Because i love you

di LarryBooHazzy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. ***
Capitolo 3: *** 2. ***
Capitolo 4: *** 3. ***
Capitolo 5: *** 4. ***
Capitolo 6: *** 5 ***
Capitolo 7: *** 6. ***
Capitolo 8: *** 7. ***
Capitolo 9: *** 8. ***
Capitolo 10: *** 9. ***
Capitolo 11: *** 10. ***
Capitolo 12: *** 11 ***
Capitolo 13: *** 13. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


A primavera avrete il vostro primo capitolo! 
Mi spiace di essere stata assente, ma il
lavoro mi ha assorbito completamente! 

Pregate te e sperare! 

Buona domenica! 
 

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Capitolo 2
*** 1. ***


Vorrei scusarmi per l' enorme
ritardo nella pubblicazione del sequel.
Lo so che vi avevo detto che avrei
aggiornato il giorno di primavera, ma,
a mia difesa non posso a causa lavoro.


Spero che il capitolo ripaghi l' attesa.




Buona lettura






 
" Trovati un uomo che ti sorprenda: con una cena,
un regalo inaspettato, che ti accarezzi quando ti è
accanto. Trovati un uomo che ti guardi come se fossi
la cosa più bella più bella e prezioso del mondo "



 

PETER


( LONDRA )








Adesso so che è stato il gesto d'amore più grande che potessi concedermi, ed è vero che l' amore porta amore.


Stavo rendendo la vita impossibile a me e a chi mi stava accanto, nella mia assoluta incapacità di reagire. È stato osservare da lontano l'avvicinarsi di qualcosa di tremendo, il momento in cui sarei morto, per poi rendermi conto ch invece stava semplicemente iniziando una nuova vita, una vita che mi somigliava decisamente di più-
E' stato come cominciare faticosamente il viaggio nei menadri del mio inconscio, dovermi confrontarmi obbligatoriamente con i lati più oscuri e intimi del mio immaginario. Perchè gli amici a volte sono i migliori medici che possiamo trovare, ognnuno con la sua specialità e poi è tornato più forte di prima; il suo talento e sopratutto il suo tatto. E ognuno ha curato una parte di me lasciata in sospeso.
C'è chi, non sapendo cosa dire, ha preferito rimanere in silenzio. C'è chi mi ha detto che mi sarebbe rimasto accanto nonostante le difficoltà.
È poi c'è lui. Chris. Che mi è sempre rimasto accanto, nonostante i miei mille errori.


Bisogna rispettare l'orologio del cuore, prendere le distanze, ascoltare la propria fragilità. È così delicato, il mondo che custodiamo: non si può avere fretta.
C'è un percorso da compiere. Lungo o breve che sia, dobbiamo seguirne le curve, le salite, i tratti più insidiosi, assecondare il tempo e il mutare delle stagioni. E, con fatica, prima o poi qualcosa succederà.
Non sappiamo quanto manchi all' arrivo.
Può essere questioni di minuti, si può aspettare anni, o ci può morire.
Nel mio caso è diverso, penso.
Io ci ho messo giusto due secondi ad innamorarmi, e una vita a fare casini.


Sento un peso lieve abbassare il materasso, e poi un bacio sulla nuca. Brividi.
<< Vieni con me Pet >> mi dice Chris con voce delicata, mi giro dalla sua parte e alzo gli occhi su di lui, gli faccio segno di mettersi sdraiato nella parte del letto vuota, lo fa senza fare domande.
Mi appoggio a lui, e lui mi abbraccia facendomi di nuovo girare nell' altro lato. Mi abbraccia da dietro e mi sussura << Che succede? Perchè ho capito che ti passa qualcosa per la testa >>, intreccio le nostre dita più forte che posso, quasi a fargli male, per non piangere, ma, lui non si lamenta, anzi mi stringe ancora più forte.
<< Non c'è la faccio. Sono stanco. Di non essere quello che vogliono tutti. Di dover rincorrere qualcosa o qualcuno. Di non poter vivere questa storia alla luce del giorno con tutte le sue sfumature. Non lo volevo neanche questo bambino. Più precisamente non lo voglio adesso, non con tuo padre che preferirebbe vederci morto, piuttosto che vedere un gesto di felicità. Io lo volevo anni fa, quando lei non doveva esserci, e al suo posto dovevo esserci io. Mi dispiace per tua figlia, ma volevo che fosse il nostro bambino e non il vostro bambino >> dico le ultime sussurandole, ma so che Chris non ha perso neanche una parola. << E io avrei dovuto fare la cosa giusta anni fa. Allison è stata la cosa più bella che mi sia capitata in quella situazione di dolore. Vederti vagare, come un cucciolo spaurito, mi ha sempre fatto male, ma te ne avrei fatto ancora di più se ti avrei visto ogni santo giorno del mia vita. E mi sarei fatto del male anche io. E io invece ho sbagliato. Ho commesso errori su errori con tutti. Ma sopratutto non ho ascoltato il cuore, quando era giusto che lo facessi. E adesso abbiamo la possibilità di poter essere quella famiglia che tu hai sempre voluto, e sai perchè? Perchè ti amo Peter, e nessuno mi porterà via da voi >>.


Mi fa alzare dal letto e mi fa entrare nel bagno. Rimango sorpreso di vedere delle candele, ma sopratutto due bicchieri di cristallo e una bottiglia di champagne, mi giro verso di lui, ma in cambio non ottengo nessuna risposta, ma solo un bacio sulle labbra che mi lasciano spiazzato. Lo vedo felice, e con un sorriso che illumina anche gli occhi, mi sfila la maglia e il resto dei vestiti, togliendosi velocemente i suoi, per poi prendermi per mano e farmi immergere in quella vasca che pare ci accoglierà per qualche ora. E credo di aver trovato anche se un pò più allargata, casa.










NDA:
Amatemi. Scherzo! Allora che ve ne pare del capitolo, spero che vi piaccia, ci ho messo un pò a riprendere la mano a scrivere sui i personaggi, non so ancora come si svolgerà la storia,ma sono sicura che avrà la forma che vorremo entrambi.
GRAZIE DI TUTTO!

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Capitolo 3
*** 2. ***


Onestamente in questo sequel sono
un pò a corto di idee. Ma dicono che
una storia si scriva da sè.
Evidentemente è così, visto che
ho scritto due storie.











 

STILES 






 
"È soltanto nelle misteriose equazioni dell’amore
che si può trovare ogni ragione logica. Io sono qui grazie a te.
Tu sei la ragione per cui io esisto. Tu sei tutte le mie ragioni. "










Guardo mio marito e mio figlio dormire nell' immenso letto e decido di uscire da quella casa per andare di nuovo in riva al mare. Lo so che è sbagliato, andarci senza Derek sopratutto adesso, ma non riesco a controllare mio figlio.


Esco facendo silenzio, ma vengo fermato da James che mi guarda con quello sguardo di chi la sa lunga, gli rivolgo un sorriso, e vado avanti.
Esco e mi trasformo in un lupo, iniziando a correre e andando verso il mare. Appena ci arrivo mi rilasso, mi sdraio sulla sabbia soffice e chiudo gli occhi. Rimango così fino a quando sento l' odore di una persona che non conosco, ma non ci presto molta attenzione, ma a quanto pare questa persona mi presta molto la sua attenzione visto che si siede vicino a me, e mi guarda con fare colpevole.
<< Mio figlio lo sa che sei qui?! Tuo figlio a davvero scelto bene il suo animale. La volpe. Ecco perchè con il Nogstune ti eri trasformato in una volpe >> guardo quella donna e noto che a qualcosa di familiare, ma non riesco a capire cosa abbia di così familiare.
> riprendo la mia forma umana e mi siedo accanto a lei, << Perchè dice questo? >> domando, ma ottengo solo un sorriso che assomiglia a quello di Derek, e finalmente capisco chi è quella donna. Talia Hale. È impressionante come Derek le assomigli sotto certi aspetti.


<< Mio figlio è riuscito a farsi una vita solo grazie a te, Peter finalmente è riuscito a farsi una vita con Chris dopo anni. Sono felice che finalmente abbiano trovato la felicità. Vorrei che anche Cora e Laura possano fare lo stesso >> la guardo al nome di Laura e mi domando quanto sappia quello che è successo anni fà. Sto per risponderle quando un forte ringhio mi fa alzare e guardare alle mie spalle. Derek con Peter. Derek mi abbraccia annusandomi, e appena sente solo l' odore di mio figlio si tranquillizza, mentre Peter guarda la sorella e non le dice nulla. Aspetta qualcosa, ma non so cosa di preciso.


<< Noi andiamo a casa >> annuncia Derek e io sto per rispondergli, ma non me lo permette. Peter invece rimane, lì con la sorella.


Appena saliamo, Derek mi guarda con un cipiglio sul viso. << Stiles maledizione. Quante volte ancora dovrai farlo? Perchè non capisci che lì fuori c'è Gerard che ci sta cercando? Te lo chiedo per farvore, non te ne andare in giro da solo, non dopo tutto quello che è successo. Cazzo non lo capisci che io ho paura? Ho paura di non poterti più vedere >>, lo guardo e mi siedo sulle sue gambe << Scusami, ma non riesco a controllarmi. Mi dispiace se ti sto facendo preoccupare. Tu sei tutto quello che ho sempre cercato, prima ancora che sapessi cosa stavo cercando. Tu sei tutto ciò che prima non sono mai riuscito a dire, mai riuscito a vedere, fare, capire. Tu sei ogni ragione, ogni speranza e ogni sogno che abbia mai avuto, quindi perdonami. >> annuisce alle mie parole e mette in moto. Voglio chiedersi di sua madre, ma so che lo farà quando vorrà lui, così mi accocolo a lui e andiamo da nostro figlio.












