Il mio vicino di casa di DiamondLightRay (/viewuser.php?uid=736599)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sono la tua vicina ***
Capitolo 2: *** Inconveniente ***
Capitolo 3: *** Sasha è un'amica speciale ***
Capitolo 4: *** Non mi fido ancora ***
Capitolo 5: *** jelousy ***
Capitolo 1 *** Sono la tua vicina ***
Mikasa
si girò in continuazione nel letto,appoggiò il
cuscino sopra la sua
testa per prendere sonno,ma i rumori che provenivano oltre il muro di
casa sua, erano davvero molesti.
Si
alzò svogliatamente dal letto,con aria scocciata,senza
badare alle
coperte disordinate.
Era
il primo giorno in cui si era trasferita in quell'appartamento,e le
cose erano già cominciate con il piede sbagliato.
Suonò
determinata,e piena di frustrazione,il campanello del suo nuovo
vicino di casa.
"E
chi può essere a quest'ora,di notte poi?" lo
sentì lamentarsi
mentre si avvicinava alla porta.
L'unica
che si sarebbe dovuta lamentare era proprio lei.
"Chi
è?" passarono dei brevi secondi.
"Mi
scusi,ma il rumore della doccia non mi fa dormire,siamo in piena
notte e io devo svegliarmi fra quache ora,ho un lavoro"
Aprì
la porta,e fù silenziosamente folgorata dalla sua
presenza,non
appena alzò i suoi occhi verso di lui.
"Abito
accanto a lei,sono la sua vicina" il suo torso era
nudo,dall'ombelico in giù ed era coperto da
un'asciugamano,Mikasa
arrossì quasi paralizzata mentre gli rispondeva.
Non
aveva il tempo di indossare almeno una maglietta a
maniche
corte?.
Eren
ignorò il suo imbarazzo e la osservò chinando la
testa,perplesso.
"ah
sì,adesso ricordo,in questo ultimo mese si vociferava che
qualcuno
si sarebbe presto trasferito in quella casa vuota accanto a me.."
in seguito agli occhi lievemente indignati di lei,distolse lo
sguardo.
"..da
anni ormai,ma non si sapeva con esattezza il giorno"
Si
grattò i suoi capelli mori avvolti in uno chignon,
accompagnato dal
suo disagio: quella casa era sempre vuota fino ad adesso,e fino ad
adesso,era abituato a fare un pò quello che voleva.
"Le
chiedo scusa per aver disturbato il suo sonno,mi dispiace,mi chiamo
Eren Yeager" Mikasa si ricompose,provando a rallentare il suo
respiro,allontanando i suoi pensieri e gli strinse la mano.
"Beh,è
scusato,adesso torno a dormire,la saluto" si girò per
rientrare
nella sua nuova dimora.
"Mi
scusi?" si voltò di nuovo verso di lui,si senti un
pò in colpa
per averlo trattato con freddezza,ma non aveva tempo da perdere.
"Non
mi ha ancora detto come si chiama" la nuova arrivata sorrise con
aria intorpidita,incrociando le braccia.
"Mikasa
Ackermann" Eren si guardò intorno e annuì.
"Bene
Mikasa,scusami ancora per il disturbo,buonanotte" chiuse la
porta e Mikasa rimase ferma lì e chiuse gli occhi sospirando.
Forse
non dovevo presentarmi in pigiama
La
sua mano era appoggiata sulla maniglia della porta
principale,fissandola e ripensando a quel momento,più e
più volte
prima di ritornare a letto.
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Capitolo 2 *** Inconveniente ***
"Patatine
fritte con salsa piccante" un ragazzino fece il suo ordine ad un
fast food.
"Vuole
qualcos'altro?Abbiamo tante altre delizie"Sasha sorrise e prese
nota del suo ordine.
"No,grazie,non
voglio più niente" il ragazzino fù
disinteressato, ma Sasha
continuò.Faceva parte del suo lavoro d'altronde, far
sì che
l'ordine fosse chiaro e completo.
"Non
vuole qualche bibita gasata?un'aranciata?qualcos'altro da bere?"
Scosse la testa.
"No,
mi basta l'acqua naturale, grazie" Mikasa osservò divertita
la
sua amica,che lavorava insieme a lei,a qualche tavolo più
distante.
"Stà
attenta a non mangiarti la patate dello chef, signora Brauss"
Mikasa finì di notare il suo ultimo ordine di fila e
trattenne la
risata che gli stava scappando dalla bocca.
