In your eyes.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In pain. ***
Capitolo 2: *** L'Omega. ***
Capitolo 3: *** Durezza. ***
Capitolo 4: *** Here with you. ***
Capitolo 5: *** Qualities. ***
Capitolo 6: *** Tears. ***
Capitolo 7: *** First Party Together. ***
Capitolo 8: *** First day at work. ***
Capitolo 9: *** Un Buon Primo Giorno. ***
Capitolo 10: *** A Cena. ***
Capitolo 11: *** Foto. ***
Capitolo 12: *** Out of control. ***
Capitolo 13: *** Rimediare. ***
Capitolo 14: *** Il Bacio. ***
Capitolo 15: *** Making Love. ***
Capitolo 16: *** Waking up with you. ***
Capitolo 17: *** Il Bello Dello Stare Con Te. ***
Capitolo 18: *** Pizza con sorpresa. ***
Capitolo 19: *** Unica. ***
Capitolo 20: *** Our Days Together. ***
Capitolo 21: *** Pienezza. ***
Capitolo 22: *** L'idea. ***
Capitolo 23: *** Lavori! ***
Capitolo 24: *** Celebrating... ***
Capitolo 25: *** Same Suspects. ***
Capitolo 26: *** Excitement. ***
Capitolo 27: *** Premure. ***
Capitolo 28: *** Work's End. ***
Capitolo 29: *** Giorno dopo giorno. ***
Capitolo 30: *** Never Stop To Kiss me. ***
Capitolo 31: *** Faccia a faccia. ***
Capitolo 32: *** Ho Promesso. ***



Capitolo 1
*** In pain. ***


Era una tranquilla giornata alle Hawaii e, a Waikiki Beach, in una casa un poco lontana dalla città, una ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri, un'Alpha, era scesa in soggiorno e si era seduta sul divano.

"Buongiorno, tesoro! Vuoi qualcosa per colazione?"

"No. Esco." Rispose la giovane, ovvero Kara Danvers, sorridendo per una frazione di secondo alla madre "Grazie lo stesso, mamma."

La bionda salutò il padre, Jeremiah, poi uscì di casa.

"È andata a farsi un giro?" Chiese Alex, Omega e sorella maggiore di Kara, sedendosi a tavola.

"Potrebbe essere uscita a fare jogging... Non so mai cosa faccia, quando esce e temo sempre che possa mettersi nei guai!"

"Anche se non sta bene, Kara è sempre prudente." Disse Jeremiah "Non state in pensiero..."

Qualcuno bussò alla porta e, quando Eliza aprì, si trovò davanti Maggie Sawyer, un'Alpha, nonché fidanzata di Alex "Buongiorno! Ciao, Alex."

La rossa abbracciò e baciò la sua Alpha "Vuoi un po' di caffè o un paio di pancakes?"

"No, Eliza, grazie." Sorrise la mora, sedendosi accanto ad Alex. "Com'è andato il colloquio?"

Maggie sorrise "Bene! Inizio oggi alle due... Sono nervosa! Dopo essere stata nell'Esercito, non avrei mai pensato di essere presa dalla Polizia!"

"Lo meriti... Sono davvero felice!"

"Così possiamo sposarci." Avanzò Maggie ed Alex la baciò.

"Non vedo l'ora! Finalmente saremo colleghe." Disse la rossa.

Infatti lei era entrata in Polizia due anni prima, dopo aver frequentato l'Accademia ed ora Maggie, che era stata un anno nell'Esercito.

"Sarebbe bello se anche Kara..."

"Lei sarebbe più che qualificata... È forte, sia nel fisico che come Alpha. Verrebbe presa ad occhi chiusi!"

"Già..." Sospirò con tristezza Alex "J'onn l'assumerebbe subito."

I quattro chinarono il capo, perché non sapevano se e quando Kara si sarebbe ripresa dal DPTS. Era una condizione dalla quale non si usciva facilmente e, il più delle forte, gli effetti erano permanenti.

"Stasera pensavo di organizzare una festa qui in spiaggia... Penseranno Mon-El, James e Winn, a sistemare tutto..." Disse, riferendosi a tre amici, il primo Alpha e gli altri due Beta.

"È una bella idea." Sorrise Eliza "Se serve, do una mano anch'io."

Fuori, intanto, Kara era uscita dal bosco a Est e si era seduta in riva alla spiaggia a guardare l'orizzonte "Kara!" Sentì chiamare e si voltò.

La bionda vide Nia Nal, un'Omega, una ragazza che conosceva fin da bambina "Nia..."

"Sei venuta a farti un bel bagno?"

"No. Non faccio nulla... Resto qui e basta." Rispose, tornando a fissare l'orizzonte e la moretta la fissò.

"Ho qualche caramella... Ne vuoi?"

"No... Voglio solo stare qui."

"Come vuoi... Ci vediamo."

Kara rimase sola, raccolse le ginocchia al petto e vi poggiò la fronte, lasciando che l'acqua le lambisse i piedi nudi.

Sollevò all'improvviso il capo, di scatto, annusando l'aria e si mise in piedi e s'incamminò piano verso Sud.

Camminò per qualche minuto, finché non scorse qualcosa in lontananza, che attirò la sua attenzione. E l'odore che aveva sentito si fece più forte.

Sangue. L'aveva sentito così tante volte, in guerra, che era parte di lei, si poteva dire.

Quando fu vicina a ciò che aveva visto, si fermò e s'inginocchiò.

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Capitolo 2
*** L'Omega. ***


In casa, i Danvers stavano facendo colazione con Alex e Maggie, quando entrò Kara e l'attenzione dei quattro fu tutta per lei.

"Kara..." Sussurrò Eliza, con cautela.

"Cos'è successo?" Chiese Alex.

La bionda teneva in braccio una ragazza dai lunghi capelli mori ferita, coperta di sangue "Non sono stata io, se è quello che pensate."

"È ferita... Devo visitarla."

Kara uscì di casa con la ragazza, un'Omega, tra le braccia "Dove la porti? Sta male, va curata!"

"Lo so, per chi mi prendi??" Ringhiò Kara, rivolta a Maggie ed alla sorella "La porto nella mia casa!"

I quattro erano scioccati, non credevano alle loro orecchie "Come la tua casa?"

La bionda non rispose ed uscì di casa, dirigendosi verso il bosco ad Est ed i suoi cari la seguivano.

Entrarono nella vegetazione più fitta e profonda, attraversarono un piccolo torrente e, accanto ad una grandissima quercia, videro una capanna ben mimetizzata nella natura. Erano senza parole.

Da quando Kara aveva quella casetta?

L'Alpha riuscì a prendere le chiavi ed aprire la porta, entrò e depose la mora sul letto, poi fissò la sua famiglia "Adesso potete prendervi cura di lei. Non fatela morire!"

Passato lo stupore, Eliza s'avvicinò al letto "Alex, mi devi aiutare. Anche tu, caro." Rivolse al marito.

"Va bene."

Kara portò loro una bacinella d'acqua calda e molti asciugamani, aveva persino una bombola dell'ossigeno con una mascherina ed un kit di primo soccorso.

"Ha molte ferite, ma non sento nulla di anomalo..." Disse Eliza, auscultandola e visitandola "Tutti tagli, graffi, lividi ed il labbro inferiore spaccato."

"È stata chiaramente picchiata..."

"E ovviamente sono stata io. Certo!"

"Non abbiamo detto questo."

"No, certo, ma lo pensate tutti... Tutti!" Gridò la bionda, uscendo e rientrando poco dopo con della legna in mano, per accendere il camino.

Dopo un'ora abbondante, Eliza, Alex e Jeremiah finirono di medicare la giovane "Possiamo andare..."

"Io resto qui. Con lei!"

Kara aveva quella sua espressione dura, glaciale e non staccava gli occhi di dosso dalla giovane sconosciuta.

I quattro se ne andarono e Kara rimase a fissare quella ragazza bellissima, dai tratti marcati e dolci, sperando che potesse stare bene.

La bionda si alzò poi per mettere legna nel camino "Mmh..."

Il mugolio attirò la sua attenzione e si avvicinò al letto "Ehi... Mi senti?"

L'Omega aprì piano gli occhi, rivelandoli verdi e bellissimi, cercò di capire dove fosse e, non riuscendoci, voltò lo sguardo verso Kara "D-Dove sono? Tu... Sei u-un'Alpha..."

"Sei a casa mia e si, sono un'Alpha. Mi chiamo Kara..."

"L-Lena..." Rispose con un filo di voce la mora, persa negli occhi della bionda "Sono Lena."

"È un bel nome..."

"G-Grazie..." Rispose, provando a mettersi seduta "Io devo andare..."

"Sei stata picchiata. Vuoi tornare da chi ti ha fatto questo?"

"S-Sono caduta..."

"Contro un destro, un gancio sinistro e qualche schiaffo... Non mi bevo la storia della caduta!"

"D-Devo andare... Ti prego..." Sussurrò la mora, con gli occhi lucidi "L-Lui è pericoloso..."

"A maggior ragione! Resta con me, io ti proteggerò, lo prometto. Giuro sul mio onore!"

"Ti ringrazio, ma d-devo andare..."

A quel punto Kara si stancò di insistere "Come vuoi."

La bionda condusse Lena fuori dalla capanna e l'aiutò ad uscire dalla folta vegetazione "Grazie... N-Nessuno si era mai preoccupato tanto per me..."

"Ero un soldato. È un diritto ed un dovere, per me."

Lena sorrise un poco "Grazie..." Sussurrò, andandosene via, barcollando leggermente.

Era ormai passato il tramonto e Kara decise di tornare a casa dei genitori, ma della musica attirò la sua attenzione e vide un falò in lontananza.

Avvicinandosi per dare un'occhiata, vide che c'erano i suoi famigliari e gli amici, attorno al fuoco, a divertirsi e festeggiare.

"Keira..." La chiamò Cat Grant, un'Omega, compagna di sua zia Astra e subito tutti smisero di ballare e la guardarono, James spense lo stereo.

La bionda Alpha serrò subito la mascella e andò via, nonostante il chiamarla dei genitori, di Alex e di Clark Kent, un'Alpha, suo cugino.

"Merda..." Sussurrò Maggie.

Cat li fissò tutti, severamente "Quella ragazza è vittima di una condizione orribile! Avete pensato di dirle della festa, per non farla sentire un mostro, un'emarginata??"

Tutti chinarono il capo "No..." Rispose Alex, con gli occhi lucidi.

"Siamo stati tutti pessimi." Disse Winn Schott Jr, un Beta.

"Domani farete meglio e vi scuserete, con lei!" Li beccò la potente donna in carriera, boss della CatCo.

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Capitolo 3
*** Durezza. ***


Il mattino seguente, Kara si vestì per andare a fare una corsetta e non segnò di uno sguardo né i genitori né Alex, Maggie e gli amici, che si erano fermati lì per la notte.

"Ci odia..."

"Da quando è tornata, odia chiunque." Disse James, sorseggiando il caffè.

"E credete che sbagli?"

Tutti fissarono Cat, rimasta tranquilla ed impassibile, intenta a bere il suo cappuccino, ma nessuno osò dirle qualcosa.

Sapevano di avere sbagliato, non dicendole della festa e l'escluderla, anche senza volerlo, l'allontanava sempre più da loro e la isolava da tutto e tutti.

"Organizzeremo un'altra festa e la invieremo!" Tentò Mon.

"Credete che basti questo?"

"Clark, tu sei stato al fronte... Cosa possiamo fare?" Chiese allora Winn.

"Non lo so..." Rispose il ragazzo, cugino di Kara, che era stato invitato alla festa come la sua fidanzata Lois Lane, sorella di Lucy.

"Kara è piuttosto difficile... E non tutti quelli che tornano a casa reagiscono allo stesso modo." Avanzò Lois.

In quel momento la porta si aprì ed entrò Kara, che salì di sopra senza guardare nessuno.

Cat posò la tazza vuota sul tavolo e salì a sua volta, trovando la bionda nella sua stanza "Keira..."

L'Alpha si voltò "Cat..."

La donna le sorrise e si sedette accanto a lei sul letto, ma Kara si allontanò un poco "Sappi che io ti credo e so che tu non hai fatto niente a quell'Omega."

"Hai saputo?"

"Si... E so che sei una persona d'onore e non faresti mai del male a qualcuno senza un motivo."

"Dillo a quelli di sotto!" Ringhiò Kara, scattando verso la donna, con rabbia "Appena mi hanno vista con la ragazza in braccio, mi hanno subito guardata come se l'avessi picchiata io! Come se, di punto in bianco, me ne andassi in giro a picchiare la gente!"

Cat la guardava con compassione e, quando cercò di farle una carezza, Kara si allontanò di scatto e la donna notò i tratti del suo viso e lo sguardo, che erano sempre rimasti duri, freddi, senza mai mutare.

"Mi dispiace tanto, bambina. Ma adesso vieni, scendiamo... Devi fare colazione..."

"Non mangio con loro. Continuano a fissarmi! E mi da fastidio."

"Allora vieni con me a Honolulu? Poi ti faccio riaccompagnare da Astra..."

Kara scosse il capo "Vado nella mia casetta nella boscaglia."

"Hai un rifugio tutto tuo?"

"Si può dire così... Dopotutto non è una semplice casa."

"Sarà il posto più sicuro del mondo."

"All'incirca." Rivelò l'Alpha, restando sempre seria ed impassibile.

Scesero insieme di sotto e tutti guardarono Kara "Ci dispiace..." Tentò Alex, avvicinandosi.

Kara fece due passi indietro "Si, come no... Proprio come vi era dispiaciuto a Pasqua, al giorno del Ringraziamento e a Natale..."

I presenti rammentarono che, in quelle occasioni, non avevano fatto gli auguri alla bionda mentre era via e, quando era tornata a casa, i suoi cari avevano iniziato a festeggiare quando lei era andata a dormire.

"Noi..." Provò allora Eliza.

"Cosa, mamma?" Chiese la bionda, restando sempre dura e rigida "Se vi do fastidio, se vi vergognate di me e della mia condizione, vi libererò di me!" Ammise.

"Cosa?? In che senso?"

"Coi miei risparmi sistemerò la mia dimora e poi me ne andrò."

"Ma non è necessario... Non devi farlo! Noi tutti ti vogliamo bene."

Eliza cercava di avvicinarsi, inutilmente, visto che Kara tornò di sopra per farsi la doccia.

Aveva preso la sua decisione e nessuno gliel'avrebbe fatta cambiare.

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Capitolo 4
*** Here with you. ***


Passò una settimana e Kara, in quei giorni, era stata nel suo rifugio nel mezzo della foresta per sistemarla a dovere, visto lo scarso arredo ed i piccoli lavoretti o migliorie da apportare per renderla vivibile.

"Tesoro, non fai colazione?"

"No... Ho da fare."

"Ho preparato appositamente i pancakes..."

Kara fissò la madre, fece spallucce e si sedette a tavola, al suo solito posto "Ciao." Salutò Alex.

"Ciao a te." Rispose la bionda.

I quattro Danvers più Maggie, che aveva passato la notte con Alex, fecero colazione, finché Kara, all'improvviso, s'alzò in piedi e corse fuori di casa "Kara!" La chiamarono i genitori, all'unisono.

Visto che la bionda non si fermava, i quattro decisero di seguirla e la videro correre lungo la spiaggia.

Kara si lanciò letteralmente sulla sabbia, accanto a quel corpo riverso sulla spiaggia, in parte bagnato dall'acqua "Mio Dio..." Sussurrò Jeremiah, portandosi le mani sul viso.

Kara girò con cautela il corpo "Lena! Lena, mi senti??" Chiese, stringendo il corpo tra le braccia.

"Fai piano... Potrebbe avere lesioni interne." Disse Eliza.

La bionda fissava quel corpo deturpato con la mascella serrata in una morsa di rabbia "Quel bastardo... Lo ammazzo con le mie mani!"

"Non farai niente di tutto ciò!" La interruppe Maggie "Deve essere assicurato alla Giustizia."

"Adesso lei va curata." Avanzò Eliza "Alex, vai alla clinica e prendi un ecografo portatile!"

"Vado!" Rispose la rossa, correndo verso casa per prendere le chiavi dell'auto e poi partì a tutta velocità.

Kara la prese in braccio con delicatezza "Mettila giù, Kara. Se ha danni interni peggiorerà! Potresti ucciderla."

"La porto nella mia casa. Qui è in pericolo... Qualcuno potrebbe vederla." Rispose la bionda.

L'Alpha si diresse verso la foresta, mentre i coniugi Danvers e Maggie entrarono in casa per prendere coperte e kit di Pronto Soccorso, uscendo qualche minuto dopo e videro un gruppetto di persone.

"Mi scusi." Rivolse un uomo dalla pelle bruna e la folta barba ad Eliza.

La donna gli prestò la sua attenzione "Mi dica... Posso aiutarvi?"

"Sto cercando questa ragazza." Disse il tipo, mostrando una foto alla donna.

Eliza riuscì perfettamente a controllare le sue emozioni, dal momento in cui il tipo le stava mostrando una foto di Lena e ringraziò ogni Divinità per il non avere Kara lì presente, altrimenti sarebbe finita male. Molto male.

"Non l'ho mai vista, mi spiace."

"Ne è davvero sicura? È importante... Potrebbe essere ferita, è caduta per le scale, a casa..."

"Sicura. Una così bella ragazza me la ricorderei di certo!"

L'uomo mise via la foto "La ringrazio lo stesso." Sorrise, fissando poi quelli con lui "Cercatela, coraggio!"

