Life

di Dakota Blood
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vira eterna ***
Capitolo 2: *** Vampire on the road ***
Capitolo 3: *** Madeline and seduction ***
Capitolo 4: *** Oh my God! Max... ***
Capitolo 5: *** Rebirth ***
Capitolo 6: *** Life is so strange, sometimes ***
Capitolo 7: *** When the day is over ***
Capitolo 8: *** Fly away with me ***
Capitolo 9: *** Vampires in love ***
Capitolo 10: *** The joke of life ***



Capitolo 1
*** Vira eterna ***


Prologo: Il mondo si sta capovolgendo. Gli esseri umani non hanno capacità mentali come i vampiri ma Max green e Ronnie radke riescono a scacciarli.... Sono dei cacciatori di vampiri infatti. L apocalisse si fa sempre più vicina e tutti, dico tutti gli abitanti di Las Vegas sono sconcertati dai decessi degli ultimi giorni. Il vampirismo era di moda nell 800 e non solo era una moda ma anche una realtà purtroppo. I paletti piantati sul cuore erano e sono tantissimi. Il sangue marcio di quegli esseri imbratta la strada e le ruote del furgone o meglio camion dei due eroi moderni. -fatto anche questo- Max ripone il paletto nella custodia e Ronnie fischietta sonoramente. Alle loro spalle la nuova alba che significa pace.

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Capitolo 2
*** Vampire on the road ***


I vampiri sono ovunque cazzo. Infestano le regioni, si cibano di sangue umano e di quello degli animali più grandi, come cervi, daini e caprioli. Max ha paura, Ronnie invece più audace, scaltro e temibile. Nell'entroterra, vicino alla fossa delle Druide maggiori, c'è un fosso largo cinque metri e profondo cinquanta. Max allenta al corda e si cala a picco, tra le urla strazianti dei vampiri che giocano a fare gli eroi. Nel circuito della vita, Ronnie e Max ne hanno viste delle belle, ma da quando hanno lasciato la band ( cacciati da Craig che è diventato il capo dei vampiri di Sorgen's) si dedicano solo alla salvezza della specie, del mondo. -Max stai scendendo troppo secondo me- -No che cazzo, non è vero, io ti dico che continuerò finché quei figli di puttana non saranno fatti a pezzetti minuscoli, a brandelli- -E va bene, ma sta attento, la corda si allenta poi- Un tonfo sordo, un guaito. Quelle merde sembravano davvero delle iene piuttosto che vampiri. Un rumore di macchine, il sole che ancora non si vedeva ma aspettava la luna per baciare un cuore lento e sordido. I vampiri arrivarono, nella loro macchina lussuosa. Madeline, la vampira più lussuriosa della ciurma, scese con i suoi capelli neri corvino, il reggiseno leopardato in bella vista e i canini splendidi. Ronnie ci andava matto, anche perché sapeva che non poteva distruggerla. Max invece per quanto adorasse la femminilità della donna, sapeva che non l'avrebbe mai avuta. La sua voce da stronzetta gli dava i nervi, sempre in collisione con la potenza che aveva e che arguiva ad ogni passo che faceva. -Max sei vivo?- -si, certo- -Io no. Ho appena visto Madeline, sono quasi svenuto- -Non ti far rubare il cuore, ci sono ragazze 'vere' a cui pensare- Madeline rise di Max e applaudì. -Che cosa vorreste fare, ragazzi? Siete proprio ingenui no? Noi siamo i forti e voi i deboli- -Bastarda- gridò Maxwell dal foro in cui era ormai perso e distrutto. Aveva gli occhi stanchi, le caviglie rovinate dai colpi presi mentre scendeva nella fossa dei leoni. All'improvviso, tramite lo sguardo di Madeline, lui sentì qualcosa romperglisi nel petto, un foro che gli attraversò il petto proprio come se lo avessero sparato e lui si fosse trasformato in un licantropo. Non meritava quella sofferenza, e tutto a causa di Craig e di Ronnie che era testardo come un mulo. -Ron, puoi sollevarmi per favore? Non credo di sentirmi bene- Ma stavolta la corda fu presa da Madeline che anziché sollevarla la fece scivolare maggiormente verso il basso, facendo cadere nella fossa delle Druide maggiori il povero Max che gridò e sbatté la testa al suolo. Max non era morto, o forse si?

