Maternità.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scelta di cuore. ***
Capitolo 2: *** A bit of magic. ***
Capitolo 3: *** Un nuovo inizio. ***
Capitolo 4: *** I want you to be happy. ***
Capitolo 5: *** Dubbi. ***
Capitolo 6: *** Ufficiale. ***
Capitolo 7: *** Presents. ***
Capitolo 8: *** Insieme. ***
Capitolo 9: *** Autocontrollo. ***
Capitolo 10: *** Fidarsi. ***
Capitolo 11: *** Hurt. ***
Capitolo 12: *** Happiness. ***
Capitolo 13: *** Gone. ***
Capitolo 14: *** Non arrenderti. ***
Capitolo 15: *** Verità. ***
Capitolo 16: *** Back home. ***
Capitolo 17: *** L'invito. ***
Capitolo 18: *** Kiss. ***
Capitolo 19: *** Ti amo. ***
Capitolo 20: *** Un gradito ritorno. ***
Capitolo 21: *** Half. ***
Capitolo 22: *** Proposte. ***
Capitolo 23: *** Ferita. ***
Capitolo 24: *** La soluzione. ***
Capitolo 25: *** Some thing's changing. ***
Capitolo 26: *** Sentimenti. ***
Capitolo 27: *** The plan. ***
Capitolo 28: *** Proposta. ***
Capitolo 29: *** La scelta giusta. ***
Capitolo 30: *** I feel your love. ***
Capitolo 31: *** Idee chiare e dubbi. ***
Capitolo 32: *** Abiti, segreti e risate. ***
Capitolo 33: *** Scared. ***
Capitolo 34: *** Progetti. ***
Capitolo 35: *** Preparativi 1. ***
Capitolo 36: *** Preparativi 2. ***
Capitolo 37: *** Il primo matrimonio. ***
Capitolo 38: *** Le prossime. ***
Capitolo 39: *** Immaginare... ***
Capitolo 40: *** L'unico sogno. ***
Capitolo 41: *** Bad news. ***
Capitolo 42: *** She's strong. ***
Capitolo 43: *** Decisione. ***
Capitolo 44: *** Certezze e sorprese. ***
Capitolo 45: *** Stupende. ***
Capitolo 46: *** Riposo. O quasi. ***
Capitolo 47: *** Il primo Natale insieme. ***
Capitolo 48: *** Be careful. ***
Capitolo 49: *** Joking... ***
Capitolo 50: *** The new year. ***
Capitolo 51: *** Twins. ***
Capitolo 52: *** Di tutto. ***
Capitolo 53: *** Il matrimonio. ***



Capitolo 1
*** Scelta di cuore. ***


Era una giornata tranquilla a National City, se non fosse per il fatto che Supergirl stava affrontando un alieno evaso da Fort Rozz in piazza.

La bionda ragazza dagli occhi azzurri non ci mise molto a mettere il nemico KO, lasciandolo a due Agenti del DEO "Ottimo lavoro!"

Alex Danvers le si era avvicinata, mentre si allontanavano a piedi "Ho fatto il mio dovere, come sempre..."

La bionda sorrise alla sorella maggiore, poi le suonò il telefono "Snapper?" Tentò Alex, avendo notato l'espressione di Kara.

"Si... Vuole che consegni il mio pezzo su quel furto di pesticidi entro due ore." Sospirò esasperata.

Mentre camminavano, per ragguagliare J'onn, Kara si fermò "Tutto bene?"

La bionda non rispose e si allontanò, seguita da una preoccupata Alex, fermandosi in un vicolo e, tra i cartoni e la spazzatura, trovò due bambini appena nati "Mio Dio..."

"Li hanno abbandonati!" Disse subito Alex.

Kara prese il telefono e chiamò Snapper per spiegargli la situazione. Ora voleva stare con quei piccoli, il resto poteva aspettare.

Ma il suo capo le chiese anche di scrivere di quei piccoli, in caso qualcuno sapesse qualcosa sui loro genitori.

Kara, ancora nei panni di Supergirl, si fece dare la giacca da Alex per poterli avvolgerli e scaldarli "Sono... Così piccoli..."

Alex notò il nervosismo, il timore della sorella "Vuoi che ci pensi io?"

"No... Penso di farcela... Ho solo paura di fare loro del male..."

La rossa riusciva a capirla e, quando la bionda partì in volo, senza andare veloce come suo solito per via dei piccoli, chiamò Maggie, la sua ragazza. Lei era una poliziotta, avrebbe potuto aiutarle.

Kara portò i piccoli al DEO e fu accolta da Winn Schott "Ma... Ma... Non dirmi che hai rapito quei bambini!"

"Assolutamente no! Erano abbandonati in un vicolo..." Disse in tutta fretta, portandoli all'equipe medica del DEO.

I medici si presero subito cura dei due piccoli, mentre tornavano anche J'onn ed Alex, con Maggie e la rossa scorse uno strano sguardo, negli occhi della sorella minore.

"Qualcosa ti preoccupa?" L'anticipò J'onn.

Kara la fissò ed Alex sospirò. Conosceva quello sguardo "Oddio... Stai per dire o fare qualcosa di stupido, vero?"

"Alex, se Maggie scoprirà che questi bambini non hanno nessuno, io... Io voglio prenderli con me!" Rivelò, colpendo i presenti, specie Alex e Brainy "Io so come ci si sente, a non avere nessuno! E se non fosse stato per Eliza, Geremia e per te, non so dove sarei e chi sarei, adesso... Io..."

"Ok." La bloccò Alex, mettendole le mani sulle spalle "Pensavo che avessi in mente qualcosa di stupido e questa idea lo è, ma allo stesso tempo è nobile, da parte tua."

"Quindi... Tu saresti d'accordo?"

"Si. Sarei felice di avere dei nipotini!"

Kara abbracciò felice la sorella "Scusate, ma adesso devo mettermi al lavoro. Devo fare le foto a quei piccoli per il rapporto e per gli avvisi di ricerca." Avanzò Maggie.

"Poi mandami le foto... Snapper vuole che scriva un articolo."

Arrivò Winn, che si era allontanato per controllare il radar e pareva molto allarmato "Scusate, dovete guardare questo!"

I nostri, guardando il mega schermo, videro un incendio e Kara sgranò gli occhi "Ma... È la casa di Lena!" Disse, riferendosi a Lena Luthor.

Sentirono la giornalista parlare di rapimento, essendo Lena sparita "Ecco, mi è appena arrivato il messaggio drl mio capo. Il caso è mio!" Notò Maggie, prendendo il suo cellulare.

"Ma... È incinta! Chi può averla rapita??" Chiese quasi scandalizzata Kara.

"Per rimanere incinta ha estratto il proprio DNA dal suo sangue e poi non so che ha fatto, ma ha fatto tutto il procedimento da sola..." Tentò Maggie, muovendo la mano mentre parlava "È un genio, lo sappiamo, magari chi l'ha presa vuole sapere come ha fatto..."

Kara strinse i pugni. La sua amicizia con Lena si era un po' incrinata, fin quasi a spezzarsi quando aveva saputo che stava con James Olsen e non si era rinsaldata nemmeno quando si erano lasciati.

Ma non l'avrebbe abbandonata. Mai. Glielo aveva promesso quando si erano conosciute ed anche quando Lena le aveva detto che lei, Kara Danvers, era il suo eroe.

"Vado a cercarla! Non la lascerò in pericolo." Ammise decisa "Se ben ricordo, dovrebbe partorire a giorni!"

Detto questo, Kara corse verso il balcone e spiccò un balzo, alzandosi in volo, attenta a captare ogni traccia che la portasse da Lena.

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Capitolo 2
*** A bit of magic. ***


Kara sorvolava National City, ma di Lena ancora nessuna traccia. Non la sentiva col super udito e nemmeno Alex e Winn riuscivano a trovare una sola traccia che la portasse da lei.

Intanto, in un magazzino abbandonato, Lena si era appena svegliata e, quando riuscì a mettere a fuoco la vista, non riconobbe il posto.

Era seduta su un materasso e non amò la vista di alcuni strumenti medici e medicinali su una specie di mobile lì vicino. Ricordava di essere stata narcotizzata, dopo che qualcuno aveva dato fuoco al suo appartamento.

"Bene, ti sei svegliata."

Lena guardò davanti a sé, vedendo una figura familiare avanzare "Madre..."

Lillian Luthor fissava la figlia col solito sorriso e col fare superiore che la contraddistingueva. Sembrava sprizzare malvagità da ogni poro.

"Sai, non pensavo di trovarti in queste condizioni..." Iniziò la donna, squadrandola da capo a piedi diverse volte, quasi con disgusto, perché il disprezzo non mancava mai "Incinta... Porti in grembo un figlio che il tuo genio ti ha permesso di creare in laboratorio. Un figlio bastardo. Non sarà mai un vero Luthor!"

Lena non credeva alle sue orecchie "Un... Figlio bastardo? Se mio figlio sarà tale, perché sei qui?"

"Per indurre il parto e ucciderlo!"

La mora deglutì "Perché non è figlio di Lex ma mio? Perché non l'ho concepito con un uomo scelto magari da te?"

"Per tanti motivi." Rispose Lillian, facendo cenno col capo a Metallo e al vero Henshaw, che la tennero ferma, ma la donna si fermò "Sarà tutto più semplice... Ti si sono rotte le acque."

Lena sgranò gli occhi, spaventata, ma non per il momento, arrivato con cinque giorni d'anticipo, bensì per sua madre.

Aveva paura per sé ed il suo bambino. Ora c'era solo una persona che avrebbe potuto salvarla.

E Supergirl fece il suo ingresso, sfondando il tetto del magazzino, mentre Alex, con una squadra di Agenti del DEO più Maggie, entrò dalla saracinesca, lasciata sollevata a metà.

"Lena!" Gridò la bionda.

Metallo e Hank si scagliarono sulla ragazza, mentre Lillian si avvicinava a Lena con una siringa in mano "Ferma o sparo!" Intimò Alex.

La donna le sorrise, quasi volesse sfidarla e Kara ne approfittò per afferrarle il polso e lanciare la siringa lontano "Maledetta El!"

"Non la toccare!" Ringhiò la Ragazza d'Acciaio.

"Voi Super... Tutti così passionali... Patetica!" Le disse, sprezzante della sua persona, mentre Metallo la colpì, scagliandola lontano.

"Supergirl!" Chiamò Alex, tirando un sospiro di sollievo quando la vide lanciarsi all'attacco.

Lillian, vedendo che le cose si stavano mettendo male, scelse di svignarsela, assieme a Hank e poi anche a Metallo.

Supergirl, Alex e Maggie s'avvicinarono a Lena, che gridava e respirava profondamente "È... Ciò che penso?"

"Si. Le si sono rotte le acque, sta per partorire!"

"La porto al DEO!" Offrì Kara, prendendola in braccio, dopo averla avvolta in una coperta che Alex si era fatta portare da un'Agente.

"Tu... T-Tu vuoi portarmi al DEO... Volando??"

Supergirl annuì e si alzò in volo, contro ogni protesta che Lena riusciva ad emettere ed anche Alex, Maggie e gli Agenti tornarono alla base a tutta velocità.

La bionda atterrò e trovò J'onn e Winn ad aspettarla "Fatemi passare! Mi serve l'equipe medica."

Era arrivata anche Alex, dopo una decina di minuti "Il bambino?"

"A me lo chiedi??" Chiese Winn "Io lì non entro!"

"Non vuole spingere, ha paura." Disse un medico, uscendo.

Supergirl entrò nella stanza e mise una mascherina "Ehi... Ci sono io, ok? Andrà tutto bene. Devi spingere!"

"Io... Io..."

"Sai, ho trovato due bambini abbandonati e... Li prenderò con me, se non troveremo la famiglia."

"Nobile... Da parte tua..." Rispose stanca Lena, continuando a respirare, notando poi un qualcosa, semplicemente guardando Supergirl negli occhi, azzurri e bellissimi "Kara..."

La bionda deglutì, non sapendosi spiegare come l'avesse scoperta "Si, ma ora spingi! Spingi, Lena!"

E Lena, stringendo con tutta la forza che aveva la mano di Kara, chiuse gli occhi e gridò di dolore finché, dopo diversi minuti, i vagiti del piccolo riempirono la stanza e tutti sorrisero felici.

Il medico che aveva preso il piccolo si alzò per pesarlo, misurarlo e ripulirlo, poi lo avvolse in una copertina e lo passò a Lena, che scambiò uno sguardo stanco, felice e soddisfatto con Supergirl. Anzi, con Kara.

"Leander... Leander Luthor."

"È un bel nome. E lui è bellissimo!"

Lena sorrise, poi si scoprì un seno per allattare il bimbo e Kara arrossì "Io... Ehm... È meglio se vado..."

"Grazie. Grazie..."

"Dovere." Sorrise la bionda "Riposati."

La bionda uscì, togliendo la mascherina e buttandola "Sei stata brava." Le disse J'onn "Al contrario di Winn, che ha chiuso gli occhi ad ogni grido."

Winn non seppe come discolparsi, invece Maggie aveva in mente altro "Sembravate una coppietta sposata, alla nascita del primo figlio!"

Kara cambiò colore migliaia di volte, imbarazzata "Ma... Che dici?"

"Ahaaa! Ci hai pensato."

La bionda chinò il capo, fissando poi Alex e J'onn "Mi ha riconosciuta... E va bene così. Ne dovremo parlare, ma ora vado dai bambini."

"A proposito, ancora nessuna novità." Disse Maggie.

Kara annuì col capo ed entrò nella sala ove avevano portato i due gemellini, sedendosi accanto alle due incubatrici a guardarli.

Nel DEO si parlava di battaglie ed alieni malvagi, ci si poteva allenare, fare esperimenti e vi erano delle celle speciali per i criminali alieni pericolosi.

Ma, per un giorno, il DEO ospitava due trovatelli ed era avvenuto anche un parto. Perché anche tra quelle mura c'era bisogno di un po' di Magia.

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Capitolo 3
*** Un nuovo inizio. ***


Il mattino seguente, Kara era rimasta al DEO e si era addormentata accanto alle incubatrici dei due gemellini.

Si svegliò e vide J'onn "Sei rimasta qui?"

"Si... Ho finito di scrivere i pezzi che Snapper mi ha commissionato, glieli ho inviati e poi mi sono addormentata... Notizie sulla loro famiglia?"

"Nulla. È passato un giorno, ma non abbiamo notizie."

"Capisco... Lena e Leander?"

"Dormono." Sorrise appena il Marziano "Non avrei mai pensato che Lena Luthor volesse tanto diventare madre..."

"Alex dice che è un desiderio comune di molte donne."

"È anche il tuo?"

Kara non seppe cosa rispondere "Per ora voglio pensare a questi bambini. In futuro non so... Chissà..."

J'onn sorrise nuovamente e guardò la ragazza dirigersi verso la stanza nella quale avevano portato Lena ma, quando vide che la mora stava per allattare Leander, tornò sui suoi passi "Non dirmelo... Supergirl che si emoziona innanzi ad un seno?"

Kara vide Alex, che la guardava con le braccia incrociate ed un sopracciglio inarcato "Ehm... Io... Ecco... No..."

"OK, calmati e respira!"

"Non... Non m emozionano i seni. Io stessa li ho, fino a prova contraria."

"Allora... È Lena, ad emozionarti."

Kara divenne color porpora "Ehm... Io..."

Alex sorrise e scosse il capo innanzi all'imbarazzo della sorella, decise di far cadere l'argomento, per ora, facendole invece cenno verso la stanza "Ecco, ha finito di allattarlo."

La giovane entrò nella stanza di Lena e le regalò il suo bellissimo sorriso "Ciao, buongiorno. Come stai?"

Anche Lena le sorrise "Meglio! Tutto grazie a te... Supergirl."

Kara si sedette accanto a lei e la guardò seriamente "Mi dispiace... Non volevo tenertelo nascosto, ma sapendo la verità vanno accettati i vari rischi. E non ho mai voluto metterti in pericolo!"

Lena la guardava a sua volta, lasciando che i loro occhi, meravigliosi, si specchiassero gli uni negli altri "Lo capisco. E rispetto la tua scelta."

"Ora lo sai... Quindi, ti prego, fai attenzione. Hai anche Leander..."

"Lo prometto. E il tuo segreto è al sicuro!"

"Grazie." Disse Kara, mentre qualcuno attirò la loro attenzione picchettando sul vetro all'esterno della stanza. Era Maggie.

Mentre entrava un medico per visitare Lena e Leander, Kara uscì per raggiungere la poliziotta ed Alex "Ciao... Ho novità."

"Dimmi."

"Ho mostrato in giro nel quartiere le foto dei piccoli. Una donna mi ha detto che i loro genitori sono morti e che non hanno altri familiari."

Kara spalancò gli occhi e rimase a bocca aperta "Quindi... Quindi..."

"Puoi richiedere il loro affidamento!"

La bionda, felice come non mai, abbracciò la mora e la sorella "Diventerò zia... Non nel modo in cui credevo, ma va bene lo stesso!"

"Devo fare solo una cosa..."

Kara tornò nella stanza di Lena, nella quale il medico le disse che poteva essere dimessa, assieme al suo piccolo "Ehi... Va tutto bene?"

"Si... I... I bambini... Non hanno più nessuno. Maggie è riuscita a scoprirlo e... E voglio richiedere il loro affido."

Lena sorrise, felice per l'amica "È fantastico! Conosco una persona, alla Corte di Famiglia, che può facilitare l'adozione. Non avrai problemi."

"Grazie!" Disse Kara, senza distogliere lo sguardo "E... C'è altro."

"E sarebbe?"

"Tua madre e i suoi tirapiedi, quando ti hanno rapita, hanno bruciato il tuo appartamento. Quindi... Q-Quindi... Ti andrebbe di... Venire a vivere con me?" Chiese, tutto d'un fiato, con l'ansia a mille.

Lena non credette alle sue orecchie e le sorrise, leggermente imbarazzata "Si... Si! Ti ringrazio, è molto gentile, da parte tua. Possiamo aiutarci coi bambini... Coi miei orari, i tuoi impegni extra lavorativi..."

"È perfetto."

"È perfetto." Ripeté Lena.

"Ti andrebbe di conoscere i miei bambini?"

"Volentieri." Sorrise la mora "Leander ha un fratellino ed una sorellina... Ma come li chiamerai?"

"Drake e Keira. Che ne dici? È da ieri, che ci penso..."

"Mi piacciono. Drake e Keira Danvers e Leander Luthor... Chi l'avrebbe detto? Io e te, madri."

"Io e te che staremo insieme come una famiglia."

"Non vedo l'ora."

Kara arrossì, poi prese in braccio Lena, che teneva Leander, ed uscì dalla stanza e, dai piccoli, trovò Alex, Maggie, Winn e J'onn. Tutti e quattro vennero messi al corrente della loro idea.

Tutti e quattro rimasero scioccati. Piacevolmente scioccati. E molto curiosi di vedere cosa avrebbero combinato una Super ed una Luthor insieme, sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro.

Nella stessa stanza, coi tre bambini, Kara e Lena sapevano che, in quel preciso istante, per entrambe era iniziato un nuovo capitolo delle loro vite.

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Capitolo 4
*** I want you to be happy. ***


Fu Winn ad accompagnare Kara, Lena e Leander a casa della prima e, strada facendo, la giovane Luthor aveva chiamato la sua conoscente alla Corte di Famiglia.

Avrebbe pensato il giudice Cobham in persona ad occuparsi dell'affido permanente dei piccoli Drake e Keira a Kara.

"Eccoci." Disse proprio Kara, scendendo dalla macchina ed aprì la portiera per Lena, che le sorrise.

"Grazie." Rispose la mora.

Entrarono nello stabile solo loro due col bambino, presero l'ascensore e, una volta raggiunto il piano desiderato, Kara aprì la porta di casa sua e lasciò entrare prima Lena "Prego."

La mora, col figlioletto in braccio, si guardò attorno "È da un po' che non venivo qui... Io e Leander staremo bene."

Kara le sorrise e le si avvicinò ed i loro occhi s'incatenarono gli uni agli altri, come attratti da potenti magneti "Oltre che stare bene, voglio che vi sentiate a vostro completo agio. Ecco... Ehm... Io v-vorrei che rimaneste sempre qui... Ehm... Si, ecco... Se vuoi sistemare qualcosa, se vuoi apportare modifiche, abbattere gli spazi, cambiare arredo... Fai pure."

Lena aveva cercato di prendere parole, anche per evitare che alla bionda venisse un infarto, non riuscendoci, così la lasciò finire "Io ti ringrazio, dal profondo del cuore e accetto la tua offerta." Sorrise la mora "E... Non voglio cambiare troppo il tuo appartamento, non lo trovo giusto."

"Non devi preoccuparti, dobbiamo pensare alle esigenze di entrambe e soprattutto ai bambini."

Lena stese Leander, addormentato, sul divano, per poi ritornare da Kara "E lo faremo. Sarà così!"

Kara le tese le mani, subito strette "Voglio che tu sia felice, Lena. Voglio che tu e Leander siate felici, quindi non c'è problema... Fai tutto ciò che vuoi, davvero."

La mora le si avvicinò e la baciò sulla guancia destra, facendo arrossire Kara "D'accordo, allora."

"Bene... Io vado alla CatCo prima che Snapper mi licenzi... A stasera!"

"Impossibile che lo faccia!" Rispose con fermezza la mora, incrociando le braccia "La CatCo è mia!"

"Dimentico spesso questo piccolo dettaglio..." Le sorrise, facendole l'occhiolino e Lena arrossì, mordendosi appena il labbro inferiore.

"A quanto pare..." Stette al gioco la giovane Luthor "Ma dimmi... I due appartamenti accanto a questo sono ancora liberi?"

"Si... Perché?"

"Lo vedrai..." Rispose la mora con un occhiolino ed un sorrisetto malizioso.

Kara la trovò ancor più bella e, prima che i suoi istinti potessero prevalere sulla ragione, la salutò e se ne andò, lasciando che Winn l'accompagnasse al lavoro.

"Mi raccomando, tenete d'occhio i miei bambini... Vengo a trovarli appena sarò in pausa."

"Ok. Ci pensiamo noi!"

Kara lo ringraziò e poi prese il cellulare per chiamare Maggie, chiedendole se, gentilmente, sarebbe andata a controllare Lena per offrirle il suo aiuto, per ogni necessità e lo scrisse anche a Winn, visto che si era scordata di dirglielo.

Dopo l'attacco da parte di Lillian e dei suoi tirapiedi, infatti, Kara non si fidava molto delle persone che circondavano Lena, esclusa Jess, la sua segretaria, troppo devota sia al lavoro che alla mora.

Quindi era meglio che a lei e a Leander s'avvicinavano meno persone possibili.

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Capitolo 5
*** Dubbi. ***


Winn aveva lasciato Kara alla sede della CatCo e la bionda prese l'ascensore per raggiungere il piano ove lavorava "Danvers!!"

La voce familiare tuonò alle sue spalle prima che potesse arrivare alla sua scrivania e, preso un profondo respiro, si voltò, cercando di sfoggiare il suo migliore sorriso "Signor Snapper..."

L' uomo le fece cenno di seguirlo nel suo ufficio e, una volta lì, chiuse la porta "Danvers! I tuoi articoli sembrano scritti da una bambina delle elementari, però mi piacciono. Riscrivili con queste migliorie che ho apportato." Le fece notare l'uomo.

"D'accordo." Sorrise la bionda.

"Un'ultima cosa. I due trovatelli..."

Il sorriso di Kara si fece più radioso "Li adotto io!"

L'uomo aveva un'espressione indecifrabile, dipinta sul viso "Tu, Danvers?? Scherzi? Dimmi che è una battuta."

"No, signor Snapper. Non è una battuta." Rispose Kara, corrugando la fronte.

Il capo redattore si passò una mano sulla fronte con fare nervoso "Pensavo se ne occupasse Supergirl... Li ha trovati lei."

Kara andò un poco nel panico "Si... S-Si e... E visto che lei non può, ha chiesto a me..."

Snapper sospirò "Tu che adotti quei bambini, Lena Luthor che ha avuto un figlio... Santo Dio, questo mondo sta diventando strano!"

"Non direi... Perché dovrebbe?"

"Tu sai a malapena prenderti cura di te stessa e Miss Luthor è parecchio impegnata, essendo il capo di un enorme compagnia!"

Nuovamente Kara sorrise "Non è un problema. Io e Lena cresceremo insieme i bambini... Da oggi conviviamo!" Disse, andandosene tutta felice per scrivere i pezzi e mandarli in pubblicazione.

La notizia scioccò parecchio Snapper, che si portò le mani sul viso "Lo dicevo io, che il mondo è diventato strano." Borbottò tra sé e sé, sentendo crescere una forte emicrania a causa della notizia appena ricevuta.

Kara scrisse il primo articolo, non molto lungo e finì prima di mezzogiorno, poi uscì per la pausa pranzo e raggiunse la solita pizzeria, poco lontana dalla CatCo.

Ordinò e si sedette, venne servita ma, mentre stava per addentare il primo boccone, le suonò il cellulare e il volto le si illuminò nel vedere il nome sul display "Lena! È successo qualcosa? Va tutto bene?"

"No no. Volevo solo chiederti se, per stasera, ti andrebbe un take away, per cena..." Rispose la mora.

"È solo mezzogiorno..." Balbettò la bionda, sistemandosi gli occhiali quando sentì la risata cristallina di Lena, che la fece arrossire "Ehm... Si. Si, va bene, ma come ti ho detto stamattina, fai ciò che vuoi... E poi sai che, quando si tratta di mangiare, io non ho nessun problema!"

"Va bene, allora." Sorrise Lena.

"Posso farti una domanda?"

"Certamente."

"Ecco... I rumori che sento in sottofondo... Di cosa si tratta? Sicura che vada tutto bene? Vuoi che faccio un salto lì?"

"No no, ecco... È una sorpresa. Vedrai tutto stasera!"

"D'accordo! Io adoro le sorprese... A stasera." Disse, prima di salutare Lena, che fece altrettanto e poi riattaccarono.

La ragazza mangiò velocemente, senza dimenticarsi di bere e respirare, pagò il conto e lasciò la pizzeria, recandosi nel vicino vicolo, ove non c'era anima viva e spiccò il volo, arrivando in pochi minuti al DEO.

Atterrò su uno dei balconcini esterni ed entrò nel DEO, trovando Alex "Ehi!"

"Ehi... Drake e Keira come stanno?"

"Stanno bene! Uno dei medici stava andando a dare loro il biberon..."

"Credi... Che possa guardare? Sai, io non sono capace, non..." Iniziò a balbettare, nel panico ed Alex le prese il viso tra le mani.

"Calma, respira... Certo che puoi guardare."

Kara sorrise e andò con la sorella nella stanza dei due bimbi, ove un medico teneva in braccio Drake e gli dava il biberon.

Alex prese invece la piccolina e Kara osservava attentamente.

Per lei quei gesti, quelle attenzioni erano sconosciute e fu colta da molti dubbi, circa la sua bravura come madre.

Guardava quei due bambini e provava un forte amore per entrambi ma, allo stesso tempo, si sentiva inadeguata per crescerli.

Salutò Alex, carezzò i due piccoli sul capo e poi se ne andò per tornare alla CatCo.

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Capitolo 6
*** Ufficiale. ***


Kara atterrò in un vicolo vicino alla CatCo, aveva già dismesso i panni di Supergirl per non farsi scoprire ed entrò poi nell'edificio.

