Questo è un addio?

di erikasoul98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** SONO IO LO SPACCATO ***
Capitolo 2: *** AL PALAZZO DEGLI SPACCATI ***
Capitolo 3: *** LA DECISIONE ***
Capitolo 4: *** TERESA AVEVA RAGIONE? ***
Capitolo 5: *** RICORDI ***
Capitolo 6: *** LA LETTERA ***
Capitolo 7: *** REI ,CI RINCONTREREMO? ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** LA FINE ***



Capitolo 1
*** SONO IO LO SPACCATO ***


DAL CAPITOLO PRECEDENTE 
 
La mattina successiva ci mettemmo subito in viaggio dato che il mio salvataggio verso Brenda non era passato inosservato agli occhi di Jorge che ci offrì di portarci tutti dal braccio destro. 

A detta sua il braccio destra era l’unico e vero porto sicuro dove potevamo nasconderci dalla W.I.C.K.E.D. 

Jorge ci raccontò di un suo vecchio amico di nome Marcus che avrebbe saputo come come contattare il capo del braccio destro. 

A quel punto l'unico problema era che Marcus si rifugiava nell'unica città rimasta in piedi distante chilometri e chilometri da noi. 

Così con le speranze di nuovo in mano ci rimettemmo tutti insieme in viaggio. 

Passammo giorni di dure camminate che si alternavano tra tempeste ,sole ustionante e spaccati che ci inseguivano finchè in lontananza sentimmo il motore di una berga volare in cielo ed un vociare robotico ripetere la stessa frase. 

" Radurai la cura è quasi completa ,manca solo l'ultimo step. Abbiamo bisogno di ispezionare il cervello di uno di voi ragazzi provenienti dai labirinti che sono stati sottoposti alla nostre prove. 

Teresa ,Thomas vi prego di tornare indietro. Se volete salvare Claire ,July ,Oscar e Newt dall'eruzione che potrebbe attaccare da un momento all’altro il loro sangue dovete tornare indietro.  

Tornate per salvare i vostri amici.  

Tornate per salvarci tutti”. 

 
 
La berga passò indisturbata sopra di noi per poi allontanarsi velocemente ripetendo meccanicamente la stessa frase registrata. 

- Potete salvare tutti. Potete salvare Newt- mi ripetei mentalmente 

" Cosa significa?" Chiesi ai ragazzi appena la berga se ne fu andata 

" Credono di essere arrivati a una cura e adesso vogliono dissezionarci il cervello" ripetè uno dei ragazzi nel gruppo 

" No ...cosa significa l'eruzione nel vostro sangue!" gridai contro Newt 

" Abbiamo tutti l'eruzione nel sangue ma siamo immuni" provò a dire Mihno affiancando l'amico rimasto immobile con lo sguardo basso 

" Newt mi hai raccontato di quando Jacson vi ha detto che alcuni di voi non fossero immuni. Mi hai raccontato che Oscar non fosse immune perciò..... perciò perchè ora ha detto anche il tuo nome?" chiesi con un innaturale lentezza nella voce 

" Rei... anche io non sono immune" 

A quelle parole il mondo mi crollò addosso ,riuscivo a ripetermi solo le parole Newt non immune nella mia testa. 

Alzai lo sguardo guardandolo con occhi determinati " Allora basterà non farti contagiare da uno spaccato. Andrà tutto bene ,dobbiamo solo arrivare al braccio destro manca poco ormai" 

" Rei è troppo tardi anche per quello... 

Poco dopo che siamo stai separati dai fulmini quella notte e tu sei restata con Brenda abbiamo incontrato degli spaccati e ... mi hanno contagiato" 

Non dissi nulla semplicemente continuai a guardare davanti a me con la vista annebbiata e le gambe tremanti. 

" Rei" provò a chiamarmi avvicinandosi 

Lo guardai per pochi secondi focalizzando la sua immagine ,poi girandomi con freddezza dissi al gruppo " Muoviamoci dobbiamo arrivare da Marcus" e cominciai ad incamminarmi. 

Sapevo di aver sbagliato a comportarmi in quel modo ma ero furiosa. 

-Come ha potuto nascondermi una cosa così importante? 

Sarebbe potuto impazzire o morire da un giorno all'altro!- continuavo a ripetermi senza sosta 

Non mi voltai ma facilmente potei sentire i passi degli altri ragazzi dietro di me. 

Quel giorno passò molto velocemente ,quella sera ci coricammo tutti sul pavimento di una stradina per passare la notte. 

Cercai di allontanarmi più possibile dal gruppo non volendo vedere nessun in faccia ma poco dopo mi decisi ad alzarmi ed andare da Newt. 

" Newt" lo chiamai in un sussurro per non svegliare gli altri abbassandomi verso di lui.  

" Vattene Rei. Entrambi abbiamo preso le nostre decisioni. Sappiamo entrambi come andrà a finire questa storia perciò vattene ed ignorami come hai fatto per tuta la giornata ,è meglio così" disse con tono freddo per poi girarsi nella direzione opposta a me e chiudere gli occhi. 

Cominciai a tornare lentamente indietro nel mio angolo lontano da sguardi indiscreti finchè sentì la voce di Teresa chiamarmi e la ragazza venirmi incontro silenziosamente 

“ Rei...mi dispiace per come ti abbiamo trattata ma era l’unico modo. Non potevo rischiare che uccidessero Thomas.” disse con un sospiro 

“ Lo so. Mi hanno spiegato tutto e ti capisco” le risposi con fare triste. 

“ Non sai tutto” rispose lei 

“ Cosa intendi?” 

“ Quando quella guardia ti ha mandato via e Jacson mi ha iniettato il liquido per riacquistare la memoria mi ha dato anche altro” 

La guardai con sguardo confuso come ad aspettandomi un suo eventuale tradimento ma quello che disse dopo mi fece completamente cambiare opinione di lei. 

“ Potresti salvare davvero Newt... hai sentito anche tu cosa hanno detto alla radio.  

Sono arrivati alla fase finale del loro progetto ;ora devono solo studiare un cervello di un immune che è stato nel labirinto” 

“ Non è così facile Teresa ,loro non sanno cosa dicono.  

Ti sembra normale che solo ora si siano resi conto di essere arrivati alla fase finale? E proprio quando gli manca solo un tassello per arrivare al completamente della loro fatidica cura ci lasciano liberi di poter scappare?” chiedo incredula. 

“ Se ne sono accorti solo ora ,Reika. Avevano bisogno di una persona forte ,una persona che non vuole morire o quantomeno vuole con tutta se stessa fare eliminare il virus. 

Perciò ci hanno messo nei labirinti e perciò ci hanno fatto affrontare la fase 2” 

“ Non potrei fare nulla comunque.... sono stata nel labirinto solo pochi giorni” rispondo con rammarico. 

“ Non è questo il punto. Tu vuoi salvare Newt ,no? Vuoi eliminare il virus al costo della tua vita vero?  Questo....questo potrebbe bastare. Le possibilità sono minime ma potrebbero bastare”  

Seguì un momento di silenzio in cui cercai di raddrizzare i pensieri 

“ Cosa vuoi dire davvero?” le chiesi  

“ Sto dicendo che se proprio vuoi morire con lui come sospetto tanto vale rischiare la propria vita per trovare la cura e curarlo” dice determinata 

“ Questo lo sapevo già e penso che lo sai benissimo anche tu Teresa dato che me lo stai dicendo.  

Ma come pensi che riesca a contattare la W.I.C.K.E.D.  senza essere bloccata dagli altri e senza idea di come arrivarci.... Inoltre  cosa c’entra Jacson con tutto questo?” 

“ Dopo avermi ridato i ricordi Jacson mi ha dato anche questo” dice lei porgendomi una piccola sacca. 

La apro velocemente vedendo tre oggetti al suo interno. 

I primi due sono delle siringhe una con un liquido bianco ed uno blu il terzio oggetto  ha la forma di una radiolina con un bottone rosso ed un microfono attaccato sul davanti 

“ Cosa sono? “ le chiesi con un impeto di rabbia non fidandomi ancora della ragazza 

“ La salvezza di Newt” risponde lei portando lo sguardo verso i tre oggetti nelle mie mani. 

“ Le due siringe contengono rispettivamente il liquido per riacquistare la memoria e la cura momentanea creata della W.IC.K.E.D. mentre la radio serve per contattarli.  

