Camelot

di Shadow Doom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il sogno che diventa realtà ***
Capitolo 2: *** Strane presenze ***
Capitolo 3: *** Attacco a sorpresa ***
Capitolo 4: *** Dubbi ***
Capitolo 5: *** Rimettere il caos al proprio posto ***
Capitolo 6: *** Un vecchio nemico ***
Capitolo 7: *** Un arrivo inaspettato ***
Capitolo 8: *** Aspri commenti ***
Capitolo 9: *** La forza della leggenda ***
Capitolo 10: *** Rapimento ***
Capitolo 11: *** Impossibile resistere ***
Capitolo 12: *** Punto di non ritorno ***
Capitolo 13: *** Fratricidio ***
Capitolo 14: *** Prime risposte ***
Capitolo 15: *** Il mistero è svelato ***
Capitolo 16: *** La spada sacra ***
Capitolo 17: *** Invincibile? ***
Capitolo 18: *** Porre un freno al male ***
Capitolo 19: *** Ricominciare da ciò che resta ***



Capitolo 1
*** Il sogno che diventa realtà ***


 

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Capitolo 1: Il sogno che diventa realtà.

 

Sonic the Hedgehog, un giovane e valoroso guerriero, aveva appena realizzato il suo più grande sogno: diventare un cavaliere della tavola rotonda e ciò voleva dire far parte dell'elité dei guerrieri di Camelot per cui essere riconosciuto come uno dei cavalieri più forti di tutti i regni. Nonostante avesse solo vent’anni, già in molti lo consideravano un dei paladini più potenti insieme al grande re Artù ( Kunckles). Quest'ultimo passò alla storia per aver sconfitto la perfida Morgana ( Mephiles), tuttavia in quella battaglia andò perduta la leggendaria spada Excalibur. Ad essere precisi il migliore cavaliere dei regni era senza ombra di dubbio Sir Lancelot(Shadow), il solitario guerriero capace di reggere il confronto con qualsiasi avversario, riuscì persino a tenere testa Artù dotato di spada sacra. Anche lui fece parte dei cavalieri della tavola rotonda per qualche tempo, però abbandonò Camelot circa due anni fa senza che nessuno sapesse né il motivo né il luogo in cui si fosse recato. Circolavano strane voci sul suo conto: c'è chi diceva che fosse stato inviato in terra Santa in un pellegrinaggio, altri credevano che fosse tornato da sua madre adottiva, La Dama del Lago( Maria), in attesa della battaglia finale profetizzata da uno stregone, infine c'è chi affermava che avesse trovato il Santo Graal diventando una sorta di divinità; quest’ultima versione venne avvalorata dal fatto che fu in grado di uccidere da solo un drago, la bestia più forte e pericolosa di tutti i regni. Sonic vide il paladino combattere solo una volta quando era piccolo, rimase talmente affascinato dallo stile del cavaliere oscuro che tentò di imitare i suoi movimenti, riuscendoci dato che il loro modo di combattere era molto simile, si differenziava solo dal fatto che quello di Lancelot fosse più aggressivo.

Il riccio era eccitatissimo perché avrebbe partecipato per la prima volta alla famosa riunione dei cavalieri, non vedeva l'ora. Mancando ancora qualche ora decise di fare una passeggiata nella città, Camelot, conosciuta come la città più prosperosa e bella dei vari regni, era circondata da grandi mura che non furono mai espugnate nel corso dei lunghi secoli, c'era una bella piazza dove si svolgeva il mercato più ricco del mondo dotato di spezie e stoffe uniche per le quali accorrevano da tutti i luoghi numerosi commercianti, le abitazione erano di stile medioevale, fuori dal centro c'erano numerosi prati dove gli innamorati solevano passeggiare. La fortezza era mastodontica fuori e stupenda dentro: le numerose stanze erano addobbate con affreschi e con oggetti preziosi, c'era un'armeria, un'arena per l’addestramento e la celebre sala contenente la tavola rotonda in cui venivano prese tutte le decisioni più importanti.

Sonic raggiunse una bottega nella quale si vendevano preziosi manufatti e salutò la sua migliore amica Amy ,una carina riccia rosa di diciotto anni. I due erano cresciuti insieme e forse c'era qualcosa di più della semplice amicizia tra loro, “Ciao Amy” “Ciao Sonic, sei emozionato per il tuo primo giorno da cavaliere della tavola rotonda?” “Emozionatissimo, non sto nella pelle, è un sogno che diventa realtà” rispose tanto frettolosamente da mangiarsi quasi le parole. La riccia rosa ammirava estasiata il suo amico “È così bello, spero che non si metta nei guai” pensò.

Trascorsero la mattinata insieme fino a quando non giunse l'ora della riunione, allora il porcospino blu congedò cordialmente Amy e si diresse verso il castello. Le due guardie che proteggevano l'ingresso della fortezza fecero passare il giovane, dandogli prima le indicazioni per raggiungere la sala delle riunioni, tuttavia Sonic, rimasto colpito dalla magnificenza del luogo, si perse. Dopo una decina di minuti sentì una voce femminile, molto calda e suadente dire” Devi essere il novizio”, il riccio si girò e vide la regina Ginevra ( Rouge). Era una donna sulla trentina dotata di un'incredibile bellezza, si diceva che davanti a lei perfino le sirene sbiadissero, aveva i capelli bianchi come il latte e lunghi fino all'altezza delle spalle, pelliccia color avorio, pelle abbronzata, occhi blu-verdi elettrico che facevano trasparire tutta la sua determinazione e forza d'animo e due grandi ed eleganti ali viola scuro; aveva davvero un aspetto regale. Sonic le rispose, tentando di nascondere il suo imbarazzo, “Si, regina” “Scommetto che stavi cercando la sala riunione e ti sei perso” affermò sorridendo leggermente, “Tranquillo è normale per chi entra qui per la prima volta, sai mi smarrisco ancora io” concluse facendo l'occhiolino, “È simpatica, non si comporta con quel fare superiore come fanno gli altri sovrani” pensò il ricco.

“Dai ti accompagno” “Non vorrei arrecarle disturbo” “Non ti preoccupare, sarò presente anch'io alla riunione, per cui nessun problema”. Infatti Ginevra era una regina combattente che non aveva nulla da invidiare ai cavalieri d’elité. Proveniva da un villaggio lontano dove venne addestrata nell'arte della spada e nel combattimento corpo a corpo per fronteggiare i barbari che tempestavano il suo luogo di nascita, inoltre entrò in possesso (anche se nessuno hai mai saputo come) di Ridill, una spada sacra di origine norrena superiore a qualsiasi altra arma normale e a ciò andava aggiunto che dieci anni prima venne salvata ,da una trappola tesa da Morgana, da Lancelot il quale l'addestrò per un po' di tempo; cosa molta strana dato che il paladino solitario aveva sempre rifiutato di avere degli allievi e più in generale non adorava la compagnia altrui. “Grazie regina” disse Sonic “Di nulla e chiamami Ginevra” rispose ammiccando nuovamente.

Il duo raggiunse la sala ed il riccio fu sorpreso dalla sua maestosità, c'era una grande tavola rotonda ed almeno una trentina di troni e ciascuno di essi era sormontato da un simbolo rappresentante il cavaliere che vi si sarebbe seduto. I più importanti erano: Parsifal( Blaze), Sir Galahad (Silver), giovane quasi come Sonic, erano combattenti eccezionali dotati rispettivamente del potere del fuoco e della psicocinesi, la gatta era equipaggiata con un fioretto, il riccio con una spada bianca e verde ed una seconda con strane rune incise sopra. Gli altri paladini erano: Sir Lamorak (Jet), Sir Balan ( Vector), Sir Bors ( Espio), Sir Lionel ( Tails), Sir Cador (Charmy) e Sir Maleagant(Metal Sonic); gli altri cavalieri ,seppur valorosi, non erano all’altezza di quelli citati. Infine a completare la tavola c'era anche Merlino (Eggman) che aveva la fama di essere un mago poiché era in grado di costruire robot dal grande potere. Il trono del re, a differenza di tutti gli altri, era d'oro, mentre ce ne erano due vuoti: uno di Sir Lancelot, l'altro sarebbe stato presieduto da colui che avrebbe raccolto il Graal. “Bene Sonic, siediti sul trono più piccolo, è quello riservato ai novizi” disse Ginevra, il riccio blu obbedì e si sedette; alla sua destra c'era Parsifal mentre Sir Lionel era alla sua sinistra.

Artù iniziò a parlare “Benvenuto tra i cavalieri della tavola rotonda Sonic” “Grazie re Artù, darò tutto me stesso per il bene del regno” “Ne sono felice. Ora passiamo all’argomento del giorno: Excalibur. Come sapete Morgana, prima di essere sconfitta, mi ha privato della spada, dobbiamo trovarla perché è necessaria per proteggere Camelot” “Ho qualche indizio” intervenne Merlino “le mie creazioni hanno sentito parlare alcuni vagabondi di uno strano guerriero dotato di una spada dagli enormi poteri. È probabile che non si tratti di Excalibur, tuttavia è la nostra unica pista; inoltre potremo scoprire qualcosa di interessante” “ Bene, dove si trova questo guerriero” “ Nella foresta del non ritorno” “Perfetto, una bella gita in un luogo infestato da strane creature” sospirò il re “Sir Galahad, Sir Maleagant, Sir Lamorak e Sir Sonic verrete con me, voi altri cavalieri resterete qui a proteggere Camelot, è vero che Morgana è stata sconfitta, ma non si sa mai. Coloro che mi accompagneranno mi seguano nell'armeria, gli altri tornino ai propri compiti”. Tutti obbedirono agli ordini e Sonic fu esaltato all'idea di viaggiare e combattere al fianco del leggendario re Artù, colui che portò pace in tutto il mondo grazie alla sua eroicità e coraggio.

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Capitolo 2
*** Strane presenze ***


Capitolo 2: Strane presenze.

I cinque cavalieri entrarono nell'armeria la quale stupì Sonic per la sua grande fornitura, poteva essere definita un vero paradiso per ogni cavaliere; si potevano trovare spade, mazze chiodate, asce di ogni dimensione, fioretti di pregevole fattura, armature eleganti ed allo stesso tempo estremamente resistenti. Il riccio blu scelse una corazza argentata con decorazioni blu elettriche simili a fulmini, mentre decise di tenere la propria arma, uno spada molto antica che suo padre gli regolò anni prima.” Sir Sonic, pronto per la tua prima avventura da cavaliere della tavola rotonda?” chiese Sir Galahad “Certo, senti la tua spada è un'arma sacra vero?” “Hai buon occhio, si è Dainsleif una delle spade più forti poiché le ferite che infligge non si rimarginano mai, l'unico modo per guarirle è usare una magia molto potente che solo una strega potente come Morgana può utilizzare” “Come l’hai trovata?” “Nel regno dei morti. Sai qualche anno fa stavo per essere ucciso da uno scagnozzo della malefica maga dato che mi spedì in quel regno; fortunatamente Sir. Lancelot è riuscito a tirarmi fuori. In quel mondo ho affrontato ed ucciso un demone che mi ha consegnato quest'arma come riconoscimento per il mio valore” “Forte, vorrei anch'io una spada sacra” “La troverai ne sono sicuro, anzi per essere precisi sarà lei a trovare te” “Cosa?” “Si dice che abbiano una vita propria, che siano senzienti e che scelgano loro il proprio padrone” “Interessante. Hai con te anche un'altra spada, esteticamente è più bella” “ Sì ed è anche molto potente” “Siete pronti?” intervenne Artù interrompendo il dialogo tra i due ricci “Si, mio signore” risposero i paladini in coro “ Bene, allora mettiamoci in viaggio”, il gruppo si diresse verso la foresta.

Sonic durante il viaggio ebbe una strana sensazione, come se qualcuno lo stesse osservando, tuttavia pensò che si trattasse semplicemente della sua immaginazione e non ne fece parola con nessuno temendo che lo prendessero per pazzo. Giunti all'ingresso della foresta notarono un'incisione a terra coperta parzialmente dalla fitta vegetazione, Sir Lamorak sguainò la Durlindana ,spada sacra anch'essa, generando un’enorme folata di vento, grazie a ciò la scritta fu visibile “Nessuno può scoprire cosa cela questa foresta, chi oserà attraversala non farà ritorno” lesse Sir Maleagant “Incoraggiante” disse sarcastico il re “Ma non ci faremo spaventare, coraggio proseguiamo” ordinò. Appena entrati Sonic provò uno strano senso di spossamento, “Restiamo uniti, è un bosco fitto potremo perderci facilmente” suggerì Sir Galahad “ Buona idea” commentò Lamorak.

Passarono attraverso un ruscello e si addentrarono ancora più in profondità, tuttavia dopo una decina di minuti si ritrovarono al punto di partenza, all'ingresso della foresta. “Diavolo abbiamo girato in tondo” si lamentò Artù “Perspicace echidna” disse una strana voce proveniente da un luogo non ben precisato, “Chi sei?” chiese il re “Non importa. Sei patetico... Excalibur ti ha abbandonato perché non ti considerava degno, Morgana non c'entra” “Come osi!” “Ed ora sei ossessionato da quell'arma, come se potesse trovarla potesse risolvere i tuoi problemi con il regno e con la regina” “ Adesso BASTA!” “ Sei entrato nel mio luogo condannando te e i tuoi uomini, la tua inettitudine mi disgusta” “Mostrati così posso farti a brandelli!” urlò Artù fuori di sé “Calma mio signore, la sta solo provocando” intervenne Galahad tentando di calmare il suo sovrano” Hai ragione” fece un sospiro ritrovando il lume della ragione “ Devo trovare un modo per superare questa dannata foresta”.

Dopo qualche minuto il gruppo ritrovò il ruscello, Sonic sentì uno strano odore e decise di prendere un po' d’acqua, puzzava di zolfo e di metallo. Si ricordò di in libro che Amy gli aveva regalato l'anno prima per il suo compleanno, parlava di luoghi mistici e delle loro peculiarità, “Credo che sia colpa dell’acqua” esordì “Cosa vuoi dire?” interrogò il re “ È incantata, questo odore simile a zolfo potrebbe essere dato da una magia di protezione” “Non capisco” disse Sir Lamorak “Questo odore agisce sul nostro sistema nervoso ingannandolo: pensiamo di camminare in linea retta in realtà ci spostiamo in cerchio, l'ho letto in un libro” “Per cui basta non toccare l’acqua” commentò Sir Maleagant “No, il problema sta nell'aria che è satura di questa sostanza. Bisogna trovare un modo per rendere l’ambiente meno soffocante così da far circolare più aria disperdendo questo odore” concluse Sonic.” Il problema è la fitta vegetazione” dedusse il re “Ci penso io” disse Sir Maleagant il quale estrasse Caladblog, la spada sacra capace di generare enormi esplosioni di energia elettrica, considerata l'arma con il maggior raggio distruttivo. La lama si colorò di un giallo intenso “Dietro di me” urlò Galahad proteggendo sé ed i compagni con uno scudo psicotelecinetico, Maleagant scatenò una gigantesca esplosione che distrusse completamente la vegetazione. “Non credi di aver esagerato?!” rimproverò Sir Lamorak “Ora la strada è libera, è questo ciò che conta” “Guardate lì in fondo, sembra essere una strana cittadella. Raggiungiamola” ordinò il re.

Giunti lì esaminarono la zona, c'erano numerose rovine il che fece supporre i paladini che fosse un luogo abbandonato da molto tempo, ma si avvertivano delle presenze, il che era molto inquietante. Improvvisamente comparve dal nulla uno spettro nero ( Black Doom) che colpì in pieno Sir Maleagant con una strana sfera oscura che esplose all'impatto scaraventando il cavaliere lontano, “Questo è per la mia foresta” affermò soddisfatto il nemico. Il paladino stordito si ritrovò ad un paio di km dal bosco, stava per unirsi ai suoi compagni quando una mano si poggiò sulla sua spalla “Merlino?!” disse il cavaliere…

“Sei tu colui che si è preso gioco di me?” esordì il re “Si, sono lo spirito guardiano della foresta, gli immeritevoli non possono uscire vivi. Per questo ho dovuto colpire quel cavaliere ed è per questo che tu e Lamorak morirete qui ed ora” “Sarei immeritevole?! Se non fosse per me l'intero regno sarebbe sotto il controllo di Morgana!” “Un tempo eri degno, nobile, ma la tua mente è stata avvelenata” “Stai delirando” “La vittoria ti ha reso cieco. Sei pericoloso ed ora che ho la possibilità di fermarti lo farò, prima che le tue azioni condannino Camelot alla rovina” “Spettro, ora mi hai veramente stufato”, detto ciò Artù estrasse le sacre spade gemelle Galatine appartenute a suo padre, non erano paragonabili all'Excalibur, ma rappresentavano delle degne sostitute. Lo spettro rinchiuse in una prigione spirituale Sonic e Galahad dicendogli” Voi siete degni, avete il mio permesso di calpestare il suolo di questa terra, però la vostra fedeltà ad Artù è grande e so che vorreste combattere al suo fianco, per questo vi terrò imprigionati fino a quando non avrò ucciso lui e quel subdolo e finto eroe, Lamorak” “Come ti permetti!” disse il paladino verde “Credi che non sappia dei tuoi affari segreti” ringhiò lo spettro facendo rabbrividire il pennuto. “Ora facciamola finita re corrotto”, dopo aver proferito queste parole il fantasma estrasse una spada nera avvolta da un'aura rosso scuro “Questa è Devil Doom, una delle più potenti spade spettrali, soprannominata lama della giustizia in quanto può ferire solo color che hanno un cuore dominato dalle tenebre” “Quante idiozie!” sbottò Artù. Lo spettro si mise in postura d'attesa mentre i due cavalieri si lanciarono all'attacco travolti dall'ira.

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Capitolo 3
*** Attacco a sorpresa ***


Capitolo 3: Attacco a sorpresa.

Intanto a Camelot Ginevra e Parsifal si stavano allenando nella grande arena del castello, com'era loro solito fare. “Mia regina vedo che è in perfetta forma come al solito “ “Parsifal sono stata e sono una combattente prima di essere una regina. Ora facciamo sul serio” “Come vuole, non mi incolpi se rimarrà ustionata” . L'abilità naturale della gatta era la pirocenisi, inoltre possedeva il sacro fioretto Tyrfing capace di amplificare il suo potere. “Non c'è pericolo, posso raffreddare i tuoi bollenti spiriti grazie al potere glaciale della mia spada”, le donne iniziarono a combattere talmente intensamente da danneggiare il luogo d'addestramento.

Terminato l’allenamento le amiche incominciarono a parlare,” Parsifal hai saputo qualcosa riguardo Lancelot?” nonostante la regina tentasse di mantenere un tono calmo e composto, si poteva percepire un non so che di triste nella sua voce, “No, sembra sparito nel nulla. Si sentono solo strane voci sul suo conto, è stato avvistato l'ultima volta circa un anno fa nelle gelide terre del nord dove uccise quel maestoso drago che tormentava l'intera regione” “È stato in grado di uccidere da solo un drago?! Incredibile” lo sguardo del pipistrello si era improvvisamente illuminato, “Devo ammettere che è impressionante, ma la cosa non mi stupisce più di tanto, ho capito la sua grande forza quando riuscì a salvarmi da alcuni Golem” “ Ha salvato anche me da una trappola di Morgana. Sai Parsifal credo che abbia tutte le qualità per essere un grande re” “Sicuramente, ma non è mai sembrato interessato a tale ruolo” “ Probabilmente hai ragione, ma è un vero peccato”.

La loro conversazione venne interrotta dalle grida della popolazione. Le due, allarmate, corsero fuori dal castello per capire cosa stesse accadendo, una volta fuori videro la città assaltata da strane creature che sembravano essere fatte di acqua solidificata (esteticamente sono come Chaos alla forma base). “Parsifal dobbiamo fermarli, gli altri cavalieri dove sono?” “Guarda che coincidenza, stanno arrivando” in quel momento accorsero tutti gli altri paladini, “Ragazzi proteggete la popolazione e sconfiggete quelle cose viscide” ordinò la regina, “Si, signora” “Forza, andiamo anche noi Parsifal e facciamo vedere a questi maschi qual è la forza delle donne” fece l'occhiolino alla gatta che sorrise.

Le amiche giunsero nella piazza e si accorsero che due ragazze stavano tentando di resistere a quelle strane creature, la giovane con un enorme martello urlò” Fuori dalla mia bottega!”, poi ne colpì una riuscendo a distruggerla. Parsifal si gettò all'attacco trafiggendo i nemici con attacchi di fuoco che risultarono particolarmente efficaci dato che fecero evaporare i corpi degli esseri. Ginevra non fu da meno, infatti congelò tutti coloro che non erano stati colpiti dalla paladina viola ( Ridill ogni volta che colpisce il bersaglio oltre che a ferirlo ,come una normale spada, congela la parte del corpo percossa).” State bene?” chiese Parsifal “Si, grazie” rispose la riccia rosa, “Siete state coraggiose, come vi chiamate?” chiese dolcemente Ginevra “Io sono Amy e lei è Cream” “Cream… sei la fidanza di Lionel, non è vero?” “Si” rispose arrossendo la giovane. “Cream stai bene?” disse un appena giunto e preoccupatissimo cavaliere giallo, “Si, non preoccuparti Lionel, le tue colleghe ci hanno salvato” “Le lascio a te Lionel, proteggile. Io e Parsifal dobbiamo scoprire cosa sta succedendo” disse la regina “Certo, difenderò loro e la piazza”.

