Just keep smiling

di TheFangirlShipper
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 4. ***
Capitolo 3: *** 2. ***
Capitolo 6: *** 3. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


- Un pigiama party?! - - Sissignora. - esclama il biondino dal altro capo del telefono. Alzo il sopracciglio abbastanza scettica e sposto lo sguardo su Ignis che pare esausto quanto me dalle trovate del ultimo minuto di Prompto. - Spero tu stia scherzando. - - Dai, Franci. È l'ultimo giorno d'estate.. Non vorrai passarlo a casa, spero. - - Avevo in mente ad una bella pennichella, ma a quanto pare,  sentendo il tuo tono, dovró rinunciarvi. - Prompto grida dalla gioia e io sono costretta a staccare il cellulare dal orecchio per non far esplodere i timpani. - Mi raccomando porta tutta la roba, domani quattrocchi ci scorta a scuola con la nostra bella bimba. - sghignazza riferendosi alla macchina regale. - Ignis sa che ci farà da autista il primo giorno di scuola? - - No. - - Cosa ti fa credere che voglia? - - Avanti è Ignis,  lui ha sempre voglia di guidare. - - Tutto ciò non ha senso,  ma glielo farò sapere. - - Perfetto,  a sta sera allora. - - A sta sera. - dico, riattacando. - È un ragazzo dai mille segreti. Dove trova tutta quell'energia non lo so. - Apro il frigorifero e verso dell'acqua ghiacciata in due bicchieri di vetro per poi sedermi al tavolo e passarne uno ad Ignis. Nonostante il cambio di stagione, c'è ancora un caldo afoso. - Avevo programmato di sistemare le ultime scartoffie estive prima dell'arrivo del autunno. - - Magari non sarà una cattiva idea. Insomma, io Noctis e Prompto abbiamo la stessa età, ma sarà difficile vedere te e Gladio. - Mi scruta attraverso i suoi occhiali rettangolari. Non è mai un buon segno quando fa quel gesto. - Sono il tuo tutor o sbaglio? - - Saresti anche il mio migliore amico,  ma okay signor formalità, tutor sia. - faccio spallucce e finisco la bevanda. - Non amo l'effusioni. - - Effusioni? - quasi mi strozzo dal ridere. - Iggy, siamo amici. Non dobbiamo sposarci. Però va bene,  se davanti a tutta la scuola non vuoi abbassarti al livello di noi mortali, lo capisco. In fondo io e P non abbiamo nulla di regale, sarebbe disgustoso mischiarsi alla plebe. - lo scimmiotto. - Noto una punta di sarcasmo. - - Perspicace. - - Tengo a te e a Prompto allo stesso modo cui tengo a Noctis, ma prima che tuo amico sono il tuo protettore. - - Non so se rimanerci male per la tua freddezza o essere esaltata perché mi protegge un angone. - - Anche tuo fratello lo è. - - Mio fratello non mi protegge. - Cala il silenzio. Nota dolente. Forse non avrei dovuto.. Nyx so che tiene molto a me, ma da quando siamo arrivati ad Insomnia non ha mai avuto tempo per me ed un giorno per puro caso mi sono imbattuta in quel colosso di Gladiolus, che, in seguito, mi ha presentato il principe,  il biondino e lo stratega. Nemmeno ricordo perché siamo diventati amici,  se non sbaglio io e Prompto parlavamo di quanto fosse disgustosa la matematica e della nostra immensa ignoranza. Probabilmente Iggy avrà provato pena per una ragazzina costantemente sola. Con il tempo siamo diventati migliori amici, anche se non lo ammette mai, poiché al suo compleanno, totalmente dimenticato e sottovalutato da tutti, mi sono presentata al castello in cerca del protettore del principe, Scientia per offrirgli in dono una collana compratagli un pomeriggio : un pendetente a forma di teschio, come una metafora.. Gli regalo qualcosa legato alla morte cosí che possa trovare qualcosa che lo leghi alla vita. - Ulric. - Mi risveglio. - Ulric? Io? - - Ti ho chiamata con il tuo nome un paio di volte, ma probabilmente stavi pensando a qualcosa di davvero importante per non volermi degnare della tua attenzione. - Mi alzo e poso i bicchieri nel lavandino. - Si,  era abbastanza importante. Pensavo a cosa mettere nello zaino per il cambio della scuola. - Mi fissa in silenzio. - Cosa? - - Non sei una da così bassi pensieri. - - Invece a volte anche le grandi menti dovrebbero abbassarsi,  non vorrai mica affaticarti,  Scientia. - Salgo le scale e dopo poco mi segue. Entriamo nella mia stanza e mentre io cerco qualcosa per il giorno seguente, lui si siede tranquillo sul mio letto. - Il terzo anno dicono faccia schifo,  è vero? - - Non è orribile come sembra. - - Tsk,  a te piacciono quelle cose. Io odio il sistema scolastico. - dico, tirando fuori una divisa femminile, guardando disgustata la gonna. - Ogni tanto potresti vestirti in maniera piú consona al tuo sesso. - - Come prego? Sei un sessista. - - Non sono un sessista. - - Si che lo sei. - dico, lanciandogli la mia gonna dritta in faccia. Faccio per gettarlo contro il letto, ma mi blocca prima che possa anche solo sfiorarlo. - Non sono sessista. - dice togliendosi, irritato, l'uniforme dal volto. - Penso solo che se provassi ad essere piú femminile magari i ragazzi ti noterebbero maggiormente. - - Non ho niente da risaltare, che senso ha ricordare che sono una femmina? Sto benissimo con i miei pantaloni. - - Hai ragione, meglio che stai lontana da quei ragazzi. - Questa frase stuzzica il mio interesse. - Dai, Iggy. Parlami un po' dei ragazzi lí, come sono? - dico, fingendomi super interessata. - Nessuno che potrebbe riguardarti. - - Dai, avanti. Sei proprio noioso. Chi mai potrà esserci là? - - Fleuret. - - Fleuret? Intendi.. Il fratello di Luna, la ragazza di Noctis? - Annuisce,  sistemandosi gli occhiali ancora storti per prima sul naso. - Ravus non mi guarderebbe nemmeno con il binocolo. Sa chi è mio fratello, non mostrerebbe interesse per me nemmeno sotto tortura. - - Non lo conosci, è pieno di doppi fini e non è una persona di cui fidarsi. - Lo vedo improvvisamente cupo. - C'è qualcosa che non so? - Scuote il capo. Okay, non vuole parlarne. - Va bene, mio tutore, eviterò il tuo coetaneo ricco,  aitante ed esageratamente interessato ad una Ulric. - Apro il mio zaino nero dalle rifiniture bordeaux e ci infilo dentro tutto l'occorrente per una serata che al solo pensiero mi strema. - Ci sara un'immensa quantità di test d'ingresso, mi raccomando non mancare mai di studiare, anche se ritieni di essere pronta. Ripassa costantemente almeno un'ora al giorno. Io ovviamente dovrò dividermi fra te e Noctis e considera che avrò anche i miei di studi da portare a termine,  quindi ti chiedo cortesemente di avvisarmi in tempo se hai bisogno di spiegazioni riguardo qualcosa. - - Ignis. - - Si? - - Mi hai già stancata. - Il suo sguardo si copre di un'espressione di totale disapprovazione e seccatura. - Senti so che sarà difficile da gestire, ma io me la cavo anche da sola. Noctis ha bisogno di maggiore controllo,  se io non cresco bene nessun popolo vorrà la mia testa, non so se mi spiego. - - Tengo all'istruzione in generale, non perché ho dei fini personali o delle responsabilità. Mi preoccupo del tuo futuro tanto quanto per Noct e lo sai. - Sospiro. Gli voglio bene, ma a volte è davvero impossibile ragionarci. Chiudo lo zaino, lo poggio sulla sedia e torno a sedermi accanto a lui. - Per favore, parliamo di altro. Ho ancora un giorno di vacanaza e ora che P mi ha stravolto i piani voglio godermelo. - Fa per pensarci, poi esordisce con qualcosa che era totalmente inaspettato. - Dormi nella mia stanza sta sera? - Scoppio a ridere. - Cosa c'è? - - Dopo tutti questi discorsi filosofici non mi aspettavo una cosa del genere. - Arrossisce appena e si aggiusta nevroticamente gli occhiali sul naso, di nuovo. - Sei stata tu a chiedermelo. - - Va bene va bene. Dormiremo insieme,  come quando eravamo piccoli, o almeno, io lo ero. - Sorride, ripensandoci. - Mi ricordo la tua paura del buio. Non volevi mai che spegnessi la luce nel corridoio. Una volta mi dicesti di aver visto un mostro girare per le stanze del palazzo di notte, quando era solamente Drautos. - Rido. - Quel tipo mi ha sempre fatto paura. Insomma è davvero strano. - - Oppure quando ti arrabbiasti perché Nyx voleva portarti a casa,  ma tu ormai ti eri anche creata un fortino con i cuscini del letto di Noctis. - Stavolta anche lui è divertito. - A volte vorrei tornare a quei tempi. Tutti questi problemi con il regno non c'erano. Nessuno aveva un futuro prescritto, un dovere da portare a termine.. C'eravamo solo noi. - Senza pensarci due volte poggio la testa sulla sua spalla,  dimenticando che queste cose lo metteno a disagio, ma quando faccio per ritirarmi poggia una mano fra i miei capelli e li accarezza dolcemente. È il mio migliore amico e nemmeno so perché per lui sia così dura esprimere i propri sentimenti. Il pomeriggio trascorre in fretta. Sistemiamo la casa per non farla trovare in disordine al ritorno di Nyx. Ignis mi ha dato qualche consiglio sull'organizzazione dei miei scaffali per i libri scolastici,  ma la sua idea di seguire l'ordine alfabetico del cognome degli autori non mi eccitava particolarmente, quindi se n'è occupato lui stesso. Mi ha dato qualche dritta per il giorno dopo e varie raccomandazioni: esci dalla classe solo se hai bisogno,  ascolta costantemente la lezione perché se no non potrò aiutarti a casa, sii educata perché i tuoi insegnanti sono anche i miei e non voglio dare una cattiva impressione come precettore. Tutte cose che il tuo migliore amico direbbe un giorno come gli altri. - Odio la tua musica. - sbuffo,  poggiando un gomito sul finestrino abbassato e guardando fuori. - Non sai apprezzarla. - esordisce, indifferente. - Sei tu che non hai buon gusto. - - Non cambierò disco solo perché stai cercando di ferirmi. - - Lo so. - dico a voce bassa, accasciandomi sul sedile. Il viaggio dura pochi minuti, l'appartamento di Noctis e Iggy non è distante da casa mia,  è solo piú al centro piuttosto che in periferia. Per la vicinanza al palazzo. - Si? - chiede una voce acustica al citofono. - Sono io,  scemo. - Un altro grido ilare,  ma stavolta facciamo fatica ad allontanare una cornetta inesistente. - Vi apro. - dice poi e noi entriamo. Prendiamo l'ascensore, terzo piano. - Spero che non abbiano lasciato la casa in disordine. Non posso finire di pulire casa tua e poi farlo anche per Noctis. - sospira, poggiando la schiena alla parete ed incrociando le braccia al petto. Mi guardo allo specchio sistemando