In a few words

di Sonrisa_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Castagna ***
Capitolo 2: *** Bacio ***
Capitolo 3: *** Lenzuola ***
Capitolo 4: *** #LoveTriangle ***
Capitolo 5: *** #Fantasy ***
Capitolo 6: *** Promemoria ***
Capitolo 7: *** Bagno caldo ***
Capitolo 8: *** #CrackPairing ***
Capitolo 9: *** Bosco ***
Capitolo 10: *** Gatto ***
Capitolo 11: *** #Angst ***
Capitolo 12: *** Appuntamento ***
Capitolo 13: *** Luna piena ***
Capitolo 14: *** Coperta ***
Capitolo 15: *** Zucca ***
Capitolo 16: *** Cerotto ***
Capitolo 17: *** Cartolina ***
Capitolo 18: *** Mattina ***
Capitolo 19: *** Lupo Solitario ***
Capitolo 20: *** Caffè ***
Capitolo 21: *** Strega ***
Capitolo 22: *** Ricordo ***
Capitolo 23: *** Camino ***
Capitolo 24: *** Spiaggia ***
Capitolo 25: *** Profumo ***
Capitolo 26: *** Benda ***
Capitolo 27: *** Anello ***
Capitolo 28: *** #Afterlife ***
Capitolo 29: *** Fiori ***
Capitolo 30: *** Caramelle ***
Capitolo 31: *** Halloween ***



Capitolo 1
*** Castagna ***


Castagna

 
Mezz’ora a guardarla giocare e la sua pazienza si era esaurita: Nae era un disastro, inutile assecondarla come faceva Shirou.
«Porta vuota e tu in area di rigore, difficile sbagliare.»
«Il problema è la palla: non va dove voglio io!» si lamentò lei.
«Il problema sei semplicemente tu.» sentenziò il ragazzo.
Nae gonfiò le guance indispettita e recuperò il pallone calciandolo di collo pieno con tutta la forza a lei disponibile. La palla sbatté violentemente contro il palo e venne sbalzata verso Atsuya che, impreparato, fu colpito in pieno.
«Principessa, questa me la paghi.» ringhiò lui, massaggiandosi la testa.
«Scusami! Però ho centrato il palo. È un miglioramento, no?»
 
 


Stop! Io lo so già, le vedo le vostre facce perplesse come a dire “e la castagna?”, ebbene…
in gergo calcistico “castagna” significa “tiro forte e violento”.
Sì, continuo a vedere le vostre facce ancora perplesse, ma la fonte è Treccani, quindi credo sia affidabile. xD
Ciau ♥
 
ps: sì, ho iniziato in ritardo, ma ho fatto di tutto per non sforare di due giorni. Capitemi, sono reduce da un esame piuttosto complesso @.@

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Capitolo 2
*** Bacio ***


Bacio



L’inaspettato contatto fu tanto lieve e veloce che Hikaru credette di essersi immaginato le labbra di lui sulle sue. Un battito di ciglia ed era tutto finito, ma lo sguardo che Froy gli lanciò, fra il timido e il colpevole, gli fecero capire che no, non si era immaginato nulla. Al pensiero di quel bacio Hikaru sorrise e desiderò azzerare nuovamente quella distanza, ma la voce lontana di Chou-Kin-Un glielo impedì.
L’aereo.
«Ci vedremo presto.» lo tranquillizzò Froy intuendo i pensieri dell’altro, con un sorriso birichino a sollevargli quelle labbra che Hikaru desiderava di nuovo avere sulle sue, il più a lungo possibile.
«Ci vedremo presto.» confermò il nipponico.
Sorrisero.
 
 

 
Ma quanto sono carini questi patatini? *^*
Sono spudoratamente di parte, ma va bene lo stesso. ♥
Contenta di essermi messa in pari, quindi vi do appuntamento a domani!

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Capitolo 3
*** Lenzuola ***


Lenzuola



Con un mugugno indefinito allungò il braccio a destra, trovando solo delle lenzuola e nessun corpo al quale stringersi. Midorikawa schiuse un occhio ma la vista gli confermò quanto il tatto gli aveva fatto intuire: c’erano solo lui e le lenzuola.
Ma quindi è ancora in Russia?
Si mise dritto, cercando di capire se i ricordi di qualche ora prima fossero stati semplici frutti di un sogno troppo vivido: Tatsuya gli mancava, sì, ma arrivare a confondere sogno e realtà...
Cigolio della porta, lui in punta di piedi e la colazione su vassoio.
«Ma se sei già sveglio non vale.»
Ryujii rise e, avvolgendosi nel lenzuolo, gli corse incontro.





