Dancing Souls

di Orchidea_22
(/viewuser.php?uid=1040285)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII ***
Capitolo 9: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 10: *** Capitolo IX ***
Capitolo 11: *** Capitolo X ***
Capitolo 12: *** Capitolo XI ***
Capitolo 13: *** Capitolo XII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIII ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


DANCING SOULS

Prologo

Busan, 15 Giugno 1999

È’ una domenica pomeriggio come tante in casa Jang: le uniche voci che si sentono provengono dalla vecchia tv accesa che è posta in salotto, e che tiene i 3 membri della famiglia incollati allo schermo: in realtà l’uomo e la donna presenti la guardano distrattamente, mentre chiacchierano tra loro del più e del meno.
La piccola Hee Rin invece, nonostante i suoi 6 anni, è la più concentrata di tutti, mentre guarda il suo programma coreano preferito in tv. Adora quel programma, ma in Italia non lo trasmettono mai, quindi deve accontentarsi di seguirlo quando va in Corea per le vacanze estive, a trovare i nonni paterni.

“Sh!!! Mamma fai silenzio per favore, tra poco tocca a lei!!!” dice la bimba alzandosi e andandosi a sedere sotto la tv.

“Hee Rin, ti sembra questo il modo di zittire tua madre? Ma poi chi sarebbe lei?”

La domanda di suo padre non riceve risposta, perché Hee Rin si ammutolisce del tutto mentre tiene gli occhi incollati allo schermo, e osserva con adorazione la piccola figura che,in tv, ha iniziato a danzare. Sta in religioso silenzio durante tutta la performance, capta ogni singolo movimento, resta ipnotizzata dal modo in cui quella bambina in televisione riesce  a muovere il corpo a ritmo di musica. Solo quando l’esibizione finisce ed il pubblico applaude, Hee Rin riprende a parlare.

 “È lei è lei è lei!!! E’ Taemin!!!” urla felice la piccola.

“Hee Rin-ah, si può sapere cosa è tutto questo baccano?”

“Nonna nonna, c’è Taemin in televisione!” urla ancora la piccola, sovraeccitata, andando ad abbracciare sua nonna e trascinandola verso la tv.
L’anziana donna le accarezza amorevolmente i capelli biondi.

“Ah bimba mia, adesso si spiega tutto! Ti piace tanto Taemin, vero?”

“Scusa mamma … potresti spiegare anche  a noi? Chi è Taemin?” chiede il signor Jang confuso.

“Taemin è molto famoso per essere un bambino prodigio, a soli 6 anni è già una vera promessa della danza! I suoi genitori sono entrambi ballerini e posseggono la "Lee Dance Academy", una delle più importanti accademie di danza di tutta la Corea” spiega l’anziana donna.

“Taemin è la ballerina più bella e più brava del mondo!” aggiunge la piccola con aria sognante.
La nonna scoppia a ridere.

“Ahahaha Hee Rin-ah ma cosa dici? Taemin è un maschietto, non una femminuccia come te”

La bambina resta di sasso mentre continua a contemplare Taemin attraverso lo schermo della tv, cercando di capacitarsi del fatto che la sua ballerina preferita sia in realtà un maschio.
Guarda il suo viso, tondo, liscio, delicato, le guanciotte leggermente arrossate, i capelli un po’ lunghi e mossi, gli occhi scuri con le palpebre che sbattono ripetutamente, il naso a patatina e il sorriso timido.
 Di solito Hee Rin non si è mai interessa ai maschi, tutti i maschi della sua classe sono brutti. Non ha mai pensato che un maschietto potesse essere bello. Solo le bambine sono belle.
Eppure Taemin è maschio. Ed è bello. Così bello che lo ha addirittura scambiato per una femminuccia.

“Ok, non importa se è un maschietto o una femminuccia” dice infine la bambina con aria matura, più matura per i suoi 6 anni. Poi si rivolge alla madre.

“Mamma, ho deciso: anche io voglio fare danza. Voglio diventare bella e brava come Taemin”
I genitori strabuzzano gli occhi.

“Hee Rin, ma cosa dici? Taemin è un bambino prodigio, tu non lo sei!”

“Non mi importa. I suoi occhi erano felici mentre lui ballava. Questo significa che chi balla è felice, no? E anche io che lo guardavo ballare ero felice. Questo significa che anche chi guarda gli altri ballare è felice, no? Voglio essere anche io così: voglio essere felice di ballare, e voglio fare felici gli altri che mi guardano”.

Segue un lungo silenzio, durante il quale i tre adulti fissano la piccola ad occhi spalancati, increduli del fatto che un tale ragionamento possa essere stato elaborato da una bimba di 6 anni. È un ragionamento molto semplice, ma al tempo stesso profondo. La piccola continua.

“Mamma, papà, nonna, ho deciso : io voglio diventare una ballerina”


 
 
 
 

Seoul, 2 Marzo 2017


Stai calma Hee Rin, non essere agitata. È tutta la vita che sogni questo momento, vedi di non fare stupidaggini.

Hee Rin continua a ripetersi questa frase nella testa, sperando in un modo o nell’altro di esorcizzare la paura che la attanaglia da diverse ore, più precisamente da quando è scesa dall’aereo. Ormai ha perso il conto di quante volte l’ha ripetuta a sé stessa, per un po’ ha anche creduto che funzionasse, ma adesso che si trova al cancello d’ingresso le sembra sia stato tutto inutile.
Alza un po’ lo sguardo, i lunghi capelli biondi che le ricadono lungo la schiena, e gli occhi azzurri, dello stesso colore del cielo, che sembrano brillare alla luce del sole.
Fa un profondo respiro e legge la grande insegna posta all’ingresso.

 
“Lee Dance Academy”
 
Sbatte più volte le palpebre per assicurarsi di non stare sognando, e quando realizza che non è così, un grande sorriso si fa strada sul suo volto. 


--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Eccomi! Anzi, ri-eccomi qui! è passato qualche mese dall'ultima volta in cui ho pubblicato qualcosa ... ricordo che l'ultima pubblicazione l'ho fatta a fine Novembre, il giorno prima di partire per Seoul. 
Sono tornata da un pò (ovviamente XD) e mi sono portata dietro un bagaglio di esperienze incredibili.... Una tra tutte?

HO INCONTRATO TAEMIN!!!! O.O

Ancora mi fa strano pensarlo, mi sembra di avere vissuto un sogno!
Sorvolando su questo, andiamo alla storia.
L'ispirazione per scriverla mi è venuta un mese fa circa, quando per vari motivi che non sto qui ad elencarvi, ho dovuto lasciare la mia più grande passione, quella che mi porto dietro da praticamente tutta la vita, che è sempre stata parte di me:  la danza.
Pensando a questo, e soffrendo per questo, ho deciso di iniziare a scrivere questa storia.
Il significato del titolo, "Dancing souls", lo comprenderete meglio strada facendo (anzi, leggendo XD), ma rappresenta comunque il mio modo per dare libero sfogo alla mia voglia di ballare, perchè visto che per il momento non posso farlo con il corpo, lo faccio almeno con la mia anima ...
Vi chiedo scusa per il papiro XD
Spero che questa storia vi piaccia, per me è bello tornare a scrivere e a pubblicare per voi, e con voi ^^
Per qualsiasi curiosità (sulla storia o sul mio viaggio in Corea e gli incontri con Taemin XD) non esitate a scrivermi.
Buona lettura, "Anime Danzanti"
F.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo I ***


CAPITOLO I

Hee Rin ama danzare. Non si ricorda nemmeno più quando e come è cominciata questa passione, era molto piccola quando ha iniziato a ballare, ma sa soltanto che da quando ha iniziato non ha mai più smesso.
Nei 18 anni in cui ha studiato danza si è avvicinata a tutti gli stili: classico,jazz, contemporaneo, modern, hip hop … e con il tempo ha scoperto che quello che lei considerava una pura e semplice passione, era in realtà un vero e proprio dono.
Hee Rin ama danzare.
E Hee Rin ha il dono della danza.
O forse aveva

Se solo 8 anni fa non fosse successo quel maledetto incidente

 Un brivido attraversa il suo corpo a quel pensiero.
Da quel terribile giorno di 8 anni fa, ha lasciato tutti gli stili, e si è dedicata all’unico che le ha permesso di continuare a danzare tranquilla, quello in cui l’unica cosa che entra in contatto con il corpo è il pavimento: la danza contemporanea.

L’unico che mi faccia sentire al sicuro e protetta …

Hee Rin sente le lacrime farsi strada in un angolo remoto dei suoi occhi, quindi scuote con forza la testa cercando di scacciare via i brutti pensieri che le stanno tornando alla memoria, un po’ come si fa con le zanzare fastidiose che ti ronzano nell’orecchio nelle calde ed umide notti d’estate, e senza pensare ulteriormente prende le valigie, fa un profondo respiro e varca il cancello.

 
“Signorina Jang Hee Rin? Prego entri pure, il direttore la sta aspettando”.

Hee Rin fa un leggero inchino alla segretaria, oltrepassa la porta, e la chiude dietro di sé.
La stanza è grande e luminosa, un’ampia scrivania è posta in fondo, vicino ad una bellissima vetrata dalla quale si vede il giardino esterno dell’accademia, mentre la parete alla sua destra è totalmente ricoperta da una libreria.
L’occhio le cade subito su un divanetto, posto lì a fianco, nel quale è seduto un ragazzo. Hee Rin lo guarda attentamente: per essere giovane è giovane, non supera sicuramente i 30 anni, ed è anche molto bello; indossa un pantalone blu ed una camicia bianca con colletto alla coreana, e Hee Rin intuisce che deve trattarsi di qualche allievo dell’accademia proveniente da una ricca famiglia.
Nell’attesa dell’arrivo del direttore, la ragazza si avvicina e si accomoda, sorridendogli. Il ragazzo  ricambia il suo sorriso ( Cavolo, e che sorriso poi!) e le rivolge la parola.

“Hee Rin-ssi?”

Hee Rin sgrana gli occhi, ma prima che possa porsi qualunque domanda lui si alza e continua.

“Piacere, io sono Lee Jin Ki, direttore di questa accademia”

Cosa????? Direttore????

Hee Rin non crede ai suoi occhi, ma spinta da un ovvio spirito di educazione, gli stringe la mano annuendo. Come se lui le avesse letto nel pensiero aggiunge:

“ So che può sembrare strano, ma non sono poi molto più grande di te, e stare bloccato dietro la scrivania crea una sorta di barriera tra me e i miei studenti che non mi piace per nulla … io amo i miei studenti ed il mio lavoro, quindi cerco sempre di stargli vicino e di instaurare con loro un rapporto di rispetto e fiducia reciproca”.

Hee Rin è stupita da questo discorso, quel ragazzo non sembra proprio un direttore, è dolce, gentile e molto cordiale.

Allora forse non tutti gli uomini sono come LUI.
E ancora una volta le vengono i brividi ripensando al passato.

“Beh, mi sembra una cosa molto carina” risponde alla fine sorridendogli.
Lui ricambia il sorriso e si avvicina alla scrivania per consultare alcuni documenti.

“Dunque, Hee Rin-sii … dall’iscrizione mi risulta che tu hai fatto la richiesta per seguire il corso di danza contemporanea con la professoressa Kim Hyuna … è esatto?”

“Si direttore Lee, è esatto”.

“Ma il tuo curriculum è davvero notevole … come mai non vuoi seguire qualche altro corso? È una grande opportunità questa”.

“Io … ecco … va … va b-bene così, davvero” balbetta la ragazza.

“Mh, come preferisci … è un vero peccato però, sei davvero una ballerina notevole” si complimenta Jin Ki con un sorriso.

“Oh, io … grazie mille direttore” risponde lei, arrossendo leggermente e facendo un breve inchino.

“Ecco, queste sono le chiavi della tua stanza. Hai anche un compagno di stanza, spero non sia un problema”

“Cosa? Un compagno? Un … ragazzo nella mia stanza?” chiede Hee Rin preoccupata, mentre mille brutti pensieri iniziano ad affiorare alla sua mente.

“Si ma stai tranquilla Hee Rin-ssi: lui è un ragazzo solo fisicamente. Per il resto diciamo che ha … come posso dire … i tuoi stessi gusti?” conclude lui facendole l’occhiolino.

Ah dunque è gay … meno male, per un attimo ho temuto il peggio!

“Ah si, ho capito perfettamente! Nessun problema! Grazie mille direttore Lee, buona giornata!”

“Ciao Hee Rin-sii, e benvenuta ufficialmente alla Lee Dance Academy” la saluta lui sorridendo.
La ragazza è già di spalle, ma a quelle parole, automaticamente, sorride felice tra se e se.

 

“Oh tu sei la mia nuova coinquilina? Piacere, io sono Kim Ki Bum, ma puoi chiamarmi semplicemente Key”.

Hee Rin osserva per un attimo il ragazzo che ha davanti. È magro, abbastanza alto, con i capelli scuri e leggermente lunghi che gli incorniciano il viso, le orecchie ricoperte da piercing e un sopracciglio tagliato: nell’insieme è estremamente bello, di una bellezza quasi surreale, e se non sapesse che è gay Hee Rin potrebbe anche essere attratta da lui.

“Piacere, mi chiamo Jang Hee Rin, e faccio parte del dipartimento di danza contemporanea. Tu invece che studi?” chiede lei cordiale, mentre Key la aiuta a sistemare le valigie.

“Io faccio parte del dipartimento di hip hop” risponde lui. “Oh, carina questa maglietta, hai proprio buon gusto in fatto di vestiti” commenta poi mentre apre la valigia e  le passa i vestiti che trova al suo interno.

“Oh, beh … grazie Key”

“Per quanto ti fermi qui da noi?”

“Ancora non lo so di preciso, pensavo di stare per un semestre per il momento”

“Mh … così poco? Peccato, ero proprio contento di avere una coinquilina, in tutti questi anni sono sempre stato in camera da solo … sai, è snervante, per un tipo come me intendo”.

“Già, lo immagino … non hai nessuno che conosci qui?”

“Oh si, qualche amico in accademia ce l’ho … anzi, se ti va ti faccio fare un giro dell’accademia,  magari li incontriamo anche” le propone lui sorridendo.

“Mh … ma si dai, perché no!” accetta Hee Rin. Per chissà quale strano motivo, sente che da questo momento in poi inizierà ad essere finalmente felice.

 

 
Key si rivela un’ottima guida turistica: conosce ogni angolo di ogni stanza di ogni piano dell’accademia, quindi illustra perfettamente a Hee Rin ogni singolo anfratto della scuola, dandole anche qualche lezione di sopravvivenza.
 
“I bagni del primo piano sono i peggiori, se vuoi un mio modesto parere ti suggerisco di usare quelli del terzo, sono sempre i più puliti” oppure “se mai mangerai alla mensa della scuola ti consiglio di provare l’omurice … ah e stai alla larga dal bibimbap, alla cuoca piace scaccolarsi mentre lo prepara … bleah” aggiunge poi facendo un’espressione talmente buffa che Hee Rin scoppia a ridere di gusto.
Si incamminano in uno dei tanti corridoi, mentre il ragazzo continua a darle indicazioni. Passano accanto a una delle tante sale di danza, una sala grande e luminosa con una vetrata che dà sull’esterno e una più piccola che dà sull’interno.
Ed è proprio lì che lo vede per la prima volta.

“Questa è una delle sale di hip hop, più avanti invece …”

Il resto delle parole di Key nemmeno giunge alle orecchie di Hee Rin.
La ragazza resta immobile, mentre osserva il ragazzo dentro la sala di danza.
Il suo fisico è snello, asciutto e longilineo: le gambe magre sono fasciate da un paio di pantaloni neri leggermente attillati, il busto avvolto da una maglia grigia a maniche lunghe, decisamente di qualche taglia più grande, che pende leggermente di lato lasciandogli scoperta una clavicola; il viso è paffuto, liscio, il naso leggermente a patata, gli occhi a mandorla sono chiusi, le labbra sono grandi e carnose, forse anche un po’ troppo, i capelli neri gli ricadono leggermente ai lati del viso … Non sta ballando, sta semplicemente facendo stretching, ma Hee Rin non può fare a meno di guardarlo estasiata … anche se si sta semplicemente allenando, i suoi movimenti sono fluidi, armoniosi, precisi … è uno spettacolo da mozzare il fiato.

“Yah! Mi stai ascoltando?” la richiama Key, che si è fermato qualche metro più avanti accorgendosi della sua assenza. È ritornato sui suoi passi e si sta avvicinando.

“Hee Rin-ah, mi spieghi cosa hai visto di così importante da farti smettere di ascoltare le mie illuminanti spiegazioni?”
La ragazza continua a guardare la sala di danza, e quando Key si volta a guardare anche lui capisce.

“Toh, guarda un po’ chi si vede qui! Allora è lui che stavi guardando … adesso capisco tutto” conclude lui con sguardo ammiccante.
Hee Rin si risveglia dal suo stato di trance e arrossisce violentemente.

“Uh? Cos … n-no Key, ma che stai dicendo? Io non st-stavo guardando proprio nessuno!”

“Oh, davvero? Allora non ti interessa sapere come si chiama quel ragazzo lì, no?” chiede lui provocante.

“Eh? Cosa? Tu sai chi è?” chiede lei senza riuscire a trattenersi, e pentendosene subito dopo quando il ragazzo le rivolge uno sguardo ammiccante.

“Tesoro, qui TUTTI sanno chi è lui. Ecco vedi, lui è …”

“Yah! Taemin-ah! Porta un po’ le tue chiappe danzanti fuori da quella sala!” interrompe improvvisamente una voce alle loro spalle.

“La gentilezza e la classe sono sempre state il tuo forte Choi Min Ho … Oh, c’è anche quella sottospecie di nano da giardino che ti porti sempre dietro” lo saluta Key ironico.

“La delicatezza e la simpatia invece sono state sempre il tuo di forte, Kibum-ah” risponde l’altro ragazzo accanto a Min Ho.

“Jong Hyun-hyung, sai che in realtà ti amo” gli risponde Key scherzando, poi si rivolge alla ragazza.

“Hee Rin-ah, ci sei?”

Ma Hee Rin non sente nulla … Il mondo si è fatto terribilmente silenzioso alle sue orecchie. La testa le sta per scoppiare, le manca il respiro … l’unica cosa che sente è una voce lontana, di una bambina, che rimbomba come un eco nella sua testa.

Taemin è la ballerina più bella e più brava del mondo!

La ragazza fissa ancora il ragazzo nella sala di danza, che si volta sentendosi chiamare e sorride solare ai suoi amici.
E ai suoni, anche delle immagini si aggiungono: una bellissima bambina che balla in tv, con le guanciotte paffute, un tenero nasino e delle labbra carnose che sorridono raggianti.
 
----------------------------------------------------------------------------------------
Buon pomeriggio! Dunque, per la verità volevo aggiornare sabato, ma mi sono ritrovata il pomeriggio libero ed ho preferito anticipare, non sapendo se domani avrò la possibilità di postare. In linea generale comunque, se il tempo e l'ispirazione non mi abbandonano , vorrei aggiornare una volta alla settimana, di sabato ^^
Siamo ancora ai capitoli introduttivi, quasi tutti i personaggi sono già comparsi, ne manca soltanto UNO all'appello, del quale si è intravisto "solo" il meraviglioso sorriso ... ma non temete, nel prossimo capitolo finalmente parlerà un pò anche lui XD
Allora, come vi sta sembrando? Quanto ricorda Hee Rin del passato? E come è diventato Taemin in questi anni? E come si relazioneranno i due?
Restate con me per scoprirlo! ^^
Al prossimo capitolo, Anime Danzanti!
F.-
PS: per chi non conosce molto la danza contemporanea, ecco un esempio di floorwork, la disciplina contemporanea in cui è specializzata Hee Rin ^^ https://www.youtube.com/watch?v=nQkCGsBI-aY

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo II ***


CAPITOLO 2



Hee Rin aveva già sentito parlare dei deja-vu, ma questa è la prima volta che ha sperimentato qualcosa del genere … e più quel ragazzo si avvicina, più lei si sente confusa e spaesata.

“Hyung, sei sempre il solito, ti fai riconoscere ovunque” lo rimprovera Taemin.

“Yah! Ti sembra questo il modo di salutare il tuo adorato hyung?” risponde Min Ho facendo l’offeso.

“E a te sembra questo il modo di chiamarmi? Sul serio hyung, chiappe danzanti?”

“Un nome vale l’altro Tae, lo dice anche Shakespeare: ciò che noi chiamiamo rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe sempre lo stesso dolce profumo” si giustifica lui.

“Min Ho-ah, Shakespeare parlava di rose, tu stai parlando di culi … non mi pare proprio la stessa cosa” puntualizza Jong Hyun.

“Hyung, non essere spoetizzante, per piacere … questa è poesia!” lo zittisce Min Ho che sembra essere stato colto dall’ispirazione.

“Yah, voi due! Se avete finito di parlare di culi, c’è una persona che vorrei presentarvi … anche se già vi siete fatti conoscere fin troppo” interrompe Key accennando ad Hee Rin, che è stata per tutto il tempo in silenzio in un angolino. La ragazza di avvicina e si presenta.

“Piacere di conoscervi, mi chiamo Jang Hee Rin, sono italiana e sono una nuova studentessa … seguo il corso di danza contemporanea della professoressa Kim Hyuna, e sono la compagna di stanza di Key”

“Ciao, io sono Kim Jong Hyun, musicista dell’accademia, compongo e arrangio tutte le musiche utilizzate negli spettacoli di fine anno” dice il primo ragazzo, quello bassino ma con un sorriso carinissimo.

“Io mi chiamo Choi Min Ho, responsabile della fotografia, mi occupo dei book fotografici di tutti gli allievi … e sono libero” risponde con un occhiolino  il secondo ragazzo , quello più alto di tutti, con la pelle più scura e gli occhi grandi.

Hee Rin arrossisce leggermente a queste parole, e Key gli  fa un gesto eloquente che ha a che fare con un pugno.
La ragazza ridacchia, e si volta a guardare il terzo ed ultimo ragazzo: i loro occhi si incontrano, e Hee Rin sente di poter annegare in quei pozzi scuri, così misteriosi ma al tempo stesso sicuri.

“Piacere, io sono Taemin” dice il ragazzo brevemente, porgendole inaspettatamente una mano.
La ragazza la guarda: è piccola, decisamente piccola per essere quella di un uomo, tanto che Hee Rin è quasi tentata di stringerla.

Una mano così non potrebbe mai farmi del male.

Dura solo un attimo però, e in un lampo si allontana di scatto da quella mano tesa facendo solo un breve inchino. Taemin la abbassa stranito, mentre Minho ridacchia a fianco a lui, e continua.

“Quindi tu sei un’allieva di Hyuna …” ripete sorridendo, più a sé stesso che a lei.

“Ehm, si, frequento il corso della professoressa Kim” risponde Hee Rin.

Hyuna? Certo che è proprio maleducato, riferirsi alla professoressa Kim senza onorifico.

“Tu che studi invece? Chi è il tuo insegnante?” chiede la ragazza curiosa, senza riuscire a trattenersi.
Key scoppia a ridere accanto a lei senza un apparente motivo.

“Oh, io … beh studio un po’ questo,un po’ quello … nulla di che” risponde lui eludendo senza troppi convenevoli la sua domanda.

“A proposito di Hyuna … Hee Rin-ah, non avevi proprio la prima lezione oggi?” interrompe Key guardando la ragazza, che si gira a sua volta verso di lui  alla velocità della luce dandosi una botta in testa.

“Oh cavolo, devo scappare! È stato un piacere conoscervi, a presto” dice salutando rapidamente tutti con un inchino.

“Il piacere è tutto nostro, credimi” le dice Minho con un sorriso eloquente mentre la ragazza si allontana.
Solo quando la sua figura è scomparsa in fondo al corridoio Key parla.

“Yah Taemin-ah, perché non le hai detto la verità? Hai addirittura provato a stringerle la mano, come se foste realmente compagni di accademia” gli chiede serio, mentre la sua voce assume un tono leggermente accusatorio.

“Già … che poi alla fine non l’ha stretta. È stata mezz’ora a guardarla e poi si è pure allontanata. Cosa pensa, che ho qualche malattia?” chiede Taemin infastidito, parlando con sé stesso e lasciando decisamente sbattere il suo amico.
Minho e Jonghyun lo fissano, stupiti da quel comportamento, e anche Key lo guarda stranito.

“Beh, che avete da fissare? Non le ho detto nulla per rendere le cose più divertenti. È da un po’ che non mi diverto con una ragazza … e improvvisamente, mi è venuta voglia di giocare … un po’ come fa il gatto con il topo no?” conclude lui divertito.
Key si avvicina a lui serio.

“Attento gatto … potrebbe arrivare anche un cane a giocare … con te” gli bisbiglia prima di abbaiare una volta e allontanarsi, seguito dagli altri.


 


La prima settimana scorre velocemente per Hee Rin: tutto quanto è assolutamente nuovo ed emozionante, e non passa giorno senza che lei non faccia qualche nuova esperienza.
Il corso di danza è molto impegnativo, altrochè: la professoressa Kim, nonostante la giovanissima età, si rivela essere un’insegnante molto esigente, ma nonostante questo le sue lezioni sono sempre interessanti, e ad Hee Rin piacciono moltissimo; si trova bene anche sono le sue compagne di corso, eccetto qualcuna che non le ispira la benché minima simpatia ( quella Son Na Eun ad esempio è davvero odiosa).
Insomma, lentamente sta iniziando ad organizzare la sua nuova vita: la mattina va a lezione, poi a pranzo con le sue compagne di corso, e se il pomeriggio non ha allenamenti supplementari, Key ha comunque qualcosa di nuovo da farle fare, che sia un giro in centro per lo shopping, un gelato o una semplice passeggiata in giardino.

Ma in questa prima settimana alla Lee Dance Academy, Hee Rin ha sviluppato anche un passatempo “segreto”: guardare Taemin.
Da quel primo giorno infatti, in cui ha visto per caso il ragazzo il sala di danza, Hee Rin ha iniziato a recarsi quotidianamente nel luogo del loro primo incontro, sempre allo stesso orario, nella speranza di vederlo ancora. Da una settimana ormai, Hee Rin ritaglia sempre qualche minuto del suo tempo per spiare il ragazzo da lontano, mentre si allena: non sa di preciso perché ha iniziato a farlo, probabilmente per pura curiosità, si ripete, non potrebbe esserci altra spiegazione logica: sta di fatto che ormai è diventata una vera e propria abitudine. Un po’ come quelli che hanno il vizio del fumo, o della droga, dopo un po’ che lo fai, dimentichi anche il motivo per cui hai iniziato, ma nonostante tutto non puoi farne a meno.
Ecco, quel ragazzo, quel Taemin, è diventato la sua droga.

Oggi, però, la sua droga non è lì. Hee Rin è passata come al solito davanti la sala di danza, e l’ha trovata stranamente vuota.

Chissà perché … forse gli è successo qualcosa? Può darsi, quel ragazzo non sembra il tipo che salta l’allenamento senza un valido motivo. E se si è fatto male? E se ha bisogno di aiuto?
Un momento … ma a me quanto dovrebbe fregarmene? Più o meno un fico secco!  Chi se ne importa in fondo, potrebbe anche avere avuto un attacco di diarrea ed essere incollato al cesso!
Hee Rin ride al suo stesso pensiero.

“Posso ridere anche io?” chiede una voce alle sue spalle. La ragazza si volta sorpresa e si trova davanti  l’oggetto dei suoi pensieri e, anche se ancora non lo sa, dei suoi desideri.
 Taemin  la guarda intensamente, gli occhi neri fissi spavaldamente in quelli azzurri della ragazza, mentre sul suo volto si delinea lentamente un sorriso eloquente.

“Cosa ci fai tu qui?” chiede Hee Rin sulla difensiva, mentre cerca di rallentare il battito del suo cuore, che nel frattempo le è arrivato in gola e poi è risceso.

“Cosa ci faccio io? La domanda corretta sarebbe cosa ci fai tu qui, visto che questo è il dipartimento di hip hop” risponde lui cercando di metterla in difficoltà.

“Stavo facendo una passeggiata. Perché, non posso? Cos’è, qui siamo nel tuo regno, principino?”

Sarà anche fottutamente bello, ma si comporta da vero stronzo.

Taemin la fissa stupito a bocca aperta, poi ride di nuovo.

“Beh si, diciamo che più o meno è così” risponde lui avvicinandosi a lei con fare provocante. La ragazza si allarma vedendolo avvicinarsi, quindi continua ad attaccarlo.

“Pff, non posso crederci, guarda un po’ chi mi doveva capitare di incontrare”.

“Incontrare? Stai forse provando ad insinuare che questo sia un incontro casuale? Se è così siamo davvero destinati, è da una settimana che mi incontri casualmente”.
Hee Rin trattiene il fiato e arrossisce violentemente a quelle parole, sentendosi scoperta.

Sono stata beccata da questo deficiente … da non crederci.

Taemin si avvicina ancora sorridendo, un sorriso di quelli ammiccanti e provocanti, di quelli che ti fanno salire il sangue in testa, e che per qualche ed inspiegabile motivo le provocano i brividi lungo tutta la schiena.

“Sai una cosa? Sei proprio carina quando fai la timida” le sussurra ad un palmo dal naso.
I loro nasi sono vicini, così vicini che Hee Rin può quasi sentire il suo respiro caldo sul viso, mentre gli occhi neri di lui la fissano con aria di sfida.

La ragazza è in un limbo: da un lato vorrebbe mollargli una bella testata e fargliela pagare cara, mentre dall’altro lato vorrebbe restare così, immobile, a contemplarlo in modo da godere ancora per un po’ di quella meravigliosa vista.

“Oh, buon pomeriggio professor Lee”.

Una frase, qualcuno che da qualche parte in corridoio sta salutando qualcun altro, e l’incantesimo viene rotto. Hee Rin ritorna alla realtà, appena in tempo per vedere Taemin girarsi verso il ragazzo.

“Oh, ciao Jimin-ah” .

“Professore, a che ora inizia oggi la sua lezione?”.

“Alle 19 Jimin, ovvero tra 40 minuti. Cerca di essere puntuale stavolta, altrimenti ti becchi un altro richiamo” gli risponde Taemin cordiale. Saluta poi il ragazzo e si volta verso Hee Rin.

“Dunque, credo sia il caso che mi presenti ufficialmente adesso. Piacere, io sono Lee Taemin, e lavoro come insegnante di hip hop presso questa accademia”.

Hee Rin lo guarda pietrificata, e Taemin sorride soddisfatto.

P-pro-professore? Questo bamboccio è addirittura un insegnante? Merda Hee Rin, hai proprio un talento per cacciarti nei guai.

“Che sta succedendo qui?” interrompe Key improvvisamente.

“Yah Taemin-ah, che hai fatto alla mia Hee Rin? Ha una faccia a dir poco sconvolta!”

“Io? Nulla hyung … mi sono solo presentato ufficialmente” gli risponde il ragazzo tornando poi a fissare Hee Rin con un sorrisetto maligno in viso.
Key si volta verso la ragazza guardandola con comprensione, mentre Hee Rin continua a non parlare.

“Comunque caro il mio farfallone, invece di dare fastidio alle povere fanciulle indifese ti ricordo che abbiamo la lezione tra …”

“ …40 minuti. Lo so hyung. Vuoi che ti ricordi chi tra noi due è il professore e chi l’assistente?” lo zittisce subito Taemin.

“Eh????? Assistente?” chiede sconvolta Hee Rin risvegliandosi dal suo coma psichico, e guardando Key, che le rivolge a sua volta con un sorriso di scuse.

“Ok, voi due state seriamente facendo a gara a chi mi fa più impazzire. Meglio che vada via, prima che salti fuori qualche altra assurda verità, per oggi ne ho avute abbastanza” scherza lei, e inizia ad allontanarsi.

