
“ Sì. In bene e in male.” Risponde con tono decisamente triste. Allora sta davvero per entrare una donna nella mia vita e presto sarò papà! Sorrido di fronte a quella prospettiva!
“ Non volevo farti rattristare,scusa. Sono un cretino!” mi scuso.
“ Non sono triste e non sei un cretino. È solo che mia madre aveva ragione su certe cose ed io ho fatto di testa mia,ritrovandomi sola. Non so neppure perché ti sto raccontando tutte queste cose che neanche ti interessano!” replica. È normale che abbia voglia di abbracciarla? Mi dispiace tanto che abbia sofferto!
“ Guarda che sfogarsi con qualcuno fa sempre bene. Cami,io per te ci sono. Ci sono sempre. Anche se non so se questo sia un bene!” esclamo per poi fare dell’ironia. Scoppia a ridere.
“ Lo è. Credimi,lo è più di quanto immagini! Anch’io per te ci sono. Ci sono sempre e comunque,Nick.” afferma seria. Mi irrigidisco restando senza parole per qualche secondo.
“ Ci sei? Ho detto qualcosa che non va?” mi chiede.
“ No,è che solo mia madre di rado mi chiama così!” mugugno.
“ Scusa…” farfuglia.
“ No,mi piace. Mi piace quando mi chiami così. E ad ogni modo in merito al discorso di prima,mi da forza sapere che ci sei!” replico. Immagino stia sorridendo. Chissà com’è il suo sorriso!
“ Bene tutta questa forza conservala,perché dovrai avere molta forza di sopportazione con me e Bobo!” replica ironica. Rido.
“ Secondo te andremo d’accordo quando sarai qui?” le chiedo.
“ Secondo me sì.” Risponde. Speriamo!
“ Non vedo l’ora di averti qui. Senti…per il bambino,c’è qualcosa che posso fare per farlo sentire a casa? Ha qualche giocattolo che gli piacerebbe trovare qui?” le chiedo.
“ Nicola,se compri qualcosa a Bobo ti mozzo le mani. Non cominciare a viziarlo! Io sono certa che basterà la tua gentilezza e la tua dolcezza a farci stare bene!” risponde. Sorrido.
“ Farò di tutto per farvi stare bene!” le prometto.
“ Ne sono certa. Adesso devo andare o finisce che Bobo si sveglia e sono dolori. Ci sentiamo,ok? Un abbraccio.” replica.
“ Ok. Un abbraccio anche a te. Notte,Cami!” ribatto per poi riagganciare. È una ragazza meravigliosamente dolce!
 
[Camilla]
Sorrido per la dolcezza di quel ragazzo. Non vedo l’ora di conoscerlo di persona e di supportarlo. Sì,lo aiuterò in tutto e non permetterò che lo schiaccino con la loro superbia.
“ Mammina,era il mago?” mi domanda mio figlio stiracchiandosi. Alzo gli occhi al cielo.
“ Te l’ho detto 300 volte: Nicola non è un mago,Bobo! E comunque sì,era lui. Ti è simpatico?” replico divertita. Non vorrei restasse deluso quando lo conoscerà,non trovandolo con la bacchetta magica! Perché mio figlio sarebbe capace di chiedergli dov’è la bacchetta magica!
“ Lui dice che sono bello. Mammina,ma secondo te gli piacciono le macchinine o non ci sa giocare come lo zietto che me le fa sempre andare fuori strada?” mi chiede. In effetti Armando è negatissimo con le macchinine!
“ Non saprei e sono certa che sarà una delle tante domande impertinenti che gli farai!” gli rispondo rassegnata,pregustando già le figuracce che farò con quel ragazzo per colpa di Bobo.
“ Sì. E lui ha dei bimbi?” mi chiede.
“ No,Nicola non ha dei bimbi.” Gli rispondo.
“ E allora potete farmi arrivare dei fratellini!” esclama. Mi porto una mano alla fronte sconvolta.
“ No. Bobo,io e Nicola non ci conosciamo neanche di persona. Non ci siamo mai visti. Magari scoppierà una violenta antipatia fra di noi quando ci conosceremo… e poi non basta essere amica di una persona per fare dei bambini!”  gli spiego.
“ Ma se voi vi fidanzate…” obietta.
“ Io e Nicola non ci fidanziamo!” replico.
“ Perché? Lui ti è simpatico e ridi sempre con lui e poi è un mago! Non ti piacciono i maghi?” mi chiede. È fissato con questa storia del mago! Speriamo non se lo immagini conciato come mago Merlino o resterà deluso quando lo conoscerà! Non credo apprezzerebbero una tenuta simile in Ecomoda…va bene essere creativi,ma così sarebbe esagerato! Già mi vedo l’espressione di mia madre,di Daniele,di Marcella per una mise del genere da parte di Nicola!
“ Non è un mago e non basta ridere con una persona per farsela piacere tanto da mettercisi insieme!” gli rispondo.
“ Anche io e Marika ridiamo insieme e lei è molto bella e simpatica ed è la mia fidanzata!” obietta.
“ Ma da grandi è più complicato. Diciamo che io e Nicola siamo amici,solo amici. Quindi non cominciare a farti strane idee,Bobo,anche perché hai sentito quello che ti hanno raccontato gli zietti sulla sua fidanzata… ed io non voglio problemi!” replico. Speriamo che l’argomento Nicola sia archiviato almeno fino a che non atterriamo a Bogotà! Che croce!
“ Mamma!” mi chiama mio figlio a gran voce.
“ Che c’è?” gli chiedo.
“ Andiamo a prendere l’acqua?” mi domanda.
“ Ok,ma non gridare o finiamo per svegliare gli zii!” gli rispondo.
 
[Hermes]
“ Giulia,sai se quello scansafatiche di Nicola verrà a cena?” domando a mia moglie. Da quando è diventato presidente quel perdigiorno è diventato sempre più strano…o forse sarà la relazione con quell’oca bionda?
“ Guarda che lo so che gli vuoi bene,anche se lo tratti male. Ad ogni modo,credo di sì!” mi risponde.
“ Pantagruel quando è felice mangia,quando è triste pure…e la nostra dispensa è sempre più vuota!” brontolo. Nicola mangia per 4,non so come diavolo faccia a non ingrassare!
“ Beh ora siamo solo in tre a cenare. Betty è partita!” mi fa notare mia moglie malinconicamente. Non che Betty mangiasse poi chissà quanto…soprattutto nell’ultimo periodo!
“ Ma tanto tornerà,ne sono sicuro!” la rassicuro,anche se in cuor mio non sono certo che ciò avverrà.
“ Credi che verrà a vivere di nuovo qui quando tornerà?” mi chiede.
“ Ma certo che sì! Finché quel tale non la sposerà,potrà scordarsi di vivere con la nostra Betty! Il concubinato non è contemplato nella nostra famiglia,lo sai!” le rispondo. Ci manca solo questa!
“ Nicola ha detto che oggi sarebbe andato a casa di lui per attrezzarla al ritorno della signorina Mendoza e del bambino!” mi comunica mia moglie. Signorina Mendoza…non ha mica tanto senso chiamarla signorina,visto che ha già un figlio!
“ Credi che quella ragazza sarà come la madre? C’ha trattato come appestati quando ha messo piede qui!” continua mia moglie.
“ Non lo so,anche se non penso sia così o non l’avrebbero mandata via!” le rispondo.
“ Certo…che razza di persone sono a rinnegare una figlia?” commenta mia moglie.
“ Sperando non rinneghino anche il bambino che aspetta la nostra Betty!” rifletto.
“ Quel bambino avrà sempre il nostro affetto,anche se la famiglia di suo padre dovesse ripudiarlo!” mi rincuora mia moglie. Forse dovrei far aggiustare la camera di Betty ed aggiungere un letto per quando lei ed il dottor Mendoza si sposeranno!
 
[Marcella]
Non capisco perché Patrizia sia così misteriosa in merito al suo bel tenebroso! Insomma se è bello,ricco e così fascinoso perché non me lo presenta? Ha paura che glielo rubi? Anche se i suoi canoni di bellezza lasciano molto a desiderare,dato che concede a quel bifolco di toccarla! Bleah…che orrore!
Bussano alla porta del mio ufficio e sbuffo. Speriamo non siano di nuovo Roberto e Margherita perché non ho alcuna intenzione di parlare con loro di quei due!
“ Avanti!” rispondo seccata. A fare il suo ingresso nel mio ufficio con l’espressione tutta trafelata è Mario. E questo che vuole?
“ Mi hanno detto che oggi hai visto Mantilla!” esordisce.
“ Ciao anche a te,Mario! Sì,grazie sto bene!” replico sarcastica. Mi guarda male.
“ Marce,non cominciare pure tu che non è giornata!” esclama.
“ E allora perché ti stai impicciando del mio privato? E soprattutto chi ti ha rivelato della mia uscita con Ricardo Mantilla?” replico.
“ Voci di corridoio.” Risponde solo al secondo quesito. In pratica quella banda di pettegole!
“ La prima domanda l’hai completamente ignorata!” gli faccio notare.
“ Voglio solo capire che ti ha detto,se è a conoscenza di qualcosa su Armando,se sa dove si sono nascosti lui e Betty…magari li ha aiutati a scappare!” afferma. E ti pareva che Armando non venisse nominato di nuovo! Sbuffo.
“ Non abbiamo parlato di Armando e non sapeva avesse lasciato Bogotà!” taglio corto. Non posso raccontargli che gliel’ho detto io ieri da ubriaca prima che mi portasse a letto!
“ Che vuol dire che non avete parlato di Armando? È l’unica cosa che avete in comune tu e Ricardo!” ribatte.
“ Mario,dopo tutto quello che il tuo caro amico mi ha combinato in 4 anni e soprattutto dopo tutto ciò che è stato capace di combinarmi in questa settimana,scusami ma Armando Mendoza ha smesso di essere il perno attorno al quale far ruotare la mia esistenza! Va bene essere masochista,ma a tutto c’è un limite! Per me può anche trovarsi su Marte in questo momento! Sia Nicola Mora che Ricardo Mantilla mi hanno dato un ottimo consiglio durante questa giornata,un consiglio che intendo mettere in pratica: smetterla di farmi umiliare e pensare alla mia vita. Ed è quello che farò perché ho solo 30 anni e ne ho sprecati 4 dietro uno che non meritava neanche un’ora del mio tempo. Il mio dovere di avvisarlo in merito all’aut aut l’ho fatto,più che altro perché nessun bambino merita di crescere con un padre in galera,visto che quello sconsiderato del tuo amico non ha pensato a suo figlio quando ha truffato tutti noi. Ha detto che tornerà ed io ne sono lieta perché almeno riavrò l’azienda che mi ha rubato. È tutto ciò che voglio da lui: l’Ecomoda…poi per il resto di lui mi importa poco o nulla,dopo il trattamento che mi ha riservato ieri! E se sei di nuovo qui per convincermi a riprendermelo,stai perdendo tempo. Io del tuo caro amico non voglio saperne più nulla,ok?” sbotto. Meglio essere chiari una volta e per tutte!
“ E da quando ascolti i consigli di quei due che neanche sopporti?” replica Mario.
“ Tu e loro due siete le persone che più detesto oltre ad Armando e quella donna,anche se i primi posti della classifica li occupano gli ultimi due che ho citato,seguiti subito dopo da te,per la tua idea del cavolo,e dal bifolco ripulito per come si concia e perché occupa il posto di presidente della mia azienda di moda senza sapersi neanche vestire,ma una cosa giusta lui e Mantilla l’hanno detta e devo renderne merito ad entrambi! Ho trascorso 4 anni sulle montagne russe grazie al tuo amico,sono stata umiliata,tradita e maltrattata psicologicamente,quindi ora basta. Se n’è andato,non mi vuole ed io ho tutto il diritto di pensare alla mia vita e ad essere felice!” gli rispondo.
“ Nicola Mora che ti da consigli…” commenta divertito.
“ Tra una marea di insulti reciproci. Non pensare che voglia familiarizzare Tarzan perché non ci penso neppure a fargli da Pigmalione giacché sarebbe una battaglia persa! Quello marrano è e tale resta,anche se dovesse occupare la carica di presidente a vita o di Presidente della Repubblica! Oltre al fatto che sta sempre a ricordarmi che quel mostriciattolo della sua amica è scappata col tuo amico,cosa che preferirei relegare in un angolo remoto della mia testa!” preciso. Ci manca solo che pensi una cosa del genere! Io ho buon gusto in fatto di uomini e non mi accosterei a quello zulù neanche se mi pagassero…non sono come Armando Mendoza,io!
“ Posso chiederti un consiglio?” mi domanda. Acconsento titubante.
“ Come posso farmi perdonare da una persona che mi crede un sadico maniaco sessuale?” mi chiede.
“ Ah…perché non è ciò che sei?” replico con ostentato sarcasmo. Povera disgraziata quella finita nelle sue grinfie!
 
[Sandra]
“ Si può sapere che ci fai qui?” mi domanda Mariana. La guardo non capendo bene a cosa allude!
“ Gutierrez è chiuso nel suo ufficio,Sofia è al telefono con Mr. Assegno e sono venuta da te per parlare un po’!” le rispondo.
“ Guarda caso dopo che il dottor Mario è entrato nell’ufficio della signora Marcella!” allude. Ma che le passa per la testa?
“ Coincidenza! Solo una coincidenza!” le rispondo. Che pensa? Che mi interessi quel sadico?
“ Guarda che a me puoi dirlo…quel bacio…” la interrompo.
“ Mariana,non ricominciare! Anzi…ora torno alla mia scrivania prima che esca!” affermo.
“ Magari finiranno assieme lui e la signora Marcella!” insinua la mia amica.
“ Buon per loro! Te l’ho già detto che sono fatti l’uno per l’altra,solo che la poverina finirebbe dalla padella nella brace…” replico con totale indifferenza mentre mi incammino verso la mia scrivania.
“ Chi è che passerebbe dalla padella alla brace?” domanda una voce maschile che conosco e detesto. Mi volto con uno sguardo d’odio rivolto allo stesso satiro che ha osato rubarmi il mio primo bacio.
“ Non si origliano le conversazioni altrui!” gli rispondo per poi proseguire il mio cammino. La sua mano mi afferra il polso e mi volto per far in modo che mi lasci.
“ Perché ne fa una questione personale? Io mi sono comportato male con Betty,non con lei!” esclama. Questo allora è proprio scemo! Mi ha baciato con la forza,maledizione!
“ Ah no? Problemi con la memoria breve?” replico sarcastica per poi allontanarmi verso la scrivania. Nella fretta di allontanarmi da quello lì inciampo in qualcosa…o meglio in qualcuno!
“ Fatta male?” mi chiede Mr. Muscolo,mentre sono spiaccicata addosso a lui.
“ No,grazie. E grazie anche per stamattina con il dottor Calderon!” rispondo.
“ È il suo fidanzato?” mi chiede. Mi scappa quasi da ridere. Si vede che non conosce i gusti di quel satiro! 
“ No,per mia fortuna,no!” gli rispondo per poi tornare alla mia scrivania.
 
[Margherita]
“ Sai cosa pensavo?” domando a mio marito. Stiamo cenando cercando di non pensare troppo al litigio con Marcella,la quale è furiosa con noi per aver accettato in parte Betty come compagna di Armando!
“ Cosa?” mi chiede Roberto.
“ Che potremmo far aggiustare la camera che era di Camilla!” gli rispondo.
“ Per lei e il bambino?” mi domanda. Ma è forse impazzito? Dovrei ritrovarmi una miniatura di quel perdigiorno per casa che mi ricordi ogni istante che mia figlia si è rovinata la vita?
“ No,per Armando e Beatrice. Non credo potranno vivere nell’appartamento di lui e magari vorranno stabilirsi da noi. In fondo le cose di nostra figlia sono tutte in cantina…” gli rispondo.
“ A parte le foto che hai bruciato quando hai scoperto che aveva sposato quello lì…” mi rammenta. Roberto è sempre stato troppo morbido con Camilla!
“ Roberto,per favore! La figlia che credevo di avere non avrebbe mai scelto di accasarsi e farsi ingravidare da quello lì!” replico. Già è tanto che riesca ancora a rivolgerle la parola le rare volte che la sento!
“ Per la sua estrazione sociale?” mi chiede.
“ Quello è davvero il meno. Ti ho sempre ripetuto negli anni come la pensavo e continuo a pensarla su questa maledetta storia: quello lì ha visto in nostra figlia il modo per sistemarsi e vivere da parassita,una specie di gallina dalle uova d’oro. Guarda caso dopo il matrimonio con lei,ha iniziato a darsi arie da gran signore senza neppure degnarsi di cercare uno straccio di lavoro per mantenersi,continuando a pavoneggiarsi nonostante non sapesse neanche usare le posate da pesce. Come si fa a sposare una Mendoza senza saper distinguere una forchetta per astice da una per lumaca o da una per dessert? E poi appena l’abbiamo diseredata ed ha capito di doversi rimboccare le maniche per tirare avanti… puff…è sparito,lasciandola anche incinta come completamento della sua opera di distruzione della vita di Camilla! Ora dimmi che mi sbagliavo e che ero prevenuta nei confronti di quello straccione!” rispondo.
“ Magari però se tu non l’avessi offeso…” insinua mio marito.
“ Offeso perché gli dicevo in faccia quello che era? Non è di certo colpa mia se quello lì non sapeva fare l’uomo e mantenere la sua famiglia. Quando l’ha sposata ha promesso di provvedere a lei,non di lasciarsi mantenere da lei! E poi quello lì aveva a stento un diploma e Camilla invece è laureata,colta mentre quello lì avrà letto a stento tutto l’alfabetiere da quando è nato! Non aveva nessuna voglia di migliorarsi,né di imparare il bon ton!”  replico.
“ Non ti aspetterai che Betty sappia distinguere le forchette,vero?” mi domanda mio marito preoccupato.
“ No,ma a quello penserò io e poi quella ragazza ha tanta voglia di imparare,ne sono certa. Darò una sistematina al suo look a dir poco osceno e ai suoi modi. È pure per questo che preferirei abitassero qui,anche per far in modo che prima che nostro figlio la presenti al bel mondo, conosca almeno l’ABC del galateo!” gli rispondo. In fondo almeno temporaneamente è la proprietaria dell’Ecomoda e deve saper stare in un certo tipo di ambiente senza fare figuracce per colpa della sua goffaggine e della sua mancanza di rispetto per l’etichetta!
 
[Nicola]
Sì,diciamo che come casa è presentabile,anche se un bambino a vivere qui proprio non ce lo vedo! Speriamo che quell’irresponsabile di Mendoza cerchi una casa migliore per lui e Betty quando torneranno,oppure povero il loro bambino!
Sarà che io ho sempre pensato ad una casa accogliente per una famiglia,una casa che faccia pensare ad una sera di pioggia durante la quale una coppia innamorata circondata dai loro figli si ritrova ammassata sul divano a guardare un film,mentre questa casa è così fredda! Io non verrei a vivere in un appartamento del genere neppure se mi pagassero! Povero figlio di Camilla che si troverà ad abitare in una casa senza giardino,in un’abitazione adatta solo ad un single!
“ Dottore,le carte dicono che ha conosciuto la donna della sua vita e che questa donna le ha sconvolto o le sconvolgerà presto la vita,proprio come lei ha fatto o farà con questa donna. Sarà un legame forte,travolgente,importante,qualcosa che non ha mai provato prima,che darà un senso alla sua vita…”
“ […]Nelle carte appare anche un bambino.”
“ […] È tutto confuso,dottore,ma questa è la carta del bambino che sta per arrivare nella sua vita. Ci sarà un periodo complicato al termine del quale lei avrà un figlio,sarà padre!”
“ […]So solo che c’è una donna pronta a sconvolgere tutta la sua vita o che forse l’ha già sconvolta,una donna molto importante per lei,con cui forse costruirà una famiglia ma solo dopo un po’ di burrasca,solo se farà le scelte giuste e se sceglierà col cuore!”
“ Ha sofferto molto e soffrirà ancora se lei la lascerà andare. È una donna che può donare luce e felicità alla sua esistenza!”
“ […]Si parla di un bambino,di una famiglia,di un grande amore…”
Nicola,basta! Sono solo carte… E va bene con Camilla c’hanno azzeccato,ma questo non vuol dire che la profezia di oggi si avvererà! E poi non ho un lavoro stabile,come farei ad allevare un bambino? Oltre al fatto che io con Patty ho sempre preso precauzioni e lei è troppo presa da se stessa per volere un figlio! No,Patty non sarà mai madre,soprattutto per opera mia…già in condizioni normali si lagna un attimo sì e l’altro pure ed io non voglio sorbirmi 9 mesi di lamentele…non ci tengo a finire in un manicomio per colpa sua! Assolutamente no…precauzioni tutta la vita!
Mi aggiro per quella casa guardandomi intorno e mi imbatto in una foto di due bambini che si trova nello studio del dottor Mendoza (anche questo molto impersonale)! Questo di certo è lui…faceva il donnaiolo anche da bambino? O forse… Nicola,sei un cretino ed hai appena scoperto che Camilla Mendoza è stata una bellissima bambina!
Quella della foto è una bimba paffuta non proprio magra,ma con un bel sorriso…ma che dico? Ha un sorriso capace di irradiare anche la giornata peggiore,di illuminare il mondo! È di una tenerezza unica! Chissà se suo figlio le somiglia!
“ Camilla Mendoza,finalmente posso darti un volto…un meraviglioso volto!” mormoro ammirando ancora quella foto. Chissà com’è ad oggi questa bambina sorridente ed adorabile!
 
[Sofia]
“ Allora?” domando a Sandra.
“ Ma allora che?” mi chiede scocciata.
“ Mr. Muscolo ha voluto sapere di te e della tua vita privata!” le rispondo.
“ Quel tale ha i prosciutti sugli occhi…pensare che quel mostro fosse il mio fidanzato,ma roba da matti!” commenta.
“ Per me è interessato. In pratica parla solo con te!” le faccio notare.
“ Sofia,ti sembra la giornata per parlare di queste cose? Questo è stato il giorno peggiore della mia esistenza! E la mia peggior disgrazia di oggi porta un solo dannatissimo nome!” mi risponde.
“ Lo odi così tanto?” le chiedo.
“ Secondo te? Non gli bastavano le sue modelle? Doveva rompere le scatole proprio a me?” replica.
“ Magari se l’è presa per qualcosa che gli hai detto ieri sera!” ipotizzo.
“ Certo è che non accetterò mai più passaggi da lui!” risponde Sandra.
“ E da me?” chiede Mr. Muscolo palesandosi davanti ai nostri occhi.
“ Prego?” replica Sandra.
“ Da me accetterebbe un passaggio? Ho la moto!” le propone lui.
“ Veramente a me le moto fanno un po’ paura!” taglia corto Sandra. Sta solo cercando di evitarlo!
“ Beh sarebbe un buon modo per esorcizzare questa  fobia una volta per tutte!” interviene Anna Maria che ci ha appena raggiunte. E anche per perdere questa dannata verginità! Vuole portarsela nella tomba per caso? Ok,forse vedo troppo Anna Maria!
“ Per certe cose ci sono professionisti appositi!” ribatte Sandra.
“ E se invece l’accompagnassi a casa a piedi?” le propone Mr. Muscolo. E dai…accetta!
“ Io…veramente…” farfuglia Sandra.
“ Guarda che se rifiuti penserò che ti interessa il dottor Mario!” le sussurro senza farmi ascoltare dagli altri.
“ E va bene! Può accompagnarmi a piedi!” esclama Sandra senza troppa convinzione.
“ Andiamo?” domando alle ragazze.
“ Allora scendiamo tutti insieme!” risponde Sandra. Ma perché non vuole dare un’opportunità a questo ragazzo? Non è mica un mostro a tre teste o un demonio?!
 
[Patrizia]
Quell’accozzaglia di racchie mi raggiunge nell’ascensore. Devo riuscire a liberarmi di loro per evitare che mi vedano entrare nella macchina di Daniele! La riconoscerebbero di sicuro e la cosa arriverebbe di certo alle orecchie di Nicola,visto che ha familiarizzato con quelle bruttone!
“ Menomale che non c’è Berta oppure quest’ascensore sarebbe diventata una scatola di sardine!” commento ad alta voce davanti al tizio nuovo che ha preso il posto di Ortiz.
“ Bionda finta,non mi provochi!” sbotta la giraffona.
“ Come mai senza il suo fidanzato?” mi chiede la nanerottola.
“ Nicola dev’essere andato a prepararmi un bagno caldo!” mento dandomi delle arie.
“ Come no!” commentano la giraffona e Mariana.
“ Lei è il nuovo tecnico?” chiedo al cafone muscoloso.
“ Sì. Sono Romeo Balda,piacere!” esclama porgendomi la mano. Dovrei stringerla? E se ha le mani sporche? Va beh…non sarà mai peggio che andare a letto con Nicola Mora!
“ Patrizia Fernandez,la segretaria e fidanzata del presidente!” replico stringendogli titubante la mano. Le racchie ridacchiano.
“ CHE AVETE DA RIDERE?” grido loro.
“ Ridevamo per la parola << fidanzata >>. Lei è sicura di essere la fidanzata del presidente?” mi provoca la nanerottola.
“ Sicura come sono sicura che Mr. Assegno ti ha lasciata per un’altra più giovane e più bella di te!” le rispondo acida. La piccoletta fa per attaccarmi ma Ines si frappone fra noi.
“ Lasciala perdere,Sofia! Lo sappiamo tutte che il dottor Mora è già stanco di questa qui…e magari farà anche lei la tua stessa fine,solo che mentre tu hai diritto all’assegno di mantenimento,lei sono certa che non avrà neanche quello perché sono sicura che il dottor Mora preferirebbe farsi ammazzare piuttosto che sposarla!” interviene Mariana.
“ Siete solo delle brutte racchie invidiose!” replico per poi uscire in fretta dall’ascensore e dallo stabile al fine di non essere vista entrare nella macchina di Daniele.
“ Parta! Presto!” intimo all’autista una volta in auto. Tiro un sospiro di sollievo solo quando siamo a svariati metri dal portone d’ingresso dell’Ecomoda. Devo trovare un modo per evitare il problema racchie ogni volta che esco con Daniele!
 
[Armando]
Mi sveglio di soprassalto gridando come mai prima d’ora. Ormai è quasi giorno ed ho avuto un incubo spaventoso,terribile,ma mi basta guardare Betty accanto a me per tranquillizzarmi sensibilmente. La mia principessa è rannicchiata al mio fianco con una mano sul mio torace. Vi poso un piccolo e delicato bacio quasi d’istinto.
Suo padre mi rincorreva con una motosega al fine di ridurmi in minuscoli pezzettini per aver violato la virtù di sua figlia ed io non riuscivo a scappare perché lui sembrava più veloce di me.
“ Amore mio,che c’è?” mugugna la mia Betty stropicciandosi gli occhi.
“ Un incubo. Da che tu sappia,tuo padre che rapporto ha col sangue?” le chiedo.
“ In che senso?” mi domanda spalancando gli occhi.
“ A me fa un po’ impressione ad esempio!” cerco di essere più chiaro.
“ Mi dici che c’entra mio padre? Armando,hai bevuto?” mi chiede.
“ Dimmi che tuo padre non possiede una motosega!” la esorto. Ridacchia divertita.
“ Hai sognato che ti rincorreva con una motosega?” mi domanda. Annuisco ancora scosso.
“ Amore! Guarda che mio padre è come te: fate tanto la voce grossa,ma poi siete buoni come il pane. Scommetti che andrete d’accordissimo quando approfondirete la vostra conoscenza?” mi rassicura.
“ Sempre che riesca a sopravvivere!” sibilo. Chiudo gli occhi e prendo dei respiri profondi.
“ Conosco io un metodo molto molto efficace per farti rilassare,amore mio!” sussurra con voce suadente al mio orecchio per poi posarvi un bacio. Mi spinge delicatamente sul materasso e si posiziona a cavalcioni su di me,baciandomi con ardore le labbra. Infilo le mani sotto la sua camicia da notte per lambire dolcemente sui suoi fianchi,mentre i nostri baci si fanno man mano più roventi,risvegliando in pochissimo tempo la mia voglia di lei. Il profilo delicato del suo collo è una continua tentazione per me,tanto che non riesco a resistere alla voglia di assaporarlo, di mordicchiarlo…
“ Non lasciarmi mai!” ansimo al suo orecchio. Le sue labbra vezzeggiano la mia gola regalandomi i brividi.
“ Mai. Sono tua.” Replica prima di abbandonarsi fra le mie braccia.
 
[Giulia]
“ Non fare complimenti,mi raccomando! Mi dispiace che il tavolo sia fatto di legno e non di pane o sarebbe finito già nel tuo stomaco!” esclama mio marito punzecchiando Nicola.
“ Lei sa cosa vuol dire avere a che fare con Marcella Valencia,con una profezia enigmatica e con urla spaccatimpani?” replica Nicola continuando a rimpinzarsi.
“ No” risponde mio marito.
“ Appunto. Ho bisogno di molte molte energie!” ribatte Nicola. Mi copro la bocca con una mano per non scoppiare a ridere.
“ Molte energie…ma giusto a casa mia devi fare il pieno di energie?” gli domanda Hermes.
“ Hermes!” lo rimbrotto.
“ Zitta,Giulia! Vuoi che divori anche il tetto che ci copre la testa?” mi zittisce come al solito mio marito.
“ Veramente le tegole devono essere un tantinello indigeste!” ironizza Nicola beccandosi un’occhiataccia da mio marito.
“ Sbaglio o sei allegro?” domando a Nicola.
“ Sì. Camilla sta per arrivare. Dopodomani a quest’ora sarà qui e sono contento. Non sarò più solo in Ecomoda!” mi risponde.
“ Che succede?” domanda Nicola accorgendosi dello sguardo che ci siamo scambiati io e mio marito.
“ Figliolo,questa Camilla…insomma…non parli d’altro!” esordisco.
“ Beh…è un’amica che sta per arrivare. Credo sia logico!” replica.
“ Solo un’amica? Nicola,ricordati che il diavolo è in agguato!” esclama Hermes.
“ Anche lei con questa storia? Le sta simpatica Patty,per questo fa così?” replica Nicola.
“ No,anzi,la tua ragazza è molto antipatica,se posso permettermi!” gli risponde mio marito.
“ Sì,può permettersi: non siamo in dittatura ed è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare! Ad ogni modo,non deve preoccuparsi! Io lo so che mi volete bene,ma Camilla non è un femme fatale… Lei non l’ha mai sentita a parte il giorno della mia elezione,ma è una ragazza dolcissima, tenerissima…e le assicuro che non cerca marito! E poi mi ha visto bene,signor Hermes? Non sono di certo il tipo d’uomo per cui le donne fanno follie! Fra me e Camilla non ci sarà mai niente!” replica Nicola.
 
[Roberto]
“ Non riesco a stare tranquilla,ok? Non ci riesco! Sarà anche per la questione di Armando,ma il fatto che Marcella non voglia parlarci non mi va giù!” esclama mia moglie.
“ Non possiamo di certo obbligarla a parlarci!” ribatto.
“ Ma a te non dispiace?” mi chiede.
“ E va bene: lo faccio io un tentativo,ma che sia l’ultimo,ok? Non voglio pressarla né costringerla ad ascoltarci!” mi arrendo al volere di mia moglie. So bene dove vuole andare a parlare,quindi tanto vale accontentarla e toglierci il pensiero! Tanto so bene che quando mia moglie si mette qualcosa in testa,non cambia idea!
“ Voglio solo capire se è ancora arrabbiata con noi!” mi spiega.
“ Lo so!” le rispondo prima di selezionare fra i contatti il numero di Marcella.
“ Roberto,se vuoi coinvolgermi nella scelta dei fiori,mi spiace ma non mi interessa!” esordisce dopo il secondo squillo.
“ Marcella,lo sai che io e Margherita ti vogliamo bene…” le faccio notare.
“ Sì,come ad una figlia…e appunto perché so come avete trattato vostra figlia,questo parallelismo mi preoccupa non poco!” ribatte.
“ Ti va se veniamo da te per chiarire?” le chiedo.
“ No,non so a che ora torno a casa.” Mi risponde.
“ Marcella,riguardo Ricardo Mantilla…” mi interrompe.
“ Roberto,sono adulta e vaccinata,ok? Pretendi che mi faccia suora perché tuo figlio mi ha lasciata? Volete chiudermi in un monastero perché mollata a pochi giorni dalle nozze e rovinata economicamente,mentre vostro figlio se la sta spassando fregandosene dello schifo che ha lasciato qui? E poi tra me e Ricardo Mantilla non c’è assolutamente niente,ok?” replica.
“ Ti è sempre stato antipatico…” le faccio notare.
“ Le cose cambiano. E ad ogni modo attribuivo a lui colpe che in realtà erano solo di Armando. Ora scusami ma ho un amore fraterno in serio pericolo da salvare!” mi liquida per poi riagganciare. Ha litigato pure con Daniele? Sa anche lui del suo appuntamento a pranzo con Mantilla ed hanno litigato per questo?
“ Allora?” mi domanda mia moglie.
“ È ancora molto arrabbiata!” le spiego.
 
[Daniele]
Siamo ancora affannati cercando di riprendere fiato. Stavolta non siamo riusciti ad arrivare neanche in camera da letto e ci siamo fermati al divano. Dopo la serata di ieri sera andata in maniera disastrosa avevo voglia di lei e proprio non ce l’ho fatta a trattenermi! È stato tutto molto passionale,violento,intenso…
Patrizia ha i capelli stravolti e sta cercando di dar loro una sistemata,ma risulta un’impresa impossibile. Si può dire che l’attrazione e l’intesa sessuale fra noi crescono di più ogni giorno che passa!
“ Non ridere! Guarda come mi hai ridotta!” esclama fra il divertito e l’irritato mentre sghignazzo per il suo modo di aggiustarsi i capelli con le dita. Non posso farci nulla se mi viene da ridere!
“ Non mi sembravi tanto dispiaciuta prima,anzi…” la punzecchio. Non riesce a trattenere un sorriso malizioso.
“ Conviene che vada o non troverò un taxi per tornare a casa!” afferma facendo per alzarsi dal mio torace.
“ Può accompagnarti il mio autista!” replico.
“ Mi stai invitando a restare?” mi chiede quasi compiaciuta.
“ Ho solo detto che non c’è fretta perché può riaccompagnarti il mio autista. Io non ti sto di certo cacciando!” preciso.
“ Non ce la fai proprio ad essere gentile con me,vero?” replica acida.
“ Io non devo essere gentile con te. Non è contemplato nel nostro accordo!” le rammento. Mi accorgo che c’è rimasta male. Sensazione che risulta essere totalmente giusta quando la vedo alzarsi dal divano per raccattare le sue cose.
“ Che fai?” le chiedo.
“ Me ne vado. Sono stanca e torno a casa mia!” mi risponde dandomi le spalle. È istinto,puro istinto quello che mi guida. Le afferro il braccio e la faccio sdraiare di nuovo accanto a me.
“ Sei arrabbiata?” le domando.
“ Ti interessa davvero?” replica retoricamente.
“ E se mi facessi perdonare?” ribatto maliziosamente mordicchiandole il collo.
“ No,dai,Daniele!” protesta.
“ La verità è che sono incazzato con Marcella e non dovevo essere acido con te,non dopo che mi sei stata vicino stanotte quando quella pazza c’ha fatto morire di spavento!” mi giustifico baciandole il collo.
“ Pare che Mantilla non sia più un mostro per Marce!” mi racconta. Mi stacco immediatamente da lei.
“ Stai scherzando?” le domando allibito.
“ No,forse l’ha drogata! Non mi sorprenderebbe neanche poi tanto un atto simile da un tipo del genere!” mi risponde infilando le dita fra i peli del mio petto. Sbuffo contrariato da questo ennesimo problema da risolvere.
“ Devi tenerla d’occhio. Marcella sta vivendo un periodaccio e non voglio che quel farabutto se ne approfitti! Non voglio vederla stare peggio di come sta!” mi interrompe.
“ L’avrei fatto lo stesso anche se non me l’avessi chiesto. È la mia migliore amica e non mi piace vederla in versione mina vagante! Da qualche giorno fra me e lei sembra che i ruoli si siano invertiti!” esclama poggiando quasi d’istinto la mano sulla mia guancia.
“ Meglio che con quel cretino che c’ha rovinati!” commento. Patrizia non può che annuire.
“ Conviene che vada davvero,Daniele!” asserisce.
“ Ah no…devo farmi perdonare assolutamente!” mormoro malizioso al suo orecchio prima di dedicarmi di nuovo alla pelle del suo collo,alle sue labbra,alla sua gola.
“ Daniele,sono io…” esclama una voce femminile che ci fa sussultare. Cazzo!
Io e Patrizia ci alziamo quasi di scatto mettendoci inginocchiati sul divano per ritrovarci di fronte la faccia di Marcella sconvolta da ciò che vede. In effetti non è bello vedere i vestiti sparsi tra l’ingresso e il soggiorno. E non dev’essere il massimo trovare il proprio fratello che se la spassa con la propria migliore amica! Ma che cazzo! Ma che lo fa di proposito a rovinarmi le serate?
“ Ero venuta a darti delle spiegazioni,ma adesso,da ciò che vedo,credo sia più tu a doverne a me!” esclama mia sorella disgustata.
“ Non cominciare a rigirare la frittata! Stamattina c’hai trattati di merda ed ora non fare l’offesa per qualcosa che neppure ti riguarda!” cerco di tirarmene fuori. Spiegazioni…io non devo spiegazioni a nessuno!
“ Da quanto va avanti?” domanda Marcella cercando di mantenere la calma. Io e Patrizia ci scambiamo uno sguardo colpevole.
“ Marce,ascolta…” cerca di parlare Patrizia.
“ STA ZITTA,PER CORTESIA! MI HAI SEMPRE MENTITO,MALEDIZIONE! MI HAI INGANNATO ANCHE QUANDO MI HAI RIVELATO CHE IL VOSTRO PRIMO APPUNTAMENTO,ORGANIZZATO DA ME,ERA STATO UN DISASTRO?” le grida Marcella.
“ Marcella,non urlare! E comunque il nostro primo appuntamento è stato davvero un disastro!” intervengo. E chi se lo scorda? Ho rischiato di diventare misogino per colpa di Patrizia!
“ Lo vedo!” esclama sarcastica.
“ Marce,poi sono però successe delle cose che c’hanno spinto l’uno verso l’altra.” Le spiega Patrizia.
 
[Patrizia]
Marcella ci guarda praticamente disgustata ed io,forse per la prima volta nella mia vita,mi sento uno schifo. Ma come facevo a raccontarle che vado a letto con suo fratello?
“ Alcune cose? Quali cose?” domanda Marcella.
“ Diciamo che sono cose lunghe che preferiremmo non rivangare ed evitare di divulgare. Cose non importanti!” le risponde Daniele. Marcella scuote il capo sconvolta.
“ È sempre stato lui? Anche quando stavi con Mario?” mi domanda ancora sconvolta. Annuisco.
“ Senti,Marcella,questo terzo grado può continuare dopo che ci siamo ricomposti?” interviene Daniele. In effetti,va bene che è la mia migliore amica,ma sono imbarazzata a farmi vedere nuda da lei!
“ TERZO GRADO? IO SCOPRO CHE MIO FRATELLO E LA MIA MIGLIORE AMICA HANNO RISCHIATO DI CONCEPIRE UN FIGLIO TEMPO FA,CHE PROBABILMENTE NON AVREI MAI SAPUTO ESSERE MIO NIPOTE,E TU MI PRENDI IN GIRO? SE IO ANDASSI A LETTO CON IL TUO MIGLIORE AMICO,SARESTI CONTENTO?” mi urla.
“ Nicola ha ragione quando dice che gridi troppo!” asserisco.
“ Hai anche il coraggio di nominarlo mentre sei nuda sul divano con mio fratello? Per quanto quello lì si meriti tutto questo,potresti almeno avere la decenza di non citarlo!” mi redarguisce Marcella.
“ Non eri venuta fin qui per scusarti per stamane? Senti,Marce,io e Patrizia siamo adulti e vaccinati e non facciamo male a nessuno a parte quell’ameba che gioca al Presidente,ma quello lì sta sulle scatole anche a te,quindi cosa ti importa? Oltre al fatto che quando tu hai scelto quel decorticato di Mendoza io non ti ho di certo propinato un sermone,anzi me lo sono dovuto sorbire per 4 anni con tutte le conseguenze che ha portato il tuo amore masochista per lui,compresa l’azienda persa e nelle mani di un cafone ripulito! Non capisco perché devi fare così… Mi dispiace avertelo nascosto,ma ora lo sai! Non posso farti una lista di tutte le donne con cui ho avuto una storia dalla pubertà fino ad oggi…” interviene Daniele. Sono così tante?
“ Scusarmi? Mi è passata la voglia!” risponde Marcella.
“ Come al solito: chi non la pensa come te è fuori dai giochi! Marcella,non siamo tutti come te! Ci sono anche persone istintive che non fanno sesso solo quando sono innamorate alla follia di una persona…e lo dimostra il tuo caro ex! Non credo ti amasse,visto come si è comportato!” ribatte Daniele.
“ Vai all’inferno!” sbotta Marcella per poi uscire sbattendo la porta. Gli rivolgo uno sguardo di rimprovero.
“ Lo so che ho esagerato,ma il suo biasimo e il suo tono da <<  maestrina so tutto io >> me le fa girare! Io non sono come lei,sempre ligia al dovere e alla morale! Che poi guarda la sua fedeltà ai Mendoza e compagnia cantante dove l’ha portata: ad essere mollata a pochi giorni dalle nozze! Oltre al fatto che non  ti ho stuprata. Siamo due persone adulte e consenzienti!” esclama Daniele. In effetti anche con me Marce ha sempre una morale da fare!
“ Ma Marce ha le chiavi di casa tua?” chiedo a Daniele,che annuisce.
“ Giuro che domani ammazzo il portinaio,maledizione! E poi è la seconda serata che mia sorella ci guasta!” ribatte alterato.
 
[Sandra]
Alla fine Romeo Balda durante il tragitto dall’Ecomoda a casa mia mi ha comprato anche un gelato. Non è un cattivo ragazzo ed è anche carino,ma con tutto quello che è successo stamattina non ho proprio la testa per queste cose!
“ Mi dispiace che abbiate litigato con quella ragazza per colpa mia!” esordisce dopo un intero tragitto in completo silenzio.
“ Non è colpa sua! La faida tra noi e la Fernandez ha origini antiche,molto antiche…” taglio corto.
“ Non possiamo darci del tu?” propone.
“ Beh…lo considero un po’ prematuro…ci conosciamo appena!” farfuglio imbarazzata.
“ Come vuole… Le sue amiche sono molto simpatiche!” asserisce.
“ Sì. Le manca di conoscere solo Berta e Betty.” Gli rispondo.
“ Ah…le hanno licenziate?” mi chiede.
“ No. Berta ha partorito,mentre Betty…insomma…è una storia lunga. Diciamo che è il perno attorno a cui ruotano i vari battibecchi fra il presidente e la signora Marcella,fra il presidente ed il dottor Calderon…” gli rispondo.
“ E anche fra lei ed il dottor Calderon?” mi domanda. Annuisco. Troppo lungo e fuori luogo spiegargli tutta la storia!
“ Beh…io sono arrivata!” esclamo fuori al cancelletto della casa dove vivo. Annuisce.
“ Allora a domani!” mormora impacciato.
“ Sì,a domani e grazie per avermi accompagnato!” replico. Sorride per poi accarezzarmi la guancia. Il suo viso si avvicina lentamente al mio. Volendo avrei tutto il tempo per scansarmi,ma resto immobile fino all’ultimo,quando le sue labbra sono un po’ troppo vicine. Mi giro di poco e riesce a baciarmi solo la parte della guancia più vicina alle labbra. Sandra,devi smetterla di pensare al bacio di quel depravato! Non sono tutti così aggressivi…almeno credo!
“ Scusi,io non…non dovevo!” bofonchia.
“ Già…non doveva! Arrivederla!” replico per poi scappare in casa. Che prende oggi a tutti gli uomini? Perché vogliono baciarmi?
 
[Mario]
“ Ma che ne so?! Stavamo parlando. Gli stavo solo rinfrescando la memoria su quanto fosse stato scorretto il suo comportamento con Betty e lui mi ha baciata. Era il mio primo bacio.”
“ Il tuo primo bacio? E dove hai vissuto? In un convento finora?”
“ Diciamo pure che il mio abbigliamento non attira gli uomini come il miele attira le mosche!”
“ Ho capito,ma ti sarà interessato qualche ragazzo fino a questo momento!”
“ Tipi che non mi guardavano neanche. E comunque la sostanza è che quello lì ha rovinato il mio primo bacio!”
Era il suo primo bacio. Ecco perché era così arrabbiata! Ora capisco anche il suo senso di smarrimento,la sua indignazione e la sua immobilità al mio assalto. Come primo bacio però non è stato male…chi se l’aspettava che la mia ex segretaria,sempre vestita come una suora,avesse questo talento nascosto?
Mario Calderon,sei un degenerato! Hai rovinato il primo bacio di quella ragazza per un esperimento! Quella già non mi poteva soffrire prima, ora mi vorrà morto ed evirato!
La vedo svoltare l’angolo e faccio per scendere dalla mia auto,ma mi fermo sul posto quando la noto in compagnia di quel tale che stamattina si è intromesso nella nostra discussione senza alcuna cognizione di causa.
Resto pietrificato quando vedo quel cretino che la bacia. Non era solo perché le ho rubato il suo primo bacio,ma perché voleva fosse con quella specie di energumeno palestrato!
Lei si stacca e corre verso il suo portone,mentre lui percorre la strada che l’ha condotto a casa di Sandra a ritroso. Una persona normale a questo punto se ne andrebbe e allora perché io resto qui a fissare quel cancello? E soprattutto perché sono venuto qui?
Basta! Mario,torna in te,maledizione! Il trauma per l’irruenza del tuo bacio l’ha abbondantemente superato,visto che ha baciato quel tale,il tuo arnese è perfettamente funzionante,dato che stamane si è surriscaldato per un innocente bacetto ed ora tu chiamerai la prima che ti viene in mente e ti farai rallegrare la serata!
Chiudo gli occhi e a random sfoglio la rubrica. Conto fino a 10 prima di riaprire gli occhi e… bene,Fiona è un ottimo diversivo!
“ Fiona,sono Mario. Sei libera stasera?” esordisco.
 
[Betty]
È mattina inoltrata ed io sto ancora disegnando linee invisibili sul suo torace. Dal suo incubo non ci siamo più riaddormentati. Siamo rimasti a coccolarci solo per il bisogno reciproco di stare abbracciati.
“ Sei stanca?” mi domanda Armando.
“ No. E poi è ora di colazione e tuo figlio ha fame!” gli rispondo.
“ Ma tu vuoi davvero comprarti un cellulare?” mi chiede mio marito.
“ Sì,altrimenti come telefono al mio amante segreto?!” lo canzono beccandomi una bella dose di solletico e di coccole.
“ Amore mio,quando Camilla e Bobo andranno a Bogotà…prima del nostro rientro…ecco…” farfuglia mio marito.
“ Amore,che vuoi dirmi?” gli domando.
“ Cami pensa sia giusto e in un certo senso lo penso anch’io. Lo dico solo per noi e perché non voglio che ti trattino male. Per me sei meravigliosa così come sei e lo eri anche prima…” esclama.
“ Armando,arriva al dunque…” lo esorto.
“ Il bon ton. Insomma mia madre ha sempre criticato Samuel perché non conosceva le regole del bon ton e lui si è scocciato e se n’è andato. Io non voglio questo per noi due,non voglio che tu vada via…” esclama tutto d’un fiato.
“ Solo questo?” chiedo con un sorriso. Mi ero quasi spaventata!
“ Sì. Solo questo. Ti ribadisco che non è per me. Tu per me sei perfetta così come sei,ma i miei a certe cose ci tengono e per forza di cose dovremo sopportarli quando torneremo anche se solo fino alla risoluzione del problema dell’Ecomoda!” mi risponde.
“ Io per te faccio questo ed altro. E se devo imparare il galateo lo imparerò. Sarò la moglie perfetta per te,vedrai!” replico.
“ Lo sei già. Sei la donna che amo e sei perfetta così come sei!” ribatte sfiorando il mio naso con il suo prima di baciarmi. Ci stacchiamo solo quando sentiamo la porta della nostra camera aprirsi e Bobo entrare furtivamente. Io e Armando ci copriamo col lenzuolo.
“ Amore,ma che ci fai qui?” gli domanda Armando leggermente infastidito.
“ Mi nascondo dalla mamma!” gli risponde Bobo nascondendosi sotto il letto.
“ E perché,tesoro?” gli chiedo.
“ Perché la mamma vuole farmi mettere una maglietta che non mi piace. Zietta,non posso chiedere aiuto al tuo amico mago?” replica Bobo da sotto al letto. Ridacchio divertita.
“ Ma chi? Nicola?” gli chiedo.
“ Sì,lui è un mago. Dice che sono bello.” Mi risponde il mio nipotino.
“ Pure mago…adesso lo facciamo Papa!” sibila Armando. Gli rubo un bacio.
“ Bobo,esci immediatamente o finisce male!” esclama Camilla a gran voce fuori dalla nostra camera. Se il buongiorno si vede dal mattino, stiamo a posto!
“ Cami,entra pure!” la esorta Armando. Camilla è furiosa.
“ Giuro che a Bogotà lo lascio per un mese con nostra madre se non esce immediatamente fuori!” asserisce Camilla.
“ E se provassi a fargli indossare un’altra maglietta?” intervengo.
“ Sai che maglietta vorrebbe indossare? Quella che gli va corta di maniche perché era dell’anno scorso! Non è colpa mia se cresce e poi questa l’abbiamo scelta insieme!” risponde Camilla.
“ Non è vero!” obietta il piccolino da sotto al letto. Armando ride.
“ Roberto Mendoza,se non esci di lì ti giuro che non ti farò assaggiare la cioccolata per almeno 3 mesi! Dai che dobbiamo ancora preparare la valigia!” ribatte Camilla. Il cellulare di Camilla squilla.
“ Ehi!...Buongiorno? Oggi è un’utopia!...Succede che quella specie di terremoto di mio figlio mi sta facendo impazzire!...Per favore smettila di prendermi in giro o giuro che te lo lascio lì e parto per i Caraibi da sola!” le sentiamo dire.
 
[Camilla]
“ Non dire così che mi spavento! Non tanto per tuo figlio,ma perché mi lasci solo in azienda.”  replica Nicola un tantinello spaventato.
“ Addirittura? Sbagli a sottovalutare Bobo!” ribatto.
“ Che ha fatto stavolta?” mi chiede.
“ Sta protestando perché non vuole indossare una maglietta che ha fatto il diavolo a 4 per avere!” rispondo.
“ Però,mica male! Ha un bel caratterino!” commenta divertito. Bobo esce dal letto.
“ È il mago?” mi domanda.
“ Nicola non è un mago,Bobo! E mettiti questa maglietta o giuro che non riceverai né cioccolata,né giocattoli e che non ti farò più guardare i cartoni animati!” gli rispondo. Mio figlio ubbidisce sbuffando.
“ Insomma per tuo figlio sono il mago!” osserva divertito Nicola.
“ Forse le magie le fai davvero. Dopo tante grida,ha appena ubbidito!” replico facendolo ridere.
“ La magia del pensiero. Senti…non è che litigate perché non vuole venire qui?” mi chiede.
“ No. Tranquillo. Tu però magari se ti chiede della bacchetta magica,non ti formalizzare troppo!” rispondo.
“ Gli rispondo che me l’ha distrutta Miss Spocchia con le sue grida!” replica divertito facendomi ridere.
“ Tu adesso vai a dormire?” gli domando.
“ Sì. È tardi. Tu invece? Che farai stamane?” ribatte.
“ Un po’ di shopping con Betty,le valigie e cercherò di sedare mio figlio!” gli rispondo.
“ Dai che è un amore di bimbo,ne sono sicuro! Ti somiglia?” mi chiede. E che gli importa? Tanto non mi ha mai vista!
“ Abbastanza,anche se tu non mi hai mai vista,quindi perché questa domanda?” replico.
“ Curiosità! Ora vado. Buona giornata,Cami! Un abbraccio!” ribatte.
“ Notte,Nick. Un abbraccio anche a te!” rispondo per poi riagganciare. Betty ed Armando hanno uno sguardo strano.
“ Dai! Invece di amoreggiare vestitevi che dobbiamo fare colazione ed uscire!” mi rivolgo a loro per poi uscire dalla stanza.
 
[Patrizia]
“ Dimmi tu se è normale! Ha per caso intenzione di farci passare tutte le sere così perché Mendoza l’ha mollata? No,perché a me sembra che Marcella ci stia prendendo un po’ troppo gusto a sparire!” sbotta Daniele.
“ Deve averla scioccata parecchio averci visti così!” ribatto.
“ Ho capito,ma quella chiave era solo per le emergenze! Non può piombare così in casa mia,farmi la morale e poi sparire!” replica.
“ Non si aspettava di trovarci insieme e l’ha presa male!” affermo.
“ Non è un buon motivo per fare così. Oltre al fatto che se non avesse fatto un cattivo utilizzo della sua copia di chiavi,a quest’ora non staremmo così!” mi fa notare. In effetti…
“ Però anche noi ieri abbiamo usato le chiavi di casa sua senza il suo consenso!” osservo.
“ Perché era sparita,io no. E ad ogni modo prima l’ha sconvolta trovarci insieme e stamane? Devo ricordarti come c’ha trattati? Abbiamo trascorso una nottata infernale e lei c’ha quasi dato degli impiccioni!” ribatte.
“ Hai intenzione di chiamarla tutta la notte?” gli chiedo.
“ Può scordarselo che passi un’altra notte in bianco,soprattutto dopo il trattamento ricevuto stamattina! Che si arrangi! Io stanotte voglio dormire!” mi risponde.
“ Allora vado un attimo alla toilette a sistemarmi e torno a casa!” replico.
“ Aspetta! Il mio autista se lo chiamo a quest’ora si licenzia,i taxi non sono affidabili a quest’ora…puoi fermarti qui se vuoi!” afferma. Resto praticamente spiazzata guardandolo a bocca aperta.
“ Se vuoi una stanza tutta tua,c’è quella degli ospiti oppure se non vuoi proprio restare qui,correrò il rischio di perdere l’autista!” esclama notando il mio silenzio sbigottito.
“ S-Sei serio?” gli domando.
“ Certo. Allora? Resti?” replica.
“ Sì,visto che non ti da fastidio. Mi svesto e…” mi bacia con foga.
“ Se permetti,ti svesto io!” esclama maliziosamente prima di divorare il mio collo.
 
[Marcella]
Non ci credo! Sto quasi peggio di ieri sera e sono sconvolta. Daniele e Patrizia. Mio fratello e la mia migliore amica. Ecco perché quella battuta tempo fa quando Patrizia salì in passerella!
Patrizia si veste molto bene,anche se si sveste ancora meglio!…ed io ero troppo presa da Armando e da quel dannato matrimonio per rendermi conto di cosa stava accadendo fra quei due! E ora che faccio? Come mi comporto con loro? Daniele,perché fra tante donne dovevi divertirti proprio con la mia migliore amica?
“ Allora dillo che ti manco!” esclama una voce maschile che conosco.
“ Mi segui?” gli domando. Questo è l’alcool…
“ Un po’ presuntuosa la tua domanda. Stasera che è successo? Di nuovo Armando?” mi chiede. Scuoto il capo. Per la prima volta da quando mi ha lasciato,oggi ho pensato a lui solo raramente!
“ Se non ne vuoi parlare non fa niente,ma almeno smettila di bere!” esclama allontanando da me il bicchiere per poi ingurgitare la mia consumazione. Scroccone!
“ Ho scoperto che mio fratello si vede con la mia migliore amica alle mie spalle da mesi…” sbotto. Strabuzza gli occhi e testa senza parole per qualche secondo.
“ Daniele? Io pensavo fosse gay…e anche un po’ misogino…o forse misantropo!” esclama sconvolto suscitando una mia risata.
“ Sono contento di essere riuscito a farti ridere. 2 risate in meno di 24 ore da una donna come te sono un buon record!” afferma Ricardo.
“ Perché sono tutti bugiardi?” domando più a me stessa che a lui.
“ Beh stamani sono stato schietto e mi hai picchiato e i tuoi ceffoni fanno male!” replica ironico. Abbozzo un sorriso.
“ Vuoi dire che è colpa mia?” gli chiedo.
“ Marcella,era solo una battuta!” mi fa notare. Non sono proprio in vena di battute!
“ Ti accompagno a casa?” mi chiede.
“ Ce la faccio da sola.” Gli rispondo.
“ Giuro che non ti salto addosso come ieri sera!” afferma. Sorrido.
“ Ma lo faccio solo per la pubblica sicurezza e per evitare di investire qualcuno!” mi arrendo afferrando la mano che mi porge. Che giornataccia!
 
 
Capitolo terminato! Da cosa partiamo? Beh di cose ne sono successe parecchie,anche se la più importante riguarda la scoperta di Marcella su Daniele e Patrizia. Trovate eccessiva la sua reazione? Come dovrebbe reagire una donna scoprendo che la sua migliore amica se la spassa con suo fratello? E poi la cara Marcella si è imbattuta di nuovo in Mantilla…come finirà?
Mario ha aspettato Sandra fuori casa ed ha frainteso la scena con Romeo,ma riuscirà a ritornare alla solita vita? E soprattutto cosa gli sta succedendo?
Passiamo a Bobo che ormai si è fissato sulla storia di mago Nicola,cosa credete combinerà a Bogotà? Lui e Camilla riusciranno a stare bene nonostante Margherita non faccia i salti di gioia per questo rientro? E Nicola (che ha già conosciuto Camilla mediante foto) che ruolo avrà nella loro nuova vita in Colombia?
Margherita è sempre Margherita e diciamo che mi sono sbizzarrita con l’idea delle forchette per le varie portate…farà così anche con Betty? Diciamo che tutti si stanno fasciando un po’ la testa con questa storia di ipotizzare cosa faranno o non faranno i nostri piccioncini,ma bisognerà aspettare per sapere come sarà il loro ritorno in Ecomoda e nelle loro famiglie! Alla prossima!

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Capitolo 13
*** 13 ***


[Camilla]
Alla fine io e Betty siamo riuscite ad uscire da sole lasciando Bobo con Armando,che non era proprio entusiasta di permettere alla moglie di uscire tutta agghindata da sola. Dio Mio,quanto è geloso mio fratello! Anche se dev’essere bello avere un uomo così protettivo accanto…è una sensazione che non ho mai provato!
“ Come fai?” mi chiede Betty.
“ A far che?” replico.
“ Insomma domani tornerai dagli stessi che ti hanno sempre trattata male da quando hai sposato il tuo ex marito,come fai ad essere così tranquilla?” mi domanda. Non lo sono per niente!
“ Nello stesso modo in cui farai tu a stare tranquilla al tuo rientro con Armando! Credi che io non sia insicura?” ribatto.
“ Tu? Ma se sei bellissima,preparata,nata in una famiglia ricca…di cosa dovresti essere insicura?” replica.
“ Dei miei fianchi un tantinello larghi o dei centimetri in più sull’addome che non vogliono proprio saperne di togliere le tende! Non sono poi così bella!” ribatto.
“ Ma hai avuto un bambino è logico che con la gravidanza il tuo corpo sia cambiato…” obietta Betty.
“ Io sono sempre stata così,cognatina! Mai stata una 90-60-90!” le rivelo.
“ Ti senti brutta?” mi chiede sorpresa.
“ Beh quando ero più piccola sì,ma poi ho capito che la bellezza si trova altrove. E pare l’abbia capito anche Armando!” replico.
“ Sei ancora arrabbiata con lui per quello che ti ha raccontato?” mi domanda. È inutile negarlo: sì,sono arrabbiata e delusa,perché non mi aspettavo esistesse questo lato così cattivo di mio fratello!
“ Diciamo che il suo racconto ha mutato parecchio l’idea che avevo fino a pochi giorni fa di mio fratello!” rispondo.
“ Figurati la mia! Fino ad una settimana fa credevo non mi amasse ed invece adesso siamo sposati ed in dolce attesa!” replica.
“ Beh te lo meriti. Meriti di essere felice dopo tutto quello che hai passato!” le faccio notare.
“ Anche tu meriti di essere felice e non capisco perché ti ostini a voler restare sola!” ribatte. Alzo gli occhi al cielo.
“ Betty,non cominciare! So dove vuoi andare a parare e ti prego di non cominciare! Io non riesco a concedere fiducia a nessuno. Non ce la faccio! Dovrebbe essere proprio speciale un uomo per farmi innamorare alla follia!” replico. Non riesco a fidarmi totalmente di nessuno ed amare è anche questo,no?!
 
[Daniele]
Ieri ho dato solo aria alla bocca dicendo che stanotte avrei dormito. Per carità,la prima parte del non-sonno è stata più che piacevole con Patrizia,ma quando poi ho cominciato a pensare a mia sorella,è cominciata l’insonnia! Non è la prima donna mollata all’altare,ma non capisco perché debba farla così tragica! Non ha perso di certo un Santo o un Premio Nobel,anzi…diciamo pure senza tante cerimonie che dovrebbe accendere un cero alla Madonna per essersi liberata di quel fedifrago inconcludente che c’ha anche rovinati!
“ Non hai chiuso occhio,vero?” domanda Patrizia stiracchiandosi.
“ Riguardo la prima parte della notte,non mi dispiace di non aver chiuso occhio!” replico maliziosamente. Le scappa un sorriso.
“ Intendo dopo,Daniele! È per Marcella?” replica.
“ Mi sembra di doverle fare da babysitter da quando è finita la storia con quello smidollato! Trovasse un po’ di contegno,che cavolo! Oltre al fatto che sono maggiorenne e non devo darle spiegazioni su che persone frequento intimamente! Ok,tu sei la sua migliore amica,ma non devi mica raccontarle per forza tutto!” sbotto.
“ Forse dovresti presentarle qualche tuo amico per farla distrarre un po’!” propone Patrizia.
“ Così poi dovrò pagare a quei poveri disgraziati anni di analisi. Io ho già pochi amici,se me li fa andare pure tutti in terapia…” replico.
“ Ci vorrebbe qualcuno in grado di farla ridere!” riflette Patrizia.
“ Un comico o un clown come Mendoza?” replico sprezzante.
“ Daniele,sono seria! Ci vorrebbe un uomo in grado di farle togliere quell’espressione da zitellona e di farla ridere!” ribatte.
“ Se vuoi farla uscire con un clown,falla uscire con quel cafone arricchito del tuo fidanzato!” esclamo tagliente.
“ Non credo né Marce né lui apprezzerebbero. Marce finirebbe per piangere tutto il tempo anziché ridere,viste le offese che le rifila Nicola spesso e volentieri! Comunque io adesso devo andare!” risponde.
“ Dove?” le chiedo.
“ A casa a cambiarmi e poi al lavoro!” mi risponde con fare ovvio,mentre raccatta i suoi indumenti.
“ Già…meglio non far arrabbiare il fidanzatino!” la punzecchio.
“ Smettila di prendermi in giro e di insultare la mia relazione!” replica offesa.
“ Molto salda…ho avuto modo di appurarlo!” ribatto acido.
“ Serve anche a te che sia molto salda la mia relazione o mi perdi come informatrice. O forse hai scordato che il mio fidanzato dirige quella che era la tua azienda?” esclama piccata.
“ No,non lo dimentico. Oppure non l’avresti proprio guardato quello lì!” rispondo.
“ Io vado a vestirmi! E ad ogni modo se mi preme arrivare presto in azienda è per parlare con Marce!” replica un tantinello urtata per la mia constatazione per poi andarsene. Sbuffo. Ci mancava solo che si offendesse!
 
[Marcella]
Sbatto più volte le palpebre per abituarmi alla luce del sole. Marcella,questa è la punizione divina per non aver mantenuto la promessa fatta a te stessa ieri mattina di non bere più! Hai 30 anni e se ti sbronzi tutte le sere,finisce che ti trasformi in uno zombie e resti zitella a vita!
Mi volto dall’altra parte del letto e noto sul comodino un vassoio. Istintivamente guardo il resto del mio corpo per assicurarmi di non essere nuda di nuovo,tirando poi un sospiro di sollievo quando mi vedo indosso gli vestiti di ieri sera.
Gattono alla velocità di un bradipo verso l’altro lato del letto per dare un’occhiata al vassoio,che risulta ben fornito. Colazione a letto…wow! Era da una vita che non ricevevo un trattamento simile!
Attira il mio interesse un biglietto posto sotto il bicchiere di succo d’arancia. Afferro quest’ultimo per berne un sorso per poi leggere il foglio.
 
“ Buongiorno Marcella. Tranquilla: non ti ho toccato! Ma di questo te ne renderai conto da sola,visto che sei ancora vestita! Spero tu stia bene dopo la sbronza di ieri sera. Nel caso così non fosse,ho aggiunto alla tua colazione anche caffè ed aspirina che sono una mano santa dopo tutto quello che ti sei scolata ieri!
Scusami se ho messo le mani nei tuoi scomparti in cucina e spero di non aver creato troppo disordine per prepararti la colazione.
Se la tua domanda riguarda il luogo in cui ho pernottato stanotte: a casa tua! E se hai intenzione di nuovo di sbronzarti in mia presenza,ti chiedo solo di cambiare la poltrona che hai in camera con una branda,perché mi ritrovo un mal di schiena tremendo!
 
                                                                                                                                                                                                 Buona giornata e buon lavoro
                                                                                                                                                                                                                           Ricardo”
 
Che soggetto! Io non capisco come gli sia passato per la testa di dormire sulla poltrona della mia camera e di prepararmi la colazione! Nessuno l’aveva mai fatto…a parte mio padre! È stato un gesto carino e…oh cavolo da quanto non sorridevo in questo modo?!
 
[Hermes]
Niente. Non la smette proprio di mangiare! Sembra un’aspirapolvere ed ho quasi paura che risucchi anche me e mia moglie! Ma che cavolo!
“ Qualcos’altro? Vuoi anche un whisky?” esclamo sarcastico.
“ Signor Hermes,lo sa che non bevo e poi devo andare in Ecomoda!” risponde Nicola quasi offeso.
“ Era una battuta! Non so come faccia la tua fidanzata a sopportarti!” replico.
“ Certo è che se vuole continuare a stare con me dovrà imparare a cucinare perché così non si può proprio andare avanti!” risponde. Povera donna,non sa quello che l’aspetta con un pozzo senza fondo come lui in casa!
“ Andiamo bene!” sibila mia moglie.
“ Signor Hermes,lei ci crede nella lettura delle carte?” mi domanda Nicola. E questo che nesso ha col resto?
“ Carte quelle da gioco?” replico spaesato.
“ No,i tarocchi! Secondo lei…io che padre sarei nel caso in cui dovessi avere un figlio?” ribatte.
“ Hai messo incinta la biondina?” domando sconvolto e infuriato. Ma che si sono messi d’accordo tutti con queste unioni more uxorio? Nicola rischia quasi di strozzarsi col succo di more.
“ Ma è impazzito? Non mi passa neanche per la testa di ingravidare Patrizia! Ci mancherebbe altro! Ma siamo matti?!” esclama oltraggiato.
“ E allora perché mi fai queste domande?” chiedo.
“ Domandavo così in astratto. Non ho combinato nessun guaio,non si preoccupi!” tenta di rassicurarmi quel perdigiorno.
“ Lo spero per te! Ricordati che il diavolo è in agguato!” replico.
“ Magari me lo ricorda un’altra volta perché ora devo proprio scappare!” ribatte per poi fuggire via dopo averci salutato.
“ Che soggetto!” commenta mia moglie.
“ E quanto ha mangiato!” osservo.
 
[Anna Maria]
“ E tu?” domando a Sandra dopo il suo racconto dettagliato sul suo tragitto a piedi con Mr. Muscolo. Se continua così in un mese la perde di certo la verginità!
“ Ed io che?” replica seccata.
“ Quando si è avvicinato per baciarti che hai fatto?” le chiede Sofia. Insomma ci ha fornito dettagli inutili ed ora che siamo arrivati al momento clou,ci nega il finale?
“ Mi sono scostata. Lo conosco appena,non so niente di lui a parte il nome e poi ieri sembrava lo sport del giorno baciarmi! Per anni gli uomini mi sono stati alla larga ed invece ieri sembravano tutti strani!” risponde Sandra. È proprio senza speranza! Se continua così resterà vergine a vita!
“ Non tutti. Solo due erano interessati a te!” le faccio notare.
“ Uno che conosco appena e l’altro che…lasciamo perdere…” replica Sandra.
“ Sandra,tu sei proprio sicura che quello che è successo ieri mattina,non ha nulla a che vedere con il tuo comportamento con Mr. Muscolo?” le chiede Mariana. In effetti magari è quello che l’ha bloccata!
“ Ma certo! Avrei reagito alla stessa maniera anche se ieri mattina non fosse accaduto nulla! Che cavolo vi siete messe in testa?!” risponde Sandra. Mah…non mi sembra tanto certa della risposta che ha dato.
“ Sì,ma così non potrai mai dirci chi dei due bacia meglio!” intervengo ironicamente.
“ E a te che importa? Non hai già il tuo Freddy? E poi uno dei due l’hai già provato in tutti i sensi!” risponde Sandra con tono acceso. Ma perché se la prende così? Che ho detto di male?
 
[Armando]
“ Ti ho preso!” sentenzio sollevando da terra il mio nipotino e riempendolo di baci. Non posso farci niente se lo adoro! È una peste,ma è una peste adorabile! E pensare che per colpa di mia madre,mi sono perso 4 anni della sua esistenza!
“ Zietto,posso farti una domanda?” mi chiede il piccoletto quando ci sediamo sul divano. Annuisco.
“ Se il bimbo nella pancia di zia Betty nasce femmina,poi tu me lo fai arrivare un cuginetto maschio?” mi domanda. Sorrido.
“ Sì,magari fra un po’ di tempo. Facciamo nascere prima questo cuginetto qua e poi magari io e zia Betty ci ragioniamo…” gli rispondo.
“ Ma io adesso vado a Bogotà e non lo vedo…” obietta.
“ Amore,ascoltami. Io e zia Betty resteremo qui solo per qualche giorno in modo che lei e il bambino riposino,poi raggiungeremo te e la mamma a Bogotà e non ci separeremo più!” lo rassicuro.
“ Me lo prometti?” mi chiede. Annuisco posandogli un bacio sulla fronte. Non permetterò più ai miei genitori di separarmi da mia sorella e dal mio nipotino! Mi piace troppo fare lo zio!
“ E anche il maghetto resta con noi?” mi domanda. Che? Ha un amico immaginario?
“ Il maghetto?” chiedo conferma.
“ Sì,l’amico di mamma e di zia Betty. Lui fa tanto ridere la mia mamma,mentre quando parliamo di papà lei è sempre molto molto triste!” mi risponde. Ci manca solo il maghetto…così mia madre ammazza Camilla!
“ Amore,cosa ti ha detto la mamma riguardo il tuo papà?” gli domando. Vorrei proprio essere a conoscenza di cosa Bobo su suo padre!
“ Che non va bene per stare con noi e che non mi vuole,che non vuole me e la mamma perché non è affabile!” mi risponde.
“ Al massimo non è affidabile!” lo correggo. Non li vuole? Perché Camilla gli ha detto così?
“ E tu lo vorresti conoscere?” gli chiedo.
“ No. Se la mamma dice che non va bene,vuol dire che non va bene. Io non voglio un papà come quello di Gustav che non gli vuole bene ed ha la faccia da porcellone! Io voglio un papà che mi vuole bene,che mi coccola,che fa ridere la mamma,che gioca con me alle macchinine (non male come te che ogni volta me le fai andare fuori strada),che mi racconta le storie…non lo voglio uno che non è affabile!” mi risponde. Questa cosa che non so giocare alle macchinine sta diventando una fissazione!
“ Affidabile!” lo correggo di nuovo.
“ È uguale!” replica.
“ No,non è uguale! Significano due cose diverse,amore!” gli spiego.
“ Zietto,se la mia mamma si fidanza col maghetto e lui diventa il mio papà,me le insegna le magie?” mi chiede. Ma che gli passa per la testa? Camilla e Nicola Mora? Neanche lo conosce e vuole già piazzarlo con la madre? Oltre al fatto che la bionda finta chi la sente? E mia madre soprattutto chi la sente?
“ Non diventa il tuo papà,Bobo! E comunque non è un mago e non sa fare le magie!” gli rispondo. Altrimenti avrebbe già trasformato tutta l’Ecomoda in uno zoo o in un museo di statue!
“ Ma il maghetto lo sa che siete qui?” mi chiede Bobo. Ancora con questo maghetto?
“ Sì,lo sa,ma tu non dovrai dirlo a nessun altro! La zia e il cuginetto devono riposare e per farlo dobbiamo stare qui,ok tesoro?” cerco di spiegargli. Annuisce per poi regalarmi un bacione sulla guancia.
 
[Mario]
Maledizione! Non ci credo! Questo dev’essere uno scherzo o una specie di magia voodoo! Non può essere! Un attimo prima funziona e quello dopo puff…va in catalessi,in letargo,in coma profondo…sarà mica narcolettico? Ieri sera mi ha fatto fare un’altra figura di merda con Fiona, andando in sciopero…diciamo pure in pensione anticipata!
Ed in più il mio migliore amico,l’unico a cui potrei chiedere consiglio per una cosa del genere,non c’è e anche se lo chiamassi di certo non mi risponderebbe! E se fosse una macumba di Betty? Magari è stata lei a maledirmi per il mio piano geniale!
“ Allora?” mi chiede Fiona.
“ Allora che? Non ho mica un parente in terapia intensiva?!” replico.
“ Che umorismo di dubbio gusto! Volevo sapere se ti sei rivolto ad un medico,ad uno specialista in grado di curarti!” ribatte. Pure lei? Ma è una fissa? Non ho bisogno di un medico o di uno specialista!
“ Dev’essere lo stress. Sono un po’ sotto pressione per la partenza improvvisa di Armando e per l’azienda!” rispondo.
“ Magari quando ti riprendi possiamo sentirci!” replica con malizia. Mi sento quasi offeso. Possibile che le donne mi vedano solo come una macchina da sesso? È così che ci si sente quando una persona pensa a noi solo per farsi un giretto fra le lenzuola?
“ […]Lei non pensa che una persona del suo status possa innamorarsi di una comune mortale che non è neppure una top model!” 
“ Lei ce l’ha un modo di pensare suo o è finto con tutti? Esprime pareri solo per compiacere gli altri? Esiste un vero Mario Calderon da qualche parte?”
“ Che sfizio c’è ad insultare una persona solo perché è brutta? Le toglie qualcosa la mancata avvenenza di Betty o mia o di Sofia?”
 “ […]MA COSA PENSA CHE TUTTE LE DONNE MUOIANO DALLA VOGLIA DI VENIRE A LETTO CON LEI? CHI CREDE D’ESSERE? IL DIO DEL SESSO? COME CAVOLO L’È PASSATO PER LA TESTA DI SALTARMI ADDOSSO IN QUEL MODO?”
“ […]MI STIA LONTANO E SE MANCA UNA RACCHIA ALLA SUA COLLEZIONE E VUOLE SPERIMENTARE COME CI SI SENTE A FAR SESSO CON UNA BRUTTA,MI DISPIACE,MA NON SONO DISPONIBILE. DOVRÀ ACCONTENTARSI DEI RACCONTI DEL SUO AMICO O TROVARSI UNA CHE NON CONOSCA IL SUO LATO FARABUTTO E SI LASCI AFFASCINARE DA UN DONGIOVANNI COME LEI!”
“ Mi lasci! Io non voglio avere a che fare con un depravato come lei!”
“ Mario,ma mi ascolti?” mi chiede Fiona.
“ Sì,certo. Magari ci sentiamo più avanti! Adesso vado che devo lavarmi e passare in azienda!” taglio corto. La prima notte passata a letto con una donna a dormire come fratello e sorella. Che brutta fine!
 
[Patrizia]
Ma roba da matti! Come se non convenisse anche a lui la mia relazione con Nicola! Ed io che soppeso anche le parole che gli escono di bocca! Ieri sera è stato così carino ed invece stamane è tornato lo stesso stronzo di sempre! Stupida io che mi aspettavo qualcosa di diverso!
Mentre aspetto l’ascensore vedo arrivare Nicola. Meglio concentrarmi su di lui e cercare di ammansirlo un po’!
Entra in Ecomoda e saluta Freddy e Anna Maria venendo ricambiato.
“ Ciao!” lo saluto baciandolo.
“ Patrizia! Siamo in azienda,ti prego!” mi rimbrotta allontanandomi. Sbuffo. Tanto lo sanno tutti che stiamo insieme,quindi che senso ha tutta questa rigidità?
“ Che c’è?” gli chiedo accarezzandogli la guancia con una certa riluttanza.
“ Niente. Perché?” replica.
“ Ti vedo contento. Novità per la situazione dell’Ecomoda?” gli domando.
“ Niente di nuovo. Sono solo allegro.” Mi risponde. Speriamo non si droghi. Entra in azienda anche Marcella,che indossa gli occhiali da sole. Mi auspico solo non si sia ubriacata per quello che ha scoperto ieri su me e Daniele!
“ Buongiorno!” bofonchia.
“ Ciao Marce!” la saluto.
“ Buongiorno!” la saluta Nicola. L’ascensore arriva e Nicola entra per primo.
“ Noto che la galanteria l’ha lasciata a casa!” lo irride Marce. Nicola sbuffa sonoramente.
“ Ecco,Patty,adesso puoi essere soddisfatta: il mio buonumore si è appena dissolto!” esclama Nicola.
“ Ma che c’entro io?!” protesto.
“ Non sono di certo io quello con gli amici strani! E ad ogni modo,signora Marcella,non si è mai visto un buzzurro galante…” replica lui per poi rivolgersi a Marcella.
“ Neanche un buzzurro dirigere un’azienda,se è per questo!” ribatte Marcella.
“ Posso sempre andarmene e lasciare la sua preziosa azienda alla deriva!” replica lui. Il cellulare di Nicola squilla e la telefonata arriva al momento giusto per interrompere il pingpong di insulti fra questi due. Ma chi me l’ha fatto fare di salire in ascensore con loro?
“ Ehi…in ascensore e sto rischiando la vita! Sbrigati ad arrivare che non ne posso più!...Cami,non scherzare!...Stai tornando a casa?...E per fortuna che lo shopping non ti piaceva! Praticamente quando ci sentiamo sei sempre in giro per negozi!...Non ci pensare neanche a portarmi in giro per negozi una volta qui!...Altrimenti? Altrimenti ti sottopongo ad un trattamento atroce: la mia cucina!...Bobo è con te?...Ah,capisco!... Ieri ho dato un’ultima occhiata a casa di tuo fratello e va tutto bene!...Ho unito il lettino della stanza degli ospiti con la rete che ho trovato ed è uscito un bel lettone matrimoniale per te e Bobo!...Tu sei sicura di non volere che compri un giocattolo al piccolino?...Ho capito: mi tagli le mani se mi azzardo!...Ricevuto,vicepresidente! Non è il caso di minacciarmi!...Mi dici almeno a che ora parti?...No,Cami,lo sai che le sorprese le detesto!...Uffa! Sei dispettosa!...Va bene! Lo sai che tanto ti aspetto!...Un abbraccio!...Ciao!” gli sentiamo dire. Lo guardo male.
“ Non una parola! Non cominciare con la gelosia che non è aria!” afferma rivolto a me mentre usciamo dall’ascensore.
“ Non bastava lei,adesso anche suo figlio? Vuoi ingraziarti per caso anche il suo ex marito?” replico.
“ Che c’entra adesso l’ex marito di Cami? Quella specie di mezzo uomo non lo conosco e non voglio conoscerlo! Uno che lascia una moglie ed un figlio fregandosene di loro merita solo di essere gettato in un cassonetto di rifiuti possibilmente prima di una colata di letame!” risponde con eccessivo pathos.
“ Ma ti senti quando parli con lei o di lei? Poco manca che tu arrossisca come un ragazzino alle prime armi! Oltre al fatto che hai un sorriso che ti va da un orecchio all’altro quando senti quella cretina!” gli faccio notare.
“ C-Camilla non è una cretina o non le avrei affidato la vicepresidenza di un’azienda che già di suo non è al massimo della forma! Ed io non arrossisco proprio per nessuno,Patrizia!” ribatte rosso come un pomodoro.
“ Quella lì ti sta facendo il lavaggio del cervello e neanche te ne rendi conto! Credi che non sappia che sei così contento solo perché domani arriverà quella gattamorta?!” replico.
“ Camilla non mi sta facendo proprio nessun lavaggio del cervello e soprattutto non è una gattamorta!” la difende.
“ No,certo! Una che telefona di continuo un uomo già impegnato come la chiami?” replico.
“ Io e te non siamo sposati,Patrizia,quindi smettila di trattarmi come un maritino da tenere al guinzaglio! E poi mi duole ricordarti che pure tu hai cominciato a starmi addosso quando credevi io stessi con Betty,quindi se Cami è una gattamorta,lo sei pure tu!” sbotta. Io una gattamorta? Vuole equipararmi a quella specie di imbecille?
“ Difendi lei e screditi me. Non ci posso credere!” esclamo offesa.
“ Difendo una persona che è sempre stata gentile con me (non a fasi alterne come te),che lascia tutto per correre qui ad aiutarmi (evitando di boicottare il mio lavoro arrivando perennemente in ritardo),che non ti ha fatto e non mi ha fatto nulla di male e che di certo non si interesserà a me in quel senso!” replica.
“ La faranno santa di questo passo! Potrebbe entrare a far parte delle suore della carità,se non avesse un moccioso attaccato alla gonnella!” sputo velenosa. Mi lancia un’occhiataccia.
“ Mi viene voglia di strozzarti quando fai così!” afferma irato per poi dirigersi verso la presidenza come una furia.
“ Marce,possiamo parlare?” le chiedo.
“ Del fatto che mi hai mentito o vuoi elargirmi i dettagli piccanti della tua liaison? No perché dopo questo così discreto siparietto,vorrei fare a meno dei dettagli sulle tue relazioni intime!” ribatte mordace.
“ Ti prego,Marce!” la supplico. Mi guarda male.
“ Seguimi in ufficio! Ci manca solo che trapeli qualcosa qui!” afferma. Speriamo bene!
 
[Sandra]
Il dottor Mora passa davanti alle nostre scrivanie così imbufalito che non ci saluta neanche. Non capisco come diavolo faccia quel poveretto a sopportare la bionda finta e ad essere ancora nel pieno delle sue facoltà mentali!
“ La signora Camilla non è neanche arrivata ed ha già portato scompiglio!” commenta Sofia.
“ Pensi sia per lei che quei due litigano di continuo?” le chiedo.
“ No,per mia nonna! Ma dove hai la testa? Non hai sentito la fine della loro lite quando sono usciti dall’ascensore? La bionda finta ha paura che la dottoressa Mendoza le sfili il bancomat vivente dalle mani!” replica Sofia. Sorrido.
“ In effetti il dottor Mora è un buon partito!” commento.
“ Come se alla signora Camilla interessasse! Devo ricordarti quanti uomini facoltosi le ronzavano attorno prima che conoscesse quel gran disgraziato del suo ex marito? Non li ha mai neanche guardati!” osserva la mia collega. In effetti lei è sempre stata allergica ai tipi fighetti…
“ Beh ma adesso ha un figlio! Non dirmi che se il dottor Mora fosse più vecchio,non c’avresti fatto un pensierino per sistemare te e i tuoi ragazzi!” ribatto. Qualsiasi madre single vorrebbe un uomo in grado di provvedere a lei e ai suoi figli!
“ Ma non sono di certo il suo tipo e neanche la signora Camilla! Guarda la bionda finta e pensa alla signora Camilla…” replica Sofia.
“ Come il giorno e la notte!” commento. Le due hanno meno di niente in comune,almeno per come ricordiamo noi la signora Camilla!
A noi si avvicina Mr. Muscolo che passa davanti alle nostre scrivanie per raggiungere la sua postazione. Arrossisco e spero non citi l’episodio di ieri sera. Non voglio parlarne e tantomeno ricordarmene!
“ Salve!” esclama. È un saluto atono quello che gli rivolgiamo io e la mia collega.
“ Sandra,mi dispiace per ieri sera…” farfuglia.
“ Me l’ha già detto ieri!” gli rispondo guardando la mia scrivania come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo.
“ Volevo dirle solo questo! Buona giornata!” esclama.
“ Anche a lei!” replico prima di vederlo andar via.
“ Ma perché l’hai trattato così male? Magari è l’uomo della tua vita!” mi rimprovera Sofia.
“ L’uomo della mia vita? Dovrà dimostrarmelo andandoci piano ed evitando di saltarmi addosso alla prima occasione!” le rispondo.
 
[Betty]
“ Ma poverino! Perché non vuoi dirgli nulla?” domando a mia cognata mentre apre la porta di casa.
“ Perché mi diverte fargli una sorpresa. Chissà che faccia farà!” risponde Camilla.
“ Che faccia farà la bionda finta,casomai!” replico.
“ Betty,guarda che la Fernandez non ha nulla di cui essere gelosa! Io non vado a Bogotà per prendermi Nicola!” ribatte.
“ Ecco,magari questa cosa esplicitala anche a tuo figlio,Camilla!” interviene Armando. Si avvicina e mi bacia.
“ Mi sei mancata!” mi sussurra fra i capelli. Mi stringo forte a lui.
“ Armando,che vuoi dire?” gli domanda sua sorella. Armando si guarda le spalle.
“ Ho parlato con Bobo e siamo finiti sull’argomento << papà >> e tuo figlio ha detto che gli hai raccontato che il tuo ex marito non vi vuole e inoltre il bambino si sta già facendo castelli in aria su Nicola!” le risponde Armando.
“ Non è colpa mia se Bobo vuole trovarmi un fidanzato a tutti i costi! In merito a Nicola,neanche lo conosco,quindi il problema non si pone proprio!” gli fa notare Camilla.
“ Posso sapere perché hai rifilato tutte quelle fandonie a Bobo su suo padre? Maledizione,Cami,non ti rendi conto che il bambino potrebbe sentirsi rifiutato?” ribatte mio marito.
“ Non è di certo colpa mia se il mio ex marito non vuole figli! E poi Bobo ha me ed ha voi. Un padre che non merita il suo affetto non gli serve a niente! E poi proprio tu vieni a farmi la morale? Se non avessi raccontato frottole a tutti ed in primis a te stesso,ora non saresti qui ed io continuerei a vivere la mia vita di sempre! Tu sei sempre stato il re delle fandonie ed ora mi critichi?” replica mia cognata.
“ Calmatevi,per favore! Amore,non sono affari nostri quello che Camilla ha detto a Bobo in merito a suo padre! E tu,Cami,non mi pare che lavorare come dirigente faccia tanto schifo da rinfacciarlo come se ti condannassero ai lavori forzati! Non è il caso di urlare così con un bambino piccolo di là!” intervengo.
“ Lavorare come dirigente no,ma sopportare mia madre sì. Hai idea del disgusto che trasparirà nel suo sguardo ogni volta che i suoi occhi si poseranno su Bobo?” replica Camilla.
“ Non esagerare! Bobo non somiglia per nulla al tuo ex marito. È identico a te!” ribatte Armando.
“ E allora visto che esagero,perché non sei rimasto a combattere la tua crociata a Bogotà invece di scappare? Se enfatizzo la questione e nostra madre è più comprensiva di come la descrivo,perché non le hai detto prima vis a vis di esserti innamorato di un’altra e di non voler più sposare Marcella? Ti rispondo io: perché non te l’avrebbe mai permesso. A costo di narcotizzarti e di trascinarti all’altare addormentato,ti avrebbe costretto a sposare quella lì,la stessa che sta facendo girare le scatole a Nicola. Perché nostra madre è fatta così: o si fa come dice lei o si fa come dice lei! Guarda com’è diventato nostro padre dopo più di 30 anni passati con lei!” risponde Camilla.
“ Non stavamo parlando di nostra madre e dei tuoi residui di complesso di Elettra irrisolto! Perché non mi hai mai detto che Samuel non voleva Bobo e che per questo vi siete lasciati?” le chiede Armando.
“ Perché non mi andava di rendervi partecipi del fatto che non ho saputo scegliere un uomo che conoscesse il significato vero e proprio del metter su famiglia! Io non gli ho mai detto di essere incinta per questo,ok? Finita la questione? E ad ogni modo io non ho alcun complesso di Elettra irrisolto…sai perfettamente così mi spinge a sentimenti così negativi verso di lei! Sì,forse aveva ragione sul mio ex marito,ma non aveva alcun diritto di intromettersi nella mia vita!” replica Camilla prima di dirigersi in camera sua.
“ Mi dispiace che tu abbia assistito a questa lite!” mormora mio marito.
“ L’ho promesso,no? Nella gioia e nel dolore…giusto?!” replico. Mi bacia.
“ Come farei senza di te?!” ribatte per poi stringermi forte.
 
[Marcella]
“ Senti,Patrizia,se hai intenzione di passare qui tutta la mattinata a fissarmi con degli occhi che somigliano a quelli di un pesce rosso in una boccetta,puoi anche andartene!” sbotto dopo minuti interminabili di silenzio. Ci manca solo che quella specie di Tarzan faccia un’altra piazzata come quella di ieri perché la trova qui!
“ Con Daniele è una storia di sesso,solo di sesso,Marce! Insomma non avrei saputo da dove cominciare per dirti una cosa simile! Sarebbe stato imbarazzante sia per me che per te!” esordisce.
“ Di certo meno imbarazzante della scenetta di ieri sera! Se chiudo gli occhi riesco ancora a vedere le nudità tue e di mio fratello,quindi immagina come mi sento! Sapevo di mio che Daniele non è un santo,ma con te…possibile che non abbia trovato nessun’altra?” replico.
“ Abbiamo parlato di te ieri quando te ne sei andata!” esclama sviando il discorso. Immagino…chissà quante me ne avranno dette!
“ Ah sì?” replico.
“ A mo’ di battuta tuo fratello vorrebbe farti uscire col mio ragazzo!” ribatte. Mi parte una tosse isterica. Ma che è pazzo? Per una cosa simile potrei non rivolgergli mai più la parola! Io non ho lo stomaco di Patrizia…che orrore!
“ A quanto pare il testosterone ha bruciato gli ultimi neuroni funzionanti di mio fratello!” commento.
“ Gliel’ho detto anch’io! Senti,Marce,tuo fratello è un bell’uomo e per quanto riguarda la sfera sessuale c’è una buona intesa fra noi,ma è tutto qui,anche perché quando apre bocca vorrei strangolarlo! Non mi innamorerò di lui,se è questo che ti preoccupa!” mi rassicura.
“ E se lui si innamorasse di te? Allora io da che parte dovrei stare? Dovrei scegliere tra te e mio fratello? Dovreste piantarla con questa tresca al limite dell’indecenza!” affermo.
“ Marce,ti prego… Daniele è l’uomo più cinico che io abbia mai conosciuto e non si innamorerà mai di me! Ti assicuro che se dovesse sorgere qualche problema fra noi,non sarai costretta a mediare o ad entrare nei nostri problemi!” replica. Tanto sono adulti e maggiorenni…facessero un po’ come vogliono!
“ Stasera sei impegnata ad inaugurare qualche angolo della casa di mio fratello o possiamo uscire?” le chiedo ormai rassegnata.
“ Marcella! Ad ogni modo per stasera va bene. Vuoi invitare anche lui?” replica.
“ A patto che non amoreggiate davanti a me o che non mi lasciate da sola per andare a fare le vostre cose in qualche bagno!” affermo.
“ Marcella!” mi redarguisce oltraggiata. Come se non conoscessi lei e Daniele…sono capaci di tutto quei due! Bussano alla porta e con tono piuttosto annoiato autorizzo ad entrare. Fa il suo ingresso la mia segretaria con un mazzo di fiori. Ranuncoli e giunchiglie.
“ Che succede,Mariana?” le domando.
“ Sono per lei,signora Marcella! Se vuole leggo il biglietto!” risponde.
“ No,grazie. Non sono analfabeta e faccio da sola!” replico togliendole il bouquet dalle mani per poi liquidarla. Wow!
“ Di chi sono,Marce?” mi chiede Patrizia facendomi tornare alla realtà. Ah già il biglietto! Lo afferro e lo estraggo dalla busta.
 
“ Il tuo sorriso è stupendo. Spero non ti infastidisca questo mio omaggio e che tu non sia allergica ai fiori. Qualora quest’ultima ipotesi corrisponda al vero,mi dispiace!
   R.”
 
Sorrido divertita ed anche intenerita. Quand’è stata l’ultima volta che ho ricevuto dei fiori? Neanche me lo ricordo! Sicuramente più di 5 anni fa e di certo non dall’uomo che fino ad una settimana fa credevo sarebbe diventato mio marito!
“ Di chi sono?” chiede di nuovo Patrizia. E adesso che mi invento? Non posso dirle di Ricardo,perché potrebbe raccontarlo a Daniele che finirebbe per uccidere o me o lui!
“ Fiori per il mio mancato matrimonio. Insomma persone che si dispiacciono!” taglio corto.
“ Nessuno mi ha mai mandato dei fiori quando ho divorziato da Maurizio!” commenta aggrottando le sopracciglia. Speriamo se la sia bevuta! E ad ogni modo forse i fiori li avranno mandati a lui per congratularsi!
 
[Sandra]
“ E allora non sappiamo di chi sono!” asserisce Sofia rivolgendosi a Mariana. Quel bouquet ci ha scombussolate! Insomma credevamo che la signora Marcella avesse l’umore di una vedova ed invece ha già un nuovo corteggiatore!
“ No,ha voluto leggerlo da sola!” risponde Mariana.
“ Sì,ma avrai visto la calligrafia del mittente leggendo il nome della signora Marcella sulla busta del biglietto!” interviene Anna Maria,che è sopraggiunta per ultima,quando ormai i fiori erano già stati consegnati.
“ Sì,ma non so proprio di chi possa essere!” replica Marina.
“ Avrebbe dovuto esserci Berta! Adesso la bionda finta saprà tutto e noi no!” protesta Sofia.
“ Magari è il dottor Calderon! In fondo se succede in << Beautiful >> che il miglior amico del mancato sposo consola in un certo qual modo la sposa,può accadere anche nella vita vera!” insinua Anna Maria.
“ Non era la scrittura del dottor Mario!” intervengo. Insomma ho visto la busta contenente il biglietto e la scrittura non era la sua!
“ E tu come lo sai?” mi chiede Sofia.
“ Ho lavorato anni ed anni per lui. Conosco la sua scrittura e quella sul biglietto non era la sua!” le rispondo tranquillamente.
“ Magari per non farsi scoprire ha fatto scrivere il fioraio!” insinua Ines.
“ Ad ogni modo,anche se fosse,non sarebbero di certo affari nostri! Problemi loro e delle loro coscienze!” ribatto.
“ Coscienze? Ma se è stato il dottor Armando a piantare la signora Marcella!” mi fa notare Sofia.
“ Non è un buon motivo per andare a letto con l’ex del suo migliore amico,anche se da uno del genere ci si può aspettare proprio di tutto!” ribatto facendo per uscire dal bagno ma mi scontro con qualcuno. Quel qualcuno è il maniaco sessuale su cui stavamo facendo congetture.
“ Dottore,che ci fa nel bagno delle donne?” domanda Anna Maria. Di certo sarà venuto ad obbligarmi di nuovo ad aiutarlo a raccattare le cose che ha lasciato nel suo ex ufficio!
“ Ero venuto a cercare Sofia!” risponde. Sofia? Cos’è ora mi cambia anche nome?
“ Io,dottore?” chiede la mia collega piuttosto stupita. Lui annuisce.
“ Mi serve una mano con le cose che devo portar via dal mio ufficio e visto che lei è senza superiore,volevo sapere se può darmi una mano!” le risponde il dottor Mario. E perché non l’ha chiesto a me? Di solito obbliga me ad aiutarlo…
“ Attenta che non ti salti addosso!” raccomando a Sofia ad alta voce.
“ A seguito di un atto simile potrei sistemare me ed i miei due bambini senza più l’elemosina di Mister Assegno!” mormora Sofia con ostentata ironia non riuscendo però a farmi ridere.
 
[Camilla]
Non posso crederci! Io gli offro il mio aiuto ed appoggio incondizionato e lui che fa? Difende quella strega di nostra madre dalle mie offese più che giuste! Ma roba da matti! Se non fosse per Nicola,non andrei mai a Bogotà per riparare al casino che mio fratello ha combinato! Che cosa ne sa lui di me e di Samuel? Che ne sa dell’inferno che ho vissuto? Ok,forse ho sbagliato a non raccontargli nulla,ma ogni volta che si parla del mio ex marito mi irrigidisco e ripenso a tutto,non riuscendo però a raccontarlo ad altri!
“ Posso darti una mano?” mi domanda Armando.
“ No,vorrei restare da sola!” gli rispondo ancora piuttosto risentita. Dopo aver dato il via alla sua storia con Betty su una sequela di bugie è venuto a fare la morale a me! Almeno io non ho mai sfruttato nessuno per il mio egoismo ipertrofico o per non ammettere un fallimento!
“ Cami,mi dispiace!” mugugna.
“ Non me ne faccio niente dei tuoi << mi dispiace >> del cavolo,Armando! Tu non sai niente del mio matrimonio e se io reputo una cosa giusta per mio figlio,tu non puoi contestarla! Sei solo lo zio ed io sono la madre! Riesco ad essere consapevole da sola di cosa è meglio per Bobo ed il meglio per lui non è di certo avere un padre che non lo vuole! Semmai dovessi cercare un padre per mio figlio lo vorrei dolce, amorevole,un uomo che lo ami quando lo amo io,ma siccome un uomo del genere di certo non esiste,Bobo avrà sempre e solo me.” Replico.
“ Cami,è solo che Bobo mi ha spiazzato! Ha cominciato a fare congetture su Nicola e poi sentirgli dire che non vuole un padre non affidabile mi ha fatto pensare ad un lavaggio di cervello da parte tua!” afferma. Sbuffo.
“ Sono un cretino,eh?!” continua.
“ Noooo. Cosa te lo fa pensare?!” replico acida.
“ Non vorrai mica che chieda aiuto al maghetto perché interceda a mio favore con te?!” ribatte. Il maghetto… Mi scappa una sonora risata. Povero Nick!
“ No,anche perché non credo ti aiuterebbe. Nessun uomo normale lo farebbe dopo tutto quello che gli hai fatto! Chissà se si è ripreso dai tuoi cazzotti!” gli rispondo. Già è tanto che Nick non mi odi per tutti i cazzotti che si è beccato da Armando!
“ Pace?” mi chiede porgendomi la mano.
“ A patto che non fai più domande su Samuel e non contesti le mie scelte riguardati Bobo!” rispondo. Sbuffa.
“ Va bene,ma tanto prima o poi dovrai dirmi dov’è finito tutto l’amore che provavi per Samuel!” replica. Alzo gli occhi al cielo infastidita. Va bene essere un tantinello masochista,ma avrei davvero toccato il fondo se avessi continuato ad amare Samuel dopo tutto quello che mi ha fatto e soprattutto dopo aver visto che è rimasto lo stesso coglione anche a distanza di 5 anni!
“ È scaduto come accade agli yogurt! Adesso possiamo esaurire l’argomento?!” ribatto. Annuisce per poi abbracciarmi.
 
[Nicola]
Chissà a che ora atterreranno! Speriamo non ci siano impedimenti che li costringano a rimandare la partenza! In ogni caso per domani ho già indetto una riunione per avvisare tutti dell’arrivo di Camilla e di Bobo,sperando che ai Mendoza non prenda un infarto!
Compongo il suo numero pregustando già un gran numero di risate. Quella ragazza ha un senso dell’humor che Patty non ha e sembra capirmi a volo! Magari quando sarà qui mi comprenderà senza alcun bisogno di parole,guardandomi solo negli occhi!
“ No,zietta,rispondo io. Tu devi riposare! Pronto!” risponde una voce di bimbo. Però l’hanno istruito a dovere!
“ Bobo,ciao. Come stai? Sono Nicola,mi passi la mamma,per cortesia?” gli chiedo.
“ Sto tanto bene,grazie. Tu come stai?” replica.
“ Bene,grazie. E starò ancora meglio quando sarete a Bogotà,piccolo! Mi puoi passare la tua mamma,per favore?” gli domando.
“ Mammina è in un’altra stanza con lo zietto e sta preparando la valigia per andare a Bogotà!” mi risponde. Bene!
“ Ah! E potresti dirle che ho chiamato?” gli domando.
“ Sì,le dico che ha chiamato il maghetto. Ma tu puoi fare la magia di non farle mettere in valigia la mia maglietta verde? È brutta!” replica. Sto per scoppiare a ridere!
“ La maglietta verde?” chiedo confuso.
“ Sì. Non mi piace. È molto brutta! Dai,maghetto!” replica. Rido.
“ Ma io sono sicuro che sei bellissimo anche con la maglietta verde!” cerco di persuaderlo.
“ No. Sono brutto. Se vedi quella maglietta ti spaventi e non mi vuoi più vedere!” mi risponde. Addirittura? Non starà esagerando? Sempre che non sia lui a spaventarsi quando mi vedrà e a chiedere esplicitamente di non imbattersi più nella mia persona!
“ Proviamo a fare un accordo io e te?” gli suggerisco.
“ Che accordo?” mi chiede interessato.
“ La maglietta verde viene con te e la mamma a Bogotà,così la vedo anch’io e se è brutta brutta,ci parlo io con la mamma e la gettiamo via per sempre!” propongo.
“ Va bene,ma ricorda che l’hai promesso!” accetta.
“ Va bene.” Acconsento.
“ Maghetto,ma a Bogotà tu ti fidanzi con la mia mamma?” mi chiede. Ma cos’è? Una fissa? Pure lui con questa storia?
“ Bobo,io e la tua mamma non ci siamo mai visti prima,quindi magari non le piacerò quando sarete qui!” gli rispondo. Di certo non sono l’uomo ideale!
“ No,non è vero. Tu con lei hai fatto la magia di farla ridere. Lei prima rideva solo con me e adesso invece ride anche quando parla a telefono con te! Sei un maghetto e le piacerai di certo! Fidati di me!” ribatte. Sento uno strano groppo alla gola. Camilla era triste ed ora è più allegra… spero solo di riuscire a renderla ugualmente felice anche quando sarà qui,magari facendola imbattere il meno possibile in sua madre!
“ E dimmi un po’,piccolo,a che ora partirete tu e la mamma?” gli domando cambiando argomento per evitare che mi si inumidiscano troppo gli occhi a causa del discorso intrapreso.
“ Di notte. La mia mamma dice che così in aereo dormo e non comincio da subito a fare i pasticci!” mi risponde. Sorrido. Non è indicativo come orario,ma immagino che Bobo non sappia leggere l’orologio perché è ancora troppo piccolo.
“ E così prenderai l’aereo,sei contento?” gli chiedo.
“ Non tanto. Non ci sono mai stato in aereo ed ho un po’ paura. Maghetto,tu ci sei mai andato in aereo?” replica.
“ No. Ma sono sicuro che non c’è nulla di cui aver paura! Vedrai che non ti succederà nulla di brutto e poi c’è la tua mamma con te pronta a proteggerti!” lo rassicuro.
“ La mamma ha detto che presto mi porta a Disneyland con l’aereo,vieni con noi,maghetto?” mi domanda. A Los Angeles?
“ Bobo,si può sapere che fai ancora con il mio cellulare in mano?” domanda la voce di Camilla.
“ Mamma,è il maghetto! Vero che lui ti piace? Lui dice di no! Gli ho chiesto se viene con noi a Disneyland!” le risponde Bobo velocemente. Spero non mi immagini con la bacchetta magica in mano oppure resterà deluso quando mi conoscerà!
“ Ciao maghetto! È arrivata la mia mamma!” mi spiega Bobo prima del silenzio. Speriamo non abbia chiuso la chiamata!  
“ Nicola,ti ha chiamato di nuovo?” mi chiede Camilla mortificata.
“ No,veramente ha solo risposto al tuo cellulare! Se non fosse che è minorenne,avresti potuto prendere in considerazione l’idea di assumerlo all’Ecomoda come tuo segretario personale! Risponde alle telefonate come una persona adulta. È ammirevole!” le rispondo.
“ Quel bambino è tremendo e quando saremo lì te ne renderai conto tu stesso. Io ho provato a spiegargli che non sei un mago,ma si è fissato con questa cosa…” replica.
“ L’importante è che non mi immagini con una bacchetta magica in mano perché non saprei proprio dove reperirla. E poi immagina la faccia dei tuoi,di Miss Spocchia e di Daniele Valencia se mi vedessero con una bacchetta magica in mano!” ribatto. Prorompe in una fragorosa risata.
“ Mia madre finirebbe in analisi! Lo sai che non vedo l’ora di conoscerti dal vivo?!” esclama quando si riprende da quella marea di risate.
“ Anch’io! E sono curioso anche di conoscere Bobo! È forte tuo figlio!” replico.
“ Da morire! Sono certa che ci rimanderai indietro dopo due giorni!” ribatte.
“ Smettila con queste sciocchezze!” la redarguisco dolcemente.
“ Che significa che hai detto a Bobo di non piacermi?” mi domanda. Oh cavolo…sono arrossito!
“ Che Bobo mi ha chiesto se una volta qui,io e te…ecco…insomma…se ci saremmo fidanzati! Ed io gli ho fatto notare che non ci conosciamo di persona e che potrei anche non essere il tuo tipo!” le spiego.
“ Dipende. Se sei farabutto,bastardo,fedifrago e irresponsabile,allora non sei il mio tipo e mai lo sarai!” replica. Sorrido divertito.
“ No,nulla del genere,però sono un mangione…accetti i mangioni che ti svuotano la dispensa?” ribatto ironico facendola ridere.
“ Sei riuscito a farmi ridere nonostante non sia stata una bella giornata per me!” esclama.
“ Perché?” le domando.
“ Ho litigato con Armando! Abbiamo appena fatto pace.” mi risponde.
“ Che ti ha fatto?” le chiedo. Insomma come si fa a litigare con una donna come Camilla? È così dolce,gentile,spiritosa,alla mano…
“ È una storia troppo lunga da spiegare per telefono,anche perché dovrei fare excursus vari e questa diventerebbe la telefonata del secolo. Te lo racconterò di persona!” mi risponde.
“ Avete litigato per colpa mia?” le domando. Non voglio crearle problemi!
“ No. Non c’entri nulla!” mi risponde.
“ Sei sicura? Io non voglio procurarti rogne!” replico.
“ Nessuna rogna,Nick. Per quanto strano possa sembrare,dato che non ci conosciamo neanche,tu sei la soluzione a tutti i miei problemi!” afferma. Sorrido. Cavolo le mie guance scottano da morire!
“ E tu ai miei!” replico. Già,questa donna sento che risolverà tutti i miei problemi! Anche se non la vedo,so che sta sorridendo.
“ Davvero?” mi chiede sorpresa.
“ Sì,davvero.” ammetto. Sono sicuro che da domani in avanti sarà tutto in discesa con lei accanto!
“ Tu però non chiedermi con chi ho discusso,perché se torno in argomento mi inalbero di nuovo!” affermo.
“ Tanto ho imparato a conoscerti almeno un po’ e posso indovinare: hai litigato con Marcella e con Patrizia! Sei nervoso e stai pensando che domani quando arriverò da te le cose andranno meglio!” replica.
“ Mi sa che tuo figlio si sbaglia: chi ha i superpoteri sei tu,non io!” ribatto facendola ridere.
“ Nick,mi dispiace per l’invadenza di Bobo! A quanto pare gli sei simpatico!” esclama.
“ Anche lui mi è simpatico e non è invadente! Mi ha invitato a Disneyland con voi!” replico. Ridacchia divertita.
“ Gli ho promesso che l’avrei portato a Los Angeles,ma questo non avverrà prima del ritorno di Betty e Armando,quindi stai tranquillo che non vengo lì per fare la turista!” mi rassicura.
“ E anche se fosse,che ci sarebbe di male? Camilla,hai tutto il diritto di divertirti,chiaro?” replico.
“ E tu? Ti capita mai di divertirti?” ribatte.
“ Come no! Soprattutto quando mi imbatto in Miss Spocchia e suo fratello,il divertimento è assicurato e le mie coronarie ne sanno qualcosa!” rispondo sarcasticamente. Per quanto mi riguarda,le parole << divertimento >> ed << Ecomoda >> non staranno mai nella stessa frase!
“ Immagino. Allora io mi concederò il lusso di divertirmi quando lo farai anche tu!” sentenzia.
“ Ci sto!” rispondo con un sorriso.
“ Parlando di cose serie,Bobo non mi ha saputo spiegare a che ora partirete!” continuo.
“ Sei curioso,dottor Mora! Forse ti farò una bella sorpresa o una brutta…chi può saperlo?!” replica evasiva.
“ Camilla!” protesto. Non può fare così! Non capisce che è una tortura non sapere a che ora arriverà?
“ Ora devo proprio andare per finire di preparare i bagagli. Un abbraccio,presidente! E tieni a bada la tua curiosità,che la curiosità uccise il gatto,mentre l’attesa non ha mai ucciso nessuno!” esclama.
“ Sei un po’ cattiva! Un abbraccio anche a te,vicepresidente,e cerca di raggiungermi alla svelta che muoio dalla voglia di conoscerti dal vivo!” rispondo prima di riagganciare. Che tipa! Ma quanto ci mette ad arrivare domani? Non vedo l’ora!
 
[Patrizia]
Stavolta giuro che mi sente! L’ho sentito civettare con quella specie di gallina! Ma se quella lì pensa che finisca per rimetterci io a causa della sua astinenza sessuale durata 5 anni o per la sua smania di trovar marito,si sbaglia di grosso! Ok,che di Nicola non me ne può fregar di meno, ma non gli permetterò di farmi le corna con quella lì! Sarò io a lasciarlo quando non mi servirà più a niente! Sarò solo io a decidere come e quando terminare questa pseudo relazione tediosa!
Faccio per entrare,ma il suono del mio cellulare mi interrompe. Sbuffo appena leggo il numero e sono tentata di riagganciare,ma mi conviene rispondere o finirà per chiamare sul fisso.
“ Daniele,che c’è?” gli chiedo contrariata.
“ No,non è l’astinenza sessuale a renderti così scontrosa. Che succede? Non dirmi che sei ancora arrabbiata per la mia battuta di stamane! O hai litigato con Marcella?” replica.
“ Non ho litigato con Marce,anzi…stasera ti ha invitato ad uscire con noi,se ti va. E se vuoi saperla tutta,mi sembrava decisamente più tollerante di ieri sera!” gli spiego.
“ Menomale! Pensavo di dover immolare qualche mio amico per farla calmare un po’,perché mi sa che l’astinenza sessuale le ha fatto perdere leggermente il buon senso!” replica.
“ Beh direi che 3 mesi di astinenza farebbero perdere la testa a chiunque!” sbotto.
“ 3 mesi?” mi chiede. Maledetta la mia lingua lunga!
“ Sì,ma queste non sono cose che ti riguardano! Con Marce è tutto ok,quindi puoi stare tranquillo,anche se qualcosa di strano è successa quando ero nel suo ufficio!” rispondo.
“ Qualcosa di che genere?” mi domanda.
“ Le sono arrivati dei fiori con un biglietto. Pare fosse un omaggio atto ad esprimere dispiacere per il matrimonio saltato!” rispondo.
“ Da un uomo?” mi chiede.
“ Non saprei. Certo è che si tratta di un sadico: avrebbe dovuto congratularsi con Marcella per non essersi legata per sempre a quella bestia pelosa!” gli rispondo. Che gente che c’è in giro!
“ Parole sante!” commenta divertito.
“ Quello che dovevo dirti,te l’ho detto! Ci si vede!” cerco di tagliar corto.
“ Sei arrabbiata per stamattina?” mi chiede.
“ Ti è mai importato qualcosa?!” replico acida.
“ Mi farò perdonare,promesso!” ribatte per poi riagganciare. Perdonare…se intende come stanotte,beh…gli concederò presto il mio perdono!
“ Posso sapere che ci fai appostata alla mia porta?” mi domanda Nicola spalancando d’improvviso la porta e procurandomi quasi un infarto.
“ Non ero appostata…” farfuglio.
“ Stavi origliando,Patrizia?” mi chiede alterato.
“ No,ma la tua preoccupazione mi incuriosisce! C’è qualcosa che non posso sapere? Dici qualcosa a quella lì che non posso ascoltare?” ribatto.
“ Allora mi stavi spiando! Io non ci posso credere!” esclama esasperato.
“ E tu? Anch’io ero al telefono,quindi potrei pensare lo stesso di te. Anche tu mi stavi spiando? Vuoi sapere con chi parlavo?” lo attacco.
“ No,non ti stavo spiando e no,non mi interessa conoscere il nome del tuo interlocutore. Patrizia,se stai cercando di suscitare la mia gelosia,ti avverto che è un tentativo ridicolo. Io non sono geloso,non lo sono mai stato e mai lo sarò! La gelosia è un sentimento a me sconosciuto. E adesso rispondi alla mia domanda: mi stavi spiando,sì o no?” replica. Non è geloso…ci mancava anche questa! Non potrò giocarmi questa carta per tenerlo al guinzaglio!
“ Sì,ti stavo spiando! E se devo essere sincera non mi piace per nulla il contenuto delle tue chiamate con quella! Sei stucchevole con quella gallina! La tua cara santarellina sta usando anche suo figlio,ti rendi conto?!” sbotto.
“ Camilla non è una gallina ed io non sono stucchevole con lei! E anche se fosse giusta la tua teoria su un possibile tentativo di abbordaggio, ciò sarebbe la prova inconfutabile che Camilla è in grado di usare una strategia elaborata con l’intelligenza per sedurre un uomo e non solo 4 minigonne striminzite!” risponde velenoso.
“ Non mi pare ti dispiacessero le mie minigonne striminzite!” replico offesa.
“ Lasciamo perdere! Tanto tu non cambierai mai ed io sono stufo marcio di questa tua dannatissima gelosia!” ribatte per poi chiudersi nel suo ufficio. Dio Mio,quanto lo detesto!
 
[Mariana]
La bionda finta è a dir poco imbufalita. Eh sì,si è rimediata una bella partaccia da parte di quello che definisce << suo fidanzato >> e che per come la vedo io,ne ha già le scatole piene di lei! E poi le carte di ieri hanno parlato chiaro,quindi è meglio che non ci si affezioni troppo all’idea di essere la first lady!
“ Era incacchiata nera!” commenta Sandra avvicinandosi a me.
“ Neanche tu scherzi! Sei dispiaciuta che il tuo ex capo abbia chiesto a Sofia di aiutarlo?!” replico.
“ Mariana,non dire sciocchezze! E ad ogni modo stavamo parlando della bionda finta! Si è appostata fuori la porta della presidenza…ha superato persino la signora Marcella riguardo gli attacchi di paranoia!” ribatte Sandra.
“ E tu credi le sue intuizioni siano giuste?” le domando.
“ Mah… Il dottor Mora non è Ridge Forrester né per conto in banca né per altro,ma la signora Camilla è sempre stata una tipa controcorrente! E poi sinceramente: meglio con lei che con la bionda finta! Se ci pensi la signora Camilla non è mai stata una con la puzza sotto al naso, quindi se diventasse la nuova first lady di certo non ci tratterebbe come fa la bionda finta!” risponde Sandra.
“ Sì,ma gli ex della signora Camilla…insomma…lo sai…” farfuglio.
“ Sì,ma ricordi anche come e perché finiva con ognuno di loro? Dimmi il nome di uno degli ex della signora Camilla che non si è avvicinato a lei all’inizio per il suo cognome o i suoi soldi! Io credo che lei e il dottor Mora abbiano parecchio in comune a partire proprio da questo: se si mettessero insieme nessuno dei due sfrutterebbe l’altro. E poi perlomeno quel poveretto potrebbe sostenere con lei una conversazione normale…a differenza che con quella stupidotta! Peggio di lei c’è solo la promoter!” mi risponde Sandra. In effetti…
“ E quel bambino delle carte?” obietto.
“ Ma tu hai visto proprio un neonato nelle carte o un bambino in generale?” mi chiede Sandra.
“ Non stiamo mica giocando al Mercante in fiera? Sono tarocchi quindi vanno interpretati! Non so se si tratti di un neonato o di un bambino già fatto e finito!” le rispondo.
“ Mah…lo scopriremo solo quando sarà qui la signora Camilla!” replica Sandra.
 
[Marcella]
Marcella,tu sei una persona educata. Ti sono arrivati dei fiori e devi ringraziare il mittente! In fondo quel ragazzo ti ha anche portato la colazione a letto e tu non l’hai neppure chiamato per ringraziarlo del gesto!
Mi faccio forza e compongo il suo numero per la decima volta,cercando il coraggio di premere il tasto verde ed inoltrare la chiamata. Dai Marce,non devi mica invitarlo a cena?!
“ Pronto!” risponde una voce maschile.
“ Ciao,sono io! Volevo ringraziarti per il bouquet e per la colazione! Non dovevi disturbarti!” farfuglio.
“ Wow…fino ad una settimana fa mi aspettavo tutto meno che mi telefonassi!” replica con ironia. Sorrido.
“ Va beh…ti ho detto quello che volevo dirti…” esclamo frettolosa di chiudere quella chiamata imbarazzante.
“ E ti sono piaciuti i fiori e la colazione?” mi domanda.
“ Molto. Mi dispiace per la poltrona…non la tengo di certo lì come metodo di tortura per farci passare la notte alle persone!” bofonchio.
“ Menomale! Anche se mi torturi da quando mi conosci,quindi tortura più tortura meno,non credo faccia molta differenza!” ribatte. Rido.
“ Wow…era una risata quella che ho sentito,vero?!” esclama.
“ Sì,era una risata. Io adesso devo tornare alle famose scartoffie o il pseudo presidente mi uccide!” replico.
“ Sono proprio curioso di conoscerlo!” ribatte.
“ Non ti perdi nulla! Se hai letto i libri su Tarzan,in un certo senso è come se lo conoscessi già!” gli rispondo suscitando una sua risata.
“ Allora ti lascio andare! Non vorrei ti imbavagliasse e ti attaccasse al soffitto con una liana!” afferma. Sorrido.
“ Ci si vede in giro,Ricardo!” farfuglio.
“ Speriamo presto!” replica prima che io riagganci. Tempo di posare gli occhi sui documenti che ho sulla scrivania,la porta del mio ufficio sbatte lasciando entrare una Patrizia a dir poco iraconda.
“ Che c’è?” le chiedo.
“ Aiutami a non strozzarlo!” mi risponde.
“ Daniele?” le domando. E menomale che avevo chiarito di non voler entrare nelle loro diatribe!
“ Macché Daniele! Parlo di Nicola! Flirta con quella lì senza tante cerimonie! È stucchevole e melenso con quell’oca!” esplode.
“ Io non capisco perché quest’accanimento terapeutico! Sei masochista? Ormai l’hanno capito anche le pietre che il tuo Tarzan ha una cotta per quella che doveva diventare mia cognata,quindi non ne esci più dignitosamente lasciandolo prima di ricevere un bel paio di corna? Guarda che quella lì sarà qui a giorni e presto il flirt non sarà solo telefonico! È incredibile come passi dalla fase << scimmia antropomorfa >> a quella << gentleman >> quando interagisce con Camilla! Sembra una specie di Dr. Jekyll e Mr. Hyde!” replico.
“ Tutta questa gente io non la conosco e neanche voglio conoscerla! Ad ogni modo lo vedremo se quella stupida riuscirà a portarmelo via! Io sono Patrizia Fernandez e non ho di certo paura di una che non è mai stata una 90-60-90! Magari dopo la gravidanza è diventata tipo come Berta e Nicola non la guarderà neanche!” ribatte. Facesse un po’ come le pare…io il mio consiglio da amica gliel’ho dato!
“ Patrizia,quel tale sarà anche un ottimo economista,ma non è adatto a te! A livello di rapporti umani con la gente della nostra estrazione sociale è un cataclisma,una piaga d’Egitto,un disastro! Non è in grado di rapportarsi con nessuno che non venga dal tugurio da cui proviene lui o che in quel tugurio non ci sia finito per scelta personale come Camilla! Io non so come si sia evoluta negli anni Camilla,ma fa la cameriera e questo la dice lunga… Che se ne fa una che ha frequentato 6 semestri di finanza alla San Marino di uno che riesce ad essere gentile solo con gente di bassissima estrazione sociale?!” cerco di farla ragionare.
“ Sono cose che mi dice anche Daniele!” farfuglia.
“ Ah perché tu e Daniele parlate anche?!” la punzecchio. Sbuffa contrariata.
Patrizia si accomoda accarezzando i fiori che mi ha mandato Ricardo. Menomale che se l’è bevuta la scusa che le ho rifilato! Bussano alla porta del mio ufficio e accordo il permesso di entrare. A fare il suo ingresso è Tarzan.
“ Patrizia è tutta sua. Ora gliela restituisco!” esclamo prima che cominci una delle sue filippiche.
“ Non sono qui per questo motivo,che ormai è diventato pura routine! Dovrò rassegnarmi al fatto che Patrizia non è mai alla sua scrivania perché o è qui da lei o dietro la mia porta a spiarmi!” ribatte.
“ Non ti stavo spiando! Ero solo venuta per farti un saluto!” si difende Patrizia. Ora vorrebbero cominciare a litigare pure qua?
“ Se va beh… Credi che io sia nato ieri? Volevi sapere cosa ci diciamo io e Camilla? Cosa pensavi di ascoltare dietro quella dannata porta? Una sequela infinita di << Mi ami,ma quanto mi ami? Mi pensi,ma quanto mi pensi? Metti giù tu,no tu! >>? Che cosa ridicola!” ribatte lui con un ghigno di disgusto stampato in volto.
“ Non ci si distanziava poi molto la tua telefonata smielata dal panorama stucchevole e stomachevole che hai appena descritto!” infierisce Patrizia con un tono a dir poco velenoso.
“ Allora devi aver ascoltato un’altra conversazione perché io non sono così stucchevole! Mai stato sdolcinato in vita mia e dovresti saperlo! O forse con te sono mai stato smielato e stucchevole? E poi se Cami fosse la mia amante (cosa improbabile,dati i chilometri che ci separano e in aggiunta il fatto che non l’ho mai vista prima),credi che parlerei con lei in ufficio? Per favore,piantala con queste idiozie o finirò per pensare che hai del groviera ammuffito al posto del cervello ed io non voglio una bambola gonfiabile come fidanzata!” ribatte lui.
“ Sei innamorato di lei?” gli domanda Patrizia. Quel tale si porta una mano alla fronte.
“ E come ci si fa ad innamorare di una voce? Camilla non so neanche come sia fatta,maledizione!” sbotta lui.
“ Ma nel colpo di fulmine ci credi!” insinua lei.
“ Ma non via telefono. Quello al massimo può avvenire durante un temporale ed in quel caso non sarebbe per nulla piacevole essere fulminati letteralmente parlando! Sì,Camilla ha una bella voce: allegra,gioviale,soave…ma è tutto qui!” precisa lui.
“ Non fa ridere la tua battutina!” gli fa notare Patrizia.
“ Non era mia intenzione farti ridere,soprattutto in questo contesto!” ribatte lui.
“ E tu come te la immagini la tua cara Camilla?” domanda lei velenosa.
“ Non la immagino! Cosa credi? Che la sogni pure di notte? O magari che faccia sogni a luci rosse su di lei?!” ribatte lui mordace.
“ A luci rosse? Dovrebbero essere emesse da un faro enorme queste luci rosse…enorme come lei! O forse la tua cara Camilla non te l’ha detto che ha un bel po’ di chiletti in surplus? Sempre che non siano aumentati dopo la gravidanza e non sia diventata una balenottera obesa! Magari ti toccherà far installare un montacarichi in azienda oppure nel caso in cui si trovassero ad usufruire dell’ascensore contemporaneamente lei e Berta,potremmo ritrovarci a dire addio al povero ascensore e a dover usare tutti le scale in modo definitivo!” insinua Patrizia.
“ Ti odio quando fai così! E ad ogni modo anche se Camilla pesasse 100 kg,saresti sempre tu la più pesante e non parlo di massa corporea!” ribatte lui. Patrizia sta per ribattere,ma la fermo io. Se vogliono scannarsi,lo facessero fuori dal mio ufficio!
“ E allora cosa la porta qui,dottor Mora? Ho gridato troppo parlando con Patrizia? Anche se forse dovrei ammonirla io visto che è venuto a risolvere le sue schermaglie amorose nel mio ufficio,non trova?” gli chiedo irriverente.
“ Spiritosa! E se vogliamo essere precisi,sono stato costretto a sbandierare i fatti miei qui per colpa della sua amica,non mia! Ad ogni modo dovrebbe avvisare i Mendoza,quel sadico depravato del dottor Calderon e quel gran simpaticone di suo fratello che domani alle 10:30 ci sarà una riunione importante a cui devono essere assolutamente presenti!” risponde.
“ Una riunione? Guardi che Daniele non passa le sue giornate a contare le mosche! Lui è il Presidente del Fondo per le Risorse Finanziarie e per certi incontri bisognerebbe avvertirlo con un po’ di preavviso! Ha un’agenda fitta di impegni!” gli faccio notare.
“ Quelli del ministero non piangeranno di certo se per un’oretta li privo della misantropia di suo fratello,anzi magari mi ringrazieranno dato che suo fratello è divertente come una pallottola in un piede! Ad ogni modo,neanch’io passo le mie giornate a contare le mosche,anche perché di certo perderei il conto ogni 5 secondi visto che in quest’azienda non c’è un po’ di pace pure grazie a lei!” ribatte. Stronzo!
“ No,lui le giornate le passa a flirtare con quella gallina!” sibila Patrizia.
“ CAMILLA NON È UNA GALLINA! PORTALE IL DOVUTO RISPETTO! E smettila di dire stronzate! Cami ha un figlio piccolo e di certo non perde le giornate sospirando per me!” la redarguisce aspramente Tarzan.
“ In merito ai Mendoza,non potrebbe avvisarli lei?” intervengo rivolta a quello lì.
“ E perché mai? Stavano per diventare i suoi suoceri,mica i miei?!” replica sgarbato al massimo.
“ Appunto. Dopo quello che è successo mi sento un tantino in imbarazzo in presenza loro!” gli confesso.
“ Come vuole,anche se a questo punto,una volta riavuta l’azienda,se si sente così in imbarazzo in loro presenza,dovrebbe valutare l’ipotesi di vendere le sue quote!” risponde.
“ Magari di questa cosa ne discuterò con la mia famiglia e non con lei,visto che non sono affari suoi! E poi a chi dovrei vendere? A Camilla,il suo amore platonico,o a Betty,la sua amica d’infanzia?” sbotto. Non mi servono di certo i suoi consigli!
“ Veramente lo dicevo per lei e per il disagio che ha appena manifestato,non per altro. Né Betty né Camilla hanno bisogno delle sue quote per sopravvivere! Betty ha una laurea in economia oltre che un uomo al suo fianco in grado di provvedere a lei (almeno spero!) e Camilla,che non è il mio amore platonico,ha la sua laurea e molto molto spirito di adattamento da ciò che posso riscontrare. Cosa che non posso dire di lei,dato che da quando la conosco non fa altro che piagnucolare come un bambina di 5 anni per il suo matrimonio non celebrato o per l’azienda che era dei suoi genitori e che è finita in mani altrui!” afferma.
“ Gliel’ha mai detto nessuno che la sua schiettezza non richiesta è a dir poco urticante e che il più delle volte (per non dire sempre) è proprio un grandissimo stronzo?!” ribatto inferocita. Questa specie di Tarzan mi fa saltare i nervi!
“ Lei non è che si prodighi in gentilezze nei miei riguardi! Riguardo la sua richiesta: i Mendoza li avviserà Patrizia,che non si imbarazza mai per nulla o indosserebbe di certo gonne più lunghe per venire in ufficio!” replica lui.
“ Allora lo vedi che sei geloso e che ti danno fastidio le mie minigonne?!” interviene Patrizia.
“ No,non mi danno fastidio,ma se tu e Anna Maria veniste in ufficio vestite come persone normali e non come due ballerine di lap dance sarebbe meglio! La differenza sostanziale è che lei ha il bancone enorme della reception che la copre dall’addome in giù,mentre tu no e tutti quelli che escono dall’ascensore vedono la segretaria del presidente che mostra le sue grazie!” risponde lui.
“ Di certo la tua cara Camilla non ti farà scapicollare per vestire come una suora,visto che non può permettersi altro dato il suo fisico!” replica Patrizia velenosa.
“ Meglio così! Ciò sta a significare che Camilla ha il senso della decenza,a differenza tua! In fondo non mi meraviglio delle sue qualità,visto che lei mi capisce a volo,a differenza tua! E poi per << vestire normale >> intendevo anche un abbigliamento come quello della tua amica qui presente, che non mi pare vesta da suora di clausura! Esistono le vie di mezzo,Patrizia!” ribatte lui per poi andarsene. Trattengo una risata a stento. Non posso credere che Patrizia si faccia trattare in questa maniera da uno qualsiasi! Fosse almeno bello o perlomeno guardabile! E invece non solo è orribile,per quanto si veste in una maniera sgradevole alla vista di qualsiasi essere dotato di buongusto ed ha una vocina simile a quella dei personaggi dei cartoni animati!
“ Non ridere! Non farlo!” mi intima Patrizia ottenendo l’effetto contrario e facendomi ridere come una matta. Quando arriverà Camilla in quest’azienda,ci sarà da divertirsi!
 
[Betty]
E così a Bobo piacciono anche i puzzle. Menomale…perché io con le macchinine sono negata ed anche con le automobile vere e proprie non è che me la cavi meglio! Ed invece con questo puzzle dei dalmata mi sto divertendo mentre Armando e Cami stanno finendo di preparare le valigie!  
“ Zietta,posso farti una domanda?” mi chiede Bobo.
“ Sì,tesoro,dimmi tutto!” lo esorto. Si siede sulle mie gambe posando i pezzettini di puzzle che aveva in mano sul tavolino.
“ Il maghetto è bravo?” mi domanda.
“ Nicola?” replico. Annuisce.
“ Beh…ha tanta pazienza ed è molto bravo!” gli rispondo al suo precedente quesito.
“ E con le macchinine?” mi chiede. Da piccolo se la cavava bene,ma adesso se la cava meglio con i numeri,credo!
“ Tesoro,ma perché tutte queste domande?” replico.
“ Secondo te,lui è felice se lo faccio diventare il mio papà? La mamma è sempre contenta quando parla con lui e a me piace vedere la mia mamma contenta. Lei sorride solo con me e col maghetto!” mi spiega. Questo bambino è così dolce!
“ Tu vuoi Nicola come papà perché fa sorridere la tua mamma?” chiedo conferma intenerita da quel pensiero così carino. Spero che anche il bambino che aspetto sia così dolce e carino come Bobo!
“ Lui è simpatico anche con me. Non mi tratta male ed è molto gentile!” mi risponde.
“ Amore mio,ma ci sono tanti uomini altrettanto gentili. Perché Nicola?” replico.
“ Non è vero che esistono uomini tanto gentili. Il nuovo papà di Gustav con Gustav non è gentile come Nicola lo è con me. Lui dice che i bambini sono una seccatura! E se la mamma trova un fidanzato porcellone come quello,io che faccio?” mi spiega.
“ Tesoro mio,ma la mamma non si innamorerebbe mai di un mostro simile che non ama i bambini! Io sono certa che,se dovesse trovarsi un fidanzato,sarebbe sicuramente uno che ama i bambini,in particolar modo te!” lo rassicuro.
“ E il maghetto ama i bambini? Perché la mamma non si fidanza con lui,visto che ridono sempre insieme?” mi chiede. 
“ E se Nicola non dovesse piacerti dal vivo? Se dovesse sembrarti brutto?” ribatto. Nicola non è proprio come Armando (la sola figura maschile con cui Bobo si è rapportato finora) e non vorrei si stesse creando troppe aspettative,che lo immaginasse come una copia di mio marito,dato che Armando e Nicola sono proprio diversi!
“ Perché? È un mostro con tante teste e gli artigli?” mi chiede spaventato.
“ No. È una persona normale. Non ha artigli ed ha una sola testa molto funzionante. Ma tu come te lo immagini?” replico.
“ Come un principe o un supereroe. Lui ha un cavallo bianco? E mi fa fare un giro?” ribatte. Se va beh…un supereroe? Ma stiamo parlando della stessa persona? No perché Nicola con la calzamaglia e il mantello proprio non ce lo vedo!
“ No,non ha un cavallo,ma ha un’automobile nera. Magari ti farà fare un giro su quella!” gli rispondo. Cami e Armando ci raggiungono in soggiorno e si siedono accanto a noi sul tappeto.
“ Di che parlavate fitto fitto?” mi chiede mio marito.
“ Perché? Sei geloso? Hai paura che ti tradisca con Bobo,maritino?” lo punzecchio beccandomi una piccola dose di solletico sul fianco sinistro ed un bacio sulla tempia.
“ Mammina,andiamo nella macchina nera del maghetto? La zietta mi ha detto che lui ha una macchina nera!” esclama Bobo entusiasta.
“ Sempre che il maghetto,come lo chiami tu,non ci rispedisca a casa il giorno dopo il nostro arrivo! Amore,tu promettimi di non bombardarlo di domande invadenti e di non spaventarlo con i tuoi interrogatori di terzo grado e magari gli chiedo se ti fa fare un giro nella sua macchina!” replica Camilla.
“ Promesso,mammina!” ribatte Bobo. Chissà perché non ci credo neanche un po’!
 
[Mario]
Di solito mi ha sempre aiutato Sandra a radunare le mie cose,ma prima quando l’ho vista mi si è palesata davanti agli occhi la scena di lei che bacia quello lì e non so cosa diavolo mi sia preso. Che poi ad essere onesti,quello lì è una specie di scimmione,di troglodita…che ci troverà mai? Le donne sono tutte strane!
“ Dottore,io avrei finito!” esclama Sofia.
“ Bene. Ottimo! Poi domani mi darà una mano a finire di portar via il resto!” le rispondo. La porta del mio ufficio si spalanca all’improvviso ed entra quel cretino che gioca a fare il presidente.
“ Mi hanno detto che era qui e sono venuto a comunicarle una cosa!” esordisce.
“ Sto finendo di portar via le mie cose!” gli spiego.
“ L’avevo notato! Domani ci sarà una riunione alle 10:30 e sarebbe doverosa la sua presenza!” afferma.
“ Riguarda Armando?” gli chiedo.
“ No. Non riguarda il suo amico latitante né la mia amica latitante!” mi risponde. Già i nostri migliori amici che latitano insieme e aspettano un bambino insieme…
“ Marcella lo sa?” gli domando.
“ Sì,purtroppo mi sono già imbattuto in lei,ma di suo fratello faccio volentieri a meno,quindi l’onore di avvisarlo spetterà alla signorina Valencia!” mi risponde. Sorrido.
“ E i Mendoza?” gli chiedo.
“ Di loro se ne occuperà Patrizia. Io avviserò solo i legali perché prendano parte alla riunione!” mi risponde. Anche i legali? Ma che diavolo sta succedendo?
“ Non vorrà mica dimettersi,vero?” gli chiedo. Ci manca solo che si dimetta e che l’azienda passi nelle mani di Gutierrez o della bionda finta!
“ No,per sua disgrazia,no! È una novità importante,ma non riguarda la mia carica! Ed entro domani,dovrebbe liberare il suo ufficio completamente perché potrebbe servirmi!” mi risponde quasi scocciato.
“ Sofia,quando ha tempo,ispezioni l’ufficio di Betty e quello che era dell’ex direttore amministrativo! Dev’essere tutto impeccabile,mi raccomando!” si rivolge poi a Sofia prima di andarsene.
“ Mi scusi,dottore,ma devo andare ad ispezionare gli uffici…ha sentito,no?!” esclama lei.
“ E i miei scatoloni?” le domando. Fa spallucce prima di andarsene. Ma roba da matti!
 
[Sandra]
Dalla zona dove sono ubicati gli uffici della signora Marcella e del dottor Mario giungono il presidente e poco dopo Sofia. Questa giornata sembra un po’ movimentata!
“ Allora,sono stato chiaro? Sofia,dev’essere tutto perfetto!” il dottor Mora si rivolge alla mia collega.
“ Sì,dottore!” gli risponde Sofia.
“ Sandra,avvisi il suo capo che domani alle 10:30 ci sarà una riunione importante!” si rivolge a me il dottor Mora.
“ Dottore,ma è successo qualcosa?” gli chiedo.
“ Lo scoprirete domani! Sofia,l’ufficio di Betty può ispezionarlo prima della pausa pranzo,quando andrò a dare un’occhiata in produzione! Adesso vorrei non essere disturbato,per cortesia!” risponde a me per poi rivolgersi a Sofia prima di chiudersi nel suo ufficio.
“ Secondo te domani tornerà la signora Camilla?” mi chiede Sofia.
“ Mah…” le rispondo prima di veder uscire dall’ascensore una stangona. La riconosco perché è una delle amichette storiche del dottor Mario. Guarda il posto vacante di quella che una settimana fa era la mia scrivania.
“ E questa che ci fa qua?” mi chiede Sofia.
“ Sarà venuta a fare un casting! Spero non sia venuta qui a cercare il suo cervello,perché ha fatto un viaggio a vuoto!” le rispondo acida. La tizia siliconata mi nota e viene verso di me.
“ Mi chiami Mario Calderon!” mi intima. Sbuffo.
“ Io capisco che non sia candidabile al Nobel e che il dottor Mario non la frequenta di certo perché brilla per intelligenza,ma non ho cambiato scrivania perché quella non mi piaceva più! Io non lavoro più per il dottor Calderon,anche se sarebbe più corretto dire che è lui che non lavora più qui!” replico acida.
“ Me lo chiama,sì o no?” gracchia quella gallina.
“ Non ce n’è bisogno!” le rispondo indicando dietro le sue spalle il suo amichetto che spinge verso l’ascensore degli scatoloni. La gallina zampetta tutta giuliva verso il dottor Mario.
“ Fiona,e tu che ci fai qui?” le chiede lui annoiato.
“ Amore,hai dimenticato l’orologio sul mio comodino stamane quando sei andato via e sono venuta a riportartelo!” risponde lei. Ieri mattina ha baciato me e ieri notte è andato a letto con la gallina…tipico di Mario Calderon! In fondo se non si è fatto scrupoli ad andare a letto con due impiegate dell’Ecomoda contemporaneamente,non vedo perché adesso dovrebbe essere diverso e comportarsi da persona normale e non da maniaco sessuale! Ma che cavolo ha da guardarmi quel cretino?
“ Brava! Anzi se vuoi renderti utile,dammi una mano con questi scatoloni!” ribatte lui.
“ Con la manicure appena fatta? Sei impazzito?” chiede lei oltraggiata come se le avesse chiesto uno striptease,anche se forse per quello non avrebbe fatto tante storie.
“ Che poi cosa ci fai con tutti questi scatoloni?” continua lei.
“ Sollevamento pesi. Finite le domande intelligenti?” ribatte lui.
“ Se sei in pausa pranzo,possiamo andare da qualche parte!” replica lei maliziosa. Che senso di nausea!
“ Non ho fame. Ho solo voglia di portar via questa roba!” risponde lui.
“ Neanch’io ho fame!” esclama quella allacciandogli le braccia al collo.
“ Fiona,basta! Porca miseria,ma che ti prende? Già con il presidente ho dei pessimi rapporti,vuoi che mi denunci per atti osceni in luogo pubblico?! Mi hai riportato l’orologio e te ne sono grato,ma ora vattene! Vai a casa a farti una bella doccia fredda per calmare i bollori!” sbotta lui. Io e Sofia ci scambiamo uno sguardo divertito. Ha mandato in pensione il suo modo di fare da galletto o il suo testosterone si è esaurito precocemente?
“ Sei uno stronzo! Non cercarmi mai più!” esclama quella inferocita per poi andarsene. Che show!
 
[Margherita]
“ In che senso domani?” domando a Patrizia.
“ Sì. Nicola ha indetto una riunione perché vuole parlarvi probabilmente del ritorno di Camilla,Margherita!” mi risponde Patrizia. Domani sarà qui? Non posso crederci! Non può essere!
“ Te l’ha detto lui che si tratta del ritorno di Camilla?” le chiedo sconvolta.
“ Non esplicitamente ma il suo sorriso da ebete parla da solo!” mi risponde alterata.
“ Patrizia,che c’entra il sorriso di quello lì?” replico.
“ Io credo le abbia messo gli occhi addosso. Margherita,sappiamo tutte e due che Camilla pur di farti un dispetto sarebbe capace di fidanzarsi anche con un barbone solo per farti rodere il fegato ed io non vorrei che il prossimo marito di Camilla fosse Nicola magari per entrare di nuovo in guerra con te!” mi spiega. Che cosa? Stiamo scherzando?
“ Nicola Mora?” le chiedo sbigottita.
“ Magari potresti cercarle qualcuno. Lo dico anche per il bambino: sarebbe bello trovare per lui un papà,anche se ridargli suo padre biologico sarebbe l’ideale!” risponde.
“ L’ideale per chi? Di certo non per me e neanche per quel bambino! Non dimenticare che quel bambino è comunque un Mendoza,dato che quel decorticato non l’ha mai riconosciuto,ed io non voglio che venga allevato da uno zotico morto di fame!” ribatto.
“ Appunto. Nicola sarà anche un ottimo professionista,ma non è di certo in grado di allevare un Mendoza! Ci vorrebbe un uomo capace di insegnargli le buone maniere,di rendere quel bambino degno erede tuo e di Roberto!” replica.
“ Uno tipo come Daniele?” le domando.
“ No,magari qualcuno con più pazienza! Daniele con un bambino proprio non ce lo vedo! Magari uno come quell’amico di Armando…come si chiamava?...Mantilla,mi pare! È un bell’uomo,distinto e single…” risponde. Mantilla? Non mi entusiasma l’idea,ma almeno ha classe!
“ Prenderò una decisione quando quella sciroccata sarà qui!” le rispondo prima di riagganciare. Già tutta la città parla di noi per il mancato matrimonio di Armando,adesso ci mancava solo l’arrivo di Camilla per peggiorare le cose!
 
[Armando]
Io e mia moglie ce ne stiamo abbracciati sul divano facendo zapping,mentre Camilla e Bobo si stanno occupando delle ultime cose. In realtà sono preoccupato,nonostante cerchi di celarlo. Tutto questo mistero su Samuel e tutto questo accanimento di Bobo nei riguardi di quel Nicola, mi rendono agitato,anche se lo sarei stato molto di più se non fossi riuscito a chiarire con mia sorella prima della sua partenza!
“ Amore,a che pensi?” mi chiede la mia Betty.
“ Secondo te,cosa può aver fatto Samuel a mia sorella?” le domando. Mi guarda confusa.
“ Insomma io con te sono stato inqualificabile e tu sei ancora qui,cosa può spingere una donna a non amare più il padre di suo figlio?” mi spiego meglio. Lei è una donna e conosce meglio di me cosa passa nelle loro teste!
“ Non lo so. Non ci sono dubbi che tua sorella abbia completamente cancellato dal suo cuore quel tipo! Magari quel tale la picchiava!” ipotizza. No,non può essere!
“ Non è possibile,credimi! Bobo è nato a Bogotà,quindi il matrimonio di mia sorella è nato e morto lì e lo saprei,l’avrei visto se Samuel le avesse messo le mani addosso a suo tempo!” scarto questa ipotesi. Il nostro discorso si interrompe quando verso di noi corre Bobo che si rifugia fra le mie braccia. Camilla lo segue.
“ No,io non ci vengo a Bogotà,se non mi fai portare con me tutte le mie macchinine!” protesta Bobo.
“ Ma in valigia non ci vanno tutte!” obietta Camilla.
“ Ma sono mie! Io con cosa gioco a Bogotà?!” replica Bobo.
“ Te ne comprerò altre! Bobo,non fare i capricci! Fra 4 ore abbiamo l’aereo,je te prie!” ribatte Camilla. Bobo scuote il capo.
“ Facciamo così: fra un po’ di tempo torniamo qui e le veniamo a riprendere,ok?” cerca di negoziare Camilla.
“ Viene anche il maghetto? Così gli faccio vedere la mia cameretta!” replica Bobo. Camilla alza gli occhi al cielo.
“ Poi vediamo. Intanto raduna tutte le macchinine nuove che le portiamo con noi,mentre quelle un po’ ammaccate (soprattutto per mano di tuo zio) le lasciamo qui!” esclama Camilla. Le rivolgo un sorriso sarcastico. Lei e il figlio sono fissati con questa storia delle macchinine!
“ Zietto le aggiusta le macchinine ammaccate?” chiede Bobo a sua madre.
“ Io non ci conterei,tesoro mio! Diciamo che tuo zio non ci sa molto fare con queste cose!” gli risponde Camilla.
“ No,e neanche con le macchine a grandezza naturale!” commenta Betty ridacchiando. Ricordo quando io,lei e suo padre siamo rimasti in panne con l’auto e viene da ridere anche a me.
“ Poi facciamo i conti,spiritosona!” le sussurro all’orecchio. Sorride.
“ E il maghetto le sa aggiustare le macchinine,zietta?” domanda Bobo a Betty.
“ Sì. Quando era piccolo come te,gliele aggiustava il mio papà,ma poi quando è diventato più grande ha imparato ad aggiustarle da solo!” gli risponde Betty. Non posso impedirmi di essere geloso sapendo che sono cresciuti insieme e che hanno tanti ricordi in comune!
“ Allora? Affare fatto?” domanda Camilla a suo figlio,che annuisce. Deo gratias!
“ Ma mi porto pure la pista,così la faccio vedere al maghetto!” afferma Bobo prima di sgattaiolare via,non concedendo a sua madre alcun diritto di replica.
“ Ma quanti anni si aspetta che abbia Nicola?” domando preoccupato. Non vorrei mio nipote si aspettasse un bambino!
“ Fai un po’ te,visto che vuole farlo fidanzare con tua sorella,amore mio!” mi risponde Betty.
“ Amore,ma ti ha detto proprio così?” le chiedo.
“ Già. È stato molto molto esplicito!” mi risponde mia moglie. Io e Camilla ci scambiamo uno sguardo.
“ Va beh…io vado a prendere un pacchetto di patatine,che ho ancora un po’ di fame!” esclama Betty.
“ Camilla,non combinare casini a Bogotà e tieniti lontana dai guai,per favore!” mi raccomando con mia sorella.
“ Fidati di me,fratellone!” mi rassicura. E allora perché non sono per niente tranquillo?
 
[Daniele]
“ COME,PREGO? MA COSA CREDE QUELL’IMBECILLE? CHE IO ABBIA TEMPO DA PERDERE COME LUI? SI RENDE CONTO CHE CON ME GLI APPUNTAMENTI VANNO PRESI CON LARGO ANTICIPO?!” domando incazzato nero a mia sorella,che mi ha appena riferito che quel pagliaccio da circo ha indetto una riunione domattina.
“ E credi che non gliel’abbia fatto notare?! Ha risposto con una delle sue solite filippiche cariche d’astio! Ad ogni modo è alle 10:30!” mi risponde Marcella.
“ E si può almeno sapere il primo punto all’ordine del giorno?” le chiedo seccato.
“ Se lo sapessi,te lo direi!” mi risponde. Speriamo non ci rifili una serie di ovvietà o lo faccio volare dalla finestra!
“ Non avrà mica avuto notizie del tuo ex,vero?!” ribatto.
“ Non lo so,Daniele! Non credo! Forse vuole solo dirci che a giorni arriverà la sua adorata Camilla e che dovremo trattare bene lei e il suo bambino!” replica.
“ La sua Camilla? E da quando sarebbe sua?” ribatto interessato.
“ Patrizia non te l’ha detto che Nicola Mora ormai non pensa ad altro che Camilla?! Ti sei perso due discussioni al limite del ridicolo fra lo pseudo presidente e la nostra Patrizia!” mi racconta. Interessante…molto interessante…
“ No,ma mi ha detto che ti sono arrivati dei fiori!” le rispondo. La sento sbuffare sonoramente.
“ E così si inviano fiori alla gente mollata sull’altare…interessante!” continuo.
“ Sì. E si evita anche di ricordarglielo ogni 10 secondi!” mi risponde.
“ Ci sarai alla riunione di domani?” mi chiede dopo un breve silenzio.
“ Giusto per conoscere la nuova trovata di quel saltimbanco!” le rispondo.
“ Almeno mi darai man forte!” commenta.
“ Io però adesso devo lasciarti. Ci vediamo stasera!” esclamo prima di riagganciare. Ci mancava solo quel cretino! Vorrei proprio vedere la sua faccia se sapesse che la sua cara fidanzata stanotte ha dormito da me!
 
[Giulia]
“ …E perché parli così sottovoce? Sei in chiesa?...Ah una sorpresa!...Ma che c’entro io? La signora Camilla non è mica mia figlia?!...Non ti starai entusiasmando un po’ troppo per questo arrivo?...Se te lo diciamo tutti,compresa tua madre,un motivo ci sarà!...Va bene!...Chissà perché me l’aspettavo che stasera ti saresti fermato a cena! Ho fatto la spesa a posta!...Sì,a stasera!” sento dire da Hermes prima che riagganci.
“ Domani arriva Camilla Mendoza!” annuncia.
“ Ah…e noi cosa c’entriamo? Nicola dovrebbe avvisare la sua famiglia!” replico.
“ Nicola ha organizzato una riunione domattina e devo andarci! Quel ragazzo finirà col cacciarsi nei guai,te lo dico io!” afferma.
“ Per via di quella ragazza?” chiedo ad Hermes.
“ Non solo per la dottoressa Mendoza. Anche per via della sua fidanzata. Quella ragazza è pericolosa e potrebbe fargli qualche scherzetto! Non mi piace per niente,Giulia!” risponde mio marito. Neanche a me! Le rare volte che ho interloquito con lei via etere,mi è sembrata così astiosa ed antipatica! Non la vedo proprio bene con Nicola!
“ Dovrebbe lasciarla per evitare un infarto ad Esther!” commento.
“ No,per evitare che quella lo ammazzi se fa il cretino con la dottoressa Mendoza!” replica Hermes.
“ Tu credi si stia facendo coinvolgere un po’ troppo?” gli domando.
“ Secondo te?! Ormai parla solo di lei e di suo figlio. E prima a telefono,anche se parlava a bassa voce,si percepiva chiaramente che sprizzava allegria da tutti i pori! Avresti dovuto sentirlo! Neanche se avesse vinto alla lotteria o se si fosse rimpinzato con i tuoi manicaretti,sarebbe stato così entusiasta!” mi risponde.
“ Tu con quella ragazza hai parlato anche se solo per qualche minuto…insomma…ti è sembrata una capace di far soffrire il nostro Nicola?” gli chiedo. Nicola meriterebbe un minimo di tranquillità!
“ Non saprei! Se somiglia anche un minimo alla madre,siamo rovinati! Altro che farlo soffrire…lo userà come zerbino e non lo degnerà di uno sguardo neppure per sbaglio!” mi risponde.
“ Nicola la descrive come una molto simile a noi. Insomma fa la cameriera ed io,con tutto il rispetto,la signora Margherita con il grembiule da cucina mentre sparecchia i tavoli proprio non ce la vedo!” replico.
“ Mah…speriamo bene! Nicola mi preoccupa per i discorsi strani che fa…compreso quello delle carte di stamattina!” sospira.
 
