Remember me

di IneffableIronGirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


Entro nella libreria come ogni giorno trovandola stranamente piena, mi guardo intorno notando la nuova parte della libreria dove ci sono libri moderni di ogni tipo. Mi avvicino al bancone per chiedere spiegazioni all'angelo, mi vede sorride e con la sua voce dolcissima mi chiede



-Posso aiutarla signore?-lo guardo confuso avvicinandomi di più fino a poggiarmi sul bancone 



-Hai bevuto angelo? Sono io!-è il turno dell'angelo di guardarmi confuso 



-Io non ho bevuto! Non so chi sia lei ma se vuole prendermi in giro non è il momento-se ne va lasciandomi da solo nella confusione del negozio ma cosa è successo al mio angelo? Perchè non si ricorda di me? Sarà uno scherzo? No! Aziraphale non è capace a mentire quindi è da escludere...cosa gli hanno fatto? E sopratutto chi? Esco dalla libreria con l'intenzione di tornare più tardi magari ad ora di chiusura così da poter parlare con lui tranquillamente. Proprio oggi che stavo pensando di invitarlo ad uscire e confessargli tutto! Perchè Dio mi odia così tanto?? Cammino per le strade di Londra agitatissimo fino all'orario di chiusura, entro nella libreria e ad accogliermi è il sorriso stanco del biondo.



-Siamo chiusi, mi dispiace-dice gentilmente 



-Non sono qui per i libri...ti va di...prendere un tè?-il biondo arrossisce, sorridendo lusingato 



-Mmh...certo! Dopo una giornata così mi ci vuole proprio qualcosa di caldo e rilassante-chiude tutte le luci senza schioccare le dita, qualcosa decisamente non va e devo scoprire cosa gli hanno fatto, usciamo dalla libreria che chiude velocemente e ci dirigiamo ad un bar lì vicino in cui Crowley non è mai stato. Il locale ha le pareti bianche e piene di vasi attaccati pieni di fiori, i tavoli e le sedie sono di legno e una musica dolce invade il posto, si siedono ad un tavolo ed ordinano.



-Ti va di parlarmi di te?-domando cercando di essere incoraggiante, il biondo sorride abbassando lo sguardo sul centro tavola che contiene delle margherite 



-Non c'è molto da dire, lavoro nella libreria che hai visto e mi piace molto mangiare-sorrido pensando che in effetti questo descrive bene l'angelo ma questo non è più il mio angelo o meglio lo è ma non ricorda di essere un angelo e non si ricorda di me! Come è possibile? Milleni di vita non si dimenticano così dall'oggi al domani...ci deve essere lo zampino di quei dannati angeli



-Qual è l'ultimo libro che hai letto?-domando per scoprire quanto del mio angelo c'è in questo nuovo 



-Prima di rispondere a questa domanda vorrei farti notare che non ci siamo nemmeno presentati...io sono Aziraphale-mi porge la mano che stringo con decisione 



-Crowley-arriva il nostro tè, Azi lo zucchera con una zolletta come sempre poi ne beve un sorso 



-Orgoglio e pregiudizio-bevo anche io un sorso di te guardandolo per qualche secondo confuso -L'ultimo libro che ho letto è orgoglio e pregiudizio, il mio libro preferito-sorrido vedendo che almeno questo non è cambiato, è sempre stato il suo libro preferito e lo legge almeno dieci volte l'anno, ha anche la prima edizione autografata da Jane che era una sua grande amica



-Ne ho sentito parlare molto bene...il mio migliore amico ne va matto e me lo ha raccontato nei minimi dettagli, io non leggo molto-si lecca le labbra per raccogliere una goccia di tè che stava per cadere e devo resistere per non alzarmi a baciare quelle labbra e morderle, beviamo per un po' il tè in silenzio fino a finirlo



-E che mi racconti di te?-domanda con uno sguardo che non ho mai visto al mio angelo è attento, malizioso e bellissimo 



-Mi piacciono le piante, i Queen e amo la mia Bentley-rispondo riassumendomi bene, lo sguardo del biondo si abbassa come deluso, cosa ho detto di male? Aspetta...Non avrà pensato che -per la mia Bentley intendo la mia auto...non sono fidanzato-preciso, il biondo rialza lo sguardo su di me annuendo di nuovo felice, sta per dire qualcosa ma il suo cellulare (da quando ha un cellulare??) inizia a squillare, risponde scusandosi con lo sguardo 



