L'arte del Mineta

di Sleepesleep
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rivoglio il mio corpo ***
Capitolo 2: *** Tra cappeli tinti e folli teorie.... ***
Capitolo 3: *** Hot Boys ***



Capitolo 1
*** Rivoglio il mio corpo ***


Hijime non è una cattiva ragazza, ha solo qualche problema con le emozioni. Del tipo che non le capisce e fino a quel momento non sembrava un poi così grande problema. Sin da bambina non dimostrò alcun tipo di sentimenti, se non un innato cinismo. Insomma, viveva una vita un po’ monotona, ma spensierata. 

  

Quella mattina poco volentieri si svegliò e con pigrizia si stiracchiò. Insomma i soliti sintomi dei risvegli traumatici. Stranamente però il suo corpo è come più leggero del solito, o si era fatta oppure il sonno aveva portato seriamente miracoli. Strofinandosi gli occhi cercò il suo telefono sul comodino a fianco, ma non solo non trovò il telefono ma neppure il comodino. E forse a quel punto iniziò a capire che nemmeno la droga più pesante avrebbe potuto far scomparire un mobile dalla sua stanza. Confusa aprì gli occhi e si accorse che il tetto della camera era stranamete colorato di bianco eppure era sicura che la sua camera fosse rigorosamente arancione. Dove diamine era finita? Mh la sera prima non ricordava di essere stata con un ragazzo, ma forse era troppo ubriaca per ricordarselo. Doveva seriamente smetterla di accettare di uscire con Katlyn, quella tizia era pazza. Stancamente si trascinò in quello che sperò fosse il bagno, si sciacquò la faccia lentamente. Il ragazzo a chi apparteneva la camera aveva proprio pessimo gusto nell’arredare persino il bagno. Poi il suo sguardo si posò sullo specchio. E fu allora che con terrore si accorse che i suoi capelli biondi erano spariti, o meglio, ora al loro posto una folta chioma bianca si erigeva come un porcospino appena sveglio. Tastò disperata il petto. LE SUE PICCOLE ERANO SPARITE. Sconvolta cadde sul pavimento e il suo cervello iniziò a muoversi. Stava sognando. Certo. Ovvio. si diede un pizzicotto ma non accade nulla. Forse non bastava. si tirò uno schiaffo, una sberla, un ceffone aumentando di intensità. ma costato, dolorosamente, come quello non fosse un sogno, una voce richiamò la sua attenzione. "Bakugou muoviti, le lezioni inizieranno tra poco". 'Cosa o meglio chi diamine è Bakugou' avrebbe voluto urlare, ma non lo fece. Infondo la guancia era ancora dolorante e a malapena riusciva a pensare. Il bussare alla porta era continuo e il ragazzo non sembrava voler mollare. Capì che forse quel Bakugou era per qualche assurdo gioco del destino lei e beh Infondo qualcosa di positivo in quella situazione c'era. non avrebbe dovuto sopportare i postumi della sbornia che sicuramente la avrebbero afflitta in mattinata se fosse stata diciamo nel suo corpo. 

  

  

*nel mentre, Da qualche altra parte...*  

  

Aprì gli occhi. Bakugou sentì una fitta di dolore lancinante. La testa gli girava un po' troppo per i suoi gusti. Provò a sbattere le palpebre più volte ma la luce lo accecava, ma che cazzo gli era preso? Dolorosamente si mise in piedi, senza non prima fare una caduta di tutto stile. sentiva un peso sul petto e un solletico continuo al collo. Quale strano animale lo aveva assalito?  Preoccupato si tastò scoprendo di avere degli attributi che non ricordava e che decisamente un uomo non dovrebbe avere. Spaventato si precipitò davanti al primo specchio che vide e si accorse che quello non era il suo corpo. Decisamente no. Lo specchio era rotto? Era uno scherzo di capelli di merda e di Pikachu? Aspetta forse stava solo sognando. Certo, era ovvio, queste cose non accadono nella realtà, ma solo nelle fanfiction. Aspetta ma questa è una fanfiction! In pratica era fregato. Continuando a non capire che cazzo gli fosse preso, frustrato urlò "CAZZO CAZZO MORITE VAFFANCULO”. 

