The devil you known - prima parte

di bluemoon89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

 

Echeggiò uno sparo.

Lucifer si tese una mano verso quel dolore e abbassando lo sguardo vide che perdeva sangue.

Guardò di nuovo Malcom Graham e l'attimo dopo cadde.

-c'è anche qualcos'altro.-disse Malcom.

Lucifer era in preda a delle convulsioni, mentre Malcom si posizionò accanto a lui e si accucciò.

 

-c'è un'altra possibilità...il problema è...saresti capace di andare fino in fondo?-

Lucifer lo guardò.-mio fratello è pronto a fare qualsiasi cosa per riportarmi all'Inferno-sorrise.-gli voglio rompere i piani...a lui e a mio Padre.-

 

Gli dette un'occhiata.

-lo senti vero?-fece Malcom.-è quello che si prova morendo-si mise una mano sul petto.-io lo so ci sono passato-non distoglieva lo sguardo come del resto anche il diavolo.-e ciò che bramo più di ogni altra cosa...e quel dolore lo provi tu...che passi quello che ho passato io..perché sappiamo entrambi dove sei destinato ad andare.-

 

-ma c'è un prezzo....il tuo io sarebbe fatto a pezzi e a sopravvivere sarà solo la tua essenza, il tipo potere. In base alla persona si modificherà...ma...sarà un nuovo diavolo....libero dal Suo controllo.-

 

-non avrà memoria di quello che sei stato in passato...non ricorderai delle persone che hai incontrato, chi ti devono dei favori...nemmeno dei tuoi fratelli e sorelle...nemmeno di Tuo Padre.-

 

-vagherà nel tempo e nello spazio...trovando il candidato più adatto...perché è scritto nel suo destino che ciò avverrà se lo vorrai fare.-

 

Malcom estrasse qualcosa e gli mostrò la moneta che gli aveva dato.

-non ti aspettavi di sentire la sua mancanza così presto-continuò muovendola.

Lucifer mosse una mano verso di essa per utilizzarla, ma Malcom si alzò e se la rimise in tasca.-già. Non ti preoccupare non andrai solo-il diavolo cercò di alzarsi ma invano, mentre l'altro lo guardava.-il detective Decker sarà ancora al tuo fianco.-Lucifer lo guardò.

Malcom si avviò chiamando il detective, mentre Lucifer mosse impotente una mano.

La doveva salvare a qualunque costo...anche se voleva dire cancellarsi dall'esistenza.

Era buffo.

Sapeva che lo avrebbe fatto prima o poi, ma non per questo motivo.

Per quanto il tempo fosse minimo si ritagliò un breve momento per il motivo per cui lo stava facendo.

 

-forse inizialmente ci sarà una distinzione fra il mortale e il tuo potere. Ma man mano questa differenza verrà meno.-

-se mai Lo dovesse scoprire.-chiese Lucifer dopo che aveva finito.

-spera che non ci sia questa differenza-rispose.-ah...dimenticavo...è un processo che non si può tornare indietro...per non parlare che il mortale non lo può fare ed una volta morto prenderà il tuo posto come Signore degli Inferi...passato un certo periodo potrà andare avanti e indietro, ma a questo punto...Lui saprà, ma la gestione famigliare è finita. Non potrà mai avere un controllo sul tuo successore.-

-ne sei certo.-

-saprà solo che ci sarà un nuovo diavolo...nient'altro-disse.-il nuovo te avrà i tuoi stessi poteri: volto, riprenderà le ali, il fatto della moneta, il tuo giochino..oh si...tutto questo si modificherà in base al mortale, quando sarà una cosa sola.-

-non capisco.-

-per farla breve-fece l'altro.-sai com'è la tua faccia o come solo le ali e quant'altro...ma come ben sai voi siete unici per delle abilità. Diciamo che le tue abilità verranno modificate a seconda della personalità. In pratica seppure cambia gli effetti sono gli stessi.-

-saprà fare quello che faccio, ma in maniera diversa.-fece Lucifer.

-esattamente.-disse l'altro.

 

-io non so se fa tutto parte di un piano...-disse quasi morente.-o se puoi sentirmi....ma se sei lassù... Padre...mi serve un favore...una vita in cambio di una vita...questo...non so chi sarà... forse il figlio che hai sempre voluto o quello che farà tutto quello che gli dirai...io...io questo non so...ma in cambio io ti chiedo solo...solo di proteggere Chloe.-

Concentrandosi e fatta una pressione interna, uno strano bagliore rosso lo percorse. Il suo anello venne meno fondendosi con esso per poi scomparire.

Nel frattempo Malcom stava cercando la detective. Questa velocemente si mosse nascondendosi ed ad un certo punto scatto nella direzione della pistola.

Malcom se ne accorse e la tenne sotto tiro.

Ad un certo punto sentì un tremendo boato.

L'uomo abbassò la guardia, quasi spaventato, ma la detective ne approfittò e gli sparò.

Malcom cadde all'indietro andando contro a una cassa.

Velocemente trasse fuori la moneta, ma scivolò fra le sue mani.

L'uomo si trascinò, ma ad un certo punto la vide come sgretolarsi. Tentò uno scatto ma la moneta venne meno e sentì la morte prenderlo.

Subito la donna chiamò Trixie.

La bambina spunto e le due si abbracciarono.

Solo alla sua domanda di dove fosse Lucifer, iniziò a cercarlo con lo sguardo.

Era lì ancora disteso.

-resta qui...-fece Chloe.

Lo soccorse.

Aveva gli occhi spalancati ed era in una pozza di sangue.

Tremante allungò una mano era freddo.

Ad un certo punto, sotto i suoi occhi quel corpo si disintegrò.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 

Capitolo 2


Nel frattempo in un luogo e un tempo sconosciuto (praticamente in mezzo al nulla)

 

Stordito lo portò alla jumpship e poi in un luogo sconosciuto.

Lo trascinò per un po' prima di fermarsi.

Gli dette un calcio e l'altro si riprese.

Snart era di spalle, mentre Mick si stava rialzando.

-ti avevo detto che mi colpivi-l'altro prese l'arma caricandola.

-avevo ragione.-fece Snart.

-è questo il piano-fece Mick.-portarmi nel bel mezzo del nulla...dove nessuno troverà il cadavere..-

Snart sapeva che non era quella l'unica soluzione.

-vorrei che ci fosse un altro modo Mick-disse Snart voltandosi.-ma tu sei pericoloso...sei di ostacolo alla squadra...-

-squadra?-fece l'altro.-noi eravamo una squadra un tempo...che cosa ti è successo.-

-le persone cambiano.-disse Snart.

-tu credi di essere una specie di eroe-fece Mick.-ma nel profondo resti sempre quel teppistello che ho salvato in riformatorio.-

Non era una cosa che lasciava indifferente Snart.

-non hai fegato-disse Mick alzandosi.-vuoi uccidermi-vedendo l'altro puntare.-uccidimi...soltanto uno di noi se ne andrà vivo da qui...e credimi...non avrò nessun dispiacere ripagarti con la stessa medaglia.-

-hai ragione...-fece Snart.

Sparò, ma non lo colpì nemmeno.

Mick seguì il getto.-visto...non hai fegato.-e quando lo rivolse si accorse troppo tardi che era un diversivo e Snart lo colpì con la pistola.

-mi dispiace Mick.-disse Snart.

 

 

Non sapeva quanto tempo fosse passato, ma era abbastanza tanto da ridursi come un animale o peggio. Quel poco di umanità che gli era rimasta, o semplicemente istinto di sopravvivenza, sapeva che stava per morire. Era riverso da un fianco...quando quella massa rossa lo pervase.

Si alzò come di scatto in piedi.

Gettò un profondo urlo...come se era stato pervaso dall'Inferno per poi cadere pesantemente per terra.

 

Mick si svegliò come di soprassalto, in piedi...nel mezzo di un posto che non conosceva.

Era morto?

Il luogo in cui si trovava era molto augusto. Pareva una sorta di gran canyon di pietre nere. Dall'aspetto pareva della roccia nera, e il pavimento era roccioso. Nevicava...della cenere addosso e ampiamente se la tolse infastidito. Era tutto buio, e una luce fredda sovrannaturale illuminava quel posto. Iniziò ad avanzare, notando delle porte, alcune bloccate con delle catene, delle semplici superfici a specchio, fino a quando non raggiunse una scalinata.

Iniziò a salire.

Mentre saliva, alcune striature rosse iniziavano a manifestarsi, ogni volta che si avvicinava, quelle striature si marcavano ogni volta.

Pareva non accorgersi.

Arrivato in cima si trovò in una strana stanza.

C'era odore di bruciato, sentiva a pieni polmoni e la cosa non lo disturbava, eppure non pareva che bruciasse qualcosa attorno.

Era completamente al buio, ma come prima ci vedeva.

La sua attenzione venne attirata da alcune striature fiammeggianti. Pareva che qualcosa lo bloccasse. Mick si avvicinò di conseguenza i marcamenti presero la loro forma.

Una volta vicino, allungò la mano per sbloccare ciò che lo bloccava. Venne come morso e partì una imprecazione.

Qualcosa di rosso si formò sul medio destro, mentre l'intera stanza venne percorsa dal fuoco che delinearono la stanza.

Per un certo senso gli ricordava Star City del 2046, incominciò a pensare che se quello era l'Inferno non era niente male.

In quello stesso momento, anche Maze era di ritorno all'Inferno. Dopo che aveva saputo della sua morte non c'era niente che la tratteneva, non più, chiese ad Amenadiel di riportarla in quel posto. Non le piaceva il modo in cui l'angelo aveva agito, ma nel profondo era meglio...stava...stavano cambiando.

Ritornata, l'angelo ritornò in cielo.

Solo dopo iniziò ad accorgersi che qualcosa non andava.

Iniziò a sentire odore di bruciato, era molto intenso. Mancava da un po' di tempo da quel posto, ma era certa, sicura, che non c'era mai stato quel genere di odore.

Più avanzava e quell'odore aumentava, per un certo senso era penetrante.

Il tutto si concentrava dove lo avrebbe incontrato e questo la turbò.

Affrettò il passo.

Il fuoco albeggiava in quel posto, ed era decisamente molto strano.

Raggiunse la stanza principale e vi trovò ricurvo un'anima.

-come hai fatto ad entrare.-fece il demone con un tono tuonate...sapeva che nessuno era permesso entrare e di certo dubitava che Lucifer portasse delle anime al riguardo.

Si raddrizzò e si voltò.

-che cosa hai fatto...Lucifer.-mormorò il demone incredulo per ciò che stava vedendo.

Non sapeva chi fosse, ma l'unica cosa c'era era che Lucifer lo aveva fatto...e adesso, davanti, c'era il nuovo Diavolo.

Prima che Maze potesse realizzare ciò che aveva visto, la trasformazione venne meno, e scomparve.

Chiunque fosse, non era ancora giunto il suo momento...ma l'Inferno era suo una volta morto.

 

********

 

Nel frattempo, alla Waverider, Rip Hunter aveva chiesto a Gideon di rintracciare una persona del “Protocollo 666”, dopo che la macchina temporale aveva subito un leggero riflusso, poiché qualcosa passò, causando un qualcosa che non doveva accadere.

-ho le informazioni che mi ha richiesto-disse l'intelligenza artificiale.-la persona che cerca si fa chiamare Lucifer Morningstar, si registrano le sue attività dal 2011 fino a maggio 2016 giorno della sua morte.-

-ne sei certa.-chiese Rip.

-certo capitano...questo è l'articolo che lo riguarda.-rispose Gideon mostrando un articolo di giornale.

-spero solo che sia ritornato e non...abbia fatto qualcosa di insensato...abbiamo già abbastanza problemi-disse Rip per poi fare una pausa riflessiva.-Gideon...cambio di programma...a fine missione ci dovrai portare cinque mesi in avanti dall'inizio missione...esattamente dopo la morte di mister Morningstar.-

-posso chiedere il motivo.-chiese l'intelligenza artificiale.

-ci sono cose che è meglio che non sai-rispose Rip.-non farne menzione nemmeno al resto della squadra.-

-certo capitano.-disse Gideon.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 
 

CAPITOLO 3


Fu del tutto casuale, quasi non immaginava che potesse accadere.

Voleva vedere con i suoi occhi il suo cadavere.

