A WINDOW TO THE PAST

di Jesse e Gabrielle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 5 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


salve ragazzi! siamo 2 sceme perdutamente innamorate di Felpato e Ramoso. abbiate pietà di noi questa è la nostra prima storia. vi dobbiamo xò avvertire che Peter Minus ( che Jesse ama definire essere ignobile e/o senza spina dorsale - capitela e compatitela lei adora James e sappiamo cosa Codaliscia abbia fatto - quindi se nel corso della storia apparirà così( per quanto Io- Gabrielle- non lo ami, pur tuttavia tenterò di impedirglielo) avrà solo una parte marginale. Bhè che altro dire? buona lettura! ( commentate please!) ************* Capitolo 1 --“Ragazzi sveglia! ” urlò la signora Potter. Il suddetto urlo arrivò ovattato alle orecchie di due giovani ragazzi, ricevendo come unica risposta un grugnito proveniente dal pavimento,o meglio di un ragazzo sdraiato su di esso. Il giovane il questione era James Potter, studente del sesto anno della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts , e cercatore della squadra di Grifondoro. Al suo fianco ( ma su un letto ) dormiva Sirius Black. I due erano gli studenti più ambiti di tutta la scuola e l’adesione ai fan club fondati in loro onore poteva considerarsi da guinness dei primati. Ma, se qualche ammiratrice li avesse visti in quel momento, di certo sarebbe rimasta interdetta. Uno in boxer e canottiera, con tutte le coperte buttate all’aria, la testa in fondo al letto e i piedi sul cuscino; l’altro a terra nella tipica posa stile Statua della Libertà, probabilmente nel tentativo di afferrare uno sfuggente, quanto immaginario, boccino d’oro. I due offrivano certamente uno spettacolo esilarante, nonché contrastante rispetto all’abituale comportamento da play boy tenuto a scuola. BOOM BOOM BOOM La signora Potter probabilmente stava tentando di buttare giù la porta. –Avete intenzione di perdere il treno? Son0 già le 10,30-. All’improvviso si udì un urlo agghiacciato provenire la stanza. La signora Potter sorrise, e si diresse in cucina per terminare di preparare la colazione. Dopo pochissimi minuti i due spuntarono dalle scale: Sirius tentava di allacciarsi una scarpa mentre scendeva i gradini; James stava cercando di infilare la testa nel collo del maglione e intanto cercava di abbottonarsi la camicia. Arrivati in cucina, si fiondarono a tavola con l’intenzione di mangiare qualcosa prima di precipitarsi alla stazione. Si sedettero, iniziando a mangiare, senza rendersi conto che la signora Potter stava ridacchiando mentre poggiava frittelle e sciroppo d’acero davanti al figlio. Questi alzò gli occhi verso di lei e iniziò a dire, con fare piuttosto seccato: -Mamma, perché non ci hai chiamato prima? Ora noi…- ma si bloccò vedendo la madre così stranamente tranquilla e, quasi, gongolante… volse lo sguardo verso il padre per riuscire a capirci qualcosa e per tutta risposta egli gli indicò con un gran sorriso l’orologio appeso alla parete… erano le 9:00. In un primo momento James era troppo shoccato anche solo per fiatare poi, accortosi che Sirius si stava ancora ingozzando, del tutto ignaro dell’accaduto, gli diede una gomitata fra le costole. L’altro si girò verso di lui, già pronto a lanciare chissà quale maledizione, ma James lo fermò e, imitando il gesto di suo padre, gli indicò la parete. Sirius ci mise un pò a recepire il concetto, quindi puntò due occhioni disperati verso la signora Potter, mentre James iniziò la sua invettiva: - Mamma! Come hai potuto farmi questo? A me? Al tuo unico, adorato figlio? Lo sai quanto vale questo volto? Con questo tuo scherzetto sarà un miracolo se non mi riempirò di rughe… mi hai fatto perdere almeno 10 anni di vita!..- mentre parlava così, i coniugi Potter se la ridevano di cuore. Il ragazzo borbottò: - Che madre snaturata!- prima di avviarsi verso la sua stanza, seguito da un Sirius ancora mezzo addormentato ( che nonostante tutto non aveva capito niente.. ).

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Capitolo 2
*** Capitolo 3 ***


A WINDOW TO THE PAST

 

A WINDOW TO THE PAST

 

 

CAPITOLO 3

 

 

-           “Ramoso passami lo sciroppo d’acero” - 

Troppo impegnato a masticare il suo bacon, James non sollevò neanche la testa afferrando meccanicamente il barattolo di sciroppo e, in maniera altrettanto meccanica, lo agguantò Sirius portandosi alla bocca il succo di zucca.

Remus scosse la testa commiserandoli senza alcun commento, ormai troppo abituato ai comportamenti eccentrici dei suoi amici.

-           Signor Potter, signor Black – li richiamò la Mc Granitt che stava passando in quel momento per distribuire gli orari – Quanta foga, sembra che non tocchiate cibo da mesi, anche se ieri sera a parer mio sembravate  aver apprezzato notevolmente la cena –

I due interpellati alzarono la testa e ingoiarono simultaneamente.

- Ma prof dobbiamo nutrirci per dare il meglio di noi stessi durante le ore di lezione – si scusò Sirius  ostentando uno dei suoi sorrisi più accattivanti.

-           Peccato che di solito diate il meglio di voi stessi solo quando si tratta di combinare guai, signor Black – puntualizzò la Mc Granitt,che li lasciò per distribuire gli orari.

I due ragazzi si guardarono ridacchiando per poi spostare la loro attenzione sul foglietto appena distribuito.

-           Oh mio Dio! – esclamò James, inorridito.

-           Hanno intenzione di massacrarci, quest’anno? No, dico: alla prima ora Ruf, poi due ora di pozioni con Barrow e dulcis in fundo, a completare la mattinata, due ore di difesa.

E  ricordate che la Bones l’anno scorso ha detto che al primo segnale di cedimento ci avrebbe sbattuto fuori dal suo corso? –

-           Non ce la farò mai. – eclamò avvilitò Josh  Martin, un ragazzo che avrebbe seguito i loro stessi corsi, per diventare auror – e per giunta abbiamo abbiamo anche due ore con Vitiuos nel pomeriggio. –

I quattro ragazzi (si era aggiunto anche Remus alla discussione) stavano lamentandosi dell’ orario quando James, che si era voltato verso la rossa prefetto per vedere la sua reazione, quando…

-           E quello che diavolo vuole da lei? – esclamò subito geloso.

Infatti il nuovo studente, Andrei, si era avvicinato al loro tavolo ed ora stava conversando con Lily.

-           Chi Jamie? – chiese Remus, incuriosito dal tono dell’amico.