 
 
Capitolo terminato! Lo so che vi ho fatto aspettare parecchio,ma ho avuto parecchi impegni e poi ci sono state le vacanze di Pasqua,quindi sono riuscita a completarlo solo oggi! Questi sono capitoli più che altro di transizione prima del grande ritorno di Camilla,un personaggio che state cominciando a conoscere,ma che conoscerete meglio quando arriverà a Bogotà con il suo pargoletto! Vi avverto che Bobo è un personaggio che crea imbarazzi con le sue domande,quindi preparatevi al peggio,anche se sono certa che lo adorerete! Riuscirà a realizzare la sua idea? E chi lo sa?!
In merito alla nostra Camilla: cosa credete sia successo con Samuel? E perché non vuole raccontarlo ad Armando? Vi anticipo che vi manca solo qualche capitolo per scoprirlo ed avrete più chiaro anche il personaggio di Samuel oltre che i motivi che alimentano il livore di Cami nei confronti della sua dolce mammina (che non ha ancora imparato a non intromettersi nella sua vita)!
Un’altra con il cuoricino congelato ed un bagaglio pesante di sofferenze alle spalle è Marcellina che continua a litigare con Nicola,ma sorride un po’ di più grazie a qualcuno…sarà la persona giusta Ricardo? E tra fiori e colazioni a letto riuscirà ad arrivare al suo cuore?
Mario invece il cuore ce l’ha solo nei pantaloni,per quanto sembra avere un po’ di problemi ultimamente con il suo “ amichetto”,che gli fa i dispetti…che gli starà succedendo?
Beh scoprire questo e molto di più,dovrete pazientare e leggere i capitoli successivi che saranno belli carichi! Alla prossima!

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Capitolo 14
*** 14 ***


[Marcella]
Lavorare. Fosse facile lavorare con tutto quello che mi è successo in questa settimana! Avrei bisogno di elaborare in completa solitudine che il mio uomo se n’è andato con un’altra dopo averla messa incinta,la quale ad ora è la proprietaria dell’azienda fondata da mio padre; che il presidente dell’azienda che una volta era della mia famiglia è uno zotico che mi detesta; che mio fratello e la mia migliore amica hanno una storia di letto e che due giorni fa sono andata a letto con uno dei più cari amici dell’uomo che dovevo sposare. Mi ci vorrebbe un mese in un eremo per elaborare tutto questo ed invece sono chiusa in quest’ufficetto a cercare di sopravvivere alle macerie che mi sono cadute addosso e di non uccidere l’imbecille che dirige la mia azienda.
“ Marce,ma mi ascolti?” la voce di Patrizia,squillante e leggermente deleteria,mi riporta alla realtà.
“ Stavo riflettendo e non mi ero neppure accorta del tuo ingresso nel mio ufficio,se proprio devo essere sincera!” le rispondo. Mi guarda male. Ma che vuole? Non posso neanche fermarmi a pensare?
“ Ho avuto una trovata geniale per liberarmi di Camilla!” esclama soddisfatta.
“ Vuoi ucciderla?” le chiedo ironica,anche se con Patrizia non si sa mai.
“ Macché! Ho consigliato a Margherita di trovarle un fidanzato! Le ho detto che Camilla sarebbe capace anche di mettersi con Nicola per farle un dispetto!” mi spiega.
“ Idea brillante!” commento annoiata.
“ Ma non vuoi sapere chi ho scelto come candidato?” mi chiede.
“ Immagino tu stia scalpitando per pronunciare quel nome,quindi dimmi…” rispondo.
“ Ricardo Mantilla.” Replica. Cosa? Ho sentito male,vero? Ma che cavolo!
“ Ma che sei pazza? Armando lo ammazza se quello si avvicina alla sorella!” sbotto.
“ Magari ammazza lei…” ribatte Patrizia.
“ Tu sei completamente impazzita! E poi Camilla ha un bambino…ce lo vedi Ricardo a fare il padre?! Ma per favore!” replico.
“ E tu mi ci vedi povera? No! Nicola mi serve e quella lì deve smetterla di provarci! E poi Margherita non mi sembrava tanto contraria alla mia idea!” risponde.
“ Margherita pur di togliersi di dosso il disonore di una figlia ragazza madre,sarebbe capace di farla accasare anche con Enrico VIII,se questi tornasse in vita!” le faccio notare.
“ Per me può anche farla sposare con Superman,non me ne frega! La cosa importante è che quella lì stia lontana da Nicola,almeno finché serve a me! E poi…non è che quella notte con Ricardo ti ha lasciato qualche strascico?” ribatte.
“ Nessuno strascico,Patrizia,ma faresti bene a smetterla di pensare a Nicola e Camilla assieme. Mai sentito parlare di << profezia che si auto-avvera >>? È quello che accadrà se non la pianti con questa suggestione! Quello lì è un arfasatto e non credo che Camilla lo degnerà di chissà quale attenzione!” rispondo. Solleva un sopracciglio.
“ Ok,il tuo Tarzan fa il cascamorto con quella,ma magari lei quando lo conoscerà di persona non lo guarderà neanche e se tu saprai giocare bene le tue carte,ti terrai quello lì finché ti servirà,cara!” la rassicuro.
 
[Betty]
Camilla sta controllando per l’ultima volta l’ennesimo bagaglio prima di chiuderlo definitivamente e uscire di casa per dirigersi all’aeroporto. È anche vero che ciò si rivela un’impresa per via di Bobo che fa domande a macchinetta di continuo.
“ Mammina,ma se tu e il maghetto vi fidanzate,per il mio compleanno mi fate arrivare un fratellino tutto mio così ci gioco?” domanda Bobo.
“ Con Nicola?” domanda Camilla distratta.
“ Ma no,con il fratellino. Poi se Nicola vuole giocare con noi,io sono contento! Io lo voglio un papà che gioca con me,ma non voglio che gioca male come lo zietto!” le risponde Bobo. Cami sbuffa.
“ Io e Nicola non ci fidanziamo e anche volendo,il tuo compleanno è il 6 ottobre,fra meno di un mese,non potrei mai farcela a farti arrivare il fratellino che tanto desideri! Ci vogliono 9 mesi perché la cicogna consegni un bimbo ai genitori!” risponde mia cognata con santa pazienza.
“ Non si può dire alla cicogna che il mio compleanno è fra poco? Il maghetto non può fare una magia e farlo arrivare prima?” obietta Bobo.
“ No. E poi i bambini quando nascono non giocano subito con le macchinine. Appena nati mangiano e dormono soltanto.” Replica Camilla.
“ Che vita brutta! Non mi piace!” commenta Bobo. Ridacchio divertita. In camera da letto entra anche Armando.
“ Che succede?” chiede notando la faccia contrariata di Cami e la mia piuttosto divertita.
“ Zietto,è tanto triste mangiare e dormire soltanto!” gli dice Bobo. Mio marito,preso in contropiede,non sa proprio cosa dire.
“ Gli ho spiegato che tuo figlio,come tutti i neonati di questo mondo,quando nascerà,almeno per i primi tempi,mangerà e dormirà soltanto e Bobo non l’ha presa tanto bene!” chiarisce Camilla.
“ E adesso il cuginetto che sta nella pancia di zia Betty per 9 mesi che fa? Non si annoia da solo senza giocare? Non è tanto triste?” domanda Bobo scatenando l’imbarazzo generale.
“ No. Amore,tu hai visto che adesso il tuo cuginetto è solo un puntino,quindi questi mesi che mancano alla sua nascita gli serviranno per fargli spuntare le gambine,le braccine,il naso,la bocca…è un po’ come quando si comprano le macchine da montare e tu assembli i pezzi per formare il giocattolo!” cerca di spiegargli Camilla.
“ Ma tanto io lo aspetto il fratellino e quando poi può giocare gli insegno a giocare alle macchinine!” afferma ostinato Bobo.
“ Aspetta e spera!” sibila Camilla.
“ Posso chiedere al maghetto se mi fa arrivare un fratellino e se diventa il mio papà?” chiede Bobo. Cami diventa porpora e comincia a tossire.
“ No. Amore,ascoltami: Nicola ci sta aiutando molto per delle cose molto importanti da grandi e se tu dovessi fargli venire un infarto per una domanda simile,renderesti scontenti sia me che gli zii! Noi Nicola lo vogliamo vivo e vegeto! Stiamo andando lì proprio per evitare di trovarlo in un congelatore,quindi se tu lo uccidi con un infarto,questo viaggio risulterà inutile!” risponde Camilla quando si riprende.
“ E va bene,ma io glielo chiedo lo stesso!” replica Bobo per poi uscire dalla camera.
“ Testardo!” commento.
“ Tutto suo zio!” ribatte Camilla facendomi ridere e beccandosi un’occhiata di traverso da mio marito.
 
[Sandra]
“ Che show,eh?” commenta Sofia. Come se fosse la prima volta! Ha forse scordato di quando fece quasi scannare Anna Maria e la bionda finta? Quell’uomo non cambierà mai!
“ Già. Se ne fosse venuto a conoscenza il presidente,sarebbe scoppiato il putiferio!” osservo. Già Nicola Mora detesta il dottor Calderon per giustissima causa e per una cosa del genere l’avrebbe ammazzato senza tante cerimonie!
“ Sandra,si può sapere che c’è?” mi chiede.
“ Niente. Tu hai fatto un commento ed io ti ho risposto!” le rispondo.
“ Non è vero! È da qualche giorno che sei strana. Anche stamattina hai risposto malissimo ad Anna Maria!” replico.
“ E che volevi che facessi? Se l’è cercata: lei c’è andata a letto con quello lì e vuole sapere da me termini di paragone! Io non sono come lei e voglio donare la cosa più preziosa che ho solo all’uomo che sposerò!” ribatto ancora urtata dalla discussione di stamattina. Non voglio passare da un letto all’altro con la stessa frequenza con cui mi faccio la doccia!
“ E vogliamo parlare di come hai trattato quella ragazza?” ribatte.
“ Non è colpa mia se quella è ottenebrata! Peggio di lei c’è solo la promoter! Oltre al fatto che conosce perfettamente dov’è ubicato l’ufficio del dottor Mario,quindi perché non andare a cercarselo da sola? Magari dietro ad una porta chiusa poteva anche saltargli addosso senza provocarci i conati con tutte quelle smancerie!” rispondo con enfasi. Adesso sarei io quella sbagliata? Non è di certo mia la colpa se da qualche giorno me ne capitano di tutti i colori!
“ Ah perché la bionda finta no? Dovremmo fare una classifica di idiote fra quelle che arrivano in azienda!” esclama Sofia. In effetti…
“ Scusate se vi disturbo,ma il dottor Gutierrez è impegnato?” domanda Mr. Muscolo. È un ninja? È apparso senza che ce ne accorgessimo.
“ Sì,dovrebbe passare più tardi!” gli rispondo professionale. Continua a restare fermo lì come un baccalà. Ci mancava solo lui!
“ Io vado un attimo al bagno!” esclama Sofia lasciandoci soli.
“ Mi dispiace per ieri sera. È stato un gesto spontaneo e non volevo turbarla o offenderla! Eravamo stati bene e…ho frainteso…” farfuglia.
“ Ha decisamente frainteso se pensa che sono una che bacia il primo che passa!” ribatto.
“ Mai pensato una cosa simile. Ricominciamo dall'inizio?” mi propone. Sollevo lo sguardo dalla scrivania per incrociare il blu dei suoi occhi. Forse Sofia e le altre hanno ragione a dire che dovrei dare a questo ragazzo l’opportunità di farsi conoscere!
“ E va bene,ma non provi più a comportarsi come ieri sera!” acconsento. Sorride. Almeno ha un bel sorriso…
“ Allora stasera l’accompagno io,ok?” si offre con un sorriso. Annuisco sorridendo anch’io.
“ Anche stasera cono gelato?” mi chiede. Rido.
“ Professionale il vostro modo di lavorare,non c’è che dire!” esclama qualcuno facendoci sobbalzare. Ma non aveva portato via tutta la sua roba? Che diavolo ci fa ancora qui?
“ Il signor Balda era venuto qui per parlare con il dottor Gutierrez e dato che è impegnato…” esordisco.
“ Ha pensato bene di perdere tempo con lei! Sta qui da due giorni e già bighellona per i corridoi…complimenti! ” conclude il dottor Calderon. Che poi non sarebbero neanche affari suoi,dato che non lavora più qui!
“ Non stava bighellonando,è in attesa di Gutierrez. E ad ogni modo,lei non lavora più qui,quindi che le importa?” ribatto.
“ NON LAVORO PIÙ QUI,MA CIÒ NON VUOL DIRE CHE NON MI RIGUARDA COS’ACCADE QUI DENTRO! SE VUOLE AMOREGGIARE CON QUESTO TIZIO,LO FACCIA FUORI DI QUI!” replica quello stronzo con veemenza. Ma come cavolo si permette di darmi lezioni di morale? E poi che cavolo avrà mai da urlare?
“ Perché questa è un’azienda e bisogna avere un comportamento dignitoso,giusto?” chiedo. Il dottor Calderon annuisce.
“ Strano che il monito venga proprio da lei. Non era lei quello sorpreso con Anna Maria in atteggiamenti libidinosi? Non mi faccia lezioni di morale,perché le stesse risultano alquanto ironiche se provenienti da lei! Per non citare poi episodi più recenti ben illustrati in una lettera di istruzioni…quelle indicazioni erano pura morale,dottore!” sbotto con una punta di sarcasmo e parecchio veleno. Sono fuori di me dalla rabbia!
“ Io non ho mai amoreggiato in un corridoio!” afferma astioso.
“ E anche se fosse,qual è il problema? La cosa riguarda solo il dottor Gutierrez e il dottor Mora o qualche altro dirigente! Lei non lavora più qui e non è più il mio capo!” replico.
“ Io torno dopo. Ci vediamo all’uscita!” esclama Mr. Muscolo difilandosi da quella situazione.
“ Coraggioso il ragazzo! Un comportamento a dir poco valoroso quello di lasciare una ragazza da sola a beccarsi una partaccia scappando via come un coniglio!” commenta acido il dottor Calderon. Ma che gli avrà fatto di male quel povero ragazzo?
“ Educato. Lo definirei così,dato che è andato via per non trascendere con lei! Ora se non c’è altro,avrei da lavorare!” replico.
“ Ieri nel mio ufficio,sembrava così schiva ed invece con quello lì,era molto propensa all’apertura…in tutti i sensi!” osserva maligno. La mia mano parte in automatico e si posa con violenza sulla sua guancia,che diventa immediatamente rossa.
“ IO CON LEI SONO E SARÒ SEMPRE SCHIVA PERCHÉ LEI MI RIPUGNA E QUESTO NON CAMBIERÀ MAI!” sbotto prima di vederlo andar via al ritorno di Sofia dal bagno. Stronzo!
“ Ma che è successo?” mi domanda la mia collega,basita dalla scena a cui ha appena assistito. Mi ha fatto uscire dai gangheri e non c’ho visto più! Ho stentato anch’io a riconoscermi,se proprio devo essere sincera!
“ Di tutto,ma nulla di davvero importante!” rispondo. Come diavolo si è permesso di darmi della poco di buono? Proprio lui che frequenta donnacce di tutti i tipi!
 
[Patrizia]
Scusarmi. Non credo esista niente di più umiliante che scusarsi a questo mondo ed io dovrò scusarmi con quello lì,solo per tenermelo buono! Non vedo l’ora che l’azienda torni nelle mani di Marce per mandarlo al diavolo definitivamente!
Busso alla porta del suo ufficio di malavoglia,anche se mi pesa non origliare per scoprire il motivo di quel ceffone della giraffona a Mario. Entro in presidenza solo dopo un suo invito ad entrare piuttosto seccato.
“ Patrizia,ho da fare!” esclama infastidito.
“ Amore,volevo solo scusarmi con te per prima!” asserisco facendo per avvicinarmi alla sua postazione.
“ No. Sta buona lì,per cortesia! Le scuse puoi farmele da lì e senza saltarmi addosso. Ci manca solo che faccia la fine di Clinton per colpa delle tue smanie. Grazie,ma ne faccio volentieri a meno! Mi basta immaginare l’espressione della tua amica e di suo fratello in una situazione simile a quella di Clinton per avere un calo vertiginoso della libido!” mi ferma.
“ Perché detesti tanto Marce?” gli chiedo. Ok,Marce non lo sopporta,ma lui non lo sa,quindi perché la detesta tanto?
“ Perché è antipatica,astiosa,infantile,acida come un limone,snob,prepotente,strafottente…vado avanti? La tua amica non mi vede come autorità e questo mi manda in bestia! Se non fosse per la sua laurea e per il fatto che i suoi defunti genitori erano due dei padri fondatori di quest’azienda l’avrei già spedita a pulire i gabinetti! La tua amica non ha il senso di rispetto per chi è al di sopra di lei! Con Mendoza poteva fare quello che le pare perché gli scaldava il letto,ma con me no! Io non faccio preferenze in azienda e cerco di essere obiettivo!” risponde.
“ E lo sarai anche con quella?” gli chiedo. Alza gli occhi al cielo.
“ Si chiama Camilla e sarà una tua superiore,pertanto moderati! E ad ogni modo la risposta alla tua domanda velenosa è sì,anche se ho come il sentore che lei non mi creerà problemi! Io e Camilla siamo molto in sintonia (e non cominciare a fare illazioni!) e quindi so che non dovrò ricordarle ogni volta che non deve scavalcarmi…cosa che invece devo fare un minuto sì e l’altro pure con la tua amica! Magari se le registrassi tale messaggio e le consigliassi di ascoltarlo durante la notte,le entrerebbe meglio nella testa!” mi risponde.
“ Veramente sei tu che la tratti male e le ricordi di continuo che Armando l’ha lasciata per la tua amica!” obietto. È lui che le ricorda ogni volta che quella bestia pelosa l’ha lasciata sull’altare!
“ La tua cara amica mi ha sbattuto in faccia che suo fratello lavora al ministero,neanche cose se fosse Dio in persona! Come se il cognome Valencia non c’entrasse nulla con la sua scalata di potere! O vuoi forse dirmi che è finito lì per le sue qualità intellettive?! Ma per favore! So come vanno queste cose,dato che non scendo di certo dalla montagna del sapone! Oltre al fatto che se è così oberato di lavoro,perché sta sempre fra le scatole? Poteva vendere tanto tempo fa…e sono certo avrebbe fatto la gioia anche di Mendoza!” ribatte.
“ Voleva vendere pochi giorni prima di scoprire il giochetto delle tua amica e di Armando!” obietto. Non è mica colpa di Daniele se quel tiranno di Armando ha perso tutto e lui non ha più potuto vendere?!
“ Toh…guarda caso! Voleva vendere perché ha sentito la puzza di bruciato provenire dalla sua coda e voleva salvare il salvabile,ma con netto ritardo! Cami ha lasciato tutto per correre qui a salvare l’Ecomoda e lui non può lasciare per poche ore quattro carte al ministero per occuparsi della sua azienda,di cui fino a poco tempo fa riceveva anche gli utili! Cami è stata tagliata fuori e sta per venirmi in soccorso,mentre il signore gioca a fare l’uomo impegnato che se ne frega della barca che affonda! Però quando si trattava di battere cassa in Ecomoda,non credo pensasse allo stipendio che riceveva dal ministero,o sbaglio? Per non parlare poi dell’altro capolavoro di genetica della sorella della tua amica…l’è esploso il cervello alla nascita,per caso? Scopre che la sua azienda è sull’orlo del fallimento e a cosa pensa? All’assegno per l’ennesimo lifting per poi partire per chissà dove qualche giorno più tardi! Complimenti! Molto matura la gente che frequenti!” replica.
“ Sempre tutto per elogiare quella lì!” commento acida. In fin dei conti in tutta questa filippica l’unica che ha ricevuto dei complimenti è stata la sua amichetta! Che poi c’è poco da complimentarsi con una che ha sposato un pezzente da cui si è fatta pure abbandonare con un figlio in grembo…non ha proprio niente di speciale quella lì!
“ Stai millantando cose che vedi solo tu e che non esistono,Patrizia. Ad ogni modo,alla luce dei fatti,Camilla è la persona più matura che conosco! Avrebbe potuto benissimo rifilarmi un sentitissimo << arrangiati >>,dato il trattamento che le hanno riservato i Mendoza e invece molla tutto per correre qui e non mi tratta come un usurpatore!” ribatte.
“ Matura? Se fosse stata matura a suo tempo non si ritroverebbe con un figlio senza padre!” sbotto.
“ MATURA PERCHÉ SI È ASSUNTA LA RESPONSABILITÀ DELLE SCELTE SBAGLIATE FATTE IN PASSATO E PER ALLEVARE BOBO NON È DI CERTO VENUTA A CHIEDERE DEI SOLDI A TE,PERTANTO NON GIUDICARLA! LEI LAVORA E FA LA MAMMA ED È AMMIREVOLE! DI CERTO NON SE NE STA DIETRO UNA SCRIVANIA A CONTARE LE MOSCHE!” mi grida.
“ Anche più matura di Betty?” replico acida. Resta basito di fronte a quella mia domanda carica di livore.
“ In un certo senso. Più matura del dottor Mendoza,sicuramente. Lui avrebbe dovuto trovare le palle di dire alla sua famiglia che non voleva sposarsi e non scappare in quel modo,anche se per via della gravidanza un minimo lo comprendo,ma solo un minimo. E sicuramente Betty è più matura della tua amica oppure dopo l’ipoteca sull’Ecomoda,sai quante volte le avrebbe rinfacciato di essere lei la padrona intimandole di abbassare i toni! La classe di Betty la tua amica se la sogna anche se è nata da gente ricca!” mi risponde.
“ Quella lì non ti tratta come un usurpatore solo perché vuole trovarsi un marito e perché sei l’unico su cui potrà contare qui!” insinuo. Sbatte i pugni sulla scrivania con violenza.
“ CHE FASTIDIO TI DA,MALEDIZIONE? SÌ,CAMILLA POTRÀ CONTARE SU DI ME UNA VOLTA QUI! CHE PRETENDI? CHE LA LASCI DA SOLA CON UN BAMBINO PICCOLO IN UNA CITTÀ CHE RIVEDE PER LA PRIMA VOLTA DOPO 5 ANNI? Non sono un mostro e Camilla non merita un’altra porta sbattuta in faccia! Ha già avuto troppe fregature dalla vita!” sbotta irato.
“ CHE FASTIDIO MI DÀ? MI URTA SOLO IL FATTO CHE,ORA CHE È TUTTO VIA TELEFONO,TI STA SEMPRE ATTACCATA E SEMBRA ONNIPRESENTE,FIGURIAMOCI QUANDO SARÀ QUI FISICAMENTE… COSA DOVRÒ ASPETTARMI DA QUESTA BELLA AMICIZIA PURA,CASTA E DISINTERESSATA? DI RITROVARTI NEL SUO LETTO NEL GIRO DI UN PAIO DI SETTIMANE?” sbotto. Sbatte i pugni sul tavolo incazzato nero.
“ SE COSÌ FOSSE,SAREBBE PER OPERA TUA,CHE MI STAI ESASPERANDO PER IL FATTO CHE PRETENDI CHE MI COMPORTI DA MOSTRO CON QUELLA POVERA RAGAZZA LASCIANDOLA AL SUO DESTINO. NON LA AIUTO PER PORTARMELA A LETTO,DATO CHE NEANCHE LA CONOSCO!” ribatte.
“ Allora non escludi la possibilità che possa accadere!” insinuo.
“ Siamo esseri umani e non ho di certo la sfera di cristallo per sapere da qui a qualche settimana che ne sarà di me!” ribatte.
“ Io non ci posso credere! Vuoi tradirmi con lei!” sbotto. Sbuffa.
“ Io non voglio proprio niente! Togliti dalla testa che comincerò a comportarmi da mostro con lei solo per annullare i tuoi sospetti!” ribatte.
“ Ma con Marcella talvolta sei un mostro!” gli rinfaccio.
“ Certo…povera martire! Quella lì ha cominciato a farmele girare da quando la conosco. Lei,suo fratello e la signora Mendoza…non puoi neanche immaginare come si sono comportati quando sono venuti a casa dei Pinzon dopo la partenza di Betty! Sono stati sgradevoli e odiosi senza che i Pinzon lo meritassero. I genitori di Betty mi hanno cresciuto ed io non perdonerò mai ai tuoi cari amici il trattamento che hanno riservato loro!” risponde lui. E che si aspettava? Che stendessero a quei due poveracci il tappeto rosso? Ma per favore!
“ E ad ogni modo anche Marce ha avuto tante fregature dalla vita come la tua cara Camilla!” osservo.
“ E che vuoi da me? Pretendi che me la sposi io per evitare che l’abito che aveva comprato per le nozze,diventi cibo per le tarme? Ad ogni modo Camilla perlomeno non se la prende col mondo per le batoste ricevute! Con me è più che gentile!” ribatte.
“ Ti interessa Camilla?” gli chiedo. Alza gli occhi al cielo.
“ Non la conosco neppure! Mi interessa solo che tu mi lasci lavorare,che non perori le cause dei tuoi amici maleducati e che la pianti di ideare idiozie simili! Io e Camilla siamo solo semplici conoscenti…il fatto che collaboreremo non vuol dire che inizieremo una relazione o che finirò nel suo letto!” risponde irato.
“ Anche perché potrebbe facilmente schiacciarti visto che non è propriamente un peso piuma la tua cara amichetta del cuore!” sibilo acida. Mi lancia un’occhiataccia.
“ UN’ALTRA PAROLA CONTRO CAMILLA E RIVEDRAI L’ECOMODA SOLO PER RITIRARE LA LETTERA DI REFERENZE E LA BUONUSCITA,PATRIZIA! DEVI SMETTERE DI OFFENDERLA,MALEDIZIONE!” ribatte.
“ Amore,ascoltami: io non sono qui per litigare,sono venuta qui per parlare di noi!” esclamo tentando di rabbonirlo.
“ Su quel fronte andiamo ancora peggio! Tu elucubri di continuo la storia di Camilla…” si interrompe quando squilla il suo cellulare.
“ Pronto…Ciao,tesorino! Come stai?...Io sto bene,grazie. Perché mi hai chiamato?...Sì,lo so che se lo scopre la mamma ti fa a fette perché hai preso il suo cellulare!...Va bene,le parlerò io e le chiederò di non farti troppe ramanzine per futili motivi!...In un congelatore?...No,tesoro,non faccio la fine dei pinguini e neanche dei gelati però sono contento che mi salveresti in un caso simile!...Tesoro,dove siete tu e la mamma?...Ah siete ancora a casa! Mi raccomando,piccolo,non far impazzire la mamma!...Cami? No,ha premuto un tasto ed è partita la chiamata!...Va beh tanto sai che più gli ordini una cosa,più fa l’esatto opposto e purtroppo mi ricorda qualcosa che nell’azienda della tua cara famiglia vivo ogni giorno con alcuni impiegati (compresa la tua ex cognata),solo che lui è un bambino!...Ma certo che mi schiero dalla sua parte,scusa!...Sarai sola e attorniata da nemici e poi ci sarò io a torturarti magari facendoti il solletico sotto i piedi con una piuma,ti piace la prospettiva?...Che scema!...Guarda che io sono dalla tua parte sempre e comunque!...Userò le dovute accortezze per avvisare tutti anche perché non voglio morti sulla coscienza!... Sono serio!...Posso sapere cos’è questa storia del congelatore?...Sì,che me l’ha detto ed era anche parecchio atterrito dalla prospettiva di me in un congelatore!...No,Bobo non mi ha parlato del suo compleanno,anche se non capisco cosa c’entri col congelatore! Non vorrà mica un pinguino come animale domestico per il suo compleanno?!...Non ridere!...Che vuoi dire con << meglio così >>,scusa?...Va beh mi dirai quando sarai qui!...Un abbraccio! Ciao” gli sento dire. Ancora?
“ Non ricominciare!” mi intima prima ancora che io apra bocca.
“ Allora lo vedi che c’è qualcosa per cui dovrei arrabbiarmi!” replico.
“ TU ESECRI LA POVERA CAMILLA SENZA UNA MOTIVAZIONE VALIDA,MALEDIZIONE! Quella ragazza viene qui solo per lavorare e soprattutto non ha fatto nulla di male!” ribatte iracondo.
“ E tu vedi coi cuoricini appena si parla di lei e del suo moccioso!” rispondo.
“ Coi cuoricini? E che siamo nei cartoni animati? Che sciocchezze sono queste?! Ma roba da matti! Io sono solo gentile con loro! Perché dovrei trattarli male? Che hanno fatto di tanto grave lei e quel bambino per essere maltrattati?” replica.
“ Lei è una cameriera e lui è il figlio di un morto di fame!” gli rispondo.
“ Una cameriera,non una prostituta. Si guadagna da vivere in modo onesto con un lavoro dignitoso che le permette di mantenere suo figlio senza l’appoggio della sua famiglia e di quello stronzo del suo ex marito! Tutto ciò è da ammirare,non da denigrare! Io e te abbiamo visioni del mondo diametralmente opposte! Io ammiro Camilla perché è una donna straordinaria e soprattutto perché è scesa dalla vostra giostra di ricconi e non ci tiene proprio a risalirci,mentre tu invece venderesti l’anima al diavolo per i soldi!” ribatte.
“ E allora se la pensi così,che diavolo ci stai a fare con me?” sbotto inviperita dalle sue osservazioni.
“ Non ti conviene domandarmelo di nuovo,Patrizia! Un consiglio spassionato: non pormi questa domanda un’altra volta,o potrei scervellarmi per trovarvi una risposta e magari il tutto potrebbe sfociare nella rottura della nostra storia ad opera mia!” ribatte lui. Ci manca anche questa: che il primo sfigato che passa osi lasciare me,che ho fatto 6 semestri di finanza alla San Marino! La nostra discussione viene interrotta da un rumore di nocche che ticchettano contro il legno della porta.
“ Avanti!” esclama lui. Ad entrare è la nanerottola.
“ Permesso,dottore! Ci sono i signori Mendoza e vorrebbero vederla!” afferma quella.
“ Li faccia passare,Sofia,tanto qui abbiamo finito! E chieda loro se desiderano qualcosa da bere,per favore!” le ordina lui.
 
[Roberto]
Non sono per nulla convinto,ma mi sono lasciato trascinare qui da mia moglie e dalla sua fissazione su questa storia. Insomma il dottor Mora è un bravo ragazzo,forse un po’ bislacco,ma non è un marpione capace di far diventare la sua amante una ragazza madre! E poi è vero che i fidanzati di mia figlia sono sempre stati tutti strani,ma erano carini,mentre lui,avrà tutte le qualità del mondo,ma gli manca di certo la bellezza!
“ Potete passare! Il dottor Mora vuole sapere se volete qualcosa da bere!” esclama Sofia.
“ Nulla,grazie!” rispondiamo quasi nello stesso istante io e mia moglie. Mentre stiamo per entrare in presidenza ci scontriamo quasi con Patrizia che sembra a dir poco furiosa.
“ ECCO BRAVA,VATTENE! TANTO È LA SOLA COSA CHE SAI FARE QUANDO NON HAI ARGOMENTI CON CUI RIBATTERE! E CERCA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA CON ME,PERCHÉ ANCHE LA MIA PAZIENZA HA UN LIMITE E TU LO STAI RAGGIUNGENDO FIN TROPPO IN FRETTA!” le grida dietro lui.
“ DI CERTO NON VOGLIO PASSARE LA GIORNATA A VEDERTI CON GLI OCCHI A CUORICINI PENSARE A UN’ALTRA, PERTANTO DECIDI: O ME O LEI!” sbotta lei per poi andarsene. Io e mia moglie ci scambiamo uno sguardo confuso e anche imbarazzato.
“ Prego,accomodatevi! Mi dispiace per la scenata!” esclama il dottor Mora imbarazzato facendoci passare. Chiude la porta alle nostre spalle e ci indica le due sedie che si trovano davanti la sua scrivania. Speriamo che Margherita mantenga il proposito di lasciar parlare me e di con cominciare come suo solito partendo in quarta!
“ Posso sapere il motivo di questa visita?” chiede lui.
“ Vorremmo un’anticipazione su cosa deve dirci domani!” risponde Margherita. Come non detto!
“ Non mancano molte ore alla riunione,quindi avreste potuto attendere. Ad ogni modo non ci sono problemi in azienda,se è questo ad angustiarvi! Non devo darvi nessuna cattiva notizia!” replica lui.
“ Dottor Mora,sappiamo che l’azienda è in ottime mani,ma siamo a conoscenza anche del fatto che ha contatti con nostra figlia e vorremmo sapere se la riunione di domani verterà sul suo rientro!” affermo.
“ Sì,io e Camilla ci sentiamo spesso e parlerò anche di lei domani.” Mi spiega.
“ Dottor Mora,per noi il ritorno di Camilla non è un evento felice a causa delle scelte infauste che ha effettuato in passato e che hanno avuto ripercussioni gravi anche sul presente. Abbiamo almeno il diritto di sapere quando arriverà a sconvolgerci la vita,dato che il suo arrivo,come le ho già detto,non sarà di certo motivo di gioia per noi!” asserisce mia moglie.
“ E perché dovrei essere io a rivelarvelo? Se fosse stato interesse di vostra figlia che voi lo sapeste,vi avrebbe avvisati ed invece non l’ha fatto, signora! Io non sono autorizzato a fornirvi dettagli,mi dispiace! E poi l’affetto per una persona,se è sincero,non muta in base alle scelte che la stessa fa! Oltre al fatto che la << grave ripercussione >>,come l’ha definita lei,è solo un bambino di 5 anni,non un mostro a 3 teste che sputa fuoco! Non è il caso di essere tanto melodrammatici!” replica lui.
“ Come se lei non sapesse che noi e nostra figlia non abbiamo più rapporti!” ribatte mia moglie.
“ E non c’è da vantarsi di ciò,anzi… Conosco per sommi capi i motivi che hanno fatto raffreddare i vostri rapporti e direi che Camilla ha tutte le ragioni per non darvi sue notizie e siccome non voglio mettermela contro,non vi darò informazioni a riguardo! Se questa sua curiosità è mossa da un barlume di affetto,lo dimostri a Cami: le telefoni e le chieda quando sarà qui! Io,nei panni di Camilla,lo vorrei!” risponde lui.
“ Non credo la conosca così bene da sapere cosa vuole!” replica Margherita. Come faccio a metterle un freno?
“ Non ci vuole una laurea in psicologia o conoscere Camilla dalla nascita per sapere ciò che ogni figlio desidera dai propri genitori,signora! Camilla è una ragazza meravigliosa e non capisco proprio perché l’abbiate trattata in questo modo! Non riesco a comprendere cosa vi abbia spinto a lasciarla sola quando aveva più bisogno di voi!” afferma lui.
“ Perché ha sposato un pezzente e per orgoglio è andata via dalla Colombia per far cosa? La cameriera! Una Mendoza che fa la cameriera nel locale di chissà chi! Camilla ha fatto di tutto per umiliarci e farci diventare lo zimbello del bel mondo! Ed ora che tornerà con quel bambino sarà ancora peggio! Sembra quasi si diverta a farci irridere da tutta Bogotà con le sue trovate a dir poco strambe!” risponde Margherita.
“ BOBO È VOSTRO NIPOTE,MALEDIZIONE! POSSIBILE CHE NON PROVIATE UN BRICIOLO D’AFFETTO PER QUEL BIMBO? Senta,signora Mendoza,il giorno in cui sono stato eletto,mi sembra di aver udito che suo marito fosse propenso ad un ritorno di Camilla e che era stato proprio lui a chiederle di tornare…cosa si aspettava che facesse? Che chiudesse Bobo in un collegio o che lo facesse adottare da altri? Ci sareste dovuti arrivare prima di chiederglielo al fatto che lei sarebbe tornata con suo figlio! Di solito le brave madri si comportano in questo modo. Era logico che Bobo venisse con lei…non ci voleva di certo un Premio Nobel per intuirlo!” le fa presente lui. Ma perché s’infervora in questo modo per qualcosa che non lo tange per niente?
“ Sì,sono stato io a chiedere a Camilla di tornare,ma ero sopraffatto dalla partenza di Armando…non ero propriamente in me! Vede,dottor Mora,nel nostro ambiente non è facile accettare chi esce da certi schemi,chi supera certi limiti. Camilla si è sposata in segreto,ha divorziato due mesi dopo,ha avuto un bambino senza padre…nel nostro ambiente tutto questo è poco ortodosso! Una donna che occupa un certo ruolo in società non può comportarsi in questo modo!” intervengo.
“ Invece secondo la mia visione delle cose,Camilla è una donna coraggiosa che è stata capace di lottare per far nascere suo figlio,per allevarlo e che è stata in grado di affrontare le conseguenze di un matrimonio sbagliato! Nessuno mette in dubbio che sposare quell’uomo sia stato un errore sesquipedale,vista anche la conclusione di quel ménage,ma Camilla ha pagato e,in un certo qual modo,ne sta facendo le spese anche vostro nipote,quindi perché continuare a rinnegarla in questo modo?! Siate più umani,per favore!” risponde lui.
“ Gira voce che lei abbia delle mire su nostra figlia!” sbotta Margherita. Ma no! Non dovevamo dirglielo così! Il tipo arrossisce fino alle orecchie e non sa da che parte guardare.
“ Lo so io di chi è la voce! Ad ogni modo,vostra figlia è maggiorenne e se ha scelto senza il vostro consenso il primo marito,non vedo perché debba chiedere consiglio a voi ora su chi frequentare!” risponde lui quando si riprende.
“ Appunto. Per non aver ascoltato i nostri consigli si ritrova un figlio senza padre ed un divorzio alle spalle!” replica mia moglie.
“ No. Si ritrova un divorzio alle spalle perché non ha sposato l’uomo giusto,non perché non ha ascoltato i vostri consigli. Non è che voi ricchi abbiate sempre un’ottica giusta sulle persone! Quel tale sarebbe stato un bastardo,anche se fosse stato figlio del Presidente della Repubblica. L’irresponsabilità,la superficialità,l’immaturità sono difetti che non scaturiscono dallo status sociale,signora,non a caso il dottor Calderon rappresenta a pieno tutti questi difetti…e non solo lui (chi vuol capire,capisca)! Esistono sia persone povere che persone ricche incapaci di essere bravi mariti o bravi padri!” ribatte lui.
“ Mia moglie voleva solo dire che se Camilla avesse ascoltato i nostri consigli avrebbe evitato un divorzio molto prevedibile!” intervengo.
“ Beh magari Camilla non l’avrebbe sposato se voi non vi foste impuntati contro quella pseudo relazione! E,giusto per essere chiari: io non ho mai visto Camilla e lei non ha mai visto me,quindi anche volendo,come potrei provare qualcosa più di un’amicizia per lei? Vi consiglio di diradare i vostri incontri con Patrizia,che sono deleteri!” afferma lui.
“ Volevamo soltanto consigliarle di non farsi illusioni: Camilla predilige un certo tipo di frequentazioni. Gli uomini che attirano la sua attenzione di solito sono dei farabutti di bella presenza e lei,anche se un po’ troppo schietto,non è di certo un farabutto!” replica mia moglie.
“ Io aiuto Camilla perché l’ammiro,non perché voglio sedurla,signora Mendoza! Ha un bambino piccolo e non mi permetterei mai di giocare con lei!” precisa lui. Speriamo bene!
 
[Giulia]
“ Pensi che sarà una con la puzza sotto al naso?” domando a mio marito riferendomi a Camilla Mendoza.
“ Non credo! Nicola ne parla come se fosse una specie di santa,di divinità!” risponde Hermes.
“ La madre non è propriamente alla mano!” constato.
“ Giulia! Ti ricordo che l’hai vista una volta sola e in una circostanza in cui qualsiasi madre sarebbe stata irritabile per la scomparsa del figlio!” mi rimprovera mio marito.
“ Sì,ma tu l’hai vista altre volte e anche Nicola,il quale la descrive come un Cerbero!” obietto.
“ Credo che Nicola non sopporti quella gente,anche se in verità c’è da dire che quella gente è un po’ snob! Per non parlare poi del fatto che hanno allontanato la ragazza che deve tornare come se fosse una specie di appestata solo perché aveva sposato un ragazzo povero!” mi risponde. Bella schifezza!
“ Chissà se hanno mai visto il bambino! Spero non emarginino anche il figlio che aspetta la nostra Betty!” commento.
“ Quel bambino avrà sempre noi! Sarà un vero Pinzon!” esclama fiero mio marito.
“ Mendoza. Sarà un Mendoza!” lo correggo. Non credo che il dottor Armando sia partito con la nostra bambina per concludere il tutto non riconoscendo suo figlio!
“ Va beh…è uguale!” minimizza mio marito.
“ E domani andrai anche tu a quella riunione?” chiedo ad Hermes.
“ Nicola mi vuole lì! Chissà che deve dirci di tanto importante oltre a comunicare l’arrivo di quella ragazza!” risponde.
“ E nostra figlia dove sarà?!” chiedo più a me stessa che a lui. Mi manca la mia Betty! Non so come abbia fatto quella donna ad esiliare sua figlia,ma so per certo che non riuscirei mai ad emulare il suo gesto,neppure se lo volessi!
“ Speriamo al sicuro perché di quel Mendoza non mi fido molto!” risponde.
“ Hermes!” lo rimprovero.
 
[Patrizia]
“ Capisci? Sempre lei. Non c’è una volta in cui Nicola non la nomini o non si schieri dalla sua parte! E in più si è accodato anche quel dannato moccioso. Nicola quando parla con quel dannato bambino diventa un altro…per non parlare poi di quando interagisce con quella gallina! Ha gli occhi a cuoricini!” mi sfogo con Marcella.
“ Ne stai facendo una malattia. Conosco la sindrome. Solo che io ero innamorata,tu lo sei ma del denaro! Un consiglio?” replica Marcella. Annuisco. Tanto peggio di così non credo possa andare!
“ Trovati un altro riccone da sposare e lascia perdere quello lì! Te l’ho detto e ridetto: quello lì non fa per te sia per status che per il resto. Non c’entrate nulla l’uno con l’altra. Non c’entra nulla neppure con Camilla,ma quella lì si è già rovinata la vita una volta quindi non spetta a noi darle consigli. Te la ricordi la vostra prima cena assieme? Eri disgustata il giorno dopo e a seguito del tuo racconto lo ero anch’io…pensa se dovessi sposarlo che ne sarebbe di te: non potresti mai andare a cena fuori senza sfigurare,saresti prigioniera in una gabbia dorata. È quello che vuoi?” esclama Marcella. No. E non ho neanche intenzione di sposarlo! Voglio solo che paghi i miei debiti!
“ O è così bravo a letto da supplire ciò che gli manca?” continua. Da quel punto di vista è un imbranato totale,più inetto che come dirigente!
“ No. Direi che su quel versante è anche peggio!” le rispondo.
“ Pessimo a letto,non si sa vestire,non sa interagire con persone di status più elevato,non sa comportarsi in pubblico,orribile…direi che sono ottimi motivi per darci un taglio! E poi se proprio lo vuole Camilla,che se lo prenda! Magari sono fatti l’uno per l’altra…forse anche la madre del tuo caro presidente fa la cameriera in qualche bettola!” afferma Marcella.
“ Camilla se lo prenderà solo se e quando sarò io a volerlo! È meglio che quella lì non si illuda di potermi soffiare l’uomo perché non ci riuscirà! È una questione di principio,Marce!” replico. Marcella fa spallucce. La nostra conversazione si interrompe quando nel suo ufficio entrano Margherita e Roberto Mendoza.
“ Noi ci vediamo dopo!” mi rivolgo a Marce dopo aver salutato i suoi ex suoceri. Meglio uscire perché non voglio assistere alle loro diatribe!
 
[Margherita]
Marcella sbuffa sonoramente e non ci invita neppure ad accomodarci. Non posso credere che sia ancora arrabbiata con noi per una cosa naturale: Armando è mio figlio e non può equiparare quella ragazza a Samuel Vallejo!
“ Marcella,possiamo parlare?” le domando.
“ Se è per invitarmi al matrimonio di vostro figlio,vi dico fin d’ora che preferirei di gran lunga farmi umiliare da quel pezzente ripulito che occupa l’ufficio della presidenza!” risponde acida.
“ Marcella,Armando è nostro figlio e noi non possiamo voltargli le spalle senza una valida ragione!” interviene mio marito.
“ La valida ragione è che ha lasciato me,Daniele e Maria Beatrice senza un soldo alla mercé di quella donna e di quel cretino che gioca a fare il presidente! Camilla ha fatto molto meno e non mi pare siate stati così clementi con lei!” sbotta.
“ Camilla ha sposato un uomo che non aveva voglia di far nulla,mentre Betty non è così!” replico.
“ Camilla non ha lasciato un uomo facoltoso sull’altare per scappare con quello lì,mentre Armando l’ha fatto! Mi ha lasciata con una lettera orribile…cosa pretendete che faccia? Che gli stenda un tappeto rosso? O che regali una bella culla al figlio che avrà con lei?” ribatte.
“ Noi non pretendiamo nulla,Marcella. Volevamo solo dirti che il fatto che non rinneghiamo Armando,non vuol dire che non ti vogliamo bene! Marcella,tu per noi sarai sempre come una figlia,ma la vita va avanti!” afferma Roberto.
“ Se non c’è altro io dovrei lavorare!” replica gelida. Ad interromperci è qualcuno che bussa alla porta.
“ Avanti!” risponde lei. Ad entrare è quel tipo. Marcella sbuffa.
“ Non si agiti: non fa piacere neanche a me rivederla di nuovo! Volevo solo sapere se ha parlato con l’impegnatissimo impiegato del ministero che condivide con lei il DNA e se ci sarà domani!” afferma Nicola Mora.
“ Eviti il sarcasmo. Le riesce male l’ironia!” ribatte mordace Marcella.
“ Camilla dice che sono simpatico,quindi l’ironia non mi riesce così male! Ad ogni modo per avere un sì o un no ci vuole la bolla papale? Suo fratello verrà o no alla riunione di domani?” replica lui.
“ Patrizia ha ragione: la infila in ogni discorso! Non si scapicolli tanto: Camilla ha buon gusto in fatto di uomini ( almeno per quel che concerne l’estetica) e,a meno che la pazzia non sia una tara ereditaria,non credo che anche lei perderà la testa per un brutto anatroccolo come ha fatto Armando!” commenta Marcella acida. Nicola Mora stringe i pugni diventando cremisi in volto. Questa poteva anche evitarsela!
“ Questo riguarda la mia sfera privata e se vuole glielo spiego io una volta per tutte perché il dottor Armando ha perso la testa per Betty: lei potrà anche essere una top model,signorina,ma ha un carattere di merda,mentre Betty è la dolcezza fatta persona e la misantropia non sa neppure dove sta di casa. Concordo con lei in merito alla follia del dottor Mendoza: solo un pazzo masochista poteva pensare di immolarsi decidendo di sposarla,anche se solo per avere il voto che gli occorreva a divenire presidente! Menomale che quel poveretto si è salvato o sarebbe finito in qualche manicomio con la camicia di forza! Ed ora per avere una risposta alla mia domanda iniziale cosa devo fare? Vuole che mangi tutti i confetti che doveva dare agli invitati delle sue nozze?!” ribatte lui. Marcella lo incenerisce con lo sguardo.
“ Sì,verrà. Era molto contrariato per il poco preavviso!” risponde Marcella.
“ Le novità arrivano sempre all’improvviso e non è di certo colpa mia!” le fa notare lui. Non fa una piega purtroppo!
“ Se lei pensasse alle assemblee in anticipo invece che flirtare (a tempo perso) con la cara Camilla,sarebbe meglio!” risponde Marcella. Con mia figlia? Ancora? Non è che queste insinuazioni sono vere?
“ E lei chi è? Mia madre,mia suocera,mia moglie per decidere come devo impiegare il mio tempo? In tutti e tre i casi mi sparerei se la cosa fosse reale! È insopportabile come collega,figuriamoci come parente! Dio me ne scampi! Non consento a Patrizia di sindacare come impiego le mie giornate,figuriamoci a lei! Se faceva così anche con Mendoza,ora capisco perché è scappato! Poverino! Ad ogni modo,della questione di cui devo parlarvi domani ne sono venuto a conoscenza solo ieri,quindi suo fratello non ha proprio nulla da rimproverarmi!” replica lui.
“ Poverino un cavolo! Lo difende perché siete due fedifraghi a cui piace avere il piede in due scarpe!” ribatte Marcella.
“ Un po’ di autocritica non le farebbe male,sa? Si tradisce per evadere o per sentirsi amati e siccome lei sembra una sentinella di Sing Sing, posso benissimo comprendere il dottor Mendoza nel suo tentativo di tentare di respirare. Quando si è prigionieri il gesto più umano che si può compiere è evadere,signorina!” replica Nicola Mora. In effetti non ha tutti i torti!
“ Ha fatto la quotidiana scenata per affermare la sua supremazia,quindi può andare! Tanto potrà anche essere il presidente di quest’azienda per i prossimi 40 anni,ma rimane sempre ciò che è: un marrano ripulito! E ad ogni modo,piuttosto che sposarmi o imparentarmi con lei preferisco l’arsenico!” ribatte Marcella.
“ Ottimo. Glielo farò trovare domani in tazza grande e ben zuccherato al posto del caffè!” esclama quello prima di andar via inferocito. Mio marito trattiene una risata e lo fulmino con lo sguardo. Non c’è proprio nulla da ridere!
 
[Camilla]
Armando sta guidando la macchina che ha noleggiato per accompagnarci all’aeroporto. È notte fonda e Bobo non ha ancora preso sonno, impegnato com’è a riempirmi di domande su Nicola. Lo capirà mai che quel benedetto ragazzo non lo conosco neppure io?
“ Gli posso fare un disegno?” mi chiede mio figlio.
“ In aereo?” replico guardano il susseguirsi di palazzi dal finestrino.
“ Sì. Così quando arriviamo gli do il mio disegno e lui accetta di diventare il mio papà!” risponde. Armando frena quasi di botto.
“ Zietto,ma come guidi?!” lo rimprovera Bobo. Betty ridacchia divertita.
“ Perché vuoi farlo diventare il tuo papà?” chiedo al mio pulcino ancora piena d’imbarazzo.
“ Perché è simpatico,gentile e ti fa ridere. Io ti voglio bene e ti voglio vedere felice!” mi risponde. I miei occhi strabordano di lacrime e so che se n’è accorto anche Armando che mi sta fissando tramite lo specchietto retrovisore.
“ Ma io sono più che felice da quando ci sei tu nella mia vita! La mia felicità sei tu,tesoro!” lo rassicuro. Non voglio che abbia di me l’immagine di una mamma infelice! La mia felicità è vederlo star bene,crescere,giocare…non ho bisogno d’altro!
“ Zietta,ma tu mi vuoi bene anche solo un pochino?” chiede Bobo a Betty. Mia cognata si volta verso di noi. Ha gli occhi leggermente lucidi.
“ Io non ti voglio bene solo un pochino. Io e lo zio ti vogliamo tanto tanto bene e ci mancherai tantissimo in questi giorni! Come si fa a non volerti bene?!” risponde Betty regalandogli una carezza sulla guancia. La domanda finale la propinerei ai miei…lo chiedesse a loro come si fa a non voler bene a Bobo,dato che ci riescono alla perfezione! Il mio cellulare squilla in questo istante.
“ Ehi…” farfuglio cercando di non piangere.
“ Cami,hai una voce strana. È successo qualcosa? Stai piangendo?” mi chiede Nicola.
“ No,sono solo un po’ raffreddata,Nick. Volevi dirmi qualcosa?” replico.
“ Guarda che questa non me la bevo. Perché piangi?” mi domanda.
“ Una storia lunga,poi ti racconto…è successo qualcosa? Hai una voce strana anche tu e non propinarmi la storia che non è successo niente che non ci credo!” ribatto per cambiare argomento. Sembra un tantinello teso.
“ Non voglio darti una brutta notizia,ma avevo bisogno di parlare con qualcuno…” bofonchia.
“ Nick,dimmi quello che mi devi dire! E poi alle brutte notizie ci sono abituata!” lo esorto dolcemente.
“ Ho da poco discusso con i tuoi. Ma tua madre che diavolo si fuma?! Lei e la Valencia vanno dallo stesso spacciatore?” replica. Sorrido.
“ Perché avete litigato?” gli chiedo tornando almeno in parte di buonumore.
“ Volevano sapere di te,ma non ho voluto dir loro nulla. Insomma…se vogliono sapere di te e di Bobo,dovrebbero telefonarvi e non usarmi come spia!” mi risponde. Non fa una piega! Ma mia madre non mi chiamerebbe mai per interessarsi di me e di suo nipote!
“ Campa cavallo… Ad ogni modo scommetto il grosso della discussione l’hai avuto con mia madre e che mio padre è intervenuto solo di rado senza contraddire apertamente mia madre!” azzardo divertita.
“ Non sono io il maghetto,ma tu! Hai i superpoteri?” domanda sbigottito. Rido.
“ No,ma 21 anni in quella famiglia aiutano!” rispondo.
“ A proposito di maghetto: il piccolino che fa?” mi chiede.
“ Credo che domani ti sommergerà di domande. Mi sa che ti sanguineranno le orecchie a fine giornata per colpa della logorrea di Bobo! Ti chiedo scusa in anticipo!” rispondo accarezzando i ricci del mio piccolino. Nick ridacchia.
“ Sai credo di aver un tantinello esagerato con i tuoi. È solo che ho perso la testa ed ho tirato fuori tutto quello che pensavo di loro e del vostro rapporto genitori-figli. Tua madre non faceva altro che ripetere che avevi sbagliato a sposarti e tutto il resto della filastrocca ed io non c’ho visto più!” esclama. Ridacchio divertita. Nessuno si era mai battuto per difendermi!
“ Sei certo di non essere uscito da qualche romanzo delle sorelle Brontë o di Jane Austen?!” ribatto. Scoppia a ridere.
“ Sono seria! Uomini del genere si sono estinti nel medioevo o giù di lì e mi sto un po’ spaventando! Dai…tira fuori la magagna: sei gay? Vuoi farti prete? Sei impotente? Soffri di sdoppiamento della personalità o di bipolarismo? Sei un serial killer?” continuo. Ride più forte.
“ Nulla di tutto ciò. Insomma se fossi stato un serial killer,qui avrei già fatto una strage!” risponde ridendo facendo prorompere anche me in una fragorosa risata.
“ Ora se la smetti di farmi arrossire e ridere come un ebete,è cosa gradita,altrimenti poi di lavorare mi passa proprio la voglia! Non so proprio come faremo a collaborare io e te! Hai intenzione di farmi ridere tutta la giornata lavorativa ogni santo giorno per caso?” esclama.
“ Non sarebbe male! Risulterebbe essere l’antidoto per tutto il veleno che hai mandato giù in questi giorni con i miei genitori e compagnia cantante!” gli rispondo. Ridacchia.
“ Credo che dopo quello che è accaduto,i tuoi mi odino!” afferma.
“ Se sono riuscita a convivere io per 5 anni con il loro odio,puoi farcela anche tu. In fondo non devi mica imparentarti con loro,no?! O vuoi per caso sposarti con mia madre?” replico. Provocando una frenata brusca di Armando e una fragorosa risata di Nicola.
“ Zietto,ora basta con queste frenate!” lo rimprovera Bobo. Ridacchio e anche Nicola sta ridendo.
“ Però…bel caratterino ha il piccoletto! La risposta alla tua domanda è no,Cami. Tua madre sia per età che per carattere è parecchio lontana dagli standard delle donne che di solito mi interessano! Troppo snob e classista per i miei gusti!” risponde quando si riprende.
“ Sicuro? Perché la tua cara Patrizia non ha un carattere tanto diverso da quello di mia madre! E comunque per compensare il loro odio,ci sono io…io non ti odio! Il resto come va?” ribatto. Si fa un po’ troppi problemi inesistenti questo ragazzo! Che gliene frega se i miei lo odiano?
“ Male. Continuo a litigare con quella che doveva diventare tua cognata,con Patrizia…è un inferno!” mi risponde.
“ Dai,non mollare! Fra un po’ sarò lì!” lo rincuoro.
“ Ti rendi conto che quella pazza pretendeva che informassi suo fratello sulla riunione di domattina con un preavviso? Preavviso di quanto vorrei capire,visto che sono presidente da neppure una settimana? Oltre al fatto che quel cretino oberato di lavoro non è di certo,visto che sta sempre qui. Scioglierei nell’acido sia lui che le sorelle,ma credo che l’acido me ne vorrebbe a male!” ribatte. Ridacchio divertita.
“ Le ho detto che domani al posto del caffè le avrei fatto trovare dell’arsenico!” mi racconta. Rido come una pazza.
“ Non ridere! C’erano anche i tuoi! Mi avranno scambiato per un misogino!” afferma. Misogino direi di no…è così dolce!
“ Tranquillo…con i miei parlerò io e spiegherò loro che non sei misogino! E Maria Beatrice?” domando. Non la vedo da una vita!
“ No,ti prego: dopo avermi fatto ridere a crepapelle,non nominarmi quell’altra pazza. È come se dopo il dolce mi dessi l’amaro,e non è giusto! Devi spiegarmi quella lì che si è scolata per essere così! Ad ogni modo non lo so se domani ci sarà e mi auguro di no,perché Miss Spocchia e suo fratello sono più che sufficienti per mandare a quel paese la mia pazienza!” mi risponde.
“ Quindi hai poca pazienza…ti avviso che Bobo esaurirà il rimanente!” lo avverto.
“ Non dire sciocchezze! Tuo figlio per quanto lo conosco,sembra un tesoro (tutto sua madre),quindi non dire così! Se sei a telefono con me, immagino tu abbia l’aereo più tardi,ma sei in macchina…quindi forse stai per arrivare in aeroporto!” esclama.
“ Giusta osservazione,Sherlock,ma scordati che ti dica a che ora! Sarà una sorpresa! Abbi un po’ di pazienza!” replico.
“ Che cattiva! Guarda che ti metto nello stesso ufficio con Miss Spocchia o con Gutierrez! E poi la mia pazienza la investo tutta col circo in cui mi imbatto ogni giorno,o vuoi vedermi in galera? Guarda che ti costringo a venire in carcere con me!” mi minaccia ironicamente.
“ Allora annullo il volo!” replico altrettanto ironica.
“ Non dire così! Ti cedo il mio ufficio pur di averti qui!” ribatte. Sorrido.
“ Ci conto! Io adesso ti lascio alle tue cose e cerca di resistere!” rispondo.
“ Ok. Ci vediamo presto! Un abbraccio!” afferma.
“ Anche a te!” replico prima di riagganciare.
“ Ha litigato con nostra madre per difendere me!” comunico a mio fratello.
“ Ottimo. Domattina ti troverai in trincea allora! E smettila di ringalluzzirti perché quel tale ti ha difesa…sembri un’adolescente con quell’aria trasognata e non è bello!” commenta lui. Gli faccio una linguaccia. Io non sembro un’adolescente e non mi sto ringalluzzendo…penso solo che è stato un gesto carino da parte di una persona che neanche mi conosce!
“ Vedi che sorridi quando parli con il maghetto?!” mi fa notare mio figlio. Sbuffo divertita. Speriamo si tolga alla svelta queste elucubrazioni dalla testa o finisce che la Fernandez fa a pezzi prima me e poi lui!  
 
[Daniele]
“ Quindi è vero che non si sposa più!” asserisce Santiago.
“ Per fortuna! Quel tale c’ha rovinati! Avrei finito per mettergli la cicuta nella torta di nozze!” replico.
“ Quindi l’ha lasciato lei!” ne deduce erroneamente il mio amico.
“ Sì. Non poteva di certo sposarlo dopo quello che è stato capace di farci!” mento. Ci manca solo che tutto il mondo sappia che mia sorella è stata mollata da quel citrullo per quella specie di mostro! Avremo anche perso l’Ecomoda,ma la dignità ci resta ancora!
“ Allora? Ci stai?” domando a Santiago.
“ Daniele,lo sai che ci tengo a te e che la reputo una bellissima ragazza,ma tu sei sicuro che le farà piacere? Insomma la ferita è ancora recente!” obietta il mio amico.
“ Sì,Santiago. Le ferite servono per essere rimarginate. A te Marcella piace e lei porterà con sé un’amica per me. Non può di certo mantenere la candela a me! Dai! Magari riuscirai a farla sorridere!” cerco di convincerlo.
“ Un’amica? Senti…e quella ragazza bionda del lancio?” mi chiede. Mi irrigidisco. Che c’entra Patrizia?
“ Io ti sto chiedendo di consolare mia sorella,ti sto concedendo il via libera per procedere alla conquista della persona più cara che ho,e tu pensi ad un’altra?” sbotto inviperito con uno strano senso di fastidio che mi attanaglia le viscere.
“ No,scusa. È che quella ragazza era carina!” risponde mortificato.
“ La vedrai stasera. È lei l’amica che Marcella porta per me,ma tu dovrai concentrarti su mia sorella,solo ed esclusivamente su mia sorella! È già incappata in un fedifrago con Mendoza,almeno con te,deve procedere tutto liscio!” replico.
“ Come vuoi!” risponde.
“ A stasera!” lo saluto prima di riagganciare. Ma guarda questo! Cosa credeva? Che io e mia sorella avremmo passato tutta la serata a mantenere il moccolo a lui e Patrizia?
 
[Nicola]
Ci mancavano solo i Mendoza! Io non capisco come abbia fatto Camilla a venir fuori così in una famiglia di svitati! Anche se il più fuori di testa di tutti è il signor Roberto: come diavolo avrà fatto a sposare quella donna? Matrimonio riparatore al 99%,ne sono sicuro!
Bussano di nuovo alla porta del mio ufficio e mi accarezzo le tempie preventivamente prima di autorizzare chi mi cerca ad accedere al mio ufficio. A fare il suo ingresso è il signor Mendoza.
“ Senta,se è qui per ribadire di nuovo il concetto che Camilla non è alla mia portata e tutte le altre baggianate,le assicuro che ho capito! Io non ho alcun secondo fine con sua figlia,gliel’assicuro!” esordisco. Si accomoda.
“ Mia moglie non è abituata a contare fino a 100 prima di aprir bocca!” afferma.
“ Questo l’avevo capito!” replico. Contento lui,contenti tutti…dato che è lui che se la sciroppa da più di 30 anni!
“ Io non so che rapporto ci sia fra lei e Camilla…” farfuglia.
“ C’è un’amicizia telefonica e se le sto vicino,non è per portarmela a letto! Se stabilisco un legame amicale o una collaborazione con una donna non è di certo per sedurla! Ammiro sua figlia…forse perché è l’opposto della Valencia!” affermo.
“ In merito a Marcella: cerchi di capirla,per favore. Ha appena perso l’uomo che amava e credo che sia arrabbiata col mondo!” replica.
“ Io ho provato a stabilire un rapporto civile con lei,ma non c’è verso. Appena può mi offende come se fossi stato io a lasciarla a pochi giorni dalle nozze. Neanche mi azzardo ad immaginare che trattamento serberà ad dottor Mendoza quando tornerà,dato che a me riserva tutte queste carinerie! Lo so che è per pura fortuna ( se così vogliamo chiamarla) se siedo su questa poltrona,ma non è bello rammentarmelo ogni secondo come se volessi impossessarmi di qualcosa che non è mio. Conosco i limiti del mio potere e,anche se non sono blasonato,sono stato cresciuto da persone che mi hanno inculcato valori come l’onestà e il rispetto per gli altri! Io e Betty non vogliamo appropriarci di nulla!” rispondo.
“ Lo so. Lei è un bravo ragazzo,un eccellente professionista ed un’ottima persona. Sono certo che non abbia intenzione di valicare i limiti del suo ruolo! Marcella non la odia. È solo ferita dall’ennesimo calcio in faccia che la vita le ha dato. Armando l’ha delusa e lei si sente sola,come quando sono morti i suoi genitori. Una parte di me è sempre stata contro quella relazione,perché sapevo sarebbe finita così!” afferma.
“ Come con Camilla e il suo ex!” osservo.
“ Già. Almeno qui non c’è andata di mezzo nessun’anima innocente!” commenta.
“ Sa cosa penso io? Penso che l’anima innocente,suo nipote,c’è andato di mezzo non perché non ha un padre,ma perché non ha mai ricevuto l’affetto suo e di sua moglie. In fondo lui non c’entrava nulla ed ha pagato il prezzo più alto!” ribatto.
“ Conosce Robertino?” mi domanda. Mi scappa un sorriso. In effetti è entrato a far parte almeno un po’ anche della mia vita!
“ Anche lui solo telefonicamente!” rispondo.
“ E com’è?” mi chiede curioso. Allora non è totalmente anaffettivo!
“ Un bravo bambino. È molto dolce,intelligente,simpatico…ma forse dovrebbe verificarlo lei stesso quando sarà qui!” rispondo. Mi guarda sorpreso. È lui che è entrato in argomento!
“ Senta,signor Roberto,vuole sapere la mia su questa storia? Io penso che lei continui a voler molto bene a Camilla e non me la bevo la storia che non era in sé quando le ha chiesto di tornare! Si è solo conformato a quello che la società che la ingloba pensa di sua figlia ed io ho sempre detestato il conformismo ad opinioni ed idee che non sono davvero nostre e che accettiamo solo per quieto vivere o per essere visti di buon’occhio dagli altri! Perché non prova a guardare i lati positivi di questo cataclisma che ha travolto la sua azienda? Avrà modo di stringere un legame con suo nipote e magari di recuperare il rapporto con sua figlia!” affermo.
“ Camilla è molto orgogliosa! Penso che se non avesse insistito lei,avrebbe rifiutato il mio invito a rimettere piede qui. Mia figlia non torna perché gliel’ho chiesto io,ma perché è stato lei ad insistere e a chiederle una mano!” obietta.
“ Io credo che un sentimento sincero possa spazzar via ogni orgoglio o rancore! E poi tentar non nuoce. In fondo cosa ci perde? Nulla! Se le cose andassero male,la sua vita resterebbe com’è ad oggi; mentre se dovessero esserci risvolti positivi guadagnerebbe l’affetto di un nipote e ritroverebbe quello di una figlia!” replico.
“ Ci penserò!” asserisce parecchio confuso. Sorrido. Almeno non è categoricamente stronzo come la moglie!
“ Dottor Mora!” mi chiama.
“ Mi dica!” lo esorto.
“ Se Camilla trovasse un uomo come lei per rifarsi una vita ed allevare suo figlio,io non sarei contrario!” afferma facendomi arrossire all’inverosimile prima di andar via. Che soggetto!
 
[Armando]
E così è già arrivato il momento dei saluti. Mi mancherà giocare con il mio pulcino e battibeccare con mia sorella. Mi ci è voluto così poco per abituarmi alla loro presenza costante nella mia vita,che ora mi è difficile lasciarli andare!
“ Dai,saluta lo zio!” Camilla esorta Bobo.
“ Tu e la zietta poi tornate,vero? Non sparite come quando mi hai regalato il camion dei pompieri e poi non sei tornato più,vero?” mi chiede mio nipote. Betty gli regala una carezza. Da quando è incinta ha le lacrime in tasca e so che si sta trattenendo per non scoppiare a piangere!
“ Ma certo! Altrimenti come fai a giocare col cuginetto? Però tu devi promettere a me e allo zio di comportarti bene!” lo rassicura mia moglie.
“ E di non dire a nessuno che noi siamo qui!” aggiungo.
“ Ma il maghetto lo sa!” obietta lui. Alzo gli occhi al cielo.
“ Sì,ma solo il maghetto lo sa. Gli altri non devono saperlo,cucciolo!” replico sbaciucchiandolo. Mi mancherà tantissimo!
“ Va bene!” risponde abbracciandoci.
“ Vedrai che ci sentiremo presto!” lo rassicuro rimettendolo per terra. Ora mi tocca salutare la mia sorellina.
“ Spegni il cellulare,mi raccomando!” le intimo.
“ Già fatto!” replica.
“ E non combinare guai,Camilla!” aggiungo. Sbuffa.
“ E che guaio potrei combinare?! Io vado lì per lavorare!” osserva per poi darmi due baci sulle guance. Perché non mi sento tranquillo?
“ Mi raccomando,goditi questo viaggio,salutaci Nicola e tienilo d’occhio: non vorrei si sposasse con la bionda finta o la ingravidasse in nostra assenza!” le raccomanda Betty. Ecco: che tenesse d’occhio Nicola e cercasse di tener lontano pure lui dai guai!
“ Tranquilla: marcherò stretto il caro Nicola e cercherò di tenerlo lontano dai guai!” la rassicura mia sorella abbracciandola forte.
“ Non troppo stretto!” sibilo.
“ Armando!” mi redarguiscono mia moglie e mia sorella.
“ E voi godetevi questo breve periodo da piccioncini e la casa libera,mi raccomando!” esclama Camilla facendoci arrossire.
“ Mentre tu cerca di non goderti la mia casa libera!” replico.
“ Armando! Cosa credi? Che farò le mie cose sul tuo divano o in camera tua?” ribatte. Spero proprio di no!
“ Mi auguro di no! Non fare guai!” rispondo.
 
[Anna Maria]
“ Non ci posso credere!” esclamo dopo il racconto di Sandra.
“ Già! Lui che da a me della depravata! Si è forse scordato dello show con la bionda finta e con te? Beh io no! E poi gli ho fatto da segretaria per anni e non me le dimentico le innumerevoli donne che usava a sere alterne! Per non parlare di quello che è stato capace di fare alla povera Betty! Io non mi faccio trattare così da un soggetto del genere! Che poi non stavo facendo nulla: Balda si è solo offerto di accompagnarmi a casa!” inveisce ancora Sandra. Certo che se l’è presa parecchio!
“ Tu sei sicura di non sentire nulla per il tuo ex capo?” le chiede Sofia.
“ Che sciocchezze! È logico che non senta nulla! A parte un enorme senso di nausea!” risponde Sandra.
“ E lui? Magari è geloso!” insinuo.
“ No,è solo seccato per non aver portato a termine il suo esperimento: andare a letto con una racchia come ha fatto il suo amico. E dato che non sono stata facile,c’è rimasto male,ma può anche scordarsi di avermi! È pazzo se pensa che sprechi la mia prima volta con un tipo come lui, a cui piace solo mettere le tacche!” replica.
“ E Balda invece?” mi domanda Ines.
“ Neanche lo conosco. Mi dispiace,ma voglio andarci con i piedi di piombo! Dopo aver letto quella lettera d’istruzioni credo di essere affetta da un principio di misandria!” le risponde Sandra.
“ Ma guarda che non sono mica tutti come il dottor Mario! Pensa al mio Freddy!” cerco di convincerla.
“ E menomale che non sono tutti come quello o l’unica via da percorrere sarebbe quella del convento!” replica Sandra.
 
[Camilla]
Allaccio la cintura al mio piccolino sperando in cuor mio che si addormenti una volta in volo e non mi faccia domande per 16 ore di seguito, dato che non voglio sorbirmi le lamentele degli altri passeggeri! Io ci sono abituata alla sua parlantina,ma a qualcuno può risultare fastidiosa!
“ Allora,patatino,ti piace l’aereo?” gli chiedo. Annuisce mordendo la merendina che ha preso dal suo zainetto.
“ Mamma,ma il maghetto che magie fa?” mi domanda. Inizia il terzo grado! La signora di fianco a noi ci guarda stranita. Che figura di merda!
“ Lui lavora con i numeri,amore mio. Le sue magie le fa con i numeri facendoli crescere!” rispondo baciandogli la testa.
“ Bello…e come fa a farli crescere?” mi domanda curioso.
“ Usa i soldi per comprare dei pezzettini di società che poi gli fruttano tanti soldini. In pratica fa moltiplicare i soldini spendendoli in alcune attività che seleziona grazie alla sua intelligenza! È molto bravo,sai?!” cerco di spiegargli. È così piccolo che non credo possa capire cosa è in grado di fare Nick se non in modo così semplificato!
“ Bello…anche io voglio imparare a far crescere i soldini! Lui lavora dove vai a lavorare tu adesso?” mi chiede interessato.
“ Sì. Lavoreremo insieme. Lui è il capo ed io sarò il suo braccio destro!” gli rispondo.
“ Allora mi insegni a contare,mammina?” mi chiede. Aggrotto le sopracciglia.
“ Perché,tesoro?” replico. Non ha mai avuto questo desiderio!
“ Così se il maghetto vede che so contare,gli piaccio di più e accetta di diventare il mio papà. Lui ha detto che era contento se lo salvavo dal congelatore e che non diventa un pinguino o un gelato!” mi spiega. Scuoto il capo rassegnata. Perché sento che la lingua lunga di mio figlio mi farà litigare ore,minuti e quarti d’ora con Patrizia Fernandez?
“ Secondo te gli piacerò?” mi chiede speranzoso. Sorrido intenerita.
“ Tu sei adorabile e se non dovessi piacergli vuol dire che è lui lo stupido! Tu piaci solo alle persone intelligenti!” lo rassicuro. Sorride.
“ Se lui fa moltiplicare i soldini vuol dire che è intelligente!” ne deduce. Questo è vero!
“ Io ti insegno a contare,ma dopo tu fai la nanna,ok?” pattuisco. Annuisce. Come faccio a negargli una qualsiasi cosa quando mi sorride così?
 
[Nicola]
Camilla,ma che fine hai fatto? Ormai sono al terzo tentativo conclusosi con la segreteria telefonica! E se avesse cambiato idea? E se si fosse offesa per quello che ho detto sui suoi genitori?
“ Segreteria telefonica di Camilla Mendoza,in questo momento non posso rispondere. Lasciate un messaggio e sarete richiamati al più presto.” la sua voce registrata è l’unica cosa che sento.
“ Hey Cami,non riesco a parlarti e non era mai accaduto da quando ci conosciamo! Mi sto preoccupando parecchio! Ti prego,richiamami quando ascolti questo messaggio! Anche solo per dirmi che tu e Bobo state bene o che hai cambiato idea riguardo il tuo ritorno a Bogotà! Ho parlato con tuo padre e non è così stronzo…nel senso che lontano da tua madre è un brav’uomo! Volevo raccontarti tutto per farti ridere un po’! Ti aspetto qui e non vedo l’ora di vedere te e Bobo! Un bacio a te e al piccolino!” registro il messaggio con la voce tremante ed in evidentissimo stato d’ansia. Non è mai stata irraggiungibile in questi giorni e la preoccupazione mi sta divorando! Insomma anche quando era impegnata con quel tiranno del suo capo,mi ha sempre risposto anche solo per chiedermi di sentirci dopo con più calma; invece adesso nada de nada! Non ho neanche il suo numero di casa,maledizione!
Bussano alla porta del mio ufficio mentre mi sto massaggiando le tempie. Autorizzo distrattamente ad entrare chi mi sta cercando. Menomale che non è Patty,ma Gutierrez!
“ Mi dica!” lo esorto.
“ Doctor,volevo sapere cosa scrivere nella bozza di contratto della bellissima dottoressa Mendoza!” mi comunica tutto esaltato. Ora lo gonfio! Io sono nervoso e preoccupato e lui fai il lumacone!
“ Magari non che è bellissima o la signorina Valencia potrebbe offendersi  e farci secchi perché nel suo contratto non c’è scritto,visto quant’è permalosa!” rispondo sardonicamente. E non sarebbe neppure l’unica,giacché anche Patty si offenderebbe parecchio!
“ Yes. Per quanti mesi resterà qui la stimatissima dottoressa?” mi chiede. Un altro superlativo assoluto e gli faccio fare il volo dell’angelo! Oltre al fatto che la deve smettere di parlare di Camilla con annessi tutti quei tic!
“ Non lo so. Se prevedessi il futuro,crede che sarei qui? Me la cavo bene in borsa,ma non leggo nella testa delle persone,purtroppo! Scriva 6 mesi. Poi al massimo glielo rinnoveremo quando sarà!” rispondo. Annuisce.
“ Ah dottore: tutti questi superlativi assoluti positivi e lusinghieri,li riservi a sua moglie,solo a sua moglie!” affermo serio. Il suo volto diviene cinereo. Meglio che si levi questo viziaccio prima che Camilla sia qui!
“ Senz’altro,doctor!” risponde imbarazzatissimo prima di andare via. Ma roba da matti: non è ancora qui e già devo difenderla dai depravati!
 
[Betty]
Rientriamo in casa e a dire il vero a me non sembra neanche la stessa senza Camilla e Bobo! Il piccoletto con le sue domande imbarazzanti rallegrava le giornate!
“ Finalmente soli!” esclama Armando con tono melanconico.
“ Guarda che lo so che ti mancano ed è naturale,amore mio! È così facile affezionarsi a Bobo che sarebbe anomalo non sentirne la mancanza!” replico. Mi abbraccia forte.
“ Dici che posso fidarmi di Camilla e che non combinerà casini?” mi chiede. Lo spero proprio!
“ Beh…va lì per lavorare e poi presto la raggiungeremo,no?!” cerco di rassicurarlo.
“ Già!” mugugna. Non so se senta più la mancanza di sua sorella e del bambino o se sia mosso dalla preoccupazione a questo stato di tristezza.
“ Sai che sono un po’ stanca?!” esclamo.
“ Non avrei dovuto farti venire con me in aeroporto! Non lo sopporterei se dovesse accadere qualcosa a te o alla bambina!” ribatte ansioso.
“ Ehi…non sto mica morendo?! Mendoza,ti calmi?” replico.
“ Non prendermi in giro perché sono un marito ed un papà premuroso!” mi rimbrotta.
“ Oppure?” gli chiedo sfidandolo. Finalmente sorride!
“ Oppure preparati a correre perché se ti prendo ti faccio vedere io!” risponde facendo per acchiapparmi. Non voglio vederlo triste!
 
[Patrizia]
“ Ma proprio lui?” chiedo a Daniele.
“ Sì,perché? Ti interessava?” replica un tantinello acido.
“ No,lo dico per Marce! Anche se in fondo fai bene!” ribatto.
“ Che vuoi dire?” mi domanda.
“ Ho proposto a Margherita di far accoppiare Camilla con Ricardo Mantilla e quando l’ho detto a tua sorella ha fatto una faccia strana. Io non vorrei che dopo il pranzo di ieri con quel debosciato a tua sorella siano venute idee strane…insomma non vorrei incappasse in un altro disgraziato pronto a mollarla all’altare!” gli spiego. Meglio evitare di raccontargli della notte che hanno passato assieme quei due o Daniele finirà per farle una scenata!
“ Appunto: meglio evitarle un’altra delusione! Allora ci vediamo al Bonterra,ma al ritorno ti voglio in macchina con me! Ricorda che devo farmi perdonare!” replica. Ridacchio.
“ Ok. A stasera!” rispondo prima di riagganciare. Speriamo bene! Vorrei che Marce cominciasse a guardarsi un po’ intorno e che si levasse idee strane da mettere in pratica con Mantilla… Che orrore!
“ Allora? Che ti metti stasera?” mi chiede Marce uscendo dal suo ufficio. Almeno non è più lo zombie di qualche giorno fa!
“ Marcella,lo sai che dovrei fare shopping e che sono a secco!” le rispondo.
“ Sempre la solita solfa,eh?! Fatti regalare qualcosa da quello lì,no?!” replica. Magari! Il lupus in fabula esce dal suo ufficio incazzato nero. Che cavolo gli prende?
“ Ciao!” esclamo. Mi lancia un’occhiataccia.
“ No,eh? Un litigio adesso no! Non è aria!” risponde. Che ho fatto adesso?
“ Noi stavamo andando via,scendi con noi?” gli chiedo. Annuisce seccato.
“ Io e Marce stasera usciamo insieme!” gli comunico.
“ Ottimo! Andate a fare scorta di veleno da sputare contro gli altri?” replica acido.
“ No…Mr. Cortesia è arrabbiato! E come mai? Camilla le ha detto che è fidanzata o che non viene più perché non vuole farsi un viaggio di 16 ore per un cafone ripulito?” rimbecca Marce.
“ Ah ah ah…e lei invece è così allegra perché ha trovato qualcuno che la sposa ed il suo vestito in tal maniera sarà salvo dalle tarme?” replica lui con ostentato sarcasmo.
“ Stronzo!” sibila Marcella.
“ Vipera!” ribatte Nicola.
“ Amore!” lo redarguisco.
“ No! Non richiamarmi come se fossi uno scolaretto! Ho quasi 30 anni e non mi pare proprio il caso di trattarmi come un infante da rimproverare per l’ennesima marachella,visto che è la tua amica che ha cominciato a rompere!” ribatte.
“ Problemi sul lavoro?” gli domando.
“ NO. PROBLEMI PERSONALI INCENTIVATI DAL FATTO CHE HAI RACCONTATO LE TUE MILLANTAZIONI AI MENDOZA, CHE ADESSO CREDONO CI SIA UNA TRESCA TRA ME E CAMILLA,MALEDIZIONE!” risponde.
“ NON SONO MIE MILLANTAZIONI! TU STAI SEMPRE APPRESSO A QUELLA LÌ,COME UNA SPECIE DI CAGNOLINO ED IO NON LO SOPPORTO! SEI IL MIO FIDANZATO!” sbotto alterata.
“ Se continui così non ci metterò molto a diventare un ex soprattutto per la salvaguardia delle mie orecchie,dato che gridi come un’aquila. Adesso se è finito il terzo grado,vorrei uscire che ho da fare!” mi risponde.
“ A casa di Armando scommetto!” commento. Sbuffa.
“ Sì. E smettila con questa storia,maledizione! Stai diventando ossessiva e pesante!” risponde.
“ Perché tu fai il cascamorto con quella!” gli faccio notare.
“ Sì,contenta? Amo alla follia Camilla e presto la sposerò! Siccome vado di fretta perché devo parlare col prete,prendo le scale! A domani!” risponde per poi andar via.
“ Nervoso,eh?!” commenta Marcella. Come se di solito non lo fosse!
 
[Mariana]
Il dottor Mora è andato via imbufalito e le due arpie sono ancora lì a cincischiare. Sarà divertente prendere in giro la first lady sulla sua gelosia quando la signora Camilla sarà qui!
“ Ma che è successo al grande capo? Era nervosissimo!” esclama Sofia seguita da Sandra.
“ Hanno litigato di nuovo! Quel poverino porta una croce con la first lady e la signora Marcella!” commento.
“ Fammi indovinare: hanno litigato di nuovo per via della signora Camilla!” azzarda Sandra.
“ Bingo!” rispondo.
“ Ne vedremo delle belle quando sarà qui in carne ed ossa! Tra la signora Margherita e la first lady sarà uno show ogni volta!” commenta Sofia. C’è poco da essere contenti! Povero quel bambino in mezzo alle grida!
“ Voi pensate che porterà qui il bambino?” domanda Sandra.
“ Di certo non lo lascerà a Zurigo da solo!” rispondo.
“ No,intendo in azienda. Non credete lo iscriverà all’asilo?” chiarisce Sandra.
“ Mah…certo è che la signora Margherita non potrà più voltare la testa dall’altra parte. Dovrà farci i conti con quel bambino!” afferma Sofia.
 
[Margherita]
“ CHE COSA? Io non ci posso credere! Non accetto lezioni di morale da quel tipo! Che ne sa lui di cosa voglia dire essere genitore di una testa pazza come Camilla? Lui dov’era quando nostra figlia ci metteva in imbarazzo con tutta la gente che conosciamo andando in giro con quel morto di fame?” sbotto dopo il racconto di mio marito.
“ Margherita,calmati!” mi esorta Roberto.
“ Non mi calmo! Quel tale sarà anche il presidente dell’Ecomoda,ma queste sono cose private,sono faccende che riguardano la nostra famiglia e non l’azienda!” ribatto.
“ Vuoi sapere la mia? Quel tale tutti i torti non ha!” sbotta mio marito. Spero di aver capito male!
“ Che cosa?” domando sconvolta.
“ Bobo che c’entra con quello che ha fatto Camilla? È un bambino e non sa neppure che faccia abbiamo! Non sei curiosa di sapere com’è? Io sì. A me piacerebbe sapere com’è nostro nipote!” afferma. Ma è impazzito?
“ Queste sono parole che ti ha messo in testa quel tale! Tu non pensi davvero questo o in questi 5 anni avresti cercato di riavvicinarti a lei e a suo figlio! Roberto,noi abbiamo la nostra vita!” cerco di farlo ragionare.
“ MARGHERITA,LO CAPISCI CHE GIRARSI DALL’ALTRA PARTE NON SERVE PIÙ? Lui verrà qui e non potremo più far finta che non esiste o che non abbiamo un nipote! Margherita,bisogna che guardiamo in faccia alla realtà e la affrontiamo!” ribatte.
“ La realtà è che Camilla ha combinato un disastro e che a farne le spese saremo noi! So che quel bambino esiste,ma non voglio averci a che fare! Non potrei sopportare una miniatura di Vallejo che non sa stare a tavola o che poggia i gomiti sul tavolo! Oltre al fatto che non me la bevo la storia che Nicola Mora sia spinto solo da pura e semplice gratitudine mista a carità umana ad interloquire con nostra figlia!” replico.
“ Credi alle parole di Patrizia?” mi chiede mio marito sgomento.
“ Esattamente. Quel tale deve togliersi ogni idea malsana su nostra figlia,chiaro? Può scordarsi che consenta a Camilla di fare la collezione di mariti poveracci! Va bene che quel tale è un bravo ragazzo,che è un lavoratore,che è intelligente,ma non va bene per Camilla!” rispondo.
“ E invece stavolta puoi dimenticarti che ti appoggi,Margherita. Su Vallejo ero d’accordo con te,ma su Nicola Mora no. È un bravo ragazzo e non mi importa del suo rango sociale. Oltre al fatto che neanche Betty fa parte del nostro mondo,ma Armando l’ha scelta. Se accettiamo Betty, dovremo fare la stessa cosa con l’uomo che sceglierà Camilla,se possiederà le stesse caratteristiche della dottoressa Pinzon. Si tratta di equità! E poi ti assicuro che parlare con quel ragazzo non è male! Sì,ha un modo tutto suo di vedere le cose,totalmente diverso dal nostro,ma non è un modo del tutto sbagliato!” rimbecca Roberto.
“ Tu vuoi che nostra figlia diventi l’amante di quel tale? L’hai scordato che sta con Patrizia? No,l’amante di un poveraccio,no!” affermo perentoria prima di andarmene. Ma roba da matti!
 
[Mario]
Mi massaggio la guancia ancora rossa per il ceffone. Se me l’avessero detto due mesi fa,avrei riso loro in faccia! Che diavolo mi è preso? E il bello è che lei ha ragione! Sono stato io ad offenderla e ad esagerare! Mi sono comportato come un pazzo e questo non è da me! È Armando quello che di solito scatta come una molla,non io!
IO CON LEI SONO E SARÒ SEMPRE SCHIVA PERCHÉ LEI MI RIPUGNA E QUESTO NON CAMBIERÀ MAI!
Eccole lì a cincischiare come comari o come se stessero dal parrucchiere! Come faccio a scusarmi e ad evitare che mi ammazzi o che finisca in un litigio come sempre?
“ Sandra,possiamo parlare un attimo in privato?” le chiedo facendomi coraggio. Mi guarda malissimo.
“ No,dottore. Ho da fare. Non vorrei mai che il dottor Gutierrez mi accusasse di amoreggiare nei corridoi!” risponde con sarcasmo.
“ Mi dispiace. Non era quello che intendevo!” replico.
“ Non mi importa cosa intendeva! In fondo per lei le donne sono tutte uguali,no?” ribatte.
“ Possiamo parlare un attimo? Solo 5 minuti!” le propongo. Sbuffa contrariata.
“ A patto che poi se ne vada e mi lasci in pace!” acconsente più che altro per togliermi di torno. Le indico il mio ufficio intimandole implicitamente di seguirmi. È un tantinello destabilizzante trovarlo spoglio,come se non fosse mai appartenuto a nessuno,come se non fosse mai stato mio.
“ Probabilmente fra qualche giorno sarà della signora Camilla!” esclama lei.
“ Chi?” le chiedo aggrottando le sopracciglia.
“ L’ufficio. Quest’ufficio. Anche se forse anche il dottor Mora…” risponde con un sorrisetto quando pronuncia l’ultima frase. Camilla con Nicola Mora? Ma ha bevuto?
“ Ne dubito. Camilla pretenderebbe la disinfestazione prima di occupare quest’ufficio ed in merito al Presidente,non lo noterebbe neanche per miracolo!” ribatto.
“ In fondo la capisco…” commenta.
“ In merito a Nicola Mora?” le chiedo.
“ No,al suo ufficio. Anch’io lo farei disinfestare se mi trovassi nei panni della signora Camilla!” risponde.
“ Sandra,a me dispiace per l’equivoco con Betty e per quello che è successo poco fa…” affermo.
“ E per l’equivoco con la bionda finta,con Anna Maria… Da quando c‘è lei in azienda ci sono parecchi equivoci,sa?! Ad ogni modo non è un mio problema quello che è successo con Betty,con Anna Maria e con la first lady. Anche se devo ammettere che,se prima di quella lettera avevo un’immagine di lei almeno in piccola parte positiva,adesso è completamente negativa. Io credevo lei fosse un dongiovanni,un disastro dal punto di vista affettivo,ma che almeno a livello professionale fosse una persona equa; poi è successo lo scandalo di Anna Maria e forse allora avrei dovuto capire di che pasta è fatto,dato che non c’ha pensato due volte a chiedere la sua testa,nonostante sappia del suo stato di ragazza madre,ma anche allora ho voluto pensare che Anna Maria se la fosse cercata mettendola nei guai con la bionda finta per via delle sue trovate,però per quello che ha combinato a Betty io non posso giustificarla. Betty vi ha aiutati,ha evitato che tutti sapessero che porcherie stavate combinando con l’azienda,e lei come l’ha ringraziata? Giocando con i suoi sentimenti! Io,Sofia o Berta,che per lei e il dottor Mendoza abbiamo fatto molto meno,cosa dobbiamo aspettarci? Che ci finisca a colpi di rivoltella?” replica.
“ E va bene: ero un po’ geloso di Betty. Diciamo che non mi è mai andata a genio più di tanto! Prima di lei ero io a coprire Armando nelle sue scappatelle,ero io ad avere influenza su di lui sia a livello professionale che privato; invece da quando è arrivata lei,che aveva sempre ragione su tutto,io sono diventato solo il compagno di avventure superficiale con cui fare cazzate! Lei si stava prendendo il mio posto di migliore amico nella vita di Armando ed io non volevo mi eclissasse. Poi è scoppiato il casino della Terramoda,l’equivoco di Nicola Mora ed ho pensato di unire l’utile al dilettevole: lei sarebbe diventata l’amante di Armando,lasciando intatto il mio posto ed evitando a Nicola Mora di mettere le zampe sull’Ecomoda,ed io avrei continuato ad essere il migliore amico di Armando,coprendolo anche nella sua relazione con Betty!” le spiego. È la prima volta che ammetto anche con me stesso di essere stato geloso della complicità fra Betty e Armando!
“ Piano acuto… alla fine: il dottor Armando le si nega ( proprio come conviene ad un migliore amico),Nicola Mora è il presidente dell’azienda a cui non doveva neppure avvicinarsi secondo il suo stupendo stratagemma,e Betty aspetta un figlio senza essere sposata! Bravo!” risponde.
“ E cosa potevo saperne io che al grande amatore dovevo ricordare di usare i contraccettivi? Credevo fosse implicito!” mi difendo. Li ha sempre usati con tutte le sue amanti,che ne andavo a sapere che proprio con la donna con cui ha fatto più storie per andare fino in fondo,si scordava il cappuccetto come un dilettante col cervello annebbiato dalla foga amorosa?!
“ Peccato che non esistano contraccettivi per non innamorarsi e lei ha rischiato di fare del male a Betty,a quello che definisce il suo migliore amico,ed in compenso ha fatto male alla signora Marcella,anche se forse nel suo caso sarebbe stato un male peggiore per lei sposarsi con il signor Armando!” replica Sandra.
“ Lo so: ho sbagliato,ma non posso tornare indietro nel tempo! Mi spiace che voi tutte mi odiate,ma adesso almeno lei sa il perché!” rispondo.
“ A me sembra quasi innamorato. Non nasconde mica qualche segretuccio,vero?! In effetti risponderebbe a molti quesiti: molti playboy da strapazzo sotto sotto sono omosessuali non dichiarati! Il signor Lombardi ne sarebbe felice!” tali parole pronunciate mentre tengo gli occhi fissi sulle sue labbra hanno quasi l’effetto di un ceffone su di me. Come se mi avesse appena irriso nella peggior maniera. E da cazzone quale sono,ghermisco le sue labbra con violenza,come per volerle fare uno sfregio o la restituzione dello scherno di cui sono stato vittima per opera sua. Mi spinge via dopo qualche secondo e la mia guancia,ancora rossa per il contatto di qualche ora fa,viene arrossata di nuovo per mano sua.
“ Non si azzardi mai più! Lei un satrapo!” sbotta per poi uscire dal mio ufficio sbattendo la porta. Ma che cavolo mi sta succedendo?
“ E tu la devi smettere di funzionare nei momenti meno opportuni,porca miseria!” mi rivolgo al mio amichetto in basso.
 
[Camilla]
“ Patato,perché non dormi un po’? Non sei stanco?” chiedo al mio piccoletto.
“ No. Portiamo anche il maghetto a Zurigo a riprendere le mie macchinine?” replica. Alzo gli occhi al cielo.
“ Amore,non possiamo. Lui deve lavorare!” rispondo.
“ E ci andiamo quando non lavora! Così lo porto con me a salutare i miei amici dell’asilo e faccio vedere a Gustav che ho un papà più simpatico del suo!” ribatte. È una fissazione la sua!
“ E non ti sembra una cosa brutta mostrare ad un tuo compagno sfortunato che a te è andata meglio? Lo sai che non si fa e che non si dicono le bugie?!” cerco di fargli cambiare idea. Ci manca solo questa! E poi Nicola non è suo padre!
“ A me quello lì non piace. Ti guarda con la faccia da scemo!” afferma perentorio. Sospiro rassegnata.
“ Amore,noi,a Dio piacendo,non lo rivedremo più quel signore,quindi non devi preoccuparti! E poi io ho già il mio principe azzurro: sei tu!” lo rassicuro. No,non tornerei con Samuel neanche se mi pagasse!
“ No,mammina,tu devi trovarti un fidanzato vero. Uno che ti dà i bacetti,che ti fa le coccole,che ti fa ridere…” asserisce.
“ Prometto che ci penserò! Adesso però tu devi stare tranquillo e dormire! Ricordati che domani è un giorno importante e non ci fai una bella figura col maghetto se ti addormenti!” replico. Ormai Nick è il mio solo argomento per tenerlo buono! Ho capito che vuole piacergli e quindi sarebbe capace anche di imparare a leggere e scrivere in una notte per andargli a genio!
“ Ok. Io voglio che il maghetto mi vuole bene,non che mi prende per uno che dorme sempre!” afferma. Sorrido intenerita. Povera me! Che il signore me la mandi buona domani! Chissà com’è Nicola! E se non dovessimo andare d’accordo come a telefono? Se quella complicità quasi innata fra noi sparisse? Cami,pensa positivo: andrà tutto bene!
 
[Nicola]
Gonfio l’ultimo palloncino e me ne domando il motivo. Magari non verranno e resterò qui da solo a fronteggiare quella miriade di pazzi! Forse Camilla ha spento il cellulare per evitare di dirmi che non tornerà qui in Colombia! In fondo la capirei: io sono un perfetto estraneo e non è obbligata ad aiutarmi,affrontando pure l’atteggiamento carico di livore di sua madre!
Non credevo l’avrei mai detto,ma mi si è chiuso lo stomaco. Da quando non ho notizie di Camilla mi è passata la voglia di mangiare! E così me ne sto qui stravaccato sul divano a rigirarmi fra le mani quest’astuccetto di velluto che non so neanche perché è fra le mie mani invece che nella gioielleria dove l’ho comprato! Per non parlare poi di tutti questi giocattoli…il negoziante era felice,ma mi ha anche domandato quanti figli avessi,data l’ingente quantità di balocchi acquistati. E se non dovessero piacergli? Magari gli piacciono le pistole o i soldatini che io non ho comprato perché considero diseducativi,in quanto incitano alla violenza! E a Camilla piacerà il mio regalo? Non so neanche perché gliel’ho preso! So solo che mentre passeggiavo,è stato come se dalla vetrina della gioielleria questo monile mi chiamasse e mi è ritornata in mente la sua risata,così sono entrato e senza pensarci due volte l’ho comprato!
Compongo di nuovo il suo numero con un barlume di speranza,che viene prontamente estinto dalla segreteria telefonica.
“ Ehi…sono di nuovo io! Spero non ti sia successo nulla,anche se in compenso a me è sparito l’appetito ed è grave! Tu non mi conosci bene e quindi non lo sai,ma di solito mangio per tre e quest’inappetenza è sintomo che sono parecchio in ansia! Non vedo l’ora che sia domani per conoscere di persona te e Bobo! Ti ho sistemato casa ed è tutto pronto! Meno pronta al tuo arrivo è tua madre…meglio se ti munisci di corazza ignifuga e fai lo stesso con Bobo perché potrebbe sputar fuoco come i draghi! Mi raccomando: fammi sapere a che ora atterri,così ti passo a prendere! Un bacio a te e al piccolo!” registro sperando mi richiami. Dove diavolo sarà finita?
 
[Armando]
Mi piace da morire vederla così: gli occhi che le brillano,le gote rosse,il capelli scompigliati ed un sorriso perenne. Se penso che solo una settimana fa ho rischiato di perderla e di non poter vedere la mia piccolina! Per lei imparerò tutte le fiabe del mondo e le canterò la ninna nanna e le insegnerò a camminare…
“ A che pensi?” mi chiede mia moglie col mento poggiato sul mio torace. Le accarezzo la punta del naso con l’indice.
“ Al fatto che sarò un bravo papà per la nostra topolina. Non vi farò mancare nulla e vi sentirete le principesse più amate dell’universo!” le rispondo sfiorandole con la punta delle dita la colonna vertebrale.
“ Lo so. Io mi sento già tanto tanto amata! E ormai ci rinuncio a farti capire che è un maschio. Con te è una battaglia persa!” mormora regalandomi un piccolo bacio alla base della gola.
“ Non riesco a smettere di domandarmi cosa può aver fatto Samuel a Camilla e perché lei non vuole parlarmene!” affermo accarezzandole i capelli. Insomma esiste qualcosa di peggio di quello che io ho fatto a Betty?
“ Lui ti era simpatico?” mi chiede mia moglie.
“ Nella norma. A volerlo uccidere bastava mia madre! Lei non lo sopportava perché il tale ad una cena di gala non sapeva dove mettere mano! Insomma non ne imbroccava una!” le spiego.
“ Devo ricordarti tutte le volte in cui ti sono inciampata addosso o che ti ho calpestato un piede?” replica. Ridacchio. Sono momenti che ricordo con divertimento e con tenerezza. Sì,quando ha cominciato a lavorare per me questo suo essere imbranata cronica mi urtava parecchio, ma poi le sue défaillance sono diventate il quotidiano,ciò che la rende unica,che mi strappa un sorriso e che la rende diversa ai miei occhi, insostituibile. Perché io non potrei mai amare nessuna come amo la mia Betty! 
“ Ho capito,ma lui non faceva nulla per migliorarsi. Amore,ti spiego meglio: tu per me hai effettuato questo cambio di look,anche se io non lo ritengo tutt’ora necessario e non te l’ho mai chiesto perché io ti amavo anche prima; mentre lui avrebbe dovuto solo cercarsi un diavolo di lavoro ed acquisire almeno gli elementi base delle buone maniere per piacere a mia madre,non è che lei pretendesse da lui il domicilio alla Casa Bianca o chissà cosa! Ma da un orecchio gli è entrato tutto ciò e dall’altro gli è uscito. E poi per stare sulle scatole pure a mio padre,che rispetto a mia madre di tolleranza ne ha da vendere,puoi immaginare da sola che soggetto fosse! Se ami una persona un qualche sacrificio lo fai,mentre lui no. Per come stanno le cose adesso e alla luce delle recenti rivelazioni sulla sua riluttanza ad avere figli,inizio a pensare che mia madre avesse ragione all’epoca: lui non ha mai amato mia sorella,ma ha sempre visto in lei un modo per sistemarsi!” affermo. Mi accarezza dolcemente la spalla.
“ E a farne le spese di tutto questo pasticcio è stato Bobo!” commenta con melanconia. Già…anche della mia idiozia e delle stronzate messe a punto da Mario avrebbe potuto farne le spese la mia topolina e magari non conoscermi mai!
“ Che hai?” mi domanda mia moglie preoccupata. Non voglio propinarli argomenti ancora più tristi di quelli che stiamo affrontando!
“ A me invece piace fare il padre,sai?! Credevo di non essere tagliato a questo ruolo e che la nausea sarebbe venuta a me per un’eventuale gravidanza e invece ci sto bene in questa veste! Mi piace sapere che c’è una piccolina col mio sangue che cresce dentro di te! ” le confesso. Sorride stringendosi di più a me.
“ Piace anche a me!” mormora rubandomi un bacio. Sì,con la mia Betty desidero una famiglia numerosa!
 
[Roberto]
È inutile che lei continui a tenermi il muso perché io non cambio idea! Cavoli,fra qualche giorno sarà qui e non potremo di certo trattarlo come se fosse l’uomo invisibile! E poi Nicola Mora ne ha parlato bene,nonostante lo conosca solo telefonicamente! L’ha definito intelligente, simpatico…quindi non ha un brutto carattere!
“ Roberto,è inutile! Io non cambio idea su questa cosa! Credi che a me non pesi tenere alla larga mio nipote,ma la sola idea che abbia anche solo un neo identico a suo padre,mi atterrisce,lo capisci? E sì che io l’avevo detto a Camilla che la storia con quel tale non l’avrebbe portata da nessuna parte e se mi avesse ascoltato,ora non si ritroverebbe in queste condizioni! Magari a quest’ora sarebbe sposata con un brav’uomo,con dei bambini e non avrebbe speso 5 anni della sua vita a fare la cameriera!” afferma mia moglie.
“ Ma le cose sono andate così e non si può tornare indietro! Margherita,aspettiamo il suo arrivo per decidere! Magari quel bambino riuscirà a conquistarci e non ci sarà più bisogno di litigare per questa storia! A te non piacerebbe riprendere i rapporti con Camilla?” replico.
“ No. Finiremmo per litigare,come accade sempre! E se fosse vero quello che dice Patrizia? Se nostra figlia si avvicinasse a Nicola Mora solo per farmi dispetto?” ribatte.
“ Margherita,Camilla avrà innumerevoli difetti,ma non è abituata a giocare con i sentimenti degli altri! Lei non farebbe mai una cosa del genere a quel ragazzo!” la rassicuro.
“ Credevamo la stessa cosa anche di Armando!” commenta. In effetti non si è comportato bene con Beatrice!
“ Quello sarà un altro argomento da affrontare quando tornerà!” affermo. Nostro figlio dovrà spiegarci molte cose!
 
[Daniele]
Mia sorella mi ha lanciato un’occhiataccia in grado di incenerirmi quando si è resa conto che con me c’era Santiago Corral. Credo che se i coltelli presenti fossero da cucina e non da tavola,a quest’ora sarei già morto!
Il povero Santiago sta cercando argomenti di conversazione,ma lei smorza qualsiasi tentativo di dialogo sotto lo sguardo imbarazzato mio e di Patrizia,la quale magari sta rimpiangendo una serata col clown che si porta a letto,sicuramente più divertente di quella che sta vivendo ora.
“ Lo boicotta volutamente!” commenta sottovoce Patrizia.
“ Ma vah…” sibilo sarcastico.
“ Non è che è lui che non le piace?” ipotizza.
“ Ah sì perché Mendoza era un divo di Hollywood!” commento acido.
“ Potresti vendere all’asta il tuo abito da sposa!” afferma Santiago.
“ Credo porti sfortuna. Nessuno lo comprerebbe se sapessero che lo sposo ha rovinato economicamente la sposa per poi scappare via con la sua segretaria racchia e incinta dello stesso!” sbotta mia sorella. Ma no! Perché denigra così la sua immagine già pubblicamente umiliata da quel cretino di un Mendoza?
“ Io non lo sapevo! Mi dispiace!” si scusa Santiago.
“ Grazie,ma non ho bisogno di condoglianze! Ora vado un attimo al bagno! Patrizia,vieni con me?” esclama Marcella. Patrizia annuisce per poi seguirla. Che disastro di serata!
“ Ma perché non me l’hai detto?” mi domanda Santiago.
“ Perché non pensavo fossi così cretino da nominare il suo mancato matrimonio!” gli rispondo urtato.
 
[Hermes]
Non credevo avrei mai assistito a questa scena nella mia vita: Nicola che fissa il piatto pieno di leccornie senza mangiare! Ha praticamente lo sguardo vacuo e sembra con la testa completamente altrove!
“ Che succede,figliolo?” gli domanda preoccupata mia moglie.
“ Camilla. Lei è sparita!” risponde Nicola.
“ In che senso? È capitata una disgrazia?” chiede in ansia Giulia.
“ Non risponde più al cellulare. Secondo lei,devo preoccuparmi?” replica lui.
“ In aereo i cellulari devono stare spenti,microcefalo!” gli faccio notare.
“ Lei dice?” mi chiede speranzoso. Neanche se gli avessi detto di avere la dispensa piena! Che ha da essere così contento?
“ Senti,figliolo,ma non ti starai creando troppe aspettative su quella ragazza? Magari una volta qui non andrete d’accordo!” esclama Giulia.
“ Impossibile. Lei non la conosce,ma è dolcissima. Anzi credo che dopodomani la porterò qui a colazione per farvela conoscere!” afferma lui contento cominciando a divorare tutto. Almeno gli è tornato l’appetito!
Smette di trangugiare l’enorme quantità di cibo nel suo piatto solo quando squilla il cellulare. Lo afferra di scatto e ingoia in fretta il boccone che ha in bocca per poi rispondere.
“ Cami!…Ah,sei tu!...Patrizia,ti prego non cominciare!...Perché non è aria!...Aspetto una telefonata importantissima ed ho bisogno del cellulare libero e soprattutto ho un cerchio alla testa e non ho voglia di litigare con te di nuovo!...Stiamo litigando da stamattina perché tu immagini le cose! Per non parlare poi di quello che ti sei inventata con i Mendoza! La signora Mendoza è una tipa tutta particolare e tu le hai fatto credere che io volessi sua figlia come amante,dopo la bella opinione che quella donna ha di Camilla!...Sì,che lo so per certo che è opera tua! Solo tu pensi queste cose! Inoltre quella tipa c’ha creduto perché ha già una pessima opinione di sua figlia e delle relazioni che intrattiene!...Ci vediamo domani!” gli sentiamo dire con un tono piuttosto acceso prima di riprendere a mangiare. Che il Signore ci assista!
 
[Sandra]
E alla fine è riuscito a rovinarmi pure questa serata! Non che mi aspettassi chissà cosa con Romeo,ma la mia ultima conversazione col dottor Mario ( epilogo annesso ) non riesco a togliermela dalla testa!
“ Che le succede? È colpa mia,vero?” mi domanda Romeo. Scuoto il capo.
“ È per quel tale che oggi ci ha fatto la partaccia?” mi chiede.
“ No,cosa si è messo in testa?! Fra me e lui non c’è nulla!” rispondo con un tono di voce fin troppo acuto.
“ Non intendevo questo né tantomeno offenderla. Nel senso che per una come lei non dev’essere bello essere richiamata e subire quelle accuse neppure veritiere!” replica. Annuisco. Quella discussione mi è totalmente passata di mente dopo il secondo round della lite con quello lì! Ok, ora ho più chiaro cosa l’ha spinto ad architettare quello stratagemma ( anche se non smetto ad ogni modo di biasimarlo per ciò che ha fatto ), ma quello che è successo dopo? Perché mi è saltato addosso? Io sono diversa da tutte le donne che si porta a letto,sono una racchia! Ok,anche Anna Maria fa parte della banda,ma lei è decisamente la più carina del gruppo!
“ Mi ascolta?” mi domanda lui ridestandomi dai miei pensieri.
“ No,stavo ripensando a delle cose. Mi scusi!” bofonchio.
“ Non è serata,eh?!” replica.
“ Direi di no!” rispondo mortificata poggiando distrattamente la mano sulla sbarra metallica del portone che concede l’accesso alla mia casa.
“ Mi dispiace non essere stata di compagnia!” affermo.
“ Può capitare. Magari ci rifaremo un’altra volta!” replica con gli occhi tristi. Annuisco.
“ Allora buonanotte!” mi augura.
“ Anche a lei!” replico. Fa per andarsene,ma lo trattengo per un braccio. Stento a riconoscermi,ma mi passano per la testa i consigli delle mie amiche,il mio disastroso primo bacio,quello di oggi e,da pazza quale sono in questi giorni,mi avvicino a lui. Accolgo le sue guance tra le mie mani,chiudo gli occhi e lo bacio,con la sola intenzione di togliermi dalla testa l’immagine del dottor Mario che mi bacia,di togliermi dalle labbra il suo sapore.
 
[Marcella]
Alla fine Daniele e Patrizia sono andati chissà dove (anzi preferisco non sapere dove) ed io sono rimasta qui con questo stoccafisso! Ma perché ultimamente capitano tutte a me?
“ Mi dispiace per la figuraccia del vestito da sposa!” esclama lui. Sarà la trentesima volta che lo dice.
“ Se vuoi puoi farti un tatuaggio sulla fronte con questa scritta,che almeno così risparmi fiato! Santiago,te l’ho detto: non ci sono problemi! Lo sto elaborando e sinceramente ero più in vena di condoglianze qualche giorno fa!” gli rispondo.
“ E con l’azienda come vanno le cose?” mi chiede. Preferivo quasi parlare del mio vestito da sposa!
“ Il presidente è un cretino sceso dalla montagna del sapone che si crede chissà chi solo perché,per pura fortuna,dirige l’Ecomoda!”  rispondo.
“ E questo tipo ve l’hanno imposto le banche?” mi domanda.
“ Le banche non avrebbero mai scelto un superbo buzzurro!” rispondo. Mi giro per caso dall’altra parte e noto un volto familiare che mi fissa.
“ Ricardo!” lo chiamo con voce squillante. Ha una faccia strana quando si avvicina a me.
“ Che fai? Non mi saluti?” aggiungo. Stamane mi ha mandato i fiori ed ora mi ignora?!
“ Non volevo disturbarti!” risponde quasi acido. Che gli prende?
“ Non mi disturbi affatto!” affermo.
“ Lei è Marilena,mia sorella!” mi indica la ragazza dai ricci corvini accanto a lui.
“ Lui è Santiago Corral,un amico di mio fratello!” gli presento Santiago. I due si stringono la mano.
“ Rick,io vado un secondo al bagno!” annuncia sua sorella per poi dirigersi verso la toilette.
“ Ma Daniele e la tua amica?”  mi chiede Santiago. Davvero non ha capito?
“ Togliti dalla testa l’idea di cercarli…faresti uno sfregio enorme a mio fratello e non te lo perdonerebbe!” gli rispondo. Ridacchia.
“ Vado a fumarmi una sigaretta. Vuoi venire o resti qui?” mi chiede Santiago.
“ No,ti aspetto qua!” gli rispondo prima di vederlo andar via.
“ Ricardo,siediti!” lo invito.
“ No,grazie. Non vorrei prendere il posto del tuo cavaliere! E mi dispiace anche per i fiori… Non succederà più,nulla di quello che è accaduto si ripeterà!” afferma astioso. Che gli prende? Che ho fatto adesso? Sto per chiedergli spiegazioni,ma arrivano Daniele e Patrizia.
“ Marce…ma Santiago?” mi domanda Daniele squadrando in modo guardingo Ricardo.
“ È andato fuori a fumare!” gli rispondo.
“ E lui che ci fa qui? Non ti andava bene Santiago?” mi chiede Daniele guardandolo male.
“ Ho solo salutato. Stavo andando via! Buon prosieguo di serata,Marcella!” esclama Ricardo per poi andare via. Mi dispiace che Daniele l’abbia trattato così! Ok,è amico di Armando,ma non è così cattivo!
“ Daniele,si può sapere che ti è preso? Ti sembra il modo?” lo redarguiscono.
“ E quello che voleva da te,Marce?” mi chiede Patrizia.
“ Nulla. Non voleva nulla!” le rispondo. Ma perché avrà reagito così male?
 
[Camilla]
Mi sveglio di soprassalto con la voce di mio figlio. È stato un incubo terribile quello che stavo facendo e purtroppo quell’incubo l’ho vissuto davvero tempo fa.
“ Mammina,ti agitavi ed urlavi tanto!” mi comunica il mio Bobo accarezzandomi la guancia.
“ Ho fatto un brutto sogno!” gli spiego.
“ C’erano i mostri?” mi domanda. No,c’era tuo padre biologico e credo sia peggio!
“ No,amore. Vedrai che a Bogotà passeranno tutti i brutti sogni!” lo rassicuro.
“ Certo. C’è il maghetto che li fa passare! Peccato che non lo possiamo telefonare…lui ti fa sempre ridere e a me non piace vederti triste!” esclama. Che dolce il mio cucciolo!
“ Già,ma i telefonini in aereo vanno spenti e quindi per parlare con lui dobbiamo aspettare di atterrare!” replico.
“ Non vedo l’ora di vederlo!” asserisce Bobo.
“ Anch’io. Adesso però dormi!” replico posandogli un bacio sulla testa.
 
[Mario]
Volevo solo chiederle scusa per il bacio,volevo trovare una giustificazione per lei e anche per me stesso per l’atto commesso,ma quando l’ho vista con quel cretino dal dubbio gusto in fatto di abbigliamento non ce l’ho fatta! Non so neanch’io cosa mi prende ultimamente e cosa mi spinge a comportarmi quasi da guardone! Insomma non è bello guardare dalla propria auto una coppia che si sbaciucchia…non so come siano andati avanti solo perché sono andato via! Certe scene mi danno il voltastomaco e poi con tutta la vita incasinata che ho mi mancano solo le scene d’amore live!
E per l’equivoco con la bionda finta,con Anna Maria… Da quando c‘è lei in azienda ci sono parecchi equivoci,sa?! Ad ogni modo non è un mio problema quello che è successo con Betty,con Anna Maria e con la first lady. Anche se devo ammettere che,se prima di quella lettera avevo un’immagine di lei almeno in piccola parte positiva,adesso è completamente negativa. Io credevo lei fosse un dongiovanni,un disastro dal punto di vista affettivo,ma che almeno a livello professionale fosse una persona equa; poi è successo lo scandalo di Anna Maria e forse allora avrei dovuto capire di che pasta è fatto,dato che non c’ha pensato due volte a chiedere la sua testa,nonostante sappia del suo stato di ragazza madre,ma anche allora ho voluto pensare che Anna Maria se la fosse cercata mettendola nei guai con la bionda finta per via delle sue trovate,però per quello che ha combinato a Betty io non posso giustificarla. Betty vi ha aiutati,ha evitato che tutti sapessero che porcherie stavate combinando con l’azienda,e lei come l’ha ringraziata? Giocando con i suoi sentimenti! Io,Sofia o Berta,che per lei e il dottor Mendoza abbiamo fatto molto meno,cosa dobbiamo aspettarci? Che ci finisca a colpi di rivoltella?
Mario,basta! Torna in te,maledizione! E soprattutto non combinare altri casini!
 
[Nicola]
Magari ha ragione il signor Hermes e il suo telefono staccato è un buon segno,ma mi sento inquieto ugualmente. Ok,mi manca ridere con lei e anche il piccoletto che fa da segretario o che mi chiama perché preme tutti i tasti del cellulare di Camilla!
Non capisco come abbia fatto quel cretino patentato dell’ex marito di Camilla a liberarsi dei due a cuor leggero. Io non ce la farei proprio a comportarmi così con una donna come Camilla,anche se forse la signora Margherita deve avergli fatto erodere i testicoli a quel poveretto! Oggi avrei voluto strangolarla quando ha detto quelle cose di sua figlia. Come se esistesse la possibilità di amare un figlio in base alle scelte che fa! La verità è che Camilla meritava affetto,comprensione,solidarietà…ed invece si è trovata una porta sbattuta in faccia dalle persone che avrebbero dovuto amarla e proteggerla in quanto che le hanno dato la vita!
Non riesco proprio a dormire…domani sarà qui probabilmente ed io spero solo non scappi via disgustata dal mio aspetto e terrorizzata dalle critiche di sua madre! Signore,ti prego,fa che alla signora Mendoza venga un’afonia anche solo transitoria!
 
 
Capitolo terminato! Lo so che vi ho fatto aspettare una vita,ma con gli esami ho poco tempo per scrivere e la metà che mi mancava,nonostante l’avessi tutta in testa,ho dovuto scriverla nei ritagli di tempo! Dunque il tanto atteso arrivo di Camilla ci sarà nel prossimo capitolo…e come andrà con Nicola? Mah…posso solo dirvi che Bobo ha già le idee chiare su cosa vuole da loro due…e forse anch’io! E posso anche anticiparvi che purtroppo l’ultima preghiera di Nicola risulterà vana: niente afonia per Margherita purtroppo!
Credete che il discorso di Nicola a Roberto sia servito? E come andrà il rapporto fra Camilla e Margherita? E fra Margherita e Bobo?
Passiamo a Mario: che starà succedendo al nostro stallone da monta? E a Sandra?
Non so se riuscirò ad aggiornare prima di partire per il mare,anche se al 90% non credo! Ad ogni modo non aspetterete tanto perché fra un paio di settimane avrò più tempo per scrivere e il prossimo capitolo è già tutto nella mia testa,quindi a presto!

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Capitolo 15
*** 15 ***


[Nicola]
Neanche il succo di mandarino ha funzionato. Insonnia. Non ho chiuso occhio per tutta la notte e non ho notizie di Cami. Mi manca la sua voce e anche scherzare con lei a telefono e avere il suo buongiorno…e mi mancano anche le chiamate per sbaglio di Bobo.
Le ipotesi del signor Hermes di ieri sera avrebbero dovuto tranquillizzarmi,ma chi mi assicura che sono davvero in viaggio e che non è capitato loro qualcosa di brutto?
“ Tesoro,perché non mangi?” mi chiede mia madre.
“ Mamma,non ho più sue notizie e sono preoccupato!” le confesso.
“ Della tua fidanzata?” mi domanda. Magari! Almeno non la sentirei urlare nelle mie orecchie come un’aquila!
“ No,di lei ho notizie costanti e poi coi decibel che raggiunge quanto è incazzata è piuttosto facile localizzarla. Di Camilla non ho notizie, mamma. Mi sta scoppiando la testa!” rispondo esasperato.
“ Camilla è quella tua amica?” mi chiede. Annuisco.
“ Solo un’amica?” incalza.
“ Mamma,non ti ci mettere pure tu! Ma cos’è preso a tutti? Neanche la conosco e magari neppure la conoscerò e voi state facendo congetture strane sulla natura del nostro rapporto! È un’amica,ok?!” sbotto. Se ci si mette pure lei…
“ Nick,non ti arrabbiare! Io voglio solo capire perché sei così preoccupato per quella ragazza!” afferma.
“ Perché ha solo me che mi preoccupo per lei. È così sola,poverina! La sua famiglia se ne frega di lei e del suo bambino! Non capisco come si possa essere così senza cuore!” le rispondo. Spero solo che stia bene!
 
[Camilla]
Signore Santo,placalo tu! Giuro che non gli propinerò mai più un viaggio di 16 ore in aereo!
“ Amore,dai! Manca poco!” cerco di calmare il mio bambino che è stufo di questo mezzo di trasporto.
“ L’hai detto pure tanto tempo fa! Non ti credo più! Qui non posso dormire,non posso correre,uffa!” si lamenta.
“ Ma non è vero che non puoi dormire!” obietto.
“ Sì,invece. Non c’è un letto,né il mio cuscino e neanche le coperte e la mia lucetta della notte!” replica. Alzo gli occhi al cielo.
“ Ma stanotte dormirai in un letto vero con me!” lo rassicuro.
“ E pure il maghetto dorme con noi?” mi chiede. Arrossisco di botto.
“ No. Il maghetto ha una casa tutta sua dove andare a dormire!” gli rispondo.
“ E non possiamo dormire pure noi con lui?” mi domanda.
“ No. Vogliamo fare colazione intanto?” gli propongo. Non capisco perché questa fissa! In fondo siamo sempre stati bene da soli io e lui! Perché vuole un papà a tutti i costi?
“ Sì. Voglio due cornetti al cioccolato e il latte col cioccolato!” mi risponde. La fame non è cambiata!
“ Tutta questa roba?” domando preoccupata.
“ Sì,io ho fame…tanta fame!” mi risponde. E me ne sono accorta!
 
[Daniele]
“ Strana è strana!” commento rivolto a Patrizia parlando di mia sorella.
“ Strana? Ieri è scappata dal locale come una furia lasciando lì il tuo amico che non si capiva bene se era più imbarazzato dalla scena o dal dover star lì con noi due!” replica. Ma che cavolo le sarà preso?
“ Indagherai,vero?” le chiedo.
“ Secondo te? Guarda che non lo faccio solo per te,ma pure perché Marce è mia amica e non vorrei andasse ad impelagarsi in un’altra storia senza né capo né coda!” replica.
“ Anche se l’avessi fatto solo per me,non avrei di certo frainteso!” osservo. Ormai non mi aspetto proprio nulla da nessuno!
“ Perché devi sempre pesare le parole? Volevo solo dire che a Marce voglio bene e mi preoccupo per lei,tutto qui! Dio Mio,quando fai così ti detesto!” ribatte. Che avrei fatto ora?
“ Dove vai?” le domando mentre si riveste.
“ A casa mia e poi in azienda. Sai com’è oggi c’è anche la riunione,sempre che non venga interrotta da Sua Altezza Imperiale e il piccolo principe!” risponde. E che c’entra il romanzo?
“ Il romanzo?” le chiedo confuso forse dal fatto che è mattina presto.
“ No,il bastardo di Camilla Mendoza!” mi risponde astiosa.
 
[Marcella]
Niente. Non risponde alle mie chiamate e non perché non sente il cellulare! Non risponde perché non vuole e stacca. Che poi non capisco perché si è arrabbiato così tanto ieri! Non l’ho trattato male come al solito! Anche se Daniele non è stato propriamente un campione di gentilezza,ma ormai tutti quelli che lo conoscono almeno per fama dovrebbero saperlo!
“ Ricardo,sono Marcella. Non mi rispondi al cellulare e volevo sapere che ti è preso ieri sera e perché hai reagito in quel modo. Richiamami appena hai un po’ di tempo!” registro alla sua segreteria. Speriamo bene!
Certo che gli uomini con cui ho a che fare io sono tutti strani: Daniele che tratta da schifo Patrizia in pubblico mentre in privato se la porta a letto; Ricardo che mi manda un giorno i fiori e l’altro mi ignora completamente; per non parlare poi di Armando…
Squilla il mio cellulare e rispondo subito,ma vengo delusa dalla voce di Daniele.
“ Buongiorno sorellina!” esclama.
“ Daniele! Che c’è? Insonnia perché non vedi l’ora di imbatterti nel presidente?” lo canzono.
“ Neanche morto! Volevo solo chiederti un parere su Patrizia!” mi risponde.
“ Ascoltami bene: non voglio essere coinvolta nelle vostre faccende di sesso,Daniele! Io in questa storia non voglio entrarci! Patrizia è la mia migliore amica e non voglio sapere come vanno fra di voi le cose su quel versante!” replico.
“ Dice che peso le parole!” afferma. Ancora?
“ Torto di certo non ha! E comunque devi domandare a lei cosa voleva dire,non a me. Non sono la sua analista o sarei già chiusa in una clinica psichiatrica!” rispondo.
“ Sei così scontrosa! Mi dici che hai? E poi ieri sei stata così fredda con Santiago!” replica.
“ Mi dispiace deluderti,Daniele,ma sono ancora in grado di cercarmi da sola un uomo! Non ho bisogno di te che giochi a Cupido insieme a Patrizia! Pensa a cercarti una donna e a metter su famiglia!” rispondo per poi riagganciare. Cosa si aspettava? Che andassi a letto col suo amico? Ma roba da matti!
 
[Armando]
Ha un valore inestimabile per me vederla riposare fra le mie braccia e sapere che non abbiamo i minuti contati,che non devo riaccompagnarla a casa per non insospettire Marcella,che posso stringerla a me,camminare mano nella mano con lei e che non devo rinnegare ciò che sento.
“ Alla fine ti sei sdraiato anche tu!” mugugna stiracchiandosi sul mio petto. Sorrido.
“ Dici sempre che il mio torace è il tuo cuscino preferito!” rispondo. Ridacchia.
“ Scusa. È che questa gravidanza mi rende così stanca!” bofonchia.
“ Non devi scusarti!” replico giocando con i suoi capelli.
“ Sono arrivati?” mi domanda.
“ Non saprei. Camilla aveva detto che c’avrebbe avvisati una volta lì!” le rispondo.
“ Povero Bobo! Da quel poco che lo conosco non ce lo vedo a restare seduto in aereo senza potersi scalmanare!” commenta. In effetti!
“ Spero non li abbiano fatti scendere al primo aeroporto disponibile per quanto è vivace il nostro nipotino!” osservo. Ridacchia.
“ Magari anche nostro figlio sarà così!” replica.
“ No. La nostra bambina sarà dolce e pacata come la sua mamma!” ribatto. Eh sì,già immagino la mia principessa giocare con le bambole che le comprerò! Intendo viziarla e rendere entrambe le mie donne felici!
 
[Hermes]
“ Ti avvii già?” mi domanda mia moglie sistemandomi il colletto della camicia. Direi di sì! Nicola ieri era così teso che potrebbe prendersela pure con me se dovessi arrivare tardi!
“ Sì. Hai visto mai che quel mattacchione si sia calmato!” le rispondo.
“ E se questa Camilla lo facesse soffrire?” obietta mia moglie.
“ Se la smettesse di farsi castelli in aria sarebbe meglio,non credi?! Neanche la conosce e già l’ha messa al centro del suo mondo!” replico.
“ Anche lei l’ha fatto lasciando tutto per correre qui in soccorso di un perfetto estraneo!” mi fa notare la mia consorte.
“ Dici che è un po’ matta?” le domando.
“ Magari è solo eccessivamente generosa! Ad ogni modo Nicola non dovrebbe farsi illusioni a maggior ragione per il fatto che ha già una fidanzata!” commenta mia moglie.
“ Quella sì che è matta davvero! Grida come un’aquila. Non so come faccia Nicola a sopportarla!” replico.
“ Ti avviso: tempo che conosca Esther e Nicola non la rivedrà più neppure in fotografia! Non credo la madre di Nicola potrebbe tollerare una nuora così schizzinosa!” asserisce mia moglie. Questo è vero! Nei suoi panni neanch’io vorrei fra i piedi una così!
 
[Roberto]
“ Che hai?” domando a mia moglie che continua a muoversi in modo irrequieto sul sedile della mia auto.
“ Secondo te? Credevo fossi dalla mia parte!” replica. Alzo gli occhi al cielo.
“ Margherita,ti prego! Io sono dalla tua parte però penso anche che Nicola Mora non abbia tutti i torti! Insomma chi non sbaglia a questo mondo? Nessuno! Quindi perché dobbiamo continuare a fare la guerra a Camilla?!” ribatto tentando di farla ragionare.
“ Tu lo ricordi quando abbiamo cercato ogni scusa possibile arrovellandoci il cervello per evitare che il bel mondo sapesse tutto e morissimo di vergogna? Perché io lo ricordo benissimo e non lo dimenticherò mai neppure se Nicola Mora scrivesse un libro su come si perdona un figlio disastrato!” risponde. Abbozzo un sorriso tirato.
“ Ha sporcato il nostro nome,che te lo sei scordato? E se solo penso che verrà qui con quel bambino fra qualche giorno…mi viene l’orticaria!” continua. L’orticaria? Per un bambino?
“ Per il bambino?” le chiedo. Mi sembra un po’ esagerata come reazione.
“ Macché! Per la figuraccia che faremo quando il bel mondo saprà che è tornata qui senza avere un padre per suo figlio!” mi risponde.
 
[Patrizia]
Quell’accozzaglia di racchie è lì a cincischiare ed io sto aspettando che inizi questa benedetta riunione così da non dover essere continuamente rimproverata da Nicola. Il lupus in fabula esce dall’ascensore quasi più brutto del solito per via di un vistoso paia di occhiaie.
“ Amore!” esclamo.
“ Non urlare. Ho mal di testa! Entro fine riunione puoi procurarmi il numero di casa di Camilla?” replica. Che?
“ E a che ti serve il numero di quella gattamorta?” gli domando.
“ Per usare le combinazioni di numeri per giocarle al Bingo. Secondo te? Non riesco a rintracciarla ed ho bisogno di parlarle. Fallo e basta! E non definirla mai più in questo modo!” mi risponde seccato.
“ Ti vedo stanco!” affermo.
“ Appunto. Oggi non è giornata per stuzzicarmi perché rischia di cadere qualche testa!” risponde per poi avviarsi verso la presidenza. Che dovrà mai dire a quella stupida di Camilla?
 
[Camilla]
Bogotà. Quando l’ho lasciata 5 anni fa non credevo c’avrei più rimesso piede. Ed invece per aiutare quel ragazzo impacciato e molto dolce che poco alla volta si sta guadagnando il mio affetto,ho deciso di affrontare il passato e di tornare qui col rischio di essere fucilata da mia madre!
“ Mammina,prendiamo pure noi quelle macchinine gialle?” mi chiede mio figlio entusiasta.
“ Direi proprio di sì. L’Ecomoda è lontana!” gli rispondo tenendolo per mano.
“ L’Ecomoda è dove lavora il mio maghetto?” mi chiede. Annuisco.
“ Che bello!” esclama entusiasta. Il primo sorriso della giornata!
“ Bobo,ricordati quello che ci siamo detti: niente domande imbarazzanti e niente capricci! Prenditi poche confidenze con Nicola!” mi raccomando per l’ennesima volta sperando che questo monito vada a buon fine.
“ Va bene! Io voglio solo chiedergli un fratellino!” risponde. Ok,non ha capito!
“ Ecco:questa è una delle cose che non devi fare!” gli faccio notare.
“ E allora che posso fare? Uffa!” protesta. Sospiro rassegnata.
“ Fare un bel disegno o giocare con i giochini che ci sono nel tuo zainetto. Il tutto senza disturbare Nicola che di grattacapi in quell’azienda ne ha già troppi!” gli spiego. Ci manca solo mio figlio a creargli altre grane!
 
[Sandra]
“ Oddio! Quindi state insieme?” mi chiede Mariana tutta gasata alla fine del mio racconto. Bella domanda! E la questione seria è un’altra: io voglio davvero stare con lui? Per carità,è un bravo ragazzo ed è pure carino,ma…mi sento confusa! Non c’è entusiasmo per questa cosa e quel bacio… È normale sentirsi vuoti e fuori posto durante un bacio?
“ Non saprei! Lui mi piace,però…” farfuglio.
“ Però non è Calderon!” interviene Anna Maria. La fulmino con un’occhiataccia.
“ Mi piace proprio perché non è come il dottor Calderon. A me quel tipo non interessa!” sbotto.
“ Va bene,ma sta calma,figliola!” mi rabbonisce Ines.
“ Mi calmo solo se la pianta di nominarlo! Io ora ho un ragazzo e non voglio che insinui queste cose!” affermo perentoria.
“ Sicura? Neppure se ti dicessi che sta uscendo con una modella?” mi provoca Anna Maria.
“ E allora lo lasciasse sfogare per evitare che salti addosso alla prima che passa!” ribatto.
“ Lei non è la prima che passa,Sandra!” esclama una voce che conosco. La voce del mio capo,del mio ex capo. Spero solo non abbia ascoltato anche i vaneggiamenti di Anna Maria!
 
[Mario]
Non sono un santo,ma crede per caso che vada in giro a baciare tutte le donne che incontro? Avrei la mononucleosi a quest’ora se così fosse!
“ Noi andiamo alle scrivanie prima che il dottor Mora faccia saltare qualche testa!” esclamano le ragazze lasciando Sandra sola con me. Il tale oggi è arrabbiato? Cominciamo proprio bene!
“ Possiamo chiarire quello che è successo ieri?” le domando.
“ Tutto fin troppo chiaro. Mi lasci in pace. Il dottor Mora già non la sopporta e ci metto poco a farle vietare l’ingresso qui,anche se la modella di turno ci resterà male se il suo principe azzurro non la scorterà dall’atelier fino al letto!” risponde acida. Modella? Che modella?
“ Di chi parla?” le domando confuso.
“ Un nome con lei non basta. Un giorno c’è una,quello dopo un’altra…” replica facendo per andare verso la sua scrivania,ma la blocco.
“ Non c’è nessuna modella!” affermo.
“ Non è un mio problema. Ora se si sbriga,i dirigenti sono quasi tutti in sala riunione!” replica. Sto per ribattere,ma si avvicina a lei il palestrato che di recente è entrato nella mia personale top ten di gente simpatica!
“ Ehi! Come mai non sei al piano di sotto?” chiede la mia ex segretaria a quello lì. Ah perché lui lavora al piano di sotto? Strano perché ogni volta lo incontro sempre qui!
“ Non potevo andare a lavorare senza salutarti!” risponde lui mellifluo posandole un casto bacio sulle labbra.
“ Io vado. Non vorrei che la glicemia mi si alzasse troppo!” commento acido per poi dirigermi verso la sala riunioni.
 
[Betty]
“ Che prepara oggi di buono la mia bella mogliettina?” mi domanda Armando abbracciandomi da dietro.
“ Nulla di che. Hai già voglia di cenare?” replico.
“ No,amore. La fame mi è passata quando prima hai detto di non sentirti bene e sei andata a stenderti. Non mi piace vederti stare male!” mi risponde sbaciucchiandomi la guancia. Sorrido rannicchiandomi di più nel suo abbraccio.
“ Guarda che è normale essere un po’ giù in gravidanza!” lo rassicuro.
“ E se pensassimo al nome? Eunice ti piace?” mi chiede. Ma no! Eunice Mendoza suona malissimo!
“ Eunice? Un altro nome?” negozio.
“ April,ti piace di più?” mi chiede. April Mendoza…va già un po’ meglio!
“ Più di Eunice sicuramente. Scusami tanto ma hai comprato il libro dei nomi,per caso?” replico. Ridacchia.
“ E Ava? Ava ti piace,amore?” ribatte.
“ Fa tanto detersivo,non so perché! Amore,potrebbe anche essere un maschio!” rispondo.
“ Pure tu come Bobo? Lei è una bella bambina!” protesta posandomi un bacio sulla pancia. Sorrido intenerita.
“ Allora potremmo chiamarla come tua sorella. In fondo il nome sposa bene con il cognome perché l’hanno già testato i tuoi…” propongo.
“ Sì,ma guarda quant’è stata sfortunata a livello sentimentale. Certo che se ereditasse questa sfortuna dalla zia potrei abbassare il fucile ed evitare di ammazzare qualsiasi bruto si avvicini alla mia bambina!” commenta. Scuoto il capo divertita. Povera me!
 
[Daniele]
“ La smette di muoversi come un ossesso su quella diavolo di sedia e ci spiega perché siamo qui? Non so se lo sa,ma io avrei da fare!” sbotto infastidito dal fatto che questo cretino che gioca a fare il presidente non apre bocca e si muove peggio di Gutierrez.
“ Non è proprio giornata,quindi la smetta di provocarmi! Vi ho convocati perché…” si interrompe quando si spalancano le porte della sala riunioni. Mi volto e Camilla è lì. È cambiata poco o nulla dall’ultima volta che l’ho vista…a parte l’abbigliamento decisamente trascurato. Sembra tutto meno che una Mendoza! Nicola Mora la fissa per svariati secondi facendole quasi la radiografia.
“ S-Se cerca il signor Lombardi è impegnato in riunione,come può notare lei stessa,pertanto dovrebbe aspettarlo fuori o in atelier,per cortesia! Può farsi spiegare dalle segretarie dove si trova l’atelier,signorina!” ed ecco che Nicola Mora ha appena fatto una colossale figura di merda.
“ Veramente la signorina,che poi sarebbe signora…” quel bifolco interrompe Ugo.
“ Fortunato il marito della signora! Signor Lombardi,non è giornata per fornirmi gossip sulla vita privata delle sue modelle! Aspetto una persona e sono agitato! Non può fare come le pare! Le modelle devono stare in atelier,lo sa!” afferma quel tipo.
“ Grazie per avermi equiparato alle modelle,ma non credo faccia per me quella vita e non penso il mio corpo sia adatto a livello di misure! Riguardo il mio ex marito non si reputava così fortunato,visto che se n’è andato! In merito al resto se hai cambiato idea e vuoi che torni a Zurigo,basta dirlo! O forse ero io la persona che aspettavi?” esclama Camilla. Nicola Mora resta a bocca aperta a fissarla.
“ Se non chiude la bocca,finiranno per entrarci le mosche!” lo derido beccandomi un’occhiataccia.
 