Per questo andò a Los Angeles e fece in modo che venisse dissotterrato per poi essere lasciato solo. Quando alzò il coperchio ciò che vide lo turbò. Il suo corpo “terreno” non c'era. Avevano seppellito un urna. Levò il coperchio e ciò che vide lo fece crucciare.

Come poteva essere successo?

Poi un illuminazione.

Lo aveva sentito parlare in passato, fra gli antichi mortali, eppure pareva incredulo che si potesse fare.

Lucifer era sempre stato, come lo definiva il maggiore, il “giovane ribelle”, ma questo era da insensati e da stupidi.

Cosa mai voleva dimostrare ancora?

Aveva già combinato fin troppi guai...non poteva stare un po' buono?

L'attenzione dell'essere si pose su una singolare energia, chiuse il tutto e seguì ciò che aveva sentito.

Era appena arrivato che una struttura volante si levò in aria per poi sparire nel nulla.

 

Non fu facile, ma trovò quella struttura in un posto chiamato Garrett Shipyard, Hoboken, New Jersey, nel 1942. Lo identificò quasi subito. Sentiva ciò che possedeva, un qualcosa che in mani mortali poteva essere lenitivo, anche se lo accantonava. Non capì perché il Padre non aveva fatto nulla. Non aveva fatto niente per mascherarsi, come atto di sfida...del resto si parlava del suo potere di certo non si doveva meravigliare. Era un pericolo, già Lucifer aveva causato dei guai quando aveva abdicato e adesso un mortale possedeva i suoi poteri. Intravide uno di quei mortali puntare la sua arma contro al nuovo fratello, quando sparò gli ferì la spalla. Nell'atto di colpirlo di nuovo, quell'uomo venne buttato in acqua e si ritirarono.

Realizzò che poteva ucciderlo...doveva solo aspettare il momento giusto.

 

Un viaggiatore del tempo...ecco che cos'era.

Non c'era nient'altro spiegazione visto che aveva cambiato quell'evento in modo che ciò che sarebbe accaduto nel New Jersey non veniva.

Il suo potere non si manifestò nemmeno quando un gruppo di bizzarri personaggi li attaccarono. Fu per un certo senso esilarante vederlo venire messo a terra. Decisamente uno strano mortale...non c'era a che dire.

 

*******


Successe in missione.

Dopo aver lasciato il Giappone feudale, erano incappati in una aberrazione nell'Antico Egitto.

Come al solito non era andata come il previsto e Mick si trovò a combattere contro delle guardie egizie.

Durante quello scontro, si presentò un tizio il doppio di lui. Non sapeva come fosse successo, ma lo scaraventò senza fatica contro un muro sfondandolo. Uno di loro lo colpì con un coltello, ma la lama si spezzò al contatto con la sua pelle e lo scaraventò contro quel muro provocando lo stesso effetto.

Non sapeva che cosa gli stesse succedendo, ma quando si trovò in trappola cercò di sfondare una parete ma senza successo. Il soffitto cedette e sarebbe morto spiaccicato se non si fermò di colpo e aperto uno scomparto segreto scivolò dentro.

Una volta tornato alla Waverider, aspettò un momento di calma prima di andare in infermeria.

-cosa dovrei controllare mister Rory.-chiese Gideon.

-qualunque cosa per farmi capire cosa diavolo mi sta succedendo.-rispose Mick.

Gli fece un chech-up completo.

-non c'è nulla che non va...ad eccezione di qualche valore non nella norma.-disse l'intelligenza artificiale.

-posso essere un metaumano.-chiese Mick.

-i valori sono diversi...-disse Gideon.-ciò non esclude che qualcosa c'è.-

-una cosa diversa.-

-al 99,9% si.-disse Gideon.

-okay-fece Mick cercando di elaborare.-di certo non sai dirmi perché una volta a funzionato e l'altra no.-

-da quello che ho potuto analizzare è stato latente per un certo periodo-disse Gideon.-pare che il suo organismo faccia fatica ad assimilarla.-

-quindi va e viene quando gli pare.-disse Mick.

-penso che questa dipende da lei...mister Rory.-disse Gideon.

-sarei come un interruttore....che accende e spegne il metaumano.-disse Mick.

-se si vuole definire così.-disse l'intelligenza artificiale.

-non dire a nessuno di questa cosa.-

-che è un metaumano o un interruttore.-fece Gideon.

-entrambe.-disse.

 

Non si ricordava molto di quella sera...e dire che nell'ultimo periodo pensava unicamente a questo. I suoi unici ricordi e che si stava prendendo uno sbronza al solito locale, blackout e il giorno dopo si trovava in un vicolo. Seppe dell'esplosione qualche giorno dopo, mentre dei metaumani quando Snart si presentò con la pistola termica. Più si sforzava più pareva che gli esplodesse la testa. Erano stati latenti per tre anni...perché mai presentarsi proprio davanti a quell'energumeno. Se si fossero presentati prima e se non ne fosse accorto? Pensò che se lo sarebbe ricordato, o no?

I suoi pensieri vennero meno quando Sara, con gli altri ad eccezione di Ray, uscirono per una missione nel Mississipi del 1863.

Anche l'essere era lì.

In quel periodo, c'era un qualcosa che trasformava i mortali in strani esseri che aggredivano i loro simili, se non li uccidevano. Considerando il fatto che i suoi poteri non erano mutati, poteva fare in modo che quella cosa infettasse il suo corpo, in modo tale che gli altri, spinti dalla paura, lo uccidessero.

Prelevata un po' di quella sostanza riuscì a metterla nel suo cibo...o meglio fece in modo che lo ricevesse.

Fu per un certo senso preoccupato quando non vide che non fece nulla....cambiò completamente idea.

 

-cosa succede.-chiese Mick una volta che venne portato in cabina medica dopo che era svenuto.

-a quanto pare...ehm...-fece Stein seguito dalla sua paura per gli zombi.-sei stato ferito durante lo scontro con i...contagiati.-

-impossibile-disse Mick, mentre Ray si era avvicinato.-quei bastardi schifosi non mi hanno toccato con un dito.-

-ma potrebbero averlo fatto con un dente...o trenta.-disse Ray scoprendo la spalla mostrando una ferita.

Se ne accorse anche Mick che lo prese.

-o mio Dio-esclamò Stein.-inizia a trasformarsi.-tremò leggermente.

-Ray devi curarmi-disse Mick.-non voglio trasformarmi...in un fottuto zombi.-

L'altro acconsentì con il capo...più impaurito del suo sguardo che di una possibile trasformazione.

 

-Raymond sbrigati-fece Stein.-non mi piace come sta andando.-

-come sta andando.-fece Mick.

-quanto ti manca per elaborare un vaccino che funzioni.-fece Stein che non toglieva lo sguardo dal “contagiato”.

-poco...credo.-disse Ray mettendo il siero una volta ultimato.

Finito si avvicinò a Mick.

-Raymond-fece il piromane.-conto su di te.-

-tranquillo Mick-fece Ray.-ci penso io.-

L'altro lo guardò. Forse doveva dire del suo stato...ma decisamente non ci riusciva, anche perché lui per primo non capiva come funzionasse.

-tranquillo.-disse Ray per poi iniettare l'antidoto.

Un attimo dopo ci fu una reazione.

-cosa succede.-chiese Stein.

-frequenza cardiaca...in aumento.-rispose Ray.

Un attimo dopo, la prima reazione di mutazione si avviò...e la prima cosa che fece fu di liberarsi.

-zombi...zombi...-fece Stein spaventato.-zombi.-

-gridare non servirà a niente.-disse Ray.

I due uscirono, Ray lo stordì, e bloccarono la porta.

Mick giaceva a terra quando si alzò come di scatto e iniziava a manifestarsi, mista la parte zombi, anche quella da diavolo, ossia da alcuni lievi filamenti rossi a modo di scarica elettrica che andavano e venivano. Era stato puramente inconscia, come del fatto che svanì dalla stanza per poi ritrovarsi dietro a colui che aveva causato il tutto.

Non si scompose più di tanto.

-tu saresti il nuovo Lucifer...-disse l'intruso.-certo che il caro fratellino aveva un pessimo gusto...ma non ti devi preoccupare...sarà tutto finito.-

Mick lo bloccò facilmente per poi scaraventarlo contro il quadro elettrico facendo piombare nel buio la Waverider.

Si rialzò, ma lo vide davanti a sé.

-come può...un mortale...-e si alzò.

Mick lo attaccò di nuovo, ma l'altro si difese per poi contrattaccare tirando fuori le ali e atterrarlo.

Accentuando il marcamento se lo levò di torno e allontanandolo brutalmente....iniziò a nascondersi.

La priorità di Mick era quell'essere (tutto inconsciamente) aggredì qualcuno (Ray e Stein) i quali però riuscirono a fuggire e nascondersi. Ci fu un altro “guizzo elettrico” più marcato del primo come se cercasse di “curarsi”. Incominciava ad cercare di aprire quella porta, ma invano (i suoi poteri non si era manifestati completamente). Ad un certo punto intravide qualcosa e si allontanò. Sempre inconsciamente si trovò dietro l'intruso.

-non so quanto tu possa capire...sei un pericolo per tutti.-disse l'essere.

Mick attaccò per primo, ma l'altro si astenne dal combattimento e scomparve.

Pur non sapendo il motivo ed inconsciamente, sapeva che lo doveva fermare. Ancora si trovò dietro alle spalle di qualcuno (Ray) e lo aggredì. Lo lasciò stare dopo un ennesima scarica. Non era chi cercava.

Non avendo realizzato che aveva tagliato la corda, lo cercò di nuovo e quando vide una figura aggirarsi, la aggredì senza esitazioni.

L'altro (Stein) gettò in maniera spaventata a modo di aerosol l'antidoto, seppure venne placcato e gettato a terra. Questi fece immediatamente effetto, e non vedendone più una minaccia anche il suo potere venne meno.

-professore che sta succedendo-disse Mick, con due occhi spiritati, trovandosi per terra e sopra a Stein, il quale lo guardò.-stavo tentando di baciarti.-

-io io io io posso solo...sperando signor Rory-disse Stein come se per un attimo ciò che più temeva lo uccidesse.-posso solo sperarlo.-

 

Aveva dei ricordi confusi.

Si sedette pesantemente e dopo aver controllato il contenuto di una cassetta, la chiuse...come i pensieri che aveva confidato.

Ciò che ricordava era che effettivamente era diventato uno zombi, ma che anche il metaumano si era manifestato. Per il resto era come una nebbia, però non riusciva a togliere la sensazione che qualcosa era lì per lui e lo voleva uccidere. Non era la prima volta che qualcuno lo volesse farlo, però non sapeva chi o cosa. La cosa che gli pareva più strana pareva che il motivo fosse il metaumano e che questi sapeva quanto poteva essere pericoloso.

Una volta chiusa mise una gamba sopra e bevve un sorso.

Incominciava ad avanzare l'idea che in qualche modo si fosse manifestato a sua insaputa. Cercò di ricordarsi qualche blackout non causato dall'alcool...anche se temeva che poteva essergli successo come Chronos e la lista poteva diventare molto lunga di quello che poteva essere.

I suoi pensieri vennero meno quando Ray entrò nella sua stanza con qualcosa in mano.

-ciao.-fece Ray attirando la sua attenzione.

-ciao.-fece Mick.

-volevo sapere come stavi.-disse Ray.

-non ho voglia di mangiare il cervello di nessuno-disse con una stanca ironia.-quindi...grazie.-

-magari ti va un hamburger.-disse indicando quello che avevano in mano.

Entrò e lo mise al tavolo vicino a Mick, il quale stava bevendo.

-senza cavoletti-aggiunse facendo qualche passo indietro dopo che lo aveva posto sul tavolo.-come così...-dette un morso alla carota che aveva.

Mick sospirò.-che c'è.-

-niente-fece Ray.-una cosa ci sarebbe.-

-dovevo chiederlo giusto.-fece pentito di aver aperto bocca.

-ecco non credo che sia un segreto...non avendo la mia tuta mi chieda quale ruolo nella squadra-disse Ray.-sempre che abbia un ruolo...capisci.-

-essere un outsider è una buona cosa-disse Mick.-è una grande cosa. Io lo sono da tutta la vita...sei libero di mandare la gente...al diavolo.-

Ray lo guardò.

