WINX CLUB E IL SEGRETO DI ANIMALIA

di sg199885
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** UN NUOVO INIZIO ***
Capitolo 2: *** una dura sconfitta ***
Capitolo 3: *** assalto a TIR NA NOG ***
Capitolo 4: *** la foresta incantata ***
Capitolo 5: *** il nome perduto ***
Capitolo 6: *** la magia selvaggia ***



Capitolo 1
*** UN NUOVO INIZIO ***


WINX CLUB E IL SEGRETO DI ANIMALIA

CAPITOLO 1

 
Un nuovo anno iniziava nel college per fate più famoso dell’universo, ed era per tutti un anno speciale, ma per qualcuno più che per altri, come per esempio per le nostre sei fatine preferite che, dopo tre anni di scuola e due di approfondimento, potevano finalmente ritenersi fate complete, come lo era, grazie al cielo, il loro percorso di studi… finalmente il corso di Winxologia poteva partire a tutti gli effetti!
Dopo aver sconfitto il perfido Acheron e aver sigillato il Legendarium, le instancabili eroine di magix e le loro dolci metà si erano concesse una luuuunga vacanza ai tropici di Solaria ospiti della  principessa più glamour della dimensione magica, poi il resto dell’estate con le rispettive famiglie ognuno a casa propria e ora erano pronte per la missione più dura di tutte: non impazzire appresso a delle quindicenni aspiranti fate inviperite, se possibile senza esplodere come successo a Flora al primo tentativo qualche anno fa.
 
Bloom stava passeggiando per i corridoi di Alfea, prendendo grandi respiri di quell’aria che c’era solo li, quel profumo di magia, di sogni, di progetti, di felicità.
La custode della fiamma del drago si dirigeva all’ufficio della preside, che le aveva convocate, quando passò davanti al suo ormai ex appartamento e, presa dalla nostalgia, non poté fare a meno di sbirciare, e dentro vide, tra le sei coinquiline, facce conosciute: Roxy e Selina erano diventate compagne, e a quanto pareva dalle risate che facevano insieme, anche buone amiche; la fata si sentiva estremamente realizzata nel sapere di aver aiutato, come un tempo le sue amiche avevano aiutato lei,  due ragazze a trovare la loro strada; se lo sentiva, quelle giovani fate sarebbero state le paladine del domani, la terza generazione della compagnia della luce, il futuro del mondo!
Con questi pensieri pieni di speranza e sicurezza Bloom arrivò in un batter d’occhio dalla preside Faragonda, e, con sua grande sorpresa, le sue inseparabili amiche erano lì ad aspettarla, e furono per mezz’ora solo abbracci di bentornato e risatine, poi dopo quella tiritera la preside poté finalmente aprire bocca senza essere coperta delle chiacchiere infinite di Stella…
-bene ragazze mie, vedo che l’estate vi ha permesso di ricaricare per bene le batterie!- constatò soddisfatta l’anziana fata.
-cara direttrice, lei ci conosce bene, se non sono riusciti a spomparci le trix, lord darkar, Valtor, le trix, le streghe antenate, le Trix, gli stregoni del cerchio nero, le trix, tritannus, di nuovo le trix, come poteva farlo un libricino?! E poi, tra parentesi, si facessero una vita loro queste streghe, no?
-sei sempre la solita Stella, ma non è per congratularmi che vi ho fatto venire qui, è per una missione importante…- continuò la preside
-no! E io che credevo di aver finito, quando torna l’estate?- commentò sconsolata Musa.
- non siate allarmiste ragazze mie, la vostra “missione” non riguarda nessun nuovo pericolo, anzi, penso che vi divertirete molto!
-e da quando salvare il mondo è divertente?- riprese la saccente bionda.
-adesso vi sarà tutto chiaro, vieni avanti- disse Faragonda e le sei fate si voltarono verso la porta, per veder entrare la giovane fata degli  animali.
-Roxy!-esclamarono in coro le Winx.
-è successo qualcosa sulla terra?- chiese Bloom curiosa.
-veramente si- esordì la giovane fatina – mia madre mi ha chiamato, e ha detto che sulla terra le fate organizzeranno una grande festa, una tradizione, in cui le fate accompagneranno con i loro incantesimi la natura verso il sonno invernale, e Morgana vuole che ci sia anch’io.
-vorrei che voi accompagnaste Roxy, se non vi dispiace- concluse finalmente l’anziana fata.
-e che problema c‘è?! Finalmente andremo a fare un viaggio come si deve senza mostri schifosi, mi sento quasi fuori posto in una festa normale ormai!
-Stella!- esclamarono in coro le giovani fate in mezzo alle risate.
***
Le sei fate guardiane si stavano preparando per la cerimonia anzi, sarebbe più corretto dire che aspettavano i comodi di Stella che non aveva deciso cosa far mettere a quelle povere disgraziate delle sue amiche tra il mezzo miliardo degli abiti che aveva personalmente disegnato per l’occasione. Nel frattempo che la fata del sole risolveva i suoi amletici dubbi di stile, Bloom ne approfittò per chiamare Sky, ora ufficialmente (e finalmente) re di Eracklion, dopo l’abdicazione del re che aveva deciso di regalare una bella e soprattutto lunga vacanza a quella povera sciagurata della regina che se lo sopportava ormai da anni…
-ciao amore, che bello vederti, non sai quanto sono noiose le udienze reali!- sospirò il re apparso come ologramma dal magic phone della fata.
-anche tu mi manchi, sto andando sulla terra per una cerimonia con le ragazze e Roxy, non è che riesci a liberarti?- chiese Bloom al fidanzato facendogli gli occhi dolci.
-no principessa, mi spiace, non sai quanto sia faticoso essere re, non ho più un minuto libero!- sbuffò il biondo declinando l’invito
-ma Sky io…- provò a dire la fata, ma fu interrotta.
-scusa amore, mi stanno chiamando, ho una riunione con i capi dell’esercito, ci vediamo presto ciao- tagliò corto sua maestà e le sbattè praticamente il telefono in faccia.
-oh Sky, a quanto pare non hai neppure più un minuto per me…- miagolò la custode del fuoco del drago sedendosi su un muretto basso rosa confetto accasciata contro una colonna, mentre cercava di trattenere le lacrime che le bruciavano negli occhi.
-qualcosa non va Bloom?- le chiese la fata dei fiori venendole incontro, dopo averla cercata in lungo e in largo per riportarla dalle winx, che senza il loro leader erano praticamente perse…
-niente Flora, è solo che mi sento sola…
-ma ci siamo noi qui con te!- la rassicurò la fata sedendosi accanto a lei sul muricciolo.
-senza offesa Flora, ma non è con voi che vorrei stare al momento…
-capisco, è Sky il problema, vero?
-ci hai preso, da quando è re non pensa ad altro, perché poi scusa? Anche Daphne ora è regina di Domino, eppure qualche secondo per venire a trovarci, o anche solo per una telefonata lo trova no? Lui invece non mi chiama mai, e le poche volte che riesco a farmi rispondere io mi liquida in due secondi!
-e dai, non farne un dramma, adesso lui sente grande il peso di questa nuova responsabilità e ci mette tutto il suo impegno, forse anche troppo, lascia che ci faccia l’abitudine, poi vedrai che imparerà ad incastrare tutti gli impegni.- psicanalizzò Flora con la sua solita flemma.
-si, hai ragione, e poi è meglio che non ci pensi più, altrimenti inizierò a fissarmi e non sarò più di compagnia sta sera!- scherzò Bloom sentendosi immediatamente consolata.
***
Intanto, sulla terra, pianeta sperduto nell’universo magico da poco tornato a nuova vita, grandi forze oscure si stavano risvegliando, complice anche il ritorno della magia, e una nuova era di oscurità stava avanzando, anche su  Icy, Darcy e Stormy, perennemente sconfitte, che non sapevano di essere già parte.
Le giovani streghe erano in fuga, dopo essere riuscite a sfuggire (misteriosamente) al LEgendarium su una landa desolata in mezzo al nulla sul nostro amato pianeta, per sfuggire alla dura punizione in cui sarebbero incappate se fossero restate a Magix;
-ma tu guarda che ci tocca fare, tutto per colpa di quelle insulse fatine da strapazzo!- ringhiò la strega della tempesta annaspando mentre si arrampicava su per una rupe affiancata dalle sorelle.
-e per giunta abbiamo anche perso i poteri!- le fece coro la leader del gruppo inviperita mentre si aggrappava alle radici per non scivolare giù l’ennesima volta.
-ora come ora è inutile agitarsi, tutto quello che dobbiamo fare è meditare sui nostri errori, capire quale sia la falla nei nostri piani, che deve esserci per forza dal momento che falliscono tutti miseramente, e tornare all’attacco con una nuova strategia- spiegò pacata alle sorelle la strega dell’oscurità mostrandosi ben più agile delle sorelle nella scalata
-si, parli bene tu, il nostro problema è uno solo: le winx, se le avessi tra le mani ora io…- sbraitò la ricciolina, ma venne interrotta.
-aspetta un attimo, lo sentite anche voi?- chiese Darcy alle streghe, cercando di alzarsi quanto più poteva senza cadere.
-sentire cosa?- chiese Icy prendendosi una pausa dalla salita.
-ci avranno anche tolto i poteri, ma l’istinto di strega quello non ce lo può levare nessuno, io la sento, sento la più grande energia maligna dell’universo, e so che è vicina, sorelle, se riuscissimo ad ottenere questo potere, nulla potrebbe fermarci!- esclamò eccitata la strega ripercorrendo la strada in discesa, non curante degli scivoloni in cui incappava, concentrata al massimo per non perdere la traccia di quel potere nefando.
-aspettaci Darcy!- le urlò dietro Stormy correndole dietro.
-siamo di nuovo in pista care fatine!- sghignazzò la strega del gelo mentre nuovi, terrificanti e crudeli progetti le si disegnavano in mente.
***
-benvenute Winx!- le accolse con tono cordiale Nebula che era venuta personalmente ad aprire il portone di Tir na nog con un sorriso raggiante, per poi guidarle fino al salone della festa.
-benvenute un corno! Ci hanno fatto aspettare mezz’ora!- sbottò la fata del sole splendente molto diplomaticamente.
-probabilmente pensavano che non saremmo più venute visto che ci hai fatto arrivare tardi per scegliere cosa farci mettere Stella!- la rimbeccò la fata dei fluidi.
-la perfezione richiede tempo, dovreste ringraziarmi siete fatavolose, fantasticose o come cavolo si dice…- puntualizzò Stella indicando con ampi gesti gli abiti che aveva creato apposta per loro, con degli stretti corpetti e delle vaporose gonne al ginocchio a forma di corolla di fiore rovesciata, una rosa rossa per Bloom, una camelia rosa per Flora, un tulipano blu per Tecna, un garofano viola per Musa, un papavero azzurro per Aisha e una gerbera arancione per se; Roxy invece aveva indossato un semplice tubino verde mela tempestato di piccoli boccioli rosa che creavano un motivo diagonale e un monospalla.
Era uno spettacolo meraviglioso! Tutte le fate erano riunite in un grande salone altissimo, circolare, con ampie volte a crociera perimetrali e il soffitto aperto, decorato con festoni di fiori coloratissimi che pendevano da u   capitello all’altro delle colonne; al centro della sala, galleggiante in una vasca piena d’acqua e di petali, troneggiava un enorme bocciolo bianchissimo, pronto per sbocciare. C’erano proprio tutti! Eldora, Aurora, Diana, Sibilla e le fate agresti, persino Morgana, Claus e Artù.
-ebbene, mie fate carissime, dopo la nostra liberazione dal cerchio nero per le mani delle WInx,  ripristiniamo dopo secoli la cerimonia del risveglio, perché il potere mistico di noi fate si diffonda attraverso questo bocciolo in tutta la terra e risvegli la natura a primavera, e porti dappertutto unità, pace e gioia, quindi, senza indugio, diamo il via al rito!- proclamò solennemente Nebula e, sotto gli occhi luccicanti d’emozione delle nostre eroine, tutte le fate donarono la loro energia magica sotto forma di piccola sfera colorata al mondo, e fu uno spettacolo stupendo, come una via lattea di mille colori, i poteri delle fate volteggiavano in aria per  poi  concentrarsi sul germoglio che, ad ogni sfera che assorbiva, si apriva un poco.
-forza Winx, facciamo la nostra parte!- ordinò (leggi “propose in modo non assolutamente autoritario”) la fata della fiamma del drago.
Allora anche le fate guardiane donarono una scintilla della loro magia al bocciolo che, finalmente carico, si aprì in tutto il suo splendore diffondendo una luce intensissima e polvere magica nella sala, e da esso fuoriuscì uno sciame immenso di farfalle disposte per colore a formare un arcobaleno luminoso, che volarono attraverso il soffitto inesistente in tutto il mondo.
-che spettacolo indescrivibile!- sospirò estasiata la giovane fatina degli animali.
- e adesso diamo il via ai festeggiamenti!- proclamò la regina, e fu subito un tripudio di danze, canti, urla di gioia e risate.
I divertimenti durarono molto a lungo, fin o che il silenzio non scese sovrano sulla festa, quasi magicamente, nessuno riusciva più a parlare, muoversi, o fare qualsiasi rumore, non era un incantesimo paralizzante, ma tuttalpiù un magone, uno strano peso sul cuore che toglieva a tutti il fiato; un solo rumore si udiva, un lento e inesorabile batter di mani, un terribile e mesto applauso
Le winx si voltarono tutte insieme cercando di scovare la fonte di quel suono così terrificante, e la trovarono in una vecchina  che si stava avvicinando. Solo questo, ne più ne meno di una vecchia…
-brave, brave fatine, che spettacolo di luci incredibile!- si complimentò quella con una vocetta stridula e tremante.
Bloom la osservò con molta attenzione, era bassa, minuta, ricurva, con un naso insolitamente ricurvo e lungo, la bocca sdentata e la testa coperta da un fazzoletto legato sotto al mento, che ne celava gli occhi; era vestita di un grande mantello nero come la notte, che donava imponenza a tutta le sua figura, e la faceva apparire nel complesso tarchiata, però veniva tradito dalle piccole e ossute mani che ne tiravano i lembi per coprirsi meglio
-chi sei, mia anziana amica?- chiese cortesemente Nebula facendo un passo avanti, -sarebbe per me un piacere se ti unissi alla nostra festa- propose.
-fate… sempre così gentili e disponibili… siete solo delle ipocrite!- sibilò tra i denti  la vecchina, -vi ergete a supreme custodi della terra, creature eteree che portano solo il bene, eppure avete lasciato che il male trionfasse!
-non capisco di che parli. Se sei venuta per insultarci, lascia che le mie fate ti accompagnino alla porta- sentenziò la regina indurendo il tono e lo sguardo.
A un cenno della sovrana due fate si avvicinarono in volo alla nonnetta, ma questa non sembrava per niente preoccupata.
-ihihihihih- ridacchiò mentre con uno schiocco di dita faceva cadere a terra prive di sensi le guardie che le si erano avvicinate –siete patetiche…
-ADESSO BASTA! DIMMI CHI SEI!!!- urlò Nebula perdendo la pazienza, tutte le fate indietreggiarono impaurite sapendo di cosa era capace la loro regina quando si arrabbiava, ma Bloom percepì nella sua voce quasi tremante non solo rabbia, ma anche paura, in effetti, era innegabile, quella strana figura era davvero inquietante.
-chi sono io? Questo non ha alcuna importanza… sono solo una povera vecchia che ha vissuto una vita triste, che arranca portandosi i suoi 3000 anni sulle spalle…
-3000? Wow, lo sapevo che tutte quelle rughe dovevano essere anteriori alle guerre puniche- azzardò la fata del sole, ma capì da sola che non era il momento di scherzare quello
-è impossibile, nessun essere magico può vivere così tanto!- commentò diffidente Tecna.
-è la sete di vendetta a mantenermi in vita, il desiderio di farla pagare a voi traditrici!- rispose alzando sempre più la voce. –ho aspettato a lungo prima di poter attuare ls mia vendetta, di farvi pagare il vostro vile abbandono.-
-che blateri vecchia!?- sbottò Nebula quasi tremante, cercando di sembrare il più sicura possibile.
-avete accuratamente cancellato la vostra colpa dalla storia, eppure essa non può essere riscritta…
-farnetichi- tagliò corto la regina.
-io? Io farnetico? Sembra che vi siate dimenticate del passato, ma tranquille, io sono qui per riportarvelo alla mente- scherzò la vecchietta –vi ricorda qualcosa il nome “Animalia”?
Nessuno sembrò capire, bhe, nessuno o quasi, ne Morgana ne Nebula ebbero l forza di parlare, ma era visibile lontano un miglio che al pronunciar di quel nome erano sbiancate di colpo.
-bene bene, e ora di rivangare i vecchi tempi ihihihih eheheh ahahah AHAHAH!!!
E mentre la risata sinistra dell’anziana strega si diffondeva in tutto il palazzo, a Bloom si faceva sempre più chiara un’idea terribilmente esatta: la pace era bella che finita.