Più di Froy ed Hikaru mi piacciono solo loro due ♥ che in Orion Hino ha separato senza scrupoli dopo certe scene di Ares.
A domani, ma con un prompt dell'altra lista! ;)

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Capitolo 4
*** #LoveTriangle ***


#LoveTriangle

[lista 2]

 

Haizaki sbuffò: non poteva continuare così o ne avrebbe risentito la sua sanità mentale. Il problema era non riuscire a trovare una soluzione. E come poteva quando la vicinanza con Mizukamiya lo faceva sentire al posto giusto, ma quella con Nosaka lo scuoteva nel profondo?
«Tipica situazione dei shojo che leggo.» decretò Akane.
«Così non sei d’aiuto e la fai apparire ridicola. E me con lei.»
«Tu devi capire chi vuoi davvero.» gli fece notare «Io sarò felice per te in ogni caso… anche perché, obbiettivamente, parliamo di due bei ragazzi.»
Allo sguardo sognante che seguì quelle parole, Haizaki rischiò di strozzarsi con la granita: «E questo che dovrebbe significare?!»
 
 
 
 
Questo è uno di quei capitoli che più mi ha fatto pentire di essermi autoimposta le drabble e il loro limite, già con un flash mi sarei potuta divertire di più ma può essere un incentivo a buttare giù qualcosa fuori dalla raccolta.
A domani, di nuovo con un prompt della lista 2! ♥

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Capitolo 5
*** #Fantasy ***


 #Fantasy 

[lista 2]
 
 
Sbatté le ali e si librò più in alto nel cielo, accanto a fatine sorridenti e giocose. Sotto di lei una rigogliosa natura incontaminata e poi, poco lontano, una immensa distesa cristallina abitata da affascinanti sirene. Le carezze del vento la condussero fino al punto più alto di un arcobaleno che sovrastava l’isola. Vi posò delicatamente i piedini e sorrise, sentendosi invincibile mentre ammirava il passaggio sottostante.
Il suo colore? Indescrivibile per lei che, i colori, non li aveva mai conosciuti.
 
«Tesoro, su, è ora di svegliarsi.»
Una dolce voce la strappò via da quel suo magico mondo.
Luce aprì gli occhi, niente colori dai nomi sconosciuti, solo ombre scure.
 
 
 


Questo capitolo è per dimostrarvi la veridicità della dicitura “personaggi della trilogia originale”.
Luce è un personaggio al quale mi sono affezionata fin da subito, sono contenta di essere riuscita a portarla nella raccolta ♥
A domani!

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Capitolo 6
*** Promemoria ***


Promemoria
 

«Bentornato!» trillò Yuuka, correndogli incontro.
Shuuya studiò il disegno che gli fu posto davanti, soffermandosi corrucciato sulle due figure centrali –la femminile fin troppo simile alla sorellina.
«Ho immaginato il mio primo bacio e ho scelto il tramonto sulla spiaggia perché è più romantico. Ti piace?»
Il maggiore ignorò la fitta dolorosa al petto: com’erano passati dai disegni di fiori e fatine a baci sulla spiaggia?
«Bello.» mentì spudoratamente «Ma quest’idea…»
«Rika.» sorrise Yuuka «Abbiamo parlato tanto mentre vi allenavate ieri!»
«Ah.»
Promemoria per il futuro: non far avvicinare più Rika alla sua innocente sorellina. Non poteva dover già affrontare il “problema ragazzi” alla soglia dei nove anni di lei.




Capitoletto senza pretese che spera di strapparvi almeno un sorriso divertito ♥

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Capitolo 7
*** Bagno caldo ***


Bagno caldo
 



Suzuno mal sopportava il caldo, che fosse delle bevande, dei cibi o delle interminabili giornate estive. Persino di inverno fuggiva da ogni forma di calore, beandosi delle temperature rigide tanto odiate da Haruya. Solo in una cosa faceva eccezione: il bagno caldo. Era un lusso che si concedeva di rado, pur trovandolo estremamente piacevole. Da quando erano andati a convivere, poi, aveva scoperto che gli piaceva persino di più.
«Vuoi uscire?» lo punzecchiò Nagumo che, al secco “no” del fidanzato che gli si strinse maggiormente, ghignò soddisfatto, lasciandogli l’ennesimo bacio sul collo.
Per togliergli quel sorrisetto strafottente, a Suzuno bastò schizzarlo.
«Ma i capelli no!» protestò Haruya.
Fuusuke rise.