Lavorare
come cameriera,tenere a mente tutti i conti, memorizzare e scrivere
tutti gli ordini era stressante, ma insieme ai suoi amici d'infanzia,
il suo lavoro sembrava quasi un passatempo.
Jean,che
stava mangiando ad un tavolo,si divertì a punzecchiarla
anche quando
stava lavorando, Marco, che era seduto insieme a lui,lo
guardò con
disapprovazione.
"Ti
faccio pagare il doppio" la ragazza della patata, il soprannome
che gli davano i suoi amici, assottigliò lo sguardo in segno
di
sfida e Jean ricambiò il gesto,puntando l’indice
nella sua
direzione, con un modo di fare falsamente drammatico,degno di un
oscar da recitazione.
“Vedi
di smetterla, Sasha sta lavorando in questo momento,non scatenare
scene imbarazzanti proprio adesso" Marco strinse il braccio del
suo fidanzato, ma Jean gli rispose disordinando i suoi capelli,la sua
impacciatezza era qualcosa di adorabile,uno dei tanti motivi per cui
si è innamorato di lui.
"L'hai
sentito Armin ultimamente?" chiacchierando del più e del
meno,Sasha si allontanò, il suo dovere la chiamava, ma non
smise di
guardare di soppiatto loro due.
"Non
proprio, so che ultimamente è occupato con alcune faccende
che
riguardano l'informatica,come al solito" Jean lanciò un'
occhiata interrogativa a Marco,che gli sussurrò
nell'orecchio,a sua
sorpresa,qualcosa di non erotico.
"Beh,pare
che sia riuscito a farsi qualche bel gruzzolo di soldi facendo
l'hacker"
Jean
spalancò gli occhi,proprio lui che lavorava come postino,non
avrebbe
mai voluto sentirsi dire questo,Armin era uno dei suoi grandi amici
certo,ma in fondo,era contento per lui,nonostante
la sua costante sensazione di sentirsi sempre indietro rispetto agli
altri.
"Quindi
c'e l'ha fatta alla fine,eh?" Marco annuì e lo
guardò
teneramente, accarezzando la sua barba rasata.
“Non
hai nulla da invidiare a lui” Jean gli sorrise e
baciò il ragazzo
con le lentiggini,gli sguardi e i commenti che riceveva dalle altre
persone, neanche lo sfioravano, ormai era abitutato a tante cose.
Marco
si sentiva al sicuro insieme a lui,proprio per questo suo fregarsene
del giudizio altrui,a differenza sua che era molto insicuro.
"Non
farne parola con nessuno,neanche con Eren"Jean era perplesso.
"Marco,non
dire fesserie amore,Eren e Armin non hanno segreti fra di loro,mh?"
Jean fù interrotto da una Mikasa incuriosita che stava
origliando il
loro discorso,ferma impalata.
"Eren
è l’amico di Armin" Jean e Mikasa sono stati
sempre amici,ma
non si dicevano sempre tutto.
"Non
ho idea di chi sia Armin, a quanto pare abbiamo davvero pochi amici
in comune,ma Eren l’ho incontrato ieri,mi sono trasferita
nella sua
zona”
“Ah
sono felice per te” Mikasa lo fissò confusa.
“I-intendo
dire,per il tuo nuovo fidanzato” gli si illuminarono occhi
per poi
abbassarli velocemente, era improvvisamente paonazza.
“Ma
se l’ho conosciuto app-“ Sasha fece una maratona
dalla cucina ai
tavoli.
“Ti
sei fidanzata e non lo dici alla tua migliore amica?” Jean e
Marco
si misero a ridere.
“Ci
siamo conosciuti ieri per via di un inconveniente” prese
alcuni
piatti sporchi e vuoti per riportarli in cucina,intanto la sua amica
la inseguì.
“Ah,
quindi è stato un colpo di fulmine se ti sei fidanzata
così
velocemente” appoggiò i piatti dentro il
lavandino,e si voltò
verso Sasha sospirando e posando le mani sulle sue spalle,scandendo
bene le parole.
“Io
ed Eren,siamo v i c i n i d i c a s a” Sasha sorrise
maleficamente sotto i baffi, giocherellando con le sue mani
“Ah,l’amico
di Jean..”
Mikasa
annuì speranzosa che lei potesse finalmente capire.
“Allora
non eri tu la ragazza con cui si è fidanzato”
Sasha assumò una
faccia da poker.
“Come?”
Mikasa spalancò leggermente gli occhi e Sasha si
staccò da lei per
poter sghignazzare.
