poche parole

di OneNight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Colori ***
Capitolo 2: *** Argento ***
Capitolo 3: *** Bianco ***
Capitolo 4: *** Rosso ***
Capitolo 5: *** Rosa ***
Capitolo 6: *** Blu ***
Capitolo 7: *** Nero ***
Capitolo 8: *** Bianco 2 ***
Capitolo 9: *** Azzurro ***
Capitolo 10: *** Rosso 2 ***
Capitolo 11: *** Verde ***
Capitolo 12: *** Arancione ***
Capitolo 13: *** Grigio ***



Capitolo 1
*** Colori ***


Colori
 
L’estate è finita. Il cielo azzurro lascia posto a un velo di nubi candide. Foglie gialle e rosse cadono, proprio come hai fatto tu.
Di fronte a me un albero secco, morto. Mille sfumature di marrone si riflettono nei miei occhi blu, lucidi, a ricordarmi la terra umida che ti ricopre.
Inizia a piovere, goccia su goccia. Il cielo grigio, triste. Ti ho portato un fiore indaco che spicca accanto alla tua lapide nera.
Sotto i miei piedi erba verde, come la speranza.
Rileggo ancora il tuo nome in caratteri d’oro, come raggi di sole, che presto torneranno a splendere.  
 
 
 
Note:
Era mia intenzione scrivere un’altra poesia, invece è venuto fuori un piccolo drabble di 100 parole.
Spero comunque sia stato di vostro gradimento.

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Capitolo 2
*** Argento ***


110 parole giuste giuste. Questo drabble si ispira a una poesia cinese di Bai Juyi intitolata “Visita di un amico a notte”.
Buona lettura
 
Argento
Sento il passo lento, il ticchettio del bastone.
Eccoti finalmente. Il mio vecchio amico.
Viviamo assieme da trent’anni, eppure ogni volta che ti vedo mi si scalda il cuore. Tua figlia ormai è grande, non vive più con noi.
Mi sorridi, solare, uno di quei sorrisi che amo di più. Non dici nulla. Già sei in cucina a preparare il tè. Mi porgi la tazza. Perfetto, come solo tu sai farlo.
Piccole attenzioni che mi riservi da sempre. Piccoli gesti a cui non saprei rinunciare. Guardo i tuoi capelli argentei che per me valgono più di tutto l’oro del mondo. Sento il tuo profumo delicato. Vorrei abbracciarti e ti sorrido.    

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Capitolo 3
*** Bianco ***


Bianco
Il colore della paura non è il nero, bensì il bianco. Bianco come i corridoi asettici del Bart’s; come l’intero edificio, dentro e fuori. Così freddo. Candido, come le nuvole che quel dannato pomeriggio sovrastavano le nostre teste. Latteo, come la tua pelle, che così pallida non lo era stata mai. I tuoi occhi vuoti, contornati dal rosso del tuo sangue e da tutta la mia disperazione. Ancora bianco, ma adesso è la luce della stanza che hai appena acceso. Mi guardi con dolcezza, mi hai tirato fuori da un ricordo, mi hai salvato da un incubo. Ti avvicini, mi accarezzi il volto e io mi perdo nel tuo sguardo.
 
 
[110 parole per ripercorrere un incubo]

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Capitolo 4
*** Rosso ***


Introduzione
Nel drabble precedente l‘unico colore, a parte il bianco, era il rosso, quindi era doveroso scrivere una ff partendo da lì.
110 parole.
 
Rosso
Fiamme rosse e gialle danzano su un ciocco ardente e con i loro giochi di luci rischiarano in parte il soggiorno buio. Il loro tepore si diffonde nella stanza assieme alle note del mio violino. Sei seduto al solito posto. Non mi guardi, ma la tua attenzione è tutta per me. Ti osservo. Hai una piccola cicatrice di un’ustione dietro l’orecchio, da qui non riesco a vederla, ma la conosco bene. Risale a quel Guy Fawkes Night*. Se ci ripenso tremo. Il fuoco rivela le nostre priorità e ora, ironicamente, il bagliore del camino incornicia il tuo splendido viso nell’oscurità della stanza, a ricordarmi quanto conti per me.
 
 
*Ringrazio di cuore Pri82 per la dritta e Johanna per aver avuto la pazienza di informarsi al posto mio. Vvb!

 

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Capitolo 5
*** Rosa ***


 
Rosa
Accovacciati in un parco, dietro una rosa canina, attendiamo, l’uno accanto all’altro. L’aria è pervasa da un dolce profumo floreale.
Mi sfiori la mano, credo involontariamente. Il tuo sguardo è concentrato su di un’auto poco distante. La seguiamo da ore.
Mi perdo ad osservare un’ape che si posa su un fiore rosa a pochi centimetri dal mio naso e, senza accorgermene, mi trovo a ripensare al nostro primo incontro, al nostro primo caso assieme, al mio blog che dici di odiare ma che rileggi ogni qual volta ti senti solo.
Sorrido, mi volto e m’accorgo che mi stai osservando e, come se avessi già capito tutto, sorridi anche tu.
 
