A korean dream

di _CGrey_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


E' una bellissima giornata, fuori splende il sole, gli uccellini cantano e in questa calda giornata di fine agosto, tira una leggera brezza. Tutto questo però me lo posso solo immaginare perchè la mia camera è sommersa dagli scatoloni e la finestra non la vedo nemmeno.

Oggi è il grande giorno, quello che aspettavo dall'inizio del quinto anno di liceo. Quando ho cominciato l'ultimo anno di liceo, a scuola, ci hanno fatto un'intera lezione sul futuro e sullo scegliere bene che cosa volevamo fare nella vita. Mentre ascoltavo la lezione la mia mente viaggiava e c'era solo un punto fisso che, per quanto ci provassi, non voleva andarsene, la Corea.

Quando poi mi sono girata, ho visto Angela e Ylenia perdersi nei loro sogni, i miei stessi sogni. Loro sono le mie migliori amiche, andiamo a scuola insieme fin dall'asilo e seguiamo un corso di danza moderna. Tra le tante cose che abbiamo in comune c'è la passione per l'Oriente e soprattutto per la Corea. Abbiamo sempre fantasticato sull'andare a vivere a Seoul per ballare ai concerti dei grandi idol che seguiamo e magari trovare l'amore.

Ripensandoci mi viene sempre da sorridere perchè non riesco a credere che, una parte del nostro sogno si sta per realizzare. Io e le ragazze abbiamo convinto i nostri genitori a lasciarci partire con una sola condizione: se entro un anno non riusciremo a trovare un lavoro e a mantenerci da sole, dovremo tornare a casa.

Scaccio questi cattivi pensieri dalla testa e mi affretto a chiudere tutti gli scatoloni che saranno spediti direttamente nel nostro appartamento di Seoul. E' un piccolo appartamentino vicino l'università nazionale di Seoul, ha tre camere da letto e un open space.

Sto ancora fantasticando quando mia madre entra in camera mia:

< Hai finito con gli scatoloni? > chiede mia madre ispezionando la camera da cima a fondo con le lacrime agli occhi;

< Dai mamma, non fare così. Puoi venirci a trovare quando vuoi e ti porteremo nei migliori negozi di Seoul > sorrido per tirarle su il morale ma non faccio altro che peggiorare la situazione fandola mettere a singhiozzare;

< Me lo avevi promesso...> la guardo;

< Si si, lo so che te l'ho promesso ma è dura vederti andare via > tira piano su con il naso < Poi, conoscendoti, ti innamorerai di un coreano, vi sposerete, rimarrai lì tutta la vita e io non ti vedrò più > scoppia a piangere sulla mia spalla;

< Non preoccuparti per questo. Le uniche persone che vorrei si innamorassero di me non sanno e non sapranno mai che esisto perciò...> ridacchio e le strappo un sorriso;

< Luna, sono arrivate le ragazze! > urla mio padre dall'altra stanza.

Io e mia madre ci diamo un ultimo abbraccio prima di separarci e andare in soggiorno dove ci sono le ragazze, mio padre e mio fratello Christian che ci aspettano.

< Pronta tesoro? > chiede Ylenia battendo le mani eccitata;

< Si, ho finito. Adesso devono solo essere spediti > sorrido guardandomi intorno, cercando di memorizzare ogni dettaglio di casa mia;

< Forza, mica state andando in guerra. Non ci credo che vi serve tutta quella roba > ribatte Christian;

< Ma che ne vuoi sapere tu di quello che serve alle ragazze > ribatte stizzita Angela guardandolo con gli occhi socchiusi;

< Basta con le frecciatine voi due, dobbiamo andare > prendo i miei bagagli a mano e trascino le altre verso la porta. Prima di uscire, mi giro verso la mia famiglia, gli lancio un bacio e gli urlo che gli voglio bene, poi esco e chiudo la porta incamminandomi verso il taxi che ci porterà all'aeroporto.

Ci aspettano 12 ore di volo in business class. Dodici ore interminabili.

 

Scendiamo dall'aereo esauste. Il mio unico pensiero in questo momento è un bel letto comodo.

< Sono distrutta > piagnucola Angela;

< Ora andiamo a casa e ci buttiamo a dormire fino a domani > dico andando verso il taxi;

< Vi ricordo che il frigo è vuoto e se vogliamo mangiare dobbiamo andare a fare la spesa > ci ricorda Ylenia con un sospiro.

Nello sconforto generale prendiamo un taxi e arriviamo a casa. Appena aperta la porta ci troviamo nella cucina che da' direttamente sul salotto abbastanza ampio. A sinistra e a destra si va alle camere e il bagno è attaccato alla cucina. Sistemiamo i vestiti e ci prepariamo per andare a fare la spesa.

Prendiamo un po di cose e torniamo verso casa quando sulla strada di fronte, vediamo un piccolo locale in cui decidiamo di fermarci per mangiare qualcosa. Appena entrate un odore squisito mi invade le narici e cerchiamo subito un posto a sedere.

< Voi che prendete? > chiede Angela guardando il menù;

< Non lo so. Volevo provare...> comincio a dire ma Ylenia ci interrompe subito indicando un punto poco distante da noi.

< O. MIO. DIO. > scandisce con un espressione scioccata;

< Che ti prende? Hai visto un fantasma? > chiede Angela;

< Se così fosse sarebbero due fantasmi estremamente belli > sussurra.

Quando ci giriamo verso il punto che stava indicando,rimaniamo tutte e tre a bocca aperta. Davanti a noi, poco distanti dal nostro tavolo, ci sono Yesung e Eunhyuk dei Super Junior che mangiano tranquillamente.

< Se è un sogno non svegliatemi > sussurra Angela.

Senza dire niente, Ylenia si alza e va verso di loro. Io e Angela non riusciamo a fare altro che guardarla scioccate e guardare la scena davanti a noi. La vediamo parlare, inchinarsi di tanto in tanto e indicare verso il nostro tavolo. Quando ritorna ha le guance tutte rosse e sorride.

< Ma sei pazza? > le chiede Angela;

< Che vi siete detti? > le chiedo guardandola.