NDA:


okay questo capitolo è stato tremendo da scrivere. Quindi abbiate pietà di me. :)

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Capitolo 4
*** 3. ***


Salve, scusate mi sa che questo sequel
sta diventando un pò scarso.
Non so neanche se ne varrà
la pena di continuarlo.
Vedrò come farlo finire.














 
" Io credo che si possa invecchiare insieme "




 
TOM




Guardo mio figlio e mio marito e sono felice che stiano insieme a giocare, non potrei avere una visione migliore di questa; ma quello che mi manca di più è mio padre, sapere che è vivo e non poterlo avere accanto mi manca da morire. Avrei preferito sapere che era morto è non così. Alla fine di tutta questa storia, farò fuori Gerard. Quel pazzo deve morire. A quanto pare non sono l' unico che lo vuole morto. Farò un favore a tante persone.




Ben i guarda e mi fa un sorriso radioso, pieno di amore, pieno di passione e possesso. E so bene che significa quello sguardo. Uno sguardo che chiede desiderio. Desiderio di fare l'amore. Gli faccio un breve sorriso e lo guardo indicando nostro figlio.
<< Tommy senti so che la Mrs Hudson deve fare i biscotti al cioccolato, ti va di darle una mano? >>, Tommy lo guardo con uno sguardo confuso e poi guarda me. Si alza dal tappeto e viene verso di me, mi abbasso alla sua altezza e con un gesto delicato e con quelle manina soffice che bacio, l' appoggia sul mio viso, e mi domanda silenziosamente " Perchè papà vuole rimanere solo con te? E per quella storia del fratellino? " lo guardo confuso, e non capisco la domanda, guardo velocemente Ben, e capisco che Ben deve avergli detto della gravidanza; lo abbraccio e gli sussuro << Si >> sapendo bene che mio marito ha sentito perfettamente, annuisce e come per magia appare accanto a me Mrs Hudson che domanda a nostro figlio se vuole fare i biscotti con lei, e lui annuisce senza fare troppo storie. L'ho sempre pensato che quel bambino è troppo intelligente. Caratteristica che ha preso da Ben, e sono felice per quello, ma per tante altre cose. Come ad esempio che ha i suoi ricci, ma i miei occhi celesti, che riescono ad esprimere tutte le emozioni di questo mondo.


Quando escono, Ben mi da una mano e io la prendo, mi stringe a sè, << Gli hai detto del bambino? Perchè? Non vuoi nemmeno tenerlo >> dico vicino alle sue labbra, mi guarda e mi accarezza una guancia, << L' altro giorno Derek mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere – lo guardo non capendo dove voglia andare a parare, ma lo lascio continuare – mi ha detto che ha sentito tre cuori battere, e che, non c'è emozione più bella di quella di sentire un cuore battere. Nonostante nostro e suo figlio non siano ancora nati. Mi ha detto che per i lupi non c'è cosa più bella di sentire quello che gli altri non riescono a sentire. Ecco perchè non ho chiesto a Sara dell' aborto. Voglio che nasca questo bambino. Voglio che sia un piccolo te. E non c'è cosa che mi renderebbe più orgoglioso >> gli mordo scherzosamente il mento e sono felice che qualcuno l' abbia fatto riflettere. Mi lascia e mi guarda con amore, neanche me ne rendo conto che mi ritrovo a fare l' amore con dolcezza con mio marito, contro il muro di quella stanza, e onestamente non mi interessa se gli altri possano sentirci. Sono felice, e niente e nessuno mi toglierà questa felicità.






Alla fine ci troviamo sdraiati in terra, o meglio sul tappeto e Ben che bacia la mia pancia con fare protettivo, e lo sento sussurare << Si, mi sa che ci siamo proprio. Abbraccio di felicità. Tanti sogni che iniziano a delinearsi. Vediamo un po’ di capire quanto sei grande. Dovremo essere alla quinta settimana. Un millimetro e mezzo d’amore. La tua presenza, anche se millimetrica, inizia a farsi sentire. Lo stomaco gli si contorce a tuo padre, gli provoca dolori e fastidi. No, non preoccuparti, niente di grave. Il suo corpo si prepara ad acccogliere la danza della natura e il ballerino sei tu. Caro Millimetroemezzo, non so se sarò bravo, ma di certo errori ne commetterò. Cercheremo di farti crescere sereno, forte e sicuro di te stesso, cercheremo di spiegarti cosa è giusto e cosa è sbagliato senza darti spiegazioni vaghe e incomprensibili, cercheremo di consolarti a ogni delusione senza minimizzarla, ciascuno dà il proprio valore alle proprie emozioni. Cercheremo di darti amore e sostegno in ogni momento, di insegnarti a comunicare, ad esprimere le tue emozioni senza farti tenere tutto dentro, di educarti con l’amore e non la paura, di farti seguire le tue passioni e non le nostre, cercheremo di cucirti il vestitino più adatto a te, quello che vuoi tu. Noi ce la metteremo tutta, è una promessa. Vederti sarà sempre un’emozione, sentire il tuo battito sarà sempre una meraviglia. Ciao piccolino, felice di averti nella pancia di tuo padre, felice di condividere con te questa splendida avventura; Scoprirai che la musica è una delle cose più belle di questo mondo, ti rilassa, ti distrae dai brutti pensieri, ti trasporta in un mondo parallelo dove tu puoi immaginare ciò che vorresti. Stavolta ci catapultiamo in questa nuova avventura. Ti insegneremo ad amare liberamente, ad amare col cuore e non con la testa, a sorridere all’amore e non averne paura >> lascio delle carezze sui capelli di Ben e gli dico con il sorriso sulle labbra << Non mi avevi mai detto queste parole prima d'ora. Neanche durante la gravidanza di Tommy >>, mi guarda e lascia ancora una volta un bacio << Non potevo fare promesse. Non sapevamo contro chi combattevamo. Adesso lo sappiamo, e sappiamo come scoffingerlo >>, e mi abbasso a dargli un bacio pieno di promesse.






NDA:


Spero che il capitolo sia piaciuto. Datemi qualche spunto per il prossimo capitolo. Sono sempre ben accetti :)

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Capitolo 5
*** 4. ***


Salve, scusate non sono
scomparsa, sono solo
oberata di lavoro.




Buona lettura.










" Ho bisogno di amare qualcuno
che non devo rincorrere,
qualcuno che, senza di me,
non vada da nessuna parte "


















DEREK






"Ikigai".
È l' equivalente giapponese del francese " raison d'étre .
Da noi si potrebbe tradurre con " una ragione per esistere ".
Una ragione per esistere.
Tutti ne abbiamo una.
A volte è un sogno, una passione, a volte è un' ideale. Altre è una persona. In questo caso mia madre, che mi è rimasta accanto fino al giorno dell' incendio. Una persona che per noi è magnetica da diventare il nostro mondo. E far diventare il mondo la nostra casa. Perchè se c'è lei, noi siamo sempre dove vogliamo essere.












Guardo la mia famiglia se così si può dire, o meglio quello che per me erano i miei genitori, e li guardo litigare su cosa è stato giusto e cosa sbagliato. Non ne potevano farne a meno quando stavano insieme, figuriamoci adesso. Mi sto annoiando, voglio tornare da mio marito e dai i miei figli; mio zio mi fa segno di andarcene e quasi quasi penso che sia la cosa più intelligente che abbia fatto negli ultimi tempi. Siamo quasi alla porta quando la voce di mia madre ci fa bloccare, << Derek figliolo, ti prego rimani. Ho bisogno di parlarti, quel ragazzo che porta il tuo odore l'ha fatto, ti prego fallo anche tu >> mi dice con fare dispiaciuto, mi giro a guardarla e la guardo serio << Non lo farò mamma. Quel ragazzo che porta il mio odore come tu l'hai appena definito è mio marito, e ti dirò di più, è il padre dei miei figli, quindi lascialo fuori dalle nostre questioni familiari. Il fatto che lui ti abbia ascoltato, non significa che debba farlo anche io >> dico quelle parole ed esco dalla stanza senza voltarmi indietro.












Entro nella camera da letto, e trovo Stiles addormentato con nostro figlio abbracciato, mi siedo sul letto e gli sposto una ciocca di capelli dal viso. Non c'è visione più bella. Si sposta leggermente e abbraccia nostro figlio ancora di più, mi scappa un sorriso dalle labbra e gli lascio un bacio frai i capelli. Mi alzo e li lascio dormire, mi siedo sulla poltrona imbottita che c'è vicino al letto e li guardo dormire.
Mio marito è il più gran casinista del mondo, ma lo amo per questo.
Perchè c'è sempre stato, sia quando ne avevo bisogno che quando non era necessario; sia quando esserci era facile che quando andartene lo sarebbe stato molto di più. TU sei la mia ragione per esistere adesso. Perchè non c'è cosa più bella che vederti sorridere e ogni volta che lo fai mi illumino anche io. Perchè per me ci sei tu, anche quando non siamo insieme; perchè noi abbiamo quello che tutti cercano ma pochi trovano.




Prendo un foglio e gli scrivo un biglietto, prima di uscire dalla camera:








" Appartenere a chi vogliamo appartenere.












