Il gemello di Arceus

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La sezione nascosta ***
Capitolo 2: *** La Vetta Lancia ***
Capitolo 3: *** The dark side of Arceus ***
Capitolo 4: *** Esiste un solo Dio ***



Capitolo 1
*** La sezione nascosta ***


Barry si stava annoiando a morte.
Non aveva più voglia di vedere i suoi amici leggere come due intellettuali.
< Scusate, che ne dite di fare un combattimento tra i nostri pokémon? Almeno così potrò divertirmi un po’. >
Ma Lucinda e Lucas non sentirono ragioni.
< Smettila di fare il bambino discolo > replicò Lucinda.
< Basterebbe che leggessi un poco anche tu… Non sai quante cose potresti scoprire > fece Lucas mantenendo il tono più contenuto.
< Ma io… >
< Barry, studia un po’ anche tu. Dammi retta > gli disse invece suo nonno.
< Sapete cosa vi dico? Vado a prendere un po’ d’aria fresca. >
< Meno male perché stai disturbando tutti gli altri lettori > fece Lucinda adirata.
Barry se ne andò sconsolato e triste.
< Lucinda, secondo me non dovevi trattare Barry in questo modo. >
< Se l’è cercata. Voglio sapere come allevare un pokémon nei migliori modi possibili, e lui non fa altro che disturbarmi. A volte è una vera scocciatura. >
< Sì, però è nostro amico. >
Lucinda rifletteva sulle parole di Lucas.
In fondo, il giovane allenatore aveva ragione.
< Va bene. Quando avrò finito di leggere, gli andrò a chiedere scusa. >
< Molto bene. È così che si fa’ > rispose Lucas ritrovando il sorriso.
Ma mentre il Professor Rowan e i due ragazzi erano intenti a riprendere la loro lettura, una forte scossa di terremoto colpì la cittadina di Canalipoli.
< Presto! Andiamocene da qui! > gridò Lucinda spaventata gettandosi per le scale.
< Lucinda, aspetta! È pericoloso. >
Ma ormai era troppo tardi.
La giovane allenatrice aveva fortunatamente raggiunto l’uscita della biblioteca.
Anche il Professor Rowan e Lucas riuscirono a raggiungere l’uscita e a rimanere a distanza dalle abitazioni.
Alla fine il terremoto cessò.
Era durato circa un minuto.
Sembrava che tra la popolazione non ci fossero feriti.
Anche se numerose case erano crollate.
< Accidenti. Non ho mai sentito un terremoto così forte > fece Lucinda riprendendosi dallo shock.
< Ehi ragazzi, state bene? > fece Barry andandogli incontro.
< Fortunatamente sì. Ma ce la siamo vista brutta. >
< Era da un sacco di tempo che Sinnoh non veniva colpita da un terremoto > fece Il Professor Rowan mantenendo tutta la calma di questo mondo.
Lucas si guardò intorno.
Le uniche abitazioni rimaste in piedi erano la palestra della città, il centro pokémon e la biblioteca.
< E’ terribile. Guardate che disastro. >
< Lucas, andiamo a vedere se qualcuno ha bisogno d’aiuto. >
Ma qualcosa attirò l’attenzione di Lucas.
La biblioteca, che era ancora pericolante, mostrava qualcosa che prima il giovane allenatore non aveva notato.
< Vai prima tu… Io ti raggiungo più tardi… >
< Che cosa vuoi fare? > domandò Lucinda quando vide Lucas che si stava dirigendo verso la biblioteca.
< Vieni a vedere… >
< Non credo che sia una buona idea. Potrebbe essere pericoloso. >
< La biblioteca è l’unica struttura antisismica della città. Possiamo stare tranquilli. >
< E tu come fai ad esserne sicuro? >
< L’ho letto appena siamo entrati dentro la biblioteca. >
Lucinda, ancora un po’ scettica, decise lo stesso di seguire l’allenatore.
< Che cos’è che mi vorresti far vedere? >
Una volta rientrato nella biblioteca, notò ancora quella sezione che prima non aveva visto.
Essa si trovava dietro ad alcuni scaffali di libri adesso crollati.
< Non avevo notato questa parte della biblioteca… >
< Quale parte della biblioteca? Io riesco a vedere solo un mucchio di libri caduti a terra. >
< Guarda meglio. >
Lucas fece notare alla ragazza i suoi sospetti.
La ragazza, sorpresa, rimase inizialmente sbigottita.
< Che cosa molto strana… Secondo me dovremo parlare con il custode della biblioteca. >
< Purtroppo è stato portato in ospedale qualche minuto fa’. Non hai sentito l’ambulanza? >
< Sì. Però non credevo che stessero portando via lui. >
< E comunque è davvero strabiliante… Una parte di biblioteca nascosta. Wow! >
< Sì però cerca di non entusiasmarti troppo… E se fosse maledetta? >
< Maledetta? E per quale motivo? >
< Se è stata nascosta per tutto questo tempo ci sarà un perché, no? >
< Sì ma a noi non è dato saperlo… Io direi invece, di farci un giretto. Giusto per vedere quali libri antichi contiene. >
Lucas era un ragazzo molto curioso e impulsivo.
Se c’era qualcosa di nuovo da imparare e da scoprire, non si tirava mai indietro.
< Aspetta Lucas! Dove stai andando? >
Invece, Lucinda era il contrario.
Essa era molto tranquilla e paziente.
Anche lei però, aveva molta vogli d’imparare.
Però non si dava molto all’avventura come il giovane allenatore.
< Ehi Lucinda, dove sta andando Lucas? E che cos’è quel buco nella parete… Oh, accidenti! Il terremoto ha fatto scoprire una parete nascosta! Forte! >
< E adesso che cosa credi di fare? Vuoi seguire Lucas? >
< Perché no? Questa potrebbe essere una scoperta storica! Potremmo diventare i tre ragazzi più famosi di Sinnoh! >
< Io vorrei sì diventare famosa… Ma per un altro motivo… >
< Lo so. È anche il mio motivo e quello di Lucas… Ma adesso non ci pensiamo! Vieni con noi? >
< Grazie, ma non ci tengo. >
< Fai come vuoi… >
 