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Capitolo 2
*** Tra cappeli tinti e folli teorie.... ***


Hijime capiva di trovarsi nei guai infondo era nata con un cervello, per sua enorme fortuna, funzionante .....un attimo ma ora stava ragionando con il suo cervello o con quello del tizio con la permanente? Ecco non lo sa, come non sa dove deve andare, osserva immobile la strada di fronte a sé, doveva andare a scuola questo era un dato di fatto ma dov'era la scuola? Forse poteva lanciare una moneta e decidere, aveva letto che la gente lo faceva quando era indecisa anche se razionalmente era un pessimo come piano. Vide un tizio correre nella sua direzione, ora che doveva fare? Il tizio che era troppo rigido anche per lei la richiamò muovendo le braccia come un robot sotto metanfetamina disse "Bakugo sei in ritardo di nuovo". Lei lo fisso in silenzio, aveva due scelte o scusarsi per il ritardo oppure rispondere per le rime, il suo cervello o quello del tizio con i capelli a cespuglio incolto iniziò a immaginare tutti gli scenari possibili, ma nessuno sembrava soddisfarla cosi optò saggiamente per un semplice "Giorno". Vide la faccia del tizio con gli occhiali da talpa impallidire, melodrammatico si portò le mani alla faccia a tipo urlo di munch senza fiatare. Hijime allora comprese di aver commesso un errore, anche se in realtà aveva detto solo giorno, a quanto pare era capitato nel corpo dell'unico essere vivente che non diceva giorno fantastico. Cosi non sapendo che fare si allontano con indifferenza lasciando occhialuto, dopo aver fatto un paio di passi meticolosa estrasse un taccuino e scrisse che non doveva salutare più, spero vivamente che se Bakugo come credeva fosse finito nel suo corpo non osasse rovinare il suo mantra, ovvero il suo quaderno personale dove lei per tutta la vita aveva appuntato tutto e con tutto intende TUTTO. Stanca decide che avrebbe girato a caso fino a trovare la scuola, si dai non era poi così male come piano, dopo un apio di minuti vide un ragazzo con la sua stessa uniforme camminare più avanti, aveva per metà i capelli rossi e per metà bianchi, forse era una nuova capigliatura all'ultimo grido o forse aveva solo fatto casino con la tinta, infondo erano cose che potevano capitare, con passo furtivo lo segui fino alla scuola. Con soddisfazione si asciugo per finta il sudore sulla fronte, aveva letto che la gente faceva così quando raggiungeva un obbiettivo a lungo bramato, ora però doveva trovare la classe. "Bakugo dove cavolo eri finito, muoviti la lezione sta iniziando" le urlò da una delle finestre del secondo piano un ragazzo dai capelli rossi appuntiti, quelli erano sicuramente tinti nessuno poteva possedere un color rosso fuoco così, ne era certa, chissà forse dopo avrebbe potuto chiedergli la marca della tinta. In qualche maniera forse grazie ad un aiuto divino, anzi ripensandoci quasi sicuramente grazie ad un aiuto divino arrivò alla classe, ora era sedersi il problema ma a quanto pare una buona stella la salvò, una buona stella che nel suo caso aveva l'aspetto di un ragazzo tinto di un rosso che le faceva invidia che disse "Allora che aspetti a sederti" mentre lo diceva indicò il banco accanto al suo. Vide il tizio occhialuto, che d'ora in poi lo chiamerà occhiali man perché fa figo, entrare; la faccia era bianca color latte scremato e appena incrociò il suo sguardo lo vide riassumere la posizione da urlo di munch, mi sa che lo aveva segnato a vita, poor occhiali man. La lezione passò senza problemi, anche se spesso si ritrovava al centro di strane occhiate, certo che a essere sto Bakugo era stressante, dopo quest'esperienza si sarebbe presa una vacanza lunga, vide un tizio dai capelli verde broccolo fissarlo spaventato da dietro un quaderno, anzi una vacanza molto lunga. Testa rossa gli si avvicinò dicendo "Oggi sei stranamente calmo, Bakugo va tutto bene?". Hijime lo ignorò, voleva evitare di parlare e creare altri casi, ne aveva fatti abbastanza con occhiali man. Un ragazzo dalla capigliatura giallo fluo, a tipo evidenziatore, si avvicinò dicendo "Dopo l'intervallo, grazie al cielo, abbiamo educazione fisica, la mia materia preferita". Il tizio tinto rise e euforico.....si ragazzi esattamente come il tizio della spam....disse "Finalmente possiamo muoverci un po'". Un essere informe di color violaceo disse "Ergo le ragazze indosseranno la loro uniforme da ginnastica". Lei lo osservò con enorme disgusto, stava per vomitare davanti a quella cosa, d'ora in poi questa sottospecie di essere sarà chiamato rifiuto tossico. "Mineta finiscila" disse il tizio tinto disgustato tanto quanto lei da quel commento. Rifiuto tossico che a quanto pare si chiamava Mineta, un nome di merda rispecchiava perfettamente il suo proprietario ,disse acido "Oh per favore Kirishima non dirmi che tu non ci fai caso" e poi aggiunse rivolto al tizio dai capelli fluo "Dai Denki diglielo pure tu di smettere di fare il santarellino". Fermi tutti troppe informazioni in un secondo, allora tinto rosso era kirishima mentre evidenziatore fluo era Denkiokey ora possiamo riprendere. Kirimon.....no aspetta non si chiamava così....ah si Kirishima disse calmo "Non sono un santo, sei tu che sei un pervertito, Mineta". Vai Bloom spacca orrore tossico, a stronzo uno a zero per Bloom.....volevo dire il rosso tinto.....cioè Kirishima. "Ti ha fregato, Mineta" disse Denki e aggiunse riflettendo "Mi sa che oggi faremo la corsa a ostacoli, l'ultima l'ha vinta Todoroki, anche se Bakugo e Midoriya gli hanno dato filo da torcere, chissà chi di voi tre vincerà oggi". Stop, fermi tutti chi diamine erano Todoroki e Midoriya? Evidenziatore fluo come puoi farle questo, dalla tregua, basta con sti nomi, perché la gente non gira con una dannata targhetta al collo con su scritto il suo nome così la sua vita sarebbe stata molto più facile e avrebbe evitato di imparare nome di idioti a caso. Hijime sospettò che a causa di quel trambusto le stesse sfuggendo qualcosa di molto importante....... 