Eliza fece per andarsene, ma il tipo la raggiunse "Desidera altro?"

"Se la vede, mi chiami alle Spheer Industries." Avanzò, dandole il biglietto da visita.

"Sarà fatto." Sorrise la donna "Se vuole scusarmi, devo portare queste cose a mia figlia ed i suoi amici... Sa, il campeggio... Si organizza e poi si dimentica sempre qualcosa!"

"Non la trattengo. Vada pure e grazie ancora!" Disse, andando via.

Eliza, quando li ebbe visti ben lontani, entrò nella foresta nell'attimo in cui tornò Alex e raggiunsero insieme la casetta di Kara.

Lì la bionda aveva steso Lena sul letto, ancora priva di conoscenza e le carezzava le gambe, stendendovi sopra un'altra coperta "Coraggio... Coraggio... Ci sono io. Sono qui, non vado da nessuna parte... Ma tu non morire, ok?"

"Non ti sente."

Kara fulminò Maggie con lo sguardo "Lo so. Ma ci provo lo stesso!"

"Non litigate!"

Eliza prese l'ecografo e controllò il ventre di Lena "Per fortuna non ha nulla, nessuna lesione interna."

Kara e gli altri tirarono un sospiro di sollievo "Amore, cosa ti preoccupa?" Chiese Jeremiah, carezzando la schiena di Eliza e costei raccontò dell'incontro col tizio, Jack Spheer, come scritto sul biglietto che le aveva dato.

"E così la cerca..."

"Vorrà ucciderla..."

"Che venga!" Avanzò decisa Kara "Se un giorno, disgraziatamente, dovesse trovare questo posto, lo ammazzerò con le mie mani. Gli spaccherò tutte le ossa che ha in corpo!"

"Adesso bisogna pensare a lei."

Kara si sedette accanto ad Eliza, che la stava medicando "Lei è al sicuro. Ci sono io, al suo fianco!"

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Capitolo 5
*** Qualities. ***


Passarono due giorni e Kara non aveva mai lasciato Lena, prendendosi cura di lei, cambiandole le medicazioni e ravvivando il fuoco nel caminetto per tenerla al caldo.

Anche Eliza passava a controllarla ed era felice di vedere che si stava pian piano riprendendo.

"Non possiamo permettere che torni ancora da lui..."

"Ci inventeremo qualcosa."

"Pare che quel tizio l'abbia già fatto." Disse Cat, messa al corrente di tutto, così come Astra, Clark e Lois.

I nostri videro la prima pagina di un giornale, il quale diceva che Lena Luthor era morta.

"Che bastardo..."

La loro attenzione fu tutta per un lieve mugolio e videro Lena aprire piano gli occhi "D-Dove..."

"Ehi... Devi riposare."

"Kara..." Disse, in un sussurro, mettendosi seduta e stringendosi a lei.

La bionda si irrigidì un attimo, poi corrispose l'abbraccio, carezzandole la schiena "Rimani stesa, devi riposare e riprenderti."

L'Alpha la stese delicatamente e le rimboccò le coperte "I-Io non tornerò più a casa... Mai più."

"Mi fa piacere." Sorrise la bionda "Puoi stare con me. Questa mia casa sarà anche la tua!"

"D-Davvero?"

"Certo."

"E poi, volendo, non potresti più tornarci." Disse Cat.

"Cat Grant... Ma...?"

"È la compagna di mia zia Astra."

Lena annuì "Capisco. Ma cosa intendeva p-prima?"

Alex le porse il giornale e Lena non credette ai suoi occhi "Mi dispiace."

"Non dovresti... Almeno ora sei libera." Avanzò Maggie.

"Si... È vero..."

"Con me sei al sicuro. Ti proteggerò ad ogni costo! Lo prometto."

Lena sorrise appena "S-So che lo farai... L'hai d-detto anche l'altra volta e... E speravo di ritrovarti..."

"Attenta, potrebbe morderti." Ironizzò Maggie, ottenendo un'occhiataccia da parte di Cat.

La mora corrugò la fronte e Kara chinò il capo "Io... Soffro di stress post traumatico. Non mi piace essere toccata e mi va facilmente il sangue alla testa."

"Starai bene, ne sono certa." Disse Lena, tendendole la mano e la bionda la strinse.

"Si... Ma adesso sei tu, la mia priorità!"

"Felice di vedere che stai bene." Avanzò poi Eliza "Rimani a riposo. E... Puoi venire anche da noi."

"Esatto." Accordò Jeremiah.

"Vi ringrazio."

"Sto ancora sistemando la mia casa... Sarà presto pronta."

"A me piace già molto... Si sta bene. Mi piacerà molto, stare qui."

"Non sarà il grand hotel, ma questo posto è molto sicuro. Quando starai meglio ti mostrerò tutto!"

"Va bene."

"Noi andiamo, se voi qui state bene."

"Si..." Rispose semplicemente Kara.

"Se avete bisogno di qualcosa, chiamateci."

"Ho molto cibo, ma grazie."

"Hai il necessario per le medicazioni?" Chiese Alex.

"Si. Ho tutto il necessario!"

"Bene, allora..."

"Esco a tagliare la legna. Per qualsiasi cosa, chiama!"

Lena sorrise ed annuì col capo "Io resto qualche minuto." Disse Cat.

"Va bene, amore. Ti aspetto fuori!" Rispose Astra, baciandola.

La bionda Omega rimase sola con Lena "Sei fortunata ad avere incontrato Kara, anche se le circostanze non sono state piacevoli."

"Sembra essere una brava ragazza... Ma ho notato che è piuttosto fredda, con la sua famiglia."

Cat sospirò "Beh, lo stato di Kara è complesso e tutti faticano a gestirlo... Ma sappi che lei non è così."

"E... E com'è?"

"È una ragazza molto solare, con un sorriso bellissimo. È altruista, forte e con un grande senso di Giustizia!"

Lena sorrise "Tutte ottime qualità."

"Indubbiamente!" Rispose Cat, mentre entrava Kara con la legna "Vado... Ci vediamo. Rimettiti presto!"

Le due la salutarono e Lena guardò Kara mentre armeggiava con legna e camino.

L'Alpha le aveva promesso che sarebbe stata al sicuro, ma anche lei avrebbe fatto di tutto per aiutarla a guarire.

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Capitolo 6
*** Tears. ***


Dopo altri due giorni, durante i quali Lena si riprese, sempre assistita da Kara, proprio la bionda decise di mostrare alla mora tutta la casa.

"Riesci a camminare?"

"Si, senza problemi." Sorrise Lena.

L'Alpha le tese la mano, subito stretta e le mostrò il bagno, visto che soggiorno e camera erano praticamente uniti e un piccolo muro li divideva dalla cucina "Adesso viene il bello..."

Kara si avvicinò ad una libreria e tirò uno dei libri, che rivelò una botola "È ingegnoso!"

"Ho imparato a costruirle in guerra..."

Lena strinse maggiormente la mano di Kara e scese la decina di scalini al suo seguito e s'incamminarono per un tunnel lungo un centinaio di metri "Questo?"

"Uno dei tanti tunnel costruiti durante la Seconda Guerra Mondiale."

Lena annuì, notando come fosse stato tutto coperto di cemento, per terra e sul soffitto, ed era illuminato da poche luci poste a dieci metri l'una dall'altra.

Arrivarono poi in uno spiazzo rotondo e ampio, ove vi erano un letto, tre generatori di riserva e delle assi di legno.

"Lassù c'è una fessura..." Notò Lena.

"Qui siamo sotto una grande quercia, un albero centenario! E quella rientranza che vedi sotto... Beh, è per nascondersi, in caso di emergenza."

"Avevi ragione. È un posto molto sicuro!" Sorrise la mora.

Anche Kara sorrise, mentre si incamminavano per tornare in casa "Andiamo dai miei genitori... Ci tengono a pranzare insieme."

"Va bene." Sorrise Lena.

Insieme uscirono di casa e Kara mostrò a Lena come muoversi tra la folta vegetazione che nascondeva perfettamente la loro dimora e, quando la parte intricata finì, Kara si avvicinò a Lena "Vieni."

"Ma... Ma..."

"Non devi stancarti troppo."

L'Omega non protestò e lasciò che l'Alpha la prendesse in braccio, come si prendeva una sposa, uscendo poi dalla foresta e percorrendo il breve tratto di spiaggia che le separava da casa Danvers.

"Eccole!" Disse Maggie.

Dalla cucina uscì Eliza "Buongiorno! Il pranzo è quasi pronto." Sorrise, avvicinandosi "Come ti senti?"

"Meglio, grazie. Kara si prende cura di me." Rispose e l'Alpha sorrise.

Alex e Jeremiah, usciti dal bagno, le salutarono, poi arrivarono Astra e Cat "Le mie ragazze preferite!"

Le due sorrisero e Kara mise giù Lena, quindi andarono a lavarsi le mani e poi la bionda scostò galantemente la sedia per la mora "Grazie."

"Siamo felici di avervi finalmente qui con noi." Disse Jeremiah.

"Infatti!" Accordò Astra.

"Spero ti piacciano la pasta e l'arrosto." Avanzò Eliza.

"Si, mi piacciono molto!"

"Dimmi, Lena, cosa farai ora?"

La mora sospirò "Non saprei proprio... Non mi piace restare con le mani in mano." Rispose.

"Se vuoi, alla CatCo c'è posto."

"Mi piacerebbe molto! Ma... Lena Luthor, per tutti, è morta..."

"Basteranno una parrucca ed un paio di lenti a contatto. Un bel camouflage!" Ammise Cat "Ho tutto il necessario."

"Potrei... Potrei venire anch'io, con lei?" Chiese Kara, ottenendo gli sguardi dei presenti.

"Ne sarei davvero felice!"

"Pensavo ti saresti arruolata in Polizia con noi..." Disse Alex.

Kara la fissò con un filo di durezza "Per vedere come mi guardano tutti e per sentire i suoi commenti sarcastici?" Replicò, indicando Maggie "No grazie! È Lena la mia priorità. È lei che devo proteggere!"

"Non ti ho mai detto nulla con cattiveria... Scusami se ho cercato, magari, di farti sorridere!"

"Pensa che io, la maggior parte delle volte, volevo spaccarti la faccia."

Kara strinse i pugni con fare rabbioso, ma Lena le carezzò la mano destra con la propria e, con l'altra, le sfiorò la guancia "Tranquilla. Non arrabbiarti... Ti sta chiedendo scusa."

Kara posò la propria mano su quella di Lena, mentre piccole lacrime rigavano il suo viso.

La bionda sfiorò con le dita quella mano soffice il cui tocco le stava provocando tante emozioni, mentre fissava Lena con occhi pieni di mille e più sentimenti.

"Scusatemi..." Disse Cat, con gli occhi lucidi, alzandosi e andando in bagno.

Le lacrime di Kara. Le sue emozioni messe a nudo per la prima volta, dopo tanto tempo.

In quel momento, i presenti videro una vera possibilità di guarigione, per Kara.

Lena.

L'incontro con lei. Il volerla proteggere. Ogni possibile impegno preso nei suoi confronti la spingeva sempre più verso la luce.

Verso il ritorno ad essere la Kara che tutti conoscevano.

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Capitolo 7
*** First Party Together. ***


Maggie, dopo pranzo, se ne andò al lavoro, mentre Alex aveva il giorno libero perché aveva superato le ore di lavoro.

Cat, prima di andare con Astra, disse a Lena che le avrebbe portato il necessario per camuffarsi quella stessa sera, alla festa sulla spiaggia e che lei e Kara potevano iniziare già da Lunedì a lavorare alla CatCo.

"Perché non facciamo un giro in città?" Propose Alex.

"Si può fare." Disse Kara "Che ne dici? Ti va di passeggiare?"

Lena chinò il capo "Si, ma... Il mio denaro, i miei documenti... Non ho più nulla..."

"Faremo in modo di riaverli."

"Potresti fare una carta in cui si dice che lasci tutto alla mia clinica e firmare." Se ne uscì Eliza "Poi darò tutto a te."

Lena annuì col capo "Si, posso farlo! Grazie."

La mora diede ad Eliza il nome della banca in cui aveva depositato tutti i suoi averi e la donna chiamò.

Chiese del direttore e gli espose i fatti ma, visto che il denaro era parecchio, l'uomo le disse di iniziare a portare la carta firmata da Lena.

Proprio la mora aveva appena finito di scrivere e firmare la carta richiesta da Eliza, che andò poi a portarla in banca, accompagnata da Jeremiah.

"Ho qualcosa che potrebbe fare al caso tuo, per camuffarti..." Disse Alex.

La rossa salì di sopra con Kara e Lena, dandole un paio di lenti a contatto castane, le raccolse i capelli sotto un cappellino da baseball e le passò un paio di jeans ed una camicia larga.

"Credo proprio che funzioneranno, come camouflage."

A Lena venne indicato il bagno e la mora vi entrò per cambiarsi, uscendo qualche minuto dopo.

"Stai comunque benissimo."

La mora sorrise a Kara e, a completare il look, mise un paio di scarpe da ginnastica, occhiali da sole e poi uscì con le due sorelle.

Alex guidò verso Ohau e parcheggiò in un punto un po' isolato, raggiungendo la cittadina a piedi e Lena si strinse al braccio di Kara "Non... Non mi sento a mio agio..."

"Andrà tutto bene. Ci sono io, con te! Non avere paura."

La mora annuì, si sentiva al sicuro, con Kara vicina "Guarda, questi banchetti sembrano carini!"

Lena e le due sorelle guardavano gli abiti vari e l'Omega ne prese uno "Un po' di tipico stile delle Hawaii sarà perfetto... Che ne dite?"

"Sono d'accordo!"

"Per me starai benissimo con ogni cosa che deciderai di indossare." Ammise Kara, con un dolce sorriso "Prendi tutto ciò che più ti piace, non farti problemi."

"No, non posso! Insomma... Stai già facendo tantissimo, per me. Non voglio approfittarmene."

"Non temere. Sono io che ti sto chiedendo di farlo, quindi guarda ciò che vuoi... Abiti, scarpe, intimo..."

Lena si lasciò convincere e comprò ciò che le serviva, comprese un paio di cose per Kara, come regalo.

Dopo un paio d'ore, in cui fecero anche la spesa, le tre tornarono a casa "La festa è alle otto, tra quattro ore."

"Ti accompagno e poi torno a casa."

"Sei invitata anche tu, ovviamente." Disse Alex "Altrimenti Cat ci farà un'altra ramanzina coi fiocchi!"

"Se mi invitate perché lo dice Cat e non perché volete voi, allora non è un vero invito."

"Vieni con me! Non voglio che tu stia a casa da sola." Offrì Lena.

Allora la bionda prese i sacchetti coi loro acquisti e s'incamminò con Lena verso casa loro e, una volta lì, la mora sistemò ciò che aveva comprato nell'armadio che l'Alpha aveva sapientemente costruito.

Lena finì di sistemare gli acquisti un'oretta più tardi e prese ciò che aveva comprato per Kara "Hai bisogno di qualcosa?"

"Io... Ho preso questi per te."

La mora le porse un paio di jeans ed una maglietta e Kara li guardò "Mi piacciono. Grazie!"

Lena sorrise, poi iniziarono a prepararsi, facendo la doccia a turno e, quando furono pronte, rimasero entrambe a bocca aperta.

Kara aveva indossato ciò che le aveva preso Lena, mentre costei portava una gonna corta nera, camicetta e sandali bianchi.

Mano nella mano, le due ragazze raggiunsero la spiaggia e Kara presentò poi a Lena tutti i suoi amici, che avevano organizzato la festa.

La musica era molto alta e vi erano parecchie cose da mangiare e da bere, soprattutto alcolici "È bellissimo... Mi sto divertendo molto."

"La prima festa insieme."

"Si." Rispose Lena, facendo toccare il proprio bicchiere di carta con quello di Kara, entrambi colmi di Cola.

"Mi concedi l'onore di questo ballo?"

Kara le porse la mano e Lena l'accettò, andando con lei in mezzo a coloro che ballavano.

"È stupendo vedere Kara felice."

Astra sorrise a Cat "È vero!"

"Chissà... Se si mettessero insieme veramente, avrebbero dei cuccioli bellissimi."

"Non ce la vedo Kara, a fare la mamma." Disse James Olsen.

"Parli sempre a sproposito." Lo beccò la sorella Kelly.

"Sono bellissime insieme."

"Già... Ma soprattutto faranno bene l'una all'altra."

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Capitolo 8
*** First day at work. ***


Il Lunedì arrivò, con Kara e Lena che si erano svegliate presto così da potersi preparare per il loro primo giorno di lavoro alla CatCo.

"Sei pronta?"

"Si... Sono pronta." Rispose Kara, prendendo un respiro profondo.

Insieme uscirono di casa ed Alex le avrebbe accompagnate alla CatCo "Accidenti... Non ti avevo riconosciuta! Hai fatto un camouflage perfetto con le cose di Cat."

"Grazie." Sorrise Lena.

Una volta a Honolulu, Alex lasciò le due ragazze innanzi al grande palazzo nel quale si trovava la CatCo "Verrò a prendervi alle sette. Buona giornata!"

"Anche a te." Rispose la mora, mentre Kara si limitò a sorridere.

Entrarono nel palazzo e presero l'ascensore per salire all'ultimo piano e, una volta lì, Nia andò loro incontro "Ciao, ragazze! Cat vi sta aspettando." Disse, indicando il suo ufficio.

