Un caso di Quarantena

di Kaory06081987
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Essere una donna ***
Capitolo 2: *** Pennarelli ***
Capitolo 3: *** Costruzioni e acqua ***
Capitolo 4: *** Giochi d'acqua ***
Capitolo 5: *** Notte movimentata ***
Capitolo 6: *** Un dubbio confermato ***
Capitolo 7: *** Febbre e Fiamma ***
Capitolo 8: *** Una cosa sola ***



Capitolo 1
*** Essere una donna ***


Era notte fonda, una notte come tante altre, le persone dormivano, oppure uscivano nei locali notturni a spendere i loro soldi, a posare gli sguardi sui corpi di donne, che erano lì, a lavorare oppure solamente perché a loro piaceva farsi guardare, oppure perché quelle non erano vere donne che si lasciavano guardare e toccare da qualsiasi essere maschile. E tra questi essere maschili c'era lui. Ryo. Il suo Ryo. "Sopravviverò per la persona che amo".. quelle parole non lasciavano la sua mente. Erano passati mesi dal matrimonio dei loro amici e nulla era cambiato, raramente qualche sorriso dolce, una carezza di passaggio ma niente di più. Eppure non le aveva immaginate e allora perché la loro situazione rimaneva ferma? Forse una parte di colpa era sua? Forse non era attraente come tutte le sue conigliette serali che era abituato a vedere, forse non aveva un seno prosperoso...ma era una donna.... Già una donna che lui considerava un uomo...anzi un travestito... il suo abbigliamento forse? Forse doveva cambiare anche quello? Una cosa era sicura lei voleva essere la sua donna, essere la sua compagna di vita oltre che lavorativa. Voleva Ryo e se questo voleva dire che avrebbe dovuto fare dei cambiamenti gli avrebbe fatto. Tutto pur di averlo e non lasciarlo mai. Sarebbe sempre stata al suo fianco non, poteva immaginare la sua vita senza di lui. No!. Mai!!!. Sarebbe cambiata, sarebbe diventata la donna che lui voleva, avrebbe sacrificato se stessa per essere la donna dei suoi sogni. Si era così. Tutto per lui, che era la sola cosa importante. Con questi pensieri positivi in mente Kaori si addormentò, mentre Ryo fece io suo ritorno a casa, ma era stranamente sobrio, non aveva bevuto era stato tutta la notte a giro, senza meta, con solo una cosa nella mente il suo pensiero fisso. Lei.... Kaori. La sua Kaori. La sua forza, la sua dolcezza e la sua testardaggine, la sua gelosia nei suoi confronti era per lui vitali più dell'aria che respirava. Il suo cuore dipendeva da lei. Lei si occupava di lui sempre. Non sapeva come.. ma doveva trovare un modo per rendere felice quell'angelo che era nella sua vita da 8 anni. E lui invece non faceva altro che offenderla e dirle le più orribili cattiverie m lei restava. Doveva trovare una soluzione. Si diresse verso la porta della camera da letto di lei e sentiva il suo respiro regolare. "Ryo..." Aveva pronunciato il suo nome. Anche i suoi governava... Piano piano si allontanò dalla porta e si avviò verso la propria di stanza dove l'ho aspettava il suo grande letto freddo. Nella sua mente solo un nome Kaori. Come ogni mattina Kaori si alzò presto, fece colazione, preparò anche per Ryo croissant alla crema, uova e pancetta, lascio pronto il caffè, e dopo avere disposto in tavola la parte di Ryo e coperta con cura, si avviò a controllare la lavagna alla stazione, nella speranza di avere un incarico. Una volta giunta alla lavagna i suoi occhi si illuminarono.. "Finalmente era ora!!! Era tanto che non avevamo un incarico... Allora vediamo... XYZ ti aspetto alle 9:45 al bar Saint All Sakura Imigani..... Accidenti ma è tra dieci minuti... non farò in tempo ad avvertire Ryo devo sbrigarmi e subito anche". Facendo il più veloce possibile, arrivò in tempo al bar, e notò che in quel momento vi era solo una persona con un bambino. "Scusi Signora.... XYZ mi ha cercato lei.?" "Si lei è City Hunter?" " Al 50% io sono Kaori Makimura una meta di City hunter... come posso esserle utile". "È molto più semplice di quello che sembra... vede io sono una testimone chiave ad un processo che si terrà dopodomani. Non sono io ad avere bisogno di protezione, a me ci pensa il Detective Nogami che si è occupata del mio caso...." " Aspetti.. ha detto Nogami...intende Saeko Nogami? È stata lei a dirle di venire da noi?" La signora Sakura continuava a fissare Kaori. "Si ha detto bene, vede la signorina Saeko mi terrà al sicuro ma...il mio bambino è lui che dovete proteggere....vede potrebbero usare lui per non farmi andare al processo o peggio, così se voi vi prendete cura di lui io starò tranquilla, il ricompenso è enorme, si tratta di tenerlo al sicuro per due giorni e tutto sarà finito da oggi fino al pomeriggio di dopodomani. Lui è mio figlio Soichiro ha 4 anni. " Kaori aveva ascoltato bene e non c'era nulla che le dicesse di non accettare il caso. " Molto bene Signora Sakura.." "Solo Sakura". "Accetto porterò il bambino a casa mia le assicuro che non avrà problemi, suo figlio sarà il bambino più controllato del mondo in questi giorni...." "Grazie mille lei non ha idea di quanto sia felice di questa sua risposta... ho preparato le sue cose qualche cambio di vestito, dei pupazzi che adora, i suoi pennarelli... è buono non le darà problemi." Il piccolo che fino a quel momento era rimasto a giocare con le sue costruzioni e ogni tanto guardava la madre, guardò Kaori per un attimo sorridendole....era un bambino moro, con occhi verdi le guance partitelle, e aveva anche le fossette. Era un bel bambino. "Chissà come sarebbe un figlio mio e di Ryo" pensò Kaori.... " Ciao io sono Soichiro...tu come ti chiami "... "Io sono Kaori sei pronto a vivere un avventura?" "Davvero.... che avventura..." " È un segreto...ci vieni con me piccolino..?" Il sorriso e io tono di voce di Kaori avevano già conquistato il piccolo, che abbraccio con le sue corti braccia Kaori. Dopo avere salutato Sakura e essersi scambiati i contatti, kaori prese il passeggino del bambino e si avviò per le strade della città. Decise per prima cosa di passare con il bambino a fare la spesa per potere avere tutto quello che poteva servire.. Subito dopo si diressero verso casa. Kaori era agitata, tra il piano che voleva mettere in atto con Ryo e l'arrivo del bambino sapeva che non avrebbe avuto molte occasioni ma forse qualche idea aveva in mente da poter utilizzare su Ryo... Restava un incognita come avrebbe reagito Ryo. Quello si che era un problema. Giunta a casa Kaori prese l ascensore del palazzo per salire, una volta alla porta, giunse il momento.... " Ehi facciamo una cosa.. adesso conoscerai una persona è grande burlone, e quando vuole fa divertire molto i bambini..ma a me e lui ci piace fare una piccola recita, quindi stai tranquillo..ok Soichiro?" Il piccolo non sapeva se capiva bene ma si fidava del volto dolce di Kaori. "Ryo sono a casa.... sei sveglio???? C'era una caso sulla lavagna...la nostra cliente è qui...." Alla parola cliente Ryo era già uscito dalla casa ed era in salotto... "Eccomi tesoroooooooo sono quiiiiiii dove sei bellissima creatura celestiale...." Un martello di 100000 tonnellate era finito sul povero Ryo che nel cadere fini con la faccia a terra e dopo due secondi senti una risata infantile....come quella di un bambino.... Alzando il volto, Ryo vide un bambino vicino alle gambe di Kaori che avendo visto la scena stava ridendo... "Kaori che significa...dov'è la cliente? Cosa ci fa qui un bambino?" Ecco ora era il momento..." Ryo la madre del bambino si chiama Sakura ha chiesto il nostro aiuto...dobbiamo proteggere fino a dopodomani suo figlio....lui è Soichiro...." " Piacere signore.... sai che sei divertente...Kaoori anch'io voglio un martello..". "Che cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaa?".