Mick ebbe un momento di esitazione, ma alla fine tolse la gamba sulla cassa e l'aprì. Tirò fuori il contenuto, la pistola congelante di Snart e la puntò a Ray il quale ebbe un sobbalzo quando sentì che la caricava.

-che cosa fai.-chiese Ray.

-una cosa che spero di non pentirmi-rispose Mick.

Fece cessare quel ronzio e una volta alzato si avvicinò a Ray.-apparteneva al più grande outsider che io abbia conosciuto-lo guardò.-sto cercando un partner.-la porse a Ray, il quale, dopo essersi indicato, la prese.

Ray la maneggiò per poi caricarla.

-fico.-disse quando si illuminò.

 

********

 

Un'altra opportunità avvenne quando si trovarono a Salvation nel 1874. La sua occasione l'ebbe quando entrò in un saloon e creando una serie di eventi che lo avrebbe portato faccia a faccia con un mortale con un arma spianata. Sapeva che quella di Mick sarebbe stata scarica. Come ultime parole che disse “io non ho amici”, potevano essere migliori. Quel mortale lo avrebbe ucciso se uno di metallo non lo proteggesse e finì fra la vita e morte. Per quanto non avesse degli amici, erano pronti per morire...non lo trovava un ostacolo, visto la brevità della vita umana.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4


-anche lui sarà soggetto all'autodecisione.-disse.

Lucifer lo guardò.

-un angelo dimostra di essere caduto in diversi modi, nel tuo caso in maniera drastica-disse l'altro.-per i mortali è un qualcosa di morale...ma visto che avrà i tuoi poteri...non so come si manifesterà visto che non è la faccia, ma credo che sia un qualcosa diverso...visto la sua umanità.-

 

-aaah-fece una voce famigliare.-che brutta fine hai fatto.-in totale sarcasmo.

L'altro quasi si strozzò con la birra per poi rivolgere lo sguardo da dove veniva la voce.

Lo guardò come se vedesse un fantasma.

-Le....Leonard..-fece Mick incredulo.

L'altro assunse un sorrisetto beffardo.

-devo essere impazzito.-fece Mick iniziando a darsi dei pugni in testa.

-ma certo-disse Snart.-perché mai staresti qui a prendere ordini come un cucciolo ben addestrato la tua testa non va Mick...-avanzò passando da una parte all'altra della porta.-per questo sono qui per rimetterti in sesto.-e scomparve.

Mick, dopo un momento di incredulità, iniziò a bere.

 


Il piromane stava guardando l'anello appartenuto al defunto partner.

-cosa mai mi vorrai dire Leonard.-si disse.

Negli ultimi tempi lo vedeva decisamente molto spesso. Era sempre da solo quando si manifestava per non parlare che aveva iniziato a bere più del dovuto.

-nah-e lo abbassò.-forse sto diventando pazzo.-

Lo mise da un lato e iniziò a bere. Ogni tanto gettava un'occhiata...come se dovesse manifestarsi da un momento all'altro.

I suoi pensieri vennero meno alla chiamata di un'aberrazione.

-Jimmy Johnson.-fu la risposta di Nate quando tutti furono riuniti.

-chi?-

-questo è Jimmy Johnson.-mostrando una foto.

-e allora.-

-è internato in un manicomio...perché sostiene di essere Dio-continuò.-per quanto sia strano non deve morire...non perché pensa di essere Dio...unicamente perché è Jimmy Johnson.-

-amico ripariamo il tempo non le menti malate.-disse Jax.

-allora passiamo alla brutta notizia che ci interessa-passò lo storico.-la cittadina di Hallamora è stata la sede di nascita di un gruppo di fanatici religiosi...sono come i satanisti ma sono in fissa che prima o poi Dio scenda sulla Terra e il suo capo, visto che sostiene che sarà in un corpo mortale, lo uccida per prendere il suo posto...in poche parole.-

-odio i satanisti-disse Mick.-non c'è nemmeno il divertimento di bruciarli-lo guardarono.-che c'è.-

-e tutto interessante Nate-fece Sara.-questo che cosa c'entra.-

-secondo la storia, il loro capo verrà rinchiuso in manicomio e la sua setta verrà nel dimenticatoio che nessuno si ricorderà...a parte una breve citazione marginale. Il punto...che Jimmy Johnson è stato rinchiuso in un manicomio perché sosteneva di essere Dio.-

-quindi...-

-quindi...da quando è lì...ci sono stati degli incidenti e per quanto sia pazzo quei fanatici religiosi ci potrebbero credere e...-

-possono alterare la linea temporale e noi non lo dobbiamo permettere.-concluse Sara.

-esattamente.-

-cosa dovremmo fare? Accelerare il suo processo di guarigione mentale.-propose Jax.

-bé...potrebbe essere un'idea-disse Nate.-insomma...scegliere il male minore.-

-se lo facessimo fuori-optò Mick.-quei idioti satanici sapranno che non è Quello di sopra.-

-sono fanatici estremisti religiosi violenti-disse Nate.-non satanisti.-

-sono la stessa cosa-disse Mick.-solo che non sanno che finiranno dal bastardo di sotto-lo guardarono di nuovo.-che c'è.-

-non credo che uccidere un pazzo che si crede Dio possa acquietare le cose.-disse Sara.

-quindi...-

-gli dobbiamo parlare.-

-tipo del perché si crede Dio.-chiese Jax.

-ci inventeremo qualcosa quando saremo lì..-rispose Sara.

Fu così che le Leggende si trovarono nel 1954 a Hallamora.

-nessuno sa chi sia veramente il capo di questi fanatici-disse Nate dando le ultime informazioni prima di partire.-lo consideravano talmente pericoloso e influenzabile che una volta preso lo hanno sbattuta in un manicomio criminale...dove è morto.-

-se qualcuno ha attentato alla sua vita significa che c'è qualcuno all'interno-disse Sara.-di certo non possiamo stare incollati a “Dio Johnson”...sarebbe anche troppo per dei semplici infermieri...-rifletté un momento.-qualcuno deve essere internato.-

-cosa deve dire che è un viaggiatore del tempo o che si crede il Diavolo.-

-non sarebbe una cattiva idea.-fece il capitano riflettendoci sopra.

-meglio attenersi al classico squilibrato-disse Nate.-ci sono dei volontari.-

Ci fu un momento di silenzio, per poi guardare Mick.

-che c'è.-fece il piromane.

 

-come diavolo faccio trovare Dio Johnson.-chiese Mick una volta dentro.

«secondo i registri...la sua camera è la 217...secondo piano»rispose Sara.«lo dico a tutti...fate attenzione...secondo Nate quei fanatici sono pericolosi.»

-i satanisti sono tutti dei gran bastardi.-disse Mick.

«sono dei pazzi religiosi fanatici...non adorano il diavolo.»disse Nate che con Ray era un inserviente; Amaya e Sara delle infermiere; Stein e Jax dottore e assistente.

«qualunque cosa sono hanno degli alleati...occhi aperti.»disse Sara.

Arrivato nella stanza, Mick la trovò vuota.

-deve essere in giro.-fece il piromane.

Nel momento in cui si voltò, chi alloggiava apparve alla soglia. Era come nella foto, capelli non tanto corti marroni e una folta barba. Aveva gli occhi azzurri e indossava dei vestiti da “civile” con una fibbia alla cintura finemente decorata.

Non pareva “arrabbiato” o qualsiasi comportamento da pazzo...gli sorrise perfino.

-ciao.-disse l'uomo.

-sbagliato stanza.-fece Mick andando fuori.

-penso che avremmo molto tempo per parlare.-disse Johnson.

Mick si fermò e lo guardò.

L'altro aveva una sguardo bonario.

-di quello che ti sta accadendo.-aggiunse.

-cosa sei...anche uno strizzacervelli.-fece Mick in maniera sarcastica.

-dei tuoi poteri-fece Johnson.-sono un po' latenti...ma non sembri spaventato.-

Mick lo guardò. Chiuse la comunicazione per un momento.-come lo sai.-

Nell'atto di rispondere venne un infermiere che portò via Johnson per degli accertamenti.

Il piromane rimase per un paio di secondi a fissare quell'uomo che andava via. Aveva molte domande al riguardo, ma la principale era...come diavolo faceva a sapere dei suoi poteri?

Riaccese la comunicazione.

«cosa è successo?»

-è più suonato di quello che sembra.-disse Mick.

«cerca di non fargli troppo male.»

-sarà la prima volta che picchio Dio.-disse il piromane.

«stai scherzando vero?»

«ragazzi forse ho trovato qualcosa.»disse Sara.«uno degli inservienti ha preso qualcosa dal direttore ed è andato via...Ray inseguilo...con discrezione...faccio un entrata nello studio quando il direttore esce...Mick...proteggi Dio Johnson e non picchiarlo.»

 

Così Mick, mentre gli altri avevano il suo daffare, teneva d'occhio Johnson. Poteva dire che era una grande rottura.

-sarebbe molto meglio se ti sedessi accanto a me-disse Johnson capendo che lo seguiva.-almeno parliamo.-

Solo dopo qualche momento si fece vedere.

Johnson fece cenno di avvicinarsi e sedersi.

Mick fu decisamente sulla difensiva e rimase in piedi e lo guardava.

-come lo sai-chiese Mick.-che sono un meta.-

-so molte cose-rispose bonariamente.-parlami di te.-

-se le sai già perché te lo dovrei dire.-fece il piromane.

-mi piacerebbe sentire da te della tua famiglia, cosa ti piace...questo genere di cose.-disse Johnson.

-ho bruciato viva la mia famiglia e mi piace dare fuoco alle cose-disse Mick.-secondo il mio strizzacervelli ho un passato pittoresco...anche se effettivamente non ho bisogno di uno che mi dica che mi è piaciuto vedere il mio vecchio bruciare.-

-oh-esclamò.-mi ricordi una persona....mio figlio.-

-anche lui ti odiava tanto da farti fuori.-fece Mick.

-più o meno-disse l'altro.-voleva farlo...ma non ci è riuscito-si bloccò.-lo perdonato...e a modo mio volevo che sapesse...ma è morto.-

-lo hai fatto fuori tu.-chiese Mick.

-il maggiore dei miei figli...direbbe che prendo le decisioni troppo impulsive visto che volevo farlo fuori...-rispose l'altro.-mi sarei pentito se lo avessi fatto...non lo fatto...ma l'ho cacciato...e lui mi ha odiato fino alla morte-fece una pausa.-non pensi di essere troppo duro con te stesso da non perdonarlo?.-

-mai fatto in vita mia...mai lo farò.-disse Mick.

-però sembri affranto, addolorato-disse l'altro.-l'odio non cede mai...per cosa? Non avere la possibilità di chiedere perdono.-

-non ho bisogno di chiedere perdono...non sono pentito...sei sordo per caso oltre che pazzo.-disse Mick.

-non hai la necessità di capire...il perché-disse Johnson.-non lo trovi tremendo...non sapere.-

-ne so abbastanza-disse Mick.-gli unici ricordi che ho del mio vecchio è che stava seduto con una sigaretta da una parte e dall'altra la birra, quando si alzava lui...-si bloccò.

Johnson lo guardò...come se cogliesse a fondo quella sofferenza.

Più per disagio che altro, Mick uscì da quella stanza.

Johnson rimase per alcuni secondi seduto e quando si alzò si pararono davanti due infermieri.

-il direttore la vuole vedere.-disse uno dei due.

 

Non sapeva nemmeno lui perché avesse parlato con quel pazzo...voleva unicamente sapere come mai sapeva che era un metaumano, non che gli parlasse della sua vita.

«Mick»quando venne chiamato ritornò alla realtà.«abbiamo scoperto che il direttore è il capo...Dio Johnson è con te?»

Il piromane si precipitò nella stanza, ma la trovò vuota.

-penso che lo hanno preso.-disse Mick.

«cosa? Gli dovevi stare dietro.»

-prova starci con un pazzo che ti fa la morale.-disse Mick.

«ascolta...ci deve essere delle stanze in più segrete nel seminterrato...non fare cose avventate e aspetta gli altri.»

Mick non disse nulla e andò giù.

Sentì delle voci e vide due inservienti uscire da una porta che chiusero a chiave.

Quando li vide allontanare si avvicinò alla porta.

Stava maneggiando quando sentì una voce alle sue spalle.

-ehi-fece l'inserviente.-tu non puoi stare qui.-

-chi lo dice.-e voltandosi lo prese e lo getto contro la porta che cedette.-non era quello che avevo in mente...-ed entrò.

