31 Notti

di Yuphie_96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Castagne ***
Capitolo 2: *** Bacio ***
Capitolo 3: *** Lenzuola ***
Capitolo 4: *** Champagne ***
Capitolo 5: *** Fantasma ***
Capitolo 6: *** Promemoria ***
Capitolo 7: *** Bagno Caldo ***
Capitolo 8: *** Agenda ***
Capitolo 9: *** Bosco ***
Capitolo 10: *** Gatto ***
Capitolo 11: *** Armadio ***
Capitolo 12: *** Appuntamento ***
Capitolo 13: *** Luna Piena ***
Capitolo 14: *** Coperta ***
Capitolo 15: *** Zucca ***
Capitolo 16: *** Cerotto ***
Capitolo 17: *** Cartolina ***
Capitolo 18: *** Mattina ***
Capitolo 19: *** Lupo Solitario ***
Capitolo 20: *** Caffè ***
Capitolo 21: *** Strega ***
Capitolo 22: *** Ricordo ***
Capitolo 23: *** Camino ***
Capitolo 24: *** Spiaggia ***
Capitolo 25: *** Profumo ***
Capitolo 26: *** Benda ***
Capitolo 27: *** Anello ***
Capitolo 28: *** Bicchiere Rotto ***
Capitolo 29: *** Fiori ***
Capitolo 30: *** Caramelle ***
Capitolo 31: *** Halloween ***



Capitolo 1
*** Castagne ***


Angolino della Robh: Oh buonasera a tutti, popolo di Vampire Knight!
E' la prima storia che pubblico in questo fandom, e voi vi chiederete (no, non è vero ma facciamo finta di sì >.>'''):'Ma perchè hai voluto sbarcare qui con una raccolta?'. Semplice (?).
Perchè, a me, Ottobre -complice Halloween- mi fa venire davvero un sacco di nostalgia su Vampire Knight.
Quando ho letto dell'iniziativa della pagina facebook di Fanwriter.it, ho pensato che fosse l'occasione adatta per scrivacchiare qualcosa su questo manga a me tanto caro :3 .
Come funziona l'iniziativa? Semplice anche questo, anzi ancora più semplice xD.
Ogni giorno del mese corrisponde ad un prompt, ogni giorno bisogna scrivere seguendo il prompt del giorno.
Quindi mi vedrete pubblicare ogni giorno xD... Almeno lo spero, ci terrei davvero molto a terminare quest'iniziativa. 
Che altro dire, la raccolta si baserà principalmente sulla coppia Kaname/Zero ma compariranno anche altri personaggi, per la presenza di Yuuki dovete ringraziare la mia migliore amica che mi ha ripetuto fino alla svenimento che no, non potevo toglierla di mezzo >> (senza offesa per chi il personaggio lo adora, ma davvero a me sta sulle scatole). 
I prompt saranno ambientati dopo la fine della battaglia contro Rido, con i vampiri rimasti all'accademia, ma con qualche eccezione credo, tutto dipende da cosa scriverò xD. I prompt non saranno collegati tra loro, con qualche eccezione anche qui probabilmente, comunque nel caso lo scriverò qui nell'angolino.
Spero vi possa piacere quello che scriverò giorno per giorno, io cercherò d'impegnarmi in ogni prompt per potervi strappare anche solo un piccolo sorriso <3.
Che altro dire... Buona Lettura!


Il sole batteva fiacco quel giorno, alla Cross Accademy, colorando a malapena le foglie rosse che ancora resistevano sugli alberi e riscaldando ancora meno.
Una tipica giornata di fine ottobre, insomma.
Che fosse fine ottobre, però, o novembre o ancora l’anno nuovo, due cose non cambiavano mai all’accademia: le idee strambe del direttore e la domanda, una –la solita-, che si faceva Zero dopo aver ascoltato codeste idee.
‘Ma io che ci faccio qui?’

Lo aveva pensato parecchie volte, da quando era cominciata quella mattinata, e se lo chiedeva anche in quel momento, appoggiato al tronco di un albero mentre osservava con occhio scrupoloso le divise nere e bianche davanti a lui.
Sì, perché la Day e la Night erano riunite, in quel momento, nonostante fosse l’ora in cui di solito gli studenti della Night dormivano.
Ecco, l’idea stramba venuta fuori dalla mente del Direttore Cross.
Era fine ottobre, era giunto il tempo delle castagne… perché non riunire le due classi per andare a raccoglierle? E perché non mettere lui, povero cristo che dopo una nottata di ronda voleva solo dormire, a svolgere il lavoro di guardian?
Sospirò, massaggiandosi gli occhi cerchiati da occhiaie.
Aveva davvero troppo sonno.
Nonostante questo, però, riuscì chiaramente a percepire la presenza della principessa gentile di fianco a lui.
“Come sta andando Zero?”
Sorrideva, Yuuki, accanto a lui.
Zero inclinò le labbra in un piccolo sorriso di rimando.
Ancora faceva fatica a vederla in quel modo, come una vampira, e non una qualunque, la principessa dei purosangue addirittura… ma erano quelle piccole cose, quelle piccole gentilezze che da sempre erano opera della ragazza, che pian piano –decisamente molto piano- gli avevano fatto capire che, nonostante fosse ritornata ad essere una sangue puro, quella davanti a lui era rimasta Yuuki.
“Non c’è bisogno che vieni da me ogni cinque minuti… ma grazie Yuuki”
“E’ che sei qui tutto solo…”
“Tranquilla, ci sono abituato”
Mormorò il ragazzo, chiudendo un attimo gli occhi per potersi riposare.
Quella frase fece male alla vampira, che decise di rimanere di fianco a lui, prendendo il suo posto –anche se non era più una guardian-  per quei pochi attimi in cui Zero teneva gli occhi chiusi.

Quella vicinanza stava infastidendo tutti gli studenti del Moon Dorm.
Tutti tranne uno.
Quello a cui, in teoria, sarebbe dovuta venire una potente irritazione nel vedere Zero e Yuuki insieme.
Invece Kaname era preoccupato, esattamente come la sorella, per lo stato del vampiro dei capelli argentati.
Da quando la sua sorellina aveva fatto pace con l’hunter, anche lui aveva deciso di provare un approccio diverso, di essere… civile ecco, visto che decisamente non l’aveva mai trattato con i guanti.
Così si chiese cosa potesse fare –lui- per aiutare Zero, come stava facendo Yuuki.
Si ritrovò ad ammettere che era domanda complicata da farsi -di solito pensava solamente a come farlo soffrire-, ma per fortuna gli venne in aiuto la sua preziosa sorellina.
Mentre erano ancora al dormitorio, Yuuki gli aveva confessato che era un peccato che Zero non potesse partecipare alla raccolta, lui che era davvero molto goloso di castagne calde.
Sul momento, l’aveva trovata una cosa buffa.
Zero Kiryuu, grande e impassibile cacciatore di vampiri… ghiotto di castagne.
Non poteva trattenere una risata, pensandoci –Kaname-, ma quell’informazione gli tornò molto utile.
A lui le castagne non piacevano, le aveva assaggiate qualche volta quando Yuuki gliele regalava quando era ancora piccola –per non farle un torto-, ma non aveva mai sopportato quell’orrendo –per lui- sapore in bocca.
Aveva partecipato a quella raccolta solo per fare un piacere alla principessa gentile e al direttore, ma le sue castagne erano ancora tutte nel sacchetto che Cross aveva distribuito all’inizio, non le aveva messe sul fuoco man mano per poi mangiarle, aveva solo continuato a raccoglierle quindi erano diventate tante.
Con un’idea abbastanza carina in testa, si avvicinò ai due.

Zero riaprì gli occhi, percependo ora anche il maggiore dei due fratelli davanti a lui.
Si chiese cosa potesse volere – infondo era stata Yuuki ad avvicinarsi, non il contrario- ma prima che potesse porgergli quella domanda, Kaname gli allungò il sacchetto dove teneva le castagne.
L’argentato sgranò leggermente gli occhi, gliele stava regalando? Kaname? A lui?
Se il ragazzo rimase spiazzato, la vampira di fianco a lui s’illuminò di colpo.
“Ottima idea nobile fratello! Zero, vado a prendertene un po’ calde!”
“Cos- aspetta- Yuuki!”
Cercò di richiamarla il guardian, ma quella era già corsa via.
Così si ritrovò a sospirare e a guardare abbastanza male il Kuran rimasto, insieme al sacchetto che ancora gli porgeva.
“Sono avvelenate?”
“Può essere”
I due si guardarono dritti negli occhi per un paio di secondi, poi Kaname si sciolse in un leggero sorriso e anche Zero smise leggermente di guardarlo male, accettando infine il sacchetto che era rimasto tra loro.
“… Grazie…”
Bisbigliò, stringendoselo al petto.
“Prego”
Gli sorrise nuovamente, Kuran, prima di andare a cercare la sorella.

Alla fine Zero non aveva partecipato alla raccolta di castagne con tutti gli altri, ma era come se l’avesse fatto, grazie ai due fratelli Kuran che lo avevano riempito fin sopra ai capelli.
Non che fossero durate tanto alla fine, visto che alla sera le aveva già finite tutte.



 

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Capitolo 2
*** Bacio ***


Angolino della Robh: Eccomi di ritorno con un nuovo prompt, come promesso <3.
Non ho molto da dire stavolta (e menomale, direte voi xD) tranne che questo prompt è ambientato prima della battaglia contro Rido, ma sempre in quell'arco, per essere più precisi siamo a dopo la 'litigata' di Kaname e Zero, dopo che il primo ha dato nuovamente il sangue al secondo.
Non so voi, ma a me quella scena ha sempre ispirato cose tra i due xD.
Spero possa piacervi, una buona lettura a tutti voi <3.

 


Catene davanti ai suoi occhi.
Sangue che colava sopra.
Un occhio rosso, uno blu.
Un ghigno da far gelare il sangue.

Kaname staccò immediatamente Zero da sé e lo fissò dritto negli occhi ancora rossi.
Sembrava quasi spaventato –l’argenteo-, da lì capì che aveva visto anche troppo, ma non poteva farci molto a riguardo.
Così si alzò, sospirando, e uscì dal bagno dalla breccia che lui stesso aveva creato quando aveva spinto Zero contro il muro.
“Non fare domande, non risponderei”
Lo avvertì.
Zero sbatté le palpebre un paio di volte e gli occhi gli tornarono del solito color lavanda, nel mentre si riprese e si tirò su pure lui.
“Quando risponderai a tutte le domande che lasci in sospeso, allora pioverà rosso”
Non riuscì a trattenersi –l’hunter-, uscendo a sua volta dal bagno.
“Hai ancora voglia di rispondermi? Dopo che ti ho fatto dono del mio prezioso sangue?”
“Non te l’ho chiesto!”
“Lo so, ma te l’ho già detto… non puoi morire adesso, mi servi”
L’hunter non gli rispose neanche, limitandosi a guardarlo con odio.
Ma al purosangue –quello sguardo- non fece né caldo, né freddo.
Lo ricambiò, senza problemi, con uno contrariato.
“Guardati, sei un completo disastro, Yuuki si preoccuperà vedendoti”
“E di chi è la colpa del mio stato?”
Kaname sospirò ancora, cercando di mantenere la pazienza, avvicinandosi all’altro.
“Ti sei sbagliato prima, Zero, pioverà rosso quando smetterai di rispondermi e imparerai ad obbedirmi”
“Allora non succederà mai”
“Proprio non ci riesci, a startene zitto…”
Gli passò lentamente il pollice sull’angolo della bocca, pulendolo da un rimasuglio di sangue, andando poi a sfiorare quelle labbra simili a petali di rose bianche, che tanto adoravano schiudersi per lasciar andare parole di sfida contro di lui.
L’argenteo si scostò immediatamente, infastidito.
Kaname ghignò.
Con uno scatto veloce portò l’altra mano nei capelli chiari dell’altro e, altrettanto velocemente, lo costrinse ad avvicinare il volto al suo.
Le labbra si scontrarono in un bacio.
Il purosangue non lasciò via di scampo al cacciatore.
Gliele lambì dolcemente, assaporando il loro dolce sapore mischiato a quello del suo sangue, passandoci sopra la lingua per tentarlo, riuscendo a fargliele schiudere dopo qualche attimo di esitazione.
Gli esplorò la bocca, coinvolgendolo, facendo giocare le due lingue tra di loro.
Quel gioco però –e purtroppo- durò poco.
Zero si allontanò immediatamente, appena sentì la presa sui suoi capelli allentarsi, e lo guardò con occhi sgranati –ansimando-, incredulo che lo avesse appena baciato.
Il vampiro continuò a tenere il suo ghigno sul volto, gli si avvicinò nuovamente e gli accarezzò la guancia, portando via altre gocce di liquido scarlatto.
“Ricordati anche di questo… Zero…”
L’hunter sentì il cuore perdere un battito.
Qualche secondo dopo allontanò l’altro da sé bruscamente e corse alla finestra, aprendola e saltando fuori, andandosene finalmente da quella stanza infernale.

