Frammenti di Luna.

di Luna Avae
(/viewuser.php?uid=60899)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** D'amante e D'acqua. ***
Capitolo 2: *** Camelia. ***
Capitolo 3: *** Discorso ***
Capitolo 4: *** D'ombra ***
Capitolo 5: *** D'ira. ***
Capitolo 6: *** Radici ***
Capitolo 7: *** Mai mia. ***
Capitolo 8: *** D'Orgoglio. ***
Capitolo 9: *** D'impasse ***
Capitolo 10: *** Dimenticata ***
Capitolo 11: *** Senso ***
Capitolo 12: *** D'Inizio ***
Capitolo 13: *** Altalena ***
Capitolo 14: *** Uso comune ***
Capitolo 15: *** Scarna ***
Capitolo 16: *** Gioielliere ***
Capitolo 17: *** Verbo ***
Capitolo 18: *** Prima ***
Capitolo 19: *** Frivolezze ***
Capitolo 20: *** Pianto nuovo ***
Capitolo 21: *** Insolvenze ***
Capitolo 22: *** Black sky ***
Capitolo 23: *** Wild flower ***
Capitolo 24: *** Vagamondo ***
Capitolo 25: *** Veleno ***
Capitolo 26: *** All'arte ***
Capitolo 27: *** Passato ***
Capitolo 28: *** Alba ***
Capitolo 29: *** In the name of Love ***
Capitolo 30: *** Tremare ***
Capitolo 31: *** Just a moment ago ***
Capitolo 32: *** Beauty from Ashes ***
Capitolo 33: *** Ribellione ***



Capitolo 1
*** D'amante e D'acqua. ***


D'Amante

Dimmi che sarai la fine.
Arriverò camminando su un sentiero già tracciato.
Su una strada che ho già perso.
Sulle lacrime versate.
Su errori che ho commesso.

Non la novità,ma l'abitudine.
Le cicatrici dei graffi.
L'ultimo ansito.
La fatica che ho compiuto.
L'ultima parola.
Il bisogno soddisfatto.
L'ultimo scalino,la fine di un burrone.
L'ultimo petalo della margherita.
Un fiore lanciato sulla morte.
Sii per me la fine che mi sfiora
con l'ultimo bacio.






D'acqua

Come scorro
adamantina e chiara
sotto i pontili,tra i velieri, in mezzo ai sassi.
Tra le tue dita, tra i capelli.
Tra i pori della pelle.
Come scorri
pura e cristallina
tra le radici,nei calici,negli occhi.
Tra le mie labbra,nei mie lombi.
Nel sangue.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Camelia. ***


Camelia

Voglio dissipare i margini
di questo dolore antico.
Sfumare il contorno
di colore grigio.
Confondere il passato
con abili lusinghe
sedurlo e reinventarlo
senza mani sbagliate
su un corpo di bambola.
Brama di comprendere
radici tagliate
come netti graffi
rimarginati in fretta.
Bianco cieco terreno
da cui nasce Camelia
senza profumo, il fiore.
Ombra vecchia d'inganno
avveleni il singhiozzo
e la colpa.
Ingannevole lusso
che odora di seta
rosso di Camelia
il fiore, senza profumo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Discorso ***


Ti ho ascoltato cuore,
Mi hai detto tutto ciò di cui avevo fame.
Mi hai spiegato le favole,
Mi ha resa ingombrante il tuo baccano,
Di carne e polso sei sembianza
per chi ha brama di abbandono.
Sei sentinella onesta
di esistenza categorica, di spazio e tempo.
Sei spugna, sei pregno, sei pieno.
Strizzarti con forza sarebbe poi violenza,
se ciò che sputi fuori mi appartiene?
Ladro,fiato e memoria non ti sono figli
eppure li trattieni, giocattoli dei sentimenti.
Sei musicista d'orchestra,cantante di coro
nota di spartito.
Ti culla il petto,
bambino lamentoso,
Adulto strepitante,
vecchio scompiglio.
Imperioso,non senti.
Più che Signore, più che tiranno.
Un giorno,canteremo
e avrò la mia coerenza.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** D'ombra ***


D'ombra

Ti rinchiuderò
affinchè tu non segua i miei passi
stanchi e trascinati
calpestata sotto le suole
così serva.
Non lascerò che tu viva nascosta
nell'animo mio.
Lacerando il brutto e il bello
a mia discrezione.
Così vigliacca e satura
di cose sussurrate
di immagini celate
di sentimenti inetti.
Di buio tra le palpebre
di grandi e fitti boschi.
Così tronfia e sazia
di laceranti silenzi
di sforzati sorrisi
di anima divisa.
Stanca compagna
di ambigue mani
ti rinchiuderò
affinchè tu mi segua.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** D'ira. ***