"Danvers! Dove cavolo eri?? Non serve una giornata intera, per scrivere due articoli!" Ringhiò Snapper.

"Si, signor Snapper... Mi metto subito al lavoro."

Kara si sedette alla sua scrivania ed iniziò a battere l'ultimo articolo al computer, con mille e più pensieri per la testa.

Le vibrò poi il cellulare e sorrise, nel vedere che era un messaggio di Lena e, quando lo lesse, sgranò gli occhi azzurri.

Il giudice Cobham aveva completato tutte le pratiche per l'adozione, trovando i documenti che le servivano sui due piccoli, mentre ciò che le serviva sapere su di lei glielo aveva spedito Winn via mail.

Drake e Keira erano suoi. Finalmente suoi. Era appena diventata madre.

La bionda rispose a Lena, finì di scrivere l'articolo, lo inviò a Snapper e poi entrò proprio nell'ufficio di costui "Che c'è, Danvers??"

"Dovrei andare alla Corte di Famiglia. Ho scritto ed inviato i due articoli e..."

"Vai. I bambini non si fanno aspettare!"

La ragazza sorrise e corse verso l'ascensore, rischiando di travolgere James, lasciando la CatCo.

Fuori, con sua grande sorpresa, trovò Harold, l'autista di Lena, che le fece cenno con la mano "Prego, Miss Danvers." Le disse, aprendole la portiera e Kara lo ringraziò.

Doveva ringraziare in modo speciale Lena. Quanto la stava aiutando? Meritava un regalo speciale.

La Corte di Famiglia non era lontanissima e, grazie al traffico scorrevole, la raggiunsero in dieci minuti "Grazie, Harold. Gentilissimo!"

"È il mio lavoro, Miss. Vada pure, io l'aspetto qui."

Kara sorrise e corse verso l'ingresso, salendo i gradini che la separavano dalla grande porta in vetro.

Entrò e s'avvicinò alla ragazza alla reception "Salve, mi scusi..."

"Buongiorno! Cosa posso fare, per lei?"

"Cerco il giudice Cobham. Sono Kara Danvers."

"Terza porta da sinistra! Vada pure, io l'annuncio."

Kara annuì e raggiunse l'ufficio della donna, che la notò e le si avvicinò, con un tenero sorriso e la mano tesa "Buongiorno, sono Margaret Cobham. Lei è la signorina Danvers, l'amica di Lena?"

"Si, sono io..." Rispose nervosa la giovane, stringendole la mano.

"Non sia nervosa. Venga."

La condusse nel suo ufficio e la invitò a sedersi, poi le mostrò i documenti, passandole una penna per apporre le firme necessarie "Devo firmare altro?"

"No, siamo apposto così!" Sorrise la donna "Sono felice per due motivi."

"Sul serio?" Chiese, mettendo nella sua borsa a tracolla le sue copie dei documenti dell'adozione.

"Si. Primo, sono felice di vedere una persona così giovane con tanto senso civico ed altruismo da fare una cosa tanto bella come adottare due gemellini, anche per non separarli."

"Beh, per me non c'è problema. È una cosa che voglio fare e ne sono pienamente convinta, anche se non so fare la madre... Io e Lena ci aiuteremo a vicenda."

"Questo porta al secondo motivo. Lei e Lena..."

"I-Io e...?? N-No no, non mi fraintenda, io e lei..."

"Si calmi, non intendevo quello." Rispose la donna "Ma ho visto spesso Lena, fino alla maggiore età, perché ero la responsabile della sua adozione e dovevo assicurarmi che stesse bene, coi Luthor..."

Kara serrò la mascella. Se ripensava a quanto accaduto un paio di giorni prima, a quando Lillian l'aveva fatta rapire per uccidere Leander... La rabbia le percorse le vene insieme al sangue, ma sapeva di doversi calmare.

"È... Cambiata molto, da allora?"

"In quattro anni? Molto, direi." Disse la donna "Siamo rimaste in contatto e mi ha parlato molto, di lei. Non l'ho mai vista o sentita così felice..."

Kara arrossì. E così Lena parlava di lei. La cosa le faceva molto piacere.

"Mi fa piacere. Merita tutta la felicità del mondo!"

"Sono d'accordo."

"Beh, grazie mille per il suo aiuto..."

"Di nulla." Sorrise la donna, stringendole la mano ma, prima che Kara se ne andasse, la chiamò.

La bionda si fermò e si voltò a guardarla "Mi dica."

"Lena ha ragione. Lei brilla come il sole, signorina Danvers."

Kara sorrise e se ne andò. Non sapeva che Lena pensasse quelle cose, di lei e ciò la rendeva molto felice.

Ora che Drake e Keira erano ufficialmente suoi, scrisse ad Alex che sarebbe andata al DEO a prenderli, ma prima doveva fare una cosa importante, altrimenti i negozi avrebbero chiuso.

Doveva trovare il regalo giusto per Lena.

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Capitolo 7
*** Presents. ***


Kara, lasciata la Corte di Famiglia e trovato un bel regalo per Lena, si fece riaccompagnare a casa da Harold e lo ringraziò.

Fuori dal palazzo, la bionda vide Alex e Maggie, che le avevano portato i piccoli Drake e Keira.

La bionda li baciò entrambi sulla fronte, stando attenta a non svegliarli, entrarono nello stabile e presero l'ascensore ma, una volta giunte al piano desiderato, notarono subito che c'era qualcosa di diverso.

Kara aprì la porta di casa e rimasero tutte e tre a bocca aperta "Ciao, bentornata!" Disse Lena, riportandola alla realtà, salutando anche le altre due ragazze.

"Ciao... Wow, è così... Diverso..."

Lena mostrò alle tre i cambiamenti fatti. Era incredibile quanto potessero essere veloci i costruttori quando gli veniva promesso molto denaro.

In primis aveva comprato i due appartamenti vuoti accanto a quello di Kara, che stava esattamente nel mezzo, ed aveva fatto abbattere i muri, così da avere uno spazio unico.

Erano state messe delle vetrate nel soggiorno, che era stato ampliato, come la cucina, il bagno e la camera matrimoniale. Dallo spazio in più erano state ricavate la cameretta dei bambini e la stanza per gli ospiti. Ma non era ancora finita.

Fuori, per tutta la lunghezza del soggiorno, un balcone con parapetto in muratura, era adornato con bellissimi fiori. E poi c'era un'ultima stanza.

"Questo è il mio regalo per te... Per Supergirl." Disse Lena, aprendo la porta "È stata costruita con la stessa lega di quella in cui ti alleni al DEO... Ed anche gli attrezzi sono fatti di un materiale speciale."

"Cavolo... Io ti bacerei!" Se ne uscì Maggie, ricevendo un calcio sulla caviglia da parte di Alex, che le regalò un'espressione da finta offesa.

"È bellissimo, mi piace... Ed io che ti ho preso solo cinquanta rose rosse..."

Prima che Lena potesse dire qualcosa, Alex avanzò "Scusate, ma noi abbiamo una prenotazione che ci aspetta, al ristorante... A domani!" Salutò la rossa, passando Drake a Kara, mentre Lena prese Keira.

Le due se ne andarono, così le padrone di casa, come recitavano i nomi posti sul campanello e sulla cassetta della posta, portarono i due piccoli addormentati nella cameretta e li stesero nel rispettivo lettino, accanto a quello in cui Leander già riposava, col ciucciotto in bocca ed un orsacchiotto vicino.

"A ciascuno il suo orsacchiotto..."

"Mi pare giusto!" Sorrise Kara, annuendo col capo.

Tornarono in soggiorno e Lena indicò le rose "Vuoi darmi il mio regalo?"

Kara sbattè le palpebre e si sistemò gli occhiali, prese le rose e gliele porse "Per te! Anche se, dopo aver visto tutto questo, credo di averti regalato troppo poco..."

Lena sorrise innanzi a quell'imbarazzato blaterare che faceva parte del fascino unico di Kara e le prese il viso tra le mani, avvicinandosi. E non solo Kara, ma anche lei si sentì avvampare, presa da tutte quelle sensazioni che un semplice contatto provocava loro.

"No, non è vero." Iniziò Lena, guardandola con dolcezza e serietà "Mi hai salvata molte volte, nei panni di Supergirl e non solo. Non hai mai smesso di credere in me e non l'aveva mai fatto nessuno. Dopo che ho perso la casa per colpa di mia madre, hai dato a me e Leander un posto in cui vivere... Avrò sempre un debito enorme, nei tuoi confronti. E, come ti dissi tempo fa, tu sei il mio eroe, Kara Danvers!"

Kara sentì gli occhi lucidi e cinse con le braccia la vita di Lena, tirandola a sé, lasciando che le braccia della mora scivolassero dietro il suo collo, dando vita ad un abbraccio che fece stare bene entrambe. Avrebbero tanto voluto fermare il tempo.

"Non vi avrei mai abbandonati, sai come sono... E poi, adesso siamo una famiglia. S-Se sei d'accordo, ovviamente..."

"Certo che lo sono." Sussurrò Lena.

Si avvicinarono ma, quando furono sul punto di baciarsi, il campanello le riportò alla realtà "La cena?"

"Esatto... Scommetto che hai usato i tuoi poteri, vero?"

Kara si limitò a farle un'occhiolino, che la fece sorridere, mentre andava a ritirare le loro buste e pagare il conto, congedando il ragazzo con una buona mancia.

La bionda l'aiutò a sistemare il tutto in tavola "Sai... Credo che sarà stupendo vivere insieme! E sarà interessante sotto molti aspetti."

Lena sorrise "Sono d'accordo! Sarà parecchio interessante..." Rispose, sedendosi di fronte a Kara.

Si sorrisero, senza sapere che, seppur vivessero insieme da pochissimo, già entrambe provavano il desiderio di baciarsi.

Ma questo, probabilmente, era un desiderio che provavano inconsciamente sin dal loro primo incontro.

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Capitolo 8
*** Insieme. ***


Mentre Kara e Lena cenavano, la loro attenzione fu tutta per il pianto di uno dei piccoli "Vado io!" Offrì la bionda.

"Ma... Finisci almeno l'involtino primavera."

Entrata in cameretta, vide che era Drake ad essersi svegliato, così Kara, nonostante il timore di fargli male, lo prese piano in braccio e, cullandolo, lo portò in cucina "Prepariamo un po' di latte, cucciolo?"

Lena sorrise alle dolci interazioni di Kara col suo piccolo, ma si destò dai suoi pensieri quando ricordò ciò che Alex le aveva detto al Deo, mentre parlavano di questo e quello.

Mai far avvicinare Kara ai fornelli, se ci teneva alla pelle.

"Aspetta! Ci penso io..."

La mora si alzò, prese un pentolino ed il latte, mentre Kara passeggiava scalza per il soggiorno, continuando a cullare il bimbo e sussurandogli paroline dolci, tra un bacetto e l'altro.

"Si, amore... Adesso la mamma ti da il latte..." Sussurrò, stupendosi poi delle sue stesse parole. Non avrebbe mai pensato di poter essere madre.

"Ecco a te. È a temperatura ambiente."

Kara le sorrise e la ringraziò, prese il biberon e lo portò alle labbra del piccolo, che succhiò avidamente, visibilmente affamato.

Si svegliò anche Keira e fu la mora ad andare a prenderla per darle il latte, visto che Lena lo aveva preparato in più.

Drake arrivò a bere mezzo biberon, poi Kara si mise un asciugamano in spalla e gli pichettò con parecchia delicatezza la schiena per fargli fare il ruttino, come le aveva mostrato Alex.

Lo stesso fece anche Lena, mentre Kara stese Drake sul divano, cicciotto in bocca, bello rilassato. La mora dovette passarle la bimba perché, ovviamente, anche Leander reclamava la sua cena.

Lena andò a prendere il suo piccolo ma, a differenza dei piccoli Drake e Keira, Leander non avrebbe avuto il biberon.

Kara, che stava passeggiando con la figlioletta poggiata alla spalla per farle fare il ruttino, cambiò letteralmente direzione quando vide Lena scoprirsi il seno sinistro per allattare il bimbo.

Leander posò le manine sul seno della madre "Ehi... A quanto pare, apprezzi l'essere allattato! Per fortuna non ho scelto il biberon."

"Quel bambino è un genio... Ha già capito una delle priorità della vita."

"Come?" Chiese Lena, certa di non aver capito bene.

Kara, realizzate le sue parole, si fermò "Ehm... Devo fare il bagnetto ai piccoli! Ho-Ho detto c-che vado in bagno..."

Lena la guardò prendere Drake e sparire in bagno usando la super velocità. E Kara, oltre che nascondersi per la figuraccia quasi fatta, ne approfittò per fare veramente il bagnetto ai bimbi.

Quando Lena la raggiunse, sorrise quasi divertita nel vedere Kara armeggiare con il pannolino "Si fa così. Guarda."

Lena le mostrò come si faceva, dopo averle passato Leander, spiegandole il processo passo passo "Alex me l'ha fatto vedere, ma non ci ho capito granché... Sono una madre tremenda... Ed è appena iniziata."

"Non dire così!" La rimproverò Lena "Non hai mai avuto figli, è normale avere timore. Ce l'ho anch'io! Possiamo imparare ed avere paura insieme... Ci aiuteremo. Il tempo ci aiuterà... Ok?"

Lena le aveva preso il viso tra le mani e si erano inevitabilmente perdute l'una negli occhi dell'altra "Ok."

"Bene... Prova tu."

Kara prese un pannolino e, dopo aver messo un po' di borotalco a Keira, riuscì a metterle il pannolino. Si girò sorridente verso Lena "Ci... Sono riuscita! Non ci credo."

"Ovvio!" Sorrise soddisfatta la mora "Tu sei Supergirl... Combatti contro alieni e criminali! Era impossibile che non fossi in grado di mettere un pannolino!"

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Capitolo 9
*** Autocontrollo. ***


Kara e Lena, dopo aver fatto il bagnetto ai piccoli ed averli cambiati, andarono a portarli in cameretta, adagiandoli nel rispettivo lettino e la mora accese il dispositivo che avrebbe indicato loro il risveglio dei bimbi.

"È bellissimo vederli dormire fianco a fianco, come fratelli..."

Kara sorrise. Fratelli. I figli adottivi di una El e il figlio naturale di una Luthor.

"Sono d'accordo." Sorrise anche la mora "Che ne dici se facessimo riscaldare la cena e la finissimo?"

La bionda concordò e andarono in cucina, ove Lena mise la cena nel microonde ed attese cinque minuti, il tempo necessario al riscaldamento.

Quando fu pronta, Lena la servì in tavola, che Kara aveva preparato, sistemando piatti, posate e bicchieri.

Si sedettero l'una di fronte all'altra, cenando in un silenzio tanto confortante quanto imbarazzante, apprezzando la rispettiva compagnia.

"È bello, tutto questo..."

"Si. È davvero molto bello..." Sorrise la mora "Non ho mai vissuto questi momenti, nella mia famiglia. Non ho mai cenato, pranzato o fatto colazione in compagnia..." Ricordò, con tristezza.

Kara, notata l'espressione triste della mora, allungò la mano destra per posarla sulla sua "Ehi... Adesso ci sono io! Ti prometto che faremo tutto insieme!" Ammise la bionda.

Lena inarcò un sopracciglio, sorridendole con malizia "Tutto insieme?" Ripeté e Kara realizzò il possibile doppio senso delle sue parole.

Deglutì e si sistemò nervosamente gli occhiali "E-Ecco... Io... Non..."

"Tranquilla! Sai... Non sarebbe male, fare tutto con te..." Sussurrò, facendole l'occhiolino e Kara sentì la salivazione aumentare, assieme al nervosismo.

"O-Ok, ehm... Io sparecchio."

"Va bene."

Lena, invece, andò di sopra e Kara lavò le stoviglie, buttò i contenitori del take away e chiuse tutto, salendo poi di sopra a sua volta.

La bionda entrò in camera ed aprì l'armadio per prendere il pigiama, poi il cassetto per l'intimo, dirigendosi poi verso il bagno.

Aprì la porta e rimase a bocca aperta, certa di aver dimenticato tutti i suoi dati personali, oltre che l'uso della parola. I pensieri congelati.

Innanzi a lei, Lena era seduta sul bordo della vasca idromassaggio, intenta a raccogliersi i capelli, per lavarli in seguito. Indossava solo le slip.

Kara riuscì a tornare in sé quando sentì gli occhi della mora che la guardavano "S-Scusami, ehm... Io... I-Io torno dopo!"

"La vasca è grande abbastanza. Ci stiamo entrambe..." Disse, maliziosa.

La bionda, forse solo nei suoi pensieri più profondi e nei sogni più proibiti, aveva pensato di poter fare il bagno con Lena.

"N-Ne sei sicura? Insomma..."

"Si. Sono sicura!" Rispose Lena "Se ti fa stare più tranquilla, prometto di non guardarti mentre ti spogli."

Lena chiuse gli occhi, prima che Kara potesse replicare. Nervosamente, lentamente, iniziò a spogliarsi.

Ma la mora non resistette ed aprì un occhio, senza essere notata e si morse il labbro inferiore quando vide parte dell'addome scolpito della bionda.

Richiuse l'occhio perché, ne era certa, se avesse continuato a guardare, l'avrebbe trascinata nella vasca per farle tante cose.

Kara entrò e si sedette di fronte a Lena "Grazie per... Non aver guardato..."

Lena sorrise "Figurati."

Guardò Kara mentre si rilassava, poggiando le braccia e la testa al bordo e Lena non riuscì a staccarle gli occhi di dosso.

"Che sensazione piacevole... Non l'avevo mai provata..."

"Senti... Ti andrebbe di lavarmi la schiena?"

Kara sollevò subito la testa e guardò la mora con gli occhi sgranati e le gote arrossate "Ehm... Ok."

Lena sorrise e la bionda le si avvicinò, mise del bagnoschiuma sulle mani e poi le passò sulla schiena della mora, accarezzando delicatamente, massaggiandole il collo e le spalle.

La mora poté giurare di aver sentito la sua pelle ardere, sotto quel tocco dolce e timido, ma al contempo esperto.

E Kara provò le stesse cose, quando Lena ricambiò il favore, quasi avesse sentito la propria pelle marchiata dal tocco della mora.

Entrambe faticarono a resistere alla tentazione di toccare l'una il corpo dell'altra, beandosi di ciò che avrebbe potuto offrire.

Quella convivenza era appena iniziata, ma l'autocontrollo di entrambe era già messo a dura prova.

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Capitolo 10
*** Fidarsi. ***


Il mattino seguente, il campanello di casa Danvers-Luthor suonò alle sette e Lena andò ad aprire, dopo aver guardato dallo spioncino.

"Ciao, buongiorno!" Sorrise la mora, aprendo la porta.

Maggie, e soprattutto Alex, non erano ancora abituate all'idea di potersi trovare davanti Lena "Ciao!"

"Vi abbiamo portato delle ciambelle, come facciamo ogni mattina per Kara."

Lena le aveva fatte entrare e chiuse la porta "Chi ha detto ciambelle?"

"Buongiorno anche a te, eh!" La beccò Alex.

La bionda aveva in braccio i due piccoli, appena lavati e cambiati, con la rossa che prese in braccio Drake, per dargli il biberon, preparato da Lena, assieme a quello per Keira.

Invece la mora era andata a fare il bagnetto a Leander e Maggie si era avvicinata a Kara "Allora? Com'è andato il primo giorno di convivenza?"

La bionda chiuse gli occhi e sospirò "Beh... Contando che ho visto per due volte il suo seno, che abbiamo cenato, fatto il bagno insieme e le ho lavato la schiena, dormendo nel medesimo letto... Tutto bene!"

Maggie aveva cercato di fermarla "Stop stop! Come? Avete fatto il bagno insieme? Vi siete lavate la schiena??"

"Ma... Kara!" Tentò Alex, scioccata da tanta prodezza.

La bionda si sistemò nervosamente l'occhiale "S-Si, ehm... È stato... Molto, molto piacevole..."

"Sfido io! Hai lavato la schiena a quello splendore... Io avrei fatto anche altro, ma tu sei ancora una principiante, piccola Danvers."

"Ehi!" Ribadì Alex, tirandole un calcio alla caviglia destra.

"Non posso farci nulla! Mica sono cieca." Si discolpò la Latina.

Alex scosse il capo e roteò gli occhi, mise un tovagliolo sulla spalla sinistra e vi poggiò Drake, per fargli fare il ruttino.

Tornò Lena, con Leander in braccio. Sarebbe stata a casa in maternità, continuando a lavorare e Kara le si avvicinò "Per te." Fosse, porgendole una ciambella, sotto lo sguardo di Maggie ed Alex.

"Grazie." Sorrise Lena, accettando il dolce.

Anche la bionda le sorrise, poi guardò l'orologio "Devo andare... Voglio arrivare prima, alla CatCo, per prendere una copia della rivista coi miei articoli e leggerla, poi portartela..."

"Sono la proprietaria della CatCo, Kara! Mi basta andare sul sito, per leggere i tuoi articoli..."

La bionda si sistemò l'occhiale, ma ebbe appena il tempo di baciare sulla fronte i piccoli, compreso Leander, che le suonò il telefono. Era J'onn.

"Un'emergenza?" Chiese subito Alex, preoccupata, prima che suonasse anche il suo e capì.

"Qualcosa non va?" Tentò Lena, avendo notato l'espressione delle due Danvers, preoccupandosi a sua volta.

Kara aveva serrato la mascella "Una traccia di tua madre... I nostri satelliti hanno localizzato Metallo..."

Lena sgranò gli occhi e deglutì "Stai attenta, ti prego."

La bionda le strinse la mano che la mora poggiò sul suo avambraccio e, messo il costume di Supergirl, uscì dal balcone, schizzando via più veloce della luce.

"Andiamo anche noi." Disse Alex e, salutati i nipotini, compreso Leander, come fece anche Maggie, si avvicinò a Lena.

"Sono preoccupata... Non sono tranquilla..."

"Andrà tutto bene, fidati... Fidati di Kara, come hai sempre fatto."

"Mi fido, di lei. Ciecamente."

Alex le mise le mani sulle spalle, le raccomandò di chiudersi bene in casa e di non aprire a nessuno. Poi se ne andò con Maggie.

La Latina, notata la rigidità della sua ragazza, cercò di farla pensare ad altro "Come hai detto a Lena, fidati di Kara."

"Mi fido, di lei."

"Allora pensa a questo... Secondo te, quanto ci metteranno a mettersi insieme? Insomma... Al primo giorno di convivenza già hanno fatto molte cose interessanti..."

Alex capì che Maggie voleva alleviare le sue preoccupazioni e, dopo averla baciata, sorrise "Conoscendo Kara... Ci vorrà un po'..."

"Io credo ci metteranno poco."

"Vedremo... Cosa vuoi scommettere?"

"Una notte da urlo!" Rispose ed Alex sorrise.

"Direi che ci sto!"

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Capitolo 11
*** Hurt. ***


Kara e diversi Agenti del DEO, tra cui Alex, con Maggie di supporto, arrivarono in un magazzino abbandonato.

"Fate attenzione!" Raccomandò Alex e tutti si divisero.

La bionda si trovò davanti Metallo, che nulla aveva fatto per nascondersi "Supergirl... Sei arrivata. Come previsto!"

"Dov'è Lillian Luthor?"

Lui ghignò maligno "Da me non lo saprai mai!" Disse, togliendo la giacca e rivelando il nucleo di Kryptonite che gli era stato impiantato nel petto e sparò il raggio verso Kara.

La bionda lo evitò facilmente, ma qualcun'altro la colpì alle spalle col medesimo raggio. Era Henshaw. Doveva aspettarselo.

Kara sentì subito gli effetti della Kryptonite invaderle il corpo e, mentre Metallo le si avvicinò per darle il colpo di grazia, Henshaw lo fermò "Lei non la vuole morta. Conosci il piano!"

Metallo ringhiò e chiuse la giacca "Ti è andata bene."

Henshaw le mostrò un tablet, o meglio, un messaggio in tempo reale e Kara, nonostante le sofferenze ed il dolore, riconobbe subito Lillian.

"Supergirl..." Ghignò la donna "Ti vedo piuttosto sofferente..."

"I-Io ti metterò in prigione... A Fort Rozz..."

"Se non muori prima." Rispose fredda la donna "Ma dimmi... È morto, quel bastardo che dovrebbe essere mio nipote?"

Kara serrò la mascella e si scordò del dolore, tanto la stava invadendo la rabbia "I-Io lo proteggerò e lo amo, come se fosse veramente mio figlio..."

"Lena è sempre stata la vergogna della famiglia. Non è mai stata come Lex ed il fatto che ha costituito una sottospecie di famiglia malata con una Super ne è l'ulteriore prova."

"Mani in alto!" Gridò Alex.

Metallo si voltò subito verso di loro, per affrontarli e Lillian continuò "Tu ami quella ragazza, vero?"

Quella ragazza. Lillian Luthor aveva appena chiamato sua figlia - quella ragazza-, invece di usare il suo nome.

"I-Io amerò sempre Lena. E amo Leander come se fosse mio! Non smetterò mai di amarli..."

"Ho sentito abbastanza sciocchezze. Andiamo."

I due tirapiedi se la svignarono e Kara si stese a terra, subito raggiunta da Alex "Kara!"

La ragazza venne sistemata dagli altri Agenti su una lettiga, assicurata con delle cinte e poi caricata sull'elicottero, così da essere portata al DEO ed essere curata.

Alex sarebbe salita sul velivolo con lei, Maggie avrebbe informato Lena.

Infatti la mora prese l'auto con cui era arrivata Alex e si diresse verso la casa di Kara e Lena, parcheggiò, entrò nel palazzo e prese l'ascensore, raggiungendo il piano e suonando il campanello.

Lena aprì e qualcosa intuì, dallo sguardo della Latina "Maggie..."

"Era una specie di trappola. Kara..." Iniziò la poliziotta, una volta entrata in casa "È stata colpita dal raggio di Kryptonite Verde di Metallo. Adesso la stanno portando al DEO per curarla, Alex è con lei."

"Sta bene, vero?"

"Si, Kara starà bene."

"Voglio andare da lei."

"Certo. Ti aiuto coi bambini..."

Lena sentì che il tono di voce di Maggie era cambiato "Tutto bene?"

"Si... Ma non immagini cosa stesse facendo tua madre in quel magazzino..." Sussurrò e Lena poteva solo immaginare.

Ma non era di certo pronta per sapere cosa stesse davvero facendo Lillian.

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Capitolo 12
*** Happiness. ***


Maggie e Lena sistemarono sul sedile posteriore i tre seggiolini e vi adagiarono i piccoli, poi la Latina partì a tutta velocità.

Il tragitto era durato mezz'ora visto che, di sera, non c'era quasi nessuno in giro. Ma Lena non seppe dalla poliziotta cosa stesse facendo la madre.

Arrivate al DEO, Lena vide J'onn innanzi ad un pannello "Quello..."

Il Marziano Verde si voltò, incontrando lo sguardo scioccato e disgustato di Lena "Non guardare!" Tentò Maggie, parandosi davanti a lei.

Ma la giovane Luthor riuscì a vedere lo stesso e strinse Leander piano a sé "Mia madre... Stava facendo... Questo?"

"Stava facendo esperimenti su neonati umani ed alieni." Disse il sopraggiunto Winn.

Lena non riusciva a staccare gli occhi da quelle immagini e, ad un certo punto, non resistette. Passò Leander a J'onn, molto in difficoltà coi bambini e corse verso il bagno, riversando il contenuto dello stomaco nel water.

