Mentre dormi... io sorrido

A Kise piace guardare Kuroko quando dorme e non può fare a meno di sorridere.
Ora è supino, ma si è rigirato già qualche volta e i capelli sono ormai irremediabilmente spettinati; respira piano, respiri tanto lievi che ci si potrebbe preoccupare se non fosse per il lento movimento del suo petto. Sotto le palpebre si muovono gli occhi avanti e indietro come se stesse sognando, la bocca è appena schiusa. Kise è tentato di poggiare la mano sulla sua candida e mordida guancia e baciarlo come farebbe il principe con la sua principessa in una fiaba, ma desiste perché svegliarlo sarebbe un vero peccato. Si sdraia accanto a Kuroko e con le labbra increspate da un leggero sorriso che non lo abbandona mai quando è con lui, si addormenta di nuovo felice di averlo al suo fianco.

Kuroko si sveglia sempre prima di Kise, e sempre approfitta di questi minuti per guardare il suo ragazzo.
Kise sta dormendo su un fianco, un braccio sotto il cuscino e un espressione beata in viso. Le labbra sono socchiuse e le lunghe ciglia sfiorano gentilmete gli zigomi delicati; il respiro lento e forte gonfia il suo petto e muove la spalla e i capelli sparsi sul cuscino sembrano essere stati sistemati apposta a quel modo per farlo apparire perfetto: il tutto rendeva Kise un angelo.
Kuroko però sa che Kise non è solo bello è anche gentile e buono con tutti, sempre pronto ad aiutare ed incoraggiare gli amici, è talentuoso e sveglio... e sa che non poteva essere più fortunato di così ad incontrarlo.
“Buongiorno Kise-kun”
“Buongiorno Kurokocchi”

Midorima sta guardando quello che da quasi tre mesi è il suo... si imbarazza persino a pensarlo... Kagami Taiga è il suo ragazzo. Ricorda il giorno in cui Kagami gli era venuto vicino e gli aveva detto che gli piaceva per poi scappare, e che ci erano volute due settimane per rivedersi e potergli rispondere che la cosa era reciproca, ricordava l'espressione stupita e felice del rosso e di come gli aveva praticamente urlato in faccia di uscire insieme, l'imbarazzo che aveva colto le sue guance – Midorima non poté fare a meno di sorridere a quell'immagine, come poteva essere che quel ragazzo grande e grosso e così sicuro in tutto ciò che faceva diventasse tanto imbranato e incerto quando si parlava di faccende di cuore.
Un respiro più profondo degli altri da parte di Kagami fece voltare la testa a Shintarou – ricordava il loro primo bacio, Taiga gli si era avvicinato velocemente e si era fermato a pochi centimetri dalla sua bocca aspettando il suo permesso o di essere allontanato, era stato proprio lui a colmare quella distanza e a far toccare le loro labbra – Midorima di alzò dal letto, non voleva farsi vedere da Kagami con le guance rosse per l'emozione così scappò in bagno, pochi minuti dopo i rumori provenienti dalla cucina gli rivelarono che il suo ragazzo stava preparando la colazione.