Kaname, rimasto lì, si passò la lingua sulle labbra, percependo ancora il sapore di Zero.
Era stato il primo, ma non sarebbe stato l’ultimo –di bacio- tra loro due.


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Capitolo 3
*** Lenzuola ***


Angolino della Robh: Buonasera, buonasera, buonasera.
Dunque... oggi non sono proprio soddisfatta perchè, come noterete, questo prompt mi è uscito piccolino... però sono più di 100 parole quindi sono salva! xD.
Scherzi a parte, è stata un pò una sfida perchè non sapevo bene cosa scrivere stavolta, ma spero possa piacere lo stesso ^^.
Buona lettura! <3

 


Il sole stava iniziando a sorgere, segnando l’inizio di un nuovo giorno.
Nonostante questo, Zero stava ancora dormendo beato in quel letto morbido e accogliente, e Kaname non era per niente intenzionato a svegliarlo.
Svegliarlo avrebbe significato vederlo andare via –a lezione- e il purosangue lo voleva per sé, non ancora pronto a condividerlo con altri.

Si appoggiò sul fianco, godendo della vista del corpo semi nudo del compagno, coperto dalla vita in giù dalle lenzuola color sangue.
Non aveva mai avuto lenzuola di colori chiari –Kaname-, aveva sempre optato per i toni più scuri, tipo appunto il rosso o ancora il nero.
Il corpo di Zero invece era candido.
Bianco.
Puro.
Faceva davvero uno strano contrasto con le lenzuola del suo letto, era come se il ragazzo dai capelli argentati fosse immerso in un mare di sangue.
Quella immagine, quel pensiero… aveva un che di eccitante.
Allungò una mano e andò ad accarezzargli le natiche, scostando delicatamente le lenzuola dal suo corpo.

Per quello che aveva in mente di fargli, quelle non servivano.

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Capitolo 4
*** Champagne ***


Angolino della Robh: Dunque dunque dunque, stasera parto mettendo le mani avanti.
Io davvero non so quando compie gli anni Yuuki, non sono andata a vedere ma credo sia certo che li compie in un altro mese, perchè io non azzecco mai niente xD.
Prendetela come una piccola libertà, spero non dia fastidio alle sue fans.
A parte questo, devo dire che mi sono divertita a scrivere questo prompt oggi <3.
L'ho messo come 'seguito' del primo perchè m'ispirava u.u.
Spero possa piacervi, buona lettura! <3

 

Le candeline furono accese.
3…
Le luci furono spente.
2…
Le bottiglie furono alzate.
1…
“TANTI AUGURI YUUKI!”

Le luci furono riaccese, le bottiglie stappate e i coriandoli lanciati.
Tutto questo succedeva attorno alla principessa dei vampiri, che stava in piedi davanti al lungo tavolo dove al centro vi era la gigantesca torta con sopra ben diciassette candeline.
“Grazie mille a tutti!”
Urlò a sua volta Yuuki, rossa in viso, con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
“Avanti, spegni le candeline”
La incitò Takuma, posto al suo fianco sinistro.
A quello destro invece c’era si trovava il direttore Cross, commosso perché la sua bambina era un anno più grande.

Insieme al direttore, quella sera nel cortile del Moon Dorm era stato invitato –direttamente da Yuuki- anche Zero, ma al contrario del direttore lui preferiva stare in disparte.
Voleva bene alla vampira come se fosse sua sorella… ma era in territorio nemico.
Anche se era ormai diventato un vampiro – e gli costava molto ammetterlo-, rimaneva comunque un hunter.
E in quel momento era un hunter circondato da un sacco di vampiri… non esattamente il suo sogno nel cassetto.
Rimanere in un angolino era la soluzione migliore, sia per lui che per gli studenti della Night, si sarebbe avvicinato dopo alla festeggiata per farle gli auguri personalmente e per donarle il suo regalo.

Il suo piano di stare tranquillo fino a quel momento, fu però sventato dal purosangue maggiore, che si avvicinò a lui per tendergli un bicchiere pieno.
“Prima le castagne, adesso da bere… vuoi corrompermi Kuran?”
“Mi sembra che tu le abbia apprezzate le castagne, però, a sentire il direttore”
Zero si rifiutò di rispondere, arrossendo leggermente mentre guardava altrove e Kaname segnò mentalmente l’1 a 0 per lui, allungandogli nuovamente il bicchiere, che stavolta venne accettato dall’altro.
“Champagne”
Disse il purosangue, quando vide l’argenteo inarcare un sopracciglio davanti alle bollicine.
L’altro lo guardò un attimo perplesso ma decise di lasciar stare.
Yuuki era ancora minorenne, come la maggior parte di loro, ma per il suo compleanno andava servito solo il meglio.
Sicuramente aveva pensato questo, Kaname.
Zero riportò allora lo sguardo sul bicchiere pieno, facendo girare un po’ le bollicine all’interno.
Non aveva mai bevuto alcolici prima, figuriamoci dello champagne di alta qualità come quello, ma gli sembrava brutto rifiutarlo visto che il castano si era staccato dagli altri solo per portarglielo… non che gliene fregasse molto, ma anche lui stava tentando di sotterrare l’ascia di guerra tra di loro.
Si domandò se fosse forte o meno.
Sbirciò un attimo l’altro e lo vide berlo come se fosse acqua.
Decise allora di provarlo.
Se lo portò alle labbra e ne assaggiò giusto un sorso… prima d’iniziare a tossire come un matto.
Si calmò dopo un paio di minuti, continuando a battersi il pugno sul petto, non era decisamente abituato a bere quella roba.
Una volta calmata la tosse, sentì un altro rumore vicino a lui.
Si girò verso Kaname e trovò il bastardo ridacchiare sotto i baffi che non aveva, nascondendosi dietro al bicchiere.
“Tu…”
“Prego”
Prima che potesse dargli il peggiore degli epiteti che gli venisse in mente, il purosangue allungò un secondo bicchiere pieno di succo stavolta, preso chissà dove e chissà quando.
Zero lo guardò molto male, ma decise di tenere a freno la lingua, ovviamente solo per non rovinare il compleanno a Yuuki.
Accettò anche quel bicchiere e iniziò a bere, stavolta senza problemi…
“Ti hanno mai detto che sei carino con le guance rosse?”
…fino a quel momento.
Zero ricominciò a tossire, stavolta a causa del succo andatogli di traverso.
Lo champagne doveva essergli andato al cervello, a Kaname.
Decisamente.
Non poteva aver detto quello che aveva detto, senza essere sotto l’effetto dell’alcolico.
Cercò di autoconvincersi di questo, Zero.

Intanto il purosangue prese bicchiere di champagne dell’argenteo, praticamente ancora intatto, ed iniziò a berlo… poggiando le labbra dove le aveva appoggiate lui.

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Capitolo 5
*** Fantasma ***


Angolino della Robh: Buonasera, buonasera, buonasera!
Sono arrivata al quinto prompt, un pò fiera di me devo dire che lo sono :3 .
Che dire di questo prompt... mi è uscito angst... il che è strano! Perchè io sono sempre per scrivere cose comiche, che fanno venire se non la riderella almeno il sorriso... ma questo è uscito angst, spero possa piacere lo stesso xD.
Buona lettura <3.

 

Un tuono risuonò tra i muri della stanza.
Kaname aprì gli occhi, trovando il letto vuoto di fianco a lui.
Si mise seduto, iniziando a guardarsi attorno.
La stanza venne inondata dalla luce di un altro tuono, grazie ad essa trovò il compagno.
Si alzò, si avvicinò all’angolino dove si era rannicchiato e s’inginocchiò davanti a lui.
“Zero…”
L’argenteo mormorò qualcosa, il viso nascosto.
Il purosangue gli lasciò una carezza tra i capelli, avvicinandosi ancora, riuscendo a convincerlo ad andare nelle sue braccia.
Sentì la maglia bagnarsi poco a poco.
“…Ichiru…Ichiru…”
“E’ con te, Zero”
“Bugiardo!”
“E’ dentro di te”
Mormorò ancora, lasciandogli un bacio tra i capelli.
“…Ichiru…”
Kaname continuò a stringerlo.

L’hunter sapeva che il vampiro aveva ragione.
Percepiva la presenza del gemello dentro di lui.
Sentiva che il suo fantasma non lo lasciava da solo neanche per un momento, seguendolo passo passo per quel nuovo cammino che aveva deciso di prendere.
Ma certi giorni erano più difficili degli altri.
In quei giorni il suo fantasma non gli bastava.
In quei giorni aveva bisogno di suo fratello.

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Capitolo 6
*** Promemoria ***


Angolino della Robh: Stasera si torna sul comico ragazze mie!
Mi sono davvero divertita a scrivere questo prompt, è uno di quelli che mi hanno subito ispirata appena letta la lista xD.
Kaname, però, devo dire che è uscito più OOC del previsto... spero non faccia storcere il naso a nessuno Buona lettura a tutti! <3


Si prospettava una notte tranquilla, quella.
La luna splendeva alta nel cielo, l’aria era fresca ma non troppo.
Soprattutto, era notte di vacanza.
I ragazzi e le ragazze della Day erano partiti quel giorno stesso per fare ritorno dai famigliari, quindi i vampiri potevano godersi ogni spazio dell’accademia, visto che loro sarebbero partiti quello dopo.

Uno di questi, però, proprio non riusciva a godersi quella tranquillità, proprio no.
Questi altro non era che il capo dormitorio, Kaname Kuran.
Certo, era felice di avere quei giorni di vacanza dove avrebbe potuto riposarsi e stare un po’ con la sua adorata sorellina.
Ma vacanze volevano dire niente turni di ronda.
Niente turni di ronda volevano dire niente Zero.
Era quello –il fatto di non avere in giro il guardian- a far storcere il naso al purosangue.
Si domandava, anche, come mai invece Yuuki fosse così tranquilla a riguardo, solo lui sentiva la mancanza dell’hunter?
Solo lui desiderava sentire i suoi occhi color lavanda addosso in ogni momento?
… A questa domanda, sperava che la risposta fosse sì.
Decise, comunque, che se il cacciatore non andava dalla preda, allora sarebbe andata la preda dal cacciatore.

