Cronache di una strega

di DarkLady1995
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

Eccomi ancora qui a bordo della mia Chevrolet Impala del 67' in viaggio per tornare nella mia città,Nashville, lì dove tutto è iniziato. Sono Saphira Smith, ho 24 anni e quando ripenso alla mia vita non posso far altro che ricordare che non è mai stato sempre così, prima era diverso, poi 11 anni fà tutto cambiò, io stessa cambiai.
*FlashBack*
<< Saphira muoviti o faremo tardi. >>
Urlò Katia la mia migliore amica, era l'unica che riusciva a capirmi, con lei la vita era una continua festa.
<< Eccomi, sono quasi pronta, devo soltanto mettere le scarpe. >>
<< Non metterci una vita! >>
<< Eccomi! >>
<< La campanella non aspetta di certo noi! >>
Così dicendo si incamminò, aveva ragione erano le 7:45 e la campanella suonava alle 8:15. Quando arrivammo a scuola con 2 minuti di anticipo notammo uno strano "caos" in sala professori ma non ci soffermammo, entrammo in aula e ci sedemmo agli ultimi banchi,poi la campanella suonò. Alla prima ora doveva esserci storia ma già sapevamo che la professoressa non sarebbe venuta per via della maternità, ma ad un tratto entrò un uomo, un bell'uomo, si presentò 
<< Molto piacere ragazzi mi chiamo Michael Carther e sarò momentaneamente il vostro supplente di storia. >>
In classe si sentì soltanto un boato di approvazione da parte delle ragazze, io e Katia ci guardammo e capimmo che il "caos" di poco prima in sala professori lo aveva scatenato lui.
<< È davvero molto affascinante il nuovo prof.>> disse lei maliziosa 
<< Katia potrebbe essere tuo padre non dire assurdità. >> risposi io forse alzando un po il tono di voce. Il signor Carther mi guardò e disse 
<< Visto che ti piace molto chiacchierare alla fine delle lezioni mi mostrerai l'intera scuola. Mi troverai in sala professori. >>
Avrei tanto voluto dibattere ma non ci riuscì, dissi soltanto 
<< Va bene. >>
Le lezioni terminarono subito e mi diressi in sala professori ma non c'era nessuno, lo cercai per tutta la scuola ma niente, andai in palestra e iniziai ad urlare il suo nome
<< Signor Carther...signor Carther risponda la prego. >>
Quando mi voltai lo vidi,aveva un grosso coltello in mano, poi lo lanciò nella mia direzione. Dalla paura chiusi gli occhi e... non successe nulla,quando li riaprì il coltello galleggiava in aria poi cadde.
<< Ma che diavolo le è preso, voleva uccidermi? >>
<< No,sapevo perfettamente che lo avresti fermato. >>
<< Cosa?... >>
<< Non sai niente? Davvero non ti hanno detto chi sei? >>
<< So chi sono,sono Saphira Smith. >>
<< Si questo è il tuo nome, ma tu non sai che sei una strega, le tue antenate provengono da Salem ma a causa della caccia alle streghe nel 1600 sono state uccise quasi tutte, le poche sopravvissute si sono sparse un po ovunque. >>
Non potevo crederci, non poteva essere vero, scossi la testa e scappai via, volevo tornare a casa,volevo il conforto del mio letto e delle mie coperte. Nei giorni successivi non volli andare a scuola avevo troppa paura di quell'uomo così misterioso. Passata un settimana tornai a scuola,  non potevo permettere quell'uomo di intimidirmi. << Saphira buongiorno è da un po che non ti facevi viva iniziavo a preoccuparmi >> come al solito Katia mi saltò addosso e mi strinse forte, l'adoravo era come una sorella per me. << Buongiorno a te Katia e tranquilla ho avuto una semplice influenza >>
<< Ho capito ma non hai risposto alle mie telefonate e ai messaggi, mi stavo preoccupando davvero. >>
Le ore scolastiche trascorsero lentamente e ma quando arrivò l'ultima ora il mio cuore iniziò a martellare nel mio petto. Il professor Carther fece il suo ingresso e mi squadrò da capo a piedi
<< Buongiorno ragazzi >>
<< Buongiorno professore >> Lui spiegava la materia ma a me poco importava in quel momento capi che avevo bisogno di risposte e lui me le avrebbe date. Finita a anche quella lezione i miei compagni si affrettavano per uscire di lì << Katia inizia pure ad andare, visto che sono stata assente vorrei chiedere al professore se può spiegarmi un paragrafo che non mi è molto chiaro >> sembrò bersela 
<< Va bene non fare tardi >> Mi avvicinai alla cattedra mentre quell'uomo metteva le sue cose nella borsa 
<< Signor Carther Credo che dovremmo parlare >>
<< Signorina Smith parleremo un'altra volta ora ho da fare. >> usci dall'aula lasciandomi lì immobile. Quando tornai a casa mi accorsi che i miei non  erano ancora tornati e andai a farmi una doccia calda,finita la doccia mi asciugai e indossai dei leggins neri e un maglioncino largo e le mie convers. All'improvviso sentì bussare alla porta e andai ad aprirla e di fronte a me trovai una figura celestiale, un angelo dai capelli neri e gli occhi verdi,si avvicinò a me e disse << Piacere di conoscerti mi chiamo Jace. >>