 *Da qualche altra parte* 

 Bakugo si chiese perché il mondo vorticava così velocemente sulla sua testa, sentì un altro conato di vomito salirgli in gola disperato corse al water buttando fuori pure l'anima, ma che cazzo aveva quel corpo di sbagliato. Distrutto si trascinò sul letto, i capogiri non sembravano essere intenzionati a lasciarlo in pace, un leggero bussare lo desto, una ragazza biondo cenere entrò nella stanza silenziosa e sussurro "Hijime ti ho portato il brodo, spero ti aiuterà contro i postumi della sbornia". Dopo averlo detto posò silenziosa un vassoio contente qualcosa di fumante, Bakugo esausto si appunto nella mente che probabilmente Hijime era il nome della stronza che lo aveva lasciato ad affrontare questa sbronza colossale, la cosa buffa era che Bakugo non beveva, lui era un futuro eroe non gli era permesso di bere come una spugna lo avrebbe distratto dal suo obiettivo, reso poco lucido e lui non se lo poteva permettere ma quella scema sembrava non condividere la sua opinione, dannata. La ragazza lo osservava dolce e disse "Oggi sei messa meglio del solito". Lui annuì d'istinto, provocandosi da solo così una fitta alle tempie. "Ah tieni il taccuino l'ho trovato all'ingresso" continuò gentile la ragazza. Lui lo raccolse insicuro, era forse un diario? la ragazza si congedò silenziosa e lo lasciò da solo con i suoi dubbi, bakugo però non era dotato certo di gentilezza e non conosceva le basi della privacy, quindi temendo di essere capitato nel corpo di una Deku al femminile lo aprì. La sua faccia si trasformò in una maschera di sorpresa, lì era scritto come una persona si comportava tipo dopo che si alza da tavola si ringrazia tutti oppure cose assurde tipo che la fatina dei dentini era un impiegata pubblica sottopagata che lavorava di notte lasciando i soldi al posto dei dentini, quindi la fatina nonostante la crisi si ostinava a buttare via i soldi, ergo era una sprecona per giunta stupida perché a che potevano servire i dentini, mica poteva cuocerli al forno con contorno di spinaci? A meno che non voleva aprire un'impresa di dentiere allora tutto aveva senso. Bakugo leggendo il taccuino si rese conto che era capitato nel corpo di qualcuno che era peggio di una Deku al femminile, il corpo di una completa sociopatica..... 

