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di Sapphire_27
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una vita "normale" ***
Capitolo 2: *** Una vita "normale"(S) ***
Capitolo 3: *** Incontro ***



Capitolo 1
*** Una vita "normale" ***


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Era domenica.
Una banalissima domenica del 3020.
E come tutte le domeniche passate, avevo finito di studiare in anticipo, decidendo di passare l'intero pomeriggio a guardare Netflix e a mangiare Nutella. Osshi proprio la Nutella a cucchiai. Eh no, non mi preoccupava ingrassare, d'altronde avevo il mio robot personal trainer. 
Accesi la tv ologramma: volevo guardare Stranger Things. Sembrava che quella serie non avesse una conclusione. Meglio così: potevo gustarmela fino alla fine. Immaginavo un'anziana me a 190 anni a guardare chissà quale stagione di quella serie. 
Ormai le persone potevano vivere oltre i 200 anni, ma era difficile, di solito si moriva verso i 195 anni.
Il tempo a Roma non era un granché, il cielo era tappezzato di nuvole color cenere e prometteva pioggia. E da quando l'amore non esisteva più, il cielo non era l'unico ad essere grigio e cupo, diceva la mia trisnonna. Da quello che sapevo, ai bambini appena nati veniva iniettata una sostanza che non permetteva di amare."E allora come ci si può sposare o avere figli?"
Vi chiederete.
Semplice.
Esiste una macchina che verso i 27 anni individua la persona adatta a te, per affinità. Rispetto ai propri gusti, preferenze, intelligenza, bellezza e altre stupidaggini senza senso. Quindi fino a 27 anni non potevo avere un ragazzo. 
Solo dopo quei pensieri mi accorsi che non riuscivo ad accedere a Netflix, e dopo vari tentativi, decisi di lasciar perdere. Ero indecisa tra il continuare a studiare coreano o al dedicarmi a fare qualcos'altro. Scelsi la seconda opzione:avevo studiato anche troppo per quel giorno. Mi sentii decisamente troppo felice, quando pensai che tra pochi mesi potevo ottenere la laurea. Probabilmente mi sentirono gioire anche al piano di sotto, ma che ci posso fare, sono fatta così.
Decisi di affacciarmi alla finestra a contemplare il Colosseo e i passanti.
Vedevo passarmi davanti la stessa scena, come un disco in loop. Le varie "coppiette", sposate o meno, camminavano ad un passo di distanza. Nessuno di quei passanti si scambiava un segno d'affetto o d'amore.
Niente.
Sembrava che si conoscessero a malapena.
Solo conoscenti.
Mi venne da piangere ricordando le parole della trisnonna: -Un tempo era tutto molto più semplice: i ragazzi e le ragazze si conoscevano, flirtavano e pian piano capivano di amarsi. Cominciavano a frequentarsi, ad uscire insieme, finché la relazione non diventava ufficiale, e poi si arrivava al matrimonio. Uniti finché la morte non riusciva a strapparli via dalla vita e separarli. Per sempre. -
Le lacrime scesero silenziose dai mie occhi. 
Ora non si provavano più quei forti sentimenti, gli esseri umani venivano accoppiati a persone di cui neanche si sapeva l'esistenza. E a quanto pare a loro stava bene così. 
Ero stufa di questa vita. 
Chiusi la porta-finestra con rabbia, come a voler lasciare fuori tutta quell' angoscia e quel mondo di merda. 
Non avrei mai amato chi mi veniva "consigliato" da quella macchina. 
Mai.
 