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Capitolo 2
*** Pennarelli ***


"Ma stai scherzando vero???? Dico io invece di portarmi la madre mi porti il figlio?? Kaoriiiiiii!!!!??". Kaori guardava Ryo che si agitava e continuava a guardare il bambino e lei, e le veniva da ridere per l'espressione che aveva in volto. "Ryo la madre del bambino è al sicuro con la polizia noi dobbiamo occuparci del piccolo Soichiro per questo breve tempo, vedi di comportarti bene e...." " Hai accettato il caso senza chiedermi nulla, questo non va' bene io sono City hunter e..." ma la frase di Ryo venne fermata dal martello che apparve nelle mani di Kaori.."Noi siamo City Hunter...!!! Siamo City Hunter insieme e questo caso e semplice, nessuno sa del bambino. Non voglio sentire discorsi è chiaro!!!! Abbiamo bisogno di lavorare punto!!. Fattene una ragione." Ryo rimase in silenzio e abbassando le mani dette il suo ok silenzioso alla sua socia, che non avrebbe permesso discussioni al riguardo. Soichiro era affascinato dal modo di Kaori di comandare su quel signore. "Signorina Kaori..lei è fantastica mi ricorda la mamma....anche lei comanda il.mio papà... ma voi due siete un papà e mamma?" Se possibile in quel momento Kaori era diventata di un rosso fuoco, stile incendio, invece Ryo era rimasto a bocca aperta... " Ma che cosa dici...io stare con questo uomo non diciamo stupidaggini...ahiiii". " Modera il linguaggio è un bambino...capito?!?!?" Disse Kaori mentre dava un pizzicotto al braccio di Ryo. " Vedi piccolo..io e Ryo abitiamo insieme e lavoriamo insieme...ora perché non ti metti qui al tavolino e disegni un po'. Io vado in cucina e ti preparo un buonissimo pranzo. Ci stai?." Kaori guardava Soichiro con tenerezza e amore, Ryo la guardava e rimase incantato dal suo sguardo...era così bella e così materna...più volte aveva immaginato una scena simile, lei, lui e un loro bambino..ma era solo una fantasia che non si sarebbe mai realizzata. " Kaori io vado giù al poligono quando salgo su per il pranzo..." " Potresti rimanere qui con Soichiro mentre io cucino..." "Ma non serve io disegno da solo...." "Ma...". "Visto è tutto sistemato e poi tu sei in cucina mica dall'altra parte della casa". Cosi dicendo Ryo scese nel poligono. "Siete simpatici sai...." "Allora piccolino tu mettiti qui..chiamami se hai bisogno..." Kaori si fermò un attimo a guardare il bambino. Era un bel bambino, bravo e ubbidiente... se lei avesse avuto un bimbo con Ryo chissà come sarebbe stato. Ma l'immagine che le si era formata in testa andò via subito. Lei e Ryo insieme chissà se un giorno sarebbe successo. Ripensò al suo piano, ma in quella circostanza sapeva di non poterlo usare almeno fino a che il caso non fosse concluso. Mentre era in cucina a preparare il pranzo, e il piccolo Soichiro disegnava, Ryo nel poligono non si stava allenando veramente, ma stava pensando a Kaori. Voleva tenerla a distanza, e allo stesso modo vicino a sé. Voleva proteggerla da tutti e anche da se stesso. Voleva amarla come ogni donna meritava di essere amata, ma si rifiutava di farlo, perché non si riteneva degno di lei. Voleva che avesse una vita normale, eppure avrebbe ucciso a mani nudo qualsiasi uomo che si fosse avvicinato a lei, perché lei era sua. Era tutto un circolo vizioso che non finiva mai. Gli stessi pensieri. Sempre gli stessi. Ma sapeva anche che non poteva andare avanti così. Lui era innamorato del suo piccolo Sugar Boy. Era irrimediabilmente innamorato da tutta la vita. Non si era mai preso il lusso di ammetterlo a se stesso. Ma ora, non sapeva cosa fare. Lei era la sua vita. Era l'unica donna per lui. L'unica giusta e fatta per lui. Voleva dimostrarle che lui l'amava ma....non sapeva come. Lei era la sua Kaori, non una ragazza dei suoi nightclub. Era pura, dolce, forte, testarda, era il suo uragano, la sua energia, e il suo cuore. Era la padrona del suo cuore da quando l'aveva vista molti anni prima, quando era una ragazzina del liceo e lui aveva fatto finta di scambiarla per un maschio. Già allora era la ragazza più bella che avesse visto. Doveva capire come fare.. dopo un giusto lasso di tempo decise di salire al piano di sopra e andare a controllare il piccolo mentre lei era alle prese con il pranzo. Intanto il piccolo Soichiro continuava a disegnare, ma senza che Kaori si accorgesse di nulla, non stava solo disegnando sui suoi disegni ma anche su altro.... "Soichiro piccolo vieni che è pronto...ci andiamo a lavare le mani..così siamo pronto per pranzare e chiamiamo Ryo. " "Sono qui non c'è bisogno. Ho una fame." Kaori che di solito si accorgeva se lui entrava, questa volta non si era accorta che lui era già lì....possibile che ogni volta che posava il suo sguardo su di lui, i suoi pensieri prendevano direzioni diverse da quelle che dovevano....a forza di stare con lui, stava diventando una maniaca anche lei... " Ok vado su con il piccolo..perfavore metti un secondo in ordine così poi andiamo a tavola..." mentre stava per salire le scale con il piccolo, gli occhi di Ryo guardavano il tavolo e vide un giornale che lui conosceva bene...anzi più giornali.... "Noooooooooooooooo Kaoriiiiiiiiiiiii!!!!!! Guarda???!!! Un disastro!!!!!!". " Ma cosa succede...che è successo??!!" Si avvicinò a lui e nella sua faccia comparve un sorriso unico, che avrebbe fatto invidia al miglior buffone di un circo.... "Non ci trovo nulla da ridere!!! Ma da piangere!!!! La mia collezione!!!! I miei giornali....Quel piccoletto ha colorato tutte le mie signorine mokkori!!!!!" Il piccolo Soichiro non capiva il perché di quella scena era delle mamme a cui mancavano dei vestiti e lui aveva colorato dei visti su di loro con i suoi pennarelli... "Guarda....anche le pagine sono tutte rovinate.... Kaori ti pregooooo aiutami a sistemarle....ti pregoooooo!!!" Kaori era letteralmente morta a forza di ridere, il piccolo aveva fatto una cosa epica. Di più. Era unica!!! La collezione di Ryo disegnata e colorata da un bambino.... "Basta ti prego non c'è la faccio più. Mi dispiace ma non puoi farci nulla...così impari a lasciare quelle....riviste sempre in mezzo. Tanto sono sicura, sicura che ne avrai altre...e ancora tante altre. Ti consiglio di nasconderle bene. Vado su con il piccolo poi scendo che si pranza.....Ah Ryo...com'è che fa quella pubblicità...televisore 1500yen, stereo 1250yen, la faccia del proprio socio sconvolta per delle riviste culturali disegnate e colorate da un bambino..non ha prezzo...eri unico..." "Che cosaaaaaa???!! Kaori ti pregooooo non fare così....il piccolo Ryo è triste..." "Siete davvero divertenti sapete...." il piccolo Soichiro era meravigliato da quelle scene. Con ultima visione di Kaori con il piccolo in braccio a lei, Ryo continuava a guardare le sue riviste...i guai per lui erano appena iniziati di questo era sicuro.

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Capitolo 3
*** Costruzioni e acqua ***


