Memories

di niny95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Castagne ***
Capitolo 2: *** Bacio ***
Capitolo 3: *** Fortino! ***
Capitolo 4: *** Anniversario ***
Capitolo 5: *** Fantasma ***
Capitolo 6: *** Compleanno ***
Capitolo 7: *** Bagno Caldo ***
Capitolo 8: *** Festa della mietitura ***
Capitolo 9: *** Picnic ***
Capitolo 10: *** Fiocco di Neve ***
Capitolo 11: *** Portale per Narnia ***
Capitolo 12: *** Campeggio ***
Capitolo 13: *** Coperta ***
Capitolo 14: *** Jack O'Lantern ***
Capitolo 15: *** La Dottoressa Jones ***
Capitolo 16: *** «Cosa devo fare per avere un fratellino o una sorellina?» ***
Capitolo 17: *** Lupo Solitario ***
Capitolo 18: *** Caffè ***
Capitolo 19: *** 22 ottobre ***
Capitolo 20: *** Battaglia di palle di neve ***
Capitolo 21: *** Spiaggia ***
Capitolo 22: *** Profumo ***
Capitolo 23: *** Peter Pan ***
Capitolo 24: *** Anello ***
Capitolo 25: *** Bicchiere Rotto ***
Capitolo 26: *** Fiori ***
Capitolo 27: *** Caramelle Mou ***
Capitolo 28: *** Halloween ***



Capitolo 1
*** Castagne ***


Prompt #1 Castagne
«Henry, perché tagli le castagne?» chiese Hope.
Era la prima volta che le vedeva preparare, ed era molto eccitata.
Batteva le mani ad ogni successo, lanciando piccoli urletti eccitati. I lunghi capelli dorati seguivano il vento in base alla direzione presa dalla bambina.
«Perché altrimenti scoppiano.» spiegò pazientemente Henry da bravo fratello maggiore.
Gli occhi di Hope si illuminarono con eccitazione «Come dei fuochi d’artificio?»
Henry scosse la testa «No,Hope. Non come fuochi d’artificio.»
La bambina sbuffò indignata «Uffa, qui è una noia!» disse allontanandosi.
Poco dopo si avvicinò ai suoi genitori «Posso avere una castagna per favore?»
Killian sorrise dandole un buffetto «Non sono ancora pronte, tesoro. Te ne posso dare una cruda.»
«Non posso mangiarle crude» Hope fece il broncio «perché ne ho mangiate taaaaanteeee così.» disse con esagerazione allargando le braccia come a indicare la quantità.
Emma rise «Buuh che esagerata!»
Dopo un po’ la voce di Henry la chiamò.
«Cosa c’è?» chiese avvicinandosi al fratello.
Henry sorrise «Tieni.» disse mettendole nel palmo una delle castagne preparate da poco «Attenta che è calda!»
«Brucia!» bisbigliò poco dopo la bambina, prima di iniziare a soffiargli su, poi con minuziosità sbucciò il frutto, ne staccò un pezzo assaporandolo con attenzione « È buona! » decretò poi.

Note: Buonasera gente! Come potete vedere sto provando a partecipare al writober di Fanwriter.it ci riuscirò? Chissà!
Giù vi metto la lista dei prompt che userò.
Ci vediamo domani!
Niny 


 

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Capitolo 2
*** Bacio ***


Prompt #2 Bacio
 Killian e David erano tornati da poco dalla ricerca del sestante.  
Ricerca che si era rivelata essere solo uno stratagemma per far bere al principe l’acqua che l’avrebbe guarito dal SognOmbra.  
David e gli altri si erano allontanati.  
Era rimasta solo la Salvatrice.  
Killian la osservò «Forse ora mi dovete un po’ di gratitudine.» disse toccandosi lievemente le labbra. 
Emma ricambiò lo sguardo con un sorrisino «Sì, il grazie era proprio per questo.» 
Il pirata ammiccò «E la vita di vostro padre vale così poco per voi?» 
La stava provocando, come faceva sempre del resto.  
Emma Swan lo attirava a sé come una calamita.  
La bramava come mai prima d’ora, Killian aveva fatto cadere centinaia di donne ai suoi piedi eppure Emma Swan sembrava non subire lo stesso effetto e com’è che si dice? Vuoi sempre quello che non puoi avere, giusto? Bene lui voleva la Salvatrice e prima o poi sarebbe riuscito ad averla. Del resto non c’era donna che era immune al suo fascino e Emma Swan non era certo l’eccezione.  
«Ma per favore, sarebbe troppo per te.» 
Killian ridacchiò «Per voi sarebbe troppo forse.» 
 
Emma non doveva lasciarsi tentare, non dopo Neal.  
Ma lui la guardava con brama e come poteva evitare quei magnetici occhi blu?  
Killian Jones era un seduttore, senza ombra di dubbio, ed Emma stava per fare un grosso errore. 
Oh al diavolo! 
Lo agguantò per la camicia e se lo tirò contro, incontrandolo in un bacio bruciante. 
Si staccò di botto. 
«È stato … -» bisbigliò Hook toccandosi lievemente le labbra. 
«Una cosa da non ripetere.» sussurrò la bionda allontanandosi. 
Aveva ancora il sapore del rhum in bocca, un sapore così da Killian Jones. 
Dio cosa aveva fatto? Ma dove aveva la testa?  
Come aveva potuto pensare seriamente che baciare Killian Jones potesse essere una buona idea. 
«Oddio …» sussurrò.

Note: Ebbene che dire? questa cosina si svolge durante la 3x5 ricordate tutti qual'è veeeeroooo? (https://www.youtube.com/watch?v=LjOfNlSiH8I&feature=share&fbclid=IwAR2JsDUdEFnQpV3jO-_yNYYPx0uS4N3O07yjYrViepKqo_hzLB5yVG-Y154)
Spero di aver fatto come minimo una cosa decente XD

A domani!
Niny :)

 

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Capitolo 3
*** Fortino! ***


 Prompt #3 Lenzuola 

 
 Quel giorno in giardino Emma e Hope stavano costruendo un fortino. 
Le sedie erano posizionate a formare un quadrato, sotto di esse  erano state messe coperte e cuscini e sopra le spalliere  Emma stava sistemando le lenzuola fermandole con le mollette. 
Hope euforica non smetteva di saltare su e giù battendo le mani. 
Emma rise «Calmati, Hope!» 
La bambina non la ascoltò continuando a saltare poi prese qualche libro da portare dentro.  
«Hope,  ancora non portare nulla dentro.» obbiettò Emma. 
La bambina guardò la madre confusa «Perché?» 
«Perché dobbiamo assicurarci che non crolli.» rispose la donna dopo aver fermato l’ultimo lenzuolo alla sedia, prendendo alcuni scatoloni e adattandoli in modo da fare peso al fortino evitando che crollasse. 
Quando tutto fu finalmente pronto Emma fece cenno alla bambina che sapientemente trasportò dentro i suoi libri preferiti ma beccò l’entrata sbagliata e si ritrovò completamente aggrovigliata dalle lenzuola. 
Emma rise «Cos’è successo? Abbiamo trovato un fantasmino?» scherzò liberandola e iniziando a solleticarla.  
Hope rise cercando di scappare dalle grinfie della madre, quando alla fine riuscì a sfuggire dalle braccia della madre corse dentro il fortino, si mise nell’angolo più lontano poi con i cuscini costruì una barriera.  
Quando Emma la raggiunse qualche minuto dopo, rise a vedere la bambina circondata dai cuscini. «Sei il mio diavoletto.»  
«No, tu sei un diavoletto. Io sono un angioletto!» la rimbeccò Hope
 
Note: Allora partiamo dal pressuposto che amo troppo scrivere di Hope <3 
E niente, chi ha mai fatto un fortino? Io e mia sorella ne facevamo una specie che era la casa delle Barbie ed era una casa davvero davvero grande XD 
Vabbè spero vi piaccia XD
A domani!
Niny :)

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Capitolo 4
*** Anniversario ***


Prompt #4 Champagne 
Emma generalmente non era una persona particolarmente romantica, ma quel giorno era il primo anniversario di matrimonio, e dopo tutto quello che avevano passato una volta tanto poteva concedersi un po’ di romanticismo. 
Così da brava mogliettina era andata a comprare una delle migliori marche di Champagne e stava preparando una gustosa cenetta – si era fatta dare una delle ricette da sua madre - , per quello che le sue doti culinarie le consentivano. 
Quando Killian arrivò rimase stupefatto di trovare la moglie ai fornelli, visto che di solito preferiva ordinare da Granny’s. 
«Che profumino delizioso.» disse circondando la donna in un abbraccio. 
«Oh, io spero che anche il sapore sia buono.» replicò Emma. 
«Sarà sicuramente tutto buonissimo.»

  
«I miei complimenti, è davvero tutto buonissimo.» disse Killian mentre finiva di svuotare il piatto.  
«Spero che non sia solo adulazione la tua.» ribatté Emma.  
«Non lo farei mai.»  
Emma sorrise «Io di solito non sono solita fare queste cose, sai? Ma oggi è un giorno speciale.» disse prima di riempire i due calici di Champagne.  
«Sono contento che tu abbia voluto festeggiare questo giorno, a cosa brindiamo?» domandò Killian.  
«A noi, suona bene?»  
«Assolutamente.» il pirata sorrise.  
«Alla nostra vita insieme, oggi e per sempre.» sussurrarono i due sposi facendo tintinnare i calici, poi insieme come fossero sincronizzati bevvero un sorso di Champagne.  
 
Note: Io spero che il prompt è rispettato abbastanza xD
e spero che questa cosetta vi piaccia.
Se vi interessa passare nella paginetta ve la linko (https://www.facebook.com/Niny95FanArtFanfiction/)
E a domani!
Niny :)

 

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Capitolo 5
*** Fantasma ***


Prompt #5 Fantasma 

Hope aveva deciso tutto nei minimi dettagli, avrebbe fatto spaventare la sua famiglia. Erano giorni che ci lavorava: aveva preso un vecchio lenzuolo, aveva fatto due fori per gli occhi e lo aveva tagliato un po’ per non rischiare di inciampare. Adesso non restava altro che spaventare i poveri malcapitati.  