Percorse un lungo corridoio per poi arrivare a una serie di stanze...vuote e insanguinate.

Sentì delle voci.

Non passò molto tempo che venne individuato e iniziò un brutale combattimento.

Quando pareva che avesse la peggio, arrivarono i rinforzi.

Facendosi strada, si trovò nella stanza in cui Johnson era stato posizionato per essere “sacrificato”.

Ad un tratto uno di quei adepti lo colpì, ma non gli fece nulla ed in risposta lo scaravento contro il muro.

Sistemò con facilità quei pochi rimanenti per poi prendere per il collo il loro capo e lo alzò da terra.

-sei unicamente un lurido bastardo satanista-disse Mick.-odio il satanisti...come il fatto che non c'è piacere bruciarli...ma...tu si...è il posto in cui andrai.-un breve guizzo dove manifesto il volto del diavolo, e lasciò cadere il direttore in uno stato confusionale.

Johnson lo guardò. Ad un certo punto, questi ebbe come una fitta. Mick volse lo sguardo verso Dio Johnson. Intravide la sua fibbia illuminarsi...il suo tempo era giunto al termine.

-ehi Dio pazzo-fece Mick.-tutto okay.-

Johnson fece un cenno affermativo con la testa.-non sarà oggi, o domani...un giorno...avrai quel momento.-e l'attimo dopo svenne.

Un attimo dopo riprese conoscenza. Pareva come spaesato.

-non siamo in Messico-fece Johnson.-e tu chi sei.-

 

Era stata una storia strana...ma alla fine tutto si era risolto nel migliore dei modi.

A fine di quella missione, Mick si sedette in cucina.

Bevve un lungo sorso di birra per poi fissarla.

In quel momento arrivò Snart, seduto accanto a lui che, appoggiando il mento alle proprie mani lo guardò.

-hai rischiato la vita per un pazzo...per cosa?-fece Snart.-l'uomo che conoscevo non avrebbe fatto questo...decisamente non per niente.-

-stai zitto.-disse Mick.

-ti stanno cambiando-disse Snart.-e tu non te ne rendi conto. Bé non sei stato particolarmente sveglio...ma capivi quando era meglio tagliare la corda...quello che hai sempre fatto.-

-nessuno mi cambia...non voglio cambiare.-disse Mick.

-ah si?-fece Snart.-mi stai dicendo...che ti fidi di loro?-

-mi sembra inutile rispondere visto che sei morto.-disse Mick.

-allora cambiamo domanda...come mai non hai detto nessuno dei tuoi poteri.-

Mick non disse nulla.

-sai qual è la verità...è che loro non si fideranno mai di te...perché continueranno a considerare il delinquente che sei...-disse Snart.-per questo non hai detto nulla...quindi...perché continui rimanere. Non dovevi mai essere qui.-

L'altro guardò davanti senza dire nulla.

-e sai bene...che se vorrai rimanere...di certo faranno in modo che tu cambi.-disse aggiunse.

-non sono un eroe...non voglio nemmeno esserlo-disse Mick.-e per quanto tu sia frutta della mia immaginazione mi stai decisamente sulle palle.-

-forse perché sono quel poco di sano che hai in quella testa-disse Snart per poi porgersi verso l'uomo.-non è questo il tuo posto Mick...alla fine o impazzirai del tutto o morirai solo come un cane...credimi non è una bella cosa.-

Quando il piromane alzò lo sguardo era scomparso.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


 
 

CAPITOLO 5


Il fatto che il Padre lo avesse incontrato, era stato costretto a rimanere un po' nell'ombra. Questo non significava che potesse desistere in ciò che aveva in mente.

L'essere distolse un momento lo sguardo....ciò che aveva in mente era giusto.

Nel frattempo anche le cose per Mick non andavano bene. Durante una missione, come sempre non andò come previsto e si complicò. Fu a causa di un azione che si mostrò, ciò che il piromane definì, il “volto del metaumano” ( ossia la sua versione del volto del diavolo ).

-qual è il problema-disse Mick una volta tornati alla Waverider.-li dovevo fermare ed è quello che ho fatto.-

-davvero?-fece Sara.-quando c'è lo avresti detto che sei un metaumano.-

-si è mostrato da poco-disse Mick dopo un momento di silenzio.-il bastardo esce quando c'è bisogno....più o meno.-

-mi stai dicendo che non hai il minimo controllo del tuo potere.-fece il capitano.

-viene quando vuole lui-disse il piromane.-non mi sembra che faccia qualcosa di male.-

-se escludi quei tizi mal ridotti e quello traumatizzato.-

-qual è il punto.-fece l'uomo seccato.

-a parte che l'hai tenuto nascosto...il non controllare il tuo potere potrebbe interferire sullo svolgimento della missione.-disse Sara.

-se li ha fatti tutti fuori.-disse Mick.

-non hai un minimo controllo e un giorno potresti perderlo-disse Sara.-per non parlare che dobbiamo affrontare un velocista, Darhk e Merlyn.-

-è questo il punto...pensate che vi possa fare fuori da un giorno all'altro.-disse Mick.

-il punto è...lo devi controllare e non che venga fuori quando più gli piace.-disse Sara.

-tipo da trattarmi come animale da laboratorio?-fece il piromane.-no grazie.-

-nel senso di darti una mano.-

-non ha mai dato problemi-disse Mick.-e non ho bisogno dell'aiuto di nessuno.-e se ne andò.

 

Non aveva mai posto molta attenzione su cosa scatenasse la sua presenza. Si manifestava quando c'era un pericolo, alcuni, invece, si manifestava quando era arrabbiato ( i guizzi rossi ) ma nulla di che. Con il passare del tempo era riuscito a far manifestare più di un potere alla volta, che poi scomparivano. Ne aveva calcolati tre, ora quattro: quella sorta di immortalità, forza soprannaturale ( con tutto quello che andava in conseguenza ), quei riflessi rossi negli occhi e adesso quel volto. A parte che veniva quando voleva non gli dava dei problemi....anche se per un certo senso era decisamente meglio se in certe situazioni si manifestasse.

A suo modo aveva anche cercato di capire le cose...con più o meno successo, anche se certe volte pareva che dovesse impazzire da un momento all'altro.

La sua attenzione si pose sull'accendino.

Lasciò la giacca da un lato e dopo aver tirato leggermente la manica, lo accese.

Lo portò contro la pelle scoperta.

Non sentiva nulla, ma quando venne meno iniziò a sentire. Rimase per quella posizione, come imporsi che doveva acquisire quella sorta di immortalità.

Un attimo dopo sentì qualcosa che gli allontanava il braccio dalla fiamma.

Alzando lo sguardo si accorse che si trattava di Amaya.

L'uomo ebbe un leggero brivido, che nascose, nel sentire un dito della donna che toccava il punto in cui si era bruciato.

-stai bene.-chiese lei.

-è tutto a posto.-rispose Mick allontanando il braccio dalla donna e chiudendo l'accendino.

-cosa sai fare.-

-come?-pensava di aver capito male.

-il tuo potere-disse Amaya.-cosa sai fare.-

-quello che hai visto-fece l'uomo per poi fare una pausa.-cerco solo di capire come funziona.-

-sembra interessante.-disse la donna.

-peccato che il bastardo venga fuori quando vuole lui-disse l'uomo.-non credo che ci saranno altre sorprese.-

-ne parli come fosse qualcosa che non ti appartenesse.-disse Amaya.

-fino a poco tempo fa non sapevo nemmeno che fossi un metaumano-disse Mick.-o volessi che lo fossi.-

-è una reazione normale avere paura di ciò che non si conosce-disse lei.-ma alla fine, quando la si conosce, non è così male.-

Mick la guardò.

-quando ho ricevuto il mio totem...ero terrorizzata da tutto quello che ne deriva...certo avevo accettato il mio dovere...ma...c'era una parte che temeva che potessi perdere il controllo.-disse lei.

-davvero?-fece Mick come sorpreso.

Lei acconsentì.-sai...c'erano delle volte che pensavo di fare più danni io che proteggere il villaggio-fece un leggero sorriso.-è stato molto difficile-lo guardò.-posso immaginare che anche per te sia lo stesso...sappi solo che non sei solo e se vuoi...io ci sono per te.-

L'uomo deviò un momento lo sguardo, per poi sillabare un timido ma sincero “grazie”.

 

*******

 

Lo aveva tenuto sotto controllo per molto tempo, per poi decidere che avrebbe agito quando andarono nella Pennsylvania del 1776. Il loro compito era di salvare la vita di un mortale chiamato George Washington da altri, anche se alcuni componenti era di vitale importanza per lui poco gli importava...capendo come mai il suo potere lo avesse scelto.

La sua occasione l'ebbe quando lui e quel mortale erano stati catturati. Da quello che sentì, solo uno sarebbe stato impiccato, per un certo senso si stupì su come si fosse comportato e del piano che avrebbero attuato. Agì unicamente di conseguenza a ciò anche prendendo le sue precauzioni.

Infatti, aveva fatto in modo che i due mortali che erano nella sue tracce si imbattessero in altri e che uno di loro cadesse in acqua in modo che l'altro lo soccorresse e si fermassero.

Così all'alba si eseguì quell'ordine.

Non sapeva quanto avrebbe influito il potere, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per eliminare una possibile minaccia.

Andò come aveva previsto: aveva fatto un po' di confusione per permettere all'altro mortale di liberarsi, seguito da una serie di azioni che alla fine lo portarono a trovare difronte ad un mortale che gli puntava la sua arma.

-addio...nuovo fratello.-disse.

Lo avrebbe ucciso se quel mortale di metallo non arrivò.

Prima che potesse realizzare un nuovo piano, l'essere venne colpito alle spalle e svenne.

Amenadiel guardò il sopraggiungere degli altri mortali, seppure la sua attenzione si porse sul nuovo fratello. Era un fatto che lo aveva turbato, sapeva che Lucifer era incorreggibile e prendeva delle decisioni avventate e stupide...ma questa pareva davvero oltre. Avendo un corpo mortale non poteva fare niente...sarebbe stato un suo “problema” quando sarebbe giunta la sua ora e regnato all'Inferno, se fosse scappato.

Prese sottobraccio il fratello che aveva colpito.

La sua attenzione si pose sul nuovo giovane ribelle.

-buona fortuna...nuovo fratello.-disse Amenadiel per poi scomparire.

 

*******


Gli aveva fatto male...vedere quel coso distrutto.

Si era chiesto molte volte perché lo avesse fatto. Dei due non aveva niente da perdere e poco interessava a fare l'eroe. Unicamente si voleva vendicare, anche se scacciava in profondità il suo senso di colpa. Inevitabilmente si ricordò quello che era successo.

-Mick...Mick...-la voce di Sara lo riportò alla realtà.-stai bene.-

-se sto bene-fece l'uomo.-perché non dovrei stare bene.-

Ci fu un attimo di silenzio.

-manca anche a me.-ammise lei.

-si è fatto esplodere in aria-fece Mick.-per cosa.-

-per permettere a noi di vivere.-disse Sara.

-che idiota.-disse Mick.

-Mick dobbiamo andare-disse Sara.-ascolta...questo è un furto. Rubiamo noi gli altri pezzi della lancia e c'è ne andiamo da qui.-

Niente.

-pensi che Snart vorrebbe questo-lo disse per spronarlo.-stare lì in attesa per essere catturato.-

-probabilmente no.-disse Mick dopo un momento di silenzio.

Si girò e una volta sorpassato Sara ebbe un guizzo.

Recuperata i pezzi della lancia scapparono sulla Waverider.

-me la mangio.-disse Mick seguito con gli altri.

-frena pensi che sia stato facile.-fece Jax.

-no...voglio una fetta di torta e una birra.-disse Mick.

-dopo-fece Sara.-dov'è la lancia.-

Rip pose i pezzi sul tavolo.-eccoci qui pronti.-una volta ultimato.

-che cos'è.-chiese Jax sentendo uno strano rumore.

-è il suo potere-rispose Rip.-i pezzi della Lancia si attraggono-iniziò a camminare.-vogliono ricongiungersi.-si fermò accanto a Jax.

In un lampo la Lancia si riunì.

Ci fu una sorta di stupore.

Mick si sentì strano, ma accantonò quel pensiero in profondità.

-si è appena successo.-fece Jax.