D'ira

Carta strappata
note stonate.
Grido di cuore
di unghie spezzate.
Lacrime bianche
su un fiume nero
Gocce d'inchiostro
niente di vero.
Sulle menzogne
senza torto
testa alle gogne
pensiero contorto.
Schiaffo di mare
urla di vento.
E tra le mani
niente di fatto.
E sopra il cuore?
Ancora amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Radici ***


Radici


Che finalmente mi ha sconfitta
l'arrendevolezza
di braccia che si aprono.
Molle,flebile patto
insostenibile.
Quando cedono le gambe
solida angoscia.
Quando esanime ti bacio,
quanto esanime?
Chiama sangue.
Chiama vita.
Da radici nata,
di promesse, vinta.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Mai mia. ***





La bracco tra gli occhi
le ciglia, prigione,
seda, la lacrima
colora, il cibo.
Nutrimento primario di ogni mia scossa.
Espressione.
La vita,la vita la sento negli occhi.

La sento tra i polsi
lei muove le zampe, asmatica.
Stretta, leggera
graffiata in superficie
la tela perlacea
bramosa di affogarci
come in cotone sofficie.

La tengo nel cuore
lei trama spartito
con mani capaci da vecchia.
Intreccia ghirlande
con sogni sciocchi
degli anni di zucchero.

Lo stomaco è pregno
del sogno di essa
dell' emozione viva, di carne.
Pulsante, tremenda.
La fame, la sete, il disìo.
Le vene col sangue,
la vita di favole.

Allacciata ai piedi
come radice
che segna il ritorno.
Lo scatto dell'anima,
La strada pesante,
Sporca di terra,
la impasto col fango, che bacio.

Ce l'ho tra i vestiti
il profumo di lei.
La sento,la inspiro.
Tra le labbra vibranti
le sue parole,
non mie, mai mie.
Lei detta, io diletto.
La recito, la svelo
Non mia, mai mia.
La vita, la vita.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** D'Orgoglio. ***


D'Orgoglio

Piena d'aria
gonfio il petto
non solo di respiro.
Butto fuori un pozzo inesauribile
di mille amori.
Sul ciglio della strada
sono mendicante
ma sulle punte delle dita
sono regina.
Fiero monarca.
Del petalo di un fiore
Della scintilla di una lucciola.
Di un un colore dell'arcobaleno.
Di una sillaba in un discorso.
Di una stella senza nome.
Di una goccia anonima
salata sulla lingua.
Arroganza di vivere.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** D'impasse ***


D'Impasse.



Quell'infinito spazio
tra i soddisfare
e il tendere.
Oscillante di desiderio
ricolmo fino all'orlo.
Non sono fatta di sospiri,
non è materia prima
eppure onnipresente,
come di pietra il sangue
o d' un bacio zucchero.
Questa opprimente ricerca,
spasmodico singulto
stretta in  morsa flebile
da mille lacci d'oro.
Son sogni,
trafiggono il mio sorgere
e mi strappano la notte.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Dimenticata ***


Dimenticata


Sono onda di silenzio.
Evanescente,purchè limpida
stuzzicante,perchè lontana.
Stridio di un corpo leggero
trasportato tra mille petali
da una pigrizia costante.
Piccolo, magico schiocco
di luce sulla pelle
libera mille colori
e così, nessuno.
Libera,sguardo invadente
non cerchi me.
Soffiata al vento
attraversando pelle
a te mi volgo.
Ti riempe i polmoni
la mia presenza.
Ma hai coscienza
è torbida.
E logora.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Senso ***


Puoi toccarmi?
Squarciare il mal bianco
della mia pelle,
sfiorarmi le ossa dolci del viso.

Puoi sentirmi?
Sfibrare  con le mani
la cortina spessa
del mio tono gentile,
accarezzarmi con le parole.

Puoi vedermi?
Prendere tra le mani
le farfalle schiuse
sui mie occhi.
Colore che brilla,
e farne amore.

