Captain i love you || Rivetra ||

di Aury_03
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo del nuovo componente ***
Capitolo 2: *** Eren Yeager ***
Capitolo 3: *** Un'altra spedizione non andata a buon fine ***
Capitolo 4: *** Il ritrovamento di Petra ***
Capitolo 5: *** Bentornata Petra ***
Capitolo 6: *** Una visita inaspettata ***
Capitolo 7: *** I funerali ***



Capitolo 1
*** L'arrivo del nuovo componente ***


Pov's Petra

Mi svegliai per il chiasso che c'era.

«Ahh, quando vogliono sanno essere davvero rumorosi» mi alzai dal letto mettendomi la divisa.

Faccio parte della legione esplorativa e non me ne pento affatto. In più ho squadra e un capitano che sono fantastici, anche se a volte sono chiassosi, solo il capitano non sorride e ride mai.

Scesi giù a vedere cosa stesse succedendo. «Buon-» Auruo si attaccò a me «aiuto Petra, Hanji è impazzita di nuovo.»

«Sei te quello che insulta i giganti» lo guardò la ragazza mettendosi gli occhiali sopra la testa.

«Ma è ovvio che li insulto!»

Sospirai «ti staccheresti da me per favore» mi scansai e andai da Hanji«dai Hanji sai com'è fatto ma non mi diede ascolto e continuarono a litigare. Così andai verso Erd e Gunther, rimanendo ferma «r-ragazzi...perchè è tutto sporco?»

«Oh buongiorno Petra» disse Gunther.

«Stiamo preparando una torta» sorrise Erd. «Il capitano vi farà fuori vedendo sporco dapertutto!» mi guardai intorno «a proposito dov'è?»

«Tranquilla, è andato a prendere il nuovo componente che dovremo proteggere» rispose Erd mettendo l'impasto della torta nello stampo. Sospirai «menomale, allora pulisco mentre finite qui e poi faccio del buon thè.»

Hanji smise di urlare contro Auruo «cosa? Davvero farai il tuo tè? È così buono, allora rimango qui.»

Ma poco dopo entrò Moblit, lui è il vice caposquadra di Hanji, le da sempre una mano in tutto,  giusto l'altro giorno mi chiedevo se non ci fosse qualcosa di più tra i due mh.

«Salve, caposquadra Hanji» disse il ragazzo sorridendo.

«Moblit quante volte te lo devo ripetere che puoi chiamarmi anche solo Hanji?» sospirò.

«Mi scusi, è che sono arrivati i rapporti dei test sui i giganti e pensavo che voles-» alla ragazza le si illuminarono gli occhi girandosi verso di lui «cosa!? Davvero!? Ragazzi, a più tardi» Hanji corse verso il suo cavallo salì in sella e galloppò alla velocità della luce. «Aspettii caposquadra Hanji» il ragazzo prese il suo cavallo cercandole di stare a dietro.

Risi a quella scena comica, per poi tornare a pulire.

All'improvviso la porta si spalancò.

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- Salve genteee spero vi piaccia come primo capito e spero vi piaccia la Rivetra 💕 ah e per evitare magari malintesi o confusione sto postando la stessa storia su wattpad.

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Capitolo 2
*** Eren Yeager ***


Pov's Petra

All'improvviso la porta si spalancò.

Mi girai e vidi entrare un ragazzo dai capelli scuri, due occhi verdi smeraldo e piuttosto alto.

Mi avvicinai ad Erd e Gunther «ritenetevi fortunati, ho pulito in tempo, prima che arrivasse il capitano con il nuovo membro.» «Ti dobbiamo un favore» sorrisero i due.

«Rimarrai impalato li ancora per molto? tsk» questa è la voce del capitano. «Oh scusi» il ragazzo entrò sorridendo.

Mi diressi verso di lui «piacere di conoscerti, io sono Petra» sorrisi.

«Oh, piacere io sono Eren Yeager, il nuovo membro di cui dovrete proteggere...» alle ultime parole il ragazzo chinò la testa verso il basso.

«Ei, se è un ordine stai pur certo che lo rispetteremo fino in fondo, comunque io sono Erd.»

«È vero e poi è bello avere un nuovo componente, io sono Gunther.»

«Si ma io ovviamente sono il mi-» Auruo si morse la lingua come al suo solito facendo uscire sangue. «Non capisco ancora come non ti sia staccata» sussurrò Erd.

«Ragazzi la torta!»

«Uh giusto.»

Scossi la testa «quando avete fatto, preparo il tè» mi sedetti sulla panchina «bhe Eren, benvenuto nella squadra» sorrisi.

«Spero che tu sappia pulire moccioso tsk.»

«Sai il capitano è un fissato delle pulizie» ridacchiai.

«Ral, vuoi fare pulizie extra per caso?»

«Oh no, mi scusi» scossi la testa andando a preparare il tè.