Senza rispondere, alza gli occhi e li punta sui due ragazzi che si stanno alzando con i piatti in mano e vengono verso di noi. Si siedono con un inchino e mi ritrovo esattamente in mezzo a loro.

< Da dove venite? > chiede Eunhyuk;

< I-Italia > balbetta Angela;

< Siete nostre fan? > chiede Yesung ridacchiando;

< Diciamo che abbiamo visto tutti i Super Show almeno tre volte > ridacchio tenendo sempre gli occhi bassi;

< E conosciamo tutte le coreografie a memoria > finisce Ylenia;

< Allora io proporrei un brindisi > dice Eunhyuk alzando un bicchierino di soju < Alle E.L.F. >

< E a voi, senza i quali non esisteremmo > sorrido alzando a mia volta il bicchiere;

< CHEERS! >

Passiamo il resto del tempo a chiacchierare dei loro show, delle loro canzoni e a ridere delle pessime imitazioni di Eunhyuk. Quando usciamo è ormai sera e siamo un po tutti alticci. Non si sa come, riusciamo ad arrivare a casa e i ragazzi insistono per salire. L'ultima cosa che ricordo è Eunhyuk sdraiato sul mio letto e io che mi rannicchiavo al suo fianco.

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Capitolo 2
*** 2. ***


La mattina dopo, quando ci svegliamo, i ragazzi non ci sono già più e del loro passaggio non è rimasta nemmeno l'ombra.

- Mi spiegate che cos'è successo ieri sera? - chiede Angela sedendosi al tavolo e massaggiandosi la testa;

- Non lo so. Ricordo solo che, quando sono andata a buttarmi in camera, Yesung era sbragato sul divano - dice Ylenia preparando due tazze di caffè per loro e un cappuccino per me;

- Già questa è una cosa che non si vede tutti i giorni, ma tu! - dice Angela puntandomi un dito contro - TU HAI DORMITO CON EUNHYUK! - dice eccitata;

- Abbiamo solo dormito. Non cominciare con i tuoi filmini mentali - la rimprovero guardandola di traverso;

- Ragazze, non vorrei smorzare questo entusiasmo ma, se guardate l'orologio, vi accorgerete che siamo in mega ritardo per i provini! - dice di corsa Ylenia correndo subito a prepararsi. Noi la seguiamo a ruota e nel giro di venti minuti siamo in cammino.

 

Siamo stipati in un lungo corridoio aspettando il nostro turno insieme ad un altro centinaio di persone che si scaldano la voce e sciolgono i muscoli.

- Ragazze.... sono preoccupata che la scelta delle canzoni non piaccia - confessa tristemente Angela;

- Ci siamo preparate tutte insieme per questo, se la scelta non ci avesse convinto non ti pare che te lo avremmo detto prima? - le chiedo dandole un buffetto sulla testa;

- Io ho portato, per la prova di ballo "Monster" degli EXO e per la prova di canto "Lil' Touch" delle SNSD - dice Ylenia riscaldandosi;

- Io "Mic Drop" per il ballo e "Haru Haru" - dice Angela andando avanti e indietro per il corridoio.

Da una porta vicino a noi spunta la testa di una ragazza che uno a uno chiama i nostri numeri. Quando entro nella stanza noto che è abbastanza piccola; pavimento in parque, una parete coperta di specchi, una telecamera puntata su di me e tre persone dietro il tavolo.

- Salve, io sono Luna Grey, ho diciannove anni e vengo dall'Italia -

Il ragazzo in mezzo fa cenno a quello alla sua destra di far partire la musica. In pochi secondi, dalle casse, escono le prime note di "Bang Bang Bang" dei Big bang e io comincio a muovermi a ritmo con la musica, facendo di tutto per estraniarmi dalla situazione e pensare solo alla musica.

Quando finisco e riapro gli occhi le loro espressioni non sono cambiate e la canzone successiva parte senza preavviso. Dalle mie labbra fuoriescono le prime note della canzone "Evanesce" dei Super junior. Ben presto mi accorgo che la canzone non sta venendo come l'avevo provata. Troppe emozioni mi hanno portata a stonare e quando finisco ho le lacrime agli occhi, sia per la canzone in sè che per la vergogna di aver stonato così davanti a loro. Faccio un breve inchino e corro fuori pirma di ridicolizzarmi definitivamente.

Uscendo dalla stanza non trovo le ragazze. Prendo la mia roba e decido di andare a fare una passeggiata per schiarirmi le idee.

I miei piedi mi portano via via sempre più nei quartieri alti in cui i marciapiedi sono gremiti di persone che vanno nei più disparati locali e ristoranti. Passo davanti a moltissime discoteche quando, il mio occhio, corre ad un annuncio appeso fuori ad una delle vetrine:                                
"CERCASI BALLERINA PART-TIME. ORARIO NOTTURNO. PAGA MOLTO BUONA".

- Tanto non ci sono speranze che io abbia passato il provino... - prendo il foglio e entro nel locale. All'interno, l'aria profuma di vaniglia e le luci intorno a me sono soffuse. E' una grande sala, con delle nicchie tutt'intorno che nascondono divanetti bianchi imbottiti e un lungo bancone in legno con dietro il bar. Davanti a me, dall'altra parte della sela, c'è un palco che svetta sull'ambiente e dal quale, avvicinandosi, si vede il piano superiore del locale.