Con questa premessa la bambina si mise addosso il lenzuolo emulando l’andatura di un fantasma e ululando.  

Entrò in soggiorno, dove era riunita la famiglia continuando a ululare ma fu agguantata dalle forti braccia di suo padre.  

L’uncino sollevò un lembo del lenzuolo scompigliandole i capelli con la mano buona.  

«Non è giustoooo, dovevate spaventarvi!» un broncio decorava il volto della bambina.  

Killian sfoderò uno dei suoi sorrisi da un milione di watt «Tesoro, sono giorni che stai rinchiusa nella tua stanza trafficando con quel vecchio lenzuolo, era ovvio a tutti che stavi combinando qualcosa.»  

Emma sorrise «Vieni qui, mio piccolo fantasma.»  

La bambina finì di liberarsi dal lenzuolo prima di correre in braccio alla madre.  

«Non avete avuto nemmeno un pochino di paura?» chiese.  

«Io ho avuto paurissima!» esclamò Henry facendo finta di tremare.  

Hope rise alle buffonate del fratello «Sei uno sciocchino!»  

«Quindi non vuoi fare più la vampira ad halloween? Sarai un fantasma adesso?» scherzò Killian.  

Hope guardò confusa il padre come se improvvisamente gli fosse cresciuta un'altra testa «Nooo.» obbiettò «Io sono una vampiretta, non uno stupido fantasma!»  

 
Note: Ebbene eccoci anche oggi e niente Hope è così tenerella *w*
Spero vi piaccia!
Niny :)

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Capitolo 6
*** Compleanno ***


Prompt #6 Promemoria. 

22 ottobre. 
Killian aveva attaccato il post-it a una delle mensole nella sua stanza sulla Jolly Rogers. 
Non poteva rischiare di dimenticare il compleanno della donna che amava. Da quando aveva saputo quella data Killian avrebbe fatto di tutto pur di non dimenticarlo, persino tempestare di post-it l’intera Jolly Rogers se poteva servirle come promemoria. 
Doveva dimostrare alla donna che amava che per lui era importante. 

 


Un raggio di sole fece capolino nella stanza di Killian, aprì lentamente gli occhi. 
Mentre si vestiva lo sguardo gli cadde nel post-it, gettò un sguardo al calendario. 
22 ottobre. 
Cavolo! 
Era il compleanno di Emma. 
Imprecò, prese il suo telefono cellulare e digito con forza il numero di Henry. 
Il ragazzo rispose al secondo squillo «È il compleanno di tua madre!» esordì. 
«Lo so, te l’ho detto io.» rispose confuso il ragazzo. 
«No, non capisci.» Killian si torceva le mani con fare nervoso. «L’ho completamente dimenticato e avevo intenzione di rendere questa giornata speciale.». 
Henry ridacchiò «Calmati Hook, non è tutto perduto. Ho già pensato a qualcosa ma serve che tu faccia due cose: primo procurati un regalo. Secondo tieni lontana mia madre da Granny’s.» 
Killian impallidì. Come avrebbe potuto tenere lontano Emma dal Granny’s? Praticamente passava in quel locale gran parte della giornata! 
«È una follia! Come potrò tenerla lontano dal Granny’s?» obbiettò il pirata. 
Henry ridacchiò, sembrava che dall’altro lato dell’interlocutore il ragazzino si stesse divertendo da matti «Ah questo non lo so. Portala al cinema, teatro o al luna park o se preferisci chiudila dentro casa ma mi serve lontana dal Granny’s.» 
Killian sospirò «Inventerò qualcosa.» disse poi. 

 Infine l’aveva portata sulla Jolly Rogers, aveva sistemato delle candele attorno alla stanza per creare un’atmosfera magica e si era fatto prestare il computer portatile – che nell’ultimo periodo aveva imparato a usare. – da Henry e aveva aperto Netflix.  
«Tutto questo è per me?» chiese Emma sorpresa. 
Killian annuì «Voglio dimostrarti quanto conti per me. So che esistono i cinema.» disse indicando lo schermo scuro di Netflix «Ma ho pensato a una cosa più intima.» abbassò lo sguardo arrossendo. 
«Killian è… è fantastico.» balbettò Emma commossa. 
«Non è niente di che.» scosse le spalle lui. 
«Lo so, ma è meraviglioso lo stesso.»  

Emma era felice come mai lo era stata prima d’ora.
Killian aveva avuto un pensiero così dolce per lei, mai nessuno prima d’ora aveva fatto qualcosa di simile per lei.
E okay avevano solo guardato un film su Netflix ma era stato così dolce.
Il pirata nel frattempo la stava conducendo in una destinazione ignota, l’aveva bendata subito dopo essere scesi dalla Jolly Rogers «Ti sei dato al bondage?» aveva scherzato Emma.
«Mi spiace, Swan. Le sorprese non sono finite.» aveva risposto lui sorridendo.
Quando finalmente le fu tolta la benda, fu accolta da un boato «Buon compleanno!» intonavano tutti.
Emma si guardò intorno spaesata.
Il Granny’s era decorato di festoni, palloncini e altri articoli da decorazione.
Al centro era sistemata una grande tavolata.
«È … è meraviglioso, grazie. » balbettò sorpresa.
Regina ghignò «Non montarti la testa, Swan. Stiamo semplicemente festeggiando l’onomastico di Storybrooke!»
Emma rise.

I festeggiamenti erano finiti da qualche minuto.  
«Andiamo a fare una passeggiata, ti va?» propose Killian.  
Emma annuì.  
Stavano camminando da qualche minuto quando infine prese parola «Sai, il mio compleanno è sempre stato il giorno che mi ricordasse quanto fossi sola, era il promemoria che ero stata abbandonata, nelle case affidatarie non festeggiavano i compleanni e poi siamo sempre stati io e…  me.»  
Killian sorrise dolcemente «Non sei più sola adesso e finché vivrò mi assicurerò che non lo dimenticherai.»  
Emma sorrise.  
Killian la stupiva di giorno in giorno, aveva abbattuto tutte le barriere che aveva costruito nel corso degli anni così sapientemente.  
Ogni delusione era un muro innalzato attorno a sé.  
Ma poi era arrivato Killian e poco alla volta aveva fatto crollare quei muri.  
«Non ho dimenticato di farti un regalo.» Killian la distolse dai suoi pensieri.  
«Non c’era bisogno, hai fatto così tanto per me.» rispose sorpresa.  
Il pirata le fece un occhiolino «Sono stato aiutato. E poi appena l’ho visto ho pensato a te.» disse mentre le agganciava al polso un semplice bracciale d’acciaio, un singolo cigno in cristallo a decorarlo.  
«È …  è bellissimo. Grazie. Mi hai reso così felice.» sussurrò travolgendo il pirata in un bacio appassionato.  

Note: Onestamente non lo so, non so se ho interpretato bene il prompt ma spero di sì!
Detto questo spero vi piaccia!
Un bacio, a domani.
Niny :)

 

 

 

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Capitolo 7
*** Bagno Caldo ***


 Prompt #7 Bagno Caldo  
 
Emma aveva avuto una giornata terribile, partendo dal presupposto che aveva dovuto fare il turno di notte e nessuno poteva sapere quanto Emma odiasse i turni di notte. Ma poi aveva dovuto sedare tre risse, sembrava che al Rabbit Hole non avessero fatto altro che comporre il numero della stazione, come se non bastasse Leroy si era ubriacato causando problemi e come al solito Emma aveva dovuto trattenerlo dentro.  
Quelli erano i momenti in cui a Emma mancavano quelle giornate lente, in cui la chiamata più lunga era la vecchietta che chiedeva se potesse prendere il gattino sull’albero.  
Quando arrivò a casa era stanchissima e aveva delle evidenti occhiaie sotto gli occhi.  
«Tesoro, sembri stanchissima.» le venne incontro Killian. «Ti preparo un bagno caldo, ti va? Ti levi di dosso un po’ di stanchezza.»  
Emma annuì «Ci vorrebbe proprio, grazie.»  
Era quello il motivo per cui Emma era finita per innamorarsi di Captain Hook, erano tutte quelle piccole cose che potevano non sembrare niente di che ma che per Emma erano essenziali.  
Qualche minuto dopo Killian spuntò dalla soglia della porta «Il bagno è pronto se ti va. Hai bisogno di altro?»  
Emma scosse la testa «Grazie.»  

Killian sorrise.  

 
Quando si immerse l’acqua calda era piacevolissima e in breve tempo le sciolse nervi e membra.
L’increspamento dell’acqua  aveva il potere di calmarla meglio di qualunque magia.
In breve tempo tutti i suoi pensieri furono dimenticati.
«Dio benedica quell’uomo.» sussurrò.
Dopo un po’ prese un morbido telo bagno e se lo avvolse addosso.
Per un po’ rimase così, col vapore che fuorusciva dalla sua pelle, immobile.
Dopo qualche minuto si rivestì, era stanchissima voleva solo dormire adesso.
 
Note: Onestamente non saprei che dire, però sono riuscita a essere più descrittiva e questo tecnicamente dovrebbe essere un bene.
Per il resto spero vi piaccia.
A domani,
Niny :)

 

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Capitolo 8
*** Festa della mietitura ***


Prompt #8 Agenda 
Regina stava guardando in agenda gli impegni imminenti quando si accorse che tra circa una settimana ci sarebbe stata la festa della mietitura.  
Chiamò Emma «Lo sai che la prossima settimana c’è la festa di mietitura?» esordi quando la donna all’altro capo dell’apparecchio rispose.  
«Ehm certo.» rispose Emma «La festa di mietitura, ovvio.»  
Regina sospirò «Ti ricordo che devi supervisionare. Appuntatelo da qualche parte, in agenda o al cellulare o che so io. Ma non dimenticarlo.»  
«Regina non ho un’agenda e non ne ho bisogno! Perché ho già la mia mente che funge da agenda.»  
Regina alzò gli occhi al cielo «Spero per te che sia così.» rispose poi.  