Il pranzo si era svolto normalmente, anche se c'erano state alcune scene che secondo il piccolo Soichiro erano state incantate... Anche Kaori era meravigliata, Ryo aveva nascosto tutte le sue riviste di "playboy" e le aveva riposte ad altezza uomo secondo, lui al sicuro, dalle mani del piccolo, che da anima innocente che era aveva solo colorato il corpo di giovani mamma che erano come la sua e lui aveva fatto su di loro dei vestiti. Ryo era sotto shock... Il suo volto cambiava colore in base a quello che sentiva e diceva cose incomprensibili sulle riviste. Kaori invece era orgogliosa del piccolo...lui aveva fatto quello che lei in tutto quel tempo non era riuscita a fare, ovvero distruggere una delle più grandi gioie di Ryo...le sue riviste culturali.... Dopo il pranzo, il piccolo Soichiro chiese se poteva guardare dei cartoni animati. " Non vorrai farmi guardare dei cartoni vero? Ti rendi conto cosa succederebbe se qualcuno mi vedesse..." disse Ryo. "Si tratta di poco tempo Ryo devo lavare i piatti poi ci penso io puoi resistere qualche minuto non muori mica e poi ti conviene...pensa se andassi a dire in giro del caso riviste culturali colorate...." disse con una piccola risata di soddisfazione... " E va bene...ma sei un arpia...!!". Mentre Kaori era in cucina il piccolo si era sistemato con Ryo sul divano dove aveva fatto partire dei cartoni su un gatto che dava la caccia a un topo.... Per un secondo Ryo pensò a Umi come il topo e lui ad un gatto che gli andava dietro...gli veniva da ridere. Però pensava anche che se fosse stato più onesto con se stesso e con Kaori forse avrebbero già avuto un bambino..e quella poteva essere una situazione normale che avrebbe avuto nella sua vita. Era sempre più frequente ormai che pensava ad un futuro con la sua Kaori e una parte di questi pensieri l'ho spaventava, mentre l'altra voleva metterli in pratica. Era sempre combattuto. Ad un certo punto il piccolo Soichiro con le sue manine si aggrappò al collo di Ryo e gli saltò sopra mentre rideva e cercava di dire al gatto Tom come prendere Jerrie... Kaori aveva finito in quel momento e aveva anche preparato il caffè al suo socio, stava per entrare in salotto quando vide la scena di Ryo e Soichiro. Erano belli insieme. Lei voleva sedurre Ryo ma sapeva di dovere aspettare la fine del caso, ora questo poteva essere una prova per loro..ma soprattutto per Ryo. "Ehi vi state divertendo a quanto vedo. Ryo ti ho portato il caffè". "Kaori...il gatto vuole prendere il...il..topo.." diceva mentre si abbracciava a Ryo che stranamente teneva Soichiro con un braccio. "Perché non ti togli dalla visuale del televisore così posso vedere anch'io...sai vedere i tuoi rotolini di ciccia non è che sia la cosa più bella di questo mondo.." disse Ryo. "Ma come ti permetti io non ho nessun rotolinoooh". Kaori non riuscì a dire altro che Ryo con la mano libera prese la sua e la posizionò al suo fianco, mentre nell'altro c'era Soichiro che guardava Kaori arrossire.. Nel prendere Kaori aveva reagito al suo impulso, ovvero di capire cosa si poteva provare. Era la sensazione di famiglia quella che lui non aveva mai avuto...così con una mano teneva Soichiro che era felice, e con l'altra aveva messo Kaori seduta al suo fianco e aveva messo il braccio dietro alla sua schiena. In quel momento sembravano una famiglia...due genitori e il loro bambino. Era la perfezione per entrambi. Ognuno di loro era nelle sue riflessioni quando il campanello suonò rovinando quel dolce momento romantico. Kaori si alzò di controvoglia per andare ad aprire. " Buongiorno Kaori quest'oggi sei meravigliosa, più del solito...ma...di chi è quel bambino?!" Disse Mick. Il loro amico era venuto a trovarli, così Kaori presentò Mick al piccolo dicendo che poteva considerare uno zio questo signore e che lui era un po' giocherellone come Ryo quindi di non preoccuparsi. Poi offrì un caffè anche a Mick che si era seduto tra Ryo e Soichiro. Finito il cartone animato il piccolo aveva iniziato a giocare con le sue macchine che erano sul divano. " È proprio un bel bambino...senti Ryo per oggi preferisco tenerlo in casa, se mai domani l'ho porto fuori, per sicurezza...." " Beh io non ho molto da fare qui perciò ci vediamo gente...ciao piccolino mi raccomando fai il bravo con questi due..." disse Mick. "Kaori io scendo con Mick e vado giù al poligono...". In pochi secondi era rimasta da sola con Soichiro. " Allora che giochi ti piacciono?" " Le costruzioni...a casa con mamma e papà uso tutto...pa..papà dice che sono brrravo sai.." "Allora facciamo così guarda..." Kaori andò a prendere le costruzioni dalla borsa e le appoggiò sul divano e alcune per terra vicino e altre per il resto della stanza. " Facciamo così devi costruire qualunque cosa tu voglia ma deve essere collegata a queste parti di costruzioni così ti puoi insegnare..e se le tue costruzioni non ti bastano puoi usare quello che trovi in salotto. Ma niente riviste, e solo cose che non ti fanno male. Io intanto sistemo il bucato e le tue cose il camera non muoverti di qui e gioca con le costruzioni va bene?!" "Ok sai tu sei come la mamma...grazie Kaori." "Adesso vado non ci metto molto". Il tempo passava abbastanza velocemente, Kaori aveva steso il bucato, messo la valigia di Soichiro in camera sua, aveva tirato fuori alcuni dei suoi pupazzi per fare giocare il bambino e anche dei giochi da tavola per bambini..( il gioco dell'oca, indovina chi?.. e altri), aveva sistemato il bagno e pulito il piano superiore, decise di scendere un secondo al poligono da Ryo passando dalle altre scale in modo da fare prima senza passare dal salotto. Una volta scesa incontrò subito Ryo che si era allenato come sempre. "Ehi stavo salendo..Soichiro?" "È di sopra sta giocando alle costruzioni..tranquillo ho detto di non usare le tue riviste e di rimanere in salotto. Senti volevo chiederti un grosso piacere. Per queste notti non uscire con il bimbo in casa. Resta.." Disse Kaori con l'ho sguardo supplicando Ryo silenziosamente. Dal canto suo Ryo non aveva nemmeno preso in considerazione l'idea di uscire voleva restare... " Andiamo Sugar..dove vuoi che vada..saresti in grado di insegnare a Soichiro l'arte del martello..devo rimanere in casa per difendere il futuro del nuovo genere femminile.." con il sorriso sulle labbra entrambi salirono le scale. Aprirono la porta e quello che videro era... era... "Ma cosa ti ho fattooooooooooo i miei tesori..le miei collezioni di biancheria intima...Nooooo". Soichiro aveva fatto quello che Kaori aveva detto usa quello trovi...ma come poteva sapere che avrebbe trovato decine di collezioni di biancheria intima!!!!! Erano nascoste sotto il divano e dietro ad alcune cassette sporche...aveva raccontato... "Cassette sporche...cosa intendi...?" Disse kaori... "C'era sopra la figura di un papà sopra la mamma, che la stringeva, e la mia mamma ha detto che se il babbo vedeva quelle cose, e che se per caso ne trovò a casa, devo levare il nastro..." A quelle parole Ryo divenne bianco e sudava... " Le..le.. Le mie casetteeeee!!! Le mie conigliette...cosa farò adesso..." disse mentre piangeva... " Vuoi sapere cosa devi fare brutto maniaco pervertito che non sei altro.. la biancheria intima le casette ehhh ma quante cose tieni nascoste ehhh??!!". Disse mentre brandina uno dei suoi martelli edizione speciale ma Ryo non era preparato a quello che stava per accadere.... "Kaori guarda questo con il panda...che strizza l'occhio.." Senza saperlo Soichiro stava condannando Ryo... "Panda hai detto..." e quando i suoi occhi videro cosa teneva in mano .. "Calma posso spiegare tutto...parliamone apriamo.un dibattito in merito..." Ryo stava per scappare quando più veloce della luce e arrabbiata più dei fulmini Kaori aveva preso Ryo legato con catene e buttato fuori dalla finestra, per la gioia di Soichiro che se la rideva senza sapere i motivi, la paura di Ryo perché non sapeva cosa di dire a Kaori del perché aveva la sua biancheria intima in soggiorno e nascosta in camera..se avesse saputo..e Kaori che cercava un modo di sfogarsi. Mentre aveva buttato fuori Ryo, Kaori stava cercando di ordinare le idee e recuperare i suoi beni e ringraziando Soichiro della sua ottima idea dell'uso dei materiali delle costrizioni. "Kaori sono un po' stanco posso fare il bagno con te...". Kaori disse di sì non ci vedeva nulla di male a fare un bagno con il bambino..ma non sapeva che il signorino fuori aveva sentito la richiesta di Soichiro, e che stava già macchinando qualcosa per vendicarsi e con l'occasione di prendere in mano una certa situazione e di godersela a pieno, questa volta la vittima della situazione era la sua bella socia.

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Capitolo 4
*** Giochi d'acqua ***