Jacson me l’ha data per contarli nel momento in cui fossimo riuscite ad uccidere il gruppo B” 

“ E cosa dovrei farmene con queste cose? Quella maledetta cura dura solo pochi giorni!” le sfuriai addosso 

“ Lo capirai appena riacquistati i ricordi” disse lei alzandosi ed andandosene 

“ Perché lo fai?” dissi in un sussurro bloccandola 

“ Perché so cosa significa amare” 

 
 
Dopo aver ben nascosto la sacca di Teresa tornata al mio angolo mi sedetti a terra stringendomi le gambe al petto. 

Sospirai triste ,delusa e piena di emozioni negative incapace di cancellare. 

“ Rei sei qui?” chiese la voce di Newt venendo verso di me. 

“ Sono qui Newt” risposi con voce rotta  

Continuò ad avvicinarsi lentamente guardandomi con sguardo colpevole 

" Scusa ...non so cosa mi sia preso. Non riesco più a controllarmi" mi dice in un sussurro triste 

“Avevi detto che non mi avresti mai mentito. Avevi detto che potevo fidarmi di te! Sempre!! 

Perché non mi hai detto di aver contratto l’eruzione!”  

“ Cosa avrebbe cambiato? Cosa avresti potuto fare se io te l’avessi detto eh? Cosa avresti fatto? Saresti andata alla W.I.C.K.E.D. convinta di potermi aiutare e poi? Poi loro ti avrebbero ucciso! Io non voglio perderti”  

“ Ma in questo modo tu morirai!” dico ormai con le lacrime agli occhi. 

“ Quando me lo avresti detto?” continuo in un sussurro ferito 

“ Quando le cose si sarebbero fatte gravi me ne sarei andato”risponde colpevole abbassando lo sguardo. 

Alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi e quello che vidi fu solo dolore. 

“ Mi dispiace tanto” dico dopo un lungo sospiro. 

Newt non risponde ,ma si avvicina e mi stringe in un forte abbraccio prima di baciarmi bagnandomi il viso con le sue lacrime. 

Lo guardai senza proferire parola 

“ Posso stendermi per un po' vicino a te?” 

“ Si” risposi facendogli spazio sul pavimento per poi allungarmici seguita da Newt. 

Sentì subito il suo braccio avvolgermi il busto e la sua voce sussurrare “ Sto perdendo il controllo in fretta Rei.Mi dispiace tanto....mi dispiace davvero tanto” 

“ Non ti succederà nulla” gli dissi guardandolo negli occhi determinata 

“ Rei ,non c’è una cura non possiamo fare nulla. 

“ Invece c’è una possibilità e lo sai anche tu”  

" È per quello che hanno detto gli uomini della W.I.C.K.E.D. tramite gli altoparlanti sulla berga vero? Tu vuoi andare da loro? Lo sapevo!” disse capendo le mie intenzioni e staccandosi violentemente da me 

“ Io...no non mi fido di loro. E non ci andrò mai” gli dissi mentendo 

“ Allora come credi che questa situazione possa migliorare?” mi chiese tornando al mio fianco tranquillizzato 

“ Non lo so ,ma non permetterò che ti succeda nulla Newt”. 

“ Rei promettimi che non andrai dalla W.I.C.K.E.D.” 

“ Te lo prometto” mentì nuovamente con lo sguardo basso per poi aggiungere “ Ora dormiamo abbiamo bisogno di riposarci” 

“ D’accordo” rispose lui lasciandomi un leggero bacio sulle labbra. 

Con un sospiro ci avvicinammo stretti l‘uno all’altra addormentandoci abbracciati. 

Il mattino dopo ,appena sveglia ,capì subito che qualcosa fosse cambiato in Newt sia nel suo aspetto che nel suo comportamento. 

In un solo giorno era già diventato più freddo ,brusco ed erano spuntate sul suo collo vene nere causate dall’eruzione che lo minacciavano di prendere il controllo da un momento all’altro. 

 
Durante la mattinata Minho cercò di risollevare l'umore del gruppo in ogni modo ma ,a causa degli scarni risultati ,si arrese facilmente. 

Passammo così gli ultimi chilometri in silenzio assorti nei pensieri. 

Arrivati vicino ad una baracca Jorge ci spiegò che in città i soldati avrebbero controllato ogni soggetto prima di farlo entrare per evitare che l'eruzione entrasse in città. 

Oscar ,Claire e i pochi contagiati dovettero perciò arrendersi e aspettare il ritorno del  gruppo in una capanna li vicino. 

Ormai erano tutti pronti per entrare nella città a prendere Markus.  

Tutti tranne io ,Newt e i pochi sfortunati contagiati. 

“ Io non vengo con voi” dissi al gruppo improvvisamente 

“ Cosa?” 

“ Non vengo con voi” ripetei guardandoli uno a uno per poi girarmi verso Newt alle mia spalle. 

“ Non ti lascerò qui da solo per trovare Markus” gli dissi determinata. 

“ Non puoi restare qui! , è pericoloso ” mi urlò lui contro. 

“ Non mi importa io non vado” insistetti. 

Guardai il gruppo e lessi nei loro sguardi la comprensione perciò decidi di non desistere. 

“ Va bene. Torneremo il più presto possibile” disse Jorge convinto dalle mie parole avvicinandosi all’entrata della capanna in cui ci avremmo dovuto aspettare il loro ritorno. 

“ No! Non ti lascerò restare qui ,devi andare con gli altri” insistette Newt mentre le vene nera causate dell’eruzione iniziavano a pulsare sul suo collo. 

“ Portatela con voi!” sbraitò lui. 

“ No. È una sua decisione ,non possiamo obbligarla” rispose Jorge mentre il gruppo guardava la scena in silenzio. 

A quel punto Newt spalancò una porta del casolare e ci si chiuse dentro lasciando dietro tutto il gruppo. 

Pochi minuti dopo appena gli altri ragazzi contagiati entrarono a loro volta nella baracca e il gruppo di Thomas si era ormai allontanato sentì Newt aprire la porta e fiondarsi fuori dal capanno passandomi davanti senza fermarsi. 

“ Newt dove stai andando?" gli chiesi rincorrendolo fuori 

" Devo andare via!.... Tu dannazione perché l’hai fatto? Perché sei voluta restare a vedermi morire lentamente?! 

Restando qui sarai solo in pericolo! 

Sei voluta rimanere insieme agli spaccati!” urlò lui nella mia direzione 

“ Sono rimasta perché non posso lasciarti. Non ti permetterò di morire Newt” gli risposi io misurando ogni parola. 

Potevo benissimo vedere la rabbia causata dall’eruzione venire fuori da lui lentamente 

“ No! Io ti ucciderò ,tu devi andartene! Sei ancora in tempo” 

“ Non vado via!” 

A quel punto Newt mi si avvicinò urlandomi a pochi centimetri dalla faccia  

“ VAI VIA!”  

“ No!” urlai di rimando indietreggiando spaventata. 

“ Tu...tu hai paura di me” constatò lui 

“ Io non ho paura di te” mentii nonostante un brivido mi percorse la schiena 

In quel momento sentimmo un rumore di passi pesanti dietro di noi e con nostra sfortuna ci rendemmo subito conto dei diversi soldati armati al nostro fianco 

“ Venite con noi e non fate una mossa falsa se non volete morire spaccati!” esclamò uno di loro. 

Mi voltai nuovamente verso Newt ma quello che vidi fu solo un movimento veloce di un grande sasso colpirmi la testa. 

Prima di accasciarmi a terra sentì le parole che mi ruppero totalmente “ Verrò con voi. Sono io lo spaccato” 

Poi svenni 

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Capitolo 2
*** AL PALAZZO DEGLI SPACCATI ***


Capitolo 2
                                                        AL PALAZZO DEGLI SPACCATI


“ Potrebbero averlo portato al palazzo degli spaccati” 

È questo ciò che sento non appena riprendo conoscenza. 

Mi porto una mano sulla testa sentendo il sangue secco e intrecciato ai capelli mentre una leggera fitta di dolore mi invade. 

Mi alzo dal lettino in cui ero distesa e mi avvicino alle voci. 

