People bloom like Flowers || Arclight

di KindlyLight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Catastrofe ***
Capitolo 2: *** Danza ***
Capitolo 3: *** Segreti [Four x Rio ] ***
Capitolo 4: *** La colpa è sua ***
Capitolo 5: *** Caminetto e Castagne ***
Capitolo 6: *** Recita ***
Capitolo 7: *** Level Up ***



Capitolo 1
*** Catastrofe ***


1 Catastrofe

Christopher conosceva troppo bene i suoi fratelli, non potevano star facendo tutto quel silenzio senza un motivo.
Quando arrivò nella sala da pranzo in cui i due si trovavano li trovò intenti a fare i loro compiti in tutta tranquillità e si sorprese di quanto potessero essere bravi quei due bambini, così decise di tornare ai propri studi nonostante non fosse del tutto convinto della situazione.
Appena fu uscito dalla stanza Thomas e Michael si guardarono, occhi castani in quelli verdi, per qualche attimo.
-Come glielo diciamo a Chris che abbiamo rotto la sua tazza preferita?- Chiese Michael osservando l’oggetto incriminato accuratamente nascosto sotto uno zainetto della scuola.
Thomas ghignò. –Non è uno dei suoi libri, ci perdonerà… Credo.-
Entrambi fissarono per qualche attimo ancora la tazza prima di tornare a fare gli esercizi per il giorno seguente, se proprio voleva metterli in punitizione non li avrebbe messi a fare altri compiti.


 

E sì, Chris non si arrabbiò così tanto, quella non era la sua tazza preferita.
Ma si arrabbiò quando una delle schegge gli si conficcò nel piede trapassando il calzino, avrebbero potuto dirgli dove avevano rotto la tazza, avrebbe passato l’aspirapolvere.

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Capitolo 2
*** Danza ***


Danz

Per quale motivo Michael avesse voluto iniziare a fare danza non lo sapeva dire ma ricordava alla perfezione le infinite settimane che aveva passato a pestare i piedi per partecipare a quel corso e, guardandolo su quel palco, Chris capì che era felice di aver esaudito il suo desiderio, non esisteva al mondo bambino più felice del suo fratellino in quel momento.
Sembrava nato per indossare quelle scarpette e quei vestiti neri tutti attillati, aveva occhi solo per lui.
Alla fine dello spettacolo tutti i bambini furono ringraziati e ad ognuno fu data loro una rosellina che Michael portò a casa facendo molta attenzione.
-La terrò nel vaso fino a quando sarò grande, così mi ricorderò di oggi!- Disse il piccolo Michael mentre tornava a casa.
Purtroppo per Chris, la mattina dopo la rosa stava già appassendo e, non appena quell’orribile scenario capitò sotto gli occhi del più piccolo dei fratelli, iniziarono fiumi di lacrime così, Chris, dopo averlo convinto ad andare a scuola, si precipitò a comprarne un’altra e così fece per mesi e mesi, solo per vedere Michael felice.


 

Andò dal fioraio ogni giorno fino al saggio successivo e a Michael fu data una rosellina proprio come a tutte le altre ballerine, questa volta, però, era una rosellina di plastica e Chris, finalmente, poté smettere di spendere i suoi risparmi in rose e tornare a comprare libri.

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Capitolo 3
*** Segreti [Four x Rio ] ***


Segreti

Agli occhi di tutti Thomas era un cattivo ragazzo, sempre in cerca di guai, nemmeno Chris e Byron riuscivano ad avere una visione di lui molto differente da quella, l’unico a capirlo era Michael che, però, era troppo buono per vedere del male in qualcuno e di conseguenza non poteva essere considerato.
C’era una passione di Thomas che nessuno conosceva e che lui manteneva completamente segreta. Aveva la passione per le fragole.
Amava le fragole oltre ogni altra cosa al mondo e aveva cominciato a piantarle nel cortile sul retro, ogni giorno se ne prendeva cura, le annaffiava e, talvolta, si fermava a fissarle o a parlare con loro. “Così cresceranno meglio.” Si ripeteva in testa.
Neanche la sua relazione segreta-ma-non-troppo con Rio lo faceva sentire così tranquillo come quando si sedeva a terra, sull’erba, a fissare quei bozzi verdognoli che, giorno dopo giorno, s’ingrandivano.
Un giorno, con quelle fragole, decise di fare una sorpresa proprio a Rio, gliene portò un cestino e lei le trovò deliziose ma, subito, iniziò a fare domande.
-Dove le hai prese?- Chiese sinceramente incuriosita.
-Da casa.- E, in effetti, non stava mentendo.
O.K. ma in che negozio? Sono buonissime, voglio assolutamente andare a prenderne altre.-
-Non lo so.-
Rio lo squadrò attentamente. -Com’è possibile che tu non lo sappia?-
-Non lo so e basta. - Rispose Thomas affondando le mani nelle tasche dei pantaloni.
-Hai qualche segreto?- Chiese quindi Rio appoggiandogli un indice al petto.
Thomas si maledisse, maledisse se stesso e il momento in cui gli era venuta voglia di fare qualcosa di carino per quella ragazza che, purtroppo per lui, lo aveva stregato.
-Senti, dolcezza, ti ho fatto un regalo e basta, nient’altro.- Disse prima di allontanarsi dall’entrata dell’istituto in cui lei studiava.
-NON FINISCE QUI!- Gridò la sorella di Shark.

