Frammenti di un amore

di AryaDream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Segreto ***
Capitolo 2: *** Imbarazzo ***
Capitolo 3: *** menzogna ***



Capitolo 1
*** Segreto ***





 
Bulma e Vegeta si conoscevano fin dall’infanzia. Erano vicini di casa da una vita nonostante ciò continuavano a essere due estranei. Erano così diversi da sembrare le facce opposte della stessa medaglia: lei allegra, sorridente e socievole…lui cupo, musone e solitario. Mentre Bulma faceva amicizia, Vegeta rimaneva in disparte era come se quella solitudine lo salvasse, cosi nessuno poteva avvicinarsi e scoprire il suo segreto.
 Il ragazzo osservava da lontano quella strana ragazza. Possibile fosse sempre felice? Passava le giornate a studiare le sfumature del suo viso, ormai ne conosceva a memoria i tratti, anche le espressioni più buffe.
Un giorno stava tornando a casa, dopo aver acquistato dei libri, quando si avvicinò sorridente e colpendolo a una spalla gli disse:
-Vegeta, vero? Perché non ti unisci a noi?-
Alzò lo sguardo e la vide. I lunghi capelli azzurri le incorniciavano il viso mettendo in risalto la sua pelle stupenda, gli occhi intensi e luminosi che sembrava di specchiarsi nell'oceano, le labbra perfette che erano uno spettacolo. Averla cosi vicino gli mandava gli ormoni in tilt, e si chiedeva come sarebbe stato baciarla.
Non rispose alla domanda, rimase in silenzio a fissarla.
-Lascialo perdere...Vegeta è uno solitario.-
Dissero dei ragazzi che erano in compagnia di Bulma, ma alla fine riuscì a rispondere.
-Non ho voglia di stare con voi.-
Andò via, non riusciva a fidarsi delle persone, queste alla fine ti deludevano sempre. In passato era stato deluso dalle persone e si era promesso che non si sarebbe, mai più fidato delle persone e nessuno avrebbe mai saputo del suo passato che sarebbe rimasto un segreto.
Ogni giorno si fermava ad osservare Bulma, ma per sua fortuna nessuna si accorgeva di lui, anche perché Vegeta era tetro e vuoto, mentre lei attirava sempre l'attenzione.
L'estate ormai stava per lasciare posto all'autunno. Una sera di metà settembre, vegeta stava tornando dal suo allenamento di arti marziali. Stava calciando qualche sasso quando la vide, sola seduta su una panchina.
-Come mai tutta sola?-
Vegeta non riusciva a capire il motivo per cui si era fermato a parlare con lei, poteva semplicemente tornare a casa ignorandola, ma non ci era riuscito e la cosa strana che stava sorridendo.
Bulma appena si voltò rimase sorpresa, non l’aveva mai visto sorridere. Quel suo risolino strafottente e lo sguardo sicuro, lo rendevano davvero sexy.
Per molto tempo aveva tentato di avvicinarlo, senza successo. Bulma non si sarebbe mai fatta scappare questa occasione di parlare con Vegeta.
Voleva conoscerlo meglio, e questa volta sentiva che ci sarebbe riuscita.
-Volevo stare un po' sola...Pensavo di starti antipatica.-
Disse con voce pungente, mentre cominciava a fare freddo e Bulma cercava di riscaldarsi con le braccia.
Vegeta vedendo che la ragazza aveva freddo si tolse il giubbotto e lo porse alla giovane.
-Stai tremando ti consiglio di indossarlo.-
-Grazie.-
Il suo sorriso era qualcosa di unico che rubò il cuore di Vegeta. Voleva essere il suo amico, ma aveva paura di fidarsi delle persone e di rimanere nuovamente scottato.
-Comunque non mi sei antipatica, sono io che ho un pessimo carattere.-
-E’ quello che vuoi far credere alla gente. Io penso solo che tu abbia paura del giudizio della folla. Preferisci essere antipatico piuttosto che fidarti degli altri.-
La risposta di lei, lo aveva stupito, come era riuscita a capirlo cosi bene?si chiedeva.
-Come fai a sapere tante cose di me? Avrai parlato con qualcuno che mi conosce.-
-No, ti ho solo osservato.-
Da quella breve conversazione, Vegeta capì tantissime cose, non solo Bulma era bellissima, ma sapeva essere perspicace e non aveva peli sulla lingua.
-Continuerai ad ignorarmi?-
-Dovrei farlo?-
Domandò lui guardandola e infine gli tese la mano stringendola.
-Questa potrebbe essere l'inizio di un'amicizia.-
Concluse lei.
-Tieni anche il giubbotto...-
Quando la salutò cominciò a pensare che forse Bulma poteva salvarlo dal suo passato, nessuno meritava di stare solo e lei in qualche modo gli stava facendo capire molte cose.
Con il passare del tempo tra Bulma e Vegeta cominciarono a frequentarsi.
-Perché non riusci ad aprirti? Sei una persona meravigliosa.-
-Non sono questa grande meraviglia. Non voglio deluderti.-
-Non potresti mai farlo.-
Lo abbracciò e quel gesto cosi naturale lo mandò in subbuglio Vegeta.
In quel momento agì d'istinto stringendola a sé, respirando del suo profumo.
La desiderava, ma non poteva rovinare tutto, anche perché Vegeta era confuso, non aveva mai provato nulla di simile e cosi decise di cominciare ad evitarla, come faceva prima di cominciare quel rapporto di amicizia.
Bulma ci stava malissimo, ma doveva farsene una ragione.