“ Se lo avete lasciato qui è possibile sia stata qualche guardia a catturarli. Li avranno sicuramente portati lì e poi hanno colpito Rei” continua la voce di un uomo 

-Molto probabilmente quell’uomo non era altro che il tanto cercato Markus –pensai avvicinandomi. 

“ Non sono stati i soldati a colpirmi. È stato Newt” dico con tono freddo restando sulla porta. 

Tutti gli sguardi si girano velocemente verso di me chiamandomi 

“ Rei ,stai bene? Cosa è successo?”  

“ Newt se né andato. A...abbiamo sentito una guardia avvicinarsi poi lui mi ha colpito ed è andato con loro di sua volontà” dico bloccandomi mentre sento le guance bagnarsi a causa delle lacrime. 

“ Deve portarmi in quel palazzo!” continuo rabbiosa avvicinandomi all’uomo 

“ È troppo rischioso...se lui ha deciso di andarci dovreste rispettar” 

“ NO!” urlo verso l’uomo interrompendolo 

“ Mi ci porti e subito” gli dico mentre la mia mano vaga sulla mia cintura alla ricerca del coltello. 

Nel momento stesso in cui lo trovo un piccolo sorriso sadico spunta dalle mie labbra. 

Mi getto verso l’uomo puntandogli il coltello alla gola e sussurrando “ Adesso” poco prima che i ragazzi mi blocchino togliendomi il coltello di mano. 

Nonostante la rabbia non voglio fare loro del male perciò li lascio fare. 

L’uomo guarda prima me poi gli altri ragazzi e per finire Jorge 

“ Cosa volete fare?” chiede massaggiandosi il punto del collo dove qualche secondo prima c’era il coltello. 

“ Se l’hermana vuole andare andremo anche noi” sentenzia Jorge stupendomi 

“ Non c’è neanche bisogno di chiedercelo Markus ,Newt è un nostro caro amico così come gli altri ragazzi catturati. Andremo a prenderli” dice Thomas mettendomi una mano sulla spalla in senso di conforto 

“ D’accordo ,ma non lasciate che la ragazze si avvicini nuovamente a me” risponde lui guardandomi con un espressione indecifrabile sbuffando. 

“ Rei ,andiamo a riprenderci Newt” mi sussurra Thomas stringendo leggermente la presa sulla mia spalla. 

 

 Poche ora più tardi ,grazie alla berga di Marcus ,riuscimmo finalmente ad arrivare al palazzo degli spaccati. 

Durante il tragitto rimasi in disparte dietro il gruppo sia per necessità di rimanere sola sia per poter ragionare. 

Dovevo trovare un modo per portarlo via con noi sempre se lo avremmo trovato nel palazzo degli spaccati. 

“ Entro io. Voi non dovete seguirmi” dico al gruppo bloccandoli dall’entrare in quella fortezza. 

Il palazzo degli spaccati era un vecchio palazzo fatiscente controllato da una sola guardia armata all’entrata e centinaia di spaccati al suo interno. 

Sicuramente il posto più pericoloso in cui andare quando non si hanno abbastanza armi o difese dalla propria parte. 

“ No ,entreremo con te” ribatte Thomas 

“ Devo andare io. Sono l’unica a cui darà retta e lo sapete anche voi”  

“ Non possiamo lasciarti andare lì da sola! E come pensi di superare la guardia?”  

“ Con la guardia mi aiuterete voi. Al resto ci penserò io” continuai in tono freddo non staccando gli occhi dal palazzo a pochi passi da noi. 

“ Thom ,Reika ha ragione. È l’unica a cui quello scemo potrebbe dare retta” dice Mihno affiancandosi all’amico. 

“ .....d’accordo. Noi fermeremo la guardia ma tu sbrigati” mi disse Thomas prendendo la pistola e puntandola davanti a se avvicinandosi alla guardia. 

“ Fermi dove siete!” intimò lui  

“ Mi dispiace ma non possiamo ,dobbiamo riprenderci un amico” risponde Mihno in tono furbo 

La guardia allungò la mano verso la sua pistola ma prontamente i ragazzi lo fermano 

“ Non osare farlo” intimò Thomas avvicinando la pistola alla fronte dell’uomo. 

“ Corri Rei” 

Dopo quelle parole mi fiondai nella struttura. 

Ora dovevo solo trovarlo. 

 

 
 Mi guardo intorno vedendo solo una vecchia piazza piena di macerie e spaccati che da li a poco sarebbero crollati verso l’andata. 

Camminai dritta ,senza paura ,il più in fretta possibile ;o in quel modo o uno spaccato accortosi di me avrebbe benissimo potuto fermarmi. 

“ Hey bellezza ,tu sei nuova vero?” sento una voca alle mie spalle. 

Mi giro ritrovando un ragazzo moro che mi fissa da lontano sorridendo. 

“ Perché non vieni un po' qui? Possiamo fare due chiacchiere e che so ...dopo potrei ucciderti a mani nude per divertimento” mi dice il ragazzo avvicinandosi a me. 

Molto probabilmente il ragazzo aveva contratto il virus da poco ;la sua testa era annebbiata da pensieri omicidi ma il suo fisico non dava troppi segni della malattia. 

In quel momento mi maledissi per non aver portato un arma con me. 

Nella foga di andare a riprendere Newt l’idea di un arma non mi aveva nemmeno sfiorato la testa. 

“ Non avvicinarti!” intimai al ragazzo cercando di mettere maggiore distanza tra me e lui ma ,non vedendo reazione in lui che continuava ad avvicinarsi indisturbato mi misi a correre. 

Durante la mia piccola fuga riuscì a vedere un vecchio capanno ,per la maggior parte crollato ,perciò mi ci avvicinai il più i fretta possibile fino ad entrarci cercando di nascondermi. 

Mi guardai intono constatando felicemente che in quel piccolo piazzale non ci fosse nessuno ,ma prima di riuscire a nascondermi lo spaccato mi raggiunse. 

“ Hai voglia di scappare piccola ,ma ora ti ho presa” dice lui 

“ Ho detto di non avvicinarti!” urlo continuando ad allontanarmi all’indietro. 

Poco prima che lo spaccato saltasse nella mia direzione un tubo lo colpì alla testa facendolo cadere a terra senza sensi. 

“ Ti ho sentito urlare” spiegò il ragazzo di fronte a me. 

“ Newt ...sei davvero qui” sussurrai riconoscendolo subito con le lacrime agli occhi. 

“ Perché l’hai fatto? Perché mi hai abbandonato per venire qui?” scoppiai avvicinandomi a grandi solcate verso di lui. 

Mi ero ripromessa di non farmi prendere dalle emozioni ma ,a quanto pare ,il mio cuore non era d’accordo. 

“ Non avvicinarti!” mi intimò lui con ancora il bastone di ferro in mano. 

“ Cosa vuoi fare ,eh Newt? Vuoi colpirmi di nuovo? Vuoi uccidermi? Allora fallo!” gli urlai contro avvicinandomi maggiormente a lui aggirando di lato l’uomo a terra. 

Ora tra noi c’erano solo pochi centimetri di distanza e alle mie spalle l’unico muro della baracca ancora in piedi. 

Mi ero intrappolata da sola senza volerlo 

“ Vai via!” urlo lui con il braccio ancora alzato e il tubo che pendeva verso di me 

“ Fallo!” gli intimai 

Lui a quel punto con un solo movimento gettò a terra la mazza ,si avvicinò a me e mi intrappolo tra lui ed il muro colpendolo con un pugno di lato la mia testa 

“ Va via! Non foglio farti di nuovo del male! 

 Ti ho già colpito una volta dannazione! Rei devi andare via!” urlò lui a pochi centimetri dal mio volto. 

“ Non andrò via!” 

“ Perché?” urlo lui mentre un lampo di dolore gli attraversava di occhi 

“ Perché io ti amo Newt! Ti amo e preferisco morire qui con te che vivere senza di te!” gli urlai in faccia cercando di spingerlo per spostarlo da me ma senza molti risultati. 

“ Ti prego Newt” dissi poi arrendendomi con le braccia lungo i fianchi mentre le lacrime spingevano per uscire  

“ Rei.... io sto per morire. È inutile portarmi con te” disse facendomi una leggera carezza sulla guancia 

“ Non ti lascerò qui da solo a morire.” 

“ Rei è inutile...” ripete Newt ma lo interruppi prontamente. 