Stava preparando la vasca da bagno, e contemporaneamente stava cercando nella borsa di Soichiro tutto ciò che poteva esserle utile. Nella borsa vi era un piccolo accappatoio con disegnati dei draghi, aveva trovato il pigiama, la biancheria e anche due paperelle da potere giocare in acqua. Aveva preparato con cura gli asciugamani, sia per lui che per se stessa. Si sentiva leggermente in imbarazzo, all'idea di dover fare il bagno con il piccolo, non tanto per il bimbo, ma sempre a causa delle continue battute che Ryo le faceva in merito al proprio corpo. O forse anche all'idea che una donna, che non era la madre di Soichiro facesse il bagno con lui. Ma alla fine di tutte le sue congetture decise che non ci sarebbero stati problemi, alla fine dei conti era per il piccolo non poteva certo farlo lavare nella vasca da solo, Ryo di certo non l'avrebbe fatto. "Kaori è pronto il bagno..." "Tra poco ci siamo, perché intanto non ti Levi le scarpe in camera mia, poi quando hai fatto vieni qui e iniziamo il bagno e guarda cosa ho trovato le tue paperelle possiamo giocare se vuoi.." saltellando di felicità le disse "Si si si...Kaori posso chiamare anche Ryo per giocare?" A quella domanda il volto di Kaori prese le diverse tonalità di rosso e le sue orecchie avevano iniziato a fumare, ma qualcuno era nascosto dietro alla porta e stava ascoltando i discorsi tra Kaori e Soichiro. In realtà Ryo desiderava molto poter fare il bagno con Kaori, certo non proprio con il bambino, nella sua mente da libertino aveva già immaginato diverse scene, che l'ho vedevano protagonista con la sua bellissima socia, ma sapeva che era ancora presto. Però volendo stuzzicare Kaori in questa situazione decise di uscire allo scoperto. "Io non farei mai il bagno con una come lei, anche se alla fine cosa ci sia di così diverso non ne ho proprio idea in fondo siamo entrambi uomini e non c'è nulla di male.....scherzavoooooooo". Urlo di faceva ridere il piccolo Soichiro, ma la Signorina tutta martelli con un colpo degno del suo nome fece volare in alto Ryo e dopo con un tiro ad effetto era finito dritto fuori dalla porta...." Io sono una donna quando l'ho vuoi capire!!!!" Fuori al muro del bagno Ryo era imprigionato con il martello.. "L'ho sapevo che finiva così...ah..." in realtà Ryo aveva deciso che in un modo o nell'altro avrebbe visto la sua Kaori nuda e forse con un po' di fortuna...ma che stava pensando non doveva permettere che i suoi desideri prendessero il sopravvento su di lui. Lui doveva proteggerla, era intoccabile, ma una parte del suo corpo gli diede chiari segnali, della serie tu decidi di non toccarla...ma almeno vedere...??? E la sua faccia cambiò espressione. Se qualcuno vedesse come quella ragazzina aveva il totale controllo su di lui...era finito, addio reputazione, addio tutto. Ma se il risultato fosse stato avere lei avrebbe perso tutto molto volentieri, tutto tranne lei, se lei avesse voluto lui per il resto della loro vita. Intanto in bagno Soichiro si era preparato, era già in acqua, mentre Kaori aveva preso una salvietta per coprire una piccola parte del suo corpo, e stava entrando in acqua. I suoi pensieri in queli preciso momento erano dolci, stava lavando i capelli di Soichiro mentre, lui giocava con una baca e la sua paperella, Kaori aveva la mano delicato tanto che il piccolo era felice di quella carezza leggera sulla testa. Poi passo il panno sulla schiena del piccolo, che iniziò a ridere perché aveva il solletico. A un certo punto il piccolo, prese la sua pistola ad acqua, la classica piccola da gioco, voleva giocare e vendicarsi del solletico ricevuto. Nel muro invece Ryo stava guardando con attenzione la scena, aveva fatto un buco in prossimità degli scaffali su cui vi erano gli asciugamani. Dal suo punto di osservazione poteva vedere la schiena bianca come il latte di Kaori, i suoi capelli rossi che le cadevano all'indietro perché bagnati erano un pochino più lunghi, passavano la base del collo e arrivavano più o meno sotto le spalle. E che spalle riusciva a vedere i leggeri muscoli che aveva, le guance colorate, per le risate con il piccolo. Poi qualcosa cambiò. Kaori stava prendendo tra le sue braccia il piccolo che con la pistola la stava bagnando, ma tra le braccia di Kaori ci stava bene. Era un bambino e voleva la sua mamma, Kaori aveva capito. Così si girò dall'alto lato e prese Soichiro in braccio, che appoggiò la testa sul seno di lei. Ryo aveva assistito a quella scena, da prima concentrandosi sul volto della sua socia. Era dolce ,materno, aveva un istinto unico; poi sulla posizione che aveva preso, ora benché avesse Soichiro tra le braccia aveva una visuale del suo seno. Era bello, e grande, era sicuro, che se avesse potuto toccarlo a piena mano, non sarebbe riuscito a contenerlo, e lui aveva le mani grandi Nel suo basso ventre qualcosa reclamo' la sua attenzione. Non voleva farsi scoprire, ma voleva essere lì fuori quando sarebbero usciti con la scusa di doversi fare la doccia avrebbe avuto un'altra visuale di Kaori. A malincuore decise di mettersi fuori e aspettare il momento giusto con solo il suo piccolo asciugamano sui fianchi. Nel frattempo Kaori aveva coccolato, giocato e lavato Soichiro, si era lavata anche lei, ma con i giochi di Soichiro nel bagno era diventato tutto un pastrocchio. Era pieno d'acqua. Anche se aveva messo degli asciugamani per terra non erano serviti, tra la pistola, le paperelle e la barca, il bagno era letteralmente una distesa d'acqua. Il primo ad uscire fu Soichiro, che aveva preso il suo accappatoio che si trovava subito lì. "Kaori posso aprire la porta fa caldo.." "Va bene, però stai attento a dove metti i piedi e vai in camera mia e aspettami io arrivo tra poco". Il piccolo eseguì, Kaori ancora in vasca stava contemplando il bagno, avrebbe dovuto ripulire, era felice però, i bambini hanno la coda farti dimenticare tutto. Si alzò dalla vasca, aveva già un piede fuori quando si accorse di non essere sola. Alzò il volto e vide Ryo davanti a lei con solo un piccolo asciugamano addosso; che per altro non copriva abbastanza. Data la grandezza di Ryo in quel momento. Era molto eccitato. E non c'era dubbio era lei..Si era Lei che l'aveva reso così. Ryo era folgorato dalla bellezza di Kaori. Era una dea che usciva dall'acqua. Una ninfa che attirava verso di lei. E il suo corpo era meraviglioso. Aveva visto il ventre piatto, i suoi fianchi, conosceva le sue gambe,lunghe e affusolate; la sua carnagione chiara, e i suoi occhi in quel momento non era preoccupati, anzi erano pieno di desiderio. Possibile che anche Kaori desiderasse lui. Un killer. Un assassino. Un uomo che aveva le mani spo6di sangue, non poteva avvicinarsi a quell'angelo di donna che aveva davanti. Erano entrambi in trans quando. "Kaori sei pronta....." il piccolo entrò in bagno,ma accede una cosa che ne Ryo e Kaori potevano immaginare. L'improvvisa apparizione di Soichiro fece da scarica a Ryo, che era rimasto fermo nel bagno, ma in quel momento l'ho fece andare avanti di un passo,che però con il piede fine nella parte bagnata del bagno e scivolò in avanti, cosa che gli fece perdere l'equilibrio. Non aveva nulla davanti a se se non Kaori con una gamba fuori, che non sapeva cosa fare era stata presa alla sprovvista. Il corpo di Ryo si scontrò con Kaori, le fini addosso, ma il suo asciugamano cedette per terra, rivelandosi al suo sguardo. In un secondo erano entrambi in acqua. Una gamba di Kaori era sopra il sedere di Ryo, mentre la sua schiena era attaccata alla vasca; le mani di Ryo erano sul fianchi di Kaori e i loro corpi erano attaccati l'uno all'altro. I loro volti erano a meno di tre centimetri di distanza, potevano sentire i loro respiri fondersi. Entrambi avevano il volto arrossato. Il ventre di Ryo premeva contro Kaori, ed era chiaro il suo desiderio. La desiderava. Ryo sapeva che doveva trovare un modo, e si disse che l'unico modo per uscire da quella situazione almeno per il momento era fare la solita sceneggiata. "Hai visto Kaori non siamo così diversi per essere due uomini.." "Io ti Uccidoooooooooo!!!!!! Lurido verme. Schifoso Maiale!!!! Pervertitoooooooo" iniziò a lanciare qualsiasi cosa trovava sotto mano. I giochi ancora in vasca dritti in faccia di Ryo, shampoo, bagno doccia, spugne, e ogni altro tipo di oggetto. Ryo sapeva che per Kaori quello era il solo modo da potere uscire da quella situazione. Cosi fece in modo di cascare all'indietro. Kaori fu veloce quasi un razzo. Nel tirarsi su ebbe la visuale dell'amico di Ryo, e prese uno dei suoi martelli che aveva lasciato in bagno...e l'ho scagliò su Ryo..."Oltraggio al pudore Vergognati" vi era inciso. Prese le sue cose e Soichiro che stava ridendo di quella scena. Quei due erano uno spasso ma ancora non capiva il perché. I suoi genitori erano sempre in bagno insieme. Cosa c'era di sbagliato. Boh. Kaori era sull'orlo di una crisi di nervi. "Fatti un bagno freddo e calma i tuoi bollori Maniacoooooo". Ryo in bagno pensò che non poteva essere più felice in quel momento. Lui aveva avuto tra le mani il corpo della sua Kaori. Era stato meraviglioso. Forse poteva essere l'inizio per loro. Chi l'ho sa'. Ma su una cosa era sicuro amava Kaori. Al piano di sotto invece era arrito Mick che per una volta sentendo le urla e capendo la situazione decise di non fare nulla. Anche perché aveva già avuto diversi martelli da Kazue. Cosi decise di aspettare finché non sarebbero scesi.

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Capitolo 5
*** Notte movimentata ***