-Tesoro! Come stai? Hai perso il tuo primo dentino? Sono così felice!-con chi diamine sta parlando ora?? Chi ha perso il primo dentino?? Il bionda sorride dolcemente al telefono 



-Va bene, ci vediamo domani pomeriggio, ciao piccola-chiude la chiamata scusandosi ancora per l'interruzione 



-Lavoro anche come baby sitter-da quando esattamente? Perchè la vita dell'angelo è stata stravolata? Annuisco sorridendo ma il sorriso sparisce quando si alza, mi alzo anche io 



-Sono stato bene ma ora devo proprio andare, sono davvero stanco-mi sorride dolcemente poi lascia i soldi sul tavolo ed esce dal locale. Questa serata non doveva andare affatto così, dovevamo andare al Ritz, cenare insieme e finire al St. Jame's Park dove gli avrei confessato i miei sentimenti e con un po' di fortuna ci sarebbe scappato anche un bacio ed invece abbiamo bevuto un tè, senza sfiorarci nemmeno per sbaglio e lui non si ricorda minimamente di me. Il mio cuore si spezza, le lacrime minacciano di uscire ma non le lascio andare, mi siedo di nuovo ed ordino del rum, non voglio più pensare per questa notte.

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


Come sono arrivato a casa? Che ore sono? Mi volto su un lato per prendere il cellulare: mezzogiorno. 



Mi alzo con la testa che scoppia, vorrei ricordare qualcosa di ieri sera ma il cervello non collabora, cosa ho fatto dopo che Azi se ne è andato? Mi infilo sotto la doccia lasciando che il getto caldo mi bagni la testa, il cellulare inizia a squillare ma non mi importa...l'unica persona interessante che ha il mio numero non lo ha più probabilmente quindi tutti gli altri possono aspettare. Lascio cadere le lacrime che non ho fatto uscire la sera prima e mi ritrovo a singhiozzare seduto a terra nella doccia dopo pochi secondi. Perchè? Sono solo in tutto l'universo ora...l'unico che abbia mai amato è andato, finito, stop e forse anche umano! Il cellulare non smette di squillare un attimo tanto che mi costringe ad uscire dalla doccia e vedere chi è, sullo schermo c'è la notifica di ben venti chiamate senza risposta da parte di...Aziraphale... è di nuovo se stesso? Lo richiamo subito e risponde al secondo squillo 



"Crowley! Ero così preoccupato che stavo per venire a casa tua...ieri eri messo proprio male"



-Mi hai riaccompagnato tu a casa?-domando confuso 



"Si..." sento dell'esitazione nella sua voce come se ci fosse qualcosa che non mi vuole dire, guardo i vestiti a terra e noto che è il mio pigiama 



-E mi hai cambiato tu?-lo sento trattenere il fiato, sospira



"Si...non ti arrabbiare però! Ho dovuto cambiarti...avevi la maglia sporca di salsa...i vestiti li ho messi nella cesta dei panni" sporco di salsa? Ma che diamine ho combinato ieri sera?



-Potresti dirmi...ehm...cosa è successo ieri?-



"Certo, ma perchè non lo facciamo a pranzo? Diciamo tra venti minuti da me?"



-Certo, va bene-chiudo la chiamata con un sorriso da orecchio ad orecchio, nonostante la figuraccia che sicuramente ho fatto mi vuole rivedere!



Indosso dei jeans neri stretti, una camicia sempre nera, lego i capelli che arrivano alla base del collo in un piccolo chignon sopra e sciolti sotto, indosso i miei immancabili occhiali ed esco di casa. Arrivo alla libreria in anticipo così scendo e vado ad un negozio lì vicino che vende dei cioccolatini buonissimi, prendo quelli con la granella di nocciole visto che sono i preferiti dell'angelo e vado alla libreria.