Mikasa
aveva improvvisamente prurito alla guancia, Sasha era riuscita a
coglierla di sorpresa.
“Tornate
a lavorare voi due”
~
“Non
posso più aiutarti con quella faccenda Armin,non di
notte” ascoltò
Eren disteso sul prato,mentre lui era accovacciato su una panchina
con un portatile acceso,appoggiato sulle gambe, di tardo pomeriggio.
“Ma
perché Eren? non ci sono pericoli di notte,e poi faremo
entrambi il
doppio dei soldi” il suo amico scosse la testa sorridendo.
“Non
è quello il punto,il lavoro include parlare al telefono con
la voce
camuffata al vivavoce,insieme a gente straniera.Potrei disturbare
qualcuno”
Eren
e il suo intelligente amico biondo, lavoravano insieme di
notte,dandosi i segnali con un dispositivo simile al cellulare,di
notte, per non farsi rintracciare.
Armin
sfruttava le sue conoscenze di informatica,per hackerare dei siti
segreti e riservati a pochi eletti,contenenti informazioni delicate
del governo.
Alla
fine,tramite alcune complicate procedure, ma che per Armin erano
ormai semplici, riusciva a prelevare un sacco di soldi, che
condivideva volentieri con Eren,che lo aiutava con le procedure,
dandogli le dovute istruzioni.
Il
loro ‘lavoro’ era già rischioso di per
sé,ma in pieno giorno lo
sarebbe stato ancora di più.
“Ma
la casa accanto a te è vuota, non c’è
anima viva,non ti sei mai
preoccupato fino ad adesso” Armin continuò a
digitare velocemente
i tasti con destrezza.
“A
dire il vero,Armin, proprio ieri si è trasferita una nuova
persona,e
l’ho disturbata mentre facevo la doccia” Eren
osservò Armin che
si grattava il mento,riflessivo.
“Non
ci voleva questa” il sole stava lentamente calando
all’orizzonte.
“Allora?
Stai già pensando a qualcosa?Sei sicuro che non possiamo
lavorare
questa sera,prima della mezzanotte, senza rischi?” Eren si
piegò
in gambe incrociate,accanto all’albero che si trovava vicino
alla
panchina in cui era seduto il suo amico.
Era
preoccupato, quello era diventato il loro lavoro,ma forse Armin aveva
già una soluzione in mente.
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Capitolo 3 *** Sasha è un'amica speciale ***
"Oh
no,dovevi chiedere aiuto proprio a Jean?" Eren si alzò in
piedi
sbottando,mettendosi una mano sulla fronte.
"Lui ci può
aiutare,e poi ho invitato anche il suo compagno,gli dirò
come si fa
tutto,non ti preoccupare Eren,i soldi li divido sempre con te,so
quello che sto facendo,fidati di me"
Eren si fidava di
Armin,delle sua abilità da hacker, e sapeva anche che aveva
un piano
in mente, il problema era il suo orgoglio, non voleva che il compito
che gli ha sempre dato lui,lo desse a Jean.
Non gli piaceva
essere sostituito.
~
"Dev'essere fortunata la sua fidanzata"
Mikasa parlò con il fiatone,Sasha,che era più
lenta di lei,la
raggiunse.
"Ahah,ma stavo scherzando,credulona"
Brauss guardò la sua amica con affetto e simpatia,mentre
confessò
timidamente che Eren gli piaceva e non gli era affatto
indifferente,dopotutto.
"Si,quello l'avevo
intuito,però.. è un bell'uomo.Avrà
sicuramente la sua
fidanzata,prefererirei andarci con i piedi di piombo" si stavano
allontanando sempre di più, e videro aldilà del
vialetto,al loro
lato, delle persone in lontananza.
"Aspetta un attimo,ma
quello non è...?" Sasha fermò la sua corsa e
indicò in quella
direzione.
Mikasa si fermò e scrutinò la zona.
"Sono
Jean e Marco che stanno.. ma quello è Eren!"
liberò le ultime
parole con il fiato in gola.
Sasha guardò Mikasa,che a sua
volta guardò Sasha.
A Mikasa,non piaceva quello che gli
stava comunicando con quello sguardo.
Ed era anche poco
lusingata,dal colpetto di gomito che gli dava nei fianchi.
"Sasha..
direi anche di no" trainò il suo braccio,mentre sorrise
maliziosamente.
"Non saprei cosa dirgli,te l'ho già
detto che il modo in cui ci siamo incontrati è stato
già abbastanza
imbarazzante"
Marco notò la loro presenza roteando
appena il collo,a questo punto,sarebbe stato spiacevole andarsene
via.