Fine pov's Petra

«Quindi, tra qualche giorno andremo in spedizione come ho già detto, Eren starà in mezzo, mentre io starò avanti, dietro Auruo e Gunther, ai fianchi Erd e Petra. Eren si dovrà trasformare in un gigante, solo se dovesse essere necessario.»

«Mi dispiace» disse Eren.

«La vuoi finire? Ora fai parte della squadra» sorrise Gunther.

«Insomma, siamo sopravvissuti per cinque anni, anche se io sono il migliore tsk» si morse un'altra volta la lingua. Petra servì il tè a tutti, con una fetta di torta su dei piattini «se primo o poi ti si dovesse staccare ti sta bene.»

«Ma come» borbottò Auruo.

«Imiti sempre il capitano, in più anche male» rise sedendosi.

«Senti Eren, che ne dici di vedere come combattiamo? Così magari ti sentirai meglio» sorrise.

«Non viziarlo troppo a sto moccioso tsk» Levi si alzò dal tavolo «vado a sistemare delle cartoffie nel mio ufficio, vedete di non fare troppo baccano.»

«Bene, andiamo» si alzò Erd.

«Ti faremo vedere quanto siamo sincronizzati» ghignò Auruo.

«Bhe fate parte della squadra dell'uomo più forte dell'umanità, ci credo che siete bravissimi, siete i migliori in fondo.»

I ragazzi andarono fuori e fecero vedere ad Eren quanto fossero sincronizzati.

Pov's Eren

sono tutti sincronizzati, attaccano senza parlarsi. Si guardano soltanto e annuiscono per poi colpire.

«Fantastico» è quello che riuscì a dire «siete incredibili.»

Fine pov's Eren

«Spero che così tu ti senta meglio Eren» sorrise Petra «ora vado a farmi una bella doccia» entrò nella casa e salì, andando a sbattere contro qualcosa o meglio, contro Levi.

«Guarda dove cammini.»

«Oh s-scusi» la ragazza arrossì leggermente sotto il suo sguardo. «Come va col moccioso?»

«L'abbiamo rassicurato abbastanza direi, ora con permesso andrai a lavarmi.»

«Petra, aspetta.»

«Si capitano?»

«Domani, la minaccia è davvero pericolosa, stai attenta chiaro?» La ragazza rimase stupita da quelle parole «si sta preoccupando per me?»

«Non montarti la testa tsk pensala come vuoi» disse con il suo solito tono per poi tornare nel suo studio.

Pov's Levi

Sentii dei passi, così uscì e qualcuno mi venne addosso.

Gli dissi di stare attento, ma poi mi accorsi che era Petra.

Oh se è Petra fa niente allora, questa ragazza intorno a sè emana un aura calorosa come l'estate e dolce come la primavera, sorride sempre e rassicura tutti, per di più fa dell'ottimo tè.

«Domani, la minaccia è davvero pericolosa, stai attenta chiaro?» mi guardò stupita per poi domandarmi se mi stessi preoccupando per lei «non montarti la testa tsk pensala come vuoi» le dissi lasciandola li confusa, per poi rientrare nella mia stanza. 

Tsk stupida sei solo la mia sottoposta.

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Sciauu belle persone ^^ Eccomi qua con un nuovo capitolo, spero vi piaccia 💞

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Capitolo 3
*** Un'altra spedizione non andata a buon fine ***


«Capitano! Capitano si sta avvicinando! Cosa dobbiamo fare!?» urlò Petra cercando un contatto visivo con esso ma fallendo, dopo tutto lei era ai lati come avevano deciso e lui davanti.

Stava cercando di non farlo vedere, ma stava tremando e dai suoi occhi si poteva vedere il terrore che stesse provando.

«Sta facendo fuori una marea di soldati, capitano se mi trasformassi in un gigante risparmieremmo delle vite» esclamò Eren.

Petra fece un respiro profondo «no! Tu non farai niente, il nostro compito è quello di proteggerti ed è quello che faremo anche a costo delle nostre vite, Eren fidati di noi!» sorrise.

All'ultima frase il ragazzo rimase in silenzio fissando la ragazza che gli sorrideva «d'accordo» annuì. 

Levi si girò per un attimo fissando il ragazzo, con il suo solito sguardo privo di emozioni «ora io stesso non saprei che cosa consigliarti. Vedi, sia che si conti sulle proprie forze, o anche su quelle dei compagni, nessuno può prevedere il risultato finale. Perciò, in qualsiasi caso, ricorda che l'importante è non avere alcun rimpianto» disse per poi rigirarsi continuando ad andare avanti.

«D'accordo io rimango» urlò il ragazzo.

I suoi compagni annuirono.

All'improvviso il titano femmina venne catturato da Hanji e il comadante Erwin, con una trappola.

«Legate i cavalli e da qui in poi andate col movimento tridimensionale» legò il suo cavallo «Erd ti affido il comando» disse Levi per poi andare dal comandante Erwin. «Bene, andiamo» disse Erd.

