Malinconie D'Autunno

di They are almost Canon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pioggia di Foglie ***
Capitolo 2: *** rubare le castagne ***
Capitolo 3: *** dividere un succo di zucca ***
Capitolo 4: *** scattare foto autunnali ***
Capitolo 5: *** restare soli in caserma mangiando dolcetti di Halloween ***
Capitolo 6: *** Travestito? Dal vecchio me stesso ***



Capitolo 1
*** Pioggia di Foglie ***


L'autunno arrivava, il primo di quella bimba dal giorno in cui è arrivata alla fattoria, assieme alla sua mamma.

Se ne stava lì sola, a leggere un grande libro illusatrato che teneva sempre con se, sia che fosse sola sia che qualcuno le facesse visita.

Era una bimba sempre vispa la piccola Christa, tutto sommato le piaceva stare li, ma quando rimaneva sola, la sera e le prime foglie cominciavano a cadere il suo viso diventava triste e malinconica, e spesso se ne stava lì, sul prato ormai ricoperto da foglie secche e invocava la sua mamma...
Per anni le sue lacrime si mischiavano a quella pioggia di foglie, finchè non fu il momento di crescere, di prendere le sue cose e partire, a Throst l'aspettava la vita adulta, che cominciò così come finì la sua infanzia, con una distesa di foglie appena cadute.

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Capitolo 2
*** rubare le castagne ***


il giorno in cui arrivavano le provviste per la squadra Levi era solito riunire la squadra per organizzare conserve e altro, in modo da non aver sprechi per i lunghi inverni che li attendevano.

 

Mettere tutti al lavoro ormai era consuetudine e nessuno fiatava, c'era chi preparava le cose che sarebbero servite quello stesso pomeriggio, chi quelle per i giorni sucessivi e chi sistemava le cose che sarebbero durate di più, e chi – cosa normale con Levi – avrebbe pulito.

Poi c'era lei, Sasha Braus che puntualmente rubacchiava qualcosa e spariva nelle stalle o da qualche altra parte.
Puntualmento Jean o Connie se ne accorgevano e facevano a gara per proteggerla e lasciarla mangiucchiare in pace.

 

Quel giorno tra le merci arrivate c'era un sacco di castagne, che la giovane nascose e portò fuori, diove avevano allestito un bracere << Capitano, di accendere la brace per la cena me ne occupo io >> si offrì, nel tentativo di coprire le malefatte.

Il suo superiore però la consceva bene e si era accorto di tutto << grazie Sasha >> le disse fingendo di esser stato fregato, ma pochi minuti dopo Eren si avvicino alla giovane con un the fumante << questo è per te da parte di Levi, dice di arrostirne per tutti, di quelle castagne che ti sei rubata >>

I due ragazzi dopo un attimo di silenzio scoppiarono in una fragorosa risata << queste sono le prime, portagliele >> rispose la giovane dando all'amico un recipente pieno di caldarroste da portare al loro ufficiale.


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nota : la storia avrà un seguito nel prossimo capitolo, seppur questa sia una raccolta di drabble
 

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Capitolo 3
*** dividere un succo di zucca ***


La giornata di lavoro per organizzare le provviste iniziata quel pomeriggio – ed intervallata dalle ottime caldarroste di Sasha * – stava ormai volgendo al termine.

 

Decisero tutti di proporre una pausa a Levi e si trovarono a dover decidere chi sarebbe andato a parlargli << bhè, ragazzi. C'è qualcuno tra di noi a cui il Capitano non direbbe mai di no >> ricordò a tutti Jean indicando con lo sguardo Eren.

<< Senti, qui siamo tutti esausti, lavoriamo da stamattina perciò, muovi il tuo culo titanico e va dal tuo uomo a chiedergli qualche minuto di tregua per tutti >> gli disse con tono poco rassicurante Hanji << e va bene Comandante! Vado! >> sbottò l'altro, alzandosi.

 

<< Dieci minuti, non di più >> tuonò poco dopo Levi, tornando assieme al ragazzo.
 