Passò un buon quarto d'ora prima che Kaori fosse pronta insieme a Soichiro per scendere al piano di sotto. Il suo corpo sembrava lava,da quanto era caldo, le sue emozioni in quel momento non volevano saperne di collaborare con lei. Per quanto strano, il suo corpo aveva gradito quel momento d'intimità con Ryo, era felice di sapere che il suo corpo non lasciava indifferente quello di Ryo, il suo amico era stato una prova inequivocabile. Mammina santa doveva calmare le sue emozioni, era una parola, ma sapeva che doveva farlo, in più doveva occuparsi di Soichiro, una volta finito il caso avrebbe dato inizio al suo piano di seduzione, e allora forse lei e Ryo avrebbero potuto darsi la possibilità di essere una coppia. Ma ad incarico concluso. Finito di preparare anche Soichiro uscì dalla sua stanza per andare al piano di sotto a preparare la cena, ma quando uscì trovò nel corridoio Ryo che era uscito dal bagno e guardava lei. A Kaori parve che gli occhi di Ryo volessero trasmetterle qualcosa ma non era in grado di capire che cosa?!. "Io porto Soichiro con me in cucina e preparo la cena.." un rumore attirò la loro attenzione, ma Ryo capì chi "era" sapeva che non c'era pericolo però... "Tesoro mio Kaori..luce dei miei occhi quanto mi sei mancata..." Mick provò uno dei suoi attacchi ma Kaori riuscì a fermare in tempo quel pazzo maniaco del suo migliore amico. "Mick ma ti pare il caso c'è un bambino. Comunque perché sei tornato?", "Mio tesoro non sei contenta di vedermi??? Però vedi sono tornato da voi perché la mia Kazue a un doppio turno in clinica, deve sostituire una sua collega, e domani mattina è il suo turno regolare, e non mi andava di stare solo a cena cosi ho pensato che potevamo stare insieme questa sera a cena, e poi potrei essere d'aiuto con il bambino...che cosa ne dici mia cara??" Kaori non poteva dire di no a Mick e così accettò la sua proposta. Dopo aver detto di sì a Mick; e Ryo si avviò nella sua camera per vestirsi, Kaori scese in cucina con il piccolo e Mick il quale fu felice di aiutarla nel preparare la tavola, e il piccolo le passava quello che lei chiedeva, ma che aveva già posizionato in modo che Soichiro potesse prenderlo senza difficoltà. Dopo essersi vestito Ryo scese in cucina, il profumo di cibo era invitante, sapeva che Kaori era una cuoca eccezionale, si pentiva ogni giorno del suo modo di denigrare la sua cucina e le sue doti culinarie, ma quando Kaori si arrabbiava per lui non c'era nulla di più bello. Non che voleva farla arrabbiare, ma quando il suo volto si accendeva i suoi occhi diventavano luminosi, già nella quotidianità il suo sguardo è luminoso, ma nel momento della rabbia, era ancora più forte e luminoso. Era bellissimo stare a guardare il suo sguardo. "Ehi che cosa si mangia?" "Ho fatto involtini di carne, verdura mista e patate al forno, e per finire per Soichiro ho il gelato al cioccolato. Ti piace il cioccolato tesoro?" Il suo sguardo er dolce ogni volta che si fermava sul piccolo...." Ehhhh di la verità amico, in questo momento sogni a occhi aperti di poter avere un piccolo Saeba con la dolce Kaori...è bellissima è una dea....." "Mick...(mentre con la mano faceva il gesto di prendere la sua pistola)". "Soichiro, che cosa hai.." "Mi fa male la testa e un po' la bocca...". Kaori si era accorta già in camera che il piccolo aveva qualcosa, le sembrava stanco, a tratti debole, anche se pensando al suo modo di giocare nel pomeriggio poteva pensare al contrario, ma il suo istinto non si era sbagliato. Il piccolo non stava bene. Con fare protettivo e materno si avvicinò alla fronte del bambino. Accidenti aveva la febbre. "Sei un po' caldo, è qualche linea di febbre, forse nulla di grave, facciamo così adesso ti controllo la febbre per prima cosa, poi ceniamo, quando hai finito controllo se c'è qualcosa che puoi prendere, e poi a nanna ok." Il piccolo si limitò ad annuire, mentre Kaori andava a prendere il termometro, Ryo e Mick era con il piccolo. "Ehi campione, non sarai triste per un poco di febbre, devi stare tranquillo, vedi noi due, pensi che non abbiamo mai avuto la febbre? Eppure guardaci..siamo grandi e forti.. devi stare tranquillo piccolo nessuno ti lascia solo..." Non sapeva il perché, non sapeva come, ma in quel momento Ryo aveva parlato con il cuore a quel bambino che da poche ore, era entrato nella sua casa, come un uragano, e ora saperlo con la febbre gli faceva male Si era già affezionato a quel piccolo. "Ecco qua tesoro ora vediamo la febbre...........38.5. È alta. Ok prima prendi la medicina e poi guardiamo come procede". "Hai sentito campione siamo tutti qui per te" era Mick adesso a incoraggiare il piccolo notò con piacere Kaori, che però non si era persa proprio nulla delle parole del suo socio. Sapeva che era buono e che zitto zitto, amava i bambini. Ryo aveva il cuore d'oro. Passarono una cena abbastanza tranquilla, sia Mick che Ryo facevano a turno le imitazioni con il tovagliolo per fare ridere il piccolo, e poi avevano usato i bicchieri per fare i giocolieri. Il piccolo sorrideva, ma gli faceva male la bocca, Kaori pensò a un brutto mal di gola aveva le ghiandole ingrossate, aveva chiamato in clinica da Kazue e le aveva descritto i sintomi di Soichiro, poteva essere un comune mal di gola oppure una qualche malattia da bambini dato che Soichiro andava ancora all'asilo. Le disse anche di non preoccuparsi per questa notte, il paracetamolo avrebbe abbassato la febbre, al massimo poteva tenergli la testa fresca con un panno se si fosse alzata, e se la mattina dopo fosse ancora alta di portalo in clinica per un controllo. Dopo Kazue, decise che fosse prudente avvertire anche Saeko, lei era in contatto con Sakura la madre di Soichiro, se il bimbo fosse peggiorato la madre doveva essere messa al corrente. Dopo aver aggiornato la situazione e dato che era giunta l'ora per Soichiro di andare a nanna i tre amici si salutarono. "Ehi campione, mi raccomando, ora vai a nanna e riposati, sono sicuro che domani andrà tutto meglio. Sei un campione giusto?" "Si son..sono forte...come voi due..io.." "Bravissimo...vieni qui.." Mick prese in braccio il piccolo che era felice di avere trovato degli amici grandi...poi Mick diede Soichiro in braccio a Ryo. Il piccolo appoggiò la testa sulla spalla di Ryo, era stanco si vedeva. Dopo aver saputo Ryo e Kaori con un bacio sulla guancia, Mick lasciò l'appartamento. "Ryo, Kaori posso dormire con voi?" Il piccolo aveva posto loro una domanda semplice ma per loro, quella, era domanda molto molto, complicata. Kaori non sapeva che cosa dire cercò lo sguardo di Ryo, era pensieroso ma, allo stesso tempo rilassato, d'altronde non era la prima volta che dormivano insieme. "Per me non ci sono problemi, Kaori andiamo in camera mia." Kaori non rispose subito guardava il piccolo in braccio a Ryo, e Ryo aveva accettato subito quella richiesta. In un secondo pensò che se fossero stati genitori quella poteva essere una situazione che sarebbe capitata con un bambino. Poteva essere una prova per loro? Oppure Ryo aveva accettato la richiesta di Soichiro solo perché non stava bene e voleva tranquillizzare il piccolo infondendo la sua forza e il suo cuore? Non sapeva il vero motivo, ma non le dispiaceva di dormire con Ryo e il piccolo. "Kaori?" Il piccolo richiamò la sua attenzione. "Certo piccolo, staremo insieme se ti fa piacere". Subito dopo raggiunsero la camera di Ryo, mentre Kaori andò a cambiarsi in camera sua, Ryo si cambiò a sua volta ma decise che data la situazione creata forse non era il caso di stare solamente in boxer, così optò per una vecchia maglia da corsa, e un pantaloncino corto da footing. In quel momento entrò Kaori, la porta era rimasta aperta, aveva visto l'abbigliamento scelto da Ryo, e ne era rimasta felice. "Pronti per la nanna..." disse Kaori. "Kaori mi racconti una favola prima per favore.." "Certo hai delle preferenze" il piccolo fece segno di non con la testa. Ryo aveva preso il lato di sinistra, il piccolo Soichiro nel centro e Kaori nell'altro lato del letto. Soichiro si era sistemato e aspettava che Kaori iniziò con il suo racconto. Ryo aveva appoggiato il suo braccio lungo lo schienale del guanciale in modo che con la mano arrivasse a toccare il braccio di Kaori che si era posizionato allo stesso modo. "Niente di troppo sdolcinato, ricorda che qui ci sono due veri uomini, giusto Soichiro?" "Si si...racconta...". "Molto bene allora.. C'era una volta in piccolo paese un bambino che abitava con la sua mamma. La sua mamma lavorava tanto ma non riusciva mai a guadagnare i soldini per il cibo, e i vestiti del suo Pughetino...un giorno Pughetino, mentre stava pulendo tra le panche della chiesa, trovò una moneta e andò dal parroco a consegnarla. Oh Pughetino il Signore è stato buono e ha voluto che tu trovassi questa moneta,vai a comprarci quello che vuoi. Pughetino allora decise di andare al mercato, ma non sapeva che frutta prendere, iniziò a pensare, le banane? No non mi piacciono, la mela? E se poi non è succosa? È meglio di no. I kiwi? No con tutti quei semini che vanno in mezzo ai denti....i Fichi? I Fichi? Ma certo i Fichi!! Basta che sputo il nocciolo e poi è fatta. Cosi fece, una volta presi i fichi andò a casa, salì nella sua stanza e mettendosi alla finestra iniziò a mangiare tutti i suoi fichi. Il nocciolo cadde nella terra morbida, con il tempo crebbero diverse piante di fichi di cui una con un ramo che arriva sulla finestra della camera di Pughetino, la sua mamma iniziò a fare marmellate, torte, paste e da quel momento la loro vita cambiò...." Facendo un gesto a Ryo di rimanere in silenzio, Kaori non fini la storia, perché Soichiro si era addormentato. Era così carino..aveva notato una cosa...però..nahhh forse si sbagliava. Ma aveva una domanda in testa, solo per togliersi un dubbio, poi avrebbe approfondito eventualmente se la situazione l'avesse richiesto. "Ryo ascolta volevo chiederti una cosa, per caso tu ricordi qualcosa in più, cioè so che per te è difficile da ricordare, e anche doloroso, ma mi stavo chiedendo se avessi dei ricordi del tuo passato come bambino...scusa forse è la presenza di Soichiro non devi rispondere se non vuoi..." " Non ricordo nulla credo che il mio primo ricordo possa essere in un periodo compreso tra gli 8 e 10 anni. Ma non ricordo molto perché me l'ho chiedi.." " Nulla davvero...ora cerchiamo di non fare rumore, buona notte Ryo..." "Notte Sugar....ah Sugar saresti una madre magnifica sai, sei dolce con i bambini. Beh notte." Erano entrambi imbarazzati..Ryo per essersi lasciato andare, e per avere cercato di ricordare un piccolo passato che la sua mente aveva cancellato, a ragione, e Kaori perché si era sentita vicino a Ryo in un modo diverso. Adesso sperava che il suo dubbio non fosse fondato.....