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Capitolo 4
*** La colpa è sua ***


La colpa è sua
 

Era tutta colpa di Michael, se gli avesse portato lui la penna che si trovava nella sua camera Thomas non avrebbe mai trovato il diario segreto e non si sarebbe mai fermato a fissarlo con malizia, tentato di scoprire ogni più piccolo segreto del fratellino e al tempo stesso convinto a non voler sapere cosa facesse per non rovinarsi l’immagine angelica che aveva di lui.
Dopo diverse decine di minuti in cui rimase fermo a fissare la copertina colorata del diario, la aprì.
Michael scriveva con una grafia piccola ed elegante, completamente diversa da quella confusionaria e veloce di Thomas, ogni parola era chiara e ogni frase di senso compiuto; gli occhi cremisi del ragazzo scorrevano veloci, come attratti dalla parola successiva.
Alla fine della prima pagina aveva già scoperto che Michael aveva instaurato una profonda amicizia con Yuma e, quasi involontariamente, si giurò che se anche solo per sbaglio quel ragazzino lo avesse ferito ne avrebbe viste delle belle.
Continuando a leggere scoprì la sua passione per gli oggetti di antiquariato e per quell’altra roba che Thomas considerava spazzatura.
Scoprì anche che Michael era innamorato, anche se di chi non era dato saperlo poiché il nome non era mai citato e si rese conto, proprio in quel momento che due enormi occhi verdi lo stavano fissando spazientiti.
-Quello è mio!- Gridò Michael strappandoglielo di mano.
-Chi è la persona che ti piace?- Fu l’unica cosa che Thomas riuscì a dire e, così dicendo, si beccò una sonora botta in testa e una miriade di urla isteriche.

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Capitolo 5
*** Caminetto e Castagne ***


CAMINETTO E CASTAGNE



Erano seduti davanti al caminetto, il freddo vento autunnale ululava furiosamente oltre gli spessi muri della casa, il fuoco crepitava allegro mentre le sue lingue colorate tingevano d’arancio il viso pallido del piccolo Michael.
Christopher lo sguardava mentre, muovendo agilmente le dita, sbucciava le castagne per i due bambini anche se Thomas, ormai da tempo, si era appisolato contro il fianco del maggiore, il respiro caldo e regolare cullavano i movimenti del maggiore e gli trasmettevano tranquillità.
-Ne vuoi una?- Chiese Chris porgendo un frutto ancora caldo al bambino.
-Grazie.- Rispose porgendo la manina pallida e afferrando quella castagna che suo fratello gli stava porgendo.
Rimasero in silenzio per un po’, fuori dalla stanza il gelido buio della notte lasciava il suo segno su ogni oggetto, vivo o morto, che incontrava e, per quanto si sforzassero di dire il contrario, era lo stesso freddo che i tre fratelli provavano da quando il padre era scomparso.

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Capitolo 6
*** Recita ***


Recita

La vita dei fratelli Archlingt era diventata un'enorme opera teatrale; un sorriso finto dopo l'altro, un saluto gentile ai collaboratori del padre nonostante nei loro confronti ci fosse solo disprezzo e delusione.
Ma la situazione che infastidiva ancora di più il maggiore dei fratelli era che quella maschera di gentilezza doveva mantenerla anche con i fratelli. Non che non volesse loro bene, ma semplicemente non poteva mettersi a raccontare a due bambini della loro età di teorie su mondi sconosciuti o della terribile scomparsa del padre che, probabilmente, non sarebbe più tornato.
Chris ci provava ogni giorno ad essere il fratello migliore che poteva, provava a dar loro tutta la gioia che riusciva e tutti si limitavano a dirgli quanto fosse bravo senza mai domandarsi come stesse.

Perchè lui era questo, un ragazzo come tanti, costretto a crescere troppo in fretta e a recitare una parte non sua. 

Chris non pianse mai nemmeno una lacrima, non avrebbe dato la soddisfazione a nessuno di vederlo soffrire. Non meritavano di vedere la parte più viva di lui.
Troppo presto, però, lui stesso dimenticò di averla.

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Capitolo 7
*** Level Up ***


Parole: 182
Prompt: “Non invecchio, faccio Level Up!” ("Dal Generatore di Prompt di Fanwriter.it")


Era un giorno molto speciale quello, uno di quei giorni in cui è obbligatorio essere felici e, proprio per questo, Thomas si guardava bene dall’incontrare chiunque.
Lui non si sarebbe mai mostrato felice inutilmente o soltanto perché era buona cosa mostrarsi tale.

Aveva passato tutto il giorno ad allenarsi, a memorizzare combinazioni di carte sempre più forti che gli dessero maggiori possibilità di vincere e, quando vide il cielo iniziare ad imbrunirsi, decise che tornare a casa non sarebbe stata una pessima idea.
Michael, dal canto suo, lo aveva aspettato tutto il giorno e, quando sentì la serratura scattare, quasi saltò in piedi abbandonando la tv accesa su quel documentario sui pesci e, portandosi davanti alla porta della sala, non appena vide suo fratello, gridò un allegro “Buon compleanno!”, l’unico che Thomas avrebbe mai sopportato, prima di abbracciarlo.

Thomas borbottò un po’ e poi, per non far capire di essere felice per quelle continue attenzioni che gli dedicava il suo fratellino, disse un orgoglioso: “Non compio gli anni, faccio level up!”
Michael ridacchiò e Thomas, finalmente, riuscì ad arrivare in camera propria.

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