NOTE D’AUTORE
Buongiorno a tutte winxfanatiche e appassionati, vi prego, non linciatemi, questa è la mia prima storia su questo fandomXD siate clementi.
Come ho detto dedico questa ff a Kittypride per avermi consigliato nella fase preliminare e soprattutto, avermi ispirato e quasi ucciso dalle risate con la sua storia “noi le ragazze del winx club”
La mia storia scaverà nel passato delle fate che, come potete immaginare, non è stato tutto rose e fiori; anche se sarà un seguito alla 6° serie, io riallaccerò molti aspetti della fanfiction a quella che per me è stata l’ultima vera serie decente, ovvero la 4°
Parlando un po’ in generale della storia, prevedo, proprio come ogni serie, 26 capitoli, immaginatevi ogni cap come un episodio; alla fine di ogni capitolo inserirò proprio come nella serie animata le anticipazioni e un riassunto del capitolo precedente, e cercherò di rimanere IC.
Ultima cosa, spero che abbiate notato la vena comica XD fatemi sapere se ho ricalcato bene le orme della mia mentore e se fanno (almeno un po’) ridere.
Che dire… spero di non annoiarvi e vi prometto che mi impegnerò al massimo per offrirvi la qualità migliore possibile, me lo lasciate un commentino? Please.
Grazie in anticipo, ci vediamo al prossimo capitolo.
NEL PROSSIMO CAPITOLO: LE NOSTRE EROINE SI RITROVERANNO IN MEZZO AD UNA DISPUTA VECCHIA DI 3000 ANNI, E, LORO MALGRADO, SI RITROVERANNO COINVOLTE IN UN  MISTERO Più GRANDE DI LORO; E, OLTRE ALLA MALEDIZIONE CHE GRAVA SULLE LORO SPALLE, DOVRANNO VEDERSELA ANCHE CON LE LORO NEMICHE DI SEMPRE, LE TRIX, E CON IL LORO NUOVO, TEMIBILE, ALLEATO.

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Capitolo 2
*** una dura sconfitta ***


NEL CAPITOLO PRECEDENTE:
UN NUOVO ANNO INIZIA AD ALFEA, DOVE LE NOSTRE FATE PREFERITE FINALMENTE RICOPRONO IL RUOLO DI PROFESSORESSE; TANTI CAMBIAMENTI SONO ALL’ORIZZONTE, MA UNA COSA RESTA SEMPRE UGUALE: L’OSTINAZIONE DELLE TRIX, CHE STANNO PER TORNARE ALLA CARICA.

CONTEMPORANEAMENTE LE WINX SI RECANO SULLA TERRA, DOVE FANNO L’INCONTRO DI UNA STRANA E RANCOROSA VECCHINA, CHE MINACCIA DI SCOPERCHIARE UN VASO DI PANDORA CHIUSO DA SECOLI.

CAPITOLO 2:

UNA DURA SCONFITTA.

-io? Io farnetico? Sembra che vi siate dimenticate del passato, ma tranquille, io sono qui per riportarvelo alla mente- scherzò la vecchietta –vi ricorda qualcosa il nome “Animalia”?
Nessuno sembrò capire, bhe, nessuno o quasi, ne Morgana ne Nebula ebbero l forza di parlare, ma era visibile lontano un miglio che al pronunciar di quel nome erano sbiancate di colpo.
-bene bene, e ora di rivangare i vecchi tempi ihihihih eheheh ahahah AHAHAH!!!
E mentre la risata sinistra dell’anziana strega si diffondeva in tutto il palazzo, a Bloom si faceva sempre più chiara un’idea terribilmente esatta: la pace era bella che finita.
-D-di c-cosa parli?- chiese visibilmente sulle spine la regina delle fate terrestri.
-voi fate avete cancellato la traccia del vostro misfatto, ma il passato non si può cambiare, il regno di Animalia è perito a causa vostra.
-di che regno parli?- intervenne Bloom, curiosa di sapere quale fosse questa fantomatica colpa che la vecchia addossava alle fate, per la verità, la sua mente non poteva nemmeno concepire l’dea che una fata potesse fare qualcosa di brutto.
-giovane fata, sento che in te è grande il potere del fuoco del drago… eppure bada a te, non è quello, come potresti pensare, la forza più potente del mondo magico, esiste un male capace di sopprimere anche la tua fiamma.
-non ti ho chiesto di me – la interruppe la leader del Winx club cercando di far finta che quelle parole non l’avessero impaurita abbondantemente.
-come vuoi fatina, ti racconterò allora dell’antica terra di Animalia, una terra felice e piena di vita e ricchezza, dove uomini, creature magiche e animali vivevano il comunione tra loro, tutto era perfetto, poi però, con il passare del tempo, nel cuore degli uomini, che mai sanno apprezzare quello che hanno, cominciarono a nascere cattivi sentimenti, l’odio, la rabbia, l’invidia, la gelosia, e fu allora che successe un infausto evento: la malvagità degli esseri umani fuoriuscì dal loro cuore e prese vita propria, plasmando le forze del male più potenti e oscure del mondo, gli Org, personificazione stessa del male. L’esercito org attaccò Animalia, e niente si salvò… tutti i suoi più valorosi guerrieri perirono in battaglia, persino il valoroso Animus cedette nello scontro con Master Org, il capostipite e sovrano dell’esercito oscuro. Nulla si salvò, fu solo distruzione e morte in tutto il regno… ormai per Animalia non c’erano più speranze, però il mondo intero doveva salvarsi, doveva scampare al flagello del male, e non ci fu altra scelta che  combattere il male con il male…
-e cosa centriamo noi fate scusa? Non possiamo mica risolverli tutti noi i conflitti, rivolgetevi a un sindacato cavolo!- sbottò la bionda fata del sole splendente esasperata dal dover salvare il mondo ogni ora, punto e momento.
-fate… voi miserabili fate… cosa potevate voi contro il potere del male? Nulla. Voi che siete creature di pura luce perireste in un attimo spente dalle tenebre. Eppure…- continuò il suo amaro racconto la vecchina con la voce sempre più carica di disprezzo. –eppure solo voi potevate fermare quel flagello, solo voi, potevate porre rimedio a quella distruzione senza tregua, SOLO VOI!- finì per urlare con voce tremante –solo i vostri poteri potevano arrivare all’origine del male, ai cuori delle persone, potevate illuminare le loro menti e le tenebre del loro animo, e fermare gli Org… e invece SIETE SCAPPATE COME VIGLIACCHE!! Siete fuggite pensando a salvare voi stesse e ci avete abbandonato al nostro destino! E chi poteva poi fermare tutto quell’orrore? Solo il male, care fatine, può sconfiggere il male… è toccato a noi, abbracciare il male nel nostro cuore per poter fermare quello sfacelo, abbiamo corroso ogni fibra del nostro essere con l’oscurità per ricavare l’energia necessaria a sigillare l’armata org nel sottosuolo, siamo diventate STREGHE!
-sciocchezze, non ci sono prove che quello che dici sia vero- sbottò Nebula infastidita.
-COME OSI!!!!!!- con un urlo disumano la vecchia si alzò in volo mostrando finalmente la sua figura in tutta la sua imponenza: era lì, a mezz’aria, il suo corpo esile fasciato in uno stretto abito scuro, che come una scia tenebrosa si allungava fino al suolo, per dividersi in tanti lembi di stoffa he sembravano avessero vita propria; i l lembi squarciati del suo mantello riempivano tutto il soffitto e le donavano imponenza fluttuando come tentacoli neri, il fazzoletto le era volato via mostrando un a folta capigliatura, che un tempo doveva essere stata color rosa, ora ingrigita dal tempo, raccolta in una crocchia alta che lasciava libere due lunghe ciocche frontali; finalmente poterono osservare in toto il suo fiso ossuto e segnato dal tempo, il lungo naso ricurvo, la bocca coperta da un bavaglio e gli occhi da una maschera stretta e allungata.
Le winx trasalirono nel constatare quanto ella somigliasse alle streghe antenate… era spaventosa.
Le sue esili braccia si erano levate per puntare il dito accusatore contro la platea incredula e impaurita che la osservava;
-3000 anni… 3000 lunghi anni ho dovuto aspettare questo momento, l’ora della vendetta!
-se anch’io fossi ridotta in quello stato non andrei in giro a sbandierare la mia età ai quattro venti…- azzardò Stella.
-Stella la vuoi piantare!- sborrò la fata dei fluidi irritata dal suo continuo sarcasmo e dal fatto che, proprio lei,  che controllava tutte le acque, non riuscisse a controllare le gocce di sudore freddo che le solcavano la fronte. In un modo o nell’altro le sei fate erano tutte impaurite, tutte avevano la viscerale certezza che non era un nemico come tutta le caterva dei supercattivi che avevano affrontato in precedenza, per la prima volta, non si sentivano all’altezza… c’era chi maniferstava il suo timore in un modo, come l’aggressività di Aisha, chi cercava di mascherarla con battute sarcastiche ( non serve neppure specificare chi XD) chi tentava di mantenere il più possibile la facciata fredda e calcolatrice senza far trasparire alcuna emozione, come Tecna.
-per tutti questi secoli è stata solo la sete di vendetta a mantenermi in vita, a impedirmi di riposare in pace, e adesso posso finalmente esaudire il mio desiderio più profondo, ecco, questo è il mio preannunzio, le forze malvage da cui siete rifuggite or si desteranno, e voi sarete travolte dalla loro ira, nessuna delle vostre misere luci resterà accesa, ne nessuno dei vostri poteri custoditi in voi, bensì entrambi vi saranno strappati con la forza dopo che avrete assaggiato l’amarezza della sconfitta, come fiamma di candela flebile si spegnerà il vostro fuoco, sotto i duri colpi del gelo, dell’oscurità e delle tempesta, e le vostre ali verranno trapassate dalla  spietata lancia del male… per nessuno su questa terra ci sarà scampo fino a che non riscatterete la vostra colpa antica, finché in ginocchio non chiederete perdono, solo allora sarà levato da voi il marchio della sconfitta, ecco, ecco questa è la mia maledizione!- proclamò con tono solenne la strega, poi, come per incanto, a partire dai lembi più lontani del suo mantello la sua figura cominciò ad essere divorata da delle fiamme oscure, tra le sue risate sinistre, e mentre quella spariva tra le ardenti lingue violacee, delle scintille volarono tutt’attorno e colpirono le fate in diverse parti del corpo; Bloom sentì un dolore immane quando quella minuscola scintillina dorata la colpì sul dorso della mano, com’era possibile che una cosa tanto piccola avesse tanto potere? Era quello che dovevano aspettarsi dal loro prossimo nemico? Se così fosse stato, erano belle che fritte.
Intanto che si levavano dal salone grida di dolore per le scottature, il fuoco consumava la figure della strega, finchè non rimase che una piccola fiammella che, presa la foggia di un uccello, volò via dal foro nel soffitto.
Quando tutto il fumo e la cenere causati dal rogo non svanirono, la fata del fuoco tornò a guardarsi la mano dolorante, e le vide marchiata da uno strano simbolo.
***
-siamo vicine sorelle, non rallentiamo!- le avvertì DArcy con un pizzico di eccitazione nella voce; erano scese dal crinale sul quale si stavano arrampicando e si erano avventurate, sotto la guida della strega dell’oscurità, in una spelonca ai piedi di esso. L’entrata delle grotta era uno squarcio strettissimo nella roccia, attraverso il quale non fu facile passare, come se quella cavità sotterranea fosse in precedenza sigillata e in seguito quello spiraglio si fosse aperto fendendo il muro di roccia calcarea.
-da questa parte- continuò la strega guidando le sorelle che arrancavano al buoi dietro di lei, inciampando nelle stalattiti ed evitando le ragnatele nei capelli; proseguirono non per poco tempo per il tunnel stretto e freddo, fino a che non raggiunsero una grotta circolare.
-siamo arrivate?- chiese esausta Stormy appoggiandosi ad una roccia, poi si fermò a fissarla e trasalì –aaaahh- urlò balzando indietro.
-che cavolo succede?- chiese esasperata Icy, e quella le indicò con mano tremante il masso, la strega del gelo lo fissò intensamente fino a che non capì cosa ci fosse di tanto spaventoso, e c’era eccome: quella pietra sembrava un essere umano o, perlomeno, umanoide, e sembrava sofferente; ben presto le streghe si resero conto che quella caverna era piena zeppa di quelle figure, una sull’altra, tutti disperati, e si chiesero se fossero davvero rocce, o qualcosa di molto peggio.
Al centro della grande spelonca troneggiava una clessidra a misura d’uomo, la cui struttura sembrava fatta di rami morti aggrovigliati ed aggrappati al vetro come artigli, e sembrava contenere una strana nuvola nera; alla base la prigione di vetro sembrava scheggiata, e dalla vistosa crepa fuoriusciva lento ma inesorabile parte di quel fumo oscuro.
Le tre streghe se lo sentivano, era da li che proveniva tutto quel potere, quell’energia era intrappolata li dentro.
-finalmente siete arrivate- bisbigliò una voce roca e distorta, quasi metallica facendo trasalire le streghe. mentre all’interno della clessidra lampeggiava una luce verde in sincronia con quelle parole. –vi stavo aspettando…-
-tu ci conosci?- chiese diffidente la strega del gelo.
-ho percepito la vostra rabbia e sete di vendetta, e vi ho liberate dalla vostra prigione perché siate mie emissarie- continuò la voce.
-tu ci hai liberate dal Legendarium?- chiesero in coro incredule le streghe, chi mai possedeva una tale potenza da poter infrangere un incantesimo tanto potente, per di più a distanza e dopo che il libro era stato sigillato?
-ma tu chi sei-lo interrogò Stormy.
-io sono MASTER ORG, imprigionato per secoli e secoli  dalle forze stesse del male, in questa landa desolata e priva di vita, ma ora, ora che la magia è ritornata sulla terra, ora sento vicino il mio risveglio! Andate davanti a me, a spazzare via i miei nemici e a prepararmi il cammino, e io vi ricompenserò con un potere che mai avete neppure potuto immaginare!
Le tre streghe si scambiarono uno sguardo di intesa e subito decisero che fare, e si prostrarono dinanzi alla clessidra.
-eccellente…- ghigno la voce e subito il fumo avvolse le impreparate ragazze, le circondò per dargli nuovo aspetto, gli entrò nel corpo per infondergli nuova forza, e quando le nuvole si placarono, emersero delle nuove, rinate e potentissime Trix.
***
-mamma, mamma mi senti?- chiese la giovane fata degli animali scuotendo l’ex regina Morgana.
-si Roxy sto bene…- rispose non troppo sicura la fata svegliandosi dalla sua catalessi.
-chi era quella pazza psicolabile di una mummia incartapecorita?- chiese con un diavolo per capello la fata del sole.
-non lo sappiamo.- rispose sinceramente Nebula.
-davvero? Perché quando ha nominato quel posto, “Animalia” le vostre facce dicevano il contrario.- le contraddisse sospettosa Tecna.
-di regina in regina si tramanda che “animalia” sia un nome proibito, e che porti sventura e tenebre su chi lo pronuncia, come in effetti è stato.- chiarì Morgana.
-per favore, andiamo via di qui- balbettò la fata dei fiori sbiancata per la paura.
-andiamo dai tuoi genitori Bloom?- propose Musa.
-meglio di no- la stroncò la leader, sentiva che quella faccenda era molto pericolosa e non voleva coinvolgerli.
-allora dove cavolo ce ne andiamo?- chiese Stella.
-so io dove possiamo recarci- concluse Morgana.
***
-avrei voluto mostrarvelo in occasioni più allegre- commentò l’ex regina entrando nel negozio che aveva preso in gestione da qualche anno, il love&pet. Appena le sei fate entrarono furono subito assalite dai loro cuccioli, ma erano troppo preoccupate per giocare con loro.
-venite qui piccolini- chiocciò la fata degli animali abbracciandoli tutti per colmare le loro carenze d’affetto.
-scusa tanto se non ho voglia di coccolare il mio cucciolo, ma sai, sono appena stata maledetta da una vecchiaccia che probabilmente ai suoi tempi come cucciolo aveva un dinosauro- latrò Stella infastidita, ma la giovane e inesperta fata fece cadere li la cosa.
Le fate erano tutte a disagio, nessuna sembrava voler compagnia, nessuna si sentiva più winx club, era tutto troppo tranquillo, dannatamente ed esasperatamente tranquillo, ed era chiaro a tutti che non si trattava che la quiete prima della tempesta, ed aspettare inermi che la tempesta arrivi e ti colga in pieno non è affatto piacevole…
All’improvvisò si sentì un boato, come di uno schianto, la terra tremò  scossa  da una terribile energia oscura, le fate si guardarono reciprocamente negli occhi e capirono che la tempesta era arrivata, e bisognava agire, e in fretta anche.
Si precipitarono tutte fuori, eccetto Roxy che fu costretta dalla madre a rimanere relativamente al sicuro all’interno del negozio, e rimasero stupefatte nel vedere che si era formato in mezzo alla piazza una piccolo cratere che se si fosse schiantato un meteorite, e, tra il fumo e la cenere, si stavano levando tre figure fin troppo famigliari, ma nuovamente e distintamente temibili: le trix.
Le winx non poterono che osservare il loro ennesimo cambiamento:  i loro completini di sempre erano colorati di un nero pesto, infinitamente scuro e profondo, profilati di rosso fuoco, la loro carnagione quasi grigiastra, i tatuaggi sotto gli occhi che ormai percorrevano tutto il viso e il collo.
-finalmente è ora della resa dei conti Winx!- proclamò in tono aspro la strega dei ghiacci.
-non ci credo, ancora voi! Ma non imparate mai? Trovate un hobby, un fidanzato, uno scopo nella vita che non implichi il distruggere l’universo, state diventando estremamente ripetitive, sapete?-le interrogò con aria di superiorità la fata del sole, anche se, se avesse saputo quello che l’aspettava, forse avrebbe messo da parte la saccenza e avrebbe iniziato a pregare Dio, Allah, Vishnu o qualsiasi altra divinità si veneri su Solaria tutti insieme.
-adesso vedrete se siamo davvero ripetitive- latrò Stormy lanciando una poderosa saetta che si abbatte poco dinanzi le fate, e che le scaraventò via  con il contraccolpo.
-magic winx, bloomix!- proclamò Bloom rialzandosi e invogliando le amiche a combattere, e di li in poi lo scontro fu furioso; su ordine del grande capo le fate affrontarono in coppia ognuna delle streghe, per cadere miseramente una dopo l’altra.
-eco infinita!- musa lanciò il suo attacco dall’alto sulla strega celle tempeste, ma questa lo fermò con il palmo della mano e, alzatasi in volo, la raggiunse con un solo salto e la colpì con un fulmine; inutile dire che lo scudo della fata cedette come carta velina, e la precipitò a terra a grandissima velocità. Tecna fu travolta dall’amica e caddero entrambe al suolo, e si rialzarono doloranti appoggiandosi l’una all’altra.
-attacchiamola insieme- propose la fata della tecnologia e sferrarono i loro raggi sulla strega che era atterrata dinanzi a loro, ma Stormy li deviò con la mano, generò un tornado e lo scagliò contro le giovani paladine della giustizia, che vorticarono nell’aria colpendosi a vicenda e tramortendosi con violentissime scariche elettriche, per poi cadere inermi al suolo e vedere la loro trasformazione abbandonarle in una nuvola di lucine, prive di ogni forza.
Stella e Aisha circondarono Darcy e le lanciarono simultaneamente i loro attacchi migliori, ma la strega scomparve divertita e le fate si colpirono a vicenda.
-grazie tante Aisha!- ringhiò la fata del sole splendente reggendosi la testa ma poi… sentì come il respiro mancarle, e un gelo indescrivibile penetrarle nella schiena, il gelo della paura… sgranò gli occhi consapevole solo di una cosa: DArcy era dietro di lei.
-ciao ciao fatina.- le sussurrò all’orecchio con voce suadente la strega poggiandole una mano tra le scapole, e una raggio oscuro la colpì scaraventandola al suolo ed annullando la sua trasformazione.
-STELLAAAA!-urlò la fata dei fluidi – adesso te la vedrai con me, freccia d’acqua!- disse ancora piena di rabbia e si avventò sulla strega, ma il suo assalto fallì miseramente…
-spirale oscura!- un raggio si dipanò roteando su se stesso dal palmo di Darcy, circondò la fata di Andros fino a creare una bolla che la imprigionava, poi, quando la strega chiuse la mano a pugno, la sfera implose portando a termine la battaglia.
 