Come poteva sua madre essere tanto spietata? Sapeva che era un mostro, ma mai avrebbe pensato che sarebbe arrivata a tanto. Ad avere, in chissà quale modo, dei poveri neonati da usare come cavie.

Tornò dagli altri dopo essersi sciacquata il viso e riprese Leander, poi arrivò Alex "Come sta?" Le chiese subito.

"Meglio. I raggi del Sole Giallo stanno facendo effetto..."

La rossa andò dai nipotini, facendo loro il solletico sul pancino "Posso vederla?" Domandò, speranzosa.

"Certo... Conosci la strada." Rispose Alex, prendendo in braccio Leander.

Lena le fece cenno col capo in segno di ringraziamento, poi s'avviò verso l'infermiera, ove un paio di medici stavano controllando i parametri vitali di Supergirl. La mora rimase sul ciglio della porta ed entrò solo quando i due se ne furono andati.

La mora le si avvicinò, notando Kara addormentata, con qualche segno verde ancora presente sul suo corpo.

"Lena... Cosa ci fai qui?"

La mora venne distratta dai suoi pensieri da quella voce ancora debole "Maggie è venuta a casa ad avvisarmi e mi sono preoccupata..."

"I bambini?"

"Sono qui. Adesso sono di là con Maggie ed Alex..."

Kara chiuse gli occhi e prese un respiro profondo "Non volevo... Che tu vedessi... Quelle cose orribili, disumane..."

"Mia madre si è davvero superata. Si è rivelata per il mostro che è." Rivelò la ragazza, con gli occhi lucidi "Quei poveri bambini... Ho paura per i nostri..."

Kara si mise seduta, ma una fitta la costrinse a mettersi stesa e Lena l'aiutò ma, prima che allontanasse le sue mani, la bionda gliele prese tra le proprie "Io vi proteggerò! Non permetterò mai che vi accada qualcosa. Siete la mia famiglia!" Ammise sicura Kara, seria e decisa.

Anche Lena strinse le mani della bionda "So che lo farai. Io mi fido, di te!"

"Senti... È da ieri, che ci penso..."

"A cosa?" Chiese interessata Lena.

"E-Ecco... Se... Se io riconoscessi Leander come mio figlio?"

Lena sgranò gli occhi, incapace di credere alle sue orecchie, ma sul suo viso si dipinse presto un sorriso bellissimo "Lo faresti davvero?"

"Assolutamente si."

"Io riconoscerò Drake e Keira." Rispose Lena "Grazie, Kara. Per tutto..."

"Non devi ringraziarmi."

Si sorrisero, poi si lasciarono le mani "Allora vado di là... Ti aspetto. Voglio tornare a casa con te."

"D'accordo." Rispose Kara.

Lena lasciò l'infermiera col cuore gonfio di gioia. Non solo perché Kara stava bene, ma anche perché, indirettamente, aveva quella famiglia che tanto aveva desiderato.

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Capitolo 13
*** Gone. ***


Dopo un paio d'ore, il trattamento con le radiazioni emesse dal Sole Giallo funzionò e quelle della Kryptonite Verde svanirono.

Supergirl venne fatta sedere sul lettino per un'ultima visita "A quanto pare ti sei ripresa." Disse Alex.

"Infatti mi sento benone! Se non fosse che..." S'interruppe, accarezzandosi la pancia "Ho un certo appetito..."

Alex sorrise. Non aveva dubbi e questo dimostrava che Kara stava veramente bene "Immaginavo! Lena ha chiamato una pizzeria per farti portare da mangiare."

La bionda guardò la sorella come se fosse lei l'aliena "Come?? L'ha fatto davvero? Lei... Lei ha..."

"Si. Ha espressamente detto a chiunque le abbia risposto di portare cibo in abbondanza per Supergirl!"

Kara non sapeva cosa dire. Lena stava facendo tantissimo, per lei "Io... Io amo quella ragazza! Io... Io la amo, Alex."

La guardò ed Alex ricambiò lo sguardo, incredula. Mai Kara aveva espresso i suoi sentimenti in modo così spontaneo "Tu... La ami solo perché ti ha ordinato il pranzo?"

"No, Alex. Io sono innamorata di Lena... Probabilmente dal nostro primo incontro." Rivelò, deglutendo "Insomma... Lei... Lei mi rende nervosa, in modo piacevole. Mi fa battere forte il cuore, mi fa provare tante emozioni... Ma non ho il coraggio."

Alex le carezzò le spalle e l'abbracciò "Kara... Se provi tutto questo, devi dirglielo! Credo che anche tu le piaccia. Perciò... Forza e coraggio!"

Kara prese un respiro profondo e lasciò l'infermiera assieme ad Alex, che andò a coccolare i nipotini.

La bionda si trovò davanti Lena "Ehi... Come ti senti?"

"Meglio, grazie." Sorrise Kara, notando poi i cartoni di pizza "Quelli..."

"Tutti tuoi! Buon appetito." Rispose Lena "Essendo mezzogiorno passato, ho immaginato avessi fame..."

"E ne ho! Grazie mille."

Si guardarono e si sorrisero, perché sembrava quasi che una sapesse cosa volesse l'altra "Senti, io ho un meeting... Porteresti tu a casa Leander?"

"Si, certo. Nessun problema."

"Grazie. E oggi, alle cinque, ci aspettano alla Corte di Famiglia per il riconoscimento dei bambini."

"Va bene, ci sarò!" Ammise la bionda, sedendosi per mangiare "Se Snapper non mi uccide prima..."

Lena scosse il capo "Non accadrà, vedrai. A dopo!"

Kara le sorrise e si dedicò alle pizze che tanto amava, finendo il tutto in un'ora abbondante.

"Sei un mostro! Io sarei morta." Le disse Maggie.

"Avevo fame..."

"Fidati, ho visto." Disse la Latina, passando Keira ad Alex, che aveva appena steso Drake addormentato, come Leander "Io vado, devo lavorare."

Maggie baciò Alex, i bambini, salutò Kara e gli altri, poi se ne andò e la rossa s'avvicinò alla sorella.

"Possiamo tornare a casa?"

"Si." Disse Kara, prendendo due dei tre seggiolini, l'altro lo lasciò ad Alex.

La bionda uscì dal DEO in abiti civili e sistemò i seggiolini coi piccoli sul sedile posteriore, infine la rossa mise in moto e partì.

Il tragitto durò mezz'oretta e, una volta a destinazione, le due sorelle presero solo i bambini, lasciando in auto i seggiolini.

Preso l'ascensore ed arrivate al piano desiderato, Kara aprì la porta di casa, ma non riuscì ad aprire bocca.

Lena era seduta, sul divano, con in mano un flute di champagne e, vicina a lei, vi era un ragazzo moro, che aveva a sua volta un flute.

"Io vado." Disse il ragazzo, carezzando la mano di Lena "Grazie di tutto."

"No, tranquillo. Me ne vado io!"

Kara se ne andò, dopo aver steso delicatamente Leander sulla poltrona, con Lena che seguiva ogni suo movimento con uno sguardo addolorato.

Alex rimase a guardare la mora sul ciglio della porta "Tu..." Sibilò, decidendo di seguire la sorella, invece di stare lì a discutere.

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Capitolo 14
*** Non arrenderti. ***


Lena era distrutta, triste e si sentiva in colpa. Kara era andata via arrabbiata, senza darle il tempo di spiegare.

Non rispondeva alle chiamate ed ai messaggi, così decise che le avrebbe parlato alla Corte di Famiglia, se si sarebbe presentata.

Le cinque arrivarono e Lena prese in braccio Leander. Aveva chiamato Winn, che aveva accettato di accompagnarla "Ciao!"

"Ciao..." Rispose Lena, sistemando il seggiolino col bimbo, che succhiava il suo ciucciotto "Grazie per il passaggio."

"Figurati. Andiamo!"

Winn mise in moto e partì, notando subito lo sguardo della mora "Hai... Hai visto Kara? Era al DEO?"

"No. Sinceramente non l'ho vista... Nemmeno Alex."

Lena annuì solo col capo, poi arrivarono a destinazione e scese dall'auto, prendendo Leander ed entrando nella struttura.

Sgranò gli occhi chiarissimi nel trovarsi davanti Kara ed Alex, ciascuna con un bambino in braccio "Kara..."

La bionda chinò il capo e si allontanò, cullando Keira, finché non uscì la Cobham "Ragazze! Che bello rivedervi." Disse, guardando i bambini e facendo la conoscenza con Alex.

Lena e Kara entrarono nel suo ufficio e la donna capì che qualcosa sembrava diverso e le guardava, mentre firmavano i documenti vari.

"Scusi, signora, devo firmare altro?" Chiese Kara "Devo andare al lavoro..."

"Ti avevo detto che puoi chiamarmi Margaret." Sorrise la donna "Comunque no, puoi andare. Spero di rivederti!"

Kara sorrise a sua volta e strinse la mano tesa della donna, poi se ne andò, mentre Lena si alzava in piedi "Kara, aspetta!" Tentò, ma fu tutto inutile.

"Va tutto bene, tra voi?"

Lena aveva gli occhi lucidi "No. No perché ha frainteso una situazione e non mi ha dato modo di spiegare..."

"Vedrai che ti ascolterà e, soprattutto, non arrenderti. Piaci moltissimo, a quella giovane... Non demordere, ragazza mia! Spesso chi si avvicina troppo al sole rischia di scottarsi, ma non accadrà a te... Lei vuole essere il tuo sole. Dalle tempo..."

La mora sorrise appena, baciando sulla nuca Leander "Non mi arrenderò! Grazie Margaret." Disse, alzandosi e stringendole la mano, poi se ne andò.

Ma, fuori dalla struttura, vide Alex e sperò ci fosse anche Kara. Invece no.

"Eccoti." Avanzò la rossa, con tono severo.

"Alex... Kara e i bambini?"

"È andata via, non so dove. Non ha voluto dirmelo." Rispose Alex "Ma tu... Tu! Come hai potuto? Un ragazzo? Lasci Leander al DEO per vederti con un ragazzo? Per fare i tuoi comodi!"

"Io non ho fatto i miei comodi. E tu hai frainteso, proprio come Kara... Solo che a te posso spiegare... Lei non vuole ascoltarmi."

Lo sguardo si fece triste ed Alex se ne accorse "Allora spiegami."

Lena le spiegò tutto, mostrandole anche il suo cellulare ed Alex sospirò "Questo è quanto. Quel ragazzo non è il mio ragazzo, a me piacciono le ragazze... A me piace Kara!" Rivelò.

Alex addolcì un poco lo sguardo "Allora parla, scrivi a quella testona di mia sorella. Ormai dovresti sapere com'è fatta... Dovresti sapere che è impulsiva! Avete dei figli, insieme, ora, quindi non mollare."

"Non ne ho l'intenzione. Lei... Lei e i bambini sono la mia famiglia!"

Alex sorrise. Voleva fare una bella ramanzina alla mora, ma non credeva che anche Lena amasse Kara.

"È a casa nostra, a Midvale. Vai e riprenditela..."

"Ti ringrazio." Riuscì solo a dire.

"E... Anche a Kara piaci. Le piaci davvero tanto!" Disse, prima di andarsene con Winn, che l'avrebbe riportata a casa.

Mai avrebbe pensato di poter piacere, in quel senso, a Kara. E non vedeva l'ora di essere a Midvale per dirle tutto.

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Capitolo 15
*** Verità. ***


Lena, una volta a casa, chiamò Maggie affinché la portasse a Midvale, visto che non era sicuro andarci in aereo o treno.

Sua madre aveva occhi ed orecchie ovunque.

La Latina arrivò in pochi minuti e Lena chiuse l'appartamento, scese di sotto in ascensore e Maggie l'aiutò a sistemare il seggiolino sul sedile posteriore, quindi la mora vi adagiò Leander addormentato.

Maggie partì a tutta velocità, guardando di tanto in tanto Lena "Non dirmi che voi Luthor sapete cosa sono ansia e nervosismo..."

Lena sorrise appena "In certe circostanze si... Ma, come mia madre spesso mi dice, io non sono una vera Luthor."

"Spesso i genitori parlano a vanvera. Ehm... Esperienza personale!"

"Non nutro molte speranze, ma... Quanto vorrei che Kara mi ascoltasse..."

Maggie sapeva quanto Lena soffrisse, per la mancanza di Kara. Alex glielo aveva detto giusto quella mattina.

Avevano quattro ore d'auto innanzi a loro e, tra un riposino da parte di Lena ed una sosta per fare rifornimento, andare al bagno e cambiare Leander, passarono in fretta.

Alex aveva dato a Maggie l'indirizzo della casa di sua madre e la Latina parcheggiò nel vialetto "Ti aspetto qui."

Lena annuì col capo e prese delicatamente Leander dal seggiolino e s'avvicinò alla porta, suonando il campanello.

Pochi minuti ed Eliza venne ad aprirle "Buonasera." Iniziò la mora, un filo nervosa "Io sono..."

"So chi sei." Le disse la donna, sorridendole "Prego."

La ragazza entrò, col piccolo in braccio e subito vide Kara, seduta sul divano, che s'irrigidì, balzando in piedi "Accidenti! Che ci fai qui?"

"Ehi, signorina! Ti ho educata meglio di così. Ti pare questo il modo di fare?" La rimproverò la donna.

Kara chinò il capo "Mi dispiace... Ma io non riesco a guardarla ed ascoltarla." Disse, chinando il capo.

La bionda si congedò ed entrò in camera sua, ove Drake e Keira stavano dormendo. Lena chiuse gli occhi, sospirando.

"Ti prego di perdonarla."

"Io non ho problemi a perdonarla... È lei che non mi perdonerà mai."

Eliza le offrì una tazza di thè caldo "Posso tenere in braccio il mio nipotino? Leander, giusto?"

Lena annuì e le passò il piccolo, stupendosi, anche se non molto, di quanto Eliza e sua madre fossero diverse. Alex e Kara erano cresciute con una bravissima persona che non discriminava suo nipote perché nato con la fecondazione assistita, ma lo amava e gli voleva bene.

"Io non sono stata col ragazzo che ha visto Kara. Era un mio collaboratore, venuto a dirmi personalmente che il progetto su cui sto lavorando è andato a buon fine... Mi ha stretto la mano e dico sempre, ai miei collaboratori che non voglio che si prendano tante libertà. Ha portato lo champagne perché lui e gli altri tecnici sapevano quanto ci tenessi."

"Capisco e... Su cosa stai lavorando, se posso chiederlo?"

Lena le mostrò il cellulare, felice di condividere il suo sapere con un'intelletto elevato come quello di Eliza Danvers "Ho creato una tuta più resistente per Supergirl, affinché gli effetti della Kryptonite siano più lievi."

Eliza guardò il tutto con molto interesse. Lena Luthor era un vero genio.

"Deve piacerti molto Kara..." Disse e Lena arrossì, facendo sorridere Eliza "Mi ha detto, come hai cambiato il suo appartamento. Come avete deciso di riconoscere i bambini ed allevarli insieme... E ora questo..."

"Lei mi piace molto, fin dal primo giorno che l'ho vista. Ma ormai credo che sia tardi... Kara non vuole più avere nulla a che fare con me."

"Parlerò io, con quella testa dura."

Lena le sorrise, con gratitudine, riprendendo Leander "Grazie."

Le due si salutarono e Lena salì in auto con Maggie, che fece cenno con la mano ad Eliza, che le sorrise.

La donna rientrò in casa per trovarsi davanti Kara. E capì, dalla sua espressione, che aveva sentito tutto.

Adesso la scelta era solo sua.

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Capitolo 16
*** Back home. ***


Passò una settimana e Kara non era ancora tornata a casa, con Lena che si sentiva sola, nonostante Alex e Maggie andassero a trovarla, soprattutto di sera, quando finivano di lavorare.

E quel giorno Maggie, che aveva il giorno libero, rimase a tenere compagnia alla mora "Ti andrebbe di uscire a fare un giro?"

"Volentieri... Tanto fino alle tre non ho nulla da fare."

"Cosa devo fare, alle tre?"

"Videoconferenza coi soci della L-Corp per parlare del bilancio aziendale."

"Oddio... Solo a parlare di cifre mi viene il mal di testa!"

Lena sorrise appena e prese in braccio Leander, lasciando l'appartamento con Maggie e lo chiuse.

Salirono sul SUV della Latina, che partì verso il centro città e si fermò fuori da un locale "Come mai ci fermiamo qui?"

"Beh, io vorrei fare colazione e... Ti consiglio di fare lo stesso. So che non stai quasi mangiando."

"Non è vero..."

"Non sono cieca e tu non sai mentire!"

Lena sospirò e scese dall'auto per prendere Leander, che stava nel seggiolino sul sedile posteriore col ciuccio in bocca.

Insieme entrarono nel locale e si sedettero ad uno dei tavolini liberi "Buongiorno! Cosa vi porto?"

"Per me un mocaccino con due croissant." Disse Maggie.

"Ok... A lei, signorina?"

"Un succo alla pesca ed una croissant." Rispose Lena.

Il cameriere se ne andò e Maggie fissò Lena, soprattutto i suoi occhi vuoti e tristi e le sue movenze, quasi da automa "Potevi prendere qualcosa in più..."

"No... Va bene così."

Vennero servite pochi minuti dopo e mangiarono in totale silenzio, finché il lieve pianto di Leander non attirò l'attenzione di Lena. Anche lui aveva fame.

La ragazza aprì la camicetta per poterlo allattare e Maggie le mise sulle spalle la sua giacca, fulminando due tipi con lo sguardo "È meglio se guardate altrove o vi sbatto dentro per molestie sessuali."

I due seguirono il consiglio della mora, che tornò poi al suo posto, perdendosi a guardare Lena. Anche lei avrebbe voluto avere dei figli, con Alex. Chissà se lei li voleva.

Pochi minuti e Lena si ricompose, ringraziando Maggie per la giacca, poi la mora andò a pagare e poi se ne andò.

Invece di salire in macchina s'incamminarono per le vie del centro, fermandosi innanzi ad un certo negozio "Davvero?"

"Certo!" Ammise la Latina "Voglio proporre ad Alex!"

Lena sorrise. Alex e Maggie erano davvero fortunate, ad amarsi così tanto.

Entrarono e la Latina andò a colpo sicuro. Era già venuta a vedere l'anello e Lena l'aiutò a contrattare il prezzo, a detta sua un pochino esagerato.

Era da poco passato mezzogiorno quando Maggie la riaccompagnò a casa e la mora entrò nel palazzo dopo aver preso Leander, che si era addormentato. Prese l'ascensore e raggiunse il piano desiderato.

Si preoccupò quando sentì dei rumori provenire dall'appartamento e, titubante, posò la mano sulla maniglia ed aprì piano la porta.

Entrò col cuore in gola, col piccolo stretto a sé, stendendolo sul divano. I rumori provenivano dalla cucina e si fece coraggio, andando a guardare.

Si bloccò sul ciglio della porta con gli occhi lucidi "Kara... Sei davvero tu..."

La bionda si voltò a fissarla "Si, sono davvero io. Abito qui, fino a prova contraria..." Rispose, continuando a mettere lo sciroppo al caramello sul gelato crema e cioccolato.

Lena mosse piccoli passi verso Kara, buttandole poi le braccia al collo "Sei qui... Sei tornata..."

Anche Kara l'abbracciò. Si era allontanata da lei, ma cavolo, quanto le era mancato l'averla tra le sue braccia, l'inspirare il suo dolce profumo e bearsi di tutto ciò che Lena rapprentava, per lei.

"Si. E non me ne andrò più, promesso!"

"Quel ragazzo era..."

"Lo so." La interruppe Kara "Ho... Sentito tutto, quando sei venuta a Midvale, mentre parlavi con mia madre."

Lena sorrise "Ok... Il tuo nuovo costume è al DEO. Ieri l'ho consegnato ad Alex... Così non correrai più pericoli eccessivi."

"Grazie. Non vedo l'ora di provarlo!"

"Andranno fatti dei test..."

"L'hai fatto tu... Mi fido!" Sorrise la bionda.

Anche Lena sorrise "I test vanno fatti comunque... Come ogni progetto che si rispetti! Se ci fosse qualcosa da sistemare, si fa."

"Allora dopo possiamo andare al DEO..."

"Alle tre ho la videoconferenza coi dici della L-Corp per il bilancio aziendale... Ma quando finisce possiamo andare."

"Ok!" Disse Kara, esibendo il suo bellissimo sorriso, che sciolse il cuore di Lena, felice più che mai di riavere a casa il suo raggio di sole.

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Capitolo 17
*** L'invito. ***


La videoconferenza di Lena durò un paio d'ore e Kara rischiò una forte emicrania, a sentir parlare di numeri e cifre.

"Ecco, ho finito... Possiamo andare al DEO."

"Mentre parlavi, ho scritto a Maggie, se può passare a controllare i bambini. Dormono tutti e tre, non mi va di svegliarli..."

"Giusto... E poi sembra essersi alzato un po' il vento."

Kara si trovò d'accordo. Era andata a bagnare i fiori sul balcone e, in effetti, faceva abbastanza fresco.

"Probabilmente pioverà! Lo diceva anche Brainy ieri sera... Sai, nominando calcoli e statistiche come suo solito."

Lena sorrise appena, poi suonò il campanello ed aprì la porta "Ciao!" Le salutò Maggie "Tutto bene?"

"Bene!" Sorrise Kara "Andremo a testare il mio nuovo costume!"

"Grandioso... Su, andate. E copritevi, fa freddo e piove."

Le due annuirono, anche se Lena sarebbe stata la sola, a coprirsi, visto che Kara non si raffreddava mai.

La bionda mise il suo costume di Supergirl ed avvolse Lena nel suo impermeabile "Ho già addosso il mio..."

"Ti porterò al DEO in volo, ma non voglio che ti bagni o che ti prendi un malanno..." Disse la bionda "M-Mi preoccupo per te..."

Lena le sorrise dolcemente, avvicinandosi a Kara e dandole un bacio sulla mandibola, facendola arrossire "Andate, prima che vi venga l'idea di fare altro!" Se ne uscì Maggie, con malizia.

"C-Che ti salta in mente??" Chiese imbarazzata Kara, mentre Lena aveva l'espressione di chi ci stava pensando. E Maggie se ne accorse.

"Si si, come vuoi... Non sbagliare strada, Supergirl!" Scherzò la Latina.

Kara aprì il balcone, prese in braccio Lena e spiccò un balzo, sparendo nel cielo serale. Maggie sorrise. Prima o poi quelle due teste dure sarebbero finite a letto insieme, ne era certa.

Arrivarono al DEO in pochissimi minuti e vennero accolte da J'onn "Supergirl! Lena! Come mai qui?"

"Siamo venute a testare il nuovo costume." Disse Kara, mentre Lena toglieva i due impermeabili, appena bagnati.

"Ehi!" Avanzò Alex "Siete qui per testare il costume?"

Entrambe annuirono e Kara venne accompagnata dalla sorella nella stanza in cui era custodito "È... Bellissimo..."

"Si. È una tuta integrale, col casco!"

Kara s'innamorò a prima vista, della tuta ed arrivò Lena "Guarda." Disse la mora "Toccando o sfiorando questo sensore, diventa un dispositivo... Poi devi solo poggiarlo sul petto ed entrerà in te."

Lena lo posò sul petto di Kara e il dispositivo le entrò nel corpo, quindi la tuta le si materializzò addosso. Fu tutto perfetto, finché non dovette mettere il casco.

Vedeva innanzi a sé diverse cose, come le percentuali di forza di chi aveva davanti, un mirino e altre cose. Ma sembrava che le mancasse l'aria "Non... Non respiro... Mi manca l'aria!"

In un attimo, sul casco, Kara vide le sue funzioni vitali e cadde a terra, mentre Lena ed Alex cercavano di aiutarla.

Le tolsero il casco e la bionda sgranò gli occhi azzurri, inspirando ed espirando profondamente "Va tutto bene... Va tutto bene..." Cercò di calmarla Lena "Respira... Piano."

"Non dovrai mettere per forza il casco..."

Kara pian piano si calmò "Lo metterò... Devo solo abituarmi."

Alex andò a prenderle un bicchiere d'acqua e la bionda rimase con Lena "A parte il casco... Cosa ne dici?"

"Dico che è bellissimo! E che non sei solo un genio, ma hai anche ottimi gusti in generale."

"Non per niente ho scelto di vivere con te!"

Kara arrossì molto, ma notò lo sguardo di Lena e scelse di stare al gioco "Questo mi lusinga, signorina Luthor! Sappia che anch'io adoro vivere con lei... È una cosa a cui non rinuncerò mai."

Lena si morse il labbro inferiore "Posso dire lo stesso, Supergirl."

"Se ti invitassi a cena... Accetteresti?"

"Mi stai ufficialmente invitando?"

"Assolutamente si." Rispose, con una punta di malizia.

"Allora accetto... Accetto."

Si avvicinarono e furono sul punto di baciarsi, ma tornò Alex e Lena finse di far vedere un qualcosa del casco a Kara.

Ma Alex la sapeva lunga e non cascò in quel trucchetto volto a sviare l'attenzione da ciò che erano sul punto di fare.

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Capitolo 18
*** Kiss. ***


Per permettere a Kara e Lena di uscire, Maggie si sarebbe fermata lì per fare da babysitter ai tre bimbi ed Alex la raggiunse.

"Sei pronta?" Chiese proprio Alex.

"Io si... Lena è in bagno a vestirsi."

"È la classica che ci mette molto?" Tentò Maggie.

Kara sorrise ed arrossì "Si... E poi il risultato vale l'attesa! Cioè, per me potrebbe uscire anche in calzoncini e maglietta..."

"Sono pronta!" Disse Lena.

Non solo Kara, ma anche le altre due ragazze rimasero a bocca aperta. Lena Luthor era uno schianto.

Kara s'avvicinò un poco, ammirando quel fisico perfetto coperto da un lungo abito rosso con un po' di spacco su entrambi i lati, una scollatura per niente volgare ed i bordi di pizzo, i capelli elegantemente raccolti che le ricadevano sulla schiena "S-Sei bellissima..."

Lena a mirò a sua volta Kara, che indossava jeans scuri, camicia bianca, gillet ed i suoi bracciali in pelle "Stai molto bene anche tu!"

"Grazie!" Sorrise la bionda "Dove vuoi andare?"

"Non so... Usciamo e vediamo! Non ho un posto preferito."

Kara le offrì galantemente il braccetto e la mora lo accettò, quindi uscirono dall'appartamento e dal palazzo, con indosso il rispettivo giubbotto, salendo sull'auto di Maggie.

La bionda s'offrì di guidare e partì, senza una meta finché, qualche minuto dopo, non decise di fermarsi "Qui fanno una pizza fantastica! Che ne dici di provare?" Chiese, sorridendole.

Lena si perse ad osservarla. Amava troppo quel sorriso.

"Va bene. Se dici che è buona, mi fido!"

Kara sorrise e parcheggiò, poi scese per aprire la portiera a Lena "Prego."

"Che gentile... Sei davvero galante!"

"Solo perché sei tu."

A braccetto, entrarono in pizzeria e si sedettero ad uno dei tavoli liberi "Buonasera! Volete ordinare?"

Il ragazzo prese i loro ordini e Lena guardò sconvolta Kara "Hai ordinato un mix letale." Disse, tra lo scioccato e il divertito.

"Perché?"

"Pizza con ananas, funghi e cetrioli..."

"Beh... Mi piace variare!"

"A questo punto sono curiosa... Quale sarà il tuo dolce?"

"I miei dolci!" Precisò, con una punta di orgoglio "Zuppa inglese e dolce al tartufo bianco."

