Grosso guaio al cafè mew mew

di Jack83
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ma che combinate ***
Capitolo 2: *** Padre? Io? ***
Capitolo 3: *** Decisioni ***
Capitolo 4: *** Terme belle ***
Capitolo 5: *** Annuncio... sperando che non mi facciano la pelle ***
Capitolo 6: *** Mi presenti i tuoi? ***
Capitolo 7: *** Mamma calma ***
Capitolo 8: *** Madre Vs Figli ***
Capitolo 9: *** Genitori ***
Capitolo 10: *** Prima eco ***
Capitolo 11: *** Orecchie ***
Capitolo 12: *** quando ci vuole ci vuole ***
Capitolo 13: *** Nomi ***



Capitolo 1
*** Ma che combinate ***


Pai Ikisatashi entrò in casa di umore nero, ben poche  volte gli capitava di arrabbiarsi così e in quasi tutti i casi era per colpa del fratello adottivo Kisshu.
Ma questa volta la colpa era del fratellino minore che solo una volta gli aveva provocato questa reazione. Quando, durante la battaglia finale tra i tre fratelli e le mew mew, lo aveva attaccato nel tentativo di difenderle

 
Qui bisogna fare una precisazione, qualche anno dopo quella battaglia i tre fratelli ritornarono sulla terra perché ne avevano nostalgia.
Fatto sta che i tre, grazie all’appoggio di Ryo Shirogane il capo del progetto mew mew, e a degli apparecchi che ne celavano l’aspetto; si stabilirono sulla terra frequentando con successo le scuole terrestri.
Pai in breve tempo si diplomò e laureò, intanto collaborava con Shirogane per trovare dei metodi per contrastare l’inquinamento terrestre, mentre gli altri due fratelli, Kisshu e Taruto, si impegnavano anche loro a scuola.
I tre riuscirono anche a far breccia nei cuori di tre delle cinque ragazze mew mew.
Ichigo, dopo che si era lasciata con il suo primo amore che si era trasferito in pianta stabile in Inghilterra, aveva cominciato ad uscire con l’alieno dai capelli verdi ed aveva potuto apprezzare le sue qualità.
Pai, superata una prima timidezza iniziale e le prime difficoltà, aveva cominciato a corteggiare Mew Retasu, che fu ben felice di accettare queste avance e, dopo aver vinto anche lei la sua timidezza, cominciò una relazione con lei.
Mentre per il fratellino più piccolo fu lui ad essere l’oggetto delle attenzioni della più giovane delle mew mew, Purin Fong.
Da prima cercava di tenerla a distanza poi, dopo aver parlato con la più anziana delle mew mew; Zakuro Fujiwara, le confessò che provava i suoi stessi sentimenti ma lui era troppo timido per esternarli in maniera così diretta, specialmente di fronte ad estranei, come faceva lei.
 
-Dov’è quell’idiota!- l’urlo del viola fece alzare alzare la testa ad una ragazzo dalla testa verde che l’osservò annoiato -Che hai da gridare fratellone?- chiese lui.
-Non ce l’ho con te Kisshu- fece l’altro -Dov’è quel cretino senza cervello di Taruto-
Il ragazzo sbattè più volte le palpebre confuso -Sarà di sopra che studia, sai che ha gli esami per diplomarsi quest’anno-
Pai guardò malamente il fratello -Sei già qua? Non dovresti essere in laboratorio per seguire l’esperimento per la tesi?-
Kisshu alzò un sopracciglio -Sì, ci sono andato e sta andando tutto molto bene. Presto avrò i risultati che mi servono, una pianta che riesce a ripulire il terreno dai metalli pesanti.-  
Il viola annuì e poi si diresse verso le scale che conducevano al piano superiore.
Il verde si chiese perché non si fosse teletrasportato ma i suoi pensieri vennero interrotti da un messaggino che arrivò sul suo cellulare che diceva
 
Ferma tuo fratello prima che uccida Taruto.
Poi ti spiego la tua Koneko-Chan.
 
Kisshu lesse il messaggio, lo guardò un attimo sorpreso e poi si teletrasporto al piano superiore e li assistete allo spettacolo.
-Taruto, idiota, dove sei?!- Pai sfondò la porta con un potente calcio ed entro nella camera del fratellino che lo guardava esterrefatto
-Che vuoi Pai sto studiando- fu la risposta balbettata del giovane che venne prese per il bavero della camicia dal più grande.
-Ehi Pai che vuoi fare?- Chiese preoccupato Kisshu -Porto questo idiota al cafè, deve assumersi le sue responsabilità.-
 
Kisshu non fece in tempo a dire niente che il più grande si teletrasporto, con un frastornato Taruto, al cafè.
A quel punto il verde non potè che seguire i due.
 
Bisogna fare anche in questo caso un passo indietro, esattamente a un’ora prima quando, al cafè mew mew era esplosa una bella gatta da pelare.
Infatti erano giorni che Purin non si sentiva bene e ogni tanto doveva correre in bagno per vomitare, non faceva più giochi di equilibrismo e mangiava molti più dolcetti, alcune volte facendo degli strani accostamenti.
Quel giorno la cosa degenerò, dopo essere uscita per andare a prendere delle cose ed essere ritornata si era chiusa in bagno… Da cui però non era più uscita.
Dall’esterno si sentivano solo i suoi singhiozzi e delle parole biascicate, cosa che fece paura alle sue amiche.
Tanto che decisero di chiamare l’alieno più grande, perché ritenuto il più maturo, perché la giovane aveva bloccato la porta in modo tale che non si potesse entrare con la chiave dall’esterno.
Pai chiese delucidazioni alle ragazze e a quel punto si teletrasporto all’interno del bagno, prese di peso Purin e la portò fuori.
Una volta fuori la guardò un attimo e poi vide che stringeva in mano uno stick.
E lì capì cosa era successo.

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Capitolo 2
*** Padre? Io? ***


 
Pai apparve al centro della sala del cafè e scarico Taruto su una sedia; lasciando di stucco le mew mew, Ryo e Keiichiro che temevano che fosse andato a casa per ucciderlo.
Dopo di che, sempre senza dire una parola, andò in cucina dove Purin era stata lasciata.
A quel punto le ragazze e i due ragazzi circondarono l’alieno che era rimasto frastornato, non capiva cosa stava succedendo e perché, adesso, gli umani lo stavano guardando come se fosse il peggiore degli assassini.
-Nanetto- Esordì Ichigo -Sarà meglio che tu abbia una spiegazione per quello che è successo!-
-Già, io pensavo che quello idiota fosse Kisshu ma tu lo batti di gran lunga- Minto lo bruciò prima che potesse rispondere a Ichigo.
In quel momento arrivò anche l’ultimo alieno che guardò tutti cercando di capire perché suo fratello fosse circondato da quasi tutte le mew mew, che sembravano pronte a trasformarsi, da Ryo, che sembrava più serio del solito, e da uno stranamente irritato Keiichiro.
-Scusa micetta- chiese il verde -mi vuoi spiegare il messaggio di prima?-
Tutti si voltarono verso di lui fulminandolo -Sarà meglio che prima Taruto lo sappia dalla diretta interessata.-
Fece nera Zakuro che prese per l’orecchio Taruto, che si lamento non poco per il trattamento che stava subendo, lo trascino in cucina, più che altro lo scaravento dentro; e poi torno assieme alle altre.
Kisshu non capiva ancora cosa stesse succedendo e capì, dagli sguardi degli umani, che era meglio non parlare più fino a che i due ragazzini non fossero venuti fuori.
 
Nella cucina del cafè intanto Purin guardò implorante Pai, che capì cosa voleva dirgli ed uscì lasciandoli soli.
Taruto, dopo che il fratello lo fulminò con lo sguardo prima di uscire, si rialzo e guardò malamente la sua fidanzata.
-Che cavolo succede scimmietta?- Chiese lui in maniera sgarbata -Sono giorni che stai male e adesso subisco questo trattamento.- prosegui lui, pulendosi la maglietta e i pantaloni.
La ragazza rimase sempre in silenzio e continuava a tirare su con il naso.
Il ragazzo scosse la testa -Senti se non mi dici cosa è successo ho paura che mio fratello o le tue amiche mi faranno la festa.-
La bionda ridacchio alla, pessima, battuta dell’alieno.
-Aggiungici mio padre- fece lei asciugandosi le lacrime.
Taruto non capì -Cosa c’entra tuo padre ora?- L’alieno si stava arrabbiando e si avvicinò alla fidanzata.
Purin prese un profondo respiro -Sono incinta Taru Taru- ecco l’aveva detto ma il castano sembro non avere capito
-Scusa cosa hai detto?- il castano guardo la bionda scuotendo la testa.
Lei prese nuovamente aria -Stai per diventare papà-
 
Nella sala, dove nessuno proferiva parola, si senti un urlo -PADRE!!!!- e poi un tonfo
Kisshu a quel punto non potè  esimersi dal fare un battuta mentre tutti entravano in cucina -Cavolo poi dicevano che fossi io quello faceva le stupidaggini-
In cucina videro Purin, china su Taruto, che cercava di farlo rinvenire.
Tutti concordarono sul fatto che quella fosse il minimo per quello che aveva combinato.
Pai sembrava in procinto di tirare fuori le sue armi per farlo rinvenire con i suoi fulmini ma lo sguardo di Retasu lo fece desistere dal suo intento.
  

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Capitolo 3
*** Decisioni ***


Quella sera Pai era stato invitato a cena dai suoi futuri suoceri, ormai lui e Retasu avevano stabilito la data delle nozze e l’avevano detto ai suoi.
L’alieno immaginava una serata diversa, dove i possibili argomenti di discussione fossero per esempio il matrimonio oppure la tesi della sua fidanzata o ancora il suo lavoro… Invece i visi tesi dei due fecero in modo che i genitori di lei volessero capire il motivo di tale grigiore, molto più marcato del solito, nel loro futuro genero.
-Allora Ikisatashi-san- esordì la madre di Retasu -Perché quella faccia seria?- 
-Nulla Midorikawa-san- rispose lui -solo problemi al lavoro- 
Ma la donna sembro non crederci molto, ormai conosceva bene il futuro genero -Nessun problema con i fratelli?-
Retasu quasi si strozzo con un pezzo di carne e Pai fu lesto a dargli due pacche sulla schiena 
-Dalla reazione di nostra figlia sembra che abbiamo centrato il punto- Fece il padre di lei ridacchiando.
-Già- rincarò la dose il fratello, Umi -Mia sorella non è mai stata una ragazza con il sangue freddo-
Pai alzò un sopracciglio e pensò che non la conoscevano molto bene, poi guardò Retasu che con gli occhi diceva mi dispiace.
A quel punto sospirò e si decise a vuotare il sacco -Per piacere vi chiederei di tenere per voi questa informazione.-
La famiglia Midorikawa sembrò spiazzata dalla richiesta ma annui -Il motivo della mia irritazione e dovuta dal fatto che- e qui prese un profondo respiro -Mio fratello Taruto ha avuto la brillante idea di mettere incinta la sua ragazza, Purin Fong-
I Midorikawa si guardarono un attimo e poi esclamarono -Taruto!? Ma quello idiota non era Kisshu?-
-Già- fece sospirando gravemente l’alieno -Il problema ora è dirlo alla famiglia Fong e temo che il padre possa rincorrere mio fratello con una spada, cosa che meriterebbe ma è pure sempre mio fratello.-
-Avete già pensato a come fare?- Chiese il padre 
-No, ma lo faremo nel nostro week-end alle terme, ove annunceremo ai nostri amici che ci sposeremo e la data-
Ci mancava solo l’impiccio di dovere anche trovare una strategia per non far ammazzare un fratello stupido da parte di un padre geloso… Che non era il padre di Ichigo.