-ma quanto sono diventate forti?!- commentò incredula Flora osservando Aisha che, senza sensi, cadeva al suolo perdendo la sua forma bloomix.
-visto fatina? Non pensare troppo alle tue amiche fiorellino, ce n’è abbastanza anche per te, gelo invernale!- proclamò sadica Icy mentre una nuvola di neve circondava flora; come la natura muore in inverno sotto le sferzate del freddo, così le forze della fata della natura la stavano abbandonando, così come i suoi poteri.
-FLORAAA!!! Che cosa le hai fatto strega?!- ringhiò Bloom.
-  le ho fatto assaggiare tutta la mia forza, AHAHAHAH! Guardati intorno principessina, tutte le tue amiche sono state sconfitte, ed ora tocca a te!
La custode della fiamma del drago si guardò intorno: era terribilmente vero, Stella, Aisha, Musa,Tecna e Flora, tutte erano inermi accasciate al suolo, tutte in pericolo, tutte indifese… doveva per forza vincere, per loro, per tutti, per se stessa…
-attacco vulcanico!- urlò lanciando il suo raggio contro la strega che fece lo stesso, e per interminabili secondi i due flussi si scontrarono a mezz’aria spargendo intorno scintille e schegge gelate; a prima vista sarebbero potute sembrare in parità, ma all’occhio esperto di morgana questo non era affatto vero, lei riusciva a vedere il sudore che colava sulla fronte della fata e le sue smorfie per lo sforzo, e anche il ghigno soddisfatto della strega.
-per te è finite Bloom AHAHAHAH!- e con quella risata malefica la strega concentro tutte le sue forze nel reggio che spazzò via la fiamma del drago e colpì la sua custode imprigonandola fin sotto al seno in una teca di ghiaccio.
-sorelle…- le chiamò ICy, e tutte e tre ammirarono la loro acerrima nemica ,indifesa, inerme, in uno stato di semi coscienza accasciata su se stessa… avrebbero voluto godere della sua espressione, ma i capelli riversi sul viso glielo impedivano… poco importava, è il risultato quello che conta veramente no?
-con voi sorelle…- proclamò solennemente la strega preparandosi a lanciale un fatale dardo unite contro la fata, mancavaon davvero pochi secondi

Meno tre…

Morgana osservava incredula la scena terrorizzata per la fine che avrebbe potuto fare la giovane fata, furiosa con se stessa per il fatto di essere impotente difronte a cotanta forza distruttiva.

Meno due…

-NOO! BLOOM NO!- urlava la giovane fata degli animali battendo violentemente il pugno contro la porta del Love&pet, chiusa magicamente dalla madre mentre le lacrime le segnavano copiose il viso.

Meno uno…

Era davvero finita… possiamo mettere la parola “the end£ a questo racconto, la fata del fuoco era scacciata.

Zero!

-tornate da me, subito!- riecheggiò una voce nella testa delle streghe.
-ma padrone, ce l’abbiamo quasi fatta!- sbottò Stormy.
-tornate da me SUBITO!- ordinò in modo autoritario la voce.
-che facciamo?- chiese DArcy alla sorella maggiore.
-per stavolta l’avete scampata- avvertì Icy le fate che si stavano lentamente riprendendo digrignando i denti, -ma la prossima volta che ci incontreremo non sarete tanto fortunate!- e, detto questo, sparirono.
-BLOOM!- dissero in coro le cinque amiche avvicinandosi alla prigione di ghiaccio.
-n… n-non riesco a liberarmi…- biascicò la fata allo stremo delle forze.
-sciogli il ghiaccio con i tuoi poteri, coraggio, puoi farcela!- la incoraggiò Musa, ma niente, la fata non ci riusciva.
-com’è possibile, la fiamma del drago è il potere più grande che esista!- chiese Flora incredula.
-forse una volta… ma da quando l’ha condivisa con noi, Bloom possiede solo un sesto del suo potere originale- chiarì Tecna –c’è un solo modo che ha per liberarsi…-
-facciamolo!- propose decisa Aisha capendo dove la fata della tecnologia voleva andare a parare.
-Aisha ha ragione, i nostri poteri non sono importanti come lo è la nostra amica!- la appoggiò Stella, e, dato che tutte erano d’accordo, le cinque fate si concentrarono e materializzarono le scintille che aveva donato loro Bloom un’anno prima, e le restituirono al loro legittimo proprietario.
-adesso si che mi sento meglio, FUSIONE!- gioì la fata del fuoco del drago sentendosi rinvigorita e, in una esplosione di fiamme, si liberò dalla sua prigione riemergendo con nuove fantastiche ali, era il super Bloomix!
***
-e adesso che cavolo facciamo, voglio dire, se ci attaccano di nuovo quella pazze, dove ci nascondiamo, senza offesa tesoro, ma non credo che da sola combineresti molto…- commentò pungente Stella rivolgendosi alla leader del gruppo.
Le sei fate erano nei loro letti, nel loro vecchio appartamento terrestre, troppo umiliate per tornare ad Alfea, tanto meno dai loro fidanzati… avevano amabilmente cacciato anche Morgana e Roxy.
-senza poteri come faremo a difenderci? Siamo spacciate!- si rassegnò la fata della musica.
-e no ragazze! Io non ci sto a fare testamento a 22 anni, sono troppo bella per morire, ci era successo anche l’anno scorso no? Dobbiamo solo trovare un nuovo potere che rimpiazzi quello vecchio come facciamo ogni santa volta da 4 serie, dobbiamo solo capire quale, lo dice anche ogni ora punto e momento quella megera della preside, non vi ricordate? “le trasformazioni per una fata sono varie e infinite”- ricordò la fata del sole imitando FAragonda, e facendo ridere le sue amiche, dopo tanta tristezza.
-io penso che dovremmo partire da quella vecchiaccia, quella di Tir nan og, non so perché, ma in quor mio sento che è tutto collegato- propose Bloom con aria misteriosa.
-e tir nan og sia!- approvarono le fate.
-fantastico, è iniziata una nuova via crucis!- commentò Stella.

NOTE D’AUTORE
Eccomi con un nuovo capitolo, molto tragico e cupo, e, per la gioia di Dark shade, a favore delle trix XD.
Parlando in generale della storia, vi dico che sarà un crossover con una serie dei power rangers, anche se da questa prenderò solo una parte della storia e tre personaggi, anche se non fondamentali. Mi scuso già da ora se questa storia procederà a rilento, me contemporaneamente sto realizzando delle fanart che rappresentano la nuova trasformazione che conseguiranno le nostre eroine, a questo proposito, ci sarebbe qualche anima pia che mi spiega come cavolo si inseriscono le immagini nei capitoli? Grazie.
Dedico questo capitolo alle due recensitrici: Dark shade e Marti antares
e a tutti quelli che hanno inserito la storia nelle preferite /seguite/ricordate che in questo modo mi hanno spronato a continuare: Daiya, fredegeorgeWeasley, shessomarujunior, corvina300 e  Marti antares.
NEL PROSSIMO CAPITOLO: PER LE NONSTRE WINX è STATA UN’AMARA SCONFITTA, E IL PROSSIMO SCONTRO CON LE TRIX SI PREANNUNCIA ANCORA PIU’ DISASTROSO, SENZA L’AUSILIO DEI LORO POTERI MAGICI. PER SPEZZARE LA MALEDIZIONE CHE INCOMBE SU DI LORO LE FATE RITORNERANNO A TIR NA NOG, MA SIAMO SICURI CHE IL SEGRETO SI CELI PROPRIO TRA QUELLE MURA? E SE LA BATTAGLIA SI AVVICINA, RIUSCIRA’ BLOOM DA SOLA AD AFFRONTARE LE TEMIBILI TRIX?

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Capitolo 3
*** assalto a TIR NA NOG ***


NEL CAPITOLO PRECEDENTE:
A TIR NA NOG L'OSCURA PRESENZA DELLA VECCHIETTA SI RIVELA ESSERE UNA STREGA CHE RINFACCIA ALLE FATE TERRESTRI UNA COLPA VECCHIA DI 3000 ANNI, QUINDI LANCIA UNA TERRIBILE MALEDIZIONE SU TUTTE LE PRESENTI, ANCHE SULLE NOSTRE FATINE PREFERITE; TORNATE A GARDENIA PER VISITARE IL LOVE&PET, ORA GESTITO DA MORGANA, LE WINX VENGONO ATTACCATE E SCONFITTE DALLE PERFIDE TRIX, RESE POTENTISSIME DA UN NUOVO E TEMIBILE NEMICO...

 
CAPITOLO 3:
ASSALTO A TIR NA NOG

 
Ormai erano ore che le sei eroine di Magix si erano blindate nel loro polveroso e stantio ex appartamento, in cui nessuno entrava più da quando se ne erano andate definitivamente dalla terra nella quinta serie; Roxy era li, sulla porta, a guardarle stese sui letti polverosi, con i visi schiacciati dentro i cuscini ricoperti di cellophan, se solo si soffermava a pensare che fino a un paio di giorni prima in un luogo del genere non ci avrebbero spedito neppure lei, che era da sempre la ruota di scorta del Winx club, riusciva a capire quanto fossero psicologicamente distrutte.
No, non era proprio possibile, non potevano stare li a lasciarsi andare mentre quelle tre psicolabili erano a piede libero, se non ce la mettevano loro una pezza chi ci pensava? Era suo onore e onere scuoterle dal loro stato depressivo, dopotutto, quando un paio di anni prima era lei sempre in crisi non erano forse loro ad ossessionarla con quelle stronzate della fiducia in se stessi e del coraggio? Ora era il suo turno di scassare la minchia...
- ragazze insomma! Voi siete le Winx, le WINX!!! Avete affrontato nemici ben peggiori delle trix e decisamente più forti di voi riuscendo sempre in qualche modo a spuntarla, alla fine, se non ci pensate voi a fare il culo a tambur battente a quelle tre fattucchiere chi può pensarci? Siamo tutti persi senza di voi, reagite per favore!
Le parole di Roxy risuonarono vuote nell'aria e non produssero nessun tipo di effetto... Per lunghi istanti la fata degli animali rimase col fiato sospeso ad attendere una reazione, e se la rossa custode del fuoco del drago non avesse preso in mano la situazione probabile sarebbe pure morta soffocata...
-Roxy ha ragione amiche, dobbiamo darci una svegliata, non esiste che quelle stronze ci mandino al tappeto al primo round senza nemmeno lasciarci un margine di ripresa, ne va del nostro buon nome!
-parla per te che un buon nome ce l'hai ancora...- la smontò sarcastica la bionda.
-Bloom ha ragione ragazze, non ci siamo mai fatte fregare da nessuno, ora non possiammo mica cacciare la testa sotto la sabbia per un'unica sconfitta...- la appoggiò Aisha alzandosi dal letto battagliera.
- e come facciamo me lo spiegate? Con quali razza di poteri... Senza offesa Bloom ma non credo che tutta sola riusciresti a battere le streghe.- commentò realisticamente Musa.
- dovremmo inevitabilmente acquisire un nuovo potere, oppure recuperare uno di quelli vecchi che abbiamo accantonato nel corso degli anni.- propose Tecna.
-e quali? Senza Faragonda a farci luce siamo letteralmente perse, forse se in classe avessimo ascoltato qualcosa invece di smaltarci le unghie probabilmente sapremmo che potere andare a cercare, e invece niente... Per non parlare delle trasformazioni passate, il sirenix è stato intelligentemente chiuso x sempre nel legendarium, il mithyx non serve ad una beneamata minchia e il believix, harmonix e henchantix se ne sono andati a cicorie, ve lo dico io bellezze, se quelle tre tornano alla carica siamo belle che fottute- spiegò con molta calma Stella, rassegnata ormai a sembrare per lo meno fashon nella cassa da morto.
- io un'idea ce l'avrei- propose la custode della fiamma del drago - dobbiamo ripartire dal luogo dove tutto è iniziato...

 
***
 
Nell'oscuro antro pregno di energia maligna le tre streghe, fasciate nei loro lugubri abiti storici, se ne stavano visibilmente scocciate davanti alla clessidra nell'attesa che questa desse qualche segno di vita; finalmente una sinistra luce verde brillò nel vetro...
-si può sapere perché ci hai impedito di farle a fettine?!- ringhiò Stormy.
-non dubitate delle mie decisioni giovani streghe, e sarete ricolme di tanto di quel potere che sarà per voi calice traboccante di ebrezza!-
Le tre ammutolirono, più per non aver capito una mazza di quella frase che non per obbedienza...
- le fate sono per voi l'ultimo degli ostacoli, esiste una sola fonte di potere che dovete temere, ed è il potentissimo incantesimo custodito ad Animalia...
-ma nn avevi detto che con te non avremmo mai dovuto temere nulla?- chiese scettica Icy.
-abbiate fiducia, e andate a cercare l'incantesimo Butterflix e distruggetelo per sempre, solo così nessuno potrà ostacolarci!!
-maestro, dove possiamo cercare questo potere da distruggere?- chiese Darcy in tono reverenziale.
-mi sa che la nostra sorellina si è bevuta il cervello...- bisbigliò Stormy alla maggiore delle Trix che l'appoggiava annuendo.
-il Butterflix è un antichissimo potere delle fate, perduto da tempo, impedite che si risvegli!!- ordinò lo spirito intrappolato nella clessidra.
-un potere di fata?- chiese la regina del gelo -allora sappiamo dove cercare- disse ammiccando alle sorelle.
-e allora andate! E portate con voi il mio potere devastante, così che tutto il mondo tremi difronte alla potenza dei miei emissari! AHAHAHAH!!- proclamò solennemente Master Org mentre una conchiglia fossile a forma di spirale si staccava dalla parete di roccia e veniva riempita dal denso e venefico fumo tetro che fuoriusciva dalla crepa nella prigione di cristallo, la stessa nebbia oscura che aveva donato nuovo vigore alle Trix, la stessa che avrebbe seminato terrore per il mondo come 3000 anni prima...
-grazie mille, maestro- sibilò la strega dell'oscurità afferrando il potentissimo tesoro di pietra tra le aggraziate mani.
-preparatevi al peggio fatine... AHAHAHAH!-

 
***
 
-esattamente che ci siamo venute a fare in questo luogo dimenticato da Dio?
In effetti il fatto che Tir Na Nog fosse stata maledetta aveva comportato un cospicuo calo di iscrizioni...
-Stella se vogliamo capire cosa ci è successo è da qui che dobbiamo partire- spiegò Bloom guardandosi insistentemente il marchio che deturpava il candore della sua pelle - Nebula, sei sicura di non sapere cosa può aver causato un tale incremento di forza nelle Trix?- chiese poi alla regina che le stava guidando per i corridoi.
-bhe...- rifletté la fata della pace - se devo pensare ad un potere oscuro così forte da sbaragliarvi mi viene in mente un'antica leggenda che...
-Regina Nebula! REGINA NEBULAAAAA!!!- gridava una fata guerriera che si affannava a volare ferso la regina;
-cosa è accaduto ragazza mia?- chiese visibilmente preoccupata la fata maggiore.
-regina... una...- biascicò la fata ansimante -una... nube oscura... si avvicina al castello!-
le Winx si scambiarono uno sguardo preoccupato, prevedendo in cuor loro quello che temevano da tempo... le Trix erano tornate all'attacco.