Le due entrarono nell'ufficio di Cat, che sorrise loro "Benvenute! Venite, vi mostro la vostra scrivania."

Cat le condusse in una parte del piano molto bella e tranquilla "Staremo qui?" Chiese Kara.

"Si. Appena avrò un qualcosa su cui scrivere, vi manderò sul posto."

Le due annuirono e Cat diede loro il regolamento della CatCo da leggere e imparare, perché la donna aveva stabilito delle regole per i dipendenti e tutti erano obbligati a seguirle.

"Ciao... Voi siete le nuove..."

Kara e Lena videro una bruna, un'Omega, sorridere loro "Si, piacere!" Disse la mora.

"Tu sei Kara... Spesso Cat parla di te. E sei davvero come ti immaginavo." Se ne uscì la ragazza "Io sono Siobhan Smythe, l'assistente di Cat!"

"Si, va bene."

"Che ne dici se dopo andassimo a pranzo insieme?" Chiese, sedendosi in braccio alla bionda, carezzandole le spalle ed il collo.

"No, non sono interessata. Mi dispiace!" Troncò la bionda.

Siobhan ci rimase un po' male e si alzò, cercando di ricomporsi, sistemandosi la gonna "Ok, ehm... Buon lavoro."

Lena fissò Kara, tornata a leggere il regolamento "Non ho mai visto nessuno con un autocontrollo simile. Sono impressionata!"

Kara sorrise appena "Io lo perdo volentieri, il controllo, sul piano sentimentale, con l'Omega giusta. Ma non con quelle come lei..."

"Davvero?"

"Si. Lei non mi piace... Sembra essere quel genere di Omega che fa la corte a tutti gli Alpha."

"Vuoi dire che non è interessata a te?"

"No. Lei vuole una parte di me... Non me." Concluse.

"Folle..." Sussurrò Lena, ma Kara la sentì e sorrise appena, senza darlo a vedere. Le facevano piacere, le parole della mora.

Cat le raggiunse poco dopo "Ho un lavoro per voi. Dovete andare con James ad intervistare il Sindaco ed il Consiglio comunale... Hanno un nuovo progetto in programma e dovrete basare l'intervista su questo."

"Va bene." "Pronte per andare?" Chiese James, avvicinandosi col solito sorriso.

"Noi si... Tu?"

"Io ho preso il blocco e la penna."

"Ti spiace darmi una mano, Kara? Devo prendere il mio kit da fotografo."

"Va bene." Disse la bionda.

Kara aiutò James, caricarono il tutto sull'auto dell'uomo di colore e poi lasciarono l'edificio assieme a Lena, diretti al Municipio, ove erano attesi dall'intervista col Sindaco.

Ma il telefono di Lena squillò "Eliza... Si, va bene. È meraviglioso! Grazie mille, grazie."

"Tutto bene?" Chiese Kara.

"Si... Il prossimo Lunedì potrò riavere tutto il mio denaro, così posso contribuire alla nostra vita insieme."

Kara sorrise "Non è necessario, ma sono felice per te!"

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Capitolo 9
*** Un Buon Primo Giorno. ***


Quando Kara, Lena e James arrivarono in Municipio, il vice sindaco disse loro che l'uomo ed i Consiglieri erano a pranzo e che sarebbero tornati per le due.

"Andiamo a pranzo anche noi..."

"E dove?"

"Da Noonas, vicino alla CatCo. Si mangia bene..."

Le due ragazze annuirono, così salirono con James sulla sua auto e il Beta guidò verso la tavola calda.

Una volta lì, James parcheggiò e poi entrarono, col proprietario che li salutò "La mia Alpha preferita!" Disse Siobhan, saltando al collo di Kara.

"Ho detto che non mi interessi... Fossi in te cercherei un altro Alpha."

"Ma io voglio te."

"Io sono impegnata!"

Siobhan fissò lei e poi Lena, ridendo di gusto "Con questa? Beh, pensavo avessi più gusto..."

"Non provare ad insultarla!" Sibilò Kara, prendendola per il colletto della camicetta.

"Lasciala perdere..." Sussurrò Lena, carezzandole le spalle "Fallo per me... Non darle peso."

La bionda la lasciò andare e Siobhan si allontanò "Temevo che la uccidessi." Rivelò James.

"Ci ho pensato."

Lena le carezzò la guancia sinistra "Andiamo a sederci..."

"Ho ordinato pizza per tutti, con una Cola fredda. Poi, come dolce, hanno una fetta di torta alla panna con frappè alla fragola..."

"Io prenderò un caffè." Disse Lena.

Quando vennero serviti, la mora notò nuovamente quanto Kara mangiasse "Non strozzarti, fai piano."

"Sto facendo piano." Se ne uscì Kara, fissando James e poi Lena "Scusami..."

"Tranquilla, non farti problemi."

Poi la mora chiamò il cameriere alzando la mano "Mi dica."

"Al posto del dolce e del frappè, preferirei un caffè..."

"Certo, come desidera."

Verso le due, i nostri finirono il pranzo e fu James a pagare, poi risalirono in macchina e tornarono in Municipio per fare la benedetta intervista al Sindaco ed al Consiglio Comunale.

In caso di nuova attesa, una chiamata a Cat e costei avrebbe fatto muovere le chiappe a tutti.

Intanto, proprio alla CatCo, Cat ricevette la visita della sua amata Astra "Ciao, tesoro! Tutto bene?"

"Si." Sorrise la donna, dando un bacio alla compagna.

"Va tutto bene con Kara?"

"Si, ma voglio sapere cos'è successo con Siobhan... Poco fa è tornata in lacrime, dicendomi che Kara voleva picchiarla."

"Capisco..."

"Hai bisogno di qualcosa?"

"Sono uscita per fare la spesa e... Che ne dici se invitassimo a cena Kara e Lena? Cucino giapponese."

"Adoro la tua cucina! E approvo la tua idea, te lo avrei proposto io..."

"Bene, allora! Ci vediamo stasera." Sorrise la castana, dando un bacio a Cat, prima di andarsene.

Kara, Lena e James tornarono dopo un paio d'ore e Cat fece chiamare la bionda nel suo ufficio "Dimmi, Cat."

"Stasera tu e Lena siete invitate a cena da me ed Astra, ho già avvisato io tua madre." Iniziò la donna.

"Va bene, d'accordo."

"E... Dimmi, cos'è successo con Siobhan?"

Kara sospirò "Stamattina ci ha provato con me, mi si è seduta in braccio e mi carezzava. Le ho detto che non mi interessa."

"Ok. Poi?"

"A pranzo, siamo andati da Noonas e lei mi è saltata al collo... Nuovamente le ho detto che non mi interessa e di lasciarmi. Ha pensato che stessi con Lena e l'ha sminuita... Io l'ho presa per il colletto della camicetta, dicendole di non permettersi più."

"Tutto qui?"

"Tutto qui." Ripeté Kara "Mi dispiace."

"Va bene. Per il resto, il tuo è stato un buon primo giorno!"

L'Alpha sorrise appena, poi Cat le fece cenno di seguirla ed uscì dall'ufficio "Cat, l'intervista..."

"Non ora, Olsen." Disse la donna "Ascoltatemi tutti! Kara soffre di DPTS, se non sapete cosa sia documentatevi. Guai al primo che prova a toccarla o provocarla, le sue reazioni sono imprevedibili. Siete avvisati! Poi non lamentatevi."

Ognuno annuì e tutti tornarono al proprio lavoro, mentre James entrò nell'ufficio di Cat assieme a costei per consegnarle il registratore con l'intervista e le foto sviluppate.

Kara tornò alla sua scrivania "Tutto bene?" Chiese Lena.

"Si... Cat voleva sapere cos'è successo con Siobhan."

"Immaginavo..."

"E mi ha detto che è stato un buon primo giorno."

"Mi fa piacere!"

"Stasera siamo sue ospiti a cena."

"Va bene." Sorrise la mora e Kara con lei.

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Capitolo 10
*** A Cena. ***


Finito di lavorare alle sette, Kara e Lena lasciarono la CatCo e, fuori dal palazzo, trovarono Alex in auto ad aspettarle "Ciao!"

"Ciao." Salutarono insieme le due ragazze, salendo dietro.

"Andiamo a casa e poi vi accompagno da Cat..."

"L'hai saputo dalla mamma?"

"Si... Doveva dirmelo, altrimenti come potrei accompagnarvi?"

Kara annuì ed il resto del tragitto passò tutto tranquillo, finché non arrivarono alla spiaggia.

"Dobbiamo essere da Cat per le otto e mezza." Disse Lena.

"Ci vediamo qui tra mezz'ora?"

Le due annuirono e congedarono Alex, inoltrandosi poi nella foresta "Posso chiederti una cosa?"

"Certo." Disse Kara, che stava davanti a Lena per spostare le sterpaglie varie.

"Quando mi stavo riprendendo, avevo sentito Alex dire che avresti potuto tranquillamente entrare in Polizia con lei e Maggie..."

"È vero."

"Perché hai scelto il giornalismo?"

"Perché Cat è protettiva, ma non mi controlla a vista. Al Dipartimento avrei gli occhi di tutti puntati addosso... Non potrei dare il meglio di me." Spiegò la bionda.

"Capisco."

"E poi si può essere eroi anche senza indossare una divisa."

Lena sorrise "Sono d'accordo con te!"

Anche Kara le sorrise, proprio nell'attimo in cui arrivarono a casa ed entrarono quando l'Alpha ebbe aperto la porta "Vai pure in bagno..."

La mora annuì ed entrò in bagno, nel quale si spogliò e si rilassò poi sotto il caldo getto d'acqua, mentre Kara accendeva il caminetto.

Pochi minuti e fu il suo turno, di entrare in bagno e vi si diresse con in mano ciò che avrebbe indossato, mentre Lena si sarebbe vestita accanto al letto.

Kara fu abbastanza veloce a lavarsi e passò poi diversi minuti a vestirsi e sistemarsi i capelli, legandoli in un'alta coda di cavallo.

Uscita dal bagno, la bionda rimase a bocca aperta nel vedere Lena con indosso un abito da sera nero, elegante, i capelli raccolti in un chignon "Kara..."

"Sei bellissima..." Sussurrò la bionda, incapace di staccarle gli occhi di dosso e lo stesso valeva per la mora.

"Grazie." Arrossì l'Omega "Lo sei anche tu!" Sorrise, nel vedere Kara con indosso un paio di jeans scuri ed una camicetta bianca.

Uscirono di casa dopo aver chiuso tutto e la bionda prese in braccio Lena, come fosse una sposa, per evitare che si sporcasse ed arrivarono alla spiaggia, trovando Alex ed Eliza "Ciao! State davvero bene."

Le due sorrisero e ringraziarono, poi salirono in auto e la rossa mise in moto, partendo poi verso Honolulu.

La casa di Cat ed Astra era un loft superlusso in centro città, a pochi metri dalla CatCo "Arrivate!" Disse Alex "Chiamatemi, se devo venire a prendervi..."

"Va bene, grazie." Rispose Kara.

"Di nulla... Divertitevi! A dopo."

Le due ragazze, fianco a fianco, percorsero il breve tratto del marciapiede e si trovarono innanzi al palazzo, con la bionda che suonò il citofono e le venne aperta la porta.

Presero l'ascensore per arrivare al dodicesimo piano, suonando poi all'unica porta presente "Ciao, ragazze! Benvenute. Siete stupende!" Le salutò Astra, aprendo la porta.

Entrambe salutarono e Kara lasciò entrare Lena per prima "Benvenute."

Cat fece il suo ingresso nel soggiorno e sorrise loro "Grazie per l'invito."

"Non dirlo nemmeno!" Disse la donna.

Tutte e quattro si accomodarono, con Kara che scostò la sedia per Lena "Ti ringrazio." Arrossì un poco la mora.

"Di nulla." Rispose la bionda.

"Spero vi piaccia la cucina giapponese."

"Molto." Sorrise Lena e Kara annuì.

E la cena iniziò, con la bionda Alpha che era incapace di focalizzare la sua attenzione su qualcuno o qualcosa che non fosse Lena.

Stava iniziando a provare qualcosa di forte, nei suoi confronti.

Qualcosa che non aveva mai provato prima d'ora, per nessuno.

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Capitolo 11
*** Foto. ***


Astra si chiuse in cucina per controllare la cena, mentre Kara e Lena erano in soggiorno con Cat.

"Sai, James mi ha detto che sei stata brava, dal Sindaco."

"Brava? In che senso?"

"Hai posto le domande giuste e sei stata molto professionale."

Kara sorrise appena "È stato difficile trattenersi, visto che aveva la tipica espressione di chi vuole riderti in faccia..." Rivelò.

"Volevi picchiarlo?"

"Si." Ammise tranquilla la bionda "Ho spesso questi impulsi... È un altro regalino della guerra."

"Sono contenta che tu non l'abbia fatto." Sorrise la donna.

Kara fissò Lena "Io l'ho fatto per lei, per non darle dispiacere." Disse, addolcendo lo sguardo "Con tutto ciò che ti è successo, non voglio farti rivivere cose spiacevoli."

Lena sorrise e sfiorò la guancia di Kara con una tenera carezza "So che non lo faresti mai. Io ho la massima fiducia, in te!" Ammise, prendendole poi le mani "Queste mani sapranno uccidere, ma sono certa che sanno fare tante altre cose, più belle! Ed io, in esse, ho riposto la mia vita!"

Gli occhi di Kara si fecero lucidi e si portò le mani di Lena alle labbra, baciandole le nocche, facendola arrossire "Io ti proteggerò sempre. Lo giuro sul mio onore!"

Cat sorrise, leggermente commossa, felice di vedere che Kara si stava finalmente aprendo con qualcuno, poco alla volta.

"Il sushi è servito!" Disse Astra.

"Sembra delizioso, come sempre." Sorrise Cat e l'altra la baciò.

Kara spostò galantemente la sedia per Lena "Prego."

"Grazie, sei davvero gentile."

Le tre iniziarono a cenare, mentre Astra era andata a prendere gli involtini primavera "Ecco qua."

Mentre le due donne bevevano il sake, Kara e Lena avevano optato per l'acqua, con la bionda che sgranò gli occhi innanzi al dolce "Una... Torta alla panna! È la mia preferita."

"Lo so, mia cara."

"Se posso... Il sushi e gli involtini erano ottimi!" Ammise Lena "Non ne avevo mai mangiati di così buoni."

"Grazie, mi fa molto piacere!"

Kara prese due fette di torta e Lena si perse ad osservarla, certa di aver visto la vera Kara, dietro quello sguardo felice.

La Kara dolce e solare che Cat stessa aveva descritto quando si erano conosciute, la Kara che lei sperava di poter un giorno conoscere.

Perché gli orrori della guerra e ciò che ne comporta poi, non possono oscurare un raggio di sole.

Finito di cenare, Kara aiutò Astra a sparecchiare, mentre Cat invitò Lena a sedersi accanto a lei sul divano. "Voglio mostrarti una cosa..." Disse la donna, prendendo un album di foto.

Lo aprì e Lena sgranò gli occhi.

Nonostante fosse una bambina, il soggetto di quelle foto era Kara e, come aveva immaginato, il suo sorriso era stupendo come un raggio di sole, anche se le foto raramente rendevano onore al soggetto ritratto.

"Kara..." Disse piano, sfiorando la foto.

"Lei era così... Beh, qui aveva nove anni, ma non è mai cambiata. È sempre stata solare, dolce e gentile... Finché non è partita. Ed è tornata così, spenta..."

"Ha un sorriso bellissimo..." Ammise l'Omega "E credo che lei si rialzerà. Lei uscirà da questo baratro e sarà più forte di prima!"

Cat girava piano le pagine "Da quando ha salvato te, nei suoi occhi è tornato a bruciare un piccolo fuoco e... Credo che tu sia la sola, in grado di farla stare meglio."

"Ho tutte le intenzioni di farlo!" Dichiarò Lena "Lei ha salvato me ed io voglio fare lo stesso con lei."

Cat sorrise e chiuse poi l'album "Grazie." Riuscì a dire.

Proprio Kara uscì dalla cucina "Se per te va bene, chiamo Alex..."

"Si... Va bene." Sorrise la mora.

"Domani, per tutto il giorno, sarò impegnata in un meeting con i vari soci... Quindi giornata libera!"

"D'accordo." Risposero assieme le due, poi Kara scrisse ad Alex.

Lena, dal canto suo, era incapace di togliersi dalla mente le foto di Kara e del suo dolce sorriso.

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Capitolo 12
*** Out of control. ***


Il giorno dopo, visto che Kara e Lena non avevano il lavoro, decisero di andare a trovare Eliza, la quale doveva anche dare alla mora tutto il suo denaro, finalmente disponibile e ritirato totalmente.

Con parecchia difficoltà e molto ingegno, data l'enorme somma che costituiva il patrimonio dell'Omega.

Lena era felice di avere tutti i suoi soldi, perché poteva contribuire e non far comprare ogni cosa a Kara.

"Quelle quattro valigette... Tienile pure, usale per la clinica!" Disse la mora.

"Ma... Io non posso..."

"Insisto! Mi hai aiutata... Ed è il minimo che possa fare."

"Sei davvero generosa. Grazie!" Sorrise Eliza, abbracciandola.

"Di nulla. Anzi, se serve altro denaro per apparecchiature mediche o altro, fammelo sapere."

Eliza annuì ed anche Jeremiah ringraziò la mora Omega.