Il pipistrello decise di salire di quota per avere una visuale migliore, “Cosa vede regina?” “Sono dovunque e sono tanti…Aspetta, spuntano dal giardino ad Ovest, vicino le mura, forse c'è qualcuno che gli sta creando. Controlliamo”.

Le due arrivarono lì e furono circondate da una trentina di quelle creature, le eroine le sconfissero senza troppi problemi essendo abituate a nemici ben più forti. Liberata l'area notarono una specie di pozza d’acqua da cui fuoriuscivano gli invasori, “Ok, distruggerò questa cosa” disse Parsifal “Aspetta, se la congelo forse potremmo vedere se è collegata a qualcos’altro” replicò la regina che mise in atto il proprio piano. La sua intuizione si rivelò corretta, infatti videro una sorta di canale congelato che conduceva fuori dalla città, “Seguiamo il canale” disse Ginevra “Ne è sicura? Non dovremmo liberare prima la città da quelle cose?” “Ci penseranno gli altri paladini, inoltre è necessario stroncare la minaccia alla radice” “D'accordo, mi ha convinta”.

Il duo seguì la pista che le condusse in un boschetto poco lontano dalla città, nello specifico davanti al lago del Chaos, un luogo che nessuno osava visitare a causa della presenza di un guardiano che terrorizzò il regno qualche secolo prima. Ora era dormiente, tuttavia nessuno voleva correre il rischio di imbattersi in lui. Non appena Parsifal toccò l'acqua un enorme mostro si sollevò dal centro del lago( Perfect Chaos) ” Perfetto, ho risvegliato il guardiano del Chaos” sospirò la gatta “E' un pessimo segno, secondo un'antica leggenda il suo risveglio preannuncia l’imminente arrivo della battaglia che distruggerà Camelot, Mi viene in mente quel vecchio e folle stregone (Gerarld Robotnik)... disse che lo scontro con Morgana non avrebbe salvato il regno, ma solo rimandato l'inevitabile…E se avesse ragione. Ci lasciò , prima di togliersi la vita, una profezia:< la fine di Camelot sarà anticipata da cinque eventi: l'apparente vittoria sul male, l'oscurità attanagliare cuori giusti, il risveglio del Chaos, un amore illecito ed infine la dissoluzione della tavola rotonda>. Il primo punto potrebbe essere il trionfo su Morgana, riguardo al secondo…ultimamente Artù si sta comportando in modo strano, per il terzo punto c'è questo guardiano, il quarto…non dirmi che” “Regina si sposti!” Ginevra fu distolta dai propri pensieri dalla voce dell'amica, vide un tentacolo dirigersi verso di lei, ma fu in grado di evitarlo saltando di lato, “Grazie Persifal” “Non si preoccupi, adesso stia concentrata” “Certo”. Il pipistrello notando che il guardiano era immerso in un lago e che il suo stesso corpo era fatto di un liquido simile ad acqua decise di congelarlo, per cui immerse la spada nell'acqua tramutando in ghiaccio sia il lago che la creatura. Però dopo un paio di secondi il nemico ruppe la propria bara glaciale emettendo un urlo furioso “Le leggende su di lui sono vere, è davvero temibile. Dobbiamo indebolirlo prima di imprigionarlo” affermò Parsifal impugnando il proprio fioretto avvolgendolo nelle fiamme…

Nel frattempo i paladini rimasti a Camelot sconfissero tutti i nemici senza troppi problemi “Grazie Sir Lionel per averci protette, anche se con il mio martello avrei potuto cavarmela benissimo da sola” disse Amy, “Grazie tesoro per averci protetto” disse Cream baciando la volpe “Cream non avrei mai permesso che facessero del male a te o a nostro figlio; sono diventato cavaliere per proteggere ciò che amo” la giovane ragazza lo baciò, mentre Amy sognava il riccio blu dirle cose del genere.” accarezzò la pancia della moglie ( Cream è incinta di un paio di mesi) “Inoltre abbiamo un matrimonio da organizzare ed è un altro motivo per tenerci tutto al sicuro”; i due si sarebbero sposati in primavera (adesso ci troviamo in autunno inoltrato). “Ora devo lasciarti, ho bisogno di parlare con i miei compagni per vedere se hanno scoperto qualcosa. Sono sicuro che con la tua amica impavida starai al sicuro” “Naturalmente, sono sempre stata convinta che Amy sarebbe potuta diventare una paladina forte come Parsifal. Ciao amore, stai attento” “Sempre” dettò ciò Sir Lionel, dopo aver sorriso all'amata, si diresse verso il castello.

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Capitolo 4
*** Dubbi ***


Capitolo 4: Dubbi.

Nella foresta del non ritorno…

Artù e Lamorak si scagliarono contro lo spettro che non sembrava affatto intimorito nel dover fronteggiare due tra i paladini più forti di Camelot. “Dobbiamo liberarci da questa prigione” si lamentò Sonic “ Posso farlo, ma è una barriera forte, ci vorrà del tempo” disse sir Galahad concentrando i suoi poteri. Il fantasma anticipò l'attacco del re colpendolo con una sfera d'energia in pieno petto stordendolo. Stava per trafiggerlo, quando intervenne Sir Lamorak che lo salvò generando una grande folata di vento che costrinse il nemico ad indietreggiare. Il cavaliere continuò il proprio attacco con un fendente circolare, il quale venne bloccato dallo spettro con una sola mano. Lo spirito disse” Non senti i disperati lamenti della tua lama, odia dover servire un essere così spregevole come te” “Cosa stai dicendo? Le spade sono solo oggetti” “Povero stolto, non capisci nulla” detto ciò il fantasma, strattonando la spada di Lamorak , fece sbilanciare il cavaliere in avanti; a questo punto afferrò la testa del paladino con i propri artigli stringendo sempre più forte. Poco prima che potesse rompergli il cranio giunse in soccorso Artù che lo colpì con un doppio colpo costringendolo a mollare la morsa sul pennuto . Il re ingaggiò in un aspro scontro il nemico il quale si dimostrò superiore nell'arma bianca grazie a Devil Doom ( la spada) che sembrava acquisire sempre più potere ad ogni secondo di battaglia, anzi lo stesso spettro diventava sempre più forte, infatti se Artù era affaticato, lui sembrava più energico rispetto all'inizio della battaglia.

Il re disse ansimando ” È merito della tua spada se non senti la fatica, non è vero?” “Perspicace, non ti facevo così intelligente visto che ti sei fatto manipolare tanto facilmente” “Non so di cosa tu stia parlando” “ Stolto. Visto che presto morrai ti svelerò un segreto: le spade spettrali si legano all'anima del proprietario, per cui più la lama diventa potente più lo diventa il padrone” “Non me ne importa niente!” rispose l'echidna ripartendo all'assalto supportato dal verde cavaliere ripresosi. Nonostante i due paladini combattessero bene insieme, lo spirito non fu messo in difficoltà, riuscì persino a mettere al tappeto il duo. Sir Lamorak riportò un grave danno al ventre della corazza, mentre il re ne ebbe uno sul pettorale destro. Il fantasma parlò nuovamente ” Fa molto male, vero? Se foste uomini giusti non avrei potuto ferirvi”, successivamente scagliò una sfera nera che colpì i paladini danneggiando sia le armature sia i loro corpi. Entrambi erano a terra storditi, lo spirito si avvicinò pronto a finirli, tuttavia Sonic si intromise riuscendo a colpirlo con un potente fendente sulla testa. Il nemico incominciò a sanguinare, ma non sembrava irato piuttosto sorpreso e quasi compiaciuto. I due ingaggiarono uno scontro violento, il riccio si difese bene però lo spettro era superiore, infatti fu in grado di disarmarlo e, dopo avergli puntato l'arma sul petto, disse” Una lama sacra sarebbe felice di servirti”. In quel momento Galahad balzò sullo spettro tentando di trafiggerlo dall'alto, ma quest’ultimo lo trafisse in pieno petto, però il paladino non riportò alcuna ferita. “Sei anche tu un uomo giusto…le tue lame sacre sono onorate di servirti” disse il fantasma. Il riccio bianco possedeva anche una seconda arma più piccola della prima, Skofnung una spada sacra che ,oltre ad aumentare i suoi poteri psicocinetici, presentava dodici sigilli rappresentanti antichi guerrieri, i quali gli permettevano di sentire “le cose”, in particolare poteva comprendere il significato di luoghi mistici, di antiche incisioni, comprendere lingue morte ecc… per queste peculiarità veniva soprannominata “la spada della conoscenza”.

I due ricci affrontarono lo spettro che divenne sempre più debole ed in breve rimase senza forze come se avesse sostenuto una guerra durata giorni. Approfittando di tale momento Artù e Lamorak lo colpirono violentemente con attacchi combinati fino a quando il nemico smise di fluttuare in aria appoggiandosi esausto a terra. ” Sei fortunato Artù” “Lo dicono tutti coloro che vengono sconfitti da me” “Non comprendi perché sono rimasto senza forze? Che stupido” rise acidamente “E' tutto merito di Sonic e Galahad perché sono giusti, perciò la mia spada non può ferirli. Indebolendosi lei mi indebolisco anch'io... Senza di loro saresti morto” “ZITTO!”. Artù stava per finirlo, ma Galahad lo fermò “Mio signore è sconfitto, non serve ucciderlo” “Potrebbe causare problemi a Camelot” “Impossibile, sento che è legato a questo luogo. Ne è vincolato, non può uscirne”. Il re persuaso stava per andarsene, quando il nemico profetizzò “Oggi non sono riuscito a porre fine alla tua esistenza, ma un giorno non molto lontano il sangue del tuo sangue prenderà la tua vita e Camelot cadrà”, Artù fece un rapido movimento, si girò e tagliò la testa al fantasma uccidendolo definitivamente; “Andiamocene è stata solo una perdita di tempo, non c'è nessuna traccia di Excalibur. Forse Merlino ha scoperto qualcosa” ordinò il re.

Usciti dalla foresta incontrarono Sir Maleagant “Siete riusciti a sconfiggere il nemico?” chiese “Si, ma dove sei stato?” domandò Sonic “Lo spettro mi ha preso di sorpresa con quell'attacco e sono svenuto. Ho ripreso i sensi poco fa” “Sono felice che tu stia bene, torniamo a Camelot” suggerì il riccio argenteo. Durante il viaggio di ritorno Sir Galahad rifletté sulle parole dello spettro” Non è il primo a profetizzare la disfatta del regno, tuttavia le sue parole non erano dette con animo ingannatore, ne era fermamente convinto. Se devo essere sincero Artù ,da quando ha perso Excalibur, è cambiato, si comporta in modo strano. Non è più come quello di un tempo, ne ho avuto dimostrazione anche poco fa, non si è per nulla preoccupato per la sorte di Maleagant ed ha ucciso un nemico battuto che non avrebbe potuto causargli più problemi. Riguardo a Lamorak non so se dubitare di lui, a volte scompare misteriosamente, sarà meglio tenerlo d'occhio. Inoltre non riesco a togliermi questa strana sensazione riguardo Maleagant, qualcosa in lui è mutato, sento un qualcosa di malvagio. L'unica nota positiva è rappresentata da Sonic, nonostante sia un novizio ha combattuto bene dando dimostrazione di molto coraggio, credo che il suo ruolo riguardo il futuro di Camelot sia molto più importante ti quanto possa immaginare. Penso che l'assenza di Sir Lancelot questa volta sia un bene, seppur sia sempre stato al servizio del re, non avrebbe mai approvato questa sua ricerca spasmodica della più potente delle spade sacre e fra i due sarebbero nati degli screzi peggiorando ulteriormente la situazione. Però mi piacerebbe rivederlo un giorno per dimostrargli che adesso sono diventato un cavaliere valoroso, proprio come gli avevo promesso quando mi salvò anni fa. Ho la mente così confusa, devo parlare con Parsifal, lei è l'unica che riesce a calmarmi”.

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Capitolo 5
*** Rimettere il caos al proprio posto ***


Capitolo 5: Rimettere il caos al proprio posto.

 

Nel lago del Chaos le due eroine stavano affrontando il guardiano in un'aspra lotta. Parsifal riuscì a mettere a segno qualche attacco che, tuttavia, non sortì alcun effetto. ” Diamine! I miei colpi infuocati fanno evaporare le parti del suo corpo, però continua a rigenerarsi” “Parsifal proviamo con una mossa combinata: io lo congelo e prima che possa liberarsi usi il tuo Death's Fire per distruggerlo” suggerì la regina. Il Death's Fire, mossa speciale della gatta, consiste nel far incanalare dentro il fioretto una grande quantità d'energia per poi rilasciarla in un unico attimo generando così una grande colonna di fuoco in grado di carbonizzare praticamente ogni cosa.

Misero in atto il piano, per cui Ginevra si lanciò all'attacco decisa a sconfiggere la terrificante creatura. Capì che non sarebbe stato semplice congelare di nuovo il nemico dato che le stava impedendo di toccare l'acqua con i suoi enormi e pericolosi tentacoli. La regina notò una sorta di corno sulla testa del guardiano che emanava una strana luce arancione, “Scommetto che si tratta del cervello, magari se lo colpissi potrei stordirlo” pensò. Decise di alzarsi in volo e ,riuscendo ad evitare i colpi del nemico grazie alla sua estrema agilità, colpì il nemico proprio sul corno. Quest’ultimo emise un grido di dolore, Ginevra sfruttando questa apertura congelò il lago e con esso il nemico “Ora Parsifal!” “È tempo di tornare a dormire, Death's Fire!”, la gigantesca colonna di fuoco distrusse apparentemente il mostro.” Ottimo piano regina” “Grazie, ma anche il tuo tempismo è stato perfetto”, i festeggiamenti vennero interrotti da una grido furioso: il guardiano era tornato più arrabbiato che mai.

Sputò dalla bocca un'enorme bomba d’acqua che colpì in pieno le paladine facendole cadere a terra, se non fosse stato per le armature che indossavano probabilmente le loro ossa si sarebbero frantumate. “Diavolo si rigenera all'infinito, se continua di questo passo presto rimarremo senza energie” disse la gatta irritata “Hai ragione, possibile che sia invincibile?” chiese il pipistrello con uno sguardo preoccupato. Parsifal osservò il nemico e notò qualcosa di interessante” Ginevra guardi quel suo corno, è danneggiato. Credo che controlli il mostro, se riuscissimo a tagliarlo forse potremo vincere” “Tentiamo, non abbiamo nessun’altra opzione”. Le due tentarono di realizzare il proprio intento, ma questa volta il guardiano si rivelò più forte e pericoloso di prima. Riusci a colpirle con i suoi enormi tentacoli danneggiando ulteriormente le loro corazze. Parsifal stava per attaccare il suo punto debole e porre fine alle ostilità, quando il nemico l'afferrò e la scagliò contro la regina facendole schiantare contro un albero lì vicino.

Il pipistrello scosse la testa per riprendersi dalla sensazione di stordimento, poi si rivolse per la paladina viola ” Parsifal distrailo, lo finirò con il Frost Wind [attacco che concentra energia gelida sulla lama consentendo di scagliare un fendente potentissimo. Secondo una leggenda il creatore della spada con questo colpo fu in grado di spaccare in due una montagna]” “Ricevuto”. La gatta colpì il nemico con una serie di stoccate infuocate attirando la sua attenzione, a quel punto Ginevra attaccò dall'alto sperando di sorprendere il guardiano il quale tuttavia ,poco prima di essere trafitto, travolse la gatta con un forte getto d'acqua e tentò di uccidere la regina con un tentacolo che mirava al suo cuore. “Ginevra!” urlò disperata la ragazza pensando che l'amica sarebbe stata uccisa, però il seducente pipistrello schivò all'ultimo secondo il colpo mettendosi di profilo, cambiò impugnatura della spada prendendola sul rovescio e disse “ Frost Wind!”; tagliò di netto il corno del guardiano e congelò una zona vastissima per la potenza del fendente. Il nemico strillò in preda al dolore e poco dopo si sciolse nel nulla.

“Caspita Ginevra, quella mossa con cui ha schivato quel colpo mi ha davvero sorpresa” si complimentò Parsifal “Grazie, me l'ha insegnata Lancelot. La rotazione del corpo ed il cambio di impugnatura conferiscono più potenza all'attacco, sai è una sua tecnica tipica” la regina sorrise raggiante al ricordo di quei tempi ormai andati “Già è vero. Torniamo a Camelot per vedere come se la sono cavata gli altri?” “Si, sono convinta che la situazione sia tornata alla normalità”. Le due si diressero verso casa; nel frattempo nell'ombra qualcuno aveva osservato lo scontro “Sono più forti di quanto pensassi. Non importa, dovrò solo escogitare qualcosa di più raffinato per realizzare il mio piano…ho già in mente cosa fare…”

Intanto nel castello di Camelot…

“Ti ho trovato finalmente! Sei sfuggente, ho impiegato un sacco di tempo per rintracciarti, non mi resta che pensare ad un modo affinché” “Cosa stai confabulando Merlino?” chiese il giallo cavaliere “Sir. Lionel mi hai spaventato, sorprendere così un povero vecchio non va affatto bene. Comunque credo di aver trovato una buona pista” “Per cosa?” “Per trovare Excalibur, sciocco” picchiettò con il suo bastone la testa del paladino “Non c'è bisogno di essere violenti” scherzò la volpe “Se eri qui perché non ci hai aiutato ad eliminare quelle creature?” “Sapevo che voi cavalieri sareste stati in grado di gestire la situazione tranquillamente. Inoltre Artù sarà nervoso per la storia della spada, quindi volevo dargli buone notizie. Sai dov'è Ginevra?” “È andata ad investigare sull'origine dei nemici insieme a Parsifal, perché ti interessa saperlo?” “Ho un incarico per lei” “Non puoi affidarlo a me o a qualche altro cavaliere?” “È necessaria la sua presenza e quella di altri tre paladini” “Non potresti spiegarti meglio?” “Lo farò a tempo debito. Sento che presto sia la squadra di Artù che Ginevra e Parsifal saranno qui, accoglili al loro rientro e portali nella sala riunioni, io parlerò con gli altri paladini” “Va bene” disse la volpe dirigendosi verso la porta d'ingresso della città con uno sguardo perplesso, “ Con chi stava parlando Merlino?” rifletté “ E perché vuole la regina in questa misteriosa missione? Solitamente non la cerca quasi mai, neanche per scambiare qualche convenevole. Sento puzza di bruciato... spero davvero di sbagliarmi”.

Dopo appena cinque minuti giunsero, quasi contemporaneamente, Artù con i suoi cavalieri e Ginevra con l'amica, “Re Artù cosa le è successo? È ferito e la sua armatura è gravemente danneggiata” chiese il paladino giallo preoccupato” Abbiamo affrontato un pericoloso spettro, ma adesso non è più un problema. Peccato che non sapesse nulla riguardo la mia spada” “Capisco, deve essere stato davvero forte per ridurla così. Anche lei Ginevra sembra affaticata” “ Naturale, io e Parsifal abbiamo sconfitto il guardiano del lago del Chaos” “Veramente?!” “Si, le leggende riguardo al suo potere erano vere, infatti ci ha costretto ad usare le nostre tecniche più potenti” “Mi fa piacere che stiate bene. Merlino ci vuole parlare, pare che abbia un compito per lei regina ed importanti informazioni su Excalibur” “Muoviamoci allora” ordinò Artù.

Durante il tragitto verso la sala della tavola rotonda Ginevra chiese al marito” Allora Artù, nessuna informazione riguardo la tua spada?” “Come ho già detto, no” “Molto loquace” “Senti sono nervoso, quella dannata strega mi ha privato della spada e senza di lei non posso proteggere il regno” “Ho visto quanto potente sia Excalibur, tuttavia potresti difendere Camelot anche senza di lei” “Impossibile” rispose categorico il sovrano “Non è vero. Hai validi guerrieri al tuo servizio, hai me e sei sempre stato un grande guerriero” “Cosa farò se un nemico più potente di Morgana ci attaccasse? Non avremmo nessuna possibilità di vittoria, ho sconfitto la malvagia strega grazie alla lama sacra” “Artù non far diventare questa ricerca un’ossessione. Possiedi già due lame sacre molto potenti e come ti ho detto non sei solo” “Queste spade sono poca cosa rispetto ad Excalibur ed è mia responsabilità proteggere il regno, però senza la spada più forte non sono nulla di più di un normale paladino” “Ti sembra niente?! Guarda il coraggio dei tuoi cavalieri, pensa a me e Parsifal che siamo riuscite a sconfiggere il temuto guardiano oppure a Lancelot che da solo ha abbattuto un drago”, al sentire quel nome il re fu travolto dall'ira “Non nominare quel vile! Ha abbandonato il regno lasciandoci al nostro destino, non gli interessa nulla di Camelot!” “È vero che se n'è andato, però deve aver avuto le sue ragioni. Inoltre ci ha aiutati nella battaglia finale con Morgana” “Stai zitta! Parli così solo perché sei sempre stata affascinata da lui”, la donna tentò di mascherare il proprio imbarazzo “Cosa stai dicendo?! La mia è ammirazione per il suo coraggio, la sua forza e il suo valore” “Se lo dici tu”, Artù mise il broncio mentre Ginevra si allontanava per evitare che il marito vedesse il rossore sulle sue guance. Il gruppo giunse nella sala della riunione, ognuno prese il proprio posto e Merlino iniziò a parlare.