 
***
 
-povere sciocche...- disse Stormy con sufficienza, mentre spazzava via con una raffica di vento un plotone di fate guerriere giunte per contrastarle, pregustando il divertimento della lotta vedendo tutto l'esercito fuoriuscire agguerrito dal castello.
-adesso ci facciamo due risate!- ridacchio con una malsana luce negli occhi.
-non credo ne avrai la possibilità, scusa sorellina...- la smontò Darcy indicando le fate che ad una ad una cadevano avvelenate dalla nube che la strega aveva liberato dalla conchiglia che stringeva tra le mani.
-RITIRATA!!- urlò una fata mentre le compagne volavano via portando con se le vittime del fumo oscuro.
-ma cosa succede??- urlò svilita Nebula mentre vedeva il panico dilagare tra le sue suddite.
-sono le Trix!- ringhiò Bloom... cosa doveva fare? Per la prima volta dopo tanti anni la giovane fata sentiva di provare paura, si sentiva debole ed indifesa contro le streghe, impotente ed incapace di aiutare le fate della terra, sola e indifesa dalle sue amiche che oramai nn avevano più poteri...
In preda a un tale turbine di emozioni Bloom fece la sua scelta... Era troppo tardi per tirarsi indietro, dopotutto, essere il super capo supremo del Winx Club prima o poi avrebbe dovuto per forza comportare qualche fregatura, no?
Deglutì a vuoto, per prendere ancora qualche secondo per se, per realizzare veramente che era davvero la fine, e poi si preparó ad andare in contro al suo destino...
-Winx! Portate le fate al sicuro, dove questa nebbia non potrà far loro del male,- disse con aria risoluta  -proteggete anche Roxy- aggiunse rivolgendo un sorriso mesto alla giovanissima fata degli animali -io vado ad affrontare le Trix...
-ma Bloom...- riuscì solo ad articolare Flora mentre già gli occhi le si riempivano di lacrime.
-per favore pensa razionalmente- la ammonì Tecna.
Ne seguirono infiniti istanti di silenzio, silenzio che si ergeva come un muro massiccio fra la custode del fuoco e le fate... E il tempo si era fermato... E le fate impaurite sembravano correre ad uno straziante rallentatore... Ed anche le lacrime scendevano lente bruciando le guance come tizzoni ardenti... Una voce ruppe il silenzio...
-MAGIC WINX, SUPER BLOOMIX!-e Bloom volò al di fuori del castello insieme alla regina sfoggiando nuove e preziose ali a forma di fiamme, lunghe e sfrangiate, simili a quelle delle fate maggiori.
Con la morte nel cuore le cinque fate obbedirono agli ultimi ordini impartitigli dal grande capo, e spinsero le alunne e guerriere verso i sotterranei, dimenticandosi, come al solito, della povera principessa delle fate terrestri, rimasta li, sola ed imbambolata come una rapa lessa, pietrificata dallo sconforto.

 
***

-ma tu guarda chi si vede! Ali nuove di zecca eh? Sarà un piacere strappartele ahahah!- rise sonoramente Icy.
-vedremo se ne sarai capace...- rispose sulle spine la principessa di Domino.
-tre contro una... Oggi te le faremo pagare tutte fatina...- ghignò la strega delle tempeste.
-ferme voi due!- le ammonì Nebula -ve la vedrete con me...
-ahahahahah, ma non farmi ridere... Tu sei la fata della pace no? E cosa vorresti fare, colpirci con delle colombe?- la prese in giro Darcy.
-ora vedrete streghe, VESSILLO DELLA LIBERTÀ!- proclamò la regina lanciando verso l'alto una candida sfera che esplose nel cielo liberando una luce abbagliante che acceccò le sorelle.
-i miei poteri non sono fatti per portare distruzione, ma ciò non vuol dire che lascino illesi i cuori crudeli come i vostri- le informò la regina, e la lotta ebbe inizio.
-VORTICE DI FIAMME!
-GELO ASSOLUTO!
Gli attacchi di Bloom e Icy si scontrano fondendosi in una instabile sfera si fuoco e ghiaccio, si respingevano l'un l'altro spandendo scintille e schegge tutt'intorno, mentre nessuna delle due incantatrici accennava a volersi arrendere e cedere alla stanchezza e alla forza dell'altra.
-SAETTA OSCURA!
-TENEBRE INFINITE!
Le due streghe lanciarono i loro attacchi migliori contro Nebula, che tentò in vano di difendersi...
-ARALDO DELLA PACE!- sibilò la regina evocando un grande scudo da cavaliere di energia violacea che resistette pochi secondi sotto i colpi implacabili delle due nemiche, e in men che non si dica, nonostante tutti i suoi sforzi, la barriera si infranse e la fata venne investita da una potente scarica d'energia oscura che la scraventò lontano, contro una parete del maniero, per poi farla cadere inerme al suolo;
La fata maggiore della pace cercò di rialzarsi, ma la gamba destra ormai non poteva più sorreggerla, e rimase li, indifesa, aspettando la prossima mossa di Darcy e Stormy, senza poter difendersi...
Questo era il più grande pregio e limite dei suoi poteri... Tanto si affievolivano quanto l'odio nel suo cuore aumentava, e la regina odiava oltre ogni immaginazione quelle tre, e dentro covava una tale rabbia e frustrazione nell'essere ancora una volta dopo secoli umiliata e sconfitta, incapace di difendere il suo popolo, che il suo cuore era ormai macchiato senza possibilità di redenzione.
-per te è la fine... A te l'onore sorella...- disse soddisfatta la strega dell'oscurità lasciando campo libero a Stormy che, senza farselo ripetere due volte, alzò le braccia al cielo per radunare tutte le sue energie, tanto da farle tremare i polsi, perdere il controllo e la possibilità di tornare indietro... Nessuno, nemmeno il mago più forte sarebbe sopravvissuto a quell'attacco...
-per te è la fine, AAAAHHHH!-gridò lanciando la sfera verso la povera fata; Nebula strinse i denti e serrò gli occhi, incapace di difendersi, costretta ad aspettare inerme il suo destino.

 
***

Le winx avevano radunato tutte le studentesse e le guerriere ferite in un grande salone circolare nei sotterranei, sormontato da una grande cupola e disseminato di statue di fate in pose orgogliose... la tensione si tagliava col coltello, sgorgavano lacrime per le più fragili e singhiozzi strozzati per le più orgogliose;
-dite che siamo al sicuro?-chiese con voce tremante Stella.
-n-non c-c-credo...-la smentí Musa indicando il fumo oscuro che iniziava a penetrare tra le fessure degli infissi arabescati.
In men che non si dica il panico si impadronì delle fate terrestri che cominciarono a muoversi impaurite dappertutto e a radunarsi nel centro del salone.
-ragazze, io vi ho voluto un mondo di bene...
-non è il momento delle ultime volontà Flora!- la ammonì la fata del sole.
-che facciamo?-chiese disperata Musa.
-una soluzione ci sarebbe...- propose Tecna materializando la sua bacchetta Mithyx.

 
***
 
Nebula strizzava forte gli occhi aspettando un attacco che però non arrivò mai... Li aprì piano e vide l'enorme sfera di energia saettante della strega delle tempeste circondata da un'aura azzurra a pochi centimetri da lei, che si infranse in una luvola di scintille colorate.
-sono... sono salva?!- si chiese incredula Nebula.
-ma cosa... CHI E' STATOOOO???!!!- ringhiò infuriata Stormy.
-io!- le rispose una voce femminile; la strega si guardò intorno tremante di rabbia cercando il suo nemico invisibile dovunque, e poi le vide lì, due figure alate che si stagliavano davanti al sole che l'accecava più brillante che mai.
-Morgana! fata madrina!- esultò Bloom interrompendo il suo duello... forse non tutto era perduto, forse adesso con l'aiuto dell'ex regina e di Eldora la situazione si sarebbe potuta ribaltare.
Nebula osservò commossa le tre guerriere che si disponevano una accanto all'altra difronte alle tre sorelle, impavide e sicure di sè, come vere guerriere, da vere eroine... come aiutarle? l'orgoglio e la commozione purificarono il suo cuore dalla rabbia, facendo tornare a risplendere le sue ali di polvere magica: i suoi poteri erano tornati!
-io non posso combattere, ma non per questo sono del tutto inutile... ARCOBALENO DELL'ALLEANZA!
Un arcobaleno scaturì dal cuore della regina, rimbalzò sulle fate e si stagliò nel cielo, irraggiando un potere enorme, e facendo risplendere le ali delle tre guerriere di mille colori... ora erano fortissime, e pronte a combattere.

 
***

-pronte?- chiese Tecna alle compagne.
-pronte...- risposero titubanti le altre disponendosi in cerchio e avvicinando le loro bacchette al centro.
-sarà difficile senza i nostri poteri, ma dobbiamo sforzarci al massimo per tirar fuori dalle bacchette tutta la loro energia- le avvertì la fata della tecnologia e le ragazze si concentrarono più che poterono, i loro scettri magici si illuminarono irraggiando un'ondata di energia rosa.
-ce a stiamo facendo ragazze- le spronò Aisha -non molliamo... per Bloom!-
-per Bloom!-

***
 

-RAGGIO INCANTATO!
-TENEBRE INFINITE!
gli attacchi di Morgana e Darcy si scontrarono sibilando
-FIAMME DELL'AMICIZIA!
-TORMENTA GLACIALE!
I miliardi di scintille scaturiti dal cuore della fatta si precipitarono contro le schegge di ghiaccio di Icy in un vortice di gelo e fuoco che invadeva il cielo.
-PIOGGIA DI LANUSIE!- annunciò Eldora con voce flautata e dalla punta della sua bacchetta scaturì una valanga di fiori che travolse la strega delle tempeste;
-ma che cavolo?!- ebbe appena il tempo di dire Stormy prima di essere sommersa di petali, ritrovandosi a dover indietreggiare insieme alle sorelle visibilmente in difficoltà
-adesso basta!- ringhiò la strega del gelo -sorelle...
-si Icy!- esclamarono le due in coro
-TENEBRE ETERNE!
-OSCURITA' IMPENETRABILE!
-GELO SENZA FINE!
Annunciarono tra risate perfide preparandosi all'attacco con una convergenza oscura e potentissima.
-gli incantesimi delle antenate! presto, dobbiamo contrattaccare!- disse Morgana tentando di reagire, ma non ebbero eppure il tempo di pensare a cosa fare che vennero immediatamente colpite in pieno dal cannone oscuro, vennero scraventate al suolo con violenza, volevano ralzarsi e combattere, ma tutte le loro ossa si ribellavano, e la nebbia oscura stava lentamente e inesorabilmente invadendo i loro polmoni.
-Morgana, Eldora, Nebula, no!- gemette Bloom guardando i corpi svenuti delle sue compagne accasciati ed avvolti dal fumo velenoso. si sentiva frustrata e impotente, per la prima volta sconfitta, e, in un impeto di rabbia e disperazione, si voltò a guardare la sua aguzzine, per fargli sentire con una sola occhiata tutto il disprezzo che provava per loro, ma le lacrime che le rigavano il volto tradivano la sua sicurezza.
-bene bene- gongolò Icy -sei rimasta sola fatina ahahahahahah!

NEL PROSSIMO CAPITOLO
LA SITUAZIONE E' CRITICA, BLOOM E' IN BALIA DELLE STREGHE, CHI LA SALVERA'? DOPO QUESTA ENNESIMA SCONFITTA LE NOSTRE FATE DOVRANNO INIZIARE AD INDAGARE SULLA MALEDIZIONE CHE LE HA COLPITE, FORSE E' QUELLA LA CAUSA DELL'AUMENTO SPROPOSITATO DEL POTERE DELLE TRIX? ALLE WINX NON RESTA CHE INIZIARE A CERCARE, MA LE DOMANDE A CUI DARE RISPOSTA SONO TANTE: CHI ERA LA VECCHIA STREGA? QUALE SAREBBE QUESTA ANTICA ED INCONFESSABILE COLPA DELLA FATE TERRESTRI? DOVE TROVERANNO LA FONTE DI POTERE NECESSARIA AL LORO RISCATTO?
LA RISPOSTA A QUESTE E A MOLTE ALTRE DOMANDE NEL PROSSIMO CAPITOLIO, STAY TUNED

 
 

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Capitolo 4
*** la foresta incantata ***


NEL CAPITOLO PRECEDENTE :
LE WINX, AMAREGGIATE E SCONFITTE, TROVANO GRAZIE A ROXY IL CORAGGIO DI AFFRONTARE LA LORO SITUAZIONE E PARTONO ALLA RICERCA DI RISPOSTE E SI RECANO A TIR NA NOG PER INTERROGARE LA REGINA NEBULA, MA, PROPRIO IN QUEL MOMENTO LE TRIX, MANDATE DALL’OSCURO MASTER ORG, ATTACCANO IL COLLEGIO FATATO. BLOOM  SI RITROVA DA SOLA A COMBATTERE LE STREGHE, A NULLA SERVE L’AIUTO DI NEBULA, MORGANA ED ELDORA, E LO SCONTRO PER LEI SI RISOLVE IN UNA COCENTE ROVINA. PER LA FATA DEL FUOCO DEL DRAGO LA SITUAZIONE E’ CRITICA, E LA SUA UNICA SPERANZA RESTA NELLE WINX E NEL PIANO DI TECNA