[Nicola]
“ Scusate il ritardo!” esclama Cami. Ha i capelli castano chiaro ricci,gli occhioni da gatta verdi e un fisico decisamente attraente… Direi che ha un fisico simile a quello di Anna Maria,la receptionist,solo che veste in maniera meno vistosa per fortuna! Lei e suo fratello sono proprio diversi,ma di ciò me n’ero già accorto dalla foto vista a casa del dottor Mendoza! Ed ho appena fatto una colossale figura di merda con lei!
“ Ciao Camilla!” esclama il dottor Roberto senza troppo entusiasmo.
“ Ciao papà! Scusa,ma Bobo non voleva restare con Mariana!” esclama lei.
“ Noto che hai dato il massimo di te in quanto ad eleganza!” commenta sua madre. Certo che questa donna non si smentisce mai! E poi non è vestita male: indossa dei jeans chiari ed una maglia rosa con delle espadrillas bianche con la zeppa media.
“ Capisco che tu non l’abbia mai voluto vedere,ma Bobo esiste ed è una specie di terremoto,quindi scusa,mammina,se non posso usare borse piccole come una bustina da the o scarpe con tacchi da far invidia agli acrobati circensi! Ho bisogno di vestire comoda per star dietro a tuo nipote,dato che basta perderlo d’occhio un attimo per trovarlo a Timbuctù!” replica lei. Cominciamo bene con la signora Margherita!
“ Parlavo di abiti eleganti! Qui non servirai di certo caffè!” ribatte quella. Manco come se fosse un delitto servire caffè!
“ Lo so,ma servire caffè è certamente meglio che ritrovarsi ad avere a che fare con te ogni giorno!” replica Cami. Sante parole!
“ Calmiamoci! Camilla,loro sono il signor Hermes Pinzon; il dottor Mora,il presidente ad interim; i dottori Sanchez e Rosales,gli avvocati della Terramoda; e il dottor Santamaria,il nostro legale. Gutierrez ed Ugo il conosci già ed anche il resto del consiglio!” le spiega suo padre.
“ Piacere di conoscervi!” esclama Camilla.
“ Il signor Roberto non mi aveva detto di avere una figlia così bella! Piacere,signorina Mendoza!” replica Santamaria. Che marpione questo!
“ Signora. Sono stata sposata ed ho anche un figlio! E non è il caso che specifichi che i miei genitori non gliel’avevano detto perché i miei non vanno molto fieri dell’evento più bello della mia vita!” taglia corto Camilla. Mi scappa un sorriso per come ha zittito l’avvocato.
“ Camilla,stai benissimo anche se hai abbandonato le minigonne!” commenta Lombardi.
“ Ti ringrazio,Ugo! Le minigonne ho dovuto abbandonarle perché non erano adatte per correre dietro ad un bambino!” gli risponde lei.
“ Questo spiegalo ad Anna Maria! Allora? Nessun amore all’orizzonte?” domanda quello stilista impiccione.
“ L’unico amore della mia vita è mio figlio,Ugo! Mi dispiace,ma non c’è nessun gossip all’orizzonte!” replica Camilla.
“ Non essere cattiva! Possibile che nessun uomo ti abbia fatto battere il cuore in questi anni?” le chiede imperterrito quel tipo snervante.
“ Il mio cuore batte in maniera costante e regolare o sarei morta da un pezzo! In merito al resto: nessun amore! Di stronzi ne ho collezionati abbastanza!” taglia corto Camilla strappandomi un sorriso. Il tale sta per ribattere,ma lo fermo io. E che cavolo non siamo mica al bar!
“ Se vuole conoscere i fatti privati della dottoressa,può invitarla a casa per un the,ma qui siamo in riunione,se non se ne fosse accorto!” sbotto.
“ Nick,sembri Armando quando fai così e non è un complimento!” esclama Camilla.
“ Dev’essere quest’azienda a tirar fuori il lato peggiore della gente!” replico con un sorriso. Ricambia.
“ Tu sei sicura di voler collaborare con questo bruto?” chiede Lombardi a Camilla.
“ Sempre di più!” risponde Cami sorridente. Le fossette che si formano accanto alle sue labbra quando sorride sono adorabili.
“ Signor Hermes,sono davvero felice di fare la sua conoscenza!” decreta Camilla.
“ Anch’io!” le risponde il signor Hermes porgendole la mano,che lei gli stringe.
“ Mi dispiace per la condotta inadatta di mio fratello. Armando non si era mai comportato in questo modo e se l’ha fatto è perché ama molto sua figlia! Lo conosco abbastanza da sapere che Armando non l’avrebbe mai fatto se Betty non fosse stata quella giusta!” afferma lei.
“ Certo! Mia figlia di follie se ne intende!” commenta velenosa la madre di lei.
“ Così tu sei Nick! Scusa se non mi sono presentata prima,anche se in un certo senso ci conosciamo già!” esclama Cami ignorando la chiosa velenosa della madre. Mi alzo dalla mia poltrona per stringerle la mano. Fa per avvicinarsi,ma inciampa nella gamba della sedia della madre e mi finisce in braccio. Menomale che c’era la mia poltrona dietro o saremmo caduti tutti e due sul pavimento! Il suo viso è congestionato e anche il mio non è da meno. La punta del suo naso sfiora la mia guancia e viceversa. Le nostre labbra si toccano quasi. Il profumo di cocco dei suoi capelli unito all’aroma di liquirizia e vaniglia della sua pelle invade le mie narici. È un profumo buonissimo!
“ F-Fatta m-male?” le domando guardandole le labbra frastornato dal suo profumo. La mia mano è ancora sul suo fianco. Scuote il capo.
“ Excusez moi,Nick!” mugugna allontanandosi un po’ dal mio viso e chinando lo sguardo. Abbozzo un sorriso.
“ Parli francese?” le chiedo. Mi piace un sacco quando parla francese! Che cazzo sto dicendo? Nicola,che ti prende?
“ Sì,anche inglese ed un po’ di italiano,ma questo è stato un lapsus…sai per via del ristorante.” mi risponde. Mi porge la mano. Perché resta seduta sulle mie gambe? Mi gratto la nuca imbarazzato mentre ricambio la sua stretta di mano.
“ Sei proprio come ti immaginavo!” continua salutandomi con due baci sulle guance. Ancora quel profumo…
“ Nel senso che ti immaginavi uno sfigato?” le domando ancora sconvolto.
“ Nick,dobbiamo lavorare un po’ sull’autostima! Io non vedo nessuno sfigato,perciò smettila di essere così cattivo con te stesso o me ne torno a Zurigo e ti lascio da solo in questa gabbia di belve assetate di sangue!” risponde dolcemente regalandomi una carezza. Abbasso lo sguardo. Stavolta il profumo di liquirizia e vaniglia lo sento ancora di più per via della sua carezza sul mio viso!
“ Testa alta e non abbassare lo sguardo.” mi redarguisce gentilmente sollevandomi il mento con due dita. Annuisco. Fosse facile non sentirsi imbarazzato di fronte ad una così! Si è mai guardata allo specchio notando quanto è bella? O la vedo bella solo io? E poi il suo profumo…
“ Credevo fossi arrabbiata con me per qualcosa… Sei stata irraggiungibile per ore!” esclamo.
“ Ero in aereo. Non potrei mai arrabbiarmi con te…sei così dolce! So che non ti piacciono le sorprese,ma… Sorpresa!” esclama teatrale. Rido.
“ Mi hai fatto prendere uno spavento. Ho rischiato l’infarto!” affermo con un filo di voce.
“ Mi dispiace…speravo nell’infarto di qualcun altro!” sussurra ironicamente provocandomi una risata per poi fare anche lei lo stesso.
“ Credo che andremo molto d’accordo se la smetti di urlare!” esclama.
“ Tu invece intendi restarci seduta ancora parecchio sulle mie gambe? Per carità,non sei pesante,ma non credo sia un atteggiamento consono visto il luogo e poi non vorrei si facessero strane idee!” replico inebetito da quella vicinanza. Si alza di scatto e mi sollevo anch’io.
“ Oddio! Scusa!” esclama portandosi le mani al volto. È così buffa che scoppio a ridere di gusto.
“ Non è successo niente,Cami! Stavo solo scherzando! Diciamo che ci siamo conosciuti da molto vicino! E poi a me di solito ne capitano di peggio!” cerco di rassicurarla scostandole delicatamente le mani dal volto ottenendo in tal modo un sorriso.
“ Tu invece sei diversa da come ti immaginavo!” affermo cercando di non ripensare all’incidente di prima.
“ In senso positivo o negativo?” mi chiede aggrottando le sopracciglia.
“ Decisamente positivo. Non mi aspettavo fossi così bella!” le rispondo. Arrossisce.
“ Come colori somigli a tua madre!” continuo.
“ Per fortuna solo di colori!” sibila facendomi ridere.
“ Puoi anche dirlo che pensi di me che sono una catastrofe,ma ti giuro che di solito non sono così! Sarà il fuso orario!” afferma.
“ Può capitare di inciampare! Mi sei caduta in braccio,ma non è nulla di grave! Non ci siamo fatti male! Piuttosto mi dispiace per l’equivoco di prima! Non volevo di certo rispedirti a Zurigo!” mormoro imbarazzato.
“ Per me non è un’offesa essere scambiata per una modella! Non mi hai insultata!” risponde dolcemente con un sorriso. Le sorrido anch’io.
“ Così tu sei la sorella del temibile dottor Mendoza!” asserisco squadrandola da capo a piedi. È davvero notevole! Spero non si accorga che la sto guardando da quando è arrivata! Non voglio fare un’altra figuraccia!
“ Si vede che non mi hai ancora conosciuto bene! Nella famiglia,sempre che ne faccia ancora parte,Armando è l’agnello ed io il lupo cattivo!” replica facendo dell’ironia. Sì,che è temibile,visto che l’agnellino mi ha riempito di pugni fuori casa di Ines!
“ E ululi anche?” le domando ironicamente.
“ Sì,ma solo quando c’è la luna piena!” mi risponde facendomi ridere.
“ Camilla,siediti! Se ti va di bere qualcosa,basta dirlo!” la invito.
“ Nick,non serve trattarmi con i guanti. La gentilezza non guasta,ma sii meno formale,ti prego!” ribatte. Non posso fare a meno di sorridere. Le passo la mia sedia e ne prendo un’altra per me. È così diversa dalla sua famiglia!
“ Mi raccomando prenditi cura di te,che se ti succede qualcosa finisce che la specie dei gentleman si estingue sul serio!” si raccomanda con ironia riferendosi al mio gesto e strappandomi una sincera risata. Questa donna mi fa morire! Sto per ribattere,ma la porta della sala riunioni si spalanca ed entra Patrizia proprio quando Cami sta per sedersi.
“ Camilla,mi avevano detto del tuo arrivo e sono venuta a salutarti! Sei un po’ più sciatta dall’ultima volta che ci siamo viste!Ed hai qualche chiletto in più e qualche centimetro in più sui fianchi!” commenta Patrizia. Ma se è perfetta! Magari fossero tutte così le donne! È una fata!
“ Oh…la famosa first lady! È così che ti chiamano nei corridoi! Credi sia opportuno che mi inchini? Però non si è mai vista una prima donna così trascurata! Noto che le radici dei tuoi capelli non vedono la tintura da un  po’,cara! E la tua minigonna si è ristretta in lavatrice o te l’ha prestata una escort?” replica Camilla. Non posso difendere Patrizia,visto che ha cominciato lei!
“ Almeno mi vesto bene,non come te! I vestiti te li ha prestati una suora? E l’accostamento di colori è opera di un daltonico?” ribatte Patrizia. La povera Camilla abbassa lo sguardo. Quando Patrizia fa così la strozzerei!
“ PATRIZIA,BASTA! CHIEDILE IMMEDIATAMENTE SCUSA!” intervengo con veemenza.
“ Puoi scordarti che io le chieda scusa! Neanche per sogno,Nicola! Quelle cose le penso tutte!” bofonchia Patrizia.
“ E INVECE LO FARAI ECCOME! HAI OFFESO UNA DIRIGENTE,PATRIZIA! DOMANDALE SCUSA O SEI FUORI!” ribatto irato.
“ Ehi…senza le sue scuse vivo lo stesso,quindi non ti amareggiare la vita per questo!” interviene Camilla poggiando la mano sul mio braccio.
“ Non è vero che sei vestita male e neanche il resto. Sei bellissima!” replico. Camilla abbozza un sorriso imbarazzato.
“ Patrizia,dopo questo sfoggio gratuito di maleducazione verso una tua superiore,puoi dirmi che ci fai qui?” le domando.
“ Sono venuta a prendere le ordinazioni,ma non credevo di disturbarti!” mi risponde. Sbuffo sonoramente. Dalla porta aperta entra un bambino in lacrime. Ha la pelle chiara,i capelli castani ricci e gli occhi chiari. Si dirige spedito verso Camilla.
“ Pulcino,che ti prende?” gli chiede Camilla. Lui continua a piangere. Camilla lo prende in braccio e gli fa poggiare la testa sulla sua spalla.
“ Qui è brutto. Mammina,voglio tornare a casa! Voglio andare a Zurigo!” singhiozza. Se per lui è brutto,cosa dovrei dire io?
Entra subito Mariana che evidentemente per spettegolare l’ha perso di vista. Menomale che non si è fatto male il piccoletto!
“ Signora Camilla,io l’ho perso di vista solo un attimo ed è corso qui!” si giustifica.
“ Sarebbe potuto succedergli qualcosa,maledizione! Non avrebbe dovuto essere tanto irresponsabile!” la redarguisco con fermezza.
“ Non fa niente,Nick! Non è di certo colpa sua se Bobo ha l’argento vivo addosso!” mi calma Camilla poggiandomi una mano sul braccio.
“ Andiamo di là,piccolino?” chiede Mariana al bambino,che scuote il capo vigorosamente.
“ Mariana,vada! Ci penso io!” la esorta Camilla. La segretaria esce.
“ Tesoro mio,mi hai chiesto tante volte di venire qui! Adesso perché vuoi tornare in Svizzera?” domanda lei a suo figlio dolcemente.
“ Qui le persone sono cattive e urlano! E poi dov’è il mio maghetto?” singhiozza il piccolino. Il suo maghetto?
“ Bobo,chi è che urla?” domanda Camilla a suo figlio. Lui indica Patty. E ti pareva!
“ Ha urlato contro una signorina alta con gli occhiali. Ed io voglio il maghetto!” singhiozza Bobo. Patty e Sandra…il teatrino dell’Ecomoda!
“ Nicola,scusa è che Bobo non è abituato alle grida!” Camilla si giustifica con me. Povero bambino!
“ Amore,te l’avevo detto che non c’erano bambini qui,ma puoi fare tante cose!” Camilla di farlo calmare.
“ No! Voglio tornare a casa mia adesso!” risponde il piccoletto. Anch’io voglio tornare a casa mia!
“ MI STA STORDENDO,MALEDIZIONE!” sbotta Daniele Valencia,sortendo l’effetto contrario. Il piccolo comincia a piangere più forte.
“ Daniele! Ti costa tanto mettere in moto il cervello e capire che così lo spaventi?” replica Camilla.
“ In effetti ha ragione Daniele! Questo non è un asilo!” asserisce Patrizia.
“ E neanche un pollaio,quindi che ci fai qui?” replica Camilla.
“ Non sarebbe il caso di presentarci?” chiede la signora Margherita a sua figlia. Questa sta fuori! Il nipote piange e lei pensa a presentarsi. E poi in 4 anni e mezzo non l’ha mai visto e vuole presentarsi proprio adesso? Al suo posto mi sarei presentata al bimbo il giorno della laurea!
“ Bobo,loro sono i tuoi nonni…purtroppo!” esclama Camilla più per accontentare sua madre. Il bambino li guarda solo per un attimo,forse mosso dalla curiosità,e solo il signor Roberto gli rivolge un sorriso. Peccato che ciò non serva a nulla,dato che il piccoletto continua a piangere. Forse piangerei anch’io nei suoi panni dopo aver scoperto di avere quella mummia come nonna! 
“ Posso?” chiedo a Camilla. Mi guarda titubante prima di annuire. Le tolgo il bambino dalle braccia e lo faccio sedere sul tavolo della sala riunioni di fronte a me e con le spalle a gli altri. Somiglia moltissimo a Camilla. Mi guarda un tantinello spaventato e gli regalo un sorriso.
“ Così lui è il famoso Bobo!” commento rivolgendomi a Camilla che annuisce con un sorriso.
“ È bellissimo! È identico a te!” osservo. Camilla abbozza un sorriso.
“ Tu sei il mio maghetto? Il fidanzato della mia mamma?” mi chiede timidamente il piccoletto. Arrossisco di botto.
“ Sì,il maghetto,ma non iniziare a fare domande da terzo grado! E te l’ho spiegato più volte: non è il mio fidanzato!” gli risponde sua madre.
“ Peccato…mi piaceva! Ma puoi sempre fidanzarti con lui ora!” commenta il piccoletto strappandomi una risata per il tono che ha usato.
“ E dai! Non dargli corda,Nicola!” mi rimprovera Camilla imbarazzata. Questo bambino è un tipetto non male!
“ Questo modo di fare sicuramente l’ha preso da te! È fortissimo!” commento divertito.
“ Sì,come no. Se vuoi te lo lascio per una giornata così anche solo per quanto mangia,ti vengono i capelli dritti!” mi sfida Camilla.
“ Anch’io sono una buona forchetta e poi tuo figlio è simpaticissimo!” replico con un sorriso. Camilla scuote il capo rassegnata.
“ Però da quello che vedo anche tu sei un maghetto. Hai indovinato subito chi sono!” mi rivolgo al piccolino,che sfoggia un sorriso enorme.
“ Ti faccio da assistente! Volevo tanto conoscerti,maghetto!” esclama abbracciandomi. Questo gesto mi coglie di sorpresa e resto spiazzato.
“ Anch’io volevo conoscerti. Avevo ragione: sei davvero un bellissimo bimbo!” replico accarezzandogli la testa e ricambiando l’abbraccio.
“ Bobo,io non voglio vederti star male,quindi se vuoi tornare a casa,pagherò il volo a te e alla mamma per tornare a Zurigo!” affermo.
“ E tu vieni con noi,vero?” mi domanda.
“ Non posso,anche se verrei via volentieri. Sarei più contento se tu e la mamma restaste qui con me,ma non posso obbligarvi! Anzi,facciamo così: tu e la mamma restate qui oggi e se poi se domani vorrai ancora tornare a casa,io ti accontenterò,ci stai?” replico. Mi guarda dubbioso.
“ Io non voglio lasciarti solo con le persone che urlano perché poi diventi sordo! Non voglio che ti mettono nel freezer e diventi un gelatino!” mi risponde accarezzandomi la guancia e strappandomi un sorriso carico di tenerezza. Lo abbraccio forte.
“ Neanch’io voglio che tu e la mamma mi lasciate qui da solo. La prossima persona che ti fa paura,la mandiamo via,ok?” replico. Annuisce.
“ Mammina,vero che è bello? Vero che ti piace?” domanda Bobo alla madre che arrossisce. Sono imbarazzato anch’io!
“ Bobo,non cominciamo con queste domande! E comunque sì,è bello!” replica Cami. L’ha detto solo per far felice Bobo o lo pensa davvero?
“ Fammi indovinare: tu e la mamma non avete dormito molto,vero?” ipotizzo. Bobo scuote il capo.
“ E neanche tu a giudicare dalle occhiaie che ti ritrovi!” asserisce Cami. Mi gratto la nuca.
“ Cami,se tu sei d’accordo nel mio ufficio c’è un divanetto e possiamo sistemare Bobo lì!” le propongo.
“ Amore,vuoi fare un po’ di nanna?” chiede Camilla a suo figlio.
“ Posso dormire in braccio a te?” mi domanda Bobo. Qui?
“ Ehm…non credo sia il caso!” gli risponde Camilla per me.
“ Non ti sto simpatico,vero?” mi domanda il piccolino visibilmente deluso. Crede sia per questo?
“ Veramente il motivo dovresti già saperlo: qui urlano tutti e non dormiresti bene. Facciamo così: stasera ti cullo finché non ti addormenti e ti racconto anche la favola della buonanotte,ok?!” replico. Annuisce con un sorriso abbracciandomi forte.
“ Mamy,quindi non posso dire a Gustav,che ha il papà puzzone,brutto e cattivo,che tu hai un fidanzato mago bello e simpatico?” chiede Bobo alla madre. Noto Cami irrigidirsi non poco. Che le prende? E poi come fa a vedermi bello questo bambino? Non sarà miope?!
“ No. Poi se il tuo amico vuole vedere qualche magia,come si fa? Lo sai che non bisogna inventarsi le cose!” gli risponde Camilla.
“ Lo sai che zia Betty ha nella pancia il mio cuginetto che per ora mangia e dorme soltanto?” mi dice il bimbo. Sorrido.
“ Sì,mi è giunta voce di questa cosa. E immagino tu vorresti un maschietto!” replico. Annuisce con un leggero sorriso.
“ Anch’io vorrei nascesse un maschietto! Hai detto che sono tutti cattivi: io ti sembro cattivo?” gli domando.
“ No,tu non urli! La mamma dice che sei tanto simpatico. È contenta quando la chiami. E sei simpatico pure a me!” mi risponde. Sorrido.
“ Il che è un evento,visto che non gli piace mai nessuno!” aggiunge Camilla a bassa voce facendomi ridere.
“ Pure tu mi sei simpatico. Bobo,vuoi qualcosa da mangiare o da bere?” gli domando.
“ Lo yogurt alla fragola e le merendine a cioccolato però solo 3,per favore!” mi risponde. Solo 3? E gli pare poco? È peggio di me!
“ Nick,per carità! Quando siamo scesi dall’aereo ha divorato un panino quasi più grande di lui! Ok che ha il metabolismo veloce,ma non assecondare il suo appetito illimitato o mi ritroverò la dispensa vuota ogni giorno,ti prego! Bobo,niente cibo!” esclama Camilla facendomi ridere per poi rivolgersi a lui.
“ Se avesse fatto lo stesso anche tua madre,adesso non mi ritroverei la dispensa vuota ogni giorno!” bofonchia il signor Hermes. Povero me!
“ Piccolino,non ti piace stare qui perché non hai nessuno con cui giocare,giusto?” gli chiedo. Annuisce strofinandosi gli occhietti con le mani.
“ No,non ti strofinare gli occhietti che poi diventano rossi e ti bruciano!” gli dico dolcemente.  
“ E qual è il tuo gioco preferito?” gli domando,mentre si asciuga gli occhi con il fazzolettino che la madre gli ha dato.
“ Le macchinine! Ne ho tante,ma nessuno gioca con me!” mugugna. Poverino!
“ Piacevano pure a me da piccolo e costringevo zia Betty a giocare con me,ma non si divertiva molto!” gli confesso. Mi guarda dubbioso.
“ Ma lei è una femmina!” obietta aggrottando le sopracciglia.
“ Lo so,ma mi sono dovuto accontentare! Che vuoi farci! Sai che lui è il papà di zia Betty?!” esclamo. Il bambino guarda il signor Hermes.
“ Sei il nonno del cuginetto che vive nella pancia di zia Betty?” gli chiede il piccolino. Il signor Hermes annuisce regalandogli una carezza.
“ Adesso vuoi andare di là con Mariana?” chiede Camilla a suo figlio. Lui scuote il capo vigorosamente. Cami non sa a che santi far voto!
“ Io resto qua con te e con lui,che è tanto simpatico!” asserisce perentorio Bobo. Sorrido accarezzando la testa del piccolino.
“ Facciamo così: se vuoi gioco io con te dopo la riunione,ti va?” gli chiedo. Speriamo bene!
“ Davvero?” mi domanda contento. Annuisco. Mi abbraccia forte. Camilla mi regala un sorriso.
“ Ma tu ci sai giocare con le macchinine con il telecomando?” mi chiede.
“ No,ma puoi insegnarmi tu! Sono sicuro che saprai insegnarmi come si fa!” gli rispondo. Annuisce.
“ Ma ci sono due condizioni: la prima è che smetti di piangere perché io non gioco con i bambini tristi; la seconda è che vai da Mariana,ti fai dare fogli e colori e mi fai un bel disegno!” asserisco.
“ Lo metti nella tua cameretta?” mi chiede.
“ No,lo metto nel mio ufficio. È così disadorno che un disegno non può fargli che bene! Allora? Accetti?” replico.
“ Ma solo se giochi con me anche stasera!” ribatte.
“ Certo che trattare con tuo figlio è peggio che trattare con le banche!” sussurro a Camilla,la quale non trattiene una risata.
“ Bobo,non esagerare con le pretese!” lo redarguisce sua madre.
“ Ci sto. Allora giochiamo insieme anche stasera!” asserisco. Il piccoletto comincia ad esultare.
“ Anche stasera? Vuoi portare questo microbo a casa mia? Sei pazzo?” mi chiede Patrizia.
“ Patrizia,non starnazzare…ehm non urlare! E non definirlo più così! Comunque vado io da loro,tranquilla!” replico.
“ E tu,giovanotto,accetti la mia proposta?” mi rivolgo al bambino. Annuisce sorridente.
“ Così questo bimbo pestifero è tuo figlio! Non so come tu abbia fatto ad allevarlo da sola per anni! È un demonietto!” commenta Calderon.
“ No,l’ho trovato sotto un cavolo! Certo che è mio figlio e non azzardarti a dargli del << pestifero >> o << demonietto >> di nuovo o ti spacco la faccia! Mio figlio è un tesoro!” gli risponde Camilla mordace. Ha ragione! Ma come si permette questo idiota? Questo bimbo è carinissimo!
“ Se io sono pestifero,tu sei un brutto porcellone idiota che puzza di cacca!” sbotta Bobo. Sghignazzo divertito. Questo bambino già mi piace!
“ Maghetto,chi è questo signore con la faccia da maialone scemo?” mi chiede Bobo. Un’enorme testa di cazzo! Sorrido divertito.
“ Cami,Bobo mi serve! I suoi insulti sono fenomenali e lo nomino ospite ufficiale di tutte le riunioni!” esclamo divertito. Cami ride.
“ Amore,lui è un amico totalmente idiota di tuo zio!” risponde Camilla alla domanda di suo figlio.
“ E perché lo zietto conosce una persona idiota e con la faccia da culetto sporco di cacca?” domanda Bobo. Bella domanda! Rido divertito.
“ Hai presente quando ti ho raccontato per la prima volta la storia di Pinocchio e tu mi hai chiesto perché lui faceva tutte quelle cose brutte?” replica Camilla. Il piccoletto annuisce. Questa donna è arguta,intelligente ed incredibilmente divertente! La ascolto rapito con un sorriso tenendo il gomito sul bracciolo della sedia e il mento sul palmo della mano.
“ Tu mi hai detto che frequentava persone che gli davano consigli sbagliati come il gatto e la volpe o Lucignolo!” asserisce il piccoletto.
“ Questo signore,che poi definirlo << signore >> è un complimento,è stato come il Lucignolo di Pinocchio per lo zietto!” gli spiega Cami. Mi scappa un sorrisetto. Mica male questo parallelismo!
“ Ma Lucignolo a Pinocchio lo porta nel Paese dei Balocchi!” obietta il bambino.
“ Dove si trasforma in un asino! Bobo,non tutto ciò che ci piace,rappresenta il nostro bene! Spesso incarnano il nostro bene cose che non ci piace fare,ma da cui un giorno trarremo beneficio!” intervengo. Mi guarda confuso.
“ Un giorno,quando sarai grande,capirai!” affermo scompigliandogli i capelli.
“ E se ti dicessi che Lucignolo è cambiato?” domanda Mario Calderon a Camilla.
“ Sì,me ne sono accorta. So che ultimamente ti sei dato alla scrittura. Però risparmiami i tuoi componimenti poetici cotanto lusinghieri! Se vuoi farmi un favore,fa finta che io non esista!” risponde Camilla perentoria. Trattengo una risata per il modo di fare di questa donna!
“ Camilla,ascolta…” quel cretino le poggia la mano sulla spalla.
“ Mario,levami le mani di dosso e taci per i prossimi 4 millenni!” ribatte Camilla scostandosi il tentacolo di quel cretino di dosso.
“ Lasci in pace Camilla! E adesso vada a sedersi al suo posto la faccio uscire dalla sala riunioni!” affermo rivolto a quel cretino patentato.
“ Bobo,è ora che tu vada a tener fede al patto fatto con Nicola!” Camilla si rivolge a suo figlio,che annuisce. Allarga le braccine perché io lo faccia scendere. Lo rimetto per terra. Patrizia sembra incazzata… Mi sa che tra le due da oggi è guerra aperta!
Sento qualcosa tirarmi la giacca e mi volto verso il basso. È il piccoletto che sta attirando la mia attenzione.
“ Bobo! Si chiama Nicola! Non tirargli la giacca per chiamarlo!” lo redarguisce dolcemente la mamma.
“ Nicola,perché non diventi il mio papà?” mi chiede speranzoso. Camilla ha la faccia di una che vorrebbe scomparire per la vergogna. Non so che dire! Non mi aspettavo mi chiedesse di diventare suo padre solo perché sono stato gentile con lui! Il mio cervello è andato in tilt!
“ Ma pure tu pensi che i bambini sono una seccatura come il quasi papà di Gustav?” mi domanda. C’è davvero gente che odia i bambini? Lo faccio sedere sulle mie ginocchia sotto lo sguardo basito di Cami. Ma perché le situazioni complicate capitano tutte a me?
“ Questo quasi papà non credo avanzerà mai di livello diventando un papà effettivo. Mi sta sulle scatole pure se non lo conosco! Io non credo che i bambini siano una seccatura,tantomeno tu! E dovresti smetterla di credere a tutto ciò che dicono gli adulti,soprattutto le persone idiote come quello lì. Ad ogni modo c’è una condizione fondamentale per andare d’accordo con me!” esclamo accarezzandogli la punta del naso.
“ Quale?” mi chiede interessato il piccoletto.
“ Le promesse vanno mantenute. Quindi c’è un disegno che dovrei ricevere,conosci il bambino che me l’aveva promesso?” replico. Sorride.
“ Io!” risponde abbracciandomi. Sorrido. Scende dalle mie ginocchia e mi stampa un bacio sulla guancia prima di andar via. Che tesoro!
“ Di solito non è così affettuoso con chi non conosce. Ti spiace pormi le domande,che di certo avrai in mente,dopo la riunione?” chiede Cami.
“ Ok,ne parliamo dopo con calma. E comunque è un bimbo meraviglioso! È dolcissimo e tu sei un’ottima madre!” le rispondo. Arrossisce.
“ Grazie! Nicola,davvero: se stasera hai da fare mi aggiusto io con Bobo! Hai già fatto tanto!” afferma Camilla.
“ Allora non mi ascolti: io le promesse le mantengo!” ribatto.
“ Mi dispiace per quel casinista di mio figlio!” afferma costernata.
“ Camilla,vuoi passare tutto il tempo a scusarti? Se ti scusi di nuovo,giuro che ti mando a vivere da tua madre!” le sussurro.
“ Ma insomma! Smettila di prendermi in giro! E comunque grazie per tutto quello che stai facendo!” mugugna a bassa voce.
“ Non ho ancora fatto nulla,nulla di quello che meriti di ricevere dalla vita! Farò in modo che sia tutto in discesa per te!” replico. Sorride.
 
[Camilla]
Betty aveva ragione: questo ragazzo è proprio un pezzo di pane! Ho fatto bene ad accettare di aiutarlo oppure presto avremmo trovato solo le ossa di Nicola nella mani di questi avvoltoi. E poi non è brutto come l’ha definito Betty… Troppo pessimista la visione del mondo di Betty!
“ Perché hai detto a tuo figlio che Betty aspetta un figlio? Aspettare il ritorno di tuo fratello e Betty ti costava tanto?” mi chiede mia madre.
“ Perché occultare la verità non serve a niente. Quel bambino c’è,come c’è Bobo! Ok,Betty magari non si è comportata bene iniziando una storia con Armando mentre lui stava con Marcella,ma ormai è andata così.” replico.
“ Ormai il dato è tratto e tocca accettare la realtà!” interviene Nicola.
“ Lei stia zitto e vada a giocare con le macchine! Roba da matti: un presidente che gioca con le macchinine!” sbotta Daniele.
“ Daniele,non ti azzardare a trattarlo così! Lascialo in pace e pensa alle tue turbe psichiche gravi!” replico.
“ Cami,ti ringrazio per avermi difeso! Dottor Valencia,posso farle una domanda che nasce dal cuore?” dice Nicola. Daniele annuisce.
“ Perché ci ammorba tutti i giorni con la sua presenza non gradita?” domanda schietto Nicola. Sorrido.
“ Perché devo supervisionarla! Non lascio la mia azienda nelle mani del primo cretino che passa!” gli risponde Daniele.
“ L’età della balia l’ho superata da parecchio e poi ora c’è Cami a controllare che non commetta illeciti con l’azienda!” replica Nicola.
“ Mi sta cacciando dalla mia azienda?” chiede Daniele scioccato e furioso.
“ Sua? Non mi pare che lei si chiami Beatrice Pinzon Solano! Quindi giuridicamente non è sua! E poi faceva così anche col dottor Mendoza? Gli stava col fiato sul collo? Perché questo spiega il fallimento: non dev’essere bello lavorare con uno che gufa in questo modo ogni santo giorno,rompendo le scatole!” ribatte Nicola. Però…cazzuto il presidente!
“ Che fa? Ora lo difende? E ad ogni modo quando c’era quell’altro clown,in azienda venivo poco!” replica Daniele.
“ E allora faccia lo stesso anche adesso o le impiegate penseranno che la invito io e cominceranno a maledirmi! Qui si dice che lei porti cattivi presagi! Io non sono scaramantico,ma non si sa mai!” risponde Nicola facendomi ridere e zittendo Daniele.
“ Sei un mito!” Gli sussurro. Ci scambiamo un sorriso.
“ Ad ogni modo questa è una riunione di lavoro e gradirei evitassimo l’argomento << Betty >>! A quella poveretta staranno fischiando le orecchie per tutte le volte che la nominate!” esclama Nicola tornando serio.
“ Evitare l’argomento << Betty >>? Evitare di parlare della donna che ci ha tolto l’azienda?” chiede Marcella. Nicola alza gli occhi al cielo.
“ Cami,dimmi la verità nuda e cruda: per calmare questa qui mica me la devo sposare io?” mi domanda Nicola a bassa voce.
“ No,spero proprio di no!” gli sussurro ridacchiando.
“ Io credo tu stia così perché Betty ti ha tolto mio fratello,Marcellina!” le rispondo.
“ Tuo fratello non è il centro del mondo!” ribatte Marcella.
“ Per te sì! Marcella,hai monitorato la sua vita per 4 anni e esigevi di farlo per il resto della vita. Ringrazia che sia fuggito prima delle nozze e non dopo…almeno hai evitato un divorzio! Il vostro matrimonio non sarebbe durato neanche un mese; inoltre Armando,quando l’ho avvisato che non avrei partecipato alle vostre nozze,non mi sembrava entusiasta per quest’evento! E poi,il fatto che Betty ti abbia tolto Armando,ti sta bene per tutte le volte che l’hai umiliata! Io,al suo posto,mi sarei messa d’impegno per toglierti Armando e non vi ridarei mai l’Ecomoda per tutto ciò che le avete fatto passare in un anno!” esplodo. Nicola mi guarda sconvolto. Ho zittito il consiglio. Non ci credo!
“ La tua cara santarellina,mia vittima e martire,lo aiutava a occultare le amanti prima di diventare una di loro! Avrei dovuto farle un applauso per questo? E poi che ne sai cosa vuol dire essere mollata a pochi giorni dalle nozze!” commenta lei.
“ Hai la memoria corta,cara! Dimentichi che sono stata abbandonata anch’io due mesi dopo le nozze e non ho fatto tutta questa tragedia greca. Tu non hai orgoglio,Marcella,oppure l’avresti lasciato dopo il primo paio di corna e invece continui imperterrita a volerlo. Sono sicura che se domani Armando tornasse da solo,tu gli correresti di nuovo dietro come una disperata. Io invece non mi sarei ripresa il mio ex neanche se mi avesse comprato la Statua della Libertà! E poi,brutalmente parlando,le corna te le metteva lui non Betty. Marcella,sei una bella donna,sei intelligente,preparata…di uomini puoi averne quanti ne vuoi,ma lascia stare mio fratello! Lui non ti ama e non ti amerà mai! Hai 30 anni,vuoi invecchiare bramando un uomo che non ti vuole e che aspetta un figlio da un’altra donna?!” replico.
“ TU NON PUOI PARLARMI IN QUESTO MODO,DOPO CIÒCHE MI HANNO FATTO ARMANDO E QUELLA!” grida Marcella.
“ La smetta di starnazzare come un’oca! Deve smetterla di urlare come una venditrice ambulante e di usarci come pungiball per le sue nozze mancate! E non gridi mai più contro Camilla! È una sua superiore…in tutti i sensi!” sbotta Nicola. Sorrido per la sua premura nel difendermi.
“ Grazie Nick!” mormoro accarezzandogli l’avambraccio. Mi sorride sfiorandomi la mano. È proprio un bravo ragazzo!
“ Patty,puoi andare per cortesia? Nessuno ha voglia di nulla per ora! Puoi passare più tardi per il pranzo!” dice Nicola a quell’altra scema che è rimasta ad assistere alla scena inebetita.
“ Nicola,voglio chiarire che non ho nulla contro Betty! Non si è comportata bene con Marce,ma non ho nulla contro di lei!” esclama quella lì.
“ Direi che è il minimo,visto che il grosso gliel’hai fatto prima…come sabotare il suo computer perché non venisse promossa assistente alla presidenza! E non guardarmi come Bambi che non è il caso! So anche questo…l’ho detto che i miei contatti con Armando erano piuttosto regolari,no?” sbotto. Questa specie di vipera non può giocare alla santarellina!
“ Quindi ti ha raccontato anche della sua relazione con Betty,ne deduco!” interviene Mario.
“ Le deduzioni lasciale a chi ha il cervello!  Ad ogni modo: no. L’ho scoperto solo quando mia madre mi ha telefonato,dopo 5 anni di silenzio,tutta trafelata,per sapere se lui e Betty si erano rifugiati da me! Questo gossip mi ha incuriosito in merito a Betty! Dev’essere una fata se è riuscita a fargli perdere la testa!” commento. Non vedo l’ora di vedere le facce di Marcella e di Patrizia quando se la ritroveranno davanti!
Quella pazza se ne va prima che il mio cellulare cominci a squillare. Cazzo,Armando! Porca miseria! Gli avevo detto che l’avrei chiamato io!
“ Pronto!” rispondo cercando di restare calma.
“ Ehi! Tutto bene? Siete arrivati?” mi chiede.
“ Bene. Sono nell’azienda della mia famiglia in riunione!” rispondo criptica.
“ Guarda che puoi dirlo che sono io,evita solo di farti sfuggire dove sono!” replica.
“ Sei sicuro?” gli chiedo.
“ Sì. Che possono mai farmi? E poi io e Betty torneremo presto sposati e felici,quindi non possono farmi proprio nulla!” replica.
“ Come vuoi,Armando!” ribatto. Mi guardano tutti sbalorditi compreso Nicola.
“ Passamelo!” mi intima Mario quasi in contemporanea con mia madre.
“ No! Il mio cellulare non si tocca! E poi se Armando avesse voluto parlare con voi,vi avrebbe chiamato!” rispondo.
“ Dove sono?” chiede Marcella.
“ Non lo so. Armando non vuole dirmelo e fa bene! E smettila di maltrattare in questo modo il tuo orgoglio,per favore!” le rispondo.
“ Tutto bene? Betty?” chiedo a mio fratello.
“ Sta bene. Prima si è stesa 5 minuti perché si sentiva un po’ stanca,ma adesso si sta preparando perché voglio portarla a fare un giro e poi torniamo a casa per cenare! Voi donne durante la gravidanza siete strane…un po’ bipolari!” mi risponde. Rido.
“ La mia topina manda mia moglie in bagno a vomitare un’ora sì e l’altra pure!” mi racconta.
“ Armando,je te prie! Il girino che vive nel ventre di Betty potrebbe essere maschio e devi smetterla di vederlo come una bimba da viziare! Poi se nasce un maschio resti deluso…anche se questo ti spingerebbe a mettere subito in cantiere un altro figlio!” replico. È una fissa la sua!
“ Tanto lo so che anche tu tifi perché sia una bambina!” insinua.
“ Touché! Piuttosto avete già deciso quando tornerete?” gli chiedo.
“ Entro la fine dell’ultimatum di certo! Non ci tengo a non veder nascere mia figlia! Hai detto agli altri che ci siamo sposati?” replica.
“ No. Lo sai che ho sempre amato l’effetto sorpresa! Anzi quando tornerai porta con te dosi industriali di cardiotonici…credo serviranno! Qui sono tutti fuori di testa! Ora capisco perché tu e la tua dolce metà ve ne siete andati!” gli rispondo. Scoppia a ridere.
“ Sei sempre la solita! Bobo?” mi chiede.
“ Bobo ha appena terminato di fare i capricci! Menomale che c’è Nick che ha tanta pazienza! È un angelo!” gli rispondo. Nicola sorride.
“ Ma come facevi prima che arrivasse?! Vado a vedere se serve qualcosa a mia moglie! Ci sentiamo,sorellina!” esclama.
“ Va beh…salutamela e fa in modo che si riguardi! E smettila di essere geloso e di fare del sarcasmo! Ora ti lascio!” replico.
“ Cami,mi raccomando e dai un bacio a Bobo!” esclama.
“ Sì. Ciao.” Rispondo prima di riagganciare.
“ Dimmi dov’è!” mi intima mia madre.
“ Non lo so e anche se lo sapessi non lo direi di certo a te. Vuoi far crescere un altro bambino senza padre? Ci siamo sentiti raramente e non me l’ha mai detto. So solo che lui e Betty sono felici,stanno bene e che mio fratello vuole una bambina! Tornerà entro un mese da quando gli è stato dato l’ultimatum. Potrebbe rientrare domani o fra una settimana…ultimamente ad Armandino piace fare sorprese!” taglio corto.
“ E ce ne siamo accorti!” commenta velenoso Daniele.
“Armando sa che devono tornare,vuole solo accertarsi che il loro rientro non metta a rischio la salute del figlio che aspettano! Tiene molto al bambino e ne morirebbe se accadesse qualcosa a lui o a Betty! Non è un dispetto,è solo in ansia per la salute di suo figlio!” asserisco.
“ Stanno bene?” mi chiede il padre di Betty. Annuisco.
“ Signor Hermes,deve stare tranquillo: Betty non è sola! Armando la adora. Non esiste al mondo uomo più innamorato,mi creda! Trascorre ore a parlarmi di Betty quando ci sentiamo ed è cotto!” lo rassicuro.
“ E va tutto bene?” mi chiede Nicola.
“ Sì. Molto bene,ma Armando è geloso di te.” Gli rispondo.
“ Di questo me n’ero accorto e se n’era accorta anche la mia faccia qualche settimana fa!” replica strappandomi una risata.
“ Mi dispiace! Magari quando lui e Betty torneranno,non starle troppo appiccicato o rischi di prenderle di nuovo!” ribatto. Sorride.
“ Ora,se non ti spiace,parliamo di lavoro. Cami,io avrei pensato a Sofia come tua segretaria.” Asserisce Nicola.
“ Sì,la signora Rodríguez è un’ottima impiegata!” replico.
“ Veramente di Rodríguez ad ora l’è rimasto solo il cognome! Il suo ex marito,alias Mister Assegno,l’ha lasciata per mettersi con una pseudo modella! Sapessi che show avviene qui ogni mese quando quel poveraccio deve portarle l’assegno di mantenimento,gioia!” mi informa Ugo.
“ Il marito di Sofia? Davvero? Aveva…insomma…sembrava così…” farfuglio. Sembrava una brava persona!
“ Sembrava uno spaventapasseri,puoi dirlo! Non si è rivolto a nessun chirurgo: è ancora uno spaventapasseri,solo che non si accompagna più alla sorella minore dei sette nani,ma ad una stangona con poco cervello e molte curve!” replica Ugo.
“ Grazie per la dritta e per l’aggiornamento su questo gossip,Ugo! E comunque volevo dire che sembrava una brava persona il marito di Sofia! E poi i sette nani non erano fratelli fra loro quindi,a rigor di logica,non potevano avere una sorella in comune!” ribatto. Nicola scoppia a ridere.
“ Miss Mendoza,ha preferenze per l’office? C’è l’ufficio libero accanto al mio,vuole visitarlo?” mi domanda Gutierrez.
“ Cami,ci sono quello che era del direttore amministrativo,quello dove lavorava il dottor Calderon e quello di Betty. Però…preferirei optassi per uno dei primi due se non ti spiace!” asserisce Nicola tornando serio.
“ Mi spiace,ma io nell’ex ufficio di Mario non ci metto piede neanche se mi ci trascini per i capelli,Nick. Solo il pensiero che ci sia stato quel depravato mi fa vomitare oltre al fatto che dovresti far formattare il suo pc…sai quanti video porno ci saranno là dentro! Vorrei l’ufficio di Betty,se non ti dispiace!” replico. Nicola è sorpreso.
“ Camilla cara,non è per preservare la sacralità del luogo,ma non credo sia adatto a te l’antro in cui lavorava quella Betty!” afferma Ugo.
“ Fino a due giorni fa lavoravo in una bettola frequentata da ubriaconi,quindi figurati se mi scandalizza lavorare in un ex ripostiglio!” replico.
“ Te l’ha detto tuo fratello?” mi chiede Mario.
“ No,ho la palla di vetro. Ma tu sei così idiota di tuo o fai finta? Me l’ha detto Armando appena l’ha assunta e gli ho fatto presente che era disumano,ma so che quell’ufficetto è inglobato nella presidenza e non è esposto al corridoio. Siccome mi è giunta voce che in quest’azienda anche i muri hanno le orecchie,gradirei disporre della mia privacy,anche se non sono sicura che in quel luogo ci sia riservatezza dato che è stato sabotato un computer! Nick,naturalmente se ti da fastidio o la consideri una specie di invasione del tuo privato,sei libero di dirmelo tranquillamente! Non voglio darti alcun disturbo e preferirei fossi schietto con me!” esclamo.
“ Nessun fastidio! Almeno non dovrò attraversare tutto il corridoio o contare sulla comunicazione fra segretarie per riferirti le cose pure perché fra Patrizia e le altre non c’è un buon rapporto!” risponde Nick. Chi se l’aspettava che la sua ragazza avesse pessimi rapporti con le altre?!
“ Ma non ti fa schifo? Magari lì Armando e quella lì hanno concepito il figlio che aspettano!” insinua Daniele. Mi va quasi la saliva per traverso. Ma che cazzo gli passa per la testa?
“ Se la mettiamo così,per tutte le volte che sono rimasti soli a lavorare,magari l’hanno concepito in presidenza o in sala riunioni. Magari proprio su questo tavolo,Daniele!” ribatto. Daniele fa una faccia sconvolta. Così impara a farmi quasi strozzare con queste baggianate!
 
[Mariana]
“ Alla fine non assomiglia molto a quel poveraccio dell’ex marito della signora Camilla!” commenta Sofia riferendosi al figlio della signora Camilla che sta disegnando buono e tranquillo alla scrivania che prima era di Sandra. A parte l’infarto che mi ha fatto prendere all’inizio quando è scappato via,sembra un bimbo quieto.
“ Sofia!” la redarguisce Sandra accarezzando i capelli del bambino. Il piccoletto si volta a guardarla.
“ E questo disegno per chi è?” gli domando.
“ Per il mio papà. Nicola è il mio papà. Lui non vuole che io e la mamma andiamo via perché ci vuole bene!” mi risponde. Suo padre? Io e le mie colleghe ci guardiamo basite. Quindi i due si conoscevano già? Oddio!
“ Nicola ha detto che se urli di nuovo con quella signora antipatica che somiglia alla Barbie ti manda via perché mi fai spaventare! Io ho paura quando urlate!” continua il piccoletto rivolgendosi a Sandra.
“ Mi dispiace. È solo che quella signora mi fa arrabbiare!” gli risponde Sandra.
“ Non mi piace quella Barbie. Urla sempre. Mi sa che Nicola la manda via!” afferma il piccoletto. Se va beh…buonanotte! È più probabile che sia cacciato a calci nel sedere lui nonostante sia presidente!
 
[Armando]
“ Amore,vedrai che se la caveranno quei due in azienda!” cerca di rassicurarmi la mia adorabile mogliettina. Le poso un bacio sulla tempia.
“ Non è l’azienda a preoccuparmi,se devo essere sincero!” le confido. Solleva un sopracciglio.
“ Non guardarmi così! È solo che…non ti sembra che Cami sia troppo entusiasta?!” esclamo. Ridacchia.
“ Hai finito di essere geloso di me e cominci con tua sorella?” mi canzona. La porto a me e la bacio con grande passione.
“ Io non smetterò mai di essere geloso di te. Sei la mia dolce mogliettina e sei una gemma rara. È logico che tema che qualcuno ti allontani da me. In merito a Camilla: non frequenta un uomo da troppi anni e questa vicinanza con Nicola mi fa temere il peggio!” affermo.
“ Nessuno mi porterà via. Io mi sono sposata per la vita. A meno che tu non mi voglia più!” mi rassicura. Me la stringo forte al petto. Che sciocchezza! Come potrei non volerla più?!
“ Io voglio sia te che la nostra bambolina. Non vedo l’ora di prenderla in braccio,di darle il biberon,di cantarle la ninnananna!” affermo.
“ Facciamo che la ninnananna la evitiamo che sei un po’ stonatino. L’ho sentito prima mentre eri in doccia!” replica ironica.
“ Chi è che è stonato?” le chiedo solleticandole i fianchi e beandomi del suono melodioso della sua meravigliosa risata. Non credo si possa amare più di quanto io amo lei!
 
[Margherita]
Non posso credere alla faccia tosta di mia figlia. Ha portato qui quel bambino e neanche voleva presentarci! Cominciamo proprio bene! Questo ritorno è stato proprio un disastro!
“ Non avrà intenzione di venire tutti i giorni in Ecomoda!” commento rivolta a mia figlia.
“ Mamma,non ho il dono di leggere nel pensiero,quindi se mi dici di chi parli,è meglio!” risponde con un sorriso beffardo.
“ Non fare la finta tonta,Camilla!” sbotto.
“ Un nome o un cognome bastano per farmi comprendere di chi stai parlando!” replica prendendosi gioco di me.
“ Del bambino!” emetto queste due parole con uno sforzo sovrumano.
“ Di mio figlio. Beh…dipende da Nicola. Se per lui va bene tenerlo qui per un po’ fino a che non si abitua alla nuova città,credo di sì!” afferma con un sorrisetto derisorio rivolto a me.
“ Bobo qui è il benvenuto. Vedrai che le segretarie saranno felici di averlo qui e poi chissà che il sorvegliare il piccoletto non le aiuti a non chiudersi in bagno a spettegolare. Bobo potrebbe diventare terapeutico! Sempre che in terapia non ci finisca lui con tutti i teatrini che avvengono qui e che potrebbero tranquillamente traumatizzarlo!” afferma Nicola Mora facendola ridere. Dio mio,che nervi!
“ Possiamo fare un patto di sangue!” propone mia figlia.
“ Non siamo mica nel << Padrino >>?! Ce la fai a restare seria?” domanda divertito Nicola Mora. Mia figlia prende un biro e si scarabocchia sul polpastrello dell’indice per poi fare lo stesso con lui. Uniscono i loro polpastrelli.
“ Il patto è che chi di noi due esce sano mentalmente da quest’avventura in Ecomoda si prenderà cura dell’altro e lo farà tornare mentalmente stabile,ci stai?!” propone mia figlia.
“ Ok. Ci sto!” risponde lui. Non mi piace come mia figlia guarda questo tipo!
 
[Patrizia]
“ No,ragazze. Se il bambino ha detto così,vuol dire che è vero. Oddio! Vi immaginate la faccia della signora Margherita? Stavolta la disconosce davvero! Che storia!” commenta Anna Maria. Sono nascosta fuori dal bagno ad ascoltarle.
“ Quindi pensate che lui lo sappia?” domanda la nanerottola.
“ Questo spiegherebbe la profezia. In fondo magari io l’ho interpretata male!” commenta Mariana. Ma di che cavolo stanno parlando?
“ Però! Chi si aspettava tutto questo movimento dopo l’arrivo della signora Camilla?!” osserva Sandra.
“ Veramente c’è movimento da quando tu hai ben due corteggiatori!” la punzecchia Anna Maria. Due? E chi sono? Due non vedenti?
“ Anna Maria,piantala!” la zittisce la giraffa zitellona. Quella specie di microbo è inginocchiato davanti alla panchina del bagno intento a giocare con le sue macchinine.
“ Mariana,ora posso andare dalla mamma? Io ho tanta fame. E poi Nicola aspetta il mio disegno!” esclama il marmocchio.
“ Veramente è ancora un po’ presto! La mamma e Nicola avranno da fare!” gli risponde Mariana.
“ Sì,concepirgli un fratellino!” sibila la nanerottola. CHE COSA?
“ Sì,io lo voglio un fratellino!” esclama entusiasta quel microbo.  
“ Sofia! Ti sembra il caso di dire queste cose davanti al bambino?!” la redarguisce la zittellona.
“ Meglio che si abitui. Per me quei due non ci metteranno molto a saltarsi addosso!” interviene Anna Maria. Ci manca solo questa!
“ Anna Maria!” la rimproverano tutte. E no! Nicola serve ancora a me!
 
[Nicola]
“ E direi che con questo è tutto! Cami,esamina i resoconti e poi se vuoi ci riuniamo e ne parliamo!” asserisco. Lei annuisce.
“ Vedrai che ce la faremo!” mi rassicura poggiando la mano sul mio polso dopo aver notato la mia espressione preoccupata. Le sfioro la mano.
“ Davvero?” le domando saggiando la morbidezza della sua pelle con i polpastrelli delle mie dita. Spero proprio di farcela!
“ Certo! Adesso non sei più solo a guidare la baracca!” mi risponde con un sorriso. Sorrido anch’io.
“ Miss Mendoza,se vuole l’accompagno a fare un giro per l’Ecomoda!” le propone Gutierrez con fare da maniaco.
“ Gutierrez,la smetta di provarci con Camilla o prima la licenzio e poi,al ritorno del dottor Mendoza,la manderò a cercare da lui per darle una lezione! Camilla è cresciuta qua e conosce bene l’azienda!” intervengo con veemenza. Che cavolo! Questo tizio non ha proprio vergogna!
“ Excuse  me!” esclama lui mortificato mentre Cami si porta una mano davanti alla bocca per nascondere un sorriso.
“ Grazie per essere intervenuto! Poi,se ti va,mi accompagni a fare un giro in produzione!” mi sussurra. Le sorrido annuendo.
“ Nick,la tua segretaria si è persa? È ora di pranzo!” mi fa notare Camilla. Spero non si accorga che non smetto di guardarla da quando è qui!
“ Ho qualcosa sulla faccia?” mi chiede. E adesso che mi invento?
“ Una ciglia!” improvviso accarezzandole lo zigomo.
“ Nick,so di non essere al massimo della forma,che i miei capelli fanno schifo e che non vesto succinta come la tua first lady,ma puoi evitare di guardarmi come se fossi un alieno?” mi dice Camilla a bassa voce. Si è accorta che la sto fissando,ma ha frainteso!
“ Ma se sei bellissima! Vestita così stai molto bene e in merito ai vestiti succinti credo che Gutierrez e qualche altro (compresa tua madre) se ne faranno una ragione!” le sussurro facendola ridere come una pazza. Rido a mia volta. È un colpo di tosse a farmi trasalire.
“ Disturbo?” domanda a denti stretti Patrizia.
“ Dovresti allungare le tue gonne inguinali,almeno finché mio figlio frequenterà questo luogo! Non è abituato ad assistere a certi spettacoli e se ti pieghi si vede tutto! Non voglio sviluppi alcun tipo di parafilia da adulto per colpa tua!” afferma Camilla rivolta a Patrizia.
“ Veramente al presidente non danno fastidio le mie gonne,anzi gli piacciono molto…e il fatto che tu non possa permettertele perché non hai un corpo perfetto come il mio non vuol dire che il resto dell’universo femminile debba farne a meno!” replica Patrizia.
“ Razza di oca,io sono una dirigente e tu un’impiegata,perciò se ti dico di vestire in modo decente,tu lo fai perché è un ordine!” ribatte Cami.
“ Patrizia,da domani cerca di vestire in modo più coperto e smettila di dire sciocchezze: Camilla è perfetta così com’è! E poi ti ho chiesto anch’io di vestire in modo più decoroso qualche giorno fa! E tu,Cami,per favore,cerca di evitare queste diatribe ogni volta che la vedi!” intervengo. Entrambe annuiscono ma dubito che abbiano capito.
“ E comunque sul << perfetta >> ci sarebbe molto da contestare!” obietta Patrizia. Ancora?
“ Non da parte tua che dalla perfezione sei parecchio lontana! Potresti chiamarmi un attimo Sofia senza aggiungere altro,Patrizia?” le chiedo.
“ SOFIA! IL PRESIDENTE CHIEDE DI TE!” grida Patrizia. Il suo livello di decibel è qualcosa di fastidioso!
“ Che classe!” sibila Camilla tappandosi delicatamente l’orecchio.
“ Non gridi come un’anatra! Non sono mica sorda?!” sentiamo ribattere da quell’altra. Se va beh…buonanotte!
“ Sofia,io sono la segretaria del presidente,quindi sono una tua superiore,pertanto portami rispetto!” replica Patrizia.
“ Patrizia,il rispetto dev’essere reciproco e non urlare,maledizione!” la redarguisco duramente.
“ Mi dica,dottore!” esclama Sofia dopo essere entrata in sala riunioni.
“ Sofia,da oggi lei sarà la segretaria della dottoressa Mendoza,che occuperà l’ufficio che era di Betty. Dovrà aiutarla in tutto,supportarla ed ubbidire ad ogni suo ordine. Naturalmente il suo avanzamento di grado comporterà un aumento di stipendio!” affermo perentorio.
“ Davvero? Grazie,dottor Mora!” esclama abbracciandomi. Me la stacco di dosso.
“ Anche meno entusiasmo va bene lo stesso! E si ricordi le mie raccomandazioni,Sofia: esigo che Camilla non abbia da ridire su di lei! Dovrà essere un supporto per Camilla che è qui per darmi una mano! Se non vuole farlo per me,lo faccia per Betty!” affermo. Sofia annuisce.
“ Dottoressa Mendoza,sarà un piacere aiutarla!” esclama Sofia.
“ E per me avvalermi del suo supporto! Ho un ottimo ricordo sia di lei e che delle altre collaboratrici!” le risponde cordialmente Camilla.
“ Sofia,i suoi bambini come stanno?” continua Camilla rivolta alla sua segretaria.
“ Bene. Tiriamo avanti anche se quel disgraziato del mio ex marito non è proprio il padre dell’anno!” risponde la poveretta.
“ Mi spiace. Per qualsiasi cosa può contare su di me. Parlando d’altro,Mariana è ancora brava nei tarocchi?” domanda Cami. È così dolce!
“ Allora ce l’hai qualche affaruccio! Non puoi essere così cattiva con me! Voglio sapere tutto tutto!” esclama Lombardi tutto concitato.
“ No,Ugo! Voglio solo sapere come andrà il mio periodo qui e se sopravvivrò!” Camilla stronca sul nascere le smanie di quello lì.
“ Se vuole domani Mariana leggerà le carte a tutte noi a pranzo…può pranzare con noi!” esclama Sofia.
“ Sì,magari! Vieni con me? Sempre che tu non abbia altri impegni,Nick!” risponde Camilla con entusiasmo per poi rivolgersi a me.
“ Perché no?! Volentieri!” accetto con un sorriso.
“ Anche se il dottore ha già avuto la sua profezia!” interviene Sofia. A chi ho sconvolto la vita in questo periodo?
“ Ah sì? Davvero,Sofia?” domanda curiosa Camilla.
“ Mariana gli ha predetto che la donna della sua vita gli darà un figlio,gli sconvolgerà l’esistenza e si ameranno…” interrompo Sofia.
“ Stop o la licenzio! E comunque sono solo carte,no?” esclamo. Che cavolo! Mi sconvolgerà la vita ed io a lei…ma in meglio o in peggio?
“ Anche Betty era scettica e con lei c’hanno preso. Lo ero anch’io e anche con me c’hanno azzeccato purtroppo! E c’hanno azzeccato pure con Sandra,che si è fidanzata come le aveva predetto Mariana!” obietta Sofia. Un figlio…
“ Fidanzata? E con chi? Sofia,questa deve raccontarmela per bene!” esclama Camilla tutta gasata. È un piacere vederla così serena!
“ Con un tipo che è arrivato qui da poco come tecnico informatico. Molto carino. E la tratta come una principessa!” le risponde Sofia.
“ Balda? ” chiedo stupito. Lei annuisce. Ultimamente sta sempre nei pressi della scrivania di lei,ma non credevo fosse per questo!
“ Mario,sta attento,no?! Mi hai rovesciato tutto il caffè sulle fotocopie!” lo redarguisce quel cerbero di Daniele Valencia.
“ E così Mariana colpisce ancora! Dai,dottor Mora,dovrai prepararti a pappette e pannolini. Auguri caro mio!” ironizza Camilla beccandosi un pizzicotto sul fianco da parte mia.
“ Avremo un figlio?” mi chiede Patty. Eh no! Patrizia con gli ormoni a palla no!
“ Parlavano di una donna con cui il dottore non ha ancora una storia! Forse non resterà first lady per molto!” obietta Sofia. Camilla ghigna.
“ Carina questa della first lady!” commenta Camilla fra le risate.
“ Va beh…lasciamo perdere! Delle carte ne parliamo domani! Quello che doveva sapere l’ha saputo,pertanto ispezioni un’ultima volta l’ufficio che era di Betty!” intervengo. Questa è una riunione sull’azienda non sul mio privato! Ma poi chi sarà questa donna?
“ Fammi capire: quella lì starà nel tuo ufficio? Starete tutto il giorno appiccicati?” inveisce Patrizia. Liquido Sofia con un gesto eloquente.
“ PATRIZIA,NON COMINCIARE A FARMELE GIRARE!” La ammonisco.
“ Guarda come sono finiti la tua amica ed Armando a stare sempre appiccicati!” replica. Il mio viso dev’essere diventato amaranto.
“ Nick,dovresti spiegare alla tua first lady che i bambini non li porta la cicogna! Capirei un’affermazione del genere da mio figlio,ma non da lei che si può tranquillamente dire che ha imparato prima ad aprire le gambe e poi a guidare l’automobile!” commenta Camilla. Mi massaggio delicatamente la fronte. La convivenza fra queste due sarà difficile!
“ Sei qui per dirmi qualcosa di intelligente o per illustrarmi sempre le tue solite paranoie?” sbotto esasperato verso Patrizia.
“ Ho ordinato il pranzo. Frutti di mare al vino bianco e scaloppine al limone,come al nostro primo appuntamento,ricordi?” esclama Patrizia.
“ Sì,e ricordo anche la fame che avevo dopo quelle portate striminzite!” le rispondo.
“ Direttamente proporzionali agli abiti della tua fidanzata!” mormora Camilla. La rimprovero con lo sguardo. E che cavolo!
“ Scusa! Mi è sfuggita!” si scusa.
“ Patty,comunque lo sai che a pranzo e a cena ho fame e non mi accontento di così poco!” esclamo.
“ Perché a colazione no!” commenta il signor Hermes con sarcasmo facendo ridere Camilla. Ad interrompere la discussione è Bobo.
“ Il disegno!” dice Bobo dandomi un foglio. Sollevo il piccolino e lo metto a sedere sul tavolo. Il disegno ritrae due omini con le macchinine.
“ Questo sei tu?” gli chiedo indicando il più piccolo fra i due. Lui annuisce.
“ E questo sono io?” gli domando. Conferma di nuovo con un cenno del capo. Mi ha disegnato molto più carino di come sono in realtà!
“ Grazie. È meraviglioso! Poi scegliamo dove metterlo. Mi dai una mano! Penso proprio che meriti un bel premio…anzi un regalo!” affermo piegando il foglio ed infilandomelo nella tasca della giacca. Mi sorride mentre gli scompiglio i capelli.
“ Tipo che tu e la mamma mi regalate un fratellino come dice Sofia?” mi chiede. Cosa?
“ Credo che Nick intendesse un giocattolo,Bobo,e non un fratellino!” gli spiega la povera Camilla cremisi in viso quanto me.
“ Come il camion dei pompieri che mi ha regalato lo zietto quando ero più piccolo? Ha pure la sirena!” replica Bobo. Ahi,dalla faccia che hanno tutti,mi sa che nessuno era a conoscenza del fatto che il dottor Mendoza fosse andato a trovarli a Zurigo!
“ E allora me lo fai vedere questo camion?” gli domando.
“ È a Zurigo. Quando lo andiamo a prendere vieni con me e con la mamma? Così ti faccio vedere la mia cameretta e puoi dormire con la mamma che ha il lettone grande!” replica. Io e Camilla ci scambiamo un’occhiata divertita e imbarazzata.
“ Poi vediamo!” taglio corto con un sorriso e il volto in fiamme. Chissà com’è casa di Camilla!
“ Armando è venuto a trovarvi?” domanda la signora Mendoza a sua figlia. Cami alza gli occhi al cielo.
“ Perché tu e il nonnino non siete mai venuti a trovarmi?” chiede Bobo a quei due mostri. Gli occhi di Camilla diventano leggermente lucidi e si morde l’interno del labbro inferiore. Metto da parte la voglia che ho di abbracciarla forte e mi limito a prenderle la mano sfruttando la presenza del tavolo a nasconderci. Sento qualcosa di strano e incredibilmente piacevole alla bocca dello stomaco quando le mie dita vanno a riempire gli spazi vuoti fra le sue dita. Mi ringrazia con lo sguardo. Accarezzo con i polpastrelli le nocche delle sue dita.
“ Perché tu e la mamma vi tenete per mano? Io do la mano solo alla mia fidanzata!” esclama Bobo. Non so dove cavolo guardare e non sono il solo. Io e Cami ci guardiamo di sbieco staccando quasi nello stesso istante le nostre mani. È il rumore dello stomaco di Bobo a far distogliere il mio sguardo dal suo e quello degli altri da noi due per dirigerlo verso il bambino.
“ Potevi almeno insegnare a tuo figlio a mascherare certe reazioni con un colpo di tosse!” esclama la signora Mendoza. Alzo gli occhi al cielo.
“ Mai sentito parlare di reazioni fisiologiche? La mancanza di borborigmi può essere sintomo di un’ostruzione intestinale,signora! Si informi! E poi è un bambino,che cavolo! Ha solo fame!” sbotto. E che cavolo! Questa è più snob della regina d’Inghilterra!
“ E questo zainetto?” chiedo a Bobo per evitare una discussione imminente. Se lo toglie dalle spalle e me lo mostra meglio.
“ Me l’ha comprato la mia mamma! Lei c’ha pure scritto il mio nome perché lo usavo all’asilo!” mi risponde.
“ Allora sai leggere!” commento. Come fa a sapere del suo nome altrimenti?!
“ Non esageriamo adesso! Leggere no. Ma in aereo ha imparato a contare da 1 a 50 perché si è messo in testa di piacerti di più in questo modo!” mi racconta Camilla. Sorrido intenerito. Gli regalo un bacio sulla fronte e lo faccio sedere in braccio a me.
“ Cucciolo,tu sei perfetto così come sei! La mamma mi ha detto che hai portato con te tanti giochi,è vero?” gli chiedo. Lui annuisce sorridente.
“ Ci giochiamo insieme. Ora però ho fame famissima!” esclama Bobo. Questo superlativo assoluto significa che ha fame più di me?
“ Questo si era capito! Un bambino ben educato sa contenere certe reazioni!” commenta sprezzante la signora Mendoza. Io e Cami ci scambiamo uno sguardo che la dice lunga. Ora capisco perché ha sposato il primo stronzo che passava!
“ Scusa nonna!” esclama Bobo mortificato.
“ A contenere le reazioni fisiologiche ci penserai quando saremo ospiti della regina d’Inghilterra,amore mio!” lo rassicura Camilla riuscendo a strapparmi una sincera risata. Questa donna è un fenomeno!
“ Cami,io ti adoro!” commento divertito.
“ C’è poco da ridere,dottore! Si tratta di buone maniere,ma capisco che per lei non sia chissà che tragedia non conoscere il bon ton!” asserisce la signora Mendoza. Cristo Santo,che palle che è questa!
“ Non trattare male Nicola! Non ti voglio bene quando sei cattiva con lui e quando muori vai all’inferno se lo sgridi!” sbotta Bobo. Lo guardo intenerito per poi rivolgere lo sguardo verso Camilla. Non credo la signora Mendoza si strapperà i capelli per la perdita dell’affetto del nipote!
“ Ha ragione Bobo. Smettila di trattarlo in questo modo,mamma! Non credo tu possa essere così snob con chi tiene tutti voi per le palle, volgarmente parlando!” afferma Camilla. Menomale che ho coperto le orecchie al bambino immaginando le venisse fuori una parolaccia!
“ Voglio le patatine fritte e un hamburger e un gelato!” afferma Bobo. Sta facendo brontolare anche il mio stomaco.
“ Ed io una macchina decappottabile ed un massaggiatore thailandese! Mi sa che devo smettere di darti la pappa reale o finirai per mangiare anche me! Pulce,non fare il furbo: oggi è il giorno della verdura!” gli risponde sua madre. Questa donna è forte! Mi fa morire dalle risate.
“ Ma le patatine sono verdura!” replica lui. Rido.
“ No,le patate sono tuberi e fritte non sono salutari proprio per nulla.” Ribatte Camilla.
“ Ma a Zurigo non è più il giorno della verdura!” obietta lui.
“ A Zurigo sono le 21 ed è ancora il giorno della verdura! Mi spiace,ma non attacca!” lo smonta Camilla. Il bimbo guarda me in cerca di aiuto.
“ No,è inutile che guardi Nicola perché non può darti una mano! E poi Nicola è sempre dalla mia parte!” afferma Camilla.
“ Cami,ma questo giorno della verdura in cosa consiste?” le chiedo.
“ Un giorno in cui lo tsunami non mangia schifezze,ma solo roba sana come le verdure,che il piccolo terremoto odia!” mi risponde Cami.
“ A te piacciono gli hamburger,le patatine e i dolci?” mi domanda Bobo.
“ Sono la mia passione,ma devi mangiare anche le verdure,altrimenti non crescerai mai e non troverai mai una fidanzata!” gli rispondo.
“ Tu mangi le verdure?” mi chiede. Annuisco.
“ E tu ce l’hai la fidanzata?” gli domando.
“ Io sì,ma la mamma no!” mi risponde.
“ Bobo! Sei fissato!” esclama Camilla. La pelle eburnea del suo viso è di colore rosso quando mi volto a guardarla.
 
[Camilla]
Voglio scomparire! Ma perché mio figlio ha questo talento strategico di mettermi in imbarazzo? Nicola non trattiene una risata.
“ Tuo figlio è forte!” mi dice Nicola fra le risate. La sua risata fa ridere anche me.
“ Camilla,dovresti trovarti un uomo di classe,distinto,in grado di dare un certo tipo di educazione al bambino,Camilla!” interviene mia madre.
“ Ti preoccupi di Bobo? Strano,non l’hai fatto per anni!” replico acida.
“ Camilla,Bobo ha bisogno di un padre! Magari però stavolta evita di farti abbindolare dal fascino del clochard!” ribatte velenosa mia madre.
“ E magari potrei cercarmi un classista come te,no?! Sei fuori strada! Sarebbe come vivere con te e dopo 21 anni di prigionia,grazie ma preferisco la liberta! Semmai dovessi scegliere un padre per Bobo,lo farei seguendo i miei gusti!” sbotto.
“ Signora,mi dispiace intervenire in questa simpatica diatriba familiare da sitcom,ma devo confidarle una cosa che ribalterà tutti gli ideali che hanno guidato la sua vita finora: anche i clochard  e gli uomini che ignorano il bon ton hanno un cuore!” interviene Nicola facendomi ridere.
“ Che c’è? Che ti ridi?” mi domanda Nicola con un ghigno divertito sul volto.
“ Tu. Ti rendi conto della sicurezza che traspare nelle tue risposte sfrontate? E pensare che quando ci siamo conosciuti per telefono eri anche restio ad accettare la presidenza e credevi potessero sbranarti qui! Mi sa che tu sei il lupo cattivo!” commento facendolo ridere.
“ Solo perché mi difendo?! Allora dovresti temermi,Cappuccetto Rosso!” ribatte ironico.
“ Cappuccetto Rosso? No,al massimo ti concedo la Ursula oppure Grimilde!” replico.
“ Con la prima non ci sei a livello di taglie,mentre con la seconda…non ti ci vedo vestita da vecchietta a cercare di far fuori una tua avversaria con una mela avvelenata!” ribatte. Rido.
“ E allora quale cattiva delle fiabe sarei?” gli chiedo.
“ Cattiva? E perché? Hai lasciato tutto per aiutarmi…al massimo potresti essere una fata!” risponde. Sorrido arrossendo leggermente.
“ Allora se tu sei un maghetto e la mia mamma una fatina,perché non vi sposate? Così diventi il mio papà! Ti prometto che se sposi la mia mamma,faccio il buonissimo per sempre!” esclama Bobo rivolto a Nicola. Io e quel poverino stiamo morendo d’imbarazzo.
“ Perché devi fare il buonissimo a prescindere e senza ricattare le persone o finirai per diventare brutto come quel signore lì!” rispondo a mio figlio indicando Daniele. Bobo lo guarda un po’ intimorito da tale prospettiva. A Nicola scappa una risata.
“ Stai tranquillo,Bobo: tu non diventerai mai brutto perché sei un bimbo bellissimo!” lo rassicura Nicola. Sorrido intenerita.
“ Comunque,dottor Mora,io vorrei solo che Camilla scegliesse col cervello,anziché con gli ormoni! Che optasse per qualcuno colto,brillante… anche senza un conto in tasca a 6 zeri,se ci tiene ad avere accanto un poveraccio! Qualcuno che non sia un farabutto!” interviene mia madre. Sbuffo. Bobo mi tira la manica della maglia.
“ Che c’è,pulce?” gli domando.
“ Mamma,che cos’è un clostard?” mi chiede.
“ Amore,è un barbone,un senzatetto…” taglio corto. Mi guarda confuso.
“ Bobo,la mamma non voleva dire che tutta la gente con la barba può essere vista come un clochard!” interviene Nicola.
“ Davvero?” domanda mio figlio.
“ Certo! E poi te lo immagini un uomo con la barba lunga che vive in una casa senza tetto? Quando piove che fa? Cammina con l’ombrello in casa oppure prende shampoo e bagnoschiuma e si fa la doccia gratis?” replica Nicola sfiorandogli la guancia. Io e Bobo scoppiamo a ridere.
“ Che c’è?” domando a Nicola che ci guarda.
“ Avete la stessa risata e anche lo stesso sorriso.” Risponde.
“ E allora chi sono questi clostard?” domanda mio figlio attirando l’attenzione mia e di Nicola.
“ Sono delle persone povere che non possono permettersi una casa,quindi vivono per strada!” taglio corto.
“ Mamma,io non voglio vivere per strada!” mormora mio figlio.
“ Niente clochard,promesso! E poi te l’ho detto: dovrà piacere prima a te oppure niente fidanzato!” lo rassicuro con una carezza.
“ Mi hai promesso che quando troverai un maschio a cui piacciono gli hamburger,le patatine fritte,i dolci e anch’io lo sposerai!” mi rammenta mio figlio. Sperando non mi tocchi una specie di Homer Simpson!
“ E da quando tu saresti commestibile?” gli chiedo solleticandogli il pancino anche per allontanare il discorso da quell’argomento.
“ Sono dei canoni discutibili quelli che usi per trovarti i fidanzati!” esclama la Fernandez.
“ E che vuoi fare? C’è chi guarda i portafogli e chi la dieta alimentare!” ribatto velenosa.
“ E come si chiama la tua fidanzata?” domanda Nicola a Bobo anche per sopprimere una discussione in erba fra me e la sua ragazza.
“ Marika. Lei è a Zurigo. È quasi bella come la mia mamma!” gli risponde Bobo prendendogli gli occhiali per provarseli. Che figlio paraculo!
“ È inutile adularmi,passerotto! Mangerai la verdura e posa gli occhiali di Nicola!” affermo conoscendo mio figlio e il suo talento di ruffiano.
“ E va bene mangio la verdura,ma voglio gli occhiali come i suoi…mi piacciono!” si arrende il mio Bobo.
“ Restituisci gli occhiali a Nicola!” intimo a mio figlio.
“ Non fa niente!” interviene Nicola.
“ Non cominciare a viziarlo!” replico dolcemente. Tolgo gli occhiali di Nicola dal naso di Bobo per posarli sul naso del legittimo proprietario.
“ Quanto sei bello quando fai il bimbo ubbidiente!” esclamo per poi posare un bacio sulla guancia di mio figlio.
“ Nicola,al mio compleanno tu e la mamma mi regalate un fratellino?” chiede Bobo. Voglio morire! E anche Nick è della mia stessa idea!
“ Te l’ho già spiegato che ci vogliono 9 mesi e il tuo compleanno è fra poco,amore!” replico,mentre Nick è ancora sotto shock.
“ Tanto io aspetto. Mammina,hai la cioccolata?” mi chiede Bobo.
“ Sì,ma lo sai che non voglio che mangi cioccolata prima di pranzo! Il cambiamento di città non muta le regole che ti ho dato!” rispondo.
“ Ma io voglio darne un po’ a Nicola! Non fare la maleducata!” ribatte. Ma guarda questo! Nicola scoppia a ridere come un pazzo.
“ Piccolo impertinente! Giuro che questa me la paghi,pulce!” sibilo cercando di non ridere.
“ Nicola,a te piace la cioccolata?” domanda Bobo al presidente che sta ancora ridendo.
“ Moltissimo,ma magari possiamo mangiarla insieme dopo pranzo. Dicono che la cioccolata svizzera sia ottima!” risponde Nicola.
“ Questo bambino è un mago nel rigirare la frittata!” commenta Nicola rivolto a me.
“ Tutto suo zio. Sia in questo che in altro…grida comprese!” replico a bassa voce. Nicola scuote il capo divertito.
“ Allora io lo porto a mangiare fuori. Il pranzo ordinato non credo gli piaccia!” asserisco alzandomi e prendendo in braccio il mio piccoletto.
“ E come vai?” mi chiede Nicola.
“ Taxi. L’auto di Armando immagino sia nel suo garage e Bobo si stanca presto di camminare!” gli rispondo.
“ Vieni con noi?” chiede Bobo a Nicola protendendosi verso di lui. Questo gesto mi fa perdere l’equilibrio e cadere di nuovo addosso a Nick.
“ Scusa!” mormoro imbarazzatissima. Nicola ridacchia divertito strappandomi una risata.
“ Nicola ha da fare,Bobo! Lo monopolizzi stasera,anche a pranzo mi sembra troppo!” gli rispondo riprendendo la posizione eretta.
“ No,dai vi accompagno io! Non mi crea problemi,se a te non da fastidio!” asserisce Nicola.
“ Ma che scherzi? Nessun fastidio! Siamo contenti se vieni con noi,anche perché con un viaggio di 16 ore alle spalle,non so se riesco a sopportare da sola le sue marachelle!” replico con un sorriso,che ricambia.
“ E poi se il piccoletto non mangia le verdure,non vengo a giocare con le macchinine stasera!” asserisce Nicola.
“ Ma me l’avevi promesso! Ed io mangio le verdure,solo se mi imbocchi tu!” protesta Bobo.
“ Va bene: ti imbocco io!” replica quel sant’uomo. Sorrido. Nicola si alza dallasua sedia.
“ Io,Camilla e Bobo pranziamo fuori. Ci vediamo dopo!” afferma lui. Stiamo per andarcene,ma il cordless della sala riunioni squilla. La biondina non si affanna per rispondere,quindi lo fa Nicola.
“ Sandra,mi dica!...No,Patrizia è qui!...Davvero?...Sì,mi metta in comunicazione!...Pronto…Sì,l’ho cercata con insistenza per un incontro!... Davvero?...Sì,ottimo!...Buona giornata!” gli sentiamo dire. Quando riaggancia è pallido e ventila il volto con la mano. Poggio Bobo sul tavolo.
“ Ehi! Stai bene?” gli chiedo,dato che si sta coprendo parte del volto con le mani. Non vorrei ci fossero pessime notizie!
“ Ah?” mi chiede di ripetere sconvolto scoprendo il suo viso dalle mani.
“ Nick,sei pallido. Mi sto spaventando!” esclamo. Mi abbraccia forte per poi sollevarmi da terra. Emetto un gridolino per la sorpresa.
“ Ma che fai?” chiedo divertita e imbarazzata mentre mi fa volteggiare fra le sue braccia.
“ Oddio...scusa! È che tu mi porti fortuna! Non ci posso credere! Una settimana a cercare un contatto,poi arrivi tu e tutto si risolve!” straparla prendendomi le mani quando sciogliamo l’abbraccio. È contento!
“ Nicola,che vuoi dire? Hai vinto al gioco d’azzardo?” gli domando.
“ A telefono era il direttore della banca con cui l’Ecomoda ha il debito più grosso. In queste settimane ho parlato solo con la sua segretaria, che mi sbagliava sempre il cognome chiamandomi Moda anziché Mora…insomma lui mi ha sempre snobbato,forse per paura di una fregatura, ed invece ora mi ha dato appuntamento per dopodomani mattina! Di sicuro sei tu che mi porti fortuna!” mi spiega. Sorrido.
“ Certo che Moda come cognome sarebbe stato più appropriato visto dove lavori!” commento ironica a bassa voce.
“ Cara la mia spiritosona,è inutile che scherzi perché tu dopodomani verrai con me!” replica.
“ Cosa? No,dai! Le banche no…e poi io ho Bobo!” obietto.
“ Che verrà con noi! Ti prego!” ribatte con la faccia da cane bastonato.
“ Tu e Bobo non giocate in modo pulito,uffa! E va bene!” mi arrendo. Lui con la faccia da cane bastonato,mio figlio con gli occhioni da Bambi ed io devo sempre soccombere!
“ Brava! E adesso andiamo a festeggiare tutti e tre! Credo che dovrai darmi una tua foto per metterla nel portafogli come amuleto…” esclama. Sorrido scuotendo il capo. Bobo gli tira delicatamente la giacca per farlo voltare.
“ Non puoi abbracciare la mamma senza il mio permesso!” esclama serio. Il povero Nick diventa di 1000 colori,mentre trattengo una risata.
“ Bobo,scusa. Io non volevo scavalcarti…” farfuglia Nicola prima che mio figlio scoppi a ridere.
“ Immagino fosse uno scherzo! Tale madre…” esclama Nicola per poi solleticargli il pancino. Mio figlio ride a crepapelle.
“ Però per questo scherzo meriti una piccola punizione! Non giocherò con te alle macchinine!” afferma Nicola facendo rattristare Bobo per poi scoppiare a ridere,beccandosi così il solletico di mio figlio. Alzo gli occhi al cielo rassegnata.
“ Stop! Fate i bravi bambini così poi vi faccio andare sull’altalena e sullo scivolo!” esclamo prendendo in braccio mio figlio.
“ Qualche giorno ti farò qualche bello scherzo per la tua lingua tagliente!” replica Nick.
“ Ah sì? Piuttosto la tua schiena come sta? Insomma non sono un peso piuma e…” farfuglio. Mi guarda male per poi alzare gli occhi al cielo.
“ Bobo,ma tu lo dici alla mamma che è bellissima?” chiede Nick a Bobo. Arrossisco.
“ Sì,ma lei dice che sono un ruffiano. Perché non mi crede? Io non sono bugiardo!” replica Bobo. Nicola gli regala una carezza.
“ Lo so che non sei bugiardo. È la tua mamma che è insicura. Ma prima o poi lo capirà che è bellissima! Adesso però andiamo che ho una fame da lupi!” afferma Nicola prima di venire via con me e Bobo. Sorrido divertita.
“ Mi fai scendere?” mi domanda Bobo. Se proprio devo! Preferisco tenerlo in braccio per evitare che combini disastri.
“ Ma solo se mi dai la mano!” affermo. Lo faccio scendere e afferra da un lato la mia mano e dall’altro quella di Nicola.
“ Grazie per quello che stai facendo!” dico a quel martire che ci sopporta. Gli sono anche caduta addosso…poverino!
“ Ti confido una cosa in segreto: i frutti di mare non mi piacciono molto! Li detesto!” mi sussurra facendomi ridere.
“ Premo io il pulsantino!” esclama mio figlio. Ma se lui è vicino all’ascensore,io a chi sto tenendo la mano?
“ Scusa! Credevo fosse Bobo!” pronunciamo velocemente quasi nello stesso istante io e Nick allontanando le nostre mani. Ci scappa da ridere.
 
[Patrizia]
Non mi farò portare via la carne dal piatto! Quella Camilla ancora non mi conosce!
Esco dalla sala riunioni e seguo quei due afferrando il braccio di Nicola. Lui si volta a guardarmi.
“ Amore mio,possiamo parlare un attimo?” gli chiedo.
“ Ti aspetto all’ascensore con Bobo!” asserisce Camilla prima di allontanarsi per raggiungere il suo marmocchietto.
“ Che c’è?” mi chiede spazientito.
“ Posso sperare che stasera dormirai nel mio letto o dovrò venirti a cercare in quello di Camilla Mendoza?” gli domando furiosa.
“ Ma sei impazzita? Solo perché pranzo con lei e sono gentile con suo figlio? Stai esagerando!” mi risponde.
“ L’hai tenuta per mano tutta la riunione quella lì e poi quel bambino pestifero vuole sistemarti con sua madre!” replico.
“ Non ha neppure 5 anni e non è pestifero! Ne stai facendo un dramma come al solito! E le ho preso la mano solo per via della discussione con sua madre,Patrizia!” ribatte.
“ Un dramma giusto! Quella lì vuole accasarsi e il figlio le ha già trovato un partner!” esclamo.
“ Quella lì si chiama Camilla,è una tua superiore quindi portale rispetto! Ed io non sono un essere inanimato che si fa sedurre dalla prima che incontra,pertanto smettila di trattarmi come se non avessi cervello,Patrizia!” sbotta.
“ Vedi che la difendi? Ti piace? Vuoi tradirmi con lei?” gli domando.
“ Perché secondo te io sono uno che finisce a letto con una donna che ha visto una sola volta in vita sua!” replica offeso.
“ Nicola…” farfuglio. Ad interromperci è quel moccioso che gli tira la giacca. Nicola si abbassa e lo prende in braccio.
“ Le porte si sono aperte. Andiamo?” esordisce quella piccola peste. Ci mancava solo lui! Nicola annuisce posandogli un bacio sulla guancia.
“ Sai che ti dico? Pensa quello che vuoi! E alla tua domanda iniziale: non lo so se stasera ho voglia di dormire con te,anche perché delle tue accuse assurde ne ho già piene le scatole!” asserisce per poi andar via furioso. Maledizione!
“ Molto riguardo ti usa il tuo fidanzato!” commenta una voce che purtroppo conosco. Ci mancava solo lui!
“ Daniele,non sono affari tuoi!” sbotto.
“ Tempo due mesi e il tuo ragazzo finirà dritto dritto nel letto di Camilla Mendoza,scommettiamo? Sempre che non accada prima…magari stasera stesso!” mi provoca.
“ Nicola non ha alcun interesse per quella donna! È solo compassione!” replico.
“ Davvero? Dagli sguardi che si lanciavano in quella sala non traspariva molta compassione e poi gli si è anche seduta in braccio e lui non ha battuto ciglio! Mi sono quasi sentito di troppo in quella riunione!” ribatte.
“ Veramente è solo inciampata. Che stai insinuando?” gli chiedo.
“ Non parlavo della scena a cui hai assistito anche tu. È un episodio accaduto appena è arrivata. Sei interessata a sapere cos’è successo in sala riunioni quando tu non c’eri?” mi domanda. Annuisco. Appena arrivata gli si è seduta in braccio?
“ Ti aspetto stasera a casa mia,tanto il tuo amichetto credo sarà impegnato con quel mocciosetto e anche con la madre del mocciosetto!” afferma per poi lasciarmi lì confusa.
 
[Marcella]
“ Io torno a casa! Arrivederci!” esclama quella specie di saltimbanco del padre di Betty. Anche quei due reduci del circo che spaccia per avvocati lo seguono.
“ Mario,dovrei chiederti un favore!” esordisco sottovoce nei confronti del migliore amico del mio ex che oggi sembra con la testa da tutt’altra parte. Chissà che gli è preso!
“ Quale?” mi chiede.
“ Mi serve l’indirizzo di una persona che tu conosci!” gli spiego.
“ Sì,certo.” Replica.
“ Ricardo Mantilla. Dovrei parlargli di una cosa e non mi risponde al cellulare!” affermo. Magari non abita dove siamo stati l’altra notte!  
“ Ricardo? Avete argomenti in comune?” mi chiede. Sbuffo sonoramente.
“ Puoi farmi questo favore oppure no?” sbotto infastidita.
“ Ok. Dopo pranzo ti scrivo un biglietto con il suo indirizzo,ma non metterti nei guai,Marcella!” risponde. Come se avessi 3 anni! Ho solo bisogno di avere una conferma del suo indirizzo!
Daniele e Patrizia rientrano in sala riunioni e l’ultima citata comincia a prendere le ordinazioni come faceva pure quando Armando era qui.
Vado lì e che gli dico? Voglio solo sapere se ho fatto qualcosa di male! Insomma non capisco perché ha reagito così ieri!
“ Marcella,ma mi ascolti?” mi chiede Patrizia.
“ Io non ho molta fame!” le rispondo presupponendo che la sua domanda a cui non ero attenta riguardasse il menù.
“ A quello non c’ero ancora arrivata!” mi fa notare.
“ Ah. E allora che c’è?” le domando.
“ Nicola come ti è sembrato con Camilla?” mi chiede.
“ Beh…ha avuto con lei un atteggiamento diametralmente opposto a quello che di solito ha con me. Deduci tu!” le rispondo. Sbuffa. Che voleva una bugia?
“ Ma non preoccuparti,Patzy Pat! Cosa vuoi che succeda tra quello spaventapasseri e Camilla?! Al massimo potrebbero interpretare << La Bella e la Bestia >>!” cerca di rassicurarla Ugo. Peccato che era la stessa cosa che mi ripetevo io di Armando e quella donna e invece me l’hanno fatta sotto al naso!
 
[Sandra]
“ In effetti si è legato al bambino così in fretta!” commenta Sofia.
“ Che c’entra? Magari gli piacciono i bambini e basta!” obietta Ines.
“ Peccato che l’idea di avere un figlio dalla first lady non mi pare lo entusiasmi più di tanto!” asserisce Mariana.
“ E non entusiasma neanche me. Vi ricordate quando inscenò la finta gravidanza? Ogni giorno sembrava una specie di tragedia greca con lei che si lamentava di continuo come se portasse in grembo un cucciolo d’elefante!” replico. Ci manca solo lei incinta!
“ Chi è che porta in grembo un cucciolo di elefante?” domanda una voce alle mie spalle. Mi volto per fissare i suoi occhioni blu a calamita. Fa per abbracciarmi,ma indietreggio.
“ Che c’è?” mi chiede.
“ Meglio di no qui. È il posto dove lavoriamo!” rispondo imbarazzata. Non voglio finire nei guai e non voglio vi finisca neppure Romeo!
“ Ma che c’è di male?” obietta.
“ Mi vergogno. È la mia vita privata!” rispondo imbarazzata fissando il pavimento. Mi solleva il mento delicatamente e mi regala un delicato bacio sulle labbra.
“ Prego! Continuate pure! Questa non è più un’azienda di moda,ma un’agenzia di cuori solitari!” commenta maligno il dottor Calderon prima di dirigersi verso il bagno degli uomini.
“ Credo che quel tipo non mi sopporti!” afferma Romeo. Magari non sopporta neppure me!
 
[Betty]
Niente. È proprio andato. Continua a fissare la mia pancia come in attesa di qualcosa. Possibile che non capisca che non crescerà da un giorno all’altro e così presto?!
“ La smetti di guardarmi la pancia come se fossi un alieno?!” chiedo a mio marito.
“ Anche tu le prime volte che uscivamo insieme e dicevo di amarti mi guardavi come se fossi un marziano. Chiamala vendetta! E poi sto aspettando di veder crescere la casetta temporanea della mia piccolina,la mia principessina! Però se tu sei gelosa,mi toccherà ricordarti che solo tu sei la regina del mio cuore!” mi risponde posando svariati piccoli baci sulla mia pancia.
“ Secondo te a tua madre è già esploso il fegato dopo una giornata con tua sorella?” chiedo ad Armando.
“ Mah…io spero duri un po’ di più a livello di pazienza! In fondo Bobo è un bambino bellissimo ed è impossibile non affezionarsi a lui!” mi risponde accarezzandomi il viso. In effetti è vero! Quel bambino è capace di farsi amare da tutti!
“ Chissà se Nicola l’ha visto!” commento.
“ Come si fa a non vedere uno tsunami del genere? Il tuo amico se lo ritroverà spesso fra le scatole e questo è solo un bene!” mi risponde.
“ Perché,amore mio?” gli chiedo.
“ Perché la presenza di Bobo eviterà a mia sorella e al tuo amico di compiere qualche pazzia…almeno credo!” replica. Già!
 
[Camilla]
“ Bravo! Chi se lo aspettava che ti piacesse la pasta con zucchine e gamberetti!” esclama Nicola rivolgendosi a Bobo.
“ La mia mamma me la prepara sempre ed è più buona di quella mangiata qui!” risponde mio figlio.
“ Ed io che pensavo che l’ultima donna in grado di cucinare fosse la signora Giulia! Credo che ogni tanto potrei tradirla con te!” mi canzona.
“ La signora Giulia è la tua fidanzata?” chiede Bobo a Nicola,il quale rischia di strozzarsi con l’acqua.
“ No,è la mamma di zia Betty. È la nonna del tuo cuginetto e cucina benissimo!” gli risponde Nicola quando si riprende.
“ La smetti di fare domande impertinenti a Nicola?!” redarguisco mio figlio.
“ Lascialo stare! Non importa! E così abbiamo scoperto che sei una brava cuoca!” esclama Nicola mentre accarezza i capelli di mio figlio.
“ La bettola dove lavoravo cucinava cibi italiani e la moglie del tiranno mi dava lezioni. Non è stato facile per me ricominciare!” gli rispondo.
“ Immagino! Anche io e Betty siamo partiti dal nulla e conosco la situazione.” Replica.
“ Me l’ha raccontato! E mi ha parlato anche tanto di te. Mi aveva detto che mi sarei trovata bene con te!” ribatto. Mi guarda in modo strano. Come quando in sala riunioni mi ha tolto la ciglia dalla faccia.
“ Che c’è?” gli domando. Scuote il capo.
“ Nicola,se vuoi per stasera lasciamo perdere!” esclamo.
“ Perché?” mi chiede.
“ Da quello che ho visto hai litigato con Patrizia ed io non voglio causarti problemi! Betty mi ha detto che sei innamorato cotto di quella ragazza e non mi va che litighiate per colpa mia e di Bobo!” gli rispondo. Questo ragazzo mi sta aiutando e non voglio rovinargli la vita!
“ Se non vuoi avermi fra le scatole anche stasera lo capisco,ma se lo fai per quello che hai visto fra me e Patrizia,tu non c’entri nulla e poi stasera non vengo mica per stare con te…o meglio non solo con te! Io vengo per giocare con Bobo!” asserisce.
“ Non mi da fastidio averti fra i piedi. Mi stai dando un’enorme mano e non so proprio come ringraziarti!” replico.
“ Posso farti una domanda?” mi chiede. Annuisco
“ Perché tu e Patrizia vi odiate tanto?” mi domanda.
“ Credevo lo sapessi. È la tua fidanzata!” gli rispondo. Poteva anche raccontarglielo…è cosa vecchia ormai!
“ Mamma,posso andare sullo scivolo?” mi chiede Bobo indicando lo scivolo fuori dal ristorante. Annuisco.
“ No,non me l’ha detto!” afferma Nicola riferendosi alla nostra discussione di prima.
“ Per non far cadere l’aureola che ha sulla testa!” commento.
“ Dai! Ho bisogno di saperlo! Devo capire perché la odi e perché lei odia te. Da domani lavoreremo tutti e tre insieme!” esclama.
“ Non me lo ricordare oppure scappo via e non torno più!” replico facendolo ridere.
“ Tu sai che Patrizia è stata sposata,vero?” gli chiedo. È meglio chiederglielo perché non so quante altre cose questa donna gli tiene nascoste!
“ Sì. Hanno divorziato più di un anno fa!” mi risponde.
“ Maurizio,l’ex marito di Patrizia…piaceva a me!” sbotto. Mi guarda un po’ scioccato.
“ Patrizia era una mia cara amica e lo sapeva. Un pomeriggio Maurizio mi aveva invitato ad uscire,ma io dovevo studiare per un esame all’università oltre che essere in punizione e chiesi a Patrizia se poteva avvisarlo che volevo rimandare l’uscita poiché per via della punizione non potevo usare il telefono. A quell’esame ci tenevo e non volevo rimediare una bocciatura oltre al fatto che non volevo infrangere le regole in merito al mio castigo!” gli racconto facendo una specie di origami con il tovagliolo.
“ E lei gliel’ha detto?” mi chiede.
“ Ho saputo che a quell’appuntamento ci è andata al posto mio facendogli credere di essere timida e che io mi ero offerta di prendere appuntamento con lui per conto suo. Il resto lo sai…” gli rispondo.
“ Giusto per essere chiara: a me di Maurizio ad ora non importa nulla,anche perché poi dopo qualche mese ho conosciuto il mio ex marito e la cottarella per Maurizio è finita nel dimenticatoio,ma è per principio. Lei è stata falsa con me,mi ha usata ed io non potrò mai perdonarla!” gli chiarisco. Non voglio che pensi che sono una che si è legata al dito questa cosa perché non è così!
“ Già il fatto che tu non ti sia vendicata…” replica lui ancora incredulo.
“ Non è nel mio stile. E poi te l’ho detto dopo qualche mese è entrato nella mia vita il padre di Bobo quindi non ho perso l’amore della mia vita per colpa sua!” gli rispondo.
“ Vuoi dire che se Maurizio fosse stato l’amore della tua vita…” farfuglia.
“ …avrei lottato per lui! Pure perché Patrizia è stata con lui solo per soldi. Guarda caso adesso che hanno divorziato lei è rovinata!” asserisco.
“ Lo dici per mettermi in guardia?” mi chiede quasi sulla difensiva.
“ No,sarebbe fiato sprecato. Betty mi ha detto che ha provato pure lei a farlo senza risultati. Hai voluto sapere e ti ho risposto!” gli rispondo.
“ Senti,Camilla,ma tu sei proprio sicura di voler lavorare in quel tugurio?” mi domanda.
“ Se me lo chiedi perché lavorare nello stesso ufficio con me può crearti problemi con Patrizia…” mi interrompe.
“ Veramente lo dico per te. È orribile! Non sarai masochista?!” esclama.
“ Veramente fra noi due il masochista sei tu! Sei tu che stai con Patrizia Fernandez,non io!” preciso. Scuote il capo divertito. Bobo corre verso di noi. È tutto sudato.
“ Guarda qua! Sei tutto sudato! Adesso dobbiamo andare a casa!” esclamo quando quella piccola peste si avvicina al tavolo.
“ Ma mammina…” cerca di protestare.
“ Mammina,niente! Ci manca solo che ti ammali!” affermo. Nicola fa cenno alla cameriera di portare il conto.
“ Nicola…” Bobo cerca l’aiuto di quel poverino che ci sta sopportando.
“ Guarda che la mamma ha ragione! Poi se ti ammali non possiamo giocare!” afferma Nicola facendolo sedere sulle sue ginocchia. Regalo un bacio sulla guancia al mio cuccioletto mentre la cameriera arriva con il conto.
“ Posso dirvi una cosa?” ci chiede la cameriera. Annuiamo. Io sono un po’ titubante…non vorrei che Bobo avesse disturbato qualche cliente o distrutto qualcosa perché mio figlio n’è capace!
“ Siete una splendida famiglia!” esclama regalando una carezza a Bobo. Posso scomparire? Non c’è una botola da queste parti? Non sono qui neppure da 24 ore e già non conto più le figuracce fatte! Nicola è tutto rosso in volto e anch’io mi sento accaldata per l’imbarazzo!                
“ Veramente…non…” farfuglio.
“ Grazie e arrivederci!” la liquida Nicola pagandole il conto.
“ Pensavo chissà che dovesse dirci!” sibila Nicola ancora rosso in volto.
“ Nick,scusa ma in azienda non posso tornare o Bobo con i vestiti bagnati si ammalerà!” affermo quando ritrovo la facoltà di parola.
“ Cami,facciamo una cosa: visto che i vostri bagagli sono alla reception,ora passiamo in Ecomoda,voi mi aspettate in macchina mentre ritiro i bagagli e poi andiamo a casa di tuo fratello!” mi propone Nicola. Questo ragazzo è un angelo!
“ Non voglio che trascuri il lavoro per colpa nostra!” obietto.
“ Non trascuro niente! Preferisco evitare di incappare in Patrizia di nuovo per oggi,ok? Mi aiuti ad evitarla?” replica. Annuisco con un sorriso.
“ Almeno mi permetti di offrirti la cena?” gli chiedo. Dopo tutto ciò che ha fatto per me,mi sembra il minimo! E ci ha anche offerto il pranzo!
“ Perché no,vediamo se Bobo mi ha detto la verità sul tuo talento culinario! Ma domani mattina tu e Bobo venite a fare colazione con me in un posto! C’è una persona che dovete conoscere assolutamente!” mi risponde per poi prendere in braccio mio figlio. Annuisco.
 
 
Capitolo terminato! Lo so che vi ho fatto attendere parecchio per pubblicare questo benedetto capitolo,ma tra l’università,le vacanze e l’altra storia ho avuto poco tempo!
Che ne pensate di questo primo incontro tra Camilla e Nicola? E di quello fra Nicola e Bobo? Margherita si ammorbidirà un po’ nei confronti del nipotino o continuerà a non volerlo nella sua vita?
Sandra ha fatto bene a fidanzarsi con Romeo? Che ruolo avrà questo baldo giovane nella vita di Sandra? E che pensate della reazione di Mario?

Vi do una piccola chicca: nel prossimo capitolo scoprirete i retroscena del matrimonio di Camilla e quindi perché è così restia a parlarne ad anima viva! Non so quando aggiornerò! Alla prossima! 

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Capitolo 16
*** 16 ***


[Sofia]
La bionda finta è nera di rabbia e ci stiamo divertendo a rigirare il coltello nella piaga,anche se l’intesa fra quei due è davvero lapalissiana.
“ Lui la divora con lo sguardo e con quel bambino è proprio un amore!” commenta Mariana.
“ Sono proprio una bella coppia!” commento. La first lady è sta proprio fumando d’ira.
“ Beh sì. Non mi aspettavo che quest’alchimia fra i due perdurasse anche dopo il loro incontro dal vivo,ma è evidente che si piacciono. Lui è cotto e credo che la signora Camilla non ci metterà molto a capire che dietro quei vestiti non proprio alla moda si nasconde una brava persona. Un po’ com’è successo fra Betty e il signor Armando!” asserisce Sandra.
“ Non sogni lo stesso anche per te?” le chiede Anna Maria. Sandra sbuffa oltraggiata.
“ No. A me basta ciò che ho e smettila con questa tua fissazione! Ad ogni modo c’è da capire se è vero ciò che ha detto quel bambino.” Replica Sandra. Sì,ma dove si sarebbero conosciuti Nicola Mora e la signora Camilla?
“ Mah… L’unica che sa la verità è la signora Camilla e di certo non possiamo domandarlo a lei!” sentenzia saggiamente Ines. Il fisso di Sandra squilla e lei corre a rispondere.
“ Pronto…Dottore,è lei!...Sì,dottor Mora,certamente. Ho fatto portare la sua valigetta accanto ai bagagli della signora Camilla alla reception!... No,non si preoccupi,dirò al dottor Gutierrez che per oggi l’azienda è in mano sua,anche se devo confessarle che la cosa mi spaventa un po’!... Allora  domani! Buona serata!” le sentiamo dire. La first lady va via infuriata. Di certo sarà andata a piagnucolare dalla signora Marcella!
“ Siamo nelle mani di Gutierrez!” ci comunica Sandra. Andiamo bene!
“ Ragazze,quanto scommettete che finiranno a letto assieme prima del ritorno di Betty?” domanda euforica Anna Maria. La guardiamo tutti male. Scommettere su una cosa del genere?
“ Guardate che potrebbero saltarsi addosso anche stasera! Domani scopriremo la verità!” continua la nostra receptionist.
“ In che senso?” le chiede Sandra.
“ Sveglia! Capisco che tu non abbia esperienza in questo senso,ma se i due arriveranno assieme domattina avremo la conferma alle mie supposizioni!” le risponde Anna Maria.
“ Dio Mio,tu sei malata!” commenta attonita Sandra.
 
[Hermes]
“ E quindi com’è la dottoressa Mendoza?” mi domanda mia moglie. Non capisco perché le donne sono così impiccione!
“ Lei e il dottor Armando sono decisamente più cordiali rispetto ai genitori! È una brava ragazza e si vede!” le spiego.
“ Meglio di quella Patrizia?” mi chiede con un ghigno disgustato.
“ Ci vuole meno della dottoressa Mendoza a superare quella gallina decolorata a livello di rapporti umani! Basterebbe pure lo Yeti!” rispondo.
“ E hai visto anche il bambino?” mi chiede.
“ Non solo io. L’hanno visto e sentito tutti quelli che erano in riunione con me. Io stimo molto il signor Roberto e sua moglie,ma in questa occasione hanno dimostrato di avere davvero il cuore gelido!” le rispondo ancora scosso. Anch’io sono burbero,ma quando mi trovo a pensare al bambino che aspetta Betty,immagino di abbracciarlo,di viziarlo,di coccolarlo,mentre quei due sembravano indifferenti a quella povera anima innocente!
“ Che vuoi dire?” mi chiede Giulia.
“ Non un gesto d’affetto,non una carezza,non una parola gentile verso quel bambino! È stato più gentile con lui Nicola,che non l’aveva mai visto prima,che quei due che condividono con lui il patrimonio genetico! A questo punto non oso domandarmi come tratteranno il bambino che aspetta Betty!” le confesso preoccupato.
“ Beh il bambino di Betty avrà noi! L’affetto non gli mancherà,vedrai!” mi rassicura mia moglie. Lo spero proprio!
 
[Patrizia]
“ Un continuo << che bella coppia >>,<< lui la mangia con gli occhi >> e << che bella famiglia >>! Non le sopporto più,Marce! È con me che lui deve essere gentile e affabile,non con quella gattamorta scesa dalla montagna! Che devo fare,Marce?” le chiedo.
“ Mi prendi in giro? Credi che se avessi saputo come ci si dovrebbe comportare in un caso analogo,mi sarei fatta rubare il quasi marito dalla prima sempliciotta arrivata? Non lo so,Patrizia! Dev’essere la poltrona della presidenza a rendere gli uomini adulteri,anche se Roberto e mio padre non erano così!” risponde.
“ Puoi mettere da parte per un secondo Armando e la tua tragedia sentimentale per darmi un consiglio?” le domando.
“ Cambia uomo. Il mio consiglio è questo! Che se lo tenga Camilla quel cretino!” mi risponde.
“ Quando non ero in sala riunioni,come si sono comportati?” le chiedo.
“ Vuoi la verità?” replica. Annuisco.
“ Un bisbiglio continuo. Senza ritegno è l’espressione che si addice a quelli. Sia chiaro: niente di esplicito o pornografico o avremmo dovuto chiamare National Geographic per scoprire a che specie appartiene quello e se poteva trattarsi di una versione reale di Tarzan e Jane,ma ti assicuro che Margherita era indignata! Sembrava la maestrina dalla penna rossa che redarguisce due compagni di banco che amoreggiano mentre lei spiega! Stomachevoli!” mi racconta.
“ Giuro che quella sgualdrina me la paga!” sibilo. Nicola mi serve! Chi pagherà tutti i miei debiti se dovesse lasciarmi?
“ Io mi chiederei più che altro se la piccola Cenerentola racconterà a Nicola perché ti odia tanto! Finiresti per perdere ancora punti se dovesse scoprire che è stata lei la prima a mettere gli occhi addosso a Brickman e che tu gliel’hai soffiato sotto il naso!” afferma Marce.
“ Uno come Maurizio non l’avrebbe mai neppure guardata! Le ho risparmiato un’umiliazione,dovrebbe ringraziarmi! Ce lo vedi Maurizio con Camilla? Non è una 90-60-90 e non lo sarà mai! Non a caso,se non fosse stata una Mendoza,neppure il suo ex marito l’avrebbe mai degnata di uno sguardo! È una perdente che non ha saputo sfruttare il dono di essere nata da una famiglia ricca!” le rispondo.
“ Appunto perché è una perdente dovresti stare attenta,dato che anche quel buzzurro ripulito lo è…non vorrei che la loro condizione la favorisse e segnasse la tua caduta dal trono,first lady!” replica. La fulmino con un’occhiataccia.
“ Dai che il soprannome ti sta bene! Magari un giorno sposerai sul serio un futuro Presidente degli USA!” esclama sorniona.
 
[Nicola]
Sono curiosissimo di sapere che faccia faranno quindi cerco di sembrare il più normale possibile,anche se sono in trepidante attesa di assistere alla loro reazione!
Camilla infila la chiave nella serratura e la porta si apre dopo due mandate. Le luci sono spente e sono stato io stesso ieri ad abbassare tutte le tapparelle per il buio completo nella stanza.
Cami fa per premere l’interruttore della luce ma io la blocco. Mi sfilo la cravatta e la bendo. Ridacchia.
“ Nicola! Ma insomma ti sembra il momento di scherzare con tutte queste valigie oltre alle buste della spesa?” protesta divertita.
“ Sì.” Rispondo convinto. Me la prendo comoda portando le valigie e le buste dentro e sistemandole lasciando con lei Bobo sull’uscio della porta. Lei e Bobo sono molto curiosi,si vede dalle espressioni sui loro volti!
“ Nick,ti prego!” mi supplica quasi. Accendo la luce e le tolgo la benda. La casa è tutta addobbata con palloncini e la scritta << Welcome >> appesa. Camilla si porta una mano alla bocca,mentre Bobo corre subito verso il pacco regalo poggiato sul divano.
“ Ieri non mi rispondevi al telefono e così sono venuto qui ed ho fatto tutto questo per auspicarmi che non fossi arrabbiata con me e che stessi per arrivare!” le confesso sperando che non mi prenda per cretino. Si volta verso di me con gli occhi lucidi per poi abbracciarmi. Resto un po’ attonito da questa reazione prima di decidermi ad abbracciarla a mia volta.
“ Nessuno aveva mai fatto una cosa simile per me!” esclama toccata. Si vede che si è circondata solo di gente di merda finora!
“ E non hai ancora visto niente!” commento. Veniamo interrotti da Bobo che viene verso di noi con lo scatolone del puzzle che gli ho regalato.
“ Mamma,guarda! È il puzzle del Re Leone!” esulta. Sorrido intenerito,ma il mio ghigno scompare quando incontro lo sguardo inceneritore di Camilla. Speriamo bene!
“ Io adesso dovrei tagliarti le mani!” asserisce. Già,mi aveva chiesto di non comprare regali a Bobo! Mi gratto la nuca imbarazzato.
“ Se proprio devi,apri prima questo,almeno avrai un doppio motivo per mozzarmi le mani,anche se forse farai di peggio quando vedrai il resto!” farfuglio porgendole uno scatolino che estraggo dalla mia tasca. Scuote il capo sconfitta. Speriamo le piaccia!
Apre titubante il pacchetto che le ho consegnato e ha un’espressione strana quando il suo sguardo si posa sul laccio di caucciù verde dov’è appeso un ciondolo d’argento a forma di C con tanti piccoli Swarovski dello stesso colore. Di certo è abituata a regali più costosi!
“ Nick,è bellissima!” farfuglia.
“ Se non ti piace puoi anche dirlo…” mi chiude la bocca poggiandovi la sua mano.
“ È meravigliosa. Tu sei meraviglioso. Grazie! Me l’allacci?” mi chiede per poi darmi le spalle. Si porta i capelli da un lato scoprendosi la nuca. La tentazione di accarezzarla è forte e non capisco proprio cosa mi sta succedendo!
Mi avvicino a lei e le allaccio la collana che le ho regalato non perdendo l’occasione di accarezzarle la nuca con la punta dell’indice.
“ F-Fatto!” farfuglio. Si volta verso di me con un sorriso enorme.
“ Come mi sta?” mi chiede contenta.
“ Sei bellissima!” le rispondo.
“ Non dovevi!” farfuglia. Sorrido.
“ Non è tutto! Adesso voi due chiudete gli occhi e venite con me!” esclamo sollevando il piccoletto e prendendo per mano Camilla per condurli verso la loro stanza.
“ Sorpresa!” esclamo facendo aprire i loro occhi. La stanza è piena di giocattoli. Sembra il Paese dei Balocchi!
“ Sono tutti per me?” domanda Bobo fissando quello che a lui deve sembrare il paradiso. Annuisco. Mi abbraccia forte regalandomi un bacio enorme sulla guancia per poi farsi mettere giù. È bellissimo vederlo così felice!
“ Tu sei un pazzo!” esclama Cami sconsolata.
“ Dici che ho esagerato?” le chiedo guardando Bobo che non sa se avvicinarsi prima ai Lego o al monopattino.
“ Mammina,guarda le Beyblade! Guarda che belle!” esclama elettrizzato il piccolino mostrando le trottole che gli ho comprato ieri.
“ E le Micro Machines!” continua col medesimo entusiasmo.
“ Dico che hai esagerato,ma sei stato dolcissimo!” risponde Camilla alla mia domanda di prima. Mi abbraccia forte.
“ Bentornata a casa!” farfuglio completamente frastornato dal suo profumo. Mi stringe più forte.
“ Mentre ero in taxi in direzione dell’Ecomoda ho ascoltato i tuoi messaggi in segreteria!” mormora. Si stacca leggermente da me per posarmi un dolcissimo bacio sulla guancia. Vuole farmi andare a fuoco il viso?
“ Grazie! Era da un po’ che qualcuno non si preoccupava per me!” afferma lasciandomi specchiare nei suoi magnifici occhi.
“ Mi preoccupo sempre delle persone che mi stanno a cuore! Mi hai fatto morire di paura!” le rispondo accarezzandole la guancia.
“ Scusa. Non volevo! Mi perdoni?” mi chiede. Come faccio a risponderle di no quando mi guarda così?
“ Va bene,ma niente più spaventi simili perché ho una certa età!” rispondo suscitando una sua risata. C’è qualcosa di più bello che sentirla ridere ed è vederla ridere!
“ Siamo coetanei. Dovrei offendermi perché in un certo senso hai dato della vecchia pure a me?” mi chiede divertita. Sorrido.
“ Ma se vestita così sembri ancora più piccola! A proposito sei maggiorenne,vero?” la punzecchio. Mi pizzica leggermente il fianco.
“ Era da un po’ che non ridevo così!” mi confessa. È così tenera! Meglio che si abitui a sorridere perché non le permetterò di stare male ancora! Da oggi per lei sarà tutto in discesa!
“ Nicola,mi aiuti a montare la pista nuovissima?” mi domanda Bobo avvolgendo le gambe mie e di Camilla con le sue braccine. Distolgo lo sguardo da Cami e mi abbasso per essere alla altezza del piccoletto quando libera la mia gamba dalla sua presa.
“ Amore,facciamo così: tu ora prendi le Beyblade e vai in salone a giocare,mentre io e la mamma mettiamo i vestiti nell’armadio così poi possiamo montare la pista sul pavimento senza ingombri,ok?” gli propongo accarezzandogli i capelli. Annuisce.
“ Grazie mille per tutti i giocattoli belli che mi hai regalato,Nicola!” esclama abbracciandomi di sorpresa. Resto intenerito da quel gesto d’affetto e ricambio stringendolo a me. Come si fa a non affezionarsi subito a questo tesorino?
“ Non mi devi ringraziare,cucciolo! Sono felice che ti piacciano i miei regali!” replico contento.
“ Mammina,posso andare sul monopattino?” le chiede Bobo guadagnandosi una carezza da parte sua.
“ Ma senza distruggere nulla,amore mio!” acconsente Camilla sbaciucchiandolo.
“ Cami,non c’è rimasto molto da distruggere! Miss Spocchia ha già fatto piazza pulita di parecchi gingilli!” le faccio notare facendola ridere.
“ Nick,accendiamo prima il caminetto?” mi chiede Camilla. È l’unica cosa che rende queste 4 pareti una casa nel senso più ampio della parola!
“ Sai è l’unica cosa che fa di questo posto una casa!” aggiunge. La guardo sbalordito.
“ Ho detto qualcosa di male?” mi chiede preoccupata.
“ No,ma hai espresso a voce alta un mio pensiero!” le rispondo frastornato.
“ Stregoneria,presidente!” mi canzona facendomi ridere.
 
[Armando]
“ Perché non chiama?” domando a me stesso per l’ennesima volta. Mannaggia a lei! Non capisce che un fratello sta in pensiero a saperla così lontana da sola e con un bimbo piccolo?
“ Amore,starà mettendo a posto le sue cose o starà facendo la spesa!” mi rassicura la mia adorabile mogliettina. L’abbraccio da dietro poggiando la testa nell’incavo del suo collo.
“ Ma una telefonata poteva anche farla!” protesto.
“ Pensa che non è da sola. C’è Nicola con lei!” tenta di rassicurarmi.
“ Ah beh allora siamo a cavallo!” commento sarcastico. Nulla contro quel tipo dopo aver saputo che non ha mire su mia moglie,ma è risaputo che il tale non è propriamente un campione di lotta libera e di certo non potrebbe mai difendere Camilla!
“ Sei ancora geloso?” ridacchia.
“ Non è questo! Diciamo che il fatto che Camilla nomini Nicola ogni 3 parole non mi entusiasma particolarmente! Riesco già a prevedere le grida di mia madre di fronte alla prospettiva di una probabile relazione fra i due!” le rispondo. Già me la vedo urlare come una matta e dare i numeri per una cosa simile!
“ Vediamo se con un po’ di coccole riesci a lasciar andare via i pensieri!” soffia sulle mie labbra prima di accarezzarle con le sue.
 
[Margherita]
“ L’hai vista anche tu che amoreggiava con quello,no?! Non mi sto inventando niente!” mi rivolgo a mio marito.
“ Sì,i due sono molto in confidenza,ma non c’è bisogno di vedere del male in questo,Margherita! E poi ascoltami: quel tipo sarà malvestito, grossolano,poco avvenente,ma tu ce lo vedi a tenere il piede in 2 scarpe? Nicola Mora sta con Patrizia!” mi risponde.
“ Se è per questo non immaginavo neanche che Beatrice finisse a letto con nostro figlio,dato che non dava propriamente l’immagine di una femme fatale,una che potrebbe andare a letto col suo capo promesso sposo ad un’altra!” gli faccio notare.
“ Non è che l’abbia violentato! Anzi dovremmo ringraziare quella ragazza per averlo perdonato dopo tutto quello che Armando le ha fatto e di non essersi vendicata tenendosi l’Ecomoda ed impedendo ad Armando di fare il padre e a noi di fare i nonni!” ribatte.
“ Vogliamo parlare di come Nicola Mora parla al bambino? Questa storia non mi piace!” ritorno all’argomento cardine della conversazione.
“ Margherita,è riuscito a calmarlo per proseguire la riunione ed è stato gentile,ma non gli ha imposto di vederlo come un padre!” replica.
“ No,ma nostro nipote gli ha chiesto di diventare il suo papà e questo è un segnale!” osservo.
“ Anche se fosse non possiamo intrometterci nella vita di Camilla,lo capisci? Non ne abbiamo più il diritto da quando ci siamo disinteressati di lei e del bambino! Nostra figlia ci manderebbe a quel paese senza mezzi termini,la conosci! Margherita,Camilla è adulta e credo spetti a lei prendere certe decisioni per la sua vita e per quella di Robertino!” risponde. Sbuffo.
 
[Mario]
Armando si è messo in contatto con sua sorella e non con me che sono sempre stato suo amico e complice nelle sue imprese amorose! E poi che vuol dire che è innamorato? Camilla l’ha detto solo per rassicurare il padre di Betty o è davvero così? E perché Armando non mi ha rivelato di essersi innamorato? Non sono un mostro! Avrei capito la situazione…forse… Maledetto me e quando ho ideato quel piano assurdo! Avrei dovuto evitare di coinvolgere Armando e avrei dovuto prevedere che sarebbe stato l’anello debole del marchingegno!
“ Dottore,sta bene?” mi domanda il cretino che si è fidanzato con la mia ex segretaria.
“ Stavo meglio prima! Lei non lavorava al piano di sotto? Ah no mi lasci indovinare: è qui per Sandra,giusto? Per darle il cinquantesimo o sessantesimo saluto della giornata,immagino!” ribatto acido. Ci mancavano solo questi due ad amoreggiare in azienda!
“ Romeo… Salve dottore!” esclama Sandra,prima entusiasta il nome di quello,e decisamente meno il seguito quando scorge me.
“ Salve. Vorrei teneste ben presente che questo non è l’angolo di San Valentino né la fiera della melassa,quindi consiglierei di posticipare i vostri incontri amorosi dopo l’orario d’ufficio!” replico arcigno.
“ Come faceva lei con Anna Maria qualche mese fa?” ribatte con una certa acredine la mia ex segretaria. Stringo i pugni indignato.
“ Già che stupida! Io non posso farlo perché non ho istruzioni da parte sua! Vuole scrivere anche a me una bella letterina con indicazioni precise su come relazionarmi al mio fidanzato? O per caso il suo talento di scrittore è andato scemando col tempo?” continua. Se esistesse una scala per misurare la rabbia,ciò che provo in questo momento l’avrebbe sforata di certo!
“ Piccola,io adesso vado di sotto che ho ancora qualche computer da riparare. Ci vediamo dopo!” interviene quel tipo per poi andare via. Piccola? Ma davvero? Cristo Santo,è quasi più alta di lui e la chiama << piccola >>? Un po’ di originalità non guasterebbe!
“ E adesso che ha da ridere?” inveisce Sandra.
“ Diciamo che << piccola >> è l’ultimo aggettivo che accosterei alla sua persona!” rispondo fra le risate.
“ Credevo che fosse << bella >> l’ultimo attributo accostabile alla mia persona!” replica sprucida incrociando le braccia al petto.
“ Sandra…” farfuglio.
“ Lasci perdere. Non serve indorare la pillola ed io ora dovrei andare a lavorare,visto che si avvicina l’orario d’uscita,quando potrò fare tutto quello che voglio col mio fidanzato!” risponde.
“ Tipo portarlo da un oculista? Uno che la vede piccola ha evidenti problemi agli occhi!” ribatto. Mi lancia un’occhiataccia per poi andar via stizzita. Sorrido divertito.
 
[Camilla]
“ Sei seria? Davvero si sono sposati?” mi domanda Nicola,mentre mi passa alcuni vestiti che ripongo nell’armadio.
“ Sì,e Betty è totalmente cambiata! Niente frangia,né apparecchio,né occhiali demodé,né vestiti fuori moda! Dovresti vederla!” rispondo.
“ Addirittura? E che le hai fatto per cambiarla così?” mi domanda.
“ Non fare battute! Magari un giorno potrei far cambiare look anche a te!” gli rispondo.
“ Per me ci vorrebbe un miracolo!” replica melanconicamente. Ha l’autostima sotto i piedi questo povero ragazzo!
“ La smetti di buttarti giù in questo modo? Tanto la tua Patty ti vuole per quello che sei,no?” ribatto. O meglio per quello che ha,ma questo me lo tengo per me! Questo ragazzo è così dolce e mi ha regalato una collana stupenda! Non capisco come faccia Patrizia a non vedere altro in Nicola se non il suo portafoglio!
“ Vuoi dire che tuo fratello non amava Betty per com’era? Ti ha chiesto lui di farla cambiare?” mi chiede con veemenza.
“ Ehi! Sta calmo! Non è che Armando è l’origine di tutti i mali del mondo! Io so tutto di com’è cominciata la loro storia ed Armando è pentito! Senti,Nicola,io lo so che sei incazzato con lui per aver preso in giro Betty e anch’io lo sono,ma Armando non è cattivo! Se mi prometti di non dirlo a nessuno,ti confido una cosa!” replico.
“ Devo preoccuparmi?” mi chiede.
“ Nicola,in questi anni io non ho vissuto solo con lo stipendio da cameriera oppure non avrei mai potuto pagare l’asilo a Bobo e neanche la babysitter!” gli confesso.
“ Camilla,mi sto spaventando! Che vuoi dire?” mi domanda.
“ Armando ogni mese mi mandava dei soldi,la mia parte di utili! Ora capisci perché ti chiedo di non giudicarlo per ciò che ha fatto spinto dall’ego? Armando ha anche un lato buono che con Betty è emerso completamente. Io credo che l’amore serva anche e soprattutto a questo! Betty è stata l’ancora di salvezza di mio fratello!” gli rispondo.
“ L’amore…ti assicuro che il mio sta facendo venir fuori il lato peggiore di me!” sibila passandomi altri vestiti.
“ Betty mi ha raccontato della tua insana passione per Patrizia e anche di quanto lei disapprovi! Se questa storia tira fuori il tuo lato peggiore, forse non è quella giusta! Pensa ad Armando e Marcella: Marcella più volte ha fatto uscire dai gangheri mio fratello. Ogni volta che ci sentivamo era teso,nervoso,isterico; invece con Betty è così serafico,tranquillo. Se una storia tira fuori il lato peggiore di noi,forse è il caso di darci un taglio!” commento.
“ È solo che Patrizia è così esasperante talvolta! È gelosa,possessiva e poi più le dico di fare una cosa più lei fa l’esatto contrario! A volte mi sembra di parlare al muro con lei! Secondo te io ho la faccia da adultero?” mi domanda. Scoppio a ridere. No,Nicola la faccia del mascalzone proprio non ce l’ha!
“ No. Assolutamente no. E ad ogni modo la regola è semplice e lineare: se ami non tradisci! Patrizia non dovrebbe preoccuparsi!” gli rispondo. Povero ragazzo! Non capisco come abbia fatto a finire nella rete di quella lì!
“ Non so come spiegarlo…insomma…quando inizi una storia con qualcuno che la pensa in modo diametralmente opposto a te,la cosa inizialmente ti attrae anche,ma…” farfuglia.
“ …ma poi cominciano i problemi! È una storia che conosco,credimi!” concludo la sua frase. Già…io e Samuel eravamo proprio così ed infatti siamo finiti in questo modo!
 
[Patrizia]
No,devo togliermi questo dubbio. Io non starò di certo a guardare come ha fatto Marce che poi è rimasta con un pugno di mosche! Non intendo sottovalutare quella lì solo perché ha qualche chilo in più! Il fatto che quella gattamorta sia tornata non mi piace per niente!
“ Pronto!” che ci fa quel moccioso col telefono di Nicola?
“ Voglio parlare con Nicola!” rispondo.
“ La mia mammina dice che se si vuole qualcosa bisogna dire << per favore >> altrimenti sei maleducata. Nicola è nella cameretta con la mia mammina!” replica. Mi mancava solo la lezione di morale dal microbo!
“ Nella cameretta a fare cosa?” gli chiedo inferocita.
“ Non lo so. Io vado in monopattino!” mi risponde. E chi se ne frega!
“ E non potresti andarlo a chiamare e passargli il suo cellulare,per favore?” sibilo fra i denti. Ci mancava solo il moccioso ritardato!
“ Va bene!” risponde.
“ La porta è chiusa a chiave!” annuncia dopo qualche minuto. A chiave?
“ Allora bussa,no?” lo invoglio. Le nocche del microbo accarezzano poco delicatamente il legno della porta.
“ Cucciolo,che c’è?” sento dire da quella gattamorta dopo qualche secondo.
“ Perché eri chiusa a chiave? Dov’è Nicola? Il suo cellulare ha squillato!” esclama il moccioso.
“ Perché qui non puoi entrare dato che ci sono tutti i vestiti in mezzo,pulcino!” risponde quella. Tutti i vestiti in mezzo? I vestiti di chi?
“ Amore,che succede?” domanda la voce di Nicola. << Amore >> a chi?
“ Bobo è venuto a portarti il tuo cellulare!” risponde Camilla.
“ Grazie mille,cucciolo! Pronto!” Nicola si rivolge prima a quel moccioso e poi a me.
“ PRONTO UN CAVOLO! PERCHÉ NON SEI TORNATO IN ECOMODA ED ERI CHIUSO A CHIAVE IN CAMERA DA LETTO CON QUELLA GATTAMORTA? E POI CHI HAI CHIAMATO << AMORE >>? SEI A LETTO CON QUELLA?” grido.
“ Una domanda alla volta,Patrizia! Anche se sono quasi quotidiane,se non so in che ordine me le hai fatte,non posso risponderti! Se aiutare un’amica a disfare le valigie ha per te una valenza peccaminosa,allora sì,io e Camilla stiamo mettendo in atto azioni molto peccaminose. Siccome abbiamo ancora da disfare il bagaglio del bambino,c’è altro?” replica.
“ Credevo che quella avesse due mani funzionanti. Non ci vuole molto a disfare delle valigie. Potevi accompagnarla a casa e tornare qui,dato che sei il presidente dell’Ecomoda e non il maggiordomo della piccola Cenerentola!” ribatto.
“ Sono il presidente e faccio quello che voglio. L’azienda è nelle mani di Gutierrez,non nelle mani del conte Dracula,quindi sono a posto. E datti una calmata perché quel tono da suocera invadente sta cominciando a darmi ai nervi! Trascorri una buona serata!” risponde per poi mettere giù. Disgraziato!
 
[Daniele]
“ Sono già finiti a letto! Wow!” commento facendola sobbalzare. È rossa come un peperone e mi diverte vederla imbarazzata,senza argomenti con cui ribattere!
“ Daniele,guarda che ti sbagli. Hai capito male!” risponde sotto lo sguardo divertito di quell’ammasso di zitelle delle segretarie.
“ Mi dispiace,ma ci sento benissimo. Guarda che l’avevo capito già da come si sono guardati in sala riunioni! Certo povero quel bambino! Potevano almeno metterlo a letto prima!” replico.
“ DANIELE,SMETTILA! NON È COME PENSI TU!” gracchia.
“ Ah no? E com’è? Da oggi in poi potrei chiamarti PPS!” ribatto.
“ Come?” chiede.
“ Patrizia Povera e Single! Ma se non ti piace posso optare per PPZ,ossia Patrizia Povera e Zitella…” la punzecchio.
“ Se non la pianti ti arriva un ceffone!” ringhia.
“ Sei più eccitante quando fai l’aggressiva!” la stuzzico.
“ Io invece ti detesto quando fai così!” replica. Entrambi indirizziamo lo sguardo verso l’ascensore quando sentiamo quelle galline spennacchiate salutare in coro mia sorella. Ma dove cavolo va?
“ Marce,dove vai?” le chiede Patrizia.
“ Cos’è? Il boro ripulito ti ha affidato temporaneamente l’incarico di presidente e ti senti il capo?” replica Marcella.
“ È un mistero sapere dove vai?” intervengo.
“ Ho finito di lavorare ed esco. Ho voglia di prendere un po’ d’aria,è vietato? Patrizia,lo dici tu al tuo pseudo fidanzato?” ribatte mia sorella.
“ Non c’è. Per oggi dirige Gutierrez!” risponde Patrizia.
“ Ma non mi dire! Un presidente ed un vicepresidente in carica e dobbiamo accettare che sia il direttore del personale a dirigere l’azienda! E Camilla dalla Svizzera che diavolo è venuta a fare? A portarci un po’ di cioccolata? La prossima volta dovrò aspettarmi come dirigente il figlio di Camilla?” sbotta mia sorella,che tutti i torti non ha.
“ Marce,che hai?” le domanda Ugo appena sopraggiunto dall’atelier.
“ Ho che qui il presidente e la sua vice vanno perdendo tempo. Sai chi dirige per oggi? Gutierrez! Magari domani toccherà a me o a te o magari a Sandra o a Mariana! Ma roba da matti!” gli risponde Marcella.
“ Di male in peggio! Poteva affidarla a me la presidenza per oggi! E quindi Camilla non c’è?” replica lo stilista.
“ No,è in camera da letto col presidente,non è vero Patrizia?” colgo l’occasione per provocare ancora una volta Patrizia,la quale risponde con una gomitata che mi colpisce il fianco. Le racchie stanno già cominciando a malignare mentre Ugo e Marcella sorridono sotto i baffi.
“ Ora ci penso io. Patrizia,dammi il numero di quel clown!” affermo. Patrizia mi detta il numero e chiamo quel cretino patentato.
“ Pronto!” risponde quello.
“ Sono Daniele Valencia. La chiamo solo per comunicarle che lei e la sua amichetta siete pagati per lavorare e non per giocare alla famigliola felice con il moccioso,pertanto esigo di averla qui fra al massimo mezz’ora!” asserisco.
“ Oppure che succede? Mi picchia o manda sua sorella a urlarmi nelle orecchie? Riguardo l’essere pagati,né io né Camilla abbiamo ancora visto l’ombra di un quattrino dalla sua cara azienda,quindi anche su questo è in errore dato che al presente io e la dottoressa stiamo lavorando gratis! Se vuole redarguirmi facendomi notare che avrò dei guadagni a lavorare in Ecomoda,incentivandomi in tale maniera a meritarmi lo stipendio lavorando,usi perlomeno il futuro come tempo verbale o mi sento preso in giro! Per il resto,se ha qualche urgenza può rivolgersi al dottor Gutierrez. Io per oggi ho da fare,quindi non sarò lì prima di domattina. E lo stesso vale per la dottoressa Mendoza,verso la quale le ordino di moderare i toni! Se non c’è altro,passi una buona serata!” risponde. Sento in sottofondo la risata di Camilla. Riaggancio furioso.
“ Giuro che quel cretino me la paga! Che non pensi di restarci per sempre su quella poltrona! E quando né lui né la sua amichetta avranno più cariche qua dentro,sarò io a ridermela di gusto!” esclamo per poi andar via furioso.
 
[Mariana]
“ Ragazze,avete sentito?” sussurra Sofia.
“ Difficile non farlo! Con lo show che hanno messo su,l’avran sentito anche in Alaska! Chissà se davvero erano a letto assieme!” rispondo.
“ Pensi che sia lei la donna delle carte?” mi chiede Sandra.
“ Potrebbe essere. E il bambino non è un neonato,ma un bambino già fatto e finito che oggi c’ha fatto perdere 10 anni di vita!” le rispondo.
“ Però è carino!” commenta Ines.
“ Il dottor Mora?” domanda Sofia.
“ Parlavo del bambino. Preso per il giusto verso,è tranquillo e non ci vuole un esercito a tenerlo buono!” le risponde Ines.
“ Sì,è dolcissimo!” rispondo. Per carità,mi ha fatto morire di paura quando è scappato via per andare da sua madre,ma non si può negare che è un amore di bimbo!
“ Troppo carino!” commenta Sandra.
“ Sandra,se non superi quella benedetta frontiera,è difficile che tu ne metta al mondo uno tutto tuo!” la punzecchia Sofia. La mia collega sbuffa contrariata.
 
[Betty]
Prima non credevo alle voglie gravidiche. Pensavo fossero un’invenzione delle donne per abbuffarsi e posso tranquillamente affermare che la gravidanza di Berta mi ha aiutato a rafforzare questa mia teoria,dato che ha definito più volte la gestazione una benedizione! Beh ora mi tocca ritrattare tutto e asserire che le voglie esistono oppure non sarei qui a divorare un barattolo di biscotti all’una di notte come una ladra!
Ad un tratto sento dei passi alle mie spalle,mi volto e vedo Armando venire verso di me.
“ Amore,mi sono svegliato e non c’eri. Non riesci a dormire?” mi domanda stiracchiandosi.
“ No!” bofonchio sgranocchiando i miei biscotti.
“ Voglie notturne?” mi domanda accarezzandomi i capelli. Annuisco.
“ Almeno le nausee sono passate!” commenta.
“ Mi dispiace. Domattina a colazione non avremo nulla da mangiare e solo per colpa mia!” singhiozzo. Mi abbraccia forte.
“ No,dai. Non fare così! Non è colpa tua! Lo sai che non sopporto vederti piangere!” cerca di calmarmi cullandomi dolcemente.
“ Se continuo così,fra due mesi sarò una botte e quando torneremo a casa ci saranno fior fiori di modelle pronte a saltarti addosso e…” mi interrompe con un delicato bacio sulle labbra.
“ Che dici? Che sciocchezze sono queste? È da quando stiamo insieme che le modelle neanche le vedo più. Non ti fidi di me? Pensi che il nostro matrimonio per me sia un gioco?” esclama.
“ No. Lo so che mi ami,però…” farfuglio.
“ Però niente! Io amo mia moglie ed il mio amore per questa bellissima donna è destinato a crescere! Non fa nulla se metterai su qualche chilo perché sono certo che sarai bellissima e poi sarà per una giustissima causa!” afferma. Abbozzo un sorriso.
“ Non ascoltare quello che ha detto prima la mamma! Papà non guarda proprio nessuna donna oltre lei! La mia vita siete tu e la mamma. Io non potrei mai immaginare una vita senza di voi,ma siccome per vivere ho anche bisogno di dormire,scusa tanto,principessina,ma ti priverò dei biscottini che ti sta mandando la mamma,perché ora la porto a dormire con me!” sussurra al mio ventre. Sorrido.
“ Forza! A nanna,dottoressa Pinzon Mendoza!” ordina con tono fintamente duro.
“ Agli ordini,dottor Mendoza!” replico divertita seguendolo in camera da letto.
 
[Nicola]
Mi sembra maleducato fermarmi a cena e non chiedere neanche a Cami se le serve una mano per preparare la cena. So che in questo modo salvo la vita sua e del bambino perché io per la cucina non sono proprio tagliato,ma magari c’è qualcosa che posso fare per aiutarla.
“ E questo pezzo lo mettiamo qui!” afferma il piccoletto assemblando un altro pezzo della pista.
“ Allora finisci tu di costruire la pista,tesoro?” domando a Bobo. Si volta verso di me.
“ Sì,ma poi quando ho fatto vieni,vero? Non stai andando via perché ti sei stancato di me,vero?” chiede conferma.
“ Ma certo che vengo qui da te,amore! Basta che mi chiami ed io corro qui! Sto solo andando un attimo dalla mamma e non mi sono stancato di te!” lo rassicuro per poi regalargli una carezza sopra la testa e un bacio sulla tempia. Mi alzo da terra e raggiungo la cucina.
Camilla è di spalle e sta canticchiando mentre è tutta intenta a spadellare. Ha i capelli raccolti con un mollettone ed un grembiule per evitare di sporcarsi. È molto dolce,simpatica,alla mano e decisamente bella.
Sta ballando a ritmo di una canzone muovendo il bacino. Resto per un po’ a fissarla prima di tossire per richiamare la sua attenzione.
“ Nicola,mi hai fatto paura!” esclama.
“ Sì,è un effetto che faccio a molte!” replico.
“ Non essere idiota! Sei entrato di soppiatto e non ti avevo sentito! E poi lo tsunami dov’è? Ormai mio figlio ti sta sempre attaccato!” ribatte.
“ Sta costruendo la pista e non mi da fastidio che mi stia attaccato. Posso chiederti perché ha paura che mi sia stancato di lui?” le domando.
“ Non lo so. Forse soffre di una sindrome dell’abbandono perché non ha il papà. Lo fa anche con me e pure i primi giorni di asilo c’è voluto un po’ perché restasse lì senza piangere e senza pensare che l’avessi abbandonato! E credo che la cosa sia destinata a peggiorare quando si renderà conto che i miei genitori non vogliono saperne di lui!” mi risponde. Qualcosa,a cui attribuisco il nome di << tenerezza >>,mi spinge ad abbracciarla facendo aderire il mio petto alla sua schiena. Lei non si irrigidisce né si scansa. Se ne sta lì mentre inalo a pieni polmoni il profumo di cocco dei suoi capelli.
“ Non volevo farti rattristare!” mugugna.
“ Non sono triste. Come si fa ad essere tristi a pochi metri da te e dal piccolo tsunami?! Ti serve una mano qui?” le domando.
“ No,grazie. Betty mi ha raccontato che diciamo che la cucina non è uno dei tuoi talenti principali e da che ricordo neanche Patrizia è una fan dei fornelli,quindi non oso immaginare le vostre cenette! Quante volte siete finiti all’antiveleni?” replica. Sorrido.
“ Mi hai fatto morire dal ridere quando hai risposto così a Daniele!” ridacchia divertita.
“ Lui ha basato il suo inveire su una cosa non vera: io e te non siamo ancora stati pagati! E poi io il mio lavoro lo faccio e non sono mica scappato in Giamaica?!” rispondo suscitando altre risate da parte sua.
“ Che hai preparato?” le domando.
“ Pasta con crema di broccoli,frittata di patate e hamburger di spinaci. Ma sai con Bobo devo usare dei diversivi per cucinare le verdure! Gli alimenti salutari non gli piacciono!” mi risponde. È una brava mamma!
“ Assaggia un hamburger di spinaci e dimmi com’è!” esclama facendomi assaggiare quella sua piccola prelibatezza. Buono e fila anche per via del cuore di formaggio all’interno!
“ E brava,Camilla! Non esortarmi a mangiare ancora però,oppure non resterà nulla per cena!” affermo facendola ridere.
“ Sei peggio di Bobo!” commenta divertita passandomi il pollice sul mento dove si era depositato un filo di formaggio. Arrossisco.
“ E Betty ti ha anche detto quanto mangio?” le chiedo.
“ Sì. Tranquillo che sono attrezzata! Per questo ho fatto spesa grossa!”  mi risponde.
“ Scusa ma questa è cioccolata!” le faccio notare.
“ Sto preparando una cheesecake al cioccolato. Temi ti voglia avvelenare?” mi chiede.
“ No. Poi resteresti sola in Ecomoda!” le rispondo. Suonano al campanello e Camilla va ad aprire. La seguo,ma resto un po’ indietro.
 
[Mario]
Camilla apre la porta e resta sorpresa. Dopo pranzo non è più tornata e devo parlarle di Armando. Oltre al fatto che vorrei archiviare quella vecchia storia una volta per tutte.
“ Mario Calderon quale onore! Che vuoi?” esordisce scontrosa.
“ Mi fai entrare?” mi chiede.
“ Forse dovrei chiederti dove visto che con te non si sa mai e che il tuo chiodo fisso è uno solo!” risponde acida. Sbuffo. Pure lei con questa storia come Sandra! Non sono mica un animale?!
“ Camilla,ti prego,non cominciare! Dobbiamo parlare!” replico.
“ Cami…” esclama una voce maschile. E questo che ci fa pure qua? Nicola Mora mi guarda male.
“ Come vedi ho ospiti,Mario!” cerca di liquidarmi Camilla.
“ Camilla,io vado dal bambino!” le comunica Nicola.
“ Nick,prima però,per favore,controlla che il fuoco sotto le pentole sia spento o stasera faremo il digiuno!” gli risponde Camilla. Quel tale annuisce e poi va via. Camilla spalanca di più la porta per farmi entrare in quella che una volta era la casa del mio migliore amico.
“ Immagino dovrei offrirti da bere,ma con te non mi viene di essere gentile,quindi arriva al punto e poi vattene!” asserisce.
“ Camilla,prima quelle cose in sala riunioni le hai dette solo per tranquillizzare il signor Pinzon?” le domando.
“ No. Armando è rinato con Betty e se almeno per lui provi un affetto sincero,conviene che ti schieri dalla nostra parte. Betty è la felicità di Armando. Io non ho mai sentito mio fratello così felice,quindi lascialo in pace. Mario,non rovinare la sua storia con Betty. So com’è iniziata, so tutto,ma so anche quanto Armando sta soffrendo perché non si perdona di aver iniziato quel gioco perverso e di aver rischiato di perderla! Mario,so che non hai mai amato nessuno in vita tua,ma cerca di provare un minimo di empatia per quello che stanno vivendo Betty e Armando e lasciali vivere il loro amore in pace!” sbotta. Lui si è davvero innamorato!
“ Tu sei sicura che Armando la ami?” le chiedo. Annuisce.
“ Armando senza Betty potrebbe anche morire. È la prima volta che ama davvero qualcuno e se dovesse finire,se dovesse perdere lei e suo figlio,non so che ne sarebbe di lui! Lascialo in pace! Anche quando tornerà tienilo fuori dalle tue bambinate! Se non vuoi crescere,è un tuo problema,ma non rovinare la loro famiglia!” esclama. Perché Armando non mi ha mai parlato in questo modo? Perché non mi ha scritto una lettera dicendomi queste cose? Pensava non sarei riuscito a comprenderlo? No,forse non avrei capito,ma se ha bisogno del mio appoggio,non glielo negherò! Anche se mi ha lasciato qui a subire l’ira di Daniele Valencia,è pur sempre il mio migliore amico! Appoggerò la sua storia con quella donna! In fondo chi ci fa sesso è lui mica io? Se piace a lui, pazienza!
“ Cami,Bobo ha fame! Certo che mangia più di me questo bambino!” esclama Nicola Mora entrando in soggiorno.
“ Devo smettere di dargli la pappa reale! Ad ogni modo non è ancora pronto,ma nel secondo cassetto partendo dal basso dovrebbero esserci delle carotine già pulite. Lo so che ti stiamo rompendo le scatole…” replica lei. Nicola Mora le sorride.
“ Camilla,poi volevo parlarti anche…” lei mi interrompe.
“ No. Finché vuoi parlare di Armando,va bene,ma del resto no! Io non voglio avere a che fare con te,Mario. È un disgusto viscerale quello che nutro e quindi vattene!” afferma perentoria.
“ Per favore,Camilla!” insisto prendendole il braccio.
“ Lasciami!” mi intima dimenandosi.
“ Non ha sentito? Se ne vada!” interviene quel tale frapponendosi fra di noi.
“ Lei comanda in Ecomoda,non qui!” gli rispondo.
“ Lei non comanda neanche in Ecomoda! Qui l’unica che può decidere è Camilla e mi pare sia chiaro il suo volere! Se ne vada o la sbatto fuori!” ribatte Nicola Mora con veemenza mentre Camilla lo trattiene posandogli una mano sul petto.
“ Ci vediamo domani in Ecomoda!” asserisco sconfitto per poi uscire.
 
[Camilla]
Che figura! Povero Nicola tirato in mezzo ai miei casini! Come se non ne avesse a sufficienza di suo!
“ Nicola,io credo di doverti delle spiegazioni!” esordisco allontanando la mano dal suo torace e staccandomi da lui.
“ Camilla,tu non mi devi niente. Quell’essere abietto lo detesto anch’io!” replica.
“ Nicola,ci sono delle cose che non sai!” affermo.
“ Ti ha sedotto,vero?” mi domanda. Abbasso lo sguardo per poi annuire debolmente.
“ Bobo non è figlio suo,vero?” mi chiede spaventato.
“ No. Nicola,è una storia complicata e non vorrei che Bobo ci sentisse…” gli rispondo.
“ Non sei obbligata a raccontarmela e,qualsiasi cosa sia successa,non è colpa tua! È lui che è uno schifoso!” mi rassicura.
“ Armando non lo sa o l’avrebbe ammazzato!” affermo. 
“ Non sarebbe stata poi questa gran perdita per l’umanità!” replica lui facendomi ridere.
“ Grazie per avermi difeso! Sei un vero amico! Non è da tutti comportarsi in questo modo,visto che ci conosciamo da poco!” lo ringrazio.
“ E di che! Devo pur sfruttare i miei muscoli inesistenti!” ribatte ironico mostrandomi i suoi bicipiti non sviluppati. Rido a più non posso. Questo ragazzo mi fa morire dalle risate!
“ NICOLA!” grida la voce inconfondibile di mio figlio.
“ Nelle urla è come tuo fratello!” commenta Nicola strappandomi un sorriso.
“ Non solo nelle urla. È anche un tombeur de femme come suo zio. Ti dico solo che due bambine hanno litigato per colpa sua all’asilo!” gli racconto. Nicola si passa una mano sul volto.
“ Andiamo bene!” commenta con una punta di ironia. Bobo lo chiama di nuovo.
“ Ti conviene andare!” gli consiglio. Annuisce.
“ Ti preparo un aperitivo?” gli chiedo.
“ Magari però…” lo interrompo.
“ Succo di mora,giusto?” gli domando.
“ Betty ti ha detto anche questo! Comunque sì,grazie!” esclama. Va verso la stanza mia e di Bobo,dove si trova mio figlio. Sorrido. Forse questo periodo a Bogotà non sarà così disastroso!
 
[Marcella]
Passeggio avanti e indietro sul pianerottolo di casa sua. Tanto dovrà tornare prima o poi! Certo che se dovesse essere simile ad Armando a livello di avventurette,non è detto che torni e soprattutto non è detto che torni da solo! Certo è che a tutto questo mi c’ha costretta lui negandosi al telefono. In fondo anche lui è venuto in Ecomoda quando io non volevo parlargli!
“ Che ci fai qui?” sobbalzo quasi e mi volto lentamente.
“ Non mi hai risposto tutto il giorno e volevo parlarti!” rispondo.
“ E quindi mi fai le poste!” ne deduce.
“ Credevo che Armando te l’avesse detto che sono capace di fare queste cose!” replico.
“ Mi pareva strano non fosse menzionato Armando! Grazie per averlo nominato! Ad ogni modo se non ti ho risposto,vuol dire che non ti voglio parlare,no?” ribatte acido.
“ E perché? Credevo volessi essere mio amico! Ti sei preso cura di me quando ero ubriaca ed ora di punto in bianco mi eviti? E anche ieri ti sei allontanato da quel tavolo come un matto!” sbotto.
“ No! Ti sei accorta che me ne sono andato?! Non me l’aspettavo!” esclama sarcastico. Gli lancio un’occhiataccia.
“ Marcella,io ho sonno ed ho anche una certa fame,quindi se te ne vai,è cosa gradita!” afferma.
“ No! Finché non mi spieghi,io resto qui!” rispondo decisa. Sbuffa dando due mandate di chiave alla porta di casa sua per aprirla.
“ Ora mi spieghi che ti ho fatto di male?” gli chiedo guardandomi attorno in quella casa che non ho avuto modo di apprezzare la mattina che mi sono svegliata qui. Ero così incazzata che di tutto avevo voglia meno che di commentare l’arredamento di questa dimora!
“ Nulla. Ti ho aiutato 2 volte,ci siamo incontrati ieri sera,ma io e te non siamo amici. Non te n’è mai fregato nulla di essere mia amica,anzi mi hai sempre detestato,ed ora vuoi un rapporto civile con me? A che ti servo dato che hai già Corral che ti fa da cavalier servente? O forse vuoi da me informazioni su Armando? Mi dispiace ma non lo sento da mesi,quindi non puoi usarmi per andare a riprendertelo!” risponde. È innato per me tirargli un ceffone. Crede che io sia come il suo amico che sfrutta le persone a suo piacimento?
“ Vaffanculo!”  sbotto. Gli rivolgo le spalle per poi procedere a grandi passi verso la porta. Il mio incedere è fermato da lui,che mi afferra il polso tirandomi con forza verso di sé facendomi urtare contro il suo petto. Intreccia le braccia attorno alla mia schiena e mi bacia. Resto un attimo sorpresa prima di ricambiare prendendogli il viso fra le mani.
 
[Roberto]
Mia moglie è ancora titubante,ma dobbiamo farlo. È la cosa giusta dare una picconata a questo muro di silenzio,dato che da oggi la nostra vita cambierà! E spero mantenga la promessa di star zitta e di non chiedere dettagli sull’amicizia fra Camilla e Nicola Mora!
Suono il campanello e aspettiamo che venga ad aprirci. Quando spalanca la porta resta attonita. Ci guarda allibita.
“ Ma il telefono non lo usa più nessuno?!” sibila piuttosto scocciata.
“ Possiamo entrare?” le chiedo. Si fa da parte per farci accomodare.
“ Noto che hai già disfatto i bagagli!” asserisce mia moglie. Camilla sta per risponderle ma Robertino arriva in soggiorno a bordo di un monopattino seguito da Nicola Mora. Suona più volte il campanellino.
“ Bobo,se non la pianti di suonare questo maledetto campanellino,giuro che te lo brucio!” afferma Camilla.
“ Ma,mammina,non essere maleducata! Me l’ha regalato Nicola e lui si offende se tu bruci il suo regalo!” ribatte mio nipote. Trattengo una risata e non sono il solo.
“ Bobo,mi offendo di più se fai venire il mal di testa alla mamma! Tesoro,ascolta: la mamma è una delle poche donne di mia conoscenza che non ha segatura nella scatola cranica e che ha il cervello funzionante,quindi la sua testa sul luogo di lavoro mi serve!” interviene Nicola Mora.
“ Un po’ misogino,presidente?” lo punzecchia mia figlia.
“ Diciamo realista. Se stilassimo una classifica di intelligenza a livello femminile fra le donne dell’Ecomoda,tu occuperesti di certo il primo posto e tra te e il secondo posto in classifica ci sarebbe di sicuro un divario netto!” le risponde quello.
“ Ad ogni modo,pulcino,la mamma deve stare tranquilla e serena e se tu le fai venire l’emicrania,io ci resto molto male e se ti prendo ti torturo col solletico!” aggiunge quello rivolgendosi a mio nipote e facendo per rincorrerlo.
“ La mia mamma è la base sicura e non puoi farmi il solletico quando sono in braccio a lei!” esclama ridendo il mio nipotino sedendosi in braccio a Camilla.
“ Ma così non vale! Io non posso mica sedermi in braccio a tua madre in caso inverso!” protesta Nicola Mora.
“ Salve!” ci saluta imbarazzato. Gli rispondiamo con un cenno del capo.
“ Ciao nonnino!” esclama Bobo posandomi un bacio sulla guancia e facendo lo stesso con Margherita. No,dev’essere un’illusione ottica: gli occhi di mia moglie non possono essersi inumiditi.
“ Anche i nonni fanno la pappa con noi?” chiede Robertino a mia figlia. Lei e Nicola Mora si scambiano un’occhiata.
“ No,anzi,visto che la mamma ha scordato di mettere la cheesecake in frigo,perché non ci pensiamo noi? Altrimenti stasera non possiamo mangiarla!” interviene Nicola Mora. Il piccoletto annuisce trascinandosi dietro pure il monopattino.
“ E poi il primo che arriva in camera si aggiudica la macchina nuova per la gara,ok? Ma senza imbrogliare,furbacchione!” gli propone il presidente della mia azienda. Mio nipote accetta entusiasta.
“ Nicola,grazie!” lo ringrazia mia figlia. Lui le rivolge un sorriso  e ci saluta prima di allontanarsi con Robertino.
“ Perché quel tipo è qui?” le chiede mia moglie.
“ Che domande,mamma! Perché è il mio amante segreto!” le risponde Camilla con ostentato sarcasmo.
“ Camilla,tua madre ha tutti i motivi per chiederti questo! Oggi siete andati via insieme dall’azienda e non siete più tornati ed ora lo troviamo qui,che gioca con nostro nipote come se fosse uno di casa!” intervengo.
“ Ah perché adesso ve lo ricordate che è vostro nipote! Negli anni passati non mi pare vi abbia interessato chi stesse accanto a Bobo! E comunque io di Nicola mi fido,non è un tipo pericoloso e Bobo con lui sta bene! È riuscito a farlo smettere di piangere!” replica Camilla.
“ Camilla,quel ragazzo sta con Patrizia,che tu detesti…” le fa notare mia moglie.
“ Mamma,non sono così meschina. Nicola è solo un bravo ragazzo,che mi sta aiutando molto a riambientarmi in questa città che non sento più mia! Credi che lo frequenti solo per toglierlo a Patrizia? Oltre al fatto che,anche se per anni avete fatto finta che non esistessi,sono io vostra figlia e non capisco perché prendiate le parti di quella lì! Siamo io e Armando i vostri figli ed invece a me sembra che per voi siano sempre più importanti gli altri: Marcella,Daniele,Patrizia,Maria Beatrice…” replica Camilla.
“ Camilla,tu sei ancora arrabbiata con Patrizia?” le domando.
“ No,che vuoi che me ne freghi di lei?! Sì,non la sopporto e detesto la sua superficialità,ma se non mi sono vendicata anni fa,perché farlo ora? Volete che lo dica? Ok,vorrei che Nicola la lasciasse per vederla sul lastrico e perché Nicola non merita di essere sfruttato da quella donna! O credete che stia con lui per amore? Patrizia è come Daniele,come Mario…loro amano solo loro stessi e basta! Quel ragazzo ci sta aiutando con l’Ecomoda ed anche voi dovreste volere il suo bene e non il suo sfruttamento!” mi risponde.
“ Ognuno è artefice del proprio destino,cara!” ribatte mia moglie.
“ Davvero? E allora perché volevi a tutti i costi che Armando sposasse Marcella? Cos’è? Mio fratello nella tua testa non era capace costruirsi il proprio destino?” replica mordace Camilla.
“ Potresti stare lontana da Nicola Mora e basta?” le domanda mia moglie indispettita.
“ No! Non voglio! Nicola è il mio unico appoggio qui e non ho intenzione di trattarlo come un appestato né di allontanarlo perché voi pensate chissà cosa! E se non c’è altro io,Bobo e Nicola dovremmo cenare!” risponde Camilla.
“ Siamo qui anche per sapere da quanto senti Armando e dov’è!” replica Margherita.
“ Mi avvalgo della facoltà di non rispondere! Non so dove sia e neanche mi interessa! Ha detto che tornerà fra un paio di settimane e lo farà! Lui non vuole andare in galera e Betty neanche desidera vedere il padre di suo figlio in carcere!” ribatte Camilla. Ritorna in sala Nicola Mora.
“ Cami,scusa ma Bobo dice che ha << fame fame>>…” esclama lui. Camilla sorride.
“ Tra lui che ha fame fame,tu che mangi per 3…povera me! Farò il digiuno!” replica Camilla.
“ Che spiritosa! Comunque sono serio,Camilla,che faccio?” le chiede Nicola.
“ Digli che la mamma ha quasi fatto e che se fa il bravo gli racconto la storia di Peter Pan!” risponde Camilla.
“ Agli ordini,dottoressa Mendoza!” replica lui con tanto di saluto militare facendola ridere.
“ Nick,aspetta! Puoi rassicurare i miei genitori che fra me e te non c’è niente?” esclama Camilla. Mi sento un impiccione agli occhi di questo tipo! Che vergogna!
“ Niente. Tendo ad essere monogamo e sono forse un po’ troppo clochard per vostra figlia!” risponde il tipo con ironia per poi andarsene.
“ Ti sembra bello? L’hai imbarazzato!” Margherita redarguisce nostra figlia.
“ Perché voi no? Siete arrivati qui insinuando chissà cosa su me e lui e adesso fate gli angioletti! Ora ve l’ha detto anche lui: non ci rotoliamo fra le lenzuola. E,per la cronaca,lui non è un clochard!” ribatte Camilla. La discussione viene interrotta di nuovo da Bobo che corre in soggiorno seguito da Nicola Mora.
“ Mamma,basta parlare! Io ho fame! Senti la mia pancia come fa rumore!” protesta il bambino.
“ Bobo,ti rendi conto che Nicola da domani quando ti vedrà cambierà strada? Lo stai facendo ammattire con tutti questi capricci! Ti ho detto che fra un po’ ceniamo! Perché non andate a giocare un po’ alle macchinine?!” replica Camilla.
“ Davvero cambi strada per colpa mia?” domanda Bobo al dottor Mora,che lo prende in braccio.
“ No,la tua mamma è un po’ melodrammatica…forse dipende dal suo vissuto. Ad ogni modo c’è di peggio di un bimbo che ha fame!” gli risponde Nicola Mora per poi regalargli un bacio sulla fronte.
“ Ossia?” gli chiede mia figlia
“ Un presidente che ha fame!” risponde quello facendola ridere.
“ Bobo,visto che la mamma ha ancora un po’ da fare,perché non vai a farti la doccia? Così dopo che ti sei asciugato facciamo la pappa!” propone Nicola Mora al mio nipotino.
“ Buona idea! E metti anche il pigiamino che sta sul nostro letto così quando hai fatto ceniamo!” aggiunge Camilla.
“ Va bene! Ma tu non vai via mentre mi lavo,vero? Fai la pappa qui con me?” Bobo si rivolge al dottor Mora.
“ Sì,che ceno con te. Non me ne vado,promesso! Non devi pensare che ogni volta che mi allontano o che sei in un’altra stanza,io possa andar via,ok? Bobo,io,almeno fuori dall’orario di lavoro,cerco di non fare mai cose che non voglio fare,quindi se gioco con te e passiamo del tempo insieme è perché mi va. Non sei una seccatura,ok?” chiarisce Nicola Mora. Mio nipote annuisce.
“ Quando hai fatto vuoi farti asciugare i capelli con il phon?” gli domanda.
“ No,grazie. Tu aspetta qua che io sono grande e faccio da solo. Poi ti faccio vedere come sono bravo!” gli risponde Bobo.
“ Sono sicuro che sei bravissimo!” replica Nicola Mora.
“ Nicola,posso farti una domanda?” chiede il bambino. Lui annuisce.
“ Ma quando tu e la mamma mi fate arrivare un fratellino,lui non si prende tutti i miei giocattoli nuovi,vero?” domanda Bobo. Io e mia moglie restiamo spiazzati mentre mia figlia e Nicola Mora si lanciano un’occhiata perplessa.
“ No,decisamente no!” risponde lui ancora sotto shock.
“ Che bello!” esclama il piccolino per poi correre via.
“ Dimmi che non ti ha fatto davvero quella domanda e che l’ho solo immaginata!” Camilla esorta il dottor Mora.
“ Mi dispiace,ma la realtà ha prevalso sulla tua immaginazione e Bobo fa tante tante domande non c’è che dire! Da grande potrebbe fare il commissario di polizia o il conduttore di un quiz a premi!” commenta lui. Mia figlia abbozza un sorriso mortificato.
“ Posso darti una mano in qualcosa,Cami?” le chiede Nicola Mora.
“ No,ma puoi sederti qui,riposarti e farmi da supporto morale! Ti ha già sfinito Bobo,se ti schiavizzo pure io,va a finire che ti rivolgi all’Amnesty International!” risponde Camilla indicandogli il posto accanto a lei sul divano. Il tipo ridacchia.
“ Dillo che vuoi rimandarci a Zurigo!” esclama Camilla nei confronti di Nicola Mora.
“ No,quindi smettila con l’ONU,l’Amnesty International e l’UNICEF. E non nominare più quella città in mia presenza o ti lascio in balia di Miss Spocchia. Tu stai benissimo qui!” replica Nicola Mora. Camilla ridacchia.
“ Ma lo sa che la chiami così?” domanda Camilla. Ma chi?
“ No,o mi staresti portando i fiori sulla tomba. Te la immagini Godzilla che mi fa in mille pezzi per averla soprannominata Miss Spocchia? Mi propini scenari peggio di un film horror! Se non riuscirò a dormire stanotte sarà per colpa tua!” replica Nicola Mora.
“ Quando fai così mi ricordi Bobo quando fa i capricci!” lo punzecchia Camilla.
“ Ma che strega! Offendi me e Bobo in un sol colpo!” ribatte lui stando al gioco.
“ Non credi di danneggiare anche il bambino con la presenza del dottor Mora nella tua vita anche dopo l’orario di lavoro?” domanda mia moglie a Camilla.
“ Te ne preoccupi? Strano! Comunque lui sta benissimo e quindi smettila! Io e Bobo stiamo benissimo!” replica Camilla. 
“ E tu non dici nulla?” mi chiede mia moglie.
“ Difficile…parli sempre tu! Ad ogni modo il dottor Mora non fa nulla per incarnare la figura parentale maschile,quindi non vedo perché dovremmo preoccuparci! Oltre al fatto che Camilla è grande e se per 5 anni ha fatto la madre senza il nostro sussidio,non vedo perché debba avvalersi ora dei nostri consigli! Sa quello che fa!” affermo.
“ Come con quel tale,no?!” insinua mia moglie.
“ Mamma,non ricominciare! Sono adulta e vaccinata e decido da sola della mia vita. In questi 5 anni non mi pare ti sia interessato più di tanto se qualche uomo entrasse o meno in confidenza con Bobo,quindi non capisco perché farlo ora. Decido io se Nicola può passare del tempo con me e Bobo. Non è un serial Killer,un mafioso o un pedofilo. È un bravo ragazzo e non ha istinti omicidi o vi avrebbe già sterminati tutti quindi smettila!” interviene Camilla.
“ Camilla,mi dispiace…” farfuglio.
“ Di cosa? Ti dispiace di cosa? Di non esserci stato negli anni? Di essere piombato qui con l’assurda pretesa di decidere chi posso o non posso frequentare come se fossi un’adolescente? Di avermi tagliato fuori dalla tua vita? Le cose per cui dovresti dispiacerti sono molte e non le enumero tutte solo perché devo preparare da mangiare per mio figlio,pertanto siete invitati a togliere il disturbo!” sbotta. Io e mia moglie assecondiamo il suo volere con la consapevolezza di aver peggiorato ancora di più le cose.
Una volta fuori mi fermo un attimo ad ascoltare e distinguo chiaramente dei singhiozzi. Io e Margherita ci scambiamo uno sguardo.
“ Dai,non piangere! Vieni qua!” sento dire sicuramente da Nicola Mora.
“ Un altro buco nell’acqua!” commenta secca mia moglie.
 