Ritornarono a correre,cambiando la direzione verso di
loro,Mikasa inspirò dal naso a polmoni pieni ed
espirò piano dalla
bocca,Sasha la incoraggiò regalandogli uno dei suoi migliori
sorrisi
raggianti,solleticando le sue orecchie.
Eren era girato di
schiena, e stava parlando con un ragazzo biondo con un
portatile,insieme a Marco.
A
giudicare dall'enfasi che mettevano nelle loro parole,si trattava di
qualcosa di molto importante.
"Ti sei mai chiesta perchè
la tua amica sia sempre più veloce di te?" era un fatto che
Mikasa era più atletica e veloce,ma non era una competizione
per
lei,correre insieme a lei, era un modo per scacciare via insieme lo
stress del lavoro.
"Smettila Jean,la prendi sempre di
mira" secondo Mikasa,Jean doveva abbassare un pò la cresta e
il
suo ego smisurato,a volte le sue battute diventavano irritanti
perfino per lei.
"La mia eroina" Mikasa fà
scaraventata per terra da una Sasha molto euforica.
"Unisciti
a me Mikasa,distruggiamo insieme l'impero di Kirschstein" la
preda di Sasha stava schiattando dal solletico.
Dei passi
svelti,si avvicinavano nervosamente verso di loro.
"Non
ci penso neanche Armin,sono io quello che ti dovrebbe aiutare non
quello sfigato con i capelli da Justin Bieber,non lo accetto,mi
trasferisco in una casa isolata da tutti pur di.."
Distesa
sul prato,fissò il suo vicino di casa,Eren distolse un
attimo gli
occhi da lei e si sentì sprofondare.
"Capelli da Justin
Bieber.." Mikasa scoppiò in una dolce risata e si eresse in
piedi e si scrollò di dossò la terra.
"Ciao..Mikasa"
la guardò e rise anche lui nervosamente, come risposta quasi
telepatica: forse lei non aveva frainteso la sua frase,ma forse
quelle parole erano state un pò pesanti.
"Hey chiedigli
scusa,questa è la parte in cui vi dovete baciare!" Sasha lo
afferrò per il colletto nero,mettendolo in chiaro
imbarazzo.
"SASHA!" Mikasa diventò rossa come un
pomodoro.
"Ritira quello che hai appena detto sui miei
capelli,bell'imbusto" Marco richiamò la sua attenzione
interrompendo la sua lite.
"Ascoltami,Armin mi ha detto
tutto su quello che dobbiamo fare, andiamo ad aiutarlo,domani
è un
giorno festivo,abbiamo tutta la notte a nostra
disposizione,Jean"
Eren scambiò un occhiata d'intesa con
Armin.
Ovviamente
Armin non aveva nessuna cattiva intenzione con loro,nutriva un
profondo rispetto per i suoi amici.
L'unico
piccolo segreto che teneva nascosto da loro,era che la piccola
ricompensa che avrebbe pianificato di dare a loro,non era quasi nulla
rispetto allo 'stipendio'
che
avrebbe diviso con Eren.
Marco,o
qualsiasi altra persona,non si sarebbe mai di certo tirata indietro,
se la ricompensa riguardava un po' di soldi.
Mikasa
abbracciò affettuosamente Jean e salutò anche
Marco,che era un
pizzichino geloso.
Sasha
se ne era andata già da un pezzo,lasciandogli un messaggio
tramite
cellulare.
°
“Dimmi
poi come è andata con quel figo di Eren,ok?”
“Sasha,siete
soltanto amici voi due?non c'è nient'altro vero?”
"Io
sono già sposata con il mio cane”
°
“Ciao
Armin” Mikasa osservò Eren salutare il suo
amico,erano rimasti
loro due,da soli.
“io..
torno a casa” provo a spiaccicare qualche parola con lui.
“Beh,anchio,quindi
direi che vado nella tua stessa direzione” mentre
cominciarono a
camminare,Eren ispezionò intorno a loro due,si stava facendo
sera.
Armin aveva tutto sotto controllo,avrebbe sempre diviso
i soldi con Eren,e la quantità sarebbe sempre rimasta la
stessa,grazie a Jean e il suo ragazzo.
Oltre
a questo,non avrebbe dato più fastidio a lei di notte,le
pareti
erano sottili.