-Crowley...sei in anticipo-mi fa un sorriso radioso, mi avvicino a lui lentamente e mi poggio con la schiena al bancone a distanza di pochi centimetri da lui che arrossisce violentemente 



-Grazie per avermi riportato a casa ieri...questi sono per te-gli porgo la scatola che prende con gli occhi quasi a cuoricino 



-Oh, ma che gentile grazie! Sono i miei preferiti...come hai fatto ad indovinare?-perchè so ogni cosa di te stupido angelo! Mangia un cioccolatino facendo un verso di piacere...come vorrei essere io a fargli emettere certi suoni celestiali 



-Sono anche i miei preferiti-dico puntando sulla scusa più ovvia, annuisce mangiando un secondo cioccolatino poi chiude la scatola e la mette in un angolo del bancone



-Dove andiamo a mangiare?-domando, lui ci pensa per qualche secondo poi sorride, ha un angolo della bocca sporca di cioccolato...quanto vorrei toglierlo con la mia lingua!



-C'è un locale che ha aperto da poco che fa dei panini buonissimi...non ho molto tempo prima dell'apertura quindi...-sono ancora tutto preso dai miei pensieri poco casti quando mi sorride e mi fa segno di andare, lo blocco prendendogli il braccio 



-Hai della cioccolata qui-prendo un fazzoletto e lo pulisco anche se avrei preferito mille volte farlo con la lingua 



-Grazie-è arrossito e i suoi occhi sono lucidi, si stacca da me ed inizia a camminare verso il locale. Il posto è come un diner anni 50 mi piace molto, ci sediamo ad un tavolo, cominciando a studiare il menù



-Ieri sera ti ho trovato davanti alla mia libreria, urlavi qualcosa di strano così ti ho preso e siamo andati a piedi a casa tua mi hai detto tu dove andare e poi arrivati in casa ti ho spogliato e messo il pigiama-spiega arrossendo, sto per chiedergli cosa non mi ha detto perchè sento che ha tralasciato qualcosa ma arriva la cameriera, ordiniamo e quando se ne va incrocio lo sguardo con il suo 



-Cosa c'è che non mi stai dicendo?-arrossisce ancora di più se possibile 



-Mi...mi...hai chiesto di spogliarmi e restare a letto con te ieri notte-cazzo! Si morde il labbro facendomi impazzire, non riesco a smettere di guardare quelle labbra morbide e così invitanti che sembrano solo urlare di essere baciate e leccate 



-Mi dispiace, non ero in me, scusami davvero-arrivano i panini, le patatine ed i milkshake, iniziamo a mangiare in silenzio 



-C'è un film che mi piace al cinema...ti va di andare insieme?-il suo invito mi lascia sorpreso, non pensavo mi volesse vedere ancora ma a quanto pare ho fatto colpo su questo nuovo Aziraphale, sono felice per questo ma anche triste perchè non è l'Aziraphale che ho conosciuto seimila anni fa 



-Si, mi va molto, grazie per questa terza possibilità-ride, si pulisce la bocca e guarda l'ora sul suo cellulare, fa un espressione delusa che dura solo un secondo ma che non mi sfugge



-Devo proprio andare ma ci vediamo questa sera alle otto?-annuisco avvicinandomi a lui e dandogli un bacio sulla guancia morbida molto vicino alla bocca 



-A stasera Azi-sussurro malizioso al suo orecchio per poi andare via.



Vado a casa, prendo il mio PC e comincio a cercare informazioni sulla perdita di memoria ma nulla risponde alle mie domande. Faccio una ricerca più approfondita sugli angeli ma neanche quello da i risultati sperati. Faccio apparire dei libri e ne leggo ogni frase con massima attenzione tanto che non mi accorgo delle ore che passano almeno fino a che la sveglia del cellulare rompe il silenzio ricordandomi che sono le sette e che devo prepararmi per l'appunatmento. Mi faccio una lunga doccia per calmare i nervi e l'agitazione per questo primo appunatamento con l'angelo, indosso una camicia blu notte, dei jeans neri, il giacchetto di pelle e gli occhiali, lego i capelli come questa mattina ed esco di casa andando verso uno dei fiorai più eleganti di tutta Londra. Mmh...i fiori preferiti di Aziraphale sono le margherite ma vorrei fare qualcosa di più particolare Guardo ogni tipo di fiore ma non so assolutamente cosa scegliere fino a che mi trovo davanti dei Amaryllis, sono fiori che esprimono un timido amore e un corteggiamento elegante...sono semplicemente perfetti. Alle otto in punto entro nella libreria di Aziraphale che questa sera indossa una bellissima camicia bianca e un jeans che gli fascia divinamente le gambe e il sedere morbido è così dannatamente sexy cavolo!



