BY YOUR SIDE

{Frase n.1: #nontiparleròpiù}

“Non ti parlerò più” è una bugia bianca che si lascia sfuggire in un impeto di disperazione – non ci è mai davvero riuscito, dopotutto, a stargli lontano – ma Crowley è in ginocchio con occhi troppo scoperti, gocce di sangue sotto un sole morente, e Aziraphale è pronto a scottarsi le dita pur di tendergli una mano e non lasciarlo cadere.

{Frase n.2: #sole}

Con Aziraphale era sempre un po' come volare troppo vicini al sole, ma, a differenza di Icaro, Crowley era ormai un esperto nel cadere tra le fiamme e con il fuoco nel sorriso dell'angelo a lambirgli il nero dell'anima pensa che di bruciare, dopotutto, potrebbe anche valerne la pena.

{Frase n.3: #tempo}

Gli aveva chiesto di aspettare, non con queste esatte parole e forse nemmeno consapevolmente, ma Crowley lo aveva aspettato – per anni, secoli, millenni – perché loro due, insieme, avrebbero dovuto avere tutto il tempo dell'universo; ora guarda il fondo di una bottiglia, ha addosso ancora l'odore di carta bruciata, e pensa che alla fine ha aspettato troppo a lungo.

BY YOUR SIDE

{Frase n.4: #fiamme}

Scoppia un piccolo incendio sul lato della strada e un senso di disperazione, perdita, dolore, lo avvolgono come le fiamme dell'inferno, fin quando Aziraphale non gli posa una mano sul braccio e gli chiede preoccupato se sta bene; Crowley si volta, lo guarda, ne avverte il tocco sotto i vestiti e dice «Sì, certo», perché il suo angelo, dopotutto, è ancora lì.

{Frase n.5: #ali}

C'è stato un tempo in cui Crowley odiava il colore bianco perché gli ricordava tutto ciò che era stato e tutto ciò che non sarebbe mai potuto essere; poi è arrivato Aziraphale, con quel suo goffo sorriso e una coltre di piume bianche a proteggerlo dalla prima pioggia del creato, e adesso Crowley pensa che certe sfumature di bianco, dopotutto, non sono poi così male. 

{Frase n.6: #caduta}

«Non intendevo cadere, sai?» lo dice spesso, a volte a bassa voce, un sussurro stizzito, e altre, come ora, quando il demone è troppo ubriaco per tornare sobrio, la sua voce si spezza e diventa quasi una preghiera; Aziraphale gli toglie il bicchiere dalle mani e vorrebbe potergli dire che va tutto bene, perché per lui Crowley è perfetto così come lo è sempre stato.