Lena era scioccata. Voleva troppo sapere ove mettesse tutto quel cibo.

Vennero servite e, di tanto in tanto Lena guardava Kara mangiare e, soprattutto, la sua espressione estasiata.

Era adorabile. Di una dolcezza infinita. E volle troppo fare una cosa.

Si sporse appena e, con le dita, le prese le guanciotte. Kara la guardava, non capendo cosa volesse fare "Scusa, ma... Non ho resistito! Volevo troppo toccarti le guance."

"Ti piacciono le mie guance?"

"Quando hai la bocca piena si. Mi ricordi Behowulf... Il criceto che avevo da piccola. Anche lui era morbido e adorabile!"

"Ma che nome è Behowulf?"

"Non so, lo inventai al momento..."

Kara sorrise "Allora? Ti piace la pizza?"

"Molto! È davvero buona, come dicevi."

Finite le pizze, presero il dolce e Lena notò che Kara aveva mischiato i due che aveva ordinato "Così sono più buoni."

"Ho appena deciso che mi occuperò io, dell'alimentazione dei bambini!"

"Io su questo sarei andata forte..."

"Se vuoi, potrai fare praticare loro esercizio fisico! Tenerli in forma."

Kara schioccò le dita "Aggiudicato!" Disse, facendo cenno al cameriere per farsi portare il conto.

Pagò e poi se ne andarono. Salirono in auto e Kara guidò verso il loro appartamento. Raggiunto il palazzo e la casa, le due ragazze trovarono Alex e Maggie appisolate, così come i bambini "Chi è là??" Se ne uscì la rossa, arma in mano e Kara si parò davanti a Lena.

"Siamo noi... Siamo tornate. Tutto bene?"

"Si... Abbiamo dato loro da mangiare, li abbiamo lavati, cambiati e messi a nanna. Sono stati meravigliosi!"

"Fermatevi qui, stanotte." Disse Lena, chiudendo la porta ed Alex tornò a sedersi sul divano, sotto la coperta, accanto a Maggie.

Kara e Lena andarono in camera a prendere il rispettivo pigiama "È stata una bella serata, anche se siamo andate solo in pizzeria..."

"Mi avevi invitata a cena. E cena è stata!" Sorrise Lena "Con te è stato bello, anche se devo censurare i tuoi gusti alimentari!"

Kara sorrise "Ok ok, in tua presenza migliorerò!"

"Bene." Rispose soddisfatta Lena, avvicinandosi "È stata una serata perfetta. Aspetto con ansia il prossimo appuntamento!"

"Usciremo ogni volta che vorrai." Disse, posando le mani sui fianchi di Lena, che le carezzò invece le spalle.

E, ormai molto vicine, si scambiarono un bacio molto dolce. Un bacio che entrambe desideravano da tanto.

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Capitolo 19
*** Ti amo. ***


Il mattino seguente, Lena si svegliò e, toccando il lato sinistro, scoprì di essere sola, nel letto. Kara doveva essersi già alzata.

Mise la camicia da notte che teneva nel cassetto del comodino ed andò in soggiorno, notando che Alex e Maggie erano già andate via e trovando lì la bionda, addormentata sul divano-letto coi tre piccoli poggiati sul suo petto.

Lena sorrise innanzi a quella scena dolcissima e, preso il suo telefono, scattò una foto. I piccoli dovevano essersi svegliati e Kara, grazie al super udito, li aveva sentiti ed era andata a prendersi cura di loro.

La mora entrò in cucina per preparare la colazione e, qualche minuto dopo, Kara si stiracchiò "Che profumino..."

Lena sorrise, posando piatti e bicchieri in tavola "Buongiorno! Ho preparato la colazione."

"Buongiorno a te! E... Si, immaginavo avessi preparato la colazione! Si sente un profumino..."

"Pancakes, succo, croissant e caffè!" Disse la mora, avvicinandosi a Kara per prendere Leander e sistemarlo nella culla, col ciuccio in bocca.

Kara si mise subito seduta, tenendo stretti a sé Drake e Keira "Davvero hai cucinato tutto questo?" Chiese e la mora indicò il tavolo "Rao, ti amo Lena!"

"Mi ami solo perché ho preparato la colazione? Beh... Grazie."

La bionda stese i piccoli sul divano e raggiunse Lena "Io ti amo, Lena Luthor! Non solo perché prepari la colazione, ma perché sei bellissima, meravigliosa e... E tante altre cose! Ti amo da quando ti conosco. E ti amerò per sempre."

La mora non credette alle sue orecchie "Kara..."

"Però ho parlato troppo presto e a sproposito... Scusami."

Per tutta risposta Lena l'abbracciò "Non hai nulla di cui scusarti. Perché anch'io amo te, Kara... Supergirl. Ti amo tanto da quando ti ho vista, quel giorno, nel mio ufficio. Non smetterò mai, di amarti!"

Sul viso di Kara si dipinse il suo sorriso più bello ed abbracciò Lena, baciandola dolcemente, subito corrisposta.

Prima che potessero andare oltre, Kara si fermò  "Sarà meglio fare colazione... Alle otto dobbiamo portare i bambini a fare la loro prima vaccinazione... Altrimenti giuro su Rao che non usciamo più!"

Lena sorrise appena, leggermente divertita "Non che l'idea mi sarebbe dispiaciuta, ma... Hai ragione."

Kara le lasciò un bacio sull'angolo destro del collo, sorridendo contro quella pelle nivea che tanto amava "Ci rifaremo, lo prometto!"

Fecero colazione, mentre i piccoli dormivano, tanto Kara li aveva già lavati e cambiati quando si era svegliata, dando il biberon a tutti, ma non a Leander, visto che Lena lo allattava e la mora lo sapeva. Aveva richiesto di non dargli mai il biberon.

Alle sette e mezza uscirono di casa, chiusero tutto e presero l'ascensore per scendere di sotto, ove le aspettava Winn, che le avrebbe accompagnate.

"Buongiorno! Come stanno questi adorabili tesorini?"

"Molto bene." Sorrise Lena "Almeno, finché non saranno grandi e non vedranno Kara mangiare!"

La bionda, nonostante lo scherzo, la guardò, fingendosi offesa e Winn annuì col capo "Oh si, hai ragione!"

"Voi due! Quando vi siete alleati?" Chiese Kara.

"Contro tutto ciò che mangi, intendi? Beh, io sono sempre stato contro, solo che non l'ho mai detto perché ti sono amico!"

Salirono sull'auto del ragazzo, che guidò verso l'ospedale e Lena baciò Kara sulla guancia "Sei arrabbiata?"

"No no. So stare agli scherzi!" Rispose, facendole l'occhiolino.

Winn le guardava dallo specchietto retrovisore e sorrise. Sapeva di aver vinto la scommessa fatta con James e J'onn.

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Capitolo 20
*** Un gradito ritorno. ***


Mentre Kara e Lena attendevano il turno dei rispettivi piccoli per la vaccinazione, la bionda ricevette una chiamata da Alex.

"Hanno bisogno di Supergirl..." Sussurrò piano la giovane, sporgendosi verso Lena, poi fissò Winn "Resta con loro."

Il ragazzo annuì "Certo."

"Stai attenta..." Disse Lena, stampandole un bacio sulle labbra e Kara le sorrise, annuendo col capo e lasciando l'ospedale.

La bionda, in un vicolo ove non c'era nessuno, partì in volo a tutta velocità verso il DEO, atterrando sul balcone esterno.

"Eccomi. Cosa succede?" Chiese, entrando.

"Un gruppo di alieni ha preso in ostaggio dei clienti in una banca, mentre la rapinavano." Disse J'onn.

"La squadra è pronta." Avanzò Alex.

Il Marziano annuì e le due sorelle se ne andarono, una volando e l'altra su uno dei mezzi corazzati del DEO.

Kara atterrò innanzi alla banca, ove Maggie ed altri poliziotti erano felici di vederla "Preparatevi ad entrare!" Ordinò la Latina.

Supergirl entrò nella banca e, stupidamente, gli alieni le spararono addosso, inutilmente "Quella tizia aveva ragione... Lei sarebbe arrivata..."

La bionda fissò uno degli alieni e, dopo avergli tirato un pugnetto leggero, gli si avvicinò "Di chi parli?"

Il tizio indicò qualcuno che, legato ed imbavagliato, si dimenava e la bionda non credette ai suoi occhi ed andò a liberare la donna, strappando lo scotch e, con molta delicatezza, quello che aveva sulle labbra "Supergirl... Da quanto tempo..."

"Signora Grant! Come mai qui?"

"Affari da sbrigare... Usciamo di qui."

La sopraggiunta Alex e quelli del DEO arrestarono gli alieni, Maggie ed i poliziotti presero le deposizioni degli ostaggi.

Supergirl fece cenno alla sorella che sarebbe andata via con Cat Grant e la rossa annuì col capo, quindi Kara la prese in braccio e volò verso il suo appartamento "Ciao, bentornata!" Salutò Lena, notando poi Cat.

"Lena Luthor??" Chiese scioccata Cat "Keira, come mai è qui?"

"Lei conosce la tua identità?" Domandò invece Lena.

"Io so tutto, ragazza mia."

Kara andò rapidamente a cambiarsi e tornò poi dalle due "Si, lei sa chi sono." Rivolse a Lena, poi fissò Cat "E... Noi siamo insieme perché... È una lunga storia..."

"I piccoli dormono!" Avanzò Winn "Oh, Miss Grant... Che bello rivederla."

La donna salutò Winn, che poi se ne andò "Ho capito bene? Ha detto... I piccoli?" Chiese, massaggiandosi le tempie.

Le due annuirono e condussero la donna verso la camera dei bambini "Lui è Leander, figlio di Lena. Loro sono Drake e Keira e sono miei... Li ho adottati dopo averli trovati abbandonati."

"Una ha riconosciuto il figlio o figli dell'altra, viviamo insieme, visto che mia madre ha provato ad ucciderci e... Ci amiamo. Siamo una famiglia."

Cat le guardava, a turno "Voi due... Avete dei figli. State insieme, vi amate..."

"Precisamente." Risposero le giovani, assieme.

La donna perse i sensi, forse per la stanchezza, per lo shock o per chissà cosa. Ma, di certo, aveva ricevuto un sacco di informazioni nel giro di pochissimi minuti ed era dura metabolizzarle tutte.

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Capitolo 21
*** Half. ***


Kara aveva preso in braccio Cat, stendendola sul divano, quindi prese il primo giornale che le capitò tra le mani e lo sventolò per farle aria.

"Non pensavo che svenisse..."

"Beh, ha scoperto che abbiamo dei figli. Che ci amiamo e viviamo insieme... Un po' me l'aspettavo!"

Lena sorrise appena "Penso io, a dare il biberon a Drake e Keira e ad allattare Leander."

"Tranquilla, ce la faccio..." Sorrise la bionda, smettendo di sventolare il giornale per prendere il latte e farlo riscaldare nel pentolino. Lena, quando Kara era vicina ai fornelli, non la perdeva di vista.

Ma la bionda non fece danno e travasò il latte nei due biberon, prendendo prima in braccio il bimbo e Drake ne fu ben felice. Per la prima volta posò le manine sul biberon ed aveva gli occhietti aperti.

Lo sguardo di Kara cambiò e Lena, che si era seduta per allattare Leander, lo notò "Tutto bene?"

"Drake ha... Ha gli occhi aperti... Ha... Preso il biberon con le manine..."

Lena sorrise innanzi agli occhi lucidi, pieni di commozione di Kara e le si avvicinò, lasciando che Leander succhiasse dal suo seno destro "Sono azzurri... E guarda, anche Leander! Sono che li ha verdi..."

"Verdi e bellissimi, come i tuoi."

La mora sorrise al complimento "Anche quelli di Keira sono azzurri." Notò Lena e stavolta toccò a Kara, sorridere. Sembravano il loro mix perfetto.

Kara terminò di dare il biberon a Drake e gli fece fare il ruttino, dedicandosi poi a Keira, mentre Lena tornava a sedersi per allattare il figlio.

Cat si stava pian piano riprendendo e, quando si era ricordata ove fosse e ciò che le era stato detto, si mise seduta.

"Signora Grant, sta bene?"

"Si... Si. Ma... A quanto pare, non stavate scherzando..."

"Certo che no." Disse Lena, baciando il suo piccolo sulla fronte.

La donna le teneva d'occhio entrambe "Siete cambiate, siete diverse... Una Luthor e una Super... Ed io che credevo che il mondo avesse smesso di cambiare dopo l'ultimo, grande scandalo..."

Entrambe sorrisero appena "Io amo Lena, signora Grant." Ammise Kara "Qualche giorno fa mi hanno assalita i dubbi e sono andata via..."

"Dubbi?" Chiese Cat, mentre Lena chinò il capo, a ricordare i giorni in cui era rimasta sola, perché Kara aveva frainteso ed era andata via coi bambini.

"Avevo frainteso e, d'impulso, sono andata via coi bambini." Riprese la bionda "Ma... Mentre ero via, da mia madre, ho avuto molto tempo per pensare. E ho capito che sono incompleta, senza Lena e Leander, perché sono la mia famiglia... La mia casa è dove ci sono loro."

Cat fissò con orgoglio Kara e le si avvicinò, abbracciandola "Sei cambiata, Keira. Anzi, Kara. Sono fiera di te! E... Non serve, ma avete la mia benedizione!" Ammise, abbracciando anche Lena.

La donna raggiunse la porta "Se ne va di già? Non si ferma a pranzo?"

"No, Kara, devo tornare a casa. Ma... Inviatemi, al matrimonio!"

"Non mancheremo!" Sorrise Kara, che abbracciò la donna, prima che se ne andasse. E Cat andò via soddisfatta e fiera, come lo si è di un figlio.

Kara, chiusa la porta, notò che Lena aveva gli occhi lucidi ma, prima che potesse dire qualcosa, la mora le prese il viso tra le mani e la baciò.

La bionda sentì tanto amore, come non l'aveva ancora sentito, da Lena e lo lesse anche nei suoi occhi verdi "Non lasciarmi mai, Kara. Anche tu mi completi e... E, assieme a Leander, Drake e Keira, sei la mia famiglia!"

Stavolta fu Kara a baciarla "Certo che non ti lascio!" Sorrise, contro le sue labbra, cercando di non farsi prendere dall'ansia "Hai sentito quello che ho detto a Cat... Io voglio sposarti! Voglio tutta la mia vita, con te."

"Allora chiedimelo." Sussurrò, cingendole il collo con le braccia e la bionda le carezzò i fianchi.

"Lo farei, ma senza anello non vale..."

"Fai la prova generale." Disse seria Lena "Cosa mi diresti?"

Kara sorrise divertita "Ti direi... Che ti amo tanto. Che mi rendi felice come non avrei pensato di poter essere." Iniziò, guardandola con devozione ed amore, mettendosi in ginocchio, senza lasciarle le mani "Ma le promesse non contano, perché è ovvio che ti sarei sempre fedele e che farò di tutto, per renderti felice. E... Se devo prometterti qualcosa, ti prometto me stessa! Avrai sempre le chiavi del mio cuore. Quindi... Vuoi sposarmi, Lena Luthor?"

La mora le sorrise "Si... Si!" Rispose sicura "E... Per fortuna era una prova!"

"Sono stata convincente?" Sussurrò sensualmente.

"Dovevi! E dovrai esserlo quando me lo chiederai ufficialmente..."

"So bene, quanto sei esigente..."

Lena la baciò dolcemente, avvicinandosi poi al suo orecchio destro "Anche se non sarai convincente ti dirò di sì, ma... Ricorda che potresti avere una prima notte di nozze diversa da quella che immagini..."

Kara la guardò allontanarsi, con occhi sgranati. Non voleva andare in bianco la prima notte di nozze e fece una promessa a sé stessa.

Sarebbe stata più che convincente con la vera proposta. 

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Capitolo 22
*** Proposte. ***


Dopo una settimana, Kara era abbastanza tesa ed anche emozionata perché, approfittando della pausa pranzo, sarebbe andata con Maggie a scegliere l'anello per Lena.

Ovviamente la poliziotta voleva comprarlo per Alex.

"Hai già in mente l'anello che le prenderai?"

"No... Credo che saprò che è quello giusto quando lo vedrò!"

Maggie sorrise "Spero di avere questa folgorazione anch'io." Ammise, parcheggiando l'auto e, insieme, entrarono in gioielleria.

"Buongiorno!" Le salutò il proprietario "Posso esserci utile?"

"Vogliamo fare la proposta di matrimonio alla nostra rispettiva fidanzata."

"Bene... Gli anelli sono in questi due espositori. Quando trovate quello giusto, fatemi sapere."

Le due ragazze guardarono con attenzione gli espositori e Maggie, ad un certo punto, alzò la mano "Mi scusi!" Chiamò ed il gioielliere la raggiunse.

"Ha trovato l'anello?"

"Quello!" Indicò Maggie, puntando un solitario al cui centro vi era incastonato un diamante.

L'uomo fece cenno alla ragazza che stava alla cassa, che si avvicinò salutando le due ragazze "Impacchetta questo per la signorina."

"Certo! Mi segua."

"E lei? L'ha trovato?" Rivolse il gioielliere a Kara.

La bionda scosse il capo "No..."

"Ne ho altri... Mi dica, che tipo è la sua ragazza?"

Kara sorrise "Beh, Lena è meravigliosa. È una donna di classe, fine e con buon gusto, è affascinante, elegante, bellissima..."

"Ok. Allora guardi questi..." Disse il tipo, mostrando alla bionda un altro espositore di anelli.

La bionda li guardò attentamente, mentre Maggie tornava da lei "Allora?"

"Questo!" Indicò Kara, puntando un solitario in oro bianco, con incastonati uno smeraldo ed uno zaffiro. Maggie sgranò gli occhi al prezzo.

"Stupendo, ma... Costa come tre mesi del mio stipendio!"

"Ho risparmiato sempre molto... Me lo impacchetti!"

Il gioielliere lo affidò alla commessa e sistemò l'espositore. Quando entrambe ebbero l'anello, le due ragazze se ne andarono. Avrebbero consegnato gli anelli quella stessa sera.

Ma, per Maggie, il momento arrivò prima della cena, visto che la rossa l'aveva invitata a bere qualcosa con lei.

La Latina aveva scaricato Kara alla CatCo, poi era andata a prendere Alex "Ciao!" Salutò la rossa, dandole un bacio.

"Ehi..." Disse la mora, lievemente nervosa.

"Va tutto bene? Sei strana..."

"Sono... Nervosa..."

Alex corrugò la fronte "E perché mai?"

Maggie le mostrò il pacchetto, glielo diede e la rossa lo scartò, aprendo la scatolina "Maggie... Questo..."

"Sposami, Alex Danvers." Disse soltanto e la rossa sorrise, commossa, dicendo di sì tra un bacetto e l'altro, quindi la Latina le mise l'anello.

Invece Kara aspettò finché non fu a casa "Bentornata." Sorrise Lena, andandole incontro e dandole un bacio "Winn ha riportato Drake e Keira, mentre Jess ha portato Leander."

"E... Stanno già dormendo?" Chiese, notando che erano le sette e mezza.

"Si. Ho dato loro il biberon, li ho lavati e cambiati..."

Kara la baciò e poi la fissò intensamente "Lena..."

La mora intuì che la bionda doveva dirle qualcosa di importante, visto lo sguardo serio "Dimmi."

La bionda le diede il pacchetto, Lena lo scartò ed aprì la scatolina, guardando subito la sua amata con occhi increduli, pieni di commozione.

Kara prese l'anello e si mise in ginocchio "Lena, amore mio, adesso ho l'anello... Quindi posso dirti quanto ti amo. Posso prometterti che farò l'impossibile per renderti felice e non farò mai mancare nulla né a te né ai bambini, sperando ne avremo altri e... Ti prometto il mio cuore, la mia anima, ogni fibra del mio essere... Ti prometto me stessa. Quindi... Vuoi sposarmi?" Concluse.

"Si... Sempre e solo si!"

La bionda sorrise e si alzò, mettendole l'anello al dito, stringendola a sé, baciandola con tutto l'amore che aveva "Sono stata convincente?" Chiese, con un filo di malizia.

Lena rise divertita, ricordando ciò che le aveva detto una settimana prima "Molto! E... So che magari tu avrai fame, ma io voglio passare al dessert..."

Kara la prese per i fianchi, issandola tra le proprie braccia e la mora le cinse la vita con le gambe, baciandola con ardore, passando le dita tra le ciocche bionde del suo amore.

La bionda la portò in bagno, ove si spogliarono, pronte ad amarsi con passione per ufficializzare la loro unione.

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Capitolo 23
*** Ferita. ***


Il mattino seguente, alle otto, Kara e Lena erano già sveglie ed intente ad amarsi, strette nel loro abbraccio, rotolandosi tra le lenzuola, ancora umide del loro amore "Amore..."

"Non parlare." Sussurrò la mora, dandole molti bacetti a stampo sulle labbra "Amami... Amami."

Kara si stese sopra di lei "Va tutto bene?"

"Si... Sai, la scorsa settimana eri andata via e... E ieri mi hai chiesto di sposarti." Iniziò la mora, quasi commossa "Nessuno... Nessuno mi aveva mai voluta ed amata così."

La bionda le carezzò il viso "Lo meriti, Lena. Meriti tutto il bene e l'amore di questo mondo! Ed io ne ho molto, da donarti."

"Ti amo tantissimo, Kara Danvers."

"Anch'io, Lena. Fino alla fine dei miei giorni!"

Le due si sorrisero e ripresero a baciarsi ed accarezzarsi, finché il telefono di Kara non squillò è la bionda sbuffò.

"Rispondi... Potrebbe essere importante..."

La bionda schioccò un ultimo bacio a Lena, poi uscì dal letto per rispondere "Alex... Dimmi. Come? Arrivo subito!"

"È successo qualcosa?"

"Tua madre... È stata avvistata al porto."

Lena si mise subito seduta "Come?" Chiese, mentre Kara indossava il costume di Supergirl.

"Devo andare..."

La mora si alzò, nonostante fosse nuda ed abbracciò Kara "Stai attenta, mi raccomando." Disse, carezzandole i capelli biondi.

"Sempre!" Rispose, prima di spiccare un balzo dal balcone e, in pochissimi secondi, sparì dalla vista di Lena.

Arrivata al porto ancor prima della squadra del DEO capitanata da Alex, ma non vide nessuno, a parte Henshaw e Metallo.

"Eccoti... Oggi morirai, Supergirl!"

La ragazza diede battaglia ai due, riuscendo a metterli KO anche grazie all'arrivo di Alex e della squadra del DEO, oltre che a Maggie.

"Arrestateli!" Ordinò la rossa.

"Dov'è la madre di Lena?" Chiese Maggie.

"Non lo so. Ho visto solo loro due..." Rispose Kara, scansionando la zona con la vista a Raggi X "Trovata! È nella zona Est."

Kara partì in volo, Alex e Maggie, con quattro Agenti del DEO, corsero verso la direzione presa dalla bionda.

Lillian Luthor non fece nulla, per nascondersi e, quando la bionda atterrò, la donna le sorrise "Supergirl..."

"Lillian Luthor..." Ringhiò la bionda, cercando di calmarsi.

"Dove hai lasciato Lena e quel bastardo di mio nipote?"

Alla bionda apparve la classica ruga, mentre stringeva i pugni e la mascella "La mia ragazza e mio figlio stanno bene."

La donna rise di gusto "Una Super e una Luthor... O meglio, una mezza Luthor. Che schifo!"

Prima che Supergirl potesse parlare, qualcuno la trafisse, alle spalle, con un pugnale di Kryptonite, che fece sgranare gli occhi a Kara.

La bionda gemette di dolore, molto sofferente, ma riuscì a tirare un colpo all'alieno, che venne scaraventato a terra, mentre Lillian le si avvicinava "Tu..." Ringhiò la bionda.

Lillian sorrideva soddisfatta, inginocchiandosi accanto a lei, riprendendo il pugnale "Muori!" Gridò ma, prima che la lama penetrasse del tutto, Alex e Maggie le spararono, uccidendola.

"Kara!" Chiamò Alex, inginocchiandosi "Kara..."

La bionda tremava, in preda alle convulsioni, mentre i segni verdi della Kryptonite si manifestavano sul corpo della bionda "Perde sangue..." Notò Maggie e la rossa chiamò subito J'onn. Avrebbe fatto prima, ad arrivare, lui volando piuttosto che la squadra medica.

Ed il Marziano arrivò rapidamente "Al DEO è tutto pronto." Disse, prendendola in braccio e partendo in volo.

Alex ordinò al resto della squadra di tornare al DEO e mettere in cella di sicurezza Metallo e Henshaw, ma anche di portare nel loto obitorio il cadavere di Lillian.

"Devo avvisare Lena..."

"Vengo con te, così penso ai bambini." Offrì Maggie, abbracciando una Alex che cercava di trattenere le lacrime.

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Capitolo 24
*** La soluzione. ***


Arrivate a destinazione, Alex e Maggie presero l'ascensore per salire all'ultimo piano e, una volta lì, suonarono all'appartamento di Kara e Lena, ove costei aprì quasi subito "Kara!" Disse d'istinto la mora, notando invece le due amiche.

"No... Ehm... Possiamo entrare?"

Lena corrugò la fronte e capì che qualcosa non andava, visto che Alex non aveva mai chiesto di poter entrare, dal momento che aveva le chiavi.

"È successo qualcosa?"

Tutte e tre si accomodarono sul divano "Tua madre... È morta. Le abbiamo sparato noi, per proteggere Kara."

Lena chiuse un secondo gli occhi, per poi riaprirli e puntarli sulle due ragazze "Ok. E Kara? Come sta? Dov'è?"

Alex prese un respiro profondo "Questa è... La parte più difficile..."

"Oddio, no! Lei... Lei è..."

"No, ma è molto grave." Spiegò la rossa "Un alieno assoldato da tua madre l'ha pugnalata alle spalle con un coltello dalla lama di Kryptonite e poi Lillian l'ha lentamente trafitta, vicina al cuore..."

Lena sgranò gli occhi, pieni di lacrime "Devo vederla!"

"Andate, resto io voi bambini." Offrì Maggie ed Alex, prima di andarsene con Lena, baciò la compagna.

Nel mentre, al DEO, la squadra medica era impegnata per salvare Supergirl, con J'onn che controllava ogni minimo movimento, mentre Brainy e Winn cercavano di calcolare la quantità di raggi del Sole Giallo necessari per la totale ripresa della bionda.

"Sapete, vero, che è inutile calcolare? La macchina non si esaurisce." Disse il Marziano Verde.

"Non sappiamo... Che altro fare..."

"Io vado a scrivere a Nia!" Se ne uscì Brainy, allontanandosi.

"Tante volte vorrei picchiarlo!"

"Anche tu dovresti fare altro."

"Kara è mia amica e mi ha insegnato a non abbandonare mai gli amici in difficoltà, quindi resterò qui!"

J'onn gli sorrise appena, proprio nell'attimo in cui arrivarono Alex e Lena "Come sta?" Chiese subito la mora.

"È messa davvero male. Posso dirti solo questo!"

Lena era disperata e si mise le mani nei capelli, poi uscì uno dei medici "Brutte notizie." Disse l'uomo "La Kryptonite Verde ha infettato il suo sangue. Le serve una trasfusione urgente!"

"Una trasfusione? Ecco, prenda il mio sangue!" Offrì subito Lena ed Alex con lei, senza scordare Winn.

"No. Serve proprio un suo parente..."

Alex sospirò "Winn, chiamalo subito!"