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 ANGOLO AUTRICE Salve lettriciiii/lettoriiii. Questa è la mia prima storia ed ha una trama un po' particolare...oddio speriamo che il mondo nel 3020 non diventi veramente così. Comunqueee...volevo scrivere altre cose, ma ho preferito lasciare così. Dai come finale ci sta. Non vi obbligo a recensire, ma se vorreste farlo, a me non dispiacerebbe affatto ihihih. 
Vb non voglio dilungarmi troppo anche perché questo spazietto, sennò, non lo leggerebbe nessuno ye. 
Arrivederciii.
P.S.Ciao io sono una sapphire del futuro e ho fatto delle modifiche, perchè l'ultima volta avevo scritto il testo sul cellulare, non essendo a casa, ed era uscito tutto attaccato.
Bene.
Ciao Ciao

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Capitolo 2
*** Una vita "normale"(S) ***


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Era domenica.
Una banalissima domenica del 3020.
E come ogni dannatissima domenica avevo finito di provare i brani in anticipo.
Per me quei brani erano decisamente troppo facili. Il problema era che non avevano un tema. Da quando l’amore non esisteva più, la musica era,come dire, inespressiva, ecco.
Gli artisti non sapevano più su cosa scrivere, infatti, il numero di cantanti si era dimezzato: alcuni avevano lasciato il lavoro,altri erano morti, ma alla maggior parte veniva iniettato il famoso siero. Sì proprio quello che non permetteva di amare.
E io avevo paura che sarebbe successo anche a me.
Mi era capitato più di una volta di amare qualcuno, ma di non poterglielo rivelare. Inizialmente non capivo cosa fosse quella sensazione all’inizio dello stomaco, ma poi quella lettera cambiò tutto…
                                                                                                                                             
Caro Yoongi,
Come va? E’ da tanto che non ti scrivo, e ho deciso di farlo ora: al compimento dei tuoi 18 anni.
Questa lettera è davvero molto importante ed è giunto il momento di rivelarti la verità.
Tu puoi amare.
A quanto pare sei immune al siero che ti hanno iniettato.
Mi dispiace avertelo detto solo ora, ma mi sembrava la cosa più giusta da fare.
Tu,però,promettimi una cosa: RIUSCIRAI AD ELIMINARE QUEL SIERO.
Oh, si è fatto tardi…ti scrivero al più presto
Baci                                                                                                                                                     
                                                                                                                                                                Mamma
Mentì, non mi scrisse più, o almeno non poteva più farlo: morì dopo 3 giorni. Un tumore al seno.
Dopo l’arrivo di quella lettera, ero spaesato, non sapevo cosa dire.
Mio padre mi chiamava una volta al mese: quando aveva tempo. Ogni tanto andavo a trovarlo, certo, ma ogni volta era la stessa storia: lo ritrovavo sul divano a fumare e a leggere giornali. Dopo la morte di mia madre, era caduto in depressione. Non lo riconoscevo più.
Mi sentivo abbandonato, solo.
Poi ho incontrato quei 6 deficienti: Namjoon, Seokjin, Hoseok,Jimin,Taehyung e Jungkook.
Ci vedevamo a scuola tutti i giorni…ed ero soddisfatto quando pensavo che tra pochi mesi mi sarei laureato insieme a loro.
Per me, erano come un raggio di sole in una giornata di pioggia.
Loro erano gli unici a sapere del mio segreto.
Sono sempre stato bravo a nascondere i miei sentimenti, quindi, per me, era facile far finta di niente, quando vedevo una tipa interessante.
Nonostante fossero passati anni dalla mia scoperta, avevo ancora molte domande a cui trovare una risposta, ma una mi tornava in mente costantemente: Esistono altri immuni?
 
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ANGOLO AUTRICE
Oh certo che esistono altri immuni…
No in realtà ne esiste uno solo, che guarda caso è femmina eheheh
Questo era il secondo capitolo, in cui racconto un po’ la vita di Yoongi a Seoul, spero di poter pubblicare a breve il terzo, che sarà molto interessante.
Per oraè tutto, linea allo studio.
No ok la smetto eheh
Bye Bye

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Capitolo 3
*** Incontro ***


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                                         5 MESI DOPO
 