-che meraviglia-fece Stein.-la lancia deve essere fatta da un composto magnetico-Rip si mosse dal suo posto.-che agisce da sigillante.-

Nell'atto di toccarlo, Rip glielo impedì.

-no no no-fece Rip.-non la toccare- era davvero così pericolosa? Si chiese Mick -ora che la lancia è completa, cercherà di spingere ognuno di noi ad usarla-li guardò.-userà le nostre debolezze...i desideri...i dispiaceri...prometterà ad ognuno di noi che potrà ricreare il mondo...proprio come lo vogliamo.-

Attirò l'attenzione di Mick.-che c'è di male.-

Tutti lo guardarono.

-cosa?-fece il piromane.-andiamo...lo pensate tutti.-

-il potere assoluto corrompe mister Rory-fece Rip mettendosi davanti.-anche se usato nelle migliori intenzioni...ecco perché ho provato a distruggerla.-

Raccontare effettivamente gli eventi era più irreale che inutile, non che lo prendessero per pazzo... ma pensò che certe cose era meglio non le sapevano.

-bé...non ci hai provato abbastanza.-disse Mick.

Senza preavviso sparò con la sua pistola termica contro la lancia. Gli altri si spostarono.

-Mick no.-fece Sara.-non farlo.-

Smise.

-non sulla nave fratello.-fece Jax.

-ha detto distruggerla e l'ho distrutta.-disse Mick.

Amaya si porse nel vedere che cosa era successo.

-non è distrutto e nemmeno bruciata.-disse Amaua.

-ogni danno recatole e temporaneo-spiegò Rip.-si ricomporrà sempre.-

-per questo hai dovuto tenere i pezzi separati.-disse Sara.

-si-fece Rip.-e l'ho fatto con fatica e molti esplosivi.-guardò Mick.

-ehi aspettate...-fece Amaya.-c'è una scritta sopra.-

-che strano-disse Rip.-non c'era prima...deve essersi rivelata con le fiamme.-

-visto l'ho aiutato.-disse Mick per poi dare una pacca a Rip.

-“nata de sanguine, perdita a sanguine.”-lesse Amaya.

-chi conosce il latino.-fece Ray.

Attraverso Nate seppero che sarebbe distrutta con il sangue di Cristo e per non alterare la storia del Cristianesimo con le relative conseguenze, lo storico disse che c'era un altro modo...ossia il Santo Graal, ovvero un ampolla con il sangue di Cristo. Per trovarla aveva bisogno di Tolkien, così la loro destinazione era la Francia del 1916.

Nel frattempo, Darhk se ne era appena andato che un uomo di colore molto imponente si mostrò al velocista. Indossava una sorta di armatura, aveva delle sorta di creste sulla testa, tre al centro e due ai lati, mentre sul viso aveva delle basette. Thowne parve un po' turbato della sua presenza, non che avesse più paura di chi lo inseguiva, ma la trovava molto irritante.

-a cosa devo questa visita.-disse Thowne cercando di essere gentile.

-non l'ha ancora trovata.-fece la figura.

-le cose sono un po' complicate...ma...sto risolvendo.-disse il velocista.

-la mia conoscenza è molto più vasta della sua.-disse la figura possente.

Thowne cercò di non mostrarsi irritato.

-sbaglio?-fece la figura.

-ci sono stati degli imprevisti-disse il velocista.-manca poco e presto l'avremmo.-

-con le conoscenze che le ho dato...avrebbe dovuto ottenerla già da molto tempo.-fece la figura.

Lo irritava quel suo modo di atteggiarsi, ma era anche a grazie a lui che aveva saputo quel modo per non scomparire. Aveva trovato degli alleati che voleva cambiare il loro destino...ma ci sono stati fin troppi intoppi.

-abbiamo trovato una valida soluzione-disse Thowne.-non si preoccupi...farò in modo che solo io la possa utilizzare.-

-il mondo che lei e gli altri potete gestire come volete...penso che cancellare quelle cosi dette Leggende...sia più divertente tenerli in vita...ovviamente cancellandogli la memoria.-optò l'altro

-posso sapere il motivo.-disse il velocista.

-la consideri come una...Giustizia Poetica-disse la figura.-i buoni che servono i cattivi...non lo trova divertente.-

-ovviamente...è un suo punto di vista-fece Thowne.-giusto?-

-pensa che la cosa che la insegua sia pericolosa e spietata-disse la figura facendo venire meno spavaldo Thowne.-scoprirà che c'è qualcosa di peggio.-

L'altro non disse nulla, ma la figura comprese che lo avrebbe fatto...e se ne andò.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


CAPITOLO 6


Intanto, le Leggende si trovarono nella Francia 1916 alla ricerca di Tolkien.

Penetrarono in un accampamento e fu in quel momento che Mick vide di nuovo il fantasma di Snart.

Quando lo vide uscire lo seguì.

Lo trovò dietro al campo e gli dava le spalle.

-diamine-disse Snart voltandosi.-ma quanto sei caduto in basso.-

-l'hai detto l'ultima volta che sei apparso-disse Mick sistemandosi il guanto. Sospirò.-sei tornato in una giornataccia sono impegnato adesso.-

-si...-fece l'altro.-sei impegnato a fare il cagnolino per quei insopportabili illusi.-

Fu irritato e sentì che il metaumano voleva uscire, ma non adesso. Socchiuse un momento gli occhi.-concentrati sulla missione...-per se stesso e il metaumano.-devo trovare questo hobbit.-

-JRR Tolkien.-fece Snart.-perché speri in un autografo.-

-non so neanche chi sia-fece Mick guardandolo.-so solo che devo trovare questo hobbit che conosce il tizio sepolto con il sangue di Gesù...e poi struggeremo la Lancia del Destino.-

-Mick Mick Mick-fece Snart.-quando abbiamo distrutto qualcosa che abbiamo rubato. Figuriamoci con il più prezioso dell'universo. Cosa ti hanno fatto.-

Prepotentemente il metaumano era lì...alla sua mano, forse per la prima volta poteva avere un controllo...no...non lo poteva fare...non a quello che era un suo amico...seppure frutto della sua immaginazione.

I suoi pensieri vennero meno quando Rip gli chiese di rubare un ambulanza.

-vado.-disse Mick.

Nell'atto di andare, Snart lo trattenne.

-cosa è successo all'uomo che non prende mai ordini da nessuno-disse Snart avvicinandosi.-quel tizio lo rispettavo tanto-si mise al sul fianco.-ora sei solo il suo cane ammaestrato “seduto Mick” “forza Mick portalo” “bravo Mick” “wof wof”.-

-non sono il cane...di nessuno.-disse a denti stretti e trattenendo il metaumano.

-si che lo sei-disse Snart.-potranno anche essere amichevoli ma non si fideranno mai di te. Stanne certo. Alla fine dei conti loro ti vedranno come sempre fatto un delinquente. Ma tu e io siamo partner...o almeno lo eravamo. Torniamo ad esserlo. Prendi la Lancia del destino usala per te...usala per noi.-

-non esiste un noi sei morto.-disse Mick, ormai il metaumano era rintanato.

-non per forza Mick-fece Snart.-con la lancia è molto facile riportarmi in vita.-

Socchiuse un momento gli occhi e fece scivolare via il metaumano.

-sei nella mia testa-disse Mick per poi riaprirli e facendo scomparire l'ultima traccia.-sei...un illuminazione.-

-un allucinazione.-lo corresse Snart.

-quella.-fece Mick.

Snart si guardò un momento in giro e poi tirò un pugno a Mick.

-ora ti è sembrato un allucinazione.-disse Snart per poi andarsene, lasciando Mick confuso toccandosi dove era stato colpito.

Ritornato alla Waverider, avanzò dove era posto la lancia.

Sentiva delle voci che lo spronarono ad usarla.

Stein gli impedì che la utilizzasse e i due ebbero una discussione in quanto fosse successo tanto che il professore l'attribuì per ciò che era successo e che tutto era avvenuto nella sua testa ( più di una questione di paura ).

Venne mandato con Nate, Ray e Tolkien in una chiesa dove non trovarono il sangue, ma il cadavere di un cavaliere.

Di contro le sorprese non mancarono visto che la Legione aveva reclutato Snart prima che entrasse nelle Leggende e, immaginando che fosse un prodotto della sua immaginazione, Mick aveva detto il piano. Ci fu uno scontro a fuoco, e recuperata una mappa incisa sullo scudo e scapparono.

 

-un'altra cosa è come ottiene le cose...insomma...il tuo giochino.-disse.

Lucifer lo guardò.

-le persone dicono ciò che vuoi perché gli spingi a dire i loro desideri-disse l'altro.-perché è questo il tuo stile e come vivi la tua vita.-

-stai dicendo...che sarà diverso da me.-disse Lucifer.

-ciò dipende dalla tua personalità...complessa-disse l'altro.-se l'altro te, supponiamo, dice sempre ciò che pensa senza peli sulla lingua o restrizioni, la stessa sarà per il tuo dono.-

-non dovrà dire “ che cosa desideri” ma “dimmi tutta la verità”.-

-pensa più a “che cosa vuoi”, ma il concetto è quello-disse l'altro.-svuoterà sempre il sacco.-

-veramente.-fece Lucifer.

-è un esempio-disse l'altro.-se ci metti che sa anche inquietare le persone...sarà facile. Comunque dipende il tipo di persona e dal suo stile di vita...questo influisce il modo di ottenere ciò che vuole dalle persone.-

 

Quando Ray raccontò cosa fosse successo, oltre a Sara e Mick, c'erano anche Stein e Jax.

-quindi Snart è vivo.-fece Sara.

-e sta lavorando con la Legione.-aggiunse Ray.

-bé non solo con la Legione-fece Jax.-vero Mick.-lo guardò.

-hai qualcosa da dirmi.-fece il piromane.

-hai detto dei nostri piani per distruggere la lancia-iniziò Jax.

-bé pensavo che non fosse reale.-disse Mick....effettivamente era quello che pensava...non che lo avessero reclutato prima che entrasse nelle Leggende.

-che Snart fosse un allucinazione o meno-intervenne Stein.-il fatto che tu abbia detto dei nostri piani la dice lunga.-

-su che cosa professore.-fece Mick a denti stretti e irritato...come il metaumano.

-credo che Martin voglia dire che lui-Mick guardò Sara.-è preoccupato che tu potresti scegliere fra Leonard e noi...-

-sceglieresti Snart in un attimo.-intervenne Jax attirando l'attenzione di Mick.

-si lo farei è un amico-disse Mick senza esitazioni.-e voi ragazzi non siete proprio...amichevoli adesso.-dando una breve occhiata per ritornare da Sara.

-puoi biasimarci adesso.-disse Jax.

-ci preoccupa che...l'abbaglia che hai preso con Snart confermi che non hai rinunciato alle tue radici di...delinquente.-

Mick lo guardò.-oh-poi rivolse a Sara.-la pensi così capitano.-

-Mick vogliano solo che tu stia attento.-disse Sara avvicinandosi.

-perché-chiese.

Sara alzò il sopracciglio.

-ah-fece lui capendo.-capisco-si rivolse agli altri.-ai vostri occhi rimarrò sempre un criminale-ritornò da Sara per poi andarsene.

In quel momento ebbe un guizzo e ci fu una leggera interazione con la Lancia del Destino.

Era in corridoio quando successe.

Sentiva il metaumano e ormai sapeva che erano quei lineamenti, gli succedeva quando era particolarmente arrabbiato, seppure non era vicino udì delle voci. Erano diverse da quelle solite...era come se avesse vissuto un'altra vita e che il suo posto non era qui, ma con loro...anche se non aveva la minima idea di cosa volesse significare. Erano diverse voci maschili e femminili...due di loro erano come predominanti come se avessero una colpa...poi una femminile intensa e suadente.

-Mick.-

Venne riportato alla realtà.

-tutto a posto.-chiese Ray una volta che lo raggiunse.

-che c'è.-disse senza voltarsi, nel gestire il metaumano.

-quello che hanno detto...-

-cosa-fece Mick voltandosi, non preoccupante se il volto si fosse manifestato ( cosa che non fu e venne tutto meno ).-è stato ben chiaro cosa pensate al riguardo...non sono così stupido.-

-non stavo dicendo questo.-disse Ray.

-bene...che cosa vuoi.-chiese Mick.