[Berta]
“ Ah ragazze! Siete perfide! Mi state facendo venire voglia di tornare al lavoro! Uffa!” protesto. Le mie colleghe ridono.
“ Magari per quando tornerai li troverai già insieme!” ipotizza Anna Maria.
“ Mia regina,non starai esagerando?!” la redarguisce Freddy.
“ Macché! Tu non li hai visti. La first lady ha già perso!” interviene Sofia.
“ Perché?” chiedo.
“ Beh…lui la divora con lo sguardo. E poi con quel bambino è così amorevole che neanche un padre biologico…” mi risponde Mariana.
“ E poi il bambino ha detto che Nicola è suo padre!” aggiunge Ines.
“ Che? Ma davvero? Oddio!” esclamo.
“ Eh già. La nostra ipotesi è questa: loro due si sono conosciuti quando la signora Camilla era ancora sposata,hanno avuto una storia e per questo quel pezzente borioso dell’ex marito della signora Camilla l’ha lasciata. In questo modo tutto torna!” mi comunica Anna Maria.
“ Dite la verità: vi mancano le mie orecchie radar! Se ci fossi stata io oggi,avremmo già svelato il mistero della paternità di quel bambino e della liaison fra i due. E la signora Camilla com’è diventata? E il bambino com’è?” replico.
“ La signora Camilla possiede sempre la stessa bellezza eterea,sobria e raffinata. Il bambino è un tesoro. Oggi me ne sono occupata io e ti giuro che,preso per il giusto verso,è un angioletto! Dovresti vedere tutti e tre insieme…sono come quelle famiglie delle pubblicità!” mi risponde Mariana.
“ Ma Sandra?” chiedo.
“ Quella è un’altra novità. Ha un fidanzato,il nuovo tecnico informatico,ma c’è qualcun altro che le fa il filo!” mi risponde Anna Maria fomentando ancora di più la mia curiosità.
 
[Sandra]
“ Ciao piccola!” mi saluta Romeo con un bacio a fior di labbra. Mi ritornano alla mente le parole derisorie del dottor Calderon che scaccio via con forza dalla mia testa. È solo un cretino che non sa nulla dell’amore!
“ Ci vediamo domani!” replico.
“ Vuoi che salga?” mi domanda. Mi irrigidisco visibilmente. Non mi sento ancora pronta per quello!
“ Meglio di no. È tardi e sono un po’ stanca!” adduco. Annuisce con un sorriso per poi andar via. Mi dispiace essere così scostante e apparentemente asessuata,ma non me la sento. Io e Romeo stiamo insieme da pochissimo e non voglio gettare via qualcosa di importante con una persona che conosco decisamente da troppo poco tempo!
Tempo di varcare il cancello ed i pensieri sulla mia verginità e sui miei dilemmi amorosi lasciano il posto ad una sequela di parolacce dirette all’uomo seduto sul mio zerbino. Ma che cavolo vuole da me?
“ Che ci fa qui? E chi l’ha fatta entrare?” gli domando in successione.
“ Ho scavalcato!” farfuglia. La puzza di alcool si sente fin qui.
“ Prenda un taxi e torni a casa sua a smaltire la sbronza,dottor Calderon!” gli intimo. È pazzo se pensa che io mi metta a curarlo per poi farlo tornare a casa! Ha un sacco di amichette pronte a curarlo,perché rompere le scatole a me? L’unica cosa che so per certo è che lo voglio il più lontano possibile da me!   
 
[Nicola]
La povera Camilla è alle prese con un ostinato Bobo che non vuole mangiare la frittata di patate. Mi verrebbe da ridere,ma temo Camilla se la prenderebbe se mettessi in atto una reazione così spropositata.
“ Bobo,e se ti imboccassi io?” mi intrometto. Il piccoletto mi guarda per poi annuire. Camilla alza gli occhi al cielo. Lo afferro delicatamente per farlo sedere in braccio a me.
“ Allora? Mangiamo questa frittata?” gli chiedo. Scuote il capo per poi accoccolarsi sul mio petto.
“ Allora niente cheesecake!” asserisce Camilla cercando di convincerlo. La velata minaccia non smuove Bobo dalle sue posizioni.
“ Bobo,ti prego!” lo esorta Camilla. La poveretta rischia di diventare afona a furia di parlare per convincere il piccoletto a mangiare.
“ Bobo,perché non vuoi mangiare?” gli domando.
“ Perché mi mancano zio Armando e zia Betty. Loro e la mamma sono gli unici che mi vogliono bene ed io voglio stare anche con loro!” mi risponde. E adesso che gli dico? E soprattutto posso evitare di lasciarmi trasportare dalle emozioni non scoppiando a piangere?
“ Ma non è vero. Ci sono anch’io tra le persone che ti vogliono bene e poi anche Sofia,Sandra,Ines,Mariana,Anna Maria quando ti conosceranno meglio ti adoreranno. Sono un po’ matte,ma vedrai che sono simpatiche!” lo rassicuro.
“ Davvero mi vuoi bene?” mi domanda sorpreso. Annuisco sinceramente. Con Bobo è stato praticamente un colpo di fulmine!
“ E perché il nonno e la nonna non mi vogliono bene? Io non gli ho fatto niente di male,perché gli sono antipatico?” mi chiede. Incrocio lo sguardo di Camilla. Entrambi siamo senza parole e con gli occhi lucidi di fronte a quella domanda. Solo poco tempo fa ha smesso di piangere fra le mie braccia dopo l’incontro poco gradito con i suoi genitori ed ora deve affrontare le domande più che giuste di suo figlio!
“ Sai come dice sempre la mia mamma? Che chi non ci vuole non ci merita. Quindi se qualcuno non ti apprezza,è perché non ti merita. Tu sei un bimbo bellissimo e molto dolce,quindi ci perdono solo le persone che non ti amano!” trovo le parole per rassicurarlo e per rivelargli una verità a cui è meglio che si abitui per non restare deluso nella vita. Nel frattempo la mia mano non ha mai smesso di sfiorare quella di Cami.
“ Nicola ha ragione! Ci siamo noi che ti vogliamo bene: io,Nicola,zio Armando,zia Betty…” aggiunge Camilla sbaciucchiandogli le guance.
“ Nicola,anche io ti voglio tanto bene. E pure alla mamma e agli zietti!” afferma il piccolino. Lo abbraccio più forte.
“ Adesso te la posso fare io una domanda?” gli chiedo. Annuisce.
“ Perché io ti sono così simpatico e Mario Calderon e il padre del tuo amichetto ti sono antipatici?” gli domando.
“ Perché loro guardano la mia mamma con la faccia da scemi,tu no!” mi risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“ Ed io come la guardo?” gli chiedo temendo quasi la risposta perché questo bambino è capace di imbarazzarmi parecchio.
“ Con gli occhi a cuoricino come quelli dei cartoni animati. È meglio guardare una persona con gli occhi a cuoricino che con la faccia da scemo,no?” risponde facendomi diventare di tutti i colori sotto lo sguardo divertito e imbarazzato di Camilla.
“ Se tu e Nicola mi volete tanto bene,perché non mi fate arrivare un fratellino?” chiede di botto il piccoletto alla mamma. Il viso di Camilla si colora di tutte le sfumature possibili di rosso ed abbassa lo sguardo per l’imbarazzo. È così buffa e tenera che non posso evitare di ridere quindi prorompo in una fragorosa risata indicando la faccia di Camilla.
“ Ma insomma!” esclama Camilla incrociando le braccia al petto facendomi ridere ancora di più.
“ Bobo,mangia!” intima Camilla a suo figlio.
“ Ma la cicogna?” chiede lui.
“ Bobo,facciamo così: se tu adesso mangi e non fai disperare la mamma,quando imparerai a leggere,a scrivere e a contare,ti aiuterò io a scrivere una bella lettera alla cicogna perché ti porti un fratellino!” asserisco.
“ Davvero?” mi chiede contento.
“ Sì,davvero però mangia o niente fratellino e niente giochi con le macchinine!” gli rispondo porgendogli la forchetta con un pezzo di frittata. Il piccoletto finalmente comincia a mangiare.
“ Non so se ringraziarti o prenderti a schiaffi. Mi spieghi poi come farò quando imparerà a scrivere e leggere?” mi sussurra Camilla.
“ Vorrà dire che glielo darai davvero un fratellino!” le rispondo ironicamente. Camilla emette un sospiro rassegnato.
 
[Giulia]
“ È strano che Nicola non sia venuto a cena!” commento.
“ Forse ha ritrovato la via di casa sua e avrà deciso di svuotare la dispensa di sua madre!” risponde mio marito. Sorrido.
“ Ah no! Stasera a farne le spese della sua iperoralità sarà la povera signora Camilla che ha già suo figlio che,da quanto ho capito,mangia parecchio! La poverina stasera farà il digiuno!” aggiunge Hermes.
“ Davvero? Sarei curiosa di vedere quel bambino! Chissà se nostro nipote avrà qualcosa di lui!” commento.
“ Devo dirti che è un bel bambino. È pieno di energia,ma è molto carino. Se nostro nipote dovesse somigliargli,sarebbe un vanto!” mi risponde. La mia curiosità aumenta.
“ Peccato che i Mendoza non apprezzino il piccoletto!” commento.
“ Già. Ma in fondo hanno ancora tutto il tempo per affezionarsi a lui e volergli bene! La signora Camilla è appena arrivata e tutto può ancora succedere fra lei e i suoi genitori!” risponde mio marito insolitamente ottimista.
 
[Margherita]
“ Non ci posso credere!” esclamo per l’ennesima volta. Sarò ripetitiva,ma sono ancora basita dal comportamento di mia figlia! Ci ha praticamente cacciati di casa,ed è stato il culmine della maleducazione il suo comportamento!
“ Margherita,non potevamo di certo aspettarci che ci invitasse a cena!” commenta mio marito.
“ Non ci posso credere! Le dai ragione! Nostra figlia è diventata una popolana. Dimmi cosa l’è rimasto dell’educazione che le abbiamo impartito!” ribatto.
“ E che vorresti fare? Vuoi iscriverla ad un corso di buone maniere? Margherita,le maniere saranno anche state sbagliate,ma il succo purtroppo era incontestabile: noi per anni ce ne siamo fregati di lei e stasera siamo piombati a casa sua quasi con l’idea di impartirle lezioni su come educare suo figlio!” risponde.
“ Ti ricordo che è nostro nipote!” gli rammento.
“ Del quale non sappiamo neanche il gruppo sanguigno. Non sappiamo cosa gli piace mangiare,che cartoni animati guarda,qual è la sua fiaba preferita. Non sappiamo nulla di lui e non possiamo avere la presunzione di sapere cosa è meglio per lui! Ora tocca solo domandarci cosa fare con Camilla e Robertino!” replica.
“ E dobbiamo domandarcelo per forza adesso? No,perché io ad ora a questa domanda ho solo una risposta: Camilla deve risposarsi con un buon partito in grado di educare suo figlio. Se non fosse che Daniele è un farfallone ed idem Mario Calderon proporrei loro,ma non demordo. Il nostro paese è pieno di uomini facoltosi e ce ne sarà uno abbastanza generoso da sposare una ragazza madre!” rispondo.
 
[Mario]
“ Deve bere queste cose anche se fanno schifo per riprendersi dalla sbornia e sloggiare dal mio letto!” continua a ripetermi ostinatamente la mia ex segretaria.
“ Aveva ragione lei. L’ha detto anche Camilla che suscito nausea!” mugugno.
“ Bene. Io e la dottoressa Mendoza non potremmo essere più d’accordo. Senta,dottor Calderon: io non so neppure perché mi sia lasciata commuovere dalla sua espressione da cane abbandonato sull’autostrada,ma so per certo che ho sonno e che non voglio passare l’intera nottata ad implorarla di bere il caffè amaro e l’acqua fredda per farsi passare la sbronza e lasciarmi il letto. Questa è proprio l’ultima cosa che voglio, pertanto si sbrighi e se ne vada!” mi intima. Il bello è che non è l’unica a non avere delle certezze sul suo comportamento perché neanch’io so perché sono venuto qui invece che andare a casa mia!
“ Mi dispiace. Non sapevo di averti creato tanto disturbo…” bofonchio. Resta a fissarmi con gli occhi vitrei.
“ Ora lo sa!” risponde fredda.
 
[Camilla]
Bobo è crollato. Si è addormentato in braccio a Nicola mentre gli stavamo raccontando la storia di Peter Pan.
“ Mi spiace per averti messo in imbarazzo prima con i miei,per aver pianto fra le tue braccia come una bambina scema! E tu non sei clochard!” affermo imbarazzatissima. Sorride.
“ Lo so che ti dispiace e che non mi consideri un poveraccio! Credo di aver imparato a conoscerti almeno un po’!” ribatte. Sorrido.
“ Ti considero un’ottima persona che farà grandi cose e che mangia altrettanto grandi quantità di cibo!” replico facendolo ridere.
“ Lo so che dovrei esserci abituata alla stronzaggine di mia madre e all’ignavia di mio padre,ma sentire che ancora mi giudicano dopo tanti anni…” mi interrompe poggiandomi le dita sulle labbra.
“ Non lo fare! Non sentirti in dovere di spiegarmi ciò che alberga dentro di te. Non devi! Io ho fatto ciò che sentivo e ti assicuro che non abituarsi mai ai difetti dei propri genitori è normale!” mi rassicura.
“ Mi dispiace pure per le domande che ti ha fatto Bobo in merito alla sua paternità e alla cicogna!” asserisco imbarazzata.
“ Camilla,non devi giustificarti!” replica.
“ Non l’aveva mai fatto prima,te lo assicuro! Diciamo che con te ha preso subito confidenza!” affermo.
“ Non mi da fastidio,davvero!” replica con un sorriso che ricambio.
“ Credo di essermi innamorato!” esordisce Nicola. Oddio non vorrà mica parlarmi di nuovo della sua storia con Patrizia? Non sa in che guaio si sta cacciando con quella mangiatrice d’uomini!
“ E credo di essere ricambiato da tuo figlio!” continua facendomi ridere.
“ Non dirlo mai di fronte a mia madre. Avrei dovuto abortire o darlo in adozione per non perdere il mio rapporto con mia madre,ma la verità è che io una vita senza Bobo proprio non riesco ad immaginarmela! Lo so che è un terremoto,che non sta mai fermo,che da quando ha detto la sua prima parola non è più stato zitto neppure un secondo e che vuole a tutti i costi accasarmi,ma non avrei mai potuto rinunciare al mio bambino!” mugugno. Una lacrima bastarda accarezza a tradimento la mia guancia.
“ Sei una madre meravigliosa e Bobo è molto fiero di te. Oltre al fatto che hai allevato un bambino stupendo,nonostante la sua parlantina è adorabile! Mi fa morire dal ridere col fatto che non sta mai zitto! È spontaneo. Puoi essere orgogliosa di te stessa!” mi conforta Nicola accarezzandomi la guancia. Gli sorrido.
“ Hai fatto bene a fargli mettere il pigiamino prima di cena!” mormora Nicola cercando di cambiare discorso.
“ Te l’avevo detto! È sistematico! Mio figlio è prevedibile!” gli rispondo.
“ Lo metto a letto!” asserisce regalando un dolce bacio sulla fronte di mio figlio.
“ Se vuoi faccio io!” replico.
“ No. Non sarà un’impresa titanica come dirigere l’Ecomoda quindi posso farcela!” esclama prendendo in braccio Bobo per poi portarlo in camera da letto. Questo ragazzo è davvero un angelo! Ha sopportato me e Bobo per tutta la giornata e non è poco!
Mi alzo dal divano per raccogliere le tazze del caffè e posarle nel lavandino. La mia prima giornata a Bogotà non è andata male o almeno non peggio di quanto mi aspettassi! I miei genitori non hanno rivolto neppure una carezza a Bobo,il quale però in compenso adora Nicola.
Nicola si schiarisce la voce facendomi allontanare dalle mie riflessioni su questa giornata.
“ Già di ritorno?” gli chiedo.
“ Sì. Ti va se parliamo un altro po’ o preferisci che vada via?” mi domanda.
“ Con il jet lag non credo riuscirò a prendere sonno senza una tisana,quindi se vuoi restare a parlare un altro po’ a me non dispiace!” gli rispondo. Torniamo in salotto e ci sediamo sul divano.
“ Immagino tu voglia sapere di Mario! No,non è il padre di Bobo,visto che il fattaccio è successo quando avevo solo 17 anni!” esordisco.
“ E siete stati insieme?” mi chiede.
“ Qualche mese. Armando non l’ha mai saputo. Lui diceva che se mio fratello l’avesse scoperto,ci avrebbe impedito di proseguire quella storia!” gli rispondo.
“ Per com’è finita,non credo ti saresti persa chissà cosa!” commenta Nicola strappandomi un sorriso.
“ No,direi di no. Mario è stato…la mia prima volta!” sbotto. Nicola mi guarda allibito.
“ Mario Calderon,quella specie di stallone da monta degenerato,è stato il primo uomo con cui sei stata a letto?” mi chiede sconvolto.
“ Peccato che nel mentre il degenerato,come lo chiami tu,si vedeva anche con la mia compagna di banco. L’ho scoperto per caso e da allora lo evito come posso! Questa cosa non deve saperla nessuno,Nicola! Non la sa neanche Betty!” gli spiego. Annuisce.
Noto che durante il mio racconto le sue mani sono finite per caso sulle mie,ma non le sposto.
“ Poi oggi al ristorante hai detto una cosa: che se Maurizio fosse stato il tuo grande amore,tu avresti lottato per lui…allora perché per il padre di Bobo non l’hai fatto? Perché avete divorziato?” mi domanda. Mi fa male parlarne,ma il dolore è più sopportabile da qualche anno,anche se non ne ho mai parlato con nessuno prima d’ora ed ho qualche difficoltà ad aprirmi. È lo sguardo rassicurante di Nick ad incitarmi a narrargli tutto quello che mi porto dentro.
“ Io e Samuel ci siamo conosciuti per caso. Per me è stato un colpo di fulmine,un amore dirompente,forte…o almeno credevo lo fosse,perché da un po’ mi domando se non fosse solo una mera infatuazione. Non si può amare chi non si conosce davvero. Ci siamo sposati dopo un paio di mesi e mia madre non ha mai approvato. Lui veniva dai quartieri bassi e non era adatto a me che mi ero appena laureata e che ero nata in una gabbia dorata. La sua casa era grande quanto il nostro sgabuzzino.” Esordisco. Mi sta stringendo dolcemente le mani.
“ Camilla,se ti fa male…” lo interrompo. Nicola è un ottimo ascoltatore e a me piace parlare con lui,anche se lo conosco da poco. È solo che è la prima volta che mi apro con qualcuno in merito a questo e parlarne non è facile! È un argomento spinoso,una storia che mi ha arrecato parecchio dolore ed è come se un nodo mi chiudesse sempre di più la gola ad ogni parola. Non so neanche perché sto per vomitargli addosso tutto quello che ho subito,ma sento che con lui posso aprirmi!
“ Parlarne mi aiuterà ad andare avanti e a chiudere quel capitolo forse. Insomma mia madre non faceva altro che offenderlo e tartassarlo di continuo,ma chi finiva per rimetterci alla fine ero io!” esclamo giocando con le sue dita.
“ T-ti picchiava?” mi domanda palesemente sconvolto.
“ No,non mi ha mai picchiato,ma mi rifiutava nell’ultimo periodo del nostro matrimonio!” gli rispondo.
“ Nel senso che…non…” farfuglia imbarazzato.
“ Nell’unico senso possibile,Nicola. Non adempiva ai suoi doveri coniugali per umiliarmi. Era una specie di catena: mia madre umiliava lui e lui umiliava me ed una volta,poco prima di andarsene,non si è limitato solo a quello…” gli rispondo. Mi accarezza le mani.
“ Camilla,che ti ha fatto?” mi domanda.
“ Il mio matrimonio è cominciato sotto i peggiori auspici. Non c’è stato un attimo di felicità nella mia vita coniugale. Lui ha iniziato a bere e a non far nulla. E più mia madre lo mortificava e più lui umiliava me. Una sera mi ha costretta. Io non volevo,ero stanca,ma ero sola e dopo mi sono sentita sporca e stupida per non essere riuscita a sottrarmi,ad impormi…perché quello non è stato amore! Col passare dei mesi le cose sono peggiorate sempre di più ed una sera mi ha portato a casa una prostituta,una che lo faceva per mestiere e mi ha detto: << Vedi? Anche se tua madre dice che sono un morto di fame,queste posso permettermele pure io! >>. Lei era così bella…mi sono sentita orribile…” narro.
“ Sono certo che non esiste una donna più bella di te,quindi hai pensato una sciocchezza all’epoca! Tu non sei stupida,è lui che è un fottuto bastardo!” farfuglia accarezzandomi dolcemente le guance. Arrossisco.
“ Quando è successo,io non lo sapevo,ma ero già incinta di Bobo. Sentirlo copulare con lei è stata la cosa più umiliante della mia vita. Ed allora ho giurato a me stessa che non avrei mai permesso a nessun uomo di trattarmi così male,che non avrei mai permesso a nessun uomo di avvicinarsi a me,che sarei stata lontana dagli uomini. Dopo qualche giorno lui se n’è andato. Il nostro matrimonio è durato in tutto un paio di mesi.” Gli racconto mentre qualche lacrima sfugge al mio controllo.
“ Quindi sei rimasta incinta di Bobo da quella violenza!” ne deduce.
“ Sì,ma non ho mai avuto dubbi sulle sorti del mio bambino. Lui non c’entra nulla e non avrei mai potuto abortire. Ora capisci perché voglio tenere lontano da me mia madre? Lo so: forse Samuel non mi amava davvero oppure non si sarebbe comportato in quel modo,ma mia madre ci ha messo del suo e mi ha rovinato la vita!” esclamo. Mi asciuga le guance con i pollici sollevandomi il viso per farsi guardare negli occhi.
“ Scusa se ti ho vomitato tutte queste cose addosso!” mugugno.
“ Spesso è più facile confidare certe cose ad un estraneo!” replica scostandomi una ciocca di capelli dal volto per posarmela dietro l’orecchio.
“ Tu non sei un estraneo,sei un amico!” preciso. Lui mi sta dando una mano enorme ed è arrivato al momento giusto per salvarmi da Samuel. Io non lo dimenticherò mai!
Mi appoggia un braccio sulla spalla spingendo leggermente perché mi accoccoli sul suo torace. È una sensazione strana…mi sento protetta…
Non so per quanto tempo restiamo così,senza dire nulla,solo abbracciati. Le sue mani mi accarezzano i capelli.
“ Mi verrebbe una gran voglia di prenderlo a pugni! Gliene darei di santa ragione! Vorrei tanto fare qualcosa per farti stare bene!” mugugna.
“ Sto già bene!” replico. È la prima volta che mi sento davvero bene in vita mia!
“ Se vuoi,puoi piangere un po’! Ti assicuro che i miei vestiti sono resistenti alle lacrime!” esclama. Sorrido.
“ No,sto bene.” Replico con gli occhi chiusi e il battito del suo cuore che mi culla.
“ Certo che sei proprio sfortunata con gli uomini! Se vuoi per risollevarti il morale ti racconto qualche mio litigio con Patty e per quale motivo la chiamano << la first lady >> in azienda!” afferma mentre mi allontano da quell’abbraccio dopo un tempo indefinito. Le sue mani ritornano sulle mie che tengo poggiate sul ventre. Sorrido. Annuisco con fermezza.
“ In pratica io e Patty litighiamo spesso,come hai potuto tu stessa notare. Le dico una cosa e lei fa il contrario. La sera in cui ci siamo messi insieme è stata quando mi hanno eletto presidente e le ho detto esplicitamente che volevo scindere la vita privata da quella professionale anche per una questione di rispetto per i dipendenti dell’Ecomoda,ma a lei da un orecchio l’è entrato e dall’altro l’è uscito. Così si è presentata in azienda con un’ora e passa di ritardo e quando le ragazze della banda gliel’hanno fatto notare,lei ha cominciato a dire di essere la first lady e che una first lady non compone un numero di telefono e sciocchezze varie non accorgendosi della mia presenza dietro le sue spalle!” mi racconta. Scoppio a ridere immaginando la scena.
“ E tu che le hai detto?” gli chiedo.
“ Che la donna più importante dell’Ecomoda stando ai fatti eri tu e che lei non era la first lady perché io non ero il presidente della Repubblica e perché lei non era mia moglie!” mi racconta. Rido ancora più forte. Questo ragazzo è divertente da morire.
“ Non ridere così forte che se si sveglia Bobo finisce che stavolta per riaddormentarlo dobbiamo raccontargli l’Odissea per intero!” esclama strappandomi un sorriso.
“ E l’hai più rivisto?” mi domanda. Il suo pollice accarezza distrattamente il mio.
“ Sì,il giorno prima che Armando e Betty arrivassero a Zurigo. Mentre parlavo a telefono con te fuori l’asilo di Bobo! Per questo ho riagganciato bruscamente!” gli rispondo.
“ Gli hai detto di…” farfuglia.
“ No. Era lì per prelevare il figlio della sua compagna,che va all’asilo con Bobo.” Gli rispondo. È sconvolto. Il mio pollice si infila fra nello spazio fra il pollice e l’indice della sua mano. Mi stringe forte la mano.
“ Quindi conosce Bobo!” ne deduce. Annuisco.
“ Pensa che per parlare con me ed offrirsi di accompagnarmi stava per dimenticarsi di quel povero bambino che gli era stato affidato. Mi dici che padre potrebbe mai essere uno così? E poi a Bobo sta pure antipatico!” gli racconto. Sorride.
“ Bello schifo! Immagino che tuo fratello non sappia neanche questo!” replica. Scuoto il capo.
“ Nick,queste cose io non le ho mai dette a nessuno…” farfuglio.
“ Non dire altro! Ho capito!” esclama con una dolcezza disarmante. Mi regala una carezza sulla guancia. Il suo viso si avvicina lentamente al mio e mi irrigidisco sensibilmente. La mia mente ritorna ad uno stato di quiete solo quando posa le sue labbra sulla mia guancia sinistra.
“ Sei tornata a Bogotà per sorridere e non per piangere. Da oggi basta lacrime,dottoressa Mendoza,anche perché a me piacciono molto i tuoi bellissimi sorrisi!” soffia con le labbra ancora sulla mia gota. Ridacchio.
“ Mi ha fatto bene parlare con te!” asserisco quando si allontana. Gli accarezzo la guancia.
“ Anche a me! Anche se credo dovresti raccontare alla tua famiglia le cose che hai detto a me di Calderon e di Samuel! Pure perché tuo fratello che riempie di pugni Mario Calderon dev’essere uno spettacolo bellissimo!” replica. Rido.
“ Dio mio,è già così tardi! Scusa,tu sarai stanca!” esclama guardando il suo orologio da polso.
“ Un po’!” gli rispondo. Si alza dal divano ed io con lui.
“ Ti accompagno alla porta!” affermo.
“ Domani tu e Bobo non fate colazione! Vi passo a prendere e vi porto in un posto!” asserisce quando siamo vicino alla porta. Annuisco. Mi saluta con due baci sulle guance ed io faccio lo stesso.
“ Notte!” gli auguro mentre prenota l’ascensore.
“ Notte!” replica salutandomi con la mano prima che le porte del cubo metallico si chiudano. Chiudo la porta d’ingresso alle mie spalle con un sorriso. La first lady…quel Nicola mi fa morire dalle risate! È riuscito a rendere un momento per me drammatico allegro e spensierato!
Bussano di nuovo alla porta,la stessa che,da quando ho messo piede qui dentro,ha fatto da ingresso solo a rompiscatole come Mario e i miei genitori. Sbuffo seccata. Mi manca solo Patrizia Fernandez ed ho fatto strike per oggi!
No,direi che non è Patrizia per fortuna! È angosciato e tormentato. Sembra empatico nei miei riguardi dopo le mie confidenze e imbarazzato per non so cosa. Tiene ancora gli occhi bassi come stamattina. Cambierà. Lo renderò un uomo sicuro di sé.
“ Posso…” lascia in sospeso la domanda,come se si sentisse in bilico tra il non sapere come porla e il non sapere se è il caso di farla.
“ Resta!” rispondo capendo al volo ciò che voleva domandarmi.
 
[Marcella]
Ancora non ci posso credere. Stavolta non ero ubriaca ed è strano trovarsi qui. Non è una sensazione negativa,ma strana. È paragonabile al cambiare casa o città o meglio a quando mi sono svegliata per la prima volta a casa mia e non nella cameretta che avevo a casa dei miei.
Sì,Armando non è stato il mio primo ragazzo,ma è stata la mia relazione più duratura anche se fra alti e bassi; ed ora baciare altre labbra, lasciarsi sfiorare da altre mani,accarezzare un altro corpo e darsi ad un’altra persona è stato strano.
“ A che pensi?” mi domanda Riccardo lasciando scivolare delicatamente l’indice sul mio braccio destro poggiato sul suo torace.
“ A niente. È solo che è strano tutto qua!” gli rispondo.
“ Lo so che pensi ancora ad Armando e che per te è stato importante. 4 anni non si dimenticano in poche settimane!” replica.
“ Adesso me lo dici perché eri arrabbiato con me?” gli chiedo cambiando discorso. Non mi va di rattristarmi parlando di Armando. Ho già ricevuto fin troppe condoglianze per la fine di questa storia!
“ Per Corral!” mi risponde.
“ Ti ha dato fastidio vedermi con Santiago? Ti assicuro che non è stata una mia iniziativa,ma una trappola ben elaborata di Patrizia e mio fratello!” ribatto. Solleva un sopracciglio scettico.
“ Facciamo che ti credo!” asserisce.
“ Ma tu non avevi fame? Hai detto che avevi fame e sonno! A questo punto mi spingi a pensare che stavi solo cercando di mandarmi via!” lo canzono bonariamente.
“ Certo che te resti insopportabile pure dopo aver fatto l’amore! E poi puoi essere più diretta quando devi dirmi che hai fame! Che ti porto?” mi chiede. Ridacchio divertita.
“ Fai tu!” rispondo.
 
[Sandra]
Apro delicatamente gli occhi perché ho sete. È ancora notte o meglio è mezzanotte da ciò che dice la sveglia sul mio comodino. Mi alzo di scatto quando mi accorgo che non è un cuscino quello su cui sto dormendo.
Sandra,calma. Tu ora vai a prenderti l’acqua,lo svegli e lo mandi via. Ma questo giusto qua doveva venire stasera?
Un mugugno infastidito ed assonnato a farmi sobbalzare. Magari si sveglia da solo e mi evita l’imbarazzo di doverlo svegliare! Almeno questa fortuna il Cielo non può negarmela.
“ Dove sono?” bofonchia.
“ A casa mia,la stessa che lei ha scambiato per un ricovero per ubriaconi!” rispondo astiosa.
“ Sandra,allora mi hai perdonato!” replica. Ha un’amichetta che si chiama come me?
“ No,dottore,sono la sua ex segretaria!” chiarisco.
“ Lo so chi sei. Sei la sola Sandra della mia vita. Lo sai che ti sta bene in camicia da notte?” replica. Arrossisco.
“ Si vede che non l’è ancora passata la sbronza. Non indosso nessuna camicia da notte!” gli faccio notare.
“ Non adesso. L’altra sera quando sono venuto qui. Stai con lui per non pensare a me? Però il primo bacio l’hai dato a me!” farnetica.
“ Non ho avuto molta possibilità di scelta!” ribatto piccata. Mi ha praticamente costretta con la forza! E poi io a lui non penso mai!
“ Fai bene a stare col palestrato melenso. Io non mi sono neppure accorto che il mio migliore amico,quello che per me è sempre stato un fratello,si era innamorato. Fosse stato per me,avrebbe perso pure suo figlio! Io non sono adatto a nessuno. Non so amare e non ho empatia. Lo sai che le persone affette da disturbo narcisistico di personalità mancano di empatia? Forse ho questo disturbo,tu che dici?” blatera.
“ Lei è innamorato della signora Camilla? Si è ubriacato per quello che le ha detto lei?” gli domando.
“ No. Lei è stata un’altra mia vittima. Io lo so che devo starti lontano per non farti male,ma da quando non sei più la mia segretaria mi manchi. E poi non lo so che mi succede. Forse sono impotente. Forse è il karma per quello che ho fatto a Betty. Tutte quelle brutte cose che mi hai detto me le merito tutte!” risponde.
“ Dottore,può dormire qui ed io mi appoggio sul divano. È il caso che si faccia una bella dormita!” ribatto. Gli manco? No,questo sta fuori!
“ No,dormo io sul divano. Sono un sadico,ma anche un gentleman. Sono un gentleman sadico,un esemplare unico!” replica facendo per alzarsi. Ridacchio e le mie risate aumentano quando lo vedo barcollare. Ma vedi che mi doveva capitare!
Scendo velocemente dal letto per sorreggerlo,ma per quanto pesa finisco quasi per perdere l’equilibrio anch’io. Sollevo lo sguardo dai suoi piedi come un’incauta ragazzina stupida. I nostri corpi sono attaccati ed inizio a sentire leggermente caldo. Mi guarda e fa scorrere una sua mano sul mio volto per poi farla scivolare lentamente verso la nuca. È un tocco delicato che non mi disturba,anzi sortisce l’effetto contrario.
Resto immobile perché quella vicinanza è destabilizzante ed ho la mente tanto confusa da non riuscire a compiere neppure un semplicissimo passo indietro per rimettere la giusta distanza tra noi. Ho tutto il tempo di sottrarmi ma resto come bloccata mentre il suo volto quasi a rallentatore raggiunge il mio. Si avvicina lentamente e un secondo dopo appoggia le sue labbra alle mie. Mi batte forte il cuore,così tanto che credo possa sentirlo pure lui mentre mi bacia con dolcezza. Schiudo le labbra e il dottor Mario sospira sporgendosi in avanti e facendomi stendere sulla schiena. Si sdraia sopra di me mettendo una gamba tra le mie e sorreggendosi sui gomiti. Mi bacia in modo straordinariamente dolce,senza smania,con la dovuta lentezza. Nulla a che vedere con la prima volta che mi ha baciata.
Mi bacia il collo lentamente partendo dal mento infilando con cautela le mani sotto la mia maglia,che ben presto sfila via. Perché non riesco a fermarmi? E cosa sono queste leggere e piacevoli fitte al basso ventre?
Le sue mani accarezzano morbide i miei fianchi mentre indirizzo anch’io le mani ai suoi fianchi. Sposta le spalline del mio reggiseno e lascia dei baci umidi fino ad arrivare allo sterno proprio mentre io sto cercando di sbottonargli la camicia con la mia maldestrezza.
Il calore del suo respiro annulla ogni briciolo di razionalità tanto che mi ritrovo a spingere i fianchi contro i suoi scontrandomi con la sua eccitazione,che aumenta infila le mani sotto la mia gonna e mi palpa il fondoschiena. Non è impotente!
“ A quanto pare non sono impotente! O almeno non con te!” mugugna concentrato ad assaporare con calma la pelle che ricopre la mia clavicola strappandomi un sospiro. Che ne sarà di me dopo questa notte?
“ Aspetti! Io…” farfuglio. Mi bacia di nuovo.
“ Lasciati andare! Ho bisogno di te!” soffia a pochi centimetri dalle mie labbra.
 
[Daniele]
“ Ancora non si fa sentire il presidente!” punzecchio Patrizia ancora ansante e nuda nel mio letto.
“ Daniele!” mi ammonisce.
“ Io non riesco ad accettare che sia tanto cretino da non accorgersi che le notti che non passa da te,tu le passi con un altro. Vorrei proprio sapere come può concentrarsi tanta idiozia in un individuo solo!” commento.
“ Com’era quel detto? Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. Forse non vuole vedere!” azzarda.
“ A nessun uomo sta bene un cesto di lumache in testa!” le faccio notare.
“ Ora mi dici davvero cos’è successo quando io non ero in sala riunioni?” mi domanda.
“ Che il tuo caro presidente si è preso una bella cotta per la Mendoza. La guardava come fosse la Madonna e poi un continuo cincischiare e ridacchiare come dei ragazzini scemi. Non era una riunione,ma la fiera della melassa di quei due. Cosa ci vede devo ancora capirlo a dire il vero!” rispondo.
“ In che senso?” mi chiede.
“ Nel senso che tu sei una bomba sexy e quella decisamente no. Non è propriamente una modella. Potendo scegliere un uomo normale dovrebbe scegliere te in un confronto fra voi due! Stesso ragionamento vale per quella: Santamaria le ha fatto un complimento e per poco non se lo mangiava,mentre con quello,che sembra uscito da un film horror,era tutto uno zucchero!” le spiego.
“ Una bomba sexy?” ripete maliziosa. Me l’attiro di più addosso.
“ Hai sentito bene. Ad ogni modo forse è la poltrona della presidenza a far stranire gli uomini: prima quel citrullo di Armando con quella cosa orribile appartenente al genere femminile di chissà quale specie e ora quel clown!” rispondo.  
 
[Nicola]
Alla fine mi ritrovo sdraiato sul letto della camera padronale (mai avrei immaginato in vita mia di dormire nel letto di Armando Mendoza) perché,dopo quel racconto a dir poco straziante,non ce l’ho fatta né a raggiungere Patty né a tornare a casa mia. Tempo di cominciare la seconda rampa di gradini,sono tornato indietro come una specie di automa senza neppure sapere il perché.
Quando ho bussato alla porta ero leggermente imbarazzato non sapevo cosa dire e avevo paura della sua reazione,ma lei,che non so ancora come abbia fatto a comprendere cosa volessi in quel momento senza che io tirassi fuori neppure la seconda parola di quella richiesta,ha acconsentito e mi ha offerto la camera di suo fratello e un vecchio pigiama di lui che ha lasciato qui.
Probabilmente è stata l’idea peggiore che io abbia mai avuto perché saperla nell’altra stanza a pochi passi da me mi rende insonne ed inquieto. Non so neanch’io il motivo di quest’agitazione,ma non è collegata a Patty o al fatto che se dovesse scoprirlo scoppierebbe il pandemonio! Non riesco più a sopportare di sentire la solita solfa per cui io sarei interessato a Camilla! Quella povera ragazza non solo ne ha sopportate di tutti i colori,per quanto ora si ritrova ad essere vittima delle cattiverie di Patrizia! Interessato a Camilla…solo perché sono gentile con lei e con suo figlio? Come si fa a trattarli male?! Sono così carini e questa giornata è stata bellissima!
“ Se questa storia tira fuori il tuo lato peggiore,forse non è quella giusta! Pensa ad Armando e Marcella: Marcella più volte ha fatto uscire dai gangheri mio fratello. Ogni volta che ci sentivamo era teso,nervoso,isterico; invece con Betty è così serafico,tranquillo. Se una storia tira fuori il lato peggiore di noi,forse è il caso di darci un taglio!”
“ Ad ogni modo la regola è semplice e lineare: se ami non tradisci! Patrizia non dovrebbe preoccuparsi!”
Quando mi ha dato quei consigli,credevo l’avesse fatto su richiesta di Betty,ma poi quando mi ha raccontato cos’ha patito con quel grandissimo bastardo di suo marito,ho capito che i suoi consigli erano frutto di pura esperienza personale!
Come si fa a fare una cosa del genere proprio a Camilla che è una ragazza così dolce,gentile,simpatica?! Stuprarla e portarle una prostituta in casa…povera ragazza! Che poi Camilla è così bella,ha degli occhi meravigliosi,un sorriso stupendo…non capisco come abbiano fatto quei due imbecilli di suo marito e di Calderon a tradirla! E poi come si fa a non adempiere ai doveri coniugali con lei? Cavolo quel tipo doveva essere cieco o forse era gay! Come si fa a non desiderare una donna così? Anch’io nei panni di Armando ammazzerei volentieri sia Calderon che quel Samuel! Avrei una voglia di trovarlo e di cambiargli i connotati!
Il mio cellulare squilla e mi allontana dai miei pensieri. Patrizia…speriamo non abbia ancora voglia di litigare!
“ Patty!” esordisco in modo brusco. Ho una rabbia addosso per il racconto di Camilla che avrei voglia solo di fare a pugni con il mondo!
“ Amore,dove sei?” mi chiede.
“ A letto. A casa di mia madre!” mento.
“ Davvero?” mi domanda acida. Sbuffo.
“ Patrizia,non voglio ritornare sempre su quella storia! Pensi che voglia portarmi a letto Camilla? Pensi che io sia quel genere d’uomo?” ribatto esasperato cercando di non urlare per non svegliare Camilla e il bambino.
“ Ammetterai che dopo quello che è successo a Marce,sia legittimo per me avere dei dubbi!” replica.
“ Sì,ma io non sono Armando Mendoza! E poi perché Camilla dovrebbe interessarsi a me? Ha fatto il cascamorto con lei anche Santamaria e secondo te lei potrebbe provarci con me? Mi hai visto,Patty?” esclamo con enfasi.
“ Per vendicarsi di me. Lei mi odia!” risponde.
“ Perché le hai rubato Maurizio,lo so! Comunque a Camilla non importa più! Non ti odia…è andata avanti a differenza tua che con la testa sei rimasta al giardino d’infanzia! Adesso sono stanco quindi ci vediamo domani!” ribatto.
“ A colazione?” mi chiede.
“ No. Ho promesso a Bobo e a Camilla di fare colazione con loro!” le rispondo pentendomene quasi subito.
“ E me lo dici così? Quella sgualdrina ti ha già monopolizzato! Sei finito nel suo mirino!” ribatte.
“ BASTA! Basta,Patrizia! Camilla è una mia amica ed io non ti permetto di parlarne in questi termini! Cami ed io siamo solo amici! Ci vediamo domani e smettila con queste illazioni assurde!” sbotto per poi riagganciare. Che avvilimento!
 
[Camilla]
Mi sento più leggera,più libera dopo aver raccontato tutto a Nicola. Non è stato così terribile rivivere con la memoria quei ricordi,o almeno non mentre lui mi stringeva! Mi ha fatta sentire al sicuro,protetta. Forse mi sento protetta perché è nell’altra stanza! Probabilmente dormire qua gli ha creato problemi perché prima l’ho sentito discutere dalla cucina mentre davo l’acqua a Bobo,che per fortuna non ha sentito nulla!
Mi faccio coraggio e busso alla sua porta sperando di non svegliarlo e che non mi scambi per un’impicciona.
“ Posso?” gli chiedo facendo capolino. È seduto con la schiena poggiata alla testata del letto e le braccia incrociate al petto.
“ Certo. Entra!” mi esorta con un sorriso.
“ Ridi per il mio pigiama di Cip e Ciop?” gli chiedo ottenendo una risata contenuta. Scuote il capo.
“ Come stai?” mi domanda.
“ Parlarne con te mi ha fatto bene!” gli rispondo.
“ Sei sicura? Mi dispiace se ti sei sentita forzata!” replica.
“ Nessuna forzatura!” ribatto. Si sposta verso il centro del letto e batte delicatamente il palmo della mano sul posto che ha appena lasciato libero per invitarmi a raggiungerlo. Mi sento un po’ in imbarazzo,ma accetto l’invito prendendo posto con le gambe verso la fine del letto.
“ Hai litigato con Patrizia?” gli domando senza giri di parole.
“ Non dirmi che ho svegliato te e Bobo! Mi dispiace!” si scusa.
“ No,tranquillo. Ero sveglia perché Bobo voleva l’acqua e mio figlio quando si sveglia per bere poi ha solo urgenza di tornare a dormire quindi non ha sentito nulla o sarebbe corso qua e addio sonno!” lo rassicuro. Sorride.
“ A tal proposito,forse sarebbe meglio,per non fargli capire che hai dormito qui,se tu domani uscissi per andare a casa a cambiarti prima che ci alziamo io e lui. Niente ci vuole che Bobo lo racconti a Mariana e che lo sappia tutta l’Ecomoda! Ci manca solo che Patrizia si aggiunga alla lunga lista di persone,me compresa,che ti rompono le scatole!” aggiungo. Annuisce.
“ Ti sei inclusa in gruppo a cui non appartieni. Tu non rompi le scatole,Camilla! E neanche Bobo!” obietta.
“ Come la chiami una che sconvolge la vita monopolizzandoti?” ribatto. Tace per qualche secondo guardandomi intensamente negli occhi.
“ Ehi…ho detto qualcosa che non va?” gli domando poggiando una mano sulla sua guancia.
“ No. Pensavo che mi stai davvero sconvolgendo la vita in meglio. E comunque per me tu e Bobo non siete una rottura di scatole!” risponde.
“ Ti lascio dormire. Sarai stanco!” asserisco.
“ Un po’,ma tanto non riesco a dormire. Ho una rabbia addosso!” risponde.
“ Ti ci vuole una camomilla allora!” gli suggerisco.
“ Se gli togli la sillaba << mo >> diventa Camilla!” replica. Ridacchio.
“ Non farmi ridere troppo forte che c’è Bobo che dorme!” ribatto.
“ Lo sai vero che quello è un cretino e che meriti di meglio?!” esclama all’improvviso accarezzandomi le mani.
“ E tu lo sai che anche tu meriti di meglio? Cerca di vivere un amore che ti renda felice,che ti faccia svegliare e addormentare col sorriso sulle labbra,che ti fa fare follie,che ti rende geloso perché quella persona è tua anche se lei non lo sa. Cerca la tua donna delle carte,Nick!” replico.
“ Papà…mi piacerebbe tanto fare il padre!” ribatte.
“ Ne hai la stoffa! Sei sopravvissuto a Bobo per un giorno ed è già tanto!” replico. Ridacchia.
“ Smettila di dire così! Bobo è buonissimo!” ribatte.
“ Ma non sa mascherare i borborigmi!” commento alludendo al commento velenoso di mia madre.
“ Ce ne faremo una ragione!” ribatte strappandomi un sorriso.
“ È tardi quindi ti lascio dormire,principessa Mendoza,o la Regina Madre se la prenderà con me domattina!” esclama facendomi ridere come una matta tanto che quasi gli finisco addosso.
“ Allora buonanotte,sovrano ad interim del castello!” gli auguro dopo essermi alzata dal letto. Ridacchia.
“ Notte,mia regina!” ribatte con tanto di inchino. Continuo a sorridere come una scema anche ora che sto incedendo verso la porta.
“ Camilla,aspetta! Resta ancora!” mi intima dolcemente. Mi volto verso di lui.
“ Aspettami qui. Vado a prendere una cosa e torno!” affermo prima di dirigermi in cucina. Apro la dispensa e afferro la scatola di cioccolato svizzero che ho portato con me. Lo raggiungo in camera.
“ Che cos’è?” mi domanda.
“ Cioccolato svizzero. È il migliore del mondo ed è una mano santa contro le carenze affettive! Ti va?” replico ritornando verso di lui. Mi risiedo sul letto titubante.
“ Sei proprio una maga. Secondo me mi leggi nella testa o non sapresti ogni volta di cosa ho bisogno! Questa cosa che mi leggi nel pensiero mi preoccupa!” afferma facendomi ridere. Solleva le coperte per farmi infilare sotto di esse. In effetti avevo un po’ freddino!
“ Ieri sera avevo paura di non vederti mai,di non poterti dare un volto! Sono contento di averti qui!” mugugna prima di mordere il primo cioccolatino. Mi sdraio poggiando la schiena sul cuscino e il capo sulla sua spalla dato che mi sta cingendo le spalle con il braccio. Però il letto di Armando è comodo! Il poverino ne avrà risentito parecchio quando è giunto a Zurigo e gli ho propinato quel materasso!
“ Intendi a mangiare cioccolatini nel cuore della notte nella camera padronale?” gli chiedo suscitando una sua risata.
“ Anche. Intendevo a Bogotà. Finalmente hai un volto. In queste settimane mi sono domandato tante volte come foste tu e Bobo e quando ieri non rispondevi,avevo paura di non riuscire mai a vedervi!” mi risponde. Come fa ad essere così dolce senza risultare melenso?
“ Invece eccomi qua con tanto di tsunami a seguito! Anch’io mi sono chiesta più volte come fossi,pure perché Betty non ha dato molti indizi, ma adesso finalmente ti conosco e sono contenta!” replico. Sorride accarezzandomi la guancia. Mi sa che diverremo molto amici!
“ Ti aspettavi un uomo diverso?” mi domanda. Possibile che in pochi giorni la biondina sciroccata gli abbia ridotto l’autostima in questo stato?
“ Nick,io non ti voglio diverso da come sei. Sei perfetto così!” gli rispondo sinceramente costringendolo a guardarmi negli occhi.
“ Però! Comodo questo letto! A saperlo avrei optato per dormire qui col piccolino!” commento per allontanare l’imbarazzo che comporta avere il suo viso così vicino e i suoi occhi riflessi nei miei.
“ Puoi sempre farlo!” replica Nicola.
“ Meglio di no. Magari mio nipote è stato concepito qui! E poi sai quante volte ci sarà stata la tua collega preferita!” replico punzecchiandolo sul finale. Mi solletica i fianchi,quasi come se sapesse che questo è il mio punto debole. Menomale che ho messo in salvo i cioccolatini o sarebbero finiti tutti sul pavimento!
“ Adesso mi dici come faccio a dormire qui dopo gli scenari che mi hai propinato?” ribatte continuando a torturarmi.
“ Alzati dal letto che devi aiutarmi a cambiare le lenzuola. Io non dormo nello stesso letto dov’è stata Miss Spocchia! Neanche morto! Preferisco dormire per terra!” asserisce uscendo dal letto come se fosse indemoniato. Ridacchio divertita gattonando verso di lui.
“ Nick,dai vieni qui!” lo supplico quasi tendendogli la mano. Scuote il capo.
“ Betty è incinta di quasi 10 settimane,quindi Marcella non dorme in questo letto da più di due mesi e tu pensi che Armando non abbia mai cambiato e lavato le lenzuola?!” cerco di farlo ragionare. Tira quasi un sospiro di sollievo afferrando la mia mano.
“ Perché sei così dolce con me?” gli chiedo quando torniamo sotto le coperte. Non ci sono abituata a tutta questa gentilezza nei miei riguardi e mi sento un po’ imbarazzata da queste attenzioni!
“ Perché hai la faccia di una donna a cui piace la melassa e comunque la mia collega preferita sei tu!” mi canzona prima di accogliere in bocca il cioccolatino che ho fra le dita. Gli pizzico il fianco.
“ Guarda che se cado dal letto faccio un botto esagerato e Bobo si sveglia!” mi fa notare.
“ Sei stato dolce anche con lui,soprattutto quando c’erano i miei!” osservo poggiando di nuovo la testa sulla sua spalla.
“ E come si fa a trattar male un gioiello come tuo figlio?!” ribatte porgendomi un cioccolatino che tiene intrappolato fra il suo pollice e il suo indice. Sorrido prima di assaporare quella delizia.
 
 
Capitolo terminato! Lo so che è pieno di avvenimenti,ma ho voluto dare una scossetta ad un po’ di persone. Da chi partiamo? Mario e Sandra probabilmente vi hanno sconvolte di più: lei dice che non si sente pronta e poi basta un Mario Calderon qualsiasi per frantumare la sua razionalità! Ma non cantate vittoria perché la loro strada è ancora tutta in salita! Calderon con me non avrà vita facile in questa storia dopo tutto quello che ha architettato a danno della povera Betty!
Marcellina la castità l’ha proprio abbandonata e chissà come finirà con Ricardo! Inizieranno una storia o per lei è ancora troppo presto?
Di Margherita e Roberto non ne parlo per evitare di sprecare lo solite critiche,ma non si può pretendere chissà cosa da loro per ora!
E finalmente in tutto questo avete scoperto cosa nasconde Camilla e perché non voleva parlarne con nessuno. Lei e Nicola hanno legato molto…e questo non è ancora nulla di ciò che ho in programma per loro! Per scoprire i risvolti di questa bella nottatina dovrete attendere il prossimo capitolo! A presto (almeno spero)!

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Capitolo 17
*** 17 ***


[Camilla]
La luce del sole si ostina a rompere le scatole obbligandomi ad aprire gli occhi. Mi sa che oggi o diventerò nevrotica per tutti i caffè che sarò costretta a bere per restare sveglia o finirò per addormentarmi in ufficio facendo così una figura di merda colossale!
Anche oggi ha vinto il sole e quindi tento di aprire gli occhi anche se con molto sforzo. Che ore saranno? Dovrei essere imbronciata per aver dormito troppo poco,ma non ci riesco viste le delicate e dolci carezze che stanno vezzeggiando la mia guancia.
“ Ancora!” mugugno con gli occhi ancora chiusi.
“ Piacerebbe anche a me restare a letto,ma ti devi svegliare! C’è un’azienda ad attenderci!” bofonchia una voce che conosco bene facendomi sussultare. Apro subito gli occhi e riconnetto il cervello arrivando finalmente alla giusta conclusione che questa è la stanza di Armando.
“ Ho dormito qui?” chiedo con le guance che bruciano a Nicola che mi fissa con un’aria strana.
“ Sì. Stavamo parlando dell’Ecomoda e sei crollata prima che finissimo la scatola di cioccolatini. Non ho avuto il coraggio di svegliarti né per chiederti se è l’Ecomoda a farti venire sonno né per farti tornare in camera tua. A tal proposito,l’Ecomoda ti fa venire sonno? Perché se è così voglio saperlo! Oggi dobbiamo parlare di lavoro e non voglio che ti addormenti di nuovo! È narcolessia da Ecomoda la tua?” replica strappandomi una sonora risata.
“ Buongiorno mio sovrano!” esclamo ancora intontita stiracchiandomi.
“ Buongiorno mia regina narcolettica!” replica baciandomi la guancia. Ridacchio.
“ Smettila! Ero solo stanca e devo confessarti che ho ancora sonno!” mugugno non perdendo neppure tempo a reagire al suo punzecchiarmi.
“ Invece ti devi alzare,Cami. Io sono già pronto e devo tornare a casa e tu devi tornare da Bobo,il quale potrebbe malauguratamente svegliarsi e trovarci qui insieme!” mi fa notare esplorando con l’indice la superficie della mia guancia non poggiata sul cuscino.
“ E Patrizia potrebbe ammazzarci!” replico chiudendo gli occhi istintivamente a quelle carezze così piacevoli.
“ E tua madre le darebbe una mano! Siamo troppo giovani per morire per mano di quelle due!” ribatte solleticandomi il fianco. Rido.
“ Ti accompagno alla porta,ma non farmi ridere in corridoio che se si sveglia Bobo poi sono fatti tuoi!” rispondo alzandomi dal letto quando la smette di torturarmi. Usciamo piano dalla stanza e a passo felpato raggiungiamo la porta d’ingresso.
“ Ad ogni modo questa notte mi è servita a farmi capire che è più bello mangiare la cioccolata in compagnia!” afferma. Ridacchio.
“ La tua first lady perennemente a dieta non ce la vedo ad ingozzarsi di cioccolato!” replico.
“ Veramente non pensavo a lei!” risponde. La voce di mio figlio che mi chiama mi fa tornare con i piedi per terra.
“ Ora vado. Ci vediamo fra un po’!” sussurra regalandomi un bacio sulla fronte. Annuisco.
“ Molto carino il tuo pigiama di Cip e Ciop!” commenta prima di andar via. Scuoto il capo divertita.
 
[Betty]
Ridacchio divertita mentre mio marito mi sbaciucchia la guancia. Voglio godermi a pieno questi momenti di tenerezza perché quando torneremo a Bogotà avremo tante cose da affrontare e soprattutto non avremo una casa tutta per noi!
“ Ti amo da morire,lo sai?!” mi sussurra stringendomi forte a sé.
“ Anch’io. Da quando ti ho visto per la prima volta!” gli confesso. Mi accarezza dolcemente una ciocca di capelli.
“ Sono stato così cieco…” farfuglia.
“ Non torniamo sulle stesse cose! Questa è la nostra luna di miele,anche se in versione un po’ rivisitata!” replico.
“ Passare tutta la mattinata a letto mi sembra un ottimo programma da attuare ogni giorno in questa luna di miele!” ribatte facendomi ridere.
“ Però ora tocca alzarsi perché sono le 13 ed ho un certo languorino!” rispondo ottenendo un sorriso.
“ Prima che ci attrezziamo per il pranzo vorrei parlarti di una cosa!” asserisce serio.
“ Vuoi iniziare oggi le lezioni di bon ton?”  gli chiedo.
“ No,amore mio. Anche se in questi giorni tocca iniziarle. Non voglio che mia madre cominci anche con te come faceva con Samuel. Non voglio vederti andar via!” risponde. Gli accarezzo la guancia.
“ Non vado da nessuna parte senza mio marito. L’ho giurato quando ci siamo sposati,amore! Adesso tira fuori quello che volevi dirmi!” lo rassicuro per poi esortarlo ad espormi ciò che lo preoccupa.
“ Ti va se chiediamo a Camilla di iniziare a vedere per noi qualche casa dove trasferirci? Qualcosa di familiare,di semplice…” mi propone. Mi sfugge una lacrima.
“ Amore,che c’è? Ho detto qualcosa che non va?” mi domanda preoccupato.
“ Non credevo saremmo mai arrivati a questo. È così bello che ancora non ci posso credere!” singhiozzo. Mi abbraccia forte.
“ La mia Betty…” mormora.
 
[Marcella]
Sbatto più volte le palpebre quando incontro due occhi neri che mi fissano divertiti. Sorrido anch’io meccanicamente. È strano risvegliarmi in questa casa e se ricordo la prima mattina che mi sono destata in questo letto mi viene ancora da ridere!
“ Buongiorno!” bofonchio stiracchiandomi. Mi bacia.
“ Buongiorno!” ricambia Ricardo quando si allontana di qualche centimetro dalle mie labbra.
“ Che ore sono?” gli domando.
“ Le 7!” mi risponde guardando la sveglia. Mi tiro su velocemente.
“ No! Porca miseria! Devo andare a casa a cambiarmi,a lavarmi… Quel bifolco mi ammazza se mi becca in ritardo!” esclamo in preda al panico. Ma che cavolo avrà da sorridere?
“ Sono curioso di conoscere questo tipo!” commenta.
“ Meglio di no! Moriresti di spavento per come si concia!” gli rispondo. Ridacchia.
“ Dovrò arrabbiarmi di nuovo con te per rivederti?” mi chiede tornando serio in un attimo. I suoi occhi scrutano la mia espressione facciale per avere una risposta,ma credo sia un’analisi piuttosto inutile dato che non so neppure io cosa voglio!
“ Ricardo,io…” cerco di trovare le parole.
“ Lo so perfettamente che esci da una relazione lunga e che ti ha distrutto. Non pretendo chissà cosa da te! Possiamo provare a vedere come va senza impegnarci formalmente! Uscire a cena qualche sera,andare al cinema o visitare qualche museo…ma solo se ti va! Prenditi tutto il tempo che ti serve per rispondermi! Ma se hai già scelto di dirmi di no,preferirei saperlo ora!” afferma.
“ E preferiresti saperlo ora anche se la mia risposta dovesse essere affermativa?” gli domando. Mi guarda sbalordito. Apre più volte la bocca, ma non riesce a tirar fuori neppure una sillaba.
“ D-Davvero?” mi domanda.
“ Sì. Mi sembra più che accettabile la tua offerta. Non mi hai mica chiesto di sposarti?! L’unica cosa che ti chiedo è la sincerità in questo rapporto. Non voglio più trovarmi in situazioni dove il dubbio la fa da padrone! Non è una bella sensazione!” rispondo. Annuisce.
“ Mi aspetto lo stesso da te. Se pensi ad Armando,voglio saperlo,ok?” replica. Annuisco prima di lasciarmi stringere dalle sue braccia.
 
[Daniele]
“ Mi farai sapere se ho vinto la scommessa?” domando a Patrizia che si sta ancora stiracchiando.
“ Che scommessa?” mi domanda intontita.
“ Se il tuo clown ha già peccato di lussuria con la sua amica! Certe astinenze giocano brutti scherzi e Camilla potrebbe accontentarsi del tuo pagliaccio da circo!” le rispondo. Mi arriva una cuscinata in faccia.
“ Smettila! Nicola non è interessato a quella donna!” replica.
“ Se lo dici tu!” commento scettico.
“ Ieri sera era da sua madre!” afferma.
“ Questo lo dici per convincere te stessa o me?” le chiedo.
“ Si può sapere che vuoi da me? La mia storia con Nicola serve anche a te!” replica.
“ E chi dice di no?! Certo che sarebbe meno divertente vedere la bellissima Patrizia Fernandez surclassata da quella lì. Le hai tolto Brickman ed ora farebbe ridere i polli se lei ti togliesse quello sgorbio!” ribatto.
“ Non mi toglierà nessuno. Io e Nicola ci lasceremo quando lo deciderò io!” risponde. Se lo dice lei!
 
[Nicola]
Suono il campanello in attesa di entrare. Speriamo siano pronti o oggi faremo super tardi in azienda e con Patty inviperita preferisco arrivare in orario per evitare di ritrovarmi le orecchie sfondate e la testa fracassata!
Ad aprirmi la porta è il piccoletto già lindo e pinto. Alza le braccia verso di me e lo prendo in braccio per coccolarlo un po’.
“ Buongiorno cucciolo!” lo saluto.
“ Buongiorno Nicola!” replica rannicchiandosi fra le mie braccia.
“ Ma lo sai che non dovresti aprire la porta se non c’è la mamma? Se fosse stato un ladro?” gli faccio notare accarezzandogli la punta del naso.
“ Ma la mamma è a casa!” risponde lui.
“ Nick,scusa,ma ho fatto tardi!” esclama Camilla con indosso un vestitino celeste e le sta divinamente. Per poco non mi cade Bobo dalle braccia quando la vedo,tanto che decido di salvaguardare l’incolumità del piccoletto facendolo tornare a terra.
“ Direi che è per una giustissima causa!” farfuglio inebetito continuando a fissarla. Arrossisce. Tra Cip e Ciop e questo vestito c’è differenza!
“ Ed io che ci credo pure ai tuoi complimenti!” mi risponde salutandomi con due baci sulle guance. La stringo forte.
“ Sei bellissima!” le sussurro. Forse è fin troppo bella per venire in ufficio con questo vestito!
“ Grazie,anche tu stai benissimo! Devo solo scegliere le scarpe! Non posso mica presentarmi in pantofole!” mi informa. Sorrido.
“ Tanto la mamma è bella anche così!” aggiunge Bobo. Annuisco. È bella pure col pigiama di Cip e Ciop o non sarei rimasto a fissarla alcuni infiniti minuti stamane quando mi sono svegliato! Sarà pure stato lo shock di trovarmi stretto a lei,ma non si può negare l’avvenenza di Cami!
“ Ballerine bianche o nere?” mi domanda Camilla rossa in volto.
“ Dipende da cosa indossi!” le rispondo confuso. Non vorrà mica indossare quel vestito per venire in ufficio,vero?
“ Mi cambio e arrivo! Questo vestito non va bene!” afferma per poi sparire. Per carità,non le sta male,ma in ufficio si ritroverebbe Gutierrez appostato sotto la scrivania con l’intento di guardarle le gambe! Ed io non posso passare tutto il giorno a fare da caccia-maniaci per lei!
“ La mia mamma è molto bella,come una principessa!” asserisce il piccoletto.
“ No,come una regina!” mi lascio sfuggire.
“ E allora perché non ti fidanzi con lei e mi fate arrivare tanti fratellini?” mi chiede. Resto senza parole davanti a quella domanda. Apro e chiudo la bocca più volte senza emettere alcun suono. Questo bambino è peggio del signor Hermes come mentalità!
“ Bobo!” lo redarguisce Cami tornando in soggiorno. Indossa una maglia bianca con un’ampia scollatura coperta però da un top nero ed un pantalone attillato nero. Ha in ciascuna mano un paio di ballerine.
“ Allora? Bianco o nero?” mi domanda.
“ Bianco!” rispondiamo quasi all’unisono io e il piccoletto.
“ Agli ordini!” replica lei scattando sull’attenti e facendoci ridere.
“ Stasera giochi con me?” mi chiede Bobo.
“ Bobo,non cominciare! Nicola avrà di sicuro da fare…non può passare tutto il suo tempo con noi!” lo redarguisce Camilla.
“ E se la mamma prepara una cosa buona?” cerca di convincermi il piccolo. Ha trovato il mio punto debole! Anche se avrei accettato lo stesso!
“ Eh no! Non posso proprio perdermi questa cena!” esclamo.
“ Sì,ma devi aiutarmi a cucinare! Anzi forse è meglio di no che non voglio essere vittima di un’intossicazione alimentare!” replica Cami.
“ Spiritosa!” ribatto fintamente offeso.
 
[Mario]
Mario,spremiti le meningi e cerca di ricordare! Sandra ti ha fatto entrare in casa sua e poi? Lo so che essere nudo nel letto di una donna porta ad una sola ed unica conclusione,ma non riesco a crederci! L’ho avuta accanto per anni e per me era solo la mia segretaria! Deve avermi fatto una fattura! Non può essere nulla di diverso!
“ Sandra!” la chiamo per la seconda o terza volta,ma,come alle precedenti,non ottengo risposta. Con molta probabilità sarà uscita!
Sollevo il lenzuolo per uscire da questo letto e ciò che vedo al mio fianco sul materasso mi raggela. Resto a fissare quella macchia rossa svariati secondi prima di elaborare un pensiero coerente.
“ Non mi ha evirato,vero?” domando più che altro a me stesso. Tiro un sospiro di sollievo quando trovo il coraggio di guardarmi e mi rendo conto che è tutto al proprio posto sul mio corpo. Tuttavia questa consolazione sparisce in un attimo quando mi rendo conto che quel sangue appartiene alla mia Sandra.
“ Non ci credo!” ripeto più volte in stato di shock. Una vergine,pure lei come la sorella di Armando. Questa è la maledizione di Camilla!
 
[Margherita]
“ Allora siamo d’accordo?” mi domanda mio marito. Ad essere sincera sono ancora un po’ dubbiosa. E ad accentuare i miei dubbi c’è anche il carattere di Camilla che di certo ci scambierà per matti.
“ E cosa vorresti comprargli?” replico.
“ Non lo so. Una volta lì vedrò. Sarà contento!” risponde. Speriamo!
“ Non somiglia molto a quello smidollato del padre per fortuna!” commento.
“ Margherita,ti prego! Non sappiamo neppure cosa gli abbia detto Camilla su Samuel,quindi evita questi commenti…soprattutto davanti al bambino!” mi riprende Roberto.
“ Era solo un’osservazione diretta del fatto che nostro nipote somiglia fisicamente solo a Camilla! E comunque adesso siamo solo noi due e spero che il bambino non conosca mai quel perdigiorno di suo padre!” mi difendo.
“ Su questo non posso darti torto. Ed anche sul tuo commento: Robertino è il ritratto di Camilla quando era bambina!” ribatte.
“ Potresti comprargli un gioco che lo aiuti ad imparare a leggere o le quattro operazioni o meglio ancora la lingua inglese!” gli suggerisco.
“ Vedrò una volta lì. Vedrai che sarà contento del nostro regalo!” mi risponde. Speriamo bene!
 
[Camilla]
Questa casa è davvero carina. Mi piace un sacco ed è decisamente più accogliente di casa di mio fratello nonostante non abbia tutti i comforts della casa da single di Armando! A dirla tutta è più calda della casa dei miei…ma sarà di certo perché i padroni di casa,per fortuna,sono di tutt’altra pasta! È una bell’abitazione e Betty dev’essere stata felice qui!
“ È una casa molto umile!” afferma la signora Giulia.
“ A me piace molto!” rispondo.
“ A sua madre non dev’essere piaciuta molto quando è stata qui!” replica continuando a farmi fare il tour della casa.
“ Immagino! Non c’era bisogno di specificarlo!” commento.
“ E di Nicola cosa le pare?” mi chiede.
“ È dolcissimo. Ha una pazienza infinita ed è gentile come pochi. Lo conosce da tanto?” replico fingendo di ignorare tutto ciò che mi ha raccontato Betty. Non devo tradirmi facendo capir loro che conosco bene mia cognata!
“ Da tutta la vita. È cresciuto qui. Sua madre ha una panetteria e ci conosciamo da sempre abitando nello stesso quartiere. Nicola e Betty sono cresciuti insieme come fratelli!” mi risponde.
“ Beh…allora l’avete cresciuto bene. È un’ottima persona. Di uomini come lui purtroppo ce ne sono pochi!” replico.
“ Di uomini come chi ce ne sarebbero pochi?” interviene Nicola.
“ Come mio fratello!” scherzo. Mi pizzica delicatamente il fianco.
“ Abbiamo finito la visita? Signora Giulia,giuro che gliela riporto presto,ma ora sbrighiamoci o in ufficio non andiamo più!” esclama Nick. Scuoto il capo divertita.
 
[Armando]
“ Amore,che succede?” mi domanda mia moglie accomodandosi sulle mie gambe. Come glielo spiego?
“ Quando eri al bagno ha telefonato il capo del ristorante dove lavorava Camilla!” esordisco.
“ Ah… E che voleva?” mi chiede sorpresa.
“ Il suo numero di cellulare,ma non è questo il problema. Non è stata la sua richiesta a lasciarmi un po’ interdetto!” le rispondo.
“ E cosa,tesoro?” mi domanda.
“ Aveva una voce che mi sembra di aver già sentito da qualche parte,ma non riesco a collocarla. E poi aveva un accento colombiano!” le spiego mentre cerco di spremermi le meningi per cercare di capire dove ho già sentito quella voce.
“ Amore,ma Camilla ha sempre detto che il suo capo era spagnolo e che sua moglie era italiana,quindi non ci vedo nulla di male!” mi fa notare accarezzandomi il viso. Le bacio il palmo della mano.
“ Credimi: io quella voce l’ho già sentita e mi fa rabbia non ricordare in quale contesto!” insisto.
 
[Sandra]
Sì,devo far finta che sia stato tutto un brutto sogno dovuto al troppo cibo o a quel che sia. Le lenzuola non erano macchiate di sangue stamattina e nel mio letto non c’era il dottor Calderon nudo. Era solo un incubo,il peggiore mai avuto nella vita. Non avrò problemi a vederlo in questo modo dato che lui sarà il primo a voler obliare questo grave episodio che avrà valenza negativa nella sua biografia sessuale/amorosa!
Sandra,tu stai con Romeo e questa notte non c’è mai stata. Tu ieri sera sei tornata a casa,hai mangiato delle verdure,ti sei lavata e poi sei andata a dormire! Sarà questa la versione ufficiale e se non riuscirai a convincere te stessa,non riuscirai a raccontare questa storia spacciandola per vera neanche agli altri,comprese le tue amiche che ti conoscono così bene! Pensa che se passi la prova Anna Maria,sei salva!
“ Eccola qua la nostra corteggiatissima amica! Berta ieri c’ha chiesto di te!” mi accoglie Anna Maria.
“ Io non sono corteggiatissima. Come sta Berta?” replico per poi cambiare argomento.
“ Bene. Non vede l’ora di tornare per conoscere il tuo ragazzo e per impicciarsi come noi del rapporto fra la signora Camilla e Nicola Mora!” mi risponde Mariana. Abbozzo un sorriso.
“ Però tu stamani hai una lucetta particolare negli occhi. Notte movimentata col tuo Romeo?” interviene Anna Maria.
“ No e piantala con questa storia! Nessuna notte movimentata,ok?” ribatto nervosa per poi salire di corsa le scale.
 
[Giulia]
“ Signora Giulia,dico davvero: se lei non ci lascia andare la denunciamo per sequestro di persona e di minori!” mi canzona Nicola. È decisamente di buonumore stamattina! E credo ci sia lo zampino di questa ragazza e del bambino!
“ Nick,la smetti?!” lo redarguisce la signora Camilla.
“ Io la smetto,ma noi dobbiamo andare davvero o stavolta Miss Spocchia te la sorbisci tu!” ribatte lui.
“ Ah…ed io che ti avevo reputato un gentleman!” replica lei.
“ Ma tu vuoi bene al bimbo nella pancia di zia Betty?” domanda quel piccolino a mio marito che si vede totalmente spiazzato da questa domanda. In effetti non capisco neppure io perché l’abbia fatta!
“ Certo…sarò suo nonno…perché non dovrei?!” risponde dopo attimi di silenzio Hermes.
“ Bobo,perché hai fatto questa domanda?” gli chiedo.
“ Niente!” mugugna. La signora Camilla e Nicola si guardano negli occhi.
“ Bobo,saluta perché adesso dobbiamo andare via o stavolta Nick finisce sul serio in un congelatore!” esclama la sorella del dottor Armando.
“ No! Nicola non deve diventare un pinguino!” protesta Bobo saltandogli in braccio e abbracciandolo forte.
“ Camilla,torni a trovarci quando vuole!” le dico. Lei sorride.
“ Lo farò. Grazie per l’ospitalità. Sono contenta di avervi conosciuti!” risponde lei cordiale. 
 
[Patrizia]
Non ci posso credere! Sono in azienda da un quarto d’ora e lui e quella non sono ancora arrivati! Voglio proprio vedere cosa si inventerà!
“ Nicola?” domando a Mariana.
“ Non è ancora arrivato. È strano perché di solito il Presidente arriva sempre in anticipo… forse si sarà intrattenuto a letto!” risponde quella facendomi saltare ancora di più la mosca al naso.
“ Cerchi guai con queste tue insinuazioni?” replico.
“ Ho solo detto che avrà preso sonno!” risponde. Sì,come no! Per fortuna arriva anche Marce!
“ Non dirmi che quella specie di burino è incazzato per il mio ritardo!” esclama.
“ Non è ancora arrivato e neanche quella!” le comunico irata.
“ Ahi… Brutto segno! Di solito è sempre il primo a mettere piede qui dentro,mentre invece stamani ha preso sonno! O almeno spero per te che abbia preso solo sonno e che non stia facendo altro!” replica. Ci si mette pure lei?
“ Marcella!” la redarguisco.
“ Va beh meglio per me che almeno non mi devo sorbire le sue prediche! Ci vediamo più tardi!” esclama per poi dirigersi verso il suo ufficio.
 
[Sofia]
“ Allora ci vediamo più tardi,piccola!” Mr. Muscolo saluta la mia collega. Sandra abbozza un sorriso e la sua posa diviene ancora più rigida quando lui la bacia per salutarla. Che le ci vuole a lasciarsi andare un po’ di più? Capisco che sia alla sua prima esperienza,ma così lo farà scappar via a gambe levate!
“ Poverino!” commento quando Mr. Muscolo ci lascia per andare a lavorare.
“ Chi?” mi chiede Sandra.
“ C’è rimasto male. Lo tratti quasi come un appestato! Potresti lasciarti coinvolgere di più! Non sembra neppure il tuo ragazzo!” rispondo.
“ Sofia,smettila! E poi potrebbe arrivare il dottor Mora da un momento all’altro e non voglio problemi!” ribatte.
“ Ma a te Romeo piace o no?” le chiedo quasi brusca.
“ Certo! Non avrei cominciato una storia con lui altrimenti!” mi risponde sulla difensiva.
“ Non è per non pensare a qualcun altro,vero?” insinuo.
“ Io non penso proprio a nessuno!” risponde tradita da uno strano rossore al viso.
“ E siete già andati al sodo?” le domando. Mi guarda scioccata per poi arrossire all’inverosimile.
“ Quando fai così sei peggio di Anna Maria e non è un complimento!” risponde stizzita per poi allontanarsi.
 
[Mariana]
La bionda finta è nervosetta. Forse perché il suo fidanzato non è ancora arrivato… Ora che ci penso neanche la signora Camilla è ancora arrivata e ieri sono andati via insieme!
Il lupus in fabula arriva con il piccoletto a cavalcioni sulle spalle e a braccetto della signora Camilla. I due escono dall’ascensore ridendo.
“ Ma fa sempre così la signora Giulia? Nel mio stomaco non entra più neanche un sorso d’acqua!” esclama la signora Camilla.
“ Sì,ma è la mia cuoca preferita!” le risponde il dottor Mora mettendo giù Bobo che gli prende la mano.
“ E ci credo! Per quanto mangi!” ribatte lei.
“ La mia cuoca preferita è la mia mamma,ma la signora Giulia è brava!” interviene il piccoletto.
“ Che vuoi farci? Per mio figlio io sono la migliore in tutto! Mi ha viziata!” ribatte ironicamente la signora Camilla.
“ Mariana,buongiorno! La first lady?” si rivolge a me il presidente.
“ Buongiorno dottore! Salve,dottoressa! Credo sia in bagno. Oggi è arrivata in orario!” gli rispondo.
“ Che miracolo! Salve Mariana!” commenta la signora Camilla per poi salutarmi. Le rispondo con un sorriso.
“ Mamma,ma stanotte dov’eri?” domanda il piccolino a sua madre.
“ Bobo,in che senso?” replica lei.
“ Io mi sono svegliato e non c’eri! Avevo paura che te n’eri andata!” risponde lui. Perché la signora Camilla e il presidente si guardano?
“ Tesoro,devi averlo sognato! Io ho dormito con te e mi sono svegliata presto perché avevo sete!” ribadisce lei dolcemente. Bobo annuisce.
“ Amore mio,tu adesso devi andare con Mariana!” comunica la signora Camilla a suo figlio.
“ Ma non posso stare con voi? Tu mi avevi promesso che qui stavo sempre con te. Io voglio stare sempre con te e Nicola!” obietta Bobo.
“ No,non ci provare a fare gli occhi dolci!” lo ammonisce sua madre.
“ Questo l’ha preso da te! Senti,tesoro,che ne pensi di fare un accordo?” fa notare Nicola alla signora Camilla per poi rivolgersi al piccoletto.
“ Va bene! Ma vengo con voi,vero?” gli chiede Bobo.
“ Tu adesso resti qui con Mariana,che cerca di non spettegolare e di tenerti d’occhio per evitare che arrivi sul Monserrate,e se ti comporti bene dopo cena guardiamo un bel cartone animato tutti e tre!” esclama il presidente.
“ Nick,dobbiamo esaminare quelle carte. Ieri fra la cena e il resto non ho avuto tempo! Dai,dammi una mano!” replica la signora Camilla.
“ Vedi che l’ha preso da te il vizietto di fare gli occhi dolci alla gente per imbambolarla?” le fa notare il dottor Mora facendola ridere.
“ Allora,Bobo,ci stai?” esclama Nicola.
“ Che bello! Guardiamo Hercules?” esclama il bambino. Il dottor Mora guarda la signora Camilla.
“ Sì,guardiamo Hercules!” asserisce la signora Camilla. Il dottor Mora si passa una mano sul collo con una smorfia di dolore sul volto.
“ Ti fa male il collo?” gli domanda la signora Camilla.
“ Sì. Non so cosa possa essere stato,dato che stanotte ho dormito così bene!” risponde lui. Vorrei proprio sapere perché sorridono!
“ Forse è stata la ginnastica di ieri pomeriggio ad averti danneggiato. Ti ci vorrebbe un massaggio oppure a stasera non ci arrivi!” replica lei.
“ E dove lo trovo un massaggiatore ed il tempo di farmi fare un massaggio?” ribatte il presidente.
“ Se ti fidi,posso pensarci io! Me la cavicchio!” mormora la signora Camilla.
“ Abbiamo una donna dai mille talenti. Non male! Beato chi ti sposa,narcolettica!” la canzona il dottor Mora.
“ Smettila di prendermi in giro!” ribatte la signora Camilla divertita. Patrizia torna dal bagno.
“ Buongiorno!” esclama a denti stretti. Loro le rispondono con un saluto cordiale.
“ Allora,piccolino,tu stai qui e quando hai fame ci vieni a chiamare con Mariana!” dice Nicola al bimbo prendendolo in braccio. Bobo annuisce. Gli scompiglia i capelli e gli posa un bacio sulla guancia.
“ E tu non mi dai un bacino,mamma?” chiede il piccoletto.
“ Solo uno? Ma io ti mangio di baci!” esclama la signora Camilla prima di spupazzarselo un po’ e di fargli il solletico.
“ Ehi! Mi fate cadere così!” asserisce il dottor Mora divertito.
“ Facciamo il solletico anche a Nicola?” chiede il bimbo.
“ No,meglio di no! Nicola è il presidente e non si fa il solletico ad un presidente!” gli risponde la signora Camilla. Il bimbo mette il broncio.
“ Però fuori dall’azienda è un comune mortale e puoi anche torturarlo con il solletico!” aggiunge la signora Camilla.
“ E puoi torturare anche la mamma con il solletico!” ribatte il dottor Mora. Prima di mettere giù il piccoletto gli da un altro bacio.
“ Mariana,mi raccomando! Tenga d’occhio Bobo,perché se gli succede qualcosa la licenzio!” esclama il dottor Mora. Abbozzo un sorriso.
 
[Patrizia]
Maledetta! Quella lì non è atterrata neanche da 24 ore e già mi sta facendo saltare i nervi! Giuro che la strangolerei!
“ Amore mio!” esclamo allacciando le braccia al collo a Nicola per poi baciarlo,ma lui si stacca.
“ Patrizia,c’è il bambino! E poi lo sai che in azienda preferisco un certo contegno!” afferma perentorio.
“ Il bambino…ma questo non è un asilo!” gli faccio notare.
“ E neanche un night! Oltre al fatto che il tuo pornoshow potresti girarlo a casa tua!” interviene Camilla.
“ Farei volentieri certe cose col mio fidanzato a casa mia,se tu non monopolizzassi tutto il suo tempo!” ribatto.
“ Patrizia,io sono capace di intendere e volere,quindi non prendertela con Cami! Inoltre se ieri sera non sono venuto nel tuo appartamento è perché abbiamo litigato,cosa che stiamo facendo pure ora! Grazie per avermi avvelenato la mattinata!” esclama Nicola prima di allontanarsi.
“ Camilla,vieni con me? Abbiamo da lavorare!” si rivolge poi a quella.
“ Certo! Andiamo!” risponde lei.
“ E che nessuno ci disturbi per futili motivi o finisce male!” asserisce Nicola per poi andarsene con lei. Deve per forza cingerle i fianchi?
“ Tira una brutta aria,bionda finta!” esclama quella giraffona.
“ Zitta tu,zitellona!” replico con veemenza.
 
[Marcella]
Se un mese fa mi avessero detto che sarei finita in una storia senza impegno,sarei scoppiata a ridere ed invece mi trovo in una fase della vita che non credevo di poter mai vivere.
Sono sempre stata una donna da storie serie ed il mio futuro l’ho sempre immaginato accanto al grande amore (che credevo fosse Armando) e con dei figli. No,non credevo di poter mai vivere la mia situazione odierna!
Non posso negare che Ricardo mi fa sorridere,mi fa stare bene,mi fa sentire desiderata come non mi sentivo da un bel po’ di tempo,però non posso neppure impedirmi di domandarmi dove mi porterà questa storia che non ha né capo né coda!
“ Pronto” rispondo distrattamente al mio cellulare.
“ Che fai?” mi domanda la voce di Ricardo.
“ Mi hai allontanato dai miei pensieri!” gli rispondo.
“ Pensieri belli o brutti?” mi chiede.
“ Metà e metà!” gli rispondo.
“ Magari ti ho salvata. Se il bifolco ti avesse beccata con la testa fra le nuvole,ti avrebbe ammonita di certo!” replica. Ridacchio.
“ Non posso obiettare perché hai ragione! Come posso sdebitarmi per avermi salvata?” civetto.
“ Cenetta a casa tua?” mi propone.
“ Quindi dovrei offrirti la cena?” gli chiedo.
“ Mi sembra il minimo che tu possa fare. Ti salvo da un litigio con qualcuno che non sopporti e dovrai pur ripagarmi! Ti passo a prendere in Ecomoda?” replica.
“ No,ho la mia auto. Ci vediamo da me alle 8,spiritosone!” lo saluto per poi riagganciare. Che tipo!
 
[Mario]
“ Che vuol dire che è al bagno,Sofia?” domando alla segretaria dell’Ecomoda. Sandra è in bagno da più di un quarto d’ora e non si preoccupano? A nessuno passa per la testa che potrebbe essersi sentita male?
“ Dottore,sono bisogni fisiologici che non si possono controllare!” mi risponde.
“ Sofia,le giuro che non mi arrabbierò,ma mi dica la verità: è scesa a sbaciucchiarsi con quello lì e non è ancora tornata?” le chiedo.
“ No,dottore,cosa va pensando?! È andata al bagno,sul serio! Forse dev’essere un’influenza!” mi risponde.
“ Sicura?” replico.
“ Sì,dottore. Però adesso devo riagganciare perché mi sta cercando la signora Camilla e non voglio che si lamenti di me al primo giorno di lavoro! Arrivederci!” taglia corto per poi riagganciare. Perché mi sembrava una bugia inventata al momento? Forse perché lei e le sue colleghe pur di non lavorare sarebbero capaci pure di farsi tagliare i piedi! Sandra,ma dove diavolo sei?
 
[Camilla]
“ Sicura che non vuoi nulla?” mi domanda Nicola.
“ Sì,almeno fino a pranzo! Credo di essere piaciuta alla signora Giulia o non mi avrebbe rimpinzato con i suoi manicaretti!” gli rispondo. Ride.
“ Neanche un caffè,vicepresidente narcolettica?” sghignazza. Gli pizzico il fianco.
“ No,vorrei solo tu tornassi presto perché dobbiamo lavorare. E smettila di chiamarmi così! Ci mettiamo qui o in presidenza?” replico.
“ Qui è meglio. Almeno possiamo sempre fingere di non esserci e non avere gente che rompe! E poi…mi dovevi un massaggio,mi pare!” mi risponde. Annuisco. Nicola esce dal mio ufficio,mentre do uno sguardo ai documenti che Betty ed Armando hanno lasciato qui. Ci vuole un’idea geniale per risanare questo disastro! Ma come diavolo avrà fatto Armando a creare un danno così ingente?!
Sento dei passi nel mio ufficio,ma non alzo la testa dai documenti perché troppo concentrata ad esaminarli.
“ Caffè rapido,presidente! Te lo sei iniettato endovena?” commento.
“ Non sono il presidente!” esclama una voce odiosa e gracchiante che purtroppo conosco.
“ Non ti ha mai insegnato nessuno a bussare?” le chiedo annoiata.
“ Camilla,parla chiaro: cosa cerchi?” replica.
“ Un po’ di pace per lavorare e aspetto il tuo fidanzato per analizzare queste carte,o forse vuoi farlo tu con i tuoi sei semestri alla San Marino?” ribatto. Ma come avrà fatto Armando a sopportarla come segretaria?
“ Giusto: è il mio fidanzato! Nicola forse nella sua ingenuità non ha capito il tuo giochetto,ma io sì! Stai lontana da Nicola! Non è mettendoti nell’ufficio di Betty che avrai la sua stessa sorte di rubare il cuore del presidente di turno,anche perché Nicola è innamorato di me!” afferma.
“ Se sei così sicura dell’amore di Nick,perché mi temi? Oltre al fatto che ho scelto l’ufficio di mia cognata perché lo reputavo il più discreto, ma con te nei paraggi neanche un bunker in Alaska sarebbe adatto a preservare la propria privacy! In fondo è qui dentro che sei entrata per sabotare il computer di Betty,no? Inoltre io so stare benissimo senza un uomo accanto,non come te! E poi Nick non è un oggetto,se non te ne fossi accorta,quindi non posso rubartelo se lui non vuole! Io sono qui solo per lavorare e per dargli una mano!” replico.
“ Allora lo ammetti!” sbotta.
“ Ma ammettere cosa?” le chiedo esasperata.
“ Che vuoi prenderti Nicola per farmi un dispetto!” risponde.
“ Patrizia,io l’età del giardino d’infanzia l’ho superata da un pezzo! E poi Nicola non è un giocattolo! Ok,Nick è molto carino,dolce…ma le sue qualità esistono a prescindere dal fatto che abbia una pseudo relazione con te! Nicola è una persona con dei sentimenti e non lo userei mai per vendicarmi di te! Sarebbe meschino e l’unica persona meschina qui sei tu! Credi che non sappia che se non fosse stato eletto presidente, non l’avresti neanche guardato? Ti conosco,Patrizia,e sai cosa spero? Che Nicola apra gli occhi e si renda conto di che pasta sei fatta,che ti lasci e che si trovi qualcuna in grado di apprezzarlo davvero,una donna migliore di te!” affermo.
“ Io sono sicurissima del fatto che Nicola non potrebbe mai lasciarmi! Non credo potrebbe trovare una donna migliore di me!” ribatte.
“ Io non ne sarei così sicura…potrebbe trovare una donna munita di cervello ed in giro ce ne sono molte,quindi se vuoi tenertelo comincia ad allenare la mente almeno con le parole crociate o con la lettura di qualche romanzo!” le rispondo.
“ Di certo non ti preferirebbe mai a me! Sono sensuale,bella,so vestire,ho fatto 6 semestri di finanza alla San Marino e non ho un figlio senza padre! E poi che non sei neanche questo granché oppure Maurizio non mi avrebbe preferito a te. È meglio che tu te ne faccia una ragione, Camilla: gli uomini ti guardano solo per il tuo cognome e n’è la prova il tuo ex marito! Anzi se vuoi un padre per tuo figlio,avvisalo di avere un figlio,così ve ne partite tutti e tre per una meta lontana!” sbotta.
“ Il mio ex marito non è il padre di Bobo!” mento. Meglio evitare ogni tentazione per qualche sua strana trovata!
“ E poi sarei io la sgualdrina! Tu hai un figlio bastardo con chissà che sangue nelle vene e poi sarei io la poco di buono!” commenta. Mi alzo dalla mia sedia sbattendo i pugni sulla scrivania. In quel momento entra Nicola.
“ Patrizia,che ci fai qui?” le chiede.
“ Cercavo te,amore. Mi mancavi!” risponde lei melliflua. Posso vomitare?
“ Nell’ufficio di Camilla?” replica lui scettico.
“ Era venuta a ricordarmi quanto potesse essere stronza e velenosa!” intervengo.
“ Cami,che mi sono perso?” mi chiede Nicola.
“ Chiedilo alla tua fidanzata!” gli rispondo inviperita. Mi sta bene che mi offenda,ma non che se la prenda con mio figlio!
“ Ti infastidisce la verità? Non è colpa mia se sei solo un’ex cameriera! È quello il tuo posto nella società!” esclama velenosa Patrizia.
“ La cameriera nell’immaginario erotico maschile occupa un posto rilevante,da ciò che dicevano i clienti del posto dove lavoravo!” ribatto.
“ Dovevano essere dei gentleman questi qui!” sibila Nicola sprezzante accarezzandomi la spalla.
“ Mi sa che l’ultimo gentiluomo rimasto sulla faccia della Terra sei tu!” gli rispondo facendolo arrossire e strappandogli una risata.
“ Patrizia,esci di qua e lasciaci soli!” le intima Nicola.
“ Ma amore…” protesta quella gallina siliconata.
“ PATRIZIA,NON FARMELO RIPETERE E NON TI AZZARDARE AD OFFENDERE CAMILLA NUOVAMENTE!” sbotta lui con veemenza. Patrizia mi guarda male per poi andarsene.
“ Mi spieghi che è successo?” mi chiede con calma.                                                                                                      
“ Che è meglio se stai più con lei e meno con me e Bobo! Ha insinuato che voglia usarti per vendicarmi del motivo per il quale abbiamo litigato! Nick,forse è meglio se ci vediamo solo sul lavoro! Patrizia pensa ci sia qualcosa fra noi due e l’ultima cosa che voglio è crearti dei problemi,visto che sono venuta qui per semplificarti le cose e non per complicarti la vita!” gli rispondo.
“ Con chi passare il mio tempo lo decido io e se a Patty non sta bene,è un suo problema! Bobo è un ottimo antistress,quindi mi piace giocare con lui! Poi se a te da fastidio avermi sempre fra le scatole è un’altra cosa!” replica.
“ Non mi da fastidio. Tu sei una specie di incantatore di serpenti con mio figlio,quindi figurati se mi da fastidio! Sei un bravo ragazzo,dolce, gentile e mi piace parlare con te,ma appunto perché sei un bravo ragazzo non voglio rovinarti la vita! Una come Patrizia non ricapita e poi per quanto è orgogliosa non credo sia disposta a ritornare sui suoi passi semmai doveste lasciarvi!” ribatto. Mi prende il viso fra le mani.
“ Pure tu sei una che non ricapita,quindi smettila di parlarne come se avessi qualcosa da invidiarle perché non è così! Inoltre ti assicuro che se dovesse lasciarmi non sarei di certo io a supplicarla di tornare sui suoi passi! E poi non mi stai rovinando la vita…anzi! Come ti passa per la testa una cosa simile? Da quando tu e Bobo siete qui,sorrido più spesso e riesco a dormire senza il succo di mandarini! Inoltre devo appurare se Bobo ha ragione nel dire che in cucina sei più brava della signora Giulia!” afferma facendomi ridere.
“ Davvero non ti da fastidio che Bobo ti stia sempre appiccicato?” gli domando.
“ No. Assolutamente no! Te l’ho detto: Bobo ieri ha evitato che rimuginassi tutto il giorno sulla riunione,su Patrizia…” mi risponde.
“ Patrizia gli ha dato del bastardo!” sibilo. Mi guarda allibito.
“ CHE COSA? QUESTA GIURO CHE NON GLIELA LASCIO PASSARE!” grida.
“ No,dai! Lascia perdere! Non voglio crearti casini!” lo fermo prima che faccia scoppiare un pandemonio.
“ Mi dispiace che Patrizia…insomma Bobo è una manna dal cielo!” mi risponde.
“ E pensare che c’è chi lo reputa una gran seccatura!” mormoro ad occhi bassi. Mi solleva il viso con le dita guardandomi negli occhi.
“ Quello è un cretino! Non è colpa sua se è così idiota da essersi lasciato scappare una donna come te ed un figlio come Bobo! Nessun uomo sano di mente lo farebbe!” soffia  accogliendo il mio viso fra le mani.
“ Senti…c’è un’altra cosa. Ho detto una bugia alla tua fidanzata: le ho detto che il mio ex marito non è il padre di Bobo!” mormoro.
“ Ma perché parli così a bassa voce?” mi domanda.
“ Perché qui anche i muri hanno le orecchie! Ti chiedo solo di confermare questa cosa se dovesse farti domande! Io non voglio che le passi per la testa magari di contattare Samuel. Io non voglio mai più vederlo…” mi interrompe posandomi una mano sulle labbra.
“ Non mi devi alcuna spiegazione! Hai scelto così ed io ti sosterrò! Sarà il nostro segreto!” mi rassicura. Annuisco con un sorriso.
“ E adesso,dottoressa Mendoza,basta pensieri tristi e concentriamoci su questi rendiconti ancora più tristi!” esclama strappandomi un sorriso.
 
[Roberto]
Mi sento un pesce fuor d’acqua in questo negozio. Ho anche paura di rivolgermi ad una commessa per evitare la penosa figura del nonno che non sa quali giocattoli interessano a suo nipote,che poi rispecchia solo la realtà dei fatti: io non conosco quel bambino!
Sto per arrendermi ed uscire da questo megastore,ma una commessa mi si avvicina e non posso più tornare indietro. Forse è destino!
“ Posso darle una mano?” mi domanda gentilmente. L’unica che potrebbe sul serio aiutarmi è mia figlia,ma non credo sia propensa ad aiutarmi vista la reazione che ha avuto ieri alla nostra visita!
“ Sono qui perché vorrei fare un regalo al mio nipotino!” rispondo impacciato.
“ Ah bene…quanti anni ha?” mi chiede. Bella domanda! Sono 4 e mezzo o 5 e mezzo? Cavolo non mi ricordo!
“ 5 e mezzo!” rispondo incerto.
“ Potrebbe comprargli dei soldatini o delle nuovissime pistole ad acqua!” propone. Le pistole ad acqua non vorrei provocassero un allagamento dell’appartamento di Armando conoscendo il temperamento di Bobo,da quel poco che l’ho visto!
“ Io vorrei comprargli un gioco che lo aiuti ad imparare a scrivere,a leggere o magari a contare!” replico.
“ Bene! Troveremo qualcosa!” esclama ottimista. Beata lei!
 
[Hermes]
“ Te l’avevo detto che era alla mano!” commento alle osservazioni positive di mia moglie su Camilla Mendoza.
“ E mi sa che Nicola si è preso una bella cotta!” asserisce. Se ne sono accorti tutti! Anche ieri in sala riunioni quei due erano fin troppo euforici per essere presenti a loro stessi a quell’assemblea!
“ E del bambino che ne pensi?” le chiedo.
“ Dolcissimo! Anche se mi ha lasciata interdetta quella domanda sul bambino di Betty!” mi confessa.
“ Non dirlo a me. Non sapevo come rispondergli! Magari si starà chiedendo se è normale suscitare la totale indifferenza dei propri nonni! Quei due ieri non l’hanno degnato di uno sguardo!” ribatto.
“ Certo che la signora Camilla sarebbe la donna ideale per Nicola!” commenta Giulia.
“ In che senso?” le chiedo.
“ Per quanto mangia suo figlio,è di certo abituata a cucinare in quantità industriali quindi è adatta alla fame sproporzionata di Nicola!” risponde mia moglie,alla quale non posso che dare ragione. E chissà che Nicola,preso dalla sua cotta,non cominci a mangiare di meno perché troppo coinvolto dai suoi patemi d’amore!
 
[Mariana]
Il piccoletto oggi mi sembra più tranquillo di ieri. Sta disegnando seduto alla scrivania che una volta era di Sandra.
“ Guarda!” mi mostra il suo disegno. Rappresenta tre figure che si tengono per mano. Due maschi e una femmina.
“ Questo sei tu?” gli domando indicando il maschietto più piccolo al centro.
“ Sì. Questa è la mia mamma e questo è Nicola!” mi risponde indicando le altre due figure. La bionda finta sta tenendo le orecchie ben aperte.
“ E Nicola ti è simpatico?” gli domando.
“ Sì,molto. Lui gioca con me,mi racconta le storie per farmi dormire e fa sempre ridere la mia mamma! Mi piace tanto quando la mamma sorride!” mi risponde. È così carino questo bimbo!
“ Mariana,sei triste? È colpa mia?” mi domanda il piccoletto.
“ No,piccolo,tu sei così dolce! E questo disegno per chi è?” gli chiedo.
“ Per Nicola. A lui piacciono tanto i miei disegni!” mi risponde contento.
“ Allora dopo glielo andiamo a portare!” affermo. La signora Marcella esce dal suo ufficio.
“ Mariana,mi servono i resoconti dei punti vendita che sono in archivio!” mi comunica.
“ Signora Marcella,io non posso muovermi da qui!” affermo titubante.
“ In che senso?” mi chiede.
“ Bobo. Non posso lasciarlo da solo!” le spiego.
“ Peccato che lei non sia la babysitter di questo bambino,ma la mia segretaria! Camilla non può fare come le pare!” esclama infuriata per poi imboccare la strada per la presidenza.
“ La signora è cattiva con la mia mamma?” mi domanda Bobo.
“ Diciamo che la signora è un po’ arrabbiata perché l’è successa una cosa molto brutta e che per questo si arrabbia facilmente!” gli rispondo regalandogli una carezza.
 
[Marcella]
Adesso mi sente! Non può usare la mia segretaria come tata per suo figlio! Dovrebbe portarlo all’asilo non in azienda e soprattutto dovrebbe affidarlo alla sua segretaria e non alla mia!
Dalla presidenza si sentono dei rumori strani. Bel modo di lavorare! Questi due va a finire che faranno indebitare ancora di più l’azienda!
“ Dio,Cami,sei una manna dal cielo! Brava! Così… Ne avevo proprio bisogno!” è la voce di quel cretino. Ma quello dopo è un gemito?
“ Oddio,ti ho fatto male? Scusa…è che non lo faccio da tanto tempo! E comunque sei troppo teso…dovresti rilassarti altrimenti non mi riesce bene!” esclama la voce di Camilla. Mi faccio il segno della croce.
“ Non mi hai fatto male! Sei bravissima! Non ti fermare,ti prego,Camilla! Ancora…” replica quello. Ma non è che la presidenza ha un effetto strano sulla gente? Non avrà mica poteri afrodisiaci questa stanza?
Busso con una certa forza. Non voglio che facciano certe cose nell’ufficio che è stato di mio padre,di Roberto…insomma è un’azienda questa!
“ Ma porca miseria!” esclama quello. Gli ho rotto le uova nel paniere,ma si scordi di avere le sue sveltine in presidenza!
Entro e vedo lui con la camicia aperta e lei dietro con le mani sulle sue spalle. Se li avesse visti Patrizia,sarebbe scoppiato il pandemonio!
“ E chi poteva essere?! Addio relax!” commenta quello acido. Lui vuole fare le sue cose in presidenza e sarei io quella che sbaglia?!
“ No! Non faccia quell’espressione! Camilla mi stava solo facendo un massaggio!” chiarisce quello lì.
“ Marcella,è vero! Io gli stavo solo massaggiando le spalle perché ha dormito male stanotte!” aggiunge Camilla.
“ Per quel che mi riguarda potete fare quello che vi pare,ma non in presidenza!” rispondo.
“ Ancora? Non stavamo facendo nulla! Ho la camicia sbottonata solo perché non si possono fare i massaggi da vestito!” replica quello.
“ Chissà Patrizia cosa ne penserà!” sibilo.
“ Marcellina,sei venuta qui per goderti il torace nudo di Nicola o c’è altro?” domanda Camilla sarcasticamente.
“ MARIANA È LA MIA SEGRETARIA NON LA BALIA DI TUO FIGLIO! NON PUOI VENIRE QUI E SCOMBINARE TUTTO!” sbotto.
“ Eccola che ricomincia ad urlare! Gli effetti del tuo massaggio sono svaniti,Cami!” sibila quella specie di saltimbanco.
“ Marcella,calmati!” mi esorta Camilla.
“ Portalo all’asilo se non sai a chi lasciarlo! Mariana mi serve e non voglio che si ripeta quello che si è verificato 5 minuti fa!” rispondo.
“ Prima di tutto: si dia una calmata e la smetta di gracchiare in questo modo! La deve smettere di urlare come una pescivendola ogni volta che le cose non vanno come desidera! Vuole farci saltare i timpani,per caso? Punto secondo: sono stato io ad ordinare a Mariana di occuparsi di Bobo,vuole ribattere anche un mio ordine? Oltre al fatto che Bobo può restare in azienda quanto tempo vuole. Mi dispiace per l’incidente! Avevo dimenticato che Mariana fosse la sua segretaria. In compenso se le serve una mano può chiedere aiuto a Patrizia e a Sofia. Io e Camilla condividiamo volentieri con lei le nostre segretarie!” interviene quel cretino.
“ Immagino dovrei ringraziarla per questa gentile concessione!” commento acida.
“ Non aspiro a tanto da una spocchiosa come lei. In compenso però può farmi il sacrosanto favore di lasciarci lavorare…questo mi renderebbe immensamente felice!” replica facendo sorridere Camilla. Stronzo! Esco dall’ufficio sbattendo la porta,ma resto dietro la porta ad origliare.
Il cellulare di Camilla squilla e lei risponde entusiasta.
“ Ehi fratellone!...Qui tutto benone! Stamattina sono stata dai genitori della tua cara Betty!...Sua madre è un tesoro,l’opposto della nostra!... Betty?...Ancora nausee? Sarà il ritorno qui a metterle ansia,ma sono sicura che tu saprai rassicurarla!...Bobo sta giocando con Mariana,mentre io sono in ufficio con Nick! Abbiamo appena affrontato Marcella e il povero Nicola è di nuovo di pessimo umore!...Armando,smettila!...No, non ti ho distrutto casa!...Una casa non ammobiliata familiare e di modico prezzo?...Armando,ma io non posso occuparmi anche di trovare casa per te e Betty!...Va beh mi farò aiutare da Nicola!...Sì,un bacio anche a te e Betty!...Ti abbraccio!” le sento dire.
“ Ma sei seria? Gli dobbiamo trovare casa?” chiede Nicola Mora a Camilla.
“ Secondo te? Familiare,centralissima,a modico prezzo…ok,che sono creativa,ma non faccio miracoli! Che croce!” replica Camilla.
“ Tuo fratello mi deve un grosso favore in primis per aver lasciato quella mezza matta qui!” ribatte quel cretino.
“ Davvero? Credevo lo avesse ripagato avendo una sorella come me e poi ti ricordo che stanotte abbiamo usato abusivamente il suo letto e forse qualcosa gli dobbiamo!” replica Camilla facendolo ridere. Quando lo saprà Patrizia scoppierà la guerra civile!
“ In effetti tu ripaghi di gran lunga quello che mi dovrebbe tuo fratello per avermi gettato in questa fossa di leoni…soprattutto quando mi fai i massaggi o quando cucini per me!” ribatte lui.
“ Dottor Mora,sei in mio potere! Ho scoperto i tuoi punti deboli!” esclama quella.
“ Anch’io…vediamo se mi ricordo: il tuo è il solletico!” ribatte lui prima che comincino a ridere. Che cascamorto! E Patrizia che si fa anche pregare per trovarsi un uomo decente con cui rimpiazzare questo qui!
 
[Patrizia]
Mi avvicino a Marce che è appostata alla porta della presidenza. Quando le arrivo alle spalle sobbalza quasi.
“ Che c’è?” le domando sottovoce.
“ Non sai cos’ho appena sentito!” mi risponde Marce.
“ Cosa?” le chiedo. Ci spostiamo dalla porta appena in tempo prima dell’uscita di quella gattamorta,che si sistema la maglia sgualcita.
“ Sofia,ha contatti con agenzie immobiliari?” domanda quella lì alla nanerottola.
“ No,dottoressa,ma posso usare una guida telefonica e cercare contatti!” risponde quella racchia.
“ Ottimo. Lo domando a lei,perché la segretaria di Nick è inaffidabile e questo è un compito delicato!” esclama Camilla. Ma io la ammazzo!
“ Il dottor Mora cerca casa?” chiede Sofia.
“ No,sta benissimo da sua madre. Dovrebbe cercarmi una casa non ammobiliata,centrale,familiare e di modico prezzo!” le risponde Camilla.
“ Ma lei non alloggiava nel vecchio appartamento del dottor Armando?” replica Sofia.
“ Sì,infatti la casa non è per me altrimenti avrei chiesto un bilocale. Armando e Betty vogliono che cerchi loro casa,anche perché quando torneranno non sarebbe carino stare tutti ammassati come sardine in quello che ha tutto l’aspetto dell’appartamento di un single. Sofia, naturalmente cerchi di non usare il cognome Mendoza e…” l’arrivo di Nicola con i primi bottoni della camicia aperti la interrompe.
“ Marce,ma che ci fa quello con la camicia sbottonata?” domando alla mia amica.
“ Lei gli stava facendo un massaggio e li ho beccati che flirtavano senza tante cerimonie!” mi confida Marcella. Ma giuro che li ammazzo!
“ Prima ti è caduta questa!” afferma Nicola passandole una matita. Lei abbozza un sorriso per poi cercare di raccogliersi i capelli.
“ Anche se io ti preferisco senza. Dai,non li raccogliere!” aggiunge lui.
“ Ai suoi ordini,presidente!” replica lei.
“ Cami,dai! Hai fatto?” le chiede Nicola.
“ Guarda come mi hai ridotto! A furia di torturarmi mi si è abbassato pure il top che mi copriva la scollatura!” esclama quell’oca.
“ Meglio…se l’avessi saputo prima…avrei dato una sbirciatina!” ribatte lui. Che cosa?
“ Niente avances sul luogo di lavoro,dottor Mora!” replica quella gallina con malizia. Persino la nanerottola li guarda in modo strano.
“ Sofia,non è quello che sembra! Stavamo solo scherzando! Per favore,mi prenda appuntamenti per vedere le case in base alla mia agendina. In fondo i miei impegni combaciano con quelli del presidente,quindi non dovrebbe essere complicato!” asserisce quella mangiatrice di uomini.
“ Eh sì in queste settimane sarò la tua ombra,Mendoza!” la prende in giro Nicola.
“ Ombra,vieni qua che ti aggiusto la camicia e la cravatta. Scommetto che il nodo te lo fa tua madre di solito,presidente!” replica quella lì. Gli aggiusta il colletto e gli fa il nodo.
“ Touché. Adesso che hai dato direttive,possiamo tornare a lavorare?” chiede Nicola.
“ Dottoressa,che nome do all’agenzia?” le domanda la nanerottola.
“ Pensavo fosse meglio evitare il nome di Mendoza. Sai col matrimonio saltato…insomma non credo i Pinzon apprezzerebbero di vedere Betty sui giornali!” spiega Camilla a Nicola.
“ Mora. Dia loro il mio nome.” Ordina Nicola a Sofia.
“ Sei sicuro?” gli chiede Camilla.
“ Sì. In fondo noi selezioniamo solo le case,poi toccherà a loro comprarne una quando torneranno. Tu potresti essere una mia consulente,mia sorella o mia moglie…questo giustificherebbe anche la presenza di Bobo… Pensaci: una coppia normale con un figlio che cerca casa non darebbe molto nell’occhio! ” le risponde Nicola. Sua moglie? Ma siamo pazzi?
“ Camilla Mora…non suona male!” civetta quella gallina. Lui se la ride.
“ No,non suona male! Sono diventato un buon partito…dovresti farci un pensierino!” replica quel disgraziato tutto scherzoso.
“ Sì,so bene che sei un ottimo partito e non parlo del vile denaro! Tu sarai sempre un eccellente partito,ricordatelo!” ribatte quella. Se non allude al denaro,di cosa parla?
“ Tu conosci bene Betty,dici sempre che è come se fosse tua sorella,quindi mi accompagni a vedere le case?” domanda quella.
“ Camilla,no! Te lo scordi! Puoi dire che tuo marito è impegnato!” risponde Nicola. Quella stupida gli lancia uno sguardo implorante.
“ Come Bobo. Tutti e due con questo vizietto di fare gli occhioni dolci alla gente. Come faccio io adesso a dirti di no?” esclama lui.
“ Ma tu infatti mi dirai di sì! Se accetti hai un bonus illimitato di massaggi,cene e pranzi! Faccio tutto ciò che vuoi!” replica quella sgualdrina.
“ Attenta che ti prendo in parola e poi ti chiedo quello che voglio!” ribatte Nicola. Giuro che lo ammazzo!
“ Magari ti accontento! Chi può saperlo?! Allora è andata? Verrai con me?” gli domanda quella gallina. Esce dal suo ufficio anche Gutierrez.
“ Dottoressa,se vuole l’accompagno io dove deve andare con molto piacere!” interviene.
“ Non ce n’è bisogno. Gutierrez,lei avrà di certo da fare qui in azienda o con sua moglie. Sofia,prenda appuntamenti quando io e Cami non abbiamo impegni! Almeno avrò pasti decenti e massaggi rilassanti illimitati!” asserisce Nicola con un tono decisamente acido verso Gutierrez. Io per fargli fare le cose devo domandarglielo quasi in ginocchio,mentre a quella gallina basta uno sguardo da gattamorta!
“ Grazie!” esclama quella gallina abbracciandolo. Ma come si permette?!
“ Di niente!” risponde lui accarezzandole la testa.
“ Dottor Gutierrez,posso usufruire della sua segretaria per farmi tener d’occhio mio figlio?” domanda Camilla.
“ Certo,dottoressa! Lei può usufruire di tutto quello che vuole! Ai suoi ordini!” risponde quello.
“ Anche meno salamelecchi,Gutierrez! E la smetta di guardarla in quel modo e di fare allusioni strane!” interviene Nicola.
“ Ora torniamo a lavoro che è meglio,presidente!” afferma quella. I due imbecilli vengono interrotti da quell’altro cretino in erba del figlio bastardo di lei che salta praticamente in braccio a Nicola.
“ Questo è per te!” esclama il nano.
“ Questi siamo io,tu e la mamma?” gli domanda Nicola. Il mocciosetto annuisce.
“ Grazie,pulcino. È bellissimo!” lo ringrazia Nicola.
“ E perché per me niente? Sono gelosa!” esclama quella gallina.
“ Perché voi due lavorate nella stessa stanza,quindi il disegno va nella stanza di tutti e due!” spiega il bambino.
“ Bobo è un economista nato. Un parsimonioso DOC. Potrei avere in braccio uno dei futuri presidenti dell’Ecomoda!” esclama Nicola.
“ Solo se mio padre e mia madre,sotto effetto di stupefacenti,mi reinserissero nell’asse ereditario! E poi bisogna vedere cosa vuole fare lui da grande! Bobo,che vuoi fare da grande?” replica quell’oca.
“ Quello che fa lui.” Risponde il nanerottolo indicando Nicola.
“ Allora bisognerà comprarti una bella calcolatrice! Senti,cuccioletto,dopo questa giornata,vuoi ancora andare via da Bogotà?” domanda Nicola al moccioso,che scuote il capo.
“ Ed io che volevo tornarmene…” Camilla non completa la frase perché il mio fidanzato le tappa la bocca con la mano.
“ Non nominare quella città. È una parolaccia. Il posto tuo e di Bobo è qui!” afferma Nicola. Che cosa?
“ Mammina,stiamo sempre con Nicola!” frigna quell’altro cretino che sta cercando di far accasare la madre.
“ Ora però io e la tua mammina dobbiamo lavorare! Questo bel disegno viene con noi e tu fai il bravo qui con Sandra!” afferma Nicola per poi dare un bacio a quel mostriciattolo,che viene poi fatto sedere da quel cretino del mio fidanzato sulla scrivania della giraffona.
“ Andiamo in ufficio?” domanda Camilla a Nicola.
“ Prego,prima le signore!” esclama Nicola facendola entrare per prima.
“ Sicuro?” domanda quella.
“ Vai!” risponde lui spingendola delicatamente per i fianchi. Faccio per seguirli per far loro una scenata,ma Marce mi ferma.
“ Ora ti rendi conto che non è il tipo per te? Oltre che morto di fame è pure fedifrago! Ma perché non lo lasci?” mi dice Marcella.
“ No. Può scordarselo Camilla Mendoza che le lasci il mio uomo!” rispondo infuriata.
 
[Mario]
No,non posso averlo fatto davvero! Come farò a guardarla in faccia tutte le volte che andrò in Ecomoda? Lo so che è successo anche con Patrizia e con Anna Maria,ma loro neppure se lo ricordano più di essere state vergini! Sandra invece…non meritava la sua prima volta con il suo ex capo ubriaco! Adesso mi odierà ancora di più e non per quello che ho fatto a Betty,ma per averle rubato la verginità! Di certo non voleva con me la sua prima volta!
“ Maledizione,rispondi!” sbotto come se chi sto cercando potesse sentirmi. Al nastro registrato della sua segreteria telefonica sbuffo oltraggiato e iracondo.
“ Capisco che tu non voglia parlarmi,ma sono pur sempre il tuo migliore amico e sono nella merda! Armando,ti prego,è grave quello che è successo! Richiamami!” registro prima di riagganciare e lanciare poco garbatamente sull’altro lato del letto. Dio Mio,che casino!
 
[Sandra]
“ Mi dispiace che ti sballottino a destra e sinistra!” confesso al piccolino. Mi guarda curioso.
“ Mi dispiace pure a me. E mi dispiace che quella lì che sembra Barbie ti grida addosso! Non mi piace quando urlano!” risponde. Gli regalo una carezza.
“ Bobo,ti è simpatico Nicola?” gli chiede Sofia seduta alla scrivania accanto alla mia. Bobo annuisce.
“ Tanto. È simpatico pure alla mamma. Ieri ridevano tanto e a me piace quando la mamma è contenta! Non mi piace quando è triste!” le risponde il bambino.
“ E tuo padre?” gli chiedo.
“ Il mio papà è Nicola!” mi risponde. L’ha detto di nuovo! Oddio! Non ci credo!
“ Almeno tu hai le idee chiare a differenza di qualcun’altra!” commenta Sofia.
“ Che vuoi dire?” le domando.
“ Che sarà la quinta o la sesta chiamata del dottor Calderon per te che glisso. Penserà che tu abbia un attacco di dissenteria visto che sono due ore che chiama e tu mi fai dire sempre che sei in bagno!” parla chiaro Sofia. Per me può anche chiamare tutto il giorno!
“ Lo sai che dopo quello che ha fatto non lo reggo!” affermo.
“ Sarà,ma tu non me la conti giusta!” replica la mia collega.
 
[Betty]
Sentiamo un po’ cosa mi racconta Nicola! Voglio proprio vedere cosa mi dirà di Camilla e Bobo e quali sono state le sue prime impressioni! S
“ Pronto!” risponde dopo il terzo squillo.
“ Però…ti fai attendere,presidente!” lo canzono.
“ Ma non è il numero del tuo diletto questo! Betty,hai rubato un cellulare?” mi chiede Nicola. Rido.
“ No,scemo. È il mio numero. Sei con mia cognata?” replico.
“ No. Cami è alla toilette!” mi risponde.
“ Dai…commenti a caldo su Camilla!” lo incito. Sbuffa.
“ Tua cognata è…è l’ottava meraviglia del mondo! Gli occhi,le labbra,i capelli…è bellissima!” esclama sognante. Non mi riferivo a quello!
“ Nicola! Questo tono lo conosco e me lo sono sorbito un anno quando hai perso la testa per la bionda finta! Non cominciamo o stavolta dalla furia di Armando non ti salva nessuno!” lo rimprovero. Mio marito torna in soggiorno.
“ Perché? Mica l’ho offesa?! Ti assicuro che è un angelo di ragazza! È molto dolce e siamo in sintonia su tutto!” ribatte. Lasciamo perdere!
“ E di Bobo che mi dici?” gli chiedo.
“ Di lui sono cotto. È un amore di bimbo. Dolcissimo,tenero,intelligente,simpatico…troppo carino! Fa venir voglia di avere figli!” risponde.
“ Manca solo la bionda finta incinta! Non fare idiozie o ti toccherà mantenerla a vita!” replico. Armando ridacchia.
“ Betty,ora vado perché Cami è tornata e devo tornare alle sudate carte! Cami ti saluta e vedi di sbrigarti a tornare perché io e tua cognata ne abbiamo già le scatole piene di tutto questo! E ad ogni modo: non ho mai detto di volere figli da Patrizia!” mi risponde prima di riagganciare.
“ Allora? Ci sono problemi,principessa?” mi domanda mio marito.
“ Non lo so. Speriamo bene!” gli rispondo accoccolandomi fra le sue braccia. Se non vuole figli da Patrizia,da chi li vuole?
 
[Roberto]
Esco dall’ascensore insicuro come non mai nonostante abbia trascorso più anni in quest’azienda che a casa mia. Mi sento impacciato e nervoso perché in questi anni non avevo mai pensato di imbattermi nuovamente in mia figlia e mio nipote ed in questo istante mi trovo a domandarmi se sono davvero in grado di fare il nonno.
“ Mariana,dov’è Bobo?” domando alla segretaria di Marcella.
“ Oggi non bado io a lui,signor Roberto. Bobo dovrebbe essere con Sandra!” mi risponde. Annuisco con un sorriso per poi imboccare il corridoio che porta agli uffici della presidenza e all’atelier per recarmi alla scrivania di Sandra. La sento ridacchiare con mio nipote e sorrido.
“ Sei simpatico!” dice Sandra a Bobo.
“ Anche tu!” le risponde lui.
“ Buongiorno!” esclamo.
“ Salve signor Roberto!” mi salutano quasi in coro Sandra e Sofia.
“ Ciao piccolino!” saluto mio nipote.
“ Ciao!” mi risponde intimidito.
“ Sono le tue macchinine?” gli chiedo. Annuisce.
“ Ne hai davvero tante!” commento. Mi guarda a disagio. Gli porgo il gioco incartato che gli ho comprato.
“ È per me?” mi domanda. Annuisco. Lo afferra titubante per poi scartarlo. Lo guarda svariati secondi rigirandoselo fra le mani.
“ Si chiama << scarabeo >>. Puoi giocare con la mamma o con Sandra a formare le paroline!” gli spiego.
“ Grazie! È bello! Ci gioco con Nicola!” esclama laconico. Gli regalo una carezza e lui sembra quasi sorpreso.
“ Se vuoi qualche volta posso insegnarti a giocare! E ti è simpatico Nicola?” replico.
“ Sì. Lui è bravo. Gli piace giocare con me,anche se a te e alla nonna non sta simpatico!” mi risponde.
“ Chi te l’ha detto?” gli domando con un nodo alla gola.
“ L’ho visto ieri. E se tu e la nonna trattate male Nicola,lui se ne va via,io resto senza papà ancora e divento tanto triste! Non voglio che Nicola se ne va! Tu e la nonna non mi volete bene,anche se io non vi ho fatto niente; invece lui mi vuole bene e non voglio che va via! Non voglio!” mi risponde. Resto paralizzato di fronte a quella parole come se mi avessero tirato una secchiata d’acqua gelata.
“ Papà!” esclama una voce alle mie spalle. Mi volto per guardare Nicola Mora e mia figlia poggiati agli stipiti della porta della presidenza.
“ Mammina! Nicola! Questo è il gioco della coccinella. Me l’ha portato il nonno!” comunica loro Bobo correndo loro incontro e facendosi prendere in braccio dall’ultimo citato.
“ Scarabeo!” lo correggono quasi insieme mia figlia e il dottor Mora.
“ Sempre insetto è!” minimizza Bobo. I due scoppiano a ridere. Nicola Mora gli posa un bacio sulla guancia.
“ E comunque io non vado da nessuna parte,cucciolo! Questo dev’essere l’ultimo dei tuoi problemi!” lo rassicura Nicola Mora.
“ Sandra,può portare Bobo in caffetteria e prendergli un succo ed una merendina?” chiede Camilla alla segretaria porgendole una banconota. Sandra ubbidisce portando con sé mio nipote,dopo che quest’ultimo ha abbracciato e baciato mia figlia e Nicola Mora.
“ Io torno al lavoro!” afferma il dottor Mora,ma mia figlia lo trattiene.
“ Resta!” lo esorta Camilla prendendogli la mano. Ha paura di me? Se dobbiamo chiarire cose di famiglia,che c’entra il dottor Mora?
“ Perché questo regalo a Bobo se per anni non ti è interessato neppure sapere che faccia avesse?” arriva dritta al sodo Camilla.
“ Camilla…” provo a rispondere,ma mi interrompe.
“ No,non voglio saperlo. Riprenditi questo gioco per 2 motivi: il primo è che è dai 6 anni in su e Bobo non ne ha neppure 5; ed il secondo è che non voglio che mio figlio resti deluso da te e dalla mamma come lo sono rimasta io 5 anni fa quando mi avete voltato le spalle! Perché,non so se lo sai,ma mi ha deluso molto non averti dalla mia parte. Dalla mamma me l’aspettavo,ma da te no! Io ormai sono adulta,ma Bobo è un bambino ed è già in una situazione difficile dalla nascita per il fatto che non ha una famiglia,quindi non permetterò che ci siano comparse nella sua vita. Sono sua madre e devo proteggerlo perché è questo il compito dei genitori,anche se a te e la mamma la cosa non è mai riuscita bene!” sbotta porgendomi lo scatolo.
“ Camilla,io volevo solo fare un passo verso di voi!” mi discolpo.
“ Per poi fare dietrofront appena verrai beccato dalla mamma,dato che per lei io e Bobo siamo come dei lebbrosi!” ribatte.
“ Tua madre era d’accordo!” le faccio presente.
“ Ah sì? E allora dov’è? Fammi indovinare: a cercarmi un buon partito con cui accasarmi o a cercare un veleno per eliminare mio figlio e con lui la mia condizione di ragazza madre? Te lo domando perché le ultime volte che è stata gentile nei miei riguardi risalgono a 5 anni fa: la prima quando voleva convincermi ad abortire; e la seconda quando voleva trovarmi un marito per insabbiare il fatto che fossi una ragazza madre! E poi dimentichi che la conosco da una vita e non è una che cambia idea dal giorno alla notte! Neanche lo voglio sapere cosa ti sei inventato per venire qui e mettere in atto questo gesto eroico!” ribatte. Resto senza parole.
“ Cami,per favore,ci guardano tutti!” cerca di calmarla Nicola Mora.
“ Hai ragione: meglio lasciar perdere! Ma è meglio che sia chiaro a tutti che non permetterò a nessuno di fare del male a mio figlio giocando con i suoi sentimenti! Uomo avvisato mezzo salvato!” asserisce Camilla per poi tornare in presidenza.
“ Sofia,tenga lei lo scarabeo! Magari Cami cambia idea!” afferma Nicola Mora per poi seguire mia figlia. La sento piangere e probabilmente lui la starà consolando come ieri sera. Raggiungo l’ascensore con i piedi che sembrano di piombo e avvilito come non mai.
 
[Armando]
“ Mi ha chiamato Calderon!” informo mia moglie. Betty sussulta visibilmente e anche se non vuole darlo a vedere,si vede che la notizia ha avuto un impatto notevole su di lei.
“ E che voleva? Ha in mente qualche altra idea criminale a danno di qualcuno?” mi domanda tesa. Non posso non incassare perché su Mario purtroppo ha ragione e,anche se la sua idea mi ha donato la cosa più bella che ho nella vita,mia moglie ha sofferto molto quando ha scoperto il losco intrigo!
“ Non lo so. Non gli ho risposto. Mi ha lasciato un messaggio in segreteria e sembrava teso!” le rispondo.
“ Armando,non devi rendermi conto di ciò che fai. Se vuoi sentirlo,parlagli,ma evita di nominarmelo,per favore!” afferma.
“ Io non ho bisogno di sentirlo. Ho bisogno solo di te. Volevo essere solo sincero con te. Ti ho giurato lealtà quando ti ho sposata!” le rispondo. Annuisce debolmente.
“ Amore mio,la nostra storia,principalmente per colpa mia,non è partita nel migliore dei modi,ma io sono intenzionato a far funzionare questo matrimonio perché ti amo. E so che per far funzionare queste nozze,appunto perché all’inizio della nostra storia non sono stato onesto con te, ora devo essere completamente sincero perché voglio che ti fidi di me!” affermo. Mi abbraccia forte.
“ Io mi fido di te anche se scegli di chiamarlo. La decisione è tua però non coinvolgermi in questa tua amicizia con Calderon! È un tasto che ancora fa male!” mi sussurra. La stringo più forte.
 
[Anna Maria]
“ Allora? Il verdetto è nelle tue mani e sei tu l’esperta!” decreta Mariana rivolgendosi a me.
“ Sì,sono arrivati insieme. E comunque si piacciono. È evidente!” affermo.
“ Te l’avevo detto che erano arrivati insieme. Le possibilità che si fossero incontrati in ascensore o sull’uscio d’ingresso erano scarsissime!” esulta Sofia nei confronti di Sandra.
“ Quindi tu pensi che abbiano…” Ines lascia la frase in sospeso.
“ Di certo non avranno contato le stelline appese al soffitto!” le risponde Sofia.
“ Io non credo abbiano fatto sesso!” affermo a gran voce in quel vociare. Che poi << a gran voce >> si fa per dire dato che non possiamo farci sentire dal bambino che sta giocando qui con noi alle macchinine.
“ Che vuoi dire? Perché due che sono andati a letto ce l’hanno scritto in fronte?” mi domanda Sandra.
“ No,ma il modo di guardarsi tra due che si sono rotolati fra le lenzuola è diverso. È anche vero che Betty e il signor Armando hanno saputo fingere bene ed imbrogliarci tutte,ma non credo che la signora Camilla e Nicola Mora stiano dissimulando!” le rispondo.
“ Quindi tu credi che…” mi spinge a dire la mia Mariana.
“ Che non siano finiti a letto,ma che muoiano dalla voglia di farlo. Avete visto lui come la guarda? È come se guardasse l’apparizione di un santo ogni volta che gli cade l’occhio su di lei. La bionda finta ha perso in partenza contro la signora Camilla…io nei suoi panni mi ritirerei per evitare l’umiliazione di essere mollata! E lei? Anche lei lo guarda in modo strano e arrossisce ogni volta che lui è gentile con lei!” affermo.
 
[Nicola]
Non riesco a non fissarla mentre mi illustra la sua idea. È una ragazza intelligente ed estremamente creativa.
“ Che c’è? Perché mi guardi? È per gli occhiali?” mi chiede. Non sapevo usasse gli occhiali.
“ Li indosso solo quando leggo per non sforzare gli occhi!” mi spiega.
“ Ti stanno molto bene!” farfuglio. Mi sorride per poi passarsi il cappuccio della penna sulle labbra.
“ Ti piace la mia penna?” mi domanda. Annuisco imbarazzato. Non era la penna ad avere la mia più completa attenzione!
“ Regalo di diploma dei miei. Alla laurea non c’erano!” mi racconta.
“ Immagino sarà costata una barca di soldi!” commento.
“ Immagini bene: i ricchi amano spendere!” replica.
“ Anche Patty ama spendere,nonostante non sia ricca!” ribatto facendola ridere.
“ Se vuoi,te la regalo la penna,visto che ti piace tanto!” afferma.
“ Sei pazza? No,ci sarai affezionata!” replico.
“ Non mi affeziono ai regali di chi mi vuole bene quando seguo le sue direttive e poi quando faccio di testa mia,mi volta le spalle!” ribatte.
“ È tua.” Afferma poggiandomi in mano la stilografica,dopo che le ho regalato una carezza sulla guancia.
“ Grazie.” Replico con un sorriso. Sorriso che ricambia prima di continuare a spiegarmi la sua idea.
“ Cami,senti a me non va di impicciarmi,ma non voglio vederti star male!” affermo interrompendola.
“ Nick,io sto benissimo!” risponde. Sollevo un sopracciglio. Solo un quarto d’ora fa ha smesso di piangere fra le mie braccia per l’ennesima trovata dei suoi genitori! Quei due non sanno proprio cosa voglia dire andare per gradi!
“ Cami,non devi fingere!” ribatto.
“ Mi hanno fatto troppo male,Nick. Io non so se voglio dar loro un’altra occasione per ferirmi di nuovo. E non lo dico solo per me,che in 20 anni ho imparato a conoscerli,ma anche per Bobo. Stai imparando a conoscerlo ed hai visto anche tu quant’è sensibile!” si sfoga. Annuisco.
“ Io non ti biasimo,anzi direi che condivido su tutta la linea,ma ormai Bobo quel regalo l’ha visto!” ribatto.
“ Infatti. A quei due non è passato neanche per l’anticamera del cervello di parlarne prima con me!” commenta irata.
“ Neanch’io ti ho parlato della mia idea di comprare un negozio di giocattoli per Bobo!” le faccio notare.
“ Ma che c’entra? Tu ti sei fatto trasportare dall’ansia di non avere mie notizie e poi…non scomparirai,vero?” replica cercando quasi una conferma sul finale. Sorrido. È troppo tenera questa ragazza!
“ No,non scomparirò! Ti pare che con tutto quello che mangio io possa scomparire?!” rispondo. Ride. Il suo cellulare squilla d’improvviso.
“ Pronto…Samuel?...Chi ti ha dato il mio numero?...Che vuol dire che ti sei spacciato per il mio capo con Armando?...Sei pazzo! Che vuoi?... Non me ne frega nulla che rivedermi ti ha fatto venire i sensi di colpa!...Bravo! Hai detto bene: mi sono rifatta una vita,nonostante la disastrosa esperienza con te,ed ho un figlio,cosa che tu non avresti mai potuto darmi,quindi non devi sentirti in colpa perché la tua uscita di scena non ha fatto altro che bene alla mia vita!...Sono tornata a Bogotà perché volevo farlo!...Sì,ho un compagno e devi lasciarmi in pace…” le sento dire.
“ Chi è?” le chiedo sottovoce in apprensione per il tono severo della sua voce. Copre il telefono con la mano.
“ È il mio ex marito. Si sente in colpa per come si è comportato con me anni fa e voleva scusarsi!” mi sussurra.
“ Posso?” le chiedo. Ci manca solo che questo grandissimo figlio di buona donna cominci a tormentarla o scopra che Bobo è suo figlio e pretenda di avere diritti su di lui! Dopo tutto quello che le ha fatto passare,deve solo dimenticarsi di lei e sparire dalla faccia della Terra! Annuisce titubante per poi passarmi il telefono.
“ Pronto!” esclama il coglione. Ha proprio la voce da coglione! È fortunato che il nostro contatto sia via etere o lo riempirei di pugni per tutto quello che ha fatto a Camilla! Bastardo maledetto!
“ Lei è Samuel?” gli chiedo cercando di trattenermi dal dirgli parolacce.
“ Sì,ma lei chi è? Dov’è Camilla?” mi domanda.
“ Sono il suo fidanzato. La lasci in pace!” gli rispondo.
“ Lei è il padre di…Bobby?” mi chiede. Sì,RinTinTin!
“ Bobo,si chiama Bobo! Bobby sarà lei! E comunque sì,sono suo padre!” mento.
“ Allora non mi ha mentito. Bene.” Esclama tirando un sospiro di sollievo.
“ Non aveva ragioni per mentirle!” replico.
“ L’importante è che il moccioso abbia un padre e che non gli passi per la testa un giorno di insinuare di essere mio figlio! Manca solo che debba di nuovo vedere quella matta di Margherita Mendoza! Anzi le auguro di sopravvivere senza turbe psichiche in quella famiglia di pazzi!” afferma. Se lo avessi davanti lo ammazzerei di botte! Non solo ha umiliato Camilla,ma parla anche in questo modo di un bambino adorabile come Bobo! Grande stronzo! L’unica cosa che proprio non posso contestargli sono gli attributi cotanto lusinghieri verso la signora Margherita!
“ Non la cercherà,perché lei non è suo padre e non ne sarebbe neppure all’altezza. Bobo un papà ce l’ha già! Ora siccome avremmo da fare,si smaterializzi e non la cerchi più! Ha già avuto la sua occasione con lei e l’ha gettata via! Sparisca dalla vita di Camilla!” gli rispondo per poi riagganciare. Le restituisco il telefonino notando la sua faccia perplessa. Un altro minuto a telefono con quel decorticato e sarei andato lì a spaccargli la faccia!
“ Perché gli hai detto…insomma…” farfuglia.
“ Mi sembravi un po’ in difficoltà e poi l’ho fatto anche per Bobo! Magari quel cretino avrebbe mangiato la foglia e…” replico. La mia mano finisce inavvertitamente sulla sua. Posa l’altra sua mano sopra la mia.
“ È la mia paura più grande! E poi Bobo neanche lo sopporta!” afferma guardandomi negli occhi.
“ Adesso questa paura puoi accantonarla. Per quel tale Bobo un padre ce l’ha,quindi non si farà venire strane idee! E poi credo che quel tale pur di non avere più a che fare con tua madre sarebbe anche capace di trasferirsi su Marte! È l’unica cosa che abbiamo in comune io e quel grandissimo stronzo del tuo ex marito!” la rassicuro regalandole una carezza sulla guancia. Mi soffermo forse più del dovuto a sfiorarla.
“ Grazie! In meno di 24 ore mi hai già salvato due volte in aggiunta a tutte quelle con Bobo! Forse tu sei il mio angelo custode!” mormora.
“ E di che? Sei o no la mia seconda cuoca preferita?” replico sperando di non essere arrossito. Sorride.
“ Dopo la cena di stasera diventerò la tua cuoca preferita,ne sono sicura! E comunque grazie per avermi fatto ridere!” ribatte ottimista. Le sorrido. I suoi occhioni verdi sono luminosi, sorridono. Sono contento che la telefonata di quel caprone non le abbia guastato l’umore!
“ E così mangi le unghia!” esclamo notando le sue unghia mangiucchiate.
“ Si chiama << onicofagia >> ed è diventato un vizio quando ho smesso di fumare perché incinta di Bobo!” mi racconta.
“ Mi dispiace per Patrizia…per come ti ha trattata!” farfuglio imbarazzato.
“ Ho solo perso lo smalto a ribattere al suo veleno,ma dammi tempo e vedrai che ritornerò quella di prima con lei! Nicola,non è colpa tua!” replica sfiorandomi la guancia. Sorrido assecondando con la guancia il movimento della sua mano. Nonostante una madre insopportabile ed un ex marito stronzo,questa ragazza è così dolce…
“ Nick,io non so come ringraziarti!” esclama con gli occhi lucidi.
“ Non devi. Io farei qualsiasi cosa per te e per Bobo,qualsiasi!” rispondo di getto per poi mordermi la lingua. Le sfugge una lacrima.
“ Mi abbracci?” mi chiede. La stringo forte a me cullandola leggermente. Le bacio delicatamente lo zigomo.
“ Oggi sembra che tutti si siano messi d’accordo: i miei,Samuel…” mugugna tremando forse per la rabbia.
“ Shh…va tutto bene! E comunque non credo sia possibile che quel burino si sia accordato con i tuoi dati i pessimi rapporti che intercorrevano fra le parti!” la rassicuro baciandole la tempia. Ridacchia divertita.
“ Come fai a farmi ridere quando vorrei solo piangere?” mi domanda staccandosi leggermente da me e guardandomi negli occhi. I suoi smeraldi sono la cosa più bella che io abbia mai visto.
“ Talento naturale!” mugugno alternando lo sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra,che sembrano quasi chiamarmi. Le fossette che si formano ai lati della sua bocca quando sorride sono adorabili. Le accarezzo con i polpastrelli dei pollici mentre i nostri nasi giocano fra loro.
“ Scusate il disturbo!” esclama Patrizia facendomi staccare velocemente da Camilla. Cazzo non mi ero neanche accorto che fosse entrata!
“ La tua fidanzata deve imparare a bussare se non vuole che ci venga un infarto!” sibila Camilla ritirando la sua mano dalla mia guancia.
“ Perché? Questo è l’ufficio del mio uomo e non ho bisogno di bussare!” replica Patty.
“ Patrizia,non cominciare! Stavamo lavorando e comunque devi bussare!” intervengo.
“ Lavorando? Davvero? E tu lavori mano nella mano con quella? Invece che analizzare i rendiconti,stavi effettuando un’analisi dettagliata delle mani di quella?” inveisce. Io e Camilla allontaniamo le nostre mani quasi nello stesso istante.
“ La prossima volta che hai bisogno di un massaggio,chiedilo a me!” esclama Patrizia. Io ucciderò Marcella Valencia!
“ Perché? Li sai fare?” le domando.
“ No,ma posso imparare!” risponde.
“ Grazie,ma non vorrei finire paralizzato per averti fatto da cavia! Patrizia,era solo un massaggio!” replico alterato.
“ Un massaggio da una che vuole farti entrare nel suo letto!” ribatte. La povera Camilla diventa di tutti i colori.
“ I-Io vado a controllare Bobo!” afferma Camilla imbarazzata.
“ No,aspetta,Camilla!” esclamo fermandola per un braccio.
“ PATRIZIA,NON INSINUARE PIÙ CERTE COSE! Devi smetterla e chiederle scusa per ciò che hai detto!” mi rivolgo a Patrizia.
“ Lascia stare. Io vado da mio figlio!” asserisce Camilla per poi uscire.
“ Devi dirmi nulla?” mi chiede la mia fidanzata.
“ Che devi bussare,maledizione! Ti stai impuntando su questa storia di Camilla e devi smetterla di offendere lei e Bobo!” rispondo incazzato.
“ Ti ritrovo avvinghiato a quella,stamane arrivate insieme con tanto di moccioso come se foste la famiglia di uno spot,ieri hai dormito fuori (magari da quella lì),quella gattamorta ti spoglia con la scusa del massaggio,mi spieghi che dovrei pensare di tutto questo?” ribatte.
“ Ho dormito da mia madre ieri sera! E poi tu ti sei già fasciata la testa su di lei prima ancora che arrivasse! Io non capisco perché la odi tanto se in fin dei conti sei stata tu a rubarle Maurizio e non il contrario! E non apostrofarla più come << gattamorta >>! Maledizione,che ti ha fatto di male quella povera ragazza? È così dolce,gentile,simpatica… Vai d’accordo con quell’arpia della Valencia e non con Camilla…hai dei gusti davvero singolari!” replico. So bene che mentire non è la strategia migliore,ma non posso di certo dirle che Camilla ha dormito abbracciata a me tutta la notte e che stranamente ho dormito sereno come mai in vita mia,no?!
“ Marce non è un’arpia!” afferma.
“ No,certo! Ha fatto solo scappare il dottor Mendoza a gambe levate a pochi giorni dalle nozze!” replico.
“ E Camilla invece l’ha fatto scappare dopo le nozze il maritino forse perché gli ha messo le corna!” risponde acida. Che stronza!
“ C’HA GUADAGNATO A PERDERE QUEL CRETINO DA QUATTRO SOLDI! ALMENO TROVERÀ QUALCUNO DI MEGLIO! O FORSE VOLEVI CONSOLARE TU IL SUO EX MARITO COME HAI FATTO CON BRICKMAN? VOLEVI AIUTARLO A SUPERARE LE CORNA,PATRIZIA? È PER QUESTO CHE TI INTERESSA TANTO IL MATRIMONIO NAUFRAGATO DI CAMILLA?” ribatto.
“ Adesso sei geloso?” mi chiede.
“ No,sono solo stanco di sentirti equiparare Camilla alle prostitute,stanco di sentire che la offendi quando lei non ti ha fatto nulla di male. Non riesci ad ignorarla come fa lei con te?” ribatto.
“ Infatti ignora il mio ruolo nella tua vita continuando a provarci con te e tu glielo permetti!” replica. Camilla non ci prova con me…lei non mi vede sotto quel punto di vista!
“ ADESSO BASTA! Senti,Patrizia,io e te abbiamo opinioni molto diverse sulle persone! Tu vai d’accordo con la tua cara Marce ed io con Camilla,quindi smettila di tirare fuori di continuo questa storia!” taglio corto.
“ Ma Marce è del mio stesso sesso,mentre la tua cara Camilla è una donna e tu sei un uomo!” ribatte. Camilla ritorna in ufficio.
“ Ancora in lite o possiamo tornare al nostro lavoro?” domanda Camilla.
“ No,vieni. Patrizia se ne stava andando dopo avermi fatto notare che sono un uomo e tu una donna…la rivelazione del secolo!” le rispondo.
“ Che bella scoperta la sua…peccato ma è arrivata in ritardo la sua sensazionale rivelazione perché Bobo lo sapeva già! Non credo proprio piangerò per la sua uscita di scena! O intendevi dire che resta in Ecomoda,ma esce dal tuo ufficio per lasciarci lavorare?” replica ironicamente strappandomi un sorriso.
“ A cena che facciamo?” mi chiede Patrizia.
“ Bobo mi ha invitato a cena,quindi non penso ci vedremo! Se ti va ti raggiungo dopo nel tuo appartamento!” le rispondo.
“ Sempre che ti ricordi la strada!” ribatte la mia fidanzata per poi andar via sbattendo la porta.
“ Tu sei sempre sicuro di voler venire a cena?” mi chiede Camilla.
“ Direi di sì. Per com’è incazzata potrebbe avvelenarmi!” le rispondo facendola ridere.
 
[Marcella]
Attraverso il corridoio e quasi mi scontro con Patrizia che esce dalla presidenza nera di rabbia.
“ Ehi! Che è successo?” le domando.
“ Che succede? Quella lì,la tua ex cognata,sta tutto il giorno con Nicola,ecco che succede!” sbotta.
“ Andiamo nel mio ufficio!” esclamo sfinita da questa relazione fra i due. Non capisco perché Patrizia non si impegna a trovarsi un uomo vero! Uno normale e che si vesta bene soprattutto!
“ Allora?” le domando dopo averla fatta accomodare.
“ Allora? Ieri sera non ha dormito da me ed ha passato la giornata con quella e prima sai come li ho trovati? Avvinghiati e mano nella mano in ufficio! Mancava poco che si baciassero…ed è solo il secondo giorno che quella stupida sta qui! Non sappiamo quanto si fermerà dato che il tuo ex è partito per chissà dove e non da notizie in merito al suo rientro in patria,quindi cosa devo aspettarmi alla fine di quest’incubo? Io non voglio fare la tua stessa fine!” mi risponde.
“ Grazie tante,Patrizia!” replico con sarcasmo.
“ Marce,non offenderti,ma Armando e lo sgorbio te l’hanno fatta sotto al naso e non erano così intimi,almeno in pubblico. Si davano addirittura del lei e l’unica cosa sospettosa che facevano era fare il viaggio di ritorno in macchina alla fine dell’orario di lavoro. Io da quei due cosa devo aspettarmi? Che concepiscano 3 gemelli?” ribatte. Tutti i torti non ha!
“ Senti,Patrizia,quel tale non è adatto a te,quindi se Camilla te lo leva di torno,ti fa solo un favore!” le rispondo.
“ Non ora! Se me lo leva di torno quando non sarà più presidente,mi farà solo un favore,ma adesso no! Nicola mi serve,capisci?” replica.
“ Io stamani li ho ascoltati e…hanno usato il letto di Armando. Capirai che non possono aver solo dormito! Lei gli ha fatto notare che cercare case insieme per quei due è un modo per ripagare Armando del fatto che hanno usato il suo letto!” le racconto.
“ Giuro che lo ammazzo!” sibila.
“ E tu pensi che lui sia solo affascinato da lei o che si sia preso una sbandata?” le chiedo.
“ Non lo so se è affascinato o se gli fa semplicemente pena,ma stasera quando arriverà nel mio appartamento,saprò io come fargli passare la voglia di passare del tempo con quella lì e il mocciosetto! Parola mia!” mi risponde prima di andarsene.
 
