Love You My Brother - Special Chapter

di DesiKookie93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Love You My Brother - Special Chapter ***
Capitolo 2: *** Special Chapter 2 (Pt 1) ***
Capitolo 3: *** Special Chapter 2 (Pt 2) ***



Capitolo 1
*** Love You My Brother - Special Chapter ***


Era passato qualche mese da quando nostro padre aveva finalmente accettato il rapporto tra me e mio fratello, e fortunatamente, non c'erano stati altri problemi con lui o nostra madre.

Ed io e Jungkook facevamo in modo che non ce ne fossero.

Infatti, quando eravamo a casa o in giro con i nostri genitori, ci comportavamo solamente come fratello e sorella, cercando di tenere una certa distanza tra noi, e non facendo qualcosa che avrebbe fatto arrabbiare nostro padre, anche se a volte era difficile.

Infatti, spesso Jungkook mi si avvicinava forse un po' troppo, e a volte mi baciava proprio davanti a loro, ed io notavo lo sguardo che mio padre gli rivolgeva quando lo faceva.

Più volte gli avevo detto di cercare di trattenersi, almeno davanti a loro, ma lui sembrava non ascoltarmi.

- Eddai. Perchè non posso abbracciarti e baciarti quando voglio? - aveva detto più volte quando lo riprendevo, gonfiando le guance in un tenero broncio.
- Non ho detto che non puoi farlo quando vuoi. Solo, non davanti ai nostri genitori. Ti ricordo che nostro padre ti guarda male ogni volta... - gli rispondevo ogni volta che diceva così.
- E allora? Lascialo fare... non sono affari suoi se voglio starti vicino. Ci si deve abituare. - rispondeva, stringendomi a lui e zittendomi con le sue labbra, per non farmi aggiungere altro.

E ci riusciva ogni volta.



Da quando finalmente potevamo stare insieme, era un po' cambiato, ma nemmeno troppo.

Era ancora il ragazzo timido e tenero che era sempre stato, ma a volte, soprattutto se si trattava di starmi vicino, la sua timidezza sembrava svanire quasi del tutto, e diventava più malizioso.
Non che a me dispiacesse quando diventava così, anche se ogni volta mi faceva sentire tremendamente in imbarazzo e sentivo le guance in fiamme, ma preferivo che non lo diventasse quando stavamo con i nostri genitori.


Durante il giorno, con i nostri genitori, ci comportavamo normalmente, beh Jungkook a volte sì e a volte no, mentre la sera...

Dopo aver cenato, stavamo sempre in camera insieme, o nella sua o nella mia, e dormivamo sempre insieme.

Jungkook non si addormentava finchè non mi aveva tra le sue braccia, stretta a sè, anche quando era particolarmente stanco, e gli occhi gli si chiudevano da soli, aspettava sempre che io mi infilassi sotto le coperte con lui prima di dormire.

A me piaceva particolarmente coccolarlo mentre si addormentava, accarezzandogli i capelli e il viso, e lui ogni volta che lo facevo sorrideva.



Quando finì la scuola, decidemmo di passare le vacanze in Corea, da nostra zia, ed io e Jungkook tornammo più di una volta al suo grottino segreto, in cui mi aveva portato a capodanno, e negli altri posti che visitavamo da piccoli.

Tornati in Italia, quando mancavano poche settimane all'inizio del nuovo anno, la mia mente fu occupata da un unico pensiero, che sovrastava qualsiasi altro pensiero in quel periodo.


Due settimane dopo il nostro ritorno in Italia, sarebbe stato il primo settembre, e quindi...

Il giorno del compleanno di mio fratello.

Dopo aver sistemato il contenuto delle mie valigie nella mia camera, mi sedetti alla mia scrivania, pensando a cosa potevo fare.

Presi un foglio, iniziando a scrivere qualche idea.

Volevo fargli una festa a sorpresa, ma non ero per niente brava in quello, quindi non sapevo che fare.

E dovevo pensare ad un regalo da fargli, altra cosa in cui non ero brava.

Scrissi alcune cose che sapevo piacessero a mio fratello, per decidere cosa potevo fargli come regalo, e poi allungai le gambe sotto la scrivania, stiracchiandole.

Quando lo feci però, sentii il mio piede destro toccare qualcosa, e non era qualche pezzo della scrivania.

Non sapendo cosa fosse, mi chinai, per guardarlo, e vidi una borsa appoggiata al pavimento, contro il muro, così la presi, per vedere cosa conteneva.

Non appena vidi il contenuto, spalancai gli occhi.

Quella borsa infatti conteneva l'action figure di McCree, il personaggio preferito di Overwatch di mio fratello, che avevo comprato quando ero uscita la prima volta con Taehyung.

Con tutto quello che era successo dopo quel giorno, avevo dimenticato di averla nascosta sotto la scrivania, e non avergliela più data.

Decisi però che quello non sarebbe stato il suo regalo di compleanno, dopotutto non l'avevo comprato per quello.

E poi, avevo ancora il timore che si arrabbiasse ricevendola, se avesse saputo che l'avevo presa mentre ero con Tae.

Dovevo pensare a qualcos'altro.


Chiamai Jimin e Yoongi, chiedendogli se quel giorno, il primo settembre, avevano qualche impegno, e fortunatamente entrambi dissero che erano liberi.

- Vuoi fare qualcosa a Jungkook? - mi chiese Jimin non appena gli chiesi se aveva impegni.
- L'idea era di fargli una festa a sorpresa, ma io non ho idea di come fargliela. - risposi.
- Perchè invece non fai qualcosa solo per voi due? - chiese.
- Perchè? - dissi, pensando che la mia idea forse non gli piaceva.
- Beh, scommetto che se prepari qualcosa solo per voi due, Jungkook sarà molto più contento. - mi disse lui, e notai una nota maliziosa nella sua voce.
- E cosa dovrei preparare? - chiesi, non capendo cosa intendesse.
- Beh, in realtà nulla. Basterebbe che tu ti faccia trovare nella sua camera, magari con un vestitino corto... - iniziò, usando quel suo tono malizioso.
- Un vestit- JIMIN!!! - esclamai, quando capii cosa intendeva, mentre sentii le guance in fiamme.
- Eddai. Scommetto che a Jungkook piacerebbe tantissimo. - disse lui, trattenendo una risata.
- Scordatelo! Non farò mai qualcosa del genere. - dissi, gonfiando le guance, imbarazzata.
- Stavo scherzando! Lo sò che tu non sei quel tipo di ragazza, tranquilla. - disse, continuando a ridere piano.
- Invece di scherzare aiutami! Non ho nemmeno idea di cosa regalargli... - dissi, ancora imbronciata.
- Beh, a quello devi pensarci tu. Per fargli davvero piacere, il tuo regalo deve essere scelto proprio da te e da nessun'altro. Altrimenti non lo accetterà mai, o ti chiederà di prendergli qualcos'altro. - disse Jimin, con tono pensieroso.

Aveva ragione.
Se mi fossi fatta consigliare il regalo, non sarebbe più stato da parte mia.

Dovevo trovarlo da sola.

Restai per un po' a parlare con Jimin al telefono, decidendo infine che la festa l'avremmo fatta a casa sua, dato che quel giorno non ci sarebbero stati i suoi genitori, quindi avrebbe avuto la casa libera.

Quando chiusi la chiamata, chiamai Yoongi, per sapere se avrebbe partecipato, e fortunatamente accettò subito.

- A proposito. Perchè non vieni qui oggi? È da un po' che non ci vediamo, e non mi hai più raccontato nulla. - disse quando finimmo di parlare della festa per Jungkook.

Era vero.
Da quando mio padre aveva accettato i sentimenti miei e di Jungkook, eravamo tornati a scuola insieme, passando l'intervallo con Yoongi e Jimin come sempre, ma io non avevo più raccontato a Yoongi cosa fosse successo quel giorno, e cosa avesse detto mio padre.

Aveva solo visto Jungkook diventare forse un po' più possessivo nei miei confronti quando stavamo con lui e Jimin, e che non lo nascondeva più come invece faceva prima.

Essendo il mio migliore amico, mi dispiaceva non avergli più detto nulla, però non avevo nemmeno più trovato il tempo per farlo, anche perchè da quel giorno, non ero più andata a casa sua, sia perchè per le vacanze ce n'eravamo andati, sia perchè Jungkook si ingelosiva troppo se decidevo di andare da lui, e quindi finivo sempre per restare a casa con mio fratello.

- Questa settimana sono libera. Se vuoi vengo a trovarti. - dissi, pensierosa.

Oltre a mancarmi lui, dato che era un po' che non lo vedevo, sapevo anche che sicuramente aveva lavorato parecchio nel suo studio in quei mesi, e quindi doveva avere nuovi mixtape creati che io ancora non avevo sentito.

E che avrei dato qualsiasi cosa per sentire.

Amavo i testi che scriveva, e la sua voce mi colpiva ogni volta, dimostrando quanto migliorasse sempre di più in ogni canzone che componeva.

- Sicura di poter venire? - chiese lui.
- Certo. Perchè me lo chiedi? -
- Perchè conosco una certa persona che non credo ti lascerà venire facilmente. - rispose.
- Un modo lo trovo. Non può tenermi legata a lui a vita. E poi lui esce con Jimin, perchè io non posso con te? - dissi.
- Perchè Jimin è un ragazzo come Jungkook, mentre io non sono una ragazza. - rispose, con un tono ovvio.
- E con questo che vuoi dire? - chiesi.


- Vuoi che esca con un'altra ragazza? - disse una voce dietro di me, che mi fece sobbalzare non appena la sentii.

Mentre parlavo al telefono con Yoongi e Jimin, ero in piedi, a gironzolare per la camera, e quando Yoongi mi aveva chiesto se potevo andare a casa sua, mi ero fermata davanti al letto, dando le spalle alla porta, e troppo presa dalla conversazione, non mi ero accorta che la porta si era aperta, e mio fratello era entrato, bloccandosi dietro di me quando mi vide al telefono.

Avevo messo il vivavoce, non volendo tenere per tutto il tempo il telefono incollato all'orecchio, quindi Jungkook aveva sentito la nostra conversazione, anche se non sapevo quanto avesse sentito.

Quando parlò, sobbalzando mi girai verso di lui, ritrovandomelo a pochissimi centimetri dal mio viso, e in quel momento, mi aveva afferrato i fianchi, dato che sobbalzando stavo perdendo l'equilibrio, e mi aveva avvicinata a lui, guardandomi dritta negli occhi con sguardo serio.

- Y/N? - sentii la voce di Yoongi provenire dal telefono, ma il mio sguardo era incollato a quello di Jungkook.

Non riuscivo a guardare altrove, ne a rispondere a Yoongi.

- Ora Y/N è occupata. Ti richiamerà dopo. - disse Jungkook, prendendomi la mano con cui reggevo il telefono e avvicinandola al suo viso.

Non dette nemmeno il tempo a Yoongi di rispondere, che riattaccò la chiamata, buttando sul mio letto il telefono.

- Jungk- -
- Ti piacerebbe se uscissi con un'altra? - mi chiese, continuando a guardarmi negli occhi.
- Eh? -

Spalancai gli occhi alla sua domanda.

Certo che non volevo, ma quello era un altro discorso.
Yoongi era il mio migliore amico, non un ragazzo qualunque.