Da un bel po’ di mesi avevo, finalmente, ottenuto la mia tanto attesa laurea,e da altrettanti avevo scoperto di essere immune alla sostanza. Ero felicissima: non avrei dovuto essere accoppiata ad una persona che neanche conoscevo!
Ma la domanda che spesso mi tormentava era:
“Esistono altri immuni?”
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Stavo camminando nell’aeroporto di Fiumicino, insieme alle mie 2 valigie, per cercare il check-in.
Dopo aver fatto depositare i miei bagagli nella stiva e aver passato i robo-controlli, riuscii a magiare qualcosa ad uno dei tanti bar. Mancava mezz’ora prima della partenza del volo, e decisi di dirigermi verso il Gate.
-Il Gate per il volo Lufthansa è ora aperto- annunciava l’altoparlante, così decisi di aspettare che la fila diminuisse e mi diressi verso la fila di persone che aspettavano di entrare nell’aereo. Feci vedere il mio documento ed entrai.
Il volo durò 11 ore e 40 minuti precisi, ma con i comfort dei nuovi aerei super tecnologici, passarono subito.
 
Finalmente arrivai all’aeroporto di Seoul, ritirai le valigie e presi un taxi fino al centro della città.
Seoul era così grande, affollata…era stupenda. Pagai l’autista e scesi dalla macchina.
Rimasi a bocca aperta.
Cominciai a camminare, per arrivare a casa di Yoora:la mia migliore amica.
Osservai ogni particolare di quella immensa città, qualsiasi passante, schermo gigante ecc.
Poi successe una cosa.
Mentre attraversavo le strisce pedonali, una macchina si fermò per farmi passare.
Mi girai verso di essa e scrutai la persona nell’auto.
Il ragazzo all’ interno aveva una pelle di porcellana, bianca come la neve, occhi da gatto e capelli neri.
Insomma, un angelo caduto dal cielo.
Quasi mi fermai a contemplare il suo viso, ma poi mi ricordai del mio scopo: attraversare la strada ed arrivare a casa di Yoora.
Così ripresi a camminare, e dopo un quarto d’ora riuscii finalmente a raggiungere quella maledetta casa.
-Chi è?
-Sto ca
-O MIO DIOOOOO E’ ARRIVATAAAAAA, E’ ARRIVATAAAAAAA- sentivo sclerare Yoora
-Chi?- a risponderle fu una voce maschile
-COME CHIIIIII?!
-Intanto potresti anche aprirmi- le dissi
-Giusto giusto
Dopo qualche secondo aprì la porta buttandosi tra le mie braccia.
-EVAAAA- urlò subito
-Sì sono io-
Poi mi si piazzò davanti un ragazzo…
-Piacere Hoseok, sono il fratello maggiore di Yoora
-Piacere Eva
Spostai l’attenzione su Yoora che cominciò a parlare di tutto ciò che aveva fatto in quegli anni e dopo un po' mi disse che sarebbero arrivati degli amici del fratello per cenare insieme.
Mi prese un colpo: dopo 11 ore di viaggio non ero in buone condizioni.
Così corsi a prepararmi.
Dopo una mezz’oretta arrivarono gli ospiti.
Erano sei ragazzi stupendi.
-Piacere, io sono Eva e vengo dall’italia. Mi trasferisco qui per lavoro.
Così cominciarono a presentarsi.
-Io sono Kim Namjoon o RM, a volte mi chiamano God of Destruction- disse il primo
Inizialmente non capivo il motivo dell’ultimo soprannome, ma quando allungò la mano per stringere la mia, urtò un vaso. Allora capii.
-Piacere Kim Seokjin. Chiamami Jin, se vuoi.- detto questo mi mandò un bacio volante
-Park Jimin- disse il più basso, mandandosi indietro i capelli sulla fronte
-Kim Taehyung, per gli amici V-
-Jeon Jungkook, il maknae del gruppo-
Dopo aver visto l’ultimo, quasi mi venne un colpo…
-Piacere, Min Yoongi.
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ANGOLO AUTRICE
SIIIIIIIII FINALMENTE SI SONO INCONTRATIIIIIIII
Bene, sono felice di annunciarvi che forse dal prossimo capitolo (o quello dopo) inizierà la vera storiaaaa, con i due protagonisti
SEEEEEE
Ok basta
Dopo aver detto questo
Andate in pace.
 
 
 
 
 

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