Dammi un bacio.

di neverforget1219
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Kit POV ***
Capitolo 2: *** Ming's POV ***



Capitolo 1
*** Kit POV ***


-Smettila di fissarmi e mettiti a studiare.- dico irritato.
Ming mi sta fissando da oltre venti minuti ed io ho continuato a leggere la stessa frase per tutto il tempo.

Sento i suoi occhi su di me e non riesco a concentrarmi, ho un esame importante e anche lui deve studiare ma non vuole ascoltarmi.

Invece di darmi retta si alza dal letto, si avvicina e appoggia il mento sulla scrivania dopo essersi accovacciato e mi guarda.
-Mi dai un bacio?- chiede.
Ho una montagna di roba da studiare e questo stupido continua ad infastidirmi.
-Ming, devo studiare ok?- rispondo e sposto la mia attenzione sugli appunti davanti a me.
-Uno solo e non ti disturbo più, na?- chiede di nuovo mentre si avvicina e strofina il naso dietro al mio orecchio.
-Ming..- non lo guardo nemmeno.
Il mio cuore comincia a battere all'impazzata a causa di questo ragazzo, ma devo essere forte e non dargliela vinta.
-Dai uno solo, mi manca il mio Kit Kat..- continua.
-Ma se stiamo insieme tutti i giorni, avevi detto che studiavi se ti facevo restare in camera mia ma vuoi fare tutt'altro..- dico incrociando le braccia e mi volto per guardarlo male.
Non risponde, resta immobile davanti a me e mi guarda negli occhi.

Questo ragazzo è insopportabilmente bello e non riesco a dirgli mai di no, cioè ci riesco ma alla fine vince sempre lui.
Ormai avrei dovuto farmene una ragione dato che siamo fidanzati da un mese.

-Ok.- dico -Uno solo e fili a studiare.- aggiungo.
Sorride come un bambino e si avvicina.
MI toglie gli occhiali e li pioggia sui miei appunti.
Appoggia le mani  ai lati della mia testa sulla sediae resta immobile.
Mi sporgo e gli sfioro le labbra per un attimo convinto di ritornare col naso sui libri ma quel dannato Ming ha ben altre intenzioni.
Appena mi sposto indietro mi afferra la nuca e unisce di nuovo le nostre labbra.
Comincia a baciarmi ed io rispondo subito al bacio.
La mano lascia la nuca e va nei miei capelli, dopo lo sgriderò perchè li renderà un casino ma adesso sono troppo occupato a godermi il momento per farlo.
Si allontana leggermente ed io mi alzo per avvicinarmi di nuovo a lui.
Dato che oltre ad essere insopportabilmente bello è anche inutilmente alto per baciarlo quando siamo in piedi sto sulle punte, ma non questa volta, gli metto le braccia attorno al collo e lo tiro verso di me facendolo abbassare.
Credo che gli piaccia perchè mi circonda i fianchi con le braccia e mi stringe a lui.
Indietreggia e lo seguo senza smettere di baciarlo.
Urta qualcosa dietro di lui barcolla e si ferma.
Mentre mi tiene ancora stretto per i fianchi si siede sul letto e mi tira giù con lui.
-Il mio dolce Kit Kat.- sussurra contro le mie labbra.
Mi rendo conto di essermi disteso sul letto solo quando qualcosa comincia a punzecchiarmi la schiena.
-Ma cosa- dico poggiando la mano sul petto di Ming per farlo spostare, ma lui non capisce e sottovoce dice: <>
Arrossisco fino alle orecchie, non mi ero minimamente accorto di avere la camicia completamente aperta.

Questo ragazzo riesce a fare di me ciò che vuole..

Mi giro per guardare la causa di questo imbarazzante malinteso.
La matita che ha lasciato sul letto.
Dato che il momento è finito decido di tornare ai miei studi.
-Se non sbaglio stavi per togliermi la camicia.- sussurra al mio orecchio.
La sua voce sembra quella di un diavolo tentatore ed io potrei cadere facilmente in quella trappola se continua a sedurmi in questo modo. 
Ming prende la matita e il libro dal letto e li appoggia a terra.
Io non mi muovo di un millimetro e gli do ancora le spalle.
Mi lascia un bacio dietro la nuca e rabbrividisco.
Mi giro a guardarlo per dargli una bella sgridata ma i suoi occhi mi paralizzano.
Ardono.
I suoi occhi mi stanno bruciando la pelle.
Studia ogni centrimetro del mio petto, ammira e brama.
Il cuore comincia a galoppare di nuovo.
Voglio uscire da questa situazione imbarazzante e cerco di abbottonarmi la camicia.
Ming mi prende la mano e la allontana dai bottoni.
-Sei così bello.- dice con voce roca.
Si avvicina e poggia le labbra al centro del mio petto.