i capelli dietro le orecchie. - Non sei tenuto a farlo. - Mi guarda attraverso il vetro ed io incrocio il suo sguardo. Gli sorrido appena e lui ricambia, dolcemente. - Ti ho mai detto che stai meglio senza occhiali? - esordisco. - Si,  me lo dici sempre. - - Allora toglili. - Mi avvicino alle porte del ascensore e queste qualche istante dopo si aprono. Percorriamo il piccolo corridoio, quando Ignis si blocca poco prima di arrivare alla destinazione. - Che succede? - Fissa la porta, irritato. - Oh, avanti. L'avranno aperta per noi, rilassati. - dico, spingendola appena. - Ehilà? - Non faccio in tempo a poggiare il mio carico per terra che qualcosa mi si scaraventa addosso. - FRANCI! - grida, stringendomi. - P.. - - Sono felicissimo di vederti. - - Anche io.. Ma mi stai soffocando.. - - Oh, perdonami. - dice,  un po' imbarazzato, allentando la presa. - Sono entusiasta per oggi. Il nostro ultimo giorno trascorso assieme, pronti per intraprendere un viaggio di scoperta e crescita pers.. - - Oh,  finiscila.. - lo interrompe una voce. Scoppio a ridere. - Ciao, Noct. - - Salve. - sorride, salutandomi appena con la mano. - Dov'è Gladio? - chiedo,  guardandomi attorno. - Fra poco arriverà. Accompagnava Iris da delle amiche. Sapendo che suo fratello dormiva fuori ha cercando di uscire anche lei con qualcuno. - - Delle amiche? - chiedo. - Quelle che non hai tu. - Mi volto. - Dio,  oggi sei insopportabile. - - Si, e non me lo dici solo oggi. - conferma Ignis, posando le mie ultime cose. - Cavolo percepisco molto attrito fra due. - - Non è attrito,  si chiama dover convinvivere contro la tua volontà. Cavolo Noctis, come fai? - scherzo,  gettandomi sul divano. - Senza Specs penso che questa casa sarebbe uno schifo. - - Confermo. Entrambi siete accomunati da un amore incondizionato per il disordine. - - Aw, avanti Iggy. So che adori la nostra piccola amichetta più di quello che dai a vedere. - lo stuzzica Prompto, strattonandolo per il collo. Noctis si stende in modo molto fiacco sulla poltrona,  Prompto si siede accanto a me e Ignis, prezioso com è, si poggia appena sul mordo del bracciolo. - Quindi,  signor pigiama party qual è la tua grande idea di serata? - Il biondo ghigna e prendendo dei DVD dalla camera di Noctis, ce li mostra. - SERATA FILM. - Nessun commento. - Ma dai, davvero?.. - - Credevo fosse stata una serata colma di divertimento. - sospiro. - Ma.. - - Già, mi sa che vado a letto. - si lamenta, Noctis. - Ma.. - Io e il principe scoppiano a ridere. Ignis alza gli occhi al cielo. - Il nostro Prompto si impegna per rendere la serata interessante e voi lo prendete così poco sul serio? Bah. Non preoccuparti, io apprezzo le serate film e anche Gladio, se sono di azione. - Spintono Ignis fuori dal divano e lui perde l'equilibrio, avendo le gambe accavallate. - Potresti anche non puntualizzare tutto. Anche io Noctis apprezziamo le serate film, ma non siamo così pignoli. - - Pignolo io. - chiede, con voce piatta. - Si, tu. - mi sporgo oltre il divano, guardandolo. Improvvisamente mi lancia un cuscino e io mi sbilancio al indietro. Noctis e Prompto scoppiano a ridere. - EHI. - grido, lanciandogliene un altro. - Oh, si! Allieva contro maestro. - parla fra sé e sé, afferrando la macchina fotografica. Gliene lancio un altro,  ma lui mi tira giù dal divano. - Una lotta al ultimo sangue. - continua, filmando. Faccio per colpirlo, ma afferra il mio cuscino e me lo tira indietro, facendomi cadere definitamente. - E IGNIS SI AGGIUDICA LA VITTORIA. - - Cosa.. Vittoria? Abbiamo semplicemente lanciato qualche cuscino. Non era una cosa seria. - - Lo dici solo perché hai perso. - mi prende in giro. - Cosa.. Io non ho perso! - - Non ha perso. - Alzo lo sguardo : Iggy mi tende una mano per aiutare ad alzarmi. La afferro. - Era un lancio di riscaldamento. Niente di serio. - Vedo il suo sguardo soddisfatto e lui ridere appena. - MI STAI PRENDENDO IN GIRO. - lo spintono. - Non sai perdere. - - Ignis, dovresti insegnarle a perdere, oltre che le materie scolastiche. - - Ci penserò. - risponde, sorridendo. Avvampo e serro i pugni. - Ci sei rimasta male? - Mi risiedo sul divano, rimanendo in silenzio. - Ommioddio, sei adorabile. - dice Prompto, scattandomi una foto. - Non sono adorabile. - sussurro,  ma né Noctis né Prompto mi sentono, troppo impegnati a scegliere quale film guardare. - Devo insegnarti a perdere. - continua a prendermi in giro, Ignis. Evito il suo sguardo. Giuro che lo picchio. - Però sai essere adorabile. - dice, infine. Pochi istanti dopo ci raggiunge anche Gladio e così inizia la nostra maratona di film struggenti, fra cui Romeo e Giulietta. Totale schifo, insomma. Ci ritroviamo tutti davanti al mega televisore del figliolino di papà: io, Prompto ed Iggy sul divano, mentre Noctis è steso con una coperta e un cuscino sul pavimento e Gladio, piú muscoli che ossa, da solo sulla poltrona. Prompto è stretto a me ed entrambi siamo coperti da un leggero lenzuolo. Ha accanto a sé fazzoletti sporchi e pop corn,  gentilmente preparati dalla casa Scentia. - Non è orribile?.. - chiede più a se stesso che a noi. - Lei lo ama,  ma per amore deve rinunciare alla sua vita e lui non ci ripensa due volte a seguirla nel aldilà. È così commovente. - Fisso la TV, annoiata. - Non vedo l'ora che entrambi si ammazzino. - Prompto scoppia in lacrime, spingendomi contro Ignis. - Sei così malvagia! - Ignis non ama il contatto fisico casuale e per casuale intendo che odia essere spintonato. Mi alzo e tiro i pop corn addosso a Prompto. - Sei tu quello emozionale. - - NON SONO EMOZIONALE! - si lamenta come una prima donna,  mangiando poi il cibo sparso sul divano. - Dio,  sei disgustoso. Sai quanti microbi ha quel divano? - Prompto manda uno sguardo ad Ignis. - Il fatto che l'abbia pulito Iggy è una garanzia. - afferma,  facendo un occhiolino. - Patetico.. - sospiro, tornando a guardate il film. Finalmente la scena che stavo aspettando: Tybalt e Mercuzio. - Cavolo,  non credete che siano estremamente gay? Insomma, che ragione aveva Tybalt per ucciderlo? - Tutti mi guardano. - Cosa ho detto?.. - - Io amo la loro morte e basta. Mi ricorda che questo film sta perdendo componenti. - dice Noctis, bevendo la sua Cola. - Oh avanti! Dovete sempre criticare quello che amo. - - Io apprezzo molto questo film. - lo rassicura Iggy. - Probabilmente sei solo un ragazzo innamorato. - scherza Gladio,  ma io Noct e Prompto, ragazzini infantili quali siamo,  lo prendiamo subito sul serio. * * * - Iggy!  Sei innamorato! - salta entusiasta Prompto sul divano. Resto in silenzio. Non ho intenzione di assecondarlo. - Ommioddio,  Ignis Scientia si è innamorato di una ragazza. È la cosa piú assurda che potesse mai succedere. - esclama Francesca, incredula. Li scruto: pare si stiano divertendo a parlare, o meglio, sparlare, di me. - Iggy come penserai di dirglielo? - chiede Prompto, per poi iniziare ad imitarmi. - Signorina, - si presenta a Francesca. - la stavo ammirando con il mio fare da sepientone,  affascinante e da un po' di tempo penso nella mia mente, quando ho spazio per gli affari non burocratici, che io. - si inchina. - e lei. - le bacia la mano,  mentre la ragazza non può nascondere le risate. - saremmo una coppia fantastica, se solo si lasciasse sedurre da un uomo apatico come me. - - Apatico. - chiedo, curioso e leggermente offeso. - Apatico. - conferma lui. - Nah,  non va bene. È piú cosí.. - si fa avanti stavolta Noct,  prendendo Francesca fra le braccia e facendola voltare su se stessa. - .. milady. - le accarezza una guancia lievemente, con il dorso della mano. - Mi stavo domandando se le andrebbe di.. - si morde il labbro. - Assaggiare la mia ultima ricetta. - I tre scoppiano a ridere. Risate fragorose e ahimè, molto spontanee. Tengo a quei ragazzini, anche se sono di poco piú piccoli di me,  ma non hanno altro argomento al infuori della mia persona. - Peccato,  Noct. - dico, facendo calare il silenzio. Probabilmente non si aspettavano una mia recensione del loro teatrino. - Era davvero ben armonizzato il tutto, se non fossi caduto sul finale. - - Grazie, grazie. - si complimenta con sé stesso, accettando anche gli appalusi dei suoi amici. - Allora, Iggy. - chiede Gladio,  dopo che tutti si sono placati. - Chi è la fortunata? - Sposto lo sguardo su di lei,  che ancora si scambia qualche battutina con il fotografo , è distratta per notare che a quelle parole l'ho subito cercata. È troppo presto. Sorrido appena e sistemo gli occhiali,  più per abitudine che bisogno. - Non sono innamorato. - concludo. * * * Finalmente la serata giunge al termine. Dopo il film eravamo tutti distrutti. Prompto per le lacrime, quindi distrutto in senso metaforico; noi altri ci eravamo iniziati ad addormentare un po' in tutte le posizioni. Ero finita per scivolare fuori dal divano e dormire su Noctis. Ignis aveva avuto il coraggio di seguire la trama fino alla fine, nonostante la conoscesse a memoria. Gladio era crollato subito dopo che Romeo aveva saputo della morte di Giulietta da Benvolio. - Avanti,  domani non sarò clemente solo perché avete fatto tardi. - dice Ignis,  accendendo le luci. Io e Noctis lo guardiamo malissimo. - Che ore sono? - chiede. - Ti piacerà sapere che se vai a letto ora avrai la possibilità di dormire sei ore piene. - - Stai scherzando! - si lamenta il principe. Iggy scuote la testa e mi aiuta ad alzarmi, mentre Noctis si avvolge nella coperta e si trascina verso la sua stanza. Prompto, ancora in lacrime, si strofina gli occhi e dopo qualche minuto è capace di vedere di nuovo. - È già ora di andare? - - La prossima volta scegli un bel film che duri meno, così abbiamo anche tempo per altro. - dico con gli occhi semi aperti. Lentamente, e cercando soprattutto di non sbattere da nessuna parte,  perché Ignis ha spento di nuovo la luce per Gladio,  mi dirigo verso la sua stanza. Scaravento le coperte fuori dai bordi sistemati del letto e mi rannicchio su me stessa. Sento appena la voce di Iggy salutare gli altri e raccomandarsi di alzarsi presto perché non ha intenzione di fare tardi, domani. Poi entra nella stanza, sento il rumore degli occhiali sul comò e lui che si avvicina a me. Mi avvolge un braccio al collo e serena, mi addormento.