 
Intanto Lucas era entrato nella sezione nascosta.
Fortunatamente con sé aveva una torcia, altrimenti sarebbe stato impossibile vedere al buio.
Il posto, oltre a non essere minimamente illuminato da una luce naturale o artificiale, era pieno di ragnatele.
“Meno male che Lucinda non mi ha seguito. Lei ha paura dei ragni” pensò Lucas.
La sezione nascosta era davvero molto vasta.
Addirittura era più fornita della sezione che tutti conoscono.
Lucas non sapeva da dove iniziare.
Non sapeva che cosa poteva leggere inizialmente.
Fino a quando non andò in fondo al corridoio.
Al centro della stanza, c’era un oggetto con rifiniture d’oro.
Sembrava un enciclopedia.
Ma quando Lucas lo prese in mano, notò che era un libro che illustrava la nascita dell’universo e del suo creatore.
< Arceus… >
Sfogliando pagine e pagine, Lucas notò qualcosa di molto strano.
< Qui si narra le vicende di Arceus… Dalla creazione dell’Universo fino al suo riposo millenario. E… >
Mentre stava leggendo, notò qualcosa di veramente strano.
Le figure illustrate mostrarono una figura oscura e spettrale
E la cosa molto strana, è che era uguale ad Arceus.
“No, non è impossibile. Non può essere il suo…”
Barry si stava annoiando a morte.
Non aveva più voglia di vedere i suoi amici leggere come due intellettuali.
< Scusate, che ne dite di fare un combattimento tra i nostri pokémon? Almeno così potrò divertirmi un po’. >
Ma Lucinda e Lucas non sentirono ragioni.
< Smettila di fare il bambino discolo > replicò Lucinda.
< Basterebbe che leggessi un poco anche tu… Non sai quante cose potresti scoprire > fece Lucas mantenendo il tono più contenuto.
< Ma io… >
< Barry, studia un po’ anche tu. Dammi retta > gli disse invece suo nonno.
< Sapete cosa vi dico? Vado a prendere un po’ d’aria fresca. >
< Meno male perché stai disturbando tutti gli altri lettori > fece Lucinda adirata.
Barry se ne andò sconsolato e triste.
< Lucinda, secondo me non dovevi trattare Barry in questo modo. >
< Se l’è cercata. Voglio sapere come allevare un pokémon nei migliori modi possibili, e lui non fa altro che disturbarmi. A volte è una vera scocciatura. >
< Sì, però è nostro amico. >
Lucinda rifletteva sulle parole di Lucas.
In fondo, il giovane allenatore aveva ragione.
< Va bene. Quando avrò finito di leggere, gli andrò a chiedere scusa. >
< Molto bene. È così che si fa’ > rispose Lucas ritrovando il sorriso.
Ma mentre il Professor Rowan e i due ragazzi erano intenti a riprendere la loro lettura, una forte scossa di terremoto colpì la cittadina di Canalipoli.
< Presto! Andiamocene da qui! > gridò Lucinda spaventata gettandosi per le scale.
< Lucinda, aspetta! È pericoloso. >
Ma ormai era troppo tardi.
La giovane allenatrice aveva fortunatamente raggiunto l’uscita della biblioteca.
Anche il Professor Rowan e Lucas riuscirono a raggiungere l’uscita e a rimanere a distanza dalle abitazioni.
Alla fine il terremoto cessò.
Era durato circa un minuto.
Sembrava che tra la popolazione non ci fossero feriti.
Anche se numerose case erano crollate.
< Accidenti. Non ho mai sentito un terremoto così forte > fece Lucinda riprendendosi dallo shock.
< Ehi ragazzi, state bene? > fece Barry andandogli incontro.
< Fortunatamente sì. Ma ce la siamo vista brutta. >
< Era da un sacco di tempo che Sinnoh non veniva colpita da un terremoto > fece Il Professor Rowan mantenendo tutta la calma di questo mondo.
Lucas si guardò intorno.
Le uniche abitazioni rimaste in piedi erano la palestra della città, il centro pokémon e la biblioteca.
< E’ terribile. Guardate che disastro. >
< Lucas, andiamo a vedere se qualcuno ha bisogno d’aiuto. >
Ma qualcosa attirò l’attenzione di Lucas.
La biblioteca, che era ancora pericolante, mostrava qualcosa che prima il giovane allenatore non aveva notato.
< Vai prima tu… Io ti raggiungo più tardi… >
< Che cosa vuoi fare? > domandò Lucinda quando vide Lucas che si stava dirigendo verso la biblioteca.
< Vieni a vedere… >
< Non credo che sia una buona idea. Potrebbe essere pericoloso. >
< La biblioteca è l’unica struttura antisismica della città. Possiamo stare tranquilli. >
< E tu come fai ad esserne sicuro? >
< L’ho letto appena siamo entrati dentro la biblioteca. >
Lucinda, ancora un po’ scettica, decise lo stesso di seguire l’allenatore.
< Che cos’è che mi vorresti far vedere? >
Una volta rientrato nella biblioteca, notò ancora quella sezione che prima non aveva visto.
Essa si trovava dietro ad alcuni scaffali di libri adesso crollati.
< Non avevo notato questa parte della biblioteca… >
< Quale parte della biblioteca? Io riesco a vedere solo un mucchio di libri caduti a terra. >
< Guarda meglio. >
Lucas fece notare alla ragazza i suoi sospetti.
La ragazza, sorpresa, rimase inizialmente sbigottita.
< Che cosa molto strana… Secondo me dovremo parlare con il custode della biblioteca. >
< Purtroppo è stato portato in ospedale qualche minuto fa’. Non hai sentito l’ambulanza? >
< Sì. Però non credevo che stessero portando via lui. >
< E comunque è davvero strabiliante… Una parte di biblioteca nascosta. Wow! >
< Sì però cerca di non entusiasmarti troppo… E se fosse maledetta? >
< Maledetta? E per quale motivo? >
< Se è stata nascosta per tutto questo tempo ci sarà un perché, no? >
< Sì ma a noi non è dato saperlo… Io direi invece, di farci un giretto. Giusto per vedere quali libri antichi contiene. >
Lucas era un ragazzo molto curioso e impulsivo.
Se c’era qualcosa di nuovo da imparare e da scoprire, non si tirava mai indietro.
< Aspetta Lucas! Dove stai andando? >
Invece, Lucinda era il contrario.
Essa era molto tranquilla e paziente.
Anche lei però, aveva molta vogli d’imparare.
Però non si dava molto all’avventura come il giovane allenatore.
< Ehi Lucinda, dove sta andando Lucas? E che cos’è quel buco nella parete… Oh, accidenti! Il terremoto ha fatto scoprire una parete nascosta! Forte! >
< E adesso che cosa credi di fare? Vuoi seguire Lucas? >
< Perché no? Questa potrebbe essere una scoperta storica! Potremmo diventare i tre ragazzi più famosi di Sinnoh! >
< Io vorrei sì diventare famosa… Ma per un altro motivo… >
< Lo so. È anche il mio motivo e quello di Lucas… Ma adesso non ci pensiamo! Vieni con noi? >
< Grazie, ma non ci tengo. >
< Fai come vuoi… >
 