Questa è l' unica libertà che conta, quella che vale la pena condividere. Perchè io e te insieme siamo liberi il doppio e i problemi pesano la metà. Perchè mi riempi di baci, che mi consumano le labbra, di carezze che danno vita e di sguardi che mi fanno brillare gli occhi.perchè resteresti a parlare con me la notte anche se non dormissi da giorni, perchè per evitare un' inutile discussione mi chued scusa anche se quella volta ho torto.
Perchè ci leggiamo la mente.
Sappiamo ciò che l'm altrovuole senza chiedercelo, perchè quando serve mi metti al primo posto. Vedi quanto sono forte accanto a te? Vedi che forza della natura sei? "




Non dobbiamo innamorarci della persona più bella del mondo ma di quella che rende il mondo più bello.








NDA:
Scusate l' immenso ritardo, spero che il capitolo sia piaciuto. Mi spiace che non è discorsivo come alcuni di voi speravano, ma oggi va così. Magari nel prossimo capitolo succedono cose interessanti ;)












 

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Capitolo 6
*** 5 ***


Salve, scusate non sono
scomparsa, sono solo
oberata di lavoro.
Non uccidetemi ve
ne prego!






Buona lettura.






 
STILES






" Ohana significa famiglia "
 




Guardo Derek che gioca fuori in girdino conostro figlio, mentre mi accarezzo la pancia. Sento due occhi che mi fissano, e mi giro a guardare chi sia questa persona; e scopro che sono i genitori di Derek, mi rigiro a guardare mio marito, Talia si avvicina e mi sussura << Ti prego fallo ragionare. Abbiamo bisogno di parlare con lui >>, la guardo, sto per risponderle quando un piccolo lupo viene fra le mie gambe e prendo mio figlio in braccio e ringhia contro Talia, mi giro di nuovo e vedo Derek che li guarda minaccioso, << Pensavo di essere stato abbastanza chiaro qualche giorno fa. Non dovete immischiare Stiles in questa cosa, e nemmeno Peter >> dice con un ringhio da far tremare i vetri.


Talia lo guarda e gli domanda << Cosa c'entra Peter in tutto ciò? Cosa ha combinato quel disastro ambulante di mio fratello? >> Derek sta per risponderle, ma Chris interviene prima di lui << Talia con tutto il rispetto, lascia mio marito fuori da questa storia >>. Talia lo guarda come se avesse tre teste, << TU! Cosa gli ha detto per fare in modo che ti sposasse? >> Chris lo guarda ghighando e si rivolge il marito di Talia e lo guarda sorridendo mentre esce dalla stanza.


Mi avvicino verso mio marito e appena sono quasi vicino a lui, mi abbraccia e nostro figlio si trasforma in umano e inaspettatamente affonda le sue piccole zanne, nel mio collo, Derek se ne accorge e gli posa una mano sulla schiena << Tom te l'ho già detto, va bene che tu voglia proteggere papà e il tuo fratellino, ma non puoi affindare le zanne nel collo di papà, non fa bene al tuo fratellino >> gli dice le ultime frasi con amore, e guardo Derek come a voler maggiore spiegazione. Che vuol dire che può fare male al piccolo? Non voglio rivivere quel periodo.
Tiro la maglia di Derek e gli lascio un bacio sulle labbra, non mi importa che ci siano i suoi. Per me, sono dei perfetti estranei, anche se mio padre non la penserebbe allo stesso modo, e per un secondo mi sembra di sentire il suo odore; poi lo sento sempre più forte, fin quando non sento un suono familiare di una voce schiarita. Mi allontano da Derek e mi giro, vedo mio padre insieme a Melissa.
Mio padre apre le braccia, Derek prende il piccolo e corro ad abbracciarlo << Mi sei mancato papà >>, mio padre mi stringe ancora di più e Melissa gli dice scherzosamente << Posso abbracciarlo anche io? >> allungo un braccio e abbraccio anche lei. Mi sento completo.


Mi ricordo una volta cosa mi disse una signora dopo che avevo perso mia madre da poco, ero piccolo per capirlo, ma adesso ne ho compreso il significato.


sento un forte desiderio di rivolgermi alla tua famiglia che, pur essendo formata da più individui e tutti con la propria specifica e ben distinta personalità, è al tempo stesso una unità inscindibile. 

Come un trio per archi o un quartetto, un ensemble musicale, in cui il violino, la viola da gamba e il violoncello hanno ciascuno capacità espressive tonali e melodiche proprie, ma la sonata emerge dall'insieme di tutti gli strumenti. Mi sembra questa una buona metafora della famiglia, un insieme in cui le capacità del singolo, e quindi la sua personalità irripetibile, sono fondamentali, ma devono contribuire alla riuscita di un risultato comune. Penso al contrappunto, a quando due strumenti entrano in una vera comunicazione e le note si susseguono in un dialogo serrato: la bellezza è il dialogo, non i pezzi melodici isolati di ciascuno strumento. Se suonano insieme, danno sensazioni musicali piacevoli, separatamente fanno pensare a qualche cosa di incompleto, di rotto. La famiglia è un ensemble e la sua prima caratteristica è che tutti gli strumenti partecipino, eseguano la loro parte seguendo lo spartito. Ed ecco il primo messaggio: nessuno può essere escluso dalla famiglia di cui è parte. Il gruppo non sarà mai pienamente realizzato se uno dei suoi membri non è attivo e concorde. Se uno è presente e non suona, si avverte un buco laddove lo spartito prevede il suo intervento, e l'armonia è rotta. E se uno dell'organico tace o usa il violino con rabbia invece che con delicatezza, la sonata sarà un vero disastro. Il bello dell'insieme orchestrale è che ogni elemento si lega all'altro e tutti sono in funzione dell'insieme.

Una famiglia non può essere ridotta all'uno o all'altro dei suoi componenti, non è nemmeno la somma algebrica di tutti, poiché l'insieme dà un valore aggiunto per cui ciascuno, in quanto parte di quella famiglia, acquisisce qualche cosa che non gli appartiene e che non si manifesta quando si esprime da solo.

Non so quanti sono i componenti della tua famiglia, se una coppia o un insieme allargato con figli e nonni; è chiaro che aumentando l'organico le possibilità di realizzazione musicale aumentano, anche se impegnano in un maggior sforzo di coordinamento. Nella compagine orchestrale, per la Nona Sinfonia di Beethoven si raggiungono, mettendo insieme l'organico musicale e vocale, duecento elementi, guidati da un direttore d'orchestra. Tanti ruoli legati alla sonata che si vuole realizzare.

Uno può vivere anche rinunciando all'insieme familiare, vivere da singolo, ma se decide di farsi una famiglia e quindi di rinunciare al monos per un ensemble, allora deve seguire alcune regole implicite che l'esempio orchestrale ha richiamato: essere uno tra altri per uno scopo comune, che in quel caso è l'esecuzione di una composizione musicale e per la famiglia quello di realizzare una sinfonia di sentimenti.





Con la morta di mia madre, sembrava che l'armonia si fosse rotta, ma, con Melissa e Derek, quell' armonia si è finalmente completata. Almeno per quanto riguarda la mia famiglia; Derek deve ancora lavorarci, e penso che abbia parecchio strada da fare.


Talia ci interrompe dicendoci una cosa che ci fa rimanere spiazzati tutti << Adesso che hai una famiglia tutta tua, loro sono in grado di sentire i tuoi pensieri Derek, e lo stesso vale anche per te Stiles. Non è una cosa che accade facilmente fra i lupi, c'è ne sono una decina che riescono a far una cosa del genere, e voi siete una di quelle poche persone >> la guardo, ringraziandola con lo sguardo e provo a fare a mandare un messaggio a Derek " Succedono un sacco di cose nella vita..si nasce, si cresce,si muore..è che quando ci succedono le cose brutte nella vita ci scatta dentro un meccanismo che non ci permette di andare avanti..e quindi invece di vivere, ci limitiamo a sopravvivere..Ma fuori il vento soffia come prima, l'acqua scorre adesso come prima, il tuo cuore sta battendo come prima! Nulla muore mai! E noi questo dobbiamo accettarlo..
Perchè ci saranno un sacco di cose tante ancora belle, che ti faranno emozionare, come prima. Anche senza avere accanto le persone che abbiamo amato. E adesso ci siamo noi "
Derek mi tira verso di se e mi bacia, << Grazie >> mi dice sulle labbra, vuol dire che il mio pensiero gli è arrivato, bene sono contento; ma lo schiarirsi della voce di mio padre, mi fa ridere come non succedeva da tempo.
Amo la mia famiglia.









NB: spero che il capitolo vi sia piaciuto!

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Capitolo 7
*** 6. ***


Le note verranno fatte in fondo
al capitolo.










DEREK








( LONDRA )




Guardo lo sceriffo insieme a Stiles che continuano ad abbracciarsi; Stiles emana felicità da tutti i pori, quado lo sceriffo gli sussura qualcosa << se devi abbracciare fallo forte, o non farlo affatto; l'abbraccio è una cosa seria. Me lo diceva sempre tua madre >> e abbraccia ancora più forte suo figlio. Ma lo sguardo beffardo di Stiles mi fa capire che sta per dirgli qualcosa che lo manderà fuori di testa << papà lo sai che riesco a trasformarmi in un lupo, o per meglio dire sono un lupo come Derek e Scott >>. Di colpo lo sceriffo si stacca e lo guarda furibondo, per poi passare lo sguardo su di me, ma l' unica cosa che faccio e, una scrollata di spalle " come a dire è suo figlio, cosa si aspettava da un lupo mannaro? ".
Lo sceriffo si schiaffa una mano sul volto, e in quel momento come un tornado entra Melissa, e abbraccia Stiles, esattamente come fa con Scott, come se anche lui, fosse suo figlio.
Mi guarda mentre abbraccia Stiles e mi dice << ciao Derek >>, alzo la mano a mò di saluto e la guardo con un sorriso sul volto.
Si staccano e un piccolo lupo ringhia contro Stiles, mio marito lo guarda e gli dice << ho capito, adesso ti do da mangiare, non cè bisogno che ti arrabbi così tanto >> prende nostro figlio ed esce dalla stanza e io lo seguo come se fosse una calamita.