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Capitolo 3
*** Madeline and seduction ***


Madeline aveva le sue belle poppe era vero, ma il cervello era vuoto come un uovo. Max era in fottutissimo pericolo e Ron non stava facendo niente per aiutarlo, poiché era stato ipnotizzato e reso statuario dalla vampira, che aveva poteri sublimi ed evanescenti. Poteva svanire quando c’era il sole per proteggersi come una bambina che si spalma la crema solare per non prendere le malattie dovute all'esposizione. Poi quando si avvicinò a Ron, lui riuscì solo a deglutire ma sentì le pietre in gola, come se lei gli avesse bloccato la giugulare. Lui già soffriva per lei, perché la desiderava in una maniera assurda, poi in più non poteva godere del suo corpo ma poteva solo guardare senza toccare. Era un melodramma vivente. Max invece era nelle Druide maggiori, che erano delle pozze simili alle pozze antiche e fluttuanti degli Inferi, più specificatamente nell’Ade. I vampiri lo accerchiarono. Lo resero cieco, gli sbatterono la testa al muro, lo fecero crollare per terra e Ronnie non poté fare nulla per salvare l’amico che ormai rischiava la morte certa. Le Druide erano piene di gas bollente, perciò le gambe di Max si stavano liquefacendo ma al buio non riusciva a distinguere il suo corpo, non capiva in che stato fosse. Urlò cercando un appiglio. Ma i rami che si trovavano nelle Druide maggiori, rispetto a quelle minori, erano troppo lunghi ma si muovevano di continuo ed erano scivolosi, ricoperti di sangue, perciò non riuscì ad incollarsi a loro e sparì nel buio. Ronnie e Madeline erano ad un passo dal toccarsi. Lei aveva gli occhi rossi, dorati un pochino al centro e le mani rossastre per il freddo. Rabbrividì un poco e si accinse a ridere guardando il ragazzo pietrificato. L’AVREBBE MAI LIBERATO?

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Capitolo 4
*** Oh my God! Max... ***


Le druide di fango erano opposte a quelle minori dove imperversava la quiete e la pace. Nelle druide maggiori invece il sangue colava come vernice su una scala a pioli. Madeleine rise di gusto nel vedere che Max era probabilmente morto schiacciato dal peso delle Druide che lo avevano affossato. I legami di sangue non si spezzano mai pensò Ronnie, che involontariamente mandò l’allarme al contrario, ovvero lanciò un urlo atipico verso la vampira eccelsa, la più nobile delle creature notturne che odorava di sesso e potere. -Se Max è morto è solo colpa tua lo sai vero?- Gli leccò una guancia ormai immobilizzata, e disse un sacco di menzogne, come sanno fare solo i vampiri o i demoni. -E’ caduto dritto a piombo nelle Druide, molto probabilmente a faccia in giù, e i vampiri se lo hanno fatto allo spiedo, non sei contento? Volevate me, volevate la band e volevate conquistare il mondo, ma non siete riusciti a fare un bel niente. Vi detestavo, ma ora vi adoro perché siete un niente- Dalla macchina, precisamente dalla Rolls Royce, uscì anche Craig Mabbitt, che con i suoi piccoli ciuffi biondi e neri assomigliava più ad un gatto che ad un essere umano. -Heylà amico come ti butta!?- Rise e baciò con foga la ragazza. Ro era pietrificato ma dentro il suo cuore sentì le lacrime scorrergli nelle vene. Se avesse potuto soccorrere Max, sarebbe sceso nelle Druide anche a costo della propria morte. Madeleine era una vera puttana, qui non ci pioveva. Aveva il suo bel fascino, grandi labbra esposte all'ombra degli alberi che coprivano il tramonto e l’alba che sarebbe arrivata dodici ore dopo. Pensò al suo amico, disteso per terra tra i vampiri e un moto di rabbia gli si accese in corpo. Craig cinse la vita della ragazza. Maxwell ci aveva visto giusto, lei non era come pensava Ron, lei era perversa e cattiva a tal punto da voler vedere la morte negli occhi dei suoi nemici. -Che dici lo liberiamo? Tanto è solo un idiota che non danneggia nessuno, vi proteggo io che sono la regina dei vampiri- Sorrise sollevando il sopracciglio sinistro e gridò battendo le mani. I suoi pantaloni neri attillati brillavano. -ma si dai- E così l’incantesimo della vampira fu spezzato e Ron poté muoversi di nuovo, ma non senza dolori. Era atrofizzato, insensibile al contatto con il terreno e in bocca sentiva sapore di novocaina. -che cazzo mi hai fatto? Sono solo… devo andare da Max, fammi scendere nelle Druide e fammi vedere in che stato si trova il mio migliore amico- Craig lo sbeffeggiò. -Il mio migliore amico, il mio amico. Il tuo ‘caro compagno di viaggio’ è crepato e non tornerà più dal regno dei morti hai capito? Poi un urlo squarciò il silenzio. Era Max che chiedeva aiuto.