"Sentite, noi stavamo andando in spiaggia... Venite con noi?" Chiese Alex, che stava salendo di sopra.

"Va bene." Rispose Lena, mentre Kara si limitò ad annuire.

"Dobbiamo andare a casa a prendere il costume..."

"Ci troviamo qui tra mezz'ora?" Tentò la rossa e le due annuirono.

"Più tardi porterò a casa le valigette."

"Quando vuoi, tesoro, tanto a noi non danno fastidio."

Kara e Lena se ne andarono, incamminandosi nella boscaglia per tornare a casa e, una volta lì, si cambiarono a turno in bagno.

Ma la bionda indossava una camicetta hawaiana, calzoncini ed infradito, mentre Lena aveva optato per infradito, pantaloncini, maglietta ed il costume lo aveva sotto.

L'Alpha chiuse la porta quando furono fuori e raggiunsero la spiaggia fianco a fianco "Eccole!"

Nia, Kelly e Imra le salutarono con la mano e le due ragazze risposero, sedendosi accanto a loro sul telo "Eccoci con le sdraio!" Disse Mon, arrivando con James e Maggie.

"Bene... Jeremiah e Brainy hanno due ombrelloni ciascuno!"

Non erano sole, vi erano altre persone, nonostante fossero a circa trecento metri da casa Danvers.

"Andiamo a fare il bagno!" Se ne uscì Nia, correndo verso l'acqua, seguita da Brainy, Mon, Kelly ed Alex.

"Tu non vieni?" Chiese Lena.

"No, ma vai pure... Preferisco rimanere qui." Sorrise Kara.

Lena tolse gli abiti e rimase in costume, dirigendosi poi verso l'acqua cristallina.

Ma tre ragazzi, tutti Alpha, le si avvicinarono "Ehi, dolcezza!"

"Diciamo a te!"

"Non voglio problemi. Voglio andare dalle mie amiche!"

"Invece vieni con noi, sporca Omega!"

"Già... Vogliamo vedere come sei sotto le coperte."

Uno di loro la prese per il polso sinistro e questo fu un grave errore.

Kara corse verso Lena per aiutarla e tirò un forte pugno al tizio che la teneva "Tu! Fatti gli affari tuoi!"

La bionda mostrò le zanne e, quando i tre le andarono contro, la bionda li picchiò tutti e, dal ringhio che emise, non pareva avere voglia di smettere.

Furono James, Mon e Brainy, che si erano buttati sopra di lei per immobilizzarla, a farle cambiare idea "Lasciatemi!"

La bionda fu lasciata andare e, incrociato lo sguardo con quello di Lena, corse verso casa dei suoi genitori, deviando però in direzione della boscaglia.

"E voi tre che volete? Sparite, prima che vi arresti per aggressione!" Disse Maggie, mostrando il distintivo e i tre se la diedero a gambe, scusandosi.

Lena tornò alla sdraio per prendere le sue cose e si rivestì "Vai da lei?"

"Si... Ha reagito così per colpa mia, per proteggermi. Non posso e non voglio lasciarla sola!"

"Vengo con te..." Disse Alex "Kara è fuori controllo, non vorrei che ti facesse del male."

"Ok... Ma non me ne farà."

"Non puoi saperlo..." Avanzò Kelly.

"Si, invece. Perché io mi fido ciecamente, di lei!"

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Capitolo 13
*** Rimediare. ***


Quando Lena ed Alex arrivarono a casa, trovarono Kara seduta in un angolo della stanza, con le ginocchia raccolte al petto.

"Kara..." Tentò la mora, avvicinandosi ed inginocchiandosi innanzi alla bionda, che tremava.

Lena le carezzò i capelli e le spalle, sentendola irrigidirsi sotto il tocco "Mi dispiace..." Disse Kara, con un filo di voce "Mi dispiace..."

"Tranquilla... Non devi dispiacerti..."

"Ho rovinato quella che poteva essere una bella giornata..."

"Hai protetto Lena, come le hai promesso che avresti fatto. Non devi chiedere scusa!" Disse Alex.

"Esatto."

Kara specchiò i suoi occhi in quelli di Lena "Mi farò perdonare, te lo prometto."

"So che lo farai." Sorrise la mora.

"È tutto apposto, posso andare tranquilla?" Chiese Alex.

"Si... Anche perché voglio portare Lena nel mio posto segreto."

"Un posto segreto?" Domandò con interesse la rossa "Non porti anche me e gli altri?"

"No, sennò non sarebbe più segreto."

Alex pareva un po' dispiaciuta, ma capì che Kara voleva portarci Lena per farsi perdonare.

"Ok, va bene... Allora vado."

"Ci vediamo."

La rossa sorrise ad entrambe e se ne andò, lasciandole sole.

Kara si alzò e prese le mani di Lena tra le proprie, baciandole le nocche e facendola arrossire "Kara..."

"Prendi le tue cose... Andiamo."

"Dove?"

"Ti devo una giornata di svago e relax, perciò prendi le tue cose."

Lena sorrise un poco e prese la sua borsa con l'occorrente per andare in spiaggia, mentre Kara aprì il suo armadio e, da uno dei cassetti, prese un telo da spiaggia.

La bionda mise in tasca anche un coltellino svizzero, poi entrambe uscirono di casa "Sono curiosa di vedere questo posto..."

"Ne resterai affascinata, vedrai!"

S'immersero nel fitto della foresta tenendosi per mano e tutto questo piaceva, a Lena.

Con la sua famiglia e con Jack aveva vissuto una vita di soprusi e violenza, non poteva andare dove volesse e frequentava solo cene ed eventi organizzati da persone in vista ed andava sempre accompagnata.

Invece con Kara si sentiva libera e felice come non lo era mai stata. Le faceva davvero bene allo spirito e al cuore, perché fin dal loro primo, casuale incontro, si era innamorata di lei, dei suoi occhi e voleva poterle dire tutto, un giorno, sperando che corrispondesse i suoi sentimenti.

Strinse maggiormente la mano dell'Alpha, che la guardò e sorrise appena, senza smettere di camminare e fare attenzione alle sterpaglie varie.

Pochi minuti ed arrivarono in una grande radura e Lena rimase a bocca aperta innanzi a tanta bellezza.

Una parete rocciosa divisa in due, si poteva dire, da una cascata che finiva in un laghetto incontaminato, un bel prato con diversi fiori "Ma... È bellissimo..." Sussurrò con stupore la mora, piena di meraviglia.

"Sono felice di vedere che ti piace!" Sorrise Kara "Dove vuoi mettere il telo? Scegli un punto."

Lena si guardò intorno "Dove vuoi... Io lo metterei anche lì." Indicò la mora e la bionda stese il telo.

Si sedettero e Lena tolse sandali e pareo per provare ad entrare in acqua "Come si sta?"

"Molto bene! L'acqua è fantastica."

"Il sole si specchia nell'acqua e la scalda un po'... Divertiti pure, io vado a cercare qualche frutto."

"Ci sono alberi da frutto?"

"Si... Ricordo di averne visto qualcuno nei paraggi, la prima volta che sono venuta qui."

Lena entrò in acqua e Kara entrò nella foresta, trovando presto diversi alberi da frutto che, normalmente, non sarebbero mai cresciuti alle Hawaii, ma che qualcuno aveva comunque piantato chissà quando.

Salì sugli alberi e colse qualche frutto, mettendoli nella maglietta, sistemata a mo di cestino e tornò poi da Lena che, appena la vide, uscì dall'acqua.

Kara rimase un po' a guardarla, tanto era bella ed ora le gocce d'acqua che imperlavano la sua pelle chiara e i raggi del sole che giocavano con essa, la rendevano stupenda.

"Hai trovato la frutta..."

Kara posò sul telo il suo bottino e Lena rimase meravigliata "Non so chi piantò quegli alberi da frutto, ma non smetterò mai di ringraziarlo."

La mora capì e sorrise, sedendosi a sua volta ed iniziando a mangiare insieme a Kara, apprezzando, come sempre, la rispettiva compagnia.

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Capitolo 14
*** Il Bacio. ***


Kara e Lena mangiarono i frutti in silenzio, apprezzando la rispettiva compagnia e guardandosi di tanto in tanto, scambiandosi piccoli sorrisi.

"Pensavo di prendere un po' il sole... Dopotutto non va bene fare il bagno subito dopo mangiato."

"Va bene, come vuoi."

Lena prese il tubetto della crema solare e se ne spalmò un po' sul ventre, sulle gambe e sulle braccia, poi si stese, mettendo gli occhiali da sole e rilassandosi.

Kara rimase a guardarla e si stese accanto a lei, chiudendo gli occhi e provando a rilassarsi, ma senza distrarsi da eventuali rumori.

Si rilassò e perse un po' la cognizione del tempo, finché il mugolio di Lena non la fece svegliare "Accidenti..."

"Va tutto bene?"

"Si... Avevo il nocciolo di una mela sotto la schiena. Non me ne sono accorta..." Rispose la mora.

"Ok... Capisco."

"Potrei... Chiederti un favore?"

"Certamente."

"Ecco..." Iniziò Lena, arrossendo lievemente "Mi spalmeresti la crema solare sulla schiena?"

Anche Kara arrossì un pochino "Si, va bene." Disse, prendendo il tubetto di crema e, quando l'Omega si voltò, ne mise un po' sulle mani e la spalmò. Il lento e dolce massaggio piacque ad entrambe, con Lena che chiuse gli occhi e si lasciò sfuggire un gremito di piacere, mentre a Kara piaceva molto il contatto con la pelle della mora.

Le due ragazze erano molto prese, l'una dall'altra "Posso ricambiare il favore?" Chiese Lena, speranzosa.

Kara la fissò e sorrise appena "Certo."

La bionda tolse la canottiera e Lena vide un paio di cicatrici, una piccola ed una lunga, che le finiva davanti.

Lena le spalmò la crema poi, quasi inconsciamente, tracciò con l'indice della mano destra la cicatrice lunga e si portò davanti all'Alpha, che ringhiava il suo apprezzamento.

La bionda posò poi la mano su quella di Lena, che abbassò lo sguardo imbarazzata "Scusa..."

"Tranquilla." Sorrise Kara "Mi è piaciuto molto, il tuo massaggio..."

"Anche il tuo!" Ammise Lena "Sei davvero molto brava..."

Kara sorrise un poco, poi tolse i calzoncini lunghi e rimase con quelli da bagno e col reggiseno sportivo, tuffandosi poi in acqua.

Non aveva molto senso buttarsi in acqua perché aveva appena messo la crema, ma voleva andare sotto la cascata, come fece la prima volta che aveva trovato il posto.

Lena rimase sul telo a prendere il sole ma, all'improvviso, gridò di paura e Kara la raggiunse subito "Lena!"

"U-Un serpente... Un serpente..."

La bionda lo notò "È una vipera. Non muoverti, è velenosa."

"Non batterò ciglio."

L'Alpha trovò poco lontano un legno abbastanza lungo e, con quello, riuscì ad allontanare l'animale, che strisciò verso la foresta.

"Tutto bene?"

Lena si lanciò tra le braccia di Kara, che la strinse a sé "Ho avuto tanta paura..."

"Lo so, immagino. Ma ci sono io, qui con te! Ok? Ci sono sempre."

"Non vorrei nessun altro."

Gli occhi di Kara su specchiarono poi in quelli di Lena, che arrossì molto innanzi a quello sguardo intenso, pieno d'amore.

"Lena..." Sussurrò Kara, carezzandole piano la guancia destra col dorso della mano "Sei bellissima..."

"Anche tu. Sei la più bella Alpha che abbia mai visto!"

Kara si sporse verso di lei, fermandosi a pochissimi millimetri dalle sue labbra "Posso baciarti?"

"Assolutamente si." Rispose Lena, mordendosi il labbro inferiore.

E, finalmente, le labbra di Kara trovarono quelle di Lena e diedero vita ad un bacio pieno di tenerezza.

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Capitolo 15
*** Making Love. ***


Kara e Lena rimasero sedute vicine, l'una poggiata all'altra e così terminarono la frutta, apprezzando la rispettiva compagnia.

"Che ne dici di tornare a casa e venire ancora qui stasera?"

"Si, certo!" Sorrise Lena "Andiamo."

Kara le sorrise e l'aiutò a prendere le sue cose, poi piegò il telo da spiaggia "Stasera ti piacerà di più, vedrai!"

"Non vedo l'ora!" Rispose l'Omega, posando la propria mano su quella della bionda "Ma stasera farai il bagno anche tu."

La bionda glielo promise e, mano nella mano, tornarono a casa, ove Kara aprì la porta e posò il telo da spiaggia su una sedia e si sedette poi per mettere le scarpe "Vado dai miei genitori a prendere le tue valigette... Ci metterò un po', visto che sono parecchie."

"Va bene, ma non devi prenderle tutte e subito. Poco alla volta!"

"Faccio quello che riesco... Tu riposa pure, se vuoi."

"Io faccio la doccia e preparo il costume per stasera. Se facessimo un pic-nic?" Propose la mora.

"È una bella idea." Sorrise Kara "Tutto ciò che vuoi. Io voglio vederti felice!"

Lena sorrise a sua volta ed arrossì "Va bene... Allora mi metto all'opera."

Kara annuì ed uscì di casa, camminando nella boscaglia, un piccolo tratto di spiaggia ed arrivando alla casa dei genitori "Ciao!"

La bionda si voltò e vide Alex "Ehi..." Rispose Kara, fermandosi.

"Ti senti meglio? E... Il posto segreto è piaciuto a Lena?"

"Si per entrambe le domande. Ci torneremo stasera perché è più bello."

"Mi fa piacere! Hai bisogno di mamma e papà?"

"Sono venuta a prendere le valigette... Vedo quali riesco a prendere in un paio d'ore."

"Allora ti do una mano." Offrì, mentre entravano in casa ed Eliza salutò la figlia, come fece Jeremiah.

"Inizio a prendere le valigette di Lena." Disse la bionda e i due annuirono, lasciando che le due sorelle iniziassero a prenderle.

Ne presero due ciascuna e s'incamminarono verso la foresta "È stata molto generosa, a lasciare un po' di soldi alla clinica di mamma e papà." Disse la rossa.

"Le ho dato un bacio."

Alex la fissò, colpita e piacevolmente incredula "Davvero?"

"Mi piace, Alex. Mi piace tanto!"

L'Omega sorrise "Se ti piace buttati! Aprile il tuo cuore."

La bionda annuì e, per le successive due ore, le sorelle riuscirono a portare a casa di Kara e Lena sedici valigetta e la bionda ringraziò la rossa per il suo aiuto.

Mentre Lena continuava a preparare qualcosa di veloce e sfizioso da mangiare, Kara andò a fare la doccia ed a indossare calzoncini e maglietta, mettendo il costume in uno zaino.

Dopo diversi minuti, Lena sistemò ciò che aveva preparato in un cestino, con tutta la cura di cui disponeva e poi uscì di casa con Kara, che aveva in mano il telo e una coperta.

Arrivate nel posto segreto, le due ragazze si sistemarono al medesimo posto della mattina e, visto che erano quasi le otto, le due giovani optarono per mangiare qualcosa, prima di buttarsi in acqua ed ammirarono la luna che si specchiava nell'acqua e qualche lucciola che danzava sull'erba e sul lago.

"È bellissimo... Avevo ragione!"

Kara sorrise appena "Ne sono felice! E... Questi panini sono ottimi!"

"Grazie." Disse Lena.

Non mangiarono molto, tanto desideravano fare il bagno, così Kara andò dietro alcuni cespugli per mettere il costume, ovvero un reggiseno e un paio di calzoncini da bagno, tornando poi da Lena, già entrata in acqua.

Kara entrò e raggiunse Lena "Eccomi."

"Reggiseno rosso e calzoncini blu... Ti donano molto!"

"Anche tu stai bene, in verde."

Lena arrossì un poco, poi Kara la schizzò e, quando la mora rispose, la bionda andò sott'acqua e riemerse davanti all'Omega, bloccandole le braccia sopra la testa "Kara..."

"Sei bellissima." Sussurrò l'Alpha, portandosi le mani di Lena sulle spalle e lasciando le sue sui fianchi della mora.

"Anche tu!" Rispose Lena, accettando il bacio che Kara le stava regalando.

Stavolta l'effusione, fattasi subito dolce ed appassionata, venne approfondita da entrambe, con Kara che nuotò verso la riva, senza lasciare Lena e la stese sul telo.

Le due innamorate si baciarono ed accarezzarono, spogliandosi, con Kara che sembrava intenzionata ad imprimersi nella mente quel corpo bellissimo, prima di assaggiarla e si posizionò poi così da poterla fare sua "Ti amo." Sussurrò Kara, prima di prendere Lena, che gemette e si strinse a lei.

"Anch'io ti amo." Rispose la mora, che si mosse assieme all'Alpha, graffiandole poi la schiena quando raggiunse il culmine.

Insieme raggiunsero il piacere per tre volte, stringendosi l'una all'altra e scambiandosi un dolce bacio prima di addormentarsi.

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Capitolo 16
*** Waking up with you. ***


Il mattino seguente, Lena aprì gli occhi quando sentì i caldi raggi del sole sulla sua pelle e rammentò subito la bellissima nottata appena trascorsa.

Sentì delle dolci carezze sulla schiena e sollevò un poco il viso, incontrando i bellissimi occhi azzurri di Kara "Buongiorno."

"Buongiorno!" Sorrise Lena.

"Hai dormito bene?"