Lo guardo dallo stipite della porta, messo al centro del letto, che fa mangiare nostro figlio e penso che " in questo mio presente e relativo vuoto sei tu il mio vero e unico valore assoluto. Se piovessero dal cielo I ricordi di una vita
Mi fermerei un momento a cercarli, a riconoscere: la forma, il contenuto, ritmo, impeto e battito.I baci che li hanno plasmati o solo rigati
I sogni ammaccati di chi dico io. La faccia testarda di chi dico io. Il sorriso bellissimo che dico io. Della gente come te

Se piovessero dal cielo tutti i cuori del mondo .Io raccoglierei il tuo soltanto. Se piovessero dal cielo le gioie di una vita. Il mio cuore riconoscerebbe solo in un attimo i teneri sguardi di cui si è nutrito. Gli abbracci che solo Stiles è riuscito a riempire. "






Ma questo idillo viene interroto dai miei genitori, che interrompono il nostro momento.
Talia aveva trasformato il mio primo affetto, che io avevo verso di lei, nel peggiore errore della mia vita. Guardo mia madre con sguardo duro e gli dico semplicemente prima di andarmene << la persona che ti ferisce mamma non può essere la stessa che ti cura. Ricortedelo. La stessa cosa vale anche per te papà >>; do la mia mano a Stiles e insieme usciamo da quella stanza.


Eppure certe volte bisogna fidarsi di chi si fida di te. Lasciare andare i pregiudizi e paure. Le cose cose migliori si fanno sempre in due. Due è un numero positivo, come le due mani che allacciano le scarpe o che stringono quelle di qualcun altro per salvarlo, prova a farlo con una mano sola, e come se mi chiedessero di passare la vita senza Stiles.
Saliamo sulla macchina e mentre guido con una mano, con l' altra tengo la mano di Stiles. Mentre le immagini lasciano il segno dentro di me. Se ti guardo io rivedo me stesso
Ti addormento e nel silenzio del tuo cuore sento il battito.
Ora che sei diventata la ragione che mi muove.Tu, inventi il tuo cielo tra linee di colore.Tu, che hai dato alla mia vita il suono del tuo nome. Tu, hai trasformato tutto il resto in uno sfondo. Tu, della mia esistenza sei l'essenza.




Stiles mi tira fuori dall' abitacolo della macchina, ha già la camicia sbottonata per metà, mentre piove, vuole fare l' amore sotto la pioggia. È sensuale, spinto, voglioso. Mi lascio andare, Stiles mi cavalca, mi stringe forte e mi tiene stretto e io perdo ogni controllo. Mi sussura << ancora, ancora, ancora >>, si accascia su di me equando mi da un bacio, io vengo senza freno. La sua pelle calda emana odore di buono, di casa. La mia. Mi guarda e mi dice sulle labbra << non ci porto chiunque a vedere il mare. Ci porto solo te, perchè tu sei la mia casa. Oh e questo è un ringraziamento per non aver detto a mio padre come sono diventato un lupo >>. mi do una spinta e lo faccio rotolare sulla sabbia, ride, e non c'è suono migliore << beh se è un modo tutto tuo di dimostrarmi amore e ringraziamenti, beh allora sappi che li voglio sempre così >> annuisce ridendo, baciandomi come se non ci fosse un domani.
E così,sei riuscito a cambiarmi.Ritrovandomi.Forse un uomo migliore.
Ti proteggerò dal vento.Poi ti guarderò sbocciare. Sei la mia motivazione








NB:
Allora inizio col dirvi che mi spiace di non aver pubblicato prima, ma come si dice dietro ad ogni grande uomo cè una grande donna, beh nel mio caso era all' incontrario. Non è stato un nel periodo per me, scusandomi di questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che per san valentino, forse pubblicherò più di un capitolo. Se riesco un capitolo a coppia ( Tom x Ben; Derek x Stiles; Chris x Peter ) detto questo, chiedo ancora umilmente perdono e spero che il capitolo sia piaciuto. Buon inizio settimana e buon anno nuovo a tutti.

 

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Capitolo 8
*** 7. ***


Le note verranno fatte in fondo
al capitolo.
















LA MIA IDEA DI PERFEZIONE SEI TU CON TUTTI I TUOI DIFETTI!






THOMAS




( DA QUALCHE NEL MONDO )















Appena sento il rumore della porta del mio ufficio che si apre, mi giro per guardare chi sia appena entrato, appena vedo Benedict con le braccia spalancate e un sorriso stampato in faccia, corro e gli salto addosso, con il rischio di farci cadere entrambi.
<< Piano piccolo, quanto volte te lo dovrò ancora dire...>> faccio un sguardo da cucciolo bastonata alle sue parole; infatti dopo poco Ben mi bacia e mi prende in braccio andando verso il divano. Mi posa delicatamente sul divano e smette di baciarmi facendomi girare in modo tale che la mia schiena possa aderire al suo petto.
Sfila gli ultimi tre bottoni della camicia e appoggia la mano sul mio grembo, mentre con l' altra mi tiene il fianco, poggia le sue bellissime labbra sul mio collo e inizia a succhiare, leccare e mordere.
Merda. Queste cose nel suo ufficio dovrebbero essere proibite; non c'è la posso fare con lui che continua a stuzzicarmi e con i miei ormoni che vanno sempre per i fatti suoi, basta un tocco e il mio corpo e super eccitato. Dannati ormoni.
<< Benny ti p-prego per favore....fa qualcosa >> preme la sua mia mano sul mio grembo e dopo aver lasciato un piccolo morso sul punto che fino a poco fa gli stava dando attenzione. << Magari in camera da letto possiamo fare qualcosa piccolo, in realtà ero solo passato a vedere se stavate bene, adesso che ho appurato questa cosa posso ritornare alla mia riunione con i lupi>> dice con un ghigno.
 
<< Non porti il culo da nessuna parte Cumberbatch. Adesso finisci ciò che hai iniziato, o ti lascerò in bianco per il resto della gravidanza >> dico con uno sguardo malizioso.
 
Neanche due secondi dopo Ben era di nuovo tra le mie braccia e baciarmi. Dopo un po' che ci eravamo coccolati entrambi ritornammo al nostro lavoro.






Quando uscii dall' ufficio mi trovai Ben davanti che mi aspettava con un sorriso enorme stampato sul viso, chissà cosa aveva combinato questa volta.
Mi diede un bacio a stampo e mi fece salire in macchina, una volta sistemati entrambi, Ben mise in moto la macchina e ci andammo verso la sua vecchia casa; almeno così pensavo.
<< Amore dove stai andando? Questa non è la strada per andare a casa, perchè stai passando da qui? >> chiedo confuso << Tranquillo piccolo dobbiamo solo una piccola deviazione e poi torniamo nella mia vecchia casa >>, alle sue parole mi tranquillizzo e appoggio la testa al vetro del finestrino e chiudo gli occhi lasciandomi cullare dal movimento della macchina e da Ben che canticchia le canzoni che passano alla radio.
 
Quando mi sveglio mi trovo su un aereo, disteso fra i sedili, appena mi tiro su vedo Ben al pc concentrato che sta leggendo << Ben perchè siamo su un aereo? >> chiedo confuso e ancora frastornato dal sonno. << Buongiorno sunshine siamo su un aereo perchè facciamo un viaggetto di quattro giorni >> << Cosa?! Ben ma io devo coordinarmi con il resto del branco Hale e con Argent >> dico con uno sguardo di rabbia.
 
Ben si alza e si viene a sedere accanto a me << Piccolo oggi è il tuo compleanno, puoi anche saltare un giorno di lavoro e poi ti prometto che lunedì mattina sarai a lavoro, cerca solo di goderti questi giorni ok? >> dice lasciandomi un bacio sulla fronte.
Annuisco alle sue parole, e mi metto a cavalcioni su di lui, nascondendo la faccia nell' incavo del suo collo, chiundendo di nuovo gli occhi.
<< Dove stiamo andando? >> chiedo nel rilasso più assoluto << Stiamo andando Bogotà, dovremmo fare ancora un paio di ore di volo se vuoi puoi tornare a dormire; e Thomas e al sicuro con Chris e Peter >> dice abbracciandomi. Non me lo faccio ripetere due volte e richiudo gli occhi ascoltando il dolce suono del suo cuore che batte nel petto.
 
Mi sveglio nell' esatto momento in cui attera l' aereo, mi stiracchio dalla mia scomodissima posizione e mentre lo faccio mi accorgo che Ben mi tiene giù la maglia.
 
Dopo una quarantina di minuti, arriviamo in hotel, ma Ben mi chiede di rimanere in macchina mentre ci registra. Mentre lo aspetto metto un po' di musica e inizio a canticchiare quello che passa alla radio; mi piace questa canzone di Ed Sheeran, in realtà mi piacciono quasi tutte le sue canzoni, ma questa mi sembra molto appropriata, perchè mi ricorda il periodo in cui ci siamo messi insieme. Ho sempre amato il ritornello della canzone Friends.
 