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Capitolo 5
*** Rebirth ***


Le Druide, nel fango peggiore, si appiccicavano ai vestiti come colla. Quando Ron fu completamente capace di muoversi come prima, cadde in terra in ginocchio ma si alzò, senza mollare mai il suo amico con il pensiero e sussurrò:-Max- Maedeleine sputò sulla sua testa e gli intimò di sollevarla con il tacco ben piantato sulla sua nuca. -Merda, alzati, non mi fai pena, lo sai bene. I vampiri non provano pietà per nessuno. Da quando sei fuori dalla band fai ancora più schifo. La prigione non ti ha insegnato nulla vero? Ti avrei voluto vedere con tutto il cuore, dietro le sbarre a marcire come un topo. Invece io ho scalato le classifiche di tutto il mondo con la mia musica e la bellezza e posso continuare per altri milioni di anni visto che sono eterna e tu no- Rise di gusto, sparandosi addosso un bacio sul braccio, segnandosi con il rosso intenso. Era folle, ma a Ron piaceva da matti, solo che odiava sapere che Max era in serio pericolo. -Lasciami scendere nelle Druide maggiori- -Sai che cosa è quel posto, vero? E’ il mio luogo preferito, dove vivono i vampiri più tetri e peggiori, potrebbero farti a pezzi in due secondi. Ah ma tu sei Ron Radke, il divo di tutti i divi, e perciò ti credi come James Dean oppure non so ti credi Jared Leto? Io conosci persone migliori e più belle di te. Ho conoscenze ancestrali esoteriche ben strutturate. Sono la dea della notte, la rosa nera- -Uuuuna rosa? Maledetta tu sia per sempre- -Io non sono maledetta, ma posso maledire, questo si.- Poi stette zitta e nel frattempo Craig fece un assolo di chitarra, e dimostrò di saperla suonare bene facendolo apposta per rimarcare il dolore di Max e Ronnie. Loro erano veri musicisti, Craig no. Aveva una bella voce da umano, questo era vero, e quando cantava le ragazze si strappavano i capelli per lui ma finiva tutto in un pozzo senza nessun fondo. Le Druide maggiori invece avevano un fondo si, ed era pesante da sopportare, perché prima di raggiungerlo bisognava cascare dal punto più in alto. Ron all'improvviso ebbe uno scatto e scese nelle Druide a piombo, rischiando di farsi prendere dai due vampiri maggiori e rischiando anche di troncarsi l’osso del collo mentre scendeva. -Dove diavolo va quell'idiota?- disse Craig. -Lascialo fare, tanto Max Green è roba nostra- Sorrisero, con i canini appuntiti in bella vista, rischiando di far sparire i primi barlumi di speranza in Ron quando uscì con il corpo esanime di Maxwell. Era totalmente ricoperto di sangue e fango, come un angelo caduto dal cielo, e iniziò a piovere miracolosamente. Ron pianse davanti ai vampiri che odiavano quell'acqua, per loro benedetta. -Max, parlami ti prego, ti voglio bene, sei il mio migliore amico, scusami se ti ho fatto incazzare a volte- Le sue lacrime si fusero con la pioggia, mischiandosi al loro volersi bene. I vampiri minori urlavano nelle druide maggiori, mentre in quelle minori vi era il silenzio più assoluto. Poi all’improvviso Max ebbe un sussulto, il suo corpo ebbe delle scosse come se fosse in preda a delle convulsioni. Ron si asciugò la lacrima dalla guancia sinistra e pregò intensamente. -Max ti prego svegliati, sei la cosa più importante della mia vita. Io.. io.- Gli stava dicendo Ti amo, aveva sempre avuto un debole per lui ma da quando aveva visto le foto di Maedeleine su un sito aveva perso la testa per quella vampira dai modi crudeli. Nessuno poteva rinascere come ci riusciva Max. Infatti aprì gli occhi velati d’azzurro verdastro e pianse stringendo l’amico, con le ginocchia sbucciate. -E’ stato terribile, Le druide.. Non andarci mai più Ron- -Mai, te lo prometto. Si voltarono ma i vampiri maggiori erano spariti.