-           L’idiota che ci sta provando con la mia ragazza! – rispose facendo un gesto secco con la testa indicando i due stavano chiacchierando, a parer suo, troppo amichevolmente.

-           Ma, caro Ramoso, quante volte te lo devo spiegare? Lei non è la tua ragazza! – spiegò il licantropo.

-           Già, ti devo ricordare che tutte le volte che ti vede sembra una Banshee in procinto di uccidere la sua preda? – infierì malefico Sirius.

-           Sottigliezze – rispose acido James, che nel frattempo non aveva mai distolto lo sguardo dai due.

 

 

-           Scusa, tu sei Lilian Evans? –

-           Si – rispose la ragazza voltandosi. – Tu sei uno dei nuovi studenti, vero? –

-           Si, mi chiamo Andrei Pavlova, piacere di conoscerti. – disse sorridendole amichevolmente e tendendole la mano.

Lei la strinse, sorridendo di rimando.

-           Ieri sera ho parlato con i professori, per confrontare il programma della vostra scuola con quello di Dumstrong… la mia scuola, sai e ci siamo resi conto che la mia preparazione in incantesimi era piuttosto lacunosa.

Quindi il professor Vitious mi ha consigliato di rivolgermi a te, visto che sei la migliore del suo corso. – aggiunse sorridendo, mettendola in imbarazzo.

Infatti la ragazza arrosì violentemente e gli sorrise timidamente.

-           Ok, ci possiamo vedere a pranzo per decidere quando incontrarci. –

La risposta di Andrei non potè però arrivare perché una furia di nome James Potter gli era piombata addosso.

Il Malandrino, infatti, aveva seguito ogni loro singolo movimento e non appena aveva visto la ragazza arrossire non ci aveva più visto dalla gelosia.

-  Piacere io sono James Potter Grifondoro, e tu ? -

-           Io mi chiamo Andrei Pavlova e sono di Corvonero –

-           E cosa può volere un Corvonero da un prefetto di Grifondoro? –

-           Potter non sono affari che ti riguardano! – esclamò Lily furiosa per la sua maleducazione.

-           Oh ciao Evans, sai non ti avevo proprio visto  - disse lui con voluta nonchalance.

-           Io invece, per mia sfortuna, ti vedo anche troppo spesso Potter! –

-           Non è colpa mia se il tuo sguardo cade sempre su di me, Evans –

-           Non è colpa mia se sei un pallone gonfiato che cerca sempre di attirare l’attenzione-

-           Chi ti ha detto che io voglia attirare la tua attenzione? Forse l’egocentrica sei tu! –

Nel frattempo Andrei aveva seguito questo “scambio di opinioni” in silenzio e deciso, per la sua incolumità, che era meglio allontanarsi , le disse:

-           Senti, allora ci vediamo dopo, ok Lily? –

-           Ok ci vediamo dopo – gli rispose girandosi verso il ragazzo più grande e sorridendogli dolcemente.

-           Ah, siamo già arrivati a chiamarci per nome e ai sorrisetti smielati? – osservò acido – E dimmi, a quando le nozze? –

La ragazza si sentì salire il sangue alla testa per questa sua ultima frase e, rossa di rabbia, gli rispose:

-           Non ho tempo per le tue sciocchezze Potter! Devo andare a lezione e faresti meglio a farlo anche tu: sono sicura che ti farebbe bene imparare qualcosa e riempire un po’ quella tua testaccia vuota. –

 

 

 

A lezione di storia della magia l’umore di James non era migliorato e certo non contribuivano le sfrecciatine di Sirius e i rimproveri di Remus.

Infatti i tre, per ammazzare il tempo, erano soliti scriversi dei bigliettini, durante le noiosissime lezioni di Ruf e quella volta non faceva eccezione.

 

Lunastorta:

 “Mio caro Ramoso, devi capire che Lily Evans non è una tua proprietà, non puoi continuare a comportanti come se lo fosse! E di certo non puoi impedirle di avere rapporti con altre persone!”

 

Ramoso:

“io non voglio assolutamente impedirle di avere rapporti con altre persone! Voglio solo evitare che i ragazzi la importunino”

 

Felpato:

“ No, è ovvio che il tuo comportamento sia dettato dalle regole della cavalleria! Eppure, a ben guardare, c’è una pecca nel tuo modo di agire perché se ci fai caso l’unico che la importuna sei proprio tu!”

 

Ramoso x Felpato:

“non è vero che le do fastidio! Il fatto è che io sono un ragazzo esuberante ed estroverso e quindi può sembrare, ad una prima occhiata, che io le dia fastidio. In realtà  lei apprezza molto la mia compagnia solo non sa come dimostrarmelo perché è troppo timida…”

 

Lunastorta x Ramoso:

“ Estroverso un corno! Non solo le dai sempre fastidio ma ti rendi conto di come hai trattato il nuovo studente? Dovremmo essere gentili con loro, aiutarli ad ambientarsi.”

 

Felpato x Ramoso:

“ oh le stai proprio simpatico! Allora le sfumature rosso- violacee che assume il suo volto ogni volta che ti vede sono per la troppa gioia?”

 

Ramoso x Felpato e Lunastorta:

“Ah, ah molto divertente Felpato! E quanto a quell’Andrei: non mi piace. Proprio per niente.

Guardando Evans aveva la classica faccia del lupo che guarda un agnello! Senza offesa Lunastorta”

 

Lunastorta x Ramoso:

“ Non l’avrei mai detto che non ti piace! Non si tratta solo di Andrei, non è mica la prima volta che fai tutte queste storie quando un ragazzo le si avvicina. Non ricordi quel ragazzo di Tassorosso dell’anno scorso? Lo hai perseguitato per un mese perché aveva fatto amicizia con Lily  e quando poi le ha chiesto di uscire gli hai fatto rompere una gamba.”

 

Ramoso x Lunastorta:

“ Non è vero! Non è colpa mia se quello stupido, pur non essendo alla mia altezza ha osato sfidarmi ed è caduto dalla scopa mentre cercava di prendere il mio boccino.”

 

Felpato e Lunastorta x Ramoso:

“SEI PROPRIO UN CASO DISPERATO!!!”

 

In quel momento suonò la campanella e i ragazzi si alzarono svogliati per incamminarsi verso i sotterranei per la doppia ora di pozioni con Barrow.

 

 

 

 

 

A pranzo…

-           Vedo che sei riuscita a liberarti del tuo amico apprensivo – disse Andrei raggiungendo Lily mentre si incamminava verso la sala grande per il pranzo.

-           Oh, ciao Andrei! Si sono riuscita a liberarmi di lui, almeno per il momento. Ma non è un mio amico, non farti strane idee: è solo uno scocciatore che si diverte a tormentarmi – finì lei esasperata.