[Patrizia]
Nicola e quella lì escono dalla presidenza con tutte le loro cose. Sono entrati un po’ troppo in confidenza per i miei gusti! Quella lì non deve avvicinarsi a Nicola finché resta presidente! Poi se lo può anche prendere!
Cerco di tenere le orecchie aperte per spiare ciò che dicono sia per conto di Daniele,sia perché devo capire come allontanare Nicola da quella.
“ Dottoressa,le ho preso appuntamento per 4 case. Uno in mattinata prima di pranzo e gli altri 3 nel pomeriggio.” Comunica Sofia a quella lì.
“ In pratica io e te domani in Ecomoda non veniamo proprio. Meglio così! Un po’ d’aria per me!” esclama Nicola.
“ Nicola,io stavo pensando ad una cosa!” esclama quella.
“ Anch’io. Vediamo se è la stessa!” replica il mio ragazzo.
“ Bobo. Insomma io non vorrei distruggesse qualche banca domani… Va bene portarlo a vedere le case,ma durante il nostro giro di banche devo trovare un posto dove lasciarlo!” afferma quella.
“ Sì,abbiamo pensato alla stessa cosa. Da mia madre. Possiamo portarlo lì,se vuoi!” si offre lui.
“ Non mi va di romperle le scatole. Tua madre lavora e Bobo per quanto mangia sarebbe capace di svaligiarle tutta la panetteria!” replica lei. Dio Mio,la madre di Nicola fa la panettiera! Che orrore!
“ Niente a cui non sia abituata con un figlio come me! Oppure senti quest’idea: domani vi passo a prendere,portiamo Bobo dai Pinzon,giriamo le varie banche,poi a vedere la casa,a pranzo andiamo a riprendere Bobo e dopo pranzo lo portiamo con noi a vedere le case!” ribatte Nicola.
“ Sei sicuro che non darà fastidio dai Pinzon?” domanda Camilla.
“ Sì. Guarda che il signor Hermes e la signora Giulia sono stati come dei genitori per me,ci sanno fare con i bambini.” La rassicura Nicola.
“ Sì,ma tu sarai stato tranquillo e pacato come ora; Bobo invece lo sai com’è: una ne pensa e cento ne fa!” ribatte quella.
“ Pacato e tranquillo? Non sai quanto ti sbagli!” risponde Nicola.
“ E quella macchina del signor Hermes…non è che va troppo veloce? Non vorrei che il bambino andasse con lui in giro e…” replica Camilla. Dio Mio,che paranoica!
“ No,già è tanto se si mette in moto quell’auto. Pensa che quando siamo venuti qui per la prima volta l’ho dovuta spingere!” ribatte Nicola facendola ridere.
“ No,questa devi raccontarmela per bene! Quindi è la stessa auto che una volta anche Armando si è trovato a spingere. Pensavo l’avesse cambiata!” esclama quella gallina.
“ Ti do una dritta fondamentale: non dirlo mai a lui. Per lui è un gioiellino!” risponde Nicola.
“ Nick,riguardo quello che è successo ieri sera…volevo dirti che non è stato facile lasciarmi andare. Non mi era mai successo prima e sono contenta che sia accaduto con te!” afferma quella. Accaduto cosa? Lasciarsi andare in che senso? E lui perché l’abbraccia?
“ Sono contento anch’io. È stato un momento…intenso. La giornata di ieri non me l’aspettavo così,a dire il vero! Insomma…sono stato bene con te! È stato uno dei giorni più belli della mia vita!” risponde lui. Intenso? Non ci posso credere! Questa giuro che deve spiegarmela!
“ Stamattina ero un po’ impacciata perché a parte Armando e Bobo in questi anni non ho permesso a nessun uomo di avvicinarsi a me a livello emotivo! Mi dispiace,io…” farfuglia quella stupida.
“ Allora mi considero lusingato! E al prossimo << mi dispiace >> ti torturo con la mia cucina così la pianti!” ribatte Nicola. Ritorno alla mia postazione quando li vedo giungere verso di me. Menomale che non si sono accorti che li stavo spiando!
“ Sandra,che ci fa qui? Dov’è Bobo?” domanda Nicola a quella racchia.
“ Ma perché è così sudata,Sandra?” chiede Camilla a quella.
“ Perché Bobo ha voluto giocare a nascondino e adesso non lo trovo più,signora!” risponde la giraffona. Mi viene quasi da ridere.
“ Ah beh se non si trova più,vorrà dire che Nicola stasera giocherà con me alle macchinine!” esclama ad alta voce Camilla.
“ Ma non è meglio giocare a scarabeo? Che ci facciamo io e te con le macchinine?” le chiede a bassa voce Nicola prima di veder spuntare quel nanerottolo che gli corre in braccio. Questo dannato bambino complica ancora di più le cose!
“ Sorpresa!” esclama il moccioso.
“ Sorpresa? Ci hai fatto spaventare,birbante! Amore,io e Nicola dobbiamo dirti una cosa. Domani tu starai tutta la mattina con i genitori di zia Betty perché noi dobbiamo lavorare in un posto dove non puoi venire,però a pranzo ti passiamo a prendere!” afferma Camilla.
“ E posso giocare con i giocattoli di zia Betty?” chiede il mostriciattolo. Nicola annuisce.
“ Però domani sera fai la pappa con noi e guardi i cartoni animati con me!” dice quella peste a Nicola che accetta. Andiamo bene!
“ Bobo,non puoi fare così!” lo redarguisce Camilla.
“ Taci,donna! Dovrai ricompensarmi con i tuoi manicaretti per il tour de force di casupole che mi costringerai a vedere domani!” ribatte lui.
“ Intimami di nuovo di tacere e vedi che ti succede!” replica quella gattamorta.
“ Bobo,difendimi dalla mamma!” intima Nicola verso quel mostriciattolo. Sì,devo allontanarlo da questi due ostacoli al mio ritornare ricca!
“ Nicola,ma tu mi vuoi almeno un po’ di bene?” chiede quel mostriciattolo. Gli occhi del mio fidanzato si velano di lacrime.
“ Non un po’,ma tanto. Come si fa a non volerti bene?!” replica Nicola. Mi mancava questa! Che si affezionasse a quel dannato bambino!
“ E alla mamma?” chiede il demonietto.
“ Alla mamma meno,decisamente meno!” risponde Nicola con un sorriso.
“ Ah meno? Stasera digiuno!” commenta quella gallina.
“ Voglio pure l’astinenza o niente!” scherza Nicola facendola ridere.
“ L’astinenza da cioccolato sicuramente!” replica quella gallina.
“ Hai sentito,Bobo? Dobbiamo subito prendere la mamma e fargliela pagare!” esclama Nicola facendo per rincorrerla,ma quella cretina invece di guardare avanti mentre si dirige verso l’ascensore,guarda verso di loro e finisce addosso a Daniele.
 
[Daniele]
“ Capisco di avere un fascino irresistibile,ma ti pare il caso di lanciarti fra le mie braccia di fronte a tuo figlio?” canzono Camilla.
“ Daniele,lasciami!” mi intima Camilla. Le rivolgo un ghigno sardonico.
“ La lasci! È sordo?” si frappone quel cretino spintonandomi via.
“ Anche le pulci hanno la tosse! Però devo dire che sembrate proprio la parodia della bella e la bestia!” commento acido. Camilla e quel tale si guardano negli occhi mentre quello continua ad abbracciarla.
“ Hai finito con Daniele ed ora cominci di nuovo con Nicola?” la attacca Patrizia. Camilla fa per risponde,ma l’idiota la ferma.
“ Meglio andare. Aspetteremo le ragazze lì. Cuccioletto,mi dai la mano o vuoi venire in braccio?” asserisce quello per poi rivolgersi al nano, che mostrando totale viltà si è nascosto dietro le sue gambe durante la discussione animata.
“ Nicola,ma è lontano?” domanda il microbo. Quel cretino vestito da presidente si volta e si china alla sua altezza.
“ No,cucciolo. Vedrai che a piedi in 5 minuti siamo lì!” risponde quello. Il microbo da la mano sia alla madre che a quell’altro per poi entrare con loro in ascensore.
“ Però…la famiglia di uno spot pubblicitario è meno stucchevole di quei due!” commento.
“ Daniele,piantala! Quei due fanno solo pena a Nicola!” sbotta. Se ci crede lei!
 
[Margherita]
Mio marito da quando è tornato è chiuso nello studio e non ha voluto dirmi nulla sull’esito dell’iniziativa che abbiamo avuto. Sembra irato!
“ Margherita,che c’è?” mi domanda quando entro nello studio.
“ Visto che è stata un’iniziativa comune,posso sapere cosa gli ha regalato?” replico.
“ Lo scarabeo.” Mugugna.
“ E gli è piaciuto?” gli chiedo.
“ Sì e no. Era più che altro sorpreso. Pensa che non gli vogliamo bene anche se lui non c’è fatto nulla di male e che se maltrattiamo il dottor Mora,quest’ultimo lo lascerà solo rendendolo triste!” mi risponde laconico.
“ Andiamo bene!” commento.
“ Camilla mi ha trattato malissimo e il bello è che non posso neppure darle torto perché ogni singola parola che ha pronunciato rifletteva solo la realtà dei fatti! Ad ora lo scarabeo è in custodia da Sofia e quando me ne sono andato nostra figlia stava piangendo presumibilmente fra le braccia di Nicola Mora! Va a finire che alla fine di tutto dovremo ringraziarlo per essere stato un appoggio per Camilla e Bobo!” aggiunge. Sì, magari gli erigiamo una statua!
“ E Patrizia che dice di questa vicinanza tra Nicola Mora e nostra figlia?” gli chiedo.
“ Questo è l’ultimo dei nostri pensieri!” mi risponde.
 
[Armando]
“ Che vuol dire che la trova bella?” domando per la centesima volta a mia moglie,la quale alza gli occhi al cielo.
“ Armando,eri un donnaiolo,quindi secondo te cosa vuol dire trovare bella una donna?!” replica Betty.
“ Ma Camilla ha un figlio!” obietto.
“ Anche Anna Maria ne ha uno e Freddy non si è poi fatto tanti problemi. Neanche il tuo amico depravato,ma questa è un’altra storia!” mi fa notare mia moglie.
“ Non che la tua amica esca da un convento. Mario non si è approfittato di lei!” osservo.
“ Camilla non è come Anna Maria e Nicola non è come il tuo amico!” conclude lei. Ha ragione!
“ Ed io che pensavo Bobo fosse un incentivo per starle lontano!” commento.
“ No,mi sa che è diventato un incentivo per stare vicini…” replica mia moglie.
“ E per far scannare la bionda finta e Camilla!” aggiungo. Mi metto le mani nei capelli immaginando cosa starà accadendo in quell’azienda! Spero di trovarla ancora intera quando rimetteremo piede a Bogotà!
“ Credo che tua sorella sappia difendersi da sola!” risponde. Non posso darle torto!
“ E non ti ha detto com’è andata fra i miei e mia sorella?” le domando.
“ No,ma credo che se ci fossero stati feriti o morti me l’avrebbe detto!” mi risponde. Ridacchio. Riesce sempre a strapparmi un sorriso!
 
[Patrizia]
“ E se ne sono andati via come due colombi!” racconto a Marcella mentre aspettiamo i secondi. Marcella da stamani sembra con la testa su un altro pianeta.
“ Lascialo! È la centesima volta che te lo ripeto!” replica.
“ Non posso! Chi pagherà i miei debiti se lo mollo? Credi che a me faccia piacere sopportarlo?” ribatto.
“ E allora fingi di non vedere e sopporta! Magari è solo la novità del momento!” risponde Marce.
“ La novità?” chiedo confusa.
“ Sì. Camilla per lui è la femme fatale del momento e lui per lei è il nuovo giocattolino!” risponde.
“ Quindi dovrei sopportare le corna?” domando.
“ Tecnicamente tu non lo ami ed hai cominciato tu a cornificarlo,quindi temo di sì. Non credo che facciano più male delle corna ricevute dall’uomo che ami!” mi risponde.
“ Ci pensi ancora?” le domando.
“ Sì e no. Penso che quando torneranno forse si sposeranno,al fatto che con lei vuole comprare casa mentre quando stava con me sembrava fosse un’esigenza solo mia; penso che adesso è entusiasta di avere un figlio da lei mentre con me non lo voleva. Forse sono io quella sbagliata!” risponde.
“ O forse era lui ad essere sbagliato per te. Un po’ come Camilla e suo marito!” replico.
“ Che vuoi dire?” mi domanda.
“ Che il moccioso non è figlio dell’ex marito di Camilla!” le rispondo. A Marce cade il bicchiere di vino di mano.
 
[Camilla]
Cinque anni fa,quando è successo tutto,le carte di Mariana c’hanno preso alla grande purtroppo. Adesso ho quasi paura,ma è più uno sfizio il mio. Voglio sapere cosa mi accadrà qui,se ritornerò mai a Zurigo…nulla di più!
“ Non fare il fifone! Lo sai che preferisco seguire la gerarchia aziendale!” mi rivolgo a Nicola. Bobo è seduto sulle sue ginocchia.
“ Che dici,campione? Comincio prima io?” domanda Nicola a Bobo che annuisce.
“ Divida il mazzo con la mano sinistra!” intima Mariana a Nicola.
“ Anch’io!” esclama Bobo.
“ Ok,allora lo dividiamo insieme!” asserisce Nicola. Ha una pazienza questo ragazzo!
Mariana si affretta a distribuire le carte sul suo foulard per poi interpretarle. Dio Mio,che faccia che ha! Che le prende?
“ Mariana,che succede?” domanda Nicola.
“ Le carte dicono che la donna è già nel suo cuore e che sta per vivere una storia d’amore con lei!” afferma Mariana.
“ Ah…ed è Patrizia?” chiede Nicola quasi spaventato. Poveretto!
“ Le carte parlano di una storia non ancora iniziata,mentre lei con la signora Patrizia ha già una relazione. Avrà una storia con una donna che la amerà per quello che è,che la renderà felice!” risponde Mariana. Menomale! Buon per lui!
“ Ed è bella?” interviene Bobo sporgendosi di più per vedere le carte dall’altro lato del tavolo.
“ Dalle carte non si vede. Mostrano solo una donna dolce,gentile,intelligente,una figura positiva…una donna che in qualche modo fa già parte dei suoi sentimenti,che è già nel suo cuore!” afferma Mariana. Nicola lascerà Patrizia? Più probabile che lei lasci lui quando Betty ritornerà e Nicola non sarà più presidente!
“ E questa storia…insomma nelle carte Patrizia non c’è,vero?” domanda Nicola.
“ C’è una gran confusione nella sua vita,una confusione a cui solo lei potrà porre fine,un caos dal quale potrà uscire vincitore o sconfitto… dipende da cosa sceglierà per la sua vita!” risponde Mariana. Sento una mano che stringe la mia e noto che è quella di Nicola. Ma non aveva detto di non crederci a queste cose? Ha paura?
“ Credo tocchi a te!” farfuglia Nicola rivolto a me.
“ Hai paura?” gli sussurro.
“ No,sono preoccupato per la donna e per la fine che potrebbe farle fare Patrizia! È un po’ gelosetta!” mormora strappandomi una risata.
“ Adesso tocca a lei,dottoressa.” Mi esorta Mariana.
“ Posso aiutarti a rompere,mammina?” mi chiede Bobo.
“ Ok,basta che non fai domande impertinenti a Mariana! Qualsiasi cosa esca,tu non fare domande!” acconsento. Divido il mazzo di carte con la mano sinistra sovrapponendola a quella di Bobo. Dopodiché Mariana sistema le carte e il mio cuore accelera leggermente. Nicola continua a tener stretta la mia mano. Ma la previsione è finita…perché mi tiene la mano?
“ Allora?” domando notando la faccia strana di Mariana.
“ Il suo periodo qui sarà movimentato. Beata lei…a me non succede mai niente! Incontrerà il grande amore. Una figura positiva nella sua vita. Un uomo intelligente,sensibile,gentile,dolce che le farà perdere la testa.” Sentenzia.
“ Ne voglio uno anch’io! Quando lo incontra gli chiede se ha un fratello che mi aiuti a tirar su i miei bambini?” mi domanda Sofia facendomi ridere. Che tipe queste ragazze!
“ E diventerà il mio papà?” domanda Bobo. Alla faccia che non doveva fare domande!
“ Suppongo di sì.” Risponde Mariana con una faccia molto seria e preoccupata.
“ Che succede?” le domando col cuore in gola.
“ Lei sarà felice con quest’uomo,ma ci sarà una donna che cercherà in tutti i modi di non far nascere la vostra storia d’amore,che ormai è alle porte!” afferma Mariana.
“ Mia madre?” domando sconvolta. No,non può farlo di nuovo! Con Samuel magari non aveva neanche tutti i torti,ma se l’uomo delle carte è l’amore della mia vita,non può farmi questo di nuovo!
“ No,signora Camilla. È una donna giovane e ambiziosa,una donna che potrebbe farla soffrire molto! È come se il suo destino amoroso dipendesse da una scelta da parte dell’uomo che ama e dalle manovre di quest’altra donna,anche se fondamentalmente sarà lui a decidere come andrà la vostra storia!” mi risponde Mariana. Una donna…e chi può essere? Farmi soffrire in che senso?
“ E chi è questa disgraziata? Non si può fare niente per fermarla? Non sarà mica la promoter?” domanda Sofia.
“ Sofia,vi ho già spiegato che non ho uno schedario! Non ho mai visto in faccia queste persone!” replica Mariana.
“ Camilla,tu sei una donna intelligente…credi davvero che esista una donna in grado di farti del male? E poi se è un uomo intelligente sceglierà te,vedrai! Se ti ama sul serio,non permetterà a nessuno di mettersi fra di voi!” mi rassicura Nicola. Abbozzo un sorriso,mentre la profezia di Mariana mi risuona nella testa. Che ansia!
 
 
Capitolo terminato con due belle profezie che hanno provocato ansia in Nicola e Camilla! Entrambi temo ed attendono l’avverarsi di questa profezia,ma hanno ancora qualche difficoltà da affrontare prima di mettersi assieme. Ed io per loro due sono ad un bivio perché non so quale delle due strade imboccare di quelle che mi sono venute in mente!
Roberto sta cercando di avvicinarsi a Bobo e a Camilla,ma con pessimi risultati. Anche per lui e Margherita la strada è in salita!
Sandra e Mario sono un altro guaio passato! Di solito era il bel Calderon a fuggire dalle donne o a liquidarle dopo una notte di passione,ma cosa accadrebbe se stavolta avvenisse il contrario? Sì,Calderon la pagherà per ciò che ha fatto a Betty! Muhahahahah
E invece Marcella ha deciso di cominciare questa storia,anche se ha ancora molte riserve. Dove la porterà questa relazione? Sarà il suo vero amore? Per scoprire cosa ho in mente per tutti i personaggi dovrete continuare a seguire la storia! A presto!

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Capitolo 18
*** 18 ***


[Camilla]
Chissà chi sarà l’uomo delle carte! Ma io sarò davvero pronta a rimettermi in gioco? Riuscirò a lasciarmi andare senza pensare alla sera che Samuel ha abusato di me? Mi piacerebbe un uomo dolce come Nicola! La first lady è molto fortunata!
È meglio che tu te ne faccia una ragione, Camilla: gli uomini ti guardano solo per il tuo cognome e n’è la prova il tuo ex marito! E se lei avesse ragione? Magari anche l’uomo delle carte mi vorrà solo per il mio cognome!
“ Che bella collana,signora Camilla!” esclama Mariana. Abbozzo un sorriso accarezzando il ciondolo della suddetta collana regalatami ieri da Nicola. Mi è piaciuta davvero un sacco! 
“ Sì,è bellissima!” rispondo impacciata scorgendo l’imbarazzo anche negli occhi del mio capo.
“ È un regalo?” mi domanda la mia segretaria.
“ Sì,un regalo molto gradito.” Rispondo.
“ Posso avere un biscotto?” mi chiede Nick allontanando l’attenzione dalla collana.
“ No,te lo puoi scordare! Sono io quella bisognosa d’affetto!” rispondo a Nick uscendo dall’ascensore assieme a lui e alle ragazze della banda.
“ Ma guarda che ingrata! Anch’io ho bisogno d’affetto! Un biscottino solo!” protesta lui. Le ragazze della banda ridacchiano.
“ E se hai bisogno d’affetto vai dalla tua fidanzata,che non è ancora al suo posto! Crede che la pausa pranzo duri fino all’ora di chiusura dell’azienda? Ad ogni modo: niente biscotti!” replico ironica avviandomi verso la presidenza.
“ E dai,Cami! Mia regina narcolettica,mi dai un biscotto?” mi sussurra.
“ Con quest’appellativo ti sei appena giocato ogni chance di avere un biscotto!” rispondo.
Per fargli dispetto,afferro il primo biscotto della confezione e lo porto alle labbra infilandolo in bocca per metà. Emetto un gemito di piacere quasi per incrementare il valore di quello sfregio ai suoi danni. Nick mi si avvicina con fare minaccioso ed indietreggio verso il muro quasi per aggrapparmi ad esso. Il suo viso cala verso il mio e,prima di una mia qualsiasi reazione,con un sorriso sfrontato sulle labbra afferra con i denti la metà di biscotto che sporge dalle mie labbra guardandomi fisso negli occhi. Sono praticamente paralizzata e con la mano destra sono quasi aggrappata al pilastro freddo dove poggia la mia schiena. La sensazione intensa che mi pervade mi fa cadere di mano il pacchetto di biscotti,il quale per pura fortuna non lascia andare nessuno dei dolcetti per terra. È un misto di piacere e paura a lasciarmi impietrita come una statua.
“ Dottoressa Mendoza,lei è un po’ goffa! Ieri mi finisce addosso,ora fa cadere i biscotti… Avrebbe dovuto dirmelo prima che l’assumessi!” mi canzona scuotendomi da quello stato di shock.
Faccio per colpirlo al torace con la mano stretta a pugno,ma mi afferra il polso con poco garbo facendomi scontrare con il suo petto. Il suo respiro caldo accarezza la cute della mia testa mentre mi posa un bacio fra i capelli. La sua mano mi sfiora leggera il fianco.
“ Avevi ragione: i biscotti sono buonissimi,ma lo sai che fanno ingrassare ed imbruttire se non li dividi con qualcuno?” mugugna.
“ In effetti volevo dividerli con Gutierrez. Tu che dici? Gli piacciono i biscotti?” ironizzo. La sua presa sul mio fianco si stringe.
“ No. Credo sia diabetico!” risponde fin troppo serio.
“ Però ne lasciamo qualcuno pure a Bobo di biscotto o chi lo sente?!” ritorno all’argomento cardine.
“ Senti,ma tu sei sicura che abbiamo fatto bene a lasciarlo a Freddy e Wilson che sono un tantinello svaporati?” mi chiede con una nota di preoccupazione nella voce. Sollevo il capo dal suo petto.
“ Tu sei quello che deve rassicurarmi,non che deve accrescere le mie ansie! Se tu invece di rincuorarmi,mi metti queste pulci nell’orecchio, finisce che non lo lascio andare neppure al bagno da solo!” asserisco. Sorride poggiando la fronte sulla mia.
“ Mi spiace se ti ha irritata il mio gesto del biscotto. Era dettato dall’impulso. Io non mi sono mai comportato così prima d’ora…” farfuglia.
“ Che parli troppo te l’hanno già detto? Dovrò trovare un modo per fermare la tua parlantina! Non mi ha dato fastidio,ma sappi che mi devi mezzo biscotto,dottor Mora!” replico. Ridacchia. Non posso dirgli che mi impietrisce l’avvicinarsi di un uomo perché penso a quello che ho vissuto! Di certo penserebbe che sono stupida,dato che la sua first lady non è di certo impacciata come me!
“ C’ho pensato e possiamo mangiarli stasera tutti e tre mentre guardiamo i cartoni o finisce che io e te ci addormentiamo e ci prendiamo pure una bella strigliata da Bobo!” afferma. Rido.
“ Non mi pare che ieri i cioccolatini mi abbiano impedito di addormentarmi!” obietto.
“ Ma ieri eri stanca per il viaggio,oggi no!” mi fa notare. Sorrido.
“ Sì,ma se non vogliamo fare notte qui,tocca che ci sbrighiamo!” affermo per poi trascinarlo con me in presidenza. Mi fa morire dal ridere!
 
[Mariana]
“ Sicura di non aver barato con quelle carte?” mi domanda Sofia.
“ Sofia,ma per chi mi hai presa? Ovvio che no! Non è mica colpa mia se quei due sono cotti e l’hanno previsto pure le carte! La mossa del biscotto è stata una prova!” le rispondo.
“ In effetti il dottor Mora sembrava più intenzionato a mangiare altro invece che il biscotto!” commento.
“ Sempre allusioni sessuali,eh?” replica infastidita Sandra. Mamma mia,oggi sembra sia stata morsa da una tarantola!
“ Si può sapere che hai?” le chiede Sofia.
“ Nulla. Solo che sembra che parliate solo di questo! Ci sono anche relazioni prive di sesso che vanno a gonfia vela o relazioni basate solo su quello!” risponde Sandra.
“ Relazioni senza sesso?” domanda Sofia. Sandra annuisce.
“ Te lo dico per esperienza personale: quando in una relazione non c’è sesso vuol dire che uno dei due ricerca la materia prima altrove! È successo pure a me con Mr. Assegno!” afferma Sofia.
“ Smettila di dire sciocchezze!” la fulmina Sandra. Vorrei sapere che bisogno c’è di scaldarsi tanto!
“ Sì,ma le carte non hanno detto se Bobo è figlio o meno del dottor Mora!” replica Sofia.
“ COSA?” strepita una sgraditissima voce alle nostre spalle. Ops…
 
[Patrizia]
Devo aver capito male! Non può essere vero quello che hanno detto! Trovo conferma del fatto che ho sentito benissimo nell’espressione a dir poco basita di Marce!
“ Che hai detto,nanerottola?” le domando.
“ Nulla!” risponde.
“ TI HO DETTO DI RIPETERE,SEI SORDA?” sbotto.
“ No,ma se continua a gridare finirò per diventarlo!” replica.
“ Sandra,ripeta ciò che ha detto la sua collega!” le intima Marce.
“ Bobo dice che il presidente è suo padre,ma forse è solo una bugia del bambino. Potrebbe essere solo un modo per non sentirsi senza papà!” risponde la giraffona.
“ Hai sentito,Marce?” domando alla mia amica.
“ Sì,ma non urlare. Ci manca solo che Camilla venga qui e ti faccia una scenata perché hai messo il naso nella sua vita privata!” mi esorta Marcella. Deve solo azzardarsi! Sta usando il bambino per prendersi Nicola!
“ La sua vita privata? Il mio fidanzato ha un figlio ed io avrei messo il naso nella vita privata di quella?” sbotto.
“ Patrizia,tanto hai detto che stasera verrà da te,no? Quindi parlagli!” mi consiglia Marcella. Buon per lui se mi dice che tutto questo è uno scherzo! Ci manca solo che oltre a quello scherzo della natura debba sopportarmi anche il moccioso frignone!
 
[Hermes]
“ …Ma certo che va bene per noi tenere il bambino!...No,Nicola,non ti preoccupare!...Non sarà mai peggio di te da piccolo!...Sì,ci vediamo domattina!” sento dire da mia moglie al telefono.
“ Che succede?” le chiedo quando riaggancia.
“ Nicola e la dottoressa Mendoza domani devono fare il giro delle banche e Nicola mi ha chiesto se possono lasciare qui Bobo!” mi spiega.
“ Parla già al plurale?!” commento.
“ A quanto pare!” ribatte Giulia pensierosa.
“ Che ti prende?” le chiedo.
“ Niente. È solo che la signora Camilla ha uno sguardo così triste!” risponde.
“ Non dev’essere il massimo crescere un figlio senza un padre e sapere che la signora Margherita è l’artefice di tutto!” commento.
“ Io credo che non resterà sola per molto!” ribatte mia moglie.
“ Mah… Nicola è cotto,ma tu ce la vedi una donna così bella con uno come Nicola? Spero solo che non incappi in un’altra delusione!” osservo. 
 
[Anna Maria]
“ Sì,ma io voglio andare sopra da Sandra. Sopra ci sono le mie macchinine!” ripete Bobo.
“ Mio piccolo amico,qui sorge un problema difficoltoso: nessuno di noi può accompagnarti sopra perché il nostro caro Wilson sta lavorando,io devo uscire per una commissione e la mia regina deve presenziare alla reception!” gli spiega Freddy col suo normale aplomb.
“ Lo sai che anche Nicola chiama così la mia mamma?” replica Bobo.
“ La chiama << mia regina >>?” gli chiedo basita. Lui annuisce. Oh cavolo! Se lo scopre la bionda finta,sono dolori!
“ Ma quella era una mia idea!” protesta Freddy. Sto per obiettare quando dalla porta d’ingresso entra il dottor Calderon tutto trafelato.
“ Dottore,sta bene?” gli domanda Freddy.
“ Sì,Freddy. Dovrei parlare con Sandra. Salgo un attimo!” afferma.
“ Dottore,non è che potrebbe portare anche il bambino da Sandra?” gli domando.
“ No. Io col porcellone non ci vado. Voglio Nicola!” mi risponde il piccoletto. Con santa pazienza compongo il numero interno per parlare col presidente ed attendo pazientemente che mi risponda.
“ Pronto!” risponde dopo qualche squillo.
“ Dottor Mora,Bobo vorrebbe salire da Sandra perché lì c’è il suo zainetto,ma vuole che sia lei a venirlo a prendere perché non vuole salire col dottor Calderon!” gli spiego brevemente.
“ Lo capisco. Il dottor Calderon repelle anche me. Scendo subito!” risponde per poi riagganciare.
 
[Patrizia]
Nicola esce di fretta dal suo ufficio premendo insistentemente il tasto per chiamare al piano l’ascensore. Che cavolo gli prende?
“ Amore mio,che hai?” gli domando melliflua.
“ Devo andare a prendere Bobo di sotto!” mi risponde.
“ Credevo fossi un presidente e non una bambinaia!” gli faccio notare. Mi fulmina con lo sguardo.
“ E da presidente ti dico che stasera hai gli straordinari per recuperare il tempo che hai perso a pranzo con la tua amica! A tal proposito avvisa anche quella specie di aquila reale che stasera ha gli straordinari!” ribatte.
“ COSA? MA IO E TE DOVEVAMO VEDERCI DOPO IL LAVORO!” sbotto.
“ Io ceno da Camilla,quindi hai tutto il tempo di uscire di qui recuperando il tempo perso a pranzo e di aspettarmi a casa tua. E non obiettare!” replica per poi entrare in ascensore. Giuro che lo detesto!
 
[Mario]
Ci mancava solo questa! Per un commento innocente sul suo essere vispo,ora questo bambino mi detesta e mi sta facendo perdere solo tempo! Poi mi guardano male quando dico in giro che non voglio figli!
“ Allora? Che succede qui?” domanda Nicola Mora uscendo dall’ascensore. Il figlio di Camilla gli corre in braccio.
“ Io in ascensore col porcellone non ci vado! Voglio andare su da Sandra per giocare con le macchinine!” gli spiega conciso il bambino.
“ Tesoro,e se salissi anch’io con te e lui in ascensore? In fondo durerà poco,promesso!” gli propone Nicola Mora.
“ E va bene,ma tu mi racconti la favola della buonanotte stasera,ok?” negozia il bambino.
“ Sì. Dai che la mamma mi fa a fette se non torno subito in ufficio!” replica Nicola Mora entrando in ascensore con il bambino in braccio.
“ Si sbriga o vuole che l’aspettiamo in eterno?” mi incinta ad entrare in ascensore con una certa fretta. Entro in ascensore con loro e schiaccio il pulsante per salire al secondo piano.
“ Come va con Camilla?” gli domando per ammazzare il tempo. Mi lancia un’occhiataccia.
“ Non andrà mai peggio di come vanno i suoi rapporti con Camilla! Cami mi ha raccontato le sue prodezze e mi sono reso conto che il suo sadismo ha radici lontane!” mi risponde prima di uscire dall’ascensore. Spero solo non l’abbia raccontato anche ad Armando!
Seguo lui e il bambino fino alla scrivania di Sandra,la quale appena si accorge della mia presenza sbianca totalmente distogliendo immediatamente lo sguardo dalla mia persona.
“ Sandra,Bobo vuole restare qui con lei!” le comunica Nicola Mora.
“ Va bene,dottore. Al bambino ci penso io!” replica la mia ex segretaria. Nicola Mora saluta il bambino con un bacio sulla fronte per poi rintanarsi in presidenza. 
 
[Sandra]
Ho le mani sudate ed un lieve tremore le scuote. Non avrei mai detto che sarebbe venuto qui. Non l’avevo previsto e adesso sono in pieno attacco di panico.
“ Sandra,possiamo parlare?” mi domanda.
“ Devo occuparmi del bambino!” rispondo non guardandolo neppure negli occhi.
“ Al bambino posso pensarci io!” si offre Sofia.
“ No,grazie. È compito mio. Piuttosto lo porto con me!” rispondo.
“ Sandra,è importante. Devo parlarle in privato. Possiamo andare nel mio ex ufficio. Potrebbe lasciare il bambino con Sofia?” interviene lui.
“ No,preferisco portarlo con me. Ora se si sbriga,è cosa gradita,dato che ho del lavoro da ultimare!” ribatto. Annuisce.
“ Bobo,porta con te qualche macchinina,che andiamo insieme in un posto!” mi rivolgo al piccoletto che annuisce prendendomi per mano. Sono nervosissima e tesa. Tutto volevo meno che confrontarmi con lui!
Una volta giunti nel suo ufficio metto a sedere Bobo a quella che un tempo era la scrivania da cui mi impartiva gli ordini. E aspetto a braccia conserte che parli.
“ Lo sai di cosa dobbiamo parlare e avresti potuto lasciare il bambino con Sofia!” afferma.
“ No,perché non mi fido a restare da sola con lei!” ribatto. Sì,so bene che tra noi due ero io quella sobria ieri sera,ma in questi giorni mi ha baciato più volte contro il mio volere ed io voglio solo che mi stia lontano!
“ Non sono un mostro a tre teste. Ti sei negata tutto il giorno a telefono e adesso sembra quasi tu non voglia parlarne!” replica.
“ Perché non c’è nulla da dire e non è nulla di diverso rispetto a ciò che fa lei con le sue conquiste di una notte. O anche lei fa parte della scuola di pensiero maschilista per cui ad un uomo sono consentiti certi escamotage e alle donne no? Domanda stupida: lei di sicuro fa parte di quella scuola di pensiero! Vuole che ne parliamo? Ottimo: anche se se noi due abbiamo fatto sesso,non cambia nulla!” ribatto.
“ Sandra,che cos’è quello che avete fatto tu e il porcellone? Che cosa vuol dire << fare sesso >>?” interviene il bambino mentre gioca con le macchinine. E adesso come me ne esco?
“ Bobo,è un gioco per le persone grandi!” rispondo imbarazzata.
“ Te l’avevo detto che era meglio lasciarlo fuori!” commenta il dottor Calderon.
“ No,perché questa conversazione non ha mai avuto ragion d’essere! Ed è lei che mi ha fatto uscire dai gangheri,come sempre!” ribatto.
“ Sandra,era la tua prima volta ed io non ci credo che per te sia stata una cosa leggera. Non può essere stato uno sfizio!” asserisce lui. E cosa diavolo vorrebbe? Non gli sta bene che sia io a troncare la cosa perché si sente ferito nell’orgoglio in quanto voleva farlo lui?
“ Volevo fargliela pagare. Usarla come lei aveva progettato di fare con Betty,come ha usato Anna Maria e tutte le altre che l’hanno preceduta e succeduta. Volevo farle sentire cosa si prova ad essere l’avventura di una notte di una persona. Per me la verginità era solo un peso e me lo sono tolto di dosso in modo da poter vivere a pieno la mia sessualità col mio fidanzato!” mento.
“ Ottimo! Le auguro una buona intesa sessuale col suo fidanzato!” ribatte iracondo per poi uscire di fretta. Sì,è meglio così per tutti!
 
[Nicola]
Chi sarà? Quella profezia mi ha sconvolto e non riesco a pensare ad altro! Non riesco a smettere di pensare a Bobo che domanda a Mariana se quell’uomo diverrà suo padre,a Camilla con un adone perché di certo l’uomo delle carte sarà bello quanto Calderon o quanto il suo ex marito!
“ E così ho deciso di spogliarmi!” esclama Camilla d’improvviso. Torno immediatamente vigile ed attento.
“ Spogliarti? E per chi? Cioè volevo dire perché?” domando confuso e preoccupato. Ridacchia divertita.
“ Nicola Mora,l’ho detto per farti tornare fra noi comuni mortali!” mi risponde. Mi passo la mano sul viso.
“ Che c’è?” mi chiede.
“ Nulla. Dobbiamo lavorare,no?” replico.
“ Nick,sei strano da quando siamo tornati dalla pausa pranzo. Ho fatto qualcosa che non va?” ribatte. Scuoto il capo.
“ È per la lettura delle carte,vero?” mi domanda. Posso mai mentirle? Perché mi legge nella testa?
“ Non devi avere paura,Nicola!” mi rassicura.
“ Se non ha paura la donna che si innamorerà di me! Magari è non vedente!” replico.
“ Smettila!” mi redarguisce severamente.  
“ Posso farti una domanda?” mi chiede. Annuisco.
“ Sei innamorato di Patrizia? Insomma…non traspare molta stima quando parli di lei…e poi questa profezia ti preoccupa per tutto meno che per Patrizia! Mi dispiace…non sono affari miei! Fa come se non te l’avessi chiesto!” dice per poi fare marcia indietro.
“ No. Sono rimasto affascinato da lei guardando la sua foto su una rivista. Betty mi ha sempre detto di non farmi illusioni e che non è la donna per me. E ora che si è concretizzata questa storia,mi sento strano! Anche Betty ha patito tanto per tuo fratello,ma adesso è felice!” esclamo.
“ E tu non sei felice?” mi chiede.
“ No. Con Patrizia è come se mancasse quel click…” rispondo.
“ Come fai a sapere che manca quel click? L’hai già provato per qualcuna?” obietta. Perché questo click c’è stato con te per quel che mi riguarda! Quello che ho con te,questo nodo allo stomaco,questa piacevole voragine al petto non l’ho mai avuto con nessuna!
“ Chiamalo sesto senso. Forse dovrei lasciarla,ma poi mi chiedo se non sto buttando a mare l’unica occasione che la vita mi ha dato per stare con una donna normale. Il tempo passa ed io voglio una moglie,dei figli,una famiglia…” rifletto.
“ E tu sei sicuro che questi progetti siano condivisi da Patrizia? Nicola,non fraintendermi,ma Patrizia nel ruolo della madre amorevole proprio non ce la vedo! E non è perché la detesto o cose simili,ma…insomma…dovresti stare attento! Guarda me: ho sposato il mio ex marito di corsa e non mi sono neppure premurata di sapere prima se volesse figli o meno! L’ho imparato con il tempo: oltre all’amore in una coppia,prima di fare passi importanti,bisogna conoscere cosa cerca l’altro,cosa si aspetta l’altro da quella storia,che bisogni intende soddisfare perché a volte si resta delusi e basta!” replica. Ha ragione,ma quale altra donna vorrebbe costruire qualcosa con me? Se lasciassi Patrizia,quante speranze avrei di trovare un’altra donna pronta a stare con me alla luce del sole? Non sono propriamente una gran bellezza…forse dovrei semplicemente accontentarmi e mettere da parte i sogni! Camilla,ad esempio,potrebbe mai stare con uno come me? È comodo riflettere solo teoricamente!
“ Non lo so cosa diavolo cerchi Patrizia da me,ma so per certo che non voglio invecchiare al suo fianco. Più la conosco e più me ne rendo conto! Mai conosciuta in vita mia una persona tanto egocentrica,narcisista e menefreghista!” le rispondo. Cami cerca di trattenersi,ma alla fine prorompe in una fragorosa risata.
“ Ad ogni modo non hai risposto alla mia domanda. L’hai già provato per qualcuna?” mi chiede.
“ Forse sì.” Rispondo guardandola negli occhi.
“ Per Marcella?” mi domanda scherzosamente.
“ Ma sei matta? Preferisco piuttosto l’impiccagione! In quel caso sarei andato in analisi! Comunque né la donna per cui ho provato questo click né quella delle carte mi noteranno mai,è inutile pensarci!” mugugno.
“ Ricominci con questo pessimismo? Che dovrei dire io che probabilmente incapperò in una pazza che mi impedirà di essere felice?!” replica.
“ Il pazzo sarà lui se ti lascerà andare!” mugugno. Sarà un dannato fortunatissimo pazzo. Solo un malato mentale può gettare a mare l’occasione di stare con lei e di crescere Bobo!
“ E allora sarà pazza anche la tua donna delle carte se non si renderà conto di quanto sei speciale! E poi ti assicuro che sarà fortunatissimo tuo figlio perché di sicuro sarai un ottimo papà!” mi risponde.
“ Sempre che lei non muoia di spavento!” commento. Un ghigno divertito compare sul suo viso prima che cominci a solleticarmi i fianchi.
“ Smettila! Camilla!” singhiozzo divertito fino a quando non riesco ad intrappolarla contro il mio corpo. Praticamente è come se mi fosse seduta in braccio,è la stessa vicinanza di quando ieri mi è caduta in braccio.
“ Quando la smetterai?! Adesso che ti ho placcata non puoi più solleticarmi!” esclamo totalmente stordito alternando lo sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra piene. Chissà come dev’essere morderle! Che mi prende? È da ieri che anelo conoscere il sapore delle sue labbra,che bramo saggiarne la morbidezza,che voglio accarezzarle con le mie. È da quando ho cominciato a conoscerla chiamata dopo chiamata che non faccio che pensare a lei da quando mi sveglio fino a quando non vado a dormire,è dalla prima volta che abbiamo parlato al telefono che il suo pensiero occupa tutta la mia mente anche quando sono con Patrizia.
“ Peccato! Volevo solo toglierti quell’espressione triste dal viso!” mugugna fissandomi le labbra. Il mio naso si scontra goffamente con il suo. A causa della mia inettitudine,le mie labbra sfiorano per sbaglio le sue. Il mio corpo viene scosso da brividi ed il mio viso comincia a scottare, devo essere rosso come un peperone. Penserà che sono idiota,un cretino che si imbarazza per nulla,visto che a tutti gli effetti non è accaduto nulla di compromettente al momento! Perché questa voglia di baciarla non se ne va,ma diventa sempre più ingestibile e difficile da domare?
Si morde il labbro inferiore imbarazzata e quando lo lascia andare sono io a abbracciarlo dolcemente con le mie labbra accarezzandole piano il viso spinto da un barlume di coraggio che non sapevo neppure di possedere.
Si allontana immediatamente come scottata ritraendosi con la medesima rapidità anche dalla morsa in cui era stretta. Il suo volto è eburneo e tiene lo sguardo basso.  
“ C-Cami,io…” farfuglio in preda al panico.
“ Lascia stare. Non è successo nulla!” bofonchia con le mani che tremano. Si mette a sedere sulla sua poltroncina indirizzando lo sguardo verso i fogli posti sulla scrivania. Bravo,Nicola,hai fatto una cazzata!
 
[Marcella]
“ Cosa? Gli straordinari? Ma cosa crede che passi tutte le sere a fare a maglia stile vecchia zitella? Io stasera ho da fare e non passerò di certo la serata qui per far piacere a lui!” rispondo alla comunicazione di Patrizia. Quel tale è completamente impazzito!
“ Dovrò farlo anch’io!” cerca di indorarmi la pillola Patrizia con scarsi risultati.
“ Lo vedremo chi la spunterà!” commento per poi dirigermi sul piede di guerra verso l’ufficio di quello. Busso in modo un po’ rude prima di ricevere un laconico permesso ad entrare.
“ La prossima volta butti direttamente giù la porta,così facciamo prima!” esordisce lui riferendosi al mio modo poco garbato di bussare. Lui e Camilla sembrano parecchio scossi,come se fosse successo qualcosa prima del mio arrivo!
“ Patrizia mi ha riferito della sua brillante idea degli straordinari. Se lei vuole avere Patrizia fuori dai giochi per qualche ora per spassarsela con Camilla è un problema suo e della sua coscienza,tanto non è il primo presidente dell’Ecomoda che usa gli straordinari per andare a letto con l’amante,ma non metta me di mezzo! Io non farò nessuno straordinario,chiaro?” arrivo subito al nocciolo della questione.
“ Io capisco che Armando Mendoza l’abbia traumatizzata,ma straordinari non vuol dire per tutti << divertirsi con l’amante >>. E poi posso dirle una cosa che mi viene dal profondo del cuore? Lei e Patrizia invogliate proprio gli uomini a trovarsi un’amante!” sbotta. Che cafone!
“ Ha parlato Mr. Perfezione! Almeno il carattere mio e di Patrizia potrà sempre migliorare,mentre il suo aspetto no!” replico acida.
“ Marcella,smettila! Nicola non ha proprio nulla che non va!” mi redarguisce aspramente Camilla.
“ Anche tu a difendere i poveracci! Dev’essere una tara di famiglia,anche se di certo in questo tu e tuo fratello non somigliate a Roberto e Margherita!” commento.
“ La signorina non ha capito che rischia di dare alle tarme il suo vestito da sposa se continua così,dato che nessun uomo sogna di dividere il tetto ed il letto con un doberman!” interviene quel saccente odioso strappando un sorriso a Camilla. Stringo i pugni forte.
“ Ad ogni modo il mio non era uno sfregio a lei o un modo per liberarmi di Patrizia,ma solo un metodo per farvi recuperare il ritardo di oggi ed insegnarvi che la pausa pranzo non è un rinfresco di nozze,quindi non c’è bisogno di dilungarsi! Ora se ci lascia mettere a posto le nostre cose senza obiettare come una bambinetta dell’asilo,è cosa gradita!” continua quello. Vado via sbattendo la porta. Ci mancava solo Camilla a dargli man forte!
 
[Mariana]
“ Sandra,ma perché non vuoi dircelo?” le domanda Sofia.
“ Ma non c’è nulla da dire. Voleva delucidazioni in merito a quando lavorava qui!” risponde lei evasiva.
“ Delucidazioni che non gli hai dato,visto che è uscito dal suo ufficio nero più dei completi del dottor Valencia!” commento.
“ Era arrabbiato?” chiede Sandra. Annuisco. Sono rare le volte in cui ho visto il dottor Calderon così incazzato!
“ Peggio per lui!” sibila.
“ Mariana?” mi chiama il bambino della signora Camilla.
“ Dimmi,tesoro!” lo esorto chinandomi alla sua altezza.
“ Ma il signore delle carte aveva la faccia da porcellone?” mi chiede.
“ No,non credo. Ad ogni modo,non ti devi preoccupare. Io sono sicura che tu conosca già questo signore!” lo rassicuro.
“ Secondo me è Nicola. Lui non ha la faccia da porcellone e vuole bene alla mia mamma. La guarda con gli occhi a cuoricino!” afferma. Appunto! Se l’ha notato anche il bambino,vuol dire che noi non siamo visionarie!
“ Se n’è accorto anche il piccoletto!” mugugna Ines. Escono dall’ufficio la signora Camilla e il Presidente. Lui ha una faccia strana come dopo un casino abissale! Spero che il casino non riguardi l’Ecomoda!
“ Bobo,andiamo?” gli domanda sua madre. Il piccolino prende lo zainetto e va da loro.
“ Cami,con lo scarabeo che facciamo?” le chiede il presidente evitando accuratamente di guardarla negli occhi.
“ Quei due mi creano solo casini,maledizione! Sofia,per favore,mi dia lo scarabeo!” sibila la signora Camilla per poi rivolgersi alla mia collega. Sofia ubbidisce.
“ La coccinella del nonno. Ci giochiamo?” domanda il bambino.
“ Amore,è solo che il nonno non ha letto sulla scatola che quel gioco può essere usato solo dai bambini di 6 anni e tu nei hai solo 4 e mezzo!” interviene Nicola Mora.
“ E perché il nonno non sa leggere?” chiede candidamente Bobo.
“ Perché era troppo impegnato a scacciare i sensi di colpa e a tentare di rimediare a 5 anni di assenza!” sibila la signora Camilla.
“ Il nonno sa leggere,ma era un po’ distratto,vero Cami?” esclama il dottor Mora. La signora Camilla annuisce.
“ Noi andiamo! Buona serata,ragazze!” ci saluta la signora Camilla.
“ Buona serata!” ci augura il dottor Mora prendendo in braccio il bambino che ci saluta con la mano.
“ Amore,te ne vai senza salutarmi?” cinguetta la first lady.
“ Dovresti essere tu a salutarmi con una pastiglia per il mal di testa,dato che quella pazza della tua amica è venuta a protestare nel mio ufficio! Armando Mendoza deve avere un fegato ingrossato dopo 4 anni con la tua amica! C’è da spararsi con una del genere!” risponde il dottor Mora. Tratteniamo una risata.
“ Amore,ma sei nervoso?” gli chiede la bionda finta.
“ Il tuo acume è sorprendente,Patrizia. Io me ne vado che è meglio! Buona serata!” replica lui per poi entrare in ascensore con la signora Camilla e il bambino.
“ Sembrano proprio una famigliola felice!” commenta Sandra beccandosi un’occhiataccia dalla first lady.
 
[Marcella]
“ Giuro che lo detesto!” racconto a Ricardo.
“ Pure io anche se non lo conosco!” replica facendomi ridere.
“ Mi dispiace!” mugugno.
“ A me no. Almeno avrai modo di conoscere uno chef bravissimo!” mi risponde.
“ Mi porti a cena in un nuovo ristorante?” gli domando confusa. Non aveva detto che voleva un periodo di rodaggio?
“ No,stasera dopo il lavoro ti aspetto da me e lo chef bravissimo sono io!” mi spiega. Sorrido.
“ Ah…sicuro? Non è che mi vuoi avvelenare?” ironizzo.
“ Questa me la paghi,Marcella Valencia!” sghignazza.
“ Sto tremando di paura!” lo sfido.
“ Stasera sei a cena nella tana del lupo,quindi non fare tanto la spavalda!” replica. Sto per rispondere,ma nel mio ufficio entra Patrizia furiosa.
“ SE N’È ANDATO CON QUELLA!” grida.
“ Marcella,ma dove diavolo sei? Sei finita a lavorare in un pollaio e non me l’hai detto?” mi chiede Ricardo. Trattengo a stento una risata.
“ Ci vediamo più tardi!” ho solo la forza di rispondere prima di scoppiare a ridere.
“ Va beh…se porti le uova di gallina fresche,sono contento!” ribatte prima di riagganciare mentre sto ancora ridendo.
“ Marcella,ma cosa ridi?” mi chiede Patrizia. Scuoto il capo ancora incapace di smettere.
“ Quello lì sta sempre appiccicato a Camilla e tu ridi?” continua Patrizia.
“ Entri nel mio ufficio urlando come un’invasata e cosa dovrei fare? Piangere? Io vorrei sapere cos’aspetti a lasciarlo! Patrizia,puoi trovare un miliardario migliore di quello. E adesso sbrighiamoci che altrimenti dormiamo qui!” rispondo.
“ Che devo fare?” mi chiede.
“ Avvelenarlo. Almeno così non dovrò sorbirmelo ogni santo giorno!” rispondo cinica.
 
[Roberto]
Quelle parole mi hanno fatto male. So perfettamente che erano meritate e che la delusione provata da Camilla è comprensibile dato che le abbiamo voltato le spalle 5 anni fa,ma non credevo ci odiasse tanto da volerci tenere lontani da Bobo!
“ Vedrai che si calmerà!” mi rassicura mia moglie.
“ Non credo proprio!” bofonchio.
“ Ma sì. In fondo voleva che ci riavvicinassimo a lei ed ora lo stiamo facendo!” ribatte.
“ Lo voleva quando Bobo era nato da qualche giorno,Margherita!” obietto.
“ Sai perfettamente che è solo l’orgoglio a spingere nostra figlia lontano da noi e magari potremmo chiedere al dottor Mora di intercedere per noi,dato che sono così in confidenza!” propone.
“ Ieri volevi quasi che lo cacciasse di casa ed ora vuoi che lui interceda per noi?” le domando sbigottito.
“ Magari è l’unico che può convincerla!” risponde. Mah…
 
[Armando]
“ E così la mamma si è addormentata di nuovo! Ma la narcotizzi?” chiedo alla bimba che vive nel ventre della mia Betty,la quale sta dormendo beatamente da qualche ora.
“ Io non posso ancora credere che dalle mie pazzie,da quel gioco crudele sia nato un amore così grande oltre che te. Principessa,io non smetterò mai di chiedere scusa a te e la mamma per come mi sono comportato. Devi averla sentita piangere quando ha letto quella lettera,ma devi sapere che erano tutte sciocchezze! Io amo la tua mamma e anche te!” continuo fino a quando non squilla il mio cellulare. Sentiamo che altro vuole! Spero solo non si aspetti di vedermi tornare a suo comando perché altrimenti non ha capito nulla!
“ Calderon,che vuoi?” esordisco brusco.
“ CHE VOGLIO? SCOMPARI DA UN GIORNO ALL’ALTRO LASCIANDOMI NELLA MERDA E ADESSO MI RISPONDI AL TELEFONO IN QUESTO MODO?” mi aggredisce quasi.
“ Mario,se non mi dici qual è l’urgenza riaggancio. Ti sei scoperto impotente? Hai deciso di sposarti o cosa?” replico zen.
“ HO RUBATO LA VERGINITÀ AD UNA RAGAZZA E LEI ADESSO NON MI VUOLE PIÙ. MI HA USATO PER LIBERARSI DELLA ZAVORRA E NON REPUTA IMPORTANTE CIÒ CHE È ACCADUTO!” mi racconta.
“ Una vergine,Mario? Ma sei impazzito? Sei stato almeno delicato?” gli chiedo basito.
“ Credo di sì. Ero ubriaco,Armando!” mi risponde. Pure?
“ E lei pure?” gli chiedo.
“ No,era sobria. M’ha usato solo per perdere la verginità,capisci?” replica.
“ A dire il vero,no. Insomma tu non hai mai voluto legami e per una cosa del genere il Mario che conosco io farebbe i salti di gioia,quindi perché sembri abbattuto? Lei voleva liberarsi di un peso,tu ti sei liberato in altro senso,quindi non capisco dov’è il problema!” ribatto. Resta in silenzio e questo mi inquieta un po’.
“ No...non dirmi che questa donna è riuscita a smuoverti qualcosa dentro! Questo è il Karma per tutte le volte che mi hai preso in giro per via di Betty e del fatto che rosicavo a vederla con Nicola!” lo canzono.
“ NO,NON È COME DICI TU. MI SECCA SOLO DI ESSERE STATO SCARICATO!” risponde prima di riagganciare. Mamma mia,quant’è suscettibile!
 
[Camilla]
Non ci riesco a far finta che non sia successo nulla. Ci sto provando a cancellare quello che è accaduto,ma riesco solo a dire due parole con lui.
Quando mi ha baciata,è stato come un flash: mi è tornato alla mente quella sera quando io volevo scappare,mentre Samuel mi bloccava i polsi con una mano mentre con l’altra mi strappava di dosso la camicetta. So bene che Nicola non lo farebbe mai,ma mi sono bloccata. Ho anche paura di dirglielo per timore che mi prenda per una stupida! In un confronto con la first lady io ne uscirei di certo perdente.
“ Che dolce è?” domanda Nicola a Bobo,al quale ho dato una porzione del tiramisù fatto da me.
“ È il tiramisù della mia mamma,lo vuoi?” replica mio figlio. Nicola guarda quel dolce con gli occhi a cuoricino così apro il cassetto delle posate e gli porgo un cucchiaino.
Assaggia un boccone dalla porzione di dolce di Bobo e sembra andare in estasi emettendo un gemito di piacere.
“ Allora?” domando.
“ Tu. Tu stai cercando di stregarmi con i tuoi manicaretti,ma guarda che io sono incorruttibile. Sono un presidente incorruttibile!” risponde. Bobo va in camera a giocare con il suo piattino di tiramisù.
“ Un presidente incorruttibilmente sporco di dolce!” lo sbeffeggio per poi scoppiare a ridere come una pazza.
“ Dai,Camilla! Aiutami a vedere dove sono sporco!” mi esorta. Prendo un tovagliolo di carta,mi avvicino a lui e gli pulisco lentamente gli angoli della bocca.
“ Ecco fatto!” esclamo non staccando gli occhi dai suoi. Mi sorride.
“ Prepariamo la cena o finiamo per digiunare e tu non sembri il tipo da digiuno!” esclamo per allontanarmi da quello stato di imbarazzo.
“ No,cioè tu fammi capire: costringi quel povero piccoletto a mangiare verdure ed alimenti sani una volta a settimana,ma,mediante l’inganno, glieli fai mangiare anche gli altri giorni!” asserisce Nicola. Mi scappa un sorriso.
“ Analisi accurata,presidente! Non è mica colpa mia se gli piacciono i miei pancakes alle verdure! Oltre al fatto che non lo costringo ai lavori forzati…e poi tu da che parte stai?” mi discolpo.
“ Sto dalla parte di chi gioca pulito e tu giochi sporco,Mendoza!” replica.
“ Quindi sei contro di me!” asserisco.
“ Analisi accurata,ma profondamente sbagliata! Siamo una squadra,no?” ribatte. Sorrido.
“ Dovresti stare attento con quel coltello,Mora! Sei ancora un neofita in cucina e devi andarci piano o rischiamo di finire la serata al pronto soccorso!” ribatto.
“ Che antipatica!” commenta. Poco dopo lo sento imprecare e noto un rivolo di sangue sul suo dito. Mi trattengo dal rifilargli un << te l’avevo detto >> per non essere mandata al diavolo.
“ Porca miseria!” esclama.
“ Calmo! Acqua ossigenata e cerotti e vedrai che tornerai come nuovo!” asserisco.
“ Secondo me mi hai portato sfortuna!” commenta mentre prendo il kit di primo soccorso.
“ Un’altra affermazione del genere e non ti faccio cenare!” replico.
“ Così sembri mia moglie! Ci manca solo che mi minacci di farmi dormire sul divano!” ribatte facendomi ridere. Gli prendo l’altra mano e lo porto con me in bagno. Poggio il dito insanguinato all’altezza del lavandino ed esagero con l’acqua ossigenata.
“ Brucia un po’!” esclama.
“ Sembri Bobo! Adesso passa! E comunque non posso farti dormire sul divano perché temo la tua ragazza non apprezzerebbe!” replico. Sorride. Gli asciugo il dito,dove il taglietto si è quasi cicatrizzato,per poi applicarvi un cerotto.
Mi accarezza con la punta delle dita l’indice della mano sinistra all’altezza della cicatrice.
“ E questa?” mi domanda.
“ Ho avuto un incontro ravvicinato con un pelapatate. Era il mio primo giorno di lavoro e il mio capo mi mise a pelare le patate. Inutile dirti che non l’avevo mai fatto prima,visto che i miei hanno sempre avuto fior fior di domestici. E il risultato è stato questo!” racconto. Mi sorride.
“ Che c’è?” gli domando. Scuote il capo.
“ Dai! Dimmelo! Voglio sapere a cosa stai pensando!” lo esorto.
“ Sono curioso di sapere com’eri prima di essere esiliata per aver sfidato la tua famiglia!” afferma. Com’ero? Nicola Mora,perché tutte queste domande su di me?
“ Ero una pericolosa serial killer che uccideva dopo atroci torture i presidenti ad interim!” lo canzono.
“ Quanto sei scema! Non ti si può fare una domanda seria!” esclama divertito sfiorandomi la punta del naso con l’indice.
“ Ero come adesso,ma meno disillusa e più ingenua!” affermo. Mi accarezza dolcemente la guancia.
All’improvviso si spengono le luci,veniamo avvolti dal buio totale ed emetto un grido per lo spavento.
“ Calma! È solo andata via la corrente! Bobo ha paura?” mi chiede.
“ No,non ha paura del buio!” gli rispondo. Già la cosa bella è che sono io che ho paura del buio.
“ Vado a prenderlo!” afferma. Gli afferro il braccio. Per fortuna non faccio molta fatica!
“ No,ti prego,non lasciarmi da sola!” esclamo. Lo so che sono patetica,ma ho paura del buio!
“ No,l’impavida Camilla Mendoza ha paura del buio!” commenta divertito.
“ Se devi prendermi in giro,vattene! Tanto sono abituata a stare da sola!” esclamo offesa dal suo commento derisorio. Figuriamoci se gli avessi detto che ho avuto un blocco prima con lui!
“ Scusa,Camilla! Davvero non volevo prenderti in giro,mi dispiace!” mormora vicino al mio orecchio. Deglutisco a vuoto.
“ Sono qua! Non ti preoccupare!” cerca di rassicurarmi accarezzandomi la guancia. La sua mano scende sul mio fianco e mi avvicina a sé. Mi sento stranamente a disagio,ma il suo profumo è rassicurante.
“ Cosa ti spaventa del buio?” mi chiede.
“ Il non riuscire a vedere le cose,il non sapere se sono sola o c’è qualche malintenzionato!” gli rispondo schietta.
“ Tranquilla! Ci siamo solo io e te! E non sono un malintenzionato!” esclama. Le sue dita stringono di più il mio fianco,facendomi sussultare. Sento il suo respiro sulle labbra e decido di non muovermi per non creare situazioni imbarazzanti. Camilla,mantieni la calma!
“ Lo so che non sei un malintenzionato! È rassicurante stare qui con te e non da sola!” farfuglio.
“ Vedrai che fra un po’ torna la corrente!” asserisce con voce tremante accarezzandomi la guancia.
“ Lo spero!” mugugno confusa. Camilla,non muoverti!
“ Preoccupata per i surgelati?!” mi canzona sfiorando il mio naso col suo.
“ Anche!” replico. Riesco a sentire il suo respiro addosso.
La stanza si illumina all’improvviso,facendomi sbattere ripetutamente le palpebre perché ormai i miei occhi si erano abituati al buio. Sono ancora stretta fra le sue braccia.
“ Visto? I surgelati sono salvi!” farfuglia ottenendo da me un sorriso scemo. I suoi occhi stanno fissando le mie labbra che non riesco a smettere di torturare con i denti. Mi stacco lentamente da quella vicinanza compromettente nel più totale imbarazzo.
“ Mamma!” esclama una voce che conosco bene.
“ Amore,siamo in bagno!” gli comunico a voce alta. Ci raggiunge dopo poco.
“ Allora,campione,ti ha messo paura il buio?” domanda Nicola a Bobo.
“ No,la mamma dice che l’importante è non muoversi per non cadere. Lei ha paura,ma tanto c’eri tu con lei! Che ci fate qui?” ci domanda.
“ Nicola si è tagliato!” gli spiego.
“ E ti fa male?” chiede il mio piccolo ometto a Nicola.
“ No,piccolo. Figurati se mi impressiono per un taglietto!” minimizza Nicola accarezzandogli la testa.
“ Mamma,gliel’hai dato un bacino?” mi chiede Bobo. Lo guardo sconvolta.
“ Mamma dice sempre che fa passare la bua!” chiarisce il mio tsunami a Nicola.
“ Se lo dice la mamma!” commenta Nicola divertito.
“ Vorrà dire che dopo cena andrà dalla sua mamma e si farà dare un bacino sulla bua!” affermo.
“ Perché non glielo diamo noi?” propone mio figlio. Che croce!
“ Perché non sono sua madre e manco tu!” rispondo. Bobo tira la giacca di Nick per farsi prendere in braccio e gli posa un bacio sulla guancia.
“ Grazie,Bobo! Mi sento un po’ meglio!” esclama Nicola solo per farlo contento.
“ Adesso tu,mamma!” mi incita quel genio del male di mio figlio. Poso un lieve bacio sulla guancia a Nicola solo per accontentare mio figlio.
“ Adesso stai bene?” chiede Bobo a Nicola.
“ Sì,grazie,piccoletto! Adesso io e la mamma andiamo a finire di cucinare,ma prepara la pista che dopo mangiato facciamo una bella gara di macchinine!” risponde Nicola per poi rimetterlo per terra. Bobo va via.
“ È così dolce! Chissà di chi avrà preso!” commenta Nicola.
“ Di sicuro di mia madre!” rispondo sarcasticamente.
“ Di certo!” replica facendomi ridere. Le nostre risate si interrompono quando sentiamo il campanello. Chi diavolo sarà?
 
[Margherita]
“ Margherita,la smetti di suonare?” mi esorta mio marito. Vorrei capire perché non ci apre!
“ Due volte al giorno secondo prescrizione medica?” esordisce sarcasticamente mia figlia quando ci apre la porta.
“ Ci fai entrare?” le chiede Roberto.
“ Non mi pare io abbia poi altre alternative!” risponde scontrosamente scostandosi dalla porta per lasciarci passare. Entriamo in casa e vediamo Nicola Mora col dito fasciato.
“ Tranquilli,non l’ho accoltellato! Si è fatto male!” afferma mia figlia notando i nostri sguardi curiosi.
“ Ormai vive con te!” commento riferendomi al fatto che quel tale sembra quasi la sua ombra. 
“ Mamma!” mi redarguisce a denti stretti mia figlia.
“ E Bobo?” le domanda mio marito.
“ L’ho venduto agli arabi!” risponde Camilla sarcasticamente.
“ Ma poverino!” commenta Nicola Mora ridacchiando.
“ Nicola,li vuoi i miei cerotti di Spiderman?” domanda il bambino dall’altra camera.
“ Vai tu?” domanda Camilla a quello lì,il quale annuisce per poi allontanarsi.
“ Mi dovete spiegare perché vi presentate sempre quando è ora di cena! Lo fate apposta?” si rivolge a noi Camilla.
“ Perché hai trattato così tuo padre quando ti ha teso la mano?” le chiedo arrabbiata.
“ E cosa vi aspettavate? Il tappeto rosso o magari una festa in vostro onore? Per anni ve ne siete fregati di me e di Bobo e adesso pensate che basti uno stupido giochino a spazzar via tutto il male che avete fatto a me e a Bobo? Bobo ieri ha domandato perché non gli volete bene e stamani ha chiesto al signor Hermes se lui vuole bene al bambino nella pancia di Betty,probabilmente per cercare di capire se è normale che i nonni non regalino neppure una carezza ai nipoti! E adesso per uno stupido gioco,che per via dell’età Bobo non può neppure usare,io dovrei spalancarvi le braccia nonostante continuiate a biasimare ogni mia scelta? Che fastidio vi da se passo del tempo con Nicola?” sbotta.
“ Che quel ragazzo è fidanzato!” rispondo.
“ Con una che lo vede come una gallina dalle uova d’oro,mamma!” precisa lei.
“ Se vuole farsi sfruttare da Patrizia,è un problema suo non tuo!” ribatto.
“ Io non la penso così! Ad ogni modo io con Nicola sto bene e vorrei tu evitassi di fargli notare di continuo che stiamo sempre insieme o che sta sempre con me e Bobo!” risponde.
“ Figliola,come desideri. Nicola sta simpatico anche a noi. È molto intelligente e non mi pare un farabutto!” interviene mio marito.
“ Non lo è!” risponde laconica Camilla. Nicola Mora e Bobo ci raggiungono.
“ Mammina,gli ho messo il cerotto di Spiderman!” racconta Bobo a nostra figlia.
“ Ormai sei in suo potere e questa cosa mi preoccupa!” mia figlia si rivolge a quel tale che ridacchia.
“ Ciao! Tu e la nonna siete venuti a riprendervi il gioco della coccinella che mi avete regalato?” domanda il bambino a mio marito. Io e Roberto ci guardiamo interdetti.
“ Veramente quello sarebbe lo << scarabeo >> ed è tuo. Ti servirà per imparare a leggere,quindi giocaci spesso!” gli rispondo.
“ Mi piacciono di più il monopattino e la pista che mi ha regalato Nicola e poi io non ho ancora 6 anni quindi non lo posso usare!” ribatte il bambino. Camilla e Nicola Mora ridacchiano sotto i baffi. Questo bambino andrebbe rieducato per bene dato che non conosce l’etichetta!
“ Bobo,ti piacerebbe domani,invece di andare in azienda con la mamma,venire a casa nostra a giocare con i soldatini di zio Armando?” gli propone mio marito. Il bambino si incupisce.
“ No,a me i soldatini non mi piacciono. Io ho paura! E poi domani devo giocare con i giocattoli di zia Betty a casa del signor Hermes e della signora Giulia!” risponde lui. Io e mio marito rivolgiamo lo sguardo a Camilla.
“ Domani io e Nicola dobbiamo fare il giro delle banche e poi Armando c’ha chiesto di vedere delle case perché vuole prendere casa con Betty quando tornerà!” spiega mia figlia.
“ In effetti questa casa non è proprio adatta ad un bambino! Armando fa bene a cercare una casa confortevole per quando nascerà il bambino!” commento.
“ Anche io sono un bambino e sto qui. Perché vuoi più bene al cuginetto che a me?” esclama Robertino per poi scappare via. Nicola Mora segue il bambino non prima di avermi fulminato con lo sguardo.
“ Grazie mille,mamma,per il tuo commento! Perché Bobo ti sembra un dinosauro per caso che lui può stare qui e il figlio di Armando no? Adesso se ve ne andate è cosa gradita,dato che oltre a dover ultimare le pietanze della cena devo anche andare a consolare mio figlio!” sbotta mettendoci quasi alla porta. Sbuffo. Ci mancava solo questa!  
 
[Sandra]
Incedo verso casa distratta dai miei pensieri. Se qualcuno mi domandasse di cosa sta parlando Romeo,non saprei bene cosa rispondere dato che non lo sto ascoltando minimamente!
“ Ho fatto qualcosa che non va?” mi chiede il mio ragazzo. Scuoto il capo decisa.
“ Sandra,sei strana da questa mattina…è successo qualcosa?” insiste.
“ No,sono solo stanca. Stanotte ho dormito male,tutto qua!” gli rispondo sforzandomi di tirar fuori un sorriso che però si rifiuta di palesarsi sulle mie labbra.
“ Se vuoi stanotte posso fermarmi da te e…” lo stronco sul nascere.
“ Meglio di no. Romeo,io voglio solo procedere con calma!” affermo.
“ Sandra,a volte ho paura che tu non desideri questa relazione!” mi confessa. Deglutisco a vuoto un paio di volte.
“ Ti sbagli. Questa relazione per me è un punto fermo ed è proprio per questo che non voglio disintegrare le tappe. Ti chiedo solo un po’ di pazienza!” gli rispondo.
“ Come vuoi tu! Ci vediamo domattina,piccola!” mi saluta con un dolce bacio sulle labbra. Mi sento la più grande delle stronze!
 
[Ricardo]
Ce la farò a fare tutto e a sorprenderla? Con Marcella mi sento un po’ sotto esame anche se fare peggio di Armando è praticamente impossibile! In un certo senso vivo ancora il paragone con lui e so per certo che non l’ha dimenticato e che se lui non fosse scappato,lei non si sarebbe mai accorta di me!
Marcella mi piace da quando l’ho vista per la prima volta 2 anni fa. Armando se la trascinava dietro quasi come fosse una zavorra,una specie di palla al piede che gli impediva di andarsene in giro a fare il farfallone,mentre io al primo sguardo mi sono sentito risucchiare dai suoi occhi verdi e non c’ho capito più nulla!
Per carità: ha un bel caratterino,ma credo sia tutta scena e che in realtà abbia solo bisogno di una persona che l’aiuti a lasciarsi andare senza farle del male! Probabilmente questa storia finirà a breve o forse lei non si fiderà mai completamente di me e quindi si trasformerà in un massacro,ma io voglio provarci lo stesso a rasserenare la sua esistenza!
 
[Giulia]
“ Certo che si sente la mancanza di Nicola a cena!” commento. Mio marito resta col cucchiaio a mezz’aria.
“ Stai scherzando? La nostra dispensa finalmente contiene qualcosa e tu ti lamenti perché Pantagruel non viene a divorare tutto? Che poi il figlio della signora Camilla mangia quanto Nicola,se non di più!” replica Hermes.
“ Però è adorabile!” commento.
“ Decisamente. Credi che il nostro nipotino gli somiglierà?” mi domanda Hermes.
“ Bobo è tutto sua madre,quindi se nostro nipote somiglierà fisicamente al ceppo paterno,potrebbe anche essere!” gli rispondo.
“ Sarebbe bellissimo se somigliasse alla nostra Betty!” replica Hermes.
“ Ti manca?” gli chiedo. Annuisce.
“ Ma ciò non la salverà dai miei rimproveri quando tornerà! Che non pensi di cavarsela!” risponde. Scuoto il capo sconsolata.
 
[Nicola]
Non riesco a smettere di fissare Camilla. Cerco di non farmene accorgere,ma non è facile! In fondo mi ha fatto capire chiaramente che guardarla è l’unica cosa che mi resta e che non le interesso in quel senso!
“ È buona,vero?” mi chiede il piccoletto,dopo aver assaporato il primo morso della ricetta di Camilla. Per fortuna,dopo l’uscita infelice e sgradita di quella grandissima stronza di sua nonna,sono riuscito a tirarlo su di morale con un po’ di coccole! Non capisco come faccia a tirar fuori tante idiozie tutte insieme quella donna!
“ Sì. Buonissima!” rispondo. Camilla è una dea in cucina. È qui da due giorni e già mi piace il suo modo di cucinare!
“ Visto? Te l’avevo detto!” asserisce Bobo. Annuisco. Non posso negarlo: l’aveva detto che sua madre era brava in cucina!
“ E anche la tua fidanzata è brava a cucinare?” mi chiede il piccolo tsunami. Io e Camilla stiamo quasi per strozzarci.
“ No,direi che la sua fidanzata è più portata per altro…” risponde con una punta di sarcasmo Camilla. Non posso contraddirla,visto che Patty non sa cucinare neanche un uovo!
“ E allora quando te la sposi tu non mangi?” mi domanda Bobo. Vista in quest’ottica,la prospettiva è più che spaventosa!
“ Bobo! Ti sembrano domande da fare?!” lo redarguisce sua madre.
“ Non abbiamo deciso di sposarci,quindi può imparare a cucinare!” rispondo cercando di farla breve. Forse a Lourdes!
“ Quindi puoi anche cambiare idea!” ribatte il piccoletto.
“ Sì,si può sempre cambiare idea!” rispondo. Fosse solo la cucina il problema di Patty,si potrebbe anche ovviare con un ristorante,ma non è solo quello. Mi da quasi fastidio dover dare ragione a Betty quando diceva che non era la donna per me!
“ Nicola,perché non parli?” mi chiede il piccoletto sventolandomi la mano davanti alla faccia.
“ Forse perché gli hai fatto venire mal di testa con tutte le tue chiacchiere!” esclama Camilla.
“ Non è vero! Stavo solo pensando ad una cosa!” affermo tranquillizzando il bimbo.
“ Ad una cosa bella? Avevi un sorrisone enorme come quando io vedo una macchinina nuova o le patatine o la cioccolata!” mi fa notare Bobo. Arrossisco e resto senza parole.
“ Sì,una cosa molto bella!” gli rispondo regalandogli una carezza.
“ Nicola,ma anche tu e la mamma fate sesso?” mi chiede il piccoletto. Camilla quasi sputa l’acqua che stava bevendo,mentre io sento che sto per andare a fuoco!
“ D-Dove hai sentito questa cosa?” gli chiedo cercando di riprendermi dallo shock.
“ Sandra ha detto che è un gioco che fanno i grandi. Quando tu e la mamma giocate,posso guardare così imparo?” replica. Cami si passa una mano sul viso per l’imbarazzo.
“ Sandra ne stava parlando con chi?” domanda a Bobo.
“ Con il signore porcellone che ha detto che sono pestifero,quello che somiglia a Lucignolo di Pinocchio. Ha detto che anche se loro hanno fatto sesso non vuol dire niente. Secondo me non l’è piaciuto giocare con lui!” risponde Bobo. Cerco di non ridere per l’ultima frase di Bobo!
“ Questo gioco non è adatto ad un bimbo della tua età e preferirei non ripetessi più quest’espressione,Bobo!” replica Camilla a Bobo che annuisce. Appunto! Oppure sai che figura di merda faremo in giro! O meglio farà in giro…ho sbagliato ad usare il plurale!
“ Bobo,senti…domani io e Nicola ti facciamo stare un po’ con i genitori di zia Betty,ma tu non dovrai mai dire che la conosci di persona,né che lei e zio Armando si sono sposati e neanche che stanno a Zurigo!” raccomanda Camilla a suo figlio.
“ Ma loro sono bravi. Perché non posso dirlo?” chiede il piccoletto.
“ Perché zia Betty è a Zurigo perché ha bisogno di riposare per il bene del cuginetto ed ha bisogno di stare un po’ da sola con zio Armando! Tesoro,ci sono cose che non puoi ancora capire perché sei troppo piccolo!” gli rispondo.
“ E va bene,non lo dico. Ma come c’è andato a finire il mio cuginetto nella pancia di zia Betty? Se l’è mangiato?” replica Bobo. Mi scappa un colpo di tosse,mentre a Camilla sta per andare di traverso la saliva.
“ No,non l’ha mangiato. Da grande capirai!” gli risponde Camilla quando si riprende dallo shock.
“ E i tuoi amichetti ti mancano?” gli domando cercando di cambiare argomento.
“ Sì,ma tanto ci sei tu a giocare con me!” mi risponde. Sorrido.
“ E chi ti manca di più oltre alla tua fidanzata?” gli chiedo.
“ Gioele e Gustav,loro sono bravi a giocare alle macchinine con me. Lo sai che Gustav non aveva il papà come me,ma poi la sua mamma gli ha trovato un quasi papà molto antipatico!” mi risponde. Incrocio per un attimo lo sguardo con Camilla.
“ E perché è molto antipatico? Lo tratta male? È quello che ha detto che i bimbi sono una seccatura?” gli domando. Annuisce.
“ Non gli vuole bene e non gli piacciono i bimbi. È un ex fidanzato della mia mamma,ma a me non mi piace! E la guardava con la faccia da scemo,ma la mamma è solo mia ed io non voglio che si avvicini!” mi risponde. Faccio subito 1+1 e collego gli avvenimenti. Camilla è pallida e le accarezzo istintivamente la mano per farle coraggio. Me la stringe forte. Le nostre dita si intrecciano in automatico.
“ Si dice << a me non piace! >>,Bobo!” lo corregge Camilla con un filo di voce. Prendo il piccoletto e lo faccio sedere in braccio a me.
“ Ma se dici che la mamma è solo tua,non troverà mai un fidanzato!” gli faccio notare.
“ Se vuoi è anche un po’ tua,ma solo a metà!” mi risponde. Io e Camilla ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere.
“ Io sono più che sicuro che la tua mamma per te troverà un papà bravissimo che ti adorerà,vedrai!” lo rassicuro. Un uomo che gli farà da padre,che giocherà con lui alle macchinine… Bobo mi guarda dubbioso.
“ Non ti fidi di me?” gli chiedo. Scuote il capo con un sorriso.
“ Che piccolo irriverente! Meriti una dose doppia di solletico!” esclamo solleticandogli il pancino e suscitando le sue risate e un sorriso sereno di Camilla.
 
[Patrizia]
Voglio proprio vedere se non capitola con questo! Camilla sarà intelligente,avrà un bel viso,ma un corpo come il mio se lo sogna (soprattutto dopo la gravidanza) e Nicola è pur sempre un maschio,un po’ strano ma un maschio e quindi la cara Cenerentola dei giorni nostri ha già perso!  Se pensa che Nicola diverrà il padre putativo di suo figlio,non ha capito nulla! Almeno per ora il suo moccioso dovrà aspettare!
Suonano alla porta e sgambetto verso l’ingresso per andare ad aprire. Voglio proprio vedere se riuscirà a pensare a quella anche adesso!
“ Amore,ti…” mi blocco quando vedo Daniele. Alzo gli occhi al cielo.
“ Che ci fai qui?” gli chiedo. Entra come se fosse a casa sua. È così arrogante che mi fa saltare i nervi!
“ Non credevo di essere il tuo amore!” mi canzona stravaccandosi sul mio divano. Mi porto le braccia ai fianchi indispettita.
“ Daniele,te ne devi andare. Nicola sta per arrivare!” gli comunico.
“ Ricorda ancora la strada di casa tua? Complimenti!” commenta sarcastico.
“ Ti avevo avvisato che stasera non potevo,no? Quindi perché sei qui?” ribatto.
“ Perché non credo che quel clown possa apprezzare come si deve la tua mise,cara!” mi risponde suadente afferrandomi con prepotenza il polso. L’irruenza di quel gesto mi fa cadere su di lui. Ormai fra noi due la chimica è elevata e basta un gesto ad attivare quel meccanismo automatico dettato dalla passione che ci spinge ad abbandonarci l’uno all’altro. Gli allaccio la braccia al collo e lo bacio con ardore mentre saggia con le mani ogni centimetro della mia schiena scendendo man mano fino al fondoschiena. Prendo posizione accavallandomi su di lui su quel divano. Sono una pazza incosciente perché probabilmente Nicola fra poco sarà qui,ma con Daniele perdo facilmente il controllo e la cosa mi preoccupa non poco!
“ Fai piano! Non rompere nulla!” ansimo per via delle sue bollenti carezze.
“ Non ti rompo questo babydoll,ma solo perché quello lo sperimenterà dopo di me!” afferma mordicchiandomi il lobo dell’orecchio. Tira forte il nastro del babydoll per sciogliere il fiocco e per via della sua innata gentilezza il nastro si recide.
“ Daniele!” protesto,ma lui mi zittisce baciandomi con ardente desiderio.
 
[Betty]
“ Una vergine? Non mi pare nulla di stravagante! Il tuo amico ha fatto di peggio!” commento al racconto di mio marito.
“ Lo so e me ne pento ogni giorno!” bofonchia costernato accarezzandomi i capelli.
“ Parlavo dello scandalo fra Anna Maria e Patrizia!” chiarisco.
“ Comunque doveva immaginare che prima o poi la vita gli avrebbe presentato il conto!” commenta Armando.
“ Capirai! Immagino che il tuo amico non sia stato stuprato da una verginella e magari non sarà neppure la prima che gli regala la sua verginità!” replico.
“ Non credo! Non avrebbe reagito così se avesse avuto altre storie di letto con delle vergini! Era strano!” obietta.
“ E che vuoi fare? Prendere un aereo ed andare da lui? A me dispiace più che altro per la malcapitata di turno,soprattutto se non conosceva la fama di donnaiolo del tuo amico!” replico.
“ No,Calderon è abbastanza adulto da cavarsela da solo. Ed io ho due belle principesse di cui occuparmi che adesso devono fare la nanna!” ribatte fra un bacio e l’altro sulle mie labbra. Credo che la nanna al momento sia l’ultimo dei suoi pensieri!
 
[Marcella]
“ Piaciuta la sorpresa?” mi domanda ancora ansante ritornando sul suo lato del letto e facendomi accoccolare sul suo petto.
“ Ma tu non eri un bravo chef? Hai deciso di non avvelenarmi con le pietanze,ma di passare direttamente al dessert?” lo canzono. Ridacchia.
“ No,ho pensato che privandoti di tutte le energie,dopo avresti avuto più fame!” mi risponde. Sorrido.
“ E non avrei potuto contestare la tua cucina. Imbroglione!” continuo la sua frase. Mi accarezza con dolcezza la guancia.
“ Sto proprio bene con te!” esclama. Abbasso lo sguardo imbarazzata.
“ Ho detto qualcosa che non va?” mi chiede preoccupato.
“ No. Anch’io sto bene con te. Mi fai ridere anche nei momenti meno indicati!” gli rispondo accarezzandogli la fronte con la punta delle dita.
“ Compenso in tal modo le incazzature che ti procura il tuo capo!” commenta strappandomi una risata.
“ Non ricordarmi che sono una sottoposta di quel clown o giuro che mi butto di sotto!” sghignazzo.
“ Addirittura? Lo sai che sono curioso di conoscerlo?” esclama sfiorando con i polpastrelli la mia schiena.
“ Non ti perdi chissà cosa! Adesso poi è arrivata anche Camilla a dargli man forte! Io non capisco come possa dire che quel tale non ha nulla di sbagliato se è così orribile! Ha una voce odiosa,un look aberrante e poi…è urticante! Mi sta quasi facendo pregare che torni in fretta quell’altro sgorbio,che almeno non da problemi dato che ha paura persino della sua ombra!” ribatto.
“ Intendi la tipa con cui è scappato Armando? Io credevo fosse bella!” obietta.
“ Come no! Da infarto proprio!” commento acida. Scoppia a ridere.
“ Vuol dire che il tuo ex ha perso qualche diottria! Perché tu invece sei bellissima,anche se il tuo caratterino potrebbe migliorare!” mi canzona. Gli tiro una cuscinata piuttosto divertita dal suo modo di fare.
 
[Camilla]
Mi sta aiutando ad asciugare i piatti ed sono imbarazzata. Tutta colpa di quell’ammasso di ricci che sta guardando i cartoni animati sul divano!
“ Mi dispiace!” farfuglio.
“ Di cosa?” mi chiede.
“ Lo sai. Bobo è stato invadente sia per la storia della tua fidanzata sia per…insomma…” rispondo. Mi fa posare il piatto e mi fa voltare verso di sé. Tengo lo sguardo basso,ma lui mi solleva il viso posando due dita sotto il mio mento.
“ Non è successo nulla!” mi rassicura.
“ È Samuel il fidanzato della mamma di Gustav!” gli comunico.
“ Lo so. L’ho capito prima a tavola! Cami,hai fatto la cosa giusta soprattutto per Bobo. Ha solo 5 anni e si è già reso conto che quel tipo non è adatto a fare il padre! E poi se avesse voluto davvero conoscere la realtà dei fatti,avrebbe sviscerato a fondo la questione; invece gli è bastato qualcuno che sgretolasse i suoi sensi di colpa con qualche parolina magica,qualcuno che si assumesse la paternità,che lo sollevasse da ogni responsabilità verso Bobo e stop. Non ha fatto chissà quanta resistenza e poi l’ha chiamato << Bobby >>! Non si può costringere qualcuno a fare il padre,Cami! Ed un giorno magari troverai un uomo che starà con voi perché lo vuole davvero e non per un’imposizione dovuta alla genetica o alla morale,qualcuno che vi ami e che sia degno di voi!” asserisce. Annuisco.
“ Posso farti una domanda?” mi chiede imbarazzato. Mi scosta una ciocca di capelli dal volto e me la posa dietro l’orecchio soffermandosi ad accarezzarmi il lobo. Guardo con la coda dell’occhio la sua mano poggiata sul mio viso.
“ Sì.” Rispondo quando la sua mano si allontana dal mio orecchio.
“ In questi anni…da quando il tuo matrimonio è finito,ti sei mai innamorata?” mi domanda. Questa è una domanda facile.
“ No. Ero troppo scottata e poi non è facile innamorarsi di qualcuno sapendo che scapperà appena saprà che hai un figlio. Prendi Anna Maria: ha dovuto aspettare 7 anni dalla nascita di Jimmy prima di trovare un uomo in grado di amare sia lei che suo figlio!” rispondo.
“ Freddy la adora! Anzi…li adora!” commenta Nicola.
“ Ecco. Se trovassi un uomo del genere,uno in grado di amare mio figlio come se fosse suo,di amarmi per quella che sono senza guardare al mio stramaledettissimo cognome,forse potrei prendere in considerazione l’idea di una nuova relazione!” asserisco. Sempre che riesca a superare questo dannato blocco!
“ Magari un uomo del genere esiste! Le carte l’hanno previsto!” ipotizza. Se…nel mondo delle favole!
“ Se esiste forse è gay o magari si è fatto prete o forse non sono il suo tipo! Devo ricordarti tutte le mie sfighe in amore?!” replico scoraggiata.
“ O forse è lui a non essere il tuo tipo,magari non corrisponde ai tuoi gusti in fatto di uomini!” ribatte. Annuisco.
“ Aspetta un po’. Mi stai dando della schizzinosa in fatto di uomini?” esclamo fingendomi indignata.
“ No…è solo che…Camilla,non volevo offenderti!” mugugna con un tono colpevole facendomi ridere.
“ Non la finirai mai di farmi scherzi,vero?” mi dice con una punta di esasperazione nella voce.
“ No,direi di no! Mi diverte! E poi scusa: cucino per te,ti supporto in azienda e non mi concedi neanche il privilegio di farti degli scherzi?! Sei un po’ tiranno!” ribatto.
“ Tiranno? Più di quell’orso che gestiva il ristorante dove lavoravi?” mi domanda. Scuoto il capo.
“ No,tu sei decisamente più gentile!” gli rispondo sincera. Trascorriamo qualche istante a guardarci negli occhi senza dire una parola.
“ Non credevo che Bobo sapesse farsi la doccia da solo. Mi ha spiazzato ieri quando gli ho chiesto se voleva una mano ad asciugarsi i capelli e lui mi ha ringraziato per poi rifiutare. Ha solo 4 anni!” commenta.
“ Quando eravamo a Zurigo,a volte tornavo a casa solo in tempo per raccontargli la favola della buonanotte… Bobo è dovuto crescere in fretta e spero che un giorno non me ne voglia per questo,che non mi consideri una pessima madre che si è occupata poco e male di lui!” gli confesso. Non so neanch’io perché gli sto raccontando tutte queste cose!
È un attimo il frangente che passa dal mio sfogo al ritrovarmi il viso circondato dalle sue mani. I suoi pollici mi accarezzano le guance.
“ Non dire così! Bobo sarà fiero di aver avuto una madre come te. L’hai tenuto nonostante il parere contrario dei tuoi,l’hai allevato,ti sei sacrificata svolgendo un lavoro che non avevi mai fatto prima ed il risultato è un bambino meraviglioso. Anche mia madre ha sempre passato tutte le sue giornate in panetteria ed io per questo non l’ho mai biasimata. È vero che avevo i Pinzon che si occupavano di me,ma crescendo ho capito che lo faceva per me. Bobo farà lo stesso!” mi rassicura. Sorrido.
“ Grazie per tutto quello che fai per noi!” mugugno confusa da quella vicinanza.
“ Grazie a te per i tuoi manicaretti!” esclama stringendomi le mani fra le sue. Abbozzo un sorriso.
“ Vieni qua!” mugugna prima di abbracciarmi forte. Mi stringo a lui poggiandogli le mani sulle spalle. Per la prima volta dopo tanto tempo,mi sento al sicuro. Forse è la prima volta nella mia vita,dopo ieri sera,che mi sento al sicuro perché stretta fra le braccia di qualcuno.
“ Ti ha fatto effetto oggi quando ti ha telefonato?” mi domanda quando ci allontaniamo leggermente. Le sue mani sono ancora intrecciate alla base della mia schiena.
“ Lo stesso di quando l’ho incontrato fuori scuola di Bobo. Mi sono domandata se mia madre non l’avesse previsto tutto questo,quando mi spingeva a lasciarlo!” gli rispondo sincera.
“ Non lo ami più?” mi chiede.
“ No. Non si può amare un uomo che a quasi 30 anni si comporta come un ragazzino scemo. Nicola,se un uomo si mette con una donna vedova con un bambino,non può ostinarsi a negare che quel bambino farà parte anche della sua di vita! Non so se hai capito!” rispondo.
“ Certo che ho capito! Sei stata fortunata…almeno avrai modo di imbatterti nell’uomo delle carte,che magari crescerà con te Bobo!” replica con un tono strano che non riesco a decifrare.
“ Basta che non sia Gutierrez!” commento facendolo ridere.
“ Magari è Santamaria!” replica.
“ Troppo ingessato per me. Bobo non lo prenderebbe in simpatia!” obietto.
“ Gusti difficili,eh?!” ribatte ironico suscitando una mia sincera risata. Il clima disteso e sereno si spezza quando bussano alla porta. Vorrei proprio sapere chi può essere a quest’ora!
Mi dirigo verso l’ingresso seguita da Nicola che si distanzia da me solo per pochi passi. Spero solo non sia mia madre perché non è proprio aria! Ok,ora so che c’è di peggio che mia madre!
“ Posso?” mi domanda Mario. Alzo gli occhi al cielo.
“ Veramente è tardi! Capisco che tu sia un notturno,ma io no!” gli faccio notare.
“ Sono venuto perché credevo di trovarti sola,senza bodyguard! Avevo bisogno di restare un attimo da solo con te,se è possibile!” mi risponde alludendo alla presenza di Nicola.
“ Non si preoccupi,tolgo subito il disturbo!” afferma Nicola avvicinandosi all’appendiabiti per prendere la sua giacca.
“ Dove vai?” gli chiedo. Perché ha reagito così? Poteva raggiungere Bobo in cameretta ed aspettarmi per metterlo a letto!
“ Da Patrizia. Mi stava aspettando e sto facendo tardi! A volte dimentico le cose importanti!” mi risponde. Già dalla sua cara first lady,quella che di certo non si fa pregare per andarci a letto!
“ E Patrizia sarebbe una cosa importante?” gli chiedo piccata.
“ Per me sì. È la mia fidanzata,no?” ribatte. Annuisco con gli occhi che pizzicano.
“ E Bobo? Dovevi metterlo a letto,ricordi?” gli chiedo. E poi stavamo parlando!
“ Puoi farlo mettere a letto da lui,no? Tanto per te cosa cambia? Passo a prenderti domani alle 8 per andare a fare il giro di banche!” replica per poi imboccare l’uscita furioso. Resto impalata a guardare la porta con una lacrima che mi accarezza il viso.
 
[Mario]
Per la miseria,non credevo di creare problemi dato che sono venuto qui per farmi aiutare da Camilla a risolvere i miei. Tutto volevo meno che dare fastidio e invece,com’è nel mio indole,ho combinato l’ennesimo disastro!  
“ Allora è vero ciò che si dice in azienda!” commento per scuoterla dato che sta fissando la porta come se fosse un quadro di Botero.
“ Cosa si direbbe?” mi chiede voltandosi verso di me.
“ Che il presidente si è preso una cotta per te!” le rispondo. Arrossisce all’inverosimile.
“ Sono solo voci di corridoio infondate! Hai visto anche tu che aveva la sua first lady da cui correre,la sua cara fidanzata dalle conosciutissime mini minigonne che per lui è tanto importante!” replica acida.
“ Non ci posso credere: sei gelosa di Nicola Mora! Non so se lui si sia preso una cotta per te,ma è evidente che tu sia interessata a lui o non avresti pianto 2 minuti fa e non te la saresti presa per il fatto che sia andato da Patrizia!” ribatto.
“ Mario,tu d’amore non c’hai mai capito nulla,quindi piantala di psicoanalizzarmi! Io non sono gelosa proprio di nessuno,pertanto taglia corto e poi vattene che ho sonno!” mi ordina. Ha la testa dura peggio di Armando! E a quanto pare sia lei che il fratello prediligono le persone brutte per innamorarsi! Arriva anche suo figlio in pigiama.
“ Che vuole il porcellone e dov’è Nicola?” domanda.
“ Nicola è dovuto andar via perché l’ha chiamato sua madre!” gli risponde Camilla mentendo.
“ Si è stancato di me?” replica lui.
“ No. Lo rivedrai domani! Adesso però è tardi,quindi andiamo a letto!” lo rassicura Camilla.
“ Mario,aspettami in salotto e sii conciso perché ho voglia di dormire anch’io!” si rivolge a me glaciale per poi accompagnare suo figlio verso la zona notte.
 
[Roberto]
“ Che poi non avevo detto nulla di male!” asserisce mia moglie riguardo la nostra visita a casa di Camilla.
“ Diciamo che quella cosa che la casa non è adatta ad un bambino è stata un’uscita infelice! Bobo è un bambino!” le faccio notare.
“ Sì,ma Camilla sta lì solo temporaneamente. E comunque quella casa non è adatta neanche a Bobo,per come la vedo io!” replica.
“ Ad ogni modo io e te non ne azzecchiamo una con quel bambino! Non lo conosciamo per nulla ed ogni iniziativa che mettiamo in atto si rivela un autentico disastro!” affermo.
“ Perché Nicola Mora lo conosce?” replica sarcastica.
“ E allora ha più fortuna di noi!” osservo.
“ E che vogliamo fare per recuperare un minimo di rapporto?” mi chiede.
“ Camilla deve rendersi conto che siamo seri,che voglia recuperare davvero o non ci darà mai una seconda opportunità!” rispondo.
“ Quindi dobbiamo continuare a provare!” ne deduce Margherita. Annuisco. E che il Signore ce la mandi buona!
 
[Daniele]
“ Menomale che dovevi starci attento!” commenta Patrizia riferendosi al suo provocantissimo babydoll.
“ Una disattenzione!” mugugno giocando con i suoi capelli.
“ Peccato che senza questo coso non potrò irretire Nicola! Ci mancava solo Cenerentola col figlio bastardo!” commenta.
“ Che vuoi dire?” le domando infilando il naso fra i suoi capelli.
“ Che Camilla ha avuto la geniale idea di avere un figlio con uno che non era il marito! Il mostriciattolo piagnone non è figlio di Samuel Vallejo e in Ecomoda si vocifera che sia di Nicola!” mi racconta. Oddio!
“ Camilla deve avere uno stomaco bello forte per pensare al presidente tontolone su quel versante! Una donna normale incinta di quello abortirebbe!” commento.
“ La giraffona pensa che sia solo un’invenzione del bambino per evitare di dire in giro che non ha un padre!” asserisce.
“ Mah… Certo è che una cosa devo riconoscergliela: con quel bambino ci sa fare! Sarebbe un ottimo padre! Cosa che probabilmente io non potrei mai essere!” esclamo quasi senza riflettere.
“ Perché dici così?” mi domanda accarezzandomi la spalla.
“ La morte dei miei genitori avvenuta così tragicamente non mi ha aiutato di certo ad immaginare il mio futuro come padre! Il pensiero di avere qualcuno dipendente completamente da me mi porterebbe ad attacchi di panico!” le rispondo.
“ Ti ricordo che anche mia madre è morta in un incidente,quindi so cosa vuoi dire!” replica. È la prima volta che ci ritroviamo a parlare di queste cose dopo aver fatto sesso e questa cosa mi sta leggermente spaventando!
Non ho tempo di riflettere sulla questione perché suona il citofono di casa sua e saltiamo quasi entrambi dal divano. Mi affretto a raccogliere tutte le mie cose mentre Patrizia corre in camera sua probabilmente a cercare qualcosa di decente da indossare. Meglio rendere presentabile anche il divano,dato che si vede chiaramente che non è stato usato per fare conversazione!
“ Sei ancora qui?” mi domanda in camicia da notte. Ma lo fa di proposito a provocarmi vestendosi (o meglio svestendosi) in questo modo?
“ E come faccio se incontro il tuo bell’imbusto? Gli auguro la buonanotte?” sbotto.
“ Prendi le tue cose e nasconditi in bagno. Appena si addormenterà ti farò uscire!” mi propone. Do un’ultima occhiata in giro prima di rintanarmi in bagno. Ma vedi te che situazione! Speriamo che il tale faccia in fretta!
Sento Patrizia accordargli il permesso di salire e comincio a rivestirmi,sperando che da qui non si senta nulla di ciò che avviene in camera da letto,nulla di sconcio perché non voglio avere incubi per colpa loro!
 
[Nicola]
Finalmente dopo questa giornata infernale,metto piede a casa di Patrizia. Ha lasciato la porta aperta,ma in salone non c’è. Mi siedo sul divano ad aspettarla. In fondo sa che sono qui,visto che mi sono fatto annunciare.
Mi soffermo a pensare a Bobo: il piccoletto conosce suo padre,ma non sa che è suo padre. Nel suo caso è una fortuna,dato il soggetto! È stato un grandissimo figlio di buona donna con la povera Camilla umiliandola in quella maniera e non merita un figlio come Bobo! Quel bambino è un tesoro e non sono pentito di aver mentito a quel tale per allontanarlo dalle vite di Camilla e di quel tesorino adorabile! Camilla ha ragione: lei e Bobo meritano un uomo che li adori e quel Samuel non mi sembra il candidato ideale.
È uno schiocco di dita di fronte alla mia faccia a farmi tornare con la testa alla realtà presente.
“ Stavi sognando ad occhi aperti?” mi chiede Patrizia. È in camicia da notte di fronte a me. Chiamare << camicia da notte >> quello straccetto striminzito,è quasi un insulto al decoro!
“ Pensavo al lavoro!” mento. Se le dico che pensavo a Bobo e Camilla,comincia con la solita solfa! 
“ Sì,ma adesso l’Ecomoda è lontana!” esclama con tono languido sedendosi a cavalcioni su di me.
“ Già! È lontana!” asserisco. Mi bacia dolcemente il collo privandomi della cravatta. Perché Mario Calderon è piombato lì? E se volessero riallacciare i rapporti? Magari da lui si farebbe baciare! E anche Bobo potrebbe ricredersi e volergli bene dimenticandosi di me!
“ Patty,sono un po’ stanco!” mugugno mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime.
“ Conosco un modo per farti rilassare!” mi soffia sulle labbra prima di travolgermi in un bacio appassionato.
“ Patrizia…” biascico cercando di farla calmare. Sono stanco morto e non può avere sempre il sesso come primo pensiero!
“ Non vuoi fare pace? Ho comprato questa camicia da notte appositamente!” mi sussurra all’orecchio mordendone il lobo. Stranamente sono poco partecipe alla sua iniziativa...e lo straccetto non mi fa nessun effetto.
“ Che c’è?” mi chiede staccandosi da me dopo avermi sbottonato alcuni bottoni della camicia e avermi praticamente trascinato sul suo letto. Io e il mio amico dei piani inferiori non siamo per niente interessati!
“ Niente. Sono stanco! Ho sonno!” rispondo cercando di cavarmi d’impiccio. Mannaggia a me e che sono venuto qua!
“ Hai sonno? No,caro,tu non hai sonno: sei stato a letto con quella?” inveisce. Ancora?
“ No,maledizione! Magari sono solo stanco e non ne ho voglia! Non è che bisogna essere sempre interessati al sesso,maledizione! In una relazione esistono altre cose!” le faccio presente.
“ RISPONDIMI: SEI STATO A LETTO CON QUELLA O NO?” grida.
“ No! Io e Camilla siamo amici,solo amici. La conosco solo da due giorni,maledizione!” replico offeso dalla sua sfiducia.
“ Neanche ieri sera? Vi ho sentiti: tra tanta gente con cui poteva lasciarsi andare,ha scelto proprio te! Non poteva serrare le gambe ancora per un po’ o aprirle con uno dei clienti della bettola dove lavorava?” ribatte. La rabbia mi pervade completamente…come cavolo si permette di equiparare Camilla ad una prostituta?
“ Forse perché non è come te! Io e Camilla non siamo stati a letto. Lei si riferiva ad altro,a delle confidenze…” affermo.
“ Tipo?” incalza.
“ Sono cose private di Camilla! Ora te la faccio io una domanda: sono un premio per te? Vuoi usare anche me come hai usato Brickman per una tua competizione con Camilla? Se è questo il tuo intento,puoi scordarti che mi presti ai tuoi giochetti! Io a Camilla voglio bene,è una mia amica,una brava persona e se vuoi andare d’accordo con me ti conviene evitare di rivolgere offese a lei e a Bobo!” ribatto. 
“ Adesso la facciamo santa! La santa protettrice delle ragazze madri!” sibila acida.
“ Non fanno ridere le tue battute. Sei acida e sgradevole quando fai così. È questo che sei,Patrizia? Sei solo un agglomerato di cattiveria racchiuso in una bella confezione? Perché se è così a me non interessa!” ribatto.
“ Non ti interessa perché non sono la cara Camilla che ha bisogno degli uomini delle altre per stare bene? Perché non si trova un bel fidanzato in grado di fare da padre a suo figlio?” replica. Mi irrigidisco sul posto.
“ Perché non ha bisogno di un fidanzato,ancor meno di un fidanzato ricco che la vizi. Camilla sta benissimo così!” rispondo. O forse a quest’ora l’avrà già trovato in Mario Calderon,che,da quello che ho capito,ieri sera è pure andato a letto con Sandra!
“ E stava benissimo anche ieri sera nel letto di Armando?” mi domanda furiosa.  Mi ritrovo a pensare a lei,alla sensazione che mi ha fatto provare sentire il suo respiro sulla pelle quando eravamo in bagno,al suo profumo,a cosa ho provato quando l’ho stretta fra le braccia ieri notte e oggi per il blackout,alle sue carezze sulla mia pelle durante il massaggio,alle sue mani intrecciate alle mie,a quanto è bella mentre dorme…
“ Non capisco!” bofonchio.
“ Hai dormito con lei nel letto di Armando? Hai usato il letto di Armando Mendoza per divertirti con sua sorella?” mi chiede nello specifico.
“ NO! Io e Camilla non siamo andati a letto!” le rispondo.
“ LEI TI STA SEMPRE ATTACCATA,SUO FIGLIO MANCA POCO CHE TI CHIAMI << PAPÀ >>,STAI SEMPRE CON LEI…CHE DOVREI PENSARE?” sbotta inferocita.
“ ADESSO BASTA! PATRIZIA,DEVI SMETTERLA CON QUESTA GELOSIA ASSURDA! IO E CAMILLA SIAMO AMICI,SOLO AMICI. LEI NON HA ALCUN INTERESSE PER ME, DICIAMO CHE NON HA ALCUN INTERESSE AD INIZIARE UNA RELAZIONE IN GENERALE,VA BENE?!” replico. O magari avrà già iniziato una storia con Calderon! Forse ieri si è resa conto di provare ancora qualcosa per lui e adesso gli starà sorridendo,lo starà baciando…
“ Non me ne frega di lei! E tu? Anche lei non suscita alcun interesse in te?” mi domanda. Resto paralizzato di fronte a quella domanda.
“ RISPONDI!” mi incita.
“ NON GRIDARMI ADDOSSO,PATRIZIA! NON TI AZZARDARE!” grido incazzato.
“ Il moccioso è tuo figlio?” mi chiede. Mi raggelo.
“ Cosa?” replico scioccato.
“ Quel moccioso va dicendo in giro che sei suo padre. È la verità?” mi chiede. Resto praticamente imbambolato.
“ RISPONDI,NICOLA!” mi esorta urlando.
“ SÌ,VA BENE?! È MIO FIGLIO! Io e Camilla abbiamo avuto una storia 5 anni fa,quando lei era già in crisi col marito e…immagino non debba inventare anche con te che la cicogna abbia portato Bobo!” mento esasperato e poi non vorrei mai che quel disgraziato dell’ex marito di Camilla ripiombasse nelle loro vite. Mi riabbottono la camicia e mi dirigo all’ingresso per riprendermi la giacca.
“ Dove stai andando? Mi lanci questa bomba e poi te ne vai?” mi chiede.
“ E CHE DIAVOLO VUOI? I DETTAGLI? Vado in un posto in cui posso evitare di essere sottoposto al terzo grado e dove posso dormire senza dover per forza fare sesso prima!” le rispondo irritato per poi andar via sbattendo la porta.
 
[Sandra]
Non riesco a dormire. Appena chiudo gli occhi mi ritorna in mente ieri notte ed il confronto di oggi. Ho gettato così la mia prima volta e non ho avuto il coraggio di confessare al mio fidanzato che sono andata a letto con un altro ieri sera! Non so neppure per quanto tempo riuscirò a tenerlo nascosto ad Anna Maria,a Mariana,a Sofia!
Ma come diavolo ci sono finita in questo casino? Prima che Betty e il signor Armando partissero,prima che scoppiasse il finimondo,era tutto chiaro ed ognuno aveva il suo ruolo in azienda; quando il mio ruolo da segretaria ed il suo da azionista e dirigente hanno cominciato ad interagire in questo modo bislacco mettendoci in questo pasticcio?
E se avessero ragione le mie amiche? Se io fossi davvero attratta dal dottor Calderon? Se stessi davvero con Romeo per dimenticarmi di lui? No,non può essere! Sì,la mia è stata solo una vendetta!
 
[Mario]
Perché non c’è nulla da dire e non è nulla di diverso rispetto a ciò che fa lei con le sue conquiste di una notte. O anche lei fa parte della scuola di pensiero maschilista per cui ad un uomo sono consentiti certi escamotage e alle donne no? Domanda stupida: lei di sicuro fa parte di quella scuola di pensiero! Vuole che ne parliamo? Ottimo: anche se se noi due abbiamo fatto sesso,non cambia nulla!
Volevo fargliela pagare. Usarla come lei aveva progettato di fare con Betty,come ha usato Anna Maria e tutte le altre che l’hanno preceduta e succeduta. Volevo farle sentire cosa si prova ad essere l’avventura di una notte di una persona. Per me la verginità era solo un peso e me lo sono tolto di dosso in modo da poter vivere a pieno la mia sessualità col mio fidanzato!
Perché secondo me non è l’essere stato usato che ti rode. O perlomeno non solo quello! A te rode che Sandra non ti voglia,Mario! A te Sandra piace e se non vuoi perderla,come ha rischiato di fare mio fratello con Betty,tocca che ti sbrighi o lei se ne resterà col suo fidanzato e a te rimarranno solo i ricordi e i rimpianti!
Le frasi piene di rancore di Sandra e i consigli di Camilla si susseguono nella mia testa,come se fossero parte di una filastrocca o del ritornello di una canzone. No,non può essere! Questo è solo l’orgoglio per essere stato usato! A me Sandra non interessa in quel senso!
 
[Camilla]
E così anche Mario Calderon ha perso la testa per una donna! In fondo prima o poi doveva toccare anche a lui…era destino! E poi con tutti i problemi che ha si è messo pure a psicoanalizzare me! Ma roba da matti!
E va bene: ci sono rimasta male per Nick. Mi ha dato fastidio che sia scappato via di fretta e furia per correre da quella,ma ciò non vuol dire che mi interessa da quel punto di vista! E poi cosa potrei mai dargli? Non riesco neppure a tollerare il bacio di un uomo…
Inoltre anche se i sospetti di Mario fossero giusti,sarebbe tardi! Magari da domani vorrà solo un rapporto professionale con me!
Sappiamo entrambi che Patrizia cerca un pollo da spennare,quindi perché non rischi? Anche solo per il piacere di aver salvato quello che tu definisci << un amico >> da una che vuole solo farsi pagare i debiti e mantenere,anche se si vede lontano un miglio che per te è ben altro!  
Lo sapevo che avrei dovuto evitare a Mario di mettere piede qui! Pur di non affrontare il fatto che Sandra gli interessi,ha cominciato con i suoi consigli da vecchia zitella che ad ora non ne vogliono sapere di lasciarmi in pace! Petulanti e rompiscatole come il loro autore.
Compongo il suo numero incrociando le dita e pregando che non scatti la segreteria. Cerco di non far notare che sto piangendo da un po’.
“ Camilla,che c’è?” mi domanda scontroso.
“ Volevo sapere come sta il tuo dito!” rispondo con voce flebile.
“ Bene. Grazie per l’interessamento. Non dovevi disturbarti a telefonarmi abbassando la voce per non farti sentire da Calderon,dato che ti vergogni di me e del fatto che ci vediamo anche fuori dall’orario d’ufficio. Ci vediamo domattina!” replica conciso.
“ Mario non è qui. Se n’è andato. Nick,ascolta…” mi interrompe.
“ Non mi devi spiegazioni. Sono abbastanza intelligente da capire certe dinamiche da solo. Io e te siamo colleghi e le vite private è meglio lasciarle fuori!” afferma. Mi sfugge un’altra lacrima.
“ Credevo fossimo amici!” mugugno.
“ Non cambia la sostanza delle cose,ossia che non mi devi spiegazioni!” ribatte.
“ Sei da lei?” gli chiedo. Mi da fastidio saperlo da lei. Forse sono una stronza perché magari si tratta solo di stupido orgoglio,ma mi infastidisce sapere che si trova a casa sua!
“ Non credo ti riguardi o ti interessi. Comunque sì,quindi torno a letto!” mi risponde.
“ Buonanotte e scusa per averti disturbato!” gli auguro con voce tremante. Sto per riagganciare e sfogare la mia tristezza attraverso il pianto, ma la sua voce mi fa desistere.
“ Ho detto una marea di sciocchezze: Patrizia non è importante. Tu lo sei e tanto. Sono in macchina sotto casa tua da un po’ di tempo. Posso salire?” mi domanda. Resto basita.
“ Non sei da Patrizia?” replico balbettando. Lui è qui sotto!
“ N-No. Ti ho mentito,scusa. P-Posso salire?” ribatte.
“ La risposta è ovvia,anche perché se passa la polizia ti scambia per un maniaco. Ti aspetto su!” gli rispondo. Sono sicura che sta sorridendo.
 
[Nicola]
Siccome non ho la pazienza neppure di aspettare l’ascensore,salgo le rampe dei gradini quasi volando. È strano: fino a 2 minuti fa stavo in macchina ed il mio scopo principale era quello di trattenere le lacrime,mentre ora sembra che mi stia allenando per la maratona di New York! Ed il mio traguardo è quella porta semiaperta che riesco a scorgere e che raggiungo in un paio di falciate. Entro e la richiudo cercando con lo sguardo Camilla,che non è qui ad attendermi.
“ Cami!” esclamo quando viene verso di me con gli occhioni gonfi e rossi. Sono stato un cretino a prendermela per l’arrivo di Mario e anche prima a telefono!
“ Ciao…” mugugna con gli occhi lucidi. Le porgo i fiori che ho rubato in un parco. Ne avrà ricevuti di più belli nella sua vita,ma pazienza! Perché li scansa? È allergica o non le piacciono? In fondo non abbiamo mai parlato di fiori io e lei!
Le mie paranoie si placano quando mi abbraccia forte cingendomi il collo con le braccia e poggiando la testa sul mio petto. Poggio i fiori sul mobiletto accanto alla porta d’ingresso per poi ricambiare il suo abbraccio infilando il naso nei suoi capelli ed inalandole l’aroma.
“ Non piangere più! Mi dispiace da morire. Non so cosa mi sia preso. Perdonami,ti prego! E se non vuoi più vedermi,io…” pone rimedio lei all’imbarazzante silenzio dovuto al nodo alla gola che mi impedisce di continuare a parlare.
“ Mi piacciono tanto i tuoi fiori. Sono i più belli che io abbia mai ricevuto. In merito al non volerti più vedere…pensi per caso di liberarti di me?” bofonchia lasciandosi scappare una lacrima. Sorrido asciugandole il viso con dei piccoli baci.
“ Direi di no! Liberarmi di te è l’ultima cosa che voglio!” le rispondo posando un bacio sulla punta del suo naso.
“ Mario era qui perché Sandra dopo il fattaccio si è comportata come di solito fa lui con le donne e questo l’ha destabilizzato perché non riesce ad ammettere che non è solo l’orgoglio a renderlo così insofferente verso questa cosa. Voleva un consiglio da me!” mi spiega.
“ Spero tu gli abbia detto che dovrebbe evitare di parlare delle sue prodezze sessuali davanti a Bobo! Immagina se quella domanda ce l’avesse fatta davanti ai tuoi! Probabilmente mi sarei scavato una fossa per sotterrarmi!” replico. Scoppia a ridere.
“ Una fossa bella grande per ospitare anche me!” risponde ridendo contro il mio petto e facendo ridere anche me. Le massaggio dolcemente la cute sul capo coperta dai capelli.
“ Cami,io…” poggia la mano sulla mia bocca per impedirmi di continuare.
“ In ufficio io non mi sono allontanata perché non mi piaci. È solo che anche col giochino del biscotto,sono stata investita dai flash di quello che mi ha fatto Samuel e mi sono bloccata,anche se so che tu non lo faresti mai,che non mi faresti mai del male! E in merito a quello che hai detto prima di andartene: io non potrei mai sostituirti con Mario perché tu sei speciale!” continua. La mia testa si è fermata alla sua prima frase. Nicola,niente castelli in aria!
“ Io,dopo tutto quello che è successo,forse non posso dare più nulla a nessuno!” conclude.
“ Il tuo sorriso non è nulla e neppure la tua compagnia,né tantomeno le tue battute… Tu sei tutto meno che nulla per me! E sono sicuro che tu abbia ancora tanto da dare! Non permettere a quel cretino di rovinarti la vita ed impedirti di essere felice!” replico prendendo il suo viso fra le mani. Abbozza una specie di sorriso. Non so neanch’io da dove siano venute fuori queste parole e come le abbia partorite la mia testa,dato il mio scarsissimo romanticismo!
“ Te l’hanno mai detto che sei adorabilmente matto?” mi chiede imbarazzata accarezzando con la punta del naso il solco alla base della mia gola. Devo stare calmo ed evitare che il mio amichetto la faccia spaventare! A quanto pare era la camicia da notte di Patrizia a non piacergli!
“ N-No. Però come vedi ci vuole ben altro per allontanarmi da te!” le rispondo poggiando la fronte sulla sua.
“ Io non voglio allontanarti da me. Saresti rimasto tutta la notte qui sotto se non ti avessi chiamato?” mi domanda.
“ Avevo paura che tu fossi con lui!” soffio appena.
“ Non andartene più così,per favore!” è quasi una supplica la sua. Il mio naso continua a giocare con il suo.
“ Te lo prometto,ma vorrei tu fossi sempre sincera con me per evitare equivoci come quelli di oggi che fanno star male tutti e due!” replico. Mi regala un bacio sulla guancia e si stacca da me solo quando sentiamo uno strillo acuto che la chiama << Mamma >> seguito da un pianto. Speriamo non si sia fatto male!
“ Andiamo a vedere che succede!” mugugna prendendomi per mano per andare insieme verso la zona notte. Non so se mi abbia preso la mano solo perché trascinata dal momento,ma mi azzardo ad intrecciare le dita con le sue e,con mia enorme sorpresa,non si ritrae.
“ Aspettami qui. Gli facciamo una sorpresa!” mi intima dolcemente. Annuisco.
“ Pulcino,che succede?” la sento domandare al piccoletto.
“ Ho sognato che pure tu te ne andavi come Nicola e che mi lasciavi con la nonna,che quando la chiamavo non mi rispondeva ed io ero tanto triste!” racconta lui singhiozzando. Certo che sognare sua nonna dev’essere un trauma!
“ Punto primo: Nicola non se n’è andato in quel senso. Punto secondo: io non me ne vado. Punto terzo: non ti lascio con la nonna neanche se mi ammazzano!” lo rassicura Camilla. Per una cosa del genere potrebbe ritrovarsi denunciata al telefono azzurro!
“ Puoi dire a Nicola che se torna,io non lo disturbo più? Io credevo che mi voleva bene. Perché pure lui,come i nonni,non mi vuole bene?” le chiede Bobo. Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Ma perché pensa questo?
“ Amore,io ero di là perché c’è una persona che ti vuole molto bene,venuta qui per darti il bacio della buonanotte!” gli spiega Cami.
“ Se è il porcellone,non lo voglio!” risponde Bobo.
“ E da me lo vuoi il bacio della buonanotte?” intervengo. Il piccolino si volta verso di me e mi sorride prima di corrermi in braccio.
“ Lo sai che non devi scendere dal letto senza ciabattine?” gli faccio notare solleticandogli il pancino. Ridacchia poggiando la testa sulla mia spalla e abbracciandomi facendo quasi per stritolarmi.
“ Bobo,mi dispiace per essermene andato all’improvviso ed averti spaventato. E sono tornato perché mi mancavi tanto!” mi scuso.
“ Davvero?” mi domanda sorpreso.
“ Sì. Tu e la mamma mi mancavate tanto!” rispondo. Cami si avvicina a noi e poggia la testa sulla mia spalla. Le bacio dolcemente la tempia.
“ Cucciolo,per me non è un sacrificio giocare con te. Io sono molto contento quando stiamo insieme!” lo rassicuro.
“ Pure quando c’è la mamma?” mi chiede. Incrocio lo guardo di Camilla.
“ Anche quando c’è la mamma!” confermo.
“ Adesso però resti con me finché non mi addormento,vero?” mi domanda Bobo.
“ Amore,ma è tardi. Alla mamma di Nicola prende un colpo se lui non torna presto a casa!” interviene Camilla.
“ Ma uffa! Facciamolo dormire con noi così non guida di notte e alla sua mamma non prende nessun colpo!” protesta Bobo. Ridacchio. Questo bambino è formidabile!
“ Facciamo così: io resto con te fino a quando non ti addormenti e poi,se la mamma è d’accordo,vado a dormire in camera di zio Armando, ok?” negozio. Camilla mi sorride. Lo prendo come un sì.
“ E va bene!” accetta Bobo.
“ Amore,vado a prepararti il latte col miele!” gli sussurra Cami riempendolo di baci prima di uscire dalla stanza.
“ Meglio se aspettiamo la mamma nel lettino!” asserisco.
“ Ti sdrai con me?” mi chiede. Acconsento. Mi tolgo le scarpe e mi infilo con lui sotto le coperte. Bobo poggia la testa sul mio torace mentre lo abbraccio. Vorrei proprio sapere come si fa a non affezionarsi a Bobo! Se penso a come ne ha parlato quel cretino stamani al telefono,mi viene voglia di andare lì e prenderlo a sberle!
“ Sei andato via perché eri arrabbiato con me e con la mamma?” mi chiede.
“ No. E ti prometto che non me ne andrò più così! Te lo prometto,pulcino!” gli rispondo.
“ La mamma era triste quando non c’eri!” mi spiega.
“ Non sarà più triste. E neanche tu. Ti voglio bene,pulce!” gli sussurro accarezzandogli i ricci.
“ Anche io. Tantissimo!” replica. Sorrido.
 
[Daniele]
“ E credi che Roberto e Margherita lo sappiano?” domando a Patrizia. La mia permanenza in quel cavolo di bagno,per fortuna,è durata poco!
“ No o non odierebbero tanto quel bambino e non avrebbero tagliato i ponti con Camilla anni fa!” mi risponde. Forse ha ragione!
“ E così abbiamo scoperto che Nicola Mora non è gentile con quel bambino per natura o per sedurre Camilla,ma perché il nanerottolo è suo figlio!” commento. Tanta bontà gratuita sarebbe stata innaturale!
“ E il bello è che non si somigliano!” aggiunge Patrizia.
“ Forse ha i capelli scuri come lui. Sono si certo più scuri di quelli di Camilla! Spero proprio di esserci quando lo scopriranno Roberto e Margherita!” sghignazzo.
“ Ma che schifo di situazione! Vedi se quel cretino doveva scoprire di avere un figlio proprio mentre sta con me!” commenta imbufalita.
“ Ti toccherà fare la mammina e imparare qualche fiaba della buonanotte!” la canzono.
“ Col cavolo! E adesso smettila o ti mando via!” ribatte offesa.
“ Non lo faresti mai!” replico sicuro di me sovrastandola con il mio corpo.
“ E cosa te lo fa pensare?” balbetta quasi. La bacio con foga.
 
[Camilla]
Certo che sono proprio svampita! Come diavolo avrò fatto a dimenticare che la confezione di latte stamani era finita? È che mi sono fermata a osservare i fiori di Nick mentre li mettevo nel vaso. Beh non credo che Bobo stia protestando per aver dovuto attendere un po’ il suo latte!
Entro in camera da letto e resto intenerita dalla scena che mi si presenta davanti. Bobo e Nicola abbracciati ed uniti da un sonno profondo. Scuoto il capo un po’ per divertimento e un po’ per scacciare la commozione.
Mi avvicino al letto dal lato dove dorme Nicola e lo fisso. Ha l’espressione serena e rilassata con gli occhiali ancora poggiati sul naso. Li tolgo lentamente poggiandoli sul comodino per poi mettermi a sedere lì di fianco mentre evoca nel sonno il mio nome.
“ Vorrei proprio sapere perché hai l’autostima sottoterra anche se sei così carino! Che avrai mai da essere insicuro?!” mugugno quasi come se potesse sentirmi. Gli accarezzo delicatamente la guancia soffermandomi con i polpastrelli sugli zigomi.
“ Ti voglio bene,Nick. Dormi bene,mio sovrano!” soffio a pochi centimetri dalle sue labbra per poi posarvi un delicato bacio. L’ho fatto davvero? L’ho baciato?
Non posso credere di averlo fatto,di essere riuscita a baciarlo. Non so se mi abbia sbloccata il suo stato di sonno o il fatto che sia così tenero quando dorme! O forse prima in ufficio ero solo bloccata perché dopo 5 anni era la prima volta che un uomo provava a baciarmi!
Ed è in questo stato di confusione misto all’incredulità del mio gesto che spengo la luce e mi sdraio accanto a mio figlio aspettando (spero non invano) l’arrivo di Morfeo. 
 
 
Capitolo terminato! Alla fine Nicola e Camilla si sono chiariti,ma questo blocco di Camilla sarà passato o è riuscita a baciare Nicola solo perché era addormentato e quindi in stato di incoscienza? E la falsa notizia data a Patrizia da Nicola si divulgherà? Secondo voi alle orecchie di chi arriverà per primo? Sandra e Mario sono due capoccioni,ma vi avevo avvisato che il nostro amico avrebbe sofferto un po’,quindi aspettatevi di tutto! E se siete curiosi di sapere come proseguirà questa storia,vi toccherà aspettare il prossimo capitolo! Alla prossima!

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Capitolo 19
*** 19 ***


[Nicola]
Sono seduto a tavola in cucina. Il profumo di dolci solletica le mie narici e in questa stanza si respira l’odore di famiglia.
“ Ciao papà!” esclama una vocina che conosco.
“ Ciao Bobo!” non perderà mai il vizio di spuntare all’improvviso rischiando di farmi prendere un infarto.
“ Ho fame.” Mi comunica prendendo posto accanto a me a tavola. Sto per chiedergli dov’è Camilla,ma due mani si posano sulle mie spalle massaggiandole dolcemente. Alzo leggermente il capo con un sorriso e mi imbatto negli occhioni di Camilla.
“ Buongiorno amore!” esclama per poi posarmi un bacio sulla fronte. Le sorrido.
“ Camilla,stai bene?” le domando preoccupato. Si sposta per mettersi in piedi accanto a me di lato.
“ Glielo domandi tutti i giorni!” mi fa notare Bobo. 
“ Bobo,lo sai com’è fatto papà! È preoccupato per la sorellina!” replica Camilla. Solo ora mi accorgo del suo ventre arrotondato.
“ Sei incinta?” le domando con la gola secca. Ride.
“ Certo che sei strano forte! Ma che ti prende stamattina? Certo che sono incinta,vuoi che ti espliciti anche i dettagli dell’amplesso o almeno quelli te li ricordi? Sai com’è Bobo vorrei lasciarlo con la convinzione della cicogna almeno per qualche annetto! E ad ogni modo,anche stanotte sei stato divino,amore!” mi sussurra Camilla. Arrossisco.
“ Aspettiamo una bambina?” le chiedo scioccato.
“ Sì. Nick,mi sto preoccupando. Ieri hai quasi toccato il soffitto dell’ambulatorio del ginecologo con un dito quando hai saputo il sesso del bimbo ed ora mi fai tutte queste domande? Sì,è una bambina!” mi risponde. Accarezzo istintivamente il suo ventre e percepisco un leggero movimento. Sorrido spontaneamente.
“ E quando pensiamo ad un nome? Come vogliamo chiamarla?” le domando posando un bacio sul suo ventre arrotondato.
“ Di certo non come mia madre. Non voglio attirarmi una simile sciagura! E anche tu hai detto che se prende di mia madre siamo rovinati!” mi risponde facendomi ridere. Continuo ad accarezzarle la pancia.
“ Adesso sì che la piccolina ti riconosce. Da quando sappiamo di aspettare le mandi sempre dei baci e accarezzi la mia pancia! Credo che a lei piaccia quando le parli o quando la coccoli. Anche se sei diverso!” esclama Camilla.
“ In che senso?” le domanda.
“ Non mi hai ancora dato un bacio!” mi risponde.
“ Neanche a me!” aggiunge Bobo. Riempio di baci entrambi e mi sento bene come se avessi trovato finalmente il mio posto nel mondo dopo tanti anni a sentirmi fuori luogo in ogni situazione!
“ Tu credi che lei mi ascolti? Che mi riconosca?” domando a Camilla.
“ Direi di sì. Con tutte le storie che le raccontate tu e Bobo,penso l’abbia capito chi siete. E poi,dottor Mora,questa piccoletta è sua figlia…non può che essere un genio come lei!” mi risponde Camilla. Sorrido.
Camilla si siede sulle mie ginocchia e mi bacia a lungo. La accarezzo,la tengo stretta come se fosse così da tutta la vita.
“ Cami,ma quindi io e te stiamo insieme? Ci amiamo?” le domando.
“ Beh sì,stiamo insieme da qualche mese e posso parlare per quello che sento io: sì,io ti amo…e tu? Tu mi ami,Nicola?” replica.
“ Sì e voglio stare sempre con te! Non lasciarmi mai!” ribatto per poi baciarla e stringerla a me. Ho paura che vada via!
“ Dove vuoi che vada con questa pancia? Se non mi mandi via,non ti lascio,amore mio!” replica dolcemente accoccolandosi fra le mie braccia.
“ Nick,mi stai stritolando!” mugugna una voce impastata facendomi tornare alla realtà. Sbatto più volte le palpebre incredulo quando incrocio gli occhioni verdi e luminosi di Cami.
“ Buongiorno mio sovrano!” mi saluta con un sorriso che mi ipnotizza.
“ Buongiorno mia regina!” replico posandole un bacio sulla fronte e facendola rannicchiare fra le mie braccia. La mia tranquillità viene spazzata via dalla consapevolezza che fra me e Cami dovrebbe esserci Bobo,ma noi due siamo abbracciati e mi chiedo dove sia il piccoletto.
“ Bobo?” domando preoccupato. Le labbra di Camilla si distendono in un sorriso mentre si allunga verso il comodino. Mi fa indossare gli occhiali e poi mi poggia due dita sotto al mento indirizzando il mio sguardo verso l’alto. Ridacchio quando vedo Bobo sdraiato in orizzontale sui nostri due cuscini.
“ Lui è abituato al suo lettino,a dormire da solo senza le mie braccia addosso!” afferma Camilla. Mi allungo e regalo un bacio sulla guancia al piccoletto che sta dormendo tranquillo e beato.
“ A me invece piace dormire con le tue braccia addosso!” mugugno impacciato. Arrossisce.
“ Anche a me piace dormire abbracciata a te!” replica con un sorriso per poi nascondere il viso nell’incavo del mio collo.
“ Cami,c’è una cosa molto importante che non ti ho detto!” asserisco. Devo parlarle della balla detta a Patrizia!
“ Non ora,Nick. Ci siamo appena svegliati ed io ho ancora troppo sonno per parlare di argomenti importanti! In fondo staremo tutto il giorno insieme e di tempo per parlare ne avremo a iosa! Piuttosto lo sai che se non vai a casa a cambiarti ora che Bobo dorme,finisce che ti sequestra e non ci vai più?” replica.
“ Ho capito: mi vuoi già cacciare! Povero me bistrattato così da una regina crudele!” ironizzo con la faccia da cane bastonato. Comincia a solleticarmi l’addome facendomi ridere anche se celatamente perché se si sveglia Bobo son dolori.
“ Prima vai e prima torni! Così poi se vuoi fai colazione con noi!” mi sussurra. Annuisco sfiorandole gli zigomi. Adoro le sue lentiggini.
“ Che c’è?” mi chiede accarezzandomi le guance.
“ Hai 12 lentiggini. 6 su uno zigomo e 6 sull’altro. Mi piacciono tanto!” le confesso. Quando arrossisce è ancora più adorabile!
“ Ed io che le ho sempre considerate un difetto!” mugugna.
“ E allora vuol dire che mi piacciono pure i tuoi difetti!” ribatto posandole un piccolo bacio all’angolo della bocca con non poco timore di un suo rifiuto. Il fatto che non si sia tirata indietro e che non si sia irrigidita devo considerarlo una vittoria?
“ Credevo non mi avresti più parlato dopo ieri sera!” bofonchia stringendosi a me. Non avrei mai potuto!
“ Pensavo la stessa cosa di te,ma è tutto chiarito!” la rassicuro abbracciandola.
 
[Daniele]
“ Dove stai andando?” mi domanda la sua voce ancora impastata mentre cerco la mia cravatta in tutto questo casino.
“ A casa mia a lavarmi e a cambiarmi. Se accetti un consiglio,ti suggerisco di sbrigarti. A tal proposito,oggi chi dirige il circo…ehm…volevo dire l’azienda?” replico.
“ Forse Marce…” bofonchia.
“ A tal proposito…come la vedi mia sorella?” le chiedo mettendomi a sedere accanto a lei.
“ Rassegnata al fatto che quella bestia pelosa non tornerà sui suoi passi!” mi risponde.
“ Ho già commesso una volta la leggerezza di permettere a quel cretino di sedurre mia sorella,quindi anche se dovesse ripensarci non gli consentirei di nuovo di avvicinarsi a Marcella!” commento.
“ Vedrai che si riprenderà. Nulla è per sempre!” mi rassicura poggiando la mano sulla mia.
“ Hai ragione: si riprenderà!” convengo spostando la mano imbarazzato da quella vicinanza e dall’effetto che ha avuto su di me.
“ Con quello che farai?” le domando.
“ Mi serve e mi tocca solo sperare che non mi porti quel moccioso a casa. Mi ci manca solo quel piagnone! E poi se mangia anche solo la metà di Nicola,finisce che dilapido tutti i mesi lo stipendio in vivande!” mi risponde. Un ghigno divertito si palesa sul mio viso.
“ Lui ha fame di cibo,mentre il tuo appetito sproporzionato riguarda qualcos’altro!” affermo malizioso beccandomi un cuscino in faccia.
“ Sei sempre il solito!” strepita per poi correre in bagno oltraggiata. Non riesco a fare a meno di punzecchiarla!
 
[Betty]
“ Amore,che c’è? Ti vedo un po’ preoccupato. C’è qualcosa che non vuoi dirmi?” domando a mio marito che sembra su un altro pianeta.
“ Nulla di che!” mi risponde giocherellando col cibo nel piatto.
“ Mi hai portata a pranzo fuori,ma sembri assente!” gli faccio notare.
“ Ti ho portata a pranzo fuori perché oggi è una settimana che siamo sposati e volevo festeggiare!” mi spiega.
“ E dopo una settimana di nozze stai già così?” lo canzono. Mi prende la mano e la bacia.
“ Non è per questo. Pensavo a quello che è successo ieri e ringrazio il Cielo che non abbia puntato mia sorella!” ribatte giocando con le mie dita. Me lo vedo Calderon evirato da Camilla!
“ Meglio così! A me fa pena più che altro la vergine in questione. È maggiorenne,vero?” replico. Armando ridacchia scuotendo il capo.
“ Me lo auguro. Di certo non è capace di intendere e di volere per aver donato la verginità a Calderon! Io spero solo che nessun debosciato del genere si avvicini mai alla nostra topolina!” risponde. Sorrido intenerita.
“ Dico sul serio,amore mio. L’uomo che ha sverginato Camilla è fortunato perché non so chi sia o si sarebbe ritrovato per tutta la vita a giocare a canasta col gentil sesso!” afferma.
“ Magari è stata una bella esperienza quella di Camilla!” replico.
“ Non credo. Mia sorella è sempre stata sfortunata con gli uomini!” ribatte. Poverina! Spero solo che il suo destino non sia crescere Bobo da sola perché è una brava ragazza e non merita di invecchiare da sola!
 
[Mario]
Dopo una notte insonne mi mancava solo lo squillante suono del telefono come inizio per una giornata con i controfiocchi! Vorrei sapere chi diavolo rompe a quest’ora!
“ Pronto!” esordisco infastidito.
“ Oggi dirigi tu. Io e Nick non ci siamo e quindi per oggi il burattinaio sei tu!” afferma Camilla con voce squillante.
“ Ma tu non dormi mai?” replico.
“ No. Ti sto dando l’occasione di vedere la tua Sandra,quindi dovresti erigermi una statua e non essere così acido!” risponde.
“ Non dirmi che hai fatto pace col tuo << amichetto >>! È venuto da te nel cuore della notte e avete suggellato il tutto con un bel bacio,vero? Stai tranquilla: non faccio il veggente. È solo che ieri quando sono uscito da casa tua,ho visto la sua bella macchina fuori dallo stabile ed ho pensato fosse lì per te…poi se era lì per fare il filo al portinaio è un suo problema!” la punzecchio. Sbuffa.
“ Piantala! Nick non fai il filo a nessun portinaio,cretino che non sei altro! Comunque io e Nick abbiamo fatto pace,dato che ci tieni tanto a saperlo!” risponde urtata.
“ Che carini!” commento cinico.
“ Mario,Nick è solo un amico!” puntualizza. Non ci crede neppure lei!
“ Non sei mai stata gelosa di un uomo. Neppure del tuo ex marito. Mentre ieri ti sei quasi mangiata il fegato dalla gelosia,Camilla! È successo pure a tuo fratello con la sua cara Betty! E poi un amico non ti fa di certo le poste sotto casa per fare pace!” replico. Sbuffa.
“ Pensa a chiarire i tuoi di sentimenti!” mi risponde sulla difensiva.
“ Quando non sai cosa dire rigiri la frittata!” le faccio notare.
“ Va bene: Nick non è solo un buon amico e mi piace come un uomo può piacere ad una donna,soddisfatto? Ora se vogliamo evitare di sviscerare le mie vicende personali,è meglio. Ti stavo dicendo che io e Nick oggi non ci siamo,quindi,anche se sei fuori dai giochi,preferirei occupassi tu il ruolo di capo. In fondo basta poco per essere meglio di Gutierrez e di Marcella!” ribatte.
“ Per oggi non ci siete? Che carini!” commento ironico.
“ Calderon,vai all’inferno! Io e Nick stiamo solo cercando di mettere una pezza al casino che avete fatto tu e mio fratello,quindi smettila con queste allusioni. E te lo ripeto di nuovo: non parlare mai più di sesso in presenza di mio figlio!” sbotta. Lo scarso senso dell’umorismo dev’essere ereditario!
“ Che pesantezza! Dovrà pur sapere che l’uccello che porta i bambini non è la cicogna!” commento.
“ CRETINO,SMETTILA DI DIRE OSCENITÀ! Ad ogni modo,non mettere piede in presidenza. Dirigi da tuo ufficio e cerca di non fare casini!” risponde per poi riagganciare. Lei e suo fratello gridano come delle aquile,maledizione!
 
[Marcella]
Mi infilo anche la maglia di fretta mentre Ricardo dorme ancora profondamente. Non so se svegliarlo o meno! È lo scotto che si paga ad iniziare una relazione senza impegno con un uomo che si conosce poco!
“ Ricardo!” lo chiamo a bassa voce accarezzandogli i capelli. Risponde con un grugnito facendomi ridere.
“ Volevo solo dirti che corro a casa a cambiarmi e poi al lavoro!” gli comunico.
“ Ancora il bifolco? Anche se siete in bancarotta,sei pur sempre una Valencia e mi chiedo proprio perché quel tipo ti tratti così!” bofonchia.
“ Se trovi una risposta a questo tuo quesito,fammelo sapere!” ribatto. Sorride con gli occhi chiusi.
“ Ci vediamo stasera?” gli chiedo. Si stropiccia gli occhi.
“ Stasera non posso!” risponde con la voce ancora impastata. Resto un po’ interdetta.
“ Perché?” gli chiedo. Mi afferra un polso attirandomi di nuovo sul letto per poi sovrastarmi col suo corpo.
“ Sei gelosa o semplicemente curiosa,Marcella Valencia?” mi domanda. Gli tiro uno schiaffetto sulla spalla.
“ Allora ce l’hai per vizio quello di picchiarmi!” commenta strappandomi un sorriso.
“ Dicevo sul serio prima. Perché non puoi?” gli domando.
“ Diciamo che vorrei parlartene più avanti. Sappi solo che non devi preoccuparti,ok?” replica. È un brivido di terrore quello che accarezza la mia spina dorsale. Forse perché quando mi si chiede di non preoccuparmi,poi finisce sempre male!
“ Posso fidarmi?” gli chiedo. Mi bacia.
“ Direi di sì!” mi risponde quando si allontana da me. Speriamo!
 
[Camilla]
“ No,Bobo,dobbiamo aspettare Nicola! Non cominciare ad abbuffarti!” ordino a quel piccolo terremoto di mio figlio. Sono piuttosto provata per il sogno fatto stanotte! Insomma non mi era mai successo di sognare di fare l’amore con un uomo che conosco appena e neanche di provare quello che sento per qualcuno che conosco da poco più di due giorni! E poi ritrovarmi abbracciata a lui quando mi sono svegliata,ha solo peggiorato le cose dato che ho passato del tempo a fissarlo come un’ebete!
“ Mamma,il campanello!” esclama mio figlio facendomi sobbalzare. Questo vizio di urlare deve perderlo o diventerà come la first lady!
Mi dirigo verso la porta e lo vedo sulla soglia. Perché mi fissa il ventre? Sono ingrassata? E perché mi guarda così? Ho qualcosa fuori posto?
“ Sei bellissima!” esclama. Sorrido imbarazzata.
“ Ci vedi poco!” replico ironica. In realtà anche lui è molto carino,ma mi imbarazza dirglielo! Perché mi comporto come una quattordicenne?
“ No,ci vedo benissimo e posso dire con certezza che sei bellissima. Sei bella anche appena sveglia col pigiama di Cip e Ciop!” ribatte avvicinandosi a me. Mi abbraccia dandomi due baci sulle guance. Mi tiene stretta più del dovuto,ma non mi infastidisce. Per quel che mi riguarda potremmo restarcene così tutta la giornata senza problemi!
“ Che c’è? Sei strano!” esclamo quando si allontana. Scuote il capo. Bobo arriva dalla cucina e gli corre in braccio.
“ Come stai,pulcino?” gli domanda Nicola sbaciucchiandolo.
“ Bene. La mamma ha preparato i biscotti e la crostata.” Gli risponde Bobo.
“ La mamma mi farà ingrassare!” afferma Nicola.
“ Se non ti va,puoi fare colazione altrove… Magari ti aspetta la tua first lady con i suoi manicaretti!” lo canzono con una punta di fastidio al solo pensiero di quella.
“ Sei gelosa?” mi domanda divertito abbracciandomi da dietro. Gli pizzico leggermente il fianco.
“ Ma non ci penso nemmeno! Io non sono gelosa proprio di nessuno. Meno che mai di quella lì!” mento.
“ E comunque ci tengo a restare vivo e a non morire intossicato sia dal cibo sia dal veleno che sputa ogni volta che apre bocca!” aggiunge in merito alla mia insinuazione di prima.
“ Veleno che riguarda me,vero?” gli domando consapevole del fatto che siamo io e Bobo la causa dei loro litigi.
“ Lei ti odia senza un motivo e non mi piace che usi certi epiteti per parlare di te o di Bobo. A volte mi chiedo se le storie siano tutte così e come fa la gente a sposarsi per poi restare assieme 40 o 50 anni!” replica. Senza un motivo non direi,visto che non considererei proprio normale accettare che il proprio uomo sia così legato ad un’altra! Anche se lei vuole Nicola solo perché è il presidente dell’Ecomoda!
“ Vuoi dire che tu prima di Patrizia non hai mai avuto altre storie?” gli chiedo sconvolta.
“ No.” Mugugna.
“ Davvero? Neanche storie di una notte? Nada de nada?” gli domando scioccata.
“ No. Lo so che sembro venuto da Marte,ma è così!” risponde. Ha perso la verginità con quella?
“ Ad ogni modo le storie non sono tutte così…almeno non i primi mesi. Di solito quelli sono i più dolci,quelli che ti fanno auspicare di restare accanto a quella persona ogni istante della tua vita…” gli spiego.
“ Andiamo bene!” commenta sarcastico.
“ E tu volevi questo con…” farfuglia.
“ Fino a che non mi sono resa conto dell’abbaglio che avevo preso. È stato la delusione più grande della mia vita,solo una delle tante!” gli rispondo.  Pensare a Samuel mi fa rendere conto di quanto ero stupida e mi riporta alla mente brutti ricordi!
“ Mammina,sei triste?” mi domanda Bobo cingendomi le gambe per abbracciarmi. Scuoto il capo. Nick prende in braccio Bobo per poi avvicinarsi a me.
“ Meglio che tu non sia triste anche perché alle mamme tristi si riserva una terapia a base di solletico!” esclama Nick per tirarmi su. Sorrido.
“ Credevo fosse a base di coccole!” protesto.
“ Quello solo se te le meriti e a stabilirlo sarà il mio stomaco!” risponde accarezzandomi al punta del naso. Ridacchio.
 
[Margherita]
“ Che poi ieri ho dimenticato di darti la notizia bomba: ho trovato un uomo adatto a Camilla!” comunico a mio marito. Roberto solleva appena lo sguardo dal giornale.
“ Mentre tu eri alla ricerca del regalo per nostro nipote,in centro ho incontrato Maurizio Brickman. Mi ha chiesto di Armando e del mancato matrimonio e di Camilla. Quando gli ho detto che era qui,praticamente si è illuminato. Non ha fatto altro che domandarmi di lei!” gli racconto.
“ Margherita,nostra figlia già ci odia!” mi fa notare.
“ Ti ricordo che Maurizio le piaceva!” obietto.
“ Anche le scarpe nere lucide le piacevano tanto quando le comprò e l’anno dopo le regalò ad una mendicante. Stiamo parlando di 6 anni fa e Camilla non è la stessa ragazza che 6 anni fa era infatuata di Brickman!” ribatte. Sarà!
“ Margherita,se vogliamo rappacificarci con nostra figlia,tocca che tu metta da parte la tua mania di voler controllare la sua vita!” afferma.
“ Io non ho fatto nulla. Ho solo comunicato a Brickman la sua presenza qui in città. Ma lo sai che gli piacciono tanto i bambini?” replico. Alza gli occhi al cielo sconsolato. Voglio solo facilitare la vita di mia figlia!
 
[Anna Maria]
“ Chissà chi presiederà oggi!” commento con le mie amiche. Speriamo che non mandino a casa nessuna di noi oggi che non ci sono né il presidente né la signora Camilla!
“ A me va bene pure Gutierrez,basta che nessuno mi costringa a portare caffè alla first lady!” risponde Sofia.
“ Oggi sarà anche più nervosa che mai perché il suo bancomat personale passerà tutto il giorno con la signora Camilla!” commenta Sandra.
“ Però sono carini tutti e tre insieme!” aggiunge Ines.
“ Lui,la signora Camilla e la first lady?” chiede Sandra.
“ No. Lui,la signora Camilla e Bobo!” rispondo. Ultimamente sembra con la testa da un’altra parte!
“ Sì,sono molto belli. Ora scusate,ma io salgo! Ci vediamo su!” esclama per poi imboccare le scale di corsa.
“ Chissà che l’è preso!” commenta Sofia.
“ Non ha neanche aspettato che arrivasse il suo ragazzo!” osservo. Mah…
 
[Daniele]
“ Che non diventi un’abitudine!” rammento a Patrizia seduta accanto a me mentre il mio autista guida. Non pensi che le darò un passaggio in Ecomoda tutti i giorni! Ci manca solo questo!
“ In realtà per questa tua gentilezza,domani porterò con me un ombrello o gli stivali da neve!” risponde sprucida.
“ Lo sai che quando fai l’acida sei ancora più sexy?” ribatto accarezzandole languidamente la coscia.
“ Daniele!” mi ammonisce facendomi notare che c’è l’autista.
“ Tranquilla: lui non vede,non sente e non parla!” la rassicuro.
“ E ti sembra prudente far guidare un non vedente?” mi chiede sbigottita. Mi porto una mano alla fronte. Era solo un maledettissimo modo per far intendere che il mio autista è discreto! Non ci voleva molto a capirlo!
“ Lasciamo stare!” sibilo.
“ Accosti qui!” ordino al mio autista un punto ad una cinquantina di metri dall’Ecomoda.
“ Ma non era sordo?” mi domanda Patrizia.
“ Era un modo di dire. Volevo solo farti capire che non gli importa poi molto di cosa faccio in macchina,Patrizia. Non è né sordo,né cieco né muto. È in perfetta salute!” le spiego. La mia attenzione si sposta dalla discussione all’ingresso dell’Ecomoda quando noto una figura fin troppo nota che vi si avvicina. E quello che ci fa qui?
“ Daniele,che ti succede?” mi chiede Patrizia scuotendomi.
“ Che ci fa Mario Calderon all’ingresso dell’Ecomoda?” ringhio quasi.
“ Boh…” mi risponde. Esco dall’auto come una furia prima che Patrizia possa fermarmi. Ci manca solo che questo cretino torni a lavorare in quello che resta dell’azienda che ha distrutto!
“ CHE DIAVOLO CI FAI QUI?” grido a quel minorato mentale.
“ Daniele,che ci fai tu qui?!” ribatte.
“ Mi prendi in giro? Hai mai sentito parlare di << Stakeholder >>? Sei tu che non dovresti essere qui! A questa porta dovrebbe essere appesa la tua foto con sotto la scritta << IO QUI NON POSSO ENTRARE >> dato che hai quasi affondato questa impresa!” replico.
“ Daniele!” mi redarguisce Patrizia.
“ Che ci fate insieme non lo voglio sapere anche perché posso dedurlo da solo. Fammi indovinare: è perché Patrizia si veste bene,anche se si sveste ancora meglio,giusto?!” ribatte Mario. È stranamente Patrizia ad impedirmi di tirargli un cazzotto!
“ Le ho dato un passaggio perché l’ho vista fuori casa sua che aspettava un taxi!” affermo.
“ Al massimo l’autobus,viste le sue finanze. Ad ogni modo,per rispondere alla tua domanda iniziale: Camilla e Nicola Mora non ci sono e la prima citata mi ha chiesto di occuparmi della baracca per oggi!” ribatte lui. Ma a quella matta ha dato di volta il cervello?
“ E Nicola lo sa? Non mi pare ti stimi molto!” interviene Patrizia.
“ Credo sia l’eccesso di serotonina dopo questa notte,che non avrà di certo passato con te!” replica Mario. In che senso?
“ Se vuoi un passaggio in ascensore,ti conviene sbrigarti,Patrizia!” afferma Calderon per poi entrare in azienda incurante delle nostre espressioni sbigottite.
 
