Origins of Ice and Flames

di Franky93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro ***
Capitolo 2: *** Argento/Rosso ***
Capitolo 3: *** Sfida ***
Capitolo 4: *** Missioni ***
Capitolo 5: *** Intesa ***
Capitolo 6: *** Tempo libero ***
Capitolo 7: *** Avventura ***
Capitolo 8: *** Divisione ***
Capitolo 9: *** Impegno ***
Capitolo 10: *** Ritorno ***
Capitolo 11: *** Assedio ***
Capitolo 12: *** Pericolo ***
Capitolo 13: *** Rischio ***
Capitolo 14: *** Cura ***
Capitolo 15: *** Propositi ***
Capitolo 16: *** Ricominciare ***
Capitolo 17: *** Dubbi ***
Capitolo 18: *** Passione ***
Capitolo 19: *** Insieme ***
Capitolo 20: *** Esperienza ***
Capitolo 21: *** Emergenza ***
Capitolo 22: *** Arrivo ***
Capitolo 23: *** Difficoltà ***
Capitolo 24: *** Agguato ***
Capitolo 25: *** Resa ***
Capitolo 26: *** Ritiro ***
Capitolo 27: *** Rivalsa ***
Capitolo 28: *** Esame ***
Capitolo 29: *** Progresso ***
Capitolo 30: *** Classe S ***
Capitolo 31: *** Ascesa ***
Capitolo 32: *** Attesa ***
Capitolo 33: *** Rivincita ***
Capitolo 34: *** Capovolgimento ***
Capitolo 35: *** Declino ***
Capitolo 36: *** Addio ***



Capitolo 1
*** Incontro ***


Cap.1:
Incontro

Seduta tranquillamente ad uno dei tavoli della Gilda Moon Wolf, con solo un libro tra le mani a farle compagnia, una Maga dai lunghi capelli argentati raccolti in una morbida treccia, gli occhi grigi e vestita con maglione blu, camicetta bianca e lunga gonna blu chiaro era intenta nella sua attività quotidiana: la lettura. Infatti, se c’era una cosa che quella ragazza adorava molto era leggere, e non era raro vederla ogni giorno mentre, tutta sola, concentrava ogni suo pensiero su pagine ricche di fitta scrittura e si immergeva a fondo nelle avventure e nelle storie che i libri avevano da raccontarle. Natasha, questo era il suo nome, era tra le varie persone della sua Gilda che oltre ad allenare il corpo e le capacità magiche allenava anche la mente, poiché come aveva appreso dal Master Fir la conoscenza era potere, e non andava sottovalutata.

-Bene, e anche questo è finito- disse con un sorriso una volta sfogliata anche l’ultima pagina del libro che aveva letto -Non c’è che dire, è stato davvero interessante… ma ora è meglio restituirlo al Master- aggiunse prima di alzarsi dal tavolo e dirigersi di buona lena verso l’ufficio del Capogilda.

Il tragitto verso l’ufficio non fu molto lungo, anche perché per la ragazza era diventata una piacevole abitudine fin da quando era entrata in Gilda per la prima volta, e da allora si divertiva parecchio a chiedere in prestito i libri al Master. Una volta arrivata davanti all’ufficio, la ragazza bussò e attese il permesso per entrare, che arrivò subito dopo con un semplice “avanti”. Come aprì la porta, la Maga di Moon Wolf vide il viso bonario del Capogilda a cui, come al solito, era già pronta a dire le solite frasi di rito. 

-Buongiorno, Master- disse la ragazza dai capelli argentati, avvicinandosi a lui e poggiando con garbo il libro sulla sua scrivania -Sono venuta a restituirle questo-

-Buongiorno a te, ragazza mia- disse di rimando il Master, accettando il libro e riponendolo con cura nella sua libreria personale -Ti è piaciuto?- domandò poi rimettendosi a sedere.

-Tantissimo. È stata una bella lettura- rispose Natasha mostrando un sorriso soddisfatto -I personaggi, i luoghi, le situazioni… ogni cosa era stata scritta e narrata nei minimi dettagli- 

-Lieto di sentirtelo dire, ragazza mia- disse ancora Fir ricambiando il suo sorriso e accarezzandole la testa con una dolcezza quasi paterna -Continua così e un giorno vedrai che tutto questo sapere ti tornerà utile anche in missione, ne sono sicuro-

-In missione, eh? Sarebbe bello andarci, un giorno…- mormorò Natasha, facendosi improvvisamente malinconica mentre si sedeva su una delle sedie dell’ufficio -Purtroppo, però, nonostante abbia passato non pochi anni qui dentro non conosco nessuno disposto a venire con me…-

-Natasha, ne avevamo già parlato- ribatté il Master -Non è un mistero che tu non sia mai stata un tipo socievole o aperto, e questo è normale, ma il primo passo dovrai farlo da sola se mai vorrai costruirti la tua personale cerchia di amici e compagni-

-Lo so, Master…- disse l’argentata con ancor più malinconia nella voce -E so anche a quasi 18 anni per una come me dovrebbe essere facile socializzare, ma… non ci riesco…-

-Capisco… questo però è un bel problema, dato che nonostante il tuo talento e le tue abilità magiche non hai ancora preso parte ad un qualsiasi incarico-

-Ne sono consapevole… Ma sono certa che in qualche modo me la caverò-
 
***
 
-Uffa… adesso sono in un mare di guai…- fu ciò che disse una Tasha ancor più demoralizzata, con tanto di testa appoggiata su un tavolo -Ho detto al Master che me la sarei cavata, ma l’ho fatto perché non volevo che si preoccupasse… e ora come ne esco?- 

-Ehi, qualcosa non va, dolcezza?- disse all’improvviso una voce femminile, obbligando la ragazza a voltarsi di lato e notare chi aveva parlato: una ragazza dai capelli rossi, gli occhi verdi e il viso pieno di lentiggini, che dopo averle sorriso aggiunse -Se ti va, puoi confidarti con me-

-Prego?- fu l’unica cosa che riuscì a rispondere Natasha in quel frangente, salvo poi alzare la testa e domandare -E perché mai dovrei confidarmi con te? Non ti conosco nemmeno…- 

-Oh, già... è vero- fu ciò che notò la rossa, la quale scosse la testa e disse -Allora lascia che mi presenti. Mi chiamo Alexandra Brann, ex pirata e nuova Maga entrata da poco in Moon Wolf- mentre le porgeva la mano in segno di saluto- E tu, invece? Con chi ho il piacere di parlare?-

-Natasha… Natasha Solve…- rispose timidamente l’argentata, accettando la stretta della rossa e approfittandone per darle una rapida occhiata -Camicia consumata, un gilet, dei pantaloni di tela, stivali… beh, il vestiario tipico da lupo di mare ce l’hai… ma la benda, il pappagallo e la gamba di legno dove sono?- 

-Da nessuna parte, mi dispiace…- ribatté la rossa, che poi aggiunse con tono scherzoso -Certo, forse averli mi avrebbe dato un’aria più “selvaggia”, ma il cielo e il buon senso hanno voluto che lasciassi la pirateria prima ancora che finissi ridotta in quel modo… e poi avrei perso parte del mio fascino femminile-

-Capisco... immagino che la vita per mare sia stata piuttosto dura per te-

-Dura? Vorrai scherzare! Finché potevo navigare per mare e andare a caccia di avventure e tesori in piena libertà per me era il massimo-

-E allora perché hai lasciato perdere?-

-Beh, non è ovvio? Perché alla fine le autorità mi hanno catturata e come risultato sono rimasta in prigione per un po’… e anche perché mi annoiavo a morte, perciò eccomi qui, pronta per ricominciare da zero… ma adesso basta parlare di me, dimmi un po’ di te.-

-Eh? Di me?-

-Esatto! Visto che ci siamo presentate e tutto, ora siamo passate da perfette sconosciute a conoscenti, perciò direi che fare conversazione al fine di conoscerci meglio è tanto di guadagnato, no?-

-Non credo che funzioni proprio così…- disse Natasha -Comunque, non è che ci sia molto da dire su di me… mi piace leggere, conosco la Magia del Ghiaccio… e vorrei tanto iniziare ad andare in missione, ma…-

-No, aspetta- la interruppe Alexandra, stupita -Non sei mai andata in missione? Ma proprio mai?-

-Già… e lo vorrei tanto- ammise l’argentata, abbassando il capo -Però… io sono piuttosto timida, e non sono abituata alla compagnia altrui… quindi come posso andare in missione se non ho neanche il coraggio di chiedere a qualcuno di venire con me?- aggiunse prima di scoppiare a piangere -Sono una Maga inutile…-

-Ehi, ehi… adesso non fare così!- replicò invece la rossa, tirando fuori un foulard rosso e usandolo per asciugarle le lacrime -Guarda che nessuno diventa bravo in tutto dall’oggi al domani. Ci vuole tempo- 

-Lo so… ma ormai ho quasi 18 anni…- disse Natasha tra un singhiozzo e l’altro -Se non incomincio adesso che sono nel fiore degli anni potrei pentirmene per il resto delle mia vita… e rischierò di diventare una di quelle anziane signore che guardano al passato con malinconia-

-Adesso non esageriamo, per carità- insistette la rossa, per poi adocchiare la bacheca degli incarichi lì vicino e aggiungere -Senti, so che potrebbe sembrarti un po’… strano visto che ci siamo appena conosciute e tutto il resto, ma se prendessi un lavoro, uno qualsiasi, e ti chiedessi di venire con me… tu accetteresti?-

-Un lavoro… insieme a te?- domandò la ragazza, i cui occhi erano ancora inumiditi dalle lacrime.

-Sì, un lavoro insieme a me- le rispose Alexandra, sorridendole sincera -Certo, magari potrei anche scegliere qualcosa di poco avventuroso, ma è sempre meglio che lasciarti qui tutta sola a piangere, no?-

-Sì… non hai tutti i torti, in effetti...- fu ciò che rispose Natasha mentre prendeva il foulard rosso dell’altra e si asciugava subito le lacrime -Va bene, facciamolo!-

-Questo è lo spirito giusto, dolcezza- esclamò invece la rossa, la quale di punto in bianco prese l’argentata per mano e la accompagnò davanti alla bacheca -Avanti, prendi il coraggio a due mani e scegli l’incarico in cui vorresti avventurarti-

Sentendo quelle parole, sulle prime Natasha ci rimase di stucco, dato che si aspettava che sarebbe stata la rossa a scegliere per entrambe. Considerato però il fatto che quella sarebbe stata la sua prima vera missione da quando aveva messo piede in Gilda, la ragazza passò in rassegna i vari incarichi uno per uno, in cerca di quello più adatto a lei e alla sua nuova conoscenza nonostante buona parte di essi promettessero bene a giudicare dalle ricompense. Tuttavia, se c’era una cosa che gli aveva insegnato il Master, quella era il fatto che, a discapito delle ricompense o del genere di incarico, ciò che contava davvero in una missione era aiutare chiunque avesse bisogno di aiuto… e forse Natasha aveva anche un’idea in proposito.

-Che ne dici di questo?- fu ciò che domandò rivolta ad Alexandra indicando col dito un incarico da “aiuto bibliotecario” da 5000 Jewel -Non sarà avventuroso, ma da qualcosa dovrò pur partire, no?-

-Naturalmente, però solo 5000 mi sembra un po’ poco come ricompensa, specie se paragonata a quelle che prendo con incarichi più movimentati- commentò la rossa, salvo poi staccare il volantino dalla bacheca e porgerlo gentilmente a Natasha -A parte questo, forse non sarà una cattiva idea parteciparvi-

-Quindi… vuoi davvero venire con me?-

-Ma certo che vengo con te, eravamo pure d’accordo, no? Perciò ora non perdiamo tempo e andiamo-

-Eh? Ma come, di già? Non sono nemmeno pronta psicologicamente-

-Ti preparerai strada facendo. E poi non preoccuparti, per qualsiasi cosa ci penserò io a darti una mano-

-Ok, ma… non avvertiamo il Master? Vorrei informarlo che finalmente vado in missione e…-

-Tranquilla, lo informerai appena gli dirai che la missione è stata un vero successo!-

-Va bene, Alexandra… se lo dici tu, allora mi voglio fidare-

-Perfetto. Allora preparati, Natasha… perché una volta finita la giornata sarai diventata una vera Maga!-
 
Fine Cap.1

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera a tutti, lettori e lettrici... è da parecchio che non ci si vede, vero? Ebbene, anche se a distanza di tempo, alla fine mi sono deciso a rimettermi in gioco e vi porto una nuova storia su Fairy Tail, questa volta dedicata completamente a Natasha e Alexandra, due Maghe che avete già avuto modo di conoscere in una mia precedente storia. Come anticipato nell'introduzione, questa fanfic sarà una sorta di enorme flashback in cui conosceremo meglio le due future Maghe di Classe S e ciò che le ha fate diventare così note nella Gilda Moon Wolf. In questo primo capitolo ammetto che non è successo molto a parte assistere a come si sono conosciute, ma nei prossimi ci saranno molte altre cose da scoprire, parola mia. E con la speranza che anche questa storia abbia un buon seguito e che vi piaccia, per il momento vi saluto e... al prossimo capitolo!

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Capitolo 2
*** Argento/Rosso ***


Cap.2:
Argento/Rosso

-Allora, dolcezza? Piaciuto il tuo primo incarico?- fu ciò che chiese Alexandra mentre, dopo il lavoro in biblioteca insieme a Natasha, era già sulla strada del ritorno.

-Se mi è piaciuto? Mi sono divertita!- le rispose la stessa Natasha, visibilmente più serena mentre si rigirava tra le dita una tessera col suo nome -E già che c’ero oltre a prendere la ricompensa mi sono pure fatta la tessera, così potrò leggere tutti i libri che voglio- aggiunse con tono altrettanto felice.

-Sono contenta per te- le sorrise con dolcezza la rossa.

-Mi dispiace solo che per te sia risultata una missione… come dire… “noiosa”-

-Noiosa? Vorrai scherzare! Era la prima volta che vedevo così tanti libri tutti insieme… e poi era da una settimana che facevo altro che avventure a tutto andare, perciò mi ci voleva qualcosa di tranquillo-

-Dici? Curioso… pensavo che le avventure fossero il tuo pane quotidiano-

-E lo sono… ma prima di essere una ex pirata e una Maga sono prima di tutto una persona… quindi anche se volessi vivere dieci, cento, mille avventure il mio corpo non sopporterebbe tutto quello stress… o forse stavi pensando che i Maghi sono invincibili come gli eroi dei tuoi libri?-

-Eh? No, certo che no! Anche perché, se esistessero davvero Maghi invincibili, il resto di loro non avrebbe mai modo di mettersi alla prova…-

-Parole sante, dolcezza… io ne ho affrontati parecchi di tipi che dicevano di essere invincibili… e indovina, alla fine non si sono rivelati tutto questo granché. Molto forti, sì, ma invincibili no-

-Posso solo immaginare… comunque, non è che potresti smetterla di chiamarmi “dolcezza”? Non è che sia così carina, alla fine dei fatti…-

-Questo lo dici tu. Hai un viso davvero carino, in realtà-

-Ti ringrazio… ma paragonato al tuo non c’è sicuramente confronto…-

-Mh… pare che l’autostima non sia il tuo forte, vero? Ma non è un problema, ci lavoreremo su una volta che avremo fatto rapporto al Master e gli chiederò di ufficializzare il nostro Team…-

-Sì, forse è meglio… aspetta, cosa vorresti fare, tu?!

-Quello che ho appena detto… perché, è un problema?-

-No, ma… Alexandra, io ti conosco da appena un giorno e abbiamo fatto una sola missione insieme… anche se accettassi non è che potrei abituarmi subito alla tua compagnia, e poi…-

-Ma dai, ti preoccupi troppo! E poi, sono certa che il Master accetterà di buon grado questa cosa-

-Io dico che mi darà ragione, invece…-

-Allora facciamo una scommessa. Se mi darà ragione allora ufficializzeremo il Team, in caso contrario… beh, faremo a modo tuo e bruceremo le tappe una per volta-

-D’accordo, faremo così-

-Bene, allora se è tutto deciso, si va dal Master!-

***

-Quindi… se ho capito bene, vorreste formare un Team?- fu ciò che domandò in maniera sommaria il Capogilda, il quale aveva appena finito di ascoltare entrambe le due Maghe.

-Sì, Master- rispose per prima Alexandra.

-Anche se forse è un po’ presto per una cosa del genere… almeno secondo me- aggiunse Natasha.

-Sarò franco, ragazze mie- riprese a parlare Fir -Formare un Team di Maghi è una gran responsabilità, e per tanto non è una decisione che va presa alla leggera- aggiunse mentre il suo sguardo si posava prima su Natasha e poi su Alexandra -Tuttavia, ritengo sia ugualmente opportuno fare almeno un tentativo-

-Cosa?!- esclamò stupita l’argentata -Ma… ne è davvero sicuro, Master? Voglio dire, io e Alexandra…-

-Sì, sì, lo so… ci conosciamo da poco e tutto il resto…- la interruppe la rossa -Ma nulla ci vieta di conoscerci meglio man mano che andiamo in missione assieme, no?-

-Questo è vero, però…- replicò Natasha ancora dubbiosa.

-Andiamo, sarà divertente- insistette la rossa, avvicinando il viso a quello dell’altra -E poi, sbaglio o eri proprio tu che volevi cominciare la tua carriera di Maga a tutti i costi?-

-Sì, ma…- cercò di rispondere timidamente l’argentata, non potendo però fare a meno di arrossire per l’improvvisa vicinanza da parte di Alexandra.

-Allora questa è l’occasione perfetta, scusa!- disse ancora l’ex pirata mentre le afferrava le mani e le stringeva tra le sue -Pensaci bene: potrai visitare luoghi meravigliosi, ampliare i tuoi orizzonti e soprattutto godere la compagnia di una Maga più esperta come la sottoscritta… cosa vuoi di più dalla vita?-

-Guarda, Alexandra… ammetto di essere lusingata, però…-

-Sicura di non voler fare nemmeno un tentativo? Voglio dire, cosa ti costa provare?-

Dopo aver sentito quella domanda, Natasha si ritrovò davanti ad un vero e proprio bivio: provare e lanciarsi all’avventura oppure rifiutare con gentilezza e tornare alla vita di tutti i giorni? Da una parte non poteva di certo nascondere il fatto che era davvero curiosa di come si sarebbero evolute le cose, dall’altra invece temeva di poter diventare un peso, non tanto per il fatto del conoscersi quanto per il timore che, a lungo andare, Natasha sarebbe potuta diventare un peso più che un’alleata. Ripensando però alle ore passate con lei in biblioteca e al fatto che era stata lei a spronarla ad andare in missione, la Maga dai capelli argentati scosse la testa, alzò lo sguardo e si preparò a dare la sua risposta.

-Va bene, Alexandra… mi hai convinto- disse con voce molto sicura di sé -Formiamo il nostro Team-

-Perfetto!- esultò la rossa -Allora non avrai niente in contrario se domani festeggiamo con una sfida, vero?-

-Certo che no, mi farebbe molto piacere… no, aspetta, cosa?!-

Fine Cap.2

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera a tutti, cari lettori e care lettrici, e ben ritrovati nel secondo capitolo di questa nuova storia. Come avete visto, le avventure di Natasha e Sasha sono appena cominciate, e senza nemmeno perdere troppo tempo la rossa ha convinto la sua nuova amica a formare un Team... e a parte questo non c'è molto altro da aggiungere, lo ammetto. A parte questo, spero che non vi annoi troppo il fatto che per il momento non vedrete molta azione, ma ha comunque senso dato che le due protagoniste sono appena agli inizi e devono ingranare ben bene. Come intuito dal finale, però, presto ci sarà una sfida tra le due Maghe. Come andrà a finire? Lo scoprirete solo nel prossimo capitolo. A presto!

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Capitolo 3
*** Sfida ***


Cap.3:
Sfida

-Siamo davvero sicure che non posso ripensarci?- fu ciò che domandò Natasha quando, il giorno seguente, venne portata da Alexandra al vasto campo di allenamento della Gilda.

-Mi dispiace, tesoro, ma ormai hai accettato la sfida- replicò la rossa, che nel frattempo aveva iniziato a fare stretching -E poi anche il Master era d’accordo, perciò non perdiamo tempo e diamoci dentro!-

-Va bene… solo cerca di andarci piano con me, ok? È la prima volta che metto in pratica la mia Magia all’infuori di allenamenti o teorie- fu ciò che chiese poi l’argentata.

-“Andarci piano”, dici?- replicò la rossa, continuando con la sua routine preparatoria -Mi sa che questo potrebbe risultare un pelino difficile, data la proprietà della mia Magia-

-Difficile? E perché? È una Magia così tanto potente?- fu ciò che domandò Natasha.

-Anche…- rispose Alexandra una volta finito di prepararsi -Ma il fatto è che si tratta di Magia del Fuoco-

-Magia del Fuoco, eh? Allora mi sa che parti già avvantaggiata…-

-Perché, tu che Magia possiedi?-

-Quella del Ghiaccio… che è in tema con il fatto che siamo in una Gilda del Nord, non trovi?-

-Sì, piuttosto appropriato, in effetti... ma ora che ne dici se iniziamo la nostra sfida?-

-Va bene… cominciamo pure, Alexandra.-

-Perfetto… allora tieniti pronta, Natasha… perché sto arrivando!-

E come disse quelle parole, la rossa materializzò un paio di palle di fuoco verde e le scagliò immediatamente contro l’argentata, che senza pensarci troppo generò davanti a sé una barriera fatta di cristalli di ghiaccio e neve per difendersi. Purtroppo per lei, però, non appena le palle di fuoco si infransero sulla barriera, queste non solo la sciolsero ma esplosero subito dopo con non poca forza, travolgendola e facendola rotolare a terra di un paio di metri.

-Ma quelle erano… fiamme verdi?- chiese Natasha, visibilmente confusa.

-Proprio così- confermò la rossa, avvolgendo entrambe le mani in quelle stesse fiamme -Questa, mia cara Natasha, si chiama Soul Flame, una Magia unica nel suo genere che mi consente di manipolare queste particolari fiamme verdi… figo, vero?-

-Beh, non è una cosa che si vede tutti i giorni, ma… immagino di sì- ribatté Natasha mentre si rimetteva in piedi ed invocava a sé una miriade di cristalli di ghiaccio, che poi tramutò in piccole stalattiti -La mia invece si chiama Pure Ice… che come dice il nome stesso mi permette di usare il ghiaccio puro-

-Bello… ma chissà cosa succederebbe se cozzasse contro le mie fiamme verdi- disse sardonica la rossa.

-Mi sa che c’è solo un modo per scoprirlo- fu ciò che si limitò a dire l’argentata prima ci concentrarsi e creare altre stalattiti, che unì poi alle precedenti prima di lanciarle in massa contro Alexandra.

-Uh, mica male come attacco… ma non credo che avrò bisogno di difendermi- fu la pronta risposta della rossa, la quale girò rapida su se stessa e creò un turbine di fiamme verdi che in un attimo sciolse le stalattiti e allo stesso tempo provvide a travolgere Natasha -Che te ne pare? Attacco e difesa in un solo incantesimo-

-Niente da dire… sei davvero forte…- proferì Natasha, rialzandosi una seconda volta pur avendo i vestiti leggermente anneriti e bruciacchiati -Avevo ragione a dire che eri avvantaggiata, alla fine… anche se mi impegnassi a fondo dubito riuscirei a colpirti almeno una volta-

-Non è mica detto, sai?- ribatté la rossa -Dal poco che ho visto per ora sembravi sulla buona strada-

-Dici? No, perché avevo letto in un libro che di solito puoi battere la qualità con la quantità, e quindi…-

-Allora scusami se passo per irrispettosa, ma non sempre i libri hanno ragione. Certo, il numero di stalattiti era buono e il come le hai dirette verso di me ci stava, però… non so, forse potevi lavorarci meglio-

-Beh, ma io te l’ho pure detto che è la prima volta che uso la mia Magia così seriamente... non è una cosa che può riuscirmi subito-

-Ah, sì? Allora permettimi di darti un piccolo “incentivo”…-

Detto ciò, Alexandra si concentrò e lanciò in rapida successione una nuova serie di palle di fuoco contro l’argentata, la quale in un primo momento fu tentata di creare nuovamente la barriera, ma subito dopo decise invece di tentare un approccio diverso, prima schivando le palle di fuoco più vicine e poi cercando di congelare o almeno rallentare le altre chiamando a sé qualche raffica di aria gelida. Tale tentativo riuscì solo a metà, dato che Natasha venne ugualmente travolta dal resto di esse… ma non prima di aver creato e lanciato qualche nuova stalattite contro Alexandra, la quale però si difese con una semplice fiammata emessa dalla mano sinistra e vanificò nuovamente la tentata offensiva dell’altra.

-Ah, accidenti… e dire che stavolta c’ero quasi- si lamentò Natasha.

-Sì, “quasi” è la parola giusta, dolcezza- replicò invece Alexandra, avvicinandosi all’argentata -Ho notato che hai cambiato strategia, ma purtroppo non è ancora abbastanza… e perdonami se te lo dico, ma se non fai sul serio già da subito dubito avrai molte possibilità la fuori-

-Lo so… ne sono consapevole…- disse Natasha con tono amaro -Però… mi sembra ancora tutto così difficile-

-Ehi, guarda che non è mica la fine del mondo… pensa che io quando ho usato le mie fiamme verdi per la prima volta ho quasi dato fuoco alla mia nave-

-Sul serio? Curioso, perché io la prima volta ho congelato il pavimento della Gilda…-

-Visto? Il mio e il tuo esempio ci dimostrano che tutti possono sbagliare… e che da quegli errori possiamo imparare e diventare gradualmente più esperte e più forti… e tu vuoi diventarlo, non è così?-

-Certo che lo voglio-

-Allora accetta un consiglio… non fidarti mai di nessuno, durante una sfida ancora in corso!- disse all’improvviso la rossa, tenendosi pronta a scagliare una palla di fuoco verde contro la ragazza.

-Io invece ne ho uno per te- replicò l’argentata, tirando un calcio ad una gamba della rossa per sbilanciarla e poi approfittarne per respingerla con una ventata d’aria gelida a bruciapelo- Non sottovalutare mai chi ti trovi davanti, a prescindere dal vantaggio!-

-Oh, cavolo…!- fu ciò che disse Alexandra prima di ritrovarsi scagliata via dall’attacco a sorpresa di Natasha, attacco che la fece cadere malamente a terra -Wow, ma allora la sai usare la testa, quando vuoi!-

-Beh, sei stata tu a darmi l’incentivo giusto- disse Natasha -Vedendoti mentre ti avvicinavi ho pensato che volessi fare una tregua, ma poi mi sono ricordata del fatto che non ci saresti andata leggero con me, perciò sono stata al gioco e… sì, insomma, appena ti ho visto pronta ad attaccare ho replicato di conseguenza.-

-Però, mica male… però è stata un po’ rischiosa come cosa, non credi?-

-Vero… ma sei stata sempre tu a dirmi che dovevo fare sul serio, no? Io ti ho solo accontentata.-

-E hai fatto bene… Ora però viene da chiedersi se riuscirai a fare così anche per il resto della nostra sfida.-

-Sarò sincera, non ne ho idea… ma posso sempre provarci.-

-Questo è lo spirito giusto. Diamo vita a un bello spettacolo, allora!-

Scambiatesi quindi queste parole, per tutto il resto della giornata le due Maghe di Moon Wolf continuarono ad affrontarsi dando fondo alle loro rispettive abilità di fuoco e ghiaccio nel tentativo di primeggiare l’una sull’altra. Tuttavia, più le due andavano avanti e più le loro Magie iniziavano gradualmente a contrastarsi a vicenda, creando una situazione di assoluta parità che si risolse unicamente quando Natasha e Alexandra si scambiarono un ultimo faticoso attacco, finendo però col colpirsi a vicenda e cadere a terra stremate.

-Ah… ah… incredibile… siamo pari…- commentò l’argentata, respirando a fatica.

-Già… ci siamo letteralmente tirate addosso di tutto… ma siamo pari- le diede ragione la rossa, anche lei visibilmente affaticata e consumata dall’intero scontro -Però… c’è da dire che mi sono divertita un sacco-

-Sì… posso dire che anche per me è stato lo stesso…- ammise Natasha -E anche se ti conosco da poco… sei stata la prima persona che, in un certo senso, mi ha appena dimostrato quanto posso essere forte-

-Lieta di esserti stata d’aiuto, allora… ora che sappiamo quanto siamo forti possiamo dire che per il nostro Team le missioni saranno una vera passeggiata- replicò Alexandra, lasciandosi andare ad una lieve risata.

-Già…- le diede ragione Natasha, prima di sentire un languorino provenire dal suo stomaco -P-Però dovremo prima rimetterci in piedi, rifocillarci e farci una bella dormita, che ne dici?- domandò subito dopo mentre, imbarazzata, si rimetteva faticosamente in piedi.

-Sì… forse è meglio…- le rispose Alexandra mentre faceva altrettanto, non potendo però fare a meno di sentire anche lei lo stomaco che brontolava -E forse è meglio sbrigarsi… usare le mie fiamme mi ha bruciato così tante calorie che se non metto subito qualcosa sotto i denti mi sa che sverrò-

-Tranquilla… non siamo molto lontane dalla sala da pranzo…- la rassicurò l’argentata prima di aiutarla ad alzarsi e farle anche da appoggio -Se riusciremo a raggiungerla tenendo un’andatura costante, forse…-

-Niente “forse”, tesoro... dobbiamo farcela di sicuro! E una volta lì ci abbufferemo di tutto quanto!-

-Beh, quello è poco ma sicuro, Alexandra… cerca solo di non svenirmi a metà strada, però.-

-Lo stesso vale per te… dolcezza-

Fine Cap.3

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera, cari lettori e care lettrici. Anche questa volta è arrivato un nuovo capitolo, e come promesso questo terzo capitolo ha presentato la prima sfida tra l'intraprendente Alexandra e la timida Natasha, le quali si sono affrontate al meglio delle loro capacità... come avete potuto vedere, però, si è concluso tutto con una sorta di pareggio, anche se entrambe le contendenti ne sono pressoché soddisfatte e hanno potuto capire un pochino di che pasta sono fatte. Ma non pensiate che sia finita qui, anche perché il percorso che attende le nostre amate Maghe sarà ancora bello lungo e tortuoso... ma non vi anticipo troppo giusto per darvi un pochino di hype in più. Detto ciò, alla prossima!

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Capitolo 4
*** Missioni ***


Cap.4:
Missioni

Proprio come aveva previsto Natasha, anche camminando in maniera costante nonostante la fatica le due ragazze ci misero diverso tempo prima di raggiungere la sala da pranzo della Gilda, servirsi con ciò che offriva quel giorno e poi sedersi per rifocillarsi e recuperare le energie perse durante l’allenamento. Se però da una parte si poteva notare Natasha che si limitava ad una bella zuppa calda, dall’altra Alexandra aveva fatto scorta di ciambelle e stava già procedendo a gustarsele una per una.

-Mh, che delizia… quanto adoro le ciambelle~- esclamò la rossa tra un boccone e l’altro -Non ne potrei mai fare a meno… sono il vero cibo degli Dei!-

-Che esagerata… è vero che sono buone, ma da lì a definirle in quel modo ce ne passa- disse invece l’argentata, gustandosi in tutta calma la propria zuppa -Anche se non dovresti mangiarne così tante, se ci tieni alla linea- aggiunse poi con tono scherzoso.

-Oh, ma in realtà ci tengo… eccome, se ci tengo!- ribatté la rossa -Infatti è tutto un circolo vizioso: più uso la mia Magia e più consumo parecchie calorie, e per tanto devo rifocillarmi per recuperare almeno quelle che mi servono per non strisciare per terra priva di forze-

-Capisco… immagino sia difficile se vai in missione e non hai nulla da mangiare dopo un combattimento-

-Puoi dirlo forte… pensa che durante una delle mie prime missioni per poco non mi prendevo lo scorbuto-

-Addirittura? Alexandra, pensavo che una ex pirata come te fosse più preparata per certe situazioni-

-Lo pensavo anch’io… ma qualche giorno prima di salpare per l’avventura mi ero scordata di fare provviste-

-E come hai fatto a sopravvivere fino alla fine della missione?-

-Beh… conosci il detto “il mare e’ pieno di pesci”? Beh, io l’ho preso alla lettera… prima pescando dalla nave e poi facendo “alla fiamma” qualunque cosa abboccasse-

-Wow… c’è da dire che l’inventiva non ti manca di certo-

-Non sai quanto, dolcezza… ad ogni modo, non ti scoccia se una volta finito qui proviamo a vedere se c’è qualche incarico che potrebbe fare comodo a noi due?-

-Ma come, di già? Pensavo che oggi ci saremmo rilassate-

-E lo faremo… ma prima dobbiamo pensare un po’ a come organizzare la nostra nuova vita come team!-

-Alexandra, ti dirò… non so se sia proprio una buona idea… cioè, sono contenta e tutto ma devo ancora prepararmi psicologicamente in caso dovessimo intraprendere chissà quali avventure…-

-Andiamo, Natasha… la vita è troppo breve per farsi prendere dai dubbi, te lo dico io! E poi, se non ti butti non potrai mai diventare una Maga di tutto rispetto, no?-

-Immagino che insisterai finché non mi vedrai andare verso la bacheca, vero?-

-Già-

-Allora va bene… prima finiamo di mangiare e poi vediamo cosa ci riserverà il futuro…-

Fu quindi così che le due ragazze finirono il loro pranzo e si recarono davanti alla bacheca degli incarichi, e con loro gran sorpresa la trovarono parecchio piena… non erano sicure di quanto tempo passasse da un cambio all’altro degli incarichi, ma la cosa certa è che avevano l’imbarazzo della scelta: rapimenti, criminali, richieste di scorta per conto di gente importante, recupero di tesori… al solo pensiero Natasha per poco non ebbe il magone e fu tentata di lasciar perdere, ma Alexandra si limitò invece a poggiarle una mano sulla spalla e mostrarle uno sguardo carico di fiducia, come a dirle di non preoccuparsi di nulla. Seppur ancora un po’ tentennante e dubbiosa nonostante fosse solo la seconda volta che sceglieva dalla bacheca, la Maga dai capelli argentati prese un respiro profondo, chiuse gli occhi e, qualche secondo dopo, si ritrovò con in mano diversi incarichi, ciascuno con sopra riportata una ricompensa piuttosto alta.

-Uh la la… sembra che ci aspetterà un gran bell’inizio, se gli incarichi sembrano così promettenti- esclamò una stupita Alexandra, osservando uno per uno i fogli presi dall’argentata.

-Già… e sarò sincera: non ho la minima idea di come faremo a farli tutti…- ribatté Natasha -Voglio dire, ammetto di aver scelto senza pensare e tutto quanto, però…-

-Guarda che non abbiamo mica fretta, sai?- la rassicurò la rossa -Ci basterà farne uno per volta-

-Questo lo so anch’io… ma forse sarebbe meglio scegliere un ordine preciso in cui farli, non credi?-

-E questo come ci aiuterebbe, scusa?-

-Semplice, se andiamo per gradi evitiamo che magari finiamo coinvolte in imprese più grandi di noi-

-Ma così il divertimento non ce lo godremo mai…-

-Fidati di me, Alexandra. Magari non la condividerai come scelta, ma almeno non rischieremo di tornare a casa stanche morte o con ferite da pronto soccorso.-

-Che esagerata… ma va bene, se vuoi che mi fidi lo farò-

E seguendo il consiglio di Natasha, le due Maghe di Moon Wolf passarono quasi l’intera settimana a svolgere incarichi su incarichi. E se alcuni di essi furono piuttosto facili come il ritrovare animali smarriti o consegnare oggetti importanti al committente, altri si rivelarono particolarmente difficili, come ad esempio il fare da supplenti in una classe di giovani Maghi particolarmente vivaci… ma fu grazie ad Alexandra e alla sua verve molto intraprendente se Natasha poté dire di tornare a casa sana e salva e senza troppe urla infantili a bombardarle le orecchie.

-Mi hai proprio salvata, sai?- fu ciò che domandò alla rossa una volta concluso l’incarico e ottenuta la meritata ricompensa -Se non ci fossi stata tu al mio fianco…-

-Tranquilla, tranquilla… siamo amiche, no?- replicò la diretta interessata -Anche se anche tu hai fatto la tua parte, a dirla tutta. Avresti dovuto vedere come pendevano dalle tue labbra, quei piccoletti… certo, al grosso ci ho pensato io con i miei giochi di fiamme verdi, ma tu… cavoli, saresti un’insegnante perfetta!-

-Un’insegnante… io? No, no, non scherziamo!- ribatté Natasha -Cioè, sarebbe bello, ma preferirei prima pensare a ciò che fare della mia vita prima di mettermi in testa certe idee…-

-Beh, ma per il momento stai svolgendo una buona carriera come Maga insieme a me… è un buon inizio-

-Sarà, ma non mi sento ancora soddisfatta… è come se mi mancasse qualcosa…-

-In che senso?-

-Mh… come posso spiegartelo… hai presente quella sensazione che quando fai qualcosa ti senti gratificata? Ecco, ammetto di essermi divertita finora, ma sento di poter fare ancora di più… anche se…-

-“Anche se…”?-

-Beh, non so se sono o sarò pronta ad incarichi molto più movimentati… o avventurosi-

-Lo sai, vero, che ti stai facendo troppi complessi inutili? Voglio dire, sei carina, sai tante cose grazie ai tuoi libri, hai una magia niente male… cavolo, dovresti cogliere di più l’attimo, secondo me-

-E in che modo? Io non sono mica così iperattiva come te!-

-Non credo sia una questione di iperattività o meno, dolcezza… però va comunque bene se vuoi continuare a procedere per gradi. Del resto, io non sono nessuno per costringerti a fare ciò che non vuoi.-

-Allora ti ringrazio per essere così comprensiva- riprese il discorso Natasha -Però… scommetto che una ex pirata come te farebbe i salti di gioia se partissimo all’avventura, vero?-

-Touché, mia cara… è proprio questo il mio obiettivo- rispose Alexandra mentre sul suo volto si dipingeva un sorriso sardonico -Come ti ho detto poco fa, però, non ho alcuna intenzione di costringerti, e per tanto sarò più che lieta di seguire le tue direttive per le nostre attività da team.-

-Ah, buono a sapersi… in tal caso, che ne diresti di tornare in Gilda, fare rapporto e vedere un po’ come spendere tutti questi soldi che abbiamo accumulato in questi giorni?- propose l’argentata.

-Mi sembra un’ottima idea! Ma sai quale sarebbe un’idea ancora migliore?- fu ciò che rispose la rossa, prima di agguantare i soldi della ricompensa e scappare via -Chi arriva ultima è un pesce fuor d'acqua!-

-Ma che… ehi, torna subito qui!- esclamò Natasha incominciando ad inseguire l’ex pirata.

-Prova a prendermi, se ci riesci!- se la rise invece la rossa, aumentando la distanza tra lei e l’argentata.

***

-Ma che cavolo…- si lamentò Natasha, che dopo aver faticato parecchio era riuscita a raggiungere la rossa e ora stava riprendendo fiato a bordo della nave per il ritorno -Ma quanta energia avevi, ancora?-

-Beh, quanto basta per una piccola gara tra noi due, dolcezza- si limitò a rispondere l’altra, che rispetto all’argentata pareva meno stanca.

-E la chiami “gara”? Ti ho dovuta rincorrere come una dannata!-

-Vedila così, almeno hai fatto un po’ di esercizio fisico in più-

-Se questo è esercizio fisico, non oso immaginare le sessioni più impegnative-

-Magari appena abbiamo tempo ti faccio un programma d’allenamento su misura, che ne dici?-

-Ammetto che l'offerta mi alletta... ma per ora preferisco pensare a rifiatare... e poi ti farò sapere-

Fine Cap.4

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera a tutti, lettori e lettrici! Nuova settimana, nuovo capitolo di questa fanfiction dedicata a Natasha e Sasha. Questa volta si è tornati alla solita gavetta per diventare delle ottime Maghe, che come avete potuto vedere è culminata con le due intente a parlare di com'è stato difficile tenere a bada dei piccoli apprendisti Maghi un pelino vivaci... e niente, purtroppo non ho molto di cui parlare dato che, come ho accennato, questi primi capitoli saranno parte di una tranche molto "rilassata" in cui ho intenzione di fare del mio meglio per mostrare anche come procedono le giornate tipiche di un Mago. E come avrete sicuramente intuito, non tutti seguono l'esempio di Natsu e compagni quando si tratta di andare in missione. Per il resto, spero che anche questo capitolo ci sia piaciuto e... al prossimo capitolo!  

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Capitolo 5
*** Intesa ***


Cap.5:
Intesa

-Ancora non riesco a crederci…- disse Natasha mentre quella nuova mattina era intenta a fare colazione insieme ad Alexandra -Siamo all’attivo solo da poche settimane eppure siamo state molto produttive-

-Mi hai tolto le parole di bocca, dolcezza- ribatté la rossa mentre si gustava una ciambella -E oltre a questo abbiamo pure messo da parte un bel gruzzolo. Magari, se facessimo il colpo grosso con uno o due incarichi di Classe S, forse potremmo vivere di rendita per un bel pezzo…-

-Classe S?! Non ti sembra di correre un po’ troppo?- replicò l’argentata -Voglio dire, sappiamo entrambe quanto siamo forti, e non ci piove che una bella avventura potrebbe farci comodo, però…-

-Temi forse di essere inadatta alla Classe S? Non ne avresti motivo, visto quanto la tua capacità di organizzazione ci è tornata utile durante queste settimane insieme-

-Non è tanto inadeguatezza… quanto il fatto che se non sono ancora pronta per le avventure che desideri, figuriamoci se lo sarò per quando vorrò candidarmi alla Classe S! Sempre se vorrò, ovviamente-

-Mah, io rimango dell’idea che un tentativo non ti farebbe male… altrimenti posso sempre farlo io-

-In che senso, Alexandra?-

-Nel senso che, volendo, posso candidarmi per la Classe S al posto tuo… oppure posso scegliere un incarico avventuroso solo per noi e vedere di nascosto l’effetto che fa-

-Sarò sincera, né l’una né l’altra proposta sembrano tanto male-

-Vero? Alla fine della fiera è un comodo affare per entrambe… ma ovviamente non sei costretta a cambiare il nostro “itinerario da team” solo per me-

-Ma se non soppesassi anche le tue opinioni e dessi retta unicamente alle mie finiremmo col creare disaccordi, alterchi o addirittura litigi-

-Litigi? E perché mai dovrei litigare con te? Sarò una ex pirata ma ciò non vuol dire che ho dimenticato l’educazione… e poi te l’ho detto, no? “Se vuoi che mi fidi, lo farò”.-

-Però… se ad un certo punto finissi col tradire la tua fiducia e non mi volessi più?-

-Dolcezza, così mi sottovaluti… non esiste che tu possa tradire la mia fiducia, e in generale non credo che lascerei mai a se stessa una persona con cui mi sto trovando più che bene-

-Oh… grazie, è un pensiero molto carino da parte tua…-

-Non ringraziarmi, è la verità. Comunque, ti va se dopo l’incarico di oggi ci prendiamo la giornata libera?-

-Non vedo perché no. Hai già qualche idea?-

-A dire la verità… no. Ma non preoccuparti, mi inventerò qualcosa… sempre se ti fidi, ovviamente-

-Tu hai detto che di fidi di me… quindi penso che io farò altrettanto-

-Ottimo, allora quando siamo pronte diamo pure il via a questa nuova giornata, amica mia-

-Con piacere-

E dopo essersi messe d’accordo, Natasha e Alexandra non persero molto tempo e si recarono immediatamente verso il luogo in cui avrebbero svolto il loro nuovo incarico, che con gran gioia di Natasha si rivelò essere un altro lavoro nella biblioteca di Shirobuki. Ciò si traduceva come una nuova occasione, almeno per la Maga dai capelli argentati, di immergersi ancora una volta in ciò che lei definiva “il paradiso della lettura” e dare una mano come poteva a riordinare gli scaffali, fare l’inventario e tanto altro. Inutile dire che al solo pensiero le brillavano gli occhi dall’emozione, cosa che non sfuggì allo sguardo di Alexandra che, proprio come accadde il giorno del loro precedente incarico in biblioteca, non poté che sorridere e iniziare a rimboccarsi le maniche per aiutare l’amica e ovviamente fare la sua parte di lavoro.

-Allora, è tutto chiaro?- fu ciò che chiese Natasha alla rossa -Il proprietario vuole che facciamo un lavoro preciso fino all’orario di chiusura, perciò diamoci da fare- aggiunse mentre cominciava a studiarsi una lista dei vari incarichi da fare in biblioteca -Spero solo che la cosa non ti annoi troppo-

-Non preoccuparti, dolcezza- ribatté Alexandra -Tu sarai la mente e io il braccio, tu dirigi e io eseguo-

-Molto bene, allora comincia col portare quei libri restituiti che vedi vicino a te nei loro scaffali-

-Consideralo già fatto. Nel frattempo tu che combinerai?-

-Penso che andrò a controllare se le varie sezioni sono in ordine o se mancano dei libri in particolare-

-E se mancano basterà che mi chiami e li sistemo, giusto?-

-Beh, per essere più precisi dovrei mandarti a cercare i libri in questione e poi chiederti di sistemarli-

-Non sembra tanto difficile come compito… ci sto, facciamolo!-

Finito quindi di organizzarsi e dividersi i compiti, le due ragazze diedero il via al loro nuovo incarico e, seppur mettendoci parecchio tempo dato che la biblioteca era parecchio grande e i volumi che conteneva piuttosto numerosi, la giornata di lavoro in cui si erano lanciate si rivelò molto più lunga del previsto. Grazie però ad una buona intesa reciproca e a delle pause adeguate per meglio gestire la fatica, alla fine il proprietario poté ritenersi soddisfatto e ricompensò le Maghe di Moon Wolf come si deve.

-E anche oggi, missione compiuta… stiamo andando alla grande!- fu ciò che esclamò la rossa mentre percorreva la strada del ritorno insieme a Natasha -Ritiro quello che ho detto sulla Classe S, per ora non è così malaccio fare la gavetta come consigliavi tu-

-Già…- si limitò ad annuire l’altra -Però scommetto che un giorno sarebbe bello passare a quella Classe…-

-E ci passeremo senz’altro, ne sono sicura!- replicò Alexandra -E saremo le Maghe più fighe mai viste!-

-Magari… non è che io sia così speciale rispetto a te…-

-Ancora con questa storia? Diamine, a questo punto mi costringi a usare le maniere forti!-

-M-Maniere forti? In che senso?-

-Non preoccuparti, mi hai solo dato un’idea su cosa faremo nel nostro tempo libero-

Fine Cap.5


**L'Angolo dell'Autore** Rieccomi di nuovo qui, lettori e lettrici che mi seguono assiduamente. Come da promessa, ecco un altro capitolo del lato "slice of life" di questa vicenda ambientata nel passato di Natasha e Sasha, e già dal titolo avrete già intuito il tema su cui è andato a parare, anche se brevemente... ma scommetto che la parte finale vi ha parecchio incuriosito, vero? Ebbene, per sapere che cosa accadrà, restate sintonizzati e lo scoprirete molto presto. Al prossimo capitolo!

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Capitolo 6
*** Tempo libero ***


Cap.6:
Tempo libero

-E voilà, eccoci qua!- disse Alexandra mostrando alla compagna di team quello che dall’insegna era in tutto e per tutto un negozio di vestiti -Pronta a rifarti il look, dolcezza?-

-Ma… ne sei sicura?- chiese di rimando una stupita Natasha -Che c’è che non va nel mio look?-

-Nulla, ma ho solo pensato che con la giusta sistemata potresti acquisire più fiducia in te stessa-

-Beh, apprezzo che è un pensiero carino, ma non sono mai stata tipo da shopping-

-Ah, no? Allora è un motivo più che valido per fare una prova e vedere come stai con altri abiti-

-Ecco… non sono sicura che sia una buona idea-

-Andiamo, dolcezza, che ti costa? Non andiamo mica in pasto ai leoni-

-Mh… ok…-

E seppur non molto convinta dall’amica, alla fine Natasha decise di varcare la soglia di quel negozio e dare almeno un’occhiata a ciò che c’era, e dovette ammettere che ciò che vide la lasciò piuttosto stupita dalla quantità di abiti, di ogni taglia e colore, che si presentavano ovunque posasse lo sguardo. Manco a dirlo, però, ce ne fu uno in particolare che attirò la sua attenzione. Era un lungo abito bianco, con la gonna fino alle caviglie e fermato in vita da una fascia azzurro chiaro. Non intendendosene molto, a Natasha non era chiaro se fosse un abito elegante o meno, però in qualche modo le piaceva pur essendo piuttosto semplice rispetto a tutti gli altri che aveva visto fino a quel momento.

