Acidità

di Ghil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dimenticavo quanto facile fosse dimenticare ***
Capitolo 2: *** Stendardo futurista di un’epoca confusa ***
Capitolo 3: *** Non ho il diritto, anch'io, di tenere il broncio? ***
Capitolo 4: *** Trovare un briciolo di dolcezza ***
Capitolo 5: *** Lei è una cometa ***
Capitolo 6: *** Sai di non essere una brava persona ***



Capitolo 1
*** Dimenticavo quanto facile fosse dimenticare ***


Dimenticavo quanto facile fosse dimenticare

Dimenticavo quanto facile fosse dimenticare

Come un giorno d'estate passato al mare

È una scritta, incisa, lì, sulla sabbia cocente

Combatte, indifesa, contro il mare dormiente

E, puff: di colpo, scompare

La lotta ha perso,

Contro il mare.

E a te quel ricordo non viene più in mente

Perché il mare l'ha cancellato per sempre.

11.12.2017

Associo la mia capacità di mantenere memoria con le scritte sul bagnasciuga in spiaggia: scompaiono, e non ci si può far nulla.

Il mare, calmo, piatto, eppure in eterno movimento, che, anche quando dorme, s'infrange dolcemente sulla sabbia e dalla sabbia cancella le impronte delle persone.

E a volte è sollievo, altre è frustrazione.

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Capitolo 2
*** Stendardo futurista di un’epoca confusa ***


Stendardo futurista di un’epoca confusa

Per far poesia serve ispirazione non serve

tecnica, che astrusa parola per noi nuovi

nuova generazione, nuovo vento: aria fresca.

Tutto affinchè questo, dei nostri cari antichi,

non muoia. Almeno questo: la poesia.

Versi liberi, frasi a capo che fingono di

non essere prosa. C’è da ridere a volte, ma

questo è il nostro nuovo futurismo, che è

ermetismo e simbolismo assieme, mentre si

aspira al classico, neoclassico, parnassiano.

Come Loro prima di noi: il trecento! Dante,

Petrarca e Boccaccio, le tre corone che han

regalato la lingua con cui parli, e scrivi e

pensi. Tu pensi con la loro lingua, astratta

la concreta è marcita, omofonia, enantiosemia.

Piangi mentre leggi 1984 e fingi: capisci.

Ci sei dentro. Non è chiaro, ma mai lo è stato

Le nostre vite come quelle degli antenati

un ambiente, un’era e tu: evoluzione

sopravvivenza, alla fine si torna alla scienza.

Non abbiamo scelta, ma l’abbiamo anche

non so come, non so quanto influisca.

Effetto farfalla, divina provvidenza, quarta

dimensione, tempo imperturbabile. Noi

siamo insignificanti, ma non mangiare la mela.

E possiamo dire solo quello che possiamo

pensare, formulare a parole. Cerca di

esprimere Cicerone a mugugni, cerca

di raccontare felicità senza nominarla

senza capire di non poterla nominare.

Sono ovunque, è ovunque e non possiamo

farci assolutamente niente. Io e te, duale

siamo impotenti e possiamo cambiare

il mondo con le nostre buone intenzioni

e la nuova poesia per elite emarginata.

10/09/2019

Autocritica.

La volontà di far poesia senza averne il talento o la capacità tecnica o raffinatezza.

Aspirazioni a significati che poi non riescono che fa scuotere la testa dal ridicolo.

Scrivo in italiano, la lingua innalzata dal “De vulgari eloquentia” scritto in latino, dalla Divina Commedia, dalle poesie Petrarchesche, che hanno segnato un secolo di poesia italiana e dal Decameron. Una lingua mista di fusione, che regala “lingua” che intende linguaggio e organo.

In 1984 manipolavano il linguaggio per impedire al popolo di affermare contro Grande Fratello, oggi questa manipolazione non è dissimile, per quanto per scopi diversi, ed è stata fatta da noi stessi ed era inevitabile: una persona, un tempo e un ambiente; questo crea una personalità e quella personalità agisce sull’ambiente dell’altre, e così vicendevolmente.

Per questo abbiamo scelta, ma è già tutto deciso, le nostri azioni sono nostre, ma erano previste.

Perché abbiamo una voce che racconta i nostri pensieri, e quella voce utilizza un linguaggio, il tuo linguaggio, e tu sei plasmato da esso altrettanto quanto tu sei in grado di controllarlo.