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Capitolo 2
*** 4. ***


Da quel giorno passarono tre settimane. Non la vidi più la mattina, né nei corridoi o durante la pausa pranzo. Prompto e Noctis erano senza parole per come l'avevo trattata ed ogni volta che tentavo di sapere come stesse, si rifiutavano di parlarmi di lei. - Non meriti di saperlo. - dicevano. - Valla a cercare da solo. - Quelle parole mi pesavano sul cuore. Ero consapevole di essere stato troppo duro con lei, nemmeno mi capacito tutt ora del comportamento che ebbi quel giorno. ~ - Una supplenza? - chiedo al preside, sconcertato. - Con tutto rispetto, ma ritengo che Fleuret sia più preparato per una lezione. - - Lo sarà anche, ma tu, Scientia, punti ad un percorso riguardante la magia elementale. Quei ragazzi sono del primo anno, non dovrai insegnare nulla di complesso. - Non è la supplenza in sé a preoccuparmi, ma è la classe: Francesca non sarà felice di vedermi. - Mi perdoni, non ci sono davvero altre soluzioni? - insisto. - Credo in te, Scientia. Non deludermi. - dice, per concludere di netto la nostra conversazione. - Capisco. Grazie mille. - mi alzo ed esco dalla presidenza. Percorro le scalinate ed il lungo corridoio prima di fermarmi davanti alla loro aula. Mi affaccio appena: la classe è un totale disordine. Ragazze sedute sui banchi, gente che grida, c'è chi sta al telefono.. Il suo banco però è vuoto. - Scusi il ritardo. - sento dire con voce affannata. Arrossisco appena e mi volto. Si inchina educatamente. - Ero corsa a comprare il pranzo, mi perdoni. - - No, non preoccuparti. - dico, solamente. Riconosce la mia voce e torna ad alzare lo sguardo, irrigidendosi. Restiamo in silenzio a guardarci. È cambiata più di quello che credessi: ha le mani screpolate, sembra stanca e soprattutto più magra di prima.. Però perché quelle mani?.. - Cosa ci fai qui? - chiede in tono piatto. - Il preside mi ha chiesto di fare una sostituzione. Non è stata ancora assegnata la cattedra per alchimia. - - Bene. - dice, entrando e sedendosi al suo posto. La seguo e tutti si voltano verso di me. Le ragazze iniziano a gridare, piú di prima. - Ma cos.. Iggy?! - Prompto è incredulo. - Salve, sono Ignis Sc.. - - OMMIODDIO IGNIS SCIENTIA QUANTO È FIGO. - - Ma sarà il nostro prof? È pazzesco. - - Potrei svenire. - - Ordine, prego. - cerco di richiamare il silenzio. Prompto è esaltato, Noctis sta guardando fuori dalla finestra, annoiato e Francesca.. Nemmeno mi degna della sua attenzione. Che cosa mi aspettavo. L'ho tratta davvero in maniera sconsiderata. Penso basti l'avermi rivolto la parola. Mi sto lasciando distrarre.. - Sono Ignis Scientia. - dico cautamente, temendo che possano di nuovo iniziare tutte ad urlare. - Per qualche tempo sarò il vostro insegnante di alchimia, finché non arriverà un professore laureato. - - Spero non arrivi mai. ~ - - Ruffiana. - sussurra qualcuno. - Cosa?! Come ti permetti. - grida la ragazzina contro Francesca. Lei pacatamente alza lo sguardo. - Oh scusa, non credevo sapessi cosa volesse dire. - L'altra ragazza diventa rossa, per vergogna e rabbia. - Ti prendo per i capelli, racchia. - Lei non si smuove. - Meglio racchia che ignorante. - - Ora si ammazzano. - commenta Prompto. Da quando risponde in modo così diretto? - Ragazze smettetela. - intervengo. - Ecco infatti, glielo dica. Ha iniziato lei. - si lamenta. - Ulric, porgi le tue scuse. - - Non ho due anni. - - Il tuo comportamento è stato scorretto, porgi le tue scuse. - - Senta Scientia, non c'era davvero un uomo più competente di lei? - Ma come osa.. - Rimarrà in classe. - esordisco. Lei alza un sopracciglio. - Prego? - - Come le ho detto, resterà qui. - - Sarebbe la mia punizione? - - Sarebbe la sua privazione di una lezione che non le verrà mai spiegata. - - Quanto attrito.. - dice qualcuno. - Succede quando una non te la vuole dare. - A quelle parole Francesca si gira di scatto e afferra per il colletto un ragazzo che credo chiamarsi Loqi. - Prova ad aprire bocca e ti faccio ingoiare la lingua. - - Ulric! - la ammonisco. - Controlla il tuo comportamento, non sarò un tuo professore ma ti sono comunque superiore. - Lei si siede, in silenzio. Qualche istante fa era la persona più calma del mondo.. Qual è il suo problema. - Bene. Ragazzi iniziate a dirigervi nel cortile. Ci alleneremo di fuori. Vi raggiungo subito. - Quando tutti sono usciti solo io e lei restiamo in classe. - Si può sapere qual è il tuo problema? - - Sei tu il mio problema. - Mi guarda con sfida, impassibile. Sospiro. - Senti, sono consapevole di quello che è successo, però non puoi rivolgerti così. - - Tu non sei nessuno per me. La mia educazione è un mio problema. - - Cosa mi dici di queste? - chiedo, afferrandole una mano, ma lei si scosta immediatamente. - Non toccarmi. - dice, nascondendole nelle maniche della sua felpa scolastica. - Francesca, che sta succedendo? - - Non mi parli per un mese e pretendi che ti dica tutto alla prima occasione libera che hai? - si alza e avvicina il volto al mio. - Tu per me non esisti, Ignis. - Non esisto.. Abbasso lo sguardo, per poi alzarmi. - Bene. Buona lezione, allora. - dico con sarcasmo, uscendo. La lezione peggiore della mia vita. La prima e l'ultima. Non mi azzarderó mai più ad avvicinarmi a delle matricole. E per matricole intendo esclusivamente le ragazze. È ridicolo che ogni cosa io faccia loro gridino. - Bene ragazzi, tornate ai vostri posti. - - Franci, alzati. - dice Prompto ed io noto che la ragazza sta dormendo sul proprio banco. - Ehi.. - Lei apre gli occhi, piano. - Hai fatto di nuovo tardi, vero? - Si stiracchia e si strofina gli occhi, annuendo. - Devi smetterla di studiare così tanto e pensare più a te stessa. - - Non ho studiato ieri sera. - - Che hai fatto? - Scuote il capo. - Nulla. Solo tardi. - Sta nascondendo qualcosa che non rivelerà molto facilmente. Aspetto che suoni il cambio dell'ora per poter andare, ma prima chiamo Prompto e Noctis per parlargli. - Dica. - - Che sta succedendo a Francesca? - Prompto sospira. - È da un po' di tempo che non dorme bene, fa sempre tardi. Però non saprei perché. Hanno iniziato già ad interrogare e fissato qualche verifica, ma nulla impossibile da sostenere. - - Noi abbiamo Iggy, P. Lei è da sola. - - Può chiedermi una mano ogni volta che ha bisogno. - - Andiamo Ignis, dopo che avete litigato così bruscamente dubito voglia un aiuto da parte tua. - Sposto lo sguardo su entrambi. - Credete abbia bisogno di aiuto? - Il biondino fa spallucce. - La professoressa Highwind l'ha chiamata alla lavagna per storia, ma è stata più che brillante. - - Anche il professor Izunia le ha detto che è eccellente. - Mi si gela il sangue nelle vene. - Izunia? - - Si, il professore di arti oscure. - Serro i pugni. - È stata testata sulla magia nera? - - Non ne sai nulla? - chiede Prompto, confuso. - L'ha chiamata di proposito. Sapeva cosa le era accaduto alla mano e ha voluto che si esercitasse. Probabilmente Francesca aveva già iniziato da sola perché quando è successo era piuttosto preparata. Ha dovuto smettere dopo un po' perché le iniziavano a bruciare di nuovo le dita, ma nulla di grave. - Nulla di grave. - Ti sei perso un sacco di cose o sbaglio, Iggy? - Non posso credere che Francesca abbia di nuovo usato quella magia. Izunia.. - P, Noct. - Si affaccia dalla porta, ma si ferma appena nota la nostra conversazione in corso. - Oh, perdonatemi. Torno dopo. - - No tranquilla, me ne stavo andando. - dico, serio. - Okay. - si fa avanti, rivolgendosi ai suoi amici. - Sta sera penso tarderó di nuovo, ho.. - svia lo sguardo. - Ho un impegno importante. - - Ma come.. Dovevamo vederci per il progetto. - - Tranquilli, ho già finito la mia parte, posso passare da Noctis nel pomeriggio per mostrarvi il lavoro, ma nulla di piú. - - Che progetto? - chiedo, intromettendomi. - Inglese. Dovevamo leggere delle poesie e argomentarle. - La guardo. - E tu l'hai già fatto? - - Ti stupisce? - Non potrò mai dirle nulla se resta sulla difensiva. D'altronde come mi aspettavo reagisse? - Non importa. - scuoto la testa, rassegnato. - Oh Iggy! Nella pausa pranzo incontriamo Gladio sul tetto. Stiamo un po' insieme perché non ci siamo mai visti in questi giorni, ti unisci? - - Va bene. - - Fantastico. - dice entusiasta, guardando la sua amica. L'avrà fatto apposta? Non commenta e rientra in classe. - Penso dovrai impegnarti, sta volta è davvero arrabbiata. - dice Noctis, per poi entrare per la lezione seguente. Dopo la sostituzione sono tornato nella mia aula, ma per poco perché mi hanno subito chiamato per altri incarichi scolastici. Dovevo organizzare il programma degli eventi insieme a Fleuret, smistare delle carte e solo alla fine ho potuto seguire i miei corsi, ecco perché non avrei mai dovuto candidarmi al Consiglio. 12:00. Pausa pranzo. Preparo il necessario per una buona ricarica di energie : riso al uovo con una piccola aggiunta di soia, per secondo qualche spiedino di gamberetti e insalata e infine un piccolo biscotto della fortuna, regalo del market dove ho preso tutti gli ingredienti per il mio bento. Quando arrivo sul tetto Prompto agita la mano, sorridente. - Ce ne hai messo di tempo. Stiamo morendo di fame. - - È anche vero che la mia aula è piuttosto lontana da qui. - - Non importa. - dice Gladio. - Almeno ora possiamo mangiare insieme. Francesca! - grida. - Vieni a pranzare. - Mi guardo attorno. - Dov'è? - Indica uno spazio poco distante dalla porta del tetto. - È là dietro. Sta studiando.. Non smette mai. - - Penso stia facendo matematica. Non abbiamo compiti, ma è un po' debole in quella materia, quindi cerca di andare avanti da sola. - - È la tua occasione. - dice Noctis, togliendo dei pomodori che ho tentato quella mattina di nascondere nel suo pranzo. Prompto mi spintona. - Avanti Iggy, che aspetti?! - - Okay.. - Non mi alletta l'idea di restare da solo con lei, non dopo quella mattina. La raggiungo e la trovo china sul suo quaderno. È pieno di cancellature e calcoli ovunque. Calcoli su calcoli. Mi chino e leggo un fanculo scritto accanto ad un problema che deduco non esserle venuto. - Posso aiutarti? - - Non mi serve il tuo aiuto. - - Francesca.. - - Faccio da sola. - Mi siedo sui talloni e la guardo. - Per quanto hai intenzione di essere arrabbiata con me? - Alza lo sguardo e quando i suoi occhi freddi incontrano i miei quasi mi manca il respiro. - Il tempo proporzionale cui tu mi hai mentito sulla nostra amicizia. - - Non ti ho mentito. - - Allora sei uno stronzo bugiardo. Mi hai ferito di proposito così avevi piú tempo per la tua vita. Hai eliminato dalla liste delle cose da fare far soffrire la tua migliore amica ? Forse nemmeno c'era la parola migliore. - Torna a guardare il suo quaderno e pochi istanti dopo grida, scagliandosi contro la ringhiera di ferro. Si raggomitola su se stessa. Decido di alzarmi e prenderlo, per poi tornare da lei. Osservo il testo del problema e poi cerco di capire i suoi ragionamenti. - Sei un sacco disordinata. - Non risponde. Non è il modo migliore di fare