Chi si stava dimenticando di pubblicare? Esatto, io. -.-"
Oggi aggiornamento serale/notturno e, con ogni probabilità, avverà lo stesso anche per domani perché farò la trottola da una parte all'altra. ^^"

 

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Capitolo 8
*** #CrackPairing ***


#CrackPairing

[lista 2]
 

«Bello il pomeriggio con Hiroto e Golem?»
Il fastidio nella voce era evidente, ma fu proprio quello a divertire Afuro.
«Tantissimo, sono state ore molto proficue.» disse sincero.
«Mi fa piacere.» borbottò Atsuya, incrociando le braccia.
«Per quanto mi terrai il muso, quindi?» chiese Terumi, allungandosi per poterlo stringere e sorridendo nel non riscontrare resistenza.
«Potrei prendere in considerazione l’idea di perdonarti solo se questa nuova hissatsu dovesse rivelarsi davvero fantastica.» disse Fubuki contro il suo petto «Ma, non avendomi incluso, la vedo difficile.»
Afuro ridacchiò: «Ed invece ti stupiremo, sai?»
«Vedremo.» mormorò lui arricciando le labbra, germite poi da quelle di Afuro in un intenso bacio.
 
 
 
 
Rieccomi ♥
Ero in difficoltà per la scelta della coppia, quindi ringrazio Ania per avermi aiutato e ringraziatela anche voi perché avete rischiato di leggere una EndouxClario, orrore.
A domani ^^

 

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Capitolo 9
*** Bosco ***


Bosco

 
Non vi avevano mai messo piede, perché sarebbe stato pericoloso per loro, eppure quella volta a Tatsuya era parsa l’unica cosa da fare. Il pallone era finito chissà dove e le espressioni tristi dei suoi fratelli lo avevano spinto ad addentrarsi nel boschetto oltre le mura dell’orfanotrofio[1]. Aveva finto di non avere paura e si era opposto ad ogni proposta di accompagnarlo: non avrebbe mai messo in pericolo uno di loro.
Kiyama non avrebbe creduto che, a distanza di anni, l’avrebbe ancora ricordato con piacere come il giorno in cui aveva trovato un altro fratello.
«Oh, a che pensi?»
Tatsuya scosse la testa e sorrise ad Hiroto: «A niente.»
 
 
 
[1] ep 19 (Ares)

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Capitolo 10
*** Gatto ***


Gatto

 
 
«Non odiavi i gatti? Adesso il topolino[1] ha cambiato idea?»
Li Hao finse di non aver sentito Zhou Xing e continuò a giocare col micino che aveva fra le braccia. Il maggiore lo raggiunse e guardò con diffidenza l’animale bearsi delle carezze di Li Hao, ma quello, resosi conto di quell’astio, soffiò minaccioso verso il capitano cinese che si ritrasse di scatto.
Li Hao ghignò divertito per quella svolta inaspettata: «A quanto pare
ai gatti non piacciono i maiali[2]
«La cosa è reciproca.» borbottò «E poi... ho scoperto che i topolini sono decisamente meglio.» mormorò suadente,
poggiando il mento sulla spalla dell’altro e beandosi del rossore che si diffuse sulle sue guance.





[1] [2] Ep 15 (Orion)
Non ve li aspettavate, eh?
Appena ho visto il prompt mi sono subito venuti in mente! Sono stata davvero contenta di aver avuto la possibilità di includerli nella raccolta perché stravedo per loro due insieme, fin dalla comparsa di Zhou Xing. ♥

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Capitolo 11
*** #Angst ***


#Angst

[lista 2]
 
Sentiva solo un forte dolore al petto e la voglia di piangere fino a sfinirsi:
l’immagine del fratello che moriva davanti ai suoi occhi era troppo dura da sopportare.
Ma… chi era morto? Hikaru o Mitsuru?
Sapeva solo che uno di loro era andato via per sempre.
«No!» singhiozzò disperato.
Erano una squadra, non potevano separarsi.
«Resta con me!» pregò.
Non voleva stare solo.
«Non sei solo… Sei tu? Siamo di nuovo insieme?... Lo siamo sempre stati… Ho avuto paura, nii-san!... Non devi, Hikaru, sono qui per te.»
Smise di piangere ed un rantolo uscì dalle sue labbra, mentre si rialzava.
Erano di nuovo insieme, il come non importava.