“Avevo
pensato che.. forse ci dovrebbero essere altri appartamenti in
vendita qua vicino” Mikasa manifestò la sua
disillusione,non aveva
capito proprio bene cosa c'era tra Eren e il loro amico in comune,ma
forse era meglio fare le valigie.
“Sei
sicura?non è che..?” Mikasa fissò
afflitta gli alberi che stavano
finendo,qualche metro più avanti avrebbe preso la macchina.
Si
erano conosciuti da poco,e c'erano già delle
incomprensioni,ma Eren
non poteva entrare troppo nei dettagli con quello che facevano.
“Jean
non mi ha mai parlato di te” Eren la esaminò,i
suoi capelli corti
svolazzavano nel vento e i suoi occhi erano scuri come la notte,e il
suo fisico.. cavolo se era bella,la sua calma voce lo
svegliò dalla
sua trance.
“Quando
sono insieme a loro,parliamo sempre di tante cose,ma riguardo a
te..”
lei avvertiva già che c'era qualcosa di delicato di cui non
poteva
dirle,ma ne avrebbe presto chiarito con loro due.
“Io
e Armin facciamo un lavoro molto particolare,in cui di solito io devo
stare sveglio di notte..” Mikasa si fermò e di
conseguenza lui là
guardò,era illuminata da i lampioni delle strade.
“Allora
non è un problema Eren,come ho appena detto prima,dammi un
po' di
tempo e sono sicura di trovare un'altra casa” Eren rise sotto
i
baffi e gli regalò uno sguardo rincuorante,avvicinandosi di
qualche
passo,con un pizzico di senso di colpa.
“Come
pensavo,ti stavi riferendo a quello che ho detto poco fà,ti
chiedo
scusa,mi riferivo a Jean,adesso lui prende il mio posto e la cosa mi
da fastidio,sai,mi piaceva lavorare con Armin” Mikasa non
voleva
essere invadente,ma dall'altro lato a Eren, non gli dispiaceva
affatto abitare vicino a lei.
“Ho
capito Eren,però il motivo rimango sempre io, anche
perchè-”
Mikasa trattene il fiato per un breve momento e abbassò le
palpebre,Yeager non smise di pensare di quanto fosse buffa e tenera
mentre starnutiva.
“Ho
trovato questa in giro,ecco tieni,o ti prendi una
broncopolmonite”
Mikasa si dimenticò di respirare regolarmente quando se lo
ritrovò
a pochi centimetri di distanza da lei.
Ripensando
al fatto che lo aveva già visto a petto scoperto,era
sufficente per
farla svenire dissanguata dal naso,ma in quel preciso istante,poteva
ammirare meglio quanto erano larghe le sue spalle.
“Sasha
è un'amica molto speciale,non trovi? ”era quasi
autunno,ma Mikasa
non tremò soltanto per il freddo.
Avvolse
quella sciarpa rossa intorno al suo collo,alzò lo sguardo
verso di
lui ed Eren gli regalò un sorriso,prima di andarsene.
“Vuoi
un passaggio?” Mikasa rifiutò silenziosamente
indicando la sua
macchina.
Eren
la salutò e se ne andò via,tanto lo avrebbe
ritrovato presto lì,era
un po' come se fossero conquilini.
Mikasa
era però un po' preoccupata per i suoi amici,erano adulti,ma
a volte
avevano una spiccata abilità a cacciarsi nei guai.
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Capitolo 4 *** Non mi fido ancora ***
La
prima notte non risultò in molti soldi,Armin capì
di aver preteso
troppo da loro e chiese scusa a Jean e Marco.
"Ragazzi,vi
ho spiegato tutto troppo in fretta.Quello che Eren ha imparato in
circa un settimana,a voi ho cercato di insegnarvelo in una
serata,sono stato troppo esagerato"
"Non
ti devi preoccupare Armin,avevamo sonno” mentre Jean,seduto
al
bordo del letto,si divertiva a fare i codini al suo ragazzo,Marco
cercò il più possibile di essere
comprensivo,nonostante non
sapessero quanto grande sarebbe stata la loro ricompensa.
Armin
capì fin da subito, che era stata una scelta troppo
improvvisata
fin dall'inizio,ma non aveva altra scelta se voleva aiutare
Eren,almeno poteva dire a se stesso che ci aveva provato.
°°°
Armin andò a
casa di Eren per spiegargli meglio tutta la situazione,e che erano
soltanto riusciti a fare soltanto meno della metà dei soldi.
Dovevano
trovare insieme un modo per rimediare.