- È il mio migliore amico. Perchè non posso vederlo quando voglio? - dissi, mordendomi nervosamente il labbro inferiore.
- Perchè è pur sempre un ragazzo. Sò che non ti farebbe nulla di male, e che con lui posso stare tranquillo, ma non sopporto l'idea di saperti da sola con un altro, anche se è Yoongi. - disse, sporgendo teneramente il labbro inferiore.
- Quindi non posso più avere amici maschi? - chiesi, alzando un sopracciglio.
- Esatto! L'unico con cui puoi stare sono io, e basta. - disse, gonfiando le guance e stringendomi a sè in un abbraccio possessivo.
- Sei troppo possessivo lo sai? - dissi, un po' imbronciata.
- Lo sò. Ma tu mi ami lo stesso. - sussurrò avvicinando le sue labbra al mio orecchio destro, per poi morderlo leggermente.

Quando lo fece, mi scappò un leggero mugolio, e lui si sbilanciò in avanti, facendo finire entrambi sul mio letto, io intrappolata tra il suo corpo e il materasso.

Mi guardò per secondi che parvero non finire mai, per poi riavvicinare il suo viso, incollando le sue labbra alle mie.
Risposi subito al bacio, mordendogli il labbro inferiore in una piccola vendetta, e a quel gesto, lo sentii gemere lievemente.

Volevo davvero rivedere Yoongi, e non sopportavo che lui non me lo permettesse.

Quando ci staccammo, entrambi eravamo a corto di ossigeno, e lui mi guardò serio, prima di riavvicinarsi a me e mordermi piano la guancia.

- Questo è per tutti i morsi che mi hai dato adesso. - disse, gonfiando le guance, imbronciato.
- Tu lasciami andare da Yoongi, e io non lo farò più. - dissi, guardandolo innocentemente.
- Scordatelo. - disse, serio.
- Perchè? Non puoi vietarmelo per sempre. -
- Io non voglio che tu vada da lui... da sola. - disse, abbassando lo sguardo.

Mentre parlava, sentii le sue braccia stringermi di più a lui, come se da un momento all'altro gli sfuggissi dalle mani.
Lo guardai per qualche secondo, per poi prendergli il viso con le mani.

A quel gesto, lui rialzò lo sguardo su di me, e quando i miei occhi incontrarono i suoi, parlai.

- Jungkook, lo sai che puoi fidarti di Yoongi. È il mio migliore amico, e sà che sto con te. Sò che il problema per te è che è un ragazzo, e non vuoi che resti da sola con lui, ma dovresti anche sapere che non farà nulla per dividerci, quindi dovresti fidarti un po' di più di lui. E poi, per lui sono come una sorellina più piccola, niente di più. Non puoi vietarmi di vederlo. - dissi, tenendo la voce bassa.

Una parte di me cercava di farlo ragionare, mentre l'altra aveva paura che si arrabbiasse.

- Lo sò che posso fidarmi di lui. Però... per colpa dei nostri genitori, devo sempre cercare di trattenermi dal baciarti o starti vicino, e posso farlo solo la sera quando stiamo insieme da soli. E quando usciamo con gli altri, cerco sempre di non esagerare perchè sò che altrimenti ti imbarazzi troppo. Se poi iniziassi di nuovo ad uscire con Yoongi o qualcun altro, quando possiamo stare insieme noi due da soli? - disse, gonfiando di nuovo le guance.

A quelle parole spalancai gli occhi.

Quello che aveva appena detto era vero.
Togliendo la sera, il tempo che i nostri genitori stavano a casa con noi, e quello che passavamo quando uscivamo con Yoongi e Jimin, non c'erano mai giorni in cui potevamo davvero stare da soli per conto nostro, quindi capii come si sentiva mio fratello in quel momento.

Non eravamo ancora usciti nemmeno una volta da soli, soprattutto perchè se non era per i nostri genitori, finivamo sempre per uscire con Jimin, che ci chiedeva di andare da qualche parte, e io non sapevo mai dirgli di no.

Le uniche volte che eravamo usciti da soli, erano quando eravamo andati in Corea per le vacanze, ma non stavamo in giro per troppo tempo.

Quindi capii perchè non voleva che rivedessi Yoongi.

L'avevo capito, ma non lo accettavo comunque.

- Ti prego. Yoongi mi manca, e voglio rivederlo. Ti prometto che troverò un modo per stare da soli noi due per un po'. Senza nessuno che ci disturbi. Ma lasciami andare da lui. - dissi, supplicandolo con gli occhi.
- Lo prometti? Staremo da soli, senza nessun altro? - disse, guardandomi serio, come se dubitasse delle mie parole.
- Te lo prometto. - dissi, guardandolo fisso negli occhi.

Lui restò a fissarmi qualche minuto, per poi darmi un bacio a stampo, e finalmente sorridere.

- L'hai promesso. - disse, serio.

Io annuii, per poi riavvicinare il suo viso al mio, ricominciando a baciarlo.



Il giorno seguente andai a trovare Yoongi, che come avevo pensato, mi fece ascoltare le nuove canzoni che aveva creato in quei mesi.
Parlammo anche di quello che avevamo fatto durante le vacanze, e poi gli raccontai come mio padre avesse accettato me e Jungkook, e cosa fosse successo quel giorno in quella villa.

Gli raccontai anche delle rose che mi aveva regalato Jungkook e lui si scusò per non avermi fatto un regalo, essendosi dimenticato del mio compleanno.

Parlammo un po' di tutto, e anche della festa che avevo intenzione di fare per mio fratello.

- Hai già deciso cosa regalargli? - chiese poco dopo.
- Ad essere sincera non ne ho idea. Lo sai che non sono brava in queste cose. - dissi, guardandomi le mani.
- Mmh... non saprei cosa consigliarti ma... scommetto che qualunque cosa gli regalerai, gli piacerà perchè sei stata tu a darglielo, anche se non sarà chissà che... - disse, pensieroso.
- Tu dici? -
- Io sarei davvero felice se la persona di cui sono innamorato mi regalasse qualcosa, anche se fosse una cosa semplice. Mi basta che sia lei a regalarmela. - disse, guardandomi.

Pensai alle sue parole, non potendogli dare torto.

Anche io avrei accettato qualsiasi regalo, anche la cosa più banale, se a farmelo era Jungkook.

- Quindi adesso non fà più storie se vieni a trovarmi? - mi chiese poco dopo.
- N-non esattamente... - dissi.

È vero che aveva accettato di lasciarmi vedere Yoongi, ma comunque non aveva ancora accettato completamente la cosa.

Ci si sarebbe dovuto abituare.

- Avevo capito fin da subito che fosse geloso di te, ma non pensavo fino a questo punto. - disse Yoongi, accennando un sorriso.
- Che vuoi dire? - chiesi, pensando che alludesse a qualcosa di particolare.

Ed infatti, non mi sbagliavo.

- Parlo di quando è venuto qui l'anno scorso e me lo hai presentato. All'inizio non capivo perchè mi rivolgesse quello sguardo ogni volta che mi vedeva, ma vedendo che lo faceva anche con Jimin e... - fece una pausa prima di continuare, guardandomi. - Taehyung... capii che lo faceva perchè era geloso di te, e di vederti circondata da altri ragazzi. Soprattutto perchè lui essendo tuo fratello, non poteva avvicinarsi troppo a te come invece facevano Jimin o... -

Non finì la frase, per evitare di ripetere di nuovo quel nome.

Dal giorno in cui avevo scoperto le sue vere intenzioni nei miei confronti, non avevamo più pronunciato il nome di Taehyung.
Al solo sentire il suo nome, un brivido percorreva la mia schiena, mentre la mia mente riviveva i momenti vissuti quel giorno a casa sua, quando mi aveva detto la verità, e quindi avevamo deciso di non nominarlo più.

Anche Jimin non ne parlava mai, essendo anche lui rimasto male proprio quel giorno, dato che con lui aveva legato parecchio, e quel giorno, si era sentito tradito, anche per il modo in cui lui gli aveva parlato.

A quelle parole arrossii, ripensando a tutte le volte che Jungkook aveva guardato male uno di loro, e a tutte le volte che poi si era confrontato con me, riempiendomi di domande.



Restai da Yoongi fino all'ora di cena, poi decisi che era meglio tornare a casa.

Non volevo che qualcuno ricominciasse a farmi il terzo grado.



Appena arrivata a casa, la sentii stranamente silenziosa quindi, dopo essermi cambiata, scesi a preparare la cena.

Mentre stavo controllando il cibo nella pentola, mi sentii afferrare i fianchi da dietro, e poi delle labbra baciarmi la guancia destra più volte.

- Sei tornata... - sussurrò, continuando a posare le sue labbra sulla mia guancia.
- Volevi che restassi da Yoongi? - dissi, in tono scherzoso, volendo prenderlo un po' in giro.
- No. - disse lui con voce roca, mordendomi appena la guancia. - E non provare mai a farlo. - aggiunse, sussurrando.

A quel gesto mi girai verso di lui, spalancando leggermente gli occhi.

Quando lo feci però, lui mi girò completamente verso di lui, e mi baciò.

- P-pabo. - dissi quando mi staccai da lui, arrossendo violentemente.

Mi rigirai di nuovo verso la pentola, sperando di non aver bruciato nulla, e per non fargli vedere quanto ero rossa.

Sentii una leggera risata, e poco dopo lui mi strinse a sè, appoggiando il mento sulla mia spalla, per vedere cosa stavo cucinando.

- Fanne di più. Ho fame. - disse in tono lamentoso, guardando la pasta nella pentola.
- Non hai ancora mangiato? - chiesi, guardandolo con la coda dell'occhio.
- Volevo aspettare te per mangiare insieme. - disse, stringendomi di più.

Io non riuscii a nascondere un sorriso, vedendolo così.
Era davvero tenero a volte, senza che nemmeno se ne accorgesse.

Per tutto il tempo in cui cucinai, lui mi restò attaccato, stringendomi a sè più che poteva e mi lasciò andare solo quando lo pregai di farlo, altrimenti non potevamo sederci al tavolo.

- Dove sono i nostri genitori? - chiesi mentre mettevo i piatti in tavola.
- Hanno detto che andavano a cena fuori, e sarebbero tornati tardi. - disse lui, per poi concentrarsi sul piatto.

Mangiammo in silenzio, ed io continuai a guardarlo con la coda dell'occhio.

Continuavo a pensare a cosa potevo regalargli per il suo compleanno, e a come potevamo fargli la festa.

Dopo aver mangiato, andammo in camera mia a giocare ai videogiochi insieme, e poi andammo a dormire.



Più si avvicinava il suo compleanno, più io mi sentivo in ansia.

A distanza di pochi giorni, non avevo ancora trovato un regalo che andasse bene per lui, e non avevo davvero idea di cosa fargli.

Alla festa invece ci stava pensando per lo più Jimin, con l'aiuto di Yoongi.
Io andavo ad aiutarli solo qualche volta, dicendo a Jungkook che andavo solo da Yoongi.

Sapevo che era molto più geloso di Jimin che di Yoongi.

- Secondo me devi fargli una sorpresa tu stessa quel giorno. - disse Jimin mentre decidevamo il cibo da prendere per la festa.
- Che vuoi dire? - chiesi.
- Che non devi essere tu a farlo venire qui, secondo me. Potrei scrivergli io. Fingerò che mi serve il suo aiuto in qualcosa, e quindi dovrà venire a casa mia, e quando arriverà... Sorpresa! - disse Jimin, sorridendo.
- Per me ha ragione Jimin. Immagina la faccia di Jungkook quando verrà qui pensando di trovare solo Jimin, e invece troverà tutti e tre che gli facciamo gli auguri. - disse Yoongi.
- Forse avete ragione. - dissi, pensierosa.

Speravo solo che il piano di Jimin funzionasse.



In quei giorni, ripensai a qualsiasi cosa riguardasse Jungkook.

Qualsiasi frase che aveva detto...
Qualsiasi cosa potesse far pensare ad un regalo da fargli...

Finchè non ne trovai uno che potesse andare bene.

Quando lo trovai, iniziai a cercare in internet tutte le informazioni di cui avevo bisogno, e poi uscii di casa, senza dire nulla a Jungkook.