“ Ho portato il siero della W.I.C.K.E.D. ,durerà solo per qualche giorno ma è meglio di niente” gli dissi porgendoglielo con sguardo triste. 

“ Sai anche tu che questo prolungherà solo il nostro dolore vero?” mi chiese lui guardandomi negli occhi senza prendere il siero. 

“ Fallo per me” 

“ D’accordo “si arrese lui prendendo il siero e iniettandoselo nel collo. 

Iniettato il siero Newt mi baciò mentre il suo corpo continuava a tremare. 

Si staccò dalle mie labbra con il respiro pesate ed una nuova luce negli occhi poi mi prese la mano e ci incamminammo verso l’uscita di quella prigione. 

 In quel momento sapevo che il mio piano era solo all’inizio. 

Usciti dalla struttura ci affrettammo a salire sulla berga. 

“ Tommy” disse il biondo appena vide l’amico 

“ Cosa ti è saltato in mente faccia di caspio?” rispose l’altro avvicinandosi all’amico per abbracciarlo che in tutta risposta scrollò solo le spalle arreso. 

Nei momenti successivi i ragazzi inondarono Newt di domande cercando di stargli il più vicino possibile. 

Non avendo più forze ,mi allungai a terra e poco dopo di addormentarmi sentì Mihno avvicinarsi al mio fianco dicendo  

“ Grazie Rei. Gli hai salvato la vita....l’hai sempre fatto dal momento in cui sei arrivata nel labirinto. 

Da quando ti ha incontrata è cambiato. Non è più arrabbiato col mondo e nonostante il fatto che lui si odi per la mutazione non lo è neanche ora... quindi grazie” e sentendo quelle parole ed i rumori della berga di Marcus partire verso il braccio destro mi addormentai esausta 

Il mio piano era iniziato ma ancora non sapevo come sarei potuta andarmene senza destare troppi sospetti. 
 

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Capitolo 3
*** LA DECISIONE ***


Capitolo 3
                                                  LA DECISIONE



"Rei sveglia" mi sento chiamare mentre qualcuno mi scuote per svegliarmi 

" Hey Newt" 

" Siamo arrivati piccola" dice con un sospiro amaro. 

Mi guardo intorno scendendo dalla berga ; siamo su una spiaggia agghindata con tende da campeggio e qualche capanna costruita a mano. 

" Questa è la base del braccio destro?" chiedo ancora incredula 

" Si. Siamo a casa" risponde lui prendendomi la mano ed incamminandoci verso la spiaggia dopo avermi lasciato un bacio dolce sulle labbra. 

" Rei...sai che la cura non durerà a lungo vero? Io non resterò quì con te per sempre" mi dice con rammarico 

" Lo so ,ma per il momento voglio godermi ogni singolo istante con te" gli rispondo baciandolo piena d’amore. 

" Hey piccioncini" dice la voce di Minho interrompendoci 

" Siete così felici di essere arrivati qui che già ci date dentro?” scherzò lui 

" Zitto testa di sploff" risponde l'amico staccandosi amaramente dalle mie labbra. 

" Sempre scorbutico...comunque sia sono venuto per avvertirmi di venire nella capanna. Sta per iniziare una festa dedicata a noi.  

I ragazzi del braccio destro si sono dati da fare per darci il benvenuto quindi dovete venire senza se e senza ma" ci dice l'asiatico ridendo. 

" Come vuoi" risponde Newt con una scrollata di spalle incamminandosi verso la capanna trascinandomi con lui. 

A Minho non scappò il sorriso apparso sulle labbra dell'amico che si affrettava ad avviarsi nella capanna. 

Durante la festa tutti i ragazzi e le ragaze del braccio destro sono stati più che felici di vedere dei nuovi arrivati fra loro e non ci hanno lasciato soli per un attimo. 

Tutti i ragazzi della radura furono molto più che felici sia per il benvenuto che per aver rivisto l’amico per il momento sano e salvo. 

Ovviamente anche Thomas ,Mihno ,Frypan e persino Teresa erano più che felice di riavere Newt fra loro anche se sapevano che la cosa non sarebbe durata a lungo. 

Dopo la festa decidemmo di andare nelle rispettive capanne assegnateci per dormire ma ,sentendo la mancanza di Newt ,decisi di alzarmi dal mio letto improvvisato per
andare alla ricerca del ragazzo. 

Uscita dalla capanna sentì facilmente il sussurro della sua voce provenire da una tenda non molto lontana così mi incamminai verso essa. 

Poco prima di entrare nella sua tenda mi bloccai sentendo le parole di Newt.  

" Devi farlo ,ti prego Tommy devi farlo!" 

" Non posso Newt ,non puoi chiedermi una cosa del genere!" supplicava l'altro. 

" Tommy se sei mai stato mio amico ,se hai mai tenuto davvero a me lo devi fare! 

 Devi uccidermi prima che possa fare nuovamente del male a Rei o a chiunque altro qui" sbraitava lui semi urlando cercando di moderare la voce per non farsi udire da
fuori la tenda. 

“ Promettimelo! Promettimi che appena darò di nuovo segni dell’eruzione mi ucciderai!” 

“ Te lo prometto Newt” 

Caddi sulle ginocchia " Newt non puoi farlo" sussurrai a me stessa per poi alzarmi ed incamminarmi più determinata che mai verso la tenda assegnatami. 

Afferrai la sacca datami da Teresa che avevo nascosto in un angolo e mi  iniettai il liquido per riacquistare la memoria. 

Dovevo ricordare. 

Dovevo ricordare prima che fosse troppo tardi. Prima che l’indomani me ne sarei andata. 


 

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Capitolo 4
*** TERESA AVEVA RAGIONE? ***


Capitolo 4
                                                                  TERESA AVEVA RAGIONE?

Mi rigiro nel letto abbracciata a Newt e lo guardo negli occhi. 

Dopo essere tornata nella capanna ed essermi iniettata il siero dei ricordi poco dopo Newt si è infilato nel letto con me tenendomi stretta sul suo petto. 

" Rei...questa potrebbe essere l'ultima volta che possiamo stare abbracciati in questo" mi dice rabbuiandosi. 

" ...Perchè continui a ricordarmelo?" Chiedo con lo sguardo ferito 

" Perchè voglio che tu sia preparata per quando non sarò più al tuo fianco" 

" Tu sarai sempre al mio fianco" 

Con un sospiro frustrato mi bacia 

Per pochi secondi mi dimentico tutto. 

Mi dimentico della W.I.C.K.E.D ,mi dimentico della sofferenza ,mi dimentico dell'eruzione nel sangue di Newt e mi dimentico del mio piano per il giorno seguente. 

Appena lui si stacca dalle mie labbra tutte le sensazioni scacciate mi tornano contro in modo più doloroso di prima. 

" Rei devi promettermi una cosa" mi dice appoggiando la sua fronte nella mia 

" L'unica cosa che voglio è stare con te ma non posso ,non posso Rei!. 

Perciò ho bisogno che tu mi prometta che mi lascerai andare. Appena l'eruzione tornerà devi promettermi di stare lontano da me.  

Di restare al sicuro lontano da me" mi dice lottando con se stesso per pronunciare quelle parole con le lacrime agli occhi 

" Te lo prometto solo se mi risponderai alla mia domanda" 

“ Cosa vuoi sapere?” dice accarezzandomi una guancia 

“ Io ti ho detto che ti amo...voglio sapere cosa primi tu” dico guardandolo negli occhi mentre sento la ua mano fermarsi improvvisamente e allontanarsi da me come
scottato. 

“ Non posso” 

“ Ho bisogno di saperlo” insisto 

“ Farà solo più male ad entrambi” 

“ Newt ho bisogno di saperlo” gli dico tra un singhiozzo e l'altro. 

“ Ti amo anch’io Rei. Ti ho sempre amata e ti amo tutt’ora” dice raccogliendo le mie lacrime con dei baci 

" Mi fai paura Rei"  

" Cosa? Perchè?" 

" Perchè mi fai desiderare una felicità che non posso avere. Mi fai desiderare una vita che non posso avere. 

Una vita con te ....e questa è la cosa che mi fa più paura di tutta l'eruzione". 

Allungo la mano sulla sua guancia e lo bacio cercando di annegare la sensazione di solitudine e dolere che entrambi non riusciamo più a smettere di provare. 