"Come
mi aspettavo, scommetto che è stato Jean a mandare all'aria
tutte le
operazioni" Eren si passò la mano sui capelli scocciato,
Armin
lo invitò dentro, ma proprio in quel momento arrivarono
delle
persone in
divisa.
"Abbiamo
intercettato delle attività illegali provenienti in questo
indirizzo,Eren Yeager,lei è in arresto"
Proprio
in quel momento tornò Mikasa dal lavoro,con aria sospetta lo
guardò
di sfuggita,Eren aveva il fumo negli occhi,e guardò prima
lei,poi a
terra e poi i poliziotti.
Non
mi ha mai chiesto cosa facessi di preciso,non è che lo
sapeva già?
Mentre
lo ammanettavano,Armin gli lanciò un'occhiata d'intesa,lo
avrebbe
fatto uscire presto di lì,avrebbe trovato un modo,ma non
poteva
scatenare scenate o avrebbe attirato ancora più sospetti,e
di
conseguenza,avrebbe peggiorato la situazione.
Il
biondò aspettò che se ne andassero via,Mikasa si
girò
silenziosamente.
“Ci
siamo visti l'altra volta se non sbaglio,tu devi essere la sua nuova
vicina,io sono Armin” lo aveva già visto al
parco,ma non si erano
ancora presentati,il suo nome lo aveva già sentito da
Jean,ma non
aveva ancora associato il suo viso con quel nome,fino ad adesso.
“Mikasa”
rispose piano pensierosamente.
“Bene
Mikasa,mi dispiace tanto per quello che è appena
successo,troverò
presto una soluzione” sentì i passi di Mikasa
avvicinarsi
pericolosamente a lui.
“Una
soluzione?” gli lanciò un'occhiata e ad Armin gli
si gelò il
sangue nelle vene
“Quelli
potevano essere Jean e Marco al posto suo che venivano arrestati,non
so cosa stai progettando o cosa fate di tanto particolare,ma non
mettere nei guai nessuno dei miei amici” Armin
alzò le mani in
alto,in segno di difesa.
“Sono
al sicuro loro due,ma ecco vedi..” abbassò le mani
notando che si
era calmata.
“Eren
fa questo tipo di lavoro con me da tantissimo tempo,e i rischi
aumentano a dismisura” in effetti a Mikasa,gli avevano detto
che
non c'era rischio per loro,ma forse era la stessa cosa che aveva
promesso ad Eren?ad ogni caso,la prudenza non era mai troppo.
“So
che Eren mi ha accennato qualcosa,ma non è stato molto
specifico,ma,
sinceramente,per me fa lo stesso” in realtà,questa
segretezza,non
gli stava facendo molto bene a Mikasa,si sentì in colpa,i
suoi amici
conoscevano Eren da ormai tantissimo tempo,forse non doveva
intromettersi e rispondere ai poliziotti.
Ma
alla parola chiave “attività illegali”,
gli si accese un allarme
dentro di sé,non importa chi era o di cosa si
trattava,doveva
salvaguardare i suoi amici e non fare finta di nulla,doveva
proteggere i suoi cuccioli.
°°
Si
avviò verso la caserma di polizia,quella più
vicina,ed entrò
dentro.
Esaminò
molti corridoi e stanze,finchè non ne trovò una.
Dentro
c'era Eren che veniva interrogato,seduto ad un tavolo, in una stanza
grigia e sterile.
Si
avvicinò per ascoltare meglio le domande che gli facevano,ma
fù
bloccata da una donna,alta,con i capelli biondi e l'aria rigida e
seria,almeno da quello che traspariva da lei.
“Non
si intrometti,sono faccende che non le riguardano”
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Capitolo 5 *** jelousy ***
Marco
era rilassato sul petto del suo ragazzo,che era seduto sul divano a
giocare,adorava osservarlo mentre era così concentrato sullo
schermo,ogni tanto si mise a grattare il suo mento ruvido,alzando il
suo languido sguardo verso di lui.
"E'
l'ennesima volta che mi sconcentri Marco,stanotte niente chika chika
boom boom" il ragazzo con le lentiggini mise il broncio.
"Quegli
occhi da cucciolo...guarda che non ci casco più" Jean poteva
perdere mille partite, ma non si sarebbe mai arrabbiato per davvero.
"Prova
a giocare con me,se ne hai il coraggio?"Sasha, che era insieme a
loro,era determinata a vincere e prese in mano l'altro joystick.
"Io
vincerei per forza contro di te,senza ombra di dubbio" il suo
amico faceva lo sbruffone come al solito.