pace, criticare. - Guarda. - dico, indicandole il suo errore. - Questo passaggio ti ha creato confusione. Puoi evitarlo. - Alza di poco lo sguardo, solo per seguire quello che le dico. - Non serve nemmeno ricavare questa formula, hai qui già la soluzione. Questo valore è identico a quest altro. Vedi? - Si sporge di poco, attenta. Continuo. - Devi fare un sistema. - dico, passandole il quaderno. - Tieni, prova a risolvere. - Si china di nuovo sul quaderno, per poi illuminarsi, scoprendo di essere riuscita a concluderlo. - Ce l'ho fatta. - dice, quasi in lacrime. Si poggia con la schiena al muro, esausta. Sorrido, vedendola contenta. - Ora vieni con noi a mangiare? - Prende i suoi libri e scuote la testa. - Non ho tempo. - - Come prego?! Stai scherzando. - Arriva Prompto contrariato e la prende per il braccio. - Ti abbiamo aspettato tutto il tempo, stiamo morendo di fame e tu sei troppo magra per permetterti il lusso di non mangiare. - la strattona e la trascina dagli altri facendola sedere. - Ora tu mangi. E finalmente anche noi. - dice, lamentandosi. Si siede per terra sulle sue gambe e apre la piccola busta con il suo pranzo: un contenitore con del riso bianco. - Non ti basterà mai. - interviene Noctis, dandole un pezzo del suo onigiri. Solo guardandolo il suo stomaco brontola. Si stringe il ventre, imbarazzata. - No no, sto bene. Devi mangiare anche tu. - Apre il suo pranzo e inizia a mangiare. Non sembra troppo affamata. Ci guarda, arrossendo. - Cosa c'è? - Solo all'ora mi accorgo che tutti ci eravamo fermati a fissarla. - Siamo solo preoccuparti per te. - dice Prompto, mangiando la sua dosa di verdure. - Sto bene. - ripete. - Non sembri in forma, onestamente. - ribatte Gladio. Sorride appena. - Tranquillo, sto bene. Sono solo un po' indietro con le ore di sonno. - - Posso chiedere perché? - Si voltano verso di me, ma lei abbassa lo sguardo. - Nulla di importante. - - Se ti impedisce di dormire, è importante. - Prompto è davvero preoccupato per lei, ma se si rifiuta di parlargli probabilmente lo sta solo proteggendo. - Perdonatemi. - dice, chiudendo la confezione riciclabile, con ancora il riso al suo interno. Lo lascia lì e si alza. - Non ho piú fame. - si allontana, ma nessuno glielo impedisce. Dopo pranzo non l'ho più vista. Ho saputo dai suoi compagni di classe che non sarebbe venuta nemmeno nel pomeriggio, aveva lasciato loro le varie indicazioni. Come posso prendermi cura di lei e riavvicinarmi se non so cosa succede. Passo tutto il pomeriggio a trovare un modo per farmi perdonare, ma non ho idee. Mi sento solo un idiota, quello che effetivamente sono. Non avrei mai pensato potesse stare così male a causa mia. La soluzione ai miei dubbi giunge quella sera, mentre io e Noctis ceniamo. - Gladio? - - Iggy, forse ho scoperto perché Francesca è sempre così stanca. Vieni al indirizzo che ti mando. - dice, per poi chiudere. Noctis mi guarda. - Novità? - - Forse.. - Apro l'indirizzo. - Ma questo è uno street club. - Sbianco e Noctis quasi si affoga. Mi alzo rapidamente e prendo le mie cose, senza dire piú nulla. Devo sbrigarmi. * * * - Francesca. - - Si? - chiedo, voltandomi verso Frank, il mio superiore. Indica un tavolo poco distante. - Quel tipo chiede di essere servito da te. - Gladio. Merda. - Ci penso io. - - Che ci fai qui? - - Io frequento sempre questo posto, sei tu quella nuova. Che stai facendo? - - Guadagno soldi. Credi che mi mantenga con quelli del re? - - Non dovresti essere qui. - - Non è un vostro problema. - - Gladio! - grida una voce troppo familiare. Dannazione. - Cosa fai anche tu qui?! - Lo sguardo di Ignis si posa su di me. Arrossisco. Non posso dire di essere proprio sobria così vestita: ho un completo da maid, la divisa del locale, blu. - Perché sei qui? - chiedo di nuovo, cercando di distogliere la sua attenzione da me. - Sei tu che non puoi stare qui. - - Io ci lavoro, se non avete intenzione di ordinare lasciatemi stare e basta. - - Devo parlare con te. - dice all'improvviso. - Non posso parlare con te ora, sono in orario di lavoro. - gli dò un menù. - Se vuoi che ti tenga compagnia ordina i cocktails blu, il colore della mia divisa. Ad ogni cocktail corrisponde una ragazza, in base a cosa ordini verrai servito, o viceversa, in base alla ragazza che vuoi, scegli da bere. - - Io prendo questo. - dice Gladio, indicando un drink giallo. - Cecilia. - chiamo la ragazza corrisponde e le indico il tavolo. Guardo Ignis. - Se hai intenzione di ordinare siediti al tavolo laggiù. - dico, mostrandogli una piccola poltroncina attorno ad un tavolo appartato. - Prendo qualcosa di leggero. Portami del Maquesh. - si alza e va dove indicato. Torno pochi istanti dopo, con il suo drink e mi siedo accanto a lui. - Bene, cosa c'è? - Mi guarda e beve, indifferente. - Ho pagato per essere tratto bene. - - Ignis, che vuoi? - dico, irritata. - Cosa fai qui, tu? Sei una minorenne. - Faccio spallucce. - Alla gente qui non importa. Basta che tengo compagnia e mi lasciano anche la mancia. - - Ti hanno toccata? - - C.. Cosa?.. - avvampo. - Tengo solo compagnia alle persone. Non succede altro. - Fissa il suo cocktail, sovrappensiero. Sospiro, stringendo i pugni sulle mie gambe scoperte. - Devo lavorare qui, Iggy. - dico con un tono più pacato. - Sono da sola e devo sostenere un sacco di spese. Devo pensare a riempire il frigo, devo pagare la retta scolastica, che non è esattamente alla portata di una come me. Prompto ha tutto coperto, io no. Devo pensare alla casa del re, vivo lì solamente perché Nyx pensa a Luna, ma non mi appartiene comunque. Se non raggiungo voti ottimi non posso passare ai corsi successivi. - Quando mi volto lo scopro a guardarmi. - Se perdo questo posto, sono persa io. - Beve un sorso dal bicchiere. - Te ne sei andato e pretendi di tornare così dal niente. Non funziona esattamente in questo modo. È un mese che nemmeno ti preoccupi per me, non mi sei mai passato a trovare e non hai mai provato a cercarmi, come puoi sorprenderti se sono cambiata così tanto. - Non risponde. Mi alzo. - Vai a casa, Ignis. - Faccio per allontarnami, ma mi afferra la mano. - Non ti lascio qui da sola. - Lo guardo. - Non sono da sola. Inoltre il tuo ragionamento non ha senso. - - Resta qui. - - Ignis sono in orario.. - - Ne prendo un altro. - - Non ti darò un altro drink. - Poggia i soldi sul tavolo, con qualcosa di piú. - Ignis.. Mi stai mettendo a disagio. Non posso accettarli. - Una delle ragazze passa accanto a me, diretta al bancone quando vede i soldi sul tavolo. - Cavolo ragazzina, sapevo che le donne giovani facessero scalpore ma non credevo così tanto. - guarda Ignis. - Comunque nemmeno lui scherza. - ridacchia, dandomi una gomitata. Torno a guardarlo. - Non posso accettare. - - Il mio drink. - - Ignis.. - - Avanti. Altrimenti parlerò direttamente con il ragazzo del bar. - Chiudo gli occhi, sospirando e andando a prendere ció che ha ordinato. - Devi smetterla. - dico, dopo che ha finito anche il suo terzo bicchiere. - Stai esagerando. - - Manca ancora un'ora e mezza. - dice, riferendosi all'orario di chiusura. - Ignis, devi smetterla di bere. - Poggia la testa sul tavolo, stringendo il suo cocktail fra le dita. - Mi stai facendo preoccupare, cazzo. Devi finirla. - - Sto bene.. - mugugna, più assonnato che brillo. - Domattina starai malissimo, non pensi a Noctis e Prompto, diamine? Quanti anni hai? Venti o quattro? - Stringe la mia mano. - Iggy.. - Scosto i capelli dal suo volto e scopro essersi addormentato. Oh andiamo! - Roxy. - dico ad una ragazza vestita di rosso. - Potresti sparecchiare tu? - Mi guarda e sorride. - Non può essere un cliente normale se ti ha aspettato tutto questo tempo. - Dal bancone intervengono anche Cecilia e Noemi, la ragazza gialla e viola. - È davvero bello, Franci. Diamine quanto ti invidio. - - Ma state insieme? Non è un po' grande per te? - Avvampo. - No no, non stiamo insieme. È il mio migliore amico ma.. Abbiamo avuto qualche divergenza. - Frank si sporge dal bancone, pulendo gli ultimo bicchieri. - Quel tipo non so se ti vede come un'amica. - - Oh, avanti. Non inbarazzatela. - sospira Hinami, la ragazza bianca. Guardo Ignis, letteralmente steso dopo tre bicchieri, e penso a quanto mi manchi, effetivamente. - Cosa pensi di fare? - - Dovrei portarlo come minimo da me. - - Vuoi un passaggio? Infondo non abitiamo troppo distanti. - - Dici davvero? - - Certo. - mi sorride Roxy. - Avanti sveglia il tuo amico, ti aspetto in macchina. - dice, uscendo dal locale. Mi avvicino ad Ignis. - Ehi. - dico piano, scuotendolo. - Svegliati. - - Dove sono? - mi guarda. - Francesca? Siamo ancora qui.. - si regge la testa. - Diamine, non capisco niente.. - - Lo so, non è da te. Adesso alzati che ce ne andiamo. - Si alza lentamente, reggendosi al tavolo. - Dai, vieni idiota. - Lascio che si poggi a me e cerco di portarlo di fuori. Saliamo in macchina. - Grazie ancora, Roxy. Non so come avrei fatto da sola. - - Figurati, stellina. Te lo meriti. - manda un'occhiata ad Ignis. - Sta bene? - - Ti pare che stia bene? - sussurra, per non vomitare. - Sei tu quello che ha bevuto così tanto. - - Erano solo tre bicchieri. - - Okay, ma non sei abituato. - - Oh stai zitta, mi sento malissimo. - Non ho mai visto Ignis così. Non credevo fosse capace di spingersi a tanto. Però sono seriamente preoccupata per lui, ora. - Dai, non agitarti.. Adesso torniamo. - e facendo un cenno a Roxy mette in moto. - Grazie mille ancora. - - Tranquilla, piuttosto pensa a lui. Buonanotte, tesoro. - - Buonanotte. - Apro il cancello, con Ignis al seguito. Lentamente mi sta dietro, ma devo comunque evitare che vomiti da qualche parte. - Francesca. - - Ignis. - Si siede per terra. - Che stai facendo. Avanti, alzati. - dico, afferrandogli un braccio. Mi attira a sé e per poco non cado. Mi stringe fra le braccia, stanco e confuso per tutto quel alcol. - Perdonami. - - Ignis, sei davvero andato. Non credo dovresti parlare ora. Andiamo su, ti prego. - - No, ascoltami. - dice, poggiando la testa sulla mia spalla. - Sono stato una persona.. Una persona di merda.. - dice, con fatica. - Non sarò mai così sincero, quindi ascoltami ora. Sono.. Preoccupato per te.. Non so piú niente.. E.. E mi manchi.. Quindi.. - si interrompe. - Iggy? Oh, sul serio?! - Si è addormentato dal nulla. - GH! - lo tiro su a fatica e apro la porta di casa. La richiudo appena siamo dentro e lo faccio stendere sul divano. È troppo stanco per arrivare al piano di sopra. - Dio, sono esausta.. - Guardo l'ora: 1:45. Qualcosa mi dice che domani la scuola salterà, fantastico. Complimenti, Scientia. Non credevo facessi tutti questi casini. Mando un messaggio a Noctis per avvisarlo. : Domani Iggy e io non verremo. Poi vi spiego. Prendete il tram, potete farcela. Buonanotte. ❤ Noct💫: Che diamine ci siamo persi. Tu e Ignis saltate lo stesso giorno, non credermi così ingenuo. Ovvio che mi aspetterò delle spiegazioni. Intanto, buonanotte. 💓 Un altro problema risolto. Non ho nemmeno la forza di farmi una doccia. Salgo in camera e appena mi stendo, crollo in un sonno profondo.

