La Neogenesi

di Midoriya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Neogenesi ***
Capitolo 2: *** Telefono… sodo ***
Capitolo 3: *** Come si cresce un cucciolo? ***



Capitolo 1
*** La Neogenesi ***


Fra un click e un altro sul mouse del suo ufficio, Marco è impegnato fra frivoli pensieri e incertezze sul futuro a progettare l'ennesima pubblicità che possa garantirgli la paga per il corrente mese. "12:26, ancora 34 minuti di lavoro e poi casa!" La giornata davanti allo schermo del PC trascorreva sempre in maniera alquanto veloce. Con quel lavoro pian piano stava ottenendo i risultati da sempre sperati. Era nato per stare seduto a una scrivania, ma se ne era accorto fin troppo tardi. Infatti, appena finito il Liceo Scientifico si era avvicinato al settore Medico iscrivendosi alla facoltà di Biotecnologie. Eppure, senza rendersene conto, aveva da sempre avuto a che fare con forum e progettazione di siti internet. Il lavoro se lo era creato da sé nell'adolescenza. Fortunatamente, però, grazie alle giuste amicizie ha recuperato la sua "indole" nerd, che pian piano lo ha riportato alla nascita. Ora, fra un fumetto e un manga, fra un videogame e una serie TV si ritaglia interi momenti dove affogare le paranoie e tristezze della vita quotidiana. Poggiando lo sguardo sul modellino del gioco di ruolo che si è portato nel nuovo ufficio, si distrae pensando alla prossima sessione di D&D. È il master, colui che muove storia e pedine. Ha sempre amato ideare storie e fantasticare su personaggi inventati. Quel ruolo, proprio gli si addice. Lasciando le mani dalla tastiera sposta la freccetta del mouse sul Desktop, eccolo, impresso a tutto schermo a 1920x1080 pixel il Simbolo del Coraggio. Quante volte, in veste di cosplayer, e non solo, ha stretto il Digimedaglione nella speranza che tutto ciò esistesse. Sbrigate le ultime faccende l'ora si è tardata, l'orologio, infatti, segna le 13:07. Guardando Gaia, seduta al suo fianco e stringendole la mano prima di inserire la marcia e dirigersi verso casa, sospira innamorato guardando quanto il suo verde sguardo sia fascinoso e travolgente. Retromarcia inserita procede uscendo dal parcheggio per dirigersi verso l'ennesima abbuffata che la nonna quotidianamente gli riserva. "Dannata città" pensa mentre scansa le buche dell'asfalto malandato. Pochi kilometri e salutata amorevolmente Gaia, percorre l'ultimo tratto in dirittura del suo letto. Sale la scalinata, evitando l'odore pestilenziale dell'ennesima zuppa di cipolle nel palazzo. Porta di fronte il viso e allarme alla destra attivo. "Credo di dovermi prendere una bella vacanza!" Fra un pensiero e un altro aveva totalmente dimenticato il fatto che i nonni sarebbero partiti per la visita pneumologica trimestrale. Aperta la porta, lasciato il maglioncino sulla sedia si butta sul letto a guardare il soffitto. Recupera il telefono dalla tasca e avvia l'applicazione scaricata il giorno prima e non ancora provata di "Digimon ReArise".Era stato uno dei primi a pre-iscriversi al gioco contento della scelta di tornare alle origini da parte del team di sviluppo del gioco. Il primo impatto con il gioco gli pare ottimo, poi, la classica schermata di download dati. "Mi toccherà attendere" pensa mentre lascia il telefono sul letto e si dirige a frugare nel frigo in attesa di trovare qualcosa in frigo con cui rimpinzarsi lo stomaco.