Essendo vuoto, non gli fu difficile entrare e vagare per il dormitorio maschile, ancora più facile fu trovare la stanza di Zero, il suo profumo era inconfondibile e spiccava tra tutti gli altri lì presenti.
Si ritrovò presto davanti alla sua porta, dove prese a bussare delicatamente.
Non vi fu risposta.
Probabilmente stava dormendo, si ritrovò a pensare il castano, d’altronde era festa… ma ora che era arrivato lì non si sarebbe di certo arreso.
Era un onore ricevere una visita da un purosangue, soprattutto se quel purosangue era lui, quindi Zero avrebbe dovuto svegliarsi e dargli quelle attenzione che Kaname chiedeva.
Bussò ancora, stavolta un po’ più forte e un po’ più insistentemente.
“Zero?... Svegliati, Yuuki vuole vederti”
Palese bugia, ma si rifiutava di confessare quel suo bisogno.
“Zero?...Zero…”
Continuò a chiamarlo, bussando alla porta.
Niente, nessuna risposta dall’altra parte.
Decise –allora- di entrare, ringraziando mentalmente Cross per avergli sequestrato la chiave, così che Kiryuu non potesse più chiudersi dentro.
“Zero”
Chiamò, aprendo la porta.
Stava per dirgli di svegliarsi… ma non ci riuscì.

“Potevi dirmi che stavi andando da Zero, nobile fratello, ti avrei avvisato almeno”
Disse Yuuki, mentre finiva di ripulire il sangue dalla faccia del fratello.

Promemoria per Kaname.
Mai svegliare Zero quando può finalmente riposarsi… a meno che non voglia trovarsi tirata nuovamente contro la Bloody Rose… la pistola eh, non i proiettili.

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Capitolo 7
*** Bagno Caldo ***


Angolino della Robh: Ladies and Gentleman! Sono arrivata alla fine della prima settimana, quasi non ci credo che ho davvero scritto tutti i giorni **.
Spero di mantenere ancora il ritmo -incrocia le dita-.
Or dunque (?), passiamo al prompt, qua ho dovuto chiedere un consiglio alla mia migliore amica e sono molto contenta di averlo seguito perchè il risultato mi ha soddisfatta molto :3 .
Spero possa piacere anche a voi, buona lettura <3.


“Mi domando perché tu ti debba far viziare anche da me, gli altri non lo fanno già abbastanza? Aidoh, in particolar modo”
Borbottò Zero, prendendo lo shampoo e versandosene un’abbondante dose nelle mani.
“Come mi vizi tu, però, nessuno lo fa”
Bisbigliò Kaname, in completo relax dentro la vasca da bagno.
L’hunter alzò un sopracciglio irritato, ma si limitò a sbuffare, iniziando a lavargli i capelli.

C’era da sottolineare il fatto che era stato proprio Zero a chiedergli se c’era qualcosa che potesse fare per lui, quando Kaname era tornato a casa stanco morto, dopo una riunione.
Visto che l’hunter –al contrario del compagno- era stato a casa quella notte, aveva pensato di aiutarlo a rilassarsi dopo tutto quello stress.
Certo non si aspettava che il purosangue gli chiedesse di fargli un bagno caldo, servito e riverito, ma non poteva mica tirarsi indietro, dopo essersi proposto lui stesso.

Così, eccolo lì.
Seduto sul bordo della basca -le gambe dentro l’acqua con i pantaloni tirati sopra le ginocchia, Kaname in mezzo ad esse- a lavargli i capelli.
“Adoro le tue mani su di me”
Mormorò ancora il vampiro castano, gli occhi chiusi e un sorriso che non finiva più.
“Guarda che ti cavo un occhio”
“Non lo faresti mai”
“Non provocarmi… tira indietro la testa”
Il castano fece come gli era stato detto e Zero iniziò a sciacquargli i capelli, stando ben attento che lo shampoo non gli finisse negli occhi o nelle orecchie.
“Le tue azioni contraddicono le tue parole, lo sai?”
Ghignò Kaname, riaprendo gli occhi.
“Guarda che sono sempre in tempo”
“Che crudeltà”
“Povero piccolo purosangue, bullizzato dal cacciatore cattivo”
Borbottò Zero con un piccolo sorriso in volto, alzandosi dal bordo per uscire dalla vasca.

Kaname, però, fu più svelto.

Si girò quel tanto che bastava per prenderlo per la vita e buttarlo in acqua con lui.
“…Mi ero già fatto la doccia oggi, grazie…”
Sibilò l’argenteo, gli occhi ridotti a due fessure iniettate di sangue.
“Fai il bagno con me”
“Potevi chiederlo prima”
“Avresti detto di no”
L’hunter decise di stare zitto, pur di non dargli ragione, e questo fece ridacchiare il castano.
Lo aiutò poi a togliere i vestiti e gli fece appoggiare la schiena contro il suo petto, abbracciandolo e lasciandogli un bacio sulla nuca.

Un bagno caldo, Zero che lo viziava e che si lasciava coccolare.
Cos’altro poteva chiedere di meglio, Kaname?

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Capitolo 8
*** Agenda ***


Angolino della Robh: Buonasera, buonasera, buonasera :3 .
Devo dire che questo prompt mi ha messo un poco in difficoltà, non sapevo bene cosa scrivere... spero che il risultato sia almeno decente xD.
Detto questo vi lascio subito perchè non mi sento molto bene Buona lettura <3.


Takuma parlava.
Parlava.
E parlava.
Kaname non lo stava più ascoltando da un pezzo, troppo preso o a guardare fuori dalla finestra o a tenere d’occhio l’orologio, per sapere con esattezza che ore fossero.
Il biondo, però, continuava a leggere quel piccolo libricino che teneva in mano.
L’agenda del purosangue.
Piena anche quella sera, come le altre prima di quella.
Kaname sospirò, decidendo di alzarsi dopo aver guardato un’ultima volta l’orario.
“Kaname?”
“Tornerò in tempo per il prossimo incontro, tranquillo”
Promise il castano, uscendo dalla stanza.

Arrivò sul luogo in perfetto orario, non trovando però il compagno.
Si sedette –allora- decidendo di aspettare e sperando che Zero arrivasse prima di dover rientrare da Takuma.
Fortunatamente, l’hunter arrivò dopo un paio di minuti correndo.
“Scusa, ho dovuto aiutare Kaito con un Level E”
Spiegò con un po’ di fiatone.
Il purosangue gli sorrise leggermente, accarezzandogli una guancia prima di andare ad appoggiare la fronte contro la sua.
“Va bene… basta che adesso sei qui”
Zero non rispose, chiuse gli occhi e si godette quel contatto.
Anche se non aveva risposto, Kaname sapeva che sarebbe dovuto andarsene dopo poco.
L’agenda dell’hunter era piena esattamente come la sua.

Ma avrebbero trovato sempre un po’ di tempo per di vedersi, strappando anche solo pochi minuti a quelle agende piene d’impegni che li aspettavano ogni notte.

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Capitolo 9
*** Bosco ***


Angolino della Robh: Buonasera!
Stasera non scriverò molto qui nell'angolino perchè stò ancora male Forse è anche per questo che il prompt non mi soddisfa molto stavolta... però spero possa piacere almeno un pochino a voi ^^.
Buona lettura! <3



 La Cross Accademy era circondata da un fitto bosco.
Di giorno i ragazzi e le ragazze della Day Class si sedevano sotto quegli alberi per ripassare le lezioni, per mangiare o ancora per ripararsi dal sole battente.
Di notte, invece, poteva fare quasi paura quel bosco così fitto.
Almeno agli umani.

Kaname Kuran, capodormitorio della Night Class, adorava girare nella parte del bosco che circondava l’edificio delle lezioni.
L’aveva sempre fatto, sia prima che Yuuki tornasse ad essere la principessa dei purosangue, sia adesso che si era risvegliata.
Ma se prima girava per andare a controllare la sua sorellina, in quelle notti –Kaname- girava per un nuovo, interessante motivo.
Motivo che trovò dopo aver passeggiato qualche minuti tra gli alberi.

Appoggiato allo stesso albero delle notti addietro, Zero Kiryuu si stava concedendo un po’ di tempo di riposo dalla sua ronda notturna.
Tranquillo, rilassato, sul suo volto non c’era alcun segno di preoccupazione.
Come se si sentisse più protetto a dormire lì, in mezzo al bosco, che nella sua stanza.
Kaname approfittava di questa piccola pausa, che l’hunter si prendeva ogni notte, per andare ad osservarlo, per ammirare quel volto candido come non poteva fare in mezzo agli altri.
Che giudicavano, che parlavano.
Il bosco, al contrario, era spettatore silenzioso che avrebbe mantenuto segreti quegli incontri anche al bell’addormentato.

Un motivo in più per amare quelle passeggiate, no?

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Capitolo 10
*** Gatto ***


Angolino della Robh: Torno stasera tra i fumi dell'aerosol e regalando scatole di tacchipirina a tutte xD.
Grazie a quest'ultima sono riuscita a scrivere molto più volentieri di ieri, mi è tornata un pò la vena comica con questo prompt e sono contenta :3 .
Che altro dire, spero possa piacere anche a voi!
Buona lettura <3


Zero Kiryuu non era una persona che esprimeva apertamente i suoi sentimenti.
Non era aperto con gli altri, non riusciva a socializzare facilmente.
Le uniche eccezioni erano Yuuki, Yagari e qualche volta –se era fortunato- anche Cross.
Da un po’ di tempo a questa parte, però, si era aggiunta una nuova eccezione.
Con gran irritazione di Kaname… no, non era lui quell’eccezione.

L’eccezione in questione si trovava adesso tra le braccia dell’hunter e veniva coccolato da quest’ultimo, mentre lui –Kaname- era lì, a rodere silenziosamente sul divano, guardandoli.

Era un giorno festivo e Kaien, come faceva sempre in quelle occasioni, aveva invitato i due fratelli Kuran per poter stare insieme come una specie di famiglia normale.
Come se normali, loro, lo fossero mai stati.
Il maggiore dei fratelli –però- doveva ammettere che gli piacevano quelle riunioni di famiglia, come le chiamava il direttore.
Poteva stare con Zero senza che nessuno intervenisse, poteva osservare Zero nella sua quotidianità, poteva parlarci insieme senza far volare frecciatine… anche se qualche volta le lasciava uscire volontariamente perché adorava stuzzicarlo.
Aveva iniziato a pensare a quei momenti come preziosi, a pensare che forse poteva diventare un’eccezione anche lui… fino a quando qualcuno non aveva preso il suo posto.

Rodeva, Kaname, rodeva davvero tanto ed era dannatamente geloso di tutti i sorrisi, le carezze e i baci che quella creaturina bianca che corrispondeva al nome di Kumo –datogli da Yuuki… adorabile sorellina traditrice- prendeva al posto suo.
Ovviamente non poteva darlo a vedere, ne andava anche e soprattutto del suo orgoglio.

Orgoglio che, quel giorno, se ne andò allegramente a quel paese, quando scoprì che Zero dormiva perfino insieme alla creaturina.
“Non lo starai riempendo un po’ troppo di attenzioni? Non muore se lo lasci dormire da solo”
L’argenteo si girò a guardarlo confuso, poi se la ghignò un poco, accarezzando meglio Kumo tra le braccia.
“Il grande purosangue geloso di un piccolo gatto indifeso?”
Per il bene di quel che rimaneva del suo orgoglio… Kaname non rispose.
Cosa che fece ridacchiare Zero.
Kumo, sentendo il suo padrone allegro, iniziò a fare le fusa, contento pure lui.
E se il castano prima era rimasto un attimo incantato a guardare l’hunter ridere… adesso lo sguardo gelido era ritornato sulla palla di pelo che –grazie alle fusa- si era beccato nuove carezze.