Il resto accade molto rapidamente.
Dopo aver fatto pochi passi,  sente qualcuno afferrarle improvvisamente la mano per farla voltare.

“Aspetta Hee Rin …” inizia a dire Taemin, ma la ragazza non lo sente. L’unica cosa che percepisce è una mano maschile stretta attorno al suo polso. L’ansia monta rapidamente, l’attacco di panico si prepara ad arrivare e, con un gesto ormai istintivo, mentre sente già il cuore scoppiare di paura e la nausea farsi strada, tira via violentemente il braccio e scappa via, lasciando i due ragazzi soli e pieni di dubbi.


 


Quando Hee Rin si sveglia è notte fonda: indossa ancora i vestiti del pomeriggio, ed in più ha anche saltato la cena, ma le basta alzare il busto per accorgersi che sul suo comodino è poggiato un vassoio pieno zeppo di cibo.
Si volta a guardare Key, che dorme tranquillamente nel letto accanto al suo, e la ragazza sorride teneramente, certa che a pensare alla sua cena sia stato proprio lui. Accanto alla ciotola scorge un  biglietto.
“Ti ho preso la cena, perché ero certo che non avessi toccato cibo,e ti ho messo anche un’altra coperta addosso, sembrava proprio che sentissi freddo quando sono entrato.
Mi hai fatto preoccupare oggi … qualunque cosa sia successa, sappi che se hai bisogno di parlare io sono qui per te.
Non fare troppo caso a Taemin, so che può sembrare stronzo, ma ti assicuro che è un bravissimo ragazzo ed ha un grande cuore. A proposito, mi ha detto di dirti che domani ti aspetta in cortile alle 16:00 … fai del tuo meglio per non ucciderlo XD
Buonanotte Hee Rin, riposati.
Baci
Key

 
Hee Rin lo guarda ancora una volta, mentre dorme beato come un angioletto, e non può fare a meno di ringraziare il cielo di averlo incontrato.


------------------------------------------------------------------------------------------
Buon pomeriggio! Vi chiedo scusa ma non riesco in alcun modo a trovare parole per commentare il capitolo oggi.
 La mia mente è piena del concerto di stamattina ... ho seguito tutto il concerto in streaming, ho visto le foto, ho visto le fan cam... e mi è rimasto solo un terribile senso di vuoto. Il vuoto che speravo di non senitre mai, di non vedere mai.
E invece oggi, di quei 5 microfoni illuminati sul palco, uno era vuoto.
La sua presenza si è sentita, eccome, ma quello che è venuto dopo, per quanto mi riguarda, è stata una sensazione di vuoto terribile. 
La stessa che probabilmente hanno sentito loro, prima di salire sul palco, mentre erano lì, e anche quando sono scesi ... me li sono immaginati a scoppiare in lacrime dietro le quinte e ad abbracciarsi tutti e 4.
Da una parte sono felice di averli visti, di nuovo, finalmente, insieme ... dall' altro lato però, pensare a come si sono sentiti oggi è quasi insostenibile.
Erano lì per noi, per lui, ma si è visto lontano un miglio quanto hanno sofferto in quelle due ore. Hanno sofferto e hanno ceracato di trattenersi in tutti i modi, non sempre riuscendoci.
Vederli piangere è stato un pugno allo stomaco.
Vedere Taemin con gli occhi pieni di lacrime e la voce rotta dall'emozione, dire che lui è stata sempre la fua famiglia ... Jinki che gli poggia la mano sulla schiena per sostenerlo ... Minho che ancora trattiene le lacrime, Kibum che invece le ha versate lì sul palco.
Riesco solo a pensare a quanto siano meravigliosi, forti, e preziosi questi bimbi. Non trovo nemmeno le parole per descriverli, qualcunque cosa dica mi sembra che non sia abbastanza, per loro.
So solo che li amo infinitamente, e che loro si amano, e ci amano. E che LUI sarà sempre lassù a vegliare su loro e noi.

Once a shawol, always a shawol.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo III ***


CAPITOLO 3



Perfetto, sono le 15:59, puntuale come un orologio svizzero!

Hee Rin passeggia avanti e indietro lungo il viale alberato del cortile dell’accademia: è già metà Marzo, la primavera è praticamente alle porte, gli alberi iniziano a ricoprirsi di foglie e i prati di fiori, mentre le giornate si allungano e i raggi solari cominciano a scaldarsi. La ragazza ripensa al biglietto di Key.

 
 “Domani ti aspetta in cortile alle 16:00”
 
 Che cavolo avrà mai da dirmi quello sbruffoncello? Aspetta Hee Rin, calmati … Taemin è un professore, non poi assolutamente mancargli di rispetto, altrimenti te la farà pagare cara. È così giovane però … come può già essere un insegnante alla sua età? Beh, per essere bravo è bravo, già dal modo in cui fa stretching si capisce che è assolutamente un fuoriclasse … ma perché se è così bravo non balla mai?
Di sicuro è un ragazzo interessante, non c’è che dire, e se vogliamo dirla tutta è anche abbastanza bello … ok, è molto bello, è bellissimo, ma questo non significa nulla, non cambia il fatto che sia …

“Stronzo!”.

L’ultima parola Hee Rin praticamente la urla, guardando l’orologio e rendendosi conto che lo sta aspettando da quasi un ora.

“Lo sapevo che quel piccolo delinquente mi avrebbe fregata. Domani ti aspetta in cortile alle 16:00 un corno! Scusa Key, so che mi hai chiesto di non ucciderlo, ma temo che sarò costretta a farlo! Professore delle mie calzamaglie! Come ho potuto anche solo per un attimo essere attratta da te?”

“Forse perché sono irresistibile?” domanda una voce all’improvviso.

Hee Rin salta per aria, sorpresa e colta in flagrante, cercando di capire da dove venga quella voce, fino a quando non si accorge di Taemin, appollaiato su di un acero lì vicino.

Che diamine ci fa arrampicato come una scimmia su quell’albero?

“Allora? Non mi rispondi?” chiede lui con un sorriso.

“A cosa? Al fatto che sei irresistibile? Io dico che tu sei più che resistibile. Oh già, non immagini nemmeno quanto resisto” risponde la ragazza alzando lo sguardo verso di lui.

“Resisti alla tentazione di baciarmi?” chiede Taemin improvvisamente, avvicinando il suo viso a quello della ragazza e sporgendosi dal ramo. Il suo viso è a pochi centimetri da quello della ragazza, e i suoi occhi neri fissano i suoi, intensi e magnetici. Un principio di brivido solletica la schiena di Hee Rin, ma la ragazza fa di tutto per reprimerlo.

“No. Resisto alla tentazione di ucciderti” risponde lei secca, cercando di mascherare l’imbarazzo. Taemin salta giù e le si avvicina serio.

“Non ci siamo Hee Rin-ssi … di questo passo ti beccherai una bella sospensione da scuola. Trattare così un professore … non ci siamo per nulla”.

Hee Rin si morde la lingua, per un attimo ha dimenticato che Taemin è un professore e lei solo un’allieva. E di certo una sospensione è l’ultima cosa che vuole in questo momento. Cerca di rimediare.

“Ecco, io … ehm, mi scusi professor Lee, ho sbagliato, giuro che non succederà più” risponde lei facendosi piccola piccola ed inchinandosi in segno di scuse.
Resta così per una manciata di secondi, aspettando che da un momento all’altro il ragazzo le dica qualcosa, ma inizia a percepire solo dei rumori strani, fin quando non  sente Taemin scoppiare a ridere di gusto.
E prima che possa dire qualcosa, Hee Rin si rende conto che quella risata … la adora.
È assurdo, pazzo, impossibile, ma sente che è così. Non ha nulla di bello in realtà, anzi è una risata abbastanza stupida, ma Hee Rin non può fare a meno di sorridere sentendola. Lentamente si tira su, e alza lo sguardo verso Taemin, incrociando i suoi occhi: due iridi nere come la notte incorniciate da occhi a mandorla, con una doppia palpebra accennata, quasi socchiusi a causa degli zigomi pronunciati che gli inondano il viso sorridente.
E Hee Rin pensa seriamente che non possa esistere nulla di più bello e dolce al mondo.

“Scusami Hee Rin, non volevo proprio ridere ma è stato più forte di me! Avresti dovuto vedere la tua faccia quando ti ho detto della sospensione … Ahahah hai cambiato espressione in mezzo secondo”

Ma che fa? È bipolare per caso? Perché diamine adesso mi parla in modo confidenziale?

Come se le avesse letto nel pensiero, Taemin continua.

“Stavo scherzando Hee Rin! È vero che sono un professore, ma sono anche più giovane di te, quindi va bene parlare in modo informale … non credi?” chiede sorridendo, un sorriso questa volta tenero e sincero. Le fa segno di seguirlo, e insieme si incamminano lungo il grande viale alberato dell’accademia.

“Cos … sei più giovane di me? E come fai a sapere la mia età? Ad essere sincera è un po’ inquietante questa cosa”

“Dici? Ecco io … ho dato uno sguardo alla tua domanda di ammissione” confessa lui diventando timido tutto d’un tratto e abbassando lo sguardo.
La ragazza si dà una botta in testa.

“Oh giusto, sei un insegnante in fondo … e cos’altro hai scoperto guardando il mio fascicolo, sentiamo?” chiede lei scherzando.
Ovviamente non si aspetta nulla, ha chiesto solo per rompere  il ghiaccio e metterlo un pò in difficoltà, dato che da quel poco che ha visto ha capito che Taemin è tutto sommato un tipo timido.

“Che sei una ballerina formidabile” risponde subito lui senza battere ciglio.

Hee Rin arrossisce violentemente a quelle parole. Si sarebbe aspettata di tutto, qualunque cosa da lui, tranne che un complimento.
Abbassa lo sguardo e cerca in tutti i modi di calmare il battito del suo cuore, che da qualche secondo per chissà quale ragione ha iniziato a fare le capriole.

“Oh … beh non credo … ma grazie” risponde lei timidamente.

“Non credi? Beh fidati, è così. Sono sempre un insegnante, e so riconoscere un talento quando ne vedo uno. Anche se ancora non ti ho vista ballare …” dice lui lasciando la frase in sospeso. Per qualche assurdo motivo quella ragazza lo incuriosisce da matti.

“Non penso ci sia motivo che tu mi veda, visto che comunque studio in un altro dipartimento” risponde lei schiva.

“A proposito Hee Rin … perché hai scelto solo quel dipartimento? Voglio dire, sei una ballerina versatile, hai alle spalle anni di studio in ogni disciplina, potresti fare qualunque cosa … perché solo il dipartimento di danza contemporanea?”.
In realtà se lo chiedeva da qualche giorno, ma non voleva esporsi così tanto con lei … in quel momento però tutte le domande che aveva fatto a sé stesso erano venute fuori prima che potesse rimangiarsele. E ormai il danno era fatto.

“Io … preferisco di gran lunga il pavimento rispetto alle altre persone,ecco ” borbotta la ragazza abbassando lo sguardo.
Si pente subito di averlo detto: avrebbe potuto benissimo raccontare una balla qualunque a Taemin, così come ha fatto ai tanti altri che glie lo hanno chiesto prima di lui. Invece no, gli ha detto la verità. Beh, tecnicamente mezza verità.
Ogni neurone del suo cervello le urla di non fidarsi di quel ragazzo, così come di tutti gli altri uomini che ha incontrato da 8 anni a questa parte; ma per la prima volta dopo tanto tempo, qualcos’altro ha avuto la meglio sulla sua mente, spazzando via tutte le difese che si è creata negli anni: il suo cuore. E per chissà quale assurdo motivo,questa volta lo ha ascoltato.
A Taemin, dal canto suo, quella risposta è sembrata strana, decisamente troppo per i suoi gusti, e non ha fatto altro che aumentare ancora di più la sua curiosità.
Camminano così per un po’, in silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri, fin quando non si fermano sotto l’ombra di un grande acero a riposare.
Si siedono entrambi lì, sull’erba,  e la ragazza decide di rompere nuovamente il ghiaccio.

“Posso … posso farti io una domanda?”
Taemin si volta a guardarla, leggermente stupito dalla sua richiesta, le sorride facendole un cenno di assenso e si distende sul prato, le braccia piegate sotto la testa, gli occhi chiusi e il sorriso ancora stampato in viso.

“Perché  tu … non … balli mai?”.
Hee Rin pone la domanda timidamente, nella maniera più educata possibile, consapevole del fatto che possa essere una domanda personale della quale lei non merita di conoscere la risposta.

La reazione di Taemin però arriva, ed è addirittura peggio di una risposta. A quelle parole infatti,il sorriso del ragazzo si spegne all’improvviso, come quando, durante una meravigliosa giornata di primavera, la luna eclissa il sole lasciando il mondo nelle tenebre. È questo ciò che pensa Hee Rin guardando il volto del ragazzo abbandonato dal sorriso di qualche secondo prima, e una stretta al cuore le toglie il respiro.

“Scusa, lascia stare, non devi dirmelo, ero solo curiosa perché gli altri insegnanti a volte ballano anche, ma tu non lo fai mai. Io … volevo solo vederti ballare”.
Taemin apre gli occhi e si tira su all’improvviso, avvicinandosi a lei con un mezzo sorriso.

“Vuoi vedermi ballare? Ti interesso così tanto?” chiede curioso.
Hee Rin si morde la lingua. Di nuovo.

“Si, mi interessi. Artisticamente mi interessi molto, a dire la verità” confessa lei accentuando la prima parola.
Taemin sbuffa gonfiando le guance, leggermente deluso, e la ragazza pensa di non aver mai visto qualcuno di più carino.

“Non sarò un’insegnante come te, ma non sono di certo stupida, e anche io riconosco il talento quando lo vedo. E so che tu ne hai da vendere, di talento. Si vede, anche se non balli. Penso sia una cosa innata, che hai dentro e che porti sempre con te”.
Taemin la ascolta attentamente, stupito del fatto che quella ragazza sia riuscita ad inquadrarlo così bene.  Prima di lei solo un’altra donna gli aveva detto esattamente la stessa cosa, tantissimi anni prima. Sua madre. La sua prima insegnante di danza.

“Beh, mi dispiace che non potrai mai vedermi ballare ma vedi …” prova a dire, ma lei lo interrompe.

“Lascia stare, sono stata io troppo indiscreta a chiederti una cosa così personale … cambio la mia domanda. Non penso sia un problema se ti chiedo questo. Perché hai … iniziato a ballare?”
Taemin sgrana gli occhi per la sorpresa: non si aspettava una domanda simile. Ora che ci riflette si rende conto che in realtà nessuno glie la aveva mai fatta prima d’ora. Tutti gli hanno sempre chiesto perché avesse smesso di ballare, dopo l’incidente, ma nessuno si era mai interessato a lui al punto da chiedergli perché avesse iniziato a ballare. Nessuno, tranne quella ragazza. Sorride timidamente prima di rispondere.

“Beh, a dire il vero non c’è chissà quale motivo dietro: a dirla tutta non credo di essere in grado di dire quando e perché ho iniziato a ballare. Forse è per il semplice fatto che è una cosa che ho sempre avuto dentro di me, che è parte del mio corpo e della mia anima, è parte del mio essere. È’ … nella mia natura, credo. Per me ballare è come … camminare. Le persone camminano sempre, no? Ecco, io voglio sempre ballare.”

Hee Rin lo ascolta per tutto il tempo, e lo guarda  mentre un sottilissimo velo di lacrime cala sui suoi occhi. Mai come in questo momento si è sentita così vicina a qualcuno … si, perché in fondo quel ragazzo ha espresso a parole ciò che lei ha provato in tutti questi anni: anche se non ricorda il motivo per cui ha iniziato a ballare, da quando ha posato per la prima volta il piede sul parquet della sala di danza ha capito che non avrebbe mai più potuto smettere di ballare.
Gli sorride, mentre una minuscola lacrima evade dal suo occhio, trovando rifugio sulla sua guancia.

“E’ … bellissimo. Quello che hai detto. Quello che provi … lo sento anche io”.
Taemin ricambia il suo sorriso, con uno ancora più dolce e tenero, se questo è mai possibile, e lentamente allunga la mano verso la sua guancia. Improvvisamente la voglia di toccarla, di avere con lei un contatto più diretto e vicino possibile, ha preso il sopravvento, e l’unica cosa che riesce a fare è avvicinarsi a lei ancora di più.
Hee Rin arretra in maniera impercettibile, mente sente montare il solito attacco di panico, ma questa volta percepisce anche un’altra sensazione: qualcosa allo stomaco, che si contorce e fa andare sottovuoto le sue budella, insieme ad un brivido lungo la schiena. Taemin si fa sempre più vicino, e la ragazza si trova spaccata a metà tra l’impulso di andare in bagno a vomitare come sempre e la voglia di restare lì, a pochi centimetri dal viso di Taemin.
Non fa in tempo a chiedersi altro che il ragazzo urla all’improvviso, allontanandosi di scatto.

“AAAAAHHHHH”

“Cos … Taemin che succede?”

“Toglilo toglilo toglilo toglilo ti prego” piagnucola lui rannicchiandosi con la testa in mezzo alle spalle.

“Togli cosa, non capisco …” chiede Hee Rin guardandosi un po’ intorno.

“Togli quel mostro schifoso che pende dall’albero” risponde lui sull’orlo dell’esaurimento.

“Ah, questo  dici?” chiede lei indicando un ragnetto attaccato al filo di una ragnatela vicino a loro. Trattiene a stento una risata.

Lee Taemin, sei tanto bello quanto fifone … ma questo ti rende ancora più carino.

“Ecco fatto, mostro debellato. Stai tranquillo ora, puoi tornare ad assumere una postura umana, Taemin” scherza leggermente lei ridendo.

“Ah. Ah. Ah. Divertente, davvero divertente” risponde lui rilassandosi.

“Sai cos’altro è divertente?” chiede Hee Rin guardando l’orologio.

“Cosa? Che adori passare del tempo con me?” chiede di rimando lui.

Ecco, ha ricominciato a fare il cretino. Adesso ci penso io però.

“No. Che se non sarai in sala di danza tra 3 minuti, la nota per il ritardo te la beccherai tu, caro il mio professor Lee, invece di uno dei tuoi allievi”

“Oh merda. Merda merda merda. Key-hyung mi ammazzerà se ritardo” dice Taemin iniziando a correre verso la scuola. Si ferma solo un momento per voltarsi.

“Ci vediamo presto Hee Rin! Grazie per oggi … è stato bello.” Le dice sorridendo e agitando una mano in segno di saluto.
La ragazza si limita ad agitare la mano a sua volta e a sorridergli, mentre Taemin si allontana sempre di più fino a scomparire.

Anche per me, Taemin. Anche per me.


------------------------------------------------------------------------------------
Bene, eccomi qui. Di rispettare le scadenze a quanto pare non se ne parla, sono terribile in questo. Cercherò di fare del mio meglio, ma non sto avendo un periodo molto piacevole, quindi non riesco nemmeno a trovare l'ispirazione per scrvere, sono ferma non so da quanti giorni ormai, e mi scuso in anticipo per le prossime volte in cui posterò.
Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto, siamo ancora all'inizio e ho in mente un bel pò di cose, nella speranza di tirovare presto la forza per tornare a scrivere.
Vi abbrccio, Anime Danzanti
F.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo IV ***


CAPITOLO IV

“Kim Ki Bum! Ne hai ancora per molto? Se non ti sbrighi arriverò tardi al photoshot di Min Ho!” chiede ad alta voce Hee Rin, sperando che Key, da dentro al bagno, la senta.

“Ho quasi finito Hee Rin-ah, un momento solo!” urla lui.

“Lo hai detto anche 15 minuti fa Key! Se non arrivo in tempo Min Ho mi uccide … Sai che ti dico? Io intanto vado, ci vediamo li” dice la ragazza avviandosi verso l’uscita.

“Aspetta Hee Rin-ah, aspetta!” urla Key catapultandosi fuori dal bagno con in testa ancora un bigodino.
Hee Rin lo fissa per un secondo, prima di scoppiare a ridere.

“Ahahaha Key, è questo che stavi facendo in bagno per tutto il tempo?”

“Tu! Non ti azzardare ad andare senza di me! Se i ragazzi ti vedono da sola inizieranno a comportarsi da avvoltoi”

“I ragazzi? Non … non ci sarà solo Min Ho?”

“ Tesoro, pensi davvero che non ci sarà anche Jong Hyun? Che sta appiccicato al sedere di Min Ho dalla mattina alla sera come una cozza? E pensi davvero che Taemin non si farà vivo, sapendo che tu devi fare il tuo servizio fotografico?”

“Ehm … se ti dico di si sono troppo ingenua?” chiede lei esitante.

“Già. Ma per fortuna hai me!” risponde lui con un sorriso mentre le accarezza i capelli. “Su, andiamo, se ritardi ancora Min Ho ti ucciderà sul serio” conclude spingendola fuori, e chiudendo la porta dietro di sè.

 
-

 
Il photoshot si svolge dentro una sala di danza, allestita di tutto punto come un vero e proprio set fotografico.

“Allora Hee Rin, il servizio di oggi è diviso in due parti: scatteremo prima un book fotografico tradizionale, uguale per tutti gli studenti per intenderci, puoi tenere benissimo i vestiti che hai addosso. La seconda parte sarà focalizzata invece sulla parte più artistica degli studenti, quindi ti scatterò delle foto mentre balli. Stai tranquilla e non essere agitata, se ti rilassi un attimo potrebbe sembrarti anche divertente” conclude Min Ho sorridendo.

“Pssss, Key! Non mi sembra che qui ci siano avvoltoi, come li hai chiamati tu … Min Ho è molto professionale, Jong Hyun sta ascoltando musica con gli auricolari e Taemin non è nemmeno venuto … penso che tu ti stia preoccupando per nulla” bisbiglia la ragazza al suo orecchio .

“Tsk, aspetta a parlare … ancora non abbiamo iniziato” risponde lui piano.

“Ok Hee Rin, iniziamo!” annuncia Min Ho.
 
 
-


La prima parte del servizio fotografico si conclude senza troppi intoppi: dopo qualche minuto Hee Rin ha iniziato a sentirsi più a suo agio, tra una chiacchiera scambiata con Key e un vocalizzo a caso buttato lì da Jong Hyun, mentre Min Ho ha continuato a darle indicazioni che lei ha iniziato a seguire quasi con naturalezza.

“Ok, penso che possa bastare così Hee Rin. Facciamo una breve pausa, nel frattempo puoi andarti a preparare per il prossimo photoshot … il camerino ha tutto ciò che ti occorre, indossa quello che ti sembra più adatto alla tua disciplina … ci vediamo qui tra mezz’ora” le dice Min Ho.

“Oh … ok grazie mille” risponde lei allontanandosi, fino a quando non chiude la porta dietro di sé.

“Quanto è bella la mia bambolina …” commenta Key tra sé e sé guardando la porta dietro la quale è scomparsa Hee Rin.

“E già … puoi dirlo forte” commenta Jong Hyun avvicinandosi al PC sul quale Min Ho sta sistemando le foto fatte poco prima.

“Ya! Tieni a bada la tua boccaccia da avvoltoio!” lo rimprovera Key tirandogli un bigodino, che gli era rimasto in tasca.

“Ya??? E poi scusa, perché tu puoi dire queste cose e io no?” chiede Jong Hyun massaggiandosi la fronte, che era stata colpita in pieno dal “proiettile” di Key.

“Perché io le dico senza malizia o cattivi pensieri, a differenza di voi due pervertiti!”

“Voi due? Cosa c’entro io adesso?” interviene Min Ho alzando lo sguardo dal computer, sentendosi chiamato in causa.

“Certo che c’entri! Tu c’entri eccome! Solo perché avevi la macchina fotografica davanti al viso pensi che non ho notato come la guardavi?” lo rimbecca Key.
Min Ho fa spallucce, chiaramente scoperto.

“Dai hyung, non esagerare … è vero, l’abbiamo guardata, ma non siamo certo dei pervertiti! È indiscutibilmente bella, ed è normale stare lì a guardarla … tu non la guardi così solo perché non ti piacciono le donne. È ovvio che scherziamo e non faremmo mai dei pensieri cattivi su di lei” gli fa notare Jong Hyun.

“Chi fa pensieri cattivi su chi?” chiede all’improvviso Taemin, entrando in sala.

“Oh santa pace, perfetto, la triade dei pervertiti adesso è completa” dichiara ironico Key alzando gli occhi al cielo.

“Nessuno fa pensieri cattivi su nessuno Tae, tranquillo” dice Min Ho tagliando corto.

“Allora … a che punto siete? Volevo venire prima, ma purtroppo avevo un incontro con gli altri insegnanti” dice Taemin avvicinandosi al computer per dare uno sguardo.

“Ehm … scusate … io sarei … pronta” interrompe Hee Rin dal fondo della sala.

I quattro ragazzi si voltano contemporaneamente verso di lei … e il tempo si ferma. Almeno per Taemin.
Quella davanti ai suoi occhi gli sembra la creatura più bella che abbia mai visto in tutta la sua vita. Non avrebbe mai potuto pensare che al mondo sarebbe potuto esistere qualcuno così bello, e che lo facesse sentire così.
Eppure Hee Rin aveva proprio questo effetto su di lui … e mai come in questo momento, si era sentito così attratto da lei. Era più di una semplice attrazione fisica, però: era un’attrazione diversa, più forte, e al tempo stesso più spaventosa.
La guarda estasiato, il corpo minuto ma tonico è fasciato dentro un body nero allacciato al collo, che lascia scoperta gran parte della sua schiena, messa ancora più in evidenza dai lunghi capelli raccolti in una coda di cavallo, e da un semplice paio di coulotte nere, mentre i piedi sono nudi, e ricoperti da qualche cerotto sparso qua e là, usato per proteggere le ferite più profonde.
Taemin fissa i suoi occhi azzurri, vi si immerge dentro, come se fossero una grande piscina, nella quale annegherebbe anche volentieri, e non può fare a meno di tremare leggermente, quando lei ricambia il suo sguardo e il suo stomaco fa una capriola.

“Allora? Avete finito tutti e tre bambocci con la radiografia? Possiamo riprendere il servizio fotografico o prima vado a prendere un mocio per asciugare la bava per terra?” chiede improvvisamente Key, permettendo così alla situazione di riprendere una certa dinamicità.

“Oh, s-si … Hee Rin, prego, posizionati al centro della sala. Jong Hyun, metti la traccia numero 8 del cd. Tranquilla Hee Rin-ah, tu concentrati solo a ballare, al resto ci penso io” dice Min Ho.
La ragazza annuisce e fa un profondo respiro, mentre con lo sguardo segue Key, in cerca di conforto. Lui le sorride e le fa un segno positivo, mimando con le labbra qualcosa

“E’ tutto ok, sei stupenda”

Hee Rin sorride imbarazzata in risposta e distoglie lo sguardo, incrociando senza volerlo quello di Taemin, che per tutto il tempo non ha smesso di guardarla. Non si scambiano alcun sorriso, ma i loro occhi restano incollati come calamite, mentre l’elettricità si sprigiona tra di loro.
Parte la musica, e con lei Hee Rin inizia a ballare.
Balla come sempre, mettendoci il cuore, la testa, l’anima.
Balla come sempre, beandosi della sensazione di libertà che ogni singolo movimento le dà.
Balla come sempre, agile, leggiadra, forte, sfiorando quel parquet che da anni ormai è la sua casa.
Ma balla anche come non mai, mentre sente gli occhi dei quattro ragazzi puntati su di lei.
Gli occhi di Min Ho, che lavora super concentrato cercando di catturare tutti i suoi movimenti.
Gli occhi di Jong Hyun, che la osserva attentamente.
Gli occhi di Key, che la guarda con ammirazione e stupore.
Gli occhi di Taemin, che semplicemente non riescono a guardare altro che non sia lei.

“Ok Hee Rin, così va molto bene, adesso vorrei che ti alzassi un po’ però, prova a fare qualche salto, staccati un po’ dal pavimento” le comunica Min Ho continuando a scattare foto.
La ragazza smette subito di ballare. La musica continua ad andare avanti, e lei continua a restare ferma.

No ti prego, questo no … tutto ma non questo.

“Hee Rin-ssi … mi hai sentito?” chiede nuovamente Min Ho.

Merda…

“Io … si, scusa Min Ho. Ecco, io ho …” cerca di spiegare lei.

“Ci penso io” interviene Taemin, entrando sul set e avvicinandosi alla ragazza, sorprendendo così i suoi tre hyung. Solo quando è certo che gli altri non possono sentirlo le parla.

“Hee Rin, non devi farlo per forza se non vuoi”

“Per forza? Ma cos …?”

“C’entra ciò che mi hai detto l’altra volta, vero? Il fatto che preferisci il pavimento alle persone …”.

“Oh si, è vero, ti avevo accennato qualcosa … ma devo farlo, quanto meno provarci. Devo essere professionale. Questa è l’opportunità della mia vita, capisci? Mi basta solo rilassarmi un attimo e non pensarci troppo, in fondo è solo un salto … sarebbe stato peggio se avessi dovuto ballare con qualcun altro” dice lei cercando di convincerlo … e convincersi.
Nel frattempo però, senza nemmeno rendersene conto, ha iniziato in maniera quasi impercettibile a tremare.
Taemin lo nota, e prima di riuscire a controllarsi le poggia delicatamente una mano sulla spalla nuda. Hee Rin sussulta e tenta di scostarsi, mentre il disgusto, puntuale come sempre, si fa strada tra le sue budella … qualcosa di nuovo però accade, qualcosa di stupefacente ed incomprensibile: quando i suoi occhi incontrano quelli di Taemin, tutta la paura si dissolve all’improvviso, e nonostante quella mano sulla sua spalla le sembra che pesi un quintale, la ragazza non può fare a meno di sorridergli. Taemin ricambia il suo sorriso, le fa un occhiolino, e ritorna al suo posto.

“Hyung, sfrutta al meglio questa occasione, hai solo un salto a disposizione per fare la migliore foto della tua vita” dice serio, rivolgendosi a Min Ho.

“Perché diamine ho solo un salto? È una ballerina, può saltare anche 100 volte se mi dovesse servire” inizia a protestare lui. Taemin si gira a guardarlo, e il suo tono non è mai stato così serio.

“Non ti azzardare nemmeno a chiederle di saltare di nuovo … fatti bastare questo, hyung” lo zittisce lui.

I tre ragazzi lo guardano allibiti, mentre lui si posiziona in piedi accanto a Key e Jong Hyun. Guarda Hee Rin e le fa un cenno affermativo con il capo, cercando di rassicurarla. La ragazza chiude gli occhi e tira l’ennesimo profondo respiro, poi prende la rincorsa e … salta. Resta staccata da terra solo una manciata scarsa di secondi, ma la sua percezione è talmente distorta che le sembra che sia passata un’ora.

“Perfetto Hee Rin! Stupendo!” dice entusiasta Min Ho andando a controllare le foto sul computer.

“Tesoro sei splendida! Su, vieni a vedere!” la chiama Key, che si è posizionato anche lui davanti al grande pc.
Hee Rin in realtà si sente tutto tranne che splendida: la testa ha iniziato a girarle, e un leggero senso di nausea ha lentamente iniziato a farsi strada dentro di lei. Sorride debolmente avvicinandosi ai ragazzi. Taemin la guarda preoccupato.

“Hey … ti senti bene?” le chiede bisbigliando.

“S-si, non è niente tranquillo, ora passa … solo un piccolo effetto collaterale” spiega lei debolmente.

“Allora: sono o non sono un fotografo eccezionale?” chiede Min Ho pieno di se.

“Sai com’è, anche il soggetto ha fatto la sua parte …” commenta Jong Hyun stuzzicandolo.
Hee Rin guarda lo schermo, e nonostante il suo malessere non può fare a meno di sorridere, stupita dalla bellezza di quella foto.