-Oh, vedo che hai trovato qualcosa di interessante…- commentò Alexandra, avvicinandosi all’argentata per guardare meglio l’abito in questione -Perbacco, che sciccheria. Scommetto che ci staresti bene…-

-Tu dici?- disse invece Natasha -Ammetto che è davvero bello, però non so se è proprio il mio stile-

-Puoi sempre provarlo, se ti va…- replicò la rossa con tono malizioso -Magari è la volta buona che indossi qualcosa di più bello del solito abbinamento maglione e gonna-

-Assolutamente no, mi vergogno tantissimo!- ribatté Natasha, arrossendo visibilmente mentre indicava l’abito e aggiungeva -Se proprio vuoi qualcuno per provarlo perché non ti offri tu?-

-Non vedo perché no- disse poi la rossa prima di rivolgersi ad una commessa e chiederle -Mi scusi, potrei sapere da che parte sono i camerini?-

-In fondo a sinistra- rispose con cortesia la commessa.

-Grazie mille- disse Alexandra prima di prendere l’abito bianco e dirigersi subito verso i camerini, facendo poi cenno a Natasha di seguirla e dirle -Facciamo una scommessa? Se mi starà d’incanto lo prendiamo e mi offri uno di quei gustosi parfait che fanno al café qui vicino!-

-Va bene… ma se invece non sarà il tuo stile ce ne andiamo e impieghiamo il tempo libero in altro modo-

-Affare fatto!-

***

-Da non credere… alla fine ti stava d’incanto sul serio- fu ciò che mormorò una Natasha ancora stupita dal fatto che non solo l’ex pirata ci aveva visto giusto riguardo all’abito, ma ora quella stessa ex pirata si stava godendo un parfait tutto per sé -Ma la cosa ancor più incredibile è che sembravi un’altra persona-

-Ah, sì? Non sapevo di fare questo effetto- disse Alexandra con tono ironico dopo aver mangiato un po’ del suo meritato dolce, sorridendo nel sentire in bocca quell’abbondanza di sapori così ben mescolati -E tu non sai che cosa ti perdi… ne vuoi un po’?-

-A dire il vero non mi piacciono molto i dolci- replicò Natasha, salvo poi prendere anche lei un cucchiaio e aggiungere -Ma visto che te l’ho pagato io direi che un assaggio è d’obbligo- prima di affondare il suddetto cucchiaio nel bicchiere e prenderne una piccola porzione, che poi portò alla bocca e… -Ma è squisito!-

-Vero?- ribatté la rossa -Te lo dicevo che qui fanno degli ottimi parfait... certo, se poi non sei abituata a cose del genere potresti finire con l’appesantirti, ma non è nulla che un po’ di allenamento non riesca a smaltire-

-Oh… quindi non c’è nessun problema nel caso… sai, voglia aiutarti a finirlo?-

-Assolutamente no, dolcezza. E poi, una delizia del genere è più buona se gustata in due-

-Parli come se noi due fossimo una specie di coppietta durante il primo appuntamento-

-Una coppietta, eh? Interessante… e dimmi, Natasha, se ti rivelassi che questo, in un certo senso, è un appuntamento tra noi due a tutti gli effetti… come reagiresti?-

-U-Un appuntamento? Che… intendi dire?-

-Che tu mi piaci, mia cara Natasha… e parecchio. Ma non allarmarti, non sono una di quelle tipe che dice sempre di aver perso la testa per te dal primo momento che ti ha vista o cavolate del genere… diciamo che è successo e basta, tutto qui-

-Perdonami, ma continuo a non capire…-

-Mh, come posso spiegartelo… hai presente quando due persone trascorrono così tanto tempo insieme al punto da sviluppare una sorta di affinità che può tramutarsi in amicizia? Ecco, anche con l’amore è così-

-E quindi… ti sei innamorata di me? -

-Esatto. Certo, durante i primi incarichi pensavo fosse solo una semplice intesa tra te che sei così quieta e io che sono un vero peperino… poi, però, mi sono resa conto che forse c’è qualcosa in più…-

-Alexandra… io… non so cosa dire… cioè, ammetto di provare anch’io questa sorta di affinità di cui parli e che lo stare con te mi piace e mi diverte non poco, ma… se alla fine fosse tutto un fuoco di paglia?-

-Ne sono consapevole, Natasha… ma voglio comunque fare un tentativo anziché farmi rodere dai dubbi-

-E come pensi di fare? O meglio… come faremo a capire che forse siamo fatte l’una per l’altra?-

-Non ne ho idea… ma forse potremmo scoprirlo insieme, un passo alla volta… che ne dici, Natasha?-

-Un po’ come con i nostri incarichi, eh? Va bene, Alexandra… proviamoci-

Fine Cap.6


**L'Angolo dell'Autore** Buona sera a tutti. Settimana scorsa vi ho promesso il seguito dell'idea di Sasha, e anche questa volta sono stato di parola. In questo capitolo abbiamo assistito ad un accenno di shopping delle nostre due Maghe preferite, una capatina ad un café e... beh, una rivelazione a sorpresa da parte dell'ex pirata dai capelli rossi, la quale ha totalmente spiazzato l'argentata e preannuncia dei buoni sviluppi per il loro rapporto, non trovate? In ogni caso, se dopo questa simpatica giornata tra sole ragazze siete nuovamente affamati di avventure, i prossimi capitoli saranno dedicati a più non posso sul proseguimento della loro "gavetta". Perciò restate sintonizzati e... al prossimo capitolo!

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Capitolo 7
*** Avventura ***


Cap.7:
Avventura

Erano passate alcune settimane da quando Natasha e Alexandra avevano deciso di prendersi del tempo per capire se erano fatte l’una per l’altra, ma ciò non le fermò dal continuare la loro ormai rodata routine a base di sporadici allenamenti insieme e incarichi per la Gilda, cosa che iniziò a portare loro una discreta fama. Ovviamente una notizia del genere fece molto piacere alle due, ma Natasha non si sentiva così soddisfatta, e al contrario era sicura che il loro Team poteva fare ancora di più. Certa di questo, e complice un crescente desiderio di mettersi alla prova, un bel giorno la Maga di Moon Wolf decise di avvicinarsi alla bacheca come suo solito, ma anziché prendere una delle missioni a cui aveva abituato sia lei che la sua intraprendente compagna dai capelli rossi, scelse invece di cogliere l’attimo e cambiare un po’ le cose.

-Che ne dici? Ti ispira come missione?- chiese la ragazza, mostrando alla rossa il foglio dell’incarico.

-Mh… non sembra affatto male- rispose la diretta interessata, leggendo quanto scritto -La ricompensa è bella ghiotta, e il luogo dove dovremo svolgerla sembra anche un incentivo per una bella avventura in due-

-Vero? Ovviamente so che è un po’ improvviso, però… non so, penso sia che per noi due sia giunto il momento per avanzare al passo successivo- continuò Natasha.

-Beh, io non ho nulla in contrario, ma bisogna anche vedere se te la senti anche tu- ribatté Alexandra.

-Ma certo che me la sento…- disse a sua volta Natasha -E poi, sarà una bella occasione per vedere se i nostri continui allenamenti hanno dato i loro frutti-

-E magari potremmo anche candidarci insieme alla Classe S, se tutto va bene- ipotizzò la rossa.

-Ehm… penso di sì…?- rispose un po’ dubbiosa la Maga coi capelli argentati -Anche se prima di pensare a quello avremo ancora parecchia strada da fare-

-Lo so, ma sono sicura che da qui in poi sarà tutta discesa-

-Prima è meglio prepararci e assicurarci se riusciremo a risolvere questo incarico, poi si vedrà-

E come Natasha disse tali parole, le due Maghe iniziarono ad organizzare i dovuti preparativi per la loro prima vera avventura insieme, che si tradusse principalmente nel fare provviste per il viaggio e successivamente recarsi al porto di Shirobuki per predisporre la nave che le avrebbe portate a Girfjell, isola limitrofa in gran parte costituita da un paesaggio montano dove avrebbero svolto il nuovo incarico, che per la precisione consisteva nell’occuparsi di una nota banda di banditi che da parecchio tempo compiva scorribande nei vari villaggi. Pur non nascondendo un certo entusiasmo misto a paura, Natasha trascorse il viaggio in maniera piuttosto tranquilla, aiutata sia dalla vicinanza di Alexandra, che contribuiva a darle un po’ di sicurezza in più, sia dal fatto che per ingannare l’attesa e sciogliere un po’ la tensione si era portata qualche libro da leggere. Alexandra invece sembrava molto più rilassata, al punto che durante la traversata per il mare non aveva fatto altro che godersi la brezza salmastra che le sfiorava il viso, arrampicarsi fino in cima all’albero maestro per osservare meglio la vista del vasto oceano o addirittura cantando simpatiche canzoni marinaresche per allietare l’equipaggio che le accompagnava.

-Certo che le occasioni per divertirti non ti mancano…- commentò Natasha, non staccando gli occhi dalle pagine del suo libro se non per osservare la rossa di tanto in tanto -Chissà se farai così anche in missione-

-Chissà… se la situazione lo vorrà potrei addirittura cantare mentre picchio i cattivoni, e tu in cambio potresti colpirli con il dolce peso della cultura- ci scherzò sopra la diretta interessata, che ora si era data un attimo di pace e aveva raggiunto la ragazza dai capelli argentati.

-Spiritosa… piuttosto che sprecare così i libri preferirei rallentarli con il mio ghiaccio-

-Potrebbe essere un’ottima alternativa, ma in caso esso non funzioni non temere, la qui presente Alexandra correrà in tuo aiuto e ti salverà-

-Apprezzo che sarebbe un pensiero molto carino, ma fino a prova contraria so badare a me stessa-

-Vero, ma se vogliamo crescere come team dobbiamo anche lavorare di squadra, e con le nostre due Magie sono sicura che come cosa sarà più che fattibile-

-Non lo metto in dubbio, ma forse non penso che sarà strettamente necessario usarle…-

-Sarà, ma con dei criminali forse sarebbe più consigliabile agire il prima possibile, no?-

-Anche questo è vero… ma spero solo che non si riveli una missione a senso unico-

Scambiatesi questo ultimo discorso, le due tornarono a godersi il viaggio in totale silenzio, limitandosi di tanto in tanto a controllare l’orizzonte in caso avessero dovuto scorgere il luogo della loro missione, cosa che accadde dopo almeno tre ore. Una volta che la nave ebbe attraccato al porto, la prima cosa che fecero Natasha e Sasha fu quella di pagare una buona somma all’equipaggio come anticipo per il disturbo di averle accompagnate e promettere loro che li avrebbero ricompensati con altrettanti soldi per il viaggio di ritorno a fine missione. Fatto ciò, le due si recarono immediatamente dai committenti per farsi dire qualche dettaglio in più su ciò che avrebbero dovuto fare, e venne fuori che la suddetta banda di banditi era solita scendere dal nascondiglio in montagna in cui vivevano per compiere le loro scorrerie. Non avendo molte opzioni, e pur consapevoli che sarebbe stata una ricerca davvero lunga, le due Maghe si misero all’opera e raggiunsero la zona fuori dal villaggio che avevano visitato, dedicandosi poi a battere la zona da cima a fondo nella speranza di scovare i banditi. Ci misero almeno un paio d’ore nel fare ciò, ma alla fine riuscirono nel loro intento e, dopo essersi ben nascoste da dietro un cespuglio, Natasha e Alexandra avevano trovato proprio la banda che dovevano catturare, con i loro membri intenti, in quel momento, a pranzare.

-Guardali là, come sono tranquilli e ignari di ciò che sta per accadergli…- mormorò Alexandra, osservandoli uno per uno -Non vedo l’ora di misurarmi con loro… anzi, lo faccio subito!-

-Fossi in te eviterei- disse invece Natasha -Se quelli ci scoprono sarà molto difficile catturarli-

-Ah… quindi vorresti che rimanessimo qui ad aspettare che si addormentino?- domandò la rossa.

-Beh… sì… almeno così li potremo catturare uno alla volta- rispose l’altra.

-Non è malaccio come piano, lo ammetto… ma fidati di me, io ne ho uno migliore che ha funzionato anche quando facevo la pirata- ribatté con un certo orgoglio la rossa.

-E sarebbe?- fu la domanda da parte dell’argentata.

-Non è ovvio? L’attacco a sorpresa!- rispose Alexandra prima di mostrare un sorriso sornione e poi uscire dal nascondiglio ed esclamare -Per voi è finita, manigoldi!-

-No, aspetta!- cercò di fermarla Natasha, salvo poi battersi una mano in faccia e limitarsi a seguirla.

***

-Oh, sì! Chi è la migliore, eh? Sono io la migliore!- esultò la rossa, mentre dietro di lei praticamente l’intera banda di banditi era ora riversa nel terreno nevoso e piena di ferite e lievi bruciature sul corpo -Che vi serva di lezione! Mai scherzare con Moon Wolf-

-Beh, su questo ti do ragione…- disse invece Natasha, che era appoggiata su un tronco nelle vicinanze e osservava per nulla convinta ciò che aveva fatto la compagna -Anche se potevi evitare di batterli tutti tu-

-Oh… dici che ho esagerato?- ribatté Alexandra.

-Se con “esagerato” intendi “lascia che faccia io la festa a tutti loro con il mio effetto sorpresa”… direi che ci hai azzeccato- rispose Natasha, mostrandole uno sguardo visibilmente deluso -E meno male che dovevamo essere un team e collaborare insieme…-

-Oh, andiamo… anche se ho lottato da sola ciò non significa che non abbia contribuito anche tu. Voglio dire, è anche merito tuo se li abbiamo trovati quasi subito, no?- disse Alexandra di rimando.

-Lo so, ma avrei preferito lottare anch’io insieme a te… altrimenti che senso ha esserci allenate insieme?-

-Ce l’ha un senso, fidati… dobbiamo solo trovare la giusta sintonia, ecco tutto-

-Se lo dici tu… comunque, per punizione appena riscattiamo la ricompensa, torniamo alla Gilda e cerchiamo subito un altro incarico da svolgere insieme… senza “se” e senza “ma”-

-“Punizione”? Ma non sono mica una bambina, Tasha!-

-A volte dai quell’impressione… aspetta, mi hai appena chiamato Tasha?-

-Sì, perché? Non ti piace come nomignolo?-

-No, non è questo… è che di solito mi chiami sempre “dolcezza”-

-Lo so, ma ormai ci conosciamo da parecchio e ho pensato di cambiare un po’… che ne dici?

-Ah, ok. Se proprio vuoi, chiamami pure Tasha… ma in cambio tu dovrai farti chiamare “Sasha”-

-Sasha, eh? Direi che si può fare… ma a parte questo, hai già in mente il tuo “incarico punitivo”?-

-A dire il vero, no… ma magari mi verrà in mente una volta tornate a casa-

-O sennò potremmo anche sceglierlo insieme, che è ancora meglio! Ma tornando serie per un attimo, sii sincera... ti è piaciuta come avventura?-

-Beh, se escludiamo la parte in cui hai rovinato tutto… sì, direi proprio di sì-

-Oh, andiamo! Non vorrai mica farmelo pesare per sempre?-

-Solo se nel prossimo incarico farai la brava e mi prometterai che collaboreremo insieme... Sasha-

-Affare fatto, dolcezza… cioè, Tasha!-

Fine Cap.7

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera a tutti! Anche questa volta, puntuale come un orologio, è arrivato un nuovo capitolo tutto per voi, in cui come anticipavo è ricominciata la routine delle nostre due Maghe preferite. Come avrete notato, l'incarico scelto questa volta è stato anche fin troppo facile, complice Alexandra che non ha perso tempo e ha pensato di risolvere tutto da sola. Fortunatamente non c'è stato alcun litigio, ma Tasha è ugualmente intenzionata a dare una piccola "punizione" alla sua partner dalla fluente chioma rossa. Di cosa si tratterà? Per saperlo dovrete aspettare il prossimo sabato. Ci si vede!

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Capitolo 8
*** Divisione ***


Cap.8:
Divisione

Concluso il loro primo incarico a tema “avventuroso”, Natasha e Alexandra erano tornate a casa per sceglierne uno nuovo in cui la Maga dai capelli argentati sperava di collaborare di più senza che la sua collega dai capelli rossi facesse tutto da sola. Prima di fare ciò, però, le due ragazze si erano subito ricordate dell’accordo che avevano fatto con l’equipaggio che le aveva portate a Girfjell e usato parte della loro ricompensa per finire di pagarli per il disturbo. Sistemata questa faccenda, le due si recarono immediatamente in Gilda e, dopo aver salutato brevemente il Master per fare rapporto, si presero il giusto tempo davanti alla bacheca degli incarichi, fino a quando...

-Ehi, guarda qui, Tasha! Questo sembra interessante!- esclamò Alexandra passando un foglio dalla lauta ricompensa all’amica dai capelli argentati.

-Vediamo… “Nikolai Avinksi, ricercato per rapimento e omicidio di giovani donne”?- lesse Natasha con tono parecchio stupito, per poi leggere la cifra che offrivano come ricompensa -700.000 Jewel… cavoli, considerando la sua fama, direi che è una taglia meritata-

-Vero? Ma sono sicura che due Maghe belle e forti come noi sapranno metterlo a nanna subito- disse la rossa con tono baldanzoso e sicuro di sé -E potrebbe essere una buona occasione per mettere seriamente alla prova il nostro lavoro di squadra, no?-

-Beh, non saprei…- disse l’argentata, visibilmente dubbiosa mentre osservava la foto che ritraeva il truce criminale in questione -Potresti avere ragione, ma se questo tizio si rivelasse fuori dalla nostra portata e finissimo nostro malgrado nella sua lista? No, perché non ci tengo a fare quella fine-

-Andiamo, Tasha… lo sai che se sei con me non hai nulla da temere- cercò di rassicurarla la rossa.

-Sarà anche come dici, ma non sono comunque tranquilla… e se non studiamo un piano efficace per acciuffarlo sarà come gettarsi nel vuoto- continuò Natasha con voce dubbiosa.

-Beh, comprendo che sia altamente rischioso come lavoro, ma siamo pur sempre delle Maghe, no?-

-Oh, no, non te la caverai con della semplice retorica! Mi dispiace, ma io non mi arrischio nell’avventurarmi in un incarico così pericoloso e contro qualcuno che potrebbe uccidere entrambe-

-E se ti dessi un bacino a fior di labbra? Ti convinceresti?- propose a sorpresa la rossa.

-Sasha!- esclamò l’argentata, imbarazzatissima.

-Due bacini e un invito a cena?- rilanciò la rossa, ormai ribattezzata “Sasha”.

-Non insistere, non vengo!- rifiutò Natasha.

-Nemmeno se ti prometto baci, cena e tutti i libri che vuoi?- continuò Sasha.

-Lascia perdere, con me non attacca… anche se almeno due proposte su tre sono interessanti…- disse con sottile sarcasmo l’argentata -Ma a parte questo... cerca di capire, Sasha. Anche se siamo abili e capaci non possiamo mica rischiare così tanto-

-Va bene, ho capito… allora veniamoci incontro, Tasha- disse la rossa con tono più serio -Io accetto l’incarico e vado a stanare quel tipo che vale 700.000 Jewel, mentre tu nel frattempo puoi sceglierti un’avventura più sicura e che puoi gestire anche da sola e con i tuoi ritmi.-

-Quindi… è come se ci dividessimo i compiti? Non sarebbe male come idea…- rifletté Natasha.

-Vero? In questo modo nessuno si lamenterà né si arrabbierà… e se l’idea della cena ti garba, potremmo addirittura raccontarci le parti più salienti delle nostre magnifiche avventure una volta tornate!- continuò Sasha, prima di prendere le mani dell’argentata tra le sue e aggiungere -Che ne dici? Abbiamo un accordo?-

-Lo sai, vero, che se accetto non potrai vedermi per un intero incarico?-

-Me ne farò una ragione… e poi sarà solo per questa volta, no?-

-Mh… e va bene, Sasha. Anche se è un po’ inusuale che i membri di un team operino in solitaria, per questa volta ci metteremo alla prova e faremo così-

-Perfetto!-

Trovato quindi un comune accordo, le due fecero i soliti preparativi di rito per i loro incarichi e il giorno seguente, dopo essersi alzate presto e preso lo stretto necessario, si presentarono al porto dell’isola pronte a partire per una nuova avventura. Malgrado questo, però, soprattutto Natasha si sentiva visibilmente inquieta e più pensierosa del solito, soprattutto perché dopo diverso tempo passato con Sasha l’idea di cavarsela da sola in un incarico, anche se non molto difficile, in qualche modo la turbava. Che in qualche modo si stesse gradualmente affezionando alla rossa col passato da pirata? Probabilmente sì, visto e considerato quanto la presenza di Sasha, a lungo andare, le stava dando una certa sicurezza e fiducia nei propri mezzi malgrado i loro caratteri molto diversi.

-Ehi, non fare quel muso lungo, adesso- le disse proprio la rossa, svegliandola dai pensieri e mostrandole a sorpresa un sorriso molto caloroso -Guarda che non dobbiamo mica separarci per sempre. Sarà solo una missione come tante, ma senza che l’una possa godere della compagnia dell’altra-

-E la cosa non ti rende triste?- domandò Natasha, il cui tono era un po’ malinconico -Voglio dire, eravamo d’accordo che tra le altre cose avremmo scoperto se siamo fatte l’una per l’altra… ma così non rischiamo di complicarci ulteriormente le cose?-

-Beh, nessuno ha detto che sarebbe stata una cosa facile- rispose Sasha di rimando -Però… non so, puoi vederla come un’ulteriore prova per vedere come si potrebbe mai evolvere il nostro rapporto-

-Sarà… però rimane il fatto che mi mancherai parecchio in questi giorni- disse ancora Natasha.

-Ah, sì?- esclamò stupita la rossa -Beh, questo è curioso, perché mi mancherai anche tu… ma non preoccuparti, perché ho già in mente qualcosa che ti farà sentire meglio-

-E sarebbe?- fu ciò che chiese la Maga dai capelli argentati prima di ritrovarsi la rossa che, senza alcun preavviso, si era avvicinata a lei e le aveva schioccato un bacio sulle labbra -Ma… Sasha!- esclamò Natasha, diventando rossa dall’imbarazzo.

-Un buon augurio per te, tesoro~- replicò sorniona l’altra, ricevendo però una folata gelida come risposta.

Fine Cap.8

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene sì, cari lettori e care lettrici, quella che era partita come la ricerca di una "punizione" per Sasha si è tramutata invece tramutata in una rara occasione dove un team si separa per svolgere incarichi individuali. Cosa accadrà alle nostre due Maghe preferite lo scopriremo solo nelle prossime settimane, ma nel frattempo in questo capitolo abbiamo ugualmente modo di vedere un'altro po' di simpatiche interazioni tra di loro, con la rossa un pelino maliziosa e l'argentata che ovviamente non può che reagire in maniera imbarazzata, facendo anche una sorta di "doccia fredda" alla compagna di team. Ma ovviamente la domanda fondamentale è se le ragazze ce la faranno a trionfare anche da sole in ben due missioni diverse. Nel dubbio, fate pure le vostre scommesse e... al prossimo capitolo!

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Capitolo 9
*** Impegno ***


Cap.9:
Impegno

-Ehi… ma perché l’hai fatto?- fu ciò che disse Sasha dopo essersi scrollata di dosso il ghiaccio della folata.

-Per due semplici motivi- rispose Natasha, ancora rossa in volto -Primo: non ero pronta a ricevere un “dono” del genere. Secondo: solo perché ti piaccio non è che sei autorizzata a fare certe cose… eravamo d’accordo che avremmo fatto tutto con calma- aggiunse spiegando il motivo del suo gesto.

-Non hai tutti i torti, in effetti… scusa…- disse la rossa, cercando di giustificarsi come poteva nonostante iniziasse a sentire un po’ di vergogna -Però non sapevo in che altro modo consolarti-

-Sarebbe bastata anche qualche parola di conforto come al solito, no?- replicò l’argentata, prima di tirare un lieve sospiro e aggiungere -Anzi, sai una cosa? Ne riparleremo più avanti, ora è meglio se pensiamo a ciò che dobbiamo fare-

-Sì, forse hai ragione… meglio mettersi all’opera- concluse la rossa mentre si teneva pronta a partire, ma venendo fermata all’ultimo secondo da Natasha, che la prese per mano -Eh? Qualcosa non va?-

-No, è che… volevo chiederti un favore prima di andare- si spiegò Natasha.

-Un favore? E sarebbe?- domandò Sasha.

-Mi prometti che, qualsiasi cosa accadrà, farai attenzione e tornerai sana e salva?- fu la richiesta della Maga dai capelli argentati, mostrando uno sguardo parecchio preoccupato -Voglio solo sapere questo-

-Allora non hai nulla di cui preoccuparti- le disse di rimando la rossa, mostrandole un sorriso sincero prima di poggiarle una mano sulla spalla e aggiungere -Ho la pellaccia dura, io… tornerò da te tutta intera, vedrai-

E dopo essersi dette queste ultime parole, alla fine le due Maghe di Moon Wolf si erano divise ed erano andate ognuna per la propria strada al fine di svolgere i loro incarichi individuali. L’ex pirata dalla chioma rossa, sicura dei propri mezzi e disposta a tutto pur di soddisfare la sua fame di avventura, aveva noleggiato una nave e si era diretta a testa alta verso il suo bersaglio, che altri non era che il ricercato da 700.000 Jewel di cui aveva parlato a Natasha il giorno prima.

-Mio caro Nikolai, avrai anche una fama degna di nota, ma sono sicura che dopo che ti avrò assicurato alla giustizia ti passerà la voglia di rapire e uccidere fanciulle indifese- fu ciò che disse Sasha tra sé e sé mentre osservava il foglio dell’incarico e si riprometteva di dare una bella lezione al furfante.

Natasha, invece, aveva deciso di non bruciare ancora del tutto le sue tappe sul fronte “avventura” e si era concessa un incarico molto più tranquillo ma ugualmente remunerativo, nella fattispecie la ricerca di vari tipi di piante ed erbe per conto di un’anziana farmacista. Sebbene ciò non fosse proprio una gara, la ragazza dai capelli argentati aveva comunque un’occasione per mettersi alla prova da sola e fare del suo meglio.

-Caspita, mi avete dato praticamente una lista di ciò che devo cercare…- commentò la Maga mentre leggeva con attenzione le varie erbe che doveva raccogliere -Probabilmente non sarà un compito avventuroso come quello di Sasha, ma almeno impiegherò per bene il mio tempo-

-È quello che mi auguro, signorina- disse la committente, un’anziana donna sulla sessantina vestita di un semplice abito verde e con un paio di zoccoli ai piedi -E anche se non so chi sia questa Sasha, sono certa che sarà ugualmente fiera di te… cerca solo di non metterci troppo, però-

-Stia tranquilla, le porterò le erbe che le servono prima di sera, poco ma sicuro-

Fu quindi così che Natasha, armatasi di coraggio e buona volontà, salutò la sua committente e si recò subito nel luogo dove avrebbe svolto la sua particolare ricerca a tema “pollice verde”, rappresentato da una fitta foresta non molto lontana dal villaggio in cui era arrivata. Seppur visibilmente tesa per il fatto che fosse il suo primo, vero incarico da sola, la ragazza fece un respiro profondo per rilassarsi ed entrò nell’enorme macchia di verde che la stava aspettando…

***

-Maledizione, sono arrivata tardi…- si lamentò Sasha, la quale dopo alcune ore di ricerche aveva trovato una traccia del “passaggio” di Nikolai, ovvero i corpi di almeno quattro ragazze uccise in maniera orribile e con addosso le sue iniziali incise sul petto -Ma non mi arrendo!- aggiunse prima di proseguire, ma…

-Fossi in te lo farei, e alla svelta, ragazza mia…- disse una voce che pareva provenire dal nulla -Non vorrai mica che il qui presente di Nikolai Avinski ti faccia fare la loro stessa fine?- aggiunse prima di lasciarsi andare ad una risata alquanto sadica che risuonò immediatamente nell’area circostante.

-Ma che diavolo…?- fu ciò che si chiese la rossa prima di sentire un sibilo raggiungere le sue orecchie che la costrinse ad abbassarsi d’istinto, e nel farlo notò che se non l’avesse fatto sarebbe stata colpita da quella che sembrava una freccia bella appuntita -Cavoli, per un pelo…-

-Quello era solo un colpo d’avvertimento, cara la mia cacciatrice di taglie- riprese a parlare la misteriosa voce, il cui proprietario era ancora nascosto chissà dove -E ti avviso fin da subito che con i prossimi non sarai così fortunata- aggiunse mentre, sempre dal nulla, si poteva sentire il tendersi di un arco.

-Beh, ma tanto basterà che non mi faccia colpire, no?- rispose con una certa ironia Sasha, la quale aveva già iniziato a circondarsi le mani di fiamme verdi e si era messa ai posti di combattimento -Fatti pure avanti, ovunque tu sia, perché tanto non cadrò così facilmente-

-Questo sarà tutto da vedere…- replicò la voce per un’ultima volta, prima di lasciare spazio al silenzio totale.

***

-Accidenti, pensavo sarebbe stato molto più facile come incarico… e invece mi sta prendendo parecchio tempo… più di quanto mi aspettassi- commentò Natasha, la quale dopo circa due ore di ricerca aveva già un ricco bottino dentro la sacca che aveva ricevuto dalla committente -Però… non è malaccio-

Infatti, nonostante l’orientarsi lì dentro fosse parecchio difficile, l’intera foresta in cui si trovava la maga dai capelli argentati aveva davvero un ché di affascinante, e ovunque posava lo sguardo poteva osservare un’immensa distesa di verde, tra le folte chiome degli alberi ai più semplici cespugli. Il sentire poi l’aria fresca che trasportava i vari odori e profumi del luogo non faceva che contribuire all’atmosfera generale. Non sapeva il perché, ma in qualche modo il solo essere lì la faceva sentire come a casa, quasi come se fosse stata la Natura stessa ad accoglierla. Non volendo ignorare questa sensazione così positiva, Natasha fece un respiro profondo, si lasciò andare ad un lieve sorriso e, dopo aver controllato cosa mancava alla lista delle erbe da raccogliere, proseguì subito con la sua ricerca... che però venne quasi arrestata sul nascere non appena mise un piede in fallo e rotolò fino a cadere dentro un lago limitrofo, dal quale riemerse a fatica e bagnata dalla testa ai piedi. Malgrado questo, però, rimaneva il fatto che aveva un incarico da svolgere, e lei l’avrebbe concluso ad ogni costo.

***

-Oh, accidenti!- esclamò Sasha prima di girare su sé stessa e usare le proprie fiamme verdi per incenerire l’ennesima serie di frecce che le stava volando addosso -Non so dove tu sia, caro il mio arciere, ma dubito che una persona normale riesca a lanciare così tanti dardi tutti insieme senza rimanere senza munizioni-

-Se ti dicessi come faccio, non sarebbe poi così divertente…- continuò a parlarle la voce misteriosa, il cui proprietario apparve come dal nulla e si rivelò essere un ragazzo dai capelli biondo sporco e gli occhi azzurri, vestito con semplici pantaloni grigi, una camicia ingiallita e un gilet rosso scuro.

-Oh, ma certo… Magia dell’Invisibilità, eh?- commentò la rossa -Ecco perché mi sembrava così difficile sapere dove ti trovavi… però rimane il fatto che tu sei il mio bersaglio e io colei che ti catturerà- aggiunse prima di scagliare una palla di fuoco contro il biondino, il quale però si dissolse nel nulla -Ma che…?-

-Bersaglio mancato…- disse la voce del criminale alle sue spalle, seguita dal sibilo di una nuova freccia pronta a colpire, ma che venne invece distrutta da una scia di fiamme verdi -Sarò anche un ricercato, ma non sono mica uno sprovveduto, sai?- aggiunse prima di rendersi invisibile.

-Non montarti la testa…- replicò Sasha, rimettendosi in posizione offensiva -Invisibile o no, non esiste che io mi faccia battere… né che questa missione si concluda con la sottoscritta che se ne torna a casa a mani vuote… o peggio ancora dentro una bara!-

-Parole grosse per chi sa solo usare il fuoco come Magia!- replicò la voce di Nikolai, la quale venne subito seguita dal solito suono di un arco che si tende e la conseguente scoccata di freccia, ma con la differenza che la freccia in questione non fu l’unica a puntare verso la Maga di Moon Wolf.

-Ma che…? Di nuovo?- commentò la rossa notando come la freccia ora fosse più di una -No, ma qui c’è proprio qualcosa che non va!- aggiunse prima di schivare le suddette frecce anziché bruciarle come aveva fatto le altre volte -No, non sono illusioni… sono autentiche. Ma come fa?-

-Te l’ho detto, no?- risuonò la voce del ricercato -Se mi mettessi a spiegarti cosa so fare ucciderei tutto il divertimento… e io voglio godermela a fondo…- aggiunse prima di scoccare un’altra serie di frecce, che però vennero sia bruciate che schivate dall’agile Sasha.

-La cosa comincia davvero a seccarmi…- disse infatti la rossa -Piuttosto che continuare con questa tiritera che ne diresti di affrontarmi nel corpo a corpo? O forse è tutto qui ciò che sai fare?- aggiunse sarcastica.

-Potrei farti la stessa domanda- rispose ancora Nikolai, apparendo alle sue spalle -Di questo passo non si arriverà mai ad una fine, quindi ti propongo uno scambio… se scopri il mio segreto ti affronterò alla pari, altrimenti ti farai ridurre ad un colabrodo dalle mie frecce-

-Non mi sembra molto equo come scambio- rispose lei -Ma del resto, sto avendo a che fare con un criminale la cui ricompensa è molto ghiotta, perciò…-

-Cosa fai, accetti?- fu ciò che chiese Nikolai prima di sparire di nuovo -In tal caso ti aspetto al varco… sono proprio curioso di vedere come farai prima che io ti uccida-

-Mai dire mai, mio caro…- replicò la rossa, sorridendo -Ma tranquillo, prima mi impegno a batterti e prima potrò tornarmene a casa… del resto, ho qualcuno che mi aspetta, e non voglio rimangiarmi la parola!-

Fine Cap.9

**L'Angolo dell'Autore** Nuova settimana, nuovo capitolo, e come promesso nonostante un'introduzione più tranquilla ho avuto modo di mostrarvi come se la cavano Natasha e Sasha durante le loro missioni individuali. E nel mentre una pensa a come orientarsi per raccogliere preziose erbe, l'altra deve invece ingegnarsi ad affrontare un avversario che, pur non avendo abilità così incredibili, le sta dando ugualmente filo da torcere. Come andrà a finire? Ovviamente vi basterà attendere il prossimo capitolo e lo scoprirete. A presto!

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Capitolo 10
*** Ritorno ***


Cap.10:
Ritorno

Erano passati alcuni giorni da quando Natasha e Sasha si erano salutate ed erano andate ognuno per la propria strada per svolgere i loro incarichi in “solitaria”. Da quel momento, nessuna delle due aveva dato notizia di sé o dei propri spostamenti, e in almeno un paio di occasioni il Master era stato tentato dall’idea di andarle a cercare lui stesso nonostante il fatto che avrebbe lasciato la Gilda priva di difese. Grazie al cielo, però, le sue preoccupazioni ebbero fine non appena vide proprio le due dirette interessate, visibilmente malconce e stanche, varcare la soglia del suo ufficio per fare rapporto.

-Siamo a casa…- disse Natasha, i cui abiti sporchi di verde, la mancanza di scarpe ai piedi e i capelli tutti scarmigliati lasciavano pochi dubbi su cosa le fosse capitato.

-Ci scusi per il ritardo, ma abbiamo avuto molto a cui pensare…- aggiunse Sasha, il cui giaccone e i pantaloni presentavano diversi strappi in più punti -Ma se ciò può consolarla, abbiamo concluso entrambe le nostre missioni con gran successo!- disse ancora mostrando un sorriso a trentadue denti.

-Mi fa piacere sentire questo…- disse il Capogilda -Anche se potevate comunque tenervi in contatto-

-Lo sappiamo, ma non abbiamo avuto molte occasioni per farlo- spiegò la maga dai capelli argentati.

-E poi, date le circostanze dei nostri incarichi, non ci saremmo riuscite neanche se avessimo voluto- si aggiunse anche l’ex pirata -Soprattutto se nel mio caso dovevo pensare ad un certo criminale-

-Ma a proposito di quel certo criminale… alla fine com’è andata? Non mi hai detto nulla dopo che ci siamo riviste al porto- fu ciò che domandò Natasha.

-Ah, tu e il Master non indovinerete mai cosa ho scoperto, dolcezza… una roba assurda!- ribatté la rossa.

-Ah, sì? E quanto assurda?- chiese ancora la maga dai capelli argentati.

-Beh… parecchio assurda…- rispose Sasha, prendendo una sedia vicino alla scrivania del Capogilda e sedendosi senza troppi complimenti -Inizialmente pensavo fosse solo un tipo che tirava con l’arco mentre usava la Magia dell’Invisibilità… ma poi mi sono resa conto che non si limitava ad una sola freccia-

-E cosa hai scoperto di così assurdo?- fu la domanda che fece invece il Master Fir.

-Che per fare il trucchetto delle tante frecce non solo si rendeva invisibile, ma si divertiva anche ad usare una magia con cui moltiplicarsi… niente di più, niente di meno- spiegò la rossa mentre si stiracchiava.

-Oh… questo spiegherebbe come ha fatto a guadagnarsi una simile taglia sulla testa- disse Natasha.

-Già, ma per fortuna mi sono rivelata un osso duro e gliele ho date di santa ragione…- ribatté di nuovo la rossa con aria fiera -Anche se alcune di quelle dannate frecce, seppur di striscio, me le sono dovute beccare lo stesso. E se ci penso ho ancora male!-

-Capisco… ma almeno tu non hai avuto a che fare con una foresta dalla vegetazione tanto incantevole quanto insidiosa… e non hai idea di quanto a fondo mi sono dovuta spingere pur di trovare le piante e le erbe che servivano alla mia committente- cercò di consolarla Natasha.

-Beh, a giudicare da come ti sei ridotta, suppongo parecchio a fondo… e posso capire gli abiti sporchi e i capelli che andrebbero sistemati, ma che è successo alle tue scarpe?- fu ciò che chiese la rossa.

-Purtroppo ho dovuto rinunciarci a causa del fatto che una parte di quella foresta era colma di piante carnivore molto affamate… e ho dovuto praticamente lottare per la mia vita pur di liberarmi- spiegò semplicemente Natasha, lasciandosi andare ad un sospiro.

-In sintesi, mi è parso di capire che andare in missione da sole ha portato dei pro e contro…- suppose Fir.

-Sì, Master… e ad essere sincera non credo di voler ripetere l’esperienza…- disse in tutta franchezza la Maga che padroneggiava il ghiaccio -Anche se ho studiato a fondo diversi libri dedicati a luoghi e paesaggi, la vita vera è tutta un’altra cosa, e pur essendo consapevole di questo non ho combinato molto…-

-Lo stesso vale per me- si aggiunse anche la rossa che manipolava fiamme verdi -Per quanto io adori l’avventura, l’azione e l’improvvisazione, a volte sarebbe molto più giusto fermarsi un attimo e pianificare come si deve ogni punto… giusto per evitare troppi rischi-

-Quindi deduco che il vostro duo voglia già tornare a compiere missioni insieme?- chiese poi il Capogilda.

-In teoria non si è mai separato davvero, signore… però sì, avete reso l’idea- rispose Natasha annuendo con un lieve cenno del capo.

-E se la cosa la farà sentire felice, le prometto che non appena ci saremo riprese da questa lunga avventura torneremo alla carica più forti, pimpanti e affascinanti che mai!- affermò invece Sasha, alzandosi dalla sedia di scatto, stringendo la mano a Natasha e alzando la mano libera con aria sognante, seppur stanca.

-Mi sembra il minimo…- disse l’argentata, salvo poi lasciare la mano della rossa e aggiungere -Ma per ora… appena torno a casa mi faccio un bagno caldo, mi leggo un libro e poi mi riposo per almeno 8 ore filate-

-Ma Tasha… e la nostra cena insieme? Se non ricordo male l’idea ti interessava- esclamò stupita la rossa.

-Lo so, ma al momento sono davvero distrutta e non me la sento di uscire…- disse l’altra.

-E se venissi a cena da te? Andrebbe bene lo stesso?- propose Sasha.

-Beh… in teoria sì, però…- cercò di rispondere Natasha.

-Magnifico! Allora ci vediamo stasera!- esultò la rossa, improvvisamente tornata tutta pimpante -E non preoccuparti, mi assicurerò di portare un qualche regalino che possa farti piacere!-

-No, aspetta…!- fu l’unica cosa che provò a dire la ragazza dai capelli argentati salvo vedere la compagna di team abbandonare subito l’ufficio del Master.

-Ma pensa… prima era stanca e adesso l’idea di cenare con te le ha come ricaricato le energie- notò Fir.

-Non mi ha neanche dato il tempo di dirle dove abito…- disse Natasha con voce stupita -Né mi ha detto che cosa potrei prepararle… anche se non sono così brava a cucinare-

-Conoscendola, probabilmente le andrà bene qualsiasi cosa… e per quanto riguarda l’indirizzo, non preoccuparti, la informerò io per tempo- disse il Master mentre le appoggiava una mano sulla spalla con tono consolatorio -Tu intanto pensa a goderti il resto della giornata-

-Va bene… farò così- disse la ragazza, prima di congedarsi e uscire anche lei dall’ufficio -A presto, Master-

-A presto, ragazza mia- la salutò Fir.

E una volta che ebbe modo di uscire dalla Gilda, Natasha non perse neanche un minuto e, ignorando il fatto che il suo aspetto un po’ meno ordinato del solito poteva suscitare sguardi stupiti, si recò subito a casa sua, che altro non era che una semplice abitazione in muratura rossa e col tetto bianco. Aperta la porta e pulitasi i piedi sullo zerbino, superò in pochi minuti l’ingresso principale e si fiondò immediatamente nel bagno. Una volta lì, Natasha dedicò un po’ del suo tempo nel preparare la vasca, e una volta che fu tutto pronto si spogliò dei suoi abiti e si immerse nell’acqua calda, pronta al totale relax.

-Ah… mi ci voleva…- fu ciò che mormorò mentre sentiva gli effetti del bagno farle già effetto -Sono stati giorni davvero lunghi e stressanti… se mai dovrò tornare in azione come dice Sasha dovrò essere al massimo delle forze, fisiche e mentali…- aggiunse prima di chiudere gli occhi e rilassarsi.

***

-Ok, ci ho messo parecchio e ho dovuto rinunciare al mio solito charme, ma non sto poi così male- fu ciò che disse Sasha mentre si guardava allo specchio e osservava come l’abito bianco comprato con Natasha e i capelli più in ordine le dessero un’aria diversa -Tasha avrà una bella sorpresa quando mi vedrà-

E dopo aver fatto ancora qualche ultimo preparativo, la rossa uscì dalla casa da pesca vicino al porto che aveva come abitazione e si avviò subito verso la casa di Natasha, la cui locazione era stata gentilmente fornita dal Master che l’aveva contatta via Lacrima di Comunicazione qualche oretta prima. Ci mise un po’ prima di raggiungere la sua destinazione, ma l’idea di passare un altro po’ di tempo con la sua compagna di team l’aveva motivata quel che bastava per non badare troppo ad eventuali ritardi. Arrivata quindi davanti alla porta di casa bussò alla porta un paio di volte e attese per diversi minuti prima di venire aperta da una Natasha che sembrava accorsa tutta trafelata ed era vestita solo di un candido asciugamano…

-Ehm… ciao?- disse la rossa, visibilmente stupita -Ti ho forse disturbata? No, perché sennò passo dopo…-

-Eh? Oh, no, affatto…- fu ciò che rispose l’argentata, seppur un po’ imbarazzata per come si era fatta trovare in quel momento -Su, entra… ti stavo aspettando ma mi sono addormentata mentre facevo il bagno e non ho avuto tempo per mettermi qualcosa di comodo- aggiunse prima di farla entrare subito in casa.

-Ah, immagino…- disse una Sasha ancora un po’ stupita -Però c’è da dire che sotto tutti quei vestiti non sei affatto malaccio… soprattutto in una certa zona- aggiunse con voce visibilmente maliziosa.

-Beh, non è colpa mia se alla mia età ho già un seno piuttosto… generoso- replicò Natasha, arrossendo di colpo mentre chiudeva la porta di casa -E ho i miei buoni motivi per nasconderlo!-

-Fammi indovinare… forse perché temi che i maschietti della Gilda ti facciano il filo?- domandò Sasha.

-Beh… sì…- rispose Natasha tirando un sospiro, per poi aggiungere -Ma anche perché non voglio passare per essere la classica ragazza che è nota solo per il fisico che ha e non per quello che sa fare davvero… è una questione di principio, insomma!-

-Non so se la cosa ti può consolare, ma… a me non dispiace né il tuo fisico né la tua mente- fu ciò che le disse Sasha tornando un attimo seria e prendendole le mani con gentilezza -E non lo dico solo perché mi piaci tanto, sia chiaro… sarò anche una pirata, ma so essere sincera quando voglio-

-E io apprezzo questa tua sincerità…- replicò Natasha, non potendo non sorridere a tali parole -Anche se in realtà ormai sei solo una ex pirata- aggiunse correggendo l’ultima parte del discorso di Sasha.

-Non ricordarmelo, è imbarazzante…- finse di lamentarsi la rossa prima di scoppiare a ridere -Ma no, ma che dico, alla fine le avventure non hanno forme predefinite! E poi, se ci pensi bene, lavorando come Maga per una Gilda è come se fossi diventata una sorta di corsara, no?-

-In realtà non credo che funzioni proprio così.. ma hai comunque reso l’idea- rispose l’argentata, prima di scuotere la testa ed esclamare -Oh, la cena! Devo ancora vestirmi e non ho preparato nulla!-

-Non preoccuparti, dolcezza, sono sicura che c’è ancora tempo per rimediare… e poi la notte è ancora giovane, no?- la prese con filosofia la rossa -Tra l’altro, non mi dispiace affatto vederti così-

-Sasha, guarda che annullo tutto quanto se non fai la brava- puntò i piedi l’altra, arrossendo più di prima mentre cercava di coprire come poteva le proprie forme.

-E buttare alle ortiche tutti i preparativi che ho fatto per rendermi presentabile? Non se ne parla!- replicò la rossa, prima di posare per terra la busta che aveva con sé e tirare fuori una bottiglia di vino -Voilà!-

-Ma… quello non è vino pregiato…? Come hai fatto ad ottenerlo?- domandò Natasha, totalmente stupita.

-Beh, sai com’è… la ricompensa per quel cattivone di Nikolai era bella ghiotta e ho pensato che non sarebbe stato un crimine regalarmi qualcosa di bello- spiegò Sasha col sorriso sulle labbra -Oh, ma non è tutto, perché in caso di necessità ho anche preso questi!- aggiunse tirando fuori anche due piccoli contenitori.

-Cibi precotti?- li riconobbe la ragazza dai capelli argentati -Ma Sasha… pensavo che volessi fare una cenetta coi fiocchi o qualcosa del genere… ero pure pronta ad improvvisare seguendo un libro di cucina-

-Mh… in effetti sono sarebbe stato male vederti ai fornelli… magari vestita con solo un bel grembiule…-

-Sasha…-

-Ok, ok, la smetto… a parte gli scherzi, Tasha… forse non sarà una cenetta romantica come promesso, ma almeno abbiamo di nuovo l’occasione di passare un po’ di tempo insieme, no?-

-Beh, su questo non posso darti torto… comunque, se mi dai due minuti mi rendo più presentabile e poi vediamo come organizzarci-

-Nessun problema!-

***

-Mh… confermo, non sarà stata una cena romantica, ma almeno è stata una cena- fu ciò che disse la rossa dopo aver finito la sua porzione -Non sei d’accordo, dolcezza?- chiese prima di bersi un po’ di vino.