- Ehi ragazzina! Non puoi stare qui, siamo chiusi. - dice un ragazzo dietro al bancone del bar intento a pulire un bicchiere;

- Mi dispiace, la porta era aperta. E non chiamarmi ragazzina, ho diciannove anni - gli dico avvicinandomi;

- Perchè sei qui, ragazza? - dice ridacchiando;

- Ho visto che vi serve una ballerina - dico mettendo il foglio davanti a lui;

 - Non basta saper ballare - mi squadra da capo a piedi - Devi avere anche una certa presenza e portamento... devi essere sensuale. Devi fare in modo che la gente non riesca a staccare gli occhi da te... - il suo sguardo rimane un po troppo sul mio seno per i miei gusti e quando lo rialza sui miei occhi ha una scintilla maliziosa;

- Se hai finito di guardarmi, potrei parlare con il proprietario? - dico infastidita;

- Lo stai facendo - dice con un sorrisetto trionfante;

- Dico sul serio! - dico dura;

- Anche io -

- Ma....- rimango a bocca aperta senza sapere che cosa dire - Forse è meglio che me ne vada... -

- Perchè? Solo perchè non abbiamo cominciato con il piede giusto non vuol dire che non ti darei il lavoro - ridacchia;

- Quindi? - lo guardo;

- Vieni sta sera. Alle 22:30. Sei in prova - detto questo, senza guardarmi, se ne va;

- G-grazie! - gli urlo dietro prima di fare dietrofront e uscire.

Dopo aver fatto un ultimo giro per negozi torno a casa.

Le ragazze sono in cucina a preparare la cena.

- Ma dove cavolo sei stata?! - mi dice Angela arrabbiata;

- Dove sono stata io? Ma se siete voi che ve ne siete andate senza dirmi niente! - la guardo con le braccia incrociate;

- Ti ho scritto un messaggio per dirti che intanto noi andavamo a prendere un tavolo e a ordinare e ci ho aggiunto l'indirizzo del locale >

- Non ho ricevuto nessun messaggio - prendo il cellulare dalla tasca. Provo ad accenderlo ma non succede nulla - La batteria è andata. Scusate - sospiro lasciandomi cadera sulla sedia più vicina;

- Perchè hai quella faccia? - mi chiede Ylenia;

- E' andato male? - chiede Angela;

- N-non.. mi va di parlarne. Vado a dormire - mi alzo e vado in camera. Mi butto sul letto e fisso il soffitto illuminato dalla luce della luna che entra dalle finestra.

- Se il provino è andato male riproverò con il prossimo. Nel frattempo spero mi diano il lavoro al club così potrò comunque contribuire alle spese della casa e potrò rimanere qui...- mille pensieri mi affollano la mente.

Devo prepararmi per stasera. Preparo una borsa con qualche vestitino scollato che ho nell'armadio, mi trucco, sistemo i capelli e esco senza farmi vedere.

 

- Addirittura in anticipo - dice il ragazzo con cui ho parlato oggi quando mi avvicino a lui;

- Sono pronta -

- Vieni, ti faccio vedere i camerini così puoi conoscere anche le altre e farti spiegare tutto - camminiamo al centro della pista da ballo che ora è piena di gente che si muove a ritmo con la musica. Il locale è totalmente diverso da qualche ora fa. Le uniche luci  che ci sono sono quelle che illuminano la pista e le piccole lampade sui tavoli dei privè.

Giriamo intorno al palco e dietro c'è uno spazio adibito a camerino. Quattro ragazze stanno finendo di prepararsi. Quando ci vedono, salutano il proprietario che subito mi presenta e se ne va.

- Tu sei quella nuova? - mi chiede una ragazza che avrà all'incirca ventidue o ventitre anni.

- Io mi chiamo Miyon - sorride facendo un veloce inchino;

- Io mi chiamo Luna - dico ricambiando il gesto;

Mi squadra da capo a piedi girandomi intorno. Mi esamina ancora per qualche secondo poi si avvicina ad un appendiabiti e prende una felpa striminzita e dei pantaloncini che penso non mi entreranno mai.

- Non per lamentarmi ma penso che quei vestiti non mi entreranno mai -

- E' la taglia più grande che abbiamo. Spera che ti stiano o andrai fuori in mutande e reggiseno - mi guarda con un sopracciglio alzato dal quale capisco che non sta affatto scherzando;

- Me lo farò entrare - dico velocemente;

Sorprendentemente i pantaloni mi entrano, mettendo in mostra più pelle di quanta vorrei. La felpa invece non riesce a coprirmi del tutto il reggiseno.

- Sempre meglio che uscire nuda - dice Miyon comparendo dietro di me;

- Già... -

- Allora, la prima cosa da sapere è che questo è un lavoro pesante. Devi sempre essere carina con i clienti. Il tuo compito è quello di ballare ma se ti chiedono un ballo privato mandali a quel paese - ridacchia mentre ci facciamo largo tra la folla e su per le scale che conducono al piano superiore - I privè che vedi sono solo per i VIP. Vengo più personaggi famosi di quanti ne immagini. Il tuo turno finisce alle 3:00. Buona fortuna - sorride e se ne và.

Sono solo tre ore e mezza, posso farcela!

 

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Capitolo 3
*** 3. ***


E' passato un mese da quando siamo arrivate in Corea. Durante la prima settimana, le ragazze, sono state chiamate per un periodo di prova alla SM Entertainment come ballerine per le Red Velvet. Io ho avuto ufficialmente il lavoro al club, anche se le ragazze non ne erano molto contente.

Mi riscuoto dai miei pensieri e torno ad ascoltare Angela che parla del concerto di beneficenza di quella sera.

< Ma ci pensi che avremo davanti a noi tutti i gruppi più famosi della Corea?! > fa un gridolino così acuto che devo coprirmi le orecchie o potrebbe esplodermi un timpano;

< Ma vuoi calmarti? Non infierire che Luna mica potrà vederseli da vicino come noi > la rimprovera Ylenia;

< Non preoccuparti. Ho un posto abbastanza decente. Urlerò per voi stasera > sorrido;

< Va bene, allora noi andiamo > mi danno un bacio in testa e se ne vanno.

 

La giornata si trascina lenta e verso le 8:30 comincio a prepararmi per il concerto. Mi metto dei pantaloncini, una felpa larga e comoda e le scarpe da ginnastica. Se devo stare in piedi per tutto quel tempo non posso di certo mettermi i tacchi.

Arrivo giusto in tempo per vedere la fine delle prove. L'Arena comincia a riempirsi di gente e ovunque mi giro vedo cartelli con i nomi dei vari cantanti e lightstick di ogni colore. Appena mi siedo, il mio telefono squilla.