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Capitolo 3
*** Hot Boys ***


Hijime comprese il suo errore solo quando giunse davanti agli spogliatoi, ovviamente e giustamente divisi tra maschio e femmina, lei da che parte doveva andare? Ecco il dilemma, lei si sentiva ancora una donna e la sua mente lo era ma il resto compreso le sue parti intime avevano qualcosa da ridire. Quindi era più conveniente entrare negli spogliatoi dei maschi, voleva evitare di essere etichetta pervertita, aspettate lo spogliatoio dei maschi.... Uno spogliatoio pieno di maschi sudati e caldi senza nulla addosso, okay neppure questa era un'opzione da considerare, come avrebbe potuto resistere a palpare il petto duro di un uomo? O il suo sedere sodo? Forse era meglio se si inventava una scusa qualsiasi e se la filava, si certo era l'unica opzione sensata, peccato che la sorte non era dalla sua. Kirishima infatti la prende sotto braccio dicendo 《Hey Bakugo che fai lì impalato, su entriamo》 e poi senza attendere risposta lo trascino dentro. Hijime senti la rabbia montali dentro, a fine giornata avrebbe strozzato quel rosso tinto e il fatto che fosse super hot non l'avrebbe fermata. Hijime allora senza forza si trascino fino al l'armadietto su cui era scritto Bakugo, lo aprì e cerco di fare più velocemente possibile voleva evitare momenti imbarazzati, ma come ho già detto la sorte oggi sembrava remarle contro, infatti ecco un Kirishima a petto nudo che lo affianca balbettando 《Speriamo che Aizawa oggi sia più clemente della volta scorsa》. Hijime annui meccanicamente, non riusciva ad ascoltare il discorso del rossino, infondo come poteva farlo avendo tutto quel ben di dio a portata di mano, cavoli doveva riprendersi. A malincuore si costrinse a voltare lo sguardo, solo per incontrare le spalle possenti di un rigido Ida, certo che per essere un occhialuto un po' nerd non era messo male, per nulla. Hijime si costrinse a fissare nel suo armadietto, peccato che allo specchio osservo sé stessa, oh cavolo anche Bakugo non era messo per niente male, non ci provare cervello, non puoi fantasticare sul suo corpo anche se correttamente era il corpo di Bakugo quindi forse poteva? Con violenza sbatte la porta dell'armadietto, che merda di giornata. 《Ansioso per la gara》chiese evidenziatore fluo, aspetta wooww biondino che spettacolo, ma che diamine avevano quei ragazzi? Cosa gli davano a colazione testosterone? Ignorando picachu, voltò lo sguardo posandolo ovunque per poi fermarsi su un certo ragazzi con i capelli rossi e bianchi, no, non era possibile, un altro super hot, ma era una presa in giro per forza, forse si trova in un porno BL o in qualcosa di simile sennò non c'erano spiegazione, a meno che quello non fosse il paradiso. I suoi occhi scesero fermandosi sulla sporgenza ben visibile dei pantaloni del ragazzo bicolore, cavoli madre natura lo aveva fornito bene, se quello era davvero il paradiso non aveva nulla da lamentarsi. La familiare sensazione di eccitazione l'avvolse, oh cazzo, no, non qui, qualcuno chiami un'ambulanza sto per esplodere ma ecco che gli apparve una visione, un essere la cui sola presenza schifo il suo animo, il cui solo sguardo faceva venire la nausea, Mineta, appena i suoi occhi si posarono su di lui ogni bollente spirito spari spazzato via dall'orrore suscitato da quell'orrore tossico. In quel momento era un visone disgustosa ma celestiale, una lacrimuccia sfuggì dalle palpebre di Hijime che penso tra sé e se 'Grazie di esistere, orrore tossico' 

 

Dopo ore di complessi mentali, diverse urla non ben definite e una serie di maledizioni inviate a caso, Bakugo si sentiva decisamente meglio beh forse era merito di quello strano brodo o forse colpa del continuo vomitare, fatto sta che era pronto ad affrontare quella situazione surreale e porvi rimedio. Così ancora dolorante decise di alzarsi, stancamente si trascino in bagno e iniziò a fissare intensamente la doccia, razionalmente sapeva di doversi lavare, ma quello infondo non era il suo corpo, sarebbe stato imbarazzante e strano. 《Oiii stronza, apri》disse una voce bussando violentemente contro la porta. Bakugo valuto l'opzione di ignorarla, prima o poi si sarebbe stancata e l'avrebbe lasciato in pace. Peccato che Bakugo non conoscesse la resistenza della fantomatica donna, che non demorse anzi aumento il volume della sua voce 《Oi oi oi, apri daiii, oi oi, non mi ignorare》. Il mal di testa che già non intendeva lasciarlo andare aumento, Bakugo spalancò furioso la porta, la voglia di strozzare quella dannata oca era davvero alta. La ragazza davanti a lui aveva lunghi capelli marroni e occhi dello stesso colore, una ragazza ordinaria eppure Bakugo percepi un qualcosa che non andava, una semplice sensazione di pericolo e attrazione che non comprese. 《Costato che stai molto meglio》 disse lei sorridendo e aggiunse allargando quel sorriso che non prometteva nulla di buono 《Smettila di poltrire, tra mezz'ora iniziano gli allenamenti, ti aspettiamo giù》 Bakugo strinse I denti, avrebbe volentieri spaccato quella sorridente faccia contro un muro..... 

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