"Benissimo, come non dormivo da tanto." Ribadì l'Omega, carezzando il petto dell'Alpha, che ringhiò tutto il suo piacere e le fece le fusa.

Ancora unite nel modo più intimo possibile, si misero sedute, con la mora che stava sulle gambe di Kara, al sicuro tra le sue forti braccia e si scambiavano baci molto dolci.

"Ti amo tantissimo."

"Anch'io ti amo, Kara!"

Strette l'una all'altra, si baciarono ed accarezzarono, poi si separarono per entrare in acqua e fare un bel bagno.

Visto che era presto per andare al lavoro, si concessero nuove effusioni e provarono il piacere del fare l'amore in acqua.

"Abbiamo il lavoro..."

"Lo so." Sorrise Lena, schioccandole un dolce bacio sulle labbra.

Tornarono a riva e Kara guardò Lena, mentre metteva il costume, facendo lo stesso "Mi è piaciuto molto svegliarmi con te al mio fianco."

"Anche a me." Rispose la mora, abbracciandola e la bionda la baciò.

Piegato il telo e preso il cesto da pic-nic, le due amanti tornarono a casa, mano nella mano, con Kara che lasciò la doccia a Lena, mentre lei avrebbe preparato la colazione.

L'Omega uscì dal bagno e trovò delle fette biscottate con marmellata, caffè e succo d'arancia ad aspettarla "Spero sia di tuo gradimento."

"Lo sarà di certo! Sembra davvero deliziosa." Sorrise e la bionda la passò, dandole un bacio tenero.

E Lena non venne smentita.

Quella colazione tanto semplice era davvero buonissima e si sorprese di come Kara avesse imparato a conoscere perfettamente i suoi gusti.

La mora sentì poi bussare alla porta e si alzò, per guardare dallo spioncino, aprendo quando vide che era Alex "C-Ciao..." Disse la rossa, con gli occhi arrossati dal pianto.

Kara uscì dal bagno in quel momento e vide la sorella "Alex..."

"Maggie... M-Maggie è stata ferita in servizio e... E non so perché, ma invece di andare subito da lei, sono venuta qui da te..."

La bionda si avvicinò alla sorella e, con un filo di titubanza, le posò la mano sulla spalla sinistra "È stata ferita gravemente?"

"Non lo so... Io..."

"Io ho il lavoro e... Nelle mie condizioni non ti sarei utile..." Iniziò, fissando poi Lena "Ti andrebbe di restare con lei? Parlo io, a Cat."

"Volentieri." Sorrise appena la mora.

Kara andò a prepararsi, uscendo poi dopo aver baciato sulla guancia destra Lena ed Alex, chiedendo a costei di farle sapere le condizioni della mora. "Non le piacciono gli ospedali..."

"Posso immaginare. Non piacciono a nessuno..." Rispose Lena "Senti, vado a camuffarmi e poi andiamo a vedere come sta Maggie, va bene?"

"Ti aiuto..."

"Come vuoi, grazie."

"A Kara fa molto bene, stare con te..."

"Posso dire lo stesso di me." Sorrise la mora "È una ragazza fantastica."

"Lo è. Io e Maggie non eravamo così..." Disse, mentre i suoi occhi si facevano nuovamente lucidi.

"Se la caverà, vedrai!" Tentò Lena "Vieni, aiutami, così andiamo subito da lei." Disse ed Alex annuì.

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Capitolo 17
*** Il Bello Dello Stare Con Te. ***


Arrivata alla CatCo, Kara incontró subito James, che stava uscendo per un servizio fotografico "Ciao!"

"Ciao..." Rispose lei.

"Tutto bene?"

"Benone... Tu?"

"Non mi lamento!" Sorrise il ragazzo di colore "Stasera andiamo tutti in pizzeria, è il mio compleanno e offro io... Tu e Lena venite?"

"Le scrivo e poi ti faccio sapere... Andava in ospedale con Alex..."

"Si sente male?"

"No. Maggie è stata ferita in servizio... E Lena l'accompagnava."

"Spero nulla di grave! Fammi sapere."

La bionda annuì ed entrò nell'edificio, raggiungendo poi l'ufficio di Cat "Ciao, Kara!" Sorrise la donna.

"Oggi Lena non viene... È con Alex in ospedale. Maggie è stata ferita..."

"Mi dispiace! È grave?"

"Non so nulla... Adesso le scrivo..."

"Nel mentre vai con Nia in quella nuova industria farmaceutica, oggi la inaugurano."

Kara annuì e raggiunse Nia, andando via con lei e, nel mentre, scrisse a Lena per sapere di Maggie.

Proprio in ospedale, Alex ed una Lena irriconoscibile a causa del travestimento, avevano trovato la stanza in cui Maggie era stata portata e la mora sembrava stare piuttosto bene "Amore!" Disse subito, appena vide Alex, che le si avvicinò per abbracciarla e baciarla.

"Mi hai fatta preoccupare!"

"Mi spiace... Ma sto bene, sono in grande forma."

"Non direi!" La interruppe la dottoressa, fissando Alex "Sono la dottoressa Melchir, lei?"

"Alex Danvers, sono la sua fidanzata e lei è una nostra amica."

"Bene... Dicevo, la Detective Sawyer ha un leggero trauma cranico, dovuto al colpo ricevuto."

"Mi dimetta, per favore... Odio gli ospedali, non mi piacciono!"

"Io la dimetto, ma lei deve stare a riposo assoluto per quarantotto ore e tornare poi a farsi controllare!"

"Come vuole, dottoressa."

Allora la Melchir le fece compilare il foglio di dimissioni, o meglio, il consenso ad essere dimessa contro il parere medico.

Uscite dall'ospedale dopo diversi minuti, Lena scrisse a Kara, dicendole che sarebbe andata a casa con Alex e Maggie, tranquillizzandola anche sulle condizioni della poliziotta.

Una volta a casa, Maggie accettò di buon grado non solo lo stare a riposo, ma anche le attenzioni varie che Alex le rivolgeva, visto che, appena provava ad aprire bocca, lo sguardo della rossa le faceva cambiare subito idea "Hai uno sguardo molto convincente!" Disse Lena.

"Già!" Sorrise l'Omega "Tu sei molto fortunata, con Kara... Con lei non avresti mai di questi problemi!"

Lena sorrise "Io e lei, la scorsa notte..."

"Lo so, ho sentito il vostro odore e la cosa mi fa davvero piacere!"

"È bello stare con lei e... Sarebbe stupendo poter costruire una famiglia con lei!"

"Sarà brava, come madre..."

Proprio in quel momento, la porta di casa si aprí ed entrò Kara "Ciao!" La salutò Lena e, prima che potesse dire altro, la bionda la prese in braccio. "Mi sei mancata tanto."

Lena si strinse a lei e guardò Alex, che se ne andò con un sorrisetto soddisfatto "Anche tu mi sei mancata! Hai già finito il servizio con Nia?"

"Si... È stata un'inaugurazione noiosa... Così sono venuta qui."

"Ne sono lieta." Sorrise Lena, baciandola dolcemente.

"Mi piace stare con te... E non vedevo l'ora di vederti e prenderti in braccio. Darti tanti baci, coccolarti..."

"È dolcissimo! Amo i tuoi baci..."

Kara sorrise un poco e Lena poté giurare di aver visto puro amore in quegli occhi azzurri e meravigliosi "È il bello dello stare con te... Ti amo e mi fai tanto bene. Provo cose che non ho mai provato in vita mia, sentimenti che pensavo di non poter provare per via di quanto accaduto..."

Lena le carezzó il viso "Tutti hanno il diritto di amare e di essere amati. Ed io sarò sempre qui, Kara, perché anch'io ti amo!"

La bionda le regalò un bacio pieno d'amore e passione, stringendola a sé ed avrebbe fatto di tutto per renderla felice, tanto era innamorata di lei.

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Capitolo 18
*** Pizza con sorpresa. ***


Kara aveva messo Lena, Alex e Maggie al corrente della proposta di James, ovvero l'uscita in pizzeria per celebrare il suo compleanno e l'invito venne accettato da tutte.

Le due ragazze erano a casa loro a prepararsi per la serata e Kara guardava Lena, che si cambiava, accanto a lei "Sei bellissima."

La mora si voltò a guardare la bionda e sorrise, con un filo d'imbarazzo "Lo sei anche tu!"

Kara le diede un dolce bacio e Lena sorrise, nell'effusione "Ti amo."

"Anch'io ti amo tanto!" Ammise l'Omega "Adesso devo rimettere il lucidalabbra..."

"Hai labbra bellissime, non ti serve."

Lena le diede un altro bacio, poi continuarono a prepararsi, finché qualcuno non bussò alla porta.

Credendo fosse Alex, che doveva passare a prenderle, Kara aprí la porta e vide Eliza "Ciao, tesoro."

"Mamma... Come mai qui?"

"C'è una cosa che voglio darti... Puoi uscire un secondo?"

Kara uscì e rimase con Elisa, che prese una scatolina dalla tasca destra dei pantaloni "Ma..."

"Ho sentito il tuo odore e quello di Lena mescolati, come i vostri feromoni e significa che siete una coppia." Sorrise la donna "Quindi voglio darti questo, in caso tu voglia fare il grande passo."

Kara fissò la madre e si limitò ad abbracciarla "Grazie..."

"Di nulla, tesoro. Una madre lo sa sempre!" Ammise, carezzandole la schiena e poi i capelli, con affetto.

"È quella giusta. L'amo moltissimo!"

"Per questo sono venuta qui." Rispose la donna "È bello vederti finalmente felice, tesoro."

"Ti voglio bene." Dichiarò l'Alpha e la madre la baciò sulle guance, prima di salutarla e andarsene.

Kara mise la scatolina in tasca e rientrò in casa "Tutto bene?"

"Si... La mamma voleva sapere se domani posso accompagnarla a fare la spesa..." Mentí, per ovvie ragioni.

Pochi minuti ed arrivó Alex, con Maggie al seguito e le due innamorate uscirono di casa, chiudendo tutto.

Lasciata la foresta, le quattro salirono sull'auto di Alex, che mise in moto e guidò in direzione della pizzeria scelta da James, fermando il veicolo nel parcheggio "Eccovi!"

Le salutò il festeggiato, felice e tutte gli fecero gli auguri, poi entrarono in pizzeria.

James aveva prenotato una stanza privata, riservata a chi festeggiava compleanni, anniversari o altro e lì vi erano gli altri amici "Ciao!" Le salutò Winn "Lena... Un camouflage impeccabile!"

"Grazie. Anche se non mi piace nascondermi..." Rispose la mora.

"Stasera zero tristezza!" Avanzó James "È la mia festa e non voglio vedere i miei amici e le mie amiche tristi!"

"È vero... Scusa..."

"Tranquilla!"

Arrivó poi un cameriere ed ognuno diede i propri ordini, mentre Kara prese Lena in disparte "Vuoi ballare?"

"Prima voglio fare un'altra cosa..."

Quando la bionda si mise in ginocchio, ebbe subito l'attenzione generale, non solo quella di Lena "Kara..." Sussurrò la mora.

"James! Abbassa la musica!" Gridò Kelly, tirando un cuscino del divano dritto in testa al fratello, che obbedí.

Kara prese un respiro profondo, tirò fuori la scatolina dalla tasca e l'aprí, mostrando l'anello di brillanti alla sua amata "Fin da quando ti ho aiutata, quel giorno, sulla spiaggia, mi sei subito piaciuta. Quando poi sei rimasta con me, mi hai dato una fiducia che mai nessuno mi aveva dato e, anche quando ti ho mostrato il peggio di me, non mi hai abbandonata e non smetterò mai di ringraziarti, per questo. Mi sono innamorata di te ed oggi chiedo la tua mano... Quindi, Lena Luthor, vorresti sposarmi?"

Gli occhi di tutti si spostarono su Lena, che aveva le mani sul viso e gli occhi lucidi "Si... Si! Lo voglio. Fosse per me, ti sposerei anche subito!"

Kara sorrise, le mise l'anello al dito, lo baciò e poi si alzò in piedi, Lena l'abbracció e suggellarono la loro promessa con un bacio.

"E ora... Che inizi la festa!" Disse Mon, alzando le braccia e tutti furono d'accordo con lui.

Ora c'era un motivo in più, per festeggiare.

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Capitolo 19
*** Unica. ***


La festa di James durò fino a notte inoltrata e si era aggregata anche Cat, giusto per fare gli auguri al suo fotografo di spicco e salutare Kara.

Proprio la bionda e Lena se ne andarono con Alex e Maggie verso le tre e, arrivate alla spiaggia, le due ragazze s'incamminarono nella foresta, un po' tetra a quell'ora.

Ma Lena non aveva paura, perché Kara la stava tenendo per mano.

Arrivate a casa, la bionda l'aprí, tenne la porta per la sua amata e la richiuse alle loro spalle.

Una volta dentro, l'Alpha si sorprese di vedere Lena stessa stringerla a lei e baciarla, saltandole in braccio.

"Ehi..." Sussurrò Kara, sorpresa, tenendo Lena per i fianchi.

L'Omega si strinse alla compagna con braccia e gambe "Ti amo tanto."

"Anch'io ti amo!"

Lena sorrise e Kara la baciò dolcemente, sorreggendola con un braccio mentre chiudeva a chiave "Ti andrebbe una bella doccia?"

"Volentieri!" Sorrise la bionda "Non voglio fare l'amore con te ridotta così... Sono un bagno di sudore!"

Lena rubó un nuovo bacio a Kara, che la portò in bagno, la mise giù ed aprí l'acqua della doccia.

Però le due si presero il loro tempo per spogliarsi, ammirarsi e carezzarsi "Amo troppo i tuoi muscoli!"

"Io amo te in generale." Rispose la bionda, sfiorandole il ventre con la punta delle dita e Lena liberò un piccolo miagolio "Chissà se un giorno... Io e te..."

"Vorresti dei cuccioli?" Chiese, carezzandole il collo.

"Mi piacerebbe molto... A te no?"

Lena sorrise "Prima non avrei mai voluto, ma ora, insieme a te... Certo che li voglio!"

Anche Kara sorrise, fissandola intensamente "Allora sarà meglio mettersi al lavoro."

Prima che la mora potesse dire qualcosa, l'Alpha la prese in braccio ed entrarono nella doccia e chiuse la porticina col piede destro.

Sotto il caldo getto, Kara tenne Lena in braccio, premuta contro il muro e fecero l'amore, senza dimenticare anche di insaponarsi, una volta conclusa la loro dolce attività.

Uscite dalla doccia, non persero tempo a mettersi l'accappatoio e ad asciugarsi, ma andarono dritte in camera e Lena si sedette sul letto, stendendosi e Kara subito la seguì, coprendo il corpo del suo amore col proprio, regalando alla mora un bacio pieno di amore e venerazione.

L'Omega sciolse l'effusione e prese il viso della bionda tra le mani "Ti amo. Ti amo tanto!" Sussurró Lena "Confesso di aver sempre dubitato degli Alpha, ecco perché Jack mi picc..." Iniziò, senza finire, visto che Kara la baciò ancora.

Lena la guardò, senza capire, ansimando e la bionda le posò un delicato bacio sulle labbra "Non devi parlarne. È una cosa che ti ha fatto male... Che ti fa male. E fa lo stesso effetto anche a me perché, al solo pensiero, vorrei averlo tra le mani e dargliele di santa ragione!"

Alla mora vennero gli occhi lucidi "Sei unica..." Sussurró, mentre le lacrime iniziavano a rigarle le gote.

"Tu sei unica, amore mio." Rispose la bionda, asciugandole le lacrime con piccoli bacetti, facendole le fusa.

Lena le ricambió "Che ne dici di tornare alla nostra attività?"

Kara sorrise e si premette contro di lei, con Lena che gemette per la durezza della compagna che, quando la prese, la tenne stretta a sé.

Le due giovani non smisero di amarsi e, al sorgere del sole, si addormentarono, stanche ed appagate, l'una tra le braccia dell'altra.

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Capitolo 20
*** Our Days Together. ***


Il giorno dopo, Kara e Lena si erano svegliate presto e si scambiavano baci molto dolci ed appassionati.

"Per quanto voglia stare tutto il giorno a letto con te... Devi andare al lavoro..." Sussurró Lena, tra un bacio e l'altro.

"Tu non vieni?"

"Ieri, alla festa di James, ho parlato con Cat... Non trovo giusto togliere il lavoro a chi ne ha bisogno. Io ho moltissimi soldi e altre persone non sono così fortunate..."

Kara le sorrise "Hai un cuore davvero grande!" Disse, posando un leggero bacio sul petto della mora, proprio ove il suo cuore batteva.

Lena carezzava I capelli del suo amore "E poi, se un giorno avremo dei cuccioli, qualcuno dovrà stare a casa per curarli..."

"Hai ragione." Sorrise Kara, baciando il seno di Lena e le carezzó il ventre.

"A cosa pensi?"

"Sai, se chiudo gli occhi riesco a vedere te, col ventre rigonfio, qui a casa..." Iniziò, senza smettere di farle carezze, con dolce adorazione.

"E tu che torni a casa... Ti metti comoda e poi mi baci, mi accarezzi, mi coccoli... Cucini per me..."

"Assolutamente."

Le due innamorate, strette l'una all'altra, si baciarono dolcemente e Kara fece sua la compagna.

Dopo aver raggiunto il culmine, Kara rimase stesa sulla compagna per baciarla "Sarà meglio che ti prepari o Cat ti licenzierà."