“Aspetta un momento … e questa cos’è?” chiede Key indicando un’altra foto, visibile solo attraverso una minuscola anteprima.

“Questa? Oh, beh sai com’è, non riesco a stare fermo con la macchina fotografica in mano per più di 5 minuti, e questi due hanno blaterato tra di loro per mezz’ora, quindi ho ingannato il tempo facendo qualche scatto extra” dice lui aprendo l’altra foto.
L’immagine mostra Taemin, con una mano posata appena sulla spalla di Hee Rin, mentre la guarda intensamente, e la ragazza che sorride ricambiando altrettanto intensamente il suo sguardo.
Hee Rin arrossisce leggermente, ricorda alla perfezione quell’esatto momento: il momento in cui, guardando Taemin negli occhi, la paura e il peso di tutto il suo passato sono stati per la prima volta sconfitti dalla dolcezza dello sguardo di quel ragazzo.

“Si, è … una bella foto” riesce solo a dire la ragazza.

“Beh non c’è che dire, il nostro bambino prodigio è cresciuto un sacco in questi anni” dice Jong Hyun scompigliando i capelli di Taemin.
Qualcosa scatta nel cervello di Hee Rin, quando la ragazza sente quella parola.

Bambino prodigio …

Come un perfetto ingranaggio, il meccanismo innescato nella mente della ragazza inizia a lavorare, facendo venire a galla altri ricordi confusi.

“Taemin è molto famoso per essere un bambino prodigio, a soli 6 anni è già una vera promessa della danza!”

“Hyung, smettila, non sono più un bambino prodigio da quando avevo …” si lamenta Taemin sbuffando.

“ … 6 anni” conclude Hee Rin a voce alta, persa ancora nei suoi pensieri.
Tutti si voltano a guardarla.

“Si, è esatto. Come facevi a saperlo? Per caso mi … conosci?” chiede Taemin sorpreso.
Hee Rin si volta a guardarlo.

“N-non so, Taemin. Io … davvero, non lo so”.


--------------------------------------------------------------------------
Buon sabato! Chiedo umilmente perdono per il ritardo, spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo. 
La scrittura va avanti, ma sto lavorando anche su qualcos'altro, quindi non sempre riesco a stare al passo

*si mette a ballare Sorry Sorry Sorry in segno di scuse*

Bando alle ciance, spero che il capitolo vi sia piaciuto, aspettate il prossimo, sarà molto interessante!
Grazie a chi sta continuando a leggere e ad avere fiducia in me ^^
A presto, Anime Danzanti
F.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo V ***


CAPITOLO V


Le settimane scorrono in fretta, e ben presto i ricordi sbiaditi di Hee Rin passano in secondo piano, spazzati via dalla frenesia delle lezioni: prove, coreografie, sessioni di allenamento extra, stage: la giornata della ragazza diventa così fitta che ha a mala pena il tempo di mangiare e dormire.
Nonostante ciò, cerca comunque di ritagliarsi un po’ di tempo da passare con i ragazzi: che sia una serata al karaoke o un semplice “pigiama party” in camera (come adora definirlo Key), Hee Rin riesce sempre a passare del tempo in loro compagnia.

Key è il compagno di stanza che tutti vorrebbero avere: chiacchiera in continuazione, è sempre un’esplosione di allegria e risate, la aiuta a scegliere gli abbinamenti dei vestiti, a volte la sera le massaggia anche polpacci e piedi, soprattutto quando Hee Rin ha gli allenamenti pomeridiani, ma è anche un buon ascoltatore, dà ottimi consigli, e si comporta come un grande amico.
Min Ho e Jong Hyun ci ha messo un po’ ad apprezzarli, ma una volta conosciuti li ha adorati: tanto diversi quanto inseparabili, ha scoperto che sotto l’atteggiamento da palloni gonfiati si nascondono in realtà due ragazzi dolci, teneri ed educati.
Per quanto riguarda Taemin … per certi versi quel ragazzo è rimasto ancora un mistero. Un mistero intrigante, dolce e meraviglioso. Si sono incontrati spesso nelle settimane successive, a volte nei corridoi o in mensa, occasioni nelle quali per ovvie ragioni si sono limitati entrambi ad un semplice saluto, a volte se lo è ritrovato addirittura in camera, intento ad organizzare con Key le lezioni di danza della settimana, altre volte ancora si sono incontrati di comune accordo, fuori dall’accademia per prendere un caffè, o sotto il solito acero (potrebbe giurare di aver sentito dire una volta a Taemin “il nostro acero”).
Si sono incontrati, si sono conosciuti, si sono avvicinati.

Tutto ha finalmente iniziato a filare per il verso giusto, insomma.
Hee Rin non avrebbe mai immaginato che, un giorno, durante una semplice ed ennesima lezione di danza, il suo passato sarebbe tornato a galla, rischiando di rovinare ogni cosa.

 
 
-
 
Hee Rin è in sala di danza come tutti i giorni, sta facendo stretching e scambiando due chiacchiere con le colleghe, quando la professoressa Hyuna entra interrompendo i loro esercizi.

“Ragazze, per favore, prestatemi un attimo di attenzione. Oggi faremo una lezione diversa dal solito”.

Le ballerine iniziano a mormorare tra loro, lanciandosi sguardi curiosi.

“Come sapete tutte manca poco meno di un mese agli esami di metà semestre: voglio darvi la possibilità di ampliare le vostre conoscenze, di crescere artisticamente, e quale miglior modo se non quello di approcciarsi ad altri stili?” continua Hyuna, mentre le ragazze in sala iniziano ad agitarsi.

“Per cui adesso alzatevi, staccatevi un po’ da questo pavimento, su, forza!” le sollecita la professoressa.

Hee Rin si alza, leggermente controvoglia, e con la pessima sensazione che quella lezione non le porterà nulla di buono.

“Prego professor Lee, entri pure” dice cordialmente Hyuna.

Le ballerine iniziano a bisbigliare tra loro, palesemente eccitate, mentre Hee Rin inizia a desiderare di sprofondare, quando dalla porta vede entrare Taemin, seguito a ruota da Key.

“Ragazze, lui è il professor Lee Taemin, e lui è il suo assistente, Kim Ki Bum. Insegnano al dipartimento di hip hop, e oggi sono qui per fare una lezione speciale” comunica la professoressa.
Taemin e Key salutano cordialmente, mentre le ballerine iniziano a lanciarsi occhiate e risatine ammiccanti.

“Decisamente un bel bocconcino il professor Lee, non c’è che dire” bisbiglia Na Eun all’orecchio di un’altra ragazza.

Hee Rin, vicina a loro, la sente, e stringe i pugni resistendo alla tentazione di afferrarla per i capelli e staccarglieli uno alla volta fino a lasciarla senza.
Guarda Taemin e non riesce a fare a meno di accennare ad un piccolissimo sorriso. È bello come sempre, con i suoi soliti pantaloni neri e la sua bella maglia, questa volta bianca, di due taglie più grande: sta in piedi, con le gambe leggermente divaricate e le punte dei piedi rivolte di poco verso l’interno, mentre parla alla classe tormentandosi continuamente le mani. La ragazza non può fare a meno di pensare quanto sia carino, ancora una volta, e ripensa per un attimo ai loro pomeriggi passati sotto il grande acero a ridere e parlare. I suoi occhi vagano per la sala, mentre parla alla classe dando dettagli sull’imminente lezione, fin quando non incontrano per un secondo quelli di Hee Rin, innescando così in lei il solito brivido di lungo la schiena.

“ … detto ciò, direi che possiamo iniziare! Sparpagliatevi per tutta la sala, Key vi spiegherà la coreografia e io passerò tra di voi per le correzioni”.

“Ci correggerà lui? Allora mi sa che dovrò sbagliare un bel pò oggi” sussurra di nuovo Na Eun alla sua amica, passando davanti ad Hee Rin.
La ragazza fa un profondo respiro, e stringe i denti … non bastava l’ansia di dover affrontare l’intera lezione di danza senza usare il pavimento, ci mancava pure quella gallina in calore ad aggravare il tutto.

Non mi piace. Questa situazione non mi piace affatto.
­
-

 
­­La lezione procede senza problemi, Key spiega la coreografia, in maniera chiara, minuziosa e dettagliata, mentre Taemin gira per l’aula, osservando tutti e soffermandosi qualche volta per dare dei consigli.

Na Eun è stata di parola, ha cercato di sbagliare il più possibile in modo che Taemin si avvicinasse a lei per correggerla, e ogni volta che succedeva Hee Rin doveva seriamente controllare l’impulso di andarla ad afferrare per i capelli: e il fatto di essere “quella cosa lì” (perchè no, la parola gelosa era troppo assurda anche solo a pensarla) mandava la ragazza ancora più fuori di testa.

Lei, dal canto suo, ha cercato invece di essere invisibile per tutta la lezione, concentrandosi al massimo per non sbagliare nulla ed evitare quindi che Taemin le si avvicinasse: era già abbastanza in tensione per il fatto di stare ballando senza il pavimento per tutto quel tempo, la vicinanza di Taemin non avrebbe fatto altro che peggiorare ancora di più la situazione. Hee Rin cerca di tirarsi su.

Il più è fatto, mi basta resistere ancora 20 minuti, e questa tortura di lezione finirà.

Eppure,a pochi minuti dalla fine, complice la stanchezza, Hee Rin sbaglia. Tenta in tutti i modi di coprire il suo errore, ma Taemin lo nota e si fionda da lei, come se non avesse aspettato altro durante tutta la lezione.

“Se tieni la schiena leggermente più in avanti, il giro ti verrà meglio” le sussurra ad un orecchio, alle sue spalle.

Hee Rin sobbalza leggermente per lo spavento, ha sentito quasi il suo fiato sul collo, ma purtroppo le sensazioni che si sono scatenate in lei sono tutt’altro che piacevoli.
Prima che possa razionalizzare, i ricordi di 8 anni prima iniziano a riaffiorare ... stesso suggerimento, stessa sensazione di fiato sul collo, e un brivido che non ha nulla a che fare con il piacere.


 

“Tieni la schiena un po’ più avanti Hee Rin-ah … così, brava”

La ragazzina annuisce leggermente, mentre fissa riflesso sullo specchio il suo insegnante di danza, esattamente dietro di lei, con il viso vicino al suo orecchio.

“Ci siamo quasi, solo un altro pò” continua lui avvicinandosi ancora di più ad Hee Rin, fino a far aderire il suo corpo con quello della ragazzina.

“M-maestro, c-cos …”

“Sh!!! Hee Rin-ah, ti ho detto che puoi chiamarmi anche per nome, quando siamo soli … come adesso, per esempio”







“Hee Rin-ssi, mi stai ascoltando?”

La ragazza rinsavisce, e scuote leggermente la testa cercando di allontanare i brutti ricordi.

“Io …s-si professor Lee, mi scusi”

“Continui a sbagliare il giro. Mettiti in preparazione, vediamo cosa c’è che non va”

Hee Rin esegue, leggermente stupita di vedere Taemin in quella veste così professionale, lei che è stata fino a quel momento abituata a vederlo e frequentarlo al di fuori delle lezioni. Ora che ci pensa è la prima volta che lo vede così … serio.

“Il problema principale sono il collo e le spalle, sei troppo in tensione Hee Rin-ssi. Allunga il collo, e porta in giù le spalle” dice Taemin, e mentre le dà i suoi consigli, poggia i palmi delle mani sulla sua nuca, facendoli poi scivolare sulle spalle, indicandole la giusta posizione da assumere: la ragazza viene percorsa da un fremito, e di nuovo perde il contatto con la realtà, mentre sente quelle mani addosso a lei.





“Non essere in tensione Hee Rin-ah, rilassati” le sussurra ancora all’orecchio il suo maestro di danza.
Sente le sue mani sulla nuca, le sue dita che accarezzano i lati del collo, per poi scendere giù sulle spalle, mentre l’uomo inizia lentamente a baciarle la pelle lì vicino.

La ragazzina è paralizzata, vorrebbe con tutto il cuore scappare, ma la paura le ha invaso il corpo e la mente, lasciandola lì, in piedi, inerme.
Riesce solo a sussurrare.

“Non … mi … toccare”.





 
“Non … mi … toccare”.

Le parole vengono fuori in un bisbiglio, prima che Hee Rin possa controllarsi, mentre Taemin continua ignaro a darle istruzioni, e la ragazza subisce il suo tocco .

“ … dovresti anche chiudere un po’ di più le costole, altrimenti perderai sempre l’equilibrio …” continua lui stringendo leggermente con i palmi delle mani sulla sua gabbia toracica.
La paura ormai galoppa dentro di lei, ogni razionalità inizia a venir meno, e ben presto la solita nausea bussa alla sua porta, mentre ormai i ricordi hanno preso il sopravvento.






… la afferra e la sbatte al muro, mentre preme su di lei con tutto il suo corpo, insinuandosi sotto la sua maglietta, e le sue mani risalgono verso l’alto percorrendo tutte le sue costole, fino ad arrivare ai suoi piccoli seni da ragazzina …
Hee Rin si dimena più che può,  ma quell’uomo è più forte di lei … troppo forte per lei … riesce solo a ripetere, ancora una volta, con le lacrime agli occhi …

“Non … mi … toccare”.






 
“Non … mi … toccare”.

Hee Rin lo ripete di nuovo, a voce leggermente più alta di prima,mentre gli occhi iniziano a bruciarle, ma Taemin non la sente, e continua a correggerla e a toccarla.
Key nel frattempo lancia un’occhiata verso di loro, accorgendosi del fatto che Taemin si stava soffermando più del solito sulle correzioni, e notando l’estremo disagio sul volto di Hee Rin, che invece sembrava decisamente sfuggire all’altro insegnante.

“… ultimo, ma non meno importante, stringi di più gli adduttori, in modo da avere più stabilità durante il giro. No così non ci siamo, non li stai stringendo abbastanza, devi sentire ogni fibra del tuo muscolo entrare in tensione” le suggerisce lui, e preme leggermente con le dita all’altezza dei muscoli, nel suo interno coscia.






“Avanti piccola, non opporti, rilassali quegli adduttori … lo so che ti ho insegnato a stringerli per bene, ma adesso voglio che li rilassi completamente” alita sul suo collo l’uomo, mentre con una mano le tappa la bocca e con l’altra si insinua a forza in mezzo alle sue cosce.
Le lacrime scorrono a fiumi sulle guance della ragazzina, e scivolano innocenti sulla lurida mano dell’uomo … la piccola si dimena, prova a gridare, ma la sua bocca è sigillata, e lui preme con forza, fino a farle male … vorrebbe solo urlare.

“Non … mi … toccare”

 






“Non … mi … toccare” ripete Hee Rin per la terza volta.

Questa volta però, la sua voce è alta, incrinata dal pianto, ma abbastanza chiara da far voltare tutto il resto della classe verso di loro.
Le lacrime le hanno annebbiato la vista, il suo corpo è pervaso da fremiti di paura, e la nausea ha decisamente preso il sopravvento.
Il silenzio è assordante, spezzato solo dai bisbigli di alcune ballerine che hanno iniziato a parlottare tra di loro.
Key la guarda, visibilmente sconvolto e preoccupato dalla sua reazione, mentre Hee Rin continua a tenere lo sguardo basso, e le lacrime iniziano ad uscire a fiotti, prima che possa fermarle.

“Hee Rin-ssi …” la chiama Taemin, gelido.

La ragazza fissa ancora per un po’ un punto indefinito sul pavimento, poi lentamente alza lo sguardo verso di lui. Gli occhi di Taemin incrociano i suoi, e il ragazzo sente per un attimo l’impulso di abbracciarla e consolarla, sconvolto dallo stato in cui si trova la ragazza. Ma dura solo un attimo, e Taemin reprime a forza questo sentimento, ricordandosi di essere all’interno di un’aula, durante una lezione, e di essere un professore lì dentro.

“Hee Rin-ssi, non ti è consentito mancarmi di rispetto in questo modo. Io sono un insegnante, è il mio lavoro correggere voi allievi, e ho anche il diritto di toccarvi se necessario. Vai subito fuori da quest’aula”.

Gli si spezza il cuore a trattarla in quel modo,  preferirebbe di gran lunga abbracciarla, ma non ha scelta.
Hee Rin, in silenzio, accenna ad un rapido inchino e, prima che Key possa intercettare il suo sguardo, fugge via. Corre, più che può, con la vista annebbiata dalle lacrime, con le gambe che tremano e il cuore in gola, mentre raggiunge appena in tempo la sua stanza, e si fionda in bagno a vomitare.

---------------------------------------------------------------------------
Buon sabato pomeriggio! Eccomi tornata con il nuovo capitolo!
Alla luce de contenuti ho dovuto modificare un pò le caratteristiche della storia, e non escludo che dovrò effettuare qualche altra modifica al rating nei capitoli futuri.

A parte questo, finalmente il segreto di Hee Rin è stato svelato! Che dite? VI aspettavate qualcosa del genere??? E secondo voi come reagirà Taemin nel prossimo capitolo? 
Fatemi sapereeeeee ^^

Vi ringrazio sempre per continuare a leggere la mia storia e per il sostegno ^^

A presto Anime Danzanti


F.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo VI ***


Capitolo VI



Yah, Taemin-ah, mi stai ascoltando?”

Key scuote Taemin per una spalla, mentre raccolgono le loro cose alla fine della lezione.

“Io … no, scusa hyung. Che stavi dicendo?”

“Niente di importante Tae, tanto ho capito che hai la testa da un’altra parte. Stai pensando ad Hee Rin, vero?” chiede Key, bisbigliando però l’ultima frase.

“S-si vede così tanto?” chiede lui leggermente preoccupato.

“Nah, sono solo io che ho il dono dell’onniscienza … Santi numi, sei un libro aperto Tae, anche un cieco se ne accorgerebbe” gli risponde lui ironico, facendogli un occhiolino.
Taemin sospira, mentre continua a pensare allo sguardo della ragazza.

“Hyung … secondo te ho … esagerato?”

“Mh … non lo so Tae. In generale non penso, è giusto che tu ti faccia rispettare come insegnante … ma sono certo che lei non avesse la minima intenzione di mancarti di rispetto. Ci sarà stata qualcosa che l’ha fatta reagire in quel modo” riflette Key.

“Lo so … ma cosa avrei dovuto fare? Non potevo certo abbracciarla lì davanti a tutti! Anche se è stato il mio primo istinto, come potevo abbracciare un’alliev …”

“Stop! Aspetta un attimo baby … in quel momento avresti voluto abbracciarla?” chiede l’assistente con uno sguardo a metà tra il curioso e il piccante.
Taemin alza gli occhi al cielo.

“Pfff … si hyung. Volevo abbracciarla, volevo consolarla con tutto il cuore, ma non ho potuto farlo … contento?” risponde Taemin sconfitto.
Un largo sorriso si fa strada sul volto di Key.

“Si. Decisamente, Tae. Quindi, che ne diresti di venire con me in camera a vedere come sta?” propone lui.

“Io … pensi vada bene?”

“Ma certo che va bene, prima o poi dovrete incontrarvi e parlarne” risponde Key come se fosse la cosa più scontata del mondo.

“Io … ok, dammi 10 minuti per farmi una doccia, ti raggiungo in camera allora”.

“Perfetto, a tra poco baby” lo saluta il ragazzo più grande.

“Solo una cosa hyung … per favore, smetti di chiamarmi baby. E’ inquietante” dice il ballerino scherzando, e simulando un brivido di orrore.

“Pfff … ok bab … ehm, Tae. A dopo!”

 
-
 
Quando Key arriva in camera trova Hee Rin raggomitolata sul letto. Si avvicina cauto, mentre la ragazza tira fuori la testa da sotto la coperta e si guarda intorno; i suoi occhi incrociano quelli di Key, e al ragazzo si stringe il cuore nel vederli così rossi e gonfi: capisce subito che ha pianto, e dal suo colorito non proprio sano intuisce anche che la ragazza ha probabilmente vomitato.

“Posso?” chiede indicando il bordo del letto.
La ragazza si limita ad annuire, mentre tira leggermente su con il naso e fa spazio a Key, appoggiando la schiena alla testiera del letto e portandosi le gambe al petto.

“Come stai?”

“Sono stata meglio … ma sono stata anche peggio. Passerà, come le altre volte” risponde lei sorridendogli. Il ragazzo ricambia il sorriso, ma si stupisce della risposta .

“Altre volte?”

“S-si, ecco … io …”

“Tesoro, non devi parlarne per forza, io non voglio sapere, voglio solo vederti serena e tranquilla. So che non avevi intenzione di trattare Taemin in quel modo davanti a tutta la classe, ho capito che hai reagito in quel modo per qualche motivo, ma non devi dirmelo per forza. Tra un po’ Taemin sarà qui, parla con lui e chiarite”

“N-no, è … giusto che io ti racconti. E voglio dirlo a te, perché … non avrei il coraggio di raccontarlo a lui guardandolo negli occhi”.
Key le sorride dolcemente e incrocia le gambe sul letto.

“Ok, quando vuoi … ti ascolto”.
La ragazza fa una lunga pausa, poi prende un profondo respiro e inizia a parlare.

 
-
 
Taemin cammina a passo svelto per il corridoio, con i capelli ancora umidi e qualche goccia d’acqua che gli scorre ancora sulla schiena; si è lavato in fretta e furia, con la mente ancora piena del ricordo di Hee Rin in lacrime davanti a lui, e si è precipitato nella stanza di Key.
E’ ancora fuori dalla porta, con il fiatone per la corsa e il cuore che batte all’impazzata … sta per bussare quando sente la voce della ragazza provenire da dentro la stanza.

“N-no, è … giusto che io ti racconti. E voglio dirlo a te, perché … non avrei il coraggio di raccontarlo a lui guardandolo negli occhi”.

Taemin si blocca, il pugno destro ancora a mezz’aria, pronto a bussare alla porta.

Non avrei il coraggio di raccontarlo a lui guardandolo negli occhi.

Hee Rin ha paura di vederlo, non vuole che lui sia presente mentre lei racconta la sua storia.
Lentamente, apre il pugno, e delicatamente adagia il palmo della mano sulla porta … poi avvicina il viso, fino a poggiare anche la fronte.
Chiude gli occhi, e resta in ascolto.

-
 
“Io … ho sempre ballato, nella mia vita. Fin da quando avevo sei anni, ho sempre dedicato tutta la mia vita alla danza. Non ricordo perché ho iniziato, ma da quel giorno non ho più smesso. E con il tempo, i miei genitori si sono resi conto che la danza stava diventando qualcosa di più che una semplice passione: per me la danza è stata sempre tutta la mia vita, e con il tempo sono migliorata sempre di più fin quando, intorno ai dieci anni, i miei non hanno deciso di farmi studiare da un insegnante privato, un ex ballerino, e uno dei docenti migliori di tutta Italia. Ci siamo trasferiti, in modo che io potessi frequentare le lezioni, ho cambiato scuola, compagni e vita. Ho studiato 5 ore al giorno tutti i giorni, e mentre le mie compagne di scuola si incontravano per giocare e divertirsi io ero sempre chiusa in sala di danza a studiare. E con il tempo ho iniziato ad ottenere i primi risultati, le vittorie ai concorsi, le borse di studio, gli stage all’estero … era tutto perfetto, grazie al mio insegnante privato sono riuscita a raggiungere ottimi livelli, e negli anni ho iniziato ad instaurare con lui un rapporto di estrema fiducia … formavamo davvero una grande squadra, insieme. E invece, un giorno ha deciso di rovinare tutto. Il nostro rapporto, la mia carriera … la mia vita.”

Hee Rin fa una pausa, cercando di ricacciare indietro le lacrime che stavano già facendosi nuovamente strada nei suoi occhi, e distogliendo lo sguardo da quelli del ragazzo.
Key la guarda in silenzio, senza forzarla in alcun modo, e aspetta che la ragazza riprenda a parlare.
Hee Rin fa un profondo respiro e continua.

“Avevo sedici anni.  Era un sabato pomeriggio, stavo facendo una lezione supplementare in vista di un’importante gara nazionale che avrei dovuto affrontare di lì a poco, e le prove si erano protratte più del solito …  non ricordo che ora fosse, ma fuori era già buio. Stavo provando come al solito, ma quel pomeriggio il maestro mi era sembrato un po’ diverso … mi guardava in modo strano. Ero stanca, affaticata e deconcentrata, dopo ore ed ore di prove, e continuavo a sbagliare un passo, fin quando lui non decise di correggermi. Si è avvicinato alle mie spalle e ha iniziato a sussurrarmi le correzioni all’orecchio, toccandomi il collo e le spalle. Sono rimasta un po’ stupita, ma non ho capito subito cosa stesse succedendo, per cui ho proseguito con la mia prova, seppure fossi un po’ stranita.
Ma lui non si è fermato, e ha continuato a … toccarmi. Gli ho chiesto cosa stesse facendo, ho cercato di allontanarmi, ma lui mi ha trattenuta, ha iniziato ad usare la forza, e mi ha … bloccata a muro”.

Lo sguardo di Key si fa più sconvolto ad ogni parola della ragazza, ma lei continua a raccontare, anche se ancora le fa male, senza fermarsi.

“Ho provato a scappare, ma lui era troppo forte. Ho provato a gridare, ma eravamo in una sala prove sotterranea, nessuno mi ha sentita. E poi lui mi ha … tappato la bocca. Ha continuato a … t-toccarmi, con le sue m-m-mani luride, sot-to la maglietta. Ha c-continuato a … b-baciarmi, con la sua bocca s-schifosa …”

Mentre Hee Rin racconta, ad ogni parola le lacrime iniziano a sgorgare, e la sua voce inizia  tremare.

“… e p-poi m-mi ha a-ab-abbassato a f-forza i p-p-pantaloni e ha i-i-inf-filato la m-mano in mez-zo alle m-mie g-g-gambe … e ha i-iniziato a su-sussur-rarmi di a-a-aprire l-le g-gambe e-e-e-e p-p-p-poi …”

Il resto del racconto viene interrotto dal pianto della ragazza, che ha perso il controllo e ha iniziato a singhiozzare.
Key la guarda, con gli occhi colmi a sua volta di lacrime. Per la priva volta nella sua vita, è rimasto assolutamente senza parole. Vorrebbe abbracciarla e confortarla,ma l’unica cosa che riesce a fare è stare in silenzio, piangendo insieme a lei.

 
-
 
Dall’altro capo della porta, Taemin ascolta ogni singola parola di Hee Rin, mentre sente il cuore spaccarsi minuto dopo minuto. Ascolta tutto, si immagina tutto, e non può fare a meno di provare una rabbia disumana, al pensiero di ciò che quello schifoso bastardo ha fatto alla ragazza. Graffia quasi la porta, rischiando di rompersi le unghie, mentre ascolta il modo in cui, anni prima, hanno abusato di lei.
Poi, ancora parzialmente annebbiato dalla rabbia, si accorge dei dettagli raccontati da Hee Rin.
La ragazza ha detto che quell’uomo ha iniziato a sussurrarle all’orecchio e ad accarezzarle il collo e le spalle. E come un flash, gli tornano alla mente le immagini della lezione di poche ore prima.

“Se tieni la schiena leggermente più in avanti, il giro ti verrà meglio”

Anche lui le ha sussurrato all’orecchio.

“Il problema principale sono il collo e le spalle, sei troppo in tensione Hee Rin-ssi. Allunga il collo, e porta in giù le spalle”

E l’ha corretta toccandole il collo e le spalle.

L’orrore inizia a farsi strada nella sua mente, ma come se fosse un fiume in piena, il cervello di Taemin continua a mettere insieme i pezzi. Poi? Che altro ha fatto?

“ … dovresti anche chiudere un po’ di più le costole, altrimenti perderai sempre l’equilibrio”

Ma certo, le ha toccato il torace. E quell’uomo ha fatto lo stesso, infilandole le mani sotto la maglietta, anche se con un fine decisamente diverso.

“… ultimo, ma non meno importante, stringi di più gli adduttori, in modo da avere più stabilità durante il giro. No così non ci siamo, non li stai stringendo abbastanza, devi sentire ogni fibra del tuo muscolo entrare in tensione”.

“Merda …” sussurra Taemin aprendo gli occhi.

Le ha toccato gli adduttori, in mezzo alle gambe,per farglieli contrarre di più. E nel suo racconto, quella feccia ha fatto lo stesso, mettendole una mano in mezzo alle gambe.
Tutto assume un significato nuovo, alla luce del racconto di Hee Rin, e finalmente Taemin realizza. Realizza perché la ragazza ha reagito in quel modo durante la lezione, e perché, anche in altre occasioni, ha sempre evitato ogni minimo contatto fisico.

“E’ colpa mia” sussurra a sé stesso, mentre le lacrime iniziano a scorrere sul suo viso.
È stato lui che le ha fatto rivivere, senza saperlo, quei momenti orribili, che l’ha fatta soffrire e stare male fino a vomitare.
Taemin non resiste un minuto di più dietro quella porta e, senza riflettere oltre, entra nella stanza.

 
-
 
Nonostante sapesse già cosa lo aspettava oltre quella porta, vedere Hee Rin con i propri occhi si è rivelata un’esperienza tutt’altro che piacevole. Per un minuto, Taemin ha anche dimenticato il motivo per il cui è entrato, completamente perso in quei pozzi azzurri come il cielo, e purtroppo, in quel momento, bagnati come il mare.
La ragazza lo fissa, ancora rannicchiata sul letto, con gli occhi rossi e un po’ gonfi per il pianto. Anche Key si volta a guardarlo, e tira un sospiro di sollievo nel vederlo lì.

“Oh, sei arrivato. Vieni, siediti al mio posto, io vado a farmi la doccia” dice rivolto all’insegnante. Poi si rivolge ad Hee Rin.

“Parla con lui, tesoro. Io torno tra un pò, mh?”. E dopo averle sfiorato i capelli, e averle visto accennare un sorriso, si dirige in bagno.
Taemin si avvicina cauto alla ragazza, e si siede sul letto, nello stesso punto in cui pochi minuti prima era seduto Key. Sta per parlare, quando lei lo interrompe.

“Taemin io … ti chiedo scusa. Per come mi sono comportata a lezione. Hai ragione, ti ho mancato di rispetto … non succederà più”

“No, scusami tu. È colpa mia se hai reagito in quel modo. Ti ho fatto ricordare cose … spiacevoli. Senza rendermene conto. Mi dispiace, ti ho fatta piangere …”

“Cos … come lo sai? Tu hai … sentito?” chiede la ragazza leggermente stupita. Taemin si passa una mano tra i capelli.

“S-si, io … scusa non volevo. Ero venuto per parlare con te, ma quando stavo per bussare ti ho sentito dire quella cosa. Che non volevi … vedermi, mentre raccontavi la tua storia. Quindi sono rimasto fuori, così che non mi vedessi. Però ho sentito … tutto”.
Segue un breve silenzio, interrotto solo dagli scrosci d’acqua della doccia provenire dal bagno.

“Non … non devi scusarti. È colpa mia, sono io che ancora non … vado bene. È un problema mio, tu hai fatto solo il tuo lavoro. Prima o poi passerà, in un modo o nell’altro” conclude la ragazza guardandolo negli occhi e sorridendogli debolmente.
Taemin ricambia il suo sguardo … muore dalla voglia di esserle più vicino, di consolarla, di farla sentire al sicuro … e istintivamente, prima che possa rifletterci su più di tanto, allunga una mano verso il suo viso per accarezzarlo. Hee Rin, con un movimento ormai purtroppo automatico, sussulta, scansandosi di scatto. Taemin si morde la lingua, pentendosi subito del suo gesto azzardato.

Sei un vero coglione, Taemin. Ti ha appena detto che è traumatizzata dal contatto fisico da quando l’hanno violentata, e tu provi a toccarla? Geniale, proprio geniale.