-GELO SENZA FINE!- proclamò la regina del gelo richiamando il potere della sua antenata, investendo la fata del fuoco del drago con una tormenta glaciale, che insinuò il freddo nelle sue ossa facendole mancare il respiro, e congelando la sottile membrana delle sue ali irreversibilmente.
Bloom fece leva sulle braccia, non potendo fare affidamento sulle gambe ferite, per cercare di sottrarsi a quella tortura, ma anche le mani le cedettero facendole scontrare il viso delicato sulla dura roccia.
-É la tua fine fata, AHAHAHAHAHAH- sogghignò Icy materializzando una stalattite pronta a colpire la principessa di Domino, poi però, ebbe un ripensamento: -a te l’onore, sorella- disse solenne porgendo il pugnale di ghiaccio ad un attonita Darcy. -é merito tuo se abbiamo ottenuto questo invincibile potere e abbiamo finalmente sopraffatto le Winx, é tua questa vittoria.-
La strega delle illusioni accettò onorata l’arma, mentre un sorriso malvagio arricciava le sue labbra, e la lanciò con tutta l’ira che riuscì a tirare fuori dal suo cuore, trafiggendo le ali gelate della fata, che lanciò un urlo strazziante di dolore.
-insieme sorelle!- proclamò Darcy e le trix unirono i loro poteri in una sfera d’energia oscura e potentissima, che avrebbe dato alla povera Bloom il colpo di grazia.
“Che fine infima” pensò la detentrice del fuoco del drago “non avrei mai immaginato di poter cadere in battaglia con una tale umiliazione sulle spalle, se solo fossi stata in grado di proteggere almeno le fate, il collegio, le mie amiche! Proprio io che sono la fata più potente di tutte... Chi fermerà le Trix ora?” rimuginò in una manciata di secondi che le sembravano infiniti, mentre lacrime fugaci le segnalano il viso tradendo la sublimitá del suo monologo con un sincera e genuina paura della morte.
“se c’é qualcuno lassù, ti prego con farmi questo!” urlò in una preghiera disperatissima, mentre le streghe lanciavano il loro attacco, e una luce sinistra la abbagliò.
Ci fu una tremenda esplosione, e una nuvola di polvere e detriti si sollevò nell' aria con un fragore e un sibilo terribile, e risuonarono solo le risate fragorose delle streghe, soddisfatte di aver finalmente distrutto la loro acerrima nemica insieme a tutto il maniero.
***
-Bloom, Bloom svegliati!
La fata del fuoco sentiva la voce di Flora che la chiamava, era forse morta? Anche le sue amiche lo erano?
-guarda che così non sveglieresti neanche un neonato, levati-
Era stella! Dio, quanto le sarebbero mancate le sue stupidaggini e le sue fissazioni tanto divertenti.
-santo cielo, BLOOM!-
La custode del fuoco mistico sentì una mano non tanto delicata colpirle il viso, -Ahi!- disse di riflesso portandosi una mano alla guancia dolorante, aspetta un attimo, dolorante? Ma allora era proprio viva!
-ma che fai Stella, la prendi a sberle?!
-e non ti inorridire Musa, qualcuno doveva pur farla riprendere, no?
-oh, Stella!- miagolò la rossa scattando in piedi ad abbracciare le sue amiche, -non sono stata mai tanto contenta di sentirvi litigare!-
Bloom si guardò intorno e le vide tutte, le Winx, Eldora, Morgana, le fate terrestri, Nebula... Erano tutte attonite ma sollevate, accasciate sull' erba di un bosco.
-ma dove siamo, e come abbiamo fatto a salvarci?
-tutto merito di Tecna- le spiegò la principessa di Andros -ha usato il potere che le bacchette Mytix avevano di teletrasportarci nel mondo del Legendarium per portarci via da lì un attimo prima che Tir Na Nog saltasse per aria.
-é bastata una piccola revisione magica, il mio tocco tecnologico e tanta forza di volontà- precisò la fata di Zenith, -purtroppo però le bacchette sono andate perse nel processo.-
-non importa, anche se erano un manufatto antico e prezioso, nulla vale tanto quanto la vita di ognuma di noi, grazie per averci salvato, ancora una volta, Winx- pontificò la saggia Morgana -anche se questa per noi resta una dura sconfitta, dagli errori del nostro passato abbiamo imparato a non perdere la fiducia e la speranza per non cadere nel baratro tremendo della vendetta, coraggio fate della terra, rialziamoci e riprendiamo in mano il nostro destino!
E tra un applauso e l’altro, mentre le fate terrestri si mettevano al lavoro per cercare qualche incantesimo che gli permettesse la ricostruzione della fortezza e Nebula si faceva da parte leggermente attapirata per essere stata prevaricata dalla sua predecettrice, quest’ultima dimetteva i panni da politico in campagna elettorale per rivestire quelli da mamma ossessivo-compulsiva.
-se cerchi tua figlia tesoro, é dietro quell’albero muffeggiante ad estraniarsi e a farsi venire dubbi esistenziali come al solito- le chiarì la saccente fata del sole.
Morgana e Bloom allora la cercarono con lo sguardo e la videro poco lontano, con la faccia tra le ginocchia, e la raggiunsero credendola shockata per lo scontro con le Trix.
-Roxy...- mugolò la leader del Winx club facendosi vicina a lei per consolarla.
-non sono riuscita a fare niente Bloom- le spiegò senza alzare il volto -mi sono paralizzata e non vi ho aiutate...
-non ti preoccupare Roxy, la paura é una cosa normale e...
-ma che paura- la stoppò la fata degli animali prima che cominciasse con una delle solite menate sulla fiducia in se stessi -é stata una visione a bloccarmi-
-che visione?- le chiese curiosa la madre.
-é stato orribile... Ero in mezzo ad un campo di battaglia, dove infuriava la lotta tra dei mostri schifosi e dei soldati vestiti di bianco, e tutto si stava distruggendo, mi cadevano rami e rocce addosso, e sentivo la sofferenza degli animali straziarmi il cuore, poi...
-poi...-la incoraggiò a continuare Bloom.
-poi, ho alzato lo sguardo al cielo, e ho visto due esseri giganteschi, che poggiavano i piedi sulle montagne, e combattevano furiosamente, erano un gigante terribile e un guerriero che brillava di luce, con una spada rosso fuoco, che ha avuto la peggio ed é caduto in battaglia... Poi ho sentito  un urlo disperato...
-e che diceva?- la incalzò la rossa.
-qualcuno urlava chiamando “Animus”.
-Animus..- ripeté la fata del fuoco mentre una certezza sinistra le si faceva strada nella testa, e tutti i pezzi del puzzle andavano a loro posto. -ma certo, ora é tutto chiaro!
-che dici Bloom? Hai trovato una soluzione? - le chiesero in coro le Winx avvicinandosi.
-ma non capite? Animus é il nome del guerriero che ha detto quella strega- spiegò -le nostre sconfitte, le mie ali, fa tutto parte della maledizione di quella vecchia megera, la soluzione é qui dentro! - disse esaltata agitando la mano col marchio maledetto. -spezziamo questo sortilegio, e sconfiggeremo le Trix!

 
***
-mio signore- si annunciò pomposa Darcy apparendo nella grotta oscura assieme alle sorelle. -ce l’abbiamo fatta, abbiamo sconfitto le fate!
-sciocchezze- latrò la voce di Master Org smontando la soddisfazione delle Trix -le fate della terra si sono salvate tutte, ora si stanno nascondendo nella foresta incantata- spiegò.
-dacci un' altra possibilità, non ci sfuggiranno!- lo implorò adirata e frustrata Stormy.
-no- rispose secco il maestro -ho un'altra missione per voi- disse mentre una nuvola tossica si levava mostrando al suo interno delle immagini incantate di sei giovani; -portate da me i power Rangers prima che i loro poteri si risveglino, ora!
-si, maestro- annuirono le due streghe prostrandosi, mentre Icy si teneva a distanza, chiedendosi se quell’alleanza fosse stata la scelta giusta.
-mi occuperò personalmente di quelle ridicole fate- annunciò sinistro il mostro, mentre una delle tante rocce umanoidi della grotta si sgretolava, liberando un fascio di energia oscura che, come un segugio, partiva alla ricerca delle sopravvissute.

 
***
 
-in qualche modo questa maledizione deve essere legata a te Roxy, o forse al tuo potere- suppose Nebula.
-beh, dal nome “Animalia” direi che la deduzione non mi sembra tanto geniale...- sentenziò tagliente Stella, subito zittita dalla poderosa gomitata della sportiva Aisha.
-forse qualcuno sta provando a mettersi in contatto con te, forse non tutto é perduto e possiamo spezzare la maledizione- aggiunse euforica Flora. -vieni con me- disse alla giovane fata prendendola per mano e guidandola ai piedi di un grande albero, dove si sedettero.
-ascolta la natura, mettiti in contatto con lei... chiudi gli occhi- le sussurrò Flora aiutandola a rilassarsi. -senti la brezza sulla pelle, il fruscio delle fronde, l’energia della foresta... lasciati pervadere dal flusso vitale di questo ecosistema, lasciati ghermire e fatti guidare- le disse mentre un' aura verde mela e rosa le avvolgeva entrambe.
-é l’energia di Roxy!- asserì ammaliata la fata dei fluidi.
-starà funzionando? Non mi sembra molto tecnico come approccio...- commentò scettica Tecna.
-tuffati in questo fiume vivo di energia pulsante, sii tutt’una con la natura, unisciti a lei, chiedile di guidarti e lasciati trasportare- concluse la fata dei fiori, mentre un’espressione beata e fiduciosa si dipingeva sul viso della giovane fata.
-sento delle voci...- rispose estasiata. -seguitemi Winx!-

 
***
 
Il fascio d’energia seguiva le sette fate come un segugio, nascondendosi tra gli arbusti, pronto ad attaccare...
-ci stiamo addentrando nel fitto della foresta- informò Tecna mentre studiava una proiezione olografica del bosco sul suo Magic phone.
 -sei sicura di sapere dove vai, Roxy?- chiese scettica Stella, tentando di resistere al dolore per la perdita delle sue scarpe irrimediabilmente infangate, ma la giovane fata non le rispose, era troppo intenta a non perdere quella scia che la trasportava attirandola a se dolcemente, mentre visioni del passato si soprapponevano al presente, mostrandone tratti della battaglia che distrusse Animalia, e che doveva essere stata combattuta in quei luoghi.
-siamo arrivati- sospirò poi fermandosi ad una radura di alberi dalla corteccia bianca, al centro della quale troneggiava una grande roccia scolpita, a formare delle effigi a forma di animali, sovrapposte a unite tra loro.
Roxy si avvicinò cauta seguita da Bloom, e poggiò il suo palmo delicato sulla pietra porosa e consumata dal tempo, percorrendo con le dita il volto del leone, le corna del bufalo, i denti del pesce sega, la testa della tigre e le ali del condor che spiccavano spiegate in cima al totem.
-c’é una scritta- notò la rossa, quindi la fata degli animali si chinò ad osservare meglio quello strano alfabeto, trovandolo stranamente familiare.
- “in memoria di Animus, guerriero formidabile, grande amico e custode fedele dei segreti di Animalia”- lesse.
-capisci che c’é scritto?!- chiese allibita Bloom.
-si... é come se facesse parte di me- spiegò la ragazza, mentre tutto il dolore e l’affetto di quell’epitaffio funebre la pervase scendendo sotto forma di lacrime sul suo viso... finalmente capiva quanto quella guerra fosse stata terribile, quanti fossero caduti coraggiosamente in battaglia e quanto fosse stata grave la colpa delle fate per essere scappate come vigliacche, in un certo senso, comprendeva l’odio di quella strega che le aveva maledette.
-farò una scansione del luogo- annunciò la fata della tecnologia rompendo quel attesissimo silenzio sfoderando il suo cellulare magico, ma non me ebbe il tempo: il raggio nero l’attaccò alle spalle, colpendola con una scossa potente che la stordì togliendole il telefono dalle mani.
Le Winx la soccorsero mentre l’energia malvagia convogliava nell’apparecchio mutandolo in in mostro orribile, con la tastiera sull' addome, braccia e gambe fatte di cavi e un viso mostruoso racchiuso in uno schermo.
-io sono Phone Org, per voi é la fine!- le minacciò con voce metallica e cavernosa.
-grandioso, il tuo cellulare continua a far danni Tecna- constatò Stella riferendosi al simpatico episodio dell’archivio magico.
-Bloom, Roxy!- urlò Aisha chiedendo soccorso alle due uniche fate con poteri.
-Charmix!- esclamò Roxy richiamando la trasformazione del secondo anno.
-super Bloomix!- si aggiunse Bloom trasformandosi.
-Bloom, le tue ali!- disse impietrita Flora, notandone l’assenza.
-non ora Flora, attacco vulcanico!- la zittì la custode della fiamma del drago irritata, ma l’attacco non sortì l’effetto desiderato, infatti, senza la magia contenuta in esse quello risultò molto debole.
-artiglio di lupo!- ringhiò Roxy attaccando a sua volta, ma anche il suo colpo non andò a segno.
-ahahahahah, soffro il solletico!- rise sarcastico il mostro, scagliando una saetta elettrica contro la fata degli animali, scaraventandola contro il monumento.
-Roxy!- latrò disperata Musa vedendo la studentessa cadere a terra svenuta.
-a noi due mostro!- urlò con voce mal ferma la fata del fuoco preparandosi a ricevere il prossimo attacco dell' org; la fronte le sudava, il cuore le esplodeva nel petto e le mani le tremavano, poi sentì qualcosa che gliele stringeva, era un’altra mano che tremava. Forse più della sua.
-Stella, Flora, che state facendo?
-le sfide le abbiamo sempre affrontate insieme no?- rispose stranamente seria la fata del sole splendente –e poi, non vorrai la luce della ribalta solo per ne, vero?
-winx club per sempre Bloom, ricordi?- continuò la fata dei fiori.
-Winx club per sempre- concordò Aisha prendendole la mano.
-Winx club per sempre!- conclusero in coro Musa e Tecna unendosi alla catena.
-vi voglio bene ragazze- esplose commossa Bloom, mentre già le sei si preparavano ad occhi serrati a ricevere il fatale colpo dell’org.
-PER VOI E’ LA FINE! AH- ruggì il mostro scagliando un fulmine che, però, non le colpì mai, poiché fermato da una barriera fatata.
-sei stata tu Bloom?- le chiese sorpresa Flora, ma la fata dai capelli color del fuoco smentì.
-serve aiuto, ragazze?- chiese una voce in lontananza, le sei fate si voltarono ed esclamarono in coro stupite:
-Selina!
-Eldora mi ha chiamato per aiutarvi- spiegò la neo fata –metamorfosi!-
Illuminata da un fascio colorato, la ragazza si trasformò, sfoggiando degli alti stivali stringati color antracite, un paio di shorts viola, una maglietta corta a rete e un giacchino di pelle in tinta e bue alti bracciali d’argento martellato; concludevano il quadro due grandi ali da libellula verdi, della misura di quelle di Roxy.
-sta attenta, è troppo forte!- la mise in guardia la principessa di Solaria.
-lo so, per questo ho chiamato rinforzi- rispose per niente scoraggiata l’ex strega dei serpenti, ora straordinaria fata delle favole mentre     quattro wind rider le sfrecciavano sulla testa ed altrettanti ragazzi saltavano al suolo da esse accanto a lei.
-Brandon tesoro!- esclamò Stella fiondandosi in quello che più di un abbraccio sembrava un placcaggio da giocatore di football.
-Elia!- sospirò estasiata Flora.
-Nex!- gioì Aisha.
-Timmy!- disse Tecna –presto, esegui una scansione di quell’obrobrio- e il fidanzato eseguì
-dente del vampiro!- esclamò Selina colpendo il mostro riuscendo a stordirlo mentre lo specialista di Linphea lo bloccava con dei lacci di luce magici.
-Nex, colpisci la batteria!- indicò il ragazzo occhialuto e il compagno si apprestò ad eseguire il comando, ma Phone Org lo disarmò con una scossa facendo volare lontano la sua lancia.
-Nex prendi- lo esortò la sua fidanzata lanciandogli un bastone che aveva plasmato dal morphix evocato grazie all’energia di Bloom, quello con un balzo l’afferrò al volo, piombò alle spalle del mostro un istante prima che si liberasse e colpì la batteria del telefono, distruggendola.
L’org si afflosciò in avanti come spento, e tutti restarono con il fiato sospeso ma, proprio quando stavano per gioire della vittoria, si riaccese ridendo. –pensavate di avermi sconfitto con così poco?- domandò sarcastico abbattendo tutti gli specialisti con un’ondata d’energia. –ed ora tocca a te, piccola fata- ghignò lanciando un altro attacco contro la povera Selina che, valso a nulla il suo scudo, fu colpita e gettata contro un albero.
La stremata fata degli animali, alzatasi a fatica, non poté fare altro che provare sgomento e disperazione nel vedere lo scempio di tutti i suoi compagni caduti in battaglia, e rabbrividì nel pensare a cosa stava per accedere alle winx. Che cosa avrebbe potuto fare lei, che da sempre era la più debole, insicura ed imbranata? Che cosa poteva quella che sembrava essere solo la settima ruota di scorta, capitata lì per puro caso?
-per favore…- mormorò non sapendo neanche bene a chi si stava rivolgendo, -chiunque mi stia guidando in questa missione, non lasciate che accada tutto questo!- miagolò in una supplica accorata –vi chiedo perdono se noi fate non siamo state accanto a voi nella lotta che vi ha sterminati, ma vi prego, permettetemi di rimediare ora!- supplicò afferrandosi saldamente alla pietra e cadendo in ginocchio.
-vi prego…- sussurrò ancora.
Una manciata di istanti passarono ancora, con lei china ad attendere risposta e le sei fate attonite e stremate.
Un istante ancora sarebbe bastato affinché il mostro le colpisse tutte, una volta per tutte.
Un istante ancora…
E in quell’istante qualcuno esaudì la preghiera di Roxy…
Così, mentre si preparavano ad essere per la prima volta sconfitte, le Winx sentirono una luce calda e potente rifulgere alle loro spalle, accecando Phone Org. Si voltarono, e videro la piccola ruota di scorta rivestita di nuova potenza, pronta a spiegare delle ali meravigliose, ali che nessuno aveva mai visto.


NEL PROSSIMO CAPITOLO:
UNA NUOVA TRASFORMAZIONE DONA A ROXY FORZA E POTERI PER SCONFIGGERE L’ORG E SALVARE I SUOI AMICI, MA NESSUNO, NEANCHE LE FATE DELLA TERRA SANNO DI CHE POTERI SI TRATTI, QUINDI LE SETTE FATE, INSIEME A SELINA E AGLI SPECIALISTI PARTONO PER ALFEA, DOVE FARAGONDA SVELA A TUTTI CHE LA SOLUZIONE AL MISTERO SI TROVA NEL PASSATO, E DONA ALLE WINX UN NUOVO E FORMIDABILE OGGETTO MAGICO: LE PIETRE DEI RICORDI.