< Pronto? >

< Sei già arrivata? > mi chiede Ylenia dall'altra parte della linea;

< Si, sono seduta e in attesa >

< Bene, alza il culo e vieni dietro al palco, verso i camerini > attacca senza altre spiegazioni.

Mentre mi avvicino all'entrata del backstage vedo Yle camminare avanti e indietro nervosa.

< Mi spieghhi che succede? > la guardo;

< Meno male che sei venuta > mi afferra il polso e mi trascina dentro < Una ballerina si è appena slogata la caviglia e non può ballare >

< E che c'entro io? > chiedo confusa mentre cerco di starle dietro;

Si ferma di botto e io le vado addosso, si gira e mi guarda con un grande sorriso;

< La ballerina era dei Super Junior! >

< Continuo a non capire. Perchè sei contenta che i Super Junior abbiano una ballerina in meno?>

< Perchè, io e Angela, ti abbiamo proposta come sostituta > mi guarda eccitata;

< CHE COSA?! MA SEI IMPAZZITA?! >

< Una sostituta mandata dall'agenzia non farebbe mai in tempo ad arrivare e le altre che sono qui non conoscono tutte le coreografie. Tu le sai a memoria, sei perfetta! >

< Senti, a me pare una grande ca...> non finisco la frase che dalla piccola tenda vicino a noi escono Angela, Leeteuk e Siwon.

< Oh. Mio. Dio. > non riesco a parlare, sono letteralmente a bocca aperta;

< E' lei? > chiede Leeteuk indicandomi;

< Si. E' una vostra fan e conosce a memoria tutte le vostre coreografie > gli dice Angela con un sorriso;

< Hanno detto che lavori come ballerina, te la sentiresti di ballare con noi stasera? > mi chiede Siwon;

< Io...>

< Certo che se la sente > dice Yle dandomi un colpetto al braccio;

< Per me va bene. Chiamo le altre così potete provare e farti dire come muoverti sul palco > dice teuk prima di sparire dentro la tenda;

< Vi ringrazio anche a nome degli altri per il vostro aiuto > dice Siwon facendo un inchino e seguendo teuk;

Appena scompaiono dietro la tenda mi giro verso le mie amiche, furiosa;

< Appena torniamo a casa giuro che vi uccido! >

< Ci ringrazierai. Fighting! > si allontanano lasciando in balia delle ballerine che mi trascinano verso un posto tranquillo in cui provare.

Dopo aver provato i passi, mi portano dalla costumista per cercare dei vestiti che siano della mia taglia. Sempre questo maledetto problema! Poi trucco, parrucco e sono pronta....fisicamente, perchè mentalmente sto urlando dalla paura.

Siamo tutti dietro al palco in attena che i ragazzi vengano chiamati. Io sto saltellando nervosamente di qua e dillà mentre gli altri si riscaldano o chiacchierano.

< Nervosa? > mi chiede una voce alle mie spalle. Quando mi giro, mi ritrovo davanti il dolce sorriso di Eunhyuk < Aspetta, ma tu sei...? > < YESUNG! >

Yesung si avvicina a noi guardando male Eunhyuk. Quando mi vede e mi riconosce strabuzza gli occhi come l'altro < Ma lei non è....? >

< Scusatemi, non che non sia divertente questo scambio di "ma tu sei" "ma lei è" ma, visto che è ovvio che sono io, perchè non andiamo avanti? > li guardo con le mani sui fianchi. Non so da dove mi sia uscito tutto questo coraggio, forse è il nervosismo.

< Non hai detto a nessuno che noi due...? > chiede hyuk indicando noi due;

< No, non lo farei mai. Per quanto riguarda me e le mie amiche, quella serata si è conclusa fuori dal ristorante > affermo facendogli l'occhiolinno;

< Grazie davvero > si inchinano sorridendo.

Da fuori si sentono le urla delle fan e il presentatore annuncia i Super Junior. Saliamo sul palco e comincia lo spettacolo.

 

Il concerto è andato bene. Dopo esserci esibite, io , Yle e Angela ci siamo messe a girare per il backstage per incontrare tutti i nostri gruppi preferiti. Ad un certo punto mi sono anche ritrovata in una coversazione sui dorayaki con Daesung e Taeyang dei Bigbang.

Dopo esserci cambiate facciamo per andarcene ma Leeteuk corre verso di noi e ci ferma.

< Per ringraziarvi di averci aiutato, volevamo invitarvi a bere qualcosa >

Non potevamo rifiutare. Ci hanno portate in un pub molto carino. Ci siamo messi a un lungo tavolo e tra una bottiglia di soju e l'altra, le risate sovrastavano qualsiasi altra voce.

< .....e quindi alla fine Eunhyuk è dovuto correre dietro le telecamere perchè Donghae gli aveva abbassato i pantaloni > finisce di raccontare Shindong con le lacrime agli occhi.

Eravamo in quel locale da almeno due ore e eravamo tutti piegati in due dalle risate.

< Invece di raccontare certe cose, perchè non facciamo qualche domanda a loro? > chiede Hyuk con il broncio;

< Comincio io > dice Yesung < Suju preferito >

< Eunhyuk > dice Yle;

< Donghae > risponde Angela;

< Io non ho un preferito > dico, guardando Yesung;

< Tutti hanno un preferito > afferma Shindong;

< Su nove persone come faccio ad avere un solo preferito? Io ne ho tre e hanno anche una motivazione più che valida >

< Kyuhyun e Heechul perchè hanno alcuni aspetti del carattere che sono simili hai miei; Heechul è un gamer che se può sta tappato dentro casa anche per giorni, molto alla mano ma timido, che abita da solo ma ama parlare con le persone > guardo chul che mi sorride e annuisce;

< Kyuhyun è quello serio, non si sbilancia mai troppo con le persone che non conosce ma quando è con gli amici allora tira fuori il meglio di se. E anche perchè è l' "Evil Makne", visto che anche io sono sempre la più piccola e mi dicono anche un po stronza > ridacchiano;

< Tu sei una nostra fan, quindi un po ci conosci ma hai davvero descritto loro come se vi conosceste da anni > dice Donghae con le sopracciglia alzate;