“S-scusa, non volevo spaventarti. È solo che voglio … toccarti. N-non in quel senso!” si affretta ad aggiungere quando Hee Rin lo guarda sconvolta “… voglio solo … abbracciarti. Starti vicino. Consolarti. Tutto qui” conclude lui leggermente imbarazzato, mentre abbassa lo sguardo.
La ragazza lo guarda in silenzio per qualche minuto, mentre lui continua a tenere lo sguardo basso e a giocare con il bordo della sua maglietta. Sorride: non è abituata a vedere Taemin nelle vesti di quello timido ed imbarazzato, di solito fa lo stronzo, o lo sbruffone. Ma quello che ha detto le ha letteralmente sciolto il cuore, quindi non può fare a meno di replicare, esprimendo per la prima volta i suoi sentimenti.

“Anche …io” confessa infine lei rompendo il silenzio.
Taemin alza di scatto la testa ed incrocia il suo sguardo.

“C … cosa?”

“Anche io vorrei … abbracciarti. Davvero. Tanto.  Ma non ci riesco, è più forte di me …”
Taemin non crede alle sue orecchie. Per qualche inspiegabile ragione, quella frase lo ha reso improvvisamente la persona più felice dell’universo, e non può fare a meno di sorriderle dolcemente. Si sente molto dispiaciuto ed in colpa per il dolore che le ha causato, e vuole in tutti i modi aiutarla a guarire.

“Non ti preoccupare. Non devi superare tutto subito: andiamo per gradi, facciamo ogni cosa con calma, senza pressioni o costrizioni. Che fretta c’è in fondo? Io posso provare ad aiutarti, se tu lo vuoi … ti fidi di me?”
Hee Rin annuisce prima ancora di pensare, come mossa da un riflesso incondizionato, e il sorriso che subito spunta sul volto di Taemin le dà la conferma. Si fida di lui.

“Bene … proviamo così, allora” dice lui sorridendo, e le porge la mano sinistra, con il palmo rivolto verso l’alto, invitandola a prenderla con la sua.
Hee Rin fissa la mano, un po’ impaurita, e lentamente avvicina la sua destra. Taemin nota che trema.

“Hee Rin … guardami. Non guardare la mano … guarda me” le dice lui.
La ragazza alza piano lo sguardo, fino ad incontrare quello di Taemin.

“Non ti faccio niente, tranquilla. Non sono lui, Hee Rin … sono io, Taemin. Non ti farei mai del male” continua il ragazzo con un sorriso.
Hee Rin lo guarda intensamente, si perde nei suoi occhi neri, prende da lì tutta la forza necessaria per continuare a muovere la sua mano … fino a quando, piano, non la posa su quella di lui.
Il ragazzo le sorride, quando sente la sua mano posarsi finalmente sulla sua, e senza distogliere lo sguardo dal suo, inizia a stringerla, cautamente, piano, cercando di rassicurarla solo con quel contatto … la stringe, come se fosse la cosa più delicata del mondo, e altrettanto delicatamente inizia ad accarezzarle il dorso della mano con il pollice.
La mano di Taemin è calda, morbida ed avvolgente, su quella della ragazza. Hee Rin non avrebbe mai immaginato che toccare la sua mano sarebbe stato così … bello. Non si sente perfettamente tranquilla, una parte di lei combatte ancora con la paura, ma guardare Taemin negli occhi le dà la forza di resistere, di non fuggire.

“Brava Hee Rin … non era poi così difficile no? Come ti senti? Stai bene?” chiede il ragazzo cauto.
Hee Rin gli sorride e annuisce, mentre cerca di fare respiri profondi e dominare la paura. Considerando i suoi precedenti, ci sta riuscendo anche abbastanza bene.

“Bene. Allora posso fare solo … un’altra cosa?” chiede lui piano.
La ragazza annuisce in maniera quasi impercettibile: non ha idea di cosa voglia fare, ma se si deconcentra anche solo per un minuto ha paura di perdere completamente il controllo.
Taemin le sorride, e inizia a sporgersi verso di lei, avvicinandosi  sempre di più, fin quando la ragazza non lo vede così vicino da chiudere istintivamente gli occhi: anche se in altre occasioni sarebbe scappata, si limita a trattenere il respiro per un secondo, mentre sente le labbra di Taemin premere leggere sulla sua fronte, in un dolce bacio.  Le sue labbra sono morbide sulla sua pelle, e la ragazza riesce a percepire anche  il suo respiro.
Erano anni che non aveva un contatto così ravvicinato con un uomo, ma la sensazione provata le sembra tutt’altro che brutta: da quando è successa quella pessima avventura ha bandito qualunque tipo di contatto fisico con gli uomini, ad eccezione di suo padre. Ma le sensazioni provate in quel momento sono decisamente diverse, nuove e più belle. Per la prima volta, almeno un pochino, Hee Rin non ha più paura.
Taemin si separa da lei, e la ragazza non può fare a meno di sorridergli.

“Bene, penso che per oggi possa bastare così … sei stata brava Hee Rin, molto brava” le dice lui continuando ad accarezzarle la mano.
La ragazza abbassa lo sguardo, un po’ in imbarazzo, poi torna a guardarlo.

“Grazie” gli risponde, e automaticamente ricambia la stretta nella sua mano.
Restano così per un po’, in silenzio, a guardarsi, quando la porta si spalanca all’improvviso.

“Yah Bummie, che programmi hai questa sera? Andiamo a rimorchiare???”
Taemin ed Hee Rin si voltano di scatto, accorgendosi di Min Ho e Jong Hyun che nel frattempo sono entrati rumorosamente in stanza.

“Aspetta un attimo, Min Ho … ho l’impressione che abbiamo interrotto qualcosa” dice Jong Hyun all’amico con tono ammiccante, accennando alle mani dei due ragazzi, ancora strette.
Hee Rin si irrigidisce e toglie di scatto la mano da quella di Taemin, mentre quest’ultimo guarda i suoi amici con un misto di rimprovero ed esasperazione negli occhi.
Non fa in tempo a replicare che un grido si leva dal bagno.
“CHOI MIN HO!!!!! KIM JONG HYUN!!!!!”
La porta del bagno si spalanca, e rivela un Key  a dir poco infuriato, con i soliti bigodini in testa.

“Hey amico, datti una calmata, hai l’aria da psicopatico conciato in quel modo …” gli risponde Min Ho cercando di sdrammatizzare, mentre Jong Hyun lo fissa ancora a bocca aperta.

“Che cazzo di discorsi sono??? Ovvio che avete interrotto qualcosa! Avete interrotto molto più di qualcosa, accidenti a voi!” li rimprovera Key, impazzito. “Almeno io ho avuto l’intelligenza di restarci, dentro al bagno, e di origliare da lì, non come voi trogloditi che avete fatto irruzione rovinando tutto!”
Taemin lo guarda scioccato.

“Eh? Hyung, stavi origliando?”

“Beh si, che avrei dovuto fare? Ho capito che il discorso era serio, per cui ho preferito restare in bagno e non disturbarvi, ma sai com’è, siete stati a ciarlare un bel po’, qualcosa dovevo pur fare per passare il tempo…” si giustifica lui.
Taemin lo guarda esterrefatto, mentre Hee Rin  abbassa lo sguardo, leggermente imbarazzata ma al tempo stesso cercando di trattenere le risate .

“Comunque, sono sempre stato più delicato di questi due scimmioni qui presenti. Su avanti, sono qui adesso, andiamo via, sciò!” continua a dire Key spingendo fuori Min Ho e Jong Hyun, e chiudendo la porta dietro di sè con un piede, non prima però di aver fatto l’occhiolino ai due ragazzi rimasti che, ancora seduti sul letto, sono scoppiati a ridere imbarazzati.


-------------------------------------------------------------------------
Buona sera! 
Oggi aggiorno prima del previsto, approfitto del fatto che ci sono le vacanze e sono più libera, e visto che il capitolo era già scritto non volevo tenervi sulle spine a lungo XD
Finalmente arriviamo al confronto: la verità salta fuori, Hee Rin racconta tutti i dettagli del suo passato ;un primo nodo è sciolto, un primo "mistero" è stato svelato, ma non temete: ci saranno taaanti altri nodi da sciogliere nel corso della storia eheheh.
Che dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto, io mi sto affezionando un sacco a questi due, ed è ora che inizino anche ad avvicinarsi un pò, no? 
Grazie per il supporto e per la lettura, vi aspetto al prossimo capitolo!
Buona notte e buona Pasqua, Anime Danzanti!

F.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo VII ***


CAPITOLO VII

Hee Rin è in sala di danza come ogni pomeriggio, quando lo squillo del suo cellulare interrompe le sue prove.

“Pronto?”

“Pronto Hee Rin, sono io”

Il cuore della ragazza sussulta di poco quando sente la voce di Taemin dall’altro capo de telefono. Accenna ad un sorriso prima di parlare.

“Oh, ciao Taemin. Come mai mi chiami a quest’ora?”

“Beh nulla di che … volevo sentirti. E vederti” risponde lui, sussurrando quasi l’ultima parola.

Questa però raggiunge comunque le orecchie della ragazza, come una ventata di dolcezza e tenerezza.

“Ti aspetto stasera sotto il solito acero … tanto so che muori dalla voglia di passare del tempo con me” conclude lui ridacchiando, nel tentativo di nascondere il suo stesso imbarazzo.
La ragazza alza gli occhi al cielo scuotendo leggermente la testa nell’udire quelle parole, ma arrossisce leggermente. Nonostante tutto, non può riconoscere a sé stessa che Taemin ha ragione: Hee Rin ama passare il tempo con lui, e da quando hanno parlato quel pomeriggio di qualche settimana prima, in occasione del quale lui ha scoperto il segreto del suo passato, la voglia di vederlo e sentirlo si è fatta sempre più presente in lei. Sarà perché ha potuto conoscerlo meglio, sarà che adesso si sente più a suo agio con lui, sarà perché riconosce che Taemin sta facendo di tutto per aiutarla … sta di fatto che la presenza del ragazzo nella sua vita è divenuta sempre più una vera e propria esigenza.
Tuttavia, si ritrova costretta a declinare il suo invito.

“Mi piacerebbe Tae, sul serio, ma non posso proprio. Gli esami si avvicinano, e se non studio almeno 8 ore al giorno rischio di essere bocciata e di dover lasciare l’accademia, e addio sogno di diventare una ballerina”

“Oh … avevo dimenticato che tra poco ci sono gli esami” commenta, leggermente deluso.

“Certo, perché tanto sei un insegnante e non devi studiare. Pensa noi poveri allievi invece, buttati in sala di danza tutto il pomeriggio e la notte senza nemmeno avere il tempo di cenare”

“Cosa? Non hai nemmeno cenato?” chiede Taemin stupito.

La ragazza si morde un labbro, pentendosi di essersi fatta scappare un dettaglio del genere. Fa per parlare ma Taemin la interrompe.

“ Così non va … dove sei ora?”

“Ora? Mh, primo piano, al mio dipartimento”

“Ok, ci vediamo alle 19 al secondo piano, sala 78”

“Eh? Taemin ascolta, ti ho detto che ho bisogno di studiare, non posso perd…”

“No, ascolta me. Se salti i pasti puoi studiare quanto vuoi, ma rischi di collassare ancora prima che gli esami inizino, quindi stasera ci penso io a farti mangiare. Comunque la sala 78 è una sala di danza, quindi puoi benissimo continuare a studiare lì dopo cena”

“Pff … ok ok, ho capito, ci vediamo tra poco” risponde ubbidiente la ragazza iniziando a raccogliere le sue cose.

“Brava, non farmi preoccupare. A dopo”

Hee Rin annuisce, quasi come se il ragazzo potesse vederla, chiude la chiamata, e sorride tra sé e sè.
-
 
Quando Taemin entra in sala di danza, trova Hee Rin intenta a provare.

“Sei veramente incorreggibile. Non posso lasciarti sola a riposare nemmeno 5 minuti, non appena vedi un parquet ti metti a ballare” la saluta lui, facendola voltare.
La ragazza si volta a guardarlo.

“E’ facile per te parlare, sei l’insegnante e non devi provare un cavolo. Siete voi che ci tartassate la vita lasciandoci un’infinità di cose da fare” gli risponde lei facendogli una linguaccia .

Taemin sorride scuotendo la testa, la raggiunge, posa il sacchetto con la loro cena a terra e si siede di fronte a lei.

“Ok ok ho capito, è colpa degli insegnati. È sempre colpa degli insegnanti alla fine” commenta tirando fuori la scatola di pollo fritto e due lattine di birra.

“Esattamente” dichiara convinta Hee Rin, guardandolo con sfida e strappandogli dalle mani una lattina.

Taemin la guarda mentre la apre, e sbuffa con un mezzo sorriso.

“Ma guarda un po’ tu … sai, non ti facevo così ribelle e scapestrata”

“ … e non hai ancora visto nulla” risponde lei avvicinando la lattina alla sua, ed invitandolo a fare lo stesso.

Taemin scuote la testa e ride, mentre fa scontrare la sua lattina, ed entrambi prendono un sorso.

“Sul serio?” chiede poi lui addentando un pezzo di pollo.

La ragazza finge di pensarci un attimo, poi risponde.

“In realtà no. Almeno non più … mi sono calmata con gli anni, ma a quanto pare da bambina ero una piccola ribelle testarda” risponde.

Taemin non può fare a meno di ridere, pensando ad Hee Rin da piccola.

“Ahahahah davvero?”

La ragazza annuisce e abbassa leggermente lo sguardo, facendo spallucce.

“Si. A quanto pare quando ho deciso di studiare danza avevo solo 6 anni: stavo guardando la tv, e ad un tratto ho deciso che volevo diventare una ballerina. Quando l’ho detto, i miei genitori hanno cercato in tutti i modi di dissuadermi, ma non c’è stato nulla da fare: volevo diventare a tutti i costi una ballerina, e ci sono riuscita”

“Per fortuna, aggiungerei” interviene Taemin.

Hee Rin arrossisce leggermente, non si è ancora del tutto abituata ai complimenti rari ma improvvisi del ragazzo. Cerca di cambiare discorso.

“E tu invece? Com’eri da bambino?”

“Io? Molto più calmo di te, se è questo che vuoi sapere” le risponde alzando un sopracciglio, e la ragazza risponde con una linguaccia.

“In realtà non ho moltissimi ricordi della mia infanzia … forse perché ho passato tutta la mia vita dentro la sala di danza. Sai, la storia del bambino prodigio e tutto il resto … non ho vissuto come tutti i miei coetanei. Stavo sempre a ballare, a viaggiare, ho girato la Corea in lungo ed in largo con i miei, in un modo o nell’altro avevo sempre qualche spettacolo da fare o qualche programma a cui partecipare. Può sembrare strano, ma nonostante tutto mi piaceva quella vita. La sala di danza è sempre stata la mia casa” continua lui, mentre Hee Rin lo guarda e lo ascolta, totalmente presa dal suo racconto.

Lo guarda mentre parla, e prova ad immaginarselo, Taemin da piccolo. Le sembra quasi di vederlo con i suoi occhi, un bambino timido, con le guanciotte paffute, il naso a patata e un sorriso raggiante, che balla felice.
E prima di rendersene conto, la sensazione di deja vu ritorna, insieme al solito mal di testa.
La ragazza chiude gli occhi e si porta le mani alle tempie.
Taemin se ne accorge.

“Hee Rin, che hai? Stai male?”

“Taemin … so che è assurdo, ma per caso … ci siamo già visti da qualche parte?”

“Cosa?”

“Tu … per caso mi conosci?”

“N-no, Hee Rin, non credo. Se ti avessi vista prima me lo ricorderei senz’altro, credimi” risponde lui, rendendosi conto soltanto dopo di averle fatto involontariamente l’ennesimo complimento.

“Io … non so perché, ma penso di averti già visto prima. Sono settimane che mi prende questa sensazione, ma non riesco a ricordare nulla … è snervante” confessa la ragazza poggiando la fronte sulle ginocchia.

“Lo so, ma non pensarci troppo.  Alla fine la cosa importante è che ci siamo incontrati, no?” chiede lui abbassandosi leggermente in modo da incontrare il suo sguardo.

La ragazza alza di poco la testa, quel tanto che basta per guardarlo negli occhi.
Gli occhi azzurri incontrano quelli neri, si fondono, si intrecciano, in una danza di sguardi e brividi.
E Hee Rin non riesce a fare a meno di pensare che , in fin dei conti, Taemin ha proprio ragione.

-
 
Finito di cenare puliscono tutto, e si distendono l’uno di fianco all’altra sul parquet.

“Ma tu non eri quella che dopo cena doveva provare?” chiede Taemin con un sorriso ironico, guardando Hee Rin distesa e assonnata di fianco a lui.
La ragazza gli lancia uno sguardo e sbuffa.

“Si, prima che tu mi facessi ingozzare di pollo però. Adesso l’unica cosa che riesco a fare sul pavimento è rotolare” risponde lei massaggiandosi lo stomaco con una mano.

Taemin scoppia a ridere di gusto, e la ragazza lo segue a ruota.
Taemin non ride spesso, ma in quelle rare occasioni in cui lo fa, splende come il sole. Hee Rin lo sa, ha adorato la sua risata fin dal primo momento in cui l’ha sentita, e ogni volta che lo sente ridere in quel modo non può fare a meno di ridere a sua volta, godendosi la sensazione di freschezza e tranquillità che il ragazzo le trasmette.

“Hee Rin-ah …”

“Mh?” chiede lei provando a voltarsi verso di lui facendo perno su una spalla.
Il dolore improvviso però, le fa scappare un gemito, rovinando il momento.
 Taemin si volta di scatto e si alza su a sedere.

“Hee Rin, che hai? Ti sei fatta male da qualche parte?”

Anche la ragazza si mette a sedere, massaggiandosi con una mano la spalla.

“N-no, non è niente di grave, capita spesso quando provo per molte ore di seguito” risponde lei cercando di sminuire il più possibile la cosa.

Taemin però non la ascolta, e si sposta quel tanto che basta per guardarle meglio la spalla.

“Non dire cavolate, fammi ved …” le parole gli muoiono in gola, quando scorge sulla spalla della ragazza un livido verde-violaceo, del diametro di alcuni centimetri.

“Questo per te è niente?” chiede Taemin serio.

La ragazza abbassa lo sguardo.

“Ho detto niente di grave, non niente di niente …” bisbiglia lei giocherellando con le sue stesse dita.

Taemin sospira e scuote la testa, costringendola a guardarlo.

“Che c’è?” chiede lei cercando di mascherare l’imbarazzo.

“Ti sei maciullata qualche altra parte del corpo oltre a questa?” le chiede lui tra il preoccupato e l’avvilito.

Hee Rin è tentata di mentirgli, ma Taemin le sembra davvero preoccupato, quindi opta per la verità.

“Uff, ok … un pochino le ginocchia anche. E mi sa che devo cambiare la fasciatura ai piedi” confessa sconfitta.

“Bene. Non ti muovere, vado a prendere la cassetta delle medicazioni” le ordina, prima di sfiorarle leggermente i capelli ed alzarsi.

Hee Rin si limita ad annuire, mentre guarda Taemin allontanarsi ed uscire dalla sala.

In fondo non è così male. Non è male per niente.

-
 
Quando Taemin rientra in sala con tutto il necessario per la medicazione, Hee Rin ha già tolto la vecchia fasciatura dei piedi.
Il ragazzo la raggiunge e si siede a terra di fronte a lei, aprendo la cassetta delle medicazioni.

“Che fai?”

“Secondo te? Ti faccio la medicazione, ovvio” dice lui tirando fuori l’occorrente.

“Cosa? N-no Taemin sul serio, dà qua, la faccio io” prova a ribattere la ragazza, ma lui è irremovibile.

“Hee Rin, voglio farlo io. Voglio prendermi cura di te. Voglio aiutarti, lasciamelo fare, per favore. E poi in questo modo puoi allenarti un altro po’ con la questione del contatto fisico, no?”

La ragazza resta un attimo in silenzio, prima di arrendersi del tutto ed annuire, sconfitta. In fondo, si dice, Taemin non ha tutti i torti.

“Ecco brava, stai buona, ci penso io qui” le dice lui mentre delicatamente, prende il suo piede destro.
Prende il disinfettante e inizia a tamponare le sue ferite.

“Più che da una prova di danza sembri reduce da un campo di battaglia … che hai fatto a questi poveri piedi?”

“Nulla, purtroppo nella contemporanea si balla a piedi scalzi, quindi è normale ferirsi spesso … quando poi provi tante ore al giorno le ferite non guariscono più tanto velocemente” spiega la ragazza.

“Dovresti avere comunque più riguardo nei confronti del tuo corpo, va bene che un ballerino studi, ma se non ti proteggi bene puoi rischiare di ferirti seriamente” le risponde il ragazzo iniziando la fasciatura.

“Si, lo so …” replica Hee Rin guardandosi le dita dei piedi fasciate.

“Comunque mi sembra che tu sia più calma oggi, anche se ti sto toccando, vero?”

“Ugh? Ehm si, non mi fa un grandissimo effetto se mi tocchi i piedi, solo un po’ di solletico come adesso” risponde lei scuotendo leggermente il piede.

“Ah si? Davvero? Così?” Taemin ridacchia divertito, e continua a giocare facendole il solletico sotto la pianta.

“No no per favore quello no, non lo sopporto” protesta lei ridendo e muovendo la gamba, cercando di liberarsi dalla presa del ragazzo.

“Ahahah ok basta, non vorrei ti facessi ancora più male” dichiara lui alzando le mani in simbolo di arresa.

“Sei tremendo, mi fa male la pancia per il troppo ridere” risponde Hee Rin tenendosi il ventre con una mano e usando l’altra per strofinarsi un occhio.

Taemin prende dalla cassetta un tubetto di crema e si sposta alle spalle della ragazza.

“Adesso tocca a questo scempio. Sembra che ti hanno massacrata di botte, Hee Rin, davvero”

“Lo so, ne ho visti tanti di lividi come quello, sai”

“Tranquilla, un po’ di arnica* e passa tutto. Adesso concentrati però, perché devo … toccarti la spalla. E so che quello non ti fa molto piacere di solito” le dice lui serio.

Hee Rin diventa seria tutto ad un tratto, rendendosi conto di quello che Taemin farà da lì a qualche secondo. Fa un profondo respiro, chiude gli occhi e gli dà il via.
Taemin spreme una generosa dose di crema all’arnica sul livido della ragazza, che rabbrividisce leggermente a contatto con quel gel freddo, e poi lentamente, inizia a spalmare la crema su tutta la superficie del livido.

“Stai bene?”

“S-si, è solo congelata … sto bene”

“Se stai male dimmelo” le dice lui serio.

Hee Rin annuisce, e resta in silenzio, cercando di mantenere la concentrazione. Per la verità pensava che si sarebbe sentita molto peggio, invece a parte il cuore che batte più velocemente del solito, non percepisce altri sintomi. E non è nemmeno sicura che il suo cuore batta all’impazzata per la paura. Forse ciò che le fa battere così forte il cuore è soltanto Taemin, la sua vicinanza, la sua mano che delicata e leggera le massaggia il livido sulla spalla.

“Taemin …”

“Mh? Cosa? Mi fermo?” chiede lui togliendo rapidamente la mano.

“N-no io … stranamente sto … bene. Credo. Non ho paura. Continua” gli dice lei a bassa voce.
Taemin sorride e abbassa leggermente lo sguardo, prima di ricominciare a massaggiare il livido facendo lentamente assorbire tutta la crema.

“Forse piano piano sta funzionando … la tua idea, dico. Ogni giorno sento di diventare un pelino più … normale. Grazie”

“Tu lo sei già Hee Rin. Anzi no, non sei normale … io penso che tu sia un po’ speciale” le confessa lui continuando il massaggio, la mano ormai più sicura ed energica, che si muove abile sulla sua pelle.

Hee Rin lo sa, sente la sua mano muoversi più sicura sulla sua spalla, e nonostante il livido le faccia male, è quasi certa che quella sensazione sia anche abbastanza piacevole … anche se un po’ imbarazzante.
Vaga con lo sguardo per tutta la sala, cercando di distrarsi, fin quando la sua attenzione non viene colpita da una foto, appesa alla parete, che mostra una bellissima ballerina intenta ad eseguire alcuni esercizi alla sbarra. Hee Rin resta profondamente colpita dalla bellezza di quella figura, dalla sua grazia e dalle sue linee eleganti, nonostante non la conosca.

“Chi è quella?” chiede curiosa, indicando il quadro posto alla sua sinistra.

Taemin sposta lo sguardo sul punto indicato dalla ragazza, e il suo cuore si ferma, insieme a tutto il resto del suo corpo. Smette di massaggiare la spalla di Hee Rin e resta in silenzio.

“Tae?” chiede la ragazza voltandosi leggermente, appena in tempo per vedere il ragazzo chiudere gli occhi:  a causa della sua posizione però, non si accorge della minuscola lacrima che percorre il suo viso.

“Tae, stai bene?”

Il ragazzo fa un profondo respiro, apre gli occhi e annuisce, riprendendo a massaggiare la spalla della ragazza.
Hee Rin si gira nuovamente, rassegnata a non ricevere alcuna risposta, ma dopo alcuni minuti il ragazzo rompe di nuovo il silenzio.

“E’ mia madre”

Hee Rin resta in silenzio, e metabolizza la risposta. Capisce che c’è qualcosa che non va, e si pente subito di averlo chiesto.

“Oh … s-scusa, io non volevo, sono stata inopport…”

“Non fa nulla, sul serio. Ti posso parlare di lei … voglio farlo. Ma se non ti dispiace vorrei restare qui”

Hee Rin annuisce e resta in ascolto.

“Sai, questa accademia … era dei miei genitori”

“Eh? Cosa? Ma come …” inizia a dire la ragazza, prima di ragionare un attimo.

“Ma certo, come ho fatto a non capirlo … Lee Dance Academy. Lee Taemin. Che idiota che sono, come ho fatto a non capirlo?” dice più a sé stessa che a lui.

Taemin, nonostante tutto, ridacchia.

“Non sei idiota, non era semplice da capire, un terzo della popolazione coreana si chiama Lee, sarebbe stato impossibile capirlo”

“Forse è vero … ma quindi, il direttore, Lee Jin Ki … anche lui è tuo parente?”

“Si, Jin Ki è mio fratello maggiore”

“Eeeeeh???”

Taemin scoppia a ridere.

“Non pensavo ti avrei sconvolta così tanto”

“Non ci posso credere. Non ci posso credere. Cioè, non solo sei un insegnate, ma sei il proprietario dell’intera accademia! Da non crederci! E io che ti ho dato del bamboccio, del deficiente e dello stronzo per tutto il tempo!” dice la ragazza fuori di sé.

“Ah, davvero?” chiede lui curioso.

Hee Rin si morde la lingua.

Accidenti alla mia stupida boccaccia.

“Ecco,vedi …”

“Tranquilla Hee Rin, stiamo parlando del passato. Adesso è diverso no?” chiede lui.
La ragazza annuisce, imbarazzata.

“Dunque ti dicevo … quella nella foto è mia madre. Mia madre è stata una ballerina di danza classica. Ed è stata la mia prima insegnate di danza. Tutto quello che ho imparato lo devo a lei. Tutto quello che sono lo devo a lei, e a mio padre. Questa è stata la sala di danza in cui ho passato gran parte della mia vita: quando ero piccolo, e mia madre doveva fare le lezioni in accademia, mi portava con sé. E io adoravo assistere alle sue lezioni di danza. Mi piaceva moltissimo questo posto, e un giorno, dopo la lezione, mi ha fatto provare. All’epoca avevo 4 anni, ma si è accorta subito del mio talento. E da quel giorno non ho più smesso di ballare. O quasi … anche se non ballo più sto continuando comunque  a dedicare la mia vita alla danza”.

Hee Rin ascolta attentamente ogni sua parola, e trattiene le mille domande che le sorgono spontanee. Vuole che sia Taemin a parlare, a sfogarsi, lei è lì solo per ascoltare ciò che ha da dire.
C’è solo una cosa che non può fare a meno di domandargli, una cosa che ha molta paura di chiedere, ma anche di sapere.

“Perché parli al passato? Dove … sono, i tuoi genitori?”.

Il silenzio che piomba nella sala è peggio di qualunque risposta. Hee Rin non riesce nemmeno più a sentire il respiro di Taemin, ed è certa che il ragazzo lo stia trattenendo.

“Tae …” fa per dire, quando qualcosa tocca di nuovo la sua spalla. Questa volta non è una mano però, la ragazza è sicura: percepisce un peso maggiore, e sente anche un leggero solletico.
La fronte di Taemin è poggiata sulla sua spalla, i suoi capelli neri le sfiorano la pelle … Hee Rin resta immobile, sorpresa e incapace di pensare razionalmente. Sente la sua fronte su di lei, il suo respiro sulla sua pelle … è troppo vicino questa volta, e la ragazza inizia ad avere paura.

“Taemin …”

“Hee Rin … per favore. Ti prego. Solo un minuto. Ho bisogno di stare così solo un po’”.

La voce di Taemin è un sussurro, pieno di dolore e sofferenza. Hee Rin resta immobile, e non può fare a meno di obbedire. Taemin ha bisogno di lei, e questa volta è suo compito sostenerlo, come ha fatto lui in queste settimane.
Il silenzio viene rotto da un piccolissimo ma inconfondibile singhiozzo, e prima che la ragazza possa chiedere qualunque cosa, sente le braccia di Taemin passarle sotto i fianchi, cingerle la vita, e stringerla al suo corpo. Hee Rin trattiene il respiro, quel contatto è troppo per lei, in quel momento, non è ancora pronta.

“Scusa. Solo un altro po’ Hee Rin, per favore” bisbiglia lui tra un singhiozzo e l’altro.
La ragazza sente il cuore frantumarsi, e nonostante il senso di vomito avanzi, lo stringe un po’ di più a sé, accarezzandogli leggermente le mani.

 

(* l'arnica è una pianta molto usata per i rimedi naturali, in particolare per la sua capacità di dare sollievo dal dolore con il suo effetto antiinfiammatorio e di favorire la guarigione da vari infortuni, da lividi ed ecchimosi alle distorsioni di cui si può essere vittima quando si pratica uno sport, e viene spesso usata dai ballerini)


------------------------------------------------------------------------------

Buonasera gente! 
Finalmente ho trovato il tempo per scrivere e postare, era da un pò che non lo facevo va non mi sono certo dimenticata di voi ^^
Dunque, in questo capitolo sembra che non succeda nulla di che, ma in realtà emergono tanti elementi chiave che serviranno a portare avanti la storia, e che ritorneranno anche nei prossimi capitoli.
Hee Rin inizia a fare pratica per cercare di superare il suo trauma, ma in questo capitolo si è aperta anche una finestra sul passato di Taemin, un passato sicuramente non facile, ma nacora tutto da scoprire.
E niente, non voglio annoiarvi ulteriormente, se vi va lasciate una recensione con le vostre curiosità/impression/supposizioni/dubbi/predizioni e chi più ne ha più ne metta!
Grazie a tutti coloro che stanno continuando a leggere, a recensire, e a chi ha inserito la storia tra le seguite/preferite ... GRAZIE! ^^
A presto Anime Danzanti
F.

 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo VIII ***


CAPITOLO VIII



È sabato pomeriggio, Hee Rin è distesa sul letto, gli occhi chiusi e un braccio poggiato sulla fronte: la settimana degli esami si è appena conclusa, e la ragazza si sente così esausta e a pezzi che ha deciso di restare a letto tutto il fine settimana. L’unica cosa in sospeso che è rimasta, per chiudere definitivamente il capitolo “esami” sono i risultati finali: di quelli Hee Rin ha non poca paura, considerando i suoi problemi a ballare lontana dal pavimento, e poi c’è anche la scenata che ha fatto a lezione con Taemin, e non è certa che quella non abbia influito negativamente sulla sua carriera.
I suoi pensieri vengono interrotti da qualcuno che all’improvviso bussa alla porta.