~•~•~•~

«Oh, alla fine ce l'hai fatta, quindi, tutti quei soldati non sono morti per niente» Levi si girò verso Erwin.

«Certo che no.»

«Tsk» il corvino andò sulla testa del gigante femmina e iniziò a calpestare «oh, ora non ti puoi muovere eh, chissà come ti sarai divertita a mangiare i soldati, ora ci divertiremo noi» all'improvviso il gigante scacciò un urlo che tutti si dovettero tappare le orecchie.

«Oh, complimenti mi hai quasi fatto spaventare.»

Arrivò Mike «Erwin, stanno arrivando giganti da tutte le direzioni, sono troppi, però non ci guardano neanche.»

«Sono diretti qui.»

«Tsk» Levi tornò sul ramo.

Il gigante femmina si fece mangiare dagli altri giganti. «quanto lavoro sprecato, vado dalla mia squadra» disse il corvino.

«No, prima fai il rifornimento del gas» Erwin andò sul cavallo, affiancato da Hanji e altri soldati

«Perchè hai lasciato Levi fare il rifornimento gas?»

«Se è come avete detto che è un umano come Eren, bhe l'ospite all'interno del gigante non c'era.»

«E se è così forte, riuscirà a ritrasformarsi in gigante.»

«Esattamente.»

Pov's Petra

Stavo ridendo dicendo che non me l'ero fatta sotto come continuava a dire Erd. Quando all'improvviso comparve una figura con il cappuccio, è veloce. Gunther si avvicinò ma poi cadde. Ci avvicinammo, l'aveva tagliato, subito dopo ci fu un lampo e ricomparve il gigante femmina.

«Maledizione» imprecai sotto voce.

Io, Erd e Auruo riuscimmo a toglierle la vista, ma mangiò a metà Erd.

Ha già ripreso la vista ma come» caddi un attimo a terra per poi muovermi in basso, ero terrorizzata il mio corpo non rispondeva alle mie azioni.

«Torna in posizione! Petra ora!» urlò Auruo prima di venire scaraventato via con una manata e cadere sul suolo.

Io riuscì a spostarmi di poco, ma mi buttò lo stesso contro l'albero.

Andai a sbattere contro l'albero, tossì e sputai del sangue, vidi i miei compagni tutti morti ed Eren trasformarsi in un gigante per poi vedere il buio.

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Sciaooo, ed eccomi con un nuovo capitolo, spero vi piaccia, ehehe chissà che accadrà💞

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Capitolo 4
*** Il ritrovamento di Petra ***


Pov's Levi

Erwin mi ha ordinato di fare il rifornimento di gas, tsk devo raggiungere la mia squadra. Una volta finito, mi avvio verso la direzione in cui sono andati, per adesso è tutto tranquillo, troppo... all'improvviso comparve un lampo e un esplosione.

«Maledizione» mi avviai verso il lampo la prima cosa che vidi era Gunther appeso all'ingiù tagliato, Erd mangiato a metà sul prato, Auruo pure lui steso sul prato.

Petra...manca Petra.

Mi guardo intorno, non la trovo da nessuna parte, Petra dove sei?

Devo trovarla assolutamente, forse, forse è viva.

La vidi, così mi posai sul ramo e la vidi lì per terra contro un albero, aveva un po' di sangue fuori dalla bocca e gli occhi chiusi.

Devo andare a salvare quel moccioso, però prima.

Scesi giù e le accarezzai la guancia.

«Petra..» la vidi e sentii respirare, misi una mano sul polso e sentii leggermente un battito.

È viva! Guardai in alto e vidi quelle mocciosa amica di Eren che stava ricorrendo il titano femmina, maledizione è riuscita a sconfiggere Eren.

Non posso lasciarla qui..la portai su un ramo «resisti per favore, torno subito.»

Velocemente fermai la mocciosa, per un pelo non si faceva ammazzare «ci penso io» sono incazzato nero, si incazzato, perchè ha fatto fuori tutta la mia squadra, si è divertita a uccidere tutti quei uomini e ha ucciso quasi Petra. 

Per questo di certo non la farò scappare, iniziai a ferirla alle gambe per farla cadere a terra, poi le braccia per farle cedere la presa che proteggeva il collo.

Presi Eren svenuto, mi girai un attimo e vidi il gigante piangere.

Mi rigirai andando dalla mocciosa «tienilo, io devo andare.»

Corsi da Petra e la presi in braccio a modi di sposa.

Resisti.

Duranteil tragitto dovettero buttare dei cadaveri giù dal carro per fare rallentare i giganti che ci inseguivano. Una volta tornati all'interno delle mura. Scesi dal cavallo e ripresi a modi di sposa Petra.

«Non ti farò morire stanne certa, tu non morirai» sussurrai a bassa voce, finché non arrivò un signore.