Nota Autrice:
Era da un po' di tempo che volevo tornare a scrivere sul fandom di Dragon Ball specialmente sulla mia coppia preferita.
Io adoro Bulma e Vegeta e grazie alla challange ho potuto dare sfogo alla mia fantasia.
Ho messo la nota OOC per sicurezza.
L'aesthetic è stato trovato su internet.

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Capitolo 2
*** Imbarazzo ***



 
Vegeta non amava essere comandato, ma non conosceva la parola pudore, fino a quando non si sposò con Bulma.
Da quel momento in poi la sua vita cambiò radicalmente e aveva cominciato ad accettare determinate regole. Lui non voleva essere comandato, ma Bulma da arrabbiate era peggio di un super Saiyan di terzo livello.
La parola pudore per lui significava non andare in giro in box quando c'erano ospiti. L'imbarazzo invece non l'aveva mai provata.
Quel giorno faceva caldo e lui aveva accettato controvoglia di andare al mare con Goku e gli altri.
Sua moglie Bulma era una donna molto attraente ed attirava l'attenzione degli altri uomini. Si accorse di un tipo che ci stava provando e quelle attenzioni nei confronti di sua moglie.
Vegeta nero dalla rabbia, ma sopratutto dalla gelosia, si avvicinò a sua moglie e la baciò sulla labbra davanti a tutti.
Il principe dei Saiyan fu soddisfatto di ciò che aveva fatto, non solo di aver dimostrato che Bulma era solo sua, ma anche per aver fatto scappare quel tipo che aveva messo gli occhi su sua moglie.
Prese a fissare sua moglie che era sotto shock, diventando man mano rossa in volto, anche perché non si sarebbe mai aspettata un gesto simile da Vegeta.
Si guardò intorno e vide tutti gli altri che lo fissavano come se in quel momento lui avesse qualcosa di strano.
Goku lo guardava con gli occhi sgranati e la bocca aperta e vide che la polpetta che aveva in mano le cadde sulla sabbia, mentre gli altri sghignazzano divertiti dopo aver assistito a quell'episodio più unico che raro.
Fu in quel preciso momento che Vegeta conobbe la parola imbarazzo e anche lui cominciò ad arrossire diventato più rosso di un pomodoro.
Per tutti i presenti, vedere Vegeta in quello stato era molto divertente che sarebbe finito sui libri di storia.
In quel preciso momento tornò alla normalità e cominciò a infuriarsi, prese per il braccio sua moglie, portandola lontano dagli idioti dei suoi amici che ancora ridevano e incoraggiavano Vegeta a rifarlo ancora.
Erano lontani dal quel branco di idioti e guardò Bulma, ancora leggermente arrossata in volto.
Si aspettava una sfuriata da parte sua, ma quando lei alzò lo sguardo verso Vegeta, l'abbracciò e posò le sue labbra su quelle di lui.
Fu un bacio passionale e le mani del principe dei Saiyan toccavano in modo avido il corpo perfetto di sua moglie.
Nessuno dei loro amici poteva vederli e cosi quei baci, diventarono qualcosa si più.
Slacciò la parte di sopra del costume di Bulma, per poi appoggiarla in modo poco delicato sulla sabbia.
-Sei mia...Nessuno deve avvicinarti a te.-
Vegeta sapeva essere un tipo molto focoso e questa Bulma, lo sapeva molto bene, ed era anche per questo che si era innamorata di lui.
Lui sapeva perfettamente cosa piaceva a sua moglie per farla eccitare. Le piacevano i baci sul collo e quando le sue grandi mani sfioravano il suo corpo.
Lui era geloso e nonostante fosse la prima volta che avesse provato imbarazzo, l'avrebbe fatto altre volte, nessuno doveva toccare la sua donna.
[517 parole]



