Nuova vita per Junior

di Sylvesteraddicted_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Novità ***
Capitolo 2: *** Primo mese ***



Capitolo 1
*** Novità ***


“Papà, papà!” Esclamó Silvestrino.
”Si, figliolo? Rispose il padre.
”Guardami, ho appena preso un topo, e adesso è il mio  migliore amico!” Disse il figlio.
U
Silvestro lo guardòardó e la sua espressione era decadente.
”Oh mio dio! Cosa ho sbagliato?




Silvestrino lo guardò perplesso. 
”Oh figlio mio, i topi non sono amici ma cibo, noi siamo gatti e i gatti cacciano i topi, i pesci e gli uccelli!”

”Ma papà, caro papà.. io capisco quello che dici, però io amo tutti gli animali e non voglio ucciderli!”
 
Silvestro si mise una mano sulla faccia, incredulo.
”Okay, guardami negli occhi! Tu sei un gatto o no?”
”Si papà, ma non voglio commettere un crimine!!”

”Sinfonia di sogliole siamesi..cosa ho sbagliato? Cosa ho sbagliato??”

”Mi dispiace papà, ma dove sta il problema?”
”Dove sta il problema? Ho cresciuto un figlio che non vuole essere un vero gatto, ecco dove sta il problema!”

”Papà?” Chiese lui.

”Si?”
”Posso farti una domanda?”
”Certo!”
”Chi è per te un vero gatto? Esiste un vero gatto oppure esiste solo quello che tu vuoi credere che sia? Pronunció tristemente il figlio.

Silvestro rimase di stucco. Fu così meravigliato da quanto fosse maturato nonostante la tenera età.

Mentre i due stavano parlando.

”Ehm, Silvestro?”

Sylvia lo chiamò all’improvviso.

”Oh tesoro, arrivo subito!”

”Okay papà. Tu non mi accetti per quello che sono. Ti odio.”

Cosi Silvestrino corse via dalla stanza, passando accanto a sua madre.

”Che cosa è successo?” Chiese Sylvia.

”Oh niente....” Rispose Silvestro.
”Andiamo Sil, ti conosco!”
”Forse, sono stato un po’ duro con lui.. lo amo con tutto me stesso!”

”Lo so, ma dovresti essere più comprensivo con lui, ha solo tre anni e mezzo..”

Silvestro era molto triste. Lo amava e non avrebbe voluto parlargli in quel modo. Doveva rimediare.

”Cucciolo?” Disse bussando alla porta della sua camera.

Silvestrino stava giocando sul pavimento coperto da un tappeto rotondo tutto colorato, con le sue costruzioni
”Mi dispiace tanto, papà non voleva dire quello che ha detto, tu sei speciale!”

”Perché non mi accetti?” Urló il piccolo.













”Tu sei perfetto, ti voglio tanto bene e ho sbagliato! Non mi importa se non vuoi cacciare gli uccelli o i topi! Tu sei mio figlio e sono fiero di te. Tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita!”
Silvestrino rimase senza parole.

”Tu sei il mio piccolo- grande eroe! Ma se ora non hai voglia di parlare con me, lo capisco.”

Aprì la porta per andarsene, ma venne bloccato dalla manina di suo figlio.
”Papà sei il numero uno!”
Silvestro aveva gli occhi lucidi. Prese suo figlio è lo abbracció forte.
”A proposito, non pensi che sia ora del tuo sonnellino?”
”Ehm, forse..”

Il piccolo si addormentó tra le sue braccia e Silvestro lo mise delicatamente nel suo lettino baciandolo sulla fronte.

”Silvestro!” Esclamó Sylvia.

”Sinfonia di sogliole siamesi! Mi hai fatto paura!”

”Scusami!”
”Parliamo a bassa voce o si sveglierà..sssh.”

”Cosa volevi dirmi prima?” Chiese lui.
”Oh.. si! Ho una notizia!”

”Cioè?”
”Sono di nuovo incinta!”

”Coosa?!”
”Sssshhh.. sveglierai Silvestrino!”

”Oh.. Sinfonia di sogliole siamesi, avremo un altro bebé??”

”Si Sil... Silvestrino molto presto avrà una sorellina o un fratellino!”

Silvestro la strinse a sé. Era stata una bella sorpresa. Entrambi erano felici che a breve sarebbero diventati di nuovi genitori.


Ma ora.. come dirlo a Silvestrino ?






 

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Capitolo 2
*** Primo mese ***


Primo mese

 

Il giorno seguente il sole entró fitto attraverso le finestre, e sembrava l’inizio di una bellissima giornata.

 

Silvestro e la sua famiglie glia vivevano in un grazioso quartiere nonostante fosse vicino alla periferia. 

 

Appena il sole sfioró il musetto di Silvestrino, non si svegliò ma bensì tornò a dormire.

 

“Buongiorno...” disse Silvestro.

 

“Mmmhh... buongiorno a te..” Rispose lei.

 

Lui si alzò e si diresse in cucina.

 

“Silvestroo?”

 

“Si??”

 

“Non dimenticare il caffè!” Ululó lei dalla stanza. Per poi crollare di nuovo nel sonno.

 

Silvestro rise.

 

“Ho preparato la colazione!!” Esclamó lui.

 

“Colazione??”

Titti era li. 

Si era posto sul davanzale della finestra.

 

“Pennuto? Cosa ci fai qui?” Ringhió Silvestro sorpreso.

 

“Blutto gattaccio cattivo! Vuoi giocale con me? Plendimi plendimi!”

 

“Assolutamente no! Sono....”

E iniziò a contare con le dita..