«Capitano Levi» sorrise ma poi quando vide Petra tra le mia braccia. «Oddio» si piazzò davanti a me e le accarezzò la testa «è viva vero? È viva? C'è la farà. Sai sono suo padre, mi è arrivata la sua lettera l'altro giorno che fa parte della sua squadra, non avevo sue notizie da anni ormai, sa mi ha scritto che dedicherà la sua vita solamente per il genere umano e per lei, sa credo che la ami, non credo di essere ancora pronto di dar mia figlia in sposa. La prego la salvi, lei avrebbe fatto lo stesso.»

Rimasi in silenzio  guardando davanti stringendola.

«Farò il possibile» dissi soltanto questo, finchè non la portai in infermeria. «Ci penso io» disse Hanji.

«Non farle strani esperimenti, quattr'occhi di merda tsk.»

«Sta tranquillo.»

Andai da Erwin.

«Dovrai fare rapporto, anche della tua squadra, sono deceduti tutti.»

«Non tutti, Petra l'ho lasciata ad Hanji che l'ha portata in infermeria, non si sa niente, ma quando l'ho trovata era viva.»

«Bene allora per adesso fai il rapporto sul resto e la tua nuova squadra è composta da Eren, Mikasa, Jean, Connie, Sasha e Armin, e nel caso sopravviva pure Petra.» Annuì per poi andarmene. Uscì e vidi i mocciosi allineati col pugno sul cuore e la mano dietro alla schiena.

«Muovetevi mocciosi, come arriveremo dovrete pulire la casa, se vedrò anche solo una macchia vi prenderò a calci in culo sappiatelo.» mi girai verso la mocciosa con la sciarpa rossa «come sta il moccioso?»

«Sta dormendo, si riprenderà presto.»

«Oh bhe ovvio, anche perchè se non si riprende lo prendo a calci.»

Una volta arrivati, tutti pulirono la casa, cenarono, io rimasi tutto il tempo nel mio uficcio.

In questo momento sono solo preoccupato.

Non è neanche da me tsk.

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- Hiii, eccomi qui con un altro capitolo ^^ bhe chissà che succederà 💞

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Capitolo 5
*** Bentornata Petra ***


Pov's Petra

Aprì leggermente gli occhi, i raggi del sole mi puntavano dritto sul viso. «Immagino che ti diano fastidio» vide una figura alzarsi e chiudere le tende. «C-capitano? Dove sono?» mi alzai di scatto, ma mi bloccai sentendo un dolore allucinante alla schiena.

«Scema stai ferma, non sei ancora guarita» si risedette sulla sedia «non ti ricordi? La missione?» mi fissò senza mostrare emozioni come al suo solito.

«Ah...si..il Titano Femmina...i ragazzi...Eren» la ragazza si mise una mano sulla testa «gli a-altri sono morti vero?» Levi annuì «all'inizio, pure tu...sembravi morta, però ho voluto controllare lo stesso, per fortuna che l'ho fatto.»

Allora non era un sogno..era tutto vero..erano morti tutti.. «almeno Eren sta bene?»

«Si, il moccioso sta bene, la sua amica mocciosa che non ascolta mai è andato a "salvarlo"» dette queste parole il ragazzo si toccò una gamba. «Capitano..si è..fatto male per caso?»

«Si vede che hai picchiato forte la testa, ovvio che no tsk.» «Posso chiederle un'altra cosa?»

«Tanto anche se ti dico di no lo fai, perciò chiedi.»

«Perchè lei è qui?»

«Credo sia ovvio» Levi si alzò dalla sedia «sei la mia sottoposta, l'unica che è sopravissuta, come capitano è mio compito assicurarmi che tu stia bene. Perciò, ora che stai bene, ti verrò a prendere quando ti dimeteranno» uscì dalla porta.

Fine pov's Petra

Quella risposta era stata talmente  diretta, che la ragazza non riuscì a fermarlo.

Si sentiva una stupida.

Lo era e quella era una domanda stupida, ovvio che si preoccupi solo perchè è solo la sua sottoposta.

Probabilmente provava solo pena per lei.

Passò una settimana e finalmente, poteva tornarsene a casa. Una settimana, da quello che era successo...non aveva pianto neanche una volta.

Si era ripromessa di farlo solo al funerale, o quando avrebbe visto le madri per dargli quello che era rimasto di loro, mantello, i scudetti e le lettere che tenevano sulla scrivania.

Sarebbe stata dura.

«Come sai, non ci hanno impiegato tanto a darmi un'altra squadra» disse Levi.

La ragazza annuì «lo immaginavo..ma fa niente.»

«Bhe, dovrebbe importanti» scese dalla sua sella, per poi darle una mano a farla scendere dalla sua «perchè vivremo con i mocciosi.»

I due entrarono e c'era Eren e Jean che litigavano insultandosi, Mikasa che ci aveva rinunciato e si era messa in disparte a guardarli, Armin era l'unico che cucinava, mentre Sasha rubava il cibo e Connie la rincorreva cercandolo di prendere.