 «Swan, sei sicura che possiamo?» chiese Killian mentre Emma lo trascinava per le varie bancarelle.  
«Certo. Regina ha detto che devo supervisionare la festa questo non vuol dire che non devo godermela, no?»  
Killian sorrise «È strano vederti così … così.» disse.  
«Ehi, stai forse insinuando che sono musona?» la bionda mosse una mano e L’uncino del pirata scomparve.  
«Emma!» protestò Killian.  
La donna rise poi mosse nuovamente una mano e L’uncino ricompare colorato di rosa.  
«Ti spiacerebbe tornarmi l’uncino senza farmi sembrare un effeminate?»  
Emma rise ancora di più «Va bene, va bene. Ma sappi che è uno spasso prenderti in giro.» disse poi.  
 

Emma e Killian stavano girando per le bancarelle mangiando un corn dog quando incontrarono Regina.
«Proprio la donna che cercavo! Sei riuscita a trovare un buco in tutti quegli impegni in agenda?» scherzò Emma.
«C’è poco da scherzare Swan, se solo usassi un’agenda magari non ritarderesti così tanto.» ribadì Regina.
Emma rise «Ma è parte del mio fascino il ritardo!» aggiungendo poi «Ho un dono, un’offerta di pace!» disse porgendo una mela caramellata all’ormai ex Regina Cattiva.
Regina la guardò sorpresa «Mi stai regalando una mela caramellata? Sul serio?»
Emma annui «Certo!»
«Per quanto io ami le mele, trovo che le mele caramellate siano troppo dolci.» rispose.
La bionda fece spallucce «Vorrà dire che la mangerò io.»
Il sindaco alzò gli occhi al cielo «Mangi come un bambino.»
Emma rise.
Quando Regina si fu allontanata abbastanza Killian disse:  «Certo che ti diverte davvero molto stuzzicare la Regina Cattiva.»
Lo sceriffo sorrise «Ti svelo un segreto, credo che diverta anche lei.» disse prima di scoccargli un bacio nella guancia.
 
 
  Note: Sarò sincera non mi piace per niente, purtroppo il prompt non era nelle mie corde e questo è stato il massimo che ho saputo fare.
A domani,
Niny :)

 

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Capitolo 9
*** Picnic ***


Prompt #9 Bosco 
Quel giorno era stato organizzato un picnic nel bosco, in famiglia. 
Questo voleva dire una gran quantità di gente: la famiglia Jones insieme alla piccola Hope, gli Charming e il piccolo Neal e Regina, l’unico mancante era Henry che era occupato con la sua famiglia e non era potuto venire.  
Delle tovaglie erano state stese per terra lungo il tessuto erboso. 
Le pietanze più elaborate erano state portate da Mary Margareth e Regina.  
Hope era eccitata di fare un picnic nel bosco insieme alla sua famiglia.  
«Zia Reginaaaaaa!» disse la bambina non appena vide la donna, la piccola di famiglia adorava l’ex Regina Cattiva.  
La donna prese in braccio la bambina scompigliandole i lunghi capelli «Hope, ti ho portato una cosa.» rispose la donna tirando fuori un pacco rettangolare.  
«Regina, finirai per viziarla.» si lamentò Emma.  
«Oh silenzio, Swan. Regalo solo cose utili io.» rispose Regina mentre la bambina scartava il regalo euforica.  
«Un libroooooo!» esultò la bambina.  
«Ma non sa nemmeno leggere.» si lamentò ancora Emma.  
«Beh imparerà, vero tesoro?»  
La bambina annuì prima di trotterellare da Neal mostrandogli il nuovo regalo.  
Il ragazzino sfogliò il nuovo libro con curiosità «Lo vuoi letto?» chiese.  
Hope annuì. 
«Che ne dite invece se ve lo leggo io?» propose Mary Margaret porgendo ai due bambini un po’ di torta.  
«Siiiii!» rispose Hope mentre dava un morso alla torta di mele che le era stata data.  
La donna allora prese una sedia e si sedette davanti ai bambini cominciando a leggere «C’era una volta …»  
«Un pirata bello e affascinante di nome Killian Jones!» si intromise Hook.  
«Papà …» si lamentò Hope, Killian sorrise scoccando un bacio nella guancia della bambina.  
«No, era un principe azzurro. L’amorevole marito di Biancaneve e padre della Salvatrice.» intervenne David.  
«Nonnoooo!» cantilenò Hope con la solita vocina lamentosa.  
«Vuoi che li trasformi in due brutti rospi?» chiese Regina avvicinandosi.  
«Per ora no.» rispose Hope ridendo.  
«Lo faresti davvero? Faresti trasformare tuo padre e tuo nonno in due rospi?» chiese Emma ridendo.  
«Solo per un po’. Giusto il tempo di ascoltare la storia.» rispose la bambina facendo ridere i presenti.  

Note: Questa è stata un'impresa, l'ho iniziata ieri e sono andata in completa confusione per via delle linee temporali di Once nella prima fase c'erano anche i Rumbelle con Gideon e Henry: ma poi ho capito che quando Hope ha 5 anni i Rumbelle sono già morti purtroppo e Gideon è già adulto, Henry avrei potuto metterlo adulto ma non sopporto Lucy e Jacinda quindi è andata così visto che l'idea dei 3 Henry (adulto, del passato e Wish Henry) mi confondeva troppo XD
Spero vi piaccia!
(Ovviamente non ci è dato sapere quale libro ha regalato Regina a Hope, ma la piccola parte di me che è OutlawQueen  crede che sia Robin Hood, per tenere ancora una flebile fiammela dell'uomo che ha amato <3)
A domani ( sperando di riuscire a scrivere XD)
Niny :) 

 
 
 

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Capitolo 10
*** Fiocco di Neve ***


Prompt #10 Gatto
Hope era appena tornata da scuola quando lo vide.
«Oh sei ancora qui.» disse guardando il piccolo gattino acciambellato in un angolo: era piccolo e denutrito, aveva il pelo bianco con una macchia bianca sul muso.
«Con chi stai parlando?» chiese Emma guardandosi intorno in cerca del misterioso amico della bambina.
«Con Fiocco di Neve!» rispose la piccola trascinando la madre nell’angolo dove c’era il gattino «Possiamo tenerlo ?» chiese sfoderando un perfetto paio di occhioni da cerbiatto.
Emma si scurì visibilmente «Hope è un randagio.» sussurrò. Probabilmente Hope non avrebbe capito ma prendersi cura di un gatto randagio che avrebbe potuto portare con sé delle malattie era una responsabilità troppo grande, che Emma preferiva non prendersi. «Però se vuoi più tardi possiamo andare al rifugio e … -»
«No!» la interruppe Hope decisa «Non voglio un altro gatto, voglio lui!»

Killian era appena tornato a casa quando Hope gli si piazzò davanti «Papà! Posso farti vedere una cosa?» Hope era certa che il padre sarebbe riuscito a convincere la mamma a tenere Fiocco di Neve.
«Certo che sì!» rispose infatti il padre sorridendo.
La bambina allora trascinò l’uomo nel vialetto dove si nascondeva Fiocco di Neve, dopo molte insistenze Hope era infine riuscita a convincere la madre a lasciargli un po’ di latte e acqua. «Lui è Fiocco di Neve.» disse poi indicando il gatto «Possiamo tenerlo?»
Killian si passò una mano tra i capelli cercando le parole adatte da dire alla bambina, quel gatto era piccolo e sporco: un gradevole rifugio per pulci, zecche e altri parassiti simili. Non poteva permettere che stesse a contatto con sua figlia. «Hope se vuoi un gatto potremmo andare al rifugio e … -»
«No no e no!» si addirò Hope «Non voglio un gatto qualunque, voglio lui. Ha bisogno di me!» perché non volevano capire? Dal primo momento in cui aveva visto Fiocco di Neve aveva capito che lui e solo lui sarebbe stato il suo migliore amico, le restava un’ultima persona su cui fare affidamento.

Henry passava quasi ogni giorno da casa Jones, anche solo per fare quattro chiacchiere con Killian o dare un bacio a sua madre o fare una carezza alla sua sorellina.
«Henry, devo farti vedere una cosa.» esordì quel giorno Hope mostrando al fratello la tana di Fiocco di Neve.
La bambina aveva messo il gattino in una scatola coprendolo con una copertina per non farle sentire freddo, quotidianamente gli dava da mangiare e acqua –era l’unica cosa che i genitori le avevano permesso di fare –
«Mamma e papà non vogliono farmelo tenere, ma non posso abbandonare Fiocco di Neve lui è così solo!»
«Vuoi che ce ne occupiamo insieme, il nostro piccolo segreto? Per questo me lo hai fatto vedere?» chiese Henry mentre carezzava lievemente il gatto, con movimenti lenti e circolari.
Hope annuì.
«Ci sto!» fece Henry battendo il cinque con la sorellina.

Emma era tornata da poco, stava per entrare dentro quando vide Henry e Hope in un angolo intenti a fare chissà cosa.
«Che state combinando voi due?» disse avvicinandosi.
Hope teneva tra le mani un asciugamano mentre Henry era intento a lavare Fiocco di Neve.
La donna sospirò esageratamente «Non mi resta che fare una cosa.» puntualizzò.
La bambina strabuzzò gli occhi alla vista della madre, il labbro tremò in procinto di piangere «Vuoi mandarlo via?» chiese.
Emma scosse la testa «Tu ti sei davvero affezionata, vero?»
Hope annuì.
«Allora non ci resta che tenerlo.»
La bambina stava per esultare quanto la madre la fermò.
 «Ma … devi occupartene tu, d’accordo?»
Hope annuì.
«E … dobbiamo portare Fiocco di Neve immediatamente dal veterinario.» aggiunse «Su, vai ad aggiornare tuo padre!»
La bambina non se lo fece ripetere due volte prima di correre dentro casa.
  
Note: Ebbene sono in ritardo ma c'è l'ho fatta! ho dovuto continuarla perchè non ci sono arrivata stamattina a finirla, il tablet era scarico. Pomeriggio non sono stata a casa quindi eccomi qui! Del resto come si dice meglio tardi che mai, no?
Cooomunque bando alle ciance spero vi piaccia!
A domani!
Niny :)

 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Portale per Narnia ***


Prompt #11 Armadio.  

Hope aveva visto da poco Le cronache di Narnia da quel momento era decisa a trovare il portale per Narnia. Era entrata nel suo armadio ma a parte vestiti, camicie e giubbotti non aveva trovato nulla.  