"Sei
sicuro?non è che lo dici perchè temi la mia
bravura?" si chinò
e appoggiò un gomito sul tavolino davanti a loro.
"Stai
occupando la mia visuale,torna in cucina a svuotare il nostro
frigorifero" Marco,decise di cambiare argomento per fermare i
loro battibecchi,prima che la situazione degenerasse e per prevenire
che Sasha si trasformasse in una belva.
"Stiamo
tranquilli ragazzi,consoliamoci del fatto che non siamo ancora finiti
come Eren" Marco aveva ricevuto fino a poco fà,un messaggio
da
parte di Armin,mentre era tra le braccia di Jean.
"Almeno
lui è fortunato, essere l’assistente di un amico
che è anche un
hacker,caspita''
Marco
era stato troppo vago e l’atmosfera intorno a lui, si era
alterata
velocemente,ma forse, anche Jean, doveva prestare più
attenzione.
‘‘Eren
sta rischiando la galera, hanno trovato casa sua” Jean rimase
stranito, nonostante tutto, ripensò al rischio che aveva
rischiato
insieme a Marco nella settimana scorsa.
Mentre
era più focalizzati nel fare qualcos'altro.
‘‘Com’è
possibile? Armin è sempre stato attento a queste cose''
Sasha
intervenne.
‘‘Può
essere che è stata Mikasa che era preoccupata per
voi” prima che
gli altri potessero rispondergli, Sasha trovò la sua ovvia
supposizione.
“È
una possibilità..” Jean premò play,non
aveva bisogno di agitarsi
sapendo che Armin avrebbe sicuramente avuto qualcosa in mente.
“No,Sasha
ha ragione,ci siamo soltanto limitati a rassicurarla su Armin,e
questo forse,l’ha fatta un pò dubitare”
in effetti,nell’eseguire
certi incarichi pieni di responsabilità, non erano neanche
sicuri
loro stessi di quello che stavano facendo escludendo i soldi come
risultato, ma almeno potevani ringraziare il cielo che non avevano
corso rischi.
“O
può essere che Eren si è costituito lui
stesso,perchè che fa
brutto andare in cella ragazzi eh” Jean indossò
degli occhiali
neri in modo teatrale, e si stravaccò con la schiena
rilassata e le
braccia e le gambe allargate.
“Lo
stile non è acqua” Intanto Sasha imitava Mikasa
strusciandosi
addosso giocosamente,ma Marco non approvava.
°°
“Ti
sei cacciato in un gran bel guaio,Eren”
I tacchi di Annie rimbombavano nella stanza,mentre il poliziotto si
assentò per un pò.
“E
sarai tu a tirarmi fuori dai guai,non è
così?” Eren,seduto, alzò
leggermente la testa,per guardarla con lieve diffidenza.
Annie,con
la complicità di Eren,che blocco la porta,scavò
nell'armadietto e
si mise la divisa da poliziotta.
Fecero
giusto in tempo,che Eren tornò a sedersi,dopo che
sentì la porta
sbattere.
Lui
non aveva la più pallida idea se il piano di Annie avrebbe
funzionato,ma non aveva altra scelta in quel preciso momento,che
affidarsi a lei e alle sue capacità.
Mikasa
intanto, li osservava da lontano.
Eren
era insieme a quella donna che prima l'aveva bloccata,era una
poliziotta?
Ma
non era in divisa fino a poco fà
Sommersa
tra I suoi pensieri,passarono minuti,mezz'ora,Eren uscì
fuori
insieme a quella
donna,forse
doveva farsi anche lei i capelli biondi?
Che
stupida,mi sto comportando come una bambina
Si
avvicinò a loro,speranzosa di poter aver un confronto
“Eren,posso
parlare un attimo con te?” Eren la ignorò e la
guardò soltanto di
traverso,Annie si spostò davanti a lui.
“Stai
tranquilla Mikasa,l'ho aiutato a ltirarsi fuori di qui”
Mikasa la
guardò di traverso.
“Come
fai a sapere il mio nome?” Mentre proseguivano con il
discorso,si
allontanarono per evitare sguardi sospetti.
“Eren
me l'ha detto,bene il mio compito,è fatto” L'amico
di Eren spuntò
da un angolo.
“Questi
vanno bene?” Armin mostro I soldi ad Annie,che
annuì e se ne andò
via,senza degnarli di uno sguardo,quasi come un robot.
Mikasa
guardò per terra.
“Senti..