In quel momento, Kaname, dall’alto della sua posizione di purosangue, prese una decisione.
Quel gatto doveva sparire.

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Capitolo 11
*** Armadio ***


Angolino della Robh: Stasera vado di fretta perchè tra poco esco!
Spero possa piacervi anche questo prompt, buona lettura! <3


Il piccolo Aidoh fissò nuovamente la porta davanti a lui.
La porta della stanza di Kaname, per essere precisi.
La fissava con molta preoccupazione, per essere ancora più precisi.
Perché?
Perché Zero Kiryuu era entrato in quella stanza anche quella sera.

Non che fosse una novità, tutti ormai sapevano che l’hunter aveva bisogno del sangue del Nobile Kaname per non andare in contro al destino di Level E e l’avevano accettato… più o meno.

La preoccupazione del biondino derivava, però, dal fatto che l’argenteo non fosse stato visto uscire.
Certo, poteva essere uscito dalla finestra come molte volte aveva fatto.
Ma Aidoh aveva sentito dei rumori.
Rumori che sia Yuuki che Takuma avevano cercato di coprire inutilmente.
Rumori che avevano fatto insospettire e preoccupare Aidoh, nonostante le rassicurazioni dei due.

Così, eccolo lì.
Davanti alla porta a cui finalmente si decise di bussare.
“Avanti”
Sentì dire dalla voce del purosangue e –timidamente- il biondo nobile aprì la porta ed entrò.
Trovò il castano appoggiato con il bacino alla scrivania, le braccia incrociate sul petto nudo e lo sguardo annoiato.
“Cosa c’è, Aidoh?”
Gli chiese Kaname, andando dritto al punto.
“E-Ecco… ho sentito dei… rumori… mi chiedevo se fosse… fosse tutto a posto con Kiryuu…”
“Se n’è andato ore fa, stavo per farmi la doccia”
“Oh… capisco, allora scusi il mio disturbo, Nobile Kaname”
Non che tutte le preoccupazioni del biondo fossero sparite –perché lui quei rumori strani li aveva sentiti-, ma se Kaname diceva che andava tutto bene… allora andava tutto bene.
Lasciò la stanza con quel pensiero rassicurante (?).

Appena la porta si chiuse dietro il nobile, Kaname sospirò leggermente.
Si staccò dalla scrivania e tornò nella sua camera, dirigendosi verso l’armadio.
Lo aprì con scatto veloce.
Al suo interno, Zero –mezzo nudo e rosso in volto- lo stava guardando molto male.
“Non guardarmi così, io te lo avevo detto di abbassare la voce”
Ghignò il purosangue, lasciando vagare lo sguardo eccitato sulla pelle chiara dell’altro.
L’argenteo era ancora arrabbiato per essersi dovuto nascondere nell’armadio, per non farsi vedere da Aidoh.
Ma come resistere a quello sguardo?
Lasciò perdere l’arrabbiatura, lasciando che tornasse l’eccitazione, lo prese per un braccio e lo tirò dentro con lui.

Forse, alla fine, dovevano ringraziare il piccolo Aidoh.
L’idea di farlo nell’armadio era nata solo grazie a lui.

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Capitolo 12
*** Appuntamento ***


Angolino della Robh: Buonasera!
Ammetto che questo prompt mi ha messa un pò in difficoltà, perchè immaginare un appuntamento tra questi due non è facile xD.
Così! Mi sono fatta aiutare un pò da quello di ieri, trasformando questo in una specie di 'prequel' di Armadio.
Spero non sia uscito proprio un obrobrio xD.
Buona lettura <3.


La notte sembrava essere tranquilla.
Non si vedeva in giro nessuna ragazza della Day, mentre gli studenti della Night erano riuniti dentro la loro classe.

Zero pensò di potersi ritirare per un’oretta o due.
Aveva un appuntamento a cui partecipare, volente o nolente.
Già una volta aveva provato a saltarlo ed era stato venuto a prendere, preferiva evitare che ce ne fosse una seconda.
Lasciò quindi il suo posto di vedetta ed iniziò ad incamminarsi verso il Moon Dorm.

Tutti gli studenti della Night erano riuniti nella loro classe… meno che uno.
Quello che lo aspettava davanti alla porta del dormitorio.
“Sei in ritardo”
Gli disse, semplicemente, Kaname appena lo vide.
“Non ricordavo che avevamo stabilito un orario preciso”
Rispose l’argenteo, ironicamente.
Nel mentre erano entrati dentro al dormitorio e si stavano dirigendo verso la camera del castano.
Non che servisse molto, l’odore del suo sangue l’avrebbe comunque sentito tutti, ma Zero si sentiva meglio, in qualche modo rassicurato, ad andare in stanza, come se potesse nascondersi dentro quelle mura.
Kaname lo capiva e silenziosamente lo accontentava.
“Tu… odi davvero così tanto aver bisogno di me?”
Chiese il purosangue, una volta arrivati in camera.
Zero alzò un sopracciglio e lo guardò annoiato, come a volergli dire che la risposta era ovvia.

Kaname chiuse gli occhi, sorridendo leggermente intanto che si toglieva la giacca bianca della divisa.
Chissà che reazione avrebbe avuto –l’hunter- se gli avesse confessato che lui, al contrario, non aspettava altro se non quegli appuntamenti, ogni notte.

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Capitolo 13
*** Luna Piena ***


Angolino della Robh: Scusate... davvero, scusate per il mancato aggiornamento di ieri sera.
Il prompt era scritto e pronto perchè l'ho scritto ieri mattina, ma ieri sera sono stata davvero male, continuavo a vomitare e non riuscivo a stare al pc per poter pubblicare.
Forse ho fatto male l'altro giorno ad uscire, forse ho beccato un nuovo virus allo stomaco, non ne ho idea ma oggi vado dal dottore per sapere qualcosa.
Per farmi perdonare, comunque, oggi pubblico due volte, spero possano piacervi e spero di poter continuare senza altri intoppi ^^ <3.
Buona lettura <3.


La luna era piena quella notte.
Era così lontana, così bianca e pura, così irraggiungibile… esattamente come il ragazzo che Kaname stringeva con forza a sé.

Non era la prima volta che il purosangue paragonava Zero alla luna.
La sua pelle era candida esattamente com’era la superficie del satellite, la sua bellezza paragonabile solo a quella dell’altra, il suo fascino misterioso che attirava lo sguardo come la luna li attirava ogni notte… distante da Kaname, esattamente come il satellite nel cielo.

C’erano notti come quella, però, dove il castano riusciva a raggiungere l’argentato.
Dove lo stringeva tra le braccia, forte, per non lasciarlo sfuggire.
Dove lo baciava, con passione.
Dove lo adorava, come meritava di essere adorato.
In quelle notti, Kaname amava Zero con tutto l’amore che sentiva di avere in corpo.

E madre luna poteva solo osservare suo figlio, mentre godeva tra le braccia del purosangue.

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Capitolo 14
*** Coperta ***


Angolino della Robh: ecco il prompt di oggi :3 .
Buona lettura <3.


Quella notte, Kaname fece nuovamente tardi nel tornare a casa.
Entrò dal portone e, nella breve distanza che separava esso dal salone, iniziò a pensare a un modo consono per chiedere scusa al compagno che lo stava aspettando.
Certo, sapeva che Zero si sarebbe accontentato anche di un semplice ‘scusa’ sussurrato sulle labbra, ma si erano promessi di stare più tempo insieme, quella notte, visti i pochi –stranamente- impegni e Kaname non era riuscito a mantenere quella promessa, voleva e doveva farsi perdonare.

Almeno, erano questi i pensieri del purosangue prima che mettesse piede nel salone e vedesse l’hunter sdraiato -o per meglio dire raggomitolato-  sul divano, stretto in una coperta.
Pardon.
Stretto nella coperta.
La sua.

Quella coperta lilla era stata una delle poche cose che il piccolo –all’epoca- Zero era riuscito a salvare e a portare con sé, dopo la morte dei suoi genitori per opera di Shizuka.
Era stata fatta a mano dalla signora Kiryuu durante i nove mesi di gravidanza ed era stata quella a stringere fin da subito i gemelli, appena nati.
Nei pochi anni felici della famiglia Kiryuu era stata ampiamente usata.
Ogni volta che si stringevano sul divano, che dormivano insieme, Ichiru andava a tirarla fuori dall’armadio e Zero si occupava di sistemarla meglio addosso ad entrambi.
Così si chiudevano nel loro mondo, godendosi il loro calore reciproco.

Forse era per ricordare quei momenti che Zero ancora la usava.
Per sentire ancora l’abbraccio del gemello perduto…

Gli si spezzava il cuore al solo pensiero di svegliarlo, a Kaname.
Nonostante i suoi buoni propositi, però, appena entrò nella stanza, l’argenteo aprì gli occhi.
Il castano s’inginocchiò davanti al suo volto assonnato e glielo accarezzò.
“Che ore sono?”
Domandò l’hunter.
“E’ tardi… scusa…”
Alla fine non gli era venuto in mente niente di meglio, al castano, ma –come immaginato- venne perdonato lo stesso, con un bacio a fior di labbra.
“Vieni qui”
Sussurò Zero, alzando un braccio e facendo spazio sul divano.
Kaname sorrise e si sdraiò accanto a lui.
Zero si premurò di sistemare per bene la coperta anche su di lui, facendo sorridere nuovamente il purosangue, ora avvolto in quell’abbraccio speciale.

Era sopravvissuta a tanto, quella coperta, ed era stata protagonista di tanti momenti felici tra i gemelli Kiryuu.
A Zero veniva assolutamente naturale pensare che lo poteva essere anche dei momenti felici con Kaname.

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Capitolo 15
*** Zucca ***


Angolino della Robh: Buongiorno!
Questo prompt mi è piaciuto molto scriverlo, come tutti quelli che escono un pò più comici degli altri xD.
Si può vedere come seguito del prompt Champagne, soprattutto però, dentro questo prompt c'è lo spoiler dell'idea che ho per l'ultimo prompt che pubblicherò il 31, spero possa piacervi ^^.
Buona lettura <3.


Zucche davanti a lui.
Zucche alla sua destra.
Zucche alla sua sinistra.
Zucche dietro di lui.
Zucche nelle mani del direttore.
Zucche nelle mani di Yuuki.
Zucche dappertutto.
Aveva la nausea, adesso –Zero-, per colpa di quelle dannate zucche.
E non aveva ancora sentito l’idea dei due pazzi che lo guardavano con occhi decisamente troppo sbrilluccicosi.

Dopo averla sentita… decise di darsela a gambe tra le zucche maledette, ma padre e figlia furono più svelti e riuscirono a bloccarlo, abbracciandolo stretto per la vita.
“Dai Zero ~, è un’idea così carina ~”
Cercò di convincerlo Yuuki, facendogli gli occhi dolci e sbattendo le ciglia.
“No, per niente!”
“Hai ragione! Infatti non è solo carina Yuuki, è un’idea straordinaria! Per questo Zero è così contento, vero Zero?”
“Se per lei adesso sono contento, allora deve cambiare occhiali direttore”
“… Cosa state facendo?”
Chiese Kaname, arrivato giusto in quel momento per vedere cosa stesse combinando la sua sorellina.
Sorellina che era uscita dal dormitorio quella mattina, senza dormire, urlando che aveva avuto un’idea bellissima per la festa che si sarebbe tenuta a fine mese, e che doveva assolutamente comunicarla al direttore.
… A quanto pareva quell’idea riguardava le zucche, di cui adesso la palestra –dove si trovavano loro in quel momento- era piena.
Prima che potesse prendere la principessa e andarsene, facendo finta di non aver visto niente, -però- Kaname venne afferrato disperatamente da Zero e tirato dentro.