 
Intanto Lucas era entrato nella sezione nascosta.
Fortunatamente con sé aveva una torcia, altrimenti sarebbe stato impossibile vedere al buio.
Il posto, oltre a non essere minimamente illuminato da una luce naturale o artificiale, era pieno di ragnatele.
“Meno male che Lucinda non mi ha seguito. Lei ha paura dei ragni” pensò Lucas.
La sezione nascosta era davvero molto vasta.
Addirittura era più fornita della sezione che tutti conoscono.
Lucas non sapeva da dove iniziare.
Non sapeva che cosa poteva leggere inizialmente.
Fino a quando non andò in fondo al corridoio.
Al centro della stanza, c’era un oggetto con rifiniture d’oro.
Sembrava un enciclopedia.
Ma quando Lucas lo prese in mano, notò che era un libro che illustrava la nascita dell’universo e del suo creatore.
< Arceus… >
Sfogliando pagine e pagine, Lucas notò qualcosa di molto strano.
< Qui si narra le vicende di Arceus… Dalla creazione dell’Universo fino al suo riposo millenario. E… >
Mentre stava leggendo, notò qualcosa di veramente strano.
Le figure illustrate mostrarono una figura oscura e spettrale
E la cosa molto strana, è che era uguale ad Arceus.
“No, non è impossibile. Non può essere il suo…”

