un'inizio non programmato

di gabnuw81
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: La fine dell'abisso ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 La nuova avventura ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: La fine dell'abisso ***


Capitolo 1: La fine dell'abisso
 
Terza persona*
 
Un ragazzo sta davanti al tetto di un palazzo, il suo palazzo, anche se ormai odiava il solo stare
in tale edificio, in realtà odiava tutti i posti popolati da persone, gli stessi esseri infami che gli logorano l'esistenza.
Il ragazzo sospirò per poi dire qualche parola a sotto voce "quanto sarebbe facile".
Detto ciò si girò e puntò la porta che dà alle scale.
Sceso si piazzò davanti alla porta del suo appartamento il quale si poteva già sentire le urla dei genitori, ma ormai per lui era come il rumore del mare, dopo poco non ci fai più caso.
Infila la chiave e senza espressione in viso cammina verso il salotto, afferra il 3DS e sfreccia nella sua camera chiudendosi dentro a chiave.
Finalmente un sorriso si materializza sul suo volto mentre lui formula un numero sul cellulare...Bip...bip..."pronto?".
"Hey Gabri pensavo che saltavi oggi" disse una voce femminile dall'altra parte del cellulare.
"Come potrei mai neechan?"disse Gabriele facendo una smorfia da sotto il ciuffo di capelli.
"È successo ancora?" Domando con vece preoccupata la ragazza.
"Sai Francesca che odio quando me lo chiedi ma, si è successo ancora" disse con voce rassegnata Gabriele.
"Ok Nissan........Pokemon" domando mettendo tanta, pure troppo enfasi nella ultima frase.
"Ahaha..ti piace tanto perdere eh"
Finalmente si formò un sorriso nel volto del ragazzo e la sua sorellastra non poteva vederlo, ma lo capiva dal suo tono di sfida.
Alla fine la battaglia fu impegnativa per tutte e due, Gabriele per lealtà decise di non utilizzare la sua prima squadra, voleva avere un po' di sfida, ma ora si stava pentendo amaramente di tale scelta.
Si trovarono solo con un Pokemon a testa, rispettivamente una Lucario cromatica per Gabriele e un Pidgeot da parte di Francesca.
Gabriele vedendo lo svantaggio di tipo non ci penso due volte a farlo mega evolvere.
"Mi dispiace ma non potrai resistere a questo" disse con un ghigno Francesca, che però venne
subito zittita dalla scena che si parò qualche secondo dopo.
"Vedo che lo hai capito è" detto ciò il lucario incassò un colpo fortissimo, ma non abbastanza per ucciderlo lasciandolo con pochi HP, il Lucario utilizzò contrattacco che spedì subito il suo avversario a terra vincendo lo scontro.
 
Prima persona* Gab
 
"Vuoi salvare il video lotta!?!" proclamai con una grassa risata.
"Ah..ah..ah molto divertente" disse fingendosi offesa.
Dopo altre battaglie con la priorità di vittorie per me ci diamo la buonanotte e attacco la chiamata.
'E così finisce un'altra giornata' penso fra me me prima di chiudere le palpebre e cadere in un sonno profondo.
 
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La mattina va come sempre: i miei non si parlano io finisco la colazione il prima possibile e vado alla fermata della metro, 'almeno roma è buona in questo'mi ricordo sospirando.
Avvolte penso a come sto gestendo la mia vita: nato a Roma, cresciuto più con neechan, mia sorellastra anche se dovevo parare con il fatto che dovevo tornare la notte dai miei, faccio teatro, come scuola vado a uno scientifico, faccio karate il martedì e giovedì e nel tempo libero faccio la mia più grande passione……Pokemon.... aspetta è vero la mia vita tra un po' avrà senso... potrò tra una settimana compiere
18 anni e poter andare a vivere da Francesca, lei sa la storia dei miei e quindi è più che felice del fatto che venga da lei, finalmente potrò almeno riposare a casa.
 