-Sarò sincera, inizialmente non ne ero così sicura, ma poi mi sono dovuta ricredere- le rispose Natasha, che alla fine aveva lasciato perdere l’asciugamano e si era invece messa dei lunghi pantaloni grigi e una maglietta bianca a maniche corte -Tra l’altro, mi sono ricordata di una cosa…-

-Ah, sì? E cioè?-

-Ricordi quando mi hai detto che lo stare da sole probabilmente avrebbe aiutato a capire come si sarebbe potuto evolvere il nostro rapporto?-

-Certo, e ricordo anche come hai reagito dopo che ti ho dato un bacio come buon augurio-

-Beh… non so tu, ma durante la mia missione il solo pensiero di non averti al mio fianco mi ha visibilmente messa in difficoltà, non tanto per come avresti potuto aiutarmi quanto per il fatto che, senza la tua presenza, mi sentivo… come dire, meno sicura dei miei mezzi e del mio potenziale-

-E immagino che questo ti abbia fatta sentire spaesata, vero?-

-Non immagini quanto, Sasha… nonostante la voglia di impegnarmi e di cavarmela da sola fosse tanta, ci sono state alcune occasioni in cui mi sono sentita praticamente persa senza di te… e temevo che non sarei più tornata a casa se avessi fatto anche il minimo errore-

-Però se sei qui davanti a me ciò significa che sei riuscita nel tuo intento, no? E ciò ti può solo fare onore-

-Lo so, Sasha… però non cambia il fatto che, quando ho dovuto lottare per la mia vita, ho capito a mie spese quanto la vita avventurosa possa rivelarsi davvero insidiosa se non si è preparati a dovere-

-Ah, ma se è per questo nemmeno io ho avuto la vita facile contro quel Nikolai… certo, alla fine gli ho fatto comunque vedere le stelle, però devo ammettere che ero davvero allo sbaraglio… e sarebbe stato davvero fico se avessi avuto un po’ di supporto strategico da parte tua, dolcezza-

-Non preoccuparti per quello, Sasha. Tanto dal prossimo incarico torniamo a goderci le avventure insieme, quindi potrai chiedermi tutti i piani che vuoi… basta solo che poi non fai di testa tua-

-Lo sai che non ti posso promettere nulla, Tasha cara… ma cercherò di fare la brava-

-Sarà meglio… ma tornando al succo del discorso principale, questa esperienza mi ha fatto capire quanto, nonostante tutto, tu sia una persona molto importante per me-

-Oh… quindi questo vuol dire che da domani ci potremo già scambiare qualche dolce bacino?-

-Non esattamente… però in attesa di quelli ho pensato che forse, e dico forse, potremmo cominciare a frequentarci sul serio… sì, insomma, avere altri appuntamenti e cose del genere…-

-Tasha… nel sentire queste parole mi rendi l’ex pirata più felice di questo mondo, lo sai?-

-Davvero? Non lo stai dicendo solo per rubarmi un bacio dal nulla, vero, Sasha?-

-Assolutamente no, sono sincera al 100%! Ovviamente sarei molto più felice se tu ricambiassi subito i miei sentimenti, ma come hai detto tu “è meglio non bruciare subito le tappe”, quindi mi adeguerò-

-Mi spiace doverti far aspettare così tanto, Sasha… però se la cosa ti può consolare al momento so che la tua presenza mi dà sicurezza, che senza di te mi sento persa e che la nostra intesa non è malaccio, quindi penso che siamo sulla strada giusta… o no?-

-Non ti mentirò, mia dolcezza dai capelli argentati… finora non ho mai avuto relazioni stabili, e anzi ammetto di aver avuto una ragazza in ogni porto in passato… però se ciò che provo per te è genuino, e se l’ultimo tesoro che conquisterò in questa vita sarà il tuo amore, allora ben venga!-

-Sembri molto sicura di te, Sasha… ma chissà se sarai tu a conquistarmi oppure sarò io a ricambiare-

-Mai dire mai, Tasha cara... aspettiamo ancora un po' e vedremo cosa ci riserverà il futuro~-

Fine Cap.10

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera a tutti, lettori e lettrici. Come ogni sabato che inizia alla mezzanotte, ecco qui un nuovo capitolo dedicato al passato di Natasha e Sasha, le due Maghe Veterane di Moon Wolf. Stasera si chiude la trilogia di capitoli dedicata alla loro separazione temporanea, e come avete potuto vedere, entrambi i loro incarichi individuali sono andati a buon fine. Inutile dire che questa esperienza è stata piuttosto importante per entrambe, e ciò le ha spinte a capire quanto siano importanti l'una per l'altra. Come detto da Sasha alla fine della loro cenetta improvvisata, però, le tappe più importanti sono ancora lontane dall'essere bruciate, e solo il tempo ci dirà quando avverrà la vera e propria dichiarazione. Ma a parte ciò, cosa aspetterà le due nei prossimi capitoli? Nuove avventure? Altri appuntamenti? Forse entrambe le cose? Restate sintonizzati e lo scoprirete presto. Bye bye!

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Capitolo 11
*** Assedio ***


Cap.11:
Assedio

Il giorno dopo la loro “romantica cenetta improvvisata”, Natasha e Sasha erano già pronte per tornare in carreggiata e svolgere tantissimi nuovi incarichi insieme, e per l’occasione la rossa aveva letteralmente saccheggiato la bacheca e poi posato su un tavolo libero della Gilda una marea di richieste, che spaziavano dai casi più semplici a quelli più impegnativi e difficili.

-Allora, mia dolce partner… da cosa vogliamo cominciare?- fu ciò che chiese la rossa.

-Ottima domanda…- rispose l’argentata, che inforcati gli occhiali da lettura stava osservando uno per uno i vari fogli -Sono parecchi e sarà difficile fare una cernita di quelli più interessanti, ma posso comunque provarci… anche se tanto basta che li facciamo insieme e come un team, no?-

-E anche come fidanzatine in prova~- aggiunse Sasha, abbracciando a sorpresa la partner -Pensa che bello… svolgiamo un incarico, riscattiamo la ricompensa e poi ci scambiamo qualche bacino-

-Sarebbe bello…- sorrise Natasha, salvo sciogliere l’abbraccio per tornare a concentrarsi sugli incarichi -Ma come hai detto tu, siamo “in prova”, perciò è ancora troppo presto per ufficializzare il tutto-

-Lo so… però non vedo comunque l’ora- replicò la rossa con crescente entusiasmo -E sono sicura che sarà una dichiarazione d’amore fantastica!-

-Sì, potrebbe essere… ma per ora direi che è meglio concentrarsi sul presente, non credi?- la riportò coi piedi per terra l’altra.

-Va bene, va bene… anche se non ci vedo nulla di male nel sognare un po’…- disse ancora la rossa.

-Nemmeno io…- le disse l’argentata, sistemandosi meglio gli occhiali -Ma dato che per ora abbiamo una routine a cui pensare, occorre essere concentrate al massimo-

-Insomma, “prima il dovere e poi il piacere”… non hai tutti i torti- fu la conclusione a cui arrivò l’ex pirata prima di mettersi seduta vicino a Natasha e dare un’occhiata anche lei ai fogli degli incarichi.

-È solo naturale… e poi, conoscendoti, sono certa che una volta finita una missione troverai qualche modo per impiegare al meglio il nostro tempo libero- le disse invece Natasha, passandole uno dei fogli -Che ne dici di questo? Sembra adatto ad entrambe, non credi?-

-Sì, potrebbe andare… ma c’è anche questo che potrebbe fare per noi- replicò invece la rossa mentre mostrava a Natasha un altro foglio -C’è anche una bella ricompensa-

-In effetti hai ragione…- disse Natasha osservando bene il suddetto foglio, ma non ebbe neanche il tempo di aggiungere altro che vide tre cittadini entrare di tutta fretta nell’ingresso principale -Che succede?!-

-Siamo nei guai… anzi, in guai seri!- disse uno di loro.

-Chiamate subito il Master, presto!- fece una seconda persona.

-Perché? Che è successo di così grave?- fu ciò che chiese Sasha.

-Il porto… il porto è stato assediato!- disse il terzo nonostante il fiatone.

-Cosa?!- fu ciò che esclamò Natasha -Assediato? E da chi?-

-Ancora non lo sappiamo, ma di certo non hanno buone intenzioni- disse nuovamente il terzo civile.

-Ho come l’impressione che abbiamo appena trovato il nostro nuovo incarico- disse Sasha mentre un sorriso alquanto sardonico le si dipingeva sul viso -Che dici, andiamo?-

-Mi pare ovvio!- rispose Natasha senza esitare, alzandosi subito -Però è meglio se prima di andare contattiamo anche il Master… non si sa mai-

-Ottima idea. Magari così avremo occasione di vederlo in azione!- fu più che d’accordo la rossa.

E dopo essersi messe all’opera, le due Maghe e il Master Fir, quest’ultimo equipaggiato con spada e ascia, non persero tempo e si diressero immediatamente al porto, dove videro uno spettacolo che fece mozzare il fiato a tutti e tre: ovunque posavano lo sguardo non vedevano altro che poveri civili in fuga, feriti gravemente o addirittura morti e ammassati ai vari angoli della strada. E nel mezzo di tutto quanto, sette figure, rappresentate da sei uomini e una sola donna, fissavano soddisfatti ciò che avevano fatto.

-Oh sì… questa sì che è musica per le mie orecchie- disse uno di loro, dai capelli mori e le braccia coperte da due vistosi guantoni di ferro -Caos, desolazione, morte… un classico, insomma!-

-L’hai detto, compare- disse invece un altro, biondo e con un cappello da cowboy in testa -E abbiamo solo attaccato il porto. Immagina cosa potremmo mai combinare col resto di quest’isola-

-Sarebbe davvero un gran bello spettacolo, poco ma sicuro!- se la rise invece quello che pareva il più alto e massiccio dei sette, armato di una grossa ascia e coperto da capo a piedi da un’armatura -Ci sono ancora parecchie cose che vorrei tagliare in questo posto!-

-E non dimentichiamoci delle ricchezze che potremmo saccheggiare una volta fatta terra bruciata!- esclamò invece il quarto componente di quel gruppo, caratterizzato da un turbante in testa e da abiti arabi.

-Per quanto mi riguarda potete fare come volete, ma cercate di non esagerare, però…- disse l’uomo dai capelli brizzolati che era proprio vicino al tizio col turbante -Qui potrebbe esserci del materiale utile per le mie ricerche, e vorrei evitare che lo rovinaste-

-Oh, ma andiamo, Fyodor… se c’è da scatenarci, facciamolo e basta!- gli disse l’unica donna del gruppo, dai lunghi capelli rosa, gli occhi viola e vestita di un elegante abito rosso dai fronzoli dorati -Del resto, dobbiamo far capire a questi poveri isolani chi è che comanda!-

-Ben detto, Siren, ben detto…- si fece invece avanti colui che, a giudicare dall’armatura e dalla spada che portava con sé, doveva essere il loro leader -Del resto, abbiamo un incarico da portare a termine… direi che non ci farà così male occuparci il tempo come meglio possiamo-

Ma come il leader smise di parlare, i sette si ritrovarono ben presto attaccati da quella che sembrava un’intensa fiammata verde che minacciava di colpirli, venendo però fermata dall’ascia dell’omone in armatura, il quale parve “dividerla e spegnerla” con un paio di fendenti. Pur messi in allarme da un attacco del genere, i sette rimasero lì dov’erano e, dopo qualche breve secondo di attesa, e ebbero modo di vedere con i loro occhi la diretta responsabile: Sasha!

-Ma che cavolo…?!- fu ciò che esclamò la rossa, confusa da ciò che era appena successo -Come ha fatto a estinguere la mia fiammata?- aggiunse mentre veniva raggiunta da Natasha e dal Master.

-Oh, ma guarda… abbiamo compagnia- commentò sarcastico il tizio con i guantoni, il quale si voltò verso il compagno e gli disse -E per fortuna la tua ascia può fendere qualsiasi cosa, Olaf, altrimenti a quest’ora saremmo stati arsi vivi da quelle strane fiamme-

-Risparmiami i ringraziamenti, Mark- disse il diretto interessato -A me interessa solo tagliare tutto ciò che si pone sul mio cammino. L’aiutare voialtri è solo una conseguenza-

-Però c’è da dire che quello sembrava un attacco davvero potente- commentò l’uomo dai capelli brizzolati mentre sorrideva compiaciuto e si voltava verso la rossa -Dimmi, ragazza… come ti chiami?-

-Alexandra Brann… ex pirata, nuova Maga di Moon Wolf e colei che un giorno ruberà il cuore a quella simpatica ragazza dietro di me- replicò lei con tono calmo e quasi fiero mentre Natasha alle sue spalle arrossiva visibilmente -Ma prima di fare ciò ho l’impellente bisogno di prendervi a calci uno ad uno!-

-E quindi tu oseresti sfidare noi, gli Ice Devil, senza nemmeno sapere le nostre capacità?- disse il tizio col cappello da cowboy, tirando fuori le sue pistole -Mi sembra un po’ troppo fallato come piano- proseguì mentre caricava le suddette pistole con quelle che sembravano particolari munizioni.

-Già- si aggiunse quello che invece indossava il turbante -Se non fai attenzione potresti fare la stessa fine di tutti quei poveri idioti che hanno cercato di intralciarci- aggiunse mentre intorno a lui si faceva avanti una strana quanto particolare sabbia nera.

-Charles, Alì… perché non arriviamo al cazzo di punto, invece?- si rivolse ai due il tipo coi guantoni, che a quanto pare si chiamava Mark, mentre girava sui suddetti guantoni delle manopole che fecero emettere dalle giunture diversi sbuffi di fumo -Non perdiamo tempo e ammazziamo questa donnaccia!-

-Tre contro uno? Sul serio?- fu la pronta risposta da parte di Sasha, la quale si mise in posizione -Non per vantarmi ma potrei battervi anche con un braccio solo- disse mentre portava in avanti il braccio destro e metteva invece il sinistro dietro la schiena -Su, fatevi sotto, che non vi temo!-

-Ma sentitela, la grande eroina… spera pure di batterci mettendosi in svantaggio- commentò Mark, sbuffando seccato prima di rivolgersi ai due compari e dire -Facciamole il culo senza pietà, ragazzi!- mentre si lanciava selvaggiamente contro di lei, tendendo con forza il pugno sinistro.

-Farmi il culo? Questo è tutto da vedere- replicò la rossa schivando all’ultimo il pugno e replicando con una piccola fiammata verde a bruciapelo lanciata dalla mano libera, con la quale respinse senza problemi il moro, ma finì con l’esporsi ai colpi di pistola di Charles, finendo ferita alla gamba destra -Oh, merda…-

-Proiettili Perforanti… utili per provocare parecchi danni al nemico- se la rise il pistolero.

-E ora che hai la libertà di movimento compromessa… disperati mentre le mie Sabbie Nere ti imprigionano nella loro morsa fatale!- fu ciò che disse invece Alì mentre con un semplice cenno la strana sabbia nera che aveva richiamato si scagliava verso Sasha.

-Non esserne così sicuro…- ribatté l’ex pirata mentre alzava la mano destra e si preparava ad invocare un turbine di fiamme verdi per difendersi, salvo poi ritrovarsi con la suddetta mano colpita almeno due volte dai proiettili di Charles -Ah… maledetto…- sibilò a denti stretti prima di venire travolta dalla sabbia.

-No, Sasha!- urlò Natasha, che nel vedere la compagna in difficoltà corse subito da lei per aiutarla, ma si ritrovò l’enorme Olaf che, ascia alla mano, le aveva tagliato la strada -Levati, la mia amica è nei guai!-

-Ah, ma davvero? Che coincidenza, adesso lo sei anche tu!- disse l’omaccione che in tutta riposta fu pronto a calare l’arma contro la ragazza, che tuttavia riuscì a difendersi creando una barriera di ghiaccio, anche se andò in pezzi dopo nemmeno due secondi -Sprechi il tuo tempo… la mia ascia può fendere qualsiasi cosa-

-Allora basterà che io non mi faccia tagliare da essa, no?- disse Natasha prima di prendere le distanze e scagliare una gelida raffica contro di lui nel tentativo di rallentarlo almeno un po’, ma scoprì a sue spese che quell’attacco non gli aveva fatto il minimo effetto e anzi aveva nuovamente usato l’ascia per vanificarlo.

-Comincia a pregare per la tua vita, perché tra poco te la trancerò via!- disse Olaf mentre si dirigeva a grandi falcate contro Natasha e sembrava più pronto che mai ad ucciderla.

-Non se ci sono io ad impedirlo in quanto Master della mia Gilda!- disse all’improvviso Fir, il quale si era messo in mezzo per salvare la ragazza in extremis e, a spada sguainata, era riuscito appena in tempo a bloccare l’arma del nemico -Perché non te la prendi con qualcuno della tua taglia?-

-Oh, quindi è intervenuto addirittura il Master? Ma che onore… qualcuno che varrà la pena tranciare- disse Olaf con tono alquanto intrigato dalla cosa.

-Fossi in te eviterei di montarti così la testa… da quello che so i Master sono ossi duri- fu ciò che disse Siren, non tanto convinta da ciò che aveva detto il compagno.

-Ma non rompere e pensa agli affari tuoi, piuttosto!- replicò l’omone prima di ingaggiare fin da subito un duello all’arma bianca contro il Master, messosi prontamente sulla difensiva.

-Oh, ma farò di meglio, mio caro barbaro… visto che ci sono posso suonare un bel requiem per colei che non ha ancora scelto chi affrontare…- ribatté l’unica donna nemica, per niente toccata da quelle parole, mentre si avvicinava a Natasha.

-Un requiem…? Non so se sentirmi lusingata o spaventata- fu ciò che disse la ragazza, che tuttavia cominciò per sicurezza ad invocare nuovi cristalli di ghiaccio.

-Direi entrambi, se consideriamo che potresti non essere in grado di ascoltare per intero la melodia…- disse ancora la donna dai capelli rosa -E questo perché la mia voce può risultare fatale per chiunque la ascolti-

-Pare che stiano per iniziare degli scontri interessanti… non credi anche tu, Siegfried?- fu ciò che disse Fyodor mentre osservava curioso come si era evoluta l’intera situazione nel giro di pochi minuti.

-Già…- rispose il leader, anche lui piuttosto interessato alla cosa -Non è la prima isola del Nord che ci chiedono di visitare per “lavoro”, ma di certo, almeno per una volta, sarà parecchio interessante incontrare un po’ di resistenza degna di questo nome-

-Tenete alta la guardia, ragazze mie! Temo che questi tizi non siano da sottovalutare- fu ciò che disse il Master tra uno scontro di lame e l’altro con Olaf e la sua ascia.

-Io me ne sono già accorta!- replicò Sasha mentre cercava di schivare come poteva sabbie nere, proiettili e pugni diretti proprio contro di lei -Ma sono ottimista. Se ci impegniamo tutti insieme ce la faremo!-

-Spero che tu abbia ragione, Sasha…- disse tra sé e sé Natasha mentre si metteva in posizione e si teneva pronta per affrontare la sua avversaria dai capelli rosa -Lo spero con tutto il cuore…-

Fine Cap.11

**L'Angolo dell'Autore** Scommetto che questo non ve l'aspettavate, vero? Pensavate che dopo aver passato un lungo periodo in solitaria le nostre due Maghe preferite avrebbero dedicato le loro giornate ad appuntamenti o nuove missioni? In teoria poteva anche andare così, ma come è ben noto il destino sa essere beffardo, e in questo nuovo capitolo si ha modo di fare la conoscenza degli Ice Devil, che cronologicamente sono proprio alla loro prima apparizione e con tutti i membri esatti. Chi ha seguito The Wolf's Legacy conoscerà bene cosa sanno fare tutti e sette... ad eccezione di Fyodor, ma non temete che qualche retroscena su di lui arriverà di sicuro. La domanda che sorge spontanea, ovviamente, è se il Master e le nostre protagoniste se la caveranno o meno contro di loro... per scoprirlo, aspettate la prossima settimana e non rimarrete delusi!

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Capitolo 12
*** Pericolo ***


Cap.12:
Pericolo

Nonostante i pensieri positivi e determinati che si era fatta, Natasha dovette quasi subito ricredersi riguardo a ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. Infatti, inizialmente vide con sua gran sorpresa la sua avversaria mettersi a cantare qualcosa, per poi fermarsi a prendere un bel respiro. Sulle prime, la ragazza pensò che fosse un semplice rituale prima della lotta, ma subito dopo la misteriosa Siren emise senza preavviso un fortissimo acuto, le cui onde sonore furono così potenti da scaraventare via la Maga dai capelli argentati. Stupita, ma non per questo decisa ad arrendersi, Natasha invocò a sé svariati cristalli di ghiaccio che lanciò immediatamente contro Siren, ma questa si mise a cantare nuovamente e, pur non lanciando un acuto come prima, la melodia provvide a polverizzare con facilità il ghiaccio.

-Incredibile… non ha fatto altro che cantare, eppure le è bastato quello per difendersi- disse Natasha con voce visibilmente stupita -Che sia Magia del Suono di alto livello?-

-Può darsi di sì come può darsi di no, mia cara…- disse invece la donna dai capelli rosa -Però se fai conto che prima di unirmi a questi simpatici mercenari ero una stella della musica lirica, la risposta è semplice, no?-

-Non vorrei sbagliarmi, ma immagino che non sarà affatto facile sconfiggerti, vero?- fu ciò che domandò Natasha mentre invocava di nuovo il ghiaccio intorno a sé -Se ciò che ho letto una volta in un libro è vero, il suono e le relative vibrazioni possono infrangere ogni cosa usando i giusti decibel, giusto?-

-Esatto… grazie alla mia Magia posso decidere con cura quanti decibel utilizzare per combattere- confermò la nemica mentre sorrideva sardonica -E ovviamente, più aumento la frequenza più i danni possono risultare fatali per le povere orecchie di chi mi ascolta o per l’ambiente circostante-

“Praticamente, se continuassi ad usare il mio ghiaccio non andrei da nessuna parte… mi toccherà giocare d’astuzia se voglio evitare di farmi uccidere” rifletté mentalmente la Maga di Moon Wolf, il cui sguardo si posò sia su Siren che su gli altri due invasori rimasti in disparte “E poi bisognerà pensare anche a loro…”

-Che succede, temi di non farcela a battermi col tuo ghiaccio?- la riportò alla realtà la nemica, alla quale non era sicuramente sfuggito quell’attimo di smarrimento -In effetti, si può dire che tra voi tre Maghi Legali mi sia capitata la preda più facile da uccidere… ma non temere, cercherò di non farti soffrire troppo-

E nel mentre Siren ricominciava a cantare, in quello stesso momento nemmeno Sasha e il Master sembravano passarsela tanto bene. Infatti, nel caso della rossa il contrastare ben tre nemici era un’impresa davvero difficile, soprattutto se oltre alle ferite alla mano o alla gamba c’erano le sabbie nere di Alì che le intralciavano i movimenti, i Proiettili Lacrima di Charles che la disorientavano pur colpendola di striscio e i cazzotti di Mark che provvedevano a lasciarle lividi piuttosto evidenti sul viso. Nonostante questo, però, l’ex pirata scoprì che tutti e tre non sembravano così resilienti ai colpi, e che bastava una fiammata verde di tanto in tanto per respingerli, seppur con una certa fatica. Il duello tra il Master di Moon Wolf e il massiccio Olaf invece andava avanti senza esclusione di colpi, anche se lo stesso Fir dovette notare che la pericolosità del nemico non risiedeva tanto nella sua ascia quanto nella ferocia con cui vibrava i colpi. Ciò lo rendeva più ostico del previsto anche senza contare l’abilità dell’arma, che però non sembrava aver effetto contro oggetti solidi come la spada del Master. Era tuttavia palese che doveva farla finita alla svelta.

-Che ti prende, “Master”? Non riesci a tenere il passo?- parve canzonarlo il barbaro mentre continuava ad attaccare senza sosta, incurante che ogni colpo venisse bloccato dal piatto della lama avversaria -Se così fosse, allora ciò che si dice su gente come te è probabilmente una menzogna-

-Non sottovalutarmi, è meglio per te…- si limitò a dire il diretto interessato, mentre a poco a poco il suo corpo cominciava a rilasciare la propria Aura Magica -Magari non può piacerti il fatto che io stia sulla difensiva, ma dovresti preoccuparti riguardo a quando farò sul serio-

-Questo sarà da vedere… sempre ammesso che io te lo permetta- se la rise ancora Olaf, il quale si tenne pronto ad un nuovo colpo della sua ascia -Per cominciare ti troncherò via le mani, e poi decapiterò e…-

-Furia Guerriera di Balder!- esclamò all’improvviso il Master, il quale ricoprì di brina la propria lama e, dopo aver schivato all’ultimo l’attacco del nemico, eseguì una fitta serie di fendenti e tagli che non solo provvidero nel danneggiare la corazza di Olaf, ma gli lasciarono anche dei tagli non indifferenti sul corpo.

-Ma cosa…?!- fu l’unica cosa disse l’omaccione con espressione di stupore -Che potenza…-

-Ti avevo avvertito che era meglio per te non sottovalutarmi…- fu ciò che si limitò a dire Fir, mentre continuava a liberare la sua Aura Magica e osservava il suo avversario cadere a terra -Se non ti fossi fatto prendere dalla foga di finirmi forse sarebbe andata diversamente…-

-Maledizione… maledizione… aspetta solo che mi riprenda e vedi che ti faccio…- imprecò Olaf mentre, nonostante le ferite subite e i pezzi di corazza che cadevano giù, rimetteva mano alla propria ascia e incominciava a rialzarsi -Ti farò a pezzi, lo giuro… ma così tanto che ti renderò irriconoscibile…-

-Meglio se non ti muovi, te lo consiglio…- ribatté Fir -La mia Furia Guerriera è un incantesimo d’attacco che può rivelarsi fatale dato che uso il ghiaccio come potenziamento per la mia lama, ma la tua corazza ti ha salvato dal subire ferite peggiori, perciò…-

-“Perciò” un cazzo!- gli ringhiò contro l’omone, che ora stava tornando alla carica -Io sono un barbaro! Ferite del genere sono acqua fresca per uno come me… e adesso ti ucciderò all’istante!- aggiunse con la voce che ormai tradiva una malcelata furia omicida.

Fu quindi così che Olaf, visibilmente fuori di sé e con l’inseparabile ascia tra le mani, ignorò il consiglio spassionato del Master e si tenne pronto a scagliarsi contro di lui. Fir, dal canto suo, si lasciò andare ad un sospiro quasi seccato e, non volendo continuare oltre quello scontro si vide costretto a rilasciare del tutto la propria Aura Magica, la cui emanazione provocò un’immensa quanto improvvisa folata di vento gelido che spazzò via Olaf all’istante e provvide ad attirare l’attenzione del resto dei presenti, primi tra tutti i misteriosi Fyodor e Siegfried, che sembravano visibilmente intrigati da ciò, e a seguire Sasha e Natasha, che insieme ai rispettivi avversari si erano fermati per assistere alla rovinosa caduta dell’omone con l’ascia.

-Maledetto…- fu ciò che sibilò con odio Olaf prima di perdere i sensi.

-Che ti serva di lezione…- si limitò a dire il Master, rimettendo via la sua spada e annullando l’emanazione della sua Aura Magica -Mai sottovalutare l’avversario…- aggiunse mentre raggiungeva le due ragazze.

-Caspita… questa sì che è roba che non si vede tutti i giorni- commentò l’ex pirata dai capelli rossi, che in quel momento era riuscita a calciare via i suoi tre avversari.

-Ha usato solamente la propria Aura Magica… è incredibile…- disse invece una stupita Natasha, la quale aveva interrotto ogni tipo di difesa che era pronta ad usare.

-Già… incredibilmente stupido…- fu ciò che disse in tutta risposta Siren con tono annoiato -Io glielo avevo detto di fare attenzione, ma lui no, ha preferito attaccare e basta- aggiunse prima di voltarsi verso Mark e gli altri e dire -Che ne dite, ragazzi? Vi va se facciamo meglio di Olaf e uniamo le forze?-

-Unire le forze? Intendi tutti insieme contro quel Master?- domandò ingenuamente Alì, salvo poi beccarsi un ceffone da parte di Mark -Ahia! Guarda che quei guantoni fanno male!-

-L’ho fatto per farti ragionare meglio, coglione!- ribatté il moro -Ma ti pare che ci lanciamo addosso a chi è sicuramente più forte di noi? Semmai facciamo l’esatto opposto… continuiamo ad attaccare la rossa, ma stavolta coinvolgiamo anche l’altra scema che stava affrontando Siren-

-In questo modo potremmo far abbassare la cresta a quel Master e, volendo, evitare che Fyodor o il Leader Siegfried si sporchino troppo le mani… mi piace come idea, facciamolo!- fu subito d’accordo Charles, ricaricando subito le proprie pistole.

-Aspettate!- li fermò la voce di Fyodor, il quale si era fatto avanti insieme a Siegfried -Come ben saprete, io e il Leader apprezziamo il vostro spirito d’iniziativa. Tuttavia…- aggiunse tirando fuori una frusta per poi usarla contro tutti loro, sferzandoli con violenza tale da metterli in ginocchio -Odiamo quando ne usate troppo!-

-E secondo te allearci per abbattere due Maghe del cazzo sarebbe usare troppa iniziativa?- ebbe il coraggio di rispondergli Mark, beccandosi però altre due frustate sul viso.

-Esattamente..- rispose l’uomo dai capelli brizzolati -Anche nel caso in cui riusciate ad “abbatterle”, come dici tu… cosa ti fa credere che il Master se ne starà davvero a guardare come se nulla fosse?-

-Non dimenticatevi che essendo un gruppo dobbiamo agire tutti insieme seguendo un piano ben preciso- si aggiunse al discorso anche Siegfried, calciando in maniera spassionata il corpo svenuto di Olaf -Ovviamente il nostro uomo di fatica qui presente ha pensato di fare un po’ come voleva… e indovinate che è successo-

-È andato già con due soli colpi- rispose Charles, il quale si beccò anche lui qualche nuova frustata gratuita.

-Proprio così- esordì nuovamente Fyodor -E voi anziché cercare di fermarlo per concentrarvi insieme sulle due Maghe insieme al Master avete pensato bene di lasciarlo fare…-

-Sì, è vero, ma è Olaf quello che agisce di puro istinto e…- cercò di parlare Alì, salvo ricevere pure lui una scudisciata in viso come risposta.

-Ciò non cambia la realtà dei fatti!- proseguì Fyodor mentre fulminava uno ad uno i propri compagni con sguardo di brace nonostante il tono calmo della sua voce -Se aveste aspettato un attimo in più forse avreste permesso a me e al nostro Leader di scendere in campo e di risolvere noi stessi la situazione-

-E fare praticamente da tappezzeria solo per voi? Ma fammi il favore- ebbe il coraggio di replicare Siren, la quale evitò per un soffio la scudisciata pronta per lei mentre si rialzava da terra -Sarebbe un po’ ipocrita da dire e da fare dopo le tue parole sul lavorare insieme, non trovi?-

-In effetti, ciò che dici è vero…- prese di nuovo la parola Siegfried, volgendo lo sguardo su Fir e le due Maghe, che fino a quel momento erano rimasti sul chi vive -Ma dubito che ai nostri cari Maghi Legali faccia differenza se attacchiamo singolarmente o tutti insieme… dico bene?-

Fine Cap.12

**L'Angolo dell'Autore** Settimana scorsa vi avevo lasciato con lo scontro appena iniziato... questa volta, invece, vi ho regalato senza troppe sorprese la battaglia che è appena entrata nel vivo... e a parte questo non c'è molto da aggiungere a parte vedere che tra i nostri tre eroi solo Fir e Sasha sembrano cavarsela bene, mentre Natasha è visibilmente in difficoltà contro qualcuno che l'ha letteralmente messa in crisi. E come se ciò non bastasse, la situazione sta leggermente degenerando, dato che escludendo Olaf che è già finito a terra restano ancora sei Diavoli da fermare... come andrà a finire? Lo scoprirete solo nel prossimo capitolo!

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Capitolo 13
*** Rischio ***


Cap.13:
Rischio

-Se fosse possibile, preferirei evitare di dover combattere così a lungo…- fu ciò che disse il Master, il cui tono si era nuovamente fatto solenne, in risposta a ciò che aveva detto Siegfried -Ma se avete ancora intenzione di continuare, non credo che avremo scelta…-

-Beh, a me sinceramente non dispiace come idea- disse Sasha, che nonostante le ferite sembrava di nuovo pronta all’azione -Forse dopo questa storia dovrò stare in infermeria per un po’, ma ne sarà valsa la pena!-

-Io… sarò sincera, non sono molto sicura di farcela- disse invece Natasha mentre a differenza della rossa sembrava molto più sulla difensiva -Se non li scacciamo via alla svelta potrebbe mettersi davvero male-

-Non aver alcun timore, ragazza mia…- replicò subito il Master, la cui Aura Magica sembrava nuovamente pronta al rilascio -Forse ho già in mente un’idea… ma avrò bisogno che tu e Sasha vi fidiate di me-

-E cosa dovremmo fare, se posso chiederle?- domandò incuriosita l’argentata.

-Normalmente non uso così tanto la mia Magia contro i nemici, e anzi preferirei non farlo a meno che non sia strettamente necessario- spiegò lui, mentre la sua Aura si faceva man mano più vivida e chiudeva gli occhi per concentrarsi meglio -Tuttavia, se usassi abbastanza potere magico per respingerli tutti…-

-Quindi vorrebbe ritentare quella mossa di prima?- fu la domanda di Sasha -Mi sembra un po’ troppo rischioso, dato che vi abbiamo visto tutti e dubito che quelli là ve lo permetteranno-

-Forse hai ragione… ma se ho qualcuno che può guardarmi le spalle, magari potrei farcela- si limitò a rispondere il Capogilda, non interrompendo affatto la propria concentrazione.

-Non vorrà mica dire che…?!- ebbe un presentimento Natasha.

-Temo che tu abbia indovinato in pieno, dolcezza. Dobbiamo fare da esca- parve confermare la rossa, rimettendosi in posizione come poteva -Io mi occupo dell’attacco, tu pensa alla difesa!-

-Ma è fin troppo rischioso! E se il Master fallisse?- domandò l’argentata.

-Se ciò accadesse faremo tutto ciò che serve per cavarcela da sole… semplice, no?- ribatté la rossa.

-E se pensi davvero di farcela ridotta in quello stato? Starai scherzando- insistette l’altra, indicando le ferite che la compagna aveva subito durante quel combattimento.

-Mai stata così seria, dolcezza.- disse ancora la rossa con tono determinato -E poi, ti ricordo che anche se sono una ex pirata, cose come questa le affrontavo quasi tutti i giorni-

-Sì, ma quelli sono molto più ostici di semplici pirati- replicò l’argentata -Siamo realisti, Sasha, anche se la forza non ci manca, in casi come questi dovremmo riorganizzarci e…- cercò di aggiungere prima di ricevere dalla rossa, con gran sorpresa da parte di tutti i presenti, un bacio sulle labbra a tradimento -M-Ma Sasha!-

-Sì, lo so, è il momento meno adatto per queste cose… - si limitò a dire Sasha -E forse dopo mi punirai con una ventata gelida delle tue… ma consideralo come un buon augurio per entrambe-

-C’è da dire che hai un modo un po’ tutto tuo per augurare buona fortuna a qualcuno…- disse Natasha, che dopo quel bacio aveva ancora il viso un po’ rosso dall’imbarazzo.

-Oh, fanculo tutto, io mi sono rotto!- esordì la voce di un ormai stufo Mark, il quale dopo aver fatto “sbuffare” i suoi gauntlet era pronto ad attaccare nuovamente i tre Maghi di Moon Wolf -Lasciamo perdere i fottuti piani e facciamola finita!-

-Ben detto. Diamoci dentro e poi diamo una bella ripulita a quest’isola!- lo seguì a ruota Charles, di nuovo con le pistole alla mano e pronto più che mai ad usarle.

-E non scordatevi che ci sono pure io!- si aggiunse persino Alì, le cui misteriose sabbie nere erano tornate a vorticare intorno alla sua persona prima di venire scagliate contro il Master e le due Maghe.

-Bah… Che razza di incoscienti… ho sprecato fiato e scudisciate pur di farmi ascoltare… e alla fine hanno comunque fatto di testa loro- si lamentò Fyodor, visibilmente deluso.

-Immagino fosse inevitabile… però potremmo assistere a svolte inattese- la prese con filosofia Siegfried, che differenza del compare sembrava ancor più intrigato dalla situazione.

-Mamma mia… certo che il coraggio non vi manca- commentò Sasha, cercando di non badare al dolore che stava iniziando a farsi sentire ed invocando nuovamente le sue fiamme verdi -Ma non importa… tanto ormai mi sono stufata pure io di tutto questo!-

-Mi raccomando, Sasha… sii prudente- fu ciò che le disse Natasha con tono apprensivo.

-Non preoccuparti…- le rispose Sasha, la cui voce tradiva una certa sicurezza -Non morirò così facilmente-

E come disse così, la rossa andò incontro ai tre Diavoli e, dopo aver accumulato un po’ di fiamme verdi intorno a sé, provvide a creare una forte vampata con la quale riuscì a respingerli con successo. Alì, però, fu il primo a riprendersi subito e usò prontamente la propria sabbia, che una volta attaccatasi ai piedi dell’ex pirata sembrò avvolgerla gradualmente in quella che sembrava una sorta di involucro che le precludeva ogni movimento. Approfittando di ciò, Charles e Mark si scambiarono un’occhiata complice e si alternarono in una nuova serie di spari e pugni ben assestati contro colei che fino a quel momento aveva opposto resistenza senza vacillare. Per nulla intenzionata ad arrendersi, Sasha respinse i due con una fiammata molto più intensa delle altre e, finalmente, riuscì a metterli fuori gioco. Dopo neanche qualche secondo, però, la rossa si rese conto non solo che Alì era ancora pronto a lottare, ma anche che la misteriosa sabbia che le aveva bloccato le gambe ora si era estesa fino ai fianchi.

-Ma cosa…?! Che sta succedendo?!- esclamò l’ex pirata, cercando di muoversi invano.

-Semplice, le mie Sabbie Nere ti hanno preso di mira- si limitò a spiegare il Mago col turbante mentre tirava fuori un paio di kriss -Sulle prime mi servono solo come scusa per bloccare i nemici e fargli la festa, ma il loro vero potere è che, una volta che si attaccano a qualcuno, lo ricoprono fino a quando non muore-

-Brutto piccolo… giuro che se mi libero ti faccio il culo!- protestò la rossa mentre l’involucro nero continuava ad avvolgerla poco per volta, questa volta fino alla parte bassa dell’addome.

-Dubito che tu sia nella posizione di avanzare minacce o altro- ribatté Alì, per nulla toccato dalle parole dell’avversaria -Puoi sforzarti quanto vuoi, ma la mia sabbia non si fermerà finché non ti avrà fatto diventare una bella statuina… anche se volendo potrei ucciderti ora che non puoi più muoverti…-

-Sasha!- esclamò una preoccupata Natasha, iniziando a correre verso di lei, salvo poi venire subito sbalzata via da un acuto pauroso di Siren, anche lei appena riunitasi alla mischia -Ah, di male in peggio…-

-Puoi ben dirlo, mia cara- disse la diretta interessata -Azzardati a interrompere Alì e sappi che non avrò alcuna pietà per le tue povere orecchie... né per quelle del tuo Master, ovvio!- aggiunse con aria di superiorità, salvo scuotere la testa ed esclamare -Anzi, sai cosa? Voglio togliermi subito lo sfizio-

-Eh? No, Siren, aspetta!- fu invece la reazione da parte di Alì, il quale non sembrava così felice dell’aiuto che era appena arrivato -Non vorrai mica…!- aggiunse mentre nutriva un brutto presentimento.

-Proprio così… spazzerò via questi tre ficcanaso con un solo e unico acuto della mia bella voce- fu ciò che sembrò confermare l’altra -Mi spiace che il nostro spettacolo debba finire così, ma non importa…-

-No, no, aspetta! Guarda che così ci vado di mezzo pure io! - gli disse il ragazzo col turbante, indicando anche Sasha -Se finisco k.o. le mie Sabbie Nere perderanno efficacia e questo lanciafiamme umano dai capelli rossi sarà nuovamente a piede libero!-

-Oh, davvero? Questa sì che è una bella notizia…- commentò sprezzante l’ex pirata, che ora aveva anche le braccia bloccate dalle Sabbie Nere -Quindi, se lei cantasse proprio adesso… sarebbero guai seri, giusto?- aggiunse prima di rivolgersi alla nemica canterina e dirle -Su, che aspetti? Deliziaci con la tua voce!-

-Ma che stai dicendo, Sasha?- si intromise anche Natasha -Guarda che se canta e il suo acuto si rivela davvero potente c’è il rischio che spazzi via tutto quanto, comprese noi due e il Master-

-Ma questo non possiamo saperlo per certo, dolcezza…- ribatté la rossa -E poi, sono sicura che il nostro amichetto Alì potrà sicuramente sopravvivere ad una cose del genere… vero?- aggiunse mostrando una splendida faccia di bronzo davanti ai due nemici.

-Beh, se la metti così, potrei pur correre il rischio…- sembrò pensarci su la rosata.

-Non se ne parla nemmeno!- protestò il suo compagno col turbante -Siren, prova anche solo ad intonare una nota e giuro che se ne usciamo vivi me la paghi!-

-Sono pronta a correre il rischio…- si limitò a dire Siren -Miei cari compagni e sgradevoli Maghi Legali, tenetevi pronti… perché in esclusiva per voi vi delizierò con il mio brano migliore!- aggiunse con voce e modi alquanto teatrali prima di prendere fiato per quello che si preannunciava come il suo ultimo acuto.

-Siren, te ne prego, non cantare… così rovinerai tutto!- provò a supplicarla un’ultima volta Alì, ma invano.

-Meglio se ti tieni pronta, dolcezza. Tra poco ci sarà il momento della verità- si limitò a dire Sasha, che seppur immobilizzata sembrava pronta ad affrontare di petto tutto quanto.

-E se qualcosa andasse storto?- le domandò l’argentata.

-Beh… in quel caso ci rivedremo dall’altra parte- se la prese a ridere la rossa, salvo aggiungere con tono un po’ più serio -O quello, o pregheremo che il Master riesca a rilasciare il suo incantesimo migliore…-

-Sapete, mi sa che alla fine Mark aveva ragione… al diavolo tutto quanto!- esclamò Alì all’improvviso, impugnando saldamente i suoi kriss e correndo in direzione di Natasha -Se Siren ha intenzione di spazzarci via tutti allora tanto vale approfittarne prima che ciò avvenga!-

-Sicuro che sia una buona idea?- chiese la stessa Natasha, mettendosi di nuovo in guardia -La tua compagna potrebbe spazzarti via da un momento all’altro…-

-Che faccia pure, tanto se cado io cadrete pure voi!- replicò lui, spiccando un balzo per lanciarsi all’assalto.

Ma fu proprio in quell’istante, tra Natasha pronta ad affrontare Alì, Sasha quasi del tutto intrappolata dalle Sabbie Nere e Siren ormai sul punto di cantare il suo “brano migliore”, che accadde qualcosa di inaspettato: Master Fir, fino a quel momento era rimasto fermo e immobile ad accumulare potere magico, aprì finalmente gli occhi, e come lo fece dapprima circondò l’area del combattimento con la propria e immensa Aura Magica, con la quale materializzò una miriade di cristalli di ghiaccio. Successivamente, il Master portò avanti entrambi i pugni e rilasciò da essi un’immensa tempesta gelida, la quale travolse letteralmente tutti quanti i presenti in quella zona, che purtroppo non ebbero nemmeno il tempo di elaborare cosa stava succedendo visto che si ritrovarono subito spazzati via dai potenti venti di quell’incantesimo. Una volta che la tempesta si fu placata e la zona del porto si ritrovò con molta più neve e ghiaccio del dovuto, oltre che con diversi corpi esanimi, il Master sentì le forze mancargli e dovette mettersi in ginocchio pur di non cadere malamente a terra. Boccheggiando per la fatica mentre si rimetteva in piedi come poteva, l’uomo cercò con apprensione Natasha e Sasha, temendo già il peggio dato che ben sapeva che il suo incantesimo più forte, noto come “Volontà di Odino”, non faceva distinzioni tra alleati e nemici. Per sua fortuna, le due ragazze non erano state travolte troppo lontano da lui, e seppur prive di sensi e con qualche visibile segno di brina sul corpo, parevano stare bene. Sinceratosi di ciò, il Master si guardò poi intorno per verificare se i nemici fossero ancora nei paraggi o, nel migliore dei casi, sconfitti e in condizioni di non nuocere. All’inizio, nel vedere i vari Diavoli totalmente privi di sensi sembrò rincuorarsi, ma dovette subito ricredersi non appena vide apparire dal nulla sia Fyodor che Siegfried, totalmente incolumi.

-Davvero niente male…- commentò l’uomo dai capelli brizzolati -Hai effettivamente tenuto fede al tuo titolo di Master e hai dato mostra di un incantesimo davvero potente-

-Peccato che non sia bastato contro noi due… o meglio contro Fyodor- si aggiunse anche l’altro.

-Ma come avete fatto?- fu ciò che chiese un confuso Fir -Eppure ero sicuro che la tempesta causata dal mio incantesimo avesse spazzato via anche voi…-

-Oh, ma in un certo senso l’hai fatto… peccato che ciò che hai attaccato erano due nostre repliche create con la mia Alchimia usando la neve come base- gli rispose Fyodor fornendo alcune spiegazioni -Una volta create, a noi due è bastato schermarci con un incantesimo di invisibilità-

-E oltre a quello abbiamo usato la Magia del Ghiaccio fornita dalla mia spada per proteggerci al meglio dalla violenza della tua tempesta…- disse invece Siegfried mostrando con orgoglio la sua arma al Master, salvo metterla via e aggiungere -Ma immagino che tu voglia sapere cosa faremo adesso, vero?-

-Tiro ad indovinare… volete darci il colpo di grazia ora che non possiamo replicare?- domandò Fir, il quale nonostante la stanchezza aveva ancora la forza per mostrare lo sguardo più severo che gli riusciva.

-Normalmente lo faremmo più che volentieri, dato che ci avete messo i bastoni tra le ruote…- riprese a parlare Siegfried -Ma non sarà oggi quel momento- aggiunse prima di dare le spalle al Master ed incamminarsi verso l’attracco del porto insieme a Fyodor -Per ora ce ne andiamo… ma ci rivedremo-

-Ve ne andate? Dopo tutto quello che è successo avete pure intenzione di andarvene?- fu ciò che domandò il Master, sentendosi quasi irritato, per non dire “preso in giro”, dopo aver sentito tali parole.

-Vedila così, Master...- fu ciò che si limitò a dire Fyodor mentre estendeva la sua frusta per raccogliere Siren e gli altri compagni privi di sensi -Se non ci aveste stupito in quel modo, sarebbe andata diversamente…-

Fine Cap.13


**L'Angolo dell'Autore** Sono un pelino in ritardo rispetto al mio solito orario, ma come avete visto il nuovo capitolo è arrivato e, anche se succedono tantissime cose, la fine dello scontro tra i Lupi e i Diavoli è divenuta realtà, sebbene non sia andata esattamente come pianificato dai nostri eroi. Malgrado la vittoria amara, non vi è dubbio alcuno che Moon Wolf ritornerà più solida e forte di prima. Al momento, però, questo capitolo è l'ultimo che ho preparato in questi ultimi mesi, pertanto dovrete aspettare un po' prima che questa avventura ambientata nel passato prosegua. In ogni caso, restate sintonizzati e... al prossimo capitolo!

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Capitolo 14
*** Cura ***


Cap.14:
Cura

Nonostante la battaglia al porto tra Moon Wolf e i misteriosi Ice Devil si fosse conclusa con la vittoria da parte dei Maghi del Nord, i danni collaterali che erano stati lasciati nella zona del porto erano stati comunque non indifferenti. Infatti, escludendo i vari morti a causa dell’assedio dei Diavoli, l’incantesimo più potente del Master Fir aveva inondato di neve diverse abitazioni, distruggendole inavvertitamente e lasciando al loro posto solo detriti e macerie. Dato che il Master non era uno sprovveduto, però, il giorno dopo si era presentato con un gruppo ben nutrito di Maghi di Moon Wolf e aveva cominciato ad organizzarsi insieme ai carpentieri e artigiani locali, oltre che ad alcuni civili volenterosi, per iniziare dei doverosi lavori di ricostruzione della zona e di sepoltura delle vittime. E nel mentre il Master procedeva con questa opera di bene, Natasha e Sasha si erano appena risvegliate nell’infermeria della Gilda. Malgrado qualche primo attimo di comprensibile smarrimento, le due ragazze ebbero poi modo di guardarsi un attimo negli occhi e notare che erano ancora vive, seppur vestite di pigiami puliti e garze mediche. Ma se su un letto c’era Natasha che aveva qualche benda qua e là e pareva praticamente illesa, sull’altro c’era Sasha che invece aveva metà viso pieno di impacchi e cerotti e la mano destra fasciata fino all’avambraccio.