Lui le sorrise comprensivo e lei gli sorrise di ricambio, pensando a quanto fosse diverso da James Potter e a quanto gli fosse simpatico.

Arrivati in sala grande, lui fece per avviarsi verso il tavolo dei Corvonero quando la voce di lei lo fermò:

-           Senti, perché non ti siedi con me al mio tavolo? Dopotutto non ci siamo ancora organizzati per studiare. –

Lui acconsentì felicemente e i due si accomodarono.

Questa situazione fu vissuta in maniera diametralmente opposta dai nostri protagonisti: Lily era molto soddisfatta della sua nuova conoscenza mentre James non riuscì a gustarsi il pranzo come al solito e dovette essere trattenuto dai suoi amici per evitare che saltasse addosso al nuovo studente. (I martiri della faccenda furono ovviamente i poveri Remus  e Sirius)

 

 

 

 

 

 

 

Ly’ 91: Grazie, grazie, grazie. Sei davvero fantastica!

Innanzitutto per aver aspettato pazientemente tanto tempo, e poi per l’incoraggiamento.

 Questa volta non ti abbiamo fatto aspettare tanto! Speriamo che il nuovo cap ti piaccia, e di riuscire a postarne altri prima di partire per le vacanze. Continua a recensire mi raccomando…. Ciaooooo

 

Chihiro: oh che bello!!!!!! Una nuova commentatrice!!! Guarda del titolo è stato proprio una coincidenza……scherzi a parte non riuscivamo a trovare niente di meglio, e questo evento raro piaceva ad entrambe.

Continua a seguirci…………ciao

 

Un grazie cmq anche a tutti coloro che leggono senza recensire!

 

Ciao a tutti

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


IL GRANDE NON-SO-CHE

 

A  WIND TO THE PAST

 

Capitolo 1

 -“Ragazzi sveglia! ”- urlò la signora Potter.

Il suddetto urlo arrivò ovattato alle orecchie di due giovani ragazzi, ricevendo come unica risposta un grugnito proveniente dal pavimento, meglio di un ragazzo sdraiato su di esso.

Il giovane il questione era James Potter, studente del sesto anno della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts , e cercatore della squadra di Grifondoro.

Al suo fianco ( ma su un letto ) dormiva Sirius Black.

I due erano gli studenti più ambiti di tutta la scuola e l’adesione ai fan club fondati in loro onore poteva considerarsi da guinness dei primati.  Ma, se qualche ammiratrice li avesse visti in quel momento, di certo sarebbe rimasta interdetta.

Uno in boxer e canottiera, con tutte le coperte buttate all’aria, la testa in fondo al letto e i piedi sul cuscino; l’altro a terra nella tipica posa stile Statua della Libertà, probabilmente nel tentativo di afferrare uno sfuggente, quanto immaginario, boccino d’oro.

I due offrivano certamente uno spettacolo esilarante, nonché contrastante rispetto all’abituale comportamento da play boy tenuto a scuola.

BOOM BOOM BOOM

La signora Potter probabilmente stava tentando di buttare giù  la porta.

       “ Avete intenzione di perdere il treno? Sono già le 10,30”-.

All’improvviso si udì un urlo agghiacciato provenire la stanza.

La signora Potter sorrise, e si diresse in cucina per terminare di preparare la colazione.

 Dopo pochissimi minuti i due spuntarono sulle scale: Sirius tentava di allacciarsi una scarpa mentre scendeva i gradini; James stava cercando di infilare la testa nel collo del maglione e intanto cercava di abbottonarsi la camicia.

Arrivati in cucina, si fiondarono a tavola con l’intenzione di mangiare qualcosa prima di precipitarsi alla stazione.

Si sedettero, iniziando a mangiare, senza rendersi conto che la signora Potter stava ridacchiando mentre poggiava frittelle e sciroppo d’acero davanti al figlio. Questi alzò gli occhi verso di lei e iniziò a dire, con fare piuttosto seccato:

-“Mamma, perché non ci hai chiamato prima? Ora noi…”- ma si bloccò, vedendo la madre così stranamente tranquilla e, quasi, gongolante… volse lo sguardo verso il padre per riuscire a capirci qualcosa e per tutta risposta questo gli indicò con un gran sorriso l’orologio appeso alla parete… erano le 9:00.

In un primo momento James rimase troppo shoccato anche solo per fiatare poi, accortosi che Sirius si stava ancora ingozzando, del tutto ignaro dell’accaduto, gli diede una gomitata fra le costole.

L’altro si girò verso di lui, già pronto a lanciargli chissà quale maledizione, ma James lo fermò e,  imitando il gesto di suo padre, gli indicò la parete.

Sirius ci mise due secondi a recepire il concetto, quindi puntò due occhioni disperati verso la signora Potter, mentre James iniziò la sua invettiva:

 - “Mamma! Come hai potuto farmi questo? A me? Al tuo unico, adorato figlio? Lo sai quanto vale questo volto? Con questo tuo scherzetto sarà un miracolo se non mi riempirò di rughe… mi hai fatto perdere almeno 10 anni di vita!…” -.

 Mentre parlava così, i coniugi Potter se la ridevano di cuore.

Il ragazzo borbottò: - “Che madre snaturata!”-  prima di avviarsi verso la sua stanza, seguito da un Sirius ancora mezzo addormentato ( che comunque non ci aveva capito niente.. ).

 

 

II Capitolo

 

 

Ore 10:55.. Stazione di King’s Cross

- “Non è possibile! Tutti gli anni la stessa storia! Nonostante vi siate alzati con tre ore di anticipo siete riusciti lo stesso a fare tardi!” - esclamò la signora Potter tra l’incredulo e l’esasperato.

“Ma mamma io non c’entro! E’ stata colpa di Sirius che si è chiuso in bagno per farsi bello per le sue fans!” - cercò di discolparsi James.

- “Cosa!!!!!! Ma come ti permetti?! Io non ho bisogno di farmi bello, come dici tu. lO lo sono già! Al contrario di qualcun altro che si spettina i capelli appositamente per pavoneggiarsi e si crede un gran figo”- ribatté contrariato l’altro.

James si fermò di colpo:

 - ”Ma come osi? Io non mi credo un gran figo, IO lo sono. Puoi chiederlo a qualsiasi ragazza di Hogwarts”.-

- “Ma sentitelo! Sai che sei proprio uno sbruffone? Tu non hai neanche la metà delle mie ammiratrici”- ribattè Sirius ironico.