"Volo!" Rispose il ragazzo, felice. Di lì a qualche minuto avrebbe rivisto il suo eroe, di cui era divenuto amico.

"È andato a chiamare..." Tentò Lena.

"Si. È andato a chiamare Superman!"

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Capitolo 25
*** Some thing's changing. ***


Servirono pochissimi minuti, a Superman, per atterrare sul balcone esterno del DEO, subito accolto da Winn "Ben arrivato!"

"Ciao." Sorrise appena l'eroe "Dov'è Kara?"

Winn gli fece strada ed il moro ragazzo, una volta giunti all'infermeria, vide Lena ed Alex. Entrò, a seguito di Winn "Ciao, Kal." Lo salutò la rossa, mentre Lena non distoglieva lo sguardo da Kara e le teneva la mano.

"Uscite ora." Disse il medico responsabile.

"Io non la lascio." Rispose Lena "È stata mia madre. Mi sento in colpa per questo e non voglio lasciarla sola!"

Kal la guardò "Vai tranquilla. Andrà tutto bene, d'accordo?"

Winn prese Lena per le spalle e la portò fuori ed Alex raccontò a Kal quanto accaduto "Lillian Luthor è stata uccisa da me e Maggie. Ora Kara e Lena potranno vivere tranquille coi bambini..."

Il medico finì di preparare Kal e la trasfusione iniziò "Come? Kara ha dei figli? Non lo sapevo..."

"Due gemellini, Drake e Keira. Li ha trovati abbandonati in un vicolo... Invece Lena ha un figlio naturale, Leander..."

Kal sorrise "Allora Jon avrà dei cuginetti."

Anche Alex sorrise "Sicuramente. E... Anche io e Maggie stiamo parlando di avere figli... Chissà."

"È bello avere una famiglia numerosa!"

Nel mentre, fuori dall'infermeria, Lena guardava il tutto con Winn "Vuoi... Andare a vedere il corpo di tua madre?"

"È qui?" Chiese stupita la mora.

Il ragazzo annuì e l'accompagnò di sotto "È una parente?" Domandò il coroner, che non ammetteva estranei, come da protocollo.

"Sono la figlia adottiva. Era mia madre, purtroppo." Sibilò, avvicinandosi e serrando la mascella, il suo sguardo freddo.

"Reclamerà il corpo per seppellirlo?"

"Si. Chiami questo numero, si occuperanno loro, di tutto... Voi dovete solo portarlo all'indirizzo scritto sotto."

L'uomo annuì "Bene. Provvedo subito."

Se ne andò e Winn s'avvicinò a Lena "Vuoi che ti lasci sola?"

"No. Tanto non devo dirle parole d'amore, né tanto meno devo piangere, per lei." Rispose, avvicinandosi al tavolo di metallo su cui era steso il corpo della donna, coperto da un lenzuolo, a parte il viso.

"Come vuoi." Disse Winn, facendo un paio di passi indietro.

Lena la fissò con durezza, come le era sempre stato insegnato, senza mostrare emozioni, indossando la maschera dei Luthor.

"Mi hai fatto così tanto male, negli anni, che alla fine mi ero addirittura abituata. Ma l'aver dato del bastardo a mio figlio e l'aver cercato di uccidere prima me, poi Leander e anche Kara... Spero brucerai all'inferno!"

Detto questo, se ne andò assieme a Winn, rimasto colpito dalle parole di Lena e dall'espressione dura, diversa da quella dolce e gentile abituato a vedere. Gli aveva messo un po' di paura.

Ritornarono fuori dall'infermeria, dalla quale Alex era uscita "Eccovi."

"Novità?" Chiese preoccupata Lena, ritornata dolce e gentile.

"Si." Sorrise la rossa, sollevata "La trasfusione sta mostrando i suoi effetti."

"Posso entrare e stare con lei?"

Alex annuì e la fece entrare, con la mora che si sedette subito accanto a Kara e le prese la mano sinistra tra le sue, baciandole le nocche.

Il gesto non passò inosservato a Kal, che sorrise.

Una El ed una Luthor che si amavano. Si amavano veramente. Il mondo stava cambiando e questo lo rendeva felice.

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Capitolo 26
*** Sentimenti. ***


La trasfusione era terminata e Kara era addormentata sul lettino dell'infermeria, con Lena che le teneva la mano.

Kal, finito di donare il sangue alla cugina, uscì dalla sala, tenendo il cotone premuto sulla vena del braccio destro.

"Grazie per essere venuto ad aiutarla."

Il ragazzo sorrise ad Alex "Di nulla. Non potevo lasciarla morire... Lei è l'ultimo componente della mia famiglia originale."

"È mia sorella... Perciò ti ringrazio di cuore."

Kal l'abbracciò "È mia cugina. È tua sorella. È l'amore di Lena e la madre di tre bambini... Kara è importante per tante persone. È il nostro tutto!"

Alex sorrise a sua volta "Sono d'accordo con te!"

"A presto, allora... Ci vedremo per le vacanze di Natale!"

"Tra un mese." Rispose Alex, quindi Kal se ne andò, lasciando il DEO dopo aver salutato anche Brainy, J'onn e Winn.

In infermeria, Lena si era appisolata a sua volta, senza mai lasciare la mano del suo amore e non si accorse della lieve stretta che Kara stava ricambiando alla sua mano.

Kara provò a muoversi "Stia ferma." Le disse il medico e la bionda, seppur controvoglia, si calmò.

Il medico lasciò la stanza ed entrò Alex "Ehi..."

"Ciao." Sussurrò Kara "Cos'è successo?"

"Sei stata ferita da Lillian... Io e Maggie le abbiamo sparato e l'abbiamo uccisa. Avevi bisogno di una trasfusione e Winn ha chiamato Kal... È andato via poco fa, dicendo che ci rivedremo a Natale!"

Kara sorrise "Lo chiamerò per ringraziarlo..." Disse, voltando poi la testa verso sinistra per guardare Lena "È sempre stata qui?"

"Si." Sorrise Alex "Non ti ha mai lasciata un secondo. Sono davvero felice, per te... Per voi. Non pensavo ti piacessero le ragazze, ma sono contenta di vedere che hai trovato una persona come Lena!"

"Lo sono anch'io." Ammise Kara, sfilando la mano per sfiorare la guancia destra della mora con una delicata carezza "L'amo così tanto..."

"Fidati, si vede."

"I bambini sono ancora con Maggie?"

"Si... Resteranno con lei, vai tranquilla. Non temere!"

Kara sorrise "Alex... Io voglio sposarla... Voglio una famiglia, con Lena. Voglio tutto, con lei!"

Alex le carezzò i biondi capelli "Devi solo dirglielo! Ma adesso riposa... O domani non vedrà te, ma il tuo fantasma!" Scherzò la rossa.

Kara sorrise divertita e salutò la sorella, poi prese la mano di Lena nella propria e si addormentò.

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Capitolo 27
*** The plan. ***


Il mattino seguente, quando Lena si svegliò, la prima cosa che vide furono gli occhi bellissimi di Kara ed il suo sorriso.

"Buongiorno." Disse la bionda.

Lena, prima che Kara potesse dire altro, si alzò e la baciò "Buongiorno a te! Accidenti... Non farmi più preoccupare in questo modo!"

Kara le sorrise, carezzandole il viso "Non posso promettertelo, purtroppo. Ma posso prometterti altro..."

"E sarebbe?"

"Una cena a lume di candela. Stasera. Che ne dici?"

Anche Lena sorrise, mordendosi il labbro inferiore, regalando un bacio molto dolce alla bionda "Dico che va benissimo! Non vedo l'ora."

Kara corrispose il bacio senza indugio, mettendosi seduta, stringendo a sé la sua amata "Sei piena di energie, stamattina!"

Le due di staccarono, imbarazzate, notando Alex "Si... Mi sento meglio." Rispose Kara, sorridendo alla sorella.

"Sai che non devi fare sforzi..."

"Certo... Ma ho una cena da organizzare." Disse, facendo l'occhiolino a Lena, che si ritrovò ad arrossire un poco.

"Io vado... Devo prepararmi per andare al lavoro." Avanzò la mora, carezzando il viso di Kara che, per tutta risposta, le prese il mento tra due dita e le regalò un bacio molto tenero.

Lena se ne andò poi, con Winn che si offrì di accompagnarla a casa e le due sorelle rimasero sole.

"Fai piano." Disse Alex, vedendo che Kara voleva alzarsi.

La bionda accettò l'aiuto della sorella "Grazie... Devo andare assolutamente in un posto. Mi accompagni?"

Alex, dapprima, corrugò la fronte, poi parve capire "Vuoi fare quello che penso?" Chiese, con un mezzo sorriso.

"Si. Voglio andare a prendere l'anello per Lena!"

Allora la rossa prese il telefono per chiamare Maggie ed avvisarla del loro obiettivo, poi se ne andò con Kara, costretta ad un viaggio in auto per arrivare a casa.

Una volta lì, Alex lasciò che Kara facesse una bella doccia e poi le fece scegliere ciò che voleva indossare.

"Sei pronta?"

"Si... Possiamo andare!" Sorrise Kara ed Alex si fermò "Cosa c'è?"

"Ti vedo raggiante... Cioè, lo sei sempre, ma ora più del solito! E questo mi fa piacere."

Kara abbracciò di scatto la sorella "È merito di Lena! La sola idea di chiederle di sposarmi... Mi innervosisce, mi eccita, mi... Fa sentire tante cose! Oh Rao, Alex, non credevo che avrei mai potuto sentirmi così."

La rossa sorrise "Si chiama amore! E, a quanto pare, hai trovato quello vero e di questo sono felice."

La bionda sorrise nuovamente, mentre uscivano di casa "Chiamo Kal... Devo ringraziarlo e metterlo al corrente di tutto!"

"Certo. Ma ora andiamo... O ci metterai una vita, per la cena!"

Kara finse di mettere il broncio, ma Alex aveva ragione. Per la cena, la più importante della sua vita, doveva essere tutto perfetto.

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Capitolo 28
*** Proposta. ***


Kara ed Alex andarono in gioielleria e la bionda, dopo un paio d'ore abbondanti passate a guardare gli espositori con gli anelli, trovò quello giusto. La bionda non smetteva di sorridere.

"Se continui a sorridere, le persone per strada potrebbero pensare che hai qualche rotella fuori posto..."

"Non riesco a smettere, Alex! Sono così felice... Un po' nervosa, ma felice!"

"Sei nervosa alle tre, voglio vedere stasera..."

"Così non mi sei molto d'aiuto!"

Alex se la rise "Dai andiamo a fare la spesa, poi torniamo a casa. Ci penserà poi Maggie, ad andare a prendere Lena!"

Entrarono nel supermercato e la bionda andò nel panico "Cosa posso cucinare? Non so cosa fare..."

"Direi che è facile! Cosa piace a Lena?"

Subito Kara sorrise e girò per i reparti con la sorella, spingendo il carrello, mettendo dentro gli ingredienti che servivano e non solo.

Pagarono e, fuori dal supermercato, Kara entrò nella vicina pasticceria. Non poteva mancare un bel dolce.

Kara salì in auto ed Alex guidò verso la casa della sorella, non parecchio distante, parcheggiò e poi, buste della spesa in mano, entrarono in ascensore ed arrivarono al piano desiderato.

Dentro, la bionda posò le tre buste e il contenitore col dolce sul tavolo ed andò ad abbracciare e baciare i tre bambini, con Leander che le sorrise.

"Mi... Ha sorriso!" Disse la bionda, commossa "Mi ha sorriso!"

"Tale madre tale figlio! Tutti innamorati di Kara." Sorrise Maggie.

Kara arrossì "È tutto apposto?"

"Si. Hanno mangiato, hanno fatto il bagnetto, li ho cambiati... Nei loro tre biberon c'è il latte per dopo."

"Sei la migliore!"

Maggie sorrise a Kara e poi se ne andò, baciando Alex, promettendo che sarebbe andata a prendere Lena alle sette precise.

Kara sistemò la spesa ed Alex cominciò ad armeggiare coi fornelli. Ci voleva tempo, per preparare il petto d'anatra all'arancia e l'insalata primavera col purè.

La bionda diede una mano ad Alex e, verso le sei e mezza, quando tutto fu quasi pronto, Kara andò a farsi una bella doccia ed a prepararsi, mentre la rossa diede il biberon ai piccoli, coccolandoli.

Grande era il suo desiderio di maternità, ne avrebbe parlato con Maggie.

Pochi minuti e Kara era pronta, essere Supergirl aveva i suoi vantaggi "Pronta?" Chiese Alex.

"Si! Che ne dici? Vado bene così?"

"Benone! E vedo che aumenta il nervosismo..."

Kara deglutì "Si... Sono tesissima! E questa scatolina sembra avere il peso di un macigno."

Alex sorrise "Ho messo i piccoli a letto e la cena è pronta. Tra poco arriva Lena... Stai tranquilla, andrà tutto bene!"

La bionda abbracciò la sorella, che se ne andò. Alle sette esatte arrivò Lena.

"Ciao!" Sorrise la mora, abbracciando e baciando la sua bionda preferita.

"Ciao a te."

Lena notò la rigidità di Kara "Tutto bene?"

Kara deglutì e si mise in ginocchio. Lena era senza parole, ma si stava commuovendo "Lena... Tu mi rendi felice, molto felice. Abbiamo tre bambini e... Si, mi piacerebbe averne altri, se vorrai, ma ora... Ora voglio chiederti questo. Lena Kieran Luthor, vuoi rendermi la persona più felice dell'universo accettando di sposarmi e dividere con me tutta la vita?"

La mora era commossa e si strinse forte a Kara, dandole un bacio a stampo "Si... Si. Si si si!" Sorrise e Kara le mise l'anello al dito, lo baciò la issò tra le proprie braccia per regalarle un bacio appassionato e poi cenarono, pronte a vivere la loro vita insieme.

Come coppia. Come una famiglia.

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Capitolo 29
*** La scelta giusta. ***


Il mattino seguente, fu Kara a svegliarsi per prima, attirata dal pianto di Drake e, arrivata nella cameretta con indosso slip e maglietta, lo prese in braccio, cullandolo "Cosa c'è, cucciolo?"

Il piccolo piangeva e Kara, baciandolo sulla fronte, lo sentì piuttosto caldo "Tutto bene?" Chiese Lena, entrando nella cameretta con un lenzuolo avvolto attorno al corpo.

"Credo abbia la febbre."

Anche Lena lo baciò sulla fronte, carezzandogli la nuca "Si... Prova a misurargliela. Io preparo la colazione."

La bionda annuì e la baciò, prima di scendere di sotto col piccolo, prese il termometro a forma di ciuccio, preso apposta per i tre bimbi e riuscì a metterglielo in bocca.

Si sedette sulla poltrona reclinabile e lo tenne poggiato al braccio sinistro, guardandolo con amore, sorridendogli e sussurandogli paroline dolci che, quando riprese il ciuccio cinque minuti dopo, le valse un sorriso felice.

Anche Lena, scesa poco prima, era rimasta rapita da quella scena tanto dolce, che le scaldò il cuore e la fece sorridere.

Scegliere Kara era stata la miglior decisione presa in tutta la sua vita, perché ancora una volta capì di volere tutto, con lei. Una famiglia, dei figli. Semplicemente una vita insieme.

"A quanto pare ha la febbre..." Disse Kara, riportandola sulla terra "Trentotto. Che sia colpa del vaccino?"

"Si... L'infermiera ha detto che poteva succedere."

Kara lo baciò ancora "Facciamo un bel bagnetto, ti cambio e poi avrai le mie coccole tutte per te."

Lena la guardò per un secondo "Allora niente ciambelle, per te!" Scherzò e la bionda le si avvicinò, baciandole il lato destro del collo.

"A lui oggi, a te stasera..." Sussurrò maliziosa e la mora si volò, rubandole un bacio molto dolce.

"Affare fatto!" Disse, portando un pezzo di ciambella alle labbra di Kara, che l'accettò ben volentieri "Per il lavoro non preoccuparti, avviso io Snapper."

"Va bene, grazie!" Rispose Kara, salendo le scale per andare a fare il bagnetto a Drake. Keira e Leander dormivano ancora.

Tornata di sotto qualche minuto dopo, Kara lasciò Drake a Lena, affinché gli desse la medicina ed il latte e tornò di sopra dagli altri due bimbi per lavarli e cambiarli, visto che si erano svegliati.

Sistemati anche Keira e Leander, Kara scese in soggiorno tenendoli in braccio e Lena, che aveva steso Drake sul divano, prese il suo piccolo per alattarlo e coccolarlo "Come sei bello oggi..."

Il bimbo poggiò la manina sul viso di Kara, che si era sporta per dargli un bacetto, come aveva fatto con Keira "Credo di piacergli, sai?"

Lena sorrise all'affermazione "Beh, è mio figlio. Come piaci a me, piaci anche a lui... Abbiamo un debole per gli El! O meglio, per te."

Anche Kara sorrise "Ed io ho un debole per una certa ragazza dai lunghi capelli mori e gli occhi più belli che abbia mai visto... Non esistono nemmeno nei sogni."

La mora arrossì e, dopo aver steso Leander accanto a Drake e Keira, ciascuno col rispettivo ciuccio in bocca, si sedette in braccio alla bionda, lasciandosi andare ad una lunga ed appassionata effusione.

Purtroppo, però, il dolce momento fu interrotto proprio da Lena, che doveva prepararsi per andare a lavoro. Maggie ed Alex sarebbero arrivate a prenderla di lì a mezz'ora.

Ma tanto sapeva che lei e Kara avrebbero recuperato di sera.

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Capitolo 30
*** I feel your love. ***


Kara passò tutta la giornata con Drake in braccio e giocherellando con lui, Keira e Leander sul grande tappeto del soggiorno, nell'angolo che era la zona giochi dei piccoli.

La bionda aveva dato loro da mangiare e li aveva lavati e cambiati, aveva giocato con loro ed ora stava stesa su quel tappeto coi tre bimbi addormentati poggiati al petto.

E si addormentò anche lei, a seguito loro.

Lena arrivò a casa alle otto e mezza, accompagnata da Alex e Maggie, che avevano preso pizze e birre lungo la strada.

"Amore, sono a casa!" Avanzò Lena.

Alex e Maggie sorrisero, poi la rossa passò la fidanzata, che poggiò le pizze in cucina. E la Danvers maggiore sorrise, quando trovò la sorella.

"Venite a vedere..."

Maggie e Lena la raggiunsero, con quest'ultima che guardò la scena con dolcezza e scattò una foto.

La rossa s'inginocchiò e svegliò Kara "Ma... Che ci fate qui?"

"Buonasera!" Disse ironica Alex "Sono le otto e mezza, abbiamo portato a casa Lena ed abbiamo preso la cena."

Kara si mise seduta, tenendo Drake stretto a sé "Cavolo, mi sono addormentata... Mi dispiace."

"Tranquilla." Sorrise Lena, baciandola non appena si alzò "Come sta Drake? Ha ancora la febbre?"

La bionda lo baciò sulla fronte "No... Ma credo che la medicina stia ancora facendo effetto."

Maggie prese Leander e lo passò a Lena, poi prese in braccio Keira "Questa signorina deve essere cambiata... Ci penso io."

"Brava, fai pratica per quando ne avremo di nostri."

La Latina guardò Alex e si sorrisero "Allora diventeremo zie!" Disse felice Kara, abbracciando la sorella.

"Per ora ne stiamo parlando, ma credo di sì!"

"Sono troppo felice!"

Alex sorrise per l'entusiasmo di Kara, che andò poi in cucina da Lena e le cinse la vita da dietro, baciandole il collo "Ehi..." Disse la mora.

"Com'è andata oggi al lavoro?"

"Tre meeting, una riunione coi soci per il bilancio..."

"Oddio, a sentir parlare di cifre mi viene il mal di testa!"

Lena sorrise e si voltò nell'abbraccio di Kara, cingendole il collo e rubandole un bacio molto appassionato "Non voglio farti stare male..."

Anche Kara sorrise, abbracciando la compagna e carezzandole la schiena "Ehm..." Attirò la loro attenzione Alex, entrando in cucina "Credo che il latte sia pronto e credo anche che Leander abbia fame!"

Le due amanti si allontanarono imbarazzate e Lena spense il fornello e versò il latte dal pentolino nei due biberon, poi prese suo figlio per alattarlo, mentre Kara ed Alex portavano le pizze e le bibite in tavola.

Maggie aveva, nel frattempo, fatto il bagnetto a Drake e Keira, cambiandoli e li stava cullando, tenendoli nei due seggiolini "Si mangia, finalmente!"

Anche Lena, finito di sfamare il figlioletto, gli diede il ciuccio e lo mise seduto nel seggiolino e Kara diede il biberon ai gemellini e fece fare loro il ruttino. Solo dopo si mise a tavola.

La cena in famiglia fu tranquilla e passò, tra risate e chiacchiere di vario genere, con Alex che si assicurò la compagnia di Kara, nel fine settimana, per andare a scegliere l'abito nuziale, visto che lei e Maggie si sarebbero sposate il mese prossimo. Ovviamente la Latina sarebbe stata accompagnata da Lena.

Le due fidanzate se ne andarono verso le undici, dopo aver aiutato a pulire e dopo aver dato ai tre nipotini il bacio della buonanotte.

Coi tre bimbi a letto, Kara e Lena, dopo aver fatto separatamente la doccia, si trovarono in soggiorno, sedute sul divano letto a guardare un film, con la mora tra le gambe della bionda, la schiena premuta contro il petto di Kara.

"Che bello stare qui, tra le tue braccia..."

"Già... A me piace tenerti stretta a me. Sentire il tuo profumo, poter baciare il tuo collo, accarezzarti..."

Lena voltò appena la testa verso destra per incontrare gli occhi pieni d'amore di Kara e si scambiarono un bacio pieno di dolcezza.

Kara la fece accomodare sulle sue gambe, si baciarono un po' e poi la bionda la stese piano sotto si sè, mentre si spogliavano.

Fecero l'amore mentre il loro film preferito, giunto a metà, continuava, ormai dimenticato dalle due amanti.

Ad un certo punto, Lena si mise in ginocchio all'altezza del bacino della compagna e mandò la testa all'indietro, gemendo di piacere e Kara si sedette, baciandole il seno, il collo e quelle labbra che tanto amava.

"Kara..." Sussurrò Lena, premendo la nuca della bionda contro di se "Ti voglio... Ti voglio con tutta me stessa!"

La bionda aveva nascosto un giocattolo erotico sotto i cuscini nel corso del pomeriggio, così lo indossò e poi prese la compagna, muovendosi in lei e stendendola poi sotto di sé per amarla nuovamente.

E Lena le graffiò la schiena nel culmine del piacere, catturando poi le sue labbra in un bacio famelico ed appassionato.

"Sei ancora più bella, quando godi..."

"È tutto merito tuo..." Sorrise la mora, baciandola "E del tuo amore."

Kara la guardava con devozione, carezzandole il viso ed i capelli "Quanto ti amo... Forse dirtelo e dimostrartelo non lo quantificherà mai esattamente..."

"Non temere... Io sento quanto mi ami fin dentro le ossa. È come una vibrazione, una scarica che mi attraversa quando mi baci, mi tocchi e facciamo l'amore... Mi ami così tanto che è impossibile non sentirlo."

La bionda le sorrise "Anch'io sento quello che tu provi per me ed è stupendo!" Ammise, felice "Non vedo l'ora di sposarti!"

"Dopo il matrimonio di Alex e Maggie..."

"Toccherà a noi. Poco ma sicuro!" Disse Kara, riprendendo ad amare Lena e concedersi a lei.

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Capitolo 31
*** Idee chiare e dubbi. ***


Il fine settimana arrivó ed Alex giunse a casa di Kara e Lena per andare con la sorella a cercare l'abito da sposa adatto.

"Maggie?" Chiese la bionda.

"Arriverà dopo, stava finendo di prepararsi... Ma, intanto, io e lei non dobbiamo andare in giro insieme."

Kara sorrise, poi il campanello suonó e fu Alex ad aprire "Ciao!" Rivolse la ragazza a Winn, arrivato per fare il babysitter.

"Ciao!" Rispose il ragazzo "Dove sono i tre angioletti?"

"Sono nella loro cameretta." Avanzó Lena "Sono stati lavati, cambiati e hanno appena mangiato."

"Bene... Devo sapere altro?"

"Nulla. Drake non ha più la febbre e stanno tutti bene!"

Kara se ne andó con Alex dopo aver baciato Lena e salutato Winn, ma anche la mora lasció presto la casa, con l'arrivo di Maggie.

Le due sorelle salirono sull'autobus per andare in centro e scesero alla terza fermata "Allora? Hai già in mente un posto in particolare?"

"Si... Veramente si!" Sorrise Alex "Hai presente il negozio poco distante dalla pizzeria sulla Decima?"

"Certo. Sai che quella pizzeria è una delle mie preferite!"

Nuovamente Alex sorrise "Già... Sai, passandoci davanti qualche giorno fa, ho visto degli abiti molto belli e voglio dare un'occhiata."

"Bene! Andiamo." Se ne uscì con entusiasmo Kara, prendendo la sorella a braccetto, raggiungendo il negozio in questione.

Le due ragazze diedero uno sguardo agli abiti, poi una commessa s'avvicinó loro con un bellissimo sorriso "Salve! Posso aiutarvi?"

"Si... Il mese prossimo mi sposo e vorrei vedere degli abiti..."

"Ma certo! Seguitemi."

Altrove, Maggie e Lena stavano facendo colazione, visto che la Latina sembrava essere in crisi.

"Che problena hai?"

Maggie fissó Lena "Io... Non voglio l'abito bianco! Voglio lo smoking... Non credo che starei bene, col classico abito!"

"Allora vedremo dei negozi di abiti maschili."

La Latina sorrise "Grazie... Pensavo mi avessi convinta a mettere l'abito bianco ad ogni costo."

"Non lo farei mai..."

"E dimmi... Quando ti sposerai con Kara?"

"Deciderà lei, ma starà bene con entrambi i tipi di abito!"

"E per i vestiti delle damigelle?"

"Parlerò con Kara e le altre, ma sono propensa a farli fare su misura da una sartoria di cui mi fido!"

"Ehm... Li faranno... A buon prezzo?"

"Certo! Ho chiesto lo sconto, altrimenti non andrò più da loro a farmi confezionare gli abiti..."

"Grazie... Ne sai una più del diavolo!"

Lena sorrise e fece tintinnare la sua tazzina di caffè con quella del cappuccino di Maggie.

Pagarono e poi, anche loro, iniziarono il loro giro per negozi.

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Capitolo 32
*** Abiti, segreti e risate. ***


Kara ed Alex, dopo aver provato diversi abiti, sembravano aver quasi perduto le speranze "Vado a prendere l'ultimo." Disse il commesso.

Alex sospiró, sconsolata e Kara cercò di farle coraggio "Dai, ce n'è ancora uno... Non perdere la speranza!"

Quando il commesso ritornó, la rossa sgranó gli occhi "È questo..." Sussurró, ammirando l'abito di seta, con una scollatura non troppo volgare, stretto in vita e con un bel velo.

E, dopo averlo finalmente indossato, Kara sorrise" Stai benissimo, Alex! Ti dona davvero..."

"Sono d'accordo con lei, signorina." Applaudì il tipo, molto entusiasta "Sarà una sposa incantevole!"

Kara scattó una foto "Ehi, a chi la mandi??" Chiese la rossa.

"A mamma e papà. E a Lena!"

"No no no! Lena è con Maggie... Se gliela mostra??"