L'Alpha sorrise e baciò Lena, si sollevò piano ed uscì dal letto, lasciando che la sua Omega l'ammirasse in tutta la sua gloria.

E Lena apprezzó molto, la vista. Kara si buttò sotto la doccia e poi, quando ebbe finito, si asciugó rapidamente, tornò in camera per vestirsi e poi entrò in cucina, ove Lena stava preparando i pancakes.

"Ti ho mai detto quanto amo i tuoi pancakes?" Chiese l'Alpha, abbracciandola da dietro e baciandole il collo, facendo sorridere Lena.

"No... Però dici sempre che ami me e questo mi basta!"

"E sarà sempre così, te lo prometto. Ti dirò quanto ti amo ogni giorno! Per tutta la mia vita."

Lena sistemó i pancakes in un piatto e poi si voltò, circondando il collo di Kara con le braccia "Davvero?"

"Certo!" Sorrise la bionda, sollevandole il mento con l'indice destro "Io ti amo e voglio sposarti, Lena. Anche se sei multimiliardaria, non ti farò mai mancare nulla... Il mio amore in primis."

Quelle parole, l'ennesima manifestazione d'amore, fecero piangere la mora, che si strinse forte alla bionda "Ti amo tantissimo! Anch'io ti prometto le stesse cose."

"Già lo fai."

"Beh, anche tu."

"Io credo sempre che non sia mai abbastanza... Meriti molto, molto di più." Ammise la bionda.

"Ho te. Non voglio altro!" Ribadí Lena, baciando Kara, che ricambió.

Pochi minuti e la bionda uscì di casa, dopo aver dato a Lena l'ennesimo bacio della mattina, lasciando la foresta e, una volta alla spiaggia, raggiunse la casa dei genitori e trovò Alex, fuori da essa "Ciao!"

"Ciao..." Sorrise Kara.

"Stai andando al lavoro?"

"Si... E tu?"

"Anch'io!" Sorrise Alex, avvicinandosi e dando un bacio sulla guancia destra alla sorella "Sono felice..."

"Perché?" Chiese Kara, corrugando la fronte "Sei stata promossa?"

"No... Qualcosa di meglio!"

"Non capisco..."

"Posso nuovamente abbracciarti e baciarti sulle guance. Non... Non accadeva da molto..." Spiegò la rossa, con gli occhi lucidi.

"Non pensavo soffrissi tanto."

"Non potevo abbracciare mia sorella... Certo che soffrivo!"

"Mi dispiace."

"Coraggio... Andiamo al lavoro."

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Capitolo 21
*** Pienezza. ***


Passó una settimana e Kara si era buttata a capofitto nel lavoro, quando era alla CatCo e, a casa, pensava esclusivamente a Lena.

Ma, negli ultimi giorni, Cat aveva assegnato un lavoro grosso a lei e Nia e costei era venuta a casa sua praticamente ogni giorno.

"Tenete, un po' di caffè..."

"Grazie!" Sorrise Nia.

"Su cosa dovete scrivere?"

"Su possibili irregolarità nella costruzione di quel complesso residenziale in periferia..."

"C'è il sospetto che abbiano sotterrato sostanze illegali e che ci stiano costruendo sopra!"

"Accidenti... Se fossi stata ancora a capo della mia azienda, avrei potuto aiutarvi!"

"Tranquilla, amore." Sorrise Kara "Il tuo caffè ci aiuta molto!"

Lena sorrise a sua volta e carezzó le spalle di Kara "Forse Winn e Brainy possono aiutarvi! Sono abilissimi, al computer..."

"Sono innamorata di un genio!" Ammise la bionda, voltandosi e baciandola dolcemente.

Nia chiamò Brainy, che le promise di inviarle quanto trovato via mail "Si mette alla ricerca di materiale e mi manda tutto via mail."

"Perfetto."

"Vuole che lo chiami..."

"Io?" Chiese Lena "Perché?"

"Parlava di un processore... Ha accennato ad un probabile casino..."

"Capisco... Lo chiamo subito!" Disse Lena, prendendo il suo telefono e andando nella vicina camera da letto.

Nia controlló che Lena fosse impegnata, poi fissò Kara "Allora... L'hai preso?"

Anche Kara controlló, poi tirò fuori qualcosa dalla tasca interna della sua giacca di pelle, ovvero una scatolina e l'aprí "Eccolo! L'ho comprato l'altro giorno, mentre ero con Alex..."

"Ma... È bellissimo!"

"Credi che possa piacerle?"

"Scherzi?? È stupendo!"

"Speriamo... Stasera voglio farle la proposta... E sono tesa. Farò un casino, me lo sento!"

"Ma no, andrà bene!" Sorrise Nia "E... Sono felice di vedere che stai tornando la Kara di un tempo!"

"Si... È merito di Lena. Mi fa tanto bene e mi rende felice!"

"Vi fate bene a vicenda."

"E voglio che sia così per sempre... Voglio che la mia vita sia piena."

Le due si interruppero, avendo notato la mora riattaccare "Risolto?" Chiese Nia, come se nulla fosse, mentre Kara era riuscita a mettere via tutto appena in tempo.

"Si... Ha rischiato di fare un bel danno, ma l'ha evitato!"

"Per fortuna." Sorrise l'altra Omega, ricevendo poi via mail ciò che serviva a lei e Kara per l'articolo.

Le due ragazze lavorarono ancora per circa un'ora, più o meno, poi Nia decise di andare, prima che la foresta fosse troppo buia e pericolosa, facendo l'occhiolino alla bionda.

"Ti ha fatto l'occhiolino?" Chiese Lena, che si era messa a preparare la cena.

"Si, ma non devi preoccuparti. È per una cosa che sappiamo io e lei..."

"Ok..."

Avendo capito che Lena poteva essere vicina a fraintendere, le si avvicinò e spense il fornello e, quando la mora si voltò, Kara la fissò intensamente e si mise in ginocchio.

"Ti svelo il segreto..."

"Kara..." Sussurró l'Omega.

La bionda aprí la scatolina "Io ti amo, Lena. Mi sono subito innamorata, di te e... E anche se vivere con me non è stato facile, sto provando a rimettermi in sesto. Mi fai bene, mi rendi migliore e... E ti amo." Disse l'Alpha, prendendo un respiro profondo "Non sono troppo brava, in queste cose... Lena Luthor, vuoi sposarmi e rendermi la persona più felice dell'Universo?"

Passato l'attimo di stupore, Lena sorrise "Si... Si! Certo che lo voglio."

Kara si mise in piedi, le mise l'anello all'anulare sinistro e lo baciò, poi Lena si strinse al suo collo e la baciò con passione.

Il bacio, intenso e profondo, venne subito ricambiato da Kara, con la bionda che prese la mora in braccio e la mise seduta sul tavolo, approfondendo l'effusione e dandosene altri "Ti amo."

"Anch'io ti amo! Rendi la mia vita piena e felice... E non voglio altro!"

"Sarà così per sempre."

"Allora... Saltiamo la cena?"

"Si. Io propongo di passare subito al dolce!"

"Più che d'accordo!"

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Capitolo 22
*** L'idea. ***


Il mattino seguente, Kara e Lena si stavano coccolando, sotto le lenzuola e la mora si strinse alla sua Alpha "Oh Kara... I tuoi baci..."

"Io amo darteli! Ti amo tanto."

"Anch'io ti amo." Sorrise Lena e la bionda fu ben lieta di donarle tutto quell'amore che non era certa di possedere, prima di incontrarla.

"Grazie..."

Lena sorrise, carezzandole il viso "Sai che non devi ringraziarmi..."

"Lo so... Ma non posso farne a meno."

"Ci facciamo bene a vicenda... In due mesi sei diventata tutto, per me. Sei il mio mondo, Kara e non vorrei altro."

"Posso tranquillamente dire lo stesso!"

Nuovamente Lena sorrise e, carezzandole il viso e poi il collo e le spalle, la baciò "Facciamo la doccia insieme... Che ne dici?"

"Assolutamente!"

Dopo un altro bacio, le due ragazze uscirono dal letto ed entrarono in bagno, Kara aprí l'acqua della doccia e s'infilarono sotto il caldo getto "Posso?" Chiese speranzosa Lena, prendendo il bagnoschiuma.

"Certo." Sorrise Kara, dandole le spalle, affinché la mora potesse lavarle la schiena e farle un bel massaggio.

La bionda adoró letteralmente quel momento tanto tenero e, quasi senza rendersene conto, le fece le fusa "Ehi... Non pensavo che potesse piacerti a tal punto. Me lo ricorderò!"

"Mi piace tanto, se devo essere sincera." Sorrise la bionda "È da quando ero piccola, che nessuno mi lava la schiena..."

"Davvero?"

"Si. Prima io ed Alex facevamo sempre il bagno insieme... Poi, crescendo, ovviamente non abbiamo più potuto..."

"Logico." Sorrise la mora "Immagino tranquillamente l'imbarazzo..."

"Già." Rispose Kara, voltandosi e prendendo le mani di Lena nelle proprie per baciarle le nocche "Posso ricambiare il favore?"

Lena le passó la spugna ed il bagnoschiuma, dandole le spalle e l'Alpha inizió il suo dolce massaggio, facendola gemere "Vai... Vai a lavorare, altrimenti non ti faccio più uscire di casa!"

Kara sorrise e le baciò le spalle ed il collo, poi uscì dalla doccia per asciugarsi e lavarsi i denti, dopodiché andò a prepararsi e Lena la raggiunse in camera, trovando la bionda intenta a raccogliere i suoi appunti "Cosa farai oggi, di bello? "

"Non so... Credo che leggerò, soprattutto e vedrò la tv."

La bionda si avvicinò e la baciò dolcemente "Bene! E... Se vuoi fare qualche miglioria alla casa, all'arredo, fallo pure. Sentiti libera di sistemare ciò che non ti piace!"

"Va bene." Sorrise la mora "In realtà vorrei sistemare quel bellissimo spazio in fondo al tunnel..."

"Quello alla fine del percorso segreto?" Chiese l'Alpha.

"Esatto! Secondo te Alex o Maggie sono a casa?"

"Credo di sì, prova a scrivere loro, se hai bisogno. Anche Mon, Imra, Lucy, Sam e Kelly ti aiuteranno... E pure Brainy, vedrai!"

"OK, scriverò loro. Grazie!"

"Io spero di riuscire a finire l'articolo oggi, insieme a Nia... Così Cat può farlo pubblicare."

"Ce la farete, ne so certa!" Ammise l'Omega e Kara la baciò, poi se ne andò via, lasciando Lena sola coi suoi pensieri e le sue idee.

E Lena, rimasta sola, prese il cellulare ed inizió a scrivere agli amici, sperando di ricevere aiuto.

In attesa delle risposte, aprì il passaggio segreto e vi entró, percorrendo il tunnel ed arrivando nello spazio.

Ed ebbe l'idea, come un fulmine a ciel sereno.

Era grata a Kara, per tutto ciò che aveva fatto e che stava facendo per lei, così decis decise di farle un regalo.

Avrebbe trasformato quello spazio sotto le radici della quercia in uno studio per la bionda.

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Capitolo 23
*** Lavori! ***


Lena aveva scritto ai suoi amici e tutti, tranne Kelly, Alex e Maggie che avevano il lavoro, si erano dati disponibili a darle una mano.

Anche Eliza di era offerta di aiutare, visto che aveva il giorno di riposo e, proprio la donna, era appena arrivata alla casa ben nascosta nella folta vegetazione "Ciao, tesoro."

"Ciao, Eliza! Prego."

Lena la fece accomodare e chiuse bene la porta, come solitamente faceva "Allora vuoi metterti all'opera?"

"Si... Voglio fare di quello spazio uno studio per Kara!"

La mora aprí il passaggio segreto ed Eliza rimase incredula "Non l'avrei mai detto... Sorprendente!"

"Anch'io non ci credevo, quando Kara me lo aveva mostrato."

"È sempre stata molto prudente, dopo il suo ritorno. Poi, ora che ha te nella sua vita, farà di tutto per tenerti al sicuro!" Sorrise la donna.

Anche Lena sorrise "L'amo tantissimo! Spero di darle una famiglia."

"Lo spero anch'io... Io e Jeremiah vogliamo dei nipotini!"

Lena sorrise al solo pensiero, perché le sarebbe piaciuto molto avere dei cuccioli con Kara.

Le due Omega, finito il corridoio, arrivarono allo spiazzo sotto le radici della quercia "Ecco, questo è il posto che voglio sistemare."

"Si, potrebbe uscirne uno studio molto carino!"

"Ho chiesto a Mon e Imra di andare al negozio di mobili e di mandarmi le foto di librerie e scrivanie, oltre che di letti singoli o divani."

"Grazie per fare parte della vita di Kara. Non potevo sperare in una nuora migliore!"

"Noi non siamo ancora..."

"Se ben conosco mia figlia, presto inizierà a progettare le nozze... A parlarti del matrimonio..."

"Sul serio?"

"E farà scegliere tutto a te... Perché ti ama, mia cara."

Finalmente Imra le mandò le foto e Lena scelse ciò che le piaceva, così la ragazza e Mon comprarono ciò che veniva indicato, poi la mora avrebbe ridato loro il denaro speso.

Verso le dieci arrivarono James, Kelly, Brainy, Winn e proprio Imra e Mon, con ognuno che portava le scatole coi pezzi di arredo "Tutto da montare... Che fortuna!" Ironizzó Mon.

"Mettiamoci al lavoro!" Disse allora Winn "Io adoro costruire le cose."

Eliza, invece, sarebbe andata a fare la spesa, così se ne andò per poter tornare a casa e dirigersi in città con la sua auto.

Invece gli altri si misero al lavoro su indicazione di Winn, mentre James e Mon portavano in casa la branda e il tavolino che c'erano nello spazio.

Lena aveva ridato ad Imra i soldi spesi "Per quell'apertura non vuoi fare nulla?"

"No... Per quello voglio sentire Kara."

"Potresti iniziare mettendo una piccola tenda..." Suggerí Winn "Poi chiederai a Kara se vuole apportare qualche modifica."

Lena annuí col capo "Certo, farò così."

Winn sorrise, quindi tutti si misero al lavoro poi, alle undici, Lena andò a preparare il pranzo per tutti ed il telefono squilló "Ciao, amore!"

La mora aveva messo il vivavoce, così da poter parlare e cucinare "Ciao! Tutto bene al lavoro?"

"Si, sono in pausa pranzo! Tu?"

"Io sto cucinando... Stasera ho una sorpresa da farti vedere!"

"Davvero? Io amo le sorprese."

"Buono a sapersi..." Sorrise Lena "Te ne farò molte, allora!"

Kara sorrise lievemente "A proposito, dimenticavo! L'articolo scritto con Nia è piaciuto molto, a Cat e... Stasera pensavo di festeggiare!"

"Sono molto felice! Certo, possiamo fare tutti i festeggiamenti che vuoi. Hai già un'idea?"

"Visto che hai una sorpresa per me... Beh, direi di cenare a casa, davanti al caminetto..."

L'Omega si morse il labbro inferiore al solo pensiero "Non vedo l'ora che sia stasera."

"Anch'io! A più tardi, allora. Ti amo!"

"Ti amo tanto anch'io, mio bel soldato!" Disse e la bionda, dall'altro capo del telefono, sorrise, prima di riattaccare.

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Capitolo 24
*** Celebrating... ***


Il gruppetto finí di lavorare a pomeriggio inoltrato e Lena ringrazió tutti per l'aiuto che le avevano dato.

La mora rimase sola con Eliza "Lo studio è venuto davvero bene... Non vedo l'ora di mostrarlo a Kara!"

"Le piacerà senz'altro!"

"Se non ti chiedo troppo... Potrei farti una richiesta?"

"Ma certo!"

"Ecco... Io vorrei preparare una torta per Kara, per festeggiare..."

"Naturalmente!" Rispose la donna, carezzandole le spalle "Secondo te quale torta preferisce?"

"Io credo la torta Paradiso o la Red Velvet!"

Nuovamente Eliza sorrise "Hai indovinato! In effetti le piacciono entrambe... Kara ama i dolci!"

Anche Lena sorrise "Lo avevo immaginato!"

"Vuoi che ti aiuti a prepararle?"

"Sarebbe fantastico!"

Allora le due Omega lasciarono lo studio e percorsero il corridoio sino al soggiorno e Lena richiuse il passaggio.

"Mentre io preparo gli ingredienti, vuoi fare una doccia?"

"D'accordo." Rispose Lena, andando a prendere un cambio di abiti per dirigersi poi in bagno e godersi una bella doccia rilassante.

E Lena si rilassó totalmente, sotto il caldo getto d'acqua, lasciando che la fatica abbandonasse un poco il suo corpo, uscendo poi dal bagno dopo qualche minuto.

Eliza aveva preparato tutti gli ingredienti sul tavolo, così lei e Lena si misero all'opera, preparando le due torte e chiacchierando.

La donna se ne andò dopo un'oretta abbondante, salutando Lena con un bacio sulla guancia e la ragazza andò a lavarsi le mani e di rilassó un po', in attesa di Kara, che sarebbe arrivata di lì a mezz'ora.

La bionda arrivò puntuale, con in mano quattro sacchetti "Ciao, amore, sono tornata!"

"Bentornata!" Disse Lena, andandole incontro ed abbracciandola.

Kara riuscì a posare i sacchetti col cibo e strinse a sé la compagna, baciandola dolcemente "Ho preso la cena al take away del ristorante Giapponese..."

"Perfetto!"