“Ti prego, Zero, spiegami ancora una volta perché siamo finiti così”
Chiese, forse per la quinta volta –aveva perso il conto-, Kaname, smettendo un attimo di fare quello che stava facendo.
“Perché tua sorella è stata cresciuta da un pazzo con cui, sfortunatamente, condivide idee malefiche dove io ci vado di mezzo”
“Ed io che ci faccio qui?”
“Perché mi rifiuto di soffrire da solo”
Chiarì l’argenteo, minacciando (?) l’altro con il cucchiaio.
Il purosangue sospirò e tornò a maneggiare il coltello.

Stavano rispettivamente svuotando le zucche e intagliandole per poterne ricavare delle lanterne che sarebbero state sparse per tutta la sala da ballo alla festa di fine mese –ecco la famosa idea di Yuuki-, uno costretto dal ‘suo dovere di Guardian’ ovvero dal direttore e dalla principessa purosangue, e il secondo costretto dal primo, appoggiato tra l’altro sempre dai due citati prima che l’avevano trovata un’ottima idea, così che i due potessero finalmente fare amicizia.

Quella non era ancora scattata, però…
“Che ne dici?”
Chiese Kaname, mostrando all’altro la sua prima zucca intagliata.
Zero smise di armeggiare con il cucchiaio e si voltò verso l’altro.
Girandosi praticamente subito dall’altra parte per non scoppiare a ridergli in faccia.
“Sei pessimo”
Gli disse, cercando di trattenere un po’ le risate.
… Però non stava andando poi così male, pensò il castano, godendosi quella vista.
Si ritrovò, quasi, a ringraziare la sorella e le zucche.
Quasi.

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Capitolo 16
*** Cerotto ***


Angolino della Robh: Buongiorno!
Oggi sono particolarmente contenta, perchè? Perchè sono arrivata/ho superato la metà di questa iniziativa e sono davvero fiera di me <3, ma soprattutto sono contenta perchè una ragazza ha iniziato a seguire questa storia! *-* Grazie mille Harriet! <3.
Passiamo al prompt!
All'inizio è stato un pò ostico, perchè andiamo, che se ne fanno di un cerotto due vampiri? xD Però alla fine sono riuscita a districarmi e questo è il risultato, che devo dire mi soddisfa u.u, spero possa piacere anche a voi!
Buona lettura <3


“Cos’è successo?”
Chiese Haruka, alzando lo sguardo dal libro per guardare il suo primogenito, appena tornato.
Primogenito che mostrava una ferita sanguinante sul ginocchio.
“Niente d’importante, non ho visto un gradino e sono caduto, si sta già rimarginando”
Spiegò il bambino, avvicinandosi al divano.
Voleva salutare la piccola Yuuki che, nonostante la spiegazione, lo stava guardando preoccupata, non riuscendo più a concentrarsi sul libro che le stava leggendo il padre.
Prima che potesse farlo, però, intervenne Juuri.
“Bene! E’ arrivato il momento della mamma!”
La purosangue si alzò dal suo posto e ci fece sedere il figlio, inginocchiandosi davanti a lui.
Il bambino si girò a guardare il padre – sentendo Yuuki aggrapparsi al suo braccio – in cerca di spiegazioni, ma Haruka scosse la testa sorridendo, come a dirgli di lasciarla fare.
Allora Kaname tornò a guardare la madre che tirò fuori dal nulla un cerotto.
Un cerotto con sopra dei pipistrellini.
“Che carino!”
Urlò la principessa.
“Vero?~”
Madre e figlia si sorrisero mentre Haruka rise un po’.
Il primogenito, al contrario, alzò un sopracciglio perplesso.
“Non mi serve”
Juuri riportò l’attenzione su di lui e gonfiò le guance, sventolandogli il cerotto sotto al naso.
“Andiamo, lasciami fare la mamma!”

“…Ohi!”
Kaname sbatté le palpebre, ritornando al presente e guardando davanti a sé.
Trovò Zero, nella stessa posizione, con in mano il cerotto con sopra i pipistrellini.
“So che fanno pena, ma il direttore compra solo questi… quindi devi arrangiarti”
Borbottò l’argenteo, guardando un attimo male il cerotto prima di aprirlo e metterlo sul naso del purosangue, andando a nascondere il graffio che gli aveva regalato (?) Kumo quando Kaname aveva provato davvero a sbarazzarsi di lui.
“In verità…”
Mormorò il castano, tastando un attimo il cerotto.
“… Lo trovo molto carino”

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Capitolo 17
*** Cartolina ***


Angolino della Robh: Buongiorno!
Dunque il prompt è... questo xD, non ho molto da dire perchè è uscito davvero molto spontaneamente, appena avevo letto la lista l'avevo collegato subito a questo personaggio, spero possa piacere :3 .
Buona lettura! <3



La poca posta che Zero riceveva, la faceva arrivare sempre all’Associazione così da poterla leggere nel suo ufficio e, se il caso lo necessitava, sistemare i problemi tutti lì.
Quella notte decise di fare diversamente, invece.
Vide cos’era arrivato e decise di portarlo a casa.

Kaname lo trovò già a letto, quando tornò a casa, ma ancora intento a fissare la posta arrivata.
“Cos’è?”
Gli domandò, iniziando a spogliarsi per poterlo raggiungere.
“Una cartolina… del maestro Yagari…”
Il castano restò un attimo sorpreso, poi decise di lasciar perdere i vestiti per quel momento e andò sul letto, abbracciandolo per le spalle e lasciandogli un bacio sulla tempia.

Così come Cross era stato un padre per Yuuki, Yagari lo era stato per Zero.
Era stato il suo maestro, gli era stato accanto, gli aveva voluto un gran bene e ancora gliene voleva, ricambiato dall’uomo che aveva sempre rispettato ogni sua decisione, perfino quando gli aveva confessato della sua relazione con il purosangue.
Ovviamente –però- aveva accettato la cosa solo dopo aver minacciato Kaname per bene, non sarebbe stato Yagari sennò.

Non sarebbe stato Yagari se non fosse partito qualche tempo dopo la fine della scuola per Zero, dicendogli che ormai era abbastanza grande da andare avanti anche senza la sua supervisione.
L’argenteo non era molto sicuro di questo, ma non aveva detto niente.
Lo aveva guardato andarsene esattamente come faceva quando era ancora un bambino.

“Cosa dice?”
“Niente”
L’hunter sporse la cartolina e fece vedere all’altro che, oltre all’indirizzo, non vi era scritto nulla.
“Vuol dire che sta bene… no?”
Sorrise leggermente, il castano, lasciandogli un nuovo bacio sulla tempia.
“Suppongo di sì”
Zero ricambiò il sorriso e Kaname tornò a cambiarsi.

Intanto che il compagno finiva di cambiarsi, Zero si sporse verso il suo comodino, lo aprì e poggiò la cartolina insieme a tutte le altre che gli aveva mandato il suo maestro.

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Capitolo 18
*** Mattina ***


Angolino della Robh: Buongiorno!
Aggiorno di mattina per il promtp chiamato mattina! xD... Non fa molto ridere come pensavo O.o .
Meglio che mi ritiro prima di fare altre figure >.>'''.
Buona lettura <3.


La mattina era, strano a dirsi, il momento preferito di Zero.
Nonostante la notte non dormisse, nonostante si riposasse poche ore prima di alzarsi nuovamente, lui la mattina si sentiva bene.
Si alzava, si lavava e si vestiva con la divisa nera della sua classe.
Poi, con calma, si dirigeva verso il Moon Dorm per aspettare il ritorno dei vampiri dalle lezioni.
Mentre camminava, intorno a lui regnava il silenzio, al contrario del tramonto, dove doveva correre per fermare le intraprendenti ragazze della Day.
Quel silenzio pacato, quasi magico, lo aiutava a rilassarsi.

Gli studenti della Night sembravano averlo capito e per questo –quando tornavano al loro dormitorio- mantenevano tutti quel silenzio… o forse solo non volevano parlargli.
A Zero andava bene, fintanto che poteva definirsi tranquillo.
Li guardava passare mentre il sole iniziava a dare i primi segni di comparsa.
Salutava con un cenno del capo quei pochi che lo salutavano in egual modo, riservando però un piccolo sorriso alla principessa gentile.

Poi arrivava Kaname.
Il maggiore dei Kuran la mattina lo guardava sempre fisso negli occhi.
Non li lasciava finché costretto.

Zero non lo sapeva, ma la mattina era il momento preferito anche di Kaname.
Al tramonto non poteva godersi quegli occhi come doveva.

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Capitolo 19
*** Lupo Solitario ***


Angolino della Robh: Buongiorno!
Parto subito con il parlare del prompt perchè è uno di quelli che preferisco, io adoro i lupi e quando ho visto questa traccia mi sono salite subito un sacco d'idee, non vedevo l'ora di scriverla :3 <3.
Nel scriverla, alla fine, sono riuscita a inserire anche il fatto che adoro di più su questi animali, quindi sono ancora più contenta **.
Se volete scoprire di cosa parlo, leggete u.u (xD).
Buona lettura <3


Fin dalle scuole, Zero si portava dietro il titolo di lupo solitario.
I suoi compagni parlavano di come non si facesse avvicinare da nessuno, se non da Yuuki, di come non parlasse tranne quando fosse solo strettamente necessario, di come facesse paura a volte.
L’ultimo pensiero era più delle ragazze, ovviamente.

Andando a lavorare, il titolo di lupo solitario lo aveva seguito.
Rispettava i suoi colleghi e loro rispettavano lui, ma anche all’associazione raramente lo si vedeva in compagnia se non c’era Kaito o se non doveva andare in giro in coppia.
Partecipava alle discussioni solo se chiedevano il suo giudizio, che s’intromettesse da solo era un caso assai raro.

Tutti lo vedevano andare in giro da solo, proprio come un lupo solitario che va per la sua strada, senza sentire il bisogno di un proprio branco.

Nessuno –però- immaginava che quel lupo avesse un compagno da cui tornare ogni mattina.
Nessuno lo aveva scoperto a scuola, forse gli hunter sapevano ma ignoravano per il quieto vivere.
A Zero non importava.
Potevano chiamarlo in tutti i modi, potevano parlare di lui in tutti i modi.
A lui bastava solo avere Kaname –il suo compagno, l’unico e il solo per tutta la vita, esattamente come per i lupi- accanto sé.

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Capitolo 20
*** Caffè ***


Angolino della Robh: Buongiorno!
Oh dei... mica tanto, mi servirebbe a me una tazza di caffè per ripigliarmi bene @.@ .
Intanto che mi sveglio per bene, vi auguro buona lettura <3.


Senza zucchero.
Senza latte.
Nero.
Bollente.
Ecco com’era la bevanda che Zero aveva appena versato in una tazza, non senza nascondere qualche smorfia per l’odore intenso che aveva invaso la stanza.

Non c’era niente da fare, lui il caffè non lo sopportava.
Aveva sempre preferito, di gran lunga, il thè come gusto.
Infatti, appena poggiata la tazza piena di caffè sul tavolo, si girò nuovamente verso i fornelli e si mise all’opera per preparare il suo amato thè.