Anche a casa Momomiya l’argomento era quello.
-Quindi non sei incinta?- Chiese il padre di Ichigo 
-No- Fece lei irritata.
Il padre quando l’aveva vista arrabbiata aveva pensato che il fidanzato, Kisshu, di cui non si fidava molto; l’avesse sedotta ed abbandonata poco prima del matrimonio.
La moglie però lo mise subito sulla retta via dicendogli che la loro bambina non aveva nessun tipo di segnale che facesse suppore che fosse incinta.
Ichigo, non pensandoci, disse che quella incinta era Purin e il padre era Taruto, il fratellino di Kisshu.
-Ora cosa farete?- Chiese la madre
-Non lo so, di sicuro appoggeremo la nostra amica e quello stupido nanetto qualsiasi cosa decidano, anche se penso proprio che terranno il bambino.-
I coniugi annuirono -Per fortuna manca poco alla fine della scuola, dunque Purin non dovrà spiegare la pancia… Il problema è il padre di lei… Non sappiamo come potrebbe reagire alla notizia che la sua bambina ancora minorenne aspetti un bambino dal suo fidanzato- concluse Ichigo che penso anche al fatto che il fidanzato in questione era alieno.
-Speriamo in bene, quando dicemmo ai tuoi nonni che ero incinta di te.- Raccontò la madre -Tuo nonno insegui tuo padre con una katana per tutta casa per due ore.-
Il padre sbuffò -Per fortuna non mia ha preso.-
Le due donne risero all’espressione dell’uomo

Intanto a casa Ikisatashi Taruto e Purin stavano mangiando sotto la stretta sorveglianza di Kisshu, che non era molto contento di fare la balia ai due diciottenni ma gli occhioni dolci di Ichigo e le velate minacce di Pai gli fecero accettare il compito.
La cena fu fatta in monastico silenzio, nonostante Kisshu fremesse per inondare Taruto di battute e domande ma, essendoci Purin lì e avendola presa in simpatia come una sorellina, decise di tacere.
Alla fine della cena il verde sbaracco la tavola e portò tutto in cucina.
-Cercate di capire ora se volete tenere il cucciolo in arrivo mentre io lavo- grugni lui
Quando sparì in cucina Taruto sospirò -Cosa vuoi fare scimmietta?- Il tono della voce era triste si sentiva in colpa per i casini in cui aveva cacciato tutte e due.
-Beh ecco- Fece lei -Io vorrei tenerlo, se taru taru è d’accordo-
Il castano la guardò e di scatto l’abbracciò -Sì, sì io non ti lascerò in questo guaio. Ti amo Purin e amo il bambino che hai in grembo- dopo di che la baciò… Ma un potente pugno calò sulla sua testa.
-Ed io non voglio essere doppiamente zio a causa tua.- Fece Kisshu arrabbiato 

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Capitolo 4
*** Terme belle ***


Pai fermò il pulmino di fronte all’enorme struttura ricettiva, un edificio costruito in stile tradizionale giapponese che ospitava delle terme di lusso.
Da quando aveva scoperte le terme, grazie a Retasu, Pai ne aveva sempre apprezzato il fatto che fossero ottime per pensare, rilassarsi e molto altro.
Una volta scese le ragazze rimasero sbalordite dal lusso che traspariva dall’esterno.
-Wow certo che ne hai di gusto Pai- fece Ichigo -Ne ha molto più di te- Minto non potè esimersi dal lanciare una frecciatina al mew gatto che non tardò a rispondere -Cosa intendi?-
-Niente- fece con sufficienza l’altra -solo che…- ma la ragazza si blocco quando Zakuro la guardò male.
-La piantiamo di perdere tempo ed entriamo?- Chiese irritato Kisshu che con gli altri uomini stavano scaricando i bagagli dal veicolo.
-Ha ragiono Kisshu-san, entriamo e prendiamo le nostre stanze- Retasu prese la sua valigia e si diresse verso l’entrata, seguita a ruota dalle altre.
Quando tutti furono entrati l’alieno dai capelli viola si diresse subito verso il bancone della reception.
-Scusi, sono Pai Ikisatashi ci dovrebbe essere una prenotazione a nome mio- la voce calma e posata del ragazzo fece voltare la giovane commessa che annui.
-Certo, un attimo che controllo.- la donna cerco velocemente sul computer la prenotazione -Ok signore qui abbiamo due doppie e due triple prenotate per tre giorni.-
Pai annui -Bene signore ecco le chiavi, le terme sono a vostra più completa disposizione, il ristorante apre tra poco.-
La donna indicò un’ampia sala sulla destra.
-Grazie signorina.-
Dopo di che si voltò e consegnò le chiavi a chi di dovere.
-Ehi Kisshu?- Fece Ryo
-Cosa vuoi biondino?- Kisshu si voltò irritato verso di lui, tra di loro non era scorso buon sangue ma cercavano di ignorarsi il più possibile.
-Cerca di non far cavolate anche te.-
Il verde si morse il labbro per non insultarlo, prese la sua valigia e quella di Ichigo e si diresse verso l’ascensore dove l’aspettava la ragazza che capì cosa era successo-
 
Tutti avevano deciso di sfruttare subito le terme, il calore dell’acqua fece subito sciogliere i nodi dei muscoli e delle lingue di tutti.
-Allora? Come cavolo hai fatto a farti mettere incinta dal marmocchio dalle orecchie elfiche?- chiese Minto che era appoggiata con la schiena e i gomiti al bordo della vasca a una Purin che non si era ancora ripresa dallo shock di essere incinta.
La mew gialla era quasi sommersa dall’acqua termale, solo la testa, dal naso in su spuntavano dalla vasca.
Ichigo lanciò uno sguardo fulminante alla sua amica -Minto lasciala stare, non vedi che è imbarazzata!-
-Beh anche io vorrei sapere come è successo- Tutte si voltarono verso Zakuro, che stava in mezzo alla vasca ed osservava le sue amiche sbalordite.
-Beh- cominciò Purin -Io e Taruto volevamo festeggiare il fatto che siamo diventati campioni regionali di Kung Fu…-
Le ragazze sospirarono e capirono che i loro festeggiamenti andarono un po’ oltre…
-Almeno è bravo? Retasu e Ichigo non si sbottonano mai- Minto sembrava divertirsi nel mettere in imbarazzo la giovane… Ma con adesso aveva messo in mezzo anche le altre due.
Che divennero paonazze ed Ichigo tento anche di affogare la mew bird che cominciò a scappare ridendo.
-Sono proprio infantili- Zakuro scosse la testa sconsolata
 
Nell’altra vasca gli occhi di tutti erano rivolti verso il più giovane che rimaneva in silenzio -Senti nanetto- Kisshu ruppe finalmente il silenzio -ma che cavolo ti è passato per la testa di farlo senza protezioni? Cavolo a scuola mi hanno fatto una testa così oltre alla mia micetta.-
Tutti concordarono silenzio con l’alieno dai capelli verdi.
-Non ci ho pensato- pigolo il diretto interessato
-E’ anche colpa di Purin, anche le poteva pensarci- Pai era stravaccato all’interno di una rientranza della vasca fece sentire la sua voce.
-Ma tu hai le maggiori responsabilità, Taruto, sei il maschio dovevi pensarci- Keiichiro guardò il ragazzo che si stava immergendo sempre più nell’acqua per l’imbarazzo.
-Ormai il danno è fatto- Ryo guardò malamente il giovane -Adesso cosa vuoi fare?-
Il castano osservò tutti i quanti -Sposarla ovviamente.-
-giusto sposarla…- Solo quando lo ripeterono capirono cosa aveva detto Taruto.
Rimanendo tutti a bocca aperta.

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Capitolo 5
*** Annuncio... sperando che non mi facciano la pelle ***


Taruto si maledì per l’ennesima volta quella sera davanti alla scalinata che portava al Dojo di Purin.
Aveva passato una settimana d’inferno, i suoi fratelli l’avevano sbattuto fuori di casa perché aveva rovinato il loro week-end…
Infatti aveva fatto la proposta a Purin quella sera e questo aveva rubato la scena ai due che volevano annunciare la data del loro matrimonio.
Lo fecero lo stesso ma non ci fu l’attenzione che speravano… O almeno era quello che sperava Kisshu visto il suo leggero egocentrismo.
Perciò il giovane alieno dovette prendere possesso di una stanza al cafè per quella settimana.
Ryo non era molto dell’idea di concedergliela, visto che aveva fatto una bella stupidaggine con Purin ma il pronto intervento di Keiichiro gliela fece ottenere.
Ora però bisognava parlare con il padre della sua scimmietta e la cosa era più facile a dirsi che a farsi.
Si guardò un attimo il vestito, consigliato caldamente da Zakuro, un completo grigio scuro che lui portava senza farfallino o cravatta perché odiava quegli affari e preferiva tenere i primi due bottoni della camicia sbottonati.
Così aveva un’aria elegante ma non troppo.
Poi passo alla scatola di cioccolatini, idea di Ichigo, che gli disse così poteva addolcire la pillola al padre.
Il giovane alieno ridacchio al battibecco che si generò quando Ryo trovò da ridire al consiglio della Mew Neko.
Nell’altra mano guardò invece un mazzo di fiori, consigliati da Retasu, per Purin.
Qui avrebbe voluto rispondere che ci aveva già pensato ma lo sguardo torvo di Pei gli fece morire le parole in gola.
Infine si ricordo i consigli di Minto che in pratica erano delle vere e proprie lezioni di Bon Ton: non parlare con la bocca piena, non masticare con la bocca aperta, parla solo se interrogato e cose del genere.
A quel punto il ragazzo alieno sospirò, prese coraggio e si avviò lungo la scala.
Arrivato in cima suono il campanello, il portone venne aperto da Purin, vestita in un elegante Kimono giallo limone con dei fiori viola ricamati sopra.
Taruto deglutì di fronte alla ragazza ma anche l’altra rimase imbambolata di fronte al ragazzo.
A risvegliarli fu l’intervento del padre di lei che tossi per richiamare l’attenzione
-Buonasera Taruto san- Fece lui.
Il padre di Purin era un uomo alto, dal viso tondo ed abbronzato, dai capelli a caschetto e dai grandi occhi nocciola.
-Buonasera Fong-sama- fece il ragazzo impaurito -Questo è per lei e la sua famiglia- Taruto quindi porse la scatola di cioccolatini all’uomo.
-Mentre quelli sono per Purin immagino- L’uomo sorrise sornione ai fiori che aveva in mano l’alieno.
Lui annui e porse il fiori alla ragazza che sorrise -Grazie Taru Taru-
Il ragazzo arrossi -Di nulla sc…Purin-chan-
L’alieno a quel punto si ricordò di una delle “lezioni” della mew bird, cioè chiamare le persone con loro nome e non con vezzeggiativi o nomignoli vari, e si corresse al volo.
Finiti i convenevoli i tre si diressero in casa per cenare.
 