La bionda sorrise "Tranquilla! Lena la terrà per sé."

"Speriamo, altrimenti me la pagherai." Minacció Alex, facendole l'occhiolino, ma Kara sapeva che la sorella era vendicativa.

Altrove, Lena sorrise quando aprì la foto che Kara le aveva mandato e rispose al messaggio, mandando alla compagna alcune foto di Maggie.

"Ahi! Dico io, sia delicato." Lamentó la poliziotta "Sembro un puntaspilli!"

"Mi scusi, signorina."

"Hai preso tutte le misure?" Chiese Lena.

L'uomo le sorrise "Si, ho fatto! E credo di avere il vestito adatto. Con permesso!" Disse, congedandosi dalle due per andare nel retro bottega.

"Prima era Kara, vero?"

"Si... Ma non ti dirò o mostrerò altro."

La Latina sospiró "Prova un po' di pietà... Mi hanno punta con quei dannati spilli ovunque! Per favore..."

"No. Non mi convincerai!"

Maggie sbuffó, poi ritornó il commesso "Ecco! Provi questo smoking."

La mora mise allora la camicia e la sua espressione cambiò quando mise i pantaloni "Sento che questo è quello giusto... Mi sento a mio agio!"

"Molto bene! Questo è importante." Sorrise il commesso.

Lena le scattó una foto "Non mandarla ad Alex!"

"Tranquilla, la mando a Kara. Di lei ci si può fidare ciecamente!"

Maggie annuì e, dove si trovava con Alex, Kara non riusciva a smettere di ridere. Le foto della Latina che sembrava imprecare, o altro, contro gli spilli divertivano molto sia lei che la rossa.

"Ti ha mandato una sua foto?"

"Si. Ma la terrò per me!"

"Bene... Mi sembra giusto." Rispose la rossa, cercando di riprendersi da tutte quelle risate.

Ma entrambe le future spose cercavano di immaginare il rispettivo abito, sapendo però che sarebbero state stupende.

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Capitolo 33
*** Scared. ***


Tornate a casa, Alex e Kara trovarono già Lena e Maggie ad aspettarle, con le due coppie che si abbracciarono.

"Kara e Lena terranno qui il mio abito!"

"Davvero? Anche il mio." Disse Alex.

"E... Fidatevi, non riuscirete a vederli." Avanzò Lena "Terró tutto in cassaforte!" Ammise, sconsolando le due ragazze.

"Allora mi consolo coi miei nipotini!"

La rossa andò nella loro cameretta, nella quale Winn li aveva stesi dopo averli lavati, cambiati ed aver dato loro il biberon.

Alex li bació tutti sulla fronte, per non svegliarli, ma fallì miseramente con Drake, il quale, senza piangere, tese le manine verso la rossa.

Lo prese in braccio e andò in soggiorno, per evitare che svegliasse Keira e Leander "Cucciolo... La zia ti ha svegliato?" Chiese Kara.

"Adesso la zia gli farà un po' di coccole e poi lo rimetterà a nanna."

"Credo vada cambiato!"

Suonó poi il telefono della bionda "Un'emergenza?"

"Si, è J'onn... Devo andare in centro. Un alieno sta portando scompiglio, vuole distruggere la fontana!"

Kara si cambiò d'abito e Lena la prese per il polso destro "Stai attenta, ti prego..." Disse la mora.

"Come sempre!" Sorrise la bionda, dandole un bacio a stampo, poi Maggie aprì la porta del balcone e Supergirl spiccó il volo.

Arrivata in piazza, Kara vide l'alieno in questione e James che provava ad affrontarlo, nei panni di Guardian, ma con scarsi risultati "Supergirl!"

La bionda raggiunse l'amico "Stai bene?"

"Insomma... Più o meno."

"Ci penso io. Tu porta al sicuro queste persone!" Indicó Kara e James obbedì, così la bionda eroina affrontó l'alieno.

Parecchi pugni e la vista calorifica lo misero KO, tra l'esultanza di qualche spettatore, che inneggiava alla ragazza "Portatelo via!" Ordinó il sopraggiunto J'onn ad alcuni Agenti del DEO.

"James ha qualche ferita... Io torno a casa!"

"Certo. Buona serata!"

Kara sorrise e salutó James, poi spiccó il volo e tornó a casa, ove Lena le corse subito incontro "Per fortuna stai bene..."

"Certamente..." Rispose Kara, abbracciandola forte.

"Andate a fare un bel bagno. Noi ordinamo la cena!" Disse Alex, che aveva riportato Drake addormentato in cameretta.

"Volentieri! Gli abiti per il matrimonio sono al sicuro?"

"Si." Sorrise Lena "E... Domani andremo a farci confezionare i nostri, da damigelle."

"Come vuoi, amore mio!"

Kara la prese in braccio e la portó in bagno, aprì l'acqua della vasca e mise giù Lena, dandole poi qualche bacio molto dolce.

"Ti amo. Ti amo tanto!"

"Ti amo tantissimo anch'io."

"Lo troverai strano, ma... Non smetteró mai, di avere paura, quando devi affrontare un nemico."

"È naturale. Ma ti prometto che farò sempre attenzione!"

Lena sorrise e la bació con passione "Il bagno è pronto..."

"Posso spogliarti?"

"E me lo chiedi?" Chiese, con un dolce sorriso, iniziando a spogliare Kara.

"Ti amo e ti rispetto, Lena. Te lo chiederei sempre."

"Ma non devi... Agisci e basta!"

"Allora..." Sussurró la bionda, prendendo in braccio la mora, premendola tra il suo corpo e il muro, baciandola con estrema passione, facendola gemere.

Lena si strinse forte alla bionda ma, per quanto cercasse di mostrarsi risoluta come suo solito, sapeva che non avrebbe mai smesso di avere paura, quando Kara avrebbe dovuto combattere.

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Capitolo 34
*** Progetti. ***


Il giorno dopo, Kara e Lena si svegliarono presto, strette nel loro caldo abbraccio, scambiandosi i consueti baci mattutini "Ieri hai detto che oggi saremmo andate a far confezionare i nostri abiti da damigelle..."

"Esatto." Sorrise Lena, baciando il collo e la mandibola dell'altra.

"Sai già dove andare?"

"Si... Da un amico che ha una boutique in centro!"

"Bene... Allora scrivo ad Alex per sapere il colore." Disse la bionda, sporgendosi verso il comodino per prendere il cellulare e scrivere così alla sorella "Fatto!"

Lena tornó a baciarla e Kara la strinse a sé, carezzandole i capelli, stendendola sotto di sé e ricambiando l'effusione.

Il suono del cellulare, che avvisava Kara dell'arrivo di un messaggio, interruppe per un secondo il loro dolce daffare "Ha risposto?"

"Si... Dicono rosso."

"Perfetto!" Sorrise Lena, tornando a baciare Kara, ma stavolta fu il piccolo Leander ad attirare la loro attenzione col suo pianto.

"Vai... Io faccio la doccia."

Lena le rubó un ultimo bacio prima di mettere una maglietta ed un paio di slip per andare dal suo bambino.

La mora andó a lavarlo e cambiarlo, riportandolo in cameretta per vestirlo, poi lo adagió nel suo lettino, col ciuccio in bocca.

Lena sapeva che il piccolo sarebbe stato tranquillo, così lei avrebbe potuto andare a fare la doccia con Kara.

Proprio la bionda gemette, quando sentì le mani del suo amore carezzarle il seno e scendere fino ai fianchi, per non parlare del suo respiro caldo sul collo "Lena... Così mi farai impazzire!"

"Chi ti dice che non sia quello il mio scopo?"

Kara si voltó e l'abbracció, baciandola "Beh, perché se diventassi pazza non potrei fare da damigella ad Alex e si vendicherebbe. Non potremo sposarci e... Non potrei allevare come si deve i nostri figli e quelli che verranno!"

Lena la guardó "Vuoi altri figli?"

"Certo! Se... Se li vuoi anche tu, ovvio."

Per tutta risposta Lena la bació "Con te ne vorrò sempre!" Ammise e la bionda la fece sua, tenendola stretta forte a sé.

Finita la doccia, si vestirono e, mentre Lena scese per preparare la colazione, Kara andò nella cameretta a prendere Drake e Keira, per lavarli e cambiarli e, ovviamente, coccolarli.

Kara li riportó poi in cameretta per vestirli e ricevette la chiamata da Winn "Ciao, dimmi! Come? Ok ok, va bene... Grazie!"

La bionda portó i due piccoli di sotto e li mise seduti nel rispettivo seggiolino, poi andò a prendere Leander e fece lo stesso.

"Chi era, al telefono?"

"Winn." Rispose Kara "Dice che verrà a prenderci tra mezz'ora così, mentre noi proviamo gli abiti, lui ci guarda i bambini."

Lena sorrise "Fantastico!"

"Già. Ma dimmi... Cos'è questo profumino?"

"Croissant appena sfornate... Caffè e fette biscottate con marmellata e succo! Buon appetito."

Kara aveva gli occhi che brillavano e fecero colazione insieme, prima di pensare ai tre bimbi che, come sempre, mangiavano molto avidamente.

"Sai... Pensavo che potremmo dare loro le mousse alla frutta, l'omogenizzato... O sarà troppo presto?"

"Non saprei... Dopo sento la pediatra! Hanno quindici giorni... Secondo me si, ma non voglio rischiare."

"Ok." Sorrise Kara, dandole un dolce bacio, subito ricambiato.

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Capitolo 35
*** Preparativi 1. ***


Arrivate alla boutique assieme a Winn, Kara e Lena vennero accolte da Olivier, il proprietario "Miss Luthor! Quanto tempo... Come posso esserle utile?" Chiese la mora.

"Salve, Olivier. Io e la mia fidanzata vorremmo farci confezionare un abito da damigella ciascuna!"

"Benissimo! Colore?"

"Rosso." Rispose Lena, mentre l'uomo annotava tutto.

Il telefono di Kara suonó e la bionda si congedó per rispondere "Alex! Dimmi... Si si, quella in centro. Perfetto! Vi aspettiamo."

La ragazza rientró "Tutto bene?" Chiese Lena.

"Si... Era Alex. Lei e Maggie vengono per vedere gli abiti e poi anche a Nia, Sam, Lucy e Jess, serve un abito da damigella."

Lena sorrise "Ok, le aspettiamo."

Invece Winn s'avvicinó loro "Io porto i piccoli a fare un giretto in auto, torno più tardi." Disse il ragazzo.

Le due ragazze baciarono i tre bimbi, con Leander che poggió le manine sul viso di Kara, che gliele prese e bació, facendolo sorridere.

Winn poi se ne andò ed Olivier s'avvicinó loro "I vostri figli sono stupendi, signorine! Adottati?"

"Leander è mio naturale, Drake e Keira sono di Kara, li ha adottati. Li abbiamo poi riconosciuti come nostri."

Olivier sorrise loro, poi arrivarono le ragazze mancanti ed il proprietario le condusse tutte di sotto "Lauren, Maria, occupatevi di loro. Dovete prendere le loro misure per confezionare poi degli abiti da damigella rossi..."

"Tessuto?" Chiese una delle due donne.

Lena fissó Alex e Maggie "La scelta è vostra..."

"Seta e raso." Disse la Latina, trovando l'approvazione di Alex.

"Sentito? Al lavoro." Avanzó Olivier, lasciando la stanza.

Nia e Jess, a cui Lena aveva concesso mezza giornata di riposo, furono le prime a farsi prendere le misure.

Le due sarte erano molto capaci, anche se, purtroppo, qualche volta gli spilli facevano capolino prima sulla pelle delle due ragazze piuttosto che sul tessuto. Specialmente quando toccò a Lucy e poi a Kara.

"Mi scusi, signorina." Si scusó una delle due donne.

"Si figuri..." Sorrise appena Kara, mentre Lena sembrava essere a suo agio. Si vedeva che era abituata.

"Ecco." Disse l'altra sarta "I vestiti saranno pronti tra una settimana."

Il gruppetto ringrazió le due donne e ritornarono all'ingresso principale, trovando Olivier "Prego, saldate pure qui il conto. Vi ho fatto lo sconto, visto che siete amiche della signorina Luthor!"

Tutte lo ringraziarono e ciascuna pagó il rispettivo conto, poi se ne andarono, trovando Winn fuori coi bambini ad aspettare Kara e Lena.

"Mancano quindici giorni e, tra una settimana avremo questi abiti... Non vedo l'ora di sposarti!" Disse Alex.

"A chi lo dici!" Sorrise Maggie, dandole un bacio.

Kara e Lena, coi loro bambini, salirono sull'auto di Winn, che si fermó ad un supermercato poco lontano "Devo fare la spesa... Spero non sia un problema!" Disse il ragazzo.

"Nessun problema. Dobbiamo farla anche noi!" Sorrise Lena.

Insieme entrarono nel supermercato, prendendo due carrelli, Kara mise Leander seduto in uno dei due e Drake nell'altro, tenendo in braccio Keira.

Guardando Lena, come sempre faceva, poteva dire che la sua vita era perfetta. Mancava solo il matrimonio.

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Capitolo 36
*** Preparativi 2. ***


Alex e Maggie si destreggiavano tra turni massacranti al lavoro ed i preparativi per le nozze che si sarebbero tenute di lì a quattordici giorni.

Lena si era gentilmente offerta di prestare, si poteva dire, Jess, che le avrebbe aiutate ad organizzare il tutto mentre loro erano prese dal lavoro.

La segretaria di Lena si riveló essere molto efficiente, riuscendo a gestire sia l'aiutare Alex e Maggie sia il suo reale lavoro.

"Sono esausta..." Disse Alex, mentre Maggie le carezzava le spalle.

"Dai... Tra poco arriveranno Kara e Lena coi bambini, così potrai coccolare i nipotini." Rispose la Latina e la rossa sorrise.

"Vado in doccia."

Maggie annuì e la lasció andare, mentre qualcuno suonava il campanello e la mora aprì "Siete in anti..."

"Buonasera."

"Signori Danvers... Che piacevole sorpresa!"

La Latina strinse la mano ai due coniugi "Maggie, chi...?" Chiese Alex, restando poi a bocca aperta "Mamma... Papà..."

"Alex..." Avanzó Jeremiah, abbracciando la figlia, come fece anche Eliza.

"Mamma! Papà!" Disse qualcun'altro.

"Kara!" Sorrise Eliza.

La bionda, che spingeva il passeggino doppio coi due gemellini, lo lasció un secondo per abbracciare i genitori.

"Tu devi essere Lena..." Disse Jeremiah.

"Si. Piacere di conoscerla, signor Danvers!" Sorrise la mora, tendendo la mano, subito stretta.

"Jeremiah va benissimo!"

"Così come a me va bene essere chiamata Eliza."

Lena annuì col capo poi, tutti dentro, Alex andò finalmente a fare la doccia, mentre i coniugi Danvers coccolavano i tre nipotini e Maggie preparó qualcosa per cena.

"Posso aiutarti?" Chiese Lena.

"I Luthor sanno cucinare?"

La mora sorrise, alla battuta "Certo che si!"

Anche la Latina sorrise "Volevo ringraziarti per averci prestato Jess. È un asso! Si può definire tranquillamente multitasking."

Lena annuì col capo "È brava, nel suo lavoro. Sapevo che sarebbe riuscita a destreggiarsi con tutto!"

"È riuscita a prenotare il ristorante lungo la spiaggia che voleva Alex e... Non si è fatta mettere i piedi in testa da quello s... Ehm... Gentile signore che è il proprietario! Un tipo irritabile... Una specie di bullo troppo cresciuto!"

La mora si lasció sfuggire una risata "Beh, essendo la mia segretaria deve avere spesso a che fare con persone più irritanti e prepotenti, quindi deve essere ben decisa, quando parla... Non importa con chi!"

"Ha detto che domani parlerà col prete per la chiesa."

"Perfetto!"

Diversi minuti dopo, collaborando perfettamente, le due prepararono pasta con prosciutto e formaggio, oltre che un delicato filetto con patate al forno.

Maggie andó a fare la doccia e fu Alex ad aiutare Lena a portare il tutto in tavola, ringraziandola per l'aiuto.

"Avete già gli abiti da damigella?"

"Si, li abbiamo fatti confezionare ieri!" Sorrise Kara.

Jeremiah posó delicatamente Drake sul divano e s'avvicinó alla figlia "Sai... Fin da piccola, ho sempre pensato che tu fossi un raggio di sole, in grado di illumunare ogni cosa e chiunque col tuo sorriso..."

Kara esibì al padre adottivo il più bello di cui disponeva "Grazie! È molto importante, per me..."

"Ma ora, che ti guardo, non vedo solo una bellissima giovane donna, ma soprattutto un sole... In tutto e per tutto! E..." Sorrise, facendo cenno col capo verso Lena "Hai trovato una bellissima ragazza, Kara!"

La bionda lo abbracció "La sposeró, papà."

Lui sorrise a sua volta "Non c'è gioia più bella, per un genitore, che vedere tutte le sue figlie sposate e felici!"

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Capitolo 37
*** Il primo matrimonio. ***


Finalmente il gran giorno arrivó e, mentre Eliza e Jeremiah si sarebbero occupati dei tre nipotini, Kara era a casa di Alex con costei e la parrucchiera, mentre Lena era con Maggie.

"Sono così tesa..."

"Non sei tu, quella che deve sposarsi!"

Kara invidiava la calma di Alex "Chissà quando toccherà a me..."

"Farò in modo di avere il defibrillatore a portata di mano, assieme ad una bombola d'ossigeno!" Scherzó la rossa.

La bionda finse di aver messo il broncio "Finito." Disse la parrucchiera, lasciando la casa, salutando le due ragazze e facendo gli auguri ad Alex.

"Stai benissimo... L'ossigeno servirà a Maggie!"

Alex sorrise, arrossendo un poco, poi abbracció Kara "Grazie."

"È la verità! Su, andiamo." Disse la bionda, chiudendo la casa di Alex e, fuori, le aspettavano Winn e James, rimasti a bocca aperta innanzi alla bellezza della rossa, che raramente sfoggiava la sua femminilità.

Invece Lena aveva a che fare con una Maggie tesa come una corda di violino "Sto sudando... Mi sento male..."

"È una tua impressione. Capisco l'essere nervosi, ma a tutto c'è un limite!" La rimproveró quasi la mora "Vuoi una camomilla?

"Non ho mai bevuto quella roba in vita mia! Sono una salutista, io."

Lena se la rise "Ok ok. Ma ora, signora salutista, o stai ferma o la cravatta l'annodi da sola."

Maggie si fermó e prese un respiro profondo, lasciando che Lena facesse quel dannato nodo "Grazie."

"Figurati. Dai, andiamo!" Disse la mora e la Latina chiuse la casa, poi raggiunsero Brainy e Daniella, la madre di Maggie.

Fu proprio la Latina la prima ad arrivare e, accompagnata dal padre Luis, percorse la navata.

L'uomo la bació sulle guance e, pochi minuti dopo, partì la marcia nuziale ed arrivó Alex, accompagnata da Jeremiah.

E J'onn la guardava con fierezza ed un filo di commozione, avendo sempre considerato Alex e Kara come le sue figlie.

Maggie era a bocca aperta, tanto Alex era bella e le sorrise, quando le fu accanto, sentendo l'ansia sciamare pian piano.

Il prete inizió la funzione, mentre Kara e Lena non riuscivano a staccarsi gli occhi di dosso, tanto erano belle, in rosso, mentre Nia da una parte e Jess dall'altra sembravano sul punto di commuoversi.

"Scambiatevi le promesse." Disse il prete, dopo una ventina di minuti.

Maggie prese Alex per mano "Non so cosa promettere, sono sincera... Ma so per certo che voglio passare tutta la vita con te! E che ti sarò sempre fedele. E... Che quando avremo dei figli, mi alzerò io di notte." Concluse, facendo sorridere qualcuno degli invitati.

"Anch'io ti prometto fedeltà. Ti prometto ogni cosa bella che la vita ci regalerà e... Ti prometto tanto amore. Perché io ti amo!"

"Anch'io ti amo!" Ribadì Maggie e fu dopo tali parole che Eliza, Daniella, Nia, e Jess liberarono le lacrime.

"Con il potere conferitomi, vi dichiaro moglie e moglie! Potete baciarvi." Sorrise il prete.

Le due non attesero altro e Maggie abbracció Alex, baciandola dolcemente, subito corrisposta.

"Coraggio, lancia il bouquet!" Avanzò una delle invitate.

Le donne si sistemarono, più o meno, ed Alex diede loro le spalle, anticipando il lancio del bouquet, che doveva avvenire durante il pranzo ma prima del taglio della torta.

La rossa lo lanció e... Cadde tra le braccia di Lena. Per il rammarico di qualche signora.

Invece la giarrettiera la prese un felicissimo Winn.

Mentre le due spose uscivano dalla chiesa, Lena si avvicinò a Kara "Ho preso il bouquet... A quanto pare, dovrò essere la prossima a sposarmi..." Avanzó, con fare allusivo.

Kara si morse il labbro inferiore e la si avvicinó "Non vedo l'ora."

Lena sorrise "Anch'io. E... Spero che dopo mi concederai un ballo."

"Con immenso piacere!"

"In attesa della sera... Quando saremo a casa..." Sussurró in tono seducente Lena, sfiorandole il petto.

"Assolutamente." Sorrise Kara "Ma ora... Ho un altro tipo di appetito, che vorrei soddisfare."

"Giusto." Rispose Lena e, a braccetto, uscirono dalla chiesa.

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Capitolo 38
*** Le prossime. ***


Per il pranzo, tutti si spostarono in auto verso il ristorante a Venice e fu il proprietario ad accogliere le neo spose ed i loro invitati.

"Benvenuti e tanti auguri alle spose! Prego."

L'uomo addocchió Jess e deglutì, tanto lo aveva intimorito, facendogli abbassare la cresta un paio di giorni prima, quando era andata lì per vedere il posto assieme a Maggie.

Quando i camerieri iniziarono a portare gli antipasti, Kara cedette, a malincuore, così da poter dare il biberon a Drake e Keira, aiutata da Eliza e li cambiarono, mentre Lena pensó a Leander.

Ritornate poi al tavolo, la bionda si rifece gli occhi e, con rapidità, mise nel piatto ogni tipo di insaccato e formaggio.

"Se mangi subito così tanto, non avrai più spazio per il menù." Disse Maggie, sempre divertita a vedere quanto Kara mangiasse.

La bionda la fissó "Cosa comprende?"

"Vedrai... Ma siamo sicure che ti piacerà molto!"

"Quello sicuro!" Ammise Kara e Lena sorrise, guardando di tanto in tanto, i tre piccoli addormentati nel rispettivo passeggino.

Quando venne servito il primo, Kara rimase a bocca aperta e gli occhi le brillavano letteralmente ed Alex se la rise "Se non fosse il nostro matrimonio mi dovresti cinquanta Dollari!"

Maggie sorrise a sua volta e la bació, mentre Kara addocchiava tutte le portate "Lasagne, crespelle... Sono in Paradiso!!"

Qualche invitato ed alcuni clienti, oltre agli amici, sorrisero a quell'affermazione e la ragazza si gustó tutto, prendendo il bis di tutto.

Kara si delizió anche con l'arrosto con patate al forno e l'anatra all'arancia ma, quando vennero serviti tiramisù e zuppa inglese come dolci, la bionda si sentì veramente in Paradiso.

Nel pomeriggio, la festa si spostó sul retro del ristorante, riservato a loro, ove vi era una piccola orchestra ed una pista da ballo allestita per l'occasione, con dei tavolini per permettere a chi non ballava di rimanere seduti comodi.

Maggie ed Alex, felicissime, inaugurarono le danze con un lento, poi ci fu il taglio della torta, per la gioia di Kara e poi si ritornó in pista.

Winn, dopo aver concesso due balli a Jess, si offrì di guardare i tre piccoli, affinché potessero andare in pista anche Kara e Lena, con la prima che tese la mano alla mora "Mi concedi l'onore di questo ballo?"

Lena sorrise e posó la propria mano su quella della bionda "Molto volentieri!" Rispose e Kara la condusse in pista.

Si abbracciarono ed iniziarono a muoversi a tempo del valzer, con Kara che fece eseguire a Lena un perfetto casquet, poi fu il turno del lento.

"Mi piace restare stretta a te..."

"Anche a me! E... Non vedo l'ora di ballare al nostro matrimonio."

"Anch'io! Però io voglio troppo vederti con l'abito bianco. Chissà quanto sarai bella... Già so che farò difficoltà a resisterti!"

Lena sorrise e si morse il labbro inferiore "Anche tu dovrai vestirti di bianco! O su Krypton solitamente si indossano altri tipi di abiti?"

"No... Uomini e donne hanno un abito bianco con lo stemma di famiglia sul petto. E... La persona che fa la proposta, regala questo alla compagna o compagno." Spiegó, aprendo la mano, rivelando così ciò che aveva preso dalla borsetta di Eliza "Kal e Lois sono su Argo e... Giusto ieri, lui è gentilmente tornato per portarmi questi."

Lena vide un anello bellissimo "Ma... È stupendo!"

"Si chiama Anello dell'Unione. Quando due persone si fidanzano, si indossano questi e tutti sanno che loro sono impegnati per la vita!"

"Impegnati per la vita... Mi piace!"

"Anche a me." Sorrise Kara, prendendo delicatamente la mano sinistra di Lena nella sua, infilandole l'anello all'anulare, baciandolo e Lena fece altrettanto "Ti amo!"

"Ti amo tanto anch'io!"

Si baciarono, sotto lo sguardo di Eliza e Jeremiah, i quali sapevano che loro sarebbero state le prossime a sposarsi, mentre Alex e Maggie non vedevano l'ora di essere le loro damigelle.

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Capitolo 39
*** Immaginare... ***


Finita la festa, Alex e Maggie tornarono a casa loro con Eliza, Jeremiah, Kara, Lena ed i tre piccoli, dopo essersi congedate da amici e invitati.

Purtroppo anche i genitori di Maggie dovettero andare, visto che avevano un aereo da prendere e l'indomani dovevano andare a lavorare.

A casa, le due ragazze si prepararono per partire per il loro viaggio di nozze alle Mauritius, mentre Jeremiah portava i quattro trolley in auto.

"Allora le accompagnate voi?" Chiese Lena.

"Si, tanto dobbiamo tornare a casa..." Sorrise Eliza.

Arrivarono Alex e Maggie, con la prima che abbracció la sorella "Mi raccomando... Non sposatevi prima del nostro ritorno!"

Entrambe sorrisero appena "No no, tranquilla!"

Maggie abbracció Lena e poi si prese Kara, lasciando la mora alla neo moglie "Tieni d'occhio mia sorella! Specie al ristorante... Prima che ti svuoti il conto." Ironizzó.

Lena se la rise divertita "Tranquilla."

"Scherzi a parte... Quando torneremo vorrei parlarti di Leander. O meglio, del modo in cui l'hai concepito..."

La mora la fissó "Va bene. Quando vuoi... Ora goditi la luna di miele e la prima notte di nozze!"

"Puoi scommetterci!"

"Ehi!" Avanzó Kara "La stai abbracciando da troppo... Ti sei appena sposata!" Se ne uscì la bionda ed Alex sorrise.

"Le ho solo detto una cosa... Gelosa!"

"Generalmente no, ma di Lena lo sono eccome!"

Alex la baciò sulla guancia destra, poi Kara e Lena presero i tre piccoli, che erano stesi sul divano e lasciarono l'appartamento, con Maggie che lo chiuse. Salirono sull'auto presa a noleggio dai Danvers all'aeroporto e se ne andarono, mentre le due ragazze ed i tre figlioletti vennero accompagnate a casa loro da Frank, l'autista di Lena.