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Capitolo 3
*** 2. ***


Suona la sveglia. Cerco di spegnerla il prima possibile, per evitare di svegliare gli altri. 5:00 È ancora presto per loro. Sospiro, poggiando un braccio sugli occhi, ancora esausto per ieri. Non credo di aver recuperato le energie. Volgo lo sguardo a lei e non posso fare a meno di sorridere. È così dolce quando dorme. Eppure è incredibile come possa apparire tanto energica quando è sveglia. La trovo davvero stupenda, anche quando con Prompto e Noctis mi prende di mira. Ricordo ancora la prima volta che la vidi. Avrà avuto si e no dodici anni, ed io ovviamente quindici. Era seduta nella sala d'attesa del palazzo e aveva chiesto di suo fratello Nyx. Era stato convocato dal re, per proteggere la discendente di Tenebrae. Francesca era così silenziosa e triste quando era sola che nemmeno pareva umana. Quando però mi feci avanti cambiò subito espressione, ma nemmeno ora, ripensandoci, saprei dire se per educazione o perché davvero era felice di vedere qualcuno. Sono distolto dai miei pensieri quando nel sonno si stringe a me, afferrandomi un braccio. - Che ore sono? - sussurra. - È presto. - - Perché sei sveglio? - dice con la voce impastata dal sonno. Le accarezzo i capelli, dolcemente. - Perché devo preparare tutto per voi bambini. - dico, scherzando. Con gli occhi socchiusi prova a guardarmi male e poi incastra la testa fra il mio braccio e il mio petto. - Fanculo. - dice. Era meglio quando dormiva. - Non riesci ad essere educata nemmeno quando dormi? - chiedo ironico, con un tono di disapprovazione. Sa perfettamente che non sopporto quando parla in quel modo. Fa una smorfia compiaciuta. - So che mi vuoi bene. - Sospiro. - Si. Lo sai. - - Se ti lascio andare mi prepari il pranzo? - - Sei abbastanza grande per preparartelo da sola. - - Certo, ma per prepararlo dovrei alzarmi ora, con te. Sicuro di volermi fra i piedi, Scientia? - - Non completamente, Ulric. - - Benissimo, allora vai. - dice, lasciando la presa e voltandosi dal altro lato, tirando tutte le coperte verso di sé. Se solo suo fratello potesse vedere quanto è cresciuta.. Mentre ancora dormivano, ho preparato il pranzo a tutti e tre, ricordando di togliere le verdure dal bento di Noctis. Piuttosto che fargliele buttare e sprecarle, rinuncio da subito. - Buongiorno. - dice una voce sottile. Mi volto e sorrido. - Buongiorno. - - Noctis e Prompto? - - Stanno ancora dormendo. Ti dispiace chiamarli? Penso che abbiano di proposito dimenticato di mettere la sveglia. - Annuisce e si dirige verso la loro stanza, mentre riscaldo il caffè. * * * Busso alla loro porta. - P, Noct. Dovete alzarvi. - Non rispondono. Noto che è aperta e piano, entro. - Ragazzi?.. - - ORA. - grida Prompto e subito un cuscino mi viene scaraventato addosso ed io cado al indietro. I due scoppiano a ridere, mentre Ignis ci raggiunge ed aiuta ad alzarmi. - Dovreste essere già in piedi. - - Ma la mia sveglia non è ancora suonata. - si lamenta, Prompto. - Forse perché non l'hai messa. - dice Noctis, picchiandolo con un cuscino. Ridono di nuovo. - Alzatevi o vi lascerò prendere il pullman. Soprattutto a te, principino. - Sul volto di Noctis compare un'espressione disgustata al solo pensiero di dover condividere uno spazio strettissimo con gente sudicia già di prima mattina. - Intanto io mi faccio una doccia. - dico, allontanandomi. - Non metterci troppo. - grida, Prompto. - Nossignore. - Chiudo la porta del bagno e mi sfilo il pigiama. Entro nella doccia ed apro l'acqua calda e mentre aspetto faccio partire la mia playlist preferita per tenermi compagnia: Alec Benjamin. L'acqua inizia ad essere sopportabile e lentamente lascio che scorra sul mio corpo. Mi insapono e circa quattro canzoni dopo, quando Water Fountain ancora deve finire, esco e mi infilo l'accappatoio, proprio nel momento in cui Prompto bussa per reclamare il suo turno. Apro e gli sorrido. Noctis e Ignis sono seduti a tavola e stanno facendo colazione. Il pasto più importante della giornata, direbbe qualcuno. Ignis è voltato di spalle e non può notarmi. Mi avvicino di soppiatto, camminando sulle punte e facendo segno a Noctis di restare in silenzio. Prendo la rincorsa e mi scaravento sulla schiena di Ignis, scompigliandogli i capelli colmi di gel. Lui si alza di scatto e mi fa staccare. - MA QUANTI ANNI HAI. - grida, adirato. Ero consapevole che si sarebbe arrabbiato, quindi ora mi tocca subire le conseguenze o forse.. Guardo i suoi capelli e scoppio a ridere, seguita da Prompto e ovviamente Noctis. Probabilmente siamo così legati che ormai ridiamo per sostenerci, per solidarietà o perché siamo davvero dei bambini che non smettono di essere infantili. - Guarda che stai bene, Iggy. - scherza Prompto. - Adesso, basta. È già tardi! - grida, ancora piú infuriato. - Tu. - dice rivolgendosi a Prompto. - Fatti una doccia di minimo due minuti o ti lascio qui. - poi rivolto a Noctis. - Tu mangia in fretta o la Regalia sarà l'ultima cosa che vedrai. - ed infine a me. - E tu vestiti e smettila di essere infantile. - Probabilmente ho esagerato.. Abbasso lo sguardo, imbarazzata e torno nella sua stanza. Apro lo zaino con la mia divisa e la indosso. Quando torno in cucino trovo solo Ignis, probabilmente gli altri, spaventati quanto me, sono fuggiti. - Iggy.. - Non mi risponde. - Mhm, scusa per prima. Ho esagerato. - Ancora non mi risponde. Quando si volta verso di me noto che ha ancora un'aria severa. Ha tentato di sistemare i capelli coperti di gel come meglio ha potuto: li ha pettinati dietro la testa e ha lasciato delle ciocche sulla fronte, libere.  - Aspetta.. - dico, notando dei capelli poco ordinati. Mi alzo di poco sulle punte e li accarezzo delicatamente per passarli dietro alle orecchie. - Okay, va meglio. - Lo guardo meglio occhi. - Aemh.. Perdonami.. - dico, facendo per bere il mio caffè. Sistema gli occhiali sul volto e poi avvicina le mani al colletto della mia camicia. - Sei sempre così trascurata. - sospira, aggiustando anche la mia cravatta. Serro la presa attorno alla piccola tazza. - Mi dispiace.. - Scuote la testa, senza dire nulla. - Vedo che avete fatto pace. Carini. ~ - sdrammatizza, Prompto. - Non abbiamo chiarito proprio nulla. - sbotta, Ignis. - Oh, scherziamo? Vuoi avercela a morte con lei perché ti ha " rovinato " i capelli? - chiede, mimando le virgolette, alla parola rovinato. Guardo Iggy, ma la sua espressione non cambia. - Vorrei che cresceste. - mi guarda. - Avete quasi diciotto anni. - Senza dire altro apre la porta - Vi aspetto di sotto. Sbrigatevi o me ne vado. - e scende. - Non devi pensarci troppo. - cerca di incoraggiarmi Prompto, preoccupato. - Sarà nervoso per il primo giorno. Insomma, avrebbe senso, vero Noct? - Il principe fa spallucce. - Non penso.. C'è qualcosa che non va, però si, non è normale il suo comportamento nei suoi confronti. Sei la sua migliore amica e da quello che so non si è mai rivolto così, giusto? - - Forse ho esagerato.. - dico con voce tremante. Arriviamo alla macchina e lui è lì seduto, con lo sguardo opposto alla nostra direzione. Come sempre Prompto e Noctis si siedono dietro ed io, estremamente a disagio, davanti. Senza dire niente mette in moto. - La prossima volta vedete di fare piú in fretta. Altrimenti uscirete con Gladio e i suoi ritmi non vi piaceranno per niente. - Per tutto il tragitto nessuno osa dire una parola. Si sentono giusto di tanto in tanto Prompto e Noctis bisbigliare, ma non capisco quello che dicono. - Siamo arrivati. - dice ad un tratto Ignis, fermando la macchina davanti alla piazzetta della scuola. Un sacco di persona si voltando ed iniziano a parlare di Noctis. - Buona giornata. - esordisce, con voce piatta. - Ci vediamo durante la pausa. - - Certo. - conferma, Prompto. - Buona giornata Iggy. - Scendiamo dall'auto e fra gli sguardi di tutti, ci incamminiamo verso l'entrata, dove, sulle scale, ci sono Luna, la ragazza di Noctis, e alcuni suoi amici. - Ehi. - - Oh, Noctis. - La ragazza si alza e lui la bacia, dolcemente. Lunafreya ha qualche anno in piú di Noctis, ma sembrerebbero della stessa età. - Prompto, Franci. - ci saluta, sorridendo. - Noctis già conosce i miei amici, quindi li presento a voi : lui è Loqi, lei Cindy e da qualche parte.. - cerca con lo sguardo fra quelle folle di ragazzi e poi il suo volto si illumina. - Ecco! - indica dietro di noi e un giovane dai capelli bianchi, legati ci raggiunge.  - Lui è mio fratello Ravus. - Quel nome. Ravus sa che sono la sorella di Nyx, se ci incontrassimo potrebbe succedere di tutto.. - L.. Luna. - - Si? - - Sai dove posso trovare Nyx? - Scuote la testa. - Non saprei, ma credo di aver visto Libertus oltre i tavoli del giardino. - Faccio un piccolo inchino in segno di ringraziamento. - Dove vai? - mi chiede Prompto, fermandomi per il polso. - Ravus non deve vedermi. - sussurro, allontanandomi. Quando Luna ha detto che Libertus era nel giardino della scuola non credevo fosse così immenso.. Ci sono un sacco di ragazzi e ragazze piú grandi di me, quindi probabilmente qui è dove si riuniscono quelli del ultimo anno. Mentre lo cerco, senza accorgermene vado a sbattere contro qualcuno. - Oh, mi perdoni. - dico subito, imbarazzata. - Sono così sbadata.. - - Si, lo so. - Alzo lo sguardo. - Cor! - Mi sorride. - Non pensavo di rivederti proprio il primo giorno. - - Sono.. Così felice di vederti.. La giornata è iniziata malissimo. - sospiro. - Il primo giorno non è mai il migliore. So come ci si sente. Stai cercando tuo fratello, immagino. - Annuisco, sorridendo. - La compagnia della principessa non fa per te. - dice, scortandomi verso i famigerati tavoli. Scopro che quei tavoli erano sotto un gazebo, e realizzo che non li avrei mai trovati da sola. - Le matricole hanno sempre timore nel venire in questa zona, girano brutte voci. - ride. - Tuo fratello è laggiù. - Da lontano vedo Nyx seduto su un tavolo con accanto Libertus e Crowe. Ci sono anche altri suoi amici, ma loro sono gli unici che conosco. - Ulric, vi è venuta a trovare una persona. - Nyx non fa nemmeno in tempo a chiedere chi, che alla mia vista salta dal tavolo e mi stringe fra le braccia. - Dio, Francesca. Sei proprio tu? Cazzo, è incredibile.. - Arrossisco. - È meraviglioso vederti. Ragazzi. - chiama l'attenzione di tutti gli adolescenti in quella zona. - Lei è mia sorella. - - Diamine! - esclama Crowe. - Era da un sacco che non ti vedevo, piccola Ulric. - dice, per poi abbracciarmi. - Ora che sei in questa scuola tu e tuo fratello vi vedrete costantemente, suppongo. - - Argh, io.. Io immagino di si.. - - Certo che si. Saresti la prima novellina che osa mettere piede nello spazio di quelli del ultimo anno. - - Vedo che esultate, che succede? - Mi volto. - Gladio? - - Oh veh, Francesca. - scoppia a ridere, contento. - Stavo giusto parlando di te. - Mi blocco. - Parlando di me? - - Si con.. - Non finisce che viene interrotto da qualcuno per me fin troppo familiare. - Quando ho detto che saresti dovuta maturare non parlavo di questo. - Avvampo, imbarazzata. - Che succede, Scientia? - chiede Altius. - Non ti fai spesso vivo qui, se non con Gladiolus. - Io e Ignis ci guardiamo per un lungo periodo. Sento il suo sguardo indifferente nei miei confronti e questo mi ferisce piú che saperlo arrabbiato con me. - Ohw, capisco. Litigio fra fidanzati? - Avvampo. - C.. Cosa?! N.. No, io e Ignis non siamo.. - Crowe scoppia a ridere. - Guarda che lo so, bambolina. Volevo vedere la reazione del tuo amico. Non fa altro che parlare di te. - Cala il silenzio. Sono confusa. - Parlare.. Di me? - guardo prima Crowe, poi Libertus, Nyx.. Finendo con il cercare risposte da Ignis. - C'è qualcosa che non so? - Suona la campana del inizio delle lezioni. - Torna da Prompto e Noctis. Non devi perderti la presentazione del anno. - sposta lo sguardo su di me e per un attimo sento dei brividi percorrermi la schiena. Annuisco, nevroticamente. - Cavolo sorellina, ti tratta sempre cosí? - chiede Nyx, leggermente preoccupato, poggiando una mano sulla mia spalla. Abbasso lo sguardo, stringendo i pugni. - No. Questa mattina.. Ho esagerato. - Nessuno dice nulla. Alzo lo sguardo, facendo un leggero sorriso. - Verrò durante la pausa. Ci vediamo dopo. - dico salutando tutti e superando Ignis, raggiungo i miei amici. - Dove eri finita? - mi chiede a bassa voce Prompto quando lo raggiungo. Scuoto la testa. - Nulla di cui preoccuparsi. Mi sono solo distratta nel parlare con dei vecchi amici. - - Non dirmi bugie. C'era Iggy? - Non rispondo, ma lui capisce, al che mi stringe la mano. - Non preoccuparti, sappiamo com è fatto Ignis. Entro la fine della giornata avrete fatto pace. - Annuisco, cercando di crederci. Quando tutta la scuola si è riunita nel grande atrio e hanno posizionato al centro tutto l'occorrente, il preside si fa avanti, seguito dagli insegnanti e sulle prime file è seduto lo staff. - Benvenuti a tutti, vecchi e nuovi studenti. Quest oggi ha inizio un nuovo percorso per tutti, da coloro che affronteranno quest anno per la prima volta a coloro che lo termineranno. Per tutti sarà un anno di alti e bassi, ma con l'aiuto dei nostri professori e del consiglio di istituto, si potrà superare con grande forza. - - Tutte chiacchiere. - commenta Prompto, bisbigliando al mio orecchio e io rido appena. - Adesso lascio la parola ai nostri migliori studenti, nonché a capo del consiglio di istituto e del club sportivo: Ignis Scientia e Ravus Nox Fleuret. - - Iggy?! - chiede sbalordito il mio amico. - Pare sia per questo che fosse così nervoso. Non credete? - afferma Noctis. - Salve a tutti voi della Lucis High School. È un onore per me essere anche quest anno a capo della vostra istruzione e poter provvedere alla supervisione di ognuno di voi. Parlando soprattutto per le matricole, da oggi per voi inizia un percorso tortuoso, senza dubbio, ma fin dalla fondazione di questo istituto chi prima di me era a capo del Consiglio è stato capace di accompagnare alunni provenienti da tutta Eos fino al termine della loro formazione. È davvero incredibile per me e chiunque opera al interno di questa scuola, poter dire di essere entusiasta per questo nuovo anno. Sono orgoglioso fin da ora di ognuno di voi. - per un attimo, nonostante tutte quelle persone, i suoi occhi trovano i miei e senza staccarsi.. - Era mio desiderio comunicarvelo. Sono sinceramente orgoglioso che abbiate raggiunto questo traguardo. - Perché ho avuto l'impressione che per un attimo parlasse esclusivamente con me? Tutti applaudono e io li imito. Iggy si siede e Ravus parte con il suo discorso che non ascolto particolarmente. Mi limito ad applaudire al termine. Ero troppo distratta dalle parole di Ignis. Sarà stata una mia impressione?.. Finita la presentazione, in maniera ordinata, tutte le classi vengono scortate fuori dalla palestra, ma Noctis, seguito da me e Prompto, viene fermato da uno dei professori. - Ardyn Izunia. - si presenta. - So che fra voi c'è l'erede al trono. - dice, guardando Noctis. - Ma voi due sareste? - Io e Prompto ci guardiamo. - Nessuno, signore. Siamo solo suoi amici. - - So che entrambi venite da Niflheim. Sbaglio? - - No, professore. - interviene Ignis. - Lui è Prompto Argentum e lei Francesca Ulric. - - Ulric, sorella di Nyx Ulric? - Annuisco. - Si, professore. - Fa un sorriso malizioso che mi fa raggelare il sangue nelle vene. Ignis mi sfiora il polso e senza darlo a vedere rilassa la mia mano, carezzando la parte della pelle incisa dalle mie unghie. - Se non le dispiace li manderei al seguito della loro classe, non vorremo mai distrarli dalle lezioni. - - Affatto. - conferma, Izunia. - Con permesso. - stringe la mia mano e spinge Prompto dandogli qualche colpetto sulla schiena, mentre Noctis ci segue da solo. Ci accompagna fino alla nostra sezione dove alla sua visione tutte le ragazze si sporgono, sognanti. - Guardate, è Ignis. ~ - - Ciao, Iggy! ~ - - Dio, è così bello.. - - C'è anche Noctis! - Ignis guarda prima Prompto, poi me. - Dovete stargli lontani. - - Cosa voleva da noi? Perché dovremmo interessargli tanto. Siamo solo dei ragazzi normali. - - Non ama gli stranieri. Per questo dovete stare lontani da lui. - Prompto alza le mani, in segno di approvazione. - Come desideri. Non dovrai certamente pregarmi. Quel tipo mi mette i brividi. - dice, entrando in classe, seguito da Noctis. Adesso tocca a me. - Ehi. - richiama la mia attenzione, poggiando delicatamente una mano sulla mia guancia. Lo guardo negli occhi. - Stai bene? - Era solo un professore, perché mi ha spaventata così tanto? - Credo di si.. - Mi accarezza dolcemente una gota. - Non è successo nulla. Okay? Stagli lontano e non ti farà niente. - - Iggy.. - - Credimi. È tutto okay. - Prendo un bel respiro ed annuisco. Poi, davanti alla mia classe piena di sue ammiratrici, fa qualcosa che mai mi sarei aspettata: mi avvicina a sé, tenendo ancora le dita intrecciate alle mie e mi stringe forte. Le ragazze gridano, gelose. Perché dovrebbero? È solo un amico. Sono solo fortuna che sia lui e non un altro.. Passa una mano fra i miei capelli. - Perdonami per stamattina. - dice, piano. - Sono così infantile.. - ribatto. - No, tu non sei infantile. - mi tranquillizza, con voce ferma. - Sono io cresciuto troppo in fretta. - Rido appena e mi stacco, guardandolo negli occhi. - Penso di aver fatto una bella figura davanti a tutti, con questo taglio. - dice, scherzosamente. Gli sorrido. - Penso solo che senza occhiali staresti meglio. - * * * - Penso solo che senza occhiali staresti meglio. - dice, sorridendomi. Senza non potrei guardarti bene.. Penso. - Si, me lo dici sempre. - La campana della lezione suona. - Devo andare. - le dico e lei annuisce. - Ci vedremo durante la pausa. - - Certo. Mi raccomando, ascolta se no.. - - Si, lo so. Se no non puoi aiutarmi. - La guardo e poi penso che tutti sanno che io sono il suo precettore e quindi non conta come un'effusione, questa. Le lascio un bacio sulla fronte, come quando eravamo piccoli e lei, sorridendo, pare ricordarselo piú che bene. - A dopo. - dice e la vedo entrare. È così bella.. Vorrei solo poterla baciare davvero.