-Sasha… sei davvero tu?- fu ciò che disse Natasha con voce tremante dopo aver visto la compagna di Gilda ridotta in quel modo -Non sto sognando, vero…? Ti prego, dimmi qualcosa-

-Beh… a giudicare dal fatto che respiro e ti sto parlando… direi di sì- parve confermare la rossa, mostrando subito dopo un caloroso sorriso -Anche se a quanto pare mi servirà davvero tanto riposo- aggiunse prima di notare che l’argentata era improvvisamente scoppiata a piangere -Ehi, che ti prende adesso, dolcezza?-

-Scusami…- rispose Natasha mentre si copriva il viso -Il fatto è che… sono solo molto felice che tu sia viva… grazie al cielo…- aggiunse mentre altre lacrime continuavano a venire versate e involontariamente finivano col bagnare le coperte del proprio letto -Grazie al cielo… stai bene…-

-Potrei dire lo stesso di te… è un sollievo vederti sana e salva- ribatté Sasha, per poi scuotere la testa e aggiungere -Ma a parte questo… secondo te come ci siamo finite qui? Io ricordo solo che stavi per affrontare quel tipo col turbante… e poi ho il vuoto totale in testa-

-Mh? Come siamo finite qui, dici?- ripeté l’argentata prima di prendersi qualche secondo per calmarsi e asciugarsi le lacrime -Beh… non stupirti se te lo dico, ma… nemmeno io ne ho la più pallida idea, anche se credo di aver qualche ricordo vago del momento in cui ho perso i sensi…-

-Quanto vago, se posso chiedere?- domandò la rossa.

-Spero di non sbagliarmi, ma pochi istanti prima di perdere i sensi mi era come parso di sentire il suono di una folata di vento che si stava avvicinando a noi…- spiegò l’argentata, cercando di fare mente locale come poteva tra i propri ricordi -Può anche darsi che tale folata fosse opera del Master… non credi anche tu?-

-Chissà, magari è andata davvero così…- disse la rossa -Del resto, il Master ci aveva accennato qualcosa del tipo “se accumulo abbastanza potere magico forse riusciremo a vincere”… e se così è stato, senza volerlo ci siamo andate di mezzo anche noi- aggiunse prima di stiracchiarsi e poi sdraiarsi sul letto -Che sfiga, però…-

-Perché “sfiga”? In qualunque modo sia andata, alla fine siamo vive, no?- le chiese Natasha.

-Non è ovvio, dolcezza? Dico “sfiga” perché, visto il modo in cui siamo ridotte, ci aspetteranno chissà quanti giorni di riabilitazione prima riprendere le nostre avventure- rispose Sasha -Sai com’è, odio stare ferma…-

-Non hai tutti i torti, però non puoi pretendere di tornare subito in azione…- le disse l’altra -Voglio dire, prima abbiamo praticamente lottato con le unghie e con i denti. Non credi sia meglio per tutti avere un po’ di giusto riposo dopo aver affrontato un evento del genere?-

-Su quello sono d’accordo… ma sai, il pensiero di stare qui è una tale noia…- si lamentò la rossa, lasciandosi andare ad un sospiro -Non è che ci si può divertire molto se si è in infermeria…-

-Possiamo sempre chiedere di farci portare qualche libro da leggere- propose l’argentata -Magari non sarà il massimo come attività da fare al chiuso, ma è sempre meglio di niente-

-Io non ho nulla in contrario, guarda. Sei tu la mente del nostro duo del resto… ma accetto solo se mi passi qualche libro non troppo impegnato- rispose la rossa facendole il gesto del pollice in su.

-Nessun problema- ribatté l’argentata facendo il medesimo gesto -Tra l’altro, a casa dovrei avere qualche libro che potrebbe piacerti… magari non appena finiamo la riabilitazione posso farteli come regalo per aver resistito così tanto alla “noia dell’infermeria”- aggiunse scherzosa prima di mettersi a ridere.

-Che spiritosa… ma non mi dispiace come idea- disse invece Sasha -Anche se un altro bel regalo che potresti farmi adesso sarebbe unire i nostri due letti e farci un po’ di coccole- disse subito dopo con tono malizioso.

-Unire i letti e… ma Sasha! Che idee ti vengono?!- esclamò l’altra, diventando subito paonazza al solo pensiero di accettare una proposta del genere -E poi, ti sembrano cose da fare in un posto come questo?!-

-Rilassati, dolcezza, parlavo solo di semplici abbracci e carezze…- si corresse subito la rossa -Figurati se voglio passare la nostra prima volta qui dentro e rischiare di farci beccare da qualcuno. Sarò una ex pirata, ma persino io ho dei limiti che preferirei non superare-

-Questo mi consola- disse l’argentata, tirando un sospiro di sollievo pur avendo ancora il rossore dell’imbarazzo sul viso -Però forse è meglio evitare in ogni caso… e magari rimandiamo questi discorsi su coccole e prime volte a quando sarà il momento, non credi?-

-Certamente… ma la mia era solo un’idea, mica un obbligo- disse Sasha -Non ti costringerei mai a fare ciò che non vuoi… specie dopo una simile esperienza come quella di ieri. Erano dei veri esaltati, quei sette!-

-Già… abbiamo corso un rischio enorme…- annuì Natasha, alzandosi lentamente dal proprio letto per avvicinarsi a quello della rossa -Paragonato agli incarichi che abbiamo svolto finora, il proteggere l’isola è stato un compito veramente difficile… ci hanno battuti su tutta la linea-

-Addirittura? Guarda che tutto sommato ce la siamo cavata abbastanza bene, no?- disse Sasha provando a vederla da un lato più positivo -Oh, ma chi vogliamo prendere in giro… sono stati loro quelli sempre in vantaggio, non noi…- aggiunse subito dopo mentre lasciava a Natasha un po’ spazio per sedersi.

-Forse abbiamo fatto male a pensare che un po’ di bravura nella Magia e qualche missione insieme sarebbero bastate per assicurarci quanto siamo forti…- proseguì l’argentata mentre la sua voce si faceva molto più malinconica del solito -In parole povere, abbiamo peccato di “hybris” e questo è il risultato…-

-Può anche darsi che sia così, ma se non fossimo intervenute probabilmente l’isola sarebbe già diventata una landa desolata, non credi?- le disse la rossa, avvicinandosi quanto bastava per abbracciarla da dietro, quasi come per consolarla -Perciò possiamo anche dire di aver peccato a fin di bene, no?-

-Su questo posso darti ragione, però… guardiamo in faccia la realtà, abbiamo perso!- fu ciò che replicò l’argentata con voce ora tremante e gli occhi che ricominciavano a versare lacrime -Avremmo anche evitato il peggio, ma abbiamo comunque perso… e se ripenso ancora al fatto che potevo perderti…-

-Ehi, ehi, ehi… adesso calmati- la interruppe la rossa, stringendo ancor di più quell’abbraccio -Hai tutte le ragioni per essere triste e demoralizzata, dolcezza… e anche se non sembra, lo sono anch’io…- aggiunse mentre la lasciava sfogare -E poi, pensi davvero che sarei stata felice di lasciarti da sola?-

-No… no, non credo proprio…- disse Natasha tra un singhiozzo e l’altro -Penso… penso che la cosa mi avrebbe letteralmente distrutto dentro… mentre tu probabilmente saresti morta piena di rimpianti…-

-Ah, quello è poco ma sicuro… niente più avventure, niente più giornate insieme, niente più ciambelle… sono tutte cose per cui non vale la pena lasciare troppo presto questo mondo, non credi?- disse ancora Sasha mentre oltre ad abbracciare l’argentata provvedeva a farle qualche lieve carezza per calmarla.

-Beh, se escludiamo le ciambelle… direi di sì- disse Natasha mentre le lacrime versate cominciavano a fermarsi e la voce riprendeva il solito tono -Ma scherzi a parte, se mai ti dovesse succedere qualcosa non me lo perdonerei mai…- aggiunse prima di prendere la mano fasciata della rossa tra le proprie.

-Lo stesso vale per me…- ribatté Sasha, appoggiando la testa sulla spalla della compagna -Il solo pensiero di non rivedere mai più il tuo bel visino mi tormenterebbe persino da morta, ne sono sicura-

-E io, parimenti, vivrei per sempre col rammarico di non essere riuscita a salvarti...- disse ancora l'argentata, salvo accennare un lieve sorriso e dire -Ma grazie al cielo, il peggio è passato e noi siamo ancora qui, no?-

-Esatto, dolcezza- fu ciò che le disse la rossa prima di schioccarle un piccolo bacio su una guancia -Del resto, ci vuole ben altro per eliminare due belle ragazze forti come noi- aggiunse con un po' d'orgoglio nella voce.

-A questo proposito... secondo te è una buona idea se appena finiamo di curarci qui ci organizziamo e riprendiamo ad allenarci insieme?- riprese il discorso Natasha.

-Mh? Ma che domande fai? Certo che mi sembra una buona idea- le rispose subito la rossa -Del resto, non penserai mica che, dopo quello che abbiamo passato, mi sia passata la voglia di fare la Maga?-

-Mai insinuato nulla del genere- ribatté l'argentata -Però se vogliamo diventare più forti ci servirà ben altro che i soliti esercizi o l'andare per gradi negli incarichi da svolgere-

-Beh... io avrei in mente un'idea... anche se potrebbe essere un pochino rischiosa- disse la rossa mentre scioglieva l'abbraccio e ridava libertà di movimento alla compagna.

-E sarebbe?- domandò Natasha, ora incuriosita.

-L'Esame di Promozione alla Classe S- fu la risposa da parte di Sasha, la quale in tutta risposta vide l'argentata assumere un'espressione inquieta in volto, quasi come se le avessero appena raccontato qualcosa di spaventoso -Tasha? Va tutto bene?-

-No, non va tutto bene, Sasha... Ti rendi conto dell'idea che hai avuto? Puntare alla Classe S non è rischioso, è praticamente impossibile!-

-Oh, andiamo, dolcezza. Cosa vuoi che sia un esame? E poi, se ci sarò io con te, non avrai nulla da temere-

Fine Cap.14

**L'Angolo dell'Autore** Lo so, vi avevo detto che quello della scorsa settimana sarebbe stato l'ultimo capitolo pronto per essere postato... ma in realtà mi sono ricordato all'ultimo che avevo ancora questo da regalarvi! Sperando non ve la prendiate troppo, mi auguro che vi sia comunque piaciuto. Certo, non succede nulla di così particolare, ma ho avuto comunque modo per mostrarvi cosa è successo dopo l'assedio dei Diavoli e, oltre a questo, regalarvi qualche buon momento di tenerezza tra Sasha e Tasha... un pelino ammaccate, vero, ma ancora vive e sicuramente pronte a riprendere il loro lavoro! Certo, in realtà Sasha ha lanciato una vera e propria "bomba" su cosa fare, ma solo il tempo ci dirà quando o "se" vorranno affrontare quel genere di sfida. In ogni caso, al prossimo capitolo!

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Capitolo 15
*** Propositi ***


Cap.15:
Propositi

Come la rossa ebbe finito di dire tali parole, l'argentata si sentì come se fosse sull'orlo di avere un mancamento da un momento all'altro. Ormai si era abituata alle diverse volte in cui Sasha se ne usciva con dichiarazioni e idee che potevano lasciarla di sasso, ma il più delle volte erano cose che lasciavano il tempo che trovavano o su cui poi ci si scherzava sopra. Questa volta però il tono dell'ex pirata pareva decisamente più serio del solito, quasi come se la sua solita indole da “simpaticona” fosse sul punto di lasciare gradualmente il passo ad un piglio più posato e composto.

-Ehm... Sasha, forse non mi hai capito bene...- disse Natasha mentre si alzava dal letto della rossa e prendeva un respiro profondo, per poi aggiungere -Non vi è alcun dubbio che l'Esame per la Classe S sia utile per fare esperienza... ma allo stesso tempo è davvero difficile da sostenere!-

-In realtà ho capito ciò che vuoi dire, dolcezza... e ti sei spiegata benissimo- fu ciò che rispose Sasha mentre le accarezzava il viso con la mano fasciata -Ma sono comunque disposta a fare un tentativo... e forse dovresti provarci anche tu!-

-Ne sei proprio sicura?- domandò l'argentata, dubbiosa -Certo, magari tu potresti avere qualche possibilità, ma non so se anche nel mio caso potrebbe essere la stessa cosa...-

-Secondo me ti stai solo facendo un mucchio di problemi, dolcezza...- replicò la rossa -Voglio dire, ormai abbiamo risolto diversi incarichi insieme, te la sei cavata anche da sola e sei riuscita persino a tenere testa a quei tipi che ci hanno attaccato ieri... qualcosa vorrà pur dire, no?-

-Sì, però... e se non fosse ancora abbastanza?- domandò ancora l'argentata -Lo so che che dovrei “buttarmi” di più, e ci può stare, ma tentare addirittura l'Esame...-

-Beh, ma questo non puoi saperlo finché non ci provi, no?- ribatté la rossa -Ma visto che insisti, possiamo passare l'intera convalescenza a discuterne i punti positivi e i punti negativi-

-Sicura che sia una buona idea?- le chiese Natasha -Potresti annoiarti molto di più di quanto possa accadere leggendo qualche libro... e detto tra noi, vuoi davvero parlare di tutto ciò mentre ci riposiamo?-

-A pensarci bene... no, non ne varrebbe la pena, in effetti- disse Sasha, salvo poi scuotere la testa e aggiungere -Ma tornando all'argomento principale, se proprio non te la senti posso sostenere l'Esame anche da sola... e in caso finisca col farmi di nuovo male potrei convincerti a farmi da infermiera~-

-Ma è possibile che ogni volta che parlo con te devi sempre finire col corteggiarmi?- replicò Natasha, le cui guance arrossirono per l'ennesima volta -Non che mi dispiaccia, sia chiaro... ma a momenti sembra che io sia il tuo unico pensiero fisso. Avventure e ciambelle a parte, ovviamente-

-Non posso farci nulla, dolcezza...- disse a sua discolpa la rossa, alzandosi dal letto per avvicinarsi meglio all'argentata e abbracciarla a sorpresa -Sei così carina che passerei intere giornate a coccolarti!~- aggiunse con voce intenerita, salvo poi avvertire delle fitte indesiderate -Ahi... le ferite...-

-Certo che sei incredibile... devi ancora riprenderti eppure mi dimostri affetto come se niente fosse- disse l'altra mentre scioglieva quell'abbraccio e aiutava l'ex pirata a rimettersi a letto -Ma immagino sia questo uno dei tuoi punti forti, del resto-

-Puoi dirlo forte, dolcezza... ma aspetta solo che mi riprenda e vedrai quante coccole che ti farò- fu ciò che disse la rossa prima di coricarsi sotto le coperte.

-Non lo metto in dubbio... ma ora è meglio se pensiamo a riposare, non credi?- domandò l'argentata con un lieve sorriso -Qualsiasi cosa ci aspetterà, avremo bisogno di essere nel pieno delle forze, no?- aggiunse prima di rimettersi anche lei a riposo.

-Assolutamente! Buon riposo, dolcezza- rispose Sasha, lanciando un bacio volante.

-Buon riposo anche a te, Sasha- disse Natasha di rimando, fingendo di “afferrare” tale bacio prendendolo con entrambe le mani -E mi raccomando... sogni d'oro-

Fu quindi così che le due Maghe, quel giorno, ebbero modo di concedersi ancora qualche ora di meritato sonno ristoratore, addormentandosi quasi subito nonostante le parole che si erano dette fossero ancora echeggianti nelle loro menti. Malgrado questo, il riposo ebbe comunque l'effetto sperato e le ragazze, risvegliatesi intorno a mezzogiorno, si sentirono decisamente meglio rispetto a prima, e a sorpresa ricevettero anche la gradita visita da parte del Master Fir, che le salutò con un sorriso bonario e un cesto colmo di cibo, frutta e verdura tra le mani.

-Ben svegliate, ragazze mie. Come vi sentite?- fu la prima domanda che chiese dopo aver posato il suo dono su uno dei comodini -Mi auguro che non ce l'abbiate troppo con me per non essere venuto prima, ma oggi è stata una mattinata piuttosto lunga-

-Non si preoccupi, signore, ci siamo comunque riprese- rispose Natasha -Certo, avremmo ugualmente gradito la sua visita, ma se non potevate fare altrimenti non possiamo mica incolparla.-

-Ma se la cosa può consolarla, qualche ora fa ci siamo scambiate delle tenere coccole una volta capito che eravamo entrambe vive e vegete- se la rise invece Sasha, afferrando una mela dal cesto per poi darci un morso deciso per gustarsela -Ah, ma ovviamente non abbiamo fatto nulla di sconcio, sia chiaro-

-Sasha... dovevi per forza entrare così nei dettagli?!- esclamò l'argentata in pieno imbarazzo una volta sentito ciò che aveva sentito la rossa.

-E che male c'è, tanto è la pura verità- si giustificò l'altra, continuando a mangiare la sua mela -Ma ora che ci penso, potrei chiederle cosa vi ha tenuto così impegnato, Master?- fu ciò che chiese subito dopo aver dato altri due morsi al frutto.

-Ho radunato un po' di gente per iniziare qualche lavoro di ristrutturazione nella zona portuale...- spiegò semplicemente lui -Anche se abbiamo impedito agli Ice Devil di fare ulteriori danni, il mio incantesimo più forte ha ironicamente causato un po' di disastri al loro posto...-

-Ah... cavoli, questo in effetti non se lo aspettava nessuno- commentò la rossa -Ma giusto per sapere, quel vostro incantesimo è anche lo stesso con cui avete travolto anche noi?- domandò poi con voce seria -No, perché se è così avete davvero corso un grosso rischio nell'utilizzarlo-

-Ne sono consapevole, ragazza mia...- rispose il Master -Ma se ricordi ciò che vi avevo detto, era l'unico modo per liberarci di quegli invasori... anche se sono davvero contento che stiate bene-

-Già... anche se siamo un po' ammaccate- disse Natasha, salvo domandare subito dopo -Ma a proposito della ristrutturazione, si tratta di danni molto gravi, per caso?-

-Non tanto, per nostra fortuna, ma ci sono ugualmente parecchie macerie da togliere e case da risistemare, perciò potremmo metterci giorni, se non settimane, nel fare tutto- spiegò nuovamente il Master -Ma visto che siamo in argomento, ho una notizia buona e una cattiva-

-Uh, mi piace quando dicono così. Sentiamo un po' la buona!- lo incalzò la rossa.

-La buona è che ho sentito il parere dei medici che vi hanno visitato- cominciò a parlare lui -Nonostante la potenza del mio incantesimo non avete riportato ferite gravi, ma dovrete comunque restare qui in infermeria per almeno un paio di settimane-

-Beh, è comprensibile... siamo pur sempre uscite da una gran brutta esperienza, perciò se vogliono che ci teniamo a riposo non possiamo dargliene una colpa- commentò Natasha, la quale domandò poi -La cattiva notizia qual è, invece?-

-La cattiva è che purtroppo una di voi due non potrà tornare subito a casa, una volta guarita- rispose nuovamente il Master, voltandosi subito verso Sasha -Mi dispiace informarti così, ma a quanto pare nello scagliare la mia “Volontà di Odino” ho distrutto anche la casa che avevi lì al porto...-

-Cosa?! La mia casa... no, non può dire sul serio!- esclamò stupita la rossa.

-Sono serio, eccome- rispose Fir -Tra le macerie abbiamo trovato quelli che sembravano resti di mobili, pezzi di letto e cibarie varie... l'unica cosa che sembra essersi salvata è un enorme baule, ma per il momento è al sicuro nel mio ufficio-

-Almeno quello è salvo... ma per il resto come farò? Non posso mica vivere qui in Gilda!- ribatté Sasha.

-In realtà, potresti farti ospitare da Natasha fino a quando non avremo rimesso a nuovo anche la tua casa...- propose il Master -Sempre se Natasha non ha nulla in contrario, si intende-

-Eh?! A dire il vero no, però...- fu ciò che disse la diretta interessata, presa di sorpresa da tali parole -Mi sembra un po' troppo improvvisa come proposta...-

-Andiamo, che vuoi che sia? Se sarà solo per un po' mica ti farà male...- le disse la rossa -E poi potremmo approfittarne per legare un po' di più, no?-

-Beh, sì... anche se non ne sono molto sicura...- tentennò l'argentata, non ancora convinta del tutto -Certo, conosci già la mia dimora, ma non hai tenuto conto che non ho una camera per gli ospiti e di certo non posso farti dormire sul divano...-

-Qualcosa ci inventeremo di sicuro! Vero, Master?- replicò subito la rossa.

-Certo, ma è solo una proposta, ragazze mie...- disse il Master in tutta risposta -Starà a voi decidere che cosa fare una volta uscite da qui... e per ora penso di potervi consigliare solo una cosa un po' “banale” ma sacrosanta: rilassatevi e pensate a guarire- aggiunse prima di mostrare alle due un sorriso quasi paterno.

-Sì, Master!- risposero all'unisono le due.

-Perfetto... allora posso anche tornare nel mio ufficio- fu ciò che disse il Master subito dopo mentre si avviava verso la porta -Anche se per ora siamo fuori pericolo, devo compilare qualche rapporto dettagliato su quei sette e organizzare il resto della ristrutturazione-

-Aspetti, Master!- lo fermò all'improvviso Natasha -Prima che vada, vorrei farle una domanda...-

-Una domanda?- ripeté il Capogilda, voltandosi verso la ragazza -Di che si tratta?-

-Ecco... pensa che quei sette torneranno?- fu ciò che chiese un po' esitante Natasha.

-Sarò sincero, ragazza mia... è ancora presto per fare supposizioni, ma a giudicare da ciò che mi hanno detto prima di andarsene, è altamente probabile che lo faranno- disse Fir con tono solenne.

-Beh, io spero per loro che non lo facciano...- si intromise Sasha -Altrimenti sarà la volta buona che li abbatterò tutti con le mie fiamme-

-Sempre se te lo permetteranno...- le disse Natasha -Dubito che siano così sprovveduti dal cadere due volte nello stesso trucco. Bisognerà pianificare delle strategie efficaci per contrastarli-

-Anche questo è vero, in effetti... ma rimane il fatto che se oseranno prenderci di nuovo alla leggera avranno pane per i loro denti!- replicò nuovamente la rossa serrando con tono sicuro la mano fasciata.

-Vedo che, come sempre, la caparbietà non ti manca- commentò il Master, prima di avvicinare la mano alla porta dell'infermeria e aggiungere -Ad ogni modo, se non avete altro da chiedermi, vi lascio sole...-

-Aspetti!- lo fermò questa volta Sasha -Perdoni la sfacciataggine, ma... se mai io e Tasha decidessimo di fare l'Esame per la Classe S... a lei farebbe piacere?- fu ciò che disse subito dopo, lasciando il Master con l'espressione stupita in volto e Natasha nuovamente presa alla sprovvista.

-L'Esame di Classe S, eh...?- ripeté l'uomo, incuriosito.

-Sì, esatto- confermò la rossa -So benissimo che può sembrare fin troppo fuori luogo come pensiero, specie dopo quello che abbiamo passato ieri... ma se ci fosse l'occasione per tentare, cosa ci direbbe?-

-Ma... Sasha! Non eravamo d'accordo che ne avremmo prima discusso tra noi due?- fu ciò che le chiese invece Natasha una volta passato l'attimo di sorpresa.

-Certo, e se te lo chiedi l'accordo è ancora valido- rispose prontamente l'ex pirata -Ma dubito che ci faccia male sentire anche il parere del nostro Master- aggiunse prima di voltarsi di nuovo verso l'anziano Capogilda e dirgli -Quindi... cosa risponde?-

-Partendo dalla premessa che la tua domanda è effettivamente sfacciata... Non credo che avrei nulla da ridire a riguardo...- esordì Fir, tirando fuori la propria pipa per prepararsela -Tuttavia, se mai vorrete tentare l'Esame, dovrete essere pronte al meglio, sia fisicamente che mentalmente-

-Quindi... devo prenderlo come un sì?- domandò la rossa.

-Esatto...- rispose il Master -Ma come ho detto per quanto riguarda la mia proposta sul farvi convivere, starà solo a voi decidere cosa fare quando vi sarete riprese del tutto...- aggiunse prima di prendere una breve boccata alla sua pipa -In ogni caso, sappiate che avrete sempre il mio supporto-

-Beh, ma questo è ovvio...- fu ciò che disse Natasha -Lei è il nostro Master, del resto.-

-In tal caso non ha nulla da temere, signore- si intromise Sasha per l'ultima volta -Saremo pronte a tutto!-

-Su questo non ho dubbi, ragazze mie...- disse infine Fir mentre sorrideva alle due -Non ho alcun dubbio-

Fine Cap.15

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera a tutti, lettori e lettrici. Non vi aspettavate questo ritorno, vero? Ebbene sì, alla fine la mia stesura si è portata avanti quanto basta per poter avere nuovi capitoli da pubblicare nei prossimi week end, quindi questo significa (ovviamente) che le avventure nel passato di Natasha e Sasha riprendono a tutta forza, e quale modo migliore se non quello di mostrare cosa è successo dopo che la rossa ha dato voce all'idea di tentare la Classe S? Ma questa naturalmente è solo la punta dell'iceberg, perché molto presto arriveranno molte altre chicche interessanti, ma di cui non anticipo nulla per non rovinare la sorpresa. Detto questo, al prossimo capitolo ;)

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Capitolo 16
*** Ricominciare ***


Cap.16:
Ricominciare

Malgrado alcuni dubbi nati soprattutto da Sasha, alla fine le due settimane di permanenza in infermeria delle due giovani Maghe erano passate con serenità, sebbene non fossero mancati gli spudorati quanto divertenti corteggiamenti della rossa nei confronti di Natasha. Tolto questo, le due avevano avuto modo di discutere di parecchie cose tra una giornata di riposo e l'altra, prima fra tutte la faccenda dell'Esame di Classe S che, pur non avendo ancora una priorità così alta nelle loro vite, era stato comunque l'argomento più approfondito e sviscerato in quei lunghi giorni di convalescenza. Ora che entrambe erano finalmente guarite, inoltre, dovevano anche decidere che cosa fare subito dopo, e il primo pensiero oltre al riprendere le loro missioni insieme fu quello dell'idea proposta dal Master Fir, ovvero andare a convivere.

-Sicura di volerlo fare, Sasha?- fu ciò che domandò la Maga dai capelli argentati mentre camminava per le strade insieme alla rossa -Voglio dire, la mia casa è grande... ma non ho una stanza per gli ospiti-

-Beh, non è un problema così grave, a mio parere- ribatté l'altra, intenta a trasportare, con l'aiuto di un apposito carretto, il baule che aveva riavuto dal Master -Nella mia breve carriera di pirata ho dormito in posti peggiori e privi di letto, e una volta mi sono ritrovata a dormire in piedi... quindi cosa vuoi che sia?-

-Sarà, ma come ti ho detto non avrei il cuore di farti dormire sul divano o altro... altrimenti farei una pessima figura in fatto di ospitalità, non credi?- disse invece Natasha, non del tutto convinta.

-Andiamo, dolcezza, ti preoccupi un po' troppo- fu la pronta replica della rossa -Vedrai che inventeremo qualcosa, ne sono sicura- aggiunse mentre le mostrava un bel sorriso -E poi, è solo fino a quando non mi ricostruiscono casa, no?-

-Già, è vero... ma dubito che starai tranquilla tutto il tempo, vero?-

-Mi conosci. Da ex pirata non posso garantire nulla-

-Staremo a vedere... ma parlando d'altro, posso chiederti che cosa c'è dentro quel baule?-

-Nulla di così particolare, in realtà... c'è il mio vecchio diario di bordo, alcune mie vecchie armi, una varietà di carte nautiche, i soldi delle nostre missioni insieme... e persino il vestito bianco che abbiamo comprato-

-Ah, capisco... no, aspetta un secondo... in quel forziere c'erano pure i tuoi soldi e quel vestito?!-

-Beh, sì... perché, è forse un problema?-

-Ecco, in teoria no... ma in pratica, e da un certo punto di vista, hai corso un gran bel rischio, specie se consideri che poteva finire distrutto insieme a tutto il suo contenuto-

-Lo so, e infatti stavo pensando che prima o poi dovrò trovare un metodo alternativo per conservare le cose più importanti e preziose... magari imparando la Magia del Requip-

-Potrebbe essere un'idea... e in effetti potrebbe tornare utile anche a me in caso volessi tenere da parte tutti i libri che mi sono piaciuti o che devo ancora leggere-

-Oh, già... a proposito di libri, alla fine in infermeria siamo state così impegnate a discutere di varie cose che non abbiamo letto praticamente nulla... dovremmo rimediare alla svelta, mia cara Tasha~-

-Non preoccuparti, Sasha. Una volta a casa potrai leggere tutti i libri che vuoi... sempre se non ti addormenti dopo le prime pagine, si intende-

-Cavoli, Tasha, certo che hai proprio un'enorme fiducia in me... ma non è detto che non riesca a stupirti-

***

-Caspita... alla faccia delle cose preziose...- fu ciò che disse una stupita Natasha quando, una volta tornata a casa, aveva notato che il baule di Sasha aveva davvero parecchia roba al suo interno.

-Visto che roba?- disse con voce fiera l'ex pirata mentre continuava a tirare fuori diverse cose, tra cui il famoso abito bianco che aveva adagiato sul divano -Certo, non sarà pieno di tesori come si racconta nei libri di storia o di avventure, ma è davvero utile-

-Già... anche se, in effetti, ne hai di cose preziose- disse ancora l'argentata indicando i vari sacchi pieni di Jewel che erano sul pavimento insieme ad armi quali acciarini, spade e pugnali di diversa fattura -Viene da chiedersi quanto potresti guadagnare vendendo anche solo un pugnale ad un museo o un collezionista-

-Sarò sincera, non ho mai avuto modo di farle valutare- ribatté la rossa mentre finiva di tirare fuori dal baule le ultime carte nautiche di cui parlava -Per quanto ne so potrebbero anche valere molto poco e non ne ricaverei comunque nulla neanche vendendo il mio pugnale preferito-

-Pugnale preferito?- ripeté Natasha -Davvero ne possiedi uno?-

-Certo che sì. Aspetta, ti faccio vedere- disse Sasha lasciando perdere per un attimo le sue cose e prendendo dalle armi disposte a terra un semplice pugnale privo di fodero, dal manico in legno e la lama lunga quanto una penna -Eccolo, è questo qui. Mica male, vero?

-Certo, lo vedo... Ma dove sarebbe il problema, scusa?- domandò ancora l'argentata -In teoria l'unica parte che dovrebbe contare in combattimento è la lama, o sbaglio? Quindi che sia di valore o meno...-

-Oh, ma è proprio questo il problema... neanche la lama è granché- fu ciò che rispose la rossa avvicinando un dito al pugnale e facendo notare come la lama avesse un filo visibilmente consumato -Certo, mi ha aiutata parecchio, in passato, ma ormai lo uso solo poche volte e mi affido alla mia Magia-

-Capisco... quindi preferiresti conservarlo solo come ricordo personale?- intuì l'altra -Beh, non posso darti torto, in effetti... anch'io farei la stessa cosa con i miei libri-

-Vedo che ci capiamo al volo, dolcezza... del resto, siamo anime gemelle- la prese sul ridere Sasha -Certo, non siamo ancora del tutto ufficiali, però siamo sulla buona strada, malgrado tutto-

-Già... e ora che ci penso, siamo uscite insieme solo una volta...- rifletté l'argentata -E la cosa non mi stupisce, considerati gli ultimi eventi recenti...-

-Beh, che problema c'è? Possiamo prima mettere in ordine le mie cose e poi farci anche solo una passeggiata mano nella mano- ribatté subito la rossa, salvo interrompersi e aggiungere -Sempre se non hai in mente un'idea migliore, ovviamente-

-In realtà... credo che la passeggiata sia una buona idea...- si limitò a rispondere l'altra.

-Sicura? Non lo dici solo per darmi un contentino, vero?- chiese una stupita Sasha.

-Affatto... non sarà il massimo come attività, ma almeno ci rilasseremo- spiegò subito Natasha.

-Ok, allora se siamo d'accordo io non ho nulla in contrario- disse ancora la rossa prima di sfregarsi le mani tutta contenta e aggiungere -Avanti, avanti. Prima sistemiamo le mie cose e prima andremo al nostro nuovo appuntamento insieme!-

“Però... non immaginavo che bastasse così poco per convincerla...” rifletté l'argentata prima di mettersi all'opera per aiutare la compagna a riordinare tutto.

***

-Ah... l'aria fresca dopo una lunga mattinata passata a sistemare è proprio il massimo- fu ciò che commentò Sasha mentre, finalmente, si godeva il nuovo appuntamento con Natasha.

-Già... anche se ci è voluto parecchio, lo ammetto- disse invece Natasha, la quale camminava di fianco a lei per le strade del villaggio -E forse esagero, ma ancora non riesco a credere che ora ci ritroviamo a convivere sotto lo stesso tetto... o meglio, non so se ho digerito del tutto la cosa-

-Temi ancora che qualcosa possa andare storto?- ribatté la rossa -Se è così allora mi sa che non hai ancora accettato del tutto l'idea del buttarti nel fare cose nuove-

-Mi sa di no... però che ti aspettavi, non posso mica cambiare da un giorno all'altro- spiegò l'argentata.

-Ma sei ugualmente sulla buona strada, no? Specie se pensiamo al fatto che tempo fa sembravi così indecisa su cosa fare della tua vita e temevi che non saresti mai andata in missione- le ricordò con velata ironia la compagna di team -Voglio dire, da quando mi hai conosciuta la tua vita è stata una continua svolta-

-Chiamala svolta... mi hai praticamente spronata ad agire, e non me ne pento affatto- replicò Natasha.

-Buono a sapersi, ma la sai la cosa divertente, dolcezza? Che continuerò a spronarti finché avrò vita-

-E io invece non vedo l'ora di scoprire che cosa ci aspetterà, Sasha... che si tratti di convivere, vivere avventure di ogni genere o anche solo avere appuntamenti quieti come questo... si può dire che abbiamo solo l'imbarazzo della scelta, no?-

-Puoi dirlo forte. E a proposito del vivere avventure... che ne dici se questo pomeriggio festeggiamo il nostro andare a vivere insieme con un bell'incarico bello tosto e solo per noi?-

-Ammetto che potrebbe essere divertente, Sasha... ma come saprai siamo guarite da poco, e ad essere sincera non so se la tua mano si è ripresa del tutto...-

-Beh, non è mica un problema. Posso sempre usare l'altra mano per lottare.-

-Fidati, Sasha... è meglio per te se non strafai in alcun modo-

-Mh... allora che ne dici se, ovviamente più avanti nel tempo, troviamo un incarico in cui possiamo sfruttare per bene il tuo ingegno e la mia forza?-

-Si può fare, ma per adesso è meglio se continuiamo a dedicarci a noi due... sempre se a te sta bene, ovvio-

-Ma certo che sì... un appuntamento è pur sempre un appuntamento~-

Fine Cap.16

**L'Angolo dell'Autore** Buon venerdì a tutti, cari lettori e lettrici. Spero che abbiate passato un buon Ferragosto, perché a gran sorpresa ho deciso di donarvi un nuovo capitolo, eccezionalmente di venerdì anziché di sabato. Il motivo è presto detto: da oggi pomeriggio fino a sabato pomeriggio andrò a trascorrere un breve soggiorno in montagna insieme ai miei amici, perciò non potrò aggiornare a partire dalla mezzanotte come faccio di solito. Spero comunque che questo nuovo capitolo dedicato all'inizio della convivenza tra Sasha e Natasha sia di vostro gradimento, perché nei prossimi avverranno chicche molto interessanti e diverse sorprese. Detto questo, alla prossima ;) 

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Capitolo 17
*** Dubbi ***


Cap.17:
Dubbi

-Ah, finalmente a casa... anche se siamo tornate di sera!- esclamò Sasha mentre si lasciava cadere di peso sul divano di Natasha -A momenti temevo che questo appuntamento non sarebbe più finito...- aggiunse mentre si toglieva il giaccone e gli stivali.

-Beh, ma era pur sempre la nostra giornata, no?- aggiunse la sua compagna di team mentre anche lei metteva via le sue scarpe e la raggiungeva sul divano.

-Sí, è vero...- fu la pronta risposta della rossa mentre si stiracchiava un po' -E a dirla tutta, forse ho davvero poco da lamentarmi… mi sono proprio divertita, oggi-

-Puoi dirlo forte, mi sono divertita un sacco- disse ancora l'argentata -Abbiamo camminato parecchio, ma è stata davvero una bella giornata-

-Non mi sorprende... del resto, c'è una ragione per cui si dice che, quando fai qualcosa con qualcuno con cui ti trovi bene, tutto il resto non conta-

-Non posso che darti ragione...-

-Hm? Ho sentito bene, dolcezza? Mi hai appena dato ragione? Cavoli, allora dobbiamo festeggiare-

-Guarda che io ti do sempre ragione, Sasha... Certo, a volte finiamo col discutere a lungo e poi di solito tocca a me trovare il giusto compromesso, però...-

-Ok, ok, hai già reso l'idea, Tasha… ma forse è meglio se cambiamo argomento, che ne dici?-

-Non preoccuparti, Sasha, visto che è stata una lunga giornata possiamo rilassarci come vogliamo...-

-Buono a sapersi, anche perché io avrei giusto un'idea che potrebbe piacerti.-

-Ah, sì? E sarebbe?-

E come l'argentata chiese quella domanda, la rossa non perse neanche un secondo di tempo e, dopo essersi avvicinata un po' di più a lei, le prese il viso tra le mani e le regalò un breve ma tenero bacio a fior di labbra. Colta sia dalla sorpresa che da un visibile imbarazzo, sulle prime Natasha fu tentata di separarsi da lei, ma dopo aver notato una certa scintilla negli occhi di Sasha decise invece di non dire nulla e al contrario di ricambiare quel gesto prima stringendola a sé in un leggero abbraccio e poi baciandola a sua volta, assaporandone le labbra dal sapore quasi salmastro. Seppur leggermente presa alla sprovvista, Sasha accettò di buon grado tale reazione, e ricambiò anche lei con un bacio più passionale del primo. Le loro lingue continuarono ad incrociarsi e a giocare tra loro per qualche minuto buono, fino a quando non si separarono quel che bastava per rifiatare.

-Però... non mi aspettavo che avresti accettato così in fretta- commentò Sasha con tono sarcastico.

-Beh, ho solo fatto ciò che era più giusto...- replicò a tono l'argentata -Se avessi rifiutato ci saresti sicuramente rimasta male... per quanto non sia ancora del tutto abituata a queste cose-

-Però te la sei cavata bene, e questo è un punto a favore- disse in tutta risposta la rossa mostrandole un pollice in su come segno di approvazione.

-Sarà, ma mi aspettavo che il primo bacio da parte mia sarebbe stato molto più... emozionante...- ammise l'altra mentre sul suo viso appariva un lieve rossore -Non che mi sia dispiaciuto, sia chiaro, però...-

-Volevi qualcosa in più, vero?- la interruppe Sasha -Beh, parlando per esperienza, non sempre le aspettative che ci facciamo vengono adeguatamente ricompensate... ma come ti ho detto, sei stata brava, anche se per un attimo temevo che a lungo andare avresti odiato questi miei baci-

-E perché mai dovrei odiarli?- domandò Natasha inarcando un sopracciglio.

-Beh, perché la prima volta non ne eri così contenta... e col senno di poi, anche l'altro forse era un pelino fuori luogo vista la situazione...- spiegò con tono un po' colpevole l'ex pirata -Sì, insomma, se vogliamo frequentarci per bene o anche solo convivere al meglio dovremmo davvero mettere dei paletti-

-Ti dirò, Sasha...- riprese il discorso l'argentata -Ammetto che questo tuo inaspettato ma gradito guizzo di maturità mi lascia parecchio stupita... però, per quanto mi imbarazzino le tue manifestazioni d'affetto o i tuoi baci, non ho mai detto di odiare le une o gli altri... altrimenti avrei lasciato perdere tempo fa, no?-

-Sì, però...- ribatté Sasha, il cui tono si era fatto serio -Sai, non vorrei che poi un giorno finisca con l'esagerare e... puff, fine della storia e ognuna per la sua strada con te che torni sui libri e io che torno a frequentare ragazze in ogni porto-

-Starai scherzando, spero... pensi davvero che io ti lasci dopo tutte le avventure che abbiamo passato, specialmente se poni il fatto che la nostra relazione non si e' ancora del tutto sviluppata?-

-Beh, no... ma non si può mai sapere. Magari cambi idea all'ultimo minuto...-

-Questo mai! Eravamo d'accordo che avremmo deciso insieme se la cosa avrebbe funzionato o meno, e non intendo rimangiarmi la parola data. Tra l'altro, finora stiamo andando bene, mi sembra... quindi per quale motivo dovrei buttare all'aria tutto quanto?-

-Forse... per paura del rifiuto? Non che ci sia nulla di male, però...-

-Paura del rifiuto? Ma non prendiamoci in giro, Sasha. È vero che come dubbio ci sta e può spaventare, ma io e te teniamo moltissimo l'uno all'altra, e ce lo siamo confessate sia quella sera che abbiamo cenato insieme dopo i nostri incarichi individuali sia durante il nostro primo giorno di convalescenza...-

-E se non fosse abbastanza, Tasha? Come facciamo a capire davvero se il nostro legame sarà abbastanza saldo per durare nel tempo e abbastanza genuino per confermare quanto ci vogliamo bene?-

-Non ne ho la minima idea, Sasha... anche se forse, e dico forse... un modo ci sarebbe-

-Ah sì... e sarebbe?-

-Premetto che è solo un'idea, e anche bella rischiosa, ma... potremmo passare la notte insieme-

Fine Cap.17

**L'Angolo dell'Autore** Sorpresa, cari lettori e care lettrici! Sono tornato dalla mia breve vacanza e, non avendo il cuore di lasciare il sabato privo di aggiornamenti, ecco il diretto seguito del capitolo di ieri, con Sasha e Tasha che si prendono un momento per riflettere ancora una volta su cosa fare del loro rapporto nascente e la stessa Natasha che, a enorme sorpresa, decide di fare un gran passo in avanti per capire se la proverbiale scintilla scoccherà davvero... e immagino che non serva descrivere che cosa succederà nel prossimo aggiornamento, vero? Se siete curiosi, ci vediamo per la prossima settimana!

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Capitolo 18
*** Passione ***


Cap.18:
Passione

-Ho sentito bene, Tasha?- fu ciò che esclamò una stupita Sasha dopo aver sentito quelle parole.

-Sì... hai sentito bene- annuì Natasha -So che magari non è ciò che ti aspettavi, lo ammetto...-

-No, non me l'aspettavo... e infatti è una bella sorpresa!- la interruppe la rossa -E chi se l'aspettava che la timida lettrice di libri se ne uscisse con una proposta tanto audace? Devo averti fatto una cattiva influenza-

-Spiritosa... non è che sia stato facile pensare a questa idea...- ribatté l'altra, nuovamente rossa in viso a causa del crescente imbarazzo -O meglio, è da quando avevi fatto quella "proposta indecente" in infermeria che non ho fatto che pensarci...-

-Oh... quindi mi stai forse dicendo che è dall'intera convalescenza che stavi pensando che forse non sarebbe tanto male conoscerci meglio anche nel senso biblico del termine?- replicò l'ex pirata prima di sorriderle sorniona e farle un piccolo applauso -Niente male, davvero niente male... mi hai proprio stupita-

-Beh, se non ci avessi pensato io l'avresti fatto tu, prima o poi... perciò tanto valeva togliersi il dente, no?-

-Su questo sono d'accordo... e forse, conoscendomi, ti sarei saltata addosso alla prima occasione-

-Ah, davvero? E saresti riuscita nel tuo intento pur sapendo che posso congelare i tuoi pensieri “focosi”?-

-Chissà... magari sì, magari no... ma in qualunque caso ne sarebbe valsa la pena... credo-

-Capisco... in ogni caso, se l'idea ti interessa... possiamo buttarci a capofitto, giusto?-

-Certo che mi interessa, dolcezza... ma sarai d'accordo con me che dobbiamo creare la giusta atmosfera prima di passare all'atto pratico, no?-

-Ovviamente... e suppongo che un buon metodo sia quello di baciarci ancora, vero?-

-Esatto. Certo, in teoria ci sarebbero anche altri modi, ma... oh, al diavolo, improvviseremo!-

-Come sempre, Sasha...-

E fu così che, dopo essersi scambiate queste parole e un breve sguardo di intesa, le due ripresero a baciarsi, ma questa volta fu proprio Natasha a prendere le redini della situazione e a dedicare le sue labbra a quelle della rossa, la quale la lasciò fare senza opporsi troppo e godendosi quel tenero momento. Dal canto suo, però, l'argentata non si limitò solo a quel semplice bacio, ma anche a molti altri, dedicati alle guance e al collo dell'ex pirata, la quale ricambiò stringendo l'argentata in un lieve abbraccio e successivamente cominciando a passarle le mani sulla schiena. Nel mentre avveniva tutto ciò, Natasha sentì come una curiosa sensazione farsi avanti dentro di lei... probabilmente era il calore corporeo che via via stava aumentando a causa del contatto con Sasha, o forse stava gradualmente lasciandosi andare alla passione. Qualunque fosse la risposta, questa sensazione non sembrava tanto male, e l'argentata pensò che, forse, in un'occasione come quella, sarebbe stato più che opportuno assecondarla. Tale pensiero si rivelò esatto, e infatti, dopo neanche pochi minuti passati a baciare Sasha e a farsi accarezzare da lei, a Natasha venne l'improvvisa idea di appoggiare le mani sui seni della rossa e, senza neanche pensarci troppo, iniziare ad accarezzarli nonostante fossero ancora celati dalla camicia di lei.

-Ehi, dolcezza... sbaglio o stai diventando un po' più audace?- ci scherzo sopra la rossa, tra un bacio e l'altro.

-Non ne ho la più pallida idea...- si limitò a rispondere l'altra, continuando in ciò che stava facendo -Non ho mai fatto una cosa del genere, eppure in questo momento ho come l'istinto di volere molto di più...-

-Ah, davvero? Beh, è solo naturale, mia cara...- le disse Sasha, fermando un secondo le sue “attenzioni” per poi sbottonarsi lentamente la camicia -In notti come questa, dove regna la passione, le poche cose che devi fare sono sperimentare... e osare...- aggiunse mentre finiva di sbottonarsi e le mostrava il seno ora nudo.

-Wow... ma sei splendida...- commentò Natasha con voce stupita dopo averla vista spogliarsi -O meglio, ne avevo già un sospetto nel vederti con quell'abito bianco, ma adesso...-

-Lieta di vedere che io ti piaccia anche in topless- ribatté l'ex pirata con voce orgogliosa -Fatti pure avanti-

-Con molto piacere...- fu ciò che disse ancora l'argentata prima di avvicinarsi meglio e toccare senza troppa esitazione il seno della rossa, passando le dita sui capezzoli leggermente turgidi, salvo poi abbassarsi verso di essi e iniziare a leccarli maliziosamente -Dici che sto già osando abbastanza?-

-Non esattamente... ma tranquilla, all'inizio si va sempre per gradi...- le disse l'altra, lasciando che le dedicasse tutte quelle gradite attenzioni -Del resto... è la tua prima volta... e sarò lieta di farti da guida...-

-Allora... mi affido a te...- fu l'unica richiesta che avanzò Natasha prima di tornare a baciarsi con Sasha mentre dedicava entrambe le mani libere alla schiena di lei.