Quel tono insieme alle sue labbra calde accende qualcosa dentro di me mai provato prima.
Non ci siamo mai spinti oltre i baci e in quel preciso momento ho davvero voglia di scoprire cosa si prova ad oltrepassare il limite che non sapevo neanche io di essermi posto.

-Il tuo cuore batte fortissimo.- dice contro la pelle e mi abbraccia come ho fatto io un mese fa, quando mi ha chiesto di diventare il suo ragazzo ed ho finalmente accettato.

Cambia argomento perchè mi conosce bene e sà che mi imbarazzo e irriggidisco in mezzo secondo, non lo saprà mai ma lo amo ancora di più per questo.
Ming sa quando essere un rompipalle e quando invece lasciarmi solo e aspettare.

Faccio una smorfia che non riesce a vedere e lo abbraccio a mia volta.
-Di chi è la colpa secondo te?- dico imbronciato.
-La tua, il mio Kit è appetitoso.-
Ride quando gli mollo uno schiaffetto sulla testa.
Scioglie l'abbraccio, mi da un bacio sulla fronte scende sul naso e si ferma sulle labbra.

Maledetto..vuoi farmi morire..

Si allontana di poco ma io mi scaglio di nuovo sulla sua bocca e lo spingo sul letto.
Resta per un attimo sorpreso dal mio impeto ma si riprende subito inchiodandomi con le braccia al suo petto.
Gli mordo le labbra tra un bacio e l'altro e come ricompensa ottengo un gemito roco che mi manda il sangue al cervello.

Ha un potere su di me che neanche io riesco a spiegarmi.

Con uno scatto di reni le posizioni si capovolgono, Ming appoggia le mani ai lati della mia testa e mi guarda intensamente.
L'ardore di prima è ritornato, mi manda a fuoco ma non riesco a distogliere lo sguardo.
I suoi occhi mi incatenano e non ho scampo.

Anzi, non voglio scappare.

Allungo la mano e gli sfioro il viso, Ming si appoggia ad essa e sorride.
Il sorriso di risposta spunta da solo sul mio viso quando mi sorride e non posso fare a meno di fermarlo, anche se ho cercato di trattenerlo con tutte le mie forze qualche mese fa.
Non volevo dargliela vinta ma mantenevo il broncio più per me che per lui.

Ming si alza sulle ginocchia e fissandomi negli occhi comincia a sbottonare la sua camicia lentamente.
Arrivato all'ultimo bottone lascia scivolare la camicia sulla sua pelle fino a farla cadere sul letto.

Non so che problema abbia il mio cervello ma la scena l'ho vissuta tutta al rallentatore.

Si siede sul letto e mi invita a fare la stessa cosa.
La mia camicia è già aperta quindi Ming appoggia le mani sulle mie spalle e tira la camicia verso il basso ed il mio imbarazzo ritorna.
Ming vede le mie guance macchiarsi di rosso e le pizzica con la punta delle dita.
Faccio un verso contrariato e lui ride.
La sua mano lascia la mia guancia e scende sul collo.
In un attimo i suo occhi cambiano, da divertiti a seri e la mia temperatura aumenta gradualmente.
In un battito di ciglia azzera la distanza tra le nostre labbra.
Famelico non lascia per un momento la mia bocca mentre tutti gli altri vestiti abbandonano i nostri corpi.

Tutto quello che succede poi diventa surreale, il mio imbarazzo piano piano scompare e divento più coraggioso.
Ming sempre sicuro di sè sembra impacciato e timoroso.
I ruoli sembrano invertiti, ma solo per poco perchè Ming si riprende in fretta e ritorna ad essere lo spavaldo di sempre ma anche paziente e attento.

Mi lamento ad ogni singolo frammento di dolore giurando di ucciderlo, ma poi mi lascio andare aiutato da espressioni di Ming che non avevo mai visto prima.

Il mio stupido cervello si domanda se quelle espressioni le hanno già viste le sue tante ragazze del passato, ma allontano il pensiero il più in fretta possibile ripetendomi che quella voce roca e quegli occhi ardenti, che non hanno abbandonato i miei neanche per un attimo, adesso e in futuro avrebbero guardato solo me e pronunciato solo il mio nome, mi appartenevano.