Ma la risposta che, indignatissimo, James si apprestava a dare fu interrotta bruscamente dalla signora Potter che urlò loro contro

- “ Smettetela voi due! Siete entrambi così narcisisti che potreste morirci davanti ad uno specchio a contemplarvi. Ma ora dobbiamo andare o perderete davvero il treno”.-

I ragazzi smisero di battibeccare e si affrettarono a oltrepassare la barriera del binario 9 e 3/4.

Uno scintillante treno rosso apparve davanti ai loro occhi… uno scintillante treno rosso che aveva iniziato a muoversi.

I due contemplarono per circa due millesimi di secondo la possibilità di rimanere veramente a terra, si voltarono, si guardarono negli occhi e esclamarono all’unisono – “ops” - e si fiondarono come due razzi verso il treno.

 Non si sa come, battendo probabilmente ogni legge della fisica, i due, con un incredibile gioco di squadra, riuscirono a scaraventare oltre la ringhiera dell’ultimo vagone i bagagli e, con un salto da atleti olimpionici, ad afferrare il parapetto.

-“Ed anche quest’anno è andata”- affermò la signora Potter esasperata salutandoli con la mano. 

I due entrarono nel treno.

Iniziarono ad aprire le porte di ogni scompartimento in cerca dei loro amici.

Remus di certo si trovava nella carrozza dei prefetti, visto che occupava questa carica dall’anno scorso, quindi non restava che cercare Peter.

Ma ben presto questo proposito fu abbandonato.

Infatti, un gruppo ben nutrito di loro compagni di casa ( e adulatori ) aveva richiamato la loro attenzione e loro non poteva certo lasciarsi sfuggire l’occasione di narrare le incredibili gesta compiute durante le vacanze estive… in fondo loro erano sempre James Potter e Sirius Black!

- “Ehi, James, racconta, che cosa avete fatto quest’estate?” –

- “Beh , vi dico solo due parole: Cannoni Chudley” – rispose James con un ghigno. dalla sua posizione strategica, appoggiato alla finestra, dalla quale quale era visibile a tutto il suo uditorio.

Un coro di “oooh” e “wow” si alzò da quest’ultimo e James lanciò un’occhiata vittoriosa a Sirius che, appoggiato in maniera disinvolta allo stipite della porta, lo guardava con un sorrisetto malizioso stampato in volto.

- “Vedete, io e Sirius ci stavamo allenando in un parco vicino casa e, proprio di lì, passa Plautus Chocolat, sapete , l’allenatore dei Cannoni di Chudley, e ha notato il mio talento e mi ha chiesto di andare ad allenarmi con la squadra, così per vedere come me la cavavo in campo.

Ha  insistito così tanto che ho dovuto accettare per forza…”- si interruppe  qui fece una pausa significativa, per dare maggior enfasi alle sue parole.

Alcuni, infatti, lo fissavano a bocca aperta, altri si erano girati a guardare Black, come in cerca di conferme.

Questi annuiva, sempre sorridendo, ma in realtà tratteneva a stento le risate.

‘ Sempre il solito esagerato ’, pensò.

Le cose non erano andate esattamente in quel modo: loro erano davvero andati ad allenarsi nel parco e l’allenatore era davvero passato, ma non aveva degnato James di niente di più di uno sguardo , passando oltre senza più voltarsi, e Potter, mentre tentava affannosamente di attirare la sua attenzione, era andato a sbattere contro il ramo di un albero ed era precipitato fra i cespugli sotto di esso, accompagnato dalle risate di Sirius.

Ora, mentre rievocava questo ricordo, dovette fare violenza su se stesso per non scoppiare di nuovo a ridere ( per non distrarre tutti quegli ascoltatori attenti a non perdersi nemmeno una parola del racconto ) e gli parve quasi di sentire uno scricchiolio sospetto proveniente dalle sue costole.

Tentando di darsi una calmata, concentrò di nuovo la sua attenzione su James, che in quel momento si era lanciato in un’appassionata descrizione della sua performance sul campo, quando una voce alle sue spalle attirò la sua attenzione,e quella di tutti i ragazzi presenti, e interruppe Potter all’istante.

-“E non dirmi, Potter, ti hanno nominato anche ministro della magia?” –

Istintivamente  James si passò la mano fra i capelli neri arruffandoli ancora più del possibile, aveva riconosciuto la voce, quella dell’unica persona al mondo capace di far zittire James Potter all’istante : Lily Evans , la rossa prefetto di Grifondoro.

Sirius e Remus sorrisero sornioni preparandosi a gustare la scenetta che puntualmente si riproponeva ogni qual volta faceva la sua apparizione la rossa prefetto.

-“Oh, ciao Evans, anche tu qui per ascoltare i racconti della mia entusiasmante estate?-

-“Già non ho aspettato altro per tutta l’estate! Ho persino contato i giorni che ci separavano con estrema angoscia –

Intanto la piccola folla stipata all’interno dello scompartimento assisteva al battibecco girando la testa da una parte all’altra, proprio come se si fosse trattata di una partita da tennis.

-“Oh, ti sono mancato allora!” – 

La prefetto si passò una mano sul volto scotendo incredula la testa vermiglia.

-“No Potter, quella era ironia: I-R-O-N-I-A” – sillabò Lily,come se stesse parlando con un bambino - o sei troppo stupido per capirla?- affermò gelida la ragazza, riducendo gli occhi a due fessure, sintomo dell’imminente furia che stava per scatenarsi.

Un coro di sonore risate si sollevò dagli spettatori, in attesa della solita conclusione, che non tardò ad arrivare : Lily se ne era andata, lasciando il povero James con un palmo di naso.

                 

                                                        

***************************

 

 

Era già calata la sera quando il treno arrivò alla stazione di Hosgmead, nei pressi dell’omonimo villaggio, e come di consueto, si udì la voce tonante del guardiacaccia Hagrid che raggruppava i nuovi arrivati, i quali avrebbero dovuto attraversare il lago per raggiungere la scuola.

Intanto, gli studenti più grandi, si apprestavano a raggiungere le carrozze, che li avrebbero condotti ad Hogwarts.

All’interno la sala grande, il cui soffitto rifletteva lo splendido cielo stellato, era gremita di studenti con indosso i loro cappelli a punta che attendevano l’inizio della cerimonia di smistamento.

Infatti il cappello parlante era già stato posizionato sullo sgabello dalla professoressa Minerva Mc Granitt che in quel momento stava entrando precedendo i nuovi iscritti.

-“Sto morendo di fame!” – esclamò Sirius.

-“Ma quanto gli ci vuole?” – rincarò James.

-“Ragazzi datevi una calmata, lo smistamento è appena iniziato potreste anche degnarvi di seguirlo, per una volta. – li sgridò Remus, osservando la giovane Julie Lombard che, terrorizzata, si sedeva sullo sgabello e, dopo una manciata di secondi, veniva indirizzata a Corvonero.

