Leo/Michael 

( 191 parole ) 
 

Adorava la carnagione di Michael: olivastra, avrebbe quasi detto dorata alla luce del sole che rifletteva prepotentemente i propri raggi sullo specchio d'acqua dell'Hudson. Lui mica aveva bisogno di tutta quella crema per proteggersi da eventuali scottature, pensò Leo, con una punta d'invidia.
Michael, evidentemente, si accorse che l'amico lo stava fissando perché sollevò gli occhiali da sole che indossava e puntò lo sguardo su di lui. "Hai bisogno di una mano con quella?"

Leo pregò che non notasse il palese rossore che si era espanso sulle proprie gote, mentre si spalmava la protezione sulle braccia. "Faccio da solo, tranquillo."
Michael lo ignorò e si trascinò verso di lui. Gli circondò i fianchi con le gambe e gli tolse delicatamente il tubetto della crema dalle mani.
"Devi dartela sulla schiena, sei così bianco." ridacchiò, prima di applicargli una generosa porzione di crema sulle sue spalle. 

Leo se la sentiva bruciare in quel momento, la pelle, e non c'entrava niente il sole. Si chiese se la lentezza di Michael nel spalmargli la lozione fosse intenzionale. O le sue mani nella zona lombare. O il bacio che gli posò alla base del collo. 

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ANGOLO AUTRICE 

Dunque, ho deciso di partecipare assolutamente a questa piccola challenge dedicata all'Estate perché sentivo il bisogno di scrivere cose piccoline e leggere tra un capitolo di una long e un altro. In particolare, ci tenevo a fare una raccolta del genere per i personaggi di Bridge Over Troubled Water. 
A tal proposito, non temete: la raccolta si distacca dalla storia originale, ne prende solo i personaggi e l'ambientazione (niente mi separerà da New York negli anni '70, niente). Non viene fatto nemmeno spoiler su chi finirà con chi, anzi, vi ritroverete a leggere anche pairing improbabili (tipo gente che non si è mai ancora incontrata)! Si tratta solo di un esperimento tranquillo, senza troppi fronzoli. 
Comunque, dedico questo capitolo a Harriet Strimell che mi ha fatto shippare questi due Sofficini Findus maledetti <3 Per punizione, le ho rubato il Georgia, spero non si offenda.

#2. Finalmente soli 
Johnny/Theo

( 184 parole ) 
 

 

L'occhiata che Theo gli aveva lanciato, poco prima di ritirarsi in doccia, era fin troppo eloquente. 

Johnny si domandò se avesse lasciato aperto quello spiraglio nella porta apposta per lui, in modo che potesse ammirare per qualche secondo l'acqua che gli bagnava le spalle, percorreva la sua schiena muscolosa e ricadeva sulle sue natiche fasciate dal costume. Si morse il labbro, mentre pensava a quanto quei pantaloncini striminziti fossero di troppo. 

"Hai intenzione di startene lì tutto il pomeriggio?" chiese Theo. 

Nonostante Johnny non potesse vederlo in faccia, era certo che stesse ghignando. 

Si mosse all'interno della doccia, con la stessa espressione volpina dipinta in volto, e lo circondò con le braccia, facendo aderire il proprio petto con la sua schiena. 

"È tutto il giorno che cerco di appartarmi con te." Le labbra di Johnny solleticarono l'orecchio di Theo. La sua mano s'insinuò dentro quel maledetto costume e lui soffocò un gemito. "Volevi farti desiderare, per caso?" 

"Per certe cose vale la pena dannarsi un po', non trovi?" sussurrò Theo, in risposta, prima di voltare la testa verso Johnny e strappargli un bacio famelico.