-Stai benissimo-dico non riuscendo a staccargli gli occhi di dosso, gli porgo i fiori, mi sorride commosso annusandone il profumo e mettendoli subito dopo in un vaso trasparente



-Sono meravigliosi, grazie mille-si avvicina per darmi un bacio sulla guancia e sussurrarmi un "andiamo" con voce così sensuale che per poco svengo, non avevo mai sentito l'angelo parlare con questa voce e mi piace da morire.



Gli apro la portiera come un vero gentiluomo e la richiudo quando è salito, salgo anche io ed accendo la macchina, le note di I want it all dei Queen escono a tutto volume dalla radio, abbasso il volume scusandomi da quando sono così molle? Sono così nervoso! E lui stasera è così sexy...con questa camicia bianca che gli fascia il petto, per Satana sento che impazzerò! Guido per un po' in silenzio fino a che Aziraphale parla per rivolgermi una domanda che mi aspettavo già da un po'



-Perchè porti gli occhiali? Ormai è notte non servono più-sistemo meglio le lenti nere sugli occhi sorridendo 



-Mi piacciono, mi danno un'aria misteriosa e questo attrae le persone anche se l'unica persona che mi interessa attrarre è qui accanto a me-diventa rosso come un pomodoro e si passa una mano sul viso per coprire il sorriso che si è formato sulle labbra ma senza successo, lo vedo...vedo quello splendido sorriso e mi fa sentire bene come solo lui mi fa sentire. Arriviamo al cinema qualche minuto dopo, gli apro lo sportello guadagnandomi un sorriso e pago i biglietti per un film che sceglie l'angelo, è un film d'amore ma non mi interessa in questo momento...l'importante è stare con lui. Entriamo in sala dopo che ha comprato un pacco gigante di pop corn, ci sediamo sulle morbide poltrone di pelle esattamente al centro dove la visione è perfetta.



-Una vera fortuna che siano rimasti liberi questi posti vero?-sorrido divertito fortuna...certo come no...la fortuna in uno schiocco di dita



-Si, una vera fortuna-le luci si spengono e il film inizia, non lo guardo nemmeno per un secondo, guardo Aziraphale che mangia i pop corn rapito dal film, con gli occhi lucidi nelle scene sdolcinate, finisce i pop corn dopo mezz'ora di film, volto lo sguardo allo schermo per far sembrare il gesto casuale, faccio scivolare la mano sulla sua gamba, si irrigidisce ma io non continuo a dare attenzioni alla gamba portando la mano a stringere la sua intrecciando le dita. A metà film Aziraphale sta piangendo e stringe di più la mia mano forse per trattenersi dal singhiozzare, lo trovo dolcissimo tanto che mi avvicino a lui con il viso, gli metto una mano sulla guancia e lo faccio voltare per poi posare un castissimo bacio sulle sue labbra, approfondisco il bacio dopo pochi secondi, lui ricambia e riesco sentire il suo sapore di miele.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


Bene, conosco Crowley da due giorni e già ci siamo baciati! Anche se devo ammettere che i baci di ieri non mi sono dipiaciuti per nulla.



FLASHBACK



Finito il film andiamo nella sua auto, lui mi apre lo sportello con gentilezza ed io entro, lo guardo mentre entra in auto e inizia a guidare è davvero sexy, sposto lo sguardo fuori dal finestrino, guardando le gocce di pioggia che si poggiano sul finestrino.



-Ti va un hot dog?-domanda dopo circa dieci muniti



-Si-rispondo con un sorriso anche se vorrei altro in questo momento tipo baciare le sue labbra che sanno di menta, morderle e...datti un contegno Aziraphale!