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Capitolo 2
*** La Vetta Lancia ***


< Lucas! Lucas, dove sei? >
Barry gridava per riuscire a farsi sentire.
< Eccoti qua! >
Ma Lucas non l’ascoltava.
Era totalmente assorto nella lettura di quel libro.
< Questa sezione segreta… E’ davvero fantastica! Non ho mai visto così tanti libri insieme! >
Barry notò subito che Lucas non lo stesse ascoltando.
< Ehi Lucas, mi stai ascoltando? >
< Questo libro… Questo libro narra che Arceus ha… un pokémon gemello. >
< Cosa? Il Dio dei pokémon avrebbe un sosia uguale a lui? >
< Questo scrittore, di cui ignoro ancora il suo nome, dice che una figura oscura e maligna uguale ad Arceus, cercò di distruggere tutto quello che lui aveva creato milioni e milioni di anni fa’… >
< E dopo cos’è successo? >
< Non lo so… Il libro non lo specifica. >
Lucas stava pensando sul da farsi.
in Passato, aveva già avuto la fortuna di incontrare il pokémon supremo.
< Devo parlare con lui… Il prima possibile… >
< Cosa?! Parlare con Arceus? Ma sei pazzo?! >
< No. Sono solo obiettivo. >
< Tu sei solo curioso e impulsivo come tuo solito. >
< Perché tu non lo saresti? >
< Sì, però… Quell’Arceus mi fa paura. >
< E’ innocuo se non lo fai arrabbiare… >
Lucas mise quel libro misterioso che aveva appena letto nel suo zaino.
< Vuoi farlo vedere ad Arceus? >
< Esatto. >
< Allora io vengo con te. >
< E’ molto pericoloso, Barry. >
< Ma per chi mi hai preso? Per un poppante? Sono abbastanza capace di badare a me stesso > replicò Barry brontolando.
Lucas sapeva benissimo che non sarebbe riuscito a persuaderlo.
< E va bene. Ma cerca di non darmi troppo fastidio. >
< Da quando in qua io ti do così tanta noia? >
< Non si sa mai… >
< Ora lo sai che dovremmo dirlo anche a Lucinda e al Professor Rowan, vero? >
< Nessun problema… >
 
 
Quando Lucas e Barry uscirono dalla biblioteca, videro che piano piano la vita stava riprendendo il suo corso.
< Adesso dove andranno tutte queste persone? > domandò il Professor Rowan mentre stava parlando con il capopalestra Ferruccio.
< Verranno ospitati a Giubilopoli finché non riavremo ricostruito tutto. >
< E secondo lei quanto tempo potrebbe volerci? >
< Non molto. I miei operai sono già al lavoro. >
< Ferruccio! Come stai? >
< Ehi ragazzo! Io molto bene. E tu? >
< Non c’è male > fece Lucas.
< Per fortuna che la mia palestra e il centro pokémon sono ancora in piedi > disse Ferruccio sorridendo.
< Nonno, dovremmo parlarti di una cosa > fece Barry attirando l’attenzione del nonno.
< Che cosa c’è, figliolo? >
< Ecco, io e Lucas dovremmo dirti una cosa… >
Ma quando Barry notò che Lucas era scomparso, esso sbiancò di colpo.
< Ma dove diavolo è finito, Lucas?! >
< Se n’è appena andato… > rispose Lucinda.
< Andato? E dove? >
< Non lo so. Ha appena spiccato il volo con il suo Staraptor. >
< Maledetto! Mi aveva promesso che mi avrebbe portato con se alla Vetta Lancia da Arceus! Misero meschino che non è altro! >
< Adesso calmati, Barry. Lo sai che Lucas vuole viaggiare da solo. >
< Lo so però… >
Barry era triste.
Per lui poteva essere il momento di diventare un ottimo scopritore di pokémon.
Ma Lucas gliel’aveva impedito.
Ancora una volta.
 