Allora provò in quello dei suoi genitori ma anche lì trovò solo giacche, camicie e i pochi vestiti di sua madre.  

Provò anche quello della vecchia stanza di Henry ma anche lì non c’era traccia del portale.  

«Possiamo andare a casa dei nonni?» chiese.  

Emma la guardò sorpresa «A casa dei nonni dici? Perché?»  

Hope fece spallucce «Mi manca Neal.»  

La donna annuì «D’accordo. Più tardi andiamo dai nonni.»  

Hope alzò un pugno in aria vittoriosa.  


 

Non appena suonarono il campanello Mary Margaret aprì senza farle aspettare troppo.  

«Ciao, tesoro!» disse facendole un buffetto ma la bambina si era già precipitata su per le scale.  

L’ultima cosa che sentì fu sua madre dire «Credimi non ho idea di cosa stia combinando.»  

Hope era sicura che il portale per Narnia era nell’armadio dei suoi nonni, in fondo era lì che sua nonna aveva trovato il libro di Henry ma purtroppo la bambina rimase delusa. Lì dentro c’erano solo le camicie di suo nonno, i maglioni della nonna e le loro giacche e cappotti.  

La bambina sbuffò «Dove sarà?»  

 


«Possiamo andare da zia Regina adesso?» chiese ancora Hope.  

«Hope, che sta succedendo?» Emma squadrò sua figlia da capo a piedi cercando di capire il motivo per cui la bambina la stesse facendo girare come una trottola.  

«Ho voglia di vederla.» rispose infine.  

Emma sapeva che non era tutta la verità ma decise di lasciar perdere.  

«A quanto pare qualcuno aveva voglia di vederti.» esordì Emma più tardi non appena l’ex Regina Cattiva aprì la porta.  

«Tesoro, ti preparo qualcos… -» stava dicendo la donna ma la bambina era già su per le scale.  

«Cosa sta succedendo?» chiese Regina.  

Emma scosse le spalle «Credimi non lo so, sono giorni che mi fa scorrazzare per Storybrooke!»  

 


Quando Regina e Emma raggiunsero la bambina la trovarono dentro l’armadio dell’ex Regina Cattiva.  

«Hope cosa stai combinando?» chiese Emma, vedendo le ante dell’armadio aperte e la bambina che frugava all’interno.  

«Ho già guardato nella vecchia stanza di Henry e non c’è e neanche qui. Forse ci rimane solo Arendelle.»  

«Hope cosa stai cercando?» domandò Regina abbassandosi per essere della stessa altezza della bambina.  

«Il portale per Narnia.» rispose convinta.  

Regina scosse la testa «Tesoro non esiste Narnia. È solo una storia.»  

Hope incrociò le braccia con insistenza «Anche Biancaneve è una storia ma è mia nonna e tu sei la Regina Cattiva.» disse indicando Regina.  

Emma prese la bambina tra le braccia stringendola in un abbraccio «Devi sapere che alcune storie sono reali come appunto Biancaneve, Cenerentola, Peter Pan. Mentre altre come Le cronache di Narnia sono solo storie, delle bellissime storie ma purtroppo non sono reali.»  

Hope mise un piccolo broncio ma acconsentì.  

 «Ti preparo una cioccolata calda ti va?» disse Regina sorridendo.

La bambina annuì scendendo dalle braccia di sua madre.

Avrebbe continuato a fare ricerche, era sicura che Narnia esisteva solo che sua madre e Regina non lo sapevano.

 
Note: Inizialmente avevo pensato a un'altra cosa ma poi mia sorella mi ha dato quest'idea ed eccola qua! 
Grazie Grà!

Vabbè bando alle ciance a domani! 
Niny :)

 

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Capitolo 12
*** Campeggio ***


Prompt #13 Luna Piena
Hope Jones era una graziosa bambina di otto anni, i suoi genitori concordavano che con quei suoi occhioni blu presto avrebbe fatto cadere ai suoi piedi un discreto numero di ragazzini o ragazzine, Hope sarebbe stata libera di amare chi preferiva senza alcun problema.
Quello era il primo campeggio a cui partecipava e i suoi l’avevano mandata solo perché c’era anche suo zio Neal – che poi il ragazzo aveva solo cinque anni più di lei, ma dettagli. – a volte quei due riuscivano ad essere così apprensivi!
In quel momento erano seduti accanto al fuoco a raccontarsi storie spaventose.
In cielo c’era una perfetta luna piena.
«… improvvisamente spunta fuori qualcosa, era enorme. Era proprio lui Il mostro di LochNess!» Cole finì di raccontare la propria storia. Era il ragazzino più carino del campeggio: i suoi capelli corti ricordavano il colore del miele, occhi verdi e aveva una buona spruzzata di efelidi ma la cosa che conquistava tutti di Cole era il sorriso, era così luminoso e solare da affascinare chiunque.
«Su dai Cole, non crederai davvero che ci beviamo questa bufala? Lo sanno tutti che Nessie non esiste.» lo provocò Neal.
«Io gli credo.» disse Hope prendendo le difese di Cole «Abitiamo in una città in cui la maggior parte degli abitanti sono personaggi delle fiabe o comunque hanno vissuto nella Foresta Incantata, Arendelle e via dicendo. Quindi come fai a dire che il mostro di LochNess non esiste?»
Cole sorrise in direzione della ragazzina «Vuoi prendere il mio posto, Hope?»
La figlia della Salvatrice arrossì un po’ ma acconsentì.
«Con una luna così piena mi viene in mente una storia che mi raccontavano quando ero più piccola. C’era una volta una ragazza, era bella, dolce e gentile ma non sapeva che dentro di sé si nascondeva un mostro. Il mostro ogni notte mieteva moltissime vittime. Un giorno la ragazza si convinse che il mostro era il suo fidanzato, così d’accordo con lui lo legò e rimase ad aspettare. Ma quando la notte sopraggiunse iniziò la trasformazione: la ragazza si trasformò in un grosso lupo con lunghi artigli affilati e denti aguzzi. Per il povero ragazzo non ci fu niente da fare, finì sbranato e… -»
«Hope, non voglio ferire i tuoi sentimenti ma dubito che ci sia qualcuno che non conosca la storia di Ruby.» la interruppe Neal parlandole dolcemente.
«Tu… tu… fai tanto il presuntuoso solo perché sei uno dei più grandi. Ma… ma… » Hope si guardò intorno in cerca di appoggio ma tutti stavano annuendo in direzione di Neal, a volte era un tale idiota!
«Bene, io non ne so storie spaventose, questa è l’unica che sapevo. Scusate se sono una tale delusione!» una lacrima solitaria si fece strada sul viso della ragazzina che se l’asciugò rabbiosamente con un braccio prima di tornarsene al suo posto.
Neal la raggiunse poco dopo e la prese tra le braccia, tentando di consolarla: era sua nipote e non permetteva a nessuno di farla piangere. Che fosse lui il principale artefice dei pianti della bambina era un dettaglio trascurabile.

Note: Oggi sono in ritardissimo, ma sono stata fuori e non ho avuto tempo di scrivere 😅 infatti sto postando dal Tablet e sto facendo una faticaccia assurda! 
E no, non mi sono persa un capitolo ma il prompt di ieri non mi ispirava per OUAT e così ho scritto su Outlander 💖
In ogni caso spero che questa cosetta vi piaccia (ho deciso di azzardare e rendere Hope un po' più grandicella) 
A domani! 
Un bacio, 
Niny :) 
 

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Capitolo 13
*** Coperta ***


Prompt #14 Coperta
Emma aveva creduto davvero che Ingrid volesse prendersi cura di lei, alla donna sembrava importare davvero, ma si anche lei l’aveva delusa.
Tipico, l’unica che voleva davvero prendersi cura di me è una pazza che ha provato a farmi uccidere. Avrei dovuto saperlo. Pensò la ragazzina mentre stringeva a sé la copertina con cui l’avevano abbandonata, era l’unica cosa ad avere un qualche legame con i suoi genitori.
La coperta era stata ricamata a mano.
La sua mano si posò sul nome scritto col nastrino viola.
Chiunque era stato a confezionare quella coperta doveva volerle bene.
A volte a Emma piaceva chiudere gli occhi e immaginare i suoi veri genitori, questo spesso l’aiutava a calmarsi e a fare sbollire un po’ della rabbia che provava verso le persone che l’avevano abbandonata.
Fu quello che fece in quel momento.
Vide una donna dai capelli corti e castani e amorevoli occhi verdi, un pancione prominente completava l’opera.
La donna era seduta sul divano mentre guardava sciocchi programmi lavorando ai ferri.
Un uomo si aggiunse al quadro: era alto e slanciato, dai corti capelli biondi. Sembrava un principe azzurro. L’uomo baciava la donna incinta prima di prendere posto vicino a lei.
I suoi genitori.
Nei suoi sogni erano sempre persone amorevoli, nonostante volesse odiarli con tutta se stessa non riusciva a pensare a loro come delle persone cattive.
Ma allora perché l’avevano abbandonata lasciandole come dono solo una misera coperta? Emma non capiva.
Sperava davvero che un giorno avrebbe avuto una famiglia amorevole e un tetto caldo sopra la testa.
Emma rabbrividì e si avvolse –per quel che le permetteva –attorno alla copertina.
Speriamo pensò.
 
Note: Beh con un prompt del genere come potevo non pensare alla copertina di Emma? Quindi ho scritto questa cosina un pò maliconica Emma centrico.
Nella mia testa questo avviene subito dopo che Emma scappa da Ingrid.
E niente, spero vi piaccia!