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Capitolo 6
*** 3. ***


Entro in classe e tutti puntano gli occhi su di me. Il professore non è ancora arrivato per questo motivo quando mi siedo accanto a Prompto alcune ragazze si avvicinano a me. - Scusa, ma tu e Ignis..? - chiedono, lasciando la frase in sospeso. - Io e.. Ignis? - Prompto, Dio benedica il mio migliore amico, prende la parola al mio posto. - Sono amici da quando Francesca, perché lei ha un nome, aveva appena tredici anni. - Passano lo sguardo da lui a me, disgustate. - Siete.. Amici e basta? - - Si. Siamo solo amici. - - Sai se ha una ragazza nella mente? - chiede un'altra. - Pare sia innamorato, ma non vi è dato sapere di chi. Probabilmente di Francesca, perché è l'unica ragazza che frequenta e la più carina che abbia mai visto. - Arrossisco. - P.. Per favore.. - Le ragazze si guardano e sghignazzano. - Scientia è libero dunque. Ha una fila di ammiratrici che farebbero di tutto per lui. Non penso abbia bisogno di te. - - Lei è certamente piú utile di tutte voi. Ignis ci tiene più di quanto crediate e se davvero ama qualcuna, non la metterebbe mai davanti a Francesca. Quindi anche se fosse libero, non avreste mai importanza per lui. - interviene Noctis. Le ragazze si zittiscono e tornano ai loro posti. - È ridicolo.. - sussurro. - Sono solo gelose. Quel abbraccio fra te ed Iggy ha ingelosito anche me. - dice, sospirando. - Dai, scemo! - gli tiro un pugno sulla spalla, ridendo. Il professore arriva pochi minuti dopo, si presenta e la sua lezione inizia. I primi minuti tutti sono completamente attenti, ma al termine io e Prompto ci accorgiamo di essere stremati. - Odio biologia. - impreca, sbattendo la testa contro il banco. - Devo sgranchirmi le gambe. - dico andando alla finestra. Guardo fuori e noto il fratello di Luna ed Ignis passeggiare assieme al preside, probabilmente staranno discutendo di burocrazia. - Buongiorno, studenti. - - Buongiorno professore. - Nemmeno il tempo di respirare.. Stare ad ascoltare la lezione è davvero complicato. Il professore spiega argomenti e dà nozioni che per me, Prompto e Noctis sono scontate, probabilmente perché abbiamo avuto Ignis come aiuto, ed ascoltare ripetere sempre le stesse cose è una vera agonia. Non facciamo che alzare la mano, intervenire e, ovviamente solo io e P, perché Noctis è mira di tutte, nonostante sia destinato a Lunafreya, siamo oggetto di insulti. - Sono così odiose. - dico, riferendomi alle ragazze della classe. Oltre a Prompto e Noctis gli unici ragazzi sono quel Loqi amico della principessa, un certo Talcott e Luche. Il primo non sembra molto interessato alla lezione, ogni volta che alzo lo sguardo lo trovo a fissarmi ed è piuttosto inquietante. Ore 11. Intervallo. - Ragazzi, venite con me? - propone Noctis. - Passo a salutare Luna e decidiamo dove mangiare durante il pranzo. - - Io ci sto. - esclama Prompto per poi guardarmi. - Tu vieni con noi, sia chiaro. - - Va.. Va bene. - Mi sorride e poggia un braccio attorno al mio collo, seguendo Noct. L'atrio è enorme, ma nonostante ció non c'è spazio per poter passare. Da lontano intravedo Luna e Cindy e un istante dopo Noctis e Prompto sono spariti. Alla faccia del tu vieni con noi, sia chiaro. Penso sia l'effetto che fa vedere una bella ragazza. Lunafreya è la principessa di Tenebrae. Cindy da quello che mi ha raccontato Prompto è la nipote di un meccanico importante fuori città e il fatto che voglia seguire le sue orme ha fatto innamorare follemente il biondino. Faccio per tornare in classe, quando da lontano vedo Ignis. - Eccolo. ~ - sbavano le mie care amiche. - Franci. ~ Portaci dal tuo tutor. ~ Dio, magari fosse il mio. Chissà quante cose vorrei imparare da lui. - - Tipo l'anatomia. ~ - dice una. Disgustoso. Mi volto verso di loro e sorrido. - Venite, allora. - Mi faccio strada fra i ragazzi del liceo e cerco di raggiungere Iggy. - Ehilà. - dico, arrivata a destinazione, esausta. - Buongiorno. - mi porge un cappuccino. - È per sdebitarmi. Stamattina non ho potuto prepararti il caffè. Sai, quello. - Afferrò il bicchiere di cartone fumante. - Oh, grazie mille. - Ignis getta lo sguardo alle mie spalle. - Sono tue amiche? - Amiche. Nemmeno conosco i loro nomi. Lo affianco. - Si, volevano conoscerti. Sono interessate alla tua.. Come dire, pedagogia. - Nessuna dice niente e tutte ridono e arrossiscono. Le guardo senza commentare. Deprorevole. Come minimo vorranno solo togliergli la camicia. Iggy fa un leggero inchino e le saluta, al che tutte scoppiano a ridere ed io mi chiedo perché esistano delle persone del genere al mondo. Si rivolge a me. - Francesca, ti va di andare nel giardino? - - Ommioddio si! ~ - esclama una. - Mi scusi, signorina. Non so come si chiama, probabilmente Francesca, ma non era con lei che stavo parlando. - la zittisce Ignis, stando al suo gioco. Quasi scoppio a ridere. - Mi piacerebbe molto, Ignis. - gli sorrido, stringendo ancora la mia tazza calda. - Prego. - mi porge il braccio ed io mi avvinghio. - Signorine, è stato un piacere. - - Dio Iggy, sei geniale. - rido, quando finalmente siamo fuori lontani dalle oche piene di ormoni in subbuglio. - Abitudine. Non sono le prime matricole. - - Deve essere davvero noioso. - - Al inizio non capivo perché fossero tutte così esaltate nel vedermi. - - Ignis Scientia nel loro liceo. Hanno lo 0.5% di venirti a sbattere per puro caso ogni giorno. Un'occasione da non perdere. - - Sei davvero disgustata. - Annuisco, bevendo il mio cappuccino. - Sono ridicole. Non mi sono mai comportata così per un ragazzo. - - Non ti sei mai innamorata, allora. - dice, togliendomi la schiuma dalla guancia. - Penso sia una perdita di tempo. Ho solo diciassette anni, avrò tempo. - - Magari mentre aspetti il ragazzo per te se ne sta andando. - - Non credo a queste cose. Mi innamoreró un giorno, di qualcuno che tiene a me davvero. Per il momento ho solo degli amici che non voglio perdere. So che molte ragazze o ragazzi perdono di vista le loro amicizie perché il loro partner è geloso. - finisco di bere e getto il contenitore. - Non potrei mai pensare di perdere Prompto, Noctis o te per colpa del mio presunto fidanzato. - - Noctis e Lunafreya sono già promessi. - - Lui è un principe, io non sono nessuno. Lasciami avere almeno il tempo di innamorarmi. Sai com'è: o il trono, o l'amore. - - Luna e Noct si amano. - - Non penso sia ancora amore, tengono l'una al altro e se un giorno si sposeranno saranno fortunati. Io e P non siamo eredi a nulla, quindi abbiamo la possibilità di scegliere chi amare. P pare abbia scelto Cindy. - dico ridendo. - E tu nessuno. - conclude lui. Faccio spallucce. - Non vado di fretta. - Lo guardo. Ha un'aria pensierosa. - Tu invece? - Non risponde. - Allora sei davvero innamorato. - dico, sorridendo. - Chissà. - - Oh, avanti. Non mi dire che alla tua cara, piccola, dolce, super affidabile e silenziosa migliore amica non lo dirai. - Suona la camapana. - È ora di entrare. - sorride, divertito. - Scoprirò chi è. Fosse l'ultima cosa che faccio. - - Prompto. - sussurro sedendomi al mio posto per l'inizio della lezione. - So che Ignis è innamorato di qualcuna. - - ALLORA ERA VERO. - Tutti si voltano a guardarlo, compreso la professoressa. - Signor Argentum, vuole condividere la sua euforia con la classe? - chiede la signorina Highwind. - Aemh.. Giravano voci che.. - mi guarda in cerca di aiuto. - Giravano voci che lei insegnasse.. - tossisco. - Storia. - - Cosa c'è di tanto sorprendete? - - Stereotipi. - dice totalmente a caso, Prompto. - Le professoresse di storia sono sempre immaginate come vecchie, insomma come se la storia l'avessero vissuta loro stesse. Invece.. Si guardi. - dice, con aria sognante. - Tenga i suoi ormoni per l'ora di anatomia, Argentum. Non voglio saperne di maschietti che scoprono di avere un amico l'ha sotto per la prima volta. - - Sissignora. - si siede composto, guardandomi con un'aria da grazie per farmi finire sempre nei casini. Mimo con le labbra uno scusa e torniamo ad ascoltare la lezione. Ultima ora prima della pausa pranzo: 12:00. - Sono stremata. - mi lamento, grattandomi la testa già esaurita. - Iggy non ci aveva avvertito di tutto questo. Come fanno le persone ad arrivare alla fine? - - Ci abitueremo, è il primo giorno del primo anno. - - Quanto manca a Natale? - chiede piagnucolando Prompto. - Già siete distrutti, ragazzi? - una voce familiare. Alzo lo sguardo : oh no.. Un uomo dai capelli rossicci, un grande cappotto lungo e un cappello semplice. Lo sfila, inchinandosi. - Professore di arti oscure : Ardyn Izunia. - - Arti oscure? Non sapevo potessimo praticarle già dal primo anno.. - dice Prompto, confuso dopo la lezione del professor Izunia. È entrato nella classe e dopo una lunga presentazione su quanto siano importanti le arti oscure ha dato una dimostrazione concreta del loro uso, uccidendo un ramo su un albero che subito al tocco si è rinsecchito fino a crollare. - Da quanto mi ha detto Luna le materie principali nel biennio sono: arti oscure, Ardyn Izunia, difesa e combattimento, credo sempre la professoressa Highwind ed alchimia, ma mi sfugge chi sia. - - Poco importa, mi basta che non abbia strane idee. Chissà a cosa serve insegnare arti oscure in un Liceo.. - rifletto. - Magari anche a conoscerle per prevenirle. Ora però non scervelliamoci, è il nostro momento per riposarci. Io e Noctis andiamo da Luna e i suoi amici, tu che fai? - - Penso di andare da mio fratello. - - Ci becchiamo dopo. - mi saluta alla militare ed io ricambio, agitando la mano. Ho provato a chiamare Nyx al telefono. Il giardino è troppo grande, non troverò mai da sola quei padiglioni. Sospiro e mi siedo sul prato all'ombra di un albero, in una zona circondata dai corridoi: è un piccolo giardino tranquillo, essendo vicino alla scuola è desolato, lo evitano tutti. Apro il mio bento: sembra delizioso. Afferro un onigiri e inizio a gustarmelo. - Dio. ~ Questa si che è cucina. - sogno, addentandolo ancora. Poggio la schiena contro l'albero e accendendo il telefono vedo nella schermata della Home la foto di me Noct e P in vacanza. Eravamo al mare, primo giorno di vacanza e avevamo deciso di immortalare quel momento per non dimenticare mai l'estate più bella della nostra vita. - Posso? - Alzo lo sguardo. - Oh, certo. - - Tu sei la sorella di Nyx Ulric, giusto? - Annuisco, mentre lui si poggia accanto a me sul prato. - Io sono Luche Lazarus, ma puoi chiamarmi Lux. - dice, allungando una mano. Gli sorrido, stringendola. - Puoi chiamarmi Franci. - - Sembra ottimo. - guarda il mio bento con l'acquolina alla bocca. - Ne vuoi un po'? L'ha preparato il mio.. Tutor, Ignis Scientia. È un ottimo cuoco. - Afferro delle polpette di verdure con le bacchette e gliele porgo. Le assaggia, seguendo un verso di goduria. - È squisito. - - Si, lo so. È davvero delizioso. - Terminiamo il nostro pranzo e occupiamo il resto del tempo chiacchierando riguardo il primo giorno. - Credi che le lezioni di Izunia saranno difficili? Non credo di essere in grado di padroneggiare la magia