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Capitolo 6
*** Un dubbio confermato ***


Si stava svegliando, sentiva il primo raggio di sole sul proprio volto, la sua testa iniziava già a lavorare. Faceva una lista in testa delle cose che avrebbe dovuto fare in giornata ma qualcosa attirò la sua attenzione. Un leggero peso su di sé. Un piccolo peso sul proprio collo, e un calore acceso, e in quel momento ricordò il caso...e Soichiro.!! Apri gli occhi e Kaori notò il piccolo su di sé, sudato e caldo e leggermente gonfio in volto. "Ryo sveglia.... svegliati!!! Soichiro piccolo sveglia tesoro...Ryoooooooo". "Kaoriiii che hai da urlare...." un Ryo assonnato rispose. "Soichiro sta male, molto male bisogna portarlo da Doc". A quelle parole Ryo fu sveglio completamente, guardando con attenzione notò il bambino tutto rosso e sudato che apriva gli occhi, aveva le guance gonfie. Che cosa poteva avere???? " Ryo ascolta vai giù e chiama Doc digli che tra poco siamo da lui con il piccolo..coraggio vai...!!" Mentre Ryo si apprestava a scendere, Kaori era riuscita a fare svegliare bene il piccolo, che seguendo gli ordini di Kaori e facendosi aiutare da lei l'aveva cambiato, pronto per andare dal medico. Non prima di avergli misurato la febbre che si aggirava intorno al 39.5!!!. Scesero di corsa, Ryo era ancora al telefono con Doc che dopo avere visto Kaori con il piccolo, gli comunicò che aveva la febbre altissima. "Ryo ascolta vado io tu devi ancora vestirti, non ti preoccupare se c'è bisogno mi raggiungi lì." "Ok ma chiama subito.." diede un piccolo bacio sulla fronte del piccolo e li lasciò andare. Dopo pochi minuti in cui era rimasto in soggiorno la porta si aprì e Mick apparve tutto agitato. "Mi ero appena svegliato quando dalla finestra ho visto Kaori con il piccolo in braccio che correva che cos'è successo?" " Il piccolo ha la febbre altissima ho chiamato Doc per avvisarlo, quando si saprà qualcosa Kaori mi farà sapere... " " Beh amico, una cosa e' certa qui ci vuole un caffè bello forte mi sono preso un bello spavento...". Nel frattempo Kaori era giunta in clinica da Doc. Kazue e un'altra infermiera avevano preso il bambino, per il controllo. Kaori era rimasta nella stessa stanza con Doc e Kazue, ma attenta ad non essere d'intralcio, ma dopo pochi minuti l'esame al bimbo era finito. "Niente di preoccupante cara pochi giorni al massimo una settimana e il piccolo starà bene, alla sua età è normale, ma almeno finché il caso della madre non sarà finito per precauzione è meglio che resti qui." "Doc ma cosa.." "Ha la parotite o più comunemente nota come.." "Orecchioni!!!" Concluse Kaori. "Non sono gravi è una malattia normale per un bambino della sua età.." " Si si Doc ne sono consapevole, pure io gli ho avuti da piccola, ma ora il pensiero è un altro...Ryo e Mick sono stati con il bambino..se non hanno avuto gli orecchioni è un problema, ricordo be8che quando io gli ho avuti, mio fratello è stato allontanato da me immediatamente per paura, perché non gli aveva avuti. So che per un uomo averli in età adulta è pericoloso, come per una donna prendere la rosolia in età adulta. Già ieri sera sospettavo che il piccolo avesse gli orecchioni ma non ne ero sicura e adesso.. se loro non l'hanno avuti..." Doc guardava Kaori e sapeva che aveva ragione, da che lui avesse memoria, Ryo nel periodo in cui l'aveva conosciuto non aveva avuto gli orecchioni era in pericolo..o meglio qualcos'altro. "Kaori devi andare il piccolo resta qui..sbrigati Ryo non deve uscire di casa altrimenti rischia di contagiare altre persone, ed è meglio che ti sbrighi ". Kaori si avvicinò al piccolo gli disse una piccola ragione, e di fare quello che Kazue l'infermiera gli avesse detto e che domani avrebbe rivisto la sua mamma. Subito dopo chiamo Ryo e gli disse che il piccolo sarebbe rimasto in clinica con Doc e Kazue, quando Ryo le chiese che cosa avesse lei fu vaga dicendogli che gli avrebbe raccontato tutto, che stava arrivando e apprese che Mick era da loro gli disse di non uscire. "Chissà cosa voleva dire..." "Ehi Ryo tutto ok hai la faccia gonfia.." Al suono di quelle parole Ryo andò a guardarsi allo specchio e notò lo stesso identico gonfiore che aveva Soichiro...che cosa stava accadendo.... Pochi minuti dopo Kaori arrivò di corsa. Una volta dentro guardò Ryo e Mick. E capì tutto. "Allora??? Mi spieghi" "Soichioro ha preso la parotite una malattia da bambini, più conosciuta come orecchioni. Per i bambini non è pericoloso ma...se un uomo prende questa malattia da adulto è un problema, e da quello che vedo tu Mick gli hai già avuti giusto?" "Si me l'ho ricordo bene.." "Ryo tu gli hai presi...hai gli orecchioni..e sei in pericolo..perché per un uomo.ci sono molte conseguenze." " Di che parli....che conseguenze??" " Ryo la prima riguarda.....ecco...la parte del corpo che...che..." era sicuramente rossa e fumava..come faceva a dire che il suo mokkori...avrebbe potuto rischiare molto... " Sei tutta rossa...perché..." Come preso da una illuminazione Mick capi... "Oh mio Dioooooooooo Ryo il Mokkori!!!!! È in pericolo....!!!!" "Che cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!??!?!!" "Ryo è così per i piccoli non ci sono problemi ma i grandi....e in più da oggi inizia la tua quarantena ad oltranza....e Mick anche se tu gli hai avuti sei a rischio non puoi avere contatti con Ryo, altrimenti diffonderesti il contaggio." "È un incubo...il mio mokkori....ahinoi mi fa male la bocca.." "E questo è solo l'inizio... che Dio mi aiuti..." questo fu il pensiero di Kaori.

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Capitolo 7
*** Febbre e Fiamma ***