 

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Capitolo 6
*** Un vecchio nemico ***


Capitolo 6: Un vecchio nemico.

 

“Cavalieri della tavola rotonda sono felice di vedervi in salute dopo le pericolose battaglie che avete appena affrontato. Ho due importanti informazioni da darvi: innanzitutto pare che sia stato avvistato un drago di terra a Sud nelle caverne del fallimento [ chiamate così perché qualche decennio fa il padre di Artù investì tutto il suo denaro credendo che fossero piene di materiali preziose, invece c'erano solo rocce senza valore], secondo la leggenda questo tipo di creature custodiscono sempre qualcosa di prezioso e sono portatori di grande sventura, quindi vi suggerisco di andare a controllare. La seconda riguarda uno strano sigillo posto all'ingresso della fortezza dei rei [ luogo sacro, dove si dice che i primi dieci re del regno stabilirono la propria residenza. Venne abbandonata a causa di una maledizione che una strega lanciò consistente nel far morire ogni neonato della famiglia reale], è una barriera forgiata con la magia del fuoco molto simile a quelle del nostro vecchio nemico, lo stregone Zavok” Ginevra interruppe Merlino dicendo” Impossibile, l'abbiamo ucciso io e Lancelot anni fa” “Forse non è lui, ma quella stregoneria è identica alla sua. Ciò significa che c'è bisogno della sua spada regina e del potere di altri tre cavalieri per rompere il sigillo; consiglio anche in questo caso di investigare” “Va bene io, Lamorak e Lionel andremo in quelle maledette caverne, mentre Ginevra si recherà nella fortezza con Galahad, Parsifal e Sonic” ordinò Artù seccato. La squadra della regina si mise subito in marcia, mentre quella del re sarebbe partita qualche ora più tardi per permettere all'echidna e a Sir Lamorak di recuperare le forze spese contro il potente spettro.

Ginevra era felice della propria squadra, Sonic le aveva fatto una buona impressione e Parsifal con Galahad formava un team imbattibile. Questi due si allenarono insieme fin da tenera età sviluppando una grande intesa ed un profondo legame che andava oltre la semplice amicizia, anche se non hanno mai avuto né il tempo né il coraggio di dichiararsi. “Galahad, cosa ti turba?” chiese la gatta gentilmente “Niente” “Non mentirmi, Sai che è inutile, ti conosco come le mie tasche” il riccio sospirò “ Va bene... C'è qualcosa che devo dirti, ma lo farò tornati a Camelot” “Come preferisci”; il cavaliere bianco pensò che non fosse il momento giusto per parlarle dei dubbi che gli attanagliavano la mente.” Allora Sonic, come era quello spettro? Mi marito non era in vena di chiacchiere per cui non mi ha detto niente” “Era davvero forte, poteva generare sfere nere d'energia. Pensi che ne è bastata una per mettere fuori combattimento Sir Maleagant, brandiva una spada spettrale chiamata Devil Doom che tuttavia ha assunto un comportamento davvero strano” “Cioè?” chiese curiosa la donna, “Lo spirito ci ha detto che avrebbe potuto colpire solo uomini corrotti, non ha avuto alcun su di me e su Galahad mentre ha ferito re Artù e Lamorak” “Ha colpito mio marito?!” “Sì, anche se non capisco il perché”. Ginevra rimase in silenzio scossa dal racconto e pensò ” Ha colpito Artù... Se il fantasma diceva il vero questo significa che il suo cuore è diventato malvagio, ma come è possibile… Cuori giusti diverranno corrotti, questo ha detto il vecchio stregone, ha usato il plurale…magari l'altro è Lamorak, Lancelot mi rivelò che aveva forti dubbi sulla sua vera natura. Ora che ci penso, da quando il riccio nero se n'è andato il pennuto ha avuto un comportamento particolare, tende a sparire di tanto in tanto senza che nessuno sappia dove . Adesso è inutile farmi friggere il cervello, tornata a Camelot dissuaderò Artù da questa insana ricerca di Excalibur facendogli notare che sta trascurando il regno e indagherò su Sir Lamorak”.

Arrivarono davanti alla fortezza dei re che, nonostante non fosse abitata da secoli, non presentava danni particolari quindi si mostrava in tutta la sua magnificenza, era in stile ellenistico ed aveva quattro enormi torri. L'ingresso era bloccato da un sigillo di fuoco, “Come diceva Merlino” commentò Sonic “ Non sarà difficile spezzarlo, basta che lo colpiamo tutti insieme in corrispondenza dei punti cardinali” spiegò Ginevra. I cavalieri attuarono il piano della regina che funzionò alla perfezione, la barriera protettiva cadde permettendogli di entrare senza problemi.

” Ma cosa diavolo è successo?” chiese Galahad inorridito, l'interno era pieno di cadaveri, le mura ed i pavimenti trasudavano sangue, l'odore era nauseante. “ Seguiamo la scia di morte e scommetto che troveremo il responsabile” suggerì Parsifal. Proseguirono fino alla sala centrale dove improvvisamente il terribile spettacolo si interruppe ,“Ora?” chiese Ginevra “Sento delle voci strazianti, appartengono a queste persone…dicono che sono state sacrificate per un rituale che si sta per concludere nel cortile interno al castello” intervenne Galahad “ Che cosa raccapricciante” la gatta rabbrividì “Meglio dirigersi lì”. Arrivati in quel luogo videro uno stregone di spalle circondato da un cerchio infuocato con all'interno una stella a cinque punte rovesciata ,anch'essa di fuoco. ”Zavok sei sopravvissuto, è davvero notevole” disse la regina in tono sprezzante “Ginevra sapevo che saresti venuta, sono così felice di poter assistere alla tua lenta e dolorosa morte”. Lo stregone si girò verso i paladini che rimasero sorpresi del suo aspetto “Cosa ti è successo?” chiese il pipistrello un po' scioccata, Zavok aveva metà del corpo fatto di metello, nello specifico corno e braccio destro, gamba e pettorale sinistro, ” Tu e Lancelot siete andati vicino ad uccidermi, sono stato anni in condizioni pietose tenuto in vita dalla mia sola sete di vendetta. Fortunatamente un giorno giunse il mio benefattore che mi ricostruì rendendomi più forte” “Chi è questo fantomatico benefattore?” “Non sono affari tuoi. Ora morirete tutti.” si alzò un forte vento “Io ti richiamo reincarnazione del male, dio delle tenebre. Risorgi per distruggere questi paladini, risvegliati dal tuo lungo sonno Dark Gaia, distruttore del mondo” dette queste parole il cerchio di fuoco scomparve. Ci fu un attimo di totale silenzio, improvvisamente si aprì una voragine in mezzo al cortile dalla quale sorse il demone. La pressione della sua presenza fece sgretolare le pareti vicine, era un essere di puro odio e furia omicida. “Bene vi lascio con il mio amico” disse Zavok scappando “Io mi occupo dello stregone, voi pensate al demone” “Sicura Parsifal? L'ho già sconfitto in passato, so come combatte” “Ginevra lo lasci a me, devo mostrargli a cosa serve veramente il potere del fuoco” affermò la gatta con convinzione e partì all’inseguimento. “Bene demone ti rispedirò all'inferno in un secondo” disse spavaldo Sonic caricando contro Dark Gaia…

Nel mentre…

”Zavok non mi hai fatto pentire di averti aiutato, hai svolto alla perfezione il tuo compito. Un po' mi dispiace per ciò che ti accadrà, Parsifal ti eliminerà e se dovesse fallire ci penserò io. Dominerò il mondo” pensò una losca figura nascosta lontano.

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Capitolo 7
*** Un arrivo inaspettato ***


Capitolo 7: Un arrivo inaspettato.

 

Sonic si lanciò all’attacco imprudentemente, senza pensare ad un preciso schema d'attacco e per questo il gigantesco nemico lo colpì facendolo schiantare a terra. “Sonic stai bene?” chiese Ginevra preoccupata “Sì, è più forte del previsto” E' l’incarnazione dell’oscurità, pensa che è perfino temuto all'inferno” spiegò Galahad “Dobbiamo collaborare per sconfiggerlo, fortunatamente le spade sacre possono ferirlo e reggere il confronto con il suo potere” “Ma io non ho una spada sacra” si lamentò Sonic come un bambino “Tieni, me la restituirai finito lo scontro” ed il porcospino bianco gli consegnò Dainsleif “Grazie, ne farò buon uso”.

Dark Gaia attaccò il gruppo con un raggio d'energia di pura oscurità, i paladini riuscirono a schivarlo appena in tempo. Ginevra tentò di contrattaccare, ma venne fermata da un campo d’energia e fu il nemico a colpirla con una sorta di tentacolo facendola schiantare al suolo. “Sonic creerò un breccia nel suo campo di forza, approfittane”, detto ciò Galahad concentrò i suoi poteri nella spada facendola brillare di un intenso verso. Dopo di che scagliò un potente fendente capace di creare un breccia nel potente scudo nemico, Sonic si fiondò sul mostro con uno scatto avviato travolgendolo. Continuò l'assalto con una serie di rapidi colpi di spada che ferirono il demone [ le lame sacre sono chiamate così perché forgiate dalla Luce, divinità benevola, ed hanno una grande efficacia contro le creature oscure, solo le uniche che possano ferirli significativamente]. Dark Gaia generò una grande esplosione (simile al Chaos Blast) che scagliò lontano i due porcospini, “Frost Wind!” la regina ,approfittando della distrazione dell'essere, lo colpì in testa. Tuttavia l'attacco non suscitò l'effetto sperato perché si limitò a congelare solo una piccola parte dell'enorme cranio. Il demone tentò di colpire il pipistrello con un raggio oscuro che la donna scansò, tentò di contrattaccare, ma non ce la fece dato che il campo energetico venne ripristinato. Dark Gaia la colpì con una sfera oscura allontanandola. Galahad concentrò di nuovo le energie sulla spada, ciò gli consentì di infrangere nuovamente lo scudo nemico, il demone tentò di colpirlo con i suoi tentacoli, ma il riccio gli evitò con eleganza . Giunse davanti al muso della creatura “ Psychic Blade!” gridò, si trattava del suo attacco migliore. Consisteva nella creazione di un’enorme lama psichica capace di tagliare anche le corazze più spesse. Il colpo centrò il nemico nello stesso punto in cui era stato colpito da Ginevra, Dark Gaia emise un urlo di dolore, ciò significava che gli attacchi stavano sortendo effetto.

Sonic notò che il mostro sembrava paralizzato ,altro effetto dell'attacco del riccio bianco, allora decise di sfruttare quest'apertura: concentrò ,imitando i suoi amici, la propria forza nella spada, corse a velocità supersonica e ,giunto in prossimità del nemico, disse ” Sonic Lunge”, un potente affondo la cui energia distruttiva venne incrementata dall'incredibile velocità. Dark Gaia venne colpito di nuovo nello stesso punto, il colpo fece saltare la protezione ossea e rese visibile il suo cervello. Il nemico emise un grido straziante generando un’esplosione oscura che allontanò il riccio blu.

“Lo stiamo indebolendo, ora finiamolo attaccandolo insieme” suggerì Ginevra, in quel momento il demone generò centinaia di creature oscure che attaccarono i cavalieri. Gli eroi riuscirono a difendersi, ma vennero colti di sorpresa dalle sfere oscure del nemico che li colpirono in pieno ferendoli. Poi vennero assaliti dalle restanti creature. “Sonic Wind” il riccio blu generò un tornado con cui spazzò via gli aggressori, Dark Gaia lo stava travolgendo di nuovo con un attacco di tenebre che venne fermato dalla psicocinesi del bianco cavaliere. Ginevra si alzò in volo attirando l'attenzione del mostro che tentò di colpirla con i suoi tentacoli, ma la donna riuscì ad evitarli. Arrivata vicino al punto debole dell'enorme demone replicò la tecnica con cui sconfisse il guardiano del lago (Perfect Chaos): evitò un colpo ruotando ed impugnò la spade nel rovescio “ Frost Wind”, contemporaneamente gli altri due cavalieri scagliarono i loro attacchi “Psychic Blade” “Sonic Lunge”. I colpi centrarono nello stesso tempo il punto debole di Dark Gaia che crollò a terra apparentemente senza vita.

“Siamo stati grandi” esultò Sonic, non appena disse queste parole si sentì un urlo infuriato. Si girarono e videro il nemico di nuovo in piedi, ma era cambiato sia nell'aspetto, si generarono una decina d'occhi, sia nella potenza superiore a prima (ci troviamo al cospetto di Perfect Dark Gaia). “Che diavolo è diventato?” domandò la regina stupita “Non lo so, ma fa paura” rispose Galahad molto preoccupato, il demone caricò un'enorme esplosione di pura oscurità. L'energia negativa era tale da aver oscurato il sole generando minacciose nubi nere, i paladini non potevano muoversi bloccati dalla telecinesi del nemico. Vennero travolti dal potente attacco e solo grazie alle loro armature riuscirono a sopravvivere. Perfect Dark Gaia stava per uccidere la bella regina con un altro raggio oscuro, la donna non poteva muoversi a causa dello stordimento dovuto dal terribile colpo che aveva appena incassato. Fortunatamente comparve dal nulla un cavalieri che distrusse il raggio del mostro, Ginevra osservò la postura fiera, la lucente armatura nera, la meravigliosa spada e gli inconfondibili aculei neri e rossi del suo salvatore e disse con voce stupita e felice ”Lancelot!”.

Intanto Parsifal era riuscita a fermare la fuga di Zavok ingaggiandolo a duello, lo scontro fu equilibrato, il loro potere era simile. “Brava giovane paladina, controlli bene il fuoco. Però adesso basta giocare, ti ucciderò” “Death’s Fire” urlò la gatta carbonizzando lo stregone, la ragazza disse “In combattimento è inutile parlare, causa distrazioni le quali risultano sempre fatali” “Non male gattina, quel colpo ha fatto davvero male” replicò Zavok un po' ustionato “Ora vedrai il mio nuovo potere”. Le parti meccaniche dello stregone divennero incandescenti consentendogli un notevole aumento delle capacità fisiche, Zavok colpì in pieno Parsifal con una serie di colpi corpo a corpo mettendo in difficoltà la paladina che tuttavia riuscì a reagire percuotendo lo stregone fino a farlo inginocchiare. Stava per finirlo quando non riuscì più a muoversi “Cosa mi hai fatto?” “Ti ho applicato un sigillo con i miei precedenti attacchi, sei finita dolcezza” lo stregone lanciò un sfera di fuoco verso la gatta centrandola. Parsifal venne avvolta da un'aura rossa che assorbì le fiamme ( è diventata Burning Blaze) “Come hai fatto?” chiese terrorizzato Zavok “Il tuo fuoco è nulla rispetto all'ardore della mia anima. Recita le tue ultime preghiere” “No, per favore” Parsifal con una poderosa stoccata infuocata trafisse il cuore del nemico facendolo cadere a terra senza vita. “Questa volta vedi di rimanere morto. Ora è meglio che torni dagli altri, potrebbero avere bisogno di un aiuto” detto ciò la gatta tornò nella sua forma normale e si diresse verso il cortile.

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Capitolo 8
*** Aspri commenti ***


Capitolo 8: Aspri commenti.

 

Artù, Lionel e Lamorak giunsero all'entrata delle caverne del fallimento. Il re odiava questo posto perché gli faceva venire in mente di come il nome della sua famiglia venne infangato. Anni fa suo padre convinse molti uomini ad investire tutti i loro risparmi nella costruzione di macchinari da utilizzare per estrarre materiali preziosi, convinto che la caverna ne fosse piena. Purtroppo vennero trovate solo pietre prive di valore e questo mise sul lastrico intere famiglie che accusarono il padre di Artù di essersi intascato il loro denaro. Tuttavia la realtà era diversa, anche Joseph ( il padre del re) perse tutto ciò che aveva. Artù impiegò anni per riscattare il suo nome e non ci riuscì mai completamente, sebbene fosse diventato il migliore sovrano di tutta la storia del regno. Questo lo fece sempre soffrire indebolendo il suo animo.

“Entriamo in questo buco schifoso” disse disgustato il re “Sì, ma facciamo attenzione, ho un brutto presentimento” rispose Lamorak. Il gruppo entrò nel luogo, c'era una strana atmosfera come se si fosse appena consumata una terribile battaglia. “Mio signore, guardi qui” Lionel indicò una sorta di sentiero segreto che conduceva con tutta probabilità in un’area sotterranea. Percorsero la strada che gli condusse sempre più in profondità, essa terminò in una grande zona pianeggiante illuminata da strani cristalli emananti un'energia mistica colorata. “Suo padre aveva ragione! C'erano pietre preziose. Come ha fatto a non trovarle?” “Lionel, non lo so…è tutto così strano”. Improvvisamente le pietre si spensero facendo calare le tenebre nell'area, “Che diavolo sta succedendo?” chiese Lamorak preoccupato, ” Calmati corrotto cavaliere verde, presto sarà tutto finito” disse una voce che alternava un tono femminile ad uno maschile, faceva venire i brividi, “Artù, tuo padre è stato un codardo. Ha trovato queste pietre, ne ha anche compreso il grande potere capace di distruggere l'intera Avalon, però ne era spaventato ed ha scelto di lasciarle qui preferendo l'infamia al potere, che smidollato” “Non osare di parlare di mio padre! Mostrati!” “Tranquillo piccolo e debole sovrano…sei cieco come Joseph, credi che Excalibur ti sia stata sottratta e sei convinto che ritrovandola risolveresti ogni tuo problema” “STAI ZITTO!” “ Comprendo la tua insicurezza, temi che la spada ti abbia ripudiato e questo significherebbe che non sei tu il salvatore delle leggende, colui che porterà la vera pace. Ebbene sì, i tuoi sospetti sono fondati, come potrebbe un re mediocre essere l'uomo degli antichi racconti. Sei solo uno dei tanti paladini che hanno percorso questa storia, anche dal punto di vista personale sei un fallimento” “Cosa?!” “Sai benissimo che Ginevra non prova più per te quel sentimento così forte che voi esseri viventi chiamate amore…non ti guarda come prima. Vuoi sapere il perché?” “Sì” disse con un filo di voce il re temendo la risposta “Ama un altro…tu sai chi è non è vero?” “Sono solo menzogne che usi per ingannarmi” “Sicuro? Perché Lancelot ha abbandonato Camelot?” “Cosa c'entra quel codardo?” “ Lo sai bene, è inutile mentire a se stessi” la voce dell'essere appariva divertita “Sir Lancelot abbandonò tutto per evitare di scatenare una crisi che avrebbe distrutto il regno, ma ha solo rimandato l'inevitabile…” “Chi sei?” chiese furibondo il re “Il tuo peggiore incubo. Io ho visto la tua inettitudine, essa ti porterà a perdere tutto ciò che hai, tutto ciò per cui hai lottato ed infine morirai chiedendoti come hai potuto permettere che tutto ciò succedesse. Ora divertiti a giocare con il mio drago, devi tenerti in allenamento per affrontare ciò che ti attende Muhahaha”.

Le pietre tornarono a brillare e davanti ai cavalieri si palesò un drago di terra ( Biolizard) che gli attaccò con sfere viola, Lamorak ne colpì una che esplose al contatto. Lionel provò a tagliare il corpo del mostro inutilmente, la pelle dell'essere sembrava invulnerabile. La volpe venne travolta dall'enorme coda del nemico, ciò lo fece schiantare contro una roccia . Artù scosso dal discorso dell’avversario sconosciuto venne ingoiato dal drago, tuttavia riuscì a fuggire colpendolo con le doppie lame sulla lingua. Notò che l'essere aveva un qualcosa di strano sulla schiena, intuì che si trattasse del suo punto debole, furbamente decise di indirizzare lì i suoi colpi. Tento di avvicinarsi, ma fu impossibile a causa delle sfere viola generate dal drago. “Signore io e Lionel attireremo la sua attenzione, lei lo finisca” disse Lamorak “Va bene”. La strategia funzionò, anche se il prezzo fu molto alto visto che i due paladini vennero travolti da numerose sfere viola che gli causarono ferite abbastanza gravi. Artù sfruttò la distrazione del mostro, colpì il nemico sul punto debole con la sua mossa più potente: l'echidna's Canon consistente in una gigantesca esplosione di pura energia capace di frantumare intere montagne. Il drago cadde a terra privo di vita, ma la devastante tecnica danneggiò seriamente l'intera cava, “Scappiamo prima che crolli tutto” suggerì Lionel, Artù “Almeno questo luogo maledetto è distrutto”.

Stavano per andarsene quando le mistiche pietre si spostarono di fronte al re e da loro provenne di nuovo quella voce demoniaca “Sei debole Artù, sai Sir Lancelot ha ucciso un drago ben più forte da solo, tu invece hai sfruttato i tuoi uomini.” immediatamente dopo le pietre esplosero.” Devo scoprire chi si è preso gioco di me. Merlino saprà qualcosa, torniamo a Camelot” ordinò il re, ma proprio in quel momento una strana ombra colpì contemporaneamente i tre paladini facendoli scomparire nel nulla “Questo dovrebbe tenerli impegnati per il tempo necessario. Spero che Maleagant riesca nel compito che gli ho assegnato, altrimenti condannerò la sua anima al supplizio eterno” disse la voce demoniaca.