Era perfetto, almeno secondo me, e mi chiesi come avevo fatto a non pensarci prima.
Sicuramente quel regalo gli sarebbe piaciuto, e anche tanto.
Solo... dovevo mettere da parte un po' di soldi per permettermelo, e fortunatamente, se avessi chiesto a mia madre, mi avrebbe sicuramente aiutata.

Per l'occasione, decisi anche di fare una cosa che solitamente non avrei mai fatto, ricordandomi una cosa che mi aveva detto il giorno in cui finalmente potevamo stare davvero insieme.



La mattina del primo settembre, mi svegliai presto, avendo deciso di rendere speciale fin da subito quel giorno.

Guardai il viso di Jungkook ancora addormentato per qualche minuto, accarezzandogli la guancia e i capelli, e poi posai leggermente le mie labbra sulle sue.

- Buon compleanno. - sussurrai sulle sue labbra, cercando di non svegliarlo.

Cercando di non farlo svegliare, e di non fare troppo rumore, scesi dal letto e scesi al piano di sotto, diretta in cucina.

Preparai una colazione abbondante, e la misi su di un vassoio, dirigendomi di nuovo in camera quando ebbi finito.

Appena entrata, richiusi la porta con il piede, avendo le mani occupate, e posai il vassoio sul comodino vicino al letto, sedendomi sul fianco del materasso dove era sdraiato lui.
Mi chinai appena su di lui, iniziando a lasciargli tanti baci sulla guancia, avvicinandomi lentamente alle sue labbra.

Sentii che iniziò ad emettere dei piccoli mugolii, e poco dopo girò il viso verso di me, aprendo leggermente gli occhi.

- Buongiorno cucciolo. - sussurrai sorridendogli, accarezzandogli i capelli.
- Buongiorno... - disse lui assonnato, toccandomi la guancia.
- Ti ho preparato la colazione. - dissi, alzandomi da lui e prendendo il vassoio.

Lui mi guardò un attimo, poi vedendo il vassoio si alzò, appoggiando la schiena contro la testata del letto.

Stavo per appoggiargli il vassoio sulle gambe, quando...

- Aspetta! - disse, stropicciandosi gli occhi con una mano.
- Cosa? - chiesi, bloccandomi.

Senza dire nulla, lui mi afferrò i fianchi e, stando attento al vassoio, mi fece sedere tra le sue gambe, con la schiena contro il suo petto, e mi strinse a sè, appoggiando il vassoio sulle mie gambe.

- Così va meglio. - sussurrò al mio orecchio, stringendomi.

Io arrossìì vistosamente, visto che anche dopo tutti quei mesi, non mi ero ancora abituata al fatto che lui dormisse indossando solo i boxer, e quindi per me era imbarazzante.

Iniziò a consumare la colazione, come se per lui fosse una cosa del tutto normale, mentre io sentivo il mio cuore battere all'impazzata, e le guance in fiamme.

Quando ebbe finito, spostò il vassoio in parte a lui, e mi strinse di più a sè, nascondendo il suo viso nell'incavo del mio collo.

- Buon compleanno Jungkookie. - dissi, girando il viso verso di lui.

Lui alzò il suo, guardandomi, e vidi che arrossì parecchio.

- G-grazie. - sussurrò, abbassando lo sguardo.

Io lo baciai sulla guancia, e appoggiai le mie mani sulle sue braccia.

- Che vuoi fare oggi? - gli dissi, guardandolo.
- C-cosa voglio fare? - chiese, guardandomi.

Io annuii.

- Oggi è il tuo compleanno. Quindi facciamo quello che vuoi tu. - dissi.
- Tutto quello che voglio? - chiese.
- Tutto quello che vuoi. - risposi, annuendo.

Vidi un sorriso apparirgli sulle labbra a quelle parole, e poi iniziò a riempirmi la guancia di baci.

- Oggi voglio uscire con te. Da soli. - disse.

Io a quelle parole sorrisi, pensando a dove potevamo andare.

Restammo nel letto per ancora qualche ora, dato che era molto presto, e verso mattina inoltrata, ci preparammo per uscire.



In quelle ore, avevo pensato a dove potevamo andare, arrivando alla conclusione di andare...

Al parco divertimenti.

Ricordai il giorno che avevamo saltato la scuola, e lui mi aveva chiesto quanto ci volesse ad arrivare al parco divertimenti, a cui non eravamo potuti andare perchè era troppo lontano da casa.

Dopo quella volta, non c'eravamo più andati, e sapevo che lui avrebbe voluto.

- Dove stiamo andando? - mi chiese una volta usciti di casa.

Avevo deciso di non dirgli nulla, e fargli una sorpresa.

- Appena arriveremo lo scoprirai. - dissi.


Per tutto il tempo, da quando eravamo usciti di casa, lui mi aveva tenuto la mano, intrecciando le nostre dita, ed io non gliel'avevo mai lasciata.

Volevo che quel giorno per lui fosse indimenticabile, quindi volevo renderlo speciale.

Non appena scendemmo dal pullman, prima che lui potesse vedere qualcosa, gli appoggiai una mano sugli occhi.

- Che fai? - chiese, sorridendo.
- Non puoi vedere dove ti sto portando finchè non lo vorrò io. - dissi, iniziando a camminare e guidandolo.

Appena arrivammo davanti all'entrata, gli tolsi la mano, e lui si guardò intorno sorpreso.

Dopo qualche secondo, si girò verso di me, baciandomi sulle labbra a stampo.

- Ti amo. - disse, per poi afferrarmi la mano e iniziare a correre, entrando nel parco.


Passammo tutto il giorno su qualsiasi giostra piacesse ad entrambi, finchè non cominciò a farsi sera.

Jimin mi mandò un messaggio nel pomeriggio, dicendomi di andare a casa sua per l'ora di cena, inventando una scusa per dividermi da Jungkook, che avrebbe fatto arrivare più tardi.
Io gli risposi velocemente, senza farmi notare da mio fratello, e dissi a quest'ultimo che saremmo tornati a casa per cena.



Non appena tornammo, Jungkook mi chiese cosa avremmo fatto in quel momento, ed io gli dissi che dovevo uscire un attimo, ma sarei tornata presto.

- Dove devi andare? - mi chiese, seguendomi fino alla mia camera.
- A prendere una cosa. Ma torno subito, non c'impiego molto. - dissi, sperando di essere convincente. - Tu intanto vai a farti una doccia, quando avrai finito io sarò tornata. -
- Prommesso? - disse, facendo il labbruccio.
- Te lo prometto. - dissi.

Non appena fù fuori dalla mia camera e lo sentii chiudersi in bagno, iniziai a prepararmi, per poi andare a casa di Jimin.

Avevamo deciso che alla festa saremmo stati solo io, Jungkook, Jimin e Yoongi, così non ci sarebbero stati casini.



Non appena arrivata, Jimin mi aprì la porta, e rimase sorpreso a fissarmi.

- Chi sei tu? E che ne hai fatto di Y/N? - mi disse non appena mi vide.
- Piantala... È già imbarazzante senza che dici nulla. - dissi, entrando in casa sua.

Trovai Yoongi seduto sul divano in soggiorno.

- Wow. Sei bellissima Y/N! - disse, non appena mi vide.
- N-non ti ci mettere anche tu per favore. - dissi, arrossendo.
- Che ho detto? - chiese Yoongi, posando lo sguardo su Jimin che era dietro di me.
- Si vergogna se le facciamo un complimento. - disse Jimin, punzecchiandomi la guancia.

Io gonfiai le guance, imbronciata ed imbarazzata.

- Chiamo Jungkook, deve assolutamente vederti. - disse Jimin, andando nella stanza accanto.

Io mi sedetti sul divano di fianco a Yoongi, tenendo lo sguardo basso.
Mi sentivo troppo in imbarazzo.

- Certo che sei davvero tanto innamorata di lui se arrivi a fare certe cose che di solito non faresti mai. - disse Yoongi, guardandomi.
- Questa sarà la prima ed ultima volta che lo faccio. Mi sento troppo in imbarazzo. - dissi, la voce quasi un sussurro.
- Non dovresti imbarazzarti. Hai visto come abbiamo reagito io e Jimin, no? - disse, girandosi verso di me.

Io annuii, sentendo le guance in fiamme.



- Ok, sta arrivando. Spegniamo tutte le luci, e tu Y/N, vai in cucina con la torta. - disse Jimin, iniziando a spegnere tutte le luci della casa.

Io mi diressi in cucina, per poi accendere tutte le candeline.

Come luce, usavo la torcia del telefono, che spensi non appena le candele erano pronte.

Notai un messaggio di Jungkook, e due chiamate perse sempre da parte sua.
Gli avevo promesso che sarei tornata a casa, ma gli avevo mentito.

Speravo solo non si arrabbiasse troppo.



Quando finalmente sentii il campanello suonare, e Jimin andare alla porta, presi la torta tra le mani, sentendomi in ansia.

- Che succede? Perchè c'è tutto buio? - sentii chiedere da Jungkook non appena entrò.

Sentii i passi suoi e di Jimin avvicinarsi al salotto, senza che Jimin disse nulla, e poi...


- SORPRESA! - dissero insieme Yoongi e Jimin, accendendo la luce.

Sentii anche uno scoppio, dovuto a Jimin che aveva scoppiato un tubo contenente dei coriandoli.

Mi sentivo tremendamente agitata così, presi un bel respiro profondo, prima di uscire dalla cucina e dirigermi nel soggiorno dagli altri.

- Credevo di doverti aiutare a- - iniziò Jungkook, un po' imbronciato.
- Stai zitto e girati! - lo zittì Jimin, facendogli un cenno con la testa, indicando qualcosa dietro mio fratello.
- Che altro c'è? Voglio tornare a casa per stare con- - disse, ma si bloccò quando il suo sguardo si posò su di me.

Io gli ero arrivata alle spalle, e mi ero fermata poco dietro di lui, reggendo ancora la torta tra le mani.

Jungkook mi guardò, facendo vagare il suo sguardo su tutto il mio corpo, cosa che mi fece sentire tremendamente in imbarazzo, prima di riposare i suoi occhi sul mio viso.

- Buon compleanno Jungkookie. - dissi, sentendo il viso in fiamme sotto il suo sguardo.

Mio fratello sorrise timidamente, per poi abbassare il viso, imbarazzato.

A quel punto, Jimin e Yoongi iniziarono a dargli pacche sulla schiena, prendendolo in giro per il fatto che si fosse imbarazzato, ed io mi avvicinai a loro dopo aver posato la torta sul tavolino davanti al divano.

Li guardai mentre iniziarono tutti e tre a ridere, e Jimin continuava a fare battutine su quanto Jungkook si imbarazzasse per le cose più normali.

- Fa tanto il duro, poi quando festeggiamo il suo compleanno diventa tutto timido. - disse Jimin, continuando a guardare Jungkook.

Mio fratello lo guardò male, gonfiando leggermente le guance, poi si guardò intorno, finchè non incontrò il mio sguardo.

Prima che potessi rendermi conto di cosa fosse successo, mi ritrovai tra le sue braccia, il suo viso nascosto nell'incavo del mio collo.

- Jungkook... - lo chiamai, appoggiando le mie mani sulla sua schiena.
- Sei una bugiarda. - mi sussurrò all'orecchio, in modo che solo io potessi sentirlo, e poi mi morse il lobo.

Io a quel gesto sussultai, spalancando gli occhi.

- Avevi promesso che saresti tornata a casa. - continuò a sussurrare, facendomi venire brividi lungo la schiena dato che sentivo il suo respiro sul mio collo.
- Volevamo farti una sorpresa. Non potevo dirti nulla. - risposi, stringendo la sua maglia tra le dita.
- Hai visto quant'è carina stasera Y/N? E lo ha fatto solo per te! - disse Jimin, guardandoci.