A domani!
Niny :)

 

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Capitolo 14
*** Jack O'Lantern ***


 Prompt #15 Zucca 
Quando Killian arrivò a casa quel giorno per un attimo pensò che qualcosa fosse andato storto ma poi Emma sorrise e capì che era tutto nella norma.  
Il tavolo della cucina era disseminato di zucche, c’erano buste piene di zucche anche sul pavimento nei pressi del tavolo.  
«Cavolo! Se questa non è un’invasione di zucche! Devo preparami a un’indigestione?» esordì guardandosi intorno.  
«Si avvicina Halloween, dobbiamo addobbare Storybrooke e mi sono offerta volontaria a intagliare le zucche. Anche se penso che sì, potremmo preparare qualcosa con la polpa. Al banchetto potremmo avere un paio di piatti a base di zucca.»  
«Banchetto?»  
Emma annuì «Vedi cosa succede a perdersi le riunioni del sindaco? Quest’anno Regina ha deciso di organizzare un banchetto per Halloween, Granny’s ha messo a disposizione il locale.» la donna mise la forza necessaria nel coltello per forare la zucca mentre parlava.  
«Non capirò mai certe tradizioni di questo mondo. Quale sarebbe il senso di tenere zucche fuori casa?»  
«Potrei parlarti di Jack O’Lantern ma probabilmente ti annoierei, tutto quello che devi sapere è che mettere una zucca davanti alla porta serve a spaventare spiriti e spettri che tornano in vita nella notte tra il 31 ottobre e 1 novembre. Piuttosto vieni a darmi una mano, dai.» 
«Una sola però, l’altra me l’hanno portata via!» scherzò prendendo un coltello e seguendo le istruzioni della donna

«Quindi Jack O’Lantern cosa ha fatto di così straordinario? Sono curioso!» 

«Jack era un avaro fabbro di origine irlandese, famoso per la sua passione per l’alcool e per la sua astuzia. Una sera stava andando nella sua locanda preferita , quando incontrò il Lucifero, pronto a rubargli l’anima.» iniziò a raccontare Emma. 

«Già mi sta simpatico, ne so qualcosa di Diavoli!» bofonchiò Killian, il rimando ad Hades non era per niente velato. 

La bionda sorrise prima di continuare «L’uomo non si perse d’animo e convinse il demone a trasformarsi in una moneta in modo di potersi concedere un’ultima bevuta. Jack prese quindi la monete e se la mise in tasca, di fianco a una croce d’argento, impedendo così a Lucifero di riprendere le sembianze normali. Jack permise infine al diavolo di fuggire in cambio di altri 10 anni di vita: trascorsi i dieci anni, però, Lucifero si ripresentò nuovamente sul cammino del fabbro. Questa volta, l’uomo chiese di poter cogliere la sua ultima mela prima della morte e tracciò una croce sul tronco dell’albero, impedendo così al demone la sua discesa. Dopo una lunga discussione, Lucifero acconsentì di evitare la dannazione eterna all’uomo, a patto di non incontrarlo più sulla sua strada. Quando Jack morì, qualche anno più tardi, venne spedito all’Inferno per la sua vita ricolma di bugie e peccati: il Diavolo, tuttavia, ne rifiutò l’ingresso mantenendo fede alla sua promessa e, per aiutare l’uomo a vagare fra le anime disperse, gli fornì un tizzone di fuoco eterno, che Jack adagiò all’interno di una rapa ormai vuota che portava con sé. Allora che te ne pare?» chiese la bionda sorridendo mentre completava l’ennesima zucca. 

«Una cosa è certa: avete sicuramente una fissazione per gli ortaggi!» fu la risposta del pirata. 

I due si stavano destreggiando abbastanza bene a intagliare le zucche. Una cosa era certa: Storybrooke non avrebbe sofferto la mancanza di addobbi ad Halloween. 


Note: Devo ammettere che personalmente la leggenda di Jack O'Lantern non la conoscevo, ma si adattava bene!
In ogni caso spero di non aver appesantito nulla eee a domani!
Un bacio,
Niny :)

 
 
 
 
 

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Capitolo 15
*** La Dottoressa Jones ***


Prompt #16 Cerotto  

Hope aveva un camice bianco addosso, attaccato alla tasca superiore aveva messo un cartellino come quello dei dottori –glielo aveva fatto Henry per rendere più reale il gioco della bambina.– nelle tasche inferiori aveva siringhe di plastica e altre cose mediche, al collo aveva un stetoscopio di plastica e tra le mani teneva una piccola valigetta di plastica. Sembrava una dottoressa in miniatura.  

«Dottoressa Jones.» la salutò Killian appena la vide facendo un inchino esageratamente lungo.  

«Ti devo visitare.» affermò la bambina indicando il piccolo tavolino rosso dove era solita giocare.  

Killian si sedette scompostamente sulla sedia dicendo «Cosa mi farà dottoressa?»  

«Inizierò ad ascoltare il tuo cuore.» rispose Hope mettendosi lo stetoscopio di plastica alle orecchie e passandolo sulla schiena e sul petto del pirata.  

Una volta finito prese il braccio del suo papà distendendolo sul tavolo, allaccio il finto lascio emostatico dopodiché inizio a palpare il braccio alla ricerca delle vene come avrebbe fatto una vera dottoressa, una volta “trovata” prese una siringa facendogli il prelievo, infine prese un cerotto tutto rosa con sopra disegnati i cuori e glielo applico al braccio.

«Non ci posso credere!» fece Emma manifestando solo in quel momento la sua presenza «Ti stai facendo torturare dalla dottoressa Hope ma ogni volta che ti chiedo di andare da un vero dottore ti ci devo trascinare!»

Killian sorrise «Ehi, Swan. Non sarai mica gelosa?»

Emma sbuffò.

«E comunque io sono una vera dottoressa!» precisò Hope facendo sorridere i suoi genitori.

  
Note: Avevo deciso di allontanarmi un pò da Hope che ultimamente è stata piuttosto presente, ma con un prompt del genere come facevo a non scrivere di lei?
Hope che fa la dottoressa è liberamente ispirato alla mia cuginetta XD
A domani!
Niny :)

  

 

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Capitolo 16
*** «Cosa devo fare per avere un fratellino o una sorellina?» ***


Prompt #18 Mattina
Le mattine a casa Jones erano uguali  a quelle di qualsiasi altra famiglia. 
La sveglia di Emma suonava alle 6, la bionda la ritardava per tre volte facendo grugnire suo marito che infine sbottava «Stacca il maledetto affare, ti prego!» allora si vestiva e andava in cucina a preparare i pancake. Nel frattempo l’odore della colazione destava dal sonno Killian e la piccola Hope che si trascinavano come zombie fino in cucina. 
Alcune mattine a colazione si univano Henry e la sua famiglia portando croissant appena sfornati.  
Quella mattina non era poi tanto diversa dalle altre con la differenza che Hope aveva iniziato a fare domande scomode.  
«Cosa devo fare per avere un fratellino o una sorellina?» aveva chiesto versando una generosa porzione di sciroppo d’acero sui suoi pancake.  
Killian che di mattina era sempre di poche parole sussurrò «Uh? Che? Tesoro, di cosa stai parlando?»  
La bambina alzò gli occhi al cielo «La mamma della mia amica Kate aspetta un bambino, quindi io pensavo che potevo avere anche io un altro fratellino, Henry è grande. Voglio un fratellino o sorellina con cui giocare.»  
«Hope devi capire che un fratellino ha bisogno di attenzioni non è un giocattolo. Non puoi giocare con lui per almeno un anno.»  rispose Emma dolcemente. 
La bambina ci pensò su poi disse: «Okay.»  
«Hope, cosa ti prende?» chiese la donna vedendo l’espressione dubbiosa sul volto della bambina.  
«Mi piacerebbe sul serio un fratellino o una sorellina.» rispose.  
Killian ghignò «Sembra proprio che dobbiamo darci da fare, Swan.»  
Emma per tutta risposta diede un leggero spintone al marito «Piantala!» poi si rivolse alla figlia «Sbaglio o qualcuno oggi ha scuola? Forza filiamo a vestirci.» disse seguendo la bambina.  
 
Note: Finalmente sono riuscita a mettermi in careggiata quindi oggi vi beccate due capitoli!
A dopo allora!
Niny

 

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Capitolo 17
*** Lupo Solitario ***


Prompt #19 Lupo Solitario
Killian Jones aveva vissuto per gran parte della sua vita col desiderio di vendetta: verso suo padre che aveva abbandonato i suoi figli, verso il re che con la sua missione gli aveva portato via Liam e verso il Coccodrillo che aveva ucciso Milah, l’unica donna che avesse mai amato.
L’unica cosa che davvero importava per lui era la Jolly Roger e l’aveva barattata senza pensarci troppo per salvare la famiglia della donna che amava.
Sì perché appena aveva incontrato Emma aveva capito che aveva qualcosa di speciale e i pezzi si erano incastrati senza difficoltà e lui aveva smesso di non affidarsi a nessuno aggrappandosi alla mano che pur involontariamente Emma le aveva porto.

Emma Swan se l’era sempre cavata da sola, tutti quelli a cui si era affezionata l’avevano delusa.
Aveva pensato davvero che Ingrid fosse diversa o Lily.
E poi c’era stato Neal, di lui si era davvero illusa che fosse diverso ma poi l’aveva incastrata e Emma aveva capito di essere stata troppo stupida ancora una volta.
Ma quando Henry l’aveva portata a  Storybrooke aveva conosciuto l’amicizia vera, era circondata d’amore. Eppure mancava ancora qualcosa, c’era un vuoto che non riusciva a comprendere.
Tuttavia non appena conobbe Killian quel vuoto pian piano si colmò e adesso non osava a immaginare come poteva essere la vita senza lui.

Killian e Emma erano due facce della stessa medaglia, avevano conosciuto il dolore e si erano difesi in modo diverso: Killian facendo il cascamorto con le donne e nascondendosi dietro la facciata del cattivo ragazzo, il pirata. Emma alzando muri e facendo credere di non aver bisogno di nessuno, il realtà aveva bisogno del contatto umano più di quando voleva far credere.
Erano stati due lupi solitari, avevano contato sulle loro sole forze.
Ma per fortuna il destino li aveva fatti incontrare e erano finiti per innamorarsi curandosi le ferite a vicenda e niente poteva andare meglio di così.
 