< Quando due persone si assomigliano, si capiscono tra di loro > dice Siwon con un sorriso;

< E il terzo chi è? > chiede chul;

< Leeteuk >

< Perchè? > chiede Siwon;

< Così. Perchè mi piace > dico alzando le spalle;

Leeteuk mi sorride e poi si rivolge agli altri < Bene bambini, è ora di andare a dormire >

< Dai mamma, ancora cinque minuti > dice hyuk con gli occhi da cane bastonato;

< No. E' tardi e domani dobbiamo alzarci presto >

<  Vi serve un passaggio a casa? > ci chiede Siwon venendo verso di noi;

< Non preoccuparti, andiamo a piedi. Casa nostra non è lontana da qui > gli risponde Angela uscendo;

< Siwon > lo chiama Yle < Sai, Angela è un po stanca e prima mi ha detto che non riusciva proprio a reggersi in piedi. Ti dispiacerebbe accompagnarla a casa? > gli sorride;

< Certo, non preoccupatevi > sorride raggiante e esce andando da Angela;

< Sai che sei davvero geniale a volte? > le dico annuendo tra me e me.

Vediamo Angela salire in macchina con Siwon e soddisfatte ci avviamo verso casa ridacchiando per la serata appena trascorsa.

Da dietro di noi spuntano dei fari e due macchine vengono verso di noi e accostano. I finestrini si abbassano e dalla prima macchina spuntano quattro facce sorridenti con Shindong alla guida, Ryeowook sul sedile davanti e Donghae e Eunhyuk che salutavano dai sedili di dietro. Dalla seconda macchina, invece, spunta la chioma bionda di Leeteuk.

< Vi prego, una di voi due venga con noi che vorrei già buttare fuori questi qui dietro > dice esasperato Shindong;

< Salvalo o non ti perdonerà mai > le dico ridacchiando.

Fa cenno di si e entra in macchina nella confusione dei due seduti dietro che non fanno altro che cantare a squarciagola. Appena la portiera si richiude, mi salutano e partono.

Mi avvicino alla macchina di teuk e lo guardo dal finestrino abbassato;

< Non mi devi accompagnare per forza >

< Non mi sta costringendo nessuno > mi sorride e apre la portiera dal lato del passeggero per farmi salire.

< Sei brava...a ballare. Perchè non hai fatto i provini come le tue amiche? >

< L'ho fatto. A quanto pare non sono così brava..> faccio un sorriso tirato;

< Impossibile. Chiederò di controllare >

< Non preoccuparti. Va bene così >

< Se puoi, domani, passa in agenzia per ritirare il compenso della serata >

< Vedilo come un favore >

< Ti dovrò pur ricompensare in qualche modo > sussurra con voce roca accostando davanti casa;

< Ci penserò su e ti farò sapere...> dico piano non riuscendo a staccare gli occhi dalle sue labbra a pochi centimetri da me. Prima di fare qualcosa di cui potrei pentirmi, mi tiro indietro e con un rapido cenno di saluto, esco dalla macchia e corro verso l'appartamento.

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** 4. ***


Sono confusa. Perchè Leeteuk si è avvicinato in quel modo?

Cammino avanti e indietro per la camera, torturandomi le mani per l'ansia. Mi sto sicuramente facendo dei filmini mentali. E' impensabile che Leeteuk, il leader di uno dei gruppi k-pop più famosi del mondo, volesse baciare me, una semplice diciannovenne, inutile ed insignificante.

Eppure....

< Luna! > urla Yle dall'altra stanza;

Sospiro e la raggiungo in soggiorno, dove la trovo buttata sul divano con Angela sdraiata per terra con una bottiglia di soju in mano.

< Angela, ma non hai bevuto già abbastanza? > la rimprovero avvicinandomi;

< Lasciala stare, è andata, non ti ascolta proprio. Comunque, Shindong ci ha invitate a pranzo domani, ci vieni? > mi chiede Yle;

< Si, certo. Ora vado a dormire > le saluto con un cenno e mi chiudo in camera, mi butto sul letto e mi copro la testa con il cuscino nella speranza di riuscire a far uscire quel ragazzo biondo dai miei pensieri.

 

" Sono in cucina, preparo la colazione. Delle mani mi toccano i fianchi. Quando mi giro vedo Leeteuk che mi sorride e mi accarezza la guancia.

< Hai dormito bene tesoro? > mi chiede sorridendo;

< S-si... > dico arrossendo;

< Bene, devi essere in forze > mormora tirandomi piano a se;

< P-per cosa? >

< Questo... > mi stringe tra le braccia e posa delicatamente le labbra sulle mie. Ricambio il bacio, lentamente. Quando il bacio si fa più profondo mi prende per le coscie e mi tira su sensa nessuno sforzo facendomi allacciare le gambe intorno ai suoi fianchi.

Senza guardare, indietreggia fino ad arrivare in camera mia, mi butta sul letto mettendosi su di me. Mi bacia il collo lentamente, scendendo sempre di più, finchè...."

 

Finchè non mi sveglio tutta sudata e con le gambe attorcigliate alle coperte. Ho il respiro pesante e mi sento le guance andare in fiamme. Non è possibile che una persona possa causarmi un tale scombussolamento.

Fino ad ora mi è capitato di fare dei sogni del genere ma non mi ero mai svegliata così accaldata. E' una sensazione stranissima. Per fortuna non devo incontrarlo altrimenti so che non riuscirei a guardarlo in faccia per l'imbarazzo.

Decido di alzarmi per fare una doccia rilassante che, magari, cancelli via tutti i pensieri. Mi metto degli shorts grigi e una magliettina nera leggera.

In salone si sente il leggero russare di Ylenia sdraiata sul divano. Guardonl'orologio e mi accorgo che sono già le nove passate.

SONO IN RITARDO CAVOLO!