 

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Capitolo 5
*** il nome perduto ***


NEL CAPITOLO PRECEDENTE :
LE WINX E LE FATE TERRESTRI, SCAMPATE ALLA DISTUZIONE DI TIR NA NOG GRAZIE AL PIANO DI TECNA SI RISVEGLIANO IN UNA FORESTA MISTERIOSA, COLLEGATA AD ALCUNE VISIONI DI ROXY E, PROBABILMENTE, ANCHE ALLA MALEDIZIONE DELLA STREGA. LE SETTE FATE DECIDONO COSI’ DI INDAGARE E SCOPRONO IL MONUMENTO FUNEBRE DEL GUERRIERO ANIMUS, DAL QUALE LA GIOVANE FATA DEGLI ANIMALI TRARRA’ LA FORZA PER AFFRONTARE IL PHONE ORG, IL TERRIBILE NEMICO CHE MASTER ORG HA INVIATO LORO N MANCANZA DELLE TRIX, IMPEGNATE NLLA RICERCA DEI POWER RANGER.

 
-AAAAAHHHHH, QUESTA LUCE MI ACCECA!- latrò il mostro coprendosi   lo pseudo-viso con le mani, accecato dal bagliore che rifulgeva dalla figura della neo fata investita di nuovi sfavillanti poteri; e mentre la loro amica sbatteva lentamente le grandi ali da farfalla così da diffondere quei caldi bagliori intorno a se facendo sbocciare piccoli arcobaleni che, come sinuosi veli, rivelavano piccole parti della sua meravigliosa figura, le sei Winx la osservavano estasiate e rapite da cotanta bellezza, dalla sua pelle splendente di luna e dal suo sorriso beato, incorniciato dai capelli color malva arricciati in morbidi boccoli.
-bontà del cielo- sospirò la principessa di Solaria, -e io che credevo di avere l’esclusiva targata Winx club di poter sfoderare all’occorrenza una trasformazione nuova di pacca dietro l’altra anche se, ammettiamolo, dall’Harmonix in poi non fanno che conciarci in maniera sempre più orrida…
-a chi lo di ci Stella!- aggiunse meravigliata Tecna, vittima interplanetaria di Valerio Staffelli perché vincitrice del tapiro d’oro per gli outfit più improbabili (vittoria decretata da Enzo e Carla, mica pizza e fichi…) –questa è meglio di tutte le mie messe assieme!
E mentre tutte si scambiavano pareri sulla metamorfosi dell’ultima arrivata, la fata del fuoco del drago non faceva che osservarla, la scrutava in ogni suo piccolo dettaglio, dalla bellezza sfolgorante, che neanche Stella con tutte le sue creme costosissime si sarebbe potuta permettere, ai mille dettagli di quel costume tanto pregiato nella sua semplicità: il corpetto candido con la scollatura a cuore e le manichine che le avvolgevano i bicipiti decorati con una sovrapposizione di decine di piccoli veli, tanto prezioso da farla sembrare sposa della natura stessa; il bustino verde con una filigrana a forma di ala di farfalla, con piccoli intarsi sui toni del giallo e del rosa, che la fasciava fin da sotto il seno esaltando le sue curve giovani e toniche e da cui si dipanava una lunga gonna verde intenso con un profondo spacco che le arrivava fin sull’anca, e poi bracciali e calzari che stringevano le sue articolazioni come se fossero fatti di decine di piccoli rami intrecciati.
E mentre la guardava, per la prima volta non vide più la ragazzina spaurita, né la discepola o l’allieva, e in cuor suo sentiva quel senso di riverenza che si deve ad una creatura superiore, che da sempre aveva visto solo su di se…
-hai capito la piccola sfigatella…- commentò piccata la fata del sole splendente, con la sua ritrovata ironia dato che ormai convinta di non star più per morire, dando voce ai pensieri della leader.
-e io che mi sarei giocata l’ottavino che non avrebbe mai raggiunto nemmeno l’Henchantix!- aggiunse stupita Musa con un moto di soddisfazione nella voce.
-coraggio Roxy, fagli il culo!- la incitò Flora evidentemente provata dallo stress della giornata tanto da essere, per la prima volta in vita sua, volgare.
E senza farselo ripetere due volte la fata della terra protese le braccia in avanti, -SUPREMO SPIRITO SELVAGGIO!- proclamò lanciando un flusso di energia dorata verso il mostro che, colpito da un potere superiore, scomparì lasciando di se solo una nuvola di fumo nero che si alzava nel cielo.
Finalmente liberate dall’ostile presenza, le sei fate di Alfea si alzarono e corsero ad abbracciare l’ormai ex discepola, poco dopo seguite dal resto della squadra ridestata dall’influsso positivo dell’aura di Roxy.
-tesoro, stai una favola!- commentò in maniera leggermente coatta la principessa di Andros, -adesso si che le Trix se la dovranno vedere brutta, scommetto che da sola saresti capace di batterle in un batter d’occhio.
La giovane fata si ritrasse cordialmente quasi imbarazzata da tutte quelle inaspettate attenzioni, mentre continuava a guardarsi incerta come intimidita da se stessa.
-ma come diamine hai fatto?!- chiese confusa Musa.
-ho chiesto aiuto- rispose semplicemente Roxy ponendo una mano sulla roccia che le aveva parlato –e sono stata esaudita.
-Roxy, guarda…- sospirò Bloom afferrandole delicatamente la mano, nel notare che del marchio maledetto non c’era traccia, -hai spezzato la maledizione!.
-allora il segreto era questo, l’umiltà- azzardò la fata dei fiori, -forse siamo state così egocentriche da credere che come al solito avremmo trovato in noi stesse la soluzione a tutti i problemi del mondo, e invece avremmo dovuto chinare il capo e chiedere aiuto…- aggiunse poi riflettendo meglio rivolgendosi alle care amiche, colpite nel proprio ego che, forse per la prima volta, avvertivano essere smisurato.
-non cantiamo subito vittoria- le riportò sulla terra Tecna dopo quella parentesi filosofica, -non sappiamo ancora niente di questo potere, per quello che ne sappiamo potrebbe anche essere un’arma a doppio taglio.
-allora non perdiamo tempo, torniamo dalle fate terrestri e chiediamo consiglio a Nebula- ordinò (leggi propose) la fata del fuoco del drago recuperando il suo storico ruolo di leader.
***
-AAAARRRGH!!- ringhiò furioso Master Org nel preciso istante in cui sia il residuo del mostro sconfitto da Roxy, sia le streghe ritornavano a lui.
-maestro, abbiamo completato la missione- lo informò docile Darcy mentre quattro ragazzi svenuti venivano gettati dalle sorelle ai piedi della clessidra, capendo che non tirava una buona aria da quelle parti, e non ci stiamo riferendo alla puzza di stantio nella grotta.
-avete completato la missione? AVETE COMPLETATO LA MISSIONE?!. Sbottò il maestro da dentro la sua fumosa prigione mentre riassorbiva lo spirito oscuro del Phone Org attraverso la fessura nel cristallo. –mentre voi eravate in giro a far niente le Winx hanno riscoperto l’antico potere animaliano delle fate! SCIOCCHE BUONE A NULLA.
Icy bloccò appena in tempo la fumantina sorella minore che stava per far notare al grande capo neanche tanto delicatamente che se non erano state presenti a quello sfacelo, era perché lui le aveva spedite a raccattare quattro umani insignificanti non sapendo organizzare le priorità.
-glorioso maestro, come possiamo rimediare al nostro errore?- chiese supplice la strega dell’oscurità addossandosi una colpa non sua.
-muovetevi a trovare il Rad ranger e il Luna Wolf ranger prima che la luna si levi, oppure mi riprenderò i poteri che vi ho donato, e prenderò le vostre vite come risarcimento!- ringhiò il temibile signore del male e le tre si prostrarono in assenso prima di evocare la magia dei vacuum e partire alla ricerca dei due paladini della giustizia mancanti, mentre egli avvolgeva i quattro già deposti in lunghi tentacoli di fumo che se fossero spire di serventi mortali, creando con essi poi delle teche dove i loro corpi potevano rimanere celati, nell’attesa di scovare un modo per mettere a tacere quelle odiose fatine ficcanaso.

 
***
 
-winx! Roxy!- gioì Morgana alzandosi dal ceppo su cui si era seduta per correre incontro alla truppa, abbracciò la figlia e la strinse tanto forte da farle perdere il fiato, mentre lacrime di felicità si mischiavano a quelle di trepidazione.
-vi credevamo disperse- aggiunse vagamente rassegnata Nebula avvicinandosi al gruppo senza degnare di uno sguardo né gli specialisti né Selina. –Sibylla ci aveva dato dei pessimi presagi.
-in effetti è stata una giornata dura, e purtroppo non è un doppio senso!- sbuffò sboccata indovinate un po’ chi? Esattamente, Stella, quando già il povero Brandon aveva iniziato seriamente a pensare all’ipotesi di scavarsi la fossa da solo e buttarcisi dentro piuttosto che subire ogni giorno quell’imponente numero di figuracce che la fidanzata gli faceva puntualmente fare.
-un mostro ci ha attaccate e stavamo per finire all’altro mondo, e se non fosse stato per Roxy…- le informò Bloom indicando la giovane fata –mostragli di che sei capace- la incoraggiò poi a trasformarsi.
La fata degli animali si allontanò un po’ dalla mischia e con un urlo acuto liberò la sua trasformazione con un arcobaleno di colori che la rivelavano discostati dagli ampi e placidi movimenti delle grandi ali.
Rimasero tutti estasiati, persino chi l’aveva già vista in precedenza in quella veste, folgorati dall’aura calda e rassicurante che irraggiava; tutte le fate della foresta accorsero a vedere e meravigliarsi.
-Morgana- chiese seria la regina delle fate terrestri –credi che possa essere davvero quello che credo?
-assolutamente si- assentì l’ex sovrana –Winx, specialisti, fate tutte, radunatevi, è tempo che la regina vi racconti un’antica e segreta leggenda…
***
 
Stormy sfogò la sua ira distruggendo con una saetta un masso mentre imprecava.
-maledetto mostro! Ma perché ci andiamo ad impelagare con pazzi maniaci sempre più pazzi e più maniaci?
-perché è potente, e ha reso forti anche noi- le rispose tranquilla Darcy osservando la sua immagine riflessa nello stagno presso il quale si erano rifugiate non sapendo come uscire da quella situazione del cactus in cui si erano invischiate.
-ci mancherebbe che non lo difendessi…- sibilò Icy inarcando le ciglia.
-che stai insinuando, sorella?- chiese acida la strega dell’oscurità.
-non fingere di non capire, si vede lontano un miglio come lo guardi- latrò l’altra incrociando le braccia indispettita.
-ma senti chi parla! Dopo averci mandate a quel paese per quel mostro di Tritannus dovresti solo tacere!- le rispose a tono la prima.
-almeno lui aveva un corpo fisico!- la derise la più grande.
-E VA BENE, BENISSIMO- sbraitò esasperata Darcy –fate come volete, io non sono il generale di ferro come te e non vi obbligherò a seguirmi- disse poi aprendo un portale col proprio vacuum –ma se credete che, quando sarò diventata potentissima non esiterò ad eliminarvi se vi troverò ancora sul mio cammino solo perché siamo sorelle, bhe, state sbagliando di grosso!- ringhiò infine sparendo al suo interno lasciando le due interdette ed indecise sul da farsi.
-merda!- imprecò Stormy distruggendo un altro masso.

 
***
-carissime sorelle fate- cominciò Nebula visibilmente a disagio –questa che sto per raccontarvi è una storia proibita che si tramanda di regina in regina, quella che porta il nome maledetto dell’antico regno di Animalia-
-è il regno che ha nominato la strega…- la interruppe dubbiosa Roxy.
-si, mia giovane fata, Animalia era un regno in cui le nostra antenate vivevano prima della costruzione di Tir Nà Nog, un luogo che è stato distrutto da mostri temibili e perfidissimi chiamati org, nati dalla crudeltà del cuore degli esseri umani.
-quindi quello che ha infestato il mio cellulare sarebbe un “org”- dedusse Tecna.
-ora, mi suddite, non so nulla sulla veridicità della storia che ci ha raccontato la vecchia megera che ci ha maledette, ma si narra che dal momento in cui quel regno è stato distrutto noi fate terresti abbiamo perso la possibilità di accedere ad un potere immenso, e credo, cara Roxy, che il potere cui nessuna di noi può accedere sia quello che tu hai ottenuto proprio oggi.
-regina Nebula, qual è il nome di questo potere?- chiese riverente Flora.
-temo di non saperlo ma, forse, so dove dovete cercare…- le rassicurò la regina.
-è così importante conoscerne il nome?- chiese curioso il fidanzato della fata dei fiori.
-giovane e valoroso guerriero- gli si avvicinò la regina –a volte sottovalutiamo l’importanza che i nomi hanno, dimmi, se un giorno qualcuno ti privasse del tuo, cosa resterebbe di te? Te lo dico io, niente- si rispose da sola –saresti solo nessuno, l’uomo senza nome e, per tuo malgrado, l’uomo senza nome non si ricorda, ci si dimentica di lui; è proprio dei nostri nomi che ci privarono gli stregoni del cerchio nero in passato, cancellando così il nostro ricordo dalle menti delle persone a noi care, e, quando sparisce il tuo ricordo, perde di consistenza anche il tuo stesso essere, fino alla tua completa sparizione.
-trovare il nome di questo potere significa compiere il primo passo per richiamarlo dal gorgo oscuro di dimenticanza in cui e piombato- spiegò praticamente Morgana –ed è anche un passo essenziale da compiere per spezzare il sortilegio che ci ha maledette.
-sarà dunque una catena di nomi a portarci al traguardo?- domandò Selina
-abbiamo il nome di “Animalia”, il nome dei nostri nemici, gli “org”, ora dobbiamo trovare il nome del potere di Roxy!- annuciò battagliera la principessa di Andros.
-diteci dove cercare- si rivolse la fata del fuoco mistico alle due regine.
-in questo posso esservi utile io- intervenne la fata madrina, Eldora, -esiste una fata, che come me è sfuggita al giogo del cerchio nero perché si era nascosta su un altro pianeta, fu lei a chiamarmi a se per farmi studiare nel suo collegio e poi per essere lì la custode della serra incantata della scuola-
-allora abbiamo capito dove cercare!- risposero in coro entusiaste le Winx.

 
***
 
La preside Faragonda era come al solito oberata dal suo far niente e stava osservando il cortile del campus più glamour dell’intera dimensione magica, proprio nell’istante in cui il portale delle Winx si aprì al centro del piazzale.
-ma perché ogni intricato enigma ci porta sempre in questo benedetto rudere!- soffiò Stella che stava iniziando ad odiare ogni singolo mattone rosa confetto della scuola.
-rilassati tesoro- le consigliò lo scudiero più invidiato della dimensione magica cingendole le spalle –deve esserci qualche metallo pesante che funge da magnete nell’acqua o qualcosa del genere- scherzò meritandosi una gomitata nello stomaco.
-grazie al cielo almeno il pozzo artesiano ce l’anno evitato, quello al centro dell’aiuola è solo d’abbellimento- gli spiegò la fidanzata.
-ma una volta non ci aveva condotto in un misterioso mondo parallelo incantato dalla luna dove si trovava la mappa dell’oceano infinito?- ricordò vagamente Musa.
-infatti, puramente d’abbellimento- convenì la bionda
-mie care ragazze!- si congratulò la preside fiondandosi letteralmente da loro ed interrompendo la conversazione, -mi stavo giusto domandando se il festone delle fate terresti durasse tre settimane oppure se vi foste presa la più grande sbronza della storia di Magix, ho anche mandato gli specialisti e Selina a vedere che fine aveste fatto…
-è successo un casino signora preside!- sbuffò la fata del sole.
***
-mmm- mugolò l’anziana fata sedendosi sulla sua ampia poltrona e si sistemò meglio gli occhiali sul viso –la vostra storia è stata davvero interessante, mentirei dicendo che avete delle vite monotone!
-PER FAVORE-sbottò Bloom –non è il momento per scherzare, ce la siamo vista brutta stavolta!
-lo so mia cara, lo so- assentì Faragonda posando lo sguardo teso sulle sue dita intrecciate davanti al volto –e Nebula ha avuto un’ottima idea a mandarvi qui per parlare con l’ultima fata terreste ad aver frequentato questo collegio prima di Eldora e te, Roxy- commentò senza far trasparire alcuna emozione, indecisa e pensierosa sul da farsi, consapevole che la soluzione a quel problema avrebbe smosso forze inimmaginabili –purtroppo però Nebula deve aver perso la cognizione del tempo a causa della lunga prigionia subita dagli stregoni…
-la donna che cerchiamo non c’è più, vero?- chiese Roxy sicura della risposta.
-maledizione!- ringhiò Aisha –deve esserci una soluzione…
-effettivamente ci sarebbe- sospirò la preside aprendo un cassetto stregato della sua scrivania una scatola piatta e quadrata, che aprì con una chiave appesa al suo collo e mostrò il suo contenuto alle sette fate.
-queste sono le pietre dei ricordi- gli annunciò indicando sette cristalli disposti a raggiera nel velluto damascato che rivestiva il cofanetto. –con il loro potere potrete viaggiare indietro nel tempo grazie all’energia sprigionata dai ricordi di una persona- spiegò mentre le fate prendevano una pietra a testa, sorprese del fatto che la preside non custodisse quei manufatti nell’ennesima stanza supersegretissimissimissima del collegio. (nota margine: per le prime tre stagioni c’hanno fatto credere che Alfea, che dovrebbe avere ad occhio e croce le dimensioni di Hogworts fosse composta solo dalla stanza delle Winx, la presidenza, un corridoio, un aula random e la biblioteca di Barbatea che, per la cronaca, aveva ad ogni episodio una faccia diversa… dalla quarta in poi sono iniziati a sbucare spazi enormi con la facilità con cui uno si fa la cabina armadio dentro casa. Tipo il salone degli incanti, quella stanza dove studiavano nelle quinta serie, che tutt’ora non saprei definire, cos’era, la casa delle bambole di Barbie universitaria? E ancora, l’atelier di moda di Stella, una serra, un intero parco e il cuore di Alfea.
Le risposte sono due, dato che tutti varchi dimensionali non possono essere per la gioia di Steven Hawking, o si sono messi a rosicchiare le mura  come topi per recuperare spazio oppure non sono esattamente in regola coi permessi edilizi… in entrambi i casi tra qualche serie sta scuola o implode o diventa un pianeta a parte. E cosa ci dobbiamo aspettare dall’ottava serie, l’ippodromo di Alfea? Una fumeria clandestina nel seminterrato? L’autolavaggio delle fate? Agghiacciante?)