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Capitolo 2
*** Telefono… sodo ***


Non poteva in alcun modo credere ai suoi occhi. La corrente era mancata per diversi minuti e prima di rendersi conto di quanto stesse accadendo in camera sua era trascorso diverso tempo. Ogni singolo elemento tecnologico nella sua stanza, era impazzito. Il quadro della televisione continuava ad accendersi e spegnersi a ripetizione; lo stereo in disuso da anni emetteva strani rumori; il pc sul suo letto sembrava avesse vita propria, sullo schermo, infatti, si alternavano caricamenti infiniti di siti in una lingua a lui totalmente sconosciuta. Il suo primo pensiero, fu quello di recuperare il telefono per riprendere la scena o magari chiamare Gaia e avvisarla di quanto stesse accadendo. Quando si avvicinò, però, al solo tocco, Marco lo lasciò cadere a terra perché incandescente. Il ragazzo notò come man mano che passava il tempo il dispositivo diventava sempre più incandescente. Se ne allontanò, andando a recuperare qualcosa in cucina per cercare di riportarlo a una temperatura normale. Recuperò un panno e dopo averlo inumidito, si diresse nuovamente in camera. Tutto taceva, e pareva fosse tornato alla norma. Sullo schermo del computer, un download pareva portato a termine. Il ragazzo decise di recuperare il telefono da terra. Avvolse la mano nel panno inumidito e iniziò ad avvicinare la mano allo smartphone. Con estremo stupore si rese conto che il peso del suo dispositivo era oltremodo aumentato. Decise, allora di utilizzare due mani, cosa che risultò essere vincente. Man mano che sollevava il telefono, però, Marco si rese conto di come il peso di questo diminuisse. A causa di ciò, infatti, nell’ultimo tratto diede uno strattone, ancora certo del peso spropositato dell’oggetto, cadendo a terra con le gambe in aria. Uno strano rumore, uno di quello che si sente solitamente nei videogiochi, si propagò in tutta la stanza. Se ne accorse solo in quel momento, lì dove prima c’era il telefono ora c’era un uovo grosso quanto quello di uno struzzo.

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Capitolo 3
*** Come si cresce un cucciolo? ***


“Lo sto fissando da ore. Continua a fare quel movimento circolare e poi si ferma” dice Marco con tono preoccupato a Gaia. “Sì, ma dovresti spostarlo da lì, non credi? Almeno per capire di cosa si tratta.” “Gaia, è un Digiuovo, è chiaro!” “Ma come puoi anche solo pensare una cosa del genere? Non siamo in un videogioco, ne tantomeno i personaggi di una storia di una fan fiction, renditene conto! Cresci, cazzo!” “Allora, dimmi com’è possibile che un uovo sia fuoriuscito dal mio telefono. Perché onestamente non trovo alcuna giustificazione plausibile. Come ti dicevo, stavo scaricando il gioco dei Digimon. Sono certo sia uscito di lì” “Sentiamo, come si chiama sto gioco che lo cerco sul mio store” Allora, i due ragazzi si mettono alla ricerca dell’applicazione per lo smartphone, con risultati pessimi. “Te l’ho detto che l’hai sognata.” “Giustificami allora un uovo enorme in camera, che si muove come se fosse posseduto.” “Marco… non so davvero cosa dirti. Non avevi parlato anche di un download sul pc? Hai scoperto cosa fosse?” “Aspettavo te.” Disse il ragazzo nel mentre accendeva il computer portatile. Iniziò a mordersi la pellicina al lato delle unghie, com’era solito fare nei momenti di stress. Finalmente, sullo schermo comparve l’atteso messaggio di benvenuto. Ai due ragazzi saltò immediatamente all’occhio la nuova icona: DW. Per Marco era chiaro: Digital World. Afferrò il mouse e spostò la freccetta sul nuovo programma. Doppio click. Un rumore in camera, lì dove c’era l’uovo. “Lo hai sentito anche tu, vero?” Chiese Gaia. Si alzarono e si diressero verso la cameretta. Un altro piccolo “crack”. Affacciandosi leggermente, videro come dall’uovo cominciasse a spuntare un minuscolo esserino rossastro e gelatinoso. Marco aveva ragione, quello di fronte a lui era un Uovo di Digimon. Il ragazzo stava per vedere per la prima volta in vita sua un Digimon. Il suo primo pensiero? “Come si cresce un cucciolo?”

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