“Avanti, Key”  dice la ragazza senza muoversi di un millimetro.
Passa qualche secondo di silenzio, poi bussano di nuovo. Hee Rin sbuffa e si alza controvoglia, andando ad aprire.

“Che palle Key, devi per forza farmi alzare dal letto? Sono distrutta dalla vita, lasciami dormi …”
La ragazza si blocca quando apre la porta e vede Minho.

“Oh, ciao Minho, scusami, pensavo che fosse Key” si giustifica la ragazza leggermente imbarazzata, mentre si sposta per farlo entrare e chiude la porta dietro di sé.

“Tranquilla Hee Rin … gli esami ti hanno proprio distrutta, eh?” chiede lui scherzando, e sedendosi sul letto dell’amico.

“Già, puoi dirlo forte. Voglio solo dormire fino a quando non avrò 50 anni” dichiara lei buttandosi a peso morto sul letto.
Il ragazzo ride in risposta.

“Minho, come mai hai bussato per tutto quel tempo? Ti avevo già detto che potevi entrare”

“Ho preferito andare sul sicuro stavolta sai, visto che l’ultima volta che sono entrato senza bussare mi sono beccato una raffica di parolacce e ho subito un bombardamento di bigodini da parte di Key …”

“Oh … quella volta in cui sei entrato con Jonghyun e hai trovato me e Taemin qui vero?” chiede lei in un misto di imbarazzo e risate.

“Già, quella volta lì … mi vengono ancora i brividi al solo pensiero, sai? Quel ragazzo sa essere veramente spaventoso quando vuole” risponde Minho e scuotendo leggermente la testa come se volesse scacciare qualche brutto ricordo.
Hee Rin scoppia a ridere,  e lui la segue a ruota.

“Dai detto bene Choi Minho. E non hai ancora visto niente”.

I due ragazzi si voltano improvvisamente verso la porta, accorgendosi di un Key leggermente inquietante immobile all’ingresso.
Hee Rin giura di sentire Minho deglutire.

“Merda Kibum, mi hai fatto prendere un infarto! Ti piacciono proprio le entrate teatrali eh?”

“Yah! Non essere così volgare davanti ad una ragazza, Min pallone gonfiato Ho” gli dice Key puntandogli un dito contro.

“Ahahah Key tranquillo, va bene lo stesso, lascialo un po’ in pace” interviene la ragazza cercando di trattenere le risate.

“Mpf, va bene. Sei salvo Choi, ringrazia Hee Rin per questo” dice il più grande rivolto all’altro, prima di entrare e dirigersi verso l’armadio.
Minho guarda Hee Rin e mima con il labiale un “grazie mille”, facendola ridere di nuovo.

“Tesoro, hai visto i risultati degli esami? Credo siano già usciti”

“Mh? I risultati degli es … eeeeeeehhhh????? Che vuoi dire con già usciti? No ti prego, non sono pronta per altro stress, voglio essere ibernata e scongelata tra 200 anni” dice la ragazza avvilita affondando il viso nel cuscino.

“Ahahah ma dai, non dire scemenze, è andata sicuramente bene” le risponde Key ridendo.

“D-davvero? Ti vuoi ibernare?” chiede invece Minho, che ancora non ha colto l’ironia.

“Si. Davvero davvero” risponde la ragazza con la faccia ancora affondata nel cuscino.
Lo squillo del suo cellulare però la interrompe.

“P-pronto ?”

“Hee Rin, sono Taemin”

“S-si, lo so, dimmi pure Tae”

“Hai visto che sono usciti i risultati degli esami?”

Eccone un altro, ma perché sono tutti fissati con questi risultati oggi?

“Si, me lo ha appena detto Key, e stavo giusto comunicando che non li voglio nemmeno vedere e voglio solo essere ibernata per i prossimi 200 anni … anzi con permesso, vado a continuare a disperarmi”
Taemin scoppia a ridere, e una ventata di freschezza e felicità arriva all’orecchio della ragazza, come quei leggeri ma piacevoli soffi di vento che ti ristorano in una calda serata di agosto.

“Ahahah non esagerare Hee Rin. E comunque ti ho chiamata proprio per comunicarteli”

“Cosa? Taemin davvero, ti ringrazio moltissimo, ma sul serio preferisco non sapere, non oso immaginare cosa succederebbe se …”

“Sei stata promossa Hee Rin. E sei anche tra i primi 10 allievi dell’accademia”
La ragazza si blocca, incapace di muoversi o parlare, mentre il suo cervello elabora la notizia.
Key e Minho, dal canto loro, restano con il fiato sospeso.

“Che succede? Ti hanno bocciata?” chiede Minho quasi preoccupato dalla reazione della ragazza.

“Hee Rin, respira, stai per diventare viola” la avvisa Key scherzando. Hee Rin butta fuori tutta l’aria che ha trattenuto e sorride, portandosi una mano sulla guancia.

“Io s-sono stata … promossa, a quanto pare”

“What??? E lo dici così?” esplode Key senza riuscire a trattenersi.

“Beh, non è che avevamo tutti questi dubbi, Hee Rin” puntualizza Minho guardandola con un mezzo sorriso.
Hee Rin fa spallucce, leggermente imbarazzata.

“Ottimo! Allora, stasera dobbiamo assolutamente festeggiare, andiamo tutti a bere e a ubriacarciiiiii” esclama Key totalmente su di giri agitando in aria le braccia senza un preciso criterio.
Hee Rin sente Taemin ridere attraverso il telefono.

“Io ci sto, lo dico anche a Jonghyun” dichiara Minho.
Key prende il telefono che tiene in mano la ragazza e se lo porta al’orecchio.

“Yah Taemin, hai sentito? Stasera si festeggia!”

“Esatto, non prendere le tue solite scuse da vecchio barboso e muovi un po’ il culo dal parquet” aggiunge Minho.

“Ok ok ho capito, stasera usciamo a festeggiare insieme. Senti, non è che mi passeresti un attimo Hee Rin? Vorrei parlare un po’ con lei.”

“Niente da fare baby! Adesso se non ti dispiace, dobbiamo andare a farci belle per stasera. Vedrai, rimorchieremo un sacco di bei ragazzi oggi”

“Key, smetti di fare la checcha, tanto so che non lo sei. E poi aspetta un attimo, che vuol dire che tu e Hee Rin stasera rimorch-  ”

Tu-tu-tu-tu

“Gli hai … chiuso il telefono in faccia? Dopo averlo fatto impazzire di gelosia?” chiede Minho, a metà tra lo stupito ed il divertito.
Key alza le spalle e lo guarda con finta innocenza.

“Cos … gelosia? In che senso?”

“Tesoro … andiamo a farti bella per Taemin stasera. Solo che lui ancora non lo sa” risponde il ragazzo prima di sfornarle un enorme sorriso.

 

-

 
Hee Rin e Key camminano e parlano, uno di fianco all’altra, seguiti da Minho, Jonghyun e Taemin, mentre insieme si avviano verso il locale.
Il ragazzo più piccolo cammina, silenzioso, senza riuscire a staccare gli occhi di dosso dalla ragazza che cammina davanti a lui: che fosse bella, lo aveva notato già dal primo giorno, ma tutte le volte in cui si erano incontrati l’aveva sempre vista con addosso i leggins e il body, con i capelli mediamente scombinati e con poco trucco. Non avrebbe mai pensato che potesse essere più bella di così.
 Eppure quella sera, la ragazza ha superato le sue aspettative. I capelli, che di solito erano legati in una coda disordinata, ricadono adesso mossi e setosi lungo la sua schiena; il suo corpo, che di solito era nascosto da strati di cotone e lycra, è fasciato da un vestito blu notte non troppo lungo, che mette in evidenza le sue gambe asciutte ma muscolose, ricoperte da qualche livido sparso qua e là.

“Hee Rin, sei sicura di farcela con quei tacchi?”

“Uh? Si Key, tranquillo, sono una ballerina, ho le caviglie forti, posso farcela tranquillamente” risponde la ragazza facendogli l’occhiolino.

“Hee Rin, sei sicura che quel vestito non sia troppo corto?” chiede Taemin senza riuscire  trattenersi.
La ragazza si gira a guardarlo, gli occhi azzurri messi ancora più in risalto dal suo smokey eye nero, e si limita a fargli una linguaccia.

“Yah Taemin-ah, non dire cazzate per favore, il vestito è perfetto. Sei sicuro che il problema non sia tuo con quel vestito?”
Minho scoppia a ridere rumorosamente e batte il cinque a Key, mentre Jonghyun dà al più piccolo delle gomitate ammiccanti.

“Tsk, idioti” si limita a rispondere, ma Hee Rin lo vede abbassare lo sguardo e arrossire con la coda dell’occhio.

 
-

 
Il locale è pieno zeppo di gente, e Hee Rin inizia a sentirsi a disagio: di solito evita posti pieni di gente come quello, ma i ragazzi hanno insistito molto, ed in fondo è anche giusto che lei si conceda un po’ di divertimento dopo tutto lo stress accumulato per gli esami. La sua grande forza di volontà viene spazzata totalmente via quando però si ritrova davanti un vero e proprio oceano di gente da attraversare, per raggiungere il bar.
Key si avvia prima di tutti, seguito da Jonghyun e Minho, ma la ragazza esita, terrorizzata dall’idea di avere tutte quelle persone intorno che potrebbero in ogni modo toccarla. Il cuore inizia a battere all’impazzata, il corpo a sudare, il respiro ad accelerare. Si gira leggermente verso Taemin, gli parla con gli occhi, scuote leggermente la testa in cenno di negazione.
Taemin però le sorride, dolcemente, mima con le labbra un “è tutto ok, ci sono io”, e prima che lei possa protestare le prende la mano destra con la sua e le poggia la mano sinistra sulla spalla, iniziando gentilmente a farla avanzare.
Hee Rin inizia a camminare, concentrandosi il più possibile sulle mani di Taemin, che ormai riesce a toccare senza troppi problemi. Sente il suo palmo sinistro morbido e caldo sulla sua spalla, percepisce le sue dita attorno alla mano, e senza pensarci troppo, complice la paura che la attanaglia in quel momento, circondata da tutta quella gente, la ragazza sposta la mano, cerca le dita di Taemin e le intreccia alle proprie, stringendole leggermente.
Taemin sorride felice, quando sente Hee Rin intrecciare le dita alle sue, e non può fare a meno di sentire un piccolo brivido lungo la schiena, quando la ragazza le stringe. Capisce che quello è il segnale che ha paura, e non ci pensa due volte a stringerle a sua volta, accarezzandole il dorso della mano con il pollice.
Escono dalla folla, e raggiungono i ragazzi al bar.

“Ah eccovi, a quanto pare avete avuto da fare nel frattempo” li accoglie Minho accennando alle mani dei due giovani, ancora intrecciate.
Hee Rin toglie la propria mano con uno strattone e arrossisce, mentre Key dà all’amico un sonoro scappellotto il testa.

“Yah! Lascia in pace la mia Hee Rin, troglodita dei miei bigodini”

“Kibum-ah, spiegami una cosa, cos’è tutto questo amore per i bigodini?” chiede Jonghyun scherzando.

“Non meritate una mia risposta, deficienti. Adesso,se non vi dispiace, devo andare a rimorchiare “ sottolinea l’ultima parola prendendo un sorso dalla cannuccia del suo cocktail con un gesto decisamente osceno e ben lontano dall’innocenza, e sparisce tra la folla.
Minho e Jonghyun scuotono la testa e lo seguono, lasciando i due ragazzi soli.

“Bene, siamo gli unici che per un motivo o per un altro non possono ballare” commenta Taemin poggiando il gomito sul bancone e sporgendosi un po’ dallo sgabello.

“Vero. Ma possiamo sempre bere” suggerisce Hee Rin porgendogli il suo cocktail. Taemin scuote la testa in segno di rifiuto.

“No, io non posso nemmeno bere mi dispiace”

“Come mai? Non reggi l’alcol?”

“Pff … più o meno. Diciamo che quando mi ubriaco faccio cose … di cui poi mi pento” spiega lui mantenendosi sul vago.

“Mh … ma neanche un sorso? Solo uno?  Per farmi compagnia?” chiede lei prima di prendere un sorso dalla cannuccia e poi porgergli il bicchiere.

Taemin fissa la cannuccia e deglutisce, pensando che nemmeno un secondo prima ha toccato le labbra belle e morbide di Hee Rin. La ragazza lo guarda speranzosa, e lui si rende conto dell’innocenza con cui ha fatto quel gesto: nessuna malizia, nessun secondo fine … si sente un verme schifoso nel constatare invece quali pensieri ha suscitato in lui quella semplice ed amichevole offerta. Nonostante vorrebbe rifiutare, sentendosi in colpa per i suoi pensieri tutt’altro che casti, non  riesce trovare la forza di farlo, e senza indugiare oltre, avvicina le labbra alla cannuccia e tira su una discreta quantità di liquido.
La ragazza gli sorride contenta, poi torna ad assaporare la sua bevanda alcolica: abbassa lo sguardo sul bicchiere,  beve un po’, e lo rialza, accorgendosi che Taemin non le ha tolto gli occhi di dosso.

“Che c’è?” chiede alzando le spalle.

Taemin la fissa, e le dice qualcosa in risposta, che a causa della musica assordante la ragazza non riesce a sentire. Gli fa segno di non aver capito.
Il ragazzo si avvicina un poco e ripete, ma Hee Rin continua a non sentire, la musica è davvero alta, e la voce di Taemin non è mai stata chissà quanto forte, quindi si indica di nuovo l’orecchio e scuote la testa.
Il ragazzo fa un altro tentativo avvicinandosi un po’ di più, ma senza ottenere risultati: la ragazza lo guarda e alza le spalle, leggermente dispiaciuta.
Taemin allora si allontana, prende il cellulare e digita qualcosa, tornando poi a guardarla con un sorriso.
Il cellulare di Hee Rin vibra un secondo dopo, e la ragazza lo prende in mano, controllandolo.

Sei bellissima
 
La ragazza lo guarda e sorride, arrossendo leggermente, prima di rispondergli.

Grazie ^^ perché me lo hai scritto via messaggio?
 
Taemin sorride scuotendo leggermente la testa.

Perché non riuscivi a sentirmi
 
Hee Rin annuisce , lanciandogli uno sguardo di scuse.

E perché non ti sei … avvicinato di più?
 
Taemin resta serio fissando il telefono, poi prende un profondo respiro.

Perché non volevo farti … paura. Avvicinandomi troppo. Non volevo spaventarti.
 
La ragazza resta sorpresa dalla sua risposta, ma non può fare a meno di sentirsi anche felice: il pensiero che Taemin la rispetti a tal punto da avere quasi timore di avvicinarsi a lei la fa sentire … tranquilla? Al sicuro? Protetta? Non lo sa, ma sa per certo che quel ragazzo è riuscito in pochissimi mesi  a fare quello che mai nessuno era riuscito a fare negli anni: abbattere tutte le sue difese.
Taemin ha qualcosa di speciale, ormai questo le è abbastanza chiaro, e complice anche una bella dose di alcol nel suo corpo, gli risponde dicendo ciò che mai avrebbe mai  pensato di dire ad un uomo.

Se vuoi puoi … farlo. Avvicinarti. E dirmelo di nuovo.
 
Taemin alza lo sguardo, stupito, e la guarda negli occhi, come a chiedere il permesso di farlo davvero. La ragazza annuisce, e si porta i  lunghi capelli dietro un orecchio, porgendoglielo. Il ragazzo si avvicina, sempre lentamente per paura di spaventarla, ma stavolta deciso e sicuro, fino a quando non arriva abbastanza vicino da sentire il suo profumo. Chiude gli occhi e accenna ad un sorriso, prima di sussurrare.

“Sei bellissima”

Questa volta Hee Rin la sente sul serio, la scossa: non è il solito brivido sulla schiena, no.
È come un tornado, una tempesta, che mette letteralmente sottosopra il suo stomaco rivoltandolo completamente. L’interno diventa esterno, il sotto diventa sopra.
Stringe automaticamente il bicchiere con una mano, mentre il ragazzo si allontana e torna a guardarla.
Hee Rin fissa i suoi occhi, ed ecco che la sensazione allo stomaco ritorna, un’altra scossa, un’altra morsa.
Ma le sensazioni sono troppo belle, troppo dolci per essere spaventose o sbagliate.
Leggermente su di giri per l’alcol, e per tutte quelle sensazioni, la ragazza di avvicina a sua volta a lui, sempre di più, sempre più vicina al suo orecchio.
Taemin trattiene il fiato e resta immobile, reprimendo l’ imminente impulso di afferrarla per il collo e baciarla (perché si, ormai era chiaro che moriva dalla voglia di farlo), e resta in attesa, mentre inizia a percepire il respiro della ragazza sulla sua pelle.
Hee Rin d’altro canto è ormai vicinissima … il buon odore di Taemin la stordisce quasi, e la ragazza è tentata di fare una deviazione baciando quei meravigliosi centimetri quadrati di pelle che stanno tra l’orecchio e la mascella del ragazzo, ma la sua paura la frena leggermente, per cui si limita a sussurargli nell’orecchio in risposta.

“Grazie. Anche tu sei bellissimo”

Certo, la frase non è un tripudio di fantasia e originalità, ma la ragazza moriva dalla voglia di dirglielo … in fondo lo ha sempre pensato, fin dal primo giorno in cui si sono conosciuti, quando ancora lui faceva lo stronzo e lei gli dava del deficiente.

“OH MERDA! OH CAZZO!”

Le imprecazioni, più forti addirittura dell’assordante musica, attirano l’attenzione dei due giovani, rovinando il momento.

“Hyung, che cavolo ti pren …” prova a dire Taemin raggiungendo l’amico, e guardando nella sua stessa direzione. Le parole però gli muoiono in gola, quando i suoi occhi scorgono Key, evidentemente ubriaco fradicio, letteralmente avvinghiato ad un ragazzo, più basso e con un viso leggermente familiare …

“Cazzo, Jonghyun”.


-------------------------------------------------------------------------------------------------

Buongiorno! Eccomi qui, in ritardo come al solito... Nemmeno inizio a scivere quanto sono stata stressata/stanca/impegnata ecc perchè altrimenti non la finisco più XD

Dunque ... i nostri protagonisti sono "in trasferta" in questo capitolo, è la prima volta che escono fuori tutti insieme, e ovviamente non poteva non succedere nulla.
Se da un lato abbiamo Key e Jonghyun, che questa volta l'hanno combinata proprio grossa, dall'altro abbiamo un Minho che continua (inconsapevolmente?) ad interrompere i nostri piccioncini.
Anche Taemin ed Hee Rin continuano a fare progressi, e lentamente stanno iniziando a prendere consapevolezza dei propri sentimenti.

Sappiate che il prossimo capitolo è un capitolo chiave, molto importante per il proseguimento della storia ... non vi svelo altro, continuate a seguire la storia e lo scoprirete ehehehe XD

Cosa succederà a Key e Jonghyun?
Come reagiranno gli altri?
E cosa succederà di così importante tra Taemin ed Hee Rin in questa serata?
Ma soprattutto .... riuscirò mai ad aggiornare puntalmente la prossima volta? XD
Restate con me e lo scoprirete ^^
Grazie a tutti voi, lettori e recensori, per la fiducia, l'interesse e soprattutto la PAZIENZA.
Al prossimo capitolo, Anime Danzanti.
F.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo IX ***


CAPITOLO IX



Quel colpo di scena è l’ultima cosa che Taemin si sarebbe aspettato. Il fastidio provato verso Minho per essere stato interrotto di nuovo mentre parlava con la ragazza è stato spazzato via dallo shock di vedere Jonghyun così avvinghiato a Key.
 E avvinghiato vuol dire avvinghiato, con ogni parte del corpo libera e disponibile: mani, braccia, gambe, bocca … lingua.
I due ragazzi li fissano pietrificati, mentre osservano Jonghyun approfondire (se questo è possibile) ancora di più il bacio e Key stringerlo più forte con la mano libera, quella che non regge il cocktail.

“Com’è questa storia? Qui dovrei essere io a divertirmi e festeggiare la fine degli esami, ma perché ho l’impressione che loro si stiano divertendo più di me?” scherza Hee Rin raggiungendo Taemin e Minho.

“Hyung … per caso Jonghyun è … gay?” chiede il più piccolo con gli occhio sbarrati.

“N-no, non credo … m me ne s-sarei ac-corto … forse” risponde Minho ancora sotto shock.

“Oppure non sa ancora di esserlo. Svegliaaaaa cosa sono quelle facce? Sembra quasi che voi due abbiate visto un fantasma” dice la ragazza rivolta ai due.

“Forse sarebbe stato meglio” commenta il ragazzo più grande a bocca aperta.

“Avanti hyung … smettila di guardare, sei diventato bianco come un lenzuolo” scherza Taemin trascinando Minho verso un tavolo.
Hee Rin continua a ridere, nel vedere la faccia sconvolta di Minho.

“Ahahah oddio, questa serata entrerà nella storia mi sa … ahahah ho riso troppo, credo di dover andare in bagno” continua la ragazza tenendosi la pancia con le mani.

“Ti accompagno?” chiede Taemin di getto, prima di rendersi conto dell’ambiguità di quella proposta.
Hee Rin lo guarda leggermente sconvolta, poi incrocia il suo sguardo e scoppia a ridere ancora.

“Ti ringrazio, ma penso di potermela cavare da sola Tae”

“S-si, lo so, non era per quello … Ti va bene andare da sola? Non hai paura?” chiede lui leggermente imbarazzato.
La ragazza scuote la testa e sorride.

“Tranquillo, i bagni sono qui dietro. Preoccupati solo se non torno entro 10 minuti” gli dice scherzando, e gli fa un occhiolino prima di allontanarsi.

“Cosa mi sono perso?” chiede Minho rivolgendo a Taemin uno sguardo ammiccante, mentre la ragazza si allontana fino a scomparire.

“Il problema non è quello che ti perdi, hyung. Il problema è quello che interrompi” gli risponde il più piccolo guardandolo storto.

“Ok ho capito, riformulo la domanda allora. Cosa ho interrotto?” chiede lui di rimando toccandosi il mento con una mano.
Taemin gonfia le guance e tira fuori le labbra facendo una delle sue solite smorfie, cercando di nascondere l’imbarazzo.

“Cosa hai interrotto non ti riguarda hyung. Sappi solo che hai interrotto, punto” risponde infine incrociando le braccia al petto.
Minho scoppia a ridere.

“Sbaglio o qualcuno qui si sta innamorando?” chiede lui dandogli qualche gomitata amichevole.
Quella parola colpisce Taemin in pieno, lo investe, lo travolge come il più potente degli uragani.
Non ci aveva mai riflettuto più di tanto fino a quel momento … sapeva solo che giorno dopo giorno quella ragazza stava entrando nella sua vita, nella sua testa, nel suo cuore e nella sua anima. In altre parole …

Si, era innamorato.

 
 
-

 
Hee Rin si guarda allo specchio, mentre sciacqua le mani sotto il getto dell’acqua: le dirige poi sotto il getto di aria calda, guardandosi allo specchio, mentre con la mente ripensa ancora ai momenti trascorsi con Taemin.
Ripensa al suo sguardo, alla sua voce, al suo respiro che le solletica l’orecchio, al suo meraviglioso profumo, e non riesce a credere di avergli permesso di avvicinarsi così tanto: Taemin ha innescato in lei emozioni che mai avrebbe pensato di provare, forse per paura, forse per insicurezza … in un modo o nell’altro però, quel ragazzo era riuscito ad entrarle dentro, nel profondo, illuminando anche gli angoli più oscuri e dimenticati del suo cuore.

“Scusi, signorina …”
Hee Rin si gira distratta verso la porta del bagno, accorgendosi della persona ferma sulla soglia: è un uomo sulla cinquantina, con la camicia leggermente sbottonata e le maniche svoltate e tirate su, che la guarda gentilmente.

“S-si, mi dica”

“Sto cercando mia moglie … per caso c’è qualcuno qui in bagno?”

“Qui dentro? No mi dispiace non c’è nessuno, qui ci sono solo io”

Solo quando la ragazza pronuncia a voce alta quella frase, si rende conto che qualcosa non quadra.

Perché mai un uomo dovrebbe venire con la moglie in un posto del genere? E dov’è la fede che dovrebbe portare al dito?
Hee Rin fa appena in tempo a porsi quelle domande, prima di perdere completamente in controllo della situazione: in men che non si dica si ritrova letteralmente sbattuta a muro, schiacciata tra le mattonelle gelide del bagno e il corpo pesante e ruvido di quell’uomo.
La paura la investe violentemente, come un’onda d’acqua che all’improvviso ti travolge e ti trascina giù negli abissi, togliendoti il respiro.
La ragazza si dimena, mentre il cuore batte all’impazzata e la nausea la travolge: e all’improvviso, come se non fosse passato nemmeno un giorno, si ritrova di nuovo lì, nella sua vecchia sala di danza, sedicenne e terrorizzata, con il suo maestro addosso che abusa di lei.

“Non mi toccare” dice a fatica, ma l’uomo le tappa la bocca con una mano.

Di nuovo.

“Ssshhh! So che hai detto che non c’è nessuno qui, ma non mi sembra il caso di rischiare che ci sentano, no?” chiede l’uomo avventandosi sul suo collo.
Hee Rin continua ad opporsi, prova a spingerlo via,ma sente le forze venirle meno, mentre quel verme la tiene bloccata con tutto il peso del suo corpo e si avventa avido sul suo collo. La morde, le passa una mano sporca e vogliosa sulla coscia provando ad insinuarsi sotto al vestito, le fa male, ma la ragazza non riesce a liberarsi, mentre le lacrime scorrono ormai copiose dai suoi occhi, sfiorandole il viso e passando poi sul lurido dorso di quella mano.
L’uomo la preme ancora di più, infila a forza una gamba tra le sue e inizia a strusciarsi su di lei, mentre con l’altra mano le stringe una natica sotto il vestito.
Hee Rin piange disperata, incapace di opporsi alla forza bruta dell’uomo, mentre sente il cuore quasi esploderle nel petto, e non riesce a fare a meno di pensare  a Taemin.
Taemin, che la aspetta di là ignaro di tutto.
Taemin, che in queste settimane la stava aiutando a superare ogni cosa.
Taemin, che ancora non le si avvicina troppo per non metterle paura.
Taemin, del quale è perdutamente, inspiegabilmente e meravigliosamente … innamorata.
Ma Taemin non è lì. Non sa cosa le sta succedendo.
È sola, proprio come 9 anni prima.
E ancora una volta, nessuno verrà a salvarla.


 
-

 
“Hyung … non è che è successo qualcosa?”

“Tae smettila di essere così apprensivo. Sono appena passati 10 minuti, dalle il tempo”
Taemin sospira  e si tormenta nervosamente le mani, guardando in continuazione il punto in cui Hee Rin è sparita pochi minuti prima.

“Hyung tu non la conosci … lei non è abituata a stare in questi posti affollati. E se si è sentita male? E se le è successo qualcosa?”
Minho lo prende per le spalle con entrambe le mani.

“Yah Taemin, non esagerare. So del suo problema, Kibum mi ha accennato qualcosa, e ti dico che puoi stare tranquillo. È solo andata in bagno, tornerà a momenti”
Taemin lo guarda sconfitto e si limita ad annuire. Già,forse è diventato solo un po’ troppo apprensivo, ma da quando conosce Hee Rin non riesca a fare a meno di preoccuparsi per lei.
In realtà non riesce proprio a fare a meno di lei, in tutti i sensi. Ma in particolare in quel momento, da quando la ragazza si è allontanata, Taemin ha iniziato a provare una brutta, bruttissima sensazione.
Senza pensarci due volte scatta in piedi.

“Basta hyung, io vado a controllare” dichiara deciso, dirigendosi a passo svelto verso i bagni.

“Yah Taemin, ma mi ascolti quando ti parlo? Aspetta un attimo!” urla Minho iniziando a seguirlo, ma Taemin è già scomparso alla sua vista.


 
-

 
Per qualche strano motivo si sente particolarmente ansioso, mentre si dirige in bagno a controllare che non sia successo  nulla.

“Hee Rin, tutto ben …”
Le parole gli muoiono in gola, quando si trova davanti ciò che mai avrebbe voluto vedere.
Quella scena, Taemin è certo, gli resterà impressa nella mente probabilmente per tutta la vita.
La ragazza è schiacciata a muro, sotto il corpo di un … uomo.
Che la sta toccando, con le sue mani luride.
Che la sta baciando, con la sua bocca fetida.
Hee Rin, la sua Hee Rin, così fragile e ancora traumatizzata dal passato, stava vivendo di nuovo il suo peggiore incubo.
Si accende di rabbia in un millesimo di secondo, come quando una singola scintilla innesca un’esplosione, e senza riflettere si avventa sull’uomo tirandolo via da lei con tutta la sua forza.

“Brutto pezzo di merda, che cazzo le stai facendo?” chiede fuori controllo, e gli tira un pugno in piena faccia.
L’uomo si destabilizza per un secondo, ma si riprende in fretta, molto più in fretta di quanto Taemin avrebbe sperato: è più grande e grosso di lui, e il ragazzo non è mai stato proprio un tipo particolarmente forte o muscoloso.
Il contrattacco arriva in fretta, e prima di potersene rendere pienamente conto, Taemin si ritrova a terra, lo stomaco dolorante per il calcio appena ricevuto, schiacciato dal peso dell’uomo che nel frattempo ha iniziato a picchiarlo selvaggiamente.

“Minho, fermalo!”

Hee Rin riesce a chiamare il suo nome, quando lo vede entrare il bagno di corsa e strabuzzare gli occhi per lo shock, e basta quello a Minho per comprendere: senza indugiare oltre tira via l’uomo da sopra Taemin e lo blocca, iniziando a picchiarlo a sua volta.
La ragazza sposta lo sguardo terrorizzata da Minho a Taemin, che a fatica si sta alzando in piedi e le si sta avvicinando.
Minho, a differenza del ragazzo più piccolo, se la cava abbastanza bene nelle risse, e riesce in poco tempo a mettere l’uomo al tappeto.

“Pensa a lei, io vado a chiamare la sicurezza e a recuperare gli altri due coglioni che nel frattempo se la stanno spassando” dice Minho serio a Taemin, e si allontana trascinando con se l’uomo.
I due ragazzi restano soli.
Taemin guarda Hee Rin: ha il viso rigato di lacrime, il vestito sgualcito e storto, che le lascia scoperta una coscia arrossata, i capelli leggermente scombinati e un vistoso segno rosso violaceo sul collo; trema come una foglia, e respira affannosamente, mentre fissa un punto indefinito sulla camicia sgualcita del ragazzo.

“Hee Rin …” la chiama lui avvicinandosi, e quella voce risuona tenera alle orecchie della ragazza, come la più dolce e confortante delle melodie.
Taemin si avvicina,cercando di essere cauto e temendo di spaventarla di nuovo, ma la preoccupazione e il terrore lo divorano, e prima di riuscire a controllarsi le prende il viso tra le mani e le fa alzare lo sguardo.
La  guarda negli occhi, intensamente, mentre le accarezza il viso con le mani.

“E’ finita, ci sono io ora”
Teme una reazione negativa da parte sua, ma la ragazza chiude per un attimo gli occhi e si abbandona alle sue mani: stranamente, nonostante la paura, quelle mani hanno su di lei un effetto calmante.
Hee Rin ricambia il suo sguardo.

“D-di nuovo … è suc-cesso d-di nuov-vo” balbetta ancora scossa.