Note Autrice:
Questa storia doveva essere una mini long, ma poi ho optato per una serie di one-shot.
Il prompt è imbarazzo e mi sono divertita tantissimo ad immaginare Vegeta imbarazzato.
L'aesthetic è stato trovato su internet e l'autore è perladellanotte.

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Capitolo 3
*** menzogna ***





 
Vegeta era ancora li, disteso su quel freddo letto che era diventato vuoto senza la sua Bulma.
Anche in estate, con una temperatura altissima, lui aveva bisogno di sentire il suo corpo vicino al suo. Aveva bisogno di lei, ma poi improvvisamente sparì, dicendogli di non cercarla più.
Dopo mesi in cui lui rigido, si era finalmente aperto, lei sparisce senza una spiegazione.
Aveva detto “non cercarmi più” in un modo cattivo che non si sarebbe mai aspettato da Bulma. All'inizio pensava fosse solo frutto della sua immaginazione o che fosse un incubo causato dalla sua mente. La sua paura più grande era quello di perdere la persona che aveva cominciato ad insegnargli ad amare.
Credeva che sarebbero stati per sempre insieme, ma lui la conosceva molto bene e sapeva che qualcosa in lei non andava, ma che “non cercarmi più” era solo una menzogna.
Il cuore duro di vegeta era andato in mille pezzi come un vaso che si era frantumato a terra.
Lui sapeva che lei lo amava ancora e doveva scoprire il motivo che aveva spinto Bulma, ad andare via.
Aveva bisogno di lei, del suo viso, delle sue mani, del profumo della sua pelle, dei suoi baci e abbracci.
Quei dolci baci che lo facevano sentire la persona più felice del mondo.
Lei era importante e la persona più importante e bella che avesse mai visto.
Voleva andare da lei, ma aveva paura di ricevere un nuovo rifiuto.
Distrusse ogni cosa, ma quando la rabbia, si trasformò in tristezza poggiò la testa sulla porta di casa e cominciò a urlare il suo nome, ma improvvisamente la sentì piangere. Lei era seduta davanti alla porta chiusa a piangere.
-Non riesco a stare lontana da te, Vegeta.-
Aveva sentito quelle parole, non era frutto della sua fantasia.
-Ti amo Vegeta...Mi dispiace...-
Spalancò gli occhi e subito dopo aprì la porta, e lei era li. La fece alzare da terra e l'abbracciò forte, facendole capire che quella volta non l'avrebbe lasciata scappare.
Quel letto che fino a qualche ora fa era freddo, era di nuovo caldo e lui non voleva lasciarla.
Riusciva a farlo stare bene e riusciva a procurargli dei brividi di piacere e non voleva che andasse via da lui.
L'unico essere umano che voleva con lui era Bulma.

                                                                                       [Parole 382]


Note Autrice:
Eccomi qui con il terzo prompt:menzogna
Ho pensato molto su cosa scrivere ed ho pensato a Bulma che racconta una menzogna a Vegeta, ma alla fine torna da lui.
Grazie per essere arrivati fin qui.
Immagine trovata da Internet

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