 
Il sentiero della Vetta Lancia era più impervio del solito.
La neve cadeva fitta sul Monte Corona, facendo un freddo pungente.
Il sentiero era a malapena illuminato.
Ma grazie al suo Luxray, Lucas non corse nessun rischio.
Era la seconda volta che Lucas era arrivato fino a quel punto.
La prima volta era quando sconfisse il Team Galassia e riuscì a vedere Dialga e Palkia.
Senza dimenticare Arceus che stava sopra di loro a godersi la scena.
E anche quella volta, i brividi gli percorsero il suo corpo.
Doveva vedere Arceus, il Dio dei pokémon.
Avrebbe utilizzato il flauto cielo che uno scoprirovine gli aveva dato a Cuoripoli.
La melodia riempiva tutta la grotta.
Era uno spettacolo davvero surreale.
All’improvviso, una scalinata dinanzi a lui si formò come per magia.
Il cammino verso il pokémon leggendario poteva continuare.
Arrivato nel punto più in alto, Arceus stava tenendo gli occhi chiusi.
Ma quando sentì il rumore dei suoi passi, esso aprì gli occhi.
< Ti stavo aspettando, giovane allenatore > fece Arceus con la sua voce profonda.
< Mi dispiace disturbarti, Arceus. >
< Il sentiero è stato più impervio del solito, non è vero? >
< Tu centri qualcosa? >
< Volevo metterti alla prova. >
< Capisco… >
Se solo avesse voluto, Lucas gli avrebbe gridato contro.
Ma non era quello il momento.
< Stai morendo dall’impazienza di dirmi una cosa molto importante, non è vero? >
< Tu sai tutto di tutti… >
< Questo non vuol dire che non devi dirmi niente… Avanti. Ti ascolto. >
< Intanto vorrei chiederti se quel terremoto è stato causato da te o… >
< E’ stata quella creatura misteriosa… Sì è risvegliata… >
< Quale creatura misteriosa? >
Ma Arceus non rispose subito.
Era profondamente serio.
< Non capisco ancora come possa essere stato possibile… L’avevo imprigionato nei profondi inferi di questa regione. Ma lui è riuscito lo stesso a liberarsi… Ma quando scoprirò chi è stato il suo complice, finirà di esistere. >
Lucas non aveva mai visto Arceus così arrabbiato.
< Stai parlando del tuo fratello gemello, non è vero? >
< Io non ho nessun gemello!> tuonò il pokémon supremo facendo scuotere la terra sotto i suoi piedi < Quel maledetto… Ha cercato di distruggere tutto quello che avevo costruito. >
< Ma perché voleva farti del male? >
< Non c’è un motivo esaustivo, giovane allenatore… Quando uno è cattivo dentro, tu non puoi farci nulla. >
< Quello è vero. >
< E adesso sta tornando alla ribalta… E farà di tutto per distruggere la terra e tutto l’Universo conosciuto. >
< E noi cosa possiamo fare? >
Arceus squadrò da capo a piedi Lucas.
< Noi? Non c’è nessun noi… Questa è una cosa che devo fare io soltanto. >
< Ma Arceus… >
< Ti prego di non discutere i miei ordini. Torna alla tua vita da allenatore che hai sempre sognato. Smetti di pensare a tutto questo. >
< Ma io non ci riuscirei… Pensare che tutto l’Universo possa essere in pericoloso. >
< Adesso tu non ti devi preoccupare > fece Arceus avvicinandosi a lui e cercando di calmarlo < In questo momento l’Universo non corre nessun pericolo. Finché ci sarò io, eviterò tutto questo. >
Lucas avrebbe volentieri controbattuto.
Ma contro il Dio supremo dei pokémon era inutile.
L’avrebbe solo fatto arrabbiare ancora di più.
< Va bene. Come vuoi tu. >
< Un giorno di questi ci rivedremo, giovane allenatore. È una promessa. >
< Perché? Adesso dove andrai? >
Ma ormai era troppo tardi.
Arceus era scomparso chissà dove, lasciando Lucas tutto solo in mezzo a quell’infinita distesa di mistero che costituiva la Vetta Lancia.

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Capitolo 3
*** The dark side of Arceus ***