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

<< Piacere mio,Saphira >> dissi con un sorriso ebete stampato in faccia 
<< So chi sei, mio padre mi ha mandato a vedere come stavi.  >> confessò lui. Io mi irrigidì e indietreggiai,quell' angelo figlio di quello psicopatico del mio professore...<< Posso entrare? >> chiese in modo dolce ed io incantata dal suo sguardo penetrante acconsentì. Lo guidai fino al salotto dove lui si sedette sul divano e posò nuovamente quel suo sguardo su di me.
<< Mio padre ha sbagliato a dirti chi eri,dovevi scoprirlo da sola. Sai a quelli come te i poteri si svegliano verso i tredici/quattordici anni, e se la memoria non mi inganna tu ne hai tredici compiuti da poco vero? >> iniziò a parlare e quella voce così calma e ferma mi mandava in estasi
<< Si, li ho compiuti il mese scorso. >>
<< Bene allora possiamo iniziare ad addestrarti. >>
<< Cosa?!? Non capisco... Cosa dovrei fare? >>
<< Dovrai far pratica per poter accrescere il tuo potere , e credimi tu sei molto più forte di quanto credi. >>
Prese un pugnale e lo appoggiò sulle sue gambe per poi dire

 << Fallo levitare >> 
"di certo è pazzo come suo padre" pensai.
<< Concentrati ! >> disse in tono fermo, feci come suggerito e all'improvviso quell'oggetto iniziò a fluttuare nell'aria, non potevo crederci era opera mia. Quando guardai Jace il pugnale cadde nuovamente sulle gambe del ragazzo. 
<< Brava ! È la prima volta che vedo una "novellina" riuscirci al primo tentativo. >>
<< Perché non mi parli un po di te? >> dissi senza riflettere
<< Non c'è nulla da sapere su di me, ho diciannove anni, vivo con mio padre e sono un cacciatore. >> disse quell' angelo dalla voce paradisiaca
<< Da quando sei un cacciatore? >> chiesi molto curiosa
<< Da quando mia madre è morta, avevo circa nove anni , un demone l'ha prosciugata di tutta l'energia vitale, mio padre la trovò in bagno, nella vasca immersa nel suo stesso sangue. >> mentre pronunciava quelle parole notai il dolore nei suoi occhi e mi scese una lacrima... Ero triste ma non sapevo il perché.
<< Non piangere, quel demone non avrà vita lunga, lo troverò e lo ucciderò, lo farò soffrire proprio come ha sofferto mia madre. >>
Il suo cellulare squillò ma lui non rispose, squillò ancora e ancora e soltanto la quarta volta rispose.
<< Pronto?... Si sono con lei... No... Papà non farlo è un suicidio , papà ascoltami addestriamola e poi penseremo al demone... Papà... >> terminò la telefonata e si alzò in piedi 
<< Scusa ma devo andare >>
<< È successo qualcosa? >>
<< Non vorrei turbarti , fidati di me. >> dicendo ciò uscì da cada mia. 