 Note: E rieccoci, penso di aver fatto un buon lavoro se così non fosse fatemelo sapere e se l'ho fatto fatemelo sapere ugualmente XD
A domani!
Un bacio,
Niny! :)

 
 

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Capitolo 18
*** Caffè ***


Prompt #20 Caffè
Emma entrò nel Granny’s come ogni mattina per prendersi la sua quotidiana cioccolata calda. Quel giorno tuttavia nel locale c’era un forte odore di caffè «Caspita che buon odore!» esordì appena entrò.
«Granny ha deciso che da oggi il caffè verrà macinato da noi, perché noi teniamo che i nostri clienti siano serviti come re!» rispose Ruby scimmiottando la nonna.
Emma rise «Beh non sembra una cattiva idea, ha fatto venire voglia persino a me che di solito non ne prendo.»
«Vuoi provarlo? Offre la casa!» disse.
«Immagino che qualcuno dovrà pur provarlo! Ma metti del latte o qualcosa del genere!»
Ruby annuì «Un mocaccino allora: è una ricetta italiana fatta con caffè, latte e cacao.»
«Stupiscimi!» rispose Emma.
Ruby annuì allontanandosi per preparare la bevanda.
Mentre Ruby preparava la bevanda Emma fu raggiunta da Killian «Sei uscita presto oggi.» la salutò baciandole la guancia.
«Ho approfittato del fatto che questo diavoletto stava dormendo per una volta.» affermò prendendo tra le braccia del papà la piccola Hope.
«Ecco a te!» Ruby diede a Emma il suo mocaccino.
La bionda bevve un sorso. Era buono e non aveva il gusto terroso che ricordava era tipico del caffè, l’aggiunta del latte e cacao davano alla bevanda quel tocco più per rendere quasi sostituibile la sua solita cioccolata calda.
«Allora com’è?» chiese curiosa la cameriera attirando l’attenzione di Emma.
Lo sceriffo scosse le spalle «Buono per essere caffè!» rispose.
«Sono sicura che prenderà il posto della tua cioccolata calda!» la stuzzicò la cameriera.
Emma scosse le spalle «Immagina.»
«Killian, vuoi un po’ di caffè?» chiese Ruby rivolgendosi al pirata.
Killian sorrise sfoderando uno dei suoi sorrisi da un milione di watt «Volentieri. Se poi ci metteresti qualche goccia di rum sarebbe perfetto.»
 La moglie lo guardò storto «Non avevamo detto niente alcolici di mattina?»
«Veramente l’hai deciso da sola dopo che sei tornata dal Mondo dei Desideri.» rispose il pirata ridendo.

Note: Allora su qui diciamo due cosine inizialmente volevo inserire a Storybrooke Sweet Enchantments (che è la storia di un giochino interattivo che faccio e ogni volta che descrivano il cibo o il caffè mi viene voglia di asaggiarlo xD) [https://lovestruckvoltage.fandom.com/wiki/Sweet_Enchantments] quindi avevo pensato di fare una specie di crossover poi però ho cambiato idea ed è uscita sta cosetta non è il massimo ma è carina dai XD
A domani.
Niny :)

 

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Capitolo 19
*** 22 ottobre ***


Prompt #22 Ricordo
 
Era il 22 ottobre, il suo compleanno. Emma sorrise.
Da tempo infatti il suo compleanno non era più l’ennesima occasione per dimostrarle quanto fosse sola, a Storybrooke aveva trovato una famiglia, degli amici, il suo Vero Amore.
Spesso si trovava a ricordare come tutto era iniziato.
Ricordava quel 22 ottobre del 2011 come fosse ieri: si era alzata presto come ogni mattina –il lavoro non aspettava mica! – ci aveva messo un po’ ma alla fine era riuscita a combinare un appuntamento con la sua taglia.
Alla fine era passata anche alla muffineria vicino casa e aveva acquistato un muffin al cioccolato e una candela.  
Ricordava bene che appena arrivata a casa aveva tolto le scarpe e scartato il muffin, aveva avuto il tempo di spegnere la candelina che un ragazzino di dieci anni aveva suonato alla porta cambiandole la vita.
A un anno migliore sorrise.
«A che pensi?» sussurrò Killian circondandole le spalle.
La bionda indicò Henry stravaccato nel divano intento a giocare alla playstation «Sette anni fa quel ragazzino lì  mi portava a Storybrooke.» rispose.
Il pirata annuì «Mai scelta fu migliore.» disse lasciandole un lieve bacio sulle labbra.
«Sono d’accordo.» concordò il diretto interessato prima di mettere in pausa e raggiungere i due unendosi all’abbraccio «Buon Compleanno.» sussurrò.
«Pensavo che non eri più tipo d’abbracci.» lo stuzzicò Emma.
«Posso fare un’eccezione.» rispose Henry facendo un occhiolino alla madre.
La Salvatrice rise stringendo a sé i suoi due tesori.

Note: Oggi è il compleanno di Emma.
Tanti auguri Salvatrice! Quindi nonostante avessi già scritto di un compleanno ho deciso di scrivere nuovamente.
Spero vi piaccia!
A domani.
Niny :)

 

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Capitolo 20
*** Battaglia di palle di neve ***


Prompt #23 Camino
Era una domenica di dicembre come tante a Storybrooke.
Emma si svegliò e come sua abitudine spalancò le imposte e quello che vide la sorprese: un bianco manto di neve ricopriva la città, evidentemente Elsa si era data da fare. Hope sarebbe stata così euforica!
Così si mise una vestaglia sulle spalle e ravvivò il fuoco che durante la notte si era spento;  nel momento in cui aggiunse il ceppo il fuoco dentro il caminetto crepitò.
Dopodiché si mise ai fornelli, preparò l’impasto per i pancake e scaldò il latte –la mattinata si prospettava piuttosto fredda, un po’ di latte caldo poteva solo giovare –mentre preparava i pancake sentì la vocina squillante di Hope dire:«Sta nevicandooooo!» poi lo zampettiò dei piedini della bambina si fece sempre più vicino.
«Buongiorno, ragazzina!» la salutò Emma prima di aggiungere con fare cospiratorio «Faresti una cosa per me?»
Hope annuì entusiasta.
Emma rise «Vai a svegliare quel dormiglione di tuo padre!»
La bambina non se lo fece ripetere due volte prima di dileguarsi verso la camera da letto.
Dopo neanche cinque minuti un Killian Jones parecchio assonnato si trascinava in cucina seguito dalla figlioletta.
La colazione trascorse tranquilla scandita soltanto da Hope che continuava a ripetere ossessivamente quanto desiderasse andare fuori a costruire un pupazzo di neve.

Alla fine avevano messo i vestiti più pesanti che avevano con sciarpa, berretto e guanti ed erano usciti fuori.
Hope insieme alla madre stava costruendo un pupazzo di neve quando una palla di neve le colpì la schiena si girò di scatto verso il padre ma lo trovò girato dalla parte opposta che fischiettava, si girò confusa continuando il suo pupazzo di neve ma una seconda palla la colpì.
Si voltò immediatamente ma suo padre sta volta si stava lisciando l’uncino.
Sbuffò, era ovvio che suo padre gli stava tendendo uno scherzo. Così prese una considerevole quantità di neve –per quanto le sue manine le consentivano –formò una palla e la tirò a suo padre urlando «Questa è guerra!»
Killian ghignò «Amore mio, ti adoro ma non mi farò battere.» assicurò prima di aggiungere «Swan, non sentirti esclusa!» lanciando una palla di neve in direzione della bionda.
In poco tempo c’erano palle di neve che volavano dappertutto, i tre erano pieni di neve ma felici.

Quando finalmente entrarono in casa stanchi ma felici, Emma ravvivò nuovamente il fuoco nel camino.
Killian e Hope si sedettero nel divano di fronte al camino mentre lo sceriffo preparava tre tazze di cioccolata calda.
Dopo poco la bionda si unì offrendo la bevanda calda.
Hope rise «Mi piace un sacco la neve, possiamo averla sempre?»
«Temo di no.» rispose Killian.
Hope non disse più niente mentre finiva la sua cioccolata calda. Dopo poco si alzò per andare chissà dove quando tornò aveva il libro di Henry tra le mani «Lo leggi?» chiese.
«C’era una volta …» iniziò Emma mentre il fuoco nel camino crepitava.

Note: E niente per quanto provi a distaccarmi questa piccolina decide di infiltrarsi lo  stesso XD
A me personalemente è piaciuto da matti scrivere sto capitolo, spero che piaccia anche a voi!
A domani,
Niny :)


 

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Capitolo 21
*** Spiaggia ***


Prompt #24 Spiaggia  
Erano gli ultimi giorni d’estate, la famiglia Jones aveva deciso di passarla in spiaggia.  
Emma era sdraiata mentre il marito le passava la crema solare sulle spalle.  
Hope sulle spalle del fratello lanciava piccoli urletti eccitati mentre i due si dirigevano in acqua.  
«Swan, non vorrei interrompere il tuo spiaggiarti al sole ma che ne dici di seguire quei due?» chiese Killian dopo che ebbe finito di spalmare la crema solare alla moglie indicando Hope e Henry.  
Emma annuì «Posso fare un eccezione!» disse, fece un occhiolino al pirata prima di aggiungere «Chi arriva ultimo paga pegno.»  
Killian ghignò «Swan, stai sfidando il pirata sbagliato!» rispose prima di iniziare a correre.  
 Emma infine perse miseramente, Killian si dimostrò troppo veloce per i suoi gusti –la bionda infatti incespicò più volte nella sabbia bollente prima di arrivare a destinazione– «Okay, cosa devo pagare?» chiese una volta in acqua.
Il pirata sorrise «Per questa volta te la faccio semplice, un bacio al sottoscritto.» disse indicandosi le labbra.
La donna sorrise prima di baciare il marito «Come sei scontato!» disse.
«Che schifoooooo!» le giunge alle orecchie nel frattempo la vocina di Hope.
«Che schifo eh?» chiese la bionda nuotando fino a dove era la bambina e strappazzandola  di baci mentre la bambina urlava frasi sconnesse ridendo.
A un certo punto Killian si avvicinò di soppiatto solleticando la bambina che si strinse al collo del padre ridendo di gusto.
 