In conclusione, possiamo diventare migliori solo confrontandoci con nuove persone e nuove culture, in modo da ampliare il nostro linguaggio interno.

Ghil

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Capitolo 3
*** Non ho il diritto, anch'io, di tenere il broncio? ***


Non ho il diritto, anch'io, di tenere il broncio?

Non ho il diritto, anch'io, di tenere il broncio

ed essere stanca o triste, almeno per una volta?

Non preoccuparmi di farti preoccupare,

non fregarmene della tua apprensione,

o del tuo voler essermi d’aiuto. Essere egoista,

ed incazzata, e scontrosa. Per una volta.

Voglio solo poter essere stanca in pace, non ho

bisogno di dovermi preoccupare di averti ferito

per aver dimenticato di salutare, perché ero

troppo stanca per prestarci attenzione.

E queste cose non verrò mai a dirtele, perché

è esattamente questo: non voglio la tua amicizia.

E non voglio che tu ascolti questo da me,

non te lo dirò, forse lo leggerai sulla mia faccia.

E non sei il mio psicologo o un mio amico. Perchè

non è il cosa: è il come. Quindi non comportarti così.

Parlare, scherzare, ridere, ci sono. Ci sono

anche per qualsiasi mano tu chieda, ma

non sarai un mio 'amico', i miei amici sanno

lasciami in pace, sanno starmi lontano. Loro.

Non ho bisogno di un'altra persona che

mi chieda se tutto vada bene. Tutto va bene.

Sono stanca, stanca morta: è fine giornata.

Sono stanca morta della tua preoccupazione

Capisci e accetta che non ti voglio vicino,

Che non ho il cuore o il coraggio di dirtelo a voce.

13/09/2019

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Capitolo 4
*** Trovare un briciolo di dolcezza ***


Trovare un briciolo di dolcezza

Trovare un briciolo di dolcezza

sotto una scarpa, calpestato:

ti aspetta. E’ dolce uguale

quando lo mangi. Fa bene uguale

quando lo trovi.

Trovare un briciolo di appartenenza

dimenticato da qualcuno da qualche parte

e sentirti bene.

14/09/19

Sono atti di gentilezza inaspettata, loro, che fanno così bene al cuore. Un sorriso spontaneo, un complimento inatteso. La felicità è facile da provare, da trovare, basta essere disposti ad accettarla.

Ghil

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Capitolo 5
*** Lei è una cometa ***


Lei è una cometa

Lei è una cometa:

va e uccide,

torna e consola.

Lei è una cometa,

come mai se ne è viste:

la più splendente e luminosa,

la più ardente e calorosa.

Lei è una cometa,

segue la sua natura:

va e uccide

torna e consola;

va e non torna.

11/12/17

Scritta dopo la lettura di Madame Bovary.

Alcune persone sono comete: bruciano in fretta, amano appassionatamente e poi se ne vanno, muoiono oppure appassisce il loro desiderio, così immediato come era arrivato.

Ghil

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Capitolo 6
*** Sai di non essere una brava persona ***


Sai di non essere una brava persona

Sai di non essere una brava persona

E non sei neanche una bella persona

anzi, fai proprio schifo,

ma non è colpa tua:

sei imboccata dalla società maschilista

perciò prova disgusto e reagisci

quando

ti accorgi che anche i tuoi pensieri

sono raccontati da voce maschile

perché ha più importanza e valore della tua

quando

se leggi altre poesie, assumi siano

poeti, non poetesse, e il femminile,

quando lo incontri, ti stranisce

quando

denigri un’altra donna per

i succhiotti sul collo, un uomo

per i chili in eccesso e te stessa a tavola

quando

provi a cambiare, ti informi, e

subito ti erigi a paladina, ma,

se qualcuno ti chiede, ti confondi.

Sai di non essere una brava persona,

E non sei neanche una bella persona

anzi, fai proprio schifo,

ma reagisci, ti prego, usa quel disgusto

come propellente, perché sei molto

più di quello che la tua testa crede.

17/09/19

Cercare di reagire contro il pilota automatico del proprio cervello non è facile, servono emozioni forti, una forte batosta prima di capire che non si sta facendo la cosa migliore e poi è comunque dura cercare di cambiare.

Ci sono molti fallimenti, ma ci sono anche piccole vittorie e piccoli sorrisi di persone che altrimenti non avrei mai conosciuto.

Ghil

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