Dopo qualche minuto, arrivò il vero amante della bevanda più forte.
Kaname entrò nella cucina e sorrise nel vedere la sua tazza già pronta, come ogni giorno.
Ne andò subito a prendere qualche sorso, lasciò che la caffeina pura facesse il suo effetto sul suo corpo stanco e sospirò appagato, appoggiandosi con il bacino al tavolo per poter osservare Zero.
Sapeva che l’hunter odiava quella bevanda, eppure glielo preparava ogni volta, alzandosi prima di lui a posta per farglielo trovare caldo e pronto.
Che mogliettina adorabile… si ritrovò a pensare il purosangue, gustandosi ancora qualche sorso… meglio non dirglielo, però.

Mezzo perso in fantasie, vide il suo compagno girarsi verso di lui con la sua tazza fumante in mano.
“Buongiorno”
Gli sorrise, il castano.
L’argenteo bevve qualche piccolo sorso di thè, e a causa del suo calore gli si arrossarono un poco le gote.
Adorabile, pensò istantaneamente Kaname.
“Buongiorno”
Rispose Zero, in un sussurro.
Kaname si staccò dal tavolo e si avvicinò a lui, lasciandogli un casto bacio sulle labbra, il bacio del buongiorno.
Si staccò di poco, intenzionato a restargli vicino fino a quando non sarebbero dovuti uscire ma Zero lo allontanò con una manata sul volto, la faccia schifata.
Il castano restò un attimo sorpreso, ma poi capì e rise.

Gli aveva appena dato un bacio al caffè.

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Capitolo 21
*** Strega ***


Angolino della Robh: Buongiorno!
Dunque, per questo prompt dovete ringraziare la mia migliore amica, perchè per me strega uguale Yuuki >.> (senza offesa alle sue fan).
Lei mi ha convinta a cambiare idea >.> .
Quindi, fanciulle! Buona lettura <3.


Zero aprì gli occhi di scatto, sgranandoli.
Si tirò a sedere immediatamente dopo, portando una mano al petto che si alzava e abbassava in modo frenetico.
L’altra la portò al tatuaggio.
Lo accarezzò con le dita tremanti, seguendo le linee disegnate sulla sua pelle ma ad un certo punto si bloccò.
Il cuore gli rimbombava nelle orecchie e più le dite erano ferme su quel punto del suo collo, più sentiva il battito aumentare.

Le dita vennero all’improvviso spostate, sostituite da un paio di labbra calde che lo baciarono più e più volte.
Zero s’irrigidì un paio di secondi, lasciandosi poi andare con un sospiro, sentendo il battito cardiaco tornare normale man mano che i baci continuavano.

Aveva sognato nuovamente Shizuka.
Anche a distanza di anni, pur sapendo che era stata importante per Ichiru.
Zero aveva ancora incubi sulla strega che prima lo aveva morso con rabbia, condannandolo, e che poi aveva ucciso brutalmente i suoi genitori.

Certe volte –come quella- credeva di sentire ancora il segno dei suoi denti sul collo.

In quei momenti interveniva Kaname.
Lo baciava nello stesso punto in cui Shizuka lo aveva morso.
A Zero non dava fastidio, anzi, quei baci lo aiutavano a rilassarsi.

Lo aiutavano a far tornare la strega nei suoi ricordi, dove restava in agguato, fino al prossimo incubo.

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Capitolo 22
*** Ricordo ***


Angolino della Robh: Buongiorno!
Dico solo una cosa su questo prompt, oggi u.u .
Ma quanto erano carini i gemelli Kiryuu da piccini?! *-* Io, ogni volta che vedo ci penso, mi sciolgo <3 ahw <3 .
Okay basta xD.
Buona lettura <3.


Kaname non riusciva a smettere di pensare a Zero quella notte.
Non che le notti precedenti fossero state diverse… ma quella notte, più precisamente, il purosangue era perso nei ricordi.
O meglio.
Nel primo ricordo che aveva dell’argenteo.

Se lo ricordava bene.
Zero era un bambino piccolo, allora, e non lo aveva visto, troppo preso a lamentarsi con Cross della foto che stava scattando a lui e a Ichiru.
Entrambi i gemelli erano stretti nei loro cappottini, con tanto di sciarpa e guanti, a riparare le orecchie i paraorecchie pelosi.
Si era stupito –Kaname- quella volta.
Due gemelli nati in una famiglia hunter.
Un evento raro se non quasi del tutto impossibile, forse era per questo che non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.
Si era concentrato su uno dei due fratelli in particolare.
Continuava a seguirlo con lo sguardo, ovunque andasse, nonostante fosse parecchio arrabbiato per essere stato portato lì con l’inganno.
Quel bambino con le guance rosse causate dal freddo aveva attirato tutta la sua attenzione.

Cosa che non smetteva di fare, anche se erano passati gli anni.
Pensò il purosangue, adocchiando il guardian passare sotto la finestra della sua aula.
Sorrise, Kaname.
Lo Zero di adesso era diverso dello Zero dei suoi ricordi.
Ma lo stesso interessante.

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Capitolo 23
*** Camino ***


Angolino della Robh: Buon primo pomeriggio!
Che dire di questo prompt, chi non ha mai sognato di sedersi davanti a un bel camino caldo durante l'inverno, magari con un bel libro a portata di mano e un bicchiere di cioccolata calda? <3 Personalmente è uno dei piccoli sogni che ho :3 .
Spero che chi ha un camino in casa se lo godi per bene, e spero anche che vi possa piacere quello che ho scritto ^^.
Buona lettura <3.


Quella era una delle molte rare sere in cui nessuno dei due lavorava.
Avevano potuto dormire un po’ di più, scambiarsi qualche carezza e alla fine si erano alzati con calma.
Zero era andato a preparare, come sempre, le tazze di caffè e thè.
Kaname, però, aveva notato che l’hunter si era subito avvolto nella sua coperta lilla, appena uscito dal letto.
Così decise di riscaldarlo.

“Sicuro che non vuoi una mano?”
Chiese, di nuovo, Zero dopo aver bevuto ancora un sorso del suo thè.
La tazza di caffè di Kaname, invece, era ancora intatta, posta accanto a lui, in quel momento chinato davanti al camino spento del salone.
Il purosangue non rispose, troppo concentrato nel suo lavoro e l’argenteo sospirò, tornando a bere.
Di solito era lui, essendo il più freddoloso, ad accendere sempre il camino quando stava a casa, ma quella volta Kaname si era impuntato.
Per poi arrendersi miseramente quando, dopo l’ennesimo tentativo, tirò fuori il viso completamente sporco di fuliggine.
L’hunter nascose le risa dietro la tazza, rimpiangendo di non avere una macchina fotografica a portata di mano –dov’era Cross quando serviva?-,  spedendolo alla fine in bagno a ripulirsi.

Quando tornò nel salone, Kaname trovò il camino acceso e il compagno seduto davanti ad esso.
“Prima o poi dovrai dirmi il segreto per accenderlo”
Borbottò, sedendosi accanto a lui e recuperando la sua tazza di caffè.
“E perdermi il privilegio di vederti faticare? Giammai”
Rispose Zero sorridendo, sistemando la coperta anche intorno al castano.
Quello giurò silenziosamente vendetta… decidendo di lasciar perdere quando il compagno si appoggiò a lui.

Sorridendo leggermente –Kaname- allungò un braccio, abbracciandolo per le spalle per stringerselo contro.
Rimasero per parecchio tempo lì, davanti al camino, godendosi il calore reciproco e quello delle fiamme che scoppiettavano allegre.
Un bel modo per passare la nottata.

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Capitolo 24
*** Spiaggia ***


Angolino della Robh: Buon primo pomeriggio!
Dunqu dunque dunque... questo prompt non mi piace per niente! >< Non sapevo bene che scrivere e questo è quello che è uscito, non sono neanche sicura di aver centrato del tutto il prompt... spero possa piacere lo stesso ç.ç .
Buona lettura ç.ç .


Erano finalmente riusciti a concedersi una vacanza.
Dopo promesse, compromessi e quant’altro, avevano lasciato il comando rispettivamente a Takuma e a Kaito, sicuri che avrebbero fatto un ottimo lavoro nella loro assenza.
Invece che restare a casa, però –come avevano pensato all’inizio-, si erano lasciati convincere da Yuuki che insisteva sul fatto che entrambi avessero bisogno di relax assoluto, cosa che non sarebbe successa se fossero rimasti a casa, perché –la principessa ci scommetteva- li avrebbero sicuramente disturbati ogni giorno per un problema diverso.
Così avevano lasciato tutto nelle mani della principessa gentile, che aveva prenotato ai due una bella vacanza al mare.

Ma appena arrivati, si accorsero di avere un problema…
“Ti si è arrossata nuovamente la pelle”
Costatò Kaname, alzando un attimo gli occhiali da sole per guardare meglio il compagno davanti a lui.
“Mi rifiuto di mettere un altro strato di quella roba”
Borbottò l’argenteo, guardando male la protezione solare sul tavolo.
Il castano non gli dava torto, anche lui nelle stesse condizioni.
…Il sole era il loro problema.
In quelle zone balneari batteva molto forte e ai due procurava molti fastidi, nonostante stessero quasi sempre in zone riparate e si mettessero strati e strati di crema protettiva.
Avrebbero potuto risolvere uscendo di notte, come loro solito, ma qualcuno avrebbe iniziato a farsi qualche domanda sul perché uscissero solo nelle ore notturne e non potevano permettere che scoprissero la loro natura.

Per quella notte, però, decisero di fare un’eccezione.
Erano in vacanza e volevano godersela.
Quella notte andarono in spiaggia.

La trovarono, ovviamente, vuota, gli ombrelloni erano chiusi e i lettini ritirati.
Era tutta per loro.
Nel silenzio, iniziarono a passeggiare, facendo sprofondare i piedi nella sabbia umida e in quel momento, mentre si tenevano per mano in quella spiaggia deserta, pensarono che infondo non era poi così male come vacanza.

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Capitolo 25
*** Profumo ***


Angolino della Robh: Buon primo pomeriggio!
Che dire, al contrario di ieri, questo prompt l'ho adorato :3 .
Avevo tante di quelle idee in testa e posso assicurare che tutte finivano nel raiting rosso, quindi alla fine ho cercato di contenermi scrivendo giusto solo qualche accenno a quello che succederà dopo xD spero possa piacere ^^.
Buona lettura <3


“Non andare”
Bisbigliò il purosangue, stringendo a sé il corpo ancora caldo del guardian.
Zero gli accarezzò con delicatezza il volto, baciandogli le labbra rosse.
Ma alla fine portò le mani su quelle dell’altro per sciogliere l’abbraccio.
“Non posso”
Gli rispose, mettendosi seduto sul bordo del letto.

Avrebbe voluto, ma non poteva davvero.
Il sole stava sorgendo, doveva svolgere il suo dovere, osservando gli altri studenti della Night rientrare nel dormitorio, per poi andare a lezione.
Si sarebbero rivisti nel pomeriggio, quando sarebbe stato Kaname a dover andare a lezione.

Quello, però, al purosangue non bastava.
Dopo una notte passata insieme, a stringersi e ad amarsi, voleva che Zero rimanesse accanto a lui, mai sazio della sua presenza.

Così, prima che l’altro si alzasse, tornò ad abbracciarlo da dietro, stringendolo forte contro il suo petto.
“Devo andare”
Insistette l’hunter, ma il castano invece che lasciare, rafforzò la presa su di lui.
Allora Zero iniziò ad agitarsi nelle sue braccia per riuscire a scappare, finendo però con urtare il comodino di fianco al letto con il piede, procurandosi una leggera ferita da cui iniziarono ad uscire piccolissime gocce di sangue.
“Ahi”
Borbottò, fermandosi un attimo per guardarsi il piede.
Pochi secondi dopo si ritrovò nuovamente sdraiato sul letto, Kaname sopra di lui.
“Ti ho detto che devo-…”
Zero non finì di parlare, trovandosi davanti gli occhi rossi accesi del compagno.