 

-e cosa dovremmo fare?- chiese confusa Flora.
-usate le pietre su di me- disse alzandosi e raddrizzando meglio la sua figura –la fata che cercate è stata la mia preside!- annunciò con una discreta risata.
***
 
-Cristo Sky, rispondi!- imprecò la custode del fuoco del drago imprecando con l’ennesima segreteria telefonica, avrebbe volentieri spaccato il cellulare tirandolo in faccia ad una matricola, ma non sarebbe stata soddisfatta fin tanto che non lo avesse fatto con la testa del fidanzato.
-sempre irraggiungibile?- le chiese la fata dei fiori  sedendosi sulla ringhiera del terrazzo accanto a lei.
-non l’abbiamo già fatto questo tipo di chiacchierata?- chiese acida Bloom –che autori da quattro soldi.
-non te la prendere con quei poveri disgraziati degli autori amica mia, la canalizzazione della rabbia e sopravvalutata e non serve a molto, te lo dico io!- provò a tirarla su di morale Flora.
-e che ne sai? Tu ti sei intelligentemente accaparrata quel sant’uomo di Helia che pare non faccia altro tutto il giorno all’infuori dell’adularti- commentò sempre più inacidita la prima.
-Helia mi ha tradita- rivelò sbuffando la seconda con tono freddo, e la fata si voltò con lo sguardo più attapirato della sua vita
-CHE COSAAAA?!?!?! Non ci crederei neanche se lo vedessi con i miei occhi-
-ahah. Credici- rise amaramente la custode della natura.
-Dio Flora, mi stai facendo crollare tutte le certezze- le rispose shockata Bloom tirando fuori dalla tasca con circospezione un cilindretto bianco che appoggiò alle labbra e accese con uno schiocco di dita, non prima di essersi assicurata che tutte le luci fossero spente e che Griselda avesse finito di cacciare tutti i guardoni e i maniaci.
-fumi ora?- chiese disinteressata la fata –ti fa male.
-si, mamma- rispose sarcastica la leader –sono la fata del fuoco, cosa credi che mi faccia un po’ di fumo?- domandò retoricamente anche se dopo quelle giornate intense si sentiva un po’ meno Highlander, che era l’ultima certezza che le era crollata dopo la perfezione della sua storia col re di Erlaclion o l’asessualità che presumeva in Helia.
-quanto tempo fa?- chiese.
- da quando quei bastardi degli autori m’hanno appioppato Cristal sul groppone.
-non avevi detto che era sbagliato prendersela con gli autori?- chiese sarcastica la prima strappando alla fata delle piante una risata amara.
-una sola volta?
-non so neppure se è finita…
-bello schifo- sospirò la rossa soffiando una nuvola di fumo in maniera lasciva –come lo hai scoperto?
-non si sono preoccupati molto di nasconderlo- spiegò Flora serrando meglio le braccia attorno al petto come un’ennesima protezione. –quando ho provato ad affrontarlo mi ha rimbambito di cazzate del tipo “un uomo ha i suoi bisogni”, “lei per me non significa nulla”, “è solo sesso”, oppure “per me ci sei solo tu”. Mi sentivo come drogata, anestetizzata, non avevo la forza per dirgli niente, neanche il ben che minimo insulto, ho solo annuito quando mi chiedeva di passare oltre… non so neanche quante volte oramai ho provato quella sensazione sulla pelle tutte le volte che capivo che era stato con lei, o che lo vedevo rispondere ad un suo messaggio- si sfogò la ragazza con il tono rassegnato di chi ha pianto tutte le sue lacrime, pure quelle per le disgrazie future.
Bloom non rispose, non era una di quelle cazzate che si risolvevano con un discorsetto smielato stile winx club,  rimase solo incdrta sul da farsi con lo sguardo fisso sui ghirigori che il fumo della sigaretta disegnava in aria sospinto placidamente dal vento. Flora le sfilò il mozzicone dalle dita e si fece un lungo tiro mordendo più che poteva il filtro e soffiando il fumo con forza, la rossa non le disse niente.
-la tua dignità cazzo…- riuscì solo a dire alla fine stringendo gli occhi già ridotti a due fessure.
La fata dei fiori aspirò l’ultima boccata e gettò dal balcone la cicca –andiamo a dormire, domani dobbiamo viaggiare indietro nel tempo- sbuffò incamminandosi verso la porta finestra.
-Flora- la chiamò Bloom, e si voltò. –quando tutta questa storia sarà finita li manderemo a fare in culo entrambi, insieme.- le disse avvicinandosi e stringendole la mano. –Winx club per sempre, no?
-Winx club per sempre- rispose sollevata quella che, forse per la prima volta dopo tanto tempo passato tra cazzate varie, poteva dinuovo definire, ad onor del vero, amica.
NEL PROSSIMO CAPITOLO:
LE WINX E ROXY PARTONO CON LE PIETRE DEI RICORDI VERSO IL PASSATO ED INCONTERANNO UNA GIOVANE ED IMPACCIATA FARAGONDA E LA TANTO CERCATA PRESIDE MAVILLA, INTANTO ANCHE LE TRIX SI CAUTELANO ANDANDO ALLA RICERCA DI UN ANTICO TESORO PERDUTO.
PROPRIO QUANDO LA FATA DELLA TERRA STA PER RIVELARE ALLE WINX RECONDITI SEGRETI PER SBROGLIARE L’INTRICATA MATASSA, ANCHE NEL PASSATO ARRIVANO I GUAI PER LE NOSTRE EROINE.
STAY TUNED!

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** la magia selvaggia ***


CAPITOLO SESTO:
LA MAGIA SELVAGGIA


NEL CAPITOLO PRECEDENTE:
ROXY, GRAZIE AD UNA PROVA DI UMILTA’ GUADAGNA UN NUOVO POTERE MISTERIOSO, SPEZZA LA MALEDIZIONE DELLA STREGA SU SE STESSA E SCONFIGGE IL PHONE ORG, TUTTAVIA LE SETTE FATE NON SANNO NULLA DI QUESTA NUOVA TRASFORMAZIONE E, DOPO AVER SCOPERTO IL SUO LEGAME CON L’ANTICO REGNO DI ANIMALIA, LA REGINA NEBULA LE INDIRIZZA AD ALFEA PRESSO UNA FATA CHE SI SCOPRE ESSERE STATA LA PRESIDE AL TEMPO IN CUI FARAGONDA ERA UN’ALLIEVA! L’ANZIANA FATA QUINDI FA DONO ALLE WINX ED ALLA FATA DEGLI ANIMALI DELLE PIETRE DEI RICORDI, OGGETTI MAGICI IN GRADO DI VIAGGIARE INDIETRO NEL TEMPO, MA ANCHE LE TRIX SI SI SONO MESSE ALL’OPERA PER CATTURARE I RANGER RIMASTI IN CIRCOLAZIONE E, MENTRE IL RAPPORTO TRA LE TRE SORELLE SI FA SEMPRE PIU’ TESO, FLORA E BLOOM RISCOPRONO UN PROFONDO LEGAME D’AMICIZIA.
 
 
Le Winx, Roxy, gli specialisti, Faragonda, Griselda e Selina si erano radunati al centro del cortile di Alfea per la partenza delle sette fate per il passato: erano tutti emozionati e un po’ preoccupati, Stella si crucciava di non avere abbastanza energia per rifornire se stessa e le amiche del look adatto ai viaggi nel tempo (come se ne esistesse uno apposito), ma Bloom non faceva che prestare attenzione a tutte le sdolcinatezze, le raccomandazioni e le fesserie varie di quel baccalà di Elia… si domandava come potesse essere stata tanto cieca da non notare quell’espressione cupa e disinteressata sul volto di Flora, oppure come potessero non notarla tutti in quel momento, e ne concluse che forse il loro legame dopo tanti anni si doveva essere per lo meno allentato, anche se temeva potesse essere del tutto sciolto. Probabilmente l’avrebbe già arrostito se non glielo avesse chiesto la fata dei fiori stessa di evitarlo, forse perché sospettava che il suo interesse fosse più che altro un distrattore dalla latitanza di Sky.
L’ultimo agghiacciante pensiero che le balenò il mente prima che la preside richiamasse l’attenzione di tutti fu che c’era una consistente possibilità che anche il suo di fidanzato potesse essere diventato un maledetto porco fedifrago, ma non era quello esattamente il momento di farsi trasportare da una gelosia che si sperava essere infondata.
-Winx, siete pronte?- chiese l’anziana fata e tutte annuirono disponendosi in cerchio intorno a lei come gli aveva spiegato lei stessa.
-potete cominciare con l’incantesimo, voi altri indietro- ordinò Griselda facendosi da parte.
-giostra del tempo, storia infinita…- disse la fata degli animali facendo confluire la sua energia nella pietra dei ricordi.
-supremo fuoco che crei la vita…- aggiunse la custode della fiamma del drago imitandola.
-magia della musica, crea la melodia- pronunciò Musa attivando la propria gemma.
-spirito della natura, crea l’armonia- le fece coro Flora.
-onde dell’oceano, create l’eufonia- sospirò ispirata la principessa di Andros.
-tecnomagia, crea l’energia!- proclamò Tecna facendo vibrare di piccole scosse la propria pietra.
-luce del sole, ora risplenda!- concluse Stella mentre la sua si inondava di luce.
-CHE IL CERCHIO MAGICO S’ACCENDA!- recitarono in coro mentre un potente anello d’energia magica le avvolgeva spargendo polvere di fata tutto intorno
-e che il varco del tempo dal cielo discenda- sospirò la preside mentre tutta quella potenza magica si concentrava su di lei, concentrata fino alle lacrime, e le sette fate scomparivano lasciando dietro di se solo una pesante vibrazione nelle sue orecchie.
-buona fortuna, ragazze- si augurò seria la vicepreside aggiustandosi meglio gli occhiali sul viso.
 
***
 
 
Nel centro della radura appena fuori selva fosca un lampo d’energia si scagliò dal cielo sulla terra in un impatto sordo, materializzando le sette eroine in un atterraggio non proprio morbido.
-direi che la traiettoria è da revisionare, ma almeno siamo tutte intere, no?- constatò con uno sbuffo Tecna cercando di essere positiva.
-se non fosse che indosso un abito che ho già messo ben DUE volte si, tutto sommato è ok…- bofonchiò Stella ripulendosi la divisa da scolaretta che un tempo credeva essere il non plus ultra del fashion e, mentre tirava un sospiro per risistemarsi il cerchietto nei capelli, sentì la mano pesante della principessa di Andros tirarla da una parte.
-attenta!- le disse concitata un attimo prima che una creatura, simile ad un uccello evanescente, volasse in picchiata proprio dove un attimo prima si trovava la sua testa per riprendere quota con ampi battiti d’ali subito dopo.
-ma che cos’era?!- sbottò shockata la fata del sole, mentre l’attenzione di tutte veniva attirata da una voce che sbraitava:
-Soul Bird, aspetta, non andare!- si affannava una giovane ragazzina con una capigliatura cotonatissssssima fin troppo familiare che terminava in una lunga treccia castana agitando le braccia al cielo; le sette fate avrebbero voluto soffermarsi più di un secondo sulla figura dell’ovviamente loro piccola preside che correva, ma furono distratte dall’enorme stormo di corvi neri, starnazzanti e minacciosi che le volò sul capo quasi spingendola a terra per la mole del vento che creavano e la superò all’inseguimento del volatile avvolto da un’aura d’energia magica color smeraldo.
-lasciatelo stare!- ringhiò rimettendosi in equlibrio mentre il blocco si faceva sempre più vicino disegnando un’ampia parabola nel cielo per piombare sull’uccello, quindi provò a spaventarli con un raggio d’energia azzurra in cui concentrò tutte le sue forze. Le Winx rimasero basite dinanzi a cotanto insolita lotta, osservando come tutti i corvi presero a sbattere nervosamente le penne per creare una corrente che deviò il raggio incantato rispedendolo alla mittente; Aisha fu la prima a percepire l’effettivo pericolo destata dal suo istinto di sopravvivenza e, con ampie falcate degne di un velocista, si precipitò su Faragonda buttandola a terra un istante prima che il fascio le centrasse entrambe.
-Roxy fa’ qualcosa!- supplicò isterica la fata del sole splendente mentre si copriva il capo con le mani impaurita.
-non posso, non riesco a comunicare con loro!- si giustificò la fata sentendo un grande mal di testa paralizzarla quando cercava di entrare in contatto con i corvi, come se una forza oscura e temibile li guidasse e li schermasse.
-sarà anche potente, ma non è una fata completa. Non ce la può fare da sola!- puntualizzò Musa mentre si riparava il viso sferzato dal vento.
-coraggio Roxy, prova a parlare alla loro natura- le suggerì Flora tendendole la mano.
-cerca un ordine superiore, pensa razionalmente- le intimò la fata della tecnologia porgendogliela anche lei.
Roxy esitò un attimo e poi si alzò afferrandole entrambe ed irradiando in loro la sua energia –insieme!- disse e tutt’e tre si concentrarono.
-ARMONIA DEL CREATO- recitarono e un’onda di energia si disperse verso lo stormo evidenziando un’aura tetra che lo avvolgeva e lo schermava e la infransero in una serie di piccoli frammenti che caddero leggeri come una pioggia nera disperdendo gli uccelli che sembravano essere tornati calmi.
Una piccola scheggia precipitò sfiorando la mano di Bloom e su questa il marchio maledetto si illuminò di una luce opaca.
-è la stessa magia nera…- dedusse bisbigliando tra se e se accovacciandosi mentre fissava quella piccola fiammella spegnersi piano piano nel prato verde; le venne in mente che anche la strega era “esplosa” e il marchio derivava da un ustione di fiammelle simili a quella, poteva essere una coincidenza? Il loro nemico poteva stare tramando nell’ombra da così tanto tempo?
-grazie mille, mi hai salvata- disse la studentessa del passato tirandosi su aiutata da Aisha.
-non c’è di che, Faragonda, a che servirebbero le amiche altrimenti?- le rispose accorgendosi immediatamente della gaffe e si poggiò una mano sulle labbra maledicendosi da sola.
-come conosci il mio nome, scusa?- le chiese l’altra facendosi subito sospettosa.
-semplice no?- si intromise solare Stella –noi siamo le winx e veniamo dal fu…-
-da uno scambio culturale!- la frenò Tecna pestandole vigorosamente il piede –siamo anche noi studentesse di Alfea- precisò mentre la fata del sole saltellava qua e là tenendosi la scarpa firmata che inguantava il piedino dolorante tra le mani.
-capisco…- disse Faragonda distendendo l’espressione –per fortuna c’eravate voi, altrimenti mi sarei fritta da sola, sono così maldestra!- ridacchio grattandosi la nuca –purtroppo però il Soul Bird è scappato…
-che ha di speciale questo animale?- le chiese seria Roxy avvicinandosi.
-il Soul Bird è un animale fatato potentissimo, capace di guarire qualsiasi malessere del corpo e dello spirito, purtroppo però è molto diffidente e costruisce il suo nido solo dove regna l’equilibrio tra le forze magiche, e mai nello stesso posto, quindi ora che è scappato non saprei proprio dove andarlo a cercare…- le spiegò la studentessa sconsolata.
-ma perché ci tieni tanto, non capisco- la incalzò la fata dei fluidi.
-vedete, la preside Mavilla qualche giorno fa ha ricevuto delle brutte notizie dal suo pianeta natale, la terra, e la tristezza l’ha fatta cedere in una brutta malattia, non ha forze, non mangia, non esce dalle sue stanze… pensavo che avrei potuto aiutarla in qualche modo se fossi riuscita a raccogliere per lei anche solo una delle sue piume miracolose!
-Faragonda- le intimò la custode del fuoco del drago avvicinandosi seria –io posseggo poteri curativi, portaci dalla tua ehm, cioè… nostra preside e potrò aiutarla.
-davvero?! Fareste questo per noi?- gioì la giovane Faragonda illuminandosi –grazie mille!- rise saltandole al collo.
-non c’è di che- replicò seria e preoccupata la giovane custode del fuoco del drago, -non c’è di che…-