La cena si svolse in maniera tranquilla fino al termine quando Taruto e Purin, terribilmente imbarazzati, si alzarono per dire qualcosa.
Il padre di lei a quel punto, ridacchiando chiese: -Ragazzi cosa sono quelle facce, sembra quasi che dobbiate dirci che state per avere un bambino e che volete sposarvi.-
La famiglia Fong rise alla battuta del padre ma lo sguardo sconcertato dei due fece lo fece balbettare: -Ragazzi ditemi che non è così vi prego.-
I due presero un profondo respiro e dissero all’unisono -Mi spiace ma è così.-
A quel punto il signor Fong svenne mentre Eika saltò al collo di Purin gridando -Diventerò Zia!-
Taruto invece si sentì quattro paia di occhi infuriati addosso e cominciò a sudare freddo.
Guardò i fratelli Fong -Ragazzi non l’ho fatto apposta…- Ma prima che potesse continuare i quattro cominciarono a inseguirlo con diverse armi bianche in mano.
L’inseguimento si concluse quando il giovane alieno si fiondò all’interno del cafè mew mew.
Keiichiro quando lo vide lo salutò sorridendo -Ehi Taruto-Kun è andato tutto bene.-
Ma prima che l’alieno potesse rispondere lo vide spostarsi, come una specie di serpente, per evitare quattro lame che si piantarono contro la porta del locale.
-Direi di no- Fece il cuoco imbarazzato.
-I miei futuri cognati sono pazzi!- Esalò Taruto prima di svenire per la paura. 

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Capitolo 6
*** Mi presenti i tuoi? ***


-Piantatela di ridere!- Gridò furibondo Taruto.
Si aspettava che le risate provenissero da Ichigo, che con lui aveva ormai un rapporto simile a quello tra sorella maggiore e fratello minore; fatto di piccole punzecchiature e prese in giro.
Da Minto, che non perdeva mai l’occasione di fare battute sarcastiche su quasi tutti; si salvavano solo il suo mito Zakuro, Retasu e il suo fidanzato Ryo.
Da Ryo, che non aveva mai del tutto superato l’astio verso di loro e che non vedeva di buon occhio le relazioni che si erano instaurate tra quelle che considerava le sue sorelle minori e loro tre.
Non da i suoi due fratelli maggiori però, almeno da loro si aspettava un po’ di cameratismo, anche se doveva aspettarselo dopo che l’avevano sbattuto fuori di casa per una settimana.
Gli unici che non ridevano a crepapelle erano Zakuro, Retasu e Keiichiro; con questi utlimi lo guardavano con un certo senso di pietà.
-Piantatela! Taru-Taru non ha fatto nulla di male!- Fu la volta di Purin di gridare, sull’orlo delle lacrime, il suo disappunto per il comportamento che stavano tenendo le sue “sorelle” maggiori e i suoi “fratelli” maggiori.
Ichigo allora prese un profondo respiro per calmarsi -Scusa Purin-chan ma avremmo voluto vedere il nanetto contorcersi come un serpente per evitare le spade dei tuoi fratelli-
La biondina sbuffò arrabbiata -Non è divertente Ichigo One-chan, il mio Taru-Taru poteva farsi male!-
Tutti a quel punto si accorsero di quel piccolo particolare, Taruto era stato fortunato ad evitare quelle lame.
-I miei fratelli hanno subito una bella ramanzina per la cavolata che hanno fatto.-
Prosegui la mew scimmia.
-Inoltre- Fece serio l’alieno più giovane -Ho avuto il benestare da parte del padre di Purin per sposarla-
Tutti lo guardarono con tanto di occhi.
-Ma non avevi detto che era svenuto appena gli avevate detto che aspettavate un bambino e volevate sposarvi?- Chiese incredula Minto.
-Sì, ma ha chiamato stamattina dicendomi che mi concedeva la mano di Purin ad una sola condizione.-
Rispose il castano
La domanda sorse spontanea a tutti -Che condizione?-
-Devo presentargli i miei genitori-
Taruto sorrideva malignamente, un sorriso maligno che non utilizzava da quando stava cercando di conquistare la Terra.
Infatti a sentire la parola “genitori” Kisshu, Pei, Ichigo e Retasu sbiancarono.
Bisogna dire che durante gli anni passati sulla Terra i tre alieni avevano acquisito un colorito più roseo e quindi, certi cambiamenti, si vedevano meglio.
-Spero che tu gli abbia ricordato che i nostri genitori passano fuori dal Giappone la stragrande maggioranza del loro tempo per affari?- Gli ricordò balbettando Pei.
-Sì- fece Taruto che continuava a sorridere in maniera furba
-Ma proprio l’altro ieri sera ho detto a Mamma e Papà che stavano per diventare Nonni per la prima volta e Tripli suoceri in un colpo solo-
Ichigo e Retasu svennero mentre Kisshu e Pei vennero agguantati da Ryo e Keiichiro prima che potessero saltare addosso al fratello che rideva come un matto.
-Sei un bastardo!- Gridavano i due che volevano, assieme alle proprie fidanzate, avvertire a cose fatte i genitori degli sposi.
-Scusate se vi ho rovinato la sorpresa ma così ho avuto la mia piccola vendetta per la settimana passata fuori di casa e per prima.-
-Non hai pensato che la Mamma ti possa uccidere?- Chiese furente Kisshu.
-Beh sì, ma gli occhioni dolci della mia scimmietta le hanno fatto cambiare idea- detto ciò si volto verso Purin che sorrideva anche lei soddisfatta.
-Sapete vostra madre non mi sembra così fredda come l’avete descritta- spiego lei -Sì, somiglia un po’ a Pei Onii-chan ma è stata gentile con me-
-Purin era una cavolo di videochiamata non puoi giudicarla solo con quella!- Protestò Pei
-Beh a me basta- rispose la bionda sorridendo -Mi chiedo però- continuò lei -Perché avete così paura dei vostri genitori?-
I due alieni più grandi si guardarono un attimo -Ma siete scemi? Siamo alieni! Se ci scoprono sono cavoli amari per tutti!-
I più piccoli della compagnia su guardarono un attimo straniti -Ma voi avete detto ai vostri futuri suoceri che siete alieni?- chiesero loro all’unisono
-No!- Fecero i due -Pensavamo dirlo dopo il matrimonio a cose fatte!-
A quel punto sei paia d’occhi si posarono su i due alieni, ancora immobilizzati da Ryo e Keiichiro, e sulle due mew mew ancora svenute a terra.
-Il signor Fong quando mi ha conosciuto mi ha detto: “Scommetto che tu sei uno di quegli alieni che è venuto ad invaderci anni fa” ed io non so perché gli ho risposto di Sì-
Tutti ammutolirono perché se Purin e Taruto erano ancora vivi significava che il signor Fong era di ampie vedute.
-Ok, nanetti- fece Minto osservando esterrefatta i due più piccoli. -Ora sappiamo che qualcuno sa del nostro segreto, per fortuna qualcuno di fidato, il problema è che…- qui gridò come un ossessa
-Sapete mica quando arriveranno i genitori di questi due idioti e tuoi Taruto.-
A quel punto il più giovane sbianco di fronte alla faccia infuriata del mew bird.
-Beh dovrebbero arrivare...- A quel punto Mash saltò fuori e cominciò a gracchiare -Nave Aliena Nave Aliena.-
I presenti nella stanza non ebbero nemmeno il tempo di uscire che due figure, una femminile ed una maschile comparvero nella sala.
La prima era una donna alta dai capelli viola lunghi fino a metà della schiena, con dei bei occhi gialli, il viso candido, le labbra piccole, il voltò però era serio come quello di Pei.
L’uomo era alto quanto la donna, i capelli castano corti, il viso leggermente più tozzo della donna, con il corpo tonico ed un sorriso furbo stampato in faccia.
L’uomo scatto verso Taruto, gli prese la testa con braccio, se lo legò sotto l’ascella e gli cominciò a scompigliargli i capelli -Quindi la mia piccola peste mette su famiglia prima dei due fratelloni-
Il diretto interessato sbuffò al trattamento subito -Padre non davanti a tutti- protestò Taruto.
Mentre la donna ignorò il marito e l’ultimo genito e guardò severamente il maggiore e il mezzano adottivo
-Buonasera Madre- fecero i due avviliti e spaventati.  

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Capitolo 7
*** Mamma calma ***


-Vedo che oltre ai vostri matrimoni ci avete nascosto che vi piacciono anche gli uomini-
L’aliena osservava con un certa rabbia la scena che gli si parava davanti.
Infatti i suoi due figli erano stesi per terra con Ryo, sopra Kisshu, e Keiichiro, sopra Pei, che gli bloccavano stando seduti su di loro o meglio sui loro sederi.
A quel punto i quattro balzarono in piedi, prima però si aggrovigliarono peggio di una partita a Twister, e si ricomposero con Kisshu e Pei sugli attenti.
Minto e Zakuro, che era china su Retasu e Ichigo nel tentativo di farle riprendere, erano sbalordite mentre Taruto e Purin sghignazzavano.
-Mi piace quando vostra madre vi fa scattare così- ghigno il padre dei due avvicinandosi a loro.
-Padre- fecero i due con toni di voce diversi, Pei serio mentre Kisshu infastidito -non è il momento-
-Infatti- riprese la parola la donna -Tu- indicando Ryo -mostraci un tavolo dove io, i miei figli e le mie future nuore possiamo parlare con calma, intendo i miei figli idioti-
Ryo sgrano gli occhi ma lo sguardo di fuoco dell’aliena gli fece capire che era meglio non rispondere e fare ciò che gli veniva ordinato.
-Tu- questa volta la donna indicò Keiichiro -Porta al tavolo dove ci siederemo del The per tutti e un torta al cioccolato per me-
L’uomo annui e si diresse verso la cucina, spaventato.
Poi si voltò in direzione di Minto e Zakuro -Voi due dovete essere Mew Minto e Mew Zakuro, giusto?-
-Sì, signora..?- Chiesero gentilmente le due
-mi chiamo Nakano Ikisatashi e ora fate rinvenire le mie future nuore- rispose lei con altrettanta gentilezza ma al tempo stesso autorità.
-Cara lascia che ci pensi io- disse l’alieno più anziano facendogli l’occhiolino, Nakano sospirò e poi si rivolse nuovamente alle ragazze -Spostatevi- le due si spostarono e appena lo fecero due  brocche d’acqua apparvero sopra le teste delle due belle addormentate.
-Non lo farà- mormorò spaventato Kisshu -Lo farà- confermò Pei sconfortato.
L’uomo schiocco le dita e le due brocche riversarono sulla testa delle due una grossa quantità d’acqua che le fece riprendere.
Le due ragazze, con la testa bagnata, si rizzarono in piedi e guardarono sgomente i due alieni.
-Buona sera Ichigo Momomiya e Retasu Midorikawa io sono Nakano Ikisatashi, la madre biologica di Pai e Taruto, zia e madre adottiva di Kisshu-
Tutti gli umani rimasero a bocca aperta alla notizia -Zia!?-
-Sì- rispose la Nakano -Io sono la zia di Kisshu sono la sorella di suo padre-
-Già, mio cognato Satoshi era una gran bella testa- sorrise l’alieno accanto a se -che ebbe il coraggio di innamorarsi di mia sorella Mayu… Scusate non mi sono presentato io sono Shuji Ikisatashi il padre di questi tre bei ragazzoni-
La donna aliena guardò il marito alzando un sopracciglio poi si rivolse nuovamente verso le ragazze  -Ora se vogliate scusarmi devo andare a parlare con i due cretini la dietro in privato, voi due-
Fece in maniera più dolce ma di nuovo con una certa autorità -andate a darvi una sistemata che poi dobbiamo parlare di molte cose-
Le due annuirono sbigottite mentre Kisshu e Pai inghiottirono un bella dose di saliva.
Appena videro loro madre girarsi cominciarono a tremare.
Shuji capì che la moglie voleva stare da sola con i due figli -Scusate ragazze e Ryo… giusto?- il biondo americano annui -potete farmi vedere la cucina? Anche te Taruto per piacere-
Il castano fece di sì con la testa e accompagnò il padre, assieme alla fidanzata, a Ryo e alle altre Mew verso la cucina.
Nel mentre l’aliena prese per le orecchie i due alieni maggiori e li trascinò, non senza lamenti dei due, verso il tavolo che Ryo aveva preparato
-Cosa succederà a Kisshu e Pai?- Chiese spaventata Retasu
-Lo sguardo di quella donna non preannunciava nulla di buono- sentenziò Zakuro che appena entrati in cucina passò un asciugamano a lei e Ichigo.
-Tranquilla Lupetta- fece con un sorriso l’alieno -Nakano non era nera quindi per ora sono salvi-
Fece Shuji ma nessuno credette all’alieno che sorrideva tranquillo
-Papà- fece Taruto -La conosci mamma, quella è solo la calma prima della tempesta-
Lui alzò le spalle con non curanza -Tranquillo figliolo la mamma non vorrà rendere vedove le proprie nuore prima del tempo.-
-La cosa che mi stupisce- fece Minto -è il coraggio dei due nostri amici-
-Pieni di coraggio contro di noi delle vere e proprie pecorelle con la mamma- Zakuro osservò la porta della cucina rimanendo impassibile.
-Scusi Signor Ikisatashi poteva scegliere un metodo meno traumatico per farci rinvenire- Ichigo guardò malamente il suo futuro suocero che ridacchio
-Ichigo se tu fossi stata Nakano avrei optato per un bacio quindi meglio l’acqua…No?-
Tutti notarono il leggero sguardo malizioso dell’alieno e capirono da dove venisse il carattere di Kisshu.
 