Con lentezza –Kaname- gli accarezzò tutta la gamba ancora nuda, gli prese il piede ferito e se lo portò davanti al volto.
Chiuse gli occhi e prese un grosso respiro.
Ubriaco.
Così si sentiva, ogni volta che il profumo del sangue di Zero aleggiava intorno a lui.
Un profumo che lo prendeva, lo avvolgeva, l’unico in grado di fargli perdere totalmente il controllo di sé.
L’unico profumo che era in grado di accendere la sua sete.

L’argenteo si ritrovò a gemere, quando il castano gli morse la caviglia, arrendendosi alla fine al capriccio di quel vampiro affamato di lui, in tutti i sensi.

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Capitolo 26
*** Benda ***


Angolino della Robh: Buon primo pomeriggio! 
Dunque dunque dunque, questo prompt l'ho ambientato dopo che Zero ferì Kaname con un coltello quando erano più piccoli, se ricordate nella serie animata si vede quel momento quando i tre (Yuuki, Zero e Kaname) si perdono nei ricordi, non ricordo il numero dell'episodio preciso... però è ambientato nella loro infanzia (?) ecco u.u''''.
Spero possa piacere come sempre :3 .
Buona lettura <3


“Non credo sia una buona idea…”
Provò a dire Kaname all’uomo davanti a lui.
“Hai ragione ma… non credo nemmeno lo sia lasciarlo da solo”
Rispose Kaien, finendo di mettersi il cappotto.
“Lo preferirebbe piuttosto che stare in mia compagnia”
“Sarà solo per questa mattina”
“E’ troppo comunque…”
Fece notare il purosangue.
Aveva ragione, pensò l’uomo, ma non aveva altra scelta.
In quel momento arrivò Yuuki –già pronta con il cappotto, la sciarpa e i guanti-, che mise fine alla loro conversazione abbracciando il castano.
Kaname le sorrise, accarezzandole il capo.
“Per favore, nobile Kaname…”
Iniziò la ragazzina, alzando la testa dal suo petto.
“…Prenditi cura di Zero mentre noi siamo fuori”
Kaname la guardò qualche istante prima di riportare lo sguardo su Cross, che lo guardava a sua volta supplicante.
Il castano allora sospirò.

Usciti padre e figlia, Kaname rimase apparentemente da solo.
Tenendo l’attenzione alta –doveva stare attento dopo l’incidente del coltello- andò dal ragazzino arrivato qualche giorno prima, trovandolo rannicchiato sul divano che leggeva.
Con lentezza si sedette al lato opposto al suo, subito dopo sentì lo sguardo lilla pieno di odio su di sé ma cercò di non farci caso.
Chiuse gli occhi, decidendo di riposare un poco ma restando vigile.

Non seppe dire dopo quanto, ma sentì chiaramente un profumo invitante di sangue.
Facendo pressione su se stesso per non far cambiare colore ai suoi occhi, li riaprì per guardare l’argenteo, trovandolo con il collo insanguinato.

Zero aveva sentito fastidio alla benda, si era grattato giusto un attimo, ma era bastato a far riaprire la ferita che iniziò a perdere nuovamente sangue.
Sentendosi osservato, alzò lo sguardo e trovò il purosangue intento ad osservarlo.
In un attimo alla figura del castano si sovrappose quella di Shizuka nella sua mente, e il suo primo istinto fu quello di scappare, ma venne bloccato da Kaname che lo prese per un braccio.
“Lasciami!”
“Stai calmo”
Ovviamente furono parole al vento.

L’argenteo continuò ad agitarsi e se lo avesse lasciato da solo di sicuro sarebbe scappato da qualche parte, cosa che Kaname non poteva permettergli, almeno non con il collo sporco di sangue.
Così lo trascinò con sé dalla sala al bagno, poi nuovamente in sala dopo aver preso la cassetta del pronto soccorso di Kaien.
Lo costrinse a mettersi nuovamente seduto e si mise di fianco a lui, iniziando a sciogliergli la benda sporca.
“Non toccarmi!”
“Vuoi fare da solo?”
Chiese, allora, Kaname, la pazienza al limite.
Zero lo guardò male e prese davvero a fare da solo… non riuscendo a concludere niente e facendo sospirare il più grande.
“Se stai fermo, farò più in fretta”
Gli spiegò e lo vide calmarsi leggermente, allora riprese a sciogliere la benda.
Tolse quella e il cerotto, pulì il collo dal sangue con un asciugamano inumidito, disinfettò la ferita e pose sopra un nuovo cerotto.
Lo aveva già notato nelle precedenti operazioni, ma quando iniziò a bendargli il collo con la benda nuova, il tremore che scuoteva il ragazzino divenne visibile a occhio nudo.
Non piangeva, stringeva i denti ma tremava.
Appena finito di bendarlo, Zero lo allontanò con una manata e corse via.

Kaname sospirò nuovamente, sentendo una porta sbattere.
Si appoggiò al divano e lasciò andare la presa.
I suoi occhi diventarono immediatamente rossi mentre lui prendeva nuovamente la benda sporca tra le dita e se la portava davanti al viso.
Inspirò profondamente quel profumo intossicante e decise che non l’avrebbe buttata.
L’avrebbe portata con sé.

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Capitolo 27
*** Anello ***


Angolino della Robh: Buon primo pomeriggio!
Dunque! Se non leggete o seguite il manga di Memories... c'è un piccolo spoiler per voi, vi avviso, lo chiamo piccolo perchè se l'aspettavano (o pregavano che accadesse, dipende dai punti di vista xD) un pò tutti.
Parlando del prompt posso solo dire che io adoro pensare al probabile matrimonio delle mie otp, quindi mi è capitato a fagiolo :3 .
Buona lettura! <3


Zero socchiuse gli occhi lilla, trovando davanti a sé due occhi marroni che lo osservavano, ben svegli e attenti.
“Buongiorno”
Gli sorrise, Kaname.
“Da quanto sei sveglio?”
Chiese l’argenteo, passandosi una mano sul viso per svegliarsi meglio.

La notte prima si era svolto il matrimonio tra Kain e Ruka.
Era stata una bella cerimonia, la vampira sembrava risplendere nella notte nera con il suo vestito bianco, e Zero aveva ben impresso nella memoria il volto di Akatsuki quando l’aveva vista avanzare verso di lui.
Sembrava essere l’incarnazione dell’uomo –vampiro, in questo caso- più felice del mondo, e lo era davvero in quel momento.
Augurava ad entrambi il meglio.

“Non ho dormito, in verità”
Rispose Kaname, attirandolo nel suo abbraccio.
“Stavo pensando”
“Uhm… devo preoccuparmi?”
Domandò Zero chiudendo gli occhi, era ancora stanco per la festa finita tardi.
“Non più del solito… torna a dormire”
Gli sussurrò, baciandogli la fronte.
L’hunter non se lo fece ripetere due volte.

Quando aprì gli occhi per la seconda volta, era da solo nel grande letto.
Sbatté gli occhi un paio di volte, confuso, poi si passò la mano sul viso.
…Qualcosa non andava…
Si guardò attentamente la mano sinistra, cercando la cosa che aveva sentito sul volto.
Dopo averla trovata… urlò.

Kaname alzò gli occhi dal suo libro -era da tanto che Zero non urlava con così tanta enfasi il suo cognome-, e poco dopo vide arrivare, correndo, il suo compagno.
“Cosa dianime significa questo?!”
Urlò l’argenteo, alzando la mano sinistra.
All’anulare splendeva una semplice fascetta d’oro.
“Sono felice che tu non l’abbia tolto, nonostante la confusione”
Sorrise il purosangue, alzandosi dal divano per andare davanti a lui.
“Significa che ti amo per l’eternità”
Rispose, poi, alla domanda, andando a stringere la sua mano con la sua sinistra, dove brillava un anello identico a quello di Zero.
“La nostra società ancora non accetta i matrimoni tra due persone dello stesso sesso, nonostante questo volevo far vedere a tutti che tu sei mio e che io sono tuo, per tutta la lunga vita che ci aspetta”
Finì, baciando l’anello dell’argenteo.
Argenteo che sospirò, con le guance ormai in fiamme, andando ad appoggiare la fronte contro la sua spalla.
“Cosa devo fare con te?”
Chiese in un sussurro.
“Assecondami e basta, come sempre”
Ridacchiò il castano, abbracciandolo.
Zero ricambiò l’abbraccio, alzando però il braccio sinistro per osservarsi ancora la mano.

Era davvero un bell’anello.

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Capitolo 28
*** Bicchiere Rotto ***


Angolino della Robh: Buon primo pomeriggio!
Eeeeeeee... oggi prompt triste >.>''' mi è uscito così, spero possa piacere lo stesso >.>'''''.
Buona lettura! <3
Ps: sono quasi alla fine! ** 


Rotto.
Distrutto.
Così sembrava Zero mentre guardava il corpo senza vita di Ichiru.
Aveva perso la sua metà, si era incrinato ancora di più di quanto già non fosse, aveva resistito solo per la battaglia, l’aveva vinta, ma alla fine era caduto in pezzi.
Come un bicchiere rotto.
Kaname si chiedeva se sarebbe riuscito a rimettere insieme quei pezzi –almeno in parte- che lui stesso aveva contribuito a rompere.

La battaglia era finita, Rido era morto, non l’avrebbe più tormentato.
Invece che stare con la sua sorellina finalmente ritrovata, Kaname si era diretto da Zero.
Lo aveva coinvolto, lo aveva usato.
Sentiva di non essere pentito per quello che aveva fatto, ma guardandolo in quel momento, sentiva fastidio al petto.
Sentiva di voler rimediare, in qualche modo.

Allungò una mano versa la sua figura ma non arrivò mai a toccarlo, la sua stessa voce glielo impedì.
“Non toccarmi”
Sibilò, gelido come mai era riuscito ad essere.
“Vattene”
Continuò, non distogliendo lo sguardo da Ichiru.
Kaname ritrasse la mano, ma non se ne andò subito come invece gli era stato ordinato di fare.
Si tolse la giacca lunga e gliela mise addosso, facendo attenzione a coprirlo tutto.
L’argenteo non disse nulla durante quella operazione, lo lasciò fare e poi, dopo che sentì la porta chiudersi dietro il purosangue, lasciò andare il respiro.
Respiro che si trasformò in singhiozzo.
Singhiozzo che si trasformò in urla.
Alle urla seguirono le lacrime.
Poteva permetterselo sotto quella giacca, nascosto al mondo, poteva piangere per il suo gemello.

Appoggiato contro la porta chiusa, Kaname sentiva Zero sfogarsi.
Chiuse gli occhi, mentre sentiva quel bicchiere rompersi ancora di più.
Non avrebbe rinunciato –però- a provare a rimettere insieme i suoi pezzi.

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Capitolo 29
*** Fiori ***


Angolino della Robh: Buon primo pomeriggio! 
Dunque! Come per il prompt Champagne... io non so davvero quando compiono gli anni i gemelli Kiryuu, anche stavolta l'ho sparata un pò (parecchio) a caso sulla data xD.
Vi chiederete (forse... probabilmente no... no di certo) perchè ho usato di nuovo il compleanno per questo prompt... beh è semplice, perchè oggi compio io gli anni xD.
Quindi tanti auguri a me! Adesso, dove sono i miei fiori? O.o (xD)
Buona lettura! <3


Allo scoccare della mezzanotte, la porta del suo ufficio venne aperta.
Zero alzò lo sguardo dalle carte che aveva sulla scrivania, aspettandosi di trovarsi davanti -al massimo- Kaito per qualche urgenza inaspettata.
Invece, dalla porta, entrarono dei fiori.