 

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Capitolo 12
*** Appuntamento ***


Appuntamento

 

Endou lo prese per mano con estrema disinvoltura, come se, intrecciare le dita con le sue, fosse la cosa più naturale del mondo. Kazemaru arrossì, sentendosi intimamente felice.
«Su, seguimi!» lo incitò il capitano.
Ichirouta lo assecondò, chiedendosi verso dove mai potessero correre con tanta fretta al loro primo vero appuntamento. Mamoru, infatti, non aveva voluto rivelargli la loro destinazione e lui aveva iniziato a fare mille congetture a riguardo, ma nessuna di queste trovò riscontro nella realtà.
«..un campetto di calcio?» balbettò ed Endou annuì.
Il sospiro di Kazemaru si tramutò in una risata sinceramente divertita: Mamoru non si smentiva mai e, probabilmente, lui lo amava proprio per questo.
 
 
 

Torniamo su toni decisamente più allegri, eh? Questo prompt mi ha messo in difficoltà perché avrei davvero potuto scrivere su tutto e tutti, ma poi la scelta è ricaduta su loro due che ancora non avevano fatto la loro comparsa. ♥
A domani!
 

 

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Capitolo 13
*** Luna piena ***


Luna piena

 


Nishikage tamburellò le dita sul bordo della finestra, lo sguardo puntato sul cielo scuro della notte nel quale brillava fiera la luna piena.
Quel satellite, misterioso e affascinante, gli ricordava inevitabilmente Nosaka e, guardandolo, aveva l’impressione che non fossero così lontani come in realtà erano da settimane. Giocare senza di lui era strano, Seiya si era reso conto di cercare automaticamente la sua presenza in campo e il rendersi conto che non ci fosse faceva male, ma la promessa fattagli in aeroporto lo spingeva a dare il massimo. Si stava impegnando per completare una nuova hissatsu e avrebbe protetto con onore la porta della nazionale, in attesa del suo ritorno.
 
 
 
 


Per me luna è sinonimo di Nosaka e, sincera, l’intento iniziare era quello di trattare lui direttamente, ma poi ho pensato che sarebbe stato carino parlare di Seiya, un personaggio che –a mio modestissimo parere- avrebbe potuto avere un maggiore approfondimento in Orion.
Alla prossima!

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Capitolo 14
*** Coperta ***


Coperta



Bernard schiuse le palpebre quando avvertì qualcosa schiantarsi su di lui con poca grazia. Voltò appena la testa e vide il fratellino armeggiare con una grossa coperta in evidente difficoltà.
«Froy?»
Il piccolo si paralizzò di colpo: «Ti ho svegliato?»
Davanti a quel faccino mortificato, Bernard scosse la testa e allargò le braccia verso il minore che si gettò su di lui, trascinandosi la coperta.
«Volevo coprirti perché tremavi.» spiegò.
Bernard ringraziò la goffaggine di quel piccoletto di quattro anni per averlo strappato via da un incubo troppo simile alla realtà di certi giorni e lo strinse a sé.
«Ti voglio bene.» mormorò il bimbo, rannicchiandosi contro il suo petto.


 

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Capitolo 15
*** Zucca ***


Zucca

 

«Io
credevo si potesse solo mangiare
«Sciocchina! Quando ero ad Osaka ce la facevamo spesso dopo l’allenamento.»
«Vi piaceva spalmarvi questa cosa in faccia?» fece perplessa Touko, indietreggiando quando l’altra si avvicinò per stenderle il composto sul viso.
«Si chiama maschera alla zucca e, fidati, la tua pelle mi ringrazierà.» sentenziò Rika, bloccandole il volto «E smettila di fare smorfie: non riesco a stenderla in modo omogeneo!» si lamentò.
«Ma mi fa senso!»
«Niente storie: la tua pelle sarà così idratata che persino Tsunami se ne renderà conto!»
«Eh?!»
«Lui ti piace.» ridacchiò Rika civettuola «E poi la maschera elimina i punti neri, mica il rossore di quando ti imbarazzi.»
 
 
 
 
La fortuna di avere una coinquilina esperta di maschere home made. xD
Sarò una delle pochissime a pensarlo, ma mi sono mancate tanto in Ares ed Orion, non potevo non dedicar loro nemmeno un capitoletto. ♥
A domani!