Una ventina di minuti dopo ritorna Jeff tutto felice, riprende a guidare mentre io continuo a canticchiare, dirigendoci verso un bungalaw isolato, appena arriviamo usciamo dalla macchina e rimango meravigliato da quello che vedo.
Il bungalaw è immerso nel verde, Ben mi prende in braccio in stile sposa e entra dentro la casa, ridacchiamo entrambi felici e appena varchiamo la soglia di “ casa ” mi mette giù; una volta con i piedi per terra lascio un bacio a stampo a stampo al mio ragazzo e inizio a esplorare il bungalaw,. E' immenso questo posto, potrei farci un pensierino a trasferirmi qui a vita, appena entro in cucina rimango stupito nel vedere un' enorme porta-finestra con il mare davanti.
 
Vado a verso la porta e appena la apro una leggera brezza mi accarezza i capelli, Bem arriva dietro di me stringendomi, mi cullo del suo abbraccio e chiudo gli occhi cullandomi del suo respiro caldo sul mio orecchio.
 
 
Stiamo così per un po' finchè Jeff non mi riporta alla realtà << Hai sonno piccolo?>> annuisco alle sue parole, << Benny facciamo un bagno prima? >> deposita un bacio sul mio collo e mi lascia andare. Nel momento esatto che si gira mi attacco alla sua maglietta e insieme andiamo in camera da letto; prendiamo le nostre valigie e ci cambiamo gli indumenti per metterci il costume da bagno.
 
Una volta pronti, ritorniamo in cucina e ci dirigiamo verso la spiaggia, mio marito appena arriva sulla riva dell' acqua si butta in acqua peggio di un bambino, ridendo felice, mentre mi prendo il mio tempo.
 
Una volta entrato in acqua, Ben si avvicina a me e si mette in ginocchio, lasciando un bacio appena sotto l' ombelico. << Ehi nano , vedi di non fare scherzi, cerca di star tranquillo in questi quattro giorni >> dice rivolgendosi al bambino. Affondo una mano nei suoi capelli quando rilascia un bacio nella mia pancia e mi abbraccia stretto come se avesse paura di perdermi.
 
Non so come, ma ci ritroviamo nudi a fare l' amore in acqua, quando usciamo sono più stanco di prima. Ci sdraiamo su dei lettini e lasciamo che il sole ci asciughi, e lentamente chiudo gli occhi, lasciandomi prendere dalle braccia di morfeo.
 






Abbiamo  passato quattro giorni fantastici, mi sono rilassato durante questi giorni di pausa, mi ci volevano proprio. Il primo giorno lo abbiamo passato facendo la spola fra il letto della nostra camera e la spiaggia, il secondo e terzo giorno ho trascinato Ben per il paese, avevo voglia di vedere il posto in cui eravamo, anche se il mio marito non era per niente convinto, non faceva altro che ripetermi che dovevamo rimanere al bungalaw a oziare, ma non gli ho dato retta, gli ho detto che se non si sarebbe mosso, lo avrei lasciato all' asciutto, dopo le mie parole e diventato una trottola, non si fermava mai; arrivavo a casa  che non avevo nemmeno la forza di tenere gli occhi aperti.
L' ultimo giorno siamo rimasti al bungalaw nella spiaggia, ci siamo fermati a guardare il tramonto prima di partire. Saremo partiti la sera dopo cena e arrivati prima che tutti si svegliassero.

 
Quando siamo rientrati, abbiamo posato la valigia a casa e Mrs Hudson ha preparato quei biscotti al cioccolato, vaniglia e cannella. Quelli si che li amo.
ondergli male, quando sento la notifica del mio cellulare.

Mi siedo nella poltrona ed estraggo il cellulare, è una e-mail di Ben. La apro e la inizio a leggere.
 
 

Oggetto: Viaggi
Ciao splendore,
possiamo partire di nuovo stasera? Mi va bene qualsiasi destinazione, a patto che ci siate voi tre ;)
Ti amo
Ben



 
Sorrido nel leggere le sue parole, mi piacerebbe un sacco stare di nuovo immersi nella nostra bolla, ma  finchè ci sarà in giro Gerard nello stesso posto dove sono io, non mi sento sicuro. Rispondo all'email di Ben.
 
Oggetto: Viaggi
Amore mi piacerebbe tantissimo rifare un viaggio insieme a voi. E stato bellissimo essere in tre. Grazie per avermi fatto fare questa pausa meravogliosa. Ma, non possiamo devo lavorare e poi tu ti devi occupare di una cosa, ma nel farlo mi devi promettere che devi stare calmo, ok?
Non so per quale assurdo motivo, ma secondo le mie fonti Gerard è stato avvistato in città.
Tom.
 
 

 
 
Dopo una decina di minuti, la porta del mio ufficio viene spalancata e vedo Ben con la rabbia negli occhi, << Dov'è quel figlio di puttana? >> chiede fuori di sé. << Amore ti prego calmati >> dico cercando di calmarlo; mi alzo e mi avvicino, ma quando sto per accarezzargli la guancia mio marito si allontana; lascio ricadere la mano lungo il fianco e gli lancio uno sguardo triste.
 
Ogni volta che Benedict si ritrae e perchè talmente arrabbiato che spacherrebbe qualsiasi cosa, ha paura di farmi male, ma io ho bisogno del suo tocco, anche se lui in questo momento non me lo vuole dare. Vorrà dire che farò a modo mio.
Mi avvicino lentamente e poggio delicatamente la testa nell' incavo del suo collo e appoggio le mani sul suo petto, dopo neanche due secondi mi sento cingere i fianchi in uno di quei abbracci che fa mancare il respiro.
Stiamo per un po' in silenzio e dopo quello che mi sembra un' infinità di tempo gli lascio un bacio sul collo. Ben non mi risponde, rimane in silenzio, cercando di farmi calmare. Ma sono in ansia per la reazione di Ben.



Mi lascia andare e mi  prende per mano e accompagnandomi sul divano, mi siedo accanto a lui e lo abbraccio. Dopo un tempo che mi sembra infinito; risponde alla mia domanda  << Non lo so piccolo, avrò le mie informazioni>> annuisco alle sue parole, lasciando  uno sbuffo dal naso. Rimaniamo in silenzio, finchè il suo cellulare inizia a vibrare, mi sposto leggermente in modo da fargli recuperare il cellulare; lascia un gemito di frustrazione e si alza.
<< Piccolo devo andare, ho una runione con dei clan di vampiri, ci vediamo stasera a casa piccolo. Ti amo>> rimango in silenzio, mi lascia un bacio sulla fronte e lentamente si allonta da me  per poi uscire completamente dal mio ufficio.
 
Rimango un po' sul divano ad accarezzarmi la pancia e dopo un  po' decido di alzarmi, mi siedo dietro la scrivania e incomincio  a lavorare. Ho pranzato con Thomas, raccontandogli del mare, e che presto avremmo portato anche lui.
 
 
Salgo in macchina con l' autista che Ben ha deciso e ci dirigiamo verso la sua riunione.
 
Dopo una ventina di minuti, arriviamo, mando un messaggio a Ben e aspetto che arrivi. Mi risponde di aspettare, il tempo di prepararsi e arrivare.
Dieci minuti dopo, siamo entrambi in macchina, mi abbraccia e dice a Vania il nome di una strada, ma non gli presto molto, appoggio la schiena sul suo petto e appena sento la mano sopra la mia sobbalzo. << Tranquillo piccolo, sono solo io, come state piccolo? >> guardo le nostre mani che sono appoggiate sul mio grembo e sorrido felice << adesso che ci sei tu direi che stiamo bene >> dico appoggiandomi ancora di più su di lui.
 
Quando ci fermiamo non mi rendo nemmeno di dove siamo, << Vania è già tutto pagato, puoi anche andare ritirare l'  ordine grazie >> dice Ben, posandomi un bacio sulla nuca. Alza il divisorio e mi fa mettere a cavalcioni su di lui << Soli per dieci minuti >> sussura, iniziando a succhiare una porzione di pelle sul collo. Stringo la sua camicia fra le mie mani e    rilascio un forte gemito, Ben si stacca lanciandomi un'  occhiata truce per il suono appena emesso, ma appena sta per riprendere quello che stava facendo, sentiamo lo sportello chiudersi e la macchina riniziare a prendere il suo tragitto. << Ben non ti fermare, ti prego. Ho bisogno di te. >> << Più tardi piccolo. Quando siamo a casa possiamo fare tutto quello che vuoi >> dice lasciandomi andare << Anche emettere suoni forti? >> chiedo con finta innocenza << Guai a te se non lo fai piccolo >>.
 
 
 
Dopo cena io e mio marito siamo sul divano a guardare un vecchissimo film comico, la trama è abbastanza interessante, almeno per me, mi sa che per Ben un po’ meno visto il modo in cui sta cercando di distrarmi. << Cerca di farmi finire di vedere il film, ti prego >> dico con un tono di esasperazione. << Ma…piccolo avevamo un programma per stasera ricordi? >> annuisco e ritorno a prestare attenzione al film, << Lo so amore, ma sono stanco. Dopo essere stati immersi nella nostra bolla per quattro giorni, essere ritornato alla realtà oggi, mi ha proprio distrutto. E poi tuo figlio mi fa venire sonno e fame, diventerò una balena, quindi da domani farò attività fisica senza mangiare schifezze >> Ben mi guarda con un sorriso malizioso << Amore le mie attività fisiche non richiederanno la tua presenza >> << Ma….amore >> dice con uno sguardo indignato.
<< Andiamo a letto? Potrei aver bisogno di te per fare un certo tipo di attività fisica >> Ben non si lascia pregare e con immensa gioia spegne la tv e mi trascina in camera da letto. 
 