Resto poggiato con la testa sul suo petto per un tempo che mi sembra infinito, sento il suo cuore battere ad un ritmo regolare che mi culla fino ad addormentarmi.

Apro gli occhi tutto d'un tratto e guardo l'orologio.
Le quattro del mattino.
-Porca miseria, sono le quattro ed io non ho ancora finito di fare un ripasso completo..- dico sconfitto.
Guardo Ming che dorme beato sul letto, vorrei tirarli un pugno ma è così carino che non ci riesco.
Infilo i vestiti e torno al milione di appunti che devo ancora ripassare.
Mi siedo inforco gli occhiali gli mando un ultimo sguardo assassino e a malincuore continuo quello che avevo cominciato ore prima.
-Un solo bacio aveva detto..-

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Capitolo 2
*** Ming's POV ***


-Smettila di fissarmi e mettiti a studiare.- dice irritato.

La sua voce scocciata mi fa sorridere sempre.

Mi alzo, mi accovaccio davanti alla scrivania e lo guardo.
-Mi dai un bacio?- chiedo.

Fa una smorfia.

-Ming, devo studiare ok?- risponde e ritorna a guardare gli appunti.

Non mollo.

Mai.

-Uno solo e non ti disturbo più, na?- chiedo di nuovo mentre mi avvicino e strofino il naso dietro al suo orecchio.

Adoro farlo perchè rabbrividisce sempre.

-Ming..- dice senza neanche guardarmi.

-Dai uno solo, mi manca il mio Kit Kat..- continuo imperterrito.
-Ma se stiamo insieme tutti i giorni, avevi detto che studiavi se ti facevo restare in camera mia ma vuoi fare tutt'altro..- dice incrociando le braccia al petto, poi si volta e mi lancia uno sguardo cattivo.

Non rispondo, resto immobile e continuo a guardarlo negli occhi.

Anche se stiamo insieme tutti i giorni stare con lui non mi basta mai.
Forse sono troppo appiccicoso e lo infastidisco ma il mio Kit Kat mi piace talmente tanto che non riesco a stare lontano da lui.

Mentre continuo a fissarlo i suoi occhi si addolciscono e capisco di aver vinto di nuovo.

-Ok.- dice -Uno solo e fili a studiare.- aggiunge.
Sorrido a trentadue denti e mi avvicino.
Gli tolgo gli occhiali e li appoggio sui suoi appunti senza smettere di guardarlo.
Appoggio le mani ai lati della sua testa come a volerlo intrappolare e resto immobile.

Si sporge e mi sfiora le labbra per un attimo e si tira indietro, gli afferro la nuca e unisco di nuovo le nostre labbra.

Non mi scappi.

Lo bacio, un vero bacio, e lui risponde subito.
Gli passo la mano tra i capelli, anche se sò che gli dà fastidio, ma è adorabile quando fa l'offeso e quindi lo faccio per dispetto.
Mi allontano leggermente e Kit si alza per non interrompere il bacio.
Invece di alzarsi sulle punte come fa sempre mette le mani attorno al mio collo e mi tira verso di lui ed io gli circondo subito i fianchi con le braccia per sentirlo più vicino.

Forse scherzava quando ha detto che non ci sapeva fare con i baci, oppure abbiamo fatto molta pratica hehe..perchè sono totalmente dipendente dalle sue labbra che non mi stancherei mai di baciarlo, e anche se a volte finge di essere infastidito non si tira mai indietro.

Indietreggio verso il letto e Kit mi segue senza smettere di baciarmi.
Urto il letto barcollo e mi fermo.
Lo tiro giù con me senza smettere di stringerlo.

-Il mio dolce Kit Kat.- sussurro contro le sue dolci labbra.
Piano piano comincio a sbottonarli la camicia e vedendo che non mi scaccia via infuriato continuo.
Si distende sul letto e poi appoggia la mano sul mio petto.

Il mio cuore perde un battito.
Sorrido all'idea che voglia fare la stessa cosa.

-Ma cosa- dice. 
<> dico sottovoce.
Invece di afferrare i bottoni mi spinge leggermente ed io resto perplesso per un attimo e mi sposto un pò indietro.
Spalanca gli occhi quando vede la sua camicia completamente aperta e arrossisce.

E' adorabile. 

Si sposta sul fianco e guarda qualcosa sul letto.
Mi sporgo e guardo anche io.
La matita era dietro la sua schiena.
La prendo e mi allungo per prendere anche il quaderno e poggio tutto a terra.