Ci fermiamo davanti ad un chiosco, la pioggia cade sempre più forte



-Birra?-domanda sorridendomi 



-Si, grazie-si avvicina e mi lascia un bacio sulle labbra, "aspettami qui" sussurra per poi scendere e correre sotto la pioggia, come se potessi andare da qualche parte con questa pioggia! Ma anche se il tempo fosse bello non me ne andrei per nulla al mondo. Lo guardo mentre parla con la donna del banco mentre aspetta il cibo, ride per qualcosa ed io vorrei tanto sentire il suono di quella risata. Lo vedo correre verso la macchina coprendo il cibo, entra velocemente e mi porge l'hot dog e la birra 



-Grazie mille-do un morso all'hot dog che è davvero buono, sento il suo sguardo su di me ma non mi volto tanto so che non potrò vedere i suoi occhi anche se vorrei tanto, bevo un sorso di birra direttamente dalla bottiglia



-Non sembri una persona da spuntino in auto...ti senti a disagio?-sorrido e arrossisco un po', mi volto verso di lui 



-In effetti non lo avevo mai fatto ma no...non mi sento a disagio...con te non lo sono mai, non mi so spiegare il perchè-finiamo di mangiare, esco dalla macchina, mi bagno completamente a causa della pioggia, spalanco le braccia guardando in alto e rido, non so per quel motivo ma rido, sento lo sportello chiudersi e delle braccia circondarmi la vita da dietro, mi bacia il collo, mi sfugge un piccolo gemito di piacere 



-Ti ammalerai così-sussurra al mio orecchio che carino...si preoccupa per me, mi giro verso di lui, mi abbraccia stringendomi forte a se come per non farmi bagnare ma è la cosa che meno mi interessa ora, alzo lo sguardo e lo bacio sentendo di nuovo il suo sapore buonissimo invadermi la bocca.



FINE FLASHBACK



Mi arriva un messaggio, lo apro subito 



Ti va di venire a casa mia questa sera? Possiamo cucinare insieme se ti va



L'immagine di Crowley con solo un grembiule da cuoco addosso mi invade la mente facendomi eccitare non poco perchè mi fa questo effetto? Datti un contegno stupido Aziraphale!



Un idea fantastica, a che ora?



La risposta arriva subito 



Alle sette, ti aspetto con ansia 



Allegata al messaggio c'è una foto di lui a letto, senza maglia che sorride, gli occhiali non ci sono e posso vedere i suoi bellissimi occhi castano dorati...sono meravigliosi



Vorrei essere lì con te ora 



Scrivo senza pensare, poso il cellulare e mi concentro sul lavoro, mettendo in ordine i libri e servendo tantissimi clienti. Non ascolto davvero quello che vogliono i clienti e le loro storie come faccio di solito penso agli occhi di Crowley e al suo petto nudo. A pranzo ordino del sushi che mangio su una delle poltrone color crema della libreria, prendo il cellulare ma non c'è nessuna risposta da parte dell'oggetto dei miei pensieri, forse ho esagerato...eppure ieri sera eravamo vicini e quei baci volevano di più. Alle sei chiudo la libreria, mi faccio una doccia rilassante e mi vesto con dei jeans chiari e una camicia azzurro chiaro, esco dalla libreria alle sei e mezza, vado a prendere una bottiglia di vino e mi dirigo verso casa di Crowley nervoso ed eccitato allo stesso tempo. Suono il campanello e quando Crowley apre la porta per poco svengo: indossa dei jeans neri stretti, una maglia dello stesso colore stretta che mette in risalto il petto, i capelli sono legati in un piccolo chignon e ha i piedi nudi.



-Non entri?-domanda ridendo, si sposta, entro e gli porgo il vino 



-Grazie, adoro il vino-chiude la porta, si volta e va verso la cucina decisamente gli fasciano bene anche il sedere.



La cucina ha un banco di legno, ha le pareti scure come tutta la casa e una luce soffusa, sento il suo corpo toccare la mia schiena le sue braccia mi circondano la vita mentre le mani aprono un cassetto davanti a me per prendere il tagliere che poggia sul piano, si stacca da me e prende un coltello



-Ti va di tagliare i pomodori mentre io cucino la carne?-annuisco, mi passa il tagliere, il coltello ed il pomodoro che inizio a tagliare con cura come faccio sempre anche a casa



-Scusami-sussurra malizioso per poi allungarsi proprio di fronte a me a prendere il sale, la maglietta si alza scoprendo la schiena ed il mio sguardo si posa sul suo sedere sodo come vorrei poterlo stringere tra le mie mani, torna in piedi solo per abbassarsi poco dopo per prendere una padella 



-Ho capito cosa stai facendo sai?-dico, lui mi guarda malizioso mordicchiandosi il labbro inferiore 



-Non hai che da chiedere-sussurro stupendo me stesso e anche lui che continua a cucinare la carne rigido ed evidentemente eccitato.