[Sofia]
“ E quindi oggi chi starà al comando?” domanda Mariana.
“ Beh ne restano due quindi o sarà Gutierrez o la signora Marcella!” rispondo.
“ Fra i due è da caldeggiare il primo. Già la first lady sembra la padrona del mondo,se poi la sua migliore amica si mette pure alla guida,siamo finite!” commenta Sandra.
“ Chissà Betty cosa penserà della cognata!” esclama Ines.
“ Chissà se quando Betty e il signor Armando torneranno quei due saranno già fidanzati!” ribatte Sandra.
“ Le carte hanno parlato chiaro: ormai sarà questione di giorni!” le fa notare Mariana.
“ Guardate lì!” indico l’ascensore. Mario Calderon esce accompagnato dalla bionda finta!
“ Il lupo perde il pelo ma non il vizio!” sibila Sandra.
“ Salve!” ci saluta lui quando arriva in prossimità della mia scrivania. Ricambiamo il saluto quasi meccanicamente.
“ Il Presidente non c’è,dottore!” gli comunica Mariana.
“ Lo so. Oggi dirigo io. Camilla e il dottor Mora hanno deciso così!” risponde lui.
“ CHE?” domanda la signora Marcella a dir poco inviperita.
“ Dirigo io per oggi!” ripete di nuovo lui.
“ Questo l’avevo capito! Ora Camilla mi sente!” risponde lei per poi premere furiosa dei tasti sul suo cellulare.
“ Marcella,che vuoi?” le domanda la signora Camilla. L’ha messa in vivavoce.
“ DOVEVI DARE IL COMPITO A ME O A GUTIERREZ NON A CALDERON! HAI LASCIATO IL CERVELLO A ZURIGO,PORCA MISERIA?” l’aggredisce la signora Marcella.
“ Puoi evitare di gridare come un’invasata? Ad ogni modo Nick è d’accordo con me. Diciamo che vogliamo evitare che le segretarie ci maledicano per averti dato il comando per un giorno dato che non sai scindere il privato dal professionale! E poi è l’azienda della mia famiglia e preferisco la gestisca Calderon piuttosto che tu affidi anche solo l’1% del comando alla tua leccapiedi con la scatola cranica vuota!” replica la signora Camilla.
“ Peccato che sia stato proprio Calderon assieme a tuo fratello a mandarci sul lastrico!” obietta la signora Marcella.
“ Sì,certo perché la tua amica con i suoi sei semestri alla San Marino può candidarsi come Ministro dell’Economia! Tanto Mario peggio di quello che ha fatto non può fare,mentre la tua cara amica può fare di peggio magari bistrattando qualche segretaria!” le risponde a tono la signora Camilla.
“ Quel cretino è lì con te?” domanda la signora Marcella.
“ Cretina sarai tu! Moderati in questo genere di apprezzamenti o penserò che l’astinenza sessuale stia cominciando a spazzar via la poca educazione che avevi,Marcella! E fatti un breve ripasso della gerarchia aziendale: io e Nick siamo un gradino sopra di te,pertanto bada bene a come parli,Marcellina! Tu sei una Valencia,ma io sono una Mendoza e non l’ultima arrivata con cui far schioccare la frusta! In quanto a Nick, datti una regolata!” risponde la signora Camilla.
“ Quella da più tempo in astinenza sessuale sei tu,fino a prova contraria. A meno che tu non abbia recuperato gli arretrati in questi giorni, Camilla! E a quanto pare la mancanza di sesso fa più male a te dato che ti accontenti di quell’attrezzo tanto da difenderlo a spada tratta!” replica la signora Marcella.
“ Marcella,non sarai mica gelosa? Il mio periodo di astinenza sessuale sarà anche più prolungato del tuo,ma guarda caso in azienda la barzelletta di tutti sei tu. Sei tu quella che piange da un angolo all’altro col vestito da sposa che non indosserà mai. Io non ho mai pianto in 5 anni,te l’assicuro! E ti ho già detto di moderarti quando parli di Nicola!” ribatte la signora Camilla. Questo è uno scontro fra titani!
“ Cos’è? Il tuo amico ci sa fare a letto per questo lo difendi? Non ce lo facevo!” esclama acida la signora Marcella.
“ E questa cosa vuoi saperla per porre fine alla tua astinenza sessuale? No,perché non credo Nick sia interessato e da ciò che so non possiede un siero antivipera! E comunque lo difendo perché sono sempre stata contro le ingiustizie. Ti avrei attaccata anche se fossi stata ingiusta con una delle impiegate o con Gutierrez,Marcella! Dovresti smetterla di vedere il sesso dovunque…stai diventando morbosa e monotematica!” replica la signora Camilla. Si sente chiaramente la risata del presidente.
“ Che diavolo vuole?” domanda la voce di Nicola Mora.
“ Che tu ponga fine alla sua astinenza sessuale!” gli risponde la signora Camilla. La faccia disgustata della signora Marcella è impareggiabile!
“ Camilla,se non la pianti di propinarmi questi scenari da film horror,giuro che…” farfuglia Nicola Mora.
“ Che? Cosa giuri? Abbi il coraggio di esprimere ciò che pensi,presidente!” lo esorta il mio capo.
“ C-Che mi arrabbio con te e non ti parlo più!” afferma lui.
“ No,Nicola,non ti arrabbiare con noi!” interviene il piccolino.
“ Non con te,tesoro,ma con la mamma,che a quanto pare non è toccata per niente da questa minaccia!” risponde il dottor Mora. Si sentono chiaramente gli schiocchi di alcuni baci.
“ Niente baci e niente solletico al conducente,dottoressa Mendoza! Giuro che ti attacco,se non la pianti! Finirò per sbandare se non la smetti!” sghignazza il dottor Mora.
“ Tanto siamo quasi arrivati!” afferma la signora Camilla.
“ Appunto: se ci schiantiamo contro la macchina del signor Hermes,finirò sottoterra per mano sua! E poi scusa tanto,ma proprio mentre sono al volante devi farti perdonare?! Non puoi farlo stasera?” ribatte lui. 
“ Solo se ti comporti bene!” replica lei. È un colpo di tosse disgustato della signora Marcella e porre fine a quel clima zuccheroso.
“ Siete in vivavoce!” comunica loro il dottor Calderon.
“ Ha indetto una riunione solo per discutere i miei ordini…non ci posso credere! Le ex di tuo fratello sono tutte così schizzate o c’è anche qualcuna normale? Dimmi di sì o finirò per pensare che è tuo fratello a ridurle in questo stato!” Nicola Mora parla più che altro con la signora Camilla che continua a ridere.
“ Mi può spiegare cosa deve dirmi?” domanda serio il presidente alla signora Marcella.
“ COME DIAVOLO L’È PASSATO PER TESTA DI PASSARE IL COMANDO A CALDERON?” replica la signora Marcella.
“ Da quando le dovrei spiegazioni? Sono il presidente,Cami è la mia vice e non dobbiamo renderle conto delle nostre scelte! La smetta di agire da bambina dell’asilo! Bobo è più maturo di lei sebbene abbia un decimo dei suoi anni!” ribatte lui. Si sente la risata della signora Camilla.
“ Nick! Bobo ha 5 anni,non 3!” sghignazza il mio capo fra le risate.
“ Lo so,lo so bene. Che ci posso fare se la tua ex cognata sembra una cinquantenne?! Ad ogni modo,noi adesso abbiamo parecchio da fare, quindi eviti di starnazzare…ehm di polemizzare e non crei problemi!” risponde lui rivolgendosi successivamente alla signora Marcella prima di riagganciare. La signora Marcella va via imbestialita.
“ Marce,aspettami! Vengo con te!” strepita quella gallina della first lady.
 
[Roberto]
“ Daniele,ti prego,evita di gridare o non capisco!” cerco di placare Daniele che è furioso.
“ TUA FIGLIA SI È COMPLETAMENTE BEVUTA IL CERVELLO,LO CAPISCI? PERCHÉ NON CHIEDERE A GUTIERREZ DI SOSTITUIRLI? E INVECE LEI E QUEL CRETINO CHE LE SCODINZOLA DIETRO HANNO PENSATO BENE DI AFFIDARE QUELLO CHE RESTA DELL’ECOMODA A MARIO CALDERON!” sbotta.
“ Daniele,devi stare tranquillo perché io e Margherita ci stiamo recando lì. Magari può parlarle Marcella. Preferisco che Marcella tratti con Camilla perché con Nicola Mora ha pessimi rapporti!” ribatto.
“ Nicola Mora ha buoni rapporti solo con tua figlia,Roberto!” mi fa notare lui.
“ Che cosa stai insinuando?” gli chiedo.
“ Io non insinuo proprio nulla,Roberto! Ma forse è meglio che ti abitui all’idea di averlo in famiglia come genero. Magari fra qualche mese diventerai di nuovo nonno… A quanto pare i tuoi figli hanno una certa predilezione per gli intelligentoni di dubbio aspetto!” risponde. Ci manca solo questo per mandare al Creatore mia moglie! Per carità,Nicola Mora è centomila volte meglio di Vallejo,ma non credo il galateo sia il suo forte purtroppo!
“ I fidanzati di Camilla non sono mai stati brutti,Daniele. E in merito ad Armando,devi smetterla! Tua sorella troverà l’uomo giusto per lei!” ribatto. Di Vallejo si può dire tutto meno che fosse brutto!
“ Spero anch’io trovi l’uomo giusto! A patto che non somigli a quell’attrezzo che si porta dietro tua figlia e che gioca a fare il presidente!” replica per poi riagganciare. Vorrei proprio sapere il motivo del suo astio verso Nicola Mora,che ci sta solo dando una mano!
 
[Giulia]
“Amore,allora hai capito? Non dare fastidio alla signora Giulia e al signor Hermes!” raccomanda per l’ennesima volta la signora Camilla al figlio accarezzandogli le guance.
“ Faccio il bravo. Promesso!” asserisce il bambino.
“ Ecco…adesso posso preoccuparmi!” sibila lei. Ridacchio divertita.
“ Cami,dai! Lo sai che detesto fare tardi!” la esorta Nicola.
“ Ma sappi che se poi al nostro ritorno troviamo questa casa distrutta sarà anche un po’ colpa tua che vai di fretta e mi impedisci di fare le dovute raccomandazioni a Bobo!” ribatte lei.
“ Sei sempre esagerata e pessimista!” replica Nicola.
“ E tu troppo ottimista!” obietta lei. Litigano come una coppia sposata!
“ Va bene,sono tutto quello che vuoi,basta che ora andiamo! Ciao,pulce! Comportati bene!” risponde Nicola per poi rivolgersi al bambino e spupazzarlo di coccole.
“ Tu gli fai le raccomandazioni fra un milione di coccole! Ma così non ci prende sul serio!” obietta la signora Camilla ironica.
“ Faccio il bravissimo,mamma! E poi tu e Nicola tornate presto,vero?” interviene il bambino.
“ Prestissimo,amore!” gli risponde lei sbaciucchiandolo.
“ Signora Giulia,non ringrazierò mai abbastanza lei e suo marito per quello che state facendo!” si rivolge a me quella ragazza.
“ Non mi deve ringraziare. Questo bambino è così tranquillo! Andate sereni!” replico prima di vederli andar via.
 
[Sandra]
Ci mancava solo questa! A questo punto preferivo quasi ricevere gli ordini dalla bionda finta! Sono forse l’unica che la pensa come la signora Marcella: la signora Camilla e il dottor Mora hanno sbagliato a chiedere a lui di prendere il loro posto oggi!
“ Piccola,stai bene?” mi domanda il mio ragazzo. Non mi ero neppure accorta del suo arrivo!
“ Sì,certo!” farfuglio.
“ Ma non si era dimesso?” mi sussurra riferendosi al dottor Calderon.
“ A quanto pare sostituirà il grande capo!” mugugna Sofia.
“ Sofia,oggi lei passa a Gutierrez e Sandra la prendo io. Sa com’è abbiamo lavorato assieme per tanto tempo e abbiamo abbastanza alchimia, giusto Sandra?” esclama quello stronzo con fare provocatorio. Posso affogarlo?
“ Lei o Gutierrez…non fa molta differenza per me!” replico cercando di non far trasparire la rabbia per la sua frecciatina.
“ Davvero?” ribatte lui in tono di sfida.
“ Sì,dottore!” rispondo.
“ La sua risposta mi delude un po’. Lei per me non è come tutte le altre segretarie!” replica. Che cavolo vuole dire? E adesso perché sento un enorme caldo e le guance scottare?
“ In che senso?” balbetto.
“ Beh…mi avvalgo di lei perché è abituata ad occuparsi anche della mia vita privata. Quando lavoravo qui spesso le chiedevo anche di prenotare per me dei tavoli nei ristoranti,e se dovessi chiedere una cosa del genere a Sofia o a Mariana o peggio ancora ad Inesita mi imbarazzerebbe un po’,mentre so che lei non ha problemi ad organizzare per me appuntamenti con altre donne!” mi risponde. Vuole che gli prenoti un tavolo? È proprio un grandissimo stronzo!
“ Mi sorprende che lei sappia provare imbarazzo,a dire il vero!” ribatto stizzita tornando alla mia scrivania.
 
[Hermes]
“ Davvero posso prenderlo?” mi domanda il bambino continuando ad accarezzare Berto,quello che era il peluche preferito di mia figlia.
“ Certo! Se ti piace,puoi tenerlo!” gli rispondo. Che poi,a dirla tutta,questo peluche è veramente brutto e non riesco proprio a capire come possa piacergli,ma se è contento lui…
“ Sì,mi piace tanto. Ma zia Betty non si arrabbia con me perché mi sono tenuto Berto?” mi chiede. Gli accarezzo la testa.
“ No. Lei non gioca più con i peluche!” gli rispondo.
“ E se poi lei lo vuole dare al cuginetto che vive nella sua pancia? Lui è più bravo di me!” replica.
“ Perché dici così,Bobo?” gli domando stranito.
“ I nonni vogliono più bene a lui che a me. Dicono che lui deve avere una bella casa dove stare con zio Armando e zia Betty,mentre io posso stare dove sono!” mi risponde. Una casa che vedrà col binocolo se prima il dottor Mendoza non sposerà mia figlia!
“ Magari hai capito male!” ipotizzo. Non si può essere davvero così crudeli con un bambino così piccolo!
“ No,loro non mi vogliono bene. Mi hanno regalato un gioco che non posso usare e mi guardano sempre male!” obietta.
“ Però hai la mamma che ti vuole bene e Nicola e poi ci siamo io e mia moglie. Sei così dolce che è impossibile non volerti bene!” rispondo cercando di evitare di commuovermi.
“ Bobo,ti andrebbe di aiutarmi a preparare i biscotti?” domanda mia moglie facendo capolino in quella che era la camera di Betty.
“ Ma poi li mangiamo,vero?” replica il bambino. Questo bambino pensa al cibo quasi più di Nicola!
 
[Nicola]
Deve avermi scambiato per matto quando sull’uscio di casa le ho guardato il ventre. Che mi aspettavo? Di trovarlo rotondo e con dentro mia figlia? Chissà come l’avremmo chiamata! Magari sarebbe stata bella come Camilla! Nicola,era solo un sogno e non c’è ancora stato neppure un bacio vero tra te e lei!
Ho gli occhi fissi sulle sue labbra. Hanno un sapore meraviglioso e mi piacerebbe riassaporarle! Nicola,ma insomma…che cazzo ti prende?!
Mi passo una mano sulla fronte quasi d’istinto per scacciare questo pensiero che non c’entra nulla con l’argomento che stiamo affrontando al momento in banca.
“ Nick,stai bene? Vuoi andare a prendere un po’ d’aria?” mi domanda Camilla posando una mano sulla mia guancia. Lei e il direttore di banca mi guardano preoccupati,anche se lui guarda più la scollatura di Camilla,nonostante sia appena accennata dalla maglia stile impero che indossa. Menomale che non indossa una di quelle magliette che è solita portare Anna Maria o qui ci saremmo giocati il direttore per infarto!
“ Ho solo un po’ di mal di testa,Cami. Andiamo avanti!” replico accarezzando con la mia mano la sua poggiata sulla mia guancia. La sua mano ritorna poco dopo sulla scrivania e quel tale continua a fissarla come se fosse una specie di apparizione. Ok,Camilla è bellissima,ma quest’uomo potrebbe essere suo padre!
Mi guida l’istinto a posare la mano sulla sua. Vediamo se questo la pianta di farsi venire la bava e assume un tono professionale!
Camilla con mia enorme sorpresa non si sottrae,ma allarga lo spazio che occupa la distanza tra il pollice e l’indice della sua mano perché vi infili le mie dita. Lo faccio e lei stringe la presa. Adesso sono io quello distratto,ma non dalla sua scollatura (per quanto anche quella è una continua fonte di distrazione per me). Non sono concentrato sul suo discorso,ma sulla morbidezza della sua pelle che posso saggiare accarezzando col pollice le sue dita. Almeno il marpione non la guarda più!
“ Ed è tutto!” esclama alla fine Camilla. Il tale sembra quasi dispiaciuto,dato che questa frase decreta la fine di questo appuntamento e la nostra uscita da quest’ufficio.
“ Bene. Dovrò prendermi un po’ di tempo,però potremmo ragionarne in privato davanti ad un caffè,dottoressa!” ribatte il polpo. Ancora?
“ Mi dispiace,dottore,ma l’Ecomoda occupa gran parte del mio tempo e quello che mi resta di solito lo dedico a mio figlio e ai miei affetti! Può contattare la mia segretaria e farci sapere!” replica Camilla con la sua solita diplomazia. Gli ha rifilato un due di picche con un tono così dolce che il tale non si è offeso!
“ Arrivederci!” esclamiamo quasi all’unisono io e Camilla stringendogli la mano ricevendo un altrettanto formale saluto di rimando.
Accompagno Camilla alla porta tenendo una mano sul suo fianco,ma il tale continua a guardarle il sedere. Ma che cazzo! Come faccio a preservarla dai maniaci in queste settimane prima che torni suo fratello?
Una volta usciti dalla banca,Camilla di slancio mi salta al collo e mi abbraccia forte. Ricambio quell’abbraccio.
“ Grazie!” esclama posandomi più di un bacio sulla guancia.
“ Di che?” le domando ancora stravolto da quello slancio.
“ Di avermi protetto dal polpo. Insomma mi avrebbe fatto avances più esplicite probabilmente se non mi avessi presa per mano!” mi spiega.
“ E menomale che vesti in maniera composta e sobria! Se vestissi come Anna Maria,ti ritroveresti assediata di maniaci!” replico sentendo uno strano fastidio. Ride. Beata lei! Io sono logorato dalla gelosia e lei ride!
“ Ma tanto ci sei tu! Sei la mia ombra,no?!” ribatte. Annuisco.
“ Il tuo mal di testa? Se vuoi posso farti un massaggio alle tempie!” esclama. Un massaggio alle tempie?
Senza che io acconsenta o rifiuti,poggia i suoi polpastrelli sulle mie tempie compiendo dei leggeri movimenti circolari che mi fanno rilassare. Questa donna è una mano santa. Sembra sempre avere la soluzione a tutti i miei problemi!
“ Va un po’ meglio?” mi chiede. Apro per un attimo gli occhi e noto che la gente ci fissa. Annuisco.
“ Ma sarebbe meglio usare questo antidolorifico alternativo in macchina o diventiamo l’attrazione della strada!” rispondo facendola ridere per poi prenderla per mano al fine di condurla all’auto. Questa sensazione strana che mi prende quando intreccia le dita con le mie,cos’è?
“ Manca più di un’ora al prossimo appuntamento e vorrei portarti con me in un posto,che ti aiuterà a mandar via questo mal di testa. Ci stai?” mi propone mentre camminiamo.
“ Sì. Mi fido di te!” le rispondo.
 
[Patrizia]
“ Cioè te l’ha detto così?” mi domanda Marcella alla fine del mio racconto.
“ L’avrei strangolato! Ora capisci perché sono così complici lui e quella gattamorta? Che poi è raro che una persona si trovi l’amante più brutto del partner ufficiale! Bisogna essere pazzi per fare una cosa del genere!” rispondo. Mi rendo conto solo dopo dell’uscita infelice fatta.
“ Scusa!” mi scuso.
“ Lo diranno tutti quando vedranno Armando e quella assieme,quindi temo dovrò abituarmi a questo tipo di battute!” replica. In effetti…
“ Come stai?” le domando. Abbassa lo sguardo.
“ Ciò che non uccide,fortifica,no? E poi fra qualche giorno torneranno quindi dovrò farmi forza per forza!” mi risponde.
“ E se una volta risolta la questione dell’Ecomoda,lui volesse tornare con te?” le chiedo.
“ Ci manca solo questa! Immagini io e te al parco a spingere sulle altalene i figli avuti da Camilla e da quello sgorbio? Grazie,ma passo! Non fa proprio per me un uomo che ha un figlio con un’altra!” replica. In effetti l’immagine è a dir poco terrificante!
“ No,passo anch’io. Preferisco un giro di shopping!” replico.
“ Con i soldi del saltimbanco o hai intenzione di lasciarlo?” mi chiede.
“ Non lo so. L’idea che il moccioso sia figlio suo mi fa saltare i nervi!” le rispondo sinceramente.
“ Hai capito la santa Camilla?! Faceva tanto la vedova affranta e invece se la spassava con quello lì. E magari quel pezzente del marito l’ha lasciata proprio perché lei era incinta di Nicola Mora! Che poi ci vuole un pelo sullo stomaco ad andare a letto con quel Nicola Mora,senza offesa per te che lo fai per necessità!” commenta Marce dandomi le spalle mentre cerca non so cosa nei cassetti alle spalle della sua scrivania.
“ Marcella,che vuol dire quello che hai detto?” quella voce femminile ci fa sobbalzare. Da quando Margherita entra negli uffici senza bussare?
Lei e Roberto sono a dir poco scioccati e con dei visi cadaverici. Adesso ti sistemo io,Camilla Mendoza! 
 
[Camilla]
Mi dispiace che non ci sia anche Bobo qui con noi,ma la verità è che sto bene da sola con Nick. Mi fa ridere,è dolcissimo,è gentile e quando mi guarda come sta facendo ora,il cuore mi batte forte come non ha mai fatto neppure alla mia prima cotta!
“ Passato il mal di testa?” gli domando poggiando il mento sul suo torace. Spero solo che il direttore della prossima banca dove andremo non prenda male i nostri vestiti sporchi di erba. Mi fa sentire tranquilla stare sdraiata su questo prato con lui.
“ Sì. Tutto merito tuo!” risponde chiudendo gli occhi mentre continua a stringermi fra le braccia e a massaggiarmi la cute coperta dai capelli.
“ Non ti da fastidio il fatto che ho chiesto a Calderon di sostituirci,vero?” chiedo sedendomi sull’erba accanto a lui. Non voglio altri malintesi!
Si siede pure lui divaricando le gambe e mi fa segno perché io mi sieda in quello spazio. Meglio perché almeno posso guardarlo negli occhi mentre mi risponde! Mi sposto e mi inginocchio sedendomi sui talloni a braccia conserte in attesa di una risposta.
“ No. Certo,se penso a come ti ha trattata,mi viene voglia di evirarlo,ma meglio lui che Miss Spocchia!” risponde. Sorrido.
“ Anche perché Marcella avrebbe chiesto alla tua bella di affiancarla!” commento. Ci manca solo questa! E poi che avrà mai da sorridere a quella maniera? C’è poco da essere contenti!
“ E così qualcuna qui è gelosa!” mi punzecchia intrecciando le mani sulla mia schiena per avvicinarmi ancora di più a lui.
“ Per niente…un po’ come non lo eri tu ieri quando è arrivato Mario e sei andato via come una furia!” ribatto. Mi stringe più forte regalandomi tanti piccoli baci all’attaccatura dei capelli. Sto così bene fra le sue braccia!
“ Cosa volevi dirmi stamattina?” gli chiedo. Ritorna subito sveglio e preoccupato.
“ Ieri sera io e Patrizia abbiamo litigato!” esordisce.
“ Nulla di nuovo! Ed io che credevo fossi tornato indietro perché ti mancavo!” commento ironica. Mi regala tanti piccoli baci sulla guancia.
“ Stavo male davvero quando sono andato via da casa tua! Ho avuto paura di averti persa!” mugugna. Lo abbraccio d’istinto. Mi stringe forte.
“ Siamo stati male tutti e due quindi non vale più la pena parlarne! Continua con quello che devi dirmi!” replico poggiando la testa sulla sua spalla. Mi accarezza dolcemente i capelli.
“ Mi ha chiesto se Bobo…insomma…Bobo dice a tutti che sono suo padre e lei voleva sapere quanto fosse veritiera questa diceria!” farfuglia. Mi allontano da lui e resto basita a fissarlo come se mi avesse detto di aver visto volare gli asini. Bobo dice a tutti di essere figlio di Nicola?
“ E-E tu?” balbetto.
“ Ho confermato. Mi sono inventato che avevamo avuto una storia 5 anni fa e che Bobo è mio figlio. Mi dispiace! So perfettamente di averti rovinato la reputazione con questa storia perché non sono proprio l’uomo che tutte vorrebbero come padre per i loro figli e se sei arrabbiata io posso inventare di averlo detto solo perché arrabbiato con lei…” si ferma solo quando bacio dolcemente l’angolo destro della sua bocca.
“ Tu parli troppo e quando straparli dici gran parte delle volte cose non vere! Io andrei a piedi a Lourdes se tu fossi il padre biologico di Bobo e,da quello che ho potuto capire,ne sarebbe felice anche lui! Quindi ti ringrazio per avermi salvato ancora una volta,per avermi protetto anche se eri arrabbiato con me!” affermo. I suoi occhioni diventano lucidi.
“ Non ero arrabbiato! Avevo solo paura. Mario Calderon sarà anche uno stronzo,ma ha un certo successo con le donne!” mugugna.
“ Tu non hai nulla meno di Mario. Anzi sei decisamente meno sadico e più dolce,più intelligente ed hai un sorriso più bello! Dobbiamo lavorare un po’ sull’autostima,dottor Mora!” replico. Perché crede di avere qualcosa in meno di Mario?
“ Non mi hai detto se mi hai perdonato per ieri!” mi fa notare. 
“ E come faccio ad arrabbiarmi con te dopo tutto quello che fai per me e per Bobo?! È stato solo un bruttissimo malinteso! Ieri sera eravate così dolci tu e Bobo mentre dormivate abbracciati!” rispondo accarezzandogli le guance e i capelli. Mi bacia dolcemente la fronte per poi far giocare i nostri nasi. Sui nostri visi si palesano dei sorrisi ebeti che non vogliono proprio andar via.
“ Nick!” lo chiamo. Risponde con un mugugnino accarezzandomi i capelli.
“ Ti ricordi quando ero ancora a Zurigo,il giorno prima della mia partenza e ti dissi che avevo litigato con Armando?” gli domando.
“ Sì e mi sono chiesto come si faccia a litigare con una donna come te!” mi risponde posandomi un bacio sulla punta del naso.
“ Tu volevi sapere il motivo ed io ti risposi che era qualcosa di lungo da spiegare. L’argomento era Samuel!” replico. Si irrigidisce.
“ Nel senso che tuo fratello sa…” farfuglia.
“ No,non sa che sta con la madre di un amichetto di Bobo e non sa neppure tutto il resto. Premeva perché gli raccontassi di Bobo,ma io non voglio…” gli spiego.
“ Se lasci fare a Patrizia,per quando sarà tornato tuo fratello tutti in azienda crederanno che Bobo sia mio figlio! In fondo è una bugia a fin di bene che estinguerà questa storia una volta per tutte! Se crediamo in quello che diciamo,andrà tutto bene,Cami! E poi ci sono io con te!” mi rassicura coccolandomi. Sorrido. Non so se essere contenta o preoccupata per la reazione di mia madre ad una notizia del genere!
 
[Margherita]
Non ci posso credere! La somiglianza di Bobo con quel tipo alla nascita è stata solo una mia suggestione! Mio nipote non ha nulla a che fare con quello sfaccendato che ha rischiato di rovinare la vita di mia figlia! Meglio Nicola Mora che Vallejo… almeno quel ragazzo è un lavoratore. Un morto di fame,ma almeno non è sfaticato!
“ Hanno avuto una storia?” domanda sconvolto mio marito.
“ Direi di sì,Roberto. Io e Nicola abbiamo un rapporto molto solido e lui ha ritenuto giusto avvisarmi!” gli risponde Patrizia. Molto solido non direi,visto che non fanno altro che litigare! E poi ho notato come il dottor Mora guarda mia figlia!
“ Marcella,tu lo sapevi?” le chiede mio marito.
“ Non prima di due minuti fa!” risponde lei.
“ E Daniele lo sapeva? Insomma prima al telefono ha fatto battute strane…ne era a conoscenza?” ribatte Roberto.
“ No,non credo. Anche se qui in azienda lo sospettavano tutti da quando Camilla e il bambino sono arrivati!” risponde Patrizia.
“ E quindi vuole riconoscere il bambino?” le domando. Sarebbe più giusto che si sposassero e dessero una famiglia normale a Robertino!
“ Mah…questo non lo so. La cosa migliore sarebbe farlo riconoscere da un probabile compagno di Camilla,Margherita. Magari incapperà in un insigne uomo d’affari e quel bambino in tal modo risulterà discendente da due famiglie di alto rango. In fondo Nicola si sta ancora facendo le ossa e nel nostro bel mondo ancora non lo conosce nessuno!” replica Patrizia.
“ Questa decisione,se permettete,spetta a Camilla!” interviene mio marito.
“ No,Roberto. Ti ricordo che Nicola è il mio fidanzato!” obietta Patrizia.
“ Ed è il padre di nostro nipote,Patrizia. Il benessere del bambino viene prima di tutto. Sarò io e solo io ad affrontare quel ragazzo!” ribatte mio marito fermamente.
“ Il dottor Mora dovrà assumersi le sue responsabilità sia verso Camilla che verso Bobo!” aggiungo. Lo aspetta un discorso molto molto serio!
 
[Giulia]
“ Sono proprio carini i tuoi biscotti!” commento per tirare su di morale Bobo che non ha preparato dei biscotti proprio bellissimi da guardare. Sono un po’ strambi. Il bambino ha il naso tutto sporco di farina e spero solo riesca a rendersi presentabile prima dell’arrivo di sua madre.
“ Dici che a Nicola piaceranno?” mi chiede speranzoso.
“ A Nicola piace tutto quello che è commestibile,lasciatelo dire da uno che ha sempre la dispensa vuota per colpa sua!” risponde mio marito.
“ Che vuol dire?” chiede il bambino.
“ Che Nicola mangia parecchio!” rispondo impacciata.
“ Anche io. A lui piacciono tanto gli hamburger e le patatine fritte e i dolci!” replica Bobo.
“ Magari gli piacessero solo queste cose…almeno metà della mia spesa quotidiana sarebbe salva!” sibila Hermes.
“ Voglio far vedere a lui e alla mamma come sono stato bravo. Glieli lasciamo alcuni?” mi chiede Bobo.
“ Ma certo! Vedrai che saranno contenti!” gli rispondo.
“ Figuriamoci se Nicola non è contento di fronte a dei biscotti!” sibila mio marito. Scuoto il capo rassegnata a questo suo << affetto >> nei riguardi di Nicola!
 
[Mariana]
“ No,ragazze,ho sentito benissimo! Il bambino ha sempre detto la verità ed ora si spiega anche la complicità fra la signora Camilla e Nicola Mora!” affermo.
“ Quindi la donna delle carte è lei?” domanda Sofia.
“ Di sicuro non sono io. Ora torna tutto: l’amore,il figlio… Certo non invidio il poveretto che si ritroverà a subire un processo alle intenzioni dalla signora Margherita,che mi è sembrata la più agguerrita!” rispondo.
“ Mi sembra anche normale! Certo che non mi aspettavo che il presidente fosse così!” interviene Sandra.
“ In che senso?” le chiedo.
“ Ti sembra bello che abbia lasciato la signora Camilla incinta e se ne sia fregato per 5 anni?!” replica.
“ Magari si sono solo persi di vista,visto l’auto-esilio della signora Camilla in Svizzera! Ed ora che si sono rivisti non si lasceranno più!” ribatte Ines.
“ Sì,come no. La verità è che gli uomini sono tutti stronzi! Prima di portano a letto e poi passano subito a quella seguente della lista!” afferma Sandra incazzata.
“ Quindi è per questo che non vuoi andare al sodo col tuo Mr. Muscolo?” la punzecchia Sofia.
“ Non stavamo parlando di me,ma del fatto che Bobo è figlio di Nicola Mora. Chissà se il signor Armando lo sapeva quando l’ha picchiato fuori casa di Ines. Magari il vero motivo non era Betty,ma il comportamento scorretto di Nicola Mora con la signora Camilla!” replica Sandra. È un’ipotesi da non scartare del tutto!
“ Di cosa state spettegolando?” domanda una voce alle nostre spalle.
“ Dottor Calderon,questo è il bagno delle donne!” gli fa notare Sofia.
“ Lo so. Non era questa la mia domanda! Quale comportamento scorretto avrebbe avuto Nicola verso Camilla?” replica lui.
“ È arrivato il cavaliere senza macchia e senza paura!” sibila Sandra.
“ Ha detto qualcosa,Sandra?” le chiede lui.
“ Che qui dentro lo sanno anche le mura di cosa stiamo parlando. Bobo è figlio del Presidente,intendo quello vero non lei!” risponde lei non ripetendo davvero ciò che aveva detto prima. Il dottor Mario resta di sasso. 
 
[Mario]
Esco dal bagno interdetto e mi rifugio in presidenza ancora scioccato dalla notizia appresa. Insomma ieri io e Camilla abbiamo parlato molto di Nicola Mora,anche se a dire il vero ne ho parlato più io per farle ammettere il suo palese interesse nei riguardi di lui,e mi domando perché non me l’abbia detto! Magari è solo un pettegolezzo! E Armando lo sa? Sa che sua sorella è già stata con Nicola? Riesco a prevedere senza troppo sforzo le sue urla isteriche!
“ Calderon,che vuoi? L’azienda è ancora intera o in poco più di 2 ore hai già distrutto il poco che era rimasto? O forse è stata Marcella a radere tutto al suolo?” esordisce Camilla.
“ Camilla,qui girano voci strane. Dicono che Nicola è il padre di tuo figlio!” le comunico senza troppi giri di parole.
“ Ah… non pensavo la first lady avesse messo i manifesti! Comunque è vero! Non credevo di dover fare un comunicato stampa per questo!” risponde. Oddio!
“ E Armando lo sa?” le chiedo.
“ No. Come non sa come mai ti detesto tanto,ma se vuoi glielo racconto!” risponde. Impallidisco.
“ Preferirei di no!” replico.
“ E allora lasciami decidere da sola quando raccontare a mio fratello della paternità di Bobo! Buon lavoro ed evita di spettegolare!” ribatte prima di riagganciare. Armando raderà tutto al suolo dopo questa notizia bomba!
 
[Camilla]
È la terza banca quella verso cui ci stiamo dirigendo e sinceramente sono un po’ stanca. Insomma finché la nostra azienda andava bene,tutti c’erano affiliati,ora invece sembriamo quasi far loro paura.
“ E così la menzogna si sta diffondendo!” commenta Nick. Faccio per spegnere la radio,ma Nicola ha la mia stessa idea e le nostre mani si scontrano. Le nostre dita si intrecciano in automatico e lui porta la mia mano assieme alla sua sulla leva del cambio.
“ Se vuoi tornare indietro e smentire…” mi interrompe.
“ No. Io sosterrò questa storia fino alla morte e non mi da fastidio che credano tutti questa cosa! Mi fa più paura la reazione di tua madre,a dire il vero!” afferma. Sorrido.
“ La tua ragazza è un merlo strillone!” gli comunico. Ride.
“ No,è una cornacchia. Cami,hai mai sognato qualcosa di strano?” mi domanda Nicola.
“ Sempre. I miei sogni sono sempre stati strani.” Gli rispondo.
“ Anche cose che sai che non potranno mai realizzarsi?” mi domanda.
“ Sì. Una volta ho sognato di sposare Tom Cruise.” Rispondo.
“ Sono serio. Hai mai sognato qualcosa che potrebbe non avverarsi mai,ma che in quell’attimo,quando lo vivi nel sogno,ti sembra reale,ti sembra davvero tuo?” mi chiede. Ma che gli prende? Si vede così tanto che ho sognato di fare l’amore con lui stanotte?
“ S-Sì,è-è successo un paio di volte. E poi mi sono svegliata con una sensazione strana. Come invasa da un misto di paura e di illusione, spaventata ma sognante!” gli spiego vaga.
“ Dai…che sogno hai fatto? Hai sognato Patrizia che vinceva il Nobel?” gli domando strappandogli un sorriso.
“ Ehi…ho detto un sogno strano,ma nulla a che vedere con l’ambito della fantascienza!” mi risponde facendomi ridere e ridendo con me.
“ Non cambiare argomento,dottor Mora. Mentre dormivi stamane avevi un sorriso enorme sulla faccia,che sogno era?” gli chiedo curiosa.
“ Un sogno strano,ma bello. Secondo te sogni del genere cosa vogliono dire?” replica.
“ Forse sono sogni mediante i quali l’inconscio ti mette davanti a qualcosa che tu vuoi,ma che non sai di volere,qualcosa che in cuor tuo desideri,ma di cui non hai ancora preso atto!” ribatto. Frena di botto. Che ho detto di male?
“ Scusa!” farfuglia.
“ Nicola,stai bene? Ti va se ci fermiamo e facciamo una passeggiata perché mi sembri un po’ strano?!” ribatto. Annuisce prima di accostare non molto lontano.
“ Ho sognato una famiglia. Una famiglia in cui ero felice,la famiglia che ho sempre sognato,che ho sempre voluto,ma non con Patty per fortuna.” Mi racconta dopo aver parcheggiato e dopo aver fatto qualche passo a piedi. Continua a prendere a calci dei sassolini.
“ E con chi?” gli chiedo un po’ scombussolata.
“ Una donna. Quando l’ho vista girare per casa con il pancione non mi sentivo fuori posto,mi sentivo a mio agio…toccarle il pancione, baciarla era naturale per me,come respirare!” mi spiega. Gli interessa un’altra donna? Fa bene perché io probabilmente non potrò mai dargli nulla da quel punto di vista!
“ E-E ti senti in colpa per Patrizia?” gli domando.
“ No,ho solo paura che questa cosa non si realizzerà mai!” mi risponde. Gli accarezzo la guancia.
“ Non è Betty questa donna,vero?” gli domando. Mio fratello lo ammazza se scopre una cosa del genere! Altro che cazzotti…si arma proprio di lupara e lo fa secco!
“ No. Con Betty mi sarebbe sembrato un incesto. Per me è una sorella,solo una sorella…” mi risponde. E allora chi cavolo è? Sarà una delle segretarie? Sandra? Mariana? O magari è Marcella?
“ E allora con chi? La conosco?” gli chiedo.
“ La conosci molto bene,meglio di me o di qualsiasi altra persona! Nessuno può conoscerla meglio di te,anche se il mio obiettivo è conoscerla sempre di più perché mi piace un sacco perdermi nei suoi occhioni!” mi risponde. Ha sognato me?
“ Mia madre?” domando ironica. Sbianca totalmente mentre rido a crepapelle. Mi abbraccia da dietro stritolandomi quasi.
“ Devi smetterla,Cami! Manca solo tua madre per finire in analisi!” asserisce fra le mie risate per colpa della sua tortura a base di solletico.
“ L’hai detto tu che le somiglio!” ribatto.
“ Ma non era un’offesa! E poi mi riferivo solo ai colori. Tu sei più bella,più dolce e anche più normale. Ieri ha fatto piangere Bobo col suo commento del cavolo! Crede per caso che il piccolino sia un canguro? Anche Bobo è un bambino e non mi piace che tua madre cominci già a fare preferenze con un bambino che non è ancora nato!” afferma. Mi volto verso di lui con gli occhi lucidi e lo abbraccio forte.
“ Mia regina,a cosa devo questo abbraccio?” mi domanda.
“ Sei così dolce con me e con Bobo. Io non credevo esistessero uomini come te prima di conoscerti!” gli rispondo quasi in lacrime.
“ E invece ci sono e mi dovrai sopportare. Cami,mi piacerebbe tanto restare così,ma dobbiamo tornare indietro o ci salterà l’appuntamento con la banca!” replica. Annuisco prendendolo per mano. In effetti dobbiamo sbrigarci a tornare alla macchina!
Stiamo tornando indietro quando alcune gocce cominciano a bagnarci prima del vero e proprio diluvio. Porca miseria!
“ Cami,vieni! Dobbiamo ripararci in un bar o sotto un porticato!” esclama trascinandomi con lui. Mi verrebbe anche da ridere per un evento simile,se non fosse che i miei capelli dopo somiglieranno al pelo di un barboncino e che sarò orribile!
Ci ripariamo sotto un porticato,ma ormai siamo zuppi entrambi. Diciamo che il temporale è stato dirompente sin da subito e quindi correndo,ci siamo bagnati di più. Scoppiamo a ridere guardandoci in faccia per come siamo ridotti.
Quando lo fisso,lo trovo con i capelli completamente bagnati e le gocce d'acqua lungo il profilo del viso,sul collo. Pulisce le lenti degli occhiali con un fazzoletto che aveva nella tasca dei pantaloni. Che cavolo di giornata! E perché il cuore mi batte così forte?
 
[Nicola]
Mi rimetto gli occhiali e la becco a fissarmi. La pioggia deve avermi ridotto peggio di come sono solitamente,mentre lei è bellissima con i capelli bagnati,alcune goccioline di pioggia sul viso e una si è soffermata sulle ciglia superiori.
Non so dove trovo il coraggio dopo quello che è successo ieri,ma le stringo un fianco intrappolandola fra le mie braccia e porto il suo viso abbastanza vicino al mio. Le scosto i ricci dal viso e la bacio. Risponde a quel bacio allacciandomi le braccia al collo. Ci baciamo intensamente stretti l’uno all’altra.
Questo è di certo il paradiso! Brutalmente interrotto da un tuono,che purtroppo mi riporta con i piedi per terra.
“ Ehi! Ti sei incantato? Sognavi ad occhi aperti e sono certa che non hai sentito neanche mezza sillaba di quello che ti ho detto!” esclama Camilla. C’ha preso su tutto! Sognavo ad occhi aperti…
“ Stavo pensando…” mugugno.
“ Pensavo ti fossi addormentato ad occhi aperti. Ho anche pensato di darti un bacio!” mi canzona. Impallidisco. Perché dice queste cose?
“ Ehi,non volevo turbarti!” esclama accarezzandomi la guancia. Abbozzo un sorriso.
“ Scusa. Stavo pensando alle banche!” replico per darmi un tono. Non posso di certo dirle che cosa stavo sognando!
“ Veramente dalla faccia sognante e beata che avevi sembrava stessi continuando il tuo sogno di stamattina,presidente!” ribatte. Beccato!
“ Camilla!” la redarguisco col viso congestionato.
“ Beccato! Guarda che se è Marcella puoi dirmelo!” mi canzona. Mi parte una tosse isterica anche se so perfettamente che ha capito l’identità della donna del sogno.
“ Ma che sei pazza? Non sono masochista! E poi te l’ho detto: Miss Spocchia non è brutta forse fuori,ma dentro sì. Non mi attrae!” replico.
“ Stai con Patrizia Fernandez…quindi sì,sei masochista!” ribatte. Le solletico i fianchi per gioco e mi finisce addosso. Solleva il viso guardandomi negli occhi. Le scosto una ciocca di capelli dal viso. La sua pelle è morbidissima.
“ Scusa. Non avrei dovuto farti il solletico…” mugugno. Magari si è arrabbiata!
“ E credi bastino delle scuse?” replica con un tono enigmatico prima di solleticarmi i fianchi e l’addome.
“ N-No. C-Camilla!” balbetto fra le risate. Riesco chissà come a fermarla e ad intrappolarla fra le mie braccia. La sento rabbrividire.
“ Cami,hai freddo?” le domando. Annuisce. L’abbraccio accarezzandole le spalle e cercando di riscaldarla un po’.
“ Speriamo smetta presto di piovere,anche perché mi sa che l’appuntamento con la banca è saltato e poi c’è Bobo che dobbiamo andare a riprendere!” rifletto ad alta voce accarezzandole i capelli. Mi piace avere la sua testa sulla spalla.
“ Speriamo non abbia fatto impazzire i Pinzon! Dio Mio,i miei capelli saranno un orrore quando saranno asciutti!” esclama. Il suo fiato sul collo mi fa rabbrividire.
“ Non è vero!” replico chiudendo gli occhi per qualche attimo.
“ Sì,invece. Sembrerò un barboncino!” ribatte. Rido.
“ Allora dovrai abbaiare e ti comprerò anche un guinzaglio!” affermo divertito.
“ Cretino!” replica facendo per colpirmi,ma la stringo di più fra le braccia per non farla muovere.
“ Abbaia! Se abbai ti compro i croccantini!” la canzono.
“ I croccantini li mangerai tu stasera a cena se non la smetti!” mi minaccia.
“ Ed io diserto e ceno da Patty!” ribatto con strafottenza.
“ E poi dici di non essere masochista! Almeno i croccantini non sono avvelenati…con la tua cara Patty rischi la lavanda gastrica!” replica acida strappandomi una sincera risata. Che tipa!
“ Posso farti una domanda?” le chiedo. Annuisce.
“ Ti interessa ancora l’ex marito di Patrizia? Per questo usi sempre espressioni tanto gentili per parlare di lei?” le domando. Si allontana da me quasi come scottata.
“ Scusa! Se ti dà così fastidio,da oggi sarò tutta uno zucchero con la tua preziosissima fidanzata e non offenderò più quel mancato premio Nobel!” risponde risentita.
“ Non ho detto che non puoi offenderla! E non hai risposto alla mia domanda!” le faccio notare.
“ No,non mi interessa Brickman. E sì,sono gelosa di Patrizia forse…ho cominciato ad esserlo di recente quindi il fatto che si sia messa fra me e Maurizio non c’entra nulla!” mi risponde. E allora il motivo qual è? E se fossi io? Nicola,ma che vai a pensare?
“ Non hai motivo di essere gelosa di lei!” le sussurro facendole poggiare la testa sul mio petto quasi come per farle ascoltare il battito incessante del mio cuore. Sorride.
“ Restiamo così finché non smette!” mi propone rannicchiandosi per bene fra le mie braccia. Mi ritrovo a coccolarla e a lasciarmi coccolare da lei sperando che questo temporale non cessi mai più!
 
[Marcella]
“ Davvero? Insomma in poche parole il tuo capo ha avuto un figlio dalla sorella di Armando?” mi chiede Ricardo scioccato. In effetti lo capisco perché tutt’ora anch’io sono basita per la scelta a dir poco bislacca di Camilla! Dio Mio,quell’uomo è orribile!
“ Già! Ancora devo capire se facesse uso di stupefacenti all’epoca. Tu non puoi saperlo,ma il tale in questione è più brutto della morte!” gli rispondo. Ridacchia.
“ Pensare che quando eravamo adolescenti Camilla piaceva pure a me!” commenta.
“ Più corteggiata di Miss Colombia la mia ex cognata!” osservo acida.
“ Smettila di fare la gelosa. È storia vecchia e poi non vorrei mai essere nei panni di quel tale dato che Armando è gelosissimo di sua sorella. Lo farà a fette quando tornerà!” replica. Quando tornerà sarà Daniele a fare a fette lui per averci rovinati!
“ Marcella,sei ancora lì?” mi chiede.
“ Sì,certo. Pensavo al fatto che quei due cretini hanno lasciato il comando a Mario Calderon!” rispondo.
“ Davvero? Non è stata propriamente una scelta intelligente,visto che è pure un po’ colpa sua se vi trovate in questa situazione!” replica.
“ Non dirlo a me. Sono nera di rabbia!” ribatto.
“ Tesoro,scusa ma io adesso devo proprio andare perché sto facendo tardi ad un appuntamento di lavoro. Ci sentiamo più tardi,ok?” esclama enigmatico. Mi ha chiamata << tesoro >>? E poi perché tanto mistero?
“ Va bene. A dopo!” rispondo laconica prima di riagganciare. Possibile che gli uomini con cui mi vedo debbano sempre avere dei segreti?
 
[Armando]
“ Amore,ma sei sicuro che non vuoi una mano?” mi domanda mia moglie. Mi volto con difficoltà verso di lei per via di tutti i pacchetti che mi oscurano totalmente la visuale.
“ No,sei incinta,amore mio. Capisco che tu ogni tanto lo dimentichi,ma c’è la nostra topolina dentro di te e non devi fare sforzi!” le rispondo.
“ Io però te l’avevo detto che avevamo esagerato con le tutine! Ti stai sfacchinando,Armando!” mi fa notare.
“ Nulla è abbastanza. E poi ci serviranno! In fondo i bambini vanno cambiati spesso e quindi più tutine abbiamo e meglio è!” le rispondo.
“ E anche i giocattoli dei bambini vanno cambiati spesso? No,perché ti sei dato alla pazza gioia pure con quelli,amore mio!” osserva. Ridacchio divertito.
“ E va bene,lo ammetto: mi sono fatto prendere la mano,ma è la nostra prima figlia ed io non vedo l’ora che nasca! Piuttosto non sei stanca di camminare a piedi? Vuoi che prendiamo un taxi?” ribatto.
“ Amore,siamo a 5 minuti da casa. Non ha senso scialacquare altri soldi per nulla! E poi mi piace passeggiare con te. Non l’abbiamo mai fatto a Bogotà!” mi risponde. Mi fermo per posarle un casto bacio sulle labbra.
“ Appena torneremo,ce ne andremo a cena fuori. Voglio che tutta Bogotà sappia che Armando Mendoza è follemente innamorato di sua moglie e di sua figlia!” le prometto. Sì,tutto il mondo deve sapere che ho finalmente trovato la mia strada con la mia Betty!
 
[Roberto]
È inutile negarlo: è stata una doccia fredda. Cinque anni per abituarmi ad avere un nipote col sangue di quello sfaccendato ed oggi mi rendo conto che ho perso mia figlia e 5 anni di mio nipote per nulla! Bobo è figlio di Nicola Mora! Forse la fame smodata l’ha presa da lui!
“ In fondo avremmo potuto dedurlo dalla presenza costante di quel ragazzo a casa di nostra figlia e del fatto che sia fin troppo legato al bambino per conoscerlo da così poco!” afferma mia moglie.
“ Il famoso richiamo del sangue!” commento laconico.
“ Ma perché farci credere che fosse figlio di quel perdigiorno?” domanda più a se stessa che a me.
“ Non lo so. Più provo ad entrare nella testa di nostra figlia,e meno la capisco!” le rispondo.
“ Non dirlo a me!” commenta. In realtà Margherita non l’ha mai compresa perché hanno idee diametralmente opposte praticamente su tutto!
“ Credi che la sposerà?” mi chiede. Mi cade il giornale di mano.
“ Margherita,Nicola Mora è ancora fidanzato con Patrizia!” le rammento.
“ Ma è sempre appiccicato a nostra figlia…qualcosa dovrà pur voler dire,ti pare?!” obietta. La guardo male.
“ Lo faccio per lei. Insomma la cosa più naturale sarebbe che si sposassero. Lo dico anche per Bobo! Il bambino adora suo padre e nulla lo renderebbe più felice che vivere con lui!” mi risponde. Questa è la volta buona che Camilla ci manda a quel paese!
 
[Patrizia]
“ Sei un cretino,ecco quello che sei! Roberto ha trovato strane le tue battute su Camilla e Nicola precedenti alla mia rivelazione! Ti piace rendermi la vita difficile?” sibilo cercando di non urlare.
“ Mi dispiace. Sono state spontanee!” risponde Daniele.
“ E anche i sospetti di Roberto lo sono stati! Magari tu sei eccitato da questo essere beccati da un momento all’altro,ma già ieri abbiamo rischiato grosso ed io non amo il brivido del pericolo!” replico.
“ Capirai! Il tuo caro Nicola dovrebbe solo ringraziarmi perché ti soddisfo come non sa fare lui!” commenta sfacciato.
“ E tu per questo decidi di fare battute che possono ritorcersi contro di me? Cos’è? Odi Camilla perché magari qualche anno fa ti piaceva e ti ha dato qualche due di picche ed ora ti rode che non tenga a distanza Nicola? Sei geloso di Nicola per via di Camilla?” replico.
“ No. Non mi è mai interessata Camilla. Bel fondoschiena il suo,ma non è una 90-60-90 e quindi non fa proprio per me! E comunque ho poco da essere geloso di quel saltimbanco! Cos’ha quello più di me?” ribatte.
“ La presidenza dell’Ecomoda!” rispondo.
“ Destinata a durare giorno più giorno meno quanto la vostra relazione,Patrizia! Io posso prendermi ciò che ha come e quando voglio! La mia era solo una battuta e non credevo di scatenare tutto questo putiferio! Ora scusami che devo andare a lavorare! Ci vediamo!” replica prima di riagganciare. Detesto che l’ultima parola debba essere sempre la sua!
 
[Camilla]
E così dopo l’appuntamento sfumato con la terza banca,dato il netto anticipo sulla tabella di marcia per la visita alla prima casa da vedere oggi,siamo seduti al tavolino di un bar a mangiare i cioccolatini che ci sono stati offerti dalle banche in cui siamo andati e che non abbiamo avuto l’eleganza di rifiutare!
“ Non credevo che le banche avessero cioccolatini così buoni!” commenta imboccandomi. Ridacchio.
“ Sei tremendo quando si tratta di cibo!” esclamo. Ritira le dita che intrappolavano il cioccolatino,le quali erano protese verso le mie labbra.
“ Adesso sono molto offeso!” asserisce.
“ Ridammi quel cioccolatino,presidente!” gli intimo divertita.
“ Dovrai farti perdonare e meritartelo!” ribatte. Mi avvicino e gli allaccio le braccia al collo baciandogli la guancia.
“ Perdonata?” gli domando. Scuote il capo non staccando gli occhi dai miei. Non so se sia frutto dell’ansia il battito accelerato del mio cuore, ma considero un buon segno il non essere assalita dal panico come ieri.
“ E dai!” lo supplico strofinando il mio naso contro il suo. Porta la sua mano dietro la mia nuca per poi scendere verso la schiena. Mi fa i grattini mentre delineo la sua mandibola con dei piccoli casti baci.
“ Perdonata?” gli domando con la voce tremante.
“ Forse!” mugugna col respiro accelerato.
“ Nick,dai! I grattini no!” protesto debolmente. Sono il mio punto debole e spero abbia tirato ad indovinare perché l’idea che mi legga nella testa è a dir poco inquietante. Si immobilizza all’istante.
“ Scusa. Ti ha infastidito?” domanda sfiorandomi dolcemente la guancia. Scuoto il capo carezzandogli la fronte con la punta delle dita. Sorride poggiando la fronte alla mia quando porto la mano dietro la sua testa. Mi piace tanto avere le dita fra i suoi capelli e massaggiargli la nuca!
“ I tuoi massaggi mi piacciono da morire!” mugugna delineando con tanti piccoli baci la mia mandibola per poi posare un piccolo bacio sulla punta del mio naso. Tremo. Come può farmi quest’effetto qualche innocente bacio? Lo so: perché Nick è diverso e probabilmente il mio cuore se n’è accorto prima di me!
Comincia ad avvicinarsi piano al mio viso,ma leggo nei suoi occhi il terrore. Ha paura di sbagliare di nuovo come ieri,paura che su di me ripiombino i ricordi dell’incubo vissuto,paura di essere rifiutato. Non può sapere che non mi sono mai sentita tanto tranquilla e serena in vita mia e che voglio che lo faccia. Sì,voglio quel bacio. Voglio che mi baci anche se non so esattamente cosa provo per lui e per quale motivo, nonostante lo conosca da poco,la paura che lui vada via mi fa stare male.
Più si avvicina al mio volto e meno riesco a controllare il mio corpo. La mia mano si muove spontaneamente per accarezzargli la guancia. Il mio indice gioca con il lobo del suo orecchio. Chiude per un attimo gli occhi e gli sfugge un sospiro. Quando riapre gli occhi il suo sguardo è più intenso e ben presto rapisce il mio.
Le mie dita si perdono fra i suoi capelli sfiorandogli delicatamente la cute. Mi posa un piccolo bacio sulla punta del naso per poi scendere lentamente verso le labbra. Quest’attesa è una piacevole agonia. Chiudo gli occhi sperando di porre fine a quest’attimo sospeso pregustando il momento in cui le sue labbra si uniranno alle mie. Accarezza più volte la punta del mio naso con la sua e sorrido. Poggio la mano sulla sua guancia e mi avvicino per colmare quella distanza. Le nostre labbra si sfiorano piano…
“ Camilla!” esclama una voce maschile che non è di Nicola. Nick sbuffa infastidito e sinceramente anch’io sono tutto meno che contenta di quest’interruzione. Entrambi ci voltiamo abbastanza irritati per vedere di chi si tratta.
“ E questo mo chi è?” mi domanda Nicola a bassa voce.
“ Qualcuno con cui hai molto in comune purtroppo…” rispondo enigmatica mentre il soggetto si avvicina a noi.
“ Non capisco!” mi fa notare Nicola.
“ Lo definirei un tuo predecessore. È l’ex marito della tua first lady!” chiarisco prima che Maurizio si avvicini al nostro tavolo.
“ Ti ho a stento riconosciuta! Sei bellissima! Proprio ieri ho incontrato tua madre e mi ha detto del tuo ritorno!” esclama a raffica. Non lo ricordavo così logorroico! Il matrimonio con Patrizia deve avergli fatto male! E se non mi avesse riconosciuta,sarebbe stato meglio,ad essere sincera! Inoltre mia madre poteva farsi gli affari suoi!
“ Ciao Maurizio,tutto bene? Sono tornata 2 giorni fa e adesso lavoro in Ecomoda!” gli spiego sbrigativa mentre mi saluta con due baci sulle guance. Ha stranamente cambiato profumo. Anni fa,quando mi piaceva,ne aveva uno meno pesante!
“ Ho letto dai giornali di tuo fratello. Mi dispiace!” afferma sedendosi di fronte a noi ignorando totalmente che né io né Nick l’abbiamo invitato ad accomodarsi. Ma guarda questo!
“ Guarda che non è mica morto?! Magari avrebbe fatto una fine peggiore sposandosi con Marcella!” asserisco.
“ Questo è poco ma sicuro!” sibila Nick facendomi ridere.
“ Maurizio,lui è Nicola Mora,il presidente ad interim dell’Ecomoda. Nick,lui è Maurizio Brickman,l’ex marito di Patrizia!” li presento.
“ Patrizia lavora da voi?” domanda Maurizio turbato.
“ Eh già! Avresti dovuto essere più generoso con l’assegno di mantenimento…giusto per evitarci di doverla sopportare!” rispondo.
“ Camilla,ti prego! Il solo nominare quella strega mi fa venire l’orticaria. Ha quasi dilapidato il mio patrimonio e l’assegno di mantenimento era un salasso ogni volta!” replica Maurizio. Sorrido.
“ Avrei dovuto seguire il mio istinto e il mio cuore e frequentare te,ma tu non mi volevi!” aggiunge. Io non lo volevo? È pazzo? A me piaceva! Noto Nicola irrigidirsi al mio fianco con le mani che tremano un po’. Non mi ero neppure accorta che avessimo le mani intrecciate!
“ E certo…dev’essere stato un sacrificio farsi consolare da Patrizia!” sibila Nick.
“ Ha detto qualcosa questo tipo?” domanda Maurizio a Nicola guardandolo con sufficienza. Come osa trattarlo così? Come se non bastasse mia madre ad avere la puzza sotto al naso! Dovevo essere pazza anni fa per essere interessata a questo qui!
“ Che se fosse stato davvero interessato a Camilla,non avrebbe sposato Patrizia giacché le due sono come il giorno e la notte!” risponde Nick.
“ Non mi pare sia un argomento di sua pertinenza! A meno che fra lei e Camilla non ci sia qualcosa,ma vedo tale ipotesi alquanto improbabile, visto che Camilla non mi sembra soffra di cataratta!” replica Maurizio sornione. Giuro che lo ammazzo! Ma come diavolo si permette?!
“ Maurizio,non essere cafone e smettila di trattare in questo modo Nicola! Non te lo consento!” lo redarguisco con fermezza cercando di non gridare per non fare figuracce.
“ E tu cosa hai fatto in questi anni? Sei sparita! Dimmi che sei tornata per restare!” esclama Maurizio.
“ Ho avuto un bambino che ha quasi 5 anni. Sono stata in Svizzera e adesso sono qui per aiutare Nicola in azienda. Ma da quando ho rivisto la tua ex moglie sono quasi pentita di essere tornata!” rispondo telegrafica. Maurizio scoppia a ridere.
“ Immagino. Io la evito più che posso. Anche se ancora non riesco a credere che si sia messa a lavorare! Non fraintendermi: non ho nulla contro l’emancipazione femminile in ogni sua forma,ma credevo avrebbe puntato ad un marito ricco e poi anche l’altra sera…” farfuglia.
“ L’altra sera cosa?” lo esorto a parlare.
“ Era in un ristorante con Daniele Valencia,la sorella di lui che doveva sposare tuo fratello e Santiago Corral,non so se lo conosci… Lei non mi ha visto,per fortuna,ma io sì!” mi racconta. Io e Nick ci scambiamo un’occhiata.
“ Adesso però l’orticaria viene a me. Mi nomini tua moglie,Daniele e Marcella…abbi pietà di noi che ce li sorbiamo ogni giorno!” ribatto.
“ Hai ragione. Non ne parliamo più! Possiamo parlare di tuo figlio,se ti va. Com’è? Ti somiglia?” replica.
“ Abbastanza!” taglio corto.
“ Dev’essere molto carino. Io avrei voluto dei figli,ma Patrizia non era molto favorevole… Diciamo che facendosi mettere la spirale non ha propriamente favorito la realizzazione di questo mio desiderio!” ribatte con una nota di rimpianto.
“ Sei ancora giovane. Puoi avere tutti i figli che vuoi! Pensa che non avendo avuto figli da Patrizia,sei riuscito a liberartene in fretta perché in caso opposto ti avrebbe avuto in pugno fino ai 18 anni del rampollo!” ribatto. Non ha 80 anni e può ancora avere una famiglia tutta sua!
“ Magari una sera potremmo uscire assieme!” mi propone poggiando la mano sulla mia. Mi irrigidisco e ritraggo immediatamente la mano. Sento la mano di Nick scivolar via dalla mia. Mi volto automaticamente verso lui.
“ Che fai?” gli chiedo intimorita.
“ Vado al bagno. Fra un po’ dobbiamo pure andare a vedere la casa per tuo fratello!” mi risponde.
“ Se mi aspetti,vengo con te!” replico. Non voglio che vada via come ieri sera!  
“ Al bagno? Guarda che torno presto!” ribatte quasi come se fosse un avvertimento per Maurizio.
“ Davvero?” gli chiedo. Annuisce. Non mi piace l’ombra presente nel suo sguardo e neppure che i suoi occhi siano umidi.
“ Se mi lasci la mano,vado e torno prima però!” mi fa notare. Sorrido per poi alzarmi dalla sedia senza lasciare la sua mano.
“ Cami,la mano.  Se non…” lo interrompo.
“ Maurizio,scusaci un attimo!” mi scuso per poi trascinare qualche metro più in là Nicola.                                             
 
[Nicola]
Dovevo andar via. Non potevo restar lì a fremere di rabbia mentre quel classista sbavava sulla scollatura di Cami! Come si fa a guardare una donna come se fosse una bistecca? E come si fa a trattare Cami come se fosse solo un bel corpo? Ma nonostante tutto,contro uno così ho perso in partenza. È lui l’uomo delle carte,uno che Cami ha già amato e che può avere senza più ostacoli. È quell’uomo palestrato,dal capello curato, dagli occhi verdi e dal abito impeccabile la soluzione ai suoi problemi con i genitori,alla mancanza di un padre per Bobo. Ha ragione quel tipo: non c’entro nulla con Cami ed è meglio stroncare ogni vana illusione sul nascere che soffrire più avanti! Margherita Mendoza organizzerà uno spettacolo pirotecnico per questo fidanzamento! Forse fra qualche anno Bobo lo chiamerà << papà >> e non esisterò più nella loro memoria! E magari fra qualche mese Camilla avrà nel ventre un figlio di quello! Perché devo perderli senza aver fatto nulla di male? Non è giusto!
“ Sei arrabbiato con me?” mi domanda Camilla.
“ No,perché dovrei?! Non sei la prima persona che si vergogna di frequentarmi in pubblico,non preoccuparti!” ribatto.
“ Che cavolo dici?! Pensi questo di me? Io non mi vergogno di te,maledizione! Siamo diventati due pezzi grossi dell’Ecomoda e le banche ci guardano già come due disperati…se andiamo pure in giro a dare scandalo,possiamo anche scordarci di essere presi sul serio!” replica prendendomi il viso fra le mani per costringermi a guardarla negli occhi. Mi sottraggo alla sua presa.  
“ Non devi giustificarti! Vi lascio soli,pure perché il ruolo del terzo incomodo non mi è mai piaciuto. Quel tale è giusto per te ed è meglio così per tutti! Patrizia tanti anni fa vi ha messo i bastoni fra le ruote,ma adesso lei non costituisce più un pericolo e puoi stare con lui! In merito a quella storia di Bobo detta Patrizia,poi decideremo il da farsi! Ti chiedo solo di non rendermi partecipe dei vari avvenimenti della vostra relazione,per favore!” Le rispondo pronunciando l’ultima frase quasi fra me e me e abbassando lo sguardo. Nicola,non piangere!
“ Quello che è giusto per me,lo decido da sola! O hai deciso di entrare pure tu nel club fondato da mia madre per trovarmi un marito?” ribatte.
“ Cami,è bello,è ricco,adora i bambini,piacerebbe ai tuoi e pure a Bobo…è il tuo uomo delle carte! Cerca di essere felice! Io vado al bagno e ti aspetto in macchina!” affermo. Mi costa parecchio,però voler bene a qualcuno vuol dire anche sapersi fare da parte al momento giusto! Ma perché deve fare così male lasciarla andare? Non è normale provare un dolore così forte per una persona che conosco solo da qualche giorno!
“ A ME NON IMPORTA UN ACCIDENTE DEI MIEI,DELLA VOGLIA DI MAURIZIO DI METTER SU FAMIGLIA E DI QUELLE DANNATE CARTE CHE TI HANNO SOLO GUASTATO L’UMORE. NON ME NE FREGA NULLA DI CALDERON E NEPPURE DI QUEL CAFONE DI BRICKMAN. MALEDIZIONE,IO NON POTREI MAI STARE CON UN CLASSISTA DEL GENERE! E VUOI SAPERLA TUTTA? A ME INTERESSI TU! Quindi il terzo incomodo a quel tavolo non eri di certo tu,ma lui che si è seduto senza essere stato invitato e senza che né io né tu lo volessimo!” sbotta. Mi sento mancare il fiato. Sono praticamente imbambolato a fissarla come se avesse detto di volersi tingere i capelli di viola (anche se sarebbe bellissima pure con la capigliatura di un colore così eccentrico).
“ P-P-Puoi r-ripetere?” balbetto cercando di capire se tutto questo l’ho solo sognato. Mi regala un sorriso dolcissimo accarezzandomi e baciandomi più e più volte le guance asciugando in tal maniera le lacrime che non sono riuscito a trattenere.
“ Io non so se posso dare ancora qualcosa a qualcuno in questa vita,ma se devo scegliere con chi cercare di vivere ed andare avanti superando il passato,scelgo te! E con questo non voglio di certo costringerti a sopportarmi,ad aspettare che mi sblocchi del tutto o a provare interesse per me,Nick!” afferma con gli occhi lucidi e il viso cremisi. E questo è solo il terzo giorno che è qui…se Cami continua a scuotere così il mio animo,finirò per trasformarmi in un idrante! E quindi non è un sogno?! Le interesso io: quello mal vestito e bruttino che non ha mai sentito parlare di galateo e che non ha il becco di un quattrino!
“ Non piangere,Nick! Io non ti voglio perdere!” singhiozza. La stringo forte cullandola leggermente e posando tanti casti baci nell’incavo del suo collo. La mia piccola Cami… Non mi perderai mai,mia regina! Tesoro mio,non ti pentirai di avermi dato fiducia! Ti renderò felice,vedrai!
“ Cami,sono qua. Non fare così! Ti prego,perdonami! Faccio solo casini con te,mi spiace!” bofonchio continuando a coccolarla. È in lacrime.
“ Solo se mi abbracci e mi giuri che non lo fai più,che non te ne vai più per nessun motivo e che la smetti di stare male per insicurezze senza fondamento! Io non potrei mai vergognarmi di te!” negozia posando un dolce bacio sotto il lobo del mio orecchio. Quel gesto mi fa fremere.
“ Mai più! Cami,tu non mi forzi a fare nulla: mi interessi da quando ci siamo parlati a telefono la prima volta. Coccolare e viziare te e Bobo è ciò che più mi piace e che meglio mi riesce!” replico beandomi del suo olezzo. Mi riempie il viso di baci e mi sembra di essere in paradiso!
“ Non devi dar peso alle baggianate dette da Maurizio. Se fosse stato intelligente non avrebbe sposato Patrizia! Immagina che pozzi di scienza sarebbero potuti nascere da quei due!” mi sussurra facendomi ridere. Poggio la fronte sulla sua lasciando che i nostri nasi giochino fra loro.
“ Io sono felice solo con te e Bobo. E poi a Bobo non piacciono gli snob e neppure a me!” aggiunge in un soffio mentre continuo a tenerla stretta a me. Sorrido pensando a Bobo. Riflettendoci non ce lo vedo a chiamare << papà >> uno come Brickman! E poi lui vuole bene a me!
“ Colgo l’occasione per avvisarti che non puoi più rimangiarti la parola e correre dal magnate marpione e classista perché Brickman se n’è andato. Probabilmente l’abbiamo imbarazzato!” le sussurro divertito baciando più e più volte la sua guancia salata per via delle lacrime. Ridacchia stringendosi forte a me. Le accarezzo dolcemente i capelli.
“ Maurizio non mi interessa più da tempo. So chi voglio accanto a me. E so con chi voglio andare a vedere le case per Armando. Mi toccherà interpretare tua moglie! E sappi che sono una moglie molto esigente,caro mio!” ribatte sbaciucchiandomi la guancia. Rido.
“ Anch’io sono un marito molto molto molto esigente,cara mia! Sono un uomo che esige soprattutto che non ti addormenti mentre parliamo di lavoro e mangiamo cioccolato!” la punzecchio. Sorride divertita.
“ Mi dispiace di averti messo in imbarazzo addormentandomi l’altra sera. Insomma…se dovesse ricapitare svegliami o spediscimi a calci nel didietro in camera con Bobo!” esclama. A calci? Lei non merita i calci. Lei merita solo di essere viziata e coccolata ogni istante…
“ Mi dispiace,ma non esaudirò questa sua direttiva,dottoressa Mendoza! A me non ha dato fastidio quello che è successo l’altrieri sera! Fosse per me passerei tutte le notti così! È stata una specie di benedizione: la sera precedente ero convinto che saresti rimasta solo una voce per me e invece solo 24 ore dopo ci siamo addormentati abbracciati. E poi non dirla più quella cosa dei calci! Non potrei mai farlo perché solo tu e Bobo mi rendete felice e poi meriti il meglio!” ribatto accarezzandole la punta del naso.
“ Era un modo di dire,Nick,ma dimentico sempre che sei troppo sensibile. Non sono abituata a trattare con uomini come te! E comunque puoi ripetere?” replica.
“ Abituati perché io sono questo,cara moglie! Ho detto che non mi ha dato fastidio dormire abbracciato a te e che passerei così tutte le notti della mia vita,che tre giorni fa avevo paura saresti rimasta solo una voce per me e che considero quindi una benedizione aver dormito con te queste due notti. Ho aggiunto inoltre che non potrei mai prenderti a calci perché tu e Bobo mi rendete felice e perché meriti il meglio!” le sussurro accarezzando il suo collo con la punta del naso. È scossa da un brivido ed emette un sospiro carico di serenità.
“ L’altrieri notte l’hai sognato. Hai avuto un incubo e urlavi il suo nome con la voce di chi è terrorizzato dalla paura!” le racconto. Ma mi è bastato abbracciarla e tenerla stretta perché si calmasse.
“ Dev’essere perché ne abbiamo parlato! Quell’episodio è stato un incubo,il tempo sembrava non passare mai!” mugugna. La stringo forte.
“ Adesso però è tutto finito. E comunque mi è bastato abbracciarti perché la smettessi di agitarti e di prendermi a calci!” replico. Sorride.
“ Scusa per i calci!” soffia regalandomi un bacio sul mento.
“ Scusa tu per aver occupato il tuo letto ieri sera e grazie per non avermi cacciato a calci…” affermo. Mi accarezza dolcemente la guancia.
“ Non ne avevo motivo. Ho dormito benissimo! Ora però tocca sbrigarci davvero!” ribatte.
“ Ma no! Si è portato via i nostri cioccolatini!” protesta Cami quando ci avviciniamo al tavolo mano nella mano e ci rendiamo conto che sono spariti i dolciumi insieme al suo ammiratore. Peccato perché erano buoni!
“ Gli serviranno per la sua cocente delusione! E comunque meglio che si sia preso i cioccolatini che te!” sibilo. Quando fa quel broncetto mi viene voglia di riempirla di baci e quell’espressione così tenera l’ha ereditata pure Bobo! Mi guarda interrogativamente.
“ I cioccolatini si trovano dovunque…tu sei unica!” chiarisco grattandomi la nuca imbarazzato dal fatto che con lei non ho filtri. Diviene cremisi regalandomi un sorriso meraviglioso. Almeno non mi ha scambiato per un cretino!
“ Ma tu non dovevi andare al bagno?” mi domanda. Ed ecco che la mia figura di merda quotidiana si appresta a girare l’angolo!
“ Non ho più bisogno di scappare!” bofonchio imbarazzato senza il coraggio di guardarla negli occhi. Mi solleva il viso poggiando due dita sotto il mio mento. Sorride intenerita prima di rifugiarsi fra le mie braccia. Dobbiamo proprio andarci a vedere quella dannata casa?
 
[Sandra]
Picchietto delicatamente le nocche della mia mano contro il legno della porta dell’ufficio del dottor Calderon trovando stranamente interessanti le mie scarpe. Ma vedi che mi doveva capitare?!
“ Avanti!” risponde a gran voce. Entro con cautela.
“ Le fotocopie che aveva chiesto!” affermo.
“ Le stava scrivendo a mano?” mi canzona.
“ La fotocopiatrice era guasta ed ho dovuto farla attendere più del dovuto!” rispondo acida.
“ Poteva farla aggiustare dal suo fidanzato! Si occupa di computer e quindi se ne intenderà anche di fotocopiatrici,no? O forse non n’è all’altezza?” ribatte superando la scrivania per avanzare verso di me.
“ Romeo è in grado di fare tutto!” affermo.
“ Ma non è alla sua altezza…letteralmente parlando!” risponde ironico.
“ Ha sbagliato mestiere,dottor Calderon,avrebbe dovuto fare il cabarettista!” replico.
“ Invece per le persone bugiarde come te non c’è un mestiere adatto!” ribatte.
“ Io sarei la bugiarda? Ha sempre fatto la bella faccia verso Betty,verso la signora Marcella e non si è fatto scrupoli a pugnalare entrambe alle spalle col suo piano geniale ed io sarei la bugiarda?! Deve avermi contagiata avere a che fare con lei per tanti anni!” sbotto.
“ Vuoi dire di non essere bugiarda? Allora l’altissimo Romeo sa che non sei più vergine per opera mia? Non c’è che dire,porta le corna con una certa dignità Mr. Muscolo!” ribatte beccandosi un ceffone in piena faccia.
“ Questo ceffone non cancella che quello che è accaduto l’altra notte lo volevi forse anche più di me e neppure tutti gli schiaffi del mondo potranno cancellarlo,cara Sandra! Una persona che nega di essere bugiarda lo ammetterebbe senza nascondersi dietro un dito. A te è piaciuto quanto è piaciuto a me!” afferma.
“ No,non è vero. È stato disgustoso. Lei ha rovinato il mio primo bacio,la mia prima volta…ed io la odio,la detesto!” sbotto. Chi cavolo crede di essere per avere la presunzione di sapere cosa provo?
“ Ottimo. Allora mi sono sbagliato. È stato un incidente di percorso!” replica. Annuisco fiera.
“ Bene. Posso tranquillamente dedurre che non avrà problemi a prenotarmi un tavolo per due alle Terrazze di St. Josè per questa sera,vero?” esclama con un ghigno sadico. Ecco la sua natura: due giorni fa si è preso la mia verginità e stasera uscirà con un’altra!
“ Verissimo!” risponde per poi andar via furiosa da suo ufficio. Stronzo!
 
[Betty]
Il cellulare di Armando sta squillando da almeno un’ora,ma lui rifiuta tutte le chiamate. Mi domando proprio chi sia,dato che ha risposto persino a Calderon ieri! Magari è la signora Marcella!
“ Ci toccherà comprare un’altra valigia per mettere le cose comprate alla bambina da portare a Bogotà!” afferma.
“ Già. Fra 13 giorni si torna!” rispondo.
“ Mia madre mi sta tartassando di chiamate!” esclama esasperato.
“ Amore,non sarà successo qualcosa di grave?” chiedo preoccupata.
“ Al massimo al nostro rientro ci sarà da pagare una cauzione a mia sorella per aver ucciso mia madre e la bionda finta!” mi risponde con ironia cercando di celare la sua preoccupazione. Ridacchio divertita.
“ Magari fra 13 giorni le ritroveremo unite e complici!” ipotizzo.
“ Camilla e la bionda finta? In quel caso farei sottoporre mia sorella ai test anti-doping!” replica.
“ C’è un solo modo perché Camilla e la bionda finta vadano d’accordo: Camilla dovrebbe litigare furiosamente con Nicola e non credo questo possa accadere sia perché tua sorella,in tal caso,si ritroverebbe completamente sola e sia perché i due vanno molto molto d’accordo! Io parlavo di tua sorella e di tua madre,amore!” chiarisco.
“ Questo è ancora più improbabile di una tregua fra Camilla e la bionda finta!” risponde mio marito con tono privo di illusioni.
 
[Camilla]
I cioccolatini si trovano dovunque…tu sei unica! Come avrò fatto a non piangere di fronte a tanta dolcezza? Nessun uomo era mai stato così dolce con me! Per non parlare poi di quant’è amorevole con Bobo e di quanto batte forte il mio cuore quando mi tiene per mano come adesso! Gli ho detto che mi interessa…non ci posso credere! Non era previsto che glielo dicessi,o almeno non così,ma presa dal momento e dalla voglia di fargli comprendere che di Brickman non me ne frega nulla,ho lasciato che fosse il cuore a parlare! Se non è Nick l’uomo delle carte, non mi interessa neppure conoscerlo! Io non sono mai stata così bene con nessuno e Nick potrebbe essere quello giusto,sempre che non si stanchi di aspettarmi e se ne vada via,quindi l’uomo delle carte avrebbe potuto catturare il mio interesse solo se non avessi già incontrato Nick!
“ Cami,che c’è?” mi sussurra mentre l’agente immobiliare continua a parlare. Sembriamo due scolaretti che ignorano la guida turistica di un museo durante una gita scolastica.
“ Nulla!” gli rispondo con un sorriso.
“ Sembri con la testa altrove. Dimmi la verità: ho fatto qualcosa che non va?” mi domanda preoccupato. Mi accoccolo contro la sua spalla.
“ No,ma la mia testa è ancora al tavolino di quel bar con te a mangiare cioccolatini!” mugugno. Mi posa un bacio sulla tempia stringendomi più forte la mano.
“ Magari stasera possiamo guardare un cartone e mangiare i popcorn al caramello con Bobo!” mi propone. Annuisco felice.
“ Sempre che non arrivi Brickman per portarsi via pure quelli!” ironizza facendomi ridere.
“ E comunque quel bacio,prima che venissimo interrotti,lo volevo!” gli confesso imbarazzata. Mi sorride con le guance rosse.
“ Avete figli?” ci domanda l’agente immobiliare. Distogliamo l’uno lo sguardo dall’altra.
“ Sì,uno!” risponde sbrigativamente Nicola.
“ Beh questa casa ha un bel giardino ed è l’ideale per una coppia con figli!” replica lui. Sarebbe l’ideale per mio fratello! Io non andrei mai a vivere in una casa così grande! A me piacciono le case un po’ più contenute…non so spiegarlo!
“ Tuo fratello può tranquillamente affittarla per una partita di calcio questa casa!” mi sussurra Nick portandosi una mia mano alle labbra per poi baciarne il dorso. Ridacchio.
“ In effetti è un po’ dispersiva come abitazione!” commento divertita.
“ Un po’? Sei ottimista,Cami! A tuo fratello e a Betty per parlare da una stanza all’altra ci vorranno i walkie talkie!” replica. Sorrido divertita.
“ Però c’è qualcosa che non va!” afferma. Da cosa l’ha capito?
“ Può lasciarmi un attimo da solo con mia moglie?” chiede Nick all’agente immobiliare. Il tale va verso l’altro corridoio.
“ Che c’è?” mi domanda accogliendo il mio viso fra le mani.
“ Ho avuto paura prima!” gli confesso con lo sguardo rivolto ai miei piedi. Sono stata davvero male quando mi ha fatto capire che voleva battere in ritirata per lasciare campo libero a Maurizio! Talvolta ho quasi paura del trasporto che sento nei suoi riguardi!
“ Anch’io,di non poter più stare con te e con Bobo!” risponde accogliendo il mio viso fra le mani. Gli tiro dolcemente il naso per scherzare.
“ Perché sei un testone insicuro!” affermo continuando a trattenere il suo naso fra l’indice ed il medio della mia mano.
“ Ah perché tu no? Però adesso è tutto passato!” ribatte liberandosi il naso dalla mia leggera stretta per poi baciarmi il palmo della mano. In effetti l’autostima non è mai stata il mio punto di forza!
“ Ci voleva Brickman per farci dare una mossa!” commenta ironicamente. Mi rannicchio istintivamente fra le sue braccia.
“ Dici che dovremmo fargli un regalo?” domando con ironia. Ridacchia.
“ Sì,tutto quello che vuole a parte te! Anche se io un’idea di cosa regalargli l’avrei: tua madre,Miss Spocchia e Patrizia in una bella confezione regalo. Dici che accetterebbe?” replica stringendomi più forte. Ridacchio contro il suo collo per poi posarvi un piccolo bacio. E dunque è così che ci si sente quando si è amati davvero da qualcuno!
 
[Marcella]
“ Non ci credo! Ho bisogno di una valeriana! Il principe dei mostri è l’uomo con cui Camilla ha tradito quel dio greco del marito?” domanda per l’ennesima volta Ugo a Patrizia. Nicola Mora ha fatto un errore bello grosso a rivelarle questa cosa!
“ Domandalo a lei!” replica Patrizia. Ugo scambia questo commento per un’esortazione e compone il numero di Camilla. La mette in vivavoce e si sentono alcuni squilli prima della sua voce.
“ Oggi è una congiura!” mugugna una voce non difficile da riconoscere. Segue a tale grugnito una risatina di Camilla.
“ Pronto!” esordisce Camilla dopo essersi schiarita la voce.
“ Dimmi che eri drogata!” la esorta Ugo.
“ Prego? Forse chi si droga sei tu,Ugo! Che cavolo ti prende?” ribatte lei.
“ Che orrore! Eri drogata di certo!” insiste Ugo.
“ Se mi dici almeno a cosa ti riferisci!” replica Camilla.
“ È vero che tuo figlio l’hai concepito col principe dei mostri? Menomale che somiglia solo a te! Tu,la bellissima e corteggiatissima Camilla Mendoza,ti sei accostata a quello lì?” domanda Ugo.
“ Non una parola,Ugo,o stavolta finisce male! Smettila di offendere Nicola o sarò io a licenziarti! E se proprio ci tieni a saperlo ero nel pieno delle mie facoltà mentali,quindi smettila! Non mi pento di nulla!” sbotta Camilla.
“ Fai uso di sostanze ancora oggi?” le chiede Ugo.
“ No e non ho mai fatto uso di sostanze,quindi smettila. Noto che Patrizia Fernandez è più efficace di un comunicato stampa! Ad ogni modo, per sua disgrazia,è vero quello che ti ha detto. Ora però devo proprio andare. Sai Nick ha fame,dobbiamo ancora andare a prendere il bimbo e non vorrei morisse di fame!” risponde Camilla.
“ Non sarebbe una grave perdita!” commenta Ugo. Non potrei essere più d’accordo!
“ Parla per te!” risponde Camilla prima di riagganciare.
“ E come ci si sente a fare la matrigna?” domanda Ugo a Patrizia.
“ Non ci si sente perché io non mi occuperò mai di quel nano da giardino piagnone!” risponde Patrizia. Il bambino si salva sicuramente!
 
[Mariana]
“ Si può sapere cos’hai?” domanda Mr. Muscolo a Sandra.
“ Nulla. Mi sono solo svegliata male. Può capitare anche a me!” risponde la mia amica.
“ Sono due giorni che stai così! Ho fatto qualcosa che non va?” le chiede.
“ No,nulla. Romeo,davvero: ho dormito male e poi non è facile lavorare in questo clima che sa molto di anarchia! Oggi comanda uno,quello successivo l’altro…è difficile capirci qualcosa!” risponde Sandra.
“ Va bene. Allora ci vediamo dopo!” la saluta lui. Fa per baciarla,ma esce il dottor Calderon dal suo ufficio.
“ Noto che la fiera della melassa non è ancora finita!” commenta acido. Che poi non c’è nulla da scandalizzarsi: quando la signora Marcella era ancora una donna tradita,ma sessualmente appagata,fra lei e il signor Armando avveniva di peggio a livello di smancerie!
“ Ha bisogno di qualcosa?” gli chiede Sandra particolarmente scontrosa.
“ No,volevo solo avvertire la mia segretaria che vado a pranzo,ma non credevo fosse sospesa sulla sua nuvoletta rosa!” risponde lui acido.
“ L’ha fatto. Buon pranzo,dottore!” ribatte a denti stretti Sandra. Il dottor Mario entra in ascensore imbufalito e va via d’umore nero.
“ Spero gli vada di traverso il pranzo!” sibila Sandra.
“ Io vado di sotto!” afferma Mr. Muscolo per poi andar via.
“ Che c’è?” mi domanda Sandra rendendosi conto che la sto guardando.
“ Guarda che ho sentito tutto quello che vi siete detti nel suo ufficio!” le comunico. Abbassa lo sguardo colpevole.
“ Puoi non dirlo alle altre?” mi chiede.
“ Come vuoi,ma dovresti fare chiarezza con te stessa!” le consiglio. Non può andare avanti così!  
 
[Hermes]
Approfitto del fatto che il bambino sta facendo finta di guidare la mia auto,per controllare l’olio. Almeno lo tengo d’occhio e mi occupo anche del mio gioiellino!
“ Sono bravo a guidare,vero?” domanda il bambino.
“ Sì,bravissimo!” gli rispondo.
“ Quando divento grande Nicola mi fa guidare la sua macchina nera? Mi piace tanto!” replica. Non credo ce l’avrà ancora,dato che quando l’Ecomoda sarà tornata ai legittimi proprietari,Nicola tornerà povero come tutti noi!
“ Devi domandarlo a lui!” gli rispondo continuando a reinserire l’astina nel suo alloggiamento per controllare il livello dell’olio. Un suono assordante mi spinge a tapparmi le orecchie e ad allontanarmi dal cofano. Bobo suona altre due o tre volte il clacson in maniera prolungata.
“ Bobo!” lo redarguisco. Gliel’avevo anche detto di non suonare il clacson!
“ Ci sono la mamma e Nicola,guarda! Li voglio salutare!” afferma. Mi volto e me li vedo arrivare tutti allegri e giulivi,mentre per via di quel cavolo di clacson a me è quasi partito un orecchio!
“ Signor Hermes!” mi salutano contenti. Ma da quando si tengono per mano? Mah…
“ Patato,che fai? Guidi?” domanda la signora Camilla al bimbo.
“ Sì,mammina. Così poi quando divento grande Nicola mi fa guidare la sua macchina nera,vero?” replica il piccoletto.
“ Solo se scendi subito dalla macchina e mi riempi di coccole!” negozia Nicola. Non l’avevo mai visto all’opera con un bambino e non mi aspettavo fosse così bravo!
“ Sono bloccato!” protesta il bambino. Tolgo la sicura prima che mi distrugga l’auto!
“ Dica la verità: è peggio di me da bambino!” mi esorta Nicola dopo aver preso in braccio il piccoletto.
“ Peggio di te è impossibile!” gli rispondo.
“ Dio Mio,quanto mi sei mancato!” mugugna Nicola riempiendo di baci il piccolino.
“ Anche tu e la mamma mi siete mancati tanto tanto!” risponde Bobo.
“ E visto che sei mancato anche a me,io e Nick abbiamo pensato di portarti a pranzare al fastfood!” asserisce la signora Camilla. Il bambino esulta felice.
“ Lo sai che ho preparato i biscotti per te e per la mamma?” comunica Bobo a Nicola.
“ Ah sì? Allora adesso li andiamo a prendere,ok? Cami,tu vieni con noi?” replica Nicola per poi rivolgersi alla signora Camilla.
“ No,dai. Vi aspetto qui così il signor Hermes mi fa un resoconto di quanto l’ha fatto disperare Bobo!” risponde lei. Nicola va dentro con il bambino e a me sembra una buona occasione per cercare di capire che intenzioni abbia questa donna con Nicola!
“ Spero non l’abbia disturbata troppo il bambino!” asserisce.
“ No. Ed io spero lei non stia illudendo Nicola!” replico schietto. Inclina la testa di lato rivolgendomi uno sguardo perplesso.
“ Nicola è come un figlio per me. Lui e Betty sono cresciuti insieme e lo conosco bene. È un bravo ragazzo e quando vuole bene a qualcuno gli dona l’anima. Lui a lei e al bambino tiene molto…si vede chiaramente!” affermo. Gli occhi di lei diventano lucidi e non vorrei essere stato troppo rude con questa ragazza!
“ Ed io tengo a lui. Sono stata tanto male in passato e non potrei mai fargli male,proprio perché so cosa si prova! Nicola mi piace davvero! È intelligente,simpatico,spiritoso,gentile,dolce…e poi ha mai visto degli occhi luminosi come i suoi? E vogliamo parlare del suo sorriso? A me Nick interessa davvero!” ribatte. Sembra sincera anche se vorrei capire quante diottrie le mancano! Va beh…si dice che l’amore è cieco!
“ Perché mi guarda come se fossi una matta?” mi chiede. Ad Esther questa ragazza piacerà di certo!
“ Lei è proprio sicura di volersi sorbire un mangione del genere?” le domando perplesso. Scoppia a ridere.
“ Sicurissima. A me Nicola va benissimo così!” mi risponde. Contenta lei,contenti tutti!
 
 
Capitolo terminato! Ho approfittato più che altro dei ritagli di tempo delle vacanze di Natale per finirlo! E adesso il problema sarà scrivere il seguito nel bel mezzo della tesi!
Ma torniamo a noi… Nicola e Camilla hanno finalmente fatto chiarezza con loro stessi e vicendevolmente,quindi vorrete sapere che fine farà Patrizia in tutto questo…e vi anticipo che lo scoprirete nel prossimo capitolo! Lo so che Brickman non ha mai avuto un volto o una voce nella serie,ma io me lo immagino snob e classista o non avrebbe potuto sciropparsi la bionda finta!
Margherita,Roberto,Mario e la banda sono venuti a conoscenza della balla sulla paternità di Bobo,quindi immaginate voi cosa accadrà! Vi anticipo che Margherita diventerà una specie di martello pneumatico su una determinata idea!
Mario e Sandra sono nel pieno della loro guerra di frecciatine ed in piena fase di negazione,quindi per loro l’ammissione di ciò che sentono è ancora lontanissima!
E Ricardo Mantilla cosa nasconde? Marcella avrà trovato un po’ di felicità o dietro l’angolo per lei c’è una nuova delusione? Anche per questo dovrete aspettare il prossimo capitolo! Quindi pazientate ancora un po’!

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Capitolo 20
*** 20 ***


[Camilla]
No,non era previsto che accadesse. Cavolo! E adesso come faccio? No,non era previsto che mi innamorassi davvero! E poi…non avverrà mai! È praticamente impossibile che avvenga! È impossibile che io venga a vivere davvero in questa casa,nella casa di cui mi sono innamorata! Camilla,ricordati che stai guardando case per tuo fratello e che è tutto finto! Tu e Nick non siete sposati,quindi perché ti immagini in questa confortevole cucina con lui e Bobo a fare colazione?
“ Dimmi se non è meravigliosamente perfetta!” esclama Nick. Fin troppo! Ma se ci si mette pure lui a farmi lavorare di fantasia,finisce che qui non ne usciamo davvero più!
“ Già!” replico sognante. È la casa che ho sempre sognato e che non potrò mai avere! E probabilmente non potrò mai avere neppure Nick! Lui si renderà conto di essere innamorato di Patrizia e della sua frivolezza ed io sparirò dai suoi pensieri! In fondo chi cavolo glielo fa fare di complicarsi la vita con una ragazza madre quando può avere quella che,anche se lo sfrutta per il posto che occupa ora,non gli dà pensieri?!
“ Scusa. Ho bisogno di prendere un po’ d’aria!” bofonchio per poi correre verso il piccolo giardino all’ingresso.
“ Mamma,guarda che bello!” esclama Bobo scendendo dallo scivolo. A quanto pare anche il suo giudizio è positivo per via delle giostre presenti qui! Andiamo bene!
“ Che c’è?” mi sussurra all’orecchio una voce che conosco bene mentre mi abbraccia da dietro poggiando le mani sul mio ventre.
“ Niente!” mugugno.
“ Non dirmi che quel grandissimo stronzo ti aveva promesso una casa del genere. Oddio,magari l’avevi vista con lui! Cami,se ti fa star male, andiamo via subito!” straparla. Mi sa che starò male presto!
“ Sto bene. Non è niente!” esclamo cercando di non far tremare forte la voce. Sollevo il braccio per asciugarmi una lacrima,ma lui mi precede.
“ Lo sai che dovremo infilarlo direttamente in lavatrice quando usciremo di qui,vero?” mi sussurra Nicola ironicamente riferendosi a Bobo e al suo essere tutto sporco di terra. Sorrido per poi voltarmi verso di lui.
“ Come fai a strapparmi sempre una risata?” gli domando appurando ancora di più il fatto che sarà difficile rinunciare a lui quando se ne andrà.
“ Talento naturale. E poi mettiti in testa che il mio obiettivo è non farti soffrire mai più! Io voglio solo renderti felice e far sparire quest’alone di tristezza dai tuoi bellissimi occhioni!” mi risponde posando tanti piccoli baci ai lati della mia bocca mentre mi stringe forte a sé.
“ Questo è un modo per dirmi che non te ne andrai mai?” gli chiedo insicura come non mai.
“ Proprio così,mia regina. Dovrai sopportare questo mangione! Stare con te e Bobo è tutto ciò che voglio!” risponde tempestando il mio viso di piccoli dolci baci. Un brivido mi accarezza violentemente la schiena.
“ E tu sei tutto ciò che io e Bobo vogliamo!” gli confesso con voce tremante aggrappandomi al suo soprabito quando i suoi dolci baci sfiorano il mio collo. Sorride contro il mio collo.
“ E comunque questa casa è bellissima! Ho sempre sognato di abitare in una casa del genere!” commento con lo sguardo perso nei suoi occhi.
“ L’aggettivo << bellissima >> è accostabile solo a te perché sei tu che rendi stupendo tutto ciò che c’è intorno,anche se mi sembra riduttivo per esprimere quanto sei meravigliosa!” replica facendomi tremare il cuore. E se non mi stessi innamorando solo della casa?
“ Sei stupenda anche in versione barboncino!” sghignazza stringendomi fra le braccia. Dio solo sa quanto sto bene coccolata dal suo profumo!
 
[Sandra]
“ Ma,signorina,è sicura? Non è propriamente il clima ideale per un tavolo all’aperto di sera! Insomma di giorno si sta anche bene fuori,ma la sera è umido!” mi fa notare il cameriere con cui sto parlando al telefono per quella prenotazione.
“ Ma si sa che il freddo tonifica! Il dottor Calderon è stato esplicito. Ha chiesto proprio chiaramente un tavolo all’aperto per ammirare il paesaggio!” mento. Se l’è cercata lui con la sua stronzaggine!
“ Come vuole…” replica il poverino.
“ La ringrazio e buona giornata!” ribatto prima di riagganciare. Sghignazzo divertita. Così impara a parlarmi come se fossi una delle sue donnacce solo perché ho avuto un momento di debolezza! Chissà che il freddo non gli rimetta in azione il cervello atrofizzato che si ritrova!
“ Ti ucciderà,lo sai?” mi fa notare Mariana.
“ Quando si riprenderà dalla febbre che gli verrà questa sera! Chi semina vento,raccoglie tempesta!” rispondo fiera di me.
 
[Roberto]
Questo sarà di certo un altro tentativo a vuoto! Se non  ha risposto a mia moglie,perché dovrebbe essere diverso con me? In fondo se è scappato,è anche per paura di noi due e che lo separassimo da Betty,com’è capitato con Camilla e il suo ex marito!
“ Papà,cos’è successo?” mi domanda poco prima che scatti la segreteria.
“ Armando,stai bene?” gli chiedo.
“ Benissimo. Meglio di quando stavo a Bogotà! Perché tu e la mamma mi avete telefonato così ossessivamente? È successo qualcosa?” replica. E adesso come glielo dico?
“ Papà,se è per farmi ritornare e sposare con Marcella,state perdendo tempo! Io Ho trovato la mia strada. Il mio futuro è con Betty!” afferma perentorio. Questo l’abbiamo capito tutti!
“ Tu e Camilla siete molto in confidenza… Armando,io non so come dirtelo! Bobo non è figlio di Samuel Vallejo!” asserisco. C’è qualche istante di silenzio totale tanto che temo sia caduta la linea.
“ Stai scherzando?” mi chiede confuso.
“ No. Tu sapevi che Camilla aveva avuto un flirt con Nicola Mora?” replico.
“ Ehhhh? Papà,ma hai bevuto? Non è possibile!” ribatte.
“ No,non ho bevuto. Nicola ha confessato a Patrizia di essere il padre di Bobo,Armando!” rispondo.
“ Non è possibile! Quella decorticata deve aver capito male,papà! In fondo lo sanno tutti che non è di certo un mostro d’intelligenza e deve aver frainteso una qualche esclamazione di Nicola! Camilla è lì da voi,quindi domandaglielo. Sono certo che si tratta solo di un malinteso, papà! Per carità,io e Nicola Mora non ci siamo mai presi per il verso giusto,ma non è un farabutto in grado di lasciare sola per anni una donna incinta!” replica.
“ Magari c’è un altro retroscena di questa storia. Forse lui non lo sapeva! Il tale non sembra neppure a me un farabutto!” ribatto.
“ Lo spero per lui o giuro che la prima cosa che faccio una volta lì è ammazzarlo! Io vado. A presto!” risponde prima di riagganciare.
 
[Mario]
Mi schiarisco la voce per richiamare l’attenzione della mia segretaria dato che non si è accorta del mio essere poggiato allo stipite della porta.
“ Desidera?” mi chiede.
“ Le avevo dato un ordine,mi pare!” rispondo sornione.
“ Quello della prenotazione del tavolo?” mi domanda.
“ Vedo che si ricorda!” mi limito a rispondere.
“ Ho chiamato ed è tutto ok. Il tavolo è pronto e trascorrerà una bellissima serata…ne sono certa!” replica. Perché sembra così mansueta se solo poche ore fa voleva ammazzarmi?
“ Le potrei parlare in privato?” le chiedo. Mi guarda palesemente sconvolta dalla mia richiesta insolita.
“ Le assicuro che non ho armi!” ironizzo. Mi rivolge un sorrisetto forzato. Si alza svogliatamente dalla sua postazione per poi dirigersi verso il mio ufficio seguita da me.  
“ Perché chiude la porta?” mi chiede spiegazioni del mio gesto con voce impaurita.
“ Hai paura di me?” le domando. Si irrigidisce.
“ Io non ho paura proprio di nessuno!” risponde sulla difensiva. Sollevo un sopracciglio.
“ Sandra,siamo due persone adulte e mature!” esordisco.
“ Lei sarebbe maturo? Una persona matura si assume certe responsabilità sul lavoro evitando di ordire trappole criminali giocando con i sentimenti degli altri!” mi contesta.
“ Hai ragione: siamo entrambi adulti ed immaturi,perché una persona matura si assume anche la responsabilità di ciò che mette in atto in privato e racconta la verità al suo fidanzato!” obietto. Sta quasi per uscirle il fumo dalle narici.
“ Ho capito: ricomincia a contestare il mio comportamento! Me ne vado che è meglio!” sbotta facendo per andarsene ma le ostruisco il passaggio mediante il mio corpo.
“ Mi lasci andare!” mi ordina. Scuoto il capo con fermezza.
“ La tua verginità non poteva essere un peso per te. Non lo è per nessuna ragazza. O non avresti aspettato tanto per…per fare l’amore per la prima volta! E non credo che tu sia stata così leggera nello scegliere con chi farlo. Non penso sia stato un caso!” asserisco.
“ Ha la presunzione di conoscermi così bene?” replica oltraggiata.
“ No,ma,come mi hai sempre fatto notare,ho avuto tante donne nella mia vita e per tutte è stata importante la prima volta!” ribatto. Camilla mi fece attendere un secolo,come se mi dovesse intestare le azioni dei genitori!
“ Forse per le sue amichette lo era e per me no,e allora? Capisco che lei ci veda tutte come un paio di tette che si ergono su un paio di gambe, ma ognuna ha una propria visione delle cose ed io sono così!” risponde.
“ TI COSTA TANTO AMMETTERE CHE SEI STATA BENE QUANDO ABBIAMO FATTO L’AMORE?” sbotto nervoso.
“ Non urli!” mi intima. Abbasso lo sguardo.
“ Io non ho nulla da ammettere. Mi dispiace,ma non sarò l’ennesima sedotta e abbandonata. E se non riesce a familiarizzare con la sensazione che si prova ad essere abbandonati dopo essere stati usati,non è un mio problema! Anche se mi pare abbia già qualcuna pronta a farle elaborare il trauma: colei che sarà la sua commensale questa sera!” aggiunge per poi uscire di malo modo dal mio ufficio. Mi passo le mani nei capelli.
 
[Betty]
“ Armando,dai calmati!” lo esorto. Non l’ho mai visto in questo stato prima d’ora! Sì,è sempre stato nervoso prima dei consigli di amministrazione,prima delle sfilate,ma non così!
“ Ti giuro che se il tuo amico ha fatto del male a mia sorella,lo ammazzo!” replica camminando avanti e indietro senza smettere di chiamare Camilla. Certo che potevano aspettare il nostro ritorno per raccontare ad Armando questo pettegolezzo!
“ Nicola non è il tipo! Non lascerebbe mai da sola una donna incinta,credimi!” ribatto. Ma perché non mi ha mai detto di essere stato con una donna di nome Camilla?
“ Intanto mio nipote è cresciuto per 4 anni e mezzo senza un padre! Adesso capisco perché Camilla era riluttante a parlarne con Samuel! Altro che inaffidabile ed allergico ai bambini…era semplicemente per il fatto che Bobo non è figlio di quello!” risponde. In effetti questo spiegherebbe la mal disposizione di Camilla a parlare di Bobo col suo ex marito!
“ Niente. Non risponde! Vorrei proprio capire cosa diavolo sta facendo!” sbotta. Speriamo gli risponda alla svelta!
 
[Nicola]
Sono seduto con le ginocchia incrociate sul suo letto senza la camicia,mentre lei mi massaggia le spalle. Questa donna è una mano santa per me. Riesce sempre a leggermi nella mente e a capire anche solo da uno sguardo di cosa necessito.
“ Ammettilo: con gli oli da massaggio è tutta un’altra storia!” mi esorta a bassa voce. Rispondo con un mugugnino d’assenso.
“ Starei bene pure se mi massaggiassi con la carta vetrata!” mugolo quando le sue dita accarezzano con maestria la mia spina dorsale.
“ Non mi tentare o finirò per sperimentarlo per vendicarmi del tuo commento sul barboncino!” replica ironica.
“ Ci voleva proprio questo massaggio!” mugugno. Le sue mani quando si muovono sulle mie spalle riescono a rilassarmi completamente.
“ Ti sto solo ripagando di essere stato tanto gentile con me e di avermi accompagnato in giro per case!” sussurra baciandomi con dolcezza la tempia. In fondo non è stato male guardare case insieme. Di una poi mi sono proprio innamorato ed anche Cami era della stessa idea!
“ Tutto onore e piacere,dottoressa!” replico mentre le sue dita vezzeggiano la mia schiena a pezzi.
“ Davanti come sei messo?” mi chiede continuando a far rilassare i miei muscoli.
“ In che senso?” le domando aggrottando le sopracciglia. Si sposta e si inginocchia accanto a dove sono seduto.
“ Ho capito. Sdraiati supino!” mi intima col viso congestionato. La guardo confuso.
“ Sei sicura di sentirtela?” le chiedo titubante. Non vorrei stesse ancora male dopo quello che è successo ieri in ufficio per un semplice bacio!
“ Nick,non posso massaggiarti se resti seduto. Sdraiati! È solo un massaggio! Ho solo paura di schiacciarti dato che non sono un peso piuma!” mi risponde imbarazzata. Ancora con questa storia? Dio Mio,ma non vede che gli uomini la spogliano con gli occhi? No,Nick,non pensare a come la guardava Brickman o finisce che ti viene la gastrite!
“ Smettila di dire sciocchezze. Sei perfetta e meravigliosa,o il problema è che i miei complimenti valgono meno di quelli di Brickman? Perché se è così,vado a chiamarlo!” rispondo forse in maniera troppo rude. E adesso che diavolo ha da ridacchiare?
“ E così qualcuno è gelosone!” esclama compiaciuta accavallandosi su di me. Speriamo bene perché averla così vicino mi fa sragionare!
“ Non credevo fossi geloso,presidente,anche se non ne hai motivo!” continua. Già…io non  ho alcun diritto su di lei!
“ Lo so!” mugugno con una certa tristezza.
“ E allora se sai di essere tanto importante per me,perché ti curi di cose così stupide? Se mi fosse importato qualcosa di Brickman,te l’avrei detto. Di lui non mi importa nulla!” replica sfiorando dolcemente la mia fronte con la punta delle dita.
“ Davvero?” le chiedo.
“ Sì. E poi Brickman non ha degli occhi belli come i tuoi!” mi risponde. I miei? Eppure a pranzo non ha bevuto alcolici!
“ Vuoi dire che i suoi occhi verdi non sono belli?” replico scettico.
“ Non belli quanto i tuoi che sono color cioccolato. Lo sai che io adoro il cioccolato,pertanto per me non c’è partita: vinci tu!” ribatte con uno sguardo carico di dolcezza. Lo fa di proposito a farmi impazzire? Il suo corpo così vicino al mio sta già cominciando a farmi strani effetti, come ad esempio i brividi lungo la schiena.
“ Prima però…c’è una cosa!” esclama alzandosi dal letto per raggiungere la sua borsa. Vi rovista un po’ all’interno prima di estrarre un pacchetto. Menomale che l’ha trovato dato che la sua borsa sembra quella di Mary Poppins!
“ Per te!” mi dice porgendomelo. Sorrido inebetito per poi scartare il pacchetto incuriosito. Resto sconvolto quando vedo la cravatta che mi piaceva tanto,quella che ho visto in quella vetrina mentre stavamo andando in gelateria con Bobo e che non ho preso perché costava troppo. Ho fatto finta che non mi piacesse davvero e lei si è accorta che mentivo!
“ Come hai fatto a capire che mi piaceva?” le chiedo.
“ Da come la guardavi. Ti conosco,Nicola Mora!” mi risponde. Allora perché non ti accorgi di come guardo te e non ti rendi conto da sola che non potrei mai lasciarti?
“ È bellissima,ma non dovevi!” mugugno.
“ Vizi me e Bobo da quando siamo arrivati…volevo ricambiare. E poi così ti ricorderai sempre di me!” replica. Di nuovo? Come faccio a farle capire che adesso che l’ho trovata non rinuncerò più a lei?
“ È modo per dirmi che vuoi tornare dal classista?”- Scuote il capo- “ E allora non parlare più della cravatta come fosse un regalo d’addio o non l’accetto! È un regalo d’inizio per noi due!” ribatto sfiorandole le guance. Mi bacia con dolcezza il palmo della mano. La mia Camilla…
“ Sì,è un regalo d’inizio. Ho sbagliato ad esprimermi. Volevo solo dire che magari guardando quella cravatta penserai a me!” mi spiega.
“ Succede già costantemente da quando ti conosco. Tu e Bobo siete sempre nei miei pensieri!” le confesso continuando a sfiorare il suo viso.
“ Grazie per il regalo!” aggiungo. Sorride ritornando a cavalcioni su di me. L’abbraccio forte col desiderio di non lasciarla più andare.
“ Massaggio,dottor Mora! Il suo trattamento personale a base di coccole e massaggi non è ancora finito!” mormora a pochi centimetri dal mio orecchio facendomi tremare tutto. Nicola,mantieni la calma!
Mi sdraio per poi chiudere gli occhi. Le sue mani si posano leggere,un po’ tremolanti sulle mie spalle. Sussulto sensibilmente e spero non si sia notato. Le sue mani,ammorbidite dagli oli,accarezzano la mia pelle in modo dolce delicato. Le sue dita si muovono sicure,a tratti più incerte,prima in piccoli cerchi,poi più grandi,poi su e giù sciolte in movimenti strani sul mio torace. Sono movimenti fin troppo rilassanti.
 “ Sei molto molto teso,Nick! Devi rilassarti e sgomberare la testa o non servirà a niente! Vuoi interrompere il massaggio?” mi domanda continuando a vezzeggiare le mie spalle. Devo rilassarmi e calmarmi. Sento un fuoco propagarsi da ogni centimetro di pelle esplorato dalle sue mani come una specie di incendio divampante. Non è normale sentirmi in questo modo! È qualcosa che non mi è mai accaduto prima!
Le sue dita sinuose sciolgono con abilità nodi,tensioni generando in me allo stesso tempo una tensione diversa,strana,una sensazione mai provata prima,che mi fa sentire come una specie di caldaia in ebollizione pronta ad esplodere.
“ Quanto mi fanno bene le tue mani!” farfuglio senza neanche pensarci.
“ Non vorrai mica chiedermi di massaggiarti durante il prossimo consiglio di amministrazione,vero?” replica strappandomi un sorriso. Sarebbe una riunione più che piacevole!
“ Non credo mia madre approverebbe. Immagina la scena!” continua ridacchiando. Eh no…se mi immagino questa scena apocalittica,il massaggio riesce malissimo!
“ Se continui a propinarmi questi scenari,i tuoi massaggi risulteranno inutili. Sei abituata a lavorare per niente tu?” mugugno solleticandole i fianchi. Perde l’equilibrio e mi cade addosso. Deglutisco a fatica guardandola negli occhi con le sue labbra quasi poggiate sulle mie. Le mie mani si incrociano in automatico dietro la sua schiena.
“ Il massaggio!” farfuglia mentre il verde dei suoi occhi mi risucchia completamente. Lascio che i polpastrelli delle mie dita assaporino la morbidezza della pelle che riveste i suoi zigomi.
“ Non faccio altro che pensare a te dalla prima volta che ho sentito la tua voce!” le confesso non riuscendo proprio a trattenermi.
“ Davvero?” mi domanda sorpresa lasciando scorrere le sue unghia di media lunghezza sui miei avambracci. Annuisco carezzandole il contorno delle labbra con il pollice. Vi posa un piccolo bacio e tremo. Le nostre teste si avvicinano. Il suo respiro sulle mie labbra fa accelerare il mio cuore già impazzito.
“ Posso stare qui con voi? Che fate di bello?” domanda una vocina curiosa che conosco bene. Camilla si allontana immediatamente ed entrambi guardiamo Bobo fermo sulla porta.
“ Ehm…è solo che Nicola aveva bisogno di un abbraccio perché si sentiva tanto triste! Poi gli si è bagnata la camicia…e…” bofonchia Camilla. In merito alle balle di questo tipo siamo proprio negati! Menomale che il cuccioletto è ancora piccolo!
“ Oh…povero Nicola! Ti posso abbracciare pure io?” chiede Bobo correndo verso il letto.
“ Certo. Vieni qua!” rispondo prendendolo in braccio. Lo faccio sedere sulle mie gambe fra il mio busto e quello di Cami.
“ Uscirai a pezzi. Sarà l’unico caso in cui un massaggio più che farti bene,ti ha fatto male!” commenta Camilla. Ridacchio.
“ Ero triste pure io ieri quando te ne sei andato,però quando sei tornato ero contento. Adesso non sei più triste,vero?” mi domanda Bobo. In realtà ho smesso di essere triste stamani fuori da quel bar. È stato un momento bellissimo che rivivrei mille e mille volte!
“ No,amore,non sono più triste e ti prometto che non lo sarai più neppure tu. Mi ci voleva proprio un abbraccio!” gli rispondo stringendolo forte. Adoro Bobo e non riesco ad avercela con lui neppure per il suo essere sopraggiunto qui nel momento meno opportuno!
“ Che vuoi mangiare stasera,tesoro?” domanda Cami a Bobo.
“ Patatine fritte!” risponde il piccolino illuminandosi. Cami alza gli occhi al cielo. In effetti ho anch’io un certo languorino!
“ Se continui a mangiare patatine fritte fra qualche mese Nicola non ce la farà più a prenderti in braccio!” esclama Cami.
“ Che strega! Stai dando del cicciottello a Bobo e del rammollito a me! Meriti una punizione!” esclamo prima di cominciare a solleticarle l’addome aiutato da Bobo. Ci fermiamo solo quando il suono del campanello ci avverte che ci sono visite. Speriamo non cominci la stessa processione delle due sere precedenti a questa!
“ Vado io!” esclama Bobo scendendo dal letto.
“ Ma non aprire la porta senza chiedere prima chi è,amore!” gli raccomanda Cami per poi alzarsi dal letto per prendere la mia camicia e passarmela. << CHI SEI? >> sentiamo domandare da Bobo a gran voce. Io e Cami scoppiamo quasi a ridere.
“ Ma che modo di rispondere alla porta è questo?!” commenta Camilla sconcertata mentre mi alzo dal letto e mi infilo la camicia. Ridacchio.
“ Stai ridendo di me?” mi domanda fintamente offesa mentre mi riabbottono la camicia.
“ E se così fosse?” la provoco.
“ Poi facciamo i conti io e te. Meglio che sia io a riabbottonarti la camicia,presidente,visto che l’ho sbottonata io!” ribatte continuando a far entrare i bottoni nelle asole da dove mi ero interrotto. Sono ancora piacevolmente scosso dalle sue mani sulla mia pelle e le sue dita me le sento ancora dovunque nonostante il massaggio sia finito.  
“ Anche se il massaggio è finito,hai ancora la pelle d’oca,dottor Mora!” mi avvisa. Così fa solo peggio,maledizione!
“ Sarà che hai le dita fredde!” bofonchio imbarazzato. Solleva lo sguardo incastrando i nostri occhi.
Approfitta del fatto che sono perso in quel verde meraviglioso per intrufolare la mano sotto la mia camicia e tracciare con la punta dell’indice la linea della mia colonna vertebrale.
“ Cami!” protesto divertito.
“ Mi sto solo scaldando le dita,Nick. E poi la vendetta è un piatto che va servito freddo!” sghignazza passando le dita sui miei fianchi per farmi il solletico. Cadiamo sul letto continuando a solleticarci e a ridere fino a quando i nostri occhi non si incrociano.
“ Anch’io non faccio altro che pensare a te da quando ci siamo conosciuti telefonicamente! Betty mi ha preso anche in giro per questo quando ero a Zurigo!” mi confessa con gli occhi lucidi. La stringo forte a me. Betty ci scherza su questa cosa,ma il caro e serafico fratello di Cami, nonché consorte della mia migliore amica,come la prenderà? Se per Camilla devo beccarmi qualche cazzotto,amen!
“ Prima in macchina hai detto che ieri stavi male quando abbiamo discusso!” asserisce accarezzandomi la fronte.
“ Sì,e sono stato male anche quando stavo per lasciarti andare per via di Brickman. Mi faceva molto male qui!” rispondo indicandomi il centro del petto. Mi sorride per poi posare un piccolo dolce bacio proprio dov’era puntato il mio indice,un bacio seguito da molti altri. Fremo non riuscendo a trattenere un sospiro.
“ Passato il dolore,mio sovrano?” mi chiede accarezzandomi il mento con la punta delle dita. Annuisco con lo sguardo fisso sulle sue labbra. Mi avvicino lentamente al suo viso,ma sono costretto a retrocedere quando la porta si apre spaventandoci quasi. Eh no…lei no!
 
[Margherita]
Resto praticamente allibita e quasi ringrazio il Cielo che Roberto sia rimasto di là con il bambino risparmiandosi l’imbarazzo che comporta questa scena! Ma che cavolo!
“ Non si usa più bussare?” mi redarguisce impacciata Camilla alzandosi da dosso al dottor Mora.
“ E tutte mentre sono a torso nudo. È una perversione proprio!” sibila lui alzandosi dal letto per poi riabbottonarsi freneticamente la camicia. Mia figlia ridacchia.
“ Veramente è una perversione più fare certe cose dietro una porta non chiusa chiave mentre a pochi passi c’è un bambino piccolo!” obietto.
“ Mamma!” mi redarguisce aspramente mia figlia.
“ Che fate?” domanda Bobo entrando in camera.
“ Nicola si stava rimettendo la camicia che si è asciugata nel frattempo. Cos’hai in mano?” ribatte Camilla.
“ Me l’hanno regalato i nonni. A che serve,mammina?” replica lui porgendole lo scatolo di Crystal ball.
“ Dai 5 anni in su!” sibila Camilla.
“ A novembre compirà 5 anni,no?” ribatto.
“ Ad ottobre. Il 6 ottobre!” mi corregge Nicola Mora.
“ Che bravo,te lo ricordi! E tu come lo sai?” gli chiede Bobo. Voglio proprio vedere come glielo spiega!
“ Me lo ricordo perché ho buona memoria,piccolo. Ad ogni modo serve a fare i palloncini quel gioco lì. Poi,se la mamma è d’accordo,lo testiamo!” risponde impacciato il dottor Mora. Il bambino mi tira leggermente la giacca e mi volto verso basso per guardarlo.
“ Nonna,ma tu li sai fare i biscotti?” mi domanda. Sul volto di mia figlia si palesa un ghigno sarcastico.
“ A dire il vero no,però posso sempre imparare!” rispondo.
“ A patto che non ci usi come cavie,mamma,perché l’esperienza di finire al pronto soccorso per un’intossicazione alimentare,vorremmo risparmiarcela! So cosa vuol dire imparare a cucinare e che disastri possono venir fuori!” replica Camilla. In che senso?
“ Amore,Nicola si sta vestendo. Gli fai compagnia tu mentre noi andiamo di là?” domanda Camilla al bambino. Il bambino annuisce e resta lì mentre mia figlia mi trascina fuori da quella stanza.
“ Hai messo in imbarazzo Nicola. Sarai contenta!” mi redarguisce Camilla mentre attraversiamo il corridoio.
“ E menomale che eravate solo amici!” ribatto prima di accedere al soggiorno. Mi lancia un’occhiata torva.
“ Camilla!” la saluta mio marito.
“ Ciao papà!” replica mia figlia fredda mettendosi a sedere sulla poltrona. Prendo posto accanto a mio marito.
“ Non avevamo detto che ci voleva il mio benestare prima di fare regali a Bobo?” esordisce mia figlia.
“ Nicola Mora è il padre di Bobo?” domando senza troppi giri di parole. Mi guarda negli occhi con aria di sfida.
“ Eh già… Sorpresa,mammina? Il nipote che hai sempre visto non come il figlio di tua figlia,ma come il figlio di un profittatore,non ha neppure una goccia del sangue dell’uomo che hai tanto detestato!” risponde.
“ Camilla,sono seria: è figlio di Nicola Mora?” le ridomando.
“ Sì. Vuoi fargli un test del DNA per averne la certezza? Non ho mai detto fosse figlio del mio ex marito. Avete voluto credere quello che più vi piaceva,tu hai voluto vedere somiglianze inesistenti con lui per non aver a che fare con Bobo,ma non ho mai detto di averlo avuto con mio marito! Ho avuto una storia lampo con Nicola più di 5 anni fa. Io e il mio ex marito dormivamo separati da un po’ per motivi a te già noti e…l’ho tradito! Se è finito il terzo grado,potete andare!” risponde.
“ Perché c’hai sempre fatto credere fosse figlio di quello?” le chiede Roberto.
“ Io non v’ho mai fatto credere nulla. Avete fatto tutto da soli! E comunque a voi non doveva e non dovrebbe tutt’ora importare il nome del padre di Bobo. Voi avreste dovuto volergli bene anche se fosse stato figlio di Jack lo squartatore perché è mio figlio,quindi sangue del vostro sangue. Quando l’avete rinnegato e scacciato come si fa con le mosche,mi sono resa conto che non meritavate la verità e quindi ve l’ho lasciato credere per evitare che vi legaste a lui per pena o per qualcosa di diverso dall’affetto che dovrebbe legare i nonni ed i nipoti. Cosa diavolo ha di diverso Bobo ora che sapete chi è suo padre? Nulla. È lo stesso bambino di ieri,dell’altrieri,di 2 mesi fa,di 2 anni fa…quindi continuate a fregarvene come avete sempre fatto!” risponde.
“ Quindi Nicola Mora lo riconoscerà?” le chiede Roberto. La cosa più giusta per tutti sarebbe che si sposassero!
“ Questi sono affari nostri. Continuate a disinteressarvi di Bobo come avete sempre fatto,che vi riesce a meraviglia!” replica Camilla.
“ Camilla,ora basta! Sei nostra figlia ed è giusto che tu ci metta al corrente dei tuoi progetti per il futuro! Vuoi sposarti con quel ragazzo? No, perché sarebbe la scelta più sensata da fare ed in tal modo dimostreresti di avere un minimo di buonsenso!” sbotto. Ride istericamente.
“ Fammi capire: fino a ieri Nick era l’intoccabile fidanzato della povera Patrizia da cui dovevo tenermi alla larga e che dovevo trattare quasi come un lebbroso ed ora mi invogli a toglierle l’uomo e a sposarlo? E questo lo dici per il benessere di Bobo,per il mio o perché tutti i tuoi amici con la puzza sotto il naso abbiano di me l’immagine di una donna ammogliata con prole?” replica.
“ Lo sanno anche i muri che Nicola Mora neanche la vede Patrizia e che ti muore dietro! E poi anche prima sul letto…” le faccio notare. Diventa porpora in viso e abbassa lo sguardo.
“ Se non tenessi davvero a Nicola,lo eviterei come la peste impedendogli anche di stringermi la mano solo per farti dispetto,per farti capire una volta per tutte che le cose non succedono solo quando e se le vuoi tu. Se Nicola,dopo averlo rivisto in sala riunioni,mi fosse risultato antipatico e tu nei due giorni precedenti ad oggi avessi continuato a fomentare quest’inimicizia,adesso non potresti pretendere da me il matrimonio con lui o di cambiare la mia opinione di lui nel giro di 24 ore solo perché hai scoperto che Bobo è suo figlio,no?! Come vedi le cose non avvengono solo perché la signora Margherita Sàenz Mendoza ha deciso così. Le cose sarebbero potute andare diversamente se io e Nicola avessimo sviluppato un’antipatia reciproca e per certe cose il tuo volere non conta,mammina cara!”  risponde Camilla.
“ Ma così non è stato. Avete sviluppato da subito una magnifica affinità!” le faccio notare.
“ Ieri non la trovavi così magnifica la nostra affinità! E neppure l’altrieri!” obietta.
“ Camilla,ti sto dando il mio benestare col ragazzo che ti interessa,fattelo bastare! Non posso volere la felicità di mia figlia?” replico.
“ E così Nicola sarebbe la mia felicità! Ieri non la pensavi così! Per poco non lo sbattevi fuori da una casa in cui non abiti neppure! Ora ti sta a cuore la mia felicità?” ribatte scettica.
“ Mi è sempre stata a cuore. Quel ragazzo ti rende felice,e si vede. Certo bisognerà dargli un’aggiustata per quanto riguarda il look ed addomesticarlo un po’…” asserisco. Ma sono certa che per Camilla sarebbe disposto ad imparare anche il galateo a memoria!
“ ADDOMESTICARLO? MAMMA,NON È UN ANIMALE! A me Nicola va benissimo così sia per look che per il resto. Ha degli occhi stupendi,un bel sorriso,è dolce, gentile,ironico,intelligente come pochi…non gli manca nulla! È meglio di molti cafoni in circolazione e che se ne vanno in giro in giacca e cravatta,compreso Brickman!” ringhia quasi mia figlia. Non ha mai difeso neppure quel Samuel in questo modo!
“ Che c’entra Brickman?” le chiedo.
“ Dimmelo tu cosa c’entra Brickman con la Camilla di oggi! Non lo sai perché la Camilla di adesso tu non la conosci! Tu non sai nulla di me e quindi smettila di raccattarmi fidanzati,maledizione! Sono ancora capace di trovarmi un fidanzato,te l’assicuro! Ad ogni modo Brickman l’abbiamo incontrato oggi e si è rivelato un gran cafone oltre che uno scroccone di cioccolatini! Mi dispiace,ma non ti permetterò di tramutare Nick in una copia di Brickman o di qualche altro riccone snob! Stai lontana da Nicola!” risponde.
“ Ti sei innamorata di lui?” le chiede mio marito ancora scosso da tutto quest’impiccio.
“ Questi non sono propriamente affari vostri!” taglia corto Camilla. Bobo e Nicola Mora arrivano in soggiorno.
“ Amore,però non c’è bisogno di piangere! Vedrai che lo troveremo!” cerca di confortare nostro nipote che piange.
“ Non c’è da nessuna parte. C’erano tutte le mie macchinine!” singhiozza il bambino.
“ Che cerca?” domanda Camilla.
“ Il suo zainetto. Quando siamo usciti da casa di Betty ce l’aveva e adesso è sparito!” risponde Nicola Mora.
“ Qui invece che succede,Cami?” continua lui accomodandosi assieme al bimbo sul bracciolo della poltrona dove siede Camilla. Il clima è teso e deve averlo percepito.
“ Lei è davvero il padre di Bobo?” gli chiedo senza girarci troppo attorno.
“ Sì,lui è il mio papà!” risponde Bobo stringendosi più forte al dottor Mora.
“ E se non vuoi usare il verbo al passato,evita di stringerlo così forte o finirai per soffocarlo,patato!” si rivolge Camilla al bambino.
“ Immagino sia inutile domandare se sia stata lo speaker Patrizia Fernandez a fornire la notizia! Ad ogni modo,sì,signora! Mi dispiace spazzar via ogni vana illusione su un probabile concepimento di Bobo durante una liason di Camilla con un magnate… però se vuole le pago un analista per superare il trauma!” risponde Nicola Mora alla mia domanda. Mia figlia ridacchia divertita.
“ Era più traumatico pensare fosse figlio di quel buono a nulla,gliel’assicuro! Almeno lei è un bravo ragazzo!” interviene mio marito esprimendo involontariamente anche il mio pensiero su tutta questa storia.
“ È confortante ritrovarsi nella vostra classifica appena un gradino sopra un bastardo fannullone,vi ringrazio per la gentile concessione!” risponde con un certo sarcasmo quel tale. Mia figlia si morde il labbro divertita.
“ Andiamo a prendere le mie macchinine?” domanda Bobo a suo padre. Nicola Mora bacia il capo di Camilla prima di alzarsi.
“ Dove andate a prenderle?” domanda Camilla a Nicola Mora mentre si indirizza verso l’ingresso assieme al bambino.
“ In garage per cercare lo zainetto in auto!” le risponde lui aiutando il bambino ad infilarsi il giubbino e ad abbottonarlo. Quando Bobo alza le braccia per farsi prendere in braccio,il dottor Mora gli sbaciucchia la guancia prima di sollevarlo.
“ Non uscire solo con la camicia,Nick. E prendi le chiavi che sono all’ingresso così almeno non suoni il campanello!” ribatte mia figlia.
“ Agli ordini,mia regina!” scherza lui facendole pure l’inchino. È davvero sicura di non volerlo addomesticare neanche un po’?
 
[Daniele]
“ […]Cos’ha quello più di me?”
“ La presidenza dell’Ecomoda!”
No,non è la presidenza dell’Ecomoda a rodermi. Anche perché così combinata non la vorrei neppure se me la regalassero! Va bene che rappresenta tutto ciò che mi hanno lasciato i miei genitori prima di morire,ma ad ora la vedo solo come un interminabile accumulo di rogne e seccature da cui si potrebbe ricavare qualcosa solo mediante la liquidazione,e quel tale,che non ha nulla di meglio da fare né a livello personale né a livello professionale,mi sembra la persona adatta a sorbirsi le grane derivanti da quell’azienda per poi restituirci il comando quando ritornerà florida!
E allora cosa diavolo mi spinge a detestare così tanto Nicola Mora? Sì,maltratta Marcella,ma nulla a confronto delle volte in cui Armando l’ha umiliata tradendola ed io non ho mosso un dito! La cosa certa è che non lo sopporto! È fastidioso col suo modo di fare! E l’Ecomoda non c’entra nulla col mio astio nei suoi riguardi!
 
[Patrizia]
“ Gutierrez,che vuole che ne sappia?! Io non c’ero mentre concepivano Robertino! Non mi piace assistere ai rapporti sessuali altrui!” sento dire da Mario a Gutierrez. I due sono fuori dall’ufficio dell’ultimo citato e di certo stanno parlando di quella gattamorta e di Nicola.
“ Quindi adesso la signora Patrizia diventerà la matrigna del piccoletto!” ne deduce Gutierrez. Mi manca solo questa!
“ E non mi intendo neppure di famiglie allargate!” taglia corto Mario. Perché di quelle tradizionali sì?
“ Anche se…non credo si possa parlare di famiglia allargata!” aggiunge Mario.
“ In che senso?” gli chiede Gutierrez.
“ Queste sono faccende private di quei due,mi dispiace!” risponde Mario. Private? Non dovrebbe esserci proprio nessun privato fra quei due visto che Nicola è il mio fidanzato!
“ Vuole dire che c’è una love story fra i due?” domanda Gutierrez con il accento finto inglese che urta i nervi a tutti.
“ E chi può saperlo?! Stanno sempre assieme,hanno un figlio insieme… Ma non faccia quell’espressione da depravato o quando tornerà Armando finirà per diventare il suo sacco da boxe! Il fatto che ce l’abbia fatta quello lì a conquistare il cuore di Camilla,non implica che ci sia speranza pure per lei!” risponde Mario. Mi farebbe un favore se si prendesse Camilla e se la portasse via o se Armando la chiudesse in un convento per poi gettar via la chiave!
 
[Mariana]
Sandra mi sta mandando al manicomio col suo continuo premere il pulsante della penna che ha in mano. Spero risolva presto i suoi dilemmi amorosi o qui finiremo tutte con la camicia di forza per colpa sua!
“ Che hai?” le chiedo. Si volta verso di me continuando a torturare quella povera penna.
“ Nulla!” mente. Ed io sono la regina Elisabetta!
“ Sì,come no!” commento sarcastica.
“ Giuro che lo ammazzerei!” sibila.
“ Immagino tu non stia parlando di Romeo!” asserisco. Mi fulmina con lo sguardo.
“ No,ti pare?! Come si fa ad essere così egocentrici ed incoerenti?! Vuole che ammetta che mi è piaciuto e nel mentre si fa prenotare un tavolo per uscire con un’altra!” bisbiglia. Ma perché si è ficcata in questo casino?
“ Lo sappiamo tutti com’è fatto!” cerco di calmarla.
“ E il bello è che poi ha dato a me della bugiarda perché non ho detto a Romeo del mio scivolone!” ribatte cercando di tenere un tono di voce basso. In effetti non è che brillino per coerenza tutti e due!
“ E tu,tralasciando le insinuazioni di quel viscidone,vuoi davvero basare la tua relazione con Romeo su una bugia?” le chiedo.
“ Non avrebbe senso confessargli una cosa senza importanza!” risponde. Mi mordo la lingua per evitare di risponderle che se non fosse stato importante,non starebbe così per l’uscita di questa sera del dottor Calderon!
 
[Nicola]
Camilla deve aver avuto un litigio bello aspro con i suoi perché si è chiusa in cucina e non ha detto che due parole da quando sono andati via. Io ho ascoltato solo quando sua madre voleva addomesticarmi e lei mi ha difeso! Anche se i suoi non sembravano tanto dispiaciuti in merito alla paternità di Bobo!
Mi appoggio allo stipite della porta osservandola mentre cucina. È di spalle,quindi non può vedermi! Spero di non essere io la fonte dei suoi attuali casini con i genitori!
“ Fanculo!” sbotta rivolta alla pentola che ha afferrato senza presine. Mi avvicino lentamente mentre si esamina il dito scottato.
“ Ci vuole il dentifricio!” le sussurro. Mi guarda negli occhi.
“ Passerà!” mugugna. Poso un piccolo bacio dove si è scottata. Sorride.
“ Che c’è?” le chiedo facendola voltare del tutto verso di me. Intreccio le mie dita poggiando le mani alla base della sua schiena.
“ Mia madre pensa che dovremmo sposarci. Ti rendi conto? Fino a ieri voleva che ti tenessi alla larga ed oggi viene qui dicendomi che la scelta più saggia sarebbe quella di sposarmi con te!” sbotta. Sono fermo ancora alla prima frase a dire il vero!
“ Forse il mio charme ha colpito anche lei! Vedermi a torso nudo deve averla abbagliata!” ironizzo. Abbozza un sorriso.
“ Smettila!” bofonchia poggiando la fronte sulla mia spalla. La stringo forte a me.
“ E poi non posso fare questo alla tua donna delle carte!” continua ironica. La sto stringendo ora fra le braccia la mia donna delle carte!
“ Credo di conoscere già la mia donna delle carte…il mistero penso si sia svelato da solo,quindi fai poco la spiritosa che tua madre ti sta già preparando il velo. L’importante è che non ci propini i confetti a gusto cianuro che dovevano essere di Miss Spocchia!” ironizzo. Ridacchia.
“ Alla donna delle carte piace molto quando il suo uomo delle carte l’abbraccia!” replica. Sorrido baciandole il capo.
“ Ottimo. E comunque non possiamo di certo sposarci per far piacere a tua madre! Prima che tu e Bobo arrivaste non voleva che mi avvicinassi a te,ora vuole che ci sposiamo…un po’ bipolare!” continuo. Ride baciandomi dolcemente il mento.
“ Menomale che non ti sei fatto intimorire da lei!” sussurra stringendosi a me. Sorrido baciandole il capo. Non avrei mai potuto farmi intimorire! Io a Camilla e Bobo non ci rinuncio!
“ Ho fatto un bel casino ieri mentendo a Patrizia,vero?” le sussurro. Solleva il capo di scatto prendendomi il viso fra le mani.
“ Non dirlo neppure per scherzo! Sono loro che sono sbagliati nel loro modo di concepire le cose!” afferma seria.
“ Sono contento di andarti bene così come sono senza bisogno di essere addomesticato!” asserisco. Mi tira un piccolo pugno sulla spalla.
“ Non si origlia!” mi redarguisce fintamente imbronciata.
“ E comunque per te e Bobo sono disposto anche ad imparare a memoria il galateo e a dilapidare il mio salario in vestiti alla moda e tutti quei fronzoli che piacciono tanto a tua madre!” le confesso. Sì,per lei e Bobo sono disposto pure a sopportare un corso intensivo di bon ton con la signora Margherita come docente!
“ Non ce n’è bisogno! Per me tu vai benissimo così!” ribatte.
“ Ma non per il bel mondo da cui provieni. L’ha fatto notare anche Brickman col veleno che ha sputato oggi!” obietto.
“ Che andassero tutti all’inferno! Io non ho bisogno di loro! E poi si è vista la classe di Maurizio quando si è preso i nostri cioccolatini!” replica. È rimasta proprio traumatizzata dai cioccolatini spariti dal tavolino!
“ Dì la verità: lo detesti più per i cioccolatini che ci ha sottratto che per quello che ha detto a me!” la punzecchio ironicamente. Ride.
“ Scemo!” mugugna sorridendo mentre si stringe forte a me.
“ Tu sei bellissimo così,ok? Se non riesci più a vederti come sei perché sei diventato il presidente dell’Ecomoda,ti aiuterò a cambiare,ma non voglio tu lo faccia per me perché non ce n’è bisogno! Poi sei vuoi trasformarti per la tua cara first lady…” esclama lasciando in sospeso la frase quando accenna a Patrizia.
“ La mia gelosona! Io sono interessato solo all’opinione tua e di Bobo!” replico sfiorando il suo naso con il mio.
“ Ottimo! Io e Bobo ti apprezziamo così come sei. Non ci vergogniamo di te né di quello che sei!” ribadisce.
“ A proposito di Bobo,che facciamo? Tua madre me l’ha chiesto davanti a lui!” esclamo.
“ Una sua trappola per costringerci a dirle la verità!” commenta. In effetti tutto torna!
“ Se vuoi dirgli la verità perché non te la senti…” la interrompo.
“ Bobo non è un peso per me. Magari possiamo affrontare l’argomento noi tre insieme più avanti. Certo se tu la pensi diversamente…” stavolta è lei ad interrompermi.
“ Non lo so. È solo che non voglio importi certe responsabilità. Prima di conoscere me,avevi la tua vita,vivevi con tua madre e non ci pensavi neanche a fare il padre. E ora guarda in che casino ti sei messo per colpa mia! Che dirai a tua madre,ai Pinzon e al mondo? Ti sto rovinando la vita!” sbotta. Come posso farle intendere che quelle responsabilità che non vuole impormi,io le voglio tutte e che non mi sta rovinando la vita?
“ Queste responsabilità tu le hai da 5 anni e noi due siamo coetanei,quindi non capisco dov’è il problema!” obietto.
“ Il problema è che queste responsabilità le ho scelte,non mi sono state imposte. Lo so che mi vuoi bene e te ne voglio anch’io tanto,ma appunto per questo,starei male se un giorno tu finissi per odiarmi per averti costretto ad una vita che non desideravi,a fare il padre senza essere pronto e di un bambino non tuo. Un giorno potresti stancarti di me,che sono solo una fonte inesauribile di casini,e non volermi più vedere ed io non posso rischiare di vedere Bobo star male per la tua assenza nella sua vita,quindi vorrei tu ci pensassi bene! Non devi sentirti costretto a giocare alla famiglia felice solo perché ti interesso io!” asserisce. Pensa davvero che potrei andarmene? Forse non ha tutti i torti dato che tra ieri sera e stamane ho dato di matto due volte per una gelosia infondata!
“ Forse è il caso che io e te chiariamo un po’ di cosette: 1) tu non mi stai imponendo nulla. In questa storia mi ci sono infilato da solo e non ne sono pentito per niente. 2) Proprio perché ho scelto io di entrare in questa storia,non sto facendo nulla che non desidero e quindi non finirò per odiarti. 3) Non mi stancherò di te. E l’idea di non vederti più mi toglie l’appetito. Lo so che non è romantica come affermazione,ma hai imparato a conoscere la mia smodata passione per il cibo,quindi dovresti aver capito la gravità della cosa. 4) Io a Bobo voglio bene,quindi non ho intenzione di sparire dalla sua vita con un colpo di bacchetta magica,nonostante mi reputi un maghetto. Non è per un gioco di ruoli che mi prendo cura di lui e gli sto vicino! Quindi,ora che ho smontato tutte le tue paure,mi credi se ti dico che sono convinto e che per me va bene? In merito a mia madre e ai Pinzon: possiamo dire a loro ciò che abbiamo detto agli altri!” ribatto. I suoi smeraldi verdi sono spalancati e lucidi.
“ Davvero ti toglie l’appetito l’idea di non vedermi più?” mi chiede. Annuisco. Mi abbraccia forte.
“ Io e Bobo siamo fortunati ad averti con noi!” afferma. Arrossisco.
“ Quello fortunato sono io!” replico. Loro due sono un dono del Cielo!
 
[Armando]
Giuro che se non  risponde,mando all’aria la mia luna di miele e torno a Bogotà ad affrontarla! Ma vedi se mi si doveva guastare la giornata!
“ Armando,è tardi!” mi fa notare mia moglie.
“ Amore,tu dormi! Io devo parlare con Camilla!” le rispondo mentre compongo di nuovo il suo numero.
“ Armando,ma non dormi mai?” sbotta rispondendo dopo due squilli. La metto in vivavoce.
“ QUANDO AVEVI INTENZIONE DI DIRMI CHE BOBO È FIGLIO DI NICOLA MORA?” le domando inferocito.
“ Come mai non l’ha ancora detto il telegiornale?!” sibila una voce che non è di Camilla. La riconosco benissimo!
“ Nicola! Il padre di Armando dice che Bobo è tuo figlio!” interviene mia moglie.
“ Io e Camilla 5 anni fa abbiamo avuto una storia!” afferma lui.
“ Io conoscevo solo il suo nome e anche lui sapeva solo il mio nome. Il mio matrimonio era in crisi e con il mio ex non avevamo più rapporti intimi. Ho incontrato Nicola e…” farfuglia mia sorella.
“ Nicola,io e te ci siamo sempre raccontati tutto,perché non me ne hai mai parlato?” gli domanda Betty.
“ Tutto tutto no…o non sarei caduto dal pero quando mi hai detto di aspettare un figlio! Non credevo aveste consumato tu e il dottor Mendoza! E poi per dirti cosa? Che avevo incontrato una ragazza una sera con cui avevo perso la verginità e che dopo allora non ero più riuscito a ritrovarla?! Avresti pensato ad una mia ubriacatura,Betty!” ribatte lui.
“ Ci siamo persi di vista ed io,qualche mese dopo l’abbandono di mio marito,ho scoperto di aspettare Bobo. Poi c’è stato il trasferimento a Zurigo… Io non sapevo fosse lui!” aggiunge Camilla.
“ Neanche quando gli parlavi al telefono? Camilla,Nicola ha una voce così…” mi interrompo.
“ Così?” mi esorta Camilla con un tono alterato. Se sbaglio l’aggettivo,minimo mi ammazza!
“ Particolare!” Betty aggiusta il tiro per me. La ringrazio con lo sguardo.
“ Appunto! Così particolare e tu non l’hai riconosciuto?” continuo ciò che volevo domandarle prima.
“ Scusa se quando ci siamo sentiti telefonicamente,io ero troppo impegnata a nascondervi e a decidere cosa fare della mia vita! Scusa se sia io che Nick eravamo troppo indaffarati a pensare come porre rimedio al casino che avete combinato tu e quel cerebroleso del tuo amico! E scusa se ero troppo disgustata da ciò che avevi fatto a Betty per colpa la tua ambizione,per chiedermi dove avessi già sentito la voce di Nick! Ad ogni modo,per te cambia qualcosa il fatto che Bobo è figlio di Nick?” sbotta.
“ Che domande mi fai?! È mio nipote! No,che non cambia nulla!” replico.
“ E per te,Betty?” domanda lui a mia moglie.
“ Sei sempre stato come un fratello per me,quindi non potrò che volergli ancora più bene!” risponde quell’angelo di mia moglie.
“ Almeno loro non vogliono farci sposare!” commenta ironicamente Nicola Mora. Mia sorella ridacchia.
“ Chi vorrebbe farvi sposare?” domando.
“ I nostri genitori! Tu ci vieni al mio matrimonio,vero?” risponde mia sorella per poi fare dell’ironia.
“ E Patrizia che ne pensa?” domanda Betty.
“ Lei non è molto favorevole all’idea di vederci sposati,a dire il vero!” risponde Nicola Mora.
“ Chissà come mai!” sibiliamo quasi nello stesso momento io e mia moglie.
“ Ora che è finito il terzo grado,immagino vogliate dormire! Buonanotte e sogni d’oro a tutti e due!” ci augura Camilla prima di riagganciare.
“ Nicola e Camilla…chi l’avrebbe mai detto!” commenta mia moglie rannicchiandosi fra le mie braccia.
“ Speriamo solo che la bionda finta si tenga lontana da mio nipote!” ribatto.
 
[Marcella]
“ Patrizia,ai tempi di Armando sarò anche stata monotematica,ma tu mi batti!” sbotto all’ennesima lamentela di Patrizia su Camilla e quel tale.
“ Ti rendi conto che tutti li vedono come una coppia?” ribatte. Come se mi importasse qualcosa! Vengo mollata dal mio fidanzato,comincio a frequentare un uomo e mi rendo conto che mi nasconde qualcosa…credo di avere ben altro a cui pensare!
“ Sai che novità! Solo che adesso hanno un figlio! Li vedono come coppia da quando lei è arrivata e il tuo attrezzo le ha fatto la radiografia!” le faccio notare. Se ne sono accorti tutti in quella sala riunioni!
“ Quel bambino già era pericoloso prima…” ribatte.
“ Quel bambino è figlio del tuo pseudo fidanzato!” osservo.
“ Non me lo ricordare! Spero solo che Armando e lo sgorbio ritornino a breve per terminare una volta per tutte questa storia!” ribatte. Le lancio un’occhiataccia.
“ Scusa. Io sono certa che lui la lascerà fra qualche mese,vedrai! Al massimo pagherà gli alimenti al mostriciattolo che aspettano!” cerca di rincuorarmi. Adesso ho altro per la testa!
“ Per me quella lì può anche tenersi Armando! Anche perché tornare con Armando vorrebbe dire non liberarsi mai del tuo attrezzo e trovarselo come cognato! Che Dio me ne scampi! Grazie,ma il tuo clown si è aggiunto alla lunga lista dei motivi che ho per non accettare neanche morta di tornare con Armando!” le rispondo. Ci manca solo questa! 
 
[Camilla]
“ E questo eri tu da piccolo?” domanda Nicola a Bobo,mentre sfogliano un album seduti sul divano. Li sento chiacchierare dalla cucina,mentre ultimo la cena.
“ Sì. Ero tanto piccolo,ma adesso sono diventato grande.” Gli risponde Bobo. Mi scappa un sorrisetto. Sento ridere anche Nicola.
“ E sì,sei un bimbo grande e bello!” replica Nicola. È così dolce!
“ Questa è la mamma quando c’ero io nella sua pancia!” sento dire da Bobo. Corro in soggiorno come una furia. Non voglio che Nicola veda la foto in cui somigliavo ad una balenottera obesa!
“ No no no!” protesto gettandomi di peso sul divano e cercando di riprendermi l’album. Nicola sta guardando quella foto con un’espressione strana. Penserà che ero orribile!
“ Nick,ti prego,sono orribile!” esclamo.
“ Invece no. Sei bellissima! E poi nel tuo pancione c’era Bobo!” replica. Arrossisco.
“ Sì,c’ero io!” asserisce mio figlio.
“ Bellissima,quasi come adesso!” afferma Nick. Sì,immagino quanto posso essere bella ora con il grembiule da cucina e la tuta! Lo fa solo per essere gentile e per non dirmi che sono orribile!
“ E questa invece?” chiede Nicola a Bobo indicando un’altra foto.
“ Questa è la mia mamma da piccola. Era al mare!” gli risponde Bobo.
“ Non è il mare,te l’ho già spiegato tante volte,amore. Quello è un lago non molto lontano da qui. Io e zio Armando andavamo spesso lì nei giorni di festa!” intervengo.
“ E domani mi porti al lago?” mi chiede Bobo.
“ Cucciolo,la mamma deve lavorare. Te l’ho spiegato che non siamo qui per vacanza,ma per aiutare Nicola!” gli rispondo accarezzandogli la testa. Che penserà Nick di me se lo mollo per spassarmela in giro con Bobo?
“ Cami,guarda che puoi prenderti un giorno per stare con Bobo. Non sono mica un negriero?! Domani sei libera!” interviene Nicola.
“ Nicola,non devi…” farfuglio imbarazzata.
“ Vieni con noi? Dai! Vieni al lago con me e la mamma?” chiede Bobo a Nicola.
“ Se ti va,sei il benvenuto,ma non sei obbligato ad assecondare i capricci di questo bambino pestifero. Non voglio attirarmi il tuo odio per averti stravolto la vita!” affermo.
“ Bobo,perché non vai a prendere un pallone,così domani al lago avrai qualcosa con cui giocare?!” propone Nicola a Bobo,che annuisce contento per poi dileguarsi. Nick mi porge la mano che afferro prima di circumnavigare il divano e sedermi accanto a lui.
“ Ancora con questa storia dell’odio? Credi che dopo quello che ci siamo detti oggi,potrei mai nutrire odio verso di te? Ho bisogno di staccare un po’ la spina dall’Ecomoda e se mi volete,domani verrò al lago con voi. Potrei insegnargli a pescare,anche se quando andavo a pescare col signor Hermes non prendevo mai niente. Oppure potrei giocare con lui a pallone. O potremmo andare in barca tutti e tre,se vi va!” Esclama prendendomi il viso fra le mani.
“ Sì.” Sibilo specchiandomi nei suoi occhi.
“ Come?” mi chiede di ripetere.
“ Sì,vieni al lago con noi! Io e Bobo ti vogliamo al lago con noi!” esclamo. Sorride.
“ E smettila di insinuare sciocchezze come che potrei arrivare ad odiarti un giorno,perché non succederà mai,Camilla Mendoza!” mi intima dolcemente accarezzandomi la punta del naso. Sorrido.
“ Davvero?” gli domando rannicchiandomi fra le sue braccia. Annuisce.
“ E poi voglio vedere se da pescatore negato,quale sono,riesco ad insegnare a Bobo a pescare almeno una sardina!” replica facendomi ridere.
“ Dio mio,quanto sei bella quando sorridi! Non voglio più vederti triste,hai capito?” mugugna costellando la mia tempia di baci.
“ Quando sei con me non sono mai triste!” rispondo strofinando il mio naso contro il suo. Non riesco a distogliere lo sguardo dalle sue labbra e per lui è lo stesso. Le nostre teste di avvicinano lentamente e chiudiamo gli occhi prima di far combaciare finalmente le nostre labbra.
“ La palla è sgonfia!” afferma Bobo indispettito tornando in soggiorno. Io e Nick ci allontaniamo trattenendoci dallo scoppiare a ridere.
“ Tranquillo. Domani porto il gonfiatore e la facciamo tornare nuova. Senti,cucciolo,domani ti va di imparare a pescare?” replica Nicola prendendolo in braccio. Bobo gli rivolge uno sguardo colmo di ammirazione.
“ Allora vieni con noi! Che bello!” esulta Bobo scatenando un sorriso carico di tenerezza da parte mia e di Nicola.
 
[Sofia]
“ Mi state prendendo in giro?” domanda Berta per l’ennesima volta. Sta rosicando di certo perché non è stata la prima a venirne a conoscenza, ma non è colpa nostra se questi scandali succulenti stanno emergendo proprio ora che lei sta in maternità!
“ No,Berta. Hanno avuto una storia!” le risponde Anna Maria.
“ Però! Hai capito il tipetto tutto timido!” commenta Berta.
“ Con la signora Camilla è tutto meno che timido!” le racconto.
“ E il bambino gli somiglia?” domanda Berta.
“ Non tanto. Hanno in comune però la passione sproporzionata per il cibo! Sapessi quanto mangiano!” le risponde Mariana.
“ E i piccioncini che dicono?” domanda Berta.
“ Sono melensi!” risponde laconica Sandra.
“ Parli di te e del tuo ragazzo in terza persona?” le chiede sorpresa Berta.
“ Ah…io e Romeo stiamo bene!” risponde Sandra con la faccia di chi ha presenziato ad un’esequie. Vorrei proprio capire perché all’inizio della sua storia d’amore si ritrova con la faccia di chi ha passato un enorme guaio!
 
[Marcella]
Fisso la mia immagine nello specchio ancora una volta passandomi una mano nei capelli mentre attendo che l’ascensore arrivi al piano. In fondo non c’è nulla di male in un’improvvisata ad un uomo con cui si ha una storia,no? Ho solo bisogno di sapere cosa mi nasconde! Se non è nulla di grave,perché fare il misterioso?
Il campanellino dell’ascensore annuncia l’arrivo all’ultimo piano dello stabile e quando le porte si aprono esco,imboccando il corridoio sulla sinistra. Devo ammettere che l’idea di svelare questo mistero mi inquieta e mi elettrizza allo stesso tempo!
Dopo innumerevoli tentennamenti,trovo il coraggio di pigiare il pulsante per suonare il campanello indirizzando lo sguardo allo zerbino sotto i miei piedi. L’attesa sembra infinita,anche se forse la preferivo alla delusione che mi attanaglia l’anima,quando la porta mi viene aperta da una bionda tutta in tiro. Il più banale dei retroscena. Un amico di Armando Mendoza non poteva che nascondere di avere una doppia ( o magari tripla) vita! Io sono solo una delle tante!
“ Cerca qualcuno?” mi chiede la biondina.
“ No,cercavo una mia amica,ma devo aver sbagliato corridoio. Mi scusi!” farfuglio per poi correre via. Sono solo una stupida!
 