" Ti amo Newt" 

" Ti amo Rei” mi risponde lui continuando a baciarmi per poi borbottare ” Che cosa sdolcinata". 

 

 

Mi sveglio durante la notte pronta per l'ultima fase della mia missione. 

Mi alzo lentamente allontanando le braccia di Newt addormentate sul mio fianco e recupero la mia sacca. 

All'interno ora c'è solo la radio per chiamare la W.I.C.K.E.D. e la lettera che ho scritto per Newt. 

Poso delicatamente la lettera affianco a Newt e silenziosamente fuggo dal rifugio del braccio destro. 

Dopo almeno un ora ,appena capisco di essermi allontanata abbastanza ,premo il tasto sulla radio. 

La voce di Jackson mi risponde immediatamente "Teresa cara ,sapevo avresti cambiato idea”. 

“ Sono Reika. Voglio che veniate a prendermi.  

Sono pronta per sottopormi alla fase finale della cura" 

" Abbiamo visto le coordinate della chiamata ;stiamo arrivando" dice lui dopo un momento di silenzio. 

" Jackson ho una sola condizione : la prima cura che riuscirete a produrre dovrete iniettarla a Newt anche se lui si rifiuterà”. 

" D'accordo” mi rispose lui. 

Mi accasciai a terra sperando davvero che ,questa volta ,sarebbe andato tutto per il meglio. 

Sperai in tutta me stessa nella cura ma ,dentro di me ,avevo la convinzione di star facendo solo un grande errore. 

Che sarebbe stato tutto inutile. 

Mi tornarono in mente le parole di Teresa : " Se proprio vuoi morire con lui tanto vale farti uccidere per trovare la cura" 

Aveva ragione. 

 

 
 

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Capitolo 5
*** RICORDI ***


- Spazio autrice
Qusto capitolo spiega ciò che ha visto Reika dopo essersi iniettata la fiala per i ricordi

Capitolo 5 
                         RICORDI



Appena il liquido della siringa entrò in contatto con il mio corpo la mia vista si fece nera.

Mi cedettero le gambe e caddi a terra.

12 anni prima

“ New..Newt dove iamo? Quelle persone fatto male a  mamma e papà!” dico piangendo 

“ Non lo so ma vedrai ,andrà tutto bene. Ci sono io con te” mi risponde abbracciandomi.

Mi guardo intorno ;il mio corpo appartiene ad una bambina sui 5 anni ,mi trovo in una stanza con dei letti e apparecchiature mediche appese alle pareti.

“ Rei usciamo da qui!” mi dice Newt trascinandomi davanti la grande porta davanti a noi.

Appena riuscimmo faticosamente a spingere la maniglia della porta un uomo ci si presentò davanti

“ Dove andate piccoli? Dobbiamo iniziare i test”

Il ricordo sfumò velocemente come era arrivato mentre una nuova immagine si focalizzava nella mia mente.

Mi trovo in una grande stanza circondata da altri ragazzi all’incirca sui 10 anni ,sono tutti impauriti ma non stanno piangendo.

“ Andiamocene da qui ,sono stufo dei loro test. Se scappiamo tutti insieme non ci prenderanno” dice un ragazzino asiatico 

“ Mihno non riusciremo mai a scappare ,finiremo solo nei guai” gli risponde una ragazzina poco più piccola con i capelli neri mettendosi le mani sui fianchi in segno di
protesta.

Io sono seduta in un angolo della stanza insieme a Newt.

“ Newt torniamo a casa ,i nostri genitori ci aspettano ne sono sicura” gli sussurro 

“ Mamma e papà non ci sono più da tanti anni Rei ,non possiamo tornare da loro. 

Però non piangere ok? Ci penserò io a proteggerti!”

“ Staremo sempre insieme vero?” gli chiedo

“ Sempre. Non mi dimenticherò mai di te” mi promette lui con un sorriso.

Il ricordo si annebbia e subito svanisce. 

Ora sono legata ad un letto ,ho di nuovo il corpo di una bambina anche se sembra leggermente cresciuto rispetto al primo ricordo.

Mi guardo attorno vedendo sagome con camici bianchi avvicinarsi a me con delle grandi siringhe in mano.

Cerco di divincolarmi ma le corde me lo impediscono.

“ Sta buona” mi dice una delle sagome al mio fianco.

Cerco di osservarla per capire di chi si tratti ma la  mia mente non riesce a focalizzare il loro volto.

Mi giro terrorizzata e sulla mia destra vedo una porta.

La porta è di vetro ,sigillata dall’interno  mentre dall’altro lato della porta un bambino biondo continua a colpirla prendendola a pugni e gridando.

Non riesco a sentire la sua voce ma mi sembra che gridi “Rei! Rei! Vi prego non fatele del male!” seguiti da altri pugni sulla porta.

“ Questo ti farà un po' male” dice la sagoma dell’uomo al mio fianco e poi mi inetta il liquido della siringa nel braccio.

Urlo.

La vista si annebbia ;sento solo dolore.

Appena il forte dolore passa riapro gli occhi.

Sono di nuovo sdraiata sullo stesso lettino ma questa volta sono davvero cresciuta ;penso di avere circa 16 anni.

Guardo il mio corpo sono ricoperta di ferite ,lividi e buchi causati dagli aghi che negli anni hanno martoriato il mio corpo.

Un uomo si avvicina al mio letto con una nuova boccetta in mano

“ Reika ,tutti gli altri ragazzi sono morti. Tu sei stata la più forte e la W.I.C.K.E.D è fiera di te. 

Questa è la nostra ultima possibilità -dice agitando la boccetta con un liquido rosso simile al sangue davanti il mio volto –vedi di non deluderci” successivamente l’uomo
si gira trasferendo lentamente il liquido in una grossa siringa.

Mi volto non volendo assistere all’ennesima scena di tortura che ormai subisco da ben 9 anni e concentro il mio sguardo sulla porta di vetro.

Newt non è più li da ormai un anno ,questo lo so bene.

Lo hanno portato via dopo che finalmente eravamo riusciti a scappare dalla cella dove ci portano per dormire.

All’inizio non volevano tenerci insieme ma dopo numerosi pianti e capricci per farci stare zitti ci hanno rinchiuso nella stessa cella.

Mi portavano in quella cella ogni volta che finivano di iniettarmi qualche nuovo siero.

Newt le chiamava torture io invece ,non gli do un nome da molto tempo ormai. 

L’unica cosa che mi permetteva di restare cosciente durante le ‘'torture’’ è proprio lui.

A quei tempi ero felice ,nonostante tutto.

Felice perché potevo restare al suo fianco.

Felice perché non essendo immune lui non veniva sottoposto ai miei stessi trattamenti.

Nel corso degli anni ,infatti ,si sono concentrati  solo a fargli dei test non troppo dolorosi e dei quesiti  psicologici da superare.

Mi concentro nuovamente sull’uomo che ora si è avvicinato a me sollevando la siringa rossa ma poco prima di avvicinarla al mio collo il ricordo sparisce frapponendosi
con una nuova immagine.

Ora sono di nuovo con un bambino biondo che sento di non conoscere.

Entrambi sembriamo molto piccoli.

Siamo in una vecchia casa insieme ad un uomo ed una donna che ci sorridono entusiasti.

“ Reika questa è la tua nuova casa e lui –dice indicando il bambino che mi si avvicina timidamente - è il tuo nuovo fratellino.

Il suo nome è Newt ed ha due anni più di te” mi dice la donna facendomi una carezza gentile sulla guancia.

“ Ciao ,io sono Newt ed ho 5 anni. Da oggi sarai la mia nuova sorellina ,i miei genitori ti vorranno tanto tanto bene” mi dice prendendomi la mano in segno di saluto.

“ Ma-mma" dico singhiozzando

“ La tua mamma e il tuo papà sono in cielo ma ora ci siamo noi con te piccola” mi dice l’uomo sorridendo

Sento il mio cuore battere alla rinfusa e prima di comprendere appieno il ricordo un altro ne appare risucchiandomi al suo interno.

“ Rei ,dobbiamo scappare. Quelle persone cattive ci prenderanno!” mi dice Newt trascinandomi dietro una porta della nostra casa.