-Se non sbaglio stavi per togliermi la camicia.- mi avvicino e sussurro al suo orecchio dato che mi dà ancora le spalle.

La sua nuca è talmente sexy che non resisto e gli do un bacio.
Rabbrividisce.

Si gira stringendo gli occhi e so che vorrebbe farmi una lavata di capo ma il mio Kit mi fa venire l'acquolina.
Il suo petto scoperto attira la mia attenzione e non riesco a smettere di fissarlo.
Kit si accorge che lo sto guardando come se volessi mangiarlo e cerca di abbottonarsi la camicia, ma io gli allontano la mano delicatamente.
-Sei così bello.- dico con voce roca.

E' più forte di me questo ragazzo mi accende un fuoco dentro incontrollabile.
Tutto di lui mi seduce.
Le sue smorfie, l'essere sempre infatsidito, il suo imbarazzo, i sorrisi che cerca di nascondere.
Non si rende conto del potere che ha su di me.
Mi ha stregato.

Mi avvicino e poggio le labbra al centro del suo petto.

-Il tuo cuore batte fortissimo.- dico contro la sua pelle e lo  abbraccio.
Mi abbraccia forte.
-Di chi è la colpa secondo te?- dice.
-La tua, il mio Kit è appetitoso.- rispondo.
Mi dò un buffetto sulla testa e scoppio a ridere.

Sciolgo l'abbraccio, lo bacio sulla fronte scendo lentamente sul naso e poi appoggio le labbra sulle sue.

Devo calmarmi e lasciarlo studiare.

Mi allontano e sto per dirgli che non lo disturberò più ma Kit con uno scatto si impossessa di nuovo delle mie labbra e mi spinge sul letto.
Resto sorpreso dal suo impeto ma lo stritolo in un abbraccio.
Mi morde le labbra e mi scappa un gemito.

Questo piccoletto vuole farmi morire..

Con uno scatto di reni le posizioni si capovolgono, Kit ritorna nella posizione di prima ed io lo desidero talmente tanto che sento di poter morire in qualsiasi istante.

La sua espressione cambia all'improvviso, vedo un ardore nei suoi occhi così potente da farmi sciogliere.
Allunga la mano e mi sfiora il viso, mi appoggio alla sua mano e gli sorrido.
Mi sorride in risposta e non capisce quanto è bello quando lo fa.

Mi alzo sulle ginocchia e senza lasciare i suoi occhi comincio a sbottonare la camicia lentamente.
Arrivato all'ultimo bottone la lascio scivolare sul mio corpo e cadere a terra.

Mi siedo sul letto e lo invito a fare la stessa cosa.
La sua camicia è aperta quindi gliela sfilo senza troppi preamboli.
Arrossisce ed è talmente carino che gli pizzico la guancia.
In risposta ottengo un verso contrariato che mi fa scoppiare a ridere.
Gli accarezzo la guancia e scendo sul collo.
Non riesco più a trattenermi e lo bacio.
Continuiamo a baciarci fino a che l'ultimo indumento che avevamo addosso lascia i nostri corpi.

All'inizio vengo sopraffatto dall'imbarazzo, e dal timore di fare qualcosa di sbagliato, avevo già fatto l'amore in passato, ma la vivo come se fosse la prima volta.
Kit è la persona che amo e tutto con lui è nuovo e più intenso.
Al contrario la sua intraprendenza mi stupisce ma mi rende molto felice.
Il mio imbarazzo diminuisce piano piano ma non gli dò fretta e paziento.
Lo bacio ad ogni smorfia che vedo sul suo viso e mi minaccia anche sottovoce un paio di volte, ma i suoi sospiri e gli occhi ardenti mi fanno dimenticare tutto.

Sento che il mio posto è qui, accanto a lui, che non avrei mai potuto rinunciare al " nostro amore" come lo aveva chiamato Kit il giorno in cui lo l'ho accompagnato a casa e mi ha finalmente detto che mi amava.

Restiamo abbracciati in silenzio, Kit con la testa sul mio petto, fino a che mi addormento.

Sento Kit muoversi sul letto ma non apro gli occhi.
-Porca miseria, sono le quattro ed io non ho ancora finito di fare un ripasso completo..- dice sottovoce.
Si alza dal letto e sento il fusciare dei vestiti e poi la sedia spostarsi.
-Un solo bacio aveva detto..-dice.

Scusa Kit Kat.

Sorrido ancora con gli occhi chiusi e torno a dormire.

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