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Capitolo 6
*** Life is so strange, sometimes ***


Avevano attraversato il fuoco e le fiamme, non potevano certo arrendersi per colpa di Craig e Madeline no? Il sole era cocente, Max steso a terra sanguinante con una cintura come laccio emostatico intorno al braccio sinistro e Ron che cercava pazzamente di aiutarlo, chiamando il soccorsi ma quel cazzo di telefono allucinante non prendeva! Non c’era alcun segnale… non riusciva a contattare i paramedici o qualcuno che potesse organizzare una battuta contro i vampiri. Perché cazzo si erano messi in quella situazione? D'altronde anche se erano stati cacciati dalla band e quindi senza un soldo, potevano vivere assieme a New York anziché Las Vegas in un appartamento a Manhattan dalla madre di Ronnie, invece lui, lui lo stronzetto voleva averla sempre vinta e adesso si trovava con il suo fidanzato quasi morto a causa della sua incoscienza. - Sei pelle e ossa cosa ti hanno fatto? Ti hanno morso sul collo per caso? Potresti aver contratto il virus dei vampiri, potresti aver voglia di bere il mio schifosissimo sangue Oddio non posso crederci, ora avrai ripulsione perfino per me- Pianse lacrime amare, ma mai quanto il dolore che sopportò Max mentre fu preso di nuovo dai vampiri in un momento in cui Ron era girato di spalle. Max urlò a squarciagola, tanto da farsi male e non capì se era più forte il dolore al braccio o alla trachea. -No merda, vengo subito giù da te Max nelle Druide Maggiori, non ho paura di voi, merde- Ad un tratto si pentì di quello che aveva detto quando sentì una macchina squarciare il silenzio. Anche se non si era voltato, si era comunque reso conto dal rumore che si trattava di Craig e Madeleine. Lei rise e puntò il tacco dello stivale rosso sulla mano di Ronnie, facendo quasi ululare per il dolore. Quei due erano cinici e Borderline a livelli stratosferici. Non immaginava che potessero arrivare ad un livello di crudeltà così alto. -Senti Ron, perché non dici a Max che mi ami tantissimo? Eh?- -Puttana- digrignò i denti dicendolo, lo afferrò come se lo pensasse da sempre, quando in realtà prima, tre anni prima della questione Escape the fate lui l’aveva adocchiata ad un pass dopo il concerto in Nevada, e se ne era innamorato, si perché nonostante l’argomento Max Green, Ron era stato uno stronzo. Allora Max in quel momento gli aveva chiesto se era tutta una farsa il loro rapporto omosessuale e se amava di più Madeleine rispetto a lui. Ron gli aveva preso il viso fra le mani, con le lacrime agli occhi e gli aveva detto:- Sai, Max, la vita a volte è strana- D era uscito una notte con Madeleine, e Max aveva atteso il suo ritorno, dopo quel non-bacio ricevuto nel cuore della notte solo con il pensiero, perché di fisico in realtà non c’era più niente da mesi a causa della stronza vampira. Ora che il suo amore per Max era totalizzante rischiava di perderlo per sempre. Si strappò la maglietta per creare una corda e morsicò il piede della vampira con tutta la forza che aveva in corpo, facendola urlare e urtare contro la macchina che sbandò. Craig d’altro canto aggrottò le sopracciglia e si diresse verso le Druide, anche se non avrebbe mai avuto il coraggio di scendere laggiù. Vide però il corpo esanime di Max, svenuto e sorrise.

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Capitolo 7
*** When the day is over ***


Il sole è nato su Las Vegas e i vampiri sono fuggii via, tutti tranne quelli delle Druide maggiori che non dormono e non mangiano da tanto tempo e urlano se uno spiraglio di luce filtra nell'incanalatura che porta alla grotta minore. -Max, Dio mio svegliati. E’ finita, sono andati via, Madeleine e Craig se ne sono andati di nuovo, sono riuscito a strapparti alle Druide maggiori senza sapere nemmeno come. -Mh, io, ho male alla testa e sanguino. Mi devi portare via di qua- Ron guarda la macchina scassata, non ci sono più i pupazzi che decoravano l’abitacolo, e le gomme sono a terra. Sono soli in quel deserto che fa paura persino agli sciacalli e ai coyote. Ognuno ha il proprio spirito guida, certo, ma in questo posto dimenticato da Dio nessuno crede più in niente e quando il sole inizierà a tramontare è probabile che le Druide maggiori crollino sotto il peso dei vampiri dai denti affilati come rasoi, squarciando il terreno sottostante. Ron si maledice per aver scritto a suo tempo Situations per Madeleine, ma in quel momento era preso solo dal suo corpo incredibilmente perfetto, i tacchi alti e le cosce lunghe. In cuor suo però sapeva benissimo che l’amore per Max era più forte di qualsiasi cosa, più di tutto. Accarezza il volto tumefatto del ragazzo, di quello che è il suo fidanzato da praticamente una vita e gli bacia le labbra dolcemente, assaporando il dolce gusto della speranza e anche del sangue raffermo. -Ti amo lo sai?- Max tossisce e si tocca il petto. -Erano secoli che non me lo dicevi- -E adesso ti porto a casa con me, ok?- Max lo guarda, la fiducia è tornata a splendere nei loro occhi.