Sentiamo distintamente le grida dei nostri genitori al piano di sotto e i passi degli uomini cattivi salire le scale per venire a prendermi.

La mamma mi ha detto che vogliono che vada con loro per fare dei test ma mi ha promesso che non mi lascerà portare via.

“ Newt promettimi che non mi lascerai andare con loro” dico coraggiosamente al bambino di fianco a me.

“ Te lo prometto Rei ,non ti lascerò sola” mi ripete stringendomi la mano

Due uomini sono appena entrati nella stanza dove io e Newt ci stiamo nascondendo ma fortunatamente non ci hanno ancora visto.

Io e Newt siamo molto bravi a nascondino.

Una donna entra di corsa nella stanza dicendo all’uomo “ I genitori si sono messi di mezzo. Non volevano che prendessimo la bambina e abbiamo dovuto ucciderli. Ora
saremo costretti a prendere anche il bambino non immune” 

“ Che idioti e pensare che quella non è nemmeno loro figlia” commenta l’uomo poco prima di voltarsi verso la porta spostandola.

“ Trovati” dice con un sorriso sadico afferrandoci.



Pochi minuti dopo riapro gli occhi alzandomi dal pavimento del rifugio del braccio destro.

Sento il cuore palpitare dolorosamente cercando di farmi arrendere a tutto ciò che ho visto.

Quelli sono i miei ricordi ,i miei ricordi reali.

 Capisco subito che è stata tutta colpa mia.

Newt è stato catturato dalla W.I.C.K.E.D. per colpa mia


 

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Capitolo 6
*** LA LETTERA ***


Capitolo 6
                                            LA LETTERA


POV Newt :

La mattina successiva mi sveglio nel letto di Rei felice come non mi capitava da quando ero nella radura con lei.

Quella ragazza mi ha davvero cambiato ;mi ha reso di nuovo felice.

Felice come presumo fossi prima di essere gettato nella radura come una semplice cavia.

Quando ripenso a cosa succederà tra qualche giorno che l’eruzione ricomincerà a prendere il controllo del mio corpo sento salire dentro di me una rabbia incontrollata che non posso permettermi di provare.

Tasto il materasso su cui sono ancora allungato con gli occhi chiusi e il sorriso sulle labbra ma appena mi rendo conto della mancanza di Reika apro gli occhi di scatto.

Al suo posto ,appoggiata al cuscino ,ce una lettera con su scritto il mio nome.

Mi alzo guardando quel foglio di carta spaventato e afferrandola violentemente comincio a leggerla.



“ Newt ,la sera scorsa grazie al siero della memoria mi sono ricordata della nostra infanzia.

Mi sono ricordata del mio passato ;del nostro passato insieme nella W.I.C.K.E.D.

Sai Newt ,avevi ragione sei rimasto al mio fianco proteggendomi già da quando eravamo piccoli e proprio per questo sei stato catturato da loro.

Ti sei ritrovato immerso in questo dolore solo per colpa mia.

Però ti sono davvero grata perché è solo grazie a te se in tutti questi anni sono sopravvissuta alle loro torture.

Tu mi hai sempre dato speranza anche se il nostro futuro non era altro che un ammasso di dolore oscuro ed insormontabile. 

Mi hai sempre promesso che ,in un modo o nell’altro ,saremmo riusciti a scappare da quei mostri.

A scappare dalla W.I.C.K.E.D ed essere felici insieme.

Quando sono arrivata nella radura non ricordavo più niente.

L’unica cosa che sentivo dentro di me era un opprimente sensazione di morte e di dolore ;e so di non avertene mai parlato ma non aveva senso farti preoccupare inutilmente.

Ma tu nonostante fossi all’oscuro di tutto sei lentamente riuscito a far sparire quella sensazione sostituendola con sentimenti d’amore.

Perciò quando arrivai nella radura ,nonostante non ricordassi nulla di te ,ero felice.

Quando ero al tuo fianco riuscivo a sentire un senso di appartenenza ,un senso di familiarità nei tuoi confronti.

Ed ora avendo riacquisito i ricordi so che quei sentimenti non erano solo frutto della mia fantasia bensì erano i sentimenti che avevamo nascosto nelle nostre anime per tenerli al sicuro dalla W.I.C.K.E.D.

Perciò volevo ringraziarti Newt.

Grazie di essere stato sempre al mio fianco mantenendo una vecchia promessa fatta da bambini.

Una promessa che non ti ricordavi neanche di avermi fatto.

Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata e che mi capiterà.

Ti amo e ti amerò per sempre ed è proprio per questo che non posso lasciare che l’eruzione ti uccida.

Non posso lasciare che Thomas ti uccida come gli hai chiesto la sera scorsa.

Ti ho sentito chiederglielo nella capanna ,ti ho sentito chiedergli di ucciderti e non posso permetterlo.

Non lo permetterò mai.

È per questo che sono andata via perchè non permetterò mai che l’eruzione si prenda tutto di te cancellando la tua intera esistenza.

Non ne ha nessun diritto ,hai già sofferto abbastanza.

Tu hai diritto di vivere Newt.

Hai diritto di avere una vita tua ,una famiglia tua ed anche se il mio desiderio più grande è quello di far parte della tua famiglia so che non potrò realizzarlo.

Spero solo che un giorno tu riesca a perdonarmi.

Spero che almeno tu ,riesca a ricordarti di me quando tutto questo sarà solo un lontano e doloroso ricordo del passato.

Perciò perdonami Newt.

Perdonami perché sono dovuta andarmene ;andare alla W.I.C.K.E.D.

Mi sono consegnata a loro per completare l’ultimo step.

Grazie allo studio del mio cervello loro riusciranno a trovare una cura per l’umanità.

Riusciranno a trovare una cura per te.

Posso salvarti la vita e sono pronta a morire per questo.

Se non lo facessi so che me ne pentirei per sempre...

So che non potrei vivere con il rimorso di averti perduto solo per poter avidamente vivere la mia vita.

Una vita senza di te.

E so benissimo che tutto questo suona dannatamente egoistico da parte mia dato che sono stata la prima a chiederti di non abbandonarmi ,ma non posso fare altrimenti.

Ho bisogno di farlo.

Ho il dovere di farlo e nonostante tutta la sofferenza che so ti sto causando in questo momento lo rifarei altre 1000 volte se questo significa salvarti la vita.

Addio Newt ,addio amore mio.

Spero che riuscirai a vivere una vera vita ricca di felicità e tranquillità.

Spero che riuscirai a prendere la cura per quella maledetta eruzione.

Ho solo un ultimo desiderio da chiederti : recati alla W.I.C.K.E.D.

Loro sanno tutto ;ho stretto un accordo prima di consegnarmi.

Il mio cervello in cambio della cura ...in cambio che tu possa essere il primo ad usufruirne.

Perdonami per questo.

Solo un ultima cosa amore mio ;sappi che se morirò in questa assurda operazione non ti sbarazzerai di me.

Questa è una minaccia mio caro Newt perchè io resterò sempre al tuo fianco e veglierò su di te proteggendoti da ogni male esattamente come facevi tu con me quando eravamo solo dei bambini.

Un giorno Newt ci rincontreremo ne sono convinta anche se sarà nel ‘’dopo’’ vita ma ci rincontreremo.

Riesco a sentirlo  nel mio cuore ,nella mia anima e fino ad allora non osare venire da me nel ‘’dopo’’ di tua spontanea volontà o sappi che ti rispedisco da Thomas e gli altri a suon di calci.

Sul serio Newt ,non rendere vano tutto ciò e vai a prendere la cura...prendila per me ,prendila per noi.

Per il nostro amore.

Voglio rivelarti un ultimo piccolo segreto Newt.

Voglio rivelarti il perché all’inizio di questa lettera ti ho scritto che è stata tutta colpa mia.

Newt è colpa mia se tu sei stato catturato da loro ed hai dovuto affrontare questo inferno.

È colpa mia perché quando avevo 5 anni i tuoi genitori mi hanno adottata.

È colpa mia perché essendo immune la W.I.C.K.E.D. è venuta a casa nostra per portarmi con loro.

I tuoi genitori o meglio i nostri genitori hanno cercato in tutti i modi di non farmi catturare da loro ma hanno fallito.

E per colpa mia loro sono morti.

Per colpa mia hanno catturato anche te.