Passarono tre settimane dal mio strano incontro con l'angelo dai capelli corvini, non feci altro che pensare ai suoi occhi, ormai mi avevano rapita. A scuola il signor Carther non si faceva più vedere ed io ero l'unica a sapere il perché, ovviamente alla scuola era arrivata una mail mettendoli al corrente di un' urgenza familiare per questo non si sarebbe presentato. Passò un altro mese e la scuola era finita, di li a poco sarei diventata una liceale e non volevo più pensare a quegli incontri strani con padre e figlio.
<< Saphira scendi c'è un tuo amico che ti cerca! >> la voce di mia madre riporta alla realtà, scesi a malavoglia le scale e quando intravidi una chioma corvina il mio cuore mancò un battito e un sorriso ebete si stampò sul mio viso.
<< Jace che ci fai qui?! >> dissi quasi urlando
<< Devo parlarti, facciamo una passeggiata? >>
<< Si certo. >> risposi prendendo un cardigan e ci incamminammo verso il parco. Notai che lo sguardo del "mio" angelo era preoccupato, così mi feci coraggio e finalmente gli parlai
<< Jace è forse successo qualcosa? >> 
<< Mio padre è scomparso e l'unica cosa che mi ha lasciato è un foglio con su scritto "Occhi Viola"... Sei disposta a venire con me? >> 
<< Dove esattamente? >> chiesi perplessa
<< A New York... >> disse senza pensarci due volte << ...dirai ai tuoi che andremo a New York per un gita con i tuoi amici e che con voi ci sarà un adulto. >> continuò lui, lo guardai per un istante poi gli dissi che sarei andato con lui. Dopo aver detto questa piccola bugia alla mia famiglia saltammo in macchina e rimasi stupita dalla bellezza di quell'auto, un auto d'epoca, una "Chevrolet Impala" del 67'. Ci impiegammo circa dieci ore ad arrivare nella grande mela, quando arrivammo era notte fonda e accostammo fuori una casa, Jace scese dall'auto e mi fece segno di uscire con la testa. Il mio angelo cercò di forzare la serratura della porta d'ingresso e ci riuscì, entrammo e iniziammo a cercare non so cosa. Poi dietro di me comparve un ragazzo con una mazza da baseball in mano e cercò di colpirmi, io provai ad utilizzare il mio potere e in un'istante la mazza finì tra le mie mani, successivamente arrivò Jace che scaraventò il ragazzo KO, chinandosi verso di lui disse 
<< Ciao Fratello! >>