-tu lo vuoi fare solo perché non ti senti apprezzato da noi e stai mettendo in discussione tutto perché è Snart che ti mette in discussione non capendo che è una persona diversa da colui che si è sacrificato-rispose Ray per poi assumere un espressione incredulo.-io...io l'ho pensato ad alta voce o lo detto.-

Mick lo guardò per poi andarsene.

-era in senso buono.-gli gridò.-forse.-mormorò.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


CAPITOLO 7


Un altro potere, aveva capito cosa faceva, ma pensava di aver finito. Di certo non poteva venire fuori in un momento peggiore, ma per una forza di cose era la cosa minima. Inoltre, prima dell'arrivo di Ray, aveva come avuto la sensazione che se avesse toccato quella Lancia potesse fare qualcosa, a meno che il metaumano non facesse di testa propria. Prima era venuto come penetrante, nel momento sbagliato, adesso pareva irregolare come sempre...forse per la prima volta avrebbe voluto avere a pieno potere.

Ad un certo punto ebbe come la sensazione che quelle voci continuassero, ma non erano rivolte a lui.

Scivolando come dal nulla si trovò dietro ad Amaya. Anche lei sentiva le voci. Disse che era la madre e di cambiare il suo futuro...quando chiese chi sentiva, Mick disse che erano i genitori...e gli dicevano di non giocare con il fuoco.

Venne meno quando Sara riunì tutti.

Sapevano dov'era il sangue di Gesù Cristo, nel mezzo del campo di battaglia e visto che la maggioranza non voleva usare la Lancia per cancellare la Legione scesero di nuovo in campo.

Il piano era di far cessare il fuoco per recuperare i cadaveri, ma da entrambi le parti volevano che fosse l'altro che smettesse. Inizialmente andarono sotto il fuoco nemico, ma quando Rip prese le redini, o meglio colpì il superiore, fece un toccante discorso e cessarono il fuoco.

Usando la Lancia come traente per trovare il sangue di Cristo, alla fine fecero tombola.

-deve essere qui.-disse Mick vedendo qualcosa illuminare dal terreno.

Sara gli dette la Lancia e accorse al punto illuminato disotterandolo.

Prese una scatola e aprendolo vi era il sangue.

La raccolse e successivamente Nate la prese.

-Tolkien aveva ragione-disse lo storico.-la leggenda è vera.-

-quello è il sangue di...-

-Cristo.-fece una voce.

Si voltarono.

-siete così prevedibili-fece Darhk assieme a Snart.-devo ammetterlo negoziare un cessato al fuoco nel mezzo di una guerra mondiale molto imponente.-

-vorranno ascoltare le nostre condizioni.-disse Snart.

-è molto semplice in realtà-fece Darhk.-consegnateci la Lancia o-puntando una pistola.-vi uccideremo.-

Mick guardò un momento la Lancia e poi quei due.

-scusami capitano ma la tua ricerca giunge al termine.-disse Darhk.

-hai ragione-fece Sara.-la terminerò ora. Mick dammi la lancia.-

Mick la trasse a sé.

-Mick.-fece Sara.

-che stai facendo.-disse Amaya.

-ehi Mick siamo tuoi amici.-disse Nate.

-io non ho amici.-disse il piromane.

-ma ha dei soci però.-disse Snart.

Mick lo guardò.

-allora che ne dici partner.-continuò.

Distolse un momento lo sguardo.

-Mick-disse Amaya.-tu sei meglio di così.-

-no in realtà non lo sei.-disse Snart.-fingeranno di credere in te finché gli servirai...ma ti lasceranno morire senza pensarci come hanno fatto con me.-

-cerca di confonderti amico.-disse Nate.

Mick alzò per un momento lo sguardo al cielo...mai come in quel momento voleva sapere cosa ne pensava il metaumano...ma non lo sentiva.

-è da quando sono sulla nave che cercate di cambiarmi.-disse Mick.

-non è vero Mick.-fece Sara.

-sai qual è la novità-fece Mick guardandola.-ci sono cose di me che voglio cambiare anch'io.-

Si voltò e si avviò dalla contro parte.

-trasformati fermalo.-fece Sara a Nate.

-se lo fa tu e la ragazza animale morirete-disse Darhk.-ma noi avremo la lancia.-

Ormai Mick era da loro.

-e faremo un sacco di bei cambiamenti.-disse Snart.

-bastardo.-fece Amaya facendo qualche passo.

-vieni con me-disse Mick, mentre inconsciamente si univa al “metaumano”, tentandola come il diavolo sa fare, la cosa non lasciò indifferente la donna.-la Lancia ci aiuterà a sistemare il tuo futuro e il mio passato.-

Lei scosse la testa.-scordatelo-fu un qualcosa che non aspettava e quel legame che li avrebbe fusi venne meno.

-se pensate che vi lasciamo andare via con la Lancia...-

-vero ci servirebbe un diversivo-fece Darhk interrompendola.

-in tal caso-disse Snart mostrando una bomba a mano.-dichiaro l'armistizio concluso.-attivata la lanciò.

La sua esplosione fece riaccendere il conflitto.

-state giù.-fece Nate alle due donne.

-sei davvero grandioso-fece Mick quando esplose qualcosa vicino a loro.-adesso moriremo tutti.-

-Mick-fece Snart con tranquillità.-o mai organizzato un furto-strappandogli la Lancia.-senza un piano di fuga.-

In pochi secondi vennero portati via del velocista.

-vorrei non fosse andato così.-disse Mick prima di essere portato via dal velocista.

Gli altri tre dovettero battere in ritirata, ma durante il tragitto l'ampolla con il sangue si ruppe. Riuscirono a raggiungere la Waverider...ma ormai non c'era più nulla da fare.

Mick con la Legione aveva raggiunto di nuovo il Punto – 0.

 

-oh oh-fece Thowne quando ebbe la Lancia.-devo proprio dirlo ben fatto. Sapevo delle tue abilità di ladro ma questo le porta a tutt'altro livello.-

-davvero magistrale-fece Darhk.-portare uno di loro a rubarla.-

-non è mai stato uno di loro...vero Mick.-fece Snart dopo che l'altro si presentò una volta cambiato.

-credevo che la Lancia fosse nostra.-disse il piromane rivolgendosi a Snart a bassa voce.

-c'è abbastanza potere per tutti.-disse Snart al medesimo tono.

-grazie per avermi aspettato-disse Merlyn entrando e notando Mick.-sembra che mi sia perso qualcosa.-

-hai trovato il Calabros.-disse Thowne, non per mancanza di fiducia...verso la figura.

-la parola di Dio eterna.-fece Merlyn togliendo il panno che lo ricopriva.

-una specie di...unico manuale per la Lancia del Destino.-spiegò il velocista.

-non è stato facile trovarlo.-fece Merlyn.

-e adesso.-fece Mick per un certo senso impaziente.

Thowne mise al centro la lancia.-tenevi pronti.-

Tutti i membri misero una mano sull'oggetto. Merlyn iniziò a leggere il Calabros fino a quando la lancia si illuminò e la realtà venne riscritta.

 

-diventando un angelo-aggiunse alla fine.-avrà una certa interferenza con alcuni oggetti mistici legati alla Bibbia e quant'altro.-

-si lo so-fece Lucifer.-l'ultima volta è successo un gran casino.-

-gli effetti sono i più diversi-disse l'altro.-ma poniamo per un momento che non sappia che cosa ha e utilizza uno di quei oggetti.-

-che è un totale idiota.-optò il diavolo.

-prima di tutto i suoi poteri non funzioneranno, almeno che non siano uniti-disse l'altro.-secondo potrebbe limitare il danno.-

-che vuoi dire.-chiese Lucifer non capendo.

-il fatto che non siate uniti, un po' di...“divina provvidenza” potrebbe essere depositata su alcuni mortali che può fungere da una sorta di scudo e renderli immuni.-

-stai dicendo che...se usasse un oggetto...il mio potere viene usato come forma protettiva.-disse Lucifer.

-direi più qualcosa di inconscio-disse l'altro.-stessa cosa che se subisce gli effetti...il suo potere lo rende immune ed è consapevole, mentre chi gli era accanto...puro inconscio-fece una pausa.-bé non deve per forza essere un idiota o un cacciatori di tesori....o entrambi.-

 

Cos'era che non andava? Doveva essere felice? O no?

Il fatto che non era come ricordava le rapine, le fughe e le evasioni o il modo diverso in cui si ricordava il suo partner o entrambe le cose.

Non si era mai chiesto se quello faceva era giusto o sbagliato, per non parlare delle conseguenze o capire che aveva decisamente fatto una cazzata. Questo fu il caso quando decise di mettere a posto le cose.

Aveva salvato Nate da morte certa perché inconsciamente sapeva che era la realtà sbagliata. Poi aveva raggiunto Ray che senza un motivo aveva creato una pistola della memoria...visto i pugni che ricevette funzionava. Liberata anche Sara ( un altro pugno ) poi Amaya e Jax, seppero da quest'ultimo che Thowne voleva distruggere la Lancia. Così lo fermarono, ma lo lasciarono indietro perché non si fidavano.

Sentì che il metaumano era come impossibilitato, visto che dallo stato in cui era doveva avere qualche guizzo cosa che non avvenne.

Ritornò dalla Legione.

Ai laboratori, dove si stava creando una sorta di reattore per disintegrare la Lancia, ci fu un combattimento.

Alla fine Mick si trovò di nuovo con la Lancia in mano, ma aveva capito due cose: primo non era un buon cane ammaestrato, secondo il suo “partner” non lo trattava da partner né da amico. Passò la lancia ad Amaya.

Quando lei venne congelata e poi fatta a pezzi, puntò la pistola contro Snart, ma non ebbe il coraggio di premere, così abbassò l'arma e si volse. Mentre Thowne faceva il suo discorso da “cattivo” e distruggeva la Lancia, Mick desiderava che il metaumano venisse fuori....e che facesse quello che non era riuscito a fare. Non aveva posto nessun freno, ma pareva come impossibilitato ad uscire.

Così alla fine ritornarono nella Francia 1916...volevano fare trovare il sangue in chiesa, ma prima fu Thowne che fece fuori Ray e successivamente vennero scoperti dalle altre loro versioni. Ciò causò una drastica frattura temporale....e ne tentare di fare un salto temporale, la Waverider venne distrutta. Così le versioni futuro dovevano far arrivare quelle passate all'altra Waverider. Drasticamente vennero eliminate dalla Legione ( sua versione futura uccisa da Snart, mentre la passata lo mise a k.o) ad eccezione di Sara che, quando il suo io passato rimise a posto, scomparve.

Con Thowne eliminato dal velocista proveniente dalla forza della velocità che gli dava la caccia e la Lancia distrutta, gli altri componenti vennero portati dove il velocista li aveva reclutati. Mick riportò Snart nel 2014, capendo che era diventato una persona migliore grazie alle Leggende e grazie al suo sacrificio aveva fatto diventare lui migliore...e gli cancellò la memoria. Quando andò via, lasciò anche il suo senso di colpa per la sua morte.

Al prossima salto temporale, con destinazione Aruba ad opera di Mick, durante il tragitto, il flusso temporale era in subbuglio con altre scosse e dovettero fare un atterraggio di emergenza.

Fecero un salto temporale e si trovarono nella Los Angeles del 2017, scoprendo che avevano spaccato il tempo e diversi costruzione del tempo pullulavano nella città come la presenza dei dinosauri.

 

Da come si erano messe le cose, i loro giorni da Leggende parevano finite, ma sapeva che non sarebbe stato. Aveva organizzato il tutto per testare se erano pronti, ma soprattutto se quel nuovo diavolo aveva i requisiti necessari.

Sapeva che quando la Crisi sarebbe avvenuta, doveva solo essere certo che quella Terra era giusta, se quella versione poteva farcela.

Stava continuando a tenere d'occhio il multiverso e le diverse Terre, prima o poi avrebbe dovuto iniziare la seconda fase, ma di una cosa era certo. Qualsiasi Terra fosse, la sua presenza era necessaria...doveva solo testare diverse varianti.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 
 

CAPITOLO 8


In tutti quei sei mesi erano stati per un certo senso tranquillo: qualche denuncia per furti, si era rintanato in una spiaggia ad allungare il conto del “Rum Service” e una lista di malattie venere. Per un certo senso, non fu decisamente un caso che incontrò Giulio Cesare ad Aruba, diciamo...che voleva testare un altro livello.