 
 
 
NDA:
INIZIO COL DIRVI CHE QUESTO CAPITOLO è SMIELATO, MA COME ALCUNI DI VOI SAPRANNO, OGGI E' IL COMPLEANNO DI SIR TOM HIDDLESTON, QUINDI IL CAPITOLO E' UN' OMAGGIO AL SUO COMPLEANNO, E AI MIEI CARI LETTORI.

SCUSATE IMMENSAMENTE PER I MIO RITARDO NELLA PUBBLICAZIONE, MA SONO STATA IMPEGNATA CON LO STUDIO IL LAVORO E CERCARE DI TROVARE LA VOGLIA DI SCRIVERE, VISTO CHE LA MIA PIGRIZIA A PRESO IL SOPRAVVENTO. BEH DETTO CIO’ SPERO CHE IL CAPITOLO SIA VALSA L’ ATTESA. UN BACIO ALLA PROSSIMA PUBBLICAZIONE.


 

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Capitolo 9
*** 8. ***


Le note verranno fatte in fondo

al capitolo.

























IL CUORE FA MALE, BATTE UN PO' PIU' LENTO DENTRO ME







DEREK







( Londra )













Cerco in tutta la casa e scopro con immenso orrore che Stiles è sparito di nuovo. Quando lo trovo, mi sente. Questa cosa che il bambino lo fa andare dove vuole lui, non mi piace per niente, anche perchè fuori nevica, e lui è troppo debole per affrontare qualsiasi ostacolo, è poi onestamente la paura non mi aiuta per niente.

Sento dei rumori, ed esco fuori dalla stanza con Thomas in braccio, sperando che sia mio marito, invece trovo solo i miei genitori che litigano come al solito loro.

<< Ian dovevi evitare questa relazione fra Peter e Christopher Argent >> le dice mia mamma con uno sguardo che non ammette repliche, ma mio padre smette per un secondo di guardare la neve che attecchisce al suolo e si gira a guardarla << Io non ti devo nulla. Tuo fratello è grande, adulto e vaccinato e può fare della sua vita ciò che vuole. Se vuole amare Chris, per me può farlo tranquillamente. Io non sono nessuno per impedirglielo, come non lo sei tu. Se adesso gli leverai Chris, tuo fratello ti odierà ancora di più quanto non lo abbia già fatto. Non sai cosa ho dovuto fare per evitare che si suicidasse con lo strozzalupo. Ogni volta era a tanto dal farlo, ogni fottuttissima volta che vedeva Chris insieme alla sua famiglia. E questo capitava spesso. Io voglio bene a tuo fratello, ma se farai qualcosa a lui o alla sua famiglia, beh allora ti metterai contro tutti di questo branco, e per quello che mi riguarda, questo discorso finisce qui. La mia priorità è un' altra. Cercare di recuperare il rapporto con mio figlio, e ti consiglio caldamente di farlo anche tu >> dopo quelle parole torna a guardare fuori dalla finestra, mentre mia madre rimane pietrificata dalle parole di mio padre.




Rimango immobile e cerco di capire fino a che punto ci spinge l' amore verso un'altra persona. Mio zio a quanto pare nè è la prova vivente.

<< Derek esci da dietro quella porta, e vieni a vedere chi è tornato >> mi suggerisce mio padre, faccio come mi dice e in lontananza vedo un lupo pieno di neve che avanza verso la villa, con una zampa in bocca. Thomas si sporge verso la finestra, facendo uscire le sue piccole zanne, facendo un piccolo ringhio, guardo mio padre ringraziandolo con gli occhi ed esco di casa .

Appena metto a terra Thomas, si trasforma in lupo e corre verso Stiles, saltandogli addosso. Stiles lancia quella zampa e si distende a terra in modo che Tommy possa giocare con lui, li guardo e nego con la testa con un sorriso sulle labbra.




E per un attimo penso alla mia vita con lui. Mi siedo di fronte a lui e gli accarezzo il pelo, che nonostante la neve è rimasto morbido. E gli dico una cosa che volevo fare da anni <>.




Rimaniamo così, per quello che mi sembra un' eternità e poi sento la voce di mio padre << Ecco cosa intendevo quando ti ho detto che voglio recuperare il rapporto con mio figlio, l' amore che c'è fra di loro, rivoglio indietro l' amore di mio figlio, come quando era piccolo >> dice a mia madre – penso.




Ormai avevo capito le loro regole del gioco.

Ma io e Stiles siamo quelli che siamo, e non vorremmo essere più diversi di così.







NB:

abemus capitolo.

Scusate pensavo di poter aggiornare mentre ero al master nelle ore di buco, ma ero talmente sfatta che non c'è l'ho fatta.

Questo capitolo vale con qualche giorno di ritardo per san valentino, anche se ormai è passato.

Alla prossima, aspetto con ansia i vostri commenti.

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Capitolo 10
*** 9. ***


Spero che il
capitolo vi piaccia.




 
" Ma se sotto la pioggia balliamo, sopravivremo anche alla tempesta "




 
CHRIS




 
( LONDRA )


Il lato peggiore di noi cacciatori e del lavoro che facciamo non è quello che nessuno potrebbe pensare. Dopo aver parlarto con Peter, lui era rimasto in silenzio per tutto il giorno; il che non è un bene, quando si parla di mio marito.


La sua pancia cresce e non gli ho mai visto toccare la pancia o meglio nostro figlio come farebbe Stiles. La cosa inizia a preoccuparmi. Alan mi ha detto che non devo preoccuparmi, e che, una situazione del genere in passato l' aveva già vista con Tom Bonnet quando non voleva portare avanti la gravidanza all' inizio.
Mi stringo nelle spalle, e annuisco con maggior convinzione a quelle parole. Ma io conosco Peter, e so che non è da lui comportarsi così.


Vado dove mi indica Benedict e lo trovo seduto su degli scalini, una " stanza " in penombra. All' improvviso sento insopportabilmente il bisogno di chiedergli scusa, anche se non sapevo il perchè.
Fece un leggero cenno del capo e abbozzò un sorriso << So che hai parlato con Alan, e che sei preoccupato per me. Ma sai bene che non devi esserlo, se ci fosse qualcosa verrei a parlare con te >> lo guardo un pò confuso e d' istinto gli domando << Sicuro? Allora perchè non ti sei mai toccato la pancia? Perchè Alan non ha saputo darmi una spiegazione >>, mi guarda con i suoi bellissimi occhi blu, e fa un respiro profondo.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro volte, solo al quinto, capisco che sta per andare in iperventilazione più totale; corro ad abbracciarlo, e lo stringo forte, sussurandogli << Qualsiasi cosa sia successa, io ti rimarrò sempre accanto >>. Prende una mia mano, e la stringe forte, << Devo dirti una cosa. È una cosa che non sa nessuno. Io non te l'ho mai detto e nessuno del branco ha mai saputo, nemmeno mio cognato.
Quando ti sei sposato, ho scoperto che ero rimasto incinto. Così decisi di sparire per il periodo della gravidanza, nessuno doveva sapere, nemmeno Alan. Andai in Canada, e cercai un branco, quando lo trovai, gli spiegai che ero incinto e che avevo bisogno di rimanere lì finche non fosse nato il bambino o la bambina. Il druido lo conosci anche tu, si chiama Sara, la stessa Sara che adesso sta con i Bonnet. Decise di fami rimanere li, per tutto il tempo che ne avevo bisogno, e dopo quasi tre mesi, nostro figlio decise che era arrivato il momento di fare il suo ingresso nel nostro mondo. Sara mi diede una mano, ma qualcosa andò storto, perchè dopo la nascita di nostra figlia, Malia morì. Sara mi disse che durante la gravidanza avevo contratto una specie di infezione, ma non gli avevamo dato peso, visto che mi ero ripreso il giorno stesso. E stata dura accettare la sua morte, credo di non averla mai superata. Ma tu non c'eri. E non volevo coinvolgerti in questa cosa. Lo so che sono una persona meschina, ma a te era nata una figlia, e non volevo dirti che ne avevi appena persa una. Non era giusto. Sapevo che avresti lasciato tutti per combattere le mie battaglie, ma era la mia battaglia e dovevo vincerla da solo.
Ora capisci perchè non tocco mai nostro figlio? Chris ho paura. Ho paura che possa risuccedere, e so che questa volta ci saresti tu al mio fianco, ma ho paura lo stesso >>.