-Non preoccuparti, dolcezza...- sussurrò la rossa tra un bacio e l'altro -Ti tratterò con il dovuto riguardo...-

E una volta detto ciò, la rossa si lasciò dedicare le dovute attenzioni da Natasha, tra qualche bacio passionale e qualche passata di mani sulle parti del corpo che attualmente erano messe a nudo e a disposizione dell'argentata. Quest'ultima, a lungo andare, sentì l'istinto che aveva sentito prima farsi sempre più insistente, e la cosa la spinse a fermarsi un attimo per sciogliersi i capelli e levarsi immediatamente il maglione che aveva addosso, così come il candido reggiseno che aveva sotto di esso, solo per mostrarsi anche lei in topless e non essere da meno della compagna, la quale dopo aver fischiato maliziosa alla vista di forme così generose prese nuovamente l'iniziativa e la fece sdraiare sul divano, pronta per essere “vessata” da lei. Nella lunga manciata di minuti che seguì di lì a poco, la rossa si mise sopra l'argentata e cominciò a baciarla ovunque, a volte sul collo e altre sull'incavo del seno, mentre con una mano pensava a toccarle e stuzzicarle uno dei suoi seni e con quella libera le sollevava la gonna quel tanto che bastava per scoprirle le gambe e accarezzarle in maniera alternata e senza alcuna fretta. Nel sentire il tocco della rossa lasciare il passaggio sulla sua pelle nivea, l'argentata trattenne a fatica qualche ansimo, e seppur tentata di restituirle il favore, alla fine si ritrovò in quasi totale balia delle attenzioni che stava ricevendo in quel momento.

-Ah... ah... Sasha...- mormorò l'argentata in preda agli ansimi.

-Non dire ancora nulla, dolcezza...- la interruppe la rossa, intenta a proseguire col suo operato, questa volta concentrando i suoi baci sul ventre di lei -Abbiamo appena cominciato... e il meglio deve ancora arrivare...-

-Il meglio... in che senso?- domandò l'altra.

-Affidati alle mie cure... e lo scoprirai tra poco~- fu la risposta da parte dell'ex pirata, la quale una volta arrivata al bacino della compagna avvicinò le mani verso la sua gonna e, lentamente, le tirò giù la cerniera, pronta per sfilargliela del tutto -Vedrai che non te ne pentirai affatto...-

-N-Non ne dubito...- si limitò a dire la diretta interessata mentre vedeva un altro capo di vestiario scivolare via dal suo corpo, a cui ora rimaneva unicamente un paio di mutandine -Però... sei sicura che debba essere io l'unica nuda, qui?-

-Ma certo che no, mia cara...- rispose ancora Sasha mentre ora si limitava ad accarezzarle sia il bacino che le gambe ora del tutto scoperte -Se pazienti ancora un po' ti accontenterò subito~-

-V-Va bene... ma non metterci troppo, altrimenti finirò col prendere di nuovo l'iniziativa...-

-Questo sarà tutto da vedere...-

E una volta scambiate queste ultime parole, Sasha ricominciò a dedicare le sue attenzioni alla sua “Tasha”, insidiando una mano dentro le mutandine di lei e cominciando a massaggiarle lentamente l'intimità. Come fece questo, l'argentata ebbe un sussulto poiché non si aspettava una mossa del genere, e non sapendo affatto cosa fare decise di affidarsi nuovamente alla rossa. Quest'ultima proseguì senza alcuna difficoltà e, man mano che continuava a toccarla, cominciò a godersi il suono dei gemiti emessi da Natasha, prendendosi anche un po' di tempo per abbassarle e poi toglierle del tutto anche l'ultimo indumento che aveva addosso, lasciandola quindi completamente nuda. Vedendola, Sasha dovette ammettere dentro di sé che la sua compagna era davvero splendida, e che l'avrebbe volentieri ammirata per ore come il più bel tesoro del mondo... ma non era ancora il momento per cose del genere, e infatti, non resistendo alla tentazione, la rossa decise di denudarsi a sua volta, liberandosi prima dei suoi pantaloni di tela e poi delle mutandine che portava sotto di essi. E ora che erano entrambe prive di qualsiasi cosa potesse “intralciarle”, le due si avvicinarono l'una all'altra e, dopo essersi scambiate un nuovo bacio più passionale dei precedenti, iniziarono a far lentamente aderire i loro corpi, dando così inizio ad una sensuale danza d'amore in cui solo due come loro potevano esibirsi. Seppur in preda alle gioie di questa loro prima volta insieme, Natasha e Sasha potevano percepire dentro di loro, sebbene in maniera graduale, che il sentimento che provavano l'una verso l'altra non era affatto un fuoco di paglia come temevano, ma al contrario era una fiamma che si stava innalzando a livelli davvero alti. E in mezzo a tutto questo, con i loro corpi che continuavano a darsi piacere il più possibile, le menti delle giovani Maghe rivangavano su diversi ricordi dedicati ai vari momenti insieme che avevano passato fino a quel momento: l'incontro alla Gilda, la prima missione insieme, la formazione del loro duo e la conseguente sfida amichevole per festeggiare, passando poi alla dichiarazione della rossa, il primo bacio rubato, i loro incarichi separati, la consapevolezza di sapersi completare a vicenda e il rimorso per non essere riuscite a sconfiggere gli Ice Devil... se tutti questi eventi avevano contribuito a creare tali ricordi e a far crescere il loro legame, cosa gli impediva di proseguire e magari provare a creare chissà quante nuove cose insieme? La risposta ad un simile quesito, però, venne rimandata quando, dopo aver continuato per diverso tempo nel loro atto carnale, sia Natasha che Sasha furono sul punto di raggiungere l'apice del piacere. Non sapendo cosa fare, per un attimo l'argentata iniziò come ad avere paura, ma la rossa decise invece di tranquillizzarla prima dandole l'ennesimo bacio e poi intrecciando le dita delle mani tra le sue, come per dirle di non preoccuparsi di nulla. Tali gesti furono più che graditi da Natasha, che scelse di fidarsi e le strinse le mani più forte che poteva fino a quando, alla fine, con un grande urlo liberatorio lanciato quasi all'unisono, le due Maghe raggiunsero l'apice, concludendo in bellezza la loro serata insieme e ritrovandosi l'una vicino all'altra accasciate stanche sul divano.

-Io... non so che dire, Sasha... è stato bellissimo...- mormorò Natasha, visibilmente sfinita.

-Lo so, Tasha, lo so...- le rispose Sasha, dandole un ultimo bacio -Del resto, è questo il bello dell'amore...-

Fine Cap.18

**L'Angolo dell'Autore** E alla fine è successo, signore e signori... dopo un lungo, graduale e più che giusto periodo passato a frequentarsi, Natasha e Sasha hanno fatto un ulteriore passo nella loro relazione conoscendosi in maniera più intima del solito. Era da parecchio che stavo preparando questo momento magico per le nostre due eroine, e anche se non sono ancora così ben rodato nello scrivere scene rosse, mi ritengo comunque soddisfatto e spero con tutto il cuore che questo capitolo vi sia piaciuto nonostante l'atmosfera hot di cui era pervaso. Ma non temete, i prossimi saranno molto più tranquilli. Detto questo, ci vediamo al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 19
*** Insieme ***


Cap.19:
Insieme

Il giorno seguente, Natasha ebbe un risveglio alquanto “particolare” rispetto a quelli a cui era abituata. Solitamente andava a dormire presto e si svegliava presto, ma quella mattina fu una situazione diversa. Infatti, non appena si svegliò da quel lungo e meritato sonno ristoratore, l'argentata vide dall'orologio sulla parete che si erano fatte le 11 del mattino. E oltre a ciò, la ragazza notò non solo che era rimasta abbracciata ad una Sasha ancora addormentata, ma anche che i loro vestiti erano rimasti sparsi per il pavimento e che l'unica cosa che stava facendo loro da coperta era la parte sopra del copridivano. Bastarono solo questi tre particolari a farla arrossire di colpo, e sulle prime fu tentata di cercare di alzarsi il più lentamente possibile e svignarsela in bagno prima che Sasha potesse riaprire gli occhi. Tale pensiero lasciò però il tempo che trovava dato che sarebbe stato impossibile muoversi senza svegliare la compagna, la quale aveva un sorriso molto felice stampato sul volto incorniciato sia dalle lentiggini che dai suoi vividi e completamente scarmigliati capelli rossi. Nel vederla così, completamente rilassata e quieta rispetto a quando, da sveglia, era una vera e propria esplosione di energie, l'argentata sorrise quasi intenerita, e senza pensarci troppo avvicinò le dita sul viso per accarezzarglielo con dolcezza.

-Non pensavo di ripeterlo, ma... sei davvero bella, Sasha...- fu ciò che mormorò Natasha mentre continuava ad accarezzarla e la fissava con aria quasi affascinata.

-Mh... questo tocco... è piacevole...- disse improvvisamente la rossa con la voce impastata dal sonno, mentre alzava lo sguardo ancora assonnato verso la compagna e le diceva -Buon giorno, dolcezza...-

-Oh, buon giorno anche a te, Sasha... spero di non averti svegliata- le disse l'argentata.

-A dire il vero ero in dormiveglia...- rispose Sasha son tono sornione -Ma ciò non mi ha impedito di sentire il complimento o le tue carezze-

-Lo immaginavo... ma del resto, ormai sono abituata al fatto che mi adori alla follia- disse invece Natasha, la quale guardò nuovamente l'orologio e aggiunse -Comunque, che ne dici se ora ci alziamo e mangiamo?-

-Mh... dobbiamo proprio, dolcezza?- rispose Sasha con una voce fattasi improvvisamente candida e innocente -Potrei anche accettare... ma il fatto è che mi sento così comoda a stare così tanto vicina a te e alle tue belle forme~-

-Mi fa piacere sentire certe lusinghe... ma non ci casco, Sasha- replicò l'argentata con tono fermo -Ieri sera ci siamo divertite parecchio, non lo nego... ma adesso direi che è meglio pensare a prepararci per la giornata, non credi anche tu?-

-Uffa... non mi piace quando fai la persona seria di prima mattina...- si imbronciò la rossa, salvo scuotere la testa e aggiungere -Ma chi prendo in giro, tu mi piaci a prescindere!- prima di alzarsi dal divano e andare a raccogliere tutti i suoi vestiti -Ah, senti... ma se ci facessimo un bagno insieme?-

-Non sarebbe una cattiva idea... almeno così ci laviamo e ci cambiamo pure- rispose l'argentata, alzandosi anche lei e recuperando uno per uno i suoi indumenti ormai stropicciati -Ma chi mi garantisce che non allungherai le mani una volta in vasca?- domandò poi con tono leggermente sarcastico.

-Non faccio promesse né garanzie, Tasha... sono una donna di mare, io-

-Se lo dici tu, Sasha… Ah, ma prima che me ne dimentichi, posso farti una domanda?-

-Certo, dolcezza. Chiedi pure-

-Dato che abbiamo passato la notte insieme e ci siamo "conosciute meglio"... Dici che adesso possiamo considerarci… fidanzate? Amanti? O forse altro?-

-Beh, se devo proprio dirti la verità… Non ne ho idea. Nelle mie passate relazioni non ero mai arrivata fino a questo punto. Però una cosa la so di sicuro!-

-E sarebbe?-

-Che io e te stiamo insieme, ed è questo l'importante!-

-Sarà, ma a me non soddisfa tanto come risposta-

-Ma è comunque una risposta, no? E ora basta coi dubbi mattutini, il bagno caldo ci aspetta!-

***

-Ah, che bellissima sensazione...- commentò la rossa mentre si godeva l'acqua calda della vasca.

-Vero? Non c'è niente di meglio per iniziare la giornata- le disse Natasha, in quel momento intenta ad insaponarsi.

-Puoi dirlo forte... e poi, almeno così ho l'occasione per godermi la vista del tuo bel corpo nudo- disse invece Sasha con tono malizioso.

-Mi lusinghi, Sasha... ma non è che io sia così bella, alla fine- replicò l'argentata, arrossendo leggermente in viso.

-Secondo me ti sottovaluti, dolcezza.- ribatté ancora l'ex pirata -Ne ho viste di belle ragazze, in passato, ma tu sei la migliore-

-Ne sei proprio sicura?-

-Certo che ne sono sicura. Basta valorizzarsi un po' riguardo ai propri punti forti e il gioco è fatto-

-Ma uno dei miei punti di forza è la mente. Non mi sono mai interessata molto al fascino che potrei tirare fuori dal mio corpo-

-Lo so, dolcezza… Ma non è mica detto che devi per forza diventare sexy. Ognuno di noi possiede un proprio stile, e tu devi solo trovare il tuo-

-Non mi dispiacerebbe provare… Ma il punto è che non so da dove potrei cominciare-

-Io un'idea ce l'avrei-

-E sarebbe?-

-Facciamo un po' di compere insieme e ti rinnoviamo il guardaroba… Ma questa volta non ci limitiamo solamente ad un abito caruccio-

-Sasha… Questa non è un'idea, ma è un'ottima idea!-

-Vero? E tra l'altro col gruzzoletto che abbiamo messo da parte potremo comprare tante belle cose-

-Come qualche bel libro?-

-Ovviamente, Tasha… Ma questo dipenderà da te. O meglio, se vuoi passare così la giornata o consigliare qualcosa di meglio, non hai che da dirlo-

-Guarda, se devo essere sincera, l'idea di fare compere insieme mi ha ispirato, quindi non ho nulla da ridire… Ma considerando che dobbiamo anche fare colazione, che ne dici se poi mangiamo qualcosa fuori?-

-Dico che va benissimo, dolcezza. Per fortuna conosciamo pure un bel posto dove fanno dei parfait belli gustosi~-

-Ottimo, allora è deciso. Una volta finito il bagno ci prepariamo e ci facciamo una bella giornata insieme-

-Aggiudicato!-

E una volta deciso questo, le due ragazze si godettero ancora un po' il loro bagno caldo e, dopo aver passato il giusto tempo ad asciugarsi con dei candidi asciugamani, si recarono nella stanza da letto di Natasha pronte per prepararsi ad uscire. Dato che la roba che avevano messo il giorno seguente era stata messa a lavare, le due dovettero affidarsi al quasi limitato guardaroba della Maga dai capelli argentati, costituito principalmente da gonne lunghe, maglioni e camicette molto semplici. Complice un primo tentennamento, la rossa non fu così convinta riguardo il dover indossare una gonna, ma non poteva nemmeno pensare di provare ad andare in giro nuda, quindi si adeguò indossando una camicia chiara e una gonna rosso scuro, mentre la sua compagna optò per un abbinamento ancora più semplice: gonna bianca, camicetta grigia e maglione, anch'esso bianco.

-Mi sento un po' buffa, vestita così…- disse Sasha guardandosi allo specchio.

-Per me stai benissimo, invece- le disse Natasha mentre si legava i capelli in una crocchia -Magari non sono i tuoi soliti abiti, ma è sempre meglio di niente-

-Lo dici perché è vero oppure sei solo di parte?-

-È la verità, non ti preoccupare… E poi, secondo me tu stai bene con tutto-

-Anche con te tutta nuda tra le mie braccia?-

-Magari di questo ne discuteremo più tardi…-

-Come vuoi tu, dolcezza… Per ora pensiamo allo shopping e alle belle cose che acquisteremo!-

***

-Che iella… Alla fine non abbiamo trovato proprio nulla di interessante- esclamò una Sasha sconsolata mentre era seduta al tavolo di una locanda insieme a Natasha.

-Beh, non è che possiamo farci molto, Sasha- le disse la compagna - Si vede che oggi non era giornata… E poi, male che vada passeremo il tempo in altri modi-

-Sì, hai ragione…- disse mentre arrivava la sua portata, una bella bistecca alla griglia -Magari più tardi potremmo vedere se c'è qualche nuovo incarico-

-Sicura di non voler aspettare ancora un po' prima di rimetterci in carreggiata?- domandò l'argentata mentre riceveva lo stufato che aveva ordinato.

-Certo, potrei farlo… Ma il problema è che non so se riuscirò a contenere la mia voglia d'avventura dopo così tanto tempo passato a rilassarmi-

-Non hai tutti i torti, ma ho ancora paura che possa capitarci qualcosa di brutto se non stiamo attente-

-Vuoi sapere una cosa, dolcezza? Non sei l'unica a pensarlo, visto ciò che abbiamo passato… Però eravamo d'accordo che saremmo diventate più forti-

-E se le nostre avventure non fossero ancora abbastanza? Ammetto che là fuori potremmo affrontare pericoli peggiori di quei sette, ma…-

-Temi che possano tornare più forti e arrabbiati di prima… Stavi per dire questo, vero?-

-Sì… Era proprio questo il punto-

-Capisco… Beh, hai ragione- riprese il discorso la rossa, mangiando lentamente ma con gusto la propria bistecca -Però non possiamo stare ferme, e lo sai-

-Lo so, Sasha, però…- rispose Natasha con voce un po' esitante -Mi sento ancora così confusa su cosa fare, e malgrado voglia buttarmi ancora di più sulle cose…-

-Fammi indovinare: non ti senti ancora pronta a saltare, e temi che la caduta possa essere fatale-

-Esatto… So che sembra un brutto passo indietro riguardo a qualche tempo fa, però…-

-Un brutto passo indietro? No, dolcezza, questa cosa che stai facendo è l'esatto opposto-

-In che senso?-

-Nel senso che, nonostante tu voglia provare cose nuove e buttarti, vuoi comunque seguire un approccio più sicuro… E questo vuol dire tanto, sai?-

-Quindi… Non c'è l'hai con me se tentenno così tanto e ti precludo la voglia di avventure?-

-Ma certo che no! Ascolta, dolcezza. So che magari posso sembrare pesante quando parlo di avventure, ma come ben saprai, anche io so fermarmi se voglio-

-Perciò… se dopo pranzo provassi a trascinarti in incarichi che riterresti "noiosi"... A te andrebbe bene?-

-Proprio così! Del resto, io e te siamo prima di tutto un team, e i membri di un team devono sempre trovare un compromesso tra loro prima di agire-

-E questo perché così si evitano disaccordi che potrebbero minare l'armonia del team… In effetti, una volta il Master mi aveva detto una cosa simile-

-E poi, ti ricordo ancora una volta che io sono disposta ad adattarmi a qualsiasi cosa… Sono pur sempre una pirata di parola, io!-

-Ex pirata, vorrai dire… Ma hai reso l'idea. E a parte questo, scusami ancora se torniamo quasi sempre sullo stesso argomento… Dovrei trovarne uno nuovo-

-Non preoccuparti, dolcezza, a volte anche parlare di cose vecchie può tornare utile, come quando abbiamo passato la convalescenza a discutere della Classe S-

-Già, ottimo esempio… Ma a proposito di quello, chissà cosa potrebbe aspettarci se mai decideremo di prendervi parte-

-Beh, io ne so quanto te, però rimango dell'idea che insieme potremmo avere una possibilità… Ma dato che sei tu la mente del team, lascio a te la decisione finale-

-Ah, sì? Sei sicura di voler affidare a me una simile responsabilità, Sasha?-

-Certo che sì, cara Tasha. Io mi fido di te, e lo sai-

-Ok… Allora che ne dici se a partire da domani riproviamo a svolgere gli incarichi andando per gradi? Solo che questa volta cambieremo la difficoltà-

-Cambiare la difficoltà? Suona interessante come idea-

-Vero? E non è tutto: man mano che svolgeremo incarichi sempre più difficili e importanti avremo anche modo di testare e magari superare i nostri limiti-

-Praticamente sarà come svolgere una sorta di allenamento intensivo… Fico!-

-Già. E se tutto va bene, facendo così potremmo garantire ad entrambe un posto nella rosa dei favoriti per l'Esame di Classe S-

-E una volta divenute abbastanza forti, puntiamo subito a quella carica… Sí, può funzionare. È un'idea un po' improvvisata, certo, ma è sempre meglio di niente-

-Speriamo funzioni, Sasha… Anche perché, esclusa questa, non ne ho altre da proporre-

-Non preoccuparti, Tasha. Fidiamoci l'una dell'altra e vedrai che ce la faremo… Basterà restare insieme!-

Fine Cap.19

**L'Angolo dell'Autore** Ciao a tutti e bentornati ad un nuovo capitolo di questa lunga storia dedicata al passato di Sasha e Tasha, nel quale le due ragazze, conclusa la loro intensa notte di passione, hanno avuto modo di dedicarsi un altro po' di tempo libero solo per loro, approfittandone anche per organizzare il loro ritorno in pista per quanto riguarda incarichi e affini. Ma per scoprire se la nuova idea di Natasha funzionerà o meno lo scopriremo solo nel prossimo appuntamento. Ci si vede!

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Capitolo 20
*** Esperienza ***


Cap.20:
Esperienza

Nonostante l'idea proposta da Natasha fosse davvero basata sulla fortuna, e che ovviamente richiedesse parecchio tempo e pratica per essere messa in atto, le due Maghe avevano ugualmente deciso di mettersi alla prova e di tornare a compiere missioni. E infatti, dopo aver letteralmente "saccheggiato" la bacheca degli incarichi, il duo non aveva perso tempo e aveva iniziato a darsi da fare: i primi giorni, giusto per riprendere il ritmo, si dedicarono una settimana intera a compiere per un'ultima volta i cosiddetti incarichi di poco conto. Il primo di essi, a sorpresa, fu quello di dare una mano nei lavori di ristrutturazione della zona portuale dell'isola, cosa che rese non poco felice il Master non appena vide che le due ragazze.

-È bello rivedervi, ragazze mie- le salutò Fir -Immagino che adesso siate pronte per ricominciare-

-Certo che sì- Natasha fu la prima a rispondere -Alla fine abbiamo deciso che fosse la volta buona per tornare in azione-

-E stavolta non ci tireremo indietro per nessun motivo- aggiunse Sasha, serrando decisa i pugni -Ci faremo valere e forse otterremo anche la Classe S!-

-Sasha!-

-Che c'è, Tasha? Non dovevo dirlo?-

-Certo che no! Doveva essere una sorpresa!-

-Ma tanto l'avrebbe saputo comunque, no?-

-Questo è vero, ma…-

-Non importa, Natasha…- le interruppe Fir -Ciò che mi rende felice in questo momento è il fatto che siete qui, e mi auguro che facciate un ottimo lavoro-

-Ah, ma questo è poco ma sicuro, signore- lo rassicurò Sasha mostrando un bel sorriso -E con le capacità organizzative di Tasha sarà un gioco da ragazzi-

-Beh, è quello che si spera…- disse invece l'altra -Magari non sarò brava a coordinare rispetto a voi, Master, ma penso di poter dare il mio contributo-

-Bene, allora non perdiamo tempo e diamoci da fare.-

Fu quindi così che le due Maghe e il Master, aiutati anche da altre persone volontarie, si misero all'opera e coordinarono i lavori per dare nuovamente alla zona portuale un aspetto davvero degno del suo nome. Come anticipato da Natasha, non fu per niente un compito facile dato che c'erano ancora molte cose da fare, ma nel giro di una giornata intera si poté comunque notare che grazie all'impegno di tutti quanti il grosso dell'opera era già stato svolto. Stanche ma soddisfatte, le ragazze rimandarono il resto dei loro incarichi ai giorni seguenti, che tra le varie cose si tradussero anche in un pomeriggio passato a leggere agli anziani, una mattinata ad insegnare la Magia ai bambini di una scuola, e una sera o due a fare le cameriere in una locanda.

-Scusa se te lo chiedo, dolcezza, ma questo non doveva essere un incarico facile?- domandò una Sasha vestita da cameriera mentre serviva ad alcuni tavoli.

-In effetti… ma si vede che con i lavori in corso al porto sarà aumentata anche la frequenza degli avventori- le rispose Natasha mentre annotava varie ordinazioni.

-Sì, è possibile… Ma tanto è chiaro che da domani partiamo a ruota con gli incarichi impegnativi, vero?-

-Assolutamente sì.-

E così fecero: lasciate alle spalle le missioni di poco conto e dalle ricompense poco allettanti, Natasha e Sasha si gettarono a capofitto nelle avventure più intense che avessero mai desiderato. Per buona parte del tempo si trattò principalmente di salvare persone in difficoltà ed esplorare luoghi disabitati in cerca di tesori, ma non mancarono nemmeno le sfide più impegnative come la cattura di pericolosi malviventi. Quest'ultima parte si rivelò più difficile dato che la rossa e l'argentata non erano ancora del tutto preparate in combattimenti più seri. Grazie però ai ricordi dell'esperienza coi Diavoli, e in generale ad un solido seppur ancora nascente gioco di squadra, buona parte dei criminali poté essere consegnata alla giustizia. Le due Maghe, dal canto loro, potevano invece tornare a casa soddisfatte dopo queste lunghe giornate.

-Forse l'avrò già detto tempo fa, ma… diamine, stiamo andando alla grande!- esclamò una Sasha tutta felice mentre, insieme alla compagna, si godeva un bel bagno.

-Già, hai proprio ragione- le rispose Natasha, il cui viso mostrava un'espressione più contenta del solito - E c'è da dire che ora capisco perché adori le avventure-

-Beh, se è per questo, dolcezza, io ora comprendo quanto sia fico organizzare strategie ben fatte- disse la rossa mentre le passava il bagnoschiuma.

-Dici che senza volerlo ci stiamo gradualmente influenzando a vicenda?- domandò l'argentata prima di versarne qualche goccia dentro l'acqua.

-Non ne sono sicura, ma direi che è una possibilità visti i progressi fatti da quando abbiamo iniziato- suppose l'altra mentre provvedeva ad insaponarsi.

-Chissà se ciò basterà per quando faremo l'Esame- si chiese dubbiosa Natasha, facendo altrettanto.

-Forse sì, forse no… Ma cosa importa? Tanto è chiaro come il Sole che daremo tutto noi stesse, vero?-

-Certo. E poi, come mi hai detto tu, finché non ci proviamo non sapremo mai cosa ci aspetta-

-Questo è lo spirito giusto, Tasha. A proposito, sai cosa ci vorrebbe adesso per festeggiare?-

-Provo ad indovinare… un bel bacio?-

-E anche tutto il resto, se vuoi~-

-Certo che sei instancabile… In queste due settimane di incarichi l'avremmo fatto sì e no cinque volte-

-Non posso farci nulla se mi piaci così tanto, dolcezza… E poi, non dimenticarti che in alcune di quelle volte ti ho insegnato tante cosucce interessanti-

-Già, ma sarebbe stato più interessante capire dove le hai imparate…-

-Semplice, avevo una ragazza in ogni porto, e da ognuna di loro scoprivo nuovi metodi di piacere-

-Capisco… beh, immagino che da un certo punto di vista, anche questo conti come esperienza-

-Sì, possiamo anche dire così. Come ti dissi tempo fa, però, ciò che conta per me sei solo tu, dolcezza-

-Lo so… Ma un po' mi dispiace di non aver scoperto prima quanto sia bello avere qualcuno al proprio fianco e con cui condividere tutto-

-Da come lo dici sembra che tu non abbia avuto molti legami, da piccola… Te la senti di parlarne?-

-Non è che ci sia molto da dire in realtà… Sono sempre stata una ragazza molto riservata, e a differenza di molti coetanei, mi divertivo a spulciare libri e affini-

-E immagino che questo ti abbia fatto sentire molto sola… O forse mi sbaglio, Tasha?-

-No, hai indovinato, Sasha. E per diverso tempo, nonostante i miei sforzi, venivo sempre messa da parte, e non parliamo di quando scoprii la mia Magia-

-Non riuscivi a controllarla? Beh, se inizia a manifestarsi in tenera età uno ci può fare poco-

-Questo è vero, ma anche il senso di solitudine può essere un invito a nozze perfetto per amplificarla e, almeno nel mio caso, renderla un potenziale pericolo-

-E come sei riuscita a cambiare le cose? È stato merito del Master?-

-Sì, ma solo in parte. Avendo anche lui una Magia simile alla mia per lui è stato facile prendermi sotto la sua ala e insegnarmi ciò che sapeva-

-E per combattere la solitudine come hai fatto?-

-Sono entrata nella sua Gilda come ringraziamento per il suo aiuto, e da lì ho gradualmente legato con tutti i nostri colleghi, anche se…-

-"Anche se"...?-

-Penso che tra tutti i legami che ho creato, quello con te sia il migliore tra tutti-

-Dici davvero? E cosa te lo fa supporre, dolcezza?-

-Forse il fatto che sei sempre gentile, piena di consigli e attenzioni… e che sei stata una di quelle poche persone che ha voluto conoscermi davvero…-

-Cavoli, Tasha… È una delle cose più belle che mi abbiano mai detto… E vuoi sapere una cosa? Non mi sono mai pentita di averti conosciuto-

-Questo non l'ho mai messo in dubbio, Sasha… così come non metto in dubbio che tra poco vorrai comunque farmi tua una volta finito il bagno-

-E chi ti dice che aspetterò la fine del bagno? Non lo sai che fare l'amore in vasca è molto romantico?~-

-Io non sono molto convinta, ma puoi sempre farmi cambiare idea… ex pirata dai capelli rossi-

-Con molto piacere, dolcezza dai capelli argentati-

E dopo essersi scambiate quelle dolci parole, le due si diedero un tenero bacio sulle labbra e si dedicarono al loro nuovo momento intimo. Rispetto a quelli precedenti non ci furono vestiti da togliere o altre premesse da fare, quindi potevano rilassarsi e godere l'una dell'altra in totale libertà. Seppur leggermente intralciata dall'acqua della vasca, l'unione del loro due corpi non si fece attendere troppo, complici anche i vari preliminari ai quali Natasha e Sasha erano già abituate da parecchio tempo. Una delle poche cose che si poterono definire "nuove" durante quel rapporto fu quando Sasha decise di far voltare di spalle la sua amata. Sulle prime Natasha pensò che la rossa volesse solamente abbracciarla da dietro, ma in realtà si rivelò essere tutta una tattica per allungare le mani sui suoi seni morbidi e sodi ed eccitarla ancora di più. La cosa non le dispiacque più di tanto, ma la vera sorpresa arrivò quando Sasha decise di infilare un dito dentro la femminilità della compagna. Tale gesto improvviso fece letteralmente sussultare l'argentata, ma non essendo la prima volta che accadeva fu abbastanza facile assecondare il tutto e lasciarsi andare a gemiti di eccitazione e piacere. Un'altra svolta vera e propria fu quando la rossa scelse di insidiare un secondo dito dentro di lei, provocandole ancora più gemiti di prima.

-Sasha… lo sai, vero, che una volta finito potrei renderti pan per focaccia e fartela pagare?- domandò l'argentata tra un gemito e l'altro.

-Certo, ne sono consapevole, Tasha… Ma per adesso non me ne preoccupo affatto~- fu la pronta risposta da parte della rossa mentre proseguiva col suo operato.

-Secondo me dovresti… Perché non appena sarà il mio turno ti farò eccitare così tanto che dovrai chiedermi di smettere e lasciarti andare-

-Sempre ammesso che il tuo turno arrivi sul serio-

Nonostante lo scambio di queste velate "provocazioni" e la sensazione di passione in generale, man mano che il tempo passava diventava sempre più evidente che fare l'amore in vasca, per quanto fosse romantico ed eccitante, risultava difficile da mettere in pratica e da portare avanti per un tempo prolungato. Per fortuna di entrambe, però, l'operato di Sasha fu abbastanza da consentire a Natasha il raggiungimento dell'apice, e anche se ciò poteva dare all'argentata campo libero per vendicarsi, la rossa la prese nuovamente di sorpresa abbracciandola teneramente da dietro e appoggiando la testa sulla sua spalla, come se fosse un segnale per dirle di cessare le "ostilità" e rilassarsi.

-Mi dispiace, Tasha… Mi sa che oggi ho vinto io~-

-Ma come, prima mi provochi e poi cerchi il perdono senza la minima vergogna? Sei davvero una peste, Sasha… Ma è anche per questo che stiamo insieme-

Fine Cap.20

**L'Angolo dell'Autore** Buonasera a tutti, lettori e lettrici che mi seguono, e ben ritrovati in un nuovo simpatico capitolo di questa nuova fanfic, vale a dire il ventesimo. Qui abbiamo potuto godere di un assaggio dell'idea di Natasha, proposta nel capitolo precedente, che ha già preso forma e ha contribuito a donare un'altra buona dose di esperienza alle due Maghe protagoniste... e oltre a questo ha gettato un altro po' di luce introspettiva su Natasha che confida il suo passato alla sua adorata ex pirata, che dal canto suo non perde occasione, verso la fine, di provocare l'argentata e dedicarle qualche nuova, seppur breve, attenzione saffica. In ogni caso rassicuratevi, almeno per ora non ci saranno altre scene intime a loro dedicate, dato che dal prossimo capitolo in poi potrebbe arrivare una buona parte di trama molto importante per entrambe, perciò rimanete sintonizzati e... al prossimo capitolo

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Capitolo 21
*** Emergenza ***


Cap.21:
Emergenza

Passò un altro po' di tempo, in cui le due Maghe di Moon Wolf proseguirono con i loro incarichi e provvidero ad acquisire ancora più esperienza, oltre che ritrovarsi ad avere nuovamente una certa fama proprio come agli inizi della loro carriera. Questa fu una vera sorpresa per le due, ma Natasha fu quella più colpita dato che non si aspettava un simile seguito malgrado tutto quello che era successo tempo prima. Le sorprese però non erano finite, e infatti una sera, dopo essere tornate a casa da una nuova missione, scoprirono che i lavori alla zona portuale erano finalmente conclusi, e ciò significava una cosa sola, almeno per l'ex pirata dai capelli rossi…

-Ti andrebbe di svolgere insieme qualche incarico che includa una nave e tanto mare, dolcezza?- fu ciò che domandò Sasha prendendo la palla al balzo.

-Non vedo perché no…- le rispose Natasha - Del resto, è da tanto tempo che non vedi il mare come si deve-

-Ah, puoi dirlo forte.- ribatté la rossa -Certo, fare tanti bagni con te mi ha aiutato a sopportarne la mancanza, ma non era la stessa cosa-

-Già… tra l'altro una vasca da bagno è ben diversa da un vascello, che io sappia- aggiunse l'argentata.

-Dovrebbero inventare un "Vaschello", in questi casi. Così puoi sia lavarti che goderti i viaggi in mare-

-Gioco di parole a parte, Sasha, non credo avrebbe molto senso a livello di praticità e utilizzo-

-Forse hai ragione, dolcezza… però devi ammettere che sia l'idea che la battuta erano carine-

-Tu sei più carina. Ma a parte questo, sai mica se nel nostro elenco di incarichi ne abbiamo davvero uno che preveda dei viaggi in nave?-

-Mh… che io sappia no, ma potremmo sempre andare alla Gilda e consultare la bacheca-

-Buona idea, Sasha. Così magari andiamo anche a trovare il Master e gli facciamo il punto della situazione riguardo a tu-sai-cosa-

-Sì, mi sembra un buon piano. Tanto il Master non chiude la Gilda prima di mezzanotte-

***

-Da quanto ho capito, ragazze mie, nemmeno la sera vi ferma dal proposito di mettervi sempre alla prova- fu ciò che disse il Master dopo aver ascoltato le due.

-Ha proprio ragione, signore- rispose la rossa -Il fatto è ormai siamo così ben rodate che è difficile fermarci-

-Forse siamo ancora ben lontane dal fare richiesta per la Classe S, ma contiamo di migliorare sempre di più prima di fare quel passo- aggiunse l'argentata.

-Su questo non ho alcun dubbio, dato che avete fatto dei veri e propri passi da gigante da quando avete ripreso servizio… Ma non esagerate, mi raccomando-

-Non si preoccupi, Master! Non per vantarmi, ma è soprattutto grazie a me se adesso Tasha è capace di badare a sé stessa e battersi come un leone-

-E grazie a me, invece, Sasha si sta abituando a non fare tutto da sola quando si tratta di strategie-

-Sentire queste cose non può che rendermi felice, perché significa che state maturando parecchio. Pertanto, penso che vi meritate un bel premio-

***

-Che figata! Questo si che è un bel premio- esclamò Sasha osservando tutta emozionata il blocco di incarichi ricevuti dal Master -Ora potrò morire felice-

-Sei sempre la solita esagerata- le disse invece Natasha, cercando di tenerlo in ordine -Però ti devo dare ragione, il Master ci ha fatto un bel regalo-

-Certo, tecnicamente sono solo degli incarichi che chi ha affidato lui di persona, però penso che valga ugualmente come regalo- rifletté la rossa.

-Sì, lo penso anch'io.- aggiunse l'altra -Chissà, magari tra questi ce ne sarà qualcuno da svolgere per mare, così da farti contenta-

-Già! Pensa che bello… il sole che bacia entrambe con i suoi raggi, il mare splendido, le stelle che brillano al meglio la sera, l'idea di affrontare qualche pirata…-

-O di salvare possibili naufraghi-

-Sì, anche quello non sembra male… Insomma, abbiamo un sacco di possibilità infinite-

-Considerando che ci ha dato praticamente un elenco di cose da fare, saremo pure impegnate per un po'-

-Ed è forse un problema, dolcezza?-

-Certo che no. Al contrario, sarà tutta esperienza per noi e un passo in avanti per il nostro obiettivo-

-Così mi piaci, ragazza! Avanti tutta, allora!-

Fu quindi così che, il giorno seguente, il duo di Maghe si mise nuovamente all'opera per seguire uno per uno gli incarichi offerti personalmente dal Master, e per la gioia di Sasha, buona parte di essi furono dedicati ai viaggi in mare, e questo a prescindere dal fatto che si trattasse di scortare navi mercantili o partecipare a esplorazioni di qualche genere. Come ci si poté aspettare, seppur difficili quelle missioni ebbero l’effetto di portare loro non poche ricompense sostanziose e un altro progressivo aumento di fama, anche se l’unica cosa ovvia in cui erano concentrate in quel momento fu ovviamente fare più esperienza possibile. La lista del Master però dovette venire accantonata dopo neanche cinque giorni di missioni dato che le due Maghe vennero convocate d’urgenza proprio nell’ufficio del Capogilda.

-Vi ringrazio per essere venute così tempestivamente- esordì il diretto interessato, sul cui volto era disegnata un’espressione insolitamente torva -So bene di avervi affidato altri impegni, ma al momento questa situazione ha una priorità molto alta-

-Non si preoccupi, ce ne faremo una ragione- lo rassicurò Natasha -Di che si tratta, comunque?-

-Io provo ad indovinare: quei sette dell’altra volta sono tornati a far parlare di loro?- domandò invece Sasha.

-Purtroppo sì… ma prima è meglio se parto dall’inizio- rispose il Master con voce quasi atona -Alcuni giorni dopo l’attacco di quei sette, tra un lavoro di ristrutturazione e l’altro, ho avuto modo di indagare su di loro tramite l’aiuto di alcune mie fonti, tenendomi in contatto quasi costante per scoprire le loro mosse-

-E cosa ha scoperto di interessante?- fu la nuova domanda di Natasha.

-Oltre al fatto che sono dei veri bastardi, si intende- si aggiunse la rossa, memore di ciò che avevano passato lei e l'argentata.

-Non so se definire "interessante" ciò che sto per dirvi, ma tra una ricerca e l'altra è saltato fuori che quei sette sono un gruppo di Maghi mercenari, entrati in “azione” da diversi mesi a questa parte.-

-Mercenari?- ripeterono all'unisono le due.

-Esatto. Naturalmente, la prima impressione che abbiamo avuto di loro quella volta ci ha detto ben altro, ma a quanto pare uccidere persone in maniera caotica è nel loro stile- spiegò Fir.

-Quindi dobbiamo dedurre che, quando sono venuti qui a Shirobuki, lo hanno fatto perché erano stati pagati da qualcuno?- azzardò un'ipotesi Natasha.

-Questo non saprei dirlo con certezza- parlò con franchezza il Master -Ma da quello che so sono soliti farsi reclutare solo in casi eccezionali, mentre il resto del tempo sembrano passarlo tra assalti a isole e città-

-Ah, ma mi pare giusto, visto quanto sono bastardi- commentò duramente Sasha.

-E sicuramente non è la prima volta che attaccano qualcuno… vero?- aggiunse Natasha.

-Indovinato- ribatté il Capogilda -Stando al rapporto di questi miei informatori, sembrerebbe che questo loro stile di vita gli abbia già portato parecchia fama fin da quando hanno iniziato la loro “carriera”.-

-E si è mai scoperto cosa li spinge a tanto?- fu la nuova domanda da parte dell'argentata.

-Purtroppo no, anche se si dice che vogliano controllare dei territori del Nord uccidendo anche qualsiasi eventuale ostacolo che minaccia la loro ascesa, e questo a prescindere che si tratti di Gilde Legali, Oscure o addirittura Neutrali- spiegò ancora il Master.

-Devono avere davvero delle aspettative alte se pensano di sterminare ogni singola Gilda del Nord… anche se c’è da ammettere che, se persino io e Tasha abbiamo faticato a respingerli quella volta, allora andrà tutto in malora se non li fermiamo subito- rifletté la rossa.

-Il ché ci porta al prossimo punto del discorso, ovvero l’emergenza di cui accennava il Master- intervenne subito l’argentata -Sempre ammettendo che si tratti di loro, cosa hanno combinato questa volta?-

-Stando all’ultimo rapporto delle mie fonti, un gruppo composto da sei uomini e una sola donna ha preso d’assalto un convento nei pressi di Unthervald, nota isola commerciale a sud-ovest da qui, uccidendo la madre superiora e prendendo in ostaggio le suore che lo abitavano- rispose prontamente il Master.

-Addirittura un convento? Mamma mia, questi qui non hanno rispetto per nulla- commentò Sasha.

-Le risulta per caso se hanno avanzato delle richieste particolari?- continuò a domandare Natasha.

-Solo una- proseguì il Capogilda -Se gli abitanti non chiameranno qualche Mago del Nord degno di sfidarli causeranno molto dolore e sofferenza alle suore… e suppongo che non serva che vi spieghi cosa potrebbero implicare queste parole-

-E immagino che l’unica isola con dei Maghi del Nord al momento disponibili sia solo la nostra… e guarda un po’ il caso, l’isola in questione si trova a sud-ovest da qui… questa faccenda puzza, e parecchio- disse Sasha, per niente convinta da quel resoconto.

-Sono d’accordo anch’io- aggiunse Natasha -Tutta questa storia potrebbe essere una trappola creata apposta per farci uscire allo scoperto-

-Ho avuto anch’io la stessa impressione, ragazze mie…- annuì il Master -Ma è proprio per questo che vi ho convocato, ovvero per discutere insieme la situazione e capire come agire-

-Data la delicatezza della situazione in generale, non possiamo permettere che quelle povere suore finiscano traumatizzate a vita… o peggio… però non possiamo nemmeno attaccare a testa bassa- rifletté Sasha.

-Di certo nemmeno il provare a discutere con loro servirebbe a qualcosa… anzi, conoscendo le personalità di alcuni di loro potrebbero puntare alle nostre gole non appena ci presentiamo- disse invece Natasha.

-E io purtroppo non posso aiutarvi del tutto, dato che non posso lasciare la Gilda incustodita- mormorò anche il Master, salvo poi farsi serio e aggiungere -Però quei sette non possono passarla liscia… pertanto, mi auguro che agiate col massimo della prudenza e torniate sane e salve!-

-Non si preoccupi di questo.- disse la rossa con tono sicuro -Tanto io e Tasha abbiamo un bel conto in sospeso con loro, quindi sarà bello fargli vedere quanto siamo migliorate-

-Questo è vero, ma ci manca comunque un piano d’azione…- le disse Natasha, vagamente dubbiosa.

-Non temere, magari una volta lì sono certa che ci inventeremo qualcosa- la prese con filosofia la rossa.

Fine Cap.21

**L'Angolo dell'Autore** Buonasera a tutti. Come ogni sera, ecco qui il nuovo capitolo di questa fantastica storia ambientata nel passato di Natasha e Sasha. Come avete potuto vedere, le avventure di queste due Maghe hanno ripreso a pieno regime, ma dato che non può essere tutto rose e fiori, ecco che gli Ice Devil sono tornati a far parlare di loro, e ciò adesso spingerà le nostre eroine ad intervenire il prima possibile. Ma sarà davvero così facile? Questo lo scopriremo solo nei prossimi capitoli, che potrebbero arrivare con un po' di ritardo dato che ho finito i capitoli che avevo come scorta... ma non temete, basterà avere un po' di pazienza e vi giuro che vedrete questa storia in tutta la sua interezza. Detto questo, vi saluto e al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 22
*** Arrivo ***


Cap.22:
Arrivo

Fu così che quello stesso giorno le due Maghe, una volta finito il briefing col Master, tornarono subito a casa e fecero alcuni preparativi per il viaggio e la missione che avrebbero intrapreso di lì a poco. Dato che il porto era ormai tornato operativo, il far provviste e predisporre una nave con equipaggio per recarsi ad Unthervald il prima possibile non fu troppo difficile, e infatti nel giro di quasi due ore le ragazze si erano già ritrovate a navigare verso la rotta stabilita. Durante la traversata sia Natasha che Sasha fecero il possibile per distrarsi e godersi un po’ il viaggio in nave, ma dentro di loro era fin troppo palese che l’idea affrontare nuovamente gli Ice Devil aveva riempito i loro cuori di angoscia e paura, al punto che era dal momento della partenza che nessuna delle due aveva proferito parola. Sapevano bene a cosa stavano andando incontro, e potevano anche dire di aver maturato abbastanza esperienza per avere qualche possibilità in più di cavarsela rispetto all’altra volta… ma sarebbe stato sufficiente? Osservando in silenzio l’orizzonte marittimo che si stagliava di fronte a loro, le due Maghe non riuscirono a trovare una risposta a questo loro quesito, ma si limitarono a restare vicine l’una all’altra e mano nella mano, come per darsi forza a vicenda in vista di ciò che avrebbero affrontato di lì a poco una volta sbarcate.

-Insieme?- fu l’unica domanda che Natasha riuscì a chiedere alla compagna.

-Insieme- fu l’unica risposta di Sasha.

Passò quindi un altro po' di tempo, e dopo tanta attesa arrivò finalmente il momento di attraccare presso Unthervald, ma già in lontananza si poteva notare del fumo sospetto provenire dalla costa. Tale vista iniziò a preoccupare ulteriormente sia le due ragazze che l’equipaggio che le accompagnava, ma ormai non potevano di certo tirarsi indietro, e passati altri interminabili minuti, la manovra di attracco poté cominciare, anche se la vista di ciò che videro Natasha e Sasha fu qualcosa di davvero raccapricciante, non tanto diverso da ciò che era successo a Shirobuki: l’intera zona era stata rasa al suolo, gli edifici ridotti ad una massa di macerie e una gran parte degli isolani, se non tutta, era stata uccisa in modi davvero brutali. Alla sola vista di quello spettacolo, l’argentata non riuscì a trattenere le lacrime dallo sgomento, mentre Sasha sentiva già una gran rabbia montare dentro di lei. Malgrado la differenza di emozioni provate in quel momento, per entrambe non fu così difficile capire che i responsabili erano gli Ice Devil, che in quel momento si trovavano tutti e sette in un punto di quella che doveva essere la darsena a fissare il loro arrivo. Facendosi ulteriormente forza nonostante fossero l’una sconvolta e l’altra visibilmente adirata, le due Maghe di Moon Wolf scesero lentamente dalla nave e raggiunsero i mercenari senza dire una parola. Era chiaro come il sole che parlare non sarebbe servito a molto data la situazione in cui si trovavano e il fatto che avevano anche delle suore da portare in salvo, sperando che non fosse già troppo tardi. Scambiatesi quindi un fugace sguardo d’intesa, le due si misero in posizione e si prepararono allo scontro che sarebbe seguito di lì a poco. Dal canto loro, però, i Diavoli sembravano stranamente tranquilli, e quasi divertiti dalla cosa.