Quindi perdonami per tutto il male che ti ho fatto.

Perdonami per averti regalato una vita di sofferenze.

Con questo gesto spero di riparare anche se solo per poco a questa maledetta realtà.

Ti amo Newt ,ti amerò per sempre.

Addio ,la tua Rei.



La vista comincia ad annebbiarsi mentre calde lacrime bagnano l’ultimo pezzo della lettera mentre sento le mie mani tremare.

-È andata via.... è andata a sacrificarsi per salvare me- penso mentre una forte rabbia invade tutto il mio corpo.

Con un solo movimento accartoccio il foglio di carta nelle mie mani e fiondandomi fuori dalla tenda urlo “ Mihno ,Tommy! Dobbiamo andare immediatamente alla W.I.C.K.E.D!”

 

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Capitolo 7
*** REI ,CI RINCONTREREMO? ***


Capitolo 7
                                                   REI ,CI RINCONTREREMO DI NUOVO?


“ Come ha fatto ad andarsene?” continua a ripetermi Mihno mentre continuo a guardare furiosamente fuori dalla berga.

-Non può essere andata lontana andando a piedi ,tra poco la troveremo- mi ripeto mentalmente come un mantra.

“ Chi le ha dato il siero? Non ti sei accorto di niente?” insistere l’asiatico al mio fianco.

“ Stai zitto Mihno! Secondo te se avessi saputo qualcosa l’avrei lasciata andare a suicidarsi per uno spaccato come me?!” gli grido contro

“ Newt ,devi calmarti!” mi dice Tommy avvicinandosi cautamente.

“ Non ti avvicinare! Non osare avvicinarti! È tutta colpa tua dannazione.

Ti avevo già chiesto di uccidermi ma hai voluto aspettare! Ed ora cosa abbiamo rimediato? E Tommy cosa abbiamo rimediato? Abbiamo rimediato che quella cretina sta andando a suicidarsi!”

“ Newt calmati! Farai accelerare l’eruzione nel tuo sangue! Se vuoi salvare Reika devi calmarti!” mi  ripete Minho per l’ennesima volta.

Faccio un passo indietro rendendomi finalmente conto della situazione.

Sta succedendo di nuovo.

L’eruzione dentro di me sta nuovamente prendendo il controllo facendomi agire secondo la sua volontà.

“ Io...scusate. Scusate ragazzi” gli dico maledicendomi.

Non è già abbastanza che i miei amici hanno dovuto sfidare tutto il campo per poter prendere la berga e portarmi alla W.I.C.K.E.D. ,ora devo fare pure lo stronzo con loro
incolpandoli.

“ Tranquillo Newt ,sappiamo che non è colpa tua. Vedrai che con la guida di Jorge arriveremo alla W.I.C.K.E.D. tra pochissimo” mi dice Tommy appoggiando una mano sulla mia spalla.

“ Grazie ragazzi” dico ai miei due amici che sono voluti venire con me alla ricerca di Rei.



Come previsto arrivati davanti alla base della W.I.C.K.E.D. Jackson sta già aspettando davanti la porta insieme ad un paio di guardie.

“ Ciao Newt. Ti stavamo aspettando” dice in tono calmo

“ Dove diavolo è Rei?” chiedo furioso avvicinandomi tanto all’uomo da poter quasi sentire il suo viscido respiro sulla mia pelle.

“ Non sarebbe prima il caso di entrare a fare una piccola chiacchierata?”

“ Dov’è Rei maledetto!” ripeto sputandogli addosso la mia rabbia.

“ Come preferisci” dice lui gettandomi addosso una piccola fiala contenente un liquido blu.

“ Ti ho chiesto di dirmi dove diavolo è Rei!”

“ È nelle tue mani” rispose semplicemente Jackson

Guardai la fiala nelle mie mani e in pochi secondi riconobbi quel liquido.

Era lo stesso che Rei mi aveva chiesto di iniettarmi qualche giorno prima o quantomeno il colore era lo stesso.

“ Cosa stai dicendo faccia da ratto?”

“ Sto dicendo che la vostra cara Reika si è sacrificata per la cura che ora è nelle tue mani.

Personalmente avrei benissimo preferito non dartela ma questa è stata la sua unica condizione perciò vedi di non sprecarla ragazzino”

“ Lei dov’è” ripetei tremando

“ Oh volete vederla ora? Certo entrate pure ragazzi. Rei vi sta aspettando nella sua stanza” a quelle parole un macigno sul cuore si alleggerì

“ È viva?” chiese Thomas in tono sfiducioso

“ Si ….se così si può definire. È in coma profondo” sentenziò l’uomo.

Prima di accorgermene gli ero già saltato addosso.



Tre giorni dopo

Dopo le parole dell’uomo ratto qualcosa in me scattò.

Una malvagità che non avrei mai pensato di poter possedere.

Prima di accorgermene avevo già estratto il grande coltello dalla mia cintura ed avevo cominciato ad infilzarlo ripetutamente nel petto dell’uomo urlando mostruosamente.

Le due guardie dietro Jackson non poterono intervenire essendo state subito bloccate da Thomas e Minho.

Di quel giorno mi ricordo bene Jorge che ,saltatomi addosso ,cercò di fermarmi dalla mia furia omicida ma le mie braccia e il mio corpo non accennavano a smettere di accoltellare il corpo di Jackson.

Fu con quell’aspetto demoniaco che andai da lei.

La mia maglia e la mia faccia erano ricoperti da numerosi schizzi di sangue che rivelavano cosa avevo appena fatto.

Appena entrai nella stanza in cui avevano lasciato Reika la mia rabbia si placò totalmente facendomi tornare lucido.

Caddi in ginocchio mantenendo gli occhi su quel lettino ;su di lei.

Rei era stesa semi morta su un vecchio lettino ospedaliero provvisto di corde che erano state probabilmente usufruite in passato per qualche crudele esperimento.

Appena i ragazzi mi raggiunsero la presero in braccio insieme ai macchinari a cui era legata e la portarono sulla berga verso il rifugio del braccio destro.

Non ricordo come feci a salire anch’io sulla berga ,probabilmente uno dei ragazzi mi trascinò fino a lì.

Ricordo molto bene però che nessun soldato o scienziato della W.I.C.K.E.D. tentò di fermarci.

Allora presumevo che non gli interessasse più di nessuno di noi.

Ora loro avevano quello che volevano.

Avevano quella maledetta cura.

La stessa cura contenuta in una stupida piccola fiala che avevo legato al mio collo come fosse una collana non avendo avuto il coraggio di prenderla.

Che senso avrebbe avuto prendere la cura e continuare a vivere se lei era morta?

Perchè per me Rei era morta anche se tutti continuavano a dirmi che era solo in coma.

-SOLO in coma.....- quelle parole continuarono a perseguitarmi per giorni.

Che differenza c’era tra il coma profondo e la morte? Nessuna.

Per me non c’era nessuna differenza ;ma Tommy continuava a ripetermelo.

Continuava a ripetermi che quello era il suo ultimo desiderio.

La sua ultima richiesta che mi aveva fatto prima di sacrificarsi.

Ma lui non capiva ,non poteva capire che non avrei potuto prendere la cura senza di lei.

Ero stanco.

Stanco di combattere ,di restare senza di lei.

Non volevo più vivere ,non volevo più respirare.

Non volevo che il mio cuore continuasse a battere.

Perfino i miei sogni non riuscivano più a confortarmi ,sognavano solo di lei facendomi credere che fosse di nuovo al mio fianco.

Ma appena mi risvegliavo realizzavo subito quale fosse la verità.

Odiavo vivere senza di lei mentre i miei demoni erano in attesa di risucchiarmi nel loro oblio tentandomi giorno dopo giorno di poter scomparire da quel mondo a cui non
appartenevo più.

Avevo deciso di lasciarmi andare. Di essere egoista e raggiungerla nel suo ‘’dopo’’ e ne ero felice.

Ne ero davvero felice

Ma pochi giorni dopo successe ;non so ancora per quale motivo quel demone abbia deciso di farmi fare quel gesto ma lo fece e mi condannò.

Mi condannò ad un esistenza senza di lei.

L’eruzione mi aveva condannato in un modo che non avrei mai potuto immaginare : aveva preso il controllo del mio corpo e si era iniettata la cura.