Note: E niente è unitile, questa piccoletta si intrufola sempre anche quando decido di non inserirla momentaneamente! Ma è così tenerella che non posso rifiutarmi di scrivere di lei XD
Vabbè a parte gli scherzi spero che anche questa cosina vi sia piaciuta, lo so è piccolissima ma non sono riuscita a fare di meglio oggi >.>
A domani!
Niny :)

 

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Capitolo 22
*** Profumo ***


Prompt #25 Profumo 
Il primo profumo che ricordava era quello di sua madre, il caldo abbraccio che solo una madre sapeva darti. 
Il secondo era quello di Liam, gentile e confortante. Il fratello era solito abbracciarlo sussurrandogli «Starò sempre accanto a te.» ma poi Liam era morto e lui non era stato abbastanza forte da salvarlo. 
Il terzo profumo era quello di suo padre, oscuro e pungente come solo l’abbandono può essere. 
Il quarto era quello di Milah, il suo primo amore. Profumava di gesti e parole mai detti: perché con lei tutto era superfluo, bastava un solo sguardo per capirsi. 
Il quinto era quello della vendetta, un profumo oscuro e inebriante che sapeva di salsedine, di pesce e di fresco. Sapeva di mare: lo stesso che osservava meditando come vendicarsi del Coccodrillo. 
Poi c’era stato il profumo di Baelfire, sapeva di libertà e ribellione. Un profumo  così simile a quello di Milah che il solo stargli accanto spezzava il suo cuore. 
L’ultimo profumo che Killian ricordò prima che Excalibur lo trafiggesse fu quello di Emma, la donna che amava. 
Emma odorava di muschio bianco e cioccolata con cannella, un profumo che sapeva di casa. 
Killian finalmente si permise di chiudere gli occhi mentre la vita lo abbandonava. 

Note: Sarò breve perché devo guardare this is us, onestamente mi è piaciuto scrivere questa cosetta, spero piacerà anche a voi. 
A domani. 
Niny :) 

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Capitolo 23
*** Peter Pan ***


Prompt #26 Benda
Hope aveva da poco visto Peter Pan, inizialmente la bambina aveva cercato le similitudini tra Capitan Uncino e il suo papà, poi aveva iniziato sempre più spesso a chiedere a suo padre di giocare ai pirati.
«Tu sei Peter Pan e io Capitan Uncino.» le aveva dato direzione quel giorno, la bambina adorava quel ruolo –la prima volta che Hope glielo aveva proposto Killian era rimasto in silenzio per qualche minuto, insomma Peter Pan era stato il suo più grande nemico dopo Tremotino! Ma poi Emma gli aveva messo una mano  sulla spalla confortandolo: la bambina si riferiva semplicemente al cartone animato della Disney e lui si era tranquillizzato. – Hope aveva messo una benda nera sopra l’occhio sinistro e aveva addosso una parrucca nera ondulata che gli era stata regalata da Mary Margaret.
«Prendi questo, Peter Pan!» urlò la bambina impugnando la sua spada di legno, attaccando Killian.
Il pirata sorrise.
Per un po’ non ci fu altro rumore del cozzare delle spade di legno, poi Killian finalmente disarmò la bambina.
Prese Hope fra le sue braccia solleticandola, presto il suono delle risate della figlioletta invase tutto, poi con fare cospiratorio le disse:«So che la mamma ha preparato la tua torta preferita, gliene rubiamo un pezzetto?»
A quelle parole la bambina sgattaiolò fuori dalle braccia del padre «L’ultimo che arriva perde!» urlò iniziando a correre.
Quando Emma vide arrivare i due senza farselo ripetere due volte tagliò tre fette di torta, accompagnando il tutto con del succo d’arancia.
«Allora come sta andando il combattimento?» chiese.
Hope scosse le spalle «Riuscirò a battere Peter Pan.» imitò il cattivo del cartone animato.
Emma sorrise, chi glielo diceva che Peter Pan in realtà era cattivo e aveva provato a rubare il cuore di suo fratello? Si domandò.

Note: E niente questa cosetta è troppo carina, mentre scrivevo mi sono immaginata troppo Killian che si stracambia perchè Hope gli ha chiesto di interpretare Peter Pan XD 
Spero che vi piaccia!
A domani.
Niny :)

 
 

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Capitolo 24
*** Anello ***


 
Prompt #27 Anello.  
Hope quel giorno era insieme a Cole, il suo migliore amico.  
Cole era il secondogenito di Ashley e Thomas, il bambino era nato sette anni dopo Alexandra ed era praticamente cresciuto insieme a Hope.  
I due bambini quel giorno avevano piagnucolato talmente tanto, che infine le madri sfinite li avevano portati al parco, dove adesso stavano parlando su una panchina poco distante.  
Adesso stavano giocando rincorrendosi, quando improvvisamente Cole si era fermato e abbassandosi aveva raccolto un filo d’erba, aveva formato un piccolo cerchio e l’aveva infilato al dito di Hope. Poi aveva raccolto un fiore e l’aveva messo tra i capelli dell’amica e abbracciandola aveva detto «Quando saremo grandi ci sposeremo e questo anello diventerà vero.»  
Hope si era immaginata la scena:  
Lei era diventata una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri di suo padre. Cole invece era diventato un bel ragazzo con i capelli castani come i suoi occhi.  
Hope scosse la testa, era una bella immagine ma basta sognare!  

 
 Quando qualche ora dopo Hope tornò a casa, la prima cosa che fece fu far vedere a sua madre l’anello «Cole ha detto che quando saremo grandi ci sposeremo.» disse la bambina.  
«Oh?» fece Emma poi ridacchiando aggiunse «Sai che ho rovinato la proposta di tuo padre?»  
La bambina si interessò, lasciando tutto quello che stava facendo, ascoltando attentamente la madre – adorava sentire tutte le sue storie, di come aveva conosciuto suo padre, di quando insieme avevano salvato Henry, di come si erano innamorati ma non le aveva mai raccontato come Killian Jones le aveva fatto la proposta. – «Perché?» sussurrò quindi.  
«Stavo pulendo casa e ho trovato l’anello di fidanzamento, così quando tuo padre mi ha detto che doveva dirmi una cosa, gli ho risposto sì senza farlo finire.» Emma sorrise ricordando «Poi però ho scoperto che mi stava nascondendo una cosa e tu sai quanto odio le bugie, vero?-» disse solleticandole un fianco, Hope si dimenò ridendo.  
«Abbiamo litigato e gli ho restituito l’anello. Poi siamo stati separati e quando ci siamo ricongiunti lui si è inginocchiato e ha detto Swan, so che il futuro che ti si prospetta è incerto, ma voglio che tu abbia una certezza. Io sarò sempre al tuo fianco, sempre. Allora Emma Swan cosa ne dici? Mi vuoi sposare?»  
«E tu hai detto sì!» continuò Hope battendo le mani euforica.  
Emma sorrise «E ho risposto sì!» disse finendo di raccontare la storia.  
  
Note: Oggi posto prima perchè pomeriggio vado al cinema!
Spero che anche questa cosina vi piaccia!
A domani.
Niny :)

 

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Capitolo 25
*** Bicchiere Rotto ***


Prompt #28 Bicchiere Rotto
 
Quel giorno Henry era ospite a casa Jones.  
La versione più giovane e meno cavalleresca cioè, spesso Hope faceva confusione con tutti quegli Henry.  
–Quando erano tutti insieme bastava che ne chiamasse uno per vedersi guardare da tre paia diversi di occhi e improvvisamente la bambina dimenticava quello che voleva dire! – i due stavano giocando alla play quando la voce di Emma li chiamò per apparecchiare la tavola.  
«Vado io. Sono grande!» si offrì Hope indirizzandosi verso la cucina, il fratello la seguì subito dopo aver messo in pausa il videogioco.  
La bambina aveva già steso la tovaglia e sistemato i piatti quando Henry arrivò, adesso stava portando i bicchieri ma mentre li sistemava uno dei bicchieri le cadde di mano rompendosi.  
La bambina ovviamente si terrorizzò e mortificò per quanto accaduto scoppiando a piangere.  
Subito Killian fu al suo fianco preoccupato «Tesoro, ti sei fatta male?» chiese, poi vedendo il piccolo taglio al dito della figlioletta subito la medicò. Ma la bambina continuava a piangere indicando il bicchiere rotto.  
Henry allora si inginocchiò per essere della stessa altezza della bambina «Hope, fa molto male?» chiese dandole un leggero buffetto.  
«N… n… non piango per il taglio.» balbettò asciugandosi gli occhi.  
«È per il bicchiere allora?» domandò allora il fratello.  
Hope annuì.  
«Non c’è bisogno di piangere, guarda lo sostituiamo subito.» Henry gettò i pezzi del bicchiere rotto nella spazzatura prendendo un bicchiere pulito e mettendolo al posto vuoto. «Vuoi sentire una storia?» aggiunse poi. 
La bambina annuì.  
Il ragazzo si sedette su una sedia prendendo in braccio la sorellina «Tu sai che Storybrooke ha avuto molti cattivi, no?» iniziò.
Hope annuì.
«Ti va di nominarne qualcuno?»
«La Regina Cattiva, la Regina di Cuori, Peter Pan, la mamma.» fece la bambina tenendo il conto con le dita.
«Ehiiiii, ho sentito che qualcuno mi ha messo nella lista dei cattivi?» fece capolino Emma facendo ridere la bambina.
«Comunque» disse Henry riportando l’attenzione su di lui «la cattiva di cui parliamo oggi si chiamava Ingrid ed era la Regina delle Nevi.»
«Come Elsa?» chiese la bambina curiosa.
«Beh sì, in effetti è proprio la zia di Elsa.» rispose Henry «Hope devi ricordare sempre una cosa però: nessuno è completamente cattivo. Ti ricordi quando ti ho raccontato che Regina è diventata cattiva dopo aver visto morire il suo fidanzato?»
La bambina annuì ancora una volta.
«Bene: Ingrid non era cattiva ma molto sola, lei desiderava delle sorelle magiche che potessero capirla. Così ha scelto Emma e Elsa.»
«La mamma?»
«Sì, proprio lei. Ingrid aveva uno specchio incantato che una volta infranto mostrava la parte peggiore delle persone: lo usò per lanciare una maledizione, La maledizione degli sguardi infranti appunto. Le uniche che furono risparmiate erano Emma e Elsa.»
«Perché ha lanciato la maledizione?» chiese la bambina interessata.
«Perché voleva avvicinare a sé Emma e Elsa e sperava che facendole odiare da tutti avrebbe potuto ottenere quello che voleva: te l’ho detto era molto sola.»   
«E come l’avete sconfitta?»
«Anna, la sorella di Elsa ha trovato una lettera di Gerda la vera sorella di Ingrid: in quella lettera c’era scritto quanto la sorella l’amasse e Ingrid ha capito di aver sbagliato e si è sacrificata spezzando la maledizione.» disse Henry terminando la storia «Questo sai che vuol dire?»
Hope ci pensò su prima di dire «Che si può rimediare ai propri errori?»
«Esatto. Ingrid per rimediare al suo errore è dovuta morire mentre tu puoi rimediare al tuo facendo più attenzione in modo da non rompere un altro bicchiere.» rispose Henry facendo un occhiolino alla sorella.
La bambina sorrise stringendo il fratello in un abbraccio.
 