Erano bastate poche parole e Mick era immediatamente andato via su ordine di Kaori. Si era assicurata che Mick spiegasse la situazione che il duo city hunter stava passando a Miki e Umi il loro quartiere doveva rimanere al sicuro, i criminali non dovevano sapere che Ryo era ammalato, dovevano pensare loro, a proteggere la città almeno per il momento. A loro la città e a lei Ryo. E conoscendo il tipo di paziente che poteva essere, soprattutto sapendo di non potere uscire, bere e che lei sarebbe stata la sola persona ad avere un rapporto con lui, dato che doveva stare in quarantena senza avere contatti per almeno due settimane minimo. Ryo era andato di corsa nella doccia su suggerimento di Mick per darsi una bella lavata rinfrescante. Una volta fatta il suo sguardo si posò sullo specchio e quale fu la sua sorpresa nel vedere il proprio volto cambiato. Era molto gonfio, e deformato, le sue guance erano cresciute di volume. Il collo sembrava essere stato punto da api tanto era gonfio. I rumori anche i più leggeri era i più dolorosi nella sua testa, sicuramente la febbre gli era salita. Una volta in camera si sdraiò nel letto aspettando l'arrivo di Kaori. Kaori era andata a prendere delle medicine per la febbre, antibiotico e delle bevande fresche e qualcosa di morbido per lui, sapeva bene quanto era faticoso ingoiare qualcosa, quando si aveva gli orecchioni. Si ricordava che suo fratello era stato lontano da lei proprio perché non aveva avuto gli orecchioni, era stata dura per entrambi, ma era presente in un altro modo, aveva fatto di tutto, era andato sulla scala antincendio del palazzo, dove stava con la vicina, e la finestra della camera dava proprio sulla scala. Anche se non potevano toccarsi, suo fratello passava le prime notti lì fuori con cappotto e coperta e teneva una mano sul vetro della finestra così che quando lei si girava poteva vedere suo fratello. Lei per Ryo ci sarebbe stata in tutto anche se l'avrebbe fatta impazzire questo era sicuro. Tornò a casa presto, prese un vassoio con tutto quello che per il momento potesse servire nella camera di Ryo, termometro, medicine, una bottiglia d'acqua, succo d'arancia, delle pezze da mettere in una bacinella d'acqua fresca per tenere bassa la temperatura corporea di Ryo, e altro una volta pronta andò nella camera del suo paziente. "Ryo eccomi qua, come ti senti?" "Come vuoi che mi senti mi fa male la bocca, parlo male da quanto sono gonfio, non riesco a trovare una posizione da stare sdraiato che mi fa male ogni lato, ho la febbre e mi sento andare a fuoco il corpo..." Ryo che faticava parecchio a controllare il suo desiderio per Kaori in tempi normali e nel pieno possesso della sua forma, adesso in quello stato era decisamente rovinato. Non aveva un abbigliamento particolare, anzi era come sempre, ma se il risultato della febbre combinato con il desiderio che provava per lei, cosa inequivocabile per lui dato che sotto alle coperte il suo migliore amico era bello arzillo, avessero avuto la meglio su di lui cosa sarebbe successo?? Come poteva controllare le sue emozioni? Con febbre, orecchioni e il suo desiderio per lei le sarebbe saltato addosso? Si poteva dichiarare così in quello stato con la donna che amava?? Che guaio, cosa poteva fare?. "Stai tranquillo ci penso io, sai io ho avuto gli orecchioni da piccola, i primi giorni possono essere duri ma starò al tuo fianco, mi sono sempre presa cura di te quando stavi male in questi anni, di certo non ti lascio da solo adesso. Devi portare pazienza socio....mi prendo io cura di te." Mentre finiva di parlare con la mano toccava la sua fronte per sentire la temperatura, e dopo vi posò le labbra. Quando i loro occhi s'incrociarono ognuno di loro poteva vedere quanto amore vi fosse dentro, e quanto era importante sapere che l'uno ci fosse per l'altro. "Adesso misuriamo la febbre alza il braccio.." dopo aver messo il termometro Kaori si allontanò un attimo, cercava qualcosa nei cassetti.. "Che stai cercando..guarda che quello è il cassetto invernale che cosa pensi di trovare..." " Questa.." disse mostrando a Ryo la sciarpa che lei gli aveva regalato il natale prima. Era una sciarpa soffice, morbida, l'aveva messa solo una volta, proprio il giorno di natale, non voleva rovinare quel regalo, anzi a dire la verità non voleva rovinare nessuno dei regali che lei gli faceva. Li teneva tutti con cura e rispetto, solo un regalo di Kaori valeva tutto per lui ed era prezioso perché era stata lei a regalare un'oggetto, oppure un semplice capo d'abbigliamento. "Che devi fare con la sciarpa..ma che cosa fai..." Kaori aveva sistemato la sciarpa sotto il collo di Ryo e l'aveva tirata in alto, passando da entrambi i lati delle orecchie, e per finire aveva chiuso i due lembi della sciarpa con un fiocco. "Adesso prova ad appoggiare la testa sul guanciale, dovrebbe farti meno male, è un metodo vecchio ma che viene usato ancora" Ryo stava impazzendo, come poteva perdere il controllo per così poco. Lei non si era resa conto di nulla, ma nel fare quel gesto per lui, aveva esposto ai suoi occhi in maniera chiara, il suo seno perfetto alla sua vista. Il profumo di lei era buonissimo, era ammaliante, seducente, tentatore senza che lei sapesse quello che gli scatenava,le mani gli prudevano dal desiderio di toccare quel corpo, sentiva il suo desiderio crescere, crescere, crescere, fino a scoppiare...BipBipBipBipBip!!!! "Ma com'è possibile il termometro è scoppiato!!!!! Accidenti stai bruciando Ryo sei un fuoco!!! Ci penso io". Dopo pochi secondi era di nuovo con lui aveva preso delle pezze con dell'acqua fresca, iniziò a bagnare il corpo di Ryo dalle tempie piano, scendeva verso il collo, poi sulle spalle, il petto i polsi e poi di nuovo e così via per doversene volte tutto nel profondo silenzio da parte di entrambi. Dopo un pochino forse per la stanchezza, forse per la situazione e per la febbre Ryo si addormentò. Rassicurata dal fatto che stesso dormendo senza problemi e che la temperatura sembrava essersi stabilizzata, Kaori decise di prendere un'altra termometro, andò a cambiarsi e preparò anche un brodo per Ryo se avesse avuto fame, ma sapeva che doveva solo mangiare liquidi era meglio così per i primi giorni. Aveva anche del gelato se più avanti avesse avuto desiderio. Tornando in camera di Ryo l'ho vide lamentarsi dal dolore, aveva nuovamente la febbre alta, ed era zuppo, doveva cambiarlo... La situazione era quella, in più Ryo non era collaborativo...anzi era in preda da qualcosa non riusciva a comunicare con lui. "Forza sweeper, devi farti un bagno caldo! Su andiamo!” Ma lui non accennava a muoversi, muoveva le labbra febbrilmente sussurrando qualcosa di incomprensibile e muovendo la testa. Dovette andarr di corsa in bagno per preparare la vasca doveva abbassare la temperatura. Sperava che ad un certo punto lui potesse essere collaborativo...ecco. "Forza Ryo leviamo i tuoi vestiti, ma devi aiutarmi da sola non ce la faccio!” ma dovette farcela per forza perché Ryo aveva preso a delirare la febbre doveva essere molto alta stavolta pensò Kaori. Adesso Ryo era nudo completamente tranne che per i boxer e quelli non glieli avrebbe tolto come poteva fare? Ma poi pensò che comunque avrebbe dovuto spogliarlo dopo per asciugarlo. Si fece coraggio, voltò la testa dall’altra parte e glieli sfilò, poi, sempre senza guardare lo infilò nella vasca reggendogli la testa. Con una mano sola si sfilò i vestiti e nuda anche lei si infilò nella vasca mettendosi dietro le spalle dello sweeper, adesso era più facile. Ripensava agli avvenimenti accaduti in quei giorni, all'arrivo di Soichiro, al modo in cui si stava evolvendo la loro situazione, forse esagerava ma vedeva dei cambiamenti, aveva notato anche il desiderio di Ryo prima in camera quando gli controllava la temperatura, era per lei quella reazione non era per una delle signorine mokkori, oppure per Saeko,Reika, Kasumi la solita cliente di turno oppure delle donnine dei nightclub che frequentava. No non era per nessuna di loro ma per lei. Lei che era se stessa, senza maschere, senza trucco la sua socia così com'era. Forse il suo piano era sbagliato non doveva sedurre Ryo perché lui già adesso voleva lei, forse non era solo desiderio forse era amore. Amore per lei. Quando sentì il corpo caldo dell’uomo decise che era ora di uscire dalla vasca. A fatica riuscì nell’intento di avvolgerlo in un accappatoio e metterlo a letto mentre sitemava le lenzuola e coperte, era riuscita anche a prendere delle iniezioni di paracetamolo dato che non collaborava decisenche per fare abbassare la febbre doveva ricorrere alle punture. O almeno per questa volta. Con estrema cura controllò non senza arrossire e fumare le parti intime, e sembrava che la situazione fosse tranquilla, rivestì Ryo della sua biancheria e gli sistemò nuovamente le coperte, per finire gli appoggiò un panno fresco sulla testa e la sciarpa chiusa per protezione. " Kaori non lasciarmi...tu sei bellissima..io..io.non so mai cosa fare con te, sei importante, sei la persona più importante..nessuno deve averti.." "Ryo sono qui non vado via..." "Ti proteggerò sempre....Nooo Kaoriiiiiii attenta!!! Hide avrò cura di lei....Kaori.... Kaori...Ti Amo Sugar " Gli occhi di Kaori erano pieni di lacrime di gioia, anche se era con la febbre Ryo le aveva appena detto di amarla, adesso capiva il suo Ryo anche se sapeva già quali potessero essere le sue paura, ma ora che gliel'aveva sentito dire, non avrebbe permesso più a nulla di separare il loro amore. Si amore perché Ryo l'amava adesso era sicura. Si accoccolo' nel suo letto sotto le coperte con la testa sul suo petto ampio. "Sono qui con te Ryo, non ti lascerò mai.." "Ti amo..Kaori ". Al quelle parole sorrise.. "Dimmele quando sarai lucido...così potrai sentire le mie Stallone del mio cuore". E con quella promessa fatta a se stessa che da lucido avrebbe fatto in modo che gli dicesse quelle parole nuovamente si addormentò felice.