A quelle parole arrossii violentemente.

- V-voglio cambiarmi... - sussurrai, abbassando lo sguardo, mentre tormentavo la gonna del vestito che avevo indossato.
- Scordatelo. Tu non fai proprio nulla. - mi disse Jungkook all'orecchio, mordendolo di nuovo.

Avevo deciso che, almeno per una volta, avrei provato ad indossare un vestito, e avrei anche provato a truccarmi, cose che non avevo mai fatto e che non pensavo di fare mai.

Ma per Jungkook avevo voluto provare.

Sapevo che a lui sarebbe piaciuto vedermi indossare un vestito, piuttosto che vedermi sempre vestita sportiva, e me lo aveva detto più di una volta.
Il problema era che io mi sentivo tremendamente in imbarazzo ad indossarli, e mi sentivo più a mio agio con i pantaloni piuttosto che la gonna.

Però per il suo compleanno, visto che avevo deciso di renderlo speciale, dato che era il primo che festeggiavamo insieme dopo dieci anni, avevo deciso di provare.

In quel momento però, avrei dato qualsiasi cosa per un paio di pantaloni.



- Direi di iniziare a mangiare. Non voglio che la torta vada a male. - disse Jimin, dirigendosi verso il divano, davanti al tavolino dove avevamo posato il cibo e la torta.

Tutti e tre lo seguimmo, Yoongi si sedette alla sua destra, ed io stavo per sedermi alla sua sinistra quando...

- Dove credi di andare? -

Nemmeno il tempo di finire la frase, e farmi girare verso di lui, che Jungkook mi tirò a sè, sedendosi sulla poltrona davanti al divano, e posandomi tra le sue gambe, circondandomi i fianchi con le braccia, ed appoggiando il suo corpo sulla mia schiena, il suo mento sulla mia spalla destra.

- Tu non ti muovi da qui. - mi sussurrò all'orecchio.
- Tranquillo Jungkook, non te la mangiamo mica. - disse Yoongi con un sorriso.

Con la coda dell'occhio, vidi che mio fratello spinse la lingua contro l'interno della sua guancia, ed io sapevo che quel gesto lo faceva sempre quando iniziava ad innervosirsi.

- Tagliamo la torta? - chiesi, volendo cambiare discorso.
- Prima deve spegnere le candeline. - disse Jimin, guardando Jungkook.

Jungkook si sporse leggermente in avanti, gesto che fece muovere anche me, e soffiò sulle candeline, spegnendole tutte insieme.

Io, Yoongi e Jimin, iniziammo a cantare la canzone di compleanno, e lui nascose di nuovo il viso contro il mio collo, per non far vedere che si era imbarazzato di nuovo.

A quel gesto, scoppiammo tutti a ridere, dopodichè iniziammo a mangiare.

Jimin intanto aveva messo anche la musica, ed io sentii Jungkook che canticchiava a bassa voce.

- Grazie. - sussurrò qualche minuto dopo al mio orecchio.

Io sorrisi, girando il viso verso di lui, e posando le mie labbra sulla sua guancia.

- Però io al tuo compleanno non ho fatto nulla. - disse poi, sporgendo il labbro inferiore.
- Non fa niente. E poi, quel giorno dovevamo chiarire con nostro padre, non potevamo fare nulla nemmeno volendo e... - dissi a bassa voce.

Jimin aveva iniziato a ballare un po' sulla musica che aveva messo, e Yoongi lo stava fissando.
Nessuno dei due faceva caso a noi.

- E...? - disse Jungkook.
- Non è vero che non hai fatto nulla. Mi hai regalato i miei fiori preferiti ricordi? - dissi, sorridendogli.
- Già. E li hai ancora. - disse, stringendomi a sè.
- Sono la cosa più importante che ho, perchè me li hai regalati tu. - dissi, appoggiando le mie mani sulle sue braccia.
- La cosa più importante? Anche di me? - chiese, spalancando leggermente gli occhi e sporgendo il labbro inferiore.
- Che...? No! Tu sei più importante, pabo. - dissi, guardandolo sorpresa.
- Volevo sentirtelo dire. - disse sussurrando, baciandomi a stampo.

Io gonfiai le guance, dandogli una leggera gomitata.

- A proposito. Dove sono i miei regali? - disse, alzando leggermente la voce per farsi sentire anche dagli altri due.

Yoongi e Jimin lo guardarono un attimo, per poi prendere delle scatole che avevano nascosto di fianco al divano.

- Pensavi ce ne fossimo dimenticati? - disse Jimin sghignazzando.

Jungkook prese i regali iniziando ad aprirli.

- Almeno per aprire i regali, potresti lasciare andare Y/N. - disse Jimin.
- Non ci penso nemmeno. Non la lascerò mai andare. - disse Jungkook gonfiando le guance.

Il regalo di Jimin era un paio di scarpe, mentre quello di Yoongi era uno speaker.

Dopo aver aperto i loro regali, Jungkook mi guardò, aspettando di ricevere il mio.

- Dov'è il tuo regalo? - chiese Jimin, notando che non avevo nulla tra le mani.
- L-l'ho lasciato a casa... - dissi, abbassando lo sguardo imbarazzata.

Non era proprio del tutto vero, ma nemmeno del tutto falso.

Infatti, il regalo che gli avevo comprato, l'avevo lasciato a casa, perchè volevo darglielo quando saremmo rimasti soli.
Anche l'action figure l'avevo lasciata a casa, anche se ripensandoci, quella avrei potuto portarla.

- Uhuh, chissà di che si tratta se non puoi darglielo davanti a noi. - disse Jimin con un sorriso malizioso.
- N-non è quello che pensi. Pabo. - dissi, gonfiando le guance, arrossendo.
- Forse è qualcosa che farebbe ingelosire te. Per quello vuole darmelo dopo. - disse Jungkook, stringendomi a sè mentre guardava Jimin sogghignando.
- Ya! - disse Jimin, alzando leggermente la voce, e facendo scoppiare a ridere tutti.

Restammo un'altra ora a mangiare ed ascoltare la musica, e Jimin e Jungkook ballarono un po' insieme, mentre io e Yoongi li guardavamo, poi decidemmo di andare tutti a casa.

Anche perchè una certa persona era curiosa ed impaziente di ricevere il suo regalo.



Quel giorno i nostri genitori non c'erano, quindi saremmo rimasti da soli.

Appena entrammo in casa e Jungkook ebbe chiuso la porta, si avvicinò a me.

- Dov'è il mio regalo? - chiese, prendendomi i fianchi e bloccandomi contro di lui.
- È-è di sopra... - dissi, arrossendo.

Lui mi guardò qualche secondo, per poi abbassarsi, mordendomi sul collo, e non proprio gentilmente.

- Ahi! - esclamai, guardandolo.
- Così impari! - mi sussurrò, per poi passare la lingua sul punto in cui mi aveva morso.
- Che ho fatto? - chiesi, confusa.
- Solo io posso vederti con un vestitino addosso. E nessun altro. - sussurrò sulle mie labbra, guardandomi negli occhi.

A me mancò il fiato per un secondo, e rimasi immobile.

- Allora? Il regalo quando me lo dai? - chiese, allontanandosi appena da me.

Io sbattei un paio di volte le palpebre, ancora confusa da quello che aveva appena fatto e detto, poi lo presi per mano e lo trascinai fino alla mia camera.

Non appena entrammo, gli lasciai la mano, dirigendomi verso la scrivania, su cui avevo appoggiato i regali, e dopo averli presi, tornai da lui.

- Prima questo. - dissi, consegnandogli la borsa con l'action figure.

Lui la prese ed estrasse la scatola, guardandola sorpreso.



- Posso confessarti una cosa? - chiese pochi secondi dopo.
- Cosa? - chiesi, guardandolo.
- Mi sono chiesto più volte quando me l'avresti data. - disse lui, arrossendo leggermente.

Io lo guardai confusa, non sapendo cosa intendesse.

- L'ho vista più volte sotto la tua scrivania quando vengo qui a giocare con te, e... l'ho vista anche il giorno che l'hai presa... - disse, affievolendo la voce mentre finiva di parlare.

Io lo guardai sorpresa.
Quindi sapeva che...

- L'hai comprata quando sei uscita la prima volta con lui, vero? - disse quasi sussurrando.
- Io... - iniziai, abbassando lo sguardo.

Si sarebbe arrabbiato?

- Non sono arrabbiato, se è quello che stai pensando. - disse poco dopo, appoggiandomi una mano sulla guancia per farmi alzare lo sguardo.

Io lo guardai ancora sorpresa, perdendomi completamente.

- Non era questo il regalo che volevi darmi però, vero? - disse dopo qualche minuto.

Quella frase mi risvegliò dai miei pensieri.

- No... era... questo... - dissi, dandogli una busta chiusa.
- Cos'è? Una lettera? - chiese, guardando la busta ancora chiusa.
- Aprila! - dissi, gonfiando appena le guance.

Non appena Jungkook aprì la busta, spalancò gli occhi vedendo cosa conteneva.
Erano due biglietti dell'aereo, per il volo del giorno dopo, diretto in Corea.

- Cos-? - disse, guardandomi sorpreso.

Io abbassai lo sguardo, imbarazzata.
Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi.

- Dici sempre... che vuoi del tempo per stare da soli... e... io ti avevo promesso che avrei trovato un modo... così ho pensato a questo... visto che abbiamo ancora una settimana prima dell'inizio della scuola... possiamo passarla completamente da soli... senza che nessuno ci distur- - dissi, mordendomi nervosamente il labbro inferiore mentre parlavo, ma venni interrotta prima di finire di parlare.

Infatti, mentre parlavo, Jungkook mi si era avvicinato e, circondandomi i fianchi, mi aveva sollevato leggermente, ed io per la sorpresa avevo circondato i suoi fianchi con le gambe, e lui aveva azzerato la distanza tra le nostre labbra, baciandomi.

Sentii le guance in fiamme in quel momento, ma non riuscii a non sorridere.

- Non dovevi farlo. - disse lui quando si staccò.
- Perchè no? Non ti piace? - chiesi, guardandolo.
- È il più bel regalo che potessi farmi. Ma forse è anche troppo. - disse, abbassando lo sguardo.
- Non dirlo nemmeno per scherzo. Domani partiamo e non voglio sentirti controbattere. - dissi, gonfiando le guance.

Lui mi guardò per qualche minuto a bocca aperta, sorpreso dalla mia risposta, poi iniziò a ridere leggermente.

- E non ridere. - dissi, imbronciata.
- Non sto ridendo. - disse, per poi baciarmi. - Sei troppo carina quando fai l'imbronciata. - disse, sorridendomi dolcemente.

Io arrossii, e poi lo baciai ancora.

- Ti amo. - disse, quando ci staccammo dall'ennesimo bacio.
- Anche... io... - dissi sussurrando, sentendo le guance in fiamme.



Il mattino dopo, entrambi preparammo le valigie, e nel pomeriggio partimmo verso la nostra prima settimana insieme completamente da soli.



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- Angolo Autrice -

Sono in ritardo!
Questo capitolo, come si capisce leggendolo, sarebbe dovuto uscire ieri, per il compleanno del nostro adorato coniglietto Jungkook.
Il problema era che mi ero dimenticata di scriverlo, presa da alcuni problemi personali, e anche dal fatto che volevo anche preparare un video per il suo compleanno, che anche quello ho finito per postarlo oggi e non ieri, dato che il mio pc non vuole funzionare quando dovrebbe, quindi ho finito per scrivere questo capitolo tra ieri e oggi, ed è venuto anche piuttosto lunghetto...
Mi scuso in anticipo se la parte della festa a sorpresa è venuta un po' strana, o anche il capitolo in generale, ma volevo fare qualcosa di semplice.
Spero che vi piaccia comunque.