Tornare a Sabbiafine era stato più difficile del previsto.
Lucas era stanco e stremato.
Le vicende del giorno gli avevano prosciugato completamente le energie.
< Finalmente sei tornato! Barry stava impazzendo. >
< Mi dispiace non averlo portato, ma è stato meglio così > fece l’allenatore.
< Vai tu a spiegarlo > rispose Lucinda lavandosene le mani.
Lucas corse fino in camera sua.
Voleva distendersi e riposarsi un po’.
Ma se nelle vicinanze c’era un uragano di nome Barry, allora era impossibile.
< Ecco il più grande scalatore del Monte Corona di tutti i tempi> lo prese in giro Barry.
< Barry, se non ti ho portato… >
< Tu pensi di essere migliore di me? Pensi che io sia un peso? Allora ti sbagli di grosso! Sono pronto per sfidarti. Seduta stante! >
Barry non era mai stato così arrabbiato e determinato prima d’ora.
< Barry, sono molto stanco… >
< Non mi interessa! Così impari a fare lo sbruffone e lo spaccone. >
Barry prese Lucas per un braccio e lo portò sulla spiaggia del paesino.
< Barry, te ne pentirai amaramente. >
< Sei tu che te ne pentirai > replicò Barry < Iniziamo! >
Ma mentre i due allenatori stavano mettendo fuori i loro pokémon, il cielo si oscurò di colpo.
< Che sta succedendo? Cos’è tutto questo buio? >
< Sono solo le tre del pomeriggio… Da dove può derivare tutta questa oscurità? >
L’inquietudine s’impadronì dei due allenatori e di tutte le altre persone che stavano fissando il cielo.
< Sembra che il cielo ci stia cadendo addosso… > fece Barry preoccupato.
Lucas, con il suo Staraptor, improvvisamente spiccò il volo.
< Lucas, dove stai andando?! > domandò Barry
Ma ormai era tardi.
Il suo pokémon stava volando alla velocità della luce.
“Devo raggiungere Arceus. Adesso.”
Lucas stava volando sulle pendici del Monte Corona.
Stava nevicando fittamente.
Ma Staraptor riusciva a resistere coraggiosamente.
Una volta giunto a terra, Lucas si diresse verso la Vetta Lancia.
E una volta arrivato, notò qualcosa di sconcertante.
Il soffitto sopra di lui era completamente oscurato.
Riusciva a vedere a malapena un palmo dal naso.
“Che cosa diavolo starà succedendo?” domandò l’allenatore preoccupato.
Arceus non si vedeva da nessuna parte.
Sembrava scomparso nel nulla.
Lucas cercò di chiamarlo, ma invano.
Nessuno rispondeva.
Sentiva la sua voce echeggiare in lontananza.
Sembrava perso in un’altra dimensione.
Una dimensione infinita.
Più andava avanti, più gli sembrava di camminare per nulla.
Ad un certo punto non riuscì nemmeno a trovare la porta da cui era entrato.
Ma non si sentiva perso.
Una figura enorme si ergeva dinanzi a lui.
< Arceus! Finalmente! >
Ma quando la figura in questione si voltò, Lucas notò con grande sorpresa che sì era Arceus, ma non era il solito pokémon che l’allenatore aveva visto ieri.
< Ma tu non sei… >
< Io sono il solo e unico Arceus. Colui che sconfiggerà tutte le forze del bene, gettando l’universo in un’oscurità senza fine. >
Lucas stava per venire attaccato.
Ma grazie all’intervento del vero Arceus, l’allenatore evitò il peggio.
< Arceus! >
< Lascia andare questo ragazzo! > tuonò il pokémon < Lui non centra niente. >
< Lui è un tuo alleato. Quindi si merita di morire come tutta la razza umana conosciuta. >
L’Arceus malvagio sparava attacchi a ripetizione.
Ma il vero Arceus riusciva a schivarli magistralmente.
< Che cosa credi di fare? Non riuscirai mai a sconfiggermi! >
Mentre la battaglia imperversava funesta, Le due divinità di Sinnoh, Palkia e Dialga, accorsero in aiuto di Arceus.
< Maledetti! La pagherete! >
Il Fragortempo di Dialga e l’attacco Fendispazio di Palkia riuscirono a contrastare il nemico.
Non aveva nessuna possibilità.
< Non finisce qui! >
Improvvisamente, l’Arceus oscuro scomparve dalla vista dei tre pokémon e dell’allenatore.
Lucas non riuscì a capire appieno cosa stava succedendo.
Era svenuto.
Era come se la dimensione sconosciuta gli aveva prosciugato le energie.
 
 
Quando si risvegliò, era sul letto della sua camera.
Vedeva tutto sfocato.
Non ricordava niente di quello che gli era accaduto.
“Accidenti… Ho un fortissimo mal di testa” pensò il giovane.
Nella sua stanza regnava il silenzio assoluto.
Fino a quando sua madre non gli andò a fare visita.
< Tesoro, come stai? >
< Mamma… E’ come se un camion mi fosse passato sopra dieci volte. >
< Vedrai che con il riposo riuscirai a recuperare. >
< Ma cosa è successo? >
< Non lo so… Il tuo Staraptor ti ha riportato qui. Barry dice che sei scappato come un ladro. >
< Io… non riesco a ricordarlo. >
Lucas era colto da un’amnesia.
Aveva un vuoto di memoria.
< Meglio se vado a chiamare un dottore… >
< No mamma, non serve. Sto benissimo. >
< Sei sicuro? >
< Sì. Ho solo bisogno di riposarmi… >
Detto questo, la madre di Lucas lasciò la sua stanza.
Lucas si stava sforzando di ricordare.
Ma era inutile.
Nella sua mente aveva il buio più totale.
Finchè…
Egli si ritrovò nella Vetta Lancia.
Era sempre immersa nell’oscurità.
Che avesse fatto un viaggio nel tempo?
Vedeva l’ignoto.
Un ignoto che non accennava a diminuire.
Solo buio e nient’altro.
Finché Arceus non si mostrò dinanzi a lui.
“Giovane allenatore, se non riesci a ricordarti nulla è a causa mia… Dialga e Palkia volevano toglierti di mezzo. Per loro sei un umano molto scomodo. Egli non sopportano vedere un umano nel loro luogo sacro.
Ed è per questo che ti ho cancellato la memoria.
Tu non devi ricordarti niente di loro.
E’ per il tuo bene…”
“Ma chi era quella figura uguale a te?”
Arceus voleva non rispondere.
Voleva interrompere il sogno del giovane allenatore.
Ma non poteva farlo rimanere all’oscuro per sempre.
“Lui è il mio gemello…”
“Lui è?...”
Durante la mia nascita, una parte oscura si era impossessata di me. Non potevo sconfiggerla o distruggerla definitivamente. Egli faceva parte di me… E fu in quel momento che decisi di imprigionarlo nell’abisso più profondo dell’universo… Ma qualcosa è andato storto… Durante il terremoto a Canalipoli da lui causato, voleva conoscere chi tra gli umani era più a stretto contatto con me…”
“Il tuo gemello avrebbe scelto me?”
“Esatto.”
“Ma per quale motivo?”
“Sta cercando ogni espediente per trovare un mio punto debole. Sta solo cercando di sfruttarti…”
“E come?”
“Se quando dormirai cercherà di entrare nella tua mente, tu cerca di resistere. Non ascoltarlo.”
“E’ facile a dirsi… Ma se lui prova a eliminarti, non si eliminerebbe anche lui a vicenda?”
“Questo non lo so… Le forze oscure sono imperscrutabili… Anche per uno come me.”
“Allora cosa dovremmo fare?”
“Devo distruggerlo… In tutti i modi… Anche a costo della vita…”
“Cosa? Ma senza di te, tutto l’universo…”
“Andrà avanti come sempre. Tu non ti devi preoccupare.”
“Ma Arceus…”
“Tu cerca solo di stare alla larga dai brutti pensieri… Se non lo farai, il tuo contatto con lui sarà più frequente. Mi hai capito?”
“Ma io…”
“Adesso riposati, giovane allenatore. Il lato oscuro di me ha le ore contate…”
Quando Lucas riaprì gli occhi, si ritrovò sempre nella sua stanza.
Sembrava che avesse fatto un viaggio temporale.
Un viaggio alla scoperta della verità.
Un viaggio alla conoscenza dell’universo oscuro.