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Capitolo 8
*** Fly away with me ***


Le cose si erano messe bene per Max ma i vampiri erano sempre in agguato. Madeleine e Craig setacciavano la zona, in modo tale che quando i due ragazzi avessero attraversato il canale che conduceva alla biforcazione accanto alle Druide Minori, li avrebbero acchiappati per cibarsene e prelevare loro la linfa vitale, oltre che il sangue. Nel frattempo Max era riuscito a stendersi sulla sua Buick 8, in attesa dei soccorsi. -Che cazzo racconteremo in giro eh? Che siamo caduti in una fossa di vampiri?- -Ora non pensarci, vola con me- -Ma tu mi ami davvero oppure io sono solo come dire... uno scacco matto per te?- -Ma che diamine dici?! Io ti ho amato dal primo momento in cui ti ho visto e ti amerò per sempre Maxwell Scott Green- -Mi sembra di essere morto e di essere finito in Paradiso- -No, sei più vivo di me. Almeno tu non tiri coca- -Qualche volta si in passato. Come tutte le rockstar- -Siamo declassati, Max-. Il sudore gli imperlava la fronte, il caldo torrido del deserto non gli permetteva di ragionare bene ma nonostante questo a Ronnie non mancavano le parole giuste. -Sai come si dice da noi no? Un calcio fa' sempre bene... Se tua madre ti avesse coccolato di meno forse non saresti stato così cocciuto nel finire nelle Druide Maggiori. Ma come sono poi? Cioè dico, io ci son sceso, ma era troppo buio. Mi sentivo molto Alice nel Paese delle Meraviglie- -Io ho scoperto di amarti quando sono sceso laggiù- Ron rimane senza parole. -In che senso tesoro?- -Quando i vampiri mi hanno attaccato in quel posto maledetto in cui non filtra la luce del sole, mi sono sentito male. Non male in senso solo fisico, ma nell'anima. Ero perso senza di te. Questo è l'amore.- Ron deglutisce, non sa bene che dire. Forse lui d'altronde non lo ama così tanto, oppure non è sicuro dei sentimenti che prova. Madeleine con le sue tette, con quelle gambe slanciate, con il corpo sinuoso. BASTA. DEVE cancellarla dalla mente. Ha di fronte un ragazzo che si strapperebbe il cuore per lui e invece di dedicargli attenzione e amore cerca di sproloquiare in questo modo. Non è giusto nei suoi confronti. -Si. Questo è il NOSTRO amore- -Come pensi di chiamarlo?- -Cosa?- Ronnie si guarda in giro attonito. -Questo nostro amore, come intendi chiamarlo, merita un nome no?- -Si assolutamente- -Weirdo- -Weirdo va benissimo Max- Lo bacia sulla fronte, come un angelo, come due che si appartengono davvero.

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Capitolo 9
*** Vampires in love ***


