Ve lo siete mai chiesto?

di MaySama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Si esce ***
Capitolo 2: *** Grattini ***
Capitolo 3: *** Che fastidio! ***
Capitolo 4: *** Bentornato ***



Capitolo 1
*** Si esce ***


 


Ciao a tutti, sono MaySama, ( quanto brillo di fantasia eh ) questa é la mia prima esperienza se non si contano i miei primi tentativi. Vi chiedo gentilmente di commentare il mio lavoro e darmi consigli per migliore, le critiche severe sono ben accette!

Detto questo a vuoi la storia.




 É arrivata

É arrivata !

É ARRIVATA!!!




Finalmente mamma é arrivata! Scodinzolo e abbaio, lei non capisce, ma sono davvero felice che lei sia tornata, non ha la minima idea di come sia noioso, qui nella tana o come la chiama lei “casa”; non fare niente se non annusare in giro, giocare con alcune palline squittenti ( che detto fra noi non mi piacciono neanche ), dormire e trattenere i bisogni, soprattutto trattenere il bisogno di andare a rilasciare la vescica, l’ultima volta che non sono riuscita a trannermi la mamma era così arrabbiata, mi prese in braccio e cominció a scuotermi dicendomi seccamente “ No ”, qualsiasi cosa significa no.

Non lo faccio più, mi trattengo da allora perché la ricompensa é molto migliore, la vidi prendere la lunga corda e la attacca a quella strana cosa che tengo sempre al collo, mi fa segno di stare seduto, lo faccio immediatamente non vedo l’ora di uscire e di andare a incontrare i miei amici in quel piccolo prato recintato; ecco é ora, sta aprendo la barriera di legno che mi tiene fuori dal mondo esterno, tremo dall’eccitazione e lo esprimo il più rumorosamente possibile per farlo capire anche alla mamma, lei mi guarda sorridendo e si incammina fuori.

Si esce finalmente.

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Capitolo 2
*** Grattini ***


 


Ciao a tutti di nuovo! Grazie a chiunque avesse letto la precedente storia. mi scuso immensamente per la grammatica, non me ne ero accorta, e dire che l’ho riletto più volte. Comunque ecco a voi un’altra storiella. Aggiornerò quando possibile o quando avrò nuove storie. le critiche severe sono ben accette!

Detto questo a vuoi la storia.




 



Quel meraviglioso momento che mi porta in paradiso é arrivato, il mio umile servitore mi sta finalmente facendo il mio massaggio mattutino, dovrei graffiarlo, morderlo e fargli capire che sono profondamente incazzato per il suo ritardo nella mia tabella di marcia, quello stupido umano non sapeva che avevo altro da fare?!
Ma tutti i miei pensieri si fermarono non appena quelle abili mani ciungono sulla mia morbida pelliccia, ahhh si che piacevole sensazione, lo risparmieró per ora, dopo tutto non voglio fargli del male, ma è meglio mantenerlo sull’attenti o potrebbe dimenticare chi é il vero padrone di casa.

Ovvero IO.

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Capitolo 3
*** Che fastidio! ***


 


Ciao a tutti di nuovo! Grazie a chiunque avesse letto la precedente storia. mi scuso immensamente per la grammatica. le critiche severe sono ben accette!

Detto questo a vuoi la storia.




 



Zzzzz,zzzzz e Sbam, la mia zampa si fracassa rumorosamente sul suolo, ma il fastidioso insetto é riuscito a scappare. É mai possibile che quelle fastidiose bestiaccie non volevano decidersi a morire? Faceva freddo per essere autunno, ma quel maledetto ronzante voleva proprio morire, quindi faccio l’unica cosa logica, ovvero, chiamare il mio umano.

Sbam! Sussulto ancora prima di capire cosa sia successo, mi guardò attorno e non sento più il ronzio, vengo poi raccolto e accoccolato vicino al collo del mio umano che mi accarezza teneramente “finalmente niente più mosche fastidiose, che ne dici di un po’ di coccole?”
Non posso fare altro che miagolare soddisfatto, adoravo il mio umano.

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Capitolo 4
*** Bentornato ***


 


Ciao a tutti di nuovo! Grazie a chiunque avesse letto la precedente . Comunque ecco a voi un’altra storiella. Aggiornerò quando possibile o quando avrò nuove storie. le critiche severe sono ben accette!

Detto questo a vuoi la storia.




 
Gli umani sono strani, si muovono sempre così in fretta, fanno sempre rumore, come fanno a non voler riposare? Il mio umano vá via alla mattina e ritorna alla sera, ma non va a dormire fino a molto tardi. E io lo sò bene perché sono io a svegliarlo o a mandarlo a dormire o a dargli l’ arrivederci o il bentornato, come ora, lo vedo sorgere dalla porta e comincio a battere le ali rumorosamente e strepito “ bentonato, bentonato”, lui mi sorride, sembra già più riposato.

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