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Capitolo 4
*** Esiste un solo Dio ***


Il buio non accennava a scomparire.
Il pianeta Terra era immerso in una oscurità senza fine.
< Se tutto questo buio continuerà a perdurare, l’intero pianeta verrà invaso dal ghiaccio, eliminando ogni forma di vita. >
Il Professor Rowan stava parlando con la madre di Lucas.
Egli era venuto a sincerarsi della salute del giovane allenatore.
< Lucas. Come stai? > fece il professore cambiando repentinamente discorso appena vide l’allenatore scendere le scale per raggiungere la cucina.
< Io… sto bene. >
< Perfetto. Sono molto contento nel vederti in forma. >
Lucas fissava il professore cono sguardo scettico e serio.
< Ho sentito quello che ha appena detto a mia madre… E’ vero? >
< Purtroppo non posso nasconderlo… E’ la cruenta verità. Dobbiamo trovare subito un espediente, altrimenti moriremo tutti… Se solo ci fosse un Dio… >
< Un Dio esiste, professore. Dobbiamo solo aiutarlo… >
< Che intendi dire? >
< Presto si scatenerà una guerra… Una guerra dove in gioco ci sarà l’intero universo e tutto il futuro della razza umana. >
< E tu come fai a saperlo? >
< Professore… Preghi per lui… Per il nostro unico Dio… >
Detto ciò, Lucas si precipitò fuori di casa sua.
Doveva risolvere questo problema, far ritornare la pace e sconfiggere le forze oscure.
< Signora, ma cosa sta succedendo a Lucas? > domandò il professore confuso appena il ragazzo scomparve nel nulla.
< Non lo so, professore… Ma non l’ho mai visto determinato come prima d’ora. >
 