Alla prossima <3

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Capitolo 2
*** Special Chapter 2 (Pt 1) ***


PoV You

 

Quel pomeriggio ero a casa di Yoongi, per passare un po' di tempo con lui dopo essere tornata dal viaggio con mio fratello.

Dopo il piccolo viaggio che avevo regalato a Jungkook per il suo compleanno, infatti, passato interamente noi due da soli, lo avevo finalmente convinto a lasciarmi vedere Yoongi di tanto in tanto, quindi ora potevo vederlo quando volevo senza problemi, anche se non così spesso come facevo prima.

Ovviamente però la gelosia di Jungkook non era minimamente diminuita, infatti spesso voleva sapere tutto quello che facevo con Yoongi, ed ovviamente, se provavo a mentirgli se ne accorgeva subito, dato che con lui ero completamente incapace di farlo.

Però, non gli dicevo proprio tutto quello che facevo con Yoongi, soprattutto se si trattava di musica.

Infatti, nonostante ormai si conoscessero da un po', Jungkook non sapeva ancora che Yoongi produceva canzoni, e di sicuro non sarei stata io a dirglielo, sapendo quanto questo non piacesse a Yoongi.

Non perchè si vergognasse di fare musica, anzi, di questo ne era orgoglioso, ma non voleva che si sapesse troppo in giro.

Solo Jimin lo sapeva, avendolo beccato mentre durante un intervallo, in cui Jungkook si era assentato momentaneamente per andare a chiedere una cosa ad un professore, lasciando me e Yoongi da soli, ne aveva approfittato per farmi ascoltare la sua nuova creazione, troppo entusiasta per aspettare la prossima volta che ci saremmo visti a casa sua.

- Perchè non vuoi che si sappia in giro? Potresti diventare famoso. - disse Jimin dopo aver costretto Yoongi a far sentire anche a lui il pezzo, e dopo che sia io che Yoongi lo pregammo di non dirlo in giro.
- Non mi interessa diventare famoso, Jimin. Voglio solo fare quello che mi piace. - rispose Yoongi, mettendo un tenero broncio.

Jimin stava per ribattere, perchè pensava davvero che Yoongi avesse talento, e che avrebbe dovuto mostrarlo al mondo intero, ma in quel momento arrivò Jungkook, quindi si zittì.

Tornati in classe, mio fratello mi chiese spiegazioni, ma io per una volta riuscii a mentirgli, dicendogli che era una cosa che riguardava Jimin, e non si sà come, lui ci aveva creduto.



- Allora? Non hai ancora pensato a nulla? - chiese Yoongi, distraendomi dai miei pensieri.

Io sospirai prima di rispondere, posando la penna sulla scrivania, per poi guardare il foglio davanti a me, ancora bianco.

- Non ci riesco. Tu come fai? - gli chiesi, posando lo sguardo su di lui, stanca dopo qualche ora che cercavo di scrivere qualcosa, ma invano.
- Non deve essere subito perfetta, te l'ho detto mille volte. Tu scrivi i tuoi pensieri, e quello di cui vorresti parlare, ed al resto ci penserò io. - disse lui, alzando lo sguardo dal suo pc per guardarmi.

Intanto che io stavo provando a scrivere qualcosa, Yoongi stava lavorando ad un nuovo pezzo.

Ero sempre stata un po' invidiosa del fatto che lui riuscisse sempre a scrivere e comporre pezzi nuovi, mentre io avevo provato più volte, senza mai riuscirci.

Anche quella volta infatti, avevo passato un paio d'ore a pensare a cosa scrivere, ma proprio non mi veniva in mente nulla che mi soddisfacesse.

Quello si trattava ancora del mixtape che avevo creato mesi prima insieme a Yoongi, e a cui non avevo ancora scritto un testo, che ancora non riuscivo a creare.

- Ti avevo già detto di pensare a Jungkook?- mi chiese Yoongi dopo qualche minuto, guardandomi maliziosamente.

Io al solo pensiero di mio fratello, sentii le guance andare a fuoco.

- Non mi hai ancora raccontato come è andato il vostro viaggio comunque. - aggiunse poi, vedendo che non rispondevo.

A quelle parole arrossii ancora di più, ricordando quei giorni passati con mio fratello.



Era stata solo una settimana, ma per Jungkook quella settimana significava la possibilità di recuperare il tempo perso fino a quel momento.

Nonostante però lui preferisse restare nella camera d'hotel che avevo affittato, piuttosto che uscire e visitare la città, io lo convinsi ad uscire più volte dalla camera, riuscendoci soprattutto quando gli promettevo che al ritorno avremmo fatto tutto quello che voleva lui.

Avevamo così visitato alcuni luoghi, o semplicemente fatto un giro vicino all'hotel, ma ci eravamo divertiti parecchio, e io avrei custodito quei giorni come un ricordo prezioso, perchè per me erano stati davvero importanti.



- Y/N? -

La voce di Yoongi mi riportò alla realtà, ed io posai il mio sguardo su di lui.

- Meglio se facciamo una piccola pausa. Resti qui per cena? - mi chiese, alzandosi.
- Vorrei tanto, ma Jungkook voleva cenare con me stasera, visto che i nostri genitori non ci sono fino a domani sera. - dissi, un po' triste.

Mi sarebbe piaciuto restare ancora con lui, dopotutto mi era mancato non vederlo per un po'.

- Meglio non fare arrabbiare il fratellino allora. O dovrei dire il tuo ragazzo? - disse Yoongi, lanciandomi uno sguardo malizioso.

Io arrossii per l'ennesima volta.

Era ancora così strano per me pensare che il mio ragazzo ed il mio fratellino fossero la stessa persona, tanto che nemmeno io sapevo ancora come chiamarlo.

- S-smettila. - dissi, gonfiando le guance, fingendo d'imbronciarmi.

Yoongi sorrise vedendomi così, e si avviò verso la porta del suo studio, diretto in cucina.

- Io comunque rimango dell'idea che devi dedicare quella canzone a tuo fratello. - disse una volta arrivato in cucina, prendendo un bicchiere d'acqua.
- Perchè proprio a lui? - chiesi, prendendo anche io un po' d'acqua.
- Beh, pensa a tutto quello che ha fatto per te da quando è tornato. Senza di lui adesso non saresti così come sei ora. E sai a cosa mi riferisco specialmente. - mi disse, con sguardo serio.

... Si stava riferendo a tutto quello successo con Taehyung.

Se non ci fosse stato Jungkook a salvarmi, non ci sarebbe stato nessun altro.

Forse Jimin, dato che era arrivato anche lui quel giorno, ma sarebbe arrivato troppo tardi, mentre Yoongi non poteva fare nulla perchè era rimasto bloccato a scuola.

Se non ci fosse stato Jungkook, Taehyung avrebbe avuto quello che voleva, e probabilmente ci sarebbe riuscita molto prima di quando era successo, evitandosi inutili farse.

Su questo Yoongi aveva ragione, anche se io per ovvi motivi cercavo di pensarci il meno possibile.

C'erano anche altri significati nella frase che aveva pronunciato, dopotutto in quell'anno da quando era tornato, Jungkook aveva fatto di tutto per me, e mi aveva cambiato completamente la vita, che senza il suo arrivo, sarebbe stata monotona e noiosa.

Con Jungkook infatti avevo imparato a divertirmi davvero, ed uscire di più di casa, a fare amicizia e conoscere persone nuove, e tante altre cose che per me erano solo positive.

Certo, con lui avevo anche litigato qualche volta, ma quei litigi erano serviti solo ad avvicinarci di più, e capirci meglio l'un l'altro.

A Jungkook dovevo tutto, ed ero contenta che fosse anche la persona che mi aveva rubato il cuore.



- Quante volte dovrò richiamarti oggi? - disse Yoongi, fingendosi imbronciato, richiamandomi per l'ennesima volta dai miei pensieri.

Io lo guardai dispiaciuta, non sapendo come scusarmi.

- Certo che quando parliamo di tuo fratello vai in un mondo tutto tuo, eh? - disse poi, trattenendo a stento una risata.

A quella frase gonfiai le guance, picchiandolo piano sul braccio.

Lui fece di nuovo il finto imbronciato, ma poi mi scompigliò teneramente i capelli, sorridendo.

- Torniamo al lavoro. - disse, uscendo dalla cucina.

Io sospirai, pensando al testo che dovevo scrivere, e se sarei riuscita a scriverlo, e lo seguii per tornare nel suo studio.



Quando tornai a casa, trovai Jungkook ai fornelli, intento a preparare la cena.

- Sono tornata. - lo avvertii, restando sulla porta della cucina, con l'intenzione di andare in camera mia a cambiarmi.

Non appena sentì la mia voce, Jungkook si girò all'istante, e dopo essersi accertato di non essersi immaginato la mia voce, si diresse velocemente verso di me, stringendomi a sè.

- Bentornata. - disse guardandomi, posando lo sguardo sul mio per poi unire le nostre labbra dolcemente.

Io mi lasciai andare al suo bacio, dimenticando per un momento tutto il resto.

- Come è andata? - mi chiese, senza lasciare andare i miei fianchi.
- Come al solito. Non facciamo nulla di nuovo. - dissi, alzando le spalle.

Ovviamente non gli avrei detto che stavo scrivendo un testo.

Jungkook arricciò il naso guardandomi fisso.
Faceva così quando sapeva che stavo mentendo.

Dopo aver sporto leggermente il labbro inferiore però, posò di nuovo le sue labbra sulle mie, per poi lasciarmi andare.

- Vai a cambiarti, è quasi pronto. - disse quando si staccò.

Io lo guardai per qualche secondo, un po' stranita, poi mi diressi in camera mia.



Prima di scendere, feci un bagno caldo, e quando mi diressi di nuovo in cucina, trovai Jungkook a mettere gli ultimi piatti in tavola.

Ci sedemmo ed iniziammo a mangiare in silenzio.

Durante tutta la cena, il mio sguardo continuò ad andare verso mio fratello, e nel mentre, ripensai alle parole che mi aveva detto Yoongi qualche ora prima.

Non sarei mai riuscita a ringraziare abbastanza mio fratello per tutto quello che aveva fatto per me da quando era tornato, ma volevo comunque fare qualcosa per lui, qualsiasi cosa.

Fu in quel momento che decisi finalmente che il testo del mio mixtape l'avrei dedicato a lui.



Qualche giorno dopo ricominciammo la scuola, e questo significava solo una cosa, tra le tante altre.

Avevo molte probabilità di rivedere Taehyung.

Yuna non l'avrei rivista invece, perchè dato i voti bassi che aveva ottenuto anche l'anno passato, e quindi non essendo migliorata per nulla dal punto di vista scolastico, i suoi genitori avevano deciso di cambiarle scuola, e mandarla in una più "rigida", quindi quest'anno non avrebbe dato problemi.

Ne a me, ne a Jungkook.



Una sera durante il nostro viaggio, Jungkook mi aveva raccontato per filo e per segno quello che Yuna gli aveva fatto quando gli aveva fatto bere l'afrodisiaco, e dopo qualche minuto, io trovai finalmente il coraggio di dirgli tutto quello che Taehyung aveva fatto a me tutte le volte che aveva esagerato.

Jungkook allora mi aveva abbracciata stretta a sè, e mi aveva coccolata, rassicurandomi che non avrebbe permesso a nessun altro di farmi una cosa del genere.

Quella sera piansi a quei ricordi, e soprattutto mi resi davvero conto di quanto fossi stata stupida ad innamorarmi di lui, tranquillizzandomi solo grazie alle coccole e carezze di mio fratello.