Mi aveva curato estirpando se stessa.

Estirpando il male da dentro di me.


 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Pov Reika

Dopo avermi fatta salire in malo modo sulla loro berga ,i soldati della W.I.C.K.E.D. mi hanno portato in una vecchia stanza nella loro base contenete principalmente vecchie attrezzature ed un solo vecchio lettino.

Lo stesso lettino in cui da piccola mi sottoponevano agli esperimenti.

Non so come feci ma riuscì a riconoscerlo immediatamente ;probabilmente grazie ai vecchi legacci ancora attaccati alle sbarre del letto.

Dopo avermi fatta seduta sul lettino gli scienziati hanno spiegato come sarebbe avvenuta l’operazione.

A detto loro dovevano solo aprirmi una parte della testa e vedere come l’eruzione attraversava il cervello o qualcosa di simile.

Ammetto però che non mi sono soffermata molto ad ascoltare le loro parole distratta dalla sensazione di morte che da li a poco ero sicura avrebbe invaso tutto il mio corpo.

Gli scienziati mi avevano assicurato che l’operazione aveva poche possibilità di uccidermi ma ovviamente non avevo avuto fiducia delle loro parole.  Chi l’avrebbe avuta dopotutto?

Con quei pensieri mi ero allungata sul lettino ed abbandonata al gas soporifero che avrebbe dato inizio alla mia fine.



“ Reika devi svegliarti. Ti prego amica devi svegliarti” sento ripetere da una voce non molto lontana.

Apro gli occhi cercando di focalizzare ciò che ho attorno.

Inizialmente vedo solo nero ma poco dopo la vista si schiarisce permettendomi di guardarmi attorno.

Sono in piedi in una piccola stanza di una baracca ,davanti a me c’è Thomas.

La sa voce è molto agitata e continua a parlare con qualcuno davanti a lui.

Non capisco di chi si tratti così mi avvicino continuando ad ascoltare la sua voce che ripete “ devi svegliarti... Newt ha bisogno di te sta per impazzire”

Newt - mi ripeto mentalmente... - cosa gli sarà successo? 

Mi avvicino maggiormente alla figura di Thomas fino ad arrivare dietro la sua spalla e poi la vedo.

La figura con cui lui sta parlando Thomas sono io.... 

Sono stesa su un lettino completamente inconscente con un macchinario attaccato al braccio.

Se non sapessi che quella sono io avrei detto con certezza di essere morta … o forse lo sono davvero dato che sto guardando la scena da fuori il mio corpo?

“ Thom” lo chiamo titubante avvicinando la mano sulla sua spalla 

“ Thom!” ripeto agitata non ottenendo risposta dal ragazzo mentre il buio e il silenzio cominciano ad invadere di nuovo i miei sensi.



“ Rei ho deciso cosa fare. 

Sono stanco non posso continuare così... l’eruzione sta prendendo il controllo di me sempre più spesso e non posso rischiare di fare del male a qualcun’altro” sento dire dalla voce di Newt.

Apro gli occhi sforzandomi di avvicinarmi alla sua voce e poco dopo mi ritrovo nella stessa situazione affrontata con Thomas non so quanto tempo prima.

Sono sempre in un angolo nella stanza mentre il mio corpo e ancora disteso sul lettino inconscente ma questa volta davanti a me c’è Newt e non Thomas.

Mi affianco alla sua figura e continuo ad ascoltare la sua voce parlarmi sopprimendo la voglia che ho di abbracciarlo e tornare da lui.

“ Ho deciso di lasciarmi andare ,di essere egoista e raggiungerti nel tuo ‘’dopo’’. ” mi dice sorridendo 

Mi agito sentendo subito un grande dolore al petto incapace di controllare i miei sentimenti

“ Non puoi farlo Newt... Ti prego non puoi farlo!” ripeto cercando di aggrapparmi alle sue braccia e strattonandolo senza ottenere nessuna reazione da parte del ragazzo.

È come se non riuscisse a sentire la mia stretta su di lui.

“ Tra poco ti raggiungerò e saremo di nuovo felici insieme” ripete lui mentre le lacrime scendono dai suoi occhi.

Vedo le sue mani accarezzarmi la testa gentilmente mentre continua a ripete che andrà tutto bene.

Gli urlo di non piangere ,di non arrendersi e non farsi del male.

Urlo cercando di fargli sentire la mia presenza ma è tutto inutile e poi ricordo. Ricordo perché mi trovo in quella situazione e ricordo della cura.

Mi allontano da lui velocemente cercando quella maledetta boccetta sicura di riuscire a trovarla.

Quelli della W.I.C.K.E.D. me lo avevano promesso.

Avevano promesso che mi avrebbero dato la prima cura che sarebbero riusciti a trovare perciò se io ero lì doveva esserci per forza anche la cura.

Comincio a cercare agitata in tutta la stanza e poi la vedo.

La cura è appesa al collo di Newt tramite una un ciondolo.

Mi affianco nuovamente al ragazzo mentre lui si sorregge la testa con la propria mano

“ Sta succedendo di nuovo Rei... l’eruzione.... io ….devo farlo ora” digrigna cercando di alzarsi e combattendo contro il suo stesso corpo.

Afferro una siringa dall’unico mobile presente nella stanza e mi posiziono davanti la figura di Newt afferrando una sua mano e portandola sulla boccetta della cura.

La afferro strattonandola violentemente dal suo collo e inserisco il liquido nella siringa mentre lui cerca di fare forza sulle sue stesse mani cercando di fermarsi.

“ No.... cosa …..sto facendo” pronuncia difficilmente mentre con la siringa ancora stretta nella sua mano stringo la presa portandola al suo collo.

Ora la siringa dista solo pochi centimetri dalla sua pelle e facendo ancora più forza sulla sua mano porto l’ago della siringa nella sua carne e spingo lo stantuffo iniettando il liquido nel suo collo.

“ NO!” riesce solo ad urlare lui poco prima di riuscire a strattonare la mia presa della sua mano e buttare la siringa a terra.

Perdonami Newt... sono stata di nuovo egoista ed ho scelto di curarti contro la tua volontà – dico a me stessa abbandonandomi nuovamente al buio.




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Capitolo 9
*** LA FINE ***


Capitolo 9
                                                                              LA FINE


3 MESI DOPO


Grazie alla cura il mondo era tornato finalmente in pace.

L’eruzione era stata sterminata completamente e i tutti i suoi sopravvissuti avevano fatto del loro meglio cercando di ricostruire vecchie città per poter ricominciare una
vita normale.

Il braccio destro non esisteva più ,tutti i suoi abitanti si erano trasferiti nelle città.

Ovviamente il clima non era cambiato ;tutti erano ancora minacciati dal caldo sole e dai pericolosi temporali che si imbattevano distruggendo quel poco che le persone
riuscivano a costruire ,ma nessuno si arrese.

Tutti continuarono a combattere.

Nel mondo era finalmente tornata la speranza.

Una speranza che colpiva il cuore di tutti ,tranne quello di Newt.

Newt dopo aver preso la cura si spense peggiorando di giorno in giorno.

Thomas e Minho restarono al suo fianco per lo più per controllarlo per paura di qualche gesto suicida da parte del ragazzo come era successo anni prima all’interno del
labirinto.

Ma Newt si era arreso perfino su quel punto di vista.

Ormai non gli interessava neanche più morire.

Non credeva più neanche alla morte.

Lui restava lì ,seduto in quella piccola stanza adibita ad ospedale a fissarla.

Giorno dopo giorno rimaneva seduto con la mano intrecciata a quella della ragazza e con il ciondolo della fiala che pendeva dal suo collo parlandole silenziosamente.

Chiedendole di tornare da lui.

Erano rare le volte in cui il ragazzo usciva da quella stanza per andare in città o anche solo per nutrirsi il necessario da garantirgli una sopravvivenza.

L’unica cosa importante per lui era rimanere seduto su quella sedia ad aspettarla.

Aveva continuato in quel modo per mesi finchè non successe l’incredibile.

Finchè il ragazzo sentì le dita della mano della ragazza stringersi nelle sue e la sua voce parlare prima ancora di riuscire ad aprire gli occhi.

“ Newt” aveva detto lei in un sussurro

“ Rei” aveva ripetuto lui con le lacrime agli occhi e la voce spezzata


 

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