In quel momento Nakano era seduta di fronte ai due figli, lo sguardo arcigno della donna non faceva pensare nulla di buono.
-Ora ditemi chi ha avuto la brillante idea di tenerci nascosti i vostri matrimoni e perché?-
Pei girò solo gli occhi guardando malamente Kisshu che ringhio una specie di ringraziamento verso il fratello adottivo.
-Quindi la colpa è tua Kisshu?- Chiese l’aliena con un tono di voce leggermente più alto
-Sì madre- fece lui sbuffando
Nakano prese un profondo respiro per calmarsi -Adesso voglio sapere il perché-
Pai guardò la madre -Per dure ragioni molto semplici e molto logiche, avremmo dovuto spiegare il fatto che noi siamo alieni ai nostri futuri suoceri.-
L’aliena alzò un sopracciglio -Spiegazione venuta a mancare con il padre della sciemmietta-
I due dovettero sospirare rassegnati.
-Poi ci sarebbe un secondo motivo- disse leggermente impaurito Kisshu
-Quale sarebbe?- chiese irritata la donna
-Tendi a imporre i tuoi progetti sui nostri- disse semplicemente Pai.
 
In cucina tutti erano intenti ad osservare Purin che si stava mangiando una fetta di marzapane con sopra mascarpone, nutella e marmellata di fragole con alterni sentimenti, Minto in particolare variava dallo schifato al chiedersi se quando sarà incinta avrà di queste voglie, quando sentirono un Urlo.
-IO COSA FAREI?!-
Shuji a quel punto alzò un dito e pronuncio con voce e sguardò solenne -Ora è incavolata nera, state lontani dalla porta mi raccomando.-
A quel punto videro Kisshu, che stava insultando Pai per essere stato troppo diretto, e Pai volare dentro la cucina e, sempre volando, uscire fuori dall’edifico inseguiti dalla madre armata di un battipanni.
   
 
 
P.S. La questione sui genitori di Kisshu l’avevo anticipata nell’altra fic che sto scrivendo su TMM, qui ho anticipato solo i nomi dei genitori dei tre, sia biologici che naturali.

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Capitolo 8
*** Madre Vs Figli ***


-Sei un cretino siderale- Kisshu era infuriato con Pai.
-Kisshu per piacere piantala- Rispose l’altro stranamente imbarazzato perché consapevole che il fratello aveva pienamente ragione.
-Quante volte ti è stato detto che con la mamma bisogna essere indiretti!? No, lui deve essere sempre diretto come un treno merci!-
L’alieno più grande non voleva alzare lo sguardo, ben sapendo che Kisshu stava girando per la stanza di quel palazzo abbandonato che stavano usando come nascondiglio dalla madre infuriata.
-Dobbiamo far calmare la mamma.-
 Disse il viola che si teneva, seduto sopra un bidone, la testa far le mani nel tentativo di far passare il mal di testa provocato dalle botte che la madre era riuscito a rifilargli.
-Come mio caro fratellone?! Facendogli una bella iniezione di camomilla special?-
Chiese sarcastico verde Kisshu.
-Potremmo dirgli di non far fuori gli zii del suo primo nipotino?- Fece l’altro stranamente a corto di idee.
Sua madre aveva sempre quell’effetto su di lui, gli toglieva la capacità di ragionare razionalmente e la sua uscita di prima ne era la prova.
Il verde lo guardò male ma sospirò -Può essere un’idea ma prima bisognerebbe bloccarla per parlarci-
Pai alzò lo sguardo verso lui con lo sguardo di chi non sapeva che pesci pigliare.
Il mezzano roteo gli occhi all’indietro e guardò il soffitto. -Siamo ben messi-
-Nemmeno te però sei di aiuto, pensa anche te ad una soluzione- Ringhio finalmente il più grande dei due.
-è a causa tua se siamo finiti in questa situazione del cavolo, se avessimo detto dall’inizio a mamma e papà che stavamo assieme a Retasu e Ichigo non avremmo di questi problemi.-
Kisshu indietreggio -Adesso sarebbe colpa mia?! Ma cavolo tu invece mi sei andato dietro come niente fosse!-
I due non si accorsero che la madre era apparsa dietro di loro e con una veloce manovra prese le teste dei due e le fece sbattere, così da mandargli nel mondo dei sogni.
Poi creò due chimeri con due topi che trovò lì, caricò i due figli svenuti sulle loro schiene ed infine aprì un portale per tornare al cafè.
Quando i due rinvennero si trovarono di nuovo seduti al tavolo da dove erano fuggiti con al fianco Retasu e Ichigo che gli premevano in testa una sacca di ghiaccio.
-Ben tornati begli addormentati- fece ridacchiando il padre -spero che vostra madre non vi abbia fatto troppo male.-
L’ultima battuta fece guadagnare all’alieno un’occhiataccia da parte di tutti ma lui non si scompose.
-Bene adesso che siamo di nuovo tutti qua vorrei sapere le vostre intenzioni con i nostri due figli-
Fece finalmente Nakano studiano le due ragazze.
-Beh- fecero le due in contemporanea -Appena concluderemo l’università ci sposeremo con i vostri figli signora.-
La donna annui compiaciuta.
-Ora perché non ci dite come sono andate le cose la prima volta che i miei figli sono stati qui.- fece Nakano con uno stano sorriso vedendo le espressioni delle ragazze curiose mentre quelle dei figli erano spaventate -I miei due figli sono stati abbastanza evasi su questa cosa.-
Le due guardarono in maniera differente i propri ragazzi, Ichigo infastidita mentre Retasu dolce.
-Vede- fece Ichigo premendo con forza la borsa del ghiaccio sulla testa di Kisshu che digrignò i denti per il fastidio.
-Dammi del tu Ichigo, fra poco saremo parenti quindi abituiamoci ad usare un tono informale lo stesso vale per te Retasu, va bene.-
Le ragazze annuirono mentre i loro fidanzati sospirarono di sollievo.
-Vedi Nakano- Ricominciò Ichigo -Era una guerra quindi non è che ci si potesse fermare a bere the con pasticcini.-
-Beh io lo pensavo e forse non avremmo avuto tanti problemi.- fece Retasu
-Immaginavo che tu fossi la dolce del gruppo- ridacchio l’alieno più grande facendo arrossire la verde, sorridere Kisshu ma guadagnandosi una occhiataccia dalle altre due persone presenti.
-Ma diteci un po’ di questi problemi- Chiese Shuji
-Se vuole proprio saperlo Kisshu era un pervertito con poche speranze- rispose la rossa.
L’alieno rise all’affermazione di Ichigo -E’ sempre stato un tipo caliente il mio nipotino-
-Padre- mormorò in tutta risposta il ragazzo guardandolo male -Lei al tempo stava con tipo che definire amebico è poco-
-Al tempo tu eri un mio nemico, volevi distruggere gli umani, conquistare la terra e non eri per niente carino, nel senso caratteriale del termine- Puntualizzo la mew neko guardando male il fidanzato.
-Evito di dire altro perché rischio che tua madre- notando lo sguardo duro di lei nei confronti del figlio -possa rendermi vedova prima del tempo.-
-Quindi vi siete comportati male?- Chiese la donna osservando le due coppie davanti a loro
-Beh madre- fece sospirando Pei -Eravamo in guerra e volevamo salvare i nostri fratelli quindi non avevamo pensato a… Piani B.- detto ciò osservo dolcemente Retasu che arrossì.
I due alieni più grandi si guardarono un attimo, Nakano non sembrava molto convinta delle parole dei figli e mentre Shuji scosse la testa poi si girò verso di loro.
-Beh- ammise lui -Noi non è che abbiamo molto come dire… Agevolato la scelta di una soluzione diplomatica della faccenda, vi abbiamo spinto nelle braccia di quel volpone di Deep Blue senza pensarci troppo.-
-Dite piuttosto che ci avete letteralmente scaricato nelle sue braccia- fece con un certo sarcasmo Kisshu.
-Kisshu- sibilò la madre adottiva -non una parola di più o vedi cosa ti succede-
Il verde si appiatti contro la sedia impaurito
-Ormai il danno è fatto- prosegui lei -Sia da parte di Taruto sia da parte vostra.
Quindi io e  vostro padre abbiamo deciso che incontreremo i genitori delle vostre fidanzate il più presto possibile.-
Le due coppie si guardarono stralunate -Quando!?-
-Beh- fece Shuji ridacchiando -Domani sera? Abbiamo già tutto organizzato noi… Sapete ragazze il mio “potere” speciale e saper imitare alla perfezione le voci quindi abbiamo chiesto ai vostri genitori di venire qua domani sera che c’era una bella sorpresa per loro… Ovviamente ci sarà anche il padre della scimmietta.-
Le due coppie guardarono attonite la coppia di fonte a loro sperando di aver capito male ma lo sguardo divertito dell’uomo e serio della donna aliena fece capire a loro che quella era realtà
-Siamo fregati- mormoro Ichigo sbattendo la testa contro il tavolo.