"Faccio una doccia veloce e poi ceniamo, tanto il cibo è bollente."

La mora annuì e le diede un rapido bacetto, lasciando andare la bionda, così Lena ne approfittó per controllare le torte in frigo.

Kara uscì dal bagno dopo pochi minuti e, non trovando Lena in cucina, capí che doveva essere in camera, così ne approfittó per accendere il caminetto e sistemare il cibo in tavola.

Ma la sua attenzione fu tutta per Lena, quando l'Omega uscì dalla stanza e rimase con gli occhi sgranati e la bocca aperta, con la mora che sorrise, quando la vide "C'è qualcosa che ti piace?"

"Tu." Rispose semplicemente la bionda, avvicinandosi e carezzando i fianchi della compagna, ammirandola "Questa camicetta da notte di seta ti dona moltissimo..."

Lena si strinse a lei "Grazie... É per le occasioni speciali!"

"Allora la indosserai anche la prima notte di nozze?" Chiese l'Alpha, speranzosa.

Lena si morse il labbro inferiore "Può darsi... Chissà..."

Le due ragazze si baciarono e poi si sedettero per cenare, coccolate dal tepore del fuoco che ardeva nel caminetto alle loro spalle.

Quando finirono, Lena si alzò e sparecchió, aiutata da Kara "Sono curiosa, sai?"

La mora sorrise, posò i piatti nel lavandino ed aprí il passaggio segreto, percorse il tunnel col suo amore e le fece chiudere gli occhi, prima di aprire la porta dello studio "Aprili."

Kara obbedí e si guardò attorno, restando piacevolmente sorpresa "Hai... Hai fatto tutto questo per me?"

"Mi hai salvata dall'Inferno. Meriti tutto questo!"

"Anche tu mi hai salvata, amore mio e continui a farmi stare bene."

Lena l'abbracció e Kara fece altrettanto, baciandola "Ti amo!"

"Anch'io ti amo."

La bionda la prese in braccio, chiuse la porta e percorse il passaggio, tornando in casa e richiudendolo, poi si sedette con la sua amata sul divano "E adesso?" Sussurró Lena.

"Beh... Adesso ti tolgo questa camicetta perché, per quanto ti stia bene, trovo che stia meglio ai tuoi piedi in questo momento!"

Lena sorrise e si strinse a lei "Va bene. A patto che poi io possa spogliare te!"

"Affare fatto!"

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Capitolo 25
*** Same Suspects. ***


Il mattino seguente, Kara fu la prima a svegliarsi e, dopo essersi stropicciata gli occhi, sorrise nel vedere Lena ancora addormentata, stesa sopra di lei, stretta al suo collo.

Tiró un po' in su le lenzuola e poi le carezzó la schiena, le spalle ed i capelli "Amo le tue carezze..."

"Solo quelle?"

Lena sorrise e si sollevó, baciando teneramente Kara "Non solo quelle..."

"Io adoro soprattutto i bacetti del buongiorno..."

Per tutta risposta, Lena le posò piccoli bacetti sulle labbra "A me piace molto darteli." Sussurró.

Presto gli innocui bacetti divennero veri e propri baci, caldi, dolci ed appassionati e Kara ribaltó le posizioni, pronta a fare l'amore con Lena ma, all'improvviso, costei l'allontanó "Tutto bene? Ti ho fatto male?" Chiese l'Alpha, preoccupata.

"No... N-No... Ma... Mi sento male..."

"Che sia stato il cibo di ieri sera?"

"Non saprei..."

Kara si spostó subito, mettendosi seduta e prese Lena per i fianchi, delicatamente, portandola a sedersi tra le sue gambe, poggiata al suo petto e le carezzava il ventre.

"Chiamo Cat... Mi faccio dare il giorno libero! Voglio stare con te."

"No... Vai pure a lavorare, tranquilla. Io starò bene."

"Non mi fido a lasciarti sola... E se stai male ed io non ci sono? Non me lo perdonerei mai!"

Lena si voltò un poco nell'abbraccio di Kara e sorrise "Sei dolce, amore mio..." Sorrise, carezzandole il viso.

"Tutto, per te! Sei la mia Omega, la mia compagna... Farò sempre di tutto, per proteggerti."

Prima che Lena potesse rispondere, qualcuno suonò il campanello, così Kara mise maglietta e boxer ed andò ad aprire "Ciao, tesoro!"

"Ciao, mamma." Sorrise la bionda, lasciandola entrare.

"Ho fatto troppi muffin e ne ho portati qualcuno a te e Lena."

"Grazie." Rispose Kara "Parlando di Lena... Non si sente bene, ma non vuole che chieda a Cat un giorno di permesso..."

"Io sono in ferie per una settimana, posso stare con lei, se vuoi."

Lena apparve sul ciglio della porta della camera in accappatoio "Buongiorno, Eliza."

"Ciao, mia cara." Rispose la donna "Kara mi ha detto che non stai bene... Io sono in ferie una settimana, posso tenerti compagnia..."

"D'accordo... Grazie."

"Ok, allora vado a prepararmi." Disse Kara, dando un bacio a Lena ed entrando in bagno.

Eliza preparò il caffè, mentre Lena scelse di mangiare quattro fette biscottate con la marmellata di pesche e di fragole, assieme ad un bicchiere di succo d'arancia "Vuoi un muffin?"

Lena ne prese uno ai mirtilli "È davvero ottimo! Penso che ne prenderò un altro."

Eliza, spenta la macchinetta del caffè, si sedette e fissò la ragazza con interesse ed un filo di sospetto "Sai... Io penso di sapere cos'hai... Ma devo confermare i miei sospetti."

"Credo che io e te sospettiamo la stessa cosa, perché ho una fame incredibile."

"Sicuramente."

"Sarei davvero felice di dare un cucciolo a Kara..."

"Io e Jeremiah saremmo felici di diventare nonni, finalmente!"

Lena sorrise appena, poi Kara uscì dal bagno ed andò in camera a vestirsi, sedendosi poi accanto a Lena a bere il caffè "Stai un po' meglio, amore?" Chiese la bionda, carezzandole le spalle e facendole le fusa.

La mora le cinse il collo e corrispose le fusa, miagolando lievemente "Adesso che sei accanto a me si."

"Ascolta... Io vado a lavorare, ma di qualunque cosa tu abbia bisogno, chiamami e correrò subito a comprarlo. Ok?"

"Va bene." Sorrise Lena "A stasera."

"A stasera!" Rispose Kara, baciando la mora e poi diede un bacio sulla guancia destra alla madre "Ciao mamma e grazie!"

"Di nulla, tesoro. Su, adesso vai!"

Kara sorrise ed annuì, uscendo di casa e raggiunse l'abitazione dei genitori, così da poter andare al lavoro assieme ad Alex, che la stava già aspettando.

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Capitolo 26
*** Excitement. ***


Eliza, dopo aver aiutato Lena a camuffarsi, lasciò la casetta nel folto della foresta per dirigersi verso la sua clinica ed entrò dal retro, dopo aver chiamato Jeremiah affinché l'aiutasse.

L'uomo era lì ad aspettarle e sorrise subito alle due "Ciao!"

"Ciao... Nessuno sa nulla, vero?"

"Già. E poi non c'è nessuno, sono tutti in pausa pranzo..."

Eliza annuì e mise un paio di guanti in lattice "Posso visitarti?"

"Certamente!" Sorrise la mora "Mi farai una visita ginecologica?"

"Si... Poi, se i nostri sospetti saranno confermati, faremo l'ecografia."

"D'accordo."

"Aspettate..." Disse Jeremiah "È... Ciò che penso?" Chiese, felice.

"Siamo qui per confermarlo."

Lena si stese sul lettino, sistemandosi ed Eliza iniziò la visita, mentre l'uomo si voltò, per rispetto "Va tutto bene?"

"Si! E... Posso confermare che sei in dolce attesa!"

La mora sorrise subito "Davvero?" Chiese, felice, ed Eliza annuì.

Lena si ricompose e, non appena Eliza ebbe tolto e buttato i guanti, l'abbracció, facendo lo stesso con Jeremiah "Non vedo l'ora di diventare nonno!"

Le due sorrisero divertite "Anch'io, caro!" Rispose Eliza, dandogli poi un leggero bacio "Grazie per l'aiuto... Ci vediamo stasera, a casa."

Con la medesima discrezione con cui erano arrivate, se ne andarono, tornando a casa e si incamminarono nella foresta, dopo aver lasciato l'auto a casa Danvers.

Arrivata a casa, Lena si diresse a grandi passi verso il bagno e diede di stomaco "Mi distendo un po' sul divano..."

"Ok. Vuoi un po' di thè caldo?"

La ragazza annuì, così Eliza si mise all'opera, poi poggió la tazza col liquido fumante sul tavolino innanzi al divano "Ti ringrazio."

Eliza se ne andò verso le quattro e Lena, che l'aveva ringraziata per l'aiuto, si appisoló nuovamente.

Poco dopo le cinque tornò Kara, che sorrise quando vide la compagna addormentata, anche se non era da lei, tuttavia decise di non disturbarla e andò in bagno a farsi una doccia rilassante e poi si cambiò.

La bionda entrò poi in cucina per farsi un panino e prendere una bottiglietta d'acqua e, tornata in soggiorno, trovò Lena sveglia "Ciao, amore mio." Sorrise Kara, posando tutto sul tavolo, avvicinandosi "Stai meglio?"

Lena si morse il labbro inferiore "A tal proposito... Devo dirti una cosa..."

Kara si preoccupó non poco e prese posto accanto alla compagna "Dimmi." Disse, facendola sedere sulle proprie gambe.

"Io... Volevo dirtelo dopo cena, ma non credo di farcela..."

"Oddio, mi stai facendo preoccupare... È qualcosa di brutto?"

"No no, affatto! Tranquilla."

Kara tirò un profondo sospiro di sollievo "Meno male..."

"Ecco... Sono andata in clinica con Eliza e, dopo una visita ginecologica... Ha confermato i nostri sospetti."

"Cosa intendi dire?"

Lena le prese le mani, portandosele sul ventre "Amore mio, sono incinta!"

Kara sgranó gli occhi ed aprí la bocca per la sorpresa, iniziando, quasi inconsciamente, ad accarezzare il ventre della sua Omega "Noi... Noi avremo un cucciolo?"

"Si! Si, saremo madri!"

L'Alpha la strinse a sé, facendole le fusa "Non vedo l'ora che nasca!" Ammise, felice "Io... Io mi impegnerò al massimo per essere una brava madre ed un'ottima compagna, lo prometto! E..."

Lena la zittí, posandole un dito sulle labbra, che Kara baciò "Che ne diresti di smettere di parlare e darmi un bacio? Sai... La gravidanza aumenta le voglie..." Sussurrò, maliziosa.

"Con immenso piacere!" Rispose la bionda, prendendo in braccio la compagna per portarla in camera e poterle donare tutto il suo amore.

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Capitolo 27
*** Premure. ***


Il giorno dopo, Lena si svegliò e si stiracchió un poco, scoprendo di essere nel letto da sola e, visto che l'altro lato era freddo, Kara doveva essersi alzata da un po'.

Anche se si sentiva ancora un po' stanca per via della notte di passione trascorsa, mise un accappatoio e lasciò la camera, trovando Kara in soggiorno.

"Buongiorno..."

"Buongiorno, amore mio!" Sorrise la bionda, avvicinandosi e dandole un bacio "Stavo per portarti la colazione a letto e... E ho preso il giorno libero!"

"Cosa? Perché?"

"Per stare con te, per aiutarti e... E volevo sistemare la stanza per il piccolo o piccola!"

Lena fissava Kara come se fosse una specie di divinità e l'abbracció, baciandola con tutto ciò che poteva dare e la bionda la strinse a sé, sorridendo nel bacio "Ti amo!"

"Ti amo anch'io!" Rispose l'Alpha "Adesso mangia, rilassati e lasciami fare. Farò del mio meglio!"

"Ma... I mobili? La pittura?"

"Faccio la doccia e poi vado con Alex in ferramenta e al mobilificio." Sorrise la bionda, entrando in bagno per fare la doccia e, dopo una decina di minuti, tornò pronta in soggiorno, diede un bacio a Lena e se ne andò.

Rimasta sola, l'Omega terminò la colazione, poi fece una lunga doccia rilassante ed infine, dopo essersi vestita, si sedette sul divano a leggere.

Senza che se ne rendesse conto, passò una buona mezz'ora e, finalmente, tornò Kara, assieme ad Alex "Ciao!"

"Ciao." Sorrise la mora.

"Ti do un consiglio..." Iniziò la rossa e Lena la fissò "Kara assemblerà questi mobili da sola e dipingerà la cameretta... Spero che abbiate un kit di Pronto Soccorso ben fornito!"

"Eddai Alex! Non sono una totale frana... Sono più brava di quel che pensi. Ho imparato anche questo, dotto le Armi, non solo ad uccidere!"

Detto questo, la bionda si rabbuió e portò le due latte di vernice in cameretta "Io scherzavo!"

"Grazie per avermi accompagnata e per l'aiuto a scaricare tutto e portarlo qui... Ma adesso faccio tutto da sola!"

Portó tutto nella cameretta e si chiuse dentro, mettendosi all'opera, mentre Lena offrí un thè caldo ad Alex "Per me farà un ottimo lavoro! E credo proprio che sarà una grande madre."

La rossa sorrise "Non ho dubbi!" Rispose, prendendo la tazza col thè.

"È un'Alpha fantastica... L'amo immensamente!"

"E lei ama te." Sorrise la rossa, finendo il thè ed alzandosi per lavare la tazza.

Alex se ne andò qualche minuto dopo e Lena tornó in camera per fare un riposino.

Kara uscì dalla cameretta un paio d'ore più tardi, quasi attorno al mezzogiorno, decisa a cucinare qualcosa ma, quando scorse Lena in camera addormentata, sorrise teneramente e la coprí col lenzuolo di cotone, baciandola sulla fronte, poi tornó in cucina a farsi un paio di panini farciti.

"Kara... Hai già finito?" Chiese la mora, che si era svegliata pochi minuti dopo per andare in bagno.

"No, amore mio, ma sono a buon punto con la vernice!"

"Ho solo una domanda..."

"E sarebbe?"

"Tu stai dipingendo la stanza o ti stai anche dando al body painting?"

La bionda sbattè le palpebre e poi sorrise "Dipingo e... Chissà, possiamo tentare qualcosa di divertente coi colori... Che ne dici?"

Lena si avvicinò e la baciò, soffiando poi sul suo orecchio destro "Credo proprio che cercherò su internet notizie a riguardo... Poi ti mangerò con gusto!"

Kara si morse il labbro inferiore "Attenta, amore mio, potrei fare lo stesso!"

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Capitolo 28
*** Work's End. ***


Dopo aver pranzato, Kara diede un bacio a Lena e tornò a dedicarsi alla cameretta, lasciando la mora alle sue ricerche online ed al suo libro.

La bionda era decisamente soddisfatta del suo operato e contava di finire in un paio d'ore o tre.

Poco dopo l'una, qualcuno bussò alla porta e Lena, dopo aver guardato dallo spioncino, aprí, dopo aver visto che era Eliza "Ciao, tesoro! Come ti senti?" Chiese, carezzandole il viso.

"Bene, grazie!" Sorrise la mora "Kara sta terminando la cameretta..."

"Non l'ho mai vista fare nulla di manuale, ma farà un ottimo lavoro. Ne sono certa!"

"Penso lo stesso."

La donna sorrise alla giovane "Vuoi che ti prepari un po' di thè caldo?"

"Dovrei offrirlo io a te..."

"Non preoccuparti, avrai molte occasioni per farlo!"

Allora Lena annuì e si sedette sul divano, mentre Eliza preparò il thè caldo e ne porse poi una tazza alla ragazza, che ringraziò e lo sorseggió pian piano. Le due Omega chiacchierarono, poi Kara uscì dalla stanza dopo qualche minuto "Mamma! Come mai qui?"

"Sono venuta a trovarvi! Hai finito la cameretta?"

"Si!" Sorrise la bionda, avvicinandosi a Lena piena di entusiasmo e coprendole gli occhi con le mani "Non sbirciare, tienili chiusi!"

"OK." Sorrise a sua volta la mora "Tanto mi guidi tu..."

Innanzi alla porta della cameretta, rimasta aperta, Eliza rimase piacevolmente meravigliata "Pronta?" Domandò la bionda.

"Pronta!" Rispose Lena, chiaramente emozionata.

E tale sentimento aumentò quando Kara tolse le mani, rivelando la cameretta dalle pareti bianche, con alcuni stencil di nuvolette rosa e azzurre, oltre ai mobili in legno di noce perfettamente sistemati, così come i molti peluches.

"Ti piace?"

"È... È stupenda! Sono senza parole..."

Eliza scattava delle foto da mandare ad Alex e Jeremiah, mentre Lena abbracció la compagna, che fece altrettanto "Ho detto che ti avrei sorpresa..."

"E lo hai fatto!" Ribadí la mora, stringendosi maggiormente alla bionda, guardandola dolcemente.

Eliza, colti gli sguardi delle due ragazze, si congedó da loro con un bacio sulla guancia destra a testa e andò, lasciandole sole.

"Ti piace davvero?"

"Moltissimo!" Sorrise Lena, avvicinandosi all'orecchio di Kara "Fossi in te farei una bella doccia... Sai, pensavo di ricompensarti per l'ottimo lavoro..."