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Cosi passarono 6 giorni e domani porto la robba e finalmente chiudo un capitolo della mia merdosa vita, così mi addormentai con questo pensiero.
Mi sveglio con le urla dei miei genitori che si davano la colpa a vicenda per far andare il proprio figlio, 'forse impareranno qualcosa oppure finalmente se ne andranno' dissi nella mia testa mentre prendo la valigia.
"Bene questo è un addio" proclamai davanti hai loro volti per poi voltarmi e camminare spedito via da quella casa.
Finalmente dopo un’ora ero davanti a casa di neechan, suonai il campanello e fui accolto da lei con un forte abbraccio che ricambiai con qualche lacrima.
"Benvenuto a casa Nissan"
"Gr-sob-grazie" dissi soffocando qualche lacrima, era vero finalmente ero a casa.
Salimmo fino al suo appartamento e posai la robba, dopo tiro fuori l'oggetto più importante... il
3DS.
"Partita" proclamai con un sorriso a trentadue denti.
Lei senza dire niente prese il suo dispositivo e avvio pokemon, facemmo una decina di partite fino a quando non si alzò e si mise a cucinare.
"Aspetta che ti do una mano" dissi alzandomi dal divano.
"Grazie mille" sorrise lei.
Cosi finito il pranzo andai agli allenamenti per poi fare di nuovo meta a casa ma questa volta mi fermo prima sul terrazzo, ormai era una tradizione salire sul punto più alto del palazzo.
 
Prima persona* Fra
 
"Che fine a avrà fatto Gabriele" pensai ad alta voce, "ormai a finito i suoi allenamenti da un pezzo…" finita l'ultima sentenza si ricordò che il suo cellulare aveva fatto un cinguettio, "sarà rimasto la bloccato per così tanto e io non sono venuto a dargli uno strappo" sobbalzo dalla paura Francesca nel solo pensiero di aver lasciato solo il suo Nissan la da solo.
'Fiuuu.. per fortuna' penso tirando un sospiro di pensiero però si girò per andare sopra al terrazzo comunale.
 
Terza persona*
 
Con un po' di fatica Francesca riuscì a salire tutte le rampe di scale "cogliona sono stata quando ho preso l'appartamento al primo piano" sentenziò maledicendo ogni cosa le passava in mente.
Francesca apre la porta e vide il suo fratellastro che guardava l'orizzonte, ormai stava per venire
il tramonto, lo spettacolo davanti alla ragazza era da mozzare il fiato.
La ragazza si avvicinò di soppiatto verso Gabriele che era perso nell'orizzonte, “attacco a sorpresa!!" urlò la ragazza abbracciando forte Gabriele da dietro.
 
"Eh sai che ti ho sentito venire vero...ahahaha" disse scoppiando dalle risate alla fine della frase.
"Non sono riuscita per via del faro che ti ritrovi in testa" disse scompigliando il ciuffo bianco del ragazzo, lui si girò e con i capelli sparati da tutti i lati e fece un sorriso luminoso, poi riaprì gli occhi facendo vedere i suoi occhi color ambra.
"Dai l’ho capito solo per il rumore della porta" rise Gabriele per poi accarezzare la testa della sorellastra. "Guarda che faccio" disse il ragazzo che voltandosi guardò il muretto che divideva il pavimento dal precipizio.... e saltò sopra di esso.
"SEI SCEMO IN TESTA TE, SCENDI!!!" Urlo Francesca mettendosi le mani davanti la bocca, “questo muretto non è stabile, guarda è pieno di crepe" disse indicando qualche crepa.... in realtà erano un po' per Gabriele, ma realmente ce n'erano moltissime di crepe.
"Ma dai, lo faccio sempre e non è maiiiiIiII!!!!" Disse con spavalderia quando finse di cascare creando una paralisi alla sorella.
"MA VAFFANCULO" proclamo Francesca mettendosi una mano al cuore per lo spavento, tale reazione invece fece morire dalle risate il fratellastro.
"Ahahah..o dio dio..anf..dovevi vedere la tua faccia" tale reazione fece semi ridere anche la sorella la quale però ritornò seria in un battito di ciglia.
"Scendi istantaneamente" ruggì Francesca dando le spalle al ragazzo.
"Va bene va bene...arrivo…CRACK" Appena stava per mettere il piede a terra il muretto crolla lasciando il corpo del ragazzo cadere dando le spalle alla fine, cadde e cadde, il tempo non si muoveva sia per lui che per la sua sorellastra che guardava la scena impotente.
Su poteva udire "mi dispiace" ma come se in un film solo lei lo poteva sentire, ormai l'impatto mancano 10 centimetri.
 
Prima persona* Gabriele
 
E così dopo quei pochi centimetri niente, buio per metri e metri.....ormai sentivo solo la mia voce....'perché ho fatto così...sono davvero un coglione...forse sarà la vendetta di non aver impedito le ostilità tra i miei genitori…scusa neechan......' piano piano il volume della voce si abbassa sempre di più fino a quando non ci fu un silenzio assordante............
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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 La nuova avventura ***


CAPITOLO 2: La nuova avventura
 
Prima persona* ????
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..