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Capitolo 9
*** Genitori ***


Kisshu stava battagliando con la cravatta -Dannate invenzioni umane del cavolo. – Imprecò dopo l’ennesimo tentativo di fare il nodo poi si girò verso Taruto -Piantala di ridere nanetto del cavolo! -  lo sgridò guardandolo male.
-Scusa Kisshu ma è troppo bello vederti in queste condizioni. – rispose l’altro continuando a ridere
-Vattene da Pai maledizione! Prima che ti faccia passare un brutto quarto d’ora. –
Lo minaccio il verde e solo allora il più giovane sembrò calmarsi un poco -Sono stato cacciato anche da lui. – rispose lui cercando di ritrovare una certa serietà ma rimanendo con un sorriso soddisfatto stampato in faccia.
-Vai a cercare la tua scimmietta allora- ribadì l’altro 
-Mi spiace ma Purin-Chan è andata a fare compere con le altre… Sai tipo completini per il bambino, vestiti pre-maman, un lettino e cose del genere. –
-Dovrà svuotare il suo conto per l’università. – Constatò Kisshu 
-No, quello non verrà intaccato – Rispose Nakano che era entrata di scatto nella stanza osservando male Kisshu  
-Minto, Zakuro e Ryo si sono gentilmente offerti di pagare gli acquisti. – 
-Scusa Taruto potresti andare a fare un giro? – chiese la donna al figlio minore -Devo fare un discorsetto a tuo fratello. –
Taruto vide una strana luce negli occhi della madre e non disse niente ma lanciò uno sguardo strano al fratello che deglutì.
Appena il più piccolo uscì Kisshu guardò la madre leggermente impaurito -Madre di cosa vorresti parlarmi? – Chiese lui.
-Del comportamento da perfetto idiota che hai tenuto con la tua fidanzata, per esempio. –
Lui indietreggio cercando un modo per scappare -Ti avevamo già spiegato che era una guerra. – Rispose con aria ingenua.
-Solo una guerra? – ribatte la donna -I tuoi genitori veri e noi abbiamo cercato di inculcarti un po’ di educazione e ti avevamo detto che in guerra comunque ci sono delle regole da rispettare. –
Fece dura -Ma tu invece cosa volevi fare? Rapire e costringere quella ragazza ad amarti! Bel tipo che sei… Per fortuna che poi tu sia rinsavito e che poi lei ti abbia perdonato oltre a concedersi a te – 
Kisshu a quel punto sembrò tirare un sospiro di sollievo -Rimane però il fatto- fece ancora la donna -Che tu non abbia subito la giusta punizione da tua madre come tuo fratello maggiore! –
In quel momento Taruto si era seduto vicino al padre, che si stava sorseggiando un the insieme a Pai, in cucina.
Quando sentirono la casa tremare leggermente capirono che Nakano aveva deciso di dare al figlio adottivo la giusta lezione per i suoi misfatti… Com’era successo appena tornati sul loro pianeta quando la madre aveva scoperto che Pai aveva “ucciso” Taruto durante la battaglia finale.
-Vostra madre non credo proprio che la farà passar liscia a Kisshu… Mi ricorda qualcosa – sospirò Shuji sopra al the ed osservando poi furbo il figlio maggiore che rimase freddo alla battuta del padre mentre Taruto ridacchiò.
-Allora piccoletto – si rivolse poi il più anziano a lui -pronto per stasera? –
Il castano annuì -Sono pronto per lo spettacolo. - fece lui guardando il fratello maggiore che a quel punto sbatte la sua tazza sul tavolo della cucina -La piantate di prendermi in giro. –
Sbottò stufo delle frecciatine che dalla mattinata il padre e il fratello gli lanciavano quasi in continuazione.
A quel punto sentirono i passi della madre che scendeva giù per le scale e che poi entrava, con aria soddisfatta, nella stanza.
-Spero che tu abbia lasciato abbastanza in salute nostro figlio? – chiese il marito alla moglie.
-Certo – Fece lei sorridendo ma l’uomo capì e scosse la testa -Pai – Disse -Prendi Kisshu e portalo dentro una vasca di rigenerazione… sperando che due ore bastino per rimetterlo in sesto. –
Il viola si alzò di malavoglia e si diresse al piano superiore.

Due ore dopo la famigliola, con i genitori che avevano preso anche loro sembianze umane grazie agli apparecchi di Ryo, entrò nel caffè e si andò a sedere ad uno dei tavoli aspettando che i genitori delle fidanzate arrivassero.
-Buonasera siete già arrivati? - fece Minto entrando nella sala principale del locale poi osservò meglio Kisshu che aveva un grosso cerotto sulla fronte -Cosa ti è successo elfetto? – fece lei divertita -Ichigo ti ha lanciato contro una padella? – Infatti spesso e volentieri Kisshu si prendeva padellate in testa quando criticava gli esperimenti culinari della fidanzata che, ad onor di cronaca, quando non sperimentava e rimaneva su cose classiche; riusciva a fare cose buone da mangiare ma se provava a fare di testa sua e non rispettava le ricette, in particolare nei dolci, faceva molti danni.
-No- Rispose in malo modo l’interpellato -Sono stata io-fece Nakano per il figlio che si guardò bene dall’intervenire. –Sono venuto a conoscenza di fatti poco edificanti su mio figlio e ho voluto punirlo per questo. –
-Lo sa signora- fece la mew bird sognante -che ha appena guadagnato una ammiratrice. –
-Spero che Zakuro non sia gelosa allora. – Fece la donna seria ma con gli occhi che brillavano di una luce divertita  
Kisshu brontolò qualcosa di incomprensibile così come Taruto mentre Pai si limitò a ignorare la discussione fra le due donne.
Il viola stava pensando a come dire alla famiglia della fidanzata che lui era un alieno visto che nessuno, fino a quel momento, sembrava interessarsi al problema.
-Ti vedo preoccupato figliolo- fece Shuji attirando la sua attenzione -Stai elaborando qualche piano di fuga per caso? -
-Padre- rispose il giovane -Io non so come abbiate intenzione di rilevare la nostra esistenza alla famiglia di Retasu. –
-Non c’è un modo migliore o peggiore- spiegò la madre che intanto stava bevendo un the portato insolitamente da Minto, cosa che fece a dire a bassa voce a Kisshu che stava per finire il mondo ottenendo l’assenso di Taruto. 
-Pai per questo pensavamo di prima spiegare l’identità segreta delle vostre fidanzate e poi dire chi siamo noi. –
Il figlio più grande scosse la testa ma ammise a sé stesso che non c’erano molte alternative.
Proprio in quel momento si sentì aprire la porta del locale vide entrare Ichigo e i suoi genitori.
-Kisshu- fece il padre di lei -hai di nuovo criticato le doti culinarie di mia figlia? – L’uomo non poteva che sorridere allo stato del futuro genero che rispose negativamente e cercando di mantenere la calma.
-Papà- fece indignata la figlia -piantala di prendere in giro Kisshu oggi e solo caduto - detto ciò fece l’occhiolino al ragazzo e si andò a sedere vicino a lui.
La cosa fece distendere i nervi al ragazzo ma fece innervosire il padre di lei ma prima che potesse dire qualcosa la moglie lo guardò male e gli fece morire in bocca ogni protesta.
-Buonasera signori Momomiya io sono Nakano Ikisatashi- fece l’aliena dai capelli viola alzandosi e inchinandosi davanti a loro
-Buonasera signori io sono Shuji Ikisatashi- 
Dopo aver scambiato i convenevoli le due coppie si andarono nuovamente a sedere ma prima che potessero iniziare a parlare la porta si aprì di nuovo, da essa fecero capolino la famiglia di Retasu e dietro di essa quella di Purin.
-Buona sera signori Midorikawa, Signor Fong, ragazzi- il saluto si levo da tutti i presenti.
-Chi sono questi baldi giovanotti? - chiese cortesemente Shuji rivolto al fratello di Retasu e a quelli di Purin.
I sei si inchinarono leggermente intimoriti di fronte al padre dei tre alieni e alla loro madre.
-Tu devi essere Uri- fece Nakano osservando il fratello di Retasu, un ragazzo alto che come la sorella portava gli occhiali e aveva i capelli verdi.
-Tu invece devi essere Heicha- fece ancora la donna osservando una ragazzina dallo sguardo sbarazzino dai capelli biondi come la sorella -Sì, signora sono la sorellina di Purin-Chan e sono felicissima di conoscerla- detto ciò si fiondò su di lei e l’abbraccio
-Heicha- la rimproverò il padre ma senza troppa forza -Non si preoccupi signor Fong- fece la donna 
-La piccola Heicha-chan ha tutta la vitalità di sua sorella- poi abbassò lo sguardo verso di lei 
-Contenta che tua sorella diventi mamma? – 
Lei annui -Sì signora- detto ciò corse di nuovo verso la famiglia. 
-Voi invece- fece Shuji osservando i quattro gemelli di casa Fong -siete i fratellini di Purin-
-Certamente- fecero in contemporanea i quattro.
-Vi devo ringraziare- fece la Nakano -Avete dato la giusta punizione a mio figlio per quello che è successo. –
Ciò fece indignare Taruto ma gli passo subito quando la donna gli lanciò uno sguardo bruciante.
-Scusate signori se abbiamo pensato prima ai piccoli che a voi. –
-Non c’è problema signora Nakano. – Fece il padre di Ichigo -Io sono Shintaro Momomiya e questa e mi moglie Sakura. –
-Piacere- fece la donna
-Io sono Yomogi Moidorikawa mentre lui- fece la madre di Retasu -e mio marito Eizaburou. –
-Piacere nostro- fece l’uomo
-Piacere Fong Tarren- Fece l’uomo.
In quel momento, finite le presentazioni, si sentì aprire la porta del locale ed entrarono Retasu, Zakuro e Purin.
-Buonasera a tutti- fecero le tre.
Che si andarono poi a sedere, assieme agli adulti e ai ragazzi più giovani, vicino a Ichigo, Kisshu, Pai e Taruto.
-Allora signori Ikisatashi- fece Shintaro -È da molto che avevo voglia di conoscervi ma mia figlia e il suo fidanzato mi hanno sempre detto che eravate sempre via per affari. –
-Già- fece la donna osservando male i tre figli -i nostri impegni ci portavano sempre via di casa potremmo quasi dire che vivevamo in un altro mondo. -
-Già potremmo dire che siamo alieni- rimarco Shuji.
Queste battute dei genitori fecero ridere le famiglie delle ragazze mentre loro, i tre alieni e le altre sbiancarono leggermente.
Zakuro si avvicino a Ichigo e commentò sottovoce -Per fortuna che la madre di quei tre dovesse essere simile a Pai- la leader annui con forza.
In quel momento arrivarono dal seminterrato arrivarono Ryo, Keiichiro e Minto.
-Buonasera signori- fecero i tre inchinandosi
-Buonasera Shirogane-San, Aizawa-San e Akasaka-San- fecero gli adulti
-La cena è quasi pronta signori ma prima ci sarebbe qualcosa che vorremo dirvi-
Nel  momento in cui il biondo pronunciò quelle parole i volti delle ragazze e dei tre alieni, compresi Pai e Zakuro, divenne preda del nervosismo 
-Che le nostre figlie si sposano lo sappiamo già, vuoi annunciare le tue nozze con Aizawa-San Shirogane-San? - chiese indispettito Shintaro che continuava a guardare con astio Kisshu che teneva una mano sulla gamba di Ichigo -Oppure vuoi dirci che le nostre figlie sono le famose mew mew- fece la madre di Retasu ridacchiando.
Ma il volto serio di Ryo e bianco della figlia e del futuro genero fecero spalancare la bocca della donna.
-Tu… Voi…- Fecero in contemporanea i padri di Retasu e Ichigo che si prepararono ad una sfuriata dei genitori…
-CHE FIGO!!!!- Gridarono all’unisono i due che si presero a braccetto e cominciarono a ballare cantando -Sono delle mew mew! –
A loro si uni Shuj mandando a gambe dritte il momento catartico e lasciando senza parole i presenti.
-Ed io che pensavo di preparami a scappare su Ghea- fece Ryo portandosi una mano alla fronte.
Anche Nakano era allibita dal comportamento del marito e si portò una mano alla radice del naso massaggiandolo.
-Quindi- fece Uri ancora mezzo sconvolto dalla notizia a dal vedere il padre che ballava come un cretino -Se Retasu è una mew mew voi tre siete gli alieni che ci hanno attaccato. –
-Sì, Uri – Rispose Pai togliendosi l’apparecchio seguito da tutta la famiglia.
-MAGNIFICO!!!! –
-Un momento- gridò il padre di Ichigo -Quindi mia figlia sta per sposare Kisshu l’alieno? –
Il verde annuì spaventato quando l’uomo lo guardò in un modo strano -Allora tutto questo cambia- fece lui sorridendo e dandogli delle energiche pacche sulle spalle.
A quel punto Sakura si avvicinò alla figlia e le bisbiglio -Tuo padre è un fan della coppia Mew Ichigo Kisshu, non ha mai sopportato il cavaliere blu. – L’altra guardò allibita il genitore
-Beh te invece eri una fan della coppia Mew Minto-Kisshu dove vedevi questa vicinanza lo sai solo te! –
I due adulti allora si guardarono con aria di sfida mentre l’alieno dai capelli verdi e la mew bird fecero finta di vomitare. 
-Noi siamo fortunati allora – fecero i genitori di Retasu all’unisono -Abbiamo subito puntato su Mew Retasu e Pai assieme… Erano troppo Kawaii –
I due interessati arrossirono alla scoperta.
-Io invece facevo il tifo per Mew Zakuro e Mew Minto assieme- pigolo Uri osservando le due ragazze che divennero paonazze.
-Beh a pensarci bene ogni tanto saltavano fuori delle storie- fece Sakura osservando Ryo e Keiichiro che fino a quel momento era rimasti in silenzio traumatizzati.
-In cui i due ragazzi che ogni tanto aiutavano le mew mew facevano coppia-
A quel punto i due si osservarono e corsero in bagno.
Minto scosse la testa a causa di uno strano turbinio di emozioni, uguale a quelle che avevano colpito le altre ragazze i tre alieni mentre la famiglia Fong si stava chiedendo se erano finiti in una gabbia di matti. -Pensavamo di finire in un bagno di sangue ed invece- Osservo i capi famiglia tirare da non so dove delle birre e bersele come vecchi compagnoni di bevute mentre le madri stavano parlando del più e del meno -Si è finiti a far comunella come niente fosse. -