«Che state facendo?» appena i ragazzi sentirono la voce del capitano si fermarono.

«Merda» sussurrò Jean.

«Meglio per voi che pulite tutto, se no vi farò fare cento giri del campo prendendovi a calci in culo.»

«Si capitano.»

«Petra! Per fortuna stai bene» disse Eren avvicinandosi.

La ragazza accennò un sorriso «mh si, mi sento molto meglio, vedo che anche tu stai bene.»

«Si, sono guarito piuttosto in fretta.»

La ragazza annuì, c'era un silenzio quasi imbarazzante «bhe, allora è un piacere conoscervi nuova squadra, io sono Petra Ral» disse per poi salire le scale e andare in camera sua.

Si buttò sul letto.

«Nuova squadra eh?» mormorò «ma che razza di presentazione è?» prese un ritratto che si erano fatti fare, contro la volontà del comandante. Erd e Gunther erano dietro che appoggiavano il braccio sopra la testa del comandante innervosito, sentendosi preso in giro per la sua statura, sorridevano e io ero accanto a lui sorridente e ne avevo un altro, in cui il capitano incredibile..ma vero sorrideva.

«Sono forte visto? Non ho ancora pianto, forse dovrei farlo.. perchè siete voi.Insomma ogni volta che rientravamo da una spedizione, avevo incubi per notti intere, mentre voi eravate tranquilli a consolarmi e rallegrarmi, anche alle tre di notte, beccandocci i cazziatoni dal Capitano, che alla fine cedeva e si sedeva pure lui con noi bevendo il tè, che gli preparavo» toccò con un dito il ritratto «ora...saranno soltanto ricordi eh..»

All'improvviso qualcuno bussò la porta «ehm Petra è pronta la cena» disse Eren «oh, d'accordo arrivo.»

La ragazza fece un bel respiro per poi sedersi a tavola «bhe allora buon appetito» la ragazza sorrise , poco dopo spezzò il silenzio «chi ha cucinato?»

«Io, anche se manca il sale» rispose Armin

«Sei davvero bravo, è squisito,  sai non ci faccio molto caso, dopo aver mangiato per una settimana quella e cose che dovevano essere cibo, ma sicuro non lo erano e poi anche Gunther se lo dimenticava sempre..» «Oh...grazie» sorrise il biondino.

«Siete troppo silenziosi stasera, non che mi dispiaccia» intervenì Levi «però di solito rompete le palle con i vostri bisticci, sporcando e spaccando qualcosa.»

Tutti lo guardarono ma ancora nessuno si azzardò a parlare. «Sarò parte della vostra squadra d'ora in poi, spero che andremo d'accordo.»

«Se Eren ci va d'accordo con te, anch'io ci vado» intervenne Mikasa. «Ecco la mocciosa unicamente appiccicata ad Eren.»

«Bhe allora anch'io andrò d'accordo con te» disse all'improvviso Jean.

«Il moccioso che litigata sempre con l'altro moccioso Eren.»

«Sei una persona brava di sicuro» sorrise Armin.

«Il moccioso col caschetto e cagasotto, ma un stratega eccellente.»

«Se ti piaffe condifendefe il cibo, allora sicuwpo» disse Sasha con il pane in bocca.

«La mocciosa ragazza patata e che frega il cibo, ha fregato cibo pure ai superiori, non si fa molti problemi.»

«Scusa già in anticipo se ti ruberà il cibo» intervenne Connie sorridendo.

«Il moccioso che..bhe non lo so però controlla sempre Sasha perciò direi che a qualcosa serve.»

«Capitano, vedo che le sue descrizioni non sono cambiate» la ragazza rise alzandosi dal tavolo avendo finito di mangiare.

Bhe le faceva strano, tutte quelle persone, che non conosceva, a parte Eren. «del tè?» chiese la ragazza.

«Si» rispose subito Eren «pure il capitano sentiva la mancanza del tuo sai?» la ragazza si girò verso Eren «davve-» Levi gli stava tirando dei calci «capitano che sta facendo?»

«Chiudo la bocca a sto moccioso, parla troppo per i miei gusti tsk, più tardi portami il tè in camera.»

«D'accordo» rispose la ragazza, mettendo l'acqua a bollire. Una volta pronto servì a tutti del tè, mise la tazza del capitano su un vassoio e salì bussando alla sua porta.

«Chi è?»

«Cadetta Petra Ral.»

«Entra.»

Appoggiò il tè sulla scrivania.

Prese la tazzina, tenendola in modo strano come sempre e ne bevve un sorso «buonissimo» guardò la ragazza dritto negli occhi «bentornata Petra» disse per poi tornare a compilare le scartoffie.