 

“Ehm.. non ricordo! Ma non tocco un canarino da tanto tempo! Tu non sei più la mia debolezza!!”

 

“Povelo gattone.. quindi non ti piaccio più ?” Chiese il canarino.

 

“Sparisci passeraceo dei miei stivali !”

 

E in quel momento la sua “S” pronunciata era più marcata che mai.

 

Titti volò via dalla finestra e si posò sul muretto che dava verso la stanza di Junior.

 

“Sto bene, sto bene.. è solo Titti, non fa paura... sto bene!” Disse Silvestro.

 

“Sylvester?” Lo interruppe Sylvia.

 

“Tutto bene?”

“Oh.. si..”

“Sei sicuro??”

 

“Certo tesoruccio.. è solo cibo... ehm.. è solo Titti! Ha,ha,ha!! Ehm, vado a svegliare Silvestrino, okay?”

 

Sylvia rimase perplessa.

“Ehm.. okay.. ti aspetto in cucina!”

 

“Si tesoro.... ehm ehm.... Oh junioor??”

 

Silvestrino lentamente, si svegliò.

 

“Buongiolno Juniol!”

 

“Titti? Titti! Sei venuto a giocare con me ??”

 

“Oh si!!”

Entrambi giocarono insieme, ridendo e scherzando.

 

“Oh Titti! Ti voglio bene!! Sei così divertente!”

 

“Silvestrino? Sei sveglio? La colazione è... cosa??”

 

Silvestro vide la scena.

 

“Buongiorno papà! Stiamo giocando insieme!!”

 

“Sinfonia di sogliole siamesi!”

 

I suoi occhi divennero ardenti.

 

“Devo averlo! Ti prendo! Ti prendo!” Urlò rabbiosamente.

 

“Nooo, papà! Fermati!! Per favore!”

 

“Silvestro?!!” Urlò Sylvia.

 

Lo prese per la cosa e i suoi occhi tornarono normali.

 

“Che diamine sta succedendo qui?” Ringhiò lei.

 

“Oh oh mi è sembrato di vedere un gatto!! Huahahahaha...” rispose Silvestro.

 

“Okay.. questo, non va bene..” Rispose lei confusa.

 

“Ci sei caduto di nuovo? Ancora con questo canarino??”

 

Titti si mise ad osservare le loro espressioni.

 

“Avanti, vieni con me. Andiamo in cucina okay? E.. Silvestrino!”

 

“Si mamma?”

 

“Chiudi la finestra e vieni a fare colazione..”

 

“Okay mamma! Ciao ciao titti, ci vediamo alla prossima avventura!!”

 

“Non mancheló!! Ciao ciao juniol!”

 

Silvestrino prese la mano di sua madre e la segui verso la cucina.

 

“Non so cosa mi sia preso..” disse Silvestro frustrato.

 

“Ora è tutto apposto..”

 

“Mamma? Che cosa c’è che non va in papà ?”

 

“Oh nulla, papà ha perso il controllo tutto qui...bene, ora facciamo colazione!”

 

La famiglia si riunì per mangiare: caffè a volontà, latte macchiato al cacao per junior e tante altre leccornie.

 

“Ti piacciono i pancake junior? Chiese Sylvia.

 

“Si mamma!!”

 

Silvestro accarezzó la testolina del figlio e si mise a ridere.

 

“Vuoi altro caffè Sil?”

 

“No, grazie..”

 

“Tutto okay tesoro?” Chiese lui.

 

“Si.. certo... perché ?”

 

“Sai, sei un po’ verde!”

 

“Verde? Cosa stai....oh”

 

“Sylvia?”

 

“Credo che darò di stomaco!!”

 

Sylvia corse verso il bagno con una mano che premeva sullo stomaco. 

 

“Ehm... papà che cos’ha la mamma?”

 

“Oh niente figliolo.. lei ha mangiato troppo in fretta! Avanti finisci i tuoi pancake!!”

 

“Va bene papà..”

 

Nel frattempo si diresse davanti alla porta del bagno.

 

“Tesoro? Tutto okay?”

 

“Ehm... credo di sì...forse..”

 

“Sei sicura?”

 

“No!”

 

E un altro conato di vomito la sopraggiunse.

 

“Sinfonia di sogliole siamesi.. ti aspetto qui okay?”

 

Poco più tardi...

 

“E adesso? Stai bene?”

 

“Si... ora va meglio..”

 

“Silvestrino ha chiesto di te..”

 

“Com’è dolce! Comunque, è solo il primo mese e ho già nausee simili.”

 

“Tranquilla tesoro, andrà meglio!”

 

“Lo spero davvero!”

 

“Assolutamente tesoro!” Rispose lui, rassicurante.

 

“Quando aspettavo Junior, erano appena accennate queste nausee..”

 

“Papà papà! Ho appena finito i miei pancake!!”

 

“Oh questo sì che è il mio campione!! Dove sono?”

 

“Nel mio piccolo stomaco!”

 

“Silvestro lo prese in braccio.

 

“Mamma stai bene ora? Hai mangiato anche tu troppo pancake?”

 

Silvestro rise e Sylvia bacio Il figlio sulla fronte.

 

“Andiamo figliolo va a giocare!”

 

Junior si allontanò passando accanto a sua madre, trotterellando verso la sua camera.

 

“Dovremmo trovare un modo per dirglielo..ha, ha,ha..” Esclamó Silvestro.

 

“Si, ma dovremmo essere pazienti con lui.. è figlio unico e tutto è per lui: i giochi, le attenzioni.... noi due! Tutto esclusivamente suo e basta. Non sarà facile.”

 

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