Quei minuti passarono tra una chiacchiera, qualche caldarrosta, e il succo di zucca – ricetta della signora Jeager – preparato da Mikasa.
Bevvero tutti talmente tanto che alla fine rimase un'unica tazza che afferrarono contemporaneamente Eren e Levi. Tutti gli altri erano sul chi va là, temendo chissà cosa, mentre i due diretti interessati si guardarono per un attimo finchè il Titano, sorridendo, sbloccò la situazione << bevi tu, tranquillo >> disse, lasciando la tazza.

Levi bevve metà tazza poi inaspettatamente la porse al suo compagno << tieni, io sono a posto, finiscila tu >> gi disse, tra lo sguardo stupito di tutti, verso i quali si girò e, impassibile come sempre borbottò a tutti di tornare a lavorare.

* vedi storia precedente, prequel di questa

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Capitolo 4
*** scattare foto autunnali ***


L'autunno, per me - il fotografo di Liberio – è sempre stato la stagione più caotica.
Intere famiglie del quartiere, membri dell'esercito, scolaresche e molto altro si accalcavano nel mio studio per chiedere uno scatto – allora non era così diffusa la macchina fotografica.

Di quell'anno una famigliola in particolare mi balza alla mente: i signori Yeager ed il loro pargolo di quattro o cinque - ora non ricordo bene - anni: Zeke.

Il padre, un medico, e la madre, una giovane donna dai capelli dorati erano molto noti nel quartiere.
Mi chiesero di scattare una foto di famiglia, di quelle di moda e ci accordammo per scattarla nella loro casa, dalla cui finestra si vedeva la Liberio autunnale.

Credo che quella sia stata una delle immagini più belle, peccato che poco dopo i genitori vennero mandati al paradiso dietro denuncia del bimbo, che divenne il Gigante Bestia di li a pochi anni.

Ora io sono qui, anziano, in una giornata autunnale come quella della foto e ricordo quel giorno di tanti anni fa, impresso così saldamente nei miei ricordi

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Capitolo 5
*** restare soli in caserma mangiando dolcetti di Halloween ***


Quella sera i ragazzi della squadra erano stati convocati da Historia , ma data la situazione non del tutto tranquilla gli era stato chiesto di non lasciare scoperta la caserma.

 

Solitamente erano abituati a fare a turno ma quella volta fu Connie stesso a offrirsi << L'ultima volta c'era anche lei...non me la sento. Era metà di me >> disse maliconico. Gli amici provarono a chiedergli se ne era certo, ma non ci fu verso, il giovane era saldo sulla sua decisione.

Rimasto solo si sedette alla finestra, osservando le nubi addensarsi e ascoltando dapprima il sibilo del vento poi il temporale che di li a poco si scatenò, rimase lì con una tazza di the bollente e i dolcini alla farina di castagne e marmellata ai frutti di bosco preparati quel pomeriggio.

Più li assaporava più pensava alla sua amata, morta solo pochi giorni prima, e finì per scoppiare a piangere fino ad addormentarsi con la testa sul davanzale e la tazza che cadde a terra, e così fu ritrovato da Jean poche ore dopo, mentre tutti rientravano.

 

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Capitolo 6
*** Travestito? Dal vecchio me stesso ***


L'annuale party a palazzo era ormai alle porte, tutti gli ufficiali dei vari corpi, gli eroi che avevano riconquistato Shiganshina e le rappresentanze diplomatiche di tutto il mondo erano soliti riunirsi a palazzo per l'anniversario dell'incoronazione della regina Historia.

Quell'anno il tema non era stato fissato, ognuno poteva scegliere liberamente e i ragazzi avevano dato sfogo alla loro fantasia.

Si radunarono per andare, mettendo tutti i costumi nel carro, dopo aver deciso che si sarebbero cambiati a destinazione e partirono.

 

Poco dopo erano tutti intenti a prepararsi... in un angolo Levi, vestito con vecchi abiti logori, di quando viveva nei bassifondi.

Gli si avvicinò Eren << e tu? Da cosa ti saresti vestito? >> chiese << dal vecchio me stesso >> rispose lui, prendendo per mano il suo compagno ed entrando in sala seguito da tutti gli altri.

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