Sollevami.
Scava la mia fronte
con rughe profonde
ed invecchiami il sorriso.
Sfregami le mani di brina
ed in cambio
otterrai vertigine
a palpebre serrate.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** D'Inizio ***



Lunatico è il capriccio
di un tempo che conclude
bambino giocoliere
lustrini, gioie e pene.
Destino irremevibile
un filo lungo e teso
vibrante di respiro.
Esperto trapezista
continua il suo cammino
si lancia senza remore
sempre sotto tiro.
Scoppia in un largo cielo
stella in lontananza
brindo di gran sorriso
dei giorni la costanza.
Stringo del filo il capo
tengo il bambino al petto
lancio la stella impavida
tronfia al mio cospetto.
E se di tutto immagino
lesta fine evidente
Non di un inizio azzardo
nascita impudente.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Altalena ***


Sono gioie semplici
arrampiacate di bambina
su di un cuore duro di terra.
Dondolare nel vuoto
fiera dell'incertezza,
stare a testa in giù
orgogliosa dell'incoerenza.
Altalena, perchè mi hai insegnato
a combattere il vuoto?
Riderne seppur paura
mi stringesse.
Uno scoppio di pianto,
eppure leggerezza.
Adesso immobile.
Senz'ossa ciondolante
altra altezza
altra sfida.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Uso comune ***


Di uso comune
la scarpa, il lenzuolo.
si allaccia, ti copre.
Il giorno.
scontati  compagni
il vetro, la porta
riflette, si chiude.
La notte.

Familiari, consunti
la sedia, il letto.
Abbraccio freddo
di pathos.
L'oggetto che ascolta,
quello che preghi.

Schermo che denuncia
il solido regge.
L'età che fila
tra legno,intessuto.

La fine  lontana
sull'amaca appesa.
Chi sale , la culla,
chi scende, la nicchia.


Che  ci accompagnano
nel declino della pelle
come le rughe,
come le macchie.


Di uso comune quel cuore,
quel muscolo.
che invece si guasta,
al gusto amaro,
d'amore.
Fiato ferito.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Scarna ***


Senza  pelle
scivolerei lontano.
Vorrei scomparire tra
fiori sanguigni
e ghirlande di chiodi.


Mi farei strada
tra la verità
dei pensieri rosicchiati
e il decoro  delle opinioni.

Orgogliosa leggerei
le pagine scritte per le ossa
quei messaggi antichi
intrisi di segreti.

Questa seta che mi scherma
e mi abbraccia per la fine
mi protegge dalla sabbia
che si fa bufera.

Mi  abbandonerei,
nuda,
alla composta grazia
di questo bisogno
che chiamano incertezza.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Gioielliere ***


La mia mente sporca,legata da fili di spago
ha le ali piegate,
accortacciate di carta.
Ha la pesantezza della veglia,
del parlare che raggiunge le mani
e del pensiero che muove il passo.
Ed è il tempo
lezioso, di vento
che sussurrando parole
brillanti e trasparenti
come cristalli
si vende.
Poi con mani graziose
vezzeggia i miei occhi
e li strappa.
Con quelle gemme preziose
vedrò il mondo,
poi chiederanno il conto delle gioie
ma sarà con i miei occhi
che salderò il debito.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Verbo ***


Buttami,
bruciati,
buttami.
Fermami,
fremiti,
fermami.
Dimmelo,
dirtelo,
dimmelo.
Bruciami,
buttati,
bruciami.
Amami,
odiati,
amami.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Prima ***


Com'ero prima?
Del  bacio
 che mi rese bella.
E prima ancora
di poggiare
specchi sulle gote rosse.


E se prima,
indietro ancora ,
fossi finita nel nero,
 e li fossi rimasta.
Com'eravamo?
Prima di sporcarci al vento.
E prima di vedere il tempo.
E prima d'ascoltarne  il pianto.


Tremo di speranza,
e d'impazienza.
Mi voglio intera.
Mi voglio finita.
Mi voglio stremata.
Com'ero prima.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Frivolezze ***


Si assottiglia la rete di malinconia
lasciando spazio tra le maglie
a quelle cose,forse mille,
che chiamiamo gelosia.
 
 
Non è colpa del capriccioso  sole,
nè del gelido vento di dicembre.
come non l'autunno è colpa di Settembre.
 
Potresti piangermi una rosa,
di Maggio,
Non la guarderei, mancassi di coraggio.
Difatti la raccolgo
dove l'hai gettata,
Riuscendo persino ad esserne grata.
Adorata!
beata,mi congelerei il viso
raccogliendola gelata,
una lacrima,un sorriso.
Così me l'hai donata.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Pianto nuovo ***


Se questa lacrima potesse parlare
urlerebbe di te
del rancore fitto di vene,statico,
onnipresente pugnale.
Discorrerebbe con le altre
di un miele livido e stucchevole
scivolando aggrazziata lungo la mia mano,
arrivando fino alla punta delle dita.
Giunto oltre, il viaggio del mio pianto,
si farebbe ossa e carne
sosituendo a sè stesso il succo della vita.
Versato sugli inganni,versato sugli affanni.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Insolvenze ***


è un incanto fragile
una percezione molle
un'angoscia intrigante
che spezza l'animo.
 