< Yle! Yle svegliati! > la scuoto finchè non apre piano un occhio e mi guarda con gli occhi ancora appannati dal sonno;

< Yle è tardissimo! >

< Che? > si stropiccia gli occhi e si tira su lentamente < Che ore sono? >

< Le 9:30! >

< OH MERDA! > si tira su di scatto ma perde l'equilibrio e cade rovinosamente per terra;

< Chiama Angela! > mi dice rialzandosi;

< Angela! > corro in camera sua ma non la trovo. Mi avvicino al bagno da cui provengono dei gemiti sommessi. Quando apro la porta vedo Angela seduta sul pavimento con la testa nel water.

< Angela, stai bene? >

< Ti sembra che io stia bene? > chiede guardandomi di traverso prima che un nuovo conato la costringesse a ributtare la testa nella tazza.

< E' tardi. Non potete mancare al lavoro >

Scuote la testa in segno di disapprovazione e rimane dov'è.

< Devi sostituirmi... > mormora;

< Cosa?! Come faccio a sostituirti? Non conosco tutte le coreografie delle Red Velvet e poi non posso andare in agenzia perchè.....> freno la lingua prima di rivelare troppo sul sogno di quella notte;

< Non c'è un'altra alternativa. Se non vai tu al posto mio mi licenzieranno > mi guarda con occhi imploranti e con un sonoro sospiro di disapprovazione accetto.

 

La giornata è stata molto lunga e faticosa. Non conoscendo tutti i passi non sono stata molto d'aiuto e molto spesso li sbagliavo, però non hanno licenziato Angela e quuindi va bene così. Sono sudata e senza fiato che vago per l'agenzia in cerca di uno spogliatoio in cui potermi rinfrescare e cambiare.

< Ma si può sapere dove cavolo sono gli spogliatoi? > domando a nessuno in particolare girando l'angolo dell'ennesimo corridoio.

Appena girato l'angolo vado a sbattere contro un petto solido. Non voglio alzare lo sguardo perchè so che, con la fortuna che ho, è lui. Quando alzo gli occhi vedo dei pettorali scolpiti che luccicano di sudore. Andando ancora più su vedo i bellissimi occhi di Kyuhyun che mi guardano preoccupati e io mi rilasso.

< Scusa Kyu, non ti avevo visto >

< Ti sei fatta male? > mi chiede aiutandomi a rialzarmi;

< No, non preoccuparti > ridacchio massagiandomi la spalla su cui sono caduta;

< Ti sei fatta male alla spalla? > chiede avvicinandosi per esaminarla;

< Non preoccuparti. E' solo una piccola botta >

< Vieni, ti metto del ghiaccio > mi prende la mano e mi porta nella sala relax dei super junior.

La sala è vuota fortunatamente. Non riuscirei a guardare teuk. Mi metto seduta su un divanetto a godermi la vista del petto nudo di Kyu che si affaccenda per trovare del ghiaccio. Mi accorgo di starlo fissando quando, venendo verso di me, abbassa lo sguardo sorridendo e arrossendo leggermente.

Si mette seduto dietro di me, così vicino da sentire il suo respiro addosso.

< Dovresti.... ecco... toglierti la maglietta >dice piano;

Per fortuna, questa mattina, ho messo un reggiseno decente.

Tolgo la maglietta e aspetto. Le sue mani sono calde quando mi stringe piano un fianco per avvicinarsi ancora un po. Quando la busta del ghiaccio tocca la spalla sussulto per il freddo improvviso.

< Mi dispiace.. > sussurra vicino al mio orecchio;

< Non è stata colpa tua >

Ho i brividi in tutto il corpo. Il suo petto sfiora la pelle nuda della mia schiena. La mano che prima era sul mio fianco ora è sul braccio che si muove in una piccola carezza. Sento le sue labbra sempre più vicine al mio collo.

< Kyuhyun! > escama dura la voce dietro di noi.

Leeteuk è sulla soglia della porta con la mascella tesa e le mani strette a pugno. Ci sta guardando in un modo che mi fa paura.

< Hyung.. > esclama kyu sorpreso alzandosi velocemente;

< Teuk, non è come sembra. Mi sono fat.. >

< Non l'ho chiesto a te! > dice teuk senza farmi finire di parlare;

< Hyung, si è fatta male alla spalla e le ho messo del ghiaccio. Tutto qui >

< E per mettere un po di ghiccio bisogna essere nudi? > lo guarda sempre più in cagnesco avvicinandosi;

< Non è... > inizia a dire kyu ma viene subito interrotto;

< Vai. > quello di teuk non è una domanda ma un ordine.

Perchè si comporta così? Mi sento molto a disagio in questa situazione e non mi piace affatto. Si guardano ancora per qualche secondo poi kyu abbassa lo sgguardo e esce dalla stanza lasciandoci da soli.

L'atmosfera nella stanza è tesa ma piena di una certa elettricità.

Leeteuk mi si avvicina fino a trovarci faccia a faccia. Siamo così vicini che, l'estremità del reggiseno, tocca il suo petto.

< Nessuno deve starti così vicino, capito? > mormora stringendomi lievemente il braccio e guardandomi intensamente negli occhi.

Sono totalmente incapace di parlare. MA CHE COSA VUOL DIRE?!

Riesco ad annuire piano, senza parole. Lui mi guarda ancora una volta e poi se ne va.

 

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Capitolo 5
*** 5. ***


< CHE COSA HA DETTO?! > chiedono Angela e Ylenia sconvolte;

< E dovevate vedere come ha guardare Kyuhyun > mormoro facendo avanti e indietro sul pavimento della cucina;

< Mi sa che qualcuno si è preso una bella cotta... > ridacchia Yle;

< E' possibile? Voglio dire, la conosce da due giorni, lui è uno degli idol più famosi di questo paese, senza offesa per Luna ma lui potrebbe avere qualsiasi ragazza > dice Angela guardandoci;

< Non preoccuparti, l'ho detto anche io > rispondo mordendomi il labbro pensierosa;

< Ma allora per quale motivo dovrebbe fare così? Insomma, dal comportamento che ci ha appena descritto, sembrerebbe proprio geloso > pensa Yle;

< Non lo so. Quello che so è che gli devo stare il più lontano possibile per evitare guai > dichiaro;

< La cosa positiva è che almeno non lavori in agenzia e quindi non dovrai vederlo > dice Angela;

< Già > sospiro e prendo la borsa dall'attaccapanni < Io vado. Stasera ho il turno di chiusura. Ci vediamo domani > do un bacio a tutt' e due e esco.