Gli altri due ragazzi sbruffarono contemporaneamente e, senza ovviamente dargli retta, continuarono a lamentarsi fino alla fine della cerimonia, quando il professor Silente, preside della scuola, si alzò per tenere l’abituale discorso di inizio anno; allora, i due scapestrati, ebbero la compiacenza di fare silenzio che provocò a Remus un’espressione mista di riconoscenza ed esasperazione.

- Cari studenti, prima di lasciarvi al nostro succulento banchetto, volevo darvi il bentornato e fare alcuni annunci: prima di tutto vorrei informare i nuovi iscritti, e ricordare ad alcuni dei vecchi studenti – e qui posò uno sguardo significativo su un certo gruppetto … - che l’accesso alla Foresta Proibita è vietato.

In secondo luogo, sotto sollecitazione di Mastro Gazza, vorrei ricordarvi di controllare la lista degli oggetti proibiti esposta nell’ufficio del nostro buon custode.

E per ultimo, ma non meno importante, vorrei dare il benvenuto a tre ragazzi trasferitisi da altre scuole. – concluse il preside, risedendosi.

Un brusio si levò dalla sala.

Era la prima volta che succedeva una cosa del genere e tutti erano curiosi di conoscere i nuovi studenti, compreso il gruppo dei Malandrini.

Commenti del tipo: “speriamo che ci sia qualche bella ragazza” o “ chissà quanti anni hanno” o anche “ in quale casa andranno?” si udivano da tutti i tavoli.

La Mc Granitt impose il silenzio ottenendo, questa volta, l’attenzione di tutti, e cominciò chiamando:

- “ Benucci, Eva sesto anno” -

Un’aggraziata ragazza con dei cortissimi capelli castano scuro e dei ridenti occhi viola entrò in Sala Grande, sfoggiando un luminoso, seppur lievemente nervoso sorriso.

Raggiunse in fretta il cappello parlante e la Mc Granitt glielo pose sulla testa.

 

“GRIFONDORO”

 

Annunciò dopo pochi momenti.

La ragazza saltò in piedi e corse verso il tavolo dei rosso-dorati, dove fu accolta calorosamente, soprattutto da Lily, che subito si presentò:

- Ciao io sono Lily, Lily Evans, frequento anch’io il sesto anno e sono un prefetto quindi per qualsiasi cosa chiedi a me. Spero che diventeremo amiche. – concluse sorridendo.

Eva le sorrise di rimando ma non aggiunse niente, perché la Mc Granitt aveva già chiamato un’ altra ragazza:

- “ Kiev, Morgana sesto anno”-

La ragazza sia accomodò con eleganza sullo scanno.

Immediatamente sul viso di tutta la popolazione maschile di Hogwarts apparve un sorriso ebete.

La ragazza possedeva infatti una bellezza straordinaria, con i capelli biondi lunghi ed ondulati e occhi di un blu screziato di azzurro intorno alla pupilla e una figura alta e slanciata.

Tuttavia il sorriso scomparve dalle labbra della maggior parte dei ragazzi quando il cappello urlò:

 

“SERPEVERDE”

 

La ragazza si sedette senza scomporsi al tavolo delle serpi, senza degnare di uno sguardo nessuno in particolare.

 

 - “Pavlova, Andrei settimo anno”

Questa volta toccò alle fanciulle rimanere a bocca perché il suddetto ragazzo era alto,con un fisico asciutto, i capelli neri e magnetici occhi neri.

 

“CORVONERO”

 

Il ragazzo si avviò con passo sicuro verso il tavolo e si sedette in mezzo ai suoi nuovi compagni.

- “ bene ragazzi, spero che vi troverete bene qui con noi. Se avrete dei dubbi potrete rivolgervi ai prefetti o agli insegnati.

Detto questo che il banchetto abbia inizio!”

 

 

 

 

 

Salve a tutti!! Siamo tornate.

Scusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusatescusate!!!!!!!!!!!!!!!!!

Siamo in ritardo(mostruoso) e lo sappiamo ma tra la scuola (che praticamente in 30 giorni di scuola abbiamo dovuto toglierci 70 interrogazioni tra cui chimica e biologia) e il fatto che abitiamo( Jesse ed io) in 2 paesi diversi e scriviamo sempre insieme, non abbiamo potuto ritrovarci mai in santa pace per poter andare avanti.

Speriamo che il nuovo cap vi piaccia ( ci abbiamo messo tutta l’anima e tutta la Rowiling che c’è in noi) e ringraziamo tutti quelli che leggono e ancor di più quelli che recensiscono, perché le critiche sia positive che negative ci aiutano a migliorare.

Per esempio noi non riusciamo a capire come diavolo si aggiusta la grafica: cioè cm diamine si aggiusta il capitolo con tutti gli spazi dell’originale di word sul computer? Dipende dall’html? Come lo dobbiamo fare? Per favore, qualche anima pia si faccia avanti e ci indichi la retta via da seguire…avrà tutta la nostra gratitudine!!

Vorrei ringraziare in particolare le due ragazze che ci hanno recensito 

 

 

 

Lily2000: sono contenta che ti sia piaciuto io ( Jesse ) adoro tantissimo James, ma penso che Lily debba avere un bel caratterino per riuscire a tenerlo a bada. E poi mi diverto tantissimo quando il Super James Potter incontra Lily, e si scioglie come un cioccolatino.

 

 

Ly’91: già… lo scherzo della signora Potter…….. ti posso dire che prende spunto dalla realtà. Infatti mia madre me lo fa quasi ogni mattina per farmi svegliare, e ti posso assicurare che è davvero frustrante. Per quanto riguarda la configurazione dei cap abbiamo spiegato prima, e spero di averlo risolto.

 

 

 

A PRESTO E RECENSITE……………….

 

 

 

 

                                                                

 

                                                                

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Capitolo 4
*** capitolo 5 ***


                  A WINDOW TO THE PAST

 

 

Capitolo 5

 

 

 

Settembre era ormai giunto al termine e il paesaggio si era completamente modificato: il Sole estivo aveva ceduto il posto a giornate piovose e fitte di nebbia, costringendo i ragazzi a restare chiusi all’interno del castello dopo le lezioni.

Questo ovviamente incideva negativamente sugli animi di tutti gli studenti, in particolare un certo gruppetto di Grifondoro che sfogavano le loro energie (negative) in eccesso sul custode della scuola.

Gazza,- soprannominato con affetto dai Malandrini Barone De Sade, a causa della sua passione per le fruste -, era infatti una delle loro vittime preferite.