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Ed eccomi qua con un nuovo capitolo ^^ l'ho fatto più lungo rispetto agli altri eeee niente spero vi piaccia 💞 

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Capitolo 6
*** Una visita inaspettata ***


Pov's Petra

Oggi...ci sono i funerali.

A quanto pare li hanno fatti spostare, non credo l'abbiano fatta sperando che io mi risvegliassi, ma nel caso io morissi.

Dopo tutto stiamo parlando della Legione esplorativa e siamo soldati, ti rimpiazzano subito.

Il funerale si terrà di pomeriggio da quanto io abbia capito, perciò devo distrarmi.

Scesi giù e i ragazzi stavano facendo un baccano incredibile, Jean ed Eren riescono a litigare già di prima mattina, ma come cavalo fanno? Però almeno un po', mi rincuora tutto questo chiasso, se fosse silenziosa non so quanto durerei, già così è abbastanza difficile.

«Buongiorno.»

«Oi mocciosi» sobbalzai sentendo la voce del capitano proprio dietro di me. «Dovreste mantenere l'energia per gli allenamenti e le battaglie, non per-» vide una briciola di pane atterra «cos'è quella!? Quando aspettavate di raccoglierla eh!? Sasha smettila di lasciare le briciole di pane in giro se ci tieni alla tua vita tsk, accidenti che fastidio.»

Mi girai verso di lui «buongiorno anche lei capitano, direi che non fa bene arrabbiarsi già così di prima mattina» li diedi la solita tazza col tè nero all'interno.

Anche se non lo da a vedere, sono riuscita a percipire nei suoi occhi nervosismo e un filo di tristezza, è davvero bravo a nascondere i propri sentimenti, dietro a quella faccia da strafottente che ha sempre.

«Hai ancora intenzione di fissarmi per molto?» mi disse il capitano alzando un sopracciglio.

«Eh? Ah no, certo che no, mi scusi.»

All'improvviso entrò Mike «Petra, c'è qualcuno che vuole vederti.»

Mi avvcinai a Mike «chi è?.»

«Bhe, lo vedrai con i tuoi occhi» sorrise leggermente.

«Uhm d'accordo» uscì e mi bloccai come vidi mio padre.

«Petra! Petra per fortuna stai bene, grazie al cielo» mi corse incontro abbracciandomi forte a lui.

«Sei guarita? La schiena? Avevo paura che morissi, ma per fortuna sei sopravvissuta, almeno te ce l'hai fatta.» Non mi mossi. Non mossi neanche un muscolo e trattenni il fiato.

«Papà..sarei venuta a farti visita perchè sei qui?.»

Tutti erano in silenzio a fissare la scena. 

«Perchè sei la mia bambina, che domande fai.»

Mi staccai dal suo abbraccio «ti chiedo di non venire più, verrò io a farti visit-.»

«Ah davvero? Per caso come cinque anni fa? È da cinque anni che non ti vedo maledizione, cinque! E quando ti ho vista, in braccio al capitano Levi che non ti muovevi pensavo fossi morta cazzo! In cinque anni mi hai mandato solo una lettera! Si può sapere che ti sta succedendo!? Non sei la mia Petra, no lei era una dolce ragazza sempre solare e sorridente.» «Secondo te, perchè non sono venuta? Perchè ogni volta che tornavamo dalla spedizioni non ero in me, perchè vedere ogni volta tutti quei cadaveri, tutte quelle morti, ogni volta, si trasformavano in un peso. Siamo soldati, le persona cambiano facendo questo lavoro, c'è chi lo nasconde e chi no. Non sono mai riuscita a farti visita per la paura che appunto non mi riconoscessi, sono ancora quella ragazza dolce, solare, gioiosa, forse ora un po' meno...ma ho appena visto tutti i miei compagni morire, non mi riprenderò facilmente..non sono così forte come gli altri soldati, non lo sono mai stata e questa ne è la prova, se fossi forte, ogni volta che rientreremmo, non avrei incubi per settimane, non mi ritroverei con la paura di morire. Ma provare questi sentimenti, significa che la vera è me ancora viva. Ho visto la morte in faccia una settimana fa..» mi fermai un secondo facendo un respiro «e tu! Tu non ti puoi presentare qui all'improvviso dicendomi almeno te ce l'hai fatta!» gli urlai con le lacrime agli occhi «non puoi cazzo! Sto tenendo duro, sto stringendo i denti e sto cercando di non piangere ogni cazzo di volta che scendo giù alla mattina e non vedere i miei compagni, i miei compagni che nello stesso giorno in cui io non sono morta, loro si e davanti ai miei occhi.! Tu non lo puoi capire che cazzo si prova, te non puoi perciò non venire qui tutto gioioso, perchè io non lo sono! No affatto, oggi si terranno i funerali dei miei compagni e diranno le solite cagate che dicono tutti, li sepelliranno e nessuno si ricorderà di loro! Perciò con permesso almeno io vorrei mantenere in vita il loro ricordo» finì sempre urlando trattenendo le lacrime.