Armin,ti conosco appena,ma ti chiedo scusa,sono io che ho avvisato la
polizia,mi ha fatto delle domande e io... ho risposto” Armin
fù
sbigottito,per tutto questo lasso di tempo,credeva di aver sbagliato
qualcosa,invece avrebbe dovuto capirlo fin da subito.
Mikasa
trovò il coraggio di guardarlo negli occhi,che erano scuri
come una
foresta e quasi indecifrabili.
“Quindi
eri davvero in pensiero per loro due e non ti fidavi eh” si
grattò
la testa,Eren lo strinse forte con una pacca sulla spalla.
"Grazie
mille,posso sempre contare su di te" Armin sorrise, non era
niente questo per lui.
“Questo
e altro per te Eren, adesso dobbiamo trovare un modo per-”
Eren
osservò di lato Mikasa, che come risposta, si
girò i pollici delle
mani
“Adesso
per favore,ci lascieresti un attimo da soli?Ne riparliamo
più tardi”
Armin lo salutò e se andò.
Passarono
dei lunghi secondi interminabili
“Sbaglio
o mi sento osservata da qualcuno? Mikasa non si sbagliava, qualcuno
la stava spiando.
“Girano
molte persone qua in giro” la voce di Eren la
catturò.
“Si,beh,
ecco.. ” Mikasa starnutì per tre volte
consecutive, Eren alzò
lievemente il sopracciglio con un impercettibile sorriso.
“Ti
sei dimenticata quella sciarpa” Mikasa si
accarezzò il collo,
ripensare a quel momento la fece arrossire, ma assunse un sguardo
fermo e rigido, non voleva mostrarsi vulnerabile.
“Non
ne ho bisogno,e poi non fa ancora freddo” incrociò
le braccia,
sbuffando aria dalla bocca, Eren si siede sui gradini, con le braccia
appoggiate dietro di lui.
Mikasa,
prima esitò qualche secondo,ma poi si unì a lui.
“Eppure
hai starnutito quasi quattro volte,sei raffreddata” Eren
guardò il
cielo.
“Tu
giri a petto nudo di notte, ma io non dico nulla” Eren rise
sotto i
baffi,ricordando quella scena, era appena uscito dalla doccia.
“Senti
Eren,non ce l’hai con me, vero?” Mikasa gli
sfiorò la spalla
apprensivamente
“Sono
stato già in galera per una settimana, con la differenza che
Armin
quella volta,non sapeva come aiutarmi” stava per
rispondergli,ma
Eren girò la schiena nella sua direzione
“Secondo
me ti preoccupi troppo per gli altri,Armin è stato sempre un
amico
affidabile,avrebbe fatto la stessa cosa per i tuoi,i nostri
amici”
inclinò la testa per notare che la mano di Mikasa la mano di
Mikasa
non si era staccata dal sua spalla.
Mikasa
si alzò in piedi
“Allora
perchè non mi hanno parlato mai di te? Mi sembra sospetta
come cosa”
si alzò anche Eren che gli bisbigliò
nell’orecchio e afferrò
piano il suo polso
“Forse
non l’hai ancora capito, io aiuto Armin e insieme facciamo
hackeraggio,meno persone lo sanno meglio è” Mikasa
spalancò gli
occhi,doveva sicuramente tenere acqua in bocca
La
sua voce sussurata la ipnotizzò.
“Ah
quindi la quella poliziotta ti aiutato a..” Mikasa fece di
tutto
pur di nascondere l’argomento di discorso da orecchie
indiscrete.
“Annie
lavora in questo settore, anche lei fa l'hacker”
“Ah
quindi è la tua..” non fece in tempo di
rispondere, che un gruppo
di bambini frenetici che correvano,la fecero traballare.
Eren
stese la mano per afferarla, ma cadde insieme a lei per le scale.
Sopra
di lei, la sua testa fece impatto sul suo petto.
“Ah
che male,questi bambini sono figli di satana”Eren si
lamentò ma
poi aprendo gli occhì, si accorse di non essere atterrato
sul duro
cemento
Non
appena Mikasa esclamò con il suo viso,Eren si
staccò da lei in
evidente imbarazzo, cercando di sdrammatizzare.
“Almeno
atterrando sul morbido, non mi sono fatto male, e tu stai
bene?”Mikasa era diventata più rossa della sciarpa
che gli aveva
regalato, stava per alzare un mano, ma Eren la afferrò
agilmente.
“Qui
la situazione si sta riscaldando”Sasha era insieme a Marco.
“È
questo quello che ti dicevo quandi mi sentivo osservata,Eren”
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