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Capitolo 10
*** Prima eco ***


-Per fortuna- fece Taruto portandosi una porzione di bento alla bocca -Pei e Kisshu non hanno saputo delle storie con Ryo che sta con Ichigo o con Retasu-
-Già- fece seria Purin -Pei-oni chan la prenderebbe alla leggera ma Kisshu-Oni chan… Non credo-
Ad un certo punto però la biondina si mise una mano alla bocca ed uscì di corsa dall’aula correndo verso il bagno.
Taruto le corse dietro ma si blocco davanti alla porta per l’imbarazzo e a causa del richiamo di una compagna
-Ikisatashi!- fece una ragazza castana con i capelli lunghi, poco più bassa di lui e dal bel corpo che si avvicinava di gran carriera al giovane alieno con aria arrabbiata -Cosa succede a Purin-chan!? Sono settimane che va avanti questa storia! Cosa hai combinato! –
Il ragazzo si schiacciò contro la porta del bagno impaurito -Io non ho fatto nulla- Ma la ragazza ormai si era piazzata davanti a lui bloccandolo -Tu sai che cosa ha Purin! Anzi penso che tu sia il responsabile dei suoi malanni! –
Fece perentoria la ragazza -Yuki-chan- fece balbettando lui -Non so di cosa tu stia parlando- provò a giustificarsi lui ma la porta si aprì e fece cadere i due uno sopra l’altro.
Purin a vedere quella scena si infuriò -Taruto! – Gridò lei arrabbiata -Cosa cavolo fai con addosso Yuki-chan!? E te levati subito dal mio ragazzo! –
Yuki balzò via da Taruto -Niente Purin-Chan- fece lei scura -Sai benissimo che a me gli uomini non attirano! –
-Per fortuna- fece lei sbuffando poi prese per un orecchio Taruto e lo rialzò tra i suoi lamenti -Adesso prendo questo deficiente e torniamo a mangiare se non ti dispiace-
-Purin-chan- Yuki prese per una mano la ragazza fermandola -sono preoccupata per te, hai gli stessi problemi di mia sorella Yumi alle prime settimane di gravidanza-
Taruto e Purin a quel punto sbiancarono poi la ragazza si divincolò e scappò via con le lacrime agli occhi.
La castana rimase a bocca aperta, poi si girò verso Taruto -Tu! – gridò -Tu non hai tenuto il tuo fringuello nei pantaloni! –
E cominciò ad attaccarlo con una serie di calci e pugni che il ragazzo bloccò con una certa difficoltà
-Yuki lasciami spiegare- fece lui -devo andare a cercare Purin! Oggi deve fare dei controlli-
-Perché l’hai messa incinta! Brutto Maiale-
Il ragazzo evitò un ennesimo attacco di lei e poi si gettò all’inseguimento di Purin.
Trovandola poi sotto un albero nel cortile della scuola che piangeva.
-Purin-chan- fece lui triste -non fare così-
-Ci hanno scoperto- rispose lei singhiozzando -ci toglieranno il bambino e te ti rispediranno sul tuo pianeta-
-Ma che cavolo dici- replico Taruto -Yuki non andrebbe mai a dire in giro che sei incinta e poi non sa di quell’altro segreto-
Detto ciò si sedete vicino a Purin e l’abbraccio facendo in modo che il viso fosse a contatto con il suo torace.
-Ti ho trovato brutto maiale! – gridò Yuki che si getto verso i due infuriata ma si bloccò quando Purin la bruciò con lo sguardo
-Yuki-chan – fece arrabbiata lei -Lascia in pace Taru-Taru e se vuoi saperne di più vieni oggi al cafè-
Detto ciò si alzò di scatto prese Taruto per un braccio e lo trascino via.
-Ci vediamo yuki-chan- fece imbarazzato il castano
Appena in aula il ragazzo si liberò della stretta di lei e si massaggio il braccio indolenzito -Cavolo scimmietta me lo stavi per staccare questo braccio-
Purin lo guardò male per un attimo poi esplose in una grossa risata -Eri stra imbarazzato prima con Yuki sopra di te-
Taruto reclinò la testa all’indietro -I tuoi cavolo di sbalzi umorali mi stanno uccidendo-
Fece lui per poi ridere con lei di gusto.
-Speriamo che Yuki non faccia altre domande- fece Purin asciugandosi una lacrima che scendeva dal viso.
I due ripresisi tornarono al banco di lei dove stavano mangiando il loro pasto e ripresero da dove avevano interrotto.
 
Yuki attese Taruto e Purin, di turno alle pulizie nella loro aula, uscissero fuori dalla scuola.
-Alla buon’ora- fece lei irritata -siete sempre lenti a fare le pulizie… Vi date sempre alla pazza gioia nel mentre le fate? -
I due arrossirono per l’imbarazzo -Ma sei scema!?- rispose arrabbiato il ragazzo -Non siamo il genere di ragazzi che fanno certe cose! –
L’altra li osservò un momento scrutandoli con attenzione -Forse non le fate qua ma a casa vostra… Chissà-
-Piantala Yuki mi metti in imbarazzo- fece Purin che si era ripresa dalla battuta iniziale dell’altra.
-Ok- fece lei sbuffando -Ora andiamo al cafè così mi spiegate questa faccenda-
I due, di malavoglia, portarono la ragazza con loro al cafè.
Lì l’attività era come al solito frenetica, con Ichigo e Kisshu che sgobbavano, Retasu ripuliva i danni che faceva, Zakuro metteva in soggezione i clienti e Minto… sorseggiava il suo tè senza fare niente.
-Buongiorno a tutti- fece sorridente Purin che si andò a sedere vicino a Minto con Yuki al seguito nel mentre Taruto era andato a cambiarsi.
-Ciao Purin- fece la Mew Bird -Buongiorno a te Yuki-
-Buongiorno Ayazawa-san- rispose lei
-Posso chiederti se vuoi qualcosa Yuki? – fece con gentilezza Minto
La castana la guardò un attimo poi rispose -un Tè verde e una torta al limone-
La mora annui e, stranamente, prese l’odine che le era stato fatto.
-Yuki-chan, qual buon vento ti porta qui- Ichigo si era avvicinata al tavolo e salutò la ragazza.
-Sono qui per fare merenda e per sapere come sta Purin-Chan- fece lei guardando male l’amica seduta vicino a lei.
-Eh?- fece la rossa -Ma Purin-Chan sta benissimo non è vero?- poi guardò la ragazza con lo sguardo di chi diceva assecondami.
-Sì, sto benissimo- fece lei con un sorriso imbarazzato -sai com’è oggi ci hai messo in imbarazzo con le tue uscite-
-Non vi credo- rispose l’altra -quel pervertito- e punto il dito contro Taruto che era appena uscito dallo spogliatoio -Ti ha fatto qualcosa! -
A Minto scappò il vassoio di mano per la sorpresa e tutti si voltarono verso di lei
-Pesano un quintale questi dannati vassoi- fece lei indignata che andò a prendere scopa e paletta per ripulire.
-Allora perché mi avete detto che mi spiegavate tutto oggi qui?- rispose lei incrociando le braccia e guardando male le due.
Purin sospirò, si girò verso una inebetita Ichigo e poi trascino Yuki al piano di sopra dove c’erano delle stanze libere.
-Yuki non dirlo ad anima viva ma sì sono incinta e il padre è Taru-Taru –
La castana aprì la bocca e poi cerco di fiondarsi fuori ma venne bloccata da una donna dai lunghi capelli viola che le aveva seguite.
-Adesso signorina la prego di calmarsi- fece risoluta la donna -Mio figlio non è il tipo di ragazzo che farebbe della violenza alla sua fidanzata-
Yuki rimase di sasso di fronte alla donna -Mi scusi lei è la madre di Taruto? – chiese poi con educazione ma con una punta di indignazione.
-Sì, mi chiamo Nakano Ikisatashi e se vuoi puoi venire con me, Taruto e Purin di sotto, la mia futura nuora deve fare un controllo.-
-Perché qua? – chiese lei dubbiosa
-Tutto ti sarà spiegato a tempo debito- fece la donna prendendo per mano Purin e conducendo le due nel seminterrato dove c’era Taruto ad attenderle con Ryo.
L’alieno osservo Yuki ma, dopo lo sguardo incenerente della madre, decise di tacere.
-Bene Purin stenditi sul lettino-
La ragazza annui si stese sul lettino e alzò diligentemente la maglietta della divisa della scuola lasciando scoperta la pancia.
Taruto si avvicinò a lei e le strinse la mano, con Yuki che lo fulminava con lo sguardo.
-Sentirai un po’ di freddo- fece il biondo avvicinando la sonda con un po’ di gel sopra.
-Va bene Ryo oni-chan-
Il ragazzo cominciò a girare la sonda e, ogni tanto, scattava delle foto.
-Beh ragazzi- fece attonito lui -possiamo dire che avrete due gemelli-
Il volto di Purin si illuminò mentre Taruto, dopo una leggera stretta alla mano della fidanzata, caddè giù come una pera matura.
Nakano vedendo ciò scosse la testa -Tipico degli Ikisatashi- commentò lei.
-Ok- fece Yuki guardando male Taruto e Ryo, che era stato avvertito del problema con la castana -voglio delle spiegazioni-

