No one would hurt you again

di La Polly
(/viewuser.php?uid=156969)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bloody lips ***
Capitolo 2: *** Sguardi furtivi ***
Capitolo 3: *** Inaspettato ***
Capitolo 4: *** I'm a dog ***
Capitolo 5: *** Alla luce del tramonto ***
Capitolo 6: *** Red wine ***
Capitolo 7: *** Confessions ***



Capitolo 1
*** Bloody lips ***


Dedicata a Giulia AThousandSuns

 

Bloody lips



 
«Uccelletto…»

Il Mastino era steso sopra di lei, talmente vicino che i loro respiri si fusero come fossero stati uno soltanto.

Fuori l'Altofuoco stava distruggendo qualsiasi cosa incontrasse sul suo cammino, ma dentro di lei ardeva un fuoco ancora più devastante - un desiderio che non riusciva a spiegarsi.

Sandor Clegane non era uno dei cavalieri che tanto sognava. Era un uomo crudele e tormentato, eppure Sansa, senza pensarci, si avvicinò ancora di più a lui, azzerando la misera distanza che li separava, e lo baciò.

Le sue labbra erano dure e sapevano di sangue, tuttavia lei le trovò incredibilmente invitanti.






Spazio Autrice

Buonsalve a tutti! Questo è il mio "primo esperimento" dedicato ai miei amati SanSan - la coppia che più di tutte ho amato (e amerò per sempre) ne Il Trono di Spade (specialmente per quanto riguarda i libri). Mi sono innamorata fin da subito di loro, quindi ho sentito il bisogno di scrivere qualcosina. Ho in ballo anche una modern AU con Sansa e Sandor ma per quella dovrete aspettare ancora un po', nel frattempo... godetevi questa raccolta.
Grazie a chi la leggerà!
Un bacio.
Polly

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Sguardi furtivi ***


Dedicata a Cress 


Sguardi furtivi



 

«Cosa stai facendo?» gli chiese, allarmata, quando lo vide togliersi l'armatura. 

«Mi sto spogliando, è ovvio» rispose lui, noncurante. 

Sansa fece per ribattere ma lui l'anticipò: «Che c'è, uccelletto, non hai mai visto un uomo nudo?» la schernì, facendola arrossire.

Certo che no, avrebbe voluto rispondere, ma l'imbarazzo le serrò la gola. 

«Non devi per forza guardare, se ti faccio schifo» le disse, con tono aspro. 

Non se lo fece ripetere. 

Qualche secondo dopo, però, voltò il viso di lato e intravide la schiena muscolosa dell'uomo. 

Sansa non sapeva perché ma non riusciva più a distogliere lo sguardo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Inaspettato ***


Dedicata a Giulia




Inaspettato




 

Se avesse anche solo immaginato un risvolto simile e ciò che avrebbe comportato per la sua sanità mentale, si sarebbe morso la lingua prima di proporle di fuggire insieme. 

E invece eccoli lì, in quella stanza, costretti a dormire sullo stesso pagliericcio.

Si era imposto di starle il più lontano possibile, per evitare qualsiasi contatto.

Non aveva previsto, però, che l'uccelletto gli sarebbe finito addosso e lo avrebbe abbracciato nel sonno senza nemmeno rendersene conto.

Sandor raccolse tutto l'autocontrollo possibile, serrando gli occhi e cercando di scacciare, senza successo, l'eccitazione che si stava impossessando sempre di più del suo corpo. 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I'm a dog ***


Dedicata ad Aven

 

I'm a dog

 



Si era rifugiato in quella stalla per cercare di scacciare la strana sensazione che aveva provato nel momento in cui Sansa lo aveva guardato, per la prima volta, dritto negli occhi senza alcun timore. 

«Fanculo!» esclamò, dopo aver trangugiato l'ennesimo sorso di vino. 

Più passavano i giorni e più desiderava quella ragazzina dai capelli rossi come il fuoco e si malediva per questo. 

Forse avrebbe dovuto togliersi quello sfizio che tanto lo faceva eccitare. 

A quel pensiero, però, scosse la testa, bevendo di nuovo. 