oscura. Onestamente sono un po' terrorizzata. - - È semplice. Tu non vieni da Galahad? - Annuisco. - Si, ma cosa c'entra? - Sorride e nel palmo della sua mano appare una luce viola e verde, una fiamma oscura. - I cittadini di Nifelheim sono dei portatori di magia oscura. Non lo sapevi? - Lo guardo un misto fra confusa e sorpresa. - Non ne avevo idea.. - - Anche il tuo amichetto dovrebbe esserne capace. - - Intendi Prompto? - - Si, non viene anche lui dal impero? - - Si, ma.. Non abbiamo mai praticato arte oscura. - - Dai, prova. - Afferra il mio polso e tira su la manica della mia camicia. Arrossisco. - Non credo sia una buona idea.. - - Tranquilla, ti spiego come funziona : devi sentire tutta la tua energia negativa affiorare alle dita e poco a poco proverai un leggero formicolio, così avrà origine una fiamma di tenebre. - - Io.. - - Oh, avanti. Fai solo un tentativo. - Va bene, cosa sarà mai. Chiudo gli occhi, pensando alle emozioni negative : cadere dalla bicicletta, una puntura d'ape, perdermi in un posto colmo di gente. Apro appena un occhio, ma non vedo niente. - Devi pensare a qualcosa di veramente orribile, se no non funzionerà mai. - Inspiro ed espiro, ritentando. Emozioni negative.. ~ - Nyx.. Dovevamo proprio andarcene?.. - penso. Quanti anni ho? Sono così.. Piccola.. È quando Nyx mi portò a palazzo la prima volta. Ero così spaventata. Sto tremando e sento il cuore pesante. Le lacrime non ne vogliono sapere di scendere e questa sensazione fa ancora piú male.. Bussano alla porta ed io alzo lo sguardo, speranzosa, ma non è Nyx: è un ragazzino con gli occhiali vestito da maggiordomo. - Tu sei Francesca? - Annuisco, sentendo gli occhi pizzicarmi. Dove sei Nyx.. - Mi hanno parlato di te. - dice, avvicinandosi. - Dov è mio fratello? - chiedo con la voce roca. - Mh? Ma stai piangendo.. - sussurra, afferrando il viso fra le sue mani, preoccupato. - Dov è mio fratello..?.. - chiedo, più a me stessa che a quel ragazzino con gli occhiali. Scoppio a piangere, dal nulla e senza sapere perché abbraccio il ragazzo davanti a me, che in un primo momento è confuso. - Ehi.. - parla piano, abbassandosi alla mia altezza. - Va tutto bene, tuo fratello è di là con la principessa e il re, ma sta bene. Ti porto da lui. - dice, sorridendo. - Grazie.. - mi asciugo gli occhi. - Come ti chiami? - ho ancora la voce rotta dal pianto. - Mi chiamo Ignis, Ignis Scientia, ma tu puoi chiamarmi Iggy, Franci. - ~ - ULRIC TORNA IN TE! - sento gridare. Apro gli occhi e vedo Luche lontano da me e spostando lo sguardo sulla mia mano capisco perché : è completamente avvolta da fiamme nere, tanto che la maniche hanno preso fuoco. - Presto, spegnilo! - - Non.. Non so come si fa.. - dico, spaventata, afferrando il polso con l'altra mano. Luche si alza. - Vado a chiamare aiuto. - grida, scomparendo. - Co.. Cosa.. E io come dovrei comportarmi? - Le emozioni erano cosí negative? Non credevo di esserne capace. Diamine! La mano ormai non è nemmeno visibile e inizio a sentire dolore. Il polso sanguina e sento anche delle ferite sui polpastrelli. Calmati.. Calmati.. Rifletti: acqua, hai bisogno di acqua. Mi alzo e corro verso il bagno piú vicino sotto gli occhi di tutti che allarmati iniziano a gridare, dicendo di aiutare quella ragazza che va a fuoco. Quando arrivo, apro il rubinetto e bagno la mano. - COSA! - Le fiamme non si spengono. Improvvisamente nel bagno entra Crowe. - Cosa hai combinato, ragazzina?! - dice arrabbiata, ma soprattutto spaventata. - Io.. Io non lo so.. - Al suo seguito ci sono Nyx, Luche e.. Oh no, Ignis.. Ora mi ucciderà. - Cosa pensavi di fare?! - grida Nyx. Non l'ho mai visto così allarmato. - Io.. GH! Aiutatemi! - mi accasciò per terra. La mia mano è dolorante e non riesco piú a reggere il peso di quelle vampate. - Lasciate fare a me. - Ignis mi afferra la mano e utilizzano le sue doti magiche evoca il potere elementale del ghiaccio, stringendo il mio arto ferito. Sospiro. Le fiamme non sono del tutto scomparse, ma il dolore si è affievolito. - Perdonatemi.. - sussurra Luche. - Sono stato io a farla provare. - Crowe gli lancia un'occhiattaccia. - Sai quanto è rischiosa l'arte oscura?! - Nyx lo afferra per il colletto e lo sbatte al muro. - Non sei anche tu di Galahad?! - - S.. Si.. - - HAI UNA VAGA IDEA DI QUANTO ABBIAMO PATITO PER FARCI ACCETTARE? È COSÌ CHE VUOI FAR RISCHIARE LA VITA AD UNO DEI TUOI! - - Nyx.. Ti prego.. Non voleva, è stato un incidente. Non avremmo dovuto provare, non siamo ancora esperti. - Ignis mi aiuta ad alzarmi. - Bisogna medicarla. - - Passerò in infermeria. - - No, è più grave di quello che credi. Dobbiamo uscire dalla scuola e passare in farmacia. Serve piú di una semplice pozione. - dice, con tono freddo. - Ignis.. - - È la prima ed ultima volta che per colpa tua utilizzo i miei privilegi del Consiglio Studentesco. Da domani mi occuperò esclusivamente di Noctis e tutto quello che ti accadrà non sarà un mio problema. - fa per uscire, ma si ferma davanti a Luche. - E se tu matricola provi a toccarla credimi che non arriverai alla fine del anno. - dice, uscendo. Dopo aver chiesto un permesso per saltare le lezioni pomeridiane, che Ignis è entrato nella mia classe per avvisare Noctis e Prompto ed essere stata derisa dalle ragazze sue amanti, siamo usciti e messa in moto la Regalia mi ha portato alla farmacia più vicina di Insomnia. Quando credevo di aver sistemato tutto, aver chiarito per il disastro combinato quella mattina ecco che ne combino un'altra delle mie. Certo Francesca, complimenti. Era proprio il momento di mettere in pratica le tue non doti da maga delle tenebre. Riesco a malapena a muovere le dita e ora che le fiamme sono scomparse, sono visibili dei tagli sparsi per il palmo della mia mano, mentre il dorso è completamente ustionato. Sposto lo sguardo su Ignis, concentrato alla guida. - Cosa c'è? - chiede, distaccato. - Nulla. - dico, voltando lo sguardo verso l'esterno della vettura. - Da domani tornerai da Noct, quindi. - chiedo, triste. - Si, il mio lavoro è quello di proteggere il figlio del re, in primis. Il programma nonostante siate al primo anno non è leggero e Noctis ha bisogno di essere seguito e guidato. In quanto angone e protettore della corona sono tenuto a vegliare su di lui. - - Giusto. - sussurro. Non posso negare di provare un peso sullo stomaco e un nuovo senso di abbandono, proprio come quando Nyx se ne andò per proteggere Lunafreya. È sempre stato così : abbandonata per persone regalmente più importanti. Prompto è tutto quello che mi resta. Sembrava davvero preoccupato quando mi ha vista. - Siamo arrivati. - dice Ignis, tirando il freno a mano. Scendiamo ed entriamo nella farmacia. - Non fare danni mentre aspetti. - mi ammonisce. Alzo l'unica mano sana, in segno di resa e inizio a vagare per i reparti. La farmacia è immensa, perché mai dovrebbe contenere tutti questi oggetti? Reparto medicine, reparto erbe, reparto creme.. Veramente di tutto. Sovrappensiero mi fermo a leggere un articolo su un display di una ragazza rimasta incinta per non aver usato le protezioni adeguate e non posso fare a meno di pensare che utilizzare questo genere di notizie per pubblicizzarsi sia ridicolo. Passo lo sguardo sui vari contraccettivi, senza pensarci e senza nemmeno conoscere il vero motivo, quando Ignis mi affianca. - Il medico vuole visitarti per riflettere su quale crema possa essere più efficace. - - Va bene. - dico, con una scatola di preservativi in mano. Stavo leggendo incuriosita gli effetti collaterali, ma per pura voglia di perdere tempo, non avevo secondi fini. Non l'avessi mai fatto.. - Posso consigliare una XL? - - Come scusi? - Ci voltiamo e notiamo il cassiere sporto sul bancone, sorridente. - Consiglierei una XL, al signore. - Ci metto un attimo per capire il significato delle sue parole, ma quando lo faccio sgrano gli occhi e subito poso la scatola. - N.. No ha.. Ha frainteso.. - dico, rossa. - Non stiamo insieme. - concludiamo all'unisono. Sul volto del cassiere spunta un sorriso ancora piú grande. - Non sono nessuno io per costringere due persone amiche di letto a mettersi insieme, ma guardandovi penso che sareste davvero una bella coppia. - Per l'amor del cielo, taci. Afferro Ignis per la mano, sorrido al ragazzo e, cosa che avremmo dovuto fare molto prima per risparmiarci una figuraccia, andiamo dal medico che ci attende nel suo piccolo studiolo. Tengo lo sguardo basso tutto il tempo, finché il dottore non mi rivolge la parola. - Come è successo? - - Incidente di percorso. - mi limito a dire. - È una novellina. - dice Ignis con voce severa. Dopo aver guardato la mia mano bruciata, fa spallucce. - Si, non preoccuparti. Sono cose che capitano. Non sei la prima a venire qui a causa di inesperienza nel campo della magia. - Quelle parole mi sollevano. Vedi Iggy, non sono un danno solo io. La sua espressione invece non muta, sembra ugualmente infastidito. - Vi consiglio di medicare la ferita con una Megapozione, passarci un antidoto per le scottature e fasciarla. - guarda Ignis. - Nulla di difficile. - Annuisce e veniamo scortati fuori, di nuovo dal ragazzo strano del bancone. - Dunque: una Megapozione, un antidoto e qualche garza. Giusto? Fanno 2500 guil. - Sbianco. 2500?! Abbasso la testa imbarazzata. Ignis è il mio tutore, deve provvedere alla mia istruzione, non a pagare al posto mio. - Ecco a lei. - dice, con tono pacato, poggiando sul bancone la cifra dovuta. - Arrivederci. - prende la bustina con il necessario ed usciamo dalla farmacia. - Ti fa male? - chiede, dopo avermi medicato. Scuoto la testa, carezzando la benda. In realtà mi fa male, ma non voglio farlo preoccupare e poi dopo tutti questi sforzi nemmeno dovrebbe interessarsi. - Va bene. - sussurra, guardando davanti a sé senza accendere la vettura. - Perdonami.. - - Mh? - - Perdonami per oggi. Non è iniziata bene questa giornata. Ti ho impedito di seguire i tuoi corsi, mi dispiace. - Non risponde. - Era vero quello che dicevi prima? - Ho le lacrime agli occhi. - Insomma, tornerai da Noctis, a palazzo. - - Si, è quello il mio compito. - - Dicevi anche che io e Prompto siamo importanti quanto lui. - - Non siete la mia priorità. - Non siete la mia priorità. Serro i pugni. Tutto il senso di colpa che provavo prima è svanito con quelle semplici parole. - Perché allora continui a preoccuparti per me? - - Ho fatto una promessa a Nyx. Tutto qui. - - Quindi è per questo che non dici in giro che siamo amici. - lo guardo, infuriata. - Tu non lo pensi. - Non risponde nemmeno stavolta. - Riportami a casa. - dico piano, le lacrime sul viso, la voce spezzata e il cuore infranto che gravita sul mio petto. Nemmeno una volta davanti casa ha proferito parola. Ho preso le mie cose, sono scesa e prima di aprire il cancello sono scoppiata nel pianto più sofferto della mia vita. Pensando ai bei momenti vissuti insieme, alla fiducia che avevo nei suoi confronti..  Ma soprattutto a quel piccolo sentimento d'amore per lui, che non ha nemmeno avuto tempo di nascere, per poi morire.

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