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Capitolo 16
*** Cerotto ***


Premesse d’obbligo: se non avete letto l’InaPen potreste avere difficoltà a capire la drabble
perché si pone come possibile missing moment del capitolo 8.5.5 (extra),
dunque vi lascio il link https://telegra.ph/Inazuma-Eleven-Ares---Lerede-dei-pinguini-08-01
 
 
 

Cerotto


 
Haizaki sussultò e si coprì il ginocchio con il palmo della mano, ma, voltatosi, rilassò le spalle.
«Oh, sei solo tu, capitaine[1].»
Mizukamiya si chiese se fosse il caso di offendersi per quel “solo”, ma Haizaki pareva così sollevato nel vederlo che decise di sorvolare sulla questione.
«Credevo fosse occhiali–e-mantello.» spiegò l’attaccante, scoprendo il ginocchio dove aveva applicato un cerotto.
«Uhm, vi ho visto rincorrervi ieri...» mormorò Seiryuu, avvicinandoglisi.
«Ah.» esalò Ryouhei imbarazzato mentre Mizukamiya sorrideva divertito.
«Tieni, io uso sempre questi e non fanno male quando li tolgo.» mormorò, porgendogli un pacchetto di cerotti «Così non dovrai più preoccuparti degli agguati di Kidou-san.» aggiunse, facendogli l’occhiolino.
 
 
 
 
 [1] Oui, en français. Ma siete liberissimi di immaginarvi la versione nella lingua che più vi aggrada. ^^
Aggiornamento notturno perché quella di oggi sarà una giornata impegnativa e preferisco portarmi avanti, piuttosto che rischiare di non avere il tempo di pubblicare. ♥

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Capitolo 17
*** Cartolina ***


Cartolina
 

 
Era nata così la sua passione per le foto, da quel dolce pensiero che la defunta madre si prendeva durante ciascun viaggio.
Ad ogni ritorno Haruna si trovava fra le mani la cartolina di un paesaggio con un pensiero che la madre aveva trascritto a penna in un momento della sua permanenza all’estero, pensandola. Pur essendo piccola e faticando a dare un suono a quei caratteri che acquisivano un significato solo dopo essere stati pronunciati dalla dolce voce della madre, la bimba custodiva ogni cartolina con estrema cura e aveva continuato a farlo anche negli anni seguenti.
Rileggere quei pensieri la faceva sentire ancora fra le braccia della mamma.



 

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Capitolo 18
*** Mattina ***


Mattina

 

Mattina presto: l’unico momento in cui si aveva l’impressione che loro fossero anche capaci di convivere pacificamente. Appena svegli, infatti, Ryouhei e Hiroto parevano privi del dono della parola e si avviavano con occhi stanchi nel bagno comune, dove, piazzatisi davanti al grande specchio, tiravano fuori elastici e forcine per capelli –con la totale assenza di commenti da parte degli altri ragazzi, memori di Asuto che, la primissima mattina, si era beccato una ciabatta in testa per aver riso nel vederli in quelle condizioni– per poi prepararsi con calma e rivolgersi monosillabi apparentemente privi di significato.
Solo dopo un’abbondante colazione i due ritornavano a comportarsi naturalmente, riprendendo a bisticciare.
 
 

 
 
 
Ringraziamento speciale all’artista (@dolustoy su Twitter) che ha creato questa immagine, spunto del capitolo:

Dai, che sono una meraviglia ♥

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Capitolo 19
*** Lupo Solitario ***


Lupo solitario

 


L’avere un fratello gli aveva sempre dato una sicurezza: quella di non essere mai solo. Cresciuti in simbiosi e avendo un solo anno di differenza, Shirou non aveva ricordi di ciò che era stato prima dell’arrivo di Atsuya: per lui quel periodo non era mai esistito. Tutti i suoi ricordi erano caratterizzati dalla presenza del minore e se già la separazione dovuta all’inizio del mondiale era stata difficile, il dover tacere sulla sua collaborazione con Takuma era inaccettabile. Non era abituato a tenere per sé simili segreti e il giocare a fare il lupo solitario non gli piaceva per niente, eppure lo stava facendo.
Shirou sospirò, ma non tornò indietro.
 
 

 
Quando da “Lupo dei Ghiacci” a “Lupo Solitario” è un attimo.
Nelle bozze iniziali avreste trovato Ichihoshi, ma ho preferito dare spazio a qualcuno che non era ancora comparso direttamente nella raccolta. ♥

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Capitolo 20
*** Caffè ***


Caffè
 



Petronio varcò la porta della stanza dell’ospedale solo quando si sentì pronto a sostenere la vista di Gabriella ancora costretta a letto. Nel vederlo lei si illuminò e cercò di mettersi più dritta, ma invano. Petronio le fu subito accanto e l’aiutò a sistemarsi meglio, un nodo in gola nel vederla incapace di muovere con la solita dimestichezza gli arti.
«Pensavo non venissi più...»
«E saltare la colazione con il portiere più testardo che conosco? Nah. Ho fatto tardi perché c’era fila al bar.» spiegò, porgendole il caffè.
«Zuccherato?»
«Mezza bustina, come piace a te.»
«Grazie.» mormorò Gabriella, sorridendogli.
Petronio si avvicinò maggiormente per lasciarle un lieve bacio sulla guancia.
 