Lei è una Lady e io sono un cane. Non devo dimenticarlo.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Alla luce del tramonto ***


Alla luce del tramonto
 




Sandor si svegliò di soprassalto, disturbato da un incubo che avrebbe potuto trasformarsi in realtà da un momento all'altro.

Subito cercò con lo sguardo la sua compagna di viaggio e la trovò a qualche metro da lui, seduta sul prato a gambe incrociate, gli occhi azzurri fissi verso l'orizzonte.

Le sfumature rosse del cielo, così simili a quelle dei suoi lunghi capelli, la rendevano ancora più bella.

Sandor la osservò, incantato da quella visione così pura e perfetta. 

La luce del tramonto sembrava volerla incendiare, o forse era lei a dar fuoco a tutto.

Sandor pensò che in quel caso non avrebbe avuto paura di morire bruciato dalle sue fiamme.








Spazio Autrice

Questa drabble è stata scritta per l'evento "Drabblethon" del 6 Settembre del gruppo "We are out for prompt".

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Red wine ***


Red wine

 

 

 

Si erano fermati in quella locanda per mettere sotto i denti qualcosa di decente dopo giorni di viaggio.
Sandor stava sorseggiando del vino rosso che, nonostante non fosse uno dei più pregiati di tutti i sette regni, perlomeno era abbastanza forte per i suoi gusti. Si sarebbe ubriacato fino a collassare se solo non ci fosse stato qualcuno con lui, qualcuno a cui aveva promesso la sua protezione. E fu proprio quel qualcuno a costringerlo a distogliere la sua attenzione dalla coppa di vino.
«Voglio provare.»
Sandor, in un primo momento, non capì a cosa si riferiva, poi la vide posare gli occhi sulla caraffa di vino e subito le rivolse uno sguardo divertito. «Questa roba è troppo forte per te, uccelletto» le disse, ridendo.
Il viso di Sansa s'imbronciò all'istante. «Soltanto un sorso, promesso.»
Perché non riusciva a dirle di no? Perché semplicemente non la ignorava?

Ti stai rammollendo, Clegane.
Quel pensiero lo fece infuriare.

Voleva giocare a fare la donna adulta? Benissimo. Di certo lui non glielo avrebbe impedito, in fondo non era mica la sua balia.
Riempì la coppa senza dire altro e la fece strisciare sul tavolo finché non fu di fronte a lei.
Sansa la fissò per qualche secondo, poi guardò di nuovo lui, come se stesse aspettando la sua approvazione. Un attimo dopo la prese tra le mani e bevve un generoso sorso di quel liquido rosso.
Sandor la vide strizzare gli occhi ma non ci fu alcun segno di cedimento. Non gli avrebbe dato quella soddisfazione, ne era sicuro.
Quando ebbe finito, ripose la coppa sul tavolo e poi lo fissò di nuovo; aveva le guance rosse per il caldo e le sue labbra erano bagnate di vino. La voglia di assaggiare quella bocca morbida si fece spazio con prepotenza nella sua testa.
Impose a se stesso di darsi un contegno, prima che la situazione gli sfuggisse di mano, e con un rude sorriso alzò l'altra coppa verso di lei, simulando un brindisi in suo onore. «Alla tua salute, uccelletto!»

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Confessions ***


Dedicata a Perla

 

Confessions



 

«Dove stai andando?»
Non si voltò a guardarla – se lo avesse fatto, tutti i suoi buoni propositi sarebbero andati in fumo.
«Lontano da qui» gli rispose, brusco, allontanandosi verso il suo cavallo. 
«Mi avevi fatto una promessa!»

Era vero e si sentiva un idiota per questo, infatti non trovò il coraggio di ribattere.

«Io… Io ti amo!»
Sandor per poco non sussultò quando sentì il suo uccelletto pronunciare quelle parole.
Si voltò verso di lei, incredulo, e vide che gli occhi azzurri della ragazza erano lucidi di lacrime.
Esisteva creatura più bella?

No, non esiste – si disse. 
«Anch'io, Sansa» le confessò, guardandola con una dolcezza che non gli apparteneva.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3853845