Kara ringhió leggermente innanzi al tono malizioso di Lena, che scatenò il suo desiderio e prese così a leccarle il marchio e baciarle il collo, ma l'Omega le indicò il bagno.

La bionda obbedí e vi entrò, mentre Lena prese qualcosa dalla cucina ed andò in camera, ove Kara la raggiunse diversi minuti dopo.

L'Alpha ringhió nuovamente nel vedere la compagna con indosso solo l'intimo e balzó rapida sul letto, facendo cadere a terra l'accappatoio "Amore mio..."

Lena le carezzó il viso e la squadró da capo a piedi "Non riesci a nascondere il tuo desiderio..."

"Per te mai. Ti amo troppo!"

"Ti amo anch'io!" Rispose Lena, aprendo un vasetto, nel quale tinse il dito e spalmó il contenuto sul labbro inferiore di Kara, che poi leccó, con tortuosa lentezza "Sei molto buona!"

Kara fece lo stesso e poi baciò Lena "Lo sei anche tu, amore." Rispose, dolcemente, stendendo la compagna sotto di sé per poterla amare.

"Allora proviamo?" Chiese Lena, facendo cenno ai vasetti che aveva messo sul comodino.

Kara sorrise subito "Certo! Non vedo l'ora di mangiarti ed assaporarti, amore mio."

"Posso dire lo stesso!" Ammise, lasciando poi che Kara la baciasse, prima di iniziare il loro piacevole, ed appetitoso, gioco.

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Capitolo 29
*** Giorno dopo giorno. ***


Passarono un paio di settimane e Kara si divideva tra il lavoro e la sua amata Lena, anche se oggi aveva preso un giorno di riposo, visto che doveva portarla a fare l'ecografia.

"Oggi sapremo se è un maschietto o una femminuccia... Sei felice?" Chiese Lena, carezzando il petto di Kara.

"Non vedo l'ora!" Sorrise la bionda, sfiorando la schiena della mora con tenere carezze.

"Io sono emozionata... Fino a qualche mese fa non avrei pensato nemmeno ad avere una relazione e oggi ho te! E presto avremo un piccolo o piccola!"

Kara sorrise teneramente "Capisco ciò che intendi e posso dire lo stesso! E credimi, non vorrei nessun'altra a parte te, amore mio!"

Lena si sollevò col busto e la baciò dolcemente, subito corrisposta "Allora prepariamoci e andiamo a scoprire il sesso del nostro cucciolo o cucciola."

Kara fu più che d'accordo e, insieme, andarono in bagno a farsi la doccia, senza scordare di baciarsi e coccolarsi.

Furono pronte una decina di minuti più tardi e Lena si camuffó, come suo solito, poi qualcuno bussò e Kara aprí "Ciao! Pronte?"

"Ciao, Alex! Si, siamo pronte."

Kara chiuse tutto e poi prese in braccio Lena, nonostante le proteste di costei, attraversarono la fitta vegetazione e poi arrivarono a casa Danvers, ove la bionda mise a terra la compagna ed aprí per lei la portiera dell'auto di Alex.

La rossa si mise al volante e, pochi minuti dopo, arrivarono alla clinica ove lavoravano Eliza e Jeremiah, con costui che le fece entrare dal solito passaggio, nei sotterranei, per evitare che qualcuno potesse riconoscere Lena, nonostante il camouflage.

"Ciao!" Le salutò Eliza, arrivata nella stanza riservata a Lena con Sam Arias, amica di famiglia e compagna di Lucy Lane.

"Accomodati pure sul lettino..." Disse gentile Sam.

Lena sorrise ed annuí, togliendo la camicetta e rimase solo col reggiseno "Così il rigonfiamento si vede bene!" Notò Alex.

"Il mio amore..." Sussurró Kara, sedendosi accanto alla compagna per tenerle la mano, baciandole il ventre.

Tutti sorrisero innanzi al gesto tenero, poi Sam iniziò la visita e indicò sul monitor ciò che vedeva "Ed eccoli qui! Sono perfettamente sani."

"Eccoli?" Ripeté Kara, con voce tremante per l'emozione "Quindi sono... Sono..."

"Sono due! Maschio e femmina."

Il sorriso della bionda divenne più ampio e, quando incontrò gli occhi verdi di Lena, pieni di commozione, si chinò su di lei e l'abbracció "Avremo due bambini... Due!"

"Si..." Riuscì a rispondere Lena, mentre dai suoi occhi facevano capolino piccole lacrime di gioia.

Tutti, nella stanza, furono felici per loro, soprattutto Alex, che sarebbe diventata zia e, ovviamente, anche i futuri nonni, Eliza e Jeremiah.

Le due innamorate vennero lasciate un momento da sole, tanto nessuno le avrebbe disturbate "Amore mio..."

Kara aveva ripreso a darle bacetti sul ventre e Lena le carezzava la schiena ed i morbidi capelli biondi "Ti amo tanto, Kara e non smetterò mai, di provare tale sentimento per te! Sarà sempre così, giorno dopo giorno."

"Giorno dopo giorno!" Accordó l'Alpha, baciandola poi con tutta la dolcezza che possedeva e Lena la corrispose, stringendosi a lei.

"Ho un'idea..."

"Ti ascolto!"

"Che ne diresti se andassimo a prendere del sushi e poi andassimo a casa? Voglio festeggiare a dovere..."

"Beh, direi che approvo e condivido la tua idea! Andiamo."

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Capitolo 30
*** Never Stop To Kiss me. ***


Le due innamorate, accompagnate da Alex, andarono a comprare del sushi, o meglio, ci andò Kara, visto che Lena entrò in un cafè con la rossa per colmare le sue voglie di croissant al cioccolato.

L'Alpha le raggiunse pochi minuti dopo e si sedette accanto a Lena "Non ti ho mai vista mangiare così tanto... Le voglie?"

"Si... Non posso farne a meno! Anzi, non è che andresti a prendere fragole e ciliege?"

"Ma certo, amore mio!" Sorrise la bionda, fissando poi Alex "Ti lascio il sushi..."

"Ok!" Kara uscì dal cafè e raggiunse a piedi il vicino supermercato ma, quando vide Jack uscire da esso con una donna e un uomo calvo, si nascose e riuscì a scattare loro una foto, poi scrisse ad Alex, mandandole la foto, chiedendole di portare subito a casa Lena per evitare che lui la riconoscesse, nonostante il camouflage.

Lei sarebbe tornata a piedi.

Mise via il telefono e si diresse nel supermercato per prendere ciò che Lena voleva e, per fortuna, i tre non la notarono.

Kara fu rapida nel prendere la frutta per Lena poi, dopo aver pagato, lasciò il supermercato e si diresse verso casa col sacchetto in mano.

La strada era abbastanza lunga, ma a Kara non importava e, una ventina di minuti dopo, arrivò a casa dei suoi genitori, quindi andò verso la foresta, si guardò attorno e poi vi si addentró.

Quando aprí la porta di casa, Alex si alzò in piedi e Lena corse subito da lei, abbracciandola "Kara! Oddio, stai bene? Ero preoccupata e..."

La bionda la strinse a sé e la baciò dolcemente "Sto bene. E queste sono per te!"

Kara posò il sacchetto con la frutta sul tavolo e scostó la sedia per la sua amata "Visto che sei arrivata, io vado..." Disse Alex.

"Grazie per averle tenuto compagnia."

"Di nulla... Ci vediamo!"

La rossa se ne andò e Lena mangiò una vaschetta di fragole ed una di ciliege, poi si alzò e si strinse a Kara, che la baciò sulla fronte.

"Stai bene, amore?"

"Si... Mangiamo il sushi?"

Kara annuì e si sedette accanto a Lena, dividendosi la prelibatezza e si concessero alle rispettive fusa, le tenerezze che caratterizzavano il loro rapporto "Ti amo."

"Ti amo anch'io, tanto!" Rispose Lena e Kara si sporse verso di lei, per baciarla e l'Omega si strinse alle forti spalle della compagna.

"Sei bellissima..." Sussurrò Kara, carezzandole il viso.

"Anche tu! E quando hai scritto ad Alex di aver visto non solo Jack, ma anche la mia matrigna ed il mio fratellastro... Ho avuto paura."

Kara la fissò, seria e decisa, prendendole le mani nelle proprie "Di questo non devi preoccuparti... So badare a me stessa e proteggerò te ed i nostri cuccioli anche a costo della vita, se dovesse servire!"

"No... Io non voglio che ti capiti qualcosa... Non voglio vivere una vita senza te!"

"Non mi accadrà nulla, te lo prometto." Disse la bionda, prendendo tra le mani il viso di Lena e dandole un bacio molto dolce..

"Ok... E voglio che tu mi faccia un'altra promessa..."

"Tutto ciò che vuoi, amore mio! Cosa vuoi che ti prometta?"

"Non smettere mai di baciarmi." Ammise la mora "Non smettere mai, perché i tuoi baci sono ossigeno, per me... Anche quelli più semplici mi fanno sentire tutto il tuo amore."

"Allora bacio davvero bene..." Tentò, cercando di far sorridere Lena e la cosa riuscì.

"Certo... Baci benissimo!"

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Capitolo 31
*** Faccia a faccia. ***


Passarono un paio di mesi e la gravidanza di Lena procedeva molto bene ed era sempre seguita con amore da Kara, che non si perdeva una visita e si preoccupava anche per un semplice raffreddore.

"Non riesco a credere che, tra cinque mesi, più o meno, conoscerò i nostri piccoli." Sorrise la bionda, carezzando il ventre di Lena.

La mora, dal canto suo, godeva di quelle dolci carezze e ne regalava a sua volta alle mani di Kara.

"Anch'io non vedo l'ora!"

"Hai qualcosa in programma oggi?"

"Si... Andrò con Sam e la sua compagna Lucy a fare compere in città!" Rispose la mora.

"Ok... Mi raccomando, fate attenzione."

"Certo! Lucy è la partner di Alex, è una in gamba... Non c'è pericolo."

"Già, ma io ho un brutto presentimento..."

Lena allora si voltò nel suo abbraccio e le carezzó il viso "Non preoccuparti... Ok?"

Kara prese le mani nelle proprie e le baciò, facendo lo stesso con Lena "Va bene, te lo prometto!"

Andarono poi a farsi una bella doccia ed infine a cambiarsi, con Kara che se ne andò dopo pochi minuti, per raggiungere casa dei suoi genitori e farsi accompagnare da Alex al lavoro.

Invece Lena prese le vitamine e poi si versó un bel bicchiere di succo d'arancia, rilassandosi sulla poltrona, finché qualcuno non suonò il campanello.

La mora, pensando fossero Sam e Lucy, non guardó lo spioncino e, quando ebbe aperto, le si geló il sangue nelle vene "Sorpresa!"

"J-Jack... Ma... Ma come..." Balbettó, spaventata all'inverosimile.

"Ho i miei agganci..." Ghignó lui "Ti trovo bene e... In stato interessante..."

"Non toccarmi!"

"Farò più che toccarti, mia cara! Ma qui potrebbe arrivare qualcuno... Muoviti!" Disse, prendendo una pistola e puntandogliela, costringendola ad obbedire.

Nel mentre, alla CatCo, Kara smise di battere l'articolo che stava scrivendo a computer "Tutto bene?" Chiese Nia.

"No... Io... Ecco... Ho un bruttissimo presentimento..."

"Come sarebbe?"

"Devo andare... Sento che Lena mi sta chiamando!" Disse, alzandosi e correndo verso gli ascensori e, una volta al piano terra, corse come una furia per tornare a casa, rischiando anche di farsi investire.

La bionda ricevette la chiamata di Alex "Ehi, Nia mi ha avvisata... Ma cosa ti prende?"

"Non so, Alex, è strano... È come se Lena mi chiamasse! Ci vediamo a casa mia, per favore..."

"Ok, va bene. A dopo!"

Riattaccata la chiamata, la bionda arrivò finalmente in prossimità della spiaggia e aumentò la velocità, arrivando presto in vista della casa dei genitori "Kara, tesoro... Come mai qui?" Chiese Eliza e ricevette la medesima risposta che Kara aveva dato a Nia e ad Alex.

"Non sono tranquilla..."

"Avviso tuo padre, ci vediamo a casa tua!" Disse la donna.

Kara si diresse allora nella foresta e si allarmó subito nel sentire l'odore di Jack, ma si concentró su quello più dolce di Lena.

Ed arrivò al lago, il suo posto segreto, quello in cui aveva vissuto la sua prima volta con Lena.

E lì vide proprio la sua Lena, legata ed imbavagliata ad uno dei massi vicini alla riva "Immaginavo che stesse con te, botolo!"

Kara serró la mascella in una morsa di rabbia "Meglio con me che con un bastardo violento come te!"

"Adesso la pagherai." Ribadí lui, prendendo un coltello e scagliandosi poi sulla bionda.

Una volta capito, però, di non poter prevalere su di lei, Jack le tirò della terra in faccia e la trafisse al fianco sinistro, sotto lo sguardo disperato di una Lena in lacrime.

Ma Kara era dura ad arrendersi e non battè ciglio, anzi, riprese a colpire Jack con così tanta forza che, alla fine, la portò a rivoltare il coltello verso di lui e trafiggerlo allo stomaco.

In quel momento arrivarono Alex e gli altri, con Eliza che andò a liberare Lena, la quale si inginocchió subito accanto a Kara, che aveva perso conoscenza "Ti prego, amore mio, non lasciarmi... Non lasciarci!"

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Capitolo 32
*** Ho Promesso. ***


Alex chiamò subito l'ospedale e, per fortuna, quando aveva dato all'infermiere che aveva risposto le loro coordinate, il tipo disse che poteva mandare l'eliambulanza.

Questa arrivò in pochi minuti ed i due Paramedici si avvicinarono subito a Kara, visitandola "Ce la farà?"

"È presto per dirlo... La portiamo via subito!" Rispose il medico, facendo cenno ad un collega di portare la barella, sulla quale Kara venne adagiata delicatamente e caricata in elicottero, che si alzò in volo, condotto verso l'ospedale.

"Vieni, tesoro, andiamo." Disse Jeremiah "Vedrai che ce la farà, lei è forte e combatterà."

Lena era in lacrime e Sam, che non sapeva più come scusarsi per il ritardo suo e di Lucy causa traffico, le stava accanto.

"Alex..."

La rossa si fermò a fissare la mora, mentre si recavano a casa Danvers, ove c'erano tutti i mezzi di trasporto "Dimmi."

"Jack ha detto che... Che mi ha trovata perché ha i suoi agganci..."

"Maggie è rimasta in ufficio, le chiederò subito di controllare tutte le persone della città e vedere se qualcuno ha avuto un bonifico piuttosto cospicuo."

Lena annuì poi, finalmente, arrivarono a casa Danvers e salirono tutti sull'auto di Alex, che partí a tutta velocità verso l'ospedale.

Vi arrivarono dopo dieci minuti, dato lo scarso traffico e chiesero informazioni alla reception "Si... La ragazza accoltellata." Disse l'infermiera, controllando sul pc "È in sala operatoria. Andate al sesto piano, ci sono le sale d'attesa..."

Tutti ringraziarono e salirono in ascensore, arrivando a destinazione e presero posto in una delle due sale d'attesa "Come ti senti?"

"Quando saprò che Kara sta bene, starò meglio." Rispose Lena.

Il tempo iniziò a passare inesorabile e, diversi minuti dopo, arrivarono James, Nia, Cat e Astra, poi Maggie, che portò qualcosa da mangiare e bere per Lena e informazioni interessanti "Due delle tue infermiere alla clinica e un impiegato alla CatCo... Loro hanno avuto tutti quattro bonifici lo stesso giorno di diecimila Dollari."

"Quell'impiegato può salutare il suo posto!" Ribadí Cat, consolata da Astra.

"Anche le mie infermiere..."

"Vado subito ad eseguire gli arresti, quest'attesa mi uccide!" Disse Alex, andando con Lucy.

Dopo ben cinque ore, un medico uscì dalla sala operatoria "Siete qui per la ragazza pugnalata?"

Tutti si alzarono subito "Si... Noi siamo i genitori, lei la compagna!"

"Sta bene??"

"L'intervento è riuscito, le servirà molto riposo!"

I presenti tirarono un sospiro di sollievo e poi vennero accompagnati al quarto piano, ove Kara era stesa sul letto, ancora sotto anestesia.

"Rimani tu, qui con lei... Le farà molto piacere vederti."

Lena annuì e si sedette sulla seggiola vicina al lettino, con la mano di Kara tra le proprie e si appisoló, tanto era stanca.

Pochi minuti e la mora sentí dolci strette alla sua mano e, svegliatasi, si specchió negli occhi bellissimi della bionda "Kara... Ho avuto tanta paura..."

"Ho p-promesso che s-sarei stata attenta e-e non voglio lasciarti... S-Stai bene?"

"Si! Grazie a te. Quanto ti amo!"

"Ti amo a-anch'io!" Rispose la bionda e le due innamorate si scambiarono un bacio pieno d'amore.

Kara venne dimessa dopo tre giorni e subito aveva iniziato a progettare il suo matrimonio assieme a Lena che, finalmente, non doveva più nascondersi ed aveva aperto la L-Corp, una multinazionale divenuta presto leader in campo medico.

Le due ragazze si sposarono a Maggio, tra le rose e andarono in viaggio di nozze alle Seichelles.

Ma la loro gioia più grande si verificò a Luglio, quando Lena diede alla luce Lukas e Chelsea, i loro primi cuccioli.

Primi, perché sia Kara che Lena volevano una famiglia numerosa.

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