Arrivate al palazzo nel quale era ubicato il loro appartamento, le due ragazze salirono in ascensore, Lena aprì ed entrarono.

Visto che Keira e Drake piangevano, Kara diede loro il biberon e fece fare loro il ruttino, mentre Lena allattava Leander.

Diversi minuti dopo, le due ragazze li lavarono e cambiarono, mettendoli a letto, dando loro un bacetto ciascuno.

Kara andò poi in bagno per fare la doccia e lì Lena la raggiunse, cingendole la vita "Prima, quando hai mostrato la tua gelosia... Eri così sexy..."

La bionda si voltó, mostrando il suo bellissimo sorriso "Io non sono gelosa, ma di te lo sono! Ti amo così tanto..."

"Ti amo anch'io, ma credo che dovrai scusarti con Alex..."

Kara si avvicinó molto "Lo farò più tardi... O magari domattina..." Sussurró sensualmente, soffiando sulle labbra di Lena, che sentì dei brividi lungo tutto il corpo.

La mora strinse forte a sé la compagna, che la spoglió e la prese in braccio, infilandosi sotto il caldo getto d'acqua.

La bionda aveva tolto l'abito da damigella in camera, quello di Lena era lì, sul pavimento del bagno.

Invece le due amanti si scambiavano baci appassionati sotto la doccia, pregustando non solo ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, ma soprattutto cercavano già di immaginare come avrebbe potuto essere il loro matrimonio.

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Capitolo 40
*** L'unico sogno. ***


Kara e Lena si svegliarono insieme, strette nel loro abbraccio, coccolandosi e scambiandosi dolci bacetti.

"Non vedo l'ora di sposarti..."

"Anch'io!" Sorrise Lena "E... Se iniziassimo a programmare il matrimonio?"

"Quando vorresti sposarti?"

Lena le sorrise dolcemente "Il mese prossimo sarà Natale... Quindi no, perché sarà il primo che potrò festeggiare, visto che ora ho una famiglia. Perciò... Che ne dici del prossimo anno, a San Valentino?"

Kara le regaló il suo sorriso più bello "Sarebbe stupendo! Si, mi piace."

"Perfetto!"

"Così potremo essere finalmente una vera famiglia, in tutto e per tutto!"

Lena le carezzó il viso e si perse, in quei stupendi occhi azzurri. Non aspettava altro, non voleva altro.

Lo sposare Kara voleva dire realizzare il suo unico sogno, perché l'avere accanto per tutta la vita la persona amata... Era indescrivibile.

Si sporse verso Kara e la baciò dolcemente "Ti amo."

"Ti amo anch'io! E... Quel giorno, si realizzerà il mio più grande sogno!"

Lena sorrise. Era incredibile come lei e Kara si leggessero quasi dentro, come provassero le stesse emozioni.

"Sarà anche il mio sogno!"

"Io voglio sposarti da quando ti conosco, perché mi ero subito innamorata, di te!" Riveló la ragazza "E... Avremo altri bambini!"

"Certo! Ma tu dovrai stare attenta. E sai cosa intendo..."

"Naturalmente." Sussurró Kara, baciandola "Sarò attentissima!"

"Bene! Altrimenti passerai tutte le notti in bianco!" Scherzó Lena, ma Kara balzó comunque seduta, scioccata.

"Co-Come?? No no, aspetta!" Disse, mentre Lena usciva dal letto per correre in bagno e la bionda la seguì.

Lena sorrise divertita, quando Kara la sollevó tra le sue braccia "Scherzavo!" Riveló la mora.

"Adesso me la paghi!" Scherzó a sua volta Kara, portandola sotto la doccia, pronta ad amarla, dopo un po' di solletico.

Finita la piacevole doccia, le due ragazze andarono ad occuparsi dei loro figlioletti, per sfamarli, lavarli e cambiarli, con la bionda che riservava loro tante coccole mattutine.

"Ti spiacerebbe portare con te anche Leander? Ho una riunione col personale della L-Corp e tre meeting..."

"Si, certo! Nessun problema."

Kara la bació, poi qualcuno suonó il campanello e Lena, aperta la porta, si trovó davanti Winn, venuto a prenderle, come sempre.

"Buongiorno!" Salutó il ragazzo e le due risposero "Oggi chi terrà questi tre angioletti?" Chiese, carezzandoli tutti e tre.

"Staranno con me tutti e tre!" Sorrise Kara.

"Chissà Snapper..."

"Se Snapper ti crea problemi, chiamami." Disse subito Lena e Kara annuì, poi il suo cellulare squilló ed i due capirono.

"Un'emergenza... Devo andare!"

"Tengo io, i bambini. Non preoccuparti!" Offrì Winn.

"Stai attenta." Disse Lena e Kara la bació, prima di strappare la camicetta, rivelare la S sul petto e spiccare il volo dal balcone.

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Capitolo 41
*** Bad news. ***


Kara, nei panni di Supergirl, si trovó davanti tre alieni, in città e seminavano il panico tra le persone.

"Ehi, voi!" Avanzó Supergirl "Smettetela subito."

Uno degli alieni si scaglió su di lei, mentre arrivava una squadra del DEO "Arrendetevi!" Disse la sopraggiunta Nia, nei panni di Dreamer. 

Supergirl li affrontó uno ad uno, ma un quarto, uscito dalla banca, molló a terra i due sacchi pieni di soldi e balzó verso la supereroina, pugnalandola.

Normalmente Kara non avrebbe sentito nulla, ma quell'arma aveva la lama di Kryptonite "Muori!"

Kara si sentì subito male, ma riuscì a scagliare l'alieno a terra, sistemato dal sopraggiunto J'onn.

Tutti e quattro vennero arrestati e portati via.

Nia s'inginocchió accanto a Kara "Supergirl! Supergirl, come ti senti?"

La bionda si mise seduta a fatica, nonostante Dreamer e Brainy, arrivato con la squadra del DEO, cercassero di farla rimanere distesa.

Ma Kara si sollevó per dare di stomaco "Sangue..." Sussurró il ragazzo.

"J'onn! J'onn, dobbiamo portarla immediatamente al DEO, potrebbe avere una lesione interna!"

"Ricordo che Alex mi aveva detto che non c'era più Kryptonite in giro... Come potevano avere un'arma del genere?" Chiese Nia.

"Indagheremo a fondo!"

J'onn prese Supergirl in braccio e partì in volo verso il DEO, mentre Brainy salì in auto "Io vado a dirlo a Lena."

"Ok." Annuì lui, ricevendo un bacio da Nia, che si allontanó.

La castana non era abituata a dare notizie brutte o tristi, ma sapeva che Lena era una persona forte.

Arrivata a casa loro, Nia suonó il citofono "Sono il babysitter, non voglio comprare nulla... Grazie!"

"Winn, sono io!"

"Nia? Come mai qui?"

"Aprimi." Disse ed il ragazzo obbedì e Nia prese l'ascensore, arrivando all'attico e trovó Winn con Drake in braccio.

Entrarono in casa e lui capì subito che qualcosa non andava "Kara è stata pugnalata da un alieno e l'arma aveva la lama di Kryptonite. È al DEO, con tutta probabilità dovrà essere operata... Devo dirlo a Lena!"

"Oddio... Lena è alla L-Corp, è uscita dieci minuti prima del tuo arrivo."

"Allora vado lì."

"Bene... Io chiamo Alex e poi vado al DEO coi bambini, così posso vedere come sta Kara. E poi Alex vorrà di sicuro restare aggiornata..."

"D'accordo. Ci vediamo al DEO!"

"Aspetta, aiutami coi bambini. Ti accompagno io, alla L-Corp..."

Nia accettó e prese il seggiolino nel quale Keira la fissava, col ciucciotto in bocca e mise in spalla la borsa con le loro cose, Winn prese i seggiolini con Drake e Leander ed infine lasciarono l'appartamento, chiuso dalla ragazza.

Il tragitto fu silenzioso e Nia scese poi innanzi alla L-Corp e salì in ascensore, arrivando all'ultimo piano "Desidera?" Chiese Jess, la segretaria di Lena, sorridendo alla castana.

"Dovrei parlare con Lena..."

"Miss Luthor è impegnata in un meeting." Rispose Jess e, per quanto Nia sentisse il vociare, la cosa non poteva aspettare.

Prese ed entró, con Jess che non riuscì ad impedirlo. Lena e gli uomini nella stanza fissarono la ragazza "Nia! Ma...?"

"Mi perdoni, Miss Luthor! Non sono riuscita a fermarla."

"Mi spiace e chiedo scusa per l'interruzione, ma..." S'interruppe, prendendo un respiro profondo e cercando le parole giuste "Riguarda Kara. È urgente."

Bastarono quelle quattro parole per avere tutta l'attenzione di Lena e, a giudicare dallo sguardo di Nia, non stava per ricevere buone notizie.

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Capitolo 42
*** She's strong. ***


Lena si congedò qualche minuto dal consiglio della L-Corp per uscire dalla sala riunioni con Nia.

Dallo sguardo della castana, Lena aveva capito che non era niente di buono "Cos'è successo?"

"Quattro alieni hanno portato scompiglio in città e Kara è intervenuta..." Disse piano "Ed uno di loro, che stava rapina di la banca, è uscito e l'ha pugnalata con un coltello dalla lama in Kryptonite..."

"Dio... È grave, vero?"

"Non so... J'onn l'ha portata subito al DEO e Winn è andato là dopo avermi accompagnata e ha con sé i bambini."

"Lasciami prendere borsetta e cellulare e..."

"Rimani, finisci la riunione. Ti terrò aggiornata io, ok?"

Lena riuscì a controllare le lacrime ed annuì "Allora rimani qui... Non ho ancora molto, poi andremo insieme."

Nia annuì e si sedette su una sedia nella hall. Dopo un'ora, Lena finì e, prima di andare, chiese a Jess di cancellare tutti i suoi impegni.

La castana aveva scritto a Winn, che era arrivato a prenderle "I bambini sono al DEO con Lucy, Sam, Mon-El ed Imra... Brainy sta tenendo aggiornate Alex e Maggie."

"Come sta? Hai novità?" Chiese preoccupata Lena.

"No... Mi hanno detto che, appena J'onn è atterrato al DEO, l'equipe medica era già pronta. E J'onn stesso è poi andato a prendere Eliza... Servivano un paio di mani e tanta competenza in più!"

Lena si prese la testa tra le mani ed iniziò a piangere "Dai... Vedrai che andrà tutto bene." Tentò Nia.

La mora era inconsolabile e, arrivati al DEO, i tre trovarono Sam "Come sta? Sai qualcosa?" Domandò subito Lena.

"Appena J'onn è arrivato con Eliza, lei è entrata subito in sala."

Videro poi uno dei medici di corsa "Ehi!" Lo chiamò Winn.

"Sono di fretta... Devo prendere la soluzione salina e il sangue lasciato l'ultima volta da Superman!" Rispose il medico.

"Dicci solo cos' ha."

"Non è messa molto bene, ma noi contiamo di salvarla!"

L'uomo se ne andò, così Sam e Nia preferirono accompagnare Lena dai bambini per evitare che pensasse troppo a ciò che stava accadendo.

Pur sapendo che non avrebbe smesso di pensarci.

"Ma che cavolo fai?? Non vedi che piangono?"

"Io non sono bravo, coi bambini..." Protestò Mon, che stava facendo ai piccoli un sacco di smorfie.

Lena prese in braccio Leander, baciandolo sulla fronte "Prendete Drake e Keira... C'è solo un modo, per non farli piangere..."

Nia prese Keira e Sam il piccolo Drake, li cullarono e Lena iniziò a canticchiare una ninna nanna "Ehi... È Kryptoniano! Lo sai parlare?" Chiese stupita Imra.

"Lex me lo insegnò quando ero piccola e lui cercava di uccidere Superman..." Ricordò la mora.

I tre piccoli avevano smesso di piangere e Drake sorrideva, agitandosi in braccio a Sam "Woah! Cosa c'è, piccolo?"

"A lui piace tanto e... E Kara gli fa sempre fare l'aeroplanino, quando finisce di cantare..." Rivelò, riprendendo a piangere.

Lucy le carezzò le spalle "Kara è forte! Dovresti saperlo."

E Lena lo sapeva, ma non poteva smettere di preoccuparsi per il suo amore.

Quando apparve Eliza sul ciglio della porta della sala ristoro quasi cinque ore dopo, la sua espressione preoccupò maggiormente Lena e non solo lei.

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Capitolo 43
*** Decisione. ***


Eliza, sul ciglio della porta, aveva un'espressione che non prometteva nulla di buono e questo preoccupò tutti.

Lena sistemò delicatamente Leander sul divano, lasciandolo alle cure di Winn "Come sta?" Chiese la mora.

"È salva, ma le prossime quarantotto ore saranno decisive." Rispose Eliza, prendendo un respiro profondo "Il fendente le ha perforato il polmone destro, ma ho sistemato la lesione. Il sangue di Superman è stato fondamentale e le lampade al sole giallo faranno il resto..."

Lena si sedette, liberando un respiro che non sapeva di trattenere "Un polmone perforato..."

"Guarirà." Disse Eliza, sedendosi accanto a lei "Ma avrà bisogno di molto riposo... Sarà difficile tenerla ferma, ma bisognerà provarci."

La mora sorrise lievemente "Farò di tutto, purché stia bene."

"Ne sono certa!" Rispose la donna, carezzandole le spalle "J'onn sta avvisando Alex e Maggie. Tu vuoi vederla?"

Lena si limitò ad annuire e seguì Eliza sino all'infermeria, ove vide Kara stesa sul lettino e sotto le lampade al sole giallo con la mascherina dell'ossigeno e la medicazione dell'intervento appena subìto.

"Vorrei partire con lei per una bella vacanza..."

"Perché non vi sposate? Così potrete andare in viaggio di nozze e prendereste due piccioni con una fava!"

La mora fissò Eliza "È un'ottima idea... Ne parleremo."

Eliza le sorrise "Si sveglierà a breve... Io vado in sala ristoro dai miei nipotini." Disse e la lasciò sola.

Lena si sedette sulla sedia accanto al lettino e prese la mano sinistra di Kara tra le proprie. Chiuse gli occhi, tanto era stanca.

Kara, dal canto suo, aprì piano gli occhi diversi minuti dopo e cercò di capire dove fosse, riconoscendo presto l'infermeria del DEO.

E vide Lena al suo fianco.

"L-Lena..." Biascicò, con la voce impastata.

Lena aprì gli occhi, specchiandoli in quelli azzurri del suo amore "Kara... Come ti senti?"

"Sento... Un po' di dolore... M-Ma sto bene..."

"Hai un polmone perforato... Dovrai stare molto a riposo."

Kara annuì piano "Potremo... Organizzare le nozze..."

"Sai, tua madre mi ha proposto la stessa cosa, prima. Io volevo solo portarti in vacanza, ma lei ha suggerito di sposarci e poi di partire!"

"Si... È un'ottima idea..."

"Bene, allora. Ma aspetteremo il ritorno di Alex e Maggie..."

"Come vuoi. M-Ma ora... Ora baciami..."

Lena sorrise e si alzò, sporgendosi verso Kara, regalandole un bacio molto dolce e languido "Ti amo."

"Ti amo anch'io..."

"Non farmi più preoccupare in questo modo!"

"Farò... Del mio meglio..."

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Capitolo 44
*** Certezze e sorprese. ***


Kara venne tenuta a forza, si poteva dire, nell'infermeria del DEO per una settimana, con Eliza e Lena che la tenevano a riposo.

Alex e Maggie, tornate il giorno prima, piantonavano letteralmente la bionda "Dai Alex! Voglio uscire... Fare una passeggiata e vedere i bambini!"

"Smettila di lamentarti." Rispose la rossa "Ho interrotto il viaggio di nozze per stare con te, quindi guarirai!"

Kara le mise il broncio "Accidenti..."

Alex si sedette accanto a lei "Stavi sfogliando i cataloghi con gli abiti da sposa... Ne hai trovato uno?"

"Per me sono troppo sofisticati... Che ne dici se mettessi uno smoking?"

La rossa fissò la sorella con le braccia incrociate "Mmmh... Si, credo che sarebbe adatto a te!"

Kara sorrise "Bene, allora! Quando andiamo in giro per negozi?"

"Tra pochi giorni è Natale... Se resti buona, domani andiamo!"

"Non sono un cagnolino."

Alex se la rise divertita "Ok ok, scusa. Ma domani andiamo, promesso."

Kara si poggiò alla sorella "È tutta mattina che non vedo Lena. Ieri mi ha prelevato il sangue, ma non so perché."

La rossa sapeva, ma non voleva rivelare nulla "Non saprei proprio..."

"La chiamo. Magari è a scegliere l'abito da sposa... Io voglio vederlo!"

"Che?? L'abito deve essere una sorpresa! Non la devi vedere finché non l'avrai accanto sull'altare."

Kara si stese sul lettino ed Alex le carezzò le gambe "Sarà stupenda, non ho dubbi. Uno schianto!"

"Non hai mai avuto dubbi, su di lei, fin da quando è arrivata in città." Sorrise la rossa, al ricordo "Credo che tu ti sia innamorata subito, di Lena."

"Adesso me ne accorgo." Sorrise anche la bionda "È stupenda. Come potevo non innamorarmi di lei?"

Alex si stese accanto a Kara e continuarono a parlare di Lena, di Maggie e di come la bionda volesse il matrimonio.

Intanto, altrove, Lena era con Eliza in una clinica privata "Il momento è giunto..." Disse la donna.

Lena le sorrise con un po' di nervosismo "Si... Sono tesa..."

"Andrà tutto bene. La dottoressa Spyre è una cara amica e terrà tutto segreto... Fidati!"

La mora fece per rispondere, ma un'infermiera le chiamò. Entrarono nello studio medico ed una donna sorrise loro, abbracciando Eliza "Ciao! Da quanto tempo... Come stai?"

"Bene e tu?"

"Molto bene! Lei è la ragazza di tua figlia?"

"Si. Ed è lei, che vuole avere un altro figlio..."

"Avete il sangue dell'altra ragazza?"

Lena le porse la provetta "Io ho già un figlio mio e due adottati. Leander è nato con la tecnica da me inventata, che le ho descritto... Ha il mio DNA e adesso vorrei dei figli che abbiano il DNA della mia ragazza!"

La Spyre sorrise "Perfetto. Ho ripulito il campione di sperma che avete scelto ieri con la mia assistente... Devo solo aggiungere il sangue della tua ragazza e mettere il tutto nella centrifuga."

Lena, quando aveva espresso il desiderio di una nuova maternità ad Eliza, costei aveva contattato Jenna Spyre, una sua amica che effettuava fecondazioni in vitro con la medesima tecnica con cui Lena aveva concepito Leander.

"Prego." Disse l'infermiera e Lena, dopo essersi spogliata ed aver indossato il camice di carta, si stese sul lettino.

"Ecco qui. Adesso fai dei bei respiri profondi, sentirai un po' di fastidio."

"Lo so..." Sorrise appena la ragazza.

Eliza le strinse la mano. Voleva bene a Lena come se fosse sua figlia e provava lo stesso per Maggie.

Rendevano felici le sue due figlie e questo le bastava per amarle.

"Andrà tutto bene... Ci sono io."

Lena sorrise ad Eliza "Si... E ti ringrazio."

"Rilassati, pensa a qualcosa di bello..."

"Lo sto facendo da quando siamo entrate qui, ad essere sincera..."

"A cosa pensi?"

Il sorriso di Lena si ampliò "A come sarà bella Kara il giorno del matrimonio." Rispose, senza indugio.

Anche Eliza sorrise. In un certo senso immaginava la risposta.

"Eliza, devi avere una figlia stupenda!"

"Oh si... Tutte le mie figlie sono stupende. Kara, Alex, Maggie e Lena."

Lena puntò gli occhi pieni di lacrime e commozione in quelli di Eliza.

Avrebbe pagato per avere una madre come lei ed ora si sentiva davvero fortunata. E completa.

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Capitolo 45
*** Stupende. ***


Il giorno dopo, come promesso, i medici del DEO diedero a Kara il permesso di andarsene, ma di stare a riposo.

"Allora andiamo in giro per negozi?"

"Woah! Quanto entusiasmo." Sorrise Alex "Dai, vediamo di trovare qualcosa che ti farà essere la sposa più bella del mondo."

Anche Kara sorrise "Non vedo l'ora di vedere Lena con l'abito bianco!"

"Immagino... Beh, io e Maggie abbiamo già ordinato gli abiti da damigella. Tanto saranno uguali a quelli del nostro matrimonio."

Continuarono a chiacchierare, mentre entravano in un negozio di abiti da uomo "Salve, benvenute! Come posso aiutarvi?"

"Buongiorno!" Rispose Kara, colpendo il commesso col suo bellissimo sorriso "Devo sposarmi e vorrei un abito!"

"Un abito da uomo, mademoiselle?" Chiese lui, perplesso "Ne è certa?"

"Assolutamente! Anche se mi piace l'abito bianco, non vorrei mettere troppi fronzoli... Quelli li lascio volentieri alla mia stupenda fidanzata!"

L'uomo sorrise "Allora la renderò stupenda, così sarete entrambe bellissime per il matrimonio!"

"Aggiudicato!"

"Venga, le mostro gli abiti che possiedo."

Kara seguì il commesso, che indicò ad Alex il punto in cui accomodarsi, davanti ai camerini. A dare una mano all'uomo arrivò Jessy, la figlia, che lavorava anch'ella lì come commessa.

Alex chiamò Maggie "Ciao, amore!"

"Ehi... Come mai tutta questa dolcezza?"

"Sono con Kara in un negozio, alla ricerca di un abito maschile che possa indossare al matrimonio... Tu?"

"Io sono in giro con Lena ed Eliza per lo stesso motivo!"

"Anche mamma? Quindi..." Iniziò, abbassando il tono di voce "Sai se quella cosa ha funzionato?"

"Il procedimento è andato molto bene, bisogna aspettare..."

"Già..." Sospirò la rossa "I miei tre nipotini?"

"Stanno bene. Ho dato loro il biberon e adesso riposano... Mentre Lena prova gli abiti, io ed Eliza badiamo a loro."

Alex sorrise "Non vedo l'ora di averne di nostri!"

"Chiederò ad Eliza di darmi il numero della sua amica dottoressa, così possiamo prendere un appuntamento..."

"Ti amo!"

"Anch'io. Tanto."

"Ti faccio sapere se troviamo l'abito adatto..."

"Ok. A stasera tesoro!"

Alex sorrise e si salutarono, riattaccando, concentrandosi non solo su Kara, ma anche su Jessy, che era piuttosto persa sul fisico della bionda.

Per fortuna il padre la richiamava al contegno, ricordandole la professionalità. Anche se non pareva funzionare.

Dopo un'ora abbondante e cinque abiti, Alex sgranò gli occhi per lo stupore.

Kara aveva indosso uno smoking bianco, con rifiniture color crema, come i guanti e le scarpe da cerimonia "Che ne dici?"

"Dico che stai benissimo!"

La bionda sorrise "Grazie!"

Alex le scattò una foto e la mandò a Maggie, ai genitori ed agli amici, chiedendo però di non farla vedere a Lena.

Ed anche Maggie le mandò la foto di Lena con l'abito scelto ed Alex convenne con quanto detto dal commesso al loro arrivo nel negozio.

Il giorno del matrimonio sarebbero state stupende. Veramente.

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Capitolo 46
*** Riposo. O quasi. ***


Alex riaccompagnò Kara a casa e la rossa le ordinò la cena, mentre la bionda andò in bagno per farsi la doccia.

Dopo dieci minuti, più o meno, Kara ritornò in soggiorno con indosso canottiera e calzoncini "Allora... La cena sarà qui in quindici minuti, ho ordinato potstickers e pizza, oltre alle bibite."

"Va bene, grazie mille!"

"Lena arriverà tra poco e... Guai a te se ti affatichi e fai sforzi di qualsiasi tipo! Sono stata chiara?"

"Certo." Sorrise Kara "Ma... Dopo cena, a letto, sai..."

Alex roteò gli occhi "Si si, quello puoi farlo!"

Kara esibì il suo bellissimo sorriso "Allora è tutto apposto! Il mio vestito?"

"Lo terrò a casa mia. Maggie mi ha detto che Lena le ha lasciato in custodia il suo... Staranno vicini, nell'armadio."

"Grazie." Disse la bionda, abbracciando la sorella, che sorrise e corrispose il tenero gesto. Poi se ne andò.

Kara rimase sola pochi minuti, poi arrivò il fattorino con le pizze e la bionda portò tutto in tavola, pagandolo e gli lasciò la mancia.

Lena, invece, arrivò dopo cinque minuti, mentre Kara stava sistemando tutto in tavola "Ciao, sono a casa!"

"Ciao, amore!" Sorrise la bionda, mentre la mora apriva la porta per Winn, che spingeva il passeggino con Drake e Keira, invece Lena teneva Leander in braccio "Bentornata!"

Kara salutò anche Winn e lo ringraziò per ciò che aveva fatto coi bambini, aiutandole molto. Si divertiva, a fare il babysitter.

Anche Winn se ne andò, lasciandole sole e Kara si avvicinò a Lena, baciandola "A cosa devo questo bacio?"

"A tutto. A te e loro, che siete la mia vita!" Sussurrò Kara, carezzando i fianchi di Lena "Tutto in attesa del nostro matrimonio..."

"A San Valentino!" Sorrise la mora "Tra un paio di mesi."

Si schioccarono qualche bacio, poi Lena andò a fare una doccia veloce e Kara prese i piccoli, sistemandoli nel box giochi.

Leander e Keira dormivano, invece Drake le sorrideva, nonostante il ciuccio e tendeva le manine verso la madre, che lo prese in braccio. Lievitò un po' in aria, muovendosi piano per la stanza, facendo versi strani che divertivano il piccolo, il quale emetteva dei vocalizzi.

Lena, tornata in soggiorno, non credette alla scena innanzi ai suoi occhi. Per quanto pericolosa potesse essere, vedere Kara volare con Drake in braccio che si divertiva come un matto, era una scena molto dolce.

Kara la notò ed atterrò, sistemò Drake nel box accanto a Leander e Keira, poi si sedette a tavola accanto a Lena.

"Sei... Arrabbiata?"

"Perché volavi con nostro figlio in braccio? No... Mi fido di te."

"Ti amo."

"Ti amo anch'io."

Si baciarono dolcemente, poi Kara fissò Lena "E... Non dire niente ad Alex o mi farà la predica!"

Lena se la rise divertita "Tranquilla, non hai fatto nulla di male."

"Grazie!"

"Sai... Sto preparando un bellissimo regalo da darti, a Natale."

"Sul serio??" Chiese la bionda, con molto entusiasmo "Dai dai, dimmi di cosa si tratta!"

"No no no! Altrimenti che sorpresa è?"

Kara mise il broncio e Lena, che la trovava adorabile quando lo faceva, le baciò la mandibola "Cercherò di arruffianarti..."

"Ma io non ci casco. Lo sai!"

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Capitolo 47
*** Il primo Natale insieme. ***


Passò una settimana ed arrivò il Natale, coi nostri eroi che si erano spesso ammattiti a cercare il giusto regalo.

Solo Lena non aveva avuto completamente questo problema, visto che non doveva comprare un regalo per Kara.