Il primo giorno di scuola, trovammo Jimin ad aspettarci al solito posto dove ci incontravamo anche con Taehyung.

Dal giorno in cui aveva scoperto le vere intenzioni di Taehyung verso di me, e aveva discusso con lui dopo che Jungkook mi ebbe portata via, non aveva più pronunciato il suo nome, ne aveva parlato più di lui.

Sapevo quanto Jimin si era legato a lui, e quanto lo considerasse come amico.

Non avevo mai avuto il coraggio di chiedergli cosa si fossero detti quel giorno, ma sapevo che, qualsiasi cosa Taehyung gli avesse detto, lo aveva ferito profondamente, e lui per questo ne aveva sofferto parecchio.

- Buongiorno Jiminnie. - lo salutai.

Gli avevo dato questo soprannome qualche giorno dopo che io e Jungkook ci eravamo messi insieme, per caso mentre eravamo nella solita stanza dell'edificio abbandonato dove Jimin andava ad allenarsi nel ballo, e da allora non avevo mai smesso, anche perchè quando lo chiamavo così, sul suo volto spuntava sempre il sorriso.

Ed anche quella volta fu lo stesso.

- Buongiorno Y/N, buongiorno Kookie. - disse infatti Jimin, sfoderando il suo più bel sorriso.

Jungkook lo salutò con un cenno del capo, e tutti e tre ci dirigemmo verso la casa di Yoongi, dato che solitamente il primo giorno di scuola arrivava sempre in ritardo.

Infatti, suonammo più volte al campanello, prima che ci venisse a rispondere, e poi si preparò ed uscì di casa con noi.

Il motivo per cui Yoongi arrivava sempre in ritardo, era perchè a volte restava sveglio tutta la notte davanti al pc, a creare mixtape, soprattutto se quello che stava creando era quasi pronto.

E le occhiaie che aveva in quel momento, mi fecero capire che anche quella volta il motivo era quello.



Arrivammo a scuola e restammo a parlare in cortile fino al suono della campanella, per poi dirigerci verso le nostre classi.

Quando stavo per entrare nell'istituto però, mi bloccai all'improvviso, spalancando leggermente gli occhi.

Jungkook se ne accorse subito, infatti non appena mi fermai, si girò verso di me, guardandomi preoccupato.

- Y/N, che succede? - mi chiese, avvicinandosi di più a me.

Notando però che non rispondevo, e che sembravo guardare un punto fisso dietro di lui, seguì il mio sguardo, per sapere cosa mi aveva bloccato.

O meglio... chi.

Infatti, poco distante da noi, c'era Taehyung che stava entrando a scuola.

Notai che aveva anche lui cambiato colore di capelli, facendoli blu, quasi come quelli di Yoongi.

Anche lui, perchè anche Yoongi, Jungkook e Jimin si erano tinti.

Yoongi era diventato azzurrino/blu, Jungkook si era tinto di nero, poichè il rosso lo aveva un po' stufato, e preferiva il suo colore naturale, e Jimin era diventato pesca, più chiaro sulle radici, e più scuro sulle punte.

Quel colore gli stava benissimo, e sentii il mio cuore perdere un battito mentre lo guardavo.

La mia vista però venne offuscata dal corpo di Jungkook, che si parò davanti a me, prendendomi il viso tra le mani e baciandomi dolcemente, cosa che mi fece chiudere gli occhi.

Quello era il suo modo di calmarmi, e sapeva che funzionava sempre.

Io poggiai le mani sulle sue, che teneva ancora sul mio viso, lasciandomi cullare dai suoi baci.

- Stai bene? - chiese una volta che si staccò da me.

Io annuii piano, abbassando lo sguardo.

Non mi piaceva farlo preoccupare così tanto per me, soprattutto se il motivo era la persona che avevo appena visto.

- Avete intenzione di pomiciare anche qui a scuola? Perchè se è così passerò gli intervalli da solo. - disse Yoongi guardandoci.
- Lei è mia, e posso baciarla quando e dove voglio. - disse Jungkook, preso dalla gelosia.

Io arrosii completamente, sapendo che anche Jimin ci aveva visto.

Ovviamente avrei spiegato a Yoongi il motivo per cui in quel momento Jungkook mi aveva baciato, ma l'avrei fatto quando saremmo stati a casa sua, non in quel momento.

Jungkook si girò appena, per poi voltarsi verso di me.

- Se n'è andato. - mi sussurrò all'orecchio, lasciandomi un bacio sulla guancia, per poi prendermi per mano e portarmi con lui all'interno dell'edificio.

- Che è successo? - sentii Jimin chiedere, segno che non aveva notato Taehyung.
- N-niente, non preoccuparti. - dissi cercando di non farlo preoccupare, anche se la mia voce tremò leggermente.

Quando io e Jungkook arrivammo alla nostra classe, salutammo gli altri due ed entrammo, per iniziare le lezioni.



Mentre i professori spiegavano però, io non riuscivo a smettere di pensare a Taehyung.

Rivederlo aveva fatto riaffiorare in me tutti i ricordi con lui da quando lo avevo conosciuto, soprattutto le nostre uscite da soli, in cui lo avevo conosciuto meglio.

Un po' mi mancava, nonostante quello che mi aveva fatto, ma non provavo più nulla per lui, i miei sentimenti nei suoi confronti erano spariti quel giorno.



Jungkook, vedendomi con la testa tra le nuvole tutte le lezioni, sapendo più o meno il motivo per cui non prestavo attenzione ai professori, iniziò a darmi baci a stampo già dalla prima ora, per avere la mia attenzione su di lui.

Per questo passai tutte le ore prima dell'intervallo con le guance in fiamme, e la paura che i professori ci vedessero.



- Come mai sei tutta rossa? - chiese Yoongi con un sorriso malizioso, quando lo raggiungemmo per l'intervallo.

Io non risposi ed abbassai lo sguardo imbarazzata, mentre Jungkook fece finta di nulla.

Poco dopo ci raggiunse anche Jimin, ed insieme andammo al solito posto dell'anno precedente.

- Y/N, ti andrebbe di fare di nuovo da giudice? - chiese ad un tratto Jimin.
- Da giudice? - chiesi, leggermente confusa.
- Voglio sfidare nuovamente Jungkook, ma questa volta le prove le faremo da soli, io non vedrò quelle di Kookie, e lui non vedrà le mie, e vedremo tutto solo il giorno della gara, ci stai? - chiese, guardandomi entusiasta.
- Vuoi perdere di nuovo? - disse Jungkook, guardandolo serio.
- Questa volta vincerò. - rispose Jimin, sicuro di sè.
- Dimentichi che lei è la mia ragazza, sceglierà sempre me. - disse mio fratello con un ghigno, cingendomi le spalle con un braccio, e tirandomi verso di lui, facendomi arrossire.

- Non sarà la sola a giudicare. - disse una voce che interruppe quella specie di battibecco tra i due. - Farò anche io da giudice. - disse Yoongi, guardando entrambi con sguardo annoiato.

Noi lo guardammo spalancando gli occhi, non credendo subito a quello che aveva appena detto, poi accettammo la proposta di Jimin, ed io nello stesso momento presi una decisione.

Avrei scritto il mio testo entro il giorno della gara.

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Capitolo 3
*** Special Chapter 2 (Pt 2) ***


Quel pomeriggio lo passai di nuovo a casa di Yoongi, dopo aver convinto mio fratello a lascirmi andare da lui.

Ero curiosa di sapere perchè avesse deciso di fare da giudice alla gara, e dovevo parlare con lui.

- Due giudici sono meglio di uno no? E poi per loro così sarà più difficile la sfida, perchè Jungkook è convinto che tu voterai lui, mentre di me non sanno da che parte sto, quindi non sanno chi potrei votare. - disse quando gli chiesi il motivo della sua decisione.
- E tu chi avresti votato le altre volte? - chiesi, curiosa.
- Alla prima gara io avrei votato Jimin, perchè lui si era davvero impegnato quel giorno, mentre Jungkook era un po' insicuro... alla seconda invece avrei votato anche io Jungkook, perchè ha dimostrato quello che vale davvero, ed è stato davvero bravo. - rispose Yoongi, pensieroso.

Io annuii, mentre la mia mente mi faceva rivivere quei due giorni, quelle due gare che avevano già fatto, e in cui avevo scoperto che Jungkook sapeva ballare oltre che cantare, cosa che mi aveva lasciata alquanto sorpresa.

Ricordavo ancora perfettamente le coreografie che avevano fatto, e le prove a cui ero stata con loro, come se fossero successe qualche giorno prima, e non quasi un anno prima.

Alla prima gara, anche io mi ero resa conto che mio fratello non aveva dato il massimo di sè, ma solo dopo la gara, quando eravamo rimasti soli, mi aveva confessato che il motivo era che aveva paura di sbagliare qualcosa davanti a me, e quindi si era preoccupato più di quello, piuttosto che prestare più attenzione ai passi da fare.
Mentre alla seconda mi aveva lasciato senza parole, letteralmente.

Il modo in cui aveva ballato era completamente diverso da come era durante le prove, come se si fosse trattenuto fino a quel giorno, ed in più aveva fatto anche canzoni che io non gli avevo visto provare, di cui una l'aveva pure cantata, cosa che mi aveva sorpreso di più.

Quel giorno mi ero anche un po' ingelosita del fatto che avesse cantato, perchè quella era una cosa che avrei voluto sapere solo io di lui.



- Terra chiama Y/N! - disse Yoongi, punzecchiandomi il braccio per avere la mia attenzione.
- Ya! - dissi, allontanando il braccio da lui, ma sorridendo subito dopo.
- Stai ancora pensando a Jungkook? - chiese lui maliziosamente.

Io arrosii a quella frase, abbassando lo sguardo.

- A proposito di tuo fratello, perchè stamattina ha dovuto baciarti davanti a scuola in quel modo? Non mi sembra che l'abbia fatto perchè voleva... - disse Yoongi, tornando serio.

Io lo guardai per qualche secondo, poi iniziai a raccontare quello che era successo.

Chi avevo visto per far reagire Jungkook in quel modo...



Yoongi mi ascoltò in silenzio, e quando finii di parlare, mi rivolse uno sguardo serio.

- Pensi ancora a lui? - mi chiese, puntando lo sguardo su di me.
- ... A volte... - risposi dopo qualche secondo, la voce quasi un sussurro.

Mi morsi il labbro, sapendo che pensare a lui era sbagliato, e che la cosa migliore da fare era dimenticare lui e tutte le cose che erano successe...

... Ma proprio non riuscivo a farlo...

- Sò che è difficile, e che te l'ho già detto più volte, ma devi davvero dimenticarlo, Y/N, o ci starai sempre male... - disse Yoongi, passandosi una mano tra i capelli, scompigliandoli tutti.
- Lo sò... - risposi sottovoce.

Probabilmente, quello che non mi faceva smettere di pensare a lui, erano le poche uscite che avevamo fatto insieme, e in cui avevo conosciuto quello che gli piaceva fare.

Infatti, ricordavo ancora benissimo quando durante la prima uscita, lui era rimasto a fissare un sassofono in vetrina, e poi aveva finito per suonarlo un po', facendomi rimanere sorpresa.

Non mi aspettavo che lo suonasse così bene, e quando uscimmo dal negozio, mi rivelò che lo aveva studiato solo per tre anni, per poi fermarsi, però non mi disse mai il motivo di questa sua decisione.

Dopotutto, mentre suonava sembrava in un mondo tutto suo, quindi perchè smettere?



- Come sta andando il testo? - mi chiese Yoongi, vedendomi silenziosa.

Io guardai il foglio davanti a me, non più bianco come le altre volte, ma nemmeno pieno per essere soddisfatta di aver scritto qualcosa.