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Capitolo 11
*** Orecchie ***


Yuki rimase nel laboratorio fino alla chiusura del locale nell’attesa che qualcuno le spiegasse cosa stava succedendo.
Si chiedeva come fosse possibile che sotto ad uno dei più famosi, rinomati e frequentati cafè di Tokyo potesse esserci un laboratorio scientifico all’avanguardia.
Posò poi lo sguardo su Purin che si stava mangiando, l’ennesima, fetta di torta.
-Non ti preoccupi degli zuccheri che stai buttando giù?- chiese lei alzando un sopracciglio
-Ma ho fame e poi non devo mangiare solo per me ma anche per i due Taru Taru oppure le due piccole-
L’altra accigliò lo sguardo -Due taru-taru? Non te ne basta uno? Che è già troppo per i miei gusti-
Purin sbuffò -Yuki perché non sopporti il mio ragazzo? Cosa ti ha fatto di male? E’ così dolce con  me.-
Yuki alzo lo sguardo -Dolce? Ma cavolo ma l’hai mai visto com’è scorbutico? Poi potresti avere di meglio dalla vita-
-Solo perché è il fratello minore di Pai oni-chan non vuol dire che tu lo debba odiare per forza- ribatte la biondina
-Cosa c’entra Pai ora?- contro ribatte l’altra sulla difensiva -E’ Taruto che non doveva fare certe cose con te-
Purin posò di scatto il piattino è guardo malissimo l’amica -Potevo pensarci anche io a certe cose non solo Taru Taru… tutti contro di lui solo perché è lui-
-Ok calmati Purin- fece lei mettendo le mani avanti -Non fa bene ai bambini che ti scaldi tanto-
Lei sospiro e tornò a mangiarsi la torta.
Proprio in quel momento l’intera squadra assieme agli Ikisatashi, senza Pai, scese nel laboratorio.
Yuki appena vide Retasu si fiondò verso di lei.
-Retasu-Chan come stai? –
La verde guardò un po’ spaventata la castana -Ciao Yuki io sto bene- balbettò lei leggermente imbarazzata
-Stai ancora con quello stoccafisso di Ikisatashi? – l’aggettivo scatenò le risate di quasi tutti tranne in Nakano e in Zakuro   
-Stoccafisso?- Chiese la madre del suddetto alzando un sopracciglio
-Sì, signora Pai è un pezzo di ghiaccio mi chiedo come faccia Reta-chan a stare con tipo del genere-
-Ho molte frecce al mio arco Yuki- fece la persona in questione mentre scendeva le scale guardando con astio la ragazza
-Toh parli del diavolo spuntano le corna… Non potevi stare di sopra Paiuccio- rispose lei sostenendo lo sguardo del viola
-E lasciarti assieme alla mia fidanzata? - fece lui incrociando le braccia al petto
-Cos’è sei geloso? Hai paura che ti porti via la ragazza? Sai che ne avrebbe da guadagnare-
Pai rise -Non penso che tu abbia ciò che ho io-
-Cosa un cervello? – replico Yuki
-Beh di quello ne ha fin troppo ma penso che si riferisse a qualcos'altro signorina- fece ridacchiando Shuji che si guadagnò lo sguardo indignato della moglie e del figlio mentre il resto della squadra rise.
-Lei è il padre di Pai? Sa che pensavo che avesse preso da lei il modo di comportarsi con le persone-
-Sì, mi chiamo Shuji e da me, per mia sfortuna, ha ereditato solo il sorriso… quando si degna di sorridere mentre il resto l’ha preso dalla madre. -
 A quel punto Nakano diede uno scappellotto dietro alla nuca al marito
-Signorina non stia prendere sul serio mio marito e comunque mio figlio è un bravo ragazzo-
La ragazza alzò le spalle -Sarà- fece in tutta risposta -Ora però voglio delle spiegazioni perché Purin è venuta qua a fare la sua eco e perché qui dentro c’è tutta sta roba ipertecnologica-
Dicendo ciò aprì le braccia e girò su sé stessa mostrando il tutto.
-Non è che te e le tue amiche siete delle aliene e qui è una base segreta per tenervi sott’occhio? – fece poi Yuki guardando male Purin che esplose a ridere con gli altri che erano rimasti senza parole.
-Però ne hai di fantasia ragazzina- fece Kisshu
-Allora perché tutta questa segretezza!? Ho la testa che mi sta per esplodere- rispose la ragazza mettendosi le mani fra i capelli
-Se ti esplodesse ci guadagneremmo tutti- fece acido Pai guadagnandosi un calcio, che lo fece saltellare sul posto gridando improperi, da parte della diretta interessata -Sta zitto idiota-
-Signorina la prego di calmarsi- fece Nakano con freddezza -e la pregherei di sedersi-
-Va bene- fece lei sbuffando
Ryo a quel punto prese la parola -Ti ricordi che sette anni fa ci furono degli alieni che provarono ad invadere la Terra? –
Lei annui nervosa -Sì e ci furono…- A quel punto alzò una mano e con l’indice indicò, tremante, Purin -Tu tu tu tu-
-Occupato- fece Shuji ridacchiando assieme a Kisshu ma tutti gli altri lanciarono uno sguardo bruciante verso di lui.
-Tu eri un a mew mew? – Chiese finalmente Yuki
-Sì, Yuki e Taru Taru- che era ancora steso su un lettino con un pezzo di stoffa bagnato sul viso -con i suoi fratelli erano gli alieni che ci avevano invaso-
-E te ti sei fatta mettere incinta da lui? -
-Ma perché ce l’avete con lui? Siamo in due ad aver fatto la cavolata! – Chiese indignata lei dalle continue accuse al suo fidanzato
-Forse perché è un ottimo pungiball? – Fece Ichigo ridacchiando
Yuki in quel momento però capì una cosa -Se Taruto è un alieno allora anche la sua famiglia è aliena! –
-Hai vinto una bambolina ragazzina- Fece sarcastico Pai che si era tolto l’apparecchio di camuffamento e la stava guardando con astio
Yuki a quel punto guardò a bocca aperta tutti poi osservò meglio l’alieno dai capelli viola -Ora ho capito perché Retasu è innamorata di te... –
-Finalmente hai capito ragazzina- fece soddisfatto l’alieno
-Hai le orecchie-
Tutti a quel punto caddero per terra  
 

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Capitolo 12
*** quando ci vuole ci vuole ***


Taruto e Purin osservavano scettici Yuki che stava lavorando alacremente al suo banco
-Mi chiedo se sei seria? – sbotto l’alieno alla fine
-Perché? – Fece la ragazza in questione -Così Reta-chan dovrà per forza strami a guadare-
-Yuki- disse sconsolata Purin -non credo che Retasu Oni-chan ti apprezzerà di più grazie a quelle-
Lei a quel punto alzò la sua opera, due orecchie di plastica simili a quelle che Taruto aveva in versione naturale.
-Con queste non farò colpo sulla mia Mew mew preferita? – chiese la castana dubbiosa
-Yuki- rispose leggermente nervoso Taruto -Non ti mai balenata per la testa l’idea che a Retasu piacciono gli uomini-
La ragazza in questione alzò le spalle -No e non mi interessa poi per quello che manca ci sono sempre gli attrezzi-
I due strabuzzarono gli occhi sconvolti -Che intendi dire? – fecero all’unisono
-Nel senso che ci sono delle cose che le donne possono usare per fare a meno dell’attributo di voi maschi-
-Taru-Taru ne sapevi qualcosa? – Chiese la biondina consapevole che i ragazzi, spesso, nascondessero materiale compromettente visto che ne aveva trovato nella camera dei suoi fratelli.
L’alieno annui imbarazzato -L’aveva Kisshu ed io l’ho visto per sbaglio… Pai ci ha colpito entrambi con un electro siluro ed ha distrutto tutto… con somma tristezza di Kisshu e gioia della vecchiaccia-
Purin sospiro irritata -Quindi non dovrò picchiarti perché hai visto certe cose-
Il castano cominciò a scuotere la testa impaurito -No no tranquilla-
-Siete così divertenti voi due- fece ridacchiando Yuki -Specie quando Purin chan ti mette sotto Tau Taru-
-Ehi- rispose lui risentito -L’unica persona autorizzata a chiamarmi così la mia scimmietta-
-Ti consiglio di farci l’abitudine Taru Taru- replico lei -Ho il coltello dalla parte del manico, di sicuro non vi chiederò di darmi una mano per conquistare Retasu ma… Pretendo che possa chiamarti anch’io Taru Taru-
I due deglutirono per la paura ma anche per lo scampato pericolo
-Ok Yuki- fece Taruto ringhiando per il nervoso
-Ah quasi me ne dimenticavo… Visto che io dovrò lasciar perdere per un po’ il mio lavoretto al cafè avremo bisogno di una persona in più-
Disse Purin dando poi una leggera gomitata al fidanzato in modo che continuasse lui
-Quindi visto che tu sai, abbiamo pensato che tua sia la persona più adatta a fare la cameriera al cafè-
-Quindi potrò stare con Reta-chan? – Chiese Yuki speranzosa -Non è che poi mi metterete un qualche tipo di DNA animale in pericolo, tipo il topo muschiato del Gange oppure l’opossum striato del Guatemala, per farmi poi combattere qualche entità aliena siamo a cavallo-
Purin non sapeva se ridere o piangere mentre Taruto si diede una manata in faccia
-Per quella cosa- cominciò a spiegare l’alieno -Pai e Ryo mi hanno spiegato che solo le Purin e le altre erano adatte a ricevere il DNA animale quindi non nessun ti inserirà nulla-
Yuki guardò scettica Taruto per poi esclamare -Sei riuscito a capire cos’hanno detto quei due? –
Taruto divenne rosso e si trattenne dal gridare insulti assortiti verso l’amica -Yuki non per dire ma ho molta esperienza nel campo-
-Già vero- replico lei incrociando le braccia -Tu sei esperto nelle piante-
Purin a quel punto si intromise -Yuki- cominciò -Le piante hanno anche loro il DNA… Ti sei dimenticata la lezione di biologia? –
L’altra a quel punto sospirò -Va bene Purin-chan, hai ragione- poi guardò Taruto ancora scuro -Tu invece non darti tante arie che se nelle cose scientifiche sei il primo della classe in giapponese fai pena-
L’alieno sbuffò -I Kanji sono complicati preferisco l’inglese- rispose lui