Eliza e Jeremiah erano arrivati di mattina e sarebbero stati ospiti di Kara e Lena, così avrebbero avuto la scusa per coccolare i nipotini.

Alex, Maggie e gli altri sarebbero arrivati verso le otto.

Per tutta la mattinata, Jeremiah si era portato le figlie a fare spese, visto che un ipermercato era aperto fino a mezzogiorno.

Eliza era rimasta a casa con Lena ed i tre piccoli, ai quali Kara aveva comprato un cappellino da Babbo Natale.

"Glielo hai detto?"

"Non ancora... È il mio regalo. Lo farò stasera!"

La donna sorrise, carezzando le spalle della mora "Beh, è un'idea originale! Non vedo l'ora di vedere la reazione di Kara!"

Anche Lena sorrise, al solo pensiero "Già! Scommetto che sarà felice."

"La rendi così felice... Voglio ringraziarti, per questo."

"Posso dire lo stesso di lei. Anche Kara mi rende felice! E mi ha salvata così tante volte... Non sarei più in questo mondo da un pezzo, se non fosse stato per lei! È il mio eroe."

"Ti capisco!"

Insieme, Eliza e Lena si misero all'opera per preparare la cena e la donna si fece aiutare anche da Kara, quando costei ritornò a casa con Jeremiah e ben sei buste della spesa.

La donna lasciò a Lena l'incarico di tenere d'occhio i fornelli, perché lei non doveva perdere di vista Kara, che cercava di accalappiare il cibo.

Finalmente scoccarono le otto e gli amici cari arrivarono, compresi Clark e Lois col piccolo Jon e persino Cat Grant.

"Keira... Che bello rivederti!"

"Signora Grant... Sta bene?"

"Benone!" Sorrise la donna in carriera "E vedo che i bambini stanno bene..."

"Si!" Rispose Kara, fissando i figlioletti e Lena "La mia vita è davvero perfetta ora. E completa. Mi sento bene!"

Cat sorrise "Ti vedo cambiata. Ti vedo maturata. Oggi vedo una donna, Keira... Una bellissima e forte donna!"

Prima che Kara potesse parlare, Eliza chiamò tutti a raccolta e, aiutata da Maggie e Nia, portò il tutto in tavola.

E, ovviamente, prima di iniziare a mangiare, si disse una preghiera, tenendosi tutti per mano.

Cenarono, con Winn e Imra che si fecero dare da Eliza la ricetta delle lasagne e dell'arresto. Solo dopo cena si scambiarono i regali.

Lena andò sul balcone e Kara la seguì "Stai bene, amore? Hai mangiato molto, più del solito... E sei un po' pallida..."

"Sto bene, tranquilla." Sorrise la mora.

Kara allora prese un pacchettino che teneva in tasca "Per te. Buon Natale, amore mio!" Disse, dandole un dolce bacio, ricambiato.

Lena lo aprì e rimase a bocca aperta innanzi al gioiello, ovvero un ciondolo in oro bianco con un pendente a forma di goccia, che era per metà uno smeraldo e per metà uno zaffiro.

Erano perfettamente fusi insieme, come i loro cuori.

"È splendido... Me lo metti?"

"Ma certo." Disse Kara, agganciando il gioiello al collo del suo amore.

Poi fu Lena a perdersi negli occhi di Kara e le porse a sua volta un pacchettino "Questo... È per te. È un regalo un po' diverso da quelli classici, a cui si è abituati..."

"Mi piacerà sicuramente!"

Kara lo prese e lo aprì, corrugando la fronte quando vide di cosa si trattava e Lena la teneva costantemente d'occhio "Kara... Stai..."

La bionda la interruppe, prendendole il viso tra le mani e baciandola "Amore... Tu... T-Tu sei... Sei..."

"Si! La fecondazione ha funzionato e sono incinta di quasi quattro settimane." Ammise, felice ed emozionata.

Kara posò il test di gravidanza sul tavolino e prese in braccio Lena, compiendo un giro su sé stessa "Ti amo. Ti amo, ti amo! È il più bel regalo che potessi farmi."

Quando furono di nuovo occhi negli occhi, le due amanti si abbracciarono e baciarono con passione.

Nessuna delle due avrebbe mai dimenticato quel Natale. Il primo vissuto insieme, come una famiglia.

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Capitolo 48
*** Be careful. ***


Il giorno dopo, Kara e Lena si erano svegliate presto e si scambiavano baci molto dolci, rotolandosi tra le lenzuola.

"Ti amo." Sussurrò Kara, lasciandole una scia di baci a bocca aperta sul ventre, scendendo in basso.

"Ti amo anch'io!" Sorrise Lena "Ricorda che ci sono i tuoi genitori nella stanza accanto..."

"Conoscendoli saranno già in piedi..."

Lena sorrise e si concesse alla ragazza, lasciando che Kara la riempisse di baci e carezze. Le piaceva fare l'amore con lei di primo mattino.

Stanche ed appagate, le due amanti rimasero stese "È stato bello..."

"È stato molto bello."

Lena si accoccolò contro Kara, che le carezzava le spalle "Non vedo l'ora di sposarti... Spero che San Valentino arrivi presto!"

"Già! Lo spero anch'io."

Si scambiarono un ultimo bacio, prima di mettersi pigiama e camicia da notte e scendere di sotto.

"Buongiorno!" Le salutò Eliza, che stava preparando la colazione e Jeremiah sorrise loro, mentre leggeva il giornale.

Le due risposero al saluto e si sedettero al tavolo, anche se Kara si alzò quasi subito per andare dai bambini, che si erano svegliati e piangevano.

"Vado ad aiutarla." Offrì Jeremiah.

Eliza e Lena, rimaste sole, iniziarono a fare colazione "Allora Kara è stata contenta, della notizia..."

"Molto!" Sorrise Lena "Mi ha detto che è stato un regalo bellissimo."

"Immagino. Kara desidera avere una famiglia da quando sta con te e certo che è felice... Ti ama tantissimo."

"Anch'io la amo davvero tanto!"

Eliza sorrise "Vuoi qualcosa in particolare?"

"No... Le voglie non si sono ancora presentate."

"Ieri Alex mi ha detto che mangia parecchie fragole!"

Lena se le rise divertita "Si, ieri sera ho notato che ne mangiava molte. Maggie le aveva portate apposta."

Ritornarono Kara e Jeremiah coi tre bambini e la bionda lievitava, con Drake in braccio "E oplà! Guarda la mamma e la nonna."

"Fai attenzione a volare con Drake in braccio!"

"OK. Ma lui si diverte moltissimo..."

"Lo vedo, ma la prudenza non è mai troppa!" Disse la donna "Ti ed Alex, da piccole, amavate andare in altalena. Poi, un giorno, siete cadute e solo Dio sa lo spavento che mi sono presa..."

"Farò sempre attenzione, lo prometto!"

La bionda ricevette una chiamata da Alex e rispose "Devi andare?" Chiese Jeremiah, mentre cullava Keira.

"Si... I cattivi non riposano mai, nemmeno sotto le festività."

"Fai attenzione." Disse Lena, che stava allattando Leander "Non fare sforzi e... Ti prego..."

Kara capì cosa il suo amore voleva dirle e la baciò dolcemente "Starò attenta, te lo prometto. Ti amo... Vi amo."

Si inginocchiò a baciarle il ventre e poi spiccò il volo dal balcone, dopo aver vestito i panni di Supergirl.

"Anch'io ti amo... Tanto e per sempre."

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Capitolo 49
*** Joking... ***


Arrivò l'ultimo dell'anno e Kara, nei panni di Supergirl, aveva affrontato tre alieni in altrettanti giorni.

Per fortuna tutte le volte non era tornata ferita e Lena, di questo, gliene era davvero grata. Non voleva preoccuparsi.

Si era deciso di passare tutta la giornata insieme, famiglia ed amici e le due innamorate erano sedute sul balcone.

"Allora? Tutto bene?" Chiese Kara, seduta alle spalle di Lena, carezzandole il ventre con amore.

"Bene! Sai, stamattina, a colazione, credo proprio che siano comparse le voglie..." Rivelò la mora.

"Davvero? E di cosa?"

"Di pesche! Per poco non ho mangiato tutto il vasetto di marmellata..."

Kara sorrise appena "Interessante! Alex con le fragole e tu con le pesche... Chissà, magari aspettate una bambina!"

Anche Lena sorrise, poggiandosi a Kara "Mi piacerebbe molto!"

Si scambiarono un dolce bacio "Scusate..."

Le due si voltarono e videro Jeremiah con due tazze di cioccolata fumante in mano "Grazie!"

"Di nulla. E... Guardate. Sta nevicando!"

Kara e Lena guardarono i piccoli fiocchi che cadevano silenziosi, pronti a ricoprire tutta la città di bianco.

Era bellissimo, un qualcosa di magico, che infondeva pace.

In casa, Alex era stesa su uno dei due divani e Maggie le carezzava il ventre, mentre Eliza e Nia badavano ai tre piccolini.

"Stanno benissimo, insieme."

"È vero." Sorrise Eliza "Sono felice di vederle insieme... Credevo che Kara morisse, quella volta, quando Lillian e i suoi l'avevano ferita con la Kryptonite. E ora guardatela!"

Anche gli altri erano felici di vedere che Kara aveva finalmente trovato sé stessa e la felicità.

Solo dopo un'oretta, più o meno, quando iniziava a fare freddo, le due ragazze entrarono in casa e si accomodarono sul divano.

Kara prese in braccio Drake e gli diede il biberon, col bimbo che le sorrise subito, agitando le manine verso il suo viso "Il mio piccolo..."

"È parecchio affezionato, a te." Disse Winn, mentre qualcuno suonava il campanello ed Eliza andò ad aprire.

"Perché insieme facciamo questo."

Posò il biberon e levitò col bimbo tra le braccia "Per l'amor del cielo, Keira! Hai un bambino in braccio, atterra!" Avanzò Cat Grant, appena arrivata.

"Signora Grant!" Disse la bionda, atterrando "So che è pericoloso, ma lui si diverte tantissimo."

Cat guardò Drake, che sorrideva felice e poi fissò Kara "È proprio tuo figlio! È matto come te." Se ne uscì, con un piccolo sorriso.

Kara passò il bimbo ad Imra, così da prendersi cura di Keira, mentre Lena dava il biberon a Leander. Anche costui e la bimba tendevano le manine verso Kara e la bionda le baciò ad entrambi.

"Quando il tempo sarà più bello vi porterò tutti al parco e lieviteremo insieme!" Ammise, carezzando i loro pancini.

"Giuro che ti sparo, se ti vedo volare coi bambini in braccio!" Disse Cat, cercando di nascondere il tono scherzoso.

"Ed io con lei!" Ammise Lena.

Tutti risero divertiti, poi Eliza riportò tutti alla realtà "Su, sono le tre... Chi mi aiuta a preparare la cena e i dolci?"

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Capitolo 50
*** The new year. ***


Nel resto del pomeriggio, Kara rimase ad aiutare la madre con gli ultimi preparativi della cena, mentre Lena ed Alex erano andate in camera a riposare assieme a Maggie.

"Adesso sta cuocendo tutto, Kara. Perché non vai a passeggiare coi tuoi amici?" Chiese Eliza.

"No... Preferisco stare a giocare coi miei piccoli."

Andò allora a sedersi sul tappeto, accanto a suo padre "Vado a fare una passeggiata." Disse l'uomo, carezzando i capelli della figlia, che gli sorrise.

Kara si stese sul tappeto, vicina ai tre piccoli, con Drake che subito si agitò quando la vide "Sei contento di vedermi, cucciolo?" Tentò e lui sorrise, emettendo dei vocalizzi.

Cat la fissava, stando in piedi, accanto alla porta del bagno, nel quale era entrata per darsi una rinfrescata e sistemarsi il trucco.

"Stava ancora levitando con Drake in braccio?"

La donna in carriera vide Lena al suo fianco "No no. Ma la sto tenendo d'occhio!" Rispose, in tono leggermente scherzoso.

Lena colse l'ironia e sorrise "Bene."

"Sei fortunata, sai? Kara è una ragazza meravigliosa."

"Lo so. Ringrazio tutti i giorni ogni Dio esistente per averla al mio fianco! L'amo così tanto..."

Cat sorrise "È meravigliosa. Un po' sconsiderata, con un lato infantile ancora molto sviluppato, ma... Molto matura!" Ammise la donna, incrociando le braccia "E si... Serve anche un lato infantile per essere delle buone madri! Si sviluppa meglio l'istinto materno."

Lena si carezzò il ventre "Vuole una famiglia numerosa e non vedo l'ora di dargliela!" Disse, guardando il suo amore mentre giocava coi piccoli, che emettevano dei piccoli vocalizzi gioiosi.

"Il piccolo o piccola che porti nel ventre è stato generato con la fecondazione assistita?"

"Si... Ma il campione di sperma è stato ripulito ed è stato unito poi, tramite centrifuga, al DNA di Kara!"

"Quindi... Porti in grembo un baby Kryptoniano o Kryptoniana."

"Esatto!" Rispose felice Lena.

"Tanti auguri, allora. Un consiglio... Quel frigorifero è troppo piccolo! Credo tu sappia meglio di me quanto mangiano."

Lena sorrise, mentre Cat andò a sedersi sulla poltrona e la mora venne raggiunta da Kara.

"Amore! Hai dormito bene?"

"Molto bene!" Sorrise Lena.

"Rao, quanto sei bella..." Sussurrò, dandole un bacio molto dolce.

La mora le cinse il collo ed accettò l'effusione, subito corrisposta "Sai, prima stavo parlando con Cat..."

"Sul serio?"

"Si. Mi ha consigliato di prendere un frigorifero più grande!"

Kara rise di gusto "In effetti è un buon consiglio!"

"Lo credo anch'io." Disse Lena, baciandola ancora.

Un'oretta più tardi tutti erano seduti attorno al grande tavolo per gustare la lauta cena preparata da Eliza, con l'aiuto di Kara ed Alex.

"Dio, questo tacchino ripieno è ottimo!" Ammise Nia.

"Concordo." Aggiunse Kelly "Mi darebbe la ricetta?"

"Ma certo!"

"Complimenti." Disse Cat "Cucina meglio lei del mio chef stellato!"

Eliza ringraziò tutti per i complimenti poi, poco prima di mezzanotte, tutti uscirono per sparare i fuochi d'artificio, tranne Kara e Lena, che li avrebbero guardati dal balcone, coi tre figlioletti in braccio.

E, al vociare delle persone per strada che facevano il countdown, quando scoccò la mezzanotte, Kara si sporse verso Lena "Buon anno, amore mio!"

"Buon anno a te." Sorrise Lena ed accettò ben volentieri il bacio che le stava regalando la compagna.

Il primo bacio del nuovo anno.

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Capitolo 51
*** Twins. ***


Finite le festività Natalizie, Eliza e Jeremiah tornarono a casa loro, così Kara e Lena ebbero nuovamente la loro intimità.

Le due ragazze si svegliarono, strette nel loro abbraccio "Buongiorno!"

"Buongiorno." Sorrise la mora, baciando la sua amata.

"Tutto bene?" Chiese Kara, carezzandole il ventre e baciandole le spalle.

"Si... Ho solo fame. Strano... Di solito ne ho poca."

Kara le diede un bacio molto dolce, uscendo poi dal letto, indossando slip e maglietta per andare a cucina a preparare qualcosa per Lena.

La bionda, in cucina, preparò un paio di pancakes e li sistemò in un piatto, portandoli a Lena assieme ad un bicchiere di succo d'arancia.

"Ecco a te!"

"Ti ringrazio." Sorrise la mora.

Lena mangiò con gusto i pancakes e sorseggiò il succo, con la bionda che le carezzò le spalle.

"Va meglio? Vuoi altro?"

"No... Va bene così." Rispose Lena "Sarà meglio andare a prepararsi, dopo ho la visita ricordi?"

"Certo! E non vedo l'ora." Sorrise anche Kara.

Le due ragazze andarono a fare la doccia, poi prepararono anche i tre piccoli. Kara diede loro il biberon, poi li adagliò nei due marsupi, indossando quello con Keira davanti e quello doppio coi due maschietti in spalla.

"Sicura di essere comoda così? Possiamo usare i passeggini..."

"Tranquilla!" Sorrise la bionda "Non pesano affatto! E poi mi piace averli a stretto contatto."

"Come vuoi."

"I vantaggi dello stare con una Super!"

Lena sorrise di gusto "Si, concordo con te."

Insieme uscirono di casa e chiusero tutto, avviandosi verso la clinica a piedi e Kara amava tantissimo avere i suoi figli in spalla ed anche i bimbi apprezzavano il contatto con lei.

A Lena tutto questo faceva piacere e poi si divertiva a vedere Kara alle prese coi figlioletti.

Arrivarono alla clinica in un buon quarto d'ora "Salve!" Salutò la donna alla reception "Avete un appuntamento o volete prenderne uno?"

"Lo abbiamo! A nome Lena Luthor." Rispose proprio la mora.

"Vi annuncio alla dottoressa Malen."

Pochi minuti e la donna le chiamò "Buongiorno! Prego, accomodatevi. Chi deve fare la visita?"

"Io." Avanzò Lena.

Kara si sedette accanto al lettino e tenne la mano di Lena, mentre la donna iniziò la sua visita.

"Ecco. Vedete?" Chiese la donna, indicando un punto sul monitor.

"Io non vedo nulla..." Disse Kara.

"Ecco... Proprio qui." Indicò la Malen "Questo puntino è il vostro bambino! Ed anche questo... Visto?"

"Aspetti! Vuol dire che... Che..." Farfugliò Kara.

"Si. Avrete due gemelli! Congratulazioni."

"Sentito, piccoli? Avrete due fratellini! O due sorelline... O uno e uno." Disse felice Kara, abbracciando poi Lena "Quanto ti amo!"

"Ti amo anch'io!" Sorrise la mora, visibilmente commossa.

Non si stava solo realizzando il sogno di avere una famiglia e di esserlo a tutti gli effetti, ma anche quello di averla numerosa.

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Capitolo 52
*** Di tutto. ***


Dopo aver saputo che avrebbero avuto due gemelli nel giro di sette mesetti, più o meno, Kara e Lena si divisero tra il lavoro e l'organizzazione del matrimonio. San Valentino si avvicinava.

Grazie ad Eliza avevano prenotato la chiesa e la donna, essendo esperta in materia, le aveva accompagnate a risolvere la parte burocratica del matrimonio, cosa che annoiò a morte Kara.

La sera, la bionda fu la prima ad arrivare a casa, accompagnata da Winn, che rimase a guardare i tre piccoli mentre Kara si concedeva una bella doccia rilassante "Grazie mille! Sei davvero caro."

Winn sorrise "Figurati! E poi, io adoro i vostri bambini." Ammise, carezzandoli "E loro amano lo zio Winn!"

Kara sorrise a sua volta e lo abbracciò, baciandolo sulla guancia "Io e Lena abbiamo un debito enorme, verso di te."

"Scherzi?? No affatto! Lo faccio volentieri. Altrimenti a cosa servono gli amici?" Chiese, restando abbracciato alla sua migliore amica "E poi, come ho detto, adoro questi tre piccoli."

"Allora al matrimonio sarai il loro babysitter, assieme ai miei genitori."

Il ragazzo sorrise, annuendo "Assolutamente! Non vorrei fare altro. Ma adesso devo andare o faccio tardi... Ho un paio di cose da comprare."

"Ok. Ciao e grazie ancora!"

Quando Winn se ne andò, Kara prese il telefono per ordinare cinese e tornò in bagno per lavare e cambiare a turno i tre piccoli e per preparare un bagno caldo a Lena.

Lena che arrivò puntuale alle otto "Sono a casa!" Annunciò.

"Bentornata, amore!" Sorrise Kara, dandole un dolce bacio "Tutto bene al lavoro? Come ti senti?"

Lena sorrise. Adorava il lato premuroso di Kara "Tutto bene. E le nausee mi hanno dato un po' di tregua."

"Bene!" Ammise la bionda "Ti ho preparato un bagno caldo!"

"Grazie... Mi serve proprio." Rispose la mora, baciando Kara, che la strinse a sé per approfondire l'effusione e poi la lasciò andare.

Venti minuti dopo arrivò il fattorino del ristorante cinese e Kara gli diede i venti Dollari del conto, prendendo le sei buste.

Sistemò il tutto in tavola e non mancò di prendere il succo d'uva per Lena che, da quando aveva scoperto di essere incinta, mangiava in modo ancora più sano, sgarrando solo due sere a settimana.

Kara si sedette sul divano accanto ai tre piccoli per dare loro il biberon. Dalla settimana seguente avrebbero iniziato con omogeneizzati e pappe.

Lena uscì dal bagno con indosso l'accappatoio e baciò i tre piccoli, prima di sedersi a tavola e Kara la raggiunse.

Insieme le due ragazze cenarono, parlando dell'imminente matrimonio e cercando di scoprire come fosse il rispettivo abito, ovviamente senza risultati e questo, comunque, le divertiva.

"Cavolo..." Sussurrò la mora, ma Kara la sentì.

"È successo qualcosa? Stai bene?"

"Si... Ho una voglia matta di mirtilli e frutti di bosco."

Kara si alzò, aprì la porta-finestra che dava sul balcone e, messi i panni di Supergirl, partì in volo.

Ritornò dopo pochi minuti "A te!"

Lena la baciò "Grazie!"

"Figurati... Per così poco." Sorrise la bionda, accarezzandole il ventre leggermente rigonfio e mettendosi poi in ginocchio per baciarlo "Per il mio amore ed i miei bambini farei di tutto! Anche l'impossibile."

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Capitolo 53
*** Il matrimonio. ***


I giorni erano passati in un volo ed arrivò San Valentino e quindi il giorno del matrimonio di Kara e Lena.

Le due erano tenute separate da un paio di giorni ed ora Kara si stava preparando in una stanza libera della chiesa con sua madre, Alex, Lucy e Nia, mentre Lena era a casa loro con Maggie, Jess, Sam e Winn in versione babysitter. Jeremiah aveva raggiunto Kara.

"Sei bellissima, figliola. Non vedo l'ora di accompagnarti."

"Si... Mi faresti un favore? Mi chiameresti Martin Stein?" Chiese ed il padre uscì a cercare l'uomo.

Al matrimonio erano stati invitati anche Oliver Queen e sua moglie Felicity, Barry Allen e la sua Iris, oltre a Cisco e Caitlin e le Leggende al completo, con Sara Lance e la sua Ava Sharpe, Zari Tomaz con Amaya Jiwe, Nate Heywood, Mick Rory, Leonard Snart, Ray Palmer con Nora Darkh, Wally West, John Constantine e Jefferson Jackson con, appunto, Martin Stein.

"Eccomi, Miss Danvers." Disse l'uomo "Mi permetta di dire che è bellissima!"

Kara gli sorrise "Puoi chiamarmi Kara."

Lui annuì "Bene. Come posso aiutarti?"

"Io ho mio padre, che mi accompagna, ma Lena non ha nessuno... Potresti accompagnarla tu?"

Martin sorrise "Molto volentieri!"

Kara lo ringraziò e finì di prepararsi, mentre Alex ricevette una chiamata "Maggie... Ok, perfetto! Noi usciamo ora." 

Eliza abbracciò commossa la figlia e Kara uscì dalla stanza e dalla chiesa, Jeremiah la prese a braccetto e percorsero la navata, sotto gli sguardi ammirati degli invitati.

James scattava foto e girava il filmino del matrimonio e Cat Grant, tornata apposta per l'evento, gli aveva dato le direttive per registrare ottimamente.

Jeremiah lasciò Kara all'altare con un bacio e si sedette tra Eliza ed Alex poi, dopo pochi minuti, arrivò Lena sul ciglio della porta con Martin. Chi l'aveva accompagnata prese posto.

Barry raggiunse l'orchestra ed iniziò a cantare Running home to You, proprio come Kara aveva fatto per lui ed Iris.

Sulle dolci note, Lena avanzava e Kara deglutì. Non aveva mai visto nulla di più bello in tutta la sua vita.

Martin la lasciò a Kara con un'elegante baciamano e la bionda le tese le mani, sulle quali Lena posò le proprie. E furono occhi negli occhi.

Il prete iniziò la funzione, tra la felicità e la commozione di molti invitati, anche se Zari, essendo musulmana, cercava di seguire. I matrimoni nelle due religioni erano celebrati diversamente.

Dopo lo scambio degli anelli, avvenuto dopo quasi quarantacinque minuti, il prete le fissò "Avete delle promesse?"

"Io no... Lei sa quanto l'amo e cosa significa per me." Disse Lena.

"Io si." Avanzò Kara "Io ti amo, ti ho sempre amata e sarà così finché avrò vita. E ti prometto gioia, felicità, tante risate... Farò di tutto, per renderti felice. Abbiamo tre figli, presto ne avremo altri due e ci stiamo sposando nel giorno degli innamorati... Non smetterò mai, di amarti ed onorari perché sei parte di me, quella migliore. Mi sostieni e mi fai sentire speciale... Ed oggi io sono sicura, Lena, sicura del mio amore per te e di ciò che la vita ci riserverà. Ti amo!"

Lena aveva gli occhi lucidi e qualche invitato pianse "Con il potere conferitomi vi dichiaro moglie e moglie! Potete baciarvi."

Le due ragazze non aspettavano altro e Kara posò le mani sui fianchi di Lena, che le prese il viso tra le mani, dando vita ad un bacio molto dolce e passionale, tornando poi a fissarsi con amore.

Il banchetto si sarebbe tenuto nel giardino sul retro della chiesa, ove vi era un gazebo e qualche panchina. Lì era stata allestita la pista da ballo ed il palco per l'orchestra, oltre che i tavoli per il buffet.

Kara e Lena tagliarono assieme la prima fetta di torta e, per la gioia di Rory, il banchetto iniziò.

Le due neo spose inaugurarono anche la pista da ballo con un lento e tanti bacetti molto teneri.

Dopo il primo ballo, altri si presero le due neo spose, in primis Sara, che ballò con Kara "Mi hai fatta piangere, con le tue promesse!"

"Mi dispiace."

"Sono state molto belle e... La tua compagna è uno schianto!"

Kara sorrise "L'amore della mia vita."

Anche Sara sorrise, lasciando Kara a Cat "Balli con me, Keira?"

"Ma certo!"

Cat abbracciò la bionda, cogliendola alla sprovvista "Sono fiera di te, Kara. Ti ho lasciata bambina e ti trovo donna. Non c'è cosa che mi riempia più d'orgoglio!" Ammise.

Kara pianse, commossa "Grazie. Grazie!"

La bionda e Lena lasciarono la pista da ballo e si sedettero sul bordo in marmo della fontana a scambiarsi dolci bacetti "Domani saremo a Bora Bora..." Sussurrò Lena.

"Non vedo l'ora di fare l'amore con te sulla spiaggia." Ribadì Kara, rubandole un bacio appassionato.

"Dio, si... Quello anch'io."

Fecero per baciarsi ancora, ma qualcuno si avvicinò "Prendetevi un time out dai baci... Dobbiamo fare la foto di gruppo!" Disse Felicity.

Kara e Lena sorrisero e si abbracciarono, rivolte verso la macchina fotografica che James aveva sistemato su un treppiedi "Mettetevi in posa!" Disse, prima di mettere venti secondi prima dello scatto e prendere posto tra Winn ed Iris.

Quella foto tutti insieme immortalò un giorno ed un momento perfetti.

E le due innamorate, dopo sette mesi, videro la loro famiglia aumentare con gli arrivi di Jaden e Lilly, che resero la loro vita insieme ancora più perfetta.

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