«So che cosa ci si prova. Quando tua madre è morta..ho provato la stessa cosa che stai provando te.»

Lo fulminai con lo sguardo «non mettere in mezzo mamma! Non mettere in mezzo mamma in questo discorso! Perchè non c'entra niente» lo guardai in modo fredda «e tu..non puoi capire, vedo ogni cazzo di giorno ovunque anche durante gli allenamenti i loro visi, sento le loro risate, loro che sorridono che scherzano, li vedo ovunque, perciò no..tu non puoi capire.» «Tornaiamo a casa.»

Lo guardai e non risposi, c'era una tensione nell'aria che si poteva tagliare con un coltello.

«Torniamo a casa e quando ti sarai ripresa tornerai in servizio.»

«Sei serio?» scoppiai a ridere scuotendo la testa «non abbandonerò mai la mia nuova squadra, combatterò affianco a loro ad ogni costo e non perderò nessuno di loro per nessun motivo, se non sto crollando è anche grazie loro, anche se loro non so ne accorgono con i loro modi di fare ogni giorno, mi tengono la mente occupata, mi fanno ridere, perciò no, se tornassi a casa sarebbe solo peggio, sarei sola e mi lasciarei cadere.»

«Ma Pe-»

«Vattene via» gli dissi con tono serio.

«No.»

«Ora!» urlai «vattene via ora!» lo guardai con sguardo freddo per poi girarmi verso tutti gli altri «vorrei andarmi a riposare ed essere in forma per oggi pomeriggio» lo guardai con la coda dell'occhio per poi chiedere per messo ed entrare e salire su. 

Fine pov's Petra

«Petra..» susussurrò il padre. 

Tutti erano rimasti sconvolti, soprattutto chi la conosceva compreso il capitano Levi.

«È tutta colpa sua Capitano Levi, lei ha ridotto così mia figlia.» Levi lo fissò «a dire il vero, anch'io faccio fatica a riconscerla, ma si riprenderà come ha sempre fatto per ogni spedizione, per quanto possa essere fragile è anche forte. Deve solo avere fiducia in lei, come ce l'ho io, come ce l'abbiamo sempre avuta tutti noi» lo guardò «ora con permesso, dovrei andarmi a preparare anch'io» entrò pure lui in casa.

«Ci proverò, scusate per il disturbo» disse sorridendo leggermente, per poi girarsi e tornarsene a casa.

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Hii ed eccomi con un nuovo capitolo ^^ spero vi piaccia 💞 A quanto pare neanche Petra sa gestire le sue emozioni a volte :3

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Capitolo 7
*** I funerali ***


Pov's Levi

Wow, non l'avevo mai vista così incazzata.

Sinceramente anch'io mi sono sono sorpreso a vederla così.

Spero che riesca davvero a superarla.

Spero che ritorni com'era prima.

Non l'avrei mai detto ma ho paura di non rivedere più quel sorriso.

Venni interro dai miei pensieri sentendo bussare alla mia porta.

«Chi è?»

«Sono Hanjii»

Oh bene ci mancava solo la quattr'occhi.

Prima che potessi dargli il permesso di entrare era già davanti alla mia scrivania.

«Tra un po' inizia, i genitori volevano vedere un attimo Petra.»

«Non credo sia una buona idea.»

«Uh? Ma vogliono parlarle prima che iniziasse di i funerali.»

«No, è arrivato suo padre e ha reagito piuttosto male.»

«Tranquillo, se scopiasse me ne prendo io la responsabilità, a dopo» lo salutò chiudendo la porta dietro a sè.

«Tsk, che parlo a fare con quella, forse è meglio che vada anch'io.»

Fine pov's Levi 

 

Pov's Petra

Senti la porta bussare.

«Chi è?»

«Sono io.»

Andai ad aprire la porta «oh Hanji, che ci fai qui?»

Mi fissò senza parlare «oh..sono già arrivati?»

Annuì «vogliono parlare con te Petra.»

Sospirai «prendo le loro robe e arrivo.»

«D'accordo glielo vado a riferire.»

Presi i tre mantelli, i treni scudetti e la varie lettere «andiamo..ce la puoi fare.»

Feci un profondo respiro e scesi giù dirigendomi nel cortile.

Andando vidi il capitano, ma che ci fai qui?

«Lei è il soldato Petra Ral.»

C'era la madre si Gunther e il padre che era su una carrozzina, poi c'era la madre di Erd e la sua ragazza, mentre di Auruo c'era i genitori con i fratelli piccolini.

Mi fissavano costantemente, senza sbattere gli occhi.

«Sei come ti hanno descritta.»

«S-scusi?»

«Sai, mio figlio, no anzi tutti i nostri figli ti consideravano come una sorella» disse il padre di Gunther sorridendo leggermente «vero.»

«Ehm, qui ho le loro cose» dissi velocemente ad ognuno gli diedi qualcosa del proprio figlio.