Fu l'unico a prendere sul serio quella minaccia che faceva paura persino al Time Bureau. Non sapeva fino a quanto potesse capire, ma approvò il modo in cui prendeva sul serio la cosa, per quanto riguardava gli altri...ci avrebbe pensato in seguito.

 

*******

 

-non sarà oggi, o domani...un giorno...avrai quel momento.-

Stranamente gli tornarono in mente le parole che il pazzo Dio gli disse. Non si era mai fatto tante domande al riguardo e di certo non se le faceva adesso.

Dopo che erano ritornati dal Vietnam, dall'incontro con il padre e la torta...si era chiuso in camera. Non aveva la minima idea se il “metaumano” si faceva vedere o che lo facesse...qualunque cosa fosse, per un certo senso si sentiva un po' meglio. Di certo non sapeva se avesse cambiato le cose, insomma...per un certo senso lo voleva, ma...non sapeva nemmeno lui perché. Anche Snart aveva fatto una cosa del genere, ma alla fine non era cambiato nulla...visto che era ancora lì e se stesso doveva essere successo la stessa cosa. Si sedette pesantemente e distolse un momento lo sguardo. Una parte di lui sapeva che seppure non fosse cambiato, si sentiva un qualcosa di migliore...e fece una smorfia al riguardo.

 

********


Dopo la faccenda dell'esorcismo, Sara aveva dato la libera uscita a tutti con l'obbligo di ritornare entro la nottata.

Mick si rintanò in un locale a bere.

Anche se inizialmente falso Snart ( Leo Snart di Terra – X ) gli stava sulle palle, alla fine avevano entrambi accettato la cosa...anche se non lo avrebbe mai detto a nessuno, iniziava a sentire la sua mancanza anche se non gli era andato del tutto giù l'altra sua versione...ma più di tanto non gli importava.

Ad una certa, aveva lasciato il locale. Aveva fatto alcuni passi che ebbe come la sensazione che qualcuno lo seguisse. Fece finta di niente, quando dei passi si fecero per un certo senso frettolosi. Mick stette per un momento al gioco, ma ad un certo punto si girò e puntò l'arma.

Non c'era nessuno...a parte un gatto che scappò via.

-stupida palla di pelo.-si disse.

Un attimo dopo ricevette una botta in testa e perse conoscenza.

 

La prima cosa che sentì fu che la testa gli doleva...questo non era preoccupante.

Sentiva caldo...forse non era normale anche se gli piaceva.

Qualcosa gli andò su per il naso, tanto che fu quello a svegliarlo.

Quando riuscì a mettere a fuoco vide che era disteso su una terra brulla e vedeva l'ombra di alcuni uccelli che gli volavano in maniera circolare.

Si rialzò un po' traballante e si guardò attorno.

Non si ricordava come fosse arrivato in quella zona desertica, per dire la verità dopo l'uscita dal locale e del gatto aveva un blackout causato da una tremenda botta in testa.

Gli mancava la parte superiore, la sua pistola era morta, aveva alcune leggere ferite ( come delle leggere bruciature ) ed era un po' sporco di polvere. Solo in quel momento, si senti come un po' pesante e solo allora se ne accorse.

-grandioso-disse dopo qualche attimo di aver decisamente metabolizzato.-sono diventato un pollo volante.-alludendo al fatto che possedeva delle ali bianche.

In quello stesso momento due uomini in macchina viaggiavano in direzione di Central City.

-questa volta Amunet Black ci dirà bravi-disse il primo.-forse ci liberiamo di quella vecchia strega una volta per sempre....sono stufo di essere il suo zerbino.-

-non saremo stati in questa situazione per colpa tua.-disse il secondo.

-mia?-disse l'altro.-quella stronza ci ha dato un ordine...li avevamo...tutti e due...non solo quel fottuto metaumano ma anche quella dannata tecnologia-il secondo roteò gli occhi e guardò fuori dal finestrino.-se mi avessi ascoltato si sarebbero salvati entrambi...e non saremmo in debito con quella fottuta strega.-

-ehi frena frena...frena.-

L'altro frenò di colpo.

-che diavolo ti prende?-fece quello alla guida.-potevamo fare un incidente! Chi la sente poi quella!-

-un incidente nel mezzo del deserto?-fece il passeggero.

-perché hai detto di fermarmi.-fece il guidatore.

-guarda lì...-

-dove...-

E indicò.

Sporgendosi vide un essere con delle ali che cercava di volare ma doveva avere qualche difficoltà di spiccare il volo visto che continuava a cadere.

-un metaumano con le ali.-fece il guidatore.

-ci sistemiamo...-fece il passeggero.

-cosa mai può fare con un paio di ali...a chi diavolo li può vendere?-fece il guidatore.

-quello è un suo problema-fece l'altro.-abbiamo quello che lei vuole...e gli portiamo anche un pensierino.-

-pensi che se le portiamo anche quello...c'è la liberiamo.-disse il guidatore.

-è sempre felice se qualcuno le porta un metaumano.-disse l'altro.

-come pensi che possiamo avere la meglio su quel coso.-chiese il guidatore.

Il passeggero fece un cenno all'arma che avevano dietro.

-sei un idiota.-

-andiamo-fece il passeggero.-così ci liberiamo di quella stronza per sempre.-

Ci rifletté un po' e poi vide di nuovo quel metaumano cadere.

-odio dirlo...ma hai ragione.-

 

-come diavolo facevano quei stupidi tizi polli volanti.-disse Mick dopo l'ennesima caduta.

Guardò prima una e poi l'altra ala.

-mani alto...metaumano.-fece una voce.

Mick si voltò lentamente e senza paura.

Erano in due e uno di loro aveva una strana arma e l'altro una pistola normale.

Oltre loro c'era una macchina.

-non muoverti.-disse quello con la pistola normale.

-prendo la vostra macchina.-disse Mick.

-ehi ehi...non muoverti.-fece quello con l'arma strana.

Mick li guardò.

-tu adesso fai il bravo e vieni con noi...niente scherzi-continuò.-stai per scendere all'inferno.-

-ma davvero.-

Mick riuscì con facilità a sopraffare i due, compreso distruggere quell'arma strana.

Si avvicinò alla macchina, ma visto che aveva le ali era impossibile entrarci.

-come fanno a...-si innervosì e tentò di fare qualcosa al riguardo.

Invece riuscì a spiccare il volo...ma cadde un attimo dopo sopra alla macchina e si ritirarono.

-chi è stato l'idiota a fare questo stupido...nah...-alludendo il fatto che era esploso l'acceleratore di particelle.

Si rialzò e constatando che la macchina era fuori uso, la sua unica opzione erano le ali.

-andiamo...su...stupido pollo volante fai qualcosa.-si disse dandosi dei colpi.-forza...-fece un grugnito.-d'accordo...tu non piaci a me e te non piaci me...di certo non possiamo stare indietro... dai...falle uscire...-

Dopo una serie di tentativi uscirono di nuovo le ali.

-allora...dove sarà Star City?-si chiese.

Nel frattempo anche alla Waverider si erano per un certo senso mobilitati, visto che era l'unico che mancava all'appello.

-sono due giorni che controlliamo bar, centrali di polizia, ospedali...e in prigione non c'è.-disse Sara.-qualcuno ha un idea...qualsiasi.-

-rapimento.-

-ha rapito qualcuno.-

-qualcuno lo ha rapito.-

-è una cosa possibile.-chiese Zari.

-con Mick tutto è possibile-rispose Sara.-ma di certo non possiamo aspettare che cada giù dal cielo.-

Prima che qualcuno potesse dire qualcosa si sentì un forte colpo sul tetto.

-cos'è stato.-chiese Nate.

Seguirono altri rumori con l'aggiunta di una serie di imprecazioni e parolacce varie fino a vedere qualcosa scivolare dal vetro.

Quando uscirono videro di cosa, o meglio chi, si trattava.

-Mick...che diavolo...-si bloccò alla vista delle ali.

-cosa.-fece l'uomo una volta in piedi.

-bé...ecco...sai che...-

-sono un pollo volante...si.-fece Mick che un po' con fatica riuscì a rimettere dentro.

-proprio come Kendra-disse Ray.-solo che le sue erano un po' più minute.-

-che cosa è successo-disse Sara.-sono due giorni che ti cerchiamo.-

-bé...mi sono svegliato in mezzo al nulla e non so come ci sono arrivato, due idioti mi volevano fare la pelle e il bastardo è un fottuto pollo volante-disse Mick.-ho bisogno di un drink.-e fattosi largo entrò nella Waverider.

-è una mia impressione o parevano come quelle di un angelo.-disse Zari.-non che stia pensando di convertirmi.-

-direi un po' più da diavolo...visto la faccia che ha-disse Nate.-insomma...non voglio insinuare niente...-

-ragazzi-fece Sara riprendendo ordine.-è straordinario quando sia sorprende i suoi poteri, ma rimane un metaumano. Abbiamo già un demone...non tiriamo fuori anche il diavolo.-e ritornò dentro con gli altri.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


 

CAPITOLO 9



Memphi (passato)

 

-penso di non aver afferrato il tuo nome.-disse il diavolo.

-Robert Johnson-disse l'altro.-ormai tutti mi conoscono.-

-mmh-fece Lucifer.-tutto questo è dovuto al patto con il diavolo...anche se mi ricorderei di uno come te.-

-non era proprio lui...un suo galoppino.-disse il musicista.

-oh...-fece Lucifer.-ho capito. Sono quei tre. Fa sempre questo scherzo-mise una mano al musicista.-bene...non preoccupare avrai un intenso successo solo che non verrai distrutto da piaceri umani ma sarà lui a prendere la tua anima.-

-è quello...che ha detto.-disse Robert Johnson.

-sono sempre diretti sulla cosa, volevo dire è diretto...il galoppino-disse Lucifer e la sua attenzione si pose sulla chitarra e ciò che aveva affisso.-lo fanno sempre quando vengo sulla Terra per divertirmi.-

Il musicista si accorse cosa stava guardando.

-oh questo-spiegò l'uomo.-può sembrare strano...ma da quando c'è l'ho...il mio talento pare rinnovato come se scavasse a fondo...anche se ci sono i fantasmi...mi sento protetto.-

Lucifer non pose molta attenzione alle sue parole, e seppure lo mascherò, era preoccupato.

-chi è stato.-chiese Lucifer.-quello.-

-l'ha lasciato lui-rispose il musicista.-almeno credo...-

-come credi.-fece Lucifer.

-avevano concluso che ero andato in un'altra stanza-disse il musicista.-quando sono tornato, ho trovato sul tavolo questo...ho pensato che fosse parte del patto e l'ho affisso alla chitarra.-

-tienilo stretto e non portarlo all'Inferno-disse Lucifer.-se lo dico io...credici.-e se ne andò senza dare il tempo all'altro di avere delle spiegazioni.

 

Era appena uscito che capì che non era solo.

-è da un po' di tempo che non ci vediamo-disse Lucifer voltandosi e trovandosi un uomo di colore molto imponente che indossava una sorta di armatura, aveva delle sorta di creste sulla testa, tre al centro e due ai lati, mentre sul viso aveva delle basette.-Mar Novu detto Monitor.-

Non disse nulla.

-oh...perdonami-fece Lucifer.-Novu...allora che si dice nel multiverso....fai ancora il guardone vero?-

-ti ho osservato molto-disse Novu.

-questo è da pervertiti.-disse Lucifer.

-la Crisi e imminente, ma devo ancora trovare la Terra giusta.-aggiunse parendo non curandosi di essere stato interrotto.

-uhm-esclamò Lucifer.-credo che fai bene ad andare su qualche Terra e cercare nuove conoscenze. La solitudine potrebbe essere la peggiore punizione.-

Novu non disse nulla.

-bé...bevi alla mia salute-disse Lucifer.-il primo girò lo offro io.-e si voltò.

Era in procinto di andarsene che l'altro attirò la sua attenzione.

-tu altre persone...siete coinvolte-disse Novu.-ho visto molte versioni d te...ma penso che il tuo piano sia migliore...per questo lo metterò alla prova.-

-ti prego...non mi dire come finisce-disse ironico.-preferisco scoprire da me le cose...sai...dovresti incontrare delle persone...sotto all'armatura c'è qualcosa o no.-

-il tuo modo di agire e deplorevole.-disse Novu.