Dovetti reprimere l' impulso di alzarmi in piedi e andarmene. Non potevo farlo, non questa volta, non dopo quello che mi aveva appena raccontato. Raccolgo tutte le energie, e gli stringo la mano ancora più forte. Istintivamente tocco la sua pancia << Questa volta non accadrà nulla. Ne sono sicuro, perchè ci sono. E ti assicuro che io rimarrò sempre accanto a te. Volevo che me lo dicessi di questa cosa, quando ci siamo sposati, ma onestamente volevo saperlo prima, quando l'hai scoperto. Volevo starti accanto, qualunque cosa fosse successa. E si, avrei lasciato Victoria molto tempo fa, per starti accanto e..>> veniamo interroti da Ian che ci dice che Gerard è riuscito ad entrare nella casa dei Bonnet, lo guardo e mi alzo, quando mi accorgo che Peter non si è neanche mosso da lì. << Ian lasciaci soli per un secondo >> per come è entrato riesce velocemente. Guardo mio marito, e gli alzo il mento con due dita, notando, che ha le lacrime agli angoli degli occhi << Quel pazzo, non farà male a nessuno di questo branco o quello dei Bonnet; ma sopratutto non farà mai del male a te >>, prende la mano e mi dice << In seguito ho scoperto che la morte di nostra figlia, l'ha causata tuo padre. Lui sapeva, e ha fatto in modo di uccidere, anche quel frammento di felicità che tu mi avevi lasciato. Ha ucciso sua nipote. E questo mi fa capire una cosa, che ucciderà che non si fermerà davanti a niente. Malia era innocente, ecco perchè ho gli occhi blu, il branco conoscono un' altra versione, e vorrei che restasse tale. Chris non dirlo a nessuno. Nemmeno ad Alan; Sara mi ha promesso che non avrebbe mai raccontato questa cosa a nessuno. Ho bisogno che questa rimanga fra noi ok? - annuisco alle sue parole, so che porteremo avanti questo discorso – e adesso amore mio, se non ti dispiace, andiamo ad ucciddere qualcuno che io e te conoscismo fin troppo bene >>.


Mi sorride per un secondo e si alza, trasformandosi in lupo, aspettandomi, prendo la pistola, e usciamo per affrontare quel pazzo di Gerard.




NB:
capitolo pieno di tristezza. Povero Peter. Certo che la vita non gli ha dato quello che voleva.
Aspetto i vostri commenti.

 

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Capitolo 11
*** 10. ***


Spero che il capitolo
vi piaccia.
Mi scuso per l'enorme
ritardo nella pubblicazione.
Buona lettura e
non linciatemi ;).




Tom






La chiave della vita è la volontà,
e la molla che la mette
in movimento è la tenacia.










Guardo Benedict che gioca insieme a nostro figlio, mentre Mycroft lo vedo preoccupato per qualcosa, o meglio per qualcuno, lo guardo, e lui guarda me, mi dirigo sul terrazzo e poco dopo, mi raggiunge anche lui, lo guardo rimandendo in silenzio, e dopo un paio di minuti gli domando << Devi dirmi qualcosa? Ho come la sensazione che tu debba fare quallcosa, ma qualcosa o meglio qualcuno ti trattenga qui >>, mi guarda con un sorriso sulle labbra e mi risponde per le rime << Ora capisco perchè mio fratello ha avuto l' imprinting cin te, tu capisci le persone, senza che esse dicano nulla. Ho paura. Ho paura per Gerard, per quello che può fare; ma sopratutto per Gregory. Lui non sa nulla del nostro mondo, si è follemente innamorato di me, e io di lui, ma non voglio vederlo invecchiare, o morire per colpa mia. Ho paura che Gerard per colpire me, possa arrivare a lui, ed è una cosa che non mi perdonerei mai >>, sto per dirgli qualcosa, quando mio figlio, corre verso di me. << Papi >> attira la mia attenzione, e lo prendo in braccio, << allora ti sei divertito con papà a fare quella cosa noiosa? >>, ride mio, mentre mio marito mi fa una battuta sfacciata << piaceva anche a te quel gioco, solo che da qualche giorno, ti piace fare un altro tipo di gioco >>, nostro figlio mi guarda e mi posa una mano sulla guancia, cìchiedendomi " che gioco? " lo guardo e gli spiego che è una cosa che capirà quando sarà grande, e lo lascio col dubbio.








CHRIS ARGENT




Guardo Peter in versione lupo, e non posso fare a meno di pensare del dolore che ha passato anni fa.
Ed io non ero li accanto a lui, e nel momento in cui hai menzionato il fatto che tu fossi solo, ho sentito i problemi scorrere nelle tue vene, come quel pazzo di mio padre, che per l' ennessima volta, sta cercando di fare del male alla mia famiglia. E questa volta non me la porterà via. Ce già riuscito una volta, non accadrà una seconda volta.
Fermo Peter e gli dico quello che il cuore mi dice di fare: << Dimmi cos’è successo, cosa ti passava per la mente. Ultimamente cercavi un posto più buio. Per nasconderti, ma va bene. Ma se continui ad abusarne, verrai derubato di noi. Mi rifiuto di perdere il mio unico amore per quel pazzo di Gerard. Torna a casa da NOI, non lasciare che succeda >> mi guarda con i suoi occhi blu elettrico e un mezzo ringhio, quando ad un certo punto inizia a correre a sinistra della radura, e insieme a lui, ci sono anche Benedict e Ian, mentre accanto a mio marito vedo Talia e un altro lupo, e penso che sia Tom Bonnet. In quella radura ci deve essere Gerard; sennò la cosa non avrebbe senso.
Accerchiamo Gerard e guarda Peter in versione lupo, si avvicina a lui, ma io mi paro davanti a lui, << Come sta Malia? >> sento un ringhio potente che fa tremare pure gli alberi, Ian lo guarda e gli domanda chi sia Malia; e lui con molta nonchalance gli risponde che è la prima vittima di Peter, era una bambina. Parla di nosytra figlia come se niente fosse, lo guardo e tiro fuori la pistola, e semplicemente gli dico << Lascia stare Malia, e veniamo a questioni più importanti. Sai bene che tutti ti vogliono morto, quindi possiamo farla semplicemente finita. Ti sparo cosi' smetterai semplicemente di far male alle persone che ci sono più care. A Peter. A Stiles, Derek, i Bonnet. O puoi iniziare una guerra, ma sai che stavolta perderai, e nessuno verrà in tuo soccorso>> .
Lascio una carezza a Peter semplicemente per…incoraggiarlo a non mollare e non lasciarsi andare allo sconforto, perché la vita quando ci toglie qualcosa – anche se fa così dannatamente male subito – poi ci restituisce delle esperienze di valore incalcolabile.












DEREK


Che per me la cosa più grande
È chiusa nei i tuoi piccoli gesti
Tu che riesci a trovare il meglio
In mezzo a questi difetti






Anche se costerà sacrificio. E il chiasso di qualche litigio. In un mondo zitto e grigio. Io e te fuochi d’artificio. E ci basta una scintilla per accenderci. Senza mezze misure ne mezzi termini. Potevi avere tutti ma hai voluto scegliermi. Sei così bella che non riesco a crederci.
Guardo Stiles lottare per la vita di nostro figlio, che sfortunatamente ha deciso di far parte del nostro mondo nel momento meno opportuno, questo non vuol dire che non sono contento, ma il mio lupo sta scalpitando di entrare in quella stanza e buttare Alan e Sara fuori per stare accanto a mio marito.
Dopo neanche un'ora esce Deaton con un bambino che piange a pieni polmoni, lo guardo, e prima di prenderlo in braccio, chiedo << Stiles? >>, mi guarda con una faccia da scuse, e mi dice semplicemente << Mi dispiace Derek, ma abbiamo dovuto sedarlo, ed una cosa che faremo nei prossimi giorni, ha perso troppo sangue, e il suo corpo era già in una situazione precaria, smetteremo di sedarlo, quando il suo corpo si riprenderà. A proposito qui c'è qualcuno che vuole conoscerti, e a quanto non pare solo lui, mi indica dietro di me - mi giro e vedo Tom in versione lupo che si avvicina a me , prendo il bambino e con mio stupore vedo che ha gli occhi blu, li chiude per un secondo per poi vedere che ha gli occhi completamnete uguali a mio marito – vado a ricontrollare Stiles, e poi ti faccio entrare >> annuisco alle sue parole. Mio figlio si arrampica sulla sedia accanto alla mia, e inizia ad annusare il suo fratellino, mi guarda, e se ne va per come è venuto. Scrollo la testa e faccio un sorriso, ricordandomi che anche io ho avuto la stessa reazione di Tom, quando è nata Cora, mia mamma mi aveva sgridato, ma io non avevo dato peso alla cosa. Penso che sia arrivato il momento di rimettere apposto le cose con i miei genitori, e so che Stiles ne sarà felice.
Guardo la porta e dopo qualche secondo si apre, Alan, mi fa segno di entrare, ma appeno vedo Stiles su quel letto, mi sto per mettere a piangere, ma qualcuno lo fa al posto mio, << Ricordati che i beta, sentono tutti i tuoi cambiamenti di umore, e lo sente anche Stiles, anche se è una cosa che ancora non mi spiego >> annuisco alle sue parole, ed entro della quella stanza. Lascio mio figlio continuare a piangere, semplicemente perchè è il mio cuore che lo sta facendo.
Mi avvicino al letto, e poggio Alexander, accanto a Stiles e dopo pochi secondi smette di piangere, non so se anche il mio cuore l' abbia fatto, ma sta di fatto che adesso sto meglio. Gli lascio un bacio sulla fronte e rimango a guardrlo come se fosse la cosa più bella di questo mondo.




Note: spero che vi sia piaciuto, a breve ( se non passeranno mesi ), avrete le dovute spiegazioni, non preoccupatevi ;)

 

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Capitolo 12
*** 11 ***


Lo so, mi spiace immensamente
di aggiornare solo ora,
ma ahimè sono troppo occupata
con il lavoro.




CHRIS




Guardami, non posso farcela,
non adesso. Non da solo!