-Guardatele… Non sono adorabili?- prese la parola Fyodor esordendo con tono sottilmente sarcastico, facendosi avanti mentre srotolava la sua frusta -Questa è solo la seconda volta che le vediamo e già sono pronte per affrontarci… quasi come se si fossero scordate di ciò che è successo la scorsa volta-

-Già, hai ragione- si aggiunse Olaf, agitando la sua fedele ascia ricoperta di sangue -Ma secondo me basterà poco per rinfrescare la memoria ad entrambe-

-Sì, sono d’accordo anch’io- gli fece eco Charles, iniziando a fornire le sue pistole di nuove munizioni -Chi ci sta per organizzare una bella “festa” solo per loro?-

-Io parteciperò di sicuro…- disse Mark, unendosi agli altri tre mentre faceva cozzare i pugni dentro i suoi gauntlet d’acciaio -Non mi va a genio il fatto che quella stronza dai capelli rossi ci abbia ricoperto di ridicolo davanti al nostro capo-

-A dire il vero penso sia più giusto dire che, fatta eccezione per Fyodor e Siegfried, ci siamo tutti messi in ridicolo quanto basta per meritare una giusta punizione- precisò Alì mentre si offriva anche lui “volontario” alla proposta del pistolero -Ma adesso non accadrà mai più-

-Ma fammi il favore… io al massimo ho perso con stile, voialtri invece avete fatto pena- si intromise Siren mentre persino lei, con la sua solita grazia e classe, si avvicinava alle due Maghe -Se volete accettare un consiglio sincero e spassionato… potete anche lasciare che ci pensi io, così risparmiamo tempo-

-Oh, certo, e magari permetterti pure di continuare a cantare le lodi su quanto sei incredibile e talentuosa e altre stronzate varie? Ma manco per il cazzo!- fu la pronta risposta di Mark -Molti di noi hanno dei conti in sospeso con quella rossa di merda, perciò stanne fuori-

-Già… e se proprio vuoi qualcuna da strapazzare, pensa alla sgualdrina vicino a lei. Tanto ci hai già combattuto e saprai sicuramente come ammazzarla, no?- propose Olaf.

-Sì, anche questo è vero…- rifletté la cantante dai capelli rosa -Ma considerato quanto la rossa tiene a quell’altra, tanto vale ammazzarle entrambe, no?-

Ma prima ancora che qualcuno potesse dare una risposta all’unica donna dei Diavoli, Fyodor interruppe prontamente quella sorta di dibattito dividendo la sua frusta in innumerevoli spire, che adoperò per zittire e atterrare tutti i suoi compagni eccetto Siegfried, che in tutta franchezza stava seguendo l’intera situazione con un certo distacco, mentre le due Maghe di Moon Wolf rimanevano ancora con la guardia alzata. Ma la vera sorpresa arrivò quando, senza aggiungere alcuna spiegazione, Fyodor fece comparire un cerchio magico di colore verde, il quale vorticò intorno alle teste di tutti i Diavoli presenti fino a quando tale cerchio non si illuminò intensamente e fece sparire tutti quanti eccetto Fyodor, Olaf, Mark e Charles.

-Odio dovervi richiamare all’ordine in questo modo- spiegò poi il mercenario brizzolato -Ma vi devo comunque ricordare che qui abbiamo un compito importante da svolgere, perciò ho dovuto scegliere in maniera abbastanza personale coloro che avranno l’onore di fermare le nostre “ospiti”-

-E quindi hai solo teletrasportato via chi era di troppo, eh? Ottima soluzione, Fyodor- si complimentò Mark.

-Adesso possiamo davvero dare inizio alla festa- disse Charles sorridendo compiaciuto.

-Direi proprio di sì- se la rise invece Olaf -Sarà un vero piacere affondare la mia ascia nelle loro carni-

-Questo sarà tutto da vedere- replicò Sasha, tenendo già pronte le sue fiamme verdi.

-E se non ci credete, fatevi sotto- le fece eco Natasha, invocando a sé i suoi cristalli di ghiaccio.

Fine Cap.22

**L'Angolo dell'Autore** E ormai ci siamo, gente... Febbraio si è ormai concluso, e quale modo migliore per salutarlo se non quello di regalarvi la continuazione delle avventure di Natasha e Sasha nel passato? In fondo lo avevo già annunciato ieri, quindi sarebbe stato poco carino non mantenere questa promessa. E proseguendo da dove ci eravamo lasciati l'altra volta, le nostre due Maghe preferite hanno accettato di andare in soccorso di quest'isola assediata dai Diavoli, ma come prevedibile sembra che questi terribili antagonisti non abbiano perso troppo tempo a scatenarsi nuovamente. Oltre a ciò, sembra che lo scontro sia inevitabile fin dalle prime battute, perciò preparatevi a fare il tifo a più non posso, perché nei prossimi capitoli arriverà tantissima azione! 

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Capitolo 23
*** Difficoltà ***


Cap.23:
Difficoltà

Finito di scambiarsi a vicenda le provocazioni, le due parti cominciarono subito a combattere, mentre Fyodor ne approfittò per osservare in disparte lo scontro delle due Maghe di Moon Wolf. Quest'ultime, sapendo bene che cosa aspettarsi, attaccarono immediatamente i loro avversari con una combo di ghiaccio e fiamme verdi, ma Olaf replicò usando la sua ascia per "fendere" e annullare quella mossa, cosa che diede ai suoi compagni l'apertura adatta per replicare a suon di pugni potenziati e Pallottole Lacrima. Entrambi però non ebbero il successo sperato dato che alle ragazze bastò un misto di schivate ben precise e attacchi elementali di media intensità per difendersi al meglio delle possibilità. Vedendo questo, Olaf allora cercò di intervenire usando l'ascia in una serie di colpi a spazzare, ma nemmeno lui ebbe fortuna dato che Sasha, dopo aver evitato un suo attacco, gli scivolò rapida in mezzo alle gambe e poi lo colpì alle spalle con una vampata di fuoco verde, mentre la sua partner dai capelli argentati usò una folata gelida per colpirlo frontalmente e farlo cadere a terra. Vedere il compagno a terra non fermò gli altri due Diavoli, che al contrario si lanciarono di nuovo all'attacco, ma Sasha li fermò sul nascere evocando un turbine di fiamme verdi che provvide sia a distanziarli che a dare a Natasha il tempo per spazzarli via ulteriormente con una potente tormenta.

-Maledizione, quelle cagne hanno capito come si combatte sul serio- commentò Mark.

-Già… A quanto pare le abbiamo prese fin troppo sottogamba…- ammise anche Charles.

-Giuro che se le prendo le ammazzo!- fu l'unica cosa che riuscì a dire Olaf mentre si rialzava a fatica.

-E cadere nuovamente a terra? Fossi in te lascerei perdere finché sei in tempo- gli consigliò Natasha.

-Però se ci dite subito dove sono finite le suore che avete preso in ostaggio vi risparmieremo ulteriori ferite, sia fisiche che morali- aggiunse Sasha.

-Farmi risparmiare da delle sgualdrine come voi? Piuttosto la morte!- replicò il barbaro sibilando a denti stretti mentre riprendeva mano alla sua ascia.

-Mi pare di capire che tu non sia il più diplomatico del gruppo- commentò Sasha con tono sarcastico -Ma fa niente, sarà un vero piacere buttarti giù di nuovo-

-Meglio se non abbassi la guardia, Sasha- le consigliò Natasha mentre osservava l'omone ripartire alla carica -Ricordati che la sua arma è difficile da gestire-

-Non preoccuparti, dolcezza. In qualche modo cercheremo di non fargliela più utilizzare-

-Lo sai, vero, che basterebbe anche solo disarmarlo?-

-Certo che lo so, ma se lo facessi subito poi non ci sarebbe più gusto-

-Se lo dici tu, Sasha…-

E dopo essersi rimesse nuovamente in posizione, le due Maghe ripresero a combattere l’inaspettato “secondo round” contro il massiccio Olaf che, visibilmente roso dall’ira, non vedeva l’ora di vendicarsi e spargere il loro sangue sulla sua ascia. Ciò che il barbaro ignorava era il fatto che, seppur potente, la sua arma non faceva più così paura al duo di Moon Wolf, e quindi una volta capito come evitare i suoi colpi era più che facile gestire l’esito di quello scontro. La difficoltà, però, salì di nuovo non appena tornarono in azione anche Mark e Charles, riportando la lotta al punto di partenza… O così sembrò per qualche istante fino a quando non fu lo stesso Olaf ad assestare due possenti manate ai due compagni, sbattendoli a terra sotto lo sguardo stupito e perplesso di Natasha e Sasha.

-Ahiaaaa! Ma ti ha dato di volta il cervello, stronzo di un gigante?- commentò Mark.

-Perché diamine ci hai colpito in quel modo?- fu la domanda da parte di Charles.

-Mi pare ovvio. Perché non voglio che uno di voi due le ammazzi al posto mio- si limitò a dire l'omone armato d'ascia -Loro sono solo mie!-

-E vorresti davvero affrontarle da solo? Guarda che quelle due sono preda comune- protestò il moro.

-Esatto. E poi ti ricordo che Fyodor ci ha lasciato qui apposta per ucciderle tutti insieme- aggiunse il biondo.

-Me ne fotto! Il loro Master ha infangato il mio orgoglio, e di conseguenza saranno queste due dannate a pagare per lui!- urlò con rabbia il guerriero.

-Orgoglio? Ma non farmi ridere- li interruppe Sasha, rimasta ad ascoltare fino a quel momento -Come puoi parlare d'orgoglio? Proprio tu che ammazzi la gente?-

-Seguo semplicemente la legge del più forte- fu la risposta da parte di Olaf -E chi è più forte può fare del debole ciò che vuole, e questo è quanto-

-Quindi per la stessa logica una volta che ti mostrerai debole non servirai più a nulla?- disse la rossa con sottile sarcasmo -Allora mi sa che sei a rischio-

-Non osare prenderti gioco di me, sgualdrina!- urlò Olaf in tutta risposta, visibilmente punto sul vivo, prima di lanciarsi ancora una volta all'attacco.

-Sasha che si prende gioco di te? Sei in errore- domandò Natasha prima di mettersi in mezzo e scagliargli diverse stalattiti di ghiaccio a bruciapelo.

-Se qui c'è qualcuno di ridicolo, quello sei solo tu- si aggiunse anche Sasha prima di spiccare un balzo e lanciare una nuova raffica di fuoco verde contro di lui.

E come gli attacchi delle due Maghe andarono a segno, Olaf fu costretto ancora una volta a porre freno alla sua furia, dato che cadde ancora una volta a terra e, a differenza di prima, sembrò non avere più alcuna forza per rialzarsi. A seguito di ciò, sia Mark che Charles si prepararono a vendicare il compagno sconfitto, ma Sasha e Tasha furono più rapide di loro e, senza perdere altro tempo, si limitarono a travolgere entrambi prima con un'intensa fiammata verde e poi con una gelida coltre di ghiaccio. Seppur messi alle strette e con diverse ferite addosso, i due Diavoli cercarono di rialzarsi e di reagire almeno una volta, ma questo tentativo venne stroncato sul nascere dall'improvviso intervento di Fyodor, il quale agitò immediatamente la sua frusta che, dividendosi in più parti, provvide a colpire malamente sia le ragazze che i suoi stessi compagni, atterrando tutti in pochi secondi.

-Devo ammetterlo, ero sicuro che rispetto all’altra volta avreste fatto di meglio...- esordì il brizzolato, osservando i presenti -Ma come al solito avete dato mostra di uno spettacolo pietoso-

-Pietoso? Ma sei scemo?- protestò Charles.

-Sono sono quelle due stronze che non vogliono crepare, perciò non dare la colpa a noi- aggiunse Mark.

-Non nego, infatti, che siano decisamente migliorate… ma ciò cambia il fatto che, come l'altra volta, non siete stati affatto all'altezza delle aspettative- si limitò a dire l’altro.

-E quindi che vorresti fare?- continuò il moro -Tirarci altre frustate a tutto andare per sfogare la tua frustrazione da uomo di scienza?- domandò con strafottenza prima di venire tramortito insieme al compare con un altro paio di colpi di frusta ben assestati.

-Per quanto ciò possa fare piacere alla mia frusta Idra, penso di avere qualcosa di meglio…- ribatté Fyodor, la cui attenzione passò sulle due ragazze intente a rialzarsi -Ma prima bisogna pensare anche a loro-

-Resta in guardia, Tasha… qualunque cosa abbia in mente, non promette nulla di buono-

-Lo so, Sasha, lo so… secondo il Master potrebbe essere il più pericoloso di quei sette...-

-Pericoloso? Sì, direi che è la parola esatta per definire la mia persona… Ma non pensiate che i pochi artifici che ho utilizzato l’altra volta siano tutto ciò che so fare. La mia vocazione è ben altro-

E prima ancora che le due Maghe potessero anche solo provare a fare qualche domanda in più, Fyodor si limitò a schioccare le dita di entrambe le mani, evocando intorno all’intera zona una sorta di cerchio magico di colore verde scuro e recante simboli molto elaborati. Successivamente, l’uomo mise entrambe le mani a forma di triangolo, le portò verso il basso e pronunciò quella che doveva essere una complicata formula magica in lingua arcaica. Alla fine di tutto ciò, tutti i cadaveri presenti in quel posto cominciarono a muoversi da soli, quasi come se il rituale del mercenario avesse contribuito a rianimarli, e nel giro di pochi minuti, pur mantenendo un’andatura lenta e claudicante, avevano già raggiunto i tre presenti e parevano come dei soldati che aspettavano con ansia l’ordine del loro comandante.

-Che ne ve pare, mie care? Questa è la mia specialità, la Necromanzia- spiegò Fyodor con una punta d’orgoglio nella voce.

-Necromanzia?- ripeté Natasha, visibilmente inquietata da quello spettacolo -Ne ho sentito parlare… è quella pratica che fa resuscitare i morti…-

-Esattamente- confermò il mercenario -Grazie ad adeguate formule magiche, posso richiamare i cadaveri e usarli come miei servi-

-Quindi sarebbe questo il tuo punto forte?- fu ciò che gli chiese Sasha -Non vuoi sporcarti le mani e deleghi agli altri il lavoro sporco? Sei davvero spregevole-

-Sempre meglio che avere dei compagni che non riescono in un lavoro facile come eliminare delle spine nel fianco come voi- rispose lui in tutta franchezza.

-Beh, se speri di fermarci con queste cose o ti aspetti che ci arrendiamo allora sei in torto marcio- replicò la rossa, preparando le sue fiamme verdi.

-Questo sarà tutto da vedere, dato che, come avrete intuito, i cadaveri che vedete sono, o meglio, erano tutti i poveri abitanti di quest'isola. Sarebbe un vero peccato dissacrarli così a cuor leggero…-

-Che bastardo… a tal punto giunge la tua follia?-

-Sono un uomo di scienza, e pertanto sono disposto anche a dare l'anima al Diavolo pur di portare avanti le mie ricerche. Ma adesso basta parlare… divertitevi-

Come disse così, Fyodor puntò il dito contro di loro e mandò all'attacco tutti i morti che aveva richiamato, per poi schioccare le dita e, tramite l'uso di un altro cerchio magico, svanire immediatamente nel nulla insieme ad Olaf, Mark e Charles ancora privi di sensi. Ritrovatesi da sole, le due Maghe non persero tempo e cominciarono a respingere come potevano i cadaveri che ora facevano loro da avversari. Essendo “nati” da dei semplici isolani non ci si aspettava chissà quale forza da loro, ma il loro numero incredibilmente alto sembrava compensare non poco questo particolare. Un’altra cosa che poteva mettere davvero difficoltà era il fatto che, se Sasha non aveva problemi ad usare le fiamme per allontanarli o attaccarli direttamente, Natasha era invece molto più dubbiosa ed evitava qualsiasi tipo di offensiva se necessario… questo però la rendeva un bersaglio facile per i morti, i quali non ci pensarono due volte a circondarla quasi subito e costringere la rossa a venire in soccorso dell’amica, incenerendoli all’istante con una fiammata.

-Che ti prende, dolcezza? Non puoi difenderti senza attaccare- le disse mentre la aiutava a rialzarsi.

-Questo lo so, però… non mi sembra giusto attaccare così chi è già morto- rispose l’argentata, abbassando lo sguardo consapevole di aver commesso un errore.

-Credimi, questa cosa non piace neanche a me…- le disse ancora l'ex pirata, travolgendo altri cadaveri con la sua Magia -Ma non abbiamo comunque scelta se vogliamo farla pagare a quei dannati… e in ogni caso questi qui sono già morti, perciò non corriamo il rischio di fare vittime-

-E pensi che basti questo, Sasha?- le domandò Natasha -Sarà anche vero che questi cadaveri ormai sono già morti, ma… non credi che sia ugualmente crudele e ingiusto farli morire di nuovo?- aggiunse mentre ergeva una spessa barriera di ghiaccio per difendere entrambe -Loro non hanno fatto nulla di male…-

-Lo so, Tasha, lo so… l’unica colpa è stata finire vittime dei Diavoli- la interruppe la rossa, approfittandone per rifiatare un attimo -Ma se tanto mi dà tanto, dubito fortemente che abbiano conservato una qualche volontà anche da morti… e credo se ne freghino altamente di come si sentano adesso-

-Non hai tutti i torti, però…-

-E non hai considerato il fatto che se li ignoriamo potrebbero ammazzarci senza rimorso alcuno, o magari venire usati per compiere nuove stragi altrove… e noi non possiamo permettere che ciò accada, vero?-

-Assolutamente no. Se ciò accadesse potremmo pentircene amaramente… in tutti i sensi-

-Allora lasciamo perdere questi dubbi e diamoci una mossa! Abbiamo dei Diavoli da prendere a calci nel culo e delle suore che aspettano solo il nostro aiuto-

-Sì, hai ragione, Sasha… dobbiamo muoverci e portare a termine la nostra missione. E forse ho una mezza idea su come possiamo liberarci di questa orda di morti rianimati-

-Sono nelle tue mani, Tasha. Dammi una qualsiasi direttiva e la eseguirò senza esitare-

-Allora ti chiederei di iniziare ad accumulare Potere Magico, perché non appena abbasserò la mia barriera dovrai far scoppiare la vampata più intensa che riuscirai a creare. Pensi di riuscirci?-

-Devo proprio risponderti? Lo sai che con te al mio fianco penso di poter fare miracoli-

-Allora riformulo la domanda: pensi di poter fare un miracolo nel giro di 5 minuti?-

-Posso farcela anche nel giro di 3 minuti, se voglio-

-Allora è deciso, Sasha. Io terrò la barriera alzata per questi 3 minuti, sperando che bastino. Tu approfittane per accumulare il Potere Magico come ti ho detto, e una volta fatto…-

-Daremo fuoco alle polveri, giusto, Tasha?-

-Esatto. Ti avviso, però, che sarà una mossa rischiosa-

-Io sono nata per rischiare, dolcezza dai capelli argentati-

-Allora dimostrami quanto sei pronta a rischiare, ex pirata dai capelli rossi-

E una volta finito di parlare, le due si misero subito all'opera per uscire al più presto possibile da quella situazione. I cadaveri continuavano ad attaccare in massa e cercavano di sfondare senza successo la barriera incuranti del gelo che subivano e che provvedeva ad arrestare solo in parte la loro avanzata. Malgrado questo, il duo di Maghe resisteva per impedire che il peggio potesse realizzarsi, anche se l'attesa del momento esatto in cui attaccare sembrava non arrivare mai, e questo se si aggiungeva la fatica della rossa nel raccogliere le forze. Come la barriera di ghiaccio iniziò a mostrare, dopo un po', le crepe più profonde, Natasha ebbe il presentimento che la sua difesa aveva quasi raggiunto il limite, quindi impiegò buona parte delle sue energie per tenerla in piedi ancora per un po', ma la massa di morti rianimati cominciò a farsi molto più insistente con gli assalti. Vedendo come si stava evolvendo la cosa, Sasha si affrettò per raccogliere ancora un po' di Potere Magico, ma fu solo questione di tempo prima che l'unica difesa delle due ragazze cominciasse a spezzarsi del tutto. E come ciò accadde, gli inquietanti nemici attaccarono Natasha e la costrinse a difendersi a più riprese col suo ghiaccio. Data la ancora evidente superiorità numerica, però, l'argentata finì letteralmente sommersa dai cadaveri nel giro di poco tempo. Non potendo più aspettare, e vedendo la sua compagna in serio pericolo, Sasha fece l'unica cosa che l'istinto le suggerì di fare in quel momento: rilasciare tutto il potere accumulato e tramutandolo in una potentissima vampata verde che prese in pieno ed incenerì ogni singolo morto vivente si trovasse nel suo raggio d'azione. Alla fine di quello spettacolo quasi pirotecnico, la rossa si ritrovò praticamente prosciugata di ogni forza, ma non aveva ancora tempo per riposare, soprattutto se oltre a continuare la missione doveva recuperare Natasha e assicurarsi di non aver ferito anche lei. Per sua fortuna, la sua amata dai capelli argentati era ancora viva, anche se con parte dei vestiti rovinati dalle fiamme e l'aria molto sconvolta dipinta in volto.

-Giuro che non lo penserò più un piano di questo tipo- disse Natasha mentre si toglieva di dosso quel che rimaneva dei cadaveri che l'avevano assalita.

-Sono troppo stanca per ribattere, quindi mi sa che ti darò ragione a priori- le disse Sasha mentre si avvicinava a fatica a lei -Però ha funzionato-

-Già, ma nel frattempo i nostri nemici si sono dileguati. Ci toccherà recuperare il tempo perduto-

-Hai ragione, dolcezza. Facciamoci forza e andiamo a stanare quei maledetti-

-Non credo ce ne sia bisogno, mie care… io sono già qui- esordì una voce femminile alle loro spalle.

-Siren?!- esclamarono all’unisono le due ragazze, voltandosi e riconoscendo la proprietaria della voce.

Fine Cap.23

**L'Angolo dell'Autore** Nuovo sabato, nuovo capitolo, signore e signori. E questa volta il combattimento entra nel vivo, tra i soliti tre Diavoli che si beccano le più che meritate botte e Fyodor che invece rivela il meglio di sé, ovvero richiamare i morti e aizzarli contro i nemici. Per nostra gran fortuna le nostre due Maghe se la sono cavata egregiamente, ma a sorpresa Siren irrompe sulla scena e non sembra avere le più rosee delle intenzioni. Che cosa accadrà adesso, vi chiederete? Aspettate settimana prossima e lo scopriremo tutti insieme!

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Capitolo 24
*** Agguato ***


Cap.24:
Agguato

-Sorpresa!- disse la diretta interessata prima di dare vita ad uno dei suoi acuti assordanti e travolgere in un attimo le Maghe del Nord, che essendo già debilitate dai non morti di Fyodor fecero fatica a resistere.

-Maledizione… ci ha prese alla sprovvista- imprecò la rossa mentre si rialzava -Scommetto che Fyodor l’ha nuovamente teletrasportata fin qui per darci il colpo di grazia-

-Indovinato- disse l'unica donna dei Diavoli -Certo, poteva pensarci prima anziché scegliere quelle altre tre nullità, ma se non altro ho avuto modo di farvi risentire la mia ugola d’oro-

-Grazie, ma ne avremmo fatto volentieri a meno- le rispose Natasha, rimettendosi anche lei in piedi a fatica -E comunque, non abbiamo tempo per te…-

-Perciò fatti da parte e lasciaci andare da quei rifiuti dei tuoi compagni, altrimenti ti faremo il culo- le fece eco Sasha, accendendo le sue fiamme.

-Fosse una mia scelta lo farei volentieri…- disse la rosata -Ma Fyodor vuole per forza che adesso sia io a tenervi a bada, quindi se volete passare vi toccherà combattere-

-Maledizione, di tutti i momenti in cui poteva capitarci un'altra battaglia… proprio adesso che siamo stanche morte e a corto di forze?- si lamentò la rossa.

-Mi hai tolto le parole di bocca, Sasha…- le disse l'argentata -Ma per quanto possa risultare rischioso, dobbiamo avanzare e portare a termine la missione-

-Ah, quanta tenerezza… pensate davvero di poter tener fede a queste parole? Voi, che a malapena vi reggete in piedi?- le canzonò la nemica.

-Abbiamo tenuto testa a quei tre stronzi dei tuoi colleghi e affrontato un'orda di morti tornati in vita… Perciò cosa potranno mai farci le tue canzonette?-

-Sasha, meglio non provocarla… non abbiamo idea di cosa possa fare oltre a cantare-

-Fidati di me, dolcezza… se la battiamo prima che intoni qualcosa sarà vittoria facile… anche se dubito possa difendersi contro qualsiasi cosa!-

E quasi a voler mostrare dei fatti alle sue parole, Sasha non perse tempo e scagliò una grossa palla di fuoco verde contro Siren, la quale si vide costretta a scansarsi all'ultimo secondo. Questa reazione parve confermare ciò che aveva detto la rossa, ma alla cantante letale non ci volle molto per tornare all'attacco con un nuovo acuto, questa volta più forte del precedente, al punto che a nulla valse la barriera di ghiaccio che Natasha aveva preventivamente eretto come difesa, la quale si infranse senza alcuno sforzo facendo sì che le due ragazze venissero nuovamente travolte senza pietà.

-Così non va, Sasha…- disse Natasha mentre cercava di rimettersi in piedi, ma invano -Allo stato attuale siamo troppo deboli per poter combattere…-

-Vorrei darti torto, dolcezza… ma mi tocca accettare la realtà dei fatti…- le rispose la ex pirata, anche lei visibilmente in difficoltà -A 'sto giro ci è andata male-

-Credo che "male" non sia la parola più adatta a voi due- disse invece Siren -Anzi, direi che vi siete condannate fin dall'inizio…-

-Quindi la nostra fine sarà ad opera tua? Mi sembra poco allettante come prospettiva- disse Sasha con evidente sarcasmo nella voce.

-Ah, quindi devo dedurre che non temi il requiem che tra poco intonerò per tutte e due?- domandò la rosata, visibilmente punta sul vivo.

-Sì, esatto. Sarai anche forte quando fai i tuoi gorgheggi, ma se non hai intenzione di accopparci non serve a niente vantarsi così tanto- rispose ancora la rossa.

-Sasha, ti avevo già detto di non provocarla… hai visto anche tu come ci ha fatto volare via, prima- le disse invece l'argentata, temendo il peggio.

-E allora? Tanto se non si sbriga a farci fuori dubito che la sua voce durerà a lungo- continuò la rossa, rincarando la dose -Magari le resta solo un attacco...-

-Ascoltami bene, stolta… continua ad infastidirmi in questo modo e giuro che te ne farò pentire- la avvertì Siren, ormai parecchio irritata.

-Ma io non ti sto infastidendo- replicò la rossa con tono divertito -Voglio solo spronarti a lanciare il tuo acuto migliore, sul serio-

-Ah, davvero? E cosa mi garantisce che non cercherai di fregarmi e magari attaccarmi a sorpresa?-

-Semplice, cara la mia cantante. Io e la mia compagna siamo davvero sfinite e non abbiamo più possibilità di opporci a te, quindi dovresti approfittarne-

-Sasha, ma ti ha dato di volta il cervello?! Se ci uccide sarà finita per tutto quanto!-

-Sempre meglio che trascinarsi a fatica fino ai Diavoli, no? Arrivate a questo punto accettiamo il nostro destino e lasciamo che la natura compia il suo corso-

Nel sentire quelle parole, Natasha non riuscì a credere alle sue orecchie: davvero la ex pirata dai capelli rossi aveva intenzione di gettare tutto alle ortiche così facilmente e senza più lottare? Voleva davvero condannare entrambe ad una morte indicibile per mano di un'arrogante cantante dai capelli rosa? Era veramente disposta ad abbandonare ogni cosa? Mentre cercava queste risposte e vedeva che Siren si stava schiarendo la voce per prepararsi all'attacco finale, l'argentata sentì la mano di Sasha cingere la sua, cosa che la spinse a voltarsi e vedere che la rossa le stava sorridendo teneramente, come se avesse deciso di assistere alla fine insieme a lei. A dare ulteriore credito a questo pensiero fu il fatto che la rossa le diede senza alcun avviso un bacio sulle labbra, cosa che la stupì ulteriormente.

-Sasha… sei sicura che questo sia l'unico modo?- domandò Natasha alla compagna.

-Fidati di me, dolcezza. Tra poco sarà tutto finito- si limitò a dirle l'altra, la quale subito dopo le sussurrò -Perché al mio segnale userai tutto il ghiaccio che hai-

-Eh? In che senso, scusa?- replicò l'argentata, stupita da quelle parole.

-Non esitare e fa' come ti dico- le disse la rossa, la quale si voltò poi verso la rosata ed esclamò -Coraggio, dai pure fiato alle trombe, che noi siamo pronte-

-Con molto piacere~- fu la pronta risposta, seppur cantata, da parte di Siren, la quale si lasciò andare a nuovi gorgheggi prima di dare inizio al suo ultimo acuto.

Fine Cap.24

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera ancora una volta, miei cari lettori e mie care lettrici. In questo nuovo capitolo dedicato a Natasha e Sasha, la lotta sull'isola di Unthervald continua, e in questa nuova parte di avventura è stato il turno di Siren, la letale cantante dai capelli rosa che tra un atteggiamento da dive e l'altro, ha messo in seria difficoltà le nostre eroine. Verso la fine c'è da ben sperare riguardo un capovolgimento di situazioni, ma questo potrete scoprirlo solo sabato prossimo, perciò restate sintonizzati e... Al prossimo capitolo!

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Capitolo 25
*** Resa ***


Cap.25:
Resa

Fu però in quell’esatto istante che, a gran sorpresa, proprio dopo alcuni lunghi minuti di attesa, Sasha fece cenno a Natasha di agire, ed insieme le due Maghe di Moon Wolf scagliarono addosso alla nemica tutto ciò che era rimasto delle loro forze effettive, rappresentato da una gelida folata e un’intensa fiammata verde, cogliendola di sorpresa e travolgendola in una vera e propria furia elementale, così potente che la cantante si ritrovò immediatamente a terra, colma di danni parecchio estesi e pesanti sul corpo e con gli abiti ormai laceri. Intuendo solo troppo tardi di essere stata raggirata, Siren si rimise in piedi mostrando uno sguardo veramente adirato, e non le bastò la vista delle avversarie riverse a terra e stremate a frenarla dallo scatenare ugualmente l’attacco che aveva promesso di eseguire contro di loro. Dando quindi fondo alle corde vocali e al Potere Magico accumulato dentro di esse, Siren rilasciò un canto tanto acuto e melodioso quanto potente e distruttivo, le cui onde sonore ebbero lo stesso identico impatto di un boom sonico e l’effetto devastante di un terremoto, al punto che Natasha e Sasha vennero sbalzate via più e più volte mentre nel raggio di almeno 2 chilometri il suolo cominciò a tremare e a venire aperto da crepacci enormi. Una volta che ebbe concluso il suo canto, Siren si fermò, e dopo aver contemplato i risultati del suo operato con tanto di Maghe Legali a terra e prive di forze, poté finalmente tirare un sospiro di sollievo in quanto aveva comunque portato a termine la sua missione ed era riuscita a vincere senza sprecare troppa voce, alla faccia di ciò che le aveva detto l’ex pirata.

-Devo ammetterlo... se foste state ancora nel pieno delle forze probabilmente mi avreste stesa sul serio…- rifletté mentre si avvicinava alle due -Ma se riuscite ad arrivare a tanto anche se stremate, la cosa potrebbe rivelarsi molto preoccupante…- aggiunse prima di dar loro le spalle -Oh beh, meglio che vada, ora…-

-A-Aspetta...- disse Natasha con un filo di voce -N-Non è… ancora... finita…-

-B-Ben detto… T-Tasha…- aggiunse Sasha -Noi… possiamo ancora… battervi… e salvare le suore...-

-Dubito sia ancora fattibile, mie care- disse loro la rosata, non voltandosi nemmeno per guardarle -Ormai avete esaurito le vostre risorse, l’isola è praticamente distrutta… e mentre eravate impegnate ad affrontare i miei colleghi o i morti di Fyodor, il resto di noi ha annientato il convento e le suore-

-Che cosa?!- esclamarono le due Maghe.

-Avete sentito bene- continuò la cantante, immaginandosi le espressioni di stupore e disperazione farsi largo nei loro volti ormai stanchi -Questa vostra “missione” era solamente un pretesto per attirarvi a noi, saggiare le vostre capacità e darvi una bella lezione… certo, la seconda parte era un’idea di Fyodor, ma poco importa-

-Quindi… ci stai dicendo che i nostri sforzi… tutto quello che abbiamo fatto finora… sono stati vani?- fu ciò che domandò Natasha, non potendo affatto credere a quelle parole-

-E che i nostri scontri contro di voi… erano solo una messinscena?- aggiunse Sasha.

-Esattamente…- continuò a spiegare l’unica donna dei Diavoli -A dirla tutta il piano originale era quello di attirarvi qui e uccidervi subito, ma Fyodor ha invece pensato che sarebbe stato molto più poetico schiacciare le vostre speranze poco per volta-

-Questo spiega tutto, allora...- commentò Natasha, iniziando a capire diverse cose -La richiesta, la loro tranquillità così fuori luogo, le decisioni intraprese da Fyodor… Sasha, avevi ragione fin dall’inizio. Ci hanno condotte dentro una trappola ben organizzata… e noi ci siamo cascate…-

-Già… ma la cosa che mi fa davvero ribrezzo è il fatto che si sono confermati dei bastardi marci quanto le carcasse dei pesci in fondo al mare- aggiunse la rossa, cercando invano di rialzarsi da terra -Non conoscono alcun limite, non hanno onore e pensano unicamente a fare del male al prossimo…-

-Risparmiati questi tentativi di insulto, non ti porteranno a nulla- ribatté nuovamente la cantante, rimasta ancora di spalle e per nulla toccata da quelle parole -Puoi adirarti, certo, ma ciò non cambia il fatto che oggi avete fallito, e che se continuerete a metterci i bastoni tra le ruote, fallirete fino alla morte-

-E allora arrivati a ‘sto punto perché non ci uccidete?- replicò ancora l’ex pirata -Almeno così vi toglierete un problema in meno e passerete oltre-

-Perché non vi uccidiamo, dite?- ripeté Siren, che finalmente si voltò e mostrò alle due un’espressione quasi estasiata e divertita dipinta in volto -Perché in qualche modo avete stuzzicato la curiosità del nostro Leader, oltre che quella di Fyodor-

-La curiosità?- questa volta fu Sasha a ripetere ciò che aveva sentito -Quindi questo sarebbe nato solo per pura curiosità… Ma ci prendi per il culo?!-

-Per quanto possa sembrare assurdo, è la pura verità. Al Leader piace l'idea di misurarsi con qualcuno che per una volta oppone resistenza- spiegò la rosata.

-E Fyodor invece è colui che si preoccupa di studiare tutto quanto nei minimi dettagli?- ipotizzò Natasha.

-Proprio così.- rispose ancora Siren -Per ora siete passabili, ma ci aspettiamo che diventiate ancora più forti e meritevoli di uccidere-

Nel sentire quelle parole, dette tra l'altro con una semplicità disarmante, le due provarono una sensazione strana e non molto definibile in quel momento, ma in generale era simile ad un misto di rabbia, angoscia e impotenza generale di fronte a dei nemici che a quanto pare non avevano alcun tipo di morale o remora nel perseguire un obiettivo. Quasi ad aggiungere la beffa al danno, proprio quando le Maghe di Moon Wolf furono sul punto di provare a controbattere quanto detto, Fyodor apparve dal nulla proprio davanti a loro, le spazzò via con alcuni colpi di frusta ben assestati, e usò l'ennesimo cerchio magico di sua creazione per teletrasportare entrambe sulla nave che le aveva portate fin lì. Mostrando uno stupore più che comprensibile, l'equipaggio chiese loro le dovute spiegazioni ma le due, ormai col morale sotto i piedi, non dissero nulla. Seppur preoccupati da quello strano silenzio, il capitano e i suoi uomini ebbero la vaga sensazione che qualcosa fosse andato storto, e dopo qualche dubbio su cosa fare alla fine decisero di levare l'ancora e ritornare a Shirobuki, mentre alle due Maghe non rimase altro da fare se non chinare il capo sconfitte: per la prima volta da quando era nato il loro team, avevano perso e fallito su tutta la linea, e la ferita provocata da tale fallimento non si sarebbe rimarginata tanto presto…

Fine Cap.25

**L'Angolo dell'Autore** Nuova settimana, nuovo aggiornamento come al solito... e come avete potuto vedere, la missione a Shirobuki non si è conclusa nel migliore dei modi per Natasha e Sasha, le quali oltre al danno hanno ricevuto la beffa, manifestatasi sotto la forma di un completo fallimento. Ovviamente si riprenderanno com'è giusto che sia... ma ne saranno davvero in grado? Oppure verranno colpite da quel fulmine emotivo meglio noto come depressione? Lo scopriremo solo nei prossimi capitoli, quindi continuate a seguirmi come avete sempre fatto, mi raccomando!

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Capitolo 26
*** Ritiro ***


Cap.26:
Ritiro

-Capisco… quindi è così che è andata…- esordì il Master Fir con voce cupa una volta sentito il rapporto delle due ragazze, da poco tornate in Gilda in tarda sera.

-Esatto, signore…- disse Natasha, visibilmente demoralizzata -È stato un vero fallimento…-

-Quei sette non ci hanno mai prese sul serio, ma volevano solo giocare con noi…- aggiunse Sasha, anche lei insolitamente malinconica -E hanno vinto…-

-Penso di capire il vostro stato d'animo attuale- continuò il Master -Starete sicuramente pensando che, avendo fallito questa missione, sia finito tutto…-

-Non proprio, signore- disse la rossa -Sappiamo bene che per un Mago perdere non è la fine del mondo, però… la cosa ci brucia parecchio-

-E purtroppo non aiuta il fatto che probabilmente non sarebbe cambiato nulla se fossimo arrivate in tempo…- si aggiunse l'argentata -Tanta fatica per niente…-

-Io non direi che sia stato tutto per niente- disse invece lui, cercando di consolarle -Se non fosse stato per i progressi fatti finora, avreste corso rischi ben più gravi-

-Questo è vero, ma… chi ci garantisce che la prossima volta non sarà peggio?- domandò Natasha, la cui voce si era fatta più depressa.

-Sono d'accordo- le fece eco una Sasha dallo sguardo sbarrato -Non siamo riuscite a fermarli oggi, figuriamoci in futuro…-

-Però non potete esserne così sicure, ragazze mie- continuò l'uomo -Se continuerete ad allenarvi e ad impegnarvi forse un giorno riuscirete nell'intento-

-È vero, potremmo continuare come abbiamo sempre fatto… Ma a che pro, se tanto per loro siamo solo un semplice passatempo?- le disse Sasha in tutta risposta.

-Senza contare che ormai si saranno già fatti un'idea dei nostri stili di lotta- aggiunse Natasha -Accettiamo la realtà, non possiamo vincere contro di loro-

Nel sentire le due ragazze parlare in quel modo, l'anziano Capogilda iniziò a preoccuparsi. Dopo aver sentito il loro rapporto aveva la sensazione che ciò avevano passato nelle ultime ore le aveva letteralmente distrutte, sia fisicamente che moralmente, ma le loro risposte e reazioni alle sue parole non facevano che confermare quel sospetto. Quindi, anziché cercare di insistere, decise di tentare un approccio diverso, e forse sapeva già cosa fare per cercare di smuoverle un po'…

-Ascoltate, ragazze- riprese a parlare il Master -Alla luce di quanto riportato nel vostro rapporto, è chiaro che la situazione coi Diavoli è più grande del previsto, e che vanno fermati prima che degeneri…-

-Quindi vuole rintracciarli e sconfiggerli di persona?- provò ad indovinare la rossa, la cui espressione sembrava essersi fatta vagamente interessata.

-Sembra un buon piano… ma come minimo le servirà la nostra piena collaborazione- aggiunse l’argentata, anche lei un po' "stuzzicata" dalle parole di Fir.

-Non esattamente- ribatté lui, intuendo di aver preso le due per il verso giusto -Il mio piano prevede di continuare a raccogliere quante più informazioni possibili su di loro, pertanto domattina mobiliterò le mie fonti più affidabili per cercare di tenerli d'occhio-

-Sì, ma… noi che faremo nel frattempo?- domandò Sasha -Voglio dire, non per peccare di arroganza, ma noi due siamo tra le migliori risorse della Gilda-

-Sasha ha ragione- aggiunse Natasha -Per cercare di averla vinta contro di loro serviremo anche noi… per quel che può valere, insomma-

-E ne sono consapevole- proseguì il Master -Tuttavia, dato il vostro stato attuale non credo che siate pronte per tornare subito in azione… perciò vorrei proporvi di lasciare il servizio attivo, almeno per ora-

-Cosa?!- rispose stupita l'ex pirata -Ma signore, si rende conto che quello che ci chiede è un azzardo enorme in tutti i sensi?-

-Sono d'accordo, anche se lasciassimo il servizio attivo potrebbe volerci del tempo per ingranare di nuovo e riprendere a lavorare- le fece eco Natasha.

-Ma è proprio perché vi voglio al massimo delle forze che vi chiedo questo ritiro- disse ancora Fir -So che l'idea di stare ferme non è delle migliori, soprattutto per Sasha, ma voglio che usiate questa occasione per riprendervi sia fisicamente che mentalmente.-

E una volta che ebbe finito di parlare, il Master rimase a fissare le due ragazze in religioso silenzio in attesa di una qualche risposta da parte loro. Probabilmente il suo discorso e la sua proposta non sarebbero serviti a far tornare subito quelle due alla normalità, però aveva comunque dato loro una scelta su cosa fare da quel momento in avanti. Le due Maghe, dal canto loro, si presero qualche minuto per metabolizzare la proposta, e anche se avevano non poca stanchezza addosso, la mente ancora offuscata da infiniti pensieri, e l'animo visibilmente turbato da quell'esperienza, in cuor loro sapevano che il Master era una persona davvero nobile e altruista, e che voleva solo il meglio per tutti quanti, sia nei momenti più luminosi che in quelli più bui. Cosa più importante, il Master teneva non poco a quelle due, e rifiutare un suo qualsiasi consiglio o richiesta sarebbe stato alquanto scortese e ingrato da parte loro.

-E va bene, Master, ci ha convinto- disse Natasha mentre prendeva per mano la compagna.

-Accettiamo la sua proposta- disse anche la rossa mentre accettava la mano dell'argentata.

-Molto bene- fu la risposta da parte del Capogilda mentre mostrava un sorriso caloroso ad entrambe -Allora se siete d'accordo vi dichiaro ufficialmente in ritiro dal servizio attivo della Gilda, e come da prassi potete prendervi tutto il tempo che volete per riposarvi fino a quando non vi sentirete pronte a riprendere-

-Grazie, Master- risposero all’unisono le dirette interessate.

***

-Ma… tu dici che alla fine abbiamo fatto la scelta giusta?- domandò Sasha una volta tornata a casa, di gran fatica, insieme alla compagna di team.

-Non lo so, Sasha, ma di certo so quello che ha detto il Master ha ragione- le rispose l’altra mentre si toglieva le scarpe e camminava stancamente verso il bagno -Così come so che sono davvero distrutta…-

-Non dirlo a me, dolcezza…- ribatté la rossa mentre seguiva l’esempio dell’argentata -Certo, sulla nave durante il ritorno ci siamo riposate un po’, ma dubito sia bastato…-

-Non preoccuparti… tanto adesso ci facciamo un bel bagno caldo, ci medichiamo, mangiamo qualcosa e poi subito a letto- le disse l’altra mentre una volta in bagno cominciava a spogliarsi.

-Sì, mi piace come programma…- approvò l’ex pirata mentre provvedeva ad aprire l’acqua calda e a spogliarsi anche lei -Tanto mi sento così a pezzi che non ho nemmeno voglia di provarci con te…-

-Considerato ciò che ci è successo, mi stupirei del contrario, Sasha…-

-Credimi, dolcezza… Solo a dei malati mentali verrebbe in mente di fare l’amore dopo simili eventi… quindi per questa volta sopporterò e mi limiterò a “guardare e non toccare” il tuo bel fisico-

-E in caso volessi abbracciarmi? Come farai?-

-Mi inventerò qualcosa… o almeno spero-

Finiti quindi i dovuti preparativi, le due si immersero una alla volta nella vasca e, in totale silenzio, si godettero il loro bagno insieme, regalandosi così quel momento di relax tanto atteso e di cui avevano tanto bisogno da diverse ore a quella parte. Seppur aiutate dal sentore dell’acqua calda sulla loro pelle e dalle lente passate di bagnoschiuma su ogni parte dei loro corpi, le due non potevano comunque ignorare l’aura di malinconia che stava ancora impregnando il loro animo e i loro pensieri. Ovviamente non ce l’avevano col Master per aver consigliato loro di prendersi quello che era essenzialmente un periodo di fermo, ma non cambiava il fatto che molto probabilmente ci avrebbero messo parecchio tempo per riprendersi. L’idea di essere state usate e manipolate in quel modo dagli Ice Devil stava ancora suscitando sentimenti contrastanti nell’animo delle due ragazze. Sasha, nonostante la calma apparente provava ancora molta rabbia e odio nei confronti di quei sette, così come il rimorso per non essere riuscita a salvare quel convento finito sotto il loro attacco. Natasha era invece non solo provava lo stesso rimorso della compagna, ma era anche pervasa da un misto di delusione, tristezza e commiserazione. Ciò che però faceva più male ad entrambe era il fatto che, nonostante l’esperienza, la sicurezza che sarebbe andato tutto bene e la fiducia che avrebbero tirato fuori il meglio di loro anche situazioni disperate come quella, alla fine era bastato poco, come delle parole tanto taglienti quanto accorate, per far sì che tutto andasse in frantumi.

-Se solo fossimo state più attente… o se solo fossimo arrivate qualche attimo prima…- mormorò Natasha con voce tremante, quasi come se fosse sul punto di piangere -Forse tutto questo non sarebbe successo… però come potevamo saperlo? E se fosse davvero cambiato qualcosa… sarebbe stato un bene o un male?-

-Non lo so, dolcezza… non so proprio come risponderti- le disse Sasha, abbracciandola da dietro mentre, a differenza dell’altra, stava già iniziando a versare qualche amara lacrima -Però… nonostante faccia male dentro… so che supereremo anche questa… te lo prometto…-

-E naturalmente… la supereremo insieme, vero?- domandò l’altra mentre, dopo qualche singulto trattenuto a fatica, cominciava anche lei a piangere.

-Sì, dolcezza... insieme…- si limitò a dire la rossa, stringendola ancora di più a sé.

Fine Cap.26

**L'Angolo dell'Autore** Buon sabato a tutti, cari lettori e lettrici. Come ogni settimana, eccomi di ritorno con un nuovo capitolo dedicato al passato di Natasha e Sasha, questa volta incentrato su cosa è accaduto dopo il fallimento della loro ultima missione... e purtroppo non c'è molto da dire, se non che il Master si riconferma la bontà incarnata e decide che per le due è più che giusto prendersi un lungo periodo di riposo dal servizio attivo. Come avrete certamente intuito dopo la lettura, da questo capitolo in poi inizierà un lungo periodo di riassestamento prima di procedere con una nuova parte di storia, ma state tranquilli che ne varrà certamente la pena.

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Capitolo 27
*** Rivalsa ***


Cap.27:
Rivalsa

Malgrado l’idea di farsi un bagno insieme fosse un modo per distendere i nervi e cercare di rilassarsi dopo quella lunga e traumatica missione, alla fine le due ragazze finirono col passare buona parte del tempo a sfogare le loro frustrazioni e la loro tristezza in un lungo e silenzioso pianto, fermandosi solamente quando si accorsero che l’acqua della vasca era diventata ormai tiepida. Una volta che si furono asciugate per bene e poi medicate il più adeguatamente possibile, Sasha e Natasha, ancora amareggiate ma visibilmente sfinite sia dal pianto di prima che dal bagno, lasciarono perdere l’idea di cenare e si limitarono ad infilarsi dentro due pigiami abbastanza comodi e a raggiungere subito il letto in camera dell’argentata, addormentandosi all’istante pur di porre la parola “fine” a quella giornata. Per loro fortuna, la notte trascorse serena e la mattina seguente le due ragazze si svegliarono piuttosto tardi per i loro soliti standard, ma almeno potevano dire di aver ripreso le forze. Il loro morale non era ancora dei migliori, ma avrebbero avuto tutto il tempo che serviva per lavorarci su.

-Tu che dici, dolcezza? Facciamo colazione a casa o mangiamo qualcosa fuori?- domandò Sasha con la voce ancora impastata dal sonno.

-Non credo che faccia tanta differenza- rispose Natasha mentre si strofinava gli occhi -Però non ho molta voglia di uscire, oggi-

-Allora spero che il frigo non sia tanto vuoto perché sento di avere una fame da lupi- le disse la rossa mentre si alzava dal letto per prima.