“Ssshhh! Non dirlo più, va tutto bene adesso”
Taemin le accarezza ancora il viso, e si sofferma poi a guardare il livido sul collo: fa scivolare di poco la mano sulla pelle, fino a sfiorare dolcemente il punto viola e dolente che quell’uomo ha lasciato come marchio su di lei. La ragazza sussulta leggermente, quando sente Taemin toccarle il collo, un po’ per la paura, un po’ per il dolore.

“Scusa” sussurra lui, continuando a consolarla con le sue carezze.
Vorrebbe davvero stringerla a sè ed abbracciarla, ma non vuole traumatizzarla ancora di più, per cui si limita a guardarla, con lo sguardo più dolce e comprensivo che riesce a fare.
E poi, accade il miracolo.
Hee Rin si butta tra le sue braccia: gli circonda la vita, si stringe a lui più che può, chiudendo i pugni sulla sua camicia ormai sgualcita, affonda il viso sul suo petto e scoppia in un pianto disperato.
Taemin viene investito in pieno da un’esplosione di emozioni: stupore, sorpresa, sollievo, tenerezza, sofferenza, amore.
La stringe subito a sè, le circonda le spalle e se la stringe al petto, una mano affondata tra i suoi capelli che le accarezza dolcemente il capo,mentre appoggia una guancia alla sua testa e la consola.
Si stringono, si respirano, si sentono.

“Hee Rin …” sussurra il ragazzo dopo un po’, quando capisce che la ragazza si è un po’ calmata.

“Mh?” chiede lei, continuando a restare abbracciata a lui, con gli occhi chiusi.

“Mi stai … abbracciando” le sussurra Taemin accennando ad un sorriso.
La ragazza si stacca un attimo e lo guarda negli occhi, incredula: era così spaventata dalla situazione e così sollevata del fatto che Taemin fosse venuto a salvarla che le è venuto istintivo abbracciarlo, affondare il viso sul suo petto e stringerlo forte.
He Rin ricambia il suo sorriso e annuisce, poi torna ad abbracciarlo, impaziente e desiderosa di sentire di nuovo le sue braccia attorno al proprio corpo, quelle braccia che hanno il potere di farla sentire al sicuro e protetta come mai nessuno era riuscito a fare prima.
Taemin torna a stringerla  e a cullarla, con un sorriso sulle labbra.

“Brava piccola … ce l’hai fatta”
Nemmeno quando Minho torna in bagno, si separano.

“Tae, ho recuperato Key e Jonghyun, anche se sono ubriachi fradici, possiamo andare, prima che succeda qualche altro casino” dice lui serio.

“Si hyung, arriviamo” risponde pronto il ragazzo più giovane.

“Vieni Hee Rin, torniamo a casa”.


 
-

 
Hee Rin ha cercato in tutti i modi di convincere Taemin ad andare a casa, ma il ragazzo è stato irremovibile: ed è così che si ritrova nella stanza con un Key decisamente ubriaco e un Taemin decisamente preoccupato.

“Tae ti ho detto che non c’è bisogno, non sto male, posso cavarmela da sola”

“Hee Rin, per favore … sono ancora spaventato io, figurati se non lo sei tu. Assolutamente no, non ti lascio sola, e poi c’è anche Kibum di cui occuparsi” spiega Taemin indicando il ragazzo più grande, buttato sul letto in una posizione per nulla comoda, con gli occhi semi chiusi e i vestiti ancora addosso.

“Tu vai a sistemarti, a lui ci penso io qui” le dice accarezzandole i capelli e baciandoglieli.
La ragazza chiude gli occhi per un attimo, si gode la meravigliosa sensazione e poi gli sorride, dirigendosi successivamente in bagno.

“Su hyung, avanti, non puoi dormire così, dobbiamo togliere almeno le scarpe” dice Taemin avvicinandosi a Key e prendendogli un piede.

“Mf … Hyung …” mormora il più grande.

“Eh? Hyung a me? Mi sa che stai proprio fuori oggi” commenta Taemin ridendo, mentre gli toglie le scarpe.

“Così impari ad ubriacarti come una scimmia, hyung. È successo proprio un casino stasera, da tutti i punti di vista” continua dire Taemin, mentre sistema Key sotto le coperte.
Il più grande mugugna qualcosa e gli allaccia le braccia al collo.

“Hyung … baciami di nuovo … hyung voglio un bacio” continua a mormorare Key.

“Yah, che cavolo fai? Non sono Jonghyun, sono Taemin, hyung … che palle, mollami” si lamenta il più piccolo tentando di liberarsi dalla stretta dell’amico.

“Disturbo?”
La voce di Hee Rin lo fa saltare per aria.
Taemin si volta di scatto a guardarla, con Key ancora attaccato al suo collo.

“Non è come pensi, io posso spiegare …” inizia a blaterare lui cercando di difendersi.
La ragazza ride e si avvicina.

“Tranquillo Tae, non ho dubbi su questo” scherza lei.

“Su Key, molla un po’ Taemin … dai, fai il bravo e riposa, domani potrai metterti di nuovo i bigodini se dormi tranquillo” dice la ragazza togliendoli delicatamente le braccia dal collo del ragazzo più piccolo e sistemandole sotto le coperte.

“S-si … voglio i bigodini …” mormora lui, fino a quando le sue parole non si affievoliscono fino a scomparire del tutto.

“Wow … sei brava” commenta Taemin stupito.

“Che ci vuoi fare, tra donne ci capiamo” risponde lei facendogli un occhiolino, e invitandolo poi a sedersi sul suo letto, e prendendo un cottonfioc e del disinfettante.
Taemin obbedisce.

“Su, vieni qua, proviamo a sistemare questo disastro”
Taemin annuisce in silenzio e si gira verso di lei, mentre la ragazza inizia  disinfettargli la ferita al sopracciglio.

“Non devi farlo per forza, sarai distrutta”

“Non è per forza … voglio farlo”
Taemin sorride e annuisce in maniera impercettibile.

“Stai … bene?”
Hee Rin annuisce, mentre continua a tamponare il suo sopracciglio.

“Sicura?”

“In realtà no … ma pensavo di stare peggio. Cioè, è stato orribile, ma adesso non sto così male”
Taemin la guarda, la sua mano che sfiora la punta del suo naso, il suo profumo che gli invade le vie respiratorie.

“Bene … forse in fondo sei più forte di quanto pensi, no?” suggerisce lui.
Hee Rin passa a disinfettare il piccolo taglio sulla sua guancia.

“Forse si … ma io penso che in realtà la mia forza sia venuta dall’esterno questa volta”

“In che senso?” chiede Taemin curioso.

“Sei stato tu”
Il ragazzo la guarda stupito, e il suo cuore inizia a battere all’impazzata.

“Sei tu, Taemin … che mi hai dato la forza. L’unica differenza tra prima e ora è che prima non avevo nessuno accanto, adesso invece ho te” conclude la ragazza con un mezzo sorriso.

“Non sono io … avevi solo bisogno di aiuto per tirarla fuori” conclude lui, e senza riuscire a resistere volta di poco il viso per dare un bacio leggero alla sua mano, ancora intenta a medicare le ferite.
Hee Rin arrossice e continua a disinfettare, passando al taglio sul labbro superiore.
Stanno in silenzio per un po’, a parlarsi con gli occhi, interrotti solo ogni tanto dai lamenti di Kibum, che a volte borbotta qualcosa riguardante Jonghyun e dei bigodini.
Taemin la guarda, si lascia medicare come il più bravo dei cuccioli fa con un veterinario, e continua a lasciare piccoli e dolci baci sulla mano della ragazza, baciando qualunque pezzo di pelle gli capiti sotto al naso: che sia il palmo, il polso, il dorso, o anche solo un dito, strappandole comunque ogni volta un sorriso.

“Hai finito? Io si” chiede lei scherzando, e posando il cottonfioc sul comodino.
Taemin scuote la testa.

“No … me ne è rimasto ancora uno da darti”
La ragazza trattiene una risata e sospira scuotendo la testa,  e avvicinando il palmo della mano al suo viso.

“Ok allora su, avanti, dammi anche l’ultimo”
Taemin si fa per un secondo serio, e guardandolo negli occhi la ragazza capisce. L’ultimo bacio rimasto non è destinato alla sua mano.
Il ragazzo avvicina la sua mano a quella di lei e fa combaciare i loro palmi, intrecciando poi le loro dita e tirando Hee Rin delicatamente a sé.
La ragazza non oppone resistenza e si lascia guidare, il viso di Taemin sempre più vicino al suo: riesce già a sentirne l’odore, sa di buono come sempre, insieme questa volta ad un leggerissimo sentore di alcol e fumo che non le dispiace affatto.
Il cuore le martella nel petto, la paura si fa strada, ma questa volta è debole e irrilevante, in confronto al coraggio e alla forza dato dallo sguardo di Taemin; la vicinanza di quel ragazzo, paradossalmente, è diventata la soluzione al suo problema.
Taemin lo ha capito questo, e non vuole aspettare un minuto di più lontano da quella meravigliosa creatura.
I loro visi si fanno sempre più vicini, i loro sguardi si intrecciano fino a fondersi, fino diventare una cosa sola, un unico canale che collega i loro cuori.
Si guardano più che possono, avvicinandosi sempre di più, fino alla fine: chiudono gli occhi solo mezzo secondo prima che le loro labbra si incontrino.
E poi succede.
Le loro labbra si uniscono, piano, lentamente, dando il via alla più dolce delle danze: si muovono insieme, si sfiorano, si accarezzano, si sfuggono e si rincontrano.
Solo quando le labbra di Taemin toccano le sue, la ragazza si rende conto di averle sempre desiderate: lui invece, sa di averle sempre volute, fin dal primo giorno in cui l’ha incontrata, e il premio per la lunga attesa gli sembra ancora più dolce.
Le farfalle esplodono nel loro stomaco, mentre l’elettricità inizia a scorrere dalla schiena di uno a quella dell’altra, passando per le loro bocche.
Taemin stringe le dita attorno alla sua mano, mentre continua a baciarla piano, fin quando non trova anche l’altra mano e la intreccia alla sua: ne approfitta per tirarla ancora un po’ a sé, senza forza, con delicatezza, e la ragazza reagisce avvicinandosi ancora di più a lui. È un bacio casto e dolce, dato senza malizia, ma con tanta voglia di sentirsi: sentire la morbidezza della loro pelle e delle loro labbra, sentire il loro odore, sentire il loro sapore.
Si separano per un momento, si guardano e si sorridono; Taemin le sfiora teneramente il naso con il suo, glie lo bacia ancora e ancora.
Stanno così per un po’, senza fretta e senza paura di essere interrotti.
Adesso hanno tutto il tempo del mondo.



-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Sarò di poche parole, perchè non voglio annoiarvi troppo: purtroppo provo dei sentimenti contrastanti in questi giorni, il comeback è alle porte e dentro di me la battaglia tra l'emozione e la tristezza continua imperterrita.
Mi scuso per i ritardi, spero comunque che la storia stia continuando a piacervi.
Questo capitolo è abbastanza importante, finalmente grazie all'aiuto di Taemin, Hee Rin riesce a superare il suo trauma (e non solo ehehehe)
Spero continuerete a restare insieme a me, grazie a tutti quelli che stanno contiuando a leggere e seguire la storia ^^

PS: ieri i nostri bimbi hanno compiuto 10 anni!!!!! Mi sento una mamma molto orgogliosa e fiera ^^

Grazie di cuore per tutto, a presto Anime Danzanti

F.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo X ***


CAPITOLO X


La mattina seguente Hee Rin è in sala di danza come sempre: nonostante sia sabato e non ci siano lezioni, la ragazza non può permettersi di interrompere i suoi allenamenti quotidiani.
Oggi però, la sua mente è da un’altra parte: si butta a terra sfinita, dopo aver commesso l’ennesimo errore della mattina, e chiude gli occhi portando un braccio sul viso e cercando di prendere fiato.
I ricordi della sera prima riaffiorano di nuovo, e questa volta la ragazza non li respinge, ma si abbandona ad essi: ripensa alla serata in discoteca, alla scena esilarante del bacio tra Key e Jonghyun, alla bruttissima avventura in bagno, a Taemin che è arrivato a salvarla, alla rissa, al loro abbraccio, al rientro in camera, al loro bacio.
Hee Rin sorride a quel pensiero e automaticamente si porta una mano alle labbra: se glie lo avessero detto 24 ore prima non ci avrebbe creduto; mai avrebbe pensato che un giorno sarebbe riuscita a superare la sua paura, e meno che mai avrebbe creduto che ad aiutarla sarebbe stato proprio un ragazzo.
Invece adesso si rende conto che in fondo non avrebbe mai potuto desiderare di meglio, e che la soluzione al problema è sempre stata lì a portata di mano, solo che lei è sempre stata troppo cieca per ammetterlo.
Taemin è entrato nel suo cuore piano, in punta di piedi, ha aperto inconsapevolmente uno spiraglio, facendo a poco a poco entrare sempre più luce nel suo cuore ormai da troppo tempo buio e solo.
I suoi sentimenti sono ancora molto confusi, ma le sue sensazioni sono chiare, definite, e di una cosa il suo cuore è sicuro: da quel momento in poi non potrà mai più fare a meno di Taemin.
I suoi pensieri vengono interrotti dallo squillo del suo cellulare. A fatica si alza dal parquet e va a rispondere.

“Pronto?”

“Pronto, Hee Rin? Sono Minho”

“Oh, ciao Minho. Come mai mi chiami?”

“Sono un po’ preoccupato, ho provato a chiamare Key ma non ha risposto. Come sta? Sei con lui?”

“No, sono in sala di danza. Credo che Key stia ancora dormendo sai, dopo la sbornia di ieri … l’ho lasciato in camera praticamente in coma”

“Ahahah ok, dovevo immaginarlo … ieri ci ha proprio dato dentro il ragazzo”

“Già …  a proposito di darci dentro, come sta invece Jonghyun?”

“Lui … bene, per il momento. Non ricorda assolutamente nulla per la verità … ora che ci penso forse è tranquillo proprio per questo” ridacchia il ragazzo.

“Beh, probabile. Ma prima o poi qualcuno dovrà dirglielo, e a dirla tutta non vorrei proprio essere nei tuoi panni Minho” scherza Hee Rin.

“Yah, chi ha detto che devo dirglielo io? Bah, lasciamo stare per adesso, non ci voglio pensare. Tu … stai bene invece?”
La ragazza fa una pausa, poi risponde.

“Io … si, abbastanza. Meglio di quanto mi aspettassi in realtà; l’unica cosa che un po’ mi fa male è quello schifo che mi è rimasto sul collo … ma non sono sicura che sia dolore fisico per la verità” conclude lei abbassano il tono della voce.

“Si, lo capisco … meno male che c’era Taemin, è stato lui che ha insistito per venire a controllare” dice Minho ripensando alla sera prima, e cercando in tutti i modi di non pensare cosa sarebbe successo se lui e Taemin non fossero arrivati in tempo.
Nell’udire quel nome la ragazza arrossisce e resta in silenzio, ripensando ancora una volta al loro bacio; Minho se ne accorge e continua.

“Hee Rin, a proposito di Taemin … mi è sembrato di capire che le cose hanno preso una piega migliore dopo ieri. Questo mi rende molto felice, Taemin ha bisogno di te al suo fianco, però …”

“Pero?” chiede lei sorpresa, rompendo il suo imbarazzato silenzio e trattenendo il fiato.

“Però devi cercare di stare attenta, dovete stare attenti tutti e due. In fondo qui dentro tu sei un’allieva, e lui è pur sempre un professore, anche se non il tuo. State insieme, vedetevi, ma siate sempre prudenti … se dovesse saltare fuori la notizia le conseguenze sarebbero spiacevoli per tutti e due”
Hee Rin ascolta Minho e assimila le sue parole: in effetti non ci aveva mia riflettuto, non aveva mai pensato al fatto che in accademia lei e Taemin hanno ruoli completamente diversi, e da quel punto di vista anche incompatibili. Ed è chiaro che l’ultima cosa che vuole è creare problemi a lui ed essere sbattuta fuori dall’accademia.

“S-si Minho, hai ragione, farò tutto il possibile per evitare che accada”

“Bene … ciò non significa però che voi due non vi possiate anche divertire in privato” aggiunge lui ridacchiando.

“Mpf … ti ringrazio per l’interesse, ma questo lascialo decidere a noi Minho” risponde la ragazza, ringraziando il cielo che Minho non possa vederla in quel preciso momento diventare rossa fino alla punta dei capelli.

La sua attenzione viene attirata da un insistente bussare sul vetro della finestra che dà nel corridoio; la ragazza si volta e vede Key, che agita una mano in segno di saluto e mima con l’altra l’azione di mangiare.
Hee Rin gli sorride e lo saluta a sua volta.

“Minho, Key è appena arrivato e mi sta facendo segno di andare a pranzare … ti unisci a noi?”

“Oh, grazie al cielo si è svegliato … si, va benissimo, porto anche Jonghyun, non si sa mai ci facciamo quattro risate con quei due”

“Sei davvero perfido, lo sai?” risponde la ragazza ridendo.

“Grazie, è una delle mie migliori qualità” conferma lui soddisfatto, come se la ragazza gli avesse fatto il migliore dei complimenti.
Key nel frattempo dall’altro lato del vetro protesta, pestando un po’ i piedi a terra e toccandosi lo stomaco con le mani, come un bambino che vuole far capire alla mamma che ha fame.

“Ti lascio Minho, ci manca poco che Key si mette a frignare come un neonato, ci vediamo in mensa” dice la ragazza, e dopo aver chiuso la chiamata recupera la sua roba e si avvia verso l’uscita.

 
-


“Bene, buon appetito ragazzi!” dichiara allegra Hee Rin mettendo in bocca una prima e generosa porzione di bibimbap.

“Wow, ha fame la ragazza. Dimmi un po’ Hee Rin-ah, dove la metti tutta quella roba che mangi?” chiede Jonghyun scherzando e lanciandole una rapida occhiata al corpo, snello e muscoloso.
Minho gli dà una gomitata e il ragazzo si volta verso di lui alzando le spalle.

 “Perché? Che ho detto?”

“Metti il riso in bocca, invece di sparare cavolate, hyung. Ringrazia solo che non c’è Taemin a sentirti ” si limita a dire il più piccolo guardandosi un po’ intorno.

“Tranquillo Minho, va bene lo stesso. Comunque visto che ti interessa, Jonghyun, sappi che brucio molto velocemente le calorie” spiega lei continuando a mangiare, mentre alcune ciocche di capelli le cadono davanti al viso.

“Hee Rin-ah, sei allegra oggi. Ma anche mangiarti i capelli ti fa assumere più calorie?” chiede scherzando Key, seduto accanto a lei, mentre la guarda lottare con il cucchiaio colmo di cibo e i capelli ribelli davanti agli occhi.
La ragazza si limita a sorridere buffamente, posa per un attimo il cucchiaio e alza le braccia legando i capelli in una coda disordinata.

“Yah! Che hai fatto al collo?” chiede Key allarmato non appena la ragazza abbassa le braccia, mostrando senza volerlo il livido della sera prima.
Hee Rin trattiene il fiato.

“Oh … Ecco, io …” prova a spiegare la ragazza, ma Minho interviene in suo aiuto.

“Ah, nulla di che. Diciamo che mentre tu e Jonghyun vi godevate la festa, io e Taemin abbiamo fatto a botte con un energumeno nei bagni della discoteca che stava per violentare Hee Rin. Sai, ordinaria amministrazione” risponde il ragazzo sarcastico.

“Eeeeehh? Che cazzo stai dicendo? Tesoro, come ti senti, stai bene? Ti sei fatta male da qualche parte?” chiede Key preoccupato.

“Tranquillo, sto bene ora” risponde Hee Rin, forzando questa volta il sorriso che fino a qualche minuto prima era stato spontaneo.

“Si, sta bene, grazie a Taemin. Non so cosa sarebbe successo se non ci fosse stato lui … diciamo che si è beccato pure qualche cazzotto ben piazzato” continua Minho.

“Merda, non ci posso credere. Ma io non capisco, dove ero in quel momento? Che stavo facendo? Perché non ero con voi? Che palle, non mi ricordo nulla” dice Jonghyun confuso.

“Hyung, credimi, non vorresti proprio saperlo cosa stavi facendo in quel momento” gli risponde Minho trattenendo a mala pena una risata.
Jonghyun lo guarda confuso.

“Non posso crederci, per una volta che mi ubriaco succede il finimondo … stai bene Hee Rin?” chiede di nuovo Key preoccupato avvicinando le mani al suo viso, prima di ricordarsi del disagio della ragazza, mordersi la lingua e ritrarle.
Hee Rin invece sorride, gli prende decisa le mani e annuisce.

“Tranquillo Key, adesso sto bene. Sono … guarita” dice sorridendogli raggiante.
Il ragazzo la guarda confuso ma felice, spostando lo sguardo da lei a Minho.

“Merito di quel ragazzo lì” spiega Minho indicando Taemin, che nel frattempo è arrivato i mensa e li guarda sorridente.
In realtà il sorriso e i suoi occhi sono tutti per Hee Rin, che ricambia il suo sguardo leggermente imbarazzata, ripensando ancora una volta alla loro vicinanza della sera prima.
Taemin agita una mano in segno di saluto e inizia ad avvicinarsi, mentre Hee Rin incrocia per un attimo lo sguardo di Minho; le parole che il ragazzo le ha detto quella mattina le piombano improvvisamente addosso come il più pensante dei macigni.

Devi cercare di stare attenta.
In fondo qui dentro tu sei un’allieva, e lui è pur sempre un professore.
Se dovesse saltare fuori la notizia le conseguenze sarebbero spiacevoli per tutti e due.

Minho ha ragione, deve stare attenta. E quel posto è la mensa dell’accademia, è pieno di studenti e insegnanti, se non vuole essere scoperta deve iniziare ad evitare Taemin in posti come quello.
Si alza di scatto, borbotta un rapido e confuso “devo andare ad allenarmi” e si allontana come un fulmine, appena prima che il ragazzo li raggiunga.

 
-
 
“Che cosa le avete fatto questa volta?” chiede Taemin confuso raggiungendo gli altri ragazzi, lanciando occhiatacce a Minho e Jonghyun.

“Yah! Perché è sempre colpa nostra? Guarda che è scappata dopo aver visto te. Sicuro di non averle fatto nulla tu?” chiede Jonghyun con tono accusatorio.
Taemin a quelle parole ripensa in un attimo al loro bacio della sera prima, e si tocca le labbra arrossendo leggermente.

“Aspetta un attimo … per caso l’hai baciata?” chiede Key scioccato, bisbigliano l’ultima parola.

“Pff, baciata … non è che ho fatto tutto da solo hyung, anche lei mi ha baciato …” borbotta il più piccolo leggermente imbarazzato, sedendosi al posto che fino a poco prima era occupato dalla ragazza.

“Ok, sto per avere un esaurimento nervoso. Qualcuno mi spieghi cosa cazzo è successo ieri, sto per diventare matto!” dichiara Key con una punta di isteria nella voce.

“Ancora più di così?” chiede Jonghyun scherzando, e beccandosi di conseguenza un gestaccio da parte di Key.

“Hyung, stai calmo. Ti stavo giusto spiegando che grazie a Taemin, Hee Rin ieri è riuscita a superare il suo trauma” spiega Minho.

“What??? E io perché non ne so mai nulla?”

“Hyung, la prossima volta invece di ubriacati e baciare chiunque ti capiti sotto tiro vedi di restare sobrio” risponde Taemin .

“EEEEHHH???? Ho baciato qualcuno ieri? E dimmi, com’era, carino almeno?” chiede Key curioso, guardandolo con sguardo ammiccante.

“Hyung, ti conviene non fare altre domande, per l’amor del cielo” lo zittisce Taemin trattenendo una risata.

“Yah yah e io? Anche io non ricordo nulla … Minho dimmi, ho baciato almeno qualche bella ragazza?” chiede Jonghyun curioso.
Minho lo guarda con un sorriso sghembo, e lancia un’occhiata a Taemin.

“Beh … più o meno, hyung. Più o meno” risponde in fine.

“Yah, che vuol dire più o meno. O è si o è no” protesta Jonghyun.

“Hyung sul serio, lascia perdere” suggerisce Taemin ridendo.

“Piuttosto, che aveva Hee Rin? Perché è andata via appena mi ha visto?”
Restano in silenzio un attimo, poi Minho si dà una botta in testa.

“Cazzo” esclama all’improvviso.

“Cosa? Che le hai detto stavolta?” chiede Taemin serio.

“Io … ho parlato con lei stamattina. Ho capito che le cose tra di voi si sono evolute positivamente, ma le ho detto di fare attenzione quando siete in accademia, visto che comunque tu sei un professore e lei è un’allieva. Ma non intendevo di certo dirle di evitarti così” spiega lui.
Taemin alza gli occhi al cielo.

“Che palle hyung! Certo che è scappata, l’hai terrorizzata! Scommetto che le hai detto che se ci scoprono finisce molto male, o roba simile”

“Beh, si Tae. Ma sai meglio di me che ho ragione, dovete fare attenzione” risponde Minho serio.

“Si hyung lo so, ma non c’era bisogno di dirle quelle cose, ci siamo appena avvicinati, solo ieri noi …” continua Taemin lasciando la frase in sospeso.

“Si Tae, abbiamo capito” interviene Key salvandolo dall’imbarazzo. Poi continua.

“Per adesso lasciala provare, stasera le parli … anzi, che ne dite di prendere una pizza insieme? Stiamo in stanza però, ancora non mi sono ripreso dalla sbornia, vero Jong?” chiede Key all’amico, che lo guarda e annuisce.
Minho e Taemin si scambiano uno sguardo complice.

Ci sarà da ridere.
-
 
È tardo pomeriggio, Hee Rin è distesa sul suo letto a pancia sotto, alle prese con la lettura di una nuova dispensa assegnata dalla professoressa Hyuna, quando bussano alla porta.

“Avanti” risponde la ragazza senza staccare gli occhi dai suoi appunti.

“Hee Rin … sono io”

Ma certo che è lui! Chi altri ha una voce così dolce e meravigliosa, il cui solo suono riesce a farle venire le farfalle nello stomaco?

“Oh si, ciao Tae, entra pure” risponde la ragazza voltandosi a guardarlo, e simulando una tranquillità ed un controllo che non hanno nulla a che vedere con il suo stato d’animo. Il ragazzo sorride, chiude la porta e si va a sedere nel letto vicino a lei, ancora intenta a sottolineare la sua dispensa.

“Che studi?” chiede avvicinandosi e dando un’occhiata al mucchio di fogli sparsi sul letto e in parte sottolineati.

“Pff … storia della tecnica Graham (*). La professoressa Hyuna ci sta massacrando, non solo ho una marea di lezioni da seguire ma anche una montagna di teoria da studiare” dichiara la ragazza, buttandosi a peso morto con la faccia sui suoi appunti.
Taemin ride, una risata che esplode nella stanza e nel cuore della ragazza, mentre si avvicina e le lascia un bacio sul capo.

“Dai che ce la fai, hai fatto tanto per arrivare qui e ti arrendi per quattro pagine di appunti?”

 “Ho detto che sono una montagna, magari fossero solo quattro pagine” sospira la ragazza giocherellando con la sua penna nera, la guancia ancora premuta sui fogli di carta.

“Mh … fai proprio un buon odore oggi” sussurra all’improvviso il ragazzo, con gli occhi chiusi e il naso ancora immerso nei capelli della ragazza.
Hee Rin sente l’elettricità attraversarle in mezzo secondo l’intero corpo, ma si finge calma.

“Beh, sei fortunato, ho fatto la doccia poco fa. Se fossi arrivato qualche ora prima non l’avresti pensata allo stesso modo” scherza la ragazza strappandogli un altro sorriso.
Taemin si allontana leggermente, la guarda e inizia ad accarezzarle la schiena: fa scendere la mano su e giù, dal collo alla zona lombare e viceversa, percorrendo tutta la colonna vertebrale della ragazza, che viene attraversata da una continua scarica di brividi.

“Perché non fai una pausa? Mh? Non stiamo insieme da nemmeno 24 ore e mi sei mancata da morire” sussurra il ragazzo, senza mostrare alcuna traccia di vergogna.
Ad Hee Rin si stringe lo stomaco: anche a lei è mancato da morire, e si sente dispiaciuta per il modo in cui è scappata quella mattina dalla mensa.

“Taemin senti, io …” inizia a dire lei, tirandosi su con i gomiti e voltandosi verso il ragazzo.

“Sssshhh, lo so cosa stai per dirmi. Ho parlato con Minho oggi, so di quello che ti ha detto e ho capito perché sei andata via” risponde lui tranquillo.
Hee Rin tira un sospiro di sollievo e lo guarda negli occhi.

“Io … non voglio crearti problemi, Taemin. E non voglio nemmeno dover lasciare l’accademia”

“Non succederà, tranquilla. Dobbiamo solo essere prudenti, non c’è bisogno che fingi di non conoscermi, anzi scappando a destra e a manca non faresti altro che attirare di più l’attenzione. Sii solo te stessa, devi solo trattenerti dal saltarmi addosso se mi vedi in giro” conclude lui ridacchiando.
La ragazza gli tira il primo foglio che le capita sotto mano, e il ragazzo ride ancora una volta, prima di avvicinarsi pericolosamente al suo viso.

“Perché? Non è forse vero? Vorresti dire che oggi in mensa non volevi saltarmi addosso?” chiede lui ad un palmo dal suo naso.

Accidentaccio, come dargli torto? Ha stramaledettamente ragione, inutile negarlo.

“Lee Taemin, tu parli troppo …” sussurra a sua volta la ragazza prima di colmare la distanza che li separa e baciarlo.
Le labbra del ragazzo rispondono all’istante, come se non avessero aspettato altro per tutta la giornata: in men che non si dica si ritrova a scambiarsi il respiro con la ragazza. La bacia con calma, con dolcezza, lentamente e senza premura, perché nonostante abbia superato il suo trauma non vuole comunque spaventarla. Si limita a baciarla, con la bocca un po’ aperta, ma senza lingua, così da non forzarla in alcun modo; la bacia ripetutamente, tormenta il suo labbro inferiore, lo prende tra i denti e lo tira leggermente, poi lo succhia quel tanto che basta per far gemere la ragazza.
Hee Rin si lascia tormentare le labbra, i gomiti poggiati sulla marea di fogli e la penna ancora in mano, che ora stringe con tutta la sua forza per resistere davvero all’impulso di saltare addosso al ragazzo.
Taemin continua a baciarla, ma la ragazza inizia a sentire il bisogno di avere di più: è sicura che lui si stia trattenendo per non metterle paura, e che al suo minimo accenno di disagio Taemin non ci penserebbe due volte ad allontanarsi.
Ma lei vuole tutto il contrario: senza resistere oltre si gira ancora di più verso di lui, gli butta un braccio attorno al collo, molla la penna e gli accarezza il viso con l’altra mano, tirandolo verso di sè.
Il ragazzo è leggermente sorpreso, ma coglie al volo il segnale e si lascia trascinare giù, mentre la ragazza si distende sotto di lui.
Poi la sente: la lingua della ragazza, che chiede timidamente il permesso di entrare nella sua bocca.
Taemin sorride sulle sue labbra, e la lascia passare, dandole la migliore accoglienza di cui è capace: la accarezza con la sua, ci gioca, le fa allontanare per poi avvicinarsi di nuovo, mentre la ragazza lo stringe e continua ad accarezzargli il viso.
Si separano un attimo per riprendere fiato, si guardano negli occhi … e Hee Rin scoppia a ridere.

“Ahahahah Tae, credo di aver combinato un casino” esclama lei guardandogli la guancia.

“Mh? Che casino?”
Hee Rin ride ancora e rivolge il palmo della mano verso il viso del ragazzo, mostrandogli la pelle macchiata di inchiostro.