Sul filo di un rasoio
la mia sanità
dipendente 
dall'utilità
 
 
Schifosamente ignorante
come le fate
bendata come la fortuna
infelice come l'amore reale.
Semplicemente
non è conveniente
anche se fossi regina
leggermi nella mente.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Black sky ***


Black sky
 
Un tempo raccontarano ad una fanciulla
la storia del cielo nero
della sua stella preferita
non so ancora se sia vero.
 
 
Le narrarono del colore esatto
degli astri della sera
l'arancione della luna
il blu scuro a primavera.
 
 
Rapita dalla storia
volle vedere più vicino
sollevando le mani in alto
al Dio amore fece inchino.
 
La preghiera che semplice
commosse il cielo
non so dirvi, non so dire
ancora se sia vero.
 
Perchè nessuno lo guarda
quando non contiene luce
quando nero tace
ed in silenzio dice.
 
Della ragazza fece poi luce riflessa
rimase un pò se stessa
l'unica ad amare un volto oscuro
nella sua nudità, il più puro.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Wild flower ***


Wild Flower
 
 
 
 
 
Amico mio
ciò che mi diresti di un fiore, io lo so.
Che la bellezza a volte può ferire
che la radice può marcire
e che il profumo sa sedurre
far venir voglia di morire.
 
E del sole che diresti?
Lo sento come lo vivesti
che il raggio brucia sulla pelle
che pure lui è tra le stelle.
 
Della terra,
che inghiotte e ospita
molti tormenti
accoglie e piange
i tradimenti.
 
 
Ciò che tu vedi,
ciò che tu provi
sulla mia pelle
forma dei rovi
 
le tue parole non sono lamenti
il tuo pianto fa battere i denti
 
amico mio,se guardi un fiore
con accortezza
ne saggerai la morbidezza
ne assaggerai il dolce sapore
ne vorrai ancora di questo dolore.

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Vagamondo ***


Vagamondo
 
 
 
Teneva l'universo tra le dita
le stelle a contare la sua vita
un uomo dai tratti poco umani
 stringeva oceani tra le mani.
 
 
Ai piedi calzava scarpe numero cento
li sospingeva armoniosamente il vento
Tutt'oggi ancora non mi pento
di aver pianto lacrime lungo il suo mento.
 
 
Il cuore era pulsante di costellazioni
di questo grande essere e delle sue emozioni
permetteva agli altri di leggergli dentro
la pelle trasparente
capelli di parole
sulla schiena i bambini gli facevano capriole.
 
piangeva lacrime di giada
nessuno sa dove egli vada
Ci porta in braccio 
non chiede abbraccio
quel vagabondo
si chiama mondo.

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Veleno ***


Questa poesia è dedicata a te. Che non sai. Che non comprendi, che non chiedi, che non vedi. Dedicata a te che sai, comprendi, chiedi e vedi solo te stessa.

Se scoprissi 
il sentimeno nero
che mi chiude gli occhi.
I desideri oscuri
delle mie notti.
Se percepissi
con quale intensità
anelo un refolo di bene
uno spiffero tutto per me
di sangue nelle vene.
Con quale tremore
quale gelo
e quale ansito
posso far luccicare
una ferita.
Allora mi ameresti.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** All'arte ***


Alle mie poesie:
perche' non mi scrivete?
D'inchiostro e carta respirerei di nuovo.
Ai miei quadri: Dipingetemi.
Pittura ad olio scivolosa, armonioso colore bianco e cieco.
Alle mie canzoni, dico: Cantatemi.
Sullo spartito dell'incerto, sopra le righe come io sono.
Ed i disegni: tratteggiatemi,
in modo che io non debba piu' averlo questo corpo, di carta e cera.
Alla mia voce chiedo di non parlarmi,
sicuramente non vorrei risponderle..
Ai miei amori chiedo di non ricordarmi,
svanito ,l'amore svanisce.
E anche l'anima.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Passato ***


Mi scorri accanto
con le tue mani macchiate e il viso segnato.
Mi parli.
Di foto piegate e abiti stinti.
Raccontami.
Di visi tirati, di amici passati ,
di amori legati.
E sei.
Come una sfumatura.
Sei.
Come un disegno distratto,
sei forse il mio stesso ritratto?
E dove sono adesso?
Che fine hanno fatto i merletti gialli,
i fiori nei vasi, le lacrime donate a cio che mai, mai, sarebbe finito.
Camminiamo.
Vicine io e tu, mi appartieni, o forse, io ti appartengo.
Passato rilegato in sogni,
pagine sbiadite,
passato trascritto in lividi,ferite.
Alla fine, ci siamo trovate.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Alba ***