Intanto a Camelot…

Amy e Cream stavano iniziando ad organizzare il matrimonio del coniglio: avevano visto qualche vestito da sposa, qualche dolce ed ora erano nella bottega di fiori della loro amica Wave.” Allora, sei eccitata Cream?” chiese la rondine “Come?” “Riguardo al matrimonio, sciocchina” “Certamente, non vedo l'ora” il volto della futura sposa si iluminò “Quando sarà?” “A primavera” “Mancano pochi mesi, mi inviterai?” “Puoi contarci” “Sei riuscita ad adescare un cavaliere della tavola rotonda, molto brava” scherzò Amy dandole una gomitata sul fianco “Senti chi parla” commentò sarcastica “Cosa vuoi dire?” “Tu e Sonic” “Non dire stupidaggini, non pensa a me in quel modo” la riccia arrossì vistosamente “Non disperare, lo pensavo anch'io ed ora guardami, sto per sposarmi con Sir Lionel” “Staremo a vedere” sospirò. “Bene Cream, puoi scegliere i fiori che vuoi, te li venderò a metà prezzo” “Grazie Wave, sei un tesoro”

Nel castello…

”Sir Maleagant ora hai il potere che desideravi, ma in cambio devi mantenere la tua parola” “Certo Merlino, è il minimo che possa fare per quello che mi hai dato ed inoltre trovo il tuo incarico divertente” fece un sogghigno inquietante “Mostrerò al mondo chi è il paladino più forte” detto ciò il cavaliere se ne andò. “Povero Sir Maleagant, non sa che morirà entro pochi giorni, forse ore ahahah” rise cupamente il mago…

style4 style_style4 ">Amy e Cream stavano iniziando ad organizzare il matrimonio del coniglio: avevano visto qualche vestito da sposa, qualche dolce ed ora erano nella bottega di fiori della loro amica Wave.” Allora, sei eccitata Cream?” chiese la rondine “Come?” “Riguardo al matrimonio, sciocchina” “Certamente, non vedo l'ora” il volto della futura sposa si iluminò “Quando sarà?” “A primavera” “Mancano pochi mesi, mi inviterai?” “Puoi contarci” “Sei riuscita ad adescare un cavaliere della tavola rotonda, molto brava” scherzò Amy dandole una gomitata sul fianco “Senti chi parla” commentò sarcastica “Cosa vuoi dire?” “Tu e Sonic” “Non dire stupidaggini, non pensa a me in quel modo” la riccia arrossì vistosamente “Non disperare, lo pensavo anch'io ed ora guardami, sto per sposarmi con Sir Lionel” “Staremo a vedere” sospirò. “Bene Cream, puoi scegliere i fiori che vuoi, te li venderò a metà prezzo” “Grazie Wave, sei un tesoro”

 

Nel castello…

”Sir Maleagant ora hai il potere che desideravi, ma in cambio devi mantenere la tua parola” “Certo Merlino, è il minimo che possa fare per quello che mi hai dato ed inoltre trovo il tuo incarico divertente” fece un sogghigno inquietante “Mostrerò al mondo chi è il paladino più forte” detto ciò il cavaliere se ne andò. “Povero Sir Maleagant, non sa che morirà entro pochi giorni, forse ore ahahah” rise cupamente il mago…

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Capitolo 9
*** La forza della leggenda ***


Capitolo 9: La forza della leggenda.

 

“Ginevra sta bene?” chiesero in contemporanea Sonic e Galahad preoccupati per lei ed al contempo stupiti nel vedere Lancelot in quel luogo. Sonic ammirò la leggendaria spada del paladino: Arondight, l'unica arma sacra in grado di rivaleggiare con Excalibur. La lama blu scuro lucente brillava come un lago in una notte serena di luna piena, presentava delle incisioni d'oro sulla guardia che recitavano: < questa spada potrà essere impugnata solo dal miglior cavaliere di ogni generazione, il paladino perfetto>. Si narrava che la spada non perdesse mai il filo e che fosse impossibile danneggiarla, ciò la rendeva molto pericolosa; inoltre consentiva l'incremento dei poteri del Chaos del riccio.

“Sir Lancelot è davvero lei?!” l'argenteo cavaliere non poteva credere ai propri occhi “Galahad vedo che sei cresciuto e diventato cavaliere, mi fa molto piacere” “Grazie, vedo che anche lei è in forma” “Sono felice di conoscerla, l'ammiro molto, Ora però dobbiamo prendere a calci questo demone” intervenne Sonic “No, giovane paladino. Me ne occuperò da solo, voi pensate a Ginevra” disse il riccio oscuro con fermezza “Ma è davvero forte, siamo riusciti solo ad indebolirlo noi tre messi insieme” Lancelot sorrise “ Guarda ed impara” detto ciò partì all’assalto.

Perfect Dark Gaia tentò di colpirlo con una serie di esplosioni oscure che furono evitate dal paladino grazie al Chaos Control ( poteva usare tale tecnica anche senza un Chaos Emerald), fu il riccio a centrare un occhio del nemico con una potente Chaos Spear. L'attacco fece esplodere il bulbo oculare colpito facendo urlare di dolore il nemico, “Come sospettavo, gli occhi sono il punto debole” pensò il ricco. Fu in grado di distruggere quasi tutti gli altri occhi con disinvoltura, ma quando ne mancavano tre il demone, furibondo, incrementò al massimo la propria potenza. L'essere immobilizzò Lancelot con la sua telecinesi e lo investì con una bomba oscura potentissima, il porcospino cadde a terra riuscendo tuttavia a distruggere un altro occhio con una Spear lanciata poco prima di essere colpito. Perfect Dark Gaia creò un migliaio di creature oscure che assalirono e circondarono l'eroe, tuttavia fu in grado di liberarsi grazie ad un Chaos Blast di medie dimensioni. Il demone tentò di colpirlo con i suoi tentacoli, Lancelot saltò e corse sopra uno di esso raggiungendo l'occhio del nemico il quale lanciò in sua direzione un raggio oscuro che il riccio evitò saltando, poi lo colpì con un fendente dall'alto. Perfect Dark Gaia allontanò il riccio con un’esplosione più furioso che mai.

Lo scontro stava per volgere al termine, un ultimo colpo e il demone sarebbe caduto, ma non si sarebbe arreso facilmente. Infatti il mostro concentrò tutte le proprie energia in un'unica gigantesca sfera di pura oscurità, l'energia che emanava era spaventosa e la pressione che emanava era tale da far tremare la terra. La lanciò, “Lancelot!” gridò Ginevra con voce colma di preoccupazione, il porcospino nero non si scompose, attivò il Chaos Boost e balzò verso l’attacco tagliandolo di netto con un singolo fendente. Infine trafisse con un affondo l’ultimo occhio, quello centrale, spostandosi a tempo fermo, cosa molto strana dato che il Chaos Control si limitava a rallentare il tempo.

Questa particolare tecnica si chiamava Death of Chaos, univa il Chaos Boost ed il Chaos Control potenziandone gli effetti, nello specifico permetteva di incrementare la forza a partire dal 100% fino ad un massimo del 300% ( ora l'aveva usata al 200%) e contemporaneamente consentiva di fermare il tempo per un paio di secondi, l'unico inconveniente stava nel massiccio consumo di energie.

Lancelot tornò a terra affaticato per l'uso della mossa e Perfect Dark Gaia prima divenne una nube oscura, poi scomparve nel nulla. “Wow” esclamò Sonic a bocca aperta “Mi piacerebbe allenarmi con lui” disse “Magari se decidesse di accompagnarci a Camelot” rispose Galahad speranzoso, desidera davvero mostrargli i progressi del suo duro allenamento. Ginevra corse verso il porcospino nero con un sorriso smagliante, ”Sei stato fantastico, come sempre” lo guardò dritto negli occhi “Hai sconfitto quell'enorme mostro tutto da solo, come con quel drago” “L'hai saputo?” “Certo, tutti i regni sono a conoscenza della tua impresa” “Si è sparsa velocemente la notizia. Comunque ho solo rispedito Dark Gaia nel suo luogo d’origine, è un’entità primordiale legata alle tenebre, non può essere uccisa. Tuttavia non ci darà più fastidio per un bel po'” “Lancelot ciò non toglie che tu sia stato grande, racconteranno per secoli della tua impresa” “Non esagerare” “È la verità”. La donna si perse per un momento nel suo sguardo “ I suoi occhi sono ancora più belli di quanto ricordassi, quanto mi sono mancati... quanto mi è mancato lui” pensò. “ Ginevra? Mi stai bene?” chiese il riccio, la donna arrossì leggermente “ Sì, certo” rise istericamente “ Lancelot cosa ti porta qui?” “Sono sulle tracce di Zavok, quel perfido stregone è sopravvissuto” “Lo so, è lui che ha evocato il demone. Se ne sta occupando Parsifal” “Anche lei è diventata cavaliere, ne ero sicuro” “Sir Lancelot sta bene?” chiese Galahad “Certo, ho affrontato di peggio”. In quel momento giunse Parsifal “Ho trovato…Sir Lancelot è lei?! “Sono io, mi fa piacere che anche tu sia riuscita a divenire una paladina” “Grazie, è tutto merito suo” “Mi sono limitato a darti una seconda possibilità. Comunque, cosa stavi dicendo?” “A sì, ho travato qualcosa di interessante nelle segrete , dopo aver sconfitto Zavok” “Sei riuscita a batterlo, davvero brava” “La ringrazio Ginevra. Ora seguitemi”.

Durante il tragitto per le segrete Lancelot parlò con la regina “ Hai tenuto con cura Ridill a quanto vedo” “Certo, è stato un tuo dono” “Te la sei meritata per aver superato il mio addestramento” “ Mi sono divertita molto in quel periodo, dovremmo rifarlo” “ Non è una buona idea” “ Perché? Non dirmi che hai paura di confrontarti con me” scherzò il pipistrello “ Non è per questo. Tu hai un regno da gestire ed io presto riprenderò il mio viaggio” le orecchie della regina si abbassarono un po' “ Perché hai tutta questa fretta di ripartire? Ci siamo rivisti dopo anni, mi piacerebbe che mi raccontassi le tue avventure” Lancelot stava per risponderle, ma vedendola con quell'espressione afflitta perse le parole; “ Quando fa così diventa ancora più carina, vorrei abbracciarla e baciarla... NO! Non posso” pensò l'oscuro eroe.

Il loro discorso venne interrotto quando giunsero nelle segrete, Parsifal mostrò ai propri compagni un robot fuori uso “Cosa ci fa una creazione di Merlino qui?” chiese Sonic “È la stessa domanda che mi sono fatta” disse la gatta. Il riccio nero ispezionò il corpo ed affermò “È privo di energie, ma si può riattivare”. Lancelot conficcò la propria spada nel petto del robot trasferendogli un po' di energia. L'essere meccanico si riattivò ” Tu mi hai rimesso in funzione?” “Sì, sono Lancelot. Tu chi sei?” “Sono E-123 Omega, uno dei robot più forti del mondo” “Allora perché eri in quelle condizioni?” “Colpa del traditore nonché mio creatore Merlino” “Perché l'avrebbe fatto?” “ Ho sentito che stava confabulando con una creatura oscura la cui energia era simile a quella di una potente strega” “Morgana?” “Può darsi” “Dovrò indagare. Senti Omega ho trasferito poco energia in te, puoi recarti nel mio nascondiglio nel bosco di Witch, non è molto lontana ed è un luogo sicuro” “Grazie, non dimenticherò”.

“Perché l'hai lasciato andare?” chiese Parsifal “Non ho avvertito malvagità in lui. Comunque devo parlare con Merlino per chiarire questa situazione ed inoltre i suoi ultimi movimenti sono sospetti” espose Lancelot “Come conosci i suoi movimenti?” interrogò Galahad “Avrò lasciato Camelot, ma l'ho sempre sorvegliata nell'ombra e sia Artù che Merlino si stanno comportando in modo strano” “Quindi tornerai a Camelot con noi?” chiese Ginevra speranzosa “Non ho altra scelta” sospirò il ricco, mentre lo sguardo della regina si illuminava sempre di più

. I paladini tornarono a Camelot, tuttavia di Merlino ed Artù non c'era traccia. La regina convinse il riccio oscuro a restare per la notte nel castello nonostante le sue resistenze. “Ecco qui la tua vecchia stanza” disse Ginevra sorridendo “Grazie” rispose Lancelot tentando di mascherare le sue emozioni “Domani mi racconterai le tue avventure? Scommetto che siano state stupende” “ Come vuoi” “Perfetto, buona notte” gli fece l'occhiolino “Notte” rispose il cavaliere con un appena visibile rossore sul viso. Il riccio nero, dopo aver chiuso la porta, si appoggiò sul muro sospirando “Devo resistere, non posso lasciarmi trasportare dai miei sentimenti… però è così difficile”, si gettò a letto tentando di non pensare all'affascinante regina per la quale il suo cuore ardeva. Piano piano cadde in un sonno profondo senza avere la minima idea di cosa sarebbe accaduto l'indomani.

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Capitolo 10
*** Rapimento ***


Capitolo 10: Rapimento.

 

Verso le 8 Lancelot si svegliò “ Accidenti! L'ho segnata di nuovo, era così bella... Adesso basta! Tu sei il più forte paladino vivente, non puoi permettere a questo sentimento di prendere il sopravvento.” si rimproverò anche se in cuor suo sapeva che non avrebbe mai potuto vincere quella battaglia.

Dopo aver fatto colazione con dei particolari biscotti al cioccolato tipici di Camelot, uscì dal castello volendo vedere la sua vecchia città. “ Devo ammettere che mi è mancato camminare per queste strade, è tutto così tranquillo e pieno di vita” rifletté rilassato. Raggiunse i famosi giardinetti degli innamorati “ Sarebbe bello se ci fosse anche Ginevra, ricordo che mi confidò che questo era uno dei suoi luoghi preferiti. Ma a cosa vado a pensare? Non posso, non devo o questo bel regno andrà in rovina” venne colpito da un terribile fitta al cuore.

Dopo circa un'ora tornò nelle fortezza e, sentendo dei rumori di battaglia, si recò nell'arena. Lì vide Sonic, Galahad e Parsifal allenarsi, incuriosito nel conoscere le loro abilità si sedette sulle scalinate. “ Quel giovane riccio blu ha uno stile di combattimento simile al mio, anche se il suo si incentra sulla velocità. Il piccolo Galahad è diventato un vero cavaliere, i suoi movimenti sono perfetti tecnicamente. Parsifal è veloce ed i suoi affondi sono potenti, credo che sia la più completa dei tre”, “ Bello, posso sedermi vicino a te?” venne destato dai suoi pensieri dalla regina “ Certo Ginevra”. Lei si mise a fissarlo per un po' “ Nonostante siano passati anni non sembra invecchiato di un giorno, chissà come farà? E' rimasto lo stesso di una volta, ha sempre quello sguardo serio e pensieroso... devo ammettere che è sexy”. Lancelot si accorse del fatto che il pipistrello lo stesse fissando, ciò lo imbarazzò un po'. “ Allora Ginevra, vuoi ancora che ti racconti le mie avventure?” “ Certamente, te lo stavo per chiedere io” rise nervosamente “ Ebbene, ho viaggiato per tutto il mondo: nelle terre del Nord ho ucciso un drago corrotto da una potente magia oscura. Nel profondo Sud sono riuscito a trovare il tempio perduto di Salomone e vidi il Graal, tuttavia una barriera benedetta mi impedì di prenderlo. Tentai di tutto per infrangerla senza riscuotere alcun successo, forse non ero abbastanza puro per toccare quella leggendaria reliquia. Nel lontano oriente ho aiutato dei samurai a sovvertire il dominio di un imperatore malvagio ed infine sono giunto in un continente occultato da una fitta nebbia, lì diedi assistenza alla popolazione locale contro alcuni conquistatori” “Incredibile” gli occhi di Ginevra brillavano “Qui a Camelot è ruotato tutto nello sconfiggere Morgana e ci siamo riusciti non troppo tempo fa, come ben sai” “Si, la notizia si è sparsa” “Non fare il furbo con me” gli diede un pugno amichevole sul braccio “So che ci hai aiutato” “Impossibile, ero lontano” il riccio distolse lo sguardo “A si? Allora chi mi ha salvato, mentre ero svenuta, dal crollo di quella fortezza? Chi ha assistito Artù nella battaglia finale?” “Non importa se sia stato io o meno, conta solo che il male sia stato sconfitto…anche se” il cavaliere tornò a guardarla “Cosa?” “Ho sentito una strana presenza muoversi nell'ombra, c'era anche nella fortezza dei re. Inoltre Artù e Merlino mi preoccupano” “Ho notato anch'io un comportamento strano in loro” “Spero che il mago torni presto, devo parlargli. E stai attenta a Lamorak” “Non hai cambiato idea su di lui” “Per nulla, so in cosa è invischiato” ” In cosa?” “ Non avendo prove certe non posso dirtelo” “ Come vuoi” sbuffò leggermente. La regina volse lo sguardo verso l'arena “Promettono bene” “Non sono male, vediamo come se la cavano contro di me” Lancelot sogghignando si lanciò nell'arena.

“Giovani e promettenti cavalieri, ho deciso di vedere se siete all’altezza del vostro titolo. Non avrò pietà, quindi attaccatemi con tutte le vostre forze” il riccio oscuro si scagliò immediatamente contro gli altri paladini. Lancelot gli atterrò rapidamente ” Tutto qui?! Camelot è caduta molto in basso”, Galahad lo immobilizzò con la psicocinesi mentre Parsifal tentò di colpirlo con un affondo, ma il cavaliere nero riuscì a sfuggire al controllo dell'argenteo riccio ed evitò con un balzo il colpo della gatta. Sonic lo stava per travolgere con uno scatto avviato, tuttavia Lancelot utilizzò la stessa tecnica che aveva insegnato a Ginevra: schivò ruotando il corpo, impugnò l'arma nel rovescio e colpì il ricco blu rispedendolo a terra dove c'erano gli altri paladini, infine gli mise fuori combattimento con una potente Chaos Spear.

“Non male, se continueranno ad allenarsi potrebbero persino superarmi” pensò il porcospino oscuro,” Lancelot combatti con me, come ai vecchi tempi” la regina saltò nell'arena “Ginevra ne sei sicura? Quel tuo lungo vestito non è adatto” “Non sarà un problema. Ora in guardia” la donna partì all’assalto. I due si scambiarono un po' di colpi, “Vedo che sei migliorata” “Mi sono sempre allenata seguendo il tuo esempio” “Visto che sei tanto brava” sogghignò “Vediamo come te la cavi con questo”. Lancelot tentò di colpirla con un potente affondo, tuttavia il pipistrello fu in grado di evitarla con la solita tecnica: schivare di lato ed impugnare la spada sul rovescio. Il riccio sorrise nel vedere Ginevra usare così bene quella sua mossa. La donna scagliò un fendente sul volto dell'avversario, il quale ,un momento prima di essere colpito, scomparve nel nulla; “Dove sei finito?” si lamentò il pipistrello “Alle tue spalle”, la donna si girò e notò una Spear dirigersi verso di lei. Riuscì ad evitarla facendo un balzo indietro, però quando mise i piedi a terra inciampò nella sua lunga veste rischiando di cadere a terra. Venne afferrata da Lancelot appena prima di toccare il suolo, ” Te l'ho detto che il vestito sarebbe stato di intralcio” “Avevi ragione. Comunque” poggiò delicatamente la spada sul petto del riccio “Ho vinto” “A quanto pare” “Sei sempre troppo premuroso con me”. I due si fissarono negli occhi, Lancelot si perse nel mare blu della donna e Ginevra nel suo fuoco cremisi, involontariamente i loro volti si stavano avvicinando. Quando mancavano solo pochi centimetri per baciarsi si udì una forte esplosione “Cosa diavolo è!?” disse Sonic sorpreso, aldilà delle mura apparve un'enorme drago meccanico che minacciava di radere al suolo Camelot. “Dobbiamo fermarlo” suggerì Galahad “Voi proteggete la città, io penso al mostro”, detto ciò il porcospino oscuro partì alla carica.

Il drago, vedendolo arrivare, gli scagliò una palla di fuoco che il cavaliere evitò senza problemi, sapeva che tagliare una zampa al nemico sarebbe stato efficace. Tentò di realizzare il piano, ma la creatura meccanica si alzò in volo spuntando del fuoco, il paladino, evitato l'attacco, decise di distruggere le ali del drago così da poterlo limitare i suoi movimenti. Usò il Chaos Control e trafisse con la spada un'ala che tuttavia resistette all'attacco, il nemico disarcionò il riccio e lo colpì con una colata lavica. Lancelot rimase sorpreso dalla resistenza del corpo del nemico, sapeva che avrebbe dovuto porre fine allo scontro rapidamente, prima che l'effetto della lotta si ripercuotesse su Camelot. Decise di usare il Chaos Boost e con un poderoso fendente riuscì a staccare un'ala del drago che si schiantò al suolo. La creatura tentò di travolgere il paladino con una bomba incendiaria, ma quest’ultimo usò il Chaos Control per evitarlo ed essendo giuntò presso la testa del drago la tagliò di netto in due ponendo fine alle ostilità.