Pian piano cominciai ad udire un fischio che sembra partire dal centro del mio cranio, dopo poco i suoni si trasformarono in dei versi simile a quelli dei...Pokemon? E dopo un po' nelle mie orecchie spicco un verso più vicino dei altri.
Aspetta... non è possibile che sia un verso di un... Espeon.. I Pokemon non esistono, mi alzai e cercai di capire la sorgente di tale verso, aspetta ma la visuale è più bassa del solito? pensai dentro di me, mi guardai intorno con aria persa e confusa, fino a che non notai che il mio corpo non era il mio corpo, ma quello di un Riolu.
"Ok sto sognando ed è tutto un brutto sogno eeeeee.." mi fermai nella mia delirazione per fissare un Espeon che a sua volta mi fissava ma, con aria molto più calma e tranquilla.
"Ciao" salutò il felino rosa.
Quella fu la botta decisiva, così svenni per via delle scene troppo surreali che mi si parano davanti.
......
..
.
..
.......
Dopo poco riaprì gli occhi notando una palla di pelo marrone che mi guardava da sopra il mio petto.
"Ben svegliato, ora che ti sei riposato ti va di giocare" scodinzolò quella che sembrava un Eevee in carne ed ossa.
Ma prima che potetti formulare una qualsiasi risposta l'Espeon parlò,
"No Kirlia, non può giocare con te, io è lui dobbiamo prima parlare" si volto verso di me facendo un leggero sorriso.
"va bene...a dopo" camminò malinconica la piccola Eevee, io la guardavo dispiaciuto andare via rimanendo sdraiato.
"Ora puoi metterti seduto" disse l'Espeon soffocando una risata.
"Ok sono successo troppe cose: primo come?) e secondo come mai tu sembri sapere troppo su di me, per caso tu mi hai portata qui?" Domandai provando a riempire le domande nella mia testa.
"Semplicemente l’ho capito dalla tua aura psichica che non eri un Riolu normale...ma per la seconda domanda...cosa intendi per portato qui?" Domandò a sua volta l'Espeon.
La guardai confuso per poi intuire che lei non aveva capito che ero umano, mi sa che mi conviene dirglielo anche se probabilmente mi prenderà per mattò pensai, per poi scuotere la testa, no non importa...devo capirci qualcosa di più su sta cosa, fini il pensiero per poi voltarmi verso il Pokemon psico.
"Io sono…un umano"
 
Terza persona*
 
L'Espeon strizzò gli occhi appena sentito l'informazione del Riolu.
"Ah" fu l'unica cosa che riuscì a dire il felino. Come possibile... aspetta la sua psiche non è come altri Pokemon, ragionava l'Espeon mentre cercava di mantenere la mente più lucida possibile. In quel momento la foresta sembrò vuota intorno a loro, forse per via di un silenzio che si venne a creare, o forse per via del surrealismo della situazione.   
"Lo sapevo... non mi credi, vabbè dovrò cercare un altro Pokemon o umano per aiutarmi" disse il Riolu, non aveva sentito proferire parola dall'Espeon ma non servivano delle parole quando vedi quello sguardo che dice ^ma che cazzo stai a di^.
Il Riolu con qualche tentativo riuscì ad alzarsi quando sentì delle parole che suscitarono qualcosa nel cuore del neo Pokemon.
"Ora a senso"
"Davvero?!?" Si volse molto velocemente verso la sua interlocutrice.
"Che tu sei un umano... ora a senso la tua psiche... scusa se non ti o creduto prima, ancora faccio fatica a pensarlo, ma è l'unica risposta plausibile" rispose l'Espeon.
In quel momento il Riolu tirò un'enorme sospiro che però fu bloccato quasi istantaneamente da un altro problema.
"Aspetta ma.... ora, cosa faccio??" si domandò il neo Pokemon.
"Be' vivi la tua nuova vita" rispose con semplicità disarmante l'Espeon.
"..no no no no..come ^vivi la tua vita^, non so chi sono, non so dove sono e non so minimamente chi cazzo sono" sbraitò  l'umano dentro al corpo di un Pokemon. Subito dopo quelle parole il Riolu scoppiò in un doloroso e stressato pianto. Il Pokemon psico non sapevo cosa dire davanti questa scena, si era abituata a consolare sua figlia quando era piccola, ma in quel momento era diverso, in quel momento non sapeva cosa fare, quindi fece la cosa più semplice di tutte, si mise sotto il muso bagnato del Riolu.
 