Mia cara Alba
compagna di chi non crede al vivere per sempre
amante di chi invece ancor ci spera.
A te mi rivolgo
sfinita da questa veglia
che non vuole terminare
Sorridi vezzeggiando il cielo
e abbracci questi figli che non dormono
Fili  invisibili mi sostengono
perchè se fosse per le gambe
già da un pezzo mi sarei arresa.
E questo dolore agli angoli degli occhi
è il segno del mio attaccamento alla vita
è il dono che mi fai.
Me ne ricordi.
Perchè se cosi non fosse
chi restrebbe a a salutarti al mattino?
Senza sogni spezzati ad arte
come ti avrei mai incontrata?
Quest'ora è solo mia, mi dico
quest'ora che non chiede, che non vede
insapore
ma come acqua.
E allora mia cara: danziamo.
Tra noi due alla fine
sei tu quella che non chiuderà mai occhio.



 

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** In the name of Love ***


I wouldn't kill
for Love.
I wouldn't steal
for Love.
For Love, I wouldn't lie.
And for Love I wouldn't hate,
wouldn't go at war,
I wouldn't hurt.
In the name of love,
I would hope that nobody would ever take a life.
I would take the pain of truth, bear it and lift it.
Hate rebornt creative force,
hurricanes and butterflies and unbereable beauty.
No wounds inflicted in the name of love,
just slow kisses on burning tears
if necessary, if only necessary.
If also Love will 
Kill.
Lie.
Steal.
Fight.
Hate.
then I never loved
and never will.

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Tremare ***


Chiudete tutte le finestre,
se lei sta soffrendo.
Serrate gli occhi, mordetevi la lingua,
se lei sta soffrendo.
Non hanno senso i vostri volti,
nessun sapore le vostre parole.
Chiudete i negozi, lasciate che le macchine si spengano.
Coprite tutti gli orologi,
se lei sta soffrendo.
I libri si svuotino del loro colore,
la musica sfumi dolcemente nel silenzio.
Se lei sta soffrendo, l'estate smetterà' di arrivare.
Le stelle smetteranno di civettare in cielo,
e il mare, in un impeto di protesta, sputerà' fuori
lacrime e sale.
E se davvero lei deve soffrire,
se nessuna di queste conseguenze
fa spavento
a nessun altro che a me,
se nessuno può' credere che il mondo tutto
possa finire 
per lei
tremare
per lei
allora,
silenzio.
Lei sta soffrendo.

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Just a moment ago ***


In this moment
someone is giving birth and someone is dying.
Someone is meeting for the first time
and someone is kissing goodbye.
In this moment
someone is crying and someone is laughing
Someone is falling and someone is rising.
Someone is hurting and someone is healing.
There may be wind somewhere, in this moment
somewhere is raining and somewhere the sun is shining
somewhere they are dancing
somewhere they are starving.
In this very moment
someone is writing and someone is reading.
People are taking flights in this moment,
looking back for a last glimpse of a loved one
or not looking back at all.
A kid is looking at his parents with his eyes full of hope.
Parents are looking at their kid with fear
wondering how he'll make it in this world.
In this moment someone is holding a wrinkled hand
of a grandma or a grandpa laying on a bed
praying for an old soul to sing just another song
or to fade away in a land with no pain.
Someone is surely falling in love in this moment,
feeling like his heart is doubling in size,
someone is being betrayed in this moment,
feeling his heart shrinking 
until it could pass trough his mouth and being trow up.
Anyone is doing something in this moment,
no one stands still and the sound of the choices that are being made
of the life that is being lived
of the days that are being consumed
is the most beautiful song I've ever heard.
And all of this, and more, was happening 
just a moment ago.

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Beauty from Ashes ***


Those tears that get stuck on our lashes
Goodbye at the airport
See you soon but last kisses.
Holding the hand of someone you love
watching it turn into someone you loved
The first time that you are young in the mirror
But old in your heart.
But then, we still wish upon a star
We still run in the rain
We still blow on a bruise
To take away the pain.
And that’s all we are
Beauty from Ashes.

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Ribellione ***


Sapevo di voler scrivere di te
Ma mi rifiuto.
Con la stessa rabbia muta
Con cui rifiuto la morte.
Conosco il dolore
ma lo recito
con la bravura di una prima attrice.
Questa e’ ribellione, bada bene
Contro tutto cio’ che della vita conosco
Rinnego  e ripudio
Strappo e ricucio.
Mai, non pensare mai di conoscermi
Perche’ io non so niente
E niente sono.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=893460