“Credo che mi sia scoppiata la penna in mano mentre mi stavi baciando … e beh, poi ti ho toccato il viso, per cui …” spiega lei lasciando la frase in sospeso e guardandogli la guancia sinistra imbrattata di inchiostro.
Taemin scoppia a ridere.

“Fammi capire, in pratica mi hai spalmato l’inchiostro in tutta la faccia, giusto?”

“Tutta la faccia, che esagerato che sei … nemmeno se ti avessi sporcato qui” dice passandogli la mano sulla fronte

“ …qui …” continua sporcandogli l’altra guancia

“ … o qui” conclude lasciandogli un po’ d’inchiostro anche sul naso.

“Perfetto, adesso si che puoi dire che ti ho sporcato tutta la faccia” esclama soddisfatta guardandolo e rivolgendogli un sorriso innocente.
Taemin sorride e scuote la testa.

“Dovrei arrabbiarmi, ma per qualche strano motivo non ci riesco proprio” risponde poi strofinando leggermente il proprio naso con quello della ragazza fino a lasciarci su un po’ d’inchiostro.

“Uh, chissà come mai” replica lei in un sussurro prima di dargli un altro bacio, questa volta tenero e casto.

“Su, andiamo a lavare via tutto questo impiastro finchè è ancora fresco, non vorrei ti restasse in faccia per sempre” scherza lei tirandosi su con lui, e trascinandolo in bagno per una mano, che il ragazzo ha continuato per tutto il tragitto a riempire di baci.



-------------------------------------------------------------------------------------------------
(*) La tecnica Graham è una delle principali tecniche di danza contemporanea, e prende il nome dalla sua fondatrice, che è appunto Martha Graham
Ebbene si, sono tornata. Non so nemmeno quanti mesi sono passati dall'ultima volta che ho postato, ma ho pesato spesso a questa storia e sapevo che era solo questione di tempo prima che srei tornata a scriverla.
Sono stati dei mesi difficili, ma grazie ai nostri meravigliosi bambini sono riuscita ad andare avanti e a non farmi scoraggiare troppo.
Chiedo scusa per il ritardo, non so con quanta frequenza riuscirò a postare ma voglio mettercela tutta per finire questa storia, quindi anche se mi vedete assente sappiate che non vi abbandonerò ^^
Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto, dopo tutto questo tempo spero di essere riuscita a ripagare almeno un pochino la vostra attesa.
Grazie a tutti quelli che hanno continuato a leggere e hanno recensito, grazie mille davvero.
A presto Anime danzanti.
F.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo XI ***


CAPITOLO XI


Taemin è in bagno, poggiato con la schiena al muro, il viso asciutto e pulito, e fissa la ragazza ancora intenta a rimuovere ogni traccia di inchiostro dalla propria mano.

“Se continui a strofinare in quel modo arriverai all’osso” scherza lui guardando la sua schiena leggermente ricurva e le braccia che si muovono rapide.
Hee Rin alza il viso, e anche se Taemin è dietro di lei gli fa una smorfia guardandolo dallo specchio.

“Se tu non mi avessi, ehm … distratta, non mi sarei ritrovata con la mano impiastricciata di questo schifo nero” risponde lei prima di tornare a strofinare energicamente la mano.
Taemin sorride, ripensando all’idea che la ragazza abbia stretto la penna in quel modo solo perchè lui la stava baciando.

“Mi sembra che ti lasci distrarre molto facilmente, Hee Rin” dice lui avvicinandosi a lei e abbracciandola da dietro.
La ragazza arrossisce leggermente e si limita a sbuffare, borbottando qualcosa di insensato. Sciacqua le mani e allunga un braccio per afferrare l’asciugamano.
Taemin la guarda attraverso lo specchio, e il suo sguardo intercetta il segno violaceo sul collo della ragazza: sente la rabbia montare in una parte nascosta del suo cuore, e nonostante quella vista sia ancora dolorosa non riesce a staccare gli occhi da quel marchio, che contrasta schifosamente con il bianco del collo di Hee Rin.
La ragazza si accorge della distrazione di Taemin, e si affretta a spostare i capelli in modo da coprire quel maledetto segno.

“Lo so, fa schifo anche a me …” sussurra distogliendo lo sguardo.
Taemin alza una mano e le scosta i capelli, scoprendole di nuovo il collo.

“Non mi fa schifo, Hee Rin. Mi fa solo … arrabbiare” confessa lui.

“Lo odio. Vorrei solo che scomparisse” dice la ragazza con gli occhi leggermente lucidi, fissandosi allo specchio.

“Lo so. Vorrei poter fare qualcosa per cancellarlo. Ma non c’è molto che posso fare, solo …”  
Taemin lascia la frase in sospeso, la sua voce si infrange contro la pelle della ragazza, quando lui si avvicina al suo collo per lasciarle un delicato bacio.
Hee Rin chiude gli occhi e stringe le mani sulle braccia del ragazzo, che sono ancora ancorate alla sua vita.
Le labbra di Taemin sono morbide, e coccolano teneramente il collo della ragazza, soffermandosi su quei centimetri quadrati viola che tanto odia: li bacia piano, ripetutamente, li inumidisce con la lingua e poi ci soffia leggermente, prima di riprendere a baciarli ancora e ancora.
La ragazza inclina la testa per dargli più spazio, si gode le attenzioni del ragazzo e ogni tanto si lascia scappare un piccolo gemito di piacere, quando sente l’altro stringerla di più a sé e sfiorarla con la lingua: è come se Taemin stesse cercando di alleviare il suo dolore, come se volesse purificarla e lavare via il sudiciume che quell’uomo le ha lasciato addosso. Sente il bisogno improvviso di ringraziarlo, a modo suo, di fargli capire quanto ciò sia importante per lei. Sempre stretta tra le sue braccia si gira e lo stringe a se, guardandolo dolcemente, mentre tutte le cellule del suo corpo vengono scosse da brividi.

“Mh buono, odori di sapone” gli sussurra in un bacio, e sente il ragazzo sorridere sulle sue labbra e stringerla ancora di più a sé.
Hee Rin gli si stringe addosso e lo accoglie nella sua bocca, come se non lo assaggiasse da troppo tempo: la situazione precipita rapidamente, e sempre allacciato a lei, Taemin inizia gentilmente a spingerla e a guidarla fuori dal bagno: la ragazza indietreggia, continuando a scambiarsi sapori e respiri con il ragazzo, fino a quando non raggiunge il letto: le gambe le cedono automaticamente, e la ragazza crolla trascinando con sé Taemin.
Si guardano un attimo e scoppiano a ridere, prima di riprendere a baciarsi.
Taemin fa viaggiare le sue labbra dalla bocca di Hee Rin all’orecchio, poi scende fino al collo, approfittando dello spazio concesso dalla testa della ragazza, che sporge leggermente dal bordo del letto.
Hee Rin inizia a  respirare pesantemente, mentre muove  una mano sulla schiena di Taemin e tiene l’altra arpionata ai suoi capelli.

“Taemin … Taemin …” sussurra a stento.

“Scusa … è che mi sei mancata troppo. Sono mesi che voglio toccarti così” spiega lui sorridendo mentre le sfiora il collo con il naso.

“N-no, voglio dire … è il letto di Key questo …” prova a dire lei, gli occhi sempre chiusi e le gambe intrecciate a quelle del ragazzo.

“Ah .. beh, in fondo non stiamo facendo nulla di che. Sapessi quanti se ne è scopati lui sul tuo letto, in questi anni” dice Taemin accennando ad un risata, e risalendo il collo della ragazza fino a raggiungere di nuovo le sue labbra.
Hee Rin sorride e gli stringe ancora di più i capelli, tirandolo a se e ricambiando il bacio.

“Eccoci, è arrivata la pizz …”

E tutto, in quell’istante si blocca.
Si blocca Minho, sulla soglia della porta, con le pizze ancora in mano e il residuo di un sorriso dipinto in volto.
Si bloccano Key e Jonghyun dietro di lui, il primo con un sacchetto di bibite in mano, il secondo per inerzia visto che da dietro Minho non vede comunque un accidenti.
Si blocca Taemin, ancora disteso sulla ragazza, con il respiro corto e gli occhi sgranati per la sorpresa .
Si blocca Hee Rin, con le mani ancora arpionate ai capelli del ragazzo e le labbra lucide di saliva.

“Hyung!!! E che cazzo!!!!” urla all’improvviso il più piccolo, sollevando il busto e girandosi verso la porta.

“Ehm … Ops” si limita a dire l’altro sghignazzando, mentre entra in stanza e posa le pizze sulla scrivania, seguito dagli altri due.
Key gli molla uno scappellotto.

“Yah, quante volte ti ho detto che devi bussare prima di entrare in questa stanza?”

“Hyung scusa, non ci sono abituato, mi viene naturale entrare così, sono anni che lo faccio” si giustifica Minho sedendosi sulla prima sedia libera che trova.

“Hyung” interviene Taemin sollevandosi da sopra la ragazza e avvicinandosi all’amico con fare minaccioso.

“Dimmi una cosa: per caso è il tuo scopo nella vita interrompermi? Se nato con l’obiettivo specifico di disturbarmi nei miei momenti di privacy?”
Minho si limita a sbuffare.

“Pff, interromperti … mica stavate facendo sesso”

“Si Minho, solo perché sei entrato prima che ci arrivassero a farlo” interviene Jonghyun avvicinandosi a loro, e lanciando un’occhiata al letto di Key, tutto disfatto.

“Un momento: dov’è Hee Rin?” chiede all’improvviso Key guardando il suo letto.
I ragazzi si voltano tutti e si accorgono che è vuoto.

“Mh? Dove è andata?” chiede Taemin.

“Probabilmente a nascondersi” suggerisce Minho sghignazzando, e Key gli tira un sonoro scappellotto in testa.

“Ahi hyung, questo ha fatto male” protesta lui.

“Se ti ha fatto tanto male allora vuol dire che lì dentro è veramente vuoto” suggerisce il ragazzo serio.
Taemin nel frattempo si è avvicinato al letto della ragazza, sul quale è ben visibile una figura infagottata sotto le coperte.

“Oh … Hee Rin? Sei tu?” chiede Taemin avvicinandosi cauto e toccando la figura indefinita con l’indice.
Key alza gli occhi al cielo.

“Oh santo cielo Tae, solo qualche bacio e ti sei rincitrullito così? Cosa diamine ti aspetti che ci sia lì sotto? Un bruco gigante?” chiede il ragazzo con una punta di isteria nella voce,  avvicinandosi a sua volta.

“Spostati, ci penso io” gli dice poi scansandolo e avvicinandosi alla ragazza.

“Hee Rin-ah, perché ti nascondi? Sei in imbarazzo?” chiede Key dolcemente sedendosi sul letto vicino a lei.
La ragazza si limita ad annuire da sotto le coperte.
Taemin sorride tra sé e sé.

Oddio, quanto è carina.

“Lo capisco Hee Rin, e puoi stare certa che non succederà mai più una cosa del genere”
Key fa una pausa e si rivolge a Minho, alzando un pugno e mimando di prenderlo a cazzotti.

“Ma non devi sentirti in imbarazzo, siamo amici di Taemin, e anche amici tuoi, e quello che è nato tra di voi è qualcosa di bellissimo, non devi vergognarti, mh?”
Hee Rin si limita a mugugnare qualcosa di poco chiaro e si stringe ancora tra le coperte.
Taemin sospira leggermente sconfitto, e Jonghyun gli si avvicina e gli posa una mano sulla spalla.
Key non si arrende, e decide di cambiare strategia.

“Ok donna, stai pure rintanata lì sotto. Vorrà dire che la tua pizza ce la papperemo noi”
L’urlo che segue li fa saltare tutti per aria.

“YAH!!! Non vi azzardate a mangiarvi la mia pizza!” sbraita la ragazza calciando improvvisamente le coperte ed emergendo dalle lenzuola con i capelli scombinati.
I quattro ragazzi la fissano per pochi secondi, poi scoppiano a ridere, contagiando anche la ragazza.

“Come previsto, con le ballerine la tentazione del cibo funziona sempre” commenta Key soddisfatto.

 “Se avete finito di blaterare io avrei uno stomaco da riempire! Su forza, bando alle ciance, mangiamo!” li esorta Jonghyun tirando Taemin per un braccio e facendo segno a Key ed Hee Rin di avvicinarsi.
Taemin guarda Hee Rin negli occhi e le sorride, e lei ricambia lo sguardo, mentre si avvicina a lui e, senza farsi notare troppo, allaccia le dita alle sue e le stringe.

 


 
La pizza alla fine l’hanno divorata tutti, e adesso al centro della stanza, a terra, sono rimasti solo i cartoni vuoti, mentre i cinque ragazzi giacciono tutti intorno: Jonghyun è seduto a gambe incrociate, che gioca distratto con un pezzo di tovagliolo, Minho è disteso a terra su un fianco, Key è poggiato a pancia in su sopra i gomiti, Taemin è poggiato con la schiena alla testiera del letto, mentre Hee Rin è accoccolata tra le sue gambe aperte e dorme, con una guancia poggiata sul petto del ragazzo, mentre lui le accarezza distrattamente i capelli con una mano.

“Dorme?” chiede Key piano, accennando alla ragazza.
Taemin le lancia un rapido sguardo, contempla per un po’ il suo viso, gli occhi chiusi e le labbra leggermente aperte, poi annuisce sorridendo.

“Beh sarà distrutta … è stata una giornata molto impegnativa per lei” commenta Minho puntellandosi sul gomito, una guancia poggiata sulla mano aperta.

“Yah” lo apostrofa Jonghyun tirandogli il tovagliolo con cui stà giocando.

“Certo che oggi ti sei messo proprio di impegno per renderle la vita impossibile hyung, con tutto quello che le hai detto stamattina e la scenata di oggi pomeriggio” gli dice Taemin serio.

“Si, Minho ha esagerato, ma Taemin … sai meglio di chiunque altro che quello che le ha detto oggi è assolutamente vero” gli dice l’assistente.

“Dovete stare attenti, per il bene di entrambi” aggiunge Jonghyun

“Si hyung … lo so. Vorrei solo che la smetteste tutti di dirlo. Lo so benissimo quali sono i nostri ruoli, ma capiscimi … sono appena passate 24 ore da quando ho potuto toccarla. Starei ogni secondo della mia giornata abbracciato a lei, so che non posso e starò attento … ma almeno lasciatemi tranquillo nei pochi momenti in cui posso stare con lei” conclude lanciando una rapida ma eloquente occhiata a Minho.

“Ok ok Tae, ricevuto. Più spazio. Più privacy. Bussare 80 volte prima di entrare. Ci sono”

“A proposito … cosa è successo ieri di preciso? Come ha fatto a guarire all’improvviso?” chiede Key curioso.

“Sinceramente non lo so nemmeno io hyung. Io l’ho solo … salvata. E lei era sconvolta, si vedeva in viso, era sull’orlo di piangere, continuava a ripetere che era successo tutto di nuovo. Avevo paura di toccarla sai, non volevo peggiorare le cose, ma quando ho provato a sfiorarla si è fiondata tra le mie braccia. Adesso che ci penso non so cosa sarebbe successo se non fossi andato a controllare …”
Lascia la frase in sospeso e guarda la ragazza, che continua a dormire beata su di lui. Al solo pensiero gli viene un brivido, e la stringe leggermente di più a se baciandole il capo.
Hee Rin si accoccola ancora di più su di lui, ma non si sveglia.

“Sai Taemin … è bello vederti così” commenta Jonghyun guardandolo, sorridente e abbracciato alla ragazza.

“Hyung ha ragione Tae … era da tanto che non sorridevi in questo modo” conferma Minho.
Taemin continua a sorridere, ma una leggera sfumatura di tristezza attraversa il suo viso.

“Pff, non lo so … voglio dire, anche prima ridevo, solo che ora mi sento più … leggero, credo. Rilassato. Felice. Non lo so, ma penso che un po’ sia anche merito suo” spiega Taemin accennando alla ragazza, prima di continuare.

“E’ come se finalmente mi fossi reso conto che posso tornare ad essere felice come prima … che forse merito di essere felice, almeno un po’”
I tre amici lo guardano e lo ascoltano in silenzio: sono gli unici che, insieme a suo fratello, gli sono stati accanto in tutti questi anni, che lo hanno visto soffrire, darsi colpe e privarsi del diritto di essere felice.
Lo ha visto suo fratello Jinki, che si è ritrovato troppo presto a dover colmare un vuoto enorme, comunque incolmabile per un ragazzino di 16 anni.
Lo hanno visto Jonghyun e Minho, tutte le volte in cui lo hanno dovuto recuperare ubriaco marcio, nei bagni di qualche discoteca, sul punto di fare qualche cazzata.
Lo ha visto Key, ogni volta che di notte, lo trovava in sala di danza, rannicchiato in un angolo, con il viso rigato di lacrime e le mani distrutte per i pugni dati al muro.

“Lei lo sa? Cosa è successo 9 anni fa?” chiede Key.

“Mh no, non ancora …” risponde il più piccolo rabbuiandosi.

“Beh, prima o poi dovrai dirglielo … considerando come si sono evolute le cose tra di voi, in un modo o nell’altro lo dovrà sapere” aggiunge Jonghyun.

“Si, lo so. In realtà secondo me qualcosa ha intuito … qualche settimana fa ha visto la foto di mia madre appesa in sala 78, e mi ha chiesto chi fosse quella bellissima ballerina. Le ho detto che era lei, le ho raccontato qualcosa della mia infanzia, ma quando mi ha chiesto dove sono i miei genitori, io …”
Lascia la frase in sospeso e abbassa lo sguardo sulla ragazza che continua a dormire beatamente abbracciata a lui.
Restano in silenzio per qualche minuto, ognuno perso nei suoi pensieri: non c’è bisogno che Taemin continui, il suo silenzio è una chiara risposta per tutti.
Poi Minho riprende a parlare.

“Non devi dirlo domani Tae. Datti un po’ di tempo, lo capirai da solo quando sarà il momento”

“Si … lo so hyung”

“Minho ha ragione Tae. E sai cosa penso? Che lei ti aiuterà davvero. Magari grazie a lei riprenderai a ballare, chi lo sa” afferma Key speranzoso.

“Già. Pensaci, tu avevi la chiave per aprire il suo cuore ed aiutare lei, forse lei riuscirà a fare la stessa cosa con te” conclude Jonghyun.
Cala di nuovo il silenzio.
Taemin sospira leggermente triste, lo sguardo fisso sulla meravigliosa creatura che dorme tra le sue braccia, mentre le accarezza il capo con una mano.
Minho si è disteso e ha chiuso gli occhi.
Key allunga la mano per prendere una patatina rimasta nel cartone della pizza e se la porta in bocca, mentre Jonghyun lo guarda distratto.
E poi, in un secondo,la situazione precipita.
È un attimo: Key mastica la patatina e si lecca rapidamente le labbra, e le immagini della sera prima esplodono nella mente di Jonghyun come il più violento e pericoloso degli ordigni.
In un secondo vede di nuovo Key, la sera prima, il viso tremendamente vicino, le sue mani che lo toccano ovunque, la sua bocca sulla sua, la sua lingua nella sua.

“Yah!!! Si può sapere che cazzo hai fatto????”
L’urlo esplode nella stanza, e fa saltare tutti per aria, compresa Hee Rin che apre gli occhi all’improvviso, sobbalzando leggermente.

“Yah, sei impazzito?” urla a sua volta Key, sorpreso.

“Ma che …” inizia a dire Hee Rin, spostando lo sguardo verso Taemin, che l’accarezza leggermente mimando un “è tutto ok stai tranquilla”.

“Hyung, che ti è preso? Ci hai fatto prendere un infarto, e hai pure svegliato Hee Rin” dice poi rivolto all’amico.
Jonghyun si alza in piedi, fuori di sé, e continua a balbettare ed indicare Key, senza riuscire a formulare una frase di senso compiuto.

“T-tu … t-tu … mi hai b-baciato?” chiede sconvolto, allontana dosi ancora di più.

“What? Hyung, per caso ti droghi? No,perché mi sembri fuori come una zucchina! Perché mai dovrei baciare uno come te?” risponde l’altro allibito.
Minho interviene.

“Hyung ha ragione Key … ieri lo hai baciato”

“Che accidentaccio vai blaterando pure tu?”

“Key … dicono sul serio. Ieri sera tu e Jonghyun vi siete … baciati, più o meno. Vi abbiamo visto ” interviene la ragazza con voce flebile, strofinandosi un occhio con il dorso della mano.
Lui si gira a guardarla sconvolto.

“Visto? Visto? Non sono pazzo! Mi hai baciato sul serio, tu …”

“Hey hey frena. Non è che Key ti ha costretto, hyung … anche tu lo hai baciato” conferma Minho.
Jonghyun gli lancia uno sguardo sconvolto.

“Io? Baciato? Impossibile Minho. Io non bacio gli uomini, a me piacciono le donne, le donne! Come Hee Rin! Hee Rin-ah, sei una donna no? “ chiede rivolto alla ragazza.

“Beh … mi sembra di si” risponde lei senza capire dove voglia arrivare.

“Perfetto, posso baciarti allora?” chiede lui evidentemente nel pieno di una crisi di panico, mentre le si avvicina pericolosamente.
Taemin scatta immediatamente, la afferra per un braccio e la tira a sé, stringendola tra le braccia.

“Non la toccare, non ti azzardare”

“Hyung che cazzo ti prende? Sei impazzito? È Hee Rin” gli dice Minho sconvolto scrollandolo per le spalle.

“Non dire cazzate Minho , io non posso avere baciato Key, io non sono … quella cosa lì” conclude lui come se parlare gli fosse costato uno sforzo immenso.
Tutti restano in silenzio, e si voltano a guardare Key: il suo sguardo passa da sconvolto a ferito alla velocità della luce.
Taemin prova ad intervenire.

“Hyung, non …”

“Quella cosa lì?”

La voce di Key è un sussurro, i suoi occhi sono ridotti a due fessure.

“Quella … cosa …lì?” ripete a voce più alta.

“Hyung, non intendev …” inizia Minho, ma viene interrotto.

“Stai zitto Minho, è proprio quello che intendeva invece. Che c’è, ti fa così schifo che non riesci nemmeno a dirlo? Gay hyung, la parola giusta è gay! Fino a quando lo sono gli altri va tutto bene, ma appena si parla di te ti fa vomitare la cosa, vero?”

Il suo tono di voce è aumentato sempre di più di volume, fino a portarlo quasi ad urlare.
Jonghyun resta in silenzio, mentre le parole dell’amico lo colpiscono in pieno, una dopo l’altra, come una scarica di proiettili; capisce subito di aver detto una cazzata, ma in quel momento è troppo orgoglioso per ammetterlo, quindi si limita a dare un calcio al primo cartone di pizza che gli capita a portata di piede, e scappa via, inseguito da Minho.

“Hyung! Hyung, aspett …”

Solo quando la porta si chiude, Key abbassa lo sguardo e si morde il labbro, e prima che Taemin o Hee Rin possano dirgli qualcosa, il ragazzo scoppia in un pianto disperato.


------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Eccomi qua, un ritardo che immenso è dire poco. Purtroppo per motivi vari non riesco ad aggiornare velocemente come vorrei, ma nel frattempo sto continuando a scrivere, quindi non vi preoccupate che la storia continuerà sempre ad andare avanti.
Spero comunque che questo capitolo riesca seppur in parte a farmi perdonare per il ritardo: non so voi, ma io questi due li amo sempre di più … Continua a piacermi un sacco scrivere, ma non sempre ho l’ispirazione o il tempo, quindi cerco di sfruttare al massimo i momenti come questo pomeriggio, in cui sono riuscita a completare il capitolo.
E voi, che ne pensate? Vi sta piacendo? C’è qualcosa che invece non vi convince o che dovrei sistemare? Come sempre aspetto i vostri pareri e soprattutto consigli.
Grazie a chi ha la pazienza di aspettare, a chi ha letto fino a qui, e a chi deciderà di lasciarmi un commento o un messaggio.
PS: in tutto ciò oggi pomeriggio è uscito il primo teaser del nuovo video di Taemin, e io credo proprio di NON ESSERE ASSOLUTAMENTE PRONTA A VEDERE IL VIDEO COMPLETO.
Quest’uomo mi devasta la vita. Grazie mille, Lee, davvero.
E voi? Seguirete il comeback? Siete pronte più di me (oppure ancora meno? XD)
Vi abbraccio, Anime Danzanti.
F.
 
 
 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo XII ***


CAPITOLO XII


Manca poco all’inizio della lezione, le ballerine si stanno tutte riscaldando, e la sala di danza è silenziosa come ogni mattina, ma mentre di solito questa atmosfera fa rilassare Hee Rin, questa volta la ragazza ha l’impressione che la stia facendo addormentare: nemmeno gli esercizi di stretching che sta facendo la aiutano a svegliarsi.
Non deve sforzarsi molto per capirne il perché, sa perfettamente di avere dormito solo poche ore, e gli effetti della notte appena trascorsa iniziano a farsi sentire: dopo essere riuscita a mandare via Taemin, che non ne voleva proprio sapere di lasciare l’amico da solo, ha aiutato Key a sistemarsi, ha unito i loro letti e lo ha fatto distendere, seguendolo subito dopo.
 

“Va un po’ meglio adesso?”

Key si limita ad annuire, guardandola con gli occhi ancora rossi e gonfi, mentre una piccola lacrima gli scorre sul naso. Hee Rin sporge la mano e glie la asciuga.

“Smettila di piangere, su. Sono certa che Jonghyun non pensava realmente le cose che ha detto”

“Non doveva nemmeno dirle, quelle cose. È mio amico, Hee Rin-ah. O forse ero solo io a pensarlo …”

Hee Rin scuote energicamente la testa e gli prende una mano.

“No Key, questo non è vero. Anche lui ti vuole bene. Era solo sconvolto, non se lo aspettava. Hai ragione, è stato poco delicato a dire quelle cose, ma non pensare minimamente che lui non ti voglia bene, perché sono sicura che non è così”

“Come fai a dirlo?” chiede lui tirando su con il naso e accucciandosi ancora di più su un fianco.

“Perché ho visto come ti guarda, come tutti voi quattro vi guardate reciprocamente. Solo osservandovi posso immaginare la grande amicizia che vi lega … anche se passate i tre quarti del tempo a prendervi in giro!” conclude la ragazza facendogli l’occhiolino e strappandogli un sorriso.

“Perciò non pensare che lui non ti voglia bene, Key. Lui ti vuole tanto bene, ha solo avuto una piccola, uh … crisi di identità, diciamo così. Dagli un po’ di tempo per calmasi, e tutto si risolverà”

Key la guarda e la ragazza gli sorride caldamente, facendolo sorridere a sua volta.

“Su, ora dormi, domani mattina vedrai che a mente serena tutto ti sembrerà meno grave di quello che pensi” gli dice infine accarezzandogli il capo.
Key le sorride ancora una volta.

“Hee Rin … grazie” sussurra lui ad occhi chiusi, mentre il suo respiro si fa sempre più regolare. Solo quando è certa che Key dorma profondamente, Hee Rin smette di accarezzargli i capelli, e si addormenta a sua volta.
 


“Ragazze, un attimo di attenzione”

Hee Rin torna con i piedi e la testa sul parquet, alla sua lezione, nella sala di danza.

“Su forza alzatevi in piedi. Prego direttore Lee, entri pure”

Un leggerissimo mormorio di sottofondo accompagna l’ingresso di Lee Jinki, il direttore dell’accademia, quello che, il suo primo giorno, Hee Rin ha scambiato per un semplice allievo: è giovane e bello esattamente come lo ricordava, e il suo ingresso in sala sembra portare il sole all’interno di quelle quattro mura. Le ragazze fanno un leggero inchino al suo arrivo, mentre lui ricambia il loro saluto sorridendo e facendo loro segno di tirarsi su. È la persona che lo segue che però attira irrimediabilmente la sua attenzione: dopo pochi secondi infatti, Taemin fa il suo ingresso, accolto da mormorii di stupore ed eccitazione. È bello come il sole, e vaga con lo sguardo nella sala alla ricerca di qualcosa … o qualcuno.  Hee Rin tiene lo sguardo fisso su un punto indefinito della sua spalla, pensando ancora una volta alle cose dette da Minho, e sperando con tutto il cuore che Taemin la ignori schifosamente: la voglia di guardarlo però è forte, la tenta maledettamente, fino a quando la ragazza non decide di cedere.

Solo una sbirciatina, mi basta un secondo per vedere il suo viso.

Alza lo sguardo verso di lui, e lo sorprende a guardarla. Dura davvero solo un secondo, ma con quello sguardo Hee Rin capisce tutto.

“Buongiorno amore”
“Come sta Key?”
“Mi sei mancata da morire”

Il ragazzo non apre bocca, ma Hee Rin sente la sua voce forte e chiara, come se quelle cose glie le avesse sussurrate all’orecchio: gli sorride appena, un attimo prima che lui distolga lo sguardo e si sistemi accanto al fratello, davanti alla classe.
Hyuna rompe nuovamente il silenzio.

“Bene ragazze, il direttore è venuto a fare una comunicazione importante”

Le ballerine mormorano tra loro eccitate, ma una frase in particolare giunge alle orecchie della ragazza.

“Ma buongiorno, bel professor Lee”

È solo un sussurro, ma Hee Rin non ha dubbi su chi sia stata a parlare, la vede, dietro di lei e riflessa sullo specchio: Son Naeun.
Sta per voltarsi e dirle di fare un po’ di silenzio, quando il direttore Lee inizia a parlare.

“Buongiorno ragazze, ho un annuncio da fare. Non so chi di voi è al corrente, ma tra poche settimane Kai tornerà con un nuovo album. Per chi non lo sapesse, io e Kai siamo amici da moltissimi anni, e in occasione del suo ritorno sulla scena mi ha chiesto di ospitare nella nostra scuola l’anteprima del suo ultimo concerto”

Dei gridolini iniziano a levarsi tra le ballerine, che cominciano a guardarsi tra loro e a darsi gomitate ammiccanti.
Hee Rin dal canto suo resta impassibile: avendo vissuto in Italia non conosce la musica e gli artisti coreani molto bene.

“Un momento, non ho ancora finito. Dicevo, Kai ha chiesto di fare un anteprima del concerto nella nostra accademia, e ha chiesto la presenza di una ballerina, per cui la prossima settimana terremo una piccola audizione per scegliere l’allieva che ballerà con  lui al concerto. Considerando il lavoro che state portando avanti con Hyuna e Taemin, abbiamo pensato che questa sia la classe più adatta alla quale fare l’audizione”

Le sue ultime parole quasi non si sentono, superate dagli strilli di eccitazione delle ragazze, che hanno iniziato a parlottare tra di loro emozionate.
Hee Rin invece è silenziosa e concertata. Non ha idea di chi sia questo Kai, né perché le sue compagne siano così emozionate, ma di una cosa è certa: questa audizione è la sua prima occasione per farsi notare, per spiccare, per riscattarsi da tutte le occasioni che ha perso quando ancora non riusciva a ballare.

“Ragazze, un momento di silenzio per favore. Direttore, grazie mille per questa opportunità, io e il professor Lee faremo del nostro meglio per scegliere l’allieva adatta”

Lee Jinki le sorride, la ringrazia e saluta gli studenti, avviandosi verso l’uscita, mentre Taemin si avvicina a Hyuna e inizia a parlare con lei, discutendo del’imminente lezione.

“Ah Hee Rin-ssi …”

La ragazza alza lo sguardo e incrocia quello del direttore, che la invita ad avvicinarsi.

“Puoi passare dal mio studio nel pomeriggio? C’è una cosa rimasta in sospeso della domanda di ammissione che devi compilare”

“Oh certo io … si, direttore Lee, passerò sicuramente”

“Bene, ci vediamo dopo allora. Buona lezione ragazze”

 


“E’ permesso?”