”È così simile alle creazioni di Merlino, devo vederlo immediatamente” disse tra sé e sé rientrando in città. “Sir Lancelot mi dispiace” ansimò Galahad visibilmente sconvolto “Di cosa?” “Vede Ginevra…” “Ginevra cosa?” chiese irritato il porcospino oscuro “È stata rapita da Sir Maleagant!” “Cosa?!” il cavaliere oscuro era furibondo “E tu non l'hai fermato?!” “È successo tutto in fretta. L'ha colpita alla nuca ,facendola svenire, l'ha presa ed è scappato ad una velocità supersonica” “Non potevi fermarlo con i tuoi poteri?” “Mi ha colto completamente di sorpresa, non ho avuto il tempo di reagire. Mi scusi” disse sinceramente pentito l'argenteo eroe “Le scuse non servono a niente” sospirò cercando di riprendere la calma “ Andrò a salvarla, credo di sapere dove sia quel rifiuto” “È mio dovere, non sono stato in grado di proteggerla” “No, spetta a me. Tu sei un cavaliere di Camelot ed il tuo ruolo è quello ti proteggere il regno ed i suoi abitanti” “Proprio per questo devo salvare la regina è stata” “Adesso basta!” urlò, le sue iridi sembravano infuocate, “La recupererò io; non voglio che ti macchi di un grave crimine” “Quale crimine?” “Uccidere un tuo fratello d'armi. Ho la sensazione che Sir Maleagant non voglia concludere la questione in modo pacifico. Galahad tu sei giovane e dall'animo cristallino, non ti permetterò di corrompere il tuo spirito” “Ed il suo?” “ Per me è troppo tardi” il riccio bianco fece un faccia perplessa “Ora obbedisci e proteggi Camelot con Parsifal e Sonic , siete ottimi cavalieri. Stai attento a Lamorak, Artù e Merlino” “ Perché?” “ Lo sai già”. Detto questo Lancelot partì alla volta del castello della famiglia di Sir Maleagant pronto a tutto pur di salvare Ginevra.

“Sir Lancelot mi dispiace” ansimò Galahad visibilmente sconvolto “Di cosa?” “Vede Ginevra…” “Ginevra cosa?” chiese irritato il porcospino oscuro “È stata rapita da Sir Maleagant!” “Cosa?!” il cavaliere oscuro era furibondo “E tu non l'hai fermato?!” “È successo tutto in fretta. L'ha colpita alla nuca ,facendola svenire, l'ha presa ed è scappato ad una velocità supersonica” “Non potevi fermarlo con i tuoi poteri?” “Mi ha colto completamente di sorpresa, non ho avuto il tempo di reagire. Mi scusi” disse sinceramente pentito l'argenteo eroe “Le scuse non servono a niente” sospirò cercando di riprendere la calma “ Andrò a salvarla, credo di sapere dove sia quel rifiuto” “È mio dovere, non sono stato in grado di proteggerla” “No, spetta a me. Tu sei un cavaliere di Camelot ed il tuo ruolo è quello ti proteggere il regno ed i suoi abitanti” “Proprio per questo devo salvare la regina è stata” “Adesso basta!” urlò, le sue iridi sembravano infuocate, “La recupererò io; non voglio che ti macchi di un grave crimine” “Quale crimine?” “Uccidere un tuo fratello d'armi. Ho la sensazione che Sir Maleagant non voglia concludere la questione in modo pacifico. Galahad tu sei giovane e dall'animo cristallino, non ti permetterò di corrompere il tuo spirito” “Ed il suo?” “ Per me è troppo tardi” il riccio bianco fece un faccia perplessa “Ora obbedisci e proteggi Camelot con Parsifal e Sonic , siete ottimi cavalieri. Stai attento a Lamorak, Artù e Merlino” “ Perché?” “ Lo sai già”. Detto questo Lancelot partì alla volta del castello della famiglia di Sir Maleagant pronto a tutto pur di salvare Ginevra.

 

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Capitolo 11
*** Impossibile resistere ***


Capitolo 11: Impossibile resistere.

 

Lancelot, in prede all'ira mista a preoccupazione, giunse in breve tempo nel lontano castello di famiglia di Sir Maleagant. Si trovava nelle lontane terre ventose dell'Ovest, era una classica fortezza medioevale di bell'aspetto e maestosa, peccato fosse caduta in rovina acausa di secoli di negligenza.

Il riccio sfondò la porta d'ingresso ed arrivò nella sala centrale dove vide una figura girata di spalle che disse ” Sei stato veloce Lancelot, come tuo solito” “Chi sei?” “Non riconosci un vecchio amico?”, l'uomo si voltò ed il porcospino rimase senza parole alla vista. Si trattava di Sir Maleagant, ma il suo corpo era completamente di metallo ed aveva un grande cannone nel petto. “Cosa ti è successo?” “Il mio benefattore mi ha dato questo nuovo fisico per poter essere più forte di tutti, anche più di te ed Artù” “Perché rapire Ginevra?” “Perché sapevo che tu o Artù sareste venuti a salvarla, così avrei potuto uccidervi e dimostrare la mia superiorità” sorrise cupamente “Avresti potuto sfidarmi a duello, non serviva mettere in pericolo Ginevra” “Era l'unico modo per spingerti ad impegnarti al massimo, visto quanto ci tieni”. Maleagant fece un rapido scatto in avanti cogliendo di sorpresa Lancelot che venne colpito in pieno da una palmata. Il cavaliere metallico attaccò nuovamente il porcospino ferendolo seriamente al braccio sinistro con un temibile fendente, infine lo travolse con un raggio energetico proveniente dal cannone sul petto. Lancelot capì che non solo il corpo, ma anche la potenza era aumentata, per cui dovette fare sul serio. Tentò di attivare il Chaos Boost, ma senza riuscirci, “Perché non funziona?” si lamentò “Credi che il primo colpo che ti ho inferto fosse casuale? È servito per inibire l'uso dei tuoi poteri del Chaos” “Come è possibile?” “Un amico mi ha dato un sigillo magico da usare” “Solo due persone hanno il potere necessario per farlo: Merlino e Morgana…non mi dirai chi è stato, vero?” “Perspicace” sogghignò in modo malvagio “ Ora morirai”.

Maleagant assaltò Lancelot mettendolo in seria difficoltà, infatti l'eroe venne colpito diverse volte e ciò causa alcune ammaccature sulla sua lucente armatura che tuttavia non perse il mistico splendore. Il porcospino nero fu in grado di bloccare la furia del nemico riuscendo a centrarlo con un affondo, a quel punto il metallico avversario tentò di reagire con una stoccata che Lancelot schivò. Il paladino solitario colpì il suo vecchio amico con un fendente dal basso verso l'alto capace di tagliargli l'elmo ed il suo occhio sinistro. Maleagant infuriato generò un'enorme esplosione elettrica ferendo e danneggiando i pattini del riccio. “Senza poteri del Chaos e senza la velocità e le tue scarpe sei finito” “Non te ne sei accorto?” “ Di cosa dovrei accorgermi?” “ Non senti che le energie ti stanno abbandonando?” “Sono…idiozie” rispose affannato “Non sei abituato a reggere quel potere. Basta Maleagant! Lasciami salvare Ginevra, non costringermi ad eliminarti” “Zitto. Ho ottenuto questo potere solo per uscire dalla tua ombra e da quella di Artù. Sono io il migliore. IO!”. Maleagant caricò un fendente intriso di tutto il suo potere convinto di poter eliminare il nemico, tuttavia Lancelot lo bloccò con la propria spada che brillava di un blu scuro sempre più intenso. Quest’ultimo, con un movimento del corpo, fece cadere a vuoto il nemico e lo trafisse al cuore facendolo sanguinare copiosamente. Il riccio si voltò per andarsene, ma il metallico nemico tentò di colpirlo alle spalle. Fortunatamente l'eroe se ne accorse, si voltò, lo disarmò e gli tagliò la testa con un movimento netto, ” Mi dispiace Maleagant” disse prima di proseguire la sua ricerca

. Esplorò il castello da cima a fondo, dopo qualche minuto trovò Ginevra rinchiusa in una delle segrete; era svenuta e legata, ma sembrava non essere ferita. Entrò nella cella sfondando il cancello e liberò la regina dalle sue catene. La prese tra le braccia scuotendola un po' “Ginevra sveglia, coraggio”, lei aprì gli occhi “ Lancelot dove sono? E cosa è successo?” “Maleagant ti ha rapito e portato nel suo castello” “Perché?” “Voleva dimostrare di essere il cavaliere più forte uccidendomi, ma ha fallito” “È impazzito…cosa diavolo sta accadendo? Sembrano tutti impazziti” lo sguardo della donna divenne triste “Credo che qualcuno stia muovendo i fili nell'ombra, anche se non capisco chi sia e cosa voglia” sorrise caldamente alla regina tentando di rassicurarla” Dai, torniamo a casa” “Va bene” rispose sorridendo anche lei.

I due furono costretti a percorrere la strada del ritorno come persone normali a causa dell'inibizione dei poteri del Chaos e del malfunzionamento dei pattini di Lancelot, lui era molto affaticato a causa degli scontri che aveva affrontato in rapida successione (il drago e Sir Maleagant) e per questo procedeva con fatica crescente. Arrivati vicino ad una locanda Ginevra ,vedendo la stanchezza del suo salvatore, propose ” Lancelot, perché non ci fermiamo lì per la notte? ” “No, devo riportarti a Camelot il prima possibile” “Non cambierà nulla se torneremo domani, inoltre sei stanco e ferito” disse preoccupata “Sono stato in condizioni peggiori” affermò con fare stoico “Non essere così testardo, guarda si sta per scatenare un bel diluvio e con queste temperature quasi invernali potremo ammalarci. Non vuoi riportarmi a Camelot con l’influenza, vero?” disse furbamente, il riccio sospirò “Va bene, ma ripartiremo domani mattina presto” “ Perfetto” sorrise felice.

Entrati nella locanda ordinarono subito qualcosa da mangiare, Ginevra scelse una zuppa calda fatta con un brodo di verdure e con della pasta dentro mentre Lancelot ordinò un arrosto misto. Dopo essersi saziati, la regina chiese all'oste se fossero disponibili un paio di stanze; il caso volle che ne fosse rimasta solo una libera, la donna convinse con molta fatica il riccio a dividerla per la notte. Saliti nella stanza Lancelot affermò con fare serio “Bene, dormirò su quella sedia” “Stai scherzando? È piccolissima” “Non è un problema, sono stato abituato a cose ben peggiori” “Sei ferito, hai bisogno di riposare come si deve per rimetterti in forze” “Ho deciso, basta cercare di farmi cambiare idea” la donna sbuffò “ Fai come vuoi, lascia almeno che ti pulisca quella ferita sul braccio” “Non devi disturbarti” “Nessun disturbo e poi è colpa mia se te la sei procurata”, Lancelot stava per obiettare, ma vedendo l' espressione afflitta della non poté che accettare la proposta “D’accordo” “ Bravo, ora stai ragionando. Siediti sul letto, vado a prendere qualcosa in bagno per disinfettarti”, il riccio obbedì senza dire nulla. Ginevra tornò con un panno umido ed iniziò a ripulire la ferita del paladino, le sue orecchie si abbassarono come il suo sguardo ”Mi sei mancato così tanto...mi spiace tanto che tu sia dovuto andartene a causa mia” “Cosa dici?! Mi sono allontanato per una mia decisione, Camelot non aveva più bisogno di me ed ho reputato più opportuno viaggiare ed aiutare gli oppressi” cercò di essere il più convincente possibile “Non mentirmi. Questa scusa potrebbe funzionare con gli altri, ma non con me. È stata tutta colpa mia…ti ho rubato quel bacio e ci hai lasciato per evitare che Artù lo scoprisse, per evitare una catastrofe, per il bene del regno. Ti sei sacrificato lasciando tutto, ma sarebbe spettato a me farlo” le lacrime incominciavano ad affiorarle sul viso. Improvvisamente si sentì un rombo di tuono molto forte, Ginevra si gettò tra le braccia del paladino affondando la testa nel suo petto ( la regina odiava i temporali sia perché i rombi dei tuoni le facevano male all'udito sia perché gli ricordavano la notte in cui la madre venne assassinata). Il riccio la strinse forte inspirando il suo inebriante profumo, le sussurrò con un tono di voce vellutato e caldo “ Non è colpa tua, non mi hai rubato quel bacio… lo desideravo anch'io ed è stata l’esperienza migliore della mia vita. Però dovevo andarmene per tenere al sicuro il regno poiché so che non avrei potuto resisterti a lungo” “Perché non me l'hai detto? Sarei scappata con te” “Dovevi rimanere a Camelot per proteggere i tuoi sudditi…è quello il tuo posto”. La donna si avvicinò alle labbra del porcospino dicendo in modo sensuale “Non è più la mia casa da un bel po' perché il mio cuore ti appartiene…la mia casa è in qualunque posto” poggiò la fronte su quella del paladino “ Basta che tu sia con me” “Ginevra” sussurrò tremante Sir Lancelot che stava facendo di tutto per controllare i propri sentimenti, “Rouge” “Come?” “Rouge è il mio vero nome. L'ho cambiato quando sono arrivata a Camelot per evitare che si sapesse che sono stata una ladra. Non l'ho mai detto a nessuno dato che non mi sono mai fidata completamente di qualcuno, almeno finora” la regina fece un sorriso dolce arrossendo “Il mio è Shadow” “Anche tu hai usato un altro nome?!” “Lancelot è il nome che la mia madre adottiva mi diede prima che lasciassi il suo regno. Ha scelto proprio quello perché significa: Il Nobile, inteso d'animo, e per lei era il più appropriato” “Non si sbagliava”. Detto ciò Rouge si lanciò sulle labbra di Shadow dandogli un bacio dolce che il porcospino ricambiò. Si allontanarono dopo qualche secondo per riprendere fiato “ Non combatterlo Shadow, questo è ciò che rende la vita degna di essere vissuta” “ Rouge, ma la profezia” venne interrotto da un altro bacio della regina, “ Importa solo quello che proviamo l'uno per l'altro e devi sapere che io ti amo. Ti ho pensato in ogni momento in questi anni morendo dalla voglia di riaverti vicino a me, non sai quante volte ho sognato il nostro bacio” accarezzò il volto dell'amato “ Sei tu il mio unico vero amore”. Shadow sentendo quelle parole cedette completamente alle proprie emozioni, avvolse le braccia intorno alla vita di Rouge e la tirò a sé in un bacio appassionato “ Abbandonarti è stata la cosa più difficile della mia vita, il mio cuore ha sofferto terribilmente” la guardò con sguardo deciso “Rouge, ti prometto che non lascerò mai più il tuo fianco” arrossì terribilmente “ Anch'io ti amo”, la donna fece un sorriso perverso, spinse il cavaliere sul letto e si gettò sopra di lui assaporando nuovamente le sue labbra. I due vennero travolti da una passione sfrenata e passarono l'intera notte a consumare il loro amore che era rimasto represso per tutto questo tempo.

In un luogo lontano una creatura avvolta nell'ombra disse con un'espressione felice “ Alea iacta est. Ora manca solo un ultimo tassello e Camelot crollerà, Muhahaha!”.

 

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Capitolo 12
*** Punto di non ritorno ***


Capitolo 12: Punto di non ritorno.

 

La mattina seguente Rouge si stava rilassando tra le braccia di Shadow. Si sentiva rilassata ed estremamente felice, non era mai stata tanto bene in vita sua. Il suo amante iniziò ad accarezzarle dolcemente i capelli, al che disse con un grande sorrise “ Buongiorno dolcezza”, il riccio dopo averla baciata rispose “Ciao, mio bellissimo angelo”. La donna si mise a giocare con il pelo bianco sul petto del porcospino, ” Sai è stato uno sviluppo inaspettato, ma estremamente interessante” “Cosa?” “Il nostro rapporto, ricordi che i nostri primi incontri non sono stati amichevoli? Mi consideravi una semplice ragazza arrogante, priva di determinazione e combina guai, avevi ragione solo sul combina guai” il paladino rise “ Sei un vero pericolo ambulante” “ Senti chi parla ” gli diede un pizzicotto. “ Poi siamo diventati amici, compagni d'armi ed infine mi sono innamorata di te” “ Fin dalla prima volta che ti ho vista, nonostante il mio atteggiamento, sapevo che in te c'era qualcosa di speciale, ma non avrei mai pensato che tu saresti diventata la mia unica luce” il riccio le rivolse uno sguardo pieno d'amore “ Lasciai il regno del lago per trovare la mia strada, per capire chi fossi veramente e vuoi sapere cosa ho scoperto?” le prese il viso tra le mani “ Cosa?” “ Non ha alcuna importanza essere un paladino, diventare una leggenda e fare in modo che le tue gesta vengano raccontate nei secoli dei secoli” si avvicinò ulteriormente all'amata fino a sfiorarle le labbra “ L'unica cosa che conta davvero è l'amore che provo per te. Combatterò per la tua sicurezza e la tua felicità, non per la gloria” “Sei così dolce”. La regina lo baciò appassionatamente “ Per rendermi felice basta che tu rimanga per sempre al mio fianco” “ Lo farò, te lo prometto. Però dobbiamo tornare a Camelot, bisogna mettere in chiaro le cose con Artù” “ Credo che tu abbia ragione“ lo fissò con fare seducente “ Però aspettiamo ancora un po', voglio assaporare a pieno questo momento” detto ciò Rouge tornò a baciare il potente cavaliere.

 

Intanto Artù, Lamorak e Lionel erano stati spediti in uno strano luogo avvolto nella più totale oscurità.

Tentarono per ore di trovare un via d'uscita, ma senza successo. “Non voglio morire qui” si lamentò esasperato Lamorak “Non essere così drammatico, ci deve essere un modo per andarcene” rispose Lionel in tono rassicurante, “Guardate lì, sembra che ci sia una specie di stanza” disse Artù. Entrati nel luogo misterioso videro immediatamente tre specchi ovali decorati finemente, su ognuno di essi era inciso il nome di uno dei tre cavalieri. Quest'ultimi incuriositi si posizionarono davanti l'oggetto con sopra il proprio nome. Lamorak notò che si stava formando un’immagine inquietante: lui divorato da demoni infernali, ciò lo fece sudare freddo. Una voce nella sua testa disse” Tra meno di 24 ore morirai e la tua anima finirà nei meandri più profondi dell'inferno a causa dei tuoi orribili peccati. Ti stanno aspettando tutte le persone che hai condannato, la tua sudicia anima verrà torturata per l’eternità”.

Lionel osservò un’immagine particolare: la sua tomba coperta di fiori e Cream, incinta, che si disperava su di essa. Anche lui sentì la stessa voce ” Morirai tra meno di un giorno per seguire un uomo ormai plagiato dal male…non ti sposerai mai e non vedrai mai tuo figlio neanche nell'aldilà perché tu, dopo un periodo di espiazione nel Purgatorio, andrai nell'alto dei cieli mentre il tuo erede tenterà di vendicarti provando ad uccidere la moglie incinta del tuo assassino…fallirà venendo sconfitto e sarà massacrato da una macchina per i suoi terribili crimini. Andrà negli inferi dannato per l’eternità”.

Artù vide Camelot in fiamme e il suo corpo morto con un grande buco in mezzo al petto. Anch'egli udì la voce ” Le tue decisioni porteranno alla distruzione dei cavalieri della tavola rotonda e a quella del regno. Tra tre giorni verrai ucciso dal tuo stesso sangue e la tua anima non troverà mai pace. sarà tormentata dai ricordi del passato. Prima di spirare ti chiederai come hai potuto permettere che ciò accadesse. Tra qualche anno verrai destato dal tuo eterno sonno, ma porterai solo altra morte e distruzione”.

Improvvisamente apparve una luce bianca accecante che avvolse i cavalieri. Si ritrovarono alle porte di Camelot “Cosa diavolo?” chiese Artù preoccupato da quella terrificante profezia “Sono riuscito a liberarvi” esordì Merlino sollevato “Grazie, ma dov'eravamo?” domandò Lamorak “In una dimensione illusoria nota per prendersi gioco dei suoi visitatori facendogli vedere le loro paure più profonde” “Quindi nulla era vero?” “Esatto” il mago guardò il re in modo serio “Artù ho una brutta notizia, Ginevra ti ha tradito con Lancelot” l'echidna spalancò gli occhi “Non può essere vero! Se è uno scherzo non è divertente” “Purtroppo è la verità, ma se non mi credi te lo mostrerò” “ Cosa vuoi fare?” “ Lancelot mi sta cercando, Sir. Lionel gli dirai che lo sto aspettando nel suo rifugio nel bosco di Witch” “Non capisco cosa c'entri con la storia di Ginevra” “Scommetto che la regina lo saluterà calorosamente” “Per me è una perdita di tempo, lei mi ama” d'un tratto lo sguardo del re si incupì ripensando a come la moglie sia stata sempre più distante negli ultimi anni “ Tuttavia ti darò fiducia, in fondo non mi hai mai mentito”.

Poco dopo Shadow e Rouge giunsero nella città e trovarono Lionel ad aspettargli ” Sir Lancelot, Merlino deve parlarti urgentemente. Recati al tuo nascondiglio nel bosco di Witch, ti attende lì” “Grazie Lionel”, la volpe andò via rapidamente e senza dire nulla. “Ti vedo pensieroso” disse la regina “C'è qualcosa che non mi convince” “ Parli dello strano atteggiamento di Lionel?” “Non solo…ho un brutto presentimento. Comunque è meglio che vada, prima finisce questa storia e prima potremmo far conoscere al mondo la nostra relazione ” “ Non vedo l'ora. Fai attenzione, mio sexy riccio” Rouge lo baciò. Shadow si separò dall'amata controvoglia e partì a tutta velocità ,grazie ai propri pattini che erano stati riparati da un fabbro incontrato sulla strada del ritorno.