Le nuvole passeggere si stavano diradando, ma nel cuore di Craig qualcosa stava andando storto e non trovava la gusta luce. Madeleine aveva fatto sesso con lui quella notte, nella contea di Genner ma non era stata passionale come sempre. Era come se qualcosa li stesse dividendo. Sbuffò bevendo un po' di sangue di prima mattina. Era nudo, sotto le coperte, accanto a Madeleine che dormiva ancora come un ghiro. Si alzò è indossò i suoi jeans preferiti: scuciti e sgualciti. Decise di non fare la doccia, non per quella mattina. Si era lavato la sera precedente e non era necessario secondo lui lavarsi ogni santo giorno, l'importante era l'odore inebriante del sangue fresco, possibilmente giovane. Ripensò a Ronnie Radke e a Max Green. Quei due doveva tenerli d'occhio come se fosse stato una sorta di aquila dagli occhi penetranti e infallibili. Finalmente Madeleine si svegliò, rotolò sul letto come una gatta con il suo babydoll rosa preferito e si sbarazzò del suo sorriso smagliante quando vide che Craig la stava guardando in modo malevolo. -Che succede? Il gatto ti ha morso la lingua?- -Non dire cazzate, in sonno hai nominato Ronnie- -E quindi? Forse perchè lo vorrei vedere morto e invece è ancora vivo quel pezzente- -O forse perché sotto sotto te lo vorresti fare?- -Mh non è così caro mio, tu sei iper protettivo e possessivo- Craig arrossì in imbarazzo. -E' destino che loro due stiano assieme, su questo non possiamo agire. Il loro Dio è molto forte- -Il loro Dio? Ma che diamine dici??- -Si, hanno un Dio che li protegge, altrimenti non si spiega come siano usciti vivi dalle Druide Maggiori l'altro ieri- -Accipicchia, qua si mette malissimo allora- Lei si vestì lentamente, poi diede un bacio leggero sulle labbra del fidanzato e uscì alla ricerca di un pasto abbondante. Prima di chiudersi definitivamente la porta alle spalle disse con tono accigliato:- Ricordati, il destino non scappa mai-

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Capitolo 10
*** The joke of life ***


Madeleine e Craig avviarono una vera e propria rivolta contro i due umani. Il fatto stesso che si fossero impicciati delle Druide, li aveva mandati in visibilio, raggelandogli il sangue. -Gliela faremo pagare oggi stesso- disse Madeleine al ragazzo vampiro. Craig sorrise come un gatto, con la sua faccia paffuta e il ciuffo che gli ricadeva sugli occhi. Gli mancava solo la coda e poi sarebbe stato davvero perfetto. Lo scherzo, che in realtà era un macchinario di guerra, consisteva nel catapultare i ragazzi ciascuno in una grotta situata nelle Nevada Hills, dove al di sotto, nel centro della terra, vi era un cratere con il magma lavico in funzione. Non avrebbero retto alla temperatura altissima e sarebbero morti. Volevano che si corrodessero come accadeva ai loro amici quando Max e Ronnie li catturavano e li imprigionavano esponendoli alla tortura del sole. Si sedettero in macchina e si avviarono al centro di Las Vegas, fuori dal Flirter Oplace, il magazzino di abiti usati dove spesso andava a fare acquisiti la ragazza. -Ronnie, mi sento male, mi gira la testa.- -MAX che ti succede?- -Le Druide, le vedo, loro sono profondissime, non riesco a togliermele dalla testa e avverto che i vampiri stanno tornando a prenderci. Stavolta sarà la fine per noi- Max fu scosso da un terribile boato che fu sentito anche da Ronnie. -Aahahhhahh- rise Madeleine, compiaciuta. -Ben fatto amore mio- Con le sue unghie lunghissime e laccate di rosso porpora strinse le guance di Craig e gli stampò un bacio dritto in bocca. Lui in risposta arrossì evidentemente scioccato e preso alla sprovvista. Non era romantico, ma gli approcci sessuali gli piacevano, soprattutto quando la sua ragazza aveva una mise come quella: shorts inguinali e top scollato. Avevano distrutto il cratere dove erano situate le Druide per poter far accedere i due ragazzi. Madeleine si concentrò e mentalmente cercò di captare i messaggi cerebrali di Max, che era quello più sensitivo tra i due. Ronnie invece era più realistico e non credeva pienamente nella potenza dei demoni. Chiuse gli occhi, apparve a Max che urlò a pieni polmoni. -Un gioco… il gioco della nostra vita.- -Ronnie si mise accanto a lui che tremava e si scuoteva come se avesse la febbre altissima. Stava delirando o c’era un fondo di verità in quelle parole? -Dobbiamo andare a prenderli- disse Craig, con la verga in mano. -Lascia che siano LORO a venire a me- Detto questo, lei rise sonoramente, e i due furono trascinati con la telecinesi e la telepatia nelle Druide Maggiori, sotto il cratere. Questa fu la terza volta in due giorni. -Un piccolo scherzetto ragazzi- Madeleine gli mandò un bacio e mentre Max iniziò a vedere tutto nero a causa della perdita di coscienza, Un vampiro iniziò ad annusare la guancia di Ronnie… pronto per il prossimo pasto.

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