 
***
 
Le otto fate camminavano tranquille per i corridoi di Alfea dirette alle stanze della preside Mavilla quando udirono due voci chiamare in coro Faragonda.
-dove sei sparita brutta zuccona?! Tutti i professori si sono lamentati della tua assenza, di questo passo non sarai mai una fata completa!- la rimprovero una sua compagna.
-Griselda, non fare la precisina ora, smettila di urlare, piuttosto, chi sono le tue amiche?- si intromise l’altra.
-Griselda, GRISELDA?! No, non ci credo, credevo che quelle due si portassero almeno due secoli di differenza!- commentò shockata Stella.
-come prego?- chiese curiosa la giovane ispettrice.
-non fate caso alla nostra amica- si giustificò prontamente Tecna pestando l’altro piede della povera fata del Sole splendente, -è caduta sbattendo la testa durante il viaggio e ora dice cose senza senso, siamo studentesse in scambio culturale.
-Griselda, Kalshara, lei potrà guarire la preside Mavilla!- informò entusiasta le amiche la giovane preside  indicando Bloom, -le sto portando da lei!
-frena Faragonda, per quanto siamo tutte preoccupate per la preside, non ti stavamo cercando solo perché eravamo preoccupate per te,- la smorzò Griselda schioccando le dita e facendo piovere addosso alla malcapitata una valanga di libri che la sommersero, -questi sono tutti i saggi che i professori ci hanno detto di portarti e che dovrai leggere e riassumere entro domani come punizione per la tua assenza ingiustificata.
-che cosa?! Non ce la farò mai anche stando sveglia tutta la notte!- piagnucolò la ragazza emergendo dalla coltre di carta antica.
-per gli alti salti di Re Salmone, se il corpo docente fosse ancora lo stesso, in base a tutti lunedì che abbiamo bigiato credo che ci saremmo diplomate nel duemilacredici…
-perché, quelli in cui ci siamo presentate in post-sbronza? Ancora mi ricordo di quando Musa vomitò nel cappello di Wishgitz!- commentarono sottovoce Aisha e Flora.
-dai, non disperare, ti aiuterò io, e Griselda accompagnerà le tue amiche alle stanze presidenziali- la consolò l’altra fata così che il gruppo si separò mentre la giovane ispettrice brontolava per quanti preziosissimi minuti di studio quella faccenda le stava facendo perdere.
Dopo pochi altri minuti di cammino giunsero finalmente davanti alla porta di una camera da letto e Griselda le liquidò dicendo che la signora Barbatea la stava aspettando in biblioteca.
-cioè, fatemi capire, Barbatea è ancora più vecchia di quel dinosauro di Faragonda?? Ma cos’è, hanno costruito la scuola su un buco nero?
-basta scemenze Stella, e bussa a questa cactus di porta!
-e bussaci tu Flora!
-no tu!
-no, TU!
-Basta litigare!- le zittì Roxy, -busserò io.- Concluse e, mentre poggiava la mano sul pomello, un brivido le percorse la schiena: un pericolo si stava avvicinando.

 
***
 
-sei davvero convinta che quelle strane ragazze guariranno la preside? Non mi fido di loro…- chiese Kalshara intenta a scrivere su un foglio di pergamena.
-attenta che la scrittura sia simile alla mia… io invece mi fido tantissimo, oggi, mentre inseguivo il Soulbird, mi hanno salvata da uno stormo di corvi impazziti!- le rispose concitata Faragonda mentre leggeva e, grazie ad un piccolo incantesimo che aveva trasformato la sua mano sinistra in destra, scriveva due temi contemporaneamente.
-SEI ANDATA A CACCIA DEL SOULBIRD SENZA DIRMI NIENTE?!- sbottò offesa l’altra fata.
-scusa, è che non ho fatto in tempo ad avvisarti prima che Griselda si svegliasse, e poi non volevo mettere nei guai nessuno, comunque ormai quell’uccellaccio è volato via e non credo lo rivedremo molto presto…
-sai…- disse Kalshara a bassa voce facendo attenzione che non ci fosse nessuno d ascoltare, -io so che la preside nasconde un libro magico in cui è scritto tutto degli animali fatati, sicuramente quel tomo proibito saprà dove si trova adesso quell’uccello incantato! Potremmo approfittare del fatto che l’ufficio è deserto per…
-vuoi scassinare l’ufficio della preside?!- le chiese dubbiosa la giovane fata.
-lo facciamo per lei, no?
-mmm, d’accordo, andiamo… ma facciamo in fretta prima che qualcuno ci scopra!- decise alla fine la seconda alzandosi senza prestare troppa attenzione al ghigno furbo e cattivo che si era dipinto sul viso affilato dell’amica.

 
***
 
-s… si può?- chiese dubbiosa la fata degli animali entrando seguita dalle altre winx.
-cof cof, avanti-rispose con un fil di fiato la donna dal letto, senza neanche la forza di aprire gli occhi.
-signora preside, noi siamo le Winx, siamo qui per aiutarla- la informò Bloom mentre la fata della natura le posava una mano sulla fronte infondendo in lei le poche energie magiche rimaste. –è il dolore a farle male al cuore- diagnosticò.
-signora preside, sappiamo che soffre perché ha ricevuto cattive notizia dalla terra, e io credo anche di sapere cosa sta accadendo, lei è addolorata perché la regina morgana è stata sconfitta dagli stregoni del Cerchio Nero, vero?- le chiese la fata del fuoco del drago e, al solo pronunciare di quel nome, l’anziana donna si lamentò stringendosi il petto.
-Mavilla,- le sussurrò Bloom facendosi più prossima alla fata, -noi veniamo dal futuro e sappiamo cosa succederà… lei è Roxy, è la figlia della regina Morgana, grazie a lei gli stregoni saranno sconfitti!
La preside aprì debolmente gli occhi posando lo sguardo su Roxy, questa le strinse la mano e subito l’energia fluì tra le due creature magiche dipingendo un’espressione estasiata sul viso della maggiore.
-mi avete salvato la vita!- sospirò l’anziana fata mettendosi a sedere nel letto, -cosa posso fare per voi giovani fate venute del futuro?
-lei ci può aiutare a salvare le nostre di vite, perché ora come ora siamo spacciate…- le spiegò poco delicatamente Aisha.

 
***
 
Kalshara usò una delle sue unghie affilate, quasi animalesche, per forzare la porta della presidenza; -è stato facile!- gongolò Faragonda introducendosi quasi saltellando, ma su subito bloccata dall’amica che l’afferrò.
 -aspetta!- l’avvertì l’altra estraendo una penna dalla tasca, la lanciò in mezzo allo studio e immediatamente questa venne carbonizzata da un cerchio di fuoco verde che comparì dal nulla a circondare la scrivania. –se l’ha protetta il libro deve essere nel cassetto- rifletté- adesso vai, Faragonda!
-cosa?! Perché io; vuoi farmi arrostire?- replicò contrariata l’altra.
-è un cerchio della fiducia- precisò la prima.
-e cosa ti fa credere che la preside si fidi di me che sono la più pasticciona?- chiese scettica la giovane futura preside.
-intuito…- le rispose vaga alzando un sopracciglio e la spinse con una poderosa pacca sulla spalla facendola cadere, sorpresa ed incolume, aldilà del cerchio. –ora muoviti!- le intimò.
Faragonda ancora turbata si mise a frugare nei cassetti della scrivania e il suo sguardo si illuminò quando, all’aprire dell’ultimo, notò un grande tomo dall’aria antica, lo prese tra le mani e percepì come un brivido la potenza della magia che racchiudeva. –forza, andiamo da Griselda, lei lo saprà leggere di sicuro!- gongolò e oltrepassò l’amica ma, prima che potesse muovere un passo fuori dalla presidenza, una sfera di fuoco la colpì alle spalle facendola cadere a terra svenuta, il libro volato per terra lontano da lei.
-scusai tanto “amica mia”, ma nella scalata al potere non ci sono mezze misure- si scusò l’altra studentessa aprendo il libro e recitò la formula sulla prima pagina:
dalle profondità della terra io ti invoco
dall’alba al tramonto ti chiamo
potere antico e ignoto
magia selvaggia rispondi al mio richiamo
rivestimi di potenza inaudita
perché diventi per me vittoria ogni sfida
che io regni imbattuta
e sia Kalshara la strega selvaggia più temuta!

 
***
 
-Signora preside, nel futuro un nemico potente ha rubato i nostri poteri, maledetto le fate della Terra e donato poteri spaventosi alle nostre nemiche storiche, le tre streghe chiamate Trix. La nostra unica speranza è quella di conquistare un potere antico e dimenticato di cui solo lei può dirci qualcosa.- spiegò lapidaria Tecna.
La fata fece per parlare ma, prima ancora della prima sillaba, un boato risuonò nell’aria e un terremoto scossa la scuola facendo barcollare le fate sui loro tacchi vertiginosamente fashion; la preside saltò giù dal letto e si precipitò alla finestra per notare il panico dilagare nella scuola mentre grandi crepe si aprivano nelle pareti e, dal pozzo, fuoriusciva una densa corte di fumo nero ed energia verde, che si librava nell’aria e si dirigeva alla presidenza sfondando la grande vetrata.
-che sta succedendo?- chiese la fata della musica.
-non lo so, ma lo scopriremo.- E con uno sciocco di dita teletrasportò se stessa e le giovani ragazze nel suo studio e subito notò la studentessa svenuta per terra.
-Faragonda, ragazza mia, cosa hai fatto?- le chiese chinandosi su di lei.
-mi spiace… kalshara… mi ha ingannata!- si giustificò prima di svenire nuovamente e, solo allora, l’attenzione di tutti si spostò sulla densa nuvola di fumo nero che si diradava mostrando l’orrenda figura dell’ex fata tramutata in una creatura umanoide sulla cui fronte spiccava un lungo ed affilato corno.
-perché hai evocato la magia selvaggia? Ti sei trasformata irrimediabilmente in un Org!- le chiese l’anziana donna.
-mia cara preside, io desidero il potere, un potere che una semplice fata non può ottenere!- e, detto questo, si tramutò in un’aquila volando via.
-Winx, la situazione è tragica! La magia che ha rubato Kalshara era la magia Selvaggia, che costituiva le fondamenta di Alfea, se non la fermiamo subito, la scuola crollerà!
-bene, e io che mi ero quasi illusa che viaggiare nel tempo fosse abbastanza folle di per se, e invece no! Una bambina esagitata si trasforma in un gattone volante e, stranamente, la scuola sta per andare a pu**ane!- si lagnò Stella.
-Roxyyyy…- la chiamò Flora e la giovane guardiana non poté che trasformarsi in un vortice di luci e colori e volare all’inseguimento del rapace.
-ma quello è…- disse incredula la preside ma venne bloccata dalla fata del sole:
-le spiegazioni dopo, adesso ci dia un passaggio dove sta andando la pazza!- ordinò Bloom e si teletrasportarono tutte su luogo della battaglia.

 
***
 
Le fate comparvero accanto ad un piccolo laghetto vicino la scuola mentre la battaglia già imperversava: la fata degli animali aveva preso a bombardare l’aquila con sfere d’energia verde costringendola ad atterrare ritrasformandosi.
-SUPREMO SPIRITO SELVAGGIO!- urlò attaccando ma la nemica alzò la mano rispedendo il raggio di energia magia alla mittente che cadde al suolo.
-Roxy è potente, ma è inesperta.- commentò sulle spine musa mentre il sudore freddo le attaccava la frangia alla fronte.
-non credi che basti questo a sconfiggere una Duchessa Org come me?- la derise Kalshara mentre la giovane fata si rialzava, appena in tempo per alzare uno scudo contro il raggio di energia nera che le veniva sparato contro.
-CARAPACE INFRANGIBILE!
Ma lo scudo di Roxy si professò tutt’altro che infrangibile iniziando a cedere sotto la potenza del colpo avversario.
-che cosa possiamo fare per aiutarla?- parlò ancora la fata orientale.
-la magia selvaggia è potente ma instabile, non esiste ordine che possa controllarla, Kalshara si è condannata!- spiegò la più anziana.
-Flora! Corri!- gridò la fata della tecnomagia correndo verso Roxy illuminata dalla parola “ordine”.
Le due fate si posero al fianco della guerriera posandole le mani sulle spalle, -correte al riparo!- si preoccupò ma loro rimasero salde al loro posto.
-ancora una volta Roxy, insieme, possiamo prendere il controllo della magia selvaggia e rubarla a quel mostro!- la incoraggiò la fata dai capelli viola e tutte e tre lanciarono di nuovo il loro incantesimo di convergenza: -ORDINE SUPERIORE!- invocarono in coro e un’onda d’energia rispedì l’attacco alla mittente che, tra urla e gemiti, si trasformò in una statua di pietra mentre il potere defluiva dal suo corpo; con uno sforzo immane le tre fate indirizzarono tutta quell’energia di nuovo nel pozzo di Alfea e, finalmente, le scosse di terremoto cessarono.
-ce l’hanno fatta! E anche stavolta noi non ci siamo sbattute per niente!- esultò la bionda.
-già, non ci siamo sbattute proprio per nulla…- ripeté pensierosa la fata del fuoco del drago.

 
***
 
Era ormai il tramonto e il loro tempo nel passato stava per scadere; le sette fate, pietre dei ricordi alla mano, stavano fuori del cancello di Alfea che la direttrice, affiancata da Faragonda e Griselda, iniziasse il suo racconto.
-bene ragazze mie, è arrivato il momento di delucidare, per quanto mi sia possibile, i vostri dubbi… il potere immenso che avete visto oggi scatenarsi è la Magia Selvaggia, l’energia magica e indomita che pervade la natura e gli dà vita e forza, così indomabile che nessuno può possederlo senza perdere il controllo; le uniche creature magiche in grado di utilizzarla solo gli animali fatati detti Wildzords, che sono in grado di trasferirlo a noi fate tramite il legame Bonding. Queste creature mitiche erano abitanti dell’antico regno terrestre di Animalia, distrutto millenni orsono dalla stessa magia selvaggia che, corrotta dalla cattiveria nel cuore degli umani, ha dato vita a creature oscure dette Org.
-ma signora preside, io non ho stretto nessun legame con questi animali fatati…- chiese scettica la fata degli animali.
-probabilmente la tua natura di fata delle creature ti ha permesso di acquisire questo potere senza instaurare un Bonding con un Wildzord in particolare, ma con tutti i loro spiriti, rendendoti così la ninfa suprema del potere perduto!
-una ninfa, io!?- chiese ancora incredula.
-è giunto il momento Mavilla, ci dica il nome di questo potere.- concluse la fata dei fluidi.
-il potere perduto delle fate è il Butterflix, perduto ormai dalla caduta di Animalia.- le informò la direttrice.
-quando ci ha maledette, la strega ha detto che le fate si erano macchiate di un crimine contro l’antico regno e che sono state le streghe a sconfiggere e sigillare sotto terra gli Org, è vero?- incalzò allora Tecna.
-purtroppo si… le fate terrestri abbandonarono la battaglia spezzando il legame con gli animali ancestrali, ma nessuno sa come sia finita quella guerra magica… solo una leggenda viene tramandata da generazioni tra noi fate terrestri… si narra che cinque Wildzords e la principessa di Animalia siano stati messi in salvo in una fortezza nel cielo e che siano addormentati nell’attesa di nuovi guerrieri che li risveglino e si uniscano nella lotte finale contro MasterOrg, il comandante supremo delle forze oscure.
Le sette fate avrebbero voluto fare altre domande, ma in quel momento le loro pietre brillarono e nel cielo si aprì il varco che le avrebbe riportate a casa: il tempo era scaduto.
-buon viaggio di ritorno Winx, appena sarete scomparse io cancellerò la memoria del vostro passaggio in questa scuola per evitare di cambiare il futuro, ma un’ultima cosa voglio dirvi prima che andiate: cercate aiuto nella vostra lotta, perché il nemico è temibile!- le avvertì urlando le ultime parole, metre le giovani fate venivano rapite verso il cielo.
NEL PROSSIMO CAPITOLO:
LE WINX SONO TORNATE A CASA E, INDECISE SUL DA FARSI, PRENDONO VIE SEPARATE: ROXY SI LASCIA GUIDARE DALLA VOCE DI ANIMUS, CHE LE HA SALVATE NELLA FORESTA, LE WINX SI AFFIDANO AI SOGNI DI BLOOM IN CUI SEMBRA ESSERE LA STREGA STESSA CHE LE HA MALEDETTE A DARGLI UNA SPERANZA METTENDOLE IN CONTATTO CON UN MISTERIOSO GUERRIERO: ZANAKU

 

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