 

 
Lila, this is for you ♥

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Capitolo 21
*** Strega ***


Strega
 

 

“Strega.”
Pur riguardandola, quell’appellativo non aveva effetto su di lei.
Non intaccava in alcun modo il suo animo, né faceva vacillare la sua ferrea determinazione.
Sciocchi coloro che, con un’ingenua fiducia, credevano nel mondo e nella sua possibilità di riscatto.
Lei aveva viaggiato, aveva visto e aveva compreso la necessità di un cambiamento.
Che continuassero a chiamarla “strega”, quegli inutili sciocchi, il reverenziale timore che nutrivano nei suoi confronti era la prova della loro debolezza.
Non si stupiva che fossero in pochi a comprenderla, del resto nemmeno quell’uomo era riuscito a farlo.

Guardandosi allo specchio, le sue mani si strinsero in pugni, ma il suo sguardo glaciale non vacillò.

 

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Capitolo 22
*** Ricordo ***


Ricordo

 

 
Spesso guardarlo faceva ancora male, perché gli ricordava ciò che, seppur per poco, erano stati. La memoria di quel pomeriggio di pioggia non lo aveva mai abbandonato: la propria dichiarazione esitante e coraggiosa –indotta da quella partenza inattesa– era rimasta impressa nella propria mente, così come quell’inaspettato “sì” pronunciato prima di un bacio che gli aveva tolto il fiato. Yuri ricordava perfettamente ogni momento e ogni coccola: era stato bello lasciarsi cullare dalle braccia di Froy, crogiolandosi nell’illusione di potersi appartenere, magari per sempre, ma la lenta discesa verso la fine di quella storia non aveva tardato a manifestarsi, complice lo spettro di una chioma blu, mai davvero dimenticata.
 
 
 
 

Non credevo di dedicare un capitolo ad un simile personaggio e fare accenni ad una simile coppia, aiuto, ma l’idea mi è venuta mentre scrivevo altro fuori dalla raccolta, così mi son detta “ma sì, facciamolo”. Non so, riesco ad immaginare una possibile e breve (sottolineiamolo per il mio cuoricino, per favore) storia fra loro, magari in seguito alla partenza di Ichihoshi e ad un momento di smarrimento di Froy che non vuole accettare questa cosa detta così faccio passare Yuri per un ripiego, cosa che in questo contesto ci sta perché tanto Froy ed Hikaru si amano tanto e non ce n’è per nessuno, ma mi sento in colpa quindi ciao.

 

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Capitolo 23
*** Camino ***


Camino

 
 
«Funzionerà davvero?» chiese Raffaele perplesso, guardando Daniele alle prese con la barba finta.
«È proprio un’idea del caz-»
Marco fu lesto a tappargli la bocca: «Gianlù, c’è un bambino!»
Angelo si voltò con le sopracciglia aggrottate: «Ho quattordici anni.»
Fidio richiamò l’attenzione del gruppo, grato almeno del supporto serio di Nakata, incitando Daniele -finalmente vestito di tutto punto- a provare il celebre ohohoh per la sorpresa.
All’improvviso, però, la voce di Luce risuonò nell’appartamento, generando il panico. I ragazzi spinsero Daniele all’interno del camino, giusto tre secondi prima dell’ingresso della bimba che, trovandoli ammassati in quel punto, li guardò confusa prima di illuminarsi nello scorgere una massa rossa:
«Babbo Natale?!»
 
 
 

 
Non potevo escluderli dalla raccolta, li adoro troppo ♥
Tutto questo per ricordarvi che -ehi!- fra due mesi siamo all’antivigilia!