Note: Il prompt di oggi non mi conviceva tantissimo ma alla fine è uscita sta cosetta.
Spero vi piaccia.
A domani,
Niny :)

 

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Capitolo 26
*** Fiori ***


 Prompt #29 Fiori 
Quel giorno Hope era al parco con Mary Margaret e Neal.  
La donna aveva promesso alla bambina del tempo nonna-nipote, ma la bambina aveva insistito talmente tanto che alla fine si era aggiunto anche Neal.  
 Adesso la bambina si era appostata davanti alla panchina dove era seduta la donna intenta a leggere guardandola con le braccia conserte.
«Hope.» disse la donna alzando gli occhi dal libro «Dov’è Neal?»
Hope scosse le spalle «Ha incontrato dei suoi amici ed è rimasto con loro.» rispose.
«Vuoi che lo chiami?» propose la nonna.
«No.» poi la prese per mano «Possiamo andare a raccogliere fiori per mamma? Ti preeeeeeegoooo.» disse sfoderando i suoi soliti occhioni da cerbiatto.
Mary Margaret posò pazientemente il libro lasciandosi condurre dalla bambina a raccogliere i fiori.

«Questi sono per te!» disse Hope non appena Emma aprì la porta, tra le mani teneva un mazzo variopinto di fiori.
Emma sorrise vedendo quel mazzolino un po’ sgualcito tra le mani della figlioletta «È bellissimo, lo metterò subito in un vaso.» poi riferendosi alla madre e al fratello disse:«Entrate? Vi offro qualcosa?»
Mary Margaret scosse la testa «Tuo padre ci aspetta.»
Emma annuì lasciando andare la madre e il fratellino poi si diresse in cucina a cercare un vaso «Sono davvero bellissimi, Hope. Grazie.» disse.
La bambina per tutta risposta strinse la madre in un abbraccio «Ti voglio bene.» affermò.
«Anche io piccola peste.» concordò la madre baciandole la fronte.
 
Note: Onestamente non so che dire, non è malaccio ma potevo sicuramente fare di meglio.
A domani.
Niny :)

 

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Capitolo 27
*** Caramelle Mou ***


 
Prompt #30 Caramelle.
L’odore di zucchero, caramello e cannella permeava in tutta la cucina.
Emma, Regina e Hope stavano preparando le caramelle Mou.
Ma facciamo un passo indietro:
Emma,Regina  e Hope erano a fare la spesa insieme –ultimamente, infatti, spesso l’ex Regina Cattiva accompagnava lo sceriffo e la figlioletta al supermercato- in quel momento Emma stava mettendo vari tipi di cioccolato,caramelle e ciambelle dentro il carrello.
«Non ti sembrano un po’ troppi anche per te?» domandò la donna.
«Tra poco è Halloween, è sempre meglio fare provviste.»rispose Emma.
Uno sbuffo a metà tra una risata e un colpo di tosse uscì dalle labbra della bruna.
«Cosa?» chiese Emma.
«Non ho mai comprato niente per Halloween, ho sempre fatto tutto io comprese caramelle e cioccolatini. Le preferite di Henry erano le Caramelle Mou, sono anche piuttosto semplici, se vuoi ti insegno a farle.»
A quelle parole Hope inizio a salterellare battendo le mani «Sì, sì, sì. Possiamo farle, mamma? Ti preeeeeegooooo?»
Alla vista di quegli occhioni da cerbiatto Emma non riuscì a dire di no alla bambina «Suppongo sia un sì, insegnami,Altezza.» rispose Emma prendendo in giro la più grande.
Così adesso si trovavano in cucina a preparare l’impasto: avevano unito zucchero, latte e burro e attualmente stavano mescolando l’impasto sul fuoco per fargli avere la giusta consistenza.
Hope nel frattempo su ordine di Emma aveva tirato fuori i due portaghiaccio e ora stava contando i cubetti.
Era arrivata a tredici quando Regina la chiamò: l’impasto era pronto.
«Vuoi versarlo tu?» chiese la donna.
La bambina annuì.
La bruna allora si mise alle spalle della bambina aiutandola a tenere il recipiente con l’impasto mentre Hope pian pianino riempiva il portaghiaccio, cubetto dopo cubetto.
Quando entrambi i portaghiaccio furono riempiti Regina disse «Ora tecnicamente dovremmo aspettare un’ora ma …» mosse una mano e sotto una nuvola di fumo viola le caramelle si formarono.
A quel punto le caramelle furono estratte dai portaghiaccio e poggiate su un piatto.
Hope batté le mani «Sembrano buone!» esultò.
«Assaggiane una su.» disse Regina.
La bambina guardò la madre in attesa di approvazione quando Emma annuì ne prese una e lentamente la assaggiò poi soddisfatta disse «Sono venute buone!»
 
 
Note: Oggi non avevo idea di cosa scrivere poi mentre parlavo ho cercato su google le caramelle Mou (mia nonna le aveva e io ogni volta che andavo da lei le mangiavo sempre, quindi ogni volta le mangio ricordo di quando ero piccola) e ho trovato la ricetta; da lì è partito tutto.
Spero vi piaccia!
A domani per l'ultimo prompt.
Niny :)
 
 
 
 

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Capitolo 28
*** Halloween ***


Prompt #31 Halloween
Era il giorno di Halloween e Storybrooke come ogni cittadina americana  che si rispetti era addobbata per l’occasione: scheletri, fantasmi e zucche intagliate erano disseminate ovunque.
In questa occasione la città era stata protetta dalla magia di Emma, Regina, Malefica e Zelena. 
D’accordo, era solo una leggenda ma chi meglio dell'ex Regina Cattiva, la Perfida Strega dell’Ovest, la Signora del Male e la Salvatrice poteva sapere che in ogni leggenda c’era un pizzico di verità? Quindi le quattro avevano protetto la città per ogni evenienza. 
A casa Jones l’atmosfera non era poi molto diversa dal resto della città, la piccola Hope nel suo vestitino da vampira era seduta davanti a una Emma concentrata a truccarla.
La bambina fremeva: non vedeva l’ora di fare Dolcetto o Scherzetto? Quell’anno si era offerto di accompagnarla Wish Henry, al ragazzo incuriosivano parecchio le mille tradizioni del nuovo mondo.
«Abbiamo finito, ecco qua una perfetta vampiretta!» esclamò Emma dopo aver finito di applicare il sangue finto sulle labbra della bambina.
A quelle parole Hope saltò dalle braccia della madre andando incontro a Henry, il ragazzo a sua volta era vestito da Cavaliere senza testa alla vista di Hope sorrise «Pronta?»
La bambina annuì prima di prendere il suo cesto per i dolci.
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Hope e Henry stavano passando di casa in casa quando videro una ragazzina con un enorme cappello da strega in testa che cercava di oltrepassare la calca di ragazzini per le strade con aria smarrita. 
Hope la indicò «Mi sembra la sorella di Ivy.» disse. 
Henry seguì lo sguardo della bambina «Già e sembra piuttosto triste. Avviciniamoci.» 
I due raggiunsero la streghetta. 
«Ehi, Anastasia giusto?» si palesò Henry «Ti abbiamo visto e sembravi piuttosto triste quindi abbiamo pensato di avvicinare.» disse poi. 
La ragazza annuì «Pensavo di poter provare a fare qualcosa che mi sono persa ma evidentemente sono troppo grande per questo.» scosse le spalle. 
«Sciocchezze! Se c’è una cosa che ho imparato stando a questo mondo è che non esiste un’età per festeggiare Halloween. Quindi ti va di unirti a noi?» 
«Sì, dai. Ci divertiremo vedrai!» confermò Hope. 
La ragazza annuì «Va bene.» 
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Dopo aver svaligiato mezza Storybrooke i tre si ritrovarono nel Granny’s. 
«Ruby cos’hai per me?» chiese la bambina non appena mise piede dentro. 
La cameriera squadrò i tre attentamente «Come scusa? Io la parolina magica non me la merito?» 
Hope la ricompensò con un sorrisone «Dolcetto o Scherzetto?» intonò. 
Ruby a quel punto tirò fuori qualche barretta di cioccolato porgendole alla bambina. 
Ma lei si era già arrampicata sullo sgabello «Posso avere una cioccolata con cannella?» disse. 
«Con tutti questi dolci ti cadranno i denti.» scherzò la cameriera preparando la cioccolata. 
«Non è per me, voglio regalarla a Anastasia.» rispose pacatamente la bambina. 
La diretta interessata sussultò «A me?» 
Hope annuì «Ogni volta che sono triste mamma me la prepara, quindi voglio regalarla a te.» replicò con ovvietà. 
Nel frattempo la cioccolata fu messa davanti ad Anastasia che sorpresa disse  «G… grazie.» 
«Per essere così piccola ha un gran cuore, non pensi?» commentò Henry. 
La ragazza annuì prendendo un sorso della calda bevanda, sorrise lievemente. 
Halloween aveva un ché di strano e magico forse, era uscita di casa per recuperare parte del tempo perso e se n’era pentita immediatamente. 
Ma poi il karma aveva messo sulla sua strada quegli strani individui: Henry e Hope. 
Il destino aveva un modo tutto suo per fare entrare nella tua vita gente nuova. 
 
Note: Ho sgarrato di qualche minuto ma c'è l'ho fattaaaaa!!! 
Da quando pubblico qua su EFP mai avevo ricevuto più di 20 recensioni questo mi fa pensare che questa raccolta vi sia piaciuta. Mi fa piacere!! 
Alla prossima! 
Niny :) 

 
 


 
 
 
 
 


 
 




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