POV Crowley



Non hai che da chiedere queste parole mi girano nella testa mentre preparo la carne e lui l'insalata, da quando il mio angelo è così poco pudico? Dovrei farlo? Infondo me lo ha detto che lui che vuole quindi non mi sto approfittando di lui e poi con quella camicia è così sexy! Mi sono vestito così e l'ho stuzzicato proprio per arrivare ad eccitarlo e sono sicuro che mi ha guardato il sedere più di una volta questa sera. Spengo il fuoco e metto la carne nei piatti per poi portarla ad un tavolo in sala che ho fatto apparire per l'occasione e che ho apparecchiato con fiori e candele proprio come piace a lui, Aziraphale porta l'insalata ed io verso il vino nei calici.



-Dicevi sul serio prima?-inizio a mangiare la carne che è venuta davvero squisita 



-Si, tra noi c'è attrazione sessuale, non puoi negarlo...quindi...-sentirlo parlare di attrazione sessuale così liberamente mi da da pensare...se non sa di essere un angelo non fa il pudico come sempre e per parlare così...ha avuto qualcuno in passato e non me ne ha mai parlato... 



-Sei vergine?-la domanda mi esce dalle labbra senza il consenso del cervello e lui scoppia a ridere 



-Buon Dio no! Alla mia età chi arriva vergine?-lo sento, sento il mio cuore spezzarsi e cadere in mille pezzi...il mio angelo, mi ha mentito...tutto quelle battutine, tutto quel suo essere pudico...era tutta una farsa? Mangiamo per un po' in silenzio poi la sua voce mi fa risvegliare 



-Va tutto bene?- no! Non va tutto bene, sto morendo dentro!



 -Si, tutto bene-sorrido, bevo il vino e decido di non pensare a nulla questa sera se non a divertirmi e stare bene con Aziraphale.



Finiamo la bottiglia e anche il cibo ma non siamo ubriachi, siamo giusto un po' allegri, ci spostiamo sul divano dove il biondo mi bacia subito con passione, non mi faccio distrarre dal bellissimo bacio, metto una mano dietro la nuca di Aziraphale e uso i miei poteri demoniaci per vedere cosa gli è successo, nel suo inconscio ci deve essere qualcosa. Mi stacco da lui dopo aver visto cosa è successo e anche aver sbirciato un po' nel passato per vedere chi è stato il primo: Oscar Wilde, quel fottuto scrittore dei miei stivali! Si avvicina di nuovo a me cercando di torgliermi la maglia ma gli sposto le mani 



-Scusami...non posso...mi dispiace-sussurro, lo sguardo di Aziraphale è arrabbiato, si alza e se ne va sbattendo la porta, il mio angelo non lo avrebbe mai fatto. 




Non sono stati gli arcangeli ne i demoni a ridurlo così ma se stesso! Stava cercando di fare uno dei suoi miracoli ma qualcosa è andato storto e gli si è ritorto contro cancellandogli la memoria a facendogli dimenticare di essere un angelo. Porca puttana! Cosa posso fare per aiutarlo? C'è davvero un modo per aiutarlo? 

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro ***


Mi sveglio per il suono insistente del mio cellulare, lo prendo e rispondo senza guardare chi è



-Pronto?-rispondo con voce roca e assonnata 



"Crowley, mi dispiace per ieri sera, non dovevo reagire così...pensavo che anche tu lo volessi...mi hai provacato ieri mentre cucinavamo e...non importa vorrei farmi perdonare...ti va di cenare insieme questa sera?" alzo lentamente la testa dal libro su cui mi sono addormentato e cerco di collegare il cervello, sono ancora molto ferito per aver scoperto di Oscar Wilde ma infondo non gli posso dare nessuna colpa, anche io negli anni sono stato con tante persone, allo stesso tempo però devo aiutarlo e non posso farlo se perdo tempo in cene che non portano a nulla 



-Mi dispiace ma sono davvero impegnato oggi, non posso venire a cena-lo sento sospirare triste 



"Bè...mi aspettavo un tuo rifiuto..."



