Moments

di Hil 89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In sunglasses ***
Capitolo 2: *** Laughing ***



Capitolo 1
*** In sunglasses ***


 

Magnus sospirò contento mentre sorseggiava un margarita ghiacciato, lo sguardo dorato, nascosto da un paio di occhiali da sole, era fisso sulla figura longilinea di Alexander che si era appena tuffato dal trampolino della piscina dell’hotel.
Seguì con attenzione il corpo del cacciatore sparire nell’acqua per riemergere qualche metro più avanti, lo vide passarsi le dita pallide tra i capelli bagnati per poi issarsi con un movimento fluido sul bordo della vasca.
Si morse il labbro inferiore mentre il suo sguardo non riusciva a staccarsi del percorso che le gocce d’acqua stavano facendo sul petto del giovane.
“E’ inutile che ti nascondi dietro quelle lenti scure” un ghigno malizioso nacque sulle labbra dello stregone, “Sento il tuo sguardo su di me” continuò Alec mentre si sedeva sul lettino del compagno.
Magnus si portò gli occhiali sulla testa e puntò le sue iridi in quelle blu oceano del Nephilim, “E ti dispiace?” sussurrò roco sporgendosi piano verso di lui.
“No” bisbigliò Alec prima di congiungere le loro labbra in un bacio languido.



Angolino:
rieccomi con questa nuova "sfida" ... spero di non essere noiosa o prevedibile! 
alla prossima!
grazie in anticipo a chi leggerà e se volete lasciate un piccolo commento!
saluti, HiL

 

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Capitolo 2
*** Laughing ***


Se c’era una cosa che Magnus adorava, dopo una giornata di lavoro sfiancante passata a star dietro alle richieste assurde dei clienti, era tornare a casa dall’uomo che amava e dai suoi due meravigliosi figli.
Amava sentire il rumore dei piedini scalzi dei bambini che correvano sul parquet del loft per andare a salutarlo quando chiudeva la porta d’ingresso.
Amava specchiarsi nello sguardo blu di Alexander quando, dopo aver salutato i piccoli di casa, sollevava il capo e lo trovava appoggiato al muro che li osservava con un sorriso dolce dipinto sulla labbra.
Amava sentire le braccia del moro che lo stringevano in un abbraccio, mentre le labbra sfioravano le sue in un bacio a stampo.
Fu proprio per questo motivo che una ruga di preoccupazione increspò la sua fronte, quando al suo rientro nessuna di queste cose avvenne.
La casa era immersa nel silenzio più totale, mosse alcuni passi lenti all’interno dell’ingresso, guardandosi attorno: le scarpe e le armi di Alec erano al loro posto, le giacche di Max e Ralph erano appesa di fianco al giubbotto di pelle del Nephilim, tutto sembrava in ordine.
Un risata mal celata arrivò alle sue orecchie e lo stregone si diresse rapido verso la porta chiusa dal bagno, l’aprì velocemente e l’immagine che gli si presentò davanti lo lasciò senza parole: Alexander Lightwood, completamente zuppo dalla testa ai piedi, seduto sul pavimento di marmo del loro bagno principale, stava cercando - invano – di trattenere una risata, Max era in piedi nel centro dalla vasca, le piccole dita blu si muovevano rapide davanti ai suoi occhi e creavano una serie di lingue d’acqua che si infrangevano sulla testa di Raphael, il bimbo era seduto poco distante del fratello, i capelli ricci bagnati creavano dei piccoli serpentelli scuri sulla sua fronte, gli occhi vispi cercavano di rimanere aperti mentre le braccia di muovevano rapide sul pelo d’acqua cercando di rispondere agli attacchi acquosi del fratellino.
Magnus si appoggiò con la spalla allo stipite della porta, incrociando le braccia al petto, un sorriso sereno dipinto sul volto, lo sguardo dorato fisso sulla sua famiglia e una nuova consapevolezza che gli scaldava piacevolmente il cuore: la risata di Alec mischiata a quella dei bambini era il suono più bello che avesse mai sentito.

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