 

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Capitolo 24
*** Spiaggia ***


Spiaggia

 

 
I piedi nudi sulla sabbia dorata e l’aria salmastra dell’oceano nei polmoni, bastava poco per essere felici e sentirsi in pace con se stessi.
Dopo mesi trascorsi a Tokyo, poi, la spiaggia dell’isola le pareva ancora più bella.
Si avvicinò alla riva ed immerse i piedi nell’acqua, chiudendo gli occhi e rigenerandosi per quel contatto tanto bramato.
Lì persino il non essere stata subito selezionata per la nazionale faceva meno male.
Norika sorrise determinata, ritornare in quel luogo le aveva ridato la carica giusta per impegnarsi al massimo: non si sarebbe arresa e avrebbe dimostrato a tutti il suo valore.
Presto avrebbe indossato quella divisa, lo sentiva.
 
 
 
 
Una dei pochi personaggi della fake Raimon Inakuni che salvo (ma con i capelli lunghi era meglio), quindi meritava una drabble.
E poi mi son messa in testa di portarvi tutte le donzelle della serie ♥ o almeno le principali.
A domani!

 

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Capitolo 25
*** Profumo ***


Intervengo ora solo perché credo sia meglio darvi prima queste info, così che possiate cogliere subito nella lettura un determinato aspetto che spero sia chiaro perché, ehi!, solo a me piace complicarmi la vita in centodieci parole?
Dovete sapere che ogni profumo è caratterizzato da:
-note di testa: percepite per prime, evaporano velocemente nel giro di qualche secondo;
-note di cuore: si percepiscono subito dopo quelle di testa e hanno durata media di qualche ora;
-note di fondo: esprimono il carattere profondo del profumo, può passare anche mezz’ora prima che le si percepisca, ma è l’aspetto più duraturo (parliamo di una durata di interi giorni).
Tenete a mente le ultime, grazie.
 
 

 
 

Profumo

 
 

Ricordarne ancora la fragranza gli aveva sempre dato fastidio; se ne era andata via da tempo, eppure lui ne rammentava distintamente il profumo, riconducendolo ad un’idea di casa di cui aveva sempre sentito, in segreto, la mancanza. Sapeva fosse stupido aggrapparsi addirittura ad un odore, ma era l’unico dettaglio di una madre di cui non ricordava nemmeno lo sguardo.
«Dormi.» bofonchiò Haizaki, mezzo addormentato, allungandosi verso di lui.
Nosaka non oppose resistenza quando fu attirato verso il petto dell’altro, anzi, vi si rannicchiò inspirando a pieni polmoni un altro profumo –ultimamente il suo preferito– che non portava ricordi di un abbandono, bensì una chiara nota di fondo di amore.
Sorrise.
 
 
 
 
Ciao Ania ♥
Ti voglio bene

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Capitolo 26
*** Benda ***


Benda

 


Il suo tocco era deciso ma delicato, eppure a Rococo scappò un lieve lamento quando lei applicò una maggiore pressione sulla spalla[1] per fissare la benda.
Natsumi si scusò mortificata, nonostante le rassicurazioni di lui, e cercò di ignorare l’imbarazzo di aiutarlo a rindossare la maglietta: quei contatti prolungati erano una dolce agonia.
Entrambi trattennero il respiro, ritrovandosi ad un’irrisoria distanza colmabile con un bacio, mentre le dita della ragazza scivolavano lentamente sulla pelle nuda di lui.
Persa in quegli occhi scuri, Natsumi non si rese conto di aver schiuso le labbra in un inequivocabile invito, finché Rococo non se ne impossessò con una delicatezza disarmante, stringendola forte a sé.
 
 
 

[1] ep. 117

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Capitolo 27
*** Anello ***


Anello
 

 

Ichinose si rigirò la scatolina color Tiffany fra le dita, iniziando poi a passarsela da una mano all’altra. Aki sarebbe rincasata di lì a poco e lui non aveva ancora deciso come farle la proposta, né tantomeno dove. Davanti allo specchio del bagno nell’appartamento vuoto aveva ideato e scartato almeno sette incipit diversi, mai soddisfatto del risultato. Non sapeva nemmeno se lei avrebbe apprezzato l’anello scelto... e se si fosse incartato con le parole?
Per calmarsi si ripeteva che gli sarebbe bastato guardarla per trovare le parole giuste, che sarebbe stato il luccichio nei suoi occhi a guidarlo e la dolcezza dietro ad ogni suo sorriso.
Infatti, fu proprio così.