Una volta gli avevano fatto uno scherzetto coi fiocchi: mentre era impegnato in una caccia mortale a Pix il Poltergeist, James gli aveva lanciato contro una fattura per stordirlo mentre Sirius affrontava l’altro suo nemico naturale: Mrs Purr, la scheletrica e demoniaca gatta del custode.

Poi, tutti e tre insieme, si erano prodigati per migliorare il suo look, per dargli più colore e luminosità.

Fatto sta che Gazza fu costretto ad andare in giro per il castello per due giorni interi con un caschetto di un luminoso rosa shocking, lunghe ciglia sfarfallanti ad ogni battito, carnose labbra rosse come rubini , un bel top attillato (completo di reggiseno imbottito non troppo ben nascosto) dello stesso colore della capigliatura, una mini (molto mini) gonna di pelle nera, calze a rete e per concludere in bellezza un paio di stivali verde fosforescente con delle zeppe a dir poco stratosferiche.

La scuola aveva echeggiato delle risate degli studenti, dai flash delle macchine fotografiche e dalle proposte indecenti che di tanto in tanto gli venivano lanciate,ovviamente tutto questo avveniva a debita distanza, visto che non poteva correre.

Questo ultimo sabato di settembre invece la vittima inconsapevole della loro inquietudine era stata Mrs Purr.

Questa infatti si aggirava tranquillamente per i corridoi, ignara di aver attratto l’attenzione del gruppo.

-         “ Ehi, Ramoso, la pianti di fare tutto questo baccano!”- bisbigliò Sirius all’amico.

-         “ Io non stò facendo proprio niente”- replicò offeso James.

-         “ Nooooo… fai più rumore tu che un esercito di auror in marcia! “- sibilò l’altro.

-         “ Smettetela! Tutti e due! Prima mi trascinate in questa assurda storia e dopo cercate di mandare tutto all’aria!” – li sgridò Remus controllando che il gattastro  non si fosse accorto di essere pedinato.

-         “ Ooooh, guarda Jamie!Il nostro piccolo è cresciuto e finalmente la scorza di perfetto Prefetto si è infranta e ha lasciato uscire fuori il Malandrino che c’è in lui!” – disse Sirius con fare lacrimevole intrecciando le mani con quelle di James, che annuiva commosso.

-         “ Andate al diavolo!” – sbottò, passandogli davanti mentre i due si sbellicavano dalle risate.

L’inseguimento proseguì per almeno dieci minuti finché non acchiapparono la gatta e con una fattura gli resero il pelo verde smeraldo e modificarono il consueto miagolio con un terrificante ruggito.

 

 

                    *****************************

 

Intanto, mentre i tre si dilettavano con i loro giochetti infantili, Lily e Andrei si trovavano in biblioteca.

La ragazza gli stava spiegando gli incantesimi d’ostacolo,  che lei aveva studiato al quinto anno ma che lui, apparentemente, non aveva mai sentito nominare.

Stava giusto parlando dei  suoi effetti quando si rese conto, con un certo imbarazzo, che il ragazzo la fissava con una strana espressione meditativa in volto.

-         “ Mi sembra che questo argomento ti piaccia tanto” – disse cercando di celare l’imbarazzo provocatole da quegli occhi profondi.

-         “ Oh, si! Non immagini neanche quanto.” – con un sorriso malizioso, facendola arrossire ancora di più.

-         “ E poi sei un ottima insegnante: è impossibile non appassionarsi ad ogni cosa che dici  anche se è davvero difficile riuscire a concentrarsi con i tuoi incantevoli occhi verdi che mi osservano.” –

-         “ Ehmmm… si… grazie… dove eravamo rimasti…? Ah, si gli incantesimi di ostacolo. Ti è tutto chiaro?” – chiese la ragazza tentando di riprendersi dall’imbarazzo sotto lo sguardo divertito del ragazzo più grande.

-         “ Si, tutto chiaro.” – rispose lui tranquillamente.

-        “ ok… allora ci vediamo martedì per la prossima lezione” – disse lei, un po’ spiazzata dal suo improvviso cambiamento di tono.

Il ragazzo annuì, raccolse le sue cose e se ne andò senza aggiungere altro, confondendo sempre di più la prefetto.

Poi, all’improvviso, mentre stava raccogliendo anche lei i libri sparsi sul tavolo sentì una voce sussurrarle all’orecchio:

-         “ Ah, dimenticavo di dirti che quando arrossisci sei ancora più bella.” - imbarazzata la ragazza voltò la testa giusto in tempo per vedere Andrei lasciare la biblioteca.

 

                               *****************************

 

Calata la notte, nella Foresta Proibita…

Due figure incappucciate erano immerse in un’animata discussione:

-         “Allora, a che punto sei con la tua missione?” –

-         “Ci sto ancora lavorando.” –

-         “Qualcuno sospetta di te?” –

-         “No, è tutto tranquillo. La mia è un’ottima copertura…”-

-         “ D’accordo, ma vedi di non sbagliare… l’Oscuro Signore non tollera errori…”-

 

Scusaaaaateeee il ritardo! Lo sappiamo: avevamo detto fine Luglio ma poi ci sono stati una serie di imprevisti e non abbiamo potuto! Siamo molto dispiaciute ma adesso recuperiamo (se c’è ancora qualcuno a cui interessa…)

Vi è piaciuto lo scherzo a gazza?fateci sapere!!

 Le critiche costruttive sono ben accette, ci aiutano a migliorare quindi:recensite, recensite, RECENSITE!

 

Ly’91:amore nell’aria? Decisamente si ma ci saranno delle sorprese… visto che Andrei è tornato alla riscossa? Anche a noi piace tanto e sta pur certa che avrà un ruolo non marginale, come tutti gli altri nostri personaggi nuovi.

Con questo capitolo comincia la storia vera e propria,  che oltre all’umorismo presenta anche un lato più avventuriero e misterioso.  Mi raccomando continua a leggere e recensire.

Baci.

 

Michelle Malfoy: ciao! Ma sei troppo gentile! Siamo contente che sia di tuo gradimento… per le coppie: non preoccuparti si chiariranno presto! Continua a seguirci. Ni-hao.

P.S. di Gabrielle ti ho già detto quanto ti piace il tuo nick? ^_-

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


A WINDOW TO THE PAST

A WINDOW TO THE PAST

 

Capitolo 4

 

-         “ Non è possibile, sta mattina capitano tutte a me! ” – esclamò disperata Eva raccogliendo

libri cascati a terra dallo zaino rimasto semiaperto

Quella mattina tanto per cominciare la sveglia non aveva suonato, e lei aveva continuato a dormire tranquillamente fino alle 8.15, poi accortasi dell’orario si era precipitata in bagno per farsi la doccia ma, con suo grande orrore, l’acqua era completamente gelata.

Dopo di che come se non bastasse non riusciva a trovare il foglietto dell’orario ed aveva messo a soqquadro il suo baule.