-Non è per ieri sera...sono davvero impegnato ma...-guardo l'ora: sono le dieci del mattino 



-Ti va di passare da me tra dieci minuti? Ci prendiamo un tè-non so proprio dirgli di no cazzo 



"A tra poco"chiudo la chiamata, mi cambio e mi pulisco con uno schiocco, mettendo anche in ordine la scrivania, la cucina e la sala.



Il campanello suona, vado ad aprire, Aziraphale mi sorride porgendomi un vaso con delle violette bellissime, il fiore per eccellenza per chiedere scusa...come è dolce lo prendo e vado in cucina per metterle sul tavolo 



-Sono stato proprio un coglione ieri sera, scusa davvero è che mi sono sentito rifiutato-metto su l'acqua per il tè passandomi una mano sugli occhi, non sa che ieri sera ho dovuto fare forza su me stesso per non farlo mio sul divano, sono seimila anni che aspetto ma non aspetto lui...aspetto il mio angelo, rivoglio il mio angelo



-Non hai dormito bene? Sembri stanco-mi siedo su uno degli sgabelli alti e Azi fa lo stesso 



-Sto cercando una cosa ma non trovo nulla, mi sono addormentato alle cinque su quei stupidi libri che non mi sono serviti a nulla-lo guardo a lungo, mi sporgo verso di lui e lo bacio, un bacio disperato e bisognoso di amore, di ricordi che non ci sono, inizio a piangere facendo scorrere le mie lacrime sulle guance paffute di lui, alcune mie lacrime si incastrano tra le sue ciglia 



-Non sai quanto ti amo, tu non ne hai idea-singhiozzo poggiando la fronte alla sua 



-Anche io ti amo...da circa seimila anni-ci guardiamo negli occhi, l'ho salvato? Come ho fatto? Le mie lacrime lo hanno salvato? Ma che mi importa ora! Lo bacio con passione 



-Sei tornato-annuisce sorridendo, ci baciamo ancora, mi toglie la maglia e mi fa sdraiare sul bancone della cucina stando attento alle violette, mi toglie anche i pantaloni e i boxer guardandomi con desiderio, si spoglia anche lui mettendosi poi sopra di me



-Ho scoperto chi è stato il tuo primo-sussurro sulle sue labbra per poi ribaltare le posizioni, lo preparo con uno schiocco di dita 



-Ero innamorato di lui-si giustifica ma ora non importa, entro in lui godendomi la sensazione meravigliosa. Facciamo l'amore anche sul letto e nella doccia, ora siamo nel letto, Aziraphale ha la testa poggiata sul mio petto ed è quasi sul punto di addormentarsi ma devo fargli una domanda che mi frulla in testa da ieri sera 



-Che miracolo volevi fare?-si irrigidisce stringendosi di più a me 



-Non importa ora, è passato-gli faccio alzare lo sguardo ma lui non mi guarda negli occhi che cosa non mi vuole dire?



-Dimmelo Aziraphale-fa un respiro profondo 



-Volevo cancellarti dalla mia memoria...mi faceva male non poter confessare il mio amore per te ma non è per quello che volevo farlo, dall'alto hanno minacciato di farti del male quindi ho pensato fosse la cosa giusta da fare-lo spingo via alzandomi furioso dal letto ed indossando una vestaglia, sentendomi improvvisamente troppo esposto, troppo nudo davanti a lui che mi ha mentito ancora una volta 



-Volevi cancellarmi?? Senza dirmi nulla? Potevamo parlarne Aziraphale e risolvere tutto questo insieme-urlo furioso spavantandolo ma non mi interessa ora 



-Ma...-lo blocco con un'occhiataccia 



-Ma nulla Aziraphale! Sai come sono stato in questi giorni? Non sapevo nulla! Non sapevo cosa ti era successo e non sapevo come aiutarti! Mi sono sentito completamente inutile! Guardarti e vedere che non ti ricordavi di me mi ha ucciso...neanche la caduta ha fatto così male-urlo non potendo più trattenermi, l'angelo inizia a piangere in silenzio, le lacrime gli bagnano le guance finendo sulle coperte morbide 



-Mi dipiace, ero spaventato, volevo proteggerti...ti amo Crowley, non lasciarmi-torno sul letto abbracciandolo e posando un bacio tra i suoi capelli biondi 



-Ti amo anche io angelo, non ti lascerei mai-ci sdraiamo di nuovo, torna con la testa sul mio petto e così ci addormentiamo.

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