-sono il diavolo.-disse Lucifer con un sorriso spavaldo.

-qualunque sia la Terra...tu ne sarei coinvolto.-disse Novu.

-molto gentile da parte tua-fece l'altro ironico.-preferisco la pratica e...di certo non sei la compagnia ideale...se indendi.-

-ho già fatto la mia mossa-disse Novu.-fra breve sapremo la verità.-

-la mossa?-fece Lucifer.-oh si certo...il Totem...che bastardo che sei. Quindi...sei tu non quei tre. Anche se mi domando come diavolo hai ottenuto un oggetto del genere. Doveva essere distrutto come la tribù...e dannati all'Inferno naturalmente.-

-per questo vedrò l'altro te come si comporta.-disse Novu.

-l'altro me?-fece Lucifer pensando.-oh certo...intendi il volto vero?-

Novu non disse nulla, fece apparire una breccia dimensionale e scomparve al suo interno.

 

 

Memphi 1954 (Waverider)

 

Aveva un po' bisogno di stare da solo, per questo si era rintanato nella sua camera.

Pareva un po' strano senza il suo ratto.

Era l'unica cosa che non cambiava, anche più affidabile del metaumano e dei viaggi del tempo. Mentre beveva iniziò a pizzicargli la mano. Più volte aveva controllato, ma non c'era niente. Poteva dire che lo stava irritando, oltre a non capire che cosa poteva significare.

-senti...qualsiasi cosa tu voglia fare falla e basta.-si disse in maniera irritata al metaumano.

Un momento dopo ci fu una sorta di piccola fiamma che una volta dissolta mostrò una moneta che librava nella sua mano.

 

-che cos'è questa.-fece Mick mostrandola a Nate che era in biblioteca.

-oh-fece lo storico prendendola.-dove l'hai trovata.-

-l'ho trovata.-disse.

Lo storico la studiò. In una faccia vi era inciso “in God we trust” avente un immagine della crocefissione di Gesù Cristo all'interno di un triangolo etichettato con “Padre”, “Figlio” e “Spirito Santo”. L'altro lato con la dicitura “In God we're Damned, vi era una testa di capra all'interno di una stella. Attorno ad essa sono scritte cinque parole: “Belzebù”, “Serpente”, “Drago”, “Satana” e “Lucifero”.

-è una moneta pentecostale-disse Nate.-devo dire che come imitazione è davvero ottima...sembra vera.-

-cosa sarebbe.-chiese Mick.

-ho conosciuto un tizio...un po' strano...a Los Angeles...anche lui aveva una cosa simile-disse Nate e poi lo guardò.-gliela hai rubata.-

-l'ho trovata.-disse Mick.

-intendi...-

-trovata.-fece l'altro.

-d'accordo...anche perché questo tizio è morto-disse Nate.-non ti facevo un tombarolo.-

Mick lo guardò soltanto.

-comunque...una volta ho letto che questa moneta è come una seconda possibilità-spiegò Nate.-nel senso se muori e sei destinato all'Inferno puoi usarla per ritornare in vita. Si dice che appartenga al diavolo oltre ad essere un suo tratto distintivo che lo considera come tale-fece una pausa.-ora che ci penso quel tizio di chiamava anche Lucifer.-

-vuoi dire che...è la moneta del diavolo-disse Mick.-e che la possiede...è il diavolo.-

-era un tipo molto strano...insomma...perché i suoi genitori lo dovrebbero chiamare in quel modo.-disse Nate.

-sto parlando della moneta.-fece Mick.

-bé in un certo senso si-disse Nate.-dovrebbe apparire dal nulla e levitare in aria...era una specie di mago...credo.-

-che cosa vuoi.-disse Mick.

-è solo un po' strano che questo tizio sia morto e hai la sua moneta visto che non ti sei mosso dalla Waverider-disse Nate per poi rimanere un momento a guardarlo.-l'ho detto.-

-si...lo hai detto.-fece Mick.

-è stato come allora...-fece Nate.-insomma lui ha detto “che cosa desideri”...è stato abbastanza imbarazzante.-

-prova a dirlo a qualcuno e ti uccido.-fece Mick strappandogli la moneta di mano.

-che tu e quel tizio avete più o meno gli stessi poteri o della moneta.-disse Nate.

-entrambi.-disse per poi andarsene.

 

Teneva stretto la monete nella mano quando svanì seguito da una fiamma.

Mick rimase per un certo senso titubante, incredulo e pensava di essere del tutto pazzo.

-Gideon...trovami tutto quello che sai di un certo Lucifer....non il bastardo di sotto.-disse Mick.

-non so se potrei-disse l'intelligenza artificiale.-quel nome figura negli archivi privati del capitano Hunter sotto il nome di “Protocollo 666”. La sconsiglio si visionare il file.-

-apri quel dannato nome.-disse Mick a denti stretti.

-mister Rory...-

-ora!-precisò.

L'intelligenza artificiale aprì quel file riguardante tutto quello che aveva scoperto e tenuto traccia. Compreso la sua ultima “Vita” come Lucifer Morningstar, fino a quando a maggio del 2016 non venne ucciso e si disintegrò per “rinascere” a nuova vita. Il suo potere ha viaggiato nel tempo e nello spazio fino a quando non si legò alla sua persona quando Snart lo abbandonò nel mezzo del nulla.

A malapena poteva credere che fosse il nuovo diavolo, figuriamo se lo diceva a qualcuno. Lo avrebbero preso per pazzo, o non ci avrebbero creduto e avevano abbastanza problemi che dire che era il diavolo. Per un certo senso stentava ancora di crederci e l'ultima cosa era di parlarne con qualcuno. Aveva detto a Gideon di non fare parola a nessuno su quei file

Le cose erano decisamente partite male quando Wally lo aveva vestito e portato nella sala comandi, seguito non voleva andare a prendere una stupida cagnolina e si era ritrovato a rompersi le palle con Ray e il suo reattore, tanto che se ne andò in biblioteca dove iniziò a bere fino a quando non si addormentò.

 

Novu si manifestò mentre stava dormendo in biblioteca.

Lo guardò molto attentamente e scosse la testa.

Il suo comportamento era simile, se non peggio al suo predecessore, ma era la scelta migliore.

Si avvicinò.

Non lo aveva al collo, eppure pareva una cosa ovvia.

Era a conoscenza del fatto che non aveva nessun ricordo della vita passata, ma non vedeva altre soluzioni che quella.

Ad un certo punto percepì qualcosa. Sapeva cosa sarebbe accaduto fra breve e lui era il motivo per cui aveva evitato quella stanza.

Di certo non era suo costume interferire, ma aveva qualcosa che non andava con i suoi poteri e per scongiurare la Crisi lui era importante.

Quando percepì qualcosa sapeva che doveva andarsene. Dette un ultima occhiata per poi aprire una breccia e scomparire.

 

Quando il Totem della Morte controllò Sara, Mollus si mosse per avere un altro Totem dalla sua parte. Fu così che si trovò davanti ancora a lui, anche se aveva pagato con la prigionia le sue azioni. C'era però qualcosa che non andava. Seppure fosse il Re, era come se qualcosa fosse cambiato, ma non capì il motivo. Aveva sentito che aveva lasciato gli Inferi per vivere sulla Terra come se fosse un mortale...evidentemente era un effetto collaterale...questo gli avrebbe dato più soddisfazione. Dopo un breve sconto in cui ebbe la meglio sia contro di lui che la mortale...si poteva vendicare, ma nell'atto di trafiggergli il cuore, una scia portò entrambi via.

 

Incominciava decisamente ad odiarlo.

Metaumano o diavolo era davvero un bastardo.

Era abbastanza incazzato e motivato, eppure non si manifestò quando cercò di aprire le porte ( cosa che fece il velocista ).

Indossare un totem ( peggio una collana ) era fuori discussione, ma Amaya aveva ragione, anche se non sapeva cosa aveva veramente.

Quando si mise il totem del fuoco, dopo un breve inizio che non successe niente, venne come invaso da quel fuoco. Era come se il fuoco fosse dentro di lui e poteva modellarlo a suo piacere, inoltre ebbe come la sensazione che lo accettasse e forse in un'altra vita poteva averlo già avuto. Nell'immediato ebbe un interazione con il totem della morte....non mancò l'arrivo di una posseduta Sara per poi essere messa a k.o.

 

D'accordo poteva essere il diavolo, ma chi se ne frega.

Indipendentemente che facesse lo stronzo, forse qualcosa di utile poteva fare. Non aveva capito perché proprio lui, ma visto che dovevano affrontare un demone almeno poteva essere utile... almeno sperava.

Dopo la faccenda di Sara posseduta, Mick chiese a Gideon un ultima cosa riguardante Lucifer Morningstar. Dopo l'esperienza di essere un paradosso temporale con Chronos, aveva come la sensazione che era successo la stessa cosa.

Si trovò così in un magazzino.

C'era un tizio che stava cercando qualcuno, ed a un certo punto vide una donna bionda scattare verso la sua pistola.

Agì d'istinto per colpirlo, ma ci fu un tremendo boato.

L'uomo venne distratto da quello, non fece niente, un attimo dopo venne colpito dalla donna.

Poteva sembrare stupido, ma pareva di averla già incontrata una volta: in un film di una scena di nudo (doveva essere una gran scena di nudo se lo ricordava) quando era giovane...almeno così credeva.

 

********

 

Almeno questa volta avevano qualcosa in comune...prendere a calci un fottuto demone che avevano liberato.

Insieme anche a Wally cercavano di trattenere Mollus.

Mentre sbaragliò il velocista, Mick riusci a essergli addosso, anche dal fatto che gli spuntarono le ali per avere il giusto slancio nell'atterrarlo, e venire meno. Con una mano cercava di tenerlo a bada, mentre alcune impulsi rossi aleggiavano sul suo viso.

Visto che possedeva un totem, Mollus risentì seppure cercò di non mostrarsi sofferente. Mick non aveva ben chiaro su cosa potesse fare, ma di certo gli stava facendo male.

-non finirà...come l'ultima volta...-disse il demone.

Nell'atto di colpirlo venne preso da Wally e si ritrovò all'interno della Waverider pronta a partire.

 

Di certo non poteva immaginare che lo avesse preso a calci in passato, forse era un aspetto che un po' lo sorprendeva...ma non aveva la minima idea di cosa avesse fatto. Secondo Sara non era degni.. bé se c'era di mezzo anche il diavolo questo significava, secondo il punto di vista del piromane, che forse dovevano essere più spregiudicati che degni.

 

 

Mallis venne risucchiato dall'esplosione.

Era vivo, ma era stato rallentato...ma ciò non lo avrebbe fermato.

Gli doveva stare sul fiato del collo, di certo non avrebbe permesso che lo sconfiggeva un'altra volta.

-il principe delle tenebre ha i suoi microbi...lo superò anche di questo prima di distruggere lui e gli altri cinque.-disse il demone.

 

 

Novu guardò come stesse gestendo quel demone, anche se doveva ammettere che non si aspettava che formassero un mostro blu che lo distruggesse....o che tutti rinunciassero a quel potere, lui compreso. Aveva alcuni tratti in comune, non solo nel male, ma anche qualcosa di positivo.

La figura si distolse alla fine della battaglia.

Fu per un certo senso sconcertante, quando programmarono un viaggio per Aruba e pareva che non sarebbero smossi. Sapeva che non sarebbe stato così.

Nella sua lista c'era anche quella Terra nel come avrebbero affrontato la prova. Aveva avuto modo di vedere le persone con cui condivideva le sue avventure, anche loro affrontavano bene i guai, ma non voleva dire che avesse scelto.

C'era un ultima cosa da fare.

Avevano causato una conseguenza e voleva vedere come lui si comportava al riguardo...seppure non trovava nulla di male per controllare gli altri.

Non aspettò più di tanto, quando John Constantine gli mostrò una testa di drago mozzata.

Sapeva cosa sarebbe accaduto, la sua conoscenza gli poteva permettere di sapere.

C'era un ultima cosa che voleva sapere: come si comportava e il suo legame con l'Inferno.

Sapeva fin troppo bene come la pensava il suo predecessore e i suoi problemi famigliari, voleva vedere come un mortale divenuto un angelo potesse contenere le cose.

Quello che non sapevano, che non sarebbe stata solo quello.

Ora non aspettava altro che guardare.

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