 
[Chiedo perdono per averci messo 2 mesi ad aggiornare. Questo drabble è di 109 parole titolo escluso. Mi auguro sia stato di vostro gradimento]

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Capitolo 6
*** Blu ***


Blu
Sento le tue dita stringersi ancor più forti sulla mia maglietta, tremi leggermente col volto appoggiato al mio petto. Il respiro si fa irregolare.
Ti accarezzo i capelli cenerini e nuovamente ti calmi. Lancio un’occhiata dalla finestra, la Luna ci guarda.
Le luci della strada riflettono sulle nostre fedi d’oro. Le nostre mani unite.
Per i miei gusti avrei già finito di dormire, ma mai scioglierei questo abbraccio prima dell’alba. Ogni giorno ti prendi cura di me, ma la notte sono io a proteggerti, a stringerti a me.
Tengo lontani i tuoi incubi.
Assieme la notte non è nera, ma blu e piena di stelle.

 
[105 parole per questo drabble un po’ diverso dagli altri. Oggi avevo voglia di fluff]

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Capitolo 7
*** Nero ***


Fanfiction partecipante all’evento “Happy Halloween 2018” indetto dal gruppo Facebook “Johnlock is the way…and Freebatch of course!”.
Struttura a doppio drabble.
#nerocomelamorte #nerocomeituoicapelli #dalfondopoisolorisalire #sepiovevaerapeggio #johnrestasempreindietro #johnevidentementeprediligestaredietro #semprehappyending
 
 
 
Nero
 
L’inseguimento si fa serrato, ormai ci siamo quasi.
Da pochi minuti è iniziato novembre.
Costeggiamo il cimitero. Corri davanti a me, hai occhi solo per il malvivente, ora esistete solo tu e lui.
 
Mi fermo e ti osservo mentre corri lontano, il tuo cappotto sembra un nero mantello visto al chiaro di Luna.
 
Devio ed entro nel camposanto.  Quando te ne accorgerai dirò semplicemente di essere rimasto indietro.
 
Voglio rivedere quella tomba, luogo di sentite confessioni.
Ho bisogno che quella lapide nera, con inciso il tuo nome, mi faccia coraggio per parlarti di noi, questa notte al rientro a Baker Street.
 
῀῀῀῀
 
La morte è lì ferma ad aspettarmi, mi osserva accanto al tuo sepolcro vuoto, sembra ridere di quello che è stato il mio dolore, in un ghigno come di gracchiar di corvi.
Vedo il mio viso teso riflesso nella lama della sua falce.
 
Tutto è avvolto dalla paura di perderti.
 
Ma tu sei vivo e resta solo il ricordo di un triste passato.
L’oscurità è alle spalle coi suoi mostri e i suoi fantasmi, splende la Luna sta notte.
Sorrido.
Non ti ho perso allora e non ti perderò oggi. Ora il tempo di stare assieme è giunto. Il nostro tempo, quello del coraggio.
 
Mi rimetto a correre,
corro da te.  
 
 
[103 + 110 parole]
 
 

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Capitolo 8
*** Bianco 2 ***


Bianco 2
 
Scosto le tende chiare del salotto, mi avvicino al vetro appannato, vi passo sopra una mano, per poi osservare Baker Street deserta.
 
Nevica.
La debole luce dei lampioni illumina a malapena la via.
 
Soffici fiocchi di neve scendono piano dal cielo notturno, in un lento valzer, per andare a ricoprire di una coltre candida tutta la città.
Quasi mi sembra di sentire le note del tuo violino anche se in realtà il silenzio regna sovrano su Londra e il suo candido mantello.
 
Torno alla mia poltrona. Tu sei accovacciato sull’altra, immerso nel tuo palazzo mentale, avvolto nel tuo lenzuolo bianco, come se la neve fosse arrivata fin qui.
 
 
[Era da tanto che non aggiornavo questa raccolta. Spero che questo drabble di 110 parole vi sia piaciuto. Il clima è quello glaciale molto il linea col freddo di questi giorni.]

 

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Capitolo 9
*** Azzurro ***


Fantiction scritta parallelamente a “Occhi” della raccolta “Drive to despair”.
Il terzo personaggio, se non si capisse, è Magnussen.
Buona lettura.
 
 
Azzurro
Gli occhi sono lo specchio dell’anima.
Ricordo un giorno in cui dicesti che i miei sono come una notte stellata.
I tuoi invece, a pensarci, li definirei come oceano d’estate e cielo senza nubi.
 