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


"Oh mio Dio Jace ha un fratello non posso crederci!" pensai 
<< Che diavolo ci fai qui Jace? >> chiese il ragazzo rivolgendosi al fratello
<< Calmati fratello, sono qui per dirti che papà è scomparso e mi ha lasciato soltanto un pezzo di carta con su scritto "Occhi Viola" e tu sai cosa vuol dire... Oh lei è la strega. >> disse il mio angelo calmo e fermo e indicandomi alla fine. 
<< Piacere sono Saphira. >> dissi porgendogli la mano. È bellissimo con una folta chioma quasi bionda e gli occhi azzurri. Lui titubante mi porse la mano dicendo << Piacere mio sono Luke. >>
La sua stretta fu forte e decisa , aveva un aria tenebrosa , quasi mi spaventò , poi Jace interruppe il nostro silenzio 
<< Allora mi aiuterai a trovarlo? >> 
<< Jace mi sono rifatto una nuova vita qui, non puoi distruggermela così. >> 
<< Luke si tratta di nostro padre! Non puoi parlare così .>> urlò il mio angelo poi all'improvviso dietro di noi sbucò una ragazza che si schiarì la voce e poi disse 
<< Luke chi sono loro due? Perchè sono qui a quest'ora di notte? >> 
<< Samantha ti presento mio fratello e... mia sorella. >> spiegò il ragazzo un po insicuro guardando me. 
<< Jace verrò con voi , ma che sia chiaro fra una settimana devo essere qui. >> disse Luke tutto d'un fiato. 
<< Luke dove dovresti andare? >> disse Samantha 
<< Nostro padre si è disperso andando ad una battuta di caccia e dobbiamo trovarlo. >> le spiegò Jace , la ragazza annui e tornò in camera. Dopo circa un ora eravamo di nuovo a bordo dell'Impala diretti chissà dove , mi sedetti dietro sui sedili dei passeggeri giocando con i miei lunghi capelli neri pensando che sarei dovuta tornare a casa per rassicurare la mia famiglia su ciò che stava accadendo, presa dalla stanchezza mi addormentai e sprofondai in un lungo sonno. Mi svegliai di sopra salto urtando la testa al finestrino "Dio che male" pensai , notai che avevamo sostato e i due fratelli non erano più in auto cosi scesi anch'io e li vidi fuori ad una tavola calda.
<< Buongiorno. >> dissi avvicinandomi 
<< Buongiorno a te. >> dissero loro, poi improvvisamente Jace ruppe il silenzio dicendo
<< Fratello come mai devi tornare a casa fra una settimana? >>
<< Caro Jace per mia fortuna sono diverso da te così devoto alla causa, anche se siamo gemelli non vuol dire che voglia essere un cacciatore a vita come te. Ho un colloquio di lavoro, per me è importante. >> Era vero anche se  gemelli erano molto differenti, mi sentii un po in imbarazzo, mi schiarì la voce e dissi
<< Dove siamo diretti? >> 
<< Siamo diretti a Miami. >> Jace mi porse un giornale e rabbrividì leggendo il titolo " Trovata morta donna di anni 40, aveva tagli ovunque il corpo, causa del decesso dissanguamento". >>
<< Luke dovremmo prendere l'aereo, ce la farai? >> disse sogghignando 
<< Jace vaffanculo, l'ho superata quella paura. >> 
Dopo aver fatto un abbondante colazione chiamai i miei 
<< Mamma... >>
<< Saphira tesoro come sta andando la gita? >>
<< Mamma devo dirti una cosa... Non è vero che sono in viaggio con la scuola... >>
<< Saphira dove sei? >> chiese molto preoccupata
<< Mamma sto bene, ora sto andando a Miami. >>
<< Saphira sono papà puoi spiegarmi cosa succede? >> chiese mio padre 
<< Papà... >> iniziai a piangere, dio quanto mi mancavano "Non li rivedrò mai più" pensai 
<< Papà devo dirti una cosa... sono cambiata... >> non avevo il coraggio di dirglielo 
<< Ho capito... bambina mia ascoltami tu sei speciale e non importa dove tu ti trova il mio cuore sarà sempre con te. >> a quelle parole le lacrime uscirono ancor di più. << Papà ti prometto che mi prenderò cura di me e che tornerò a casa quando tutto questo sarà finito. >>

<< Tesoro mi dispiace di non averti detto la verità, dovevo immaginarlo che prima o poi i cacciatori sarebbero venuti a cercarti, quando da ragazzo mi accorsi di non avere il dono mi sorpresi molto perché tua nonna era una strega ma lei mi disse che mio padre era un semplice umano e quindi la magia avrebbe saltato una generazione. Non volevo farti soffrire ma avevo paura di perderti come ho perso mia madre , cerca di capirmi. >> Non capivo , mia nonna era morta a causa di un infarto...

<< Papà cosa è successo realmente alla nonna? >>

<< Tesoro... la nonna è stata uccisa da un demone. Lei era la guardiana della congrega ed era una vera guerriera, è morta per proteggere chi amava e molte persone di più.>> Concludemmo la telefonata con la promessa che un giorno li avrei rivisti e che avrei vendicato la morte della nonna. Mi avvicinai ai due fratelli e come al solito litigavano, alzai gli occhi al cielo e pensai "che bambini mio dio ma li avranno diciannove anni?" 