«Credo che le lettere, sia meglio che leggiate a casa» mi grattai il collo per il nervosismo.

«Immagino che ti senti in colpa» stavolta a parlare era la madre di Auruo.

«Cosa?» mi uscì solo quello quasi sussurrandolo.

«Bhe, sappiamo che sei l'unica sopravissuta per un pelo e che hai visto i nostri figli morire» continuò la madre di Erd.

«Oh..si è vero.»

«Bhe, volevamo dirti, di non preoccuparti, non ti devi sentire in colpa, anzi devi farti forza. Devi andare avanti a testa alta, devi essere forte e combattere pure per loro.»

Rimasi in silenzio, non aprì bocca finchè non suonarono le campane.

«Oh, dobbiamo andare, stanno iniziando.»

Ci dirigemmo tutti verso le tre tombe.

Un soldato stava dicendo le solite cose, finchè non lo fermai.

«Erano eroi.

Lo sono stati nella vita e nella morte e continueranno ad esserlo per sempre.

Poichè il loro sacrificio non sarà considerato vano.

Avevano donato i loro cuori per una giusta causa: per salvare l’umanità.

Erano consapevoli dei rischi che avrebbero corso, erano consapevoli che ogni spedizione sarebbe potuta essere l’ultima» chiusi gli occhi per scacciare le lacrime «ho finito..» dissi con un filo di voce.

Poco dopo finì, erano tutti in lacrime, tranne Levi, Hanji ed io, già Eren piangeva come un disperato come i genitori.

Sto diventando come lui?

Sto diventando come Levi? Apatica? O meglio che soffoca i sentimenti dentro di sè e non li dimostra a nessuno?

Non voglio, voglio ancora sorridere e ridere come ho sempre fatto, prendermi cura del capitano, essere la stessa di sempre.

Mi inginocchiai chiudendo gli occhi 

«grazie, grazie di tutto, grazie per quello che avete fatto, grazie per avermi fatto sentire a casa ogni singolo giorno. 

Grazie per avermi curata, per avermi fatto ridere, sorridere grazie anche per avermi fatto disperare, avvolte eravate insopportabili, ma infondo eravate voi stessi e andate bene cosi. Vi ringrazio per avermi tenuto compagnia ogni singola notte al rientro delle spedizioni. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto. Non vi dimenticherò mai» aprì gli occhi alzandomi.

«Possiamo andare Hanji prese Eren «dai che passa.»

Sentivo lo sguardo del capitano su di me «sicura?»

Annuì.

«Non piangi?»

Scossi la testa «non ce ne bisogno..per ora resisto, quando crollerò crollerò.» 

«Aspetta.»

Mi girai, erano i loro genitori, erano in lacrime, erano affranti «grazie per esserti presa cura di loro al posto nostro per tutto questo tempo» sorrisero con le lacrime che scorrevano sui loro visi.

A quelle parole arrivò una folata di vento e io spalancai gli occhi.

Mi sarei aspettata di tutto di più tranne che quello.

«È stato un piacere» sorrisi tornando verso la nostra casa.

Levi appoggiò una mano sulla mia spalla «per fortuna sai ancora sorridere, per fortuna non ho perso la mia ancora di salvezza.»

Cercai di rispondere ma il capitano mi superò urlando ad Eren «smettila di piangere moccioso e di sentirti in colpa, non vorrebbero questo tsk.»

Sorrisi «alla fine te ci tieni agli altri» sussurrai.

Mi guardai la mano, avevo ancora i morsi.

 

Flashback

In un esperimento Eren si trasformò in un gigante all'improvviso solo pochi minuti dopo.

Era appena arrivato, non ci fidavano ancora di lui.

Così eravamo pronti tutti con le lame, urlando al Capitano di allontanarsi, finchè il capitano ci disse di stare calmi.

Alla sera ci scusammo «spero tu ci possa perdonare e spero tu possa d'ora in poi fidarti di noi, come noi faremo con te.»

E poi la spedizione..

Fine flashback 

Giusto la spedizione, mi fermai urlando.

«Noi contiamo su di te... Ma anche tu devi contare su di noi. Devi fidarti di noi!»

A quelle parole Eren si girò verso di me «non ti devi sentire in colpa, sono stata io a dirti quelle parole, tu ti sei semplicemente fidato di noi, come ti ho chiesto, perciò grazie di esserti fidato di noi. Ricordati, come dice sempre il Capitano, prendi la decisione che vuoi, basta non avere rimorsi.»

«Hai ragione Petra» sorrise leggermente.

Per poi entrare nella casa.

Io decisi di rimanere fuori, mi sdraiai sull'erba guardando il cielo.

«La sua ancora di salvezza eh..» sussurai sorridendo per poi chiudere gli occhi e godermi il venticello.

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Hiii, ed eccomi con un nuovo capitolo  spero sia di vostro gradimento ^^

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