Anche adesso ho di fronte degli occhi azzurri, però questi mi guardano e mi deridono.
Due pozzi che conducono a lande desolate squassate dal vento e ghiacci eterni.
 
Una schicchera e un’altra ancora.
 
Non reagisco, ma solo perché me lo ha chiesto tu.  Cerco di calmarmi, l’umiliazione e la rabbia sono troppe.
 
Ti guardo cercando di capire cosa sia meglio fare. I tuoi occhi ora sono uragani e imbarcazioni a vele spiegate nella tempesta.
 
[108 parole]

 

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Capitolo 10
*** Rosso 2 ***


Buongiorno a tutti e ben ritrovati.
Dopo lo scorso drabble pensavo di indicare questa raccolta come “incompiuta”. Credo che ormai abbia fatto il suo tempo e stia diventando un po’ ripetitiva, ciò nonostante continuo ad avere numerosi spunti per continuare ad ampliarla, quindi eccomi nuovamente qui.
Questo drabble è molto più angst del solito. Siamo nel pieno della s4 e inizialmente non avevo previsto un happy ending, cosa che invece c’è e dovete ringraziare la solarità contagiosa di Hikaru83 per questo.
Ho finito per scrivere un’introduzione più lunga del drabble stesso. Non mi dilungherò oltre. Buona lettura.
 
 
Rosso (2)
Ho disegnato un volto gentile, come sa essere il tuo, su di un palloncino rosso. L’ho legato con un nodo ben stretto alla tua poltrona.
Te ne sei andato, ma non permetterò che lui voli via come ogni speranza.
Rosso come il sangue che quel pomeriggio imbrattava il marciapiede, rosso come i tuoi e i miei occhi pieni di lacrime.
Rosso come le goccioline che fuoriescono lente fai fori nelle mie braccia.
Rosso come il mio cuore che si strugge per te.
 
Sento bussare, so che sei tu.
Non ti aprirò, ma comunque entrerai.
Non tutto è perduto, infondo il tuo cuore è dello stesso colore del mio.
 
[108 parole]

 

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Capitolo 11
*** Verde ***


Verde
 
L’indagine si è conclusa da poco. Lascio sia tu ad occuparti della parte noiosa con Lestrade.
 
Il mio lavoro è finito e ti aspetto impazientemente per andare a casa.
Mi soffermo ad osservare il Tamigi con le sue acque verdastre, che vanno dal terra d’ombra* al verde cinabro.
 
Ogni cosa mi fa pensare a te.
 
Ogni sfumatura del fiume mi ricorda la tua mimetica che tieni ripiegata sul fondo di un cassetto. Ho avuto il piacere di vedertela addosso solo in foto.
Non posso lamentarmi però, perché già mi hai mostrato quanto ti stia bene la tua alta uniforme.
 
E adesso sono ancor più impaziente di andare a casa.  
 
 
 
[109 parole con un po’ di MilitaryKink]
 
*il “terra d’ombra” è una gradazione di marrone.

 

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Capitolo 12
*** Arancione ***


Arancione
Questa sera siamo soli e ne volevo approfittare per parlarti di noi. E’ tanto che aspettavo l’occasione giusta.

Assieme a tua figlia hai intagliato una zucca arancione per Halloween. Non ha un fare spaventoso, ma da sopra il camino sembra ridere di me con sorriso beffardo.
La zucca mi guarda e a me tremano le gambe, ma forse è solo emozione.
A pensarci questa è la tua, anzi la vostra, zucca e, se ti assomiglia, non mi deriderebbe mai.

Le lancio un’ultima occhiata prima di entrare in cucina dove mi aspetti. Il suo non è più un ghigno ma un sorriso arancione.



[102 parole per una fic decisamente poco estiva, ma oggi il vento dell’ispirazione tirava in questa direzione]

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Capitolo 13
*** Grigio ***


Grigio
 
Pioggia fitta come cascate dal cielo.
Acquazzoni violenti alternati a gocce leggere come lacrime dal cielo.
 
Londra è come le nubi di quei giorni, un tripudio di grigi differenti che sembrano aver inghiottito tutti i colori della città.
L’aria è fredda e umida.
 
Guardi lo specchio del soggiorno dell’appartamento che abbiamo diviso fino a pochi giorni fa. Anche i tuoi occhi arrossati oggi sono plumbei anziché cobalto.
 
La tristezza si insinua ovunque come nebbia tra le case.
La senti addosso fin dentro le ossa.
 
Solo Baker Street, con i suoi ricordi, sembra essersi salvata dal grigiore generale. Come sempre d’altronde, differente da ogni angolo di Londra.
 
 
[106 parole per questa post Reichenbach molto autobiografica]

 

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