 

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Capitolo 28
*** #Afterlife ***


Afterlife                     

 
[lista 2]
 
 
Nella sua breve vita non aveva avuto tempo per pensare alla morte o a ciò che ne sarebbe seguito, quindi quando si era accorto di riuscire a vedere ancora il fratello si era sentito sollevato.
Perlomeno prima che iniziassero le crisi e i cambiamenti repentini.
Aveva odiato l’impossibilità di fargli sentire l’abbraccio nel quale lo stringeva in ciascuno di quei momenti e le parole con cui lo pregava di smetterla: non era colpevole di nulla, perché infliggersi simili sofferenze?
Era straziante assistere impotente a quel dolore sapendo di esserne la causa, quindi sperava che qualcuno riuscisse a leggere l’inespressa sofferenza del fratello ed aiutarlo.
Dovette aspettare, ma finalmente qualcuno arrivò.
 
 
 
 
 
Atsuya? Mitsuru? Entrambi?
Vi lascio liberi di scegliere, con la promessa di riservare solo drabble decisamente più allegre d’ora in poi.


 

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Capitolo 29
*** Fiori ***


Fiori
 

 
Ancora visibilmente spossata, Reina schiuse lentamente le palpebre, rimanendo spiazzata nel vedere un piccolo bouquet poggiato sul proprio comodino. Ancora debilitata per l’influenza degli ultimi giorni, si issò con difficoltà sulle braccia per raggiungerlo ed accarezzare delicatamente le corolle dei fiori freschi. Quando si accorse del bigliettino con una semplice iniziale accompagnata da un piccolo cuoricino, la ragazza si morse il labbro inferiore per smorzare un sorriso fin troppo ampio e balzò giù dal letto, sentendosi improvvisamente piena di energie. Non si curò nemmeno di essere ancora in pigiama ed aprì la porta per fiondarsi al piano di sotto, ma Hiroto era proprio di fronte a lei ad attenderla.

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Capitolo 30
*** Caramelle ***


Caramelle
 

 
 
Fuyuka si guardò attorno visibilmente a disagio: gli altri si erano già divisi in gruppetti, ma lei era troppo timida per cercare di inserirsi, quindi si sedette su una sediolina, fissandosi i piedini.
«Ciao!»
Un bimbetto le rivolse un enorme sorriso e una caramella.
«Sono Endou Mamoru, ho cinque anni, mi piace il calcio, ma non mi piace vedere gli altri soli. Vuoi giocare con me?»
La piccola sbatté le palpebre senza rispondere, impreparata ad un simile concentrato di energia.
«Ho altre caramelle!» aggiunse lui in un sussurro
ammiccante, battendo la manina sulla tasca del pantalone.
La bimba ridacchiò divertita, quindi allungò la manina e si presentò, sentendosi meno sola.

 

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Capitolo 31
*** Halloween ***


Halloween

 
 

«Finito.»
Anna e Ootani scattarono come due molle verso lo specchio, rimanendo estasiate dal trucco in perfetto stile Halloween.
«È fantastico! Grazie!»
L’albina scrollò le spalle, impreparata ad un simile entusiasmo. Era vero che aveva salvato i loro travestimenti rendendoli più adatti alla festa di quella sera –lei non si sarebbe vestita da coniglietta o scoiattolina[1] nemmeno sotto tortura- ma strillare tanto per un po’ di trucco le pareva davvero eccessivo. Non avevano nemmeno accettato di farsi mettere un po’ di sangue finto attorno alle labbra…
Yurika, però, sorrise di nascosto, Asuto aveva ragione: trascorrere il pomeriggio con le due ragazze era stato bello e lei si era sinceramente divertita.
 
 
 
 
 
 
[1] Sì, sarebbero i costumi che indossano nella ending di Orion, Summer Zombie.

 
CE L’HO FATTA! *fuochi d’artificio*
Ma sapete che se da una parte sono contentissima di aver concluso la raccolta dall’altra quasi mi dispiace che sia già finita?
Cioè, se mi guardo indietro mi sembra troppo strano che siano già passati 31 giorni…! Come? Quando?
Ho iniziato la raccolta con la paura costante di non riuscire a pubblicare quotidianamente perché ad inizio ottobre avevo meno di una decina di drabble scritte, su altre avevo una vaga idea ma per molte solo un semplice punto interrogativo (per intenderci, questa di oggi l’ho scritta ieri sera, in treno).
Bello il brivido dell’ignoto, eh?
Comunqueeee…ci tenevo a ringraziare in primis Ania
(amica mia, tu non lo sai, ma è grazie a te se ho iniziato questo progetto, nonostante tutte le incognite che esso portava, quindi spasiba ♥)
per tutto
e poi la cara Flaine per le recensioni! ♥
Grazie anche a chi è silenziosamente passato da qui, seguendomi per questo mese.
Ci sentiamo presto,
Marty

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