Guardo mio marito dormire nel letto, e mi domando come la vita ci abbia potuto fare questo bellissimo regalo. Regalo che una volta la vita mi ha donato e poi tolto; e adesso la vita mi sta dando una seconda possibilità. E di questo ne sono felice. Semplicemente perchè potrei avere il mondo intero, ma io ho scelto e continuerei a scegliere un angolino al tuo fianco.
Peter si muove appena e capisco che si sta svegliando, appena apre gli occhi , vedo quei bellissimi occhi blu elettrico che mi guardano con stupore; aggrotta la fronte per un secondo e mi domanda, << Non dovresti essere alla ricerda di tuo padre? >>. Ero come paralizzato, non sapevo che farne di tutto quell' amore davanti a me e pensai " i baci servono in fondo a questo, a dire quel che non si riesce, a far tacere i fraintendimenti, a mettere la pace, a rendere tutto più bello " e cosi lo baciai, senza dir nulla. E semplicemente senza dire una parola, otteni il sorriso più bello di questo mondo. Uno di quei sorrisi che ti fanno dimenticare anche il nome. E non c'era cosa più bella nella mia vita.


Abbandoniamo la camera da letto, quando ad un certo punto sento una voce femminile alle nostre spalle, una voce che non avevo mai sentito, << Peter Hale che diavolo ci fai qui? >> domanda con aria maliziosa, Peter improvvisamente si stacca dalle mie labbra e si gira a guardare quella donna, appena la vede corre ad abbracciarla. Lo guardo con un sopracciglio alzato e scopro che il nome di quella donna, e stata la mia rovina. << Lizzie tesoro che ci fai qui? Ti ho lasciato a Parigi qualche settimana fà. Che ci fai nella villa dei Bonnet? >> lo guarda e prende un respiro profondo prima di rispondergli << Pet in realtà io sono una Bonnet, e vero che ci conosciamo da molti anni, ma non volevo metterti nei guai con mio padre e mio fratello; ma ora che sei qui, dovevo dirtelo. A parigi c'ero per sbrigare delle cose per mio fratello Tom, così come a Beacon Hills >> Peter la guarda con un sorriso sul volto, lo stesso che regala a me. Stringo forte i pugni ed esco dalla stanza, nel mentre che esco vado a sbattere contro Benedict e lo guardo male; mi guarda non capendo, ma appena sente la voce di sua cognata si schiaffa una mano sul volto. << Scusami >> mi dice prima di proseguire.




BENEDICT




Amare chi non t' ama è una pazzia


Entro in camera da letto e trovo Tom che legge un libro, mentre abbraccia nostro figlio, li guardo e mi fermo sulla porta, ma il suono di mio marito, mi riporta con i piedi per terra << Allora cosa ti andrebbe di fare oggi? >> lo guardo e mi avvicino al letto << Stare con te >> lo guardo negli occhi, con uno sguardo malizioso, chiude il libro con un tonfo e guarda nostro figlio, si alza e lo prende in braccio, il piccolo si sveglia per poco chiedendo a mio marito << Papà dove andiamo? >> Tom gli posa un bacio sulla fronte e gli sussura << Da Mrs Hudson, io e papi dobbiamo fare una cosa, e tu sarai più al sicuro con lei >> gli fa una carezza lungo la schiena e mi sdraio sul letto, chiudo gli occhi per un paio di minuti e dopo qualche secondo sento il materasso abbassarsi appena e una risposta sulle labbra << Non che tu abbia alternative >>, apro gli occhi e gli dico con un sorriso sulle labbra << Anche se le avessi, sceglierei lo stesso di stare con te. Sceglierei sempre te >> mi guarda con uno sguardo pieno di affetto e inizia a far scorrere la sua mano lungo il mio corpo, mi metto a sedere portandomi con me anche Tom << Io se fossi in te, non scherzerei col fuoco, potrei non aver il controllo di me, e tu lo sai benissimo, sopratutto quando sei vicino al calore >>, mi guarda e mi risponde << Oh ma io lo so benissimo >> si attacca alle mie labbra e sembra non volersene staccarsene e io sono felice per questo.






NDA:
allora che ne pensate? Spero che vi piaccia.





 

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Capitolo 13
*** 13. ***


Lo so, mi spiace immensamente
di aggiornare solo ora,
ma ahimè sono troppo occupata
con il lavoro.
Quindi eccovi il capitolo.
 
“ Non si puo’ vedere né toccare. Non si puo’ udire né annusare.
Giace dietro le stelle e sotto le colline. Riempie i vuoti buchi. Viene prima e dopo ogni cosa. Termina la vita e uccide con il sorriso “
( J. R. Tolkien )
 
Una casa.
Sei persone.
Tre camere.
E l’ amore dentro.
 
Tom e Benedict.
Derek e Stiles.
Peter e Chris.
 
Tutti con il loro compagno di vita.
Tutti con qualcosa da proteggere. La vita. Non importa che sia la propria, ma la cosa fondamentale per tutti loro è la vita dei loro figli; tutti hanno un concetto da difendere. I membri del loro branco non si toccano per nessun motivo. In particolar modo se c’è di mezzo Gerard.
Pazzo, che secondo qualcuno degli Hale andrebbe rinchiuso in un manicomio e gettata la chiave.
Ma non tutti la pensano allo stesso modo, qualcuno lo sta aiutando. Nessuno ancora ha capito chi sia. Nemmeno Stiles, che nonostante dia il suo bel da fare a Derek, non abbia ancora capito chi ci sia dietro a tutto questo.
 
§§§§
 
Tom guarda Ben e si chiede come un uomo con lui, abbia potuto accettare di amare una persona come lui, un lupo. Una persona che lotta per la sopravvivenza e che non riesce ad amare nessun altro, se non stesso. Ma un’ autore citava cosi:
Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent’anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.

Non preoccuparti del futuro.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa’ una cosa, ogni giorno che sei spaventato.
Canta.

Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.

Forse divorzierai a quarant’anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse.
Come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo.
Usalo in tutti i modi che puoi.

E con le ultime parole in mente, sveglio Ben  a suon di baci e carezze e non c’è bisogno di chidergli se a voglia di fare l’ amore con me. Ben è sempre stato in  grado di capire cosa volevo dalla vita, prima che lo capissi io stesso, mi guarda e come se il suo sguardo smettesse di essere attacato al cervello ma al suo pene.
§§§§
Stiles guarda in disordine la stanza e poi guarda suo marito dormire, con il lenzuola che gli copre appena i fianchi e con il piccolo Will che reclama la sua piena attenzione. Se lo porta con sé in bagno, e pensa che il primo calore da lupo è stato come un tornado che ha spazzato via tutti gli altri. E con la prima gravidanza pensava che fossero diminuiti di intensità e di volte, ma invece è successo il contrario.
Sono aumentati. Cerco di calmarmi, guardando mio figlio, ma non ci riesco e apro l’acqua del bagno, magari fare un bagno mi rilasserà.  Rimetto Will nella sua culla, ma appena lo faccio addormentare, mi ritrovo Derek accanto che mi guarda, come se fossi la sua preda preferita.
<< Tieni giù le mani Sourwolf almeno per le prossime due ore >> mi guarda ancora e mi porta con se in bagno, e si toglie il resto dei vestiti e insieme a lui mi fa immergere nella vasca, e capisco al volo che non terrà le mani a posto per le prossime due, anzi saranno fonte di piacere. Piacere che io non so, se sarò in grado di reggere; e come se questo calore, avesse fatto uscire il suo lato animale più oscuro. Ma non faccio neanche in tempo a pensare altro che il suo bacio, reclama la mia piena attenzione.
 
§§§§
Sono un fascio di nervi, Chris è al pc, che cerca suo padre, e nel frattempo mi aiuta con il calore. Ma questo dolore è il più straziante di tutti. Lo guardo e penso a nostra figlia, che è ancora viva e lui questo non lo sa. Lasciarla andare è stato doloroso per me, lasciarli andare entrambi è stato come avessi ingoiato dello strozzalupo tutto insieme e che abbia smaltito gli effetti, giorno per giorno.
Come farò a dirgli che è viva? Non posso dirgli “ Ehi Chris, ti ricordi quando ti ho detto che tua figlia è morta?! Beh sappi che non è così. E viva. E sta venendo qui da noi. E io mi vergogno con entrambi per quello che ho fatto. “
<< Peter va tutto bene? >> mi domanda Chris con gli occhi freddi e come se lui sapesse, e volesse che sia io a dirglielo, lo guardo e non faccio in tempo a fare un discorso logico, che le parole vengono fuori da sole, << No. Malia è viva. E mi dispiace immensamente non averti detto nulla, ma pensavo e penso tutt’ora che sia al sicuro, nonostante mi sia tenuta in contatto con lei negli ultimi tempi >>. Chris mi guarda e annuisce, si alza e si avvicina a me, dicendomi una cosa << Lo so, e per questo che l’ho chiamata e che le ho chiesto di venire qua. Cosa pensavi? Che avresti potuto tenermelo nascosto ancora per molto? Io ti sono accanto sempre. Ma volevo sapere di Malia da te, e non da Sara. Vuoi dirmi qualche altra cosa? >> faccio segno di no, e vedo Chris che esce dalla stanza, ma prima di andare via, prende la pistola e io rimango lì come se mi avesse colto la tempesta, e io non riuscissi a fermarla.
Questo amore ti mette in ginocchio.
 
NDA:
lo so mi spiace per l’ immenso ritardo, spero che il capitolo sia piaciuto e che non dobbiate attendere ancora tanto, se fosse così, beh mi scuso immensamente per via della laurea.

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