-Allora siamo in due, dato che ieri non abbiamo toccato cibo- rispose ancora l'argentata mentre iniziava ad alzarsi anche lei -E comunque dovremmo avere ancora qualcosa anche in dispensa-

Ed era vero: grazie ai vari profitti ricavati dalle varie missioni che avevano svolto, i beni di prima necessità non erano per niente mancati alle due Maghe, che si trattasse di cibo, abiti nuovi o anche solo qualche libro che potesse piacere a Natasha. La Maga del ghiaccio ovviamente era già abituata a vivere da sola, ma da quando c'era anche Sasha aveva fatto un vero e proprio salto di qualità. In ogni caso, i timori della rossa vennero comunque fugati e le due ragazze poterono mettere qualcosa sotto i denti giusto per evitare di restare troppo a digiuno durante la giornata.

-Ah, ciambelle… Quanto vi amo~- gongolò l'ex pirata mentre si gustava già il suo cibo preferito -Voi sì che sapete sempre come consolarmi-

-Ma dato che sono le 11, non ti farebbe più comodo mangiare un po' di frutta come faccio io?- le domandò la compagna mentre si sbucciava una mela.

-Non hai tutti i torti, ma alle ciambelle non si dice mai di no, soprattutto se sono belle gustose- replicò la rossa mentre passava alla sua terza ciambella di fila.

-Poi però non ti lamentare se a pranzo non vuoi mangiare nulla- la avvisò l'argentata.

-Non preoccuparti, non lo sai che oltre alla pellaccia dura ho anche lo stomaco di ferro?- rispose in tutta sicurezza l'ex pirata.

-Se lo dici tu, Sasha… ma passando oltre, dato che avremo un bel po' di giornate libere, hai mica qualche idea su cosa potremmo fare?- fu la nuova domanda, questa volta un po' più seria, di Natasha.

-Ad essere sincera… no. Ma volendo potremmo fare una capatina al porto per vedere se hanno finito di ricostruire la mia casa- propose Sasha.

-Ah, è vero! In effetti non abbiamo più chiesto nulla a riguardo… anche se non so se me la sentirei di salutarti così dopo averti avuta come ospite per tutto il tempo- rifletté la Maga del Ghiaccio.

-Hai ragione, dolcezza... però non possiamo mica andare lì e dire di buttare giù ciò che hanno costruito solo perché ho deciso di vivere insieme a te-

-Quello no di certo, ovvio, ma magari potremmo chiedere al Master di tramutarla in una locanda, in un magazzino degli attrezzi per i pescatori...-

-O nel nostro nido d'amore privato... ok, forse no, dubito ti piacciano gli ambienti poco accoglienti-

-Sì, appunto... ma passando oltre, un'altra idea sarebbe tenersi in allenamento e vedere cosa possiamo migliorare in vista di nuove missioni.- disse Natasha riprendendo il filo del discorso -Anche se forse dovremmo considerare altre possibilità, a riguardo-

-Tipo organizzarci dei regimi di allenamenti più serrati?- domandò la rossa senza pensarci troppo su.

-Non esattamente, Sasha... pensavo a qualcosa di più... non so, incisivo.- spiegò l'argentata -Qualcosa che possa aiutarci a migliorare in maniera completa e allo stesso tempo permetterci di affinare ancora meglio le nostre abilità-

-Io mi accontenterei di diventare più forte...- disse in tutta franchezza la compagna -Però stare con te mi ha insegnato che usare la testa non è così male, quindi il “qualcosa” che dici tu ci farebbe comodo-

-In alternativa potremmo anche studiare qualche libro a riguardo. Nulla ci vieterebbe di attingere a vecchie strategie come base per crearne di nuove- propose quindi l'altra.

-Se vuoi possiamo dividerci i compiti, Tasha- ribatté l'ex pirata, sentendo un certo entusiasmo crescere dentro di lei -Io alleno il tuo corpo, tu la mia mente, e poi insieme possiamo allenarci nello spirito, diventando così delle Maghe ancora più fighe!-

-Mi sembra... una buona idea, Sasha... anche se la parte dello spirito mi pare un pochino abbozzata...- disse Natasha non del tutto convinta dalle parole della compagna di team.

-Non preoccuparti, al limite basterà ragionarci insieme- la rassicurò la rossa.

***

-Avanti, Tasha, non battere la fiacca, altrimenti rischio di seminarti!- esordì Sasha mentre, insieme a Natasha, correva a perdifiato per le strade del villaggio

-Sto facendo del mio meglio, Sasha... ma non mi sono mai allenata così tanto nella corsa, lo sai...- le disse l'argentata cercando di tenere il passo.

-Un motivo in più per tenersi in forma- replicò la rossa -Se vogliamo diventare più forti dobbiamo superare i nostri limiti in tutti i sensi, e ciò include anche la nostra resistenza-

-Ha perfettamente senso... ma cavoli se è faticoso rispetto ai soliti allenamenti saltuari!- commentò l'altra.

-Lo so, dovevamo fare i soliti scambi di tecniche e affini... ma penso sia tutto inutile se prima non pensiamo alle cose più basilari come i fondamentali, no?-

-Beh, sì... anche questo è vero...-

-Allora lasciamo perdere i dubbi e pensiamo a goderci a pieno regime questo allenamento speciale! Anche perché dopo la corsa ci aspetteranno tanti addominali e molte flessioni-

-Starai scherzando, spero-

-Vorrei poterti dire che è così, dolcezza, ma... no, sono serissima, e temo che almeno per un po' ci toccherà approcciarci alla vita con molta più serietà se vogliamo davvero diventare più forti-

-Mi sembra un ottimo piano, Sasha-

-Vero? Certo, non sarà il massimo, ma so che ce la faremo!-

E nelle lunghe settimane che seguirono, le due Maghe del Nord tennero fede a tali e si misero letteralmente sotto con il loro nuovo allenamento speciale, che come promesso si compose principalmente di esercizi fisici ad intensità graduale, studio di strategie e sessioni di sparring quotidiano per valutare eventuali miglioramenti. Il punto forte di quell'allenamento si rivelò essere invece la parte che riguardava il “rafforzare il proprio spirito”, che dopo un attento ragionamento venne alla luce come una lunga serie di esercizi per la meditazione e la concentrazione, atti principalmente a far sì che le ragazze potessero anche riuscire a ritrovare un certo equilibrio interiore.

-Come al solito devo inchinarmi di fronte al tuo ingegno, dolcezza...- ammise l'ex pirata mentre teneva le gambe incrociate e gli occhi chiusi -Questo sì che aiuta lo spirito-

-Ti ringrazio, anche se in realtà era l'unica soluzione ovvia a cui potevo pensare- le sorrise l'argentata, anche lei in quella posizione -Lo spirito di solito è ciò che definiamo anima o essenza interiore, ed è risaputo che meditare la pratica migliore per rafforzarla gradualmente-

-E c'è da dire che sta funzionando... più passa il tempo e più mi sento serena- commentò la rossa aprendo gli occhi e mostrando un sorriso sincero all'argentata.

-Lo stesso vale per me, Sasha... anche se...- disse anche Natasha riaprendo pure lei gli occhi, anche se il tono della sua voce era vagamente dubbioso.

-Anche se... cosa?- ripeté Sasha incuriosita.

-Non so spiegarlo bene, ma credo che ci manchi ancora qualcosa- proseguì la compagna.

-Provo ad indovinare... temi che tutto questo non ci basti ancora se vogliamo tornare in azione?-

-Esatto... forse è una mia impressione, ma credo che dopo l'ultimo incidente avuto con gli Ice Devil l'asticella che indica il nostro margine di miglioramento si sia alzata ancora di più-

-E immagino che questo margine non potrà essere colmato così facilmente, vero?-

-Già... se vogliamo davvero avere una nostra rivalsa, sia su di loro che su tutto il resto, dovremo pensare più in grande e puntare più in alto-

-Più in grande e più in alto... Tasha, pensi anche tu quello che penso io?-

-Sì, Sasha... onestamente era un argomento che avrei preferito accantonare fino a quando non l'avrei ritenuto opportuno, ma dato che siamo a corto di opzioni, credo sia l'ora di tornare a parlarne-

-Allora è meglio se ci alziamo e cominciamo a prepararci per andare ad informare il Master, no?-

-Certo... e sono sicura che come notizia gli piacerà molto-

***

-Dunque, se ho capito bene, volete tornare al servizio attivo e intraprendere l'Esame per la Classe S- fu ciò che disse il Master Fir dopo aver ricevuto Natasha e Sasha nel suo ufficio quello stesso pomeriggio.

-Esatto, signore, è proprio così- confermò per prima la rossa.

-Questo lungo ritiro, oltre a farci riposare, ha avuto il pregio di aiutarci a riflettere di più su noi stesse e su cosa vorremmo fare d'ora in avanti- spiegò successivamente l'argentata -Ovviamente siamo più che consapevoli che l'Esame non è affatto una passeggiata...-

-Ma il punto è che non vogliamo più fallire, e vogliamo diventare ancora più forti per poter proteggere al meglio i deboli e gli indifesi...- aggiunse ancora l'ex pirata.

-A sentirvi parlare devo dedurre che l'esservi prese un periodo di libertà come vi ho consigliato sia stata la scelta migliore che poteste fare, e ciò mi rende molto contento- esordì nuovamente il Master -Tuttavia, voglio che mi promettiate questo: vi spingerete oltre ogni limite e darete il massimo in questo Esame?-

-Si', Master- risposero entrambe le Maghe all'unisono.

-Bene...- proferì il Capogilda con tono solenne -Allora, partire da domani, non solo riprenderete il servizio attivo per la nostra Gilda... ma daremo anche inizio al vostro Esame-

Fine Cap.27

**L'Angolo dell'Autore** Buona sera a tutti. Scocca la mezzanotte, scocca anche il momento degli aggiornamenti, e il calcio d'inizio se lo merita ovviamente la mia fanfic attuale su Natasha e Sasha, qui intente nel loro percorso di "raccoglimento cocci" per ritornare al massimo delle forze fisiche e psicologiche quando, all'improvviso, ecco l'idea luminosa che molto probabilmente le riporterà in carreggiata. Cosa le aspetterà è più o meno ovvio, ma per scoprire di più non perdetevi il prossimo capitolo, mi raccomando!

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Capitolo 28
*** Esame ***


Cap.28:
Esame

-Ma ci pensi, Tasha? Domani sarà un gran giorno- fu ciò che disse una Sasha tutta contenta mentre tornava a casa insieme alla compagna -Finalmente avremo il nostro Esame per la Classe S-

-Già... ma ho come l'impressione che sarà la sfida più ardua di tutte- le rispose Natasha, che al contrario della rossa sembrava più pensierosa.

-Se lo dici per via del periodo di tempo che impiegheremo secondo me ti stai solo preoccupando troppo- le disse l'ex pirata -Magari se ci mettiamo d'impegno il tempo non ci sfiorerà nemmeno-

-No, Sasha, non si tratta di quello...- si spiegò l'argentata -Spero di sbagliarmi, ma ho come uno strano presentimento riguardo a ciò che ci aspetterà domani-

-Un presentimento?- ripeté la rossa.

-Esatto... come ben ricorderai ci sono due modi per affrontare l'Esame- proseguì Natasha -Tre mesi di intenso allenamento in maniera autodidatta oppure insieme al Master in persona... ma dato che fare tutto da sole potrebbe non bastare...-

-Temi forse che ci faremo allenare dal Master?- concluse per lei Sasha -Beh, potrebbe essere una possibilità, ma non penso che il Master sia così libero dagli impegni per permettersi di allenare qualcuno-

-Questo però non possiamo saperlo con certezza- ribatté la Maga del Ghiaccio -Del resto, lui è pur sempre il Master della nostra Gilda, e abbiamo visto entrambe cosa può fare-

-Non hai tutti i torti... ma anche se ci allenasse lui stesso, potremmo solo guadagnarci, no?-

-Ovviamente, ma ciò che mi preoccupa è il fatto che potrebbe non andarci leggero con noi, persino se siamo le sue Maghe migliori-

-Oh, ma andiamo, così sembra quasi che il Master sia una belva assetata di sangue. Ma anche tenendo conto di tutto, pensi davvero che ci andrà giù pesante e senza conseguenze? Ti ricordo che quando abbiamo respinto i Diavoli la prima volta si è anche scusato per averci “spazzate via” insieme a loro-

-Quella era una situazione diversa... ma forse sto solo viaggiando troppo con la fantasia a causa dell'emozione e della tensione che sento per domani. Chi lo sa, magari domani si limiterà a dirci che per tre mesi potremo fare come vogliamo per arrivare al livello di un Classe S-

-Potrebbe anche andare così, dolcezza... ma dato che fino a domani c'è tempo potremmo anche farci un po' di coccole per scaricare la tensione...-

-No, Sasha... stasera niente coccole, mi dispiace-

-Ma Tasha...-

-Niente “ma”... anch'io vorrei tanto passare qualche momento magico con te, ma non credo che oggi sia il momento più adatto-

-Come vuoi, Tasha... ma se domani si scopre che abbiamo perso una buona occasione te la faccio pagare-

-Farmela pagare? Detto da una pirata come te suona davvero strano-

-Spiritosa... e comunque sono una ex pirata!-

E fu così che, con la mente nuovamente piena di pensieri, anche se meno destabilizzanti dei precedenti, il duo di Maghe del Nord tornò a casa, si limitò a mangiare qualcosa di leggero e poi andò subito a dormire in vista del grande giorno. Seppur rilassanti e rigeneranti, però, quelle otto ore di sonno non sembrarono essere abbastanza per scaricare la tensione riguardo a ciò che le avrebbe attese di lì a poco. Durante tutto il tragitto che portava alla Gilda, le due rimasero in silenzio e si limitarono a darsi forza tenendosi per mano, non lasciando la presa nemmeno quando si presentarono dal Master, vedendo quest'ultimo con il proprio equipaggiamento personale addosso e intento ad apporre sul portone della Gilda una sorta di annuncio.

-“Nei prossimi tre mesi a partire da oggi, la Gilda sarà chiusa causa evento straordinario”...?- fu ciò che lesse Natasha sul suddetto annuncio -Master, ma che significa?- domandò poi al Capogilda.

-A quale evento straordinario si riferisce? A me non pare ci siano feste particolari- aggiunse Sasha, salvo poi scuotere la testa come se avesse avuto un'intuizione -A meno che...-

-Significa proprio ciò che c'è scritto, ragazze mie- si limitò a rispondere l'uomo, il cui tono di voce era molto solenne, così come lo sguardo che mostrò non appena si voltò verso le due -La Gilda rimarrà chiusa per un po', e nel frattempo, a partire da oggi, il vostro Esame lo passerete sotto la mia supervisione-

-Non ci credo! Tasha, ci avevi visto giusto!- esclamò la rossa con gran stupore.

-Già... e ripensandoci ora, questo poteva essere l'unico esito possibile- annuì l'argentata, che al contrario della compagna sembrava più sul chi vive -Del resto, chi meglio di un Master può rivelarsi la miglior scelta per consentire ad un Mago di passare di classe?-

-Esattamente- parve confermare Fir -Non nego che un buon allenamento in solitaria e da autodidatti possa sempre tornare utile... ma è solo grazie all'attenta guida di qualcuno che ci è già passato, come il sottoscritto, che si può davvero ambire alla Classe S-

-Mi sembra giusto, in effetti... in questo modo si evita di andare allo sbaraglio e di montarsi troppo la testa non appena si raggiunge un alto livello di forza e Potere Magico- rifletté Sasha.

-Quindi avremo un gran bel muro da superare in questi tre mesi... O mi sbaglio?- aggiunse Natasha.

-No, non ti sbagli affatto- confermò ancora il Capogilda -Del resto, se ci andassi piano non sarebbe giusto nei vostri confronti, visto che volete diventare più forti... Quindi ve lo chiedo di nuovo: mi promettete che vi impegnerete e vi spingerete al massimo?-

-Sì, Master, glielo promettiamo- rispose Natasha, il cui tono era privo di dubbi.

-E faremo tutto ciò che e' in nostro potere per diventare degne della carica di Maghe di Classe S- aggiunse Sasha, serrando il pugno destro come segno di determinazione.

-Molto bene...- disse Fir con voce solenne mentre, dopo aver toccato il portone della Gilda un'ultima volta, iniziava ad incamminarsi, facendo cenno alle due di seguirlo -Su, venite. Vi condurrò nel luogo dell'Esame-

-Eh? Aspetti un attimo, Master! Non la preoccupa lasciare la Gilda incustodita?- domandò Natasha, un po' preoccupata nel vedere l'edificio completamente privo di difese di sorta, mentre iniziava a seguire il Capogilda -Anche se è per una giusta causa, tre mesi sono lunghi da far passare-

-Tasha ha ragione, mica può abbandonare così la Sede- aggiunse Sasha mentre si incamminava anche lei -Chi o cosa ci garantisce che una volta tornati non la ritroviamo tutta distrutta?-

-Ve lo posso garantire io stesso- rispose il Master senza voltarsi -Prima di andare ho predisposto un incantesimo di difesa che provvederà a proteggere la Sede mentre non ci siamo. E come assicurazione in più, ho chiesto agli altri membri della Gilda di agire come avanguardia in alcuni punti strategici dell'isola.-

-Caspita, avete pensato proprio a tutto, allora- commentò meravigliata la rossa.

-Se così non fosse non sarebbe il nostro Master, del resto...- disse l'argentata, che dentro di sé aveva avuto la conferma di quanto Fir fosse a tutti gli effetti un grande uomo.

E una volta che i tre si incamminarono, il tragitto verso l'ancora misterioso luogo dell'Esame fu pressoché tranquillo e molto silenzioso, complice anche il fatto che per buona parte del tempo nessuno di loro ebbe argomenti importanti di cui parlare. Ma come biasimarli, considerato che di lì a poco sarebbe iniziato un evento davvero importante, soprattutto per le due giovani Maghe? In ogni caso, dopo neanche un'intera mattinata di intensa camminata, il trio giunse in quella che doveva essere una zona remota dell'isola, rappresentata unicamente da un'immensa tundra, priva di qualsiasi presenza eccetto la loro.

-Caspita... hai visto che roba, Tasha? Ovunque poso lo sguardo... è tutto bianco- disse Sasha una volta che il Master ebbe fatto cenno di fermarsi.

-Già... è incredibile- le fece eco Natasha, anche lei visibilmente estasiata dal panorama a base di neve e alberi invernali che si stagliava tutto intorno a loro.

-Mi auguro che un tale spettacolo non vi distragga troppo dal vostro obiettivo, ragazze...- disse invece Fir, il quale si limitò a sistemarsi meglio le armi che aveva con sé e a mettersi in posizione di battaglia -Perché il vostro Esame avrà inizio in questo esatto istante-

-Cosa?- esclamò stupita la rossa.

-Ma come, proprio adesso?- disse a sua volta l'argentata.

Purtroppo queste due domande non ebbero alcuna risposta se non un'enorme emanazione dell'immensa e gelida Aura Magica del Master, segno inequivocabile che l'uomo non stava affatto scherzando. Intuendo fin da subito che cosa sarebbe successo di lì a poco, le due ragazze si misero subito in guardia e attesero la prima mossa da parte di Fir, il quale non si fece attendere e si lanciò all'attacco con la spada sguainata. Schivando quel fendente per un soffio, le due replicarono rilasciando le proprie Auree Magiche e rispondendo rispettivamente con una vampata verde e una coltre d'aria gelida, ma il Master si limitò ad emanare la propria Aura per annullare quelle due tecniche.

-Pensavate davvero di impensierirmi con attacchi di questo livello?- disse l'anziano Capogilda con voce quasi atona mentre preparava il prossimo attacco -Se volete ottenere la Classe S, dovrete guadagnarvela!-

-Ma noi siamo qui per questo. Vero, Tasha?- disse la rossa, la quale aveva subito riacceso le sue fiamme verdi e sembrava pronta a riprovare.

-Certo, Sasha. Mettiamocela tutta!- ribatté l'argentata, evocando di nuovo i suoi cristalli di ghiaccio.

Malgrado fossero già ben consapevoli di avere a che fare con un avversario parecchio fuori dalla loro portata, le due ragazze non si persero d'animo e passarono le lunghe ore successive a cercare di portare a segno almeno un attacco contro il Master, ma quest'ultimo non aveva fatto altro che evitare qualsiasi cosa le sue due protette avessero da offrire, per poi rispondere ogni volta con fendenti di spada, sferzate d'ascia o gelide folate di vento troppo potenti per essere sciolte dalle fiamme verdi di Sasha o anche solo contrastate dal ghiaccio di Natasha. Per la fortuna delle due Maghe, le armi del Master venivano ricoperte di ghiaccio e brina prima di venire utilizzate, ma anche senza subire danni da taglio l'energia glaciale che veniva emanata ad ogni colpo era tale da spazzarle via in ogni caso. Il combattimento, inutile dirlo, fu a senso unico, ed ebbe fine solo quando Sasha e Natasha si ritrovarono sfinite e prive di energie.

-Bene, direi che per il momento basta così- fu ciò che disse Fir mentre riponeva le armi e, mostrando di saper usare la Magia Requip, faceva apparire un sacco pieno di viveri e lo posava vicino alle due -Fate pure una pausa, ragazze mie. Ve la siete meritata.-

-Grazie, Master...- fu l'unica cosa che disse Sasha prima di fiondarsi sul sacco già aperto e prendere giusto qualcosa con cui riempirsi lo stomaco.

-Ma... se ha preso tutte queste cose suppongo che per un po' resteremo qui, vero?- fu ciò che domandò invece Natasha mentre favoriva anche lei di quel cibo.

-Esatto- confermò il Master -E spero che siate davvero preparate, perché vi aspettano tre mesi intensi.-

Fine Cap.28

**L'Angolo dell'Autore** Bentornati, cari lettori e care lettrici. La fanfic su Natasha e Sasha prosegue, e come evidenziato dal titolo del capitolo, finalmente comincia l'Esame per la Classe S, che si snoderà in ben tre mesi di allenamento puro insieme al Master Fir, il quale a differenza del solito piglio bonario lascerà spazio ad uan facciata molto più seria e controllata per permettere al meglio la riuscita del tutto. Se volete scoprire se le due ragazze ce la faranno, continuate a seguirmi e lo scoprirete! Alla prossima! 

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Capitolo 29
*** Progresso ***


Cap.29:
Progresso

Come il Master ebbe modo di spiegare durante la pausa concessa a Natasha e Sasha, il punto focale di quei tre lunghi mesi d'esame che le avrebbero attese da quel giorno in avanti sarebbe stato molto semplice ma allo stesso tempo molto particolare: affrontare il proprio Capogilda in una serie di scontri giornalieri durante i quali non solo avrebbero capito come sconfiggerlo, ma ne avrebbero approfittato per capire al meglio la propria forza e le proprie debolezze. Il tutto, ovviamente, per crescere ancora di più in ogni singolo frangente e ottenere la tanto decantata Classe S. Onde evitare che il paesaggio selvaggio in cui si trovavano risultasse alla lunga troppo “scomodo”, il Master aveva anche provveduto a preparare e a conservare tramite il Requip anche due comode tende con tanto di sacchi a pelo che sarebbero stati usati per la notte, ma per il resto era comunque chiaro che le due ragazze non avrebbero fatto altro fino alla fine di quel periodo di allenamento intensivo. Finita la meritata pausa e assimilate tutte le informazioni fornite dal Master, arrivò quindi il momento di riprendere, ma...

-Master... Prima che riprendiamo, posso farle una domanda?- fu ciò che chiese Natasha.

-Ma certo, ragazza mia. Dimmi pure- rispose Fir.

-Solitamente i maestri tendono a tenere segreto lo scopo dell'allenamento, a volte rivelandolo solo quando è tutto finito oppure svelando che c'era una sorta di ulteriore scopo segreto- spiegò l'argentata -Voi però mi siete sembrato sincero e ci avete detto tutto quanto. Come mai?-

-Il motivo è molto semplice...- rispose ancora il Capogilda -Non ho motivo di nascondervi nulla, pertanto posso assicurarvi che non ho alcun secondo fine e che voglio solo che diventiate più forti non solo per voi stesse, ma anche per il bene degli altri-

-Beh, se la mette così allora saremo più che motivate a raggiungere un tale obiettivo- disse invece Sasha.

-Non ne dubito, infatti...- proferì ancora Fir, prima di mettersi nuovamente in posizione e dire -In ogni caso, se non avete altro da aggiungere, riprendiamo subito l'allenamento-

-Sì, Master!- dissero all'unisono le due ragazze mentre facevano altrettanto.

E da quel giorno, per tutti i giorni e con le più che dovute e meritate pause, le due promettenti Maghe del Nord diedero finalmente inizio al loro tanto atteso Esame per la Classe S. Furono giornate veramente intense, e nonostante l'impegno e l'impiego di varie tattiche sia individuali che di coppia, il Master Fir si confermò a più riprese un vero ostacolo, sia sul piano della forza che su quello dell'esperienza effettiva. Questa consapevolezza però non le fermò in alcun caso dal provare e riprovare di continuo man mano che passava il tempo, sebbene non furono rari i casi in cui Natasha o Sasha richiedevano più volte pause molto più lunghe per riprendere del tutto le energie consumate in ciascuno sparring.

-Ancora stento a crederci... il Master è una vera forza della natura- commentò Sasha, ritiratasi in tenda insieme alla compagna.

-Già... abbiamo passato solo un mese insieme a lui e ancora non riesco a capire quale strategia può risultare più efficace per sconfiggerlo...- rifletté Natasha.

-Finora abbiamo provato tutto: costringerlo ad abbassare la guardia, prevedere le sue prossime mosse, attaccarlo per prime... ma niente, è un vero muro invalicabile.- si lamentò la rossa -Eppure, anche se la sua Magia attacca indirettamente come le nostre, nemmeno gli attacchi diretti gli fanno nulla-

-Ma tolta la magia potente e un'alta resistenza ai colpi, il Master rimane comunque un essere umano...- disse ancora l'argentata -Se riuscissimo a colpirlo con forza sufficiente da farlo vacillare almeno un po', magari avremo qualche chance-

-Ma è comunque inutile se prima non lo disarmiamo- fece notare l'ex pirata -Certo, anche se non ci ferisce, i colpi a spazzare che dà con la sua ascia e con la sua spada sono comunque pericolosi-

-Hai completamente ragione, Sasha... però tutti noi abbiamo dei punti deboli... e tutto sta nello scoprirli e sfruttarli a proprio vantaggio-

-Ovvio, ovvio... ma chi ci dice che il Master non stia facendo lo stesso con noi?-

-Non è da escludere... e se così fosse ci toccherà rivedere il nostro piano d'azione-

-Beh, abbiamo ancora due mesi di tempo, no? Qualcosa ci inventeremo di sicuro-

-Speriamo...-

Come diceva un vecchio detto, “la speranza e' l'ultima a morire”, ma nel caso di Natasha e Sasha tale speranza non si era ancora fatta vedere del tutto, e infatti malgrado alcuni accorgimenti nelle loro tattiche, il Master Fir continuava a risultare troppo forte e troppo invincibile ai loro occhi. Nonostante questo, man mano che si arrivava al secondo mese di allenamenti qualche miglioramento iniziò ad essere evidente sia per la rossa che per l'argentata, ma non potevano ancora adagiarsi sugli allori se prima non superavano l'unico obiettivo che gli aveva affidato il loro Master, che dal canto suo non sembrava affatto soddisfatto dalla piega che stava prendendo il loro allenamento nonché importante Esame per la Classe S.

-Che vi prende, ragazze?- domandò Fir con tono molto serio -Lo so che sapete fare meglio di così, eppure sembra che ancora non ci siamo-

-Il fatto è che stiamo facendo del nostro meglio, signore- disse Natasha mentre riprendeva fiato un attimo.

-Ci stiamo impegnando come mai prima d'ora, e glielo possiamo assicurare... eppure ogni cosa che tentiamo ci fa tornare immediatamente al punto di partenza- aggiunse Sasha, restando in posizione.

-Se mi facessi colpire così facilmente non mi meriterei affatto il titolo di Master- ribatté il Capogilda, annullando la propria Aura Magica mentre abbassava le sue armi -Tuttavia, per quanto non mi sia sfuggito il modo in cui state diventando sempre più forti, ritengo che siate ancora carenti-

-Carenti?- ripeté l'ex pirata dai capelli rossi.

-In che senso?- domandò invece l'argentata.

-Nel senso che, per un motivo o per l'altro, non mi risulta che stiate usando tutta la vostra forza, e questo malgrado mi abbiate promesso di impegnarvi a fondo e oltre ogni limite- spiegò l'uomo -Non vi starete mica limitando a livello inconscio perché temete di farmi del male?-

-E anche se fosse? Lei è il nostro Master, mica un nemico- ribatté Sasha -E poi, finora nemmeno lei ha osato fare sul serio, visto che non ci sta attaccando direttamente nemmeno una volta-

-Ma devi comunque ammettere che ha ragione, Sasha- le disse Natasha -Forse non ce ne accorgiamo nemmeno, ma finora abbiamo lottato unicamente perché sappiamo cos'è capace di fare la persona che abbiamo davanti... però il discorso cambierebbe se affrontassimo un completo estraneo, non credi?-

-Beh, se la metti su questo piano, direi di sì... però chi abbiamo davanti è il nostro Master, e abbiamo un'idea fin troppo ampia di cosa può fare- replicò la rossa -E poi, diciamoci la verità: anche se ci mettessimo l'anima per attaccarlo, saremmo davvero in grado di ferirlo?-

-No di certo, ma questo discorso potrebbe non valere affatto per eventuali nemici che ci vedono solo come bersagli da eliminare...- fu la pronta risposta dell'argentata, la quale si bloccò un attimo come se avesse appena avuto un'illuminazione -Ma certo, adesso ho capito!-

-Eh? Che vuoi dire?- cadde dalle nuvole l'ex pirata.

-Che l'approccio usato finora non ha mai funzionato e non lo farà mai...- disse l'argentata -Perché è la nostra mentalità che deve prima di tutto cambiare-

-Scusa dolcezza, ma non credo di seguirti...-

-In realtà è molto più semplice di quanto credi, Sasha... finché partiamo col presupposto che il Master è il nostro Master e basta non riusciremo mai ad attaccarlo con successo o sconfiggerlo... se invece vogliamo davvero ottenere dei risultati, dobbiamo cambiare mentalità e prospettiva-

Quasi a voler dare supporto alle sue parole, l'espressione di Natasha cambiò all'improvviso, e dopo aver invocato a sé una nuova coltre di ghiaccio, la ragazza dai capelli argentati non perse alcun secondo nello scagliarla a gran forza contro il Master. Quest'ultimo non tardò a difendersi immediatamente facendosi scudo con la propria ascia e a contrattaccare ricoprendo la propria spada di brina e scagliando il fendente glaciale che aveva usato non poche volte in quei lunghi mesi. Natasha anziché evitare pensò invece di correre verso quel fendente a testa bassa e di invocare davanti a sé una barriera di ghiaccio come scudo per difendersi al meglio. Come tentativo funzionò solo a metà dato che la collisione tra attacco e difesa provocò un leggero scoppio che sbalzò via la ragazza, ma ciò non le impedì di tornare all'attacco, questa volta con una fitta pioggia di stalattiti di ghiaccio. Intuendo che la cosa si stesse facendo veramente seria, Fir assunse una nuova posizione di lotta e si difese usando spada e ascia contemporaneamente per distruggere quante più stalattiti possibili, anche se ciò non gli impedì di subire qualche leggera ferita qua e là.

-Non ci credo! Il Master... si e' ferito?!- esclamò Sasha, completamente stupita -Ma come...?-

-Proprio come pensavo...- disse invece Natasha -Se lo attacchiamo ritenendolo solo un nemico da sconfiggere, e non una persona che ci sta allenando, forse avremo qualche reale possibilità-

-Questo significa che siamo ancora in gioco, vero, dolcezza?-

-Certo, Sasha... ma è meglio non perdere tempo... la vera sfida inizia solo ora!-

Fine Cap.29

**L'Angolo dell'Autore** Salve a tutti. Come sempre, gli aggiornamenti settimanali proseguono, e questo sabato vi porto il proseguimento dell'intenso Esame di Classe S dedicato a Natasha e Sasha, impegnate come non mai nell'affrontare il Master Fir per venire promosse. Come avrete notato, la strada per la conquista di quella carica è bella tosta, ma sarò sincera: non la tirerò molto per le lunghe, e infatti vi anticipo già che nel prossimo capitolo vedrete l'eccitante conclusione di questi tre lunghi mesi. Pertanto, restate sintonizzati per il prossimo aggiornamento!

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Capitolo 30
*** Classe S ***


Cap.30:
Classe S

Una volta scoperto come proseguire in maniera significativa nel loro Esame, le due passarono l'intero secondo mese a sfidare il Master con rinnovata forza e intensità. Naturalmente, essendo Fir un autentico paragone di forza ed esperienza, non poteva permettersi di venire sovrastato del tutto, e come ebbero modo di scoprire le due Maghe a loro spese, ogni volta che veniva ferito era solito replicare a sorpresa con attacchi magici di intensità molto più alta oppure prendersi qualche secondo per usare un suo incantesimo curativo personale per riprendere le energie e curarsi.

-Sbaglio o la difficoltà di questo Esame si è appena alzata?- domandò la rossa, fermandosi un istante per preparare la prossima mossa.

-No, non sbagli...- le rispose l'argentata mentre faceva altrettanto -Forse mi sbaglio, ma può darsi che il Master, nonostante quanto detto in precedenza, stesse pianificando di andare per gradi man mano che ci dimostravamo sempre più determinate ad affrontarlo-

-Quindi dici che ci mostrerà la sua vera forza solo se continueremo su questa linea?- intuì l'ex pirata.

-Probabile, ma non impossibile- si limitò a dirle l'altra -Non demordiamo e forse ce la faremo-

Purtroppo per Natasha, tali parole cariche di ottimismo divennero presto pari ad una condanna, dato che una volta giunti a terzo mese inoltrato, divenne chiaro ad entrambe le ragazze che il Master, forse per via del tempo limite imposto dall'allenamento e dall'Esame, stava davvero iniziando ad andarci pesante e non risparmiava più alcun genere di mossa e strategia pur mettere in crisi le sue due protette. Come risultato, le sessioni di sparring giornaliero -se ancora si poteva definire tale- diventavano sempre più lunghe e pesanti, cosa che costrinse più volte i tre a dover prendere pause molto più estese per riprendere le forze.

-Vedo che alla fine avete compreso cosa vuol dire affrontare una vera battaglia- commentò il Master. mentre rilasciava il suo incantesimo di cura anche su di loro -E oltre a ciò ho notato che pian piano state tornando quelle di sempre... riesco a capirlo dalle vostre espressioni e dal vostro Potere Magico-

-Dice davvero, signore?- chiese l'argentata, stupita da quelle parole.

-Non è una sorta di tattica per migliorarci l'umore, vero?- domandò invece la rossa.

-Affatto... in questi mesi ho potuto saggiare più volte il vostro potenziale e ho avuto modo di tenere d'occhio il vostro stato d'animo, così da verificare se l'idea del ritiro e il ritmo di questo esame sarebbero tornati utili per rimettervi in forma e ristabilirvi anche psicologicamente- spiegò il Master.

-Ristabilirci...?- ripeté Natasha, prima di scuotere la testa e aggiungere -Ma certo... in realtà questo era tutto un suo piano per aiutarci a superare il nostro dolore contro gli Ice Devil!-

-Eh? Sul serio?!- esclamò Sasha, che passato l'iniziale stupore si voltò verso il Capogilda e aggiunse -E meno male che “non avevate secondi fini”, siete stato scaltro come una volpe... ma l'Esame rimane valido, vero?-

-Assolutamente...- confermò Fir -Ciò che ho fatto è stato anche per allenarvi e farvi diventare molto più forti... ma ciò che vi chiedo, dato che questi tre mesi stanno per scadere, è di fare ancora uno sforzo-

-Perché è solo così potrà capire se ci siamo guadagnate la Classe S, giusto?- intuì l'argentata.

-Mi sembra giusto, considerando quanto abbiamo faticato finora... e io, alla fine di tutto questo, spero davvero di ottenerla, quella benedetta classe!- aggiunse l'ex pirata.

-Ma come vi ho detto all'inizio, se la volete dovrete guadagnarvela- ricordò il Master -Pertanto, tenetevi pronte a dare fondo a tutte le forze che avete, perché questi ultimi giorni saranno decisivi...-

E infatti fu proprio così che andò a finire: nelle lunghe giornate che avrebbero concluso il terzo e ultimo mese di Esame insieme, gli scontri di allenamento si erano ormai mutati in una sorta di combattimento a più round dove sia le due Maghe di Moon Wolf che il loro Master continuavano ad affrontarsi senza alcuna esclusione di colpi, alternando momenti di difesa ad attimi di offensiva pura in cui nessuno di loro dava segni evidenti di cedimento o di resa. Come ebbe modo di notare il Capogilda in almeno tre o quattro occasioni, le ragazze stavano iniziando a sviluppare le loro Auree Magiche, che a volte si manifestavano rispettivamente come un velo di ghiaccio o di fiamme che le avvolgeva. Ciò significava che il momento della verità, durante il quale Natasha e Sasha avrebbero ottenuto o meno la Classe S, era alle porte. A riprova di tale sensazione, durante l'ultima giornata effettiva sembrava che le cose si stessero davvero mettendo male per le ragazze, fino a quando Natasha non parve avere un'idea un po' rischiosa ma che, data la situazione, poteva rivelarsi decisiva.

-Sasha, ti fidi di me, non è vero?- domandò con voce sicura alla compagna mentre schivava come poteva un nuovo attacco del Master.

-Se mi fido di te? Ma mi pare ovvio, dolcezza... con te al mio fianco farei qualsiasi tipo di follia- rispose la rossa con tono quasi sfrontato -E se hai un piano, è meglio per te che sia efficace-

-Non preoccuparti... se tutto andrà bene, forse avremo finalmente vinto- ribatté l'argentata, prendendo la compagna per mano e iniziando ad accumulare Potere Magico.

-Ma cosa... non vorrai mica tentare “quella cosa”?- domandò l'altra intuendo che cosa aveva in mente.

-La scorsa volta era stata efficace, no? Quindi possiamo riprovarla, adesso che siamo più forti- rispose Natasha, continuando nel suo operato.

-E se andrà male?- chiese la rossa mentre iniziava anche lei a collaborare.

-Se andrà male... accetteremo qualsiasi risultato... e lo faremo insieme-

-D'accordo, dolcezza... facciamolo insieme!-

E una volta finito di parlare, le due Maghe cominciarono ad emettere le loro Auree Magiche e, poco per volta, iniziarono ad accumulare energia magica in maniera costante nonostante il Master, intuendo fin da subito che ci fosse sotto qualcosa, aveva iniziato una serie di attacchi a raffica nel tentativo di fermarle il prima possibile e assicurarsi l'ennesima vittoria... ma questa volta fu molto diversa dalle precedenti, dato che quasi inconsciamente le loro Auree non solo avevano iniziato ad innalzarsi visibilmente, ma stavano anche provvedendo a fare da difesa improvvisata. Non sapendo cosa fare, Fir rimase sul chi vive, ma ciò si rivelò un errore fatale dato che dopo qualche minuto di attesa le due Maghe aprirono gli occhi e scagliarono dalle loro mani giunte un immenso attacco elementale che combinava il gelo del ghiaccio e la potenza ardente delle fiamme verdi. Il Master non seppe capire se ciò si trattasse di uno Unison Raid o di qualcosa che ci andava vicino, ma l'unica cosa chiara fu che quell'incantesimo lo colpì con una potenza tale da causargli danni veramente pesanti e a metterlo in ginocchio per la prima volta in tre mesi.

-Brave, ragazze mie... la Classe S... è vostra...- fu l'unica cosa che disse il Master prima di perdere i sensi.

Fine Cap.30

**L'Angolo dell'Autore** Chi l'avrebbe mai detto, eh? Alla fine le nostre due Maghe preferite sono riuscite nel loro intento e finalmente hanno ottneuto la tanto agognata Classe S. Naturalmente era molto chiamata come cosa dato che questa storia è come se fosse un enorme flashback dedicato a loro, ma mi ritengo comunque soddisfatto di aver preso e narrato anche questa parte importante della loro vita. Lo ammetto, potevo rendere questo capitolo lungo quanto i precedenti, ma il punto è che non volevo allungare troppo il brodo dato che, non ve lo nascondo, tra pochi capitoli anche quest'avventura vedrà la fine. Che cosa accadrà adesso immagino lo sappiate tutti voi che avete seguito anche la fanfic precedente, perciò l'unico consiglio che posso darvi è di prepararvi psicologicamente per l'ultimo, e forse molto breve, arco narrativo dedicato ai ricordi della Lupa Eremita e dell'ex pirata sua compagna.

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Capitolo 31
*** Ascesa ***


Cap.31:
Ascesa

Alla fine, nonostante previsioni non molto rosee e diverse difficoltà, l'atteso Esame per la Classe S di Natasha e Sasha si era concluso con l'ottenimento dell'ambito rango da parte delle due ragazze, ma il giorno seguente, a causa delle ferite che il Master Fir aveva ricevuto dal disperato ma decisivo attacco combinato delle due Maghe, il servizio attivo e le attività generali della Gilda vennero prorogate di qualche settimana in più. Vista l'occasione, le due ragazze presero la giusta decisione di tornare a casa sia per riposare che per recuperare tutte quelle attività che, a causa di quei tre lunghi mesi di Esame o per altre cause di forza maggiore, non avevano più avuto occasione di fare. E soprattutto Sasha ne aveva in mente una precisa...

-Sasha, ma ne sei proprio sicura?- domandò l'argentata mentre posava le proprie scarpe una volta a casa.

-Sicurissima, Tasha!- rispose la rossa, che al contrario stava ancora litigando con i propri stivali e li stava togliendo a fatica -Abbiamo rimandato fin troppo queste occasioni, e dobbiamo approfittarne!-

-Ma siamo appena tornate a casa!- ribatté Natasha mentre le dava una mano.

-E allora? In qualche modo dobbiamo pure festeggiare la nostra nomina a Maghe di Classe S!- replicò l'ex pirata dai capelli rossi, che per ringraziare la compagna dell'aiuto provvide a darle un bel bacio passionale a fior di labbra -E poi, non vorrai mica farmi credere che non hai voglia dopo tutto questo tempo?-

-In realtà, ti devo confessare che in quei tre mesi ci sono state diverse occasioni in cui ho fatto parecchi pensieri impuri mentre ci allenavamo insieme al Master...- le spiegò l'argentata mentre ricambiava subito quel bacio -Ma ho resistito e tenuto duro perché la Classe S era troppo importante, sia per te che per me-

-Oh, quindi non sei così tanto santarellina come pensavo- ci scherzò sopra la rossa prima di stringerla a sé ed insidiare una mano sotto la maglia di lei -Sarà un vero piacere farti nuovamente mia...-

-Non farti illusioni, Sasha... potrei essere io quella che dominerà su di te, per una volta-

-Vogliamo scommettere, dolcezza?-

E una volta scambiatesi queste parole, le due non aggiunsero altro e, mentre erano impegnate a scambiarsi un'effusione dietro l'altra, si spogliarono pian piano dei loro abiti mentre si dirigevano in camera da letto, entrandovi solo una volta che anche il loro intimo ebbe toccato terra. Giunte sul letto, le ragazze non persero nemmeno un istante nell'unire i loro corpi in quell'intimità che era solo per loro e che da tempo aspettavano di rinnovare a suon di pura passione. I loro sospiri, gli ansimi di piacere, il calore che si trasmettevano l'un l'altra, il tocco sensuale e allo stesso tempo amorevole che si donavano man mano... ogni singola cosa sembrava al posto giusto e perfettamente bilanciata, il ché era più che a tema con l'ormai confermato dato di fatto che quelle due si completavano a vicenda in tutti i sensi.

-Oggi... è un giorno speciale, lo sai?- domandò Sasha, fermandosi un istante -Se ci pensi bene, ottenendo la Classe S è come se fossimo ascese a qualcosa di più grande-

-Non hai tutti i torti...- le diede ragione Natasha mentre continuava ad accarezzarle le forme -I nostri sforzi sono stati ripagati... Non potevamo chiedere di meglio...-

-Da qui in poi sarà tutta discesa, parola mia- disse con un po' d'orgoglio la rossa, dedicando alla compagna qualche bacio su tutto il corpo -E tutto il mondo saprà che il nostro duo non si ferma davanti a nulla-

-Pensi davvero in grande... ma del resto, è per questo che mi piaci- ribatté l'argentata prima di tirarla a sé e donarle qualche nuovo bacio sulle labbra -Mi piaci da morire, Sasha... promettimi che non cambierai mai...-

-Puoi stare tranquilla, dolcezza- le sussurrò l'ex pirata mentre ricambiava ciascun bacio -La tua Sasha rimarrà così com'è anche per tutta l'eternità, se necessario...-

-L'eternità, dici? Mi sembra davvero ottima come aspettativa...- commentò intenerita la maga lettrice, prima di tirare su le coperte e domandare -Ma ora che ne dici se proseguiamo mettendoci al calduccio?-

-Non vedo perché no, dolcezza... io adoro molto il caldo- le rispose maliziosa la rossa, riprendendo a far aderire il suo corpo su quello dell'altra.

-Non ne dubitavo affatto...- disse l'argentata col sorriso sulle labbra, mettendosi comoda per permettere alla compagna di dedicarle nuovamente le sue attenzioni.

***

-Ah... adesso sì che mi sento molto meglio- disse Sasha mentre riemergeva dalle coperte del letto, sudata e stanca ma felice e soddisfatta -Ammettilo che ci voleva proprio, dolcezza-

-Sì... è stata più lunga delle altre volte... ma è stato comunque bellissimo...- ammise la stessa Natasha con voce ormai fioca mentre riprendeva fiato e si scostava alcune ciocche dal volto -Ma immagino che non basterà a recuperare il tempo perduto, vero?- domandò mentre si accoccolava alla rossa.

-E immagini bene, mia cara- le rispose lei, tenendola dolcemente stretta a sé -Nei prossimi giorni avremo altre occasioni per darci ancora di più alla pazza gioia... e se vuoi avremo tempo anche per libri e altro-

-Non vedo l'ora... soprattutto per i libri...- se la rise l'argentata, salvo tornare seria un momento e aggiungere -Scherzi a parte, chissà cosa ci aspetterà da qui in avanti ora che siamo di Classe S...-

-Se tanto mi dà tanto... avremo un sacco di lavori molto più impegnativi da sbrigare- teorizzò la rossa, rimanendo comunque intenta ad accarezzare la schiena e i lunghi capelli della compagna -E poi dovremo pensare anche agli Ice Devil...-

-Già... sicuramente non sarà un'impresa facile... ma vanno comunque fermati il prima possibile- aggiunse nuovamente la Maga del ghiaccio, prima di portare lo sguardo sul suo e chiederle -Insieme, amore mio?-

-Sì, dolcezza... insieme- rispose l'ex pirata senza alcun dubbio.

Passarono così le settimane in più dichiarate dal Master, durante le quali Natasha e Sasha mantennero la parola data riguardo il meritato relax e lo stesso Fir ebbe modo di riprendersi quel tanto che bastava per tornare al lavoro al più presto, riaprire il servizio attivo per tutti i membri della Gilda e ufficializzare finalmente la nomina delle sue due protette a Maghe di Classe S. In seguito, le due Maghe poterono tornare in azione come ai vecchi tempi e riprendere da dove si erano interrotte tanto tempo fa, scoprendo di essere migliorate moltissimo e di aver finalmente ritrovato la loro vecchia forma mentis. Tempo più tardi, inoltre, le due ebbero anche modo di richiedere e ottenere l'accesso ai più impegnativi Incarichi di Classe S, durante i quali vennero persino accompagnate dal Master in modo da “sondare il terreno” e capire in maniera più chiara e precisa quanto erano diventate forti. Come ebbe modo di valutare di persona anche il Master, persino l'intraprendere le missioni ritenute più faticose non aveva fermato la crescita di quelle due, che adesso vantavano una forza straordinaria sia sul piano fisico che su quello magico.

-Risulterò banale, ragazze mie- esordì Fir, mostrando alle due un sorriso felice dopo la conclusione di un nuovo incarico svolto insieme a loro -Ma vedervi così migliorate non può che rendermi orgoglioso di voi-

-E lei è un grande adulatore, Master- disse Sasha sorridendo di rimando mentre accarezzava tutta contenta il sacco con dentro la ricompensa in denaro.