 

Stasera il locale è pieno. Io e le altre ragazze non abbiamo un minuto di respiro tra un'esibizione e l'altra. L'aria è piena di fumo di sigaretta e la musica alta e le urla delle persone mi stanno facendo venire un gran mal di testa.

Sono già le due di notte e invece di diminuire la gente sta aumentando.

Io e Miyon siamo sedute al bar per prendere qualcosa da bere prima di tornare a ballare;

< Miyon, Jenni si è fatta male alla caviglia, il soppalco tocca a te > ci dice Namkyu, il proprietario del locale;

< Luna, ti prego, facciamo a cambio? Ho bevuto troppa tequila per reggermi là sopra > mi chiede;

< Perfetto, almeno lassù non c'è tutta la calca che c'è qui > butto giù in una volta sola lo shot di tequila e salgo le scale.

Quella sera indossavo un mini abito argentato che mi arriva poco sotto il sedere, tacchi alti e una maschera coordinata con il vestito. Molti si girano a guardarmi. Di certo, vestita così, non passo inosservata.

Tutti i divanetti sono occupati e c'è chi beve e ride e chi si scatena ballando in modo indecente. Mi avvicino alla ringhiera e mi trovo un posticino in cui fare il mio numero. Comincio a ballare a ritmo con la musica e non bado più a quello che c'è intorno a me.

All'improvviso delle mani grandi e calde si posano sui miei fianchi. Mentre mi giro il mio pugno è già pronto ad abbattersi sul naso di chiunque mi stesse dietro. Quando vedo un cascetto verde, quasi fluorescente, mi blocco. Davanti a me c'è Eunhyuk che mi sorride.

< Ciao, io sono Lee Hyuk-jae > sorride e mi tira piano a lui < Ti va di ballare? >

< Mi dispiace ma sto lavorando > mormoro staccandomi da lui con la paura di essere riconosciuta;

< Ti prego, solo un ballo > sorride dolce;

< Uno solo... > mormoro stringendomi a lui. Non sono riuscita a resistere a quel sorriso ma devo stare attenta, non devo parlare.

Le sue mani si chiudono di nuovo attorno ai miei fianchi e cominciamo a ondeggiare insieme. La musica si è fatta più veloce ma lui non stacca mai le mani da me. Quando la canzone cambia, mi prende per mano e mi trascina verso il suo tavolo;

< Vieni, ti faccio conoscere i miei amici >

Al tavolo davanti a me ci sono Heechul e Kyuhyun che parlano tra di loro.

Se mi riconocono potrei morire dalla vergogna!

Quando i due si accorgono della nostra presenza, alzano gli occhi e ci sorridono;

< Allora? Ci sei riuscito? > gli chiede chul a hyuk;

< Ci sto arrivando > ridacchia lui;

< Vedi, abbiamo fatto una scommessa. Secondo noi non riuscirà mai a farsi baciare da te > dice Heechul ridacchiando. Sono visibilmente brilli tutti e tre perchè non fanno altro che ridacchiare e parlottare.

Eunhyuk, con aria sconfitta, si risiede al suo posto sul divanetto e guarda per terra. Vedere quel faccino così triste non mi piace, per questo decido di fare una cosa di cui sicuramente mi pentirò tra cinque secondi....

< Allora credo che abbiate perso la scommessa > affermo decisa. Con tanto coraggio afferro tra le dita il mento di Eunhyuk, gli alzo la testa e prima che possa cambiare idea avvicino le labbra alle sue e lo bacio.

Il bacio dura pochi secondi ma me li godo tutti; la morbidezza delle labbra, il calore che emanano... Da fan dei Super Junior questo, per me, è un sogno che si realizza.

Quando ci stacchiamo, lui ha gli occhi spalancati per la sorpresa, gli altri due ci guardano sbigottiti e io ho le guance che vanno a fuoco.

< Lo hai fatto davvero...> esclama Heechul ancora a bocca aperta;

Ridacchio per le loro espressioni. Il bacio, anche se a stampo e di pochi secondi è stato davvero bello. In una botta di adrenalina mi avvicino agli altri due e uno alla volta poso le mie labbra sulle loro.

Chul ridacchia e si scambia gesti di intesa con Eunhyuk, mentre kyu continua a sorridermi e mi trattiene per un polso;

< Perchè non ti fermi a bere qualcosa con noi? > mi chiede;

< Perchè sto lavorando > rispondo tutta rossa in viso.

Mi giro e me ne vado prima che capiscano che sono in totale imbarazzo. MA CHE CAVOLO MI E' PRESO?! Da dove è uscito tutto quel coraggio?

Ancora imbarazzata finisco la serata cercando di evitarli, per fortuna che non avrei più dovuto incontrarli!    

 

 

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Capitolo 6
*** 6. ***


< Allora.. > dico mettendomi davanti a le mie amiche con le mani sui fianchi < Oggi è il primo agosto e ho una notizia buona e una cattiva >

< Ti prego non dirmi che ci hanno già sfrattate di casa! > chiede Angela con la faccia da cucciolo bastonato;

< Fortunatamente no. La buona notizia è che siamo riuscite a pagare il primo mese d'affitto > dico con orgoglio;
Angela e Ylenia si danno il cinque compiaciute.

< E la cattiva notizia? > chiede Yle sospettosa;
< Scusa ma perché vuoi rovinare questo bel momento di gioia?! > la guarda male Angela;

< Ragazze, la cattiva è che abbiamo usato gli ultimi soldi rimasti per pagare l'affitto e ora il frigorifero è vuoto! >

< ANCHE LA NUTELLA?! > chiede angela in preda ad una crisi isterica;

< Soprattutto la nutella > la guardo.
Angela si alza dalla sedia della cucina buttandola a terra e cominciando ad inveire contro qualsiasi cosa.