[Ricardo]
Chiudo la mia auto e lascio le chiavi al portiere perché me la sposti in garage,in modo da poter aprire la cassetta delle lettere sita all’ingresso e prelevare la mia posta. Almeno avrò qualcosa da fare stasera! Spero solo vada tutto bene,dato che per ciò ho rinunciato ad una serata con Marcella! Prima o poi dovrò raccontarglielo,anche se non temo il suo giudizio! Sì,ha un carattere un po’ spigoloso,ma non ha pregiudizi di questo tipo!
L’ascensore è occupata ed aspetto che scenda per prenderla e tornare nel mio appartamento. Anche se magari sarebbe meglio usare le scale! In fondo unirei l’utile al dilettevole,facendo anche un po’ di moto. Mi dirigo verso le scale e resto di stucco.
“ Marcella?” esclamo. Sto per dirle che sono contento di vederla,ma un ceffone stronca sul nascere il mio entusiasmo.
“ Ma sei impazzita?!” domando basito.
“ SEI UN GRANDISSIMO STRONZO! AVREI DOVUTO IMMAGINARE COSA NASCONDEVI! NE HAI UNA AL GIORNO? ED IO DI QUALE GIORNO SONO? ECCO PERCHÉ TI STAVA BENE LA STORIA SENZA IMPEGNI!” sbotta.
“ Ma che stai dicendo?” le chiedo confuso.
“ Quella lì dev’essere collocata cronologicamente prima di me,dato che ha anche il permesso di aprire la porta di casa tua! Trovatene un’altra da usare al mio posto perché noi abbiamo chiuso!” risponde facendo per andarsene. La trattengo per un braccio ed approfitto dell’ascensore finalmente libera per farla entrare con me e raggiungere casa mia.
“ Non è come pensi tu!” mugugno mentre aspettiamo che l’ascensore arrivi al piano.
“ Che frase originale!” commenta acida. Il segnale annuncia che siamo arrivati e la faccio uscire per prima seguendola poco dopo.
“ Vuoi davvero che ti sputtani di fronte a quella che magari pensa di essere l’unica donna che ti porti a letto?” domanda mentre attraversiamo il corridoio che porta a casa mia.
“ Credi che se fosse la mia amante,avrei così tanta premura di presentartela?!” ribatto retoricamente prima di infilare la chiave nella serratura della porta di casa mia. Marcella mi segue senza dire una parola.
“ Ricardo!” esclama Guenda.
“ Ma la signorina si è persa ancora?” aggiunge poi.
“ No,la signorina è Marcella,la mia…ehm…ragazza. Marcella,lei è Guenda Santacruz,la fidanzata di mia sorella Marilena!” le presento. Marcella è esterrefatta anche se non so se perché l’ho presentata come la mia ragazza o perché ha appena scoperto che mia sorella è lesbica!
“ Non dirmi che ha pensato che noi…” farfuglia Guenda. Annuisco.
“ Mi dispiace,ma gli uomini non suscitano per nulla il mio interesse. Ricardo sta solo facendo da paciere fra me e Marilena. Abbiamo litigato e lui ha organizzato questa trappola per lei. A tal proposito,ma tua sorella che fine ha fatto?” esclama Guenda rivolgendosi prima a Marcella e poi a me. Vallo a sapere!
“ Se fossi un indovino,non sarei qui!” le rispondo.
“ Ricardo,mi dispiace…” mugugna Marcella ancora in imbarazzo.
“ Lascia stare!” la interrompo.
“ Forse è meglio che vada!” asserisce.
“ Posso lasciare da sole queste due matte e venire con te,se vuoi! Così lascio loro la casa libera,sperando di non pentirmene!” propongo.
“ A quanto pare ce l’hai per vizio di combinare gli appuntamenti romantici!” sibila Marcella alludendo a ciò che ho fatto per Armando e la mia ex addetta alle P.R. Ridacchio.
“ È un sì?” le domando.  Annuisce con un piccolo sorriso.
 
[Nicola]
Non riesco a smettere di guardare Camilla. È una strana sensazione quella che si impadronisce di me ogni volta che ci guardiamo negli occhi, che mi sorride o che le nostre mani si sfiorano come adesso.
“ Nicola,ti posso fare una domanda?” mi chiede Bobo distraendomi dal contemplare sua madre. Anche Cami allontana lo sguardo da me per dirigerlo verso Bobo.
“ Sì,certo!” gli rispondo tranquillo prendendolo in braccio. Tanto non credo potrà venire fuori una domanda più imbarazzante di quella sul sesso fatta ieri,quindi!
“ Quello che hai detto alla nonna è vero?” mi chiede. Io e Cami smettiamo di mangiare e ci guardiamo negli occhi in cerca quasi di un chiarimento.
“ Cosa?” domanda per me Camilla.
“ Che lui è il mio papà!” risponde Bobo. In realtà con Cami contavamo di affrontare l’argomento più avanti,ma la domanda fatta dalla megera davanti a Bobo ha complicato tutto!
“ Bobo!” lo redarguisce Camilla.
“ Perché non mi rispondi?” mi chiede.
“ Sì,è vero!” gli rispondo un po’ impaurito da ciò che potrebbe comportare questa asserzione. Potrebbe anche non volermi! Magari ora che mi ha conosciuto meglio,non mi vuole! Forse avrebbe preferito Brickman!
Resta a fissarmi con gli occhioni lucidi per un lasso di tempo che a me sembra un’eternità. Spero solo di non aver fatto un guaio!
“ Bobo,ti prego,dì qualcosa! Anche che mi odi,che vuoi che vada via per sempre…” cerco di scuoterlo spaventato. Anche Cami è paralizzata dalla paura. Il mio pulcino mi abbraccia forte e resto basito dalla sua reazione.
“ Ti volevo tanto come papà,ma credevo che non mi volevi perché sono un po’ cattivo o perché non mi volevi abbastanza bene!” mi confessa. Nicola,non piangere!
“ Io ti voglio un bene dell’anima e questo non cambierà mai! E tu non sei cattivo…sei il mio tesoro! Pensi ancora tutte quelle cose brutte?” replico baciandogli la testa. Scuote il capo ricevendo altre coccole.
“ Lo sai che anch’io avevo paura che tu non mi volessi come papà,che mi trovassi insignificante?!” gli confesso. Mi guarda negli occhi. Cami mi fissa come per ripetermi per l’ennesima volta che sono un testone insicuro. Se penso ai film assurdi che mi sono fatto stamani per colpa dell’arrivo di Brickman! Immaginavo loro tre insieme e mi sentivo morire!
“ No,tu sei molto…significante!” mi rassicura il mio pulcino accarezzandomi la guancia e stappandomi un sorriso.
“ E tu sei il figlio migliore che potessi desiderare,amore!” gli rispondo stringendolo a me.
“ Non arrivavi mai!” mugugna abbracciandomi. Povero cucciolo!
“ Adesso però sono qua con te! E non me ne andrò mai!” lo rassicuro.  
“ Posso anche chiamarti papà e dire a tutti che sei il mio papà?” mi chiede entusiasta. Sto facendo una fatica immane a non piangere a dirotto!
“ Bobo,magari dai a Nicola il tempo di metabolizzare la cosa!” interviene Camilla scusandosi con me mediante lo sguardo.
“ Certo che puoi,cucciolo!” gli rispondo contento regalandogli tanti baci.
“ Mammina,te l’avevo detto che era lui il mio papà!” esclama il bambino. In che senso?
“ Bobo è da quando ha parlato con te al telefono,la prima volta che ti ha rotto le scatole,che ha cominciato a volerti come padre!” mi spiega Camilla imbarazzata. Sorrido intenerito ed orgoglioso. Spalanco un braccio perché anche Cami si accoccoli sul mio petto proprio come sta facendo Bobo. La mia Camilla non si lascia attendere molto.
 
[Roberto]
“ La verità è che con nostra figlia,non va mai bene nulla! Se disapproviamo quel tale sbagliamo,se lo lodiamo pure!” asserisce Margherita mentre aspettiamo i secondi.
“ Cinque anni sono tanti,forse troppi,da recuperare!” rifletto.
“ Sì,ma noi ne stiamo facendo tanti di passi in avanti! Magari se provassimo a reinserirla nell’asse ereditario…” replica.
“ Non credo sia questo il motivo per cui ce l’ha con noi! Ti rendi conto che non sappiamo neppure la data di nascita di Bobo? Mentre Nicola Mora sa quasi tutto di quel bambino!” ribatto.
“ E grazie tante…è suo padre!” mi fa notare Margherita. Un padre che non sapeva neppure della sua esistenza fino a 3 settimane fa!
“ E noi siamo i suoi nonni!” osservo. Mia moglie distoglie lo sguardo dal punto che stava fissando per poi sbuffare.
“ Che c’è?” le domando.
“ Brickman sta venendo qui. Spero solo che nostra figlia e quel tale abbiano agito con un minimo di classe quando hanno incontrato Maurizio!” risponde. Camilla sembra tutto meno che intenzionata ad affrontarlo con classe!
“ Signori Mendoza,vi trovo bene!” esclama cordiale. Mia moglie l’aveva già vista ieri,quindi non credo sia tanto migliorata in sole 24 ore!
“ Anche noi ti troviamo bene,Maurizio!” taglio corto.
“ Ho incontrato per caso Camilla stamane. Era con un tipo buffo,un po’ strano,abbastanza volgare nei modi e alquanto maleducato!” ci comunica. Non c’è neppure da domandare l’identità dell’uomo in questione!
“ Lo sappiamo. C’ha raccontato tutto!” risponde Margherita.
“ Io non credevo che i gusti di Camilla fossero peggiorati tanto. Immagino quel tale sia il suo compagno,dato che li ho visti baciarsi prima del mio arrivo e anche quando si sono appartati sembravano parecchio intimi!” replica Maurizio. I miei occhi incontrano quelli di mia moglie che sembra sbalordita quanto me!
“ Baciando?” chiedo.
“ Sì. La loro vicinanza era inequivocabile!” risponde lui.
“ Quel ragazzo è il padre del nostro nipotino. Lui e Camilla sono stati insieme anni fa e c’è stato un evidente ritorno di fiamma!” improvvisa mia moglie. Lo so io chi darà alle fiamme Camilla dopo che mia moglie ha appena sbandierato i fatti suoi!  
 
[Mario]
“ Ci dev’essere stato un errore,dottore! Io avevo capito fosse suo desiderio un tavolo all’aperto!” si scusa costernato il cameriere.
“ Di sera e in questa stagione? Le sembro una salsiccia da essiccare?” replico infastidito. Ma roba da matti! Fa un freddo cane qui fuori!
“ Mi dispiace,ma la sua segretaria dev’essersi confusa. Forse c’è stato un disguido fra voi. È stata lei ad esigere che il tavolo fosse all’aperto!” mi spiega il cameriere. Non ci credo! L’ha fatto per dispetto!
“ Forse per placare i suoi bollenti spiriti!” azzarda il cameriere.
“ MA COME SI PERMETTE?” sbotto inferocito.
“ Dottore,è che lei ha proprio la faccia di chi se l’è spassata con la segretaria vergine!” risponde lui.
“ Come prego?” domando sudando freddo.
“ Volevo solo sapere se posso trovarle un altro tavolo!” risponde il tale guardandomi come se fossi un alienato. Ci mancavano solo i sogni ad occhi aperti!
“ No,grazie. Mi è decisamente passata la fame!” ribatto prima di andar via.
 
[Camilla]
“ Perché mi fissi?” domando a Nick. Mi sta guardando da tutta la sera. Vorrei capire se ho qualcosa che non va! E poi se continua a fissare me,invece che concentrarsi sui piatti che sta asciugando,finirà per romperne qualcuno e non vorrei sentirmi menate varie da mio fratello!
“ Così! Mi va di guardarti!” mi risponde.
“ Tu invece perché sei così giù? E non obiettare ancora in merito alla mia vita libera di prima o finirò per pensare che sono tutte scuse per non avermi fra i piedi e stavolta me ne andrò sul serio!” aggiunge. Poso nel lavello il piatto che avevo in mano,mi asciugo le mani e gli accarezzo il viso. Poggia le mani sulle mie accarezzandomi le dita con i suoi polpastrelli.
“ Promettimi che se ti verrà voglia di tirarti indietro,lo farai senza provare pena per me!” gli intimo. Non voglio resti accanto a me e a Bobo per pietà! Io vorrei restasse perché è la cosa che più desidera!
“ Te lo prometto,ma tanto non accadrà. Io non voglio tirarmi indietro! Certo se tua madre evitasse di entrare nelle stanze mentre sono mezzo nudo e senza bussare,sarebbe meglio,ma temo non si possa far nulla,vero?!” replica. Sorrido scuotendo il capo.
“ Temo di no!” mugugno. Mi bacia teneramente la fronte. Poggio la guancia sul suo petto stringendomi a lui.
“ Ma lei non era promotrice del galateo?!” ribatte. Ridacchio.
“ No,adesso è promotrice solo del progetto finalizzato a maritarmi! Magari fino a ieri propendeva per Brickman! Non credo sia stato un caso che si siano visti ieri!” rispondo. Si irrigidisce.
“ Che c’è?” gli chiedo notando il suo essere taciturno.
“ Nulla!” mugugna.
“ Preferisci una musicassetta o una videocassetta?” gli chiedo. Mi guarda confuso.
“ A quanto pare dovrò registrarti quello che ti ho detto stamani fuori da quel bar,quindi ti sto domandando se per te è più efficace anche il video o se ti accontenti solo del sonoro!” gli chiarisco. Arrossisce.
“ Io quelle cose le penso davvero. A me di Brickman non importa nulla. E se fosse stato interessato a me,non avrebbe sposato Patrizia,come hai detto tu stesso,quindi non c’è nulla da aggiungere. Anche se a quanto pare capita spesso che io e Patrizia… lasciamo stare!” aggiungo abbassando il volume della voce sul finale.
“ Sii responsabile di ciò che pensi,mia regina! Capita spesso che tu e Patrizia,cosa?” mi esorta divertito avvicinandosi pericolosamente al mio viso. Il cuore mi batte fortissimo.
“ Vestiamo alla stessa maniera!” ironizzo. Ride.
“ Se tu vestissi come Patrizia,impazzirei di gelosia!” mugugna posando un dolce bacio sulla punta del mio naso.
“ E se tu trattassi un’altra donna come tratti me ora,sarei io a morire di gelosia!” replico. Non credo lo sopporterei!
“ Non potrei mai! Tu sei unica! Secondo te può spuntare tua madre da qualche parte?” mi chiede. Scoppio a ridere.
“ Non ci credo! Nick,sei rimasto traumatizzato da mia madre! Mi dispiace!” esclamo. Gli è proprio venuta la fobia!
“ Per superare il trauma,dovresti riprovarci!” mugugno con gli occhi fissi sulle sue labbra. Sul suo viso si palesa un ghigno divertito.
“ Credo che una volta non basterà,dottoressa Freud Mendoza! Sono rimasto troppo scioccato da sua madre e quindi ho bisogno di riprovarci tante e tante volte con esiti positivi!” replica con le labbra a pochi millimetri dalle mie. Sorrido colmando quella distanza insopportabile.
“ Mamma! Voglio vedere i cartoni!” grida una vocina a me nota dal salotto interrompendoci proprio mentre le mie labbra abbracciano il suo labbro inferiore. Poggio la fronte sulla spalla di Nick emettendo un gemito di frustrazione. E che cavolo!
“ Tu sei proprio sicuro di non volertene andare?” domando preoccupata a Nicola. Anche la sua pazienza ha un limite e questo primo bacio fra noi due sembra non arrivare mai!
“ Sì,sicurissimo. E sono certo che ci sarà un momento in cui nessuno ci interromperà!” mi rassicura. Lo spero!
 
[Patrizia]
Finalmente esce dallo studio per giungere in soggiorno. Mi ha praticamente sequestrata! All’ingresso dell’Ecomoda c’era l’auto col suo autista,che mi ha condotta a casa sua!
“ Si chiama sequestro di persona quello che hai attuato nei miei riguardi!” sbotto ticchettando il tacco della mia scarpa sul pavimento.
“ Quello che ho detto a telefono è vero! Non l’ho fatto di proposito a fare quella battuta! Io ho solo detto che si sarebbe ritrovato quel clown come genero! Non ho fatto cenni alla paternità del nanerottolo!” asserisce prendendo posto accanto a me sul divano.
“ Volevo che la terra m’inghiottisse quando mi hanno domandato se tu ne fossi a conoscenza! Questa storia sta diventando pericolosa!” replico. Per non parlare poi del fatto che Mario Calderon c’ha visto arrivare assieme!
“ Ancora con l’assurdità di chiuderla? Tanto il tuo amico è così preso da Camilla che non si accorgerebbe di noi neppure se facessimo sesso davanti a lui!” minimizza.
“ Grazie! È bello che mi ricordi di continuo che nel tuo immaginario quella gattamorta vale più di me!” ribatto adirata facendo per alzarmi dal divano. Mi afferra il polso per farmi riaccomodare.
“ Non è nel mio immaginario che Camilla vale più di te,ma in quello dell’attrezzo! È lui che si illumina come se avesse ingoiato una lampadina quando si parla di lei,non io!” mugugna mordicchiandomi il collo.
“ Daniele,smettila! L’ultima volta che l’abbiamo fatto sul divano,c’ha beccati tua sorella e non è stata una bella scena!” gli rammento mentre allunga le mani sulla mia schiena in corrispondenza della cerniera del mio vestito rosso.
“ Motivo in più per andare subito in camera!” mormora suadente al mio orecchio facendomi rabbrividire.
 
[Ricardo]
Non riesco a smettere di ridere per l’equivoco in cui siamo incappati oggi. Come si può? Mi ero preparato mille discorsi per raccontare a Marcella dell’omosessualità di mia sorella e invece l’ha scoperto così per caso!
“ La smetti di ridere di me?!” esclama piccata Marcella.
“ Non rido di te,ma della situazione in generale!” chiarisco facendola accoccolare meglio fra le mie braccia.
“ Mi dispiace per il ceffone e per averti dato dello stronzo!” mugugna.
“ Ho sbagliato a non dirti nulla di Marilena! Non è per timore del tuo giudizio perché la tua amicizia con Ugo Lombardi lascia chiaramente intendere che non sei omofoba!” ribatto.
“ E allora perché non volevi dirmelo?” mi chiede.
“ Perché ci frequentiamo da poco. Io volevo tu conoscessi bene me prima di venire a conoscenza dei gusti sessuali di mia sorella!” le spiego. Ridacchia divertita.
“ Il fatto che io sia amico di Armando…anche se forse conviene usare il verbo al passato perché non so quanto mi sarà ancora amico quando saprà di noi…” mi interrompe.
“ Tranquillo,perché ti sarà grato per sempre di esserti addossato la sua croce!” afferma. Le sollevo il mento per poi catturare le sue labbra con le mie. Nonostante il caratterino non facile,non potrei mai considerarla una croce!
“ Stavo dicendo che nonostante l’amicizia con Armando,non sono come lui. Ho avuto poche storie serie,ma non ho mai tradito e mai lo farò!” affermo. La mia amicizia con Armando e Mario non vuol dire che siamo fatti tutti e tre della stessa pasta!
“ Meglio così!” ribatte.
“ Piuttosto tu…non è che sei un tantino gelosa?! Non dirmi che è per orgoglio che sei scappata via quando hai visto Guenda!” gongolo. Mi pizzica poco delicatamente l’avambraccio.
“ Non prendermi in giro!” mi rimprovera fintamente offesa.
“ E poi anche quando ti ho detto che mi piaceva Camilla…a proposito com’è diventata la sorellina del mio amico Armando?” la punzecchio. Mi tira un cazzotto sulla spalla.
“ Eh sì sei proprio gelosa!” asserisco solleticandola e ottenendo la sua risata cristallina.
 
[Margherita]
“ Ti rendi conto che lei e Nicola Mora hanno una storia?” domando a mio marito. Abbandona sul comodino il libro che stava fingendo di leggere per prestare attenzione al mio commento.
“ Margherita,adesso non ti sta bene neppure questo?” ribatte.
“ Non ho detto di essere contraria! Sono contraria al fatto che pur di darmi contro,non l’abbia ammesso!” gli spiego.
“ O magari non l’ha ammesso perché quel tipo non ha ancora chiarito le cose con Patrizia o forse perché neanche fra Camilla e Nicola Mora le cose sono del tutto chiare! Si sono rivisti dopo 5 anni…credo che ne abbiano di cose da chiarire prima di cominciare una relazione!” replica mio marito.
“ Per andarci piano dovrebbero evitare di baciarsi per strada dove tutti possono vederli se vogliono avere prima un periodo di rodaggio clandestino,non ti pare?!” gli faccio notare.
“ A me preoccupa di più che Maurizio Brickman consideri il padre di nostro nipote un maleducato,Margherita! Io apprezzo molto Nicola Mora. Lo trovo un brillante economista e adoro il suo modo di fare con Camilla e con Bobo perché entrambi sembrano essere il centro del suo mondo,ma,mi costa ammetterlo,però andrebbe aggiornato un minimo sull’etichetta!” ribatte Roberto. È quello che penso anch’io!
“ Per amore di nostra figlia accetterà,vedrai!” lo rassicuro. Per fortuna Nicola Mora non è come quel Samuel!
 
[Sandra]
Sarà bionda,rossa o mora la donna con cui è andato a quel ristorante? Magari domani si sveglierà con lei! Di certo sarà una delle sue modelle, una donna più bella di me,come la first lady o come quelle che piacciono a lui!
Sono stata una stupida ad andarci a letto! Ho svenduto la mia verginità per qualche ora di passione con un uomo che fra qualche giorno si sarà già dimenticato di me,sempre che non l’abbia già fatto stasera con la conquista di turno! Io sono stata solo una stupida sfida e sono sicura che ci tiene ad affrontare l’argomento solo perché sono reticente a confessargli che mi è piaciuto! Di sicuro tutte le donnine che frequenta lo riempiranno di complimenti e deve fargli molto male che la più racchia di tutte lo snobbi così!
Devo solo dimenticare. Dimenticare e concentrarmi su Romeo! Lui è un bravo ragazzo,è dolce,sensibile,intelligente e vale 1000 volte più di Mario Calderon! È lui la mia strada!
 
[Nicola]
Sbatto le palpebre più volte prima di svegliarmi. La luce soffusa dell’abat-jour mi fa venir voglia di tornare a dormire. Ma che ore sono?
Guardo il televisore e…ma io questa scena l’ho già vista! Questi due bambini non erano già entrati nella casetta di marzapane? Mi sa che la videocassetta è ripartita dall’inizio.
Bobo sta dormendo sulla poltroncina accanto al divano mentre Camilla dorme abbracciata a me. Quando Bobo si è addormentato ci siamo sdraiati pure noi con l’intento di finire di guardare il cartone animato,ma lei è praticamente crollata. Anzi,diciamo che siamo crollati tutti e tre! Con questo bel quadretto non posso che pensare al sogno che mi ha accompagnato fino a questa mattina. E poi vedere la sua foto quando era incinta,mi ha fatto venir voglia di vederla di nuovo così!
Sposto i capelli dal collo di Camilla e ne delineo il profilo con le dita. La sue pelle è così morbida e diafana...semplicemente perfetta! Si sposta leggermente accoccolandosi di più e sfiorando con la punta del naso il mio collo con un sorriso. Il suo respiro mi solletica il collo regalandomi i brividi. Camilla Mendoza è il mio paradiso personale!
“ Cami,cucciola,svegliati!” le sussurro baciandole il capo con gli occhi ancora chiusi.
“ Ma che ore sono?” mi domanda.
“ Mezzanotte! Ci siamo addormentati guardando il cartone animato!” rispondo a bassa voce. Si stropiccia gli occhi per poi posarli su di me.
“ Dev’essere per la notte in bianco di ieri! Pure se tu ti sei assopito per primo! Ti stavo facendo le coccole e ti sei addormentato!” mugugna.
“ Anche tu sogni strani?” le domando.
“ È un po’ troppo poco candido! Non voglio che mi denunci!” mi risponde parecchio imbarazzata. Arrossisco. Poco candido in che senso? E poi crede che io non la sogni anche in quel senso?
“ Porto Bobo di là?” le chiedo.
“ Dobbiamo per forza alzarci?” protesta posizionandosi meglio fra le mie braccia.
“ No. In effetti non ci obbliga nessuno! Possiamo dormire qui!” rispondo facendole i grattini lungo la schiena. Si accoccola di più a me.
“ Non voglio ritrovarti con la schiena a pezzi domani! Questo divano non va bene per dormire!” replica sfiorando dolcemente il mio torace dopo aver infilato le dita nella fessura che separa due bottoni della mia camicia. Tale azione mi fa rabbrividire.
“ Ma io ho la mia massaggiatrice personale!” ironizzo. Ridacchia. Emetto un sospiro carico di serenità.
“ Stai ancora pensando al sogno?” mi domanda prima di sbadigliare.
“ Non riesco a non pensarci!” le rispondo.
“ Magari è solo quello che vorresti in futuro. Facciamo un gioco: chiudi gli occhi ed immagina te fra 10 anni. Cosa vedi?” esclama.
Seguo le sue direttive e mi si presenta davanti la scena del mio sogno. Io e lei che ci baciamo,mentre le accarezzo il pancione. Bobo e altri due o tre bambini che giocano insieme in una casa accogliente e familiare,per la precisione quella che abbiamo visto oggi.
“ Allora? Qualcosa di bello se sorridi in quel modo! Che vedi?” mi chiede.
“ Quattro bambini che giocano ed io con la donna del sogno incinta a cui accarezzo il pancione!” le rispondo non rivelandole che la donna in questione è lei,pure se secondo me l’ha capito perché sta sorridendo.
“ Però! Ti piacciono le famiglie numerose!” commenta.
“ E a te?” le domando.
“ Anche a me piacciono le famiglie numerose!” mi risponde.
“ Magari non riuscirò mai a sbloccarmi. Dovresti lasciarmi perdere e trovarti una donna normale per realizzare il tuo sogno di avere una famiglia numerosa!” continua con lo sguardo colmo di dolore. Si vede si sta sforzando di non piangere. Le prendo il viso fra le mani.
“ Non aggiungere altre sciocchezze,ok? Io non vado di fretta! Basterà fare un passo alla volta e con calma! E poi io non baratterei mai te e Bobo con un sogno…finalmente so qual è il mio posto!” la rassicuro accarezzandole la punta del naso. Sorride stringendosi forte a me. Questo momento dolcissimo viene interrotto dal mio cellulare.
“ Pronto!” rispondo a bassa voce.
“ Nicola,ti ho svegliato?” mi domanda Patty.
“ Sì,stavo dormendo!” mento.
“ E avete trovato casa per Armando?” mi domanda.
“ No. Nulla che facesse per loro. E adesso che è finito il terzo grado vorrei tornare a dormire!” Rispondo atono.
“ Ah complimenti per la tua discrezione e per la tua diplomazia! Semmai dovessi perdere il tuo posto in Ecomoda,potresti pensare di lavorare per un giornale di gossip!” la redarguisco.
“ Che vuoi dire?” mi chiede.
“ Che non c’era alcun bisogno di raccontare ai Mendoza cose che non ti riguardano!” rispondo.
“ Se il mio uomo ha un figlio con un’altra,mi riguarda eccome!” ribatte.
“ Decido io cosa ti riguarda della mia vita e questi non sono affari tuoi! Non ti intromettere mai più in queste cose! Spettava a Cami raccontare questa cosa ai suoi genitori,maledizione! E adesso torno a dormire! Grazie per avermi rovinato la nottata!” sbotto.
“ Ci vediamo domani!” risponde fredda.
“ Domani non vengo in Ecomoda. Ho un forte mal di testa e resto a casa!” mi invento.
“ Se vuoi non vado neanch’io e ti sto vicino!” replica.
“ No,tu incrementeresti la mia emicrania!” rispondo acido.
“ Perché non sono quella gattamorta!” gracchia.
“ Moderati con queste offese nei riguardi di Camilla! Non voglio averti fra le scatole,ok? E poi devi andare a lavorare! Di professione fai la segretaria,non l’infermiera!” ribatto per poi riagganciare. Camilla sembra imbarazzata. Mi perdo a guardare i suoi occhi. È così dolce e mi fa stare così bene. La sua presenza mi rende felice. Da due giorni mi sembra che il peso gravoso dell’Ecomoda abbia assunto la consistenza di una piuma…forse perché lo divido con lei!
“ Ehi! Ti sei incantato?” mi domanda pizzicandomi leggermente il mento.
“ La lascio!” affermo rivelandole le mie intenzioni. Mi guarda interrogativamente.
“ Lascio Patrizia. Se non sarà dopodomani,sarà il giorno successivo o quello dopo ancora. Le cose fra me e lei non vanno bene. Non credevo l’avrei mai detto,ma non la sopporto più! Non mi piace che si senta un gradino sopra le altre solo perché sono presidente e poi i problemi si sono quadruplicati da quando ho scoperto che ti odia a morte! L’ammazzerei quando parla male di te e di Bobo! E poi c’è quello che sento per te…non so se è amore,poiché, non avendolo mai provato prima,mi è un po’ difficile dargli un nome,ma so che ti voglio nella mia vita e… Insomma vuoi proprio sentirmelo dire? Io voglio te,solo te. Voglio proteggerti,rassicurarti,farti sentire amata…voglio tutti i tuoi sorrisi perché sono meravigliosi. E soprattutto non voglio più nascondermi! Ed ora che ho preso consapevolezza dell’importanza che hai per me,non riesco più a raccontarmi e a raccontare a Patrizia o ad altri la balla che sei solo un’amica. Perché noi due non siamo solo amici,vero?” continuo cercando alla fine una conferma da lei. Magari mi sono fatto solo un film ed ho capito male! Mi sorride.
“ Beh direi proprio di no. Non siamo solo amici. Probabilmente,guardando la questione con raziocinio,non lo siamo mai stati! E comunque c’è un sorriso più bello del mio: il tuo!” mi risponde. Le riempio il viso di baci.
“ Questo non vuol dire che ti metterò fretta per andare avanti con me. Io ti aspetto. Non vado da nessuna parte!” la rassicuro. Mi sbaciucchia tutta la guancia. Mi beo di tutte quelle coccole stringendola a me.
“ Tu sei proprio sicuro di volere me con tutto quello che comporta avermi tra le scatole?” mi chiede.
“ Decisamente sì. Direi che il pacchetto completo è accattivante!” le rispondo.
“ E sei sicuro anche di voler lasciare la first lady?” mi domanda.
“ Credo piangerà di più per aver perso il titolo di first lady,ma potrà sempre puntare ad un futuro presidente degli USA! Ad ogni modo,la mia risposta è sì: che me ne faccio di Patrizia o delle altre ora che ho te?!” rispondo schietto. Sorride accoccolandosi fra le mie braccia.
“ E comunque ieri ti ho baciato e pure prima quando ti sei addormentato!” afferma. La guardo basito.
“ Stavi dormendo entrambe le volte e…” mi spiega imbarazzata. Avrei tanto voluto essere sveglio!
“ Quando sarai pronta,ne voglio uno pure da sveglio. Magari quando siamo da soli,dato che mi sembra sia diventato uno sport nazionale quello di interromperci quando stiamo per baciarci. Prima Brickman,poi Lombardi,poi Bobo,tua madre,tuo fratello,ancora Bobo altre 2 volte… sembravano quasi farlo apposta! E l’unico che non riesco ad odiare quando lo fa è Bobo!” affermo. La mia Cami scoppia a ridere.
“ Una specie di disciplina olimpionica!” sghignazza facendo ridere anche me.
“ Resti a dormire qui?” mi invita. Mi piacerebbe,ma una volta uscito da qui dovrò fiondarmi nel mio garage per cercare il gonfiatore per il pallone del piccolino!
“ Lo sai che mi piacerebbe,ma conviene che per domani abbia già pronto il gonfiatore o partiremo tardi per il lago e troveremo traffico!” le rispondo. Annuisce delusa.
“ Mi mancherai tantissimo stanotte!” le confesso giocando con i suoi ricci.
“ Anche tu. Da morire!” replica baciandomi il mento.
“ Vorrà dire che mi farai compagnia nei sogni anche stanotte!” ribatto. Mi sorride poggiando la mano sulla mia nuca. Le nostre teste si avvicinano,i nostri nasi si sfiorano,il tempo si ferma e tutto quello che c’è attorno scompare perché eclissato dal luccichio dei suoi occhi e dal battito dei nostri cuori. Sorrido imbarazzato prima di porre fine a quella distanza insopportabile fra le nostre labbra.
“ Mammina!” esclama una voce che conosco. Io e Camilla ci allontaniamo per poi scoppiare a ridere istericamente. Sì,è proprio uno sport nazionale questo!
“ Anche io coccole tutti insieme sul divano!” esclama Bobo quando nota me e la madre sdraiati sul divano abbracciati. Si alza dalla poltroncina senza neppure infilarsi le ciabatte.
“ No,patato,è ora di dormire adesso!” lo redarguisce dolcemente Camilla quando ci sediamo in modo composto sul divano.
“ Fai la nanna con noi,vero papà?” mi domanda Bobo mettendosi a sedere sulle mie ginocchia. Trattengo a stento le lacrime a seguito di quell’appellativo.
“ Puoi ripetere?” gli domando. Immagino sia normale che mi venga da piangere soprattutto se penso che stamani ho rischiato di perderli per colpa delle mie insicurezze e di Brickman! Se Cami non mi avesse seguito,ora forse sarei in camera mia da solo a piangere!
“ Scusa!” mugugna rimpicciolendo davanti ai miei occhi. Lo abbraccio forte.
“ Mi piace tanto quanto mi chiami così!” gli confesso quasi in lacrime. Mi regala un bacio enorme sulla guancia.  
“ Resti qui,vero?” mi chiede di nuovo.
“ No,tesoro. Io adesso vado via perché è tardi!” gli rispondo sbaciucchiandogli la guancia. Il broncetto l’ha ereditato da Cami!
“ Uffa!” protesta.
“ Mi piacerebbe restare però devo cercare il gonfiatore per il tuo pallone. Dai che domattina facciamo colazione insieme!” replico. Mi sorride.
“ Notte,papà! Ti voglio tanto bene!” mi augura Bobo con un bacio sulla guancia.
“ Notte,cucciolo! Ti voglio tanto bene anch’io!” replico posandogli un bacio sulla fronte.
“ Mamma,mi dai l’acqua,per favore?” chiede il mio cucciolo a Cami.
“ Amore,io adesso accompagno papà alla porta e poi ti prendo l’acqua,così andiamo a nanna!” gli risponde lei regalandogli un mega bacio per poi raggiungere con me l’ingresso tenendomi la mano.
“ È davvero uno sport nazionale!” commenta ridacchiando. Sorrido.
“ È tardi. Ti lascio in pace. Credo che più di 12 ore con me fra le scatole,siano abbastanza per chiunque!” affermo giocando con le dita della sua mano. Lei fa lo stesso con me.
“ A domani!” la saluto poggiando la fronte sulla sua.
“ Sto bene con te,quindi sopportarti per più di 12 ore non è un onere così gravoso!” esclama. Sorrido per poi abbracciarla forte. Nascondo il viso nell’incavo del suo collo. L’odore della sua pelle non abbandona le mie narici neanche quando sono lontano da lei. Vorrei tanto restare!
“ Anch’io sto bene con te!” le sussurro tenendola stretta. Sento i suoi polpastrelli sul collo e sulla nuca e inspiro a fondo il suo profumo tenendola stretta ancora un po’.
“ Adesso ti lascio andare. Sarai stanca! A domani,piccola!” esclamo quando a fatica mi stacco da lei. Si irrigidisce.
“ C’è qualcosa che non va?” le chiedo.
“ Non chiamarmi in questo modo,per favore. Lui…quella sera non smetteva di chiamarmi così…” farfuglia bianca in viso come e più di un cadavere. La stringo forte.
“ Scusa. Non lo faccio più! Adesso sei al sicuro. Va tutto bene!” la rassicuro riempendole il viso di baci.
“ Lo so.” Mugugna.
“ Vuoi che resti qui un altro po’ o posso andar via tranquillo?” le chiedo.
“ Vai,che è già tardi e non voglio che guidi di notte. E sii prudente,ok?!” replica. Annuisco sorpreso da fatto che si preoccupi per me. Ci salutiamo con due baci sulle guance in punti più vicini alle labbra che agli zigomi.
“ A domani!” replica con un sorriso,lo stesso che mi accompagna fino a che la sua figura non scompare dopo che ho intrapreso una serie di gradini.
 
[Mario]
Con molta probabilità mi ucciderà per averla chiamata a quest’ora,ma ho bisogno di parlarne con qualcuno! Insomma è una donna e non credo di conoscere il sesso debole meglio di lei che ne fa parte!
“ Pronto!” risponde la voce di un bambino,lo stesso che mi detesta a morte.
“ Ciao,sono Mario. Mi passeresti la mamma,per favore?” gli domando.
“ No,porcellone. La mamma è solo mia e di papà!” risponde perentorio.
“ Devo dirle una cosa importante!” cerco di trattare.
“ No!” ripete.
“ Bobo,chi è?” domanda la voce di Camilla.
“ Il porcellone con la faccia di culetto. Non voglio che ci parli. Neppure a papà è simpatico!” risponde il bambino.
“ Pronto!” esordisce Camilla.
“ Ciao,sono io. Scusa se ti rompo le scatole a quest’ora!” mi scuso.
“ Solo a quest’ora? Mario,tu rompi le scatole da quando ti conosco. Taglia corto che devo mettere a letto Bobo!” ribatte.
“ Tu mi prenoteresti mai un tavolo al freddo di questi tempi?” le chiedo.
“ No,io ti manderei direttamente nudo in Siberia. Se rispondo bene a questa domanda vinco un premio o vuoi semplicemente il numero di uno strizzacervelli bravo?” ribatte.
“ Ti prego,Camilla! Sandra mi ha prenotato di proposito un tavolo all’aperto col freddo che fa la sera!” le racconto. Scoppia a ridere.
“ Ti ricordo che quando ho scoperto che mi tradivi,ho regalato i tuoi vestiti a dei mendicanti e ti ho lasciato in mutande al ristorante! Direi che Sandra c’è andata giù leggera!” sghignazza.
“ Secondo te come devo interpretare questo gesto?” le chiedo.
“ Le piaci. Ti sei fatto prenotare un tavolo per uscire con un’altra e lei si è vendicata!” mi risponde. Non fa una piega!
“ E la tizia in questione era coperta o si è presa una polmonite?” mi chiede.
“ Mi sono fatto prenotare il tavolo solo per provocarla. Non sono uscito con nessuna!” confesso.
“ Questo è il Karma per ciò che hai fatto a me,a Betty e a tutte le povere disgraziate che ti hanno conosciuto!” mi fa notare.
“ Tu che faresti al mio posto?” le chiedo.
“ Io non ho relazioni schizofreniche come le tue,quindi non lo so.” Mi risponde.
“ E quella con il padre di tuo figlio come la chiami? Lui sta con Patrizia,ma fa il cretino con te!” le faccio notare.
“ Almeno non ci facciamo i dispetti come i bambini dell’asilo. E non fare cenno a quello che è successo ieri sera fra me e lui perché è stata tutta colpa della tua maleducazione nel presentarti a casa delle persone ad orari poco consoni!” ribatte.
“ Però c’è una cosa interessante per te: sai chi ha accompagnato Patrizia in Ecomoda stamattina?” replico.
“ Stai diventando pettegolo come Ugo! Ora capisco perché Sandra se l’è svignata!” risponde.
“ Sono serio!” le faccio notare.
“ No,con chi?” mi chiede annoiata.
“ Daniele Valencia. Lui ha detto di averle solo dato un passaggio,ma io non ci credo!” le racconto. Resta in silenzio per qualche secondo.
“ Tieni per te questa notizia. Nicola non deve saperlo!” risponde.
“ Ma che dici? Tu odi Patrizia!” replico.
“ Sì,la odio da morire,ma non voglio che Nicola si accontenti di me come se fossi un premio di consolazione! Se gli raccontassi questa cosa,lui resterebbe con me per il tradimento di Patrizia e non perché lo vuole!” afferma. Ma perché le donne sono così contorte?
“ Sempre la solita insicura! Quello è cotto di te. Lo sanno e lo vedono tutti. Dovresti dirgli la verità!” osservo.
“ Non insistere. Io non voglio essere un ripiego. Lo so che sente qualcosa per me,ma voglio che la lasci spontaneamente e non perché l’ha tradito. Ho bisogno di certezze e non potrei cominciare una storia con lui vivendo col dubbio di essere stata solo la seconda scelta,di non sapere se avrebbe avuto il coraggio di lasciarla per me se non avesse saputo del tradimento di lei!” mi risponde.
“ Tu pensaci. Io vorrei sincerità dalla donna che amo!” replico. In realtà vorrei fosse sincera soprattutto con se stessa!
“ E allora comunicalo alla diretta interessata! In merito a questa storia…deciderò il da farsi e ci penserò! Ci si vede!” ribatte prima di riagganciare. Questa è più testarda del fratello!
 
[Betty]
Mi stiracchio leggermente per poi constatare quello che già avevo dedotto: mio marito ha trascorso la notte in bianco a fissare il soffitto!
“ Amore,è così grave?” gli chiedo. In fondo Nicola è un po’ mattacchione,ma non è un serial killer!
“ Per 5 anni credo che mio nipote sia figlio di uno e poi scopro che è figlio di un altro,fai tu!” replica.
“ Ma è pur sempre il figlio di tua sorella! E poi se devo dirti la verità,lo vedo bene Nicola nelle vesti di papà!” ribatto. Mi lancia un’occhiata torva incrociando le braccia al petto.
“ Se penso che quando ho scoperto della tua gravidanza,ho pensato per un attimo che fosse suo il bambino!” mugugna.
“ E invece è il padre di Bobo! Magari se loro due non si fossero persi di vista,io e te ci saremmo conosciuti prima!” replico stringendomi a lui.
“ Troveremo l’inferno una volta a Bogotà!” sospira accarezzandomi i capelli.
“ Ma l’inferno fa meno paura se l’affrontiamo insieme!” lo rassicuro. Sorride prima di baciarmi.
“ L’inferno farà anche meno paura,ma le idee di mia madre?!” ribatte facendomi ridere.
 
[Camilla]
“ Mammina,perché non dormi?”mi chiede mio figlio. Ormai sono 5 minuti che ci siamo rimessi a letto dopo il suo bicchiere d’acqua notturno.
“ Amore,tu dormi. Domani dobbiamo andare al lago e dobbiamo svegliarci presto!” gli rispondo.
“ Che bello che papà è stato sempre con noi!” commenta.
“ Ti piace proprio stare con lui,eh?” replico.
“ Tanto. Lui ci vuole tanto bene,mammina!” Mugugna con gli occhietti stanchi.
“ Lo so. Quanto noi ne vogliamo a lui.” Replico accarezzandogli la testa cercando di non piangere.
“ Mi ha anche detto che lo posso chiamare << papà >>! Io lo volevo tanto come papà e adesso ce l’ho anch’io un papà bello e bravo tutto mio. Lui mi fa tante coccole e mi vuole bene! Lui è il mio papà!” afferma. Annuisco.
“ E tu gli vuoi bene?” gli domando.
“ Tantissimo come il mare!” mi risponde sorridente. Sorrido.
“ O come tutta la cioccolata che mangiate tutti e due!” lo canzono solleticandogli i fianchi e facendolo ridere.
“ Adesso però devi dormire!” gli sussurro accarezzandolo. Tempo due minuti e va in catalessi…beato lui! Sì,Nick ha ragione: ci vuole solo un po’ di pazienza e riuscirò a sbloccarmi. Sono certa che con lui riuscirò a dimenticare quello che ho vissuto perché la sua dolcezza è impareggiabile. Non mi ero mai sentita tanto coinvolta da un uomo! E poi non so quando e come raccontargli ciò che mi ha detto Mario! E se non dovesse credermi? Se finisse per pensare che mi sto inventando tutto per mettere in cattiva luce quella cretina?
Il mio cellulare squilla interrompendo tutti quei pensieri che affollano la mia testa.
“ Ehi,grande capo,non dormi?” gli chiedo riconoscendo subito il numero.
“ Non ancora! Tu stai bene,vero?” replica.
“ Benissimo,ma quando sei con me,sto meglio!” gli rispondo. Da quando ci siamo abbracciati e chiariti fuori da quel bar,sto benissimo!
“ Ed io invece sto bene solo quando sono con te e con Bobo. Dormivi?” mi domanda.
“ No. Non riesco a prendere sonno!” ribatto.
“ Quindi non ho interrotto il sonno della mia regina!” replica ironico. Sorrido mettendomi a sedere al centro del letto.
“ No,e poi ci sono abituata alle tue chiamate notturne. Anzi a dire il vero,mi mancavano!” ribatto.
“ Adesso è meglio però: possiamo parlarci guardandoci negli occhi e senza un oceano di mezzo! E guardarti negli occhi,perdermi in quei due pozzi verdi è bellissimo!” obietta. Da quando soffro di tachicardia?
“ Direi che è decisamente meglio poter vedere il tuo sorriso!” replico. Già,ha un sorriso meraviglioso!
“ Bobo si è già addormentato dopo il bicchiere d’acqua?” mi chiede.
“ Sì. Ed io invece ho voglia di cioccolato,quindi quasi quasi finisco la scatola che avevamo cominciato l’altra sera!” rispondo.
“ E no! Ma scusa! Secondo me tu lo fai di proposito! Adesso è venuta voglia anche a me!” protesta. Ridacchio.
“ Tua madre non ha del cioccolato nella sua dispensa?” domando divertita.
“ Non svizzero. E poi non ci sei tu!” risponde.
“ Vuoi dire che ti manco?” gli chiedo ironica.
“ Abbastanza da non riuscire a dormire. Ed io ti manco,vicepresidente?” replica quasi come in cerca di una conferma.
“ Da morire. Vorrei tu fossi qui!” gli rispondo sincera.
“ Anch’io vorrei tu fossi qui fra le mie braccia,Cami,ma se dici così,mi costringi a prendere l’auto e a correre lì!” replica.
“ Non voglio che guidi in piena notte per colpa dei miei capricci!” ribatto.
“ Non sono capricci i tuoi,tesoro!” obietta. Mi ha chiamata davvero così?
“ E-E c-comunque mi manchi soprattutto se guardo la scatola di cioccolatini dell’altrieri!” riporto la conversazione sul versante umoristico quando riesco a placare il mio cuore.
“ Te l’ho detto che l’altrieri sera ho capito che mi piace mangiare il cioccolato in tua compagnia?” mi chiede.
“ Sì. L’altrieri sera è stata una bella serata e sei fortunato perché ho deciso di aspettarti per finire la scatola che avevamo cominciato insieme. Visto come sono gentile?!” ribatto. Ridacchia.
“ Non sei solo gentile,Cami. Dovremmo dormire però,sai? Domani sarà una giornata intensa,ne sei consapevole?!” replica.
“ Non mi hai ancora detto perché mi hai chiamata!” gli faccio notare.
“ Volevo sentire la tua voce e poi mi sono accorto di non averti dato la buonanotte prima di andarmene!” afferma. Un sorriso nasce spontaneo.
“ E così hai pensato di rimediare!” osservo. Risponde con un mugugnino di assenso.
“ Che pensiero gentile!” mormoro.
“ Io sono sempre gentile…con te!” replica. Sorrido.
“ Non posso che concordare!” ribatto con un sorriso enorme.
“ Hai sonno?” mi chiede.
“ No. Per niente!” rispondo.
“ Neanch’io. Potremmo stare tutta la notte a telefono e domani arrivare al lago come due zombie!” replica facendomi ridere.
“ Non è una cattiva idea,ma domani abbiamo un bimbo irrequieto da controllare!” ribatto.
“ Non voglio riagganciare!” esclama. Sorrido.
“ Neanch’io!” replico. Neppure a me va di chiudere questa telefonata!
“ Che ti inventerai per l’assenza di domani in Ecomoda?” mi domanda.
“ Non lo so. Perché non mi dai qualche idea?” replico. Ride.
“ Potresti inventare che Bobo ha avuto mal di pancia e che sei rimasta a casa con lui! Scusa perfetta per una mammina premurosa come te. Non mi vergogno di venire al lago con voi,però…” farfuglia.
“ Non mi devi spiegazioni. Lo so che hai mentito a Patrizia perché vuoi chiudere con lei pacificamente onde evitare di far assistere Bobo a certe scenate! Non devi preoccuparti! L’ho capito da me…oppure l’avresti lasciata via telefono!” replico.
“ Non c’è niente da fare: tu mi leggi nella testa!” commenta facendomi ridere.
“ Credo che la nostra telefonata abbia svegliato mia madre. Devo chiudere prima che venga qui e mi riempia di botte per averla svegliata. Notte,mia regina!” esclama.
“ Notte,mio sovrano,e attento a quello che sogni che sei poi si avvera sono cavoli tuoi!” replico. Ride.
“ Magari si avverasse! Domani passo a prendervi presto e vi porto le ciambelle!” esclama. Io,lui,Bobo e altri due o tre bambini…eh sì,devo dire che piacerebbe anche a me!
“ Ok. Ti aspettiamo!” replico.
“ Dormi bene,tesoro mio!” ribatte.
“ Anche tu. Sogni d’oro,Nick!” esclamo.
“ Sogni d’oro anche a te,Cami!” replica prima di riagganciare.
 
[Nicola]
Non riesco a smettere di guardare il soffitto e di pensare al sogno,a questa giornata,a lei e al fatto che domani trascorrerò una bella giornata al lago con loro. Devo dormire! Devo assolutamente dormire!
“ Sei ancora sveglio?” sobbalzo alla voce di mia madre. Ma che cavolo!
“ Sì,mamma!” le rispondo.
“ Ti ho sentito parlare. Credevo stessi male!” afferma.
“ No,ero al telefono!” le spiego.
“ Con la tua fidanzata?” mi domanda.          
“ No,con Camilla. È arrivata due giorni fa da Zurigo con suo figlio. È un bambino speciale suo figlio. E anche lei è speciale!” le racconto. Mia madre ha uno sguardo strano.
“ Non dirmi che è solo un’amica perché un’amica non si chiama nel cuore della notte!” afferma. Arrossisco.
“ Non è un’amica. Siamo sulla buona strada perché diventi qualcosa di più di un’amicizia,ok?! C’è una probabilità molto alta,diciamo il 95%, che io mi stia innamorando di lei! E…non è solo questo!” replico. Meglio cominciare ad accennarle questa cosa!
“ In che senso?” mi chiede.
“ Io e Cami abbiamo avuto una storia 5 anni fa. Ecco…” farfuglio.
“ Che vuoi dire? Il bambino è figlio tuo?” mi domanda. Annuisco guardandola negli occhi.
“ 5 anni fa ci siamo persi di vista perché i suoi l’hanno quasi spedita a forza a Zurigo e non sapeva come rintracciarmi!” invento. Non voglio che mia madre si faccia una brutta opinione di Cami!
“ Ammetterai che sia lecito per me volerla conoscere e vedere mio nipote!” afferma.
“ Sì,ma devi darmi tempo,mamma. Ti prometto che li conoscerai di persona. Lei è bellissima e lui è un tesoro!” le rispondo.
“ Non stento a crederlo! E magari quella cosa che ti stai innamorando di lei,evita di dirgliela usando termini statistici!” replica.
“ Anche a Camilla piace la statistica,mamma! Adesso però è ora che tu vada a dormire perché a quest’ora sono vietati gli interrogatori!” taglio corto. Scuote il capo divertita per poi lasciarmi solo.

 
 
Capitolo terminato! Alla fine tra una pausa e l’altra dalla tesi ce l’ho fatta a finire anche questo capitolo! Vi chiedo solo di perdonare eventuali errori perché l’ho finito e pubblicato di getto senza neppure revisionarlo prima di ritornare alla mia tesi!
Come vedete la bugia si sta diffondendo a macchia d’olio e questa valanga,che ha travolto pure Bobo,ha messo un’altra idea in testa a Margherita,quindi si salvi chi può! Voi ce lo vedete Nicola che impara il galateo e che lo mette in pratica a tavola senza strafogarsi di roba come fa di solito? Io decisamente poco!
E alla fine anche Mario Calderon è capitolato ed ha rischiato di passare una serata al freddo! La guerra di dispetti finirà qui o i due andranno avanti per molto? Però una cosa buona il marpione l’ha fatta: ha detto a Camilla di aver visto Patrizia con Daniele! Camilla lo racconterà a Nicola? E se sì,quando? Prima o dopo la sua rottura con Patrizia? Lo scoprirete presto! Alla prossima!

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Capitolo 21
*** 21 ***


[Camilla]
Da quanto tempo non mi capitava di svegliarmi ogni mattina col sorriso sulle labbra? Non lo so,forse perché non mi è mai successo prima! Credevo sarebbe stata una specie di penitenza questo ritorno a Bogotà e invece la faccia disgustata di mia madre è l’ultimo dei miei pensieri grazie a Nick! Non credevo di essere in grado di sorridere così!
Rispondo al mio cellulare prima che lo senta Bobo. Non gli piace essere svegliato con i rumori molesti,ma con le coccole!
“ Buongiorno mio sovrano!” esordisco. Sorride.
“ Buongiorno mia regina!” replica.
“ Com’è andata poi ieri sera la ricerca dell’occorrente per il lago?” gli chiedo.
“ Benone. Mi manchi!” mi risponde. Sorrido con il cuore a 3000.
“ Anche tu mi manchi tantissimo,tesoro mio!” replico. Mi è sfuggito senza volerlo e adesso sono un po’ imbarazzata.
“ E così oggi ti vedrò nelle vesti di pescatore!” aggiungo introducendo un altro argomento. Ride.
“ Eh sì. Speriamo bene! Ti avviso che non ho mai pescato nulla negli anni! Il signor Hermes c’ha rinunciato a darmi consigli dopo qualche anno!” risponde. Sorrido.
“ Però sei bravo in tante altre cose!” ribatto.
“ Tipo?” mi esorta. Fingo di pensarci. A farmi battere forte il cuore come non mi era mai successo!
“ Tipo ad intrattenere i bambini impegnativi come Bobo!” rispondo. Ride.
“ Ed è già sveglio?” mi domanda.
“ No,ma si sveglierà presto,quindi cerca di venire qui quanto prima,altrimenti dovrò sorbirmi continue domande sull’orario del tuo arrivo! Quando ci si mette sa essere petulante come mia madre!” rispondo. Ride a crepapelle.
“ Pensa che devo solo lavarmi e vestirmi. Dimmi la verità: Bobo non c’entra nulla. Tu mi vuoi lì perché ti manco,mia regina narcolettica!” replica. Ridacchio imbarazzata.
“ Se non ti sbrighi ad arrivare,non lo saprai mai. Quindi per avere una risposta,devi muoverti! E se mi chiami di nuovo << narcolettica >>, giuro che invito mia madre ogni volta che stai per baciarmi!” ribatto. Scoppia a ridere.
“ Non dire così,per cortesia! Stanotte ho sognato che eravamo al lago noi tre e vedevamo tua madre su una barchetta in mezzo al lago che veniva verso di noi. Un incubo terribile!” mi racconta facendomi ridere come una pazza. Mia madre che rema non ce la vedo proprio!
“ Povero! Ti ha traumatizzato!” commento intenerita.
“ Un po’ sì. Ora vado a lavarmi o facciamo tardi davvero. Ci vediamo dopo,tesoro mio!” replica.
“ A dopo,Nick!” lo saluto per poi riagganciare. Scoppio a ridere di nuovo immaginando mia madre su una barca in mezzo al lago.  
 
[Mario]
Mi dirigo on passo felpato verso la cucina e resto sullo stipite della porta a fissarla mentre è intenta a tostare il pane per la colazione. Indossa una camicia da notte che mi è familiare e mi avvicino per apprezzarla più da vicino.
“ Buongiorno!” le sussurro all’orecchio.
“ Buongiorno,amore! I gemellini sono già svegli? Ti ricordi che dobbiamo portarli all’asilo,vero? In più con tutte queste nausee guidare per me è sempre più difficile,ma c’è qualcuno a cui piacciono le famiglie numerose…” esclama Sandra. Mi raggelo immediatamente.
“ I g-g-gemellini? Quali gemellini?” le domando con espressione cadaverica.
“ I nostri 3 gemelli,Mario! Non fare il cretino,per cortesia!” risponde ridendo. A salvarmi da un infarto è lo squillo del mio cellulare che mi desta da quell’incubo orribile. Gemellini e famiglia numerosa. Dio Mio! Eppure ieri sera non ho mangiato nulla di pesante!
“ Alla buon’ora! Oggi devi prendere di nuovo il posto mio e di Nicola in Ecomoda,ma non farci troppo la bocca perché da domani rientriamo noi,Calderon!” esordisce Camilla con voce squillante.
“ Buongiorno anche a te,cara!” mugugno con la voce ancora impastata.
“ Bobo non sta bene ed io e Nick restiamo a casa con lui. Puoi farci questo piccolo favore o temi che Sandra ti chiuda in un congelatore stavolta?” replica. Mi casca quasi il telefono di mano quando nomina Sandra.
“ E i gemelli?” farfuglio.
“ Mario,ma ti droghi? Quali gemelli? Non hai bisogno di indossare i gemelli! Non è mica un matrimonio?! O vuoi sposarti con la tua Sandra in Ecomoda alla presenza di tutti?” mi chiede. Scuoto il capo poggiandomi poco delicatamente il palmo della mano sulla fronte.
“ Niente. Ho fatto un brutto sogno. Avevo 3 gemelli e un quarto figlio in arrivo. Era un incubo. Ed in più sembravo pure felice!” rispondo.
“ Povera la madre dei tuoi 4 figli. Aveva già la camicia di forza? Comunque stai tranquillo,ci sono analisti in gamba a Bogotà! Ci si vede, Calderon! E cerca di non ingravidare nessuna!” replica prima di riagganciare. Beata lei che ha voglia di scherzare!
 
[Ricardo]
La prima cosa che vedo quando spalanco gli occhi sul mondo sono due pozzi verdi che mi fissano piuttosto divertiti. È strano vederla così di buon’umore e mi distanzio abbastanza dalla presunzione che sia per causa mia! Mi chiedo solo se resterà così serena anche quando tornerà Armando! Magari lui tornerà sui suoi passi e lei…
“ Non mi aspettavo il tappeto rosso,ma almeno un << Grazie per la colazione,Marcella! >> direi di sì,visto che per svegliarti ho quasi dovuto contattare l’esercito!” esclama. Sorrido pigramente.
“ A che devo la colazione a letto,dottoressa Valencia? Hai brutte notizie per me? Guenda ha chiamato per avvisare che lei e Marilena mi hanno distrutto casa durante la loro sfuriata? Sono un senzatetto?” replico. Scoppia a ridere.
“ Ti fa ridere che io sia rimasto senza casa? Mi odi ancora tanto?” le domando. Scuote il capo divertita.
“ Sei un cretino! Non credo casa tua sia in pezzi. È solo che volevo scusarmi per ieri sera. Ti ho schiaffeggiato e rivolto parole orribili. È che mi è difficile fidarmi completamente delle persone dopo ciò che è successo alle mie spalle,dopo che ho scoperto che mio fratello e la mia migliore amica vanno a letto insieme…” asserisce seria. Le sfioro il viso prima di accarezzare delicatamente le sue labbra con le mie.
“ Mi piaci troppo per mentirti,Marcella! Lo so che per te le bugie sono ancora un tasto dolente,ma io non ti rifilerò alcuna sorta di balla! Allo stesso modo però pretendo che anche tu sia sincera con me!” affermo. Mi guarda confusa.
“ Tu lo sai che Armando tornerà prima o poi,vero? Magari è già in viaggio… Quando lo rivedrai,preferisco saperlo subito se dovesse tornare sui suoi passi e se tu…” farfuglio. S’irrigidisce.
“ Armando è un capitolo chiuso per me. Non è più solo un tradimento sessuale. Lui ha tradito me,Daniele,Maria Beatrice,i nostri dipendenti e la memoria dei miei genitori. Questo va ben oltre ciò che una qualsiasi donna innamorata possa tollerare! Se avesse pugnalato alle spalle solo me e Daniele,che sappiamo cadere sempre impiedi,la cosa sarebbe stata diversa,ma Maria Beatrice è indifesa come una bambina e rischia di non aver più di che vivere per colpa delle pazzie di Armando. Inoltre l’idea che mi abbia sventolato la sua relazione sotto il naso,il fatto che abbia sempre guardato con schifo il pensiero di costruire una famiglia con me mentre con quella non c’ha pensato un attimo…mi rende totalmente inaccettabile tale opzione. Io e Armando non abbiamo più nulla da dirci!” asserisce decisa.
“ Che c’è? Non mi credi?” mi domanda notando la mia espressione perplessa.
“ Non lo stai facendo per vendicarti di Armando,vero? Non potrei sopportarlo,Marcella! Tu mi piaci sul serio e se lo fai per sventolare una nuova relazione sotto il naso del tuo ex,vorrei almeno esserne a conoscenza! Voglio solo la verità!” replica. Mi guarda stupita.
“ No. Ricardo,Armando ha smesso di essere il centro dell’universo per me. Quando l’ho chiamato 6 giorni fa,mi ha trattata malissimo ed è forse quel giorno che in me rotto qualcosa,quel qualcosa che mi impedirebbe di perdonarlo qualora volesse tornare con me! Io con te sto bene. È solo difficile per me lasciarmi andare a causa di ciò che è accaduto di recente e che mi fa ancora male!” mi risponde.
 
[Betty]
Mi gratto la nuca imbarazzata assistendo alla fame nervosa di mio marito. Menomale che mi aveva raccomandato di andarci piano col gelato a stracciatella! E ora invece è lui ad aver finito metà barattolino!
“ Amore,sei nervoso?” gli chiedo staccando le etichette col prezzo dalle tutine comprate al nostro bambino prima di piegarle.
“ Si vede tanto?” replica.
“ Ti sei finito quasi tutto il nostro gelato!” gli faccio notare. Fissa il barattolo che ha in mano con sguardo colpevole.
“ Ancora non mi scende!” mugugna prima di mandar giù un’altra cucchiaiata.
“ Avrai esagerato,amore mio!” commento. Posa il barattolino sul tavolo prima di raggiungermi ed abbracciarmi da dietro poggiando le mani sul mio ventre.
“ Non parlavo del gelato,amore. Mi riferivo alla paternità di Bobo!” chiarisce poggiando il mento sulla mia spalla.
“ Perché? Nicola è un bravo ragazzo,Armando! È perché è povero?” gli domando urtata. Non sarà mai peggio dell’ex marito di Camilla,che, per 4 critiche da parte della signora Margherita,ha lasciato da sola Camilla!
“ No,non è per questo. Il fattore economico sarà un difetto per i miei,non per me. È che mi manda in bestia il fatto che se noi due non ci fossimo innamorati,Bobo sarebbe rimasto per sempre senza un padre solo per colpa di quell’irresponsabile di mia sorella e di quell’altro scriteriato dell’amico tuo!” risponde.
“ Credi i tuoi lo metteranno alla gogna perché è povero?” gli chiedo voltandomi verso di lui e cingendogli il collo con le braccia.
“ No. Insomma Nicola è uno in gamba. Basti pensare a quanto sia riuscito a far guadagnare alla Terramoda! Non è uno che si crogiola sugli allori come Samuel. Spero solo che i miei lo capiscano e non lo condannino senza neppure conoscerlo. Magari a loro sembrerà un dejà vu del primo matrimonio di Camilla!” mi risponde.
“ Io mi chiedo solo come prenderà Bobo questa cosa!” commento. Mi stringe forte posando un bacio sulla mia guancia.
“ Perché sei in modalità << mammina >> e pensi solo al benessere dei bimbi! Anche se questo bimbo si sente un po’ trascurato!” mi sussurra.
“ Se suo padre non avesse divorato mezza vaschetta di gelato,starebbe meglio!” commento. Ridacchia.
“ Non parlavo della nostra principessa. Parlavo di me!” specifica sfiorando il mio naso con il suo.
“ E da quando saresti un bimbo? Ed io che credevo di aver sposato un uomo adulto,persuasa dai nostri 6 anni di differenza!” scherzo attirandomi una dose generosa di solletico e di coccole.
 
[Nicola]
Contento è dire poco. Da quanto tempo non mi capitava una giornata tutta per me? Troppo! Sì,farò divertire Camilla e Bobo e sono sicuro che sarà una bella giornata! È già iniziata nel migliore dei modi quando mi ha chiamato << tesoro mio >>!
Suono al campanello e aspetto che mi aprano. A spalancarmi la porta di casa è Bobo già vestito e pronto ad uscire.
“ Papà!” esclama raggiante sollevando le braccia per farsi prendere in braccio. Costello il suo viso di baci.
“ Buongiorno cucciolo! Ti ho portato le ciambelle per fare colazione!” esordisco dopo aver chiuso la porta dietro le mie spalle guadagnandomi un bacione sulla guancia.
“ Grazie!” esclama entusiasta. Mi rendo conto solo ora che ha delle cose strane attorno alle braccia.
“ Amore,cosa sono questi cosi?” gli chiedo. Sembrano dei braccioli sgonfi…
“ I miei braccioli. Dobbiamo gonfiare anche loro altrimenti non posso fare il bagnetto. Senza non so nuotare e affogo!” mi risponde. Vuole fare il bagno? Sta dicendo sul serio?
“ Il bagno? E la mamma che ne pensa? A tal proposito: ma dov’è la mamma?” gli chiedo.
“ Si sta facendo la doccia e stava quasi bruciando il caffè prima. E poi non vuole farmi fare il bagnetto al lago!” risponde. Ha ragione!
“ Tutti i torti non ha…” commento.
“ Papà,convincila! È la prima volta che andiamo al laghetto tutti e tre insieme! Voglio farti vedere come sono bravo a nuotare!” mi esorta.
“ Tesoro,abbiamo deciso di portare il pallone,poi di pescare e anche di andare in barca…se facciamo anche il bagnetto,finisce che non c’è tempo per fare le altre cose! Poi fa anche un po’ freddino e non sarà di certo l’ultima volta che andremo al lago insieme…” cerco di persuaderlo accarezzandogli la guancia.
“ Sante parole!” esclama una voce a me familiare. Mi volto verso la direzione da cui è pervenuta quella frase e la vedo coperta da un accappatoio con gli orsacchiotti e con i capelli avvolti in un’asciugamani blu. Resto a fissarla. È bellissima! Come faccio a non desiderarla ardentemente quando è seminuda,morbida e profumata a pochi passi da me?
“ Lo so che è ridicolo questo accappatoio…mi è stato già detto,quindi non dire una parola,per favore!” esclama Camilla venendomi incontro. Faccio scendere Bobo che va a posare le ciambelle in cucina.
“ Non aggiungere sciocchezze!” mormoro mentre le bacio la guancia destra per salutarla. Non riesco a non assaporare l’aroma della sua pelle!
“ Sei adorabile in questa mise!” continuo baciandole l’altra guancia. Le sue gote sono rosse e mi sorride quando ci allontaniamo leggermente.
“ Anche tu stai molto bene vestito casual!” mormora sfiorando il mio naso con il suo.
“ Ora sono qui,quindi puoi rispondere alla mia insinuazione di prima!” esclamo poggiando la fronte sulla sua. Ridacchia.
“ Sì,era a causa della mancanza che sentivo che ti volevo qui e non per Bobo!” ammette.
“ E così stavi quasi per bruciare il caffè…” farfuglio baciandole la fonte dedicando poi tutte le mie attenzioni al profilo delicato del suo viso e del suo collo niveo.
“ Che figlio pettegolo! Sì,stavo pensando ed ho perso di vista la macchinetta!” balbetta con un sorriso arpionandosi quasi alla mia maglietta.
“ Pensando a cosa?” le domando staccandomi malvolentieri dalla pelle morbida e profumata del suo collo. Arrossisce con un sorriso.
“ A te!” risponde imbarazzata. Le accarezzo il mento costringendola a sollevare il capo per avere accesso alle sue labbra. Mi avvicino con dolcezza per far congiungere le nostre labbra.
“ Mammina,allora? Posso fare il bagnetto?” domanda Bobo tornando da noi. Sto cominciando a pensare che ieri Margherita Mendoza l’abbia pagato per interromperci al posto suo mentre stiamo per baciarci!
“ Bobo,no. Te l’ho già detto! Tu sai nuotare solo con i braccioli,non c’è un bagnino e poi…avrei troppo freddo per tuffarmi in tuo soccorso!” gli risponde Camilla.
“ Papà!” mi supplica Bobo. Ma perché riesce sempre a fregarmi?
“ Facciamo un patto: ti fai il bagno solo con me vicino,ok?” propongo.
“ Hai portato il costume?” mi chiede Camilla.
“ No,uso l’intimo!” le rispondo. Camilla alza gli occhi al cielo dando ad intendere che pensa di me che sono un pazzo e forse ha ragione.
“ Mammina,lo fai anche tu il bagnetto con noi?” le domanda Bobo.
“ No. Io vengo al lago solo per riposare e leggere un buon libro in santa pace o al massimo per fare un giro in barca,Bobo!” chiarisce Cami.
“ Dai! Metti il costumino,mamy!” la supplica Bobo. Camilla evita accuratamente di guardarlo negli occhi. Forse teme di fare la mia stessa fine,ossia di restare fregato!
“ No,Bobo! Non è stagione e poi…lo sai che mi piace fare il bagno solo in vasca!” risponde Camilla.
“ E se te lo chiedessi anch’io?” intervengo. Lo so che mi sto dando la zappa sui piedi perché ci vorrà molto autocontrollo per non compiere gesti azzardati di fronte a lei in costume,ma Bobo ci tiene tanto!
“ No. Non se ne parla!” risponde imbarazzata.
“ Camilla,te lo ordina un tuo superiore! Fila a metterti il costume!” affermo cercando di sembrare duro.
“ Ti odio!” sibila Camilla con un sorriso. Sorrido anch’io.
“ No,mamma,ti prego! Non odiare papà! Lui è bravissimo! Non litigate per colpa mia!” mugugna Bobo con gli occhi colmi di lacrime.
“ Beccato! Vedi che sei un credulone?! Io non potrei mai odiare papà,visto la pazienza che ha!” replica Camilla solleticandogli l’addome e facendolo ridere.
“ Cami,posso fare qualcosa mentre ti prepari?” le chiedo. Annuisce.
“ L’unica cosa che puoi fare è tener buono lo tsunami. E ad ogni modo ti costerà caro esserti schierato con lui contro di me!” mormora al mio orecchio. Mi bacia all’angolo della bocca prima di dirigersi verso la sua camera da letto. Sorrido.
 
[Daniele]
Quest’abitudine di addormentarsi nel mio letto deve togliersela! Non va bene questa cosa! Si sta andando decisamente oltre quello che desidero da questa tresca ed è risaputo che a Patrizia Fernandez basta dare un dito per ritrovarsi sotto chiave pure il braccio!
“ Che sia la prima e l’ultima volta che ti piazzi qui per tutta la notte,chiaro?” esordisco quando esce dal bagno con i vestiti di ieri.
“ Ti ricordo che ieri non volevo neppure venirci qui!” ribatte.
“ Il fatto che ti abbia invitata qui per fare sesso,non implica il tuo dormire nel mio letto! Immagina se al cretino passasse per la testa di farti un’improvvisata durante la notte e si ritrovasse dinnanzi agli occhi il tuo letto vacante! Va bene che non è un Nobel per l’intelligenza,ma non ci metterebbe molto a comprendere il motivo di tale mancanza!” replico.
“ Non succederà più,visto che ti dà tanto fastidio! Anzi possiamo fare una bella cosa: la chiudiamo qui!” si risente. Un’amica di letto meno suscettibile no? Ci mancava solo questa!
“ Sta per venirti il ciclo? Per questo sei così acida?” le domando sardonico. M’incenerisce con lo sguardo prima di dirigersi verso l’ingresso. La seguo nonostante la mia pazienza sia quasi esaurita.
“ Dove stai andando?” le domando poggiando la mano aperta contro la porta per ostruirle l’uscita.
“ A casa mia. Se ti sei risentito tanto per aver occupato il tuo letto per la notte,chissà cosa ne sarebbe di me se mi autoinvitassi a colazione! Grazie,ma credo mi terrò la curiosità!” risponde sprucida strappandomi un ghigno divertito.
“ Non credevo fossi tanto permalosa! Volevo offrirti la colazione anche per sapere qualcosa in più su Marcella e le sue stranezze,ma se hai tanta premura di tornare a casa per consumare la tua colazione a base di aria fritta,dato che il tuo frigo è vuoto,ti lascio andare! Non sia mai detto che trattengo una donna contro la sua volontà!” replico. Incrocia le braccia al petto.
“ Lo faccio solo per Marce,perché le sue stranezze preoccupano anche me!” borbotta cercando di tenere il suo cipiglio incazzato.
“ Levati quell’espressione dalla faccia o mi verrà voglia di portarti a letto di nuovo e non posso perché ho degli appuntamenti al Ministero!” le intimo suadente all’orecchio lasciandola lì imbambolata prima di dirigermi in sala da pranzo.
 
[Roberto]
“ Eccoli! Li ho trovati!” esclama mia moglie entrando in soggiorno con una pila di libri. Resto con la tazzina a mezz’aria domandandomi per chi siano quei libri e di cosa trattino.
“ Trovato cosa?” le chiedo confuso.
“ Li avevamo comprati per quello lì,il precedente caso umano sposato da Camilla,amore. Non ricordi?” replica. Come dimenticarlo? I libri sono ancora intatti come se li avessimo appena comprati,proprio a dimostrazione di quanta buona volontà avesse quel tale di non far fare brutte figure a Camilla ed adattarsi al nostro mondo!
“ Dici che serviranno a Beatrice?” le chiedo.
“ Anche. Ma nel frattempo potrebbe usarli Nicola Mora. E non lo dico solo per la sua parentela con Bobo o per la sua tresca con Camilla. Se quel tale riuscisse ad acquisire un minimo di classe e di diplomazia sarebbero scongiurati i siparietti quotidiani con Marcella!” risponde. E chi ci dice che accetterà? Se dovesse risentirsi per questa iniziativa?
“ E vuoi portarglieli in azienda? Camilla s’incazzerà a morte,lo sai?” replico. Mi accarezza la guancia.
“ Amore mio,agiremo con discrezione,naturalmente. Non voglio mica che tutti gli impiegati irridano quel ragazzo per le lezioni di etichetta che acquisirà da questi libri?! Li metteremo in una busta opaca così che nessuno veda questi testi!” risponde. Annuisco.
“ Speriamo Camilla apprezzi la nostra iniziativa!” mugugno,anche se ho i miei dubbi.
 
[Armando]
“ Smettila di prendermi in giro! Non ci credo!” esclama fra le risate mie moglie. Mi incanto a guardarla scoppiando anch’io a ridere.
“ Guarda che è vero! Erano almeno una decina di libri. Samuel non li ha mai neppure guardati. Sono rimasti a casa dei miei a riempirsi di polvere!” rispondo. Ormai conosce almeno un po’ mia madre e non la crede capace di una cosa del genere?
“ Insomma è scappato per 10 libri?” replica. In un certo senso!
“ Credo si sia risentito. Amore,io ho solo voluto avvisarti. Mia madre sarebbe capace di propinarli pure a te. Tesoro,non dovrai offenderti,ok? Ci penserò io a rimetterla a posto e tu non dovrai fare nulla di diverso da ciò che senti!” ribatto stringendola a me.
“ Io voglio imparare a far parte del tuo mondo. Non voglio che ti vergogni di me come al Maison di St. Diego o che tutti ti dicano alle spalle che hai sposato una donna rozza!” risponde. Mi rendo conto solo ora di come dev’essersi sentita al Maison di St. Diego,anche se,più che vergogna,era terrore di quello che sentivo e che non riuscivo neppure ad ammettere con me stesso oltre che di quella nuova Betty dal carattere decisamente instabile!
“ Smettila con questa storia! Io non mi vergogno di te. Ti ho sposata così come ti ho conosciuta e non ti ho mai chiesto di cambiare perché non è mai stato mio desiderio tu fossi diversa. È stata una tua scelta a cui mi sono adeguato e se sceglierai di apprendere l’etichetta,io asseconderò questo tuo volere,ma non devi farlo per me. Io amo la donna che ho sposato: quella un po’ goffa,che non conosce alcuni piatti,che non sa nulla di vini e che è stata l’unica in grado di arrivare al mio cuore! Io ti amo così come sei,pregi e difetti!” la rassicuro.
“ Anch’io ti amo così come sei,pregi e difetti!” risponde con gli occhi lucidi.
“ E questo è già un po’ più grave,visti i miei innumerevoli difetti!” replico sortendo una sua risata e rubandole un bacio.
“ Sai cosa mi preoccupa di più?” mi domanda.
“ Se ti riferisci ai Valencia in blocco,ci penso io. Il primo che si azzarda a dire anche solo mezza parola contro di te,finisce per volare dagli edifici dell’Ecomoda!” ribatto.
“ Mi spaventa la prima cena coi nostri genitori. Immagina se mio padre dovesse iniziare a tediare il tuo con la sua logorrea! La prima volta che sei stato a casa mia o quando c’ha accompagnato alla camera di commercio è toccato a te!” risponde. Ridacchio divertito a quei ricordi.
“ Ti fanno ridere le mie paure?” mi chiede leggermente risentita e imbarazzata. Le bacio la punta del naso.
“ No. Mi è tornato alla mente quando aiutai tuo padre con l’auto in panne. È una scenetta divertente! In realtà mi domando quando i miei genitori conosceranno gli altri nonni di Bobo,come reagiranno!” le confesso. Poggia il capo sulla mia spalla.
“ Bobo ha solo una nonna da parte di Nicola. Ha una panetteria…il ché è un bene,visto quanto mangia Nicola!” mi spiega.
“ Non sapevo fosse orfano di padre!” rispondo carezzandole i capelli.
“ Non è orfano. Suo padre è vivo,ma chissà dov’è. E la sua stessa storia stava per viverla Bobo. Almeno il piccoletto è stato più fortunato!” asserisce. Sempre che i miei non lo facciano scappar via a gambe levate!
 
[Sandra]
Ci mancava solo questa! Ho pure perso l’autobus stamani e quasi certamente arriverò tardi al lavoro,rischiando di beccarmi una partaccia dal grande capo e di dover fare gli straordinari. Non so neppure come sia successo,ma stanotte ho stranamente dormito bene,come non mi accadeva da quando mi è stato estorto il mio primo bacio.
Sono intenta a raggiungere l’Ecomoda a passo svelto quando il suono di un clacson mi paralizza. Però poi penso che tale suono non può essere rivolto a me,sebbene persista nel tempo e sembri seguirmi. Mi costringo a voltarmi e mi ritrovo davanti quell’essere odioso che fino a qualche settimana fa era il mio capo,ma che nel giro di due settimane è diventato il ladro del mio primo bacio e anche della mia prima volta. Non è possibile! Mi perseguita!
“ Vuoi un passaggio?” mi domanda. Preferisco che venga giù un temporale ora e mi inzuppi da capo a piedi!
“ Un passaggio? No,grazie! Non vorrei rubarle troppo tempo…e poi sono quasi arrivata!” declino educatamente l’invito.
“ Quasi arrivata non direi! Sto andando anch’io in Ecomoda,dato che dirigerò anche oggi. Giuro che non ti mangio!” ribatte. Strano che non si sia beccato nessun malanno ieri sera! Peccato!
“ Che fortuna!” mugugno sarcastica. Mi rivolge un ghigno divertito.
“ Se le dico di no,lei non se ne va,vero?” esclamo esasperata. Non lo voglio fra i piedi. Che ci vuole a capirlo?
“ No. Sali che stiamo contribuendo all’inquinamento del globo terrestre!” risponde. Sbuffo prima di eseguire l’ordine sbattendo lo sportello di proposito per fargli dispetto.
L’imbarazzo aleggiante nell’abitacolo è palpabile e guardo fuori dal finestrino per evitare ogni conversazione possibile con quest’essere immondo. Ma chi me l’ha fatto fare di accettare?
“ Puoi scegliere la stazione radio che preferisci!” esclama.
“ Anche una stazione radio a tema religioso? Immagino di no! Potrebbe addirittura esplodere la radio per un evento simile: un sadico che ascolta preghiere!” rispondo sprezzante. Ridacchia.
“ Vorrei capire che ci faceva dalle mie parti,visto che lei abita da tutt’altra parte! Non mi dica che la sua conquista di ieri sera è delle mie parti!” affermo. Scoppia a ridere. Ma che diavolo ha da ridere?
“ Carino lo scherzetto di ieri sera del tavolo all’aperto! Ho riso un sacco!” asserisce. Non trattengo un ghigno vittorioso approfittando di essere girata verso il finestrino.
“ Avrà riso meno la sua accompagnatrice!” rispondo.
“ Ti sbagli. Ha avuto modo di essere scaldata da me. In molte sarebbero state felici di essere al suo posto!” replica mentre accosta fuori lo stabile dell’Ecomoda. Scendiamo dall’auto e passa le chiavi a Wilson perché la parcheggi meglio. Ne approfitto per defilarmi e tentare di imboccare le scale,ma la sua stretta attorno al mio avambraccio mi impedisce di salire il primo gradino.
“ L’ascensore è libero e non ho ancora finito di parlare!” asserisce trascinandomi quasi a forza dentro il cubo metallico. Questo è un pazzo psicopatico. Proprio con un soggetto del genere dovevo perdere la verginità?!
“ Stavo dicendo che in molte sarebbero state felici di essere al suo posto,te compresa,no?” mi accusa. È pazzo?
“ Crede davvero che tutte le donne le muoiano dietro? La sua presunzione arriva a questo punto?” replico fra le risate.
“ Non tutte le donne,ma tu sì. È evidente o non si spiega lo scherzetto del tavolo all’aperto!” ribatte bloccando l’ascensore. Ma è impazzito?
“ Era solo per darle una lezione. Io non ho alcun interesse nei suoi riguardi!” rispondo decisa.
“ Sicura? Non la pensavi così l’altra notte!” replica ricevendo un ceffone da parte mia.
“ Ed è stato lo sbaglio peggiore della mia vita,ma può stare tranquillo perché non ricapiterà mai più!” affermo sbloccando l’ascensore,ma qualcosa mi trattiene con forza la mano nei pressi della pulsantiera. Mi afferra il polso sinistro e l’attimo dopo non capisco più nulla. Tutto si annulla,come se fossi in una bolla di sapone. Il mondo si riduce alle sue labbra esperte che assaporano le mie.
Di certo questa specie di assuefazione dal suo sapore, la stessa che probabilmente mi ha spinta a concedermi a lui qualche notte fa,scaturisce dal fatto che è stato il mio primo bacio. Una specie di imprinting. Non può che essere così! E devo liberarmi da questa dipendenza. Si sa che le dipendenze sono deleterie!
“ Mi lasci! No! Non va bene! Non è quello che voglio!” farfuglio allontanandomi appena in tempo prima che le porte si aprano. Ha i capelli scompigliati e contribuisce ad arruffarli ancora di più passandoci le mano dentro con l’espressione incredula di chi teme di aver vissuto qualcosa di irreale. Scappo via prima che possa aggiungere altro.
 
[Camilla]
Nella fretta ci siamo scordati l’acqua. Mi sembrava strano che filasse tutto liscio! Menomale che Nicola si è fermato su un’area di servizio ed è sceso a comprarla! Ne approfitto per avvisare in Ecomoda che oggi non andrò.
“ Bobo,tu adesso devi fare silenzio perché se parli niente lago e andiamo in azienda pure oggi!” mi rivolgo al mio cucciolo.
“ Va bene! Gioco in silenzio con la mia nave!” afferma. Che poi sarebbe una barca giocattolo,ma è meglio non cominciare un dibattito!
Compongo il numero del diretto della mia segretaria per avvisarla. Speriamo bene e che non faccia troppe domande o rischio di crollare e addio gita al lago!
“ Pronto!” no,non è Sofia,ma quell’odiosa della first lady.
“ Sono la dottoressa Camilla Mendoza,dov’è Sofia?” chiedo.
“ Nell’habitat naturale di quelle della banda: il bagno! Ed io devo lavorare pure per loro! Ah no…una di loro,la giraffona,è appena arrivata con quel disgraziato di Mario Calderon!” si lamenta.
“ Fanne rapporto al tuo capo non a me,cara. Volevo solo avvisare che oggi non verrò in ufficio perché Bobo non sta bene!” affermo professionale.
“ Neanche Nicola verrà!” risponde quella.
“ Lo so. Mi ha avvisata! Calderon è lì per sostituirci!” replico diretta.
“ Ti ha avvisata ieri sera di avere mal di testa? Per questo non è venuto da me!” ribatte. Trattengo a stento una risata. Lei non può sapere che ieri era a casa mia quando le ha comunicato che oggi sarebbe stato assente!
“ Sì. Non dev’essere facile avere una fidanzata dalla voce così soave!” commento beffarda. Nick risale in auto e gli faccio segno di tacere.
“ Almeno io un fidanzato ce l’ho. A domani,Camilla!” replica prima di riagganciare. E oltre al fidanzato d’oro che si ritrova,si è fatta anche l’amante! Che poi vorrei capire come sia possibile tradire Nick!  
“ Soave?” mi chiede Nick confuso.
“ Già… Ho provato a far capire alla tua fidanzata il motivo del tuo malessere,ma credo se la sia presa!” ironizzo. Nick ridacchia divertito.
“ La mia gelosona!” commenta piuttosto compiaciuto sbaciucchiandomi la guancia.
“ Non mi pare tu possa farmi la morale in merito alla gelosia!” ribatto dolcemente strappandogli un sorriso.
“ Visto che in quell’autogrill vendevano tante cose carine ho pensato a voi due!” asserisce Nick.
“ Nicola!” lo ammonisco. Non voglio che spenda altri soldi!
“ Taccia,dottoressa Mendoza!” mi intima ironicamente.
“ Questo è per il mio pulcino!” asserisce passando un pacchetto a Bobo.
“ Grazie,papino!” esulta lo tsunami.
“ E questo è per la mia regina!” aggiunge porgendomi uno scatolino più piccolo. Sorrido rassegnata a questo suo essere così dolce.
“ Non lo apri?” mi domanda.
“ Non dovevi e lo sai!” rispondo. Mi sorride divertito.
Apro delicatamente il mio pacchetto con una certa curiosità. Resto a fissare quell’oggettino svariati secondi prima di tirarlo fuori dal pacchetto. Un bracciale con un ciondolo a forma di cuore e chiusura a T.
“ Nick! È stupendo!” farfuglio.
“ Non è un ciondolo scelto a caso!” mi comunica. Arrossisco col cuore a mille.
“ Ah no?” replico.
“ No,è per ricordarti che il mio cuore è tuo e lo sarà sempre!” mi risponde accarezzandomi la guancia.
“ Lo tratterò bene!” gli assicuro avvicinandomi lentamente al suo viso. Lui emula il mio gesto,ma le nostre fronti si scontrano in modo un tantino violento quando Bobo leva un gridolino di gioia. Mi mordo il labbro inferiore per non emetterle un urlo di frustrazione.
“ Papino,ma questo va sott’acqua!” esclama il nostro cuccioletto tutto gasato.
“ Sì,amore. Poi una volta al lago,lo proviamo!” risponde Nicola non allontanando lo sguardo da me. Gli accarezzo dolcemente la mano. Arriverà mai questo nostro primo bacio?
 
[Mariana]
“ Eccola qua la bella addormentata nel bosco! Credevamo non venissi stamani!” esclama Sofia quando Sandra entra in bagno,dove siamo radunate da un paio di minuti.
“ Lo so,ma stamattina ho preso sonno. Va tutto bene?” domanda Sandra tutta affannata.
“ Non dirmi che hai corso fin qui a piedi!” le si rivolge preoccupata Anna Maria.
“ No. La fortuna,se così vogliamo chiamarla,mi ha dato una mano fornendomi un passaggio in auto!” farfuglia Sandra sistemandosi gli occhiali sul naso.
“ Ma Romeo non ha l’auto!” osserva Ines.
“ Non ho ricevuto un passaggio da Romeo,purtroppo!” risponde Sandra laconica. Capisco subito di chi sta parlando. Ma che diavolo sta combinando la mia amica?
“ E da chi? Com’è l’auto?” domanda gasata Anna Maria.
“ E lo chiedi a me? Quell’auto la conosci meglio di me! È un’auto come tante!” risponde Sandra leggermente infastidita.
“ E che ci faceva da quelle parti Mario Calderon?” chiede Sofia.
“ Non lo so e non mi interessa. Spero si tenga lontano da quella zona per tutto il resto della vita!” risponde Sandra. 
 
[Marcella]
Esco trafelata dall’ascensore sperando che il bifolco ripulito non sia già arrivato. Ricardo ha insistito molto per ringraziarmi e ho fatto tardi! Mi sembra ancora strano avere una relazione con lui,ma non mi lamento: Ricardo rispetta i miei spazi,non valica i miei limiti e sembra comprendere ciò che ho passato. Non è perfetto,ma almeno non è bugiardo…e,da ciò che è emerso finora,neppure fedifrago!
“ Marce! Ma dov’eri?” squittisce Patrizia.
“ Stamani ho preso sonno!” le rispondo vaga.
“ NON SARAI MICA INCINTA?! ODDIO,MARCE,NON SARÀ STATA LA TUA SOLA VOLTA CON QUELL’ESSERE,QUEL MANTILLA?!” strepita. Ma che diavolo urla? 
“ Patrizia,la smetti con queste sciocchezze?! Lo sai benissimo che nei 2 mesi e mezzo precedenti a quella notte ho conosciuto molto da vicino la castità! Non sono incinta! Ho solo preso sonno! La considero una benedizione,visto che da quando ho scoperto che la mia azienda non è più mia,dormo poco di notte se non sono ubriaca!” ribatto.
“ Marce,io un test lo farei! Sei strana ultimamente!” insiste. Ancora? Sono strana perché sono impegnata in un tipo di storia mai sperimentata prima,visto che le mie poche storie sono sempre state tutte molto serie!
“ Sono strana perché la mia vita è cambiata da un giorno all’altro e mi ritrovo in un circo equestre senza volerlo. A proposito,il clown è già arrivato con annessa famiglia o ha deciso di portar a fare a madre e figlio un bel picnic?” replico.
“ Il figlio di Camilla sta male,quindi lei sta a casa con lui,mentre Nicola ha mal di testa!” mi spiega.
“ Mal di testa? Che strano! Sarà per colpa tua?!” ribatto beffarda.
“ Marcella!” mi redarguisce offesa. Non credo sia un caso che abbia proprio mal di testa!
“ Ho solo detto la verità! A proposito,mio fratello come sta? È da una vita che non lo vedo!” replico.
“ Come al solito. Sempre lo stesso caratteraccio e anche lui è preoccupato per te. Marcella,sono tua amica,quindi perché non mi spieghi che sta succedendo? Sei strana e non puoi negarlo!” risponde.
“ Strana in che senso?” le chiedo.
“ Lo sai. Non dico che mi aspettavo ti saresti suicidata per la bastardata di Armando nei tuoi riguardi,ma ti sei ripresa e sembra come se non fosse successo nulla! Marcella,tu non hai sentito di nuovo Armando,vero? Non siete sulla via della riconciliazione,giusto?” replica. È matta? Ma mi ascolta o no quando parlo?
“ No. La batosta di Armando fa ancora male,molto male,ma non si muore per un amore finito,Patrizia. Soprattutto se l’amore terminato è unilaterale come nel mio caso. È evidente che per Armando sono stata solo una pedina!” le rispondo.
“ Vedrai che prima di quanto immagini,arriverà l’uomo giusto!” mi rincuora. Non credo di essere ancora pronta ad un'altra storia seria!
“ A patto che non sia Santiago,l’amico di Daniele! È così noioso!” commento.
 
[Giulia]
Guardo esterrefatta Esther dinnanzi a quella notizia inaspettata e cominciò già a fantasticare sulla reazione di Hermes che sarà di certo fatta da una sequela di rimproveri e borbottii. Betty,la sua figlia naturale,e Nicola,colui che ha sempre considerato come un figlio,hanno entrambi concepito figli prima di sposarsi: ciò che lui ha sempre biasimato!
“ Ma tu l’hai presa bene!” commento rivolgendomi alla mia amica.
“ Nicola è praticamente innamorato di quel bambino e lo descrive come un angioletto,quindi perché non dovrei? Credevo non si sarebbe mai sposato e che non sarei mai divenuta nonna,quindi questo per me è praticamente un miracolo che si compie!” risponde. Effettivamente!
“ Non dirlo a me!” mugugno.
“ L’hai già conosciuto? Com’è?” mi chiede entusiasta.
“ Somiglia più alla madre che a Nicola,anche se ha i capelli scuri come tuo figlio. Ed ha pure l’appetito sviluppato come Nicola! È un bel bimbo. È vispo,intelligente,curioso,sensibile…” le spiego per sommi capi.
“ E lei? Lei com’è? Credo che Nicola ne sia innamorato,sai?” replica.
“ Una brava ragazza. Non è una di quelle ricche snob. È alla mano,gentile,dolce,sensibile. Ti piacerà,ne sono sicura. Suo fratello è un po’ più formale,mentre lei è meno ingessata!” rispondo.  
“ Credi che voglia davvero bene a Nicola?” mi chiede. Forse sarò ingenua,ma credo proprio di sì. Non penso lo stia sfruttando come la biondina che lavora con lui!
“ Sì,Esther. E lui ne vuole a lei! Credo che senza di lei non ce la farebbe a lavorare in quel posto!” rispondo.
“ Pensi che sia colpa loro,di tutta quella gente spocchiosa,se tua figlia è scappata con quell’uomo?” mi chiede. La madre del dottor Armando ha fatto scappare persino sua figlia,quindi non la scarto fra i motivi che potrebbero aver spinto alla fuga la mia Betty!
“ Forse sì. Il problema è come far digerire tutto questo ( in tempi brevi e senza drammi) ad Hermes,che,come me,mai si sarebbe aspettato una cosa simile dalla nostra Betty!” le rispondo. Forse la nascita del bambino renderà tutto più facile,ma fino ad allora come saranno i rapporti fra mio marito e nostra figlia?
 
[Camilla]
Sento Nicola e Bobo ridere e scherzare e Bobo è riuscito anche a catturare un pesce sotto lo sguardo basito di Nicola,che da quello che ho capito non è un gran pescatore!
“ Che fai ancora qui?” domanda vicino al mio orecchio. Ero così assorta che non l’ho neanche sentito arrivare!
“ Hai lasciato Bobo da solo in acqua?” gli chiedo un tantino allarmata.
“ Sì. Ho trovato un bastone di legno alto quanto lui e l’ho piantato nell’acqua con una sporgenza di 15 cm. Ho intimato a Bobo di non superare quella mazza!” mi spiega. Una trovata geniale…
“ Nick,mi stai bagnando tutta l’asciugamano e quindi evita di avvicinarti troppo con i capelli bagnati!” gli faccio presente.
“ Altrimenti che mi succede?” mi provoca. Faccio fatica a guardarlo negli occhi senza arrossire. Nick è bellissimo! Non ha un fisico super muscoloso,ma è attraente. Non capisco come la bionda finta possa tradirlo con Daniele!
“ Altrimenti ti faccio arrosto e ti mangio!” lo canzono. Ride.
“ Perché non ti togli il vestito e vieni in acqua?” mi chiede. Mi irrigidisco visibilmente.
“ Qual è il problema,Cami? Dai! Anche Bobo vuole che tu venga in acqua con noi! Non è tanto fredda,te lo giuro!” insiste. Mi alzo di scatto e si solleva anche lui.
“ Non ho mai detto che avrei fatto il bagno. Mi avete costretta voi a mettere il costume!” gli faccio notare.
“ Ma adesso hai il costume e siamo al lago! Dai! Mi dici che c’è che non va?” replica.
“ Il mio fisico!” gli rispondo arrossendo.
“ Il tuo fisico?” mi chiede guardandomi come se fossi un’alienata.
“ Nick,adesso non porti gli occhiali,quindi comprendo anche la tua miopia,ma di solito li indossi…non vedi come sono?” replico fredda.
“ Sì,io…” lo interrompo.
“ Non voglio…tu non capisci…io non sono Patrizia o una modella e non voglio fare il bagno al lago!” farfuglio.
“ Il problema è questo? E cos’avresti meno di Patrizia o delle modelle?” mi chiede incrociando le braccia al petto.
“ Il problema è cos’ho più di loro…i centimetri!” rispondo.
“ Che ti rendono ancora più bella! Ora le opzioni sono due: o il vestito te lo togli da sola oppure te lo tolgo io. Entrambe prevedono il tuo bagno nel lago! O vuoi che ti ci butti io da vestita?” replica.
“ Stai scherzando,vero? Non…” le mie parole si interrompono quando allunga la mano superando la mia testa e scioglie il nodo posizionato dietro al mio collo,l’unica attaccatura che tiene su il vestito,il quale raggiunge subito il terreno.
Il suo sguardo percorre tutto il mio corpo ed io non so proprio dove guardare per via dell’imbarazzo. Adesso di certo starà pensando che non ho il fisico della sua cara first lady e che non ne vale la pena di lasciare una sventolona come quella per me,anche se a questo poteva arrivarci anche vedendomi vestita! Ma che fa? Mi guarda il seno?
“ Sveglia! Ti sei incantato? È finito l’esperimento?” sbotto schioccandogli le dita di fronte alla faccia. I suoi occhi ritornano di nuovo sul mio viso,anche se ogni tanto abbassa lo sguardo sul mio decolté.
“ Ma che esperimento?! Non sei mica un topo da laboratorio?! E comunque avevo ragione io: sei bellissima!” esclama.
“ Lo penso sul serio!” sussurra avvicinandosi a me e poggiando la mano sul mio fianco. Alzo lo sguardo dirigendolo verso i suoi occhi.
“ Anche tu sei bellissimo!” replico alternando lo sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra.
“ Adesso sei tu quella che ci vede poco!” ribatte imbarazzato avvicinandosi piano al mio viso. Possibile che abbia l’autostima così malridotta? Dio Mio,è così carino,perché non se ne rende conto?
“ Ci vedo benissimo!” mugugno accarezzando dolcemente il suo collo fino a portare la mia mano sulla sua nuca.
“ Non è che ora sbuca tua madre da qualche parte?!” bofonchia mentre i nostri nasi si accarezzano. Sorrido cercando di colmare la distanza fra le nostre labbra.
“ Mammina,che bello! Sei in costume! Facciamo il bagnetto!” esclama mio figlio entusiasta. Mi allontano controvoglia da Nick. Menomale che non c’è nessuno oggi qui…questo vizio di gridare deve toglierselo!
“ Allora? Andiamo o devo buttarti di peso in acqua?” mi chiede Nicola.
“ Prova a prendermi!” lo sfido per poi correre verso il lago inseguita da lui.
 
[Nicola]
Bene ha voluto la guerra? E guerra sia! Ora il mio obiettivo è solo afferrarla per fargliela pagare e bagnarla dalla testa ai piedi!
È troppo occupata a scappare per accorgersi che ormai la sua corsa è finita,che l’ho presa. Le afferro il polso forse con troppa forza perché praticamente mi finisce addosso. Il tocco delle sue dita sul mio petto,l’essere pelle contro pelle fa aumentare la mia temperatura corporea oltre che scatenare una reazione fisiologica piuttosto prevedibile.
“ Ti ho presa,dottoressa Mendoza!” farfuglio stregato dai suoi occhi. Mi sorride. Mi rendo conto che è un sorriso sghembo il suo,quando delle goccioline d’acqua mi finiscono sul viso dopo che mi ha schizzato!
“ Mi hai presa ed io ti ho bagnato!” gongola divertita fino a che non emulo il suo gesto bagnandole il viso.
“ È solo questo che sai fare?” mi sfida. Ridacchio di fronte a quella Camilla così giocosa.
“ Ops…hai abbassato la guardia troppo in fretta,dottor Mora! Non mi prenderai di nuovo!” esclama scappando via nuovamente. Prendo la rincorsa lanciandomi contro di lei. Cadiamo in acqua azzuffandoci come bambini e finiamo per abbracciarci restando lì l’uno sull’altra fra le nostre risate. Non mi sono mai divertito tanto in vita mia!
Finalmente sorride. Sta sorridendo. Forse perché siamo lontani dai suoi,dall’Ecomoda e da tutto quello che la fa stare male. Devo trovare un modo per renderla così allegra e spensierata anche in Ecomoda ed in presenza dei suoi genitori! Non voglio che pianga!
Intreccio le dita con le sue azzardandomi a sfiorare il suo viso con la punta delle dita libere e avvicinandomi sensibilmente a lei. Ho una voglia incredibile di baciarla,ma probabilmente dovrò portarla con me su Marte per poterla baciare senza interruzioni!
“ Che fate? Vengo a giocare pure io alla lotta in acqua!” esclama Bobo facendoci ricordare della sua presenza. Mi allontano immediatamente da Camilla porgendole solo la mano per aiutarla a rialzarsi. Accetta il mio ausilio e si solleva nel frattempo che Bobo si avvicina a noi.
“ Non giocate più?” ci domanda quando ci raggiunge. Io e Camilla abbassiamo gli sguardi imbarazzati. Prendo in braccio il piccolino.
“ Ti stai divertendo?” gli chiedo. Annuisce.
“ Tantissimo!” mi risponde con un sorrisone enorme. Io e Cami lo sbaciucchiamo un po’ finché lui non ci allontana contrariato.
“ Uffa! Mi avete bagnato tutto!” protesta facendosi mettere giù per poi andare verso i suoi giocattoli imbufalito. Io e Cami ci guardiamo negli occhi non trattenendo più una sonora risata.
 
[Ricardo]
“ Dimmi che stai scherzando,Marilena!” intimo a mia sorella cercando di non far cadere la cornetta del telefono che ho in mano. È impazzita?
“ No,Rick! Ero così entusiasta della novità che l’ho detto alla mamma,che c’è di male? Quella donna è davvero la tua ragazza,no?” replica. Peccato che sia appena uscita da una storia disastrosa con Armando e non mi pare sia propensa ai progetti a lungo termine in questo periodo!
“ Sì,ma stiamo assieme da poco e sai benissimo com’è fatta nostra madre!” rispondo. Quando lo saprà Marcella,romperà definitivamente con me perché crederà che tutta questa storia sia una manovra per incastrarla e costringerla ad ufficializzare la nostra relazione! Sì,piacerebbe anche a me formalizzare la nostra storia,ma con i suoi tempi. Non voglio costringerla a correre senza che sia sicura!
“ Che esagerazione! Al massimo ti chiederà di portarla a cena a casa qualche volta! Non è che ti sei andato ad impelagare in un’altra storia impossibile,vero?” ribatte.
“ No. È una storia normale,ma lei è reduce da una cocente delusione e non voglio metterle fretta,ma con la tua trovata,mi sa che sono appena finito in un mare di guai!” rispondo.
“ Tu se non hanno un background sentimentale disastrato non le guardi proprio,vero?” appunta. Sbuffo.
“ Mi piaceva pure prima,a dire il vero. Quando l’ho notata era ancora fidanzata!” preciso.
“ Meglio mi sento! Sebbene tu abbia gusti più convenzionali,quello con le decisioni più bizzarre in campo sentimentale sei tu! Almeno le mie donne sono tutte libere!” ribatte. Se comincia a criticarmi,è finita!
“ Ma siccome ho oltre 30 anni,vorrei gestire io la mia vita sentimentale,senza i tuoi commenti! E la prossima volta tieni a freno il tuo entusiasmo,visto che mi hai messo in un casino!” replico prima di riagganciare. Avevo promesso a Marcella di non mentirle mai,ma come faccio a raccontarle che mia madre sa di noi,quando è stata chiara nel far intendere di voler precedere con cautela?
 
[Patrizia]
“ Non ho tempo da perdere,quindi dimmi in fretta,Patrizia!” esordisce scontroso come sempre. Ancora mi domando cosa mi attiri tanto di lui!
“ Credo che Marce sia incinta. Mi sembra strana e stamani si è attardata in azienda perché ha preso sonno,proprio lei che dovrebbe soffrire d’insonnia dopo tutto ciò che ha la combinato quel gorilla!” gli spiego.
“ Forse sta utilizzando dei prodotti omeopatici per dormire! E comunque ci manca solo che sia incinta di quel buffone di Armando,al quale evidentemente non hanno mai insegnato l’importanza dei profilattici!” risponde.
“ Non è il caso che sia proprio tu a fargli la morale!” chioso. Distinguo perfettamente il suo ghigno malizioso dall’altra parte del telefono.
“ Non mi pare tu ti sia mai lamentata di ciò. Ad ogni modo questa questione va affrontata!” risponde.
“ Il tuo mancato uso dei contraccettivi?” domando a bassa voce.
“ NO,PATRIZIA. PARLAVO DELL’IPOTETICA GRAVIDANZA DI MIA SORELLA!” mi risponde urtato. Che diavolo ha da sbraitare? Non ho mica spinto io Marcella nel letto di Mantilla?
“ Non credo sia di quella bestia pelosa. C’è una cosa che non sai!” replico. Tanto vale che lo sappia,tanto verrebbe comunque fuori nel caso in cui la mia ipotesi si rivelasse esatta!
“ Patrizia,devo tirarti le parole di bocca con le pinze o ti sbrighi?” sbotta urtato.
“ La sera che l’abbiamo attesa invano a casa sua vedendola rincasare solo la mattina seguente,Marce si è ubriacata ed è andata a letto con un tipo,ma tu non dovrai mai farne parola con lei o finiremmo per litigare. Le ho promesso che non ti avrei detto nulla,anche perché questa cosa per lei non ha avuto alcuna importanza!” gli spiego con cautela.
“ VEDREMO SE AVRÀ IMPORTANZA O MENO NEL CASO IN CUI FOSSE VERO CIÒ CHE DICI! TI RENDI CONTO CHE PER UNA CAZZATA RISCHIA DI TROVARSI ROVINATA A VITA? DOPO LA SUA STORIA CON QUEL GORILLA,QUESTA È LA PIÙ GROSSA STUPIDAGGINE COMMESSA NELLA SUA ESISTENZA,PATRIZIA! E RISCHIA PURE DI RICAVARE DA TALE FACCENDA UN BAMBINO,CHE NATURALMENTE ALLEVERÀ DA SOLA! QUASI PEGGIO CHE MARIA BEATRICE!” sbraita.
“ Cerca di non pensarci e di mantenere la calma. Non farmi pentire di avertene parlato,Daniele!” replico.
“ No. Non darò di matto,per ora!” borbotta.
“ Ti aggiorno!” mugugno prima di dedicare una smorfia alla giraffona che si sta dirigendo verso la presidenza.
“ Va bene. Cerca di tenerla d’occhio!” risponde prima di riagganciare. Un << grazie >> non ci sarebbe stato male!
 
[Mario]
Sono destabilizzato da me stesso,da Sandra,da tutto. È stata la mia segretaria per anni e non ho mai avuto pulsioni di questo tipo nei suoi confronti. Non l’ho mai considerata attraente o carina (anche per via di come si concia),quindi non riesco proprio a comprendere cosa mi muova verso di lei,tanto più ora che è fidanzata con quello lì!
“ Avanti!” esclamo quando delle nocche picchettano non troppo forte contro il legno della porta. Sandra accede al mio ufficio svogliatamente ed incrocia le braccia al petto in attesa di ordini da eseguire.
Le indico una delle poltroncine dinnanzi alla scrivania prima di alzarmi e chiudere la porta. Evidentemente questo gesto la spaventa perché comincia a muoversi a disagio sulla sua sedia.
“ Devo prenotarle qualche altro tavolo,per caso?” domanda pungente. Ormai credo di aver capito che tale atteggiamento viene fuori quando è sulla difensiva,ossia solo quando interagisce con me!
“ Mi dispiace per quello che è successo in ascensore. Non che non mi sia piaciuto,ma non avrei dovuto… insomma è che non so cosa mi prenda in questo periodo nei tuoi riguardi! Maledizione,ti ho davanti agli occhi da anni e non ho mai avuto desideri di questo tipo!” sproloquio passandomi le mani nei capelli.
“ E se non lo sa lei,come faccio a saperlo io? Non ho mica il potere di leggere nella sua testa? E neppure lo vorrei,giusto per evitare di finire in manicomio! Ha mai pensato di vedere qualcuno,uno specialista?” ribatte ostica. Sorrido beffardo.
“ O una specialista!” replico ironico. Tale battuta non sortisce l’effetto sperato e Sandra si alza imbufalita dalla sedia per uscire dal mio ufficio. Il suo resta però solo un intento perché riesco a fermarla.
“ Stavo scherzando! È solo che questa situazione preoccupa anche me!” asserisco.
“ Immagino… Per uno come lei,abituato a bellezze stupende,non dev’essere il massimo sentire l’impulso di saltare addosso alla prima racchia disponibile! Capisco il suo dramma e spero riesca a risolvere il suo problema! Ora vorrei solo tornare a lavorare!” replica. La mia stretta attorno al suo posto non accenna a diminuire.
“ Non la metterei su questo piano!” obietto debolmente. Mi guarda fisso inarcando un sopracciglio.
“ Ok,è anche questo a preoccuparmi,ma è secondario! Il problema è l’impulso. Devo capire da dove nasce,visto che lavoro con te da anni e non mi è mai passato per la testa di comportarmi così!” affermo.
“ E perché viene a dire a me tutte queste cose? Cosa posso mai farci? Vuole che venga a lavorare col burqa? Che mi licenzi?” replica sfinita.
“ Vorrei non mi trattassi come un appestato. Lo so che con Betty mi sono comportato male,ed ho pensato anche che tale impulso verso di te scaturisca da ciò,ma tu non c’entri! Vorrei solo…” mi interrompe.
“ Che c’entra tale pulsione con il suo piano nei confronti di Betty? Crede nasca dai suoi sensi di colpa? Che il suo inconscio la spinga verso di me per espiare al male agito verso Betty?” mi domanda indignata.
“ Forse è solo il karma! Non so se lo sai,ma la legge del karma…” mi ferma di nuovo.
“ So benissimo cos’è il karma. Non so se l’ha notato,ma non sono una delle modelle senza cervello che frequenta di solito! Qui l’unica subnormale è la bionda finta,ma questo dovrebbe saperlo bene,visto che ha rischiato di ingravidarla!” afferma sprucida. Ha sempre avuto tale avversione nei riguardi delle donne che frequentavo o è solo recente quest’astio?
“ T’infastidisce?” le chiedo sentendo una strana sensazione dentro,come una speranza.
“ No. Era solo una constatazione la mia! Tornando al perno della questione: non è ciò che ha fatto a Betty ad infastidirmi,ma ciò che ha fatto e continua a fare a me. Io sono fidanzata!” risponde.
“ Ma hai deciso di perdere con me la tua verginità!” osservo.
“ Non era importante!” risponde.
“ MAGARI LO È STATA PER ME. FORSE QUELLA NOTTE È STATA IMPORTANTE PER ME,SANDRA! MA IL PROBLEMA È CHE PER TE SONO SOLO UN MANICHINO DI GHIACCIO SENZA SENTIMENTI QUINDI DAI PER SCONTATO CHE POSSA AVER AVUTO VALORE SOLO PER TE,VISTO CHE FRA I DUE ERI LA SOLA DOTATA DI UN CUORE!” mi risento.
“ Nessun uomo con dei sentimenti farebbe ciò che lei ha fatto a Betty! Buon lavoro!” risponde prima di andar via sbattendo la porta. Scuoto il capo sconsolato.
 
[Camilla]
Alla fine la giornata al lago non è stata proprio come me l’aspettavo e mentre stavamo ridendo e scherzando in acqua,ha cominciato a piovere. All’inizio era una pioggia leggera,ma adesso che siamo a pochi isolati da casa,la pioggia è a dir poco scrosciante. La cosa buona è che almeno il rumore della pioggia ha fatto addormentare Bobo,che ci ha risparmiato il numero infinito di quesiti che ci ha propinato all’andata.
“ Bella gita,eh?” esclama Nicola accostando fuori il palazzo dove abito.
“ A parte la pioggia,direi di sì!” replico.
“ Non mi aspettavo così questa gita…insomma mi aspettavo un finale diverso!” afferma deluso.
“ Anch’io. Se vuoi e non hai nulla di meglio da fare puoi salire e restare a pranzo con noi!” lo invito. Ha lo sguardo sorpreso e non apre bocca.
“ Lascia stare! Non voglio costringerti a restare! Bobo ti toglie già abbastanza tempo da sveglio e…” mi interrompe posando la sua mano sulle mie labbra. Un calore improvviso scalda le mie gote. Poso tanti piccoli baci sui suoi polpastrelli.
“ Te l’ho già detto ieri: tu non mi costringi a fare nulla! E comunque accetto solo se mi permetti di invitarvi a cena stasera!” afferma.
“ Veramente per stasera volevo preparare i miei gnocchi col pesto,ma se a te non va di provarli…” obietto. Sorride.
“ Mi piace da morire farmi prendere per la gola da te. Dove posso parcheggiare?” mi domanda.
“ Ti dispiacerebbe andare a fare prima la spesa? Mi mancano gli elementi base per la cena,dato che per pranzo abbiamo ancora tutto quello che avevo preparato per il picnic andato in fumo!” replico.
“ Dottoressa Mendoza,sa che ogni suo desiderio è un ordine!” mi canzona dolcemente. Ridacchio divertita prima di baciargli la guancia.
“ Mammina,siamo già arrivati?” bofonchia Bobo stiracchiandosi.
“ No,adesso papà ci accompagna a fare la spesa e poi pranza e cena con noi,sei contento?” domando a mio figlio,che comincia ad esultare.
 
[Margherita]
Io e Roberto siamo un po’ nervosi durante il tragitto in ascensore e lo diveniamo ancora di più una volta sul piano. Non vorrei iniziare una nuova discussione con nostra figlia,la quale da qualche anno pare avere come solo hobby nella vita quello di contraddirci! Non sembra contenta neppure ora che approviamo la sua relazione con Nicola Mora!
Usciamo cautamente dall’ascensore con in mano il sacchetto dei libri da portare al dottor Mora e veniamo salutati coralmente dalle impiegate del piano. Anche Patrizia solleva il capo dalla tastiera per notare il nostro arrivo.
“ Roberto! Margherita!” squittisce. Mi sento quasi in colpa anche solo a guardarla negli occhi,se ripenso alla scena di ieri: a mia figlia sul letto con quello che per tutti risulta fidanzato con la donna che ho di fronte!
“ Patrizia!” la saluta sbrigativo mio marito.
“ Ciao Patrizia! Camilla e il dottor Mora sono in presidenza?” le chiedo.
“ Nicola aveva mal di testa ed è rimasto a casa,mentre il vostro nipotino stava male con la pancia,quindi Camilla ha preferito non farlo uscire. Oggi dirige Mario!” risponde. Andiamo bene! Dopo tutto quello che ha combinato!
“ Stava male in che senso? Un attacco di appendicite?” domanda mio marito.
“ Non credo!” risponde Patrizia totalmente indifferente alla cosa.
“ Patrizia,che stai… Roberto! Margherita!” esclama Marcella prima di salutarci con freddezza. Da quando ha visto quelle riviste di abiti da sposa a casa nostra,il suo atteggiamento nei nostri confronti è cambiato.
“ Marcella,come stai?” le chiedo.
“ Bene. A non stare bene sono vostra figlia e il suo amichetto! Da che dovevamo avere un Presidente ed una Vice Presidente in grado di risolvere il casino creato da Armando (troppo impegnato ad ingravidare la sua amante per badare all’Ecomoda),ora ci ritroviamo a dirigere quest’azienda alla giornata visto che i due sono troppo occupati a flirtare fra loro per lavorare. Camilla se ha lavorato un giorno è pure tanto, visto che un giorno per una cosa,il giorno dopo per un’altra,non è mai qui; quell’altro la segue come un cagnolino già da prima che venisse fuori la sua paternità! Complimenti per la scelta del Presidente!” risponde ostica.
“ Camilla e il dottor Mora hanno problemi di salute oggi,mentre ieri erano in giro per banche!” obietta Roberto.
“ E per cercare il nido d’amore di tuo figlio e quella rospa. Beh poteva anche cercarlo lui al suo ritorno,visto che Camilla e il buzzurro sono pagati per lavorare qui e non per fare da consulenti immobiliari al tuo virgulto,Roberto! La verità è che Armando non solo c’ha rovinati,per quanto continua pure a minare quest’azienda da lontano occupando sua sorella e il suo cagnolino nella ricerca del nido d’amore! Ha paura che il suo sgorbio lo porti a vivere in un antro di pipistrello o in una casupola come quella dove viveva con la sua famiglia,visto che il suo gusto estetico lascia molto a desiderare? Per questo delega a quei due la ricerca della loro casa?” replica Marcella.
“ Non capisco perché Armando non ne abbia parlato con noi! Avrebbe potuto delegare noi due di scegliere una casa per lui e Beatrice!” commento. Avrebbe evitato una perdita di tempo a Camilla e Nicola Mora!
“ Avrebbe potuto anche delegare il Papa,per quel che m’importa! Non ha danneggiato abbastanza me,Daniele e Maria Beatrice? Deve continuare a deviare quei due dal loro compito di risollevare l’Ecomoda? O forse Camilla non rammenta che la sua presenza qui è stata richiesta solo per sanare il disastro combinato da suo fratello e quella e crede di essere in vacanza?” ribatte Marcella.
“ Marcella,ci dispiace per quello che Armando ha combinato con l’Ecomoda e per il trattamento che ti ha riservato! Puoi prendertela con lui quando tornerà,ma noi altri cosa c’entriamo? Perché sfoghi la tua collera su Camilla,su Nicola Mora,su di noi? Camilla e Nicola Mora ce la stanno mettendo tutta per porre rimedio alla faccenda!” esclamo.
“ Infatti…lo vedo! Da quando è arrivata vostra figlia,quello in azienda non c’è quasi mai. Io capisco che voglia recuperare il rapporto con suo figlio,ma non a danno nostro! Tanto più che mi pare che tutti siamo già stati danneggiati a sufficienza!” risponde.
“ Marcella,è ancora la tua collera verso Armando a parlare! Lo sai benissimo che Nicola Mora e Camilla stanno facendo il possibile e che non erano vincolati a farlo!” interviene Roberto.
“ Io non sono in collera con Armando per avermi tradito in quanto sarebbe idiota dopo 4 anni di corna. Io sono incazzata nera con Armando Mendoza per averci ridotti sul lastrico,Margherita! O credi che se i miei fossero stati ancora in vita,avrebbero trascorso il tempo a tessere le lodi di tuo figlio per aver rincorso l’amore della sua vita o a stilare con te la lista degli invitati per le loro nozze? Mio padre e mia madre si sarebbero incazzati ancora più di me per ciò che tuo figlio ha fatto a Maria Beatrice. Armando ha giocato con tutti noi,impiegati compresi, visto che anche i loro posti di lavoro sono a rischio! Scusa se non acclamo tuo figlio per questo! E scusa se non mi congratulo con lui per essere fuggito via come un coniglio e per il suo pensare solo al nido d’amore da dividere con la calcolatrice umana da cui aspetta un figlio! Se fosse rimasto spiegandomi l’accaduto,non l’avrei di certo drogato per condurlo all’altare,ma avrebbe dimostrato perlomeno di essere un uomo e non un ragazzetto senza attributi incapace di assumersi le sue responsabilità! Dio solo sa cosa insegneranno al loro bambino lui e l’impostora che ha il coraggio di portarsi a letto!” sbotta prima di tornare nel suo ufficio sbattendo la porta. Spero la sua collera diminuisca per il giorno in cui Armando e Beatrice torneranno!
 
[Sandra]
MAGARI LO È STATA PER ME. FORSE QUELLA NOTTE È STATA IMPORTANTE PER ME,SANDRA! MA IL PROBLEMA È CHE PER TE SONO SOLO UN MANICHINO DI GHIACCIO SENZA SENTIMENTI QUINDI DAI PER SCONTATO CHE POSSA AVER AVUTO VALORE SOLO PER TE,VISTO CHE FRA I DUE ERI LA SOLA DOTATA DI UN CUORE!
Quelle parole mi rimbombano nella testa come una fastidiosissima nenia che non riesco ad interrompere,come una di quelle cantilene infantili o di quelle canzoncine stupide ma orecchiabili che diventano dei tormentoni per estati intere.
“ Sandra!” esclama Sofia facendomi schioccare le dita dinnanzi al viso. Trasalgo tornando alla realtà. Quando mi sono rintanata nei miei pensieri i Mendoza avevano fatto appena il loro ingresso in azienda ed ora non li vedo più.
“ Si può sapere che hai ultimamente?” mi domanda la mia collega. Scuoto il capo.
“ Stavo pensando!” mugugno.
“ In effetti fa pensare parecchio la scenata di poco fa. Credo che quando torneranno Betty e il signor Armando,ci sarà da armarsi di popcorn ogni giorno perché ne vedremo delle belle,amica mia!” conviene Mariana.
“ Non che ora non servano. La signora Marcella fa scintille con quasi tutti. Sarebbe capace di litigare pure col bambino,col figlio della signora Camilla!” osserva Sofia.
“ L’unico con cui dovrebbe prendersela è il dottor Calderon,visto che tutto questo casino è opera sua!” sputo urtata.
“ Credi che se lui non avesse orchestrato quel tranello il dottor Armando non si sarebbe mai accorto di Betty sposando così la signora Marcella?” mi chiede Sofia.
“ Non lo so. Probabilmente si è salvata da anni ed anni di tradimenti successivi al matrimonio,ma non credo il dottor Mendoza si sarebbe mai accorto di Betty,se non fosse stato per quel piano!” rispondo.
“ Non credo sia così. Il dottor Armando con Betty è sempre stato più dolce che con noi altre o con Mirella ( vedi i passaggi in auto e i pranzi al club),pertanto credo l’abbia sempre ritenuta un po’ speciale rispetto al resto dei suoi collaboratori e forse delle altre donne in generale. Inoltre, secondo la tua teoria,il dottor Armando dovrebbe ringraziare il dottor Calderon per averlo condotto fra le braccia dell’amore della sua vita? Non credo Betty la pensi così!” obietta Sofia.
“ Non dico questo. Ci manca solo che lo ringrazi per la sua idea mostruosa e priva di ogni sentimento umano! Dico solamente che tutto ciò è scaturito da lui,quindi la signora Marcella dovrebbe prendersela con lui. Non dubito della gentilezza del signor Armando per Betty o della sua sfacciata preferenza per lei,ma da qui a farla diventare la sua amante ed innamorarsi di lei,ce ne passa!” rispondo.
“ Magari si sarebbe innamorato di lei col tempo! In fondo le carte l’avevano previsto pure prima che il dottor Mario orchestrasse la cosa!” ipotizza Mariana. Le sue carte dovrebbero essere più chiare con le persone,visto che io sono finita in un casino senza precedenti,dopo una previsione,e non so come uscirne!
“ Non lo sapremo mai né noi né Betty! Anche se la signora Marcella dovrebbe rallegrarsi di tutto ciò: meglio non sposarsi mai che sposare uno che non ti ama!” commenta Sofia.
“ Credo che sia così alterata più per l’azienda e per l’essere costretta a vedere Nicola Mora al posto di comando! Dev’essere umiliante per lei ricevere ordini da uno che disprezza con tutte le sue forze! Ad ogni modo,nei panni di Betty,non so se riuscirei ad andare avanti senza domandarmi cosa sarebbe stato della mia esistenza se quell’essere non si fosse intromesso manovrando le cose!” ribatto.   
 
[Camilla]
Fa uno strano effetto vedere Nicola intento a spingere il carrello al supermercato assillato dalle domande di Bobo seduto nel seggiolino del carrello. Se provo ad immaginare me fra qualche anno nell’atto di fare la spesa,non ho difficoltà a far ricreare nella mia mente la stessa scena!
“ Cami! Mia bella addormentata!” mi chiama Nicola facendomi sventolare la mano di fronte alla faccia. Sussulto.
“ Narcolettica anche da sveglia?” mi punzecchia. Gli tiro uno schiaffetto sul braccio.
“ Mamma,ho tanta fame. Li prendiamo i popcorn?” mi domanda Bobo. Alzo gli occhi al cielo.
“ Se hai fame,la mamma ti prende una mela!” rispondo.
“ Ma io ho fame di popcorn,non di mela!” obietta. Io e Nicola ci sforziamo di non ridere.
“ Io ci rinuncio. Vado a prendere la farina. Nick,vieni con me,che non arrivo là in alto?” esclamo.
“ La mia piccolina!” mi canzona dolcemente.
“ Se ti rifiuti,sono certa che l’addetto che abbiamo visto prima sarà ben lieto di aiutarmi!” lo punzecchio giocando la carta della gelosia.
“ Ah sì?” ribatte attirandomi a sé. Annuisco fissandolo con sfida.
“ Allora posso anche andarmene!” mugugna ironicamente.
“ Non dirlo! Potrei anche morirne!” replico sincera. Mi accarezza delicatamente le guance guadagnandosi un sorriso.
“ Sono qua,cucciola!” mi rassicura sfiorando con il pollice le mie labbra. Vi poso tanti piccoli baci.
“ Come mi hai chiamata?” domando felice.
“ Non fare la furbetta! Hai sentito benissimo!” risponde costellando scherzosamente il mio viso di baci. Ridacchio divertita.
“ Nick,smettila di farmi ridere! Ci guardano tutti!” protesto divertita. Mi bacia dolcemente la punta del naso. Sollevo leggermente il capo per assaporare finalmente le sue labbra,ma si sposta. Non mi vuole? Si è già stancato di me? E se vedendomi in costume si fosse reso conto che non sono ciò che desidera?
“ Il nostro primo bacio non sarà nella corsia di un supermercato alla mercé di tutti! Mi dispiace,ma è una cosa che si ricorda per sempre e non voglio che sia così poco romantico,tesoro. E poi Bobo ci sta fissando!” mugugna baciandomi la fronte. Ci voltiamo quasi simultaneamente verso il piccoletto che ci sta quasi studiando con lo sguardo.
“ Perché non vi fate più le coccoline?” ci domanda dispiaciuto.
“ A te non dà fastidio?” replico sorpresa.
“ No,perché poi le fate pure a me! Però sono ancora più contento se mi comprate gli ovetti di cioccolata!” ribatte. Nick scuote il capo divertito.
“ Questo sì che è romanticismo puro!” sibilo facendo ridere Nicola.
“ Amore,noi andiamo a prendere la farina lì e torniamo!” comunico a mio figlio che sta cercando con scarsissimi risultati di afferrare la busta di ovetti dallo scaffale. Nicola gliela porge.
“ Ma li mangiamo a casa,topolino! Mi raccomando!” pattuisce Nick. Vedremo come andrà questa contrattazione! Mi allontano con Nicola di un paio di metri per raggiungere lo scaffale della farina.
“ Mi dispiace!” mugugno.
“ Per cosa?” mi chiede.
“ È colpa mia se non ci siamo ancora baciati! Ed io lo voglio tanto!” rispondo. Mi accarezza la guancia.
“ Non sapevo pagassi tu la gente per interromperci!” ironizza. Abbozzo un sorriso.
“ Parlavo di quello che è successo in ufficio 2 giorni fa!” torno seria.
“ A me basta sapere che lo vuoi quanto me! Vedrai che avremo il nostro momento!” mi rassicura. Mi stringo forte a lui.
“ Secondo te,Bobo manterrà la promessa di non divorare gli ovetti?” mi domanda Nicola baciandomi il capo.
“ Come no! Contaci!” ribatto.
“ Camilla!” mi chiama una voce maschile che purtroppo conosco e che da ieri associo ai cioccolatini di cui siamo stati privati io e Nick. Nicola non si trattiene dallo sbuffare.
“ Maurizio! Noto che sei nello scomparto della cioccolata! Non ti è bastata quella di ieri?” esordisco. Nick trattiene una risata.
“ Ieri ho incontrato i tuoi. Non sapevo che il figlio che hai fosse di…questo!” risponde guardando disgustato Nicola.
“ Non credevo di dover rendere conto ad un conoscente della mia vita!” replico intrecciando le mie dita con quelle di Nick,ma lui si allontana. Mi volto a fissarlo impaurita,ma mi rassereno quando noto che il suo sguardo è diretto a Bobo,che si sta sporgendo dal seggiolino del carrello per cercare di prendere il sacchetto di ovetti che gli è caduto. Nicola mi prende la mano e mi porta con sé verso il carrello.
“ Topino,ma sei matto?! Potevi cadere e farti la bua!” lo redarguisce Nicola visibilmente preoccupato esprimendo anche i miei timori.
“ Mi era caduto! Io volevo solo aprirli,papà! Scusa!” gli spiega Bobo mentre Nicola gli porge il sacchetto che ha appena recuperato.
“ Potevi chiamare me o la mamma invece di rischiare di fare un capitombolo! E poi io e te non eravamo d’accordo sul fatto che andavano mangiati a casa,patato?” domanda Nick a Bobo che ha la classica espressione di chi è stato beccato con le mani nella marmellata.
“ Ma solo uno,papino! Dai! Prometto che non ti faccio più spaventare!” replica quel paraculo.
“ Le ultime parole famose!” commentiamo quasi all’unisono io e Nicola.
“ E così lui è tuo figlio!” esclama Maurizio. Alzo gli occhi al cielo.
“ Sì,è nostro figlio!” rispondo aprendo la busta degli ovetti a Bobo. Il mio cucciolotto ne afferra uno e lo porge a suo padre.
“ Vuoi che te lo scarti?” gli chiede Nicola.
“ No,voglio che lo mangi con me,papino! A te piace tanto il cioccolato come a me!” gli risponde Bobo. Gli occhi di Nick si velano di lacrime. Gli regala un bacio sulla fronte.
“ Però c’è qualcosa che mi piace più del cioccolato. Vuoi sapere cos’è?” gli chiede Nicola prendendolo in braccio.
“ Cosa,papà?” domanda Bobo interessato.
“ Sbaciucchiare il mio bambino,instancabile consumatore di cioccolato. E sai,per caso,chi è questo bellissimo bimbo?” risponde Nicola solleticandogli il pancino e sortendo così le sue risate.
“ Io!” risponde Bobo abbracciando suo padre. Sorrido divertita.
“ E come ti chiami?” domanda Maurizio a Bobo. Mio figlio lo studia attentamente prima di rispondergli.
“ Bobo!” risponde il mio patato.
“ Lo sai che somigli tanto alla tua mamma?! Sei bello come lei!” replica Maurizio.
“ Grazie! Lo sai che lui è il mio papà e che è intelligentissimo?!” ribatte Bobo orgoglioso.
“ Vero,mamma,che papà è intelligentissimo?” si rivolge a me il mio cucciolo.
“ Beh direi che << intelligentissimo >> è un tantinello riduttivo per descrivere tuo padre!” gli rispondo. Nick mi sorride imbarazzato prima di rimettere Bobo del carrello.
“ Noi però ora dovremmo proprio andare a casa a cucinare! Maurizio,ci si vede in giro!” lo saluto per poi allontanarmi con i miei due uomini.
“ Proprio una piattola! Secondo me ci segue!” sibila Nicola strappandomi una risata.
“ Gelosone!” gli sussurro baciandogli la guancia.
 
[Marcella]
“ Si può sapere che ti è preso? Ti sei alterata con Roberto e Margherita come se ti avessero derubato loro dell’azienda!” esclama Patrizia. Almeno potrei gridar loro in faccia tutto ciò che penso; invece quella stronza chissà dov’è con i miei soldi!
“ Loro la appoggiano. Appoggiano quella specie di befana che si è presa la mia azienda,Patrizia!” rispondo.
“ Credi che Armando la sposerà? Perché se così fosse,dovrai abituarti ad incontrarla anche quando riavrete l’azienda!” mi fa notare. Bello schifo dovermi sciroppare lo spettacolo orripilante di quella donna!
“ Affaracci loro! Quel che è certo è che Daniele non lascerà mai il suo capitale nelle mani di Armando un’altra volta dopo tutto quello che ha combinato. Forse dovrei emularlo!” rifletto.
“ Vuoi lasciare l’Ecomoda? Ma è sempre stata tutta la tua vita!” obietta.
“ Non urlare! È solo un’idea. Non lo so,ok? Dipende da come si metteranno le cose. Non potrei mai convivere qui dentro con quella rospa o con quell’altro imbecille che ti porti a letto. Non ho tanta pazienza da riuscire a sopportarli fino alla pensione!” rispondo. 
“ E se Armando la lasciasse?” mi chiede.
“ Affari suoi che è stata tanto stupida da farci un figlio!” rispondo.
“ Tu sei proprio sicura di non essere incinta? Perché sei strana!” ribatte. La sua è una fissazione! Vorrei vedere lei nei miei panni,anche se sono certa ci starebbe bene nella mia situazione!
“ Sicurissima,Patrizia! O forse Daniele ti ha confessato di voler fare lo zio?” replico beffarda.
“ C’è più possibilità di assistere al volo degli asini che di vedere tuo fratello con un bambino fra le braccia!” mi risponde. Non ne dubito!
 
[Armando]
Se penso che fra un po’ quel ventre si gonfierà fino a farmi percepire i movimenti della mia bambina,sento un calore invadermi il cuore. Prima del suo ingresso nella mia vita,credevo la felicità fosse fatta da modelle sempre a mia disposizione,dalla mancanza di vincoli perenni ad un’altra persona,dalla spensieratezza; ma ora che ho trovato il mio posto nel mondo,so che non potrei mai più tornare a quella vita (sempre che sia possibile definirla in tal modo!). Che motivo avevo la mattina per svegliarmi prima che rivoluzionasse il mio mondo? Non lo ricordo neppure sebbene non sia trascorso tanto tempo!
“ Dove vai?” domando a mia moglie quando si solleva dalla sedia. Sorride.
“ Torno a Bogotà,non te l’ho detto?” scherza. L’attiro a me e la bacio.
“ Vado al bagno. Il dolce lo ordini tu,amore mio?” soffia sulle mie labbra. Annuisco prima di vederla andar via.
“ Il dolce. Vediamo un po’ come posso stupire le mie principesse!” mugugno fra me e me afferrando la carta dei dessert. La studio scrupolosamente fino a che la mia attenzione non viene attirata da una voce maschile che pronuncia il mio nome. Mi volto incrociando due occhi azzurri che mi fissano.
“ Samuel…” farfuglio.
“ Allora non mi ero sbagliato! Camilla mi aveva detto che saresti venuto a Zurigo!” esclama. Che vuol dire che gli aveva detto del mio arrivo? Loro due si vedono ancora? E da quando?
“ Camilla? Tu e mia sorella vi vedete ancora?” gli chiedo sgomento. Quante altre cose mi nasconde mia sorella?
“ No. Ci siamo incontrati per caso. L’ho vista col suo bambino che va a scuola col figlio della mia compagna! Mi ha detto che sarebbe partita per Bogotà!” mi risponde. Annuisco.
“ Quindi hai un figlio?” gli chiedo.
“ No. Lui non è mio figlio. È il figlio della mia compagna! Armando,diciamocelo francamente: i figli sono una gran rottura di scatole ed io non sono proprio il tipo da lasciarsi ingabbiare in queste cose!” risponde. Se lo dice lui! Io sono così entusiasta della gravidanza di mia moglie che non vedo l’ora di avere fra le braccia quel fagottino!
“ Amore,eccomi!” esclama mia moglie prima di guardare quello e poi me. L’occhiata che mi rivolge è interrogativa.
“ Amore,lui è Samuel Vallejo,l’ex marito di Camilla. Samuel,lei è Beatrice Pinzon Mendoza,mia moglie!” li presento. I due si scambiano una stretta di mano.
“ Hai fatto bene a lasciare la Valencia per questa qui. È proprio carina! Beh io ora torno a lavorare! Mi ha fatto piacere rivederti!” esclama Samuel per congedarsi da noi.
“ Hai fatto al tuo ex cognato un riepilogo della tua vita?” mi domanda mia moglie leggermente interdetta.
“ Non io. C’ha pensato Camilla!” le rispondo ancora confuso. Forse Camilla ha fatto bene a concepire Bobo con Nicola Mora o si sarebbe ritrovato ugualmente senza padre ma in via definitiva!
 
[Roberto]
“ Ci troviamo fra due fuochi,Roberto! Se appoggiamo Marcella,andiamo contro nostro figlio; se appoggiamo lui,tradiamo lei. Non riesco ancora a capacitarmi di trovarmi in questa situazione!” commenta mia moglie.
“ A Marcella voglio bene,ma non me la sento di perdere un altro figlio solo per non aver assecondato la sua scelta sentimentale,visto che non ne ho ragione! Beatrice non sarà Miss Mondo,ma non è come quel Vallejo! È una lavoratrice in gamba,una donna colta e preparata e in attesa di nostro nipote,Margherita! È vero che lei e Armando hanno combinato un vero e proprio casino in azienda rischiando di mandarci tutti sul lastrico,ma sono certo che Armando potrà diventare un uomo migliore con lei accanto. E parlo sia del versante personale che professionale! Inoltre credo che,se istruita correttamente e sistemata esteticamente,potrebbe essere la moglie ideale per Armando anche nel nostro bel mondo, ma di questo certamente vorrai occuparti tu!” rispondo onesto. Già il nostro rapporto con Camilla è andato deteriorandosi per non averla appoggiata con quel tipo…non voglio accada lo stesso con Armando!
“ Ma converrai con me che Armando vada fatta una lavata di capo! Non possiamo lasciare che il tutto passi in cavalleria solo perché si è innamorato e sta per diventare padre!” replica mia moglie.
“ Ora ti riferisci all’Ecomoda o allo scherzetto riservato a Marcella o magari al tiro mancino verso Betty? Perché ammetterai che Armando non è stato un campione di virtù in quest’anno!” ribatto.
“ A tutte e tre le cose. Non mi piace che c’abbia fatti fallire,che abbia lasciato Marcella come un vigliacco con 4 parole in croce senza guardarla neppure negli occhi e che abbia giocato con la vita di quella ragazza solo per l’azienda. Avrebbe anche potuto non innamorarsi di lei e devastarla come ha devastato Marcella. E poi che ne sarebbe stato del bambino?” sproloquia.
“ Io mi chiedo dove abbiamo sbagliato. Cos’è andato storto!” le confesso.
“ Non lo so. Ma il disastro dell’Ecomoda è di certo scaturito dalla sua insana competizione con Daniele. Non capisco perché si vedano come dei nemici!” risponde.
“ Di certo a Daniele Armando sarà ancora più inviso dopo lo scherzetto fatto a Marcella! Quando tornerà non riceverà di certo un applauso da Daniele!” osservo.
“ I rapporti non potranno che inasprirsi dopo il tiro meschino fatto a Marcella e il danno all’Ecomoda!” conviene mia moglie.
“ Io però ho ribadito più volte che Daniele sarebbe stato migliore di lui a dirigere l’impresa. Ho stima di nostro figlio,ma Daniele è un economista come Nicola Mora,come Beatrice. Nostro figlio no. È come se Marcella da stilista volesse mettersi a dirigere l’Ecomoda!” replico.
“ Ho sbagliato ad appoggiarlo nella sua candidatura,vero?” mi chiede.
“ No,sei sua madre e se avessi fatto prevalere il cuore sulla professionalità,avrei votato per lui anch’io!” le rispondo prendendole la mano.
 
[Nicola]
“ Nicola,quelli più che gnocchetti,sono delle palline da pingpong! Tesoro,sembrano delle patate novelle!” mi redarguisce dolcemente Cami mentre diamo forma a questo tipo di pasta.
“ Ha preso corpo in te la maestrina dalla penna rossa,Camilla Mendoza? Lo sai che non si trattano così le persone? Per un attimo mi è sembrato di trovarmi al cospetto di tua madre!” scherzo.
“ La vedo difficile: mia madre non sa cucinare e rischieresti l’avvelenamento se ti trovassi in cucina con lei! Ti toccherebbe fare il digiuno per sopravvivere ad una cena cucinata da lei,ma non sei proprio il tipo,mio sovrano!” risponde sulla stessa lunghezza d’onda. Lascio perdere gli gnocchi e mi avvicino a lei per poi lanciarle addosso una manciata di farina. Il suo viso è bianco e rido. Lei non sta ridendo.
“ Mi hai tirato la farina addosso!” constata con una voce bassa e un po’ inquietante. Oddio si è arrabbiata! Non tirerà cazzotti come il fratello, vero? Un cazzotto femminile quanto male può fare?
“ Camilla…” farfuglio indietreggiando mentre si avvicina a me con aria minacciosa ed un pacco di zucchero in mano. Mi ritrovo con le spalle al muro ed il suo corpo praticamente spiaccicato addosso. Deglutisco forte. È pur sempre la sorella di Armando Mendoza ed io non voglio morire in tenera età! E poi la sua vicinanza mi fa uno strano effetto…
Poggio le mani sulle sue spalle con l’intenzione di allontanarla,ma il mio corpo non collabora e mi ritrovo ad accarezzarle le spalle.
“ Mi hai infarinata,Nicola Mora! Non dovevi farlo! Te l’ho già detto che la cucina non è il tuo campo!” mormora a pochi centimetri dal mio viso. Faccio per obiettare ma una cascata di zucchero mi piove in testa e mi ritrovo tutto cosparso di polvere bianca quando riapro gli occhi dopo quel bagno di << dolcezza >>.
“ Chi di spada ferisce…” lascia in sospeso il proverbio perché stavolta sono io a farla indietreggiare con sguardo minaccioso.
“ Nick,io volevo solo regalarti un po’ di zucchero. Volevo solo essere dolce con te!” cerca di giustificarsi mentre la inseguo per la cucina.
“ Un po’ di zucchero? Per un pugnetto di farina mi hai ripagato con un pacco di zucchero,Camilla!” replico un po’ incazzato e un po’ divertito dall’immagine di lei con la faccia infarinata. È così buffa!
Il sorriso scompare dal suo volto appena si ritrova in trappola con il mio corpo schiacciato addosso. La cucina non è più immacolata come quando vi abbiamo messo piede poco fa o come i giorni precedenti.
“ Scusa!” bofonchia quando si ritrova con le spalle al muro.
“ Credi che basti? Sono un tuo superiore e non puoi ricoprirmi di zucchero,farvi dell’ironia,per poi uscirtene con un semplice << scusa >>!” esclamo guardandola negli occhi. La mia mano si posa in automatico sulla sua guancia precedendo il suo imbarazzo che,un istante dopo,le fa surriscaldare le guance e colorare di un tenero rosso. In questo modo le tolgo le tracce di farina dal volto. Le scosto una ciocca di capelli dal volto. Con la punta delle dita le accarezzo l’orecchio quasi involontariamente.
Mi scompiglia leggermente i capelli facendo cadere tutto lo zucchero,non prendendo minimamente in considerazione l’idea che uno di quei dannati granellini potesse finirmi in un occhio.
“ Oddio scusa!” esclama portandosi una mano alle labbra quando mi accarezzo l’occhio istintivamente.
“ Fa male!” mi lamento.
“ Aspetta,magari non è nulla!” esclama togliendomi gli occhiali e poggiandoli sulla penisola della cucina. Si solleva sulle punte e,facendo forza sulle braccia,si mette a sedere sul ripiano della cucina per arrivare alla mia altezza.
“ Wow! Sei cresciuta!” la canzono.
“ Finiscila o ti tiro un cazzotto in un occhio!” mi minaccia.
“ E certo dopo avermi zuccherato un occhio adesso vuoi anche colpirlo con un pugno!” commento ironico facendola sbellicare dalle risate. Si avvicina lentamente al mio volto e riesco a sentire il suo respiro fresco sulla guancia. Mi accarezza lo zigomo esaminando accuratamente il mio occhio. Il suo tocco è delicato come il suo profumo.
“ Non hai niente,frignone che non sei altro! Era solo una ciglia!” esclama allontanandosi di poco da me e con gli occhi bassi.
“ Grazie per la consulenza!” bofonchio confuso. Trattengo il respiro quando i nostri occhi si incontrano. La sua mano è ancora sulla mia guancia ed il suo tocco mi fa stare incredibilmente bene.
Se in questo momento dessi modo alla mia testa di prevalere,la stessa mi indurrebbe ad allontanarmi per evitare di farle rivivere il trauma dello stupro subito da quella merda umana e mi impedirebbe di fare ciò che sento di volere più d’ogni altra cosa,ma per una volta non voglio che il mio raziocinio prevalga,anche se,a dire il vero,quando sono con lei il mio raziocinio finisce quasi sempre in letargo o in coma farmacologico. In fondo durante le numerose volte in cui siamo stati interrotti,lei non sembrava negativa verso la prospettiva di baciarmi.
D’istinto mi sporgo leggermente e avvicino ancora un po’ il mio viso al suo. Sento il suo fiato caldo solleticarmi il viso e chiudo gli occhi facendo combaciare le nostre labbra. Un calore impressionante mi pervade il corpo. La sento tremare leggermente,quasi impaurita all’idea di lasciarsi andare,e a quella reazione la medesima paura finisce per attanagliare anche il mio animo,che si tranquillizza solo quando la sento rispondere con dolcezza al bacio spostando la mano fra i miei capelli.
È un bacio strano questo. È leggero,timido,impacciato…un po’ come me. Però è il più bello che io abbia mai dato e ricevuto. È come se i miei timori si fossero dissolti.
 
[Camilla]
Quasi non riesco a crederci. Vorrei pizzicarmi il braccio,ma mi scambierebbe per una cretina se lo facessi ora! Avevo paura non sarebbe mai accaduto,timore di non riuscire a sbloccarmi,di non riuscire più ad avvicinarmi emotivamente a qualcuno e invece sono qui con il viso fra le sue mani e le dita fra i suoi capelli.
Le sue mani si posano sui miei fianchi,avvicinando i nostri corpi. È un bacio casto,come se fossimo entrambi spaventati di andare oltre. Restiamo aggrappati l’uno all’altra sorridendo. Le gambe mi tremano e ringrazio di essere su questa penisola,che almeno mi impedisce di cadere come una pera cotta.
La sua mano mi accarezza il viso. Le sue labbra mi sfiorano il mento e la gola per una frazione di secondo per poi dirigersi verso il collo attraverso la mandibola. Abbasso dolcemente la zip della felpa di mio fratello che gli ho prestato.
“ Nick…” mugolo mentre mi bacia sotto l’orecchio. Infilo una mano fra i suoi capelli mentre con l’altra accarezzo il suo torace. So bene che dovrei fermarmi perché c’è Bobo nell’altra stanza,ma non ci riesco e i suoi mugolii di piacere fanno solo peggio istigandomi a distribuire le mie carezze sempre più in basso in direzione del suo ventre. Assaporo anch’io il suo collo e il suo petto,gli stessi che ho massaggiato ieri e due giorni fa,mentre guido la sua mano sulla mia schiena sotto la tshirt della tuta. I suoi grattini mi fanno impazzire.
“ Dimmi che stai bene,ti prego!” mi esorta continuando a coccolarmi. Ha paura che il suo gesto mi abbia riportato brutti ricordi! Ma come potrei pensare a quell’incubo ora che sto vivendo un sogno?
“ Quando mi abbracci sto benissimo!” rispondo baciandogli il mento.
“ Te l’avevo detto che bastava non aver fretta! Ce la faremo,tesoro!” mi rassicura posando tanti piccoli baci sulle mie labbra. Sì,ce la faremo!
“ E poi il fatto che non sia spuntata tua madre mentre stavamo per baciarci,mi fa ben sperare!” aggiunge. Rido.
“ Ti passerà la fobia di mia madre!” soffio mordicchiandogli leggermente il labbro inferiore prima di riappropriarmi delle sue labbra.
È timido ed esitante nel cercare di approfondire quel bacio. E come potrei negarglielo se è quello che desidero anch’io? Non mi sono mai sentita in questo modo con nessuno e,se devo essere sincera,un po’ mi spaventa ciò che sento perché so che potrei anche non riprendermi più se dovesse finire questa storia con Nick.  
“ Adesso che ti sei sbloccata,non mi lascerai per trovare qualcuno alla tua altezza,vero?” mi domanda quando ci stacchiamo per riprendere fiato. È davvero così insicuro?
“ Ti ricordo che sei più alto di me. Sono io quella non alla tua altezza letteralmente parlando!” la butto sul versante ironico per non farmi arrivare le lacrime agli occhi.
“ Sono serio! Io posso anche farmi da parte per il tuo bene!” replica con gli occhi lucidi. Le lacrime cominciano a pizzicarmi gli occhi.
“ Che sciocchezze sono queste?! Non dirlo più,per favore,Nick! Il mio bene sei tu. Tu sei tutto ciò che voglio!” soffio baciandogli più volte le labbra. Mi stringe forte e poggio la guancia sulla sua spalla.
“ Mi dispiace! Sono un cretino! Dici che era questa la burrasca di cui parlava Mariana,ossia le nostre insicurezze che riemergono nei momenti meno opportuni?” mi chiede giocando con i miei capelli.
“ Sì,ma spariranno anche loro. È logico che ci siano perché ci conosciamo da poco!” rispondo. Accarezza il mio collo con dei piccoli baci.
“ Lo sai che prima o poi dovremo staccarci per continuare a fare gli gnocchi?” gli faccio notare mentre continua a coccolarmi. Sto così bene quando è con me! Mi sembra di stare con lui da una vita!
“ Meglio poi che prima!” mugugna prima di baciarmi. Sorrido sulle sue labbra ricambiando quel bacio.
“ Dottor Mora,è grave se preferisci me al cibo!” lo canzono maliziosamente.
“ Dovrei contattare qualche tuo ex per farmi dire come ci si fa a staccare da te!” esclama.
“ Anche se sapessi qual è il segreto,non te lo direi! Non posso pensare di non vederti più!” replico. No,mi farebbe stare troppo male!
“ Tesoro,ma io stavo scherzando! Non posso stare senza di te! E poi mi ci vedi a fare conversazione con qualche tuo ex senza ammazzarlo?!” ribatte prendendomi il viso fra le mani e posando di tanto in tanto dei piccoli baci sul mio volto. Abbozzo un sorriso.
“ E comunque prima avevi ragione: ho trovato qualcosa che mi piace più del cibo,ossia i tuoi baci!” afferma. Ridacchio imbarazzata.
 