-Dovrebbe saperlo che se non fosse stato per lei a quest'ora non saremmo arrivate fin qui- aggiunse Natasha con tono di evidente gratitudine -Lei è un autentico esempio di bontà...-

-Ho fatto solo ciò che andava fatto- si limitò a rispondere il Master -Da questo momento in avanti sono sicuro che raggiungerete nuove vette mai toccate finora-

-Ah, ma questo è poco ma sicuro- ribatté la rossa -Qualsiasi guaio si presenti, noi accorreremo seduta stante e risolveremo la faccenda in un attimo-

-Adesso non esagerare, Sasha...- la interruppe l'argentata -Saremmo anche forti ma non dobbiamo dimenticare di restare umili e con i piedi per terra nonostante la fama-

-Lo so, lo so... però un po' di arroganza non ha mai fatto male a nessuno- replicò ancora la rossa.

-Se lo dici tu... comunque spero che durante questa nostra assenza i Diavoli non abbiano combinato qualche nuovo guaio- continuò l'argentata.

-A questo proposito- riprese il discorso Fir -Stando alle mie fidate fonti, in questi ultimi tempi ci sono state parecchie novità su di loro... e forse hanno anche scoperto dove si trova la loro base-

-La loro base?!- ripeterono stupite le due Maghe.

Fine Cap.31

**L'Angolo dell'Autore** Signore e signori, la storia prosegue e si avvia verso quella che sarà la sua ultima parte. Non aggiungo altro se non il fatto che naturalmente i Diavoli torneranno ancora a far parlare di loro, e che lo scontro finale è quasi vicino. Quindi aspettatevi tantissime sorprese per questa grande storia, e per chi volesse sapere come proseguirà "Sea Sisters' Tale", abbiate ancora un po' di pazienza e lo scoprirete. 

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Capitolo 32
*** Attesa ***


Cap.32:
Attesa

Come ebbero modo di scoprire per bocca dello stesso Master sulla via del ritorno a Shirobuki, durante il periodo in cui Moon Wolf era stata temporaneamente inattiva, gli Ice Devil avevano continuato a far parlare di loro, e naturalmente non si trattava di notizie molto buone, specie se stando alle fonti di Fir erano aumentati i casi di isole assediate, saccheggiate o rase al suolo, sia da soli che per conto di vari clienti o intermediari. Ovviamente, data la loro pericolosità i vari Maghi e le autorità competenti avevano fatto il possibile per fermarli, ma sono stati tutti sconfitti o uccisi, permettendo loro di spadroneggiare ancora di più su diversi territori. Malgrado questo, però, l'unica buona notizia che sembrava spiccare tra quelli che sembravano dei bollettini di guerra fu il fatto che, secondo diverse testimonianze, si era scoperto che buona parte dei loro bottini venivano spediti da terze parti su di un'isola remota, e c'era una buona possibilità che tale isola fosse il covo dove si nascondevano.

-Quindi, se scopriamo di più su quell'isola, presto potremmo anche organizzare una bella spedizione contro di loro e rendergli pan per focaccia?- domandò Sasha.

-Esatto- rispose il Capogilda -Purtroppo non abbiamo ancora dati a sufficienza per confermare che si tratti di una loro base effettiva o solo di un avamposto...-

-Ma il fatto che sappiamo dove si trovino è già qualcosa, no?- chiese invece Natasha -E ciò vuol dire che possiamo andare a stanarli in qualsiasi momento se si presenta la possibilità-

-Proprio così- confermò ancora il Master -Ma ciò che vorrei consigliare ad entrambe è di aspettare questa possibilità e di approfittarne per affinare ancora le vostre abilità. Siete divenute Maghe di Classe S solo di recente, pertanto sarebbe un errore madornale farvi entrare subito in azione-

-Non pensavo di dirlo, ma... Sono d'accordo con lei, signore- disse Sasha in risposta alle parole dell'uomo -Del resto, potrebbe essere una trappola creata ad arte come l'altra volta, quindi occorre un approccio ancora più cauto, no?-

-Vedo che hai capito al volo, Sasha... normalmente avresti suggerito di andare comunque alla carica- le disse Natasha con velato sarcasmo.

-Beh, non posso mica rimanere una folle impavida per sempre, dolcezza...- si giustificò la rossa -E poi, se dobbiamo chiudere per sempre questa faccenda, meglio farlo senza troppi colpi di testa- aggiunse prima di rivolgersi a Fir e domandargli -E a tal proposito, potrebbe passarci qualche nuovo incarico?-

-Non vedo perché no...- rispose il Capogilda tirando fuori una lista di missioni -Dovrete prepararvi a dovere se volete che quei sette non abbiano più possibilità di nuocere a nessuno. Mi affido a voi, come sempre-

-Sarà fatto, Master- risposero entrambe con voce sicura.

***

-Oh sì... ci volevano proprio un bel paio di missioni belle difficili- disse Sasha dopo una lunga settimana passata a compiere alcuni dei nuovi incarichi del Master, e ora era insieme a Natasha a concedersi una pausa nel café dove avevano avuto il loro primo appuntamento, con tanto di parfait.

-Già, e per citare una frase che dicevi spesso, “ora siamo due Maghe forti e fighe”...- le sorrise Natasha tra un assaggio di dolce e l'altro -E devo ammetterlo, la cosa non mi dispiace affatto...-

-Vero? Sentirsi finalmente forti di nome e di fatto è una bellissima sensazione- le diede ragione la rossa, mostrandole un sorriso sincero sul volto -Sai, è passato tanto tempo da quando abbiamo iniziato la carriera di Maghe... e prima che ce ne accorgessimo siamo cresciute così tanto...-

-Non posso che essere d'accordo...- disse ancora l'argentata -Non è stato facile, ma abbiamo fatto un percorso formativo di tutto rispetto... come i personaggi di un libro, ma molto più intenso-

-Puoi dirlo forte... e una volta che avremo risolto la questione con quei sette dannati, sono certa che ci aspetterà un gran bel lieto fine, poco ma sicuro- ribatté la rossa con tono d'orgoglio -E per festeggiare il nostro bel traguardo... ho un regalo per te- aggiunse subito dopo tirando fuori un ciondolo dalla tasca.

-Un regalo... per me?- ripeté Natasha, completamente presa alla sprovvista -Ma... Sasha... non dovevi-

-Non essere sciocca, se non ti facessi qualche regalo di tanto in tanto non sarei la tua dolce metà, no?- disse ancora l'ex pirata mentre le donava il ciondolo -E poi, abbiamo soldi a palate, possiamo anche godere di qualche piccolo sfizio solo per noi-

-Da come hai pronunciato la parola “sfizio” ti sarà costato una fortuna-

-In realtà neanche tanto, dolcezza. O meglio, costava circa 200.000 Jewel, ma mi è bastato trattare il prezzo con il gioielliere e lui non ha fatto tante storie-

-Ah, capisco... è solo un peccato che io non abbia nulla da darti in cambio-

-E chi lo dice, scusa? Solo perché ti fanno un regalo non sei per forza costretta a ricambiare-

-Sarà... ma lo trovo un po' ingiusto che tu sia l'unica a donare, Sasha-

-Beh, possiamo sempre fare un accordo, Tasha...-

-E sarebbe?-

-Se mai ci libereremo per sempre dei Diavoli, sei libera di regalarmi un libro... o una scatola di ciambelle-

-Va bene, Sasha... faremo così-

Fine Cap.32

**L'Angolo dell'Autore** Signore e signori, lettori e lettrici, con la pubblicazione di questo capitolo vi annuncio che i lavori su questa storia sono ormai agli sgoccioli, e che nei prossimi giorni (un giorno sì e un giorno no) potrete accelerare insieme a me verso la conclusione di questo lungo flashback dedicato alle due Maghe Veterane di Moon Wolf. Il momento clou è quasi alle porte, perciò tenetevi pronti perché ne vedrete delle belle!

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Capitolo 33
*** Rivincita ***


Cap.33:
Rivincita

Passarono così un altro paio di settimane, durante le quali le neo Maghe di Classe S continuarono ad affrontare missioni e incarichi sempre più intensi e difficili nell'attesa che arrivassero nuove notizie su gli Ice Devil, oltre che dedicare una buona parte del tempo alla loro relazione ormai sempre più consolidata nel tempo. Non furono nemmeno rare le occasioni in cui per festeggiare passavano le notti in bollenti momenti intimi solo per loro, rinnovando ogni volta la passione che era nata genuinamente nei loro cuori.

-Ogni momento che passo con te diventa sempre più magico, dolcezza...- sussurrò Sasha alla compagna mentre dedicava ogni genere di attenzione alle sue forme nude.

-La cosa è reciproca... amore mio...- disse Natasha mentre ricambiava come poteva ogni singolo gesto donatole dalla rossa che si trovava sopra di lei -Ogni volta che sono con te... è come se fosse la prima...-

-Beh, non per nulla siamo giovani e piene d'amore- le sorrise la rossa, continuando con le sue effusioni a base di baci, tocchi e strusciate sensuali -Il fatto di volerlo dimostrare ogni volta che i nostri corpi si ritrovano privi di abiti non è che una prova effettiva di esso...-

-Sì, hai ragione...- le rispose l'argentata, non mancando di toccare anche lei le zone più intime della sua compagna che ormai considerava più importante di qualsiasi altra cosa -E ci ameremo per sempre... vero?-

-Esatto, dolcezza... per sempre e anche oltre-

-E anche oltre? Mi piace come suona, amore mio...-

E una volta scambiatesi queste parole ricche di sentimento, le due continuarono a godere della loro notte di passione, proseguendo con crescente foga in ogni singolo gesto e dando fondo a tutte le loro energie fino a quando, come era diventata prassi da parecchio tempo a quella parte, non raggiunsero l'apice insieme, come se le loro anime fossero ormai diventate un'unica entità che sommava le loro esistenze. Passato quel momento, le due si scambiarono ancora qualche bacio e qualche parolina dolce prima di addormentarsi sotto le coperte del letto. Ciò che ignoravano fu che quella sera sarebbe stata una delle ultime in cui avrebbero potuto rilassarsi in quel modo, e il motivo di ciò non tardò ad arrivare la mattina seguente, subito dopo il bacio del buongiorno, il bagno insieme della mattina e la colazione delle 10: erano finalmente arrivate le nuove notizie dalla Gilda, e si trattava delle conferme che tanto avevano atteso riguardo l'ubicazione del covo degli Ice Devil e i dettagli sulla spedizione a cui le due Maghe di Classe S avrebbero senz'altro partecipato per porre fine alla faida che era iniziata diversi mesi fa.

-Tu che dici, dolcezza... ti senti pronta per questa sfida?- domandò Sasha mentre iniziava già a prepararsi.

-E me lo chiedi? Se si tratta di farla pagare a quei sette, io sarò sempre pronta- le rispose Natasha mentre mostrava uno sguardo carico di determinazione -Diamoci da fare-

E in men che non si dica, le ragazze si recarono immediatamente in Gilda e, aiutate dal Master e dai consigli forniti da alcuni dei suoi migliori informatori, passarono diverse ore a studiare tutto ciò che c'era da sapere riguardo l'isola verso cui si sarebbero avventurate. Si trattava di un'isola quasi remota a largo di un lontano arcipelago situato a nord-ovest da Shirobuki, caratterizzata da un paesaggio quasi spoglio e da una moltitudine di edifici abbandonati da tempo, praticamente il luogo ideale per instaurare un covo. Non era ben chiaro quale di quelle costruzioni abbandonate fosse la loro base principale, ma la cosa più importante riguardava comunque l'attirarli allo scoperto e sconfiggerli uno ad uno. Ad un certo punto della discussione il Master fu pure tentato di fornire alcuni rinforzi alle sue protette, ma considerata la pericolosità dei soggetti e il fatto che l'unico bersaglio dei Diavoli erano proprio quelle due, dovette desistere e affidarsi alla completa fiducia che nutriva in loro.

-Non occorre che vi dica nulla, ragazze mie... ormai vi ho insegnato tutto ciò che so, pertanto... promettetemi che userete la massima prudenza e vi farete valere- proferì il Capogilda.

-Lo promettiamo, signore- fu ciò che dissero le due Maghe all'unisono.

Ci vollero come minimo alcune ore in più prima che Natasha e Sasha poterono dire di essere pronte a partire, ma alla fine la spedizione poté avere inizio, con le due Maghe di Classe S che passarono buona parte del tempo a concentrarsi unicamente sul loro obiettivo e sul tenersi preparate a tutto ciò che sarebbe accaduto da quel momento in avanti. Quando videro finalmente terra dopo quella lunga traversata e iniziarono a sbarcare, le loro espressioni divennero più serie del solito, e i loro sguardi si corrucciarono visibilmente mentre le loro Auree Magiche iniziavano ad innalzarsi. Ormai non c'era più tempo per le battute, i momenti romantici o i dubbi dell'ultimo minuto: era l'ora della battaglia finale, e se la sarebbero giocata fino all'ultimo.

-Occhi aperti, dolcezza... non sappiamo cosa ci aspetterà- avvisò la rossa, guardandosi intorno e notando alcune zolle di terra che si smuovevano in maniera sospetta.

-Lo so... troviamo quei sette, li sconfiggiamo e poi torniamo a casa- le rispose l'argentata, anche lei sul chi vive e per niente stupita dal fatto che nel giro di pochi secondi le zolle avevano lasciato posto ad un nutrito gruppo di cadaveri rianimati pronti ad attaccarle -Ma prima... meglio purificare questo posto, non credi?-

-Sfondi una porta già aperta, dolcezza...- replicò l'ex pirata, scattando in avanti ed invocando una bella vampata per aprire un varco tra tutti quei non morti -Mentre io non vedo l'ora di sfondare qualche faccia-

-Non potevo chiedere di meglio...- disse invece l'appassionata di libri, che dal canto suo si limitò a creare una corrente d'aria gelida con la quale congelare e decimare altri cadaverici nemici -Facciamo solo attenzione a non consumare troppe energie, o non ce la faremo mai-

-Non preoccuparti, ormai siamo diventate così forti che controllare le forze è quasi come respirare- la rassicurò la rossa tra una fiammata e l'altra contro i morti viventi.

-Hai ragione, ma abbiamo promesso al Master che dobbiamo essere prudenti- le ricordò l'argentata mentre usava i suoi cristalli gelidi per concludere il lavoro -Quindi non perdiamo tempo e sbrighiamoci-

Detto questo, le due ragazze unirono le forze e scatenarono la furia dei loro elementi per liberarsi degli ultimi cadaveri che le stavano intralciando, e successivamente iniziarono a perlustrare i dintorni di quell'isola apparentemente abbandonata e priva di anima viva. Non gli fu difficile intuire che doveva trattarsi di uno dei vari luoghi che avevano assediato e successivamente tramutato in una terra desolata. Per un momento sia Natasha che Sasha ebbero la sensazione che si trattasse di una trappola, ma dovettero ricredersi non appena videro alcuni cerchi magici comparire sul terreno e annunciare così l'arrivo di quei sette mercenari che ormai conoscevano fin troppo bene.

-Ben ritrovate, care Maghe di Moon Wolf- parlò per primo Fyodor -Immagino che abbiate gradito il nostro comitato d'accoglienza, vero?-

-A dirla tutta, era un po' smorto- disse Sasha con tono sarcastico -Ma mi auguro che almeno voi siate un po' più vivaci e allegri- aggiunse iniziando ad infiammare le proprie mani.

-Oh, ma di questo non dovete preoccuparvi- rispose Olaf, già con l'ascia ben salda tra le mani, mentre si lanciava subito in battaglia -Perché con la mia ascia invincibile vi aprirò entrambe come due meloni!-

-Se pensi di metterci paura, ti sbagli di grosso- replicò la rossa, creando un muro di fiamme per difendere sia lei che Natasha dall'attacco del gigantone -Noi due non siamo più quelle di una volta-

-Tanto non fa alcuna differenza!- disse ancora il guerriero, fendendo via le fiamme e preparandosi a calare l'arma contro le due ragazze, ritrovandosi però bloccato a gran sorpresa da un piccolo pugnale dalla lama incrinata in mano all'ex pirata dalla chioma rossa -Ma cosa...?!-

-Non te l'aspettavi, vero?- parlò ancora Sasha mostrando una gran faccia di bronzo mentre respingeva con forza l'ascia dell'energumeno -La tua potente ascia, capace di fendere tutto, bloccata così facilmente-

-Ma non è possibile! Armi del genere dovrebbero rompersi come nulla!- gridò stupito il guerriero.

-E invece è più che possibile, caro mio. E lo sai perché?- continuò Sasha, mentre la mano che teneva il suo pugnale iniziava ad emettere una vivida fiamma verde che avvolgeva persino la sua piccola arma -Perché in questo ultimo periodo ne abbiamo passate tante, anche troppe... ma ne siamo uscite più forti!-

-Ah, davvero? E se è come dici perché non me lo dimostri?- disse Olaf con tono provocatorio mentre spingeva con forza la lama dell'ascia contro di lei.

-Ti accontento subito...- replicò Sasha, scagliandogli una palla di fuoco a bruciapelo su una gamba per sbilanciarlo e successivamente usare il suo pugnale ricoperto di fiamme verdi per incidere a forza il becco dell'enorme arma e, con gran sorpresa di tutti, spaccarlo considerevolmente verso il centro.

Fine Cap.33

**L'Angolo dell'Autore** E dopo l'attesa, ecco il momento della tanto meritata azione, con un capitolo che finalmente dà inizio alla battaglia decisiva tra Lupe e Diavoli. Entrambi gli schieramenti sono pronti a giocarsi il tutto e per tutto, ma la vittoria spetterà ad uno solo. Ormai ci siamo e non si torna più indietro, perciò continuate a seguirmi in questo incredibile roller coaster di emozioni, che proseguirà con l'appuntamento del sabato!

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Capitolo 34
*** Capovolgimento ***


Cap.34:
Capovolgimento

Pochi istanti dopo aver compiuto quel gesto, il silenzio calò all'improvviso sull'intera scena, quasi come se i presenti stessero elaborando ciò che avevano appena visto. La terribile ascia di Olaf, tanto temuta per il suo potere peculiare e per la sua forza, era stata spezzata, e per giunta con l'ausilio di un semplice pugnale infuso con una strana Magia del Fuoco. E mentre alcuni dei Diavoli mostravano stupore o addirittura intrigata curiosità, il bruto in armatura al contrario rimase lì dov'era a contemplare l'arma di cui andava tanto orgoglioso ridotta in quel modo, e successivamente serrò i pugni con forza e si lasciò andare ad un grido disumano, quasi ad annunciare che l'unica emozione che contava in quel momento era la rabbia.

-Tu... maledetta donnaccia!- gridò, completamente fuori di sé e incurante del fatto di avere la gamba visibilmente ustionata dall'attacco precedente -Come hai osato fare questo alla mia arma?! Sappi che pagherai col sangue un simile affronto! Ti ridurrò in poltiglia e poi abuserò del tuo cadavere!-

-Non se ci sono prima io!- si intromise quasi subito Natasha, creando una miriade di cristalli di neve che, una volta a contatto con Olaf, esplosero in lievi ma comunque potenti correnti gelide al punto da bloccare i suoi movimenti -E comunque, donnaccia la chiami qualcun altro, caro il mio barbaro-

-Ben detto, Tasha!- le fece eco la rossa, preparando una nuova serie di palle di fuoco verde con le quali travolse senza pietà l'omaccione al punto che quest'ultimo si ritrovò a terra, inerme e con l'armatura letteralmente fracassata al suolo -Mi spiace, ma l'unico finito in poltiglia sei stato tu-

-Ma pensa te... hanno sconfitto il nostro miglior massacratore in poco tempo- commentò Charles, iniziando a preparare le sue fidate pistole.

-Non che ci sia tanto da stupirsi- gli disse Mark, i cui gauntlet avevano già iniziato a sbuffare -Nonostante la forza e la sua stupida ascia, non è mai stato uno che dura molto nei combattimenti-

-Però è indubbio che quelle due sono diventate davvero forti- disse anche Alì -E temo che Fyodor adesso ci chiederà un bell'attacco in massa se vogliamo avere una chance di vittoria-

-E temi bene, mio giovane Alì- gli disse proprio Fyodor, facendo schioccare la frusta a terra -Voglio che il resto di voi, eccetto il sottoscritto e il nostro fortissimo leader, attacchi subito quelle due, e che non dimostri alcuna pietà-

-Per me non c'è alcun problema.- si intromise anche Siren -La scorsa volta quelle due non mi hanno soddisfatto del tutto, perciò voglio affrontarle di nuovo e vedere che cosa succede-

-Quindi sarà un confronto all'ultimo sangue, eh?- commentò Sasha -Questa operazione si sta rivelando più difficile del previsto... ma già mi piace-

-Lo stesso vale per me, Sasha...- le disse Natasha -Ma le regole rimangono sempre le stesse-

-Vai tranquilla, dolcezza... terrò gli occhi aperti, la guardia alta ed eviterò di farmi ammazzare-

-Allora non perdiamo tempo e facciamogli vedere chi siamo!-

E una volta emanate le proprie Auree Magiche, le due ragazze si gettarono subito nel pieno dell'azione, affrontando ogni singolo assalto dei Diavoli che, forti della maggioranza numerica, alternavano gli attacchi uno dietro l'altro tra colpi di pistola, pugni corazzati, sabbie nere e onde sonore. Nonostante questo, però, ciascuno di questi veniva prontamente parato da una barriera di ghiaccio eretta da Natasha o vanificato dalle fiammate verdi di Sasha, che oltre a difendere le due provvedevano a causare ingenti danni ai nemici. Data l'esperienza ormai maturata delle due Maghe di Moon Wolf, i maghi mercenari si trovarono a più riprese in seria difficoltà, ma ciò non li faceva per nulla desistere dall'affrontarle con veemenza nella speranza che potessero abbassare la guardia anche solo per un istante. Come ebbero modo di scoprire dopo aver subito nuovi attacchi elementali a bruciapelo, questa speranza non esisteva affatto, e come risultato vennero tutti messi K.O. eccetto Siren, che ancora resisteva, e ovviamente Fyodor e Siegfried che stavano assistendo in gran silenzio alla scena.

-Ma guarda... a quanto pare siete migliorate davvero tanto...- commentò la cantante dai capelli rosa mentre si rialzava ancora -E questa volta devo ammettere che vi vedo sotto una luce diversa... Peccato che sia ugualmente tutto inutile-

-E su che base poni questa affermazione?- domandò Sasha -Una volta che avremo finito con voi vi farete un bel soggiorno in galera, poco ma sicuro- aggiunse prima di preparare un nuovo attacco.

-Aspetta, Sasha. Forse potrebbe avere ragione- la fermò Natasha -Non nego che grazie ai nostri allenamenti ora possiamo batterci alla pari con loro, però... non pensi anche tu che sia stato tutto troppo facile?-

-Troppo facile?- ripeté la rossa -Che vuoi dire? Ormai li abbiamo in pugno-

-Dico che dobbiamo valutare ogni singola ipotesi- le rispose l'argentata -Per quanto ne sappiamo, questa potrebbe essere l'ennesima trappola ordita dalle loro menti malate-

-Ma anche se fosse?- insistette ancora l'ex pirata -Siamo in una botte di ferro, e basterà pochissimo per chiudere la partita in un attimo-

-Io però continuo a non vederci chiaro...- replicò ancora la patita di libri, restando sul chi vive -E per farti un esempio, se questi dannati volessero davvero farsi sconfiggere e catturare da noi, non ci attirerebbero mai nel loro covo, né si paleserebbero così facilmente, non credi?-

-Infatti noi non abbiamo mai desiderato una cosa del genere- riprese il discorso Siren, mostrando un sorriso molto strafottente sul volto -Perché questo non è il nostro covo... non lo è mai stato... e mai lo sarà-

-Per essere precisi, questa è una delle vecchie isole che abbiamo saccheggiato tanto tempo fa- spiegò Fyodor, entrando anche lui nella conversazione -Nonché specchio per le allodole per eventuali ficcanaso-

-Ah, davvero? Chissà perché, non sono per niente stupita- disse Sasha con fare sarcastico -Ma tanto, anche se non è la vostra base, cosa importa? Ormai siete con le spalle al muro-

-Tu credi? Io ci ripenserei...- proferì la voce profonda del loro leader, iniziando a mettere mano alla propria spada ed emanando un'Aura Magica così intensa da gelare buona parte della zona dove si trovavano.

-Solo perché avete fatto un bel lavoro nel fare piazza pulita dei nostri uomini, non vuol certo dire che contro noi tre sarà una passeggiata...- aggiunse Fyodor con voce melliflua mentre agitava la sua fidata frusta per afferrare Siren per il collo -Pardon, volevo dire “noi due”...-

-Ma che... ehi! Guarda che non vale, così!- gridò a fatica la rosata mentre cercava di respirare, venendo però strattonata quel che basta per essere tramortita con un pugno nei reni.

-Niente di personale, Siren... ma il tempo delle strategie è finito...- disse freddamente il necromante mentre faceva cadere a terra la cantante e successivamente la scalciava via -E ora che abbiamo la conferma che siete degne della nostra attenzione... vi uccideremo onde evitare spiacevoli inconvenienti-

-Non crediate che sarà così facile...- disse la rossa, partendo immediatamente all'attacco.

-Anche a costo di dare fondo alle nostre energie... vi batteremo e faremo giustizia- aggiunse l'argentata mentre faceva altrettanto e a differenza della compagna, teneva la guardia più alta possibile.

-Mai sfidare troppo la sorte, quando c'è di mezzo un Diavolo...- proferì Siegfried mentre, agitando la propria spada, provvide a scagliare un gelido fendente contro le due, bloccando la loro avanzata e scagliandole lontano da lui e da Fyodor.

-Potete sforzarvi quanto vi pare, ma il Diavolo è sempre un passo avanti a tutti!- aggiunse Fyodor mentre allungava e suddivideva la sua frusta in molteplici spire per sferzare più volte le avversarie.

-E siamo solo agli inizi- proseguì il leader mentre procedeva con l'esecuzione di altri fendenti, ciascuno più gelido e potente dell'altro -Vi ridurremo all'impotenza prima ancora che possiate reagire!-

-Non contateci troppo!- gridarono all'unisono le due Maghe, ricoprendosi delle proprie Auree Magiche e iniziando una serrata resistenza contro gli assalti dei due Diavoli, dapprima alternando barriere di ghiaccio a fiammate verdi ad alta intensità e poi attaccando insieme con i loro incantesimi migliori.

La lotta andò avanti per diverso tempo, e nessuno dei due schieramenti sembrò dare segno di cedimento o di resa, cosa che fu resa abbastanza palese dal fatto che ogni attacco di ciascuno di loro, nonostante la foga del momento, veniva eseguito senza alcun errore e con precisione quasi maniacale. Era anche chiaro, però, che quello scontro era diventato una vera e propria battaglia di logoramento, che sarebbe stata vinta solo non appena si sarebbe presentata l'occasione propizia per scatenare il colpo decisivo. Tale occasione arrivò nel momento in cui Sasha riuscì a fare a pezzi la frusta di Fyodor grazie al suo pugnale infuocato...

Fine Cap.34

**L'Angolo dell'Autore** La battaglia finale prosegue ed entra subito nel vivo... e ironicamente più si avvicina la fine della storia e più sono a corto di battute argute per commentare, visto che l'azione vista in questo capitolo si commenta pressoché da sola, no?  E non per mettere ulteriore ansia o tristezza, ma... tra due capitoli esatti sarà tutto finito, perciò preparate i popcorn e i fazzoletti, perché le emozioni, positive e negative, non mancheranno affatto.

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Capitolo 35
*** Declino ***


Cap.35:
Declino

-Tasha, adesso!- gridò la rossa afferrandole la mano.

-Sì!- ubbidì subito l'argentata e iniziando ad accumulare Potere Magico insieme alla compagna.

-Non è un buon segno...- intuì invece Siegfried -Dobbiamo fermarle subito-

-Tranquillo, me ne occupo io- lo rassicurò Fyodor, facendo schioccare una delle poche spire rimaste della sua frusta nota come Idra che, come per incanto, riprese nuovamente a moltiplicarsi e ad attaccare con forza immane le due nemiche -Non so cosa abbiate in mente, ma non ve lo permetterò!-

-Questo è tutto da vedere- gridò ancora l'ex pirata, continuando in ciò che stava facendo nonostante le ferite che iniziavano a decorare il suo corpo.

-Ci siamo promesse che avremmo regolato i conti... e lo faremo insieme!- le fece eco la compagna, stringendole la mano come mai prima d'ora -Perché noi siamo le Maghe più forti e più fighe di Moon Wolf!-

-Povere stolte... potete dire o fare qualsiasi cosa, ma non basterà mai!- replicò il necromante, aumentando ancora di più le sferzate della sua arma -E poi, pensate davvero di poterci battere con qualcosa che non ha steso nemmeno la nostra Siren?- aggiunse con tono visibilmente provocatorio.

Purtroppo per lui, queste furono le ultime parole che riuscì a dire prima di vedere le due ragazze liberare l'energia magica accumulata per scatenare così quell'incantesimo di ghiaccio e fuoco che già due volte era servito per tirarle fuori da situazioni davvero disperate. L'unione di due elementi che normalmente si annullerebbero a vicenda si rovesciò sugli ultimi due Diavoli con la potenza di una tormenta e il raggio d'azione di una vampata, travolgendoli insieme al resto dei compagni ancora esanimi e una buona parte del paesaggio circostante, che in un primo momento fu congelato e successivamente dato alle fiamme verdi. Una volta che l'incantesimo si fu consumato, e dopo aver notato che anche Siegfried e Fyodor sembravano finalmente sconfitti, le due Maghe di Classe S ebbero la sensazione che non potevano ancora rilassarsi. Infatti, dopo pochi secondi videro che i corpi dei loro due nemici si erano letteralmente dissolti nel nulla, e ciò le aveva immediatamente spinte sul chi vive.

-Mi raccomando, Sasha... occhi aperti- la avvertì l'argentata, appoggiando la schiena su quella della rossa mentre si guardava intorno con sospetto -Potrebbero avere altre frecce nel loro arco-

-Non preoccuparti, dolcezza- la rassicurò l'ex pirata, tirando nuovamente fuori il suo pugnale -Cascasse il mondo, non appena si faranno rivedere gli farò una bella sorpresa... e se ciò non accadesse...-

-Non dirlo neanche per scherzo, Sasha- la interruppe Natasha -Ci siamo recate qui insieme e ne usciremo vive insieme... era questo il nostro credo, no?-

-Certo... ma giusto per sicurezza, mi puoi promettere una cosa?- le domandò Sasha.

-Non mi sembra il momento adatto... ma dimmi pure-

-Non appena finito questo casino, mi prometti che ci faremo una bella vacanza in nave, solo io e te?-

-Certo che te lo prometto. E ti prometto anche che andremo dove vorrai e che faremo quello che vorrai...-

Ma proprio mentre le due si stavano scambiando quelle promesse, Fyodor riapparve dal nulla, calando una nuova serie di scudisciate contro di loro e facendole atterrare malamente al suolo, mentre Siegfried fece altrettanto prima di travolgerle con un nuovo fendente glaciale. Seppur prese alla sprovvista, le due lanciarono ancora i propri attacchi elementali per rallentarli, ma avendo usato il grosso delle loro forze per l'incantesimo combinato di prima essi risultarono molto meno efficaci, e ciò le rese prede ancor più facili per quei due sadici mercenari, i quali non persero occasione per torturarle a modo loro man mano che opponevano resistenza. Pur non ammettendolo vocalmente, era chiaro che la situazione si era fatta visibilmente disperata, al punto che senza nemmeno accorgersene si erano fatte separare quel tanto che bastava per impedire il loro gioco di squadra. Il Leader dei Diavoli, forte della sua spada con cui controllava il ghiaccio, poteva addirittura mettersi alla pari con Natasha e annullare con facilità la sua Magia, mentre a Fyodor bastava bloccare Sasha con la sua insidiosa frusta per impedirle di attaccare o ribattere con forza.

-Mai abbassare la guardia, qualunque sia il motivo...- disse il necromante mentre lasciava che la frusta facesse il suo lavoro per bloccare e allo stesso tempo attaccare la rossa -Voi però non l'avete seguito a fondo, pertanto ora ne pagherete le conseguenze-

-Questo sarà tutto da vedere...- se la rise Sasha mentre mostrava uno sguardo strafottente nonostante tutta la situazione -Potete farci soffrire come cani o ferirci fisicamente... ma noi Lupi non allenteremo mai la presa sulla nostra preda...- aggiunse prima di subire nuovi colpi di frusta addosso.

-Sasha!- urlò l'argentata prima di venir bloccata con la forza da Siegfried, il quale prima la fece cadere a terra e poi le bloccò i polsi con un blocco di ghiaccio -Maledizione...-

-Reazione molto appropriata... e fossi in te eviterei di farne altre- disse il Leader dei Diavoli, prima di sedersi di peso sulla schiena della ragazza per bloccarla ulteriormente -Il tuo ghiaccio non può nulla contro il mio, nonostante si equivalgano solo leggermente... e dubito che tu sia così forte da liberarti, attualmente-

-Non... Non crediate di passarla liscia...- disse Natasha cercando di dimenarsi ma invano -Appena sarà il momento opportuno, ve la faremo pagare cara- aggiunse, ricevendo però un ulteriore pressione dal peso del Mago mercenario -Non cederemo mai e poi mai contro di voi...-

-Tu credi?- ribatté il ragazzo, puntando la spada sul collo di lei -Mi basterebbe solo un istante per farti saltare quell'affascinante testa che ti ritrovi... o per dire a Fyodor di maciullare la tua compagna-

-A me pare che si stia divertendo anche senza alcun tipo di ordine...- replicò l'argentata che, messa in quella situazione, non poteva far altro che osservare come il necromante si stesse letteralmente godendo il suo “scontro” con Sasha -Devo quindi dedurre che non avete alcun tipo di condotta, nonostante tutto...-

-Esattamente- confermò ancora Siegfried -Inizialmente, prima di organizzare questa trappola, avevamo in programma di uccidervi subito, o di ritirarci in caso avessimo scoperto che eravate diventate troppo forti per i nostri standard... e adesso le cose sono cambiate ancora-

-Gran bella coerenza...- commentò Natasha, ricevendo però un pugno nei reni come risposta.

-Siamo ben consapevoli del fatto che non perseguiamo piani precisi, ma questo non dovrebbe sorprenderti se tieni a mente il fatto che siamo pur sempre dei mercenari...- continuò a parlare il Leader -Un giorno ci svendiamo al miglior offerente, un altro ci ribelliamo e un altro ancora ci alleiamo con altre canaglie...-

-Ma tutto questo... a che scopo...?- chiese l'argentata prima di ricevere altri pugni.

-Per puro svago- rispose semplicemente lui -Ammetto che non è il più originale degli obbiettivi, ma del resto siamo pur sempre dei Maghi dotati ognuno di Magie peculiari, e sarebbe uno spreco con usarle-

-Parole sante, Siegfried- gli fece eco Fyodor, che in quel momento aveva finito di sfogarsi sulla rossa, che ora giaceva vicino a lui ricoperta di sangue e ferite molto gravi -Anche se è vero che nessuna Magia è invincibile o forte di default, nulla vieta a chi la usa di affinarla come più gli aggrada-

-Quindi... i vostri massacri...- gli disse Sasha con un filo di voce -Le vite innocenti che avete tolto finora... sono solo un gioco che mira a pompare a dismisura il vostro ego?- aggiunse, sentendo la rabbia che lentamente gli stava crescendo dentro -Non ditemi che siete spietati fino a questo punto?-

-Esatto, altrimenti perché credi che vi abbiamo lasciato andare, quella volta?- rispose il mercenario necromante dai capelli brizzolati -Se incontriamo qualcuno di forte, perché mai dovremmo eliminarlo subito se possiamo attendere la sua piena maturazione e poi ucciderlo?-

-Voi due non fate eccezione- aggiunse anche Siegfried, alzandosi finalmente dalla schiena di Natasha per poi calciarla via quel che basta per raggiungere Sasha -Siete diventate forti, quindi vi abbiamo lasciato stare per un po' in attesa che diventaste ancora più forti... e visto che c'eravamo volevamo farvi una sorpresa-

-Gli informatori che il vostro Master ci ha messo addosso erano parecchio ostici... ma la giusta dose di “persuasione” li ha convinti a fare un po' di doppio gioco con noi per evitare problemi e permettervi di migliorare senza che pensaste troppo a noi- spiegò ancora Fyodor -Fatto questo, li abbiamo uccisi-

-Per questo motivo avete avuto la vita facile da quando siete venute qui... ma non preoccupatevi, tra poco sarà tutto finito, di voi non resterà che un flebile ricordo... e la vostra Gilda subirà la stessa sorte- concluse Siegfried con un tono falsamente rassicurante.

-Niente di personale, ma... abbiamo una reputazione da difendere- disse Fyodor in ultima nota, salvo lasciarsi andare ad una lugubre risata.

Fine Cap.35

**L'Angolo dell'Autore** E siamo agli sgoccioli, signore e signori... la lotta continua imperterrita e i colpi vengono elargiti senza pretese, ma come la realtà ci insegna, la fatica arriva per tutti, e ciò vale anche se si è Maghe esperte come Natasha e Sasha, le quali si sono ritrovate in una situazione davvero grave. Come ne usciranno e come si concluderà tutto quanto lo scoprirete solo nel prossimo e ultimo capitolo... che arriverà molto presto, ovviamente!

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Capitolo 36
*** Addio ***


Cap.36 - Finale:
Addio

E una volta che ebbero finito di parlare, i due mercenari non dissero più nulla e, con le armi nuovamente pronte per essere usate, si prepararono ad effettuare quella che sarebbe stata la loro azione conclusiva ai danni delle ormai inermi e ferite Maghe di Moon Wolf. Da ciò che poté intuire Natasha, sembrava che il bersaglio principale sarebbe stata Sasha in quanto sembrava quella più facile da eliminare, probabilmente perché rispetto a Natasha si era rivelata molto più pericolosa di quanto non fosse. Questa scelta di ucciderle una per volta si rivelò tuttavia un errore, dato che non appena furono pronti a calare i colpi fatali l'argentata diede fondo alle sue ultime forze per mettersi in mezzo e ricevere lei stessa le frustate e il fendente diretti alla sua compagna, ritrovandosi quindi con la schiena e la parte superiore dei suoi vestiti letteralmente lacerati da bruttissime ferite. Se la rivelazione di quanto fossero sadici i Diavoli era servita a far adirare la rossa, la visione della sua amata dai capelli argentati ferita da quei due aveva fatto schizzare la sua già crescente ira fino alle stelle, causando un elevato aumento della sua Aura Magica, che fino a quel momento sembrava quasi ridotta ad un lumicino.

-Sasha...- fu l'unica cosa che riuscì a dire l'argentata, vedendo la compagna mentre si rialzava.

-Adesso avete davvero superato ogni limite...- disse la rossa, le cui fiamme verdi ardevano come non mai e avvolgevano ogni centimetro del suo corpo -E fosse l'ultima cosa che faccio... vi ridurrò in cenere!-

-E pensi davvero di riuscirci?- la provocò Fyodor -Da come hai esteso le tue fiamme c'è da dedurre che questa sia la tua ultima occasione in ogni caso-

-Possiamo fare una scommessa... cosa avrà la meglio?- disse anche Siegfried -Le tue fiamme, i nostri colpi, o l'ombra della morte che ormai gravita sopra di te?-

Purtroppo per loro, queste provocazioni non ricevettero alcuna risposta, dato che l'ex pirata dai capelli rossi li aggredì immediatamente e a più riprese con i suoi colpi potenziati dalle fiamme verdi senza nemmeno proferire parola e non dandogli alcun respiro. Seppur presi alla sprovvista da una simile sorpresa, e nonostante le ferite che ricevevano, la cosa non sembrava turbarli più di tanto, e il motivo di tale sicurezza venne presto svelato non appena videro che, dopo neanche dieci minuti di assalti, le fiamme verdi della Maga dai capelli rossi si stavano visibilmente attenuando. Intuendo che la supposizione del necromante fosse più che fondata, Sasha cercò di sbrigarsi a dare ai due un colpo decisivo sotto forma di vampata, ma loro furono molto più rapidi di lei e la colpirono mortalmente con un ultimo fendente di ghiaccio e una precisa scudisciata al collo, aprendole ulteriori ferite e piegandola in ginocchio. Sentendo che la fine era vicina, e decisa a non farla passare liscia a quei due, Sasha provò a lanciare almeno un ultimo colpo a base di fiamme verdi, ma il dolore fu così lancinante che non ci riuscì affatto e si ritrovò quindi con il corpo accasciato a terra, il tutto mentre Siegfried e Fyodor provvedevano a radunare i loro compagni inermi per poi svanire via grazie ad un cerchio magico del necromante.

-Sasha... Sasha, no!- gridò Natasha, rialzandosi a fatica per raggiungere la propria compagna e amata.

-Maledizione... mi sa che questa volta mi è andata malissimo...- disse la stessa Sasha, cercando di rigirarsi per osservare il cielo e, con la coda dell'occhio, anche l'argentata che si stava avvicinando a lei -E quel che è peggio... è che non ho potuto mantenere le nostre promesse... dolcezza mia-

-No, Sasha, non dire così... possiamo ancora fare tutto quanto...- le rispose l'altra -Posso bloccare l'emorragia con il mio ghiaccio, e poi posso chiamare qualcuno dei nostri per farci venire a prendere...-

-No... meglio di no...- la fermò la rossa -Temo che ciò potrebbe non essere sufficiente... mi sono letteralmente data fuoco pur di ottenere quel poco di potenza in più per battere quei due bastardi...-

-No, no, no, no.... non può finire così...- replicò l'argentata, cercando invano di fermare il sangue dell'ex pirata che stava scorrendo senza fine dal suo corpo -Tu sei la mia partner, la mia compagna di vita, la mia unica miglior amica... non puoi morire così, non puoi farlo...-

-Ma ogni cosa ha una fine, no? O per citare ciò che mi hai detto una volta... “Ogni libro deve pur concludersi con l'ultima pagina”...- provò a buttarla sul ridere la rossa, ottenendo solo parecchio sangue sputato dalla bocca -E temo che questa sarà la mia ultima pagina, dolcezza...-

-No, questa non sarà la tua ultima pagina- insistette ancora l'argentata, nonostante la voce si stesse facendo rotta e gli occhi incominciassero a lacrimare -Ne hai ancora molte altre da scrivere... e ci sono ancora molte avventure che devi vivere insieme a me...-

-Apprezzo il pensiero, ma... temo che da oggi dovrai trovare tu stessa le tue avventure...- ribatté ancora la ragazza, mentre tirava fuori dalle tasche il suo fazzoletto rosso e il suo fido pugnale -Non è molto, ma puoi considerarli dei simpatici regali d'addio assieme a quel ciondolo che ti ho comprato tempo fa...-

-Sasha...-

-Dai, adesso non fare quella faccia... alla fine ci siamo divertite un sacco insieme, no? Abbiamo riso, pianto, scoperto l'amore, acciuffato criminali, aiutato persone... E siamo addirittura diventate Maghe di Classe S...-

-Sì, è stato davvero bello... però... se te ne vai proprio ora...-

-Rilassati, dolcezza... Ormai sei cresciuta tanto... e so che farai un ottimo lavoro... anche in mia assenza...-

-Ti prego, Sasha... resta con me...-

-Vorrei, ma il tempo a mia disposizione è scaduto... e sento che la mia fiamma si spegnerà tra pochi istanti-

-Allora... questo sarà un addio... amore mio dai capelli rossi?-

-Sì, mia dolcezza dai capelli argentati... questo è un addio...-

Con queste ultime parole, e un lieve sorriso stampato sul volto, l'ex pirata salutò con un lieve cenno della mano la sua compagna, e una volta chiusi gli occhi, esalò l'ultimo respiro. Natasha, non potendo trattenere ulteriormente le lacrime, esplose in un vero e proprio pianto disperato, stringendo a sé il corpo ormai privo di vita di colei che si era addirittura sacrificata pur di scacciare via i Diavoli. Pianse a dirotto, circondata dai ricordi che aveva vissuto con quella rossa intraprendente e scanzonata e con in petto un dolore che probabilmente non si sarebbe mai risanato del tutto. Fu solo alla fine di quel lungo sfogo che la ragazza si calmò, prese con sé la sua defunta compagna e si avviò sulla via del ritorno. Una volta che ebbe rimesso piede a Shirobuki, Natasha venne accolta nella zona portuale dal Master e buona parte della Gilda, venuti lì verosimilmente per festeggiare la vittoria delle due ragazze, ma tali aspettative caddero nel vuoto non appena videro che l'argentata era davvero conciata male e Sasha, purtroppo, non ce l'aveva fatta. Passarono così diversi giorni, durante i quali venne organizzato un funerale in puro stile vichingo per la Maga di Moon Wolf: il suo corpo era stato pulito e vestito di un candido abito, lo stesso che tanto tempo fa era stato comprato dalla ragazza durante il suo primo appuntamento con Natasha, gli accesi capelli rossi erano stati lasciati liberi e fluenti, le mani erano giunte e portate verso il petto e una piccola barca, decorata con un letto di fiori invernali, faceva da bara per il suo corpo ormai privo di vita. Come da tradizione, l'imbarcazione venne spinta a largo della costa, mentre alcuni uomini preparavano delle frecce incendiarie con cui dargli fuoco e donare così l'estremo saluto a quella valorosa guerriera. Buona parte dei presenti, composta da uomini della Gilda e diversi civili quali mercanti e affini, non poteva far altro che osservare quella sorta di cremazione in religioso silenzio, mentre il resto piangeva amare lacrime. Natasha, dal canto suo, aveva già sfogato buona parte del suo dolore, e al momento non poteva far altro che abbassare lo sguardo in silenzio e lasciarsi abbracciare dalla malinconia. Dopo il funerale, i giorni che seguirono furono davvero pesanti per la povera ragazza, al punto che ogni attimo della sua routine sembrava lento o insignificante, e persino le missioni non sembravano darle più le stesse emozioni di un tempo. A quel punto, per l'argentata non rimase che una cosa da fare...

-Quindi, vorresti lasciare la Gilda?- domandò Fir dopo aver sentito la proposta di Natasha.

-Affermativo, signore...- disse lei con voce atona -Non me ne voglia, ma dopo ciò che è successo, non penso di essere più tagliata per fare la Maga... vorrei solo restare da sola... per sempre...-

-Anche se cercassi di fermarti probabilmente otterrei l'effetto contrario- disse invece il Capogilda, prendendo una lieve boccata dalla sua pipa -E mentirei se ti dicessi che non mi dispiacerà perdere una valente Maga come te... ma visto e considerato tutto, non credo mi dimenticherò mai di te-

-Normalmente direi che la cosa è reciproca, ma... come ho detto, ormai la Natasha che conosceva non esiste più...- ribatté malinconica l'argentata, iniziando ad avviarsi -Pertanto, d'ora in avanti le nostre strade si dividono, probabilmente per sempre...- concluse prima di chiudere la porta e andarsene.

-Forse hai ragione, ragazza mia... forse hai proprio ragione- commentò Fir, sospirando con tristezza mentre tirava fuori una foto che ritraeva lui, Natasha e Alexandra -Ma nonostante tutto... chi può dire con esattezza quanto può durare “per sempre”?-

Fine

**L'Angolo dell'Autore** Ebbene, signori lettori e signore lettrici, questo è quanto... dopo tante battaglie, momenti felici e difficoltà di ogni sorta, anche questa storia giunge al capolinea, forte di una conclusione amara e triste come non mai dove veniamo a conoscenza dell'ultima avventura di Natasha e Sasha, nonché di come è avvenuta la tragedia che porterà alla dipartita prematura della rossa e ad un'enorme ferita nel cuore dell'argentata. Ovviamente, come ci insegna "The Wolf's Legacy", questa malinconia non durerà per molto.... solo 10 lunghi anni prima che un simpatico Mago di Moon Wolf che usa la Magia della Luna faccia la sua comparsa. Come di certo ricorderete, però, le avventure non finiscono mica qui, dato che da settimana prossima (o anche prima, se me la sentirò) proseguirò con la stesura e gli aggiornamenti di Sea Sister's Tale, che narrerà le nuove imprese dei Maghi del Nord. Infine, concludo ringraziando tutti quelli che hanno letto o messo nei preferiti questa storia, nonché le utenti/lettrici Kymyit e EragonForever, la prima perché e' una cara amica e la seconda per essere una mia fan così fedele al punto da individuare eventuali errori nei capitoli che poi provvederò sempre nel correggere. Detto questo, porgo a tutti i miei saluti e... alla prossima avventura!

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