Keiichiro mostrò a Yuki la sua uniforme da cameriera, uguale alle altre solo che il vestito era fuscia.
-Non potevate darmi un altro colore che so… Verde scuro? – chiese lei inorridita per il colore.
-Scusa ma tutte le ragazze hanno dei colori diversi e sicuramente colori come marrone o beige non erano il massimo no? – fece calmo il pasticcere.
La ragazza rimase scettica sul colore -Sempre meglio del nero- fece poi sospirando
-Per oggi- inizio serio Ryo -Affiancherai Ichigo che ti mostrerà come muoverti e come comportarti alla cassa… Spero che tu non sia come Zakuro o Minto-
La castana guardò malamente il biondo americano -Mi stai dicendo che la tua fidanzata e Zakuro-San lavorino male? –
Lo scienziato incrociò le braccia -Per quanto ami Minto e sia affezionato a Zakuro non posso esimermi dal dire che entrambe non siano il massimo come cameriere… Quindi cerca di fare del tuo meglio-
Quest’ultima parte la rimarco in maniera tale che Yuki deglutì un po’ di saliva.
Proprio in quel momento la porta del laboratorio si aprì e Pai fece entrò guardando male la nuova entrata -Vedo che la mia proposta di cancellarti la memoria e farti regredire ad uno stato neonatale non è stata approvata-
-Carino come al solito Paiuccio… Vedo che te non sei molto migliorato dallo stato neonatale però-
L’alieno si trattenne dal tirare fuori le sue armi -Hai ragione per te sarebbe un miglioramento visot che non capisci che Retasu non è attratta da te-
Lei sorrise maliziosa -Vedrai cosa succederà quando vedrà le mie orecchie-
-Cosa? - rispose lui scettico -Che ti prenderà per matta -
Intanto che c’era questo scambio dialettico tra i due Ryo e Keiichiro si stavano mangiando dei pop corn
-Sai amico- fece il primo -Adoro questi due battibeccare… Meglio di quando Ichigo e Kisshu litighino-
-Hai ragione- fece il secondo ridacchiando
Proprio in quel momento Retasu entrò nella stanza -Scusate stiamo per apri…
Non fece in tempo che Yuki le balzò dinnanzi -Reta-chan- gridò -Da oggi sarò una tua collega non sei contenta? –
Retasu prese un profondo respiro -Yuki-chan potresti capire che io e Pai ci sposeremo a breve? –
-Lo sposi solo perché lui ha le orecchie- rispose lei
La verdina spalancò gli occhi -Yuki-chan-rispose ormai al limite -Non ha solo quelle-
-Beh per il resto si può sempre rimediare-
Una strana cappa di silenzio imbarazzato si manifestò nella stanza: Pai era rimasto sconvolto mentre Ryo e Keiichiro erano rimasti bloccati con il pop corn in mano.
Retasu contò mentalmente fino a dieci e poi esplose straimbarazzata -Yuki a me piace il c**** vero non quello di gomma! –
Detto ciò scappo fuori lasciando Yuki basita, Pai che stava piangendo dalla gioia mentre i due umani rimasti erano svenuti per la reazione della più dolce ed “ingenua” delle mew mew.

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Capitolo 13
*** Nomi ***


-Avete deciso i nomi dei vostri cuccioli? – Chiese ad un certo punto Kisshu ai due futuri genitori.
I due alzarono lo sguardo dai libri su cui stavano studiando e si guardarono imbarazzati.
-No- fecero di due -Non ci abbiamo ancora pensato –
Il verde ridacchio per avergli colti in fallo -Sapete potreste chiamarli come…-
-No- fece il castano guardandolo male -Non chiameremo nostro figlio Kisshu, Koneko, Ichigo oppure con i nomi degli zii compresi i nostri zii –
-Perché no? – Chiese facendo un finto broncio il maggiore
-Sarebbe bello Kisshu oni chan- rispose Purin -ma sai che confusione –
-Personalmente poi me ne basta una di vecchiaccia – puntualizzo Taruto che non si accorse della presenza dietro di lui e appena senti l’epiteto gli diede un pugno sulla nuca.
-Cosa hai detto nanerottolo? – La rossa guardò malamente il giovane che si massaggiava la nuca.
-Che sei una dannata violenta – rispose lui evitando poi un secondo pugno.
Kisshu a quel punto blocco la fidanzata pronta per un nuovo assalto mentre Purin sospirava per la cosa con un leggero sorriso sulle labbra poi mormorò massaggiandosi il ventre -Sapete che avrete degli zii un po’pazzerelli -
Taruto se ne accorse e si avvicinò preoccupato -Tutto bene? – chiese lui
La biondina annui -Sì, tranquillo solo pensavo che i nostri due piccoli saranno fortunati ad avere degli zii come le oni cha e le one chan-
Il ragazzo guardò un attimo Kisshu e Ichigo che si stavano baciando
-Già- fece lui guardando male i due -Sempre pronti a pomiciare… Pensare che Ichigo fino a che stava con Masaya non sopportava Kisshu… Adesso invece-
Purin rise -Già adesso sono due ventose –
-Ehi- fece il verde chiamato in causa -E’ l’unico metodo che posso usare in pubblico per farla calmare-
Ichigo a quel punto tiro un potente calcio al ragazzo che stramazzo al suolo e poi si avvicinò al fratello minore di lui che, spaventato come la fidanzata dalla reazione, cadde dalla sedia e si allontanò strisciando.
-Tu piccolo idiota- fece lei inviperita -vuoi forse morire? –
Taruto cominciò a scuotere la testa dicendo -No! no! -
La rossa poi si girò verso l’amica -Quando quell’idiota del mio fidanzato si sarà ripreso ricordagli che stasera ceniamo assieme ai miei-
-Ok Ichigo one-chan- annuì la bionda sorridendo -sarà fatto-
Una volta che la mew neko uscì dalla casa Purin osservò Taruto che, nel frattempo, era tornato a sedersi di fianco a lei.
-Kisshu oni-chan non imparerà mai- sospirò lei
-Già- rispose lui -A volte mi chiedo se ha un cervello… Forse gli piace farlo in maniera violenta-
-Ti ho sentito idiota- rispose una voce dolorante proveniente dal pavimento.
Purin ridacchio mentre il castano alzò semplicemente un sopracciglio -Sei vivo? –
-Sì- rispose lui mettendosi a sedere -Ormai le ho d’acciaio –
-Si nota- fece Purin ridendo in maniera aperta
-Dovresti saperlo ormai che non devi mettere in pubblica piazza certe cose… Non mi va di sapere come fate la pace- fece Taruto osservando male il fratello maggiore che sorrise sgembo
-Quello è solo uno dei modi per farla calmare… Diciamo che è il culmine del tutto-
La mew scimmia a quel punto chiuse gli occhi e incrociò le braccia al petto -Allora quella volta che hai fatto il cosplayer di…-
-Sì piccola- rispose lui ridacchiando -posso solo dirti che dopo è stata molto contenta di perdonarmi… è stato costoso ma ho avuto il suo perdono-
-Ma non hai messo la testa a posto- fece Taruto guardando male il fratello -forse perché non avete la testa entrambi-
-Ehi- fece il verde offeso -Non mi sembra che tu possa criticarmi o farmi la paternale…-
-Siamo a casa- In quel momento Pai e Retasu rientrarono nell’abitazione dei tre Ikisatashi
-Kisshu – Fece calmo come al solito il maggiore dei tre -Hai fatto innervosire Ichigo come al tuo solito-
-Io!?- fece candidamente il verde -Non ho fatto nulla-
Retasu lo guardò sospettosa ma non disse nulla ben sapendo che quel suo atteggiamento voleva dire il contrario e anche perché Ichigo aveva quasi travolto lei e Pai borbottando il fatto che amava un Hentai della peggior specie.
-A solo detto cose a sproposito come al solito- fece con nonchalance Taruto.
-Spero che tu ti faccia perdonare Kisshu-kun- fece sospirando la verdina mentre portava la spesa in cucina.
-Tranquilla pesciolina- replico l’altro che si era guadagnato un’occhiataccia del fratello maggiore e nel mentre guardava male il minore.
-Scusate accompagno a casa Purin e poi torno a casa-
-Avete studiato basta? – Chiese Pai ai due che annuirono
-Purin va tutto bene? Nessuna nausea strana? Voglie? –
-Tutto bene fece lei- sorridendo -Sono solo un po’ letargica al mattino ma per il resto va bene. –
-Spero che a casa ti stiano aiutando con le faccende domestiche- La voce di Retasu si fece sentire dalla cucina
La ragazza sorrise -Sì Retasu one-chan – rispose lei -Heika chan dirige benissimo i miei fratellini –
Kisshu rise nel pensare alla piccola Fong che, con fare militare, dirigesse gli altri fratelli nel tenere in ordine la casa.
-Beh ora andiamo- fece Taruto prendendo per mano la fidanzata e uscendo di casa -ci vediamo più tardi-
-Kisshu oni-chan- fece ancora Purin -Ricordati di portare qualcosa a Ichigo One-chan –
Il mezzano di casa Ikisatashi sorrise -D’accordo Purin chan-
-Cerca di non fare come al tuo solito- fece Pai guardando male il fratello
Lui a quel punto sorrise in una maniera inquietante -Ma se adesso mi adorano in quella casa- detto ciò fece un cenno della mano e si diresse verso il piano superiore per prepararsi.
L’altro scosse la testa e alzò gli occhi al cielo.

-Allora- fece Taruto tenendo per mano Purin mentre si dirigevano verso l’abitazione della ragazza
-Come chiamiamo i nostri bambini-
-Pensavo Jun e Ling se fossero due bambine mentre se fossero due bambini Jin e Kazuya-
Il ragazzo si fermò un attimo e chiuse gli occhi -Sono carini sai pensavo anche io a quei nomi per due maschietti-
Purin rise -Sono i nomi dei tuoi personaggi preferiti di Tekken-
-Immaginavo che gli avessi scelti per questo- fece lui guardandola male
La bionda si corruccio -Io volevo farti un piacere –
Il castano rise un attimo -Ti stavo prendendo in giro-
-Per le bambine? – chiese ancora lei a quel punto più calma
Il ragazzo la guardò -Sono belli anche quelli poi uno è il nome di tua mamma quindi è Ok-
L’altra annui alla risposta del fidanzato -Se invece fossero un maschio è una femmina- continuo poi Taruto -Jun per la bambina e Jin per il maschietto.. Ti va bene? –
Purin scoppio a piangere e lo abbraccio -Ehi- fece lui impaurito  -ho detto qualcosa di stupido non piangere-
-No Taru Taru- rispose lei -sono solo stra felice che tu sia il padre dei miei bambini-
Lui si guardò attorno imbarazzato -Purin-chan – fece lui rosso -andiamo a casa che è meglio-
Lei si staccò e gli riprese la mano -Ok- fu la sua sola risposta.

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