Per qualche strana ragione che non poteva semplicemente essere espressa a parole, Muichirou Tokitou riteneva la nebbia come un elemento insondabile che faceva parte non della sua natura, ma di quella del suo gemello Yuichirou. Era indecifrabile come la foschia dei mesi autunnali e indifferente alle questioni che non lo riguardavano minimamente. Non aveva la sua stessa sensibilità e delicatezza, al contrario diventava pragmatico e schietto laddove Muichirou manifestava il suo lato buonista e idealista.
I due fratelli apparivano molto simili esteriormente, eppure era chiaro che fossero opposti e complementari e che la nebbia intorno a Yuichirou non lo preoccupava, anzi, il suo essere sfuggente lo esortava a volergli più bene, a preoccuparsi per lui malgrado il mistero celato dietro ai suoi occhi.
Poi li aveva investiti la tragedia e Muichirou aveva scordato tutto. Spesso, tuttavia, veniva catapultato dentro un incubo in cui il gemello - che inizialmente credeva un impostore con il suo stesso aspetto - stava sospeso sopra un ponte traballante fatto di una corda fine, tralicci poco rassicuranti e tronchi accatastati in modo impreciso e oltre ecco una fitta foschia, nebbia ipnotica nella quale però era impossibile prevedere cosa ci fosse oltre, quale sorte lo attendesse dall'altra parte.
Finché Muichirou non ricordò nuovamente, ossia quando la consapevolezza di essere l'unico sopravvissuto, travolto da una vita imprevedibile e ingiusta, molto più simile alla visione stoica del fratello piuttosto che alla sua, ottimistica ma sbagliata, lo colpì come un pugno ben assestato sullo stomaco, mozzandogli il fiato. Comprese che aveva fatto suo il respiro della nebbia perché solo in quello trovava il senso alla sua esistenza, indubbiamente dura e faticosa, avvincente e sorprendente. Era la nebbia che gli rammentava inconsciamente Yuichirou. Con gli occhi inespressivi puntati al cielo, Muichirou sogna quel ponte inquietante di nebbia, un simbolo che rappresenta, nonostante tutto, la propria determinazione nel mettere a repentaglio la sua vita straordinaria con il suo indiscusso talento pur di non subire altre perdite, pur di preservare quella memoria che aveva perso e infine ritrovato.
Ed era un po' come se stesse attraversando quel ponte precario con la speranza di poter rivedere, un giorno, il suo perduto fratello - perso nella nebbia che li unisce.

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Titolo: Perso nella nebbia che li unisce

Parole: 365 parole
Immagine: 135 (https://www.pinterest.it/pin/765682374131158460/)
Iniziativa: Seconda edizione della «Halloween Haunted Run» sul forum Torre di Carta.
Nota: ho approfittato per scrivere una piccola riflessione su Muichirou, quindi l'immagine è presente in forma onirico-simbolica. Probabilmente chi non ha letto il manga capirà poco, ma a me piace così com'è **

Senjuro Rengoku ricordava con fievole malinconia e una punta di orgoglio un episodio della propria infanzia in cui era colpevole di aver rotto un antico vaso al quale il severo padre teneva particolarmente.

Non l’aveva fatto apposta e la sua prima reazione fu di tirare su col naso, mentre le prime lacrime iniziarono a inondargli gli occhi lucidi.

Tuttavia, il giorno dopo, quando il genitore rincasò dopo una missione, Kyoujurou, suo fratello maggiore, si prese senza indugio la colpa di averlo infranto durante l’allenamento.

Era una bugia, pensò il minore sgranando gli occhi, e stava per farsi avanti, ma l’altro gli fece cenno di no – voleva proteggerlo.

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Titolo e Prompt: 44. Bugia

Numero parole: 106

Iniziativa: “Corsa delle 24 ore – VI Edizione” nel forum Torre di Carta.

Nota: Prossimamente arriverà un’altra cosina da me inventata su questi due perché li adoro troppo **

Erano nati in una famiglia di carbonai.

Relativamente protetti da una casetta piccola e accogliente, riscaldati dall’affetto smisurato dei cari genitori e dei fratelli più piccoli, per Tanjirou e Nezuko niente era più importante.

Tra puri sorrisi e vivi schiamazzi, tutti i Kamado si dividevano felicemente una pentola di fagioli.

Dopo la morte del padre, erano cresciuti con una famiglia che non esisteva più, spazzata via dalla fame di Muzan.

Dovevano proteggersi a vicenda e talvolta condividere una razione di fagioli sembrava un pallido, nostalgico riappropriarsi di un tesoro che non sarebbe ritornato.

Ingoiando una cucchiaiata in silenzio, Tanjirou non poteva fare altro che sperare di riavere almeno Nezuko umana.

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Titolo e prompt: 20. Fagioli

Numero parole: 110

Iniziativa: “Corsa delle 24 ore – VI Edizione” nel forum Torre di Carta.