 
Terremoti, alluvioni e siccità stavano colpendo l’intero pianeta.
Non esisteva nessun posto sicuro.
Sembrava che la terra potesse distruggersi da un momento all’altro.
Non ci sarebbe stato nessun luogo sicuro.
Nessuno si sarebbe potuto salvare.
Arrivare alla Vetta Lancia ormai era impossibile.
Il sentiero che Lucas aveva sempre intrapreso era stato completamente distrutto dalle numerose frane.
Doveva ritrovare Arceus al più presto.
Ma fortunatamente, non dovette cercare molto.
Arceus e il suo gemello stavano combattendo sulle pendici della montagna.
Stavano lanciando attacchi di ogni genere.
Se avessero continuato ancora per molto, l’intero pianeta sarebbe stato completamente distrutto.
< Fermatevi! > gridò l’allenatore.
Ma i due pokémon non lo stavano ascoltando.
Erano troppo presi nel combattimento.
< Staraptor, fermali! >
Ma era tutto inutile.
Nessun pokémon gli avrebbe potuto tenere testa.
Lucas non sapeva cosa fare.
Come poteva aiutare Arceus?
< Lucas! >
Una voce maschile in lontananza si stava avvicinando a lui.
< Lucas, sono Barry! >
Il giovane allenatore biondo raggiunse il suo rivale alla velocità della luce.
< Barry… >
< Finalmente ti ho trovato! >
< Che cosa ci fai qui? >
< Quello che vuoi fare anche tu, genio della lampada. Anch’io voglio aiutare Arceus e fermare tutto questo. >
Lucas riusciva a malapena a sentire le parole del suo rivale.
Una tempesta di neve stava imperversando su tutta la montagna.
< E come possiamo fare noi comuni mortali? >
< Ecco. Questa è la chiave della nostra salvezza. >
Barry porse a Lucas un libro misterioso che non aveva mai visto prima.
< Ma dove l’hai preso? >
< E’ grazie alle conoscenze di mio nonno se sono risalito a questo libro… Esso contiene una formula per sconfiggere definitivamente quel pokémon malvagio. >
< E come dovremo fare? > domandò impaziente Lucas.
< L’unica maniera è uccidere il suo gemello… >
Lucas non credeva alle sue parole.
Non poteva finire in questo modo.
< No! Non posso uccidere Arceus! E’ impossibile! >
< Anche se lui è un pokémon leggendario, ha le sue debolezze… >
< Ma io… >
< So che sei molto legato a lui, ma è l’unico modo per far ritornare l’intero universo in pace. Ti prego, dammi ascolto. >
Lucas non aveva molto tempo di pensare.
Doveva agire al più presto prima che fosse troppo tardi.
< E va bene… > fece Lucas con lo sguardo perso nel vuoto.
< Molto bene. I nostri pokémon ci potranno dare una mano. Andiamo. >
 
 
Ma non era così facile attaccarlo.
Le mosse dei pokémon non riuscivano a intaccarlo minimamente.
L’unico modo per poterlo colpire, era parlare con lui.
“Arceus… Mi senti?”
Dopo aver combattuto fino allo stremo con il suo nemico, la mente del pokémon andò dritto al ragazzo.
“L’unico modo per sconfiggere il tuo nemico è dare la tua vita.”
“Lo so bene…”
“Come?”
“Avrei tanto voluto evitare questo… Ma se è così che deve essere… Tutto quello che ho creato è molto più importante della mia vita…”
Un enorme palla luminosa stava avvolgendo il pokémon supremo.
Si stava preparando a sferrare l’attacco finale.
L’attacco che avrebbe messo a tacere il suo peggior nemico.
< NO! >
< Addio, fratello. >
Con un fragoroso boato, Arceus spazzò via il suo nemico.
Barry e Lucas riuscirono a evitare per un pelo il colpo subito.
Quando il bagliore si dissolse, i due pokémon erano scomparsi.
Il sole aveva ricominciato a farsi spazio nel cielo sopra Sinnoh.
L’oscurità si era dissolta completamente come le due creature.
Il colpo sferrato da Arceus fu talmente potente da aver spazzato completamente anche tutta la catena montuosa del Monte Corona.
< Non ho mai visto niente di simile… > fece Barry rimanendo visibilmente sbigottito da tutto il panorama che era venuto a crearsi.
Lucas invece riuscì a mantenere il più rigoroso silenzio.
Era profondamente arrabbiato.
Lui non avrebbe mai scelto la morte di Arceus.
Il legame che si era legato tra i due, era più forte di qualsiasi altra cosa.
Ma Lucas doveva andare avanti.
Arceus gli aveva riconsegnato la possibilità di poter continuare a vivere.
Una possibilità che il pokémon supremo dovette rinunciare.
< Lucas, che cos’hai? > domandò Barry fissandolo negli occhi.
< Niente… Avanti, torniamo a casa. >
 
 
Era passato circa un mese da quella battaglia.
Ormai tutti avevano ripreso la loro vita normale, compreso Lucas.
Il giovane allenatore non smetteva di andare alla biblioteca di Canalipoli per saperne di più sui misteri e sulle divinità che abitavano Sinnoh.
Ma non riuscì mai a trovare niente di esaustivo su Arceus.
Nemmeno nella sezione segreta.
< Caro Lucas, non credevo che tu fossi un lettore così accanito > fece il Professor Rowan quando lo incontrò in biblioteca.
< Arceus mi ha insegnato una cosa: a credere sempre in me stesso e nelle mie capacità. >
< Arceus… Non avrei mai creduto che un pokémon come lui potesse aver legato ad un essere umano come te. Questo è davvero stupefacente. T’immagini se si venisse a sapere? Saresti su tutti i libri di storia. >
< Lo so professore… Ma lei sa meglio di me che io voglio evitare una notizia simile. >
< Sì. Immaginavo… Ti lascio alla tua lettura, Lucas. Spero di rivederti presto. >
< Grazie mille professore. >
< Ah, Lucas? > fece il professore prima di lasciare la biblioteca.
< Mi dica. >
< Quale sarà la tua prossima avventura? >
Dopo aver fissato il professore con un sorriso, disse: < La mia prossima avventura? Ritrovare colui che mi ha fatto diventare una persona migliore… >

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