 Le ci vollero all’incirca dieci minuti, prima di ritrovarlo sotto il letto, afferrò la borsa senza neppure controllare che ci fosse tutto il necessario e si precipitò nella sala grande per la colazione.

Ed il colpo finale di quella pessima mattinata arrivò proprio lì : la colazione era già finita, e gli studenti si erano già avviati alle rispettive lezioni.

Allora sull’orlo di una crisi di nervi si era avviata a lezione, quando nel  bel mezzo del corridoio si era dovuta fermare per raccogliere i libri a terra.

-         “ Hai bisogno di una mano ?” – le chiese una voce alle sue spalle.

-         “ Si per favore” – rispose supplicante Eva

-         “ Non ti preoccupare i primi giorni qui sono un vero trauma per tutti, a proposito io sono Lily Evans” – le disse sorridendo la ragazza

-         “Io invece sono Eva Benucci” – rispose rincuorata

-         “Che lezione hai ora ?”- chiese Lily

-         “Trasfigurazione………Oddio sono in ritardo per la lezione…devo andare…scusami” – e detto ciò si diresse nella parte opposta della direzione dell’aula.

-         “ Ehmm..Eva, Eva”- la rincorse la rossa – l’aula di trasfigurazione è dall’altra parte.” –

-         “Oh.. davvero? “- chiese la ragazza esausta.

-         “Eh si.” –

la brunetta, ormai completamente distrutta, era ormai sull’orlo del pianto e, accorgendosene, Lily le propose di fare la strada insieme perché, le spiegò, anche lei aveva la stessa lezione.

Le due ragazze si avviarono quindi verso l’aula della Mc Granitt per poi accomodarsi allo stesso banco.

 

                                               *****************

 

-         “ Cavolo! Devo ammettere che la Mc Granitt è una tipa tosta! Cioè non fraintendermi è davvero un’insegnate preparatissima!

La mia vecchia insegnante di trasfigurazioni si limitava a farci leggere a turno dei brani dal nostro libro di testo e poi ci assegnava come compiti dei riassunti di quello che avevamo letto.” – disse Eva ammirata.

-         “ Si, è vero! E vedrai: ogni lezione è più interessante della precedente!” – disse Lily entusiasta.

Questo scambio di parole venne seguito con molto interesse da un paio di occhi nocciola, il cui sguardo le  seguì  finchè non si separarono.

Le due ragazze infatti si salutarono perché Lily doveva andare ad aritmanzia mentre Eva doveva recarsi a cura delle creature magiche.

 Lily si avviò verso l’aula della professoressa Vector  e, troppo immersa nei suoi pensieri, non si rese subito conto che una ragazza l’aveva affiancata.

 Si trattava dell’altra nuovo arrivata, Morgana Kiev,  che la fece sobbalzare rivolgendole la parola all’improvviso:

-         “ Tu sei Lily Evans, vero? “-

la ragazza, presa in contropiede, non riuscì a risponderle subito e la bionda Serpeverde le sorrise  lievemente divertita.

-         “Io mi chiamo Morgana, Morgana Kiev.” – si presentò.

La rossa, che nel frattempo si era ripresa, rispose prontamente al suo sorriso.

-         “ Si, mi ricordo di te, scusa. Dimmi hai bisogno di qualcosa?” – chiese lei con tono professionale, da vero prefetto.

-         “ No a dire il vero volevo solo conoscerti: sai mi riesce un po’ difficile fare amicizia con le ragazze della mia casa, sono tutte piuttosto ostili nei miei confronti.” – disse la ragazza.

Quest’ultima frase ricordò improvvisamente a Lily che Morgana era Una Serpeverde ma, cercando di trascurare i propri pregiudizi sulla casa della ragazza, decise di giocare sul fatto che questa non sapeva niente dei “dissapori” fra le loro case e quindi non poteva ancora avere dei preconcetti nei confronti dei Grifondoro.

–‘ E in fondo è stata lei a venire da me. ‘ –

-         “ Beh… diciamo che i Serpeverde sono noti per…cioè sono spesso troppo concentrati sui loro obiettivi  e probabilmente non danno troppo importanza alle nuove amicizie , ecco!- rispose Lily titubante di distruggere la temporanea armonia che si era creato fra loro.

-         “Oh , lo so: sono una massa di snob figli di papà con la puzza sotto il naso che si credono superiori a tutti gli altri.” – disse la biondina lasciando si stucco l’altra.

-         Vedendo l’espressione buffissima apparsa sul viso della rossa prefetto, La Serpeverde scoppiò in un’allegra risata e le disse: - “ Credevi che non me ne fossi accorta? Puoi parlare liberamente con me, non preoccuparti che possa offendermi. Io non sono come loro e ne vado molto fiera.”- finì lei teatralmente e le due scoppiarono in una fragorosa risata.

 

 

 

********************

 

 

Intanto, a Cura delle Creature magiche…

 

Eva Benucci stava tranquillamente seguendo la lezione del professor Kettleburn inconsapevole del fatto che tre paia di occhi la stavano osservando da quando era arrivata, ognuno per motivi differenti: James perché aveva notato che lei e Lily avevano stretto amicizia e quindi era intenzionato a saperne di più, Sirius era preoccupato per l’idea che frullava nella testa di James che inevitabilmente l’avrebbe coinvolto e Remus? Beh Remus non era capace di capire bene perché continuava guardarla; sapeva solo che non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.

Forse era per quegli occhi viola, così dolci, che lo avevano stregato o forse per la serenità che aleggiava sul suo volto o forse queste cose unite al pensiero dell’imminente brutta figura che avrebbe fatto da li a poco per colpa delle idee malate del suo migliore amico.

Fatto sta che i tre ragazzi si avvicinarono di soppiatto alla ragazza e senza farsi notare dal professore, Remus le rivolse la parola:

-         “ Ciao, io sono Remus Lupin e questi sono i miei amici ( ‘ o futuri ex- amici’  pensò il Licantropo )” – si presentò a bassa voce .

-         “Eva Benucci” – rispose lei guardandoli un attimo sorpresa, per poi sorridergli.

Quest’ultimo gesto mandò il cervello del ragazzo in tilt e non riuscì a far altro che sorridergli, in maniera un po’ ebete.

Seccato da questa pausa un po’ troppo lunga, nonché imprevista, James si fece avanti e le chiese ciò che gli stava più a cuore:

-         “ Tu sei un’amica di Lily Evans, vero? Vi ho visto parlare insieme oggi, dopo trasfigurazione.” -  disse tutto d’un fiato il ragazzo con un’aria curiosa, strafottente e insolente tutto insieme.