“Oh, si, prego Hee Rin-ssi, entra pure”

La ragazza apre cauta la porta, e varca la soglia dello studio del direttore. È esattamente come lo ricordava, bello e luminoso come lui.

“Vieni Hee Rin, accomodiamoci qui” le dice lui sorridente indicando il divano vicino alla libreria, quello in cui lo ha visto seduto la prima volta che è arrivata.
La ragazza si accomoda, e lui la segue subito dopo.

“Cosa posso offrirti Hee Rin? Una tazza di thè? È proprio l’ora del mio thè pomeridiano”

“Ecco, io …”

“Su, non accetto un rifiuto, non essere timida”

“Ugh … ok, grazie mille direttore” risponde la ragazza leggermente imbarazzata.

Jinki prepara le tazze e mette l’acqua a bollire sul tavolino di fianco a loro.

“Allora Hee Rin … sono state queste settimane in accademia? Ti trovi bene qui?”

“Si, mi trovo molto bene … ci è voluto un po’ ad ambientarsi e ad abituarsi ai ritmi dell’accademia, ma adesso sto trovando un equilibrio”

“Bene bene … e le amicizie? Ti trovi bene con Key?” chiede iniziando a versare l’acqua bollente nelle tazze. Hee Rin fa una pausa e prende la sua tazza, soffiando leggermente prima di berne un sorso.

“Si, benissimo, è davvero un fantastico compagno di stanza, e anche un buon amico. E anche Minho e Jonghyun sono dei bravi ragazzi, mi hanno aiutata tutti tanto”

“E Taemin?” chiede Jinki.

La ragazza di blocca un attimo, pietrificata e colta assolutamente di sorpresa: non si aspettava una domanda del genere, ma soprattutto non capisce il senso, di quella domanda. Cerca quindi di dare una risposta quanto più possibile generica.

“T-taemin? Si, anche lui è stato carino con me, viene spesso in stanza a preparare le lezioni con Key, e qualche volta è anche uscito insieme a noi”

Uscito insieme a noi … un po’ riduttivo se consideri che l’unica sera in cui siete usciti insieme vi siete baciati, no? Su Hee Rin, sii più credibile.

“Si, lo so, mi ha parlato un po’ di te”

“Eh? Cosa? Ha parlato? Di me? Che ha detto?” chiede lei senza riuscire a trattenersi.
Jinki trattiene una risata prima di continuare.

“Penso che tu abbia attirato la sua attenzione, sai Hee Rin? Taemin ha occhio per queste cose, e il tuo modo di ballare lo ha colpito molto … non ha fatto altro che dire quanto tu sia brava da quando sei arrivata. Devi essere contenta sai, non fa complimenti a chiunque il mio fratellino”

Hee Rin arrossisce leggermente e abbassa lo sguardo, posando la sua tazza vuota sul tavolino che ha di fianco.

“Ehm si, grazie mille direttore” risponde ancora imbarazzata.
Il pensiero di Taemin che parla di lei in quel modo la imbarazza ma al tempo stesso la riempie di gioia.

“Non devi ringraziare me … ringrazia lui quando lo vedrai” le risponde Jinki con un sorriso rassicurante.

La ragazza annuisce e ridacchia leggermente pensando al modo migliore per “ringraziarlo”.

Potrei saltargli addosso appena siamo soli, oppure potrei baciarlo come piace a lui, oppure ancora … Hey,aspetta un attimo Hee Rin, stai calma. Che diavolo stai iniziando a pensare? Sei pazza,pazza da legare, che razza di cose che ti metti a pensare davanti a suo fratello … ci vorrebbe un manicomio, altro che accademia di danza.

La ragazza scuote leggermente la testa, cercando di scacciare via i pensieri poco casti come se fossero delle fastidiosissime zanzare che ronzano nelle orecchie, e per distrarsi inizia a vagare con lo sguardo per tutta la stanza.
La sua attenzione viene attirata da una piccola vetrina, dietro la quale sono posizionati un bel trofeo color oro e una fotografia.

“Vuoi avvicinarti?” chiede Jinki interrompendo il flusso dei suoi pensieri e indicando nella direzione in cui la ragazza sta guardando.
Hee Rin annuisce, e si alza dal divano imitando Jinki, che nel frattempo si è avvicinato alla vetrina e le fa segno di raggiungerlo.

“Ti ha incuriosita molto questo trofeo, Hee Rin?”

“Ehm, si, ha attirato particolarmente la mia attenzione”

“E’ curioso … sai, questo è un trofeo speciale. È il primo trofeo in assoluto che ha vinto Taemin. Ecco, vedi questa foto qui accanto? Questa foto è stata scattata il giorno della gara, dopo la sua vittoria”
Hee Rin si sofferma ad osservare la foto: ci sono un uomo ed una donna sorridenti, in posa insieme a due bambini.

“Questi sono i miei genitori” spiega Jinki indicando i due adulti in piedi.
Hee Rin li guarda: riconosce la donna, la bellissima ballerina che ha visto nella foto della sala 78, e guarda l’uomo. Nota la netta somiglianza di quest’ultimo con il figlio maggiore, e della donna con quello minore.

“Lei direttore somiglia molto a suo padre, mentre il professor Lee è più simile a sua madre” commenta la ragazza osservando i volti dei due genitori.

“Si Hee Rin, è proprio vero. Spesso Taemin veniva addirittura scambiato per una bambina da piccolo, pensa un pò” spiega Jinki trattenendo una risata.

“Guarda, questi qui siamo io e Taemin, all’epoca aveva solo sei anni il piccoletto” conclude lui indicando i due bambini.
Hee Rin guarda il bambino più grande, quello vicino al papà, e poi sposta lo sguardo su quello più piccolo.
Un minuscolo bambino di sei anni la guarda sorridente, con le guanciotte paffute, il nasino a patata e le labbra piccole ma carnose che incorniciano i suoi dentini da latte, mentre regge in mano lo stesso trofeo che è esposto accanto alla foto.
La ragazza trattiene un sorriso nel vedere quel piccolo esserino, e non può fare a meno di provare una tenerezza infinita per quel bambino nella foto, al pensiero che quello sia il suo Taemin.

Accidenti, il direttore ha proprio ragione, Taemin da piccolo sembrava proprio una bambin …

Il suo flusso di pensieri si blocca, travolto e investito da un uragano di ricordi: immagini e suoni prendono il sopravvento, trascinando la ragazza fuori dalla realtà.
La testa inizia a farle male, mentre una voce (la sua stessa voce, da bambina) risuona nella sua testa.

Taemin è la ballerina più bella e più brava del mondo!”

Alla voce si uniscono le immagini, e Hee Rin rivede sé stessa, nel salotto dei nonni paterni, a ballare e saltellare, mentre una bambina (?) balla in televisione.

 “Ahahaha Hee Rin-ah ma cosa dici? Taemin è un maschietto, non una femminuccia come te”

Il dolore alla testa aumenta sempre di più, ma Hee Rin continua sforzarsi di ricordare.
E poi lo vede: il bambino, il bellissimo bambino con le guanciotte paffute, che balla come se ogni parte del suo corpo avesse preso vita propria, che danza come se ogni singola nota musicale lo colpisse al centro della sua anima.
Lo stesso bambino della foto.

“Mamma, ho deciso: anche io voglio fare danza. Voglio diventare bella e brava come Taemin”
“…bella e brava come Taemin”
“… come Taemin”

Taemin.



Il suo Taemin.

“Taemin …” pronuncia in un sussurro, prima di abbandonarsi completamente e venire avvolta nell’oscurità.
 


“Hee Rin-ssi? Stai bene?”
La ragazza apre piano gli occhi, e la prima cosa che vede è il volto preoccupato del direttore.

“I-io … credo di si” balbetta provando ad alzarsi, dopo aver capito di essere distesa sul divano.

“Sicura di stare bene Hee Rin-ssi? Se bianca come un lenzuolo”

“Si, sto bene, direttore … le chiedo scusa per averla fatta preoccupare in questo modo” si scusa lei debolmente, e parzialmente persa nei suoi pensieri.

“Forse è meglio che vai a riposare … sei sicura di farcela? Chiamo qualcuno?”

“No la ringrazio, sto bene, anzi mi scusi ma adesso devo scappare, mi sono appena ricordata di dover andare in un posto” si giustifica lei alzandosi ed inchinandosi, prima di allontanarsi ed uscire di corsa.
Jinki resta solo, e non può fare a meno di chiedersi una cosa tra sé e sé.

Mi domando cosa le sia preso … perché ha iniziato a mormorare il nome di Taemin?
 


Hee Rin corre, corre senza sosta, corre in giardino, corre per le scale, per i corridoi, senza mai fermarsi e senza nemmeno prendere fiato … ogni secondo lontana da Taemin diventa sempre più insopportabile, soprattutto adesso che sa, che ricorda …
Raggiunge il dipartimento di hip hop, quello in cui è certa che il ragazzo stia facendo lezione. Passa per le aule, in quelle vuote controlla all’interno, in quelle occupate cerca discretamente di controllare dalla finestra … ha quasi perso le speranze, quando lo trova. Si avvicina cauta alla finestra e lo guarda.
Come ha potuto dimenticare? Come ha potuto non accorgersene tutto questo tempo in cui è stata accanto a lui?
Non è cambiato di una virgola in tutti questi anni: adesso che lo guarda, adesso che ricorda, le viene così semplice pensare che quell’uomo meraviglioso sia lo stesso bambino che ha visto in tv a 6 anni. Ha le stesse guance, lo stesso naso, lo stesso sorriso … il modo di ballare non può confrontarlo ancora, ma è certa che sia lo stesso, anzi probabilmente sarà anche migliorato rispetto a quando era più piccolo.
Non riesce a credere di averlo incontrato, di averlo visto di nuovo.
È  lui, Taemin, il bambino che a sei anni ha scambiato “per una femminuccia”, il bambino che, senza saperlo, l’ha spinta ad intraprendere la vita da ballerina.
Ma è anche Taemin, l’uomo che l’ha accolta, che l’ha protetta, che l’ha aiutata … l’uomo che l’ha fatta innamorare.
Gli occhi le si riempiono di lacrime, mentre guarda estasiata e innamorata quella che, in poco più di un mese, è diventata una delle persone più importanti della sua vita: ora più che mai lo sente vicino … spaventosamente e tremendamente giusto.
Non vuole disturbarlo o interromperlo, per cui si limita a prendere il cellulare e ad allontanarsi, digitando le parole che ormai, hanno invaso vorticosamente i suoi pensieri spazzando via ogni cosa.
 
Ho bisogno di vederti al più presto. Mi manchi.
 
Preme invio e di rifugia nella sua stanza, cullandosi ancora nei suoi ricordi.



--------------------------------------------------------------------------------
Si lo so, dire che sono pessima è dire poco. Non pensavo nemmeno fosse passato tutto questo tempo dall'ultimo aggiornamento, invece è davvero un sacco di tempo.
Non trovo nemmeno le parole per dire quanto sono dispiaciuta.
Di parole per descrivere questi mesi ne avrei anche troppe, ma non voglio scrivere un poema.
So solo che mi sono ritrovata a rileggere questa storia e ho avuto nostalgia. Ho acceso il pc e ho provato a scrivere.
Mi dispiace avervi abbandonati, anche perchè ho notato un calo di interesse già nello scorso capitolo, ma capisco che la colpa è solo mia e della mia assenza. Ci tengo tanto a questa storia e a portarla avanti fino alla fine.
Bando alle ciance, eccomi con un nuovo capitolo :) E' un capitolo un pò breve forse, ma che contiene un risvolto molto importante nella nostra storia. 
Fatemi sapere che ne pensate, aspetto sempre i vostri pareri ^^
Spero di non avervi delusi troppo, almeno quanto io sia delusa da me stessa in questo periodo.
Grazie per continuare a seguire.
Vi abbraccio, Anime Danzanti.

F.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo XIII ***


CAPITOLO 13

Hee Rin è distesa sul letto, quando sente la porta della sua stanza aprirsi.
“Taem …”
“No, mi dispiace, non sono Taemin” comunica Key varcando la soglia e chiudendo la porta dietro di sé.
“Oh … ciao Key” risponde lei senza riuscire a nascondere un pizzico di delusione.
“No ma carina, eh? Potresti almeno fingere di essere contenta di vedermi” commenta il ragazzo posando il borsone per terra e sedendosi sul letto.
Hee Rin si morde la lingua e abbassa lo sguardo.
“Scusa Key … oggi non ci sono con la testa, ho bisogno solo di parlare con Taemin”
“Si lo so, dopo la lezione Taemin ha visto il tuo messaggio ed è praticamente scappato … che gli hai detto? È successo qualcosa?” chiede il ragazzo leggermente preoccupato.
Hee Rin si limita ad alzare leggermente le spalle, un po’ in imbarazzo, e annuisce piano: il solo pensare a Taemin, a quello che ha scoperto, a ciò che finalmente ha ricordato, la fa agitare ed al tempo stesso emozionare non poco.
“Ok capito, non ti vuoi sbilanciare … dimmi solo una cosa: è una cosa bella o una cosa brutta?”
“E’ una cosa … bella, credo. Molto bella”
Key si alza e si avvicina sospettoso.
“Sei incinta?” chiede improvvisamente ad un palmo dal suo naso, studiandola con lo sguardo.
La ragazza strabuzza gli occhi e gli tappa la bocca.
“Yah!!! Cosa vai blaterando? Sei impazzito?” chiede rossa per l’imbarazzo.
Key di libera dalla sua stretta e scoppia a ridere.
“Ok scusami tanto, mi hai detto che era una cosa molto bella e ho pensato che fosse quella … ho sempre sognato di essere zio” risponde con aria sognante, sedendosi sul letto accanto a lei.
“Beh, hai preso un abbaglio, e anche bello forte. E poi è impossibile, noi ancora non …” lascia la frase in sospeso, accorgendosi di essersi incastrata da sola.
“What? Il piccoletto non ha ancora tirato fuori la zucchina? Così non va bene, devo fargli una bella tirata di orecchie appena lo vedo” commenta Key quasi sconvolto, tra il serio e lo scherzoso.
“Yah yah yah, chiudi quella bocca! Smetti di blaterare cose senza senso, mi farai venire l’esaurimento” lo implora la ragazza tirandogli dei pugnetti sulla spalla e protestando.
“Ok ok ho capito, vado a farmi la doccia. L’importante comunque è che tu stia bene e sia felice per me … lo sai, vero?” chiede lui stampandole un bel bacio sulla fronte.
Hee Rin annuisce, mentre lo vede raccogliere le sue cose e avviarsi verso l’uscita.
“Key, non devi fare la doccia?”
“Si, ma vado a farla negli spogliatoi, tra poco arriva Taemin e preferisco lasciarvi tranquilli” risponde facendole l’occhiolino.
“E poi?” chiede lei leggermente dispiaciuta.
“Tranquilla, poi raggiungo Minho … e quel cretino di Jonghyun” conclude lui facendo una smorfia.
“Su, non partire così prevenuto … magari oggi si scuserà con te, non puoi saperlo”
“Quel coglione troglodita alto quanto la scaletta a due gradini che usa mia nonna per sistemare il servizio di piatti sulla mensola?”
“Ecco, questo è quello che io intendo per partire prevenuto” risponde lei alzando un sopracciglio.
Key scoppia a ridere.
“Ok ok ho afferrato. Scappo, non vorrei essere qui quando Taemin arriverà, non oso immaginare cosa potreste fare davanti ai miei poveri ed innocenti occhi” scherza lui uscendo dalla porta e sghignazzando, mentre la chiude appena in tempo, scansando il cuscino che la ragazza gli ha tirato.
 

Trenta secondi dopo che Key è andato via, bussano alla porta.
“Ecco, mi sembrava troppo strano che te ne eri andato sul serio Key” esordisce la ragazza vedendo la porta aprirsi.
Una testa nera però fa capolino, sbucando dall’apertura.
“Se vuoi allora vado via” risponde Taemin scherzando e salutandola con un gran sorriso.
Hee Rin trattiene il fiato a quella vista, per un attimo aveva dimenticato di stare aspettando proprio lui, e scuote energicamente la testa alzandosi dal letto ed andandogli incontro.
Il ragazzo fa appena in tempo ad entrare e chiudere la porta alle sue spalle, prima che Hee Rin gli salti letteralmente addosso, circondandogli la vita con le gambe e il collo con le braccia.
“Hey …” sussurra Taemin, sorpreso ma felice di quel caldo benvenuto, mentre ricambia l’abbraccio e la stringe a sè.
La ragazza sorride, con il viso affondato sul suo collo, mentre si lascia abbracciare a sua volta e respira il suo profumo. Ripensa alle parole di Jinki, alla foto di Taemin, ai suoi ricordi … il ricordo di Taemin bambino adesso è più vivo che mai, e Hee Rin riesce a scorgerlo in ogni espressione e sorriso del Taemin adulto. Non può credere di averlo incontrato, di averlo rivisto, che adesso faccia addirittura parte della sua vita: automaticamente, a quel pensiero, gli occhi le si inumidiscono, e lo stringe a sé ancora di più.
Taemin si dirige verso il letto della ragazza e si siede su di esso, tenendola sempre stretta a sé. Poggia a sua volta il mento sulla sua spalla e chiude gli occhi, mentre con una mano le accarezza la schiena.
Stanno così per un po’, in silenzio, a cullarsi l’uno tra le braccia dell’altra, ascoltando solo il battito dei loro cuori e respirandosi a vicenda.
Solo quando sente allentare la presa, Taemin si allontana leggermente a sua volta, prendendole il viso tra le mani e cercando il suo sguardo.
La ragazza alza gli occhi lucidi incrociando i suoi, e ancora una volta rivede in quello sguardo lo sguardo tenero e allegro del bellissimo bambino di tanti anni prima.
“Hee Rin, che hai? Perché stai piang …”
Il resto delle sue parole si infrange sulle labbra della ragazza, perdendosi all’interno della sua bocca: senza dargli il tempo di continuare a parlare, si avventa su di lui togliendogli il respiro.
Taemin resta stordito per un attimo, sorpreso dall’improvviso attacco, ma si riprende in men che non si dica, ricambiando la ragazza con lo stesso trasporto.
Le mani di Hee Rin gli accarezzano il collo, si infilano tra i suoi capelli, li tirano leggermente, mentre la ragazza continua a torturargli le labbra, alternando piccoli morsi a baci più lunghi e lenti con la lingua.
Taemin le accarezza la schiena, se la stringe addosso mentre ricambia felice il bacio.
“Ti sono mancato così tanto?” scherza lui quando si separano, guardandola con un sorriso ammiccante.
“Si. Perché, io non ti sono mancata?” chiede lei sfiorandogli il naso con il suo.
“Mh … non lo so” scherza ancora lui fingendo di pensarci su.
“Yah!” esclama lei allontanandosi leggermente e dandogli un piccolo colpetto sulla spalla.
Taemin ride di gusto e allaccia le mani dietro la sua schiena tirandola di nuovo a sé.
“Ok ok scusa, mi sei mancata da morire” confessa lui avvicinandosi per lasciarle un altro bacio.
“Pff, ruffiano” borbotta lei scansandosi e distendendosi sul letto.
Taemin  continua a ridere e si distende di fianco a lei, abbracciandola.
“Allora … cosa è successo oggi?”
“Mh … oggi ho parlato con tuo fratello. Mi ha convocata nel suo studio”
“Hyung? Che voleva da te? Ti ha chiesto qualcosa di strano? Sospetta di noi?”
“No no, tranquillo … voleva semplicemente chiedermi come mi trovo, se va tutto bene. Cose così”
“Ok … e quindi cosa è successo?”
“Aspetta, ci sto arrivando … mentre stavo parlando con lui ho visto una vostra vecchia foto: c’erano i tuoi genitori, e tuo fratello … e poi ho visto te”
Taemin resta in silenzio e le accarezza piano un braccio, aspettando che continui.
“Taemin … io ti conosco” dice lei all’improvviso.
“Tu … cosa?”
“Io ti conosco. Ti ricordi quando ho detto che pensavo di averti già visto da qualche parte? Oggi mi sono ricordata”
Taemin si volta meglio a guardarla, con gli occhi sgranati per la sorpresa.
“Ma … io non mi ricordo di te” risponde lui leggermente deluso.
Hee Rin trattiene una risata, mentre guarda la sua espressione delusa da cucciolo ferito, e gli accarezza una guancia con la mano.
“Tu non puoi mai ricordarti di me, perché tu non mi hai mai vista. Sono io che ho visto te”
Il ragazzo la guarda ancora più confuso.
“Ero qui in Corea, in vacanza dai miei nonni paterni, e un giorno ti ho visto ballare in un programma televisivo. Avevo 6 anni. Sono rimasta subito colpita da te, e in pochi minuti sei diventato la mia ballerina preferita
La ragazza trattiene una risata mentre racconta la vicenda, ricordandosi di aver scambiato Taemin per una bambina.
Anche il ragazzo scoppia a ridere, nonostante la sorpresa.
“Mi hai scambiato per una bambina pure tu? Non posso crederci” commenta tra l’avvilito e lo scherzoso.
“Beh si, per me eri la ballerina più bella e brava del mondo. Sono diventata una tua fan quel pomeriggio” risponde lei ripensando alla vicenda
“Vorrei ricordarti che ora ci stai insieme a quella ballerina” commenta lui ridendo, e ancora parzialmente incredulo, lasciandole un bacio sul capo.
“Già … da non crederci vero? Ora che ci penso, credo di essermi innamorata di te già quel pomeriggio … all’epoca non potevo comprendere a pieno i miei sentimenti, ma  ripensandoci adesso penso sia andata proprio così”
Taemin sorride e le accarezza il capo, mentre la ragazza si accoccola ancora di più su di lui.
“Hee Rin, è … incredibile. Voglio dire … quante probabilità potevano esserci che tu riuscissi a incontrarmi?”
“Ehm … molto poche?” ipotizza lei lasciandogli un bacio sul collo.
“Direi pochissime … eppure guarda un po’, siamo qui. Tu sei qui. Con me” conclude lui stringendola ancora di più.
“E non hai sentito il resto …” sussurra lei sempre sul suo collo.
“Resto? Che resto? C’è dell’altro?” chiede lui stupito.
“Ti ricordi quando ci siamo conosciuti, e mi hai chiesto perché ho iniziato a ballare? E io ti ho detto che non ricordavo il motivo”
“Si, me lo ricordo … quindi? Adesso ricordi il motivo?”
“Si. Lo ricordo molto bene ora”
Hee Rin resta in silenzio per un po’, lasciandosi coccolare da Taemin. Solo quando sente di essere pronta, alza lo sguardo e incrocia i suoi occhi.
“Per te. Ho iniziato a ballare per te”
Il ragazzo sgrana gli occhi per la sorpresa, sta per parlare quando Hee Rin continua.
“Io … sono rimasta incantata. Dal modo in cui sapevi muovere il tuo corpo. Dalla luce che avevi negli occhi. Dai sorrisi degli altri spettatori. Non avevo mai visto nulla di più bello … e guardandoti ho deciso di voler diventare come te, di voler essere bella e brava come te, e di portare il sorriso negli altri come hai fatto tu con me quel pomeriggio. In quel momento, quando ti ho visto per la prima volta, ho deciso di voler diventare una ballerina, di voler essere felice proprio come sembravi felice tu”
Il silenzio che segue è lungo ma carico di significati.
Gli occhi di Taemin sono lucidi, ma ancora fissi su quelli della ragazza.
“Taemin …” sussurra lei prendendogli il viso tra le mani e accarezzandogli una guancia.
“Hee Rin … è meraviglioso. Tutto quello che mi hai detto. E sono felice che tu mi abbia visto quel giorno, perché sei diventata una ballerina stupenda. Ma io non sono la persona giusta da prendere come esempio. Io adesso sono … sbagliato”
“Cosa? No, tu non sei sbagliato, tu sei perfetto, tu …”
Interrompe la frase per baciarlo teneramente sulle labbra, per fargli sentire quanto sia importante per lei, per cancellare i suoi timori e le sue tristezze.
Taemin si lascia baciare, la stringe a sé, permettendo alle sue labbra di cullare le proprie, di fargli dimenticare per un attimo tutto il resto, tutti i brutti ricordi che hanno già iniziato ad invadere la sua memoria.
“ … tu sei meraviglioso” gli sussurra lei a fior di labbra, prima di baciarle un’ultima volta ed allontanarsi di poco per guardarlo.
Il ragazzo la guarda, ancora parzialmente stordito e frastornato, e nonostante i brutti ricordi siano ancora lì non riesce a pensare ad altro se non a quanto … la ami. Non se ne era mai reso pienamente conto fino a quel momento, anche se ha sempre saputo che quella ragazza aveva qualcosa di speciale, ma vederla lì, bellissima, tra le sue braccia, innamorata, dirgli quelle cose con il cuore in mano, gli ha completamente aperto gli occhi.
Lui la ama. Infinitamente, come non ha mai amato nessuno.
E la desidera. Tanto. Troppo.
Stordito e con la mente piena di questi pensieri, non riuscendo a formulare una frase di senso compiuto, fa l’unica cosa che è in grado di fare, che vuole fare in questo momento: la bacia.
Fa scontrare le sue labbra con quelle della ragazza senza esitazione, passando la mano sul suo collo bianco e tirandola a sé per la nuca; la ragazza risponde immediatamente circondandogli le spalle magre ma toniche con le braccia e aprendo la bocca.
L’invito è troppo allettante, troppo evidente per lui: in men che non si dica inizia ad usare la lingua, facendola incontrare con l’altra, mentre esse si intrecciano dando vita ad una danza di scosse e brividi senza fine.
Taemin si sposta su di lei facendo perno sul braccio libero, si mette più comodo, mentre la ragazza lo tira a sé e intreccia le proprie gambe alle sue; il peso del ragazzo la preme leggermente, ma è solo quel tanto che basta per farle sentire ogni centimetro quadrato del suo corpo: ogni parte dei loro corpi snelli e muscolosi combacia alla perfezione.
Hee Rin affonda una mano tra i capelli corvini del ragazzo e li tira leggermente, mentre lui continua ad affondare la lingua nella sua bocca.
La ragazza è piacevolmente sorpresa dalla sua foga, e realizza ben presto che questa volta le intenzioni di Taemin sono tutt’altro che tenere. Non che la cosa le dispiaccia, anzi, ma la paura dell’incognito la intimorisce non poco: in fondo non ha mai sperimentato quel genere di cose, e le uniche due volte in cui è stata toccata da un uomo è stata un’esperienza tutt’altro che piacevole. Non è stupida, sa di volerlo, lo sente dai brividi che si diffondono dalla zona lombare lungo tutte le sue gambe, dal suo bacino, che automaticamente si alza verso di lui per cercare più contatto e più attrito … lo sa, ma ha paura.
“T-taemin …” geme piano, un gemito a metà tra l’eccitazione e il timore.
Il ragazzo continua a baciarla dappertutto e a muoversi su di lei, scambiando quel richiamo per un gemito di piacere.
“Taemin, a-aspett …”riprova a dire lei, ma lo squillo di un cellulare li interrompe, constringendoli a fermarsi.
Il ragazzo tira fuori il cellulare dalla tasca con una mano e controlla, alzando gli occhi al cielo.
“Chi è?” chiede lei.
“Pff … secondo te chi può essere che ci interrompe?”
“Non ci credo … Minho? Ma come fa? Ha piazzato qualche telecamera nascosta da qualche parte?”
“No, credo proprio sia nella sua natura rendermi la vita impossibile” commenta lui avvilito.
“Dà qua, gli rispondo io” si offre lei tendendogli la mano.
Taemin le passa il cellulare leggermente esitante.
“Pronto?” risponde lei trattenendo una risata.
Dall’altro capo del telefono c’è solo il silenzio.
“Pronto? Minho?” ripete lei mentre guarda Taemin ridere.
“Ehm … per caso vi ho … interrotti di nuovo?” chiede infine il ragazzo esitante.
“Ma no, cosa vai a pensare! Tu non ci interrompi proprio mai, come ti viene in mente una cosa del genere!” risponde lei con evidente ironia.
Taemin trattiene a stento una risata, mentre si abbassa su di lei e inizia a baciarle il collo.
“Meno male … allora potresti passarmi Taemin per favore?”
“Taemin? Non credo possa rispondere in questo momento” afferma lei convinta.
“Perché? È offeso e non vuole parlare con me? Hai detto che non vi sto disturbando, su avanti, passamelo”
“Eh no vedi, non può proprio parlare perché ha la bocca ehm … impegnata, in questo momento”
Hee Rin lo sente sorridere per un attimo sul suo collo, mentre lui continua a baciarlo e tormentarlo con la lingua e le labbra.
“ …”
“Minho? Sei ancora in linea?” chiede lei non sentendo risposta, mentre fa del suo meglio per non scoppiare a ridere.
“… Digli di raggiungerci in mensa appena ha finito, stiamo aspettando tutti lui per la cena” conclude con voce atonale chiudendo subito dopo la chiamata.
“Ecco fatto. Visto? Non era così complicato” commenta lei alludendo al cellulare e rimettendolo nuovamente nella tasca di Taemin.
Il ragazzo si limita a mugugnare una risposta poco chiara, mentre continua il suo abile lavoro sulla pelle della ragazza.
“Taemin, hai sentito che ha detto Minho? Stanno aspettando tutti te, e ora che ci penso anche io dovrei andare a cenare, sono le 20 e 30 passate” gli dice la ragazza, anche se dal modo in cui lo stringe e gli accarezza la schiena rende evidente che il suo corpo le dica esattamente l’opposto.
“Perché non mangi con noi? Non mi va di lasciarti” dice lui restando incollato a lei.
“Tu sei pazzo … hai già dimenticato cosa hanno detto i ragazzi l’ultima volta? Non dobbiamo dare nell’occhio Tae, ricordalo. Per cui ora alzi il tuo bellissimo sedere dal mio letto e vai a cena con i tuoi amici, io contatterò le ragazze del mio corso e andrò con loro. Magari ci vediamo in mensa”
“Pff, va bene. Ma sappi che non abbiamo ancora finito io e te, hai un conto in sospeso con me” risponde lui alzandosi e sistemandosi i vestiti.
“Ah si? Detto così non è per nulla invitante la cosa, anzi … suona come una minaccia” scherza lei alzandosi a sua volta.
“Minaccia? Che minaccia? Sto solo dicendo che la prossima volta che sarai insieme a me non ti lascerò più andare via”
“Beh, detto così è decisamente molto più interessante” afferma lei avvicinandosi a lui per baciarlo.
Taemin la abbraccia, ma si tiene leggermente a distanza.
“Sappi che se mi dai un altro bacio adesso non usciremo da questa stanza fino a domani mattina”
Hee Rin scoppia a ridere, cercando di nascondere l’imbarazzo.
“Ok ok scusa. Su, vai dai ragazzi, ci vediamo in mensa” lo congeda lei mollando la presa e spingendolo verso l’uscita, mentre il ragazzo di lascia guidare fino alla porta, come un cucciolo fa con il suo padrone.



-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Eccomi di nuovo qui! Come vedete vado a rilento, ma non mi arrendo, per cui ecco qui un altro nuovo capitolo, più o meno fresco di scrittura! Spero di poter approfittare del tempo libero di domani per scrivere ancora un altro pò, mi dispiace esserwe così lenta ma ci tengo a fare le cose meglio che posso ^^
Ovviamnet aspetto i vostri commenti :)

PS: oggi è anche uscito il primo teaser di Taemin nei SuperM, e come immaginavo mi ha asfaltata. Voi che ne pensate? Siete curiosi di questo nuovo progetto?

A presto, Anime Danzanti.
F.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3742117