Un mazzo di fiori enorme, per la precisione.

A fatica, quel mazzo fu appoggiato sopra la sua scrivania –proprio sulle carte che stava finendo di controllare, notò facendo una piccola smorfia- e da dietro esso, spuntò il volto del suo compagno.
“Esattamente… cosa stai facendo?”
“E’ mezzanotte”
Rispose Kaname, con semplicità, come se da quella risposta Zero avrebbe capito tutto.
“…Quindi?”
“Da quant’è che non guardi il calendario?”
L’hunter lo guardò un po’ male –infastidito per la risposta con un’altra domanda-, ma alla fine si girò a guardare il calendario.
Sgranò gli occhi, sorpreso, leggendo che giorno era.
Si voltò nuovamente verso il compagno, e quello gli schioccò un bacio sulle labbra prima che potesse parlare, lasciandogli un fiore bianco tra i capelli.
“Buon compleanno”
Gli sorrise, Kaname.
Zero lo guardò negli occhi qualche secondo, poi andò a nascondere il viso nei fiori, per non far notare all’altro quanto era arrossito.
Fu mentre era avvolto da quel profumo, che un’idea gli balenò in testa.
Ritornò a guardare il purosangue.
“Posso chiederti una cosa?”

Sulla tomba c’erano ancora i fiori che aveva lasciato la scorsa volta.
Zero si chinò e vide che avevano iniziato ad appassire da un paio di giorni, allora li tolse, andando a buttarli.
Tornando, si fermò davanti a Kaname che –sorridendo- gli passò il mazzo dei fiori ricavato dalla metà di quelli che gli aveva portato.
L’argenteo li guardò giusto un attimo, prima di chinarsi di nuovo, lasciandoli al posto di quelli che c’erano prima.
“Buon compleanno Ichiru”
Bisbigliò, prima di tirarsi in piedi.
Kaname gli andò subito vicino, passandogli i fiori restanti, che Zero andò a stringere contro il petto, difficilmente se ne sarebbe staccato.
C’immerse il viso per respirare ancora il loro profumo, mentre il castano lo abbracciava per le spalle, intanto che lasciavano il cimitero.
“Andiamo a casa?”
“Si”

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Capitolo 30
*** Caramelle ***


Angolino della Robh: Buon primo pomeriggio!
Non ci credo quasi che sono arrivata al penultimo prompt! ** Fatemi gongolare un attimimino per favore <3.
Ritornando a noi, questo prompt volendo si può collocare dopo Zucca e volendo anche no, insomma decidete voi xD comunque, se non si è capito, adoro l'idea di un Zero golosone <3 è adorabile, no? <3 (xD)
Buona lettura!


“Zero!”
Il citato sobbalzò, girandosi di scatto verso la persona che lo chiamava e nascondendo le mani dietro la schiena.
Kaien, però, lo aveva visto.
“Hai mangiato un’altra caramella, vero?”
Le gote del guardian si arrossarono un poco, dando la risposta per lui.
“Così ti rovini il pranzo!”
L’argenteo fece orecchie da mercante, prese addirittura un’altra caramella dal vasetto e se ne andò in sala, borbottando che ormai era abbastanza grande da poter mangiare delle caramelle in santa pace.

Kaname, che aveva osservato tutta la scena –era un giorno festivo quindi lui e Yuuki erano da Cross-, si avvicinò al direttore.
“Sono così buone?”
Chiese, prendendo anche lui una caramella dal vasetto, ormai mezzo vuoto.
Aveva notato che in quelle notti Zero masticava spesso qualcosa, ma non avrebbe mai detto che era ghiotto di caramelle… certo, non lo avrebbe detto nemmeno per le castagne…
“In verità, nemmeno tanto, per i miei gusti almeno”
Rispose Kaien, lasciando andare una risatina.
“Il padre di Zero le portava ai gemelli quando tornava a casa e quelli ne andavano matti, le ho ritrovate per caso in un negozietto quando sono andato a fare la spesa, sono felice che gli piacciano ancora, lo ammetto, è parecchio buffo quando le mangia”
Finì, sempre sorridendo.
Buffo…

…Lui avrebbe detto eccitante, pensò Kaname, seduto accanto all’argenteo sul divano.
Vedeva la lingua muoversi all’interno della bocca per spostare o succhiare la caramella e quella visione, nella sua testa, si trasformava in qualcos’altro che sarebbe stato decisamente più piacevole… almeno per il purosangue.
Perso in pensieri poco casti che prevedevano Zero in ginocchio davanti a lui, Kaname non sentì cosa gli stava dicendo il protagonista di tale pensieri.
“Chiedo scusa, puoi ripetere?”
“Ti ho chiesto se ne vuoi una”
Ripeté Zero, allungando verso di lui la mano con dentro la caramella.
Il castano guardò la caramella un paio di secondi, poi ghignò leggermente.
“Si, con piacere”
Invece che afferrare la caramella, gli afferrò il polso, tirandolo verso di lui.
Fece incontrare le loro bocche in un bacio profondo, gli esplorò la bocca con la lingua qualche secondo –gustandosi fino all’ultimo il suo sapore- prima di rubargli la caramella e ritornare poi al suo posto sul divano.

Mentre si godeva l’espressione a metà tra lo scandalizzato e l’imbarazzato dell’hunter, Kaname pensò che, in effetti, quelle caramelle erano davvero buone.

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Capitolo 31
*** Halloween ***


Angolino della Robh: Buon pomeriggio!
Quasi non ci credo che sono riuscita ad arrivare finalmente alla fine, sono davvero molto contenta e molto orgogliosa di me stessa per aver continuato a scrivere ogni giorno, divertendomi anche! Insomma sono una rotonda patata felice *-*.
Passiamo al prompt, questo è il vero seguito del prompt Zucca e con questo si conclude (o inizia, che dir si voglia) di tutti i prompt scritti, spero piaccia ^^.
Eh si, io mi sono immaginata Zero vestito da Fantasma dell'Opera e Kaname vestito da principe, ce li vedo... azzeccati (?) per loro, ve lo dico qui più che altro perchè non mi sono concentrata molto (per niente in pratica) sui vestiti... insomma avevo di meglio da scrivere, non so se mi spiego >.>'''.
Spero, ancora, che vi possa piacere e vi auguro, per l'ultima volta in questa raccolta, una buona lettura <3.
E Buon Halloween! <3


“Che brutto broncio”
Commentò Cross, sorridendo al ragazzo davanti allo specchio.
Zero finì di sistemarsi la camicia, poi si girò verso di lui, il broncio ancora in bella vista.
Kaien gli si avvicinò con un leggero sorriso e gli poggiò sul volto la sua maschera.
“Beh, si adatta al costume di fantasma dell’opera direi”
Cercò di scherzare, il direttore, ma l’espressione sul volto dell’argenteo non cambiò.
“Devo proprio andare?”
“Certo che sì, stasera è festa anche per te Zero”
“Preferirei festeggiare stando in camera mia”
Confessò il ragazzo.
Il sorriso incoraggiante di Cross, però, lo fece desistere ancora una volta.
Si lasciò spingere fuori dalla stanza dall’uomo, che lo aiutò a mettersi il mantello prima di lasciarlo uscire.

Il leggero venticello della sera lo accompagnò mentre si dirigeva verso la palestra riccamente addobbata con ragnatele finte, pipistrelli di peluche e le lanterne formate con le zucche.
Guardandole, si lasciò scappare un piccolo sorriso, ripensando a quanto avevano dovuto faticare lui e Kuran per farle uscire almeno decenti.

Entrò nella struttura, trovando l’interno già abbastanza pieno di studenti sia della Day che della Night in costume.
Fece una piccola smorfia, iniziando a scandagliare la palestra per cercare un posto abbastanza isolato, da dove non si sarebbe mosso per tutta la durata della festa.

Almeno quello era il suo intento.
I suoi intenti, da un po’ di tempo a quella parte, non venivano mai rispettati però, e così fu anche quella sera.

Prima che potesse anche solo di pensare di muovere un passo, fu afferrato per un braccio e portato in pista.
“Tu…”
Ringhiò –Zero- contro il purosangue che strinse una mano nella sua, cingendogli la vita con l’altra.
“Balla con me”
Gli ‘propose’ Kaname, iniziando a ballare con lui un secondo dopo quella ‘proposta’.
L’argenteo lo guardò male ma decise di tenere a freno la lingua, non voleva attirare più attenzione di quanto già non stessero facendo.
Si arrese, quindi, lasciandosi trasportare dall’altro, pensando che anche se avesse opposto resistenza, Kuran avrebbe comunque trovato un modo per fare come voleva, lo trovava sempre dopotutto e Zero lo sapeva bene.
“Perché vuoi ballare con me?”
Le domande, però, erano lecite.
“Perché mi è sempre piaciuto il fantasma dell’opera”
Al diavolo attirare l’attenzione, lo avrebbe preso a pugni davanti a tutti, pensò l’hunter.

Ovviamente non lo fece.
Continuò a ballare con lui.
Non oppose resistenza neanche quando Kaname lo trascinò in un secondo ballo, una volta finito il primo.
Al terzo ballo consecutivo la scusa che si era detto – che non ne valeva la pena, che Kuran avrebbe fatto lo stesso quello che voleva – non reggeva neanche più.
La verità era che non gli dispiaceva ballare con Kaname, stava bene mentre era tra le sue braccia ma non era del tutto sicuro di capire perché.
Sentiva lo sguardo del castano su di sé ma non osava alzare il suo, fisso sul costume da principe del vampiro.

Perso in quei pensieri confusionari, Zero non si accorse che mentre ballavano Kaname lo aveva sospinto fuori dalla palestra, dove si ritrovarono completamente da soli.
L’hunter se ne accorse solo quando si fermarono.
Alzò finalmente lo sguardo, guardando il castano sorpreso.
“Dolcetto o scherzetto?”
Domandò Kaname, sorridendo un poco.
Zero aggrottò la fronte.
“Non ho le caramelle qua con me”
“Quelle caramelle… devo dire che mi sono piaciute per un motivo in particolare…”
All’argenteo ci vollero un paio di secondi per capire cosa intendesse l’altro e alla fine arrossì.
Lo guardò attentamente cercando di capire se fosse serio o meno, ma a giudicare dal ghigno che non scompariva dal volto… era serio.
Si aspettava davvero che…
Zero deglutì, togliendosi la maschera che gli copriva metà volto, con le mani tremanti tolse anche a Kaname la sua.
Prese un piccolo respiro, chiudendo gli occhi e avvicinandosi a lui.
Con delicatezza poggiò le labbra sulle sue e quel semplice gesto bastò a spazzare via tutta la confusione che gli regnava in testa.
Portò le mani ad accarezzargli i capelli mentre Kaname lo prese e lo strinse forte contro di sé, le loro lingue s’incrociarono a metà strada, si scontrarono, si assaggiarono, si accarezzarono come se stessero facendo l’amore e alla fine – per mancanza di fiato – si separarono.
“Cos’avresti fatto se avessi risposto scherzetto?”
Chiese Zero, restando abbracciato al castano, accarezzando le sue labbra con le proprie, non baciandolo del tutto.
“Ti avrei portato a letto direttamente”
Scherzò il purosangue.
L’argenteo gli restituì uno sguardo serio.
“Scherzetto”
Gli sussurrò sulle labbra, prima di baciarlo ancora.

Alla fine, avrebbe davvero festeggiato in camera.


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