“Ginevra, perché?”, la donna si girò in direzione della voce e vide Artù, “ Di cosa stai parlando?” “Non prendermi in giro!” urlò il re con rabbia “ Ho visto baciarti con Lancelot!” “Aspetta, lascia che ti spieghi” “Non c'è nulla da spiegare! Guardie prendetela” ed i cavalieri la immobilizzarono e la portarono nel castello.

Galahad, Parsifal, Sonic e Lamorak si trovavano fuori dalla stanza in cui il re stava torturando la povera regina, le sue urla erano strazianti. ”Basta! Non ne posso più, Artù sta esagerando!” esordì Galahad furioso, cosa davvero rara data la sua abituale pacatezza, “È ciò che merita quell’infame, traditrice” rispose Lamorak sprezzante “ Come fai solo a pensare ad una cosa del genere?!” il riccio argenteo si avvicinò pericolosamente al volto del pennuto “ Non può essere torturata solo perché si è innamorata di Lancelot. Il re avrebbe potuto toglierle il titolo e bandirla dal regno” “Deve darle una punizione esemplare che fungerà da monito alla collettività. Non preoccuparti per le sue sofferenze” rise malvagiamente “ Domani a mezzogiorno sarà arsa sul rogo. Lionel sta preparando il luogo dell’esecuzione nel cortile del castello” “ È impazzito! Devo fermarlo” si stava andando a fermare le crudeli sevizie “Non oserai disobbedire al re? Sappi che non posso permettere che ciò accada” il paladino argentato avrebbe voluto attaccare il cavaliere verde, ma sarebbe stato sciocco farlo poiché sarebbero sopraggiunti gli altri cavalieri e da solo non avrebbe potuto batterli; quindi si allontanò dirigendosi verso le mura della città.

Parsifal e Sonic lo raggiunsero, la gatta gli disse “Ho capito le tue intenzioni…sai cosa farà Lancelot vero?” “Si, perché è la stessa cosa che farei se fossi stata tu ad essere condannata a morte”, Parsifal si avvicinò e lo baciò amorevolmente. ” Verrò con te” “Sei sicura? Sai cosa significa” “Naturalmente. Diventerò una traditrice del regno, però Artù deve essere fermato” “ Concordo. Andiamo ad avvertire Lancelot” “Vengo anch'io” esordì Sonic “No” rispose la gatta categorica “Perché? Sono diventato cavaliere per combattere il male ed aiutare gli indifesi perciò” “Ascolta, domani ci sarà una carneficina, Lancelot farà di tutto pur di salvare Ginevra. Tu devi andare al picco solitario dove si trova Merlino” “Perché?” “Anche lui si comporta stranamente, devi scoprire cosa sta succedendo. Sei l’ultima speranza di Camelot” detto ciò Parsifal e Galahad partirono verso il bosco di Witch mentre Sonic decise di recarsi presso il picco solitario.

Il riccio argentato e la paladina viola raggiunsero in un paio d'ore la loro destinazione. Dopo aver trovato Lancelot gli riferirono cosa stava accadendo, il porcospino nero venne travolto da una furia omicida “Domani all'alba, quando avrò ripreso il pieno controllo sui miei poteri, assalterò Camelot e distruggerò chiunque oserà ostacolarmi” “Ti accompagneremo anche noi” dissero i due cavalieri “Verrò anch'io” esordì Omega che aveva riacquistato tutte le energie grazie ad un Chaos Emerald di proprietà del cavaliere oscuro. Egli ordinò” Fate come volete, tuttavia solo io ed Omega uccideremo coloro che si opporranno, non voglio che vi macchiate di questo crimine” tentò di calmarsi un po' senza troppo successo “Ora riposate partiremo all'alba, per la precisione tra cinque ore”.

 

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Capitolo 13
*** Fratricidio ***


Capitolo 13: Fratricidio.

 

Tutti i cavalieri si stavano preparando all’assalto di Lancelot poiché ,notando l'assenza di Parsifal, Galahad e Sonic, Artù aveva intuito cosa sarebbe successo. Lionel era molto turbato, stava ripensando a ciò che aveva visto e a quella strana voce, “Lionel sei agitato?” chiese Lamorak “Sono un po' preoccupato, sappiamo quanto forte sia Lancelot ed ora è anche infuriato” “Stai sereno, abbiamo Artù” disse rassicurante il pennuto ” Inoltre siamo nel giusto, quindi non perderemo” “Si, hai ragione”. Nonostante queste parole la volpe era ancora profondamente preoccupato, la sua mente vagò verso la futura moglie “Cream fermerò Lancelot per te e per nostro figlio”.

Appena spuntò il sole una delle mura di cinta subì una grande breccia causata da un'enorme esplosione generata dal potente Omega. Quando il team del riccio solitario entrò in città numerosi cavalieri semplici accorsero per fermare la loro avanzata “Ci penserò io, voi salvate la regina” disse Omega “Ok, grazie” rispose l'oscuro paladino che, insieme agli altri due cavalieri, giunse all'ingresso del castello in pochi istanti. “Parsifal, Galahad attirerò l’attenzione dei cavalieri della tavola, voi correte da Ginevra. Artù potrebbe anticipare l’esecuzione” detto ciò il riccio oscuro assaltò la fortezza mentre i suoi compagni sarebbero entrati successivamente, senza attirare l’attenzione. Shadow sterminò tutti i cavalieri minori che tentarono di fermarlo senza il minimo sforzo. Arrivò nella grande sala centrale ,il cortile dove Rouge era tenuta prigioniera si trovava a pochi metri, in cui trovò i restanti paladini, i più forti: Lionel, Lamorak, Balan( Vector), Bors(Espio) e Cador( Charmy).

” Lasciatemi passare” disse in modo autoritario “ Siete ottimi cavalieri, non costringetemi ad uccidervi” “Zitto traditore, sarai tu a morire e la stessa cosa spetterà a Ginevra” rispose Lamorak in fare provocatorio, “Vuoi farmi proprio tu la predica? “ ringhiò “ Tu sei marcio nell'animo, vendi esseri umani, estorci denaro ed elimini chi ti aggrada. Un essere indegno come te deve sparire, voi altri se vi ritirerete avrete salva la vita”. Sfortunatamente le parole furono inutili, ormai era troppo tardi, infatti lo scontro iniziò.

Seppur fosse in inferiorità numerica, Shadow non ebbe difficoltà nel porre a proprio favore il combattimento, sapeva che le ostilità sarebbero dovute cessare in breve tempo prima che Artù eliminasse sia la sua amata sia Parsifal e Galahad , per quanto forti il re era superiore. Quindi colpì i suoi avversari con un potente Chaos Blast i quali si schiantarono al suolo con le armature seriamente compromesse. “Ultimo avviso: rimanete a terra” disse minaccioso Lancelot “Noi ti sconfiggeremo” disse Lionel sputando del sangue “Devo farlo per Cream” pensò mentre si rialzava a fatica. Shadow chiuse gli occhi e sussurrò “Death of Chaos” (usò la tecnica al 150%), in meno di un battito di ciglia lacerò mortalmente la gola degli altri paladini. L' Arondight ,la sua spada, cambiò di colore: la lama divenne nero pesto come una notte senza stelle e l’energia che emanava era rossa sangue simboleggiando il fratricidio commesso. In quel preciso momento la lama passò dal rango di arma sacra a berserker , questo non ne inficiava la potenza, tuttavia rappresentava un marchio, permetteva di riconosce coloro che decisero di usare una lama sacra contro i propri fratelli (d'armi in questo caso). Sul volto di Shadow, guardando i cadaveri dei suoi ex-compagni, scese una singola lacrima, poi proseguì verso il cortile con una rabbia ancora più grande nel cuore. Lionel morente pensò” Ho vissuto come volevo… Ho solo due rimpianti: non essermi potuto sposare e non vedere mio figlio. Spero solo che scelga una strada diversa da quella che ho visto, perdonami Cream” ed il giallo cavaliere esalò l'ultimo respiro.

Intanto Parsifal e Galahad erano giunti nel cortile e videro la povera Ginevra legata ad un palo gravemente ferita. Lì c'era anche Artù che disse” Anche voi mi avete tradito…è un vero peccato, ma dovrò uccidervi” “Artù ragioni, lasci libera la regina; salvi se stesso ed i suoi uomini” rispose il riccio d’argento ” Cosa intendi?” “Lancelot ucciderà chiunque tenterà di ostacolarlo” “Credi che quell'infame possa battermi?!” “È fuori di sé…senza Excalibur non può fermarlo” “Staremo a vedere” detto ciò il re partì alla carica.

La gatta ed il porcospino si difesero bene, tuttavia Artù si mostrò superiore, sorprese Galahad con un attacco dal basso e lo colpì con la propria mossa speciale l’echidna’s cannon scagliandolo contro una colonna. Parsifal usò il suo pieno potere ( Burning Blaze) e attaccò il re, le loro abilità erano quasi allo stesso livello ed in questa circostanza è l’esperienza a fare la differenza. Artù riuscì a disarmare la gatta sfruttando una sua distrazione, Parsifal aveva colpito l’echidna con un fendente infuocato atterrandolo, ma Artù scomparve nel nulla. Riapparse sotto la gatta, grazie alla sua tecnica di scavo, colpendola talmente violentemente da distruggerle l'elmo e per l'impatto la paladina lasciò cadere il proprio fioretto. Il re infierì sulla giovane donna con potenti fendenti, stava per trafiggerle il cuore, ma si fermò sentendo di un grido minaccioso” ARTÙ!”. Si trattava di Shadow che era avvolto da una gigantesca aura rossa, i bracciali inibitori sui polsi erano andati distrutti a causa dell'ira che lo pervase vedendo la sua amata legata e quasi morta. Solitamente la sua presenza trasmetteva sicurezza e tranquillità, ma adesso emanava puro odio; la sua stessa figura era terrificante a causa del sangue dei suoi fratelli che grondava dalla sua spada. “Lancelot sono felice che tu sia qui, così potrò ucciderti davanti a quella sgualdrina” disse il re arrabbiato. L'oscuro riccio sollevò Parsifal da terra ” Slega Ginevra” “Ma io posso aiut.” “FALLO, SENZA DISCUTERE!”, la gatta provò paura nel sentire quella voce carica di emozioni negative, obbedì senza ulteriori obiezioni . ”Artù, un tempo eri un uomo giusto, ora sei un pazzo assassino” “Idiozie! Sei tu il traditore codardo ” “Non mi ha lasciato altra scelta, frantumerò ogni tuo osso. Death of Chaos!” questa volta usò la tecnica al massimo (300%) senza avere più i bracciali inibitori per cui in quel paio di secondi sfruttò il 600% del suo potere. Colpì Artù in pieno petto con un affondo talmente potente da sgretolare le mura intorno al cortile, l'onda d'urto si percepì per tutta Camelot spingendo gli abitanti a pensare che si trattasse di un terremoto.

Artù sopravvisse, tuttavia l'armatura era frantumata, numerose costole erano fratturate, gli organi interni subirono gravi traumi soprattutto il polmone destro che venne quasi distrutto ed il cuore. Shadow puntò la spada verso la gola del re “Hai quasi ucciso Ginevra, il suo unico peccato è stato quello di amarmi” strinse la presa sull'arma ” Dovrei ucciderti…però questa lama è già stata bagnata con troppo sangue oggi, lascerò che sia Mordred (Infinite) a finirti” lo colpì con l'elsa sulla testa facendolo svenire. Shadow corse da Rouge che era sorretta da Parsifal, ma ancora priva di sensi. Nel frattempo anche Galahad ed Omega si erano ricongiunti agli amici, il porcospino nero prese tra le braccia l’amata “Rouge, amore, mi senti?”, la donna aprì gli occhi e sussurrò debolmente sorridendogli “Shadow, sei venuto a salvarmi” il riccio fu sollevato nel sentire parlare la regina “Certamente, ora ti porto via da qui” “Grazie” detto ciò la regina svenne di nuovo esausta. “Rouge? Shadow?” chiese il riccio d’argento “Sono i nostri veri nomi, ora non c’è tempo per spiegare. È in fin di vita, deve ricevere cure immediate” Shadow estrasse un Chaos Emerald ed usò il Chaos Control teletrasportando tutti in un luogo lontano.

Ricomparvero in un posto incantato pieno di simpatici uccellini, fiori, alberi e c'era anche un bel e grande lago. Vennero accolti da una bellissima donna longilinea, con fluenti capelli biondi ed occhi blu. Lei disse felicemente “Figlio mio, sei tornato” “Si madre. Ti prego salvale la vita” Shadow le mostrò Rouge. La donna annuì e condusse il gruppo in una piccola casa, fece aspettare tutti fuori dall'abitazione portando con sé solo il pipistrello.

“Dove siamo?” chiese Parsifal guardandosi affascinata intorno “ Nel regno del Lago” rispose il riccio oscuro “ Quindi quella donna è la dama del lago, è bellissima” “ Non sembra così crudele come dicono le leggende” intervenne Sir Galahad “ Per la precisione si narra che questa dama sia contemporaneamente un angelo ed un demone” puntualizzò Omega, “Il suo nome è Maria. Attacca ed uccide tutti coloro che minacciano l’equilibrio di questo luogo, ergo se non vi ha fatto a pezzi significa che vi considera paladini dall'animo cristallino ” commentò Shadow . “ Esattamente figliolo” Maria si incamminò verso di loro, “Come sta Rouge?” chiese pieno di preoccupazione il cavaliere solitario “ Non è in pericolo di vita, ma ha bisogno di riposo”, Shadow abbracciò la madre e la ringrazio “ Voglio stare con lei” “ Puoi farlo, ma devi lasciarla riposare” “ Va bene” il paladino stava per andarsene quando la dama gli afferrò i polsi. Dopo un paio di secondi libero dalla presa il figlio “ Ho ricostruito i tuoi bracciali inibitori, così non sprecherai energie inutilmente” il porcospino annuì per poi correre verso Rouge.

“ Deve essere stato davvero fuori di sé per distruggerli, sa quanto sono importanti per la sua sopravvivenza” disse Maria “ Si, era travolto dall'ira. Come ha fatto a curare la regina?” domandò cortesemente Parsifal “ Giovane gatta devi sapere che sono una fata e conosco molto bene sia la magia elementale sia quella curativa, per cui è stato facile. Provenite da Camolot, mentre il robot è una creazione di Merlino, vero?” “ Esatto, dama del bosco” esordì Galahad “ Giovane riccio argentato sembri molto gentile e sei dal cuore puro, come i tuoi amici” sorrise cordialmente “ Lo dimostra il fatto che gli animali non sono spaventati da voi”, nella zona si erano radunate molte bestiole, un coniglio era saltato in grembo alla gatta, una volpe si strofinava tra le gambe di Galahad e molti uccellini si erano posati su Omega. “Ho una cosa da dirvi che credo vi interesserà” affermò Maria “ Ascoltate con attenzione, tra due giorni Camelot sarà assaltata da forze oscure guidate dal figlio illegittimo di Artù sotto il comando di Morgana” “Cosa?!” esclamarono insieme Parsifal e Galahad increduli.

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Capitolo 14
*** Prime risposte ***


Capitolo 14: Prime risposte.

 

“Mordred, questo è il nome del figlio di Artù” disse Maria, “Vuol dire che il re e la regina hanno avuto un figlio e l'hanno tenuto segreto?” domandò stupita Parsifal “ No giovane paladina, è figlio di Artù e Morgana” “ Come!?” esclamarono in coro i paladini “ I due hanno passato una notte di passione tre anni fa” “ Assurdo!” affermò Galahad “ E' la pura verità, la distanza di Ginevra, anzi Rouge, l'ha condotto a commettere questo fatale errore” “ Se è vero, non può essere una minaccia per Camelot, è troppo piccolo ” “ La magia oscura di Morgana l'ha fatto crescere rapidamente, fisicamente è come se avesse la tua stessa età” “ Scusi per la domanda, ma come fa a saperlo?” intervenne la gatta “ Sono a conoscenza di tante cose” allargò le braccia chiudendo gli occhi “ La natura parla con me, mi racconta tutto ciò che accade nel mondo” “ Davvero fantastico” la faccia di Parsifal si incupì “ Deve essere forte questo Mordred visti chi sono i genitori” “Non ti sbagli. E' molto pericoloso, la sua oscurità e perfidia è seconda solo a quella della madre” “Sa qualcosa riguardo i suoi poteri?” domandò pragmatico Omega “ Ho qualche informazione dato che l'ho visto allenarsi. La sua peculiarità sta nella possibilità di creare delle illusioni oltre ad avere forza, agilità e velocità superiori alla norma. La sua debolezza risiede nella sua ingenuità, mentalmente è ancora un bambino” “Artù lo fermerà” affermò con fermezza il riccio “ Altamente improbabile, senza Excalibur non sarà in grado di batterlo ed ora è anche ferito” “ Dobbiamo aiutarlo, torniamo a Camelot” disse la gatta “Siamo molto lontani, impiegherete una settimana per raggiungere la città” “Allora dovremo chiedere a Lancelot” “No, ha consumato quasi tutte le sue forze, ha bisogno di riposo” “Aspetteremo domani, così avrà ripreso vigore” “Ho detto di no!” la voce cupa della dama fece rabbrividire i presenti “Deve restare vicino alla sua amata, hanno bisogno l'uno dell'altro per curare il proprio corpo ed il proprio animo. Inoltre non dovrà più mettere piede in quel luogo maledetto” “ D'accordo, non insisterò” disse tremante Galahad. Ora capiva perché alcuni la descrivessero come un diavolo, nel frangente in cui si alterò sembrò agli eroi di trovarsi davanti a Lucifero in persona. “ Ci sarà un modo per arrivare lì in tempo” “ Seguitemi” la voce della dama era tornata tranquilla e serena come prima.

La donna prese l'Arondight che Shadow aveva fatto cadere inconsapevolmente e condusse i suoi ospiti sulle rive del grande lago. Estrasse il Chaos Emerald blu e disse” L’Arondight è la sacra spada del mio regno, è pura e limpida come queste acque. Gli dei che la forgiarono vollero impregnarla del potere mistico di questo posto, per questo il suo colore dovrebbe essere come quello del lago al chiaro di luna, ma ora è rossa sangue come l'aura che sprigiona, è diventata demoniaca. Tutto ciò a causa dei peccati del mio piccolo, però sono crimini commessi non per follia o egoismo, ma per amore e, date le circostanze, non avrebbe potuto compiere altra scelta. Percepisco che la stessa spada non rimpiange ciò che ha fatto, quindi posso purificarla”. Improvvisamente l'Arondight incominciò a fluttuare assimilando il Chaos Emerald, si immerse nell'acqua e questo scatenò un forte vapore come quando si mette qualcosa di incandescente in un liquido freddo. Poco dopo la lama riemerse tornata al suo originale splendore, era di nuovo blu-scuro lucente ed era tornata ad emanare il suo tipico bagliore color notte . Si separò dalla pietra e ritornò nelle mani dalla dama che si rivolse ai paladini “ Questa pietra mistica può essere assimilata dalle spade sacre amplificandone i poteri ed, in particolari circostanze, può ripristinare il loro antico splendore. Galahad percepisco in te un potere simile a quello di mio figlio perciò ti affido questo Chaos Emerald, ti aiuterà in battaglia. Inoltre se riuscissi a “sentirne” il potere potresti usare il Chaos Control” “ La stessa tecnica che rallenta il tempo di Sir Lancelot, vero?” “ Esatto giovane cavaliere. Se sarai in grado di controllarla potrai raggiungere Camelot in un attimo”.

 

Un giorno e mezzo dopo...

Sonic stava scalando l'impervio picco solitario dove si trovava Merlino a detta di Sir Galahad. Impiegò così tanto tempo a causa di una serie di complicati indovinelli che dovette risolvere per poter proseguire e sfortunatamente il riccio non era molto abile in questo genere di cose.

Salito in cima notò una modesta abitazione trasandata, decise di entrarvi sperando di trovare il mago. All’interno c’era molta polvere ed un cattivo odore di “ chiuso” come quando si entra in un’abitazione che non prende aria da giorni. Davanti al camino ,spento, vide Merlino che sembrava posseduto a causa degli strani movimenti che faceva. “ Merlino stai bene?” “ Sonic che ci fai qui?” rispose con voce irritata “ Si sta scatenando l'inferno a Camelot” “ Ne sono consapevole ahah” la sua risata era davvero macabra, “ Non c'è nulla da ridere! Devi far ragionare Artù” “ È tardi…il regno è condannato”, il mago estrasse delle piccole bombe che scagliò contro il riccio il quale riuscì a schivarle rimanendo sorpreso dal comportamento del mago. Comparvero delle piccole macchine volanti a forma di uovo che iniziarono a sparare addosso al paladino. Sonic corse fuori per evitare i pericolosi missili “ Merlino, sei fuori di testa?” “ Zitto e muori stupido ragazzino”, l'eroe venne circondato dai robot “ Mi spiace, ma sei diventato cavaliere in un momento sbagliato. Ora stai fermo ed accetta il tuo destino” “ D'accordo Merlino, se vuoi giocare” il riccio saltò in aria e distrusse con una serie di scatti avviati le macchine. Il mago spalancò la bocca dallo stupore “ Ma come hai fatto?!” “ Dovresti sapere che sono veloce, il più veloce” “ Tu piccolo mostriciattolo”. L'eroe notò uno strano ciondolo viola sul petto del mago, emanava una luce oscura inquietante. Il porcospino decise di distruggerlo sperando che sarebbe stato sufficiente per far tornare Merlino quello di una volta. Perciò, sfruttando la sua celebre velocità, colpì la collana con una potente e precisa stoccata che sgretolò lo strano medaglione a forma di fiamma.