Ora, sarete d’accordo che questo non è uno spettacolo da tutti i giorni e il primo pensiero coerente che Eva riuscì a formulare fu: -‘ Ma questo c’e o ci fa?’- ed era quasi tentata di chiedergli che tipo di droga avesse assunto quando Sirius intervenne per rassicurarla.

-         “ Non farci caso. Il poverino ha dei gravi disturbi mentali.” –

-         “ Sirius! Ma che ti passa per la testa? Sono cose da dire in presenza di una ragazza?” – e i due si lanciarono in un’ acceso dibattito sulla dubbia sanità mentale di Ramoso.

Da un’iniziale stupore, l’espressione della ragazza era passata ad un deciso divertimento mentre osservava i due iniziare a fare a botte il più silenziosamente possibile.

-         “Scusali, sai sono tutte e due un po’ disturbati a livello cerebrale ma in fondo sono due bravi ragazzi. Non volevano prenderti in giro.” – si scusò Remus.

-         “Oh, non preoccuparti, non mi sono offesa anzi, sono molto divertenti. Fanno sempre così?” – chiese vedendo James che, con un espressione insieme sofferente e arrabbiata, tirava i capelli a Sirius che lo aveva azzannato ad un braccio e non sembrava per niente intenzionato a lasciarlo andare.

-         “ Purtroppo si.” – disse Remus affranto.

 

 

****************

 

 

Tre ore dopo la campanella suonò, segnando la fine delle lezioni.

Eva, Lily e Morgana si avviarono insieme verso la sala grande per pranzare.

Durante la lezione di difesa contro le arti oscure Eva e Morgana avevano avuto modo di conoscersi e di fare amicizia (sotto lo sguardo omicida di Lily che tentava di seguire la lezione ) e adesso chiaccheravano allegramente.

Dietro di loro un altro trio, a noi ben noto, stava confabulando in maniera piuttosto animata.

-         “No, no e poi no! Si può sapere perché la devi sempre tormentare? Che ti ha fatto, quella poverina?” – chiese Remus disperato.

-         “ Ma che vai blaterando? Io non la tormento affatto, non ricominciare con questa storia, per favore! Voglio solo salutarla visto che oggi non le ho ancora rivolto la parola!” –

-         “ Oh piantala, Lunastorta! Ho proprio voglia di godermi uno spettacolo divertente dopo due intere ore di difesa.” – disse Felpato.

Quindi, dopo aver lanciato uno sguardo omicida a Sirius si apprestò a raggiungere le tre ragazze seguito dai due amici.

-         “ Salve signore!” – esclamò radioso.

-         “Oh, non è possibile! Che Dio è uno che si diverte ad illudermi per poi distruggere ogni mia speranza di pace e tranquillità?!- borbottò Lily mentre Eva lo salutava, per poi esclamare, trattenendo a stento la rabbia:

-         “ che diavolo vuoi Potter? “ –

-         “ Evans! Oggi sei più acida del solito che ti è successo?” – chiese senza fare una piega, ormai abituato alle risposte poco gentili della ragazza.

-         “ Sai oggi andando a pranzo ho incontrato un idiota che mi ha fatto passare del tutto l’appetito.” –

-         “ E chi è? “- chiese lui ingenuamente.

-         “ tu.” – rispose lei serafica, facendo per oltrepassarlo per andare a mangiare. Ma il ragazzo non aveva ancora concluso e la afferrò per un polso facendola voltare verso di lui.

Prima che la ragazza potesse  protestare per i suoi modi le disse:

-         “Non intendo trattenerti più del necessario. Volevo solo chiederti se ti va di venire con me ad Hogsmead, visto che il primo sabato di Ottobre c’è la gita” –

-         ma prima che un’ e le due scoppiarono in una fragorosa risata.

 Ma prima che un’arrabbiatissima Lily potesse rispondergli per le rime intervenne Morgana. La ragazza era rimasta fino a quel momento in disparte ad osservare la scena, sicura che l’amica se la sarebbe cavata da sola.

Ma il gesto compiuto, unito al fatto che non poteva sapere che queste schermaglie andavano avanti ormai da anni e che lily aveva mostrato una spiccata antipatia per lui, la spinsero ad intervenire.

-           Ehi amico, qual è il tuo problema? Perché sai io avrei proprio fame quindi tagliamo corto a questa patetica scenetta di te, povero innamorato sfigato, che vieni rifiutato da una ragazza semplicemente troppo brillante per te  e andiamo a magiare; che ne dici?” – disse lei sarcastica.

-         “Che ne dici invece di farti i fatti tuoi? “- rispose più acido che mai James

-         “ Ti prego di perdonare i modi del mio amico: è stato un po’ sgarbato. In realtà voleva solo dirti che tu puoi anche andare se vuoi perché la tua presenza qui è superflua.” – disse Sirius  per difendere l’amico dall’attacco.

-         “ Oh e tu chi saresti? Il paladino degli sfigati? Il Santo Protettore degli idioti senza speranza? Anzi no, aspetta: sei il loro rappresentante più significativo?” – disse lei ostentando una calma invidiabile.

A questo punto i quattro cominciarono a litigare gli uni in maniera accesa, gli altri  con apparente tranquillità.

Remus ed Eva ( poverini ) si guardarono l’un l’altro, poi il ragazzo disse:

-         “ Io proporrei di andare a mangiare tanto qui durerà ancora a lungo, fidati: lo dico per esperienza personale.” – e i due si avviarono verso la sala grande.

 

 

 

 

 

Ly’91: sei sempre gentilissimissimissima! Siamo contente che ti piaccia Andrei, anche a noi piace molto,soprattutto il nome! Ci dispiace molto che tu non possa andare in vacanza! ( soprattutto io ti capisco perché questa è la mia prima vacanza da un sacco di tempo! NdGabrielle ) cmq speriamo di riuscire a scrivere fra non troppo tempo (dipende da Jesse e dalla sorella ) e ti abbiamo accontentato con il nostro ultimo cap prima delle vacanze. A presto ( e continua a recensire) baci Jesse e Gabrielle.

 

Chihiro:siamo felici che la nostra coincidenza ti piaccia tanto, ci raccomandiamo di seguirci e di recensire (sempre se la storia continua a piacerti) baci baci e a presto

 

Michelle  Malfoy: sei davvero un tesoro, grazie per i complimenti. La storia dei bigliettini cmq è esperienza personale perché anche noi nelle noiosissime ore di storia e filosofia ( abbiamo anche soprannominato il prof Ruf ) ci mandiamo bigliettini per comunicare. Mi raccomando continua a recensire……………a presto

 

 

Questo è l’ultimo cap prima delle vacanze, speriamo di aggiornare per fine luglio continuate a leggere e soprattutto a recensire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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