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Stettero così per 15 minuti buoni, 15 minuti che sembrarono eterni. Il quel lasso di tempo l'Espeon riusciva a sentire ogni singola lacrima che cadde dal muso del Pokemon.
"Ti sei calmato?" Domandò il Pokemon dal pelo rosa.
"S..s..si..*snif*..sono calmo ora.." riuscì a sentenziare il neo Pokemon.
"Bene, ora che ne dici di fare un scambio!" Disse l'Espeon con una voce..come si potette descrivere....speciale, si speciale, ebbe un tono allegro e allo stesso tempo impaziente, ma tené sempre quella serietà e calma che distinguono gli Espeon.
"Uno..scambio?"
"Si, diciamo io do a te e tu dai a me, chiaro no?"
"Ok..?" Inclinò la testa in segno di confusione, per poi ritirarla subito esclamando "aaaaaah..ho capitò, mi dispiace ma non ho niente con me".
Il Riolu cercò di far vedere le tasche vuote maaa.... fallì, siccome comprese di non aver addosso nessun vestito....
In quel esatto momento il Riolu si compre il più possibile, facendo ridere a crepapelle l'Espeon.
"No no carooo. . .come ti chiami? Fece una risata forzata il felino misterioso, ma allo stesso tempo gentile.
"Ah è vero, non ci siamo ancora presentati" disse dandosi un frontino, "mi chiamo Gabriele, almeno questo era il mio nome prima chee.... sai, prima che mi ritrovassi in questa forma".
"Il mio nome è Karā, piacere di conoscerti" offrì un zampa come saluto.
Dopo che si strinsero la mano, Karā fece una piccola risata portandosi la zampa verso il muso, nel vano tentativo di nascondere la suddetta azione.
"Ho fatto qualcosa di divertente?" Domandò forzando un risata.
"No no è solo che non sono abituata a sentire un Pokemon che si chiama ^Gabriele^, di solito è un nome umaa.. ah.. è vero" disse per poi scoppiare a ridere, l'ex umano fece solo un sorriso molto, molto forzato.
"Scusa non sono riuscita a trattenermi, eheheh... be' se non ti dispiace potrei... ho cielo e strani da dire, cambiarti nome? Cosi daresti anche meno all’occhio" disse riprendendo quel tono serio e abbastanza monotono, "Ok... che ne pensi diii...Nikel! Potrebbe andare?"
"Si, mi piace, mi ci dovrò abituare, ma andrà più che bene" fece il nuovo Pokemon accarezzando la testa della Espeon.
"Ehehe.. comunque il patto che ti dicevo prima, mio caro Nikel, ti insegnerò tutto quello che dovrai sapere su come essere un Pokemon! Allora che ne dici?" La domanda lo ebbe spiazzato, come mai voleva tanto aiutarmi, cosa ho di cosi speciale, queste domande gli continuò a rimbalzare in testa...ma dopo qualche secondo di esitazione ebbe preso la sua decisione, e come due fiammelle bianche che si poteva scorgere nei suoi occhi, esse arsero ancora di più nel suo petto, manco si accorse che ebbe attivato la sua aurea, cosa che però notò Karā, ma non si allarmo, sapeva già qual era la risposta di Nikel, quindi in quel momento allungò ancora una volta la zampa, questa volta fu la volta definitiva.
 
Prima persona*...Nikel!
 
Gli strinsi la zampa, senza manco chiedere cosa voleva in cambio, in quel momento era la mia salvatrice... una madre? Mi comparii questo pensiero subito la stretta di mano, probabilmente sarà quello sguardo calmo e quella voce a farmelo pensare... e poi mi ricordo pure di quella palla di pelo di sua figlia, devo dire che non mi dispiacerebbe giocare un po' con lei.
"Heyy ci seiiii?" Domanda mentre sventolava la zampa, provando a riprendere la mia attenzione ormai persa nei miei pensieri.
"Si..si, stavo pensando..hai detto che era uno scambio giusto... cosa vuoi in cambio?" Chiesi con una punta di curiosità.
"si, dovrai fare da guardia nella avventura che vuole iniziare mia figlia, vuole far parte del gruppo dei giovani esploratori, e tu dovrai farlo insieme a lei, cosi da controllarla e vedere che non si metta in pericoli troppo grandi, intesi?” disse con un tono molto più apatico di prima, questo mi causo una paura mai provata prima.
“ok boss!” deglutì per paura di cosa potrebbe fare se non mantenessi la promessa, vederla così calma e gentile fa venire ancora di più l’ansia di un possibile fallimento.
Venni riportato nuovamente con le zampe per terra da una palla di pelo che mi corse in torno, risi guardandomi in torno per trovare di nuovo lo sguardo della Espeon ma, la ritrovo già in cammino per non so dove.
"Stiamo andando a casa, vieni così conoscerai tutti, e poi domani sarà una lunga giornata" disse con in ghigno alquanto preoccupante, ma ormai non ho nulla da perdere e poi non sarà mica più complicato di karate....spero.
 
 
 
 

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