Il mago cadde a terra come se avesse perso le energie di colpo, poi farfugliò “ Sono libero” scosse la testa “ Non ho tempo di festeggiare, devo vedere cosa sta succedendo a Camelot”, Merlino si alzò ed andò a controllare uno strano monitor posto vicino la brulla cucina; Sonic confuso lo seguì. “ Una catastrofe! Maledizione!” si lamentò il mago tra rabbia e disperazione “ Cosa c'è?” “ Sonic, deve mantenere il controllo” “ Avanti, parla!” lo stregone chiuse gli occhi “ Quasi tutti i cavalieri della tavola rotonda sono morti” “ Come?! Chi è stato?” chiese Sonic sconvolto “ L’artefice è Lancelot” “ Cosa? Perché?”, il riccio non poteva crederci, il suo esempio, il cavaliere migliore di tutto era stato capace di fare questo abominio, “ Ginevra, la donna che ama, era stata torturata da Artù perché è venuto a conoscenza del suo tradimento” “ Quale tradimento?” “ Lei si era innamorata del riccio oscuro anni fa e quando l'ha rivisto non ha potuto resistere. I due hanno passato una notte di fuoco insieme ed erano decisi a continuare la loro relazione. Il re ha perso il lume della regione e l'ha torturata terribilmente. Voleva persino arderla sul rogo. Per sua fortuna Lancelot, Parsifal, Galahad ed Omega, una mia creazione, sono stati capaci di salvarla” “ Perché Artù ha fatto una cosa del genere? Avrebbe dovuto scegliere un'opzione più umana” “ La colpa” sospirò tristemente “ E' mia” “ Cosa vuoi dire?” “ Ero sotto il controllo di Morgana a causa del ciondolo” si diede una palmata in testa “ Che stupido che sono stato a farmi cogliere così di sorpresa! Mi ha spinto a plagiare la mente di Artù per farlo diventare un folle” “ In che modo hai corrotto il re?” “ Gli ho fatto compiere scelte sbagliate e soprattutto sono riuscito a convincerlo che senza Excalibur Camelot sarebbe caduta, che senza quella spada avrebbe perso tutto: gli amici, il rispetto, la moglie” “ Ora che sei tornato in te puoi guarirlo” affermò speranzoso il blu cavaliere “ È tardi e non abbiamo tempo, tra sei ore un'armata controllata da Morgana assalterà la città” “Andiamo subito ad assistere il re” “Andrò solo io, tu dovrai sconfiggere la strega” “ Perché?” “ Fin quando vivrà il suo esercito rinascerà. Recati nella fortezza del destino, nell'isola più remota di Avalon, si trova lì. Tuttavia per sconfiggerla avrai bisogno di Excalibur” “ Come faccio a trovarla in così poco tempo?” “ C'è una maga che sa dov'è, si chiama Sally e si trova a 50 km ad Ovest da qui” “ Perché non ne hai mai parlato con Artù?” “ Dovevo impedire che trovasse l'arma, dovevo portarlo alla follia e sfortunatamente ci sono riuscito. Ora vai, veloce” “ Farò del mio meglio, resitete fino al mio ritorno” “ Ci proveremo, coraggio muoviti” l'eroe annuì e corse via.

Sonic in breve percorse la distanza indicatagli da Merlino, si ritrovò in mezzo al nulla. “ Non è che mi ha imbrogliato?” “ Ti stavo aspettando, speranza di Camelot” disse una dolce voce femminile, il riccio si voltò e vide una bellissima donna scoiattolo per cui perse la testa immediatamente, questo sarebbe stato un grosso problema in futuro. “ Tu” balbettò il cavaliere “ Sono Sally, so perché sei qui. Excalibur è tenuta da Morgana in una dimensione oscura” “ Come la raggiungo?” “ Non c'è modo, solo la strega può condurti lì” “ Che diamine!” “ Posso darti una soluzione, ma tu dovrai farmi un favore” “ Va bene” “ Hai accettato subito, ottimo” rise con un pizzico di malizia, l'eroe arrossì, “ Dovrai farti inghiottire dall'oscurità di Morgana” “ Come faccio?” “ Lo capirai durante lo scontro” “ E' un'indicazione un po' vaga, ma grazie lo stesso” lei gli si avvicinò sussurrandogli nell'orecchio “ E' stato un piacere, ci vediamo presto” la maga scomparve in una folata di vento. Sonic, seppur agitato ed eccitato dal comportamento di quella strana donna, decise ti partire verso la fortezza del destino, doveva fermare la perfida strega.

Sally e si trova a 50 km ad Ovest da qui” “ Perché non ne hai mai parlato con Artù?” “ Dovevo impedire che trovasse l'arma, dovevo portarlo alla follia e sfortunatamente ci sono riuscito. Ora vai, veloce” “ Farò del mio meglio, resitete fino al mio ritorno” “ Ci proveremo, coraggio muoviti” l'eroe annuì e corse via.

 

Sonic in breve percorse la distanza indicatagli da Merlino, si ritrovò in mezzo al nulla. “ Non è che mi ha imbrogliato?” “ Ti stavo aspettando, speranza di Camelot” disse una dolce voce femminile, il riccio si voltò e vide una bellissima donna scoiattolo per cui perse la testa immediatamente, questo sarebbe stato un grosso problema in futuro. “ Tu” balbettò il cavaliere “ Sono Sally, so perché sei qui. Excalibur è tenuta da Morgana in una dimensione oscura” “ Come la raggiungo?” “ Non c'è modo, solo la strega può condurti lì” “ Che diamine!” “ Posso darti una soluzione, ma tu dovrai farmi un favore” “ Va bene” “ Hai accettato subito, ottimo” rise con un pizzico di malizia, l'eroe arrossì, “ Dovrai farti inghiottire dall'oscurità di Morgana” “ Come faccio?” “ Lo capirai durante lo scontro” “ E' un'indicazione un po' vaga, ma grazie lo stesso” lei gli si avvicinò sussurrandogli nell'orecchio “ E' stato un piacere, ci vediamo presto” la maga scomparve in una folata di vento. Sonic, seppur agitato ed eccitato dal comportamento di quella strana donna, decise ti partire verso la fortezza del destino, doveva fermare la perfida strega.

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Capitolo 15
*** Il mistero è svelato ***


Capitolo 15: Il mistero è svelato.

 

Sonic arrivò nella fortezza del destino.

Si trovò davanti ad un grande castello completamente nero con delle inquietanti statue demoniache poste sul tetto e nei dintorni, le vetrate erano blu scuro e c'era un grande rosone centrale finemente decorato. Una volta dentro vide dipinti inquietanti raffiguranti riti satanici e strani affreschi rappresentanti una strana creatura informe ed oscura. La temperatura si abbassò di colpo ed il riccio sentì dei flebili lamenti, come quelli degli spettri. Più si addentrava più veniva avvolto da un'innaturale oscurità estremamente fitta ed opprimente. Giunse fino nelle segrete della fortezza dove una voce demoniaca maschile e femminile contemporaneamente gli parlò “ Sonic sei riuscito a liberare Merlino, davvero bravo” disse sarcastico “ Peccato sia troppo tardi Muhaha” “ Chi sei? Morgana?” il paladino non riusciva a vedere nulla, era troppo buio “ Così è come mi conoscete in quest'epoca” comparvero due occhi iniettati di sangue “ Che vuoi dire?” “ Visto che presto ti farò brutalmente a pezzi, esaudirò il tuo ultimo desiderio; anche perché voglio lodare il coraggio che hai mostrato nel venire qui da solo. Io sono uno spirito oscuro proveniente da un'altra dimensione, sono eterno e niente potrà mai fermarmi. Tutte le guerre, le carestie, le epidemie sono opera mia o per meglio dire, della mia influenza. Sono la reincarnazione del male, mi chiamo Mephiles” “ Come facevi ad avere il corpo di una donna?” “ Non ci arrivi da solo? Sei un vero sciocco” rise diabolicamente “ Prendo il possesso di persone inclini al male, con grandi poteri magici così da poter controllare la mia forza perché se agissi nella mia vera forma il mondo sarebbe consumato ed io non avrei più nulla da dominare” “ Perché vuoi conquistare il mondo?” “ Per creare una terra governata esclusivamente da demoni” “ Non permetterò che ciò accada, la giustizia trionferà” “ Muhahahaha! Giustizia? La giustizia non esiste, conta solo il potere perché sono i più forti ad imporre la propria visione di giustizia” “ Sono stupidaggini, il bene esiste e deve trionfare sul male” “ Rifletti, le creature come me sono state bandite da questa terra per lasciare spazio ad esseri ipocriti come voi” “ Cosa intendi dire?” “ Che voi siete peggiori di noi perché coloro che sono come me accettano la propria natura, mentre la tua razza maschera la sete di potere con la favoletta di guerre giuste combattute per un valore superiore. Il vostro odio supera di gran lunga l'amore reciproco, siete l'unica specie che si uccide a vicenda per futili motivi, il vostro ego è superiore al vostro stesso istinto di autoconservazione “ “ Non siamo tutti così…ci sono anche persone giuste ed oneste” “Ne sei certo? Guarda cosa è successo ad Artù e Merlino, hanno condannato il loro stesso regno” “ È accaduto per causa tua, gli hai fatto il lavaggio del cervello” “ È qui che commetti un grosso errore” l'atmosfera si fece ancora più cupa “ Quale sarebbe?” “ Il mio piano ha avuto successo solo perché nel loro animo c'era desiderio di vendetta, di rivalsa ed insicurezza ” “ Non è vero, sono stati uomini giusti” “ Sciocchezze, ripensa alla loro storia: Merlino desiderava la caduta di Camelot in fondo al suo cuore visto che il re precedente l'aveva esiliato e perseguitato a causa del suo grande ingegno considerato frutto di un patto col diavolo, desiderava vendetta. Invece Artù è sempre stato risentito verso Camelot ed i suoi abitanti per aver spinto il padre a suicidarsi, inoltre era geloso di Lancelot per la sua fama di cavaliere perfetto, il più forte e puro; per non parlare del suo rapporto con Ginevra. Quando perse Excalibur le sue insicurezze esplosero portandolo alla follia, voleva solo dimostrare la propria forza eliminando chiunque si fosse messo sulla strada. Parliamo anche di Sir Lancelot il cavaliere “ santo”, il più onesto e puro di tutta la storia eppure sulle sue mani c'è il sangue dei propri fratelli. Io ho solo accelerato i tempi: Lancelot e Ginevra si sono innamorati fin dal loro primo incontro e nonostante il disperato tentativo del cavaliere di evitare un cataclisma ,esiliandosi volontariamente per due anni, il loro amore sarebbe sbocciato ugualmente, è un qualcosa di troppo potente da poter essere fermato. Artù nel corso degli anni sarebbe divenuto un tiranno a causa del tradimento della moglie, fuggita con Lancelot in un lontano regno del Nord chiamato Frost Legacy e con la conseguente perdita di fiducia verso tutto e tutti, avrebbe incolpato lo stesso Merlino che sarebbe stato nuovamente perseguitato. Di reazione il mago avrebbe dichiarato guerra a Camelot eliminando uno ad uno i cavalieri della tavola rotonda e lo stesso re. Vuoi sapere quale sarebbe stato il tuo destino?” “…” l'eroe sudava freddo, le sue certezze stavano traballando “ Chi tace acconsente. Ti saresti sposato con Amy, ma avresti avuto una relazione segreta con la maga Sally che dopo qualche anno avrebbe ucciso sia la riccia rosa sia tuo figlio volendoti tutto per sé. Ti avrebbe convinto che il responsabile di tale scempio fosse Merlino e l'avresti ucciso corrompendo la tua anima. Inoltre Sally si sarebbe scagliata contro la dama del lago eliminandola e Lancelot le avrebbe dato la caccia, puoi immaginare per quale proposito. Infine tu ed il riccio oscuro vi sareste affrontati e, nonostante le vostre forze fossero simili, saresti stato tu a lasciare questo mondo a causa dell'intervento di Ginevra ed Omega. Come vedi la vostra storia sarebbe diventata un dramma, mi sono limitato ad accelerare i tempi. Presto l'intero regno sarà mio, successivamente controllerò il mondo e creerò una civiltà di soli demoni”.

Sonic rimase scosso dal discorso di Mephiles, non sapeva cosa rispondergli; le sue parole non erano del tutto infondate. Dopo aver riflettuto rispose “ Il destino non è scritto, saranno le mie scelte a decidere il mio fato ed io farò in modo di non commettere gli errori che hai predetto. Mi impegnerò a perseguire la vera giustizia, la pace ed inizierò con il fermarti ora” “ Anche nell'ipotesi in cui tu riuscissi a fermarmi il tuo fato non può essere cambiato, seppur in modo e tempi diversi tu avrai una relazione con Sally la quale ucciderà Amy ed il tuo erede, ucciderai Merlino e verrai ucciso da Lancelot, Ginevra ed Omega, questo dice il destino e solo io posso cambiarlo uccidendoti. Dovresti ringraziarmi, sarai ricordato come martire ed andrai nell'alto dei cieli invece di morire colmo di rabbia e di rimpianti” detto ciò la stanza si illuminò di luce viola e Sonic rimase stupito nel vedere l’aspetto del nemico. “ Sei uguale a Lancelot” “ Quanto sei perspicace” lo derise “ Durante il mio ultimo scontro con lui ed Artù sono riuscito ad assorbire parte del suo potere ed ho assunto le sue sembianze dato che il corpo della donna-strega era ormai inutilizzabile. Prima che dia il via al mio massacro ti dirò un'ultima cosa, il tuo re sarà ucciso tra meno di un'ora da Mordred e Camelot cadrà” “ Non se ti sconfiggo subito e vado ad aiutarlo” “ Muhahaha, provaci pure”. La battaglia per il destino del mondo stava per iniziare.

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Capitolo 16
*** La spada sacra ***


Capitolo 16: La spada sacra.

 

Lo scontrò ebbe inizio.

Sonic tentò di colpire Mephiles cogliendolo di sorpresa con la propria velocità, ma il nemico non mentì riguardo all'aver assorbito i poteri di Lancelot, infatti tenne testa alla rapidità del riccio grazie al Chaos Control , non al livello di quello del cavaliere oscuro, ma sufficiente per rivaleggiare con l'eroe. Lo stile del demone si basava su potenti attacchi corpo a corpo alternati da flussi energetici, la sua pelle era talmente resistente da poter assorbire un gran numeri di colpi senza subire alcun danno. ” Muhahaha, è tutto qui il tuo potere? Sei così debole” “ Zitto maledetto mostro, mi sto solo riscaldando” il porcospino lo travolse con un attacco avviato, Mephiles rispose con una potente sfera d'energia che centrò il nemico. I due continuarono a colpirsi a vicenda, tuttavia il demone non sembrava perdere le energie, mentre Sonic diventava sempre più stanco. “ Vuoi fare un riposino?” “Abbiamo appena iniziato subdolo manipolatore”. Il riccio blu diede fondo a tutte le proprie forze, era consapevole che attacchi ordinari non avrebbero funzionato quindi corse alla massimo della velocità. Riuscì a superare la barriera del suono, si muoveva rapido con il fulmine più lesto (1/4 della velocità della luce), colpì il nemico con una serie di fendenti rapidissimi per poi terminare l'assalto con un Sonic Lunge davvero potente. Mephiles venne scaraventato contro una colonna “Ora ragioniamo Sonic, però” si rialzò con le braccia a penzoloni “ Sei ancora troppo debole” il demone non aveva riportato ferite, solo le lame sacre più forti potevano veramente danneggiarlo. Il mostro partì al contrattacco, si teletrasportò vicino al riccio scagliandolo in aria con un potente calcio, successivamente, usando il Chaos Control, lo trivellò di colpi oscuri ed infine con una poderosa gomitata sulla testa lo fece schiantare a terra. Sonic era ferito, aveva numerosi tagli su tutto il corpo e uno profondo sopra l'occhio destro, se fosse sopravvissuto sarebbe rimasta una cicatrice. “ Muhahaha, capisci ora perché tutti tremano e si inginocchiano al mio cospetto, solo Excalibur e Arondight possono ferirmi. Ora è giunta la tua fine: ANNEGA NELLE TENEBRE!” Mephiles generò un grande cerchio oscuro, simile ad un buco nero, che inghiottì il cavaliere blu. “Nessuno può fermarmi. Sono curioso di vedere come se la stia cavando Mordred” il demone creò un sfera di cristallo per assistere all'assalto di Camelot.

 

Artù aveva deciso, seppur ferito a causa del tremendo attacco di Sir Lancelot, di affrontare da solo Mordred ed ordinò ai soldati sopravvissuti alla furia del riccio nero di proteggere i cittadini; avrebbe dato loro il compito di portarli fuori dalla città, ma era stata circondata da creature oscure. Il re durante la strada per uscire dal suo paese pensò che non avrebbe più rivisto la sua amata Camelot, ma giurò a se stesso che avrebbe ucciso il nemico a qualunque costo.

Appena fuori le mura vide Mordred (Infinite, senza né spade né armatura) che lo schernì “ Ciao paparino” “ Sei ubriaco? Non sono tuo padre” “ Invece si, ricordi la notte con Morgana” “ Sfortunatamente…però è successo solo tre anni fa” “ Sono cresciuto velocemente. È da quando ho memoria che aspetto questo momento, sono così eccitato ahahah. Oggi porrò fine alla tua vita” “ Non accadrà, devo proteggere Camelot” “ Sai già che cadrà senza i cavalieri della tavola rotonda” “ Zitto!” l'echidna furioso si lanciò alla carica.

Mordred attivò i suoi poteri oscuri e colpì in pieno il re con uno strano cubo, Artù vide Ginevra che lo ripudiava, i suoi cavalieri che lo incolpavano della loro morte e Merlino dire che Excalibur fosse disgustata da lui. Tutto ciò era un'illusione e ne era consapevole, ma sembrava così reale. Il nemico sfruttò lo stato confusionale del re per colpirlo ripetutamente, quando stava per finirlo venne colpito dell’echidna's cannon. Artù era riuscito a destarsi dall’illusione, “Sei più forte di quanto pensassi papà, ma non potrai mai vincere” Mordred scagliò contro il paladino una miriade di cubi, il cavaliere riuscì ad evitarli a fatica. Notò che ogni volta che caricava un colpo quello strano ciondolo che aveva sul petto si illuminava, pensò che fosse la fonte del suo potere quindi progettò di distruggerlo.

Nel frattempo Camelot era sotto assedio da numerose creature oscure, i pochi paladini rimasti non riuscivano a reggere la superiorità numerica dei nemici, presto sarebbero stati sopraffatti. Amy e Cream tentarono di fuggire, ma vennero circondate da numerose creature. Stavano per essere uccise quando una lama psichica ed una colonna di fuoco uccisero gli assalitori, “ Parsifal, Galahad siete voi!” esclamò felice Amy “ Siamo arrivati in tempo” sospirò il riccio argentato “ Merito tuo, sei riuscito ad usare il Chaos Control” disse la gatta con soddisfazione “ Già, però richiede un sacco di energia, non so come Lancelot faccia ad usarlo in battaglia e per giunta senza questa pietra” “ Sono sicura che con un po' di pratica potrai farlo anche tu. La dama del lago ha detto che hai un potere simile a suo figlio”. I due vennero interrotti da Cream che diede uno schiaffo con tutte le sue forze al cavaliere d’argento e tra le lacrime disse ” Come avete potuto schierarvi con Lancelot, con quell'assassino!” incominciò a piangere “ Ha ucciso il mio amato Lionel”, Galahad non sapeva cosa rispondere. Intervenne Parsifal “ Non è il momento di parlare di queste cose. Andate nel castello è il luogo più sicuro, noi fermeremo queste cose”, Amy prese Cream, anzi la trascinò via in direzione del castello. I due cavalieri notarono creature alate cadere al suolo prive di vita, erano state abbattute dall'Egg- Dragoon pilotato da Merlino…

 

Nella fortezza del destino…

” Parsifal, Galahad, Merlino non vi arrendete facilmente… non importa, Mordred è più forte e se sarà in difficoltà lo aiuterò”.

Sonic galleggiava in un luogo avvolto nelle tenebre “ Potrebbe essere la dimensione oscura di cui parlava Sally” pensò “ Ma come faccio a trovare la spada?”. Dopo un po' sentì una voce distorta chiamarlo e notò in lontananza una piccola luce che si faceva sempre più accecante man mano che si avvicinava. Raggiunta rimase sorpreso nel vedere che si trattasse della leggendaria Excalibur, sentì di nuovo quella voce (femminile), ma questa volta in modo chiaro “ Tu sei il mio vero padrone, potrai portare equilibrio dove ora c’è caos. Mi spiace per ciò che è accaduto ad Artù, però mi sono lasciata usare da lui solo perché era necessario per rallentare l'avanzata di Mephiles. Ti ho atteso a lungo, ora brandiscimi ed insieme dissiperemo le tenebre”, Sonic obbedì privo di esitazioni. Non appena l'impugno sentì un potere immenso scorrere dentro di lui, adesso poteva fermare il nemico, ne era certo. Con un potentissimo fendente si liberò da quella dimensione oscura. Mephiles vide un grande fascio di luce dal quale emerse il riccio, “ Sonic, ma quella è Excalibur?!... Se sei riuscito a sollevarla significa che sei il suo vero erede” “ Non so se sono il suo erede, so solo che adesso non hai scampo”; la seconda e decisiva parte dello scontro poteva avere inizio.