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Capitolo 8
*** Una cosa sola ***


Che sogno, Ryo le diceva che l'amava...se fosse stato vero... Aprì lentamente gli occhi, facendo scivolare un braccio verso la sveglia sul comodino ma che strano perché non era al suo posto. Sbuffò e si girò dall'altra parte. Di sicuro non avrebbe potuto riprendere il sogno dalla sua interruzione, eppure ci sperava. Chiuse gli occhi, mentre la mente si mise a lavorare di gran lena, fervidamente impegnata a continuare quel sogno. Poi, di scatto, li spalancò. Non era un sogno il corpo su cui la sua testa appoggiava era di Ryo. Adesso ricordava il caso, Soichiro, gli orecchioni e il delirio di Ryo la vasca e la sua dichiarazione...no non era un sogno.. Lui dormiva con una mano la teneva stretta per la vita, le guance erano meno rosse, sembrava che la febbre si fosse abbassata. Il suo corpo sopra al suo,sentiva i muscoli di Ryo, non gli aveva mai sentiti almeno non così s'immaginava mentre così stretti dopo aver fatto l'amore lui potesse dire "ti amo" e poi di rimanere abbracciata a lui. Che cosa doveva fare? Spogliarsi davanti a lui e con occhi brillanti di desiderio, supplicarlo di renderla la sua donna? Se, come no! In quel momento anche Ryo aprì gli occhi. "Kaori...cosa...come...volevi approffitare di me mentre sono ammalato e con la febbre...poi sarei il maniaco e depravato." Disse ma stranamente continuava a tenere la mano sulla vita di lei. In realtà Ryo anche se aveva avuto la febbre alta la sera si ricordava distintamente di lei che si prendeva cura di lui, e poi anche se in maniera confusa aveva il chiaro ricordo di avere detto più volte "ti amo". Febbre o non febbre non si sarebbe più allontanato da lei. Voleva questo. Voleva svegliarsi la mattina con il suo volto accanto al suo. " Se fossi una vera maniaca credi che sarei rimasta vestita?? Cretino sono rimasta tutta la notte con te. Hai avuto la febbre alta..." ma non sapeva come continuare, lei non era una esperta nel sedurre ma sapeva che lui l'amava. Ryo sorrise, lieto che avesse reagito in malo modo con un martello, ma soprattutto lieto che fosse ancora lì con lui, nonostante lui la tenesse stretta a se. Era giunto il momento voleva e doveva dichiararsi, e pensare che era bastato un bambino e una malattia a farlo cedere. Avrebbe voluto baciarla... Non fece in tempo. Alzando la testa verso la sua Kaori si sollevò un poco e posò le labbra su quelle morbide dell'uomo. Una mano di Ryo si mosse da sola, afferrandole la testa, mentre l'altra si poneva al centro della sua schiena ancora più salda e forte. Rispose al bacio e, lentamente, la esplorò con le mani. Il collo, le spalle, il seno... Tutto! Era sua e tanto bastava. Inutile farsi altre paranoie. Avrebbero imparato insieme come essere felici, a piccoli passi, con i tempi giusti per loro e qualche martellata. Lui non ci avrebbe mai rinunciato adorava vederla gelosa e possessiva. Era sempre stato il suo modo per dimostrare quanto fosse innamorata di lui. Il suo scopo era uno solo, evitare che si stancasse di lui, dell'amore che provava. Quando finirono si guardarono negli occhi entrambi erano lucidi di passione, ma almeno per il momento sapevano entrambi di non potere andare oltre. "Sugar avrei voluto che fosse diverso, non così, con me in queste condizioni ma non cambierei questo momento con nessun altro. Sei bellissima. Io...io ti amo..ma se davvero mi vuoi sappi che adesso sarò sempre più geloso...si geloso perché anche se tu non l'hai mai notato io sono geloso di te. Perdonami sono sempre in ritardo con le cose importanti, ma se mi aiuti so che posso migliorare. È poco male se mi vuoi, perché avremmo tutto il tempo che vogliamo..." Aveva ascoltato tutto e una lacrima scese sulla guancia. Ma prontamente lui aveva asciugato. "Ma l'ho sai che ieri sera durante la febbre abbiamo fatto il bagno insieme nudi...si nudi...ed è stato molto bello". " Aspetta che mi riprendo e ti faccio vedere cosa si può fare in una vasca, e allora quello si che sarà molto molto bello". "Sai avevo pensato di sedurti prima del caso, ma ora so che non ne avevo bisogno. Ti amo Ryo. Sono sempre stata solo tua. Io sono venuta al mondo per te Ryo, perché solo con te mi sento completa." "Tu hai reso la mia vita migliore Kaori, mi hai migliorato se guardo la mia immagine nello specchio finalmente vedo un uomo, quell'uomo che tu hai contribuito a creare. Hai ragione Kao. Pure io con te sono completo, chissà forse doveva andare così. Mi hai vinto Kaori, io e te siamo City Hunter, ma anche Ryo e Kaori, un uomo e una donna che si amano. Siamo una cosa sola." "Si una cosa sola..ti amo". Diversi anni dopo. In una camerette due bambini erano sotto le coperte, svegli e aveva appena finito di ascoltare la favola della buona notte. La loro mamma era una donna dai capelli corti rossi e gli occhi nocciola. Era sempre attenta che ognuno dei suoi figli avesse le stesse attenzioni. Amava incondizionatamente i suoi figli. "Mamma ci racconti la storia di come te e papà vi siete messi insieme." Disse Hide. "Si mamma la storia di quel caso.. del bambino e della malattia di papà." A parlare fu il gemello Soichiro. "Ancora...ma ormai la sapete a memoria..." disse Kaori. "Ma è troppo bella e poi quel bambino ha il mio stesso nome." "Guarda che anche il mio nome è nella storia d'amore della mamma e di papà." I suoi bambini era vivaci, dolci, e allegri. Avevano preso il meglio di lei e Ryo. Hide aveva i capelli neri come il padre e anche il colore degli occhi, mentre Soichiro aveva i capelli scuri ma con i riflessi rossi e gli occhi di lei erano perfetti. "Calma calma miei ometti, voi avete i nomi che fanno parte della vita mia e di vostro padre, tu Hide perché se mio fratello, non mi avesse affidato a papà forse tutto poteva essere stato diverso, invece lui aveva già visto l'amore che c'era tra di noi, invece tu Soichiro perché quando abbiamo aiutato quel bambino, papà ha capito quanto volesse Noi tutti noi. E allora ci siamo finalmente messi insieme. Vedete una volta qualcuno ha detto che nella vita bisogna essere se stessi, perché paga sempre. Nella vita bisogna sempre essere fedeli a se stessi e non smettere mai di imparare a vivere. E ora dormire miei angeli, domani andiamo a fare un picnic e dovete essere svegli, papà ha detto che ci sono tante cose da fare..." dopo diede un bacio ai suoi figli, spense loro la luce e mentre stava per chiudere la porta entrambi le dissero.." Mamma ti vogliamo bene" "E io di più...notte tesori ". Subito dopo sali le scale per la terrazza dove sapeva avrebbe trovato suo marito. Da quel giorno erano stati felici, si avevano avuto qualche problema ma niente che non avessero affrontato alla grande. Saeko aveva pagato i suoi debiti, su ordine di Kaori. Aveva dato una nuova identità, e un lavoro diverso la "Saeba Angel investigation". Ryo e Mick avevano un agenzia investigativa ma continuavano a fare anche il loro lavoro per mantenere l'ordine in città. Lei era madre ma era diventata anche un'avvocato. Si era laureata a tempi record e lavorava in agenzia e stava avendo anche la sua cerchia di clienti. Ryo l'aveva addestrata bene ora era diventata bravissima con la pistola, non era Ryo chiaro ma tutto andava bene. " Ti hanno requisito tutto il tempo con favole?" Disse il suo Ryo. "Si sempre con la storia di quando ci siamo messi insieme." "Già una bella storia..ti amo Signora Saeba" "Ti amo anch'io Signor Saeba". Si scambiarono un bacio pieno e ricco del loro amore che era più forte ogni giorno di più. "Sai mi è venuto in mente una cosa una frase per l'esattezza. Quella della mia amica "Eleonora" sai, quando ci ha detto che bisogna sempre essere se stessi. Beh alla fine anche noi ci siamo riusciti e ad oggi non potrei essere più felice. Con te io sono completa, e con i nostri figli." "Anche per me e così, non sapevo cosa fosse la felicità prima di conoscerti...grazie a te sono felice e sono diventato un nuovo essere umano. Un uomo, marito e padre...grazie Sugar..." erano stretti l'uno nelle braccia dell'altro.. "Sai pensavo anche che dobbiamo fare dei lavori nella ex camera degli ospiti potrebbe servire molto presto e deve essere pronta.." " Pronta per cosa scusa, i gemelli vogliono una stanza dei giochi o qualcos'altro?" chiese. " A loro no, ma presto arriva qualcuno che sta affrontando un viaggio..." disse con gli occhi lucidi... Ne segui un attimo di silenzio, poi Ryo capì... "Tesoro vuoi dire che sei incinta..." "Si di due mesi, volevo esserne sicura..." "È Meraviglioso!!!!! Volevo una piccola Saeba, sai con i tuoi capelli e i tuoi occhi e forse adesso arriva. Kaori ti amo". Si era messo a piangere dalla gioia, di nuovo padre e questo grazie a lei. "Una cosa sola sempre insieme." " Si amore. Una cosa sola io, te, Hide Soichiro e questo bambino o bambina in arrivo. Sempre". Nessuno dei due aveva più paura. Erano una famiglia forte, e avevano troppo da perdere, loro erano unici. Uniti dal destino, dalla loro famiglia e dal loro amore.

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