Infatti, avevo scritto solo poche righe, troppo concentrata sulla base che avevo, e poco sul testo da scriverci sopra.

Scossi la testa, pensando se sarei riuscita a finirlo in tempo, però al tempo stesso contenta di aver finalmente iniziato a buttar giù qualcosa, e non aver lasciato il foglio bianco come al solito.

- Come inizio non è male... - disse Yoongi, avvicinandosi a me dato che non gli avevo risposto, e sbirciando quello che avevo scritto.

Quando sentii la sua voce, coprii d'istinto il foglio davanti a me, incrociandoci le braccia sopra, e fulminando con lo sguardo il mio migliore amico.

- N-non sbirciare. - dissi, mentre sentivo le guance accaldarsi.
- Perchè no? Sono il tuo migliore amico, e quello che ti ha aggiustato la base, nonchè quello che ti aggiusterà il testo, quindi perchè non posso leggere? - disse lui, fingendosi offeso.
- Lo leggerai quando sarà finito, non adesso. - dissi io, seria.
- Va bene, va bene. Come vuoi. - disse, alzando le mani in segno di arresa.

A quel gesto io scoppiai a ridere, e lui si unì a me poco dopo.



Tornai a casa poche ore dopo, il foglio su cui avevo scritto me l'ero portata dietro.
Un po' per non farlo leggere a Yoongi, e un po' per provare ancora quella sera a scrivere qualcosa.

Stavo per entrare nella mia camera, quando due mani mi afferrarono i fianchi e mi fecero appoggiare con la schiena al muro che divideva la mia camera da quella di Jungkook.

- Ciao... - disse Jungkook, mentre posava le sue labbra sul mio collo ripetutamente, facendomi mancare il fiato.

Io chiusi gli occhi, posando le mie mani sulle sue braccia, mentre sentivo il cuore martellarmi nel petto.

Dopo essere arrivato alle mie clavicole, facendomi ansimare dato che erano il mio punto debole, risalì il mio collo, arrivando ad unire le nostre labbra in un bacio tanto dolce quanto da togliere completamente il fiato.

Quando ci staccammo, Jungkook mi guardò con uno sguardo carico di maliziosità, mordendosi leggermente il labbro inferiore.

Io avvampai a quella vista, ma non distolsi lo sguardo da lui.

- Che ti va di fare? - mi chiese, la voce quasi un sussurro, ancora con il viso vicinissimo al mio.

Ok, per quella sera non avrei scritto proprio nulla.



Avevamo deciso che la gara si sarebbe svolta quattro settimane dopo che Jimin l'aveva proposta, ed in quel momento ne era già passata una, e io non avevo ancora continuato il testo per la mia canzone.

A casa non riuscivo, dato che avevo Jungkook perennemente vicino a me, e voleva sempre che facessimo qualcosa insieme, mentre quando stavo da Yoongi, intanto che Jungkook andava a provare le coreografie per la gara, non avevo la minima idea di cosa scrivere.

- Non dovevi fissarti con una data per finirla. Così ti metti solo più pressione. - mi disse Yoongi dopo una settimana in cui mi aveva vista scrivere e cancellare in continuazione.
- Lo sò, ma vorrei davvero finirla per la gara. - dissi tristemente, accartocciando e buttando l'ennesimo foglio su cui avevo provato a scrivere.
- Perchè proprio per quel giorno vuoi finirla? - mi chiese allora.

Non me lo spiegavo nemmeno io a dire la verità, ma ci tenevo davvero a finirla per quel giorno, o anche prima se ci fossi riuscita.

Forse perchè volevo sorprendere mio fratello prima che lui lo facesse durante la gara, perchè sì, anche se non sapevo su cosa avrebbe ballato, sapevo già che mi avrebbe lasciata a bocca aperta come sempre.

- Non ti stancare troppo però, ok? - mi disse Yoongi, scompigliandomi teneramente i capelli, per poi tornare al suo posto a comporre.

Io lo guardai per qualche minuto, in silenzio.
In quel momento, avrei voluto anche solo una briciola del suo talento nello scrivere, giusto quello che mi bastava per finire quel testo che mi portavo dietro ormai da mesi.

Iniziai a pensare a mio fratello, ai primi giorni dopo che era tornato a vivere con noi, quando avevo scoperto che non era mio cugino come ci avevano sempre fatto credere...

E fu in quel momento che finalmente mi venne qualcosa da scrivere, quindi presi di nuovo in mano la biro e un foglio, prima che mi sfuggisse quel piccolo testo che mi era venuto in mente.



Mancavano solo due settimane, e io iniziai a vedere sempre meno mio fratello, perchè continuava a provare le coreografie fino a sera tardi.

Si allenava nello stesso edificio abbandonato dove andava Jimin, rimanendo in due stanze separate per non sapere che canzoni faceva l'altro, e a volte, quando tornava a casa, era talmente stanco che saltava addirittura la cena.

Quando succedeva, il giorno dopo gli preparavo una colazione abbondante, per recuperare quello che non mangiava la sera prima.

Io ne approfittavo un po' dei momenti in cui non c'era Jungkook, un po' per andare a trovare Yoongi, e un po' per rimanere a casa a scrivere, e in quei giorni avevo finalmente quasi finito il mio testo.



Quando lo portai a Yoongi una volta finito, mancava una sola settimana alla gara.

- Non pensavo che saresti riuscita a finirlo davvero. - disse, mentre lesse quello che avevo scritto. - E sei anche più brava di quello che pensavo. -
- Non ci sarei mai riuscita senza il tuo aiuto però. - dissi, sincera.
- Perchè? Che ho fatto? Questo l'hai fatto da sola, te ne devi prendere tutto il merito. -
- Non è vero. Tu mi hai detto di pensare di più a Jungkook, e poi mi hai sistemato tu la base, e adesso anche il testo, quindi non ho fatto nulla da sola. - dissi, gonfiando le guance.

Sapevo cosa voleva dire Yoongi, ma comunque non volevo prendermi tutto il merito per una cosa in cui mi aveva aiutata anche lui.

- Come vuoi. Ora dammi qualche minuto che sistemo quello che hai scritto e poi lo proviamo sulla base. - disse, rivolgendo lo sguardo al suo pc.
- Cosa? No, aspetta... - dissi io, presa dal panico.
- Che succede? - chiese lui, guardandomi stranito.
- V-vuoi provarla... adesso? - dissi con un filo di voce.
- Y/N, ti ricordo che manca solo una settimana al giorno della gara. Se vuoi finirla per allora dobbiamo provarla subito. - rispose Yoongi, serio.

Aveva ragione, ma io in quel momento non mi sentivo pronta.

Così, mi sedetti al suo fianco, mentre lo guardavo sistemare il mio testo, mordendomi nervosamente il labbro inferiore.



La sera del giorno seguente, incredibilmente tornai a casa con la chiavetta contenente la mia canzone pronta e finita.

Dopo parecchie prove fatte a casa di Yoongi in quei due giorni, ero finalmente riuscita a cantarla come piaceva a me, e come volevo che fosse, quindi Yoongi me l'aveva messa su una chiavetta che in quel momento avevo con me tornando a casa.

Non sarei riuscita a cantarla di nuovo, in quanto mi imbarazzava così tanto cantare davanti a qualcuno, se non da sola in camera mia, cosa che feci dato che mio fratello era ancora ad allenarsi.

O almeno... così pensavo.



Passai i due giorni seguenti ad ascoltare la mia traccia ogni volta che potevo, e Jungkook non c'era, pensando a quando e come sarei riuscita a dargliela a lui.

Infatti, avevo pensato di fargliela sentire prima della gara, visto che l'avevo già finita, ma non avevo idea di come fargliela sentire.

Mi vergognavo ancora a cantare davanti a lui, e se gliel'avessi data di persona, mi sarei vergognata parecchio, perchè conoscendolo bene, mi avrebbe chiesto di cantargliela personalmente, ed io come al solito non sarei riuscita a dirgli di no.

Per questo alla fine decisi di lasciargli la chiavetta sul comodino vicino al suo letto, dove sapevo appoggiava sempre il cellulare, quindi era un posto dove l'avrebbe notata subito, e dopo averlo fatto, andai a farmi un bagno caldo.

Mentre ero in bagno, non sentii mio fratello tornare a casa, perchè stavo ascoltando un po' di musica mentre mi rilassavo un pochino.

Passarono alcuni minuti, in cui oltre la musica che stavo ascoltando, non c'era nessun altro rumore in casa, o almeno, non che io potessi sentire, finchè...

- Y/N? -

Non appena mi sentii chiamare, ci mancò poco che saltai in aria dallo spavento, perchè ero ancora convinta di essere a casa da sola.

- Y/N, dove sei? - disse Jungkook, girando per casa.
- S-sono in bagno. - dissi, arrossendo.

Mentre gli risposi uscii dalla vasca, avvolgendomi in un asciugamano, poichè avevo finito di fare il bagno.
Peccato che...

- Y/N, sei tu quella- - disse mio fratello, entrando in bagno senza bussare, e bloccandosi non appena mi vide.

Io sentii le guance in fiamme, andando a nascondermi dietro la porta che Jungkook teneva ancora semiaperta.

- S-scusa... non pensavo che ti stessi lavando... - disse, abbassando lo sguardo e arrossendo leggermente.
- Che volevi sapere? - chiesi io, alzando lo sguardo su di lui, curiosa di sapere cosa voleva chiedermi.
- Eh? Oh... ecco... sei tu quella che canta qui, vero? - mi chiese, mostrandomi la chiavetta che aveva in mano.

Io avvampai completamente non appena la vidi.

- Che canzone è? Non l'ho mai sentita... - chiese ancora lui.
- L-l'ho s-scritta... io... me l'ha sistemata Yoongi, ma la base e il testo li ho fatti io... - dissi, la voce quasi un sussurro per l'imbarazzo, abbassando di nuovo lo sguardo.
- Sul serio? - disse lui, avvicinandosi un po' con il suo viso.

Io annuii tenendo ancora lo sguardo basso, finchè non sentii la sua mano appoggiarsi al mio mento, per sollevarmelo.

- Perchè ti vergogni? È bellissima. - mi sussurrò, prima di posare le sue labbra sulle mie.

Io chiusi gli occhi a quel contatto, e non mi accorsi che Jungkook aveva spostato la porta che ancora ci divideva, per poi stringermi a lui, senza staccare le nostre labbra, e facendomi avvampare una volta che ci staccammo.



Dopo aver dato a Jungkook la mia canzone, i tre giorni rimanenti li passai a pensare su cosa si sarebbero esibiti mio fratello e Jimin durante la gara.

Una parte di me sperava che cantassero ancora una canzone ciascuno, poichè le loro voci mi piacevano molto, e anche perchè volevo sentire di nuovo mio fratello cantare mentre ballava.

Durante quei tre giorni inoltre, non mi aveva chiesto nemmeno una volta di cantargli la mia canzone, ma ogni tanto lo sentivo metterla mentre era in camera sua da solo, e questo mi imbarazzava un pochino.

Passai i pomeriggi a casa di Yoongi, anche perchè non mi andava di stare a casa da sola, dato che Jungkook era sempre ad allenarsi, o con i miei genitori.

Mio padre alla fine si era calmato, e aveva accettato completamente la relazione tra me e mio fratello, vedendo anche che Jungkook mi rendeva davvero felice, come non lo ero stata per parecchi anni prima del suo ritorno, e di questo gli ero grata, perchè mio fratello era e sarebbe rimasto la persona più importante per me.



Il giorno della gara venni svegliata da una chiamata di Jimin.