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Capitolo 17
*** Invincibile? ***


Capitolo 17: Invincibile?

 

Sonic era avvolto da una grande aura d'orata emanante un piacevole calore “ Porrò fine alle tue oscure macchinazioni” “ Non montarti la testa piccolo riccio. Sappi che anche con Excalibur non potrai mai vincere, le mie tenebre si ciberanno della tua luce”. Il cavaliere colpì immediatamente Mephiles cogliendolo completamente alla sprovvista, “ Cos'è quella faccia sorpresa? Cosa c'è, non hai capito come ti ho colpito? Vediamo se adesso ce la fai” Sonic scattò generando un boato assordante e colpì il nemico una decina di volte senza che questo fosse in grado di reagire. “ Come puoi essere diventato così forte?” chiese irritato il demone “ È merito della spada” la alzò in cielo “ Ha aumentato esponenzialmente le mie capacità” puntò l'arma contro il demone “ Ti mostrerò qualcosa di veramente special” si mise in posizione di scatto “ Excalibur Boom”. La nuova mossa di Sonic è simile al Chaos Control anche se sfrutta un pricipio diverso, infatti quest’ultimo deforma il tessuto spazio-temporale causando un rallentamento del tempo e nel caso del Death of Chaos lo ferma completamente. Mentre nell’Excalibur Boom è la stessa velocità che dilata il tempo, quindi il riccio correndo a velocità prossime a quelle della luce rallenta il flusso temporale; se riuscisse ad essere veloce quanto la luce lo fermerebbe. Infine, tecnicamente, se fosse in grado di superarla (cosa impossibile per la materia ordinaria) viaggerebbe indietro nel tempo. Tale tecnica non permette al nemico di reagire, almeno non con mezzi convenzionali.

Mephiles, alquanto stimolato, si trasformò deformando il proprio aspetto e ciò lo rese più inquietante. “ Potrai cambiare il tuo aspetto tutte le volte che vuoi, ma non riuscirai a battermi” detto ciò Sonic mise a segno altri colpi che ferirono il nemico su tutto il corpo. “ Non esultare così presto” disse il demone ridendo cupamente “ Ho finalmente capito come funziona la tua tecnica: produce gli effetti del Chaos Control, ma con una modalità diversa. E' la tua velocità, vicina a quella della luce, a rallentare lo scorrere del tempo, vero?” “Perspicace, ma anche se l'hai capito non puoi fermarla” “ Ti sbagli”, Mephiles si teletrasportò davanti al cavaliere e lo colpì con un pugno sul volto. L'eroe tentò di usare la propria tecnica speciale, ma venne travolto da una sfere oscura “ Visto, basta usare il Chaos Control prima che tu inizi a correre. Non ci voleva molto a capirlo” “ Come puoi usare il Chaos Control” “ Non ricordi cos'ha ti ho detto? Ho assorbito parte dei poteri di Lancelot” “ Questa non ci voleva” pensò il paladino “ Trionferà chi avrà il tempismo migliore”

 

Intanto a Camelot….

Artù e Mordred stavano combattendo come leoni, il giovane figlio del re era davvero un osso duro. “ Sei già stanco paparino, mi deludi” commentò aspramente “ Sarà meglio finirti senza farti soffrire inutilmente, vedi come sono caritatevole” rise in modo arcigno “ Sei un abominio che corrompe tutto ciò che ti circonda, devo fermarti ad ogni costo ”, il re lanciò il suo echidna’s canon che il nemico schivò facilmente saltando. “ Sempre la solita tecnica, sei monotono”, il re deviò la direzione del colpo portandolo verso Mordred che venne colpito di striscio; Artù saltò e riuscì a colpire quel particolare ciondolo con l'intenzione di distruggerlo. Sfortunatamente l'amuleto resistette, doveva essere protetto da una barriera magica.

L'echidna atterrò in modo scomposto, poco dopo crollò sulle ginocchia e vomitò un'ingente quantità di sangue, i danni subiti da Lancelot si facevano sentire ogni secondo di più; i problemi principali risiedevano nel polmone destro praticamente ed anche il cuore era danneggiato quindi non avrebbe retto a lungo il ritmo dello scontro. “ Bel tentativo, ma Morgana ha reso indistruttibile questo bel gingillo. Lasciatati andare ed accetta il tuo destino” “Mai!” e con uno sforzo di volontà il sovrano si rimise in piedi.

I suoi attacchi però erano lenti e guidati dalla disperazione, Mordred lo colpì con uno dei suoi cubi facendolo cadere a terra. Il nemico si apprestò a finirlo, ma venne sorpreso dall'echidna che, rialzandosi di scatto, scagliò un fendente abbastanza potente da ferire profondamente l'occhio destro del figlio. Mordred esclamò fuori di sè “Mi hai ferito?! Come ti sei permesso”, fece un’accelerazione degna di Sonic e trafisse il lato destro del petto di Artù che sputò altro sangue. Quando estrasse il braccio dal corpo del padre questo cadde faccia a terra “Addio papà, ahahah. Ora tocca a Camelot”, Mordred volò verso la città.

 

Lo scontro tra Sonic e Mephiles proseguiva più violento che mai. I due si equivalevano, le loro tecniche, attivate nello stesso momento, si annullavano reciprocamente; sarebbero potuti andare avanti in eterno, ma il porcospino doveva sbrigarsi per poter salvare il regno. Per questa ragione decise di andare oltre il proprio limite, tentò di raggiungere la velocità della luce, ma in un primo momento fallì dato che solo nel vuoto è possibile essere tanto rapidi, tuttavia rappresentava l'unica soluzione per avere il sopravvento. Pensò ai suoi amici: Merlino, Amy e a tutti gli abitanti del regno. Sentì un strana energia proveniente dalla spada scorrere in lui, capì che era il momento giusto per tentare di nuovo e questa volta ebbe successo, fu in grado di correre veloce come la luce. Tagliò Mephiles a metà, le parti del corpo del demone si sciolsero e rimase solo una pozza nera. Sonic pensò “ Bene ce l'ho fatta, questa spada è incredibile. Non ho tempo per festeggiare devo tornare a Camelot per aiutare Artù” “Muhahamuhaha, te l'ho detto che sono immortale”, il riccio si voltò e vide Mephiles galleggiare in aria “ Ti ho sconfitto” disse incredulo “ Sciocco cavaliere, tu non puoi sconfiggermi, nessuno ne è in grado e sai perché?” l'oscurità si fece ancora più fitta “ Le tenebre esisteranno per sempre. Però devo riconoscere che mi hai stupito, hai superato le mie aspettative, non avrei mai pensato che fossi in grado di raggiungere un potere. Come ricompensa vedrai la mia vera forza, la stessa che dominerà il mondo, Muhahaha”.

Mephiles fece fluttuare due Chaos Emerald ( quello rosso e quello viola), incominciarono a creare il simbolo dell'infinito. Poco dopo si generarono numerose creature nere identiche al demone che continuò a parlare “ Questo è il mio immenso potere, neanche Excalibur può far nulla” “ Non dire assurdità, ti prenderò ugualmente a calci”. Sonic si mise in posizione di guardia anche se non aveva la minima idea di come sconfiggere un nemico immortale e perciò invincibile.

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Capitolo 18
*** Porre un freno al male ***


Capitolo 18: Porre un freno al male.

 

Sonic si ritrovò in estrema difficoltà non tanto per la forza del nemico, che era rimasta invariata, ma dal numero di creature oscure e dal fatto che sembrava impossibile ucciderle. Infatti più copie di Mephiles distruggeva più ne nascevano, era un vero incubo senza fine. “ Il tuo coraggio è lodevole riccio, ma del tutto inutile. Stai solo rimandando l’inevitabile, arrenditi” “ Sei tu che dovresti arrenderti, prima che ti finisca una volta per tutte” “ Insolente, sparisci!”, le copie del demone colpirono il cavaliere con un centinaio di sfere d’energia stordendolo; infine il vero Mephiles lo colpì in pieno petto con i propri artigli trapassandogli l'armatura e lasciando profonde ferite. Sonic sofferente si accasciò al suolo e pensò “ Se non posso ucciderlo cosa posso fare…sigillarlo! Ma come? Potrei usare la spada di mio padre, ma in che modo? Quelle due pietre sono dei Chaos Emerald, gemme dal grande potere. I miei genitori mi dissero che la nostra famiglia è in grado di gestire il loro potere, potrei usarle per confinare Mephiles. Non so se funzionerà, tuttavia non ci sono altre opzioni”.

Sonic si rialzò ed impugnò entrambe le sue armi “ Credi che usare quel ferro vecchio possa aiutarti” lo derise il nemico che gli lanciò contro le sue copie, il riccio usò Excalibur per sconfiggerle, poi attivò l’Excalibur Boom e trafisse in pieno petto il vero demone che lo schernì “ È tutto inutile, puoi trafiggermi tutte le volte che vuoi. Aspetta, perché hai usato quella tua inutile spada e non Excalibur?” “ Perché non volevo ucciderti”. Sonic riuscì a controllare i Chaos Emerald sottraendoli al nemico “ Come è possibile?” chiese stupito il demone “ Cosa hai intenzione di fare stupido porcospino?” “ Mephiles puoi intuirlo” rise orgoglioso “ Se non posso ucciderti non mi resta che sigillarti in questa lama” “ Non te lo permetterò” l'essere oscuro tentò di allontanarlo con un'esplosione, ma l'eroe resistette. Allora ordinò ai suoi cloni di colpire il riccio con sfere d’energia e così fecero, tuttavia il cavaliere non mollò la presa nonostante il dolore. Sonic aveva accumulato energia a sufficienza per realizzare il piano “Addio!” esclamò, gli smeraldi brillarono intensamente trasmettendo la loro energia nella vecchia spada che iniziò a risucchiare Mephiles. Egli, prima di scomparire, lanciò un ultimo avvertimento che sapeva di minaccia “Sai era scritto che io venissi sconfitto da te, ho avuto la conferma che il fato non può essere cambiato. Questo significa che anche il tuo futuro è già segnato, rimpiangerai questo giorno Muhahaha”, il demone venne confinato nell'arma che divenne nera e viola.

Sonic si inginocchiò per la stanchezza e per le ferite estremamente preoccupato per le parole mostro. Dopo aver recuperato il fiato decise di portare con sé l'arma contenente il demone, avrebbe pensato ad un luogo dove nasconderla successivamente, ora doveva tornare a Camelot…

 

A Camelot…

Solo tre baluardi restavano a difesa della città: Galahad, Parsifal e Merlino che stavano combattendo con tutto loro stessi per respingere le creature oscure, tuttavia erano troppe e non sarebbero potuti resistere a lungo, stavano per esaurire le proprie forze. “ Ora cosa succede?” chiese la gatta dato che gli esseri si erano fermanti di colpo, scese dal cielo Mordred “ Chi sei?” domandò il riccio “ Sono Mordred, figlio di Artù nonché suo carnefice” “ Vuoi dire che hai ucciso il re!?” la voce del paladino trasmetteva incredulità “ Esattamente” sorrise “ Ma non temete, tra un momento lo raggiungerete”. Improvvisamente la macchina di Merlino venne colpita da un grande cubo d'energia ed esplose, “ Merlino!” gridò Parsifal “ Non preoccuparti sto bene, sono riuscito a scappare” disse il mago mentre atterrava grazie ad un paracadute.

I due cavalieri caricarono contro Mordred tentando con ogni mezzo di fermarlo, ma senza successo poiché il loro nemico era nettamente superiore sotto ogni aspetto: forza, velocità e resistenza. Dopo poco il lupo atterrò i due paladini dopo averli disorientati con delle illusioni. Parsifal e Galahad erano in procinto di scagliare i loro attacchi speciali, ma vennero interrotti da un colpo molto veloce del nemico consistente in una miriade di piccoli cubi che trivellarono gli eroi frantumandogli le armature e ferendoli gravemente.

“Bene miei insulsi paladini, la vostra fama di eroi invincibili è una finzione, siete così deboli e la debolezza è un peccato” concentrò le proprie energie “ Quindi vi ucciderò”. Stava per finirli quando Artù lo colpì con un fendente in pieno volto procurandogli una profonda ferita sulla guancia sinistra. “Come fai ad essere ancora vivo con quel buco in petto?!” “Artù!” esclamarono gli eroi, il re era coperto di sangue e stava in piedi a fatica. “ Padre mi hai stancato!” Mordred si scagliò contro l'echidna trafiggendolo nella parte centrale del petto, quest’ultimo afferrò il braccio del figlio, per non farlo scappare, poi lo infilzò allo stomaco e con la poca voce che aveva si rivolse a Parsifal, Galahad e Merlino “ Mi dispiace per ciò che è accaduto…ma ora…rimedierò ai miei peccati” “Artù non vorrai usare l’echidna's sacrifice?!” esclamò Merlino preoccupato. Si trattava di una tecnica che il mago insegnò al re tanti anni fa facendogli promettere di usarla solo in casi disperati. Consisteva in una specie di Chaos Blast, ma molto più distruttivo, anche il prezzo da pagare era superiore perché necessitava di ogni singola briciola di energia e sangue dell'utilizzatore rendendo nulle le possibilità di sopravvivere.

“ Echidna’s” disse Artù con un filo di voce “ Presto Galahad usa il Chaos Control per teletrasportarli lontano prima che distrugga tutta la città” “ Va bene Parsifal, Chaos Control” il re ed il figlio vennero portati a km di distanza. “ Cosa vuoi fare? Fermati!” esclamò preoccupato Mordred “ Sacrifice” Artù chiuse gli occhi e generò un’esplosione così grande da essere avvertita fino a Camelot. “ Artù” commentò tristemente Galahad “ Non è il momento di lasciarsi travolgere dalle emozioni” disse la gatta nascondendo il proprio dolore “ Dobbiamo ancora fermare queste creature” infatti gli esseri senza più una guida erano ancora più pericolosi.

D'un tratto arrivò Sonic in un lampo dorato e senza esitazioni scagliò una serie di fendenti di pura luce grazie ai quali liberò l'intera città dalle creature oscure. “ Sonic ce l'hai fatta! Hai trovato Excalibur. Hai anche sconfitto Morgana?” “ Merlino ho sconfitto Mephiles, il vero nemico” l'espressione degli altri era dubbiosa “ Vi racconterò tutto dopo, dov'è Artù?” “ L'ho allontanato” Galahad trattenne a stento le lacrime “ Si è fatto esplodere per sconfiggere Mordred” Sonic abbassò la testa con una profonda angoscia nel cuore “ Portami sul luogo in cui il re ha perso la vita” “ Come vuoi”.

Raggiunto il posto Sonic, Parsifal, Merlino e Galahad videro il corpo del re senza vita a terra, mentre del figlio non c'era traccia, conclusero che fosse stato disintegrato dall'esplosione. “Merita un degno funerale, come tutti i paladini caduti eroicamente” commentò il riccio blu sempre più triste.

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Capitolo 19
*** Ricominciare da ciò che resta ***


Epilogo: Ricominciare da ciò che resta.

 

Il giorno seguente si svolsero i funerali del re Artù e di tutti i paladini rimasti uccisi negli scontri con Lancelot, Omega e con tutte le creature oscure.

La funzione si tenne nel cimitero dedicato ai grandi guerrieri, un luogo ad una ventina di km ad Est di Camelot, secondo la leggenda qui le anime dei valorosi cavalieri potevano proteggere la città ed i propri cari. Tutta la popolazione superstite si recò lì ed ammirò le splendenti tombe bianche, su quelle dei paladini più famosi erano poggiate le loro spade. Quella di Artù era la più grande e sfarzosa ed a forma di statua raffigurante lo stesso re. Tutti piangevano sulla lapide dei propri cari, ad esempio Cream era disperata sul sepolcro dell'amato Lionel.

“ Come faremo Sonic? Il re è morto, Merlino si è ritirato nei boschi per espiare le sue colpe ritenendosi il responsabile del caos, Parsifal e Galahad hanno deciso di viaggiare per i regni non sentendosi più appartenenti a questa città e riguardo a Lancelot e Ginevra…solo Dio sa dove siano, Camelot è distrutta…siamo perduti” disse tra le lacrime Amy “ Non essere pessimista, è vero la situazione è critica, tuttavia farò tutto il possibile per ricostruire un regno forte e giusto. Per farlo avrò bisogno di te” Sonic baciò la riccia che gli rispose sorridendo “ Potrai sempre contare su di me”.

 

Nel regno della dama del lago…

Shadow era rimasto per tutto il tempo al capezzale di Rouge preoccupato per la sua salute.

Il giorno successivo al funerale di Artù la donna si svegliò e notò il suo amato dormire con la testa poggiata sul suo letto, non riuscì a far a meno di sorridere e decise di accarezzargli gli aculei teneramente. Il riccio si svegliò dopo poco e, nel vedere Rouge sveglia, il suo volto si illuminò “ Tesoro, sono felicissimo di rivederti. Come ti senti?” “ Sono stata meglio, ma sono ancora viva ed è tutto merito tuo” lo sguardo del riccio si rattristò “ È stata tutta colpa mia se hai sofferto così tanto…mi dispiace” una lacrima gli scese sulla guancia. L'amata iniziò ad accarezzargli la guancia destra “ Non devi sentirti in colpa, sapevamo entrambi i rischi che correvamo. La cosa importante è che adesso siamo insieme e questo per sempre”, Shadow la baciò dolcemente “ Puoi contarci, nessuno ci separerà” “ Senti, perché non vieni a farmi compagnia. Sai è un po' freddo” disse la donna con falsa innocenza “ Se vuoi che ti coccoli basta chiederlo”. Il riccio entrò nel letto ed abbracciò il pipistrello, lei si strinse forte a lui lasciandosi cullare dal suo battito cardiaco leggermente accelerato.

Maria entrò nella piccola casa per vedere come stessero i suoi ospiti e gli vide dormire uno tra le braccia dell'altro. Sul suo volto si formò un dolce sorriso “Il mio ragazzo si è fatto grande e finalmente ha trovato qualcuno con cui condividere ogni cosa, sono molto orgogliosa e felice per lui” sussurrò.

La mattina dopo i due innamorati rimasero a letto fino a tardi per godersi la compagnia reciproca. “ Dolcezza dovremo pensare ad un posto dove vivere” esordì Rouge “ Hai ragione, sicuramente mia madre ci farebbe restare qui senza problemi. Però non voglio causarle problemi, potrebbero cercarci per ciò che ho fatto. Potremmo andare nel regno dell'estremo Nord, Frost Legacy” “ Perché proprio lì?” “ Sai i miei veri genitori erano i sovrani, quindi sono il legittimo erede al trono” “ Sei un re?! Wow, non smetti mai di sorprendermi” “ È il mio talento, cara” rise seducente “ Allora, cosa ne dici?” “ È un regno tra i ghiacci e non amo il freddo. Però se ci sarai tu a scaldarmi lo adorerò, anzi con la scusa del gelo ti coccolerò giorno e notte, amore” “ E' una prospettiva alettante” Shadow baciò il collo della donna che gemette “ Sta già facendo le prove?” “ Se non hai nulla in contrario” “ Affatto” rise eccitata.

Intorno le 16 uscirono dall'abitazione ed incontrarono Maria. “ Ciao ragazzi, mi fa piacere vedervi in salute e pieni d'amore” “ Grazie, dama” rispose Rouge “ Puoi chiamarmi Maria” sorrise “ Scommetto che adesso ve ne andrete, non è vero?” “ Sì, madre” “ Dove?” “ Dovresti saperlo, a Frost Legacy” “ Bene, così recuperai la tua posizione di re come sarebbe dovuto essere da sempre. Tuttavia il tuo lungo viaggio è stato utile visto che hai trovato un’ottima compagna, Rouge è adorabile e sarebbe disposta a tutto per te” la ragazza arrossì leggermente “ Sono felice di averti rivisto, spero con tutto il cuore che il vostro futuro insieme sia sereno e felice. Quasi dimenticavo, ecco la tua spada figliolo” “ Sei riuscita a purificarla? “ Naturalmente”. Maria abbracciò e salutò calorosamente Shadow e Rouge.

Gli amanti stavano per andarsene quando incontrarono Omega, “ Ciao Omega, vuoi venire?” chiese il riccio “ No, resterò qui con la dama a proteggere la natura. Comunque se vi servirà un aiuto sarò sempre pronto ad assistervi” “ Grazie Omega” rispose la donna.

Usciti dal regno il paladino disse “ Tesoro ci aspetta un viaggio piuttosto lungo, che ne dici di farlo a piedi? Sai ci sono luoghi meravigliosi che vorrei farti vedere” “ Con molto piacere, amore” Rouge strinse la mano di Shadow ed i due si incamminarono verso la loro nuova vita.

 

Extra

In un bosco incantato Sally era molto felice “Ora che quel pazzo di Mephiles è stato sigillato posso compiere il mio piano, ho aspettato così tanti secoli. Tutto inizierà con quel favore che mi deve il nuovo re ahahah”.

 

In una grotta oscura, nelle viscere della terra, una strana figura ferita e zoppicante indossava una maschera dalla quale si poteva vedere solo un occhio intriso di furia, risentimento e vendetta…

 

 

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