[Marcella]
“ Ehi! Come mai ti fai sentire solo ora? Hai avuto una giornata complicata?” domando a Riccardo. È strano che non si sia fatto sentire per tutto il giorno. Non è da lui!
“ Abbastanza! Finora come sta andando?” replica.
“ Indovina: siamo di nuovo senza Presidente e Vice Presidente come fosse una cosa normale! Anarchia c’era quando Armando e quella rospa sono partiti ed anarchia c’è ora!” gli spiego.
“ Ma non l’avevate scelto perché affidabile e preciso?” mi chiede perplesso. Era ciò che credevamo!
“ Vai a saperlo! Non fraintendermi: sono la prima a pensare che quel bimbo abbia bisogno di un papà e che il clown abbia bisogno di recuperare il tempo con suo figlio,ma non a danno nostro! Possono recuperarlo dopo l’orario di lavoro,maledizione!” rispondo.
“ Ma non potrebbero iscriverlo all’asilo? Non dev’essere un posto tanto malvagio visto che quasi tutti i genitori che lavorano mandano lì i propri bambini!” replica. Bella domanda!
“ Da ciò che so,quando erano in Svizzera il bambino andava all’asilo. Non capisco perché qui non voglia mandarlo a scuola creando disagi a tutta l’impresa,visto che quel bambino è un terremoto perpetuo!” ribatto.
“ Molte madri hanno un attaccamento morboso ai loro bimbi!” risponde.
“ E tu che ne sai? Tua madre era così?” replico con un filo d’ironia.
“ No. Marce,scusa ma ora devo proprio andare! Ci vediamo stasera da me,tesoro! Un bacio!” risponde frettolosamente prima di riagganciare. Che ho detto di male? Non sarà che magari sua madre è morta in modo tragico?
 
[Sofia]
“ Ecomoda!” esordisco dopo il secondo squillo del fisso sperando in cuor mio che non sia il mio ex marito con qualche altra scusa assurda per non farmi avere ciò che spetta ai miei figli dal punto di vista economico.
“ Cerco Camilla Mendoza. Sono suo fratello!” borbotta una voce che riconosco immediatamente.
“ Dottor Armando,come sta?” gli domando contenta. Vorrei sapere di Betty,della gravidanza…
“ Bene,Sofia. Mia sorella è in ufficio?” replica. Sandra si avvicina a me e accorre anche Mariana.
“ No,dottore. La signora Camilla ha preso un giorno di permesso perché il bambino era leggermente indisposto. Lei e il dottor Mora non ci sono. Vuole dire a me?” ribatto.  
“ No,Sofia. Sono questioni personali! La rintraccerò in altra maniera visto che ha il cellulare spento,anche se forse potrei procrastinare la discussione ad un’altra volta visto il malessere di Bobo!” risponde.
“ E Betty? Lei sta bene?” chiedo.
“ In linea generale bene,se si pensa al suo stato interessante. Sta riposando e quando si sveglierà,le riferirò i suoi saluti,non si preoccupi. Dovete stare tranquille perché la sto coccolando e viziando a dovere!” risponde. Esce dalla presidenza il dottor Mario.
“ Ce la saluti tanto e state tranquilli che qui è tutto ok!” ribatto.
“ È Armando? Me lo passi!” esclama il dottor Mario togliendomi quasi il telefono di mano.
“ TIGRE,PORCA MISERIA,POSSIBILE CHE DEBBA AVERE TUE NOTIZIE DALLE SEGRETARIE?...Male! Come vuoi che vada? Ci molli tutti così! La tua ex è isterica e per poco oggi non mandava all’inferno i tuoi genitori,suo fratello vorrebbe ammazzarti!...Sul versante personale va pure peggio!...Quando hai intenzione di tornare? E comunque avrei potuto cercare io casa per te e per lei,visto che Nicola Mora e tua sorella sono oberati di lavoro qui!...Immagino! Come vuoi!” gli sentiamo dire prima di riagganciare.
“ Immagino sia il sogno di Betty farsi cercar casa da lei,che l’ha umiliata e derisa a quella maniera!” sibila tagliente Sandra.
“ Avrebbe potuto essere un gesto di riconciliazione,un modo per farmi perdonare! Dimentico però che uno come me non può essere perdonato secondo la visione del mondo di esseri tanto eterei come voi!” ribatte il dottor Calderon prima di tornare furioso nel suo ufficio.
“ Eccone un altro con la sindrome premestruale peggio di una donna!” commento.     
 
[Hermes]
“ Suo figlio? Il nostro Nicola ha avuto un figlio?” domando sgomento a mia moglie. Possibile che non sia riuscito ad insegnare nulla a nessuno dei due,visto che entrambi hanno concepito fuori dal sacro vincolo del matrimonio?
“ Hermes,ti prego! Ne parli come fossi un bambino! È un uomo ed è normale. Fa parte dei suoi bisogni fisiologici!” risponde mia moglie.
“ Fisiologici? Giulia,ne parli come se te l’aspettassi! Lui e Betty sono cresciuti assieme,ha passato più tempo in questa casa che a casa sua e credevo di aver dato loro dei principi. Invece guarda: lei incinta di uno quasi sposato; lui padre di un bambino di cui non conosceva l’esistenza fino ad una settimana fa! Sento di aver fallito!” ribatto.
“ Adesso non buttarla sul melodramma! Quel bambino è un angioletto e non credo sia stato una carogna con quella ragazza in passato o lei non gli avrebbe più rivolto la parola. In merito a nostra figlia: il dottor Armando non è sposato e forse non è mai stato innamorato della sua ex fidanzata o non avrebbe cominciato una relazione con nostra figlia,ti pare? Forse non hanno seguito alla lettera i nostri principi,ma credo che sia lui che Betty saranno felici! Magari il dottor Armando la sposerà appena torneranno e la stessa cosa farà Nicola con quella ragazza!” replica mia moglie fin troppo romantica. Se quel tipo non ha sposato la sua fidanzata storica perché dovrebbe sposare mia figlia,se non minacciato da me?
“ Sei fin troppo ottimista. L’ottimismo incrementa le delusioni,Giulia! E Betty dovrà sposarsi o quel tipo dovrà vedersela con me e cancellare dalla sua mente ogni intenzione di rivederla nuovamente! L’ha già rovinata!” rispondo. Se crede di trattare mia figlia come una poco di buono ha fatto male i suoi conti!
 
[Nicola]
Non riesco a smettere di fissarli con sguardo adorante. Sono così perfetti e sono tutto ciò che rende bella la mia vita! Da quando sono qui non riesco più ad immaginare una vita senza di loro! Ho quasi paura di non meritarla questa felicità e che un giorno colui che ha tutti i diritti su di loro rinsavisca e me li porti via!
“ Papino,che hai?” mi domanda Bobo. Scuoto il capo.
“ Ci giochi con me alla plastilina dopo?” mi chiede. Gli bacio la testa.
“ Certo! Però prima fai un po’ di nanna!” negozio.
“ Papà ha ragione: prima fai un po’ di nanna e poi giochiamo!” interviene Camilla. È vero che si è fatto tutto il tragitto dal lago a qui dormendo,ma si è svegliato comunque presto stamani ed è giusto che recuperi un po’ di sonno!
“ E va bene,ma poco!” acconsente Bobo. Dice così,ma mi sa che poi ci vorranno le forze armate per svegliarlo!
“ Chi vuole la mia cheesecake?” domanda Camilla. Io e Bobo alziamo la mano quasi in contemporanea.
“ Vado a prenderla!” asserisce la mia Cami.
“ Ti do una mano!” mi offro seguendola in cucina.
“ Certo che tu e Bobo siete due mangio…” non le do il tempo di continuare perché la bacio a tradimento. Le sue labbra mi erano mancate troppo e in così poco tempo ne sono divenuto dipendente. Sono delicato nel cercare di approfondire quel bacio. Lei non oppone alcuna resistenza. Non potrei mai fare qualcosa contro il suo volere!
“ Aspetta!” mi intima staccandosi bruscamente.
“ Ho fatto qualcosa che non va?” le domando allarmato.
“ No. Voglio solo sapere che ti è preso prima. Se n’è accorto pure Bobo della tua tristezza!” risponde.
“ Non era niente!” minimizzo. Solleva un sopracciglio.
“ Se lui rinsavisse,tu torneresti con lui?” le domando facendomi coraggio. Non voglio legarmi ancora di più a loro senza sapere che resteranno per sempre e che non li perderò! Lo so che li conosco da poco,ma so per certo che non riuscirei a sopportare un dolore simile!
“ Ti sei intristito per una sciocchezza,insomma! La risposta alla tua domanda è no! Non hai nulla da temere! Io sono sicura di ciò che voglio! Certo che se tu non ci vuoi più…” la interrompo catturando le sue labbra con lei mie. Risponde a quel bacio allacciandomi le braccia al collo.
“ Mi sa che io e te da oggi in poi per effettuare un discorso completo,dovremo avvalerci del telefono!” mugugna costellando il mio collo di piccoli baci. Un sorriso divertito si palesa sul mio volto.
“ Se ti dispiace che ti baci,basta dirlo!” la punzecchio.
“ Oh sì,mi dispiace proprio molto quando mi abbracci,quando mi fai i grattini,quando mi baci…proprio tanto! Mi dispiace da morire averti sempre intorno!” ironizza accoccolandosi fra le mie braccia.
“ Beh allora tolgo il disturbo!” scherzo. Sorride.
“ Vieni un attimo con me!” mi intima prendendomi per mano e trascinandomi in bagno. Ma perché in bagno?
“ Cami,non avrai idee perverse sul bagno,vero?” le chiedo scherzosamente. Si volta a guardarmi imbarazzata.
“ Fossi in te la smetterei di fare dell’ironia!” risponde prima di chinarsi per rovistare nel mobiletto sotto il lavandino.
“ In che senso?” le domando.
“ Nel senso che ho sognato davvero di fare l’amore con te in quella vasca da bagno,quindi piantala che mi imbarazza molto stare qui con te!” risponde cercando di celare il rossore delle sue guance approfittando del fatto che il suo viso è lontano dalla mia visuale per via della sua ricerca.  Emerge da lì con degli spazzolini intatti.
“ Che vuol dire?” le chiedo.
“ Quello giallo che vedi nel bicchiere è mio,mentre quello verde con il manico tutto avvolto nello scotch di Superman è di Bobo…” mi spiega. E lei e Bobo devono cambiare lo spazzolino?
“ E perché ne hai in mano di nuovi?” le domando.
“ Così quando ti fermi qui hai anche tu il tuo spazzolino!” mi risponde con le guance cremisi. È un gesto che fa accelerare i battiti del mio cuore e resto a fissarla. È la sua risposta al mio volermene andare per gioco: lei vuole che resti! Lo spazzolino simboleggia il quotidiano! Lei vuole vivere il quotidiano con me!
“ Se lo trovi troppo precipitoso o fuori luogo,dimmelo! Non voglio costringerti! È un’idea stupida,vero? Mi dispiace! Non volevo imbarazzarti o spingerti a fare qualcosa che non vuoi! Sono un disastro ambula…” la interrompo di nuovo con un bacio appassionato.
“ Voglio il blu!” mugugno non staccandomi dalle sue labbra mentre mi allaccia le braccia al collo. Le accarezzo dolcemente la nuca facendo sì che le mie dita si perdano nei suoi meravigliosi ricci. Ora so che sapore ha la felicità!
“ Le tue idee non sono mai stupide. A me piace tanto ciò che viene fuori dalla tua bella testolina!” la rassicuro poggiando la fronte sulla sua alla fine di quel bacio. Sorride con le gote rosse,che mi appresto ad accarezzare. Mi bacia dolcemente le labbra.
“ E allora non dire più cose come che dovrei lasciarti per trovare qualcuno alla mia altezza o il volerti fare da parte per il mio bene. La mia testolina sa ragionare da sola e quello che voglio sei tu,capito? O forse sei tu ad esserti stancato di me?” mugugna accarezzandomi il viso.
“ Mai. Non riesco a concepire la mia vita senza te e Bobo! Lo so che è strano perché siete da poco nella mia vita,ma questo poco è bastato a rendervi fondamentali!” le confesso con gli occhi lucidi prima di posare nuovamente le labbra sulle sue.
“ Neanch’io riesco ad immaginare una vita senza di te e tutto questo mi fa quasi paura perché so che se tu mi lasciassi,non riuscirei più a riprendermi!” replica non smettendo di coccolarmi. Non hai proprio nulla da temere,tesoro mio!
“ Mamma! Papà! Dove siete?” esclama una vocina adorabile mentre le nostre labbra si esplorano con dolcezza. Ci allontaniamo l’uno dall’altra. Sorridiamo piuttosto divertiti. Le rubo ancora un bacio non riuscendo ancora a lasciarla andare. Non so proprio come faremo a trattenerci in Ecomoda! Al diavolo,non credo di volermi trattenere dall’assaporare le sue labbra ogni volta che lo desidero!
“ Amore,siamo in bagno. Vieni qui!” lo invita Camilla. Bobo non impiega troppo a raggiungerci.
“ Che fate? Non potete già lavarvi i dentini…non dovevamo mangiare la torta?” chiede una volta lì.
“ Sì,pulcino,ma papà stava scegliendo uno spazzolino così quando resta a dormire qui ha il suo spazzolino!” gli risponde la mia Camilla.
“ E quale hai scelto,papino?” mi domanda curioso.
“ Il blu. Che dici,topino? Ti piace?” replico sbaciucchiandogli la fronte. Annuisce.
“ Se vuoi ti presto il mio nastro adesivo di Superman così lo metti vicino al manico come ho fatto io!” mi propone. Sorrido intenerito.
“ Ok. Poi lo decoriamo insieme!” rispondo prendendolo in braccio e costellando le sue guanciotte di baci.
 
[Ricardo]
“ Marce,devo parlarti!” esordisco. No,così non va! Dopo quello che le ha fatto Armando,finisce che le prende un colpo se me ne esco con una frase del genere!
“ Marcella,c’è stato un inconveniente!” riprovo con le spalle alla scrivania e lo sguardo rivolto alla finestra del mio ufficio in cerca di concentrazione per questo discorso. Già va meglio!
“ Marcella,c’è stato un inconveniente ed è accaduta una cosa che non c’aspettavamo,o almeno che non c’aspettavamo così presto dato che la nostra relazione è solo nella sua fase iniziale e che mi conosci ancora poco!” esclamo. Magari lei non avrebbe voluto conoscere i miei genitori neppure più avanti!
“ So che volevamo procedere per gradi,ma non avevo fatto i conti con la logorrea di Marilena,che ha dato un colpo di acceleratore abbastanza deciso alla nostra relazione. Tuttavia questo non deve spingerti ad emularmi,se non vuoi!” affermo. Sì,così dovrebbe andare! Poi dovrò solo preparare l’abito migliore che ho per essere imbellettato al mio funerale. Mi sa che rimpiangerò i suoi ceffoni quando stasera le dirò di questa cosa,visto che di certo c’andrà giù ancora più pesante!
“ Cucù!” trilla una vocina che non fatico a riconoscere e che mi fa sobbalzare. Ma che diavolo ci fa già qui e perché ha varcato la soglia del mio ufficio senza neppure chiedere permesso? Oh Cristo!
“ Ciao mamma!” farfuglio per nulla entusiasta.
 
 
Capitolo terminato! Lo so che vi ho fatto attendere un anno,ma in quest’anno ho avuto parecchio da fare ed il tempo per scrivere l’ho dedicato all’altra storia. Vi avverto sin d’ora che i tempi di pubblicazione saranno un po’ lunghetti (no,non pubblicherò un capitolo l’anno o diventerò vecchia prima dell’epilogo!) perché dopo la laurea ho cominciato un corso che assorbe gran parte del mio tempo e quindi mi dedico alla scrittura delle due storie solo nei momenti liberi. Non lascerò in sospeso questa storia,quindi non vi preoccupate! Diciamo che dovrete avere un po’ di pazienza! A presto! 

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Capitolo 22
*** 22 ***


[Armando]
Le accarezzo,mi soffermo a sfiorarle,quasi gioco con le maniche di quelle piccole tutine che fra qualche mese costituiranno il guardaroba della mia bambina. Non vedo l’ora che nasca,di cambiarle il pannolino,di darle il biberon,di cantarle la ninnananna.
“ Amore,la smetti di fissare quelle tutine come una volta fissavi le modelle? Comincio a pensare tu sia affetto da una qualche perversione sessuale! Mi sa che la storia con una racchia ti ha traumatizzato,Armando!” esordisce mia moglie riportandomi nel mondo reale e beccandosi un’occhiataccia. Ancora non capisco con che coraggio si reputi brutta! La sua è una bellezza rara che non si limita alla sinuosità delle forme, alla morbidezza dei capelli o alla turgidità delle labbra: lei è perfetta anche nei sentimenti,nella cultura,nella sua correttezza,nella sua gentilezza. Sono queste le cose che mi hanno reso pazzo di lei!
“ La smetti? Se tu fossi brutta come dici,non dovrei fulminare i camerieri dei ristoranti! Se penso che a Bogotà sarà pure peggio! E se partissimo per un’isola deserta io,tu e la topolina?” ribatto. Ridacchia.
“ Magari sarai tu quello corteggiatissimo a Bogotà,visto che è sempre stato così da quando ti conosco. E le cose peggioreranno su quel fronte  quando lieviterò fra 3 o 4 mesi!” obietta ottenendo di risposta un leggero morso sul lobo destro.
“ Io morirei se tu e la nostra topolina mi lasciaste solo. Voi siete la mia vita,la sola cosa bella che ho e per cui vivo. Sarei morto se ti avessi perso,se fossi partita magari trovando un altro papà,migliore di me,per la principessina che aspetti!” le confesso. Mi allaccia le braccia al collo e mi bacia. Non ringrazierò mai abbastanza il Cielo per avermi concesso una seconda opportunità con lei!
“ Non dire sciocchezze! Io e lui o lei siamo con te. Sempre. Amore,toccherà mettere quelle tutine sottovuoto,anche se nel mio bagaglio un po’ di spazio c’è!” afferma dopo una sessione prolissa di dolci baci. Le rubo ancora un bacio.
“ E lo shopping che hai fatto qui vuoi darlo in beneficenza,amore? Scusa,ma con quello riempi lo spazio del tuo bagaglio che all’andata era vacante!” le faccio notare.
“ No,con lo shopping fatto qui rimpiazzo i vestiti vecchi,quelli dismessi che non uso più e che potrebbero farti vergognare di me! Sono tua moglie non posso andare in giro così. La prima a non perdonarmelo sarebbe tua madre! Finirebbe per rimpiangere l’ex marito di tua sorella!” risponde prendendo a piegare le tutine. Le tolgo di mano quei pezzettini di stoffa per poterla guardare negli occhi.
“ Amore,ascolta,quella è la tua vecchia vita,è la Betty che ho conosciuto e che mi ha reso pazzo d’amore,la Betty che mi ha fatto capire quanto la bellezza interiore sia più importante di quella esteriore e addirittura la valorizzi,la Betty che mi ha fatto rinascere. Non voglio che ti liberi di quei vestiti se non lo desideri. Ci sarai affezionata,avrai di certo dei ricordi legati ad essi (qualcuno bello e qualcun altro meno). La moglie di Armando Mendoza è anche la ragazzina insicura e timida arrivata in Ecomoda con i vestiti poco appariscenti,con la frangia e l’apparecchio. Io non mi vergogno di te,ma solo di quello che ti ho fatto. È l’unica cosa che cancellerei della nostra storia. Vorrei che fosse cominciata diversamente!” le spiego carezzandole il viso e perdendomi in quegli occhi stracolmi d’amore.
“ Se ti fa stare meglio,possiamo fingere che sia così,che sia cominciata diversamente. Possiamo inventare io e te com’è cominciata la nostra relazione,anche per avere una storia decente da raccontare ai nostri figli e ai nostri nipotini. Mica posso raccontar loro di aver rapito il loro papà o il loro nonno dall’altare? Passerei per una pessima persona!” replica attirandosi una dose massiccia di solletico e di baci.
“ Ti amo con tutta l’anima!” le rivelo fra un bacio e l’altro sul suo viso.
“ Io di più!” replica stringendosi a me.
 
[Daniele]
Io non ci posso credere! Mi sto pizzicando il braccio da quando sono tornato da quel pranzo sperando di svegliarmi da quest’incubo,che risulta essere peggiore che aver perso l’Ecomoda e vedere come presidente della stessa quel pagliaccio da circo di Nicola Mora.
Come potevo sapere che un saluto di cortesia ad una delle persone che meno sopporto sulla faccia della Terra potesse portare all’esplosione di tale bomba? So bene che si dice che l’odio rappresenti l’altra faccia dell’amore,nonostante io non la pensi propriamente così,ma come potevo immaginare una cosa del genere? Inoltre se quel Mantilla non avesse avuto una madre logorroica quasi quanto Maria Beatrice non avrei mai scoperto che mia sorella si sollazza con quello!
Quando ho salutato quello,che era in compagnia di sua madre,e mi sono presentato alla medesima con il mio nome e cognome,ha trillato subito una sequela di domande sul mio legame con Marcella,sul fatto che non stesse nella pelle all’idea di conoscere la fidanzata di suo figlio. Che poi << fidanzata >> cosa se fino a 2 settimane fa stava per sposare quel cretino che c’ha rovinati? Mi sono trattenuto a stento dallo spaccare il naso a quell’altro coglione! Anche se di tutto questo devo ringraziare una sola persona: Patrizia Fernandez! Pure se lo stupido sono stato io a fidarmi di lei dopo il terribile scherzetto della finta gravidanza! Le persone purtroppo non cambiano,soprattutto quelle come Patrizia!
“ Ecomoda!” esordisce con quella sua vocina che mi urta i nervi. Sembra quasi si trovi lì per fare un favore a noi altri invece che per guadagnare un salario fin troppo lauto per la sua mansione e che neppure merita!
“ CHE DIAVOLO ASPETTAVI A DIRMI CHE FORSE MARCELLA È INCINTA DI QUELLO? QUANDO STAMANI HAI TIRATO FUORI QUELLA MEZZA VERITÀ POTEVI DIRLA TUTTA! POTEVI ANCHE DIRMI CHE SI VEDEVANO CON TANTO DI SUOCERA CHE L’ATTENDE A BRACCIA APERTE!” sbotto.
“ Suocera? Sei ubriaco?” farfuglia.
“ SAPEVI O NO CHE L’UOMO  CON CUI SI SOLLAZZA MIA SORELLA È MANTILLA?” le domando fuori di me.
“ Sì,ma è stata una notte!” risponde. Lo sapeva! E che diavolo aspettava a dirmelo? Cos’è? Una moda nascondermi le cose?
“ Come no! Ed io sono Babbo Natale in incognito! Una notte o qualcosa di più dovevo saperlo! Sono suo fratello,l’unico parente normale che si ritrova e avevo il diritto di saperlo!” replico.
“ Daniele,ne parliamo stasera da…” non le faccio neppure terminare la frase.
“ Non ne parliamo né stasera né mai perché tu ed io non avremo mai più a che fare l’uno con l’altra. Il patto prevedeva il sesso e che tu tenessi mia sorella lontana dai guai. Che tu sappia farci a letto mi serve a poco,visto che di donne brave a letto ne trovo quante ne voglio. Dopo quello che è successo con quel coglione di Armando,volevo che Marcella evitasse gli stronzi e tu che fai? Scopri che è andata a letto con quello e non me lo dici impedendomi in tal modo di correre ai ripari! Grazie mille! Sei la solita incapace di sempre: inetta come impiegata e ancor peggio come amica! E che non ti passi per la testa di fingerti incinta di nuovo sia perché è un trucco vecchio senza alcuna possibilità di successo sia perché dall’ultima volta ho imparato la lezione quindi di sicuro sarebbe figlio di quel saltimbanco,a cui potrei tranquillamente raccontare chi sabotò mesi fa il computer della sua cara amica d’infanzia! Sparisci dalla mia vita e dimenticati di me visto che tutte le volte che ti ho chiesto un favore sei riuscita solo a combinare autentici disastri!” ribatto prima di riagganciare. Ma roba da pazzi!
Come diavolo avrà fatto mia sorella ad incappare in un altro disgraziato? Non l’è bastata com’è finita con Armando Mendoza? Se li cerca col lanternino? Se non sono disgraziati non la eccitano o cosa? Ho provato a farla uscire con Santiago,ma evidentemente era troppo perbene e troppo monogamo per i suoi gusti! E poi con chi è andata a mischiarsi? Con quello che,assieme a Mario Calderon,aiutava il suo ex ad occultare i tradimenti! Una genialata proprio! Possibile che l’unico intelligente della famiglia sia io?
“ Dottore,posso?” mi domanda Nancy,la mia segretaria. Preferisco tralasciare che non abbia bussato per evitare di sfogare su di lei la mia ira. Non è colpa sua se ha scordato di bussare nel giorno meno indicato per farlo!
“ C’è qualcosa di urgente? Ah,da oggi le direttive sono che le chiamate di Patrizia Fernandez vanno liquidate sempre!” replico.
“ La corrispondenza,dottore!” mi spiega poggiando sulla mia scrivania in legno massello una pila di buste da lettera prima di lasciarmi solo. Quante volte dovrò spiegarle che deve cestinare direttamente la pubblicità e lasciare qui solo i conti e gli inviti? Dovrò cambiare segretaria, visto che questa è svampita quasi quanto mia sorella Maria Beatrice!
“ Guarda qua…sembra la succursale del macero questa scrivania! Conti ed inviti…non mi pare complicato da capire!” borbotto fra me e me osservando quella specie di torretta di cartacce.  Ad attirare la mia attenzione però è una busta che si distingue dalle altre per colore,visto che è la sola celeste in un mucchio di anonime buste bianche. L’afferro quindi d’istinto perché la curiosità sarà pure donna,ma anch’io ho una buona dose della medesima. Gran parte delle volte è proprio la curiosità a farmi finire nei casini…non a caso ho rischiato di trovarmi un figlio con Patrizia Fernandez proprio per questo!
La apro mediante l’uso del mio tagliacarte col manico di pelle e ne estraggo un foglio A4 piegato a mo’ di comunicazione ufficiale. Mi pare strano già ciò,vista la busta vivaciotta dove è stato posto. La spiego e la doccia fredda,l’ennesima di questo periodo,arriva dopo il quarto o il quinto rigo. Non riesco quasi più a leggere perché le lettere si accavallano le une sulle altre. Non è possibile!
 
[Marcella]
Non può essere vero! Ricardo deve avere di sicuro un pessimo senso dell’umorismo ed è anche un difetto trascurabile,visto che ha tanti altri pregi! L’unica spiegazione è questa!
“ Marce,mia madre è un fiume in piena quando comincia una conversazione! Non so se puoi capirmi! Se tuo fratello non fosse venuto a salutarci… Non che lo stia incolpando,tesoro,ma ammetterai che questa è proprio sfiga! Aveva la faccia di chi voleva uccidermi nel modo più doloroso possibile! Credo di non essere fra le sue simpatie e che non abbia apprezzato né di venire a conoscenza così della nostra relazione né la nostra storia in generale!” mi narra. Non stento a crederlo! Conoscendo Daniele,mi aspetto a breve una telefonata durante la quale,fra un insulto e l’altro,mi intimerà di chiudere questa relazione!
“ E adesso tua madre dov’è?” gli domando preoccupata. Non vorrei ritrovarmela in ufficio! Va bene che sono allenata con Maria Beatrice,ma come potrei spiegare una cosa del genere a tutti gli impiegati?
“ Mi ha costretto ad accompagnarla a fare spese. Mi ha parcheggiato fuori un negozio circa un’ora fa. Mi sento tanto uno di quei cagnolini legati al palo col guinzaglio e non è una bella sensazione,te l’assicuro!” replica strappandomi una sonora risata. È riuscito a farmi ridere sebbene la sciagura appena accaduta!
“ L’unica nota positiva è che almeno ho altri can…cioè altri uomini con cui fare amicizia! Sono molte le fidanzate che agiscono così! Spero tu non abbia intenzione di riservarmi questo tipo di trattamento!” aggiunge incrementando le mie risate.
“ No. Ti giuro di no!” sghignazzo divertita.
“ Non sei arrabbiata con me,ne deduco!” constata.
“ No,non hai i superpoteri in grado di tornare indietro nel tempo o zittire la gente quando parla troppo e conosco il genere logorroico perché mia sorella ne fa parte! Meglio che non incontri mai tua madre in nostra presenza o a fine serata finiranno per sanguinarci le ore…” m’interrompe l’arrivo di Patrizia che,come suo solito,accede al mio ufficio senza bussare.
“ Marcella,che succede? Non dirmi che tuo fratello è lì armato di motosega!” esclama teatrale Ricardo. Sorrido divertita.
“ No,per fortuna,no. Ti richiamo fra un attimo!” rispondo prima di riagganciare.
“ ERA LUI,NON È VERO? TUO FRATELLO È FURIOSO. HA RAGGIUNTO,SE NON SUPERATO,I DECIBEL DEL TUO EX SPAPPOLANDOMI COMPLETAMENTE I TIMPANI! SE L’È PRESA ANCHE CON ME PER NON AVERGLI DETTO NULLA! LA PRIMA VOLTA ERI UBRIACA,MA O HAI PROBLEMI DI ALCOLISMO O C’È QUALCOSA DI PIÙ,DATO CHE HAI UNA RELAZIONE CON LUI,MARCE! LO SA PERSINO SUA MADRE! SE LO SA SUA MADRE,VUOL DIRE CHE È UNA COSA SERIA,CHE HAI UNA STORIA CON QUELL’ESSERE DISGUSTOSO! NON CI POSSO CREDERE!” trilla Patrizia. Con meno di 90 parole è già riuscita a spappolarmi l’udito e a farmi venire l’emicrania!
“ Davvero mi fai la morale dopo il modo in cui ho scoperto di te e Daniele?” obietto piccata.
“ Tanto non c’è più nessun << me e Daniele >> se ci tieni a saperlo!” farfuglia.
“ Meglio così! Ci manca solo che malauguratamente t’innamori di mio fratello! Non scherziamo!” replica.
“ Che vuoi dire,scusa?” mi chiede.
“ Lo sai: Daniele non è fatto per queste cose. Matrimonio,figli e roba varia non sono cose per lui! So che qualche anno fa era innamorato perché era evidente,impossibile da non vedere: aveva la testa fra le nuvole e pareva sempre di ottimo umore,ma dev’essere finita decisamente male perché da allora il suo carattere è nettamente peggiorato. Non che prima fosse un carnevale di Rio,ma ora è peggio! Non chiedermi i dettagli perché non li conosco. Non ero io il suo padre confessore,come non lo sono ora!” le spiego.
“ E con chi si confidava? Puoi chiedere a lui,se ti interessa!” replica. Sembra più lei quella interessata alla faccenda,a dire il vero!
“ La persona con cui si confidava è una lei,anche se credo… lasciamo stare! Ad ogni modo non direbbe mai né a me né a te i fatti di Daniele! Non le sono mai stata un granché simpatica!” rispondo. Credo che piuttosto opterebbe per la crocifissione!
“ Una lei? E noi due la conosciamo? Scusa,ma tuo fratello vede le donne solo per una cosa!” ribatte. Non lei! Lei l’ha sempre vista in chiave più umana che animalesca!
“ Sì,la conosciamo e anche bene! Come credi abbia saputo del motivo della tua inimicizia con Camilla se non sei stata tu a parlargliene fra un giro di lenzuola ed un altro?” replico. Mi fissa basita mettendosi a sedere. Non capisco perché debba essere cotanto teatrale!
“ Era Camilla? Tuo fratello e Camilla erano amici?” mi chiede sgomenta. Annuisco.
“ E non la vedeva solo come una bambola gonfiabile,se ci tieni a saperlo! Quando 5 anni e mezzo fa sono morti i nostri genitori,è andato a piangere da lei. Se vuoi sapere se Daniele ha sofferto,quanto ha pianto od altro della sua vita privata è a lei che devi rivolgerti non a me o a Maria Beatrice!” rispondo non riuscendo a celare il fastidio che ancora mi provoca il fatto che Daniele avesse un rapporto più stretto con lei che con me o con Maria Beatrice che siamo tutto ciò che rimane della sua famiglia.
 
[Mariana]
Sebbene non ci siano né la signora Camilla né il Presidente,la giornata mi pare tranquilla tutto sommato. Ed è strano perché nei giorni in cui si assentano,di solito qui regna la più totale anarchia in quanto nessuno riesce ad accettare il dottor Gutierrez o tantomeno il dottor Calderon come loro temporaneo sostituto. Quella che ha più difficoltà ad accettare la presenza in azienda del secondo è senza dubbio la mia amica Sandra ed i motivi purtroppo sono ovvi. La loro guerra di ripicche è paragonabile a quella fra poppanti al giardino d’infazia,ma loro due l’età del nido l’anno superata abbondantemente.
“ Hai ragione tu!” esordisce Sandra distraendomi dal mio lavoro. La fisso confusa.
“ Non posso continuare così con Romeo e con… insomma hai capito chi!” farfuglia. Alleluia!
“ E quindi che hai deciso di fare per ovviare al problema? Non vorrai mica lasciare l’Ecomoda per non incontrare nessuno dei due,vero? Anche perché credo che col secondo citato non risolveresti il problema,visto che praticamente ti pedina! Te lo ritrovi praticamente dovunque! E stamani ti ha anche scortata al lavoro!” replico.
“ Mariana,ti prego! Non posso più prendere in giro Romeo! Ho deciso di rompere con lui e lo farò stasera!” ribatte. Mi pare giusto!
“ Quando sarete da soli?” le chiedo.
“ No,vorrei ci foste anche voi. Lo conosco ancora troppo poco per prevedere una sua eventuale reazione negativa,non credi? Pensi sia troppo paranoica?” replico. Se fosse stata davvero paranoica,avrebbe di certo evitato di finire a letto col suo ex capo,il quale ha agito da mostro con Betty,ha quasi fatto perdere il lavoro ad Anna Maria ed ha la fama di Casanova!
“ No,il tuo ragionamento fila,ma non credi sarebbe una doppia umiliazione per lui essere mollato ed essere edotto sul tradimento col dottor Mario dinnanzi a noi altre?” obietto.
“ Non gli dirò di quello che è successo fra me e… Sarebbe una cattiveria gratuita,non trovi? Posso semplicemente raccontargli una parte di verità: che non provo nulla per lui!” risponde. Forse non ha tutti i torti!
 
[Giulia]
Quando entro in sala da pranzo,trovo mio marito seduto al tavolo chino a mettere su carta una serie di parole. Lo trovo strano perché da quando lui e Nicola hanno smesso di lavorare con la Terramoda,il suo solo hobby è sempre stato la lettura del quotidiano!
“ Che fai?” gli domando.
“ Metto su carta cosa dire al dottor Mendoza quando tornerà con nostra figlia. Che si dimentichi di vivere con lei more uxorio! Nostra figlia non gli farà da concubina come quell’altra di cui lui si è stancato e che ha gettato via come fosse una scarpa vecchia!” risponde. Se comincia con le sue filippiche siamo rovinati!
“ Magari arriverà qui con una proposta di matrimonio per nostra figlia già in canna! Se ha lasciato tutto per scappare con lei,qualcosa vorrà pur dire!” obietto.
“ Che l’ha compromessa e che ha rovinato in contemporanea tutta la sua famiglia a livello economico? Sono scappati per questo,no?” replica. Non ha neppure tutti i torti!
“ Non tutti quelli che compromettono le giovani fanciulle poi le sposano! Non ricordi l’amica di nostra figlia che venne qui al suo compleanno? Era senza marito e con un bambino!” osservo.
“ Non aveva come padre Hermes Pinzon Galarza! Credi che gli permetterei di fare questo alla nostra bambina? Che lo voglia o meno dovrà sposarla!” sentenzia.
“ A me non preoccupa lui. Insomma,le volte in cui è stato qui ha dimostrato di tenere molto a Betty,quindi non credo obietterà all’idea di sposarla. A preoccuparmi è sua madre. Hai visto anche tu com’è quella donna! La figlia sembra praticamente adottata,se paragonata alla madre. Il compagno di nostra figlia…” m’interrompe.
“ Non definirlo così! Compagno di cosa? Di giochi? Di classe? Di catechismo?...Odio questa definizione che non definisce un bel nulla!” afferma alterato.
“ Il dottor Armando è già più ingessato,più simile alla madre; mentre quella ragazza è decisamente diversa!” aggiusto il tiro.
“ Tanto diversa da essere una ragazza madre e da aver ritrovato il padre di suo figlio solo per una casualità! Li hanno educati bene i loro figli: uno ingravida e rapisce le figlie altrui e l’altra va a letto con uno e gli nasconde un figlio per 5 anni!” commenta.
“ Hermes,non l’ha rapita! Sono semplicemente scappati insieme perché nostra figlia vivesse il periodo della gravidanza tranquilla! L’ha fatto per il nostro nipotino!” obietto.
 
[Camilla]
Oggi non c’è proprio verso di farlo addormentare! Di dormire non ne ha proprio voglia! L’avrà agitato il lago o quel che sia,ma mi pare così su di giri che credo che andrà a dormire direttamente stasera e,con tutta probabilità,non necessiterà neppure della favola della buonanotte!
“ E così niente pomeriggio di baci sul divano!” mi sussurra Nicola. Scuoto il capo divertita.
Nicola mi piace,con lui sto bene davvero,ma sarà quello giusto? Sì,con lui sono riuscita a sbloccarmi,non ha alcuna intenzione di omologarsi alla gente che,in veste di presidente dell’Ecomoda,sarà costretto a frequentare da qui innanzi,non soccombe alle pressioni di mia madre,che lo vorrebbe diverso e simile a Brickman e compagnia cantante,ma se stessimo correndo troppo? A volte mi tornano in mente le parole di mia madre prima che inventassi la balla della paternità di Bobo ad opera di Nicola (altra cosa che mi preoccupa non poco) e mi domando se non abbia ragione! Di Nicola so poco e nulla e so che per innamorarsi non serve di certo conoscere tutto dell’altro,che a volte basta uno sguardo, ma con un bambino così piccolo posso essere davvero tanto superficiale? Innamorarmi a prima vista di Samuel è stata la sciagura più grande della mia vita perché non lo conoscevo,perché credevo che a volte l’amore va oltre il conoscere vita,morte e miracoli di qualcuno,ma se fossi io quella che sbaglia? Se per amare qualcuno fosse necessario davvero conoscerlo alla perfezione,pregi e difetti,valutando i pro e i contro?
“ Cami? Ci sei?” mi domanda Nicola. Annuisco.
“ Ti stavo chiedendo se Daniele Valencia ha sempre voluto scannare tuo fratello o se il tutto nasce solo dal matrimonio mancato fra lui e quella gran simpaticona di Marcella Valencia e dal fallimento dell’Ecomoda! In realtà lo capisco: anch’io sarei imbufalito come un toro se mi restasse una sorella del genere sul groppone!” asserisce. Alzo gli occhi al cielo divertita.
“ No,con Daniele non ci sono mai stati buoni rapporti e credo che il mancato matrimonio lo renda felice più che se fosse stato costretto a scortare Marcella verso l’altare fra le braccia di Armando. Inoltre la stessa non gli rimarrà sul groppone: Daniele ama a modo suo e non è molto chioccia con le sorelle…hanno un rapporto molto indipendente loro tre. Armando e Daniele non si sopportano da prima che imparassero a gattonare! Non fraintendermi,Daniele è un professionista capace,un uomo solido,ma ha un carattere un po’ particolare. Devi conoscerlo bene per apprezzarlo! Ti ricordi quando ha fatto quel commento sul mio fondoschiena o sulla mia vita sessuale?” – Annuisce- “ Tu l’hai presa male, ma Daniele è fatto così. Lui fa la sua battutina,tu gli rispondi a tono e lui si diverte. È il suo modo di relazionarsi alle persone. Prima che io e Samuel ci lasciassimo,Daniele era il mio migliore amico,nonostante ci siano non pochi anni di differenza fra noi. Non che con Armando non riesca a parlare,ma,a dispetto dell’apparenza,Daniele è molto più sensibile. Armando ha acquisito sensibilità dopo Betty,mentre Daniele può sembrare un grizzly,ma sotto svariati strati di cinismo è abbastanza sensibile. Il cinismo è solo una maschera! Di Armando detesta la superficialità,quella che ha dimostrato nel chiedere la mano di Marcella solo per ottenere la presidenza,nella sua proposta irreale per ottenere la presidenza dell’azienda,per non parlare di ciò che ha fatto a Beatrice. Ha ottenuto il mio voto solo per affetto e perché non credevo di certo tirasse su un’impresa di copertura per farci ipotecare. Mi dicevo che una volta finito l’anno e non raggiunta la meta,avrebbe dovuto ammettere di non essere tagliato per quel ruolo,essendo solo un ingegnere industriale e lasciare la presidenza a Daniele,ma le cose sono andate in maniera diversa,come sai! Sebbene non abbia più un rapporto idilliaco con i miei genitori,ti assicuro che mio padre non meritava di vedere la sua azienda in mano ai creditori o di sapere che suo figlio va facendo questi imbrogli sia professionali che personali!” gli spiego. Annuisce.
“ Quindi lui sa che tu e…” farfuglia.
“ No. Con che coraggio potevo caricarlo pure di questo? In quel periodo è successo tutto insieme. È come se fossero state sconvolte sia la mia vita che la sua: i suoi genitori sono morti e lui ha sofferto forse più di Maria Beatrice e di Marcella; e nello stesso periodo il mio matrimonio è andato in pezzi. Pensa che la notte prima di essere stata presa con la forza da Samuel,è venuto a casa mia ed è stata una manna dal cielo perché non ce la facevo a stare sola in quel periodo. Avevo paura e di rifugiarmi da Armando non se ne parlava (avevo paura di disturbarlo con qualche modella) e dai miei neppure a parlarne. Era sconvolto quando è arrivato da me,quindi non gli ho detto niente dei miei problemi per evitare che lo scovasse da qualche parte e lo ammazzasse per come mi stava trattando. Sono semplicemente rimasta lì e ci siamo addormentati dopo una generosa dose di alcool. Senza bere non sarei riuscita a dormire e lui non faceva che sognare l’incidente aereo dei suoi genitori!” gli racconto sottovoce perché non voglio che Bobo senta.
“ Ma tu non sei astemia?” mi chiede meravigliato.
“ Da quella sera non bevo. Quella sera ho scoperto che l’alcool su di me ha un brutto effetto. Non mi ricordo nulla da dopo il terzo bicchiere di whisky ingerito quella notte. Per fortuna,ero con Daniele,di cui ci si può fidare,ma se mi fossi ubriacata in un bar chissà come sarei finita!” rispondo. Annuisce. 
“ Quindi ha dormito nel tuo letto?” mi domanda urtato. È anche successo più di 5 anni fa!
“ Sì,eravamo sbronzi. Se vuoi sapere se ho dormito con lui,la risposta è sì!” gli rispondo. È colpa mia se ci siamo ubriacati e ci siamo addormentati assieme nel mio letto? Di quella notte non ricordo nulla tranne me che riempivo i nostri bicchieri di quel liquido ambrato, Daniele disperato, io nelle sue stesse condizioni. Questo e nient’altro!
“ E se tuo marito fosse rincasato?” obietta Nicola.
“ Il nostro matrimonio era già agli sgoccioli e non ne avrebbe fatto una tragedia. Non che m’importasse poi molto! Poi dopo qualche settimana mi ha portato quella donna in casa e dopo qualche giorno è andato via. Sarebbe stato assurdo fare una scenata solo perché avevo bisogno del conforto del mio migliore amico,no?” contesto.
“ Lui e Daniele Valencia che rapporto avevano?” mi domanda.
“ Quello che Samuel aveva con tutte le persone della mia vita: pessimo. Daniele e mia madre hanno cercato di aprirmi gli occhi tante volte,ma ho sempre risposto ad entrambi che l’amore va oltre le caste e roba varia,ma ci credi che a volte i consigli di mia madre,di mio padre e di Daniele ancora mi tornano in testa? Se avessi dato retta ai loro consigli,mi sarei risparmiata tanto dolore,ma sono stata superba credendo di conoscere le persone meglio di loro,li ho giudicati classisti e questo è il risultato. Samuel era geloso di Daniele. All’inizio credevo fosse per il nostro legame così stretto,ma poi ho capito che forse ad ingelosirlo era lo status sociale di Daniele più che il rapporto che aveva con me! Daniele è ricco,è intelligente,è socio del club,ha la macchina,un autista…tutte cose che Samuel avrebbe potuto solo sognare!” gli spiego.
“ Vuoi dire che Daniele Valencia provava qualcosa per te?” mi chiede confuso. Scoppio a ridere.
“ Non sono il tipo di donna che Daniele cerca per questo tipo di cose! Sì,con me è sempre stato più umano che con le altre donne, ma solo perché eravamo amici! Se avesse provato qualcosa per me,me l’avrebbe detto!” rispondo.
“ E lui per te è sempre stato solo un amico?” ribatte.
“ Fra me e Daniele non c’è mai stato nulla di quello che pensi,se è quello che mi stai chiedendo. Diciamo che apprezzava più me che Armando,ecco. Come io apprezzo più lui che Marcella! Sì,è più rude,ma si può ragionare più con lui che con le sue sorelle!” chiarisco. Mi posa un bacio sulla fronte.
“ E come mai non ti ha teso una mano quando tu e Bobo siete partiti per Zurigo?” replica.
“ Non lo so. Magari da ubriaca gli ho detto qualcosa che non andava o forse aveva paura lo usassi come babysitter. È come se qualcosa si fosse rotto da quando Samuel è andato via ed io ho scoperto di essere incinta o forse da dopo la notte che abbiamo dormito assieme. Ma Daniele è sempre stato un po’ strano nei rapporti umani. Sì,sono arrabbiata con lui come lo sono con i miei genitori per avermi abbandonata, ma forse ho fatto io qualcosa che non andava nei suoi riguardi. Forse non gli sono stata abbastanza vicino chiudendomi solo nei miei problemi! Forse si aspettava che restassi a Bogotà per stargli accanto,che non andassi in Europa dal giorno alla notte!” rispondo più che altro riflettendo fra me e me. Annuisce. Poggio la testa sulla sua spalla,ma non passano neppure 20 secondi che suona subito il campanello. Sospiro seccata.
 
[Margherita]
“ Chi sei?” domanda la voce di Robertino da dentro casa che una volta era di Armando. Ha un modo un po’ naif di domandare chi sia alla porta prima di aprirla!
“ Siamo i nonni,Bobo!” risponde per me mio marito,che sembra meno scioccato da questo strano modo di accogliere le persone del nostro nipotino. Praticamente le accoglie meglio Maddalena,la nostra colf!
La porta si apre un po’ per volta ed il piccoletto ci fissa prima di lasciarci entrare. Non mi aspettavo mi aprisse lui,quando io e Roberto abbiamo deciso di venire qui. Lo credevo ammalato!
“ Ti è passato il mal di pancia?” gli domando. Annuisce.
“ Sì,nonna,grazie! Sei molto gentile!” mi risponde. Già mi pare un modo cortese di rispondere! Sta migliorando,per fortuna!
Sul divano ci sono mia figlia e Nicola Mora,che tutto pare tranne che malato. Forse ha solo voluto rimanere accanto al bambino nel caso fosse un attacco di appendicite quel mal di pancia di cui si lamentava!
“ Mamma! Papà! Se vi dicessi che è un piacere avervi qui,mentirei,ma accomodatevi!” esordisce Camilla spostandosi sulla poltrona per lasciare a me e suo padre i due posti accanto a Nicola Mora.
“ Cosa sono queste buste?” domanda il bambino quando ci mettiamo a sedere.
“ Visto che in azienda c’hanno detto che sei stato male e che ti piace disegnare,io e la nonna ti abbiamo comprato un album pieno di fogli,dei giornalini da colorare dei Digimon e…questa bella valigetta. Perché non la apri?” replica Roberto posando la valigetta colorata che abbiamo preso per lui sol tavolino basso. Bobo ci litiga per dieci minuti buoni prima di capire il meccanismo complesso per aprirla. Spalanca la bocca meravigliato quando si ritrova davanti a quel paradiso di colori di ogni tipo e di ogni nuance.
“ Mamma,guarda! Ci sono anche le tempere come le usavo all’asilo!” esulta contento. Camilla abbozza un sorriso forzato.
“ I muri stanno già cominciando a tremare chissà se per il terremoto causato da questa gentilezza inaspettata o per il fatto che presto quei colori finiranno per imbrattarli!” borbotta.
“ Grazie nonna! Grazie nonno! Sono bellissimi! Io credevo che non mi volevate bene perché ogni tanto faccio arrabbiare la mamma,ma io non lo faccio di proposito!” si rivolge a noi. Io e mio marito ci fissiamo confusi e basiti. In effetti non siamo stati propriamente dei nonni modello!
“ C’è stato un evidente fraintendimento! È impossibile che i nonni non vogliano bene ai nipoti!” gli risponde Roberto.
“ L’ha detto anche il signor Hermes. Lui vuole bene al bimbo che c’è nella pancia di zia Betty,anche se non lo conosce! Neanch’io lo conosco, ma quando nasce gli presto tutti i miei giocattoli!” replica il bambino. Un altro nipote in arrivo! Magari sarà una bambina,che spero somigli alla nostra famiglia e non troppo a sua madre!
“ Mi pare giusto! E a te i Digimon piacciono?” intervengo.
“ Sì,nonna. Il mio personaggio preferito è TK. La mamma dice che mi somiglia! Il suo Digimon,Patamon,è molto bello! Anche tu e il nonno lo guardate?”  replica. Io e Roberto lo guardiamo come se avesse parlato cinese.
“ No,ma se ti va,qualche volta possiamo vedere qualche puntata con te!” gli risponde Roberto per cavarci d’impiccio. In fondo se è una serie, sarà come guardare una telenovela e risulterà facile affezionarcisi!
“ Spero non abbiano sniffato!” borbotta Camilla attirandosi un’occhiataccia da parte nostra.
“ Dopo che ho disegnato possiamo giocare con le Beyblade. Me le ha comprate papà,ma è bello giocare in tanti!” trilla il bambino. Non so cosa siano le cose da lui citate e sono un po’ preoccupata.
“ Mamma,sono delle trottole. Non sono pericolose!” mi spiega mia figlia col suo cipiglio altezzoso.
“ Bobo,amore,perché non fai prima un disegno in cucina e poi vediamo?” si rivolge a suo figlio,che afferra album e colori e se ne va non senza aver dato un bacio sulla guancia a me e a Roberto.
“ Credo cerchino degli attori professionisti per i ruoli della nonna di Cappuccetto Rosso e per il nonno di Heidi. Potreste candidarvi,no? Lì siete graditi come comparse,nella vita di mio figlio no. Credevo di avervi spiegato che prima di fargli un regalo dovete parlarne con me e che non voglio che sia illuso di essere amato per poi vedervi sparire. Maledizione,non se lo merita,lo capite o no? Un fraintendimento…come no! Come quello di tagliarci fuori dalla vostra vita e dall’asse ereditario come avessimo la lebbra!” sbotta fuori di sé.
“ Cami,noi ci stiamo provando a fare dei passi nella tua direzione,ma non è facile se tu ci chiudi sempre la porta in faccia!” osserva Roberto.
“ Pensa…è la stessa porta in faccia che ho ricevuto io per 5 anni! Mi pare di essere sopravvissuta egregiamente e farete lo stesso anche voi! Io non vi permetterò di ferire mio figlio. Bobo è sensibile e non merita di essere abbandonato come un cagnolino in autostrada!” risponde.
“ Se non ci dai una chance non lo saprai mai!” osservo.
“ Una volta gli esperimenti si facevano sugli animali…e c’è un’etica anche per loro! Si cerca sempre di farli soffrire il meno possibile e di recar loro il minor danno. Mio figlio non è una cavia da laboratorio!” chiarisce. Sospiro seccata dal fatto che non riusciamo a capirci.
“ Che altro c’è in quella busta? Gli avete regalato dei pennelli per imbrattare questi muri di colori? Armando ne sarà entusiasta quando tornerà: fra i danni che farà Bobo alle pareti mediante il vostro regalo e i gingilli che gli ha distrutto Marcella,si domanderà se questa sia davvero casa sua!” risponde lei.
“ Questi non sono per Bobo,ma per il dottor Mora!” preciso passando la busta a quel tipo che non ha detto una parola per tutto il tempo. Lui fissa me e mio marito prima di afferrare il sacchetto. Temeva contenesse una bomba?
“ Dei libri di bon ton! Non credevo ne esistessero così tanti! Credevo il galateo fosse uno solo,qualcosa di…come dire?...universale!” borbotta quel tipo. Come il giudizio! Andiamo bene!
“ Il galateo varia in base alle circostanze: le feste ufficiali,quelle familiari…” cerco di spiegargli. Mia figlia vorrebbe ammazzarci,anche se non ne comprendo proprio il motivo: le stiamo dando pieno benestare di frequentare questo tipo accogliendolo nella nostra cerchia,che altro vuole?
“ Capisco. Bene! Non so come ringraziarvi del pensiero! Immagino mi saranno utili anche in azienda per evitare le celeberrime discussioni con il clan Valencia! Non avreste dovuto disturbarvi con questo graditissimo regalo. Adoro leggere e credo li troverò interessanti! È anche giusto elevarsi,visto che il mio ruolo temporaneo me lo impone!” afferma lui,che pare contento. Almeno qualcuno che apprezza le mie iniziative,non come quel Samuel che non era intenzionato a compiere neppure uno sforzo per adeguarsi al mondo di Camilla!
“ Non avrei saputo dirlo meglio. Sono contenta che apprezzi la nostra iniziativa! Anche per il bambino. È giusto dargli il meglio!” affermo.
“ Sì,Bobo merita il meglio!” conviene lui. Mia figlia si alza dalla poltrona.
“ Dove vai?” le chiede lui.
“ A prendere un antiacido o a cercare un bicchiere di cianuro!” risponde lei di malo modo prima di andarsene. Vorrei proprio sapere da chi ha preso questo brutto carattere!
 
[Marcella]
Che disastro! Ci mancava solo questa! Non sarebbe stato meglio se Ricardo e sua madre avessero incontrato Maria Beatrice al ristorante invece di Daniele? Sì,forse mia sorella avrebbe preteso dettagli intimi,ma almeno non mi ritroverei un Daniele furioso da gestire!
“ Se chiami per le felicitazioni,ti assicuro che non è il momento!” esordisce quando si degna di rispondere alla mia chiamata. Ha un tono strano. Non pare solo furioso,ma anche oltremodo scosso!
“ Daniele,ti prego! È una storia appena nata e te l’avrei detto!” mi difendo.
“ Lo spero bene che sia appena nata! O va a finire che a Mendoza anziché una partaccia per come ti ha trattata,oltre che per il trattamento riservato all’Ecomoda,dovrò fare le mie scuse,visto che quello è uno dei più cari amici del tuo ex! E menomale che lo amavi! Immagina se lo avessi odiato!” ribatte.
“ È successo ed è stato un caso l’amicizia tra Ricardo e Armando. Diciamo che all’inizio è stata addirittura una complicanza. Non riuscivo a fidarmi di lui!” gli spiego.
“ Ti è bastato un giro fra le lenzuola per riuscirci? Le sue performance devono essere eccellenti e molto persuasive! State assieme da qualche giorno e vorrei capire come hai fatto a passare dal non fidarti di lui alle presentazioni con la madre,il tutto naturalmente senza includere me e Maria Beatrice. Perché in fondo chi siamo noi? Solo la tua famiglia,no?” replica.
“ Daniele,non essere volgare! Non tratterò di certo con te la mia intimità! E comunque la cena con sua madre non era prevista. È che sua sorella le ha detto di noi e lei voleva conoscermi. Non so neppure se Ricardo riuscirà a rabbonirla in merito!” obietto.
“ Sua sorella… Quindi sua sorella sapeva della vostra << relazione >> ed io e Maria Beatrice no. Un po’ come con l’Ecomoda: tu sapevi delle due collezioni sbagliate ed io e Maria Beatrice no! La tua famiglia siamo io e Maria Beatrice o mi sono perso qualcosa? Sa più cose di te Patrizia Fernandez che io,ti rendi conto? Dai più credito ai consigli idioti di quella donna che alle mie sensate raccomandazioni!” ribatte.
“ PERCHÉ TU TI SEI MAI CONFIDATO CON ME? NO,PERCHÉ NON NE ERO DEGNA! NON ERO LEI,LA STESSA CHE SE N’È ANDATA DALLA SERA ALLA MATTINA SENZA NEANCHE AVVISARTI! ANZICHÉ PIANGERE CON ME E MARIA BEATRICE LA MORTE DI MAMMA E PAPÀ,COME SAREBBE STATO GIUSTO,HAI PREFERITO CAMILLA,UNA PERFETTA ESTRANEA!” gli rinfaccio.
“ Camilla non è un’estranea! È cresciuta con te e Maria Beatrice. La conosciamo da sempre. E pure tu hai scelto un estraneo alla nostra famiglia quando si è trattato di votare per la presidenza e guarda: siamo senza soldi ed hai pensato bene di gettare i tuoi risparmi dalla finestra per i preparativi di un matrimonio che non si celebrerà mai!” replica velenoso.
“ SEI STATO TU A SCIOGLIERE IL NOSTRO LEGAME PERCHÉ ERI PIÙ LEGATO A LEI! TANTO CHE PER UN PERIODO DI TEMPO HO CREDUTO ADDIRITTURA…” m’interrompo per evitare il peggio.
“ HAI CREDUTO COSA? COSA HAI CREDUTO?” mi esorta con veemenza.  
“ CHE TU FOSSI INNAMORATO NON DI UNA DONNA MISTERIOSA,MA DI LEI,DI CAMILLA!” sbotto.
“ SAI CHE TI DICO? FAI DELLA TUA VITA QUELLO CHE DIAVOLO VUOI! COLLEZIONA ABITI DA SPOSA ED ORGANIZZA NOZZE CHE NON SI CELEBRERANNO MAI PERCHÉ LO SPOSO DI TURNO È UN BASTARDO FEDIFRAGO E LADRO! SE UN RICHIAMO ALLA TUA CONDOTTA TIRA FUORI TANTO VELENO DA PARTE TUA,FAI COME DIAMINE VUOI! MA QUANDO SI RIPETERÀ LO STESSO FILM CON IL MEDESIMO FINALE NON VENIRE A PIANGERE DA ME,MARCELLA!” replica alterato per poi riagganciare. Intanto non ha negato…
 
[Betty]
Ho sposato uno dei tanti uomini esistenti al mondo che,come mio padre,sono negati per la cucina. Se continua ad affettare le verdure con questa flemma,con tale lentezza,saranno pronte solo per quando serviranno per preparare i passati di verdure di cui si nutrirà il nostro bimbo!
“ Amore mio,sei sicuro che sia il tuo campo questo?” gli domando preoccupata all’idea di ritrovarmi una sua falange fra zucchine e peperoni.
“ Sì,mi rilassa. È un po’ complicato!” risponde affettando a striscioline un peperone verde.
“ Amore mio,magari sarebbe un po’ meno complicato mettere in un wok dell’olio per far imbiondire uno spicchio d’aglio,no?” obietto. Mi fissa confuso.
“ Imbiondire? In parole povere?” mi domanda lasciandomi di stucco. Betty,ricorda che tuo marito è passato dalle mani della domestica dei suoi genitori ai surgelati!
“ Sì. Versi un po’ d’olio,lo lasci scaldare per poi immettere lo spicchio d’aglio ed aspettare che diventi un giallo oro da ambo i lati prima di estrarlo. Alle verdure posso pensarci io,amore. Non ti colpevolizzo per essere così lontano dal pianeta della cucina,sai? Nessuno nasce con la cucina nel sangue. Anch’io ho dovuto imparare da mia madre!” replico per poi rassicurarlo carezzandogli il viso.
“ Mia madre non sa cucinare. È sempre stata la domestica di turno a cucinare per tutti e la cucina non è mai stata posto per noi altri! E neanche…insomma diciamo che mi hanno sempre salvato i surgelati sia da solo che in compagnia!” borbotta. Lo abbraccio da dietro. Armando poggia le mani sulle mie.
“ Allora c’è qualcosa che Armando Mendoza non sa fare!” lo punzecchio.
“ Oltre ad amministrare un’impresa?” replica rammaricato. Lo faccio voltare per ritrovarmi faccia a faccia con lui.
“ Risolveremo tutto. Ho molte idee per risollevare le sorti dell’Ecomoda,sai?” lo rassicuro.
“ Non ne dubito! Sono certo che salverai l’Ecomoda proprio come hai salvato me! Perché tu mi hai salvato,Beatrice Pinzon Mendoza!” replica strappandomi qualche bacio.
“ E ti salverò anche dal mondo dei surgelati,che verranno definitivamente aboliti dalla nostra alimentazione. Non voglio che nostro figlio vada avanti a lasagne surgelate e roba varia!” affermo. Sorride.
“ Ah no?” ribatte. Scuoto il capo rubandogli un bacio.
“ Troverò un modo per conciliare il lavoro con la cura della casa e di voi due. Non vi lascerò andare avanti a cibi preconfezionati!” chiarisco.
“ Hai sentito,piccolina? La mamma ci coccolerà tutto il tempo!” si rivolge al mio ventre per poi posarvi un bacio.
“ E Nicola sa cucinare?” mi domanda fra un bacio e l’altro sulle mie labbra. Ridacchio.
“ No. Nicola ha sua madre che si occupa di lui come fosse ancora un bambino! Credo che se la bionda finta facesse sul serio con lui e andassero a convivere,il trauma non sarebbe tanto dover aspettare ore prima di poter accedere al bagno o avere uno spazio esiguo nell’armadio,ma il digiuno che gli toccherebbe perché quella tipa ai fornelli proprio non ce la vedo!” rispondo. Mio marito scoppia a ridere.
“ Perché alla San Marino non insegnano a cucinare?” scherza.
“ Dai risultati direi che non insegnano neppure a contare!” replico col medesimo tono.
 
[Sandra]
Mi sto preparando mentalmente il discorso per lasciare Romeo senza ferirlo,sebbene io sia consapevole che per certe cose non ci siano giuste parole o frasi meno dolorose. Come si fa a dire ad un ragazzo che hai cominciato una storia con lui per evitare di essere perseguitata da un altro uomo e che poi allo stesso hai regalato la tua verginità? Mi scambierà per pazza e,nella migliore delle ipotesi,mi darà della sgualdrina! Il fatto è che mi sono infilata in un casino enorme e vorrei che tutti ne uscissimo nel modo più indolore possibile e senza feriti troppo gravi!
“ Guarda che prima o poi doveva accadere! Pensa solo se fosse lui a voler lasciare te,che parole vorresti usasse!” mi sussurra Mariana. Se lui volesse lasciarmi,non credo darei troppo peso alle sue parole. Sì,il mio orgoglio ne resterebbe ferito,ma nulla di più. Romeo magari prova qualcosa per me ed io non voglio ferirlo troppo. Non voglio che chiuda il suo cuore,che decida di non iniziare più relazioni per colpa mia,non voglio traumatizzarlo insomma!
“ Oh Romeo,Romeo,perché sei tu Romeo?” esclama beffarda la vocina fastidiosa dell’artefice di tutto questo casino. Il soggetto in questione dovrebbe vivere solo per lavorare,visto che con le faccende private altrui fa solo disastri.
“ Ha sbagliato piano. È di sotto!” rispondo acida.
“ Anche nella tragedia Shakespeariana era di sotto. Sotto al balcone di Giulietta!” replica credendo di essere simpatico,ma finendo solo per urtarmi di più. Per colpa sua dovrò ferire un ragazzo che non ha fatto nulla di male e lui scherza come se nulla fosse!
“ Vado un attimo al bagno!” annuncia Mariana per lasciarci soli. Ma tanto c’è quel radar umano della bionda finta (donna che ha rischiato pure di mettere al mondo un mini mascalzone figlio di questo soggetto),quindi la privacy è zero!
“ Ha qualcosa d’intelligente da dire o è qui solo per darmi esaurire la mia razione quotidiana di pazienza?” gli domando.
“ Sandra,io non voglio essere morboso con te,vorrei solamente che non liquidassi la faccenda che sappiamo come se avessimo semplicemente giocato a scacchi assieme e che ne parlassimo con calma. Magari fuori di qui!” mi risponde a bassa voce.
“ Magari nel suo tempio della seduzione? È così che lo chiama,no? Che numero sarei nel suo tempio? Fa costruire per ognuna un altare personalizzato?” ribatto provocatoria. Mi diverto ad urtarlo come lui fa con me. Vediamo quanta pazienza ha il dottor Calderon!
“ Va bene anche un bar. No,non uno di quelli che ho consigliato ad Armando e Betty,prima che mi rinfacci pure questo! E no,con la tua amica Anna Maria non siamo mai andati in nessun bar,prima che ti venga in mente di scavare nella preistoria! E neanche con Patrizia!” risponde.
Alzo gli occhi al cielo e faccio per rispondere quando dall’ascensore esce una donna di mezza età mai vista prima. Sembra molto distinta,chic, tanto che scommetto che si tratti di un’amica intima della signora Margherita. Magari è la mamma della bionda finta! No,povera signora,non mi ha fatto nulla di male perché nella mia mente le appioppi quella sciagura!
Mi allontano dalle mie elucubrazioni e congetture mentali quando mi vedo il mio ex capo,nonché ladro della mia verginità,sbiancare. Non sarà una delle sue conquiste,vero? Una perversione simile sarebbe troppo pure per uno come lui!
“ Mamma!” fuoriesce come un soffio dalle sue labbra. Cazzo!
 
[Mario]
Questo è peggio di tutti i film dell’orrore a cui ho assistito e persino peggio dei primi racconti di Armando sui suoi racconti con quella che,a quanto pare,è diventata l’amore della sua vita! Ma,a parte il piano ai danni di Betty,cosa ho fatto di male io per meritare questo? Il mio amichetto dei piani bassi reagisce solo con la mia ex segretaria,con cui sono andato a letto e che rifiuta di affrontare la questione con me; in quest’azienda tutti mi odiano; il mio migliore amico se n’è andato senza neanche avvisarmi… ci manca solo che mi cada un fulmine in testa!
“ Tesorino,non mi abbracci neanche?” trilla mia madre per poi stritolarmi in una morsa sotto lo sguardo divertito di Sandra,che si morde le labbra per non ridere.
“ Come mai non mi hai avvertito del tuo ritorno,mamma?” le domando ancora spaesato.
“ Tesoro,visto che quest’estate ti ho invitato a L’Avana con la tua ragazza per conoscerla e non sei venuto,ho pensato di venire a sincerarmi che il mio passerotto stesse bene!” risponde. Sto inanellando figure di merda a gogo. La mia ex segretaria mi fissa confusa. Già…ho inventato una fidanzata con mia madre per evitare il suo continuo << Quando ti sistemi? >>!
“ Scommetto che sei tu! Devi essere Sandra,vero?” mia madre si rivolge proprio alla mia ex sottoposta,che ci fissa confusa.
“ Sei l’unico nome femminile che il mio Marietto nomina nelle nostre telefonate,da questo ho dedotto che fossi la sua ragazza! In effetti sei proprio il suo tipo!” continua la mia genitrice. La nomino perché è la mia segretaria,o almeno lo era fino a qualche settimana fa!
“ Sì,sono Sandra. Anche il suo passerotto non fa che parlare di lei!” risponde poi cordiale a mia madre.
“ Tesoro,la mamma è sempre la mamma,ricorda!” s’inorgoglisce mia madre. Sandra sorride cercando di trattenere una risata.
“ Sa credevo che il tipo di suo figlio fossero più ragazze come quella laggiù!” risponde Sandra indicando la Fernandez col chiaro intento di punzecchiarmi. Alzo gli occhi al cielo. Perché dev’essere così?
“ Ma no! Non ce lo vedo il mio Marietto con una donna del genere! Troppo volgare!” replica mia madre piuttosto disgustata dal’abbigliamento succinto della bionda finta. Sandra emette un sorriso canzonatorio.
“ Mamma,perché non mi aspetti in presidenza,eh? Io scambio due parole con Sandra e sono da te!” intervengo afferrando delicatamente il gomito della mia ex segretaria per portarla con me in quello che era il mio ex ufficio.
“ Sua madre dovrebbe sapere che sono l’unico nome femminile costante nella sua vita perché ero la sua segretaria e perché le sue storie non durano mai più di una settimana. Ah no…quella con Anna Maria e Patrizia in contemporanea è durata un po’ di più,ma credo sia per via della trasferta a Palm Beach di mezzo!” esordisce la mia ex segretaria.
“ Ti ho infilato in un casino,lo so!” ammetto colpevole.
“ No,quando mai?! Sua madre è una specie di amplificatore,di merlo strillone (senza offesa!) e qui lavora il mio ragazzo! Perché io che non sono neanche il suo tipo? A sua madre ne racconta parecchie di balle,sa? Quella poveretta crede che le piacciano ragazze acqua e sapone, magari racchie,ed invece più curve accattivanti ci sono in una donna e meglio è!” replica.
“ Puoi aiutarmi? Se mi copri con mia madre,giuro che dalla sua partenza in poi ti lascerò in pace!” mi gioco il tutto per tutto.
“ Come se i suoi giuramenti valessero qualcosa!” borbotta.
“ Allora vedila come un’opportunità: potresti conoscere un Mario diverso da quello in cui ti sei imbattuta da quando lavori qui!” replico.
“ Lo credo che sarebbe un Mario diverso! A sua madre racconta un’infinità di balle…deve per forza di cose fingersi diverso! A meno che lei non soffra di un disturbo dissociativo della personalità! Questo in effetti sarebbe una valida attenuante per il suo fare la bella faccia con Betty per poi pugnalarla alle spalle e la renderebbe meno ripugnante di quanto appare ai miei occhi! Scommetto che sua madre non sia a conoscenza neanche di questo,vero? ” obietta giustamente. Questa donna riesce a farmi uscire dai gangheri.
“ Magari è il Mario che mostro a mia madre quello vero e questo quello finto! In fin dei conti sai di me solo quello che mostro a tutti,ma mi conosci davvero?” ribatto.
“ Si cala egregiamente nella parte…avrebbe dovuto fare l’attore! Ci mancavano solo i dilemmi filosofici. Accetto solo per quella specie di giuramento! Almeno dopo questa storia sparirà dalla mia vita! Di solito sua madre quanto s’intrattiene?” replica.
“ Meno di una settimana!” rispondo contento di aver gestito bene la trattativa.
“ Bene. Le condizioni sono chiare: rade effusioni; rade apparizioni a cene e cenette; niente condivisione del letto. Inventi con sua madre che sono praticante,che ho fatto voto di castità,quello che le pare,ma io non condividerò il letto con lei né ora né mai!” afferma risoluta.
“ Ti ricordo che è già successo e sei stata tutto meno che casta!” replico beccandomi un sonoro ceffone.
“ Stronzo! Ora voglio proprio vedere come lo spieghi a tua madre,passerottino!” ribatte fintamente melliflua prima di uscire dal mio ufficio sbattendo la porta. Almeno ha smesso di darmi del << lei >>!
 
[Marcella]
Esco dal mio ufficio quando odo la porta dell’ex ufficio di Mario Calderon sbattere e m’imbatto nella sua ex segretaria. Pare incazzata nera. Oggi sembra il giorno nero di tutti. Non c’è una persona contenta e allegra in quest’azienda! No,mi correggo l’unica persona allegra e contenta è una donna di mezz’età che sbuca dall’ascensore con Ricardo. Non ci credo!
Non ci vuole un indovino per capire che si tratta di sua madre,giacché hanno gli stessi lineamenti,solo che in lei risultano più femminili.
“ Marcella,non è vero?” trilla quando arriva da me. Almeno Maria Beatrice è servita a qualcosa in questi anni!
“ Sì,lei dev’essere la madre di Ricardo. Lieta di conoscerla! Benvenuta in Ecomoda!” farfuglio imbarazzata.
“ È davvero bellissima!” commenta rivolgendosi al figlio. Quantomeno questa donna mi aiuterà a risollevare l’autostima dopo l’evento disastroso di meno di due settimane fa!
“ Credevi ti presentassi un roito,mamma? Beh è anche sagace,brillante,intelligente…io non mi fermerei alla bellezza! Marce,ha molte altre qualità!” risponde Ricardo fra il brusio delle segretarie. Sorrido. Patrizia ha l’espressione sgomenta.  
“ Marce,vai già via?” si avvicina a noi Patrizia.
“ Mi pare sia pure ora! Se vuoi un passaggio,ti assicuro che non è proprio il momento! Loro sono Ricardo Mantilla e sua madre!” le sussurro per poi presentarli.
“ Io sono Patrizia Fernandez,l’ex moglie di Maurizio Brickman. Sono la sua migliore amica!” esordisce Patrizia stringendo loro la mano.
“ Abbiamo giocato a golf assieme un paio di settimane fa io e il suo ex marito!” le rivela Ricardo. Ho quasi paura di scoprire come possa finire questa conversazione!
“ Sì,era appassionato di golf anche quando ci siamo conosciuti. Io all’epoca frequentavo la San Marino,ho studiato 6 semestri,ma poi lui mi ha chiesto di sposarlo ed ho scelto lui abbandonando l’università!” risponde Patrizia continuando a toccarsi i capelli. Non che il Ministero dell’Economia c’abbia perso molto!  
“ Se è finita così,mi sa che non l’è convenuto molto,ad essere onesti! Soprattutto perché lui la chiama << la arpia >>! E poi il suo ex marito non sa perdere! Ha fatto bene a lasciarlo! Marce,se vieni via con noi,ti aspettiamo di sotto!” le risponde Ricardo prima di rivolgersi a me. Annuisco con un sorriso per poi vederli dirigersi verso l’ascensore.
“ Se mi prometti che me la tratti bene,ti presto la mia auto,visto che il tuo simpatico fidanzato è riuscito a farti perdere pure la Mercedez!” mi rivolgo a Patrizia passandole le chiavi della mia autovettura.
“ Oh Signore,è davvero amica tua? Lo sai che il suo ex marito si considera un sopravvissuto,come se fosse uscito indenne da una calamità naturale?” mi sussurra Ricardo quando mi avvicino a lui e a sua madre.
 
[Armando]
Come ho potuto pensare anche solo per un attimo di liberarmi di lei dopo quel dannato consiglio? Ero un coglione! Se solo penso che ho rischiato di perderla per seguire i consigli di quell’altro matto! So che impiegherò ancora molto a perdonarmi,a trovare il coraggio di guardarla negli occhi e di guardarmi allo specchio senza provare vergogna e disgusto per me stesso! La mia topolina non dovrà mai sapere quanto ha sofferto la sua mamma per colpa mia e quanto è stato stupido suo padre. Dovrà solo sapere quanto è immenso l’amore che il suo papà nutre per la sua mamma e per lei!
“ Amore,dovremmo uscire da questa vasca,lo sai? Possibile che quando siamo in queste condizioni tu non abbia bisogno di nutrirti,di bere?” mi riscuote dai miei pensieri mia moglie.
“ No,quando siamo insieme,soprattutto se abbracciati e nudi,non necessito di nulla,amore mio. Tu appaghi tutti i miei bisogni!” le sussurro malizioso all’orecchio.
“ Magari un giorno un uomo dirà lo stesso alla nostra bambina!” mi punzecchia. Mi sento quasi venir meno. A questa eventualità non avevo quasi mai pensato: la mia bambina perderà la verginità con un ragazzino tutto ormoni un giorno; vorrà convivere con il suo ragazzo e poi…
“ E saranno le sue ultime parole! Nessuno sarà così sfacciato con la nostra bambina senza finire nella fossa!” rispondo agitato. Si volta verso di me e mi fissa con gli occhioni lucidi.
“ Se vuoi davvero una bambina,io spero di riuscire a dartela. Voglio renderti felice come tu fai con me da sempre!” afferma. L’attiro a me e la bacio per non scoppiare a piangere.
“ Va bene anche un maschietto,se tu vuoi un bimbo. Non sarà la tua sola gravidanza! Non mi piace l’idea di avere un solo figlio!” replico sfiorando il suo naso con il mio.
“ E comunque anche tu mi rendi felice! Non credevo ti avrei mai trovata,sai? Ed invece eri a pochi passi da me!” le rivelo.
“ Lo so. Ti ho sentito confessarlo al tuo amico dopo la seratina con quella modella…come si chiamava?” replica attirandosi un bacio sulle labbra per quella punta di gelosia nella sua voce.
“ Non si spiano le persone,dottoressa Pinzon! E le vieto di nominare altri uomini o mie ex quando siamo assieme!” ribatto solleticandole debolmente i fianchi. Il mio cellulare interrompe questo clima giocoso e sbuffo quando leggo il mittente della chiamata.
“ L’hai nominato,amore mio? E guarda qua!” mugugno mostrandole il cellulare. Emette un ghigno disgustato.
“ Che vuoi?” domando a Calderon.
“ È arrivata mia madre!” esordisce con la voce di chi è sotto shock. Stava quasi meglio quando credeva che la bionda finta fosse gravida!
“ Tua madre? Ylenia è a Bogotà? Davvero? Ed è da sola o col quarto marito?” replico divertito. Sua madre riesce a renderlo agitato come nessun’altra donna al mondo!
“ Terzo. È ancora al terzo. Pare sia sola. È andata a prendere i bagagli in hotel per stare da me,ma c’è di peggio!”  risponde. Pure?
“ Ti ha trovato una moglie?” gli domando divertito.
“ Negli anni per evitare il rituale << Quando ti sistemi? >> ho inventato di avere una fidanzata e dato che sai bene qual è l’unica donna costante della mia vita,a parte mia madre,puoi immaginare cos’ha dedotto!” risponde. No,va beh!
“ E Sandra che ne pensa di fingersi la tua ragazza?” replico perplesso. Mia moglie mi fissa basita e piuttosto confusa.
“ Credo preferirebbe farsi infibulare dopo quello che è successo,ma l’ho convinta!” mugugna. Dopo quello che è successo?
“ DIMMI CHE NON È COME PENSO IO! CHE LA VERGINE NON È LEI… MA CAZZO,MARIO,MA PERCHÉ? E IN PIÙ ORA LA PORTI ANCHE NELLE FAUCI DI TUA MADRE,CHE NON È PROPRIAMENTE LA SUOCERA IDEALE,LA SUOCERA DELL’ANNO. PEGGIO DI TUA MADRE COME SUOCERA C’È SOLO LA MIA !” mi altero. A Betty scappa una risatina divertita per la mia uscita finale.
“ Tigre,è solo finzione! Sarà solo per qualche giorno: il tempo che mia madre se ne torni a Cuba!” chiarisce. E certo: si prende la verginità di quella ragazza,la usa come finta fidanzata e poi la butta via! Questo da ciò che ha architettato con me non ha tratto neppure un quarto di insegnamento! È lo stesso coglione di qualche mese fa!
“ Vedo che non cambi mai! Fai come credi,ma non rendermi mai più partecipe di questo schifo!” replico per poi riagganciare e spegnere il cellulare. Se ne vanta pure che sta per usare quella ragazza! E con me,per di più! Ci vuole tanto a capire che ci sono troppe similitudini con quello che abbiamo fatto a Betty e che questo mi fa stare male? Non mi pare ci voglia un premio Nobel a rendersene conto! Ma Mario,come al solito sa solo calpestare i sentimenti di tutti come un caterpillar! Sta facendo a quella ragazza ciò che io ho fatto a Betty,solo che io non avevo un grillo parlante in grado di fermarmi ed ho rischiato di perdere la donna della mia vita!
“ Amore,il tuo amico è consapevole che,semmai dovesse ferire Sandra,si ritroverebbe contro sia la banda che me? Lo sa che il mio potere potrebbe persino costringerlo a lavare i pavimenti con la lingua?” mi domanda mia moglie.
“ Certo che però pure la tua amica: non le basta sapere di ciò che ha fatto a te e ad Anna Maria? Vuole essere lei l’ennesimo nome nella lista delle sue vittime? Al masochismo non c’è mai fine! Sia chiaro che se qualcuno di simile dovesse mai pensare di avvicinarsi anche solo per sbaglio alla nostra bambina,finirebbe sottoterra ed io in carcere!” borbotto.
 
[Sandra]
Questo contrattempo mi ha impedito di parlare chiaro a Romeo. Quest’uomo è un contrattempo vivente,maledizione! Mi ha incasinato la vita.
Guardo fuori dal finestrino della sua auto ignorandolo anche ora che ha terminato la sua telefonata con l’altro artefice del suo esperimento sociale di qualche mese fa.
“ Mi ha riagganciato il telefono in faccia,non ci posso credere!” commenta fra sé e sé.
“ Forse gli applausi li ha sprecati tutti per la trovata che ha avuto come protagonista se stesso e la mia amica!” borbotto.
“ Se già cominciassi a darmi del tu sarebbe più credibile la faccenda,che dici? Maledizione,siamo anche stati a letto insieme,non trovi illogico darmi del lei?” replica.
“ Anche Betty ed il dottor Mendoza si davano del lei!” osservo.
“ Le perversioni di quei due lasciamole a loro,per cortesia! Sai cucinare?” replica. Mi volto verso di lui. Immagino nel suo immaginario di seduzione ci sia solo il letto e che non abbia mai preso nessuna per la gola! Credo l’abbia aiutato il fatto di essere uscito solo con donne sempre a dieta (almeno quelle che non portava direttamente in un motel).
“ No,vivo d’aria. Ogni mattina apro la finestra,inspiro la mia razione di ossigeno e tiro avanti fino al mattino seguente!” rispondo sarcastica.
“ Esistono i surgelati!” mi fa notare.
“ Per le modelle rinsecchite amiche sue. Io cucino. C’è altro?” ribatto incrociando le braccia al petto.
“ Mia madre è una donna leggermente invadente,quindi per evitare spiacevoli equivoci,sarebbe il caso che avvertissi quel soggetto con cui hai una relazione della recita. Inoltre,visto che mia madre ti farà tante domande,c’è qualcosa di scandaloso che potresti dirle? Non so…madre scappata con l’amante,padre galeotto,fratello spacciatore o simili?” replica. Ma chi diavolo si crede di essere?
“ I miei sono felicemente sposati ed abitano a Medellin. Mio fratello abita a Chia con sua moglie e Pedro,il loro bambino. C’è altro?” ribatto offesa. Sospira rumorosamente.
“ Non volevo offenderti,ma solo prepararti al peggio. Come suocera peggiore del mondo,a parte mia madre,c’è solo la madre di Armando! E quindi hai un nipotino! Anch’io ne ho uno!” risponde.    
“ Pedro ha un annetto più del figlio della signora Camilla. E prima che me lo domandi: sì,ho dimestichezza con quel bambino per via del mio nipotino!” borbotto. Sorride.
“ Sarai una brava madre. Quel Romeo è fortunato: mi sembra un tipo da matrimonio e figliolanza. Hai scelto bene!” risponde serio.
 
[Patrizia]
Provo a chiamare di nuovo Daniele per tentare di chiarire e non restare davvero alla canna del gas. Sistemarmi con Daniele potrebbe risolvere tutti i miei problemi economici ed evitare che il suo rapporto con Marcella vada alla deriva.
“ Che diavolo vuoi? Se non ti rispondo,vuol dire che non ho voglia di sentire il tuo urticante tono di voce! Hai problemi di comprensione verbale o le tue urla ti hanno semplicemente resa sorda?” esordisce scontroso con una voce poco lucida.
“ Hai bevuto?” gli domando.
“ E tu chi sei? Mia moglie? Mia madre? Mia sorella? Un’amica? No,non sei niente! Fatti gli affari tuoi! Hai già abbastanza grattacapi economici per impicciarti anche dei problemi degli altri. E ti assicuro che se io volessi,i tuoi problemi potrebbero tranquillamente aumentare fino a schiacciarti completamente,quindi smettila di starmi attaccata! O vuoi che ti trovi un amante ricco? Potresti domandare a Marcella se il suo amichetto ha un fratello!” sbotta.
“ Daniele,io credevo fosse stata una storiella di una notte!” mi giustifico.
“ Una notte,due notti o un mese dovevo saperlo. Quello che credi o che pensi non mi interessa. Dovrebbe esserti vietato di pensare proprio per legge! Stai lontana da me. Sparisci dalla mia vita o perderai anche quel poco che ti resta!” risponde.
“ Non sono un’amica perché non sono quella specie di barilotto di Camilla!” replico urtata. Tutti che la elevano affossando me!
“ Vedo che hai fatto i compiti a casa con Marcella! Lascia stare Camilla. L’unica cosa buona che hai fatto in vita tua è toglierle Brickman dai piedi per evitare che lo sposasse! In fondo ha confermato di essere un idiota preferendo te a lei!” risponde prima di riagganciare. Disgraziato!
 
[Daniele]
HO CREDUTO ADDIRITTURA CHE TU FOSSI INNAMORATO NON DI UNA DONNA MISTERIOSA,MA DI LEI!...Roba da matti! Solo perché non ho mai esternato a lei e a quella testa vuota di nostra sorella il mio dolore per la morte di mamma e papà! Sì,con Camilla avevo un rapporto più stretto,più intimo,più forte. Non ho mai avuto né con le mie sorelle né con altre donne la confidenza che avevo con Camilla,un tipo di rapporto che mi manca come l’aria soprattutto ora che è tornata,ma che ho dovuto interrompere per motivi di forza maggiore. Anche se probabilmente il legame si sarebbe sciolto ugualmente con la sua partenza per l’Europa o con la nascita del suo bambino: sarebbero terminate le notti insonni a chiacchierare,le bevute,le risate,le cene fuori perché immagino che da quando è nato suo figlio le sue esigenze e le sue abitudini di vita siano radicalmente e irreversibilmente cambiate.
 
“ Indovina!” trillò entusiasta quando le spalancai la porta di casa mia. Entrò con una bottiglia di champagne e due bicchieri. Restai basito, ma al contempo divertito dalla sua esuberanza.
“ Hai vinto alla lotteria? I tuoi discreditano tuo fratello e divieni la loro unica erede?” replicai ironico. Rise divertita prima di sventolare dinnanzi ai miei occhi la mano sinistra,il cui anulare era cinto da un anello. Provai una strana sensazione allo stomaco. Come se una lancia me l’avesse trafitto squarciandolo per farne fuoriuscire un liquido corrosivo che stava invadendo la mia cavità addominale. 
“ Mi ha chiesto di sposarlo! Capisci? Lui è bellissimo e vuole sposare me!” esclamò felicissima abbracciandomi. Peccato che il tipo fosse anche poverissimo e lei ricchissima! Possibile che non scorgesse la possibilità che il suo amore adorato fosse un cacciatore di dote?
“ Per notare il diamantino ci vuole il microscopio. Dubito sia un diamante vero!” farfugliai. Mi fissò con un leggero biasimo.
“ Lo sai che per ora è il massimo che può permettersi!” mi ammonì.
“ Per ora e per sempre se non trova un lavoro decente! E sai benissimo che potresti aspirare a qualcosa di meglio! Maledizione,non c’è solo Brickman fra quelli del nostro ambiente e fra coloro che potrebbero amarti e consentirti una vita dignitosa! Siccome lui ti ha spezzato il cuore,sei passata all’altro estremo,ergo la povertà assoluta!” replicai. Rise.
“ Brickman non mi ha spezzato il cuore. Mi piaceva,ma non ero chissà quanto innamorata. Forse ero infatuata! Con Samuel è diverso e voglio sapere cosa pensi di questa cosa bellissima!” chiarì. Pareva bellissimo solo a lei quello sfacelo! 
“ Cami,hai 21 anni. Sei sicura che l’ergastolo…cioè il matrimonio sia giusto? E lo conosci da così poco!” borbottai confuso. Sarebbe cambiato tutto: sarebbe sparita la nostra vicinanza,sarebbero scomparse le nostre serate assieme,si sarebbe dissolta la sua leggerezza…
“ Così sembri mia madre! Ora che il saggio Daniele mi ha fatto le sue raccomandazioni,cosa dice il mio migliore amico? Sai ero venuta a festeggiare con lui!” replicò. Scossi il capo sconvolto.
“ Dovresti festeggiare con Samuel. Insomma state per sposarvi,perché sei qui?” ribattei confuso. Da quando avevo visto quel solitario sentivo la testa scoppiare,il sangue pulsare forte contro le tempie e mi sembrava di impazzire.
“ Perché volevo che il mio testimone fosse il primo a saperlo!” rispose cristallina.
“ Cami,non puoi chiedermi questo. Sai perfettamente che alla cazzata dell’amore eterno,del matrimonio e dell’ << e vissero per sempre felici e contenti >> non ci credo. Che senso avrebbe fare da testimone per qualcosa in cui non credo? E non è solo perché il tuo ragazzo a me,come al resto dei tuoi conoscenti,sta sull’esofago…farei la stessa cosa se un giorno me lo domandasse Marcella o se un pazzo psicotico volesse portare all’altare quella pazza di Maria Beatrice! No,forse nell’ultimo caso farei un eccezione: sai quanti giornalisti ci sarebbero all’evento? Sarebbe un vero e proprio miracolo se qualcuno accettasse di sciropparsi Maria Beatrice!” replicai strappandole una sonora risata.
“ Non potresti fare una piccola eccezione? Dai,Daniele! Sono come una sorella per te!” mi supplicò.
“ Non è vero. Non sei come una sorella per me. Non ti ho mai equiparato a quelle due piaghe! Non dirlo più!” l’ammonii dolcemente. Sorrise.
 
“ Le occorre altro,dottore?” mi domanda la cameriera del locale dove mi sono rifugiato per non pensare.
“ Mi porti direttamente la bottiglia e la smetta di guardarmi con compassione!” rispondo acido.  
 
[Camilla]
Roba da matti! Dà della zitella acida a Marcella,litiga con Daniele e quando poi mia madre lo offende con quei libri del cavolo,lui che fa? La ringrazia come se gli avesse donato il tesoro dei pirati! Tutti a me capitano quelli così! Aveva ragione Daniele anni fa quando mi punzecchiava attribuendomi una specie di sindrome della crocerossina per i casi umani! Ci vuole tanto a capire che non voglio un uomo plasmato da mia madre? Se avessi voluto accanto l’uomo che mia madre sognava per me,ne avrei scelto uno dei tanti da lei proposti negli anni!
Io vorrei semplicemente scegliere da sola con chi stare,vorrei qualcuno in grado di pensare con la propria testa senza farsi riempire la testa di cazzate da mia madre!  A che mi serve un uomo che sappia usare il coltello da pesce o in grado di distinguere i vari calici da vino se poi non riesce ad essere un buon papà per Bobo o se non riesce a consigliarmi e ad amarmi come voglio io? A che mi serve un uomo benvoluto al club se questi rappresenta solo il volere dei miei genitori per me? Se mi avesse detto un bel giorno di voler imparare il galateo,sarei stata più che favorevole e l’avrei anche aiutato,ma così no! Il prossimo passo quale sarà? Iscriversi al club dei ricconi? Un corso di equitazione per compiacere mia madre? E quello che voglio io che fine fa?
“ Mamma,sei triste? Lo sai che papà prima di andare a nanna mi legge una favola?” esclama Bobo entusiasta. Mi sforzo di sorridere.
“ Non mangi?” mi domanda Nicola. L’appetito me l’ha tolto lo schifo pregno di ipocrisia che sono stata costretta ad osservare oggi senza poter muovere un dito. E l’unico che avrebbe potuto aggiustare le cose ha saputo solo dire un << grazie >> ai miei genitori come se volessero intitolargli la Statua della Liberta.
“  Non ho fame! In fondo ci sei tu che mangi per 3,no?” replico. Il problema è avrei bisogno di un amico,dell’unico amico che avevo e che ho perso,dello stesso che mi faceva ridere e mi consigliava quando con Samuel tutto andava di schifo! Perché trovo sempre uomini sbagliati sul mio cammino? Che ho fatto di male?
“ Non è che ti ha fatto male il lago?” mi domanda Nicola. Lo fisso basita. Davvero non si rende conto dei suoi errori?
“ C’è di peggio che un’innocente gita al lago!” rispondo ancora sulle mie giocherellando con il cibo che ho nel piatto,la stessa pietanza che ho oramai ridotto in poltiglia a furia di pungolarla con la forchetta.
“ Mamma,ma non si gioca con il cibo: lo dici sempre!” mi redarguisce Bobo. Gli accarezzo i capelli.
“ Sei triste perché i nonni non ti hanno portato un regalino?” mi domanda mio figlio. Il regalo me l’hanno fatto: mi hanno fatto rendere conto che Nick può diventare creta nelle loro mani e divenire il loro fantoccio,il principe azzurro che vorrebbero per me. Perché non si accorgono che più cercano di influenzarmi la vita e più questa va a scatafascio? Perché non comprendono che magari nel baratro della relazione con Samuel mi hanno spinto loro con le loro pretese di trovare per me un buon partito? Solo che stavolta,semmai dovessi commettere una pazzia,a farne le spese sarebbe il mio bambino. Sarebbe lui a pagare il prezzo più alto per una mia decisione errata.
“ No. Conta che l’abbiano portato a te,amore. Anche se non sei il solo ad aver apprezzato i loro doni. A quanto pare piacciono proprio a tutti!” rispondo farfugliando le ultime due frasi.
 
[Mario]
Questo dev’essere un incubo! Sì,è sicuramente frutto della cena pesante o forse dello stress! Mia madre non sta sciorinando davvero aneddoti imbarazzanti sulla mia infanzia e non sta domandando di progetti a lungo termine alla povera Sandra!
“ A me piacerebbe tantissimo un nipotino!” trilla mia madre entusiasta. A me piacerebbe un biglietto per Marte,invece!
“ Un nipotino che vedresti ogni morte di Papa,visto che vivi a Cuba!” obietto.
“ Che c’entra? Sarebbe comunque un nipotino! C’avete già pensato?” replica la mia genitrice.
“ No,signora. Diciamo che è un momento un po’ difficile in azienda e non è il caso di pensare ad una famiglia!” ci mette una pezza Sandra.
“ Come mai? Non era stato eletto Armando?” domanda mia madre. Per fortuna non c’è Daniele Valencia qui con noi o le avrebbe spiegato con tutta la sua diplomazia quanto è connessa a ciò la disgrazia dell’impresa!
“ Sì,ma abbiamo avuto un po’ di problemi,mamma. Lui e Marcella Valencia si sono lasciati,lui è andato via…” farfuglio.
“ Lasciamo stare! Non sono qui per ascoltare di noiose questioni aziendali! Sandra,allora cosa ami del mio passerottino?” ribatte mia madre. Sandra mi rivolge un falsissimo sorrisetto melenso e comincio a tremare.
“ La sua lealtà verso i collaboratori e gli altri soci,la sua trasparenza,la sua infinita empatia per gli altri,la sua incapacità di pugnalare gli altri alle spalle,il suo rispetto per tutti senza pregiudizi dovuti alla ricchezza,all’avvenenza,al look,la sua fedeltà,la sua propensione alla monogamia…” risponde la mia ex segretaria con velato sarcasmo. Stringo impercettibilmente i pugni.
“ Eh sì,il mio passerottino è proprio speciale!” conviene mia madre. Speriamo termini alla svelta questa dannata cena!
“ Decisamente!” sibila fra i denti Sandra.
 
[Ricardo]
Marcella si è alzata con la scusa dei secondi da prendere e si è rintanata in cucina,pertanto la seguo perché eviti di suicidarsi con il detersivo per i piatti (Anche se non sono certo possa essere usato come veleno). La cena non è andata male,anzi. Mia madre l’ha pure presa in simpatia, ma i suoi interrogatori devono averla pressata parecchio ed il culmine è arrivato quando le ha chiesto come mai il suo matrimonio con Armando fosse andato a rotoli.
“ Come va?” le domando. Sobbalza per la sorpresa essendo lei con le spalle alla porta. Si volta verso di me.
“ Bene. Spero solo che tua madre non abbia di me l’opinione di una poco di buono perché il mio matrimonio è appena saltato e già sto con un altro. Già basta Daniele!” risponde.
“ Se l’è presa così tanto?” le chiedo stringendola a me. Non abbiamo avuto modo di parlarne per l’arrivo di mia madre a dir poco dirompente.
“ Ci siamo rinfacciati cose orribili risalenti a quando i miei genitori sono morti e gli ho detto cose che non pensavo,cose che covavo da tempo…non è stata una bella chiacchierata!” mi racconta per sommi capi.
“ Cose che penavi da tempo e che hanno acuito la sua rabbia per tutta questa storia,immagino! Credo che prima di invitarci anche solo a bere un caffè passerà un po’ di tempo!” replico strappandole un sorriso sul finale.
“ Ho paura che questo lo allontani ancora di più,che la mia incontinenza verbale di oggi lo porti dritto dritto da Camilla. In fondo ha sempre preferito lei a noi!” afferma. Camilla? Ma suo fratello non andava a letto con l’ex moglie di Brickman?
“ Vuoi dire Patrizia!” la correggo.
“ No. Patrizia si è beccata da Daniele una sfuriata clamorosa pregna d’insulti. Volevo dire proprio Camilla,la sorella del tuo amico!” risponde. Quello meno felice di questa piega sarebbe di certo Armando,considerato quanto poco sopporta il fratello di Marcella!
“ Vuoi dire che loro due…” lascio in sospeso la frase.
“ Da che io sappia,no. Ma erano amici prima che lei si auto esiliasse! Gli ho rinfacciato pure questo!” risponde. Non è mica una colpa essere amici di Camilla? Mica ha la lebbra? Sì,ha attuato scelte discutibili,ma non mi pare una serial killer o una delinquente,quindi che c’è di male nell’avere un’amicizia con lei?
“ Vedrai che gli passerà!” la rassicuro cingendola fra le mie braccia.
 
[Betty]
Da quando ha terminato quella telefonata con quel cerebroleso del suo amico,mio marito è taciturno e nervoso. È tornato dalla sua amante: la pallina antistress. A parte nostro figlio,credo sia l’unica a meritare la mia gelosia,dato che è stata una delle prime cose che ha messo in valigia!
“ Amore,che succede?” gli domando.
“ Che Mario è un cretino! Ha l’empatia sotto lo zero e andrebbe castrato!” risponde dandomi ancora le spalle nel nostro letto.
“ Amore mio,sono preoccupata anch’io per Sandra,ma non devi prenderla così! Magari l’arrivo di sua madre sistemerà le cose!” cerco di rincuorarlo nonostante pensi che uno così potrebbe cambiare solo col trattamento Ludovico.
“ Amore,il problema non è il suo casino con sua madre,la quale viene costantemente subissata di bugie da Mario. Il problema è che lui non si rende conto che questo suo inganno mi riporta alla mente il precedente. Già faccio fatica a guardarmi allo specchio ogni giorno,a pensare che non potrò mai più scriverti un bigliettino romantico da allegare ai fiori o alla colazione a letto perché ti farebbe tornare alla mente lo schifo che ti ho fatto vivere…dovrebbe capire. Invece lui non capisce nulla! Avevo un solo caro amico ed invece col suo atteggiamento sta facendo in modo che io valuti attentamente l’idea di non frequentarlo più una volta a Bogotà! Io non posso andare in giro con un ragazzino. Non posso permettere che un ragazzino incapace entri nella vita della nostra bambina. Io devo proteggerla!” afferma. In fondo lo capisco: costerebbe anche a me non frequentare più Nicola o le ragazze della banda!
“ Meglio! Almeno non sarò costretta a preparargli dei biscotti al lassativo!” scherzo. Sorride.
“ Oggi non abbiamo proprio sentito tua sorella!” commento.
“ Un altro incentivo a tornare il prima possibile a Bogotà! Non vorrei riprendesse a frequentare pessime compagnie!” risponde. Lo fisso confusa. Non credo che con un bambino piccolo possa entrare in brutti giri! E poi sì,Camilla non mi pare una tipa convenzionale,ma non ce la vedo in compagnia di brutti ceffi!
“ In che senso?” gli domando curiosa.
“ Nel senso di compagnie vampiresche!” risponde. Lo fisso sbalordita. Camilla con Daniele Valencia? Sarebbe fantascienza!
 
[Nicola]
Camilla è evidentemente offesa per qualcosa,visto che mi ha rivolto a stento la parola da quando i suoi sono andati via! Ho cercato di essere più che cordiale con loro,ma devo aver sbagliato qualcosa evidentemente!  A stento mi guarda in faccia e non immaginavo così l’epilogo di questa giornata dopo quei baci paradisiaci!
“ Vuoi una mano ad asciugarli?” mi offro entrando in cucina. Bobo oramai si è addormentato e non mi costa nulla aiutarla ad asciugare i piatti. Anzi,potrebbe essere una buona occasione per sapere cosa le sia preso!
“ No,tu sei impegnato nella lettura,no?” replica.
“ Che vuoi dire?” le domando.
“ I manuali. << Non so come ringraziarvi! >>…la prossima volta fa loro anche un inchino,giacché ci stai,no? Però attento perché in quei manuali c’è scritto anche l’angolazione giusta per effettuarlo,quindi leggili bene! Mi pare di ricordare sia non oltre i 45° di angolazione!” ribatte scimmiottandomi.
“ Hanno avuto un pensiero carino,no?” obietto.
“ Peccato che non mi pare fino a ieri t’importasse apprendere il galateo,o sbaglio? Ma quando Margherita Sàenz Mendoza comanda,gli uomini obbediscono,no? Beh non quelli che piacciono a me! Gli uomini che piacciono a me pensano con la loro testa anche a costo di inimicarsi il mondo! Tu mi sembravi diverso ed invece sei scattato ai suoi comandi come un soldatino! Margherita Sàenz Mendoza comanda che Nicola Mora impari l’etichetta e lui lo fa senza battere ciglio! Il prossimo passo quale sarà? Iscriverti ad equitazione? Cambiare look? L’hai pure ringraziata! Lei ti ha implicitamente dato del buzzurro e tu che fai? La ringrazi come se ti avesse osannato! Lo capisci che con quei manuali del cavolo ti ha offeso? È come se ti avesse detto che sei buono solo per i libri,ma non per la vita vera e che per approcciarti a quest’ultima è meglio che ti dedichi all’unica cosa che sai fare: studiare! Ma ti pare bello? A questo punto fatti pure schiaffeggiare da Marcella,investire da Daniele…non so vuoi anche fare da tuttofare per Maria Beatrice o lustrare le scarpe a mio padre?” sbotta.
“ Perché devi prenderla così? I tuoi stanno cercando di riavvicinarsi a te e non è da tutti. Hanno fatto una cazzata e vogliono rimediare! Anche con Bobo sono stati dolci oggi!” replico.
“ Dolcissimi! Come sarà dolce il risveglio di Bobo quando ai miei passerà la voglia di fare i nonni e lo abbandoneranno di nuovo! Lo capisci che non voglio comparse nella vita di mio figlio? Io posso anche star male da qui all’eternità,ma Bobo no! Lui no!” risponde.
“ Cami,io trovo gentile che abbiano voluto accettarmi in questo modo un po’ strano in famiglia. Sì,invitarmi ad imparare il galateo non è stato il massimo della cortesia,ma è meglio di niente. Rifiutarmi a prescindere fingendomi offeso,non avrebbe fatto altro che inasprire i rapporti arrecando danni sia a te che a Bobo! Che male può farmi imparare un po’ di galateo? Insomma eviterei le litigate con la tua ex cognata,con l’ex cognato di tuo fratello…sarebbe un vantaggio!” cerco di calmarla.
“ Come no! Un vantaggio… Non lo capisci che non è questo? Oggi è il galateo,domani il look,dopodomani la scuola prestigiosa per Bobo… mi spiace,ma la vita è mia e non lascerò che mia madre faccia da burattinaia! Se voglio stare con un uomo che non conosce l’etichetta,che dice ciò che pensa in faccia senza alcuna diplomazia,lo faccio,chiaro? Avrei accettato tutto questo,se fossi entrato in una libreria o in una biblioteca e avessi preso dei manuali per apprendere l’etichetta,per tua iniziativa. Intendi la differenza? A me quelli che si fanno comandare a bacchetta urtano i nervi! Non posso farci nulla! Che dire?! Affidati alla sua opera di trasformazione,se proprio ci tieni,e in bocca al lupo!” replica urtata. La prendo fra le braccia carezzandole il viso.
“ Che stai dicendo,eh? Io tengo a te e a Bobo,Cami! Non m’importa nulla dei progetti di trasformazione di tua madre!” la rassicuro. Si divincola dalla mia stretta.
“ Non mi pare proprio!” risponde prima che il campanello c’interrompa. Esce dalla cucina per andare alla porta e la seguo sperando che lo scocciatore o la scocciatrice faccia in fretta per poter far pace con lei.   
Camilla apre la porta e sull’uscio c’è un inaspettato e palesemente ubriaco Daniele Valencia. E questo che diavolo vuole a quest’ora? Si rende conto che c’è un bambino in questa casa?
“ Daniele,che ci fai qui?” domanda Camilla sorpresa.
“ Avevo tanto bisogno di te!” bofonchia abbracciandola. Camilla resta basita con le braccia stese lungo i fianchi.
“ Daniele,non sono più la ragazza di 5 anni fa con la casa libera! Non posso tenerti qui sul divano! C’è Bobo che dorme di là! E poi da quando sono tornata non mi sei sembrato molto propenso a recuperare la nostra amicizia,visto che sono stata vittima delle tue battutine!” obietta lei.
“ Scusa! Sei la sola amica che ho,sei nella rosa delle donne più importanti della mia vita! Non ti do fastidio,ti prego! Mi fa un po’ senso stare a casa di Armando,dove magari ha pure concepito il bambino che aspetta,ma non voglio restare solo,ti prego! Fammi restare qui!” replica lui. In questo momento sembra più piccolo di Bobo quando fa i capricci!  
“ La sola amica che hai? Ne sei sicuro?” gli domanda Camilla con un cipiglio polemico.
“ Quelle a cui alludi tu non contano. Non mi lancerei di certo nel fuoco per loro! È che il tuo ritorno mi ha destabilizzato come la tua partenza! Non mi hai più cercato!” risponde lui.
“ Non che tu ti sia prodigato a farlo! Eravamo amici e mi hai lasciata sola! Cosa ti ha destabilizzato? Il fatto che non mi sia rivolta a te per ricevere un sostegno in merito al mio rientro? Temevo una porta in faccia!” replica Camilla. Lui le prende il viso fra le mani.
“ Anche tu mi hai lasciato solo. Avevo solo te e te ne sei andata nel periodo peggiore della mia vita,ma non ti avrei mai sbattuto la porta in faccia. Mai! Non possiamo archiviare?” ribatte lui. Lei alza gli occhi al cielo.
“ Ok. Sono lusingata di essere nella rosa delle donne più importanti della tua vita,ma non capisco perché sono proprio io la candidata fortunata che ogni volta che ti sbronzi deve farti da crocerossina! Si vince un premio alla fine?” esclama Camilla. Lui ride divertito.
“ Sì,vinci me! Sono uno degli scapoli più ambiti di Bogotà!” farfuglia palesemente sbronzo.
“ Da che ricordo,tieni più al tuo celibato che al tuo patrimonio! Non vi hai mai rinunciato per nessuna!” replica lei.
“ Magari per te lo farei! Forse sposarci sarebbe la soluzione a tutti i nostri problemi!” risponde lui accarezzandole il viso. Ma che dice?
“ Il tuo primo ostacolo sarebbe Bobo: non credo apprezzeresti di ritrovartelo fra i piedi tutti i giorni. E non ci si sposa per risolvere i problemi. Magari lo pensavano pure Armando e Marcella e guarda com’è finita! Neanche ti accorgi di quello che stai dicendo! Ti immagini la noia che proveresti nel trascorrere tutta la vita con una sola donna,ossia con me? Non ti ci vedo molto,Casanova! Ma quanto hai bevuto? Hai guidato fino qua?” gli domanda Camilla preoccupata.
“ No,c’è il mio autista di sotto. Non volevo stare a casa a pensare. Tu mi vuoi bene,Cami? Io te ne voglio tanto!” replica lui. Tanto ossia?
“ Sì,che ti voglio bene! Ti va se parliamo un po’? Così magari mi spieghi anche perché ti sei ridotto in questo stato!” ribatte lei.
“ Perché mentono tutti? Perché nessuno mi dice le cose? Perché devo scoprire così dell’Ecomoda,di Marcella,di tutto?” domanda lui.
“ Marcella? Che ha combinato? Ha prestato del denaro a Maria Beatrice perché si sottoponesse a qualche altro ritocchino?” replicò Camilla.
“ Quello sarebbe il meno! Marcella ha una relazione. Lei e tuo fratello non si sono lasciati da neanche un mese,maledizione!” le confessa. Meglio che abbia qualcuno in grado di soddisfarla,almeno la smetterà di fare la pazza in azienda e di usarmi come sacco da boxe!
“ Daniele,non per fare la femminista,ma non poteva chiudersi in convento dopo che Armando l’ha lasciata per un’altra da cui aspetta pure un bebè,non ti pare? Non è un bene che stia cercando di rifarsi una vita,anche in previsione del ritorno di Armando e Betty? Non credi che soffrirà di meno così?” cerca di calmarlo Camilla.
“ Il punto non è questo. Se fosse un tipo normale,anche ordinario,sarei felicissimo di questa cosa. Chiunque è meglio di quell’incapace di tuo fratello! È un altro disgraziato,lo capisci? Lo sapevano tutti tranne io!” si lamenta prima di accorgersi di me.
“ Capisco la solerzia che ti ha sempre contraddistinta,ma non sapevo ti portassi il lavoro a casa! Neanche qui posso parlarti da solo? Noi non la paghiamo per stare appiccicato a Camilla,ma per lavorare e invece lei non fa altro che starle attaccato! Possibile che debba sopportarla ovunque vada? Perché non raggiunge la sua cara fidanzata e ci lascia in pace?” bofonchia. Vorrebbe pure cacciarmi da una casa che non è sua!
“ Non è casa sua questa! E non lascerò di certo Camilla da sola con un ubriaco! Chi la salverebbe da un suo possibile assalto?” obietto.
“ Io non farei mai del male a Camilla,ma potrei farne molto a lei se non si toglie dai piedi!” replica quello stronzo.
“ Tremo di paura!” ribatto sfidandolo.
“ Nicola,non c’è bisogno di sfidarlo a duello e non necessito di una balia,per favore! Inoltre Daniele non è un alcolizzato! Riesco a gestirlo benissimo da sola. L’ho sempre fatto! Di sicuro è meglio gestire lui ubriaco che i vostri alterchi,che rischiano di svegliare il mio Bobo! Mi sembra di essere in un asilo! E tu,Daniele, mettiti a sedere che prima di parlare,devi bere un caffè amaro! Ci manca solo che Bobo si svegli e ti trovi in questo stato!” sbotta Cami.
“ Ha cominciato lui!” preciso.
“ Lo so,ma dev’essere accaduto qualcosa di grave per ridursi così,quindi puoi cercare di comprenderlo? Per cortesia,vai a casa! Tanto stavi per andar via,no?” ribatte Camilla.
“ No,prima che il campione d’educazione si presentasse qui senza avvisare,stavamo parlando!” le rammento.
“ Non devo di certo chiedere il permesso a lei o Camilla è diventata la sua fidanzata e nessuno di noi ne sapeva nulla? Saranno entusiasti Roberto e Margherita di trovarsi un buzzurro in famiglia! Io e Camilla siamo amici da quando lei ancora portava i calzoncini corti. So tutto di lei e anche se dovesse avere la malsana idea di avviare una relazione con lei,può dimenticarsi che le domandi il permesso per incontrare Camilla! Non l’ho mai fatto. Neanche quando era sposata con quell’altro cafone!” s’intromette quello. Camilla alza gli occhi al cielo.
“ Quando organizzeranno un quiz a premi sulla mia vita,potrai partecipare e magari ti regaleranno un peluche alla fine,ma fino a quel momento smettila di marcare il territorio come fossi un cane,Daniele! Non trattarlo così o ti rimando a casa tua! Adesso Nicola torna a casa sua,io e te parliamo e poi te ne vai a casa! Ci manca solo che Bobo si svegli e ti trovi qui!” decreta Camilla.
“ Ma noi…” farfuglio.
“ Noi parleremo domattina! Buonanotte!” taglia corto lei. Prendo la mia giacca incazzato nero e vado via sbattendo la porta.
 
[Daniele]
Finalmente quel rompiscatole se n’è andato! Ero abituato a quando Camilla viveva da sola o con quel coglione del marito che non c’era mai! Diciamo che prima di 5 anni fa non ero abituato a dividerla con nessuno e mi scoccia dover chiedere permessi per parlare con lei. E poi il permesso ad uno che non è nulla per lei! Sarà anche il padre di suo figlio,ma non è il suo fidanzato! E anche se lo fosse,non chiederei di certo l’autorizzazione a lui,come non lo facevo con quel Vellejo dei miei stivali! L’unico che può avere il diritto di proibirmi di vederla o di parlarle è suo figlio,ma da quello che ho capito,l’importante è non spaventarlo!
“ Adesso che Nicola è andato via,mi spieghi che hai?” mi domanda mettendosi a sedere di fianco a me sul divano.
“ Ancora non riesco a credere che fra tanta gente tu abbia concepito tuo figlio con quello! Per fortuna è il tuo ritratto e non del padre!” borbotto. Alza gli occhi al cielo.
“ Ed io non riesco a credere che lo scapolone più ambito di tutta Bogotà sia finito per diventare l’amante della fidanzata del Presidente ad interim dell’Ecomoda! E non dire che non è vero che vai a letto con quella! Maledizione,non lo capisci che vuole solo sistemarsi?” obietta.
“ Te l’ha detto Calderon,vero? L’attrezzo che gioca a fare il presidente lo sa?” le chiedo.
“ Nicola non è un attrezzo e non sa nulla. Non ancora! Mi conosci e sai che non amo vincere facile!” risponde.
“ Non che sia questo gran trofeo! Quindi ti sei innamorata!” borbotto. Che spreco! La conosco da sempre e non la capisco: prima quel Samuel, ora l’attrezzo,perché le piace buttarsi via così? Potrebbe ambire ad uomini migliori! È diversa dalle modelle che frequento,per qualche cm di troppo sul girovita non potrebbe mai sfilare,ma è bellissima,acculturata,intelligente,spiritosa,dolce…perché darsi via così? Che a gettare via la propria vita sia Patrizia,che è vuota e frivola,va pure bene,visto che qualsiasi cosa la vita le dia è praticamente un regalo; ma Cami no!
“ Si può amare davvero qualcuno che si conosce così poco? Mia madre gli ha portato i manuali che aveva comprato per Samuel e lui li ha accettati senza battere ciglio. Stavamo discutendo di questo quando sei arrivato! È che il suo tenere testa a te,a Marcella mi ha fatto credere che sarebbe riuscito a difendere i suoi valori,le sue idee,la sua personalità anche da mia madre ed invece…si è piegato al suo primo schiocco di frusta! Io voglio accanto un uomo che sia capace di infischiarsene del parere dei miei,del mondo,che difenda le sue idee se le ritiene giuste. Non voglio una copia di mio padre,che è la marionetta preferita di mia madre! Forse ha ragione il proverbio francese che dice che per conoscere bene qualcuno devi mangiare con lui una tonnellata di sale!” mi narra.
“ No,che poi ti viene l’ipertensione!” scherzo strappandole un sorriso.
“ Sono seria! Daniele,tu sei un uomo e sei il mio migliore amico,quindi sii onesto: c’è qualcosa di sbagliato in me? Sbaglio qualcosa con gli uomini? Invio loro messaggi sbagliati non riuscendo a renderli edotti sul mio sogno di crearmi una famiglia,sulla mia idea di non essere un burattino di mia madre? Sii schietto,per favore!” replica. Le poso la mano sulla guancia.
“ Assolutamente no. Non m’intendo di uomini scimmia come quel Nicola Mora o di buzzurri come Vallejo,ma no: tu non dai alcun messaggio sbagliato! Sono loro che sono dei cretini che non capiscono nulla! Il tuo unico sbaglio è che ti accontenti di materiale scadente come quei due. Ti piacciono gli scherzi della natura? È un surrogato della sindrome della crocerossina? Oddio,non che al Dr. Monster faccia male un po’ di galateo,ma dovrebbe essere una sua iniziativa,non un’imposizione dei tuoi assecondata da lui! Il tuo amico dovrebbe avere un po’ più spina dorsale. Non ne ha a sufficienza né per guidare l’Ecomoda né per essere il tuo uomo!” rispondo.
“ Almeno mi capisci. Forse è il tuo lato femminile!” risponde scherzando sul finale e facendomi ridere.
“ Tu hai paura che questo sia solo il suo primo << sì >>,seguito da quello per la casa in montagna come dono di nozze,quello per la scuola blasonata per Robertino,dal vivere magari tutti assieme nella villona dei tuoi,vero?” le chiedo comprendendo perfettamente cosa l’abbia fatta reagire in questo modo. Annuisce.
“ Solo che per l’ultima cosa vivrebbe da solo in quella casa con i miei: io finirei in un centro d’igiene mentale! Mia madre è una cara donna,ma…” la interrompo.
“ Va presa a piccole dosi!” completo la sua frase. Effettivamente è sempre stata un po’ dispotica!
“ Ancora non ci credo! L’ha pure ringraziata!” farfuglia ancora scossa. In effetti quei manuali non erano di certo un complimento,sebbene quel soggetto vada ripulito e civilizzato! Chiunque con un minimo di carattere si sarebbe offeso e glieli avrebbe infilati in un determinato posto!
“ Si può dire che è stato più resistente il tuo ex! A prescindere da come si concia,dalla sua vocina e dalla sua mancanza di classe,non è adatto a te. Sono certo che non avresti questi dubbi se non sentissi che è così! Ti attrae la sua dolcezza,come quella iniziale di Vallejo,ma la vostra diversità guarda dove vi ha condotti! Sì,l’attrezzo (e non dire che non è un attrezzo!) è dolce con te e con il bambino,ma non sarebbe meglio per voi un uomo un po’ meno creme caramel e leggermente più solido? Non dico algido,ma solido quel tanto che basta per formare una famiglia e rendervi felici?” rispondo.
“ Non che lui e la tua amante siano chissà quanto simili!” chiosa.
“ Comunque se la può tenere! È finita. Non sarebbe mai dovuta cominciare! Non ci tengo a rischiare di nuovo l’infarto per uno dei suoi tranelli. E poi mi ha mentito! Tu sei l’unica donna che non mi ha mai mentito!” replico poggiando il capo sulle sue gambe.
“ Ti ha mentito pure Maria Beatrice? E su cosa? Sul prezzo di un’operazione chirurgica?” ribatte con una punta di divertimento. Rido.
“ Scherzando c’hai preso! Ci vuole tanto ad essere sinceri con chi amiamo? Io cerco di non mentire mai su ciò che voglio e su ciò che provo! Non prometto mai matrimonio,figli,relazioni convenzionali alle donne con cui m’intrattengo; non prometto di raggiungere mete impossibili o di sposare qualcuno che non amo per ottenere la poltrona presidenziale; non nascondo il mio passato! Con le persone sono un po’ diretto, troppo rude e sfrontato,ma non ho mai cercato di passare per ciò che non sono!” rispondo. Poggia una mano sulla mia testa sfiorandomi la tempia destra con le dita.
“ Effettivamente sei una delle persone più dirette che io abbia mai conosciuto,anche se c’è da dire che a volte sei un po’ troppo diretto! Ho mentito anch’io. Non a te,ma ho mentito. Bobo non è figlio di Nicola. L’ho detto a Patrizia perché non volevo contattasse Samuel. È fidanzato con la mamma di un amichetto dell’asilo di Bobo,ma lui non lo sopporta. L’ho rivisto a Zurigo e mi fa schifo. Anche solo la sua voce mi fa schifo! Come si può provare tanto disgusto per chi un tempo hai amato tanto? A volte mi domando se l’ho amato davvero! Forse ero solo scossa perché Patrizia si era rivelata una finta amica fidanzandosi con Maurizio,che piaceva a me!” si sfoga. C’era da aspettarselo! Quel bambino non poteva avere davvero i geni di un tipo così brutto!
“ Quindi è figlio di tuo marito! Era quasi meglio l’attrezzo: brutto è brutto,ma almeno non è uno stronzo come il tuo ex!” borbotto.
“ Adesso è single Brickman. Pare sia sopravvissuto a Patrizia,anche se non garantisco per la sua psiche!” le rivelo facendola ridere. 6 o 7 anni fa mi ha praticamente fatto esplodere la testa a furia di parlarne! Ancora un po’ e me ne innamoravo pure io!
“ Lo so. L’ho rivisto. Un’altra infatuazione andata a male: avevo dei gusti davvero pessimi prima della maternità. Davvero mi piaceva un tipo così borioso?” replica. Sì,ti piaceva pure tanto!
“ Sì,le mie orecchie hanno quasi organizzato un party quando ti è passata la cotta per quello! Della serie << Evviva! Non saremo mai più tormentati da Brickman! >>,solo che poi nella vita di mia sorella è arrivata Patrizia e quindi Brickman è tornato!” rispondo un po’ acido ottenendo una risata e un buffetto delicato sulla spalla.
“ Quanto sei scemo!” esclama divertita.
“ Mi sei mancata!” le rivelo puntando il mento sulla sua coscia. È di certo l’alcool a farmi straparlare,ma è così: io e Camilla abbiamo sempre avuto un rapporto speciale,un tipo di legame che non ho mai avuto con nessuno al mondo!
“ Anche tu,ma non posso che prendermela con me stessa! E tu e Patrizia…insomma lei…” farfuglia.
“ Lei non è e non sarà mai nulla per me. Avevamo una buona intesa sessuale,ma nulla di più! Ha finto persino una gravidanza tentando di farsi mantenere a vita a Miami con 5000 dollari mensili più le spese!” le racconto.
“ Ha puntato sulla tua mancata voglia di paternità!” riflette.
“ Non sono di certo Erode! Non disprezzo l’idea di riprodurmi,ma non con Patrizia. Questo è poco ma sicuro! Non è che io detesti i bambini, ma nessun bambino sarebbe felice di avermi come padre. Sai benissimo come sono fatto e avrei qualche difficoltà ad interagire con un infante!” affermo risoluto.
“ Perché prima che restassi incinta tu mi vedevi adatta come madre? Fu uno shock persino per me!” replica. Effettivamente no! Camilla è sempre stata romantica e affettuosa a suo modo. Non è mai stata una tipa convenzionale e quando scoprii della sua gravidanza fu come se mi avessero detto dell’arrivo degli alieni sul pianeta Terra!
“ Eppure sono qui! Sono sicura che saresti un padre perfetto,un po’ pedante,ma credo che un fagottino tutto tuo potrebbe tirar fuori il tuo lato tenero! Non dirai a nessuno di Bobo,vero?” mi chiede. Poggio una mano sulla sua.
“ No. Non ho mai svelato a nessuno le tue confidenze. E poi tu stai per accogliere una mia confidenza a dir poco ingombrante,quindi ti devo qualcosa!” rispondo. Questa cosa in un certo senso,anche se in modo decisamente più ridimensionato,cambierà anche il suo mondo!
 
[Patrizia]
Mi alzo sorpresa dal divano quando odo il suono del campanello. Non credo sia Daniele! Era decisamente troppo alterato per tornare sui suoi passi,ma magari fra qualche settimana tornerà a ragionare! In fondo non può far saltare il nostro accordo così,non ora che rischio di restare anche senza fidanzato ufficiale per colpa di quella gattamorta!
“ Amore!” esclamo fingendomi entusiasta quando vedo Nicola sull’uscio di casa.
“ Posso entrare?” mi domanda. Annuisco facendogli spazio perché acceda al mio appartamento.
“ Non mi aspettavo passassi! Stai meglio?” replico quando si accomoda. Prendo posto sulle sue gambe.
“ Ti devo fare alcune domande su Daniele Valencia. Prima ero passato a trovare Bobo ed è arrivato da Camilla ubriaco perso!” afferma. Da Camilla? Daniele è andato da quella? E a far che?
“ E a fare cosa?” gli domanda confusa. Credevo la loro fosse una conoscenza superficiale,non che avessero tanta confidenza da presentarsi l’uno a casa dell’altra senza avvisare!
“ Erano molto amici prima che lei…che lei lasciasse Bogotà! Pare fossero molto legati!” mi spiega. E non l’ha mai trattata come una bambola gonfiabile! Lo credo bene…non credo possa mai trovarla attraente!
“ E allora cosa ti preoccupa? Se erano amici prima della sua partenza,cosa ti spaventa? Non implica che entri nella vita di tuo figlio! Il fatto che si conoscono vuol dire semplicemente che Daniele la conosce bene e lei conosce bene lui! Ti assicuro che Daniele non ha dimestichezza con i bambini,quindi non rischi che si affezioni a tuo figlio!” replico.
“ Lo conosci bene anche tu: è il fratello della tua migliore amica!” mi fa notare.
“ No,chiariamo,amore mio: io conosco Daniele in maniera superficiale proprio per il suo legame di sangue con Marce o per me sarebbe un perfetto estraneo! Sai anche tu quant’è scorbutico…ti pare sia facile avere anche solo un rapporto cordiale con uno così?” ribatto insabbiando ciò che davvero mi legava a Daniele.
“ Quindi pensi anche tu ci sia qualcosa sotto se con Camilla è diverso,no?” replica. Oddio,non penserà mica che fosse innamorato di lei? Ma l’ha vista la madre di suo figlio? Non ha classe,non ha stile ed ha diversi chili in più! Sarebbe come insinuare che un palato fine come Daniele possa trovare attraente una come Anna Maria,visto che come fisicità siamo lì!
“ Lo escludo. La tua amica aveva già i suoi chili in più prima della gravidanza,se ben ricordi,e dubito che Daniele la trovasse all’epoca e la trovi tuttora attraente! Ognuno ha i suoi gusti e le sue diottrie,ma non credo lei rispecchi i gusti di Daniele e credo che quest’ultimo ci veda piuttosto bene o non potrebbe lavorare al Ministero con i conti senza un bel paio di occhiali!” rispondo beccandomi un’occhiataccia.  
“ Perché devi offenderla così? E poi magari al dottor Valencia piacciono le donne più formose! O conosci i suoi gusti in fatto di donne?” obietta. Mi ha messa all’angolo.
“ Abbiamo avuto una relazione prima che conoscessi te. Un bel po’ di mesi fa,ad essere precisi. Come vedi,è impossibile che gli piaccia la madre di tuo figlio!” replico narrandogli solo una parte di verità. Mi sposta dall’altra parte del divano e comincia a girovagare per il salotto come un animale in gabbia.
“ PERCHÉ NON ME L’HAI DETTO? E MENOMALE CHE LO CONOSCEVI SOLO SUPERFICIALMENTE!” si altera.
“ Ed è stata solo una conoscenza superficiale,visto che Daniele Valencia non permette a nessuno di scalfire il ghiaccio che lo avvolge. Non volevo t’ingelosissi né che ne parlassi con lui! Ha così tanto cattivo gusto che ti avrebbe fornito i dettagli!” invento.
“ Perché così è meglio,no?” obietta sarcastico. Alzo gli occhi al cielo.
“ Comunque se vuoi sapere davvero cosa c’è fra i due,l’unica a cui puoi chiederlo è Marce!” lo indirizzo.
“ Considerata la confidenza e il rapporto idilliaco fra me e la tua amica,siamo a cavallo! Io torno a casa!” replica.
“ Non resti a dormire?” gli domando lasciva.
“ Voglio assorbire da solo questa rivelazione! Avresti dovuto dirmelo dall’inizio!” risponde prima di andarmene lasciandomi una carezza sulla guancia. Ma roba da matti: lui scodinzola dietro a quella ed io sono quella che sbaglia! Che poi fosse almeno bella quella lì!
 
[Armando]
Non c’è mica bisogno di guardarmi come se le avessi confessato di avere un terzo occhio,però! Sì,mia sorella purtroppo aveva frequentazioni vampiresche prima di abbandonare la Colombia,ma non è il caso di fissarmi così! Tanto più che il sottoscritto non le ha mai approvate!
“ Scusa,è che non mi pare abbiano molto in comune!” farfuglia notando il mio essere in attesa di una sua reazione.
“ Lo sanno loro di cosa riuscissero a parlare per intere serate senza annoiarsi. E la cosa che più ti sbalordirà è che Daniele Valencia con lei era quasi umano. Nel senso che non era stronzo come con noi comuni mortali!” rispondo.
“ No,va beh questa è fantascienza! Tanto più che tua sorella non è come la bionda finta o come Marcella,tutta perfettina. O l’ha cambiata la gravidanza?” replica.
“ No,mia sorella è sempre stata così sia per la stravaganza che per i chili in surplus!” rispondo.
“ Certo che è abbastanza eclettica in fatto di amicizie maschili: passare da Daniele Valencia a Nicola sarebbe come passare dal vino all’acqua, dal giorno alla notte,dall’Inferno al Paradiso!” commenta.
“ Come credi l’abbia accolta?” mi domanda. Mah…in questi giorni non l’ha proprio nominato!
“ Di certo non recupererà l’amicizia minacciando di mandarmi in carcere!” rispondo.
“ A me preoccupa come si rapporterà al bodyguard di Camilla: il piccoletto! Ce lo vedi Daniele Valencia rapportarsi a Bobo?” replica. No! Direi proprio di no!
“ Già! Bobo è così legato a sua madre che non permetterà mai a quel cretino di rientrare nella cerchia delle amicizie di mia sorella!” mi rassereno. Ci manca solo questa! Quell’amicizia non mi è mai andata giù. Era uno dei soli punti in comune che avevo con Marcella!
 
[Roberto]
“ Decisamente diverso da quel Samuel! Hai visto come ha accettato il nostro pensiero?” esclama mia moglie parlando di Nicola Mora. Meno entusiasta era nostra figlia!
“ Camilla non pareva propriamente concorde con la nostra iniziativa di omaggiare il dottor Mora e Robertino!” obietto.
“ Camilla ha solo fatto la sostenuta. Sai com’è fatta e vuole solo farcela pagare per questi 5 anni! Vedrai che con il tempo accetterà il nostro ramoscello d’ulivo verso il dottor Mora e la smetterà di essere così ostile,anche solo per il bene del bambino!” replica ottimista.
“ Anche perché io non so davvero come muovermi con lei. Mi pare che ogni gesto lo veda come un’offesa,un tentativo di comprarla…” mi lamento. Come deve fare un povero padre a rimediare ai suoi errori?
“ Ammetterai che è sempre stata così orgogliosa e testarda! Vedrai che prima o poi le passerà. In fondo con il dottor Mora come mediatore le cose non potranno che migliorare! Come genitore di Bobo è quello meno ostile!” risponde Margherita. Già,mi pare il più conciliante. Ed è paradossale se si pensa che l’altro genitore di Bobo è nostra figlia e dovrebbe essere lei quella predisposta per natura dalla nostra parte!
“ Chi l’avrebbe mai detto che avrei reputato una fortuna la paternità del nostro nipotino ad opera di Nicola Mora?!” commenta mia moglie. Io no di certo! Ancora sto assimilando la parentela!
“ Pensare che sognavamo qualcosa di diverso per lei! Ed invece s’infatua sempre di soggetti improbabili!” convengo.
“ Il tuo sogno era di vederla con…” lascia in sospeso la frase.
“ Già! Ma è tanto responsabile sul lavoro quanto risulta superficiale nella vita privata. Per Camilla non va bene! Gli voglio bene come ad un figlio,ma non è il candidato ideale per un futuro con Camilla!” rispondo. Ci manca solo questa!
 
[Sandra]
Dovrei trovare qualcuno in grado di psicoanalizzarmi e spiegarmi in parole povere come sono finita in questo casino! Chi me lo doveva dire che sarei finita nel tempio della seduzione di Mario Calderon e che sua madre sarebbe riuscita ad infilarmi in questo casino? Mi ha talmente tramortito di chiacchiere che oramai ho impostato il << Sì >> automatico e alla domanda << Quindi dorme qui? >> la conferma è uscita prima che il mio cervello elaborasse il quesito. Perché io?
“ Da che lato dormi lo so già. Vuoi qualcosa per la notte?” mi domanda quel debosciato uscendo entrando in camera solo con i boxer. Arrossisco imbarazzata distogliendo lo sguardo.
“ Tipo cambiare le lenzuola per evitare le piattole? O magari volevi offrirmi uno dei souvenir lasciati qui dalle tue amanti? No,grazie! Dormirò vestita!” replico scandalizzata. Sospira seccato.
“ Cambiamo queste lenzuola! Volevo darti magari una mia camicia lisa. Sarebbe lavata,quindi niente piattole!” borbotta infilando il capo nell’armadio per cacciare una parure di lenzuola ed una camicia celestina.
“ Così lo interpreti come un invito a consumare e mi accusi di averti provocato! I miei vestiti vanno benissimo,grazie!” rispondo.
“ Puoi metterti questa benedetta camicia senza intavolare una polemica anche su questo? Mi hai già dato la razione di veleno quotidiana a tavola!” replica seccato. Afferro quell’indumento per portarlo con me in bagno.
Vi entro per poi chiudere a chiave la porta e scorgo accanto al bicchiere degli spazzolini,uno spazzolino rosso ancora nella sua confezione. Immagino che il bicchiere veda per la prima volta un altro spazzolino a parte quello del dottor Calderon. Mi lavo in fretta i denti ed alla medesima velocità mi cambio sperando in cuor mio che questa camicia copra a sufficienza. La mia altezza non l’ho mai considerata un vantaggio. Mi ha sempre creato problemi sia con l’altro sesso che con le taglie dei vestiti!
Quando ritorno in camera le lenzuola sono diverse e lui è già seduto sul suo lato del letto sotto le coperte. Si volta a fissarmi schioccandomi un’occhiata di gradimento che ricambio con un’occhiataccia. Speriamo si addormenti presto! Non voglio trascorrere tutta la notte a litigare!
“ Chi l’avrebbe mai detto che saresti finita nel mio letto?!” ironizza. Signore,dammi la forza di non andare in cucina,afferrare un coltello ed evirarlo! Questo riesce a farmele girare più della bionda finta!
“ Mia madre crede davvero io sia come tu mi hai descritto a tavola!” afferma serio. Forse fa uso di droghe! Non credo si possa conoscere così poco un figlio nato dal proprio ventre! Persino la signora Margherita sa perfettamente che il dottor Armando non è di certo un santo!
“ Il risveglio per quella poveretta sarà molto triste. Mi dispiace solo di essermi fatta convincere ad ingannarla: ha già un figlio pessimo,non merita di essere presa in giro!” rispondo infilandomi nel letto a debita distanza da lui.
“ Da questa storia la mia autostima ne uscirà rafforzata,non c’è che dire!” borbotta sarcastico.
“ Sono obiettiva. Se vuoi dei complimenti: o porti qui un clone munito di coscienza o ti trovi un’altra finta fidanzata!” rispondo sdraiandomi e rannicchiandomi su me stessa dandogli le spalle. Ma roba da pazzi!
Spegne la luce e si sdraia anche lui. Lo sento muoversi facendo traballare tutto il letto. Ci mancava solo che fosse insonne! Andiamo bene! Sento la sua presenza a pochi centimetri da me e mi irrigidisco sebbene non mi stia toccando. Il cuore prende a balzarmi in petto e spero si allontani. Ho già toppato alla grande una volta e non ripeterò l’errore.
“ Grazie per esserti prestata alla recita!” farfuglia poggiando una mano sul mio avambraccio per poi scostarla velocemente e tornare sul suo lato del letto. Come rispondere a tale esclamazione? Non lo so. proprio per tale motivo l’unica scelta sensata è fingere di essermi già assopita.
 
[Marcella]
Chi me lo doveva dire che a meno di 2 settimane dalla rottura con Armando sarei stata classificata << nuora >> nella testa di un’altra donna diversa da Margherita,colei che è stata per me come una seconda madre? No,non me l’aspettavo! A volte mi domando se non è stata l’amicizia dei miei genitori con i Mendoza a farmi vivere nell’illusione che sarei divenuta la prossima signora Mendoza! Se i miei non fossero stati così legati a Roberto e Margherita,mi sarei innamorata ugualmente di Armando? No,forse no. Era il loro sogno,ma ora cosa penserebbero di Ricardo,di come Armando ha ridotto l’Ecomoda e la nostra storia? Cosa penserebbero della lite scoppiata oggi fra me e Daniele? Cosa penserebbero delle continue operazioni chirurgiche di Bea?
“ A che pensi?” mi domanda Ricardo carezzandomi una ciocca di cappelli.
“ Ai miei genitori. Rimpiango ogni giorno di averli persi,ma da quando è successo quello che è successo con l’Ecomoda,una parte di me è felice che non stiano assistendo a questo sfacelo. Forse è brutto da dire,ma non sarebbero felici di assistere alle liti fra me e Daniele, all’Ecomoda con a capo quel clown e finita nelle mani di quello sgorbio,alle persone che ridono di noi!” gli spiego.
“ Se la storia fra quella donna e Armando dovesse rivelarsi seria,sarai costretta a sopportarla,lo sai?” mi fa notare. Sempre che Margherita non li diseredi! E in più con questa nuova lite con Daniele,non posso neanche appoggiarmi a lui nel caso in cui volessi andarmene!
“ Non è questo il problema. Non sarebbe la padrona,quindi va bene,posso tollerarlo. Io rivoglio la mia azienda. mio padre ha impiegato tempo e denaro lì dentro e non posso permettere che quella combriccola di morti di fame me la porti via! Sì,Beatrice sarà un’economista in gamba,ma non è una Mendoza né una Valencia,quindi non può restare la proprietaria dell’azienda dei miei genitori! Nel caso in cui i Mendoza la pensino diversamente sarò costretta a vendere le mie quote ed investirle in altro!” rispondo.
“ In altro…tipo? Cosa ti piacerebbe fare?” mi chiede. Lo fisso. Armando non me l’ha mai chiesto!
“ Disegnare. Adoro disegnare! Non fraintendermi,adoro il mio lavoro,ma mi piace disegnare!” rispondo.
“ Meglio non dirlo a Lombardi o penserà che vuoi fregargli il lavoro e ti avvelenerà con della cicuta nella valeriana!” scherza facendomi ridere a crepapelle.
 
[Camilla]
Si è addormentato come un ciocco con la testa sulle mie gambe stringendo con la mano chiusa a pugno la gamba del mio pantalone della tuta. È anche vero che gli stanno piovendo addosso tante di quelle batoste,che lo capisco. E non può dividere il peso di questa storia né con quella testa vuota di Maria Beatrice,che approfitterebbe della questione per regalarsi una nuova operazione chirurgica dando la colpa allo shock per la notizia,né con Marcella che è anche provata da quello che è accaduto con Armando ed ha pensato di fidanzarsi con un altro disgraziato. È sempre stato così da quando Giulio e Susanna sono morti: il poverino ha sempre dovuto pensare a tutto da solo cercando di proteggere quelle due svitate dal combinare guai. Credo che sia anche questo ad influire sulla sua paura di crearsi una famiglia: in quel caso le persone a cui badare si moltiplicherebbero e forse ha paura di soccombere sotto il peso di tutte quelle responsabilità! Non che le donne che frequenta rappresentino propriamente le candidate ideali con cui metter su famiglia: sono donne che hanno bisogno loro stesse di qualcuno che le guidi, quindi come potrebbero essere d’aiuto a Daniele?  Già una come Patrizia Fernandez,che dopo il divorzio non è riuscita a badare alla sua vita finendo per indebitarsi fino al collo,come potrebbe mai assumersi la responsabilità di un bambino?  
“ Menomale che sono tornata o chissà come avresti fatto da solo! Non credo la first lady sarebbe riuscita a sostenerti né per la sbronza né per il resto,considerato che la stessa pare perennemente sbronza anche quando è sobria!” mormoro poggiando la mano sulla sua testa.
“ Domani ti sveglierai con un enorme cerchio alla testa! Povera Nancy che dovrà sopportare le tue grida per tutta la giornata! Non vorrei essere nei suoi panni…forse non mi entrerebbero! È ancora infatuata di te? Mah…come fai a farle cadere tutte come pere? Poi sono io quella che si fissa con i tipi strani,eh? Dovremmo fondare un’associazione!” continuo il mio monologo.
“ Che poi se parli con tutte loro,ti descrivono come burbero,misantropo…s’infatuano di te,ma non ti conoscono neppure per come sei davvero! Se solo tu cercassi di essere un po’ più umano con tutti e non solo con me,sarebbe una gran cosa,sai? Già mi figuro la faccia di Bobo domattina quando si sveglierà e ti troverà qui,considerata la dimestichezza che hai dimostrato con lui! Lo sai vero,che se non cercherai di avere almeno un minimo di dolcezza con Bobo non potremo più incontrarci assiduamente come facevamo prima che andassi via? Il bello è che con tutto quello che ti è capitato anche solo nella giornata di oggi,non me la sento neanche di chiederti una cosa simile! Hai già tanti grattacapi di tuo! Spero che un giorno mi spiegherai cosa ho fatto di male perché tu mi tagliassi fuori dalla tua vita da un giorno all’altro. Mi sono sentita così sola! Quando in astratto immaginavo la maternità,pensavo ti avrei avuto accanto,che i miei figli ti avrebbero considerato uno di famiglia ed invece non hai visto Bobo nascere e quando siamo tornati qui l’hai pure spaventato!” proseguo come se potesse ascoltarmi.
“ Mamy,perché…” Bobo attraversa il corridoio stropicciandosi l’occhietto ed interrompe la milionesima domanda della sua vita quando vede Daniele addormentato. Si avvicina incuriosito.
“ Parla piano,amore!” mi raccomando.
“ È molto morto?” mi domanda puntellando con forza l’indice sulla sua guancia e non notando alcuna reazione nel povero ignaro Daniele. Mi scappa quasi da ridere.
“ No,amore. Sta solo dormendo profondamente! Quando dorme così non lo svegliano neppure le cannonate!” gli spiego trattenendogli le mani affinché non lo svegli. Daniele ha dato dimostrazione di non saperci fare molto bene con i bambini e in aggiunta,quando viene svegliato dopo una sbronza,non è di buon umore già di suo,quindi il mix può essere decisamente catastrofico.
“ Posso gettargli l’acqua fredda in faccia?” mi domanda. Ma che diavolo di domanda è?
“ No! Non credo sia il caso!” rispondo ancora basita dalla domanda.
“ E quella calda?” replica.
“ Neanche quella calda!” rispondo.
“ Posso tirargli il nasone?” mi domanda. Ma che diavolo!
“ No. Daniele sta dormendo perché ha avuto una giornata difficile!” gli spiego.  
“ E un lettino dove dormire non ce l’ha? Perché dorme con la testa sulle tue gambe?” replica.
“ Perché stavamo parlando,lui era molto triste e stanco e si è addormentato. Amore,vai a nanna,ok? Appena riesco a liberare le mie gambe dalla testa pesante di Daniele,ti raggiungo,promesso!” ribatto. Annuisce prima di schiacciargli la punta del naso con l’indice per poi correre via. Alzo gli occhi al cielo divertita.
Mi decido a mettere da parte l’orgoglio e a chiamare Nicola. Sì,non mi scende la sua remissività a mia madre,ma dobbiamo pur chiarire e non credo che il coma profondo di Daniele possa valere come testimoni,quindi l’ideale è una telefonata notturna. È sicuramente meglio che chiarire domani in azienda dove anche i muri hanno le orecchie!
“ Nicola,ascolta,forse ci sono andata giù un po’ pesante prima,ma mi fa salire il sangue al cervello che tu abbia accettato quei libri!” esordisco quando accetta la mia telefonata.
“ Nicola sta dormendo. Credo abbia bisogno di un meritato riposo!” mi comunica la vocina inconfondibile di Patrizia Fernandez. Immagino non sia con lui nel ruolo di segretaria!
“ Ed hai pensato di rispondere al suo cellulare!” bofonchio sconvolta. Mi sfugge una lacrima,che asciugo con la manica della mia felpa.
“ Certo! Ti ricordo che è il mio fidanzato! Se vuoi vado a svegliarlo!” replica.
“ No,non è nulla di urgente,Patrizia. Ho sbagliato io a chiamarlo a quest’ora. Gli parlerò domani! Buonanotte!” rispondo prima di riagganciare. Possibile che mi sia sbagliata tanto su di lui? Che sia bastato un minuscolo screzio per finire di nuovo a letto con quella? Prima mi ha deluso accettando di diventare la statuina di creta di mia madre e poi alla prima lite è corso da quella per farsi consolare! Ha ragione Daniele nel dire che gli uomini me li cerco col lanternino!
 
[Nicola]
I sospiri che emette mentre sono dentro di lei ed accarezzo il suo corpo,mi mandano in visibilio. Posso finalmente accarezzare le sue morbide curve,le sue gambe,il suo seno,posso perdermi in lei. La desidero come non ho mai desiderato nessun’altra (non che abbia poi molti termini di paragone). Ormai il suo profumo è la sola fragranza presente nelle mie narici,c’è dovunque ed è di certo l’aroma del paradiso. Un paradiso di liquirizia e vaniglia.
La sua mano si insinua tra i miei capelli,sfiorandomi dolcemente la nuca mentre con l’altra mi accarezza la schiena lungo la colonna vertebrale provocandomi i brividi. Mi ritrovo a baciarle le labbra lentamente,assaporandole con calma,senza fretta,godendomi il suo sapore ed il calore della sua bocca.
Appoggio la fronte sulla sua concedendo ai nostri sospiri di mischiarsi mentre mi muovo dentro di lei. I suoi occhi si aprono per un attimo, quel tanto che basta perché io mi perda in quel verde meraviglioso,quel verde che sembra ancora più luminoso adesso che la sto facendo mia.
Le accarezzo le cosce lentamente,esplorandone ogni angolo prima di risalire ai suoi fianchi morbidi e meravigliosi.
“ Ti voglio!” mugugno delineando il suo viso con dei piccoli baci.
“ Mi hai. Sono tua!” ansima al mio orecchio facendomi completamente perdere la testa. Sto facendo l’amore con una donna stupenda che occupa tutti i miei pensieri da un po’ di tempo e ancora non posso crederci. La sua pelle sembra bruciare al mio tocco delicato che precede leggeri baci sulla sua pelle. Un nome esce in un sospiro da quella bocca meravigliosa raggelandomi.
“ Ti amo Daniele!” ansima. Mi rendo conto solo adesso che è lui che la sta baciando,accarezzando,che sono i loro corpi quelli avvinghiati. Mi sveglio di soprassalto e la mia fronte è sudatissima. Anche il mio pigiama è pregno di sudore.
Emetto dei respiri lunghi e profondi con la mano sul petto per tentare di calmarmi. Un incubo. Mai avrei pensato che una giornata iniziata così bene potesse terminare con un incubo. Ed invece quel cretino ubriacone ha rovinato tutto! Perché Camilla non mi ha detto della loro amicizia così profonda? Le ha fatto tanto male non avere il suo sostegno 5 anni fa da non volerne più parlare perché tale evento le causa ancora sofferenza? Per quel tipo era davvero solo amicizia o il suo essere umano solo con lei equivaleva ad altro? Se ne sarà andato da casa di lei?
“ Tesoro,tutto bene?” mi domanda mia madre. Dev’essere entrata in camera mia mentre ero assorto dai miei pensieri. Daniele Valencia,la sua arroganza,la sua presunzione,le sue parole non riesco a dimenticarle. Si è comportato come se fosse l’unico ad avere diritti su di lei!
“ Sì. Ho solo avuto un incubo!” borbotto.
“ Sicuro che il lago non ti abbia fatto male?” mi chiede.
“ No. Mi sono divertito molto con Camilla e Bobo!” le rispondo.
“ Il disastro è arrivato dopo!” farfuglio fra me e me.
“ Disastro? Ossia?” mi domanda.
“ Io e Camilla avevamo fatto dei passi in avanti. Mi aveva persino preparato lo spazzolino per le volte in cui mi sarei fermato da loro,ma poi sono arrivati i suoi genitori!” esordisco.
“ Ti hanno trattato male?” mi domanda seccata. In fondo sono pur sempre il suo bambino!
“ No,anzi. Mi hanno (in un certo senso e molto alla larga) accettato e consegnato una specie di lasciapassare per il loro mondo (un lasciapassare che,fra le tante,ho dimenticato da Camilla),ma Cami si è arrabbiata. Mi ha praticamente dato della << marionetta >>! Mi ha accusato di essere pronto a scattare ad ogni ordine di sua madre come fossi un soldatino. Stavamo discutendo ed è arrivato il suo migliore amico ubriaco come una spugna. Hanno un rapporto molto stretto!” le narro.
“ Tanto stretto da farti ingelosire!” ne deduce mia madre.
“ L’ha abbracciata,l’ha accarezzata,le ha detto di volerle bene. Mamma,quell’uomo scommetto che non ha mai detto neppure alle sorelle di voler loro bene,quindi perché a Camilla? Cosa prova per Camilla? E lei per lui? È stata così accudente,materna…” replico.
“ Accudente e materna non mi paiono sinonimi di << innamorata >>. È accudente e materna come tutte le donne dopo la maternità!” mi fa notare. Peccato che quello non sia suo figlio!
“ Da quello che si sono detti,lei è sempre stata così accudente e materna con lui. L’ha sempre aiutato a riprendersi dalle sbronze,dalla morte dei suoi,quindi non è la maternità ad averla resa così amorevole con lui!” obietto.
“ Devi parlarle!” mi consiglia.
“ E non è solo questo. Quando sono uscito da casa sua,sono stato da Patrizia e credo di aver perso lì il mio cellulare,cosa che domattina scatenerà un altro pandemonio. Per quanto è vendicativa,come minimo me lo restituirà dinnanzi a Camilla,che capirà chissà cosa e avrà un nuovo motivo per essere in collera con me,andando così a piangere dal suo amico!” rispondo.
“ Prevenire è meglio che curare,no? L’unica è andare da lei di buon mattino e parlarle. Non essendoci terzi incomodi,avrai modo di spiegarle e almeno capirà che fra te e questa Patrizia non c’è stato niente. Perché non c’è stato nulla,no?” replica mia madre.
“ No,nulla di ché!” le rispondo.
 
 
Capitolo terminato! E finalmente è arrivato questo nuovo capitolo. Non aggiornavo da una vita,ma gli impegni e la mancanza di ispirazione mi hanno frenato per un bel po’ di tempo! Poi una mattina mi sono alzata e puff…ho dato una sterzata diversa alla trama che da questo capitolo in poi procederà in una direzione decisamente diversa dalla trama originale per alcuni personaggi! Il primo mistero riguarda Daniele e cosa l’abbia portato a bere così tanto. Lui è un uomo così posato e controllato ed è finito addormentato col capo sulle gambe della povera Camilla, che al momento risulta furente con Nicola (reazione forse un po’ esagerata,ma Camilla è fatta così). Nicola ha esagerato a correre subito dalla first lady e chissà se riuscirà a farsi perdonare da Camilla! Cosa pensate abbia portato Daniele ad allontanarsi di botto da Camilla 5 anni prima? Si accettano teorie,chissà che qualcuna non ci azzecchi! E Bobo come prenderà l’amicizia fra sua madre ed un uomo così glaciale come Daniele? A proposito di mamme,ne sono arrivate 2. La madre di Mario ha dato uno scossone a quei due,ma c’è da capire se in positivo o in negativo: il patto stipulato fra Sandra e Mario porta una data di scadenza alla loro vicinanza,ma andrà davvero così? La madre di Ricardo la conoscerete meglio nel prossimo capitolo sebbene abbia scosso non poco Marcella. Spero non impiegare un altro secolo ad aggiornare,quindi a presto!
 

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