- Buongiorno Y/N! - disse tutto pimpante non appena risposi.
- Buongiorno Jimin. - risposi, la voce ancora impastata dal sonno.
- Pronta per la gara di oggi? - mi chiese.
- Dovrei dirtelo io questo. Io farò solo da giudice. -
- Avrai comunque un ruolo importante, e questa volta ci sarà anche Yoongi con te. - disse lui, fingendo un tono serio. - Comunque preparati, perchè ho una sorpresa per te durante la gara, e ieri Jungkook sembrava avesse preparato qualcosina anche lui. - disse in tono malizioso.
- Cosa? - dissi, sorpresa.

Cosa aveva preparato Jungkook?
Ero davvero curiosa di scoprirlo.

- Scoprirai tutto tra poche ore, meglio se ti prepari. - disse Jimin, per poi salutarmi e riattaccare.

Non appena la chiamata finì, mi girai a guardare il mio dolce fratellino ancora addormentato vicino a me, che aveva iniziato a mugugnare nel sonno.

- Y/N... - disse, ancora addormentato.
- Sono qui... - sussurrai, accarezzandogli la guancia mentre mi risdraiavo vicino a lui.

Jungkook socchiuse gli occhi, e non appena mi vide, circondò i miei fianchi con le braccia e mi tirò a sè, nascondendo il viso nell'incavo del mio collo.

- Ho sognato che oggi vinceva Jimin... - sussurrò, la voce impastata dal sonno.

Io mi intenerii, iniziando ad accarezzargli la testa e facendogli i grattini sulla schiena.

- Non sappiamo ancora chi vincerà, la gara deve ancora iniziare. - dissi io, sussurrando.
- Quindi non voterai me? - chiese lui, guardandomi con il labbruccio.
- Non ho detto questo. Però sarò imparziale, in quel momento non starò da nessuna delle due parti, ma voterò chi lo merita. -
- Solo io merito il tuo voto, non Jimin... - disse lui, premendo il suo viso sul mio collo.
- Jungkook, non sei troppo grande per fare i capricci? - dissi, cercando di essere seria, ma fallendo perchè la sua reazione mi aveva provocato una risatina.
- Non prendermi in giro, parlo sul serio. - rispose lui, gonfiando le guance.

A quel punto, mi fece scappare un lamento, perchè mi morse leggermente il collo.

- Jungkook! - dissi, alzando leggermente la voce.

Lui si fece scappare una risata, per poi baciarmi il punto in cui mi aveva morso.

- Se voti Jimin ti mordo ancora. -
- Se voto Jimin sarà perchè tu non ti sei impegnato abbastanza. - dissi, imbronciata.
- Io sono più bravo di Jimin, e te lo dimostrerò tra poco. - disse, serio.

Quando parlava così, sapevo che diceva sul serio, e che quindi potevo aspettarmi di tutto.



Yoongi ci raggiunse poco prima dell'ora stabilita per la gara, ed insieme ci dirigemmo verso l'edificio abbandonato.

Appena arrivati, trovammo Jimin già lì ad aspettarci, mentre stava facendo le ultime prove.

- Ti sei allenato anche oggi? - chiesi una volta entrata nella stanza, quando Jimin fermò la musica per non farci sentire cosa stava provando.
- Tutto pur di battere Kookie. - rispose lui con un sorriso.
- Tanto vincerò io. - disse Jungkook, guardandolo con sfida.
- Vedremo. Io non sarei così sicuro. - disse Yoongi, zittendo tutti.

Io e Yoongi andammo come al solito a sederci vicino allo specchio della sala, e Jungkook venne a sedersi vicino a me, dato che il primo a cominciare sarebbe stato Jimin.

Avevamo deciso che avrebbero fatto solo cinque canzoni totali, anche perchè non volevo che si stancassero troppo.

Jimin iniziò a ballare sulle note di una musica moderna, e io rimasi incantata a guardarlo.

Ero abituata così tanto a vederlo ballare canzoni pop e hip hop, che sentire quella canzone mi aveva lasciato sorpresa e senza fiato.

Ogni suo movimento era leggero e perfetto, sembrava di vedere ballare un angelo.

Jungkook invece si esibì su una base hip hop mixata, e solo da quella si vedeva che faceva sul serio.

Al momento, non sapevo davvero decidere chi dei due votare, e speravo che le altre canzoni mi aiutassero a decidere.

- Non sapevo che Jimin sapesse ballare musica moderna, però è davvero bravo. - mi sussurrò Yoongi, e dal tono che usò si percepiva quanto fosse sorpreso.
- Già, ha sorpreso anche me. - dissi in un sussurro.

Per la terza canzone, si assentarono un attimo entrambi, per poi tornare Jimin vestito di bianco, e Jungkook di nero.

Non appena vidi Jungkook in giacca e cravatta, sentii il mio cuore perdere un battito, perchè era davvero attraente.

Ballarono sulle note di Black or White, e solo quando partì la canzone, capii perchè si erano vestiti in quel modo.

La quarta canzone era Serendipity, cantata interamente da Jimin.

Quella canzone era al tempo stesso dolce e sensuale, per non parlare dei passi che Jimin faceva.

- Sta guardando te, attenta. - mi sussurrò Yoongi, riferendosi a Jimin con la prima parte della frase, e a mio fratello con l'ultima.
- Smettila. - dissi io arrossendo, ma sentendo uno sguardo addosso subito dopo.

Infatti, mio fratello mi stava guardando seriamente dall'angolo in cui si trovava, aspettando il suo turno, e il suo sguardo mi provocò brividi alla schiena, non proprio piacevoli.

Dopotutto, era pur sempre geloso.

Quando arrivò il suo turno però, non aveva più quello sguardo, ma uno più dolce, e si esibì sulle note di Euphoria, che cantò lui.

Io rimasi incantata dal tono dolce con cui cantava, e amai sempre più la sua voce.

Non staccai gli occhi da lui nemmeno per un secondo, ne ero completamente rapita.

Quando finì di cantare, quasi mi dispiacque un po', e volevo che continuasse, ma ormai eravamo giunti alla fine.

Era arrivato il momento di decidere.

Guardai Yoongi, non sapendo che fare.
Mi erano piaciuti entrambi parecchio, e proprio non sapevo a chi dei due dare il mio voto.

Restai in silenzio per parecchi minuti, decidendomi sul da farsi.

- Allora? Chi ha vinto? - chiese Jimin, leggermente ansioso.

Io mi girai verso Yoongi, facendogli capire con lo sguardo di parlare per primo.

- Secondo me... oggi siete in parità, anche se devo ammettere che Jimin mi ha davvero sorpreso ballando musica moderna, non me l'aspettavo sul serio. Però anche Jungkook si è impegnato davvero per questa gara, forse anche più dell'altra volta, quindi non saprei proprio chi scegliere. Quindi per me siete pari. - disse Yoongi, guardando entrambi, per poi girarsi verso di me.
- Y/N? Per te chi ha vinto? - chiese Jimin, impaziente.
- Io penso tutto quello che ha detto Yoongi. Vi siete impegnati tantissimo entrambi, non riesco a scegliere uno di voi. Però anche io sono rimasta molto sorpresa da Jimin. Era questa la sorpresa di cui mi hai accennato stamattina? - chiesi, guardandolo.
- Esatto. - disse lui, grattandosi imbarazzato la nuca.

Io mi girai verso mio fratello, sperando non se la fosse presa per non aver votato lui.
Notai però che era parecchio calmo, quindi pensai che non ci fossero problemi.

- Beh, sempre meglio che perdere. - disse Jimin, alzandosi e sistemando le sue cose. - Vi va di andare a pranzo tutti insieme? Prima però torno a casa a lavarmi e cambiarmi. - aggiunse.

Decidemmo tutti di accettare, e dopo aver preso ognuno le sue cose, ci dirigemmo verso l'uscita dell'edificio.

O almeno, finchè...

- Y/N! -

Mi girai sentendomi chiamare, ritrovando mio fratello a pochi passi dietro di noi, dato che si era fermato.

- Che succede? - chiesi preoccupata, raggiungendolo.
- Devo parlarti, possiamo restare qui un momento, da soli? - mi disse lui sottovoce.

Io annuii, e dissi a Jimin e Yoongi che li avremmo raggiunti più tardi.

Non sapevo di cosa volesse parlare, ma avevo qualche timore che si trattasse del risultato della gara.

- Di cosa volevi... - dissi, seguendolo, dato che stava tornando nella stanza in cui aveva appena ballato.

Non finii la frase però, perchè non appena arrivai nella stanza, sentii partire...

- Love you my brother... -

Le note della mia canzone...

E Jungkook la stava ballando... e cantando.

Rimasi bloccata sulla porta a guardarlo, senza fiato.
Quando aveva provato quei passi?

Non gli tolsi gli occhi di dosso nemmeno per un secondo, ero completamente rapita dai suoi movimenti e dalla sua voce.



Quando finì la canzone, Jungkook si girò verso di me, completamente sudato, e cercando di riprendere fiato.

- Quando... ? - chiesi, non riuscendo a finire la frase.
- L'ho ascoltata abbastanza volte per impararla, e per i passi volevo farti una sorpresa. Avevo in mente da un po' questa coreografia, ma non trovavo la canzone adatta su cui ballarla... finchè non ho sentito la tua canzone. - disse, mentre asciugava il sudore con un asciugamano, per poi avvicinarsi a me.

- Ti è piaciuta? - chiese una volta che mi raggiunse, mentre io avevo raggiunto il centro della stanza.

Io annuii senza rispondere, dato che non trovavo le parole esatte per descrivere quello che avevo appena visto, e vidi mio fratello sorridere.

- Per me questa è una vera vittoria, rispetto alla gara di prima. - disse, tutto contento.
- Cosa? - chiesi, non capendo.
- Essere riuscito a farti questa sorpresa in tempo vale più della gara appena svolta. L'unica cosa che voglio è renderti felice. Quindi accetto il pareggio con Jimin, e devo ammettere che ha sorpreso anche me prima. - disse, per poi unire le nostre labbra dolcemente.

Io mi lasciai andare al bacio, chiudendo gli occhi e stringendomi a lui, e ci staccammo solo quando non avevamo più fiato.

- Avete finito di fare i picciocini? Sono stanco di aspettarvi. -

Entrambi ci girammo, solo per vedere Yoongi sulla porta che ci fulminava con lo sguardo.

- Da quanto sei lì? - chiesi, avvampando.
- Vi stavo aspettando all'uscita dell'edificio, pensando che impiegavate poco a parlare, sono appena arrivato qui. - disse lui, annoiato.
- Arriviamo. - dissi io, non volendolo far aspettare oltre.
- Vi aspetto fuori. - rispose lui, girandosi per andarsene.

Io e Jungkook ci guardammo non appena se ne andò, e scoppiammo a ridere per la sua reazione, poi prendemmo le nostre cose, e ci muovemmo a raggiungerlo, in modo che non si arrabbiasse con noi.

Uscii da quell'edificio tenendo per mano mio fratello, e promettendomi che mai mi sarei allontanata da lui, perchè era l'unica persona che avrei voluto al mio fianco per sempre.



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- Angolo autrice -

Sono tornata con un nuovo capitolo di questa storia, perchè mi sono accorta che non avevo più parlato della canzone che la protagonista stava producendo.
Se ci saranno altri punti che ho dimenticato, ci farò altri capitoli, altrimenti questa sarà davvero la fine della storia.
La canzone che lei ha scritto per il fratello, è Begin di Jungkook, che è una canzone che io amo, e che mi ha aiutato e mi aiuta ancora per molte cose, ed è anche quella che ho scelto per dare il titolo a questa storia, proprio per la frase "Love You My Brother".

Fatemi sapere cosa ne pensate, e vi ringrazio per aver letto questa storia.

Grazie di cuore davvero. Alla prossima. <3

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