<< Ragazzi quando avete finito possiamo andare. >> dissi ironica
<< Piccoletta non farci la predica, abbiamo già ordinato i biglietti dobbiamo solo andare all'aeroporto. >> disse Luke con tono incazzato, quanto lo odio mi tratta sempre male, è completamente diverso dal mio angelo. Arrivammo in aeroporto e Luke sembrò incupirsi, "che avesse davvero paura degli aerei ?" pensai e a quel pensiero mi venne da ridere.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Appena arrivati a Miami ci recammo subito in un motel,un posto davvero carino. Prendemmo due camere così facendo mi sarei di sicuro riposata psicologicamente senza gli inutili litigi dei gemelli. Entrai in camera e poggiai il borsone sul letto e andai in bagno, quando mi guardai allo specchio mi spaventai, la mia immagine era così orribile che pensai "Oh mio Dio che mostro!". Avevo delle grandi occhiaie, il viso pallidissimo e i capelli arruffati, decisi di farmi una doccia. Lavai via tutti i pensieri che mi frullavano per la mente , però non potei far a meno di pensare al demone darli occhi viola doveva essere di sicuro un demone assai potente per sfuggire a due cacciatori come Jace e suo padre. Finita la doccia mi recai di fronte allo specchio e pettinai i miei lunghi capelli bagnati e li raccolsi in una treccia laterale, presi dentifricio e spazzolino e iniziai a lavarmi i denti. Quando posai di nuovo gli occhi sullo specchio mi spaventai da morire nel vedere due enormi occhi viola che mi fissavano, indietreggiai di colpo e sul vetro comparve una scritta :"Non riuscirete a fermarmi". In preda alla paura corsi fuori dalla mia camera con addosso soltanto un asciugamano che avvolgeva il mio esile corpo ed entrai in quella dei ragazzi.

<< Il demone è qui! >> riusci solo a dir questo poi tutto si fece buio.

Quando mi svegliai ero sul su un letto, mi alzai di colpo e tornai in camera mia, Jace e Luke erano sulle tracce del demone evidentemente datosi alla fuga dopo avermi spaventata

<< Questa stanza è piena di zolfo, dev'essere andato via da poco >> disse il mio angelo

<< Vestiti, non vorrai venire con noi mezza nuda? >>disse con quell'odioso tono " sotuttoio" Luke. Mi vestii in fretta e mi concentrai per localizzare il demone, ma nulla, non vedevo nulla, allora andai in bagno e vidi quell'orribile scritta ancora leggibile allo specchio e fu in quel momento che vidi qualcosa, un capannone, una donna bionda girata di spalle e un uomo vestito in modo elegante ma non riuscivo a vedere bene il suo volto.

<< Credo sia in un capannone nelle vicinanze di un fiume, sentivo lo scorrere dell'acqua >>

<< Sei sicura che il capannone della tua visione sia qui a Miami ? Sai che potrebbe essere ovunque ? >> disse Luke

<< Il capannone che ho visto mi è sembrato molto vecchio , direi quasi abbandonato... Ah ricordo che aveva un insegna " Da Bill" >>

<< Ora è decisamente più semplice trovarlo. Luke pensaci tu, io e Saphira pattuglieremo la zona. >> disse Jace prendendo la sua giacca. Quell'antipatico di Luke sembrò irritarsi ma non mi importava , volevo solo stare con il mio angelo. Usciti dal motel ci dirigemmo in un bar, Jace subito si avvicinò alla barista, una ragazza magrissima , molto alta , ovviamente assai più bella di me.

<< Tesoro sai dirmi se qui a Miami c'è un capannone " Da Bill"? >> chiese lui sensuale alla ragazza

<< Perché vuoi saperlo? >> chiese lei irritandosi non poco

<< Perché vorrei comprarlo e farci dei lavori. Sai dove si trova? >> ribatté il mio angelo

<< Credo sia a cinque o sei chilometri da qui. Sulla destra non puoi sbagliare è nei pressi di un fiume. >> terminò lei per poi baciarlo sulle labbra, ma fu un bacio veloce , lei prese delle bottiglie di alcol e andò via mentre lui si voltò verso di me e fece spallucce. Quando uscimmo dal bar Jace chiamò suo fratello per informarlo che avevamo trovato il capannone , così lui si dedicò alla ricerca di un auto veloce e ci riusci eravamo a bordo di un "Audi A5". Arrivammo al capannone in un lampo quell'auto era davvero veloce, iniziai ad essere nervosa non ero ancora pronta ad affrontare un demone tanto potente. Fuori al capannone mi venne un terribile mal di testa e iniziai ad avere dei flash su ciò che accadeva all'interno, vidi la stessa donna bionda torturare lo stesso uomo con l'abito elegante della mia prima visione. Lui era legato su di una sedia avevi il viso ricoperto di sangue ma lo riconobbi subito... era il signor Carther, la visione terminò ed io guardai i gemelli con gli occhi colmi di paura , dissi soltanto << L'uomo della mia visione è vostro padre... lei lo sta torturando. >>

 

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