< Aspetta! Io e Angela, lavorando alla SM, abbiamo diritto a due pasti al giorno > dice Yle guardandoci;

< Ehy genio, noi siamo in tre > ribatte Angela;
< Forse ho un'idea >

Mezz'ora dopo eravamo davanti al bancone della mensa della SM entertainment e Ylenia e Angela stavano aspettando i loro vassoi.
Una volta preso da mangiare ci sediamo ad un tavolo vicino mettendo al centro i vassoi e cominciando a dividerci il cibo al loro interno.

< Penso che per oggi possiamo arrangiarci così ma domani che facciamo? E dopodomani? > chiede Yle mangiando;

< Ehy, calma. Io vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta... > dico cercando di assomigliare il più possibile a Vin Diesel in Fast and Furious < Al domani ci penseremo poi> affermo decisa infilandomi una generosa porzione di kimchi in bocca.
Dalle finestre della mensa vedo entrare in agenzia un gruppetto di ragazzi. Quando li vedo meglio scatto subito a nascondermi sotto al tavolo cercando di fare il minimo rumore possibile.

< Che stai facendo? > chiede Yle guardandosi intorno;
< Shhh > le dico da sotto il tavolo;

< Ehi, ci sono i ragazzi! > dice Angela;

< Luna alzati prima che vengano qui o pensaranno che sei pazza > mi dice Yle accucciandosi sotto al tavolo per potermi guardare;

< Stanno venendo qui?! > chiedo alzandomi subito;

< Ma che ti prende? > chiede Angela;

< Dopo vi spiego... >

< Ma guarda chi si vede > esordisce Shindong venendoci in contro;

< Salve bellissime ragazze > ci sorride Heechul sedendosi accanto a me e mettendomi un braccio intorno alle spalle.

Insieme a loro due ci sono anche Kyuhyun e Siwon: Kyu prende una sedia e si mette vicino a me così da schiacciarmi tra lui e Heechul, Shindong si mette accanto a Yle e Siwon rimane in piedi dietro ad Angela, appoggiato alla sua sedia.

Schiacciata tra loro due mi sento acora più piccola di quello che sono e sento che la faccia mi sta diventando rossa, esattamente come quella di Angela.

< Angela, la tua faccia sta diventando bordò! > dice Heechul ridendo di gusto;

Quando lei diventa ancora più rossa per l'imbarazzo dò un calcio sotto al tavolo a Heechul;

< YA! > mi guarda male mentre si massaggia la caviglia.

< Come mai siete venute qui a quest'ora? > chiede Siwon;

< Il nostro firgorifero era vuoto e abbiamo pensato di approfittare della mensa > risponde Yle;

< E' più facile scorrare il cibo che andare a fare la spesa? > chiede Heechul che subito si becca uno scappellotto dietro la testa da Kyuhyun.

< YA!!!!!! Smettetela di picchiarmi! > si massaggia la testa.

Chiacchieriamo ancora un po finchè non vediamo uscire dall'ascensore Leeteuk che, appena ci vede, viene verso di noi con una faccia impassibile. Quando arriva davanti a noi non ci saluta. Sta guardando in cagnesco Heechul e Kyuhyun e qualche volta il suo sguardo si ferma su di me ma solo per pochi secondi.

< Vi stiamo aspettando su. Gli altri sono pronti > dice Leeteuk ai ragazzi;

< Andiamo ragazzi altrimenti "MAMMA" ci bacchetta > dice Heechul sbeffeggiando il leader che lo guarda storto;

< Stanno preparando un nuovo show > mi dice Ylenia mentre i ragazzi si alzano per seguire teuk;

< Non vi serve un aiuto in più ? Nemmeno uno spazzino? > chiedo con tono giocoso ma in realtà sono seria;

< Il tuo lavoro non ti piace già più? > chiede Shingdong;

< Scherzavo... >

I ragazzi mi salutano e poco dopo anche Ylenia e Angela se ne vanno.

 

Me ne torno a casa e mi butto sul divano a guardare un po di tv.

< Uff...> dopo cira un'ora che sono davanti alla tv, senza guardare davvero nulla, mi alzo e decido di andare a farmi una doccia.

Quando esco dal bagno, avvolta in un asciugamano, sento dei forti colpi alla porta. Chiunque ci sia fuori sembra aver perso la pazienza perchè i colpi continuano forti e insistenti. Appena apro la porta mi ritrovo davanti Leeteuk con la mascella tesa e uno sguardo duro, arrabbiato.

Non aspetta nemmeno che lo inviti ad entrare che subito entra, chiude la porta con un calcio e mi sbatte al muro più vicino. Il suo sguardo è infuocato e passa dai miei occhi, alla mia bocca, al mio corpo in una sorta di circolo infinito. Le sue mani si muovono lente sul mio corpo, quasi avesse timore. Il suo respiro è pensante, affannato, come se avesse corso una maratona. Il mio viso sta diventando sempre più caldo e rosso a causa dell'intensità del suo sguardo su di me.

Le mani che fino a poco fa erano sui miei fianchi ora sono sul mio viso e con un dito sfiora delicatamente le mie labbra.

< Leeteuk... > sussurro.

Lui chiude gli occhi e appoggia la fronte sulla mia sospirando;

< Che ci facevi oggi in agenzia? > mi chiede piano;

< C-come? >

< Avevi un appuntamento con uno dei miei fratelli? > chiede alzando la testa per guardarmi;

< COSA?! >

< Perchè eri con Heechul e Kyuhyun? Perchè eri così stretta a loro? > chiede con un tono più alto. Si sta arrabbiando di nuovo!

< Non ero con loro. Se non te ne fossi accorto c'erano Ylenia e Angela con me > lo guardo come se fosse pazzo;

< Allora non eri con Kyu.... > dice allontanandosi leggermente da me;

< No! E comunque, anche se fosse, non sarebbero comunque affari tuoi! > sto cominciando ad arrabbiarmi anche io. CHI SI CREDE DI ESSERE?!

< Bene! > mi lancia un ultimo sguardo arrabbiato e se ne va.

 

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